Corriere della Scuola dicembre 2016

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Sabato 17 dicembre 2016

CORRIERE DELLA SCUOLA I regali di ieri e oggi Alcuni alunni della scuola

non

media di Predazzo hanno

bastava poco per essere

intervistato a certi passanti

felici, anche stare con la

del

famiglia.

paese

chiedendo:

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ricevere. Endrit Berisha

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SABATO 17 DICEMBRE 2016

LA NOTIZIA IL NATALE A PREDAZZO,LE OPINIONI “Per la popolazione è solo spendere dei soldi per i regali, invece per me significa che nasce una Chiesa nuova”. Questa è l’affermazione di un passante alla domanda: “Qual è per Lei il significato del Natale?” Questa mattina siamo andati in piazza a Predazzo ed abbiamo posto questo quesito alle persone che passavano. Ci sono state molte risposte, ma le più frequenti erano: “Natale è stare in famiglia”, “È la nascita del Signore”, “È una grande festa”. Un signore, molto arrabbiato, ci ha risposto: “È una perdita di tempo,

un’inutile spesa di soldi, consumismo e basta”. Un’anziana generosa, che pensa anche alle popolazioni meno fortunate di noi, ci risponde: “Natale è la pace per tutti, volersi bene, essere meno egoisti”. Questo sondaggio potrebbe essere una riflessione su questo tempo di consumismo e regali inutili che non vengono più apprezzati. In questa società dove conta e si guarda molto all’apparenza è importante riuscire a cambiare le regole per poter essere persone con un cuore generoso verso gli altri e soprattutto verso chi ha bisogno.


Una soluzione potrebbe essere quella di accontentarci di meno cose e beni materiali che poi si rivelano solo inutili e superflui, per dare importanza alle cose essenziali come la salute, l’amore per la famiglia e per le altre persone. Quando si sta bene tutto viene dato per scontato, ma in realtà non è così. Essere contenti di ciò che abbiamo e delle piccole cose che la vita ci regala ogni giorno, è già un piccolo passo verso la felicità.

Ilenia Bordino Sabato 17 dicembre 2016

IL CORRIERE DEI RAGAZZI “A NATALE SIAMO TUTTI PIÙ BUONI”

CI DICONO: “L’ ATTESA É SEMPRE LA STESSA, SI ASPETTA SEMPRE GESÙ BAMBINO” L’ attesa del Santo Natale è sempre stato un importante avvenimento per ragazzi, bambini, anziani e adulti. Oggi ci siamo appostati in Piazza a Predazzo, per chiedere qualche parere sulla preparazione alla festività oggi giorno e su come ci si preparava 50\60 fa, ed ecco come dei cordiali signori ci hanno risposto. “C’era sicuramente meno spreco di denaro, non c’erano certo tutte la

decorazioni che abbiamo adesso per il paese, l’attesa era molto spirituale e familiare. Tutti erano impazienti di sedersi a tavola, il giorno del Santo Natale, vicino ai propri cari.” Ci dice una passante in modo amichevole. Una coppia ci risponde: “Il Natale era un grande avvenimento per tutti. Mi ricordo che aspettavamo tanto il 25 dicembre perché la nonna ci preparava la polenta con il formaggio fuso. Per


me non è cambiato molto il modo di prepararsi: sì, non ci si prepara come una volta spiritualmente, ma tutti aspettano quel giorno con impazienza e allegria proprio come una volta.”

