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CAMPIONATO ITALIANO SERIE A TIM sabato 29.11.14 - 13^ giornatA numero

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ChievoVerona vs Lazio - Serie A TIM 2014/15 giornata numero 13

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ChievoVerona vs Lazio - Serie A TIM 2014/15 giornata numero 13

bentegodi & dintorni Il punto della situazione Muri. Talvolta storici e materiali, altre metaforici ma ugualmente ardui da superare. È coinciso con il 25° anniversario della caduta del muro di Berlino il ritorno alla vittoria del ChievoVerona, in un incontro che, soprattutto dopo il pareggio ospite, si era trasformato in una parete del 6° grado. Un successo - quello sul Cesena - tanto importante ai fini della classifica quanto prezioso per il morale della truppa, intesa sia come quella in prima linea agli ordini di mister Maran sia come quella di immediato rin-

TEAM MONDO CHIEVO: EDITORE: Coordinamento Amici del Chievo DIRETTORE RESPONSABILE: Marco Sancassani CONDIRETTORE: Paolo Sacchi IDEAZIONE e COORDINAMENTO: Simone Fiorini CREATIVITà ed IMPAGINAZIONE: MO.DA Comunicazione www.modacomunicazione.com COLLABORATORI: Angela Borruto,Dino Guerrini, Gian Pietro Panareo, Marco Sancassani, Paolo Sacchi FOTOGRAFI: Roberto Gandolfi, Renzo Udali AMMINISTRATORE: Coordinamento “Amici del Chievo” STATISTICHE A CURA DI: Ufficio Stampa A.C. ChievoVerona e Alessandro Longo STAMPA: Mediaprint Testata registrata presso il Tribunale di Verona col nr. 1850 del 7 ottobre 2009 Anno 6 - Numero 14 del 29 novembre 2014

calzo sugli spalti. Un risultato dapprima auspicato e quindi agganciato, poi apparentemente dissoltosi e infine magicamente ricomparso negli istanti finali. Come tutti ben sanno, detonante elemento di questo rilancio numerico ed emozionale è stata la doppietta di Sergio Pellissier, storico re dei bomber chievoveronesi e pertanto assoluto simbolo della sfera che rotola lungo la sponda clivense dell’Adige. Due reti pesanti tanto nel tabellino, quanto metaforicamente. Mentre persino ovvio risulta infatti il computo statistico, più densa di spunti ne è l’analisi simbolica. L’exploit del bomber aostano ha l’orgoglioso sapore della rinascita, del non darsi mai per vinti, della voglia di stupire ancora. Tanto a livello personale, quanto collettivo. Era forse anche questo ciò di cui il Chievo aveva bisogno: una svolta positiva che gli permettesse di scuotere classifica e morale. Abbandonato l’ultimo posto, la rinnovata determinazione si è rivista in quel di Udine dove il goal di Radovanovic ha portato la prima rimonta stagionale dei gialloblù e una mini-serie di tre gare utili di fila. Segnali magari piccoli certo ma che, come bianchi palloncini, superano ogni muro.

INDICE: I protagonisti_pagine 05-07 Ciak si gioca_pagina 09 La classifica_pagina 11 Le rose_pagine 12-13 C’era una volta_pagina 17 La vetrina degli amici_pagina 20 Notizie in gialloblù_pagina 21 è sempre primavera_pagina 23

marco sancassani

A.C. CHIEVOVERONA 1929 Fondazione dell’Opera Nazionale Dopolavoro (O.N.D.) Chievo 1931/35 Partecipa al campionato “Liberi” affiliato alla F.I.D.A.L. 1935/48 Partecipa ad alcuni tornei prima di sospendere le attività. Nel 1948 assume la denominazione di A.C. Chievo 1948/51 Seconda Divisione Veneta 1951/59 Prima Divisione Veneta 1959 Alla nascita della Lega Nazionale Dilettanti la FIGC cambia la denominazione ai campionati: la Prima Divisione diventa Seconda Categoria 1959/60 Seconda Categoria. Assume la denominazione di Cardi Chievo 1960/63 Prima Categoria Veneta 1963/65 Seconda Categoria Veneta 1965/67 Prima Categoria Veneta 1967/69 Seconda Categoria Veneta 1969/70 Prima Categoria Veneta 1970/75 Promozione Veneta. 1975 Promozione in Serie D 1975/80 Serie D. Nel 1981 assume denominazione Associazione Calcio Paluani Chievo 1981/86 Campionato Interregionale Nel 1986 cambia denominazione in Associazione Calcio Chievo. 1986 Promozione in Serie C2 1986/89 Serie C2 1989 Promozione in Serie C1 1989/94 Serie C1. Nel 1990 assume la denominazione attuale di Associazione Calcio ChievoVerona 1994 Promozione in Serie B 1994/2001 Serie B 2001 Promozione in Serie A 2001/07 Serie A Nel 2002-03 partecipa alla Coppa UEFA. Nel 2006-07 partecipa al terzo turno preliminare di Champions’ League e quindi ancora alla Coppa UEFA 2007/08 Serie B. Promosso in Serie A. Vince la Coppa “Ali della Vittoria” 2008 Promozione in Serie A 2008/13 Serie A. Nel 2009 il Chievo festeggia gli 80 anni di storia 02.02.12 Pellissier primo calciatore del Chievo a raggiungere tra i professionisti il traguardo dei 100 gol. 2014/15 13^ stagione in Serie A marco sancassani pagina 03

