FBI Vs Apple

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Ricerca Sociologica sul caso FBI—Apple 1


indice

2

00

Introduzione

06

Timeline

10

Analisi quantitativa

14

Social network

29

Televisione

42

Radio

54

Canali online

74

Stampa

91

Analisi qualitativa

100

Conclusioni


3


4


introduzione

Per questo lavoro di ricerca abbiamo deciso di lavorare sul “caso FBI-Apple”: eravamo infatti affascinati dal dibattito molto attuale sulla privacy, dalla questione del trattamento dei dati personali, e di quale relazione intercorra tra i governi e i data che ogni giorno, quasi inconsapevolmente, produciamo. La nostra vita è sempre più “online” e analizzare questo caso di cronaca ci sembrava un buon modo per capirne qualcosa in più. Pensiamo, inoltre, che questa non sia puramente una questione tecnologica, ma che abbia anche importanti risvolti etici, giuridici e politici.

Cosa è successo? Il casus belli della diatriba tra Fbi ed Apple è rappresentato dall’attentato avvenuto a San Bernardino, California, il 2 dicembre 2015: Syed Rizwan Farook e Tashfeen Malik, marito e moglie, spararono in un centro sociale per disabili, uccidendo 14 persone e ferendone altre 24. I due attentatori furono poi uccisi in uno scontro a fuoco con i poliziotti a 2 km dal luogo della strage. Il 16 febbraio, dunque, Fbi chiede ad Apple un nuovo sistema operativo in grado di creare un accesso secondario (backdoor) al device così da poter prelevare tutto ciò che era all’interno dell’iPhone 5c di Syed Rizwan Farook, comprese - auspicabilmente - informazioni utili per le indagini sull’attentato terroristico. Qui di seguito, la ricostruzione degli eventi successivi, in ordine cronologico. 5


timeline

febbraio

16

In seguito alla richiesta dell’FBI, Apple si rifiuta di sbloccare l’iPhone contestando l’uso legittimo dell’All Writs Act* su questo caso. (*l’All Writs Act dichiara che in aiuto delle giurisdizioni e i principi legislativi rispettivi al caso specifico, lo stato ha pieno diritto di rilasciare tutti i mandati necessari o opportuni)

19

Il Dipartimento di Giustizia deposita una mozione richiedente un’azione immediata sull’iPhone di Farook, affermando che il rifiuto di Apple a collaborare “sembra essere basato sull’interesse per il proprio modello di business e sulla necessità di preservare la strategia di marketing del brand.” Nel frattempo, fonti di Apple dichiarano alla stampa (fatti poi confermati dalla stessa FBI) che l’FBI ha perso la possibilità di raccogliere tutti i dati dell’iPhone di Farook in quanto la password dell’account iCloud di Fawrook è stata resettata durante la ricerca di prove sui fatti che succedono la sparatoria del 2 dicembre.

21

Il direttore dell’FBI Comey richiede una normativa che disciplini lo sblocco dello smartphone, dicendo che “la grande tensione tra i due valori che stanno a cuore a tutti - la privacy e la sicurezza - dovrebbe essere risolta dal popolo americano.”

23

24

6

Un sondaggio Pew dei cittadini statunitensi dichiara che il 51% degli intervistati pensa che Apple dovrebbe aiutare l’FBI a sbloccare l’iPhone di Farook. Nel frattempo, gli avvocati di Apple rilasciano una lista di 12 iPhone in altri nove casi (in nessuno dei quali è coinvolto però il terrorismo) in cui l’FBI richiede a Apple di sbloccare i telefoni. Il CEO di Apple, Tim Cook, appare in un’intervista su ABC News e definisce la richiesta di FBI come un “software equivalente al cancro”. L’ex direttore della NSA e attuale direttore della Central Intelligence Agency Michael Hayden dice che “la sicurezza americana - se si capisce veramente senso di sicurezza - è dotata di un servizio infrangibile, di crittografia end-to-end”.


25

marzo

3

8

11

14

17

Apple risponde all’ordine del tribunale nel caso Farook, citando il primo e il quinto emendamento nella sua mozione da 65 pagine di annullare l’ordine. Più di 50 aziende e organizzazioni, tra cui l’ACLU, Amazon, AT & T, Cisco, eBay, Electronic Frontier Foundation, Facebook, Google, Human Rights Watch, Intel, LinkedIn, Microsoft, Mozilla, Reddit, Twitter e Yahoo firmano a sostegno di Apple nel caso Farook. Così come fanno altri quasi 90 esperti legali e tecnologici. Alla conferenza sulla sicurezza RSA a San Francisco, Mike McConnell, ex direttore della National Security Agency, e Michael Chertoff, ex capo del Dipartimento della Sicurezza, parlano a favore di crittografia infrangibile, ritenendola una necessità nazionale. Il leaker Edward Snowden twitta come esule da Mosca che l’affermazione della FBI, secondo la quale non può sbloccare l’iPhone di Farook senza l’aiuto di Apple, è falsa - citando un documento ACLU; lo scrittore di Ars Technica Peter Bright descrive altri modi nei quali l’FBI potrebbe essere in grado di entrare indipendentemente da Apple. In un’intervista per Spanish Univision, Eddy Cue, mente dei software Apple, afferma che costringere Apple a creare un software per contribuire a sbloccare il telefono di Farook potrebbe giustificare il governo ad accedere alle fotocamere dei propri cittadini sui loro smartphones. Il presidente Barack Obama fa le sue prime dichiarazioni pubbliche sulla crittografia smartphone dal momento che la battaglia Apple vs-FBI è diventata un caso pubblico. “Se è tecnologicamente possibile fare un dispositivo impenetrabile, in cui la cifratura è così forte che non c’è nessuna chiave, nessuna porta, ALlora come possiamo catturare il pedofilo? Come possiamo risolvere o interrompere un complotto terroristico?”. “Se il punto è la crittografia forte, allora non consideriamo l’equilibrio raggiunto durante gli ultimi 200 o 300 anni. Rendiamo così i nostri telefoni un feticcio al di sopra di ogni altro valore. Questa non può essere la risposta giusta.” L’ex consigliere della Casa Bianca anti-terrorismo Richard Clarke dice alla National Public Radio che l’FBI potrebbe semplicemente chiedere alla National Security Agency di entrare nell’iPhone di Farook, ma ha scelto invece di creare una controversia pubblica. L’FBI e il Dipartimento di Giustizia “desidera creare il precedente grazie al quale il governo può costringere un produttore di dispositivi di computer di accedere al suo sistema“. “Bisogna davvero capire che il direttore dell’FBI sta esasperando la necessità di questa richiesta e sta cercando di rendere questo un caso emotivo”, ha aggiunto Clarke. “Non sono così interessati a risolvere il problema più di quanto lo sono a ottenere un precedente legale.” Cook concede un’intervista al Time in cui dice che questo caso “non riguarda tanto un telefono, riguarda piuttosto il nostro futuro”. Se il governo vieta la 7


crittografia infrangibile, egli sostiene, “i malintenzionati potranno utilizzare la crittografia con società non statunitensi.” “Siamo in questa bizzarra posizione in cui stiamo difendendo le nostre libertà civili contro il governo”, dice. “Mi sento come se fossi in un altro mondo - come se fossi in brutto sogno.” In un pezzo opinionistico nello stesso numero, il senatore Tom Cotton, R-Arkansas, dice che “Apple non sta combattendo per la privacy, è in lotta per il suo profitto. Se Apple riesce, le implicazioni saranno ampie e terribili. I terroristi e criminali si sentiranno liberi di tracciare, organizzarsi e muoversi attraverso i loro iPhone, iPad e MacBook perché Apple proteggerà più il suo marchio della nostra sicurezza.” 21

8

Ad un evento di presentazione del nuovo iPhone SE nel campus di Apple a Cupertino, in California, il CEO di Apple Tim Cook dice: “Abbiamo bisogno di decidere quanto potere il governo dovrebbe avere sui nostri dati e la nostra privacy.” “Non ci aspettavamo di essere in questa posizione - in contrasto con il nostro governo”, ha detto Cook. “Ma noi crediamo di avere una responsabilità verso i nostri clienti. Questo è un problema che riguarda tutti noi, e non si asterremo da questa responsabilità.” Più tardi, quello stesso giorno, il giudice del caso Farook annulla l’udienza fissata per marzo 22. L’FBI dice che un “utente esterno” (successivamente identificato come la compagnia israeliana Cellebrite) ha dimostrato un metodo praticabile di accesso ai dati su iPhone di Farook senza l’aiuto di Apple. L’ordine di collaborazione nei confronti di Apple con l’FBI è rimasto in attesa dell’esito del nuovo metodo del FBI.

28

Il Dipartimento di Giustizia dice al giudice e agli avvocati di Apple che l’FBI ha avuto accesso ai dati sull’iPhone di Farook, e chiede alla Corte di rilasciare l’ordine di assistenza nei confronti di Apple. Il caso sembra essere finito.

29

Il Magistrato degli Stati Uniti Sheri Pym ritira la richiesta a Apple per aiutare l’FBI. Annullamento dell’udienza, ormai inutile.


