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DEI CELATI ERI ÌODERNI. FRA RICETTE DELLA TRADIZIONE E NUOVE SENSIBILITÀ
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Come si stanno muovendo i gelatieri contemporanei? Come si barcamenano fra tradizione e futuro? Come si rapportano con il territorio e con la sostenibilità? Viaggio tra chimica, tecnologia, biodiversità e rispetto per l'ambiente vtsrponlifedcaVSMC
parole di Silvia Cittadini - scatti di Marco Varofi
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1 gelato
è uno dei monumenti
ga-
stronomici del nostro Paese. Un prodotto che tra l'altro non ha risentito delle crisi degli ultimi anni, dal costo accessibile per il cliente, di veloce consumo - in una società che, diciamo una banalità, ha sempre meno tempo ma comunque legato alla sfera della socialità (visto che spesso viene gustato in compagnia) e del tempo libero. Gli italiani si stima che ne mangino ogni anno intorno a 7-8 chili ciascuno. Tra questo vasto esercito di appassionati è sempre più ampia la fetta di chi è attento alla sua composizione (per scelte etiche o per intolleranze), alle materie prime di partenza, a un'esperienza gustativa che racconti anche una storia oltre che un sapore. UTSRONMLIGEDCA COSA SUCCEDE NEL MONDO DELLA GELATERIA? Sono all'incirca 20mila le gelaterie artigianali sul nostro territorio, ma a causa del vuoto normativo che non distingue in maniera chiara e limpida il prodotto artigianale da quello industriale non è sempre facile e immediato per il cliente riconoscere che tipo di prodotto ha davanti. Da una parte resistono piccole imprese virtuose, che lavorano il prodotto partendo da materie prime fresche, con il gelatiere come responsabile diretto della produzione, conoscitore (spesso unico) delle ricette e del mestiere, tramandato da padre in figlio direttamente nel laboratorio di famiglia. In una vasta zona grigia si collocano i molti laboratori che fanno ricorso a basi e prodotti industriali per velocizzare o ampliare una produzione che di artigianale ha ben poco (anche se spesso è comunicata come tale), frutto di una miscela di semilavorati in quantità prefissate. In questo mare magnum si sono sviluppate figure sempre più dinamiche, che studiano per acquisire un bagaglio professionale
completo,
conoscono
attrezzature e tecnologie, la chimica del gelato e dei suoi ingredienti, hanno come obiettivo la salubrità oltre che la bontà del gelato. Lavorano in una modalità attenta all'ambiente e al rispetto dei produttori che sono alla base della sua filiera.
Lefotografie
di questo servizio
sono state realizzate
presso
la gelateria Ciacco di Milano di StefanoGuizzetti
Sono i moderni gelatieri: coloro che con una nuova sensibilità hanno riportato sul bancone i grandi classici della gelateria italiana, hanno aperto la strada a nuove sperimentazioni, tra le quali aveva già trovato posto il gelato gastronomico (fattosi poi strada nel mondo della ristorazione), hanno fatto conoscere al pubblico frutti dimenticati ridando valore al sorbetto nella sua valenza di preparazione stagionale. Coloro che hanno traghettato definitivamente il gelato al di fuori della sua etichetta di alimento prevalentemente estivo. zutsrponligfedaSMLG
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IL RITORNO EVOLUTO AL CLASSICO zyvutsrqponmlihgfedcbaUTSRQPONMLKIHGEDCBA 110 INGREDIENTI Per Paolo Brunelli i classici non sono CHE ABBIAMO RISCOPERTO GRAZIE AI GELATIERI MODERNI mai passati di moda, sono i sapori della tradizione gustativa che si tramanda, che s Annona Miele di spiaggia piacciono e coinvolgono tutte le generaOriginario del Sudamerica e anDalla Toscana, in particolare dal zioni. Ma oggi si fanno diversamente. zvutsrqponmlihgfedcbaUPONICA cora poco conosciuto, questo parco di Migliarino-San Rossore «Prendi il pistacchio per esempio. Un gusto frutto ha trovato (in provincia di Pisa), arriva quedalla storia complessa. Negli anni '80 ricorin Calabria, in particolare nelsto millefiori che ricorda la macdo che si faceva partendo dalla mandorla e la zona di Reggio. Il colore della chia mediterranea, con l'elicriso poi veniva colorato. Non era veramente pibuccia va dal verde al verde-giallo che rappresenta l'aroma preponstacchio. Oggi abbiamo scelto di lavorarlo (dipende dalla varietà), mentre la derante. diversamente, partendo dal frutto secco, polpa è bianco-crema e dall'eleI Olivello spinoso che naturalmente ha dei costi molto più vata concentrazione zuccherina. elevati, ma restituisce un sapore autentico, Un arbusto ricco di spine, ma anI Bacche di aronia più complesso al prodotto finale. Anche il che di piccoli frutti arancioni che cioccolato ha subito grandi trasformazioni. A chi non le conosce possono fanno parlare di sé per le loro nuUna volta si faceva con il cacao, quindi con ricordare i mirtilli, ma in realtà merose proprietà. A partire dagli queste bacche che arrivano dal importanti livelli di betacarotene, il prodotto in polvere; in questi 30 anni c'è Nordamerica hanno delle loro vitamina C ed E. stata una vera e propria rivoluzione che ha proprietà caratterizzanti, a partire portato all'utilizzo del cioccolato vero e proOpuntia da quelle antiossidanti. Sono inolprio, alla scelta di monorigine provenienti tre ricche di vitamina K e fibre. Color magenta in natura? Si, andelle migliori zone di produzione di cacao che grazie a questa pianta che al mondo». Quel cioccolato che valorizza I Cioccolati appartiene alla stessa famiglia del anche un altro grande classico a base latNon solo i pasticceri, ma anche fico d'India. Il suo frutto è molto te, la stracciatella. «Credo che quello che i gelatieri ci insegnano molto in ricco di antiossidanti e vitamina oggi ci distingue nell'approccio a questo C. Il sapore ha note acidule ed fatto di cioccolato, partendo dalla lavoro è la consapevolezza; abbiamo molte massa di cacao e permettendoci erbacee. oUSRONMIGECBA informazioni a disposizione - ciò che mandi scoprire pregiati cru, come ad Pistacchi cava ai nostri predecessori - e con queste esempio il Sur del Lago venezuelapossiamo scegliere liberamente se fare un no. Qualcuno, addirittura, lo lavora Non solo Bronte. Il sottozero ci gelato chesia veramente un alimento buono in proprio col sistema to ha fatto scoprire che il pistacchio e sano, senza scorciatoie». Consapevolezandrebbe declinato al plurale, Fragola Sabrosa restando nei confini nazionali za per Brunelli vuol dire anche impiego (vedi quello di Stigliano, in BasiDalla Basilicata è arrivata nelle di sistemi di produzione più intelligenti, gelaterie di tutta Italia: è contradlicata) o magari spostandosi fino attenti ai consumi e all'ambiente. Così, distinta dal bel colore rosso ruall'Iran. nella gelateria di Agugliano e in quella di bino della polpa e dal piacevole Senigallia si utilizza già da qualche anno Uova da galline felici equilibrio tra componente acidumateriale compostabile, per il consumo la e zuccherina. Libertà uguale felicità, quindi del gelato e per le confezioni da asporto. queste uova sono ottenute da I Latte Guernsey Uno sforzo che rivela la volontà di pargalline che possono razzolare tecipare attivamente a un cambiamento Ha fatto letteralmente impazzire all'aperto e sviluppare la loro muche è necessario. «Per abbattere i consumi i gelatieri: è prodotto dall'azienscolatura come natura vuole. Il abbiamo voluto investire anche su macchine da agricola Salvaderi e ottenuto risultato? Uova più sane, perché innovative, come la Principessa, una manda mucche di razza Guernsey, più ricche di proteine, vitamine e tecatrice che grazie a una nuova tecnologia allevate al pascolo e alimentate a sali minerali, e più buone. non utilizza più acqua per il raffreddamenerba. Un latte corposo ma digeribilissimo, ricco di betacarotene e to, i cui consumi erano il vero tallone d'Aantiossidanti. o Agnese Fioretti chille dei nostri laboratori. Il risparmio •
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TRE CONI. GELATERIE D'ITALIA f I TSRONLIGEDCA
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è considerevole, sia per l'ambiente che per I PREMI SPECIALI DI GELATERIE D'ITALIA 2019 zyvutsrqponmlihgfedcbaTPMLIGEDCBA la bolletta. E lo stesso vale per l'elettricità». Gli indirizzi che figurano in queste pagine sono soltanto un assaggio. I classici che Brunelli ha riportato sul A parte i Tre Coni ci sono quattro premi speciali, tante altre ottime gelaterie bancone in una carta di gusti della trae una sezione dedicata ai gelati dei maestri pasticceri in collaborazione dizione, sono anche i dolci di casa della catlabriga con Iceteam ^ trligcba domenica. Tra questi c'è la zuppa inglese (realizzata con un alchermes \sartoriale\ Miglior gelato al cioccolato ZVUTSRQPONMLJIGFEDCBA • TORCÈ - ROM A preparato da un artigiano milanese), lo 1 . ^ 2 01 9 zabaione al vino cotto (un omaggio alla .1 Gelatiere emergente W sua regione, preparato con il vino cotto Q-J-GPI E DAVID E FRAINETTI - CAFFÈ DEL DUOM O - TERRAGNA (LT ) di Loro Piceno) o un altro classico dessert italiano, il tiramisù, molto amato Miglior gelato gastronomico dai gelatieri italiani ed europei (gusto • :• CIACCO - PARM A ufficiale del Gelato Day 2019, Giornata Premio sostenibilità •
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Gel a t e r i e d' I t a l i a de l Gamber o Ross o 2019 è r e a l i z z at a i n c ol l a bor a z i one c on ^Rl j ^ N pp. 264 - eur o 8, 90 di s poni bi l e onl i ne, i n l i br e r i a e i n edi col a vtsrponmlihedcbaE
Europea del Gelato Artigianale svoltasi lo scorso marzo, che verrà riproposto durante tutto l'anno in ricette e iniziative a esso dedicate) e che Brunelli ha arricchito e valorizzato al suo interno con i cioccolatini Menododici al tartufo fondente: un'esplosione di sapore.
4.000 ANNI ALLA RICERCA DEL FREDDO zywvutsrqponmlkihgfedcbaYXVSPONMLJIGFEDCBA i a 168B-I l siciliano XVIIIsec.a.C. InMesopDtam Francesco Procopio ile delghiaccio» Cutò apre aParigi il Café LeProcope (gelati discoola siciliana)
1854-Giovanni Vilardi, cuoco diCasa Savoia, introduce il liquore neigelati
2018 - Moreno Cedroni crea il gelato alcubo: piccola porzione (solo25grammi epoche calorie: il volome si gonfia nelpiatto) perundessert, utilizzando sottovuoto e azoto
2002-I l profDavide Cassi 1843-Nancy Johnson 1851 - Jacob Fussel a Baltimora elochefEttore Bocchia sperimentano brevetta laprima sviluppai primimacchinari perla il gelato all'azoto (gelato molecolare) «mantecatrice» manualeproduzione industriale dell'Ice Cream (ancora inusoinOriente) 1986-Gianfranco Vissani eIgles
70 d.C.-Plinio il Vecchio tramanda laricetta deliaprima «granita» abase dighiaccio tritato, miele esucchi 1500-Bernardo Bunnlalenti, allacorte diCosimo IdeiMedici, creaiprimigelatiabase latte
1100-Si diffondono inSpagna einItaliai primi «sorbetti» (termine diorigine mediorientale): infusidivario genere freddati conghiaccio
1592 Galileo si pi
il freddo
1822-Il liquorista Vincenzo Agnoletti falaprimaclassifica deisorbetti: il granito, il gelato elospongato (spumoso, conmeringa) 1770 — il genovese Giovanni Bosio porta il gelato aNew York
Corelli propongono! primi gelatisalati 1903 —Escoffier 1911-Si studia l'arte benedice l'Italia elascienza delfreddo: del Giuseppe Grifoni spiega cheperfreddare a-8° 1896-Ital o accorrono 300gdisale Marchionni, perognichilodineve friulano emigrato inAmerica, 1931 — OtelloCattabriga dicialda (gelati brevetta laprima discuola veneta) mantecatrice
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GELATO GASTRONOMICO.
UN FUTURO FUORI DALLA GELATERIA? zyvutsrqponmlkihgfedcbaWVUTSRPOMLIGFECBA
Moda passeggera o tendenza consolidata? Il gelato gastronomico, quello sconfinato dal repertorio classico per collocarsi tra il dolce e il salato, attira sempre più l'attenzione, eppure tra carapine e sorbettiere non riuscirà - probabilmente - mai a prendere il posto di saquali una nocciola, un cioccolato o una stracciatella. Perché? È puro divertissement o, forse, non è la gelateria il luogo ideale per definire appieno la sua identità? Può sembrare un paradosso, ma sono proprio i maestri del sottozero che più credono nel futuro del gelato gastronomico a sposare questa seconda tesi. «Lo propongo non tanto con l'idea di creare coni o coppette, ma per educare il cliente a un prodotto diverso da assaggiare a casa - ci spiega Stefano Guizzetti di Ciacco - Spesso organizzo serate a tema e aperitivi, in cui i gusti gastronomici accompagnano una pietanza preparata in cucina, come nel caso del sorbetto di ostriche e Whisky torbato con tartare di Fassona, e un vino». Un parere simile è quello di Claudio Torcè (Gelateria Torcè a Roma), sperimentatore già in tempi non sospetti con verdure, mortadella o il suo celebre Sauternes e foie gras. «L'acquisto, il più delle volte, è in vaschetta e destinato a un consumo casalingo: io mi diverto a provare, osare e pure a dare consigli, magari suggerendo di sostituire il predessert con dei gusti al formaggio come gorgonzola o taleggio; il
DAL VECCHIO SOSTENIBILITÀ E AGRICOLTURA
AL NUOVO:
gelato gastronomico deve essere servito a tavola, dove la predisposizione mentale è diversa». In questa direzione, sempre a Roma, è arrivata da aprile 2019 la novità del Ristorante di Gelato di Geppy Sferra, che nel suo locale di Centocelle ha creato un'area in cui le stesse opzioni presentate al banco diventano protagoniste di veri e propri piatti. Ma soprattutto, in questa direzione, lavorano da tempo grandi chef che nei loro menu valorizzano il sottozero non solo a fine pasto. E uno dei casi più interessanti è quello di Moreno Cedroni: «Alla Madonnina del Pescatore come al Clandestino Susci Bar - rispettivamente a Senigallia e Ancona - spesso apriamo le danze con di per me è una vera passione e credo che il gelato gastronomico trovi un canale privilegiato nelle cucine grazie alla varietà di combinazioni possibili, ma comunque ormai molte gelaterie \evolute\ lo propongono». E alcune, come nel caso de L'Albero dei Gelati credono che possa esprimersi benissimo anche con coni e coppette. «Ogni settimana realizziamo un gusto salato diverso - ci racconta Fabio Solighetto - e investiamo tantissimo nella formazione del personale, affinché sappia consigliare gli abbinamenti giusti». Come, ad esempio, quello tra il caffè e il burro di montagna con sale integrale di Mozia: l'avreste mai detto? - A. Fi.
che non c'era di naturale». Oggi lavorano con latte e panna biologica della Valtellina,
ECO-SOLIDALE
C'è poi chi ha attinto alle tradizioni di casa per dar vita a un nuovo modello di gelate-
hanno eliminato la frutta esotica, perché «non possiamo visitarne i luoghi di produzio-
ria, che ha puntato in maniera concreta su ambiente e piccola agricoltura. E la storia
ne», optando esclusivamente per piccole produzioni biologiche o che comunque lavorano con tecniche agricole naturali. La
dei fratelli Fabio e Monia Solighetto e di suo marito Alessandro Trezza. Il loro
squadra visita i campi di coltivazione uno ad uno. Spiega ancora Fabio: «In un campo
Albero dei Gelati, con tre sedi in Brianza e una a Brooklyn, è un po' il frutto di un'operazione di passaggio dal vecchio al nuo-
non trattato c'è un'altra vita. E si vede solo a occhio nudo. Così siamo andati personalmen-
vo. Ma non è stato facile, come racconta Fabio: «7zvutsrqponmlihgfedcbaIECA miei genitori avevano un bar gelateria dal 1985 e noi tre, venendo da professioni completamente diverse, dopo una fase di formazione, nel 2007 abbiamo dato vita alla gelateria facendo scelte forti, all'epoca non molto condivise dai nostri genitori. Alle ricette di mio padre e di mia madre abbiamo tolto grassi idrogenati, coloranti
e tutto
ciò
te a visitare i contadini, nelle nostre campagne circostanti, ma non solo; perché alcuni prodotti è giusto che provengano delle loro zone d'elezione. Il nostro obiettivo era anche quello di riscoprire e proporre al pubblico una miriade di piccole varietà che stiamo salvando dall'estinzione grazie ad accordi di coproduzione con i contadini. Acquistiamo quantità stabilite assicurando loro introiti economici sicuri. È un rapporto equo e un vantaggio •
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GELATO GASTRONOMICO Piemonte MAR
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OLTRE L'IMPASSE NORMATIVA MANIFESTO DEI GELATIERI PER IL GELATO TRADIZIONALE
4»
Nel nostro ordinamento il mestiere del gelatiere e il gelato artigianale non sono contemplati. Questo, proprio nel paese che ha dato i natali al gelato moderno e lo ha esportato nel mondo, suona come un controsenso. A dare una definizione è stata l'Europa, nel lontano 1979: gelato è una preparazione alimentare portata allo stato solido e pastoso mediante congelamento e agitazione, posteriormente all'impiego delle materie prime utilizzate per la sua fabbricazione e destinate alla vendita e al consumo in tale La definizione nasceva in uno scenario lontano anni luce da quello attuale, ma resta l'unica normativa in materia. Cosi nel 2011 un gruppo di gelatieri stila una sua definizione di gelato artigianale italiano e di gelatiere artigiano. A capo di questa iniziativa due grandi nomi: Luca Caveziel (svizzero trapiantato a Catania, innovatore e divulgatore di tecniche di bilanciamento fondamentali per i moderni gelatieri) e Carlo Pozzi, maestro gelatiere di fama mondiale e cofondatore del movimento Gelatieri per il Gelato. Tra le battute cruciali del manifesto a segnare le distanze dal prodotto semi-industriale: il Artigianale di Tradizione Italiana è il risultato ottimale del congelamento e contemporanea agitazione di una miscela di materie prime genuine, naturali, preferibilmente fresche e di ingredienti alimentari di alta qualità, scelti, equilibrati e miscelati sapientemente dal gelatiere artigiano nel suo laboratorio di produzione secondo la propria originalità e
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che vengono modulati con basi più calde e strutturate per il clima più freddo. Non mancano i classici, come il cioccolato, la to buono, sano e su misura per noi» zxvutsrqponmlihgfedcbaXVTSRQPONMLIGFEDCBA Qualche stracciatella, il \lattementa\ (per i quali si esempio? La mela \impollinatore\, talimpiega il cioccolato di Marco Colzani) la mente piccola da non aver più mercato, zuppa inglese, con un alchermes fatto in ma molto polposa e gustosa, o la pesca reciproco, per loro che non sono strozzati dai distributori e per noi che abbiamo un prodot-
\vampira\, dal bordo scuro e dalla buccia spessa. È bruttina e ha una lieve tendenza amarognola che non appaga i più, abituati a pesche molto dolci. «Da questi frutti dimenticati abbiamo realizzato gusti davvero interessanti. Per le fragole abbiamo 10 produttori diversi; sono tutte piccole quantità che vengono lavorate senza trattare le piante, ma naturalmente le rese sono contenute. E così ci possono essere periodi in cui ce poca fragola in gelateria; ma è così che si rispetta la natura e i suoi ritmi». Ogni stagione ha i suoi frutti e così quando arriva il freddo è tempo di agrumi e manghi siciliani, mele, pere, cachi, castagne, zucca e gusti crema
casa e colorato naturalmente con la cocciniglia, o il Malaga in versione siciliana, con passito di Pantelleria e l'uvetta di zibibbo usata per fare il vino. Da un freezer dedicato e chiamato dopo si può attingere a 6 gusti che contengono ingredienti di pregio realizzati da grandi artigiani nel rispetto di lunghi tempi di attesa: come la crème brùlée con il Vecchio Samperi De Bartoli del 1955, o la crema gentile alla vaniglia di Tahiti e Aceto Balsamico tradizionale di Reggio Emilia di 25 anni. Altro caposaldo dell'Albero dei Gelati sin dalla sua apertura è una filosofia totalmente green, dall'impiego di torri • vrolieaZUTSRPONMLIGFEDCA
CLASSIFICA DEI CONSUMI DI GELATO PER PAESE zvutsrponligfedaZUSNMCA E IL SIGEP 2020 DARÀ PIÙ SPAZIO ALLA GELATERIA
CONSUMO LITRI CAPITE/ANNO
Nuova Zelanda USRONMIGEBA PRO
28,4UTSRPONMLIECA U.S.A.
20,8 Australia
18 14,2
Svezia Canada
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Malesia 2,8
È il salone Internazionale di Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè che si svolgerà a Rimini dal 18 al 22 gennaio 2020 al quartiere fieristico di IEG.«SIGEP - spiega Flavia Morelli, group brand manager Food&Beverage Division di Italian Exhibition Group - è uno degli eventi di punta internazionali per tutto il comparto del food service dolce, volano di idee per accrescere il business dell'intera filiera». La fiera, sempre più aperta al mondo della gelateria, è diventata un atteso momento d'incontro per i maestri del gelato artigianale che possono entrare in contatto con le ultime novità e tendenze dei settore (materie prime e ingredienti, innovazioni tecnologiche, accessori, arredamenti, attrezzature) e prendere parte a momenti di dibattito e formazione professionale. Tra i 1.250 espositori è sempre più ampio lo spazio dedicato alla realizzazione del gelato artigianale di alta qualità. Tra gli eventi in programma dedicati al sottozero? La IX edizione della Coppa del Mondo della Gelateria.
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NEW TECH. DALL'AZOTO Oltre ad aver sdoganato
l'utilizzo
ALLE APP DA REMOTO zywvutsrqponmlihgfedcbaVUTSPOMLIGFE
dell'azoto,
i macchinari
impiegati
in ge-
lateria diventano sempre più \intelligenti\: sono interconnessi tra loro e possono essere gestiti attraverso vari sistemi di controllo, permettendo al gelatiere e all'azienda produttrice di monitorare il tutto anche da remoto. Ecco qualche esempio. Cryogen Abbattitore ad azoto messo a punto da Moduline - grazie anche alla fornitura di azoto da parte di Gastec Vesta - e che opera in totale assenza di ossigeno, il che permette di preservare al meglio colori, sapori e persistenza aromatica del prodotto. La sua prerogativa è il software con cui, pure da remoto, è possibile gestire il profilo termico della cella. Adaptive Technology Una delle ultime novità in casa Carpigiani: la tecnologia che nei mantecatori di ultima generazione, grazie al sistema di controllo della consistenza, consente di realizzare un gelato ugualmente cremoso seppur con una ridotta percentuale
di solidi. Tra questi
ci
sono gli zuccheri e quindi l'impatto glicemico del prodotto finale si riduce. Tali macchinari, come tutti quelli a marchio Carpigiani, possono essere dotati Teorema.
Equilibrio Si tratta di un'applicazione gratuita scaricabile su App Store (dell'azienda Bravo), dalla quale è possibile accedere a dei gruppi di ricette di gelato e pasticceria. Può essere collegata alla bilancia Equilibrio Smart Scale, dotata di un sistema gestionale, ed entrambi a loro volta possono essere collegati a macchine polifunzionali.
È un
Faccio Buono software per laboratori
ali-
mentari ideato dalla Food Consulting, utilizzabile anche da remoto per controllare ogni passaggio, dal food cost al bilanciamento degli ingredienti. Proprio a tal proposito può essere collegato a una bilancia messa a punto dalla stessa azienda e, grazie al lavoro condotto in sinergia con Innova, pure alle macchine per la produzione del gelato realizzate da quest'ultima.
del sistema
Dialog
Principessa È la macchina messa a punto dall'a-
È il sistema di controllo da remoto targato Iceteam 1927, azienda
zienda Motor Power Company, innovativa e rivoluzionaria sotto vari punti di vista: opera attraverso la
del gruppo nificazione
tecnologia direct drive, manteca il gelato direttamente in carapina
Ali che nasce dall'udei marchi Cattabriga,
Coldelite, Promag e Ott Freezer, e che può essere impiegato per tutte le macchine di alta gamma. Tra queste c'è la MultiFreeze Pro (della linea alta gamma Cattabriga), un
con un movimentò che riproduce quello delle braccia dell'artigiano, non prevede più il raffreddamento ad acqua e i lavaggi tra i vari cicli. Inoltre è dotata di un suo Cloud,
mantecatore estremamente flessibile che consente di gestire dalle minime alle grandi quantità di prodotto.
il che consente di accedere da remoto a vari parametri di funzionamento o di controllare la produzione giornaliera.
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I 7 COMANDAMENTI ^ ^
DEL GELATIERE MODERNO Consapevolezza
zvutsrqponmlihgfedcbaTPONMLIGFEDCA
È il valore aggiunto del gelatiere di oggi, che viaggia, studia, si documenta e ha a disposizione le informazioni necessarie - irreperibili per il gelatiere di ieri - per poter scegliere in piena libertà che tipo di prodotto realizzare. ^ ^
Destagionalizzazione
Panettone a Ferragosto e gelato a Natale, perché no? Il sottozero non è più una prerogativa dell'estate e i gelatieri sanno adattarlo a qualsiasi momento dell'anno. Tanta frutta e freschezza durante la bella stagione, dunque, mentre l'inverno lascia spazio a gusti più \caldi\, cremosi e speziati. ^ ^
Inclusione
Il cliente non è più (solo) quello di passaggio, che si ferma nella prima gelateria in cui è capitato. Oggi ha una serie di esigenze - intolleranze, scelte etiche, problemi di salute come il diabete - di cui il gelatiere si è fatto \carico\, per rendere questo alimento sempre più inclusivo. ^ ^
Sostenibilità
Dedicare attenzioni al prodotto finale, ma anche a tutto ciò che lo accompagna e che viene prima. La sostenibilità in gelateria è cresciuta su vari fronti, come la riduzione degli ingenti consumi idrici, l'impiego di materiali compostabili e una rete di fornitori - vicini e lontani - retribuiti equamente. ^ ^
Tecnologia
Non sostituiscono il talento e le intuizioni di un gelatiere, eppure i macchinari sono indispensabili per far sì che una qualsiasi miscela diventi gelato. Ed evolvono in più sensi, riducendo l'impatto energetico, combinando al loro interno più funzioni e quindi velocizzando i tempi di preparazione. ^ ^
Territorio
Il gelato è sempre più una bella fotografia del territorio in cui nasce e delle radici di chi lo fa. Perché se in certi casi spingersi molto lontano è \d'obbligo\ (gli esempi sono tanti, dal cioccolato alla vaniglia), la riscoperta degli ingredienti di prossimità è diventata altrettanto fondamentale. ^ ^
Tradizione
I classici, seppur evoluti, non sono mai passati di moda. E non c'è gelatiere che rinuncerebbe a una nocciola o a una crema. Inoltre oggi il senso della tradizione è anche un altro, incarnato da tutti quei gusti ispirati a ricette - dolci e non solo - figlie del passato e dei ricordi.
evaporative (con cicli chiusi d'acqua che esce dal mantecatore, confluisce nella torre e per caduta gravitazionale si raffredda e rientra nei tubi per essere riutilizzata) all'energia proveniente solo da fonti novabili, dai detersivi completamente
rinbio-
degradabili al materiale di servizio compostabile, dal legno utilizzato per i mobili proveniente da foreste gestite in maniera sostenibile (certificazione FCC) ad accorgimenti di bioedilizia per gli interni della gelateria, come le pitture ad acqua, non tossiche per chi vive gli ambienti. I tieri che stiamo imparando a conoscere e individuare puntano moltissimo sul proporre
un lavoro a impatto
zero.
IL GELATO TRA CHIMICA E SPERIMENTAZIONI Stefano Guizzetti, con una laurea in Agraria alle spalle e una tesi sulla chimica
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PAGINE :38-49 SUPERFICIE :963 %
1 giugno 2019
te sorbetti, oppure con il mondo della cucina, punto di partenza per gusti che riportano in bocca i piatti della tradizione culinaria italiana». Così nascono i gelati allo stracotto, al vitello tonnato, al midollo (anch'essi a modo loro un omaggio ai classici e alla tradizione), oppure alle ostriche o ancora al salmone. «Sono tutte ricette con base acqua, una vera sfida tecnica per creare un gelato morbido come una crema, senza però l'utilizzo di grassi aggiunti». Ciacco è anche un vero laboratorio di ricerca che accoglie un flusso costante di studenti dall'Università di Parma con i loro progetti. «Abbiamo fatto uno studio sui fermentati per vedere come agiscono a livello nutrizionale, con l'idea di farvi un gelato: al momento abbiamo in fermentazione crauti, barbabietole, sedano, o arance, le cui scorze sono un grande scarto della nostra produzione e sarebbe un ottimo lavoro di riciclo riutilizzarle per il gelato. In un altro studio abbiamo addizionato polifenoli e altre sostanze nutraceutiche al gelato per vedere che tipo di benefici hanno a livello nutrizionale».
del gelato, nel suo percorso di gelatiere ha voluto raccogliere sfide ancora diverse, a
Se dall'altro capo della storia plurimillenaria del gelato c'erano preparazioni primordiali, neve conservata nelle case del ghiac-
cio dell'antica Mesopotamia e utilizzata cominciare da quella del gelato totalmente per rinfrescare le bevande, primi sciroppi privo di additivi. zyxvutsrqponmlkihgfedcbaVSMIA «Volevo eliminare qualsiaa base di zucchero di canna, erbe e fiori si additivo, anche vegetale, pur non avendo mescolati a ghiaccio e approdati in Italia nulla contro la farina di carrube per esempio. insieme agli Arabi nella loro versione beta Ma per il tipo di formazione che ho era una grande sfida riuscire a portare sul bancone un gelato buono, dalla consistenza cremosa e se-
del sorbetto,
oggi siamo senz'altro
a un
capitolo straordinariamente più avanzato. Siamo alla fantascienza del gelato. Ma una fantascienza umanistica che guarda al fu-
tosa, con il minor numero di ingredienti possibile». Con questa filosofia nacque Ciacco, turo con una straordinaria consapevolezza con un laboratorio a Parma e uno a Milano. TRONMLIGEDCA del passato per celebrare un alimento mil«È stato il primo gelato in Italia senza additilenario e al tempo stesso iper contempovi». Guizzetti incarna un'altra
faccia del ge-
latiere moderno, sempre più aperto all'incontro e al dialogo con nuove discipline, per conciliare approcci e stimoli diversi da altre professionalità: «Mi piacciono molto le contaminazioni, per esempio con il mondo della mixology, dalla quale ho attinto per creare trasposizioni di cocktail che sono diventa-
raneo. Questo è il percorso dei tre tieri che abbiamo incontrato in queste pagine e di tutti gli altri grandi artigiani che rendono l'Italia, di gran lunga, la destinazione assoluta della grande gelateria naturale, artigianale, gastronomica e agricola. Della grande gelateria insomma. •••
moderna
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1 luglio 2019
IL GELATO ARTIGIANALE
UTROLICBA IL CIBO È CULTURA
UTSOHGEC
CHE GUSTO
idUSRPONMIEDBA
PRENDIAMO? d i
M A R I A R O SA R I A
BRUN O
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1 luglio 2019
CI rcivir
Il gelato di design di GlacĂŠ - Sweet Concept store, a M ilano. 2 | | zwutsrponmligfedcbaSRPOMLIGFDCA 4' | M aurizio Poloni (a destra), con lo staff di Artico,
Il
mascarpone con fichi di Carmignano di a M ilano. 5 | Il gelatiere Stefano Soban.
Fiordipanna, 61
De' ad Arese (M i). 31 La Gelateria Un cono di frutta mista da Otaleg, a Roma.
Coltelli,
a Lucca
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1 luglio 2019
a suaconsistenza cremosa e avvolgente ha il potere di incantare chiunque. Eppure nasce da una semplice miscela a basedi latte, uova e zucchero. Il gelato artigianale è una magia.EE il ricordo dell'infanzia, ma anche il primo amore dell'estate, la merenda zywvutsrqponmlkihgfedcbaYVUTSRPONMLIGFEDCBA meritata, il dolce epilogo di una cena. Un piacere e un'abitudine per il
Crema o sorbetto. Tradizionale
L
o innovativo. Cono o coppetta. L'importante è che sia buono, fatto con ingredienti genuini. Dal
94,2 per cento degli italiani, che coinvolge 39mila attività e centomila addetti, per un volume di affari pari a 3,5 miliardi di euro, stando ai dati del rapporto 2019 di Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi. Gran parte del successo si deve al gusto e alla bontà delle materie prime. Perché il gelato è anche e soprattutto espressione del territorio, di qualità e sperimentazione. Di tradizione e genuinità. Come si riconosce un buon prodotto artigianale?Dal saporee dalla struttura, che deve esseremorbida e cremosa,vellutata e fondente, ma an-
Piemonte alla Sicilia, ecco i nostri preferiti. Buon assaggio! vtsrponmliedcbaPIGDA
che dalla capacità di emozionare, dal racconto e dalla passionedi chi lo fa.Il settore sta infatti rinascendo grazie ai gelatieri che creano ricette personali e declinazioni innovative, proprio come gli chef.Dove è andato alla ricerca degli artigiani del gusto che stanno cambiando il mondo del gelato e che puntano all'eccellenzacon dedizione, studio e nuove sperimentazioni. TSRONMLIHGEDCBA
L'ALBERO DEI GELATI, SEREGNO (M B) Un buon gelato artigianalepuò anche essereetico. Lo dimostrano i fratelli brianzoli Fabio e Monia Solighetto, assiemead Alessandro Trezza, marito di Monia, con L'albero dei Gelati: tre punti vendita nella Brianza lombarda - a Seregno, Cogliate e Monza -, uno a New York e un altro in apertura questo luglio a SanPaolo, in Brasile. tolto dallericette tutti gli ingredienti non naturali, dai grassivegetali idrogenati ai Un approccio ecologico a 360 gradi: latte biologico dalla Valtellina, solo frutta di stagioneitaliana, acqua proveniente da un sistemaa circuito chiuso per evitare gli sprechi, energiaelettrica da fonti rinnovabili, confezioni biodegradabili e arredi con legno certificato Fsc, da foreste a gestioneresponsabile.Misure che sonovalse alla gelateria'A Premiospecialesostenibilità dellaguida Gelateried'Italia del Gambero Rosso. varietà esotiche - mango, frutto della passione e avocado - vengono dalla Sicilia. Le fragole?Abbiamo più di 15mila piantine sparsein Brianza. Siamo partner dei contadini, il che significa conoscere il modo in cui vengono coltivate e garantire ai fornitori una Il rispetto della natura e dei suoi tempi, per la realizzazione di quello che amano 2019
definire si traduce anche nella sceltadi antiche cultivar locali, come la mela Florina della Valtellina. Oltre ai 24gusti dabanco, va citata la nuova linea di gelati in vaschetta,Anno dopo anno, il cui filo conduttore è l'attesa.Ecco allora il mascarpone,con whisky Samaroli invecchiato 17 anni e cioccolato di Flavio Corallo, la crème bruléecon Marsala De Battoli del 1950, la ciliegia con rum Agricole di Capovilla riposato sette anni.
GELATERIA M ARCHETTI, TORINO pulito e Per il suo gelato, Alberto Marchetti ha adottato il motto di Slow Food. All'attivo ha80 riconoscimenti, tra cui il titomL
15 1 4
I
lo di del gustodella città di tre punti vendita all'ombra della Mole, l'ultimo all'interno del nuovo Mercato Centrale di Porta Palazzo,un negozio adAlassio, uno a Milano e uno appena inaugurato ad Alba. Al fuo- VOIED
D O V E
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1 luglio 2019
1 - 31 Marco e Mat t eo nella gelateria Pastorino, zutsrponmligedcaUTMLC di Calice Ligure. Loro il gelato alla castagna di Calizzano
2|
e Murialdo.
Una delle creazioni
di Golosi
di Natura,
Gazzo Padovano: gorgonzola 41 Alberto pluripremiato
a
zucca,
e rosmarino. Marchetti, gelatiere
di Torino.
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1 luglio 2019
riclassepiemontese la Fondazione Slow Food affida regolarmente la curatela della gelateriadei presìdi,zvutsrponmlihgfedcbaVSGFCA A Salone del Gusto e a Cheese. posti e prodotti. E quello checercodi raccontarecon il mio gelato.Dietro ogni gustoci sono una storia, un territorio, un piccolo spiegaMarchetti. Che non rinuncia a mantecatoti verticali vecchio stile. ricordano l'infanzia, quando nel laboratorio di mio padre,a Nichelino, mangiavo il gelato direttamente dalla racconta.Oggi il maestrocercadi trasmettere le stesseemozioni durante le laboratori di circa un'ora, durante i quali prepara in diretta creme e sorbetti, illustrandone le caratteristiche a gruppi di otto persone. Un viaggio nel gusto dei territori. Assaporando la pescadi Volpedo o la nocciola Piemonte igp, il palato fa un giro nell'Alessandrino e accarezzail saporedelle Langhe.Con l'amaretto di Mombaruzzo, assaggia un classicodella pasticceriaastigiana.Per finire, meliga e lime: una rivisitazione
CU Cf V j
del biscotto piemontesedi mais,presidio Slow Food. zvutsrponmlkihgedcaZVUTSRONLIGEBA
GELATERIA SOBAN, VALENZA (AL) La storiadei fratelli Andrea, Stefano e Chiara Soban, divisi tra il Piemonte e il Nordest, corre parallelamentea quelladel gelato artigianale.Una sagafamiliare cominciata con papàPaolo, di Monfalcone, e mamma Gianpiera, della belluneseVal di Zoldo, nota come la dei dacui partirono migliaia di artigiani alla fine dell'Ottocento, per esportarel'arte del gelatonelle città austroungariche.I due si conobbero nel 1970in Germania, poi decisero di aprire un'attività in Italia. Nel 1977 lasceltacadde suValenza, in Piemonte, dove presero in gestioneuna gelateriaattiva dal 1924.Oltre allo storico punto vendita, che oggivede impegnato alla regia il fratello maggiore,Andrea, ne sononati altri dueadAlessandria (nel2006 e nel 2013),gestitidaStefano.Poi, una gelateriaa Erieste, il regno di Chiara, inaugurata dueanni fa, edal 2018 lo spaziozvutsrqponmligfecaSPNMIGC
Nuovi gusti e ztrnmiedba abbinamenti settore la sperimentazione
all'interno di Eataly, a Milano. Tanti luoghi, ma una solafilosofia. solo prodotti del territorio: latte, uova freschee frutta di stagione.Il nostro gelato
1- 21 Stefano della
Guizzetti gelateria
Ciacco,
con punti a Milano
vendita e Parma.
Tra le creazioni, gusti
cheesecake
e pistacchio. 3 | Il cremino alla nocciola della
Cremeria
Capolinea, Reggio
a
Emilia.
azzardati. In questo non conosce sosta
i
nascedal continuo aggiornamento,ma anche dall'ereditàdei saperi Così, a Eriestesi respira ariadi frontiera con gustiquali profumi del Carso , fiordilatte con erba Luisa lasciatain infusione,miele del Monte Hermada e mirtilli rossiessiccati,egibanica, ispirato all'omonimo dolce sloveno, conricotta, miele, pastafillo, semidi papaveroe noci. Nelle boutique piemontesi si prova oro di Valenza , con amaretti margheritadi Valenza,scaglied'oro alimentare e mascarpone, grazieal qualeAndrea si è aggiudicato, nel 2010,il secondoposto allo internazionale del gelato artigianale,in Sicilia. SherbethFestival, rassegna
GELATERIA BRUNELLI, SENIGALLIA (AN) corpo al
m
giorno ho abbandonato la musica e mi sono dedicato anima e Così racconta Paolo Brunelli, dell'omonima gelateriadi
Senigallia, inaugurata nel 2015.Musicista, sommelier e artigiano, Brunelli impara le ricette dallo zio e dalla nonna, negli spazidi Al Belvedere,attività di famigliafondata nel 1934e tuttora esistente. classicoalbergodi paesecon bar, dove si fa tutto, compreso il commenta. La svoltaavviene nella prima metà degli anni Novanta. diventareun grande gelatieree per
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AUTORE :N.D.
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10 agosto 2019
L'indirizzo
ELLEBEAUTYDIARIO
La criosauna provata da noi (a lato, l'autrice di questo articolo durante la \missione\) Cryomedpro è disponibile
l
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si chiama
( cryomeditolia.it
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in abbinata si pratica anche l'Ems (elettromiostimolazione), ginnastica con una tuta a elettrodi.
sotto
ILNOSTRO INVIATO SPECIALEHA PROVATOPERVOI GLI EFFETTI DELLACRIOSAUNA di Michela
GaHermayer
La premessa è fondamentale: sono la regina dei freddolosi. D'inverno giro col berretto di lana anche in casa.Ho fatto dannare la gentile signora responsabile dell'aria
cilindro praticamente identico a quello che nel film chiamavano Orgasmatic. Non è chele amiche si sbagliavano e gli effetti sono altri? Vi assicuro che il piacere è un'altra cosa: te ne stai per tre
condizionata in ufficio e alla fine l'ho convinta a spegnerla del tutto. Sciocon una tuta che hanno progettato per le grandi escursioni al polo. D'estate dormo col piumino e d'inverno ci aggiungo tre boule dell'acqua calda. Questo perché sia ben chiaro che c'èdell'eroismo nella decisione di provare
minuti a -180 gradi C (io sono arrivata a superare i -200 ma dopo un certo livello neanche te ne accorgi più, ti si congela pure il cervello) avvolta in una nuvola di azoto, sperando che finisca presto e cheti liberino dai guantoni e dai peluche ai piedi. Perché sì, anche con la super tecnologia valgono i consigli
la crioterapia. Perché l'ho fatto? Sono curiosa. Una serie di amiche si sottopone da tempo a questa tortura e sostieneche, dopo qualche seduta,la cellulite diminuisce, spariscono dolori muscolari e contratture, la pelle risplende... Già mi vedevo
delle nonne: con le estremità al caldo non senti il freddo. Non è proprio così, ma è vero che con mani e piedi protetti non rischi che ti venga un colpo visto chela teoria degli effetti benefici della criosauna si basa sulfatto che il corpo al freddo richiama
ibernata e scongelata dopo duecentoanni come Woody Alien nel Dormiglione: ricordo che quando nella scenainiziale lo tolgono dal freezer e lo scartano dalla stagnola sono esplosae non ho più smessodi ridere tanto che a un certo punto ho dovuto uscire dalla sala
il sanguedalle estremità (per proteggere gli organi interni) che, così facendo, si arricchisce di enzimi, ossigenoe collagene e, dopo il trattamento, ritorna in circolo più \buono\ di prima. Senzacontare il lavoro metabolico che il corpo è costretto a fare (sembra
per riprendermi. Figuratevi quando mi sono trovata davanti alla criosauna: un
che nei tre minuti si arrivi a bruciare fino a 900 calorie). I consigli degli esperti? Una seriedi dieci sedute, una al giorno, per la cellulite. Subito prima l'attività (previene infortuni e accelerail processo di dimagramento) o subito dopo (per recuperare eventuali dolori o fatiche muscolari) per quel che riguarda lo sport. Ma anche dermatiti, psoriasi, acne, asma, persino insonnia e depressionesembra possanomigliorare. E, leggo, ci può essere anche un aumento della libido (Woody Alien ci aveva visto giusto).Se non fosseper scopi cosìpositivi dubito che si troverebbe qualcuno disposto a chiudersi in questo freezer.Anche se devo ammettere chefra le varie prove quella, dopo una giornata passatain giro per la città bollente a +37 gradi C, mi ha letteralmente rimessa al mondo. Così, sull'onda dell'entusiasmo, sonocorsa da Starbucks dove ti fanno il gelato con l'azoto: è più morbido eli quello classicoe, soprattutto, non si scioglie (per la cronaca, è \firmato\ da Alberto Marchetti, re dei gelatai). E, una volta a casa,ho messoin frigorifero le creme corpo che usotutti i giorni. Funziona, soprattutto con quelle refrigeranti già per loro natura che, non ci crederete, davvero abbassanodi qualche grado la temperatura del corpo. Per me sono meglio dell'aria condizionata.
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Gelatiere Italiano
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1 agosto 2019
UNA
NAPOLI
DA BRIVIDI
Maestri gelatieri, provenienti da tutta Italia, e premiati con i Tre Coni dal Gambero Rosso - un riconoscimento riservato a quegli artigiani del freddo che abbracciano tout court la filosofia della produzione d'eccellenza - si sono riuniti sulla terrazza del Renaissance Naples Hotel Mediterraneo per dar vita ad un'indimenticabile serata in onore del miglior gelato made in Italy
enticinque maestri gelatieri provenienti da tutta Italia, 25 artigiani del sottozero appartenenti a quella selezionatissima élite (composta da 43 maestri in tutto) che si è vista aggiudicare, dopo una serie di attente valutazioni sensoriali e tecniche, il massimo punteggio dall'edizione 2019 della Guida del Gambero Rosso dedicata alle gelaterie, si sono incontrati a Napoli per un'indimenticabile serata all'insegna del miglior gelato made in Italy. Far degustare, ma anche racconta re tendenze e novità in fatto di gelato, svelare in anteprima i gusti in cantiere per la
prossima stagione e spiegare, a golosi e semplici curiosi, le tecniche produttive ed il processo di selezione delle migliori materie prime indispensabili per mettere a punto l'amatissimo gelato, - i cui consumi (circa 7 kg annui procapite) sono in crescita continui - è stato il fil rouge della seconda edizione di
I GUSTI PROPOSTI A far parlare di sé, e ad incuriosire il pubblico presente, un gusto decisamente audace e che segue i dettami del gelato gastronomico: la Carbonara dal laziale Dario Rossi (Greed Avidi di Gelato-Frascati), un gelato che rac-
Hotel Mediterraneo, ideata e curata della Città del gusto Napoli, il network
conta il territorio e i suoi sapori più tipici, realizzato con il miglior guanciale dei Castelli Romani. Un inno del territorio è anche il gusto proposto dal veneto Antonio Mez-
di divulgazione enogastronomica grandi eventi del Gambero Rosso.
zalira (Golosi di Natura - Gazzo) che nel suo delle abbina il raro
Coni tenutasi a fine maggio presso la terrazza del Renaissance Naples
e
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Gelatiere Italiano 1 agosto 2019
r
G el a t i e r i & gu s ti
gelati
Alberto Marchetti, Piemonte: crema alla Meliga e Lime Fabio e Monla Sollghetto, Lombardia: Il racconto di ulta del uuhlsky Samarolt Candida Pelizzoll, Lombardia: fiori d'arancio Cinzia Otri, Toscana: la mi porti un bacione a Firenze Glanfrancesco Cutelll, Toscana: cioccolato Claudio Zanette, Veneto: Rubedo ;
G EL AT E RI E
TRE
D ' ITA L IA
»
CONI 2019FJ Il
bim/IOM H
S
A
I Maestri premiati i n una esclusiv firmala
de l Brivido Tre Coni 2019
a serata di degustazione Gamber
j .
o Rosso
Antonio Mezzallra, Veneto: lo yuzu delle sei Mattia Cauallari, Emilia Romagna: speculoos Stefano Guizzetti, Emilia Romagna: Il nostro ultello tonnat o Stefano Roccamo, Emilia Romagna: cioccolato sgarbato Paolo Brunelli, Marcire: la palla Darlo Benelll, Lazio: crema al timo e limone Dario Rossi, Lazio: carbonara Dauide Fralnettl, Lazio: bufaletta Marco Radiclonl, Lazio: lire (quasi) nudo Veronica Fedele, Lazio: sogno di Circe Raffaele Cuomo, Campania: La brioche con pensiero stupendo Raffaele Del Verme, Campania: mandorla e mandarino Emilio Panzardl, Basilicata:
spiaggia
nera
Alessandro Scian, Friuli Venezia Giulia: il cioccolato bianco leggermente affumicato, biscotto alla saluta e cedro candito Giancarlo Timballo, Friuli Venezia Giulia: crema al fiori di tarassaco e salsa di petali di rosa antica Francesco Dloletta, Abruzzo: ratafià
GLI SPONSOR DELL'EVENTO La part e espositlua
è s t at a
af f i d a t a alle uetrine refrigerate di Orion, ideate e create
d'Abruzzo
Giulio Roccl e Emanuele Monero, Piemonte: asparagi e mandorLe Marco Serra, Piemonte: gelato di zabaione con Marsala secco Florio con torta di nocciole al caffè • Maurizio Profumo, Liguria: chinotto
candito
di Sauona
sotto il segno della ricerca tecnologica, dell'innouazione e dell'affidabilità. Ad affiancare i maestri nella produzione, Lnuece, Ice Team Cattabrlga
agrume giapponese con due prodotti locali: la menta selvatica che cresce
del lime e la pasta di meliga Presidio Slow Food prodotta dal Pastificio Mi-
con la sua tecnologia, sinonimo di innouazione in grado di
proprio a Gazzo e le chips di polenta, il piatto veneto per eccellenza.
chelis, proposto da Alberto Marchetti (Alberto Marchetti - Torino), ma an-
assicurare nuoul standar d nell'alta gelateria. Protagoniste
Un omaggio al gelato funzionale ed al connubio sempre tant o ricercato tra gusto e benessere dalla Maestra
che nostro vitello (Stefano Guizzetti, Ciacco, Parma), e (Giulio Rocci ed Emanuele
gelatiera Lombarda Candida Pelizzoli (Oasi American Bar - Fara Gera D'Ad-
Monero, OttimolBuono non basta Torino) o il gusto che trae ispirazione
da) è il suo profumatissimo Fiori d'arancio. La zuppa
ai in
dalla meravigliosa spiaggia nera di Maratea del Maestro Emilio Panzardi
con l'aldel mar-
(Gelateria Emilio - Maratea) sono alcuni dei sapori che hanno reso unica
anche Lefamos e a m a r e n e Fabbri 1905, Il cioccolato Valrhona e Le cialde
Bussy.
lignaggio nel gusto è proseguito con una degustazione di fragoLe dell'azienda D'Auino, nelle sue uarietà Sabrina, Candonga, Rabida, Fortuna.
versione chermes chigiano
gusto inglese
sferica e bagnata che porta la firma
Bru-
questa serata di degustazioni
pensa-
nelli - Senigallia), la deliziosa crema, che esalta l'incontro tra il profumo
Paolo
Brunelli
(Paolo
ta per omaggiare e celebrale gelato made in Italy.
il miglior •h m 77
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4 settembre 2019 - Edizione Torino
Traccerà gli ingredienti
Ungelatoalla blockchain perAlbertoMarchetti ovepascolano le mucche che danno il latte del gusto panna? Da quali piantagioni arrivano i chicchi del gusto caffè?Alberto Marchetti certifica l’intera filiera di due suoi gusti con la blockchain, la tecnologia impiegata per garantire la sicurezza nelle transazioni come già avviene per i bitcoin. Per l’occasione Marchetti si avvaledella collaborazione con Foodchain e presenterà la novità a Cheesedomenica 22.
D
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AUTORE :Mariachiara Giacosa
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29 gennaio 2019 - Edizione Torino
L’intervista
Marchetti “Ma chi viene qui si aspetta anche la vera osteria” MARIACHIARA GIACOSA, pagina III
Intervista
Marchetti, gelatiere “Ma chi arrivaqui cerca la vera osteria torinese” MARIACHIARA GIACOSA
«Quattro stelle su 5 è un buon risultato, ma non abbastanza per una città che punta a diventare la Capitale del cibo. E’ un segnale e la ristorazione deve coglierlo». Parola di Alberto Marchetti, mastro gelataio torinese, uno di coloro che ha fatto della promozione del cibo e dei sapori del Piemonte la sua bandiera. Marchetti, come è possibile? Tutti osannano la Torino del food e poi i turisti non le danno il massimo dei voti. Perché? «E’un dato su cui riflettere» Da cosa può essere determinato questo giudizio? «Ad esempio dalle aspettative deluse. Già dieci anni fa quando abbiamo aperto la prima gelateria in corso Vittorio Emanuele II i turisti passavano e chiedevano consigli. “Dove si può mangiare la vera cucina piemontese?”. Enoi restavamo un po’ interdetti: i
ristoranti che propongono piatti tipici a Torino si contano su una mano. E le cose non sono cambiate, nonostante l’offerta gastronomica sia diventata ricca e variegata, nelle cucine proposte e nella formula dei locali. Si mangia bene quasi dappertutto, ma mancano le trattorie tradizionali, dove oltre alle ricette, si trova anche l’ambiente. Per questo credo che un turista possa alla fine essere un po’ deluso, perché cerca “la tradizione autentica” e non la trova». Con il gelato come si regola per non deludere le attese? «Scelgo ingredienti piemontesi e il mio gelato si rifà alla tradizione dei gelatieri torinesi. Da me si trova la nocciola delle Langhe, non ci sono gelati gourmet, perché il mio essere “gourmet” è nella scelta dei prodotti per promuovere il territorio». Quindi il voto dei turisti non è il top perché manca un po’ di “cibo locale”?
«E’un dato che riscontro anche nella mia clientela. Poi certo c’è una questione di organizzazione dei servizi. Gli orari di apertura prolungati, per poter pranzare anche a metà pomeriggio o tarda sera, le chiusure nei giorni festivi. Su questo Torino non è ancora del tutto allineata alle città turistiche internazionali». Ci sono studi sulla foodification di Torino: secondo lei, i locali di cibo si sono mangiati la città? «No. Se si vuole diventare capitale del food, e le istituzioni stanno lavorando per questo , allora è giusto che ci siano tanti ristoranti e tutto il settore si deve adeguare per rispondere a questo obiettivo». ©RIPRODUZIONERISERVATA
Non ci sono troppi
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AUTORE :Mariachiara Giacosa
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29 gennaio 2019 - Edizione Torino
locali di cibo. Anzi, su orari e servizi dei locali non siamo ancora all’altezza delle grandi città internazionali Marchetti Alberto Marchetti è uno dei più noti gelatieri italiani. Ha apeto il suo primo locale a Torino in corso Vittorio Emanuele IIuna decina di anni fa e adesso ha altre due botteghe in città, una a MIlano e una ad Alassio. I suoi gelati si basano su prodotti piemontesi
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AUTORE :N.D.
PAGINE :32 SUPERFICIE :24 % PERIODICITÀ :Quotidiano
21 novembre 2019 - Edizione Torino provincia & Canavese
ALLINGOTTO ILGOURMET FOOD FESTIVAL
Tè, pasta 3d, dieta veg Tutti i segr eti del cibo A Torino, in una delle culle mondiali dell’enogastronomia, arriva domani il Gourmet Food Festival: fino a domenica, al Lingotto Fiere, ci sarannoincontri, laboratori, educational dedicati a operatori del settore, produttori ma anche al grande pubblico, e pensati per valorizzare, promuovere e far scoprire il rapporto tra cibo e territorio. Leareesonotre:le «cucinedi strada»,gli «spazi eventi» e il «mercato». Nella prima il pubblico può assaggiarei prodotti cucinatial momento o degustareuna selezionedi vini, birre e bevande provenienti da tutta Italia con qualchepiacevole sorpresadal mondo, nella secondaci sono gli showcooking, le presentazionie gli appuntamenti formativi con gli esperti del mondo del food. Al «mercato»infine i produttori incontrano il pubblico di appassionatie curiosi: qui si possonoancheacquistarei cibi della tradizione. All’interno del GourmetFood Festival sono tanti anchei momentidi confrontoeapprofodinimento: perla prima volta, adesempio,il Festival ospita lo specialeEuropeanTeaShow, l’evento esclusivodedicatoal mondodel tè:ideatoeorganizzato daProtea AcademyAssociazionedel tè, si rivolge ai tea lover ma anche ai distributori, agli importatori e agli esportatori. Tragli ospiti, l’inglese Kevin Gascoyne,uno dei teatasterpiù famosi e riconosciuti al mondo, poi la brasiliana Juliana Montagner, direttrice della XimangoIndùstria deErvamateLtdanel suddel Brasile, e la maestragiapponeseJunko Hosomi,chedomenica mattina condurrà la mitica cerimonia del tè.
Imperdibili anche i focus sulla vera cucina giapponesespiegata in una lezione-riflessione dello chef HirotoAkama, sulla cucina vegetale (in collaborazione con Slow Food), sulla pasta in 3d di BluRhapsody, la start up di Barilla. Si parla (e si degusta) anche con Agricooltur del nuovomercatochesuperail bio e riducela filiera del Km0. Lo«sweettime» ha per protagonistail maestrogelatiereAlberto Marchetti chededicadue laboratori alla tracciabilità del gelatoe presentala blockchaindel gelato, ovvero il «passaportodigitale» dei prodotti. Non mancanogli eventi sullamixology equelli sul vino e sugli effetti del cambiamentoclimatico: quantoincidono le temperaturein crescita su aroma, gusto e gradazione?RisponderannoCia e Camera di Commercio sabatoalle 18,30. Per i più piccoli ci sonole fattorie didattichee anchele torte ele merendecrudiste. Einfine, spazioal caffè: SCAItaly, la comunitàitalianadel caffèspecialtyunbanco di degustazionecon degustazioni alla cieca persperimentarei propri sensi. Quest’annole regioni ospiti sonola Sicilia ela Calabria, ma tutta l’Italia è rappresentatacon i suoi prodotti tipici, dai carciofi sardi ai salumi di pesceliguri, dalle alici campanealleacciughemarchigiane,dai tartufi molisani all’aceto di Modena.
Nellastessagiornataprofessionistie appassionati sono attesi alla quartaedizione italiana della TeaMasters Cup. A proposito di sfide, il Gourmet FoodFestival è teatro anchedella 32ª gara eliminatoria valida per la qualificazione al campionatodi pestoal mortaio di Genova. Imperdibili anche i focus sulla vera cucina
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22 novembre 2019 - 17:03
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Gourmet Food Festival, il programma di sabato 23 novembre
Venerdì 22 novembre ha aperto le porte della sua seconda edizione il Gourmet Food Festival, un evento dedicato al mondo del food in cui visitatori, produttori e operatori del settore si incontrano per scoprire e scambiare conoscenze, segreti e ricette del mondo enogastronomico. Tantissime le attività proposte al Lingotto Fiere di Torino fino al 24 novembre 2019. IL PROGRAMMA DI SABATO 23 novembre Gli appuntamenti del mattino Le attività del week end partono sabato mattina alle ore 10 con l'incontro in Sala Tagliere sull' alimentazione vegan, per capire come la dieta vegana impatta sulla persona e la sua salute e quanto sia sostenibile e realizzabile. L'incontro, a cura di Associazione Culturare Peace&Raw, vede la degustazione di alcune torte vegane fatte durante l'incontro. Sempre alle ore 10 in Sala Pannocchia i bambini possono partecipare al laboratorio sensoriale “Scopriamo gli animali” a cura di Lattolandia Azienda Agricola Gili Mario Paolo (evento gratuito previa prenotazione, con replica alle ore 12). Alla stessa ora in Sala Cucchiaio ha luogo l'incontro dal titolo “La cucina di montagna” a cura di SansiFood, Caffè Vergnano Sansicario e Trattoria - Pizzeria La Moretta di Oulx con lo Chef Luca Barbiero. In Sala Calice alle ore 10.30 è presentata la degustazione “ Liguria DOP experience: olio oro Mediterraneo” in collaborazione con il Consorzio di Tutela Olio DOP Riviera Ligure; in Sala Castagna invece l'appuntamento “Le polpette di Hulk”, un l aboratorio di cucina e giochi didattici per comprendere il ruolo dei legumi in una corretta ed equilibrata alimentazione del bambino e dell'adolescente, a cura di Associazione Cuochi di Torino e provincia ASD, Babyrun 2013 e Corriamo a Tavola. Alle ore 10.30 in Sala Shaker con “Come preparare la moka perfetta” vengono forniti al pubblico preziosi consigli su come preparare la moka perfetta con degustazione di caffè di ottima qualità. In Sala Pannocchia dalle ore 11 parte l'attività dedicata ai piccoli (da 1 a 10 anni di età) “Diventiamo piccoli agricoltori: la semina” dedicata alla scoperta del ciclo della vita dei cereali e della sgranatura della pannocchia, a cura di Lattolandia Azienda Agricola Gili Mario Paolo, con replica alle ore 14. Sempre per i bambini l'appuntamento in Sala Tagliere alle ore 11: “Corso di cucina crudista per bambini” per imparare a preparare gustose merende crudiste per bambini, a cura di Associazione
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22 novembre 2019 - 17:03
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Culturare Peace&Raw (evento gratuito, previa prenotazione). Si continua alle ore 12 in Sala Calice con “ Fisar in rosa - winetasting e tavola rotonda”, che presenta le produzioni enologiche piemontesi di eccellenza al femminile: quattro vini Piemontesi, da vitigno autoctono, interpretati da quattro appassionate vignaiole, ambasciatrici dell’autentico patrimonio enologico italiano. Incontro a cura di Fisar. Alle 12 in Sala Cucchiaio “La cucina e gli chef tra Italia e Francia: il gemellaggio Alba – Cannes” con le ricette della tradizione di due territori di eccellenza (l'incontro è riproposto alle ore 17). Alle ore 12.30 in Sala Shaker “L'ingrediente nascosto: il ghiaccio e i suoi segreti”; mentre dalle 13 in Sala Forchetta “Luigi Acciaio: impasti, topping e cotture alternative della pizza” per capire comele farine, le tecniche di idratazione e lavorazione, i tempi di lievitazione e maturazione; la selezione delle materie prime di qualità per il topping; l’importanza della manualità nella lavorazione dell’impasto possono decidere la qualità della pizza. A cura di Slow Food in collaborazione con Luigi Acciaio e Com'era... è. In Sala Tagliere alle ore 13 si scopre il binomio “Pere e moscato” a cura di Alberto Marchetti in collaborazione con Mettola; mentre alle 13.30 in Sala Calice “Alti pascoli e grandi vigne: i formaggi a latte crudo e i vini in abbinamento”, una degustazione a cura di Slow Food – Cheese che racconta l’essenza più autentica dei territori. Gli appuntamenti del pomeriggio Alle ore 14 in Sala Castagna parte l'appuntamento di esplorazione e scorperta per bambini di 1-6 anni “Conosciamo le castagne - scatole magiche” a cura diIl Giardino dei sapori Società Agricola Amerio; mentre in Sala Tagliere, con API Torino, si da “Nuova vita alla plastica di scarto!”. In Sala Shaker alle ore 14 il pubblico può partecipare alla dimostrazione gratuita “Latte Art: l'arte di decorare i cappuccini” su come servire un cappiccino decorato in latte art tenuta da Manuela Fensore campionessa mondiale in carica. In Sala Cucchiaio alle ore 14.30 “10 idee creative Gourmet facili e veloci per gli antipasti di Natale”,tanta creatività per stupire gli ospiti a tavola, a cura di Dissapore.com con la partecipazione della foodblogger Francesca Pace. In Sala Forchetta invece alle 14.30 si parla di “La cucina a legna dalle montagne piemontesi alle praterie del sud degli Stati Uniti” con presentazione diun piatto a base di polenta e cinghiale cui seguirà un Pulled Pork accompagnato con Cornbread, a cura dello Chef Luca Barbiero e My Personal Beer Corner in collaborazione con Sansifood. Manualità per i più piccoli alle ore 15 in Sala Castagna con la creazione delle mangiatoie per gli uccellini con suggerimenti su periodo e luogo di posizionamento. In Sala Tagliere alle ore 15 “ Riflessioni sugli sprechi di cibo”, con cooking show di Libricette.eu in collaborazione con Molini Bongiovanni; alla stessa ora in Sala Calice si presentano le migliori bollicine d'Italia, a cura di Monica Pisciella, giornalista, in collaborazione con FISAR, Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori. Si parla di “Il caffè: dalla piantagione alla coppetta di gelato” in Sala Shaker dalle ore 15.30 con Alberto Marchetti e Roberto Messineo che raccontano il progetto di un passaporto digitale, che custodisce la filiera produttiva del proprio gusto preferito. Ancora dolci alle 15.30 in Sala Cucchiaio con “3 dessert Gourmet da fare in 10 minuti per stupire gli amici a Natale con Cioccocrusco”, il cioccolato svizzero d'eccellenza dei maestri cioccolatieri svizzeri con il peperone Crusco Lucano. In Sala Castagna alle ore 16 durante “Il cuore della natura” i bambini scriveranno con elementi della natura come rametti di ago di pino, gusci di noce e frutta secca, legnetti e foglie; mentre in Sala Pannocchia l'Associazione Cuochi di Torino e provincia ASD, Babyrun 2013 e Corriamo a Tavola propone “Cestini di frutta”, un laboratorio di cucina e giochi didattici per comprendere il ruolo della frutta in una dieta corretta ed equilibrata. Alle ore 16.30 in Sala Forchetta “Dalla fava di cacao al gianduiotto”: Guido Castagna, mastro cioccolatiere, racconta il metodo di produzione del cioccolato, fino ad arrivare al gianduia, prodotto tipico torinese. Il pubblico è introdotto alla produzione di birra casalinga alle ore 16.30 in Sala Tagliere da My Personal Beer Corner; mentre alle ore 17 in Sala Shaker parte “Casa Martini Experience” conDavide Colombo, brand ambassador di Casa Martini, che conduce una classe in cui verranno raccontate e dimostrate le esperienze proposte in Casa Martini. Ancora i bambini i protagonisti di “ Conosciamo meglio le castagne - amico castagno” alle 17 in Sala Castagna, a cura di Il Giardino dei sapori Società Agricola Amerio; si parla invece di “Il Visual nel mondo food di
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22 novembre 2019 - 17:03
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Instagram” alle ore 18 in Sala Calice conRoundAbout, startup di micro-influencer marketing con approccio locale, che presenta le modalità di comunicazione del food in un contesto Visual come quello di Instagram. In Sala Forchetta dalle 18 Davide Colombo, brand ambassador di Casa Martini, e Vittorio Tinelli, chef e proprietario di ''Stasera Cucino io'' rinomato ristorante chierese, conducono lo showcooking “I Botanicals di Martini in un piatto” nel quale i botanicals del vermouth sono protagonisti di piatti creati ad hoc per esaltarne gli aromi, accompagnati da prodotti Martini. Argomento di grande attualità per l'appuntamento delle 18.30 in Sala Tagliere: “Aroma, gusto e gradazione: ecco come il clima cambierà il vino” per discutere l'influenza dei cambiamenti climatici negli areali viticoli della provincia di Torino e non solo. In Sala Shaker sempre alle 18.30 viene presentato “Il Grande libro del Vermouth e dei liquori italiani” e alle 19 in Sala Calice il pubblico può partecipare a una degustazione guidata delle birre di Natale. Grande attesa per una delle principali novità del mondo food: alle ore 19.30 in Sala Forchetta è presentata “Un’affascinante esperienza multisensoriale di alta cucina alla portata di tutti con BluRhapsody, la pasta stampata in 3d” alla scoperta dei sorprendenti formati di pasta, belli da vedere e facili da cucinare. Si conclude la giornata di sabato con alcuni prodotti forti della tradizione gastronomica del nostro territorio: alle ore 19.30 in Sala Tagliere “Sardegna in bocca” con lo chef Enzo Mascia che guida il pubblico in un percorso sensoriale alla scoperta dei prodotti tipici della cucina sarda; in Sala Cucchiaio si parla degli ingredienti e dei segreti per una vera pizza napoletana e si chiude alle 21 in Sala Forchetta con “ Il Raviolo di Liccumi’a”. Evento speciale: Campionato Mondiale di Pesto al Mortaio Alle ore 11.30 in Sala Forchetta ha luogo l'attesissimo appuntamento con la 32° gara eliminatoria valida per la qualificazione al VIII Campionato Mondiale di Pesto al Mortaio. Le gare eliminatorie, come quella che si tiene a Gourmet, offrono l'occasione per imparare a preparare il Pesto genovese e a conoscere gli ingredienti della ricetta originale, espressione del territorio. Una giuria di almeno 3 persone valuta il pesto preparato dai 20 concorrenti e il vincitore ha la possibilità di partecipare di diritto al prossimo Campionato Mondiale, che si tiene nel marzo 2020 presso Palazzo Ducale di Genova. Attività a cura di Associazione PALATIFINI, che ha ideato ed organizza dal 2007 il Campionato Mondiale di Pesto al Mortaio. Gourmet Food Festival – II edizione 22-24 NOVEMBRE 2019 sabato 23: h. 10-22 domenica 24: h. 10-20 PADIGLIONE 1 | LINGOTTO FIERE TORINO Via Nizza 294, Torino Ingresso 5 euro Scarica dal sito il coupon per ottenere una Gourmoneta sconto per partecipare a moltissime attività all’interno del festival Per maggiori info info@gourmetfoodfestival.it www.gourmetfoodfestival.it
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4 luglio 2019 - Edizione Imperia e Sanremo
i contratti
preliminari
verranno
firmati
entro
la fine
del mese
Grandi aziende e nomi vip per le attività degli Scoglietti ci saranno poi un negozio di alimentari, un ristorante gestito da Andrea Perotti (già titolare del ristorante Pasta e basta) insieme ad uno chef di fiducia, una “Charcuterie” VENTIMIGLIA dove gustare affettati e bistecche ed una pizzeria: per Forse già la prossima settima- gli ospiti ma anche per chi suna, e comunque entro fine gli yacht lavora. mese, verranno firmati i conSbarcherà tra le banchine tratti definitivi per l’assegna- di Cala del Forte, infine, conzione dei 35 locali situati fermato già nei mesi scorsi, all’interno del porto di Venti- anche un nome già noto a limiglia, i cui lavori saranno ul- vello internazionale nell’amtimati entro la fine dell’anno. bito dei pub: il Gerhard’s cafe Ma, nell’attesa di avere l’elen- di Monaco, prezioso punto co completo degli assegnata- di riferimento nel Principato ri, iniziano a trapelare le pri- per marinai e personale degli me indiscrezioni su chi, tra oltre una settantina di impren- yacht ma anche per gli armaditori interessati, metà mone- tori. Ci saranno poi negozi di gaschi metà italiani, si è infi- oggettistica e dedicati al lusne aggiudicato uno degli so italiani e monegaschi. Tra esercizi pubblici affacciato gli altri spicca la gioielleria sul porto degli Scoglietti ede- Abate di Sanremo, ma anche stinati a costituire a loro vol- un’eccellenza come la Black ta una forte attrattiva turisti- power electric di Natalino ca a vantaggio degli ospiti Squarciafichi, che ha sede a del porto turistico ma più in Porra di Ventimiglia. Non generale della città di confi- molto conosciuta probabilmente a livello locale, tra gli ne. Tra i vip sulle banchine di addetti ai lavori la ditta della Cala del Forte spicca, confer- città di confine è ritenuta mato già da tempo, Alberto una delle più importanti Marchetti, incontrastato re aziende italiane nel campo delle gelaterie italiane, fon- dell’elettromeccanica e delle datore di Casa Marchetti a nautica. — P. M. Torino, ai vertici delle Gelateria d’Italia del Gambero rosso, con ben 3 coni, il massimo riconoscimento del settore. Secondo quanto appreso Assegnati 35 tra negozi, bar, ristoranti e servizi per la nautica. Spiccano la gioielleria Abate, il re del gelato Alberto Marchetti e il Gerhard’s cafe di Monaco
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4 luglio 2019 - Edizione Imperia e Sanremo
L’area dove sorgeranno le attività commerciali
PECORARO
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1 settembre 2019
Impegno
e formazione Da imprenditore
poliedrico e su mille fronti per lavoro e per passione, Alberto
Marchetti
si appresta a lanciare con la Sidag, Scuola
Internazionale di Alta Gelateria, una rete sociale che coinvolge più imprese (tra cui Italia Zuccheri), a favore di speciali progetti di formazione. Questi prevedono laboratori di pasticceria e gelateria sulle materie prime, in favore di una realtà sita nella zona collinare torinese che ospita 2.000 persone, alcune affette da leucemia o con disabilità. questa iniziativa - spiega il torinese - si sostiene la Casa e si creano opportunità di lavoro attraverso la formazione su materie prime e sul concetto di tracciabilità di ingredienti come burro e zucchero. Penso che costituisca una realtà unica nel settore. È un'impresa che mi appassiona molto, in cui coinvolgerò alcuni colleghi e che presenterò in più occasioni per farla conoscere e rendere possibili nuove www.albertomarchetti.it E.B.
200
PASTICCERIA
INTERNAZIONALE
312
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PAGINE :16
CronacaQui
SUPERFICIE :22 %
26 febbraio 2019
IL FATTO Il3 aprilel’attesotagliodelnastroa PortaPalazzo. Ventottoi puntivenditatralaboratorie alimentari
Contoallarovescia peril nuovoMercatoCentrale Al Palatinoristoranti,scuoledicucinaebotteghe Ô Il Mercato Centrale di Porta Palazzo aprirà i battenti il prossimo 3 aprile. È ufficialmente partito il conto alla rovescia per l ’inaugurazione del nuovo Palafuksas di piazza della Repubblica, completamente rinnovato nei suoi interni. Tra il piano terreno e il primo piano troveranno casa 28 botteghe, con ristoranti, negozi di alimentari, una scuola di cucina e un ’area verde. Il format di Umberto Montano, ideatore del progetto, è una vera e propria novità per Torino. Un progetto nato nel 2014 a Firenze e ormai maturato fino ad assumere la fisionomia di un ’azienda che persegue un piano di sviluppo industriale. All ’interno del Mercato Cen trale, che si affiancherà alla Tettoia dell ’Orologio e al nuo vo mercato ittico, ci saranno spazi temporary per tutte le stagioni e tutti i gusti. Gli spazi di Beppino Occelli, si affiancheranno ai “locali” Scabin, Farmacia del Cambio e Marcello Trentini. Il gelato sarà firmato Alberto Marchetti. Vnk e Baladin apriranno un locale aperto fino alle 2 di notte, per rendere viva anche la sera l’immensa struttura. Inoltre Trapizzino sbarcherà
istituzioni culturale della città, pronte a collaborare su un calendario di eventi condiviso. Dopo Torino sarà la volta di Milano, con vista su New York dove la società di Montano vorrebbe sbarcare. Al primo piano troveranno spazio molte altre realtà: Carmelo Pannocchietti, l ’enoteca di Luca Boccoli, iformaggi e i salumi di Beppe Gioviale, il Tartufo di Luciano Savini e Aurelio Barbero, la pizza di Marco Fierro, il fritto di Martino Bellincampi, il girarrosto di Alessandro Baronti, il gelato di Alberto Marchetti, la carne piemontese di Marco Martini, la carne e i salumi toscani della famiglia Savigni, la pasta fresca di Egidio Michelis, il pesce di Valerio Lo Russo, il Mulino Viva la Farina, il pane di Raffaele d ’Errico, l’hambur ger di chianina di Enrico Lagorio, la torrefazione e il cioccolato, il Carbone Bianco di Davide Scabin e il ristorante de La Farmacia del Cambio.
per la prima volta a Torino e raddoppierà la propria presenza anche con una seconda location. Mercato Centrale sarà però anche programmazione culturale. In queste settimane sono state contattate molte
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26 febbraio 2019
Il vecchio Palafuksas
si prepara a rinascere
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1 aprile 2019 - Edizione Ancona
IL PREMIO LUCA MARCANTOGNINI DELL’ISTITUTO‘PANZINI’ SIIMPONE NEL ‘ONE ON ONE’
Giovane gelataiosenigalliesetrionfanel concorsodi Torino – SENIGALLIA–
E’ SENIGALLIESE il vincitore del «Premio Gelato Giovani», gara nazionale che si tiene ogni anno a Torino. Il premio, la cui direzionetecnica eraaffidata ad Alberto Marchetti e Alessandro Racca e che poteva contare su una giuria composta da professionisti prestigiosi, ha visto confrontarsi undici ragazzi provenienti da ogni parte d’Italia. Il vincitore è stato Luca Marcantognini, classe5 B cucina, dell’I.I.S. «A. Panzini» di Senigallia; a lui va un corso «one on one» pressoCarpigiani Gelato University, oltre alla coppa conferita da Pièce e a libri di Chiriotti Editori; al suo insegnante Ennio Mencarelli, docente di pasticceria, un seminario offerto da IFSE; alla sua scuola, una macchina Carpigiani in comodato d’uso gratuito per un anno, oltre a consistenti buoni acquisto e fornitura di prodotti. Il tema del concorso era la nocciola gentile del Piemonte e i concorrenti dovevano creare un gelato con la nocciola abbinata ad un prodotto del proprio territorio. Lucaha convinto la giuria con un abbinamento della nocciola con la Visciola, sia all’interno del gelato sia all’esterno con un bicchierino di Elisir di Visciola che lui ha portato direttamente da casa,perché nella sua famiglia si tramanda da padre la preparazione della Visciola e del suo elisir. Nel 2016 un altro alunno del Panzini, sempre del prof. Mencarelli, era salito sul gradino più alto del podio, ed era stato LorenzoPennacchioni.