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ChievoVerona vs Lazio - Serie A TIM 2014/15 giornata numero 13

i protagonisti alessandro gamberini A tu per tu con i giocatori gialloblù Per lui soltanto bei voti e lusinghiere valutazioni. Alessandro Gamberini da quando, dopo l’infortunio e qualche sosta in panchina dovuta a precedenti scelte tecniche, è rientrato in formazione per occupare il posto di difensore centrale, è stato una delle note più positive del Chievo. Se, infatti, Pellissier e compagni poco alla volta stanno risalendo la china, il merito è anche suo. Nato a Bologna nel 1981, il numero cinque gialloblù rilevato in estate a titolo definitivo dal Napoli, non ha disatteso le aspettative che legavano il suo nome ad uno dei colpi più ad effetto del mercato, proponendosi come pedina fondamentale nello scacchiere e nell’economia del gioco clivense. Un valore aggiunto per mister Maran certo di poter contare su un giocatore esperto e affidabile con alle spalle la partecipazione a competizioni internazionali e 311 presenze in Serie A distribuite in cinque stagioni disputate nel Bologna, sette nella Fiorentina, una nel Napoli e nel Genoa e una, a ventuno anni, nell’ Hellas Verona tra i cadetti. Alessandro, hai debuttato in serie A poco più che diciottenne. Una soddisfazione non comune a tutti i calciatori... “E’ vero. Nel mio caso ha contribuito anche la fortuna. Giocavo nel Bologna e da poco ero stato aggregato alla prima squadra. Ricordo che per la partita all’Olimpico contro la Lazio ci mancavano due difensori cosi che mister Guidolin decise di impiegarmi. Un momento indimenticabile e un sogno che si realizzava dopo aver iniziato a cinque anni con i pulcini rossoblù ed essere passato attraverso tutte le altre categorie minori”. La tua famiglia ha assecondato la tua precoce propensione per il calcio? “Mio padre avrebbe voluto che seguissi le sue orme di giocatore di rugby ma sin da piccolo preferivo la palla rotonda a quella ovale. Una decisione che non ha provocato “malumori” in casa tanto che i miei genitori non hanno esitato a sostenere la mia passione e a seguirmi”. Avevi e hai ancora un modello di riferimento nel tuo ruolo? “Sono cresciuto con miti che davano lustro alla scuola italiana dei difensori che ancor oggi reputo la migliore. Franco Baresi è colui che più mi è rimasto impresso insieme a Alessandro Nesta,

gian pietro panareo

uno dei primi avversari con cui ho scambiato la maglia”. Il tuo miglior pregio secondo i tuoi amici? “La semplicità e l’umiltà”. E secondo te? “Essere un perfezionista che punta sempre a migliorarsi per raggiungere nuovi traguardi”. Quali sono i tuoi passatempi extra calcistici? “Nulla di speciale. Quando posso mi piace leggere”. Deciso e grintoso in campo quasi timido e riservato fuori dal rettangolo verde. Ti identifichi in questa immagine? “Si, credo che rispecchi il mio carattere e il mio modo di propormi. Un po’ atipico per un bolognese quasi sempre raffigurato come scanzonato ed estroverso”. A distanza di dodici anni sei nuovamente a Verona. Come l’hai trovata? “Era ed è sempre una bellissima città. Rispetto alla prima volta, ora abito in centro e questo mi permette di viverla e di godermela appieno”. Se potessi rigiocare una partita per cambiarne il risultato o riviverne le emozioni quale sceglieresti? “La semifinale di ritorno di Europa League Fiorentina-Rangers nella stagione 20072008. Dominammo ma perdemmo in casa ai rigori dopo il doppio zero a zero maturato al termine delle due sfide. Una cocente delusione che ci precluse l’approdo alla finale”. L’attaccante più difficile che ti è capitato di marcare? “Ibrahimovic, forte fisicamente e dotato di eccellente tecnica”. Dopo aver conquistato l’oro con l’Under 21 e aver collezionato otto presenze con la selezione maggiore consideri la Nazionale un capitolo chiuso o ti riservi ancora qualche possibilità di rientrare nel giro azzurro? “Qualsiasi giocatore, compreso il sottoscritto, spera di farvi parte o di ritornarvi. Ciò che adesso maggiormente m’interessa è recuperare la migliore condizione dopo il serio

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ChievoVerona vs Lazio - Serie A TIM 2014/15 giornata numero 13

i protagonisti alessandro gamberini infortunio patito la scorsa stagione e avere la possibilità di giocare con continuità. Il resto si vedrà. Comunque sia non ho rimpianti o rammarichi perché tutto ciò che ho ottenuto me lo sono guadagnato”. C’è un motivo per cui anche con il Chievo hai scelto il cinque come numero di maglia? “E’ sempre stato il mio numero preferito e se non è già occupato chiedo di portarlo sulla casacca. In caso contrario lo affianco ad un’altra cifra”. Fra le città in cui ha vissuto quale ti è rimasta più nel cuore come giocatore e come uomo? “Bologna ha un posto di rilievo perché lì sono nato e cresciuto; Firenze, che mi ha ospitato per sette anni, è una città meravigliosa che mi ha dato tanto e dove tuttora ho molte conoscenze. A Napoli sono stato poco più di un anno facendo una bella esperienza sia sotto il profilo sportivo per i risultati ottenuti sia sotto quello umano. Il trasferimento a Genova non mi ha lasciato un buon ricordo solo per essermi infortunato e per aver passato tre mesi in un centro di riabilitazione”. Cosa ti ha spinto ad accettare la proposta del Chievo ? “Ho apprezzato che si puntasse anche su di me nell’ottica del nuovo progetto di crescita intrapreso dalla Società. Un club che agisce con una filosofia e una politica che mi sono sempre piaciute grazie anche all’opera del suo presidente verso il quale nutro grande stima”. Dalle sponde dell’Arno a quelle dell’Adige hai ritrovato il tuo compagno e amico Dario Dainelli. Quasi 700 presenze in due nella massima categoria… “Mi fa piacere averlo ancora vicino perché

