Fig. 125
CAPITOLO III PROGETTO DI CONSERVAZIONE E RESTAURO ARCHITETTONICO NELL’EX PALAZZO DI SAN PIETRO DI CASTELLO
CAPÍTULO III PROYECTO DE CONSERVACIÓN Y RESTAURO ARQUITECTÓNICO DEL EX PALACIO DE SAN PIETRO DI CASTELLO
STRATEGIA ESTRATEGIA Proteggere e potenziare l’edificio sono state le basi di questo progetto dall’inizio alla fine. Per questo si decide di intervenire in modo puntuale e preciso, cercando di invadere il meno possibile il complesso, pur di mantenere e valorizzare le sue caratteristiche e la sua evidente identità storica. Proteger y potenciar el edificio han sido las bases de este proyecto desde inicio a fin. Por ello, se decide intervenir de manera puntual y precisa, intentando invadir en lo menor posible el complejo, con tal de mantener y realzar sus características y su evidente identidad histórica. Fig. 126
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N
MASTERPLAN GENERALE SC 1:1000
Anx 2: Masterplan in collaborazione con Tesi di Laurea Urbana di A. Ardila.
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PROGETTO PROYECTO Il progetto è suddiviso in due zone specifiche di intervento. In primo luogo, si decide di lavorare sul cortile del primo chiostro, introducendo una copertura mobile in acciaio e vetro temperato trasparente, che si alza e scende a seconda delle esigenze generate dall’ambiente. Lo scopo della copertura è di dare vita a questo spazio intermedio che possiede l’edificio, sia in estate che in inverno, senza sacrificare la luce naturale che è abbastanza scarsa la maggior parte dell’anno. Si trova a nove metri di altezza ed è composto da quattro facce inclinate verso l’interno due cadute d’acqua, che si collegano direttamente al sistema di raccolta pluviale. Quattro pilastri di cemento sostengono la copertura, lasciando al suo interno uno spazio per gli impianti elettrici e di funzionamento della copertura passare e connettersi con le rispettive macchine. La copertura ha un’ampiezza di movimento di 65 cm che apre e chiude completamente il cortile. Questo permette una maggiore ventilazione in estate, e al contrario in inverno, conferisce un ambiente di maggiore protezione e comfort termico di fronte alle basse temperature che si percepiscono. Nei campi di luminosità, si lavora con materiali bianchi e trasparenti che aiutano a riflettere la luce, incorporando anche tende di poliestere nelle strutture superiori che si dispiegano in estate, generando schermi di protezione solare di fronte alle alte temperature. El proyecto se divide en dos zonas específicas de intervención. En primera instancia, se decide trabajar sobre el patio del primer claustro, introduciendo una cubierta móvil de acero y vidrio templado transparente, que se eleva y desciende dependiendo de las necesidades que genere el entorno. El propósito de la cubierta es dar vida a este espacio intermedio que posee el edificio, ya sea en verano e invierno, sin sacrificar la luz natural que es bastante escasa la mayor parte del año. Se ubica a nueve metros de altura y está conformada por cuatro caras que se inclinan hacia el interior dos caídas de agua, las cuales se conectan directamente con el sistema de recolección pluvial. Cuatro pilares de hormigón sostienen la cubierta, dejando en su interior un espacio para que las instalaciones eléctricas y de funcionamiento de la cubierta pasen y se conecten con la respectiva maquinaria. La cubierta tiene una amplitud de movimiento de 65 cm que abre y cierra por completo el patio. Esto permite una mayor ventilación en verano, y por el contrario en invierno, otorga un ambiente de mayor resguardo y confort térmico ante las bajas temperaturas que se perciben. En ámbitos de luminosidad, se trabaja con materiales blancos y transparentes que ayudan a reflejar la luz, incorporando también tiendas de poliéster en las estructuras superiores que se despliegan en verano, generando pantallas de protección solar ante las altas temperaturas.
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MASTERPLAN GENERALE
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Fig. 127
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PIANTA PIANO TERRA DI PROGETTO DEL COMPLESSO
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La seconda parte del progetto si trova nella parte meridionale del l’edificio ed è suddivisa in due interventi. Vengono utilizzati elementi verticali che si contrappongono all’orizzontalità utilizzata sul ponte del primo cortile. Il primo intervento, a partire dall’analisi dell’ex battistero (Fig. 112) in cui sono visualizzati attuali resti di fondazioni in mattoni, lavora a livello di pavimentazione compositiva da queste rovine, generando un patio con carattere memoriale, rettangolare e libero. A questo si aggiunge anche un muro semicircolare di fronte al lato occidentale, che ricorda e dà valore alla cappella che aveva il battistero alle sue origini. Il secondo intervento ha lo scopo di reinterpretare la chiusura e l’esistenza di un secondo cortile interno, per cui, perpendicolarmente all’ultimo edificio, si creano cinque piccoli muri che delimitano e creano questo secondo spazio vuoto all’interno del complesso, con una pavimentazione liscia che aiuta una migliore gestione del programma.
