PAESE :Italia
AUTORE :Roberta Scorranese
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17 dicembre 2019
Arturo Brachetti «Il mio teatro, impresa sociale» di ROBERTA SCORRANESE a pagina 2
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17 dicembre 2019
Senzail mio prossimo non potrei
VOLARE
L’attore ha rimessoin piedi l’ex teatro degli Artigianelli «Le Musichall» aperto con l’Opera torinese del Murialdo Cosìi ragazziimparano a lavorare dietro le quinte «Fare del beneagli altri è l’antidoto a una vecchiaiadi solitudine» di ROBERTA SCORRANESE
l Lawrence Olivier Award conquistato in Inghilterra nel 2010o il Premio Molière , vinto in Francianel2000,sidissolvonodifrontea un bambino. Quel bambino di sei anni che una sera, dopo lo spettacolo, raggiunse Arturo Brachetti in camerino e gli chiese: «Ma tu stasera cometorniacasa?Vaiintaxiovoli?». Per un artista che ha dedicato la vita a rincorrere lo stupore negli occhi degli altri questo è il riconoscimento supr supremo.emo. E anc ancoraora oggi, a 62 anni e dopo quattro decenni di carriera internazionale, l’attore-trasformista torinese non rinuncia al piacere di vedere un lampo di meraviglia nello sguardo altrui: «sposta» le pareti mobili della sua casa,appare all’improvviso da una finestra-cornice, apre i rubinetti del bagno lasciando uscire acqua colorata. Come sefosse in uno dei suoi spettacoli, quando
I
passadallacorpulenzadiPavarottial fisico esile di Elvis in meno di due secondi (come ha registrato il Guinness World Records). E anche quando parla, a tratti, sembra ora più alto orapiùgrassoopiùgiovane:stasolo vestendoipannidiunadellesuetrecentocinquanta vite — tanti sono i personaggi del suo repertorio. Lo spettacolo non finisce mai, nemmeno in casa? «Ma nemmeno quando esco per fare la spesa:a volte vado al supermercato travestito da rocker o da anziano barbuto. Così, solo per il gusto di impersonare qualcun altro». Una vita «per gli altri» e nei panni degli altri, dunque. «È il senso di tutto. Sono nato in una famiglia semplice, zona operaia, casedi ringhiera, la Torino piena
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17 dicembre 2019
dismogdeglianniSessanta.Dalbalcapofila nelle scuole di arte varia: cicone vedevo l’insegna del cinema to solo la Scuola di Cirko Vertigo, la Splendor, che mi pareva quella di Flic, l’atelier di teatro fisico di Philip Hollywood. Sono grato alla mia città Radice. Se posso dare visibilità e soche, coprendomi di grigio, mi ha instegno a attori e a professionisti delsegnato a vedere i colori, a immagilo spettacolo sono felice, ma mi narmi qualcun altro». sembra di non far mai abbastanza». E oggi, dopo tanti successi, che E perché? cosa sono «gli altri» per lei? «Perché non mi basto mai». «Prima di tutto, una parte integranEppure lei arriva a fare anche tre te del mio lavoro: se davanti a me spettacoli al giorno, con cento non ho persone disposte a credere cambi d’abito in cento minuti. che quello che faccio è reale, il mio «Semi fermo, si ferma tutta la comspettacolo è finito. Ogni magia che pagnia. Una volta, in scena, mi sono compio ha bisogno della fede degli spezzatounbraccio.Avevoduealteraltri. E della loro energia. E poi, be’, native: una lunga riabilitazione o un io sono uno che ha lavorato duro ed costoso impianto di titanio e via. Ho ha avuto molto. Ora sento il bisogno scelto la seconda soluzione. Occudi fare qualcosa per i giovani attori». parmi degli altri è anche questo». Per esempio con Le Musichall, il SièmaifermatoArturoBrachetti? teatro di varietà nato dall’ex teatro «Nel2004stavovivendounastagiodegli Artigianelli che lei, assieme ne incredibile, con il tutto esaurito all’Opera Torinese del Murialdo, nei teatri di Parigi, richieste da palha rimesso in piedi? coscenici internazionali. Ma comin«Non voglio prendermi meriti che ciai a perdere il sonno. Il medico mi nonho:perunannomisonodivertidiagnosticò uno stato ansioso: mi toafarel’architettointeatroeadaiusembrava impossibile visto il suctare i Padri Giuseppini ad avviare cesso che riscuotevo. Poi ho capito quest’avventura che oggi permette a che quello era il momento di fertanti giovani di farsi conoscere (e marmi. Per rigenerarmi. Solo quanche Brachetti dirige e promuove do ho capito che nella vita tutto prosenza percepire compenso, ndr ). Ci cedeperaltiebassiechei“bassi”sorivolgiamorivolgiamo aadiversediverse compagniecompagnie perper no importanti e necessari quanto gli reclutare gli attori. Non solo: qui “alti”, ho ripreso a dormire». tanti imparano a fare i macchinisti o ScuoledaiSalesiani,primispettai tecnici delle luci, cioè mestieri lecoli in parrocchia: oggi Brachetti gati al teatro per i quali non ci sono conserva una forma di fede? vere e proprie scuole professionali» «Credo che ci sia un motore occulto (la Brachetti Arte è coinvolta in Art9, dal quale scaturisce tutto. Però la diimpresa sociale e culturale, ndr ). namica rigorosa della fede la conoQuello di Artigianelli150, che ha sco:èlastessacheportaunbambino visto lei e la sua società in prima lidi sei anni a credere che io possa vonea, è un progetto di rigeneraziolare davvero. Se credo in Dio? Sono ne urbana che sta recuperando “in aspettativa”: resto convinto che una parte importante della città, fare del bene agli altri sia l’unico anincluso il teatro, un luogo del 1913. tidoto ad una vecchiaia fatta di soli«Qui sono nati Littizzetto, Chiamtudine, ma questo non basta». bretti e anch’io ci ho lavorato a 15anC’è stata una volta, nella sua vita ni perché il teatro era del collegio di «uomo magico», in cui è accadegli Artigianelli che ospitavano lo spettacolino dei salesiani. Torino è
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17 dicembre 2019
