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I caso Christian Benna

I futuro è il Parco della Salute, con i 400 milioni di investimenti previsti. Ma non solo. in città è tutta la filiera della sanità e dell'assistenza alla persona che attira l'interesse di società private e delle nuove tecnologie. Dai poliambulatori ai centri medici odontoiatrici, alle strutture dedicate alla riabilitazione e alla diagnostica fino alla finanza che punta sull'health-care innovativo. Se ne parla poco. Eppure la nuova Torino «Fabbrica della Salute» macina record non solo in camice bianco e in sala operatoria. Ma anche sul fronte degli affari e della tecnologia della cosidetta «white-economy». Si capisce. La speranza di vita continua ad aumentare: ornai ha superato la media di 82 anni. Il 25% dei piemontesi oggi è anziano. E la spesa sanitaria pubblica, pari al 6% del Pil, non riesce a rispondere a tutte le esigenze di salute (e di benessere)delle persone.Tanto che il saldo della mobilità sanitaria rimane negativo: il Pie-

Il risiko dell'industria hi-tech Cosìcresce lafabbrica dellasalute È il settore che attira piùinvestimentidei privali Anche perché ameni no gli anziani In sala Nella foto in alto un intervento di trapianto di fegato Sul tavolo operatorio è impegnato Renato Romagnoli

mianni si sono moltiplicate le iniziative imprenditoriali sia nei servizi di sanità convenzionata che in quella privata. Basti pensare all'ingresso di Humanitas nel mercato della salute torinese con l'acquisizione del Gradenigo, le cliniche Cellini e Fornaca. La scorsa estate il I{oelliker ha annunciato il rilancio dell'Ospedalino, la storica struttura specializzata in pediatria. Negli stessi giorni il gruppo Lifenet ha acquisito da Fiat Chrysler il centro medico diagno-

stico, nato nel 1945 dalla mutua impiegati Fiat. L'Istituto Europeo di Oncologia, lo 'Eco, ha fatto il suo debutto in città in collaborazione con Affidea Nuova Lamp.E anche la clinica Maugeri, già presente con un centro di medicina riabilitativa di via Santa Giulia, sta cercando di espandersi. Il perché è presto detto. L'offerta supera la domanda.E qui ci sono specialisti e tecnologie in grado di fornire servizi d'eccellenza. Non solo cure e servizi. Ma si è sviluppata an-

che un'industria ad alto tasso tecnologico. Alle porte di Torino c'è Diasorin, è diventata una multinazionale dei macchinari per test e diagnosi che oggi vale 5 miliardi di curo di capitalizzazione. L'aspettativa di vita che cresce richiede maggiori servizi anche per l'assistenza alla terza età. Il gruppo Gheron ha appena aperto due case di riposo,che prevedono 300 assunzioni:terapisti, infermieri, dietisti e podologi.

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monte incassa 238 milioni per le prestazioni assicurate a cittadini di altre zone d'Italia che vengono a curarsi nel territorio, ma spende 284 milioni per garantire ai piemontesi di curarsi altrove. E dove c'è una domanda spunta un mercato che offre risposte. Il primo investitore italiano in venture capital, per numero di operazioni, ha sede a Torino. Ed è Innogest di Cladio Giuliano,specializzato negli investimenti in startup digitali e quelle delle salute. Negli ulti-

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giovedì 20 dicembre 2018

Home » Brevi di cronaca » RISULTATI POSITIVI E TANTE NOVITA’ PER IL KOELLIKER

PUNTO DI RIFERIMENTO PER INTERE GENERAZIONI DI TORINESI

RISULTATI POSITIVI E TANTE NOVITA’ PER IL KOELLIKER

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di ilTorinese pubblicato giovedì 20 dicembre 2018

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2018 e annuncia alcune novità per il 2019

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Tanti progetti per l’ospedale torinese che chiude con il segno + il

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RISULTATI POSITIVI E TANTE NOVITA’ PER IL KOELLIKER 20 dicembre 2018 Federazione dei Verdi: nominati i commissari del Piemonte 20 dicembre 2018 “Viva la Fede”, una vivace parrocchia 20 dicembre 2018 Quando il turismo arrivò all’Alpe Veglia 20 dicembre 2018 Superottimisti, memorie di quartiere alle Ogr 20 dicembre 2018

L’ospedale, punto di riferimento per intere generazioni di torinesi, sotto la guida dall’AD dott. Alberto Ansaldi chiude il bilancio in positivo e guarda avanti, con il conforto dei numeri: + 19% è il dato di crescita del volume d’affari, sia convenzionato con il SSN sia privato; 50 i nuovi dipendenti assunti (+ 8% rispetto al 2017) di cui 8 interinali, con un’età media che non supera i 34 anni e una percentuale di quote rosa in maggioranza. È ormai alle spalle la vicenda giudiziaria che aveva visto coinvolta la vecchia amministrazione. “È stato sottoscritto – dichiara il dott. Ansaldi – un accordo transattivo tra le parti con la conseguente definitiva rinuncia ad ogni azione di responsabilità nei confronti di Padre Cacciari e del vecchio management. L’attuale Consiglio ed il Sottoscritto hanno lavorato per raggiungere questo obiettivo che dà ulteriore serenità al gruppo, ma è corretto dare atto che tutte le parti in causa si sono adoperati per una soluzione positiva della vicenda dimostrando di mettere in testa a tutto il bene dell’Ospedale e della collettività”. Si chiude così definitivamente una vicenda che appartiene ad un passato ormai lontano, oggi l’azienda guarda al futuro, senza disperdersi in conflittualità che assorbono energie e risorse umane ed economiche, tutte da concentrare nello sviluppo. Sono infatti oltre 13 i milioni di euro investiti nel triennio 2016‐ 2018, a vantaggio dell’apertura di nuove divisioni e soprattutto all’acquisto di tecnologie e macchinari all’avanguardia. L’Ospedale Koelliker è una delle prime strutture del Piemonte ad avere inserito l’innovativa Risonanza Magnetica a 3 Tesla, sono di recente introduzione il Femtolaser, ultima tecnologia per l’intervento oculistico sulla cataratta, e la nuovissima TAC con tecnologia IMR che permette di ottenere immagini di altissimo livello qualitativo con una significativa riduzione della dose di radiazioni al paziente (dal 40% all’80% in meno). Consapevole del fatto di assolvere anche una funzione sociale per la collettività, l’Ospedale Koelliker punta all’eccellenza delle prestazioni ad un costo sostenibile per un numero sempre più ampio di cittadini. “Lavoriamo seriamente nella consapevolezza di essere un fondamentale complemento al servizio pubblico – continua l’AD – nel concreto questo significa disponibilità a fare rete con il SSN, i fondi assicurativi e gli enti terzi ed incrementare la nostra offerta. Laddove il budget del SSN sia “saturo”, riteniamo necessario agevolare la prestazione privata riducendo ove possibile la “forbice economica” (ticket/prestazione privata), e mettere a disposizione del maggior numero possibile di