La segunda parte del proyecto se emplaza en la zona sur del edificio y se divide en dos intervenciones. Se utilizan elementos de manera vertical que se contraponen a la horizontalidad utilizada en la cubierta del primer patio. La primera intervención, a partir del análisis del ex baptisterio (Fig. 74) en donde se visualizan actuales restos de fundaciones en ladrillo, trabaja a nivel de pavimentación compositiva a partir de estas ruinas, generando un patio con carácter memorial, rectangular y libre. A este se le suma también, un muro semicircular frente a la cara poniente, que recuerda y da valor a la capilla que tenía el baptisterio en sus orígenes. La segunda intervención tiene como objetivo, reinterpretar el cierre y existencia de un segundo patio interno, por lo cual, perpendicular al último edificio, se crean cinco pequeños muros que delimitan y crean este segundo espacio vacío dentro del complejo, con una pavimentación lisa que ayuda a un mejor manejo del programa.
Il programma adattato all’edificio esistente prevede una riorganizzazione delle famiglie che vivono al suo interno, trasferendo le residenze al secondo e terzo livello e lasciando il primo ad uso pubblico. Si integrano al primo chiostro atelier di abiti tipici di Venezia, maschere, artigianato, laboratori di scultura, tessuto e fioriere. Al secondo sono disponibili laboratori e laboratori offerti per le università e per un possibile utilizzo della Biennale di Venezia. L’ex battistero diventa un museo di sito ai suoi tre livelli e al centro dell’edificio generale si trova una piccola caffetteria.
El programa adaptado a la edificación existente cuenta con una reorganización de las familias que viven en su interior, transfiriendo las residencias al segundo y tercer nivel y dejando el primero para un uso público. Se integran al primer claustro ateliers de vestidos típicos de Venecia, de máscaras, artesanías, talleres de escultura, tela y florerías. Al segundo se disponen laboratorios y talleres ofrecidos para las universidades y para un posible uso de la Biennale di Venezia. El ex baptisterio pasa a ser un museo de sitio en sus tres niveles y al centro del edificio general se ubica una pequeña cafetería.
Por último, se termina el proyecto con un muro permeable que cierra el proyecto y separa lo que es privado de lo público. Se mantiene abierto por un tema característico en Venecia, los patios internos de los claustros están siempre abiertos al visitante.
Infine, il progetto si conclude con un muro permeabile che chiude il progetto e separa ciò che è privato dal pubblico. Rimane aperto da un tema caratteristico a Venezia, i cortili interni dei chiostri sono sempre aperti al visitatore.
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COPERTURA CUBIERTA
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Fig. 131
COPERTURA DEL PRIMO CORTILE INTERNO CUBIERTA DEL PRIMER PATIO INTERNO
STRUTTURA PRINCIPALE, SECONDARIA, TIRANTI, DISLIVELLO E ORIENTAMENTO | ESTRUCTURA PRINCIPAL, SECUNDARIA, TENSORES, DESNIVEL Y ORIENTAMIENTO Il risultato di questa copertura nasce dall’analisi della pavimentazione del primo chiostro (p. 103), evidenziando gli assi, ciascuno degli elementi storici che la compongono e principalmente le due cisterne situate al centro di questo, dove si trovano le due cadute d’acqua, le quali, come progetto, riescono a migliorarne l’uso originale e l’importanza. El resultado de esta cubierta nace del análisis de la pavimentación del primer claustro (pág. 103), destacando los ejes, cada uno de los elementos históricos que la conforman y principalmente las dos cisternas ubicadas al centro de este, en donde se ubican las dos caídas de agua, las cuales como proyecto logran realzar su uso original e importancia.
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CILINDRO IDRAULICO CILINDRO HIDRÁULICO
CILINDRO IDRAULICO A SEMPLICE EFFETTO CILINDRO HIDRÁULICO DE SIMPLE EFECTO L’idea del progetto menzionata recentemente è, che la copertura possa scivolare verso l’alto e verso il basso a seconda delle esigenze che gli utenti ritengono appropriate. Per questo occorreva un meccanismo che potesse sollevare il coperchio d’acciaio con agilità ed efficacia. Sono state analizzate varie soluzioni, ma quella dei cilindri idraulici a semplice effetto è stata quella che meglio si adatta a questo progetto. Come funzionano? Una pompa inietta liquido (in quasi tutti i casi si utilizza olio) in un cilindro cavo con un pezzo mobile all’interno (stelo), che è in grado di muoversi perché il liquido riempie l’intero cilindro generando la pressione necessaria per far muovere il cilindro. La forza e la velocità dipendono dalla dimensione volumetrica interna del cilindro e, inoltre, dalla capacità della pompa idraulica di iniettare il liquido a pressione.