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PAGINE :8 SUPERFICIE :20 %
1 aprile 2019 - Edizione Ancona
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PAGINE :55
AUTORE :Francesco Velluzzi
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30 agosto 2019
Fumoe freddo: il gelato è show Azoto liquido per prepararlo davanti al cliente. Ecco dove si può provare di Francesco Velluzzi il gelato che propone la nuova attraente roastery di Starbucks in piazza Cordusio a Milano. Èanche questo ha contribuito a farlo conoscere. Ma tutto si deve a un professore universitario di Parma, Davide Cassi, che insegna matematica e fisica a Scienze Gastronomiche e per primo, nel 2002, ha sperimentato con lo chef Ettore Bocchia al ristorante di Villa Serbelloni a Bellagio nel comasco, il gelato molecolare all’azoto liquido. «Si sapeva da tempo che si poteva fare, la gastronomia inglese lo proponeva addirittura 100 anni fa. Il bello di questo gelato è che non ci sono limiti, si possono creare sorbettialvinooalcaffècaldo.Èun gelato estemporaneo», spiega Cassi.
È
Come si fa «L’azoto liquido è l’elemento più spettacolare in assoluto continua il professore -. Il gas che tutti respiriamo è in prevalenza aria composta da azoto. È aria e non inquina, raffredda in modo pulito. Il pericolo? Le ustioni da freddo. Bisogna evitare di schizzarselo negli occhi. Si utilizza una bacinella metallica o una zuppiera. Nella base chevogliamotrasformareingelato, vino, succo di frutta, zucchero, l’azoto va dentro il succo e si mescola da sopra a sotto e viceversa, bisogna grattare per evitare le incrostazioni di ghiaccio. Non si deve utilizzare più di un litro di azoto per un chilo di gelato. Che raffredda più velocemente».
Effetto Nuvola Per rendersi conto di cosa parliamobisognaassistereallapreparazione. Lo si può fare ad esempio da Starbucks con tanto di scenografica nuvola di fumo. Il colosso americano si è rivolto a un mastro gelatiere di Torino, Alberto Marchetti, 43 anni, che ha 4 locali a Torino, uno ad Alba, Alassio e Milano. «Starbucks cercava un gelato italiano da mantecare al momento con l’azoto liquido. Abbiamo studiato per loro un affogato. Una crema al caffè con infusione a freddo di caffè nel latte. L’idea mi piace perché sposa la mia filosofia: fare un gelato mantecato al momento, sempre fresco, che si prepara in 2-3 minuti. E’ un prodotto complicato e non so quale può essere il futuro in una normale gelateria. In un ristorante va bene, probabilmentelosperimenteremonellealtre roastery». C’è anche un sorbetto fatto solo con acqua e caffè. Losfizionaturalmentesipaga:il costo di ogni gelato nel palazzone di Cordusio è di 10 euro.
Gli stellati
IfratelliCostardi,CristianeManuel, a Vercelli, maestri del risotto, fanno il gelato all’azoto liquido nel loro locale stellato. «Non volevamo usare la solita mantecatrice o gelatiera. Per usare l’azoto liquido bisogna essere in due, il versatore e uno che gira. La differenza sta nei microcristalli di ghiaccio: questogelatonontid à mailasensazione di essere freddissimo in bocca,madeveesseremangiato rapidamente » , raccontano i Costardi «Bros » . «L’azoto è un esaltatore di sapore, se un prodotto è buono lo fa percepire
maggiormente. Certo, ha i suoi costi. Da tre ai 10 euro al litro. Poi c’è il termos a valvola aperta, indispensabile, che costa dai 400ai 1500euro.Manoilousiamo tanto e vale assolutamente la spesa».
Le gelaterie In Italia ci sono alcune sperimentazioni in gelateria. Sanelli, in centro a Salsomaggiore, a un passo da Parma, è il laboratorio incuiilprofessorCassielaborai suoi pensieri. Cassi e Sanelli hanno realizzato il gelato all’azoto liquido col vino e altri prodotti particolari. Questo gelato, servito alla temperatura di -196gradi,hamenograssi,zero addensanti e risulta meno dolce. Viene proposto anche da Al. D. Mangiami a Bergamo, uno dei pochissimi locali che crea solo gelato all’azoto e dove è garantito anche l’asporto. Il gelatiere è di origine greca, Marios Gerakis, e dal 2015 serve questo gelato:haaddiritturaprogettato un mantecatore ad azoto liquido. Ma pure dai fratelli Soban, Chiara, Andrea e Stefano (cresciuticonSanelli)chehannolocali a Trieste, Valenza, Alessandria e da Eataly Milano, il gelato molecolare ha una certa importanza. Così come viene servito in altri ristoranti: l’Azoto di Torino o L’Oro di Roma. © RIPRODUZIONE
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Le origini Sperimentato nel 2002 dal professor Cassi di Parma e dallo chef Bocchia
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AUTORE :Francesco Velluzzi
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30 agosto 2019
Gli indirizzi Starbucks, i Costardi e la gelateria «Mangiami»
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Nuvole di dolcezza 1. La gelateria Soban, che ha locali tra Piemonte e Milano, prepara gelati con l’azoto liquido; 2.-3. Alberto Marchetti ha creato un affogato al caffè proprio per Starbucks Roastery a Milano; 4. Davide Cassi
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➤ novembre-dicembre 2019
PAGINA: 123
1/1
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TorinoSette
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18 gennaio 2019
CHICRETRO’IN GRANMADREED EATINTIME,DELIVERYTORINESE
Domenicaalmercatinovintage eil buonciboconsegnato a casa VINTAGE ALLA GRAN MADRE Domenica 20 gennaio debutta nel nuovo anno «Il vintage della Gran Madre», il mercatinocheè diventatoun appuntamento fisso per tutti gli appassionatidi cose belle e curiosearrivatefin qui daun passato non troppo lontano.Perquestaoccasione la manifestazionesi arricchisceancora una volta di nuovi espositoricherenderanno ancorapiù stuzzicantepasseggiaretra le bancarelle.Ma questoè il mesedei saldi e anche alla Gran Madre sarà possibile conquistare pezzi interessanti a prezzi davvero competitivi. La varietà di proposteè come al solito vastissima,tra gioielli d’epoca,accessori,occhiali,abbigliamento che spaziatra anni Quarantae Ottanta, radio antiche,lampade,ceramiche,orologi, sedie,poltrone, tavoli e tavolini, bauli, telefoni, vecchie pubblicità e tanto altro ancora.«Il vintage della Gran Madre» è il regnodi chi amamescolarealla modacontemporaneaaccessoriretrò, spille anni’50 e ’ 60, abiti riscoperti, cappelli, borsefirmate Prada,Louis Vuitton, Hermès,Fendi, Gucci. Organizzato dall’associazione Effetto Vintage, l’appuntamento raduna operatoriselezionatichepropongonoogni terza domenicadel mesecuriosità danon perdere.
della PasticceriaGertosio edel Ristorante Giovanni. Poi, il gelatoartigianale di Silvanoe di Alberto Marchetti, la pizzagourmet di Pan per Focaccia, Pizza Ad Hoc e Il Tabisca, l’hamburgeria di Eataly, i ravioli artigianali di Raviolhouse, l’ottimo cineseChenLon e il sushidi Daiichi. Una buona bottiglia? La sipuò ordinare da La Baudelaire. Delle consegnesi occupa la flotta di fattorini di Eatintime che,principalmentecon auto,maanchebici, scooter e scooterelettricirecapitanonei tempi previsti e con la massimacura. Si può pagare con cartadi credito,contanti,Paypalesolo su Eatintime anchecon Satispay. Per San Valentino Eatintime, in collaborazioneconil Kult di piazzaVittorio 15, presentalo speeddatepiù divertentedella città: unaseratatra chiacchiere,apericena e giochi, magariincontrando l’anima gemella, Il costoè di 25 euro conapericena e consumazione incluse (5 la seconda). Eatintime regaleràai partecipanti5 eurodi credito per ordinare sulla propria piattaforma. I posti sonolimitati (per iscriverti contattacial 3518794764-Francesca).Visitateil sito www.eatintime.it oppure scaricate l’app!
EATINTIME Eatintime è il servizio tutto italiano, nato a Torino, per ordinare e gustareil miglior cibo della città! Nel 2016 Rockgroup,software housetorinese,dà vita ad Eatintime. L’idea è semplice: cibo buono, comodamente a casao nei luoghi di lavoro in 30 minuti. Il serviziosi sviluppavelocemente e oggi Eatintime è presentea Torino eprovincia con unaretedi oltre 300 locali partner e,attraversola suaretein franchising, in Piemonte e oltre. Si spaziadalla cucina veganae vegetarianadi Exki e L’Orto già Salsamentario, alla tradizione torinese
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PAGINE :13
Viaggiare con Gusto
SUPERFICIE :14 % PERIODICITÀ :Bimensile
1 giugno 2019
MERCATO CENTRALE TORINO Artigianalità e bontà, sotto la Mole zxwvutsrqponmlihgfedcbaZVUTSRPONMLIHGFEDCBA DOPO FIRENZE E ROMA, il progetto Mercato Centrale è sbarcato anche a Torino. Artigianalità, territorio e vocazione culturale sono le parole chiave anche in auesta nuova avventura sotto la Mole. Ventisei botteghe, un mulino, un'area didattica, una torrefazione e una distilleria dislocati su tre piani compongono uno spazio poliedrico da vivere e assaporare. Si va dal buon pane del maestro panificatore Raffaele D'Errico alla cucina sperimentale di Davide Scabin, dalla pizza tradizionale di Marco Fierro al gelato di Alberto Marchetti, dalla pasta fresca di Egidio Michelis al fritto dorato e irresistibile di Martino Bellincampi, solo per fare qualche esempio. Ce n'è, insomma, per tutti i gusti... e per tutte le ore, visto che Mercato Centrale Torino è aperto dal lunedì alla domenica dalle otto a mezzanotte. C/o zwvutsrponmlihgfedcbaVTSRPOMIHEC Centro Palatino, piazza della Repubblica 25, Torino, www. mercatocentrale. it/forino/ UTSRONMLIGECBA
Tutti i diritti riservati
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AUTORE :N.D.
PAGINE :6 SUPERFICIE :4 % PERIODICITÀ :Quotidiano
19 febbraio 2019 - Edizione Torino
Le altre novità
A tavola con la carne di Boves,Mare Nostrum e la gelateriaMarchetti ella nuova «piazza al coperto» di Porta Palazzo,sta per aprire anche il primo «trapizzino» torinese, brand romano già esportato dalla proprietà di «Mercato Centrale» a Milano, Firenze e New York. Sbarcain zona inoltre lo «street food di pesce»del ristorante «Mare Nostrum» di piazza Vittorio Veneto.E non mancherà la carne. Chearriverà da Boves, la famosa macelleria «Martini Carni». Al rinnovato «Palafuksas», non mancheranno i piemontesi doc. Come i tre chef Matteo Baronetto, Davide Scabin e Marcello Trentini. E ancora il gelato artigianale di Alberto Marchetti. Il «Mercato Centrale» di piazza della Repubblica ospiterà una trentina di attività commerciali. Alcune arriveranno a Torino da diverse zone © RIPRODUZIONE RISERVATA d’Italia ( s. d. c.)
N
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1 novembre 2019
IL GELATO
U^atecfi BLOCKCHAIN,
CAPSULE,
SFOGLIE,
MACCHINARI
ALL'AVANGUARDIA.
È UN PO'
FORSE
PREMATURO
PARLARE DI GELATOTECH, MA SICURAMENTE UNO DEI SIMBOLI DEL MADE IN ITALY ALIMENTARE HA RICEVUTO NEGLI ULTIMI ANNI UNA MASSICCIA DOSE DI INNOVAZIONE E TECNOLOGIA Di Antonio hi ha detto che l'innovazione
tale tecnologia
sia lesiva per il miglior
e tra i suoi numerosi
patrimonio
agroalimentare
annoverata
al mondo?
In realtà è vero
tracciata
esattamente
il contrario.
tecnologica
può essere
efficientissimo tutelare
infatti
un
Italy agroalimentare.
E il gelato
uno dei simboli
italiano
stia vivendo
proprio
grazie
esempi
con Inalpi 10scopo
all'innovazione.
filiera
e San
IN...
La blockchain
è la tecnologia
all'ultima
più chiacchierata Con l'avvento
la tracciabilità
maggior
finale sarà in grado
un prezioso
alleato
sono
Il primo
gli obiettivi
obiettivo
di lavorazione
semplice,
ma
lo e i miei
in sinergia
e la blockchain
E il
in un processo
che è complesso
lavoriamo
massimo nostro
del cliente
stesso
fornitori
del progetto?
è la trasparenza.
per offrire
valorizza
il
questo
lavoro.
di di
la storia che si cela dietro
scambiato
la blockchain
e
il QR code
al suo gelato. A tal proposito,
la risposta
Quali
al tempo
Scannerizzando
attenzione
dei prodotti,
può rappresentare
la
la tecnologia
caratterizzato verso
di Cheese,
appunto
l'utente
diventa
racconto.
coinvolgimento
alla fine di tutti i processi
conoscere
del
consumatore da una sempre
filiera,
del momento.
anche
è tracciare
che
per
Blockchain
di due gusti di gelato - crema
generato
del
di questo
Marchetti
e freschi
vere come quelle
dell'infanzia. La blockchain
che si è
edizione
del progetto
blockchain.
BLOCKCHAIN
emozioni
Domenico.
caffè - utilizzando
IL GELATO
rievochino
in collaborazione
Presentato
vita
di alta qualità
del caffè
la sua idea:
del
la bontà sta nello scegliere
ingredienti
in collaborazione
Alberto
Buono:
va
San Domenico.
a Foodchain
rivolto il gelatiere
dell'agrifood
una seconda
in blockchain,
sviluppare
può
uno dei più fulgidi
rappresentare
la prima filiera
Ed è proprio
il made in
agroalimentare
progetti
con la Torrefazione
mezzo per valorizzare,
e promuovere
di come
L'innovazione
alla filiera
lannone
due chiacchiere
abbiamo con Alberto
Marchetti.
più diretta
a tale esigenza.
Come
Foodchain
può allora considerarsi
la pioniera
mondiale
nell'applicazione
come di
e quando
tracciare
è nata
il gelato
Ho sempre
l'idea
di
in blockchain?
puntato
a valorizzare
le
materie prime offrendo ai miei clienti la massima trasparenza. Il cartello ingredienti
è ben visibile
negozi e questo 11 vero segreto utilizzare
di un buon gelato
solo ciò che serve,
ingredienti
mi aiuta
Il mio impegno gelato fresco, perché
in tutti i miei
per me è un dovere.
in questo
racconto.
e buono.
il mio gelato viene
mantecato
e il cartello
è quello di offrire semplice
ogni giorno
a vista. Semplice:
è
lavorato
Ti racconto la mia filiera QR code Inquadra e scopri li del mio g fresco, ser
un
M t , i filiera.
Fresco: e
nei miei laboratori
perché
uso solo quello
che serve e vado a trovare le materie prime personalmente, girando per l'Italia e attingendo
a Slow
Food.
26 DOLCESALATO
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1 novembre 2019
In particolare lavorare
a Cheese ho potuto
con due partner,
Messineo
di qualità
e Inalpi, i quali da tempo
stanno portando tracciabilità Mettere
a tutti i problemi
Roberto
avanti un discorso
delle loro materie
insieme
i nostri
po' come mettere gustosissimo
gelato di
insieme
artigianale
gelaterie,
prime.
lavori è stato
i pezzi di un
puzzle.
del fuori
il primo
feedback
dei
tale tendenza. ha sviluppato
divertiti
A Cheese i clienti
a utilizzare
tracciare
si sono
i loro cellulari
per
il gelato al caffè e al fiordilatte.
Ora l'obiettivo
è portare
anche nelle piccole
tale tecnologia
gelaterie.
anche
destinato
e brevettato
al settore
di preparare
una singola
con la stessa di quello
e servire
consistenza
artigianale.
IN...
composta
da capsule
stoccabili
in normale
Cosa ci sarebbe buon gelato
di meglio
artigianale
mantecatura,
CAPSULE di un
italiano
per
o affitto
Abbiamo
raggiunto
è
da 700 grammi, cella frigorifera per la
disponibile
operativo
di gelato e cremosità
La soluzione
mensile. un
concludere una bella cena al ristorante? In questo caso il condizionale però
passato in Eataly, e ora CEO di TAN Food, holding di investimenti milanese,
è d'obbligo,
nonché
in quanto
di celle di stoccaggio
la mancanza adeguate
general
manager
della startup.
per
il gelato artigianale, unita alla ridotta shelf life dello stesso (1 o 2 giorni) e
Cosa
ti ha colpito
da portarti
I N U M E R I DEL
del progetto,
tanto
a investire?
k
GELATO
Valore mercato nel mondo*
globale
di
crescita annuo**
2,7%
e la sicurezza frutto di una
filiera corta e certificata, creata per dare garanzia di controllo e qualità ai consumatori che vogliono essere informati e che esprimono il desiderio di poter conoscere la storia di ogni prodotto che portano sulle loro tavole. il
servizio Inalpi Traccia, strumento attraverso il quale i consumatori possono risalire, mediante l'inserimento del lotto di produzione nell'apposito spazio dedicato sito www.inalpi.it,
reperibile sul alla stalla
da cui proviene il latte 100% piemontese di filiera: un progetto di identificare il che consente percorso dalla materia prima al prodotto finito, fino al suo arrivo sugli scaffali. Risulta quindi facile comprendere come, per l'azienda di Moretta (CN), sia stato
naturale aderire Blockchain del
al progetto
dando così ulteriore sbocco a un impegno già preso nel
15 Tasso
Inalpi è da sempre portatrice di una filosofia aziendale che mette in primo piano la trasparenza
Da alcuni anni è attivo
in noleggio
Mattia Monti,
I N A L P I : (UcuÀ£/z/za etÀxìApoJienJzcb
verso i consumatori dei propri prodotti,
Horeca
porzione
a -20°C e dal macchinario
IL GELATO
mira
La startup
sistema di mantecatura
che permette
Direi ottimo.
casa. La soluzione
a invertire
espressa
delle
completamente
da Foodconcepts
milanese
clienti?
invece
sviluppata
un innovativo Qual è stato
la perdita
fanno sì che il
sia prerogativa
avulso
dalle logiche un
inerenti
e lo spreco,
miliardi di euro
Valore mercato
%
miliardi
passato con i propri consumatori. Non va infine dimenticato il carattere innovativo della tecnologia blockchain, anche questo un elemento della filosofia Inalpi, che da sempre dell'innovazione pilastri: perché
fa
uno dei propri innovazione è
sinonimo di confronto, miglioramento.
crescita
e
5
tS ^ IL gelato sta vivendo una seconda vita grazie all'innovazione
di euro
Euromonitor International, Istituto del gelato italiano/Eurisko - ** FONTE: Marketline NOVEMBRE
2019
27
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1 novembre 2019
START
clienti
tra cui catene
Stiamo catena
di ristorazione
format
di shop-in-shop
La nostra
avete
la duplice
scalabilità
e Retail,
sviluppando
gelateria
di alta qualità
nel settore dell'altra
pregressa
delle operations di una qualità
alta qualità
la difficoltà fresco,
di gestione
di vendita
a causa
potrebbe format
Abbiamo
recentemente
lo stabilimento
produttivo
e
L'offerta
il prodotto,
momento
una quindicina
100%
espressa, il gelato
italiano,
espresso,
e con un grande
impatto
comprende
e al
installata
e moderno.
su bike o
equilibrio
A tutt'oggi
tra
il format mobili
Come è nata l 'idea e quali sono di
ambizioni
del format?
con Giacomo
fondatore Come
spinto
da un grande
Bizzarri,
aperto
la startup
e CEO della
è nata
startup.
a questa espressa
fredda.
del gelato
Una volta
in Italia, dopo essermi Sharktank
(reality
paese
puntate,
poi cancellato,
in sole tre ndr) mi diedero
solo un mese per realizzare
tecnico
i canali
di utilità
che
grazie a un
di Senigallia.
già pronto,
e il brevetto
il primo
impresa
a termine
frigorista
prototipo aperti
funzionante,
a portare
la tecnologia?
di refrigerazione,
solo che al posto di
dentro un frigo, raffredda la
temperatura esterna, refrigerando una superficie piatta.
in pratica
su
sulle startup
in onda su Italial
riuscii
su di
ho il format
La piastra è a tutti gli effetti un impianto funzionare
rientrato
registrato
show
andato
prototipo
in
particolare
entusiasmo,
e presentato
2016.
Come funziona un viaggio
nel 2014 in Thailandia,
una piastra
a Sigep
l'idea?
cui ho assistito preparazione
le
Ne abbiamo
L'idea mi è venuta durante fatto
i
e la piastra per la produzione, in un perfetto
parlato
2 8
ossimoro
può già vantare 20 punti vendita e una gelateria fissa a Senigallia.
e iniziato
a commercializzare abbiamo
di gelateria
di Maschream
preparati
antico
completato
un doppio
di preparare
che può essere
è la startup?
dei
Quello che a prima vista
innovativo
carretto, A che punto
senza
visivo.
delle
altalenanti.
la
la sintesi di Mashcream,
in sfoglie,
di
dello stock
apriremo
il mese prossimo.
su un carretto
sembrare
è invece
originale.
retail
SFOGLIA
montata
artigianale
mondo
italiano
IN...
moderno.
di
con il nostro
artigianale
che permette
aiutato del
ad avere un gelato
sempre
problematiche
di
La mia esperienza
mi ha sicuramente
ristorazione
dei volumi
gelati
a fronte
eccellente.
a comprendere della
del modello
Horeca sia in quello retail, e
e degli sprechi prodotto
laboratorio,
di ristoranti,
un format
prima gelateria
state da una parte
l'ottimizzazione
puntando
allo sviluppo
Una gelateria sia
è di focalizzarci
a catene
IL GELATO sono
per il futuro?
principalmente
GIO, gelato
per un
di gelateria.
Horeca,
nostra
maggiormente
fast casual
intenzione
In merito
singoli.
un test in una
su due canali:
brand
colpito
e ristoranti
inoltre facendo
Che obiettivi
Le cose che mi hanno
UP&TECH
Col social
registrato,
Che progetti
hai per il futuro?
L'obiettivo
primario è ovviamente
continuare
a sviluppare
le linee di business,
ovvero lo Street food, lo shop in shop e aprire un secondo dovremmo diretta
store. Come quarto
lanciare a breve una proposta
al consumatore.
Il futuro sarà diviso
tra Italia, dove siamo alla ricerca partner
industriale,
di un
e gli Stati Uniti.
DOLCESALATO
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AUTORE :Di Mariarosaria Bruno
SUPERFICIE :297 %
1 settembre 2019
Istitito Professionale Statale Velso Mucci
1 via Vittorio Emanuele II via Marconini |
i J-£
Cinema Impero
piazzetta Valfrè di Bonzo
piazza Carlo — • Alberto
POLLENZO
via d. Mendicità j Istruita
vi a
p r j nc j p j
di Piemonte piazza Roma
a 1
piazza XX Settembre
piazza Spreitenbach
BRA
vi a A u d l s l
Stazione
Garibaldi
*
* Boglione
—corso
i
Cinema Vittoria -
Teatro Politeama
Liceo G. Giolitti G.B. Gandino
r
°
FO R M A G G I I N G R A N A Bra, nel Roero, torna Cheese, caseari del mondo.
l'appuntamento
rea in via Marconi aturale
motto
di
è
E
Cheese, evento
il
bienna-
all'auditorium
e tre conferenze
della Cassa di Rispar-
della dodicesima
do dei formaggi. La prossima edizio-
la nuova area in piazzetta di Bonzo,
gustoso assaggio
rienza del cuore.
inizia dai pro-
dotti giovani per approdare a quelli stagionati, in un crescendo che va
mio di Bra. Cuore
dal 20 al 23 set-
prodotti
Bruno
le di Slow Food che esplora il mon-
ne è in programma,
con i migliori
Una festa di sapori e saperi. Ecco qualche di Mariarosaria
-L
biennale
FORM A
edizione è Valfrè
dedicata aifermier , eroi di
dai formaggi a pasta molle a quelli a pasta gustazione
sono le regole della dedi Armando
Gambe-
piccole realtà agricole che trasforma-
ra, consigliere nazionale e coordina-
Bra, perla del Cuneese: un inno alla
no solo latte dei propri
animali e si
tore del comitato
biodiversità
agricola, un elogio della
producono
ma anche il
co di Onaf (Organizzazione
produzione
che rinuncia ai fermenti
consueto mercato
tembre,
per le strade e le piazze di
i fermenti,
di sintesi e sa esprimere il carattere e
Alberto,
la storia dei territori.
sio: trecento
Ci si trova nel cuore del Roero, dove una
di formaggi
tra piazza Carlo
piazza Roma e via Audiespositori
dal mondo.
E la festa dei formaggi diventa espe-
tecnico-scientifiriazio-
nale assaggiatori di formaggio). timi gli erborinati,
affinché il gusto
pungente non inibisca le papille gustative. Ancora, il formaggio va sem-
scor-
re da sempre accanto alla Strada del vino. Scenario perfetto per un tema sempre più avvertito.
Il concetto
naturale riguarda ormai l'intero tore enogastronomico, gico e il biodinamico, liere che rinuncino nipolazione
oltre il biolopuntando
a fi-
del tutto alla ma-
artificiale,
alla chimica,
per cercare un nuovo equilibrio l'ambiente
di set-
tra
e l'uomo. A Cheese, oltre
al latte, vanno in scena anche il pane con lievito madre, i salumi senza nitriti
e nitrati, a cui è dedicata un'a-
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1 settembre 2019
1 W<m\
11 Una passata edizione di Cheese a Bra (Cn). 21 Palazzo Traversa, nel centro della cittadina. 3 | L'antica Osteria Murivecchi. 41 Una selezione di latticini: il mercato dei formaggi dal mondo sarĂ quest'anno tra piazza Carlo Alberto, piazza Roma e via Audisio.
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PIEMONTE
1 | All'Osteria del Boccondivino, menu a base di presìdi Slow Food. 2 | L'Albergo Cantine Ascheri, sopra i depositi del 1880, tempio del Barolo. 3 | Cibo di strada nel centro di Bra. 4 | Il gelato di lano, realtà artigianale creativa. 5 | Un'espositrice al mercato di Cheese.
pre spezzato con le mani, perché la
ver Blue , formaggio
gamma
venature
olfattiva
prorompa
con le
sue note fresche e vivaci che l'ossida-
frutta,
zione data dal coltello
brandy
annullerebbe.
statunitense
con
blu al sentore di nocciole e
in foglia di vite imbevuta
nel
alla pera; la rara Toma del làit
Si parte dal cuore e si arriva alla cro-
bruscb piemontese,
sta, che non va
Ecco ico-
li con latte acidificato
ne come il pluripremiato
Rogne Ri-
prodotta
da seco-
della sera pri-
maggio dalla curiosa forma a spirale dei Monti
ratorio del gusto nelle sale dell'istituto professionale
Velso
Mucci.
Non
curati dal mae-
ma; la sicula Vastedda della valle del
stro gelatiere Alberto
Marchetti,
Belìce, unico
ha da poco inaugurato
pecorino
a pasta filata
stronomia
Lungo
la Via degli affinatoli
contra
il Cuco , perfetto
che
un locale nel-
la vicina Alba, città creativa per la ga-
COSE BUONE DAL MONDO
Unesco, e dai docenti del-
la Scuola internazionale si in-
di alta gela-
teria. Si parlerà di gelato gastronomi-
per i vegeta-
co e dei gusti a base di presìdi Slow
riani: il latte delle pecore di Serpa, in
Food: il cono alla robiola di Rocca-
Portogallo,
verano èormai una celebrità. La sera,
coagula con il caglio ve-
getale ottenuto
dal cardo.
ga , che arriva da Lanzarote
I
il 23
un labo-
mancano gli incontri
italiano, nella Via dei presìdi.
3 8
Tatra, in Slovacchia,
settembre è in programma
Il Bode(Cana-
quando restano solo i veri appassionati, alcune navette portano versità
acida, lavata con l'olio, e si fa con lat-
della vicina frazione
te di capre che ascoltano la musica.
le Tavoleaccadetnicbe nella mensa uni-
Per scoprire
versitaria
tutto
sul Parenica,
for-
di Scienze
all'Uni-
rie), ha la crosta dolce, leggermente
gastronomiche di Pollenzo,
o gli incontri
per
all'Albergo
D O V E
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dell'Agenzia con maestri come Eugenio Boer, italo-olandese che gioca con il latte e la pasta, domenica 22. Sapori del territorio? L'Osteria Boccondivino,
del
dal 1984 nel cortile
della sede di Slow Food, offre vitello tonnato, agnolotti del plin al burro e rosmarino o tajarin
al
sugo di salsiccia di Bra; per portarsi a casaquest'ultima gloria locale di carne magra di vitello e lardo suino c'èla macelleria Da Masino. Tavoli di legno e archi con mattoni a vista accolgono all'Osteria Murivecchi, collegata alle storiche Cantine Ascheri e all'omonimo
albergo. Nei locali
dove nel 1880 l'azienda affinava i primi Barolo si assaggianomiti come gli gnocchi al Castelmagno; in cantina, degustazioni di Nebbiolo e Barbera, figli di una terra eletta paesaggio vitivinicolo Unesco nel 2014. Per abbracciare tutto il Roero si sale al colle più alto di Bra, dove il barocco locale trionfa nella pianta ottagonale della Zizzola, simbolo della città. Questa antica residenza ospita la Casa dei braidesi, aperta tutto settembre, sabato e domenica, con il parco, fino alle 18. Con foto e video di passate edizioni di Cheese. Una storia di sapore e cultura di cui, quest'anno, si scriverà una nuova e avvincente pagina.
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AUTORE :N.D.
PAGINE :12 SUPERFICIE :31 %
Gelatiere Italiano 1 ottobre 2019
ALBERT O
•
NUOVA
M A RC HE T TI
APERTURA
AD ALBA
I numerosi riconoscimenti e i premi, le collaborazioni prestigiose, l'impegno con Slow Food e soprattutto la fedeltà e il passaparola dei clienti hanno fatto delle gelaterie
Alberto
Marchetti
in Italia (Torino, Milano
e Alassio) un punto di
riferimento per tutti i golosi e i gourmet. Ora anche la terra del Barolo e della buona cucina ora può vantare una nuova dolcissima eccellenza gastronomica grazie all'apertura
di una gelateria
Alberto
Marchetti
ad Alba in Via Vittorio
Emanuele 17D. La nuova gelateria è una piccola chicca in città dove, nel laboratorio a vista, il gelato viene lavorato e mantecato ogni giorno per offrire a turisti e cittadini un prodotto sempre fresco, cremoso, buonissimo. Storia e passione, tradizione e creatività, semplicità e ricerca si incontrano nel gelato del Maestro
Gelatiere
torinese, tre coni Gambero
Rosso, che resta, indiscutibilmente,
una vera esperienza di gusto. La
filosofia della gelateria di Alba è la stessa di sempre, molto vicina al mondo Slow Food di cui Alberto fondamentale per tutto ciò che ruota intorno all'universo della gelateria. C.C.
è figura di riferimento
uiuiui.albertomarchetti.it
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PAESE :Italia
AUTORE :Di Daniela Guaiti
PAGINE :69-71
Grandecucina
SUPERFICIE :297 % PERIODICITÀ :Bimestrale
1 ottobre 2019
LA SALA
> J8
TENDENZE o
.
77 24 37
UNA CATENA AL SERVIZIO DEI_U\
TRACCIABILITÀ Un 'passaporto
digitale'
che rende fa storia
di un
prodotto accessibile semplicemente attraverso la scansione di codice QR; questo si ottiene con Foodchain, integratore di sistema che utilizza la blockchain
per valorizzare il made in Jtaly nel settore agroalimentare e non solo Di Daniela
Guaiti
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AUTORE :Di Daniela Guaiti
PAGINE :69-71
Grandecucina
SUPERFICIE :297 % PERIODICITÀ :Bimestrale
1 ottobre 2019
LA SALA I TENDENZE
L
eggere le etichette è importantissimo. Un concetto ripetuto in continuazione, tanto vero quanto ormai abusato. Ma se le etichette parlassero direttamente al consumatore, mettendolo in comunicazione diretta con il produttore? È quello che avviene grazie a Foodchain, con un evidente vantaggio per tutte le parti in gioco: semplicemente inquadrando con il cellulare u n QR code, si potrà leggere la storia di quello che si sta per mangiare. Come? Lo chiarisce Daniele Bettini, giornalista: «Utilizzando la blockchain pubblica Quadrans, Foodchain riesce a scrivere in blockchain una serie di informazioni che valorizzano il prodotto, permettendo ai consumatori di verificarne le caratteristiche; dall'altro lato consente ai produttori di ricevere informazioni sui desiderata dei consumatori». La blockchain è un registro digitale distribuito che protegge tutto quello che vi viene scritto. «Quando la blockchain è pubblica - spiega Marco Vitale, fondatore di Foodchain - chiunque può farne parte: basta attaccarsi al network con un computer e un software specifico. L'infrastruttura blockchain è tanto più solida quante più persone vi partecipano; inoltre questa mas-
sa enorme di occhi puntati si trasforma in una altrettanto potente lente di ingrandimento che 'spinge' tutti a scrivere informazioni corrette, poiché ognuno è personalmente responsabile di quello che scrive in blockchain». Vitale è anche membro della Task-Force di 30 esperti di blockchain che lavora con il Ministero dello Sviluppo Economico, con lo scopo di suggerire al Governo come utilizzare questa nuova tecnologia per valorizzare gli asset strategici del Paese. «Per produttori e ristoratori si hanno vantaggi in termini di marketing, di relazione con il cliente e di consapevolezza». È ancora Bettini a parlare, che continua: «Non solo, ma nelle lunghe filiere produttive si semplificano i passaggi, dal momento che tutti i documenti sono in un unico repository con data di deposito e immutabili». «Foodchain - sottolinea ancora Vitale - consente al ristoratore di offrire al cliente la garanzia che tutto quello che mette nel piatto è tracciato in ogni componente. Grazie al QR code chi si siede a tavola può conoscere la natura di quello che mangia, può 'guardare' virtualmente dentro l'azienda, che a sua volta può far conoscere i suoi punti di forza». Un altro importante vantaggio: con l'integrazio-
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1 ottobre 2019
ne di sistema di Foodchain ogni lotto può essere tracciato fino alla singola confezione e quindi perfettamente identificabile, caratteristica questa che favorisce il recupero del prodotto in caso di problemi, oltre alla possibilità di incrociare i dati quando necessario. Si può così monitorare la resa di un campo o verificare la capacità produttiva di un allevamento: in pratica, se sono stati registrati da un allevamento acquisti di mangime per un dato numero di maiali, quell'azienda non potrà che produrre una determinata quantità di prosciutti; la blockchain si rivela dunque strumento efficace ed efficiente per combattere le truffe alimentari. Quindi semplificazione negli scambi di informazioni, valorizzazione dei prodotti di qualità e consapevolezza per i consumatori sono le parole d'ordine. Dalla teoria alla pratica Tra i casi concreti su cui lavora Foodchain si possono elencare il Caffè San Domenico, l'azienda alimentare Pralina e la Riseria Masinari. Il caso di quest'ultima è emblematico: è il titolare Giuseppe Zafferoni Masinari a spiegare che «il sistema blockchain può essere assolutamente trasparente nell'identificare qual-
siasi passaggio della coltura presa in esame e questo può essere per il consumatore un punto di forza importante». Ovviamente nel lavorare con blockchain Masinari ha incontrato delle difficoltà, rappresentate principalmente dal «coordinare parti agricole, parti informatiche e programmi di gestione»; difficoltà ampiamente compensate dai vantaggi, che «sono evidenti per i prodotti italiani - continua Masinari - in quanto si dimostra che essi vengono realmente coltivati nel nostro paese garantendone la filiera». Non meno interessante è il caso di Alberto Marchetti, celebre e premiatissimo gelatiere torinese (presente anche in altre città italiane), che ha fatto della qualità una bandiera. Logico il passaggio alla totale trasparenza di blockchain, per creare un passaporto digitale che racconti il gelato nella sua interezza: da quale genere di allevamenti provengono il latte e le uova, quali lavorazioni ha subito lo zucchero. Grazie a Foodchain chi gusta il gelato di Marchetti potrà conoscerne la provenienza con una semplice scansione di un QR code. Il gelato trasparente ha debuttato a Bra in occasione di Cheese 2019, dal 20 al 23 settembre.
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AUTORE :Francesca Fiore
PAGINE :101-109
La Gola in Viaggio
SUPERFICIE :802 % PERIODICITÀ :Bimensile
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Gelato
Che passione! DI FRANCESCA
FIORE
II gelato
Unitinerarioalla scoperta delle migliorigelaterieitaliane: peraveresemprea portata di mano l'indirizzogiusto, anchee soprattutto nellegrandi città
è una vera e propria
passione: non c'è palato, raffina-
I
to o rustico che sia, che non ami questa specialità.
Gli italiani ne
mangiano tantissimo e ne producono altrettanto: una recente indagine
CNA,
Confederazione
Nazionale dell'Artigianato
e della
Piccola e Media Impresa, parla di un mercato di 2 miliardi di euro, per un giro d'affari che dà lavoro a oltre 40 mila addetti. In particolare,
è il gelato artigianale
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L'ITI NE RA RIO
«Alberto Marchetti, autore di una grande ricerca sulle materieprime
Milano In apertura, i gusti di Pavé e la gelatiera Simona Carmagnola. In questa pagina, il gelato di Alberto Marchetti e uno scorcio di Torino. Nella pagina successiva, il gelato di Artico
IL NOSTRO PERCORSO
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migliori Gelaterie
frale Torino
„ ,. Bologna
pa
Senigallia Firenze
ad aver ripreso forza e vigore, da qualche anno: riscoperto anche da grandi chef e pasticceri, è stato inserito spesso in preparazioni, dolci o salate, destinate alle tavole gourmet. Ma, mangiare un gelato in strada, con il sole che lentamente
lo scioglie non ha prezzo:
per questo vi consigliamo
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gustarlo quest'estate e in particolare dove spesso il gelato è l'unico Partiamo tadina,
da Torino
fa grande
Terracina
vil
-0
Equens
e
dove
nelle grandi città,
Maratea
rimedio alla calura.
e da una storica gelateria
quella di Alberto
attentissimo
migliori
Roma
Marchetti:
cit-
un gelatiere
alla selezione delle materie prime, su cui ricerca. Oltre ad aver ricevuto una serie di
Noto
premi che l'hanno consacrato ai vertici del settore, nel 2018 è stato scelto da Starbucks per rappresentare gelato italiano nella Roastery di Milano. vendita a Torino, chetti,
fra cui \l'ammiraglia\
in piazza CLN
uno a Milano nel quartiere
il
Tre i punti Casa Mar-
248, e altri due punti vendita,
e l'altro
ad Alassio. Sempre in città,
di San Salvario, c'è Mara
dei Boschi,
latte ed uova. Chi passa parte dell'estate non può lamentarsi:
a Milano
sono moki i nomi di spicco della
gelateria italiana che hanno aperto un punto vendita nel capoluogo
meneghino.
gelateria e pasticceria
Uno di questi è Pavé,
con laboratorio
a vista in via
Casati 27 (ma anche in via della Commenda
25 e in
gelateria che prende il nome da una varietà di fragola
ria Cesare Battisti 21): qui i tre soci Diego, Giovan-
di bosco, la Mara des bois: famosi per il Marotto,
ni e Luca propongono
squisito
gianduiotto
gelato prodotto
uno
senza panna,
gusti come Pane, burro e 160
(in riferimento alla loro confettura
di albicocche con
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il 160 % di frutta), tarte tatin. Altro Artico,
sbrisolona
e cioccolato
nome di tutto
nel quartiere
biondo
o
rispetto a Milano
Isola: qui regna Maurizio
è Po-
loni, gelatiere con esperienza quasi quarantennale, che lavora con materie prime di alta qualità. Da non perdere
le tantissime
declinazioni
spostiamo a Verona, Gelato e Cioccolato:
del cioccolato.
Ci
per andare a trovare Zeno gusti raffinati e originali, ri-
gorosamente stagionali, fra cui Crema Tahitiane con pere Trentossi e vino Amarone, o Prugna d'Agen, Armagnac e vaniglia
della Réunion.
ma sulla costa adriatica,
non potranno
«Artico, regno di Maurizio Poloni, è ilpunto di riferimento del quartiere Isola
Sempre verso est,
gli appassionati
che fare un salto da Paolo
del gelato
Brunel-
li, a Senigallia, gelatiere pluripremiato specializzato nella creazione di gusti al cioccolato fondente, per cui usa il pregiato Valrhona.
Nel Centro
Italia non è da
meno Parma, dove spicca il nome di Ciacco:
il
to di Stefano Guizzetti che punta alla naturalezza e alla purezza dei sapori. Nel CiaccoLab si
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emiliane. Un salto a Firenze per scoprire e il suo
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Nella pagina precedente, in alto a sinistra il gelato di Zeno a Verona, accanto il gelatiere Paolo Brunelli; in basso la gelateria Ciacco a Parma. Nell'immagine sotto, il gelato di Ciacco; accanto il gelatiere Gùnther Rohregger. In basso la gelateria Gùnther a Roma
CIACCO
sono selezionate personalmente
da Simone Bonini,
che gira il nostro territorio in maniera quasi compulsiva alla scoperta di nuovi prodotti e produttori. Carapina è presente anche a R o m a ma, nella Capitale, la concorrenza certo non manca: sono davvero tante
« Gùnther, appassionatogelatiere altoatesino, ha ideato oltre 400 ricette originali
le gelaterie che propongono gusti innovativi realizzati con prodotti di alta qualità. Da Claudio
Torcè a Le
Gourmandise, passando per Otaleg!: la gelateria con il nome al contrario di Marco Radicioni, da poco trasferitasi a Trastevere, in via di San Cosimato
14.
Sono 30 i gusti fra cui scegliere, alcuni dei quali fatti con latte di pascolo, tra frutta, creme e sperimentazioni salate come la celebre cacio e pepe. Altro indirizzo importante
nella Capitale è quello di Gùnther,
appassionato gelatiere altoatesino che ha ideato oltre 400 ricette originali: da non perdere il gelato alla ri-
THE8ESTI
cotta stregata e quello al pino mugo. Un
salto in provincia
de Frainetti premiato
del Caffè
come miglior
per andare a trovare
gelatiere emergente 2019 al
Sigep, il Salone internazionale ceria, panificazione
Davi-
del D u o m o a Terracina.
artigianali
della gelateria, pastice caffè. Nella storica
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k \ \
« Davide Frainetti, premiato come miglior gelatiere emergente 2019
gelateria della famiglia Germani nel centro del borgo, il gelatiere emergente sperimenta gusti come mentuccia e viscida burro,
di Sezze, salvia del Monte
Arachide
delle Fate e
toscano con salsa mou salata e gruè
di cacao. Al Sud c'è l'imbarazzo della scelta: se passate dalla penisola sorrentina fermatevi poco prima, a Vico
Equense, lebre Gelateria
per assaggiare le specialità della ceGabriele. Mentre, per chi passa le
vacanze nei pressi di Maratea,
il nome da segnare in
agenda è quello di Emilio, in via Porto Rada. Vero maestro dei gelati nel profondo Sud è Corrado Assenza, un artigiano del gusto che ha rivoluzionato il concetto di pasticceria in Italia e ha introdotto il gelato nella cucine d'autore. Caffè In questa pagina, in alto a sinistra il Caffè del Duomo a Terracina; a destra il gelatiere Davide Frainetti. In basso, il gelato del Caffè del Duomo
Sicilia
Tra le mille meraviglie
di Noto,
vi consigliamo
del suo
i \classici\:
il
gelato al basilico e zafferano,
quello al pistacchio
di
Bronte e quello alla mandorla
di Noto.
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DIFFUSIONE :(470000)
PAGINE :1,35
AUTORE :Maria Teresa Mar…
SUPERFICIE :20 % PERIODICITÀ :Quotidiano
23 febbraio 2019
MARIA TERESAMARCHESE
Tortona,lacampagna persalvareil formaggio piùraroal mondo P.35
TORTONA
( AL ESSA N D R I A )
Arischioilformaggio “nuziale” SlowFood:“Adottateunapecora” Le eccellenze ci identificano a livello territoriale, perciò tutti abbiamo l’obbligo morale di salvare questo formaggio e di Il Montèbore è uno dei formag- aiutare Vallenostra perchépossacontinuare a produrlo». gi più rari del mondo, la cui forAnche Maurizio Carucci, ma, che assomigliaa una piccocantante degli Ex-Otago, che la torta nuziale, sembra siastata creata addirittura da Leonar- vive ad Albera Ligure, in Val Borbera, ha adottato una pecodo da Vinci. Ora questopresidio Slow Food,con una storia antira promuovendo l’iniziativa chissima, rischia di sparire e sulla suapagina Facebook.Coparte la battaglia per salvarlo. me sifa?«Con100 euro - spiega A lanciare l’invito è Monica Cusmano - siaiuterà a sosteneCusmano della condotta Slow re le spesedi allevamento delle Food di Tortona: «Salviamo il pecore e di produzione dei forMontèbore: adottiamo una pemaggi. Si contribuirà alle loro cora».Il caseificio chelo produ- cure veterinarie, all’acquisto di ceè la cooperativa Vallenostra erba medica e attrezzature per di Mongiardino Ligure, in Val la lavorazione del latte. Il conBorbera. Montèbore è il nome tributo avrà come ricompensa di un piccolo paese della Val il cestodei prodotti di qualità da Curone e il formaggio viene reritirare nel giorno della festa alizzato miscelando latte cru- delle “famiglie adottive”: alledo: per il 70% vaccino e per il vatori, produttori, pecore e chi restante 30% ovino. le ha adottate siincontrano». «Il latte per fare un formagIl risultato ottimale per gagio di presidio non è facile da rantire una produzione duraturecuperare - dice Monica Cura del formaggio sarebbearrismano -,deve seguireun disci- vare all’adozione di plinare e averedeterminate ca1.500/2.000 pecore.«IlMonteratteristiche. Vallenostra è bore è un prodotto di nicchia l’unico caseificioall’interno del ma deveentrarenella gastronopresidio Slow Food e il vero mia nei grandi ristoranti italiani Montèbore è quello prodotto lì. MARIA TERESA MARCHESE TORTONA (ALESSANDRIA)
- aggiunge -. Senzacontare che era l’unico formaggio presente nel 1489, a Tortona, nel menù delle nozze fra Isabella D’Aragona e Gian Galeazzo Sforza, nipote di Ludovico il Moro, Ducadi Milano. Poisi è personella storia, ma nel 1997 Roberto Grattone e Agata Marchesotti di Vallenostra,conl’aiuto di Carolina Bracco, un’anziana signora della zonache custodiva l’antica tecnica casearia,hanno ripreso a produrlo». Sarà Edoardo Raspelli, con Paola Bonacina, a condurre l’evento di presentazione dell’iniziativa chesiterrà a Tortona (4 marzo) nel ristorante di Anna Ghisolfi, e avràospite Alberto Marchetti, maestro dell’arte gelatiera (con il Montèbore si può fare anche il gelato). — c
BYNCNDALCUNIDIRITTI RISERVATI
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AUTORE :Maria Teresa Mar…
SUPERFICIE :20 % PERIODICITÀ :Quotidiano
23 febbraio 2019
Grattone,Cusmano e Raspelli con il Montèbore a forma di torta
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DIFFUSIONE :(12000)
PAGINE :240
AUTORE :N.D.
SUPERFICIE :13 %
1 settembre 2019
Dare valore all'esperienza Sviluppato dalla scuola teorico pratica Malva-Arnaldi di Bibiana, To, e CIOFS-FP Piemonte, il progetto - Valore
ha come focus
la gelateria e la pasticceria d'eccellenza, coinvolgendo i territori di Torino e di Nizza, per formare professionisti capaci di avviare attività di impresa, utilizzando i prodotti tipici locali e trasformandoli in prodotti artigianali di qualità. In tale contesto, il 24 ottobre
avrà luogo il seminario
la
presso il Mercato Centrale di Torino. Il
di tutto
seminario sarà l'occasione d'incontro e confronto tra produttori (comprese agrigelaterie), produttori di pasticceria, produttori e distributori di semilavorati e di materie prime, con lo scopo di mettere a fuoco mete raggiunte e criticità da superare, con l'obiettivo di individuare e consolidare nuove filiere, possibilmente più corte, più dirette, più locali. A coordinare e \provocare\,
la nostra Livia Chinotti, insieme ad
Alberto Marchetti, Vincent Mary ed altri artigiani. www.scuolamalva.it
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STARTUP&TECH
PRIMO PIANO
IL GELATO
In particolare a Cheese ho potuto lavorare con due partner, Roberto Messineo e Inalpi, i quali da tempo stanno portando avanti un discorso di tracciabilità delle loro materie prime. Mettere insieme i nostri lavori è stato un po’ come mettere insieme i pezzi di un gustosissimo puzzle.
si fa tech
BLOCKCHAIN, CAPSULE, SFOGLIE, MACCHINARI ALL’AVANGUARDIA. FORSE È UN PO’ PREMATURO PARLARE DI GELATOTECH, MA SICURAMENTE UNO DEI SIMBOLI DEL MADE IN ITALY ALIMENTARE HA RICEVUTO NEGLI ULTIMI ANNI UNA MASSICCIA DOSE DI INNOVAZIONE E TECNOLOGIA Di Antonio Iannone
C
hi ha detto che l’innovazione sia lesiva per il miglior patrimonio agroalimentare al mondo? In realtà è vero esattamente il contrario. L’innovazione tecnologica può essere infatti un efficientissimo mezzo per valorizzare, tutelare e promuovere il made in Italy agroalimentare. E il gelato può rappresentare uno dei più fulgidi esempi di come uno dei simboli dell’agrifood italiano stia vivendo una seconda vita proprio grazie all’innovazione.
IL GELATO IN... BLOCKCHAIN La blockchain è la tecnologia più chiacchierata del momento. Con l’avvento del “paradigma del consumatore moderno” caratterizzato da una sempre maggior attenzione verso la tracciabilità dei prodotti, la blockchain può rappresentare la risposta più diretta a tale esigenza. Foodchain può allora considerarsi come la pioniera mondiale nell’applicazione di
tale tecnologia alla filiera agroalimentare e tra i suoi numerosi progetti va annoverata la prima filiera del caffè tracciata in blockchain, in collaborazione con la Torrefazione San Domenico. Ed è proprio a Foodchain che si è rivolto il gelatiere Alberto Marchetti per sviluppare la sua idea: “La Blockchain del gelato”, in collaborazione anche con Inalpi e San Domenico. Presentato all’ultima edizione di Cheese, lo scopo del progetto è tracciare la filiera di due gusti di gelato – crema e caffè – utilizzando appunto la tecnologia blockchain. Scannerizzando il QR code generato alla fine di tutti i processi di filiera, l’utente finale sarà in grado di conoscere la storia che si cela dietro al suo gelato. A tal proposito, abbiamo scambiato due chiacchiere con Alberto Marchetti. Come e quando è nata l’idea di tracciare il gelato in blockchain? Ho sempre puntato a valorizzare le materie prime offrendo ai miei clienti la massima trasparenza. Il cartello ingredienti è ben visibile in tutti i miei negozi e questo per me è un dovere. Il vero segreto di un buon gelato è utilizzare solo ciò che serve, e il cartello ingredienti mi aiuta in questo racconto. Il mio impegno è quello di offrire un gelato fresco, semplice e buono. Fresco: perché il mio gelato viene lavorato e mantecato ogni giorno nei miei laboratori a vista. Semplice: perché uso solo quello che serve e vado a trovare le materie prime personalmente, girando per l’Italia e attingendo a Slow Food.
Buono: la bontà sta nello scegliere ingredienti di alta qualità e freschi che rievochino emozioni vere come quelle dell’infanzia. La blockchain diventa un prezioso alleato di questo racconto. Quali sono gli obiettivi del progetto? Il primo obiettivo è la trasparenza. E il coinvolgimento del cliente in un processo di lavorazione che è complesso ma al tempo stesso semplice. Io e i miei fornitori lavoriamo in sinergia per offrire il massimo e la blockchain valorizza questo nostro lavoro.
Qual è stato il primo feedback dei clienti? Direi ottimo. A Cheese i clienti si sono divertiti a utilizzare i loro cellulari per tracciare il gelato al caffè e al fiordilatte. Ora l’obiettivo è portare tale tecnologia anche nelle piccole gelaterie.
IL GELATO IN... CAPSULE Cosa ci sarebbe di meglio di un buon gelato artigianale italiano per concludere una bella cena al ristorante? In questo caso il condizionale però è d’obbligo, in quanto la mancanza di celle di stoccaggio adeguate per il gelato artigianale, unita alla ridotta shelf life dello stesso (1 o 2 giorni) e
a tutti i problemi inerenti la perdita di qualità e lo spreco, fanno sì che il gelato artigianale sia prerogativa delle gelaterie, avulso invece completamente dalle logiche del fuori casa. La soluzione sviluppata da Foodconcepts mira a invertire tale tendenza. La startup milanese ha sviluppato e brevettato un innovativo sistema di mantecatura espressa destinato al settore Horeca che permette di preparare e servire anche una singola porzione di gelato con la stessa consistenza e cremosità di quello artigianale. La soluzione è composta da capsule da 700 g, stoccabili in normale cella frigorifera a -20°C e dal macchinario per la mantecatura, disponibile in noleggio operativo o affitto mensile. Abbiamo raggiunto Mattia Monti, un passato in Eataly, e ora CEO di TAN Food, holding di investimenti milanese, nonché general manager della startup. Cosa ti ha colpito del progetto, tanto da portarti a investire?
I NUMERI DEL GELATO
Valore mercato nel mondo* Tasso di crescita globale annuo**
2,7%
15
miliardi
di euro
Valore mercato Italia*
Crescita consumo mondo ultimi 5 anni**
21%
2,7
INALPI: sicurezza
e trasparenza
Inalpi è da sempre portatrice di una filosofia aziendale che mette in primo piano la trasparenza verso i consumatori e la sicurezza dei propri prodotti, frutto di una filiera corta e certificata, creata per dare garanzia di controllo e qualità ai consumatori che vogliono essere informati e che esprimono il desiderio di poter conoscere la storia di ogni prodotto che portano sulle loro tavole. Da alcuni anni è attivo il servizio Inalpi Traccia, strumento attraverso il quale i consumatori possono risalire, mediante l’inserimento del lotto di produzione nell’apposito spazio dedicato reperibile sul sito www.inalpi.it, alla stalla da cui proviene il latte 100% piemontese di filiera: un progetto che consente di identificare il percorso dalla materia prima al prodotto finito, fino al suo arrivo sugli scaffali. Risulta quindi facile comprendere come, per l’azienda di Moretta (CN), sia stato naturale aderire al progetto “La Blockchain del gelato”, dando così ulteriore sbocco a un impegno già preso nel passato con i propri consumatori. Non va infine dimenticato il carattere innovativo della tecnologia blockchain, anche questo un elemento della filosofia Inalpi, che da sempre fa dell’innovazione uno dei propri pilastri: perché innovazione è sinonimo di confronto, crescita e miglioramento.
Il gelato sta vivendo una seconda vita grazie all’innovazione
miliardi di euro
*FONTE: Euromonitor International, Istituto del gelato italiano/Eurisko - ** FONTE: Marketline
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DOLCESALATO
NOVEMBRE 2019
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PRIMO PIANO START UP&TECH
clienti tra cui catene e ristoranti singoli. Stiamo inoltre facendo un test in una catena di ristorazione fast casual per un format di shop-in-shop di gelateria. Che obiettivi avete per il futuro? La nostra intenzione è di focalizzarci su due canali: Horeca, puntando principalmente a catene di ristoranti, e retail, sviluppando un format di gelateria di alta qualità con il nostro brand GIO, gelato italiano originale. In merito allo sviluppo retail apriremo la nostra prima gelateria il mese prossimo.
IL GELATO IN... SFOGLIA Le cose che mi hanno colpito maggiormente sono state da una parte la duplice scalabilità del modello sia nel settore Horeca sia in quello retail, e dell’altra l’ottimizzazione delle operations e degli sprechi a fronte di una qualità di prodotto eccellente. La mia esperienza pregressa mi ha sicuramente aiutato a comprendere la difficoltà del mondo della ristorazione ad avere un gelato di alta qualità sempre fresco, a causa delle problematiche di gestione dello stock e dei volumi di vendita altalenanti. A che punto è la startup? Abbiamo recentemente completato lo stabilimento produttivo e iniziato a commercializzare il prodotto, e al momento abbiamo una quindicina di
Una gelateria artigianale senza laboratorio, montata su un carretto dei gelati moderno. Quello che a prima vista potrebbe sembrare un doppio ossimoro è invece la sintesi di Mashcream, format innovativo di gelateria espressa, che permette di preparare il gelato artigianale 100% italiano, espresso, in sfoglie, e con un grande impatto visivo. L’offerta di Maschream comprende i preparati e la piastra per la produzione, che può essere installata su bike o carretto, in un perfetto equilibrio tra antico e moderno. A tutt’oggi il format può già vantare 20 punti vendita mobili e una gelateria fissa a Senigallia. Come è nata l’idea e quali sono le ambizioni del format? Ne abbiamo parlato con Giacomo Bizzarri, fondatore e CEO della startup. Come è nata l’idea? L’idea mi è venuta durante un viaggio fatto nel 2014 in Thailandia, Paese in cui ho assistito a questa particolare preparazione espressa del gelato su di una piastra fredda. Una volta rientrato in Italia, dopo essermi registrato su Sharktank (reality show sulle startup andato in onda su Italia1 in sole tre puntate, poi cancellato, ndr) mi diedero solo un mese per realizzare il primo prototipo funzionante, impresa che riuscii a portare a termine grazie a un tecnico frigorista di Senigallia. Col prototipo già pronto, i canali social aperti e il brevetto di utilità registrato,
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DOLCESALATO
spinto da un grande entusiasmo, ho aperto la startup e presentato il format a Sigep 2016. Come funziona la tecnologia? La piastra è a tutti gli effetti un impianto di refrigerazione, solo che al posto di funzionare dentro un frigo, raffredda la temperatura esterna, refrigerando in pratica una superficie piatta. Che progetti hai per il futuro? L’obiettivo primario è ovviamente continuare a sviluppare le linee di business, ovvero lo street food, lo shop in shop e aprire un secondo store. Come quarto dovremmo lanciare a breve una proposta diretta al consumatore. Il futuro sarà diviso tra Italia, dove siamo alla ricerca di un partner industriale, e gli Stati Uniti.
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24 novembre 2019
Nel cuneeseil progetto per ridurre
lo stress
“Il riconoscimentofacciale per identificare i maiali” lecamera controlla la temperatura. Grazieall'intelligenza artificiale si possono incrociare i dati e in automatico allertare TORINO l'allevatore. ntelligenza artificiale, «La transizione ecologica blockchain e nuove tecnocheabbiamo davanti ci dovrà logie al servizio dell'agriportare da un'economia lineacoltura per renderla più sore a un'economia circolare. E stenibile ed efficiente. Sono la tecnologia sarà indispensaquesti i «pilastri», come li ha definiti il ministro dell'Agricolbile in questo percorso», sottotura Teresa Bellanova, analizlinea Bellanova cheannuncia zati in un convegno a Torino. l’istituzione, da gennaio, della Le nuove frontiere dell'innova«Consulta sui cambiamenti clizione partono da tecniche più matici» cheavrà il compito di partecipare alla stesura del Piasofisticate e meno invasive perno strategico del settore agritracciare i prodotti. Un esemcolo. Un altro esempio è la pio è il riconoscimento faccia-blockchain applicata alla tracle per i suini chesi sta studianciabilità degli alimenti. La tordo negli allevamenti della coo-refazione San Domenico di Roperativa «La Sorgente» di Saberto Messineoda oltre un anluzzo, nel cuneese. «E' un mono ha prodotti tracciabili con do economico, sicuro e cheriquesto sistema e ora sperimenduce lo stress degli animali perterà dei totem interattivi per identificarli univocamente rendere chiaro a tutti i vantagsenza punzonature o altri siste-gi della blockchain. Unmodelmi chenon sono del tutto affilo chearriva anchenei prodotdabili e causano un trauma ti lavorati che usano materie agli animali», spiega Enrico Teprime tracciate come il gelato sio, veterinario e presidente di Alberto Marchetticheper il gusto caffè avrà un Qr code della cooperativa. Funziona in-chene descrive i processi. — canalando i maiali in percorsi © RIPRODUZIONE RISERVATA cheli portano davanti a una telecamera frontale cheli identifica. A questo si possono aggiungere altri due passaggi. Il primo è una telecamera posteriore che riprende le code degli animali: così si può scoprire tempestivamente se ci sono episodi di aggressività tra suini e si può evitare la pratica diffusissima di mozzare le code preventivamente. Unaterza telecamera controlla la temperaLA STORIA
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29 aprile 2019 - Edizione Torino
Atp, lo sport fa squadra StamaneilpresidentediAtpTourChris Kermodepresental’eventoaPalazzoMadama Lasindacachiamaaraccoltalesocietàsportive torinesi,incamposiandràanovembre2021 Bigliettodavisitadellacittà:mostrasuLeonardo, cenaalMercatoCentraleeMoleilluminatadiblu Appendino sarà impegnata l mondo sportivo torinese fa squadra in nome delle Atp Finals. Dopo la vittoria di Torino per ospitare il grande torneo di tennis dal 2021al 2025, non è stato solo il mondo della racchetta e della pallina gialla ad attivarsi: anche le società sportive più importanti lavoreranno insieme per cambiare l’immagine della città. D’altronde, il fenomeno di Cristiano Ronaldo l’ha insegnato: lo sport è una leva formidabile per il capoluogo piemontese. Per questo Juventus, Toro e Auxilium sono state invitate dalla segreteria della sindaca Chiara Appendino a partecipare alla light dinner di questa sera al Mercato Centrale di PortaPalazzoper festeggiare il primo match vinto.
I
La presentazione Torino sulla bocca di tutti. È questo l’obiettivo della giornata di oggi. Così dopo qualche ora di relax domenicale in montagna con la sua famiglia, Appendino sarà impegnata
dal mattino alla sera negli eventi organizzati per il lancio delle Atp Finals: per la conferenza stampa di presentazione la classica Saladelle Colonne di Palazzo Civico è stata messa da parte in favore del Gran Salone dei ricevimenti di PalazzoMadama. Appuntamento alle 12,30,invitati giornalisti e media provenienti da tutta Italia e le più importanti testate online sportive. A prendere la parola saranno il presidente di Atp Tour Chris Kermode, il presidente della Federazione Italiana Tennis Angelo Binaghi, i sottosegretari alla presidenza del Consiglio dei Ministri Giancarlo Giorgetti e Simone Valente, la prima cittadina e il presidente della Camera di Commercio di Torino Vincenzo Ilotte. Sembra che sarà invece assente, per altri impegni, il governatore della Regione Piemonte Sergio Chiamparino.
Leonardo Tra gli ospiti, oltre ai media e gli imprenditori pronti a sponsorizzare l’evento, da Lavazzaa BasicNet fino a Jip, anche personaggi di spicco del mondo sportivo, come il manager della coppia tennistica Fabio Fognini e Flavia Pennetta e il presidente del Coni Giovanni Malagò. E per mostrare a tutti quant’è bella Torino, dopo un pranzo veloce tra gli affreschi di Palazzo Madama, gli invitati alla grande giornata saranno portati ai Musei Reali per visitare la mostra «Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro», per ammirare il celebre «Autoritratto».
Dalgelatoal vino «Un brindisi per festeggiare il grande successo di Torino». Così il patron del Mercato Centrale, Umberto Montano, racconta quello che succederà questa sera dalle 19.30 a Porta Palazzo. Sarà qui che si terranno i veri festeggiamenti
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29 aprile 2019 - Edizione Torino
per la conquista delle Atp Finals, «un modo anche per celebrare la grande unione tra
Città per celebrare il momento tutti insieme. Ancora una volta, il mondo, parlerà di Torino». Giulia Ricci
noi, privati, e il Comune, il pubblico: siamo felici di ospitare questo momento di festa». Il party, o light dinner Campioni come scritto nelle mail man- Nella foto in data dal Gabinetto della sin- alto a destra daca, si terrà all’ultimo piano, Novak dove tutti gli artigiani saliran- Djokovic, il no per l’occasione «in pompa tennista magna». Si berranno vini pie- numero uno al montesi ma anche toscani, in mondo in abiti onore del primo Mercato «borghesi» Centrale di Firenze, e si man- come ci si geranno le specialità delle augura di botteghe: dal gelato alcolico vederlo a di Alberto Marchetti al pesce Torino e in fresco di Mare Nostrum fino Piemonte alle prelibatezze della Farma- durante gli anni cia del Cambio di Matteo Ba- delle Atp Finals A sinistra una ronetto.
Fare squadra A essere invitate sono state anche le maggiori società sportive torinesi: la Juventus, il Torino Football Club e la Fiat Torino Auxilium. L’obiettivo è fare squadra con una meta: «Aumentiamo insieme il turismo della città». Non a caso saranno Maddalena Nullo e Veronica Zimbaro, rispettivamente le mogli di Andrea Barzagli e Marco Storari, a replicare in centro l’avventura imprenditoriale di Vmaison, il boutique hotel già presente a Messina e Milano, e Nike aprirà a giugno un mega store in via Roma. E così, dopo il grande boom di CR7,lo sport con le Atp Finals vuole tornare ad essere la leva del turismo in città.
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gara di doppio, disciplina prevista nel torneo che coinvolge i migliori otto tennisti al mondo che si disputerà per cinque edizioni a Torino a partire dal novembre del 2011
Mole Antonelliana Ultimo appuntamento alle 21. La Mole verrà illuminata di blu con il logo delle Atp Finals. «L’invito a tutti i cittadini – scrive Appendino sui social – è a partecipare con noi, di volgere occhi e obiettivi al monumento simbolo della
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29 aprile 2019 - Edizione Torino
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19 settembre 2019
TUTTIGLIASPETTICURIOSI, I NUMERIE LESTATISTICHE INVISTADELLAMANIFESTAZIONE
Cheese, cosa conoscere dalla A alla Z ■ A come ATTESA. Cheese produrre formaggi con latte nel corsodelle sueedizioni ha raggiunto un seguito di pubblico invidiabile in fatto di degustatori provenienti da ogni parte d’Europa e del Mondo. Il fattore di successolo si deve alla Cittàe allasua sanacultura gastronomica, avvolta in lungo ein largo dai suoi spazi espositivi.Motivo per cuil’attesaèpalpabile enulla è per caso.Si accendono sempre più i motori e i piloti in pista sono tanti. B : BIODIVERSITÀ .È il tema dominante di quest’anno, cheguardaalfuturo. PieroSardo, presidente Fondazione SlowFoodBiodiversità:«Questaconcezionestrategicasiconcretizza riconsegnando ogni prodotto alla propria storia e al proprio territorio: questa è l’essenza di ciòchevuol direnaturale pernoi echestagià accadendo oggi nel mondo. Prova ne sonoletendenzeproduttive a cui Cheesededica parole e spaziespositivi,momenti diapprofondimento edegustazioni. Sonoi vini senzalieviti selezionati ei pani a lievitazione naturale, movimenti ormai ben affermati che la manifestazioneaccoglieeamplifica. Ma sono anchei formaggi senzafermenti selezionatiei salumi senza nitriti e nitrati, per i quali SlowFood èstato precursore». C: CASARI. Sono coloro che in tutto il mondo continuano a
non pastorizzato rispettando le normative igienico sanitarie, nonostante le difficoltà quotidiane che incontrano. Ma la battagliain difesadei formaggi a latte crudo attraversa tutta la manifestazione, dalle Conferenze ai Laboratori del Gusto,tant’è che per la prima volta il Mercato di Cheesepresenta solo ed esclusivamente formaggi prodotti con latte non soggettoa pastorizzazione. D : DODICESIMA , come l’edizionecheèalle porte,portatrice di novità e motivi di interesse.E: EVENTO.E’ lamanifestazione di portata internazionale. Si punta a superare le 300mila presenzesul posto.F: FORMAGGIO,il protagonista indiscusso della kermesse. G: GUSTO.A Cheeseil fattore gustoèdeterminante. Ela letteraG può rimandare anche a GELATO, uno in particolare: Il gelato del recupero propostoalla kermesse.Il processo prevede che i resti del formaggioequel cherimane sullo scaffale dei bartender possanoesseretrasformati in gelati cremosi,gustosieirresistibili. H come HUMAN LIBRARIES. Quale modo migliore per approfondirle senon affidarsi alle biblioteche viventi, dove i libri sono donne e uomini in carne e ossa pronti a raccontarsi? Seduti l’uno di
fronte all’altro, il visitatore e i migranti avranno a Cheese un’occasione per dialogare e confrontarsi senza barriere sulleproprie tradizioni culinarie ei percorsi di vita. Presenti traquesti Igor Stojanovic(Serbia), Klevisa Ruci (Albania), Khadija Tirha(Marocco), Billy Huaman & Erika Rodriguez (Perù). I come INTERNAZIONALE.Cheeseè dicaraturainternazionale, anzi mondiale per i protagonisti che vi sono coinvolti. L come LIEVITO , prodotto chegenerail pane,ve n’è uno tipico braidese dai 15 minuti di lievitazione, raffinato e dal gusto inconfondibile. Ma a Cheese verrà proposta direttamente dalla Puglia, ad aprire le danze della “Fucina pizzapane epasticceria”,Rosa Casulli, l’unica donna istruttrice della ScuolaItaliana Pizzaioli, la prima ad averevinto il titolo di campionessa del Mondo nel 2008a Parma per lacategoria“Pizza”eapproderà nel cortile delle Scuole. M come MOMENTI di cultura, cibo e svago. N come NOVITA’,dettatedalle iniziativeegli aperitivi con il produttore dell’Università di ScienzeGastronomiche e per una dolce pausa alla Piazza del Gelato, con appuntamento in Piazza XX Settembre, dove vi attendono anche gli official partner di Cheese,ognuno con un ric-
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19 settembre 2019
co programma. Il tour ideale si conclude in Piazza Spreitenbach in compagnia di un boccale scelto allaPiazza della Birra, da abbinare alle preparazioni di Cucine di strada e Food truck. Lo spazio della Regione Piemonte, dedicato alle Terre Alte e animato da molti appuntamenti, porta alla ribalta il tema delle areecollinari e montane, intesecome una viapossibile peruna agricoltura viva e sostenibile, che produca reddito, speranza e turismo. O OLTREMANICA : Interessanteun appuntamento proposto a Cheeseper sabato 21 con cinque formaggi britannici protagonisti: Highfields, Hafod, Stoneback Wensleydale, St Jamese Stitchelton alatte crudo (Presidio SlowFood) –maturati dall’iconica casadi affinamento inglesedi Neal’sYardDairy messi vis à vis con i grandi vini di G.D.Vajra,cantina storicacon sedea Barolo. P come PRESIDI SLOW FOOD preposti nella zona. Q come QUALITA’ e QUANTITA’. R comeRITORNOAL FUTURO .A BraAndrea Riboni e RaffaeleMinute si esibiscono nell’appuntamento“Ritorno al futuro: da studenti a chef chiocciolati”, venerdì 20 settembre presso il ristorante Garden dell’Agenziadi Pollenzo. Qui portano uno dei loro cavallidi battaglia:il ravioloripieno di formaggio.«Lo realizziamo solitamentecon il mor-
nate dalla Regione Piemonte accolgono le famiglie raccontando come si prendono cura della nostra terra, come producono i loro squisiti prodotti e quali sfide affrontano per mantenereun armonioso rapporto con animali e ambiente, soffermandosiin particolare sulle caratteristiche del latte. Segue golosa merenda. A cura di Regione Piemonte e Assopiemonte DOP& IGP in collaborazione con le aziende dell’elenco regionaledelle fattorie didattiche della Regione Piemonte. T come TAVOLA ROTONDA.La tavolarotonda #FoodForChange si propone di indagare il legame fra cibo e ambiente , attraversogli interventi di tanti interlocutori da diverseparti dell’Italia edel mondo che raccontanoanche cosa può fare ognuno di noi per combattere la crisi climatica con la propria forchetta.U come UNIVERSITA’ di Scienze Gastronomiche di Pollenzo,sededislocatadi incontri e dimostrazioni varie. V come VIAGGIO alla scopertadi raffinatezze di casanostra e non solo. Z come ZIZZOLA . Dall’alto dello storico edificio simbolo di Brasi potrà scrutare o ammirare da vista panoramica la macchina operativa di Cheese. Cristiano
Arte
rosa
Sabre
e gelati
in piazza
Quest’anno, in occasione di Cheese, molte saranno anche le proposte dolciarie e salate che si laccod’alpeggio,ma peril pub- potranno degustare per le vie e piazze braidesi. blico di Cheeseabbiamo pen- Riconfermata la “Fucina Pizza Pane Pasticceria” con una novità di presenze tutte al femminile. satoa qualcosadi davverospe- Sotto il cielo di Bra arriveranno, infatti, le protaciale: “Capéi del Prete”ai fun- goniste nazionali del mondo della lievitazione. ghi con farcia al blu61, mosto Nello spazio organizzato, come ormai consuetudine, da Slow Food con Agugiaro&Figna Molini, cotto eanatra alla brace». consentiranno al pubblico Scome SPUNTINOIN FA- nove appuntamenti MIGLIA . Dalle ore 11 alle 16, di scoprire le declinazioni italiane delle signore della farina. E da sabato a lunedì, al mattino, alle fattorie didattiche selezio-
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19 settembre 2019
della farina. E da sabato a lunedì, al mattino, altri tre appuntamenti speciali e gratuiti per iniziare la giornata nel segno dei lieviti: dibattiti e degustazioni con la partecipazione della Scuola Italiana Pizzaioli per raccontare i milk trend, ovvero le forme del latte oltre le mode alimentari. Ad aprire le danze venerdì 20 sarà Rosa Casulli, l’unica donna istruttrice della Scuola Italiana Pizzaioli, la prima ad avere vinto il titolo di Campionessa del Mondo nel 2008 a Parma per la categoria Pizza Classica. A Cheese, Rosa Casulli della pizzeria McRose di Putignano (Ba) proporrà, nell’ordine, una pizza in teglia tipica della Puglia realizzata con un impasto di patate lesse e condita con pomodoro; il cavallo di battaglia del suo locale, la pizza slow con stracciatella profumata all’arancia, capocollo, bufala e noci, e la pizza che le ha fatto vincere il titolo mondiale, la Km. 0, con fior di latte, funghi cardoncelli, capocollo, carciofi, patate lesse, caciocavallo, pangrattato, rosmarino e salvia. A portare un tocco di dolcezza e soddisfare i languorini del pomeriggio di sabato, sarà la regina della pasta frolla Chiara Zogno di Conselve (Pd). Sue due proposte molto particolari: un delizioso biscotto al Parmigiano Reggiano e un originalissimo tiramisù. Domenica 22 sarà il turno di Francesca Gerbasio, uno dei volti più interessanti della nuova generazione al femminile, che porterà a Cheese la pizza che le ha fatto vincere il titolo di Pizzaiola Emergente nel 2014, fatta con alici di menaica, fave, pepe, mozzarella di bufala e pecorino. Infine, per i più golosi, appuntamento in Piazza XX Settembre, la Piazza del Gelato, nata da un’idea di Slow Food e Alberto Marchetti, e realizzata in collaborazione con Inalpi, official partner dell’area; il posto giusto dove gustare gelati buoni, puliti e giusti, che partono da ingredienti selezionati con cura, freschi e genuini e di cui tutti possono conoscere l’origine. La piazza sarà sede di conferenze, incontri e laboratori. Il programma inaugurerà con un incontro dedicato alle famiglie in cui imparare insieme a conoscere e riconoscere il buon gelato, capire come si dovrebbe fare e assaggiare un prodotto di qualità, cosa non sempre semplice, per poi proseguire con incontri sulle tematiche più disparate: il burro, l’importanza delle uova, il gelato del recupero, il gelato gastronomico. Oltre agli appuntamenti in programma, tutti a ingresso libero, ci sarà una grande novità ad allietare la piazza: il Milk Bar, dove grazie a Inalpi i visitatori potranno assaggiare il latte fresco dei pascoli piemontesi e provare a scoprire le differenze.