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persone strumenti, anche finanziari, per rendere fruibili i servizi privati”. Diverse le divisioni

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su cui la nuova amministrazione ha investito e che offrono oggi servizi di altissimo livello: la Diagnostica per Immagini, il Laboratorio Analisi Cliniche, l’Ortopedia, l’Oculistica e l’Odontoiatria. Con il chiaro obiettivo per il 2019 di puntare sempre di più sull’iper‐ specializzazione di personale medico e reparti. Infine un sogno per il futuro: quello di recuperare l’identità dell’”Ospedalino” ed essere in grado di offrire nuovi servizi mirati all’infanzia. Un inizio in tal senso è il nuovo progetto “SOS Peso”, volto alla prevenzione del sovrappeso e dell’obesità in età infantile.

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cultura A Venaus, da giovedì a domenica prossima, torna il Festival di No Tav e ambientalisti

La Val Susa indica la strada dell'Alta Felicità

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Musica, incontri culturali e immersione della natura per costruire un altro modello di sviluppo niche e sensoriali, per rendere ancora più fruibile l’evento. Altra grande novità viene dal fronte tecnologico, sempre nell’ottica del massimo coinvolgimento e del rispetto dell’ambiente, è l’app ufficiale del festival: scaricabile dallo store del proprio telefono, con all’interno tutto il programma, le informazioni necessarie e la line-up completa dei concerti, sostituendo cosi i libretti degli anni scorsi e rendendo possibile la comunicazione in tempo reale con gli utenti. Ad aprire il festival giovedì ci sarà il concerto Musica Oltre Ogni Barriera, dove l’orchestra di Piazza Vittorio di Roma si unirà al complesso Banda Cadabra per esecuzioni in chiave orchestrale insieme a nomi di spicco delle scorse edizioni, come Piotta, Lo Stato Sociale, Lou Dalfin e molti altri. Venerdì mattina sarà possibile l'escursione sui sentieri partigiani sulla montagna di Condove, mentre al pomeriggio ci saranno i primi eventi culturali: in particolare Luca Mercalli incontrerà degli studenti valsuisini di Friday4Future. Il nome di spicco dei concerti del venerdì sarà la celebre PFM, seguita da vari artisti tra cui Ernia e il duo bucolico. Dopo la grande partecipazione dello scorso anno, sabato il festival “si sposterà” in Val Clarea, con la gita al “Mostro”, che porterà i partecipanti di fronte ai cancelli del celebre cantiere di Chiomonte, alla sera suoneran-

A Villafranca Piemonte domenica Alle 15.30 la “visita teatrale straordinaria” nell'ambito del progetto “Provincia Incantata”

ri della Compagnia “Teatro & Società”, oltre che indagare sui misteri che circondano la storia della dimora e la Casata infeudata, andranno alla scoperta dei vini del territorio a partire da “sua maestà la Barbera locale”, il tutto condito con prodotti tipici rispettosi della biodiversità. Per info: 339/4105153 oppure 348/0468636.

Paola Villano

Un tuffo nel Medioevo

elle Alpi Cozie di lingua d’Oc, incorniciato dalla Valle Grana, è situato l’allegro villaggio di Monterosso Grana che, anno dopo anno, richiama sempre più turisti grazie alla tradizionale festa di S. Giacomo: una manifestazione che riporta tutti gli abitanti e i partecipanti indietro nel tempo. Infatti, in virtù del successo dello scorso anno, verrà riproposta la leggenda della bella Flora, vissuta nel Medioevo e data in sposa a un avido marito, che solo con l'aiuto di un valoroso cavaliere scoprirà il vero amore. Un week-end di festa a cominciare da sabato 27, con un esposizione di opere di Guy Boselli alle 9 e l’"aperi-arte" alle 11.30 presso il Camping Roccastella. Si proseguirà in serata con l’Apericena medioevale delle 19.30 con Flora e i Nobilissimi Signori di Busca

Rilanciata l'attività pediatrica Creata anche un'area tutta a misura dei piccoli pazienti

so dalla Città Metropolitana e “Turismo Torino e Provincia.” Come recita la presentazione, un momento di animazione artistico “nel contesto magicamente medioevale di un castello dalla storia millenaria, in uno scenario incantato con l’unicità di essere arrivato intatto fino a noi, da sempre passato di mano in mano per ramo ereditario fino ai giorni nostri”. Gli atto-

no Alboroise, grande esponente della scena di Marco Travaglio, mentre a chiudere non raegge italiana e internazionale, Pino Scot- sarà un concerto bensì lo spettacolo circento e altri ancora. Nell’ultima giornata sarà se Interlude. possibile fare un escursione in Val Gravio, Paolo Fantino mentre nel pomeriggio ci sarà l’intervento

Un ritorno alle origini per l’ospedalino Koelliker

Porte aperte al castello di Marchierù ell'ambito del programma di visite alle Dimore Storiche del Pinerolese, sotto l'egida dell'Associazione che le tutela (Adsi) e in collaborazione con Città Metropolitana e “Turismo Torino e Provincia”, il complesso di edifici del XII secolo apre le proprie porte, domenica prossima. I proprietari accompagneranno i visitatori all'interno (visite guidate al mattino e al pomeriggio: dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18), in un tour attraverso: il parco, le scuderie, la cappella gentilizia e le sale ammobiliate del castello medioevale. Alle 15.30, visita “teatrale” straordinaria nell'ambito del progetto “Provincia Incantata” promos-