Anche i cilindri a semplice effetto ritornano alla loro posizione iniziale grazie allo stesso carico esterno, in questo caso del ponte. Quando la pompa smette di esercitare pressione, il ponte scende per la forza di gravità. Per questo progetto sono proposti anche per il funzionamento del sistema idraulico, pompe, pannelli di controllo, un motore e tubi che collegano la fonte di energia ai cilindri che si trovano nella parte superiore dei pilastri. La idea del proyecto como se mencionaba anteriormente es, que la cubierta pueda deslizarse hacia arriba y abajo dependiendo de las necesidades que los usuarios vean convenientes. Para esto se necesitaba un mecanismo que pudiese levantar la cubierta de acero con agilidad y eficacia. Se analizaron varias soluciones, pero la de los cilindros hidráulicos de simple efecto fueron las que mejor se adecuaban a este proyecto.
¿Cómo funcionan? Un bomba inyecta líquido (en casi todos los casos se usa aceite) en un cilindro hueco con una pieza móvil en su interior (vástago), la cual es capaz de desplazarse debido a que el líquido rellena todo el cilindro generando la presión necesaria para que este se mueva. Su fuerza y rapidez dependen de la dimensión volumétrica interna del cilindro, y además, de la capacidad que tenga la bomba hidráulica para inyectar el líquido a presión.
Los cilindros de simple efecto también, regresan a su posición inicial gracias a la misma carga externa, en este caso de la cubierta. Una vez que la bomba deja de ejercer presión, la cubierta baja por la fuerza de gravedad. Para este proyecto también se proponen para el funcionamiento del sistema hidráulico, las bombas, paneles de control, un motor y las tuberías que conecten la fuente de energía a los cilindros que se encontrarán en la parte superior de los pilares.
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STRUTTURA DELLA TENDA ESTRUCTURA DE TIENDA
SISTEMA DI TENDA A VELA Si propone un sistema di tende tese che si posizionano sulla struttura rigida superiore. Di forma triangolare, di materiale poliestere avorio e con raccordi in acciaio inossidabile. Si collocano aperture alla struttura rigida e principale centrale, dove i negozi sono arrotolati per evitare di perdere visibilità all’esterno e luce naturale. Una volta che è necessario svolgerle, si attiva il meccanismo che tira uno degli angoli del triangolo di poliester verso l’estremità opposta, stringendo il tessuto e generando uno schermo di protezione solare nelle stagioni più calde dell’anno. Sono smontabili e possono essere lavati a mano o industriali.
L’uso di queste tende permette di regolare e controllare la luminosità , radiazione e temperatura interna del primo chiostro, permettendo un maggiore uso di questo spazio in ogni momento della giornata. Il sistema elettrico per il suo funzionamento passa attraverso lo stesso pilastro, insieme al sistema di cilindri idraulici. SISTEMA DE TIENDA Se propone un sistema de tiendas tensadas que se posicionan sobre la estructura rígida superior. Con una forma triangular, de material poliéster color marfil y con uniones de acero inxidable. Se colocan apernadas a la estructura rígida y principal central, en donde las tiendas se encuentran enrolladas para evitar perder visibilidad al exterior y luz natural. Una vez sea necesario desenrollarlas, se activa el mecanismo que tira uno de los ángulos del tríangulo de políester hacia el extremo contrario, tensando la tela y generando una pantalla de protección solar en las estaciones más cálidas del año. Son desmontables y pueden lavarse de manera industrial o a mano. El uso de estas tiendas permite regular y controlar la luminosidad , radiación y temperatura interna del primer claustro, permitiendo un mayor uso de este espacio a toda hora del día.
El sistema eléctrico para su funcionamiento pasa por el mismo pilar, junto al sistema de cilindros hidráulicos. Fig. 146 139
IPOTESI PER IL CONTROLLO SOLARE 1 HIPÓTESIS PARA EL CONTROL SOLAR 1 Funzionamento tende Funcionamiento tiendas
Con l’analisi ombra si può capire quale zona è sempre esposta al sole quasi tutto l’anno.
Fig. 147
Con el análisis de sombra se puede entender qué zona siempre está expuesta al sol casi todo el año.
A
Con l’uso di un sistema meccanico, è possibile scegliere quali aree coprire con i negozi. Dà una maggiore libertà di possibilità e giochi di luce all’interno del chiostro. Al utilizar un sistema mecánico, se puede elegir qué zonas cubrir con las tiendas. Da una mayor libertad de posibilidades y juegos lumínicos dentro del claustro.
B
Si propone un sistema di tende tese che si posizionano sulla struttura rigida superiore. Di forma triangolare, di materiale poliestere avorio e con raccordi in acciaio inossidabile. Si collocano aperture alla struttura rigida e principale centrale, dove i negozi sono
El sistema eléctrico para su funcionamiento pasa por el mismo pilar, junto al sistema de cilindros hidráulicos.
