Web Platform For Silver Surfer
Facoltà di Architettura “Ludovico Quaroni“ interfacoltà con Scienze della Comunicazione Corso di laurea in Design, Comunicazione Visiva e Multimediale
PIATTAFORMA WEB PER IL WEB DEL FUTURO
Candidato Mirko Pulvirenti n° matricola 1126185
Relatore Carlo Martino
A/A 2011/2012
Sommario
CAPITOLO 1 Storia di Internet 1.1 Nascita di Internet 1.2 Nascita del Web
9 10 16
1.3
Sviluppo del Web
19
1.4
Servizi Web
26
1.5
Social Network
29
1.6
Blog
32
1.7
Social Bookmarking
38
1.8
Crowd Sourcing
41
1.9
Widget
44
1.10 Mashup & Web API
46
CAPITOLO 2 I numeri di Internet 2.1 Grandezza di Internet
53 54
2.2
Utenti collegati a Internet
57
2.3
Tipologia degli utenti
59
2.4
Cosa fanno gli utenti su Internet
62
CAPITOLO 3 Grey Tech for Silver Surfer 3.1 I Silver Surfer invadono la rete
65 66
3.2
Attività Utili ai Silver Surfer
3.3
Servizi Web progettati per Silver Surfer 71
68
CAPITOLO 4 Progetto SSUP 4.1 Premessa
75 76
4.2
Target
78
4.3
Silver sSurfer Offline
81
4.4
Regole di usabilità
83
4.5
Concept
85
4.6
Primi Passi
87
4.7
Vantaggi
90
4.8
Prodotto
92
CAPITOLO 5 Sviluppo SSUP 5.1 Identità Visiva
95 96
5.2
Font
101
5.4
Architettura
102
5.3
Interfaccia
108
5.4
Elementi grafici
114
CAPITOLO 1
Storia di Internet
1.1
Nascita di Internet
Lo Sputnik 1 - Wikipedia
(1) Sputnick1: fu il primo satellite artificiale in orbita intorno alla Terra nella storia. Venne lanciato il 4 ottobre 1957 dal cosmodromo di Baikonur, nell’odierno Kazakistan, grazie al vettore R-7 (Semyorka). (2) MIT: Massachusetts Institute of Technology (MIT) è una delle più importanti università di ricerca del mondo, con sede a Cambridge, nel Massachusetts. 10
La storia di internet è relativamente recente. Il 1957, fu l’anno in cui la Russia mise in orbita il suo primo satellite, lo Sputnick 1(1). In quel momento era in atto una guerra fredda, tra le due super potenze mondiali, America e Russia, confrontandosi in molteplici campi soprattutto quello tecnologico e militare. Sputnick, rappresentò quindi una minaccia per il Governo americano, che decise di investire più risorse per la ricerca scientifica e tecnologica. Il 15 Ottobre infatti, il presidente Eisenhower convoca lo Science Advisor Committee, il comitato di consulenza scientifica presidenziale, che decide di nominare uno Science Advisor, un consulente, con libertà burocratiche, per favorire lo sviluppo rapido della scienza americana, James R. Killian Jr. presidente del Massachussets Institute of Technology. Il segretario della difesa inizia a collaborare con Killian per la risoluzione di un problema gravissimo all’interno delle varie strutture del governo, ovvero la loro non comunicazione a distanza e il crearsi di una concorrenza controproducente. Decisero di fondare un’agenzia unica per la ricerca e lo sviluppo scientifico, che ponesse fine a questa rivalità tra le agenzie, la proposta infatti non fu presa nel migliore dei modi dalle più alte cariche militari. Ma il 7 Gennaio del 1958, il presidente Eisenhower, chiede i fondi per l’apertura dell’Arpa, Advanced Research Project Agency, che finanzia la sperimentazione dell’ambito del networking da cui prende vita nel 1969 ARPAnet, la prima rete, che sarebbe diventata internet. Siamo nel 1961, quando Leonard Kleinrock del MIT(2) pubblica “Information flow in large communication nets” sulla teoria del “packet switching”, nel 1962 J.C.R. Licklider & Wasley Clark del MIT pubblicano “On-
line man computer communication” che è stata la prima pubblicazione del concetto di internet. Passano pochi anni, e le ricerche sul “packet switching” continuano, nel ’64 Paul Baran del Rand pubblica “On distributed communications network”, dove descrive una rete di comunicazione capace di resistere ad un’attacco termonucleare, una rete di computer basata sul “packet switching”.
Photograph taken from Leonard Kleinrock and the first IMP.
Iniziano le sperimentazioni e verifiche per assoldare la possibilità di funzionamento di questa teoria, ed è il 1965 quando Lawrence Roberts e Thomas Marrill effettuano il primo collegamento dati fra il tx-2 dei Lincoln labs a Lexington, Massachussets, ed il an/fsq32 della SDC a Santa Monica in California, collegamento realizzato tramite una linea di 1200 bps e una coppia di modem. Nel ’66 pubblicano i dati relativi al collegamento fra i due computer in “Toward a cooperative network of tinme-shared computers”. In questa pubblicazione si affronta per la prima volta il termine “protocollo”(3) che ha reso possibile lo scambio di informazioni. Lawrence Roberts diventa quindi il pilastro dello sviluppo della rete Arpanet e nel ’66 pubblica “Multiple Computer Network and Intercomputer Communication” che rappresenta la prima mappa di Arpanet.
(3) Protocollo: Internet Protocol (IP) è il protocollo di rete su cui si basa la rete Internet. Il principale compito di IP è l’Indirizzamento e l’instradamento (commutazione) tra sottoreti eterogenee. 11
Nel 1967, Wesley Clark promuove l’utilizzo di IMP (Interface Message Processor), una sottorete di minicomputer, tutti uguali e compatibili tra loro, dedicata esclusivamente alla trasmissione dei dati. Questa idea consente di evitare i problemi hardware software dati dalla diversità ed incompatibilità dei computer dell’epoca. Sempre nello stesso anno, i tre
principali laboratori di ricerca si incontrano, collaborando insieme, L. Roberts viene a conoscenza delle ricerche di Paul Baran e di Donald W. Davies.
dividendo l’Arpanet in sue sezioni. La prima (Chiusa) a scopo militare la (Milnet), la seconda a carattere scientifico (Arpanet), che non aveva alcun limite di connettività. Nello stesso anno, John Postel, creò un nuovo protocollo per la gestione della posta elettronica, il SMTP (Simple Mail Transfer Protocol) e insieme a Craig Partridge e Paul Mockapetris studiò un sistema di identificazione degli indirizzi IP, il Domain Name System, che oggi ci permette di associare un determinato indirizzo IP al suo server name, ad esempio google.com.
Di li ad un anno, nel ’68 Lawrence Roberts pubblica “Request For Proposal” per la realizzazione delle IMP della rete Arpanet. La società BBN nel dicembre del 1968 vince il concorso, per la realizzazione di quattro IMP. Nel ’69 però il primo prototipo consegnato alla BBN non funziona, e il progetto si allunga. Nello stesso anno Bob Kahn scrive le specifiche “host to imp. spec. 1822”, queste erano delle specifiche per l’interfaccia di collegamento delle IMP e subito dopo qualche settimana, Steve Crocker scrive il Request For Comment (RFC) #1 che tratta l’host-to-host protocol. Il primo risultato del lavoro di gruppo, Network Working Group. Nell’agosto del ’69, la BBN consegna il primo IMP al Network Measurement center (UCLA). Nel settembre dello stesso anno in primo nodo Arpanet si collega ad un computer Sigma 7, su cui gira il sistema operativo SEX. Nell’ottobre del ’69 nasce il secondo nodo della rete Arpanet presso “Stantford Research Institute” e di li a pochi mesi installa il quarto nodo della rete Arpanet presso l’università di Utah. I numeri della ricerca sono impressionanti, nel ’71 i nodi erano 12, nel ’74 più di 62 e nel 1982 più di 200. Nel 1990 Arpanet cessa di esistere. avendo raggiunto il suo obbiettivo di collegare una rete di collegamento mondiale che avicinasse tutte le persone allo scambio di informazioni: rete internet. Nel 1983 la Defense Communication Agency, assume l’utilizzo del TCP/IP, 12
Di li a poco lo sviluppo della tecnologia della rete si diresse verso un’altra direzione, la velocità di trasmissione di dati, ad opera della NSF, si è passato infatti da una connessione di 1200 bps a 56k e poi a 1,5 Mbps, il successo del collegamento, permise alla NFS di adottare numerose università, gli host diventarono 10 mila. Nel 1988, nacque IRC (Internet Replay Chat), la prima chat che permise agli utenti di dialogare in tempo reale e un anno dopo nel 1988 si decretò la fine di Arpanet, con il trasferimento della Darpa sulla nuova rete, tutto ciò contemporaneamente alla caduta del muro di Berlino e la fine della guerra fredda e verso la crescita di una rete che avrebbe cambiato il mondo.
(4) Virus: Nella sicurezza informatica un virus è un software, appartenente alla categoria dei malware, che è in grado, una volta eseguito, di infettare dei file in modo da riprodursi facendo copie di se stesso, generalmente senza farsi rilevare dall’utente. 13
Nel 1990 le potitiche di accesso a NFSnet vennero cambiate, consentendo l’accesso anche per fini commerciali. Il numero degli utenti salì, in maniera incontrollabile, e già si pensò di adottare misure di sicurezza, soprattutto quando nel 1998 venne creato il primo virus(4) che colpì oltre 60 mila computer connessi.
Nel 1991 inizia la collaborazione “europea” alla struttura di internet. Tim Berners Lee (5) del Cern di Ginevra, ideò un sistema per consultare in modo facile ed intuitivo i dati presenti su internet, questo diete vita al World Wide Web (WWW) ufficializzato nel 1993 dal Cern di Ginevra. Gli studi di Lee iniziarono nel 1990, con la creazione di un protocollo universale Http, una prima versione del linguaggio Html e un primo sistema di navigazione ipertestuale per il WWW. Nel 1993, venne fondato il Wold Wide Web Consortium (W3C)(6) organismo che garantisse l’universalità di internet. Sono infatti le parole come universale, e libero che hanno reso possibile lo sviluppo del web. Tim Berners-Lee En el Foro de la Gobernanza de Internet.
(5) Tim Berners Lee: informatico britannico, coinventore insieme a Robert Cailliau del World Wide Web. (6) W3C: associazione con lo scopo di migliorare gli esistenti protocolli e linguaggi per il World Wide Web e di aiutare il web a sviluppare tutte le sue potenzialità, fondata da T B L 14
fa riferimento al sistema di informazione globale che è collegato in modo logico mediante un unico spazio di indirizzi globale basato sull’Internet Protocol (IP) o le sue seguenti estensioni/variazioni; è in grado di supportare comunicazioni utilizzando il sistema Transmission Control Protocol/Internet Protocol (TCP/IP) o le sue seguenti estensioni/variazioni, e/o altri protocolli IP-compatibili; e fornisce, usa o rende accessibili, sia pubblicamente che privatamente, servizi di alto livello connessi alle comunicazioni ed alle infrastrutture collegate qui descritte.”
Nel 1993, venne lanciato anche Mosaic, un browser con interfacce semplici, il padre fondatore è Marc Andreesen, che fondò Mosaic Communication che rilasciò, Netscape Navigator, il primo browser commerciale per il Web. Nel 1995, Microsoft, scoprì l’esistenza di internet, e lanciò il primo browser installabile sui suoi sistemi operativi, windows 95, sempre nello stesso anno la Sun Microsystem inventò il linguaggio java, che rese possibile il funzionamento di programmi scaricabili da internet, attraverso l’utilizzo di un applet(6) java. Sempre nel 1995 la Federal Networking Council (FNC) statunitense sottoscrive una risoluzione che definisce il termine Internet nel 1995. Questa definizione è stata sviluppata mediante una consultazione con membri della comunità Internet e delle associazioni per i diritti delle proprietà intellettuali. “Il Federal Networking Council (FNC) concorda che il seguente codice riflette la definizione del termine ‘Internet’. “Internet” 15
1.2
Nascita del Web
I numeri parlano chiaro, e se vent’anni fa avessimo chiesto proprio a quelle persone di cui abbiamo parlato fino ad ora, se si sarebbero aspettati in cosi poco tempo un’esplosione di utenti in tutto il mondo, sicuramente si sarebbero fatti un risata. Si stima che nel 2015 circa 3,5 miliardi di persone si collegheranno ad internet.
e software sul web, vediamo che dal 2003, anno in cui si sviluppa Safari, nasce il Canvas un’estensione dell’Html che permette il render veloce e dinamico e elementi grafici mediante Javascript. Negli anni successivi prende piede il nuovo formato Html 5, che assicurerà un futuro al mondo del web, implementando possibilità di gestione foto, audio e video in maniera più fluida e semplificata, dando poca vita alle applicazioni che incorporano flash player, ma hanno reso possibile anche nuove implementazioni che vanno dalla possibilità del Drag & Drop, Web Worker, ovvero l’esecuzione di script in background uscendo dalle pagine web, il servizio di Geolocalizzazione,, il CSS Transform, Audio e Video Tag, File API, CSS3 3D Transform, Web Font, XML HttpRequest2, Web GL e le offline Web App.
Abbiamo incentrato il 1995 come l’anno in cui il web ha preso piede in maniera globale, con l’uscita del Browser Internet Explorer di Microsoft, ma vediamo come si è sviluppato internet negli anni a seguire, ma soprattutto come si è evoluto il patrimonio di servizi e applicazioni web. Tra il 1993 e il 1996, assistiamo alla nascita dei browser web, che si aggiudicheranno l’esclusiva, chi più chi meno per gli anni a venire. Mosaic(7) che si spegne però verso la fine del 1997, Netscape, Opera e Internet Explorer. Screenshot eseguito su Mosaic 3.0
(7) Mosaic: Primo browser web fondato da NCSA, Il suo sviluppo è incominciato nel 1992 ed è ufficialmente finito il 7 gennaio 1997. 16
Abbiamo visto che internet di oggi non è internet di venti anni fa, ma nemmeno quello di 10 anni fa, una cosa è certa, l’esponenzialità del suo sviluppo. Siamo partiti dalla nascita del Web 1.0 in cui l’utente era semplicemente un fruitore di notizie e informazioni presenti su internet, da visitatore passivo, a utente attivo che è lui stesso fornitore di contenuti. Oggi le recenti rivoluzioni dei Paesi del Nord Africa sono nate sul Web, si sono coordinate sul Web e hanno avuto risonanza grazie al Web, possiamo citare Liu Xiaboto, ultimo nobel per la pace, niente di tutto ciò si sarebbe pronosticato quando nel 2005 si parlava di Web 2.0. Quindi l’enormità di contenuti che ogni singolo utente dava ai diversi siti / portali fa nascere il concetto di “Social Reference” che possiamo facilmente spiegare come una sorta di preferenza e voto che un utente dà a un contenuto, influenzando
A cavallo tra il 1993 e il 1994 nascono i primi linguaggi di programmazione standard per il web, Html 2 e Html 3.0, Nel 1995, Javascript e SSL, nel 1996, Java e Html 4, alla fine del ’97, Flash e all’inizio del ’98, nasce lo standard del CSS 2, verso la fine del 1998, xml e alla fine del ’99 AJAX. La situazione rimane stabile fino al 2002, portando un’evoluzione degli aggiornamenti dei browser. Verso la fine del 2003, nasce Safari e un anno dopo Mozilla Firefox, alla fine del 2008, Google Chrome e di recente uscita, anno 2011, il sistema operativo Chrome OS V.1 Per quello che riguarda i linguaggi di programmazione, che rendono possibile l’esecuzione di pagine web, applicazioni 17
quindi le scelte di ogni singolo individuo, stiamo parlando degli ormai famosi “I like” di Facebook e l’ultimissimo “+1” di Google Plus. L’attendibilità di un contenuto, reso popolare da queste votazioni, è discutibile, in quanto esagerato a volte da rumori di fondo o strategie di “Hack” Marketing, facendo cascare gli utenti in automatici consensi.
