CAMPIONATO ITALIANO SERIE A TIM domenica 01.02.15 - 21^ giornatA
numero
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RIACCENDIAMO LA PASSIONE
Da 25 anni Midac, azienda veronese leader nel mercato delle batterie da avviamento, accende motori, progetti e soprattutto passioni. Come quella per il Chievo Verona. Per vivere le emozioni del calcio con rinnovata energia. Serie A TIM Stagione sportiva 2014/2015
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bentegodi & dintorni Il punto della situazione
paolo sacchi
Pogba 2, ChievoVerona 0. Nulla più delle prodezze individuali di un campione hors-catégorie hanno determinato la gara dei gialloblù contro i primi della classe. Una partita decisamente più in equilibro di quanto il punteggio finale abbia espresso in termini numerici. A proposito di numeri: questa settimana sono davvero crudeli per il Chievo. Nonostante la qualità delle ultime prestazioni, Maran e i suoi ragazzi sono scivolati sotto la fatidica linea della salvezza. La sconfitta dello Juventus Stadium, abbinata a quella di sette giorni prima con la Fiorentina – ancor più amara non solo per le modalità ma perché maturata dopo una delle migliori prestazioni stagionali – hanno permesso a un paio di rivali di mettere la freccia. Nessuna tragedia, per carità: la grande, lunga volata per la ri-conquista dei posti al sole della serie A è soltanto appena iniziata. Pomeriggi come quello di Torino lasciano in dote la consapevolezza di avere una squadra “vera”, compatta, organizzata e di qualità. Una formazione che sa stare in campo, soffrire e supplire quanto possibile alla sfortuna (leggasi infortuni, pure in itinere) e creare opportunità in attacco.
Non è affatto una magra consolazione: è la solida base da cui Bizzarri e compagni possono, devono ripartire, fin da subito. Al Bentegodi arriva il Napoli, altra grande del calcio italiano. Un altro osso duro, durissimo. La vittoria all’andata non deve trarre in inganno: per far punti, servirà il miglior Chievo. Quello che, come ha dimostrato Nicolas Frey, oltre a tecnica e cuore, ha anche la testa dura.
TEAM MONDO CHIEVO: EDITORE: Coordinamento Amici del Chievo DIRETTORE RESPONSABILE: Marco Sancassani CONDIRETTORE: Paolo Sacchi IDEAZIONE e COORDINAMENTO: Simone Fiorini CREATIVITà ed IMPAGINAZIONE: MO.DA Comunicazione www.modacomunicazione.com
INDICE: I protagonisti_pagine 04-05 Ciak si gioca_pagina 07 La classifica_pagina 09 Chievo gallery_pagina 11 Le rose_pagine 12-13 C’era una volta_pagina 15 La vetrina degli amici_pagina 17 Giovani cronisti gallery_pagina 19 Premio Cangrande_pagina 23
COLLABORATORI: Angela Borruto, Dino Guerrini, Gian Pietro Panareo, Marco Sancassani, Paolo Sacchi FOTOGRAFI: Roberto Gandolfi, Renzo Udali AMMINISTRATORE: Coordinamento “Amici del Chievo” STATISTICHE A CURA DI: Ufficio Stampa A.C. ChievoVerona e Alessandro Longo STAMPA: Mediaprint Testata registrata presso il Tribunale di Verona col nr. 1850 del 7 ottobre 2009 Anno 7 - Numero 3 del 1 febbraio 2015
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i protagonisti “Parliamo in italiano o inglese?” Al suo arrivo in Italia, Ervin Zukanović comunicava nella lingua della terra d’Albione. Tra dubbio e cortesia, la domanda era legittima anche in previsione di questa intervista. “In italiano, certo” è stata stavolta la sua risposta. Ervin - pardon, “Zuka” (“tutti mi chiamano così, pure mio fratello: ormai sono Ervin solo per mia madre”) – adesso si esprime con un ampio vocabolario in italiano, appreso a tempo di record. Ragazzo sveglio, Zukanović: solare, garbato, felice di arricchire la propria vita di nuove esperienze quanto posato nell’affrontarle. Sempre guardando oltre. Un esempio? Proprio la conoscenza delle lingue straniere. “Ne parlo quattro. Cinque, se consideriamo la vostra, che sto cercando di migliorare. Per me imparare le lingue è un aspetto importante: un domani mi potrebbero servire, se non addirittura essere necessarie per la mia vita, personale o professionale. Banalmente, penso anche soltanto a quando si va in vacanza in un posto all’estero: esprimersi e saper comunicare con le persone del luogo è a volte fondamentale. Sono trascorsi sei mesi dal tuo arrivo in serie A: com’è stato l’impatto? Positivo, senza dubbio. Ho sempre apprezzato il calcio italiano. Arrivavo da un campionato che non è certo paragonabile alla serie A, un grande torneo in cui da sempre militano grandi calciatori: farne parte è per me un importante passo in avanti. Ora penso a lavorare, voglio migliorarmi quanto possibile. E al Chievo finora com’è andata? In maniera sicuramente positiva. Anche se, devo ammetterlo, all’inizio non è stato facile. Proprio per una questione di lingua: quando non capisci, tutto sembra più complicato di quanto lo sia in realtà. Poi è chiaro, qui il calcio è molto differente rispetto al Belgio, dove ho giocato tanti anni. Superato il primo periodo, credo di essermi riuscito ad adattare velocemente, sia per quanto riguarda l’aspetto sportivo che nella mia vita privata. Dunque sì, tutto sta andando per il meglio. Anche perché la mentalità italiana poi non è molto diversa che quella che abbiamo in Bosnia. Vale a dire? Italiani e bosniaci affrontano con tranquillità, in maniera riAmiamo un ritmo più lento: a parlare davanti a un cafgrande attenzione agli afSiamo due popoli che si gopagina 04
