1 2 3 stella (2) Giornalino dell'Asilo di Predazzo

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PREDAZZO GIUGNO 2014

N.2

A cura delle mamme del Comitato di Gestione


È tempo di vacanze! Questo secondo numero del giornalino è quasi interamente dedicato alle vacanze estive che stanno per cominciare. Abbiamo pensato di proporre attività da fare insieme ai bambini per godere al meglio di questi mesi: gite in montagna adatte anche ai più piccoli, iniziative della biblioteca, lavoretti da fare in casa durante le giornate piovose. Anche su questo numero abbiamo pensato di prendervi per la gola: la cuoca Annarita ci svela il segreto del suo buonissimo salame di cioccolato, sempre apprezzato dai bambini, mentre due nonne suggeriscono degli sciroppi da fare in casa, valide, fresche e salutari alternative alle bibite gassate. Anche questa volta abbiamo dedicato dello spazio alle storie e alle filastrocche, convinte che leggere ad alta voce per i nostri bimbi sia un momento di coccole prezioso da ripetere il più spesso possibile. Buone vacanze a tutti! Le mamme del Comitato di Gestione

LO RICONOSCETE?

Naturalmente riconoscete il parco della fotografia: è il giardino dell’asilo, luogo molto amato dai nostri bambini. Anche quest’estate il giardino resterà aperto a disposizione delle famiglie. Purtroppo non tutti i bambini (soprattutto quelli più grandicelli, spesso soli, senza i genitori) rispettano i giochi e il parco. Per questo da quest’anno i bambini non accompagnati non potranno entrare in giardino. Crediamo comunque che sia responsabilità di noi tutti, mamme e papà, controllare che tutti si comportino in maniera rispettosa ed educata, richiamando eventuali comportamenti scorretti. Ricordiamoci che i nostri bambini hanno diritto di ritrovare a settembre il loro giardino esattamente come lo hanno lasciato: bello, pulito, sicuro. Impegniamoci tutti affinché al loro rientro dalle vacanze il parco giochi dell’asilo sia ancora come in fotografia!


LA RICETTA DELLA CUOCA

Ingredienti: 150 gr zucchero 100 gr cacao 100 gr burro sciolto 250 gr biscotti Oro Saiwa

SALAME DOLCE

1 uovo o latte q.b.

Sbriciolare i biscotti, aggiungere tutti gli altri ingredienti e mescolare. L’impasto deve risultare abbastanza compatto. Mettete l’impasto su un foglio di carta forno, arrotolatelo pressandolo per dargli la classica forma del salame. Mettetelo in frigorifero fino a quando si sarà indurito (l’ideale sarebbe una notte intera), poi sarà pronto per essere tagliato a fette.

La sai l’ultima… dei nostri bambini? Mamma, lo sai che le maestre oggi ci hanno raccontato che ieri sera i “criminali” hanno eletto il Papa? (Naturalmente, si trattava dei cardinali!) .


Da sempre l’arrivo dell’estate richiama la possibilità di trascorrere serene giornate all’aria aperta, con amici e parenti, muniti di zaini contenenti ogni golosità possibile, perché, si sa, il camminare mette appetito. Per questo abbiamo pensato di proporre alcuni itinerari per famiglie. Li abbiamo scelti grazie all’aiuto di Fabio e Riccardo, esperte Guide Alpine e papà di Rebecca, Sara e Davide della sezione degli Orsetti. Malga Juribello Altitudine: 1.868m Durata: 1 ora circa Tipo di percorso adatto a passeggini country Possibilità di mangiare in malga Meta ideale per famiglie con bambini anche in tenera età. Mucche, cavalli, asini e conigli saranno una piacevole attrazione. Si raggiunge in macchina, partendo da Predazzo in direzione Bellamonte, si seguono le indicazioni per il Passo Rolle e all’altezza del quarto tornante si imbocca sulla sinistra la strada sterrata, chiusa al traffico. In mezz’ora di comoda passeggiata tra boschi e pascoli si giunge alla malga. All’arrivo si gode di una splendida vista sulle Pale di San Martino. Laresei Altitudine 2.251m Durata: 2 ore circa Dislivello: 220m Possibilità di mangiare al rifugio È una bella passeggiata panoramica. Partendo in macchina da Predazzo, si raggiunge il Passo Valles (2.032m). Dal rifugio Valles si imbocca una strada sterrata, in direzione Malga Predazzo. Raggiunta la forcella, si mantiene la destra per raggiungere, in breve tempo, il rifugio Laresei, dove è possibile pranzare. Malghette Altitudine: 1.539m Durata: 2 ore circa Tipo di percorso adatto a passeggini country Possibilità di mangiare in malga Escursione facile e molto gradevole attraverso i boschi del Parco Naturale Monte Corno. Partendo da Predazzo in macchina si raggiunge Passo San Lugano (1.097m), prima della chiesetta si svolta a sinistra verso Anterivo/Solaiolo. Da Solaiolo si sale in macchina percorrendo una strada sterrata in direzione Malghette, arrivati al cartello di divieto di circolazione si parcheggia e si procede a piedi. Il percorso alterna brevi salite a tratti pianeggianti. Lungo il tragitto si potrà ammirare il biotopo Palù Longa, di seguito si giunge a Malga Malghette. Questa escursione è praticabile anche in inverno con slitta o bob ed anche in questo caso è possibile mangiare alla malga.