duto qualcosa di veramente inspiegabile, quasi di miracoloso? «Be’, ho fatto due testacoda con l’automobile e sono qui a parlarne. Pernon parlare di quella volta in cui, alTeatroPariolidiRoma,sonocaduto da due metri d’altezza letteralmente in braccio al pubblico della prima fila. Oppure, in Puglia, ho fatto un volo dal palco fino ad un punto in cui giacevano pianoforti e altri strumenti abbandonati. Se mi sono fermato mai dopo questi incidenti? No, ho continuato lo spettacolo, infiammato dall’adrenalina: una volta sonorientratoinscenaconunascarpadiunnumerosuperiore,perchéil dito del piede era come un salame». Piange qualche volta? «Mi commuovo». E quando? «Ogni volta che rivedo Mary Poppins , il primo film che vidi da bambino, quando si andava al cinema una volta al mese e la televisione si andava a guardarla a casa della signora Borgialli: lei stava al piano sopra al nostro e quando arrivava il “tum tum” della scopa sbattuta sul pavimento, correvamo nel suo tinello per vedere Gian Burrasca ». Che cosa le è rimasto degli anni trascorsi con i Salesiani? «Tante cose. Per esempio ancora ogginon riesco a spenderesoldicon disinvoltura,mamidicosempreche se la prossima stagione andrà bene allora mi comprerò un nuovo telefono. Potrei comprarlo anche adesso comeinsistemiofratello-chetienei conti della società - ma ogni volta per me è come se il successo non fosse mai realmente meritato, bensì piovuto dall’alto». Di che cosa ha paura? «Sono ipocondriaco: una volta sul palco mi si sono bloccate due dita e hosubitogridatoallaparalisi.Faccio controlli continui e poi, be’, insom-
ma, per me il corpo è tutto: sedovesse rovinarsi perderei ogni cosa». Autodisciplina rigorosa? «Sì. Ho un trucco per eliminare la differenza tra notte e giorno, specie quando devo fare più di uno spettacoloin24ore:imbroglioilbioritmo, giocando con le luci e l’oscurità e dormendo a orari improbabili». Però la giovinezza del fisico sembra una questione genetica: sua madre, ultraottantenne, voleva provare il deltaplano assistito... «Sì ma io e i miei fratelli l’abbiamo bloccata in tempo». Mai fatto sedute spiritiche? «Certo. Mi sono auto-ipnotizzato per il solo gusto di dire finalmente quello che mi passavaper la testa». Ese potesse parlare con qualcuno che non c’è più? «Parlerei con Fregoli. Ma in fondo nonsapreichecosachiedergli.Dunque meglio non farlo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Chi è Nato a Torino, 62 anni, Arturo Brachetti è oggi il più grande attoretrasformista del mondo con una «galleria» di oltre 350 personaggi, di cui 100 interpretati in una sola serata. Così veloce da essere inserito nel Guiness Book of Records. Primato imbattuto
Il progetto L’attore è direttore artistico di Art9, impresa sociale e culturale coinvolta nel progetto di rigenerazione urbana A150, partito dal Collegio Artigianelli. Questa è la Casa Madre della Congregazione dei Giuseppini del Murialdo di Torino. La prima pietra fu posta nel 1861 artigianelli150.it
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17 dicembre 2019
Il tour
RANZANI
PAOLO
Dal 19 dicembre al 6 gennaio 2020 lo spettacolo «Solo. The Legend of quick-change» farà tappa a Torino, al Teatro Colosseo. Il tour prosegue dal 10 al 19 gennaio quando lo show andrà in scena al Teatro Sistina di Roma
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In scena L’attore preso nel bel mezzo di un salto. Qui sopra, due momenti «Le Musichall in tour», nato nel teatro degli ex Artigianelli con il contributo di Stefano Genovese
Per un anno mi sono divertito a fare l’architetto aiutando i Padri Giuseppini ad avviare un’avventura: che oggi permette a tanti giovani di farsi conoscere
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17 dicembre 2019
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17 dicembre 2019
Con la regina Qui sotto Arturo Brachetti con la Regina Elisabetta d’Inghilterra e mentre «appare» da una cornice nel muro; nelle altre foto della pagina due momenti dei suoi spettacoli
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11 ottobre 2019 - Edizione Torino
Le Musichall
Brachetti ospita il duo australiano che ha incantato la regina inglese Esuberante comicità dall’Australia per inaugurare la seconda stagione completa de “Le Musichall, il teatro in corso Palestro a Torino diretto da Arturo Brachetti. Oggi e domani alle 21 ci sono The Umbilical Brothers in “Don’t explain”, il meglio di questo duo che si è esibito di fronte alla Regina d’Inghilterra, ha girato 37 paesi, ha raccolto premi e critiche entusiastiche. Divertimento fisico, surreale, fantastico, a volte minimale di David Collins e Shane Dundas, ritenuti tra i cento personaggi più creativi del mondo. Giochi di mani imbizzarrite, canti e commenti, invenzioni vorticose per una serata sicuramente allegra. E se non tutto il programma fa sbellicare, è proiettato comunque a debellare la noia, perché è “il teatro delle varietà”. Sono 86 le serate di repliche da ora al 25 aprile 2020 quando proprio il direttore e trasformista suggellerà il cartellone con “Brachetti racconta le mille luci del varietà” portando nella piccola sala cittadina i frammenti della sua luminosa esperienza planetaria. Tra i due estremi star come Nicola Virdis, Paolo Hendel con la regia di Gioele Dix, Giacomo Poretti, Eugenio Allegri, Claudio “Greg” Gregori, poi circo con tra gli altri gli umbratili MagdaClan il 6 e 7 dicembre in “Sic transit”, poi i giovedì speciali dedicati alle novità della scena non solo comica. Tra i
la scena non solo comica. Tra i meno famosi ma ugualmente interessanti il 22 e 23 novembre La Paranza del Geco con la regia di Michele Guaraldo propone “Sonata mascarata”, una commistione tra commedia dell’arte e tarantella, il 29 e 30 novembre Giulia Pont con “Non tutto il male viene per nuocere, ma questo sì” interpreta un monologo agrodolce sul lavoro d’attrice; il 13 e 14 dicembre l’energia contagiosa di Rita Pelusio incanterà con “Eva, diario di una costola”, il 28 e 29 febbraio l’attore urbinate Matthias Martelli presente in parecchi palcoscenici torinesi riprende qui il suo fortunato “Il mercante di monologhi”, il 7 e l’8 marzo per la festa della donna le irresistibili Le2eunquarto allestiscono il loro “Cabaret soqquadro”, il 20 e 21 marzo Federico Sirianni, cantautore e teatrante, si cimenta con “Qualcuno era comunista, omaggio a Giorgio Gaber”. — ma.se. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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AUTORE :N.D.