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Fig. 148
IPOTESI PER IL CONTROLLO SOLARE 2 HIPÓTESIS PARA EL CONTROL SOLAR 2
RISULTATO | RESULTADO
Funzionamento alette (brise-soleil) Funcionamiento brisolei
Dopo aver analizzato le due opzioni che meglio si adattano alla copertura proposta, si è arrivata alla conclusione che il sistema di negozio era molto più efficace e positivo da utilizzare come controllo luminoso all’interno del primo chiostro. Perché questo è molto meno invasivo per la struttura, più leggero, smontabile ed economico. Inoltre, avere questa struttura molto più lontana da quella principale e con un materiale sintetico, fa sì che la radiazione interna sia più bassa, captando a livello superiore il calore e trasmettendo in quantità molto minore verso il cortile. D’altro canto, il sistema di brisolei, pur svolgendo la stessa funzione del negozio, in particolare in questa struttura, genera un maggior numero di punti critici rispetto alla prima opzione. Essendo praticamente sulla struttura secondaria, e essendo di un materiale conduttore, la diminuzione di calore è piuttosto bassa e in alcuni casi potrebbe diventare maggiore. Inoltre, il peso dell’acciaio influisce sui carichi del tetto verso i pilastri, per cui bisognerebbe modificarli e diminuirebbe lo spazio interno del cortile. Infine, per un tema visivo, le placche si vedrebbero tutto l’anno, generando uno schermo fisso che ostacolerebbe l’idea iniziale di trasparenza e connessione verso l’esterno.
Luego de analizar las dos opciones que se edecuan mejor a la cubierta propuesta, se llegó a la conclusión de que el sistema de tienda era mucho más eficaz y positivo para utilizar como control lumínico dentro del primer claustro. Debido a que este es mucho menos invasivo para la estructura, más ligero, desmontable y económico. Además, tener esta estructura mucho más alejada de la principal y con un material sintético, genera que la radiación dentro sea más baja, captando a nivel superior el calor y transmitiendo en mucha menor cantidad hacia dentro del patio.
Sistema di alette d’acciaio che controllano e regolano la luce solare. Sarebbero posizionate sulla struttura secondaria e di colore bianco. Si trovano strategicamente nelle zone dove più arriva il sole, che sarebbe il centro dela copertura.
Por otro lado, el sistema de brisolei, pese a que cumple la misma función que la tienda, específicamente en esta estructura, genera una mayor cantidad de puntos críticos que la primera opción. Al estar prácticamente sobre la estructura segundaria, y ser de un material conductor, la disminución de calor es bastante baja y en algunos casos podría llegar a ser mayor. También, el peso del acero influye en las cargas de la cubierta hacia los pilares, por lo cual habría que modificarlos y disminuiría el espacio interno del patio. Por último, por un tema visual, las placas se verían todo el año, generando una pantalla fija que obstruiría la idea inicial de transparencia y conexión hacia el exterior.
Fig. 149
Sistema de aletas de acero que controlan y regulan la luz solar. Serían posicionadas sobre la estructura segundaria y de color blanco. Se ubican estratégicamente en las zonas donde más llega el sol, que sería el centro de la cubierta. 141
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PROIEZIONE DI OMBRE PROYECCÓN DE SOMBRAS
PROIEZIONE DI OMBRE PROYECCÓN DE SOMBRAS
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14:00 PM STATE | VERANO
12:00 PM STATE | VERANO
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PROIEZIONE DI OMBRE PROYECCÓN DE SOMBRAS 16:00 PM STATE | VERANO
PROIEZIONE DI OMBRE PROYECCÓN DE SOMBRAS
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SECONDO CHIOSTRO SEGUNDO CLAUSTRO
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PROGRAMMA PROGRAMA
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RESTAURO DELLE FACCIATE RESTAURACIÓN DE LAS FACHADAS
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Fig. 182 181
4. BIBLIOGRAFIA | BIBLIOGRAFÍA 1. Frederic C. Lane, Storia di Venezia. G. Einaudi, Torino, 1978.
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AUTORI DELLE VEDUTE | AUTORES DE LOS MAPAS Pag. 76-77
1. Veduta prospettica della città disegnata da Erhard Reuwich in 1486.
18. Pianta prospettica della città e delle lagune edito da Pietro Bertelli, Venzia 1599.
3. Pianta prospettica della città intagliata in legno da Giovanni Andrea Vavassore detto Vadagnino, Venezia 1525.
20. Pianta prospettica della città e delle lagune incisa da Georg Keller in 1607.
2. Pianta prospettica della città attribuita a Jacopo de’ Barbari e pubblicata da Antonio Kolb, Venezia 1500.
19. Pianta prospettica della città e delle lagune Venezia primi anni del XVII sec. Stefano Scolari alla fine del sec. 21. Pianta prospettica della città e delle lagune disegnata e incisa da Wolfango Kilian in 1625.
4. Pianta prospettica della città e delle lagune disegnata da Benedetto Bordone, Venezia 1528.
22. Pianta prospettica della città e delle lagune pubblicata da Jodocus Hondius in 1626.
5. Pianta prospettica della città e delle lagune intagliata in legno Joannes Augustinus Pantheus, Venezia 1530.
23. Pianta topografica della città disegnata da Alessandro Badoer, Venezia 1626.
6. Pianta prospettica della città e delle lagune intagliata in legno da Matteo Pagan, Venezia 1550.
24. Pianta prospettica della città incisa da Matthaeus Merian e pubblicata Francoforte in 1635.
7. Pianta della città e delle lagune intagliata in legno da Matteo Pagan, Venezia 1559.
25. Pianta della città e delle lagune incisa da Giacomo Lauro, Roma 1642.
8. Pianta prospettica della città e delle lagune incisa da Paolo Forlani, Venezia 1566.
26. Pianta prospettica della città pubblicata da Johannes Jansson, Amsterdam 1657. 27. Pianta prospettica della città pubblicata a Venezia da Stefano Scolari in 1677.