la vita lassata. sederci fè, con f e t t i . dono ogni
momento: la fretta non fa parte del nostro carattere. Tu sei nato a Sarajevo: una città divenuta purtroppo famosa negli anni Novanta... Il passato fortunatamente è alle spalle. La mia è una città molto bella e da qualche anno ormai, soprattutto in estate, piena di turisti. L’ho detto: noi siamo un po’ come gli italiani, sappiamo accogliere le persone, con gentilezza, calore e cordialità. Sarajevo è una città giovane, viva. Il centro è splendido: ci sono dei posticini meravigliosi in cui gustare piatti gustosissimi, non solo ćevapi e burek. La cucina da noi è un po’ come quella italiana, che davvero adoro: anche in Bosnia ogni località ha le sue specialità. Sono certo che anche i palati fini non ne resteranno delusi. Dove hai tirato i primi calci a un pallone? Dopo lo scoppio della guerra con la mia famiglia in principio ci siamo trasferiti a Lubiana, poi per sei anni in Germania: proprio lì ho iniziato a giocare a pallone. Da solo. Finché un giorno mio padre, vedendomi palleggiare per conto mio, mi chiese se avessi voluto entrare a far parte di una squadra. Da quel giorno è iniziato tutto. Il tuo debutto tra i “grandi” è avvenuto con la maglia una squadra speciale: lo Željezničar di Sarajevo, i “ferrovieri”. Sì, indubbiamente. È la miglior squadra bosniaca. Ha fornito molti giocatori alla nazionale, fin dai tempi della Jugoslavia. Željezničar significa “ferroviere”: il club si chiama così perché è stato fondato proprio da un gruppo di ferrovieri. Quando segnano un gol, si sente un fischio della locomotiva. I tifosi sono molto passionali. È stato fantastico giocare per loro: ne seguo sempre i risultati.
ervin zukanovic paolo sacchi
la scheda Nome: Ervin Cognome: Zukanovic Nato il: 11/02/1987 Luogo di nascita: Sarajevo Altezza: 190 cm Peso: 85 kg Debutto in serie A: 24/09/2014, Sampdoria - ChievoVerona Numero maglia: 87 Tornando a oggi, la tua famiglia ti ha seguito in Italia? Mia moglie e mio figlio sono qui con me, mentre i miei genitori e mio fratello vivono a Sarajevo, anche se vengono spesso a trovarmi. Di solito vado da loro in Bosnia in estate: abbiamo una casa appena fuori Sarajevo, in collina: anche se il centro della città è affascinante, preferisco abitare in mezzo alla natura e alla tranquillità. Com’è invece vivere a Verona? Qui si sta benissimo, la qualità della vita è eccellente. Sia dal punto di vista personale che professionale. E poi, quanta arte, quanta storia. Sarajevo a parte, Verona è il posto migliore in cui sono mai stato. Non avrei potuto sperare in meglio e non la cambierei mai, ad esempio, con Milano: non credo faccia per me. Dunque i tifosi gialloblù possono stare tranquilli: nessun trasferimento in vista verso Milan o Inter… Ah no, qui sono felice: voglio godermi questo periodo al massimo e al meglio.
E dire che il primo “approccio” con l’Italia lo avevi avuto già in Belgio, all’Eupen, nella stagione 2010/11. Per un mese ho avuto come allenatore Eziolino Capuano: un personaggio molto simpatico. L’aspetto curioso dell’Eupen è che nello spogliatoio era l’italiano la lingua più diffusa: oltre al proprietario, erano italiani la maggior parte dei giocatori. Di sicuro mi è servito per capirne la mentalità. Al Kortrijk e al Gent invece ti ricordano anche per i tuoi gol, soprattutto su punizione. Ho segnato molto in quel periodo. Finora col Chievo ho tirato due punizioni ma non sono rimasto soddisfatto dell’esito. Devo capirne il motivo: forse, come facevo in Belgio, dovrei riprendere quel lavoro specifico sui calci da fermo che facevo al termine delle sedute di allenamento. In Italia gli allenamenti sono più duri e solitamente al termine delle sedute sono molto affaticato. Però di certo voglio perfezionarmi in questo aspetto. Capitolo nazionale: dopo la vicenda del visto negato per i mondiali, è una storia chiusa o si può riaprire? Il passato è passato. Il nuovo CT è venuto a vedermi in Chievo-Torino. Al termine della gara mi ha parlato: è stato un dialogo positivo. Personalmente sono motivato e a sua disposizione. Per chiudere: un messaggio di Zuka ai tifosi gialloblù? Il mio primo pensiero è dare il mio miglior contributo in campo per raggiungere il nostro obiettivo: la salvezza. Con Fiorentina e Juventus abbiamo perso ma chi ha visto le partite sa che sono state due prestazioni positive. Sono certo che se continueremo a giocare così i risultati arriveranno. E con loro, di conseguenza, la salvezza.