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11 ottobre 2019 - Edizione Torino
Varietà 0ggi e domani The Umbilical Brothers in “Don’t explain”
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PAGINE :14
TorinoSette
SUPERFICIE :30 %
11 ottobre 2019
PIÙ DI 80 SERATE A LE MUSICHALL APRONOTHEUMBILICALBROTHERS, APREZZATIAL LETTERMAN SHOW e Musichall,la saladell’Opera Torinese del Murialdocurata da Art9, cheArturo Brachetti ha lanciato concalendari dedicati al varietà in tutte le sueforme, quest’anno raddoppia e per la seconda stagione propone un cartellone fittissimo di appuntamenti. Ottantasei serate, dalla stand-up al circo contemporaneo, dalla musica al teatro comico con la novità dei Giovedì@LeMusichall:ogni settimana risate coni Banditi ™,cabaret, swingeanteprime. Cambia anche l’ingresso, agglomerando lo spazio del CafèProcope, ci saràla nuova entrata ufficiale, conil foyer, da via Juvarra. Perl’apertura, si parte in grandevenerdì 11 e sabato 12 ottobre alle 21 con TheUmbilical Brothers, il fenomeno comico australiano formato dagli irresistibili David Collins e ShaneDundas. Si presentano come mimi, funamboli, cabarettisti, rumoristi e tanto altro, sonoinsieme dal 1988, hanno frequentato il David Letterman Showe il TheTonight Show, mentre in Italia sono stati ospiti di “Ale e Franz al Piccolo di Milano,e la rivista americana ”Entertainment Weekly”li ha inseriti tra i “100 personaggi più creativi
Eugenio Allegri, i Bandakadabra, Paolo Hendeldiretto da GioeleDix, Claudio “Greg” Gregorinell’insolita vestedi solista, poi ancora Federico Sirianni per un omaggio a Giorgio Gaber,SimoneCampa della Paranzadel Geco in un folk musical e,per le feste natalizie, Antonello Costa. Infine, non poteva mancare lui, Brachetti, chechiuderà la stagione ad aprile conil racconto delle mille luci del varietà. MO. SI. — c
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Spettacoliin viaJuvarra13 con costo biglietti da12 a20 euro.Per info chiamareil numero 011/19117172 esul sito www.lemusichall.com
dell’intrattenimento”. Qui condenseranno in un’unico spettacolo, intitolato “Don’texplain”, il meglio del loro repertorio. Il calendario sfodera poi i nomi più conosciuti del panorama leggero italiano. GiacomoPoretti, orfano di Aldo e Giovanni del mitico trio, arriverà con “Litigar danzando” il 25 e 26 ottobre. In scena saràaffiancato dalla psicoterapeuta Daniela Cristofori per tentare di spiegare l’arte del litigio attraverso la lettura di brani divertenti alternati a interventi comici. Ci saranno inoltre Eugenio Allegri, i Bandakadabra, Paolo
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TorinoSette 11 ottobre 2019
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TorinoSette
SUPERFICIE :30 %
11 ottobre 2019
1.Il duo fenomenocomico australianoTheUmbilicalBrothersinaugurano la stagione a LeMusichall. 2.LucreziaMaimone.3. La scrittrice EnricaTesioe il cantautore Maoattesi all’HiroshimaMonAmour
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9 marzo 2020 - Edizione Torino
LE INIZIATIVE
Laculturanonsiarrende Teatriecinemachiusi, glispettacolivannoonline Show su Facebook di Arturo Brachetti, dj set in streaming come all’Imbarchino o visite guidate virtuali al castello di Rivoli. La cultura non si arrende. a pagina 4 Mecca
L’artenonsi arrendeevaonline Visite virtuali al castellodi Rivoli conCosmodigitale LeMusicHall congli show di BrachettisuFacebook, dj setall’Imbarchinoin diretta streamingsul web ono chiusi teatri, cinema, musei e gallerie. La cultura torinese resiste e si attrezza con lo streaming. Agli eventi dal vivo si sostituisce il digitale, con iniziative che aiutano a sentirsi meno soli. «Anche in questo periodo la distrazione dalle ossessioni è importante. La felicità deve trovare una suadimensione», dice Carolyn Christov Bakargiev, la direttrice del Castello di Rivoli che in questi giorni ha lanciato Cosmo digitale, una nuova sede virtuale del museo di arte contemporanea che contiene conferenze, percorsi virtuali, opere d’arte talvolta inedite che le persone a casapossono «visitare» sul sito castellodirrivoli.org. Tra i video c’è una conferenza di Ai Weiwei sull’arte cinese. Anche il teatro Le MusicHall, diretto da Arturo Brachetti, ha scelto di lanciare la campagna #laCulturaNonTiAbbandona. Sul canale Fa-
S
cebook del teatro andranno in onda estratti degli show in programma, grazie alla collaborazione degli artisti e dei registi che decidono di esibirsi nonostante i teatri vuoti. Show must go on. E così, mercoledì 11marzo ci saràuna lezione in streaming di tango Milonga, il giorno dopo la Stand Up Comedy dei Banditi, sabato 14 «Gipsy Party, un concerto balcanico che tutti potranno ascoltare cliccando play sul proprio dispositivo. (Tutti gli appuntamenti andranno “in scena” alle 18e alle 20 sulla pagina Facebook LeMusichhall Torino). Sempre sui social, fino a venerdì 13, tutti potranno assistere allo spettacolo «Madres, racconti da plaza de mayo», che era in programma al Cineteatro Baretti (gli utenti possono guardarlo sulla pagina CineTeatro Baretti, e sono invitati a lasciare un commento sotto il video, una specie di applauso virtuale che aiuta gli
attori e i registi a resistere). Inoltre, sul cineteatrobaretti.it, il canale Barettitube continua a proporre la suastagione virtuale, utile più che mai in questi giorni. Tra i titoli disponibili on demand: «Canti dall’inferno», «Giuramento di Ippocrate». Il regista di «The milky way» Luigi D’Alife, che in questi giorni ha dovuto annullare la proiezione del suo documentario, sta promuovendo uno streaming di comunità per affrontare l ’ e m e r g e n z a . Su l si t o www.openddb.it c’è una programmazione continua di film, interventi e documentari a cui possono contribuire tutti gli autori indipendenti che vogliono «donare» la loro opera. Mercoledì 11alle ore 17, sulla pagina Facebook della Biblioteca Archimede si potrà guardare in streaming l’incontro tra le scienziate Roberta Villa e Beatrice Mautino. Le due divulgatrici parleranno di Covid19 e chi vuole può co-
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AUTORE :Giorgia Mecca
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9 marzo 2020 - Edizione Torino
minciare a fare domande utilizzando la pagina della biblioteca. E mentre i musei cittadini dai prossimi giorni assicurano di accompagnare i visitatori a domicilio alla scoperta delle loro collezioni grazie alla tecnologia, la stazione web Radio banda larga, ha deciso di trasmettere la programmazione 24 ore su 24 e di tenere accesatutto il giorno una webcam che permette a tutti di vedereciò che succede all’interno della casina dell’Imbarchino. L’obiettivo è quello di continuare a fare spettacolo e dj set in diretta streaming, anche per sostenere i musicisti che hanno dovuto annullare i loro eventi. Resistono anche le favole. Da oggi, alle 11e alle 16,sui canali Facebook Off Topic Torino e MarchioStar, bambini e non solo potranno sintonizzarsi per ascoltare le fiabe dei cantastorie.
musei è possibile assistere da lontano a film, incontri, visite guidate, concerti e spettacoli teatrali. Come «Madres, racconti da plaza de Mayo» (nella foto una scena ), disponibile sul canale Facebook del Cine Teatro Baretti « E per i più piccoli ci sono anche le favole a domicilio, nonostante il virus
Giorgia Mecca © RIPRODUZIONE
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La vicenda « La cultura torinese resiste alla sospensione delle attività grazie allo streaming « Agli eventi dal vivo si sostituisce il digitale, con iniziative on line che aiutano a sentirsi meno soli « Sui canali social di teatri, cinema, biblioteche e musei è
Su Facebook Gli show di Arturo Brachetti visibili online
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9 marzo 2020 - Edizione Torino
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AUTORE :I Guido Andruetto
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3 aprile 2020 - Edizione Torino
Il personaggio
Eugenio Allegri “Novecento riletto dal mio amico Baricco”
di Guido Andruetto ● a pagina 11
L’attore racconta il suo rapporto con il testo
Allegri “Quel‘Novecento’ Bariccononmi hamailetto” di Guido Andruetto
Nonostante tutti i problemi legati all’emergenza per il coronavirus, l’attore torinese Eugenio Allegri ha ritrovato «il piacere del silenzio e della lentezza» tra le mura domestiche. Noto al grande pubblico per l’interpretazione di “Novecento”, Allegri racconta che «giustamente escherzosamente mio fratello Bruno, campione di ironia, è stato il primo a chiedermi perché Novecento dovrebbe scendere dalla nave proprio adesso
scendere dalla nave proprio adesso coi guai che abbiamo sulla terra». Coincidenza vuole che per la prima volta, tra pochi giorni, lo scrittore Alessandro Baricco avrebbe dovuto leggere sul palcoscenico del Teatro Carignano il suo testo scritto in forma di monologo per Allegri come interprete e Gabriele Vacis come regista. Il programma èsaltato per ovvie ragioni, ma la storia di Novecento è nata e diventata grande proprio a Torino, dove continua ad “abitare”.
