MATTEO ROMANELLI
ARCHITECTURE PORTFOLIO
MATTEO ROMANELLI 03.12.1986 narni .tr.
indirizzo
contatti
piazza duomo 2 05100 terni italy
+39 329 3947850 m.matt@live.it matteoromanelli.blogspot.it
SU DI ME Ho iniziato a studiare architettura nel 2006 a Roma, facoltà di Vallegiulia. Nel 2009 mi sono laureato alla triennale di Scienza dell’Architettura e della Città e nel 2013 mi sono laureato alla specialistica di Architettura e Restauro con il professor Giovanni Carbonara. Sono appassionato di visualizzazione grafica, postproduzione, fotografia e musica. Mi piace viaggiare, soprattutto per vedere e aumentare le mie conoscenze in materia di architettura.
FORMAZIONE 2005 . 2006
maturità scientifica liceo scientifico galileo galilei terni
2009 . LUGLIO
laurea triennale scienza dell’architettura e della città vallegiulia . roma
2013 . GENNAIO
laurea specialistica architettura e restauro vallegiulia . roma
2014 . MAGGIO
abilitazione
università di camerino camerino . ascoli piceno
ESPERIENZA 2013 . FEBBRAIO
collaborazione STUDIO ASSOCIATO OFFICINA 8 progettazione, disegno 2D, modellazione 3D, rendering, post-produzione
2015 . NOVEMBRE
workshop OSTIA AUTUMN SCHOOL 2015 TUTOR MARIO CUCINELLA mcarchitects recupero della pineta lungo il canale dei pescatori, per trasformarla nel nuovo parco urbano della città
2015 . SETTEMBRE
COLLETTIVO MAGMA insieme ad altri architetti fonda un collettivo per studiare ambiti urbani degradati ed abbandonati, con particolare attenzione a quelli presenti nella città di Terni.
COMPETENZE lingue italiano inglese
programmi autocad rhinoceros
cinema4D VRAY
adobe suite microsoft office
CONCORSI
SITE VISITOR CENTER ÈVORA PORTUGAL
2016 arkxsite.com
L’idea scaturisce dall’analisi del luogo, volendo così creare un forte legame tra il progetto e l’ambiente circostante. Questo è un sito molto particolare, si sviluppa su un terreno collinare, sul quale la vera attrazione sono i Cromeleque. Per questi motivi il Visitor Center è stato pensato come un edificio nascosto all’interno di una collina, rispettoso del contesto e non invasivo. Un altro tema molto importante è quello della forma circolare. La circonferenza è la rappresentazione del recinto (enclosure).
Dallo studio del Megalithic Enclosure si distinguono diversi recinti, che s’intersecano tra di loro, per questo motivo il Visitor Center è l’insieme di tre circonferenze che si compenetrano. Le uniche parti dell’edificio che sono visibili sono le grandi vetrate, per sottolineare e rafforzare, anche visivamente, lo stretto rapporto con il contesto. La conformazione del Visitor Center permette ai visitatori di arrivare sul tetto verde, in questo modo si ha un nuovo punto di osservazione per comprendere meglio il Megalithic Enclosure.
POMPEI SALVIAMO LA STORIA vincitore premio web
2014 startfortalents.net
L’idea progettuale è quella di creare un museo fortemente radicato nel contesto circostante e con la storia di Pompei; città in rapporto diretto con la famosa area archeologica, di epoca romana, testimonianza della storia dell’abitato fondato alle pendici del Vesuvio. La città venne edificata sull’incrocio di strade molto importanti, che collegavano i centri di Cuma, Nola, Stabia e Nocera; a questa posizione, come anche alla vicinanza dal mare, Pompei deve la propria fortuna, poichè divenne uno snodo centrale e passaggio obbligato da Nord a Sud. Due sono gli elementi sui quali si fonda la proposta progettuale, fortemente correlati tra loro: lo studio delle forme geometriche delle lastre di silex, la pavimentazione della strada romana, e l’analisi del contesto che nel caso specifico del museo, si concentra sull’area archeologica. La strada romana, con i tipici blocchi di basalto, scuri e squadrati, levigati e resi unici dall’azione del tempo, risulta essere uno degli elementi caratteristici della città. La rete viaria è un altro elemento rilevante che connota il disegno urbano dell’area archeologica, suddivisa in settori dal decumano superiore, dal decumano inferiore, dal cardo e da via Mercurio.
L’articolazione volumetrica dell’idea progettuale è stata elaborata prendendo a riferimento gli aspetti di cui sopra, operando una sintesi tra le forme plastiche dei blocchi di basalto e gli allineamenti della rete viaria della città antica. Il complesso museale è costituito da vari volumi collegati tra loro, con un ingresso più basso, situato a sud-est, dal quale si accede alla struttura.