Martedì 23 luglio 2019

e parole d’ordine sono sempre le stesse: accessibilità, sostenibilità ambientale, condivisone e cura dei propri territori, in modo da viverli in modo diverso e non solo in una logica di business e mercificazione”. Con queste parole Michele Raffaele, del Movimento No Tav, sintetizza il significato di questa edizione del Festival Alta Felicità, che si terrà per il quarto anno consecutivo, dal 25 al 28 luglio prossimi, a Venaus in Borgata 8 Dicembre. Quattro giorni di concerti, gite in montagna, eventi culturali e attività per tutta la famiglia; in calendario numerosissimi artisti e scrittori. Il Festival da quest’anno amplia il proprio mondo di riferimento: non soltanto lo storico movimento valsusino, ma anche tutti quei soggetti collettivi variamente impegnati alla salvaguarda dell’ambiente e contro le grandi opere (quelli che lo scorso 23 marzo sono scesi in 100mila per le vie di Roma, per intenderci). Come ogni anno ci sarò il campeggio completamente gratuito, con un’area camper e una completamente a disposizione delle famiglie, come nelle edizioni precedenti il festival sarà raggiungibile solo tramite il servizio navette, attivo dalle 10 del mattino fino alle 4 di notte. Grazie all’aiuto dei Disabili Pirata, poi, il festival sarà privo di barriere architetto-

e Monterosso; tutti i figuranti indosseranno abiti d’epoca. La giornata di domenica, invece, inizierà al mattino con il piccolo mercato dell’artigianato e la funzione religiosa. Nel pomeriggio, sempre all'interno dell'area del Camping Roccastella, si svolgeranno le attività di intrattenimento pensate per i bambini, con bolle giganti e mangiafuoco. Nei locali dell'oratorio si terrà, nel contempo, la pesca di beneficenza, alla quale seguirà il concerto del Vicaldi Guitar Trio alle 16.30. Più tardi, alle 17.45, sarà finalmente il turno del tanto atteso Corteo Storico "Il ritorno di Flora", attraverso le vie del paese. A concludere la serie di appuntamenti, lunedì pomeriggio verrà organizzata una gara di bocce e, al termine di essa, una cena conviviale con polenta per tutti.

F.M.

olti, torinesi e non, lo conoscono per fama o per averlo frequentato: l’Ospedale Koelliker (corso Galileo Ferraris, 247) è un’eccellenza subalpina. Non molti sanno perché un apprezzato nosocomio della città porti quel nome e la sua ultranovantennale storia. Nel 1928 furono il commendatore Enrico Koelliker e sua moglie Lina, dopo aver perso tragicamente i due figli Brunilde e Teodoro, a offrire al Municipio di Torino i soldi per la costruzione dell’Ospedalino rivolto ai bambini. In seguito il Koelliker ha ampliato le proprie competenze agli adulti, e molti lo conoscono così, ma adesso ha deciso di rilanciare l’Ospedalino, per riappropriarsi delle proprie radici storiche, perché un maggior impegno nei riguardi della salute dei bambini e degli adolescenti è alla base di una società che guarda al futuro. Torino, per altro, ha bisogno di una realtà pediatrica che possa affiancarsi alle strutture pubbliche, e l’Ospedalino Koelliker può offrire oggi numerosi percorsi di diagnosi e cura, sia in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionali che in regime privato

o in convenzione con i principali Fondi Sanitari ed Assicurazioni. Al momento, in reparto si trovano quasi tutte le specialità ambulatoriali in ambito pediatrico, coordinate dalla dottoressa Graziana Galvagno: Laboratorio Analisi, Diagnostica amisura di bambino, con un’area giochi, una piccola biblioteca aperta al book-sharing e che accetta nuovi volumi, e un angolo per l’allattamento al seno. Il reparto, inoltre, è stato decorato da due illustratori professionisti con immagini sulle pareti, che raffigurano un bosco abitato da simpatici animaletti, che confortano i bambini, con i due personaggi del cattivo che spaventa e del buono che infonde coraggio. Ogni

bambino riceve in dono il “Manuale del Giovane Paziente”, con al suo interno consigli, giochi e disegni da colorare. La segnaletica interna è diventata illustrata e bisogna seguire le foglie del bosco per raggiungere i vari reparti, con la quercia si va da una parte, con la betulla dall’altra, con il trifoglio anche. In reparto si trova anche in vendita il volume “L’Ospedale che Paura”, i proventi andranno all’Ospedale Notre Dame de la Consolata, situato nel villaggio di Neisu in Congo, dove è in corso un progetto per combattere la malnutrizione infantile. Per ulteriori informazioni: www.ospedalinokoelliker.it

Elena Romanello

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FOCUS Ïlf'lus

Grandi cure per le famiglie di Giorgia Cozza

BOLOGNA

onforto grazie alla musica

Al Koelliker, c'è un nuovo desk pensato peri bambini egli ambulatori pediatrici sono dotati di uno spazio giochi, una biblioteca con libri illustrati e un'area per l'allattamento

TORINO

n reparto come in una fiaba All'Ospedale Koelliker di Torino, grazie al Progetto Ospedali no, i bambini vengono accolti in uno spazio a loro dedicato, un desk che sembra un bosco,da cui parte una segnaletica con foglie di noce, quercia, betulla che indicano la strada per raggiungere i reparti. E.qui,è come entrare in una fiaba, grazie a piante e animali dipinti sulle pareti. Il Koelliker,che ha rinnovato la divisione dedicata ai bambini,offre numerosi percorsi

di diagnosi e cura,in convenzione con il SSN oppure in regime privato o convenzionato coni principali fondi sanitari e assicurazioni. "Tra i punti di forza",dice Graziana Galvagno,pediatra e responsabile del Progetto Ospedali no,"c'è quello di poter contare su specialisti pediatrici di consolidata esperienza che,grazie alla multidisciplinarietà eal lavoro in team,offrono un percorso di cura integrato e specializzato,coadiuvato dalle infermiere pediatriche,figure chiave nell'assistenza ai bambini". INFO: www.ospedalinokoelliker.it

Aiuta a rilassarsi, allevia ansie e paure,favorisce il benessere dei bambini ricoverati e delle lorofamiglie. Nei reparti di Onco-ematologia e Chirurgia Pediatrica, Terapia Intensiva Neonatalc e Neonatologia dell'Ospedale Malpighi di Bologna, i piccoli pazienti possono beneficiare degli effetti positivi della musicoterapia grazie ai laboratori"ramino», organizzati dall'associazione Mozart14."Sono molte le barriere che sí possono abbattere con la musicoterapia", spiega Alessandra Abbado, presidente di Mozart14, "barriere psicologiche e fisiche, ma anche culturali e linguistiche. Può accadere che famiglie non italiane con un bambino ricoverato si sentano spaventate per la difficoltà di comunicare ed essere comprese. Con questo progetto si creano ponti che vanno oltre le parole e portano conforto e benessere". INFO: www,mozartl4.con