“ Allora non si sperperavano molti soldi perché non ne avevamo molti, ma tutti attendevamo con gioia ed impazienza” ci dice un anziana con fare distaccato e un po’ scortese. Un signore ci dice che secondo lui il Natale di adesso è un po’ “sprecato”. Afferma che adesso è tutto dovuto, si sprecano tantissimi soldi sperando di far felici i bambini dimenticando, continua, che una volta si era felici con poco nella propria famiglia. Prosegue raccontando che i regali erano

costituiti da qualche mandarino e da una mela cotta da gustare con la famiglia, e termina dicendo: “ Quello che si aspetta è sempre l’arrivo di Gesù Bambino!” Riflettendo sulle interviste ho notato che molti sottolineano il fatto che oggi si sperperano molti soldi. Mi domando ora, dopo un attenta riflessione, “ ma noi siamo davvero così felici a Natale come lo erano 50 anni fa?” Tengo a ringraziare tutte le persone che ci hanno parlato del loro Natale e anche voi lettori. Erika Brigadoi


Predazzo

Il Travignolo Sabato 17 dicembre 2016

Il Natale: Sabato mattina, in piazza a Predazzo, abbiamo intervistato dei passanti chiedendo loro: “Cosa mangiate abitualmente il giorno di Natale?”. I cibi per la sera della Vigilia sono risultati il pesce, soprattutto nel Sud Italia, mentre per il pranzo del giorno di Natale le scelte sono state un po’ più varie.

La maggior parte della gente mangia a casa, mentre solo pochi mangiano al ristorante. I piatti variano dalle lasagne ai gobbi in umido, tipico piatto delle Marche, mentre tra i secondi il più scelto è di sicuro l’arrosto. Queste sono state le risposte dei passanti di Predazzo, mentre nel


tuo paese quali sono le tradizioni a tavola il giorno di Natale? Scrivici sul nostro sito. Mattia Brigadoi.

Sabato 17 dicembre 2016

CORRIERE DELLA SCUOLA I regali di Natale a Predazzo, ora ed una volta. Gli alunni della classe IIID della scuola media di Predazzo hanno intervistato alcuni passanti ponendogli queste domande: ”Che regali si chiedevano e si ricevevano quando eravate ragazzi come noi? E adesso?” “Cosa le piacerebbe ricevere come regalo quest’anno?”


La maggior parte delle persone intervistate alla prima domanda hanno risposto dicendo che una volta si riceveva un trenino, piuttosto che una pianola o qualche vestito oppure un mandarino o delle noccioline americane che erano una cosa molto rara. Alla seconda domanda erano tutti d’accordo sulla questione dei regali inutili come telefonini e apparecchi elettronici. Alla domanda dei loro desideri quest’anno le risposte sono vaghe: c’è chi desidera la salute, chi è a posto così, chi non saprebbe cosa volere, e chi questo Natale realizzerà un suo sogno. Diego Craffonara

Predazzo 17 dicembre 2016

Corriere della scuola Il Natale a Predazzo: i regali di ieri e oggi. “ Un tempo i regali non erano tutte quelle cose tecnologiche che ci sono adesso, ma si ricevevano poche cose come vestiti, bambole di pezza e soprattutto cibo”


Questa è l’opinione generale delle persone. La gente pensa che i regali che ricevono oggi i ragazzi , come telefonini e tablet, siano uno ‘spreco di soldi’. La stessa cosa la pensano per i giocattoli che dopo un mesei bambini non usano più. “Ai miei tempi si andava solo a lavorare e in base ai soldi che si guadagnavano ci regalavano del cibo. Ad esempio se una mela costava 1 lira e si guadagnavano 24 lire come regalo ci regalavano 24 mele o altri tipi di frutta”, ci rispondono alcuni intervistati. Molte cose sono cambiate nel corso degli anni. “Che regalo le piacerebbe ricevere?” Chiediamo ad una signora. “ Non mi serve niente,- risponde- non voglio cose costose, magari accetterei oggetti per la casa, ma nient’altro, l’unica cosa che voglio è la salute.” Lara Dellagiacoma

Sabato 17 dicembre 2016

Il gazzettino di Fiemme Alcune tradizioni non muoiono mai


Alcuni alunni della classe 3^D della scuola media di Predazzo hanno fatto un’intervista ai passanti del paese ponendo la domanda “Con chi passa il giorno di Natale?” e “Con chi lo passava quando lei era bambino/a?” la risposta è stata: “con la famiglia”sia alla prima che alla seconda domanda. Ciò, ci mostra come, il valore della famiglia esiste ancora, nonostante il passare degli anni. Dellantonio Anastasia