9. Pianta prospettica della città e delle lagune di Leandro Alberti, Venezia 1567.
28. Pianta prospettica della città incisa da Julius Milhauser prima del 1680.
10. Pianta prospettica della città e delle lagune datata 1567 per M. Giulio Ballino, Venezia 1569.
29. Pianta prospettica della città edita da Vicenzo Coronelli, Venezia 1693.
11. Pianta prospettica della città e delle lagune di Georg Braun, Colonia 1572.
30. Pianta prospettica della città incisa da Giovanni Merlo, Venezia 1696.
12. Veduta della città e delle lagune di Francois de Belle Forest, Parigi 1575.
31. Pianta topografica della città edita da Vicenzo Coronelli, Venezia 1697.
13. Pianta prospettica della città e delle lagune incisa da Balthasar Jenichen in 1575.
32. Pianta prospettica della città pubblicata a Bologna dall’editore Gioseffo Longhi fine del XVII sec.
14. Pianta prospettica della città e delle lagune incisa in rame da Giacomo Franco, Venezia 1580.
33. Pianta topografica della città incisa da Harmanus van Loon ed edita da Nicolas de Fer, Parigi in 1700.
15. Pianta prospettica della città e delle lagune incisa in rame da Giacomo Franco, Venezia 1597.
34. Pianta prospettico-topografica della città pubblicata a Parigi da Nicolas de Fer in 1702.
16. Pianta prospettica della città e delle lagune incisa da Bernardo Salvioni ed edita a Venezia da Donato Rascicotti a fine del XVI sec.
35. Pianta prospettica della città inserita nell’opera di Gueudeville, Amsterdam 1708.
17. Pianta prospettica della città disegnata da Fulgenzio Manfredi ed inserita in un grande foglio volante, pubblicato a Venezia G. Battista Mazza e Gasparo Uccelli nel 1598.
36. Pianta prospettica della città pubblicata da Vincenzo Coronelli, Venezia 1710. 184
37. Pianta prospettica della città incisa da Pierre Aveline, Parigi 1710.
55. Pianta topografica della città di Ermolao Paoletti, Venezia 1833-1840.
38. Pianta prospettica Pubblicata da Giovanni Antonelli, Venezia 1709-1722.
56. Pianta topografica drlla città e di parte della laguna disegnata da Giambattista Garlato, Venezia 1838.
39. Pianta prospetto-topografica della città incisa ed edita da Gabriele Bodenehr, Augsburg 1720.
57. Pianta topografica della città disegnata da Marco Perissini ed incisa da Giuseppe Cattaneo, Milano 1847.
40. Pianta topografica della città di Johan Georg Graevius in 1722.
58. Pianta topografica della città, Venezia 1847.
41. Pianta topografica della città disegntata da Lodovico Ughi e pubblicata a Venezia 1729 da Giuseppe Baroni.
59. Pianta topografica della città stampata dalla litografia Kirchmayr, Venezia 1851.
42. Pianta prospettica della città incisa in rame da Matteo Suetter in 1720.
60. Pianta topografica della città disegnata da Bernardo e Gaetano Combatti nel 1847 e aggiornata a tutto il 1855.
43. Pianta prospettica della città nel ‘Forestiere Illuminato’, Venezia 1740.
44. Pianta prospettica della città di Tommaso Salmon, Venezia 1740-1753. 45. Pianta prospettica della città di Tommaso Salmon, Venezia 1740-1753.
46. Pianta prospettica della città pubblicata da Lodovico Furlanetto, Venezia 1770.
47. Pianta topografica della città da disegno di Lodovico Ughi e pubblicata da Lodovico Furlanetto, Venezia poco prima del 1779. 48. Pianta topografica della città incisa ed edita da Marco Sebastiano Giampiccoli, Venezia 1779. 49. Pianta topografica della città edita da Lodovico Furnaletto nel 1787 MODIFICATA MEDIANTE AGGIORNAMENTI ED AGGIUNTE. 50 Pianta topografica della città pubblicata da Teodoro Viero, Venezia 1792. 51. Pianta topografica della città, Venezia 1815.
52. Pianta topografica delle trenta parrochie di Venezia disegnate da Giovanni Battista Paganuzzi, Venezia 1821. 53. Pianta topografica delle trenta parrochie di Venezia disegnate da Giovanni Battista Paganuzzi, Venezia 1821, secondo disegno dettagliato.
54. Pianta topografica della città disegnata ed incisa da Dionisio Moretti e pubblicata a Venezia nel 1835. 185
5. MATERIALE GRAFICO | MATERIAL GRÁFICO Fig. 0 Veduta prospettica della città disegnata da Erhard Reuwich 1486.
Fig. 22 Fotografia degli elementi che la configurano.