PLANIVOLUMETRICO
Il museo è stato pensato come uno spazio articolato con diverse funzioni, fra loro compatibili, lo shop e la zona ristoro al centro, i laboratori tecnici, la ludoteca e la biblioteca verso nord e l’auditorium vicino l’ingresso, capace di funzionare anche in maniera autonoma. Gli spazi museali sono formati da una prima zona, dopo l’ingresso, composta da due sale su due livelli, per le mostre temporanee e una seconda per le esposizioni permanenti, con quattro sale su due livelli. Il museo è stato pensato come una struttura nella quale è possibile utilizzare tutti gli spazi per le varie forme di arte. Il complesso si sviluppa su due livelli, quello alla quota zero con il connettivo coperto da una terrazza che riprende le forme dei blocchi di basalto, alternando spazi vetrati, pavimentazioni e aree verdi. Attraverso una gradonata verde esterna, elemento di passaggio e di sosta, si accede alla copertura del primo livello, organizzata come un vero e proprio giardino pensile. Un altro aspetto caratteristico della proposta progettuale è la ricerca di visuali verso l’esterno per ricollegare il museo al contesto circostante della zona archeologica. Procedendo con la passeggiata sulla copertura del primo livello si giunge sopra l’edificio a nord-ovest, tramite una rampa; un ulteriore punto d’osservazione, unico nel suo genere, dal quale è possibile apprezzare l’intero complesso archeologico.
PIANTA LIVELLO 0
Procedendo con la passeggiata sulla copertura del primo livello si giunge sopra l’edificio a nord-ovest, tramite una rampa; un ulteriore punto d’osservazione, unico nel suo genere, dal quale è possibile apprezzare l’intero complesso archeologico. L’organizzazione spaziale del museo tiene conto dell’orientamento solare, sfrutta l’effetto camino per favorire il corretto ricambio d’aria, prevede il riuso delle acque piovane e si basa sull’utilizzo di un pacchetto murario idoneo per avere una buona inerzia termica. L’intera proposta verte intorno al concetto di design for all, ovvero la progettazione degli spazi e degli oggetti per far si che tutti possano accedere con pari opportunità alla partecipazione attiva del museo.
PIANTA LIVELLO 1
WORKSHOP
CENTENARIO ROMA MARITTIMA 1916 - 2016 tutor Mario Cucinella mcarchitects
2015
Per il Workshop “Centenario di Roma Marittima 19162016” sono state individuate due importanti direttrici di intervento per la città di Ostia: il suo rapporto storico e commerciale con Roma e il suo rapporto con l’acqua ed il mare. Viene così individuata una precisa strategia di intervento, concentrando l’attenzione non sul lungomare, ma su una realtà più ampia e con radici più profonde, che annovera tra le sue ricchezze gran parte del patrimonio storico, artistico e naturalistico del X Municipio di Roma.
LUNGO LA VIA DELL’ACUQA Il Canale dei Pescatori è un corso d’acqua di notevole importanza per il territorio ostiense. Sfruttato sin dai romani per drenare il terreno paludoso circostante e utilizzare al meglio le saline e lo Stagno di Ostia, il canale divideva con il suo corso il mondo etrusco da quello latino. ABITARE LA PINETA L’area è punto di incontro tra vari sistemi. Cerniera tra la grande pineta di Castel Fusano, il Canale dei Pescatori, il Parco dello Stagno, l’Ospedale G.B. Grassi e lo Stadio di Stella Polare, ingloba plessi scolastici fatiscenti e spazi verdi non qualificati.
I Workshop realizzati in occasione del Centenario di Roma Marittima, sono stati l’occasione per esplorare nuove possibilità con un approccio provocatorio: come potrebbe svilupparsi la città in seguito all’innalzamento del livello del mare? Partendo da questa domanda si sono analizzati gli scenari possibili in base a differenti scadenze temporali, visualizzandone gli effetti sull’area di progetto, per poi proporre soluzioni in grado di cogliere le opportunità di questa nuova prospettiva. Il concept dell’intervento nasce nasce prendendo spunto dall’elemento naturale protagonista dell’area di progetto: il pino marittimo ed il suo frutto, la pigna. Partendo dall’elemento base della pigna si è giunti a creare una trama di fondo che attraverso un processo di metamorfosi, si trasforma da una griglia ortogonale (le trame urbane presenti nel sito) ad una su base esagonale che si deforma poi in base all’orografia del sito.
LAVORI
NUOVA SEDE USL UMBRIA2 TERNI
2015 collaborazione con Studio Associato OFFICINA8
MASTERPLAN
TERRE DEL VELINO E DEL NERA TERNI-RIETI
2015 collaborazione con Studio Associato OFFICINA8 e TELOS s.r.l.
SISTEMA TERRITORIALE
SISTEMA INFRASTRUTTURALE
SISTEMA IAMBIENTALE _ LAGHI-FIUMI
SISTEMA AMBIENTALE _ PARCHI
PONTE CICLO-PEDONALE FERENTILLO TERNI
OPERA PUBBLICA RELATIVA AL PUC3 FERENTILLO . ARRONE . MONTEFRANCO . POLINO
2015 collaborazione con Studio Associato OFFICINA8
AMPLIAMENTO ABITAZIONE PRIVATA TERNI
2014 collaborazione con Studio Associato OFFICINA8
L’ULIVETO TERNI
2013 collaborazione con Studio Associato OFFICINA8
CONTATTI
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Matteo Romanelli
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