9


analisi quantitativa L’analisi quantitativa è stata sviluppata su 5 canali: stampa online con equivalente cartaceo, stampa online e microblog indipendenti online, stampa classica, radio, televisione e social network. I primi quattro sono stati analizzati con la stessa metodologia in quanto simili tra loro, il canale social ha previsto una metodologia differente poiché il bacino d’utenza a disposizione è stato di gran lunga più grande e variegato. Sono state analizzate in media una decina di pubblicazioni per canale (articoli, servizi e registrazioni) nelle quali vengono portate alla luce le tendenze di ciascun servizio basandosi sul “tono di voce” e i termini ricorrenti. L’arco temporale analizzato va dalla pubblicazione della vicenda al termine del coinvolgimento di Apple nel caso (16 Febbraio - 1 Aprile) e viene di seguito riportato con una linea temporale. Fondamentale è stata la selezione di fonti valide, delle quali è stata sviluppata una scheda informativa, presente in ciascun canale e premessa alle analisi dei servizi. Alla fine di ciascun capitolo è stata sviluppata una mini analisi qualitativa relativa al canale, nella quale si sottolineano i termini più utilizzati in tutti gli articoli, il posizionamento degli interlocutori e il tono di voce generale dell’articolo e la posizione all’interno della controversia FBI-Apple.

10


Feb

Mar

16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 1 2

3

4

5

8

10

12

14 15 16 17 18

Apr 20 21 22 23 24

28 29 30 31 1

Facebook Twitter

Feb 16 17 18 19 20

22 23

Mar 25 26

1

8 9

11

Apr 21

23

28 29 30 31 1

Televisione Radio Carta stampata Blog - Sistemi On-line

In entrambe le time line si può notare un picco di produzione nei giorni successivi alla prima notizia, con un eco in corrispondenza degli sviluppi. Nel grafico riguardante i social network però, Facebook segue la stessa linea dei media tradizionali, mentre su Twitter l’hashtag #AppleVsFBI, essendo stato generato dalla vicenda, si sviluppa solo successivamente e si può notare un incremento dell’utilizzo nel momento in cui persone rilevanti come Bill Gates, Zuckerberg o Obama, si espongono sull’argomento. 11


12


social networks

13


social networks L’analisi dei social è stata condotta prendendo in con siderazione i post più rilevanti condivisi su Facebook è Twitter. Facebook si è stato utilizzato dai network di informazione come una piattaforma per la condivisione di articoli pubblicati su altre piattaforme, non sono stati rilevati post generati appositamente per questo canale. In generale anche le persone coinvolte in questo dibattito non hanno usato Facebook per condividere opinioni personali, cosa che invece è avvenuta su Twitter, dove sono stati più influenti i post di persone rispetto a quelli dei network di informazione.

Traffico internet Analisi del trend Apple vs Fbi da Google Search nell’arco temporale tra Febbraio e Aprile 2016. Il grafico evidenzia gli sviluppi dell’informazione legata alla vicenda Apple - Fbi. Si vedono chiaramente 9 punti di interesse data la frequenza di ricerca. Dall’evento effettivo al “picco” di ricerca online, ci sono normalmente 1-2 giorni di differenza.

Febbraio 2016 1 2

3

8 4

7 5

6

marzo 2016

1 — Il caso Apple vs Fbi diventa pubblico 2 — i l direttore dell FBI commenta la questione di San Bernardino 3 — non chiaro 4 — Primo incontro tra Apple ed Fbi in tribunale 5 — non chiaro 6 — Commento di Obama sulla battaglia legale in corso 7 — FBI dichiara di poter accedere all’iphone senza l’aiuto di Apple 8 — FBI sblocca L’IPhone 9 — Whatsupp rilascia la crittografia end-to-end 14

9

aprile 2016


Facebook Sono stati analizzati i post di facebook che trattano il caso Apple — FBI di alcuni dei più importanti network americani, nell’arco di tempo che va dallo scoppio del Febbraio a Dicembre 2016. I Network presi in considerazione sono: CBS,CNN,FOX,NBC,NY times, Reuters, Time, USA today,Yahoo news. I post sono stati divisi in base all’argomento trattato: Politica le implicazioni politiche del caso Privacy le questioni etiche e legali che ha sollevato Tecnologia tutti gli articoli che hanno analizzato la questione dal punto di vista tecnologico Terrorismo gli articoli che si riferiscono al terrorismo e la relazione che il caso FBIApple ha con il terrorismo Tutti i post sono condivisioni di articoli che posso essere letti interamente sul sito del network.

TIME 24 post

NBC 13 post

YAHOO NEWS 22 post

USA TODAY 23 post

REUTERS 12 post

CNN 10 post

NY TIMES 19 post

CBS 10 post

FOX 9 post

Politica Terrorismo Tecnologia Privacy

Insieme dei Canali 153 post

15


Immagini utilizzate nei post di Facebook

iphone

compare 32 volte

logo Apple

24 immagini, utilizzato quasi sempre in ambiente scuro, parzialmente coperto, molto spesso una sagoma nera nella penombra, di spalle o in controluce, appare vicino al logo. Molto utilizzate le immagini degli Apple store, sempre di notte con il logo illuminato.

Tim cook

15 immagini, quasi sempre ritratto durante una presentazione dei prodotti Apple

terrorismo

5 immagini, sempre il volto di Syed Rizwan Farook, compare anche con la moglie Tashfeen Malik.

Iphone

16


Logo Apple

Tim Cook

Terrorismo

17


Twitter

Per l’analisi di Twitter sono stati presi in considerazione i tweet con hashtag #AppleVsFBI , il più utilizzato per fare riferimento alla caso preso in esame, nell’arco di tempo Febbraio - Dicembre 2016. Secondo i dati raccolti da hashtagify, gli utenti con più influenza che hanno utilizzato l’hashtag #AppleVsFBI sono stati in ordine di importanza: Snowden Wikileaks ForbesTech RT_com AnonyOps engadget ForbesTech ed Engadget cono siti di informazione che propongono news e aggiornamenti sul mondo “Tech”. RT_com, precedentemente chiamato Russia Today, è un canale satellitare russo diffuso a livello mondiale, il primo tra i canali televisivi della Russia completamente in digitale, finanziato dall’agenzia statale RIA Novosti (ex agenzia di stampa di Stato russa con sede a Mosca). AnonyOps è il canale twitter di Anonymous, organizzazione di “Hacktivists”, responsabile di vari attacchi informatici a corporation, network, politici, organizzazioni etc. Anonymous si è battuta spesso per la libertà di informazione, sostenendo in più occasioni WikiLeaks. WikiLeaks è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che riceve in modo anonimo, grazie a un contenitore protetto da un potente sistema di cifratura, documenti coperti da segreto e poi li carica sul proprio sito web. Edward Snowden ex tecnico della CIA e, fino al 10 giugno 2013, collaboratore della Booz Allen Hamilton (azienda di tecnologia informatica consulente della NSA, la National Security Agency), è noto per aver rivelato pubblicamente dettagli di diversi programmi di sorveglianza di massa del governo statunitense e britannico, fino ad allora tenuti segreti.

18


@Snowden

1.618 tweet

1 following

2.74 mln

La posizione di Snowden è chiarissima. Si schiera immediatamente e pubblicamente contro FBI, pone particolare enfasi a ciò che riguarda la sicurezza e la privacy. Il suo tono spesso si fa “complottista” (the FBI is creating a world...)

19


@WikiLeaks

45400 tweet

7607 following

4.21 mln

Wikileaks si schiera subito dalla parte di Apple, o meglio contro FBI, le dichiarazioni di Julian Assange hanno tono politico di propaganda di resistenza, si fanno riferimenti a un “nuovo mondo di internet” e ad un sistema da combattere. Spesso vengono condivise su twitter dichiarazioni ufficiali di Assange che nella forma assomigliano a documenti dell’FBI, il font mono-spaced utilizzato nelle comunicazioni è della tipologia dei linguaggi di programmazione, molto simile nell’immaginario alla segretezza dei documenti battuti a macchina. 20


@ForbesTEch

93300 tweet

15700 following

2.48 mln

Forbes Tech News tra marzo ed aprile 2016 pubblica 12 post su twitter utilizzando l’hashtag #AppleVsFBI, in tutti i casi sono condivioni di articoli pubblicati sul sito Forbes.com. Non prende posizione pubblicamente, gli articoli inisistono spesso sulle implicazioni sociali ed etiche del caso.

21


@RT_com

197000 tweet

596 following

2.56 mln

Anche RT non si schiera pubblicamente, i post che pubblica si limitano a descrivere gli sviluppi del caso.

22


@AnonyOps

49600 tweet

1197 following

480000 follower

Anonymous si schiera subito dalla parte di Apple, pubblica 32 post tra febbraio e aprile. Condivide: documenti ufficiali dell’FBI, dichiarazioni di esperti del settore, articoli di giornali minori, a volte re-twitta post di altri utenti che si interrogano sugli obiettivi “segreti� di FBI.

23


@engadget

134000 tweet

282 following

2.07 mln

Analizzando i post di Engadget si nota una posizione piĂš definita rispetto agli altri giornali online. Pubblica articoli selezionati che informano sulle implicazioni sociali del caso, non posta mai articoli a difesa della ragioni di FBI, invita a riflettere sul diritto alla privacy e condivide articoli dei sostenitori di Apple.

24


Analisi hashtag #AppleVsFBI

seguiti da pochi

Hashtag collegati a #AppleVsFBI a maggio 2016

trending costanti nel tempo

Posizionamento Pro FBI

Pro Apple

Contro Apple

Social

Contro FBI 25


Meme Sono stati trovati 33 meme, principlamente su Reddit e 4chan, e 3 vignette di satira su giornali online. Nei casi analizzati solo 3 meme sono apertamente schierati contro Apple, nella maggioranza dei casi ridicolizzano l’incompetenza di Fbi o sottolineano come le possibili intenzioni di Fbi siano meno etiche e orientate alla sicurezza dei cittadini di quanto le dichiarazioni pubbliche lascino intendere.

