Teatro Zénith Constantine

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A a cura della redazione

Sarà l’arena indoor che ospiterà le cerimonie in occasione dell’Anno della Cultura Araba. Mediacom Digital Evolution, l’azienda italiana incaricata della dotazione tecnologica, ci racconta l’installazione, in itinere. Rendering del piano più elevato della facciata del teatro, con la piazza antistante.

Il Teatro Zénith Constantine sta sorgendo nelle immediate vicinanze della città di Constantine, non lontano dall’Aeroporto Internazionale Mohamed Boudiaf, un centinaio di km a sud della costa mediterranea. Già dal nome è chiaro il riferimento agli Zénith francesi, nati negli anni Ottanta, per volontà illuminata del Ministero della Cultura francese, spazi che nell’arco di più di 30 anni sono stati disegnati da diversi architetti, fra i quali Phillippe Chaix e Jean-Paul Morel, Jacques Millet e Claude Renouf, Rem Koolhaas, André e Serge Gresy, Bernard

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Tschumi, Massimiliano Fuksas, Norman Foster, teatri modulari e multifunzionali, di capienza variabile, in grado di ospitare eventi di diverso genere, dai concerti pop-rock, agli spettacoli teatrali, con uno schema ispirato all’anfiteatro dell’antica Grecia ma che incorpora tutte le tecnologie moderne. Progettato dallo studio internazionale PTW di Pechino, e costruito da China State Construction Engineering Corp., Ltd, l’edificio dello Zénith Constantine comprenderà una sala principale da 3.000 posti più altre due piccole sale, si svilupperà su tre piani, su un’area

totale di 53.000 mq. Valore del progetto: 156 milioni di dollari. Di questa impresa in un Paese emergente, in rapida evoluzione, che affaccia sul Mediterraneo, abbiamo parlato con l’azienda che è tra i partner tecnici del progetto. L’idea di realizzare uno spazio così come nasce? GIANLUCA RIVA (PROJECT ENGINEER, MEDIACOM DIGITAL EVOLUTION) Il Ministero della Cultura algerino ha fortemente voluto una struttura adatta alle celebrazioni dell’Anno della Cultu-

(cortesia Mediacom Digital Evolution)

ZÉNITH CONSTANTINE


Il riferimento agli Zénith francesi immaginiamo che sia stato fatto esplicitamente, per la tipologia dello spazio. G.R. Lo Zénith Constantine segue solo in parte la filosofia degli Zénith francesi: va evidenziato come in Algeria non ci sia grande disponibilità di service in grado di arrivare in uno spazio e allestire uno spettacolo da zero. Per questo nella sala principale dello Zénith Constantine, quella che

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ra Araba, che avranno per capitale la città di Costantina. Mediacom Digital Evolution è un subcontractor della CSCEC, società cinese che ha diversi cantieri in Algeria: abbiamo iniziato a collaborare con loro nel 2011, per la realizzazione del CIC, Centro Congressi Internazionale di Algeri, un cantiere ormai arrivato alla stretta finale (in primavera 2015), nel quale ci siamo occupati di audio, video - compreso sistema broadcasting, con tre studi televisivi veri e propri, salette per interviste, CED televisivo, ricezione dei segnali, distribuzione satellitare, trasmissione verso la tv di Stato - luci, evacuazione e una piccola parte di domotica (sistemi AMX, in alcune sale conferenze). Diventerà una struttura di riferimento per tutto il bacino del Mediterraneo. La sala principale accoglie 6.000 persone, la secondaria 700 (con una pedana-palcoscenico che trasforma lo spazio in una sala parlamentare, con servizi audio conference), più altre sei sale più piccole, polivalenti, da 200 posti ognuna. Il termine dei lavori dello Zénith Constatine invece non potrà superare l’anno 2015, in tempo per la manifestazione. L’impianto sta sorgendo in un’area completamente nuova: in vista dell’Anno della Cultura Araba, nuove strutture ricettive vengono costruite e altre subiscono un adeguamento. Il nostro compito riguarda l’equipaggiamento audio-videoluci del teatro, il sistema di evacuazione e le dotazioni di palcoscenico. È già terminata la fase di progettazione e attualmente (agosto 2014, ndr) stanno cominciando a posare le canalizzazioni all’interno del cantiere.