1.3
Sviluppo del Web
Web 2.0 Termine che indica uno stato dell’evoluzione del Web, rispetto alla condizione precedente. Si tende ad indicare come Web 2.0, l’insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione tra il sito e l’utente (blog, forum, chat, Wikipedia, Youtube, Facebook, Myspace, Twitter, Gmail, Wordpress, TrypAdvisor).
Screenshot eseguito su Evolution of The Web, powered by Google
18
Web 1.0 Un servizio di Internet che permette di navigare ed usufruire di un insieme vastissimo di contenuti multimediali e di ulteriore servizi accessibili a tutti o ad una parte selezionata degli utenti di Internet.
19
Web 3.0 Termine a cui corrispondono significati diversi volti a descrivere l’evoluzione dell’utilizzo del Web e l’interazione fra gli innumerevoli percorsi evolutivi possibili. Questi includono: trasformare il Web in un database, cosa che faciliterebbe l’accesso ai contenuti da parte di molteplici applicazioni che non siano dei browser; sfruttare al meglio le tecnologie basate sull’intelligenza artificiale; il Web semantico; il Geospatial Web; il Web 3D; il Web Potenziato. Ma approfondiamo di più questo discorso del web 2.0 e il 3.0 che sembra piuttosto una messa a punto del 2.0. Ha una vita molto breve, infatti è stato coniato il termine 2.0 nel 2004 e nonostante siano state date numerose versioni ed interpretazioni del suo significato, ancora non siamo riusciti a definirne bene la sua essenza. Internet è un vasto mondo, a se stante, parallelo, virtuale, dove si possono trovare vari contenuti, sempre interessanti. Un mondo parallelo aperto a tutti e a tutto, si ci può lavorare,
effettuare operazioni di business, studiare, approfondire, ricercare, divertirsi, rilassarsi e comunicare. Per quello che riguarda l’accesso al web e la pubblicazione dei contenuti, la situazione cambia col passare degli anni e il rafforzamento del collegamento internet, che implica una sempre maggiore velocità. Siamo passati infatti da un internet limitato, non aperto a tutti, dove i maggiori contenuti erano pubblicati da Università o aziende che avevano investito sul web. Crescendo successivamente la velocità della rete, la diffusione di apparecchi più economici, sono saliti anche gli utenti, e di conseguenza anche il numero delle aziende che si occuparono della realizzazione di siti web. Nascono società come Yahoo, Ebay e Amazon.
applicazioni Web 2.0 sono quelle che permettono di ottenere la maggior parte dei vantaggi intrinsechi della piattaforma, fornendo il software come un servizio in continuo aggiornamento che migliora più le persone lo utilizzano, sftuttando e mescolando i dati da sorgenti multiple, tra cui gli utenti, i quali forniscono i propri contenuti e servizi in un modo che permette il riutilizzo da parte di altri utenti, creando una serie di effetti attraverso un “architettura della partecipazione” e andando oltre la metafora delle pagine del Web 1.0 per produrre cosi “user experience” più significative” (traduzione da “Web 2.0: compact definition”, Tim O’Reilly) Possibilità di collegarsi facilmente con i nostri amici. grazie ai social network
Gli utenti in grado di pubblicare contenuti sul web erano limitati, anche se in espansione in quanto dovevano conoscere linguaggi di programmazione, ma soprattutto i Content Management System. Siamo arrivati a una fase in cui nasce il web 2.0, che vede internet uno strumento sempre più diffuso, aperto alla massa, un numero maggiore di persone è coperta da banda larga, e c’è una certa libertà data agli utenti per caricare i lori contenuti, testuali, fotografici e video. Cresce la voglia di comunicare e di condividere i propri pensieri, si sente il bisogno di appartenere a una community.
Le caratteristiche principali possono essere: Una visione della rete più orientata agli utenti e alla loro interazione sociale, più valore ai contenuti, servizi e tecnologie che permettano una migliore interazione tra utenti, intelligenza collettiva, facilità d’uso, web come piattaforma, partecipazione degli utenti, condivisione delle banche dati, rich user application (RIA), permanent beta, fiducia nella gente, software come servizio, spirito collaborativo, mashup di
La prima definizione ufficiale di Web 2.0 ci arriva da Tim O’Reilly, pioniere e visionario delle evoluzioni del web e di internet. “Il Web 2.0 è la rete come piattaforma, attraverso tutti i dispositivi collegati; le 20
Successivamente O’Reilly pubblica altre versioni di web 2.0, introducendo i concetti di tendenze economiche, sociali e tecnologiche, partecipazione, apertura, business nell’industria informatica, internet come piattaforma, beta perpetuo. Risulta difficile dare un significato chiaro, coerente e unico del termine in quanto rappresenta molti concetti che potrebbero avere ognuno una storia a se stante, ma qui vogliamo cercare di inquadrare delle teorie, argomenti, che possano fissare dei paletti per lo sviluppo del web 2.0 e la sua visione del futuro.
21
Schermata di Twitter per l’inserimento di un contenuto.
informazioni indipendenti, inversione del controllo dell’informazione da parte degli utenti del web, generazione dei contenuti da parte degli utenti (UGC), fenomeno sociale che abbraccia un nuovo approccio di generazione e distribuzione dei contenuti web, transizione di siti internet da isolati repository di informazioni a sorgenti di contenuti e funzionalità, proposta di contenuti maggiormente organizzati e categorizzati, spostamento in avanti del valore economico del web con possibilità di sorpassare quello raggiunto da le società dot.com della fine degli anni 90, architetture che incoraggiano la partecipazione e il contributo degli utenti, applicazioni che aiutino l’integrazie ai servizi web di persone con limitazioni fisiche, soprattutto persone anziane che vorrebbero entrare nel mondo digitale, ma si sentono esclusi, quindi se volessimo riassumere i punti principali del web 2.0:
portali presenti sul web. WEB 1.0 DoubleClick Britannica Online Geocities Ofoto WEB 2.0 Google ADV Wikipedia Myspace Flickr Schermata del sito doubleclick, acquistato da google nel 2007 per la cifra di 3,1 miliardi di dollari.
Una nuova visione di Internet, Una nuova modalità di utilizzare i dati pubblici presenti sul web, diventando indipendenti dall’autore che li pubblica, Un nuovo modo di condividere le informazioni all’esterno dal sito nel quale sono state pubblicate, Un nuovo modo di mettere a disposizione di tutti database tramite l’utilizzo di linguaggi comuni come XML o API pubbliche. Un insieme di approcci e visioni Una grande piattaforma di sviluppo e aggregazione di servizi forniti da terzi con lo scopo di trovarne nuovi utilizzi. Abbiamo cercato di stilare una formulazione più o meno accettabile del termine di web 2.0, ma definiamo e confrontiamolo anche con il suo stato precendete, il web 1.0. Analizziamo pertanto la differenza tra i 22
23
DoubleClick è la più grande azienda internazionale di advertising online. Per la loro gestione dei contenuti DC utilizza dei cookies in base al quale la società può conoscere i siti web visitati da un utente precedentemente e quindi fornire la pubblicità su interessi mirati del pubblico. In contrapposizione ADWords che è il sistema di advertisign online di google. Adwords sta riscuotendo un enorme successo dato dal fatto che quasi tutte le aziende che investono nel servizio di google ottengono un ritorno di (ROI). Il sistema ragiona in maniera opposta a DoubleClick, infatti non controlla gli utenti in base ai cookies ma controlla il contenuto delle pagine web al fine di inserire gli annunci più pertinenti all’interesse della pagina. Altra differenza è nella presentazione dell’ADV, DoubleClick mostra grafiche che poi si è evuluta in altre forme, adwords è iniziata con semplici testi e link e poi si è evoluta con contenuti multimediali, non abbandonando la scelta di questa visualizzazione. La Britannia Online è stata pubblicata la prima volta nel 1768 ad Amburgo, che tutt’ora continua ad aggiornare con i
suoi 4000 collaboratori. Oltre alla sua prestigiosa edizione cartacea è disponibile una versione in DVD contenente più di cento mila alrticoli e 55 milioni di vocaboli. Nel 1994 è stata pubblicata una versione online che prevedeva però l’iscrizione ad un abbonamento a pagamento per la sua consultazione. Wikipedia è invece un progetto giovanissimo rispetto alla Britannia. Nasce il 5 Gennaio del 2001, wikipedia è un’enciclopedia stile wiki, che funziona tramite la collaborazione degli utenti, tutti possono inserire, modificare articoli dell’enciclopedia, allo stesso modo un articolo può essere tradotto, in oltre 250 lingue. Oggi Wikipedia conta più di 1.500.000 di articoli in lingua inglese, 210.000 articoli in italiano e 390.000 in lingua francese. La differenza è abissale tra i due servizi, una permette a tutti di aderire alla collaborazione e crescita, l’altra è un sistema chiuso che offre una semplice consultazione.
1.0, e sono tantissime le altre definizioni che potremmo dare al web 2.0, ma la parola degli esperti soprattutto di Tim Barners Lee che non trova giusto l’identificazione come passaggio al web 2.0, prima erano i computer a collegarsi, adesso le persone, erano già idee del vecchio web. Se non esiste quindi uno stato evolutivo da 1.0 a 2.0 non esiste nemmeno il termine web 3.0, che già dal 2006, ad opera dell’ormai conosciuto O’Reilly, ha coniato questo termine come sviluppo del 2.0.
Un’altra grande differenza tra web 1.0 e 2.0 la notiamo con geocides e myspace. Geocides è stato uno dei maggiori fornitori di spazio web, mail e server, per poter aprire un sito web personale, all’epoca contava 200 mila utenti, myspace invece è un progetto che ha cambiato forma nel tempo, prima permetteva di caricare e condividere file, oggi è una comunity che conta più di 120 milioni di utenti che permette a tutti di aprirsi un proprio spazio sul web, senza conoscere minimamente linguaggi di programmazione, permettendoti di caricare un sottofondo musicale al tuo spazio, ha avuto un’estrema diffusione in campo musicale, è stato il primo network per musicisti. Sono numerose le altre differenze con il web 24
25
1.4
Servizi Web
Alcune possibilità offerte oggi dalla rete dei web services
(8) Coworking:Il coworking è uno stile lavorativo che coinvolge la condivisione di un ambiente di lavoro, spesso un ufficio, mantenendo un’attività independente. A differenza del tipico ambiente d’ufficio, coloro che fanno coworking non sono in genere impiegati nella stessa organizzazione. 26
registrato nel 2009 è raddoppiato nel giro di un anno e continuerà a farlo negli anni a seguire, implementazione accentuata grazie all’uscita degli smartphone e all’implementazione dei dispositivi capaci di connettersi alla rete. Oggi i dispositivi mobili hanno un successo incredibile, quasi mezza popolazione italiana accede a internet da uno smartphone.
Quello che comunque possiamo affermare è la netta innovazione che oggi stiamo assistendo. Abbiamo una rete che conta sempre più utenti, che ha evoluto la nostra società sia dal punto di vista sociale, che culturale ed economico. Oggi le potenzialità e le possibilità del web sono infinite. Permette di comunicare alle persone abbattendo i limiti di spazio e lunghezza. New York e Tokyo sono collegate in tempo reale tramite sistemi di chat e video chat, si posso scambiare informazioni ma anche collaborare a progetti creativi(8). Il navigatore non è più un utente passivo che assorbe le informazioni, ma diventa un protagonista della realizzazione dei contenuti e promotore della popolarità che un contenuto può avere. Si tratta quindi di un livello che immerge totalmente l’utente nell’esperienza e mira a ottenerla sempre di più. Cambia inoltre il concetto di portale, visto come piattaforma, non come un’insieme di pagine collegate tra loro, ma come una serie di servizi che un utente prima effettuava in locale sulla propria macchina, adesso li fa online, non a caso, di recente uscita, 2011, i chrome book, i primi computer con sistema operativo Google Chrome, che funziona esclusivamente online, con pacchetti di applicazioni, distribuito da Samsung.
Ci prepariamo ad affrontare un periodo che vede sempre più servizi web a disposizione, sempre maggiore velocità e facilità nell’utilizzo, un utilizzo che si evolverà col tempo, con l’utilizzo e che non farne parte potrà portare a una facile esclusione dal progresso. Un mondo di internet dove ci sarà sempre più bisogno di chiarezza, di ufficialità, di sicurezza e di privacy. In conclusione di questa prima parte vediamo una serie di statistiche che mostrano le stime di utilizzo di internet dall’inizio fino ai giorni nostri, da notare i picchi di evoluzione e di crescita esponenziale. Questa evoluzione si basa principalmente su due principi, Libertà e protocolli. Principi essenziali che hanno permesso la nascita del 2.0 ma soprattutto il suo esponenziale sviluppo. Libertà, nella creazione di contenuti, che possono essere testuali o multimediali, che non sono soggetti ad alcun vincolo. Protocolli, nell’utilizzo di “regole condivise” che danno un identificativo a tutti i contenuti, gestendoli da un’unica regola, quindi accessibile a tutto il Web. Il successo sta tutto qua, nel porre pochi vincoli a chi deve creare un contenuto e a una facile condivisione di questo contenuto. La “condivisione” è oggi, alla base dell’evoluzione del Web 2.0.
Un ulteriore aspetto interessante è il fattore Boom, che l’evoluzione di internet ha avuto, tutti ci siamo resi conto dei cambiamenti del web ma soprattutto dei servizi che esso ci fornisce, l’esplosione è stata improvvisa, se il fenomeno sarebbe avvenuto gradualmente, forse a nessuno sarebbe balenata l’idea di creare degli stati di avanzamento del web, ma l’esplosione è stata netta, il miliardo di utenti connessi
Quindi l’evoluzione che sta alla base del Web sta proprio nel fatto che un utente non 27
è più un fruitore passivo di contenuti sul web, ma può interagire con essi, aggiornandoli, modificandoli e condividerli. Tutto ciò senza che ci sia un legame, meccanico psicologico tra gli utenti. Ma ci sia un’influenza invisibile tra due o più utenti, si parla infatti di legami deboli, e questi legami sono quelli che caratterizzano le forme più diffuse di Web 2.0, i social network.