1 E’ il 24 luglio 2014: Ervin Zukanovic a San Zeno di Montagna si presenta ai tifosi del Chievo. 2 Il primo allenamento a Veronello. 3 La prima rete in gialloblù: ChievoVerona-Genoa, disputata domenica 26 ottobre 2014. 4 Esordio e vittoria nel derby di Verona. 5 Finale di partita e il classico saluto al Bentegodi.
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ciak, si gioca! s.s.c. napoli L’avversaria come dentro un film
gian pietro panareo
Ha chiuso la scorsa stagione alzando la sua quinta Coppa Italia e ha terminato il 2014 agonistico mettendo in bacheca la sua seconda Supercoppa Italiana. Un bilancio lusinghiero per qualsiasi compagine tanto più per una squadra con il blasone e dalle forti ambizioni come il Napoli. I rilevanti investimenti economici sostenuti dalla proprietà per assicurarsi i servizi di un tecnico del calibro di Rafael Benitez e di giocatori di elevata caratura hanno permesso ai partenopei di collocarsi stabilmente nei quartieri nobili del calcio italiano ed europeo. Un’operazione di semina iniziata alcuni anni fa che ora punta a raggiungere anche il vertice delle competizioni di maggior prestigio. Quello del comprimario, seppur di lusso, è infatti una parte che per un uomo di spettacolo come il patron e produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis non basta più anche se l’altalenante
andamento espresso soprattutto in campionato da Hamsik e compagni, vede gli stessi in corsa per centrare “solo” due dei tre obiettivi stagionali. A meno di clamorosi sviluppi, la speranza di riconquistare dopo venticinque anni lo scudetto, sembra svanita nel rinnovato duello tra Juventus e Roma con gli azzurri impegnati a difendere come lo scorso torneo la posizione più bassa del podio. Missione tricolore rinviata, dunque. Più realistica potrebbe essere l’aspettativa di successo sul fronte Europa League nel cui tabellone i partenopei sono finiti dopo l’eliminazione subita ad opera dell’Atletico Bilbao nel turno preliminare di Champions League e in Coppa Italia di cui sono i detentori. Reduce da due vittorie consecutive a marchio Higuaín la sfida del Bentegodi, Chievo permettendo, vedrà un Napoli determinato a rinsaldare la propria posizione di classifica.
‘o Re
In tempi in cui è sempre più frequente l’impiego della nuova figura del “falso nueve” ovvero la rinuncia a giocare con la prima punta di ruolo in luogo di un centrocampista o trequartista con la funzione di terminale offensivo in grado di non offrire punti di riferimento, per gli amanti del calcio vecchia maniera, conserva il suo fascino vedere all’opera un centravanti come Gonzalo Higuaín. Un vero numero nove, potente in quanto dotato di gran fisico ma anche in possesso di un’eccellente tecnica. Una macchina da gol, il 27enne attaccante argentino, arrivato nel 2013 dal Real Madrid al posto di Edinson Cavani. Un compito che il nazionale albiceleste, vice campione del mondo, non ha disatteso siglando 24 reti tra campionato e coppe in 46 presenze nella sua prima stagione italiana a cui vanno aggiunte le 17 marcature finora realizzate in quella attuale. Attaccante di razza spesso risolutivo, in precedenza “El Pipita” aveva espresso il suo potenziale balistico per tre anni in patria nelle fila del River Plate e di seguito, per sette anni, con la “camiseta blanca” del Real Madrid contribuendo con 121 gol a portare le Merengues per tre volte al successo nella Liga, due volte nella Supercoppa di Spagna e una nella Coppa del Re.
Amore senza fine
Foto: R. Gandolfi
Se con il ritorno di Robeto Mancini non è più l’allenatore più pagato della Serie A nessuno toglie a Rafael Benitez, spagnolo classe 1960, la palma di tecnico più vincente in servizio nel nostro torneo. E’ il “Re di Coppe”, forte dei dieci trofei ottenuti nell’arco della sua ventennale carriera a cui vanno aggiunti due scudetti conquistati con il Valencia. Un vero specialista dei tornei da dentro o fuori. Ultimo in ordine di tempo la Supercoppa italiana agguantata ai rigori prima di Natale nella finale di Doha contro la Juventus. Spagna, Inghilterra e Italia ovunque è andato non ha fallito costruendosi un invidiale curriculum composto da 2 Europa League (Valencia e Chelsea); 1 Champions League, 1 FA Cup, 1 Community Shield e 1 Supercoppa Europea col Liverpool; 1 Supercoppa Italiana e 1 Mondiale per Club con l’inter e 1 Coppa Italia col Napoli. La mentalità e il modo europei nel gestire un gruppo, la profonda conoscenza del calcio, la capacità di scoprire talenti e valorizzare i suoi giocatori unitamente all’essere un uomo distinto e di cultura conoscitore di quattro lingue, sono alcuni delle caratteristiche che l’hanno portato nell’hit parade internazionale dei migliori tecnici. A oggi non si sa se “Don Rafè” proseguirà la sua avventura con i partenopei ma certo è che anche sotto il Vesuvio, la sua bravura e quell’aria paciosa che nasconde un’anima di ferro, hanno lasciato il segno.