tra noi c’è un rapporto particolare avendo già giocato molti anni insieme accumulando esperienza e raccogliendo delle belle soddisfazioni. Allo stesso modo sono contento di aver incontrato tante nuove persone che mi hanno favorevolmente colpito”. Il Chievo per la prima volta quest’anno è in serie positiva da tre turni. Come state vivendo questo momento favorevole e quali sono i vostri prossimi obiettivi? “Dobbiamo dare continuità alle nostre prestazioni per rinforzare una classifica ancora precaria. I risultati dipendono dalle prestazioni. Non puoi sperare di fare punti senza una prova convincente. Il calendario prima della sosta è impegnativo ma abbiamo le potenzialità per risalire la corrente. L’organico composto da giocatori esperti e da giovani di valore in tal senso costituisce una garanzia”. Quanto sta incidendo il lavoro di mister Maran nella svolta tanto attesa? “Molto. In poco tempo ha scosso l’ambiente dando un’identità precisa alla squadra. E’ un tecnico preparato, attento al dettaglio e con una notevole cultura del lavoro i cui primi frutti cominciano a vedersi”. Un Chievo in crescita e in salute che cercherà di confermarsi anche contro una Lazio desiderosa di riscatto dopo il pesante ko subito con la Juventus? “L’intenzione è quella anche se non sarà una partita facile. La sconfitta incassata al cospetto dei bianconeri non ridimensiona la forza di una compagine che dispone di elementi di qualità in tutti i reparti e in grado, specialmente in attacco, di fare la differenza. Un motivo in più per vedere in campo un Chievo risoluto”.

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ciak, si gioca! s.s. lazio L’avversaria come dentro un film Dove volano le aquile? Se s’intende quelle biancazzurre della Lazio, la direzione più probabile sembrerebbe verso l’alto. Qualche passo falso in avvio di stagione, poi una serie di vittorie consecutive ha rilanciato le quotazioni della formazione capitolina prima dei passi falsi con Empoli e Juventus. Il presidente Lotito e il ds Igli Tare hanno affidato a Stefano Pioli una rosa di buon livello con l’obiettivo di portare il club verso una posizione “europea”. Il mercato estivo ha visto l’arrivo di elementi di spessore come il difensore olandese Stefan de Vrij – autore di un ottimo mondiale -, Marco Parolo dal Parma e l’esterno Dusan Basta, già protagonista in A con la divisa dell’Udinese, inseriti in un organico che ha conservato i pezzi da novanta quali il giovanissimo attaccante Keita e i collaudati Miroslav Klose e Antonio Candreva. Partita dopo partita Pioli sta trovando l’assetto giusto e la continuità di risultati mancata all’inizio del campionato. Senza Lulić, squalificato, il suo undici al Bentegodi dovrebbe prevedere Marchetti tra i pali, Basta, De Vrij, il capitano albanese Cana e Braafheid in difesa, l’argentino Biglia nei panni di metronomo affiancato in mediana da Parolo e Ederson, con Candreva, e Keita a supporto del centravanti, posizione per cui si contendono il posto l’eterno Klose e il serbo Djordjevic, 27enne potente bomber arrivato in sordina dai francesi del Nantes ed esploso grazie a cinque reti in tre gare tra ottobre e novembre.

UN’OTTIMA ANNATA

Quarant’ani fa di questi tempi la Lazio indossava per la prima volta nella sua storia lo scudetto sulla propria maglia. Un trionfo ottenuto con pieno merito, contro avversari teoricamente più accreditati, grazie al contributo di due personaggi indimenticabili: Tommaso Maestrelli in panchina e Giorgio Chinaglia al centro dell’attacco. Uomini speciali, così diversi tra loro quanto uniti nei sentimenti reciproci: allenatore-padre il primo, capace di guidare al successo un gruppo di giocatori eterogeneo e diviso in clan; trascinatore e prototipo del calciatore ribelle il secondo, bomber potente e determinato sul campo quanto vivace al di fuori. Scomparso

paolo sacchi

nel 2013, legatissimo al tecnico, “Long John” è tuttora nel cuore dei tifosi della Lazio. Figlio di emigranti cresciuto in Galles, dell’amata Lazio ne è stato anche sfortunato presidente in una delle sue cosiddette proverbiali “chinagliate”, decisioni estemporanee – talvolta controproducenti - che hanno condizionato una carriera e una vita tra alti e bassi, segnata dal suo rapporto di odio-amore con l’Italia (non solo intesa come maglia azzurra) e sublimata, oltre che dallo scudetto del 1974, dai trionfi personali nei panni di uomo-simbolo e recordman del soccer USA con i New York Cosmos.

IL LAUREATO Tifoseria esigente, quella laziale. Stefano Pioli però non è tipo da lasciarsi intimorire. Ha raccolto un’eredità importante e si è seduto su panchina che scotta con la consapevolezza di poter affrontare la sfida con le sue armi migliori: educazione e determinazione, oltre all’ineccepibile conoscenza della materia tecnica. Garbato quanto esigente, l’allenatoregentiluomo è arrivato a Roma dopo un lungo percorso professionale nel mondo del calcio che nella seconda parte – quella da allenatore - l’ha visto ottenere risultati di tutto rispetto prima tra i cadetti con Modena, Grosseto, Piacenza e Sassuolo, poi nella massima serie con ChievoVerona e Bologna. Se si eccettua la curiosa parentesi di Palermo, durata lo spazio di un’estate e senza debuttare in campionato, la carriera dell’ex difensore di – tra le altre - Parma, Juve e Fiorentina, è stata una sinfonia in crescendo. Nella capitale potrebbe arrivare la definitiva consacrazione.

IL CIELO SOPRA BERLINO E pensare che al suo arrivo a Roma dal Bayern qualcuno lo aveva bollato come finito. Alla quarta stagione in biancazzurro Miroslav Klose non solo ha spazzato via qualsiasi pregiudizio ma ha addirittura centrato risultati straordinari che lo consegnano alla storia del calcio mondiale. Le eccellenti prestazioni con la maglia della Lazio gli sono valse la costante fiducia di Joachim Löw fino al successo al mondiale brasiliano della Germania. Il panzer nato in Polonia proprio grazie al gol segnato nel 7-1 inflitto ai padroni di casa è diventato il calciatore più prolifico nella storia della competizione iridata. Professionista esemplare, Klose è il prototipo del centravanti moderno: al fiuto del gol unisce la capacità di giocare per la squadra, favorendo la fluidità della manovra e gli inserimenti dei compagni, oltre a contribuire alla fase di copertura. Bomber L’attaccante della Lazio Miroslav Klose

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L’Hotel Veronello presenta una novità che renderà felici tutti gli amanti del calcio: tre nuovissimi campi da calcio e calcetto in erba sintetica di ultima generazione. In dettaglio, l’Hotel Veronello mette a disposizione di tutti un campo a 11 e due campi a 5. I campi sono dotati di spogliatoi e impianti di illuminazione e vantano l’erba sintetica di ultima generazione. La stessa, per esempio, utilizzata anche dalla Nazionale azzurra su un campo di Coverciano: massimo confort e sicurezza per gli sportivi di qualsiasi età. Per informazioni e prenotazione dei campi si può telefonare al numero 045/7235021.