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AUTORE :I Guido Andruetto
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3 aprile 2020 - Edizione Torino
Allegri, come si comporterebbe Danny Boodman T.D. Lemmon Novecento in un contesto come quello in cui ci troviamo? «Credo che cederebbe alla tentazione di vedere cos’è successo, anche perché sul “Virginian” non ci sarebbe più nessuno e senza una ragione evidente, ovvero una delle due guerre mondiali che la storia narrata da Baricco implicitamente attraversa. Scenderebbe dalla nave, e data un’occhiata, gli basterebbe per capire ogni cosa, cercherebbe un pianoforte, magari uno dei tanti a disposizione nelle stazioni ferroviarie e lì comincerebbe a suonare quella musica che in natura non esiste. È solo un gioco della fantasia, ma mi piace pensare che i treni subito ripartirebbero, che la ritrovata bellezza del mondo diverrebbe irreversibile e che tutti uscirebbero di casa ad ascoltare quella musica, magicamente guariti. Ma questa parte del racconto, Sandro Baricco non l’ha scritta e se non la fa lui..». Quanto di Torino, soprattutto della periferia, e di Settimo Torinese si trova sempre in “Novecento”? «C’è dentro la nostalgia, coltivata nelle diverse periferie torinesi, quella di Settimo, di Vacis, di Lucio Diana e Roberto Tarasco, e la mia di Grugliasco, che si assomigliavano tra loro, e naturalmente quella di Baricco, diversa ma non opposta. Nella scrittura di Baricco così come nella regia di Vacis, nella scenografia e nelle luci e nella colonna sonora, e infine penso anche nel mio stare e dire sulla scena, si avverte un sentimento di riguardo e affetto per i nostri luoghi del passato e il desiderio di andare verso l’altrove sconfinato del futuro». Baricco non leggerà al Carignano “Novecento”. A lei l’ha mai letto ad alta voce? «Non lo hai mai fatto né con me né con Vacis, neppure per gioco. Il
con Vacis, neppure per gioco. Il copione di “Novecento” (il libro fu pubblicato dopo lo spettacolo, ndr) è arrivato in due diverse mandate, credo via fax visto che eravamo nel secolo scorso, al Teatro Settimo, fotocopiato in quattro o cinque copie e consegnato a quei pochi che avrebbero dovuto lavorarci. L’autore aveva fatto mirabilmente il suo lavoro, quello di magnifica scrittura: la messa in scena toccava a noi. Ci vedemmo tutti soltanto all’ultima prova generale al Teatro Garybaldi. Ora confido nel recupero della data del 7 aprile al Carignano perché sarà lì che per la prima volta potrò ascoltare Baricco leggere il suo “Novecento”». La musica è un’altra sua passione. Come l’ha portata nella sua interpretazione di “Novecento”? «Ho avuto la fortuna, sin da bambino, grazie ai miei genitori, di ascoltare molta musica e di studiarla anche: in sostanza di vivere a contatto con brani di ogni genere: dallo swing alla canzone classica napoletana, dalle romanze d’opera alla musica sinfonica e poi a quella moderna, il jazz che attraversa la storia di Novecento. Poi di mio, più tacitamente, ho aggiunto l’amore per la musica antica, il soul e il blues. Può sembrare incredibile, ma tutto questo, durante la mia interpretazione, in sottofondo c’è». È vero che Baricco l’ha sempre chiamata “Alegher”, in dialetto piemontese? «Sì,questo la dice lunga a proposito delle periferie di cui parlavo. Il primo incontro tra noi è avvenuto ben dieci anni prima di “Novecento”. Due film in medio metraggio, tra il 1985 e il 1987, furono l’occasione per conoscerci. Nacque subito una sorta di legame scaturito dalla stima reciproca. Poi nel tempo non abbiamo avuto modo di frequentarci molto, ma quando arrivò “Novecento” quella stima si consolidò e oggi, anche se non ci vediamo spesso, quando capita
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AUTORE :I Guido Andruetto
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3 aprile 2020 - Edizione Torino
vediamo spesso, quando capita anche solo di incontrarci, a Torino o in giro, èsempre una festa. Del resto con Sandro Baricco, dietro le quinte dei teatri dove andava in scena “Totem”, si è sempre scatenata una sorta di complicità “turineisa” fondata sull’ironia». Le Music Hall annuncia che domani alle 18 e alle 20 Eugenio Allegri sarà in streaming sul profilo Facebook di Le Musichall, assieme a Les Nuages Ensemble, con un estratto dello spettacolo “Di suoni e d’asfalto”, che intreccia storie di Soldati, Calvino, Kerouac, Chatwin, Le Clézio e dello stesso Baricco. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
f Sandro sarebbe dovuto salire sul palcoscenico del Carignano martedì prossimo Confido nel recupero di quella data
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AUTORE :I Guido Andruetto
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3 aprile 2020 - Edizione Torino
L’autore
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Alessandro Baricco In alto, Eugenio Allegri nello spettacolo “Novecento”
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AUTORE :Paolo Morelli
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17 marzo 2020 - Edizione Torino
Museieteatri,chitieneapertalacultura Video,visitevirtuali,streamingepassatempiletterari.El’intrattenimentocontinua Ci sono i video del Teatro Regio, dalla serie di #ProudToBeRegio a #OperaOnThe Sofa, che portano la lirica e la vita del teatro direttamente nelle case.Ma ci sono anche le iniziative del Polo del ‘900, che oggi lancia #ilpoloèsempreonline (dalle 14) con la prima puntata delle pillole di Giovanni DeLuna. È sempre l’hashtag a fare da trait d’union fra le varie iniziative che gli enti culturali stanno creando in questo periodo, perché è soprattutto la comunicazione sui social network a mantenere vivo il loro rapporto con il pubblico. Dalla Fondazione Sandretto a quella di Torino Musei, dal Museo Egizio al Circolo dei Lettori, dal programma dello Stabile ai Live di Le Musichall, tutti gli operatori della cultura si stanno dando da fare per cercare di intrattenere in modo diverso e intelligente il proprio pubblico: video degli attori, visite virtuali, streaming e passatempi letterari: musei e teatriatri te ccontinuanoontinuano a vvivereivere e danno sfogo alla creatività nonostante la quarantena. a pagina 10 Morelli
Il «maestro
Jedi» alla Sandretto
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AUTORE :Paolo Morelli
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17 marzo 2020 - Edizione Torino
Chi tieneaperta la cultura torinese di Paolo Morelli
i sono i video del Teatro Regio, dalla serie di #ProudToBeRegio a #OperaOnThe Sofa, che portano la lirica e la vita del teatro direttamente nelle case.Ma ci sono anche le iniziative del Polo del ‘900, che oggi lancia #ilpoloèsempreonline (dalle 14) con la prima puntata delle pillole di Giovanni DeLuna. Èsempre l’hashtag a fare da trait d’union fra le varie iniziative che gli enti culturali stanno creando in questo periodo, perché è soprattutto la comunicazione sui social network a mantenere vivo il loro rapporto con il pubblico.