Arma letale
La napoletanità allo stato puro è spesso rappresentata dalle canzoni. Non poteva così non cadere che sulla melodia e sulle parole di “O’ surdate ‘nnammurate“ l’appassionato commento sonoro che dal 2013 ufficialmente accompagna l’ingresso in campo e saluta i successi degli azzurri. Scritto dal poeta Aniello Califano e musicato da Enrico Cannio nel 1915, il celebre motivo, che descrive la tristezza di un giovane soldato al fronte durante la 1^ Guerra Mondiale per la lontananza dalla donna amata, fu intonato per la prima volta nel 1975 per festeggiare la vittoria esterna degli allora uomini di Vinicio sulla Lazio, diventando simbolico segno di fedeltà verso la squadra.
Mister Rafael Benitez tecnico del Napoli. pagina 07
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SS
SE AL ME
serie a tim
* un punto di penalizzazione
Turni e classifiche aggiornati al 29/01/15 - s.s. 2014/15 - 21^ giornata 01/02/15
squadra
punti
G
V
Juventus Roma Napoli
36
Lazio
34
Sampdoria
34
N
P
RF
RS
49
20
15
42
20
12
4
1
44
9
6
2
33
15
20
10
6
4
36
25
20
10
4
6
36
23
20
8
10
2
26
18
Fiorentina
31
20
8
7
5
28
19
Genoa
28
20
7
7
6
28
25 32
Palermo
27
20
6
9
5
32
Udinese
27
20
7
6
7
25
27
Inter
26
20
6
8
6
29
26
Milan
26
20
6
8
6
28
25
Sassuolo
25
20
5
10
5
24
28
Torino
25
20
6
7
7
17
21
Hellas Verona
24
20
6
6
8
22
32
Atalanta
20
20
4
8
8
15
25
Empoli
19
20
3
10
7
18
25
Cagliari
19
20
4
7
9
27
38
ChievoVerona
18
20
4
6
10
14
24
Cesena
12
20
2
6
12
19
40
Parma *
9
20
3
1
16
19
43
Incontri della 21^ giornata Genoa – Fiorentina – 31/01 ore 18 Roma – Empoli – 31/01 ore 20.45 Sassuolo – Inter – 01/02 ore 12.30 ChievoVerona – Napoli – 01/02 ore 15 Torino – Sampdoria – 01/02 ore 15 Cesena – Lazio – 01/02 ore 15 Udinese – Juventus – 01/02 ore 15 Palermo – Hellas Verona – 01/02 ore 15 Atalanta – Cagliari – 01/02 ore 15 Milan – Parma – 01/02 ore 20.45
PROSSIMO TURNO domenica 08.02.2015 Hellas Verona – Torino – 07/02 ore 18 Juventus – Milan – 07/02 ore 20.45 Fiorentina – Atalanta – 08/02 ore 12.30 Napoli – Udinese – 08/02 ore 15 Parma – ChievoVerona – 08/02 ore 15 Sampdoria – Sassuolo – 08/02 ore 15 Cagliari – Roma – 08/02 ore 15 Empoli – Cesena – 08/02 ore 15 Inter – Palermo – 08/02 ore 20.45 Lazio – Genoa – 09/02 ore 20.45
Classifica Marcatori
diamo i numeri 6 Grazie alla presenza con la Fiorentina e a quella - seppur inficiata dal pesante infortunio che lo ha costretto ad abbandonare il campo - con la Juventus, Nicolas Frey si è issato al sesto posto assoluto tra gli alfieri gialloblù in Serie A. Con 164 gare il difensore francese ha scavalcato la coppia Rigoni-Sorrentino (163) portandosi a -6 da Fabio Moro, suo illustre collega di reparto.
13 Tevez (Juventus) 12 Higuain (Napoli) 10 Icardi (Inter), Menez (Milan), Dybala (Palermo) 9 Callejon (Napoli), Di Natale (Udinese) 7 Matri (Genoa), Djordjevic (Lazio), Mauri (Lazio), Ljajic (Roma), Gabbiadini (Sampdoria), Zaza (Sassuolo), Thereau (Udinese)
19 I punti raccolti dalla squadra della Diga alla 21^ giornata grazie a 4 vittorie, 7 pareggi e una sola sconfitta. L’ultimo successo (2-1) si registrò a Novara il 2/2/2012; fu in quell’occasione che, aprendo le marcature, Sergio Pellissier realizzò la sua 100^ rete in gialloblù.