1.5
Social Network
Schermata benvenuto facebook
(9) Graphi: Un grafo è un insieme di elementi detti nodi o vertici collegati fra loro da archi o lati. Usato in matematica ed informatica (ad esempio per schematizzare programmi, circuiti, reti di computer, mappe di siti). (10) Numero Dumbar: Il numero di Dunbar è un limite cognitivo teorico che concerne il numero di persone con cui un individuo è in grado di mantenere relazioni sociali stabili, ossia relazioni nelle quali un individuo conosce l’identità di ciascuna persona e come queste persone si relazionano con ognuna delle altre. 28
29
Come abbiamo detto fino a questo momento, il web 2.0, è caratterizzato dai concetti chiavi di condivisione e partecipazione. La nascita dei Social Network risponde pienamente a questa esigenza. Essi sono un agglomerato di concetti che possono spaziare dal sociale e psicologico, studiando il perchè dell’aggregazione degli utenti, può andare in campo informatico, relativa agli strumenti necessari per permettere l’aggregazione degli utenti, a concetti di antropologia per studiare la dimensione delle reti sociali. Con il termine “social network” che tradotto significa “Reti Sociali” vogliamo identificare un gruppo di utenti che si relaziona in base a principi che posso spaziare tra legami familiari, sportivi, passioni, amicizie, lavoro, interessi, gli utenti mettono le loro idee, i lori pensieri, i loro contenuti, soprattutto foto e video. Ma il punto fondamentale è la relazione che un utente può creare con tutti gli altri utenti, creando una vera e propria rete personale dentro la rete. La teoria delle reti sociali è spiegata attraverso dei concetti matematici, i grafi. Il grafo (9) è un’insieme di elementi detti nodi, uniti con delle linee detti lati. Questi faranno parte di due insiemi, V quello dei nodi ed E quello dei lati, tali che gli elementi di V siano coppie degli elementi di E. La teoria dei grafi ci permette di studiare le reti degli utenti, attraverso il “numero di Dunbar” (10) possiamo stimare che un utente potrà avere al massimo 150 nodi corrispondenti al numero massimo di utenti con cui una persona si può mettere in relazione. L’ingresso ad un social network prevede per la maggior parte dei casi 3 fasi principali, la registrazione con la creazione del proprio profilo, la gestione di un network di amicizie o contatti, e la possibilità di commentare, o essere commentato dagli amici.
Schermata benvenuto linkedin
30
e Germania. In Italia il social network più utilizzato è Facebook con un 69.95%, seguito da Blogger 30,74%, Virgilio 15,6%, Libero Share 14,41% e per finire Wordpress, con il 13,5%.
Alcuni social network sono invece più chiusi, dove non è possibile registrarsi ma bisogna ottenere un invito da un membro già registrato, altri social network, professionali, prevodono una sorta di abbonamento a pagamento per l’utilizzo di funzioni aggiuntive. I social network che hanno riscosso più successo a livello globale sono, Classmates, Facebook, Linkedln, Match, Reunion, Orkut e ultimo uscito insieme a Diaspora, Google+. Tra gli altri servizi che uniscono altri servizi di condivisione abbiamo, Myspace, Yahoo!360°, last.fm, flickr. Da recenti studi svolti dalla piattaforma Nielsen, il 22,5% speso dagli utenti sul web è relativo ai social network e piattaforme di condivisione, le donne tra i 18 e i 34 anni sono le più attive nei social network, in contrapposizione gli uomini sono più portati a visitare wikia e linkedin, anche se facebook detiene il patrimonio delle condivisioni. Una bella sorpresa sono i report di tumblr che sorpassa Wordpress, tumblr sembra essere cresciuto molto negli ultimi due anni in America, tanto da diventare l’ottavo sito di social network per grandezza. Sempre dai dati Nielsen un dato abbastanza rilevante sempre sull’utilizzo dei social network, 2 utenti su 5 si collegano da dispositivo mobile, grazie alla creazione dell app. Infine alcuni dati sull’utilizzo di social network per scopo professionale, l’analisi rileva come il 60% degli utenti ha fatto una recensione su un prodotto utilizzato, ecco come le piattaforme 2.0 si stanno evolvendo verso potenti strumenti di social media sponsorship. Gli ultimi dati forniti da un’infografica di mashable, mostra i social network più usati nel mondo, l’Italia si posiziona come quinto mercato globale sorpassata solo da Australia, Brasile, Francia 31
1.6
Blog
Schermata benvenuto di Blogger, piattaforma blog di Google
Dopo aver analzzato la nascita e lo sviluppo dei social network, apriamo un’altra categoria che ha influenzato enormemente il web, ovvero i blog, l’alternativa 2.0 ai siti personali. La parola blog deriva dalla contrazione di due significati “web”, rete, e “log”, traccia. Ideato da Jorn Barger, nel dicembre 1997, successivamente è stato sintetizzato con il nuovo termine blog, con il significato di bloggare, aggiornare, creare e gestire un blog. Questo progetto è nato con l’obbiettivo di permettere alla maggior parte degli utenti la pubblicazione sul web di contenuti, indipendentemente dal supporto che essi utilizzavano, la lingua il sistema operativo e le conoscenze, quindi la pubblicazione di contenuti, non era più limitata soltanto agli editori, alle testate e magazine più importanti, ma l’informazione viene resa libera, accessibile a tutti. I blog sono piattaforme facili da gestire anche per chi non conosce linguaggi di programmazione come html, jave e php. Un blog è composto principalmente da alcune caratteristiche comuni a tutti. Il titolo del Blog, è il nome del blog, un Sottotitolo, che descrive con uno slogan o con una frase il blog stesso, il Titolo di un articolo, che rappresenta il titolo del post o notizie che si vuole pubblicare. Il blog presenterà gli articoli secondo un ordine inverso, ovvero per quello redatto più di recente.
utenti che lo leggono a pubblicare revisioni e commenti, aprire un dibattito su temi affrontati dal blogger, per questo l’accesso a un blog deve essere assoluto e per niente limitato. La maggior parte dei blogger, utilizza questo strumento come un diario personale, per trasmettere i propri interessi, i propri sentimenti, la propria personalità, le opinioni e le idee al resto del mondo dei blog, chiamata “blogsfera”, oggi sono moltissimi i blog aperti nel mondo e sono moltissime anche le categorie dei blog creati, come ad esempio: Blog Personale, l’autore parla di se, dei suoi interessi, e ricerca nel lettore un pensiero, una valutazione, un apprezzamento su ciò che scrive. Blog Tematico, sono tutti quei blog aperti per discutere su di un argomento preciso, spesso questi blog diventano dei veri e propri centri di aggregazioni per appassionati di un certo argomento. possiamo trovare blog che vanno dall’informatica, alla telefonia mobile, al marketing online, alla recensione dei libri, ai viaggi attorno al mondo, alla musica, ai programmi televisivi, alla programmazione web, a quelli sportivi, alla fotografia, design, arte e grafica, alla modo, alle tendenze, ai motori, al lusso, al sesso, blog che vanno sempre più spingendosi verso la nicchia di mercato, allo specifico di un argomento o interesse.
La data di pubblicazione, l’Autore del post, il testo dell’articolo, i commenti all’articolo, i permalink, che permettono di identificare i post e risalire a loro nel tempo, un archivio di tutti i post del blog, il sistema di categorie e tag, ogni post viene inserito in una o più categorie in modo da raggruppare gli argomenti. Ogni post può avere più o meno tag, etivhette, che illustrano il tema del post. Il blog viene creato per stimolare gli 32
Blog di Attualità, scoperto da molti giornalisti, che stanno trovando un vero e proprio strumento per confrontarsi con i propri lettori, uno strumento a tutto tondo che non riscontra la fatica che trova la testata stampata. La comunicazione diventa 33
bidirezionale e può portare il giornalista a raccogliere spunti e nuovo materiale per un successivo articolo. Photoblog, sono quei blog dove lo scopo principale è la pubblicazione di foto, il servizio funziona come una galleria fotografica online, dove i visitatori lasciano commenti sugli elaborati degli autori.
Schermata Home page Tumblr, photoblog più diffuso.
Blog Vetrina, un’altro strumento per entrare in contatto con i propri lettori, dove ci può essere anche un fine commerciale, per esempio sulla pubblicazione di un nuovo servizio, l’azienda potrebbe optare per l’apertura di un blog vetrina sui propri servizi, dove accetta commenti dai futuri e attuali clienti. Tra i contenuti del blog vetrina possiamo ad esempio inserire la copertina di un libro, o di un intero capitolo, dando al lettore l’anticipazione del libro.
Schermata benvenuto wordpress.
Blog Politico, sta prendendo sempre più piede tra i politici, soprattutto all’estero, citiamo Barack Obama che per le sue ultime elezioni ha attuato un grande progetto di comunicazione online, strumento che lo ha successivamente portato a diventare presidente degli Stati Uniti. VideoBlog, sono quei blog che utilizzano i video come forma di comunicazione, essi rispondono all’esigenza di modernità al passo con i tempi, sempre più diffusa la comunicazione attraverso altri metodi, metodi che rispondo in piene le esigenze dei giovani, giochi, interattività, video. Tra le tantissime piattaforme di Blog ne possiamo selezionare alcune tra le quali, Movable Type, a pagamento, ma permette anche gratuitamente di creare un proprio blog personale. LiveJournal, uno dei blog più interessanti e 34
(11) Outsourcing: Esternalizzazione, ovvero all’affidamento ad altri (imprese o liberi professionisti) di alcune fasi del processo produttivo. 35
maggiormente utilizzato, il vantaggio in più è la presenza di un social network all’interno della piattaforma blog. dBlog, una piattaforma di blogging esclusivamente italiana, un progetto opensource creato nel 2003, da poco è disponibile in Francese, Tedesco, Spagnolo e Inglese. Blogger, una piattaforma di blogging, acquisita nel 2003 da Google, può essere usato in outsourcing(11), ma anche installato sul nostro server. Da pochissimo, novembre 2011 ha aggiornato l’intera interfaccia come del resto tutte le applicazioni di google, permette inoltre di impostare un layout dinamico, in linea coi principi di html5 e ccs3. Wordpress, una piattaforma di blogging gratuita, disponibile per il download in quasi tutte le lingue. Una delle soluzioni migliori in ambito professionale, ottima soluzione anche per chi vuole creare un blog personale. L’arma vincente è stato, oltre la sua liberalizzazione dal mercato, la creazione di una community incentrata sullo sviluppo di plugin per la piattaforma stessa, oggi wordpress, conta 353.271 Bloggers, 585.887 New Posts, 372.754 Comments e 112.357.659 New Words e per finire 69,335,158 siti nel mondo creati con wordpress, perchè la piattaforma di blogging oggi rappresenta un valido CMS per la gestione di contenuti sul web, e grazie al supporto della comunità di sviluppatori, e piattaforme di “working”, wordpress si è esteso nell’ambito commerciale e professionale, aprendosi proprio negli ultimi anni verso forme che riguardano lo shop online. Da recenti studi di PEW Internet & American Life Project, che dimostrano che il 22,5% della popolazione usa social network e blog, nel 2006 circa 12 milioni di persone
gestivano un blog personale, la maggior parte degli autori utilizza questo strumento per parlare della propria vita, utilizzando il blog come una sorta di diario personale aperto al pubblico. Dai dati del 2006, risulta infatti: il 37% parla della propria vita, 11% di politica, il 7% parla di intrattenimento, il 6% di sport, 5% di avveninenti recenti, il 4% di tecnologia, il 2% di religione o spiritualità.
SChernshot pagina developer facebook, che permette di condividera pagine web.
Questi sono dati del 2006, se analizziamo gli avvenimenti recenti, fino al 2009, sempre da dati del PEW, notiamo che i blogging tra i bambini dai 12 ai 17 anni sono dimettati, ora il 14% di quel target che usano internet, hanno un blog. Il Target che va tra i 18 e i 33 anni, il report mostra un calo di due punti percentuali rispetto a due anni prima. Infatti dal 2006, la società ha scoperto dell’esistenza di facebook, inziata nel 2004, e ha preferito la condivisione di contenuti, foto, testi, video, audio, su questa piattaforma più giovanile e interattiva, aperta a tutto.
sono difettati da facebook, sostiene infatti che più che essere in concorrenza sono complementari, con facebook. Sostiene che c’è un sacco di frammentazione, mentre le generazioni dei giovani stanno perdendo interesse per i blog, il target tra i 34 e 45 anni, che usano internet, danno un aumento di sei punti, al 16% nel 2010. Blogging tra i 46 e i 55 anni, sono aumentati di 5 punti percentuali, all’11%.
Liu Xiabobo, Nobel per la pace 2010
Il Blog ha subito un calo da quando Facebook ha reinventato il sistema comportamentale degli utenti sul web, ma anche altre piattaforme come twitter, che permettono di inviare testi di massimo 140 caratteri al fine di cogliere l’attenzione e la condivisione da parte degli utenti. Gli utenti non hanno più bisogno di creare un blog, quando su facebook possono fare tutto, avendo tutti i loro amici disposti a guardare e commentare. Per questo molti, se non tutti i blog di successo, hanno iniziato a usare la piattaforma facebook per condividere le notizie. Ma alcune piattaforme di blogging come tumblr e wordpress, sembra non aver trovato declino. Toni Schneider, AD di Automattic, società che distribuisce il software di wordpress, dice che i blog sono per la gente più seria, non per i giovani che 36
Tra i 65 e i 73 anni è salito di due punti percentuali, all’8%. Un ex ufficiale dell’aereonautica e dei lavoratori aerospaziali dalla California, Russ Steele, 72 anni, dichiara di passare almeno tre ore al giorno per la ricerca di notizie interessanti da formulare per il suo blog, NC Media Watch. Anche se da qualche mese ha registrato il suo profilo su Facebook, dice di non aver bisogno di dire che va a fare la spesa su Facebook, ma preferisce scrivere sul suo blog. Oggi il Blog e il web in generale offre uno strumento di comunicazione di massa, al di fuori del normale. Come scrisse lo stesso Liu Xiaobo (Nobel per la pace 2010), “Internet è un dono di Dio“. Lo stesso Xiaobo è stato arrestato nel 2009 per istigazione alla sovversione per aver promosso uno storico documentosulle libertà in Cina. Altri illustri personaggi hanno usato internet e i blog come strumento di protesta e divulgazione di notizie, in ambienti dove la censura è agli estremi. Stiamo parlando di Shiyu Zhou, Georgy Jakhaia, Matt Flannery, Daniele Trinchero, Rima Quereshi, per citarne alcuni, maggiori informazioni possono essere prese nell’ultimo Book di Wired, “Internet è un Dono di Dio”. Ogni utente che naviga sul web, archivia
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1.7
Social Bookmarking
Schermata iniziale delicious
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all’interno di alcune cartelle dei browser, il link del sito che hanno segnalato come preferito. Tutti i browser supportano questa funzione, fornendo una interfaccia grafica in grado di salvarli e ritrovarli. Ma questa tecnica, è stata superata con l’inserimento del fattore sociale. L’utente ha bisogno di gestire i propri preferiti online, sempre e da ogni dispositivo, da poter condividere. Nascono cosi i social bookmarks, strumenti in grado di salvare i nostri preferiti su una piattaforma in linea con il web 2.0. Il progetto dei bookmarks non è recentissimo, già dal 1996 esistevano progetti del genere, a cominciare da itList, che permetteva di fare tuto questo. La svolta è stata nell’utilizzo di tag e categorie, che hanno facilitato il loro salvataggio e ritrovamento. Tutte le piattaforme di social bookmarks hanno le stesse funzionalità, un utente si registra al servizio, e con le proprie credenziali può accedere al suo profilo, ed inserire i propri preferiti. La maggior parte dei servizi permette di scaricare delle estensioni per i browser, che facilitano e velocizzano l’utilizzo dei preferiti, altrimenti è possibile usufruire dei servizi direttamente tramite piattaforma. Un preferito viene salvato inserendo una piccola descrizione di esso associandogli delle tag, in modo da poter essere ritrovate facilmente. Alcune piattaforme permettono anche di salvare un archivio con tutti i preferiti, renderlo pubblico o privato. Un vantaggio aggiunto è rappresentato sicuramente, dal fatto che permettendo alla piattaforma di controllare i nostri preferiti per verificarne il loro funzionamente, nel passare del tempo, quindi evitando di avere una serie di link non funzionanti. Quindi se volessimo riassumere i vantaggi/ caratteristiche delle piattaforme di social bookmakers, elenchiamo: accesso da qualsiasi strumento, dispositivo. Impossibilità
di perdere i preferiti, in caso di virus, formattazioni e problemi relativi alla macchina. Facilità di organizzazione dei preferiti tramite parola chiave, condivisione dei preferiti con altri utenti in rete. Ricerca all’interno dell’archivio personali. Consultazione di articoli ritenuti importanti da altri utenti. L’attività da parte degli utenti di salvare dei contenuti tramite tag, riprende il filone della folksonomia(12). Sono tantissime le piattaforme che offrono servizi di social bookmakers, tra le più famose troviamo delicious e Digg, seguiti da Furl, Sympy, Reddit, Shadows, Spurl.