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L’ironia della Sandretto «Funziona molto l’ironia — spiega Silvio Salvo, ufficio stampa e social media manager della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo — ma in questo momento sta lavorando tanto il dipartimento educativo, per utilizzare contenuti che hanno minore visibilità durante l’anno». La fondazione ha aperto le proprie porte «in maniera virtuale», con nuovi contenitori sul proprio s i t o we b , l a b o r a t o r i e workshop. «In questo momento è necessarioaverecontenuti in più e offrire un servizio utile». Meno post e generalmente più dedicati al settore educativo e didattico, che punta anche sulle newsletter. Senza dimenticare il linguag-
Senza dimenticare il linguaggio pop.
contatto diretto con il pubblico. «Serve un dialogo continuo anche attraverso i quiz, Rubriche in Fondazione che alterniamo ai video. ConSi osserva anche la nascita di ciliamo la storia del teatro con vere e proprie rubriche, come i nuovi media. Già al suo insediamento, Filippo Fonsatti accadeper Gam, Mao e Palazzo aveva puntato molto su queMadama, gestiti da Fondazio- sto», sviluppando il comparto ne Torino Musei. «In questo nel settore stampa e comunimomento — racconta Anna cazione. Follo, digital officer della fondazione — abbiamo indiviI live a Le Musichall duato tre filoni: guarda, cerca, Gli spettacoli dal vivo possono scopri. Visto che siamo stati andare anche in diretta Facetra i primi ad aderire a Google book. È il caso del teatro Le Art & Culture abbiamo molte Musichall, diretto da Arturo esposizioni virtuali, usiamo Brachetti, che sabato (alle 18e un taglio molto leggero con alle 20) manderà «in onda» un aneddoti e curiosità legati alle omaggio a Giorgio Gaber di opere». Il lavoro della digital Federico Sirianni. «Cerchiamo officer, in collaborazione con di portare il teatro a casa— diCristina Negus, responsabile ceSimone Lanzafame,respondella comunicazione, è volto sabile comunicazione e social anche alla creazione di conte- media manager — principalnuti ad hoc, soprattutto video. mente con piccoli spunti, per«Abbiamo registrato una im- ché poi più avanti si possa torpennata nelle iscrizioni ai ca- nare più forti. Probabilmente nali YouTube». manterremo questo tipo di contenuti anche dopo l’epideI quiz dello Stabile mia, perché sedanno un ritorLa strada dei video è molto no significa chepossiamo propraticata anche dagli enti tea- seguire su questa strada». trali. «Abbiamo ideato l’iniziativa #stranointerludio, tra- Passatempi al Circolo sversale a tutti i nostri canali «Abbiamo lavorato in squadra — spiega Ilaria Godino, re- — esordisce Alice Zanotti, sosponsabile attività editoriali cial media manager del Circoweb del Teatro Stabile, dovela- lo dei Lettori — per inventare vora con Luisa Bergia e Silvia contenuti trasversali adatti al Carbotti — con piccoli contri- nostro pubblico e a Facebuti video degli artisti, anche book». Sono nati così Gli indidi chi sarebbe dovuto andare spensabili , in cui gli scrittori in scena in questo periodo». È consigliano «beni primari culturali» di cui fare scorta, oppuun modo per mantenere il re i Passatempi letterari , quiz contatto diretto con il pubbli- a tema librario. Ma questa set-
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AUTORE :Paolo Morelli
PAGINE :1,10 SUPERFICIE :71 % PERIODICITÀ :Quotidiano
17 marzo 2020 - Edizione Torino
timana nascerà anche il Dizionario dei tempi incerti , con scrittori e intellettuali che offriranno chiavi di lettura sul periodo attuale, coinvolgendo i tre festival gestiti dal Circolo. «Molte persone ci hanno scritto e abbiamo chiacchierato con loro. E sotto i post ci sono state molte interazioni». Il ruolo aggregativo prosegue
I laboratori dell’Egizio
Torino Musei 3 Ilaria Godino, 52 anni, del Teatro Stabile 4 Simone Lanzafame, 26 anni, del teatro Le Musicahall 5 Alice Zanotti, 35 anni, del Circolo dei Lettori 6 Chiara Del Prete, 36 anni, del M;useo Egizio
Anche l’ente guidato da Christian Grecoha arricchito e modulato la propria comunicazione sui social, come spiega Chiara Del Prete, alla guida di un team dedicato (che include anche Divina Centore e Virginia Cimino). «La grande attenzione che si è sviluppata nei La scheda confronti dei musei sui social — racconta — fa piacere ma « L’emergenza dà anche la responsabilità di sanitaria essere presenti in maniera ha imposto continuativa. Pensiamo a con- la chiusura tenuti nuovi, come piccoli la- dei luoghi boratori da fare a casa». E a della cultura brevearriveranno anchenuovi video del direttore. «Questa è « Ma ogni anche un’occasione per riflet- giorno c’è tere sui format» . chi lavora © RIPRODUZIONE
Le facce A tenere aperta la cultura, almeno sul web, è una squadra di appassionati social media manager Ecco i volti di alcuni di loro: 1 Silvio Salvo, 41 anni, della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (in alto il suo «Maestro Jedi») 2 Anna Follo, 36 anni, della Fondazione
RISERVATA
per inventarsi nuovi modi per portare il pubblico «dentro» musei e teatri: almeno virtualmente « Negli ultimi giorni hanno dato libero sfogo alla creatività e hanno preso vita iniziative di ogni tipo: visite virtuali e video di spettacoli, dirette sul web, ma anche laboratori e quiz
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17 marzo 2020 - Edizione Torino
Ivideodegliattori,visitevirtuali, streaminge«passatempiletterari»: eccolefaccedichilavoraognigiorno perfarvivereimuseieiteatri
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Il futuro Èun bancodi prova: sefunziona,si potrà continuareanchedopo l’emergenzasanitaria 4 anche sui social.
