PARLAMENTO EUROPEO SCHEDA DI DEPOSITO DI UNA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE INTERROGAZIONI ORALI Destinatario: CONSIGLIO COMMISSIONE
INTERROGAZIONI SCRITTE Destinatario: PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO CONSIGLIO COMMISSIONE VICEPRESIDENTE / ALTO RAPPRESENTANTE
Interrogazione con richiesta di risposta orale seguita da discussione (art. 115)
IT
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Interrogazione con richiesta di risposta scritta (art. 117) ✘
Interrogazione prioritaria (art. 117, par. 4)
AUTORE(I):
Matteo Salvini
OGGETTO:
Conseguenze sull'industria tessile e calzaturiera e sulla salute dei consumatori della soppressione dei dazi sulle importazioni dal Pakistan
(da indicare)
TESTO:
Il Parlamento Europeo approvava, in data 25 ottobre 2012, un regolamento contenente una serie di misure atte a favorire lo sviluppo economico e sociale del Pakistan incoraggiando l'esportazione dei prodotti locali. Tali misure consistevano essenzialmente nell'esenzione dal pagamento dei dazi doganali sul'importazione di determinate categorie merceologiche (principalmente prodotti tessili e calzaturieri) dal Pakistan verso l'Unione Europea, esenzione che resterà in vigore fino al 31 dicembre 2013; il regolamento subordinava peraltro il permanere di tale esenzione al rispetto ed alla tutela, da parte delle autorità pakistane, dei diritti umani in genere e, in particolare, dei diritti dei lavoratori. Tuttavia, allo stato attuale non vi sono ragioni evidenti per ritenere che tale provvedimento abbia effettivamente contribuito a migliorare le condizioni di vita del popolo pakistano, con particolare rigurardo agli strati sociali più deboli; inoltre la violazione di diritti umani, dei diritti politici e dei diritti sindacali è tuttora un fenomeno diffuso in Pakistan e non si ravvisano sforzi significativi da parte delle autorità locali per mutare tale situazione. E' invece chiaro che detto accordo va a danneggiare la produzione interna dell'Unione, che vanta un notevole numero di eccellenze proprio in campo tessile e calzaturiero, le quali tuttavia non posso competere con prodotti provenienti da Paesi in via di sviluppo come il Pakistan, dove il costo del lavoro è infimo proprio a causa del mancato rispetto dei diritti dei lavoratori. Infine, è opportuno sottolineare che i prodotti in questione, essendo realizzati con standard e metodologie non paragonabili a quelli europei, potrebbero nuocere gravemente alla salute, come dimostrato dalla recente individuazione di elevate quantità di cromo in prodotti calzaturieri, prodotti con materiale importato di origine incerta e commercializzati in Svizzera. Chiediamo pertanto alla Commissione: -Quali sono stati e quali saranno in futuro gli effetti della soprressione dei dazi sulle merci provenienti dal Pakistan sull'industria tessile e calzaturiera europea ed italiana? -Considerati gli effetti nefasti di tale provvedimento sulle imprese italiane ed europee sopra citate, nonché i possibili rischi per la salute dei consumatori, non sarebbe auspicabile rivedere i termini del regolamento di cui sopra?
Firma(e):
Data: 6 Marzo 2013