Malga Bocche Altitudine: 2.000m Durata: 5/6 ore (8km circa tra andata e ritorno) Tipo di percorso adatto a passeggini country Possibilità di mangiare alla malga Da Predazzo in macchina si raggiunge Bellamonte, poi si seguono le indicazioni per Castelir, dove si parcheggia. Si percorrono i due tratti di seggiovia e si giunge in località “le Fassane”, da lì si prosegue a piedi, si imbocca una stradina sulla destra che velocemente si immette nella strada sterrata; girare ancora a destra in direzione Malga Bocche. Il percorso è pianeggiante e piacevole: i pascoli, gli animali in alpeggio e gli scorci sulla catena del Lagorai e le Pale di San Martino la fanno da padroni. Quando la strada comincia a salire mancano pochi minuti alla meta. All’arrivo si può godere di una splendida vista sulle Pale di San Martino e si può pranzare in malga. Latemar “Percorso dei Draghi” Altitudine: 1.650m Durata: 1ora Tipo di percorso adatto a passeggini country Possibilità di mangiare al rifugio Da Predazzo si sale con la cabinovia del Latemar e si arriva in località Gardoné. Da lì, seguendo le indicazioni per “il Sentiero dei draghi”, si inizia un itinerario ad anello lungo una stradina sterrata. Di ritorno a Gardoné si può pranzare al rifugio Gardoné oppure salendo con la seggiovia si può raggiungere il panoramico Rifugio Passo Feudo e pranzare lì. Da segnalare in località Gardoné molti giochi e divertimenti per bambini. Lago di Cece Altitudine: 1.879m Durata: 6 ore, gita di una giornata Percorso adatto a passeggini country e a carrozzine per disabili Solo pranzo al sacco Questa escursione è la più impegnativa tra quelle presentate, quindi si consiglia di farla una volta allenati. Da Predazzo prendere la strada in direzione Valmaggiore (1.570m) dapprima asfaltata e poi sterrata. Poco prima di raggiungere Valmaggiore, all’altezza del rio Valmaggiore, parcheggiare (prima o dopo il ponte). Prendere la strada sterrata sulla sinistra seguendo le indicazioni per il lago di Cece (segnavia n°336). Il percorso attraverso “il bosco che suona” è splendido. Infine, appare il suggestivo lago, dove la pace è assoluta e dove si può consumare il pasto al sacco.

Un grazie particolare ai papà Riccardo Dezulian e Fabio Longo. Augurando a tutti una serena e piacevole estate arricchita da tante gite!

Monica Longo


Le attività per i più piccoli proposte in luglio e agosto dalla biblioteca di Predazzo LIBRI SUI SENTIERI: Venerdì 18 luglio, ore 16-18.30, ritrovo c/o biblioteca comunale “Le librarie”: letture animate con un’attrice e una musicista del gruppo teatrale Arjuna, esperte nel “liberare le storie”. Venerdì 1 agosto, ore 16-18.30, ritrovo c/o biblioteca comunale “Storie fantastiche”: lettura animata o narrazione di storie per bambini di tutte le età. A cura di Licia Simoni. Venerdì 8 agosto, ore 16-18.30, ritrovo c/o biblioteca comunale Predazzo “Jaipur e la macchina avvisavento”: lettura animata a cura del gruppo cultrurale “La foglia e il vento”. Musiche per clarinetto e percussioni del gruppo “Garilli Sound Project”. Venerdì 22 agosto, ore 16-18.30, ritrovo c/o biblioteca comunale “Le storie dell’elfo Terenzio”: letture itineranti con Bandus… i narratori. La biblioteca comunale di Predazzo rimane aperta tutta l’estate, dal martedì al sabato, dalle ore 9.30 alle ore 12 e dalle ore 14.30 alle ore 18.30, per permettere a bambini e adulti di trascorre tanti piacevoli momenti insieme in biblioteca o portando a casa in prestito libri, riviste o dvd. Avere la tessera della biblioteca è semplicissimo e gratuito e vi permetterà di prendere in prestito tutto ciò che in biblioteca vi piace o vi interessa.