L'Ospedale SantAnna inaugura il progetto "Linea Diretta Fragilità Pediatrica", una piattaforma informatica che crea un filo diretto tra i genitori di bambini con una patologia rara e complessa e il personale del reparto di Pediatria. Con computer,smartphone o tablet,le famiglie potranno segnalare dubbi o quesiti,inserendo anche fotografie,e ricevere risposte dai sanitari. "I genitori si sentiranno più sicuri grazie a un canale di comunicazione studiato per loro", spiega Angelo Selicorni, primario diPediatria."E saranno valorizzate le loro competenze nell'assistenza del figlio". INFO.: www.ats-insubria.it

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A San Fermo della Battaglia (Co), filo diretto per i bimbi con malattie rare

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ROMA na rete per le mamme con sclerosi multipla

VERONA

lezione di primo soccorso

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Si chiama "Ti aiuto io" il progetto dell'associazione Prematuramente A PS,che opera sul territorio d i Verona, per spiegare ai bambini il primo soccorso."Il progetto è realizzato in collaborazione con Croce Bianca Verona Onlus e coinvolge i bambini della scuola primaria e le società sportive",dice Federica Gecchelin, presidente di Prematuramente APS."Un team di istruttori spiega come reagire in una situazione di emergenza e quale numero chiamare. I bimbi hanno anche la possibilità di scoprire come è fatta un'ambulanza. Il progetto è nato pensando a quei bambini che hanno un fratellino prematuro e si trovano a gestire le ansie e i timori legati alle cure,ai presidi medici e ai ricoveri ospedalieri". INFO:info@prematuramente.it

Compie un anno il progetto di assistenza domiciliare SOS Mamma,organizzato in collaborazione con la Sezione AISM di Roma,dai neurologi del Centro Sclerosi Multipla del Policlinico Tot Vergata nell'ambito dell'iniziativa SMamma, un progetto multidisciplinare che accompagna le donne con sclerosi multipla nell'esperienza della maternità,dal momento in cui viene programmata la gravidanza fino al post partum."La soluzione del supporto domiciliare risponde alle esigenze delle neomamme nel delicato periodo del puerperio e,in particolare, ai bisogni delle donne che devono gestire una disabilità motoria AVIGLIANA(To) che può rendere problematici gli spostamenti", sottolinea Gerola rte e colore per favorire il benessere Marfia,responsabile dell'Unità Operativa Sclerosi Multipla Nuovo look per il Polo Sanitario di Avigliana. Grazie al progetto del Policlinico. Le neomamme di "Arte Partecipata",che ha visto possono contare su una rete il coinvolgimento degli studenti di sostegno composta da diverse delle scuole superiori figure professionali: ostetrica, psicologa, puericultrice, terapista di Avigliana, Bussoleno,Giaveno e Rivoli,e la collaborazione occupazionale."Un importante del Dipartimento Educazione output di questo progetto del Castello di Rivoli è l'aver messo in contatto mamme e della Fondazione Magnetto, con sclerosi multipla conclude Gerola Marfia."Questo ha facilitato gli ambulatori, i corridoi,le scale l'attivazione di un supporto tra pari, ora sono più allegri e colorati e comunicano una sensazione un mutuo aiuto tra mamme,che si di accoglienza e benessere. è rivelato di grandissima efficacia". !NEO: n=wlvaslto3.piemonte.it INFO:centrosm@ptvonline.it

Un nuovo mammografo per l'Ospedale San Paolo Il San Paolo di Milano può ora contare su un mammografo digitale 3D, un'apparecchiatura di ultima generazione per individuare lesioni al seno quando ìl tumore è troppo piccolo per essere percepito al tatto. "Permetterà di effettuare un numero maggiore dì esami mammografici anche nell'ambito dei percorsi per gli screening oncologici della mammella promossi da ATS Città Metropolitana". spiega Gianpaolo Carrafìello, direttore della Struttura di Radiologia. INFO: wwwasst-santipaolocarlo.it

ROMA

n'ambulanza per i piccolissimi Un mezzo di trasporto speciale destinato ai neonati con peso inferiore ai 5 chili e mezzo. La nuova ambulanza è stata donata da un privato al Servizio di Trasporto Emergenza Neonatale(STEN)dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. La vettura è stata progettata con appositi spazi che consentono di montare a bordo apparecchiature all'avanguardia per prestare le prime cure al piccolo già durante il trasporto,anche in caso di patologie particolarmente severe che rendono necessaria u n'assistenza specializzata. LiFO:wwwospedalebambinogesu.it

il servizio STEN della Regione Lazio effettua,

in media, 1200 trasporti l'anno, di cui 360sono stati svolti, nel 2018, dal team del Bambino Gesù

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fisher-price PER

Il sonno sereno aiuta a crescere: rituali e giocattoli lo favoriscono

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Il riposo è importante per garantire benessere ai bambini.Ecco tutte le strategie e i rituali per trovare un equilibrio tra sonno e veglia di Francesca Villa

Una routine precisa evita i problemi Per favorire il riposo conviene definire prima possibile un metodo ricorrente per la fase dell'addormentamento. Secondo i pedagogisti, i bambini devono abituarsi ad avere una routine precisa, che va mantenuta anche nel fine settimana o quando si va in vacanza.Solo in questo modo si riesce ad assecondare il loro bisogno fisiologico di riposo. Conviene dunque definire un orario fisso per metterli a letto e creare dei riti preparatori, che possono essere il bagnetto, il massaggio,le coccole sul divano,poi il passaggio in cameretta. Una volta nel lettino, occorre adottare delle strategie, come ad esempio accendere una giostrina con musiche rilassanti oppure leggere una fiaba. Un alleato prezioso in questo senso è la Giostrina degli Orsetti di Fisher-Price,che i piccoli possono

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osservare, mentre proietta luci a forma di stella al ritmo di tre musiche calmanti. Crescendo,poi, potranno mantenere questo rito trasformando la giostrina in un proiettore da appoggio.

