MATTEO LAMINI 8 Aprile 1985 Sansepolcro (AR) Creative designer_ECO Systemic design Tel. +39 333 64 61 270 Piazza domenico cimarosa 43, 10154 Torino. Mail. laminimarasmadesign@gmail.com
PORTFOLIO
PRODUCT DESIGN
design
design 01. 2012 Membro del collettivo Marasma design che si occupa di progettazione sostenibile. Sostenibile in tutti i suoi possibili significati, da quello ambientale a quello sociale e culturale, attraverso una progettazione di spazi d’incontro, di oggetti d’arredo prodotti con materiale di recupero e la diffusione di cultura tramite l’organizzazione di workshop, eventi e collaborazioni con gruppi e personalità attive e creative. Ogni progetto portato avanti ha necessariamente una componente sociale, in quanto andrà a far parte di un ambiente vissuto da persone e dai loro desideri; che sia lo spazio privato o lo spazio pubblico, ciò che caratterizza parte del nostro mondo sono le relazioni, con le persone e con gli oggetti; Marasma progetta spazi e arredi in modo da coinvolgere tutti questi aspetti. L’autoproduzione e l’artigianalità sono per noi parte dell’alternativa a un sistema industriale massivo, energivoro e inquinante; la condivisione di conoscenze e abilità come via di diffusione di cultura e coesione sociale; l’uso di materiale di recupero come primo passo verso una riprogettazione dell’intera catena produttiva, nell’ottica di un futuro senza scarti, ma solo materie prime.
FUORI DI TECHLAB
Chieri 2013. Workshop di autocostruzione con l’obiettivo la valorizzazione dello spazio pubblico, offrendo un luogo di ritrovo, un punto di riferimento per i cittadini. Durante i tre weekend la realizzazione ha visto la preziosa collaborazione di una serie di ragazzi che, sotto la guida di Marasma, hanno dapprima imparato a smontare i celeberrimi pallet, per poi prendere confidenza con seghe, seghetti e levigatrici. Il workshop si è svolto sotto forma di performance, sotto gli sguardi incuriositi dei cittadini Chieresi. Tutti gli elementi d’arredo, tavolinetti, poltroncine e sgabelli, sono realizzati con metriale di recupero, principalmente pallet. Inoltre è stata la macchina per il taglio laser per incidere gli arredi, e, sui tavolinetti, sono stati incisi dei giochi da tavolo classici tra cui il Chieropoli: rivisitazione in chiave locale del celebre gioco Monopoli.
CUBES Perugia 2013. Dal 17 al 19 Maggio 2013 il collettivo Marasma Design, è stato invitato da Atlante Cooperativa a svolgere un workshop performativo in occasione della mostra su Josef Albers, alla Galleria Nazionale dell’Umbria. L’evento “Eco Design Lab” si è svolto sotto forma di laboratorio in pieno centro città, in prossimità dell’ingresso della Galleria, in Corso Vannucci a Perugia. Durante il workshop è stato realizzato il progetto “Cubes” un installazione luminosa di due elementi nati dalla reinterpretazione dei quadri di Josef Albers: le composizioni di quadrati si trasformano in oggetti tridimensionali, in cui la luce interagisce con il tessuto per ricreare un’atmosfera quasi meditativa. L’installazione è stata realizzata con legno di recupero e scampoli di tessuto. La realizzazione del progetto ha visto la preziosa collaborazione di alcuni ragazzi dell’Accademia di Belle Arti di Perugia.
SGABELUN 2.0
Torino 2013.
Serie limitata di sgabelli presentata in occasione di Paratissima 2013. Gli sgabelli sono realizzati interamente con materiale di recupero.
TINA & TABULA
Torino 2013.
Sedia e tavolo progettati da Marasma design, vincitori di un riconoscimento a restructura 2014 con il progetto AbeLab.