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12 giugno 2019 - Edizione Cuneo
GUSTI
DALLA
ROBIOLA
DI ROCCAVERANO
AL RAMASSIN
SALUZZESE
c
Il maestro gelatiere torinese Marchetti apre laboratorio a vista in via Maestra bucks», Marchetti farà della Gusti dalla robiola di Roccaverano alla fragola di Tortona e il Ramassin della val Bronda, dal cioccolato Chontalpa al Montebore, prelibato formaggio plurisecolare cherischia di scomparire. Nella capitale dell’enogastronomia, tra vini pregiati epreziosi tartufi bianchi, arriva anche il gelato di Alberto Marchetti. Aprirà nel «cuore» di via Maestra, al civico 17/D, la nuova gelateria del maestro torinese che vanta tre coni
sua nuova gelateria di Alba «una piccola «chicca», dove, nel laboratorio a vista, «il gelato viene lavorato e mantecato ogni giorno per offrire ai turisti e agli albesi un prodotto sempre fresco, cremoso e buonissimo». CR. B. — c
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Gambero Rosso e che punti vendita a Torino (tre), Milano e Alassio, è un punto di riferimento per i golosi. «Una vera missione» Da sempre vicino al mondo Slow Food, Marchetti ha fatto della professione di gelatiere una vera missione con l’obiettivo di offrire «un gelato fresco, semplice e buono» fatto solo con ingredienti di prima qualità, ricercati, tipici, biologici o rari, provenienti da pic-
Alberto Marchetti
coli produttori selezionati e scelti personalmente con un occhio di riguardo versola salvaguardia e la valorizzazione dei prodotti dei Presìdi. Proprio dalla collaborazione con il movimento della chiocciola, sono nati tutti i gelati più particolari, fra i quali il Farina Bona, il Bonet e il Cioccolato Extra senza latte. Autore anche del «gelato molecolare» realizzato per la celebre catena americana «Starbucks», Marchetti farà della
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Gelatiere Italiano 1 dicembre 2019
IN PRIMO
PIANO
TRACCIABILITÀ
E TECNOLOGIA
LA BLOCKCHAIN GELATERIA
ENTRA
IN
Molti ne parlano, pochi la conoscono. Ecco che cos'è la blockchain e che risvolti avrà nella tracciabilità dei prodotti alimentari. Se pensate che sia troppo lontana da voi, leggete qui R I C C A R D O
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B O N E T T I
tracciabilità
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F O T O
F O T O L I A . I T
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prodotti alimentari si fa tecnologica e sicura. Una grande opportunità quindi per tutta la filiera agroalimentare, dai produttori agli operatori del settore, per arrivare sino al consumatore finale. La tecnologia
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in questo viene incontro alle esigenze del singolo adoperando la blockchain, che letteralmente vuol dire catena di blocchi, una sorta di grande registro digitale dove le voci sono raggruppate in blocchi, concatenati in ordine cronologico. La sua origine risale al 2009 e la si deve a Satoshi Nakamoto, l'inventore del bitcoin, un sistema di pagamento mondiale che com-
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prende un tipo di archiviazione dei dati in cui tutti possono vedere che cosa c e dentro e assicurarsi che sia reale. Dal mondo delle criptovalute, la blockchain si è poi allargata a diversi ambiti applicativi, rivelando la sua utilità in molti settori come quello agroalimentare, dove si può adoperarla, per esempio, per certifi-
l'uno all'altro crittografici.
utilizzando
care la provenienza di un prodotto. Per spiegare che cose una
UNA CATENA
IN CRESCITA
blockchain occorre partire dal principio: è una serie di registrazioni immutabili di dati in cui ogni blocco di dati è fissato e vincolato
principi
ti ai precedenti. nuovo blocco
Una volta che un è stato aggiunto
La sua stessa definizione rende la blockchain una tecnologia in co-
alla catena non si può fare nulla per modificarlo. Per cambiare qualcosa si aggiungerà un blocco sopra quello precedente, e questa
stante crescita non appena nuovi blocchi \completi\ sono aggiun-
operazione verrà La particolarità
notificata a tutti. della blockchain
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Gelatiere Italiano 1 dicembre 2019
è che
non ha un'autorità
centra-
le: per sua stessa definizione è un sistema decentralizzato, trasparente e democratizzato. Dal momento che è un libro condiviso e immutabile, tutte le informazioni
tificare le varie transazioni tra le persone. Nel caso specifico dei bitcoin, la blockchain serve a verificare lo scambio di criptovaluta tra due utenti, ma si tratta solo di uno dei tanti utilizzi possibili di que-
in esso contenute sono accessibili a chiunque. La blockchain è quindi un registro pubblico nel quale vengono archiviati in modo sicuro, verificabile e permanente le tran-
sta struttura tecnologica. Questo registro, nel corso del tempo, è riuscito a entrare in misura sempre
sazioni utenti
blockchain private, che richiedono una specifica autorizzazione per
che avvengono tra due appartenenti a una stes-
maggiore all'interno di sistemi o meno chiusi, dando origine
più alle
I S E T T O R I DI A PPL IC AZION E Il s e tt o r e finanziari o per le soluzioni di p a g a m e n t o , le
Coffee Latt e
STRAW
questioni di- sicurezza eI pr o d o t ti a ss i cu r at i c i Il s e tt o r e del tr as p o r t i per c o n n e t t e r e serulzl di mobilità e ueicoll a u t o n o m i Il s e tt o r e e n e r g e ti c o per integrar e la g e n e r a z i o n e rlnnouablle dell'energia nelle reti e u r o p e e Il s e tt o r e s an i t a r i o per tr a c c i ar e l'origine delle risorse In un m o d o c h e sia q u a n t o più affidabil possibile
e
Il s e t to r e pubbLlco p e r p r o t e g g e r e La d em o cr az i a
sa rete. I dati
relativi
agli
scambi
sono salvati all'interno di blocchi crittografici, collegati in modo gerarchico l'uno all'altro. A CHE COSA
SERVE?
La funzione primaria di una blockchain è dunque quella di cer-
accedervi. Fra tutte le caratteristiche della blockchain quella più apprezzata è sicuramente la sicurezza. Ogni blocco è composto da un puntatore che lo collega al blocco precedente, una marca temporale che certifica l'orario cui è effettivamente avve-
nuto l'evento e i dati zione. Questi tre elementi
della
transa-
garantiscono
che ogni elemento della blockchain sia univoco e immutabile: un'eventuale richiesta di modifica della marca temporale o del contenuto stesso del blocco andrebbe a mo11
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PAESE :Italia PAGINE :12-15
Gelatiere Italiano
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1 dicembre 2019
IN PRIMO TRACCIABILITÀ
PIANO E TECNOLOGIA
• I MOTIVI PER CUI LE AZIENDE HANNO INIZIATO UTILIZZARLA
A
-
È una tecnologia digitale, adattabile a qualsiasi ambito
-
È sicura, grazie al processo di crittografia È attendibile, dal momento
-
che alene organizzata cronoLogicamente È affidabile, poiché Lesue caratteristiche tecniche ne impediscono il danneggiamento e quindi la possibile perdita del dati
-
È ueloce, perché non richiede la presenza di un'entità centrale che ne uerlflchl la ualidltà ed, essendo una tecnologia digitale, l tempi di qualsiasi operazione
si comprimono
dificare anche tutti i blocchi successivi (questo perché il puntatore viene creato in base ai dati presen-
LA BLOCKCHAIN
ti nel blocco precedente), scatenando una vera e propria reazione a catena. In un mondo sempre più esposto
blockchain in diversi modi: attraverso l'Osservatorio e il Forum europeo blockchain mappa le iniziative nell'Unione Europea, condivide
ad hacker e violazione della privacy, la blockchain diventa uno strumento essenziale per la verifica delle informazioni. A essere av-
esperienze e accumula competenze, identifica ostacoli per bilanciare le soluzioni innovative, organizza dibattiti a livello europeo.
vantaggiata dalla blockchain è la produzione e distribuzione di merci, sia dal punto di vista del produtto-
L'UE ha supportato inoltre progetti blockchain pilota tramite Horizon 2020, un programma che ha l'o-
re (che può sapere, per esempio, se i pezzi sono difettosi prima dell'assemblaggio) sia dal punto di vista del consumatore finale, che può conoscere la provenienza esatta di
biettivo di rilanciare la ricerca e l'innovazione all'interno della zona Euro, investendo 141 milioni dal 2017 in aree come digitai identity, energy ed ehealth. Un importo che
tutte le parti che compongono prodotto finale.
potrebbe crescere fino a 300 milioni di euro nel 2020. In occasione
un
IN EUROPA
Per quanto riguarda l'ambito ropeo, l'UE sta supportando
eula
della riunione plenaria del Comitato economico e sociale europeo (Cese) del luglio scorso, si è affrontato il tema della blockchain e della tecnologia di registro distribuito, in quanto infrastrutture ideali dell'economia sociale. Il Cese ha identificato una vasta gamma di possibili applicazioni per la blockchain nel settore delle imprese sociali, come donazioni e raccolta fondi per le Ngo, amministrazione di organizzazioni economiche e sociali, gestione intelligente proprietà intellettuali, molto altro.
dei diritti sulle agricoltura e
È molto importante che si adottino normative che garantiscano uno sviluppo equo di questa tecnologia. Uno studio condotto dal Centre for entrepreneurship, Smes, Regions
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Gelatiere Italiano 1 dicembre 2019
consente
di dare la giusta
im-
portanza al lavoro del singolo produttore, tutelando anche il made in Italy. La blockchain del gelato ha suscitato un grande interesse. Infatti, inquadrando code con il cellulare, ri della potuto
due QR i visitato-
manifestazione hanno risalire all'origine del-
le materie prime di due gusti: fiordilatte e caffè e, grazie alla collaborazione con Inalpi e Caffè San Domenico, i consumatori hanno potuto immergersi nella storia di questi gusti, seguendone l'intera filiera. Lo stesso si potrebbe fare con i prodotti di pasticceria o con il pane, anche perché in un mondo sempre più connesso e digitale, lo smartphone diventa uno strumento
importante
per il consu-
matore che in questo modo, prima ancora di gustare il gelato, potrà scannerizzare il QR Code abbinato al gusto scelto, accedendo sta di ingredienti hi-tech, and cities dell'Ocse si occuperà di comprendere quali possano essere le implicazioni della blockchain sul tessuto produttivo italiano. Lo studio, che è finanziato dal Mise, si concentrerà sulle implicazioni di questa tecnologia su start-up e piccole e medie imprese italiane. Un progetto che arriva nel contesto di presidenza italiana 2019-2020 dell'European blockchain
partnership.
I GELATIERI
IN POLE
Chi è il fornitore le allevamento Come e dove
POSITION
del latte?
Da qua-
arrivano le uova? è stato trattato lo
zucchero? Tutto è in chiaro, in un canale di comunicazione diretta tra produttore e consumatore, che fornisce un dei prodotti, utile anche per tute-
a una litracciata
lare il Made in Italy e valorizzare il lavoro di ogni operatore, per un
e certificata, ripercorrendo quindi l'origine e la storia di ogni materia prima lungo tutta la filiera di pro-
consumo consapevole, trasparente e di qualità. Grazie alla stessa tecnologia dei bitcoin il consumatore
duzione. E per quanto riguarda costi e vantaggi della blockchain per un artigiano? «Occorre prevedere
potrà, attraverso un semplice click con il proprio smartphone, tenere traccia di tutta la filiera produttiva del gelato. Fantascienza? Non proprio. Lo scorso settembre a Bra,
una quota
durante Cheese - evento internazionale organizzato da Slow Food e dedicato ai formaggi a latte crudo
mensile
per la gestione
del portale, che si aggira sui 200250 euro circa» spiega Marchetti «bisogna credere nella sua utilità, i risultati non arriveranno a breve ma i vantaggi sono importanti, soprat-
dodice-
tutto se un artigiano ritiene di dare più trasparenza al proprio cliente in modo da fidelizzarlo maggiormen-
sima edizione - Alberto Marchetti, con la collaborazione di Foodchain, ha presentato una piattaforma
te. Una cosa importante» conclude Marchetti «è che la blockchain può essere utilizzata come fosse un ge-
blockchain che permetterà ai consumatori di tracciare la filiera con cui si è prodotto il gelato. Una sorta di quindi, che
stionale
e ai latticini,
arrivato
alla
di magazzino,
come
fosse
una tracciabilità HCCR mettendo al servizio del cliente schede tecniche, video e quant'altro».
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Latte [Il] 1 novembre 2019
ATrUALITÀ Maria Zemira
Italia
Nociti
Blockchain e gelato artigianale
Miniserie web dedicata alle storie di gelatieri di successo
maestro gelatiere torinese Alberto Marchetti
ha adottato una
piattaforma blockchain che consente ai clienti
Carpigiani ha ideato e realizzato in USA
suo progetto , 36 Brix prende il nome dall album
la miniserie
dei Wu Tang Clan 36 Chambers" e dai gradi
'
weh in
"
otto puntate , intitolata qualcuno piace freddo , dedicata storie di gelatieri di
Brix usati per misurare la concentrazione di zuccheri
successo . I filmati sono visibili su facebook ,
produce solo gelati e sorbetti vegani. Dino Russo di Uncle Louie
"A
"
di conoscere a fondo la filiera del gelato acquistato. L applicazione stata sviluppata in collaborazione con '
la startup comasca Foodchain e sfrutta la
nel gelato . Livingston
, il canale youtube della Carpigiani
franchising celebri loro Italian Ice .
materie prime del gelato dall origine al punto vendita . Scansionando il '
Or Code abbinato al gusto di gelato scelto si accede a un cartello
ingredienti e si ripercorre l origine e la storia di
certificato '
ogni materia prima . Al momento possibile tracciare
latte , uova e zucchero.
in
per il
della
propria
famiglia. Kathy Turek , titolare di The Knotted Cone Gelato (Appleton - Winsconsin) ha studiato alla Carpigiani Gelato University , ha il laboratorio
su un food
truck e vende a fiere di
Snyder , titolare del Laboratorio del Gelato , un John Fezzuoglio titolare di oWowCow Creamery grande laboratorio a
paese , eventi , matrimoni. Lara Ham meli
vista che , nel Lower
( Ottsville - Pennsylvania e altri quattro punti vendita
Minnesota) , produce gelato sia di stile italiano , sia
in località
vicine) . Non scrive le ricette , crea un gelato sempre diverso , usa
della tradizione
solo ingredienti biologici sperimenta sui colori.
comprendere le differenze. Infine , Linda Mercurio di
"
"
tecnologia bitcoin per tracciare e certificare le
s (Staten Island) ha creato 45 punti vendita
Gelato University. Tra i protagonisti , Ion
ricetta tradizionale
East Side , produce ogni giorno 300 gusti per la vendita
"
"
diretta
al
pubblico e all horeca. Malcolm Livingston , già pastry chef del Noma '
di Copenaghen , ora è coinvolto in Ghetto Castro (Bronx) , un collettivo che unisce Musica , Moda , Black Power e alta cucina.
Bill Lorlde , titolare
Ice Cream (Minneapolis
e
di The
Igloo (Lafayette , Indiana) produce Frozen Custard , crema pasticcera congelata simile
-
americana ai clienti
per permettere di gustarli entrambi
Mercurios
Pizza
&
e
Gelato
(Pittsburgh , Pennsylvania) offre pizza e gelato prodotti secondo la tradizione
al gelato , secondo la
La Centrale del Latte di Torino propone latte fresco La Centrale
del Latte di Torino propone latte fresco pastorizzato con beta-caseina solo di tipo A2. Questo latte è il risultato di un progetto cui hanno partecipato CNR-ISPA , CREA e Polo Agrifood. La ricerca ha ottenuto il finanziamento della Regione Piemonte Il nuovo prodotto si chiama LAATTE Tapporosso ed è in commercio , per il momento solo in Piemonte , nelle versioni latte intero
An
Alta Qualità
e latte parzialmente scremato . A oggi è possibile produrne non più di litri al mese Il nuovo" latte è il risultato della selezione di bovine con genotipo A2A2 , che producono latte con solo beta-caseina di tipo A2 , neutre le bovine da latte abitualmente allevate nel nostro Paese producono latte con beta caseina Al A2 . La Centrale del Latte di Torino ha provveduto "
certificare
MU
la filiera.
El
il
latte
- novembre
2019
5
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PAESE :Italia PAGINE :5 SUPERFICIE :191 %
Latte [Il] 1 novembre 2019
Italia
La campagna pubblicitaria del formaggio Piave DOP è Vouge approved La nuova campagna di europea Nice
comunicazione
to Eat .eu voluta dal Consorzio del formaggio Piave Dop è stata presentata in anteprima in piazza Duomo a Milano , in occasione della settimana
della moda , durante
manifestazione tradizionale
sequenza di tredici fotografie , scattate dal fotografo Ulisse , vincitore
italiana
Il ghee è burro chiarificato preparato secondo la ricetta tradizionale indiana . È motto usato in India e nei Paesi asiatici . È un burro 48%% di grassi saturi. privato di acqua , proteine e lattosio . Contiene A differenza del burro chiarificato usato nella cucina occidentale , non avviene a bagnomaria , ma cuocendo il prodotto a lungo , a bassa
la sua preparazione temperatura fino ad eliminare
'
tutta l acqua e giungere a separare grasso e residuo proteico . Il ghee è sempre più popolare nel mondo e in Italia , in quanto utilizzabile della cucina ayurvedica che trae spunto dalla medicina tradizionale indiana . Secondo tale medicina il ghee è un alimento satvica , promuove la positività e l espansione della coscienza . Sarebbe infatti in grado di attirare '
e purificare il corpo dalle tossine negative . ghee ha un elevato contenuto di acidi grassi a catena corta , è ricco di vitamine AeDe di sali minerali (calcio , magnesio , fosforo , potassio) . Ha una shelf life di sei mesi e necessita di refrigerazione solo dopo la prima apertura della confezione.
la
Vouge for Milano evento organizzato
da Vouge Italia . La campagna costituita da una pubblicitaria
Marconcini
Cresce la produzione di ghee
del contest
Dazi USA faranno lievitare i prezzi dei formaggi importati dall UE '
I dazi doganali proposti dagli USA e approvati dal WTO determineranno un drastico aumento dei prezzi degli alimenti europei importati negli Stati , inclusi i prezzi di multi formaggi . Per quanto concerne l Italia , secondo Nomisma , su un totale di import agroalimentare negli USA di 5,48 miliardi di dollari nel 2018, l ammontare oggetto dei nuovi '
"
Glamour
&
Eccellenza
"
, proposto
'
dal consorzio
e cofinanziato
con
fondi europei . Le fotografie sono state scattate nella campagna bellunese , accostando femminile
armonia
bellezza
della natura
e delle montagne , caratteristiche della popolazione locale.
dazi è di circa 482 milioni di dollari , cioè il
9%% . Inoltre , quasi la metà graverebbe sui formaggi Reggiano , Grana Padano e Pecorino Romano - e in misura minore sui liquori per un valore di quasi 167 milioni di dollari . Infatti , dazi del 25%% ad valorem saranno applicati tra gli altri a Grana Padano , Parmigiano Reggiano , Pecorino , yogurt , burro ,
particolare
Dop, come Parmigiano
Provolone , formaggi freschi , per restare in ambito italiano . L aumento dei dazi colpirebbe non solo caseifici LE , ma anche e soprattutto le piccole rivendite alimentari statunitensi , caratterizzate da ridotti margini di guadagno e dalla vendita di prodotti deperibili , per i quali preferibile non fare elevate scorte . Loggetto del contenzioso aiuto di Stato che alcuni Stati membri , con il benestare '
'
della UF , hanno concesso ad Airbus . Gli USA lo considerano concorrenza sleale verso l americana USA aveva chiesto l eliminazione di tali aiuti e aveva , in caso Boeing . In aprile l amministrazione contrario , minacciato la imposizione di dazi su 300 categorie di prodotti UE . L elenco delle categorie coinvolte stato pubblicato sul Federal Register americano il 10 ottobre e comprende il 90%% dei '
'
formaggi prodotti nella LIE, pasta , prosciutto , Scotch whisky , vini oltre a molti altri beni di largo consumo e beni industriali. I formaggi importati dalla VE costituiscono più del 50%% dei formaggi venduti negli Stati Uniti , presso oltre 14 mila piccoli punti vendita specializzati . totale ammonia a 2 miliardi di USD . I rincari potrebbero da un lato favorire la produzione artigianale lattiero-casearia statunitense , ma potrebbero sfavorevolmente sui prezzi dell intero settore , in termini di riduzione dei volumi , incremento dei costi di spedizione e distribuzione . Inoltre i produttori statunitensi potrebbero essere '
anche riflettersi
richiesta di perché proprio i formaggi siano stati inseriti tra i colpiti da eventuali ritorsioni . prodotti soggetti all incremento dei dazi , l Office of the United States Trade Representative (USTR) ha spiegato di aver scelto le categorie merceologiche cui la UF è più sensibile e più disponibile a cedere '
'
o a scendere a compromessi.
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il
latte
-
novembre
2019
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PAESE :Italia
AUTORE :N.D.
PAGINE :29
TorinoSette
SUPERFICIE :4 %
20 settembre 2019
Nella piazza del gelato ingredienti senza segreti CON ALBERTO MARCHETTI Piazza XX Settembre per quattro giorni diventa la Piazza del Gelato,dove assaggiare i gusti più originali del maestro gelatiere Alberto Marchetti, fra cui la Robiola di Roccaverano e il Ramassin della Valle Bronda, e partecipare a laboratori gratuiti come ad esempio quello di venerdì 20 alle 19,30 sul gelato gastronomico o quello di sabato 21 alle 10,30 sui trucchi per riconoscere un buon gelato. In più Milk Bar in collaborazione con Inalpi per bere il latte fresco dei pascoli piemontesi e lancio dell’innovativa piattaforma blockchain che con un semplice click sul proprio smartphone, scansionando il QR Code, permette di tracciare la filiera del proprio gelato. M.MAS.—
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PAESE :Italia
AUTORE :Sarah Scaparone
PAGINE :2,8 SUPERFICIE :16 % PERIODICITÀ :Quotidiano
25 marzo 2019 - Edizione Torino provincia & Canavese
L’EVENTO
Lagaradeigelati sottolo sguardo deimaestridelgusto SARAH SCAPARONE P.53
Undiciistitutisi sfidanoalconcorsodirettoda Marchettie Racca
Gli studenti e la gara di gelato di fronte ai Big internazionali L’EVENTO SARAH SCAPARONE
aranno due giorni dedicati alla gelateria e alla formazione quelli cheprendono il via oggi all’Istituto G. Colombatto di Torino. Torna infatti in città la seconda edizione del Premio Gelato Giovani, il concorso nazionale di Gelateria riservato agli studenti degli ultimi due anni delle scuole di settore (istituti alberghieri e pro-
S
fessionali), ideato e organizzato dall’Associazione Pièce. Quest’anno saranno 11 gli istituti italiani a partecipare al concorso la cui direzione tecnica è affidata ad Alberto Marchetti e ad Alessandro Racca. Oltre ai torinesi Colombatto e Giolitti, prenderanno parte all’evento gli istituti piemontesi di Neive, Savigliano e Mondovì, ma ci saranno anche studenti provenienti da Palermo, Genova o Castelnuovo Cilento. «L’Associazione Pièce – spiegala sua presidente Lucil-
la Cremoni – nasce nel 2015 per stimolare e sostenere la formazione giovanile, dare opportunità di confronto e crescita, assicurare ogni anno un appuntamento importante creando un’alternanza fra concorsi nazionali dedicati ai settori principali del dolciario: Cioccolateria, Pasticceria e, appunto, Gelateria». E cosìoggi, a partire dalle ore 9.30 prenderà il via la gara vera e propria; la giuria è composta da professionisti pluripremiati come Luca Bernardini e Gianfrancesco Cutelli e da ben tre campioni del mondo: Antonio Capuano, Carmela Moffa e Filippo Novelli. Martino Liuzzi, esperto e studioso del settore, condurrà momenti di approfondimento scientifico e culturale mentre è di Alfio Tarateta, padre nobile della gelateria torinese e italiana, la presidenza onoraria. La giornata di domani proseguirà con la premiazione dei partecipanti e con una Masterclass in tre atti a quattro maniZ i cui protagonisti saranno Carmela Moffa e Antonio Capuano, Alberto Marchetti e Roberto Lobrano, Lu-
chetti e Roberto Lobrano, Luca Bernardini e Alessandro Racca, moderati da Filippo Novelli. L’inizio con Bernardini e Raccaha per tema «Il gelato incontra il semifreddo. Nocciola croccante con cuore di crema agli agrumi» e prevede la partecipazione di questi due maestri italiani: il primo, toscano, è rinomato per le sue monoporzioni, mentre Racca è tra i massimi esperti di gelato e semifreddo. Carmela Moffa e Antonio Capuano affronteranno il tema «La forza del lavorare in coppia. Testimonianze dalla Coppa del Mondo della Gelateria». Coppia oltre che sul lavoro anche nella vita, rappresenta due riferimenti per il settore: lei prima donna a partecipare e vincere, nel 2018, il concorso internazionale Pâtissiersdans le Monde, e lui Campione del Mondo di Gelateria 2016 e allenatore di tanti altri campioni. Chiuderanno i lavori Alberto Marchetti e Roberto Lobrano (fondatori della Scuola di Alta Gelateria Italiana a Torino) con un incontro dedicato alla mantecazione a -200°C e al gelato «molecolare». — c
BYNCNDALCUNI DIRITTI RISERVATI
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PAESE :Italia
DIFFUSIONE :(12000)
PAGINE :168
AUTORE :N.D.
SUPERFICIE :22 %
1 ottobre 2019
FCC.FI I FN7A AD Al RA Dopo
le gelaterie
di Torino
via Po 35, Casa Marchetti viale Monte
Nero,
73) e quelita
piccola
al Premio Premio 2010.
realtà con laboratorio lavorato
gli estimatori
dai Tre Coni
di Golosario
Procopio
come
de' Coltelli
e mantecato, del gelato
II 24 bis, in
di Milano
Marchetti. punto
Forte della
vendita,
egli conferma
per lui anche
del Gambero
Rosso negli
Gelateria allo Sherbeth
una
a vista, in cui il gelato la capacità
della città famosa
Parlano
(in
Sv (in via XX Settembre
con il nuovo
enogastronomiche.
conoscimenti,
di Alassio,
Cn, per Alberto
viene giornalmente
eccellenze
Emanuele
ad Alba,
ma pregevole
di conquistare
Vittorio
imprenditoriale,
48), ecco l'apertura sua esperienza
(in corso
in piazza CNL 248), quella
Festival
per le sue
i numerosi ultimi
ri-
due anni
del 2011, al di Cefalù,
Pa, nel
www.albertomarchetti.it
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PAESE :Italia
DIFFUSIONE :(328000)
PAGINE :20
AUTORE :N.D.
SUPERFICIE :48 % PERIODICITÀ :Quotidiano
31 maggio 2019
LA CLASSIFICA
Creativo o contadino? Ecco la nostra «top 20» del gelato artigianale Da alcuni anni coni e coppette sono gourmet Il top è a Valenza, quanti indirizzi in Emilia
A
vetedetto estate? Ok, è una parola che per ora non abbiamo nemmeno potuto pronunciare. Maprimao poi l’estatearriverà. Eallora: avetedetto gelato? Premessoche noi siamo di quelli che consideranoil gelato il ciboperfetto (ognuno hai suoi parametri,se permettete)e che uno di quelli buoni celo permettiamoanche quando è gennaio, non possiamoignorare che il grossodel consumodi coppette (pollice in su) e coni (pollice in giù) si concentri nella bellastagione. Avete mainotato come basti una bella giornata per far allungarelefile davantialle gelaterie, anche le menoattraenti? Quindi è tempodi gelati. Punto. Abbiamocosìdeciso di segnalarvi le migliorigelaterieartigianali in Italia, seguendoil metodo cheabbiamoapplicato a varie materiegolosein questestesse pagine negli ultimi anni: incrociando,cioè,le classifichestilate dachi se neintende, secondo il principio per cui i gusti sono gusti maquello che piace a tutti è probabilmentemegliodi quello che non piace a nessuno. Abbiamocosì preso la guida Gelateried’Italia 2019 del Gambero Rosso,uscitaqualchemese fa. La classifica delle migliori 100 gelaterie di Dissapore,sito che stimiamomolto. E la più «popolare» classifica stilata da Travel365e frutto di un sondaggio tra 10mila appartenenti alla loro communityonline. E così anche la democraziadigitale è stata rispettata. La prima premia44 gelaterie,la terza sciorina in fila 50 locali, della terza per omogeneitàabbiamocosì consideratosolole posizioni dalla 1 alla50. Allafine sonoemersi venti locali, cheelenchiaventi locali, cheelenchiamonell’ordine della classifica che emergesommandoi vari punteggi. 1. Soban Andrea Sobanè il gurudella gelateriaartigianale. Il primolocale è a Valenza (Alessandria),
a Valenza (Alessandria), poi ha apertoanche a Milano (Eataly Smeraldo), ad Alessandria e a Trieste.Gusto:Cremaalle due vaniglie. 2. Paolo Brunelli Senigallia è una dellecapitali gastronomiche italiane (dicono qualcosaMauroUliassie Moreno Cedroni?) e non mancare una gelateria di assoluta vanguardia. Gusto:Crema Brunelli connocciolecaramellate,cioccolato e vaniglia di Mananara. 3. L’Albero dei Gelati Trelocali in Brianza (Monza,seregnoe Cogliate) e uno a NYCper questa «gelateriacontadina» specializzata in gustisalatila cui animaè MoniaSolighetto. Gusto:Peperonedi Carmagnola. 4. De’ Coltelli Unagelaterianaturale pensatada GianfrancoCutelli con locali a Pisae a Lucca specializzatain frutta fresca e di stagione.Gusto:Opunzia(l’altro fico d’India). 5. Di Matteo Sitrova a Torchiara, in provincia di Salerno,ed è la miglioregelateria del Sud. Gusto: ricotta e pere . 6. Otaleg! Hail punto esclamativo questa gelateria romanadi quasi periferia che mettein vaschettaleidee visionariedi Marco Radicioni. Gusto:Gorgonzola concioccolatobiondoe nocciole. 7. Cremeria Capolinea.Sidefinisce «creativa contemporanea» questagelateriaalcentrodi Reggio Emilia. Gusto:Viaggioin Yucatan. 8. Ciacco Lanostragelateriamilanesepreferita (via Spadari), ma il primolocale (Ciacco Lab) è a Parma. L’animaè StefanoGuizzetti,nasoaffilato e sguardolontano. Gusto:Zabaione. 9. La Gourmandise Solocoppette nellagelateriadi DarioBenellia Monteverde, quartiere bene di Roma.Gusto:Cremaallo zafferanoe noci 10. Cremeria Santo StefanoLaboratorioa vistae lavorazioniestremee rigoroseal centrodi Bologna.Gusto:Cremalibanese.
gna.Gusto:Cremalibanese. 11. Golosi di Natura Gazzo (PD) 12. Cremeria SciroccoBologna 13. Bloom Modena 14. Alberto Marchetti Torino 15. Scian, l’insolito Gelato Cordenons(PN) 16. Chiccheria Grosseto 17. Sanelli Salsomaggiore Terme (PR) 18. Mara dei Boschi Torino 19. Chantilly Moglia (MN) 20. Zeno Gelato e Cioccolato Verona
7kg
Il consumo pro capite annuo di gelato in Italia secondo i dati Cnadel 2017. Il dato è fortemente condizionato dal turismo straniero. Il mercato è per un terzo industriale e per due terzi artigianale
1,5
Il valore in miliardi di euro del «business»del gelato artigianale in Italia, sempre secondo i dati del 2017. Gli addetti che lavorano a questo comparto sono circa 30mila in tutta Italia
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PAESE :Italia
DIFFUSIONE :(328000)
PAGINE :20
AUTORE :N.D.
SUPERFICIE :48 % PERIODICITÀ :Quotidiano
31 maggio 2019
ECCELLENTI Qui sopra Paolo Brunelli. Adestra un gusto «contadino» dell’Alberodei Gelati. In alto la gelateria Soban
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PAESE :Italia
AUTORE :Maurizio Bologni
PAGINE :1,7 SUPERFICIE :55 % PERIODICITÀ :Quotidiano
25 marzo 2019 - Edizione Firenze
L’economia
I nuovi confini del Mercato Centrale Maurizio Bologni
l 13 aprile Mercato Centrale apre a Torino, a novembre sbarca a Milano. Saliranno così a cinque questi templi del cibo di qualità a brand Firenze, dopo il debutto in San Lorenzo nel 2014, l’apertura a Roma Termini nel 2016 e l’inaugurazione l’anno dopo delle “Banche del Mercato Centrale” nel centro commerciale “I Gigli”. E diventeranno 1.400 i posti di lavoro creati dal nulla in meno di 10 anni, 86 i milioni di fatturato a chiusura del piano industriale quinquennale nel 2022, con crescita del 110%sul 2017. I numeri decretano il successo della joint-venture tra lo chef-imprenditore Umberto Montano e il gruppo Human Company Cardini-Vannucchi.
I
pagina VII
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PAESE :Italia
AUTORE :Maurizio Bologni
PAGINE :1,7 SUPERFICIE :55 % PERIODICITÀ :Quotidiano
25 marzo 2019 - Edizione Firenze
I templi del gusto
Mercato Centrale adesso sbarca a Torino e Milano 1.400 occupati Lajoint-venture Montano-HumanCompanyripete la formula di successoinaugurata a SanLorenzo I ricavi supereranno80 milioni, utili al raddoppio Maurizio
Bologni
Il 13aprile Mercato Centrale apre a Torino, a novembre sbarca a Milano. Saliranno così a cinque questi templi del cibo di qualità a brand Firenze, dopo il debutto in San Lorenzo nel 2014, l’apertura a Roma Termini nel 2016 e l’inaugurazione l’anno dopo delle “Banche del Mercato Centrale” nel centro commerciale “I Gigli”. E diventeranno 1.400 i posti di lavoro creati dal nulla in meno di 10 anni (il 40% diretti e gli altri degli artigiani del gusto ospiti delle strutture), 86 i milioni di fatturato a chiusura del piano industriale quinquennale nel 2022, con crescita del 110%sul 2017. I numeri decretano il clamoroso successo della joint-venture tra lo chef-imprenditore Umberto Montano e il gruppo Human Company Cardini-Vannucchi, ma soprattutto danno la cifra dell’exploit di un format moderno e originale, che adesso viene preso a modello anche dai colossi della grande distribuzione organizzata, compressi tra i campioni della vendita online da una parte e i negozi di vicinato dall’altra. La formula Mercato Centrale è quella di recuperare e gestire grandi esuggestivi spazi nel cuore delle città e affidarne porzioni in cambio di royalty sui fatturati ad artigiani del gusto di alto profilo, che in questi luoghi somministrano e vendono nelle loro botteghe. Ora Mercato Centrale ha in
ghe. Ora Mercato Centrale ha in ponte un accordo con Cortilia, che furoreggia a Milano dove porta sui propri banchi e a casa dei clienti i prodotti che arrivano direttamente dagli orti: insieme gestiranno il servizio attraverso una app. Entro il 2022 Mercato Centrale Holding prevede 13milioni di investimenti, per sostenere uno sviluppo che è già stato forte, spinto anche dall’aumento dello scontrino medio. Nel 2018 i ricavi hanno raggiunto i 43,5 milioni contro gli 11,7 del 2014, mentre l’Ebitda segna i 4,6 milioni dagli iniziali 1,4e l’occupazione quota 900 unità tra diretti e indiretti. A conclusione del piano quinquennale, parallelamente alla crescita del fatturato è prevista l’ascesa della redditività, con l’Ebitda che dovrebbe raddoppiare fino a 8,3 milioni di euro e l’utile netto previsto a 4 milioni (tasso medio di crescita annua del 28%). Ma, intanto, il presidente Montano e l’ad Stefano Mereu sono concentrati su Torino, prossima tappa di un piano di espansione che, nel caso del capoluogo piemontese come nelle altre città, mira a restituire a torinesi e turisti spazi da vivere e condividere nel segno del ben mangiare e bere, reinterpretando in chiave contemporanea la funzione storica del mercato quale piazzadi scambio, incontro, condivisione. «Apriamo a Porta Palazzo nel ventre di un mercatale segnato dalla presenza di 800 banchini all’a-
la presenza di 800 banchini all’aperto - spiega Montano a Repubblica - Qui il nostro progetto ha vinto la gara bandita da una cooperativa per la concessione del diritto di superficie per 99 anni del Centro Palatino, un fabbricato di settemila metri quadrati progettato dall’architetto Massimiliano Fuksas. Al piano terra abbiamo il format che è la cifra di Mercato Centrale, con 21artigiani tra cui alcuni già presenti a Firenze, come Savini tartufi, la Toraia, Savigni, oltre ad eccellenze piemontesi come la stella Michelin Davide Scapinna, la Farmacia del Cambio che gestirà il ristorante, il gelatiere Alberto Marchetti, una torrefazione e un mulino. Al primo piano, in collaborazione con i commercianti d’abbigliamento della coop proprietaria dell’immobile, scuola di cucina, laboratori, aule didattiche. E al secondo piano 400 metri dello “Spazio fare”,
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PAESE :Italia
AUTORE :Maurizio Bologni
PAGINE :1,7 SUPERFICIE :55 % PERIODICITÀ :Quotidiano
25 marzo 2019 - Edizione Firenze
che sta avendo grande successo a Roma: è a disposizione di chiunque lo desideri, per dibattiti, presentazioni di libri, incontri, con o senza la collaborazione del Mercato Centrale. In tutto a Torino disponiamo di 4.500 metri quadrati. Ma abbiamo avuto in concessione anche le Antiche Ghiacciaie, 150 posti auto nel garage, in futuro recupereremo l’area verde». Al Mercato Centrale di Torino previsti 220-230 addetti, 90 dei quali diretti della joint-venture fiorentina e il resto delle botteghe artigiane. E anche qui si svilupperà quell’anima di promozione artistica che ha già segnato gli altri Mercati Centrali, con eventi che propongono artisti di fama internazionale, ma anche l’ideazione e la creazione culturale, e richiamano in media oltre 3 milioni di visitatori a struttura (un esempio di creazione è Radio Mercato Centrale, la web radio nata nel 2016 e diretta da Alessio Bertallot) Poi toccherà a Milano, in Stazione Centrale, dove si stanno ristrutturando 4.400 metri quadrati su due piani. Ci saranno botteghe per una ventina di artigiani. E dopo il capoluogo lombardo? «Calma, dobbiamo stare attenti a non snaturare la nostra identità», risponde Montano. «Mercato Centrale è un luogo di destinazione, dove cibo e cultura si incontrano e generano un forte fenomeno di aggregazione sociale, contribuendo pure a rigenerare il tessuto urbano all’interno del quale si inserisce. Ogni nuova iniziativa deve avere come faro queste caratteristiche».
Il13aprile e a novembre i nuovi presidi. Edopo? “Calma, non dobbiamo perdere l’identità artigiana” dice il patron
I numeri di
Fatturato (milioni) Visitatori (milioni)
Addetti
Botteghe
3
22
23
340
Roma
3,4
14
19
280
Campi Bisenzio
1,9
6
14
95
Torino
-
-
25
250
Milano
-
-
24
300
Firenze
2 I soci di Mercato
Centrale
Soci al 50% in Mercato Centrale Holding sono Caffè Italiano Holding di Umberto Montano e Human Company di Cardini-Vannucchi
4,6 L’Ebitda
in milioni
di euro
Il margine operativo lordo del gruppo (Ebitda) è di 4,6 milioni e il fatturato di 42 milioni, destinati a raddoppiare entro il 2022
900 I dipendenti
oggi e domani
Si prevede una crescita sostenuta dei dipendenti che entro il 2022 saliranno dai 900 attuali a 1.400. Fortce concentrazione in Toscana
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PAESE :Italia
AUTORE :Maurizio Bologni
PAGINE :1,7 SUPERFICIE :55 % PERIODICITÀ :Quotidiano
25 marzo 2019 - Edizione Firenze
La Cappa Mazzoniana Mercato Centrale a Roma Termini è caratterizzato dalla Cappa Mazzoniana in marmo italiano grigio-rosa realizzata negli anni ‘30 dall’architetto Angiolo Mazzoni
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PAESE :Italia
AUTORE :N.D.
PAGINE :19 SUPERFICIE :2 %
15 settembre 2019 - Edizione Cuneo
Gastronomia Piazzadedicata al gelato Proposti gusti particolari con ingredienti di qualità Torna la piazza dedicata al gelato. Nasce da un’idea di Slow Food e il maestro gelatiere Alberto Marchettied è il posto giusto dove gustare gelati buoni, puliti e giusti, che partono da ingredienti selezionati con cura, con gusti particolari come la Robiola di Roccaverano e il ramassin della valle Bronda. CR.B. —
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Sanlian
PERIODICITÀ: settimanale PAGINA: 52-53
➤ 28/01/2019
1/2
Sanlian
PERIODICITÀ: settimanale PAGINA: 52-53
➤ 28/01/2019
2/2
PAESE :Italia
AUTORE :Simona De Ciero
PAGINE :9 SUPERFICIE :50 % PERIODICITÀ :Quotidiano
8 novembre 2019 - Edizione Torino
Organizzaunasocietàgiovane Neglistandsolopochitorinesi Legrandifirmedelsettoreassentioconcentratesueventiprivati I maestri pasticceri torinesi che non ci saranno: Alberto Marchetti; Caffarel Pfatisch (farà alcune degustazioni alla Il retroscena Rinascente); Davide Appendino; Ziccat; Guido Castagna (farà alcuni interventi ai convegni); Guido Gobino (farà utto pronto per Cioc- solo una degustazione, chiusa colatò? Forseno. Forse al pubblico, giovedì 14novemqualche dettaglio da bre); Baratti e Milano; Platti; chiudere c’è ancora. Fiorio; Al Bicerin; Odilla ChoSe già da una decina di giorni colat; Zucca. via Roma (tra piazza Castello e I maestri cioccolatieri titopiazza san Carlo) è invasa dai lari di uno stand arrivano da gazebo, a ridosso del taglio alter zone d’Italia: Reggio Cadel nastro l’elenco dei maestri labria, Napoli, Gorizia, Lecco, pasticceri che aderiscono alla Termoli, Modica, Palermo, kermesse è ancora scarno. Lo Milano, Perugia, Pisa, Scalea, scorso 25 ottobre durante la Bartletta, Agrigento. Un paio conferenza stampa di lancio anche dalla Francia. La provenienza dei pasticdella fiera, la sindaca Chiara ceri va oltre il semplice dettaAppendino, evidentemente imbarazzata per la mancanza glio visto che, come ha confermato anche l’assessore al di una lista dei partecipanti, ha rassicurato i presenti sul- commercio di Torino, Alberto l’imminente divulgazione dei Sacco, il bando pubblico per marchi che avrebbero occu- l’aggiudicazione di 5 edizioni pato gli stand. Gli espositori dell’evento (fino al 2021) predovrebbero essere circa cen- vedeva «la promozione e la di maestri toquaranta. Ma la lista dei valorizzazione partecipanti ne conta appena cioccolatieri piemontesi» atquarantatré, di cui solo una decina i piemontesi al netto di traverso una quota minima di una serie di associazioni che partecipanti artigianali pari al sembrano rispondere a una 40% del totale degli stand. «Particolare attenzione dovrà matrice torinese (l’Associazione Act Cioccolatieri Tori- essere dedicata alla diffusionesi di Associazione Cuochi ne dell’eccellenza artigianale Torino) ma riconducono a torinese e piemontese e alla maestri cioccolatieri prove- promozione dell’evento annienti da fuori regione. Solo che fuori del territorio italiatre sono i torinesi che avreb- no allo scopo di internazionabero almeno una bancarella a lizzare la manifestazione — Cioccolatò 2019: Spes, Qual- recita ancora il bando a pagicosa di dolce, La Perla. na 3 — ed attrarre turisti, che I maestri pasticceri torinesi incuriositi da Cioccolatò, posdi Simona De Ciero
T
incuriositi da Cioccolatò, possano scoprire la città ospitante». Su 43 soggetti (tra brand e associazioni) aderenti alla kermesse 2019,perciò, almeno 17 dovrebbero provenire da piccole realtà artigianali del territorio. «I prodotti in vendita dovranno essereprioritariamente inerenti alla tradizione locale e piemontese, in subordine italiana ed internazionale, e dovranno garantire la presenza pari ad almeno il 40% di produzione arti-
gianale, di cui almeno il 75% di quella locale e piemontese» (pagina 2 dello bando citato). Dal back stage dell’evento giorni fa spiegavano l’assenza di una lista completa annunciando che i nomi «sarebbero stati svelati all’ultimo per aumentare l’effetto sorpresa e mostrare marchi e collocazione degli diversi brand soltanto il giorno dell’inaugurazione». Ma, a pochi minuti dal via, viene più facile immaginare che la strategia (di non comunicazione) abbia voluto nascondere alcune lacune organizzative. Infatti nemmeno il sito ufficiale di Cioccolatò riporta l’elenco dei brand. Ma la manifestazione più dolce dell’autunno torinese rischia di essere la più chiacchierata anche per altri motivi. Andando con ordine: nel 2016 Cioccolatò salta perché la neoeletta amministrazione
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PAESE :Italia
AUTORE :Simona De Ciero
PAGINE :9 SUPERFICIE :50 % PERIODICITÀ :Quotidiano
8 novembre 2019 - Edizione Torino
cittadina dichiara di non avere tempo a sufficienza per organizzarla. Promette però un bando a evidenza pubblica per la gestione delle edizioni a venire. Nel 2017 il Comune di Torino pubblica effettivamente un bando, che viene vinto da Craun&Crest S.r.l.s. società molto discussa perché amministrata da Rino Catricalà che, secondo più fonti giornalistiche, all’epoca rappresentava le stesse persone che nel 2016misero in piedi i fallimentari — e di fatto irregolari — mercatini di Natale in Galleria San Federico. E anche quell’anno alla fine Cioccolatò salta. Chi vince il bando (Craun&Crest S.r.l.s.) si dice incapace di realizzare Cioccolatò in poco tempo (l’assegnazione aveva subito alcuni ritardi per via del ricorso al Tar della società seconda esclusa). Finalmente nel 2018 la kermesse dei golosi si fa. La organizza Craun&Crest S.r.l.s. ed effettivamente riscuote un buon successo. «Più di 400 mila visitatori» secondo il team organizzativo. Ma, nemmeno a dirsi, per l’edizione 2019 di Cioccolatò accade (di nuovo) qualcosa di stravagante. Il bando della città di Torino (del 2017) prevede che la ditta affidataria sia «tenuta ad eseguire in proprio il servizio oggetto del presente capitolato e che il contratto non può essereceduto, a pena di nullità (…) e senzal’autorizzazione dell’Amministrazione è vietato alle ditte aggiudicatarie cedere in subappalto l’esecuzione del servizio oggetto del presente Capitolato». Einvece quest’anno Cioccolatò è realizzato per mano di Etica S.r.l., una società nata a marzo di quest’anno, con amministratore unico (Maria Gentile non presente in conferenza stampa) ma con alcune quote riferite a una certa
ne quote riferite a una certa MAINDRA S.R.L.S.che per la prima volta compare nel frastagliato albero genealogico organizzativo di Cioccolatò. Ma che, sarà un caso, ha sede presso lo stesso indirizzo (romano) della iper discussa Craun&Crest S.R.L.Sche sembrerebbe aver venduto a Etica le quote di Craun&Crest riferite relative all’organizzazione di Cioccolatò. Certamente esisterà una scappatoia formale che giustifica l’operazione. Etica S.r.l. dichiara di aver comprato da Craun&Crest quel ramo d’azienda che prevede la commessa della kermesse dolciaria torinese. Ma, anche se la procedura rientra nella sfera del lecito un dubbio rimane: come può Etica S.r.l. nata appena sette mesi fa, dimostrare di avere quell’esperienza riconoscibile e che andava dimostrata in fase di gara «presentando un elenco dei servizi analoghi (mostre, manifestazioni, eventi), nel triennio 2014-15-16(bando a procedura aperta consultabile sul sito della Città) da cui deve risultare almeno un evento agroalimentare con durata analoga alla presente iniziativa che comprenda almeno un week end e di valore uguale o superiore a € 40 mila»? E,allo stessomodo, come può Etica S.r.l dimostrare quanto ancora richiesto dal bando, e cioè che «il totale del fatturato nell’ultimo triennio di riferimento dal quale si deve riscontrare un importo complessivo pari almeno alla base di gara della presente procedura e quantificato in Euro 269 mila (oltre IVA 22%)»?
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PAESE :Italia
AUTORE :Simona De Ciero
PAGINE :9 SUPERFICIE :50 % PERIODICITÀ :Quotidiano
8 novembre 2019 - Edizione Torino
Frutta al cioccolato Tra le prelibatezze di Cioccolatò l’occasione per degustare frutta fresca addolcita dal cioccolato fuso
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PAESE :Italia
AUTORE :N.D.
PAGINE :35 SUPERFICIE :5 %
1 marzo 2019 - Edizione Alessandria
Raspelli a Tortona: ‘Salviamo
il montebore,
adottiamo
una pecora’
‘ Salviamo il montebore, adottiamo una pecora ’ è la nuova iniziativa della condotta Slow Food del Tortonese, di cui sarà testimonial il gastronomo Edoardo Raspelli, lunedì prossimo 4 marzo dalle 18, presso il ristorante di Anna Ghisolfi in via Giulia 16. Il montebore è uno dei più rari formaggi del mondo, con nota storica che riferisce come la sua forma originale pare sia stata creata addirittura da Leonardo da Vinci. All'incontro interverranno Roberto Grattone, promotore della cooperativa di produttori Vallenostra di Mongiardino Ligure, ed Alberto Marchetti, maestro dell ’ arte gelatiera e membro della compagnia dei gelatieri. Durante l’ evento di cui sarà ospite Raspelli, chi lo vorrà potrà direttamente sottoscrivere l'adozione delle pecore, al costo di 100 euro l'una. (S.B.)
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PAESE: Italia PAGINA: 43
â&#x17E;¤ 22/09/2019
1/1
PAESE :Italia
AUTORE :N.D.
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Roma (IT) 2 giugno 2019
L’APPUNTAMENTO ALL’HOTEL MEDITERRANEO
“TreConi”,seratadi premiazioni pertantigustosigelatiartigianali nfinite magie sotto forma di gelato al RenaissanceNaples Hotel Mediterraneo dove, duranteun’emozionante seratai maestrigelatieri italiani premiati con i “Tre Coni” dalla guida “Gelaterie d’Italia 2019” del “Gambero Rosso”, hanno dato vita ad una straordinaria degustazione con i loro gelati artigianali. Per i partecipanti un vero trionfo di gusti nel segnodi una specialità semprepiù richiesta ed apprezzata.Così, preso atto del successodei gelati che ormai sono consumati durante tutto l’anno, a prendere corpo nel corso della secondaedizione di “Tre Coni 2019” curatadella “Città del Gusto-Napoli”, è statal’evidenziazione di una maggiore attenzione circa le materie prime e le intolleranze alimentari per un prodotto capace di diventare sinonimo di salute,benesseree bontà. Accolti dalla general manager del “Gambero Rosso-Città del Gusto” SerenaMaggiulli, ad offrire le lore preziosecreme agli intervenuti sono stati per il Piemonte, Alberto Marchetti, Giulio Rocci, EmanueleMonero e Marco Serra;per la Liguria, Maurizio Profumo; per la Lombardia, CandidaPelizzoli, Fabio e Monia Solighetto; per il Veneto,Antonio Mezzalira e Claudio Zanette; per il Friuli Venezia Giulia, Alessandro Scian e Giancarlo Timballo; per l’Emilia Romagna,Mattia Cavallari, Stefano Guizzetti e Stefano Roccamo.Ancora, attraversandol’Italia, per la Toscana,GianfrancescoCutelli e Cinzia Otri; per le Marche, Paolo Brunelli; per il Lazio, Dario Benelli, VeronicaFedele,Davide Frainetti, Marco Radicioni e Dario Rossi; per l’Abruzzo, FrancescoDioletta; per la Campania, Raffaele Cuomo e Raffaele Del Vermee per la Basilicata, Emilio Panzardi.Capacedi unire grandi e piccini nel nome del fresco piacereper il palato e di sostituire piacevolmente un pasto per i problemi di linea, il gelatoche può esserelight, per celiaci e ora anchegourmet, continua ad attestarsi come una specialità in grado di fare anchetanta tendenza.A dimostrarlo sulla TerrazzaAngiò del RenaissanceNaples Hotel Mediterraneo,coloro che sono stati premiati con il massimo punteggio ottenibile nella guida Gelateried’Italia del GamberoRosso.Animando un percorsodi degustazionecon gelati artigianali, rivisitazioni e grandi classici, a fare bella figura per l’atteso evento sono statealcune novità davvero particolari , tra cui, il gelato alla carbonarae al vitello tonnato, quello ispirato alla spiaggia nera di Maratea, quello al chinotto candito, ai fiori d’arancio, alla crema al timo e limone, ed ancoraagli asparagie mandorle fino a giungere al gelato al Sorbetto allo Yuzu, con chips di polenta croccante,menta selvatica e gin spruzzatoed alla mandorla e mandarino. Ad arricchire le offerte degustative della serata,anchele famose amarene Fabbri 1905, il cioccolato Valrhona e le cialde Bussy, senzadimentica-
I
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PAESE :Italia
AUTORE :N.D.
PAGINE :39
Roma (IT)
SUPERFICIE :18 %
2 giugno 2019
re le fragole dell’azienda D’Avino. Non potevano mancare,infine, in abbinamento, i vini liquorosi e le bollicine, così come i nettari della distilleria Amato ed i pregiagi liquori artigianali di Alma De Lux. GIUSEPPEGIORGIO
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PAESE :Italia
AUTORE :Sarah Scaparone
PAGINE :2,20 SUPERFICIE :64 % PERIODICITÀ :Quotidiano
27 aprile 2019 - Edizione Torino provincia & Canavese
Dolce,salatoo di protesta:tutti i gustidelgelato I maestri gelatieri a confronto sui gusti, tra tradizione eazzardo vince il gourmet. Ein città c’èil Festival del Gelato. SARAH SCAPARONE, CRISTINA INSALACO — P.61
LE PROPOSTEDEI GELATIERI
Nel derby tra artigianale e sperimentale vince il gelatogourmet salatoe al piatto Due giorni di festival a Torino per assaporare i gusti tradizionali,
ma anche per scoprire i tanti sapori nuovi
SARAHARAH S SCAPARONEAPARONE SC
Il gelato è, senza ombra di dubbio, uno dei prodotti più aperti alla sperimentazione gastronomica. Capace di conquistare tutto l’anno anche i palati più esigenti, non va mai in ferie, è spesso elemento di dialogo con il mondo della cucina e degli chef ed è per tutte le tasche. Non sempre, però, la dicitura «gelato artigiana-
le» è sinonimo di qualità poiché non esiste in Italia un disciplinare che ne regolamenti la produzione. Questo va a discapito dei consumatori e dei migliori gelatieri che vedono il proprio prodotto paragonato per gusti e prezzi a gelati che di artigianale hanno solo il nome subendo una concorrenza sleale da parte di chi utilizza surrogati. La prima regola da segui-
re è dunque quella di chiedere ed esserecuriosi di fronte a un cono o a una coppetta, ma anche di non lasciarsi ammaliare da gelati gonfiati e dai colori improbabili, arricchiti di topping di ogni tipo spesso usati per mascherare gusti e profumi inesistenti. Detto ciò, Torino - che oggi e domani ospita il festival del gelato - è una delle città italiane con il maggior numero di
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PAESE :Italia
AUTORE :Sarah Scaparone
PAGINE :2,20 SUPERFICIE :64 % PERIODICITÀ :Quotidiano
27 aprile 2019 - Edizione Torino provincia & Canavese
gelaterie, e qui gli artigiani del gelato che partono da ottime materie prime per le loro creazioni sono tra i migliori d’Italia. E anche in città si seguono le tendenze che dai gusti più tradizionali arrivano a quello che è stato definito il gelato gastronomico, salato e servito al piatto perché il mondo del gelato, oggi, non può essere ridotto a un semplice piacere da passeggio. Tecniche, ricerche, macchinari e gelatieri illuminati lo hanno elevato a prodotto che, dalla genuinità e semplicità delle sue materie prime, è diventato anche vero vanto gourmet. Certo i gusti classici, come racconta Filippo Novelli, non passano mai di moda: «Nocciola, pistacchio, crema e cioccolato – spiega il maestro che insegna in tutto il mondo – sono intramontabili, ma a essi si affiancano quelli preparati con formaggi o verdure che regalano incredibili accostamenti tra caldo e freddo». Accostamenti che Novelli da anni sperimenta da Magorabin insieme allo chef Michelin Marcello Trentini con cui, nella nuova Casa Mago, proporrà cocktail a base di sorbetti realizzati su varie declinazioni di agrumi. Tratto comune dei maestri torinesi è la scelta di materie prime d’eccezione come il latte, rigorosamente piemontese,che nel casodi Giulio Rocci di Ottimo! arriva da allevamenti che praticano l’agricoltura simbiotica. La sua gelateria sperimentale nata quindici anni fa, con cinque punti vendita in città a cui si aggiungerà a breve il negozio di via Lessona, punta molto sull’innovazione tecnologica e sull’attenzione al benessere uti-
lizzando anche zuccheri che provengono da fibre di scarti alimentari. E senei suoi negozi difficilmente si possono assaggiare gusti salati, sono invece molti gli abbinamenti che prepara per locali torinesi come Affini o Quanto Basta: ecco il sorbetto al gaspacho, il pistacchio salato o il gelato alla senape. Alberto Marchetti racconta invece, da sempre, la sua attenzione per le materie prime con i grandi classici della tradizione e la valorizzazione di gusti dei Presidi Slow Food come l’amaretto di Mombaruzzo, le pesche di Leonforte o le fragoline di Ribera, mentre il maestro Riccardo Serra abbina ai classici alcune sperimentazioni come quella crema al
Lenovità
Ingredienti e ricette Le opinioni dei maestri
sale dell’Himalaya con caramello al burro salato che propone nel suo negozio di via Cibrario. Qui, tra i 24 gusti proposti, una decina sono senza latte e, come lo scorsoanno, progetta aperitivi gourmet insieme al fratello Marco Serra che ha la sua gelateria a Carignano: presto torneranno serate a tema in collaborazione con i Maestri del Gusto di Torino e i prodotti Slow Food con assaggi di battuta di carne cruda servita insieme a un gelato all’oliva taggiasca. — c
BYNCNDALCUNIDIRITTI RISERVATI
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PAESE :Italia
AUTORE :Sarah Scaparone
PAGINE :2,20 SUPERFICIE :64 % PERIODICITĂ&#x20AC; :Quotidiano
27 aprile 2019 - Edizione Torino provincia & Canavese
Oggie domani, in piazza Vittorio Veneto, il gelato artigianale è protagonista del festival nazionale
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PAESE :Italia
AUTORE :N.D.
PAGINE :164
Gelato e Barpasticc
SUPERFICIE :28 %
1 dicembre 2019
e degustazioni Molto apprezzati dal pubblico i gusti creativi di Alberto
scansionando il QR Code abbinato al gusto del gela-
Marchetti; la coppetta con robiola di Roccaverano e
to
ramassin della valle Bronda,
degli ingredienti. Quali sono i fornitori del latte, da dove
le paste di meliga del monregalese, il sorbetto con cacao messicano di Chontalpa (Presidio Slow Food)... Per chi è curioso e vuole saperne di più è sicuramente utile la block Chain presentata a Cheese dal Maestro, un sistema interattivo che,
prescelto,
tracciare
permette
l'intera
di
filiera
arriva la frutta, com'è stato trattato lo zucchero, da quale allevamento arrivano le uova... un vero e proprio dei prodotti per un consumo consapevole e una maggior tutela del made in Italy.
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PAGINE :13
Gelatiere Italiano
SUPERFICIE :21 %
1 giugno 2019
AL B E RTO
TERZA
MA RC HET TI
APERTURA
ZUTSRPONMIHGECA
A TORINO
Una nuova importante apertura, ancora una volta nella sua cittĂ natale, per Alberto Marchetti, ambasciatore dell'eccellenza del gelato torinese, che ha inaugurato
la sua
gelateria all'interno
~
del Mercato Centrale, in piazza della Repubblica a Torino. Una bottega che ricalca il modello di Casa Marchetti in piazza CNL: 60 mq interamente dedicati al gelato artigianale,
alle materie prime
d'eccellenza e ai piccoli produttori
con i quali il
Maestro Gelatiere da sempre collabora. Accanto alla gelateria uno spazio shop con i prodotti dei partner e, a breve, anche un'area destinata a eventi, degustazioni e show cooking. C.C. wutsronmlihgedcba
www.albertomarchetti.com
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AUTORE :N.D.
PAGINE :32 SUPERFICIE :23 % PERIODICITÀ :Quotidiano
21 novembre 2019 - Edizione Canavese
ALLINGOTTO ILGOURMET FOOD FESTIVAL
Tè, pasta 3d, dieta veg Tutti i segr eti del cibo A Torino, in una delle culle mondiali dell’enogastronomia, arriva domani il Gourmet Food Festival: fino a domenica, al Lingotto Fiere, ci sarannoincontri, laboratori, educational dedicati a operatori del settore, produttori ma ancheal grande pubblico, e pensati per valorizzare, promuovere e far scoprire il rapporto tra cibo e territorio. Leareesonotre:le «cucinedi strada»,gli «spazi eventi» e il «mercato». Nella prima il pubblicopuò assaggiarei prodotti cucinati al momento o degustareuna selezionedi vini, birre e bevande provenienti da tutta Italia con qualchepiacevole sorpresadal mondo, nella secondaci sono gli showcooking, le presentazionie gli appuntamenti formativi con gli esperti del mondo del food. Al «mercato»infine i produttori incontrano il pubblico di appassionatie curiosi: qui si possonoancheacquistarei cibi dellatradizione. All’interno del GourmetFood Festival sono tantianchei momentidi confronto eapprofodinimento:perla prima volta, adesempio,il Festival ospitalo specialeEuropeanTeaShow, l’evento esclusivodedicatoal mondodel tè:ideatoeorganizzatodaProtea AcademyAssociazionedel tè, si rivolge ai tea lover ma anche ai distributori, agli importatori e agli esportatori. Tragli ospiti, l’inglese KevinGascoyne,uno dei teatasterpiù famosie riconosciuti al mondo, poi la brasiliana JulianaMontagner, direttrice della XimangoIndùstriadeErvamateLtdanel suddel Brasile, e la maestragiapponeseJunko Hosomi,chedomenica mattina condurrà la mitica cerimonia del tè.
Imperdibili anche i focus sulla vera cucina giapponesespiegata in una lezione-riflessione dello chef HirotoAkama, sulla cucina vegetale (in collaborazione con Slow Food), sulla pasta in 3d di BluRhapsody, la start up di Barilla. Si parla (e si degusta) anche con Agricooltur del nuovo mercatochesuperail bio eriduce la filiera del Km0. Lo«sweettime» ha per protagonistail maestrogelatiereAlberto Marchetti chededica duelaboratori alla tracciabilità del gelatoe presentala blockchaindel gelato, ovvero il «passaportodigitale» dei prodotti. Non mancanogli eventisulla mixology equelli sul vino e sugli effetti del cambiamentoclimatico: quantoincidono le temperaturein crescita su aroma, gusto e gradazione?RisponderannoCia e Camera di Commercio sabatoalle 18,30. Per i più piccoli ci sonole fattorie didatticheeanchele torte e lemerendecrudiste. Einfine, spazioal caffè: SCAItaly, la comunitàitalianadel caffèspecialtyunbanco di degustazionecon degustazionialla cieca persperimentarei propri sensi. Quest’annole regioni ospiti sonola Sicilia ela Calabria, ma tutta l’Italia è rappresentatacon i suoi prodotti tipici, dai carciofi sardi ai salumi di pesceliguri, dalle alici campanealle acciughemarchigiane,dai tartufi molisani all’aceto di Modena.
Nellastessagiornataprofessionistie appassionati sono attesi alla quartaedizione italiana della TeaMasters Cup. A proposito di sfide, il Gourmet Food Festivalè teatro anchedella 32ª gara eliminatoria valida per la qualificazione al campionatodi pestoal mortaio di Genova. Imperdibili anche i focus sulla vera cucina
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PAESE :Italia
AUTORE :N.D.
PAGINE :32 SUPERFICIE :23 % PERIODICITÃ&#x20AC; :Quotidiano
21 novembre 2019 - Edizione Canavese
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PERIODICITÀ: quotidiano PAGINA: 16
➤ 25/06/2019
1/2
PAESE :Italia
AUTORE :N.D.
PAGINE :38 SUPERFICIE :18 %
9 novembre 2019
Allo Scavolini Store Jesic'è Paolo Brunelli Il cioccolatiere e gelatiere per l'occasione preparerà due delle sue ricette doc Brunelli e u na Rotonda alla nocciola. A partire dalle 17,30 il maestro porterà in tavola la JESI Prosegue il tour di Foo- sua creatività e la sua espedAddiction in Store: t ant i rienza per dare vita a qualcoeventi dedicati alle bontà ga- sa di unico e irresistibile. All'età di 12 anni inizia a stronomiche del bel paese, organizzati da iFood e Dissapo- produrre gelato con orgoglio re in collaborazione con Sca- e passione ereditando le ricetvolini, che riapre le porte dei te della nonna. Con una ricersuoi showroom per accoglie- ca quasi maniacale per il gure tutti gli amanti della buona sto, Paolo nasce come gelatiere per poi diventare anche un cucina. Show-cooking e deguesperto cioccolatiere. Nella stazioni per esperienze culisua carriera è stato direttore narie indimenticabili, perfeartistico del Gelato Artigianazionate dalle sapienti mani di le Festival di Agugliano, ha food blogger, food coach e ar- partecipato a Identità Golose tigiani del cibo, per conoscere e a Terra Madre 2016 nella e apprendere tutti i segreti del - Salone del della cucina. Gusto di Torino ed è tra i soci Oggi presso lo Scavolini fondatori (insieme ad Andrea Store Jesi ci sarà la possibilità Soban e Alberto Marchetti) di vivere un'esperienza culi- della Compagnia Gelatieri, di naria dedicata al dolce e al cui è anche presidente. Ottiecioccolato, che va dalla prepa- ne prestigiosi riconoscimenti razione della ricetta alla fase tra cui i da Gambefinale di assaggio. L'ospite ro Rosso con la menzione spespeciale di questo show-coo- ciale per il miglior gelato al king gratuito è il cioccolatiere cioccolato d'Italia e da Dissae gelatiere marchigiano Pao- pore come miglior gelateria lo Brunelli che per l'occasio- d'Italia. ne preparerà due delle sue riSono famose la sua cette più conosciute: la Torta
L'EVENTO
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PAESE :Italia
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PAGINE :38 SUPERFICIE :18 %
9 novembre 2019
ma che ha ottenuto il r i c o no sc i mento Premio gourmet 2011 e la Brupresentata in occasione di Expo. Grazie a Italian Gourmet, la sua arte è racchiusa nei libri Avanguardia Gelato e Gelateria per tutte le stagioni. A oggi vanta numerose collaborazioni per l'accostamento del cioccolato e del gelato con produzioni artigianali di altri settori e ha due punti vendita nelle Marche. © RIPRODUZIONE
li maestro in tavola Brunelli e una alla
RISERVATA
porterà la Torta Rotonda nocciola
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PAESE :Italia
AUTORE :N.D.
PAGINE :13 SUPERFICIE :12 %
13 settembre 2019
Arte
rosa e gelati
in piazza
Quest’anno, in occasione di Cheese, molte saranno anche le proposte dolciarie e salate che si potranno degustare per le vie e piazze braidesi. Riconfermata la “Fucina Pizza Pane Pasticceria” con una novità di presenze tutte al femminile. Sotto il cielo di Bra arriveranno, infatti, le protagoniste nazionali del mondo della lievitazione. Nello spazio organizzato, come ormai consuetudine, da Slow Food con Agugiaro&Figna Molini, nove appuntamenti consentiranno al pubblico di scoprire le declinazioni italiane delle signore della farina. E da sabato a lunedì, al mattino, altri tre appuntamenti speciali e gratuiti per iniziare la giornata nel segno dei lieviti: dibattiti e degustazioni con la partecipazione della Scuola Italiana Pizzaioli per raccontare i milk trend, ovvero le forme del latte oltre le mode alimentari. Ad aprire le danze venerdì 20 sarà Rosa Casulli, l’unica donna istruttrice della ScuolaItaliana Pizzaioli,la prima ad averevinto il titolo di Campionessa del Mondo nel 2008 a Parma per la categoria Pizza Classica.A Cheese, Rosa Casulli della pizzeria McRose di Putignano (Ba) proporrà, nell’ordine, una pizza in teglia tipica della Puglia realizzata con un impasto di patate lesse e condita con pomodoro; il cavallo di battaglia del suo locale, la pizza slow con stracciatella profumata all’arancia, capocollo, bufala e noci, e la pizza che le ha fatto vincere il titolo mondiale, la Km. 0, con fior di latte, funghi cardoncelli, capocollo, carciofi, patate lesse, caciocavallo, pangrattato, rosmarino e salvia. A portare un tocco di dolcezza e soddisfare i languorini del pomeriggio di sabato, sarà la regina della pasta frolla Chiara Zogno di Conselve (Pd). Sue due proposte molto particolari: un delizioso biscotto al Parmigiano Reggiano e un originalissimo tiramisù. Domenica 22 sarà il turno di Francesca Gerbasio, uno dei volti più interessanti della nuova generazione al femminile, che porterà a Cheese la pizza che le ha fatto vincere il titolo di Pizzaiola Emergente nel 2014, fatta con alici di menaica, fave, pepe, mozzarella di bufala e pecorino. Infine, per i più golosi, appuntamento in Piazza XXSettembre, la Piazzadel Gelato, nata da un’idea di Slow Food e Alberto Marchetti, e realizzata in collaborazione con Inalpi, official partner dell’area; il posto giusto dove gustare gelati buoni, puliti e giusti, che partono da ingredienti selezionati con cura, freschi e genuini e di cui tutti possono conoscere l’origine. La piazza sarà sede di conferenze, incontri e laboratori. Il programma inaugurerà con un incontro dedicato alle famiglie in cui imparare insieme a conoscere e riconoscere il buon gelato, capire come si dovrebbe fare e
buon gelato, capire come si dovrebbe fare e assaggiare un prodotto di qualità, cosa non sempre semplice, per poi proseguire con incontri sulle tematiche più disparate: il burro, l’importanza delle uova, il gelato del recupero, il gelato gastronomico. Oltre agli appuntamenti in programma, tutti a ingresso libero, ci sarà una grande novità ad allietare la piazza: il Milk Bar, dove grazie a Inalpi i visitatori potranno assaggiare il latte fresco dei pascoli piemontesi e provare a scoprire le differenze.
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27 aprile 2019 - Edizione Torino provincia & Canavese
Alberto Marchetti Crema e pistacchio non deludono mai I grandi classici non possono mai mancare nelle top list dei gusti più richiesti. Ecco perché nelle sue gelaterie Alberto Marchetti non rinuncia mai, nemmeno in questa stagione, a nocciola, pistacchio, gianduia e fior di latte, ma anche a gusti alla frutta che variano a seconda delle stagioni e che regalano il meglio della produzione italiana.