Sabato 17 dicembee 2016

IL GAZZETTINO DI FIEMME


Il NATALE DI IERI E DI OGGI

Sabato 17 dicembre, siamo andati in piazza a Predazzo ad intervistare la gente che passava. Chiedevamo come si festeggia il Natale oggi e come lo festeggiavano ieri. La maggior parte delle persone sono state gentili e disponibili. Tutti hanno detto che lo passeranno in famiglia oggi come ieri. L’ unica differenza è che oggi abbiamo un banchetto abbondante e assortito; ieri invece poche cose semplici e fatte in casa.

Arianna Dellasega

17 DICEMBRE 2016

La Notizia


<Spirito

Natalizio a Predazzo>

Alcuni alunni della scuola media di Predazzo si sono recati nella piazza principale del paese intervistando alcuni passanti ponendo loro delle domande sul periodo natalizio. Una delle domande è stata “Qual è il significato del natale? Alcuni di loro hanno risposto che il Natale è stare assieme alla famiglia, ci deve essere meno egoismo e che è un giorno di festa per la nascita del Signore”, altri invece hanno risposto dicendo che a Natale si ha sempre il portafoglio in mano e che “è una fregatura e una rottura”. Queste sono state le risposte da par te di alcuni passanti.

GIOELE GABRIELLI


Il Travignolo Sabato 17 dicembre 2016

Un Natale “in famiglia” “La cena o il pranzo di Natale ideale” La vigilia di Natale si mangia il pesce. La cena o il pranzo ideale è quello che proponiamo noi trentini, come primo proponiamo le lasagne e con bibite a scelta, come secondo patate con arrosto e verdure e in fine come dessert un bel pandoro. Ecco come passare un Natale ideale in famiglia e con un menù perfetto Qui è tutto per oggi ma continuate a seguirci sul sito del Travignolo.

Matthias Giacomelli


Sabato 17 dicembre 2016

La Notizia Il Natale, diversi punti di vista. Qual è lo spirito del Natale? Vecchie tradizioni e nuove. A Predazzo il Natale viene festeggiato in maniere diverse, chi lo festeggia come una volta seguendo le tradizioni di quando era piccolo, chi pensa che il Natale al giorno d’oggi sia solo un modo per ricevere regali e soldi.

Predazzo

L

la

piazza

scritto prima. Un film che è stato realizzato nel 2009 che può far vedere il “vero”spirito di questa festa, la gentilezza, l’essere generoso ma anche una credenza che ti rende questa festa così speciale può essere A Christmas Carol

di

a gente al giorno d’oggi si chiude sempre di più ma per le interviste che siamo riusciti a fare sembra che il Natale sia un momento di grande felicità ma non per tutti, qualcuno ha ammesso che questa festa è una gran seccatura, soprattutto per la grande spesai. La maggior parte degli anziani pensa che lo spirito del Natale sia legato alla religione, alla nascita di Gesù e a quella di una nuova chiesa. Le persone più giovani pensano che sia un momento felice da passare con la famiglia e fare felici i propri figli, altri non hanno saputo dare una risposta. Il fatto che ora il vero spirito del Natale si sta trasformando, può essere confermato da quello

che trasforma una persona chiusa, avida e maleducata in un uomo gentile e generoso grazie a tre spiriti, quello del passato, del presente e del futuro. Il Natale inoltre in queste zone di montagna è più triste e brutto prché nevica sempre di meno. In questo modo ci sarà sempre meno turismo e anche la gente del posto che aspetta l’inverno per praticare lo sport preferito non ci riuscirà più, o almeno non su neve vera. Comunque a far sentire la vicinanza del Natale in paese ci sono tutti gli addobbi, con luci colorate che illuminano le piazze e le strade di notte e tutte le bancarelle piene di cibi tipici e decorazioni. Patrick Mariani


IL GAZZETTINO DI FIEMME

Sabato 17 dicembre 2016

RITORNO AL PASSATO, FESTE NATALIZIE PER PREDAZZO. A Predazzo sabato 17 dicembre a distanza di otto giorni dal Natale c'è tanta gente che si prepara a festeggiare con tutta la famiglia, ma c'è anche gente che purtroppo si ritrova a festeggiare da sola.

