Ritratti di Bolognesi
di Matteo Mazzetti
Nata da un’idea sviluppata in circa un’anno, Ritratti di Bolognesi rappresenta il “cambiamento” subito dalla mia città negli ultimi anni … un cambiamento che sotto alcuni aspetti è stato maggiormente notato,
mentre sotto altri aspetti è
rimasto invariato … e sotto quest’ottica che mi sono posto la domanda se i Bolognesi in questi anni fossero cambiati.
Ritratti di Bolognesi Bologna, città che cambia, sotto tanti aspetti .... ma alcune cose rimangono invariate nel tempo, o molto più semplicemente cambiano le abitudini. Sotto quest’ottica, mi sono posto una domanda: ma i Bolognesi ... che fine hanno fatto? continuano a frequentare la zona del centro storico? e le vecchie botteghe oramai immortali per noi cittadini continuano ad essere frequentate come una volta? Per rispondere a queste domande ho deciso pure io di fare un giro in una delle vie più caratteristiche ed immortali del centro di Bologna, “via Pescherie Vecchie”, dove le antiche botteghe del mercato popolano questo luogo denso di significato per noi Bolognesi. Nel periodo di Natale in questa via c’è molto fermento, un misto di sensazioni ed emozioni provocate dalle feste e dagli impegni che ne conseguono … così in questa via mi son posizionato ed ho aspettato, guardando con attenzione le persone che passavano, e cercando di catturare non solo la loro espressione, ma anche le loro emozioni esaltate dai pensieri e dagli impegni delle festività: visi vissuti, segnati dal passare del tempo o espressioni interessanti di giovani intaccati dalla routine quotidiana, Bolognesi DOC o “acquisiti”, mercanti o semplici clienti abitudinari … tutto questo oggi fa parte di Bologna.
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Un’espressività unica per questo “uomo di strada” che nel periodo di Natale lo si può ritrovare nel centro Bolognese a vendere piccoli presenti.
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Dramma Bolognese Un sabato mattina, durante una delle nevicate più abbondanti che si siano mai abbattute nella nostra città, sono tornato in via Pescherie Vecchie, proprio in mezzo alle botteghe del mercato, e guardando con attenzione le persone che passavano, ho cercato di catturare il loro “dramma” esaltato dal freddo e dalle difficoltà che la neve aveva portato. A grande sorpresa, ho scoperto che nonostante il freddo e la neve, questa via non si fermava, le speranze non morivano ed il cuore di Bologna continuava a pulsare forte e regalando sonorità differenti dal solito: ho palpato l’armonia dei bottegai della via, la loro complicità in un momento drammatico e di forti difficoltà; l’allegria di qualcuno che nonostante tutto continuava a sollevare l’animo degli amici; o la tristezza di altri che si tramutava in un accenno di sorriso scontrandosi con l’allegria che regnava nella via; la rabbia, ed un forte senso drammatico generale dei Bolognesi in forte contrasto con l’armonia e l’allegria dei bottegai. E così ho raccolto le immagini più significative della mattinata, quelle immagini che mi trasmettevano esattamente le sensazioni vissute in quelle ore, costruendo così un portfolio dal titolo “Dramma Bolognese”.
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