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PAGINE :85-88
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1 maggio 2019
AL FIANCO DELLA FORMAZIONE SCOLASTICA La edizione del zvtsronmliecaPGA Premio Gelato Giovani grazie all'incessante lavoro di Associazione
zvutsrponlihgfedcaTLI
ha riunito a Torino istituti professionali da tutta Italia, Pièce zvutsrqponmlihgfedcbaZTSRPONMLIGEDCBA
La competenza dizvutsrponmlihgfedcbaRPNMLIGFCBA Luca Bernardini e Alessandro Racca nel padroneggiare il complessouniverso del semifreddo. La maestria di Antonio Capuano e Carmela Moffa nella decorazione all'italiana con quel potere di far sembrare tutto semplice che solo i Grandi posseggono. L'effetto stregonescodel gelato all'azoto secondo Alberto Marchetti e Roberto Lobrano... Impossibile scegliere il migliore dei atti a quattro che hanno concluso la 2a edizione del Premio Gelato Giovani, ideato e organizzato dall 'Associazione Pièce, svoltosi a Torino, pressol'Istituto Alberghiero \Colombatto\, il 25 e 26 marzo. La masterclassè stata il momento culminante di due giorni esaltanti in cui l'Associazione Pièce ha voluto porsi al fianco della formazione scolastica,offrendo a docenti e allievi opportunità di confronto _ e apprendimento. Il Premio, la cui direzione tecnica era affidata ad Alberto Marchetti e Alessandro Racca e che poteva contare su una giuria stellare composta da Luca Bernardini e Gianfrancesco Cutelli e daben tre campioni del mondo - Antonio Capuano, Carmela Moffa e Filippo Novelli -, ha visto confrontarsi undici ragazzi provenienti da ogni parte d'Italia, in un concorso in cui lapartecipazione individuale è in realtà il risultato di un lavoro collettivo di elaborazione e preparazione che coinvolge l'intera classe. Così si moltiplicano le competenze, ma anche i benefici, perché i premi sono conferiti sia ai partecipanti stessi,e consistono in opportunità formative, sia alle rispettive scuole. La giuria. Da sinistra Bernardini, Capuano, Cutelli, Moffa, Racca, Taratela (presidente
d'onore),Marchettie Novelli.
P i è ce
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voluto
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l
opportunità
di appro-
fondimento: mentre i candidati erano impegnati nella gara,
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PASTICCERIA
INTERNAZIONALE
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energia giovane zyxvutsrponmlkigfedcbaVTSQPMLIHGFEDCBA
IH- STA
I primi
tre cassificati:
i loro insegnanti e altri ospiti partecipato
Marcantognini,
Barrale
accompagnatori e studenti
della
hanno
a un seminario
e Chiesa.
tenu-
ricetta, il
consolidamento
della tecnica e la necessità di bilanciare le ambizioni
alle proprie
to da Martino Liuzzi sugli aspet- effettive capacità.
likomart Professional, Eurovo, Cove, Irinox, Agugiaro&Figna, Magnoberta, Lesepidado,
riassunto in un focus gli aspetti
nobile
salienti
qualità generale delle
e il patrocinio di Ampi, FIC e Coppa del Mondo del Ge-
realizzate dai parte-
lato - è stata possibile grazie al
Bragard, Ifse, Clabo, Coldiretti Torino, Torrefazione Dubbini, Perino Vesco, Paperlynen, Smat Torino, Pralormo Design, Cà di Tulin, Centro Studi Pro2Mari, Bogana Group, Quattrer Arredamenti, Taurinense Design.
sostegno di aziende e organiz-
Il vincitore
zazioni
cantognini
ti scientifici
e nutrizionali
della
L'organizzazione
del Premio
-
gelateria. In chiusura di giornata,
che ha avuto la presidenza
i componenti
raria di Alfio Tarateta, padre
della giuria hanno
del concorso,
do l'ottima preparazioni
rimarcan-
cipanti ma esaminando, rito costruttivo,
con spi-
anche gli aspetti
sui quali è necessario intensificare l'impegno,
in particolare
studio del regolamento,
lo
la cura
della
gelateria
che condividono
ono-
italiana,
questa
visione: Carpigiani, Friesland Campina-Debic, Icam Linea Professionale, Fructital, Si-
è stato Luca
dell'US
di Senigallia:
Mar-
Pana lui
va un
corso one one on one presso Carpigiani
Gelato
MdNOBEBffl
University,
oltre
'SU ÌIÌ1HTA
A lato, premi
per
le decorazioni, premio Liuzzi
- Cutelli
e il premio Pralormo.
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PASTICCERIA
INTERNAZIONALE
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81 vronigeaZTSRPONLIECA PASTICCERIA INTERNAZIONALE
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energia giovane
alla coppa conferita da Pièce e stage presso il laboratorio di a libri di Chinotti Editori; al Alessandro Racca. Alla scuola suo insegnante, un seminario va una stampante per dolci Paofferto da IFSE; alla sua scuola, sticcila, offerta da Lesepidado, una macchina Carpigiani in co- oltre a prodotti e buoni acquimodato d'uso gratuito per un sto. anno, oltre a consistenti buoni Svariati e importanti anche i acquisto, fornitura di prodotti premi speciali: a Matteo Droce possibilità di visita didattica co, dell'US offerti dalle aziende e manuali di Mondovì, un trofeo che per la biblioteca della scuola. richiama una coppa da gelato Al secondo postozyvutsrponmlihgedcbaTPNMGFDCB Marica Bar- decorata col tulipano offerta rale dell'Ipsseoa di da Consolata Pralormo Design, Palermo, che vince anche uno che ha offerto un ulteriore prestage presso IFSE, mentre la mio: una demo con degustaziosua scuola riceve un abbattito- ne presso il Castello di Pralorre Fresco Irinox, oltre a buoni mo, To, nel contesto di acquisto e visite didattiche alle aziende. Un altro speciale premio è stato Terzopostoper Claudio Chie- attribuito da Pro2Mari-Centro sa dell'Ipssar \Colombano\ di Studi sul Gelato alla 17enne Torino, che ha conquistato uno Giorgia Torassa, allieva dell'I-
stituto Cnos-Fap di Savigliano, per l'ottimo lavoro di studio e uso scientifico delle materie prime. Il premio consiste in un seminario e workshop guidato da Martino Liuzzi presso la scuola; Gianfrancesco Cutelli ha inoltre offerto a Giorgia la partecipazione gratuita a GE.CO., il congressosul gelato contemporaneo che si svolge a Milazzo a maggio.
Tutti i partecipanti hanno ricevuto, oltre all'attestato di partecipazione, un abbonamento a stampi Silikomart e farine Agugiaro&Figna. E intanto l'Associazione Pièce sta già lavorando ai prossimi appuntamenti: dal 17 al 19 novembre avranno luogo, a Tori-
no,il PassDay2019 eProgetto Cucina Dolce,duegiornate
Nicoleta Capatina dell'Isti- di formazione intensiva sulla tuto \Artusi\
di Riolo Terme, pasticceria da ristorazione, in collaborazione con il Colletra Cillario di Neive, tivo Pass121.A marzo2020, Cn, hanno ricevuto un premio saràinvece la volta della 3a edispeciale per la decorazione zione del Premio Cioccolato consistente nel fondamentale Giovani. manuale di Antonio Capuano Lucilla Cremoni e Carmela Moffa pubblicato da Foto Sarah Scaparone Chinotti, \Ispirazioni\. www.associazionepiece.org
Ra,e Gaia Fogliato del
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22 novembre 2019 - Edizione Torino
Lingotto Fiere Padiglione 1 Da oggi a domenica dalle 10 alle 22
Apre oggi a Lingotto Fiere la seconda edizione di Gourmet Food Festival, in cui visitatori, produttori e operatori del settore si incontrano per scoprire e scambiare conoscenze e segreti del mondo enogastronomico. Tre le aree tematiche dell’evento: il mercato, le cucine di strada e gli spazi eventi, con showcooking, presentazioni, degustazioni e
Té, gelati, food cibi ebevande per veri gourmet momenti formativi. Evento nell’evento è l’European Tea Show, dedicato al mondo del tè, Tra gli ospiti spicca lo chef Hiroto Akama, il maestro viaggiatore della cucina giapponese. Tra gli italiani da segnalare il gelatiere Alberto Marchetti (nella foto) , lo chef stellato Marcello Trentini e, dal mondo della mixology, Davide Colombo e Mirko Turconi.
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11 dicembre 2019 - 16:05
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Un libro di cucina come regalo di Natale? Ecco alcune idee S lastampa .it/ cucina/ 2019/ 12/ 11/news/ un-libro-di-cucina-come-regalo-di-natale-ecco-alcune-idee-1
.38197139 11 dicembre 2019
'
A Natale e nelle feste , la cucina diventa protagonista , non solo in tavola , ma anche sotto l albero . Se vi piace l idea di regalare un libro di cucina o di alimentazione , noi ve ne suggeriamo qualcuno. '
PER IL TRADIZIONALISTA
NA
Cosa
c'
è di piÚ buono dei sapori della tradizione
che si tramanda
da generazioni
nel nostro
Paese? Arriva in libreria La cucina di casa delle Cesarine , edito da Slow Food Editore . Grazie a questo volume potrete visitare l Italia attraverso le ricette di famiglia di 50 cuoche e cuochi casalinghi d Italia , padroni di casa appassionati e accoglienti che aprono le porte della propria dimora a '
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11 dicembre 2019 - 16:05
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viaggiatori curiosi per esperienze culinarie coinvolgenti . Esperti delle tradizioni gastronomiche del loro territorio , si propongono di salvaguardare e condividere la conoscenza degli usi locali , delle ricette e dell ospitalità . Il volume non è solo un libro di ricette , ma una raccolta di storie personali , nelle quali , per motivi differenti , la cucina ha avuto un ruolo fondamentale. '
PER L ASPIRANTE '
PASTICCIERE
elicelliaio (
PASTICCERIA
Una golosa e piacevole full immersion nel mondo della pasticceria , un ricettario per avvicinare chi è alle prime armi e completo per perfezionare chi già esperto . In 10 capitoli , 55 preparazioni di base , 90 squisite ricette , più di 450 fotografie , le 360 pagine del libro raccolgono tutto quello che è necessario sapere , e saper fare , per trasformare , in sicurezza e divertendosi , la propria cucina in un profumatissimo laboratorio di pasticceria. PER IL GOLOSO Ai più golosi , specialmente di specialità dolci , piacerà il nuovo libro di Clara e Gigi Padovani con Irma Brizi: l Enciclopedia della nocciola . Insieme a storia , curiosità e classificazioni , il libro offre un ricco menù di 50 ricette , dall antipasto al dolce , con preparazioni di chef famosi come Cristina Bowerman , '
'
Guido Castagna , Alfio Ghezzi , Alberto Marchetti , Christian Milone , Damiano Nigro , Fabrizio Tesse , Marcello Trentini e Marco Visciola . Dalle pappardelle al pesto di nocciola al torrone , passando per frittate , terrine e ravioli.
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UNA do
PER L APPASSIONATO '
DI LETTERATURA
Quando nel mondo appare un vero genio , lo si riconosce dal fatto che tutti gli idioti fanno banda contro di lui . È il principio primo che muove ogni altra idea , sogno e azione di Ignatius Reilly , protagonista del romanzo premio Pulitzer di John Kennedy Toole , Una banda di idioti . Intorno a lui , nelle scene , si susseguono ciambelle zuccherate , fiumi di birra , grovigli di spaghetti , cumuli di '
ostriche e molto altro . Per immergersi nell atmosfera molto ironica e molto americana del libro , arriva ora una raccolta di ricette edita da Marcos Y Marcos: Una banda di idioti in cucina . Ricette , sapori e visioni da New Orleans di Cynthia LeJeune Nobles . Se scegliete di regalarlo a qualcuno , fatevi preparare almeno una volta i «Brownie anti-rutto al triplo cioccolato» , non ve ne pentirete.
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29 giugno 2019
Presentato il programma
dell’edizione
2019
Il ritorno di Chees
Arriva il Cheesepiù grande di sempre, con oltre 300 espositori da Paesi di tutto il mondo ed una galassia di formaggi da esplorare, su un’area che profumerà il cuore di Bra dal 20 al 23 settembre. Non è uno slogan fieristico, ma il racconto presentato nella superba cornice del teatro Politeama Boglione durante la presentazione della manifestazione dedicata all’arte casearia d’eccellenza, giunta alla 12ª edizione. “Naturale è possibile” è il titolo scelto per l’evento organizzato da Slow Food e dalla città di Bra con il sostegno della Regione Piemonte, i cui obiettivi sono stati illustrati nel corso della conferenza stampa di mercoledì 26 giugno, alla presenza di un nutrito gruppo di giornalisti e di pubblico. L’incontro si è aperto con la proiezione di un video promozionale, seguito dalla presentazione del programma che ha visto protagonista il formaggio in tutte le sue più diverse e piacevoli sfaccettature. Per quattro giorni, i visitatori potranno godere di iniziative, mostre mercato, laboratori e incontri con appuntamenti e attività proposte da operatori che portano in vetrina la tradizione del passato,ma anche tanta innovazione. D’altronde, Cheesenon si limita all’aspetto dell’economia, ma è anche occasione di riflessio-
ne sui temi concreti dell’ambiente e della sostenibilità, rappresentando un’opportunità per i giovani ad investire e credere nel territorio. Il ricchissimo cartellone prevede, poi, il trionfo dell’agroalimentare, degustazioni itineranti, street food, CasaLibera del Burro, Chioschi Regionali, Piazza del Gelato, educational sugli abbinamenti dei formaggi con vini, birra e confetture. Da non perdere la pletora di eventi collaterali a base di intrattenimento e svagoper tutti i gusti e per tutte le età. Per il sindaco di Bra, Gianni Fogliato, «Cheese continua ad essere un evento unico, senza pari, che porta il nome di Bra in giro per il mondo e, allo stesso tempo, porta tanti cittadini del mondo nella nostra amata città. È un’emozione essere per qualche giorno al centro del mondo. Grazie a Cheese, la città di Bra e tutti i braidesi sono cresciuti nel corso del tempo, perché non è soltanto una manifestazione che consente di fare il giro del mondo attraverso i sapori, ma è un’occasione di incontro, di confronto e di dialogo tra professionalità diverse, culture diverse, realtà distanti geograficamente tra loro, ma che nel mondo globalizzato e interconnesso in cui viviamo sono parte della stessa quotidianità. Per Bra Cheese è
una festa: la città si riempie di turisti e tutto l’indotto ne trae un beneficio che ha caratteristiche peculiari siaper la qualità della visita che per il ritorno di immagine che fa eco anche negli altri periodi dell’anno». Accanto ai tan-
ti lati positivi, ce ne sono alcuni negativi, ma superabili con il richiamo del Sindaco al sentimento di appartenenza: «Sonoconsapevole che dedicare la città per quattro giorni ad un evento così particolare comporta qualche disagio per i cittadini, ma so che la maggior parte dei braidesi attende settembre per poter dire con orgoglio “Io sono di Bra” e accogliere amici o conoscenti che scelgono questo momento per tornare in città». Lo sa bene la figlia del primo cittadino che ha esonerato il padre dal raggiungerla in Francia nel giorno della sua laurea, coincidente con l’inaugurazione. L’impegno dell’Amministrazione comunale è far sì che Bra siapronta ad accogliere nella sua veste migliore l’edizione di Cheese. Da qui l’invito di Gianni Fogliato a tutti i braidesi, partendo da se stesso, a rendere la città sempre più bella, pulita ed accogliente, facendone tesoro per il futuro. Ma Cheeseè anche un esempio di come la sinergia tra enti diversi, anche tra approc-
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29 giugno 2019
ci organizzativi, finanziari e culturali diversi può dare grandi risultati. «Il merito in questo caso va a Slow Food ed a Carlo Petrini, che ringrazio per le forti sollecitazioni ideali e pratiche che ha saputo dare e di cui voglio far tesoro. La rete di sponsor, partnership, espositori che è stata organizzata intorno alla manifestazione è un punto di forza,solido negli anni, ma capace di rinnovarsi edizione dopo edizione e di far sì che per quattro giorni Bra sia una vetrina internazionale del mondo caseario», ha aggiunto il sindaco nell’emozionante occasione in cui ha reso il giusto merito ai sindaci che lo hanno preceduto, insieme agli amministratori che li hanno affiancati nella gestione dell’evento.La parola è poi passata a Fabio Carosso, vicepresidente della Regione con il Piemonte che avrà uno spazio dedicato alle Terre Alte: «La montagna è importantissima e per il Piemonte rappresenta circa il 70% del territorio. È un territorio difficile in cui si fa fatica a vivere e,soprattutto, a lavorare. La Regione deve raggiungere quei luoghi ed incontrare i sindaci ed i ragazzi che hanno scommessosulla montagna per aiutarli nelle loro esigenze di valorizzazione del territorio. Ci saranno programmi di attuazione, osservatori e dei fondi per sviluppare ed aiutare il più possibile questi settori. Allo studio ci sono dei progetti di collegamenti ultraveloci anche in montagna, per rendere queste terre meno lontane ed av-
vicinare i prodotti di alta quota, perché siano conosciuti in tutto il mondo». Un preciso ringraziamento è stato fatto anche agli official partner Agugiaro&Figna Molini Spa, BBBell,Lurisia - Premium Beverages, Parmigiano Reggiano, Pasta Di Martino,Quality Beer Academy, RealeMutua Assicurazioni, Egea - Energia del territorio e Crb-Cassarisparmio Bra BPER: Gruppo, che con il loro supporto permettono di realizzare un evento che nella scorsa edizione ha portato a Bra circa 300mila visitatori di cui oltre il 50%stranieri. In rappresentanza dei partner, ha parlato Carlo Porro, consigliere di amministrazione della Crb, in forzadi un legame della banca con la manifestazione che risale al 1997:«Questa ventennale collaborazione ci permette di affermare che è stata una scelta condivisa da entrambe le parti e rappresenta per Bra ed il suo territorio un esempio tangibile di collaborazione che qualifica la città, i suoi operatori economici e la banca. Questa manifestazione è da sempre un volano non solo turistico enogastronomico, ma anche economico e culturale, che si esprime attraverso l’adesione alle numerose iniziative condivise e con la partecipazione al capitale sociale dell’Agenziadi Pollenzo e con l’Università del Gusto, oltre alla partnership con la bottega alimentare Local e quant’altro. In questi 20 anni Cheese e la Crb sono cresciuti parallelamente sia di dimensioni che di impor-
tanza». Con la sua configurazione ancora più ricca rispetto al programma del 2017, il prossimo appuntamento di Cheesesi rivela, inoltre, come elemento strategico per lo sviluppo della biodiversità. Il concetto “Naturale è possibile” dimostra l’impegno concreto di Slow Food e dei suoi aderenti nel promuovere un’agricoltura sostenibile che garantisce un prodotto finale di qualità superiore nel rispetto della salute umana, del benessere animale e della salvaguardia dell’ambiente. I concetti sul tema sono stati argomentati dagli ospiti, che hanno aperto una finestra di dialogo molto interessante. Sono intervenuti Andrea Cavallero, già professore di alpicoltura presso l’Università di Torino; Emanuela Ceruti, produttrice del presidio Slow Food del “macagn”; Guglielmo Garagnani, vicepresidente del Consorzio Parmigiano Reggiano. Valorizzare la montagna ed apprezzare la biodiversità sono stati gli imperativi dei discorsi, tutti all’insegna del valore e del concetto di naturalità, che mette d’accordo generazioni, territori e colture diverse. “Naturale” è anche la parola d’ordine di Silvia De Paulis del Comitato esecutivo di Slow Food Italia, per la quale il termine rappresenta un’ulteriore sfida verso la tutela della biodiversità, «Una biodiversità che non si vede, che è fatta da batteri, enzimi e lieviti, silenziosamente sotto attacco dall’utilizzo sempre più diffuso di colture selezionate dall’industria. La sfi-
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29 giugno 2019
da che viene lanciata ai produttori è di avviarsi verso l’eliminazione dei fermenti o l’autoproduzione dei fermenti. A dimostrazione che il mondo di Slow Food guarda anche ad altro, la parola “naturale” è stata posta all’attenzione anche su altre filiere come quella dei salumi senza nitriti, del pane fatto con lieviti naturali e lo stesso per i vini e per le birre». L’edizione di quest’anno mette in scena ancora importanti novità, come l’area dedicata a produttori femier: piccole aziende agricole che trasformano solo il latte dei propri animali, praticano prevalentemente il pascolo e producono formaggi senza fermenti selezionati o con fermenti autoprodotti. Inediti sono anche i due appuntamenti di formazione sulle tecniche di produzione dei formaggi naturali in programma nell’anteprima di giovedì 19 settembre ed il master dedicato ai formaggi a latte crudo in collaborazione con l’Unisg di Pollenzo. Altra novità sarà la Fucina Pizza Pane e Pasticceria, uno spazio didattico sulle connessioni tra lievitazioni e latticini, realizzato in collaborazione con Agugiaro&Figna Molini Spa, con dodici appuntamenti principalmente al femminile. Senza perdere di vista l’importante patrimonio lattiero-caseario artigianale, Cheese2019mette in scena alcune importanti certezze, che accreditano la manifestazione a livello mondiale. A dichiararlo è Carlo Petrini, deus ex machina dell’iniziativa: «Siamo alla 12ª edizione ed in questi 24 anni la manifestazione ha
assunto una sua caratteristicanazionale ed internazionale che la pone in una situazione particolare. Molte fiere sono degli appuntamenti che ripropongono modelli e sistemi di organizzazione classici e hanno il loro significato per il territorio. La realtà di Cheese è profondamente diversa, perché ha saputo, nel tempo, portare avanti e vincere delle battaglie, non solo a livello nazionale, ma a livello internazionale. Seoggi negli USAesistono centinaia - e sono in crescita esponenziale - di produttori di formaggio è merito di Cheese. Qui è nata e si è consolidata la battaglia per la produzione di formaggio a latte crudo negli Stati Uniti dove era vietata la produzione. Da quel momento si è sviluppata una ricchezza di realtà produttive che non esistevano in quel Paese,mentre ora sta fiorendo una biodiversità incredibile. La stessacosa sta succedendo in Australia ed in Messico». Credenziali decisive per una manifestazione che negli anni ha saputo entusiasmare tutti, istituzioni, privati, addetti ai lavori e pubblico, con operatori e appassionati da tutto il mondo che ormai si danno regolare appuntamento a Bra. «Venire a Cheese - ha spiegato Petrini - diventa un’esigenza dei produttori per confrontarsi e per discutere a cui si uniscono i quasi 3mila exallievi di Pollenzo che, avendo passato qui gli anni più belli della loro gioventù, ricordano Cheesecome elemento di festa e tornano a Cheese da
tutte le parti del mondo per incontrarsi. Queste due certezze, avere qui le categorie di tutti i produttori del mondo e la comunità pollentina che si è diffusa in ogni angolo del pianeta, sono la risorsa fondamentale e basilaredi Cheese».Riconoscenza è stata espressa dal Presidente di Slow Food alla città della Zizzola, alle sue istituzioni ed alla benevolenza dei braidesi che sapranno superare le temporanee difficoltà, grazie all’elemento identitario. «I braidesi sono orgogliosi di questo appuntamento. Cheese è un bene comune e dopo 24 anni comincia fare storia e la cittadinanza inizia a sentirlo come proprio e come momento per presentarsi agli amici in una Bra che in quei giorni si internazionalizza e fa bella mostra di sé.Nell’impatto di 300mila persone con una cittadina come questa, le navette che funzionano, i servizi e la pulizia sono certamente un bel fiore all’occhiello. Con l’Amministrazione comunale, che da sempre ci è a fianco in questa impresa, siamo davanti ad un fare squadra. La storicità di questo evento ci mette anche in una situazione di rispetto per tutti quelli che hanno collaborato nel tempo a fare in modo che ci fosse questo successoed in una prospettiva che durerà ancora molti anni. L’ultima sfida sul naturale porta avanti l’asticella ed il compito di questo appuntamento è dare opportunità di discussione». Da qui il richiamo di “Carlin” ad un movimento che ha sapu-
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29 giugno 2019
to vincere le sue battaglie con un segreto: «L’italianità vera è quella che si mette a disposizione del mondo, non quella che si chiude in sestessa.Mettere a disposizione il nostro savoir faire e la nostra storia, facendo in modo che altri possano seguire un percorso simile al nostro, è un elemento di maggior sciovinismo. Nessuno è più sciovinista di chi non lo è. Noi siamo orgogliosi del nostro Paese, ma nel modo più assolutoriteniamo doveroso essere aperti verso gli altri. E se Bra è il laboratorio in cui si realizza questo, allora tutto torna a casa.Si torna a Bra, perché lo si sente come esigenza,non come obbligazione. Noi abbiamo la forza di dire che venire qui a Bra è un elemento di incontro, di fraternità e di fratellanza. Lo dico anche rispetto a quelle economie più deboli che, purtroppo, non hanno ancora queste opportunità, ma le avranno quanto prima. Dobbiamo fare in modo che anche questo diventi un elemento di fratellanza e di fraternità, non di chiusura. Con pazienza riusciremo a portare queste tematiche anche nella profonda Africa e in altri paesi. Bra deve mantenere questa dimensione di apertura verso il mondo, perché è la condizione affinché Cheese possa durare ancora tanti e tanti anni». Forte di un’internazionalità crescente che punta a far rete tra produttori e consumatori, Cheese2019 promette così di essereun viaggio straordinario nel mondo dell’arte casearia, in tutte le sue forme, attraverso un percorso studiato per sedurre tutti i sensi
e per scoprire tanti tipi di formaggi e affinità naturali per la prima volta insieme. Il fascino di una città votata all’accoglienza aggiunge sapore alle degustazioni, interesse alle informazioni storiche ed emozione alle esposizioni, in quattro giorni tutti da gustare.Maggiori informazioni: www.slowfood.it Silvia
Gullino
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27 aprile 2019 - Edizione Canavese
Lenovità
Ingredienti e ricette Le opinioni dei maestri Giulio Rocci Salutistico con erbe e spezie Giulio Rocci realizza numerosi gelati propedeutici allo stare bene, molti dei quali nati dalla collaborazione con Liliana Sorrentino che raccoglie erbe nei boschi. Ecco il Golden Milk con acqua, curcuma, cocco e pepe, il gelato alla salvia (digestivo) o quello al rosmarino (depurativo) o ancora il gelato con equiseto e meliloto che aiuta l’assorbimento del calcio.
I sorbetti legati al vino o alla birra sono sempre una proposta estiva che piace. Lo sa bene Riccardo Serra che ama preparare quelli con il Moscato d’Asti o la Malvasia, ma anche i sorbetti con radici di zenzero o curcuma. Tra i suoi must anche i gelati all’arachide caramellata, il gusto crema al limone e biscotti di meliga o il bunet che realizza senza uovo.
chiesti. Ecco perché nelle sue gelaterie Alberto Marchetti non rinuncia mai, nemmeno in questa stagione, a nocciola, pistacchio, gianduia e fior di latte, ma anche a gusti alla frutta che variano a seconda delle stagioni e che regalano il meglio della produzione italiana.
Ottimo! Abbinamento audace fra mango e zenzero
Da Ottimo! non mancano gusti tradizionali come la zuppa inglese o il tiramisù preparato I gusti dell’estate, secon- con un pan di Spagna a do Filippo Novelli, sono base di farina di riso per chi è celiaco oppulegati a mango e frutti della passione e in gene- re ha problemi di intolrale guardano al mondo leranze, ma anche aborientale. Secondo il ma- binamenti più ricercati testimoniano estro c’è anche una forte come mango e zenzero, pomrichiesta di gelati composti, come crema e biscotto pelmo e Campari, frao stracciatella e variega- gole e menta o ananas to, a testimonianza di e whiskey torbato. un’internazionalizzazione che tende a snaturare, Alberto Marchetti a volte, i gusti della tradi- Crema e pistacchio non deludono mai zione italiana.
Filippo Novelli Frutti tropicali per l'estate
I grandi classici non posRiccardo Serra Arachide caramellata sono mai mancare nelle e sorbetto al moscato top list dei gusti più ri-
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PAESE :Italia
AUTORE :Di Monica Vigano
PAGINE :58-60 SUPERFICIE :188 %
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PERIODICITÀ :Mensile
1 dicembre 2019
BLockchain e pet: tracciabilità garantita Una tecnologia applicabile a qualsiasi business, che consente di registrare informazioni non modificabili e non hackerabili relative ai prodotti. Interessanti gli sviluppi qualora fosse applicata al mercato degli animali da compagnia, soprattutto in ambito food, dove consentirebbe di tracciare ingredienti e processi di lavorazione. Per questo il progetto FoodChain, già attivo nell'industria alimentare umana, è in cerca di primi player anche nel mondo pet. di Monica Vigano
alita alla ribalta con l'avvento dei Bitcoin, la blockchain sta ridisegnando i modelli di business cui siamo abituati. Ma, in concreto, cos'è? Si tratta di un registro pubblico non modificabile a ritroso, che consente di aggiungere informazioni ma non di variare quelle già inserite. È inoltre non hackerabile e replicato in centinaia di copie che rendono impossibile la sua distruzio-
ne. Queste caratteristiche rendono la blockchain totalmente affidabile e verificata e rendono superflua la presenza di intermediari di fiducia. Per questo motivo banche, Stati e alcuni dei principali colossi mondiali come Google, Facebook e Amazon stanno investendo capitali nella ricerca e sviluppo di progetti basati sulla blockchain, che sostanzialmente consente di tracciare qualsiasi bene o
servizio. Ed ecco spiegato perché questa tecnologia potrebbe interessare anche il mondo pet. Applicare la tecnologia blockchain al business pet potrebbe in primo luogo consentire di registrare gli animali da compagnia e il loro intero albero genealogico comprese, per ogni membro della famiglia, le cartelle cliniche. In questo senso, la blockchain sarebbe più comple-
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ta oltre che più affidabile (perché non modificabile) di un pedigree. Va in questa direzione il progetto FaunaLife che porterebbe ad agevolare le adozioni, impedire allevamenti poco etici, fornire una cartella clinica permanente e completa, prevenire la contraffazione di documenti, aiutare la ricerca su malattie genetiche. IL PROGETTO
FOODCHAIN
• ^ ^
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già attivo. Ci sono già prodotti sugli scaffali che mostrano un QRCode scansionabile con qualsiasi
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smartphone per conoscere la storia del prodotto e le
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certificazioni dell'azienda. A sinistra due esempi.
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/
Considerandone le potenzialità, la blockchain sarebbe ancora più utile in ambito pet food. In questo campo la tecnologia consentirebbe di tracciare ricette e ingredienti, garantendone così la provenienza. Marco Crotta, blockchain expert dell'accademia delle tecnologie blockchain based BCademy, spiega così l'utilità di questo progetto, che attualmente è in fase di forte sviluppo nell'industria alimentare per l'uomo: «Non c'è alcuna ragione per cui questa tecnologia non possa essere applicata anche al pet food. I numeri che troviamo nel settore pet food non sono lontani da quelli che abbiamo nel settore agroalimentare, inoltre i proprietari degli animali sono sempre più esigenti e attenti
Il servizio di tracciabilità alimentare è
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Inquadra
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immaginare
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possano accedere e modificare i propri da un QRCode univoco che permetterà
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e ne raccoglie i dati e la storia Nel moment o in cui il prodotto
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virtuali che accompagna attraversa tutti i processi
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di Palasene
Crotta,
tutte
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SONO INTERESSATO: CHE FACCIO? Il servizio
di tracciabilità
dei prodotti
pet food sarà gestito
attualmente si sta già occupando dei prodotti per uomo. Qualora un'azienda volesse aderire contatto con lo staff della società FoodChain il sito www.food-chain.it dove sono pubblicati
dalla società
provenienti al progetto,
pubbliche
tecnologia. piattaforma
e, se necessario,
si propone
che
scrivendo a info@food-chain.it o visitando anche interessanti case histories. In
prima battuta il tea m FoodChain analizza le esigenze del cliente sua filiera produttiva. Insieme al cliente vengono poi selezionate rendere
FoodChain,
dal settore dell'alimentare dovrebbe mettersi in
al cliente
e le specificità le informazioni
della da
stesso un breve corso sulla
Al termine di questa prima fase, al cliente viene associato di tracciabilità. Qui il cliente potrà inserire periodicamente
un account sulla i dati sui nuovi
lotti prodotti. Tutti questi dati congiuntament e genereranno un QRCode associato a quella specifica partita che sarà da applicare sui prodotti prima dello shipping. «Abbiamo già collaudato questa procedura con riserie, microbirrifici e aziende anche molto diverse tra loro. Una volta deciso di partire con questa iniziativa, si può avere il prodotto
tracciato
sugli scaffali dei negozi
in breve tempo»,
aggiunge
erotta.
Marco Crotta, blockchain expert dell'accademia delle tecnologie blockchain based BCademy
nella scelta e vogliono avere garanzie e dimostrazioni, non payoff pubblicitari». Dal punto di vista tecnico, la tracciabilità del pet food è del tutto identica a quella del settore alimentare per l'uomo, dove sono già stati realizzati prodotti informazioni tracciate tramite blockchain che hanno mostrato vantaggi in termini di visibilità, posizionamento, fidelizzazione del cliente e conseguentemente fatturato. UN'IDEA
AGLI ALBORI /
«Stiamo cercando aziende che siano pronte a posizionarsi come primi player in questo nuovo modo di dialogare col cliente che è, inevitabilmente, alle porte», aggiunge Crotta. L'obiettivo, nei confronti del cliente finale, è quello di fornire informazioni trasparenti permettendo la verifica autonoma e indipendente dell'intera catena. Al momento gli esperti di BCademy hanno già contattato alcuni produttori e, a loro dire, l'interesse è palpabile soprattutto nei riguardi di prodotti specifici o di alta fascia come il grain free o preparazioni che rispondono a specifiche esigenze. «Intendiamo portare avanti congiuntamente i progetti FaunaLife e FoodChain perché dalla loro combinazione si può realizzare uno scenario completamente nuovo in cui produttori, allevatori, veterinari, ma soprattutto gli animali avranno dei benefici che è impossibile ottenere con i sistemi attuali», prosegue Crotta. TRA GESTIONE E PROMOZIONE
/
Il servizio sarà gestito dalla società FoodChain spa che supporterà le aziende del pet food con la competenza tecnica, ma anche con l'esperienza fatta nel settore dell'umana. Al momento sono in
fase di avvio i primi test: con i reparti marketing e comunicazione delle aziende interessate, si stanno studiando dei piani per valorizzare al meglio questa nuova tecnologia e i vantaggi a essa correlati anche per il cliente finale. Le confezioni tracciate in blockchain riporteranno un QRCode che, una volta scansionato, consentirà al cliente di accedere a tutte le informazioni che il produttore ha messo a disposizione per ogni specifico pacco o lotto. Le informazioni registrate non rappresentano solamente elementi di storytelling, quindi, ma riuniscono documenti e certificati che sono resi visibili e verificabili anche dal consumatore. «Ovviamente ogni azienda può liberamente scegliere quali informazioni pubblicare: dati sugli ingredienti, provenienza dei cereali, dati quantitativi e si può arrivare alle analisi di laboratorio», spiega Crotta.
casi in cui un'azienda ha fatto da apripista per le altre con cui collabora. Così la Gelateria Marchetti traccia il proprio gelato in blockchain grazie al fatto che la Torrefazione San Domenico, a sua volta, già tracciava l'intera filiera del suo caffè che è un ingrediente di pregio del gelato in questione. In altri casi un fornitore è stato preferito alla concorrenza proprio grazie al fatto che già tracciava in blockchain la propria produzione». Secondo Crotta, in nord Europa è la GDO stessa a richiedere l'inserimento dei fornitori in blockchain per diversi motivi che vanno dal marketing alla semplificazione della supply chain. Alla luce di tutto ciò, si sta studiando la realizzazione di un network di aziende che adottano FoodChain per metterle in contatto tra loro e realizzare nuove opportunità di business. COSTI DI GESTIONE /
E I FORNITORI?
/
Sorge spontaneo domandarsi se un percorso di tracciabilità simile, risalendo fino agli ingredienti utilizzati per la ricetta registrata, coinvolga a cascata anche i fornitori delle materie prime. In realtà, non è uno step automatico né necessario. Dipende dalle informazioni che l'azienda e i suoi fornitori intendono rendere pubblici. Tuttavia uno scenario in cui tutti gli attori coinvolti nella produzione di quella specifica ricetta sono parte attiva del processo informativo tramite blockchain è indubbiamente un plus. Spiega Crotta: «Seun mio fornitore aderisce a questa iniziativa, potrò raccontare una storia più completa e dettagliata fornendo maggiori garanzie. In questo senso, il passaggio di dati in blockchain tra fornitore e cliente è una feature fondamentale. Abbiamo avuto
Il processo di tracciabilità in blockchain ha un costo di setup iniziale che comprende lo studio specifico del cliente. Questo costo è una variabile ma si sta parlando di cifre attorno ai 10.000 euro. Successivamente ogni operazione di tracciamento e quindi ogni documento aggiunto al faldone di quel lotto ha un costo che dipende proprio dalle modalità operative della blockchain. Si parla comunque di centesimi di euro da spalmare sull'intero lotto di migliaia di unità. «Uno studio che abbiamo fatto per uno dei maggiori produttori di pasta d'Italia ha evidenziato che, per l'azienda, il costo finale per ogni pacco di spaghetti era di circa 0,004 euro. A fronte di questa minima spesa però, c'è il beneficio di un importante aumento del valore aggiunto percepito dal cliente, che si può trasformare in alcuni punti percentuali di margine», conclude Crotta.
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PAESE :Italia
AUTORE :N.D.
PAGINE :21 SUPERFICIE :12 %
14 settembre 2019
Arte
rosa e gelati
in piazza
Quest’anno, in occasione di Cheese, molte saranno anche le proposte dolciarie e salate che si potranno degustare per le vie e piazze braidesi. Riconfermata la “Fucina Pizza Pane Pasticceria” con una novità di presenze tutte al femminile. Sotto il cielo di Bra arriveranno, infatti, le protagoniste nazionali del mondo della lievitazione. Nello spazio organizzato, come ormai consuetudine, da Slow Food con Agugiaro&Figna Molini, nove appuntamenti consentiranno al pubblico di scoprire le declinazioni italiane delle signore della farina. E da sabato a lunedì, al mattino, altri tre appuntamenti speciali e gratuiti per iniziare la giornata nel segno dei lieviti: dibattiti e degustazioni con la partecipazione della Scuola Italiana Pizzaioli per raccontare i milk trend, ovvero le forme del latte oltre le mode alimentari. Ad aprire le danze venerdì 20 sarà Rosa Casulli, l’unica donna istruttrice della Scuola Italiana Pizzaioli,la prima ad averevinto il titolo di Campionessa del Mondo nel 2008 a Parma per la categoria Pizza Classica.A Cheese, Rosa Casulli della pizzeria McRose di Putignano (Ba) proporrà, nell’ordine, una pizza in teglia tipica della Puglia realizzata con un impasto di patate lesse e condita con pomodoro; il cavallo di battaglia del suo locale, la pizza slow con stracciatella profumata all’arancia, capocollo, bufala e noci, e la pizza che le ha fatto vincere il titolo mondiale, la Km. 0, con fior di latte, funghi cardoncelli, capocollo, carciofi, patate lesse, caciocavallo, pangrattato, rosmarino e salvia.A portare un tocco di dolcezza e soddisfare i languorini del pomeriggio di sabato, sarà la regina della pasta frolla Chiara Zogno di Conselve (Pd). Sue due proposte molto particolari: un delizioso biscotto al Parmigiano Reggiano e un originalissimo tiramisù. Domenica 22 sarà il turno di Francesca Gerbasio, uno dei volti più interessanti della nuova generazione al femminile, che porterà a Cheese la pizza che le ha fatto vincere il titolo di Pizzaiola Emergente nel 2014, fatta con alici di menaica, fave, pepe, mozzarella di bufala e pecorino. Infine, per i più golosi, appuntamento in Piazza XXSettembre, la Piazzadel Gelato, nata da un’idea di Slow Food e Alberto Marchetti, e realizzata in collaborazione con Inalpi, official partner dell’area; il posto giusto dove gustare gelati buoni, puliti e giusti, che partono da ingredienti selezionati con cura, freschi e genuini e di cui tutti possono conoscere l’origine. La piazza sarà sede di conferenze, incontri e laboratori. Il programma inaugurerà con un incontro dedicato alle famiglie in cui imparare insieme a conoscere e riconoscere il buon gelato, capire come si dovrebbe fare e
buon gelato, capire come si dovrebbe fare e assaggiare un prodotto di qualità, cosa non sempre semplice, per poi proseguire con incontri sulle tematiche più disparate: il burro, l’importanza delle uova, il gelato del recupero, il gelato gastronomico. Oltre agli appuntamenti in programma, tutti a ingresso libero, ci sarà una grande novità ad allietare la piazza: il Milk Bar, dove grazie a Inalpi i visitatori potranno assaggiare il latte fresco dei pascoli piemontesi e provare a scoprire le differenze.
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AUTORE :Maria Teresa Mar…
PAESE :Italia PAGINE :2,7 SUPERFICIE :23 % PERIODICITÀ :Quotidiano
6 marzo 2019 - Edizione Alessandria
TORTONA MARIA TERESA MARCHESE
Già60 pecoreadottate persalvare ilil Montébore Montébore P.44
PROSEGUE
LA MOBILITAZIONE,
OGGI DEL FORMAGGIO
SI PARLERÀ
A BRUXELLES
“Un gestovale mille parole Cosìho adottato una pecora” Anche il cantante degli Ex Otago in campo per salvare il Montébore smano,che oggi saràa Bruxelles a parlare proprio di Montébore in una sedutadel ParlaSono una sessantinale pecore mento sulle eccellenze già adottate per salvare il Montébore, l’antico formag- europee. Prossima occasione gio a forma di torta nuziale. per promuovere la campagna Circa la metà delle «adozioni» sarà un concerto di musiche è avvenuta durante la serata- da film dedicato a Ennio Moraperitivo svoltasi nel ristoran- ricone dell’ensemble Le Muse te di Anna Ghisolfi, condotta diretto da Andrea Albertini, il da Edoardo Raspelli, giornali- 30 marzo, nel Dongione di sta e «cronista della gastrono- Carbonara Scrivia. «Anche la nostra azienda mia», affiancato dalla show ha deciso di adottare una pegirl Paola Bonacina. «Il Montébore rappresenta in modo cora - dice Maurizio Carucci, perfetto questo territorio - ha agricoltore di CascinaBarbàn detto Raspelli - e c’è bisogno della solidarietà di tutti per (Albera Ligure) e cantante decontinuare a produrlo». Han- gli ExOtago - perché ci è semno parlato il maestro dell’arte brato un bel modo per sostegelatiera Alberto Marchetti, nere un progetto, quello di che ha fatto assaggiareun ge- Vallenostra, un prodotto tipilato fatto con il Montébore; co della nostra valle, il MonRoberto Grattone e Agata tébore, e un territorio, la Val Marchesotti di Vallenostra, il Borbera, dove viviamo e lavocaseificio che produce il for- riamo. Crediamo chele azioni maggio presidio Slow Food, e concretesiano il modo migliol’ideatrice dell’iniziativa «Sal- re per sostenere una causa viamo il Montébore: adottia- perché valgono più di mille MARIA TERESA MARCHESE TORTONA
mo una pecora» Monica Cu-
parole».«Ho aderito all’iniziativa perché mi entusiasma l’idea di essere «mamma di una pecora»- dice Tiziana Carando di Arquata, insegnante di Matematica e vice preside alle medie di Serravalle -. Sono statauna delle prime quando è partita l’iniziativa e oggi c’èuna ragione in più per continuare. L’hofatto perché sono molto affezionata alla Val Borbera e perchéè una bellissima iniziativa per dare un contributo alla tradizione e all’economia della valle». «Mi sono appassionataall’iniziativa per tentare di tenere in vita qualcosa di antico - dice Barbara Feltri di Voghera, socia della condotta Slow Food dell’Oltrepò - e ho deciso di adottare anch’io una pecora, oltre ad aver creato contatti con la Germania e ad aver portato il Montebore, insieme ad altri formaggi di Vallenostra, a Cheese Berlin nel novembre 2018, ad un evento a Wiesbaden nel 2017 e a Stoccardanel 2016, entusiasmando i palati
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AUTORE :Maria Teresa Mar…
PAESE :Italia PAGINE :2,7 SUPERFICIE :23 % PERIODICITÀ :Quotidiano
6 marzo 2019 - Edizione Alessandria
tedeschi e gli appassionati dei prodotti di nicchia». — c
BYNCNDALCUNI DIRITTI RISERVATI
A Tortona la serata evento per il Montébore con Raspelli
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AUTORE :N.D.
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28 febbraio 2019
tortona
“Salviamo il Montebore adottando una pecora” alviamo il Montèbore: adottiamo una pecora”, è una nuova iniziativa dello Slow FoodTortona, ideata da Monica Cusmano, cheha lo scopo di salvaguardare il tipico formaggio della Val Curone.Il progetto chesaràpresentato lunedì 4 marzo dalle ore 18 al ristorante Anna Ghisolfi in via Giulia 16, conta anche sull'amichevole adesione del giornalista gastronomico Edoardo Raspelli che condur-
“S
con questo intento e porta al sostentamento di un territorio e della sua economia, aiutando direttamente il lavoro di pastori e produttori». Conuna cifra cheverrà restituita in prodotti, si aiuterà direttamente a sostenere le spesedi allevamento delle pecore
e di produzione dei formaggi: «Chi aderirà - dice Marco Dell'Era Slow Food - diventerà un amico di questo presidio Slow Food, il Montébore è testimone concreto dell'amore rà l’evento affiancato dalla per il cibo vero e delle tradizioshow girl Paola Bonacina. ni pastorizie e produttive del Ospite della serata Alberto territorio». Il contributo avrà Marchetti maestrodell'arte ge- come ricompensa Cestodei Prodotti di da ritirare latiera. All'evento hanno collabora- nel giorno della “Festadelle fato: Vineria Derthona, ristoran- miglie adottive”. La quota per te Montecarlo, Osteria Billis adottare una pecora è di 100 (Tortona), ristorante Corona euro. Per informazioni sulle (San Sebastiano Curone). Il modalità di versamento è posMontébore è il formaggio più sibile consultare il sito interraro del mondo con una forma net dello slow food sezione unica che sembra disegnata “adotta una pecora salva il da Leonardo da Vinci; adotta- Montèbore”. Sarà possibile efre una pecora da Montèbore fettuare l’adozione anche nel corso della serata di presentache vivrà libera nei pascoli ap- zione. — Paola Dellagiovanna penninici della di Mongiardino Ligure (Alessandria) significa riservarsi parte di una produzione eccezionale e raffinata per sée per le personecare.Come spiega Monica Cusmano Slow Food: «Nel territorio stanno scomparendo razze animali, formaggi e tante altre produzioni. Uno scenario triste che necessitadi uno sforzo da parte di tutti noi per essere contrastato. Il progetto nasce
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AUTORE :N.D.
PAGINE :25 SUPERFICIE :18 %
28 febbraio 2019
Dasinistra:RobertoGrattone,MonicaCusmanoedEdoardoRaspelli
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AUTORE :Isotta Carosso
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22 settembre 2019 - Edizione Cuneo
COSTANZA BONO
ABraèla domenica diCheese. DialogotraPetrinie Molinarisullesfidedelcibo In migliaia oggi sfidano il meteo a Bra nella domenica di Cheeseche, alle 11 al Caffè delle parole - lo spazio in piazza Carlo Alberto dove in collaborazione con La Stampa si susseguono incontri, degustazioni e musica - il patron di Slow Food, Carlo Petrini, dialoga con il direttore de La Stampa, MaurizioMolinari, sul futuro del cibo tra innovazione e tradizione. ROBERTOFIORI, ISOTTA CAROSSO,ALBERTO PRIERI E CRISTINA INSALACO – PP.40, 41, 42, 43 E45
COSTANZA BONO
Tra pecorini e birre eccocomeorientarsi nelle vie del gusto Oltre alla app ufficiale, gli studenti personal shopper per nonperdersi unevento nella domenicadi Cheese ISOTTA CAROSSO BRA
Degustazioni, laboratori, conferenze ed eventi per fa fa-miglie. Èun fitto programma quello che aspetta oggi i
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AUTORE :Isotta Carosso
PAGINE :2,5-6 SUPERFICIE :80 %
22 settembre 2019 - Edizione Cuneo
lo da allevamenti sostenibivisitatori di Cheese. Tanti sti i di un progetto di ricercali, presente a Cheese con la modi per scoprirlo e muover-scientifica (ingresso su pre-prima produzione. notazione fino a esaurimen- Per chiudere in leggerezsi a piedi in città: ad esempio affidandosi alla app ufficia-to posti alle 14, 15,30, 17, za oggi alle 19,30 si potrà Nella Casa libera del le «tabUi» o a uno dei perso-18). partecipare al gioco «Spaknal shopper dell’evento, gli burro invece, alle 14 (si ripeka il kilo» e vincere una punstudenti dell’Università di te anche alle 21), si potràta di Parmigiano Reggiano, Scienze gastronomiche che, partecipare a una degusta- a condizione di indovinarne zione con Simone de Feo, ge-il peso, alle 20 assistere alla alle 11 e poi di nuovo alle 16, organizzano visite guida- latiere e panificatore della marchiatura del formaggio te tra prodotti da assaggiareCremeria Capolinea di Reg- Bettelmatt, prodotto unicae acquistare. Oppure sempli-gio Emilia, che porta a Chee-mente in alpeggio, o ultimo cemente lasciandosi traspor- se l’arte dell’abbinamento appuntamento della giorna«lievitati e gelati» mentre, ta, in programma alle 21, tare da storie, profumi e asnella Piazza del Gelato, alle partecipare al laboratorio in saggi. Così può capitare di imbat- 14,30, si potrà scoprire l’usocui il sigaro toscano incontersi nel Pecorino di Carma-del burro all’interno del gela-tra le birre Baladin. sciano, in Campania, prodotto nelle vicinanze di un la-to con i maestri gelatieri Alghetto di acque sulfuree cheberto Marchetti e Roberto conferisce un sentore molto Lobrano, cofondatori della visite guidate particolare al formaggio, Scuola internazionale di alAlle 11ealle 16 realizzato in quantità limita- ta gelateria. te e da piccole aziende agri- Un incontro interessante coni personal shopper cole a conduzione familiare. alle 15 alla Casa della Biodi-dell’ateneo di Pollenzo Lungo la Via dei Presìdi, siversità è quello con i protapossono incontrare anche i gonisti della resistenza capastori sardi: oggi alle 11 sisearia in Europa, un viaggio ritroveranno anche nella Ca- nei paesi europei per conosa della Biodiversità per par-scere ad esempio il primo lare del loro futuro e di coPresìdio della Slovacchia, il appuntamenti me superare la crisi che stan-Bryndza dei Monti Tatra, Al laboratorio no vivendo ritornando alla che propone la caseificazioloro vocazione: caseificazio- ne tradizionale secondo lo sensoriale dedicato ne a latte crudo in azienda.stile dei pastori valacchi o la al gorgonzola Un altro sapore da scoprire, battaglia per il latte crudo alle 13, nello stand Assopie-che in Russia è ancora in cormonte Dop & Igp - Regioneso e la produzione casearia Piemonte, è quello della Ro-dei Paesi Nordici. biola di Roccaverano che og- Cheese però non è solo forgi festeggia, con una degu-maggio ma anche un’occaanni stazione e un incontro, i 40sione di scoprire i salumi anni del Consorzio di tutela nell’area «Piccoli&Naturali» Il traguardo raggiunto della Dop che comprende il oppure incontrarli, alle 16, dal consorzio Robiola territorio amministrativo di nell’Auditorium Crb. Diverdi Roccaverano 10 comuni dell’Astigiano e 9si gli esempi presenti a Bra: comuni dell’Alessandrino. il Suino Nero di Calabria, il Per chi fa tappa a PollenzoMaiale Basco o il Consorzio del Capocollo di Martina non si può perdere il labora-Franca, in provincia di Tatorio di analisi sensorialeranto, che si è autosospeso «Gorgonzola: lo ami o non per mettere a punto una lalo ami? Scopriamo se dipen- vorazione senza nitrati e nide dal tuo Dna!», un’occasio-triti e una materia prima sone per diventare protagoni-lo da allevamenti sostenibi-
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PAESE :Italia
AUTORE :Isotta Carosso
PAGINE :2,5-6 SUPERFICIE :80 %
22 settembre 2019 - Edizione Cuneo
Cheese è un grande evento che comprende incontri, degustazioni, approfondimenti su tutto l’universo del cibo di qualità La domenica è densa di appuntamenti fino alle 21, quando si tiene il laboratorio in cui il sigaro toscano incontra le birre Baladin
FOTODICOSTANZABONO,SILVIAMURATOREEBRUNOMURIALDO
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PAESE :Italia
AUTORE :N.D.
PAGINE :56 SUPERFICIE :37 %
14 novembre 2019
Davenerdì Davenerdì2 22 2 adomenica adomenica24novembre 24novembreilil Gourmet GourmetF FoodFestival oodFestival
Lafiera enogastrononica alLingotto diTorino Torino - (fm). A Torino apre il Gourmet Food Festival per conoscere tesori e segreti dell'enogastronomia da venerdì 22 a domenica 24 novembre a Lingotto Fiere di Torino, via Nizza 294. Negli orari 10-22 venerdì e sabato, mentre la domenica dalle 10 alle 20. Ingresso 5 euro, sul sito www.gourmetfoodfestival. it si può ottenere il coupon sconto per partecipare a moltissime attività all'interno del festival. Per informazioni: info@gourmetfoodfestival.it. Il festival, alla sua seconda edizione, nasce a Torino, con l'obiettivo di promuovere e narrare il rapporto fra cibo e territorio (regionale, italiano, internazionale) attraverso il minimo comune denominatore della qualità e dell'eccellenza. Grazie al calendario di appuntamenti ed eventi, il pubblico può conoscere tesori enogastronomici o seguire corsi e lezioni di cucina e assaggiare i migliori piatti, vini e birre selezionati dal Festival.
Le aree tematiche Il mercato: una ampia area espositiva in cui i produttori incontrano un pubblico numeroso di appassionati e curiosi. Una vetrina per scoprire e acquistare prodotti della tradizione. Le cucine di strada: la zona in cui il pubblico può assaggiare i prodotti cucinati al momento o degustare una selezione di vini, birre e bevande provenienti da tutta Italia con qualche piacevole sorpre-
sa dal mondo. Gli spazi eventi: qui il pubblico può assistere a showcooking, presentazioni, appuntamenti e momenti formativi con esperti del mondo del food, oltre che partecipare alle numerose degustazioni.
Il programma European Tea Show: i migliori tea taster del mondo si ritrovano a Torino per la prima volta. La giornata di domenica è dedicata alla quarta edizione italiana della Tea Masters Cup, la competizione che coinvolge i professionisti e gli appassionati nella prova di Tea Mixology. L'appuntamento è preceduto da una giornata a Palazzo Carignano giovedì 21 Pro tea Academy che riunisce produttori, esportatori, importatori, distributori e tea members intorno alla tavola rotonda per approfondire la conoscenza e le opportunità di mercato. Campionato mondiale di Pesto al mortaio a Gourmet con le gare eliminatorie per la qualificazione. Le gare eliminatorie, aperte a tutti, professionisti, appassionati in cucina, offrono l'occasione per imparare a preparare il Pesto genovese e conoscere gli ingredienti originali. Domenica alle 16.30 la vera cucina giapponese spiegata in deluna lezione-riflessione lo chef Hiroto Akama, il maestro viaggiatore della cucina giapponese che da alcuni anni gira il mondo. Cucina vegetale, formaggi,
pesce in collaborazione con Slowfood che nei tre giorni di festival organizza sei incontri. Venerdì alle 11 scuola di incon Antonio Chiodi Latini, alle 13 Latini parla di cucina vegetale creativa. Sabato 13 Luigi Acciaio della pizzeria porta l'idea di cotture alternative e di condimenti. Le produzioni casearie di montagna alle 13.30. Domenica ci si sposta a Sud con Salente soul food alle 13. Alle 15 Beppe Gallina mostra come trattare le acciughe. La pasta in 3d di BluRhapsody, la start up di Barilla, due show cooking in Sala Forchetta con la chef Francesca Gambacorta. Oltre il Bio: gli alimenti restano vivi fino alla tavola con Agricooltur, la startup piemontese nata dalla fusione di competenze in ambito di automazione industriale, elettronica e ricerca agronomica. Venerdì 22 in Sala Cucchiaio alle 19.30 è in programma una degustazione. Gelato e pasticceria: protagonista Alberto Marchetti. Venerdì 22 alle 10.30 un laboratorio ludico-didattico per bimbi dai 4 ai 10 anni, dal titolo paste di meliga del monSabato 23 novembre dalle 15.30 caffè: dalla pian-
tagione alla coppetta di gelaAlle 13 latte: quanto conta una filiera Domenica 24 alle 16 si parla di uova e di crema. Sala shaker: degustazioni e workshop per tutti. Negli eventi Mixology è possibile creare e degustare cocktail
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14 novembre 2019
da Venerdì alle 18.30, sabato alle 17 e domenica alle 12.30 e poi di nuovo alle 16.00 ospite Davide Colombo, brand ambassador, che presenta al pubblico un viaggio nel tempo per scoprire tutta la gamma di Vermouth Martini. Sabato alle 18 invece Davide Colombo e Vittorio Tinelli, conducono 10 show cooking botanicals di Martini in un Cocktail tra i fornelli è l'appuntamento con Mirko Turconi in programma domenica dalle 17.30. My Personal Beer Corner: 11meglio del mondo della birra artigianale italiana. Sono 14 i birrifici, dalle province di Cuneo (Baladin, Trunasse, Kauss, Carrù), Torino (San Michele, Filodilana, LaPiazza, Soralamà, Aleghe), Novara (Croce di Malto, DiciottoZeroUno), Asti (Sagrin), Firenze (S. Giminiano) e dalla Sardegna il Birrificio 4 Mori. Venerdì alle 19 Ab cheers, incontro di introduzione al mondo delle birre artigianali; sabato alle 16.30 Homebrewing, un focus sulla produzione casalinga di birra, con realizzazione di una cotta dimostrativa. Domenica 24 con Teo Musso di Baladin per scoprire il percorso della birra terra al A seguire, alle 19 viene presentata la guida Atlante dei Birrifici Italiani. Sabato 23 è protagonista lo chef Luca Barbiere. Ogni giorno sono inoltre in programma degustazioni guidate su birre di Natale. Il vino e i cambiamenti climatici nell'appuntamento di sabato 23 alle 18.30 in Sala Tagliere, a cura di Cia Agricoltori italiani e Camera di Commercio di Torino, con gusto e gradazione: ecco come il clima cambierà il vengono presentati i risultati dell'indagine sulle produzioni vitico-
le degli ultimi anni. Domenica 24 alle 11 in Sala Calice si parla invece di \agri-brunch\ con i prodotti di Terre Sparse. Sca Italy per diffondere la cultura degli specialty coffee, allestisce due aree all'interno di Gourmet. La prima ospita un banco di degustazione gratuito tra due espressi. La seconda area ospita invece masterclass specifiche dedicate agli operatori del settore. Dieta vegana, torte e merende crudiste per bambini. Sabato 23 ore 15 in Sala Cucchiaio è in programma Alimentazione vegan per capire come impatta sulla salute e sulla dieta, quanto sia sostenibile e attuabile. Domenica 24 alle 14 in Sala Cucchiaio è in calendario l'evento Vegan, crudismo e KmO. Sabato alle 11 in Sala Tagliere l'associazione culturale Peace&Raw conduce un corso di merende crudiste per bambini. Domenica alle 14.30 Cavoli a merenda, il pubblico impara come preparare una Parmantier.
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14 novembre 2019
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24 settembre 2019 - Edizione Cuneo
le
alleanze
di Slow
Food
Il codice chesvela i segreti dei gelati e la connessione Internetgratuita «Cheeseè anche un’occasioin materia di: ingredienti, alne per tutta la comunità digi-lergeni, valori nutrizionali e tale di rinnovarsi e sperimen- lotto di produzione. Allo tare progetti per il futuro. Ma stand della Reale Mutua si cosa c'è di digitale a Cheese? può fare il burro «virtuale». Innanzitutto la connessione Per la prima volta c'è la web rainternet gratuita, «Bbbell- dio ufficiale dell'evento «Bra Cheese2019», nata dalla col- on the rocks», e c'è anchel'aplaborazione tra Slow Food e plicazione della manifestazioBbbell Spa. ne: «tabUi». Secondo noi nei Interessanti sono anche le prossimi anni si potrebbe allarnumerose collaborazioni che gare questo progetto interattila società fondata da Petrini vo anche fuori dal mondo del propone, come il progetto gelato, in modo da fornire «Foodchain», avviato con Al- un’esperienza cheracconti le berto Marchettichepermette storie dei produttori e le caratai clienti, tramite la scansioneteristiche dei loro formaggi. Qr code, di conoscere la trac- GALLESIO, TORTORE, ciabilità di alcuni gusti del ge- SAVIGLIANO, PEDUSSIA, lato, per garantire al pubblico BRAMBATI, LICEO GIOLITTI GANDINO — una maggiore informazione
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Piazza Grande [La]
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17 settembre 2019
Arte
rosa e gelati
in piazza
Quest’anno, in occasione di Cheese, molte saranno anche le proposte dolciarie e salate che si potranno degustare per le vie e piazze braidesi. Riconfermata la “Fucina Pizza Pane Pasticceria” con una novità di presenze tutte al femminile. Sotto il cielo di Bra arriveranno, infatti, le protagoniste nazionali del mondo della lievitazione. Nello spazio organizzato, come ormai consuetudine, da Slow Food con Agugiaro&Figna Molini, nove appuntamenti consentiranno al pubblico di scoprire le declinazioni italiane delle signore della farina. E da sabato a lunedì, al mattino, altri tre appuntamenti speciali e gratuiti per iniziare la giornata nel segno dei lieviti: dibattiti e degustazioni con la partecipazione della Scuola Italiana Pizzaioli per raccontare i milk trend, ovvero le forme del latte oltre le mode alimentari. Ad aprire le danze venerdì 20 sarà Rosa Casulli, l’unica donna istruttrice della ScuolaItaliana Pizzaioli,la prima ad avere vinto il titolo di Campionessa del Mondo nel 2008 a Parma per la categoria Pizza Classica.A Cheese, Rosa Casulli della pizzeria McRose di Putignano (Ba) proporrà, nell’ordine, una pizza in teglia tipica della Puglia realizzata con un impasto di patate lesse e condita con pomodoro; il cavallo di battaglia del suo locale, la pizza slow con stracciatella profumata all’arancia, capocollo, bufala e noci, e la pizza che le ha fatto vincere il titolo mondiale, la Km. 0, con fior di latte, funghi cardoncelli, capocollo, carciofi, patate lesse, caciocavallo, pangrattato, rosmarino e salvia. A portare un tocco di dolcezza e soddisfare i languorini del pomeriggio di sabato, sarà la regina della pasta frolla Chiara Zogno di Conselve (Pd). Sue due proposte molto particolari: un delizioso biscotto al Parmigiano Reggiano e un originalissimo tiramisù. Domenica 22 sarà il turno di Francesca Gerbasio, uno dei volti più interessanti della nuova generazione al femminile, che porterà a Cheese la pizza che le ha fatto vincere il titolo di Pizzaiola Emergente nel 2014, fatta con alici di menaica, fave, pepe, mozzarella di bufala e pecorino. Infine, per i più golosi, appuntamento in Piazza XXSettembre, la Piazzadel Gelato, nata da un’idea di Slow Food e Alberto Marchetti, e realizzata in collaborazione con Inalpi, official partner dell’area; il posto giusto dove gustare gelati buoni, puliti e giusti, che partono da ingredienti selezionati con cura, freschi e genuini e di cui tutti possono conoscere l’origine. La piazza sarà sede di conferenze, incontri e laboratori. Il programma inaugurerà con un incontro dedicato alle famiglie in cui imparare insieme a conoscere e riconoscere il buon gelato, capire come si dovrebbe fare e assaggiare un prodotto di qualità, cosa non
assaggiare un prodotto di qualità, cosa non sempre semplice, per poi proseguire con incontri sulle tematiche più disparate: il burro, l’importanza delle uova, il gelato del recupero, il gelato gastronomico. Oltre agli appuntamenti in programma, tutti a ingresso libero, ci sarà una grande novità ad allietare la piazza: il Milk Bar, dove grazie a Inalpi i visitatori potranno assaggiare il latte fresco dei pascoli piemontesi e provare a scoprire le differenze.
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4 luglio 2019 - Edizione Imperia e Sanremo
VENTIMIGLIA
Entro fine mese i contratti peri 35 locali del nuovo porto zyxwvutsrqponmlkihgfedcbaVUTSRPONMLIGFEDCBA Forse già la prossima settimana, e comunque entro fine mese, verranno firmati i contratti definitivi per l'assegnazione dei 35 locali all'interno del porto di Ventimiglia, i cui lavori saranno ultimati entro fine anno. Nell'attesa di avere l'elenco completo degli assegnatari, iniziano a trapelare le prime indiscrezioni su chi, tra oltre una settantina di imprenditori interessati, metà monegaschi metà italiani, si è aggiudicato uno degli esercizi pubblici affacciato sul porto degli Scoglietti e destinati a costituire aloro volta una forte attrattiva turistica.
internazionale nell'ambito dei pub: il Gerhard's cafe di Monaco, prezioso punto di riferimento nel Principato per marinai e personale degli yacht ma anche per gli armatori. Ci saranno poi negozi di oggettistica e dedicati al lusso. Tra gli altri spicca la gioielleria Abate di Sanremo, ma anche un'eccellenza come la Black power electric di Natalino Squarciafichi, che ha sede a Porrà di Ventimiglia. zutsrponmligfedaYVUTSRPONLKIGEDCBA p.m.—
Tra i vip sulle banchine di Cala del Forte spicca, confermato già da tempo, Alberto Marchetti, incontrastato re delle gelaterie italiane, fondatore di Casa Marchetti a Torino. Secondo quanto appreso ci saranno poi un negozio di alimentari, un ristorante gestito da Andrea Perotti (già titolare del ristorante Pasta e basta) insieme a uno chef di fiducia, una «Charcuterie» dove gustare affettati e bistecche e una pizzeria. Sbarcherà tra le banchine di Cala del Forte anche un nome già noto a livello
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1 novembre 2019
MOLTI NE PARLANO, POCHI LA CONOSCONO. ECCO CHE COS'È LA BLOCKCHAIN E CHE RISVOLTI AVRÀ NELLA TRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI ALIMENTARI. SE PENSATE CHE SIA TROPPO LONTANA DA VOI, LEGGETE QUI
a diversi ambiti applicativi,
rivelando la sua uti-
lità in molti settori come per esempio l'agroalimentare, dove si può adoperarla per esempio per certificare
la provenienza
di un prodotto.
Per spiegare che cos'è una blockchain occorre partire dal principio: è una serie di registrazioni La tracciabilità dei prodotti alimentari si fa tecno-
dove le voci sono raggruppate in blocchi conca-
immutabili di dati in cui ogni blocco di dati è fis-
logica e sicura. Una grande opportunità
tenati in ordine cronologico.
sato e vincolato l'uno all'altro utilizzando principi
per tutta la filiera agroalimentare,
quindi
dai produttori
al 2009 e la si deve a Satoshi Nakamoto,
agli operatori del settore, per arrivare sino al con-
ventore del bitcoin,
sumatore
mondiale che comprende
incontro
finale. La tecnologia
in questo viene
alle esigenze del singolo
la blockchain, che letteralmente
panificatore
l'in-
crittografici.
un sistema di pagamento un tipo di archiviazio-
Una catena in crescita
adoperando
ne dei dati in cui tutti possono vedere che cosa
La sua stessa definizione
vuol dire catena
c'è dentro e assicurarsi che sia reale. Dal mondo
una tecnologia
delle criptovalute,
nuovi blocchi \completi\
di blocchi, una sorta di grande registro digitale 90 • i l
La sua origine risale
la blockchain si è poi allargata
rende la blockchain
in costante crescita non appena sono aggiunti ai pre-
italiano
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www.itali angourmet.it
I SETTORI DI APPLICAZIONE - Il settore finanziario pagamento, prodotti
per le soluzioni dì
le questioni di sicurezza e i
assicurativi
- Il settore dei trasporti per connettere servizi di mobilità e veicoli autonomi - Il settore energetico per integrare la generazione rinnovabile
dell'energia
nelle reti europee - Il settore sanitario per tracciare l'origine delle risorse in un modo che sia quanto più affidabile possibile - Il settore pubblico per proteggere la democrazìa
cedenti. Una volta che un nuovo blocco è stato
accessibili a chiunque. La blockchain è quindi un
que quella di certificare
aggiunto
registro pubblico nel quale vengono archiviati in
le persone.
modificarlo. Per cambiare qualcosa si aggiunge-
modo sicuro, verificabile e permanente
blockchain serve a verificare lo scambio
rà un blocco sopra quello precedente,
sazioni che avvengono
alla catena non si può fare nulla per e questa
le tran-
le varie transazioni tra
Nel caso specifico
dei bitcoin la di crip-
tra due utenti apparte-
tovaluta tra due utenti, ma si tratta solo di uno
operazione verrà notificata a tutti. La particolarità
nenti a una stessa rete. I dati relativi agli scambi
dei tanti utilizzi possibili di questa struttura tec-
della blockchain è che non ha un'autorità centra-
sono salvati all'interno di blocchi crittografici, col-
nologica. Questo registro nel corso del tempo
le: per sua stessa definizione
legati in modo gerarchico l'uno all'altro.
è riuscito a entrare sempre di più all'interno di
è un sistema de-
centralizzato, trasparente e democratizzato. momento
che è un libro condiviso e immutabi-
le, tutte le informazioni
in esso contenute
sistemi più o meno chiusi, dando origine alle
Dal sono
A che cosa serve?
blockchain private, che richiedono una specifica
La funzione
autorizzazione per accedervi.
primaria di una blockchain è dun-
Fra tutte le carat-
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Panificatore Italia 1 novembre 2019
www.i taliangourmet.i
t
I MOTIVI PER CUI LE AZIENDE HANNO INIZIATO A UTILIZZARLA - È una tecnologia digitale, qualsiasi ambito - È sicura
adattabile a
grazie al processo di crittografia
- È attendibile
dal momento che viene
organizzata
cronologicamente
- È affidabile
poiché le sue
caratteristiche
tecniche ne impediscono
il danneggiamento
e quindi la possibile
perdita dei dati
o
- È veloce
perché non richiede la
presenza di un'entità
E
verifichi
centrale che ne
la validità ed essendo una
tecnologia
digitale i tempi di qualsiasi
operazione
si comprimono
Alberto Marchetti, gelatiere, tra i primi a dotarsi della blockchain in Italia
teristiche della blockchain quella più apprezzata
europeo.
è sicuramente
blockchain pilota tramite
la sicurezza. Ogni blocco è com-
LUE ha supportato
inoltre
progetti
Horizon 2020, un pro-
Lo scorso settembre evento
artigiani
a Bra, durante
Cheese,
organizzato
da Slow
internazionale
posto da un puntatore che lo collega al blocco
gramma che ha l'obiettivo di rilanciare la ricerca
Food e dedicato
precedente,
e l'innovazione all'interno della zona Euro, inve-
latticini, arrivato alla dodicesima
stendo 141 milioni di euro dal 2017 in aree come
latiere Alberto
Marchetti, con la collaborazione
digitai identity, energy ed health. Un importo che
di Foodchain,
ha presentato
potrebbe crescere fino a 300 milioni di euro nel
blockchain
2020. In occasione
tracciare la filiera con cui si è prodotto il gelato.
una marca temporale
l'orario cui è effettivamente
che certifica
avvenuto l'evento e
i dati della transazione. Questi tre elementi mento
garantiscono
che ogni ele-
della blockchain sia univoco e immutabi-
della riunione plenaria del
le: un'eventuale richiesta di modifica della marca
Comitato economico
temporale
del luglio scorso si è affrontato
o del contenuto
stesso del blocco
e sociale europeo (Cese) il tema della
ai formaggi
che permetterà
a latte crudo e ai edizione, il geuna piattaforma ai consumatori
Una sorta di consente
di
quindi, che
di dare la giusta importanza al lavoro
andrebbe a modificare anche tutti i blocchi suc-
blockchain e della tecnologia di registro distribu-
del singolo produttore
cessivi (questo perché il puntatore viene creato
ito, in quanto infrastrutture ideali dell'economia
in Italy. Lo stesso si potrebbe fare con il pane,
in base ai dati presenti nel blocco precedente),
sociale. Il Cese ha identificato
anche perché in un mondo sempre più connes-
scatenando
ma di possibili applicazioni per la blockchain nel
so e digitale, lo smartphone
na. In un mondo sempre più esposto ad hacker
settore delle imprese
mento
e violazione della privacy, la blockchain diventa
e raccolta fondi per le Ngo, amministrazione
questo modo, prima ancora di gustare il gelato,
uno strumento
di organizzazioni economiche
potrà scannerizzare il QR Code abbinato al gu-
una vera e propria reazione a cate-
essenziale per la verifica delle
una vasta gam-
sociali, come donazioni sociali, gestione
diventa uno stru-
per il consumatore
intelligente
A essere avvantaggiata dalla blockchain è la pro-
agricoltura e molto altro.
hi-tech, tracciata
duzione e distribuzione di merci, sia dal punto di
È molto importante
che si adottino normative
quindi l'origine e la storia di ogni materia prima
vista del produttore
che garantiscano
uno sviluppo equo di questa
lungo tutta la filiera di produzione. E per quanto
pio, se i pezzi sono difettosi prima dell'assem-
tecnologia.
blaggio) sia dal punto di vista del consumatore
Uno studio condotto
finale, che può conoscere la provenienza esatta di tutte le parti che compongono
un prodotto
finale.
Per quanto
in Europa riguarda l'ambito
sta supportando attraverso
europeo,
l'UE
la blockchain in diversi modi,
l'Osservatorio
e il Forum europeo
blockchain mappa le iniziative blockchain nell'Uidentifica ostacoli per bilanciare
le soluzioni innovative, organizza dibattiti a livello il
panificatore
ripercorrendo
della blockchain
per
un artigiano?
prevedere
neurship, Smes, Regions and cities dell'Ocse
mensile per la gestione
del portale, che si ag-
si occuperà di comprendere
gira sui 200-250 euro circa
quali possano es-
una quota
Marchetti,
credere nella sua utilità, i risultati non
produttivo italiano. Lo studio, che è finanziato dal
arriveranno a breve ma i vantaggi sono impor-
Mise, si concentrerà
tanti, soprattutto
se un artigiano ritiene di dare
tecnologia su start-up e piccole e medie impre-
più trasparenza
al proprio cliente in modo da
se italiane. Un progetto che arriva nel contesto
fidelizzarlo
sulle implicazioni di questa
di presidenza italiana 2019-2020 dell'European blockchain partnership.
maggiormente.
Una cosa impor-
conclude Marchetti,
che la blockchain
può essere utilizzata come fosse un gestionale di magazzino, come fosse una tracciabilità
nione Europea, condivide esperienze e accumula competenze,
a una lista di ingredienti
e certificata,
riguarda costi e vantaggi dal Centre for entrepre-
sere le implicazioni della blockchain sul tessuto
La blockchain
92 •
sto scelto, accedendo
che in
informazioni.