(12) Folksonomia: descrive una categorizzazione di informazioni generata dagli utenti mediante l’utilizzo di parole chiave (o tag) scelte liberamente. Questo fenomeno, in contrasto con i metodi di classificazione formale (in particolare con la tassonomia classica), cresce soprattutto in comunità non gerarchiche legate ad applicazioni web, attraverso le quali vengono diffusi contenuti testuali e/o multimediali. 39
DELICIOUS Sicuramente il servizio più famoso e utilizzato, nel 2006 contava più di un milione di iscritti. Il successo di questa piattaforma è riconducibile a due aspetti fondamentali. In primo luogo, adottare i tag come tecnica per suddividere e catalogare i segnalibri, in secondo luogo permettere la condivisione dei propri preferiti, ma anche la gestione di gruppi di link privati. Questa pratica non era molto in voga sul web, ma nel 2003 quando è stato pubblicato delicious milioni di utenti hanno sentito il bisogno di utilizzare servizi del genere, una killer app in perfetto stile wiki. L’interfaccia grafica di delicious è molto semplice e scarna, il layout mostra soltanto l’immagine del logo e le screenshot del preferito salvato, il testo è quindi il punto principale di questa piattaforma, che mira ad accrescere l’esperienza degli utenti con delicious, il sistema stesso entrando sul sito ti consiglia delle azioni da fare, o possibili modi di utilizzo della piattaforma, come ad esempio, eseguire ricerche tra i link e catalogare materiale aquisito, salvare l’elenco dei prodotti che desidereremmo nella nostra lista dei desideri, asscoltare
i podcast più interessanti, gestire e conservare le nostre vancaze, archiviando luoghi, cose e persone. TAGGY Taggy è un’altra piattaforma di social bookmarking che è tutta italiana. Creata in lingua inglese per attirare un pubblico di utenti molto più vasto. Taggy ha un’interfaccia grafica gradevole, serivizi tipici del bookmarking, come i tag, supporto API, import dei bookmarks da delicious, feed RSS, e plugin per firefox.
1.8
Crowd Sourcing
Con il termine crowdsourcing ci vogliamo riferire ad un sistema in cui un’azienda richiede l’esecuzione di un lavoro ad un insieme distribuito di persone, organizzate in una comunità virtuale. Questo processo avviene all’interno di servizi web o di un portale web. Inizialmente il fenomeno del crowdsourcing era effettuato da volontari che si cimentavano a creare contenuti e risolvere problemi. Wikipedia, l’enciclopedia più grande al mondo, dove abbiamo trovato numerose risposte a quesiti di questa tesi, come anche l’argomento di cui stiamo parlando adesso, sembra essere un fenomeno di crowdsourcing volontario. Oggi il crowdsourcing rappresenta un modello di business per l’azienda, un risparmio se lo vogliamo dire, soprattutto a livello di tempo e soldi, che ha portato all’esaltazione del lavoratore online, il freelance, svincolato da qualsiasi contratto aziendale e pronto ad avere clienti in tutto il mondo, stando comodamente a casa o nel proprio studio.
Grafica di possibilità lavoro a distanza.
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Sembrava assurdo venti anni fa, ma oggi e realtà, e domani non sappiamo cosa ci aspetterà. Il termine crowdsourcing viene coniato per la prima volta da Jeff Howe, in un articolo del giugno 2006, per la rivista Wired, dal titolo “The Rise of Crowdsourcing”. Secondo Howe, la potenzialità del crowdsourcing si basa sul concetto che, essendo una domanda aperta a più persone, si possono trovare quelle più adatte a diversi problemi e trovarne facilmente la soluzione, in questo modo le aziende hanno la possibilità di sfruttare la massa. Oggi ci sono diverse piattaforme di collaborazione di massa, l’italia sta iniziando a muovere i primi passi, ma ancora lontana dalle possibilità che ha di svilupparsi.
Cerchiamo quindi di analizzare alcune piattaforme crowd, cercando di capire le reali possibilità avrà in un futuro non molto lontano.
collettiva, la saggezza della folla. I benefici del crowdsourcing rispetto ai tradizionali sistemi di problem solving, sono sicuramente a livello economico, problemi risolti ad un costo minore e sicuramente in tempo minore, il pagamento, quando previsto, viene dato in base al risultato, la maggior parte delle volte non vengono nemmeno retribuiti, ma portando solo sapienza intellettuale all’utente. L’azienda inoltre si può avvalere di un numero di esperti maggiore, rispetto a quelli che stanno dentro la sua azienda, ascoltando la massa le aziende possono conoscere direttamente le preferenze degli utenti. Infine grazie al suo contributo, la comunity, sviluppa un senso di appartenenza al brand, attivando una vera e propria fidelizzazione degli utenti. Anche la stessa piattaforma Facebook, nel 2008, con il suo lancio ha iniziato una pratica di crowdsourcing, chiedendo agli utenti la traduzione della piattaforma stessa, chiedendo la correttezza di termini proposti.
IDEAJAM IdeaJam è una piattaforma dove è possibile rilasciare e contribuire alla formazione di nuove idee, in qualsiasi campo, soprattutto informatico ed internet. Attualmente, dicembre 2011, il sito ha raggiunto un numero di 4157 nuove idee, con 101762 voti e 11271 commenti.
Alcune gallerie di progetti ideati dalla comunità di local Motors
CROWDCAST Crowdcast è un network di problemsolving, che utilizza una grande community di esperti in vari campi della ricerca, affrontando problemi che per i proibitivi costi non si possono risolvere nei centri tradizionali del sapere. LOCAL MOTORS Il crowdsourcing può essere visto come un modello di produzione e risoluzione di problemi. Gli utenti “crowd”, che significa folla, solitamente si riuniscono in comunity online, fornendo una serie di soluzioni che vengono vagliate dal gruppo stesso per ricercare la soluzione più adatta. Queste soluzioni vengono assegnate a ciascun utente individualmente, in base al suo contributo, elargendo una ricompensa in denaro, con premi o riconoscimenti. Grazie al crowdsourcing le risposte possono anche arrivare dall’utente non professionista del settore, o da piccole imprese che erano sconosciute all’istituzione committente. Si possono distinguere quattro diverse strategie di crowdsourcing, il crowdfounding, il crowdcreation, crowdvoting, crowdwisdom, indicando rispettivamente il finanziamento collettivo, la creazione collettiva, la votazione
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1.9
Widget
Elenco nuovi widget di Yahoo, marzo 2012
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I widget sono dei piccoli “gadget” che svolgono semplici operazioni fornendo servizi basilari. Esistono tre tipologie di widget: Quelli che lavorano offline, e offrono funzionalità al sistema operativo, quelli che risiedono sul nostro computer ma che necessitano di collegamento alla rete per poter funzionare e quelle che funzionano soltanto all’interno delle nostre pagine web, che di solito vediamo integrate dentro i blog, wiki o portali.
il W3C si interessa dell’argomento, infatti nel 2006, il 9 Novembre, pubblica il documento Widget 1.0, il primo di una lunga serie, l’ultimo il 27 Settembre 2011, in cui dichiara i metodi, gli usi, gli obbiettivi.
Queste ultime due versioni sono quelle che stanno riscuotendo maggiore successo, soprattutto a livello di ricerca, rispecchiano a pieno il tema 2.0. I widget posso essere realizzati da chiunque, si collegano ad internet per scaricare informazioni tramite linguaggio di programmazione xml, ajax, o le API. I widget possono essere usati per prendere e visualizzare informazioni relative, al meteo, alla borsa, agli orari di un qualcosa, al calendario sincronizzato di google, a un orologio scientifico, può mostrare le foto sul desktop, può far vedere i libri maggiormente aquistati su amazon, notizie in tempo reale e cosi via. Ricordiamoci del fatto che questi widget possono essere integrati all’interno di un nostro blog personale, e quindi possiamo avere su una stessa interfaccia più applicazioni diverse, riducendo così il tempo impiegato per cercare notizie su vari siti web. Questo ci introduce a nuove forme di “activity online” che vanno sempre di più verso la personalizzazione e sempre più legati alle nostre preferenze. L’utilizzo di home page personalizzate dove aggregare le loro informazioni è una strada che gli utenti percorreranno. Su questo tema sono nati diversi siti per la diffusione dei widget, tra i più famosi, Yahoo Widget, Widgipedia, Google Gadgets, Microsoft Gadget. Anche 45
1.10
Mashup & Web API
Screnshot video presentazione mashape.
(13) web API: si indica ogni insieme di procedure disponibili al programmatore, di solito raggruppate a formare un set di strumenti specifici per l’espletamento di un determinato compito all’interno di un certo programma. La finalità è ottenere un’astrazione, di solito tra l’hardware e il programmatore o tra software a basso e quello ad alto livello semplificando così il lavoro di programmazione. 46
Abbiamo gia analizzato come il web 2.0 si sia caratterizzato da nuove esperienze sociali online, nuovi modi di interpretare la realtà sul web, la condivisione e la interazione tra gli utenti, l’utilizzo di diverse piattaforme, l’utilizzo di diversi contenuti multimediali online. Tutte queste trasformazioni che hanno colpito la società avvengono anche tra le varie piattaforme online. Si sta diffondendo sempre di più l’interazione, la connettività e la cooperazione tra le varie piattaforme online, scambiandosi i servizi in modo gratuito e rilasciando specifiche per poterli utilizzare. Questo è definito mashup, termine usato prettamente in ambito musicale, rappresenta un vero e proprio ibrido, per il web, è la fusione di più servizi in uno. Per fare un esempio, molti siti forniscono directory di ristoranti, luoghi negozi, implementate nelle maps di Google, un altro esempio potrebbero essere i form di commenti di facebook integrati dentro alcuni blog. Ma ci sono molti esempi di mashup, anche grazie all’utilizzo di widget, di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente.
Esempio Microsoft Windows). La scoperta delle API non è recentissima, anzi questa tecnica è già applicata da molti anni, per permettere la comunicazione tra applicativi con diversi linguaggi di programmazione. L’innovazione delle API nel web 2.0 si può riscontrare nella semplificazione delle specifiche fornite e la gratuità e la libertà dei suoi utilizzi. La semplificazione è l’arma per il coinvolgimento di più utenti possibili, con l’obbiettivo di costruire interfacce sempre più funzionali alla creazione e manipolazione di API senza conoscere linguaggi di programmazione. La gratuità, l’opensource è l’elemento caratterizzante della maggior parte delle applicazioni 2.0, ma l’aspetto più importante, è che dalle API si può trarre un profitto, un profitto che non dobbiamo assolutamente dividere con il proprietario delle API. Oggi ci sono molti fornitori di API, tra cui Facebook, Google, Ebay, Amazon, Yahoo, Alexa, AOL, BBC, delicious, Flickr, Nasa, Skype, Technorati, Windows Live, Yahoo, Youtube e molti altri. Citiamo inoltre due piattaforme fondamentali, Mashape, un progetto tutto italiano, ma sviluppato in California, mashape permette la ricerca veloce e la condivisione di API e programableweb, un blog dove si possono trovare notizie ufficiali e aggiornate sul mondo delle API. Oggi le API più utilizzate sono quelle di Facebook, di Google, di Flickr, di Amazon, di Ebay, di Youtube, di Delicious e Yahoo, e i mashup più realizzati comprendono progetti con mappe, fotografie, motori di ricerca, shopping, viaggi, sport, news, video, instant message, vendite e affitti case.
Un vecchio metodo di aggregazione di notizie si può realizzare grazie ai feed rss, potremmo costruire un blog, o una pagina facebook, linkando i feed rss che più ci interessano. Un’altra forma di aggregazione di dati, nata più di recente sono le interfacce API (13) (Application Programming Interface ) che permettono un controllo in più dei servizi e delle possibilità. Più tecnicamente, è un’insieme di funzioni e procedure a basso livello rese disponibili da un programmatore per essere richiamate, attraverso un’applicazione esterna, per svolgere un determinato compito. Le API più famose sono quelle che si trovano all’interno dei nostri sistemi operativi (ad
Il W3C ma più in particolare il Web API Working group, svolge la sua attività di ricerca e sviluppo di Applicativi API per la 47
realizzazione di servizi web. L’obbiettivo del gruppo è quello di garantire lo sviluppo di applicativi universali, con accesso libero, da parte di ciascun utente, incluse quelle appositamente realizzate per le persone con forme di disabilità. Il gruppo ha pubblicato diversi documenti su questa tematica, tra cui “The XML HttpRequest Object”, “DOM Level 3 Events”, “Selector API, “Remote Events for XML”.
Schermata del sito ufficiale amazon web service
Abbiamo notato che le API si stanno guadagnando una buona fetta di mercato del mondo del web, oggi sono moltissime le API rilasciate da piattaforme web e sono sempre di più le piattaforme web che rilasciano API per la condivisione dei suoi servizi. Adesso analizzeremo alcune API che in questo momento sono le più, diffuse, le più utilizzate per la creazione delle mashup.
un prezzo più basso, verificare le recensioni e commenti di quel libro e visualizzare degli articoli simili che magari potrebbero interessarci. Questo grazie all’interfaccia (API) che Amazon mette a disposizione degli utenti.