Morbidi compagni per le coccole

La Lontra Soffice Relax è un giocattolo prezioso per i momenti di coccole e relax insieme a mamma e papà

Di recente Fisher-Price ha anche creato un nuovo giocattolo pensato perla fase del sonno. Si tratta della Lontra Soffice Relax, un peluche che aiuta i bambini ad addormentarsi perché imita la respirazione dei genitori. II suo pancino morbido si illumina e si muove sue giù,quasi come se il pupazzo respirasse,al ritmo di una musica calmante che prosegue per trenta minuti, dando al piccolo tutto il tempo per abbandonarsi al sonno. Un compagno perfetto per dare sicurezza e relax. Un altro prezioso giocattolo è il Lama Cresci con me, che fa divertire i bimbi durante le diverse fasi di crescita, perché ci possono giocare quando stanno solo a pancia in su, quando cominciano a girarsi, nel momento in cui imparano a stare seduti. Questo morbido peluche è dotato di una j coperta che diventa una tasca per tre diversi giocattoli: una carotina da mordicchiare, unospecchio da attaccare e un cocomero sonaglino.

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I sonno per i bambini conta quanto l'alimentazione. Sin dalla prima infanzia, infatti, il riposo notturno è fondamentale per garantire benessere ai piccoli. Per questo mamma e papà si preoccupano se il loro cucciolo non dorme bene, si sveglia troppo o fatica ad addormentarsi. E vanno in cerca di strategie per aiutarlo a trovare un sano equilibrio tra sonno e veglia.

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L'Orologio della salute dalla parte degli occhi ALPIGNANO -Era affollato il salone eventi della Residenza al Castello mercoledì scorso dove due oculiste dell'ospedale Koelliker di Torino hanno illustrato le caratteristiche di glaucoma e maculopatia.

In programma c'era infatti uno degli incontri per la prevenzione del progetto "Orologio della salute'. Dopo quello dello scorso 15 ottobre dedicato all'udito, questa volta toccava alle patologie dell'occhio con particolare riferimento a quelle legate all'invecchiamento. Al termine dell'interessante conferenza i partecipanti hanno avuto la possibilità di prenotarsi per uno screening gratuito in programma il 9 novembre a Torino.

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Crollano ì soffitti in un'aula del Curie Ed é subito allarme

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GOOD NEWS

L'OSPEDALINO KOELLIKER E SI TRASFORMA IN UN BOSCO di Maria Grazia Belli

Un bosco abitato da animali per accogliere i piccoli pazienti che hanno bisogno di cure ma anche di un ambiente ospedaliero sereno e confortevole. È l'obiettivo del nuovo ospedalino Koelliker in corso Galileo Ferraris, 247- 255, dove molti spazi dell'Ospedale sono stati ripensati a misura di bambino.È stato dedicato ai più piccoli un desk all'ingresso ed un'area al primo piano che ospita gli ambulatori pediatrici: lo spazio è dotato di un'area giochi, di una piccola biblioteca aperta anche al book-sharing per intrattenere i bambini prima delle visite e di un'area dedicata alla promozione e al sostegno dell'allattamento al seno. La segnaletica dell'Ospedale è stata ripensata a misura di bambino e occorre seguire le foglie del bosco, cadute sul pavimento, per raggiungere i vari reparti: quercia, betulla, trifoglio o noce. Il progetto riparte dalle sue radici storiche: era il 1928 quando il Commendatore Enrico Koelliker e sua moglie Lina, dopo aver perso tragicamente i due figli Brunilde e Teodoro, decisero di offrire al Municipio di Torino i capitali per la costruzione dell'Ospedalino e lo vollero consacrato alla pubblica beneficenza. Da allora, per oltre 70 anni,la struttura è stata un punto di riferimento pediatrico per generazioni di bambini e genitori provenienti da tutta Italia. I:Ospedalino Koelliker oggi offre ai piccoli pazienti numerosi e vari percorsi di diagnosi e cura. Entro fine anno sarà disponibile anche un ambulatorio dedicato ai neonati e uno alla gravidanza e alle mamme,che verranno seguite sia prima sia dopo il parto. www ospedalinokoelliker.it

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Prevenzione di maculopatia e glaucoma Nell'ambito degli incontri con il programma "Orologio della salute" patrocinato dal Comune in collaborazione l'ospedale Koelliker,sono stati organizzati due incontri per la prevenzione dell'udito e della vista con screening gratuiti e conferenze a tema. Martedì 15 ottobre c'è stata la prima dedicata alla prevenzione dell'udito. Il prossimo appuntamento è fissato per mercoledì 23 ottobre con una conferenza dedicata alla prevenzione oculistica delle maculopatie e del glaucoma.Interverranno le dottoresse Elena Ciuffoletti e Viviana De Giovanni. Appuntamento alle ore 18.30 presso il Koelliker, sala eventi, della Residenza al Castello in via Collegno 21. Al termine della conferenza si potrà prenotare uno screening gratuito che si effettuerà nel mese di novembre.

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CORSO UNIONE SOVIETICA

Un tratto di strada a Enrico Koelliker -~ Oggi alle 11,si svolgerà la cerimonia di intitolazione a Enrico Koelliker del tratto della via compreso fra corso Unione Sovietica e corso Galileo Ferraris, già via Luigi Contratti. Alla cerimonia, in ricordo dell'industriale torinese di origini svizzere, saranno presenti la vicepresidente del Consiglio comunale Viviana Ferrero e la Sindaca Chiara Appendino. La cerimonia avrà inizio presso la Sala conferenze "Beato Allamano" dell'ospedale Koelliker di corso Galileo Ferraris 247.

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Traforo del Pino,è caos i «Ora lo stop ai lavori ñ

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TORINO

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Koelliker Day i è svolto il 14 settembre il primo degli appuntamenti che, con cadenza annuale, accenderanno i riflettori sull'Ospedale Koelliker, il Koelliker Day. L'obiettivo della struttura è quello di farsi promotrice di una cultura sanitaria che insegni a prendersi cura di sé attraverso un tema ogni volta differente. Hanno partecipato quasi mille bambini e un totale di circa 2500 partecipanti ai laboratori organizzati da Nati per Leggere, alle sessioni di ginnastica di Mammafit, agli spettacoli di Casa del Teatro Ragazzi e Giovani e di Mamma in Sol. La giornata è stata inserita nel calendario di MITO SettembreMusica e ha avuto una madrina d'eccezione, Laura Carusino, conduttrice della trasmissione L'Albero Azzurro in onda su RAI YoYo. Da segnalare anche gli appuntamenti organizzati da medici e infermiere pediatriche: il laboratorio di psicomotricità, il workshop su come riempire correttamente lo zainetto, quello sulla sicurezza in casa, l'incontro 'Lava le manine' e quello sull'igiene dentale del centro odontoiatrico OdontOK. Grazie alla collaborazione con diversi partner del territorio, le famiglie accorse all'Ospedale Koelliker hanno potuto partecipare a giochi e attività interamente gratuite, strutturate sempre con l'obiettivo di sensibilizzare e insegnare la prevenzione in modo divertente. Un'occasione anche per rilanciare e integrare l'attività pediatrica dello storico 'Ospedalino', oggi ripensato in spazi resi ancor più a misura di bambino.