SYSTEMIC DESIGN
Tesi Laurea Magistrale in Ecodesign Rifiuto coincide con Risorsa Approccio sistemico applicato alla gestione dei rifiuti nel Comune di Capannori (LU). Il nostro modello di sviluppo, improntato su uno spreco insostenibile di materie prime, di energia e sulla produzione di una quantità enorme di rifiuti, non può essere definito “sostenibile”. Occorre ripensare in termini di “futuro sostenibile” il modo di vivere il rapporto uomo-ambiente vincolando le attività umane al massimo risparmio energetico e di materie prime. I vantaggi di questa evoluzione saranno sia di carattere ambientale che economico, come l’abbattimento dei costi di smaltimento, degli scarti, la conseguente crescita dei profitti derivanti la vendita dei propri output, la riduzione dei costi ambientali, quali l’emissione di CO2 in atmosfera e il consumo di energia ma, anche di carattere sociale, dove il cittadino non percepisce più un rifiuto come tale ma come una risorsa e agisce responsabilmente, diventando un soggetto consapevole.
STRATEGIA 10 MOSSE
DATI
OBIETTIVO RIFIUTI “0”
TERRIRORIO
POPOLAZIONE ED ECONOMIA
CARATTERISTICHE TERRITORIO
RISORSE
GESTIONE ATTUALE RIFIUTI
CAPANNORI
CONFRONTO ATTUALE/FUTURO
PROGETTO BIODIGESTORI
RISULTATI PROGETTO PLASTICA SELETTIVA
GESTIONE FUTURA RIFIUTI
CONCLUSIONI
MAPPA CONCETTUALE
GESTIONE RIFIUTI E LI IG M FA
18.000
Raccolta porta a porta
migliorare servizio di raccolta selettiva
ORGANICO e verde
RSU
CARTA
VETRO
MULTIMATERIALE LEGGERO
6.000 t
1.900 t
1.600 t
(Non Riciclabile)
3.500 t
CO2 trasporti
7.000 t
CO2 trasporti
non pre-trattati
inquinamento ambientale (suolo,aria,acqua)
Termovalorizzatore DISCARICA smaltimento fuori regione
CENERI
160 €/t
selettiva 2.341 t
ricavi
ricavi
31€/t
inquinamento ambientale (suolo,aria,acqua)
Costo raccolta e trasporto INDIFFERENZIATA
congiunta 3.632 t
Costo raccolta,trasporto e
85€/t
ricavi
34€/t
ricavi
132€/t
libero mercato
312 €/tonnellata ITUAZIONE ATTUALE
0
100%
ENERGIA A RETE
NUOVI O TI I L AVORO
I
ebt
€3.923.223 CO TO GE TIONE EI RI IUTI
85
%
RACCOLTA ERENZI ATA
FLUSSI BIODIGESTORE
AL
I N
scarti agricol.
verde agricol.
verde urbano
letame
organico
liquami
input
Biodigestore output Bio Gas
riscaldamento
30%
40Ëš calore disperso
compost
EN ER GI A
70%
energia termica energia elettrica
10%
90%
CENTRALE ELETTRICA
TO EN MS VA LE
AB ITA ZI O
AGRICOLTURA
AGRICOLTURA
spargimento sulle coltivazioni
L energia elettrica prodot ta viene immessa nella rete nazionale
Il Biodigestore per unzio nare correttamente deve rimanere alla temperatura di e la maggior par te di questo calore viene disperso.
EVOLUZIONE BIODIGESTORE
BIODIGESTORE EUcompact
STRUTTURA IN LEGNO
RIVESTITO IN BioMATTONI
EVOLUZIONE COMPLETA
PIANTA
CARATTERISTICHE TECNICHE
37,5 mq
9.5 m
INGRESSO
Biodigestore Eucompact inserito all’interno di una struttura modulare, per recuperare il calore disperso, formata da travi di legno,Biomattoni e vetro. Due stanze ai lati del Biodigestore di 37,5mq adibite a svolgere manzioni lavorative (serra,laboratorio smielatura ed essiccatoio) e una stanza frontale di 28,5mq adibita a scopo ludico.