Per il prossimo autunno vi anticipiamo che abbiamo in programma una bella serie di appuntamenti per parlare insieme dei libri della nuova bibliografia di Nati per Leggere 2014: la mostra dei libri, appuntamenti per genitori e insegnanti, letture per bambini e tanto altro per promuovere questo progetto nazionale che vuole diffondere tra i genitori l’abitudine di leggere ad alta voce per i propri bambini. Nel frattempo i libri di Nati per Leggere 2014 sono già disponibili in biblioteca: vi aspettiamo numerosi!! I bibliotecari


RINFRESCHIAMOCI CON UNO SCIROPPO! SCIROPPO DI MELISSA (a piacere con aggiunta di salvia, menta e malva) INGREDIENTI: 1 litro acqua 15 gr acido citrico 1 kg zucchero 2 limoni (buccia senza il bianco + il succo) 3 pugni di fiori di melissa 1 pugno tra malva, salvia e poca menta PROCEDIMENTO: Bollire l’acqua e versarla sopra tutti gli ingredienti; lasciare in infusione per 2 giorni, mescolando di tanto in tanto. Filtrare utilizzando una garza. Imbottigliare e chiudere ermeticamente le bottiglie da conservare in luogo fresco. CURIOSITÀ: Le proprietà di questo sciroppo sono molteplici: oltre ad essere gustoso, diventa una bevanda per tutti molto rinfrescante per la gola ed è un buon disinfettante per tutto il corpo. Nonna Giovanna SCIROPPO DI FIORI DI SAMBUCO INGREDIENTI: 15 fiori di sambuco 5 kg di zucchero 10 limoni non trattati ¾ di litro di aceto bianco 1 litro e ¼ + ½ litro acqua PROCEDIMENTO: Mettere in un recipiente i fiori, i limoni tagliati a fettine sottili e ½ litro di acqua. Lasciare il composto in frigo o in luogo fresco per 4 -5 giorni, mescolando più volte al giorno. Al quinto giorno scaldare 1 litro e ¼ di acqua con i ¾ di litro di aceto e sciogliervi i 5 kg di zucchero. Filtrare e schiacciare bene in un canovaccio i limoni con il sambuco, mescolare il tutto con lo sciroppo appena preparato. Imbottigliare. Nonna Gabriella