(che può sapere, per esem-
dei diritti sulle proprietà intellettuali,
importante
tutelando anche il made
Un gelatiere La tecnologia
in pole position. dei bitcoin
E il pane?
entra in gelateria.
HCCP mettendo
al servizio del cliente schede
tecniche, video e quant'altro'.'
•
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Roma (IT) 2 giugno 2019
L’APPUNTAMENTO ALL’HOTEL MEDITERRANEO
“TreConi”,seratadi premiazioni pertantigustosigelatiartigianali nfinite magie sotto forma di gelato al RenaissanceNaples Hotel Mediterraneo dove, duranteun’emozionante seratai maestrigelatieri italiani premiati con i “Tre Coni” dalla guida “Gelaterie d’Italia 2019” del “Gambero Rosso”, hanno dato vita ad una straordinaria degustazione con i loro gelati artigianali. Per i partecipanti un vero trionfo di gusti nel segnodi una specialità semprepiù richiesta ed apprezzata.Così, preso atto del successodei gelati che ormai sono consumati durante tutto l’anno, a prendere corpo nel corso della secondaedizione di “Tre Coni 2019” curatadella “Città del Gusto-Napoli”, è statal’evidenziazione di una maggiore attenzione circa le materie prime e le intolleranze alimentari per un prodotto capace di diventare sinonimo di salute,benesseree bontà. Accolti dalla general manager del “Gambero Rosso-Città del Gusto” SerenaMaggiulli, ad offrire le lore preziosecreme agli intervenuti sono stati per il Piemonte, Alberto Marchetti, Giulio Rocci, EmanueleMonero e Marco Serra;per la Liguria, Maurizio Profumo; per la Lombardia, CandidaPelizzoli, Fabio e Monia Solighetto; per il Veneto,Antonio Mezzalira e Claudio Zanette; per il Friuli Venezia Giulia, Alessandro Scian e Giancarlo Timballo; per l’Emilia Romagna,Mattia Cavallari, Stefano Guizzetti e Stefano Roccamo.Ancora, attraversandol’Italia, per la Toscana,GianfrancescoCutelli e Cinzia Otri; per le Marche, Paolo Brunelli; per il Lazio, Dario Benelli, VeronicaFedele,Davide Frainetti, Marco Radicioni e Dario Rossi; per l’Abruzzo, FrancescoDioletta; per la Campania, Raffaele Cuomo e Raffaele Del Vermee per la Basilicata, Emilio Panzardi.Capacedi unire grandi e piccini nel nome del fresco piacereper il palato e di sostituire piacevolmente un pasto per i problemi di linea, il gelatoche può esserelight, per celiaci e ora anchegourmet, continua ad attestarsi come una specialità in grado di fare anchetanta tendenza.A dimostrarlo sulla TerrazzaAngiò del RenaissanceNaples Hotel Mediterraneo,coloro che sono stati premiati con il massimo punteggio ottenibile nella guida Gelateried’Italia del GamberoRosso.Animando un percorsodi degustazionecon gelati artigianali, rivisitazioni e grandi classici, a fare bella figura per l’atteso evento sono statealcune novità davvero particolari , tra cui, il gelato alla carbonarae al vitello tonnato, quello ispirato alla spiaggia nera di Maratea, quello al chinotto candito, ai fiori d’arancio, alla crema al timo e limone, ed ancoraagli asparagie mandorle fino a giungere al gelato al Sorbetto allo Yuzu, con chips di polenta croccante,menta selvatica e gin spruzzatoed alla mandorla e mandarino. Ad arricchire le offerte degustative della serata,anchele famose amarene Fabbri 1905, il cioccolato Valrhona e le cialde Bussy, senzadimentica-
I
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2 giugno 2019
re le fragole dell’azienda D’Avino. Non potevano mancare,infine, in abbinamento, i vini liquorosi e le bollicine, così come i nettari della distilleria Amato ed i pregiagi liquori artigianali di Alma De Lux. GIUSEPPEGIORGIO
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12 ottobre 2019 - 10:00
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Mangiare alla stazione di Torino Porta Nuova: ristoranti e idee gourmet Tra San Salvario e il centro storico della città, a Torino sono molteplici le opportunità di concedersi una pausa di qualità per mangiare nei dintorni della stazione di Porta Nuova. I nostri consigli. Da Milano verso sud, in direzione Napoli, abbiamo percorso l’Italia lungo la tratta ferroviaria dell’alta velocità. Con tappe a Bologna , Firenze , Roma , e fino alla destinazione nel capoluogo partenopeo . Mappando gli indirizzi utili per mangiare con qualità in ognuna di queste città, dentro o intorno alla stazione. Quando c’è poco tempo per spostarsi alla volta del ristorante del cuore, e un buon suggerimento può risolvere la pausa tecnica in città, prima di riprendere il treno. Eccoci, dunque, a Torino, di nuovo al Nord, per scoprire dove mangiare e bere con gusto intorno alla stazione di Porta Nuova, che costeggia la movida di San Salvario e dà accesso al centro storico sabaudo della città. Per praticità, abbiamo suddiviso gli indirizzi proprio in base al tempo a disposizione di chi viaggia . Limitando la scelta a un perimetro d’azione facilmente raggiungibile a piedi. Mangiare a 5 minuti dalla stazione di Torino Porta Nuova Scannabue Per raggiungere uno dei locali più amati e frequentati della città basta percorrere qualche minuto a piedi, in direzione del caratteristico largo Saluzzo. Scannabue è un posto “giovane”, ma in tavola arrivano tanto i piatti della tradizione che proposte di una cucina piacevolmente creativa, fondata sulla scelta di ottime materie prime. largo Saluzzo, 25h – www.scannabue.it Petit Baladin Birre della casa e ampia selezione di artigianali (vedi Open Baladin), ma pure qualche piatto cucinato semplice e ben eseguito. Ambiente vintage, mobili e lampade a tema. Si apre solo la sera, dall’ora dell’aperitivo. via Saluzzo, 21e – www.baladin.it Mangiare a 10 minuti dalla stazione di Torino Porta Nuova Orso Laboratorio Caffè Aeropress, sifone, french press, V60. Da Orso la sperimentazione sugli specialty coffee è iniziata in tempi non sospetti, grazie al lavoro di ricerca condotto da Giulio Panciatici. Oggi dietro al banco non c’è più Giulio, ma Orso, a San Salvario (e proprio accanto alla gelateria Mara dei Boschi), resta un valido suggerimento per una buona pausa caffè. via Berthollet, 30g – www.orsolaboratoriocaffe.it Madama Piola Christian Milone ha aperto da qualche settimana la sua prima piola, in zona San Salvario e a pochi metri dal mercato di piazza Madama Cristina. E infatti la sua Madama propone una cucina di mercato, che recupera le ricette della tradizione piemontese per servirle con approccio informale, a prezzi contenuti, ma con tutta l’esperienza dello chef cresciuto a Pinerolo, nella trattoria di famiglia, oggi votata al fine dining. via Ormea, 6 – pagina Fb Open Baladin Il quartier generale di Teo Musso in città è scenografico e conviviale, fulcro vitale di piazzale Fusi. Si beve birra (e bevande Baladin), si mangiano tartare di fassona, galletto alla birra, hamburger, pulled pork… E tutta l’ampia gamma di comfort food che caratterizza l’offerta di casa Baladin in molte città d’Italia.
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12 ottobre 2019 - 10:00
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piazzale Valdo Fusi, 16a – www.baladin.it Contesto Alimentare Trattoria urbana gestita da una squadra giovane che si muove in uno spazio contemporaneo. È questa la sintesi di Contesto Alimentare, che stupisce con una cucina fresca, ingegnosa, di ottima materia prima. A pranzo si mangia il menu del mercato. via dell’Accademia Albertina, 21e – www.contestoalimentare.it Oh Crispa! Alla guida di questo piccolo localino dal design intrigante c’è una coppia italo-cinese, che propone street food cinese di ottima qualità, con diverse proposte vegetariane. Tutto in un contesto molto informale, nel cuore di San Salvario: si ordina alla cassa e si attende che i piatti siano pronti, servendosi a piacere di salse d’accompagnamento. via Belfiore, 16bis – pagina Fb Sestogusto Il sesto gusto, secondo i ricercatori, è la sensibilità della bocca al sapore dei carboidrati. È questa la premessa che vige sulle scelte di Massimiliano Prete , maestro pizzaiolo che da un anno a questa parte ha finalmente aperto la sua pizzeria nel centro di Torino. Non un’esperienza banale, perché da Sestogusto si ragiona sull’impasto oltre la pizza, da farine macinate a pietra, con processi di lievitazione speciali. Provare per credere, anche a pranzo. via Mazzini, 31/a – www.sestogustotorino.it Berberé Il contesto, la bella piazzetta Madonna degli Angeli, è suggestivo. E qui la pizzeria dei f ratelli Aloe ha trovato una seconda casa in città, all’inizio dell’estate. Aperto anche a pranzo, il locale è colorato e informale, e dispone di un dehors esterno; la pizza è servita a spicchi, e invita alla convivialità. piazzetta Madonna degli Angeli – www.berberepizza.it Mara dei Boschi La gelateria a Tre Coni che vanta una bella sede con caffetteria e cioccolateria proprio in piazza Carlina, è presente anche a San Salvario, e prosegue le sue sperimentazioni sul gelato, a partire da materie prime di altissima qualità. via Berthollet, 30 – www.maradeiboschi.com Alberto Marchetti Ancora gelato, ancora un maestro che tiene alta la bandiera della gelateria artigianale piemontese, che ha radici storiche prestigiose. Alberto Marchetti vanta diverse sedi in città. La più comoda da raggiungere, partendo dalla stazione, è in Corso Vittorio Emanuele, direzione Parco del Valentino. corso Vittorio Emanuele II, 24b – www.albertomarchetti.it Mangiare a 15 minuti dalla stazione di Torino Porta Nuova Caffè Mulassano Vale la pena tagliare il centro della città in direzione di piazza Castello per provare i tramezzini dello storico caffè, dove il tempo sembra essersi fermato. Qui, recita una targa, nel 1926 i tramezzini sono stati inventati. Leggenda o realtà, quelli che si mangiano oggi sono buonissimi, e proposti in molte varianti. Da bere, un vermouth Mulassano o un Carpano. Seduti “nella” storia di Torino. piazza Castello, 15 – www.caffemulassano.com Farmacia del Cambio In piazza Carignano, seduti ai tavolini della Farmacia del Cambio, ci si ritrova per colazione,
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12 ottobre 2019 - 10:00
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merenda, un piacevole aperitivo con vermouth o un calice di vino, accompagnato da chips di verdure, tramezzini e sfizi di piccola cucina. Buona la varietà dei panini per pranzo, ottimi i dolci, tra veneziane, monoporzione raffinati e gelati maison . piazza Carignano, 2 – www.delcambio.it/farmacia Trapizzino Il locale torinese di Trapizzino, presente in città anche al Mercato Centrale di Porta Palazzo, è il più grande e ambizioso del brand ideato da Stefano Callegari e Paul Pansera . La specialità della casa? Le mitiche tasche di pizza ripiene di ricette delle tradizione. Non solo romana. piazza Carlo Emanuele II, 17 – www.trapizzino.it Teapot Caminetto, arredo shabby chic, piante che vivacizzano l’ambiente, un piacevole dehors. E una bella scelta di tè, tisane, infusi (che si possono anche comprare), per accompagnare torte da credenza, biscotti, dolcetti del giorno; ma anche toast, focacce, semplici preparazioni di cucina che variano quotidianamente. via Silvio Pellico, 18 – pagina Fb Banco Vini e Alimenti Dritti verso il Quadrilatero, per scovare un rifugio sicuro molto apprezzato in città. Costola del Consorzio, si beve (bene) e si mangia una cucina divertente e di buona materia prima in ambiente semplice e informale. Proposta giornaliera alla lavagna, ideale anche per un aperitivo al volo prima di ripartire. via Mercanti, 13f – pagina Fb foto di apertura di Fabrizia Di Rovasenda
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â&#x17E;¤ 11/06/2019
SITO WEB: https://bit.ly/31sshEd
1/1
AUTORE: Valentina Dirindin
PAESE: Italia DIFFUSIONE: online
â&#x17E;¤ 27/02/2019
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â&#x17E;¤ 04/09/2019
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corriereinnovazione
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14 ottobre 2019 - 09:08
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ENOGASTRONOMIA
Cosa mangeremo in futuro? La tecnologia cucina" cibi golosi e controlla il vino
"
http :/ / corriereinnovazione.corriere.it/ cards/ piattaforma.shtml cosa-mangeremo-futuro-tecnologia-cucina-cibi-golosicontrolla-vino/ La tradizione gastronomica e le materie prime italiane incontrano nuovi strumenti: il risultato sono ristoranti smart , informazioni sui prodotti consumati attenzione all ambiente di Roberto Chifari
e
'
La piattaforma L idea è del maestro gelatiere Alberto Marchetti che a Catania , in occasione dello Sherbeth XI , ha presentato innovativa piattaforma . Una sorta di passaporto digitale in grado di fornire '
un'
al consumatore finale tutte le informazioni
sul gelato che sta degustando . La piattaforma è una sorta di registro digitale al cui interno le varie voci sono raggruppate in blocchi , distribuito e condiviso con altri utenti , dove chiunque può memorizzare informazioni.
Festival Internazional
E
Artigianale
Il maestro gelatiere Alberto Marchetti
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â&#x17E;¤ 10/03/2019
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AUTORE: Maria Luisa Basile
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AUTORE: Maria Luisa Basile
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AUTORE: Maria Luisa Basile
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â&#x17E;¤ 15/06/2019
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eatpiemonte.com
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21 novembre 2019 - 15:30
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Eat Piemonte al Gourmet Food Festival
Il nostro blog parteciperà al Gourmet Food Festival (22-24 novembre, Lingotto) all’interno di varie collaborazioni nate dal progetto Macario’s BEE. Oltre la presenza nella Media Lounge di CLab by Comunico Group, esordiremo venerdì 22 novembre con il Talk – “Chi va l’Ost perde il Post!!! La comunicazione nel Food”– in Sala Cucchiaio dalle 17,30 alle 18,30. Intervisteremo e parleremo con personaggi e produttori del cibo torinese e italiano. Guido Palazzo di MyPersonalBeerCorner e i ragazzi di CantinaSocial saranno protagonisti con stand ed incontri. Nella giornata di domenica 24 novembre con MyPersonalBeerCorner segnaliamo due eventi: Teo Musso e il luppolo in Sala Tagliere; Presentazione della pubblicazione “ATLANTE DEI BIRRIFICI ITALIANI” – Libreria Geografica Ed. con la partecipazione degli autori D. Bertinotti e A. Camaschella. Appuntamenti e Birrifici ospiti qui. Fra i protagonisti degli incontri anche Alberto Marchetti, Roberto Messineo e Guido Castagna. Gourmet Food Festival è un evento dedicato al mondo del food in cui visitatori, produttori e operatori del settore si incontrano in un unico ambiente a Torino, dal 22 al 24 Novembre 2019. Il Food Festival nasce con l’obiettivo di: Promuovere e narrare il rapporto fra cibo e territorio (regionale, italiano, internazionale) attraverso il minimo comune denominatore della qualità e dell’eccellenza; Conoscere tesori enogastronomici, svagarsi o formarsi nel fitto calendario di appuntamenti, rilassarsi ed assaggiare i migliori piatti e vini selezionati dal Gourmet Food Festival.
Cosa succede al Gourmet Food Festival IL MERCATO: Una ampia area espositiva in cui centinaia di produttori incontrano un pubblico
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21 novembre 2019 - 15:30
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numeroso di appassionati e curiosi. Una vetrina ideale per vendere e far degustare i propri prodotti. IL RISTORANTE DI GOURMET: la zona in cui il pubblico può assaggiare i prodotti cucinati al momento o degustare una selezione di vini e bevande provenienti da tutta Italia con qualche piacevole sorpresa dal mondo. IL GOUR-MEET:
è lo spazio incontri in cui il pubblico può assistere a showcooking,
presentazioni, appuntamenti e momenti formativi con esperti del mondo del food e autori di food book.
Progetti speciali 1. UN’AREA DEDICATA AI CORSI “IN CUCINA” : per chi vuole essere aggiornato sulle più innovative tendenze e tecnologie di cucina, ma anche corsi focalizzati sul mondo wine, sul galateo e sulla mise en place. 2. OSPITE SPECIALE 2019: IL RISO: Il riso è l’ospite del 2019, un prodotto enogastronomico d’eccellenza locale e nazionale, motore economico primario e ricco di valore culturale, in grado di abbracciare tutte le cucine mondiali. 3. GUSTO PIEMONTE: Una zona speciale del Gourmet Food Festival che si propone di far conoscere al pubblico le grandi ricette della tradizione piemontese con: i produttori dei principali ingredienti; la degustazione di piatti e vini delle migliori aziende agricole, le istituzioni del territorio che puntano a preservare l’autenticità della tradizione. 4. FATTORIE EDUCATIVE: ibambini delle scuole elementari e medie saranno protagonisti di laboratori di scoperta e lezioni sul tema dell’alimentazione, proposti in una coinvolgente modalità “gioco”. 5. SPAZIO DIGITAL: Gourmet Food Festival vuole porre particolare attenzione su come il mondo digitale ormai influenzi quotidianamente il rapporto uomo-cibo. Nello spazio Gourmeet corsi per fotografare il cibo con smartphone e allestire set scenografici, una lounge per incontrare i food blogger, spazi per osservare Chef che realizzano on site i piatti più gustosi. 6. MIXOLOGY: l’area Mixology è il lounge bar del Gourmet Food Festival, dove avvengono aperitivi Gourmet alla presenza di Barman scenografici e con cocktail particolari. I contest fra i barman renderanno uniche le serate di Gourmet. Gourmet Food Festival
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â&#x17E;¤ 05/06/2019
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torinoggi.it
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17 novembre 2019 - 08:30
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Gourmet Food Festival: i segreti dell'enogastronomia anche per i bambini
Torna a Lingotto Fiere di Torino, dal 22 al 24 novembre 2019, Gourmet Food Festival, un evento dedicato al mondo del food in cui visitatori, produttori e operatori del settore si incontrano per scoprire e scambiare conoscenze, segreti e ricette del mondo enogastronomico. Il festival, alla sua seconda edizione, nasce a Torino, una delle culle mondiali dell’enogastronomia, con l’obiettivo di promuovere e narrare il rapporto fra cibo e territorio (regionale, italiano, internazionale) attraverso il minimo comune denominatore della qualità e dell’eccellenza. Grazie al ricchissimo calendario di appuntamenti ed eventi, il pubblico può conoscere tesori enogastronomici o seguire corsi e lezioni di cucina e assaggiare i migliori piatti, vini e birre selezionati da Gourmet Food Festival. Tantissime anche le attività per avvicinare i bambini al mondo del food. LE AREE TEMATICHE Gourmet Food Festival si articola in diverse aree tematiche: Il mercato: una ampia area espositiva in cui i produttori incontrano un pubblico numeroso di appassionati e curiosi. Una vetrina ideale per scoprire e acquistare prodotti di qualità della tradizione. Le cucine di strada: la zona in cui il pubblico può assaggiare i prodotti cucinati al momento o degustare una selezione di vini, birre e bevande provenienti da tutta Italia con qualche piacevole sorpresa dal mondo. Gli spazi eventi: qui il pubblico può assistere a showcooking, presentazioni, appuntamenti e momenti formativi con esperti del mondo del food, oltre che partecipare alle numerose degustazioni. LE ATTIVITA' PER I BAMBINI Ecco gli appuntamenti dedicati ad un pubblico giovanissimo. Fattorie didattiche per le scuole Le fattorie didattiche sono dedicate ai bambini delle scuole elementari, con laboratori dove poter entrare in contatto con la natura e i suoi prodotti. Tantissime le proposte per i piccoli. Si
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17 novembre 2019 - 08:30
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parte la mattina con le attività a cura di Lattolandia: tutti i giorni dalle 10 alle 11 e dalle 12 alle 13 è proposto il laboratorio sensoriale “Scopriamo gli animali”; dalle 11 alle 12 e dalle 14 alle 15, i bambini fino ai 10 anni possono partecipare a “Diventiamo piccoli agricoltori. La semina” per scoprire insieme il ciclo della vita dei cereali e la sgranatura della pannocchia. Il pomeriggio i laboratori sono a cura de Il giardino dei sapori, con alle ore 14 “Conosciamo meglio le castagne - scatole magiche” per bambini da 1 a 6 anni. Dalle 15 alle 16 i bambini imparano a costruire le mangiatoie per gli uccellini, scoprendo i segreti sul periodo ideale e il luogo migliore dove collocarle. Dalle 16 alle 17 i bambini possono sbizzarrirsi a creare scritte e cartelloni con elementi della natura e dalle 17 per i bimbi fino ai 6 anni di età “Conosciamo meglio le castagne - amico castagno”, un’occasione per camminare a piedi nudi su percorsi realizzati con pezzi di corteccia e cippato, foglie verdi e secche, fiori di castagno, castagne. I laboratori sono gratuiti con prenotazione obbligatoria alla mail info@gourmetfoodfestival.it Dieta vegana, torte e merende crudiste per bambini Gourmet Food Festival è al passo coi tempi e non poteva mancare uno spazio dedicato alla dieta vegana. Tre gli eventi dedicati, tra cui per i più piccoli, sabato alle ore 11 in Sala Tagliere l'associazione culturale Peace&Raw, conduce un corso di merende crudiste per bambini, ai quali viene rilasciato un attestato di “mini pasticcere”. Domenica alle 14.30 Cavoli a merenda,il pubblico impara come preparare una Parmantier al cavolo nero insieme allo chef Luca Andrè, in collaborazione con la rivista Funny Veg. Gelato e pasticceria: protagonista Alberto Marchetti Non manca a Gourmet un calendario dedicato alla pasticceria di qualità. Ospite del food festival è il re del gelato Alberto Marchetti, che propone diversi appuntamenti: venerdì 22 alle 10.30 è in programma un laboratorio ludico-didattico per bimbi dai 4 ai 10 anni, dal titoloLe paste di meliga del monregalese, realizzato in collaborazione con Michelis, specialità artigianali. I bimbi imparano a preparare le Melighe di Mondovì, presidio Slow Food, secondo la ricetta di Nonna Graziella e Nonno Egidio Michelis, partendo dalla materia prima e usando la vecchia siringatrice manuale, come vuole la tradizione. Con gli strumenti del mestiere i bimbi si trasformano in veri pasticceri, per poi infornare la loro produzione. Come per magia, grazie al racconto di un forno segreto e potentissimo, i bimbi potranno assaggiare il risultato del loro lavoro, preparando una merenda golosa e genuina insieme al gelato di Alberto Marchetti. Ci si sporca le mani e ci si diverte molto. La pasta in 3d per stupire i bambini a tavola Un’affascinante esperienza sensoriale quella proposta da BluRhapsody, il brand che sfruttando la tecnologia della stampa 3d realizza formati di pasta dal design unico, divertentissimi anche per i piccoli. Partendo dalla selezione delle semole più pregiate e con una lavorazione artigianale accurata, queste forme vengono prodotte lentamente in piccolissimi lotti. Una tecnologia all’avanguardia studiata per anni consente la creazione di pezzi con geometrie uniche nel loro genere, ispirate per esempio alle forme della natura che prenderanno vita in nuovi piatti inaspettati. Una novità senza precedenti, che rivoluziona totalmente il concetto stesso di pasta: per lo chef è uno strumento per dare forma all’immaginazione, con la creazione di piatti che sono vere e proprie opere d’arte, per il commensale un’inedita e affascinante esperienza multisensoriale. Durante i due show cooking (22 e 23 novembre ore 19,30 – 20,30 in Sala forchetta) la Chef Francesca Gambacorta cucina i sorprendenti formati di pasta BluRhapsody per il pubblico, raccontando la storia del brand, come nasce una nuova forma, come viene prodotta grazie alla stampante 3d e quanto è semplice ricettarla al meglio. Gli eventi sono gratuiti previa prenotazione e salvo esaurimento posti. Gourmet Food Festival – II edizione 22-24 NOVEMBRE 2019
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venerdì 22 e sabato 23: h. 10-22 domenica 24: h. 10-20 PADIGLIONE 1 | LINGOTTO FIERE TORINO Via Nizza 294, Torino Ingresso 5 euro Scarica dal sito il coupon per ottenere una Gourmoneta sconto per partecipare a moltissime attività all’interno del festival Per maggiori info info@gourmetfoodfestival.it www.gourmetfoodfestival.it
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11 ottobre 2019 - 10:56
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Chef stellati e brand internazionali: nuova vita per il centro di Torino | Tutti i nomi
Approfondimenti • Starbucks a Torino, aperta la selezione del personale: le figure ricercate 25 giugno 2019 • Il re della pasticceria a Torino, Iginio Massari apre la sua "boutique" 19 agosto 2019 • Nike, Starbucks e Biraghi: i grandi marchi e due prestigiose pasticcerie puntano sul centro città 21 agosto 2019 • Gli hamburger di Pescaria a Torino: stabilita la data di apertura del fast food di pesce pugliese 25 settembre 2019 • Inaugurata la nuova Rinascente: investimento da 60milioni di euro, 170 posti di lavoro 4 ottobre 2019 • Rinascente Torino, festa per la fine della ristrutturazione: 3 giorni di eventi 4 ottobre 2019 • Costadoro inaugura il nuovo 'Social Coffee Factory', previste altre aperture a Torino 9 ottobre 2019 Il salotto del capoluogo piemontese rinasce. Sarà un autunno di nuove aperture in città, tra grandi marchi, nomi di chef rinomati e locali di tendenza. Una ventata di aria fresca per Torino che soprattutto in centro, lungo l'asse principale dello shopping di via Roma, tra piazza Castello e Porta Nuova, si prepara a offrire a torinesi e turisti, tante novità.
Caffè e dolcezze
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11 ottobre 2019 - 10:56
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L'apertura più attesa è indubbiamente quella entro la fine di ottobre, di Starbucks, il grande colosso americano di Seattle del caffè che ha deciso di investire a Torino. Nel locale a tre piani, da 150 posti, in via Amendola, all'angolo con via Buozzi, alle spalle di via Roma, si lavora sodo ma dall'esterno non c'è ancora traccia del look riconoscibile ormai in tutto il mondo, nè tanto meno delle insegne. Sempre in zona, in compenso, ha già aperto in via Teofilo Rossi, il Costadoro Coffee Lab Diamante. Proprio davanti alla Rinascente - anche questa rinnovata e inaugurata da poco - il nuovo locale propone una sorta di "Starbucks sabaudo" con caffè shakerati dai nomi a tema: qui si troveranno il marocchino "Bonet", il caffè "Bricherasio" e ovviamente il Bicerin e il Diamante a base di caffè, gianduia, panna e crema di latte. E non manca il caffè americano, da consumare sul posto o take away. In piazza Cln poi, al civico 232 e a due passi dalla rinomata gelateria di Alberto Marchetti c'è attesa per l'apertura dello store di Iginio Massari, il maitre patissier più amato d'Italia. Curiosando dall'esterno, i lavori sembrerebbero ancora in alto mare, ma l'inaugurazione pare essere fissata per il prossimo 28 ottobre.
Non solo caffè Non lontano da qui, in via Accademia delle Scienze al civico 4, è iniziato il conto alla rovescia per l'apertura di Pescaria, il fast food del pesce pugliese, prevista per il 16 ottobre alle 19.30. Dall'esterno poco ancora si può scorgere ma è chiaro che i lavori sono a buon punto e ormai è solo una questione di ritocchi. Il giorno dell'inaugurazione sarà anche presente lo chef Lucio Mele, presto all'opera per soddisfare i palati più esigenti con i panini di mare più famosi in Italia. All'interno della Rinascente ha anche inaugurato il ristorante Temakinho, brand leader nel casual dining nippo-brasiliano che dopo Roma, Milano, Londra e Ibiza ha deciso di investire a Torino. L'elegante e moderna location, con affaccio e ingresso su via Lagrange, oltre che dall'interno della Rinascente, ha un look che ricorda la foresta Amazzonica e le affascinanti creature che la abitano ed è distribuita su due piani. Sotto i portici di piazza San Carlo, inaugurerà il 16 ottobre, negli ex locali di Paissa, lo store di Biraghi che offrirà tutte le eccellenze dei prodotti tipici piemontesi. Dai Baci di Cherasco all'olio dell'azienda agricola Veglio di Asti, dai prodotti di montagna alle confetture di Cuneo, senza dimenticare i formaggi, dal Gran Biraghi al pregiato Gorgonzola Dop, alla Robiola di Roccaverano
Abbigliamento e turismo Dopo l'apertura in piazza Cln di Playoffs, il negozio dedicato agli sport più amati d'America, ora c'è grande attesa per il nuovo store della Nike che inaugurerà sotto i portici di via Roma, vicino a piazza Castello. Non è ancora dato sapere la data di apertura ma c'è chi pensa che si stia organizzando per l'occasione, una giornata evento con ospiti d'eccezione. Nei locali che ora accoglieranno il grande marchio sportivo, prima c'era H&M la catena di abbigliamento svedese, che un anno fa si è trasferita all'angolo con via Buozzi, dove anni fa c'era Promod. Qui, dietro l'angolo, a settembre ha riaperto, totalmente rinnovato e dopo oltre un anno di lavori, il rinomato Hotel Principi di Piemonte. Con un restauro esterno della facciata, l'impiego di nuovi e moderni materiali in grando anche di migliorare le prestazioni energetiche e una nuova Spa aperta al pubblico, l'hotel a cinque stelle si presenta oggi, nel cuore di Torino, come un fiore all'occhiello della ricettività turistica. In piazza San Carlo, al posto dello storico negozio di abbigliamento torinese San Carlo dal 1973, che in realtà si è spostato nel cortile di Palazzo Villa, aprirà la profumeria Sinatra. Da giugno sono in corso i lavori e l'apertura sembrerebbe imminente. Le nuove aperture in centro Gallery
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17 novembre 2019 - 15:53
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Una trasferta fuoriporta da Savona a Torino per visitare il Gourmet Food Festival: i segreti dell'enogastronomia anche per i bambini
Torna a Lingotto Fiere di Torino, dal 22 al 24 novembre 2019, Gourmet Food Festival, un evento dedicato al mondo del food in cui visitatori, produttori e operatori del settore si incontrano per scoprire e scambiare conoscenze, segreti e ricette del mondo enogastronomico. Il festival, alla sua seconda edizione, nasce a Torino, una delle culle mondiali dell’enogastronomia, con l’obiettivo di promuovere e narrare il rapporto fra cibo e territorio (regionale, italiano, internazionale) attraverso il minimo comune denominatore della qualità e dell’eccellenza. Grazie al ricchissimo calendario di appuntamenti ed eventi, il pubblico può conoscere tesori enogastronomici o seguire corsi e lezioni di cucina e assaggiare i migliori piatti, vini e birre selezionati da Gourmet Food Festival. Tantissime anche le attività per avvicinare i bambini al mondo del food. LE AREE TEMATICHE Gourmet Food Festival si articola in diverse aree tematiche: Il mercato: una ampia area espositiva in cui i produttori incontrano un pubblico numeroso di appassionati e curiosi. Una vetrina ideale per scoprire e acquistare prodotti di qualità della tradizione. Le cucine di strada: la zona in cui il pubblico può assaggiare i prodotti cucinati al momento o degustare una selezione di vini, birre e bevande provenienti da tutta Italia con qualche piacevole sorpresa dal mondo. Gli spazi eventi: qui il pubblico può assistere a showcooking, presentazioni, appuntamenti e momenti formativi con esperti del mondo del food, oltre che partecipare alle numerose degustazioni. LE ATTIVITA' PER I BAMBINI Ecco gli appuntamenti dedicati ad un pubblico giovanissimo.
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Fattorie didattiche per le scuole Le fattorie didattiche sono dedicate ai bambini delle scuole elementari, con laboratori dove poter entrare in contatto con la natura e i suoi prodotti. Tantissime le proposte per i piccoli. Si parte la mattina con le attività a cura di Lattolandia: tutti i giorni dalle 10 alle 11 e dalle 12 alle 13 è proposto il laboratorio sensoriale “Scopriamo gli animali”; dalle 11 alle 12 e dalle 14 alle 15, i bambini fino ai 10 anni possono partecipare a “Diventiamo piccoli agricoltori. La semina” per scoprire insieme il ciclo della vita dei cereali e la sgranatura della pannocchia. Il pomeriggio i laboratori sono a cura de Il giardino dei sapori, con alle ore 14 “Conosciamo meglio le castagne - scatole magiche” per bambini da 1 a 6 anni. Dalle 15 alle 16 i bambini imparano a costruire le mangiatoie per gli uccellini, scoprendo i segreti sul periodo ideale e il luogo migliore dove collocarle. Dalle 16 alle 17 i bambini possono sbizzarrirsi a creare scritte e cartelloni con elementi della natura e dalle 17 per i bimbi fino ai 6 anni di età “Conosciamo meglio le castagne - amico castagno”, un’occasione per camminare a piedi nudi su percorsi realizzati con pezzi di corteccia e cippato, foglie verdi e secche, fiori di castagno, castagne. I laboratori sono gratuiti con prenotazione obbligatoria alla mail info@gourmetfoodfestival.it Dieta vegana, torte e merende crudiste per bambini Gourmet Food Festival è al passo coi tempi e non poteva mancare uno spazio dedicato alla dieta vegana. Tre gli eventi dedicati, tra cui per i più piccoli, sabato alle ore 11 in Sala Tagliere l'associazione culturale Peace&Raw, conduce un corso di merende crudiste per bambini, ai quali viene rilasciato un attestato di “mini pasticcere”. Domenica alle 14.30 Cavoli a merenda,il pubblico impara come preparare una Parmantier al cavolo nero insieme allo chef Luca Andrè, in collaborazione con la rivista Funny Veg. Gelato e pasticceria: protagonista Alberto Marchetti Non manca a Gourmet un calendario dedicato alla pasticceria di qualità. Ospite del food festival è il re del gelato Alberto Marchetti, che propone diversi appuntamenti: venerdì 22 alle 10.30 è in programma un laboratorio ludico-didattico per bimbi dai 4 ai 10 anni, dal titoloLe paste di meliga del monregalese, realizzato in collaborazione con Michelis, specialità artigianali. I bimbi imparano a preparare le Melighe di Mondovì, presidio Slow Food, secondo la ricetta di Nonna Graziella e Nonno Egidio Michelis, partendo dalla materia prima e usando la vecchia siringatrice manuale, come vuole la tradizione. Con gli strumenti del mestiere i bimbi si trasformano in veri pasticceri, per poi infornare la loro produzione. Come per magia, grazie al racconto di un forno segreto e potentissimo, i bimbi potranno assaggiare il risultato del loro lavoro, preparando una merenda golosa e genuina insieme al gelato di Alberto Marchetti. Ci si sporca le mani e ci si diverte molto. La pasta in 3d per stupire i bambini a tavola Un’affascinante esperienza sensoriale quella proposta da BluRhapsody, il brand che sfruttando la tecnologia della stampa 3d realizza formati di pasta dal design unico, divertentissimi anche per i piccoli. Partendo dalla selezione delle semole più pregiate e con una lavorazione artigianale accurata, queste forme vengono prodotte lentamente in piccolissimi lotti. Una tecnologia all’avanguardia studiata per anni consente la creazione di pezzi con geometrie uniche nel loro genere, ispirate per esempio alle forme della natura che prenderanno vita in nuovi piatti inaspettati. Una novità senza precedenti, che rivoluziona totalmente il concetto stesso di pasta: per lo chef è uno strumento per dare forma all’immaginazione, con la creazione di piatti che sono vere e proprie opere d’arte, per il commensale un’inedita e affascinante esperienza multisensoriale. Durante i due show cooking (22 e 23 novembre ore 19,30 – 20,30 in Sala forchetta) la Chef Francesca Gambacorta cucina i sorprendenti formati di pasta BluRhapsody per il pubblico, raccontando la storia del brand, come nasce una nuova forma, come viene prodotta grazie alla stampante 3d e quanto è semplice ricettarla al meglio. Gli eventi sono gratuiti previa prenotazione e salvo esaurimento posti. Gourmet Food Festival – II edizione
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22-24 NOVEMBRE 2019 venerdì 22 e sabato 23: h. 10-22 domenica 24: h. 10-20 PADIGLIONE 1 | LINGOTTO FIERE TORINO Via Nizza 294, Torino Ingresso 5 euro Scarica dal sito il coupon per ottenere una Gourmoneta sconto per partecipare a moltissime attività all’interno del festival Per maggiori info info@gourmetfoodfestival.it www.gourmetfoodfestival.it alfonsa@thundercommunication.it - Tel +39 347 0151911
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2 ottobre 2019 - 19:40
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Gelato: i migliori gusti dello Sherbeth Festival 2019 di Catania, secondo noi CONDIVIDI SU FACEBOOK Dove pensate che possa aver assaggiato 100 gusti di gelato diversi in un’unica giornata, e tutti (o almeno la stragrande maggioranza) di altissimo livello? Ovviamente allo Sherbeth Festival 2019, il Festival Internazionale del Gelato che dopo le notizie e i dubbi sulla possibilità che potesse tagliare il traguardo della sua 11° edizione, è risorto come un’araba fenice, trovando una nuova casa nella splendida Catania (che vi abbiamo spesso raccontato), dopo le fortunate edizioni di Palermo e Cefalù. Un’impresa che non è da tutti, non fosse altro per i litri di acqua che ho dovuto ingurgitare (e le ovvie conseguenze fisiologiche…) tra una degustazione e l’altra per pulirmi la bocca e capire effettivamente cosa stessi provando. Per chi non conoscesse l’evento, la formula collaudata consiste nel radunare per un weekend in Sicilia 50 gelatieri provenienti da tutta Italia e dall’estero, chiedendo loro di produrre nel grande laboratorio allestito per l’occasione un gusto di gelato espressione del territorio dal quale provengono. Quindi i visitatori, armati di card ricaricabile, trovano nel Villaggio del Gelato 50 diverse postazioni dove poter assaggiare il gusto proposto, conoscerne l’artefice e partecipare ai diversi incontri e dibattiti dedicati al gelato artigianale. Ogni maestro gelatiere acquisisce inoltre la possibilità di partecipare al concorso ‘Procopio de Coltelli’, facendo assaggiare alla giuria, quest’anno capitanata dalla giornalista di Repubblica Eleonora Cozzella e dal vincitore della scorsa edizione, Fabio Solighetto dell’Albero dei GElati (Seregno, Monza, Cogliate, New York e San Paolo) il gusto portato al Festival o uno diverso più elaborato. La novità dello Sherbeth catanese è stata la creazione di una Vip area accessibile con un ticket apposito, dove anche il pubblico poteva provare durante l’intera durata del festival, il gusto dedicato al concorso, possibilità mai avuta le edizioni passate.
Chi ha vinto lo Sherbeth Festival 2019 Al termine di una infinita degustazione, la giuria ha premiato la semplicità e l’ormai classicità del gusto ‘Cioccolato’, un sorbetto alla massa di cioccolato colombiano servito con una spolverata di pepe proposto da Gianfrancesco Cutelli, titolare della Gelateria ‘De Coltelli’ di Pisa e Lucca, nome noto da queste parti, essendo già issato al primo posto della Classifica delle migliori gelaterie d’Italia di Dissapore in tempi non sospetti, nel 2015. Sul podio con, lui al secondo posto, la coppia formata da Osvaldo Palermo e Alessandro Fracco delle Gelateria Fiordipanna dell’hinterland milanese (Bollate, Cornaredo ed Arese) con il gusto ‘Consistenze’, e al terzo Simona Carmagnola di Pavè Gelati & Granite di Milano con il gusto ‘Pepe delle Andalimane’. Menzioni speciali per l’artigianalità a Luca e Guido De Rocco, dell’Eiscafé di Schwabach (Germania), per l’innovazione Antonino Scarfone de L’officina gelato e bakery a Roma e ad Olsi Shero, della gelateria Arjoli a Valona (Albania) per la valorizzazione del territorio. Il premio della Critica se l’è portato a casa, a Palagiano (TA), Giuseppe Laterza dal Bar Pasticceria Mincuccio, mentre i voti della giuria popolare sono andati a Taila Semerano della Gelateria da Ciccio di Ostuni (BR). Ma vi dicevo, fin dall’inizio, che anch’io ho sfidato la sorte assaggiando tutti i 50 gusti del concorso, insieme ai 50 degli stand del festival, anche nel caso il gelatiere li avesse presentati
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uguali per testare le possibili differenze.
I migliori gelatieri dello Sherbeth Festival 2019, secondo noi Nel mio personale taccuino, come diceva Rino Tommasi raccontando i grandi della boxe, ho potuto constatare un livello molto alto delle proposte, con alcune proposte che a mio giudizio si sono staccate dalla parte alta dei giudizi e sulle quali avrei scommesso per quanto riguarda il podio o la vittoria finale. Su tutte il ‘Copoazu amazzonico’ (frutto di un albero delle foreste pluviali tropicali amazzoniche) di Laura Mesa della gelateria Ottimo! di Santa Cruz in Bolivia (seconda al concorso di Sherbeth nel 2018 a Palermo). Seguono l’Elisir d’Oriente (rivisitazione del cappuccino corretto, con liquore San Marzano, tuorlo d’uovo e frolla al caffè) di Giuseppe Laterza, ‘Quando la montagna incontra il mare’ (sorbetto al limone IGP di Siracusa e pino mugo delle Dolomiti) di Luca e Guido de Rocco, e dallo ‘Spirito delle Montagne’ (a base di mele, nocciolini e aroma di cirmolo) dell’altoatesina Elisabeth Stolz dell’Osteria Hubenbauer di Varna (Vahrn). Infine, nella mia personale top5, il gusto ‘Cogli l’Attimo’ di Erika Quattrini della gelateria Il Pinguino di Falconara. Per quanto riguarda i 50 gusti del festival che il grande pubblico ha potuto scegliere, il livello si è rivelato leggermente più basso di quelli in concorso, non fosse altro per il fatto che questi dovevano essere prodotti in grandi quantità. Sugli scudi, a mio insindacabile parere il Very Berry Fine Eton Mess (rivisitazione con bacche ed erbe di un tipico dolce anglosassone) dell’eccentrico architetto inglese prestato alla gelateria Taseer, la Baklava balcanica di Olsi Shero, la ‘Crema meliga e lime’ di Alberto Marchetti (gelaterie Marchetti di Torino, Alassio, Milano e Alba), lo ‘Zabajone’ classico di Vincenzo Lenci (gelateria Bar della darsena, Fiumicino), di nuovo Erika Quattrini stavolta con la Malaga (uva passa di zibibbo di Pantelleria, marsala vergine e zibibbo), il ‘Pane burro e marmellata’ di Fulvio Massimino (gelateria Slurp ad Aci Castello) e il ‘Torrone antico’ di Rosario Leone d’Angelo (gelateria Sikè Messina). Se poi guardiamo ai gusti più gettonati dal pubblico, il trionfo ineluttabile va al ‘Pistacchio di Bronte’ di Santo Musumeci e Luca Casalini, all’inedito ‘Pistacchio e rosa turca’ di Luca e Romina Rizzardini (Eiscenter Rizzardini, Laufen, Germania), e al ‘Caffe bianco e Mandorla croccante’ di Osvaldo Palermo e Alessandro Fracco. A Catania Sherbeth ha trovato casa nella splendida Villa Bellini, bellissimo parco splendidamente tenuto e posizionato al termine della centralisssima via Etnea, che se da un lato ha dato modo di posizionare in un’unico luogo laboratorio di produzione e stand di somministrazione risolvendo così all’organizzazione gli annosi problemi logistici delle passate edizioni, ne ha creati altri in quanto l’intero villaggio del gelato è dovuto essere alimentato con degli appositi generatori di corrente elettrica, che all’inizio hanno fatto un po’ le bizze. Ed anche i risultati finali sono stati in chiaroscuro, con un pubblico curioso e interessato che ha affollato i vialetti del parco soprattutto il sabato sera, ma nel complesso in numero molto inferiore alle aspettative, tanto da non far sciogliere all’organizzazione la riserva su quale sarà la città che ospiterà lo Sherbeth nel 2020. Però al di là di queste valutazioni necessarie, perchè un festival potrà essere anche bellissimo ma non si nutre di sola aria, un numero così alto di gelatieri permette di avere una fotografia abbastanza realistica di un movimento che in questi anni ha alzato molto il livello qualitativo allargando la base di quanti cercando di offrire un prodotto migliore sotto diversi punti di vista (qualità delle materie prime usate, valorizzazione del territorio, ricette pulite) di quello che si poteva trovare in giro solo fino a pochi anni fa. Un corto-circuito virtuoso, innescato dalla diffusione di corsi e libri professionali, da eventi e festival dedicati, ed anche dai media con in testa Dissapore che hanno fatto conoscere e dato visibilità ai migliori gelatieri, diventati veri e propri punti di riferimento dei nuovi artigiani che si
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sono avvicinati al mondo della gelateria ed anche di quanti hanno voluto migliorare nel tempo la loro offerta.
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Pfm canta Fabrizio De Andrè, Cook the Book con Favetto LA CAPPELLA DELLA SINDONE A poco più di un anno dalla riapertura della Cappella della Sindone, oggi i Musei Reali festeggiano con l’intera cittadinanza il riconoscimento European Heritage Award/Premio Europa Nostra 2019, ricevuto a Parigi il 29 ottobre scorso per i lavori di recupero della Cappella di Guarino Guarini nella categoria Conservazione. Il premio è indetto dalla Commissione Europea e da Europa Nostra, importante rete per il patrimonio che ogni anno celebra e promuove le eccellenze culturali. L’illuminazione scenografica della Cupola segnerà l’inizio delle celebrazioni pubbliche. Dalle 19.30 alle 22.30, Palazzo Reale, Armeria e il capolavoro di Guarino Guarini saranno visitabili gratuitamente: un modo per festeggiare insieme l’eccezionalità di questo luogo. L’apertura serale straordinaria e gratuita sarà preceduta dalla cerimonia di consegna del premio, esclusivamente su invito, con interventi di Enrica Pagella, Chiara Appendino, Vittoria Poggio, don Roberto Gottardo e di altri rappresentanti della Commissione Europea e i diversi sostenitori del restauro. Al termine della cerimonia, l’associazione Le Dimore del Quartetto, vincitrice dell’European Heritage Award per la categoria Educazione, Formazione e Sensibilizzazione, eseguirà musiche di Felix Mendelssohn-Bartholdy. THE PUBLISHING FAIR Palazzo Copernico Garibaldi Corso Valdocco 2 Da oggi a domenica Settantacinque incontri, un centinaio di relatori, momenti di formazione, le innovazioni e le nuove sfide dell'editoria, dagli audiolibri all'intelligenza artificiale applicata all'apprendimento e ai prodotti editoriali. Torino accoglie i principali editori italiani e diversi ospiti stranieri ma anche tutto l'universo di professionisti che ruota attorno al libro per la prima edizione di “The Publishing Fair”, una tre giorni dedicata al dietro le quinte dell'editoria, primo evento italiano dedicato alla filiera editoriale, ideato da Marzia Camarda e Lorenzo Armando. Per tre giorni l’intero palazzo si trasformerà in una grande agorà in cui editori e professionisti del libro, come redattori, grafici, service, designer, bibliotecari, sviluppatori di software, ma anche esperti di intelligenza artificiale e di realtà aumentata applicata all’editoria, di e-learning e di tecnologie del linguaggio, di progetti europei e di formazione professionale, e ancora stampatori, cartiere, distributori, social media manager, iconografi, illustratori e type designer si incontreranno per delineare gli attuali trend e ragionare sulle nuove frontiere dell’editoria. “Tra gli imprenditori del settore, da sempre abituati a coniugare nuove tecnologie, innovazione, creatività e artigianato e a sperimentare, si sentiva la mancanza di una casa comune - spiegano gli ideatori - un luogo dove poter trovare occasioni di alta formazione, di matching tra domanda e offerta di lavoro, e anche semplicemente di confronto e riflessione per crescere e creare collaborazioni e reti non solo a livello nazionale. Di qui l’idea di dare vita a The Publishing Fair, un laboratorio di best practice, dove far incontrare imprenditori, creativi e fornitori provenienti da tutta Italia, ma anche dall’Europa”. Il rapporto tra editoria e intelligenza artificiale sarà al centro del confronto di oggi pomeriggio, tra Simonetta Montemagni, direttore dell’Istituto di Linguistica Computazionale del Cnr e Fabio Ferri, responsabile delle attività multimediali di Mondadori Educational, con il contributo di aziende leader nel settore come Gruppo Meta e Celi. Sempre oggi vedrà la luce un nuovo premio: il “Women in Publishing”, riconoscimento alla carriera dedicato alle donne che si sono distinte nel mondo dell’editoria, che si aggiudicherà Annamaria Malato, presidente della fiera di Roma “Più libri, più liberi”, consegnato di persona da Lella Golfo, presidente della Fondazione Bellisario. In conclusione, in serata, l’attesa conferenza della direttrice di uno dei marchi editoriali di maggior prestigio nel mondo, Phaidon Press, Emilia Terragni. GOURMET FOOD FESTIVAL
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Lingotto Fiere Via Nizza 294 Da oggi a domenica, dalle 10 alle 22 Torna a Torino per il secondo anno il “Gourmet Food Festival” per conoscere tesori e segreti dell'enogastronomia tra incontri, laboratori ed educational per operatori, produttori e grande pubblico. Tre le aree tematiche dell’evento: un’ampia area espositiva in cui i produttori entrano in contatto diretto con il pubblico, dove scoprire e acquistare prodotti di qualità della tradizione; le cucine di strada per assaggiare i prodotti cucinati al momento o degustare una selezione di vini, birre e bevande provenienti da tutta Italia, e gli spazi eventi, con showcooking, presentazioni, degustazioni e momenti formativi con esperti del mondo del food. Vero e proprio evento nell’evento è l’esclusivo “European Tea Show”, dedicato al mondo del tè, rivolto ai tea lover e a produttori, esportatori, importatori e distributori. Presenti un Tea Village internazionale, per entrare in contatto con le differenti realtà del settore e partecipare a workshop e masterclass con i migliori tea taster del mondo nell’Area Academy. Tra gli ospiti internazionali attesi spicca lo chef Hiroto Akama, il “Maestro Viaggiatore della Cucina Giapponese” che domenica accompagnerà il pubblico in un viaggio sensoriale alla scoperta di sapori colori e profumi della cucina giapponese utilizzando i prodotti tradizionali di Wakayama, regione del Kansai definita “cuore spirituale” del Giappone. Tra gli italiani da segnalare la presenza del maestro gelatiere Alberto Marchetti, che dedica due laboratori alla blockchain del gelato, il nuovo metodo di tracciabilità delle materie prime per creare un “passaporto digitale” dei prodotti; lo chef stellato Marcello Trentini spiega al pubblico i benefici nutrizionali e di freschezza derivanti dall'utilizzo in cucina di prodotti agricoli vivi, ottenuti solo grazie ai sistemi innovativi di coltivazione. Arrivano invece dal mondo della mixology Davide Colombo, che propone una Vertical Tasting per scoprire tutta la gamma di Vermouth Martini, e Mirko Turconi, che guida il pubblico a preparare un cocktail di benvenuto utilizzando gli strumenti presenti in ogni cucina casalinga. Per gli amanti del caffè imperdibili gli appuntamenti nello spazio SCA Italy con Manuela Fensore, World Latte Art Champion 2019 e Francesco Corona, pluricampione italiano di Coffee in Good Spirits. Non mancano gli appuntamenti dedicati ai più piccoli: ogni giorno son in programma le fattorie didattiche, laboratori dove i bimbi entrano in contatto con la natura e i suoi prodotti, dal latte ai cereali, dalle castagne al gelato. IL LAMBIC COMPIE UN ANNO! Lambìc Via Agudi 46 Da oggi a domenica Tre giorni di buon cibo, ottima birra artigianale e musica per festeggiare il primo compleanno del birrificio musicale Lambìc. Per tutta la festa sarà rafforzata l’offerta di birre artigianali e sarà possibile scegliere tra trentadue prodotti in spina in contemporanea da otto birrifici. Oggi saranno presenti i mastri birrai delle realtà della provincia di Torino di Beeeeer EDIT (Torino), Filodilana (Avigliana), Birrificio La Piazza (Torino), Loverbeer (Marentino) e ospiti fuori regione quali Birra dell'Eremo (Assisi), Birrificio Busa dei Briganti (Padova) e Birrificio 50&50 (Varese). Sarà inoltre presentata in anteprima la nuovissima Strong Scotch Ale del Birrificio Artigianale Filodilana, la "Filo di Scozia", ispirata alle più famose ales scozzesi, dal corpo pieno e dalle note di caramello, 7,5 gradi alcolici. I piatti del Lambìc, studiati per l'occasione, accompagneranno le bevute degli avventori. Info e prenotazioni 327/1126230. OLTREPAROLA. ALFREDO RAPETTI MOGOL Salotto Buono Via Provana 3/e Dalle 14.30 alle 18.30 Il Salotto Buono di Isabella Giunto ospita da oggi al 25 novembre (con inaugurazione e opening a
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inviti alle 18.30 di oggi) la personale dell’artista e paroliere, nipote e figlio d’arte Alfredo Rapetti Mogol in arte Cheope “Oltreparola”. La mostra curata dalla Galleria Ferrero Arte Contemporanea di Ivrea presenta una selezione di lavori, tra cui alcuni inediti, “dove grafemi, segni e parole scomposte affiorano dalla materia pittorica e dai supporti più vari, quali cemento, piombo, vecchi fogli manoscritti, acrilici o pagine di quaderni ingiallite dal tempo”. Una fertile contaminazione di testo e immagine che svela le due anime dell’artista: pittore e paroliere. Ingresso libero. Per info rsvp@ilsalottobuono.it . ELFI AL QUINTO PIANO Biblioteca civica centrale Via della Cittadella 5 Alle 17.30 Dalla penna della co-autrice del fenomeno mondiale “Storie della buonanotte per bambine ribelli”, arriva una favola di Natale universale e contro ogni pregiudizio: è “Elfi al quinto piano” (Feltrinelli) che Francesca Cavallo racconta alla venerdì 22 novembre, ore 17.30, in un incontro in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi. È quasi Natale quando Manuel, Camila e Shonda, insieme alle loro due mamme Isabella e Dominique, arrivano nella città di R. Prendono possesso della loro nuova casa in via dei Camini Spaziosi, e la mattina successiva dieci simpatici elfi si presentano a sorpresa a casa loro. Sono stati incaricati da Babbo Natale in persona di trovare una basa operativa del Natale per la città di R. e chiedono ai ragazzi di aiutarli a impacchettare i 23.019 regali per i bambini della città. Niente di più emozionante per i tre fratelli che si mettono subito al lavoro, mentre lo spazio della loro piccola soffitta, come per magia, sembra dilatarsi sotto i loro occhi. LINGUAMADRE DUEMILADICIANNOVE Circolo dei lettori Via Bogino 9 Alle 18.30 Paola Casagrande, Giulio Biino, Federica De Dominicis e Luisa Ricaldone intervengono alla presentazione della nuova edizione, targata 2019, dell’antologia “Lingua Madre Duemiladiciannove” (Edizioni SEB27) nel corso di un incontro introdotto da Daniela Finocchi, ideatrice del concorso letterario nazionale e curatrice del volume, e accompagnato da letture tratte e dall’esposizione delle fotografie selezionate alla quindicesima edizione di “Lingua Madre Premio speciale Fondazione Sandretto Re Rebaudengo” a cura di Filippo Maggia. Saranno inoltre proiettati il booktrailer del volume e la puntata speciale “Spazio Libero – Rai 3” dedicata al concorso. ARMAGEDDON WAS YESTERDAY Comitato Territoriale Arci di Torino Via Verdi 34 Alle 19 Simona Ramella Paia è psicologa psicoterapeuta, psicologa forense e presidente dell’Associazione Paviol che si occupa del supporto psicologico, sociale, educativo a soggetti, adulti e bambini, vittime dirette o indirette di violenze e ha sviluppato anche programmi specifici rivolti ai perpetratori. Nel corso dell’incontro “Armageddon was yesterday. Today we have a serious problem” presenta il primo libro della trilogia di Stieg Larsson “Uomini che odiano le donne”: analizzando alcuni brani, si comprendono le radici psicologiche della violenza degli uomini sulle donne, il riconoscimento della nostra eredità filogenetica arcaica che ancora agisce in noi. Questa non porta a scusare la violenza, ma, al contrario, a smascherarne la primitività? e il valore ormai completamente disadattivo in quanto non produce benessere né per i singoli né per la società?.