SISTEMI DI CONTROLLO
BIODIGESTORE
ALIMENTATORE
28,5 mq 37,5 mq
3m
12,5 m 20,5 m
3m
FLUSSI BIODIGESTORE-SERRA
AL
I N
scarti agricol.
verde agricol.
verde ur ano
letame
organico
TO EN MS VA LE
AB ITA ZI O
AGRICOLTURA
liquami
input acque nere
solo se necessarie
ensate in una visione sistemica dove le acque nere potre ero essere un IN UT del iodigestore
Biodigestore serra output
40Ëš
30%
G ER EN
70%
ris a da e to
IA
energia termica
10%
Bio Gas
compost
calore disperso
60% 40%
Il calore disperso trattenuto all interno della serra avorendo lo svilup po di coltiva ioni stagio nali
energia elettrica rimavera Estate
90%
pomodori
lattuga
cipolle
ave
ucc ine
radicc io
ucc e
roccoli
carcio i
spinaci
camelia
eup or ia
sanvitalia
gan ania
geranio
spargimento sulle coltiva ioni
B
Autunno Inverno
L energia elettrica prodot ta viene immessa nella rete locale Meno costi sulla olletta
tutto l anno
Biodigestore serra er e tator e
serra
serra
40˚
40˚
40˚ .20 m
2.
0m
s a a at ra a ia i
VASCA PIANTE
ERRA SISTEMI DI CONTROLLO
BIO IGE TORE
9.5 m
VASCA PIANTE
3m
ALIMENTATORE
ERRA
12,5 m 20,5 m
3m
GESTIONE SISTEMICA RIFIUTI
CAPANNORI
Materiale più differenziato e selezionato
RSU
rifiuti solidi urbani
L’organico non viene p portato fuori regione m diventa risorsa locale i biodigestori.
(Non Riciclabile)
3.500 t CARTA
Meno tasse per i cittadini
FAMIGLIE 17.932
Meno costi di raccolta trasporto
DEIE AN
ORGANICO e verde 15.
SCARTI AGRIC
Riciclo Locale
6.000 t
7.000 t
VETRO
2.0
MULTIMATERIALE LEGGERO
Risparmio CO2 nei trasporti
1.900 t FLUSSO C 1.600 t 720 t
Il FLUSSO C è diviso da resto della plastica graz a MrPack, e viene direttamente venduto all revet con un maggior ricavo.
INTERVENTO SISTEMICO
50
%
NUOVI POSTI DI LAVORO
28
TASSE
ENERGIA RINNOVABILE
997.483€
ebt
-75
COSTO GESTIONE DEI RIFIUTI
%
-30%
98
%
RACCOLTA DIFFERENZIATA
più ma per
Nuovi prodotti locali
ae
BIODIGESTORI LABORATORIO SMIELATURA
EZIONI NIMALI
Nuovi posti di lavoro
.000t
ORGANICI COLTURA
2
000 t
al zie
la
BIODIGESTORI ESSICCATOIO
4
BIODIGESTORI SERRA
Nuovi guadagni
10
Riciclo Locale
ISOLA ECOLOGICA
Materiali già selezionati Poca distanza di trasporto
28
3
NUOVE ATTIVITA’
NUOVI POSTI DI LAVORO -TECNICI SPECIALIZZATI -MANUTENTORI BIODIGESTORI -ADDETTI ALLA SERRA, LABORATORIO SMIELATURA ED ESSICCATOIO
-RICAVI RECUPERO FLUSSO C -OTTIMIZZAZIONE COSTI DI RACCOLTA E SELEZIONE -SUPPORTO ECONOMIA LOCALE -TRACCIABILITA’
Approccio sistemico CASEIFICIO
Approccio sistemico Caseificio Progetto universitario Approccio sistemico applicato agli artigiani locali della Val Sangone (TO). Con questo diverso approccio si intende avviare collaborazioni virtuose tra le realtà produttive locali facendo nascere nuove relazioni sul territorio coinvolto, dove gli output di un sistema produttivo o servizio si trasformino in input per un’altro. In un prodotto certificato sistemico l’attenzione non cade solo sul prodotto fisico e sul processo produttivo, ma viene posto l’accento sulla consapevolezza di operare in un sistema di valori economici, sociali, culturali ed etici. In questo sistema aperto e interdipendente ogni parte ha la propria essenziale funzione nessuna prevale sulle altre ma ognuna esiste grazie a tutte le altre.