Esempio utilizzo API maps sul sito Blitzer.de
AMAZON E RINGFO Google non è l’unico fornitore di API service. Amazon, il primo è più grande e-commerce del mondo, che vende libri, giocattoli, elettronica, orologi, Cd, DVD, attrezzature per la pesca, orologi, gioielli, strumenti musicali, e quant’altro, rilascia delle API agli sviluppatori per poter creare servizi associati dei propri prodotti, avviando così un sistema di affiliazione che permette al cliente di guadagnare con le sue vendite e ad Amazon di aumentare la sua autorevolezza, aiutando il cliente ad avviare un vero e proprio negozio online, senza preoccuparci delle cose fondamentali di un negozio, ovvero assistenza clienti, magazzino o capitale per avviare l’attività. Un altro servizio simile, quanto rivoluzionario è presentato da Ringfo, esso premette di scannerizare i codici a barre, ad esempio di un libro, e verificare tramite le API di amazon se è possibile acquistarlo online ad 48
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API GOOGLE MAPS Il servizio più diffuso per la realizzazione di mashup è quello di google maps. L’azienda di Mountan View ha catalogato e rese disponibili migliaia di foto satellitari del mondo, che permettono di osservare qualunque parte del mondo, con possibilità e qualità di visione differenziate in base al luogo, è possibile visitare alcuni luoghi, famosi e centrali con uno zoom di 1 metro di distanza, altri posti, meno conosciuti, ma più semplicemente meno raggiungibili, con un livello di zoom più inferiore. Oltre alle immagini satellitari Google ha incorporato anche un cartografia stradale che copre nel dettaglio le maggiori capitali mondiali, e comprendendo la rete stradale dell’intero pianeta. Ma la cosa fondamentale è che Google rilascia alle persone e agli sviluppatori, le API di maps, in modo da poter essere integrata nel proprio sito web con i nostri dati preferiti, il tutto assolutamente gratuito. Il vantaggio per il programmatore è l’assoluta aggiornabilità dei dati forniti da Google, non si dovrà preoccupare infatti di dover aggiornare il servizio stesso, per esempio con l’aggiunta delle cartine stradali o mappe satelllitari, ma si potrà concentrare soltanto sul servizio ad esso collegato. Come abbiamo già detto il tutto in maniera assolutamente gratuita, anche se questa porterà a dei guadagni economici. Google non si pone problemi, addirittura incoraggia gli utilizzatori ad usare i propri prodotti su altri siti, e di comunicare a google, i servizi che riscuotono maggior
successo, con una visualizzazione di almeno 500 mila pagine al giorno, in modo da fornire assistenza a servizi che richiedono maggiore traffico.
Flickr API
PROGRAMMABLE WEB Uno dei migliori portali sul web di informazione, sviluppo e condivisione di API che possa esistere. Aggiornato quasi in tempo reale, quest’ultima settimana, ha registrato circa 70 nuove API pubblicate, compresa l’ultimissima in casa Google di Affiliazione pubblicitaria. Sono sempre di più gli sviluppatori che elaborano nuove versione di API, sono sempre di più i mashup realizzati con le API, ma soprattutto, sono sempre di più le piattaforme che rilasciano gratuitamente le loro API. Programableweb rappresenta oggi un’autorità in campo API e mashup, rappresentando la directory più fornita di API di tutto il web, offre infatti tutto il panorama disponibile, in pratica se uno sviluppatore pubblica una nuova API lo fa su programable.
Facebook API, social Graph
FLICKR Anche flickr offre agli sviluppatori un servizio di API, gratuite ma non per scopi commerciali, disponibili per un numeroso gruppo di linguaggi di programmazione, che permettono di interagire con numerose funzioni disponibili collegandosi al sito ufficiale, ad esempio tag, foto, video, commenti, profili e gruppi). Flickr mette a disposizione uno spazio chiamato “App Garden”, un luogo in cui gli sviluppatori possono mostrare le applicazioni che hanno realizzato e in cui puoi trovare nuovi modi di esplorare i contenuti di flickr. FACEBOOK Facebook, il più grande social network al mondo, rilascia agli sviluppatori un 50
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ricco pacchetto di API, dipsonibile in vari linguaggi di programmazione, permette agli sviluppatori di interagire con la piattaforma, sia internamente che esternamente, ma sempre fruibili dalla banca dati di facebook. Le API si compongono di una parte che gira sul server dell’utente, le librerie client, e una parte che viene processata da facebook, il quali produce normali tag html interpretando un linguaggio creato ad hoc da facebook, FBML. Facebook in questo caso ha coniato il termine “Graph API”, ovvero riprendendo la teoria dei grafi, che in matematica sono delle strutture composti da elementi detti nodi, uniti da archi. L’idea di facebook è quello di considerare i nodi, composti da gruppi, utenti, pagine fan, foto e video, gli archi sono i collegamenti tra i vari noti, che sono le amicizie o i fan di una pagina. Facebook permette di sviluppare applicazioni per il web, il mobile e app dentro la sua piattaforma. Per quanto riguarda il web permette di far interagire il vostro sito con i plugin sociali di facebook, il pulsante mi piace, il coinvolgimento degli amici, l’autenticazione tramite profilo di facebook, la personalizzazione, ovvero sfruttare a pieno le potenzialità delle API, pubblicando elementi sulla bacheca dell’utente e coinvolgendo direttamente gli amici, infine è possibile ottenere dati sulle statistiche del profilo o fan page. Se vi capita di entrare in un sito o in un blog, e commentare un articolo con il vostro profilo fb, se non vi registrate ma vi loggate con il vostro profilo fb, se in un gioco sul vostro iphone o android mobile, potete sfidare i vostri friends di facebook, se potete mettere mi piace su un articolo scritto su repubblica, tutto ciò è reso possibile dalle API.
CAPITOLO 2
I numeri di Internet
2.1
Grandezza di Internet
Abbiamo descritto nel capitolo precedente come sia nata l’idea e l’evoluzione di internet. 20 Anni fa, sicuramente gli ingegneri e ricercatori impegnati nella ricerca e sviluppo di internet e del web, non avrebbero potuto dire delle statistiche sull’utilizzo del web, anche se l’avessero fatto, sicuramente avrebbero sbagliato. Questo perchè internet ha avuto una crescita esponenziale negli anni, qualsiasi cosa legata al web cresce a ritmi elevati, grazie alla sua diffusione, libertà e accessibilità.
evidenziano come il numero dei siti sia passato dal 1995 al 2011 a circa 600 milioni di siti web. Ma il dato allarmante più che altro è dato dal numero di siti attivi, che nel 2011 tocca poco più di 180 milioni di siti.
La differenza evidenzia i siti attualmente non attivi, abbandonati, non funzionanti, siamo arrivati a circa il 70 %. Un’altro dato importante a farci capire la grandezza, estensione di internet è l’analisi del numero degli host presenti sul web. In 30 anni hanno avuto una crescita sbalorditiva, passando dai 213 del 1981 ai quasi 900 milioni nel 2011. Da specificare che per host intendiamo gli indirizzi IP, permanenti e attivi, cioè nodi connessi alla rete, suddivisi per paese. Questo non ha niente a che vedere con i domain, non cè una correlazione tra il numero degli host e le persone collegate, tantomeno con il numero dei siti web. Possiamo ribadire nuovamente il concetto della crescita costante di internet, anche quando nel 2006, sembrano registrarsi dei cali, è da attribuirsi soltanto ad errori di conteggio, non ancora perfezionati. Se la crescita continua con l’andamento del 2011, possiamo calcolare che il numero degli host possa arrivare a 1 miliardo nel 2013, raddoppiandosi nel 2020.
1950, l’idea di Internet sviluppo un sistema di trasmissione di dati a distanza, i primi computer collegati tra di loro. 1969, venne inventato il concetto di ipertesto. Ecco che si crea una fitta rete di collegamenti, rimandi da un’informazione ad un’altra. Gli anni che vanno tra il 1991 e il 1993, rappresentano l’inizio del web e della diffusione dei siti internet. Nel Dicembre del 1990 venne pubblicato il primo sito web, nel Dicembre del 1993 i siti internet pubblicati erano già 623. Nel corso degli anni questi dati diventeranno sette volte più grandi. Soltanto tra il 1995 e il 2011 (Dati tratti da Netcraft) 54
Per quanto riguarda l’Italia possiamo affermare che fino al 1999 l’Italia era al di sotto della media mondiale ed europea, a 55
partire dal 2000, anche l’Italia registra una crescita, il numero di domain all’inizio del 2005 ha superato il milione, e nel 2012 i 2 milioni. Secondo un’osservazione pubblicata dalla Registry Autority (14), l’Italia sarebbe al quinto posto nella classifica Europea per numero di domain internet.
2.2
Utenti collegati a Internet
Quasi sempre le statistiche degli utenti che utilizzano internet nel mondo, sono sfasate, esagerate, imprecise poco attendibili, a causa dei diversi modi di operare le ricerche da paese a paese. Nonostante ciò l’Internet World Stats, raccoglie dati da diverse fonti, confrontandoli, affermando che internet, già nel 2006 aveva raggiunto il miliardo di utenti, ma forse quella cifra è stata raggiunta nel 2010. Il numero di persone collegate ad internet è aumentato del 50% in tre anni, ma lo sviluppo è più veloce in alcune parti del mondo, in altre meno, ma da nessuna parte di può definire lento.
2010
2015
Percentuale sull’intera popolazione mondiale. (14) Registration Authority: è responsabile dell’assegnazione dei nomi a dominio nel country code “IT” (ISO 3166). I servizi forniti dalla RA sono riservati ai provider/maintainer, cioè a quelle organizzazioni che intendono registrare domini per conto terzi, o a quelle persone fisiche o giuridiche che intendono gestire direttamente le proprie reti, senza passare da un provider/maintainer. 56
57
2.3
Tipologia di utenti 2000
2010
Percentuale sull’intera popolazione italiana.
In Italia si stima che le persone collegate a internet siano intorno ai 30 milioni, circa il 51,7% della popolazione. Dieci anni prima nel 2000 gli italiani collegati ad internet erano 13 milioni, il 22,8% della popolazione, con un aumento del 28%.
58
59
Dopo aver parlato della grandezza di internet, attraverso il numero degli host, dal numero di utenti che utilizzano internet, cerchiamo di suddividere questi utenti per tipologia, analizzando genere sessuale, età ed istruzione. I dati sono stati raccolti da PEW Internet & American Life Project e sono relativi ad Agosto 2011. Iniziamo analizzando la differenza per sesso, risultano collegati l’80% degli uomini, nei confronti del 76% delle donne.
tipo di supporto dal quale viene visitato, adattando l’interfaccia per smartphone, tablet e notebook. Analizzando infatti gli utenti che si collegano ad internet, in base alla loro istruzione notiamo che: Più sale il livello di istruzione, maggiore sarà la percentuale di utilizzo di internet. Visto che il grado d’alfabetizzazione crescerà sempre di più sperando di arrivare ad un livello pari a 100, possiamo dedurre che quasi tutti gli utenti avranno un minimo di conoscenza informatica.
HOW ARE GENERATIONS DEFINED? MILLENNIALS: Nati dal 1977 al 1992 GEN X : Nati dal 1975 al 1976 YOUNGER BOOMERS: Nati dal 1955 al 1964 OLDER BOOMERS: Nati dal 1946 al 1954 SILENT GENERATION: Nati dal 1937 al 1945 G.I. GENERATION: Nati prima del 1937
No Hight School
60
Some College
College+
I Silver Surfer rappresentano quindi i nuovi web people che invadono la rete. Sempre più frequenti sul web, dal 2005 al 2009, hanno registrato il maggior tasso di crescita tra le generazioni online, + 23% rispetto alla loro fascia d’età, principalmente uomini (+66%). Un fenomeno che non interessa soltanto l’Italia, seguono, Francia (+24%), UK e Germania (+20%), Spagna (+60%).
Percentuale di penetrazione in base all’età.
Ed è proprio su questa categoria di utenti che ci vogliamo focalizzare di più, per gli over 55, i silver surfer, o comunque appartenente alle ultime categorie. Analizzando i dati attuali (2011) con quelli del 2008/2009, notiamo che queste categorie hanno avuto una crescita di utenti maggiore rispetto alle categorie deiteenagers. Vale a dire che un domani, saranno sempre di più gli utenti anziani presenti su internet. Tutto questo ci porta ad una domanda, il web è pronto per i silver surfer? oppure, i senior sono pronti per inteffacciarsi con il web? Questo doppio interrogativo ci porta ad analizzare una questione importante per l’evoluzione del web. Il web dovrebbe semplicemente adattarsi alla tipologia di utente, proprio come accade con il responsive design, ovvero progetti web che si adattano al
High School
25 %
13,8%
22,8%
10,8% 2005
2009
2005
2009
8,5%
9,9 %
3,9%
5,5%
61
2005
2009
2005
2009
2.4
Cosa fanno gli utenti su Internet
100% 90% 80%
Analizzando i dati ottenuti da una ricerca di PEW Internet & American Life Project, nel 2010, possiamo affermare che c’è un’evidente disparità tra le attività effettute online da teenagers e senior, le attività evidenziate con una tonalità che va da giallo a rosso scuro, rappresentano valori dal 50 al 100%. Le tonalità che vanno dal celeste a blu scuro, rappresentano i valori dal 50 allo 0%.
Notiamo come più l’utente si fà senior, più l’attività sul web diventa specifica. Inoltre i teenagers sono più portati per attività ludiche ed entertainment, lasciando ai senior il primato per la ricerca di informazioni, banking online, informazioni medicali e shop avanzato.
EMAIL SEARCH HEALT INFORMATION GET NEWS TRAVEL RESERVATIONS
YOUNG User
BUY PRODUCT
User
OLD OLD
GOVERNMENT WEBSITE
70%
ONLINE BANKING
Come possiamo notare da questa grafica, risulta che il teenagers è più addentrato nell’universo di internet, rispetto al senior. Abbiamo anche visto che questa situazione sta cambiando, il senior sta prendendo piede su internet, naturalmente riguardo alla situazione Italiana ed Europea, perchè negli Stati Uniti i senior online sono più del 60% con un patrimonio economico stimato a 20 miliardi di dollari nel 2020. Sempre da PEW abbiamo risulta che 1/8 hanno problemi ad acceddere ed usare internet.
