Bruxelles, 25 marzo 2013
Comunicato Stampa La Lega vuole dati certi sulla sigaretta elettronica. Negli ultimi mesi ha visto una grande diffusione sul mercato italiano ed europeo la sigaretta elettronica, che permette di inalare un vapore contenente una quantità variabile di nicotina, evitando però i residui di combustione tipici delle sigarette tradizionali. Considerata la recente introduzione sul mercato del prodotto, non esiste al momento nessuno studio scientifico sugli effetti derivanti dall'uso prolungato di tale dispositivo sulla salute umana, e la regolamentazione in merito a produzione, commercializzazione ed uso è molto scarsa e perlopiù dedotta per analogia. “Il Parlamento Europeo e la Commissione hanno elaborato una direttiva” -spiega l'eurodeputato e e segretario della Lega Lombarda Matteo Salvini- “sulle regole in materia dei derivati del tabacco e dei prodotti affini; in questo contesto, è stato stabilito che i prodotti, il cui contenuto superi una determinata soglia di nicotina, debbano venire omologati come presidi medico-chirurgici ai sensi della direttiva 2001/83/CE”. “Il problema” -prosegue Salvini- “è che in assenza di studi scientifici sugli effetti di medio-lungo periodo, le soglie fissate rischiano di risultare arbitrarie e quindi sostanzialmente inutili, riversando sui produttori i costi di un'omologazione non necessaria e mancando l'obiettivo di tutelare la salute dei cittadini” “La Commissione Europea” - conclude Salvini- “faccia chiarezza sui criteri utilizzati nella scelte delle soglie previste dall'articolo 18 della direttiva in questione, e cioè 2 mg di nicotina per unità di prodotto e 4 mg di nicotina per millilitro, affinché si possa verificare se si tratta di una scelta ragionevole ed eventualmente apportare le correzioni del caso”.
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