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17 marzo 2020 - Edizione Torino
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AUTORE :Di Maura Sesia D…
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11 marzo 2020 - Edizione Torino
L’alternativa
Il teatro si gusta sul divano davanti al pc di
Maura Sesia
● a pagina 13
Torino Spettacoli In streaming nel salotto di casa L’alternativa ai teatri chiusi BrachettidallapaginaFacebookdellasala“LeMusichall”lanciala rassegna “La culturanon ti abbandona” Spettacolisulcomputerancheper il Barettiela compagniaCasaFools.GiagnonisuyoutuberecitaDante di Maura Sesia È il passaparola a far crescere il pubblico teatrale, da sempre. E in questi tempi di chiusura forzata i teatranti si sono passati la parola per attuare una forma di resistenza attiva e salutare, clinicamente ineccepibile perché senza contatti fisici. Fa malinco-
ché senza contatti fisici. Fa malinconia, perché non può che essere un ripiego momentaneo, ma fa anche rete, squadra, comunità. Teatro in streaming, da LeMusichall guidato da Arturo Brachetti a CasaFools, con la diretta di “Quarantena Streaming, il primo Varietà a distanza” da rivedere ad libitum sulla loro pagina facebook, dalla Casa del Teatro Ragazzi al Cineteatro Baretti a Santi-
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11 marzo 2020 - Edizione Torino
Ragazzi al Cineteatro Baretti a Santibriganti ad altre singole compagnie, vivaci online e sui social. Tanti sfruttano le opportunità di internet caricando sui rispettivi siti video teatrali, ma tutti si stanno ingegnando per non sparire, non deludere il pubblico. È con l’hashtag LaCultunaNonTiAbbandona che Brachetti ha lanciato «l’inizio della nostra stagione on streaming gratuito» inaugurata da Le Due e Un Quarto, un duo comico femminile composto da Silvia Laniado e Martina Soragna in “Cabaret Soqquadro”: un estratto dello show è stato recitato di fronte alla sala vuota in diretta facebook e poi è rimasto sulla pagina, per essere visto con agio. «Non spegnete i vostri telefoni cellulari – ha ribadito il trasformista più famoso al mondo - e condividete le nostre proposte». Giovedì 12 marzo alle 18 Le Musichall proporrà in tempo reale, in replica alle 20, con “Banditi - A-stand up night”, l’umorismo anglosassone a cura dei Banditi Elena Ascione, Franco Bocchio, Stefano Gorno, Renato Minutolo, Eleazaro Rossi, Luca Cupani. Anche il Teatro Coccia di Novara offre una rassegna virtuale di produzioni delle stagioni più recenti, da vedere sui canali web e social; da ieri è partito un palinsesto di proiezioni su youtube Teatro Coccia, inaugurato da “Ernani” di Giuseppe Verdi, Grande successo ha avuto il varietà in diretta streaming di Casa Fools di domenica 8 marzo, con gli attori Luigi Orfeo, Roberta Calia, Stefano Sartore e in videochiamata dalla Svizzera Maria Augusta Balla. I Fools sono una compagnia teatrale all’arrembaggio, spigliata, briosa e
mando la web serie “Colpo di Scena”, scritta e diretta da Stefano Dell’Accio e Sante Altizio, pe incentrata sulla vita quotidiana in teatro tra produzioni, prove, provini e pulizie: sarà sul sito e sul canale youtube. I protagonisti di “Colpo di Scena” sono Claudio Dughera, Giorgia Goldini, Daniel Lascar, Claudia Martore, Alice Piano. E se Santibriganti Teatro promette su facebook pillole di bellezza tra poesia e teatro, il Cineteatro Baretti, tra i primi ad usare in modo sistematico la rete per promuovere il teatro, ha sul sito una interessante stagione teatrale virtuale. Il Teatro Faraggiana di Novara, con la direzione artistica dell’attrice Lucilla Giagnoni, dal 13 marzo alle 18.30 sul canale youtube lucilla giagnoni channel presenta uno streaming di una decina di minuti intitolato “Vespri Danteschi”, con un canto della Divina Commedia. «Finché il teatro dovrà restare chiuso – dichiara Giagnoni ogni giorno compirò questo gesto: far risuonare la poesia per uscire dall’inferno. Per me stessa, per il mio, nostro teatro».
coraggiosa e l’esperimento sarà replicato la prossima domenica 15 marzo alle 17, sempre con un varietà autoironico e sdrammatizzante, pre- k Versi danteschi Lucilla Giagnoni sul web parato in settimana e focalizzato sull’attualità. La Casa del Teatro Ragazzi partecipa a queste iniziative riprogrammando la web serie “Colpo di Sce-
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A lato: Arturo Brachetti. Sopra: Casa Fools. Sotto: il teatro Baretti
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AUTORE :Cristina Insalaco
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10 gennaio 2020 - Edizione Torino provincia & Canavese
NICOLA VIRDIS Oggie domani al teatro Le Musichall L’anno scorsoil mimo arrivò terzo a Italia’sGotTalent
“ ”Nonservono parol e per farci ri dere del nostro l ato nerd” menti di scenacherappresentano il cuore dello spettacolo c’è il suo mangiacassette. Un ettanta minuti di cooggetto quasi sconosciuto per micità senza dire una i giovanissimi, cheVirdis ha parola. È lo spettacoscelto di portare sul palco per lo di Nicola Virdis, il suoamore per gli anni Ottan«Quello chei nerd non dicota. La musica di quegli anni acno»,diretto da Bruno Furnari, compagnerà infatti il protagocheva in scenastaseraedomanista durante lo show. E il ni seraalle 21 al teatro Le Mumangianastri è lo stessodell’esichall. Nicola Virdis è un sibizione dell’artista a Italia’s nerd innamorato degli anni Got Talent quando l’anno Ottanta cheriesce a fare ridescorsohafatto ballare e girare re per tutta la durata dello l’Italia con il ritornello «Turn spettacolo senza mai aprire around» di «Total Eclipse Of bocca. Lo showpuò ricordare TheHeart»di Bonnie Tyler. Il la clownerie ma è molto di video su Facebook in cui Virpiù: i suoi sketchsono così imdis non può fare a meno di giprevedibili chevi capiterà di rare susestessoogni volta che ridere per cose chenon avreparte il ritornello, è stato visto stemai immaginato. 4 milioni di volte e gli hafatto «Il segreto per mettere in vincere il terzo posto al talent. scenaquesto spettacolo è esseDopo Italia’s GotTalent è re io il primo a divertirmi sul stato invitato nelle versioni palco - racconta Nicola Virdis del programma spagnole (ar-. Punto tutto sulla fisicità, sul mimo e le espressioni facciali, rivando in semifinale) e tedesche,si è esibito in Romania e seguendoun copione di 11 pain giro per l'Italia, e oggi vuole gine un po’ anomalo rispetto continuare a far conoscere ai tradizionali». Lo showè amnei teatri il suoalter-ego: «Èla bientato in una casa, e Virdis prima volta chemi concentro interpreta un nerd chela matsu un unico personaggio». Un tina si sveglia e si prepara tra personaggio educato, gentiun intoppo e l’altro per uscire: le, comico. Apparentemente indossa il suo immancabile è un perdente, chegrazie alla cardigan rosso e tra gli elesua sagacia riesce a trovare un modo tutto suo per riscatmenti di scenacherappresenCRISTINA INSALACO CRISTINA INSALACO