FINANCIAL INFORMATION
60%
RELIGIOUS INFORMATION WATCH VIDEO
50%
PLAY GAMES ONLINE CLASSIFIEDS
40%
USES SNS RATE THINGS
30%
READ BLOGS DONATE TO CHARITIES LISTEN TO MUSIC
20%
POADCAST ONLINE AUCTIONS
10%
BLOG INSTANT MESSAGING
0% 62
VIRTUAL WORLDS
63
CAPITOLO 3
Grey Tech for Silver Surfer
3.1
I Silver Surfer invadono la rete
Abbiamo visto che sono sempre di più, il 14% delle persone italiane collegate online, i risultati sono ottimi, ma la strada da percorrere ancora è lunga, anzi lunghissima, perchè cè una percentuale di senior che ancora non è online, i motivi possono essere diversi, come vediamo da questa analisi condotta da PEW. Ci sono ancora molte cose da fare, questo progetto mira infatti a risolvere la maggior parte di questi problemi, li abbiamo evidenziati con una stellina.
gratuitamente, per non dire, videochiamare gratuitamente il proprio nipote che vive in un’altra città, o la possibilità di fare qualsiasi tipo di transazione bancaria online, dal pagare le bollette, prenotare le vacanze e fare la spesa online. E’ fondamentale oggi utilizzare internet, puoi accedere a una miriade di informazioni presenti in ogni angolo del pianeta, qualsiasi cosa si vuole sapere è sicuro che internet lo sa. Quindi direi che internet è quasi fondamentale per un senior.
DESIGN SOLUTION FOR IT
66
Pensiamo che problemi come difficolta, esperienza, sicurezza, semplicità, accessibilità, formazione, siano elementi risolvibili affinchè possa salire ancora di più la percentuale di utilizzo di internet da parte degli anziani. La stella più grande, posizionata nella prima motivazione, è anche un pò il fondamento, obbiettivo del progetto. Non credo che gli i senior non possano non essere interessati al web. Ci possono essere milioni di motivi per entrare in rete, sia per teenagers che oer senior. Si pensi soltanto alla possibilità di parlare,
67
3.2
Attività Utili ai Silver Surfer
Analizziamo quindi più a fondo le attività preferite dagli anziani online. Al primo posto, con il 97%, troviamo la lettura e l’invio di email.
utenti più giovani, i senior sono quelli più soggetti a problemi fisici. Da questo punto di vista internet risulta essere una risorsa fondamentale. Il 53% ha cercato informazioni sanitarie online, nei confronti del 56% di tutta la popolazione. Il 30% degli anziani dichiara di aver migliorato il loro modo di ottenere informazioni sanitarie. Ricercare informazioni sulla salute online, è un’attività che vede le donne superare gli uomini, con il 58% vs 51%.
E’ il servizio più usato, e sono anche gli utenti che la usano di più, nonostante si dicesse che l’email stava morendo. Ciò significa che in un giorno più di 2 milioni di senior utilizzano la posta elettronica. Questo servizio è abbastanza popolare con ogni gruppo di anziani, donne, uomini, con istruzione e senza istruzione.
Altro aspetto importante nell’attività di un senior online, è la ricerca di informazioni riguardo news. Il 55% lo fa, in confronto del 61% di tutto internet. Gli uomini in questo caso superano le donne, avendo una percentuale maggiore per i senior con più esperienza, nei confronti di altri con meno esperienza, questo fattore fa notare che questo può dipendere principalmente dalla facilità con cui si possono reperire informazioni, con la facilità con cui si può accedere all’informazione. Un’altra attività molto frequente tra gli anziani è la ricerca di informazioni riguardo il meteo. Il 54% dei senior, cerca informazioni sui bollettini meto, gli uomini lo fanno più spesso delle donne, (57% vs 51%), lo fanno di più i senior con esperienza, rispetto a quelli con meno esperienza.
Al secondo posto nelle attività principali degli anziani troviamo la ricerca di informazioni su hobby. Circa il 58% dei senior ha cercato informazioni sui passatempi, in confronto del 76% di tutti gli utenti. La ricerca di info per hobby risulta approssimativamente uguale tra sesso maschile e femminile, il 37% di loro, dichiara di aver migliorato i loro hobby grazie a internet. Una terza fascia di attività online dei senior è occupata dalla finanza. Il 44% degli anziani dichiara di utilizzare internet per controllare le quotazioni della borsa e altre informazioni finanziarie. Il 12% degli anziani ha dichiarato di aver comprato azioni online. Il 23% degli anziani dicono di aver migliorato il loro modo di prendersi cura delle finanze personali. Nonostante ciò trovano difficoltà nell’utilizzo dei loro conti online, soltanto l’8% dichiara di effettuare transizioni bancarie online, contro il 18% della popolazione generale.
Ultima attività preferita dai senior online, è la navigazione per divertimento. Il 53% dei senior dichiara di andare online senza una motivazione principale, per divertirsi o per passare tempo. Le donne lo fanno più spesso degli uomini (58% vs 51%) e quelli senza istruzione lo fanno di più rispetto a quelli con più istruzione.
Un’altra attività formetemente utilizzata dai senior online, è la ricerca di informazioni riguardo la salute, nonostante questo dato sembra crescere anche negli 68
69
Nonostante questi numeri siano entusiasmanti, soprattutto per un futuro imminente, c’è ancora un numero elevato di utenti anziani, che sono tagliati fuori da tutto il movimento internet, legato ai social network e servizi web, ne sentono parlare e potranno essere anche disposti a spendere poche decine di euro l’anno pur di entrare in questo movimento.
3.3
Servizi Web progettati per Silver Surfer
Ci sono realtà attualmente attive nell’offrire servizi web adatti ad anziani. Seniornet Il primo Senior Net è un portale che fornisce educazione agli utenti adulti del web, per migliorare la loro vita e permettere loro di condividere le loro conoscenze e saggezza (www.seniornet.org). E’ un’organizzazione no profit dedicata ad utenti over50.
Eldy Un altro esempio, è Eldy. Eldy è una suite software che permette una navigazione su Internet e le interazioni di base con un computer, l’interfaccia è stata appositamente progettata per aiutare le persone anziane nel compiere le operazioni più comuni. Eldy è stato sviluppato da una organizzazione no-profit (“Eldy Onlus”) ed è liberamente disponibile presso il sito ufficiale. Il software, sviluppato utilizzando Java, mira a facilitare l’utilizzo di internet per
70
71
la comunicazione e la gestione dei dati, in particolare, fornisce una e-mail e un servizio di chat integrato, un web-browser con e funzionalità comuni e facile da usare, uno elaborazione dei testi e una gestione delle immagini domanda; alcuni servizi aggiuntivi, come previsioni del tempo, sono inoltre disponibili. Nelle lettere Eldy ed i pulsanti sono più grandi del solito, un evidente contrasto di colore tra testo e sfondo è stato adottato e pulsanti inutili rimossi, di conseguenza, fornire agevolazioni per facilitare la fruizione dell’interfaccia. Eldy rappresenta sicuramente un rinomato sistema adatto ai silver surfer, ma a mio avviso non sfrutta al massimo le capacità della rete. Per esempio l’interfaccia dedicata alla navigazione sul web non offre una personalizzazione diretta dell’interfaccia, ma si ostina comunque a far navigare l’utente attraverso le pagine web, proiettandoli quindi verso i soliti sistemi non sfruttabili appieno all’anziano.
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Altra pecca di Eldy la possiamo individuare in una sorta di sistema chiuso, non collegabile ad altre piattaforme online.
Intunet Altro sistema non molto diffuso ma ideato per migliorare la qualità di esperienza dell’anziano sul web. Intunet.
E’ concepito come un browser web da scaricare e installare, disponibile in due versioni free e a pagamento, in base alle esigenze di utilizzo. Tra le caretteristiche principali di intunet troviamo, un display di facile lettura, facilità d’uso, senza taske da ricordare, aumento dell’indipendenza dell’utente, ricerca intuitiva per i contenuti preferiti.
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PLUS SSUP SSUP può offrire al silver sufer, ma vogliamo preannunciare che SSUP è stato progettato sulla base di un’esperienza sul web da parte del silver surfer che comincierà a salire, pensando soprattutto ai giovani di oggi che un domani verranno considerati Silver Surfer, quindi un op più esperti ma con gli stessi deterioramenti a livello fisico e mentale. Con SSUP vogliamo far avvicinare i silver surfer ad un’esperienza basata sul web service, che fondamentalmente si comporterà come un organizzazione dello spazio di lavoro sul web. SSUP inoltre mira a collegare all’interno della sua piattaforma la maggior parte di questi service, in modo da offrire al silver surfer una stessa panoramica di accesso alle informazioni indipendentemente dalla
CAPITOLO 4
Progetto SSUP
4.1
Premessa
Appurato che la frequenza degli anziani sta crescendo, prevedendo che nei prossimi anni, ci sia una maggiore crescita di utenti senior online, considerando che l’Italia è uno dei paesi dove c’è un numero elevato di anziani e affermando che un domani tutti saremo anziani, diamo spazio a nuove idee, greytech rivolte a loro.
un web ricco di dati, metadati e database da analizzare. Avremo a disposizione una quantità di dati da analizzare, inglobare e utilizzare. Il concetto del sito web sparirà, tutto sarà piattaforma, gestibile, aggiornabile e espandibile. Quello che ci vogliamo proporre con questo progetto è la realizzazione di un’interfaccia semplice, snaturata, arricchita soltanto dagli elementi fondamentali, il tutto facendo fede a principi di usabilità, accessibilità, universalità redatti dal W3C.
Il progetto di tesi, redatto con questo documento, dal titolo Piattaforme web del futuro, mira alla creazione di una piattaforma web per silver surfer, piattaforma che fornisca al senior uno strumento per interfacciarsi al web, sfruttando a pieno tutte le sue potenzialità. Abbiamo parlato nel primo capito di API e Mashup, concentrandoci sul termine API, ci aspettiamo, che in un futuro non molto lontano, la maggior parte dei servizi web, per non dire tutti, adotteranno una politica di divulgazione delle proprie API.
Simple Interface of web fruiction
young
senior / old old user
Assisteremo a una fruizione di internet in una maniera che non riusciamo ad immaginarci. Ci proiettiamo verso un web semantico, 76
77
4.2
Target
Come preannunciato nelle precedenti pagine, il target di riferimento per il progetto sono gli utenti senior, ovvero tutto coloro che si trovano nell’età over 55. A sua volta questo gruppo di persone si può distinguere in tre gruppi. Old Boomers (nati tra il ‘46 e il ‘54), Silent Genration (nati tra il ‘37 e il ‘45) e GI Generation (nati prima del ‘37).
persona a persona. Deterioramenti Visuali Uno dei primi deterioramenti che si avvicina con l’avanzare dell’età è sicuramente la vista. Gli anziani infatti evidenziano una diminuizione della capacità di mettere a fuoco, una riduzione della larghezza del campo visivo, una minore sensibilità alla luce e resistenza ai bagliori. Diminuiscono le capacità di percepire i colori, soprattutto per il blu e il verde. Dimostrano anche una difficoltà nel concentrarsi con elementi di disturbo. Questi deterioramenti causano anche una diminuzione della velocità nell’eseguire le operazioni.
Abbiamo già visto quali sono le loro abitudine in fase di utilizzo di internet, ma in questo paragrafo studiamo come ci dobbiamo comportare nel dover progettare un’applicazione per senior. Quando ci accingiamo ad un progetto web per utenti anziani, dobbiamo considerare un doppio impedimento che ne pregiudicano l’utilizzo. La poco esperienza e gli impedimenti fisici.
Deterioramenti Uditivi Non è molto frequente l’utilizzo di sistemi sonori attuati per agevolare l’uso del progetto web, ma possono fornire un’assistenza elevata. I primi sintomi visibili, con l’avanzare dell’età è una minore capacità di sentire frequenze alte e quindi difficoltà nel distinguere il parlato. Deterioramenti Motori Anche le capacità motorie diminuiscono con l’avanzare dell’età. Gli anziani possono riscontrare difficoltà nell’utilizzare tastiera e mouse, o lo svolgere azioni complesse e di precisione. La stessa difficoltà di utilizzo di tastiera e mouse deriva anche da una poco familiarità con queste periferiche, questa inesperienza comporta anche problemi di tipo concettuale.
Nonostante l’esperienza nell’uso di apparecchiature informatiche sta crescendo, grazie anche alla frequentazione di corsi disponibile da regione e regione, l’impedimento a cui dobbiamo dare maggiore importanza è l’impedimento fisico. Con l’avanzare dell’età questi impedimenti sono causati dalla degradazione delle capacità fisico-mentali, che variano da 78
Deterioramenti Intellettuali Negli anziani il tempo di risposta aumenta in modo rilevante, che è anche aggravato dalla difficoltà di svolgere più operazioni contemporaneamente. Anche il tempo per imparare una nuova operazione, 79
cresce notevolmente, come quello per consolidare una vecchia operazione. Questo comporta a chi utilizza poco il computer una difficoltà nell’organizzare un proprio modello mentale rappresentante le operazioni da fare. Diminuisce anche la concentrazione e aumentano le difficoltà con elementi di disturbo. La memoria spaziale e di lavoro peggiora, causando cosi le difficoltà di apprendimento appena descritte. Da uno studio effettuato nel 1997, da Mead, Spaulding, Sit, Meyer e Walker, su un campione di utenti anziani con poca esperienza nell’utilizzo del computer è emerso che queste persone hanno impedimenti con operazioni che richiedono più di tre click, inoltre risultano in difficoltà nelle operazioni di ricerca. A dimostrazione di questo, riprendiamo uno studio effettuato da A. Chadwick-Dias, M. McNulty e T. Tullis, in cui analizzano un campione di 27 persone, divisi tra giovani e anziani, dove risulta che gli anziani cliccano su parti che non sono link, sono più meticolosi nella scelta delle operazioni da fare, mostrando una sorta di paura nel cliccare e quindi portare a termine un’operazione. La paura risiede fondamentalmente nella paura di non poter tornare indietro. Inoltre mostrano una elevata lentezza nel portare a termine operazioni. E’ emersa anche la difficoltà da parte loro di gestire finestre multiple e lo scrolling (problemi di individuazione e utilizzo). Hanno difficoltà a localizzarsi all’interno dell’interfaccia, ossia nel capire dove si trovano nel contesto del sito.
4.3
Silver Surfer Offline
Analizziamo quindi il nostro target, nella vita reale. Analizzando la persona maschile, spesso sono da soli, non sono autosufficenti, abbiamo anche visto che la maggior parte di loro è in condizioni fisiche non ottimali, sono seguiti dai servizi sociali, guardano molta TV, per svago ma anche per non sentirsi, hanno una percezione del tempo diversa dalla nostra. Hanno acquisito un modello di interazione che è il telecomando:
Per quanto riguarda le donne, la situazione è quasi simile, risultano ancora attive, con tempo da dedicare al volontariato, sbirciano con attenzione chi usa il pc ma non riesce ad interagire con sistemi operativi e software complessi, si sente esclusa dal mondo che avanza inesorabilmente. Gli uomini tra di loro al bar, parlano soprattuto di Politica, di Calcio e Cronaca locale, le donne invece parlano di malattie, Figli, Famiglia e degli altri (Pettegolezzi). Abbiamo detto che spesso sono assistiti da assistenti sociali, la formazione potrebbe venire proprio da qui, potrebbero essere loro infatti a consegnare e fare fare i primi passi, consegnando loro i computer, assistendoli nella prima fase di apprendimento. Cercando quindi di ipotizzare un modello adatto a loro, elenchiamo dei punti essenziali per la riuscita di un buon prodotto: Un’applicazione per ogni task. Suddividere le funzionalità complesse in mini task, può
80
81
ridurre il carico di informazioni a scapito della memoria. Analizziamo altri oggetti di cui i silver surfer hanno acquisito il modello di iterazione. Non ci concentriamo sulla marca, sul modello o sullo stile del design che ha influito in quegli anni.