Allevamento locale Local farmer
Pecora Sheep
Raccolta
Capra Goat
Collection
Mucca Cow
70cm Fermenti Ferment 3
110˚C
300Lt Latte crudo Raw milk
110˚C 300Lt
cm 200 ³
Cleaning Centre
tlas Olio Oil Sale 4 Kg Salt Condimenti 200 gm Condiments
c
110˚C
1000 Lt
400 Lt
70cm3 Caglio Rennet
2000 Lt
o
1600 Lt
Laboratorio Lab
Gia ven
Integratori Supplements
57 Lt
Diesel 12 Lt
57 Lt
300Lt
Maturazione cagliata
Pulizia
Clean the working area
C
Correzione T Temperature correction
110˚C
Clean the working area
Separazione siero
Taglio
Fermentazione Fermentation
Cutting
Siero Whey
Latte caldo Hot milk
300Lt
57 Lt
Pulizia
57 Lt
100 Lt
240 Lt Raccolta
Salting
Overturning
Formaggio fresco Soft cheese
usual
Whey
Siero Whey
Pulizia
Clean the working area
Latte Milk
Collection
Cottura Cook
57 Lt
57 Lt
Molding
Treatments
Deposito e stagionatura Store and seasoning
Salamoia Pulizia
Messa in forma
Trattamenti
Formaggio fresco Soft cheese
57 Lt
cm 200 ³
Ricotta production
Pulizia
Salatura
Siero
Produzione ricotta
Clean the working area
Clean the working area
cm 200 ³
Ribaltamento
normale
Cagliata Curd
Siero Whey
cm 200 ³
Pulizia
Molding
Clean the working area
57 Lt 57 Lt
Messa in forma
Rest in lab
Formaggio fresco Soft cheese
cm 200 ³
Pulizia
Cagliata Curd
Cagliata Curd
1000 Lt
57 Lt
Whey separation
Sosta in laboratorio
57 Lt
with spices
57 Lt
cm 200 ³
Curd maturation
cm 200 ³
Seasoning
Production
con spezie 57 Lt
Stagionatura
Produzione
Clean the working area
Formaggio Cheese
57Lt
14 Kg
Brine
Salamoia Brine
Ricotta Ricotta
Filtro Filter
Siero
300Lt
20 Kg
Whey
Trasporto Transport
CO2 2000 Lt
INO TOR
Fognatura
Conducted wetland
Packaging Packaging
Mercato locale Local market
leve per il cambiamento Motivations for change
LATTE DA ALLEVAMENTI INTENSIVI Milk from intensive breeding SIERO NON UTILIZZATO Whey not used UTILIZZO DI PRODOTTI CHIMICI DI SINTESI Use of chemical synthesis products USO ACQUA POTABILE Drinkable water use GRANDE DISTANZA TRA CASEIFICIO E CENTRO DI STAGIONATURA Long distance between the dairy factory and seasoning centre
Discarica
MODELLO PRODUTTIVO CASEIFICIO SISTEMICO
66, 6
Biodigestore Biodigester
110˚C 66 ,6 Lt
cm 200 ³
cm 200 ³
Produzione di ricotta
Messa in forma
Burro
Ricotta
Panna
Cheese
Butter
Lt
c
Formaggio
Molding
600
Area lavaggio Cleaning centre
t 0L 60
Cream
Clean the working area 6
Centro stagionatura Seasoning center
Lt
Ricotta
Pulizia
66,6 Lt
Fitodepurazione 6 6,6
,6 Lt 66
Pulizia
Clean the working area Phytoremediation
cm 200 ³
t 6L 6,
cm 200 ³
400 L
Whey
Dairy production
110˚ C
1000 Lt
Siero
66,6 Lt cm 200 ³
Sosta in laboratorio
Pulizia
Clean the working area
Lab Process
Salamoia
Itticoltura
t
Fish farming
Algocoltura
Brine
Mercato locale
Seaweed
Local market
Consumator
Lt
400 Lt
Local Farmer
Lt
Allevamento
66,6
Inverno
66,6 Lt
Pulizia
Clean the working area
Produzione casearia
Raw milk
Winter
c
Ricotta Process
Latte crudo 25
Whey
Lt 600
25
Siero
66,6 L t
110˚C
t 6 6 ,6 L
Lt 300
300Lt
120 Lt
Maturazione cagliata Curd Process
t 0L 30
Raccolta
20
Clean the working area
Pulizia
Collection
Agriculture
Biological washing powder production
Pulizia
Temperature correction
Clean the working area
Agricoltura
Produzione detergente biologico
cm 200 ³
38°C Correzione T
Gi
1 0 0 Lt 0
o en av
300 Lt
Lt
6 6,
6
Riciclaggio Packaging Packaging