26


27


social networks

28

televisione


televisione Le fonti selezionate sono 4 tra i network televisivi all news più diffusi negli Stati Uniti.

I servizi analizzati sono compresi in un arco temporale

che va dal 17 febbraio 2016 al 1 aprile 2016, anche se la maggior parte si concentra nel mese di febbraio. All’interno

del

canale

la

selezione

dei

servizi

televisivi è stata svolta in base alla più ampia varietà di contenuti e personalità importanti. Successivamente

all’analisi,

sono

stati

comparati

i

dati raccolti relativi alla durata dei servizi, alle

parole più utilizzate, al tono di voce generale e al posizionamento rispetto alle due parti.

Fonti selezionate: ABC - CNN - FOX NEWS - MSNBC - NBC NEWS

Arco temporale: 17 febbraio 2016 - 1 aprile 2016

17

23

25

1

29

Marzo

febbraio

ABC News É il più longevo canale all news statunitense. sede principale

New York City, New York

proprietà

Divisione della American Broadcasting Company (ABC), di proprietà della Disney–ABC Television Group,

parte del Disney Media Networks, divisione della The Walt Disney Company persone chiave

Ben Sherwood (Co-Chair Disney Media Networks President Disney–ABC Television Group), James Goldston

(President ABC News)

29


CNN Indiscrezione del gennaio 2016 (New York Post) secondo la quale Apple

sarebbe stata interessata all’acquisizione della Time Warner, smentita poi in ottobre dello stesso anno.

Inoltre è il canale all news più diffuso negli stati uniti. sede principale

Atlanta, Georgia

proprietà

Divisione Turner Broadcasting System, proprietà della Time Warner

persone chiave

Jeff Bewkes (presidente Time Warner), Jeff Zucker (presidente CNN Worldwide)

FOX NEWS É il canale all news più visto negli stati uniti, inoltre è stata accusata più volte di presunti favoritismi repubblicani. sede principale

New York City, New York

proprietà

Appartiene alla 21st Century Fox

persone chiave

Rupert Murdoch (Executive Co-Chairman) Lachlan

Murdoch (Executive Co-Chairman) James Murdoch (CEO) Chase Carey (Vice Chairman)

MSNBC MSNBC nasce nel 1996 da una collaborazione tra Microsoft (MS) e NBC

Universal (NBC), con partecipazione paritaria (rispettivamenti il 50%). Ora Microsoft ne possiede solo il 19%. sede principale

New York City, New York

proprietà

Aproprietà della NBCUniversal News Group, una parte del NBCUniversal Television Group, a sua volta una divisione della NBCUniversal, di proprietà della Comcast.

persone chiave

Brian L. Roberts (Chairman & CEO, Comcast) Steve

Burke (President & CEO of NBCUniversal) Deborah Turness (President of NBC News) Andrew Lack (Chairman of NBCUniversal News Group) diffusione

30

93,390,000 (Usa)


Media telespettatori giornalieri

Fox News

1.320.000

ABC

1.141.000

CNN

1.400.000

748.000

Msnbc

597.000

2016 - Repubblica.it

Diffusione

(Usa -

cable, satellite, and telco television)

Fox News

94,700,000

CNN

96,290,000

ABC

93,410,000

Msnbc

93,390,000

97,000,000 93

94

95

96

31


“Apple fights order to unlock shooter’s iPhone”

canale

CNN

data

Mer 17 Feb 2016

durata

2:15 minuti

reporter

Laurie Segall è corrispondente tecnologico per CNN

Money e in generale cura gli aspetti tecnologici su CNN Tech. Il suo lavoro è utillizzato da tutti i canali CNN soggetti

Tim Cook (Apple CEO), White house spokesman, David Kennedy (security researcher), Donald Trump, Marco Rubio (presidential candidate)

forma produttiva

Servizio, Raccolta

collocazione

Tecnologia, Cronac

tono di voce

Distaccato

termini ricorrenti

Apple | Backdoor | Security FBI | iPhone

termini enfatici

32

- backdoor - privacy versus national security - implication for regular civilians - who do they think we are?


“Apple won’t bite�

canale

FOX NEWS

data

Mer 17 Feb 2016

durata

4:03 minuti

programma

Varney & Co.

presentatore

Stuart Varney, giornalista che si occupa di economia, lavora per fox news e fox business dal 2004, prima ha lavorato per CNBC e per la CNN. Ha fatto polemica un suo commento a una citazione di Papa Francesco anticapitalista, difendendo questo sistema

soggetti

giudice Andrew Napolitano.

forma produttiva

Intervista

collocazione

Business, Cronaca Giudiziaria

tono di voce

Provocatorio

termini ricorrenti

Apple | Congress | FBI Law | Hacking

termini enfatici

- question of security - Congrees sees it the other way round - hacking - congress - serious problems with forcing - force Apple to do something - breaking into the phone

33


“Apple Takes on FBI Over San Bernardino Court Order”

canale

NBS NEWS

data

Mer 17 Feb 2016

durata

2:50 minuti

programma

NBC Nightly News, Meet The Press.

reporter

è stato Assistente Segretario alla Difesa per gli affari pubblici nel 1989, durante l’amministrazione di George H. Bush. Dal 1993 è alla NBC. É specializzato in Corte suprema e dipartimento di giustizia

soggetti

Cindy Cohn (EEF), Eamon Javers (CNBC), Arlen Vedehyou (marito di una vittima), William Bratton ( New Youk policedept.)

forma produttiva

Corrispondente, Servizio, Raccolta

collocazione

Cronaca Giudiziaria, Business

tono di voce

coinvolto

termini ricorrenti

Apple | Privacy | FBI Government | phone

termini enfatici

34

-

still locked critical evidence permanently scrambled defeat the security master key russians and chinese privacy versus security criminal purposes go too far in terrorism investigation


“Bill Gates Sides With FBI, Not Apple, In Hack Order Case�

canale

MSNBC

data

Mar 23 Feb 2016

durata

1:44 minuti

programma

Way Too Early.

reporter

Nancy Hulgrave

soggetti

Bill Gates.

forma produttiva

Notizia, Corrispondente

collocazione

Business

tono di voce

Distaccato

termini ricorrenti

Bill Gates | Public | Apple Argument | Case

termini enfatici

-

Wall Street Journal Bill Gates tech billionaires Mark Zuckerberg permission for a particular case - very specific case - public opinion

35


“One-on-one with Tim Cook”

canale

ABC NEWS

data

Gio 25 Feb 2016

durata

6:21 minuti

programma

Nightline.

intervistatore

David Muir è uno dei più conosciuti giornalisti televisivi statunitensi.

soggetti

Tim Cook (CEO Apple)

forma produttiva

Intervista

collocazione

Cronaca Giudiziaria, Business

tono di voce

Coinvolto, Provocatorio

termini ricorrenti

FBI | Apple | Phone Information | iPhone

termini enfatici

36

- hundreds of millions of iPhones - dangerous precedent - we gave everything that we had - cancer - millions of people’s issues - incredibly complex issue - tactics of the FBI - we need to stand - privacy and security - very uncomfortable position - to oppose


“Apple, FBI take privacy fight to Washington”

canale

CNN

data

Mar 1 Mar 2016

durata

6:10 minuti

programma

Quest Means Business.

presentatore

Richard Quest

soggetti

Steve Rogers (FBI officer), John McAfee (Esperto di sicurezza informatica)

Forma produttiva

Confronto, Dibattito

Collocazione

Business, Cronaca Giudiziaria

tono di voce

Provocatorio

termini ricorrenti

Apple | FBI | Safe Court | Key

termini enfatici

-

we’re at war national security master key no way to keep this the lives of American people terrorist security and safety for America everybody’s looking for a key help our national security they’ll get this information we are all at risk

37


Israeli firm helped FBI hack iPhone

canale

CNN

data

Ven 1 Apr 2016

durata

3:01 minuti

programma

CNN Newsroom

reporter

Oren Lieberman

soggetti

Yuval Ben Moshe (Cellebrite), Michael Shaulov (mobile tech expert)

forma produttiva

Corrispondente, Servizio, Raccolta

collocazione

Business, Cronaca Giudiziaria

tono di voce

Distaccato

termini ricorrenti

Cellebrite | FBI | Company iPhone | Phone

termini enfatici

38

- critical but inaccessible piece of evidence - a different way - Cellebrite - extraction and decryption phone hacking - FBI signed it $200,000 contract with celebrate - it’s a hack on privacy - you can access the phone through - iPhone hack


Durata servizi televisivi - minuti

10

5

1

Msnbc

CNN

Nbc

Fox News

abc

Termini ricorrenti nei servizi televisivi analizzati

51

51 (6%)

37 (5%)

24 (3%) 20

Apple

FBI

Phone

iPhone

Security

14

14

14

14

Case

Court

Key

Privacy

13 (2%)

People

7 servizi, 4603 parole totali 39


Posizionamento

Pro FBI

Pro Apple

Contro Apple

Contro FBI

TV

40


televisione

radio

41


radio Le fonti selezionate sono state scelte tenendo conto della loro collocazione e considerando la loro diffusione

al livello mondiale. I servizi sono disposti secondo la data di pubblicazione tenendo conto di un arco temporale che va dal 17 Febbraio al 31 Marzo.