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IL MEDITERRANEO È NERO Libreria Trebisonda Via Sant’Anselmo 22 Alle 18.30 Professore di Storia all’università di Coimbra, ospite a Torino l’autore Gabriele Proglio presenta il suo saggio “Mediterraneo nero. Archivio, memorie, corpi” (manifestolibri) con Gianfranco Crua e Marta Peradotto. Una riflessione sul Mediterraneo legata alle profonde trasformazioni, in termini culturali, sociali ed economici, che avvengono non solo in Europa, ma nel mondo intero. Una lettura del Mediterraneo in una prospettiva globale e transnazionale, ma anche quale archivio di memorie, pratiche e immagini che stanno ridiscutendo le geografie culturali. Connettendo passato e presente, l’autore si sofferma sulle memorie orali delle migrazioni raccolte in Italia: voci di etiopi, eritrei, somali e di persone che potremmo definire ‘seconde generazioni’ a proposito delle traversate mediterranee, con l’obiettivo di contribuire a una nuova riflessione sul rapporto tra il Mediterraneo nero e la riscrittura/reinvenzione dell’Europa e dell’identità europea. LA TIVÙ FATA E STREGA Fondazione Mirafiore Serralunga d’Alba Alle 19 L’autore televisivo, scrittore, giornalista, professore e visionario Carlo Freccero terrà un incontro dal titolo "Televisione fata e strega" dal titolo del libriccino omonimo che ha da poco dato alle stampe per le edizioni del Gruppo Abele di don Luigi Ciotti. È il racconto in forma di dialogo, pungente e caustico, come è nel suo stile, dell’evoluzione della televisione: dagli sceneggiati in bianco e nero e dal maestro Manzi alla crisi della tivù generalista con i format internazionali e i reality. Al termine dell'incontro, per chi lo desideri, sarà possibile cenare all'Osteria Disguido con menu alla carta, solo previa prenotazione, scrivendo a info@osteriadisguido.it oppure chiamando il numero 0173/626442. I prossimi incontri della Fondazione Mirafiore sono con Umberto Galimberti (sabato 30 novembre), Paolo Crepet (venerdì 6 dicembre), il sindaco di Genova Marco Bucci, (venerdì 13 dicembre), Bianca Berlinguer e Vladimir Luxuria (sabato 14 dicembre). La partecipazione è, come sempre, gratuita, con prenotazione sul sito fondazionemiraiore.it dove è anche possibile seguire gli eventi in streaming. COOK THE BOOK CON FAVETTO Istituto Alberghiero Via Porta Mercatoria 4 Carignano Alle 18.30 L’assessorato alla Cultura del comune di Carignano e l’Istituto Bobbio di Carignano propongono quattro nuovi apericena letterari in compagnia di scrittori. Quattro nuovi appuntamenti dove la letteratura e il buon cibo si fondono in un vincente connubio. Ospite di “Cook the Book”, questo il titolo della rassegna, lo scrittore, giornalista, drammaturgo e collaboratore di Repubblica e Radio Rai, Gianluca Favetto presenta il suo ultimo libro “Andrea”. Andrea ha avuto un’infanzia quasi felice, dei nonni affettuosi, una madre che è «l’incarnazione del sublime» e un padre che da sempre coltiva una certa arte della fuga. E ha un lavoro: l’agente immobiliare, anche se non cerca case adatte ai clienti. Andrea cerca abitanti adatti alle case che sceglie, perché le case sono la metafora migliore per ognuno di noi. Favetto racconta la forza latente dei passaggi di stato, costruendo un personaggio unico e molteplice, che con una vita ne abbraccia molte o forse infinite. LA BAMBINA DI SORMANI VALLI Libreria Bodoni / Spazio B
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Via Carlo Alberto 41/g - Torino Alle 18.30 “Scrivere La Bambina è stato intraprendere un viaggio. È lei che mi ha preso per mano e mi ha portato con sé per tre anni. Io l'ho seguita, testimone di quello che accadeva. Riportando fedelmente parola per parola una strada, la sua, la mia. Crescendo con lei. Solo in quella soffitta. Libero nel mondo. Imparando dalle parole della Nonna e dalla Battaglia che siamo. Ho immaginato storie, sono diventato tutti i suoi Nomi. Ho tremato, ho cantato l'Amore. Ho aspettato il momento giusto per farmi raccontare chi era. Milano, Catania, Roma, Bologna, Genova. Anche lei mi seguiva ovunque. Stava là, in quella tasca perfetta, cucita vicino al cuore”. Così Cristiano Sormani Valli per la presentazione del suo libro “La bambina” (Moretti & Vitali) che è un ibrido tra un romanzo di formazione, un racconto fantasy e una storia d’amore. L’autore è nato nel 1972, nella provincia milanese. Ha scritto e pubblicato racconti, poesie e storie per bambini. É autore di testi teatrali, sceneggiature per cortometraggi e parole per canzoni. Lavora con la compagnia teatrale ilinx. Collabora con realtà sociali, conduce laboratori di teatro, di scrittura e di realizzazione video. “La Bambina” è il suo primo romanzo. TUTTE LE FELTRINELLI DI TORINO Sedi varie Triplo incontro nelle librerie torinesi Feltrinelli: alle 18 in piazza Castello 19 Fabrizio Winki presenta il suo libro, uscito per Mondadori “Garuda. Lo zen e l’arte di fare surf. Inseguire le onde più selvagge dell'Indonesia per cavalcarle, e per ritrovare se stessi”. In piazza Cln 251 alle 18.30 Francesco Recami presenta “La verità su Amedeo Consonni” dal titolo del suo nuovo giallo, edito da Sellerio: tiene le fila di tutti i personaggi della saga, interseca le storie, scombina i giochi, spiazza il lettore fino a ricomporre tutto come in un gioco di prestigio. Alle 18.30 in via Nizza 262 al Lingotto Fabio Balocco mette a confronto i dati del gioco d'azzardo nel nostro paese e le voci di chi ne è rimasto invischiato nel suo saggio “Per gioco” edito Neos. TORINO E GLI ANNI DELLA GUERRA Palazzo Barolo Alle 18 Assieme a Elena Imarisio, Letizia Sartoris e Michele Sforza, autori del libro “Salvare Torino e l'arte. Storie di interventi per tutela del patrimonio umano e artistico durante la II Guerra Mondiale”, edito da Graphot con prefazione di Daniele Jalla, si inaugura la mostra ispirata a questo volume. Sarà l'occasione per osservare da vicino immagini, oggetti (tra cui le casse originali utilizzate per il trasporto dei preziosi beni museali) e filmati d’epoca, ma anche fotografie attuali di alcuni rifugi torinesi e delle loro “R” sopravvissuti fino ad oggi e provare l’esperienza di realtà virtuale Torino, 12 giugno 1940: indossando la maschera si sarà catapultati in una casa degli anni ’40, si sentirà suonare la sirena d'allarme e si potrà simulare la discesa in rifugio e respirare l’atmosfera del tempo dei bombardamenti. VOCI DAL KURDISTAN Binaria Via Sestriere 34 Alle 18.30 In occasione della presentazione del libro “Canti d’amore e di libertà del popolo kurdo” con letture a cura di Roberta Lena si tiene “Voci dal Kurdistan”, un dibattito sulla situazione geopolitica kurda con l’associazione Mamme in Piazza; Firat Ak, responsabile dell'Ufficio Informazioni Kurdistan Italia; Jacopo Bindi, volontario addetto stampa in Rojava; Eddi Marcucci dell’Unità Difesa Donne e l’attivista Laura Schrader. PFM CANTA DE ANDRÉ – ANNIVERSARY Teatro Colosseo
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Via Madama Cristina 71 Alle 21 A quarant'anni dal live Fabrizio De André e Pfm in concerto e a venti dalla scomparsa del poeta, non smette di affascinare il grande concerto che la Premiata Forneria Marconi porta nuovamente sul palco del teatro Colosseo per celebrare il fortunato sodalizio con il cantautore genovese. Dopo il successo della passata stagione, la storica band italiana ritorna in scena per una serata di grandissima musica che rinnova l'abbraccio tra il rock e la poesia. Un concerto intenso che porterà sul palco anche due ospiti d’eccezione: Flavio Premoli, fondatore Pfm alle tastiere, e Michele Ascolese, storico chitarrista di Faber. JOAN AS A POLICE WOMAN Circolo della musica Via Rosta 23 Rivoli Alle 21.30 Al Circolo della musica è attesa una delle più stravaganti songwriter di oggi: Joan As Police Woman che torna con “Joanthology”, multi-album che contiene i suoi migliori successi ma anche brani inediti. Multistrumentista, ha collaborato tra gli altri con Nick Cave e Rufus Wainwright. Ha scelto per sé un nome che si ispira ai polizieschi Anni Settanta e questo slogan: “Beauty is the new punk rock”. MADRE TERRA CAFÈ Suoneria Via Partigiani 4 Settimo Torinese Si parte “Alla ricerca del Graal” con Rosalba Nattero & LabGraal per una serata tra musica live, poesia e racconti, nel settimo appuntamento di “Madre Terra Cafè”. Un storia sciamanica racconta la vita straordinaria di Giancarlo Barbadoro, flautista e poeta recentemente scomparso, ideatore assieme a Rosalba Nattero del format “Madre Terra Café”, figlio” della trasmissione radiofonica “Madre Terra chiama” in onda su Radio Archimede ogni venerdì alle 17. Attraverso i fatti sorprendenti che hanno coinvolto anche i componenti del LabGraal i partecipanti alla serata scopriranno una dimensione invisibile ai confini della realtà sempre all’insegna della ricerca del Graal. Ingresso gratuito. LAZZA RE MIDA TOUR Teatro Concordia Corso Puccini 1 Venaria Alle 21 Live al Concordia di Venaria, appuntamento con la tappa torinese del “Re Mida Tour” di Lazza. Classe ‘94, tre anni il cantante entra in 333 Mob, etichetta con la direzione artistica Slait e Low Kidd. Ad aprile 2017 pubblica “Zzala”, il suo disco di esordio per 333 Mob in cui mette in luce anche le sue doti di pianista. In parallelo alla pubblicazione dei singoli “Mob” (feat. Salmo e Nitro), certificato oro da FIMI/GfK Italia, e “Lario”, diventato di culto tra il pubblico anche nella sua versione remix che vede la partecipazione di Fabri Fibra, Lazza parte per un lungo tour sold out accompagnato da Low Kidd e Slait. Nel 2018, poco dopo aver ottenuto la certificazione oro per “Zzala”, torna sulle scene con “Porto Cervo”, che produce insieme a Low Kidd, un brano che lo porta anche a collaborare con la cantautrice pop Dolcenera. Anche questo pezzo, tra YouTube e Spotify, sfiora i 30 milioni di streaming: l’attenzione del pubblico nei confronti di Lazza e della sua musica è sempre maggiore. A gennaio 2019 arriva la collaborazione con Guè Pequeno su
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22 novembre 2019 - 06:31
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“Gucci Ski Mask”, ulteriore riconoscimento del talento di Lazza da parte di uno dei più grandi rapper italiani. È il singolo che anticipa l’uscita di “Re Mida”, il secondo album, che esce il orimo marzo 2019 per Island Records, esordisce al primo posto in classifica e mette in luce una volta per tutte le sue conoscenze musicali, a partire dalla formazione da pianista ottenuta frequentando il Conservatorio di Milano. Il disco, anche grazie a un instore-tour affollato e al grande interesse dei media per un giovane artista che si distingue da tutti gli altri, resta in cima alla classifica anche dopo la prima settimana di uscita e solo su Spotify, in appena due settimane, supera i 50 milioni di streaming. Sempre nel 2019, a inizio luglio, è uno dei protagonisti di “Machete Mixtape 4” dove è presente in tre brani tra cui il più ascoltato, “Ho paura di uscire 2”, in cui duetta di nuovo con Salmo e raggiunge il primo posto della classifica singoli. THE STEMS, NOTE DAGLI ANTIPODI Blah Blah Via Po 21 Alle 22 Gli Stems sono considerati una band seminale del rock degli anni Ottanta e la migliore emersa dall'Australia in quel periodo. Si sono formati a Perth nel 1983 con uno stile musicale inizialmente influenzato dal sixties garage punk, dal R'n'B e dal pop, che si è evoluto poi abbracciando un più evoluto power pop. Dom Mariani e Richard Lane dimostrarono da subito la loro abilità nello scrivere grandi canzoni, cosa che insieme ai loro elettrizzanti show dal vivo li fece emergere nel panorama musicale di quegli anni. Il loro album di debutto, “At First Sight Violets Are Blue”, è uscito nel 1987. Quando fu al culmine della fama e del successo e in procinto di partire per un tour europeo di sei settimane, la band si sciolse misteriosamente. Si riformò poi nel 2003. TRUZZI BRODERS LIVE Sala polivalente Via Trieste 1 Volpiano Alle 22 Dopo essere stati i protagonisti del documentario “Una canzone senza finale” che racconta la Torino anni 80, i Truzzi Broders si presentano in concerto a Volpiano per la tappa del “Questa non è musica. è rumore! Tour 2019” e la presentazione del nuovo cd “C'è qualcuno”; protagoniste le inossidabili chitarre di Massimo Taps Tapparo e Armando Flanger Casaroli, accompagnate dai martelli della sezione ritmica rock Renzo Ziggy Rolando e Gianfranco Hammer Giacchi e dalla voce jaggeriana di Roby Blues Allazzetta. “Truzzi Broders - sottolinea il gruppo - è un progetto musicale rock dal 1982. Un rock travolgente con influenze blues, funky e reggae. Una band che calca le scene più roventi e alternative da più di trent'anni con lo stesso spirito ribelle dei primi anni Ottanta. Uno spirito autenticamente rock, un sound sanguigno ed essenziale. I testi rigorosamente in italiano raccontano la metropoli che ci circonda, le storie e i temi che ci colpiscono, sempre con ironia e determinazione, con la voglia di cambiare questo mondo prima che questo mondo cambi noi”. PROSPETTIVA ZERO Centro Violeta Parra Via Pio La Torre 5 Beinasco Alle 21.30 Prosegue il progetto Venerdinote tanto amato dai giovani perché offre loro un prestigioso palco per farsi conoscere e apprezzare dal pubblico. Oggi sale sul palco una cover band molto conosciuta: i “Prospettiva Zero” composti da Gianni Garzara, Ettore Del Visco, Marco Peca,
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Davide Aglì, Federico Marzi, Maurizio Sturniolo e Giuseppe Altavilla. “Un repertorio, quello di Renato, che intimidisce per la vastità del materiale che comprende – spiegano i membri della band - il nostro è un omaggio che va ingrandendosi anno dopo anno, strizzando l’occhio alle canzoni più famose ma anche alle perle più rare della sua discografia . Ci proponiamo di abbracciare virtualmente gli oltre cinquanta anni di carriera del Re dei Sorcini”. LA VITA A 30 ANNI Hiroshima Mon Amour Via Bossoli 83 Alle 22 Più atteso della bombola d’ossigeno dopo aver ballato “50 special” senza fermarti un attimo. Più atteso del letto dopo un faticosissimo tombolone di capodanno finito alla mezzanotte e cinque. La vita a trenta anni è dura, ma grazie a due belle dosi di Oki e Tachipirina, per una notte gli over 25 (anzi, gli organizzatori dicono che più si è old più si è stanchi meglio è) si devono raccogliere le forze come quando ci si dirigeva verso un BlockBuster per passare una notte unica. Per il party “La vita a 30 anni” in serata è programmata la migliore musica dagli anni 90 a oggi, con l’animazione o meglio dell'Ospizio crew. LA PARANZA DEL GECO SONÀTA MASCARÀTA Le Musichall Corso Palestro 14 Oggi e domani alle 21 A le Musichall, il teatro diretto dal poliedrico e visionario Arturo Brachetti, doppia data torinese per La Paranza del Geco, la più importante compagnia artistica del nord Italia attiva nella rappresentazione e nella salvaguardia delle tradizioni popolari musicali e coreutiche dell’Italia del sud fondata a Torino da Simone Campa e che conta tra le sue fila una trentina di artisti fra musicisti, cantanti, percussionisti, attori, danzatori, performer e artisti di strada. Porta in scena lo spettacolo tragicomico in musica e danza dell’amor sofferto “Sonàta mascaràta”; sorta di musical folk nel quale gli interpreti cantano, ballano, suonano e recitano l’appassionante repertorio della tradizione italiana. Un classico canovaccio di commedia dell’arte dove l’amore contrastato dei due amorosi è ingarbugliato, sedotto e poi risolto dai frizzi e i lazzi delle maschere grottesche. Una storia che si sviluppa affrontando grandi temi come l’amore, la follia, la fame, conditi dall’irresistibile comicità assurda e scanzonata dei suoi personaggi. Una performance dove la forza travolgente dei ritmi veloci ed incalzanti della tarantella, della pizzica salentina e della tammurriata napoletana accompagna l’irrazionalità che contraddistingue le maschere grottesche della commedia dell’arte. Un gruppo di attori e musicisti di incredibile versatilità creano un’atmosfera ed un’energia uniche, vicine tanto al pathos della rappresentazione teatrale, quanto alla vitalità delle feste popolari del sud. DA QUESTA PARTE DEL MARE CON TESTA E CEDERNA Casa del Teatro Ragazzi Corso Galileo Ferraris 266 Alle 21 Prodotto da Fuorivia e dal Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, tratto dall’omonimo libro postumo di Gianmaria Testa, interpretato da Giuseppe Cederna e diretto da Giorgio Gallione, va in scena lo spettacolo “Da questa parte del mare”: un mosaico di fotografie sull’emigrazione, tra ieri e oggi, che racconta punti di vista differenti e sofferenti, tormenti da ascoltare e cercare lenire; ma anche sogni, utopie, allucinazioni. Un viaggio struggente, per storie e canzoni, sulle migrazioni umane, ma anche sulle radici e sul senso dell’umano. In scena alcuni sassi e un cerchio di terra che abbraccia un simbolico mare nostrum da attraversare e da difendere, sul palco Giuseppe Cederna che dà voce, attraverso le parole di
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Gianmaria Testa, a quelli che non hanno voce per essere ascoltati. FANTINE, DA HUGO A CASA FOOLS Casa Fools Via Bava 39 Oggi e domani alle 21 Tratto da “I Miserabili” di Hugo, il monologo “Fantine. Quando dal caos nacque l'amore" porta in scena una rivisitazione del personaggio della protagonista del romanzo che sul palco di Casa Fools diventa una ragazzina dei nostri giorni, che fa poesia col rap e, rappresentata nell’attimo prima di morire fra le disattenzioni di una famiglia sgangherata nel contesto degradato della periferia di una grande città, rivede tutta la sua vita nel tentativo di definire il senso della propria esistenza. Lo spettacolo, finalista al Premio TeatrOfficina 2019 è valso all’interprete Sara Drago la menzione come Miglior Attrice. ALICE, UN ESILIO CILENO Teatro Bellarte Via Bellardi 116 Oggi e domani alle 21 e domenica alle 19 La stagione “Be Unhappy” di Fertili Terreni Teatro porta in scena tre repliche dello spettacolo “Alice, per adesso”, una storia di esilio dal Cile scritta da un autore francese. In prima nazionale, la compagnia Tedacà rappresenta il testo di Sylvain Levey (vincitore nel 2015 del "Prix de La Belle Saison"), tradotto e diretto da Valentina Aicardi. Lo spettacolo racconta la storia di una ragazzina di 13 anni che, insieme alla sua famiglia, ha dovuto lasciare il Cile della dittatura di Pinochet e adesso vaga da città in città, sballottata dalle partenze di un padre con lavori stagionali. In occasione di questa prima nazionale, il 24 novembre, alle 20.30 (dopo lo spettacolo), l’autore sarà al Teatro Bellarte per una cena-incontro in cui chiacchierare con gli spettatori del suo lavoro e di questo testo, opera che riflette in modo diretto e poetico di migrazione. ANCORA UNA E SPENGO Teatro Café Müller Alle 21 Da Netflix ad Amazon prime, oggi le chiamiamo serie tv, una volta erano i telefilm, le soap. La sostanza però è la stessa. E tutti o quasi, sono stati colpiti, almeno per una volta, dalla febbre da d
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Gourmet Food Festival: i segreti dell'enogastronomia anche per i bambini
Torna a Lingotto Fiere di Torino, dal 22 al 24 novembre 2019, Gourmet Food Festival, un evento dedicato al mondo del food in cui visitatori, produttori e operatori del settore si incontrano per scoprire e scambiare conoscenze, segreti e ricette del mondo enogastronomico. Il festival, alla sua seconda edizione, nasce a Torino, una delle culle mondiali dell’enogastronomia, con l’obiettivo di promuovere e narrare il rapporto fra cibo e territorio (regionale, italiano, internazionale) attraverso il minimo comune denominatore della qualità e dell’eccellenza. Grazie al ricchissimo calendario di appuntamenti ed eventi, il pubblico può conoscere tesori enogastronomici o seguire corsi e lezioni di cucina e assaggiare i migliori piatti, vini e birre selezionati da Gourmet Food Festival. Tantissime anche le attività per avvicinare i bambini al mondo del food. LE AREE TEMATICHE Gourmet Food Festival si articola in diverse aree tematiche: Il mercato: una ampia area espositiva in cui i produttori incontrano un pubblico numeroso di appassionati e curiosi. Una vetrina ideale per scoprire e acquistare prodotti di qualità della tradizione. Le cucine di strada: la zona in cui il pubblico può assaggiare i prodotti cucinati al momento o degustare una selezione di vini, birre e bevande provenienti da tutta Italia con qualche piacevole sorpresa dal mondo. Gli spazi eventi: qui il pubblico può assistere a showcooking, presentazioni, appuntamenti e momenti formativi con esperti del mondo del food, oltre che partecipare alle numerose degustazioni. LE ATTIVITA' PER I BAMBINI Ecco gli appuntamenti dedicati ad un pubblico giovanissimo. Fattorie didattiche per le scuole Le fattorie didattiche sono dedicate ai bambini delle scuole elementari, con laboratori dove poter entrare in contatto con la natura e i suoi prodotti. Tantissime le proposte per i piccoli. Si
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parte la mattina con le attività a cura di Lattolandia: tutti i giorni dalle 10 alle 11 e dalle 12 alle 13 è proposto il laboratorio sensoriale “Scopriamo gli animali”; dalle 11 alle 12 e dalle 14 alle 15, i bambini fino ai 10 anni possono partecipare a “Diventiamo piccoli agricoltori. La semina” per scoprire insieme il ciclo della vita dei cereali e la sgranatura della pannocchia. Il pomeriggio i laboratori sono a cura de Il giardino dei sapori, con alle ore 14 “Conosciamo meglio le castagne - scatole magiche” per bambini da 1 a 6 anni. Dalle 15 alle 16 i bambini imparano a costruire le mangiatoie per gli uccellini, scoprendo i segreti sul periodo ideale e il luogo migliore dove collocarle. Dalle 16 alle 17 i bambini possono sbizzarrirsi a creare scritte e cartelloni con elementi della natura e dalle 17 per i bimbi fino ai 6 anni di età “Conosciamo meglio le castagne - amico castagno”, un’occasione per camminare a piedi nudi su percorsi realizzati con pezzi di corteccia e cippato, foglie verdi e secche, fiori di castagno, castagne. I laboratori sono gratuiti con prenotazione obbligatoria alla mail info@gourmetfoodfestival.it Dieta vegana, torte e merende crudiste per bambini Gourmet Food Festival è al passo coi tempi e non poteva mancare uno spazio dedicato alla dieta vegana. Tre gli eventi dedicati, tra cui per i più piccoli, sabato alle ore 11 in Sala Tagliere l'associazione culturale Peace&Raw, conduce un corso di merende crudiste per bambini, ai quali viene rilasciato un attestato di “mini pasticcere”. Domenica alle 14.30 Cavoli a merenda,il pubblico impara come preparare una Parmantier al cavolo nero insieme allo chef Luca Andrè, in collaborazione con la rivista Funny Veg. Gelato e pasticceria: protagonista Alberto Marchetti Non manca a Gourmet un calendario dedicato alla pasticceria di qualità. Ospite del food festival è il re del gelato Alberto Marchetti, che propone diversi appuntamenti: venerdì 22 alle 10.30 è in programma un laboratorio ludico-didattico per bimbi dai 4 ai 10 anni, dal titoloLe paste di meliga del monregalese, realizzato in collaborazione con Michelis, specialità artigianali. I bimbi imparano a preparare le Melighe di Mondovì, presidio Slow Food, secondo la ricetta di Nonna Graziella e Nonno Egidio Michelis, partendo dalla materia prima e usando la vecchia siringatrice manuale, come vuole la tradizione. Con gli strumenti del mestiere i bimbi si trasformano in veri pasticceri, per poi infornare la loro produzione. Come per magia, grazie al racconto di un forno segreto e potentissimo, i bimbi potranno assaggiare il risultato del loro lavoro, preparando una merenda golosa e genuina insieme al gelato di Alberto Marchetti. Ci si sporca le mani e ci si diverte molto. La pasta in 3d per stupire i bambini a tavola Un’affascinante esperienza sensoriale quella proposta da BluRhapsody, il brand che sfruttando la tecnologia della stampa 3d realizza formati di pasta dal design unico, divertentissimi anche per i piccoli. Partendo dalla selezione delle semole più pregiate e con una lavorazione artigianale accurata, queste forme vengono prodotte lentamente in piccolissimi lotti. Una tecnologia all’avanguardia studiata per anni consente la creazione di pezzi con geometrie uniche nel loro genere, ispirate per esempio alle forme della natura che prenderanno vita in nuovi piatti inaspettati. Una novità senza precedenti, che rivoluziona totalmente il concetto stesso di pasta: per lo chef è uno strumento per dare forma all’immaginazione, con la creazione di piatti che sono vere e proprie opere d’arte, per il commensale un’inedita e affascinante esperienza multisensoriale. Durante i due show cooking (22 e 23 novembre ore 19,30 – 20,30 in Sala forchetta) la Chef Francesca Gambacorta cucina i sorprendenti formati di pasta BluRhapsody per il pubblico, raccontando la storia del brand, come nasce una nuova forma, come viene prodotta grazie alla stampante 3d e quanto è semplice ricettarla al meglio. Gli eventi sono gratuiti previa prenotazione e salvo esaurimento posti. Gourmet Food Festival – II edizione 22-24 NOVEMBRE 2019
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17 novembre 2019 - 08:30
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venerdì 22 e sabato 23: h. 10-22 domenica 24: h. 10-20 PADIGLIONE 1 | LINGOTTO FIERE TORINO Via Nizza 294, Torino Ingresso 5 euro Scarica dal sito il coupon per ottenere una Gourmoneta sconto per partecipare a moltissime attività all’interno del festival Per maggiori info info@gourmetfoodfestival.it www.gourmetfoodfestival.it
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22 novembre 2019 - 17:54
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Gourmet Food Festival, il programma di sabato 23 novembre
Venerdì 22 novembre ha aperto le porte della sua seconda edizione il Gourmet Food Festival, un evento dedicato al mondo del food in cui visitatori, produttori e operatori del settore si incontrano per scoprire e scambiare conoscenze, segreti e ricette del mondo enogastronomico. Tantissime le attività proposte al Lingotto Fiere di Torino fino al 24 novembre 2019. IL PROGRAMMA DI SABATO 23 novembre Gli appuntamenti del mattino Le attività del week end partono sabato mattina alle ore 10 con l'incontro in Sala Tagliere sull' alimentazione vegan, per capire come la dieta vegana impatta sulla persona e la sua salute e quanto sia sostenibile e realizzabile. L'incontro, a cura di Associazione Culturare Peace&Raw, vede la degustazione di alcune torte vegane fatte durante l'incontro. Sempre alle ore 10 in Sala Pannocchia i bambini possono partecipare al laboratorio sensoriale “Scopriamo gli animali” a cura di Lattolandia Azienda Agricola Gili Mario Paolo (evento gratuito previa prenotazione, con replica alle ore 12). Alla stessa ora in Sala Cucchiaio ha luogo l'incontro dal titolo “La cucina di montagna” a cura di SansiFood, Caffè Vergnano Sansicario e Trattoria - Pizzeria La Moretta di Oulx con lo Chef Luca Barbiero. In Sala Calice alle ore 10.30 è presentata la degustazione “ Liguria DOP experience: olio oro Mediterraneo” in collaborazione con il Consorzio di Tutela Olio DOP Riviera Ligure; in Sala Castagna invece l'appuntamento “Le polpette di Hulk”, un l aboratorio di cucina e giochi didattici per comprendere il ruolo dei legumi in una corretta ed equilibrata alimentazione del bambino e dell'adolescente, a cura di Associazione Cuochi di Torino e provincia ASD, Babyrun 2013 e Corriamo a Tavola. Alle ore 10.30 in Sala Shaker con “Come preparare la moka perfetta” vengono forniti al pubblico preziosi consigli su come preparare la moka perfetta con degustazione di caffè di ottima qualità. In Sala Pannocchia dalle ore 11 parte l'attività dedicata ai piccoli (da 1 a 10 anni di età) “Diventiamo piccoli agricoltori: la semina” dedicata alla scoperta del ciclo della vita dei cereali e della sgranatura della pannocchia, a cura di Lattolandia Azienda Agricola Gili Mario Paolo, con replica alle ore 14. Sempre per i bambini l'appuntamento in Sala Tagliere alle ore 11: “Corso di cucina crudista per bambini” per imparare a preparare gustose merende crudiste per bambini, a cura di Associazione
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22 novembre 2019 - 17:54
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Culturare Peace&Raw (evento gratuito, previa prenotazione). Si continua alle ore 12 in Sala Calice con “ Fisar in rosa - winetasting e tavola rotonda”, che presenta le produzioni enologiche piemontesi di eccellenza al femminile: quattro vini Piemontesi, da vitigno autoctono, interpretati da quattro appassionate vignaiole, ambasciatrici dell’autentico patrimonio enologico italiano. Incontro a cura di Fisar. Alle 12 in Sala Cucchiaio “La cucina e gli chef tra Italia e Francia: il gemellaggio Alba – Cannes” con le ricette della tradizione di due territori di eccellenza (l'incontro è riproposto alle ore 17). Alle ore 12.30 in Sala Shaker “L'ingrediente nascosto: il ghiaccio e i suoi segreti”; mentre dalle 13 in Sala Forchetta “Luigi Acciaio: impasti, topping e cotture alternative della pizza” per capire comele farine, le tecniche di idratazione e lavorazione, i tempi di lievitazione e maturazione; la selezione delle materie prime di qualità per il topping; l’importanza della manualità nella lavorazione dell’impasto possono decidere la qualità della pizza. A cura di Slow Food in collaborazione con Luigi Acciaio e Com'era... è. In Sala Tagliere alle ore 13 si scopre il binomio “Pere e moscato” a cura di Alberto Marchetti in collaborazione con Mettola; mentre alle 13.30 in Sala Calice “Alti pascoli e grandi vigne: i formaggi a latte crudo e i vini in abbinamento”, una degustazione a cura di Slow Food – Cheese che racconta l’essenza più autentica dei territori. Gli appuntamenti del pomeriggio Alle ore 14 in Sala Castagna parte l'appuntamento di esplorazione e scorperta per bambini di 1-6 anni “Conosciamo le castagne - scatole magiche” a cura diIl Giardino dei sapori Società Agricola Amerio; mentre in Sala Tagliere, con API Torino, si da “Nuova vita alla plastica di scarto!”. In Sala Shaker alle ore 14 il pubblico può partecipare alla dimostrazione gratuita “Latte Art: l'arte di decorare i cappuccini” su come servire un cappiccino decorato in latte art tenuta da Manuela Fensore campionessa mondiale in carica. In Sala Cucchiaio alle ore 14.30 “10 idee creative Gourmet facili e veloci per gli antipasti di Natale”,tanta creatività per stupire gli ospiti a tavola, a cura di Dissapore.com con la partecipazione della foodblogger Francesca Pace. In Sala Forchetta invece alle 14.30 si parla di “La cucina a legna dalle montagne piemontesi alle praterie del sud degli Stati Uniti” con presentazione diun piatto a base di polenta e cinghiale cui seguirà un Pulled Pork accompagnato con Cornbread, a cura dello Chef Luca Barbiero e My Personal Beer Corner in collaborazione con Sansifood. Manualità per i più piccoli alle ore 15 in Sala Castagna con la creazione delle mangiatoie per gli uccellini con suggerimenti su periodo e luogo di posizionamento. In Sala Tagliere alle ore 15 “ Riflessioni sugli sprechi di cibo”, con cooking show di Libricette.eu in collaborazione con Molini Bongiovanni; alla stessa ora in Sala Calice si presentano le migliori bollicine d'Italia, a cura di Monica Pisciella, giornalista, in collaborazione con FISAR, Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori. Si parla di “Il caffè: dalla piantagione alla coppetta di gelato” in Sala Shaker dalle ore 15.30 con Alberto Marchetti e Roberto Messineo che raccontano il progetto di un passaporto digitale, che custodisce la filiera produttiva del proprio gusto preferito. Ancora dolci alle 15.30 in Sala Cucchiaio con “3 dessert Gourmet da fare in 10 minuti per stupire gli amici a Natale con Cioccocrusco”, il cioccolato svizzero d'eccellenza dei maestri cioccolatieri svizzeri con il peperone Crusco Lucano. In Sala Castagna alle ore 16 durante “Il cuore della natura” i bambini scriveranno con elementi della natura come rametti di ago di pino, gusci di noce e frutta secca, legnetti e foglie; mentre in Sala Pannocchia l'Associazione Cuochi di Torino e provincia ASD, Babyrun 2013 e Corriamo a Tavola propone “Cestini di frutta”, un laboratorio di cucina e giochi didattici per comprendere il ruolo della frutta in una dieta corretta ed equilibrata. Alle ore 16.30 in Sala Forchetta “Dalla fava di cacao al gianduiotto”: Guido Castagna, mastro cioccolatiere, racconta il metodo di produzione del cioccolato, fino ad arrivare al gianduia, prodotto tipico torinese. Il pubblico è introdotto alla produzione di birra casalinga alle ore 16.30 in Sala Tagliere da My Personal Beer Corner; mentre alle ore 17 in Sala Shaker parte “Casa Martini Experience” conDavide Colombo, brand ambassador di Casa Martini, che conduce una classe in cui verranno raccontate e dimostrate le esperienze proposte in Casa Martini. Ancora i bambini i protagonisti di “ Conosciamo meglio le castagne - amico castagno” alle 17 in Sala Castagna, a cura di Il Giardino dei sapori Società Agricola Amerio; si parla invece di “Il Visual nel mondo food di
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Instagram” alle ore 18 in Sala Calice conRoundAbout, startup di micro-influencer marketing con approccio locale, che presenta le modalità di comunicazione del food in un contesto Visual come quello di Instagram. In Sala Forchetta dalle 18 Davide Colombo, brand ambassador di Casa Martini, e Vittorio Tinelli, chef e proprietario di ''Stasera Cucino io'' rinomato ristorante chierese, conducono lo showcooking “I Botanicals di Martini in un piatto” nel quale i botanicals del vermouth sono protagonisti di piatti creati ad hoc per esaltarne gli aromi, accompagnati da prodotti Martini. Argomento di grande attualità per l'appuntamento delle 18.30 in Sala Tagliere: “Aroma, gusto e gradazione: ecco come il clima cambierà il vino” per discutere l'influenza dei cambiamenti climatici negli areali viticoli della provincia di Torino e non solo. In Sala Shaker sempre alle 18.30 viene presentato “Il Grande libro del Vermouth e dei liquori italiani” e alle 19 in Sala Calice il pubblico può partecipare a una degustazione guidata delle birre di Natale. Grande attesa per una delle principali novità del mondo food: alle ore 19.30 in Sala Forchetta è presentata “Un’affascinante esperienza multisensoriale di alta cucina alla portata di tutti con BluRhapsody, la pasta stampata in 3d” alla scoperta dei sorprendenti formati di pasta, belli da vedere e facili da cucinare. Si conclude la giornata di sabato con alcuni prodotti forti della tradizione gastronomica del nostro territorio: alle ore 19.30 in Sala Tagliere “Sardegna in bocca” con lo chef Enzo Mascia che guida il pubblico in un percorso sensoriale alla scoperta dei prodotti tipici della cucina sarda; in Sala Cucchiaio si parla degli ingredienti e dei segreti per una vera pizza napoletana e si chiude alle 21 in Sala Forchetta con “ Il Raviolo di Liccumi’a”. Evento speciale: Campionato Mondiale di Pesto al Mortaio Alle ore 11.30 in Sala Forchetta ha luogo l'attesissimo appuntamento con la 32° gara eliminatoria valida per la qualificazione al VIII Campionato Mondiale di Pesto al Mortaio. Le gare eliminatorie, come quella che si tiene a Gourmet, offrono l'occasione per imparare a preparare il Pesto genovese e a conoscere gli ingredienti della ricetta originale, espressione del territorio. Una giuria di almeno 3 persone valuta il pesto preparato dai 20 concorrenti e il vincitore ha la possibilità di partecipare di diritto al prossimo Campionato Mondiale, che si tiene nel marzo 2020 presso Palazzo Ducale di Genova. Attività a cura di Associazione PALATIFINI, che ha ideato ed organizza dal 2007 il Campionato Mondiale di Pesto al Mortaio. Gourmet Food Festival – II edizione 22-24 NOVEMBRE 2019 sabato 23: h. 10-22 domenica 24: h. 10-20 PADIGLIONE 1 | LINGOTTO FIERE TORINO Via Nizza 294, Torino Ingresso 5 euro Scarica dal sito il coupon per ottenere una Gourmoneta sconto per partecipare a moltissime attività all’interno del festival Per maggiori info info@gourmetfoodfestival.it www.gourmetfoodfestival.it
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21 novembre 2019 - 10:07
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A Torino dal 22 al 24 novembre Gourmet Food Festival Si apre venerdì 22 novembre a Lingotto Fiere di Torino, per concludersi domenica 24, la seconda edizione di Gourmet Food Festival, evento dedicato al mondo del food in cui visitatori, produttori e operatori del settore si incontrano per scoprire e scambiare conoscenze, segreti e ricette del mondo enogastronomico. Tre le aree tematiche dell’evento: Il mercato, ampia area espositiva in cui i produttori entrano in contatto diretto con il pubblico. Una vetrina ideale per scoprire e acquistare prodotti di qualità della tradizione. Le cucine di strada, per assaggiare i prodotti cucinati al momento o degustare una selezione di vini, birre e bevande provenienti da tutta Italia. Gli spazi eventi, con showcooking, presentazioni, degustazioni e momenti formativi con esperti del mondo del food. Vero e proprio evento nell’evento è l’esclusivo European Tea Show, dedicato al mondo del tè, rivolto ai tea lover e a produttori, esportatori, importatori e distributori. Presenti un Tea Village internazionale, per entrare in contatto con le differenti realtà del settore e partecipare a workshop e masterclass con i migliori tea taster del mondo nell’Area Academy. Domenica 24 è in programma la Tea Masters Cup, competizione che coinvolge i professionisti e gli appassionati nella prova di Tea Mixology. Si svolge a Gourmet la 32° Gara eliminatoria – aperta a tutti – valida per la qualificazione al VII campionato mondiale di Pesto al mortaio, in programma a marzo 2020 a Genova. Tra gli ospiti internazionali attesi a Gourmet spicca lo chef Hiroto Akama, il Maestro Viaggiatore della Cucina Giapponese che domenica 24 accompagna il pubblico in un viaggio sensoriale alla scoperta di sapori colori e profumi della cucina giapponese utilizzando i prodotti tradizionali di Wakayama, regione del Kansai definita “cuore spirituale” del Giappone. Tra gli italiani da segnalare la presenza del Maestro Gelatiere Alberto Marchetti, che dedica due laboratori alla blockchain del gelato, il nuovo metodo di tracciabilità delle materie prime per creare un “passaporto digitale” dei prodotti; lo chef stellato Marcello Trentini spiega al pubblico i benefici nutrizionali e di freschezza derivanti dall’utilizzo in cucina di prodotti agricoli vivi, ottenuti solo grazie ai sistemi innovativi di coltivazione. Arrivano invece dal mondo della mixology Davide Colombo, che propone una Vertical Tasting per scoprire tutta la gamma di Vermouth Martini, e Mirko Turconi, che guida il pubblico a preparare un cocktail di benvenuto utilizzando gli strumenti presenti in ogni cucina casalinga. Per gli amanti del caffè imperdibili gli appuntamenti nello spazio SCA Italy con Manuela Fensore, World Latte Art Champion 2019 e Francesco Corona, pluricampione italiano di Coffee in Good Spirits. Non mancano gli appuntamenti dedicati ai più piccoli: ogni giorno son in programma le fattorie didattiche, laboratori dove i bimbi entrano in contatto con la natura e i suoi prodotti, dal latte ai cereali, dalle castagne al gelato.
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19 novembre 2019 - 09:30
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Libri. Enciclopedia della nocciola di Gigi e Clara Padovani Non è esagerato chiamarlo enciclopedia, perché nel loro nuovo libro Gigi e Clara Padovani affrontano la nocciola a 360 gradi, una monografia approfonditissima e completa Per due langhetti come Gigi e Clara Padovani la nocciola non è un alimento qualsiasi, ma uno dei grandi prodotti locali, vanto del territorio che lo ha saputo nobilitare e, contemporaneamente, ci ha costruito sopra una parte non secondaria del comparto alimentare: la Nutella, e molte delle sue consorelle magari meno famose, insomma, nascono qui. E non è un caso. Così come non è un caso che due piemontesi Doc, come i Padovani, si siano entusiasmati nel parlare con Irma Brizi, degustatrice, panel tester, massima esperta di nocciola ed esponente dell’Associazione Nazionale Città della Nocciola. È stata lei ad aprire le porte di un mondo assai più vasto di quello compreso tra le province di Cuneo e Asti. “ Ci siamo prima incuriositi” racconta Gigi “poi appassionati”. Così hanno cominciato a buttare giù la scaletta di un volume che è cresciuto sotto le loro mani. Una volta pronta, l’hanno presentata a Mondadori “il progetto è piaciuto, e sono loro ad aver scelto il titolo che forse suona un po’ presuntuoso” scherza su quella Enciclopedia della nocciola che sembra volersi assicurare di diritto un posto sugli scaffali, ma a sfogliare il volume, così esaustivo e approfondito, ci si convince che mai titolo è stato più giusto. “ Non esisteva un libro del genere sulla nocciola” commenta. E non solo sulla nocciola: 224 pagine in cui il “frutto della felicità” viene analizzato, raccontato, spiegato e impiegato. Nell’anno nero della nocciola, che in Italia ha registrato una diminuzione della resa di circa il 50% solo in parte recuperato da un aumento del prezzo di circa il 30%, un volume che è costato un anno di lavoro, viaggi su e giù per l’Italia, grandi incontri, scoperte e curiosità. La prima parte dell’Enciclopedia della nocciola Un approccio storico documentario, tra storia, mito, letteratura, arte figurativa (Arcimboldo in primis), fumetti (ricordate la strega Nocciola di Disney?), proverbi popolari per cominciare questo lungo viaggio alla scoperta della nocciola, seguendo le tracce asciate qua e là nell’immaginario collettivo. Una volta preso confidenza, si continua con una parentesi scientifica, con i tipi di cultivar, le denominazioni e un dizionario botanico (con tanto di revisione di un professore di agraria), per poi passare allo studio del comparto, con il boom dei noccioleti e la loro evoluzione nel tempo e nello spazio (oggi nel sud del mondo migliaia di ettari coltivati forniscono di prodotto fresco la nostra industria alimentare, in pieno inverno, liberandola dal giogo della stagionalità), senza scordare l’impatto ambientale ed economico di questa enorme diffusione. Che, ricordiamolo, ha come campione di produzione, la Turchia. A questo si aggiungono informazioni nutrizionali (sì, la nocciola è un elisir di lunga vita oltre che di bellezza) e preziosissimi consigli sulla degustazione, secondo le canoniche analisi visiva (con e senza guscio) olfattiva, gustativa. Nocciola come il vino “Il mondo della nocciola è come il mondo del vino di 20 anni fa” spiega Gigi “è pronto per fare un salto e passare da commodity a prodotto di eccellenza, valorizzato nelle sue caratteristiche e nelle varietà”. Anche se ancora oggi oltre il 70% del prodotto confluisce nell’industria alimentare che nulla o poco ne valorizza le specificità, sta crescendo una schiera di piccoli e piccolissimi produttori che invece puntano proprio a differenziare e portare in primo piano i caratteri di ogni varietà. Oggi, in Europa, esistono solo 4 denominazioni di origine: “3 in Italia; la Piemonte IGP, la Giffoni IGP e la Romana Dop, e una in Spagna, a Reus, in Catalogna ”. E, mentre si lavora a un cru Langhe, proprio sulle qualità di ognuna e sul territorio di origine si gioca la partita. “ Esistono produttori che, invece di vendere tutto alle grandi aziende alimentari, hanno cominciato a lavorare e trasformare da sé le nocciole”. Granella, farina, olio, pasta di nocciole (quella usata in pasticceria e in gelateria, per intenderci) e poi crema spalmabile. Le creme di nocciola a km zero (e la Nutella muta)
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19 novembre 2019 - 09:30
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Forse tra i prodotti dolci più apprezzati, amata da un pubblico trasversale, la crema spalmabile di nocciole è una golosità irresistibile. E se l’industria dolciaria ci ha abituato a un gusto standardizzato (la Nutella sa di Nutella, punto. E copre circa l’80% del mercato) si stanno sviluppando alternative gourmet di vario genere. Frutto del lavoro di maestri cioccolatieri o di pasticceri, ma non solo: ci sono anche quelle a filiera corta, anzi nulla, trasformate dagli stessi agricoltori che producono le nocciole o da artigiani vicini, comunque sempre a minima distanza dai campi. Il libro ne analizza e racconta 22, diverse per ricetta e stile, ma con una freschezza che le caratterizza tutte, perché rimangono integre con il loro guscio fino a poco tempo prima di essere lavorate. Ma l’universo nocciola non si esaurisce con le creme: dalla A di amaretti alla Z di zenzero, un vocabolario indispensabile fa scoprire dolciumi e non solo, si parla di Vicciola (vitello di razza piemontese allevato a nocciole) e di grappa, di focaccia o di birra e di altre specialità. Le 50 ricette Doppio binario per le ricette: da una parte quelle di casa firmate da Clara Padovani, dall’altra quelle d’autore con chef gelatieri e pasticceri (Marcello Trentini alias Magorabin. Danilo Nigro, Guido Castagna, Alberto Marchetti) che hanno dato il loro contributo per aprire a un consumo diversificato della nocciola, ingrediente a tutto tondo, versatile e dalle grandi potenzialità. Le città della nocciola Da Alba a Raccuja (provincia di Messina) da Bomarzo (nel viterbese) a Montoro (Avellino), sono 220 comuni riuniti nell’Associazione Nazionale Città della Nocciola. Di ognuno di queste, il volume tratteggia un breve profilo, come una piccola guida turistica che consente di seguire, idealmente, lo stesso percorso fatto da Gigi e Clara, insieme a Irma per raccontare passato presente e futuro del frutto della felicità. Enciclopedia della nocciola – Clara e Gigi Padovani, Irma Brizi – Mondadori – 224 pp. – 19,90€ – http://enciclopediadellanocciola.com/ a cura di Antonella De Santis
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18 novembre 2019 - 15:28
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Torino: al via Gourmet Food Festival, la kermesse dedicata ai tesori e ai segreti dell’enogastronomia Tutto pronto al Lingotto Fiere di Torino per la seconda edizione di Gourmet Food Festival, l’evento dedicato al mondo dell’enogastronomia che offre la possibilità a visitatori, produttori e operatori del settore di incontrarsi per scoprire e scambiare ricette, conoscenze e segreti a tema food. Il festival, nato a Torino, una delle culle mondiali del buon cibo, vuole promuovere e narrare il rapporto tra cibo e territorio attraverso il minimo comune denominatore della qualità e dell’eccellenza. Gourmet Food Festival, in scena dal 22 al 24 novembre, si preannuncia un evento ricco di appuntamenti tra lezioni di cucina, corsi, degustazioni e molto altro. Tre saranno le aree tematiche : il mercato, un’ampia area espositiva in cui i produttori incontreranno un pubblico numeroso di appassionati e curiosi, le cucine di strada, la zona in cui il pubblico potrà assaggiare i prodotti cucinati al momento o degustare una selezione di vini, birre e bevande provenienti da tutta Italia con qualche piacevole sorpresa dal mondo, e lo spazio eventi, in cui i visitatori potranno assistere a show cooking, presentazioni, momenti formativi con esperti del settore e degustazioni guidate. Il programma Grande novità di questo Gourmet Food Festival sarà lo speciale European Tea Show, un evento esclusivo, ideato ed organizzato da Protea Academy Associazione del tè, per appassionati e professionisti del tè con l’obiettivo di esplorare le novità e approfondire la conoscenza e le opportunità di business legati al mondo degli infusi attraverso attività didattiche, workshop e masterclass in italiano e in inglese, competizioni e tea mixology Tra gli ospiti dell’area, alcune personalità internazionali del mondo del tè, come l’inglese Kevin Gascoyne, uno dei tea taster più famosi e riconosciuti al mondo – autore del libro TEA, History, Terroir, Varieties, premiato al World Tea Expo di Las Vegas -, la brasiliana Juliana Montagner, direttrice della Ximango Indústria de Ervamate Ltda nel sud del Brasile, dove le sue piantagioni di alberi autoctoni ed esotici vengono mantenute nel pieno rispetto della natura, e la maestra giapponese Junko Hosomi, che conduce la domenica mattina la tradizionale Cerimonia del tè. Gourmet Food Festival ospiterà anche la 32esima gara eliminatoria, aperta a professionisti e appassionati, valida per la qualificazione al VII Campionato Mondiale di Pesto al Mortaio, competizione biennale che dal 2007 si svolge a Genova nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale. Spazio anche alla cucina giapponese con Hiroto Akama, chef nipponico che da alcuni anni viaggia tra Stati Uniti, Australia ed Europa per insegnare le tecniche della sua tradizione culinaria. Non mancheranno momenti di approfondimento sui temi legati alla sostenibilità, alla qualità dei prodotti e alla tradizione, organizzati in collaborazione con Slow Food. Attenzione anche alle nuove tecnologie grazie a BluRhapsody, il brand di Barilla che, sfuttando la stampa 3d, realizza formati di pasta dal design unico. Il 22 e 23 novembre, la chef Francesca Gambacorta cucinerà, in occasione di due entusiasmanti show cooking, queste tipologie di pasta spiegandone le qualità e consigliando le migliori ricette. Ma Gourmet Food Festival è anche una kermesse attenta all’etica e all’alimentazione sana. Via libera dunque a Agricooltur, la startup innovativa piemontese finalizzata alla diffusione della coltivazione di ortaggi in aeroponica su apposite piastre preseminate. Una tecnologia che permette di mantenere intatte le qualità e le proprietà degli ortaggi fino al momento del consumo. Ancora tecnologia con la tecnologia blockchain ideata dal maestro gelatiere Alberto Marchetti (ve
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18 novembre 2019 - 15:28
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ne avevamo parlato qui ). Sabato 23, Marchetti dedicherà due laboratori alla tracciabilità del gelato grazie al suo innovativo progetto che traccia, in una sorta di passaporto digitale, dalla materia prima al consumo finale, tutta la filiera dei prodotti utilizzati. Non mancherà ovviamente lo spazio dedicato al bere miscelato e alla birra con vertical tasting, Vermouth class, Martini Cocktail Experience e marterclass insieme a professionisti ed esperti barman ma anche aree espositive, degustazioni guidate e laboratori con produttori. E ancora spazio al vino e ai caffè specialty con degustazioni alla cieca, agri brunch e tasting. Occhio di riguardo anche per le scelte etiche con gli spazi dedicati alla cucina vegetariana e vegana con show cooking e degustazioni. Per i più piccoli invece, andranno in scena laboratori e attività a tema che permetteranno di entrare in contatto con la natura e con i suoi prodotti. Info utili Gourmet Food Festival Quando: dal 22 al 24 novembre 2019 Dove: Torino, Lingotto Fiere Biglietti: ingresso 5 euro
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Panettone superstar, le cene di Taste a Milano e poi tè, caffè, torrone, spezie (per i bambini) e bagna cauda (in tutto il mondo) In questo sito noi e i nostri partner facciamo uso di tecnologie quali i cookie per elaborare dati personali (ad esempio l'indirizzo IP), al fine di garantire le funzionalità tecniche, mostrarti pubblicità basata sui tuoi gusti e preferenze, misurarne la performance e per analizzare le informazioni sulle nostre audience. Se vuoi saperne di più, leggi la nostra NASCE LA PRIMA TASTE DINING WEEK – Milano ospita la prima edizione della Taste Dining Week, nuovo format di esperienze enogastronomiche personalizzate studiato da Beit Events. Dal 19 al 24 novembre sarà possibile provare, per 6 giorni, una selezione dei migliori ristoranti del panorama meneghino in un contesto pe nsato per accrescere la convivialità. L’evento è un’esperienza ad alto tasso gourmant in cui 30 locali super selezionati ( www.tastefestivalsitalia.com/dining-week/ristoranti ) diventeranno il palcoscenico di serate trasversali che permetteranno di far conoscere, attraverso un percorso gastronomico, l’anima e la filosofia dei propri chef. Tra i partecipanti, alcuni dei nomi che negli ultimi 9 anni hanno contribuito a rendere grande il Taste of Milano, ma anche nuove realtà che si stanno facendo conoscere grazie a una cucina innovativa e sperimentale. La presenza dei più rinomati chef milanesi permetterà di avvicinarsi e conoscere il meglio della ristorazione in un contesto allegro e orientato alla condivisione. Ognuno dei ristoranti partecipanti offrirà, oltre al proprio menu à la carte, anche due soluzioni studiate appositamente per l’evento: 5 piatti “assaggio” per un percorso degustativo (65,00 euro a testa, esclusi i vini) ed un menu di 4 portate di cui una ideata in esclusiva per Taste (95,00 euro a persona, esclusi i vini), sei ristoranti coinvolti sono stellati. LE CENE TASTE DEL MARTEDI’ – Una serata “fuori dalle righe” quella invece organizzata da Farm 65 per il quinto appuntamento di Taste of Milano – Le cene del martedì, sempre organizzato da Beit Events. Il 19 novembre si avrà la possibilità di vivere un’esperienza sensoriale unica ed indimenticabile durante la quale i partecipanti saranno protagonisti come non mai della meravigliosa riuscita della cena. Partner della serata Diners Club International e Diageo. L’appuntamento creerà momenti di vera condivisione e divertimento, anche grazie alla scelta della location. Farm 65 è infatti una posto dove si coltivano idee, talento e passione per la cucina fatta con cura e con prodotti di qualità, un luogo dove cucinare, imparare, condividere, sperimentare e soprattutto divertirsi. Gli ospiti avranno quindi modo di mettersi davvero in gioco e passare una serata diversa dal solito in cui apprezzare il mondo della buona cucina a 360°. Si inizia alle 19.30 con una Masterclass incentrata su Tanqueray N°10. Tutti i partecipanti avranno poi la possibilità di creare, guidati da Andrea Gasparri – Brand Ambassador Tanqueray, un Tanqueray N°10 & tonic che darà il via alla serata. La preparazione del cocktail avverrà nella bellissima cucina di Farm 65 dove, con l’aiuto dello chef Giacomo Salmoiraghi, ci si cimenterà anche nella preparazione dell’antipasto. L’ingrediente protagonista del menu della serata sarà il formaggio di bufala dell’azienda agricola Quattro Portoni di cui sarà presente un esperto per raccontare tutte le particolarità dei loro formaggi. La cena verrà poi servita nell’accogliente area soppalco dove ci si potrà accomodare attorno a un suggestivo tavolo conviviale godendosi una serata all’insegna del buon cibo, degustando piatti a base di formaggio di bufala in tutte le sue versioni; a partire dalla ricotta, per arrivare ad assaporare il gusto più intenso del blu di bufala. TASTE, EDIZIONE UOMO – Ma non solo, i Taste Festivals presentano quest’anno anche una Special Edition Man’s World | Taste Experience che si svolgerà dal 28 novembre al 1 dicembre
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presso Superstudio Più di Via Tortona a Milano. Quattro giorni per far vivere le passioni e il gusto a 360° partendo dall’universo maschile e strizzando anche l’occhio a quello femminile: food & drink, brand experience, style, intrattenimento e tempo libero. Alla Special Edition dei Taste Festivals di fine novembre, 5 rinomati ristoranti meneghini daranno la possibilità di assaporare 5 stili di cucina differenti e di esplorare interessanti percorsi culinari: Attimi by Heinz Beck, con la sua anima da bistrot, permetterà di scoprire e di assaggiare alcuni dei piatti che meglio rappresentano lo chef; Langosteria proporrà un menu dedicato al pesce e pensato per enfatizzare i profumi del mare e la qualità del prodotto; Gong creerà atmosfere orientali presentando uno stile gastronomico originale, proiettato nel futuro e che gioca con audaci abbinamenti di sapori; La Griglia di Varrone metterà in primo piano la carni più pregiate presentando un menu che non strizza l’occhio alle mode, ma alla passione dello chef; Terrazza Calabritto farà scoprire una cucina napoletana rivisitata con un pizzico di internazionalità e creatività. Gli chef, con le loro brigate, realizzeranno per l’occasione 20 portate gourmet uniche, una chance irripetibile per assaporare la loro idea di cucina, espressa in 4 portate ciascuna da non lasciarsi scappare. Il tema del quarto piatto per tutti i ristoranti sarà le passioni, intese come quelle che guidano la cucina dello chef e che ne fanno anche l’anima del ristorante. A Man’s World | Taste Experience saranno presenti nella tradizione Taste Festivals i Wine Bar, il Cocktail Bar e un laboratorio di degustazioni, per arricchire il proprio bagaglio di conoscenze e curiosità enogastronomiche in compagnia di ospiti e relatori d’eccezione. IL PRESEPE PUO’ ESSERE GOURMET – Al Castello Reale di Govone (CN) arriva “Adeste Fideles”, una mostra concorso dedicata al Presepe e ai suoi simboli allestita in occasione dell’evento il Magico Paese di Natale. Fino al 22 dicembre, il Presepe e i suoi personaggi più rappresentativi, raffigurati secondo diverse modalità e tecniche espressive per opera di artisti provenienti da tutta Italia, diventano protagonisti di una rassegna realizzata nelle sale della Galleria Benedetto Alfieri, gioiello architettonico dell’ex Residenza Sabauda di Govone. Si tratta della 13a edizione, unica destinazione italiana selezionata tra i venti migliori mercati europei agli European Best Destinations Awards 2019. Dalla variante classica a quella animata, passando per la sua rappresentazione più contemporanea e popolare, il Presepe è il simbolo del Natale per eccellenza. Un’antica tradizione che affonda le proprie radici nel Medioevo e che l’evento Il Magico Paese di Natale riscopre attraverso l’arte e la creatività di mastri presepiai, collezionisti e artisti intenti a riprodurre la scena della Natività e in particolare i suoi protagonisti, anche attraverso originali varianti regionali. L’evento natalizio che da ben tredici edizioni trasforma il borgo di Govone (CN) e il suo incantevole castello sabaudo in un piccolo regno popolato da elfi e personaggi fantastici. Dal 23 novembre inoltre ciascun fine settimana è dedicato a un tema che di volta in volta viene sviluppato; si parte dalla letteratura per bambini in collaborazione con la cittadina di Cavalermaggiore che ospita in concomitanza la Fiera Piemontese dell’editoria, passando per il Festival del Cibo con il lavoro a quattro mani realizzato con l’Assessorato a cibo della Regione Piemonte fino al weekend dedicato al tema del gioco, con proposte sia per il pubblico dei più piccoli che degli adulti. Il Magico Paese di Natale di Govone continua a farsi promotore dell’eccellenza, anche in campo enogastronomico. Da sempre infatti la manifestazione del Roero si è posta come obiettivo quello di costruire al suo interno una vetrina per i prodotti di qualità del territorio piemontese e nazionale, cercando di valorizzarli all’interno del suo mercatino di Natale (che, ricordiamo, si conferma quest’anno il più grande d’Italia, con 117 selezionatissime casette tra cui moltissimi produttori enogastronomici). Nella selezione per il mercatino è sempre stata cercata la valorizzazione dei piccoli e medi produttori rispetto ai semplici rivenditori di prodotto, nell’ottica di creare una rete e costruire un parterre di vere eccellenze enogastronomiche.
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In quest’ottica nasce l’idea di creare, per l’edizione 2019, un momento specifico di racconto delle eccellenze piemontesi, una festa nella festa, uno spazio all’interno del Magico Paese di Natale dedicato all’enogastronomia: in poche parole, il primo “Festival del cibo” del Roero. L’evento, che vedrà il coinvolgimento della Regione Piemonte con l’Assessorato al cibo e le Associazioni di categoria e consorzi coinvolti, sarà uno spazio di approfondimento sul buon cibo, e in particolare sui prodotti del territorio. Due weekend dedicati all’eccellenza dei prodotti del territorio, che si è scelto di chiamare “cibo” e non “food” proprio per andare controcorrente e rafforzare una scelta culturale legata alla tradizione locale del Piemonte. Due weekend in cui il racconto del territorio, della cultura e delle tradizioni passerà attraverso la materia prima, partendo dalla terra per capire e conoscere meglio ciò che portiamo ogni giorno sulle nostre tavole. Sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre, e nel weekend del 7-8 dicembre, il Magico Paese di Natale di Govone si farà teatro di incontri, laboratori, showcooking, presentazioni di produttori e di materie prime del territorio, alcune delle quali già note e valorizzate; altre quasi sconosciute e appena riscoperte. A raccontarci tutto questo saranno proprio i produttori del territorio, le associazioni di categoria, le start up enogastronomiche che investono nella regione e nei suoi prodotti e, naturalmente, i grandi chef della zona, capitanati da Davide Palluda, una stella Michelin al ristorante “All’Enoteca”, adiacente all’Enoteca Regionale del Roero, e da Enrico Crippa, unico tre stelle Michelin del Piemonte con il suo ristorante “Piazza Duomo” di Alba. TORNA A TORINO GOURMET FOOD FESTIVAL – Dal 22 al 24 novembre a Lingotto Fiere di Torino incontri, laboratori, educational per operatori, produttori e grande pubblico nel Gourmet Food Festival, un evento dedicato al mondo del food in cui visitatori, produttori e operatori del settore si incontrano per scoprire e scambiare conoscenze, segreti e ricette del mondo enogastronomico. Il festival, alla sua seconda edizione, nasce a Torino, una delle culle mondiali dell’enogastronomia, con l’obiettivo di promuovere e narrare il rapporto fra cibo e territorio (regionale, italiano, internazionale) attraverso il minimo comune denominatore della qualità e dell’eccellenza. Grazie al ricchissimo calendario di appuntamenti ed eventi, il pubblico può conoscere tesori enogastronomici o seguire corsi e lezioni di cucina e assaggiare i migliori piatti, vini e birre selezionati da Gourmet Food Festival. L’evento si articola in diverse aree tematiche. Il mercato: una ampia area espositiva in cui i produttori incontrano un pubblico numeroso di appassionati e curiosi. Una vetrina ideale per scoprire e acquistare prodotti di qualità della tradizione. Le cucine di strada: la zona in cui il pubblico può assaggiare i prodotti cucinati al momento o degustare una selezione di vini, birre e bevande provenienti da tutta Italia con qualche piacevole sorpresa dal mondo. Gli spazi eventi: qui il pubblico può assistere a showcooking, presentazioni, appuntamenti e momenti formativi con esperti del mondo del food, oltre che partecipare alle numerose degustazioni. Dalla vera cucina giapponese spiegata in una lezione-riflessione dello chef Hiroto Akama, alla Cucina vegetale, formaggi, pesce: gli eventi in collaborazione con Slowfood; dalla pasta in 3d di BluRhapsody, la start up di Barilla, a Oltre il bio : gli alimenti restano vivi fino alla tavola con Agricooltur; da Alberto Marchetti presenta la blockchain del gelato, il “passaporto digitale” dei prodotti alla degustazioni e workshop per tutti in Sala shaker; dal My Personal Beer Corner : il meglio del mondo della birra artigianale italiana al Vino e i cambiamenti climatici. Orari: venerdì 22 e sabato 23: dalle ore 10,00 alle ore 22,00; domenica 24: dalle ore 10,00 alle ore 20,00 Ingresso 5 euro Scarica dal sito il coupon per ottenere una Gourmoneta sconto per partecipare a moltissime attività all’interno del festival: Per maggiori info: info@gourmetfoodfestival.it e www.gourmetfoodfestival.it
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ARRIVA IN ITALIA IL PRIMO TEA VILLAGE – Sbarca in Italia il primo European Tea Show, l’evento fieristico esclusivo che si rivolge agli appassionati e ai professionisti del tè con l’obiettivo di celebrare l’anima millenaria dell’infuso che ha conquistato il mondo. Il Tea Village sarà ospitato all’interno del Gourmet Food Festival di Torino. La manifestazione torinese è stata fortemente voluta dai fondatori di Protea Academy Salvatore Nicchi e Gabriella Lombardi, prima e unica tea sommelier certificata in Italia. Il Tea Village nasce dalla volontà di soddisfare il pubblico sempre più ampio dei tea lovers nazionali. I trend globali, infatti, accertano che in Italia il consumo del tè è aumentato del 14% negli ultimi anni e la tendenza è in continua crescita. Oltre alla possibilità di visitare liberamente l’area espositiva ed entrare in contatto con le differenti realtà del settore, i visitatori potranno partecipare ai workshop gratuiti dell’Area Academy per degustare le numerose varianti dell’infuso, conoscere quali sono i migliori accostamenti con i cibi, imparare l’arte della preparazione del tè, vivere l’esperienza delle antiche cerimonie e partecipare alle dimostrazioni dei professionisti. Saranno presenti personalità di spicco nel mondo del tè come l’inglese Kevin Gascoyne, uno dei tea taster più famosi e riconosciuti al mondo, la brasiliana Juliana Montagner, direttrice della Ximango Indústria de Erva-mate Ltda nel sud del Brasile, dove le sue piantagioni di alberi autoctoni ed esotici vengono mantenute nel pieno rispetto della natura, e la maestra giapponese Junko Hosomi, che conduce la domenica mattina la tradizionale Cerimonia del tè. Al festival sono presenti, tra gli altri, la Satemwa, azienda storica del Malawi (1923), che per l’occasione lancia la sua nuova linea di Tè in bottiglia, e la Ximango, azienda leader in Brasile per la produzione di Mate, che presenta a Torino in anteprima mondiale un prodotto innovativo appena brevettato. Domenica 24 novembre sarà dedicata alla quarta edizione italiana della Tea Masters Cup, la competizione che coinvolge i professionisti e gli appassionati nella prova di Tea Mixology. I concorrenti dovranno creare e presentare a una giuria di esperti cocktail, alcolici o analcolici, usando il tè come ingrediente principale. Il Tea Mixologist italiano che riuscirà a stupire i giudici a colpi di shaker con il tea-cocktail più accattivante volerà in Asia a rappresentare l’Italia alla finale mondiale. FESTA DEL TORRONE 2019 – Torrone per tutti i gusti alla Festa del Torrone 2019 a Cremona fino a domenica 24 novembre. L’edizione del 2019 omaggia il genio e la creatività di Leonardo Da Vinci nell’anno delle celebrazioni dei 500 anni dalla sua morte unendo sotto il segno della creatività un programma fittissimo di eventi con ben 9 giorni di spettacoli, concerti, musical, infiorate, performance e numerose iniziative che ogni anno attraggono migliaia di visitatori. Torrone in festa, a Cremona. Ecco la leggenda e tante ricette, dolci e salate – VAI IL VIAGGIO DELLE SPEZIE: BAMBINI ALLA SCOPERTA DEL MONDO DEGLI AROMI – Giovedì 21 novembre dalle ore 17, nell’ambito del Mercato dei Legami che si tiene nella piazza centrale del Villaggio Barona (Via Ettore Ponti 21 ), si terrà lo spettacolo per bambini e bambine Il viaggio delle spezie di e con Alberto Tavazzi. Un progetto che farà scoprire al giovane pubblico gli aromi che colorano e profumano le tante cucine del mondo: un grande viaggio delle spezie, tra antiche storie di navi e deserti e fiabe provenienti da paesi lontani, tra gli aromi e i profumi della cannella, del pepe e di tante altre spezie che da secoli arricchiscono le nostre tavole. L’evento fa parte del progetto del Mercato Agricolo dei Legami, appuntamento settimanale del giovedì pomeriggio che fa parte di un progetto che vuole andare oltre la transazione economica ed il semplice incontro tra domanda e offerta: tra gli obiettivi del farmers’ market quello di sostenere le piccole imprese agricole, preservare il paesaggio agricolo, favorire nuovi legami sociali e comportamenti d’acquisto e di consumo più consapevoli. Soggetti promotori del Mercato Agricolo dei Legami la cooperativa sociale La Cordata, Slow Food Milano, Fondazione Cassoni/Villaggio Barona e la Libreria Mondadori Occasioni di Inchiostro. Ogni giovedì pomeriggio la piazza centrale del Villaggio Barona diventa al contempo mercato agricolo e spazio di socialità dove i produttori agricoli incontrano e dialogano con i cittadini, raccontando i loro prodotti e facendo riscoprire loro il gusto della campagna e delle tradizioni.
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Sui banchi del mercato frutta e verdura di stagione appena raccolta, carne bovina e di struzzo, riso e farine, pane e prodotti da forno con lievito di pasta madre, salumi, vini naturali da vigne centenarie, formaggi artigianali di pecora mucca e capra, olio, miele, bergamotto biologico e derivati (succo, marmellate). Ingresso libero. Per info: www.lacordata.it/eventi/il-mercato-dei-legami-del-villaggio-barona NOTTE DELLE LANTERNE A TORRE D’ISOLA IN FESTA – Street food, artisti di strada, balli popolari intorno al falò, mercatini agricoli, dell’artigianato e del ri-uso ed il lancio di migliaia di lanterne ad illuminare il cielo di Torre d’Isola. Tutto questo il 24 novembre a Torre d’Isola in festa, presso il Cortile del Comune, nel cuore del Parco del Ticino. Domenica di condivisione, socialità e mercatini organizzato dal Comune di Torre d’Isola e dall’Agenzia Reclam. E come è ormai consuetudine, l’appuntamento di novembre è anche quello della Notte delle Lanterne, liberate ad illuminare il cielo di Torre d’Isola dalle 18. Musica, giocolieri ed artisti di strada, Mangiafuoco e l’Oca Giuditta lasciata libera a raccogliere carezze ed abbracci. A partire dalle 9, il cortile del Comune si animerà di bancarelle e occasioni: il mercato contadino con il meglio del meglio della produzione agricola del Pavese, dell’Oltrepo, della Lomellina e del vicino Monferrato. Dal produttore al consumatore secondo la filosofia del MEC-Mercatino Enogastronomico della Certosa che propone il suo catalogo di genuinità fatto di vino, salame d’oca, salame varzi, confetture, miele, liquori e distillati, formaggi, olio pugliese, taralli, frutta e verdura dalla Sicilia, zafferano, le pluripremiate Offelle di Parola ed i formaggi stagionati del casaro alchimista Marco Bernini. Non mancherà inoltre lo street food in due ampie tensostrutture: caldarroste, ravioli, schita – ovvero la crepe made in Oltrepo – panini, vin brulé e birra artigianale, focacce e dolci a chilometro zero ma anche tipici di terre lontane come il Kurtos cannolo ungherese rivestito di cioccolato, cocco, cannella o granella di nocciole. E ancora mercatino degli hobbisti con ceramiche, tessuti, gioielli, oggettistica manufatti provenienti da tutto il mondo e a chilometro zero, ed il Mercatino del Ri-Uso per rimettere in circolo e dare una nuova casa a quegli oggetti che noi non usiamo più ma che invece possono essere utili a qualcun altro, alla faccia dell’obsolescenza programmata. BAGNA CAUDA DAY 2019, LA PIÙ GRANDE BAGNA CAUDA COLLETTIVA IN CONTEMPORANEA AL MONDO – Dal 22 al 24 novembre torna Bagna Cauda day, sedicimila posti a tavola in 150 locali ad Asti, in Piemonte e nel Mondo, il momento più atteso per migliaia di bagnacaudisti. L’evento dell’ultimo fine settimana di novembre, organizzato dall’Associazione Astigiani, giunto alla settima edizione, si annuncia con molte sorprese e novità. Spicca nel programma di questa profumata tre giorni la «Bagna Cauda Pax», che vedrà domenica 24 novembre, alle 12,30, un incontro a tavola tra uomini e donne di fedi diverse promosso da Astigiani in collaborazione con l’associazione Italia-Israele e la comunità di musulmani Oasis. Una cuoca ebrea, Daniela Diveroli, e una di origini musulmane, Zoulikha Laradji, cucineranno insieme la bagna cauda, con la supervisione di Pina e Piero Fassi, storici contitolari del Gener Neuv. Bagna Cauda Pax si svolgerà nel suggestivo Storico Refettorio del Seminario, via Giobert 15, concesso dal Vescovo di Asti Marco Prastaro e in collaborazione con la cooperativa No Problem. La tre giorni si aprirà venerdì 22 alle 19,30, in piazza Statuto nel cuore di Asti, con l’accensione del fujot gigante che darà il via alla “maratona” più profumata dell’anno. Il momento olimpico sarà preceduto alle 16, nell’ex Sala Consiliare del Comune di Asti dall’incontro «La bagna cauda merita l’Unesco?», sul progetto di candidatura a Patrimonio Culturale Immateriale Unesco. Il Bagna Cauda Day ha nell’Astigiano e in Piemonte il suo storico baricentro ma non mancano adesioni significative sia in Italia che dall’estero. Il BCD è un evento apprezzato anche a livello internazionale: dalla Russia al Perù, da Berlino all’Australia, dal Sud America all’isola di Tonga. Tra le nuove adesioni di quest’anno anche un ristorante inglese a Birmingham e la comunità piemontese di Shanghai che si è gemellata con il Bagna Cauda Day. L’evento anche nel 2019 presenta numeri imponenti: 150 i locali dell’Astigiano, del resto del Piemonte e all’estero che, con più di 16 mila posti a tavola, daranno vita alla più grande bagna
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cauda collettiva e contemporanea al mondo. La formula è sempre la stessa: prezzo della bagna cauda fisso a 25 euro dal ristorante stellato alla trattoria, il vino proposto a 12 euro a bottiglia. Chi vuole, può scegliere il “finale in gloria con tartufo”. Molti, nel rispetto della tradizione a conclusione della bagna cauda faranno cuocere un uovo di gallina o di quaglia usando la fiammella direttamente nel fujot, arricchito da una grattatina di tartufo bianco d’Alba. Il prezzo di questa profumata aggiunta sarà in base alle quotazioni dei tartufi. Sul sito www.bagnacaudaday.it ci sono tutte le indicazioni per prenotare direttamente nei locali Restano naturalmente i semafori che indicano il tipo di bagna cauda proposta: rosso per la versione classica come Dio comanda, giallo per l’eretica quella con l’aglio stemperato e verde per l’atea senz’aglio. E sabato 23 novembre allo scoccar della mezzanotte torna il Barbera kiss, il bacio che sfida ogni afrore. È in collaborazione con il Consorzio della Barbera d’Asti e Vini del Monferrato. PANETTONI D’AUTORE IN BRIANZA – Torna a Monza l’atteso appuntamento, giunto alla IV Edizione, che ha reso ancora più speciale il Natale con profumi ricercati e invitanti, in un percorso degustativo nel centro storico di Monza. Nel weekend del 23 e 24 novembre, il dolce tipico della tradizione artigianale milanese verrà celebrato in tutta la città con degustazioni e live show che coinvolgeranno boutique, showroom e la suggestiva cornice dell’Arengario. Panettoni d’Autore sarà un’occasione imperdibile per fare un vero e proprio ‘viaggio goloso’ nella pasticceria artigianale italiana. Partendo dalla Lombardia, dove il panettone è re indiscusso della tradizione il viaggio nei sapori prosegue lungo le principali regioni della nostra penisola: quindici Maîtres Pâtissiers, vincitori di premi nazionali e internazionali e accomunati dal rispetto dell’antica tradizione artigianale dolciaria, proporranno una rivisitazione del celebre lievitato. Vedremo il sapiente utilizzo di due ingredienti principali per la realizzazione di un dolce che vi saprà sorprendere: la tradizione e l’innovazione attraverso ricette e combinazioni di ingredienti di alta qualità. Il programma dell’evento inizierà il 23 novembre (ore 10.30 – 13.00) con la Colazione in Boutique. I negozi che hanno aderito al progetto accoglieranno i più golosi e offriranno il Panettone a loro abbinato in compagnia del Maître Pâtissier che lo ha realizzato e che svelerà la storia e le curiosità del suo lievitato. Panettoni d’Autore vuole essere un’importante occasione di solidarietà: dal primo weekend di dicembre e per tutto il periodo natalizio, ogni boutique metterà in vendita i Panettoni e parte del ricavato andrà a beneficio del progetto di Skychildren “Una classe a quattro ruote”, una speciale scuola mobile per garantire l’istruzione ai bambini di una baraccopoli infernale di Calcutta. Un vero e proprio angolo Natalizio sotto le arcate dell’Arengario che si ripropone di far vivere un percorso degustativo e olfattivo tra spezie, cannella, fichi, noci, cioccolato con una selezione speciale tra i Panettoni dei Maîtres Pâtissiers della manifestazione. Non solo dolce, in questa occasione presenti i panettoni salati, che verranno proposti in abbinamento a prodotti realizzati con la sapienza tipica dell’artigianalità Italiana. Nell’intera giornata del 24 novembre (ore 10.00 – 19.00) gli appassionati, troveranno in Arengario postazioni all’insegna del buon gusto con una degustazione dei migliori Vini da dessert che sapranno esaltare al meglio i sapori dei Panettoni. Per maggiori info: panettonidautore.it Diletta Leotta scatenata (e bellissima) in palestra: “Panettone, esci da questo corpo!” – VIDEO RE PANETTONE®, NORD CHIAMA SUD – il tradizionale appuntamento con il grande lievitato delle feste per eccellenza propone anche quest’anno il doppio appuntamento, il primo a Napoli e il secondo a Milano. Protagonista della kermesse è come di consueto il panettone artigianale che ogni anno si presenta in tante varianti golose come espressione della creatività e dell’esperienza dei pasticcieri provenienti da tutta Italia. Esposizione, tasting e mercato per tutti sia a Napoli che a Milano è la formula collaudata della due giorni che dà spazio anche a show cooking, premi ed incontri.
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Re Panettone® Napoli : per il quinto anno consecutivo i banchi di assaggio dei pasticcieri provenienti da tutta Italia, con una nutrita rappresentanza di campani, saranno allestiti nei saloni del Grand Hotel Parker’s al Corso Vittorio Emanuele, 135, storico cinque stelle, icona di accoglienza a Napoli dal 1870. Accanto alle ricette tradizionali, Re Panettone Napoli dà spazio a varianti creative che concorrono al Premio Re Panettone® Napoli. Il riconoscimento viene assegnato da una giuria di esperti con tasting alla cieca e premia il miglior panettone innovativo. Spazio anche al binomio vini e panettone con il banco di assaggi curato dall’Associazione Italiana Sommelier, Delegazione di Napoli, e da Wine&Thecity in collaborazione con il Consorzio di Tutela dei Vini del Sannio che sarà protagonista con i propri vini – passiti, spumanti e vini dolci – anche dei laboratori di degustazione guidati a numero chiuso. Ingresso libero Re Panettone® Milano: l’edizione milanese compie quest’anno dodici anni ed è stata riconosciuta Fiera nazionale dalla Regione Lombardia, con la qualifica di “Mostra mercato” per la sua monograficità. Gli oltre 50 pasticcieri provenienti da tutta Italia con la migliore produzione artigianale di panettoni saranno per questa edizione negli spazi del MIND, Milano Innovation District, ex area Expo 2015. Ingresso su invito scaricato gratuitamente dal sito www.repanettone.it Re Panettone si conferma la prima e più autorevole manifestazione dedicata al Panettone con un’attenzione speciale alla selezione dei prodotti e delle pasticcerie presenti. Sono ammessi alla manifestazione solo i panettoni realizzati con metodo artigianale, senza additivi e conservanti, e senza scorciatoie produttive. A tal fine già da due anni Re Panettone ha istituito la Certificazione Re Panettone® (un bollo con ologramma) che attesta, mediante controlli scientifici, freschezza, naturalità e artigianalità del prodotto. Panettone per tutti i gusti. In vasocottura, afrodisiaco, speziato e senza glutine, fatto in casa (ecco la ricetta) – LEGGI MILANO ACCOGLIE I MAESTRI DEL PANETTONE 2019 – Torna la più golosa manifestazione dedicata al dolce meneghino per eccellenza. Due giorni (30 novembre e 1 dicembre ) che anticipano le Feste natalizie, alle Cavallerizze del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. I migliori 25 lievitisti italiani porteranno a Milano le loro bontà: sara un’occasione per assaggiare e acquistare a prezzi speciali più di cento panettoni artigianali di altissima qualità e fare scorta per il periodo festivo. Quest’anno l’occasione è ancora più ghiotta e più conveniente. All’atto dell’acquisto del biglietto (5 euro), infatti, gli ospiti de I Maestri del Panettone riceveranno due buoni da 2,50 euro l’uno, per l’acquisto di due panettoni da un chilo a scelta, ad un prezzo ancor più agevolato. In più, con l’acquisto del biglietto d’ingresso, sarà anche possibile donare un euro all’Associazione Azione contro la Fame Italia Onlus, organizzazione internazionale impegnata a combattere la malnutrizione nel mondo. “Abbiamo fatto questa scelta per aiutare le famiglie nell’acquisto dei panettoni più buoni d’Italia, che sappiamo essere l’obiettivo di tutti coloro che fanno visita alla nostra manifestazione” – commenta Francesco Briglia, Direttore di Italian Gourmet e organizzatore dell’evento. “In più, uniamo un’iniziativa benefica per combattere la fame a un’occasione di festa, un evento che precede un periodo particolarmente importante per manifestare solidarietà e impegno verso gli altri”. Tutta l’Italia sarà rappresentata, a dimostrazione del fatto che il panettone, oltre che destagionalizzato, è ormai anche un dolce nazionale, espressione poliedrica del gusto di un intero Paese che con fantasia ed entusiasmo propone varianti, interpreta tradizioni, contamina, impasta e crea, sempre nel rispetto delle regole della vera artigianalità. Un ricco programma di sessioni di degustazione, masterclass e lezioni ad accesso gratuito,
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Tantissime nuove aperture in centro a Torino: dai dolci all’abbigliamento, passando per la moda
Tantissime nuove aperture in centro a Torino: dai dolci all'abbigliamento, passando per la moda Tempo di lettura: 2 minuti Le nuove aperture in centro a Torino saranno davvero numerose. Il centro cittadino sta vedendo, in questo periodo, l’arrivo di molte attività. In un periodo di avvicinamento alle festività natalizie, piccoli imprenditori e catene di ogni settore decidono di investire per ampliare la propria rete di vendita.
Le numerose serrande abbassate e la ghiotta possibilità di aprire a costi più contenuti hanno attirato l’attenzione di tanti interessati, che intendono aprire una vetrina in città.
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Le novità in arrivo tra le nuove aperture in centro a Torino L’angolo tra via Amendola e via Buozzi sarà la sede del nuovo store Starbucks. Un immenso spazio in cui sorgerà la catena di caffetterie americane più celebri al mondo, che si prepara ad esordire in città per sfidare il caffè espresso nostrano. Quest’ultimo sarà degnamente esaltato dal Costadoro Social Coffee Factory, che ha visto la luce in via Teofilo Rossi, in zona Rinascente . In piazza San Carlo sembra finalmente giunto il momento di Biraghi. L’azienda sta lavorando ormai da tempo al rinnovamento degli ambienti interni. L’apertura ufficiale è stata fissata al prossimo 16 ottobre. Due mesi prima delle festività, dunque, si potranno assaggiare le prelibatezze proposte. Sempre in piazza San Carlo sta per aprire la Profumeria Sinatra, che prende il posto del negozio di abbigliamento San Carlo dal 1973. In via Roma, nei pressi di piazza Castello, aprirà il tanto atteso store della Nike, che andrà ad occupare gli spazi una volta assegnati ad H&M. Piazza Cln si candida a diventare il cuore pulsante delle delizie dolciaria. Nelle immediate vicinanze della Gelateria di Alberto Marchetti, sta per sbarcare la pasticceria di Iginio Massari. Il pasticciere più celebre d’Italia, dovrebbe aprire i battenti intorno alla fine di questo mese. In via Accademia delle Scienze è tutto pronto per l’esordio di Pescaria. I deliziosi panini pugliesi, con le migliori prelibatezze del sud, è pronto ad accogliere i golosi clienti con tante ricette da provare. Una metamorfosi avviata da molto tempo, quella delle vie centrali di Torino. Sono sempre di più i negozi storici che smettono di essere operativi, la cui chiusura consente il proliferare di catene di qualità e storia non paragonabili, ma che attirano il pubblico odierno. Correlato: I pavoni di Ugo Nespolo, a Torino una mostra speciale alla Galleria Evvivanoè
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19 novembre 2019 - 13:10
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Dal 26 novembre in libreria l’Enciclopedia della Nocciola, il nuovo libro di Clara e Gigi Padovani con Irma Brizi
La nocciola è un piccolo frutto dalle straordinarie proprietà e presente nelle specialità di chef e
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pasticceri di tutto il mondo. Per la prima volta in un libro sono raccolte tutte le informazioni sulla nocciola: dalla sua storia ricca di curiosità alle ricette tradizionali e stellate passando attraverso i territori dove vengono coltivate e scoprendo artigiani e industrie che le trasformano in deliziose preparazioni. Inoltre in esclusiva le preziose schede di oltre venti creme gianduia a “km zero”, realizzate dai coltivatori in laboratori accanto al noccioleto, che vi permetteranno di scoprire territori e sapori nascosti. La pianta del nocciolo è presente in molte regioni italiane, dal Sud al Nord: Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Umbria, Liguria e Piemonte. Sono circa 220 i centri rurali, piccoli e grandi, nel cui territorio si coltiva e la richiesta delle nocciole da parte dell’industria dolciaria è in continua crescita. Il volume si divide in quattro parti: storia, cultura, le tre qualità a marchio (Piemonte Igp, Romana, Giffoni) e le tante cultivar, citazioni letterarie e proprietà nutrizionali, degustazione, consigli per gli acquisti; un menu di 50 piatti dall’antipasto al dolce; i territori “corilicoli” da visitare in Italia, organizzati nella Associazione Nazionale Città della Nocciola e quelli della Catalogna. Come nello stile degli autori nel libro ci sono anche tante ricette, da quelle di chef stellati e pasticceri - come Cristina Bowerman, Guido Castagna, Alfio Ghezzi, Alberto Marchetti, Christian Milone, Damiano Nigro, Fabrizio Tesse, Marcello Trentini, Marco Visciola -, a quelle della “cucina di casa”, sia salate sia dolci. Quando si miscela con il cacao nascono capolavori della cioccolateria, come i gianduiotti, la crema gianduia, le praline. Il gelatiere sa trasformarne la farina (o pasta pura) in uno dei gusti più richiesti, da grandi e piccini. Il fornaio ne ricava biscotti prelibati come i baci di dama, i wafer, i nocciolini di Chivasso, i tozzetti dei Cimini. L’artigiano sa trasformarla in un olio delicato e leggero, in un torrone o un croccante, o persino in un liquore. E naturalmente è l’ingrediente fondamentale per le creme spalmabili, dalla Nutella alle specialità artigianali. Ma le nocciole hanno anche numerose proprietà salutari: sono una scorta di energia, diminuiscono il rischio di malattie cardiovascolari, abbassano il colesterolo cattivo, sono ricche di vitamina E, e proteggono la pelle dai raggi ultravioletti. Un libro completo di tutte le informazioni su un prodotto conosciuto fin dall’antichità, raffigurato negli affreschi di Pompei, amato e citato, tra gli altri, da Virgilio, Shakespeare, Gabriele d’Annunzio, Cesare Pavese.