IL PRINCIPE SENZA PAURA C'era una volta un principe, che non voleva più star in casa di suo padre; e, siccome non aveva paura di nulla, pensò: “Voglio girare il mondo, così non mi annoierò e vedrò ogni sorta di cose”. Si accomiatò dai suoi genitori e se ne andò, e camminava dalla mattina alla sera, senza badare dove lo portasse la strada. E gli avvenne d'arrivare alla casa di un gigante, ed era così stanco che sedette davanti alla porta per riposare. E mentre i suoi occhi vagavan qua e là, vide nel cortile il gioco favorito del gigante: qualche palla enorme e dei birilli grossi come un uomo. Dopo un po', gli venne voglia di giocare, rizzò i birilli e si mise a tirar con le palle; gridava e schiamazzava, quando i birilli cadevano, e si divertiva. Il gigante udì il baccano, s'affacciò alla finestra e scorse un uomo non più alto degli altri, che pur giocava coi suoi birilli. "Vermiciattolo," gli gridò, "come mai giochi coi miei birilli? Chi ti ha data la forza per farlo?". Il principe alzò gli occhi, vide il gigante e disse: "Babbeo, credi forse di aver le braccia robuste tu solo? Io posso far tutto quel che mi garba". Il gigante scese, stupefatto lo guardò giocare e disse: "Uomo, se sei di tal fatta, va' e prendimi una mela dall'albero della vita." "Che vuoi farne?" disse il principe."Non la voglio per me," rispose il gigante, "ma la mia fidanzata la desidera: ho girato il mondo per lungo e per largo, e non riesco a trovar l'albero." "Lo troverò ben io!" disse il principe, "e non so che cosa debba impedirmi di cogliere la mela". Il gigante disse: "Credi che sia così facile? Il giardino dov'e la pianta è circondato da una cancellata di ferro e là davanti sono accovacciate, l'una accanto all'altra, delle bestie feroci, che fanno la guardia e non lasciano entrar nessuno". "Me, mi lasceranno entrare", disse il principe. "Ma se anche arrivi nel giardino e vedi la mela sull'albero, non è però ancora tua: davanti c'è un anello e bisogna infilarci la mano, se si vuol raggiungere e coglier la mela, e finora nessuno c'è riuscito”. "Ci riuscirò ben io!" disse il principe. Prese congedo dal gigante e se ne andò per monti e valli, per campi e boschi, finché trovò il giardino incantato. Tutt'intorno erano accovacciate le belve, ma stavano a testa bassa e dormivano. Non si svegliarono neanche al suo arrivo; ed egli le scavalcò, salì sulla cancellata e giunse felicemente nel giardino. Là in mezzo c'era l’albero della vita e le mele rosse luccicavano fra i rami. Egli s'arrampicò su per il tronco e quando fece per prendere una mela vide un anello appeso davanti al frutto, ma ci infilò la mano senza fatica e colse la mela. L'anello si strinse al suo braccio ed egli sentì una gran forza penetrargli all'improvviso nelle vene. Quando ridiscese dall'albero con la mela, non si volle arrampicare su per la cancellata, ma afferrò il gran portone, che alla prima scossa si spalancò con uno schianto. Egli uscì: il leone, disteso là davanti, s'era svegliato e lo seguì di corsa, non feroce e selvaggio, ma umilmente, come se il principe fosse il suo signore. Il principe portò al gigante la mela promessa e disse: "Vedi, l'ho colta senza fatica". Il gigante era lieto che il suo desiderio fosse così presto appagato, corse dalla sua fidanzata e le diede la mela che aveva chiesto. Essa era una bella e accorta fanciulla e, non vedendogli l'anello al braccio, disse: "Non credo che l'abbia colta tu, se non vedo l'anello al tuo braccio". Il gigante disse: "Non ho che da andar a prenderlo a casa". E pensava fosse facile toglier con la forza a uno così debole quel che non voleva dare spontaneamente. Gli chiese l'anello, ma il principe rifiutò. "Dov'è la mela, deve esserci anche l'anello!", disse il gigante. "Se non me la dai di buona voglia, devi lottare con me". Lottarono a lungo, ma il gigante non poteva nuocere al principe, rinvigorito dalla virtù magica dell'anello. Allora escogitò un'astuzia e disse: "La lotta mi ha fatto venir caldo, e anche a te; bagniamoci nel fiume e rinfreschiamoci, prima di ricominciare". Il principe, che non conosceva slealtà, andò al fiume con lui, spogliandosi si tolse anche l'anello dal braccio e si tuffò nella corrente. Subito il gigante afferrò l'anello e corse via, ma il leone, che si era accorto del furto, l'inseguì, glielo strappò di mano e lo riportò al suo signore. Allora il gigante si nascose dietro una quercia e, mentre il principe era occupato a rivestirsi, lo prese a tradimento e gli cavò gli occhi. Ed ecco, il povero principe era cieco e non sapeva come aiutarsi. II gigante si accostò di nuovo, lo prese per mano, come qualcuno che volesse guidarlo, e lo condusse in cima a un'alta rupe. Poi