Fonti selezionate: B BC - BBC NEWS - CBC - The Jason Stapleton Program - FOX NEWS - Radio Sputink Arco temporale: 17 febbraio 2016 - 31 Marzo 2016 17

18

19

febbraio

29

Marzo

BBC NEWS Sede principale

Londra

Settore

all-news

Sito web

www.bbcnews.com

Slogan

“Britain’s most watched news channel” “Whenever you need to know”

Target

giovani, adulti

The Jason Stapleton Program Genere:

Political, Economic, Libertarian

Network

Liberty One

Programma

Lunedì - Venerdì: 10:05 - 11:00

Fondazione 42

1 Gennaio 2015

31


BBC Fondazione

18 ottobre 1922

Sede principale

Broadcasting House, Londra

Fondatori:

1. John Reith, 1st Baron Reith

2. George Villiers, VI conte di Clarendon Persone chiave

Diane Coyle (Acting Chairman, BBC Trust) 2. Tony Hall (direttore generale)

Settore:

telecomunicazioni

Fatturato

: Green Arrow Up.svg 6,419 miliardi di € (£5.102 billion) (2012/2013)

Dipendenti

23 000 (2011/12)

Sito web

www.bbc.co.uk

Slogan:

«“This is what we do”»

CBC Stato

Canada

Tipo

azienda pubblica Fondazione

1936 (radio), 1958 (televisione)

Sede principale

Ottawa

Settore

Media

Sito web

www.cbc.radio-canada.ca

Radio Sputnik

Tipo:

News e Media

Paese:

Federazione russa (ma ha diffusione internazionale)

Diffusione:

Mondiale

Slogan:

“Telling the Untold”

Proprietari:

Rossiya Segodnya (Russian Government)

Fodazione:

10 November 2014

Sito web

www.sputniknews.com

43


FOX NEWS

44

CEO:

Rupert Murdoch (2016–)

Sede

New York, Stato di New York, Stati Unit

Fondazione:

7 ottobre 1996, Stati Uniti d’America

Fondatori:

Rupert Murdoch, Roger Ailes


Apple v FBI: Authorities demand software crack

canale

BBC

data

Wed 17 Feb 2016 | 19:32 - 20.36 Local time

durata

6 minuti

titolo servizio

Apple vs FBI: Authorities Demand Software Crack

soggetti

Matt Blaze, associate professor of Computer & Information Science (Pennsylvania University)

Forma produttiva

servizio

Collocazione

Tecnologia, cronaca

tono di voce

coinvolto

link

http://www.bbc.co.uk/programmes/p03j2qcp

termini ricorrenti

apple | enter | government phones | information

termini enfatici - National security

- Private informations - Investigation

- Back door to the iPhone - Implications - Syed Farook

45


Apple, FBI & encryption

canale

BBC

data

Wed 17 Feb 2016 | Local time: 17:06

durata

23 minuti

titolo servizio

Apple, FBI & Encryption

soggetti

BBC WORLD SERVICE (EXCEPT AUSTRALASIA)

forma produttiva

dibattito

collocazione

cronaca

tono di voce

convolto e provocatorio

link

http://www.bbc.co.uk/programmes/p03j2qcf#play

termini ricorrenti

apple | government | privacy fbi | terrorism

termini enfatici - National security

- Private informations - Investigation

- Back door to the iPhone - Implications - Syed Farook

46


Apple v FBI: Authorities demand software crack

canale

BBC NEWS

data

Thu 18 Feb

durata

10 minuti

titolo servizio

Apple vs FBI: Authorities Demand Software Crack

soggetti

BUSINESS MATTERS

forma produttiva

servizio

collocazione

servizio, tecnico

tono di voce

distaccato

link

http://www.bbc.co.uk/programmes/p03j5jf5

termini ricorrenti

apple | fbi | phone

| Local time: 02:06

enter | crime termini enfatici

- fight terrorism - access data - software

- intelligence - phones

- new model

- search warrant - key

- unlock

47


KrisAnne Hall: FBI is uncostitutional on Apple iPhone backdoor

canale

The Jason Stapleton Program

data

18 Feb

durata

20 minuti

titolo servizio

KrisAnne Hall: (host) FBI is Unconstitutional on Apple iPhone Backdoor

soggetti

KrisAnne Hall

forma produttiva

cronaca

collocazione

politico economico

tono di voce

provocatorio

link

https://www.youtube.com/watch?v=Cvh0YwpnPQo

termini ricorrenti

apple | fbi | information applying | constitution

termini enfatici - Back door

- constitution

- judutiary act - cosntitution - authority - America - concern

48


Apple and FBI encryption battle pits privacy against security

canale

BBC

data

19 Feb

durata

20 minuti

titolo servizio

Apple and FBI encryption battle pits privacy against security

soggetti

CBC: The current:Jen Evins b2b news network, David Skillikorn at queen’s uni, Robin B. Journalist

forma produttiva

tecnico

collocazione

scientifico

tono di voce

distaccato

link

http://www.cbc.ca/radio/popup/audio/listen. html?autoPlay=true&mediaIds=2684020759

termini ricorrenti

apple | privacy | fbi

information | software termini enfatici - Attachers - Access

- Privacy

- Password

- Back door

- power among us - Privacy

- Information - Data

- Blinspot

49


Apple vs. FBI —And the new “Hacked world order”

canale

FOX NEWS - FAST FROWARD

data

29 Feb

durata

25 minuti

titolo servizio

Apple vs. FBI – And The New “Hacked World Order”

soggetti

Jo Ling Kent interviews Adam Segal

forma produttiva

intervista

collocazione

politica, tecnologia

tono di voce

coinvolto

link

http://radio.foxnews.com/2016/02/29/apple-vs-fbiand-the-new-hacked-world-order/

termini ricorrenti

cyber | cyberspace | government russia | security

termini enfatici - cyberspace - government - Russia

- Estonia

- online voting

- identification - banking - media

- attachers - defense

- cost of defense - spy

- edward snowden

50


Apple vs FBI: government opposition to tech companies “not good”

canale

Radio Sputink

data

31 Mar h. 23.35

durata

8 minuti

titolo servizio

Apple vs FBI: Government Opposition to Tech Companies ‘Not Good’

soggetti

Jo Ling Kent interviews Adam Segal

forma produttiva

servizio

collocazione

cronaca

tono di voce

distaccato

link

https://sputniknews.com/science/201603311037297865Apple-FBI-Not-Good/

termini ricorrenti

apple | case | company fbi | find

termini enfatici - not good

- government

- legal rights - issues

51


Termini ricorrenti negli articoli analizzati 50

47

38 27 25

21

18

17 13

13

0

Apple

Fbi

Government

Privacy

Phone

Information

11

Enter

9

Security

8

7

Software

iPhone

Posizionamento

Pro FBI

Pro Apple

Contro Apple

Contro FBI

Radio

52


radio

canali online

53


canali online Nel canale della stampa online, il materiale prodotto sul tema della controversia FBI-Apple è vastissimo; è stata dunque operata una cernita, selezionando un campione di 10 articoli, che sono stati poi analizzati più approfonditamente, in modo quantitativo e in modo qualitativo. La selezione è stata condotta in modo tale da garantire all’interno del campione una certa eterogeneità: sono stati dunque analizzati sia articoli prodotti all’interno di giornali online con equivalente cartaceo, sia magazine online indipendenti, che blog indipendenti, tutti con registri linguistici e target piuttosto diversi gli uni dagli altri. Dall’analisi del canale, sono emersi diversi filoni nella tipologia di articoli: molti consistono infatti in una asciutta cronaca della successione di eventi, volta a spiegare ai lettori, in modo semplice e veloce, in cosa consista la controversia Apple-FBI. Questo tipo di articolo è spesso strutturato a punti (facendo dunque un “recap” di quanto successo, seguendo il susseguirsi degli eventi della vicenda); altri articoli invece affrontano la questione con un maggiore grado di approfondimento. Altre tipologie di articoli inseriscono all’interno della cronaca una componente opinionistica, spesso riportando commenti di diversi esperti o figure rilevanti nella scena politica coinvolta.

Arco temporale selezionato: 16 febbraio 2016 - 1 aprile 2016 16

18

Febbraio

54

22

26

1

Marzo

8

11

21

23

28 30

1

Aprile


Analisi delle fonti

The New York Times Direzione

Raul E. Cesan

Azionariato

nel 2015 il maggiore azionista diventa Carlos Slim, miliardario messicano, secondo uomo più ricco al mondo, investitore in telecomunicazioni, istituzioni bancarie e assicurative. Il controllo della società editrice rimane comunque alla famiglia Sulzberger

Diffusione

12,254,677 like alla pagina Facebook

Registro linguistico

alto

Periodicità

quotidiano

Sito web

www.nytimes.com/

Dati Audiweb

1.133.923 (Marzo 2013)

WIRED Direzione

Maurizio Molinari

Azionariato

2 agosto 2014 la società editrice del quotidiano, l’«Editrice La Stampa» di John Elkann (Fiat Chrysler Automobiles), ha annunciato con la SEP di Carlo Perrone, il progetto di fusione per incorporazione della SEP nella prima, creando così una nuova società denominata «Italiana Editrice S.p.A.», partecipata da Fiat Chrysler per il 77% e dalla famiglia Perrone per il 23%, compresa anche l’integrazione delle sussidiare pubblicitarie e mass media, come Publikompass (di Edizioni La Stampa), Publirama e Radio19 (entrambe di SEP).