4.4
Regole di usabilità
Libro, Telefono, Macchina da scrivere, Televisore, JukeBox, Graffetta, Lapis, soltanto per citarne alcuni che ancora oggi sono molto usati dagli anziani. Ciascuno di questi oggetti oggi è stato digitalizzato e la loro funzione è fruibile anche dal web.
COLORI Usare colori complementari (Bianco/Nero Agevolano). Evitare l’uso del Verde, Blu e Giallo. Non Usare colori troppo luminosi. Massimizzare il contrasto Sfondo/Testo (Nero e Rosa). Non usare immagini di sfondo. TESTO Utilizzare Font leggibili (Sanserif risulta meno stancante, Serif a video dà una lettura più veloce). Non eccedere con il grassetto. Non usare corsivi, non usare ombre. Utilizzare al massimo 2 font.
Leggere un ebook, Effettuare e ricevere una chiamata, Scrivere una lettera, Guardare Video e TV, Ascoltare musica, Riordinare i preferiti e disegnare, sono soltanto alcune delle attività che oggi si possono fare sul web, ma il valore aggiunto che l’utilizzo digitale di questi prodotti ci dà è la loro interoperabilità che questi servizi offrono tra di loro. Ad esempio nel momento in cui utilizziamo un servizio per scrivere un testo, questo può essere salvato in diversi formati e inviato tramite posta ad un amico o collega. La stessa chiamata voce che effetuiamo online, può diventare una videochiamata, la musica, i video e ogni singolo contenuto multimediale faranno parte di una libreria sempre aggiornata. Il nostro obbiettivo dunque è quello di fornire una piattaforma che possa concetrare tutti questi aspetti sotto un’unica interfaccia grafica, studiata ad hoc per persone con minori capacià fisiche e motorie. 82
Analizziamo quindi quali sono, in linea generale i principi che non possiamo sottovalutare per la progettazione di un’interfaccia per anziani. Dopo aver analizzato tutti i deterioramenti fisici degli anziani, vediamo quali semplici regole dobbiamo rispettare affinchè possiamo offrire un’esperienza online al silver surfer.
LAYOUT Paragrafo allineato a sinistra. Utilizzare blocchi di testo limitati. Dimensioni contenuti limitati e spaziati tra di loro. Massimizzare lo spazio a destra (browser piccoli). Non usare interlinea singola (almeno 1 e 1/2). Progettare pagini semplici. Stesso layout per tutte le pagine. Evitare doppi frame. SUONO Amentare le prestazioni con feedback sonoro, associati al altri tipi di output visivi per chiarire da dove proviene. Usare Frequenze basse (500-1000 Hz) Usare frasi brevi e semplici. MECCANISMI DI NAVIGAZIONE Formattare i link correttamente, sottolineati 83
blu, feedback al passaggio del mouse (Attenzione il sottolineato non è visualizzato molto bene). Esplicitare la funzione del bottone (Esempio Bonifico con Effettua un Bonifico.) Permettere la navigazione da tastiera. Evitare gerarchia profonda dei link. Ottimizzare l’uso dei Cues (Indizi su dove si ci trova) Fornire pulsanti Indietro avanti. Eliminare l’apertura di finestre.
4.5
Concept
PIATTAFORMA SEMPLICE, VELOCE E INTUITIVA. Che offre un ambiente di utilizzo di servizi web per utenti anziani o non esperti di web.
MULTIMEDIALITA’ Minizzare l’uso di animazioni, nel caso siano indispensabili, dare controllo all’utente per pausa, stop, play. Non richiedere l’installazioni di plugin. Creare pagine di dimensioni contenute, per connessioni limitate. Utilizzare CSS, Glossario, Help, Faq, Guide Interattive. Ricapitolando ci sono diversi principi che biosgna valutare per la progettazione di un sistema web per silver surfer. Come possiamo notare dai risultati di uno studio condotto da A. Chadwick-Dias, M. McNulty e T- Tullis su 27 campioni di giovani e adulti che utilizzano interfacce web, risulta che:
Accedi ai tuoi dati da qualsiasi dispositivo, un’interfaccia grafica studiata ad hoc ti agevolerà la tua navigazione online.
Gli Anziani (Over 55) - Perdono più tempo, commettendo più errori. - L’interazione degli anziani è molto più cauta, ponderando meglio la scelta. - Paura di non poter tornare indietro dopo il click. - Cliccano molte parti che non sono link. - Più tempo per leggere testo a video. - Difficoltà gestione Finestre multiple.
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INTERFACCIA I MAGGIORI WEB SERVICES DELLA RETE.
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Programableweb oggi rappresenta la direcotry più fornita in ambiente API e Mashup. SSUP funzionarà tramite un collegamento API con i principali Web Service presenti online. Nella liste dell top API di Programable, aggiornata a Marzo 2012, troviamo GoogleMaps, Twitter, Youtube, Flickr, Amazon, Facebook, Twilio, Ebay, LastFM, Google. Queste sono le principali API messe a disposizione dai vari web service, naturalmente all’interno di ciascuna di esse le possibilità sono diverse, soltando considerando il pacchetto API di google, possiamo elencare le API per, le lingue, la ricerca, Gmail, Google Doc, Marketing, Advertising, RSS, Calendar, Offerte solo per citarne alcune.
4.6
Primi Passi
La presentazione della piattaforma al silver surfer, potrebbe essere la parte findamentale. Ritengo che gli anziani siano colpiti da atteggiamenti di prevenzione quando devo usufruire di qualcosa. SSUP richiede una registrazione del profilo utente, con una guida interattiva passo passo, su come fare. Grazie a un semplice identificativo, l’utente può accedere alla piattaforma, portandosi sempre dietro i suoi dati. La piattaforma può essere usata o a casa, con il proprio computer, nelle strutture adibite ad hoc con postazioni informatiche, dal tablet al bar e con gli amici.
Considerando tutte le altre, siamo in grado di integrare nella nostra piattaforma, Posta elettronica, nuova o già impostata, facebook, con lista di amici, messaggi e contenuti media, Twitter, con lista followers, hashtag e status upload, Amazon ed Ebay, con la lista dei prodotti suddivisi per categoria, wishlist e possibilità di acquisto. A seguire analizzeremo più a fondo i servizi integrati nella nostra piattaforma, in quanto è la stessa piattaforma che si farà fede di aggiungere nuovi servizi in base agli aggiornamenti della rete, l’utente deve soltanto scegliere se tenerli o eliminarli dalla propria scrivania digitale.
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SSUP oltre a fornire un’interfaccia di fruizione dei web services, vuole dare anche una mini guida di utilizzo, attraverso dei mini step di utilizzo delle varie funzioni.
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Il processo avverà soltanto la prima volta che l’utente accederà a SSUP. Le fasi successive saranno automatizzate. La creazione del profilo sarà un’obbligazione, per poter conservare informazioni dell’utente, che l’utente stesso realizzerà. Inoltre la piattaforma, essendo pre-collegata a servizi web esistenti richiederà la previa registrazione a questi servizi. Essendo la prima parte dell’esperienza del silver senior su SSUP, risulta essere quella principale, o addirittura fondamentale, rappresenta un ostacolo che se superato, porterà un ritorno, quindi un affezionamento e riutilizzo della piattaforma.
Il servizio di “Trailer” verrà accompagnato da un servizio di Helping, in cui un personale, attivo ad orari stabiliti, fornisce assistenza relativa a diversi servizi relativi alla piattaforma, inoltre potrebbe in un futuro essere direttametne collegato a numerosi enti esterni, come servizi sanitari, servizi di sicurezza etc.
Helping
SSUP
Community
Dashboard
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Considerando il fatto che un silver senior, riesca a superare il primo ostacolo, che prevede diverse fasi tra cui, la conoscenza del servizio, la visione del servizio, l’accettazione del servizio e infine la fideiussione iniziale, è fondamentale che il processo di assistenza e guida non termini, il silver senior deve essere accompagnato sempre, durante la sua esperienza.
Un’altro aspetto importante di SSUP è la possibilità che offre di entrare a far parte di una community, un posto dove, tenersi compagnia a vicenda, interagire con altri membri su argomenti di discussione, servizi ludici e di entertainment. L’elemento community è legato ad un altro elemento, che per adesso chiamiamo dashboard, rappresentante la scrivania di fruizione, il luogo dove è contenuto l’universo di internet distribuito per anziani.
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R U PPO T H 24-S
GA
RA
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C O N TE NU
TI
-
CE
I
GARANTED R
TI FI CA
UT
Vantaggi
SSUP vuole offrire uno strumento di fruizione semplificato per i maggiori web service, sperando che entro breve, tutti i corsi e le iniziative atte a migliorare l’uso di internet negli anziani, portino ad un miglioramento delle prestazioni, quindi un’aumento della percentuale di utenti senior capaci di usare il computer e internet.
-
4.7
Z IO N E C O N
TE
N
SERVIZIO MULTIPIATTAFORMA.
Accedi ai maggiori servizi web della rete da un’unica interfaccia
FEEDBACK RICONOSCIBILI.
L’utente si accorgerà sempre di quello che succede, riuscendo a rimediare a situazioni di errori e incomprensioni.
SICUREZZA E PRIVACY.
I tuoi dati a sicuro, garantiamo la riservatezza, offrendo supporto per i maggiori servizi online.
TRAILER E HELPING.
Funzioni utilissime per imparare ad usare il web e la piattaforma, un modo per non perdere mail tempo e fatica.
CERTIFICAZIONE CONTENUTI. Sicurezza contro frode e virus, contenuti sempre sotto controllo da parte di SSUP.
INTERFACCIA SEMPLIFICATA
Crea e gestisci i tuoi contenuti tramite un’interfaccia studiata ad hoc per le tue esigenze.
RESPONSIVE DESIGN.
Accedi da qualsiasi dispositivo mobile e fisso. Porta i dati sempre con te. 90
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4.8
Prodotto
SSUP prevede la progettazione sia sul Web, accessibile dal proprio browser, che come RIA, installabile quindi sui molteplici prodotti che vediamo di seguito. Il modello business che si vuole avviare con SSUP è quello di costruire una startup, che lavora esclusivamente sia sulla parte tecnica del servizio che di rapporto con la clientela.
Notebook / Desktop / Chromebook ChildPC
Iphone / Galaxy / Htc
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iPad / Galaxy Tab / Android Tab
CAPITOLO 5
Sviluppo SSUP
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B RADIO WE
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5.1 Identità Visiva
Il termine SSUP indicato fino ad adesso, voleva essere un modo per identificare in maniera generale la nostra piattaforma per silver surfer. Il naming che sostituirà SSUP, sarà Twig. Twig, ha il significato di ramoscella, germoglio, ma anche affidamento, cercare, catturare e osservare, più in generale, riuscire a fare qualcosa. Sembrano essere i termini su cui si fonda il fondamento di SSUP. Twig inoltre rappresenta un termine molto dinamico, corto, facile da ricordare. Il logo scelto per Twig, è una forma di scrittura corsiva, facile da leggere, adatta ai silver surfer, ma non solo. I primi schizzi di realizzazione del logo, hanno visto una realizzazione di trame corsive e ondulate, mirate a rappresentare una sorta di ramoscello che compone l’intera scritta. Di seguito i primi scketch prima di arrivare alla forma finale.
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Il logo nelle versioni positivo e negativo, per la maggior parte dei casi il logo verrĂ mostrato su dispositivi video, tablet, smatphone e computer. Esclusivamente in documenti di presentazione verrĂ utilizzato in stampa.
Il logo, deve essere utilizzato seguendo queste caretteristiche di grandezza. Non andrĂ mai rappresentato al di sotto dei 25 pt di dimensione. Il logo risulta essere visibile a partire da 35 pt di dimensione, corrispondente a una lettera di tale dimensioni.
25 pt
35 pt
45 pt
60 pt
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Aa
Aa
Aa
Aa
Twig nell’interfaccia grafica sarà rappresentato in bianco su sfondo nero e in nero su sfondo bianco, senza area che lo contengono.
5.2 Font
Twig essendo uno specchio di metadati accessibili sul web attraverso le API, nella sua web platform, ingloberà la suite API dei font di Google.
Come impostazione iniziale Twig mostrerà tutti i testi del sito, compresi titoli e parti di menù con la font Verdana, che non risulta essere appartenente alla famiglia di font di Google. Ma visto che rappresenta ancora la font più leggibile a video. In una sezione dedicata, l’utente potrà scegliere il font preferito, scegliendolo tra la galleria disponibile. Google mantiene sempre aggiornata la sua lista di font, contandone 489 (Marzo 2012). Nella nostra piattaforma mostreremo soltanto i font Sans Serif che offrono una maggiore lettura sul web, rispetto ai Serif più indicati per la stampa. Il font base utilizzato su Twig è il Verdana. Verdana
ABCDEFGHIKLMNOPQRSTUVXYZ abcdefghiklmnopqrstuvxyz 0123456789 /.,_:;!?@# Verdana: Il Verdana è un font sans-serif altamente leggibile disegnato da Matthew Carter per la Microsoft Corporation. Il nome è stato scelto da Virginia Howlett del gruppo tipografico Microsoft, ed è costituito dall’unione di verdant (che indica qualcosa di verde, e Ana (il nome della figlia primogenita della Howlett). 100
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5.4 Architettura
Come abbiamo pre annunciato nel capitolo precedente il sistema SSUP verrà progettato per essere installato come applicazione RIA (Rich Internet Application) sulla maggior parte dei dispositivi, oltre la classic visualizzazione su brower web.
o seguire una determinata pagina fan. Un altro elemento potrebbe avere una lista di libri aggiornata in tempo reale da amazon, con i testi che più ci interessano, lo stesso elemento potrebbe inoltre comunicare con un’altro elemento, che rappresenta invece la nostra carta prepagata, in modo da acquistare il nostro libro in tutta sicurezza.
Principalmente tendiamo a snaturare l’interfaccia grafica, applicata a diversi web service della rete, o a selplici siti di fruizione di contenuti. Snaturare l’interfaccia, caratterizzata dagli elementi indispensavile per permettere ad un silver surfer un’esperienza sul web più funzionale.
Iniziamo quindi ad ipotizzare un’architettura di contenuti della piattaforma, specifica sulle possibilità di utilizzo da parte dell’utente. Naturalmente questa architettura è da considerare come un modello da adattare, successivamente per il software dello specifico scenario, web, tablet, smartphone.
Una prima analisi, vede la riduzione a 3 elementi principali.