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Per info: www.osp-koeiliker.it

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TORINO

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Servizi promozionali da pag. 220 a pag. 225

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PAESE :Italia

AUTORE :N.D.

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Una strada in ricordo di Koelliker Sièsvolta ierimattina lacerimonia diintitolazione a Enrico Koelliker deltrattodi viacompreso fracorsoUnione Sovietica e corsoGalileo Ferraris, giàviaLuigiContratti.Allacerimonia, iniziatanellasala conferenze dell’ospedale Koelliker, erano presenti unarappresentanza dellafamiglia,la vicepresidente delConsiglio comunale Viviana Ferrero, il presidente dellastruttura sanitaria Edoardo Massaglia e il consigliere Riccardo Priscoin rappresentanza dellaCircoscrizione 2.Enrico Koelliker, industriale torinesedi origini svizzere, èstatoilfondatore, dopolamortediduefiglinel1927,diunpresidio medicoinfantile: l’Ospedalino, strutturafinanziata da Koelliker marealizzata dal Comune diTorino, chevennedonata, nel secondo Dopoguerra.

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Quotidiano

PAESE :Italia

AUTORE :N.D.

PAGINE :17

CronacaQui

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8 novembre 2019

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TORINO

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Lu staff dell'Ospedalino Koelliker

Ospedalino Koelliker Piccoli pazienti aL centro Lo SCORSO GIUGNO È STATO INAUGURATO A TORINO L'OSPEDALINO KOELLIKER, UNO SPAZIO DEDICATO Al PIÙ PICCOLI, COMPLETAMENTE RINNOVATO, COLORATO E ILLUSTRATO, IN GRADO DI METTERE A PROPRIO AGIO I BAMBINI ANCHE IN MOMENTI DELICATI SERVIZIO PROMOZIONALE foto KOEUJ<ER

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a storia dell'Ospedalino ha radici lontane: venne fondato nel 1928 quando Enrico e Lina Koelliker donarono alla Città di Torino il capitale per costruire un ospedale dedicato ai bambini dopo J la morte dei figli Brunilde e Teodoro. Da allora la struttura è stata, per oltre 70 anni, un punto di riferimento fondamentale per le famiglie torinesi e piemontesi. La cura e l'impegno nei confronti di bambini e adolescenti sono dunque insiti nel DNA del Koelliker, che, riappropriandosi delle sue radici storiche, si è ripresentato alla cittadinanza rinnovato nella veste e nei contenuti.

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TORINO

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salute e benessere 4

Graziana Galvagno

prendimento. Dopo l'estate è stato aperto un ambulatorio peri neonati ed entro la fine dell'anno inizieranno i corsi di accompagnamento alla nascita e il supporto alle mamme prima e dopo il parto. In prospettiva c'è anche l'ambiziosa iniziativa di rilancio dell'attività chirurgica. ïì- 1 Per informazioni e prenotazioni: Tel 01 1,6184511 www.ospedalinokoelliker.it

Ospedale Koelliker è oggi una struttura sanitaria polispecialistica d'eccellenza accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale e con i principali enti di assistenza privata. Si contraddistingue per una forte propensione all'investimento finalizzato al rinnovamento tecnologico e organizzativo, per il benessere del paziente.

Per i servizi Koelliker: Tel. 011.6184810 www.osp-koel I i ker.it

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L'attenzione rivolta ai bambini si nota fin dall'ingresso, dov'è stato dedicato ai più piccoli un desk informazioni, oltre a un'area al primo piano che ospita gli ambulatori pediatrici: lo spazio è dotato di un'area giochi, di una piccola biblioteca aperta anche al book sharing, per intrattenere i bambini prima delle visite, e di un'area dedicata alla promozione e al sostegno dell'allattamento al seno. L'angolo dell'allattamento è uno spazio appartato, attrezzato con una poltrona dove le mamme possono fermarsi ad allattare e coccolare il proprio bebè. A tutti i bambini viene poi regalato il 'Manuale del giovane paziente', che contiene consigli, giochi e disegni da colorare. Koelliker ha inoltre trasformato alcuni reparti nelle pagine di una fiaba illustrata. Anche la segnaletica è stata ripensata a misura di bambino e occorre seguire le foglie del bosco, cadute sul pavimento, per raggiungere i vari reparti: quercia, betulla, trifoglio, noce. LOspedalino offre infatti diversi percorsi di diagnosi e cura,con prestazioni erogate in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale e/o in regime privato o convenzionato con i principali fondi sanitari e assicurazioni. Grazie a un team multidisciplinare formato da specialisti e infermieri pediatrici, al Koelliker si trovano quasi tutte le specialità ambulatoriali di ambito pediatrico (tra queste, per citarne alcune: allergologia, cardiologia, dermatologia, endocrinologia, gastroenterologia, neonatologia, pediatria generale), coordinate dalla dottoressa Graziana Galvagno, il laboratorio di analisi, un'avanzatissima diagnostica per immagini, il servizio di odontoiatria e ortodonzia e di oculistica e ortottica, nonché fisiatri, fisioterapisti, psicologi e logopedisti specializzati in età pediatricoadolescenziale e percorsi diagnostico-terapeutici per obesità, cefalea e disturbi specifici dell'ap-

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TORINO.CORRIERE.IT

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INTERVISTA

«Se apre un centro per le staminali lascio gli Usa per tornare a Torino»

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Maria Grazia Roncarolo, docente a Stanford: «Lì tanta ricerca, è il mio parco giochi»