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AUTORE: Emanuela Balestrino
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Gourmet Food Festival, il programma di sabato 23 novembre
Venerdì 22 novembre ha aperto le porte della sua seconda edizione il Gourmet Food Festival, un evento dedicato al mondo del food in cui visitatori, produttori e operatori del settore si incontrano per scoprire e scambiare conoscenze, segreti e ricette del mondo enogastronomico. Tantissime le attività proposte al Lingotto Fiere di Torino fino al 24 novembre 2019. IL PROGRAMMA DI SABATO 23 novembre Gli appuntamenti del mattino Le attività del week end partono sabato mattina alle ore 10 con l'incontro in Sala Tagliere sull' alimentazione vegan, per capire come la dieta vegana impatta sulla persona e la sua salute e quanto sia sostenibile e realizzabile. L'incontro, a cura di Associazione Culturare Peace&Raw, vede la degustazione di alcune torte vegane fatte durante l'incontro. Sempre alle ore 10 in Sala Pannocchia i bambini possono partecipare al laboratorio sensoriale “Scopriamo gli animali” a cura di Lattolandia Azienda Agricola Gili Mario Paolo (evento gratuito previa prenotazione, con replica alle ore 12). Alla stessa ora in Sala Cucchiaio ha luogo l'incontro dal titolo “La cucina di montagna” a cura di SansiFood, Caffè Vergnano Sansicario e Trattoria - Pizzeria La Moretta di Oulx con lo Chef Luca Barbiero. In Sala Calice alle ore 10.30 è presentata la degustazione “ Liguria DOP experience: olio oro Mediterraneo” in collaborazione con il Consorzio di Tutela Olio DOP Riviera Ligure; in Sala Castagna invece l'appuntamento “Le polpette di Hulk”, un l aboratorio di cucina e giochi didattici per comprendere il ruolo dei legumi in una corretta ed equilibrata alimentazione del bambino e dell'adolescente, a cura di Associazione Cuochi di Torino e provincia ASD, Babyrun 2013 e Corriamo a Tavola. Alle ore 10.30 in Sala Shaker con “Come preparare la moka perfetta” vengono forniti al pubblico preziosi consigli su come preparare la moka perfetta con degustazione di caffè di ottima qualità. In Sala Pannocchia dalle ore 11 parte l'attività dedicata ai piccoli (da 1 a 10 anni di età) “Diventiamo piccoli agricoltori: la semina” dedicata alla scoperta del ciclo della vita dei cereali e della sgranatura della pannocchia, a cura di Lattolandia Azienda Agricola Gili Mario Paolo, con replica alle ore 14. Sempre per i bambini l'appuntamento in Sala Tagliere alle ore 11: “Corso di cucina crudista per bambini” per imparare a preparare gustose merende crudiste per bambini, a cura di Associazione
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Culturare Peace&Raw (evento gratuito, previa prenotazione). Si continua alle ore 12 in Sala Calice con “ Fisar in rosa - winetasting e tavola rotonda”, che presenta le produzioni enologiche piemontesi di eccellenza al femminile: quattro vini Piemontesi, da vitigno autoctono, interpretati da quattro appassionate vignaiole, ambasciatrici dell’autentico patrimonio enologico italiano. Incontro a cura di Fisar. Alle 12 in Sala Cucchiaio “La cucina e gli chef tra Italia e Francia: il gemellaggio Alba – Cannes” con le ricette della tradizione di due territori di eccellenza (l'incontro è riproposto alle ore 17). Alle ore 12.30 in Sala Shaker “L'ingrediente nascosto: il ghiaccio e i suoi segreti”; mentre dalle 13 in Sala Forchetta “Luigi Acciaio: impasti, topping e cotture alternative della pizza” per capire comele farine, le tecniche di idratazione e lavorazione, i tempi di lievitazione e maturazione; la selezione delle materie prime di qualità per il topping; l’importanza della manualità nella lavorazione dell’impasto possono decidere la qualità della pizza. A cura di Slow Food in collaborazione con Luigi Acciaio e Com'era... è. In Sala Tagliere alle ore 13 si scopre il binomio “Pere e moscato” a cura di Alberto Marchetti in collaborazione con Mettola; mentre alle 13.30 in Sala Calice “Alti pascoli e grandi vigne: i formaggi a latte crudo e i vini in abbinamento”, una degustazione a cura di Slow Food – Cheese che racconta l’essenza più autentica dei territori. Gli appuntamenti del pomeriggio Alle ore 14 in Sala Castagna parte l'appuntamento di esplorazione e scorperta per bambini di 1-6 anni “Conosciamo le castagne - scatole magiche” a cura diIl Giardino dei sapori Società Agricola Amerio; mentre in Sala Tagliere, con API Torino, si da “Nuova vita alla plastica di scarto!”. In Sala Shaker alle ore 14 il pubblico può partecipare alla dimostrazione gratuita “Latte Art: l'arte di decorare i cappuccini” su come servire un cappiccino decorato in latte art tenuta da Manuela Fensore campionessa mondiale in carica. In Sala Cucchiaio alle ore 14.30 “10 idee creative Gourmet facili e veloci per gli antipasti di Natale”,tanta creatività per stupire gli ospiti a tavola, a cura di Dissapore.com con la partecipazione della foodblogger Francesca Pace. In Sala Forchetta invece alle 14.30 si parla di “La cucina a legna dalle montagne piemontesi alle praterie del sud degli Stati Uniti” con presentazione diun piatto a base di polenta e cinghiale cui seguirà un Pulled Pork accompagnato con Cornbread, a cura dello Chef Luca Barbiero e My Personal Beer Corner in collaborazione con Sansifood. Manualità per i più piccoli alle ore 15 in Sala Castagna con la creazione delle mangiatoie per gli uccellini con suggerimenti su periodo e luogo di posizionamento. In Sala Tagliere alle ore 15 “ Riflessioni sugli sprechi di cibo”, con cooking show di Libricette.eu in collaborazione con Molini Bongiovanni; alla stessa ora in Sala Calice si presentano le migliori bollicine d'Italia, a cura di Monica Pisciella, giornalista, in collaborazione con FISAR, Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori. Si parla di “Il caffè: dalla piantagione alla coppetta di gelato” in Sala Shaker dalle ore 15.30 con Alberto Marchetti e Roberto Messineo che raccontano il progetto di un passaporto digitale, che custodisce la filiera produttiva del proprio gusto preferito. Ancora dolci alle 15.30 in Sala Cucchiaio con “3 dessert Gourmet da fare in 10 minuti per stupire gli amici a Natale con Cioccocrusco”, il cioccolato svizzero d'eccellenza dei maestri cioccolatieri svizzeri con il peperone Crusco Lucano. In Sala Castagna alle ore 16 durante “Il cuore della natura” i bambini scriveranno con elementi della natura come rametti di ago di pino, gusci di noce e frutta secca, legnetti e foglie; mentre in Sala Pannocchia l'Associazione Cuochi di Torino e provincia ASD, Babyrun 2013 e Corriamo a Tavola propone “Cestini di frutta”, un laboratorio di cucina e giochi didattici per comprendere il ruolo della frutta in una dieta corretta ed equilibrata. Alle ore 16.30 in Sala Forchetta “Dalla fava di cacao al gianduiotto”: Guido Castagna, mastro cioccolatiere, racconta il metodo di produzione del cioccolato, fino ad arrivare al gianduia, prodotto tipico torinese. Il pubblico è introdotto alla produzione di birra casalinga alle ore 16.30 in Sala Tagliere da My Personal Beer Corner; mentre alle ore 17 in Sala Shaker parte “Casa Martini Experience” conDavide Colombo, brand ambassador di Casa Martini, che conduce una classe in cui verranno raccontate e dimostrate le esperienze proposte in Casa Martini. Ancora i bambini i protagonisti di “ Conosciamo meglio le castagne - amico castagno” alle 17 in Sala Castagna, a cura di Il Giardino dei sapori Società Agricola Amerio; si parla invece di “Il Visual nel mondo food di
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Instagram” alle ore 18 in Sala Calice conRoundAbout, startup di micro-influencer marketing con approccio locale, che presenta le modalità di comunicazione del food in un contesto Visual come quello di Instagram. In Sala Forchetta dalle 18 Davide Colombo, brand ambassador di Casa Martini, e Vittorio Tinelli, chef e proprietario di ''Stasera Cucino io'' rinomato ristorante chierese, conducono lo showcooking “I Botanicals di Martini in un piatto” nel quale i botanicals del vermouth sono protagonisti di piatti creati ad hoc per esaltarne gli aromi, accompagnati da prodotti Martini. Argomento di grande attualità per l'appuntamento delle 18.30 in Sala Tagliere: “Aroma, gusto e gradazione: ecco come il clima cambierà il vino” per discutere l'influenza dei cambiamenti climatici negli areali viticoli della provincia di Torino e non solo. In Sala Shaker sempre alle 18.30 viene presentato “Il Grande libro del Vermouth e dei liquori italiani” e alle 19 in Sala Calice il pubblico può partecipare a una degustazione guidata delle birre di Natale. Grande attesa per una delle principali novità del mondo food: alle ore 19.30 in Sala Forchetta è presentata “Un’affascinante esperienza multisensoriale di alta cucina alla portata di tutti con BluRhapsody, la pasta stampata in 3d” alla scoperta dei sorprendenti formati di pasta, belli da vedere e facili da cucinare. Si conclude la giornata di sabato con alcuni prodotti forti della tradizione gastronomica del nostro territorio: alle ore 19.30 in Sala Tagliere “Sardegna in bocca” con lo chef Enzo Mascia che guida il pubblico in un percorso sensoriale alla scoperta dei prodotti tipici della cucina sarda; in Sala Cucchiaio si parla degli ingredienti e dei segreti per una vera pizza napoletana e si chiude alle 21 in Sala Forchetta con “ Il Raviolo di Liccumi’a”. Evento speciale: Campionato Mondiale di Pesto al Mortaio Alle ore 11.30 in Sala Forchetta ha luogo l'attesissimo appuntamento con la 32° gara eliminatoria valida per la qualificazione al VIII Campionato Mondiale di Pesto al Mortaio. Le gare eliminatorie, come quella che si tiene a Gourmet, offrono l'occasione per imparare a preparare il Pesto genovese e a conoscere gli ingredienti della ricetta originale, espressione del territorio. Una giuria di almeno 3 persone valuta il pesto preparato dai 20 concorrenti e il vincitore ha la possibilità di partecipare di diritto al prossimo Campionato Mondiale, che si tiene nel marzo 2020 presso Palazzo Ducale di Genova. Attività a cura di Associazione PALATIFINI, che ha ideato ed organizza dal 2007 il Campionato Mondiale di Pesto al Mortaio. Gourmet Food Festival – II edizione 22-24 NOVEMBRE 2019 sabato 23: h. 10-22 domenica 24: h. 10-20 PADIGLIONE 1 | LINGOTTO FIERE TORINO Via Nizza 294, Torino Ingresso 5 euro Scarica dal sito il coupon per ottenere una Gourmoneta sconto per partecipare a moltissime attività all’interno del festival Per maggiori info info@gourmetfoodfestival.it www.gourmetfoodfestival.it
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4 ottobre 2019 - 16:12
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ALBERTO MARCHETTI, IL NOME DEL GELATO
Alberto Marchetti con uno dei suoi celebri gelati Il suo gelato viene lavorato e mantecato ogni giorno nei suoi laboratori a vista; usa solo quello che serve, non aggiunge niente di più se non le materie prime fresche e di qualità che cerca personalmente, girando per l’Italia e attingendo dalla Fondazione Slow Food per la Biodiversità, impegnata a salvaguardare i sapori autentici e dimenticati. Da questa collaborazione, infatti, sono nati i gelati dei Presìdi: la robiola di Roccaverano, la farina bòna, la fragola di Tortona, il Ramassin della Val Bronda e il cioccolato Chontalpa.
Brochure di Alberto Marchetti con coppetta due gusti Tutto questo, insieme a una lunga e acclarata esperienza, fanno oggi di Alberto Marchetti il nome per antonomasia nel mondo della gelateria; un figlio d’arte che ha ereditato dal papà tradizione, passione e creatività per cui ha ricevuto tanti prestigiosi premi e riconoscimenti. E ora, dopo la sua famosa gelateria di Torino, il Maestro Gelatiere Tre coni del Gambero Rosso conquista anche Alba, in provincia di Cuneo, cittadina che oltre alle tante prelibatezze per cui è celebre può vantare una nuova, dolcissima eccellenza gastronomica come, appunto, il gelato di
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Alberto Marchetti. Tutto è pronto, dunque, per l’apertura di un altro luogo del gusto dedicato a golosi e gourmet erranti. Clara Ippolito www.albertomarchetti.it Condividi: • Tweet • • Altro • • E-mail • WhatsApp • • • Mi piace: Mi piace Caricamento...
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16 novembre 2019 - 15:02
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Gourmet Food Festival 2019 a Torino: il programma e i gettoni regalati da Dissapore
CONDIVIDI SU FACEBOOK Vi abbiamo già parlato del Gourmet Food Festival 2019 di Torino? No? Impossibile. E non solo perché Dissapore è media partner dell’evento che si terrà al Lingotto Fiere di Torino dal 22 al 24 novembre, ma anche e soprattutto perché il suo programma ci sembra davvero notevole. Difficile che in un calendario di 100 appuntamenti (showcooking, presentazioni, dibattiti, eventi) così riusciate a non trovare qualcosa di vostro interesse. E anche qualora non lo trovaste – ma dovreste davvero impegnarvi – potete comunque passare il tempo a fare shopping enogastronomico nell’area mercato, dedicata ai produttori, o ad assaggiare ciò che verrà preparato dalle cucine di strada. Sono un centinaio gli espositori, quest’anno. Ma non divaghiamo, e torniamo al programma, perché davvero merita la vostra attenzione. Al netto degli showcooking organizzati da noi, insieme alla foodblogger Francesca Pace, ecco qui di seguito gli appuntamenti principali del festival, quelli che davvero non dovreste perdervi secondo noi. A seguire, un regalo da parte della redazione, 10 ingressi (con Gourmonete in omaggio) riservati ad alcuni di voi, cari lettori. European Tea Show: i migliori tea taster del mondo si ritrovano a Torino Per la prima volta, il Gourmet Food Festival di Torino ospita lo speciale European Tea Show, l’evento esclusivo dedicato al mondo del tè. Gli appassionati italiani e stranieri e i professionisti del tè si incontrano con l’obiettivo di esplorare le novità e comprendere le tendenze e le opportunità di business legati al mondo degli infusi. Un’opportunità unica per degustare le numerose varianti dell’infuso, conoscere quali sono i migliori accostamenti con i cibi, imparare l’arte della preparazione del tè, vivere l’esperienza delle antiche cerimonie e partecipare alle dimostrazioni dei professionisti. La giornata di domenica 24 novembre è dedicata alla quarta edizione italiana della Tea Masters Cup, la competizione che coinvolge i professionisti e gli appassionati nella prova di Tea Mixology. VIII Campionato mondiale di Pesto al mortaio – a Gourmet le gare eliminatorie Il Gourmet Food Festival ospita, sabato 23 novembre alle 11.30, la 32° gara eliminatoria valida per la qualificazione VII campionato mondiale di Pesto al mortaio, competizione biennale che dal 2007 si svolge a Genova nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale. Le gare eliminatorie, aperte a tutti, professionisti, appassionati e curiosi in cucina, offrono l’occasione per imparare a preparare il pesto genovese e conoscere gli ingredienti della ricetta originale. Il vincitore, scelto tra venti concorrenti in gara da una giuria di professionisti, parteciperà di diritto al prossimo Campionato Mondiale, in programma il 28 marzo 2020 al Palazzo Ducale di Genova. La vera cucina giapponese spiegata in una lezione-riflessione dello Chef Hiroto Akama
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16 novembre 2019 - 15:02
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Direttamente dal Giappone arriva al Gourmet Food Festival un Maestro Viaggiatore della Cucina Giapponese, lo chef Hiroto Akama, che il 24 novembre alle 16.30 racconterà sapori, colori e profumi della cucina giapponese utilizzando i prodotti tradizionali di Wakayama, regione del Kansai definita “cuore spirituale” del Giappone. Cucina vegetale, formaggi, pesce: gli eventi in collaborazione con Slowfood Sono sei gli incontri di approfondimento organizzati dal Gourmet Food Festival in collaborazione con Slow Food. Venerdì alle 11 lo chef torinese Antonio Chiodi Latini spiegherà come dare personalità a una semplice insalata, e poi alle 13 parlerà della scelta professionale e personale di dedicarsi alla cucina vegetale creativa. Sabato alle 12 Luigi Acciaio della pizzeria Com’era…è parlerà di “impasti, topping e cotture alternative della pizza”. Poi, alle 13.30, le produzioni casearie di montagna saranno protagoniste dell’incontro-degustazione “Alti pascoli e grandi vigne: i formaggi a latte crudo di alpeggio e i vini in abbinamento”. Domenica invece, alle 13, si parte con lu sule lu mare e lu Ientu della terra salentina, con il focus “Soul food: iodio, mare, profumi intensi”, guidato da Gigi Megliola, che a Torino guida tre locali – Ristorante il Bastimento, La cambusa e La cabane, bar à huitres. Sempre di pesce (d’altronde, è un giorno di festa), e in particolare di acciughe, si parla alle 15 con Beppe Gallina, guru del pesce torinese dell’omonima pescheria-ristorante di Porta Palazzo. La pasta in 3D di BluRhapsody, la start up di Barilla BluRhapsody è un brand diverso dal solito, che sfrutta la tecnologia della stampa 3D per creare formati di pasta nuovi, dal design caratteristico. Piccolissimi lotti di pasta prodotta artigianalmente, e realizzata con geometrie particolari, per esempio ispirate alle forme della natura. Un modo anche per scatenare la creatività degli chef, come dimostreranno i due due show cooking (22 e 23 novembre alle ore 19.30) con la chef Francesca Gambacorta. Oltre il BIO: gli alimenti restano vivi fino alla tavola con Agricooltur Agricooltur Srl è una startup innovativa made in Piemonte, che permette di andare oltre il Bio riducendo la filiera del chilometro zero, grazie al brevetto di un sistema per la coltivazione di ortaggi in aeroponica su apposite piastre preseminate, affiancato da un sistema di trasporto e vendita che consente di mantenere in vita i prodotti coltivati (micrortaggi, insalate e piante aromatiche) fino all’utilizzo. Se vi sembra difficile da comprendere, di certo sarà più immediato assaggiando ciò che si può preparare con le materie prime vegetali, trattate ad esempio dallo chef stellato Marcello Trentini in una degustazione in programma venerdì 22 (ore 19.30). Alberto Marchetti presenta la blockchain del gelato, il “passaporto digitale” dei prodotti Cos’è la blockchain del prodotto? A spiegarci il “passaporto digitale” di ciò che consumiamo, ovvero l’indicazione della sua intera provenienza, sarà al Gourmet Food Festival il Maestro Gelatiere Alberto Marchetti, che sabato 23 dedica due laboratori alla tracciabilità del gelato. Alberto Marchetti è inoltre protagonista di altri due appuntamenti: venerdì 22 un laboratorio per bambini che riporterà ai profumi delle cucine delle loro bisnonne, con le melighe del monregalese, e domenica 24 un appuntamento per imparare a riconoscere le uova buone, sane e genuine. Sala shaker: degustazioni e workshop per tutti
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16 novembre 2019 - 15:02
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Da non perdere la Sala shaker del Gourmet Food Festival, dedicata agli eventi di mixology, dove sarà possibile, ad esempio, creare cocktail “fai da te” sotto la guida di esperti barman. Se non vi sentite pronti (in fondo, perché rischiare?), seguite gli incontri con Davide Colombo, brand ambassador di Martini (venerdì alle ore 18.30, sabato alle ore 17.00 e domenica alle ore 12.30 e poi di nuovo alle ore 16.00) o quelli con Mirko Turconi, che in “Cocktail tra i fornelli” vi insegnerà a preparare dei drink con strumenti presenti in ogni cucina casalinga (domenica dalle 17.30). My Personal Beer Corner: a Gourmet il meglio del mondo della birra artigianale italiana Gli amanti della birra saranno soddisfatti: al Gourmet Food Festival il programma è ghiotto. Quattordici birrifici piemontesi partecipano quest’anno all’area espositiva dedicata alle birre artigianali italiane (con prevalenza piemontese), e durante i tre giorni di festival sono diversi i laboratori e le degustazioni guidate proposte. Per i neofiti, ad esempio, venerdì alle 19 c’è 19.00 AB cheers, incontro di introduzione al mondo delle birre artigianali. Per chi ama il fai da te, sabato alle 16.30 con il focus “Homebrewing” imparerà tutti i segreti della produzione casalinga di birra. Domenica invece, l’ospite è Teo Musso di Baladin, che aiuterà a scoprire il percorso della birra “dalla terra al bicchiere”. A seguire poi verrà presentata la guida Atlante dei Birrifici Italiani, (Libreria Geografica Ed.) nuovo volume che si pone l’obiettivo di mappare l’Italia brassicola, firmato da Andrea Camaschella. Sca Italy per diffondere la cultura degli specialty coffee A Torino non si può non parlare di caffè: così all’interno del Gourmet Food Festival verranno allestite due aree dedicate a SCA Italy, la comunità italiana del caffè specialty. Da un lato un banco di degustazione gratuito che coinvolge i visitatori in un assaggio “alla cieca” tra due espressi: un caffè specialty e una miscela molto commerciale. Dall’altro uno spazio dedicato alle matserclass per gli operatori del settore, con approfondimenti su latte art (ci sarà anche Manuela Fensore, World Latte Art Champion 2019), coffee mixology, e la classica moka. Dieta vegana, torte e merende crudiste per bambini I bambini possono seguire una dieta vegana o una dieta crudista? Al Gourmet Food Festival lo scoprirete, frequentando lo spazio dedicato alla dieta vegana e seguendo i tre eventi dedicati al tema. Sabato 23, alle ore 15.00, è in programma un focus sull’impatto dell’alimentazione vegan sulla salute e sulla dieta, con una degustazione di torte vegan crudiste. Domenica 24 alle 14 si parla di Vegan, crudismo e Km0 mentre per i più piccoli sabato alle 11 si tiene un corso di merende crudiste per bambini, ai quali viene rilasciato un attestato di “mini pasticcere”. Fattorie didattiche per le scuole Dedicate ai bambini sono anche le fattorie didattiche, on laboratori dove poter entrare in contatto con la natura e i suoi prodotti. Il latte, gli animali, l’agricoltura e i suoi frutti, il ciclo di vita delle piante: tante le tematiche che verranno affrontate durante queste attività, in programma nelle tre giornate di festival.
Come ricevere gli ingressi (e le Gourmonete) omaggio di Dissapore Se siete arrivati fino a qui è perché al Gourmet Food Festival di Torino volete proprio andare.
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16 novembre 2019 - 15:02
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Avete fatto 30, fate 31: commentate sotto questo articolo, entro mercoledì 20 novembre alle ore 18, scrivendoci perché dovremmo regalare l’ingresso alla manifestazione e tre Gourmonete (del valore di 2 euro ciascuna) proprio a voi. Insomma, argomentate. E non dimenticate di firmarvi. Sarà la redazione a selezionare i 10 fortunati lettori. In più, potete scaricare una Gourmoneta dal sito, attraverso questo coupon: accaparratela. [In copertina: un piatto di Chiodi Latini]
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13 novembre 2019 - 10:30
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Gourmet Food Festival: le attività per i bambini Torna a Lingotto Fiere di Torino, dal 22 al 24 novembre 2019, Gourmet Food Festival, un evento dedicato al mondo del food. Grazie al ricchissimo calendario di appuntamenti ed eventi, il pubblico può conoscere tesori enogastronomici o seguire corsi e lezioni di cucina e assaggiare i migliori piatti, vini e birre selezionati da Gourmet Food Festival. Tantissime anche le attività per avvicinare i bambini al mondo del food. Le aree tematiche di Gourmet Food Festival Gourmet Food Festival si articola in diverse aree tematiche: Il mercato. Un’ampia area espositiva in cui i produttori incontrano un pubblico numeroso di appassionati e curiosi. Le cucine di strada. La zona in cui il pubblico può assaggiare i prodotti cucinati al momento o degustare una selezione di vini, birre e bevande. Gli spazi eventi. Il pubblico può assistere a showcooking, presentazioni, degustazioni e momenti formativi con esperti del mondo del food. Fattorie didattiche per le scuole Le fattorie didattiche di Gourmet Food festival sono dedicate ai bambini delle scuole elementari. Si parte la mattina con le attività a cura di Lattolandia: tutti i giorni alle 10 e alle 12 è proposto il laboratorio “ Scopriamo gli animali ”. Alle 11 e alle 14, i bambini fino ai 10 anni possono partecipare a “ Diventiamo piccoli agricoltori. La semina ” per scoprire il ciclo della vita dei cereali e la sgranatura della pannocchia. Il pomeriggio i laboratori sono a cura de Il giardino dei sapori, con alle ore 14 “ Conosciamo meglio le castagne – scatole magiche ” per bambini 1-6 anni. Alle 15 si impara a costruire le mangiatoie per gli uccellini. Alle 16 ci si sbizzarrisce a creare scritte e cartelloni con elementi della natura. Dalle 17 per i bimbi fino ai 6 anni di età “ Conosciamo meglio le castagne – amico castagno ”, un’occasione per camminare a piedi nudi su percorsi realizzati con pezzi di corteccia e cippato, foglie verdi e secche, fiori di castagno, castagne. Prenotazione a info@gourmetfoodfestival.it Dieta vegana, torte e merende crudiste per bambini A Gourmet Food Festival non poteva mancare uno spazio dedicato alla dieta vegana. Due gli eventi per i più piccoli: sabato alle ore 11 in Sala Tagliere l’associazione culturale Peace&Raw conduce un corso di merende crudiste per bambini, ai quali viene rilasciato un attestato di “mini pasticcere”. Domenica alle 14.30 Cavoli a merenda, il pubblico impara come preparare una Parmantier al cavolo nero insieme allo chef Luca Andrè, in collaborazione con la rivista Funny Veg. Gelato e pasticceria a Gourmet Food Festival Ospite del food festival è il re del gelato Alberto Marchetti. Venerdì 22 alle 10.30 è in programma un laboratorio ludico-didattico per bimbi dai 4 ai 10 anni, dal titolo “ Le paste di meliga del monregalese “, in collaborazione con Michelis. I bimbi imparano a preparare le Melighe di Mondovì, presidio Slow Food, secondo la ricetta di Nonna Graziella e Nonno Egidio Michelis. Con gli strumenti del mestiere i bimbi si trasformano in veri pasticceri, per poi infornare la loro produzione. Come per magia, grazie al racconto di un forno segreto e potentissimo, i bimbi potranno assaggiare la loro merenda golosa e genuina. Ci si sporca le mani e ci si diverte molto. La pasta in 3d per stupire i bambini a tavola Un’esperienza sensoriale quella proposta da BluRhapsody, il brand che sfruttando la tecnologia della stampa 3d realizza formati di pasta divertentissimi anche per i piccoli. Una tecnologia che consente la creazione di pezzi con geometrie uniche nel loro genere, ispirate per esempio alle
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13 novembre 2019 - 10:30
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forme della natura che prenderanno vita in nuovi piatti inaspettati. Una novità per dare forma all’immaginazione, con la creazione di piatti che sono vere e proprie opere d’arte. Durante i due show cooking (22 e 23 novembre ore 19,30 – 20,30 in Sala forchetta) la Chef Francesca Gambacorta cucina i sorprendenti formati di pasta BluRhapsody per il pubblico. Gli eventi sono gratuiti previa prenotazione e salvo esaurimento posti.
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Gourmet Food Festival: i segreti dell'enogastronomia anche per i bambini
Torna a Lingotto Fiere di Torino, dal 22 al 24 novembre 2019, Gourmet Food Festival, un evento dedicato al mondo del food in cui visitatori, produttori e operatori del settore si incontrano per scoprire e scambiare conoscenze, segreti e ricette del mondo enogastronomico. Il festival, alla sua seconda edizione, nasce a Torino, una delle culle mondiali dell’enogastronomia, con l’obiettivo di promuovere e narrare il rapporto fra cibo e territorio (regionale, italiano, internazionale) attraverso il minimo comune denominatore della qualità e dell’eccellenza. Grazie al ricchissimo calendario di appuntamenti ed eventi, il pubblico può conoscere tesori enogastronomici o seguire corsi e lezioni di cucina e assaggiare i migliori piatti, vini e birre selezionati da Gourmet Food Festival. Tantissime anche le attività per avvicinare i bambini al mondo del food. - LE AREE TEMATICHE Gourmet Food Festival si articola in diverse aree tematiche: Il mercato: una ampia area espositiva in cui i produttori incontrano un pubblico numeroso di appassionati e curiosi. Una vetrina ideale per scoprire e acquistare prodotti di qualità della tradizione. Le cucine di strada: la zona in cui il pubblico può assaggiare i prodotti cucinati al momento o degustare una selezione di vini, birre e bevande provenienti da tutta Italia con qualche piacevole sorpresa dal mondo. Gli spazi eventi: qui il pubblico può assistere a showcooking, presentazioni, appuntamenti e momenti formativi con esperti del mondo del food, oltre che partecipare alle numerose degustazioni. - LE ATTIVITA' PER I BAMBINI Ecco gli appuntamenti dedicati ad un pubblico giovanissimo. Fattorie didattiche per le scuole Le fattorie didattiche sono dedicate ai bambini delle scuole elementari, con laboratori dove poter entrare in contatto con la natura e i suoi prodotti. Tantissime le proposte per i piccoli. Si parte la mattina con le attività a cura di Lattolandia: tutti i giorni dalle 10 alle 11 e dalle 12 alle 13 è
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proposto il laboratorio sensoriale “Scopriamo gli animali”; dalle 11 alle 12 e dalle 14 alle 15, i bambini fino ai 10 anni possono partecipare a “Diventiamo piccoli agricoltori. La semina” per scoprire insieme il ciclo della vita dei cereali e la sgranatura della pannocchia. Il pomeriggio i laboratori sono a cura de Il giardino dei sapori, con alle ore 14 “Conosciamo meglio le castagne scatole magiche” per bambini da 1 a 6 anni. Dalle 15 alle 16 i bambini imparano a costruire le mangiatoie per gli uccellini, scoprendo i segreti sul periodo ideale e il luogo migliore dove collocarle. Dalle 16 alle 17 i bambini possono sbizzarrirsi a creare scritte e cartelloni con elementi della natura e dalle 17 per i bimbi fino ai 6 anni di età “Conosciamo meglio le castagne - amico castagno”, un’occasione per camminare a piedi nudi su percorsi realizzati con pezzi di corteccia e cippato, foglie verdi e secche, fiori di castagno, castagne. I laboratori sono gratuiti con prenotazione obbligatoria alla mail info@gourmetfoodfestival.it. Dieta vegana, torte e merende crudiste per bambini Gourmet Food Festival è al passo coi tempi e non poteva mancare uno spazio dedicato alla dieta vegana. Tre gli eventi dedicati, tra cui per i più piccoli, sabato alle ore 11 in Sala Tagliere l'associazione culturale Peace&Raw, conduce un corso di merende crudiste per bambini, ai quali viene rilasciato un attestato di “mini pasticcere”. Domenica alle 14.30 Cavoli a merenda, il pubblico impara come preparare una Parmantier al cavolo nero insieme allo chef Luca Andrè, in collaborazione con la rivista Funny Veg. Gelato e pasticceria: protagonista Alberto Marchetti Non manca a Gourmet un calendario dedicato alla pasticceria di qualità. Ospite del food festival è il re del gelato Alberto Marchetti, che propone diversi appuntamenti: venerdì 22 alle 10.30 è in programma un laboratorio ludico-didattico per bimbi dai 4 ai 10 anni, dal titolo Le paste di meliga del monregalese, realizzato in collaborazione con Michelis, specialità artigianali. I bimbi imparano a preparare le Melighe di Mondovì, presidio Slow Food, secondo la ricetta di Nonna Graziella e Nonno Egidio Michelis, partendo dalla materia prima e usando la vecchia siringatrice manuale, come vuole la tradizione. Con gli strumenti del mestiere i bimbi si trasformano in veri pasticceri, per poi infornare la loro produzione. Come per magia, grazie al racconto di un forno segreto e potentissimo, i bimbi potranno assaggiare il risultato del loro lavoro, preparando una merenda golosa e genuina insieme al gelato di Alberto Marchetti. Ci si sporca le mani e ci si diverte molto. La pasta in 3d per stupire i bambini a tavola Un’affascinante esperienza sensoriale quella proposta da BluRhapsody, il brand che sfruttando la tecnologia della stampa 3d realizza formati di pasta dal design unico, divertentissimi anche per i piccoli. Partendo dalla selezione delle semole più pregiate e con una lavorazione artigianale accurata, queste forme vengono prodotte lentamente in piccolissimi lotti. Una tecnologia all’avanguardia studiata per anni consente la creazione di pezzi con geometrie uniche nel loro genere, ispirate per esempio alle forme della natura che prenderanno vita in nuovi piatti inaspettati. Una novità senza precedenti, che rivoluziona totalmente il concetto stesso di pasta: per lo chef è uno strumento per dare forma all’immaginazione, con la creazione di piatti che sono vere e proprie opere d’arte, per il commensale un’inedita e affascinante esperienza multisensoriale. Durante i due show cooking (22 e 23 novembre ore 19,30 – 20,30 in Sala forchetta) la Chef Francesca Gambacorta cucina i sorprendenti formati di pasta BluRhapsody per il pubblico, raccontando la storia del brand, come nasce una nuova forma, come viene prodotta grazie alla stampante 3d e quanto è semplice ricettarla al meglio. Gli eventi sono gratuiti previa prenotazione e salvo esaurimento posti. Gourmet Food Festival – II edizione 22-24 NOVEMBRE 2019 ORARI: venerdì 22 e sabato 23: h. 10-22 domenica 24: h. 10-20 PADIGLIONE 1 | LINGOTTO FIERE TORINO Via Nizza 294, Torino
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Ingresso 5 euro Scarica dal sito il coupon per ottenere una Gourmoneta sconto per partecipare a moltissime attivitĂ allâ&#x20AC;&#x2122;interno del festival Per maggiori info info@gourmetfoodfestival.it www.gourmetfoodfestival.it alfonsa@thundercommunication.it - Tel +39 347 0151911
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Torino: al via Gourmet Food Festival, la kermesse dedicata ai tesori e ai segreti dell’enogastronomia Tutto pronto al Lingotto Fiere di Torino per la seconda edizione di Gourmet Food Festival, l'evento dedicato al mondo dell'enogastronomia che offre la possibilità a visitatori, produttori e operatori del settore di incontrarsi per scoprire e scambiare ricette, conoscenze e segreti a tema food. Il festival, nato a Torino, una delle culle mondiali del buon cibo, vuole promuovere e narrare il rapporto tra cibo e territorio attraverso il minimo comune denominatore della qualità e dell'eccellenza. Gourmet Food Festival, in scena dal 22 al 24 novembre, si preannuncia un evento ricco di appuntamenti tra lezioni di cucina, corsi, degustazioni e molto altro. Tre saranno le aree tematiche : il mercato, un'ampia area espositiva in cui i produttori incontreranno un pubblico numeroso di appassionati e curiosi, le cucine di strada, la zona in cui il pubblico potrà assaggiare i prodotti cucinati al momento o degustare una selezione di vini, birre e bevande provenienti da tutta Italia con qualche piacevole sorpresa dal mondo, e lo spazio eventi, in cui i visitatori potranno assistere a show cooking, presentazioni, momenti formativi con esperti del settore e degustazioni guidate. Il programma Grande novità di questo Gourmet Food Festival sarà lo speciale European Tea Show, un evento esclusivo, ideato ed organizzato da Protea Academy Associazione del tè, per appassionati e professionisti del tè con l'obiettivo di esplorare le novità e approfondire la conoscenza e le opportunità di business legati al mondo degli infusi attraverso attività didattiche, workshop e masterclass in italiano e in inglese, competizioni e tea mixology Tra gli ospiti dell'area, alcune personalità internazionali del mondo del tè, come l'inglese Kevin Gascoyne, uno dei tea taster più famosi e riconosciuti al mondo - autore del libro TEA, History, Terroir, Varieties, premiato al World Tea Expo di Las Vegas -, la brasiliana Juliana Montagner, direttrice della Ximango Indústria de Ervamate Ltda nel sud del Brasile, dove le sue piantagioni di alberi autoctoni ed esotici vengono mantenute nel pieno rispetto della natura, e la maestra giapponese Junko Hosomi, che conduce la domenica mattina la tradizionale Cerimonia del tè. Gourmet Food Festival ospiterà anche la 32esima gara eliminatoria, aperta a professionisti e appassionati, valida per la qualificazione al VII Campionato Mondiale di Pesto al Mortaio, competizione biennale che dal 2007 si svolge a Genova nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale. Spazio anche alla cucina giapponese con Hiroto Akama, chef nipponico che da alcuni anni viaggia tra Stati Uniti, Australia ed Europa per insegnare le tecniche della sua tradizione culinaria. Non mancheranno momenti di approfondimento sui temi legati alla sostenibilità, alla qualità dei prodotti e alla tradizione, organizzati in collaborazione con Slow Food. Attenzione anche alle nuove tecnologie grazie a BluRhapsody, il brand di Barilla che, sfuttando la stampa 3d, realizza formati di pasta dal design unico. Il 22 e 23 novembre, la chef Francesca Gambacorta cucinerà, in occasione di due entusiasmanti show cooking, queste tipologie di pasta spiegandone le qualità e consigliando le migliori ricette. Ma Gourmet Food Festival è anche una kermesse attenta all'etica e all'alimentazione sana. Via libera dunque a Agricooltur, la startup innovativa piemontese finalizzata alla diffusione della coltivazione di ortaggi in aeroponica su apposite piastre preseminate. Una tecnologia che permette di mantenere intatte le qualità e le proprietà degli ortaggi fino al momento del consumo.
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Ancora tecnologia con la tecnologia blockchain ideata dal maestro gelatiere Alberto Marchetti (ve ne avevamo parlato qui ). Sabato 23, Marchetti dedicherà due laboratori alla tracciabilità del gelato grazie al suo innovativo progetto che traccia, in una sorta di passaporto digitale, dalla materia prima al consumo finale, tutta la filiera dei prodotti utilizzati. Non mancherà ovviamente lo spazio dedicato al bere miscelato e alla birra con vertical tasting, Vermouth class, Martini Cocktail Experience e marterclass insieme a professionisti ed esperti barman ma anche aree espositive, degustazioni guidate e laboratori con produttori. E ancora spazio al vino e ai caffè specialty con degustazioni alla cieca, agri brunch e tasting. Occhio di riguardo anche per le scelte etiche con gli spazi dedicati alla cucina vegetariana e vegana con show cooking e degustazioni. Per i più piccoli invece, andranno in scena laboratori e attività a tema che permetteranno di entrare in contatto con la natura e con i suoi prodotti. Info utili Gourmet Food Festival Quando: dal 22 al 24 novembre 2019 Dove: Torino, Lingotto Fiere Biglietti: ingresso 5 euro Orari: dalle 10:00 alle 22:00
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Dal 26 novembre in libreria l’Enciclopedia della Nocciola, il nuovo libro di Clara e Gigi Padovani con Irma Brizi
La nocciola è un piccolo frutto dalle straordinarie proprietà e presente nelle specialità di chef e
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pasticceri di tutto il mondo. Per la prima volta in un libro sono raccolte tutte le informazioni sulla nocciola: dalla sua storia ricca di curiosità alle ricette tradizionali e stellate passando attraverso i territori dove vengono coltivate e scoprendo artigiani e industrie che le trasformano in deliziose preparazioni. Inoltre in esclusiva le preziose schede di oltre venti creme gianduia a “km zero”, realizzate dai coltivatori in laboratori accanto al noccioleto, che vi permetteranno di scoprire territori e sapori nascosti. La pianta del nocciolo è presente in molte regioni italiane, dal Sud al Nord: Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Umbria, Liguria e Piemonte. Sono circa 220 i centri rurali, piccoli e grandi, nel cui territorio si coltiva e la richiesta delle nocciole da parte dell’industria dolciaria è in continua crescita. Il volume si divide in quattro parti: storia, cultura, le tre qualità a marchio (Piemonte Igp, Romana, Giffoni) e le tante cultivar, citazioni letterarie e proprietà nutrizionali, degustazione, consigli per gli acquisti; un menu di 50 piatti dall’antipasto al dolce; i territori “corilicoli” da visitare in Italia, organizzati nella Associazione Nazionale Città della Nocciola e quelli della Catalogna. Come nello stile degli autori nel libro ci sono anche tante ricette, da quelle di chef stellati e pasticceri - come Cristina Bowerman, Guido Castagna, Alfio Ghezzi, Alberto Marchetti, Christian Milone, Damiano Nigro, Fabrizio Tesse, Marcello Trentini, Marco Visciola -, a quelle della “cucina di casa”, sia salate sia dolci. Quando si miscela con il cacao nascono capolavori della cioccolateria, come i gianduiotti, la crema gianduia, le praline. Il gelatiere sa trasformarne la farina (o pasta pura) in uno dei gusti più richiesti, da grandi e piccini. Il fornaio ne ricava biscotti prelibati come i baci di dama, i wafer, i nocciolini di Chivasso, i tozzetti dei Cimini. L’artigiano sa trasformarla in un olio delicato e leggero, in un torrone o un croccante, o persino in un liquore. E naturalmente è l’ingrediente fondamentale per le creme spalmabili, dalla Nutella alle specialità artigianali. Ma le nocciole hanno anche numerose proprietà salutari: sono una scorta di energia, diminuiscono il rischio di malattie cardiovascolari, abbassano il colesterolo cattivo, sono ricche di vitamina E, e proteggono la pelle dai raggi ultravioletti. Un libro completo di tutte le informazioni su un prodotto conosciuto fin dall’antichità, raffigurato negli affreschi di Pompei, amato e citato, tra gli altri, da Virgilio, Shakespeare, Gabriele d’Annunzio, Cesare Pavese.
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17 novembre 2019 - 08:30
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Gourmet Food Festival: i segreti dell'enogastronomia anche per i bambini
Torna a Lingotto Fiere di Torino, dal 22 al 24 novembre 2019, Gourmet Food Festival, un evento dedicato al mondo del food in cui visitatori, produttori e operatori del settore si incontrano per scoprire e scambiare conoscenze, segreti e ricette del mondo enogastronomico. Il festival, alla sua seconda edizione, nasce a Torino, una delle culle mondiali dell’enogastronomia, con l’obiettivo di promuovere e narrare il rapporto fra cibo e territorio (regionale, italiano, internazionale) attraverso il minimo comune denominatore della qualità e dell’eccellenza. Grazie al ricchissimo calendario di appuntamenti ed eventi, il pubblico può conoscere tesori enogastronomici o seguire corsi e lezioni di cucina e assaggiare i migliori piatti, vini e birre selezionati da Gourmet Food Festival. Tantissime anche le attività per avvicinare i bambini al mondo del food. - LE AREE TEMATICHE Gourmet Food Festival si articola in diverse aree tematiche: Il mercato: una ampia area espositiva in cui i produttori incontrano un pubblico numeroso di appassionati e curiosi. Una vetrina ideale per scoprire e acquistare prodotti di qualità della tradizione. Le cucine di strada: la zona in cui il pubblico può assaggiare i prodotti cucinati al momento o degustare una selezione di vini, birre e bevande provenienti da tutta Italia con qualche piacevole sorpresa dal mondo. Gli spazi eventi: qui il pubblico può assistere a showcooking, presentazioni, appuntamenti e momenti formativi con esperti del mondo del food, oltre che partecipare alle numerose degustazioni. - LE ATTIVITA' PER I BAMBINI Ecco gli appuntamenti dedicati ad un pubblico giovanissimo. Fattorie didattiche per le scuole Le fattorie didattiche sono dedicate ai bambini delle scuole elementari, con laboratori dove poter entrare in contatto con la natura e i suoi prodotti. Tantissime le proposte per i piccoli. Si parte la mattina con le attività a cura di Lattolandia: tutti i giorni dalle 10 alle 11 e dalle 12 alle 13 è
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proposto il laboratorio sensoriale “Scopriamo gli animali”; dalle 11 alle 12 e dalle 14 alle 15, i bambini fino ai 10 anni possono partecipare a “Diventiamo piccoli agricoltori. La semina” per scoprire insieme il ciclo della vita dei cereali e la sgranatura della pannocchia. Il pomeriggio i laboratori sono a cura de Il giardino dei sapori, con alle ore 14 “Conosciamo meglio le castagne scatole magiche” per bambini da 1 a 6 anni. Dalle 15 alle 16 i bambini imparano a costruire le mangiatoie per gli uccellini, scoprendo i segreti sul periodo ideale e il luogo migliore dove collocarle. Dalle 16 alle 17 i bambini possono sbizzarrirsi a creare scritte e cartelloni con elementi della natura e dalle 17 per i bimbi fino ai 6 anni di età “Conosciamo meglio le castagne - amico castagno”, un’occasione per camminare a piedi nudi su percorsi realizzati con pezzi di corteccia e cippato, foglie verdi e secche, fiori di castagno, castagne. I laboratori sono gratuiti con prenotazione obbligatoria alla mail info@gourmetfoodfestival.it. Dieta vegana, torte e merende crudiste per bambini Gourmet Food Festival è al passo coi tempi e non poteva mancare uno spazio dedicato alla dieta vegana. Tre gli eventi dedicati, tra cui per i più piccoli, sabato alle ore 11 in Sala Tagliere l'associazione culturale Peace&Raw, conduce un corso di merende crudiste per bambini, ai quali viene rilasciato un attestato di “mini pasticcere”. Domenica alle 14.30 Cavoli a merenda, il pubblico impara come preparare una Parmantier al cavolo nero insieme allo chef Luca Andrè, in collaborazione con la rivista Funny Veg. Gelato e pasticceria: protagonista Alberto Marchetti Non manca a Gourmet un calendario dedicato alla pasticceria di qualità. Ospite del food festival è il re del gelato Alberto Marchetti, che propone diversi appuntamenti: venerdì 22 alle 10.30 è in programma un laboratorio ludico-didattico per bimbi dai 4 ai 10 anni, dal titolo Le paste di meliga del monregalese, realizzato in collaborazione con Michelis, specialità artigianali. I bimbi imparano a preparare le Melighe di Mondovì, presidio Slow Food, secondo la ricetta di Nonna Graziella e Nonno Egidio Michelis, partendo dalla materia prima e usando la vecchia siringatrice manuale, come vuole la tradizione. Con gli strumenti del mestiere i bimbi si trasformano in veri pasticceri, per poi infornare la loro produzione. Come per magia, grazie al racconto di un forno segreto e potentissimo, i bimbi potranno assaggiare il risultato del loro lavoro, preparando una merenda golosa e genuina insieme al gelato di Alberto Marchetti. Ci si sporca le mani e ci si diverte molto. La pasta in 3d per stupire i bambini a tavola Un’affascinante esperienza sensoriale quella proposta da BluRhapsody, il brand che sfruttando la tecnologia della stampa 3d realizza formati di pasta dal design unico, divertentissimi anche per i piccoli. Partendo dalla selezione delle semole più pregiate e con una lavorazione artigianale accurata, queste forme vengono prodotte lentamente in piccolissimi lotti. Una tecnologia all’avanguardia studiata per anni consente la creazione di pezzi con geometrie uniche nel loro genere, ispirate per esempio alle forme della natura che prenderanno vita in nuovi piatti inaspettati. Una novità senza precedenti, che rivoluziona totalmente il concetto stesso di pasta: per lo chef è uno strumento per dare forma all’immaginazione, con la creazione di piatti che sono vere e proprie opere d’arte, per il commensale un’inedita e affascinante esperienza multisensoriale. Durante i due show cooking (22 e 23 novembre ore 19,30 – 20,30 in Sala forchetta) la Chef Francesca Gambacorta cucina i sorprendenti formati di pasta BluRhapsody per il pubblico, raccontando la storia del brand, come nasce una nuova forma, come viene prodotta grazie alla stampante 3d e quanto è semplice ricettarla al meglio. Gli eventi sono gratuiti previa prenotazione e salvo esaurimento posti. Gourmet Food Festival – II edizione 22-24 NOVEMBRE 2019 ORARI: venerdì 22 e sabato 23: h. 10-22 domenica 24: h. 10-20 PADIGLIONE 1 | LINGOTTO FIERE TORINO Via Nizza 294, Torino
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Esplosione di dolcezza al cioccolato con il maestro marchigiano Paolo Brunelli
3' di lettura 05/11/2019 - Dolcezze alle nocciole: il maestro Paolo Brunelli porta la sua creatività in uno show-cooking gratuito. Prosegue il tour di FoodAddiction in Store: tanti eventi dedicati alle bontà gastronomiche del bel paese, organizzati da iFood e Dissapore in collaborazione con Scavolini, che riapre le porte dei suoi showroom per accogliere tutti gli amanti della buona cucina. Show-cooking e degustazioni per esperienze culinarie indimenticabili, perfezionate dalle sapienti mani di food blogger, food coach e artigiani del cibo, per conoscere e apprendere tutti i segreti della cucina. L’appuntamento Sabato 9 novembre presso lo Scavolini Store Jesi ci sarà la possibilità di vivere un’esperienza culinaria a 360° dedicata al dolce e al cioccolato, che va dalla preparazione della ricetta alla fase finale di assaggio. L’ospite speciale di questo show-cooking gratuito è il cioccolatiere e gelatiere marchigiano Paolo Brunelli che per l’occasione preparerà due delle sue ricette più conosciute: la Torta Brunelli e una Rotonda alla nocciola. A partire dalle 17:30 il maestro porterà in tavola la sua spigliata creatività e la sua esperienza per dare vita a qualcosa di unico e irresistibile! L’ospite speciale All’età di 12 anni inizia a produrre gelato con orgoglio e passione ereditando le ricette della nonna. Caratterizzato da una ricerca quasi maniacale per il gusto, Paolo nasce come gelatiere per poi diventare anche un esperto cioccolatiere. Nella sua carriera è stato direttore artistico del Gelato Artigianale Festival di Agugliano, ha partecipato a Identità Golose e a Terra Madre 2016 nella “Via del Gelato” - Salone del Gusto di Torino ed è tra i soci fondatori (insieme ad Andrea Soban e Alberto Marchetti) della Compagnia Gelatieri, di cui è anche Presidente. Ottiene prestigiosi riconoscimenti tra cui i “tre coni” da Gambero Rosso con la menzione speciale per il miglior gelato al cioccolato d’Italia e da Dissapore come miglior gelateria d’Italia. Sono famose la sua “Crema Brunelli” che ha ottenuto il riconoscimento Premio gourmet 2011 e la “Torta Brunelli”, presentata in occasione di Expo. Grazie a Italian Gourmet, la sua arte è racchiusa nei libri Avanguardia Gelato e Gelateria per tutte le stagioni. Ad oggi vanta numerose collaborazioni per l’accostamento del cioccolato e del gelato con produzioni artigianali di altri settori e ha due punti vendita nelle Marche. Il tema e la ricetta Quando pensiamo a una torta lo facciamo a porzioni e sempre in numero pari: per quattro, per sei, per otto, per dodici e così via. Il maestro Paolo Brunelli ha pensato di stravolgere questa abitudine
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5 novembre 2019 - 16:55
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e dare vita ad una torta “a numero dispari” per undici persone: la Torta Brunelli. Questo dessert, che porta il suo nome, insieme alla Rotonda alla nocciola sono due ricette omaggio alla qualità delle materie prime scelte dal maestro Brunelli. Il sapiente uso delle nocciole del Piemonte e del cru di cioccolato sudamericano saprà rendere unici questi dessert. Gli ospiti presenti all’evento potranno sporcarsi le mani col cioccolato aiutando il professionista nella preparazione dei dolci e assaggiare queste piccole prelibatezze! di Redazione
Torna all'articolo Questo è un comunicato stampa pubblicato il 05-11-2019 alle 15:42 sul giornale del 06 novembre 2019 - 397 letture In questo articolo si parla di attualità, jesi, paolo brunelli, show cooking L'indirizzo breve è https://vivere.biz/bcq4 • Chiaravalle: sangue sulle strade, muore ciclista investito da un'auto • Abbattimento del vecchio ospedale, entro dicembre la gara d'appalto • Maiolati Spontini: torna San Martì nel centro storico, è festa dall'8 al 10 novembre • Rissa alla fermata del bus, intervengono i Carabinieri • Polo del farmaco e centro regionale del 118, Giancarli interroga il consiglio regionale » altri articoli... Due teatri, il Pergolesi e lo Spontini, ed un unico grande cartellone: ecco la nuova stagione di prosa • Esplosione di dolcezza al cioccolato con il maestro marchigiano Paolo Brunelli • Pallavolo: Castelbellino, prova d'orgoglio a Imola • Giampaoletti (Lega): "Cosa intende fare la Giunta in via Merciai?" • Torna La Cultura Vien Viaggiando • Morro d'Alba: il libro "Dietro l'estate" di Donato Loscalzo, presentazione con brindisi finale • Una mostra fotografica "Occhi sulla Natura" e una serata con l'autore "Orme dall'Artico all'equatore" • Incontri in Fondazione: Libriàmoci, appuntamento venerdì 8 novembre alle ore 18 • L'interpellanza di Marguccio e Santarelli: "Organismo di partecipazione femminile..come e quando?"
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• Senigallia: Gli rubano in casa e portano via un fucile, denunciato. La polizia gli vieta la detenzione di armi • Sciopero nazionale dei benzinai, distributori chiusi il 6 e 7 novembre • Le Marche ad “Artigiano in fiera”. Bora: “Presenti con aziende che sanno guardare al mondo puntando su innovazione e sostenibilità” • Project financing e Ospedali, intervento del dirigente servizio Infrastrutture della Regione Marche • Chiaravalle: sangue sulle strade, muore ciclista investito da un'auto » altri articoli... • Fano: Ladri in azione di pomeriggio: svaligiati tre appartamenti. Si cerca un’auto scura • Potenza Picena: sorpreso a rubare nello stabilimento, arrestato • Pesaro: Rossi su Mercedes e Hamilton su Yamaha, lo scambio il 9 dicembre • Affidi dei minori allontanati dalle famiglie d'origine, Leonardi (FdI): "Regione non risponde sui quesiti chiave" • Sanità: Lega, FI e FdI, "Nuovi ospedali di Pesaro, Ascoli e Macerata, vantaggi solo per i privati" • Auchan-Conad, Assemblea Legislativa approva risoluzione all'unanimità: "Garantire rete vendita e tutela livelli occupazionali" • Pediatria Fabriano, AV2: "Pediatri di Jesi all'ospedale di Fabriano. Continuità di servizio garantita" • Trasporto ferroviario, a rischio le agevolazioni per i pendolari. Biancani: "Serve un tavolo nazionale" • Fano: Colpo alla Saint Andrews: i ladri fanno razzia di abiti su misura • Confermati i rimborsi per i malati oncologici. Risposta della Giunta all’interrogazione del consigliere Busilacchi • Sisma, audizione a Roma per il capogruppo Dem Micucci: "Sottolineato che occorrono misure straordinarie" • Pesaro: In città finte sorde "pizzicate" dall'assessore Belloni, scatta il pedinamento • Torna l'"Employers' Day" della Regione: tema urgente l'incrocio domanda-offerta di lavoro • Osimo: Domenica 10 novembre, "La Scienza per la Pace e lo Sviluppo", Osimo ne celebra la Giornata Mondiale • Jesi: due teatri, il Pergolesi e lo Spontini, ed un unico grande cartellone. Ecco la nuova stagione di prosa • Ancona: in fuga con i vestiti rubati, bloccato dalla polizia un ladruncolo seriale • Fabriano: volevano rubare rame all'UniFabriano. Bloccati e denunciati tre pregiudicati • In memoria di Vanni Leopardi, il messaggio dell’assessore regionale alla Cultura, Moreno Pieroni • Pesaro: Albero in piazza del Popolo, Natale sta arrivando • "La biodiversità in cucina" arriva al dolce: al via la 4^ edizione del concorso regionale riservato agli Istituti alberghieri • Visi e Voci: a tre anni dal terremoto • Jesi: Abbattimento del vecchio ospedale, entro dicembre la gara d'appalto • Adozioni e affidi, Malaigia (Lega): "La Giunta eserciti i suoi poteri di controllo e monitoraggio" • Tennis: un circuito tutto al femminile nelle Marche con "Racchette in rosa" • Sisma, Anci in audizione alla Camera. Mangialardi: “Ultima occasione per la ricostruzione. Parlamento osi insieme ai sindaci” • Jesi: Polo del farmaco e centro regionale del 118, Giancarli interroga il consiglio regionale • ''Città e futuro della democrazia'', ad Ancona un seminario con il sottosegretario Roberto Morassut e Fabrizio Barca • Fermo: Roberto Rossetti torna in scena con La Tempesta di William Shakespeare
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5 novembre 2019 - 16:55
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â&#x20AC;˘ Diario dalla Catalogna: in attesa delle elezioni â&#x20AC;˘ Alessandria: esplode una cascina, morti tre vigili del fuoco
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â&#x17E;¤ 03/08/2019
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19 novembre 2019 - 13:07
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Dal 26 novembre in libreria l’Enciclopedia della Nocciola, il nuovo libro di Clara e Gigi Padovani con Irma Brizi
La nocciola è un piccolo frutto dalle straordinarie proprietà e presente nelle specialità di chef e
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pasticceri di tutto il mondo. Per la prima volta in un libro sono raccolte tutte le informazioni sulla nocciola: dalla sua storia ricca di curiosità alle ricette tradizionali e stellate passando attraverso i territori dove vengono coltivate e scoprendo artigiani e industrie che le trasformano in deliziose preparazioni. Inoltre in esclusiva le preziose schede di oltre venti creme gianduia a “km zero”, realizzate dai coltivatori in laboratori accanto al noccioleto, che vi permetteranno di scoprire territori e sapori nascosti. La pianta del nocciolo è presente in molte regioni italiane, dal Sud al Nord: Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Umbria, Liguria e Piemonte. Sono circa 220 i centri rurali, piccoli e grandi, nel cui territorio si coltiva e la richiesta delle nocciole da parte dell’industria dolciaria è in continua crescita. Il volume si divide in quattro parti: storia, cultura, le tre qualità a marchio (Piemonte Igp, Romana, Giffoni) e le tante cultivar, citazioni letterarie e proprietà nutrizionali, degustazione, consigli per gli acquisti; un menu di 50 piatti dall’antipasto al dolce; i territori “corilicoli” da visitare in Italia, organizzati nella Associazione Nazionale Città della Nocciola e quelli della Catalogna. Come nello stile degli autori nel libro ci sono anche tante ricette, da quelle di chef stellati e pasticceri - come Cristina Bowerman, Guido Castagna, Alfio Ghezzi, Alberto Marchetti, Christian Milone, Damiano Nigro, Fabrizio Tesse, Marcello Trentini, Marco Visciola -, a quelle della “cucina di casa”, sia salate sia dolci. Quando si miscela con il cacao nascono capolavori della cioccolateria, come i gianduiotti, la crema gianduia, le praline. Il gelatiere sa trasformarne la farina (o pasta pura) in uno dei gusti più richiesti, da grandi e piccini. Il fornaio ne ricava biscotti prelibati come i baci di dama, i wafer, i nocciolini di Chivasso, i tozzetti dei Cimini. L’artigiano sa trasformarla in un olio delicato e leggero, in un torrone o un croccante, o persino in un liquore. E naturalmente è l’ingrediente fondamentale per le creme spalmabili, dalla Nutella alle specialità artigianali. Ma le nocciole hanno anche numerose proprietà salutari: sono una scorta di energia, diminuiscono il rischio di malattie cardiovascolari, abbassano il colesterolo cattivo, sono ricche di vitamina E, e proteggono la pelle dai raggi ultravioletti. Un libro completo di tutte le informazioni su un prodotto conosciuto fin dall’antichità, raffigurato negli affreschi di Pompei, amato e citato, tra gli altri, da Virgilio, Shakespeare, Gabriele d’Annunzio, Cesare Pavese.
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17 novembre 2019 - 08:33
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Dal 22 al 24 novembre a Lingotto Fiere di Torino arriva Gourmet Food Festival
Torna a Lingotto Fiere di Torino, dal 22 al 24 novembre 2019, Gourmet Food Festival, un evento dedicato al mondo del food in cui visitatori, produttori e operatori del settore si incontrano per scoprire e scambiare conoscenze, segreti e ricette del mondo enogastronomico. Il festival, alla sua seconda edizione, nasce a Torino, una delle culle mondiali dell’enogastronomia, con l’obiettivo di promuovere e narrare il rapporto fra cibo e territorio (regionale, italiano, internazionale) attraverso il minimo comune denominatore della qualità e dell’eccellenza. Grazie al ricchissimo calendario di appuntamenti ed eventi, il pubblico può conoscere tesori enogastronomici o seguire corsi e lezioni di cucina e assaggiare i migliori piatti, vini e birre selezionati da Gourmet Food Festival. Tantissime anche le attività per avvicinare i bambini al mondo del food. LE AREE TEMATICHE Gourmet Food Festival si articola in diverse aree tematiche: Il mercato: una ampia area espositiva in cui i produttori incontrano un pubblico numeroso di appassionati e curiosi. Una vetrina ideale per scoprire e acquistare prodotti di qualità della tradizione. Le cucine di strada: la zona in cui il pubblico può assaggiare i prodotti cucinati al momento o degustare una selezione di vini, birre e bevande provenienti da tutta Italia con qualche piacevole sorpresa dal mondo. Gli spazi eventi: qui il pubblico può assistere a showcooking, presentazioni, appuntamenti e momenti formativi con esperti del mondo del food, oltre che partecipare alle numerose degustazioni. LE ATTIVITÀ PER I BAMBINI Ecco gli appuntamenti dedicati ad un pubblico giovanissimo. Fattorie didattiche per le scuole Le fattorie didattiche sono dedicate ai bambini delle scuole elementari, con laboratori dove poter entrare in contatto con la natura e i suoi prodotti. Tantissime le proposte per i piccoli. Si
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parte la mattina con le attività a cura di Lattolandia: tutti i giorni dalle 10 alle 11 e dalle 12 alle 13 è proposto il laboratorio sensoriale “Scopriamo gli animali”; dalle 11 alle 12 e dalle 14 alle 15, i bambini fino ai 10 anni possono partecipare a “Diventiamo piccoli agricoltori. La semina” per scoprire insieme il ciclo della vita dei cereali e la sgranatura della pannocchia. Il pomeriggio i laboratori sono a cura de Il giardino dei sapori, con alle ore 14 “Conosciamo meglio le castagne - scatole magiche” per bambini da 1 a 6 anni. Dalle 15 alle 16 i bambini imparano a costruire le mangiatoie per gli uccellini, scoprendo i segreti sul periodo ideale e il luogo migliore dove collocarle. Dalle 16 alle 17 i bambini possono sbizzarrirsi a creare scritte e cartelloni con elementi della natura e dalle 17 per i bimbi fino ai 6 anni di età “Conosciamo meglio le castagne - amico castagno”, un’occasione per camminare a piedi nudi su percorsi realizzati con pezzi di corteccia e cippato, foglie verdi e secche, fiori di castagno, castagne. I laboratori sono gratuiti con prenotazione obbligatoria alla mail info@gourmetfoodfestival.it Dieta vegana, torte e merende crudiste per bambini Gourmet Food Festival è al passo coi tempi e non poteva mancare uno spazio dedicato alla dieta vegana. Tre gli eventi dedicati, tra cui per i più piccoli, sabato alle ore 11 in Sala Tagliere l'associazione culturale Peace&Raw, conduce un corso di merende crudiste per bambini, ai quali viene rilasciato un attestato di “mini pasticcere”. Domenica alle 14.30 Cavoli a merenda,il pubblico impara come preparare una Parmantier al cavolo nero insieme allo chef Luca Andrè, in collaborazione con la rivista Funny Veg. Gelato e pasticceria: protagonista Alberto Marchetti Non manca a Gourmet un calendario dedicato alla pasticceria di qualità. Ospite del food festival è il re del gelato Alberto Marchetti, che propone diversi appuntamenti: venerdì 22 alle 10.30 è in programma un laboratorio ludico-didattico per bimbi dai 4 ai 10 anni, dal titoloLe paste di meliga del monregalese, realizzato in collaborazione con Michelis, specialità artigianali. I bimbi imparano a preparare le Melighe di Mondovì, presidio Slow Food, secondo la ricetta di Nonna Graziella e Nonno Egidio Michelis, partendo dalla materia prima e usando la vecchia siringatrice manuale, come vuole la tradizione. Con gli strumenti del mestiere i bimbi si trasformano in veri pasticceri, per poi infornare la loro produzione. Come per magia, grazie al racconto di un forno segreto e potentissimo, i bimbi potranno assaggiare il risultato del loro lavoro, preparando una merenda golosa e genuina insieme al gelato di Alberto Marchetti. Ci si sporca le mani e ci si diverte molto. La pasta in 3d per stupire i bambini a tavola Un’affascinante esperienza sensoriale quella proposta da BluRhapsody, il brand che sfruttando la tecnologia della stampa 3d realizza formati di pasta dal design unico, divertentissimi anche per i piccoli. Partendo dalla selezione delle semole più pregiate e con una lavorazione artigianale accurata, queste forme vengono prodotte lentamente in piccolissimi lotti. Una tecnologia all’avanguardia studiata per anni consente la creazione di pezzi con geometrie uniche nel loro genere, ispirate per esempio alle forme della natura che prenderanno vita in nuovi piatti inaspettati. Una novità senza precedenti, che rivoluziona totalmente il concetto stesso di pasta: per lo chef è uno strumento per dare forma all’immaginazione, con la creazione di piatti che sono vere e proprie opere d’arte, per il commensale un’inedita e affascinante esperienza multisensoriale. Durante i due show cooking (22 e 23 novembre ore 19,30 – 20,30 in Sala forchetta) la Chef Francesca Gambacorta cucina i sorprendenti formati di pasta BluRhapsody per il pubblico, raccontando la storia del brand, come nasce una nuova forma, come viene prodotta grazie alla stampante 3d e quanto è semplice ricettarla al meglio. Gli eventi sono gratuiti previa prenotazione e salvo esaurimento posti. Gourmet Food Festival – II edizione 22-24 NOVEMBRE 2019 venerdì 22 e sabato 23: h. 10-22 domenica 24: h. 10-20
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17 novembre 2019 - 08:33
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ADIGLIONE 1 | LINGOTTO FIERE TORINO Via Nizza 294, Torino Ingresso 5 euro Scarica dal sito il coupon per ottenere una Gourmoneta sconto per partecipare a moltissime attivitĂ allâ&#x20AC;&#x2122;interno del festival Per maggiori info info@gourmetfoodfestival.it www.gourmetfoodfestival.it alfonsa@thundercommunication.it - Tel +39 347 0151911
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PAESE: Italia DIFFUSIONE: online
â&#x17E;¤ 27/02/2019
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PAESE: Italia DIFFUSIONE: online
â&#x17E;¤ 23/05/2019
SITO WEB: http://bit.ly/2EI29eO
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PAESE: Italia
AUTORE: Emanuela Balestrino
DIFFUSIONE: online
â&#x17E;¤ 11/06/2019
SITO WEB: https://bit.ly/31uwiYK
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PAESE: Italia DIFFUSIONE: online
â&#x17E;¤ 11/06/2019
SITO WEB: https://bit.ly/31uwiYK
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AUTORE: Emanuela Balestrino
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17 novembre 2019 - 08:30
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Una trasferta fuoriporta da Savona a Torino per visitare il Gourmet Food Festival: i segreti dell'enogastronomia anche per i bambini
Torna a Lingotto Fiere di Torino, dal 22 al 24 novembre 2019, Gourmet Food Festival, un evento dedicato al mondo del food in cui visitatori, produttori e operatori del settore si incontrano per scoprire e scambiare conoscenze, segreti e ricette del mondo enogastronomico. Il festival, alla sua seconda edizione, nasce a Torino, una delle culle mondiali dell’enogastronomia, con l’obiettivo di promuovere e narrare il rapporto fra cibo e territorio (regionale, italiano, internazionale) attraverso il minimo comune denominatore della qualità e dell’eccellenza. Grazie al ricchissimo calendario di appuntamenti ed eventi, il pubblico può conoscere tesori enogastronomici o seguire corsi e lezioni di cucina e assaggiare i migliori piatti, vini e birre selezionati da Gourmet Food Festival. Tantissime anche le attività per avvicinare i bambini al mondo del food. LE AREE TEMATICHE Gourmet Food Festival si articola in diverse aree tematiche: Il mercato: una ampia area espositiva in cui i produttori incontrano un pubblico numeroso di appassionati e curiosi. Una vetrina ideale per scoprire e acquistare prodotti di qualità della tradizione. Le cucine di strada: la zona in cui il pubblico può assaggiare i prodotti cucinati al momento o degustare una selezione di vini, birre e bevande provenienti da tutta Italia con qualche piacevole sorpresa dal mondo. Gli spazi eventi: qui il pubblico può assistere a showcooking, presentazioni, appuntamenti e momenti formativi con esperti del mondo del food, oltre che partecipare alle numerose degustazioni. LE ATTIVITA' PER I BAMBINI Ecco gli appuntamenti dedicati ad un pubblico giovanissimo.
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Fattorie didattiche per le scuole Le fattorie didattiche sono dedicate ai bambini delle scuole elementari, con laboratori dove poter entrare in contatto con la natura e i suoi prodotti. Tantissime le proposte per i piccoli. Si parte la mattina con le attività a cura di Lattolandia: tutti i giorni dalle 10 alle 11 e dalle 12 alle 13 è proposto il laboratorio sensoriale “Scopriamo gli animali”; dalle 11 alle 12 e dalle 14 alle 15, i bambini fino ai 10 anni possono partecipare a “Diventiamo piccoli agricoltori. La semina” per scoprire insieme il ciclo della vita dei cereali e la sgranatura della pannocchia. Il pomeriggio i laboratori sono a cura de Il giardino dei sapori, con alle ore 14 “Conosciamo meglio le castagne - scatole magiche” per bambini da 1 a 6 anni. Dalle 15 alle 16 i bambini imparano a costruire le mangiatoie per gli uccellini, scoprendo i segreti sul periodo ideale e il luogo migliore dove collocarle. Dalle 16 alle 17 i bambini possono sbizzarrirsi a creare scritte e cartelloni con elementi della natura e dalle 17 per i bimbi fino ai 6 anni di età “Conosciamo meglio le castagne - amico castagno”, un’occasione per camminare a piedi nudi su percorsi realizzati con pezzi di corteccia e cippato, foglie verdi e secche, fiori di castagno, castagne. I laboratori sono gratuiti con prenotazione obbligatoria alla mail info@gourmetfoodfestival.it Dieta vegana, torte e merende crudiste per bambini Gourmet Food Festival è al passo coi tempi e non poteva mancare uno spazio dedicato alla dieta vegana. Tre gli eventi dedicati, tra cui per i più piccoli, sabato alle ore 11 in Sala Tagliere l'associazione culturale Peace&Raw, conduce un corso di merende crudiste per bambini, ai quali viene rilasciato un attestato di “mini pasticcere”. Domenica alle 14.30 Cavoli a merenda,il pubblico impara come preparare una Parmantier al cavolo nero insieme allo chef Luca Andrè, in collaborazione con la rivista Funny Veg. Gelato e pasticceria: protagonista Alberto Marchetti Non manca a Gourmet un calendario dedicato alla pasticceria di qualità. Ospite del food festival è il re del gelato Alberto Marchetti, che propone diversi appuntamenti: venerdì 22 alle 10.30 è in programma un laboratorio ludico-didattico per bimbi dai 4 ai 10 anni, dal titoloLe paste di meliga del monregalese, realizzato in collaborazione con Michelis, specialità artigianali. I bimbi imparano a preparare le Melighe di Mondovì, presidio Slow Food, secondo la ricetta di Nonna Graziella e Nonno Egidio Michelis, partendo dalla materia prima e usando la vecchia siringatrice manuale, come vuole la tradizione. Con gli strumenti del mestiere i bimbi si trasformano in veri pasticceri, per poi infornare la loro produzione. Come per magia, grazie al racconto di un forno segreto e potentissimo, i bimbi potranno assaggiare il risultato del loro lavoro, preparando una merenda golosa e genuina insieme al gelato di Alberto Marchetti. Ci si sporca le mani e ci si diverte molto. La pasta in 3d per stupire i bambini a tavola Un’affascinante esperienza sensoriale quella proposta da BluRhapsody, il brand che sfruttando la tecnologia della stampa 3d realizza formati di pasta dal design unico, divertentissimi anche per i piccoli. Partendo dalla selezione delle semole più pregiate e con una lavorazione artigianale accurata, queste forme vengono prodotte lentamente in piccolissimi lotti. Una tecnologia all’avanguardia studiata per anni consente la creazione di pezzi con geometrie uniche nel loro genere, ispirate per esempio alle forme della natura che prenderanno vita in nuovi piatti inaspettati. Una novità senza precedenti, che rivoluziona totalmente il concetto stesso di pasta: per lo chef è uno strumento per dare forma all’immaginazione, con la creazione di piatti che sono vere e proprie opere d’arte, per il commensale un’inedita e affascinante esperienza multisensoriale. Durante i due show cooking (22 e 23 novembre ore 19,30 – 20,30 in Sala forchetta) la Chef Francesca Gambacorta cucina i sorprendenti formati di pasta BluRhapsody per il pubblico, raccontando la storia del brand, come nasce una nuova forma, come viene prodotta grazie alla stampante 3d e quanto è semplice ricettarla al meglio. Gli eventi sono gratuiti previa prenotazione e salvo esaurimento posti. Gourmet Food Festival – II edizione
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22-24 NOVEMBRE 2019 venerdì 22 e sabato 23: h. 10-22 domenica 24: h. 10-20 PADIGLIONE 1 | LINGOTTO FIERE TORINO Via Nizza 294, Torino Ingresso 5 euro Scarica dal sito il coupon per ottenere una Gourmoneta sconto per partecipare a moltissime attività all’interno del festival Per maggiori info info@gourmetfoodfestival.it www.gourmetfoodfestival.it alfonsa@thundercommunication.it - Tel +39 347 0151911
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21 novembre 2019 - 14:32
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Enciclopedia della nocciola
Questo libro dedicato alla nocciola ne racconta per la prima volta la storia, le curiosità, i territori dove nasce, le specialità che se ne ricavano e gli artigiani o le industrie che le producono. La nocciola è un piccolo frutto dalle straordinarie proprietà e non c’è limite alle golose specialità create da chef e pasticceri di tutto il mondo. Il volume si divide in diversi capitoli partendo dalla storia. Conosciuta fin dall’antichità, è raffigurata negli affreschi di Pompei, la nocciola è stata amata e citata, tra gli altri, da Virgilio, Shakespeare, Gabriele d’Annunzio, Cesare Pavese. Segue una completa sezione dedicata alle nocciole di qualità a marchio (Piemonte Igp, Romana, Giffoni) e alle tante cultivar. La pianta del nocciolo abbellisce le colline di tante regioni italiane, dal Sud al Nord: Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Umbria, Liguria e Piemonte. Sono circa 220 i centri rurali, piccoli e grandi, nel cui territorio si coltiva e la richiesta delle nocciole da parte dell’industria dolciaria è in continua crescita. Ampia ed interessante la sezione sui territori “corilicoli” da visitare in Italia, organizzati nella Associazione Nazionale Città della Nocciola e quelli della Catalogna. Il libro contiene inoltre una sezione di ricette, da quelle di chef stellati e pasticceri – come Cristina Bowerman, Guido Castagna, Alfio Ghezzi, Alberto Marchetti, Christian Milone, Damiano Nigro, Fabrizio Tesse, Marcello Trentini, Marco Visciola -, a quelle della “cucina di casa”, sia salate sia dolci.
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21 novembre 2019 - 14:32
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L’artigiano sa trasformarla in un olio delicato e leggero, in un torrone o un croccante, o persino in un liquore. Quando si miscela con il cacao nascono capolavori della cioccolateria, come i gianduiotti, la crema gianduia, le praline. E naturalmente è l’ingrediente fondamentale per le creme spalmabili, dalla Nutella alle specialità artigianali. Il gelatiere sa trasformarne la farina (o pasta pura) in uno dei gusti più richiesti, da grandi e piccini. Il fornaio ne ricava biscotti prelibati come i baci di dama, i wafer, i nocciolini di Chivasso, i tozzetti dei Cimini. Nel libro non mancano citazioni letterarie, consigli per gli acquisti, tabelle e disegni con le proprietà nutrizionali e note di degustazione. Il libro presenta inoltre le schede inedite di oltre venti creme gianduia a “km zero”, realizzate dai coltivatori in laboratori accanto al noccioleto. Utile la sezione che approfondisce le numerose proprietà salutari delle nocciole: sono una scorta di energia, diminuiscono il rischio di malattie cardiovascolari, abbassano il colesterolo cattivo, sono ricche di vitamina E, oltre a proteggere la pelle dai raggi ultravioletti.
L’indice del libro Una pianta magica – Storia, mito e letteratura Corylus avellana – Cultivar, Dop e Igp Un poker di prodotti – Granella, farina, pasta di nocciole e olio Il boom dei noccioleti – La richiesta dell’industria cresce Elisir di lunga vita – Il frutto della salute e della bellezza Come si degusta – Consigli per assaggi a regola d’arte Le noccio-specialità – Dizionario goloso dalla A alla Z Creme a Km zero – Le spalmabili dal campo al vasetto Ricette dall’antipasto al dolce – Proposte da Clara, chef e pasticcieri Noccioland – Alla scoperta dei territori La Catalogna Gli autori dell’Enciclopedia della nocciola Clara e Gigi Padovani Definiti la “coppia fondente” del food writing italiano, hanno pubblicato oltre venti libri di cultura agroalimentare, tradotti in sei lingue. Critici gastronomici, collaborano con giornali, partecipano a trasmissioni tv di gastronomia e hanno vinto numerosi premi, come il Bancarella della Cucina.