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ChievoVerona vs Lazio - Serie A TIM 2014/15 giornata numero 13

serie a tim Turni e classifiche aggiornati al 27/11/14 - s.s. 2014/15 - 13^ giornata 29/11/14 squadra

punti

Juventus

Roma

Napoli

Sampdoria

Genoa

Lazio

Milan

Udinese

Inter

Fiorentina

Sassuolo

Hellas Verona

Palermo

Empoli

Torino

Cagliari

Atalanta

ChievoVerona

Cesena

Parma

diamo i numeri

Sassuolo – Hellas Verona – 29/11 ore 18 ChievoVerona – Lazio – 29/11 ore 20.45 Cesena – Genoa – 30/11 ore 15 Empoli – Atalanta – 30/11 ore 15 Milan – Udinese – 30/11 ore 15 Palermo – Parma – 30/11 ore 15 Cagliari – Fiorentina – 30/11 ore 15 Juventus – Torino – 30/11 ore 18 Roma – Inter – 30/11 ore 20.45 Sampdoria – Napoli – 01/12 ore 21

PROSSIMO TURNO domenica 07.12.2014 Fiorentina – Juventus – 05/12 ore 20.45 Roma – Sassuolo – 06/12 ore 18 Torino – Palermo – 06/12 ore 20.45 Napoli – Empoli – 07/12 ore 12.30 Genoa – Milan – 07/12 ore 15 Parma – Lazio – 07/12 ore 15 Atalanta – Cesena – 07/12 ore 15 Inter – Udinese – 07/12 ore 20.45 Cagliari – ChievoVerona – 08/12 ore 19 Hellas Verona – Sampdoria – 08/12 ore 21

Classifica Marcatori 9 Tevez (Juventus) 8 Callejon (Napoli) 7 Icardi (Inter), Higuain (Napoli), Di Natale (Udinese) 6 Djordjevic (Lazio), Honda (Milan) 5 Matri (Genoa), Menez (Milan), Dybala (Palermo), Cassano (Parma) 4 Ekdal (Cagliari), Sau (Cagliari), Babacar (Fiorentina), Lopez Nico (Hellas Verona), Osvaldo (Inter), Morata (Juventus), Destro (Roma), Ljajic (Roma), Gabbiadini (Sampdoria), Quagliarella (Torino), Thereau (Udinese) Foto: R. Gandolfi

Era un anno esatto che il ChievoVerona non collezionava 3 gare utili di fila. Il 23.11.2013 infatti i gialloblù si aggiudicavano il derby dopo due pareggi. A distanza di 12 mesi, ecco il tris col pari di Udine preceduto da quello col Sassuolo e dal successo sul Cesena. Protagonisti delle due ultime gare Ivan Radovanovic e Sergio Pellissier. La rete (sua prima in campionato col Chievo dopo quella all’Empoli in C. Italia) del serbo (78.mo goleador clivense in A) è valsa così il primo punto esterno di quest’anno. Risaliva invece al 21.9 dello scorso anno (Chi-Udi 2-1) l’ultima esultanza di Pelobomber. La scorsa gara contro il Cesena lo ha visto siglare addirittura una doppietta - decima in A - grazie a un diagonale di destro (il 47.mo) e a un colpo di testa (16.mo). Sono così 88 le sue reti nel massimo campionato e ben 113 in totale. La presenza con il Cesena infine, unita alle precedenti 133 di campionato, ha portato Gennaro Sardo a eguagliare il record di Federico Cossato entrando così nella Top 10 degli alfieri clivensi in Serie A.

Incontri della 13^ giornata

Metronomo Ivan Radovanovic in azione

3 Avelar (Cagliari), Farias (Cagliari), Pucciarelli (Empoli), Tonelli (Empoli), Pinilla (Genoa), Toni (Hellas Verona), Llorente (Juventus), Pogba (Juventus), Vidal (Juventus), Klose (Lazio)... pagina 11

ChievoVerona vs Lazio - Serie A TIM 2014/15 giornata numero 13

25-Bardi Francesco

1-Bizzarri Albano Benjamín

90-Seculin Andrea

Puggioni Christian

34-Biraghi Cristiano

12-Cesar Boštjan

Presenze / reti totali nel ChievoVerona Presenze / reti totali in serie A

-16

-2

-52

127

-88

-67

-77

121

3-Dainelli Dario

26-Edimar Curitiba Fraga

21-Frey Nicolas Sebastien

5-Gamberini Alessandro

20-Sardo Gennaro

87-Zukanović Ervin

Presenze / reti totali nel ChievoVerona Presenze / reti totali in serie A

164

146

362

157

311

188

63-Bellomo Nicola

23-Birsa Valter

14-Cofie Isaac

56-Hetemaj Përparim

13-Izco Mariano Julio

6-Kupisz Tomasz

Presenze / reti totali nel ChievoVerona Presenze / reti totali in serie A

111

135

222

84-Mangani Thomas

8-Radovanović Ivan

19-Botta Rubén Alejandro

7-Lazarević Dejan

10-López Maximiliano G.

69-Meggiorini Riccardo

Presenze / reti totali nel ChievoVerona Presenze / reti totali in serie A

110

122

146

ico staff tecn e Allenator a e in second allenator ori tecnici collaborat 43-Paloschi Alberto

31-Pellissier Sergio

24-Schelotto Ezequiel M.