6 Toni (Hellas Verona), Pogba (Juventus), Vidal (Juventus), Honda (Milan), Vazquez (Palermo), Eder (Sampdoria) Indisponibile Nicolas Frey salterà Chievo-Napoli pagina 09
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#ChievoFiorentina 1-2
#JuveChievo 2-0
Marcatori: 35’ pt Rodriguez, 26’ st Pellissier, 49’ st Babacar.
Marcatori: 15’ st Pogba, 28’ st Lichtsteiner.
A.C. ChievoVerona: Bizzarri, Frey, Gamberini, Cesar, Zukanovic, Izco, Hetemaj, Schelotto, Birsa (15’ st Botta), Paloschi, Pellissier (43’ st Lazarevic). A disposizione: Bardi, Seculin, Dainelli, Sardo, Biraghi, Bellomo, Cofie, Christiansen, Meggiorini. Allenatore: Rolando Maran.
Juventus F.C.: Buffon, Chiellini, Caceres, Bonucci, Evra (27’ st Padoin), Pereyra (40’ st Pepe), Vidal (17’ st Lichtsteiner), Marchisio, Pogba, Morata, Tevez. A disposizione: Storari, Paulinho, Ogbonna, Coman, Giovinco, Llorente, Barzagli, Marrone. Allenatore: Massimiliano Allegri.
ACF Fiorentina: Tatarusanu, Rodriguez, Badelj (36’ st Pizarro), Basanta, Tomovic, Mati Fernandez, Borja Valero, Pasqual (39’ st Vargas), Cuadrado, Gomez (20’ st Babacar), Joaquin. A disposizione: Lezzerini, Rosati, Richards, Marin, Kurtic, Alonso. Allenatore: Vincenzo Montella.
A.C. ChievoVerona: Bizzarri, Frey (43’ pt Biraghi), Gamberini, Dainelli, Zukanovic, Birsa, Cofie, Hetemaj, Schelotto, Botta (17’ st Meggiorini), Paloschi (30’ st Pellissier). A disposizione: Bardi, Seculin, Bellomo, Christiansen, Lazarevic, Radovanovic. Allenatore: Rolando Maran.
Arbitro: Angelo Cervellera di Taranto. Ammoniti: Hetemaj, Badelj, Cesar.
Arbitro: Davide Massa di Imperia. Ammoniti: Vidal, Zukanovic, Frey, Dainelli, Schelotto, Marchisio.
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25-Bardi Francesco
1-Bizzarri Albano Benjamín
90-Seculin Andrea
Puggioni Christian
34-Biraghi Cristiano
12-Cesar Boštjan
3-Dainelli Dario
Presenze / reti totali nel ChievoVerona Presenze / reti totali in serie A
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11
-9
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46
-52
13
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5
84
2
45
-88
63
-74
-
-
60
-77
35
-
128
4
366
10
21-Frey Nicolas Sebastien
5-Gamberini Alessandro
20-Sardo Gennaro
87-Zukanović Ervin
63-Bellomo Nicola
23-Birsa Valter
14-Cofie Isaac
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164
-
318
7
189
8
15
1
12
1
59
4
59
3
56-Hetemaj Përparim
13-Izco Mariano Julio
10-Anders Christiansen
84-Mangani Thomas
8-Radovanović Ivan
19-Botta Rubén Alejandro
7-Lazarević Dejan
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2
229
7
-
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1
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2
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2
Allenator
e
allenator
ico staff tecnRolando Maran
a e in second
ori tecnici collaborat 69-Meggiorini Riccardo
43-Paloschi Alberto
31-Pellissier Sergio
24-Schelotto Ezequiel M.
Presenze / reti totali nel ChievoVerona Presenze / reti totali in serie A
Presenze / reti totali nel ChievoVerona Presenze / reti totali in serie A
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PRESENZE GOL 2014/15
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BARDI Francesco
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ANDUJAR Mariano Gonzalo
1983
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0
ARG
1
BIZZARRI Albano Benjamin
1977
11
-9
0
0
1056
ARG
15
COLOMBO Roberto
1975
0
0
0
0
0
ITA
17
PUGGIONI Christian
1981
0
0
0
0
0
ITA
1
RAFAEL Cabral Barbosa
1990
20
-25
0
0
1905
BRA
SECULIN Andrea
1990
0
0
0
0
0
ITA
90
DIFENSORI
DIFENSORI 33
ALBIOL Raùl
1985
18
0
6
0
1717
SPA
34
BIRAGHI Cristiano
1992
12
0
2
0
1019
ITA
5
BRITOS Miguel Angel
1985
9
1
4
0
626
URU
12
CESAR Bostjan
1982
13
0
4
0
1164
SLO
31
GHOULAM Faouzi
1991
11
0
2
0
967
FRA
3
DAINELLI Dario
1979
15
0