vantaggi LATTE PRODOTTO DAL PROPRIO ALLEVAMENTO Milk produced from the own breeding ENZIMI E COAGULANTI NATURALI PROVENIENTI DA ATTIVITA DEL SISTEMA Natural rennet and ferment from the system activities UTILIZZO BIOGAS Biogas use UTILIZZO ACQUA FITODEPURATA Use of phytodepurated water RAPPORTO DIRETTO TRA CONSUMATORE E ARTIGIANO Direct report between consumer and artisan
Recycling
Consumer
re
ATTIVITA CONNESSE MODELLO ATTUALE
Distribuzione
Acquedotto
Allevamento
Energia Centro di stagionatura
Discarica Ortofrutta
Mercato
ATTIVITA CONNESSE MODELLO SISTEMICO
URBAN DESIGN
Sew up Porta Nuova
Progetto universitario Il progetto, “Sew up Porta Nuova”, è nato dalla volontà di restituire a porta nuova un carattere forte, rappresentativo di Torino e soprattutto di San Salvario. Sono due i punti affrontati, il primo, fondamentale, è stato di ricucire porta nuova al tessuto urbano cittadino, mentre il secondo è stato di dare una funzione definita, che potesse catalizzare l’interesse da parte della città e che avesse una funzione rappresentativa delle caratteristiche di Torino e San Salvario. “Sew up Porta Nuova” ha l’intendo di agire su tre livelli differenti. Il primo è quello dei servizi nella zona, risolti con il disegno della pista ciclabile, del viale alberato e della zona pedonale. Il secondo livello è quello delle attività che possono interessare gli abitanti della città di Torino, prendendo parte alle attività della ciclo officina. Il terzo ed ultimo livello è quello dell’interesse nazionale verso la città di Torino che potrebbe essere acuito dalle proposte e progetti artistici da realizzare sull’anfiteatro e sulle colline verdi della piazza.
PORTA NUOVA (TO) Porta Nuova è una zona di Torino poco distante dal centro cittadino. Le attività principali presenti sono da una parte legate alle necessità di funzionamento della stazione, dall’altra, lungo via Nizza, sono servizi per gli abitanti di San Salvario e zone limitrofe. Come tutte le grandi stazioni ferroviarie Porta Nuova è punto di intermodale per lo scambio di mezzi di trasporto. Sono presenti servizi di bike e car sharing, zone di sosta per tassisti e fermate dell’autobus. Torino Porta Nuova è la terza grande stazione italiana, con circa 192 mila transiti giornalieri e 70 milioni di frequentatori l’anno. Ha una posizione strategica all’interno del tessuto urbano, è il punto di maggiore concentrazione delle linee di trasporto pubblico, si trova in corso Vittorio Emanuele II, tra via Paolo Sacchi e via Nizza. Ogni giorno accoglie circa 350 treni. La vicinanza di San Salvario a Porta nuova è una delle cause principali per cui San Salvario è divenuta spazio di interesse per l’immigrazione clandistina e non. Infatti le zone che ancora presentano problemi di micro criminalità sono quelle adiacenti alla stazione. pista ciclabile
Cibo | alimentari, bar,
area verde architettura
Servizi | libreria, cartoleria,
lastricato
telefoni, fotografo, farmcia, tabacchi, parrucchiere,
carreggiate e parcheggi
invio denaro
zona senza funzione
Galleria espositiva
senso di marcia
Abbigliamento Hotel
Zona in disuso É presente al di fuori della stazione un’ampia area che, non avendo una stata abbandonata e non utilizzata. Di conseguenza gli spazi vuoti ed accessibili sono stati utilizzati come parcheggio per automobili.