Diffusione

2,194,209 like alla pagina Facebook

Registro linguistico

alto

Ambito tematico

stampa nazionale

Periodicità

quotidiano

Sito web

www.lastampa.it

target

25-70

Dati Audiweb

27 143 (giugno 2016)

55


WIRED Direzione

Scott Dadich

Azionariato

proprietà di Condé Nast Publications

Diffusione

2,194,209 like alla pagina Facebook

Registro linguistico

medio-alto

Ambito tematico

tecnologia, design, security, culture, science

Periodicità

mensile

Sito web

www.wired.com

target

fascia età 20-35

Stampa online indipendente

The world post

56

Direzione

Lydia Polgreen

Azionariato

partnership con l’HUFFINGTON POST e Berggruen Institute. Nel 2011, AOL announced it would acquire The Huffington Post for US$315 million. As part of the deal, Arianna Huffington became president and editor-in-chief of The Huffington Post Media Group, including The Huffington Post and existing AOL properties Engadget, TechCrunch, Moviefone, MapQuest, Black Voices, PopEater (now HuffPost Celebrity), AOL Music, AOL Latino (now HuffPost Voices), AutoBlog, Patch, and StyleList.

Diffusione

8750000 like alla pagina Facebook

Registro linguistico

medio-alto

Ambito tematico

news, satira, blog

Sito web

www.huffingtonpost.com

dati Audiweb

3,6 milioni di utenti unici al mese (2016)

dati Audiweb

novembre 2014: 283 mila visitatori unici


Il Post Direzione

Luca Sofri

Azionariato

il quotidiano è sostenuto da una società di imprenditori. Il principale socio investitore è Banzai, che cura il progetto grafico e gli aspetti tecnologici. La raccolta pubblicitaria dal settembre 2016 è affidata a WebSystem24.

Diffusione

267,848 like alla pagina Facebook

Registro linguistico

medio-alto

Ambito tematico

stampa nazionale online

Sito web

ilpost.it

periodicità

quotidiano

dati Audiweb

novembre 2014: 283 mila visitatori unici

The christian science monitor Direzione

John Yemma

Azionariato

la proprietà è di una chiesa – The First Church of Christ, Scientist, in Boston, Mass

Diffusione

190000 like alla pagina facebook

Registro linguistico

medio-alto

Ambito tematico

indipendent national news

Sito web

http://www.csmonitor.com

dati Audiweb

75,052 (2011)

dati Audiweb

novembre 2014: 283 mila visitatori unici

Motherboard Direzione

Eddy Moretti, Andrew Creighton

Azionariato

gruppo VICE Media (2009)

Diffusione

689000 like alla pagina Facebook, 3000 follower su Twitter

Registro linguistico

medio-alto

Ambito tematico

tecnologia, lifestyle

Sito web

www.motherboard.vice.com

target

fascia età 20-35 57


Blog Indipendente

Disinformatico Direzione

Paolo Attivissimo (Giornalista e consulente informatico, traduttore tecnico, divulgatore scientifico, cacciatore di bufale, studioso della disinformazione nei media)

Diffusione

316000 followers su Twitter

Registro linguistico

medio-alto

Ambito tematico

tecnologia

Sito web

www.attivissimo.blogspot.it

Engadget

58

Direzione

Joshua Topolsky

azionariato

gruppo Huffington Post (AOL Tech)

Diffusione

1441000 like alla pagina Facebook

Registro linguistico

medio-alto

Ambito tematico

tecnologia

Sito web

www.engadget.com


“Federal judge orders apple to help fbi brute-force hack into an encrypted iphone“

testata

Motherboard (motherboard.vice.com)

data

16 Feb 2016

forma produttiva

notizia, commento

autore

Jason Koebler

collocazione

sezione “tecnologia”

tono di voce

coinvolto

spazi

521 parole

termini ricorrenti

Phone (6%) | Apple (6%) | passcode (4%) | encryption (3%) | feature (3%)

termini enfatici - battle over encryption between tech companies and law enforcement - brute force

59


“Anche Edward Snowden e Google si schierano dalla parte di Apple”

testata

Motherboard (motherboard.vice.com)

data

8 Feb 2016

forma produttiva

notizia, commento

autore

Federico Nejrotti

collocazione

sezione “potere”

tono di voce

coinvolto

spazi

830 parole totali

termini ricorrenti

Apple (5%) | aziende (2%) | cittadini (2%) |

Snowden (2%) | FBI (1%) termini enfatici

- “Lettera ai consumatori” di Tim Cook - backdoor

- vero colpo di scena: improbabili compagni di battaglia schierati per la Apple:

- Sundar Pichai amministratore delegato di Google; - Snowden (Nel migliore dei mondi possibili,

dovrebbero essere le aziende private a doversi

riguardare dai governi, garanti dei diritti dei loro cittadini)

60


“Perché Apple litiga con l’FBI, dall’inizio“

testata

Il Post

data

22 Feb 2016

forma produttiva

notizia

collocazione

sezione “tecnologia”

tono di voce

distaccato

spazi

1265 parole

termini ricorrenti

Apple (5%) | Iphone (3%) | FBI (2%) | dati (2%) | IOs (2%)

diffusione

102 condivisioni Facebook + 13 commenti

termini enfatici - battle over encryption between tech companies and law enforcement - brute force

61


“Apple vs. FBI: perché Apple si rifiuta di sbloccare l’iPhone di un terrorista?”

blog

Il Disinformatico

data

26 Feb 2016

autore

Paolo Attivissimo - conduttore Radio Svizzera,

giornalista e consulente informatico, studioso della disinformazione nei media collocazione

sezione “Privacy”

tono di voce

provocatorio

spazi

563 parole totali

termini ricorrenti

Apple (4%) | Cook (3%) | Iphone (3%) | sbloccare (2%) | sicurezza (2%)

diffusione

45 commenti

termini enfatici - iPhone inaccessibile per colpa dell’FBI maldestra

- perchè non chiedono aiuto alla NSA? Non è in grado di farlo, oppure lo è ma non può dirlo? - paragone col distruggidoumenti

62


“Breaking Down Apple’s iPhone Fight With the U.S. Government”

testata

The New York Times

data

21 March 2016

forma produttiva

notizia

collocazione

sezione “tecnologia”

tono di voce

neutrale

spazi

800 parole totali

termini ricorrenti

Apple (8%) | Government (4%) | Case (2%) | Iphone (2%) | Officials (2%)

termini enfatici - What does the government want?

- way to bypass iPhone password protection

- Why can’t the F.B.I. get the information another way?

- Silicon Valley stands for Apple

- Saying yes to the US government could make it hard for Apple to later say no to China - permanent “back door”

63


“L’Fbi ricorre a Cellebrite per sbloccare l’iPhone di San Bernardino”

testata

La Stampa

data

23 March 2016

forma produttiva

notizia

Autore

Andrea Nepori

collocazione

sezione “tecnologia”

tono di voce

neutrale

spazi

716 parole totali

termini ricorrenti

Caso (3%) | Cellebrite (3%) | Iphone (2%) | Apple (2%) | Fbi (2%)

termini enfatici - come a Milano (Boettcher)

- tecniche alternative (dispositivo UFED) - centinaia di collaborazioni in Cellebrite

passato tra FBI e

- L’FBI aveva bisogno di un precedente legale da sfruttare in futuro e lo voleva trovare grazie

un caso ad alto coinvolgimento emotivo. Un gioco

pericoloso, che si è ritorto contro il Bureau e che

ha costretto i federali ad un improvviso dietrofront legale.

64


“Apple’s encryption battle with the FBI is over, for now”

sito

Engadget

data

28 March 2016

forma produttiva

notizia

Autore

Roberto Baldwin

collocazione

sezione “Politics”

tono di voce

coinvolto

spazi

554 parole totali

termini ricorrenti

Apple (9%) | case (4%) | government (4%) | Iphone (4%) | court (4%)

termini enfatici - third party brought in to break Apple’s encryption has been successful

- Apple sent the following statement to Engadget:

“we objected to the FBI’s demand that Apple build a backdoor into the iPhone because we believed it was

wrong and would set a dangerous precedent. This case should never have been brought”

- we will continue to increase the security of our products as the threats and attacks on our data

become more frequent and more sophisticated.Apple

believes deeply that people in the United States and around the world deserve data protection, security and privacy.

65


“The Apple-FBI battle is over, but the new crypto wars have just begun”

testata

WIRED

data

30 March 2016

forma produttiva

notizia

Autore

Brian Barrett

collocazione

sezione “Security”

tono di voce

coinvolto

spazi

1537 parole totali

termini ricorrenti

Apple (5%) | encryption (5%) | FBI (3%) | security (2%) | case (2%)

diffusione

71 Commenti; 2 condivisioni su Facebook

termini enfatici - third party brought in to break Apple’s encryption has been successful

- Apple sent the following statement to Engadget:

“we objected to the FBI’s demand that Apple build a backdoor into the iPhone because we believed it was

wrong and would set a dangerous precedent. This case should never have been brought”

- we will continue to increase the security of our products as the threats and attacks on our data

become more frequent and more sophisticated.Apple

believes deeply that people in the United States and around the world deserve data protection, security and privacy.