Presenze / reti totali nel ChievoVerona Presenze / reti totali in serie A

105

405

113

134

350

129

pagina 12

e atletico preparator e atletico preparator in seconda

Rolando Maran er

Christian Maran

Andrea Tonelli zi Lorenzo Squiz llis

Roberto De Be

Luigi Posenato

ChievoVerona vs Lazio - Serie A TIM 2014/15 giornata numero 13

S.S. Lazio

A.C. ChievoVerona

Allenatore: Stefano Pioli

Allenatore: Rolando Maran N째

GIOCATORE

ANNO

PRESENZE GOL 2014/15

AMM

ESP

MIN

NAZ

N째

ANNO

PRESENZE GOL 2014/15

AMM

ESP

MIN

NAZ

PORTIERI

PORTIERI 25

GIOCATORE

BARDI Francesco

1992

-15

852

ITA

BIZZARRI Albano Benjamin

1977

-2

290

ARG

PUGGIONI Christian

1981

ITA

SECULIN Andrea

1990

ITA

BERISHA Etrit

1989

-6

384

ALB

GUERRIERI Guido

1996

ITA

MARCHETTI Federico

1983

-10

767

ITA

STRAKOSHA Thomas

1995

ALB

DIFENSORI DIFENSORI 34

BIRAGHI Cristiano

1992

868

ITA

CESAR Bostjan

1982

497

SLO

DAINELLI Dario

1979

1046

ITA

FRAGA Edimar Curitiba

1986

BRA

FREY Nicolas Sebastien

1984

1048

FRA

GAMBERINI Alessandro

1981

269

ITA

SARDO Gennaro

1979

294

ITA

ZUKANOVIC Ervin

1987

762

BOS

CENTROCAMPISTI

BASTA Dusan

1984

329

SER

BRAAFHEID Edson

1984

696

OLA

CANA Lorik

1983

504

ALB

CAVANDA Luis Pedro

1991

582

ANG

CIANI Michael

1984

508

FRA

DE VRIJ Stefan

1992

1052

OLA

GENTILETTI Santiago

1985

167

ITA

KONKO Abdoulay

1984

146

FRA

NOVARETTI Diego Martin

1985

129

ARG

PEREIRINHA Bruno Alexandre

1988

POR

RADU Stefan

1986

387

ROM

ANDERSON Felipe

1993

374

BRA

BELLOMO Nicola

1991

ITA

BIRSA Valter

1986

805

SLO

COFIE Isaac

1991

579

GHA

BIGLIA Lucas

1986

801

ARG

HETEMAJ Perparim

1986

1044

FIN

CANDREVA Antonio

1987

1099

ITA

IZCO Mariano

1983

355

ARG

CATALDI Danilo

1994

ITA

KUPISZ Tomasz

1990

POL

DJORDJEVIC Filip

1987

861

SER

MANGANI Thomas

1987

FRA

EDERSON

1986

BRA

GONZALEZ Alvaro Rafael

1984

URU

LEDESMA Cristian

1982

125

ARG

LULIC Senad

1986

990

BOS

RADOVANOVIC Ivan

1988

880

SER

attaccanti

CENTROCAMPISTI 7

BOTTA Ruben

1990

175

ARG

LAZAREVIC Dejan

1990

239

SLO

LOPEZ Maxi

1984

630

ARG

MEGGIORINI Riccardo

1985

456

ITA

PALOSCHI Alberto

1990

767

ITA

PELLISSIER Sergio

1979

167

ITA

KEITA Balde Diao

SCHELOTTO Ezequiel Matias

1989

395

ARG

KLOSE Miroslav

attaccanti 6

MAURI Stefano

1980

376

ITA

ONAZI Ogenyi Eddy

1992

415

NIG

PAROLO Marco

1985

1135

ITA

TOUNKARA Mamadou

1996

SEN

1995

227

SEN

1978

420

GER

CY CMY

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ChievoVerona vs Lazio - Serie A TIM 2014/15 giornata numero 13

NUOVO CENTRO FISIOTERAPICO E SPORTIVO AMBULATORI

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c’era una volta chievo - lazio I precedenti tra gialloblù e biancocelesti Forse a qualcuno sarà capitato, visitando i Musei Vaticani, di osservare qualche carta topografica in cui è riportato un puntino: Clivus! Un puntino minuscolo, rapportato all’Urbe romana. Un puntino che nel corso dei secoli è diventato Chievo e che, come tutti sappiamo ha generato quell’espressione calcistica che, in campo e nelle metafore, è diventato antitetico simbolo del pallone metropolitano. Proprio la Lazio, avversaria di turno, delle compagini che rappresentano la grande città - e quindi le superiori potenzialità - è l’avversaria con cui il piccolo-grande Ceo ha ottenuto il maggior numero di successi: ben 5 contro i 4 sull’Inter, i 3 con Roma e Torino, i 2 nei confronti del Milan e il solo verso la Juventus. Come del ChievoVerona, la compagine romana è, assieme al Siena, la vittima preferita di Sergio Pellissier. Ben 7 infatti le volte in cui un suo portiere ha dovuto raccogliere in fondo al sacco un pallone colpito dal bomber aostano. Oltre a lui diversi altri gli artefici di questo exploit, maturato soprattutto in riva al Tevere.