l'abbandonò e pensava: “Ancora due passi, e si uccide cadendo nell'abisso; e io potrò levargli l'anello”. Ma il leone fedele non aveva abbandonato il suo signore; lo trattenne per il vestito e a poco a poco lo tirò indietro. Quando il gigante andò per derubare il morto vide che la sua astuzia era stata vana. “Che uno così debole non lo si possa mandar in malora!”, disse fra sé rabbiosamente; prese per mano il principe e lo riportò all'abisso per un'altra via; ma il leone, che s'accorse del malvagio proposito, salvò il suo padrone anche da quel pericolo. Quando furono sull'orlo dell'abisso, il gigante abbandonò la mano del cieco e voleva lasciarlo solo; ma il leone gli diede una spinta, così ch'egli precipitò sino in fondo e si sfracellò. Il fedele animale allontanò di nuovo il suo signore dall'abisso e lo condusse vicino a un albero, dove scorreva un limpido ruscello. Il principe sedette e il leone si distese e con la zampa gli spruzzò l'acqua in viso. Appena due o tre goccioline gli bagnarono le occhiaie, egli poté di nuovo veder qualcosa; e scorse un uccelletto che gli passò ben vicino e urtò nel tronco di un albero; allora si lasciò cader nell'acqua, vi si bagnò, poi si alzò e volò rasente agli alberi, senza più urtarvi, come se avesse riacquistato la vista. Il principe ravvisò il cenno divino, si chinò sull'acqua e vi bagnò il volto. E quando si rizzò, aveva di nuovo i suoi occhi, limpidi e chiari, come non eran mai stati. Il principe ringraziò Dio per quel miracolo e continuò a girare il mondo col suo leone. Or gli avvenne di giungere a un castello incantato. Sulla porta c'era una fanciulla, di bella persona e di viso leggiadro, ma tutta nera. Gli rivolse la parola e disse: "Ah, se tu potessi liberarmi dal malefizio che han gettato su di me!" "Cosa devo fare?", disse il principe. La fanciulla rispose: "Devi passar tre notti nel salone del castello incantato, ma nel tuo cuore non deve entrar la paura. Se ti torturano atrocemente e tu resisti senza un lamento, io sono liberata: non possono toglierti la vita". Disse il principe: "Io non ho paura: tenterò, con l'aiuto di Dio". Entrò allegramente nel castello e quando si fece buio andò a seder nel salone e attese. Tutto tacque fino a mezzanotte, poi scoppiò all'improvviso un gran baccano, e da tutti gli angoli sbucaron piccoli diavoli. Fecero finta di non vederlo, sedettero in mezzo alla stanza, accesero un fuoco e si misero a giocare. E chi perdeva, diceva: "Non è giusto: c'è qui uno, che non è dei nostri; è colpa sua, se perdo". "Aspetta che vengo, tu, là, dietro la stufa!" diceva un altro. Le urla erano sempre più forti, e nessuno avrebbe potuto ascoltarle senza spavento. Il principe restò tranquillamente seduto e non aveva alcuna paura; ma alla fine i diavoli saltarono in piedi e gli si scagliarono contro; ed erano tanti, ch'egli non poteva difendersi. Lo trascinarono per terra, lo pizzicarono, lo punzecchiarono, lo picchiarono e lo torturarono, ma non gli uscì un lamento. Verso mattina sparirono, ed egli era così fiacco da non poter muovere un dito. Ma allo spuntar del giorno gli s'avvicinò la fanciulla nera. Aveva in mano una boccetta con l'acqua della vita; lo lavò con quell'acqua, e subito egli sentì sparire ogni male e una forza nuova penetrargli nelle vene. Ella disse: "Una notte l'hai superata felicemente, ma ne hai davanti altre due". Poi se ne andò, e mentre s'allontanava egli vide che i suoi piedi eran diventati bianchi. La notte dopo tornarono i diavoli, e ripresero il loro gioco; s'avventarono sul principe e lo picchiarono molto più crudelmente, così che il suo corpo era pieno di ferite. Ma siccome sopportò tutto in silenzio, dovettero lasciarlo; e quando spuntò l'aurora, comparve la fanciulla e lo risanò con l'acqua della vita. E quand'ella se ne andò, egli vide con gioia che era tutta bianca, salvo la punta delle dita. Ora egli doveva superare ancora una notte, ma era la peggiore. I diavoli tornarono. "Sei ancora qui?" gridarono, "ti tortureremo da mozzarti il fiato". Lo punzecchiarono e lo picchiarono, lo buttarono di qua e di là e gli tirarono braccia e gambe, come se volessero squarciarlo: egli sopportò tutto senza un lamento. Alla fine i diavoli sparirono, ma egli giaceva immobile, privo di sensi: non poté neanche alzar gli occhi per veder la fanciulla che entrava e lo bagnava con l'acqua della vita. Ma d'un tratto scomparve ogni dolore, ed egli era fresco e sano come se si fosse svegliato dal sonno. E quando aprì gli occhi, si vide accanto la fanciulla, bianca come la neve e bella come il sole. "Alzati!" diss'ella, "e per tre volte brandisci la tua spada sulla scala, così tutto sarà liberato". E quando egli l'ebbe fatto, tutto il castello era sciolto dall'incanto e la fanciulla era una ricca principessa. Entrarono i servi e dissero che nel salone la tavola era preparata e il pranzo già servito. Sedettero, mangiarono e bevvero insieme; e la sera furono celebrate le nozze in gran tripudio. Tratto da “Le fiabe del focolare”, Grimm, Einaudi Editori


IL PAESE DELLE VACANZE Il Paese delle Vacanze non sta lontano per niente: se guardate sul calendario lo trovate facilmente. Occupa, tra Giugno e Settembre, la stagione più bella. Ci si arriva dopo gli esami. Passaporto, la pagella. Ogni giorno, qui, è domenica, però si lavora assai: tra giochi, tuffi e passeggiate non si riposa mai. (Gianni Rodari)

La sai l’ultima… dei nostri bambini? Mamma, oggi don Gigi ci ha portato i rametti d’ulivo nella Cappella Sistina della scuola!