66


“Opinion: Why Apple should build iPhones even it can’t unlock”

sito

The Christian Science Monitor - Passcode

data

11 Mar 2016

Autore

Anna Lysyanskay (professoressa di Computer Science alla Brown University. La sua area di ricerca è la crittografia, specialmente protocolli di crittografia preservanti la privacy)

collocazione

sezione “World”

tono di voce

provocatorio

spazi

505 parole totali

termini ricorrenti

Apple (12%) | FBI (6%) | iPhone (6%) | San Bernardino (3%) | consumer (2%)

termini enfatici - backdoor

- techies are in Apple’s corner. But instead of

taking sides, the technology community should work to change the entire debate

- Apple is trying to patch a technical security flaw with a legal defense. And if Apple loses, the FBI

will score a victory in its war on encryption. Yet

even if Apple wins, the public may ultimately lose. - Apple has designed products so that backdoors are

possible. It claimed that it could not break into an iPhone even if it wanted to. We now know that this claim was untrue.

67


“The Apple-FBI battle is over, but the new crypto wars have just begun”

testata

The World Post (partnership con The Huffington Post)

data

8 March 2016

Autore

Anna Lysyanskay (professoressa di Computer Science alla Brown University. La sua area di ricerca è la crittografia, specialmente protocolli di crittografia preservanti la privacy)

forma produttiva

commento

collocazione

sezione “”

tono di voce

provocatorio

termini ricorrenti

law (4%) | encryption (4%) | Apple (3%) | enforcement (3%) | FBI (2%)

termini enfatici - Encryption is ubiquitous and here to stay

-it is for Congress to address both sides of the encryption issue without sacrificing security or privacy

-As a society, we must find the right balance

between security and privacy and recognize that encryption is not just about privacy but about public safety as well.

68


Abbiamo cercato di rappresentare graficamente le diverse prese di posizioni negli articoli in merito alla questione FBI-Apple, una volta individuati i quattro poli delle opinioni più “estreme” riscontrate (pro o contro FBI, pro o contro Apple). Questa soluzione grafica ci sembra renda giustizia alle possibili sfumature intrinseche, dal momento che propendere per una delle due parti coivolte non necessariamente implica trovarsi in totale disaccordo con le ragioni dell’altra - e viceversa. Gli articoli che si trovano in corrispondenza con l’origine degli assi o nelle sue immediate vicinanze, sono articoli da noi considerati perfettamente neutrali.

pro FBI

contro APPLE

pro APPLE

contro FBI

148 (7%)

66

60 (3%) 48 33

Apple

iPhone

FBI

encryption

security

29

28

27

law

government

case

22

21

San Bernardino

enforcement

69


Movimenti di protesta

Don’t Break our phones Da Febbraio a Marzo 2016, Fight for the future (FFTF), un organizzazione no profit che si batte per i diritti digitali, organizza una protesta pubblica in varie città degli Stati Uniti, lanciando l’iniziativa “Don’t break our phones” (www.dontbreakourphones.org) nella sezione “resources for rallies” del loro sito FFTF dichiara esplicitamente:” the goal of these events is to educate the public, lawmakers, and the press about WHY this is so dangerous.” riferendosi alla possibilità di creare una backdoor per accedere ai dati di IPhone. Alla persone che aderivano alla protesta era richiesto di stampare e distribuire un flyer che elenca quattro ragioni per cui la richiesta di FBI è considerata una minaccia alla sicurezza e la privacy di tutti i cittadini del mondo. La campagna #dontbreakourphones si sviluppa anche su twitter e una serie di foto della protesta sono state pubblicate da FFTF su Imgur¹

¹(http://imgur.com/a/WIzWH)

1 — The FBI isn’t just asking for data. They’re asking for a “Golden Key” that can break open any phone. Once Apple makes this golden key, it’s only a matter of time before attackers find and exploit it. 2 — Every system in the world depends on engineers and managers who use Apple products to access sensitive accounts. A less secure iPhone makes every system on the planet less secure. 3 — These systems include medical devices, hospitals, nuclear power plants. The FBI is putting lives at risk, and they know it. 4 — If Apple says yes, the FBI will ask Apple and other companies for even more intrusive access. Meanwhile, countries like the UK, Russia and China will demand special access as well, and Apple will have to give it to them. The FBI is fully aware of these global political implications, but is asking for a backdoor anyway. That’s irresponsible.

70


NGO

EEF Electronic Frontier Foundation (EFF)Nel giorno in cui Apple posta La lettera agli utenti, EEF posta una dichiarazione di supporto ad Apple¹. EEF è nota anche per aver coordinato la petizione, indirizzata all’amministrazione Obama, sui diritti della privacy e normative più severe per la crittografia endto-end (savecrypto.org). La petizione ha avuto più di 100,000 firme ed è stata supportata da varie oranizzazioni(Twitter, Reddit, Tor Project) ed NGO² La petizione non ha ancora ricevuto risposta. American Civil Liberties Union (ACLU) il 17 Febbraio, dopo la pubblicazione della lettera di Tim Cook, ACLU sul suo sito posta un dichiarazione di supporto a Apple, e di nuovo posta un commento sul dopo che Fbi dichiara di aver sbloccato l’IPhone. La dichiarazione di ACLU ha avuto buona visibilità sui media nazionali, trasmessa da CNN, Time, USA today. NGO network il 17 marzo, Access now, The American Civil Liberties Union, e L’ Electronic Frontier Foundation si uniscono in una dichiarazione di supporto per Apple, sostenute da varie corporation³.

¹https://www.eff.org/deeplinks/2016/02/eff-support-apple-encryption-battle

²Access Now Advocacy for Principled Action in Government American Library Association Amnesty International Center for Media Justice Consumer Technology Association (CTA) Constitutional Alliance Electronic Frontier Foundation Free Press Freedom of the Press Foundation Fight For the Future Global Network Initiative Human Rights Watch New America’s Open Technology Institute Niskanen Center OpenTheGovernment.org Restore the Fourth

³ h t t p : / / w w w . a p p l e . c o m / p r / library/2016/03/03Amicus-Briefs-in-Support-ofApple.html

71


Posizionamento

Pro FBI

Pro Apple

Contro Apple

Contro FBI

Online

72


canali online

stampa

73


stampa Dopo

un’attenta

estere,

abbiamo

analisi

di

selezionato

più

10

fonti,

nostra

contenuti;

la

scelta

stampa

è

legata

ad

italiana

ed

questione

di

articoli

esclusivamente da quotidiani italiani. Questa

italiane

ha

una

provenienti

infatti

trattato

l’argomento in modo più approfondito, andando al di là della cronaca dei singoli avvenimenti,

sbilanciandosi

maggiormente sull’argomento, senza comunque schierarsi

nettamente nè dalla parte di Apple nè dalla parte di FBI. All’interno delle testate, sono invece presenti alcune interviste, ad ingegneri ed esperti del settore, che

si

schierano

sull’argomento.

e

prendono

una

posizione

precisa

Gli articoli sono stati analizzati sia dal punto di vista quantitativo che dal punto di vista qualitativo.

Abbiamo cercato di dare una visione di insieme che toccasse vari temi e che utilizzasse vari registri

linguistici: dalla semplice analisi dell’accaduto, ad una spiegazione più tecnica dei pro e dei contro, alle ripercussioni che lo scandalo ha prodotto e come i vari paesi hanno reagito. Anche

i

toni

di

voce

utilizzati

all’interno

dei

diversi articoli sono differnti: chi ha un approccio più distaccato (cronaca), chi, attraverso interviste

e dichiarazioni, risulta più coivolto e schierato e chi, ancora, utilizza un tono provocatorio, andando un po’ controcorrente con quello che è il tradizionale approccio della stampa classica.

74


Carta stampata Arco temporale: 17 febbraio 2016 - 09 marzo 2016

17

18

20

22

23

25

Feb

Fonti selezionate: Il Fatto

25

9

Mar

Quotidiano - Il Foglio Quotidiano - Il Giornale - Il Sole 24 Ore -

La Stampa - Repubblica - Milano Finanza

Il Fatto Quotidiano fondazione

2009 — Antonio Padellaro

sede

Roma

proprietà

Marco Travaglio

persone chiave

Padellaro - Travaglio

settore

politica - cronaca - economia

diffusione

6.294 copie/anno (2015)

Il Foglio Quotidiano fondazione

1996 — Giuliano Ferrara

sede

Milano

persone chiave

Claudio Cerasa

settore

politica - cronaca 75


Il Giornale fondazione

1974 — Indro Montanelli

sede

Milano

proprietà

Paolo Berlusconi

settore

attualità - politica - economia

diffusione

97.788 copie/anno (2015)

Il Sole 24 Ore fondazione

1865 — Gaetano Semenza

sede

Milano

proprietà

Gruppo 24 ore

settore

economia

diffusione

140.577 copie/anno (2014)

La Stampa fondazione

1867 — Vittorio Bersezio

sede

Torino

proprietà

Fiat Chrysler Automobiles

persone chiave

Bersezio - Roux - Frassati

settore

politica - cronaca - economia

diffusione

173.601 copie/anno (2015)

Repubblica

76

fondazione

1974 — Eugenio Scalfari

sede

Roma

proprietà

Gruppo editoriale L’Espresso

settore

cronaca - politica

diffusione

255.383 copie/anno (2015)


Milano Finanza fondazione

1989

a cura di Paolo Panerai

sede

Milano

proprietĂ

Gruppo editoriale Class Editori

settore

economia - finanza

77


Strage di San Bernardino, Apple si rifiuta di sbloccare l’iPhone del killer

testata

Il Sole 24 Ore

data

17/02/2016

tempo di lettura

9,25 minuti

caratteri

13014

tono di voce

distaccato

termini ricorrenti

Apple (4%) | iPhone (4%) | FBI (3%) | Killer (3%)

Scrive

il

CEO

di

Apple:

le

intenzioni

dell’FBI

crediamo che siano delle migliori, ma questa richiesta può minare alla libertà dei cittadini. L’indebolimento

della sicurezza con l’obiettivo di far progredire la sicurezza

semplicemente

non

ha

senso.”