Fig. 2 La Pianta di Venezia disegnata da C. Sabbadino nel 1557.
Fig. 24 Fotografia degli elementi che la configurano.
Fig. 23 Fotografia degli elementi che la configurano.
Fig. 1 Cartina geografica ubicazione di Venezia. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 25 Fotografia degli elementi che la configurano.
Fig. 3 Mappe dell’Impero Asburgico, 1764-1784.
Fig. 26 Fotografia degli elementi che la configurano.
Fig. 4 Pianta topografica della città di Tommasso TemanzaVenezia 1781.
Fig. 27 Fotografia degli elementi che la configurano.
Fig. 5 Cartina di Venezia, Baedeker, 1850.
Fig. 28 Fotografia degli elementi che la configurano.
Fig. 6 Sviluppo della città, origini. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 29 Fotografia degli elementi che la configurano.
Fig. 7 Sviluppo della città, origini. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 30 Fotografia degli elementi che la configurano.
Fig. 8 Sviluppo della crescita urbana al anno 1200 Elaborazione propria, 2020.
Fig. 31 Fotografia degli elementi che la configurano.
Fig. 9 Sviluppo della crescita urbana al anno 1500. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 32 Fotografia degli elementi che la configurano.
Fig. 10 Sviluppo della crescita urbana al anno 1900 Elaborazione propria, 2020.
Fig. 33 Diagramma d’ubicazione dei chiostri a Venezia, Elaborazione propria, 2021.
Fig. 11 Sviluppo della crescita urbana al anno 2020. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 34 Diagramma del chiostro. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 12 Schema del risultato dello sviluppo. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 35 Sezione del chiostro. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 13 Diagramma di funzionamento di un’isola. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 36 Sezione del pozzo. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 14 Diagramma di funzionamento di un’isola. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 37 Fotografia del pozzo.
Fig. 15 Diagramma sulla costruzione. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 38 Pianta tipo del pozzo. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 16 Fotografia della costruzione.
Fig. 39 Assonometrica del pozzo. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 17 Fotografia della costruzione.
Fig. 40 Piano Nolli della città di Venezia. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 18 Fotografia della costruzione.
Fig. 41 Pianta di sintesi della città di Venezia. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 19 Fotografia degli elementi che la configurano.
Fig. 42 Pianta di analisi della zona oriente di Venezia. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 20 Fotografia degli elementi che la configurano. Fig. 21 Fotografia degli elementi che la configurano. 186
Fig. 43 Pianta di interpretazione della zona oriente di Venezia. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 44 Pianta prospettica della città attribuita a Jacopo de’ Barbari e pubblicata da Antonio Kol, Venezia 1500. Fig. 45 Sezione longitudinale dell’isola di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2021. Fig. 46 Pianta stato di fattto dell’isola di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2021. Fig. 47 Pianta di sintesi dell’isola di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 66 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 49 Diagramma di analis urbana dell’isola. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 71 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 67 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020. Fig. 68 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020. Fig. 69 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020. Fig. 70 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 48 Diagramma di analis urbana dell’isola. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 72 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 50 Diagramma di analis urbana dell’isola. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 73 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 51 Diagramma di analis urbana dell’isola. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 74 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 52 Diagramma di analis urbana dell’isola. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 75 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 53 Diagramma di analis urbana dell’isola. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 76 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 54 Diagramma di analis urbana dell’isola. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 77 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 55 Diagramma di analis urbana dell’isola. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 78 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 56 Diagramma di analis urbana dell’isola. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 79 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 57 Diagramma di analis urbana dell’isola. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 80 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 58 Pianta di stato di fatto del Ex Complesso in San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2021. Fig. 59 Diagrama del complesso. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 80 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020. Fig. 81 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 60 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 82 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 61 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 83 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 62 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 84 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 63 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 85 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 64 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 86 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 65 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020. 187
Fig. 87 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 111 Pianta battistero nell’anno 2021. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 89 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020. Fig. 91 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 113 Rilevo geometrico dello stato di fatto della facciata interna. Elaborazione propria, 2021. Fig. 114 Rilevo geometrico dello stato di fatto della facciata esterna. Elaborazione propria, 2021. Fig. 115 Analisi delle ombre del complesso. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 93 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 117 Analisi del clima a Venezia. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 88 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 112 Pianta analisi del secondo chiostro. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 90 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020. Fig. 92 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 116 Analisi delle ombre del complesso. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 94 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 118 Sezione di analisi per controllo ambientale. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 95 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 119 Assonometrica di analisi per controllo ambientale. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 96 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 120 Diagrammi di analisi per controllo ambientale. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 97 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020. Fig. 98 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 121 Pianta rilievo dello stato di fatto della pavimentazione del primer cortile del complesso. Elaborazione propria, 2021. Fig. 122 Sezione a dettaglio D1 del primo chiostro. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 100 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 124 Pianta dell’area d’intervento. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 99 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 123 Sezione a dettaglio D2 del battistero. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 101 Fotografia di San Pietro di Castello. Elaborazione propria, 2020.