4
0
1339
ITA
4
HENRIQUE Adriano Buss
1986
7
0
2
0
490
BRA
21
FREY Nicolas Sebastien
1984
18
0
5
0
1663
FRA
26
KOULIBALY Kalidou
1991
17
1
6
1
1623
FRA
5
GAMBERINI Alessandro
1981
11
0
1
0
871
ITA
3
STRINIC Ivan
1987
2
0
0
0
185
CRO
20
SARDO Gennaro
1979
5
0
1
0
389
ITA
87
ZUKANOVIC Ervin
1987
15
1
5
0
1433
BOS
CENTROCAMPISTI
CENTROCAMPISTI 6
DE GUZMAN Jonathan
1987
14
3
1
0
675
CAN
77
GARGANO Walter Alejandro
1984
12
0
4
0
833
URU
63
BELLOMO Nicola
1991
5
0
0
0
99
ITA
17
HAMSIK Marek
1987
18
2
0
0
1305
SLO
23
BIRSA Valter
1986
19
0
1
0
1396
SLO
88
INLER Gokhan
1984
11
1
3
0
840
SVI
10
CHRISTIANSEN Anders
1990
0
0
0
0
0
DAN
8
JORGINHO Frello Filho Jorge Luiz
1991
14
0
4
0
737
BRA
14
COFIE Isaac
1991
14
0
1
0
786
GHA
19
LOPEZ SILVA David
1989
17
0
3
0
1448
SPA
56
HETEMAJ Perparim
1986
18
0
5
0
1714
FIN
11
MAGGIO Christian
1982
16
0
4
0
1521
ITA
13
IZCO Mariano
1983
11
1
2
0
1022
ARG
16
MESTO Giandomenico
1982
2
0
0
0
104
ITA
84
MANGANI Thomas
1987
1
0
1
0
48
FRA
22
RADOSEVIC Josip
1994
1
0
0
0
8
CRO
8
RADOVANOVIC Ivan
1988
15
1
4
1
1259
SER
18
ZUNIGA Juan Camilo
1985
6
0
0
0
543
COL
1987
20
9
1
0
1750
SPA
attaccanti 19
attaccanti
BOTTA Ruben
1990
7
0
1
1
307
ARG
7
CALLEJON Josè Maria
7
LAZAREVIC Dejan
1990
8
1
0
0
282
SLO
23
GABBIADINI Manolo
1991
2
0
0
0
44
ITA
69
MEGGIORINI Riccardo
1985
14
2
6
0
977
ITA
9
HIGUAIN Gonzalo
1987
20
12
1
0
1648
ARG
43
PALOSCHI Alberto
1990
19
4
1
0
1452
ITA
24
INSIGNE Lorenzo
1991
11
1
0
0
703
ITA
31
PELLISSIER Sergio
1979
12
3
0
0
371
ITA
14
MERTENS Dries
1987
17
1
2
0
799
BEL
24
SCHELOTTO Ezequiel Matias
1989
12
0
1
0
784
ARG
25
MICHU Miguel Perez Cuesta
1986
3
0
1
0
153
SPA
91
ZAPATA Duvàn
1991
11
4
1
0
331
COL
Rose passibili di variazioni dovute alle operazioni di calciomercato pagina 13
ile b i d n o f n o L’inc e h c à t i l a Qu he c n a a t t e risp e t n e i b m l’A
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c’era una volta chievo - napoli I precedenti tra gialloblù e azzurri
Marco sancassani
Non serve andare più di tanto a ritroso nel tempo per trovare l’ultimo di questi frangenti. Non più tardi dello scorso 14 settembre infatti era una rete di Maxi Lopez a dare i tre punti agli uomini allora guidati da mister Corini. All’exploit ben contribuirono le parate di Bardi, tra cui il rigore calciato da Higuaín. All’ombra del Vesuvio il Chievo fece sua l’intera posta anche il 22 settembre di cinque anni fa quando la doppietta di Pellissier, inframmezzata da un acuto di Fernandes ribaltarono clamorosamente l’iniziale segnatura di Cannavaro firmando la prima, storica affermazione in trasferta. Fino a quella sera solo in un’occasione la formazione veronese era andata a punti nel catino del San Paolo grazie a uno 0-0 tra i cadetti datato 25 aprile 1999. L’altro dei due incontri terminati senza vincitori né vinti appartiene poi alla stagione 2013/2014. Un ulteriore successo esterno sfumò a poco dal termine: l’azzurro Albiol castigò Puggioni e compagni a 120 secondi dal termine, in vantaggio già al 18’ con Sardo. Proprio lui, clivense nativo di Pozzuoli, già una volta aveva rischiato di vedersi affibbiare l’altafiniano appellativo di “core ‘ngrato” raddoppiando il centro di Moscardelli nella sfida di ritorno del torneo 2010/2011. Per gli scaramantici partenopei, la formazione della Diga rimase tabù anche in entrambe le gare disputate al Bentegodi nel biennio seguente: ancora la “mosca atomica” decise il risultato (1-0), come fecero in seguito (20) Théréau e Dramè. Il match più sportivamente
Foto: R. Gandolfi
Napule è mille colori e - perché no? - anche un po’ gialloblù. È citando il titolo di una celebre canzone di Pino Daniele (e omaggiandone l’autore…) che andiamo a ripercorrere la storia delle sfide tra il ChievoVerona e la squadra del capoluogo campano, dove appunto la compagine clivense ha raccolto più di un successo.