più s’ispira agli omonimi spazi francesi, è stata prevista una dotazione (diversamente dai teatri in Francia) fissa, che permetterà di eseguire spettacoli di vario genere. Insieme alla sala grande, saranno disponibili altre due sale, da 300 e 150 posti, per piccoli concerti, conferenze. La sala grande è modulare: dotata di tende, motorizzate, per adattare le dimensioni dello spazio a diverse esigenze/capienze (1.000/2.000/3.000 posti, quando la sala è tutta aperta), con tendaggi che calano dall’alto (63 x 18 m, peso di 600 kg e 84 x 11,50 m, peso 550 kg). Le due sale “piccole” invece hanno dimensioni fisse: le abbiamo dotate di videoproiezione, gestione dei segnali video. Quali sono le esigenze tecniche che avete dovuto soddisfare nell’equipaggiamento delle tre sale? G.R. Sono le più svariate: dalla definizione dei materiali ci sono stati diversi step, perché le specifiche iniziali prevedevano una dotazione minima, solo per conferenze e piccoli concerti di artisti locali, con pressioni sonore limitate, da rinforzare in caso di necessità noleggiando altri sistemi. Col passare del tempo invece, verificata anche la difficoltà di reperire noleggiatori locali ben forniti, il progetto è stato largamente modificato, quasi ribaltato: per la sala principale è stato scelto un sistema d&b audiotechnik che garantisce

un’ottima pressione sonora e può supportare qualsiasi esigenza. Contemporaneamente si è pensato di equipaggiare la sala anche per rappresentazioni teatrali, con motori da 500 kg (ce ne sono una quarantina) tutti su trolley, per garantire la massima flessibilità d’utilizzo del palcoscenico, non solo per la movimentazione delle americane, ma anche per le scenografie. I 600 mq di palcoscenico sono completamente modulari (moduli da 2,50 x 1,25 m, ad altezza variabile, da 80 a 140 cm). Il piano di calpestio è reversibile: in due colori (legno e superficie vinilica, adatta agli spettacoli di danza). Le due sale piccole (gemelle) invece hanno un palco fisso, con sei americane (di cui 5 per le luci, una dedicata a elementi di scenografia): queste sale sono dotate anche di video, con una matrice video HD, con un proiettore da 10.000 ANSI lumen che proietta su uno schermo di circa 5 m di base. L’equipaggiamento luci è completo: spot, fresnel, sagomatori, LED, teste mobili, seguipersona; grande flessibilità per la sala grande; per le sale piccole invece tutto LED. Non c’è una vera e propria dotazione “congress”, con centralina, microfoni, ecc.: tutto viene comunque gestito da mixer, hanno preferito avere una gestione manuale, dato che non sanno quanto saranno sfruttati gli spazi per questo uso specifico. I mixer audio sono tutti Yamaha: CL3 e CL5 dedicati alla sala grande, QL1 nelle control ro-

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Una veduta dell’area palco della sala grande durante il cantiere.

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Caratteristiche dello Zénith Constantine Sala 3000 capienza 3.000 spettatori Sala 300 capienza 300 spettatori Sala 150 capienza 150 spettatori Palco sala principale 30 x 20 m (completamente modulare, con piattaforme realizzate appositamente, dimensioni 2.50 x1.25 m, altezza variabile da 80 a 140 cm,struttura completamente in alluminio che permette l’allestimento del palco in poche ore, dotazione di base per un palco da 600 mq, con la possibilità in futuro di aumentare la dotazione fino a realizzare un palco da 1000 mq) Palco Sala 300 e 150 5 x 6 m circa Impianto elettrico totale energia disponibile per impianti audio/video/luci: circa 1500 kW Sala 3000 sistema è composto da 360 ch. che potranno essere collegati a 180 ch. dimmerati e 72 ch. alimentati direttamente

Sale 300 e 150 sistema composto da 72 ch. che potranno essere collegati a 24 ch. dimmerati e 24 ch. alimentati direttamente Grid americane Sala 3000 72 elementi da 40 cm, lunghezza 3 m, movimentati da 44 motori C-Forge di cui n. 36 BGV C1 da 500 kg, n. 5 BGV C1 da 1000 Kg e n. 3 BGV D8 da 1000 kg (il sistema prevede lo scorrimento dei motori su binari, per garantire il massimo della flessibilità nell’allestimento) americane Sale 300 e 150 in ogni sala sono presenti n. 12 elementi da 40 cm, lunghezza 3 m, movimentati da sei motori Larcher da 500 kg Luci Sala 3000 Console ETC Gio e Ion, ETC Dimmer 96 x 3 kW, Dimmer 24 x 3 kW, Dimmer 12 x 5 kW, ETC Source Four, Spotlight Combi 25, Spotlight Domino LED, ETC Source Four PAR EA, Lightsky F330, seguipersona Robert Juliat Aramis