Fig. 125 Immagine generale di progetto. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 102 Sezione longitudinale A-A di stato di fatto del complesso. Elaborazione propria, 2021. Fig. 103 Sezione trasversale B-B di stato di fatto del complesso. Elaborazione propria, 2021. Fig. 104 Sezione trasversale C-C di stato di fatto del complesso. Elaborazione propria, 2021. Fig. 105 Diagramma del programma attuale. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 126 Masterplan generale di progetto. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 127 Assonometrica generale di progetto. Elaborazione propria, 2021. Fig. 128 Pianta piano terra di progetto. Elaborazione propria, 2021. Fig. 129 Diagramma degli interventi. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 130 Sezione longitudinale in assonometrica di progetto. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 106 Diagramma del programma attuale. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 131 Immagine della copertura. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 107 Diagramma del programma attuale. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 132 Pianta della copertura. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 108 Diagramma del programma attuale. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 109 Pianta piano terra del battistero nel 2020 e nel 1810. Elaborazione propria, 2021. Fig. 110 Pianta battistero nell’anno 1810. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 133 Sezione longitudinale E-E di progetto. Elaborazione, 2021. 188
Fig. 134 Sezione trasversale F-F di progetto. Elaborazione, 2021.
Fig. 135 Assonometrica della copertura. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 159 Pianta del secondo chiostro. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 137 Diagrammi della copertura. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 161 Sezione trasversale G-G di progetto. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 160 Diagrammi degli interventi nel secondo chiostro. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 136 Esploso della copertura fissa e mobile. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 162 Dettaglio rivestimento in mattonoi. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 138 Dettaglio A della copertura. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 163 Metodologia di costruzione dei matoni. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 139 Dettaglio B della copertura. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 164 Dettaglio muro di matoni cribato. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 140 Immagine di progetto, primo cortile interno, Elaborazione propria, 2021.
Fig. 165 Immagine di progetto, secondo cortile. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 141 Dettaglio D3 1:40 della copertura. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 166 Immagine di progetto, piazzeta memoriale. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 142 Dettaglio D4 1:100 della copertura. Elaborazione propria, 2021
Fig. 167 Pianta diagramma del programma di progetto. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 143 Dettagli relativi alle unioni della copertura. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 168 Assonometrica di programma di altri piani. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 144 Immagine interna della copertura. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 169 Pianta dettaglio del primo chiostro. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 145 Immagine di progetto, primo cortile interno, Elaborazione propria, 2021.
Fig. 170 Pianta dettaglio del secondo chiostro. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 146 Diagrammi Sistema di Tenda a vela. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 171 Sezione longitudinal di programma. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 147 Funzionamiento delle tende a vela. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 172 Mappatura del degrado del prospetto interno. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 148 Diagrammi Sistema di Tenda a vela. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 173 Rilievo del degrado del prospetto interno. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 149 Diagrammi Sistema Brisolei. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 174 Simulazione di progetto. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 150 Sezione longitudinale D-D di progetto. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 175 Mappatura del degrado del prospetto esterno. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 151 Assonometrica sezionata di progetto. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 176 Rilievo del degrado del prospetto esterno. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 152 Immagine di progetto, complesso. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 177 Immagine di progetto, complesso. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 153 Immagine di progetto, copertura. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 178 Immagine di progetto, primo cortile. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 154 Proiezione di ombre, 12:00 pm. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 179 Immagine di progetto, corridoio del primo cortile. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 155 Proiezione di ombre, 14:00 pm. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 180 Immagine di progetto, primo cortile. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 156 Proiezione di ombre, 16:00 pm. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 181 Immagine di progetto, primo cortile. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 157 Proiezione di ombre, 18:00 pm. Elaborazione propria, 2021.
Fig. 158 Immagine di progetto, secondo chiostro. Elaborazione propria, 2021.
189
Fig. 182 Immagine di progetto, dettaglio pilastri d’acqua. Elaborazione propria, 2021.
6. ALLEGATI | ANEXOS Anx 1: Pag. 79 traducción del italiano al español.
Se evidencia un nuevo campo (Pomperi) a suroriente.
Texto 2: 1566 Paolo Forlani. Está presente la relación entre los elementos principales que son: el campanario, la iglesia y dos claustros (que están cerrados). También el ingreso directo desde el puente hacia el complejo. Todas las residencias se encuentran al sur. Detrás del complejo se encuentra un pequeño bosque de vegetación alta. Borde oriente amurallado.
Anx 2: Pag. 113. Masterplan Generale. Lavoro in collaborazione con Tesi di Laurea “Recupero di un luogo perso bella memoria, progetto di riqualificazione urbana e paesaggistica sull’antica isola di Olivolo-San Pietro di Castello” di Andrea Ardila, 2021-2021.
Texto 1: 1500 Jacopo de’ Barbari. Se ve la gran iglesia ocupando una parte consideredable de la isla de San Pietro. Una plaza (campo) sin cuidado. Una pequeña parroquia o iglesia privada en la zona oriental del primer claustro, la cual posse un jardín frente. Un segundo claustro cerrado. Dos tipos de pergolados con forma de arco detrás de la iglesia. Un muro que rodea todo el perímetro oriente. Un baptisterio con cúpula.