Il bilancio complessivo Competizione C Serie A

C. Italia Totali

Tot

’04), dall’accoppiata Bogdani&Pellissier (3-0 il 15 marzo ’09) e, per ultimo, da Alberto Paloschi (ancora 1-0 il 26 gennaio di un anno fa). A far da contraltare, le numerose volte in cui i biancocelesti hanno colto - soprattutto in tempi recenti (leggi 5 nelle ultime otto gare) - l’intera posta in palio grazie al superiore tasso tecnico della squadra e alle prodezze dei singoli. Grandi attaccanti come Klose (3 goal), Cruz (2), Pandev e Zarate (1) per esempio ma anche centrocampisti dal feeling con la rete quali Hernanes (4) e Candreva (2) hanno spesso spostato gli equilibri a favore degli odierni ospiti. Appartengono così più che altro alla prima metà dello scorso decennio gli incontri terminati senza vincitori né vinti: ben 6 in dieci confronti. Protagonisti ne furono, tra gli altri, l’indimenticato Simone Tiribocchi - nato a Roma ma di maglia clivense, autore di entrambe le marcature nel 2-2 del 2005/2006 - e il laziale Oddo, difensorerigorista a bersaglio per tre gare consecutive. Lontanissima è quindi l’unica gioia dei tifosi

chievoveronesi provata nel ricevere la Lazio, risalente addirittura alla prima sfida giocata in Serie A in un match che sembrava non doversi giocare mai. Inizialmente previsto il 10 ottobre 2001, l’incontro fu rinviato per ben due volte - la prima per il recupero di un turno di Champions’ League rinviato per l’attacco alle Torri Gemelle, la seconda per il gelo - arrivando a disputarsi mercoledì 30 gennaio 2002! L’attesa fu comunque ripagata da una rete di Massimo Marazzina e da una doppietta di Eugenio Corini, nell’esaltante rimonta dopo lo svantaggio iniziale. Si deve tuttavia alla Coppa Italia edizione 1995/’96 il primo incrocio in assoluto. Alla sua seconda stagione tra i cadetti, il Chievo di Malesani impose il pari a pochi minuti dal termine (1-1, Di Vaio al 42’ e Giordano all’82’) ai ben più quotati rivali, cedendo il passo (34) solo alla lotteria dei rigori.

Foto: R. Gandolfi

È stato infatti il pubblico dello stadio Olimpico ad aver assistito all’80% dei successi dei mussi volanti sull’aquilotto. Vittorie preziose nell’inseguimento a una piazza europea (vedi il 3-2 del 2002/2003 grazie all’assolo vincente di Della Morte, ex di turno) ma più spesso, per acquisire punti utili in chiave salvezza come avvenne in occasione dei blitz firmati da Matteo Brighi (1-0 il 17 ottobre

marco sancassani

Mischia in area Il difensore Bostjan Cesar colpisce di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo pagina 17

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chievoverona gallery Tutte le foto dei match su www.flickr.com/photos/acchievoverona

renzo udali

#ChievoSassuolo 0-0

A.C. ChievoVerona (4-2-3-1): Bizzarri; Frey, Dainelli, Zukanovic, Biraghi; Radovanovic (11’ st Cofie), Hetemaj; Birsa, Schelotto (25’ st Bellomo), Meggiorini; Paloschi. A disposizione: Bardi, Seculin, Fraga, Sardo, Gamberini, Cesar, Mangani, Lazarevic, Pellissier, Maxi Lopez. Allenatore: Rolando Maran. U.S. Sassuolo (4-3-3): Consigli; Vrsaljko, Terranova (44’ pt Antei), Acerbi, Peluso; Magnanelli, Taider, Missiroli; Sansone, Floccari (25’ st Pavoletti), Berardi (36’ st Floro Flores). A disposizione: Pomini, Polito, Longhi, Chibsah, Ariaudo, Gazzola, Cannavaro, Brighi, Gliozzi. Allenatore: Eusebio Di Francesco Arbitro: Marco Guida di Torre Annunziata Ammoniti: Acerbi, Meggiorini, Magnanelli, Sansone, Vrsaljko, Antei, Floro Flores

#ChievoCesena 2-1

Marcatori: 3’ st Pellissier, 43’ st Djuric, 45’ st Pellissier A.C. ChievoVerona (4-4-2): Bizzarri, Frey, Gamberini, Cesar, Zukanovic, Hetemaj, Radovanovic, Birsa (34’ st Bellomo), Schelotto (1’ st Pellissier), Meggiorini, Paloschi (15’ st Sardo). A disposizione: Bardi, Seculin, Edimar, Biraghi, Dainelli, Kupisz, Mangani, Cofie, Lazarevic. Allenatore: Rolando Maran. A.C. Cesena (4-3-2-1): Leali, Capelli, Lucchini, Volta, Magnusson (11’ st Mazzotta), Cascione (6’ st Djuric), Coppola (31’ st Garritano), De Feudis, Carbonero, Defrel, Almeida. A disposizione: Agliardi, Bressan, Nica, Valzania, Giorgi, Krajnc, Perico, De Araujo, Succi. Allenatore: Pierpaolo Bisoli. Arbitro: Paolo Tagliavento di Terni Ammoniti: Meggiorini, Gamberini, Hetemaj, Frey, Carbonero, Lucchini, Volta

#UdineseChievo 1-1

Marcatori: 46’ pt Di Natale, 29’ st Radovanovic Udinese Calcio: Karnezis, Danilo, Domizzi, Heurtaux, Piris (30’ st Bruno Fernandes), Pinzi (37’ st Zapata), Guilherme, Badu (25’ st Widmer), Allan, Di Natale, Thereau. A disposizione: Brkic, Scuffet, Wague, Hallberg, Pasquale, Jankto, Geijo, Lucas Evangelista, Bubnjic. Allenatore: Andrea Stramaccioni A.C. ChievoVerona: Bizzarri, Frey, Gamberini, Dainelli, Zukanovic, Izco, Radovanovic, Birsa (41’ st Cofie), Schelotto (13’ st Bellomo), Pellissier (20’ st Maxi Lopez), Paloschi. A disposizione: Bardi, Seculin, Fraga, Cesar, Biraghi, Mangani, Kupisz, Lazarevic. Allenatore: Rolando Maran. Arbitro: Angelo Cervellera di Taranto. Ammoniti: Dainelli, Thereau, Di Natale, Pinzi, Frey pagina 19

