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Facciamogirarelerotelle...correndoinsieme
FACCIAMO GIRARE LE ROTELLE... CORRENDO INSIEME!
Ecco la strada. La tua sfida. C’è chi alla prima sconfitta, torna indietro. Curva all’indietro e torna al punto di partenza.
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C’è chi maledice il sasso e torna indietro, pensando di trovare sentieri senza pietre. Andare: solo questo conta. E quando arrivi in cima ti dice che le nuvole spettano a chi vuole volare, a chi, anche se non sa farlo, prova a volare. La vita a passo d’ali, anche con i piedi piantati bene per terra. So che pare paradossale che lo dica io, che partecipo alle corse utilizzando le ruote della mia sedia a rotelle come catalizzatore e le mani e il cuore di chi mi spinge come vero motore. Sì io non corro fisicamente, ma vivo la corsa con tutto il resto: metto a disposizione il mio entusiasmo, rendo evidente che non importa essere iperefficenti ed efficaci. La corsa spezza differenza e diffidenza, ognuno con i suoi tempi, dall’anziano al bambino, ogni età, etnia, particolarità è rappresentata, nella bellezza di uno sport sano in cui non esistono discriminazioni, ma è reale antidoto contro il pregiudizio: non importa quando arrivi, troverai sempre qualcuno che ti aspetta e si congratula con te, per avercela fatta. Perchè sa quanto sforzo costa, quanto sacrificio esiste, in un solo passo avanti. Certo, è bello vincere, ma non è lo scopo a lungo termine. Per me la corsa è osservazione: io guardo le persone, lo sport è un momento privilegiato per farlo. È come mettere un microscopio davanti ad uno scienziato o una sonda tra le mani del medico, senza esprimere alcun giudizio. Nel movimento una persona vive, il solo spostare il proprio corpo è necessario per conoscere. Viaggiare è uno dei pochi strumenti che abbiamo per esercitare la vista, l’animo: nuovi orizzonti visivi, olfattivi, tattili, fioriranno sul nostro corpo. Attraversiamo l’aria in cui siamo immersi per respirarne sempre di nuova. Partire, andare, tornare, sono solo parole: vivere le racchiude tutte. Nel primo caso, accettiamo noi stessi e quel che verrà, siamo così pregni di presente che diventiamo tempo presente, c’è aspirazione: stiamo vivendo nel futuro. Come il viaggio, anche la meta può fluire, cambiare, diventare meta. Come al sole è impossibile non splendere, a noi è impossibile non essere portatori di energia. L’obiettivo è oggi, la vita è oggi. Guardo il mio respiro e vedo dentro di me scorrere un flusso colorato di aria; prima blu, poi bianco, poi giallo, poi verde. Il mio respiro è di tutti i colori del mondo. Unità senza contrapposizioni. StraLugano, grazie, che fai in modo di insegnarmi questo in modo sempre nuovo.