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tarsi e vincere. Nicola Virdis, cheè nato a Sassari37 anni fa e oggi vive a Venaria Reale, hacominciato la sua carriera studiando giocoleria al Cirko Vertigo. Nel 2005 si è esibito per la prima volta al Teatro della Caduta nelle vestedi un nerd giocoliere: «Poihovisto cheil nerd piaceva più del giocoliere e ho proseguito a studiare questo personaggio, cheoggi hamolto di me», racconta l’artista. Un «fratello gemello» nato quasiper casochegli haportato fortuna: «L’immagine del ragazzo chepassa la giornata a guardare la tv o a giocare ai videogiochi non haniente a chefare con il protagonista del mio spettacolo - dice -. La suafigura ci fa intuire un concetto universale: sesai perdere forse haigià vinto». Celo fa intuire senza usare le parole, raccontandoci chea volte ci si può forse capire meglio in silenzio. «Ecomunque - aggiunge Virdis - in fondo siamo tutti un po’ nerd: c’è chilo è nelle pulizie domestichee chinelle collezioni di monete. Tutti possono ritrovare in me qualcosadi sestessi». —
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AUTORE :Cristina Insalaco
PAGINE :19 SUPERFICIE :36 % PERIODICITÀ :Quotidiano
10 gennaio 2020 - Edizione Torino provincia & Canavese
Appassionato di musicaAnni 80, Nicola Virdis è protagonista di «Quellochei nerd non dicono»
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AUTORE :Di Maura Sesia
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21 febbraio 2020 - Edizione Torino
O G G I
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D O M A N I
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M U S I C H A L L
Paolo Hendel, un attore diversamente giovane di Maura
Sesia
«Ridere delle mie e nostre paure, gli anni che passano, la vecchiaia che si avvicina anche per un ragazzo giovane come me e mi chiedo e ci chiediamo, insieme al coautore Marco Vicari, ma è così detestabile la vecchiezza? Non fraintendetemi, sono ben contento di essere stato giovane, mi sono trovato bene e le rifarei ben volentieri, però». Così parlava Paolo Hendel la scorsa estate in Garfagnana presentando il suo libro, poi divenuto spettacolo, “La giovinezza è sopravvalutata”, in replica oggi e domani alle 21a Le Musichall, ospite della stagione diretta da Arturo Brachetti. Hendel è un ragazzo fiorentino nato nel 1952. E su questo palcoscenico torinese era già passato, tempo fa, quando la sala si chiamava Teatro Juvarra e il direttore artistico era Sergio Martin, suo amico, recentemente scomparso. Hendel torna in chiave schiettamente comica, con la preziosa regia di Gioele Dix, per giocare con garbo con le insensatezze dell’esistenza. «Tutto è iniziato il giorno in cui ho accompagnato mia madre novantenne dalla nuova geriatra —ha scritto l’attore toscano —In sala d’attesa la mamma si fa portare in bagno dalla badante. Un attimo dopo la geriatra apre la porta del suo studio, mi vede e mi fa: Prego, sta a lei…». Decide dunque di celiare su «la detestata soglia di vecchiezza» secondo Giacomo Leopardi, in un soliloquio confidenziale, dove interrogarsi sulla chirurgia estetica, i pensieri dell’aldilà, le visite dall’u-
rologo, gli errori di gioventù che si ripetono, l’ipocondria e il buonumore altalenanti. Il titolo completo del libro è “La giovinezza è sopravvalutata. Il manifesto per una vecchiaia felice” ed è pubblicato da Rizzoli. Presentando il volume in un’intervista televisiva Hendel ha raccontato uno degli episodi che lo hanno convinto a scriverlo: «Mia figlia Marta è nata quando avevo 54 anni, sono un primiparo attempato; una volta ero andato a prenderla alla scuola elementare e la bidella vedendomi aveva detto a Marta che era arrivato il nonno. Dopo un primo momento di sconforto ho capito che aveva ragione lei. Così ho cominciato a riflettere. Un motto buono per la vita è scansarsi in tempo, poi è importante essere proiettati verso il prossimo. Ho fatto molte stupidaggini da giovane, mi succede anche ora ma adesso sono più lento, quindi ne combino meno. La bellezza della terza età è vivere la vita con la giusta lentezza, gustando il piacere del dolce far niente e, se si può, è importante capire che perdere tempo è una bellissima cosa». Dopo il debutto al cinema diretto da Alessandro Benvenuti in “Ad ovest di Paperino” del 1982 con i Giancattivi, Hendel ha iniziato in televisione nel 1987 e una decina di anni più tardi ha conquistato un meritato e irradiato successo con il personaggio di Carcarlo Pravettoni in “Mai dire goal” con la Gialappa’s Band. «Io ho cominciato a salire su un palcoscenico e a fare il grullo che ero già grandicello — ha svelato — avevo più di trent’anni, l’ho fatto
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AUTORE :Di Maura Sesia
PAGINE :17 SUPERFICIE :30 % PERIODICITÀ :Quotidiano
21 febbraio 2020 - Edizione Torino
avevo più di trent’anni, l’ho fatto così, istintivamente, per la voglia di ridere di me stesso e delle mie ansie, è una forma di difesa, è una boccata d’aria e fa bene alla salute». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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AUTORE :Maura Sesia
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25 ottobre 2019 - Edizione Torino
GiacomoPoretti emoglie spieganol’arte del litigio La commedia Le MusicHall, via Juvarra 13 oggi e domani alle 21 di Maura Sesia Una coppia ben assortita tra un attore e una psicologa è perfetta per sviscerare il tema del diverbio. Si chiama “Litigar danzando” lo spettacolo di Giacomo Poretti e della consorte Daniela Cristofori che sarà al teatro Le Musichall venerdì e sabato alle 21, ospite della stagione diretta da Arturo Brachetti. Poretti è Giacomo del trio Aldo, Giovanni e Giacomo e oltre a fare cinema e teatro si è dedicato anche alla scrittura collaborando con quotidiani e redigendo due libri di successo. Cristofori è psicologa, psicoterapeuta, analista
in coda al semaforo, soprattutto con la moglie o il marito. Il segreto è che bisogna dirsele di santa ragione. Bisogna litigar danzando”. Teatro per sdrammatizzare, in linea con tutta la stagione de Le Musichall, che prosegue l’8 e il 9 novembre con “L’ultima cena” nella cucina dell’assurdo dei 3Chefs e il 22 e 23 novembre con la commedia dell’arte di “Sonàta Mascaràta” di e con la Paranza del Geco.