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la vetrina degli amici I calcio club affiliati al Coordinamento si presentano al Mondo Chievo Calcio Club Milano Clivense E’ stato amore a prima vista quello tra Moreno Taccone e il Chievo: era un mercoledì sera di Coppa Italia quando a San Siro i gialloblù di Gigi Del Neri si apprestavano ad affrontare il Milan e casualmente Moreno si trovava proprio allo stadio. Dopo aver frequentato per anni con il padre la curva della Juve, dopo i vari scandali emersi e i giri di soldi spropositati, il calcio per lui era diventato nauseante. Quella sera però è scattato qualcosa, un feeling che tutt’oggi sopravvive grazie a quella piccola squadra pulita, che giocava un calcio-champagne, una vera e propria favola che lo ha rapito e che nel 2008 lo ha portato a fondare il calcio club Milano Clivense. Orgogliosamente meneghini, il circolo di Paderno Dugnano riporta anche sullo striscione che viene puntualmente esposto in tutti gli

stadi d’Italia, i simboli della città di Milano, ovviamente rivisitati in chiave gialloblù. Milano Clivense nasce formalmente come calcio club, essendo appunto parte del Coordinamento, ma dal punto di vista filosofico rappresentano un unicum rispetto a tutti gli altri sodalizi, essendo un gruppo “curvaiolo” a tutti gli effetti. Il circolo infatti ha buonissimi rapporti con tutti i gruppi organizzati che frequentano la curva gialloblù. Una politica che paga e che ha come obiettivo primario quello di sostenere sempre e comunque il Chievo, attraverso l’unione dei propri tifosi. Certo che seguire questa passione comporta anche diversi sacrifici: ogni gara giocata in casa significa minimo 3 ore di macchina tra andata e ritorno, inoltre a ogni trasferta c’è sempre almeno un rappresentate di questo club a sostenere la squadra. Questo circolo fuori sede possiede al momento 53 iscritti tra Milano,

angela borruto

Verona e altre città del nord Italia. Tra questi, anni fa, figuravano anche i nomi di Ciaramitano, Bentivoglio e Michele Troiani che per simpatia hanno aderito al progetto milanese. La festa o la trasferta più bella? La prossima, perché il Chievo è sempre un’avventura continua…

Calcio Club Mussi Volanti (Bar Lemmings - P.zza Chievo, 3 - Verona) Il Calcio Club Mussi Volanti nasce nel 2001, dopo la promozione nella massima serie da parte dei gialloblù. Il nome si ispira allo sfottò nato dai tifosi dell’Hellas che avevano esposto allo stadio la celebre frase “quando i mussi volarà, faremo el derby in serie A”. Così dopo la promozione, il Chievo è stato definito con il simpatico appellativo di “mussi volanti”, proprio come il Calcio Club. Con sede presso il bar Lemmings in piazza Chievo, il circolo possiede circa 120 iscritti. Nel club non mancano mai trasferte o cene e anche loro come l’IZ IZ, aderiscono al progetto “Luciano Caldana”

per raccogliere fondi destinati al Nicaragua. Durante il corso degli anni sono state diverse le trasferte alle quali il club ha partecipato, tra tutte viene ricordata quella di Milano a San Siro, con un Chievo capolista che si apprestava ad affrontare il Milan. Il match per gli uomini di Delneri finì male, ma comunque rimane il ricordo di una bella giornata passata in compagnia. Nella speranza di poter tornare a volare in alto, il club manda un “in bocca al lupo” a mister Maran, in questo periodo difficile per i colori gialloblù.

Calcio Club Quei de Mancalacqua (Time out caffe - V. Manzoni, 1- Lugagnano - Verona) Dopo diversi anni di tifo clivense, un gruppo di amici, solito a ritrovarsi presso un bar in località Mancalacqua, decide che è arrivato il momento di fondare un club per la propria squadra del cuore. La sede del circolo, inizialmente in una casa privata, si trova ora presso il bar Time Out a Lugagnano. Il nome del club riprende però il luogo da dove è nata l’idea di far nascere questo gruppo proprio presso la vicina località di Mancalacqua. Il club, che attualmente vanta circa 60 iscritti, da sempre partecipa alle iniziative benefiche sponsorizzate dal Coordinamento. Uno dei tanti progetti ai quali il circolo ha partecipato è stato “Chievo-Brasil”, opera benefica a cui è stato possibile contribuire grazie ai guadagni delle varie feste organizzate nel corso delle pagina 20

stagioni calcistiche. Tra i tanti tesserati che ha avuto il club nel corso degli anni, figura il nome dell’ex gialloblù Walter Curti, con il quale i rapporti comunque sono rimasti buoni mentre una trasferta che il presidente Luigino Albertini ricorda con particolare piacere è quella a Castel di Sangro nei primi anni di militanza in Serie B, ben ricambiata poi al ritorno. Due momenti assai graditi, trascorsi in compagnia tra in campo e a tavola. Indipendentemente dalla categoria, il club si propone sempre al fianco del Chievo con la speranza di poter assistere a un campionato tranquillo da parte dei gialloblù, senza le tante sofferenze che negli ultimi tempi sembra abbiano preso di mira il team della Diga.

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notizie in gialloblù Fatti, informazioni e curiosità dal pianeta Chievo

Fioretto e Yamga ambasciatori del Chievo Sono stati Marco Fioretto, responsabile del Settore Giovanile, e Kewin Yamga a rappresentare l’A.C. ChievoVerona al reading organizzato lo scorso 19 novembre presso la Biblioteca capitolare. L’evento è stato organizzato dall’UNICEF allo scopo di promuovere il diritto allo sport con la lettura della Convenzione dei Diritti del Fanciullo.

migliori valori. Dopo un’amichevole riservata a due selezioni classe 2004 svoltasi presso il Centro Sportivo Bottagisio, la comitiva cesenate è stata accolta dai responsabili del Coordinamento clivense per un pranzo d’insieme concluso con il rituale scambio di omaggi ma soprattutto in quel clima scevro di tensioni che dovrebbe sempre contraddistinguere una partita.