Arredi presenti a Porta Nuova
.1
.2
.3
.4
.5
Serie di immagini Questo insieme di immagini illustra la situazione attuale di Porta Nuova. In sequenza, da sinistra verso destra si vedono: sotto portico di via Nizza, uscita stazione ferroviaria, lato stazione ferroviaria, facciata di via Nizza, fronte stazione ferroviaria, sotto portico stazione ferroviaria.
Interno ed esterno stazione In prossimità dei binari sono presenti serizivi di vario genere, è presente un centro commerciale in espansione. All’esterno sono presenti zone di sosta per carico e scarico merci.
Dissuasore | PANETTONE IN CLS Elemento in appoggio, con fondazione. .1 Realizzato in calcestruzzo lavato.
Cestino | CESTINO SABAUDO Elemento in appoggio, con fondazione. .4 Realizzato completamente in fusione di lega di alluminio.
Dissuasore | CITTÀ DI TORINO Elemento in appoggio, con fondazione e tasselli. .2 Realizzato in acciaio verniciato a smalto e zincato.
Dissuasore | CITTÀ DI TORINO Elemento in appoggio, con fondazione e tasselli. .5 Realizzato in acciaio verniciato a smalto e zincato.
Dissuasore | LA COLONNA Elemento in appoggio, con fondazione. .3 Realizzato in pietra Sienite di Balma e metallo.
INDAGINE SOCIALE SAN SALVARIO Borgo San Salvario è un quartiere parte della VIII Circoscrizione di Torino, multietnico e molto vicino al centro storico cittadino. a ovest dal tratto di ferrovia tra le stazioni Porta Nuova e Lingotto, a sud da corso Bramante. È uno dei quartieri più verdi di Torino, grazie soprattutto al parco del Valentino, sviluppatosi dal parco della residenza estiva dei Savoia, residenza che oggi ospita la facoltà di architettura del Politecnico di Torino. San Salvario non è certo un quartiere industriale: da svariati decenni l'unica industria di un certo rilievo è la Microtecnica, che opera nel settore spaziale ed in quello degli armamenti. Bisogna però ricordare che la FIAT vide la luce nel 1900 proprio a San Salvario: la prima fabbrica era in Corso Dante, all'angolo con corso Massimo d'Azeglio. Il quartiere è ricco di svariate attività artigianali, dal restauro mobili alle pasticcerie. vivace vita notturna. Ai locali multietnici si sono aggiunti pub, rumerie, ristoranti e rosticcerie di ogni tipo. Il quartiere è inoltre sede di due mercati, situati uno in piazza Madama Cristina e l'altro in piazza Nizza. Il quotidiano torinese La Stampa ha la sua sede principale vicino al Parco del Valentino. che pone, San Salvario ha visto la nascita di decine di associazioni. Diverse di queste associazioni hanno fondato nel 2003 un'agenzia per ha come obiettivo il miglioramento della qualità della vita del quartiere nei suoi aspetti sociali, economici, ambientali, culturali. Nella seconda metà del 2010 l'agenzia ha aperto una Casa del Quartiere in via Oddino Morgari 14, uno spazio dedicato ad attività sociali, culturali e di animazione, rivolto agli abitanti. Offre cultura, formazione e servizi a portata di mano, per tutti gli abitanti di San Salvario. linea autobus pista ciclabile linea metropolitana area verde musei, archivi, orti botanici architetture di pregio car sharing bike sharing
a b c d e f g h i l m n
prima sede FIAT la Stampa parco del Valentino moschea di torino tempio israelitico chiesa santi pietro e paolo tempio valdese chiesa si san salvario chiesa immacolata concezione
a
b
moschea chiesa sacro cuore di maria
Religioni principali
Elementi architettonici ed urbani
Dati statistici 16 km2 estsione territoriale 400 treni al giorno 192.000 transiti giornalieri 16 line di trasporto pubblico 1 linea metropolitana 7 postazioni di car sharing 16 postazioni di bike sharing 8.209 servizi alimentari 1226 extra alimentari 191 servizi alimentari misti 38.000 residenti 6000 neolaureati 50% età inferiore 50 anni 109 etnie 4 religioni Fonti Arpanet.it, progetto FaciliTo, Wikipedia, Sansalvario.org
I principali centri di culto sono le numerose chiese cristiane, il tempio valdese, la sinagoga e le case di preghiera musulmane. Queste quattro realtà religiose vivono a poca distanza le une dalle altre, in un clima di tolleranza reciproca che viene preso a modello per altre realtà al di fuori di Torino.