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di Lorenza Castagneri

DALLE 8 ALLE 20

Foto Primarie Pd, corsa a 3 per Marino, Furia e Canalis di Giulia Ricci

 DANNEGGIATA LA STRUTTURA DI CORSO UMBRIA

Su un’auto rubata abbatte la spallina del ponte sulla Dora: è ricercato

INTERVISTA

«Se apre un centro per le staminali lascio gli Usa per tornare a Torino»

Maria Grazia Roncarolo, 63 anni (al centro della foto)

di Lorenza Castagneri

Scherzando, dice che se l’Italia si decidesse a realizzare un centro di ricerca sulle cellule staminali, sarebbe disposta a tornare in patria. «Ma sono già rientrata una volta e, dopo 14 anni di lavoro, ricerca e fundraising all’istituto scientifico San

IL CORTEO

Torino, anarchici in piazza contro il decreto Salvini E il ministro twitta: «Io vado avanti»|Foto

Raffaele, l’Italia avrebbe potuto fare di più per trattenermi», aggiunge Maria Grazia Roncarolo. Torinese, 63 anni, si è laureata in Medicina qui, per poi intraprendere una carriera internazionale. Oggi è docente dell’Università di Stanford, in California, dove dirige l’Istituto sulle cellule staminali e il centro clinico di medicina rigenerativa. E in città è già tornata. Lo ha fatto per un giorno, lunedì scorso, per una conferenza su TORO-JUVE

Professoressa, è stato uno strappo alla regola? «Sì. Mi ero ripromessa di non partecipare più a conferenze in Italia, ma a Torino ho tanti amici».

Derby della Mole, arrestati 9 tifosi juventini: c'è anche un poliziotto francese

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invito del dottor Alberto Ansaldi dell’ospedale Koelliker

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di Massimo Massenzio

TORINO.CORRIERE.IT

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E com’è stato rivedere la città? «È casa mia. Qui ho sorelle, nipoti, compagni di università. Mi sono specializzata in Pediatria al Regina Margherita, anche se nel

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di Massimo Massenzio

frattempo ho trascorso un anno e mezzo a Lione, al Centro trapianti dell’ Edouard Herriot, per poi scegliere l’Università di Milano per la specializzazione in Immunologia clinica». E poi c’è stata una prima esperienza in California, giusto? «Sì, al DNAX Research Institute. Poi sono tornata in Italia, per dirigere l’Istituto Telethon per la terapia genica del San Raffaele. Qui abbiamo messo a punto una terapia per correggere il difetto genetico che provoca l’immunodeficienza combinata grave e realizzato il primo farmaco per questa patologia, approvato in Europa nel 2016». E poi Stanford. Perché l’ha scelta? «Perché lì potevo portare avanti le mie ricerche su una scala più ampia rispetto a Milano, con maggiori risorse e tecnologie per mettere a punto più farmaci. L’Istituto Telethon per la terapia genica è un’oasi felice grazie ai soldi degli italiani. Ma si occupa solo di malattie genetiche». Stanford è un’altra cosa? «Là c’è un’incredibile massa critica di scienziati che lavorano sulle cellule staminali, grazie a una legge che ha obbligato i cittadini a

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versare l’un per cento di tasse alla ricerca. Il denaro ha permesso di costruire il centro in cui lavoro. Stanford è il mio parco giochi». Che cosa fate esattamente? «Applichiamo terapie con le cellule staminali che provengono da donatore sano o dal paziente e ingegnerizzate in laboratorio». In quali ambiti? «In quattro aree. La prima si occupa dell’ “editing” del genoma e, al suo interno, abbiamo migliorato la tecnica per correggere le cellule staminali, che vogliamo applicare nel trattamento dell’anemia falciforme e nella talassemia. Il primo farmaco arriverà nel 2019». E le altre? «Nella seconda area, le cellule sono servite a migliorare la tolleranza del sistema immunitario, per impedire il rigetto e lo sviluppo di malattie autoimmuni. Abbiamo già trattato due pazienti leucemici e in futuro pensiamo di utilizzarle anche nel diabete di tipo 1 e per i trapianti di organo. All’interno della terza è nato un farmaco biologico rivoluzionario per sostituire la chemioterapia in pazienti trapiantati con cellule staminali evitando gravi effetti collaterali. Abbiamo già trattato cinque bambini. I risultati sono incoraggianti. E nella quarta, abbiamo messo a punto una medicina per curare l’epidermolisi bullosa e, in prospettiva, curare le persone con ustioni e ferite ampie». E l’Italia come è messa? «Sempre la stessa musica: non c’è la consapevolezza che se non si investe in ricerca si perde un’opportunità e si perdono i giovani. I miei ex allievi sono andati tutti via e i talenti che restano fanno fatica».

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Ma davvero non tornerebbe? «Se mi chiedessero di contribuire a scelte strategiche per la ricerca, mi metterei a disposizione».

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Come vede Torino? «L’idea della Compagnia di San Paolo di investire in un centro di genomica è importante, ma non basta. Sulle cellule staminali non c’è molto. Gli scienziati sono concentrati al San Raffaele, però manca un centro vero che faccia massa critica e con risorse dedicate. È un problema nazionale». E la ricerca in città? «La vedo abbastanza ferma. Milano è più avanti, pensiamo all’Humanitas o all’Istituto europeo dei tumori».

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PAESE :Italia

AUTORE :Alessandro Mondo

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19 novembre 2019 - Edizione Canavese

REGIONE ALESSANDRO MONDO ALESSANDRO MONDO

LaSanitàei privati “Prontia gestire repartieospedali” P. 45

In Piemontel’associazionedi categoria conta 34 strutture con 3.300 posti letto per l’88% accreditati con il servizio sanitario e oltre 4.300 addetti Il presidente: “Possiamo supplire doveil sistema è indifficoltà”. L’assessore: “Basta con i pregiudizi, sonouna risorsa e non un problema” Il presidente: “Possiamo supplire doveil sistema èin difficoltà”. L’assessore: “Basta con i pregiudizi, sonouna risorsa e nonun problema”