transazionale, ma prima si era diplomata in regia teatrale alla Scuola Paolo Grassi di Milano quindi torna volentieri al palcoscenico per condividere un percorso che si insinua nei meandri del disaccordo tra esseri umani, in tutte le sue sfaccettature. Litigare sarebbe un’arte, una necessità, da analizzare attraverso letture e dialoghi, in un reading spettacolo decisamente divertente nonostante il tema burrascoso. Spiegano i protagonisti: “C’è chi« non vede l’ora di litigare, chi ha il terrore di litigare, chi non sa litigare; c’è chi porta il broncio, chi si scorda che sta litigando mentre litiga, chi spacca i piatti, chi urla, inutile scandalizzarsi, tanto si litiga per qualsiasi cosa, per la politica, per il calcio, per il film più bello di sempre, per la musica; si litiga con chiunque, con la mamma, con gli amici, con quello
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AUTORE :Maura Sesia
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25 ottobre 2019 - Edizione Torino
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AUTORE :Evento Tiziana Pla…
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17 gennaio 2020 - Edizione Canavese
Il gruppoguidatodal maestrodi fanfaraGipoDi Napoliè a Le Musichall “Dopo un annoe mezzoditour perla prima volta saremoa casanostra”
Vecchi o West e sw i ng La Bandakadabra ci ri por ta al sal oon EVENTO TIZIANA PLATZER TIZIANA PLATZER
un altro spettacolo rispetto un villaggio vacanze. Inall’esordio». somma abbattiamo la quarChein un amen ha brucia- ta parete e il pubblico deve to tutti i biglietti per en- cantare, muoversi e pure trambe le serate. «Non me battere le mani a tempo: in l’aspettavo, è la nostra pri- levare, sullo swing». ma volta anche nel teatro diIn alternanza alle atmoretto da Brachetti e pare sfere morriconiane, a pezzi che già a inizio settimana dei Beatles e pure di musifosse sold out. Felici quindi ca classica. E con Morricodi aver scelto uno spazio ne si materializza il Vecche possiede l’atmosfera ti- chio West: «Seguendo il fipica del varietà, dove si può lo dell’ironia abbiamo pencoinvolgere il pubblico alla sato che anche i nostri struvecchia maniera». menti potessero avere un Sulla scia della Banda Osi- ruolo teatrale e allora i ris, con l’ideazione di tanti tromboni si trasformano brevi atti, quei quadri in cui nelle porte di un saloon, un i nove musicisti della banda urbana si inventano piccole sax capovolto diventa un storie e avanzano nella crea- cavallo che corre nella prazione di un progetto comiteria e i fiati possono evocaco-teatral-musicale. «In fon-re una gallina, oppure il rudo ci siamo detti che non è more di un’auto che pasmale iniziare a suonare alle sa». Non manca neppure il 21 anziché a tarda sera e che i camerini riscaldati siano una bella rassicurazione, il teatro è un luogo dove medley: «Anche se non hai si sta bene a una certa età – fatto nemmeno una canzo-
la prima volta che fanno vedere il loro ultimo spettacolo al pubblico torinese. «Perché come una donna la desideri se non la frequenti, anche la tua città ti manca se spesso sei altrove». Pausa, poi un’aggiunta ci sta: «Èanche vero che quando torniamo dai nostri giri nessuno si accorge che siamo stati via». È lo spirito sospeso di cui fa uso per divertimento il maestro di fanfara Gipo Di Napoli, pronto a varcare le assi del palco de Le Musichall (corso Palestro 14) stasera e domani alle 21 con lo show «Figure» di Bandakabra. «Ci siamo resi conto che dopo un anno e mezzo di tour in giro per l’Italia e all’estero, in Francia, al Festival jazz di Edimburgo, ancora non ci eravamo propodice ridendo ma con verità sti a casa nostra – prosegue il suonatore di grancassa – Gipo– E visto il nostro moNon rinunciamo a tirar dentro allo show gli spettatori, do di intendere lo stare in cui chiederemo di alzarsi e scena, praticamente oggi è ballare come se fossimo in un altro spettacolo rispetto un villaggio vacanze. In-
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ne conosciuta, il medley è d’obbligo e noi in cinque minuti facciamo 15 pezzi». Ungioco ben equilibrato che Bandakabra ricrea in almeno un centinaio di date
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AUTORE :Evento Tiziana Pla…
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17 gennaio 2020 - Edizione Canavese
meno un centinaio di date l’anno, in uno spostamento frenetico e con un’agenzia che li segue per i concerti in Francia: «Viviamo molto sul furgone, e noi siamo 9 perché a misura di furgone-Ugone, e dove ciascuno ha il suo posto, le sue cose – racconta ancora GipoDi Napoli – È possibile avere una vita artistica soddisfacente anche se non sei main stream, certo noi dobbiamo fare tante serate». Manon a Sanremo neanche quest’anno, come accadde invece nel 2015: «Di quell’esperienza con RoyPaci ricordo solo il buffet di “Domenica In” che spazzolammo». — © RIPRODUZIONE RISERVATA
Ci sarà anche il medley “È d’obbligo e noi in 5 minuti facciamo15pezzi”
La Bandakadabra alcompleto
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17 gennaio 2020 - Edizione Canavese
Al Castello di Moncalieridomenica alle 21 c’è uno spettacolo–conferenza su La Traviata. Verranno messi a fuoco aspetti testuali e musicali dell’opera di Verdi, raccontati retroscena storici, e ci sarà anche l’ascolto guidato di alcuni brani. C. INS.—
Unincontro divulgativo sui primi buchi neri dell’Universo. L’astrofisica Edwige Pezzulli farà un’indagine tra le galassie più primitive giovedì 23 alle 17, 45 nell’Aula Magna del Politecnico. L’appuntamento è organizzato da «Giovedìscienza». C. INS. —
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17 gennaio 2020 - Edizione Canavese
I Manomanouche, insieme a Francesco Barbieri, si esibiranno al Lambic di via Agudio 46 giovedì 23 alle 21, 30. I musicisti dell’orchestra di Paolo Conte metteranno in scena con un concerto jazz emozionante frutto di una continua ricerca. C. INS.—
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AUTORE :Franca Cassine
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15 novembre 2019
GREG, VERSATILE DETECTIVE ANNI ’40 IL15 E IL16 A LEMUSICHALLNELLOSHOW“AGGREGAZIONI” FRANCA CASSINE
na sorta di film teatrale che scorre fluido, accompagnato da una colonna sonora eseguita dal vivo, snocciolando una trama avvincente, parecchio divertente e, soprattutto, giocata sul filo del grottesco. Venerdì 15 e sabato 16 alle 21 il teatro Le Musichallaprirà le porte a Claudio Gregori, universalmente conosciuto come Greg, cheporterà sul palco di corso Palestro 14 “AgGREGazioni”,spettacolo tratto dal suo omonimo libro. L’attore, per una volta orfano del sodaleLillo, saràimpegnato in un monologo caratterizzato da una sottile ironia, da un filo di cinismo eda una spruzzata della sua tipica salacità, con Kafka e Checova fare da collante. Il tutto accompagnato e avvolto dalle intriganti atmosfere musicali di Attilio Di Giovanni. L’ambientazione è quella di un noir anni Quarantadal fascino retrò in cui si muove J. Mallory, un detective romano filo-americano che, con scanzonata impassibilità, narra la squallida parabola esistenziale di un ragazzetto di periferia, Alessio detto Polpetta,
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Mallorychelo portano a un locale notturno, il “LibroBook”, dove si troverà a riunire i suoi pensieri, trasportando i presenti dalla periferia romana a un locale di Broadway, in attesadi sentire la versione de “Il Nome della Rosa”di JackBignami. Giocandocon travestimenti, con le diverse voci dei personaggi, con il dialetto romano ei cliché della vita in periferia, tra swing, poesie esilaranti e sketch, Greg-Mallory aiuterà gli ottusi genitori di Polpetta etutto il pubblico a capire la fine del ragazzo.—
Biglietti a20 eurol’intero ea 17,50 il ridotto per la platea;a 15 eurola balconata,oltre 1,50 di prevendita; info tel. 011/19.11.71.72
conducendo le investigazioni tra viscide sagrestie esordidi locali notturni. Ad accogliere il pubblico saràperò un insolito Greg conil “MonologosulDannodel Tabacco”di Cechov. Infatti l’attore non si cimenterà solo conMallory, ma saràancheun oratore cehoviano, un mellifluo cantante swing, un poeta, un prete pusillanime, un cardinale, un teppista, i suoi ottusi genitori e i grezzi amici di borgata. Al centro ci sono le indagini di J. Malloryche lo portano a un locale notturno, il
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TorinoSette 15 novembre 2019
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1.Greg, al secoloClaudioGregori, porta in scenauno spettacolotratto dal suolibro “AgGREGazioni. 2.Unafoto delleprove di “Pastorale” di Ninarello. 3. “Io, Vincent Van Gogh”.
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