Nelle

mani

sbagliate, continua Apple, il software che ha chiesto l’FBI

avrebbe

la

capacità

di

sbloccare

qualunque

iPhone ed essere riprodotto all’infinito su un numero illimitato di supporti. Se

il

governo

sbloccare

un

può

ricorrere

iPhone

potrebbe

all’All

Wrist

intrufolarsi

smartphone per catturare qualsiasi dato.

78

Act

in

per

ogni

Gates (2%) |


San Bernardino, braccio di ferro Apple-FBI per sblocco iPhone dell’attentatore

testata

Il Giornale

data

17/02/2016

tempo di lettura

1,46 minuti

caratteri

2056

tono di voce

distaccato

termini ricorrenti

Apple (4%) | iPhone (3%) | FBI (3%) | | Attentatore (2%)

Giudice (3%)

FBI chiede ad Apple di creare una backdoor per sbloccare

l’iPhone dell’attentatore, ma Apple risponde che questo creerebbe un precedente pericoloso.

Apple ha collaborato con l’FBI durante le indagini,

aggiunge Cook, ma questo è un eccesso da parte del governo U.S.A.

Trump si schiera a favore dell’FBI.

79


Non solo Apple vs. FBI. Perchè sulla privacy lo scontro è mondiale

testata

Il Foglio Quotidiano

data

18/02/2016

tempo di lettura

5 minuti

caratteri

2056

tono di voce

distaccato

termini ricorrenti

Apple (3%) | Privacy (3%) | Sicurezza (2%) | iPhone (2%) | Cook (2%)

Quella tra Apple e FBI è una guerra tra privacy e sicurezza che si combatte ormai da molto tempo, nata intorno al Patroit Act di Geoge W. Bush.

Da un lato lo scandalo di Snowden ha mostrato i presunti

abusi del governo americano, dall’altro la scelta tra privacy e sicurezza ha smesso di essere davvero netta perchè

in

qualunque

direzione

davanti ad un pericolo.

si

vada

ci

troviamo

Ora Cook rischia di essere additato come protettore

involontario dei terroristi; intanto Obama si schiera dalla parte di FBI.

Da Cina e Russia arrivano leggi antiterrorismo

che

impongono alti controlli sui flussi di dati. Anche in Francia e Inghilterra ci sono state proposte mirate ad aumentare la sicurezza attraverso il controllo capillare delle pagine web visitate da ciascun cittadino.

80


Le ipocrisie dell’attivista Tim Cook

testata

Il Foglio Quotidiano

data

20/02/2016

tempo di lettura

2,30 minuti

caratteri

3217

tono di voce

distaccato

termini ricorrenti

iPhone (4%) | Apple (4%) | Cook (3%) | FBI (2%) | Dati (2%)

Per i media e gli opinionisti la battaglia tra FBI e

Apple ha già un vincitore morale: il CEO di Apple di Tim Cook. Sul New York Times, Cook è stato descritto come paladino della trasparenza globale.

La realtà però è un’altra e inizia a mostrare Apple nel suo rapporto travagliato con la giustizia americana. Apple

ha

già

sbloccato

infatti

circa

70

iPhone

su

richiesta delle autorità dal 2008 ad oggi, ma si difende affermando che “erano modelli vecchi e meno pericolosi da sbloccare”.

La principale preoccupazione di Apple non è la sicurezza,

ma danneggiare il suo brand: sbloccare l’iPhone è in realtà possibile.

La società aveva chiesto di tenere segreta la richiesta

di sbloccare l’iPhone e ha risposto duramente solo quando l’FBI ha reso tutto pubblico, mettendo a rischio la sua immagine aziendale.

81


Privacy, Perchè ha ragione Apple. E cosa c’è davvero in gioco

testata

Milano Finanza

data

20/02/2016

tempo di lettura

7 minuti

caratteri

9291

tono di voce

coinvolto

termini ricorrenti

iPhone (3%) | Apple (2%) | Dati (2%) | Autorità (1%) | Backdoor (1%)

A seguito di questi recenti avvenimenti Apple ha assunto misure di sicurezza per mettere al sicuro ogni cittadino

da parte di hacker, ma anche del governo, sempre più irrispettoso della privacy.

Se creassero questa backdoor in pochi mesi l’incubo

del Grande Fratello di Orwell diventerebbe realtà. Chi sostiene il contrario minimizza la centralità della tecnologia nella vita quotidiana di milioni di persone.

Non a caso persino una società come Google, non ha esitato a sostenere la scelta di Cook, mentre ha fatto sollevare più di un sopracciglio l’assordante

silenzio di Microsoft, riaccendendo così le illazioni su possibili backdoor nel sistema Windows.

82


Braccio di ferro Apple-Fbi. Le vittime di San Bernardino: azione legale contro Cupertino

testata

La Stampa

data

22/02/2016

tempo di lettura

2,17 minuti

caratteri

2975

tono di voce

provocatorio

termini ricorrenti

FBI (4%) | Apple (4%) | Sicurezza (3%) | iPhone (3%) | San Bernardino (3%)

James Comey, numero uno dell’FBI afferma che le tensioni

tra privacy e sicurezza non dovrebbero essere risolte

da chi vende oggetti per vivere. In gioco non sono solo i dati personali e di sicurezza, ma miliardi di dollari di vendite di iPhone; Apple si rifiuta di collaborare quindi solo per motivi di marketing.

83


Ecco perchè noi di Apple difendiamo i segreti

testata

La Repubblica

data

22/02/2016

tempo di lettura

4,2 minuti

caratteri

5595

tono di voce

provocatorio

termini ricorrenti

iPhone (3%) | Apple (3%) | Cook (2%) | FBI (3%) | Ingegnere (2%)

Parla un ingegnere di Apple: “cosa ne diresti se ti

vendessi una casa, ma mi tenessi un mazzo di chiavi da usare a tua insaputa? Ti sentiresti al sicuro?

Allo stesso modo dovremmo introdurci in un iPhone a tua insaputa, contro la tua volontà creando una porta sul retro che ad oggi non esiste.” Dopo

lo

scandalo

cooperazione

tra

Nsa-gate

grandi

che

svelò

aziende

un

livello

tecnologiche

di

degli

U.S.A. e i servzi segreti, per riconquistare credibilità, ora Apple ha creato un sistema invalicabile.

Nelle nostre case però l’FBI può entrarci eccome e può anche

intercettare

Telecom può farlo). In

tutto

questo

conversazioni

Cook

parla

solo

telefoniche attraverso

(anche

i

suoi

legali, rifiutando interviste da tutti, giornali e TV.

84


Strage San Bernardino, Bill Gates contro Apple: “Sblocchi l’iPhone del killer”

testata

Il Fatto Quotidiano

data

23/02/2016

tempo di lettura

1,7 minuti

caratteri

2354

tono di voce

distaccato

termini ricorrenti

FBI (5%) | Apple (4%) | iPhone /2%) | Gates (2%) |

Killer (2%)

Bill Gates si schiera a favore dell’FBI.

Al contrario Mark Zuckerberg dichiara: “siamo dalla parte di Apple, inserire una backdoor è sinonimo di sicurezza”.

I cittadini, americani e non, si sono spaccati a metà: 51% pro FBI

38% pro APPLE 11% indeciso

(dati ricavati tramite un sondaggio del Pew Research Center)

85


Sblocco iPhone, Cook: “Pronti ad andare fino alla Corte suprema”

testata

Il Giornale

data

25/02/2016

tempo di lettura

1 minuto

caratteri

1244

tono di voce

distaccato FBI (5%) | Apple (5%) | iPhone (4%) | Caso (3%) |

termini ricorrenti

Cook (3%)

Torna a parlare Tim Cook: “non si tratta solo di uno

scontro tra privacy e sicurezza; il caso riguarda la sicurezza pubblica perche dentro gli smartphone che ogniuno

porta

con

ci

sono

più

informazioni

su

ciascuno di noi che in qualsiasi altro dispositivo o in qualsiasi altro posto.

Alcune cose sono difficili, alcune giuste, questa è entrambe le cose.”

86


Dammi la tua password

testata

Il Foglio Quotidiano

data

09/03/2016

tempo di lettura

10 minuti

caratteri

13542

tono di voce

coinvolto

termini ricorrenti

Sicurezza (4%) | Privacy (2%) | FBI (2%) | Dati

(2%) | Apple (2%)

Dopo il caso FBI/Apple anche il resto del mondo prende una posizione.

- Stefano Quintarelli (deputato e imprenditore

del settore telecomunicazioni): “un aumento della

quantità di dati a disposizione dell’FBI non significa necessariamente maggiore sicurezza.”

- Mario Mori (ex comandante del Ros e direttore del

Sisde): “Apple non ha il diritto di gestire un segreto che può mettere in pericolo una nazione.”