Scontro al centro Ivan Radovanovic e Jorginho si sfidano a centrocampo
drammatico per i sostenitori scaligeri fu tuttavia quello che le due odierne contendenti disputarono il 18 gennaio 2009, primo episodio della saga sotto i riflettori della Serie A. Il Chievo - in cui Di Carlo aveva sostituito alla guida Iachini - occupava con 10 punti l’ultimo gradino della classifica, il Napoli (33) lottava per l’Europa. La contesa si accese poco dopo la mezz’ora grazie al rigore con cui Marcolini portò avanti i padroni di casa. La ripresa vide gli ospiti ottenere la parità con Lavezzi, gettando lo sconforto sugli spalti. L’espulsione di Hamsik tornò ad alimentare le speranze gialloblù ma all’altale-
na delle emozioni si aggiunse la ritrovata parità numerica in virtù del “rosso” a Morero. Nel segno di questo colore, stavolta inteso nel senso della capigliatura, proseguì e si chiuse la gara. Al minuto 73 infatti, l’ineffabile arbitro Farina mandò - nel pathos degli astanti - sul dischetto ancora Marcolini per una vittoria che lanciò la riuscita rincorsa alla salvezza.
Il bilancio complessivo
Serie A
Serie B
G
V
N
P
F
C
6
4
0
2
10
7
F
7
2
1
4
5
10
Tot
13
6
1
6
15
17
C
2
0
0
2
1
4
F
2
0
1
1
2
3
4
0
1
3
3
7
17
6
2
9
18
24
Tot Totali
S
Foto: R. Gandolfi
Competizione
L’esultanza Marcolini, match winner 5 anni fa pagina 15
pagina 16
la vetrina degli amici
I calcio club affiliati al Coordinamento si presentano al Mondo Chievo angela borruto
Calcio Club Ragazzi di Palazzina (Impianti Sportivi di via Lugo) Calza a pennello la definizione di “one man club” a Rolando Sandri, attualmente presidente del circolo a ridosso del popoloso quartiere di Borgo Roma. Il popolare “Lollo” (in piedi nella foto) non esita infatti caricarsi a sulle proprie spalle i pochi onori e i tanti oneri che quasi sempre la gestione di questo tipo di attività comporta. A muoverlo - sin dal 2000 - sono la passione per il Chievo e il piacere della compagnia. Risalgono proprio all’inizio del terzo millennio le sue prime esperienze di collaborazione con il Coordinamento Amici del Chievo quando aveva
dapprima dato vita al club ARCA ENEL, facendo poi parte del Babilonia e del Mesa Tapa sempre gravitanti nella zona. “Oltre a ciò, ad avvicinarmi alla squadra della Diga è stata la mia amicizia con Alviero Merlo (calciatore in forza al Chievo dal ‘78 al 1980, N.d.R)”. Ora il suo operato è a beneficio di questo club inaugurato tre anni rivolto la cui sede ospita anche una polisportiva affiliata proprio al ChievoVerona!
Calcio Club The Friends (Pizzeria Da Tommaso - V. Puglie, 79 - Verona) Risale a circa 10 anni fa la costituzione di questo club che si affaccia su piazza Chievo. Sarebbe tuttavia più esatto parlare di una rifondazione in quanto il circolo nasce in seguito alla simpatia dei componenti per Martino Melis, ex calciatore gialloblù della metà degli anni 90. Successivamente da “Martino Melis” la denominazione si trasforma in “Melis friends” fino ad arrivare all’odierno “The friends” che sottintende ovviamente l’essere amici del Chievo ma anche il legame tra gli iscritti. Con sede da sempre presso la pizzeria Da Tommaso, il sodalizio ora guidato da Fiorenzo Viviani non ha mancato, quando possibile, di contribuire a piccole opere di beneficienza, come ad esempio, la raccolta fondi per gli alluvionati di Genova. Attualmente, i suoi tesserati sono circa una cinquantina anche se, nei primi anni di attività la raccolta di adesioni arrivo ben a quota 256 garantendo l’organizzazione di feste sempre partecipate e di successo.
ristorante
Dossobuono (VR) - Via Cavour, 40 Tel. 045 513038 Chiuso il mercoledì
ristorante
pagina 17
le partite del chievo in diretta radio!
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in diretta dalle 18.30 alle 19.30 un’ora di solo chievo con massimo massi chiama in diretta al 393.6201295
pagina 18
radio ufficiale a.c. chievoverona
giovani cronisti gallery
Le foto delle scuole protagoniste del progetto con i campioni gialloblù
renzo udali
A sinistra i Giovani Cronisti delle classi quarta e quinta dell’Istituto primario di Cerro Veronese. A destra le insegnanti degli alunni.