Oggi 17 dicembre 2016 alle undici di mattina siamo andati in piazza SS. Filippo e Giacomo a chiedere ad alcune persone come passavano una volta il Natale e come lo passano adesso. Un tempo tutti lo festeggiavano con la famiglia, come ci aspettavamo, e molti lo trascorrono così anche adesso. Insomma c'è aria di Natale qui a Predazzo. Buone Feste a tutti ! Lara Melillo


IL TRAVIGNOLO Sabato 16 dicembre 2016

A Natale si mangia … Oggi in piazza a Predazzo abbiamo domandato ad alcuni passanti che cosa sono soliti mangiare il giorno della vigilia o a Natale. Molti provenienti dal sud Italia ci hanno comunicato che il 24 dicembre si cucina pesce, e invece a Natale si fa il pranzo, a casa, preparando arrosto, tortellini, pasticcio, pasta al forno, pasta con noci e parmigiana di Gobbi. Abbiamo chiesto inoltre se preferissero pandoro oppure panettone e tutti hanno risposto:”Panettone come da tradizione!”. Alcuni anziani del posto ci hanno invece raccontato che da bambini

mangiavano ciò che era disponibile mentre ora arrosto e contorni vari sono i benvenuti. Questo servizio è stato offerto dalla 3d della scuola media di Predazzo. Pellegrin Sira.

sabato 17 dicembre

2016


Corriere della scuola I REGALI DI NATALE

Alcuni dei ragazzi della scuola media di Predazzo “Marzari Pencati”, hanno intervistato alcuni passanti ponendo loro tre domande. La prima: ” Quali erano i regali che si facevano un tempo per Natale?” Molti hanno risposto che regalavano piccole cose: mandarini, noccioline, bambole di pezza, cose per la scuola e trenini di legno

. La seconda: ”Quali sono i regali che si fanno adesso a Natale?” Hanno riposto tutti delle cose tecnologiche. La terza:“Che regalo le piacerebbe ricevere per Natale?” Hanno risposto: NIENTE, un viaggio e la salute. Gaia Peretti Sabato 17 dicembre 2016


IL CORRIERE DEI RAGAZZI L’ ATTESA DEL NATALE: COM’ERA 40 ANNI FA E COM’ È OGGI. L’ attesa del Natale oggi è pressoché identica a 40 anni fa. Infatti, intervistando varie persone, ci hanno detto tutte che l’attesa non è cambiata, ma che sono cambiati altri fattori, come gli addobbi per la città, che una volta non c’erano, e i regali visto che una volta i bambini chiedevano molto di meno rispetto ad adesso. Poi abbiamo chiesto se loro da piccoli addobbavano l’albero di Natale oppure facessero il presepe e tutti ci hanno detto che li facevano entrambi. Stefan Petrovic

Sabato 17 dicembre 2016


LA NOTIZIA “IL TRADIZIONALE NATALE TRENTINO, ECCO COSA NE PENSANO I PREDAZZANI”

Per la maggior parte della popolazione di Predazzo il significato del Natale è stare in famiglia e volersi bene. Tutti molto dolci, ma non mancano le persone che pensano solo a regali e ai soldi. Le persone vogliono pace, ma non sembrano per niente volerla avere. Non mancano i religiosi che spiegano che per loro il Natale è la nascita di Gesù e grandi feste. Martina Zorzi


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