Gli elementi architettonici che più rimangono nei ricordi della gente sono il parco ed il castello del Valentino, la centrale stazione di Porta Nuova, i portici di via Nizza e la disposizione gerarchica delle vie di San Salvario.
Tessuto sociale Sono presenti più di cento etnie e numerosi credo religiosi. Ciò è dovuto ai fenomeni di emigrazione degli ultimi anni ed alla vicinanza della stazione di Porta Nuova. Successivamente alle Olimpiadi invernali del 2008 San Salvario ha visto risolti molti problemi legati alla criminalità e degrado sociale.
h f
i
e
n
m
g
l
d
Servizi e mercati Porta nuova è la terza stazione italiana utenze. Permette lo spostamento a 192.000 passeggeri al giorno. I realizzazione dell’architettura terminò nel 1868. Perpendicolare all’uscita principale della stazione si dilunga in linea retta via Roma. In fondo a questa via si trova l’ingresso del Palazzo Reale di Torino.
c
Servizi e mercati
immigrazione extra europea, sono comparsi alimentari, acconciatori e rivenditori di oggettivistica varia che soddisfano usi, costumi e credo religiosi delle varie etnie presenti.
Attività culturali
La presenza di numerosi studenti e la necessità di dialogo tra gruppi etnici e religiosi hanno favorito la diffusione dell’arte e del design come mezzi per un dialogo costruttivo ed aggregante.
MASTERPLAN SEW UP PORTA NUOVA
pista ciclabile
Il progetto "Sew up Porta Nuova" ha l'intendo di agire su tre livelli differenti. Il primo è quello dei servizi nella zona: pista ciclabile, viale alberato e zona pedonale. Il secondo livello è quello delle attività che possono interessare gli abitanti della città di Torino, prendendo parte alle
area verde
nazionale verso la città di Torino che potrebbe essere acuito dalle proposte e progetti artistici da realizzare sulla collina verde. "Sew up Porta Nuova" si propone dunque di re inserire porta nuova sia al livello di quartiere, cittadino e nazionale.
carreggiate
architettura lastricato
senso di marcia
4
3 1
2
2
A
A’
0
8
16
24
32
40
Sezioni via Nizza Le sezioni approfondiscono la proposta di progetto da realizzare lungo via Nizza. Abbiamo cercato di risolvere la disposizione degli elementi risolvendola su due livelli, evitando scalini pericolosi cercando di dare l’idea di un tessuto stradale pedonale e ciclabile continuo.
Sedute giardino Le sedute poco fuori la stazione hanno la funzione di ospitare le persone di passaggio, chi aspetta di ricevere informazioni dall’infopoint e possono ospitare composizioni di verde d’artista.
Info pointi È una struttura atta a ricevere le persone che necessitano di informazioni sulla città di torino o sugli eventi ospitati
To bike È un servizio di bike sharing pensato dalla città di Torino per permettere a turisti e cittadini di muoversi tra le strade della città in modo autonomo, sostenibile e riducendo il
Sono le due strutture principali di porta nuova che ospitano attività culturali diurne e notturne. Vi si possono portare a riparare le biciclette o ad assistere a spettacoli di vario genere.
B
B’
sezione BB’
sezione AA’
PROGETTO
400 cm
Prospetto da via Nizza sc a l a 1: 4 0 0
18.800 cm 6600 cm
Alba
Mattina
600 cm
sezione A-A’ scala 1:400
700 cm
300 cm
Mezzogiorno
2100 cm
600 cm
sezione B-B’ scala 1:400
70
B
A A’ Largo Saluzzo
Largo Marconi
Piazza Nizza
m
Pomeriggio
300 cm
Tramonto
600 cm
600 cm
700 cm
300 cm
900 cm
00 cm
B’
Porta Nuova
500 cm
Prospetto da via Vittorio Emanuele II scala 1:400