Incontri ravvicinati È stato grazie all’interazione tra Amici del Chievo, ASD Paluani Life e Coordinamento Cesena Club che lo scorso 9 novembre diversi mini sostenitori (e non di meno tanti adulti) hanno goduto di un assai apprezzato incontro in cui il pallone è stato veicolo dei

Metti gli Amici a cena Sono ripresi gli appuntamenti in cui gli Amici del Chievo possono avere la possibilità di far festa coi propri beniamini. Si sono recentemente svolte infatti le cene sociali organizzate dai club The Friends e Viva La Diga, Montorio e S. Giovanni Lupatoto. I primi due

marco sancassani

hanno goduto della presenza di Zukanovic e Izco mentre ospiti degli altri sono stati Frey e Meggiorini e Botta e Schelotto, tutti disponibili alle richieste di foto e autografi e ben compensati dal caloroso entusiasmo dei presenti. Riuscita serata lo scorso 15 novembre anche per i responsabili del calcio club IZ IZ Alè Ceo nel replicare l’annuale cena benefica a sostegno del Progetto Luciano, iniziativa benefica che porta il nome di un socio scomparso e dedicata alle genti del Nicaragua. Buona gastronomia, gradita musica e soprattutto l’intervento dei referenti del progetto - i padri Carlos e Nelson, hanno fatto da contorno alla solidarietà dei tifosi clivensi.

ristorante

Dossobuono (VR) - Via Cavour, 40 Tel. 045 513038 Chiuso il mercoledì

ristorante

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gallery giovani cronisti Le foto delle scuole protagoniste del progetto con i campioni gialloblù

renzo udali

A sinistra, gli alunni dell’Istituto Aleardo Aleardi. A destra, gli studenti di due classi di prima media dell’Istituto comprensivo 2 di San Giovanni Lupatoto

le partite del chievo in diretta radio! verona 87.5 fm stereo in diretta dalle 18.30 alle 19.30 un’ora di solo chievo con massimo massi chiama in diretta al 393.6201295 radio ufficiale a.c. chievoverona

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è sempre primavera In campo con…Grega Sorcan

riccardo bazzoni

carta d’identità Nome:Grega Cognome: Sorcan Data di nascita: 05/03/1996 Luogo di nascita: Kranj(Slovenia) Ruolo: Portiere Partita da ricordare: 01/10/2014, Finale di Supercoppa #ChievoLazio Per quali squadre simpatizzi o fai il tifo? Non tifo nessuna squadra in particolare anche se mi piace il Manchester City.

Grega, come è iniziata la tua carriera? Ho iniziato a giocare quando avevo otto anni nella Scuola Calcio del Velesovo, una piccola squadra in Slovenia. Ci sono rimasto per tre anni prima di trasferirmi al Triglav, una squadra della serie A slovena nella quale ho giocato per cinque anni. Qui ho potuto anche disputare una partita con la Prima squadra nella massima serie poi, lo scorso anno, sono arrivato al ChievoVerona. Come mai hai deciso di fare il portiere? A dire la verità inizialmente ero un attaccante, ma un giorno il nostro portiere ha subito un infortunio molto grave e così mi sono proposto di sostituirlo. Dopo quella partita tutti mi hanno incoraggiato a continuare come portiere, ed ora eccomi qui a difendere i pali del Chievo. A quale portiere ti ispiri? Chi è il tuo idolo? Il mio idolo è Andrea Seculin, insieme scherziamo sempre su questo discorso in allenamento. Poi c’è ovviamente Samir Handanovic, che è sloveno come me: un giorno vorrei essere come lui. Qui al Chievo e in generale in Serie A ci sono molti tuoi connazionali… Mi trovo molto bene con i miei compagni slo-

veni al Chievo, non solo in campo ma anche fuori. Spesso usciamo tutti in compagnia. In particolare ho un grande rapporto di amicizia con Laza (Lazarevic, ndr) con il quale sono praticamente sempre insieme. Conosco anche molti altri giocatori sloveni che giocano nelle giovanili di varie squadre italiane. L’anno scorso sei stato tra i protagonisti della grande vittoria del campionato Primavera con il Chievo. Ci racconti l’emozione che hai provato nel raggiungere questo traguardo e ci riveli il segreto per conquistare lo Scudetto? Vincere lo Scudetto è stato incredibile, un’emozione grandissima. Queste sono cose che succedono poche volte nella vita. L’anno scorso avevamo una grande squadra, tutti i giocatori erano molto forti. Non solamente i titolari ma anche le riserve erano di grande livello. Il segreto credo sia stato il gruppo: tutti noi eravamo davvero grandi amici e credo che sia stato un fatto determinante per raggiungere questo prestigioso successo. Vedi delle analogie tra la squadra dell’anno scorso e quella di quest’anno? Sì, anche quest’anno siamo una squadra forte e siamo un ottimo gruppo. Abbiamo un grande allenatore, Lorenzo D’Anna, con il quale mi trovo molto bene.

Ti interessi di altri sport oltre al calcio? Mi piace il basket. C’è stato un periodo in cui praticavo contemporaneamente basket e calcio ma poi ho inevitabilmente dovuto scegliere e ho scelto il calcio. Comunque adesso seguo molto spesso in tv l’NBA. Le squadre per cui simpatizzo sono i Miami Heat e soprattutto gli Oklahoma City Thunder, nei quali gioca Kevin Durant uno dei miei cestisti preferiti. Uscendo dall’ambito calcistico, come ti trovi qui a Verona? Verona è una città molto bella e tranquilla. Quando sono arrivato qui ho avuto un po’ di problemi di ambientamento perché mi sono dovuto abituare ad un contesto nuovo per me. Ora è tutto praticamente perfetto, anche se a volte sento la mancanza della mia famiglia e dei miei amici che ho lasciato in Slovenia. Come gestisci il tuo tempo libero? Quando non c’è allenamento mi piace trovarmi con Lazarevic e altri amici. Alla sera di solito usciamo in compagnia e andiamo fuori a cena o a vedere un film al cinema. Cosa ne pensi della cucina italiana? Mi piace molto la cucina italiana. All’inizio è stato un po’ un problema abituarsi perché in Slovenia ai pasti è prevista una sola portata mentre qui in Italia si mangia solitamente sia il primo sia il secondo. In particolare non ero abituato a mangiare sempre la pasta, ma col passare del tempo ho imparato ad apprezzarla tanto. Adesso la pasta al ragù è uno dei miei piatti preferiti assieme al pollo con le patate.

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