Vuoi regalare qualcosa dei tuoi bambini che non ti serve più? O stai cercando qualcosa in regalo o in prestito? Se vuoi inserire un annuncio sul prossimo numero del giornalino, manda una e-mail a comitatoasilopredazzo@gmail.com


Tratto da www.nostrofiglio.it


La scatola delle vacanze I ricordi delle vacanze vanno conservati gelosamente: cosa c’è di meglio, quindi, di una scatola dove mettere al sicuro tutti gli oggetti che renderanno unica l’estate 2014? Conchiglie raccolte in spiaggia, rametti trovati nel bosco, sassolini dalla forma strana scovati lungo il fiume. Ma anche cartoline, fotografie, depliant, biglietti aerei… E perché no, magari anche lo scontrino dell’autostrada o il cedolino dell’ingresso al parco dei divertimenti! Una scatola che racchiude un tale tesoro non può di certo essere una scatola qualsiasi, ma va personalizzata e resa unica. Come unica è ogni vacanza! Ecco qualche suggerimento su come realizzare una bellissima scatola delle vacanze da aprire durante i freddi mesi invernali per scaldarsi un po’ con i ricordi dell’estate! OCCORRENTE: 1 SCATOLA VUOTA COLLA VINILICA ACQUA CARTA DA CUCINA O GIORNALI VECCHI COLORI A TEMPERA PENNELLI CARTONCINI COLORATI PENNARELLI FORBICI Prendere una scatola vuota (vanno benissimo quelle per le scarpe). Spalmarla di colla vinilica diluita con acqua e coprirla con pezzettini di carta da giornale o carta da cucina (scottex). Spalmare nuovamente di colla e ricoprire con altri pezzi di carta. Due o tre strati possono bastare. Quando la scatola si sarà asciugata, colorare con i colori a tempera. Su dei cartoncini colorati fare dei disegni che ricordino l’estate (fiorellini, farfalle, pesciolini, stelle marine…), ritagliarli e incollarli sulla scatola, quando il colore a tempera sarà ben asciutto. Ecco, la nostra scatola delle vacanze è pronta: non resta che riempirla!


LA SCUOLA RIAPRE LUNEDÌ 1 SETTEMBRE 2014 Dal primo giorno sono attivi anche i servizi di anticipo e posticipo

LUNEDÌ 1 SETTEMBRE con orario 9.00-16-00 cominciano GRANDI, MEDI E PICCOLISSIMI DELLO SCORSO ANNO I NUOVI PICCOLI entrano MERCOLEDÌ 3 SETTEMBRE Da mercoledì 3 a martedì 9 compreso con orario 9.00-12.00 Da mercoledì 10 con orario 9.00-13.20 (pranzo incluso) previo accordo con le insegnanti

COSA DEVO PORTARE ALL’ASILO?  Un paio di pantofole chiuse (NO Crocs, NO infradito)  Un grembiulino possibilmente allacciato davanti  Un bavaglino possibilmente con i lacci  Un asciugamano  Uno spazzolino da denti (facoltativo)  Un sacchettino di stoffa per contenere il tutto  Il primo giorno di frequenza il bimbo sceglierà il suo contrassegno

A TUTTI I BAMBINI CHE A SETTEMBRE COMINCERANNO LA SCUOLA ELEMENTARE AUGURIAMO TANTA FORTUNA: SPERIAMO CHE GLI AMICI, LE ESPERIENZE, LE EMOZIONI VISSUTE IN QUESTI ANNI DI ASILO VI ACCOMPAGNINO ANCHE IN QUESTA NUOVA AVVENTURA E RESTINO PER SEMPRE NEI VOSTRI RICORDI!

CIAO AMICI!


GIOCHIAMO!

Si ringraziano per la collaborazione le insegnanti, la cuoca e la Cassa Rurale per la stampa del giornalino. Testi, immagini e impaginazione a cura di Monica Gabrielli e Fabiana Ceol.


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