- Alain Chouet (ex agente dei servizi segreti

francesi, esperto di antiterrorismo): “Il grado di

sicurezza dipende dalla libertà che si è disposti a sacrificare.”

- Tommaso De Zan (ricercatore presso il programma Sicurezza e Difesa dello Iai): “Le organizzazioni

terroristiche già da tempo usano strumenti tecnologici per le loro attività e vanno tenuti in considerazione nel dibattito privacy-siurezza.”

87


Parole più frequenti nella totalità del canale

97 (4%) Apple

NEUTRALE

71 (3%) iPhone

NEUTRALE

73 (3%) Sicurezza 58 (3%) FBI

47 (2%) Tim Cook 45 (2%) Dati

43 (2%) Privacy 39 (2%) Governo 34 (2%) Caso

32 (1%) S.Bernar.

100

SICUREZZA NEUTRALE NEUTRALE

TECNOLOGICO SICUREZZA GIURIDICO GIURIDICO SICUREZZA

97 (4%)

73 (3%)

75

71 (3%)

58 (3%)

47 (2%)

50

45 (2%)

43 (2%) 39 (2%) 34 (2%)

32 (1%)

25

Apple

88

Sicurezza

iPhone

FBI

Tim Cook

Dati

Privacy

Governo

Caso

San Bernardino


Pro FBI

Pro Apple

Contro Apple

Contro FBI

Stampa

89


analisi quantitativa

90

analisi qualitativa


analisi qualitativa

Alla luce dei dati trovati e catalogati nell’analisi quantitativa, abbiamo cercato di individuare una tendenza mediatica rispetto alle due parti in causa. Abbiamo confrontato i dati e relativi grafici di ogni canale ottenendo e individuando relazioni che intercorrono tra i diversi media. Nell’analisi comparata vengono messi in evidenza gli aspetti secondo noi più rilevanti della vicenda. Il primo grafico indica le parole ricorrenti in tutti i servizi analizzati per ciascun canale, ritenendo che potessero portare alla luce un aspetto semantico predominante. In seguito abbiamo considerato il tono di voce generale, rappresentato in percentuale tramite diagrammi a torta. Inoltre ciascun articolo è stato posizionato in un “quadrant framework” che ha come parametri le tendenze pro/contro FBI o Apple.

91


Termini ricorrenti

Come detto nell’introduzione, l’obiettivo che il nostro gruppo ha cercato di raggiungere è l’indentificazione di un posizionamento mediatico, di uno schieramento verso uno dei due enti in gioco nella vicenda. Per prima cosa ci siamo soffermati ad analizzare i termini ricorrenti all’interno degli artefatti mediatici presi in considerazione. Successivamente abbiamo suddiviso i termini così trovati in diversi campi semantici: Tecnologia, area Giuridica, Sicurezza Nazionale, Sicurezza Personale. Inoltre abbiamo considerato una quinta area di catalogazione neutra, i Nomi o Brand. Tutto ciò con scopo di trovare una particolare area semantica dominante che potesse giustificare una tendenza o un taglio particolare con cui la notizia è stata trattata dai media.

92


Case 75

Enforcement 21

Apple 343

Phone 54

Privacy 74 Government 92 Information 13

Enter 11

Law 29

American People 13

San Bernardino 58

Key 14

iPhone 168

FBI 223

Security 135

Encryption 48

Software 8

Court 14

Tim Cook 57

Sicurezza Personale Tecnologia Area Giuridica Sicurezza Nazionale Nomi o Brand

Risultato della messa a confronto dei termini più frequenti all’interno dei canali analizzati (Televisione, Radio, Stampa Online, Stampa Cartacea). Dal grafico emerge che le percentuali più alte dei termini ricorrenti appartengono al campo semantico neutro “Nomi e Brand”. Non è riscontrabile una netta predominanza di un singolo tema, inaspettatamente l’unica osservazione individuabile è una minoranza del campo semantico “tecnologia”, nonostante molti articoli analizzati si trovassero all’interno della sezione tecnologica. 93


Tono di voce

Successivamente abbiamo comparato il tono di voce generale degli articoli analizzati. Con questo grafico volevamo constatare se ci fosse una dominante nell’approccio utilizzato nel trattare la notizia. Abbiamo selezionato tre tipologie: provocatorio, che comprende principalmente interviste, domande dirette e acute atte a mettere in difficoltà e a far riflettere sull’argomento; coinvolto, quando la a prevalere è un commento o una riflessione personale; e neutrale, quando l’artefatto mediatico descrive gli eventi in maniera distaccata.

43% 29%

Televisione

94

20%

30%

29%

20%

25%

40% 30%

Stampa on-line

50% 60%

Carta Stampata

25%

Radio


28% 28%

44% Provocatorio Coinvolto Neutrale

La tendenza che è emersa vede una netta maggioranza di articoli neutrali, e in egual misura provocatori e coinvolti. Questo dato proviene principalmente dai media tradizionali, in cui la neutralità è dominante. Nel web la tendenza è diversa e risulta una maggioranza coinvolta, probabilmente perchè in rete la consapevolezza dell’argomento è diversa, principalmente a livello tecnico e riguardo la sicurezza personale. 95


Pro FBI

Pro Apple

Contro Apple

Contro FBI

Radio

Stampa TV

Online

96


Pro FBI

Pro Apple

Contro Apple

Contro FBI

Infine abbiamo cercato di verificare se fosse presente una tendenza pro o contro una delle due parti in tutti gli elementi analizzati. I poli di per ogni tendenza sono stati due: pro o contro Apple, e pro o contro FBI (se un articolo è contro una delle due parti non vuol dire che sia a favore dell’altra). Per catalogare ciò abbiamo appuntato ogni commento a favore o contro i due schieramenti all’interno degli elementi analizzati, per poi sottrarli o sommarli (se all’interno di un articolo due commenti sono pro FBI e due commenti sono contro FBI essi si annullano). Una volta vista la tendenza di ogni canale mediatico abbiamo unito i risultati in un unico grafico. 97


Pro FBI

Pro Apple

Contro Apple

Contro FBI

Radio

Stampa TV

Online

98


Pro FBI

Pro Apple

Contro Apple

Contro FBI

99


conclusioni

Alla luce dei risultati dell’analisi qualitativa, abbiamo notato che - nonostante dai sondaggi emerga che la popolazione (americana e non) sia spaccata a metà tra pro Apple e pro FBI - dai media emerge una generale propensione per Apple, forse per la maggiore preparazione e conoscenza della materia, che è piuttosto tecnica. Il fatto che la Silicon Valley stessa si sia schierata dalla parte di Apple è difficilmente interpretabile come desiderio di proteggere gli interessi dei cittadini. Probabilmente le grandi multinazionali hanno bisogno di fidelizzare i consumatori, e il caso FBI ha offerto l’occasione di esercitare un’operazione di marketing. Altro fattore rilevante, emerso dall’analisi, è quello che la parola “Apple” é molto più ricorrente della parola “FBI”, per quanto, in un discorso di parti, i due termini dovrebbero avere la stessa rilevanza. Lo stesso dato è emerso dalle immagini, quasi tutte raffiguranti “Apple” o il logo ad essa associato e, solo in piccola parte, viene invece raffigurato il marchio di FBI. Dal punto di vista di un’analisi dei media, abbiamo riscontrato che l’argomento è trattato in modo molto più distaccato nei canali tradizionali, mentre sui social e sui magazine on-line ci si sente più liberi di esporre il proprio pensiero e la propria opinione. I giornalisti, infatti, non si possono sbilanciare in merito, fornendo una panoramica il più completa e imparziale possibile, mentre sui social-network ognuno ha la possibilità di esprimere il proprio punto di vista. Abbiamo inoltre pensato che il caso Apple-FBI andrebbe inquadrato in un contesto più ampio: in primo luogo, nell’ambito di scontri precedenti tra enti governativi e privati, che vertono sul tema della privacy, del trattamento dei data, del monitoraggio e sorveglianza operato dai governi - specialmente americani - come ad esempio Wikileaks e il caso Snowden. Tutto ciò potrebbe infatti spiegare la tendenza generale “pro Apple” emersa dai media analizzati. Basti pensare che tra le voci più influenti sul caso Apple-FBI sia stata quella di Snowden, ancora esule in Russia. L’opinione pubblica negli ultimi anni è stata parecchio sensibilizzata su questi temi proprio grazie alle vicende di cui sopra - e la questione FBI-Apple ne rappresenta solo il più recente capitolo. in secondo luogo, considerando un punto di vista più ampio, nel mondo occidentale, la generale propensione per Apple potrebbe essere anche spiegata come reazione alla crescente sfiducia da parte dei cittadini nei 100


confronti dei governi, sfiducia alimentata dalla crisi economica, rafforzamento dei populismi, eccetera. Tutti questi fattori potrebbero a nostro avviso giustificare il fatto che le persone siano arrivate al punto di porre la propria fiducia e sentirsi maggiormente rappresentate da un brand. lo schieramento pro-FBI, d’altra parte, può essere compreso se inquadrato negli avvenimenti più recenti di attacchi terroristici sempre più frequenti. Nonostante tali fatti di cronaca abbiano già avuto un’elevata risonanza e numerosi sociologi ed esperti del settore si siano già espressi in merito, cercando di fare chiarezza sulla vicenda, c’è una generale inconsapevolezza da parte del cittadino medio sui data e la crittografia.

101


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