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Sala 300 e 150 console ETC Ion , ETC Source Four, ETC Dimmer 24 x 3 kW, Spotlight PCLED, ETC Desire D40 Audio Sala 3000 P.A. d&b audiotechnik (n. 3 cluster, composti da n. 10 V8 e n. 2 V2 ognuno, n. 8 J-SUB, n. 8 frontfill E12, n. 12 MAX per il monitoraggio di palco, amplificazione n. 14 D80), mixer Yamaha CL5 e CL3 (intercambiabili tra F.O.H. e palco, completi di n. 4 Stage Box Rio1608) Sala 300 e 150 P.A. Yamaha (n. 2 array composti ognuno da n. 2 IF2115, n. 2 sub IS1118 , n. 4 stage monitor CM12V2, amplificatori Yamaha serie PC e T), mixer Yamaha QL1 (con n. 2 Stage Box Rio1608) Microfoni Sala 3000 Neumann U87AI, AKG C519, DPA VO10-Classic, Shure SM57, AKG D112, AKG Premium Set, Shure ULXD4D, Shure UA844SWB-E, UA874. ULXD2/BETA87C, ULXD14E/85, WA615M, SB900, SBC800, Beta 87C, SM137, PGDMK6-XLR, MX418D/N, R185B, RK183

Sala 150 e 300 Shure ULXD4D, UA874, ULXD2/ BETA87C, ULXD14E/85, WA615M, SB900, SBC800, MX418D/N, R185B, RK183 Video Sale 150 e 300 proiettore Christie L2K1000, con Christie 103-138103-01 e Christie 104-104001-01 AMX AMX-RX-DXLINK-HDMI, AMX AMXDVX-2155HD-T, AMX AMX-WP-TX-MULTIDXLINK, AMX AMX-MXT-1000, schermo Screenline Mot Tensioned, lettore Blu-ray Yamaha BD-A1010 Controllo della scena/ intercom Sala 3000 e Sala 300 e 150 tutto Riedel Parcheggio Sotterraneo, da 750 posti Utilizzo del locale Sala 3000 attrezzata per ospitare concerti dal vivo, teatro, balletti, eventi, convention Sale 300 e 150 prevalentemente per conferenze e musica da camera

Il cantiere del teatro, ancora in costruzione. Una volta terminato, diventerà il cuore delle attività di spettacolo durante le celebrazioni dell’Anno della Cultura Araba.

om delle sale piccole. Nella sala principale è stato predisposta una rete Dante, che garantisce la massima flessibilità, secondo le esigenze del tecnico del suono che gestirà l’evento: i due mixer possono agilmente essere scambiati tra F.O.H. e palco. Nella sala grande, oltre allo spazio disponibile per il F.O.H., c’è una control room (centrale, chiusa, con vetrata frontale che affaccia sulla sala) al terzo piano, in fondo alla gradinata, dove ad esempio ci si può spostare in caso di conferenze. In questa control room c’è già il controllo video: in sala non c’è il proiettore, è presente solo un sistema che riprende con una camera il palcoscenico, per avere un segnale video di servizio, da mandare nei camerini, nel backstage. Per il controllo delle luci abbiamo console ETC (Gio nella sala grande, con una Ion di backup, una Ion anche in ciascuna delle due sale piccole), dimmeraggio ETC. Per il cablaggio ci siamo basati sull’utilizzo di fibra ottica, dove passa


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anche la rete Dante che gestisce i segnali input dei mixer; tramite fibra ottica dedicata gestiamo gli array d&b su protocollo Rocknet, perché abbiamo preferito dividere i due protocolli, d’ingresso e d’uscita dal mixer, per evitare problemi. Abbiamo anche posato dei cavi audio digitali, in caso di necessità, mentre per quanto riguarda il controllo luci è tutto su DMX. Il sistema è un’installazione fissa che in caso di necessità permette connessioni veloci: volendo si può tirare giù il sistema d&b e se ne installa un altro, ospite: le stesse linee utilizzate per il sistema d&b possono essere utilizzate per altri sistemi. Nelle due sale 300 e 150 abbiamo due piccoli touch panel che rendono più semplice la gestione di video e luci. L’installazione avviene con personale italiano? G.R. L’installazione è curata da diversi addetti e site manager italiani presenti il loco, mentre la sezione progettuale è stata sviluppata dai nostri ingegneri e architetti presso l’ufficio progetti di Mediacom Digital Evolution a Milano.

(cortesia Mediacom Digital Evolution)

Rendering di una delle sale piccole dello Zénith Constantine.

Rendering della sala principale.

Consideriamo il progetto già finito e lo Zénith Constantine operativo: sono stati già previsti eventuali interventi di manutenzione? Data la posizione, magari con difficoltà di approvvigionamento di materiali di ricambio, questo è un elemento da valutare. G.R. La buona riuscita del progetto dipende dalla valutazione e dalla selezione accurata di ogni prodotto, anche in funzione della gestione post-

vendita. Per questo la scelta dei marchi utilizzati è stata dettata oltre che per le peculiarità tecniche di ciascun prodotto o sistema, anche dalla presenza o meno di centri di assistenza autorizzati. Per esempio: Yamaha è largamente utilizzata in loco, d&b ha un distributore locale e le possibilità d’intervento ci sono. Mediacom Digital Evolution come system integrator garantisce al cliente un supporto costante dalla progettazione alla post vendita. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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