Texto 9: 1847-1855 Bernardo e Gaetano Combatti. El complejo denota tres claros patios (en el primer claustro, segundo claustro y en el espacio entre el segundo y el baptistero). La isla pierde un poco la forma de oliva, se transforma en una forma más geométrica. El área verde se conforma por espacios geométricos de jardines rodeados por filas de árbores.
Texto 3: 1599 Pietro Bertelli. Genera una clara síntesis de la situación de la isla di San Pietro. - Borde amurallado (isla-muro). - Campanario cerca del puente. - Dos claustros. - Área verde al lado oriente.
PALABRAS EN ITALIANO AL ESPAÑOL B Battistero: baptisterio.
C Campanile: campanario. Chiostro/i: claustro/s. Chiesa: iglesia. Complesso: conjunto. Copertura: cubierta. Cortile/i: patio/s interno/s.
Texto 4: 1635 Matthaeus Merian. Muestra una situación similar a aquella de Barbari, pero, evidencia el segundo claustro abierto al sur. Hay un pequeño camino desde el puente hasta la iglesia (no tan claro). Pone en evidencia un recorrido claro en el borde sur que termina detrás del baptisterio. Las escaleras son diseñadas en el primer claustro como muestra el mapa n°2.
F Finestra/e: ventana/s.
Texto 5: 1677 Stefano Scolari. Por primer vez se muestra una cúpula en la iglesia. No se ve el muro al oriente y el baptisterio se separa del segundo claustro. Se muestra como segundo lugar sagrado en el complejo.
L Livello/i: nivel/s.
O Ombra/e: sombra/s.
Texto 6: 1696 Giovanni Merlo. Un claro recorrido se evidencia desde el puente hasta la iglesia. Se integran, el presbisterio, dos transeptos laterales y dos altares a la iglesia de San Pietro. Se visualiza solo un pergolado que nace desde la parroquia detrás del primer claustro hasta el centro de la isla. Muestra también una serie de subdivisiones internas en el área sur junto a las residencias.
P Percoso/i: recorrido/s. Ponte/i: puente/s. Prospetto: elevación o fachada.
Texto 7: 1700 Harmanus van Loon. Evidencia dos zonas sagradas en la isla (baptisterio e iglesia). Gran parte de la zona norte dispuesta a la agricultura y jardines. Texto 8: 1729 Lodovico Ughi: Primer plano topográfico que evidencia las calles de la isla. Se ven en planta la grandeza de la iglesia respecto all’Isola del Olivolo. Muestra las relaciones entre los elementos (iglesia, campo, campanario, puente). El área verde ocupa la mayor parte de la isla (contraposición a la forma de la isla y el oren de los jardines).
R Rovina/e: ruina/s.
190
S Schema/i: esquema/s. Sezione: corte o sección. State: verano. Stemma: escudo.
REFERENTI | REFERENTES Per la copertura:
1. Coperture per corti interne: la membrana a chiusura del Chiostro del Bramante a Roma, Italia. 2. Tensostruttura a copertura del Chiostro del Castello di Faicchio (BN). 3. Coperture per corti interne: l’esempio del Chiostro Foqus a Napoli, Italia. 4. Copertura trasparente del Chiostro di Santa Caterina a Formiello a Napoli, Italia. 5. Coperture per corti interne: l’esempio del progetto del Chiostro del Polo M9 - Museo 6. del 900 a Mestre, Italia, XX secolo. 6. Stazione ferroviaria di Ancona, Italia. 7. Cortile del British Museum, Londra, 1999. Per la struttura della tenda:
1. L’ Accademia delle Scienze della California, 2005-2008. 2. Ispirazione: vestiti appesi viste sulle strade a Venezia. 3. Tenso strutture, 2021. 4. Stazione della metro Monte Tabor, Cile. Struttura di tenso strutture. Per i muri:
1. Analisi delle murature a Venezia, 2021. 2. Diverse tecniche di lavorazione con il mattone attualmente, 2021.
191
Ogni passo che facciamo, ogni nuovo paesaggio che immaginiamo, la città che si risveglia tra le acque, le diverse strade giorno dopo giorno, la buona compagnia, i perfetti imperfetti, il suono che scompare a mezzanotte, l’acqua che scorre costante nelle tue orecchie, il tramonto più bello che tu abbia mai visto, la navigazione ferma fino a casa, e sentire la brezza più profonda in primavera. Sono momenti che segnano e risuonano come una canzone che si ripete nella tua testa.
Cada paso que damos, cada paisaje nuevo que visualizamos, la ciudad que despierta entre las aguas, las distintas calles día tras día, la buena compañía, los imperfectos perfectos, el sonido que desaparece a medianoche, el agua que permea constante en tus oídos, el atardecer más precioso que hayas visto, el navegar firme hasta la casa, y sentir la brisa más profunda en primavera. Son momentos que marcan y quedarán resonando como una canción que se repite en tu cabeza.