La visita all’interno degli spogliatoi gialloblù allestiti come prima di ogni partita casalinga del ChievoVerona con le maglie dei giocatori intervistati in Sala Stampa.
pagina 19
pagina 20
Tra calci e bracciate Intervista ad Enrico Montresor, allenatore dei Leoncini 2003 E’ la volta di respirare l’aria che tira nei dintorni del campo sportivo di Via Puglie, dove tutti i lunedì e mercoledì gli Esordienti 2003 a 9 si allenano. Oltre che Chievo, questi Leoncini si possono trovare in palestra e piscina il venerdì, a svolgere rispettivamente yoga e nuoto, attività che permettono loro di divertirsi, fare gruppo ed ottenere un maggior benessere generale. A guidarli i loro allenatori: Monica Gallo ed Enrico Montresor. Di quest’ultimo sappiamo che gioca da sempre a pallacanestro, sport nel quale eccelle, ma che la scorsa estate si è voluto cimentare con un altro pallone, quello da calcio, e non più nel ruolo di giocatore ma di allenatore. Suvvia, conosciamolo meglio! Che allenatore è Enrico Montresor? Quali i suoi trascorsi? Enrico Montresor è un allenatore giovane e fresco di studi nell’ambito delle scienze motorie, ma soprattutto un ragazzo voglioso d’imparare da chi ne sa di più.
Come ti stai trovando nelle vesti di mister degli “Esordienti 2003 a 9”? Che gruppo è? Mi trovo molto bene sia con la mia collega di panchina Monica Gallo sia con i ragazzi, che sono veramente fantastici. Il gruppo è molto numeroso ed il lavoro da fare è quindi ancor più stimolante. Unico neo: manca un po’ di umiltà e di spirito di sacrificio da parte di tutti. Sono convinto che con calma e con l’impegno di ogni singolo componente della squadra arriveranno anche questi aspetti, i quali sono le chiavi del successo. Ci puoi raccontare qualche aneddoto divertente accaduto in questa prima parte della stagione? In una sfida a “Mister se becco la traversa da qui (ovvero da trenta metri), arbitra in mutande” per innumerevoli tentativi i ragazzi non sono riusciti nell’intento, ma appena mi sono girato per andare via, dicendo: “Fine della scommesa!”, uno di loro l’ha colpita in pieno per davvero! Non vi dico le lamentele per far convalidare il tiro, ma ne sono uscito salvo… Per un pelo!
Hai un allenatore modello a cui t’ispiri? No, direi di no. Non ho nessun modello in particolare. Cerco però di prendere esempio da tutti quegli allenatori che sanno rapportarsi nei migliori dei modi con la propria squadra.
Per un allenatore i rapporti con i genitori sono complicati? Dipende da come li si affronta: se si è chiari e c’è comunicazione non possono esserci problemi, anzi, divengono piacevoli i momenti di confronto con loro.
Lo store Paluani Life è aperto da martedì a sabato compresi, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00
Si trova in via Aeroporto A . Berardi, nel cuore di Chievo, ed è il primo store merchandising ufficiale Paluani Life e ChievoVerona, nonché sede dell’omonima neonata società polisportiva A.S.D. PALUANI LIFE CHIEVOVERONA. Un importante punto di riferimento per tutti i tifosi (e non) della squadra clivense.
Sappiamo che il venerdì i “2003” svolgono allenamento in piscina e palestra. Puoi dirci qualcosa in più a riguardo? In uno sport dove il fisico conta parecchio c’è bisogno di allenare ogni parte del corpo. Monica mi ha proposto se volevo seguire i ragazzi anche in questi allenamenti in piscina e, avendo le conoscenze natatorie adeguate, ho accettato. I ragazzi ci mettono tutto l’entusiasmo del mondo, a volte perfino troppo, e divertendosi non si accorgono di svolgere un lavoro importantissimo a livello motorio. La piscina, oltre a rinforzare gli arti in generale, sviluppa il controllo della stabilità e delle catene cinetiche. Hobby e passioni oltre al calcio? Gioco a basket da quando ho sei anni e non smetterò mai! Faccio anche l’animatore per il gruppo adolescenti del mio paese e nel tempo libero m’immergo nella musica con chitarra e computer.
Per uno stile di vita corretto
Per informazioni o curiosità sul mondo targato Paluani Life seguici sulla pagina Facebook: www.facebook.com/paluani o contattando i numeri 045 57 24 02 347 86 20 869
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premio cangrande squadra 2014
Al ChievoVerona il riconoscimento riservato ad atleti e squadre veronesi che hanno ottenuto risultati prestigiosi dino guerrini
È stata la società del presidente Luca Campedelli a ricevere, mercoledì scorso in Gran Guardia, il premio “Cangrande Squadra 2014”, per la vittoria dello scudetto della Primavera gialloblù nella scorsa stagione. Il riconoscimento è riservato ad atleti e sportivi veronesi che hanno conseguito nella stagione agonistica o nel corso della loro carriera prestigiosi risultati. “La vittoria dello scudetto Primavera ha rappresentato il coronamento di un percorso iniziato tanti anni fa sul nostro Settore Giovanile - ha commentato il presidente Campedelli - Dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a costruire questo progetto di valore, e tutti gli educatori, gli allenatori e i dirigenti che quotidianamente lavorano per rendere il Settore Giovanile del ChievoVerona un luogo per formare i ragazzi sia come calciatori, sia come uomini seguendo i principi di correttezza, lealtà e sportività”. Premiati Il responsabile tecnico del settore giovanile Marco Fioretto e il presidente Luca Campedelli
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