Dopo aver analizzato, nei capitoli precedenti, i vari utilizzi del web, da parte degli utenti in generale, ma soprattutto i silver surfer, possiamo identificare delle principali categorie, attività fondamentali che un silver effettua sul web. Twig prevede la gestione di macroaree elencate qui di seguito. 1) Comunica - Social Life 2) Cerca - Internet Search Engine 3) Apprendimento - Information 4) Svago - Entertainment 5) Acquista - Shop 6) Government
Modul 1 e Modul 2 li possiamo definire come dei box che conterranno rispettivamente, modul 1, un pieno controllo di spostameno tra le varie parti del sito, modul 2, un box dove poter interagire con altre parti del sito, utili alla persona che sta utilizzando il servizio. Il content, che contiene appunto, gli alementi che l’utente andrà ad utilizzare per poter interagire con i web service. Ad esempio, riferendoci al content, possiamo interagire con un elemento che gestisce la nostra lista di amici su facebook, 102
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Comunica - Social Life Questa macroarea, racchiude tutte le possibilità che ha l’utente di comunicare, per la loro vita personale, lavorativa o ludica. In questo modulo l’utente può gestire il suo client di posta elettronica, o crearne uno nuovo tramite la nostra piattaforma. Può gestire una rubrica di amici, online e offline, appertenti a social network o no, infine poter utilizzare le potenzialità di skype per poter effettuare chiamate video o audio, chattare in tempo reale con un proprio contatto.
guardare foto o ascoltare musica. Acquista - Shop Con questa e la prossima macroareea entriamo in una sezione più complicata, con possibilità future di sviluppo. Qui è possibile avere un proprio negozio online, con articoli, da noi richiesti, dalle varie fonti di shop oonline abilitate, dedicate ai singoli prodotti di bene di consumo, che può andare dall’oggetto hi-tech, a un prodotto di assistenza sanitaria (Montascale), ma l’qcquisto può interessare anche particolari servizi come cure mediche, viaggi e abbonamenti telefonici.
Cerca - Internet Search Engine Questa macroarea offre una potenzialità innovativa rispetto ai competitor di piattaforme per senior. Una grande barra di ricerca, mostrerà soltanto un numero limitato di risultati e lo farà suddividendo i risultati per contenuti, identificandoli per ebook, post, personaggi pubblici, foto, video, mappe.
Government Sesta ed ultima area sembra essere la più interessante. Come abbiamo visto nelle precedenti statistiche, è un servizio molto usato dai senior, ma di media l’Italia non ha un grosso numero di utenti che navigano su siti governativi ufficiali statali. Paesi come la Svezia padroneggiano il primato con il 97% degli utenti che utilizza tali portali, sicuramente a mio avviso la colpa è da attribuire alle fonti che non offrono un valido servizio. Nonostante ciò sembra esserci una ripresa attualmente nel nostro paese riguardo questo, quindi risulta essere un servizio in via di espansione e utilissimo agli utenti in generale quanto ai silver surfer. Fornire informazioni ufficiali da fonti statali, permettere la gestione del conto corrente bancario, collegato all’eventuale stipendio o pensione, Possibilità di effettuare donazioni e investimenti online.
Apprendimento - Information Questa macroarea rappresenta l’attività in cui il senior vuole scoprire conoscere, informarsi, studiare, leggere o divertirsi. Racchiude in se gli articoli di giornale, ebook, post su blog, e riviste. L’utente può inoltre salvare il propio contenuto per poterlo catalogare in una sua libreria digitale. Svago - Entertainment Questa macroarea offre la possibilità di divertirsi, quanto di passare il tempo su internet. Qui è possibile guardare online la web TV, con canali nazionali e internazionali, entro i limiti legali, guardare video vari presi da diverse fonti come vimeo, veho, youtube, suddividendoli per categorie, anche qui come nellla precedente macroarea è possibile salvare i propri preferiti, come del resto accradrà in quasi tutte le aree del sito. Inoltre è possibile ascoltare la radio, 104
Riassumiamo graficamente le varie aree appena descritte.
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POSTA
RUBRICA
CHIAMA
CHAT
SEARCH
RESULT 1
RESULT 2
RESULT 3
RESULT 4
EBOOK
POST
RIVISTE
UTENT
INFO
WEB TV
VIDEO
RADIO
FOTO
MUSICA
PRODOTTO
SERVIZIO
VIAGGI
MEDICO
INFO
TASSE
BOLLETTE
DONAZIONI
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INVESTIMENTI
5.3 Interfaccia
L’interfacia SSUP è la parte fondamentale del progetto. Essa deve risultare semplice, veloce ed avvolgente, per rispettare i canoni di progettazione, nello stesso tempo deve rispettare i principi di Usabilità ed Accessibilità, infine deve piacere all’utente senior, deve realmente aiutare la fruizione dell’utente.
mostrandoli con una forma appropriata per silver senior. Un modello simile di interfaccia può inoltre essere implementato da caratteristiche grafiche per aumentarne l’interazione con l’utente. L’interfaccia per silver surfer, come abbiamo anche analizzato nei capitoli precedenti, non dovrebbe prevedere l’inserimento di grafica extra, tutto ciò che non è necessario, deve essere eliminato. in quanto rappresenta un ostacolo in più per il silver senior. Il ruolo della pubblicità all’interno di questi web service, è pressochè molto evidente, rappresentando una forma di guadagno per applicazioni gratuite messe online, la pubblicità rappresenta una forma di distrubo eccessivo per i silver surfer, in quanto molte volte è caratterizzata da banner flash, animati, a volte con suoni fastidiosi, e in loop. La pubblicità, elemento essenziale per il proseguimento della realtiva startup, dovrebbe essere organizzata in un’altro modo per i silver surfer, visibile ad esempio esclusivamente quando è necessario, o dietro richiesta dell’utente. Oggi come oggi, la pubblicità si è trasformata, rappresenta un’offerta da prendere al volo e non un banner invasivo, quindi SSUP, che da adesso iniziereamo a chiamre con il suo vero nome, twig, riuscirà a fornire modalità di sponsorizzazione e acquisto diretto per il silver surfer.
Questa prima bozza è stata disegnata facendo uno scrupoloso riferimento alla sezione aurea e al coefficente di proporzione degli elementi in una pagina web. E’ stata concepita pensando esclusivamente a tre moduli di fruizione dell’interfaccia, che abbiamo descritto nel paragrafo precedente. La prima versione dimostra una funzionalità elevata nella distribuzione degli elementi, i due moduli di riferimenti in alto della pagina sempre visibili, facili da individuare con il content generale distribuito al centro della pagina. E’ stata inizialmente studiata un’interfaccia matematica, che potesse fornire un valido punto di partenza per l’interazione con i web service. Il principio su cui si fonda questo progetto è l’acquisizione di un’interfaccia unica, che catturasse tutti i relativi dati, 108
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Lo studio iniziale dell’interfaccia ha previsto la snaturalizzazione dell’interfaccia in 3 elementi principali. Modul 1, Modul 2 rappresentati in grafica con il colore verde, e il content in colore Viola.
Come possiamo vedere il content, occuperà una parte consistente dell’interfaccia, in modo da concedere molto spazio agli elementi e moduli che il senior utilizzerà. Infatti il concetto di modulo e del mosaico viene ripreso all’interno del content, in modo da fornire uno strumento di interazione che si avvicina il più possibile a metafore presenti nella vita reale. 110
Suddivisione degli elementi principali, con content ci riferiamo agli elementi 111
descritti in precedenza nell’architettura del programma, impostando un margine consistente per ogni singolo modulo, di 1/12 della dimensione del singolo modulo del mosaico, in modo da differenziarli molto chiaramente tra di loro.
Di seguito andremo quindi a visualizzare la struttura generale completa, rappresentante rispettivamente, in alto a sinistra il logo della piattaforma, in alto a destra il modulo 1, al centro il content, in basso a sinistra il footer e in basso a destra il modulo 2. I box rappresentati in questa grafica, rappresentano lo spazio concesso per ogni singolo elemento, questo non vuol dire che l’elemento occuperà l’intera dimensione del box. 112
5.4 Elementi grafici
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La struttura del layout del sito verrà implementata con deicone grafiche che rappresentano le varie funzioni che l’utente può svolgere all’interno della piattaforma. Lo stile dell’interfaccia vuole richiamare ricordi e interazioni dell’utente senior, cercando di farlo avvicinare di più al servizio offerto, riproducendo quasi fedelmente i modelli di interazione da lui acquisiti. Come preannunciato in precedenza abbiamo cercato di ricreare un momento familiare all’anziano introducento il concetto di libreria che rappresenterà un canvas che conterrà i singoli elementi interattivi, rappresentati i singoli servizi utilizzati sal silver surfer.
Successivamente implementiamo la libreria con un background. E’ stata scelta una carta parati tipica degli anni 60/70, con una colorazione nera e grigio, che conferisce anche un tocco di eleganza e raffinatezza all’interfaccia.
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L’interfaccia, viene inoltre arricchita con un header, fisso, che resterà sempre visibile durante la navigazione, questo header, permette di accedere a due funzioni importanti per Twig, la personalizzazione del profilo e la visualizzazione del trailer per utilizzare la piattaforma. Altro elemento, il logo, che rilinka alla pagina principale di Twig e informazioni in real time riguardante un calendario con la data aggiornata e le info sul meteo della città da cui si collega l’utente, con una stilizzazione che richiama il calendario perpetuo di Enzo Mari del 1963. Ultimo elemento visibile nell’header è un freccia in rappresentanza della funzione di scrolling della pagina.
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Infine la rappresentazione degli elementi che compongono la libreria, che rappresentano la vera interazione da parte dell’utente. Ogni singolo elemento richiama un prodotto che rappresenta un icona per i nostri silver surfer. Una busta da lettere in rappresentanza della posta elettronica, il telefono della SIP bigrigio degli anni 70 per la funzione di chiamata e chat di skype, una lente d’ingrandimento per la ricerca sul web, una rubrica per i contatti degli amici con i social network, un televisore, una chitarra e una radio per la sezione dedicata all’intrattenimento, un’edificio e il simbolo dell’euro per la sezione tasse e governo, carte di credito e buste per lo shop online.
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Attraverso il mouse o le frecce della tastiera possiamo evidenziare un’info testuale sul singolo servizio che vogliamo selezionare. L’apertura dinamica non comporterà un cambio di pagina, ma una modifica dinamica al layout, in modo da non disorientare l’utente con finestre multiple. Twig si mostrerà molto semplice, ma soprattutto piccola, con poche funzioni, le uniche essenziali da utilizzare, ma in realtà mira a non mostrare informazioni aggiuntive fin quando l’utente non ne ha bisogno. Inoltre essendo un sistema aggiornabile ed espandibile funzioni avanzate possono essere implementate in futuro, quando l’utente assume più padronanza.
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Nell’esempio qui a sinistra, il modulo relativo al client di posta. Sarà possibile collegare un account già esistente tra i più diffusi nella rete, come anche crearne uno nuovo fornito dal nostro server. La schermata mostra soltanto poche funzioni essenziali, bottoni giganti di invio e lettura archivio messaggi, con gli ultimi messaggi in prima pagina, con leggenda colorata personalizzabile in base alla cerchia di appartenenza del contatto. La possibilità di eliminare ed aggiungere contatti facilmente e di organizzare i propri messaggi. Inoltre la funzione di invio messaggi permette di digitare un testo e salvarlo come documento nei formati più diffusi oltre la funzione di invio come messaggio di posta elettronica. Premendo la X sul vertice in alto a destra della scheda si puù chiudere il pannello e tornare alla visualizzazione principale, scegliendo un’altro servizio da utilizzare. Un’altro esempio con la scheda chiama, apribile selezionando il telefono nella prima mensola della libreria. Attualmente Twig supporta soltanto il collegamento con API di skype e Google, quindi è possibile utilizzarla con i contatti che abbiamo su questi due servizi. Anche qui la scheda è ridotta all’essenziale mostrando esclusivamente le funzione necessarie per chiamare e ricevere chiamate audio e video. La scheda permette inoltre di gestire una rubrica di contatti con cui interagire, simile al concetto descritto in precedenza per l’invio e la ricezione di posta elettronica.
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Passando al modulo successivo, riguardo alla ricerca sul web, introduciamo una novità rispetto alle altre piattaforme che offrono un servizio di ricerca sulla pagina di google, il loro compito è indirizzare l’utente su google, non preoccupandosi di cosa farà l’utente una volta entrato su google. Nonostante l’interfaccia di google sia tra le più semplici e minimali del web, Twig garantirà un risultato di ricerca di google integrato nella stessa interfaccia unica. I risultati mostrati saranno quattro e suddivisi per categorie, notizie, libri, media e personaggi, linkando ad articoli di blog, libri, ebook, scaricabili o acquistabili, contenuti multimediali foto, video, audio e personaggi relativi alla ricerca, su social network e pagine personali. Altri risultati possono essere caricati con il tasto in fondo alla pagina. Anche la barra di ricerca è studiata per permettere una facile individuazione da parte dell’utente, viste le sue dimensioni e una scritta di input per stimolare la curiosità dell’utente. Sappiamo che il modo, ma soprattutto i termini di ricerca che si utilizzano sono indispensabile ai fini della ricerca stessa, in questo modo aiutiamo l’utente a concentrarsi sulla ricerca da effettuare, restituendo il risultato che l’utente cercava. Anche qui come negli altri moduli i comandi sono essenziali, come ad esempio il secondo step, la visione di un video come risultato di ricerca. Di seguito vediamo un’applicazione della piattaforma sul browser Safari e su table Apple.
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Applicazione su Browser web Safari
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Applicazione su Tablet Apple iPad
Bibliografia
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Bibliografia
C. Martino, Antonio Romano, Bozze d’Argento, 25 anni d’immaginazione, catalogo a cura, RDesignpress, ISBN 88-89819049
Ringraziamenti
C. Martino, Grafica, Supplemento Piccola Treccani: ed. Enciclopedia Italiana di Giovanni Treccani, Roma. Voce generale. Database Treccani Ann Chadwick-Dias, Michelle McNulty, Tom Tullis. Web Usability and Age: how design changes can improve performance. Apple, iPhone4s, http://www.apple.com/it/iphone/ Samsung, Galaxy, http://www.samsung.com/it/ consumer/mobile-devices/ smartphones/smartphones/GT-S5830OKAITV Windows Phone 7, HTC, http://www.microsoft.com/ windowsphone/it-it/default.aspx Apple, iPadHD, http://www.apple.com/it/ipad/ Samsung, Galaxy Tab, http://www.samsung.com/it/ microsite/galaxytab/ Tablet Android,http://www.android.com/ Apple MacBook, imac , http://store.apple.com/it/ browse/home/shop_mac/family/macbook_pro Chrome book, Samsung, http://www.google.com/intl/ it/chromebook/ ChildPC, http://one.laptop.org/
Con la stesura di questa tesi, volevo fare un ringraziamento particolare alla mia famiglia, che mi ha sostenuto durante tutto il mio percorso universitario, il prof. Carlo Martino, che ha rappresentato un punto di riferimento durante il mio percorso di studi. Ringrazio inoltre professori e colleghi che mi hanno aiutato con i loro pratici consigli. Mirko Pulvirenti
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