“ Pronti a g esti re r epar ti e pi ccol i ospedal i ” Sani tà, l a Reg i one apre e i pri vati r i l anci ano co, dove il pubblico arranca: vedasi l’Ortopedia. Un modellocambio di linea in Regione. che nel futuro prossimo potreb-Nemmeno il titolo è casuale: be essereesteso ad altri reparti,“Il valore del privato accreditaper assicurare la continuità del-to nello sviluppo del sistema ALESSANDRO MONDO ALESSANDRO MONDO sanitario piemontese». le cure, e persino a piccoli ospee non è un matrimo- dali a rischio di chiudere i batUna rivendicazione da parte nio, quello tra la Regio-tenti. Il che, a detta di Perla,dinonuna categoria che di solito ne e gli operatori priva-significherebbe ottenere di più:non ama esporsi, incoraggiata ti ha tutta l’aria di un «In fi- questi casi chiederemmodal nuovo orientamento politidanzamento. «Li ritengo una co-sanitario. Per varie ragioni che ci venga riconosciuta la stesrisorsa e non un problema, lasa cifra assegnataal pubblico».in primis «la mancanza di una voreremo insieme e su tutti i «Oggi tarete di attività assistenabbiamo contratti verso robusta i voli per assicurare ai piemonte-privati per attività di ricovero ziale» (sempre Icardi) - il sistee si la migliore assistenza possidi specialistica convenzionatama pubblico, da solo, non ce la bile»: così Luigi Icardi, assessofa più. Nè «si può contare sui priper circa 743 milioni - spiega re alla Sanità. Musica per lel’assessore-. Importi che intenvati solo nei momenti di emerorecchie di Barbara Cittadini, diamo incrementare, anche stu-genza». Ecco perchè, fatto salpresidente nazionale Aiop diando, compatibilmente con ivo il controllo del pubblico, i pri(«Lei dimostra una mentevincoli nazionali, nuove formevati convenzionati, con un ocaperta, facciamo parte dello di collaborazione sui territori, lachio di riguardo per quelli stesso sistema») e per quelle divorando in modo da calibrare no-profit, vanno considerati il Giancarlo Perla, presidente non come concorrenti ma coAiop Piemonte: «Da tempo budget in rapporto al tetto dime alleati. Anche nel contrasto non sentivamo parole simili, spesa». alla mobilità dei pazienti verso può contare sulla nostra pienaSembrano trascorsi anni-luce altre Regioni. collaborazione». Dove Aiopdai tavoli sovente turbolenti Questa, in sintesi, la linea sta per Associazione italiana tra Regione e privati: la primadell’amministrazione di centroospedalità privata (laica). diffidente e propensa a consi-destra a trazione leghista. Non derarli una stampella, più cheche manchino alcuni elementi Unacollaborazione che in al- una risorsa; i secondi costrettidi verità. Di sicuro, ha caricato di aspettative i privati laici e relicune province, vedi l’Alessandri-a fare buon viso a cattivo giogiosi (questi ultimi rappresenno e nello specifico Novi Ligure, co. Il convegno organizzato da potrebbe sostanziarsi a breveAiop Piemonte con il patroci-tati dall’Aris), in Piemonte asnella gestione da parte dei privanio di Confindustria Piemontesai meno radicati rispetto a ti di alcuni reparti sotto-organie Unione Industriale Tori- Lombardia e Veneto ma ora co, dove il pubblico arranca: veno-Gruppo Sanità è figlio delsperanzosi di recuperare terreIL CASO

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speranzosi di recuperare terreno. «In Italia Aiop conta oltre 500 strutture - spiega Perla -. Di queste, 34 sono in Piemonte, con circa 3.300 posti letto per l’88% accreditati con il servizio pubblico e 4.300 addetti». Quattro le Rsa, forti di 408 posti letto, tutti accreditati. Il 25% dei piemontesi ricorre ai privati per il ricovero e la cura. «Numeri che confermano la necessità di sviluppare una filiera più integrata ed efficiente». — c

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“Nonvogliamo risorse in più maquelle che vengono riconosciute al pubblico”

262

Il costoper la mobilità passiva (extra-regione) dei piemontesi nel 2018 èstato di 262milioni

I proventi relativi a chi viene a farsi curare da altre regioni sono stati pari a 70milioni

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Glioperatoriprivatiin Sanitàsonolaiciereligiosi,profite no-profit (nellafoto il Koellikerdi Torino)

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Quando la tosse è cronica: apre un centro specializzato unico in Italia  22 maggio 2019

 admin

Una novità nel panorama della Sanità piemontese: all’ospedale

disturbo sovente sottovalutato, che colpisce dal 7 al 18% della popolazione: 1 paziente su 10 nelle grandi città, Torino compresa, dove l’esposizione ad inquinanti ambientali ne aumenta l’incidenza. Come spiegano dall’ospedale, la sindrome da ipersensibilità alla tosse o tosse cronica (che perdura più di 8 settimane) è un disturbo tanto comune quanto complesso: può limitare sensibilmente la qualità della vita, con ricadute fisiche ma anche psicologiche e sociali.La nuova divisione dell’ospedale si avvale di diversi specialisti in malattie dell’apparato respiratorio, otorinolaringoiatria, foniatria/logopedia e gastroenterologia: il paziente, preso in carico da uno degli specialisti di riferimento, sarà portato di volta in volta all’attenzione dei colleghi per completare il miglior percorso diagnostico-terapeutico condiviso e organizzare il corretto follow-up clinico di supporto al problema.Il Centro è dotato di macchinari all’avanguardia, grazie ai quali è possibile sottoporre il paziente ad

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Koelliker di Torino apre il Centro malattie pneumologiche, unico in Italia ad essere specializzato nella diagnosi e nella cura della tosse cronica.Parliamo di un

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accurati esami: non invasivi ma utili per una diagnosi puntuale. «La tosse è un sintomo, non una patologia, che può accompagnare tantissime malattie: polmoniti, bronchiti acute e croniche, asma, reflusso gastro-esofageo, pleuriti, pneumotoraci, tumori, problemi cardiologici. Anche l’assunzione di alcuni farmaci può causare tosse della durata di mesi o addirittura anni. – spiega il professor Pellegrino, Responsabile del Centro Pneumologico – . Questo avviene per una stimolazione dei neurosensori localizzati nelle prime vie respiratorie e con il tempo anche di alcuni tratti del sistema nervoso centrale dove i segnali della tosse vengono trasferiti. Così la tosse può comparire anche per stimoli minori: parlare al cellulare, la variazione della temperatura dell’aria respirata, gli acari della polvere o lo smog, diventando così refrattaria ai classici trattamenti medici». Ecco perchè, data la complessità del fenomeno, «l’impegno del Centro è quello di trattare il disturbo esaminandolo all’interno di una sistema polispecialistico».

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