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turismodelgusto.com
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21 novembre 2019 - 14:32
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Clara e Gigi Padovani Con Irma Brizi Irma Brizi Ha seguito fin dalla sua nascita l’Associazione Nazionale Città della Nocciola, di cui è direttore dal 2012. Laureata in Dietologia all’Università La Sapienza di Roma, è degustatrice professionale e panel leader diplomata in diversi campi dell’alimentazione. Organizza eventi e corsi sulla nocciola e ha ideato il primo market place sulla nocciola. Enciclopedia della nocciola Clara e Gigi Padovani con Irma Brizi Mondadori Electa pp. 224 euro 19,90 In libreria dal 26 novembre 2019 il libro sul sito Mondadori Autore & Credits Paolo Alciati Fonte Ufficio Stampa Credit Photo Ufficio Stampa Share on Facebook Share Share on Twitter Tweet
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4 novembre 2019 - 11:04
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Dolcezze alle nocciole: il maestro Paolo Brunelli porta la sua creatività in uno show-cooking gratuito Prosegue il tour di FoodAddiction in Store: tanti eventi dedicati alle bontà gastronomiche del bel paese, organizzati da iFood e Dissapore in collaborazione con Scavolini, che riapre le porte dei suoi showroom per accogliere tutti gli amanti della buona cucina. Show-cooking e degustazioni per esperienze culinarie indimenticabili, perfezionate dalle sapienti mani di food blogger, food coach e artigiani del cibo, per conoscere e apprendere tutti i segreti della cucina. L’appuntamento Sabato 9 novembre presso lo Scavolini Store Jesi ci sarà la possibilità di vivere un’esperienza culinaria a 360° dedicata al dolce e al cioccolato, che va dalla preparazione della ricetta alla fase finale di assaggio. L’ ospite speciale di questo show-cooking gratuito è il cioccolatiere e gelatiere marchigiano Paolo Brunelli che per l’occasione preparerà due delle sue ricette più conosciute: la Torta Brunelli e una Rotonda alla nocciola. A partire dalle 17:30 il maestro porterà in tavola la sua spigliata creatività e la sua esperienza per dare vita a qualcosa di unico e irresistibile! L’ospite speciale All’età di 12 anni inizia a produrre gelato con orgoglio e passione ereditando le ricette della nonna. Caratterizzato da una ricerca quasi maniacale per il gusto, Paolo nasce come gelatiere per poi diventare anche un esperto cioccolatiere. Nella sua carriera è stato direttore artistico del Gelato Artigianale Festival di Agugliano, ha partecipato a Identità Golose e a Terra Madre 2016 nella “Via del Gelato” – Salone del Gusto di Torino ed è tra i soci fondatori (insieme ad Andrea Soban e Alberto Marchetti) della Compagnia Gelatieri, di cui è anche Presidente. Ottiene prestigiosi riconoscimenti tra cui i “tre coni” da Gambero Rosso con la menzione speciale per il miglior gelato al cioccolato d’Italia e da Dissapore come miglior gelateria d’Italia. Sono famose la sua “Crema Brunelli” che ha ottenuto il riconoscimento Premio gourmet 2011 e la “Torta Brunelli”, presentata in occasione di Expo. Grazie a Italian Gourmet, la sua arte è racchiusa nei libri Avanguardia Gelato e Gelateria per tutte le stagioni. Ad oggi vanta numerose collaborazioni per l’accostamento del cioccolato e del gelato con produzioni artigianali di altri settori e ha due punti vendita nelle Marche. Il tema e la ricetta Quando pensiamo a una torta lo facciamo a porzioni e sempre in numero pari: per quattro, per sei, per otto, per dodici e così via. Il maestro Paolo Brunelli ha pensato di stravolgere questa abitudine e dare vita ad una torta “a numero dispari” per undici persone: la Torta Brunelli. Questo dessert, che porta il suo nome, insieme alla Rotonda alla nocciola sono due ricette omaggio alla qualità delle materie prime scelte dal maestro Brunelli. Il sapiente uso delle nocciole del Piemonte e del cru di cioccolato sudamericano saprà rendere unici questi dessert. Gli ospiti presenti all’evento potranno sporcarsi le mani col cioccolato aiutando il professionista nella preparazione dei dolci e assaggiare queste piccole prelibatezze! La location L’evento si svolgerà presso lo Scavolini Store Jesi, uno spazio di 250mq che raccoglie un’ampia selezione di cucine, arredo living e bagno firmati Scavolini. Insieme al personale dello showroom, gestito dalla famiglia Paolorossi che vanta una lunga esperienza nel mondo dell’arredo, i visitatori dello Store potranno essere accompagnati in un percorso di design tra classico e moderno: in mostra, tra le altre, la nuovissima Mia by Carlo Cracco, e collezioni Carattere, Favilla, Foodshelf, Diesel Social Kitchen e LiberaMente per l’arredo cucina e living; e le collezioni Aquo e Rivo per l’arredo bagno. Scavolini Scavolini nasce a Pesaro nel 1961 grazie all’intraprendenza dei fratelli Valter ed Elvino Scavolini
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4 novembre 2019 - 11:04
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e in pochi anni si trasforma da piccola azienda per la produzione artigianale di cucine in una delle più importanti realtà industriali italiane. In poco tempo, ha raggiunto dimensioni considerevoli e oggi dispone di un insediamento industriale che, a livello di Gruppo, raggiunge i 240.000 mq (di cui 110.000 coperti) dove lavorano oltre 660 dipendenti. Il risultato dell’impegno aziendale è dimostrato dal fatturato di Gruppo, che ha raggiunto nel 2018 i 225 milioni di euro. Inoltre, l’indotto costituito dai fornitori di parti componibili, che negli anni è cresciuto attorno all’Azienda, è oggi una realtà importante per il territorio locale. Dissapore – Niente di sacro tranne il cibo Oggi in Italia Dissapore.com è tra le voci del web più autorevoli nel mondo dell’informazione gastronomica, letto e navigato sia dai professionisti del settore alimentare e che dai “gastrofissati”, sempre più numerosi in Italia. Ha rivoluzionato il modo di scrivere di cibo, andando oltre le apparenze, smitizzando i luoghi comuni, con il vantaggio di rimanere indipendenti. Con 19 milioni di visite annue, 31 milioni di pagine visite e 1 milione e mezzo di letture al mese, Dissapore.com è un potente web influencer, con un intuito eccellente nel riconoscere i fenomeni emergenti o le tendenze e le abitudini in grado di affermarsi. Con l’ingresso in società dell’editore Netaddiction, Dissapore.com intraprende una nuova sfida, confermando l’attitudine al cambiamento e all’innovazione nel modo di raccontare il cibo: più notizie quotidiane, liste approfondimenti e inchieste in un flusso continuo di articoli, immagini e video vivacizzato da un mix di approfondimenti, scandali, intrattenimento e ironia supportato da un investimento corposo in comunicazione sui social media.
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17 novembre 2019 - 08:34
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Gourmet Food Festival: i segreti dell'enogastronomia anche per i bambini
Torna a Lingotto Fiere di Torino, dal 22 al 24 novembre 2019, Gourmet Food Festival, un evento dedicato al mondo del food in cui visitatori, produttori e operatori del settore si incontrano per scoprire e scambiare conoscenze, segreti e ricette del mondo enogastronomico. Il festival, alla sua seconda edizione, nasce a Torino, una delle culle mondiali dell’enogastronomia, con l’obiettivo di promuovere e narrare il rapporto fra cibo e territorio (regionale, italiano, internazionale) attraverso il minimo comune denominatore della qualità e dell’eccellenza. Grazie al ricchissimo calendario di appuntamenti ed eventi, il pubblico può conoscere tesori enogastronomici o seguire corsi e lezioni di cucina e assaggiare i migliori piatti, vini e birre selezionati da Gourmet Food Festival. Tantissime anche le attività per avvicinare i bambini al mondo del food. LE AREE TEMATICHE Gourmet Food Festival si articola in diverse aree tematiche: Il mercato: una ampia area espositiva in cui i produttori incontrano un pubblico numeroso di appassionati e curiosi. Una vetrina ideale per scoprire e acquistare prodotti di qualità della tradizione. Le cucine di strada: la zona in cui il pubblico può assaggiare i prodotti cucinati al momento o degustare una selezione di vini, birre e bevande provenienti da tutta Italia con qualche piacevole sorpresa dal mondo. Gli spazi eventi: qui il pubblico può assistere a showcooking, presentazioni, appuntamenti e momenti formativi con esperti del mondo del food, oltre che partecipare alle numerose degustazioni. LE ATTIVITA' PER I BAMBINI Ecco gli appuntamenti dedicati ad un pubblico giovanissimo. Fattorie didattiche per le scuole Le fattorie didattiche sono dedicate ai bambini delle scuole elementari, con laboratori dove poter entrare in contatto con la natura e i suoi prodotti. Tantissime le proposte per i piccoli. Si
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parte la mattina con le attività a cura di Lattolandia: tutti i giorni dalle 10 alle 11 e dalle 12 alle 13 è proposto il laboratorio sensoriale “Scopriamo gli animali”; dalle 11 alle 12 e dalle 14 alle 15, i bambini fino ai 10 anni possono partecipare a “Diventiamo piccoli agricoltori. La semina” per scoprire insieme il ciclo della vita dei cereali e la sgranatura della pannocchia. Il pomeriggio i laboratori sono a cura de Il giardino dei sapori, con alle ore 14 “Conosciamo meglio le castagne - scatole magiche” per bambini da 1 a 6 anni. Dalle 15 alle 16 i bambini imparano a costruire le mangiatoie per gli uccellini, scoprendo i segreti sul periodo ideale e il luogo migliore dove collocarle. Dalle 16 alle 17 i bambini possono sbizzarrirsi a creare scritte e cartelloni con elementi della natura e dalle 17 per i bimbi fino ai 6 anni di età “Conosciamo meglio le castagne - amico castagno”, un’occasione per camminare a piedi nudi su percorsi realizzati con pezzi di corteccia e cippato, foglie verdi e secche, fiori di castagno, castagne. I laboratori sono gratuiti con prenotazione obbligatoria alla mail info@gourmetfoodfestival.it Dieta vegana, torte e merende crudiste per bambini Gourmet Food Festival è al passo coi tempi e non poteva mancare uno spazio dedicato alla dieta vegana. Tre gli eventi dedicati, tra cui per i più piccoli, sabato alle ore 11 in Sala Tagliere l'associazione culturale Peace&Raw, conduce un corso di merende crudiste per bambini, ai quali viene rilasciato un attestato di “mini pasticcere”. Domenica alle 14.30 Cavoli a merenda,il pubblico impara come preparare una Parmantier al cavolo nero insieme allo chef Luca Andrè, in collaborazione con la rivista Funny Veg. Gelato e pasticceria: protagonista Alberto Marchetti Non manca a Gourmet un calendario dedicato alla pasticceria di qualità. Ospite del food festival è il re del gelato Alberto Marchetti, che propone diversi appuntamenti: venerdì 22 alle 10.30 è in programma un laboratorio ludico-didattico per bimbi dai 4 ai 10 anni, dal titoloLe paste di meliga del monregalese, realizzato in collaborazione con Michelis, specialità artigianali. I bimbi imparano a preparare le Melighe di Mondovì, presidio Slow Food, secondo la ricetta di Nonna Graziella e Nonno Egidio Michelis, partendo dalla materia prima e usando la vecchia siringatrice manuale, come vuole la tradizione. Con gli strumenti del mestiere i bimbi si trasformano in veri pasticceri, per poi infornare la loro produzione. Come per magia, grazie al racconto di un forno segreto e potentissimo, i bimbi potranno assaggiare il risultato del loro lavoro, preparando una merenda golosa e genuina insieme al gelato di Alberto Marchetti. Ci si sporca le mani e ci si diverte molto. La pasta in 3d per stupire i bambini a tavola Un’affascinante esperienza sensoriale quella proposta da BluRhapsody, il brand che sfruttando la tecnologia della stampa 3d realizza formati di pasta dal design unico, divertentissimi anche per i piccoli. Partendo dalla selezione delle semole più pregiate e con una lavorazione artigianale accurata, queste forme vengono prodotte lentamente in piccolissimi lotti. Una tecnologia all’avanguardia studiata per anni consente la creazione di pezzi con geometrie uniche nel loro genere, ispirate per esempio alle forme della natura che prenderanno vita in nuovi piatti inaspettati. Una novità senza precedenti, che rivoluziona totalmente il concetto stesso di pasta: per lo chef è uno strumento per dare forma all’immaginazione, con la creazione di piatti che sono vere e proprie opere d’arte, per il commensale un’inedita e affascinante esperienza multisensoriale. Durante i due show cooking (22 e 23 novembre ore 19,30 – 20,30 in Sala forchetta) la Chef Francesca Gambacorta cucina i sorprendenti formati di pasta BluRhapsody per il pubblico, raccontando la storia del brand, come nasce una nuova forma, come viene prodotta grazie alla stampante 3d e quanto è semplice ricettarla al meglio. Gli eventi sono gratuiti previa prenotazione e salvo esaurimento posti. Gourmet Food Festival – II edizione 22-24 NOVEMBRE 2019
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venerdì 22 e sabato 23: h. 10-22 domenica 24: h. 10-20 PADIGLIONE 1 | LINGOTTO FIERE TORINO Via Nizza 294, Torino Ingresso 5 euro Scarica dal sito il coupon per ottenere una Gourmoneta sconto per partecipare a moltissime attività all’interno del festival Per maggiori info info@gourmetfoodfestival.it www.gourmetfoodfestival.it
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AUTORE: Clara Ippolito
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Il gelato si fa tech
Blockchain, capsule, sfoglie, macchinari all’avanguardia. Forse è un po’ prematuro parlare di gelato tech ma sicuramente uno dei simboli del Made in Italy alimentare ha ricevuto negli ultimi anni una massiccia dose di innovazione e tecnologia
UNA PANORAMICA In Italia sembra vi sia il timore che l’innovazione possa corrompere o depauperare l’immenso patrimonio agroalimentare. Ma se tale timore è assolutamente privo di fondamento, è vero il contrario. La tecnologia e l’innovazione possono essere anzi degli efficientissimi mezzi per valorizzare ulteriormente, tutelare e promuovere il Made in Italy agroalimentare. In tale frangente, forse il gelato può rappresentare uno dei più fulgidi esempi di come uno dei prodotti simbolo dell’Italia stia quasi vivendo una seconda vita grazie all’innovazione. Tanto nei prodotti quanto nei processi.
IL GELATO IN BLOCKCHAIN La blockchain è sicuramente la tecnologia più chiacchierata del momento. Sebbene siamo ancora nella fase di “educazione” più che di “azione”, sono sempre più numerosi i progetti di tracciabilità agroalimentare che si affidano a tale tecnologia. Questo è il caso di FoodChain, startup innovativa con sede a Como e Torino, pioniera mondiale nell’applicazione di tale tecnologia alla filiera agroalimentare. Tra i suoi numerosi progetti va annoverata la prima filiera del caffè tracciata in blockchain, in collaborazione con la Torrefazione San Domenico. Ed è proprio a Foodchain che si è rivolto il gelatiere Alberto Marchetti per sviluppare la sua idea: “La Blockchain del gelato”, in collaborazione anche con Inalpi e la suddetta torrefazione San Domenico. Lo scopo è tracciare la filiera di due gusti di gelato, crema (con Inalpi) e caffè (con San Domenico). Scannerizzando il QR generato alla fine di tutti i processi di filiera, l’utente finale sarà in grado di conoscere la storia dietro al suo cono o alla sua coppetta. A tal proposito, abbiamo scambiato due chiacchiere con Alberto Marchetti. Come e quando è nata l’idea di tracciare il gelato in blockchain? Ho sempre puntato a valorizzare le materie prime e ho sempre cercato di offrire ai miei clienti massima trasparenza. Il cartello ingredienti è ben visibile in tutti i miei negozi. Ho sempre pensato che il vero segreto di un buon gelato sia utilizzare solo ciò che serve, niente di più. E il cartello ingredienti mi aiuta in questo racconto. La blockchain diventa un prezioso alleato di questo racconto. Quali sono gli obiettivi del progetto? Il primo obiettivo è la trasparenza. E il coinvolgimento del cliente nel processo di lavorazione. Io e i miei fornitori lavoriamo in sinergia per offrire il massimo e la blockchain valorizza questo nostro lavoro.
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8 novembre 2019 - 08:00
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Qual è stato il primo feedback dei clienti? Abbiamo lanciato la blockchain del gelato a Cheese ed è stata un grande successo. Ora l’obiettivo è portare questa tecnologia anche nelle piccole gelaterie.
IL GELATO IN CAPSULE La mancanza di celle di stoccaggio adeguate per il gelato artigianale, unita alla ridotta shelf life dello stesso (massimo 1 o 2 giorni) e a tutti i problemi che ne derivano inerenti la perdita di qualità e lo spreco di prodotto, fanno sì che il gelato artigianale sia prerogativa appunto delle gelaterie. E quindi avulso dalle logiche del fuori casa. La soluzione sviluppata da Foodconcepts mira a invertire tale tendenza. La startup milanese ha sviluppato e brevettato infatti un innovativo sistema di mantecatura espressa destinato al settore Horeca. Questo permette di preparare e servire anche una singola porzione di gelato con la stessa consistenza e cremosità di quello artigianale. La soluzione è composta dalle capsule da 700 grs, disponibili in diversi gusti con la possibilità anche di crearne “on demand”, stoccabili in normale cella frigorifera a -20°C e dal macchinario per la mantecatura. Abbiamo raggiunto Mattia Monti, un passato in Eataly, ed ora CEO di TAN Food, holding di investimenti milanese, nonché general manager della startup. Mattia, cosa ti ha colpito del progetto tanto da portarti ad investire? L’esperienza maturata in contesti di ristorazione internazionale ti ha aiutato in tale scelta? Le cose che mi hanno colpito maggiormente sono stati, da una parte, la duplice scalabilità del modello sia nel settore Horeca che in quello retail, e dall’altra l’ottimizzazione delle operations e degli sprechi a fronte di una qualità di prodotto eccellente. La mia esperienza pregressa mi ha sicuramente aiutato a comprendere la difficoltà nel mondo della ristorazione ad avere un gelato di alta qualità sempre fresco. A che punto è la startup? Avete già condotto dei progetti pilota o concluso qualche accordo? Abbiamo recentemente completato lo stabilimento produttivo e iniziato a commercializzare il prodotto, al momento abbiamo una 15ina di clienti tra cui catene e ristoranti singoli. Stiamo inoltre facendo un test in una catena di ristorazione fast casual per un format di shop-in-shop di gelateria. Che obiettivi avete per il futuro? La nostra intenzione è di focalizzarci su due canali: Horeca e retail, sviluppando un format di gelateria di alta qualità con il nostro brand GIO, gelato italiano originale. In merito allo sviluppo retail apriremo la nostra prima gelateria il mese prossimo.
IL GELATO IN SFOGLIA Mashcream è un formato innovativo di gelateria espressa che permette di preparare il gelato artigianale in sfoglie. Il tutto e al momento oltre che con un grande impatto visivo. L’offerta consta di preparati e attrezzatura, oltre che alla piastra per la produzione, montata su di un carretto o bicicletta, che permette quindi al concept di spostarsi facilmente ed essere installato all’interno di strutture più grandi o eventi di street food. Tale soluzione permette inoltre di evitare stoccaggio e conseguente spreco di prodotto e non necessita di catena del freddo. A tutt’oggi il format può già vantare 20 punti vendita mobili e una gelateria fissa, a Senigallia. Come è nata l’idea e quali sono le ambizioni del format? Ne abbiamo parlato con Giacomo Bizzarri, fondatore e CEO della startup. Giacomo, come è nata l’idea di Mashcream? L’idea mi è venuta durante un viaggio in Thailandia, dove avevo visto appunto fare questa preparazione espressa del gelato su di una piastra fredda. Una volta rientrato in Italia ho iniziato a voler capirne il funzionamento e successivamente, grazie ad un tecnico frigorista di Senigallia, siamo riusciti a realizzare diversi prototipi. Dopo aver aperto i canali social e registrato il brevetto di utilità, spinto da un grande entusiasmo, ho aperto la startup e presentato il format al Sigep 2016. Come funziona la tecnologia? La piastra è a tutti gli effetti un impianto di refrigerazione, solo che al posto di funzionare dentro una “scatola” come può essere un frigo, raffredda la temperatura esterna, refrigerando in pratica
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8 novembre 2019 - 08:00
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una superficie piatta. Che progetti hai per il futuro di Maschcream? L’obiettivo primario è ovviamente continuare a sviluppare le 3+1 linee di business, ovvero lo street food, lo shop in shop e aprire un secondo store. © Riproduzione Riservata
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6 novembre 2019 - 00:55
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ll tour FoodAddiction in Store arriva nelle Marche per una tappa a Jesi con le dolci prelibatezze del maestro Paolo Brunelli JESI 6.11.2019 - Prosegue il tour di FoodAddiction in Store: tanti eventi dedicati alle bontà gastronomiche del bel paese, organizzati da iFood e Dissapore in collaborazione con Scavolini, che riapre le porte dei suoi showroom per accogliere tutti gli amanti della buona cucina. Show-cooking e degustazioni per esperienze culinarie indimenticabili, perfezionate dalle sapienti mani di food blogger, food coach e artigiani del cibo, per conoscere e apprendere tutti i segreti della cucina. Sabato 9 novembre presso lo Scavolini Store di Jesi ci sarà la possibilità di vivere un’esperienza culinaria a 360° dedicata al dolce e al cioccolato, che va dalla preparazione della ricetta alla fase finale di assaggio. L’ospite speciale di questo show-cooking gratuito è il cioccolatiere e gelatiere marchigiano Paolo Brunelli che per l’occasione preparerà due delle sue ricette più conosciute: la Torta Brunelli e una Rotonda alla nocciola. A partire dalle 17:30 il maestro porterà in tavola la sua spigliata creatività e la sua esperienza per dare vita a qualcosa di unico e irresistibile! All’età di 12 anni, Paolo Brunelli, inizia a produrre gelato con orgoglio e passione ereditando le ricette della nonna. Caratterizzato da una ricerca quasi maniacale per il gusto, Paolo nasce come gelatiere per poi diventare anche un esperto cioccolatiere. Nella sua carriera è stato direttore artistico del Gelato Artigianale Festival di Agugliano, ha partecipato a Identità Golose e a Terra Madre 2016 nella “Via del Gelato” - Salone del Gusto di Torino ed è tra i soci fondatori (insieme ad Andrea Soban e Alberto Marchetti) della Compagnia Gelatieri, di cui è anche Presidente. Ottiene prestigiosi riconoscimenti tra cui i “tre coni” da Gambero Rosso con la menzione speciale per il miglior gelato al cioccolato d’Italia e da Dissapore come miglior gelateria d’Italia. Sono famose la sua “Crema Brunelli” che ha ottenuto il riconoscimento Premio gourmet 2011 e la “Torta Brunelli”, presentata in occasione di Expo. Grazie a Italian Gourmet, la sua arte è racchiusa nei libri Avanguardia Gelato e Gelateria per tutte le stagioni. Ad oggi vanta numerose collaborazioni per l’accostamento del cioccolato e del gelato con produzioni artigianali di altri settori e ha due punti vendita nelle Marche. Quando pensiamo a una torta lo facciamo a porzioni e sempre in numero pari: per quattro, per sei, per otto, per dodici e così via. Il maestro Paolo Brunelli ha pensato di stravolgere questa abitudine e dare vita ad una torta “a numero dispari” per undici persone: la Torta Brunelli. Questo dessert, che porta il suo nome, insieme alla Rotonda alla nocciola sono due ricette omaggio alla qualità delle materie prime scelte dal maestro Brunelli. Il sapiente uso delle nocciole del Piemonte e del cru di cioccolato sudamericano saprà rendere unici questi dessert. Gli ospiti presenti all’evento potranno sporcarsi le mani col cioccolato aiutando il professionista nella preparazione dei dolci e assaggiare queste piccole prelibatezze! Silvio Silvestri - www.laprovinciamarche.it REDAZIONE: redazione@laprovinciamarche.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. DIRETTORE RESPONSABILE: direttore@laprovinciamarche.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ( Silvestro Pompei) FACEBOOK: La Provincia Marche Vai su
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Dal 26 novembre in libreria l’Enciclopedia della Nocciola, il nuovo libro di Clara e Gigi Padovani con Irma Brizi
La nocciola è un piccolo frutto dalle straordinarie proprietà e presente nelle specialità di chef e
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pasticceri di tutto il mondo. Per la prima volta in un libro sono raccolte tutte le informazioni sulla nocciola: dalla sua storia ricca di curiosità alle ricette tradizionali e stellate passando attraverso i territori dove vengono coltivate e scoprendo artigiani e industrie che le trasformano in deliziose preparazioni. Inoltre in esclusiva le preziose schede di oltre venti creme gianduia a “km zero”, realizzate dai coltivatori in laboratori accanto al noccioleto, che vi permetteranno di scoprire territori e sapori nascosti. La pianta del nocciolo è presente in molte regioni italiane, dal Sud al Nord: Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Umbria, Liguria e Piemonte. Sono circa 220 i centri rurali, piccoli e grandi, nel cui territorio si coltiva e la richiesta delle nocciole da parte dell’industria dolciaria è in continua crescita. Il volume si divide in quattro parti: storia, cultura, le tre qualità a marchio (Piemonte Igp, Romana, Giffoni) e le tante cultivar, citazioni letterarie e proprietà nutrizionali, degustazione, consigli per gli acquisti; un menu di 50 piatti dall’antipasto al dolce; i territori “corilicoli” da visitare in Italia, organizzati nella Associazione Nazionale Città della Nocciola e quelli della Catalogna. Come nello stile degli autori nel libro ci sono anche tante ricette, da quelle di chef stellati e pasticceri - come Cristina Bowerman, Guido Castagna, Alfio Ghezzi, Alberto Marchetti, Christian Milone, Damiano Nigro, Fabrizio Tesse, Marcello Trentini, Marco Visciola -, a quelle della “cucina di casa”, sia salate sia dolci. Quando si miscela con il cacao nascono capolavori della cioccolateria, come i gianduiotti, la crema gianduia, le praline. Il gelatiere sa trasformarne la farina (o pasta pura) in uno dei gusti più richiesti, da grandi e piccini. Il fornaio ne ricava biscotti prelibati come i baci di dama, i wafer, i nocciolini di Chivasso, i tozzetti dei Cimini. L’artigiano sa trasformarla in un olio delicato e leggero, in un torrone o un croccante, o persino in un liquore. E naturalmente è l’ingrediente fondamentale per le creme spalmabili, dalla Nutella alle specialità artigianali. Ma le nocciole hanno anche numerose proprietà salutari: sono una scorta di energia, diminuiscono il rischio di malattie cardiovascolari, abbassano il colesterolo cattivo, sono ricche di vitamina E, e proteggono la pelle dai raggi ultravioletti. Un libro completo di tutte le informazioni su un prodotto conosciuto fin dall’antichità, raffigurato negli affreschi di Pompei, amato e citato, tra gli altri, da Virgilio, Shakespeare, Gabriele d’Annunzio, Cesare Pavese.
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Dal 26 novembre in libreria l’Enciclopedia della Nocciola, il nuovo libro di Clara e Gigi Padovani con Irma Brizi
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pasticceri di tutto il mondo. Per la prima volta in un libro sono raccolte tutte le informazioni sulla nocciola: dalla sua storia ricca di curiosità alle ricette tradizionali e stellate passando attraverso i territori dove vengono coltivate e scoprendo artigiani e industrie che le trasformano in deliziose preparazioni. Inoltre in esclusiva le preziose schede di oltre venti creme gianduia a “km zero”, realizzate dai coltivatori in laboratori accanto al noccioleto, che vi permetteranno di scoprire territori e sapori nascosti. La pianta del nocciolo è presente in molte regioni italiane, dal Sud al Nord: Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Umbria, Liguria e Piemonte. Sono circa 220 i centri rurali, piccoli e grandi, nel cui territorio si coltiva e la richiesta delle nocciole da parte dell’industria dolciaria è in continua crescita. Il volume si divide in quattro parti: storia, cultura, le tre qualità a marchio (Piemonte Igp, Romana, Giffoni) e le tante cultivar, citazioni letterarie e proprietà nutrizionali, degustazione, consigli per gli acquisti; un menu di 50 piatti dall’antipasto al dolce; i territori “corilicoli” da visitare in Italia, organizzati nella Associazione Nazionale Città della Nocciola e quelli della Catalogna. Come nello stile degli autori nel libro ci sono anche tante ricette, da quelle di chef stellati e pasticceri - come Cristina Bowerman, Guido Castagna, Alfio Ghezzi, Alberto Marchetti, Christian Milone, Damiano Nigro, Fabrizio Tesse, Marcello Trentini, Marco Visciola -, a quelle della “cucina di casa”, sia salate sia dolci. Quando si miscela con il cacao nascono capolavori della cioccolateria, come i gianduiotti, la crema gianduia, le praline. Il gelatiere sa trasformarne la farina (o pasta pura) in uno dei gusti più richiesti, da grandi e piccini. Il fornaio ne ricava biscotti prelibati come i baci di dama, i wafer, i nocciolini di Chivasso, i tozzetti dei Cimini. L’artigiano sa trasformarla in un olio delicato e leggero, in un torrone o un croccante, o persino in un liquore. E naturalmente è l’ingrediente fondamentale per le creme spalmabili, dalla Nutella alle specialità artigianali. Ma le nocciole hanno anche numerose proprietà salutari: sono una scorta di energia, diminuiscono il rischio di malattie cardiovascolari, abbassano il colesterolo cattivo, sono ricche di vitamina E, e proteggono la pelle dai raggi ultravioletti. Un libro completo di tutte le informazioni su un prodotto conosciuto fin dall’antichità, raffigurato negli affreschi di Pompei, amato e citato, tra gli altri, da Virgilio, Shakespeare, Gabriele d’Annunzio, Cesare Pavese.
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19 novembre 2019 - 01:24
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LIBRI. “Enciclopedia della nocciola” di Clara e Gigi Padovani con Irma Brizi La nocciola è un piccolo frutto dalle straordinarie proprietà e non c’è limite alle golose specialità create da chef e pasticceri di tutto il mondo. La pianta del nocciolo abbellisce le colline di tante regioni italiane, dal Sud al Nord: Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Umbria, Liguria e Piemonte. Sono circa 220 i centri rurali, piccoli e grandi, nel cui territorio si coltiva e la richiesta delle nocciole da parte dell’industria dolciaria è in continua crescita. Questo libro dedicato alla nocciola ne racconta per la prima volta la storia, le curiosità, i territori dove nasce, le specialità che se ne ricavano e gli artigiani o le industrie che le producono. Con tante ricette, da quelle di chef stellati e pasticceri – come Cristina Bowerman, Guido Castagna, Alfio Ghezzi, Alberto Marchetti, Christian Milone, Damiano Nigro, Fabrizio Tesse, Marcello Trentini, Marco Visciola, a quelle della “cucina di casa”, sia salate sia dolci. Un affresco a trecentosessanta gradi per sapere tutto della nocciola. Il volume si divide in quattro parti: storia, cultura, le tre qualità a marchio (Piemonte Igp, Romana, Giffoni) e le tante cultivar, citazioni letterarie e proprietà nutrizionali, degustazione, consigli per gli acquisti; un menu di 50 piatti dall’antipasto al dolce; i territori “corilicoli” da visitare in Italia, organizzati nella Associazione Nazionale Città della Nocciola e quelli della Catalogna. Conosciuta fin dall’antichità, è raffigurata negli affreschi di Pompei, la nocciola è stata amata e citata, tra gli altri, da Virgilio, Shakespeare, Gabriele d’Annunzio, Cesare Pavese. Quando si miscela con il cacao nascono capolavori della cioccolateria, come i gianduiotti, la crema gianduia, le praline. Il gelatiere sa trasformarne la farina (o pasta pura) in uno dei gusti più richiesti, da grandi e piccini. Il fornaio ne ricava biscotti prelibati come i baci di dama, i wafer, i nocciolini di Chivasso, i tozzetti dei Cimini. L’artigiano sa trasformarla in un olio delicato e leggero, in un torrone o un croccante, o persino in un liquore. E naturalmente è l’ingrediente fondamentale per le creme spalmabili, dalla Nutella alle specialità artigianali. Per la prima volta il libro presenta le schede di oltre venti creme gianduia a “km zero”, realizzate dai coltivatori in laboratori accanto al noccioleto. Le nocciole hanno numerose proprietà salutari: sono una scorta di energia, diminuiscono il rischio di malattie cardiovascolari, abbassano il colesterolo cattivo, sono ricche di vitamina E, oltre a proteggere la pelle dai raggi ultravioletti. Clara e Gigi Padovani Definiti la “coppia fondente” del food writing italiano, hanno pubblicato oltre venti libri di cultura agroalimentare, tradotti in sei lingue. Critici gastronomici, collaborano con giornali, partecipano a trasmissioni tv di gastronomia e hanno vinto numerosi premi, come il Bancarella della Cucina. www.claragigipadovani.com Irma Brizi Ha seguito fin dalla sua nascita l’Associazione Nazionale Città della Nocciola, di cui è direttore dal 2012. Laureata in Dietologia all’Università La Sapienza di Roma, è degustatrice professionale e panel leader diplomata in diversi campi dell’alimentazione. Organizza eventi e corsi sulla nocciola e ha ideato il primo market place sulla nocciola: www.nocciolaitalianashop.it
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Torna a Torino Gourmet Food Festival per conoscere tesori e segreti dell'enogastronomia Dal 22 al 24 novembre a Lingotto Fiere di Torino incontri, laboratori, educational per operatori, produttori e grande pubblico Torna a Lingotto Fiere di Torino, dal 22 al 24 novembre 2019, Gourmet Food Festival, un evento dedicato al mondo del food in cui visitatori, produttori e operatori del settore si incontrano per scoprire e scambiare conoscenze, segreti e ricette del mondo enogastronomico. Il festival, alla sua seconda edizione, nasce a Torino, una delle culle mondiali dell’enogastronomia, con l’obiettivo di promuovere e narrare il rapporto fra cibo e territorio (regionale, italiano, internazionale) attraverso il minimo comune denominatore della qualità e dell’eccellenza. Grazie al ricchissimo calendario di appuntamenti ed eventi, il pubblico può conoscere tesori enogastronomici o seguire corsi e lezioni di cucina e assaggiare i migliori piatti, vini e birre selezionati da Gourmet Food Festival. LE AREE TEMATICHE Gourmet Food Festival si articola in diverse aree tematiche: Il mercato: una ampia area espositiva in cui i produttori incontrano un pubblico numeroso di appassionati e curiosi. Una vetrina ideale per scoprire e acquistare prodotti di qualità della tradizione. Le cucine di strada: la zona in cui il pubblico può assaggiare i prodotti cucinati al momento o degustare una selezione di vini, birre e bevande provenienti da tutta Italia con qualche piacevole sorpresa dal mondo. Gli spazi eventi: qui il pubblico può assistere a showcooking, presentazioni, appuntamenti e momenti formativi con esperti del mondo del food, oltre che partecipare alle numerose degustazioni. IL PROGRAMMA Durante i tre giorni di festival sono tantissimi gli appuntamenti e le opportunità di formazione e conoscenza, organizzate in progetti e proposte speciali. European Tea Show: i migliori tea taster del mondo si ritrovano a Torino Per la prima volta, il Gourmet Food Festival di Torino ospita lo speciale European Tea Show, l’evento esclusivo dedicato al mondo del tè. Gli appassionati italiani e stranieri e i professionisti del tè si incontrano con l’obiettivo di esplorare le novità e acquisire gli strumenti per approfondire la conoscenza e le opportunità di business legati al mondo degli infusi. Lo European Tea Show, ideato ed organizzato in esclusiva da Protea Academy Associazione del tè, si rivolge ai tea lover ma anche ai produttori, agli esportatori, agli importatori e ai distributori. All’interno di Gourmet viene allestito un Tea Village internazionale: i visitatori, oltre a visitare l’area espositiva ed entrare in contatto con le differenti realtà del settore, possono partecipare alle numerose iniziative proposte nell’area Academy: attività didattiche, workshop e masterclass in italiano e in inglese. Un’opportunità unica per degustare le numerose varianti dell’infuso, conoscere quali sono i migliori accostamenti con i cibi, imparare l’arte della preparazione del tè, vivere l’esperienza delle antiche cerimonie e partecipare alle dimostrazioni dei professionisti. Tra gli ospiti dell’area, alcune personalità internazionali del mondo del tè, come l’inglese Kevin Gascoyne, uno dei tea taster più famosi e riconosciuti al mondo - autore del libro TEA, History, Terroir, Varieties, premiato al World Tea Expo di Las Vegas -, la brasiliana Juliana Montagner, direttrice della Ximango Indústria de Erva-mate Ltda nel sud del Brasile, dove le sue piantagioni di alberi autoctoni ed esotici vengono mantenute nel pieno rispetto della natura, e la maestra giapponese Junko Hosomi, che conduce la domenica mattina la tradizionale Cerimonia del tè. Al festival sono presenti, tra gli altri, la Satemwa, azienda storica del Malawi (1923), che per l’occasione lancia la sua nuova linea di Tè in bottiglia, e la Ximango, azienda leader in Brasile per la produzione di
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Mate, che presenta a Torino in anteprima mondiale un prodotto innovativo appena brevettato. La giornata di domenica 24 novembre è dedicata alla quarta edizione italiana della Tea Masters Cup, la competizione che coinvolge i professionisti e gli appassionati nella prova di Tea Mixology. I concorrenti sono chiamati a creare e presentare a una giuria di esperti cocktail, alcolici o analcolici, usando il tè come ingrediente principale. Il vincitore volerà in Asia a rappresentare l’Italia alla finale mondiale. Altra importante iniziativa è il progetto Tea-Start, per favorire la nascita e lo sviluppo di nuove imprese nel settore del tè e delle tisane. A Gourmet vengono premiate le migliori idee innovative delle imprese legate al mondo dell’infuso. L’appuntamento con il Tea Village a Gourmet Food Festival è preceduto da una speciale giornata “fuori salone” a Palazzo Carignano, sede del museo del Risorgimento; giovedì 21 novembre Protea Academy riunisce produttori, esportatori, importatori, distributori e tea members intorno alla tavola rotonda organizzata per esplorare le novità e acquisire gli strumenti per approfondire la conoscenza e le opportunità di business legati al mondo degli infusi. La vera cucina giapponese spiegata in una lezione-riflessione dello Chef Hiroto Akama Grandissima attesa per lo chef Hiroto Akama, il Maestro Viaggiatore della Cucina Giapponese che da alcuni anni gira il mondo, dagli Stati Unititi all’Australia, dall’Europa all’Asia, per insegnarla. Il 24 novembre alle ore 16.30 presso la Sala Forchetta, Hiroto Akama spiega i sapori, colori e profumi della cucina giapponese utilizzando i prodotti tradizionali di Wakayama, regione del Kansai definita “cuore spirituale” del Giappone. Attraverso la spiegazione e l’assaggio di alcune semplici ricette e prodotti tradizionali, lo chef fa “viaggiare” i partecipanti nel raffinatissimo mondo della cucina giapponese, inserita tra i Patrimoni dell’Umanità Unesco. Hiroto Akama, formato alla prestigiosa scuola Tsuji di Osaka, si è affermato professionalmente ancora giovanissimo e oggi è Chef executive dell’Osakaya Iina Hotel di Wakayama; consulente Food della JAL, principale compagnia aerea giapponese; membrodell’AJCA, All Japan Cooks Association; sommelier affermato nel mondo del sakè e esperto di cucina vegetariana. Per la lezione a Gourmet Food Festival Akama si presenta con Masanori Tezuka, chef del Miyabi di Torino, Yukari Sato, sommelier del Ristorante del Circolo dei Lettori, e Sayaka Miyamoto, giornalista esperta di food. La lezione è introdotta da Daniela Patriarca, responsabile del progetto ICT – Italian Culinary Tradition, mentre Costantino Tomopoulos, socio fondatore ICT, spiega al pubblico la lavorazione della salsa di soia, nata proprio nella regione di Wakayama e prodotta a Yuasa Town dal XIII sec e offre il Mormaggio, un formaggio italiano affinato nel preziosissimo Moromi, un derivato della lavorazione della soia, presentato a Tokyo in occasione del Salone dei Formaggi italiani ICE 2019. Cucina vegetale, formaggi, pesce: gli eventi in collaborazione con Slowfood Per l’edizione 2019, Gourmet ha attivato una nuova partnership con Slowfood, che nei tre giorni di festival organizza sei incontri di approfondimento sui temi legati alla sostenibilità, alla qualità dei prodotti e alla tradizione. Venerdì alle ore 11.00 A scuola di insalata, con Antonio Chiodi Latini, spiega come trasformare una semplice insalata in un piatto sorprendente, con l’abbinamento a fiori edibili. Alle ore 13.00 ancora Antonio Chiodi Latini parla di cucina vegetale creativa, in un’epoca in cui si presta sempre più attenzione alla relazione tra cibo e salute e all’impatto dei consumi di carne. Sabato ore 13.00 Luigi Acciaio della pizzeria Com’era… è porta a Gourmet l’idea di cotture alternative e di condimenti – anche inconsueti, come ad esempio l’olio di argan – con i Presìdi Slow Food nell’incontro Impasti, topping e cotture alternative della pizza. Le produzioni casearie di montagna sono protagoniste dell’evento delle 13.30 Alti pascoli e grandi vigne: i formaggi a latte crudo di alpeggio e i vini in abbinamento, una degustazione che racconta l’essenza più autentica dei territori, con formaggi che nascono da alimentazione a base di erba fresca, lavorazioni tradizionali, salubrità degli animali e lavorazione del latte crudo. Domenica ci si sposta a Sud con Salento soul food: iodio, mare, profumi intensi, alle 13.00: un focus sui sapori della cucina di mare salentina con Gigi Megliola, che a Torino guida tre locali – Ristorante il Bastimento, La cambusa e La cabane, bar à huitres. Alle 15.00 Beppe Gallina, della omonima pescheria-ristorante
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di Porta Palazzo, mostra come trattare le acciughe al meglio, preservandone anche l’aspetto, raccontando le migliori interpretazioni in cucina, nell’incontro La salagione delle acciughe, dalla produzione al piatto. La pasta in 3d di BluRhapsody, la start up di Barilla Un’affascinante esperienza sensoriale quella proposta da BluRhapsody, il brand che sfruttando la tecnologia della stampa 3d realizza formati di pasta dal design unico. Partendo dalla selezione delle semole più pregiate e con una lavorazione artigianale accurata, queste forme vengono prodotte lentamente in piccolissimi lotti. Una tecnologia all’avanguardia studiata per anni consente la creazione di pezzi con geometrie uniche nel loro genere, ispirate per esempio alle forme della natura che prenderanno vita in nuovi piatti inaspettati. Con BluRhapsody nasce un nuovo artigianato per la Pasta, piccole produzioni di altissima qualità, il cui design è stato sviluppato collaborando con designers internazionali, dove ogni lavorazione è una serie limitata. Una novità senza precedenti, che rivoluziona totalmente il concetto stesso di pasta: per lo chef è uno strumento per dare forma all’immaginazione, con la creazione di piatti che sono vere e proprie opere d’arte, per il commensale un’inedita e affascinante esperienza multisensoriale. Durante i due show cooking (22 e 23 novembre ore 19.30 in Sala Forchetta) la Chef Francesca Gambacorta cucina i sorprendenti formati di pasta BluRhapsody per il pubblico, raccontando la storia del brand, come nasce una nuova forma, come viene prodotta grazie alla stampante 3d e quanto è semplice ricettarla al meglio. Gli eventi sono gratuiti previa prenotazione e salvo esaurimento posti. Oltre il BIO: gli alimenti restano vivi fino alla tavola con Agricooltur Agricooltur Srl è una startup innovativa piemontese nata dalla fusione di competenze in ambito di automazione industriale, elettronica e ricerca agronomica. Grazie ad Agricooltur nasce un nuovo mercato che supera il BIO e che riduce la filiera del Km0, in quanto è stato brevettato un sistema per la coltivazione di ortaggi in aeroponica su apposite piastre preseminate, affiancato da un sistema di trasporto e vendita che consente di mantenere in vita i prodotti coltivati (micrortaggi, insalate e piante aromatiche) fino all'utilizzo. Aumentare il consumo di vegetali è sinonimo di benessere e di dieta sana e questa nuova tecnologia consente di mantenere intatte tutte le proprietà organolettiche del prodotto in quanto reciso solo nel momento del consumo. La start up presenta al pubblico di Gourmet Food Festival quella che potrebbe essere una nuova tendenza in fatto di food e salute. Venerdì 22 in Sala Cucchiaio alle ore 19.30 è in programma una Food Experience con degustazione realizzata dal Concept Vegetarian Food La Fata Verde dello chef stellato Marcello Trentini che, insieme a Alessandro Boniforte, cofondatore di Agricooltur Srl, spiega al pubblico i benefici nutrizionali e di freschezza derivanti dall'utilizzo in cucina di prodotti agricoli vivi, ottenuti solo grazie ai sistemi innovativi di coltivazione e conservazione brevettati dalla Startup. Gelato e pasticceria: protagonista Alberto Marchetti Non manca a Gourmet un calendario dedicato alla pasticceria di qualità. Ospite del festival è il re del gelato Alberto Marchetti, che propone diversi appuntamenti: venerdì 22 alle 10.30 è in programma un laboratorio ludico-didattico per bimbi dai 4 ai 10 anni, dal titolo Le paste di meliga del monregalese, realizzato in collaborazione con Michelis, specialità artigianali. I bimbi imparano a preparare le Melighe di Mondovì, presidio Slow Food, secondo la ricetta di Nonna Graziella e Nonno Egidio Michelis, partendo dalla materia prima e usando la vecchia siringatrice manuale, come vuole la tradizione. Con gli strumenti del mestiere i bimbi si trasformano in veri pasticceri, per poi infornare la loro produzione. Come per magia, grazie al racconto di un forno segreto e potentissimo, i bimbi possono assaggiare il risultato del loro lavoro, preparando una merenda golosa e genuina insieme al gelato di Alberto Marchetti. Sabato 23 novembre dalle 15.30 Il caffè: dalla piantagione alla coppetta di gelato, in collaborazione con Caffé San Domenico. Alberto Marchetti e Roberto Messineo raccontano il progetto di un passaporto digitale, che custodisce la filiera produttiva del proprio gusto preferito. Ancora sabato alle ore 13.00 Il latte: quanto conta una filiera certificata? Il fiordilatte di Alberto Marchetti ha il sapore delle valli piemontesi è una degustazione guidata con il racconto del produttore, in collaborazione con Inalpi. Domenica 24 alle 16.00 si parla di uova e di crema con Le uova: come riconoscere quelle buone, sane e genuine? La crema all'uovo di Alberto Marchetti: preparazione e degustazione, in
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collaborazione con Fantolino. Sala shaker: degustazioni e workshop per tutti La Sala Shaker è dedicata ad eventi Mixology, dove è possibile creare e degustare cocktail “fai da te” sotto la guida di esperti barman, assistere a masterclass di latte art, gare di moka ed eventi sul caffè. Diverse le proposte di Casa Martini per Gourmet Food Festival: venerdì alle ore 18.30, sabato alle ore 17.00 e domenica alle ore 12.30 e poi di nuovo alle ore 16.00 ospita Davide Colombo, brand ambassador, che presenta al pubblico la Vertical Tasting, un viaggio nel tempo per scoprire tutta la gamma di Vermouth MartiniI. Un tasting finale con un food pairing dedicato conclude la prima parte dell’educational, a cui segue la Vermouth Class, una lezione in cui i partecipanti si mettono alla prova nel ricercare l’equilibrio tra le note aromatiche necessarie a creare il Vermouth. Per concludere, gli ospiti diventano barman per un giorno, con la dimostrazione della Martini Cocktail Experience. Sabato alle ore 18.00 invece Davide Colombo e Vittorio Tinelli, chef e proprietario di “Stasera Cucino Io” rinomato ristorante chierese, conducono lo show cooking I botanicals di Martini in un piatto, durante il quale i botanicals del vermouth sono protagonisti di piatti creati ad hoc per esaltarne gli aromi, accompagnati da prodotti Martini. Cocktail tra i fornelli è l’appuntamento con Mirko Turconi in programma domenica dalle 17.30. Con l’utilizzo di alcune semplici regole e strumenti presenti in ogni cucina casalinga, i partecipanti possono imparare a preparare un cocktail di benvenuto che possa stupire per gli ospiti in qualsiasi occasione. My Personal Beer Corner: a Gourmet il meglio del mondo della birra artigianale italiana Qualità delle materie prime, processi di produzione, abbinamento in tavola: Gourmet dedica ampio spazio alla cultura brassicola, per far crescere attenzione, conoscenza e consapevolezza del prodotto tra il pubblico, e non solo tra gli appassionati. Il focus di quest’anno è sulle birre artigianali italiane con prevalenza piemontese, a cui è dedicata un’area espositiva collettiva, realizzata in collaborazione con l’associazione My Personal Beer Corner. Sono presenti a Gourmet 14 birrifici, dalle province di Cuneo (Baladin, Trunasse, Kauss, Carrù), Torino (San Michele, Filodilana, LaPiazza, Soralamà, Aleghe), Novara (Croce di Malto, DiciottoZeroUno), Asti (Sagrin), Firenze (S. Giminiano) e dalla Sardegna il Birrificio 4 Mori. Nello stand istituzionale My Personal Beer Corner è presente inoltre uno “special guest” che fa conoscere alcune produzioni emiliane e qualche particolare chicca italiana. Inoltre, durante i tre giorni di festival vengono proposti laboratori e degustazioni guidate. Tra i laboratori, venerdì alle ore 19.00 AB cheers, incontro di introduzione al mondo delle birre artigianali; sabato alle ore 16.30 Homebrewing, un focus sulla produzione casalinga di birra, con realizzazione di una cotta dimostrativa. Grande appuntamento domenica 24 con Teo Musso di Baladin per scoprire il percorso della birra “dalla terra al bicchiere”. L’occasione permette di approfondire il tema delle materie prime e di degustare la Nazionale Luppolo Fresco 2019. A seguire, alle ore 19 viene presentata la guida Atlante dei Birrifici Italiani, (Libreria Geografica Ed.) con la partecipazione degli autori D. Bertinotti e A. Camaschella. Incontro con degustazione. Non poteva mancare l’abbinamento con il food: sabato 23 novembre è protagonista lo chef Luca Barbiero con il suo showcooking La cucina a legna dalle montagne piemontesi alle praterie del sud degli Stati Uniti. In degustazione un piatto a base di polenta e cinghiale, cui segue un Pulled Pork accompagnato con Cornbread - birre in abbinamento. Ogni giorno sono inoltre in programma degustazioni guidate dedicate alle birre di Natale, per accompagnare il pubblico alla scoperta delle produzioni brassicole realizzate per le festività dai birrifici presenti nel Beer Corner: appuntamento venerdì e domenica alle ore 15.00 e sabato alle 19.00. Le degustazioni sono a cura di Andrea Camaschella. Il vino e i cambiamenti climatici Tutto dedicato al vino l’appuntamento di sabato 23 novembre ore 18.30 in Sala Tagliere, a cura di CIA Agricoltori italiani Torino e Camera di Commercio di Torino. Di grande attualità il tema del confronto: quali effetti stanno producendo i cambiamenti climatici sui vigneti? Quali saranno le produzioni del prossimo futuro? Come cambieranno i vini del nostro territorio? Nel corso della degustazione guidata a cura di esperti e produttori vinicoli dal titolo “Aroma, gusto e gradazione:
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ecco come il clima cambierà il vino” vengono presentati i risultati dell’indagine che CIA sta conducendo su questo argomento, in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino. Le produzioni viticole degli ultimi anni hanno evidenziato una tendenza all’aumento della concentrazione zuccherina dei grappoli che si traduce in cantina in un deciso aumento della gradazione alcolica. Il tutto per effetto dell’innalzamento della temperatura e dei più prolungati periodi di siccità, persino in zone in passato poco vocate alla produzione vitivinicola. Domenica 24 novembre alle ore 11.00 in Sala Calice si parla invece di “agri-brunch” con i prodotti dell’azienda agricola Terre Sparse, nell’ambito del progetto “Dal banco alla dispensa: la filiera corta si conserva!”, realizzato ancora da CIA in collaborazione con la Camera di commercio di Torino. Durante l'incontro si riprendono i segreti dei nonni per la conservazione dei prodotti e il concetto di dispensa: prendere i prodotti della natura e “chiuderli in un barattolo” per ritrovare più tardi, nella propria dispensa, i profumi dell’orto, i colori dell’estate, il sapore delle verdure maturate al solleone. Al pubblico viene offerta una degustazione dei trasformati di frutta e verdura lavorati in maniera totalmente manuale. Le degustazioni sono gratuite previa prenotazione. Sca Italy per diffondere la cultura degli specialty coffee SCA Italy, la comunità italiana del caffè specialty, allestisce due aree all’interno di Gourmet. La prima ospita un banco di degustazione gratuito che coinvolge i visitatori in un assaggio “alla cieca” tra due espressi: un caffè specialty e una miscela molto commerciale. L'obiettivo è quello di dare l'opportunità al pubblico di sperimentare i propri sensi, valutando autonomamente e senza condizionamenti il grado di piacevolezza delle due tazze. Solo dopo l’assaggio viene svelato ai visitatori cosa hanno degustato: provenienza, tipologia e origine dei caffè, processo di lavorazione, grado e data di tostatura. La seconda area, allestita appositamente con postazioni di lavoro e sedute per il pubblico, ospita invece masterclass specifiche dedicate agli operatori del settore e approfondimenti su latte art, coffee mixology, e la classica moka. Tra i protagonisti che conducono i workshop SCA Italy anche i campioni Manuela Fensore, World Latte Art Champion 2019, che il 23 alle ore 14.00 propone l'incontro Latte art: l'arte di decorare i cappuccini, e Francesco Corona, pluricampione italiano di Coffee in Good Spirits, che invita a un assaggio di ottimi cocktails preparati con la tecnica del Coffee in Good Spirits, disciplina che coniuga il mondo del caffè a quello del bartender (22 novembre ore 19.00). Ancora, il 23 e 24 alle 10.30, appuntamento con Fabio Verona in Come preparare la moka perfetta! con preziosi consigli con degustazione di caffè di ottima qualità, a cura di E&B Lab. Dieta vegana, torte e merende crudiste per bambini Gourmet Food Festival è al passo coi tempi e non poteva mancare uno spazio dedicato alla dieta vegana. Tre gli eventi dedicati. Sabato 23 ore 15.00 in Sala Cucchiaio è in programma Alimentazione vegan per capire come impatta sulla salute e sulla dieta, quanto sia sostenibile e attuabile. Chiude l’incontro, a cura dell'associazione culturale Peace&Raw, una degustazione di torte vegan crudiste. Domenica 24 alle ore 14.00 in Sala Cucchiaio è in calendario l'evento Vegan, crudismo e Km0 per sfatare la critica ricorrente secondo cui la cucina crudista e/o vegan non è etica perché utilizza molti alimenti di origine estera. Durante l'incontro, viene dimostrato con uno showcooking come sia possibile creare piatti e menu vegan e o raw totalmente a km0. Per i più piccoli, sabato alle ore 11.00 in Sala Tagliere l'associazione culturale Peace&Raw conduce un corso di merende crudiste per bambini, ai quali viene rilasciato un attestato di “mini pasticcere”. Domenica alle 14.30 Cavoli a merenda, il pubblico impara come preparare una Parmantier al cavolo nero insieme allo chef Luca Andrè, in collaborazione con la rivista Funny Veg. Fattorie didattiche per le scuole Le fattorie didattiche sono dedicate ai bambini delle scuole primarie, con laboratori dove poter entrare in contatto con la natura e i suoi prodotti. Tantissime le proposte per i piccoli. Si parte la mattina con le attività a cura di Lattolandia: tutti i giorni dalle 10.00 alle 11.00 e dalle 12.00 alle 13.00 è proposto il laboratorio sensoriale “Scopriamo gli animali”; dalle 11.00 alle 12.00 e dalle
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14.00 alle 15.00, i bambini fino ai 10 anni possono partecipare a “Diventiamo piccoli agricoltori. La semina” per scoprire insieme il ciclo della vita dei cereali e la sgranatura della pannocchia. Il pomeriggio i laboratori sono a cura de Il giardino dei sapori, con alle ore 14.00 “Conosciamo meglio le castagne - scatole magiche” per bambini da 1 a 6 anni. Dalle 15.00 i bambini imparano a costruire le mangiatoie per gli uccellini, scoprendo i segreti sul periodo ideale e il luogo migliore dove collocarle. Dalle 16.00 i bambini possono sbizzarrirsi a creare scritte e cartelloni con elementi della natura e dalle 17.00 per i bimbi fino ai 6 anni di età “Conosciamo meglio le castagne - amico castagno”, un’occasione per camminare a piedi nudi su percorsi realizzati con pezzi di corteccia e cippato, foglie verdi e secche, fiori di castagno, castagne. I laboratori sono gratuiti con prenotazione obbligatoria alla mail info@gourmetfoodfestival.it Aree istituzionali Quest'anno uno spazio di Gourmet Food Festival è dedicato alle aree collettive regionali, dove le singole Regioni presentano al pubblico prodotti tipici e di qualità. Sicilia e Calabria sono presenti con uno spazio di rappresentanza, a valorizzare prodotti a base di nocciole, sesamo, pistacchi e bergamotto, i tipici cannoli e arancini, il caciocavallo e i tipici salumi calabresi, e molto altro ancora. Tutte le Regioni sono comunque rappresentate nel loro patrimonio enogastronomico unico e di eccellenza con prodotti e piatti tipici, dai carciofi sardi ai salumi di pesce liguri, dalle alici campane alle acciughe marchigiane, dai tartufi molisani all'aceto di Modena. Grande spazio è dedicato anche ai prodotti della cucina piemontese. Gourmet Food Festival – II edizione 22-24 NOVEMBRE 2019 ORARI: venerdì 22 e sabato 23: dalle ore 10.00 alle ore 22.00 domenica 24: dalle ore 10.00 alle ore 20.00 PADIGLIONE 1 | LINGOTTO FIERE TORINO Via Nizza 294, Torino Ingresso 5 euro
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19 novembre 2019 - 13:08
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Dal 26 novembre in libreria l’Enciclopedia della Nocciola, il nuovo libro di Clara e Gigi Padovani con Irma Brizi
La nocciola è un piccolo frutto dalle straordinarie proprietà e presente nelle specialità di chef e
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19 novembre 2019 - 13:08
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pasticceri di tutto il mondo. Per la prima volta in un libro sono raccolte tutte le informazioni sulla nocciola: dalla sua storia ricca di curiosità alle ricette tradizionali e stellate passando attraverso i territori dove vengono coltivate e scoprendo artigiani e industrie che le trasformano in deliziose preparazioni. Inoltre in esclusiva le preziose schede di oltre venti creme gianduia a “km zero”, realizzate dai coltivatori in laboratori accanto al noccioleto, che vi permetteranno di scoprire territori e sapori nascosti. La pianta del nocciolo è presente in molte regioni italiane, dal Sud al Nord: Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Umbria, Liguria e Piemonte. Sono circa 220 i centri rurali, piccoli e grandi, nel cui territorio si coltiva e la richiesta delle nocciole da parte dell’industria dolciaria è in continua crescita. Il volume si divide in quattro parti: storia, cultura, le tre qualità a marchio (Piemonte Igp, Romana, Giffoni) e le tante cultivar, citazioni letterarie e proprietà nutrizionali, degustazione, consigli per gli acquisti; un menu di 50 piatti dall’antipasto al dolce; i territori “corilicoli” da visitare in Italia, organizzati nella Associazione Nazionale Città della Nocciola e quelli della Catalogna. Come nello stile degli autori nel libro ci sono anche tante ricette, da quelle di chef stellati e pasticceri - come Cristina Bowerman, Guido Castagna, Alfio Ghezzi, Alberto Marchetti, Christian Milone, Damiano Nigro, Fabrizio Tesse, Marcello Trentini, Marco Visciola -, a quelle della “cucina di casa”, sia salate sia dolci. Quando si miscela con il cacao nascono capolavori della cioccolateria, come i gianduiotti, la crema gianduia, le praline. Il gelatiere sa trasformarne la farina (o pasta pura) in uno dei gusti più richiesti, da grandi e piccini. Il fornaio ne ricava biscotti prelibati come i baci di dama, i wafer, i nocciolini di Chivasso, i tozzetti dei Cimini. L’artigiano sa trasformarla in un olio delicato e leggero, in un torrone o un croccante, o persino in un liquore. E naturalmente è l’ingrediente fondamentale per le creme spalmabili, dalla Nutella alle specialità artigianali. Ma le nocciole hanno anche numerose proprietà salutari: sono una scorta di energia, diminuiscono il rischio di malattie cardiovascolari, abbassano il colesterolo cattivo, sono ricche di vitamina E, e proteggono la pelle dai raggi ultravioletti. Un libro completo di tutte le informazioni su un prodotto conosciuto fin dall’antichità, raffigurato negli affreschi di Pompei, amato e citato, tra gli altri, da Virgilio, Shakespeare, Gabriele d’Annunzio, Cesare Pavese.
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21 novembre 2019 - 09:38
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Gourmet Food Festival Torino 2019: tutti gli appuntamenti
Per il secondo anno consecutivo appuntamento al Lingotto Fiere di Torino per narrare il rapporto tra cibo e territorio Gourmet Food Festival Torino si ripete per il secondo anno consecutivo. Dal 22 al 24 novembre, presso il Lingotto Fiere del capoluogo piemontese, un calendario ricco di appuntamenti ed eventi dove i visitatori potranno assistere a showcooking, degustazioni, talk, focus e addirittura a un campionato mondiale. Quest’ultimo è una delle novità del Festival che ospita le eliminatorie del VII campionato mondiale di Pesto al Mortaio, competizione biennale che dal 2007 si svolge a Genova nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale. In queste giornate sarà raccontato il rapporto viscerale fra cucina e territorio mettendo l’accento sulle eccellenze regionali avendo sempre uno sguardo nazionale e internazionale. Con più di 100 appuntamenti in calendario, i partecipanti hanno l’occasione di conoscere e imparare nozioni e curiosità sull’enogastronomia italiana e oltre confine con circa 100 produttori in assaggio selezionati da Gourmet Food Festival. In questa edizione il Gourmet Food Festival si divide in 3 aree tematiche: • La cucina di strada: in quest’area il pubblico assaggia piatti preparati al momento oppure degusta vini e birre artigianali italiane con qualche chicca internazionale. • Il mercato: è uno spazio in cui è possibile vedere, scoprire e acquistare le infinte eccellenze enogastronomiche, selezionate da Gourmet Food Festival. • Gli spazi eventi: in questo spazio si svolgono presentazioni, cooking show e degustazioni. Fra gli originali appuntamenti c’è anche l’European Tea Show (di cui abbiamo parlato qui) che, alla sua prima volta al Gourmet Food Festival, accoglie i migliori tea taster del mondo. Per i più golosi si parlerà anche di gelato il 23 novembre con l’artigiano Alberto Marchetti che presenta la blockchain del gelato, ovvero il “passaporto digitale” per tracciare alimenti come uova, latte e caffè. Per gli appassionati della cucina nipponica, domenica 24 novembre alle 16.30 lo Chef Hiroto Akama spiega la vera cucina giapponese. Da non perdere anche i 6 incontri dedicati alla
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cucina vegetale, al mondo caseario e quello vegetale in collaborazione con la nuova partnership di Slowfood. Si parlerà di come trasformare un semplice piatto di insalata in qualcosa di orginale, di topping e impasti alternativi per la pizza, di cucina salentina migrata a Torino, ma anche di formaggi di alpeggio e acciughe. Un’attenzione particolare viene riservata anche alle birre artigianali e sul bancone d’assaggio spazio alle edizioni natalizie. Sempre in tema beverage, focus sul caffè con Sca Italy (comunità italiana del caffè specialty) che si attiverà per diffondere la cultura degli specialty coffee in due aree dedicate. Da un lato un banco di degustazione gratuito e dall’altro uno spazio dedicato alle masterclass per gli operatori del settore, con approfondimenti su latte art, coffee mixology e la classica moka. Nella sala shaker l’argomento sarà la mixology e non poteva mancare una Vermouth Class e una Vermouth Taste dopo l’Unione Europea ha ufficialmente riconosciuto l’Indicazione Geografica del vino liquoroso proprio alla città di Torino.
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Dal 26 novembre in libreria l’Enciclopedia della Nocciola, il nuovo libro di Clara e Gigi Padovani con Irma Brizi
La nocciola è un piccolo frutto dalle straordinarie proprietà e presente nelle specialità di chef e
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pasticceri di tutto il mondo. Per la prima volta in un libro sono raccolte tutte le informazioni sulla nocciola: dalla sua storia ricca di curiosità alle ricette tradizionali e stellate passando attraverso i territori dove vengono coltivate e scoprendo artigiani e industrie che le trasformano in deliziose preparazioni. Inoltre in esclusiva le preziose schede di oltre venti creme gianduia a “km zero”, realizzate dai coltivatori in laboratori accanto al noccioleto, che vi permetteranno di scoprire territori e sapori nascosti. La pianta del nocciolo è presente in molte regioni italiane, dal Sud al Nord: Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Umbria, Liguria e Piemonte. Sono circa 220 i centri rurali, piccoli e grandi, nel cui territorio si coltiva e la richiesta delle nocciole da parte dell’industria dolciaria è in continua crescita. Il volume si divide in quattro parti: storia, cultura, le tre qualità a marchio (Piemonte Igp, Romana, Giffoni) e le tante cultivar, citazioni letterarie e proprietà nutrizionali, degustazione, consigli per gli acquisti; un menu di 50 piatti dall’antipasto al dolce; i territori “corilicoli” da visitare in Italia, organizzati nella Associazione Nazionale Città della Nocciola e quelli della Catalogna. Come nello stile degli autori nel libro ci sono anche tante ricette, da quelle di chef stellati e pasticceri - come Cristina Bowerman, Guido Castagna, Alfio Ghezzi, Alberto Marchetti, Christian Milone, Damiano Nigro, Fabrizio Tesse, Marcello Trentini, Marco Visciola -, a quelle della “cucina di casa”, sia salate sia dolci. Quando si miscela con il cacao nascono capolavori della cioccolateria, come i gianduiotti, la crema gianduia, le praline. Il gelatiere sa trasformarne la farina (o pasta pura) in uno dei gusti più richiesti, da grandi e piccini. Il fornaio ne ricava biscotti prelibati come i baci di dama, i wafer, i nocciolini di Chivasso, i tozzetti dei Cimini. L’artigiano sa trasformarla in un olio delicato e leggero, in un torrone o un croccante, o persino in un liquore. E naturalmente è l’ingrediente fondamentale per le creme spalmabili, dalla Nutella alle specialità artigianali. Ma le nocciole hanno anche numerose proprietà salutari: sono una scorta di energia, diminuiscono il rischio di malattie cardiovascolari, abbassano il colesterolo cattivo, sono ricche di vitamina E, e proteggono la pelle dai raggi ultravioletti. Un libro completo di tutte le informazioni su un prodotto conosciuto fin dall’antichità, raffigurato negli affreschi di Pompei, amato e citato, tra gli altri, da Virgilio, Shakespeare, Gabriele d’Annunzio, Cesare Pavese.
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5 novembre 2019 - 21:03
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Il primo grande libro dedicato alla nocciola, prodotto da Mondadori Electa
Sarà in libreria dal 26 novembre, il pirmo grande libro dedicato alla nocciola, edito da Mondadori Electa (pp. 224 – 19,90 €). La nocciola è un piccolo frutto dalle straordinarie proprietà e non c’è limite alle golose specialità create da chef e pasticceri di tutto il mondo. La pianta del nocciolo abbellisce le colline di tante regioni italiane, dal Sud al Nord: Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Umbria, Liguria e Piemonte. Sono circa 220 i centri rurali, piccoli e grandi, nel cui territorio si coltiva e la richiesta delle nocciole da parte dell’industria dolciaria è in continua crescita. Questo libro dedicato alla nocciola ne racconta per la prima volta la storia, le curiosità, i territori dove nasce, le specialità che se ne ricavano e gli artigiani o le industrie che le producono. Con tante ricette, da quelle di chef stellati e pasticceri – come Cristina Bowerman, Guido Castagna, Alfio Ghezzi, Alberto Marchetti, Christian Milone, Damiano Nigro, Fabrizio Tesse, Marcello Trentini, Marco Visciola, a quelle della “cucina di casa”, sia salate sia dolci. Un affresco a trecentosessanta gradi per sapere tutto della nocciola. Il volume si divide in quattro parti: storia, cultura, le tre qualità a marchio (Piemonte Igp, Romana, Giffoni) e le tante cultivar, citazioni letterarie e proprietà nutrizionali, degustazione, consigli per gli acquisti; un menu di 50 piatti dall’antipasto al dolce; i territori “corilicoli” da visitare in Italia, organizzati nella Associazione Nazionale Città della Nocciola e quelli della Catalogna. Conosciuta fin dall’antichità, è raffigurata negli affreschi di Pompei, la nocciola è stata amata e citata, tra gli altri, da Virgilio, Shakespeare, Gabriele d’Annunzio, Cesare Pavese. Quando si miscela con il cacao nascono capolavori della cioccolateria, come i gianduiotti, la crema gianduia,
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5 novembre 2019 - 21:03
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le praline. Il gelatiere sa trasformarne la farina (o pasta pura) in uno dei gusti più richiesti, da grandi e piccini. Il fornaio ne ricava biscotti prelibati come i baci di dama, i wafer, i nocciolini di Chivasso, i tozzetti dei Cimini. L’artigiano sa trasformarla in un olio delicato e leggero, in un torrone o un croccante, o persino in un liquore. E naturalmente è l’ingrediente fondamentale per le creme spalmabili, dalla Nutella alle specialità artigianali. Per la prima volta il libro presenta le schede di oltre venti creme gianduia a “km zero”, realizzate dai coltivatori in laboratori accanto al noccioleto. Le nocciole hanno numerose proprietà salutari: sono una scorta di energia, diminuiscono il rischio di malattie cardiovascolari, abbassano il colesterolo cattivo, sono ricche di vitamina E, oltre a proteggere la pelle dai raggi ultravioletti. Clara e Gigi Padovani Definiti la “coppia fondente” del food writing italiano, hanno pubblicato oltre venti libri di cultura agroalimentare, tradotti in sei lingue. Critici gastronomici, collaborano con giornali, partecipano a trasmissioni tv di gastronomia e hanno vinto numerosi premi, come il Bancarella della Cucina. www.claragigipadovani.com Irma Brizi Ha seguito fin dalla sua nascita l’Associazione Nazionale Città della Nocciola, di cui è direttore dal 2012. Laureata in Dietologia all’Università La Sapienza di Roma, è degustatrice professionale e panel leader diplomata in diversi campi dell’alimentazione. Organizza eventi e corsi sulla nocciola e ha ideato il primo market place sulla nocciola: www.nocciolaitalianashop.it Facebook Twitter WhatsApp Pinterest
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22 novembre 2019 - 15:57
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A Torino la seconda edizione di Gourmet Food Festival Dal 22 al 24 novembre a Lingotto Fiere di Torino incontri, laboratori, educational per operatori, produttori e grande pubblico Si inaugura venerdì 22 novembre a Lingotto Fiere di Torino la seconda edizione di Gourmet Food Festival , evento dedicato al mondo del food in cui visitatori, produttori e operatori del settore si incontrano per scoprire e scambiare conoscenze, segreti e ricette del mondo enogastronomico. Tre le aree tematiche dell'evento: Il Mercato , ampia area espositiva in cui i produttori entrano in contatto diretto con il pubblico. Una vetrina ideale per scoprire e acquistare prodotti di qualità della tradizione. Le Cucine di strada , per assaggiare i prodotti cucinati al momento o degustare una selezione di vini, birre e bevande provenienti da tutta Italia. Gli Spazi eventi , con showcooking, presentazioni, degustazioni e momenti formativi con esperti del mondo del food. Vero e proprio evento nell'evento è l'esclusivo European Tea Show , dedicato al mondo del tè, rivolto ai tea lover e a produttori, esportatori, importatori e distributori. Presenti un Tea Village internazionale , per entrare in contatto con le differenti realtà del settore e partecipare a workshop e masterclass con i migliori tea taster del mondo nell'Area Academy. Domenica 24 è in programma la Tea Masters Cup , competizione che coinvolge i professionisti e gli appassionati nella prova di Tea Mixology. Si svolgerà a Gourmet Festival la gara eliminatoria - aperta a tutti - valida per la qualificazione al VII campionato mondiale di Pesto al mortaio , in programma a marzo 2020 a Genova . Tra gli ospiti internazionali attesi a Gourmet spicca l o chef Hiroto Akama , il Maestro Viaggiatore della Cucina Giapponese che domenica 24 accompagna il pubblico in un viaggio sensoriale alla scoperta di sapori colori e profumi della cucina giapponese utilizzando i prodotti tradizionali di Wakayama , regione del Kansai definita "cuore spirituale" del Giappone. Tra gli italiani da segnalare la presenza del Maestro Gelatiere Alberto Marchetti , che dedica due laboratori alla blockchain del gelato, il nuovo metodo di tracciabilità delle materie prime per creare un "passaporto digitale" dei prodotti; lo chef stellato Marcello Trentini spiega al pubblico i benefici nutrizionali e di freschezza derivanti dall'utilizzo in cucina di prodotti agricoli vivi, ottenuti solo grazie ai sistemi innovativi di coltivazione. Arrivano invece dal mondo della mixology Davide Colombo , che propone una Vertical Tasting per scoprire tutta la gamma di Vermouth Martini , e Mirko Turconi , che guida il pubblico a preparare un cocktail di benvenuto utilizzando gli strumenti presenti in ogni cucina casalinga. Per gli amanti del caffè imperdibili gli appuntamenti nello spazio SCA Italy con Manuela Fensore , World Latte Art Champion 2019 e Francesco Corona , pluricampione italiano di Coffee in Good Spirits. Non mancano gli appuntamenti dedicati ai più piccoli: ogni giorno son in programma le fattorie didattiche, laboratori dove i bimbi entrano in contatto con la natura e i suoi prodotti, dal latte ai cereali, dalle castagne al gelato. Gourmet Food Festival – II edizione 22-24 novembre 2019 ORARI : venerdì 22 e sabato 23: dalle ore 10 alle ore 22
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domenica 24: dalle ore 10 alle ore 20 PADIGLIONE 1 | LINGOTTO FIERE TORINO Via Nizza 294, Torino Ingresso 5 euro Informazioni dettagliate sul sito www.gourmetfoodfestival.it Silvana Albanese Luciano Pavesio
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26 novembre 2019 - 15:57
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Condividi il post News Tecnologia per il food, dalla stampa 3D alla blockchain 2 minuti fa Condividi Nel contesto del Gourmet Food Festival che si è tenuto a Lingotto Fiere di Torino, dal 22 al 24 novembre sono state riscontrate interessanti tendenze sul fronte del rapporto tra tecnologia e cibo . È stato infatti possibile provare l’esperienza sensoriale proposta da BluRhapsody (start up di Barilla ), il brand che sfruttando la tecnologia della stampa 3d realizza formati di pasta dal design unico. Partendo dalla selezione delle semole più pregiate e con una lavorazione artigianale accurata, queste forme vengono prodotte lentamente in piccolissimi lotti. Una tecnologia all’avanguardia studiata per anni consente la creazione di pezzi con geometrie uniche nel loro genere, ispirate per esempio alle forme della natura che prenderanno vita in nuovi piatti inaspettati. Con BluRhapsody nasce cioè un nuovo artigianato per la pasta, piccole produzioni di altissima qualità, il cui design è stato sviluppato collaborando con designers internazionali, dove ogni lavorazione è una serie limitata. Una novità che rivoluziona totalmente il concetto stesso di pasta: per lo chef è uno strumento per dare forma all’immaginazione, con la creazione di piatti che sono vere e proprie opere d’arte, per il commensale un’inedita e affascinante esperienza multisensoriale. Agricooltur è una startup innovativa piemontese nata dalla fusione di competenze in ambito di automazione industriale, elettronica e ricerca agronomica. Grazie ad Agricooltur nasce un nuovo mercato che supera il BIO e che riduce la filiera del Km0, in quanto è stato brevettato un sistema per la coltivazione di ortaggi in aeroponica su apposite piastre preseminate, affiancato da un sistema di trasporto e vendita che consente di mantenere in vita i prodotti coltivati (micrortaggi, insalate e piante aromatiche) fino all’utilizzo. Inoltre anche blockchain e foodchain protagoniste a Gourmet 2019 a Torino. A presentare l’innovativo progetto che ha portato la tecnologia blockchain nel mondo del gelato è il Maestro Gelatiere Alberto Marchetti , che sabato 23 dedica due laboratori alla tracciabilità del gelato. Dalla finanza al food, dalle transazioni bancarie alla filiera di produzione agroalimentare, la blockchain aiuta a garantire la veridicità delle informazioni relative al gelato. Nello specifico, Alberto Marchetti, in collaborazione con Roberto Messineo, Caffè San Domenico e Inalpi racconta al pubblico come è riuscito a sfruttare la tecnologia per tracciare e certificare le materie prime del suo gelato al caffè e al fiordilatte, dall’origine fino al consumatore finale. Provenienza del latte, luogo di trattamento dello zucchero, piantagione di origine del caffè: tutto è in chiaro, in un canale di comunicazione diretto tra produttore e consumatore, che fornisce un passaporto digitale dei prodotti, utile anche per tutelare il Made in Italy e valorizzare il lavoro di ogni operatore. Grazie alla stessa tecnologia dei bitcoin il consumatore può, con un semplice click dal proprio smartphone, tenere traccia di tutta la filiera produttiva del gelato.
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