Imprese e territorio - Lapam Confartigianato Imprese di Modena e Reggio Emilia

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Modena - Reggio Emilia

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NOI IMPRESA Numero speciale

PERIODICO DI INFORMAZIONE DI LAPAM CONFARTIGIANATO IMPRESE N° 349 • DICEMBRE 2016 POSTE ITALIANE SPA • SPED. IN ABB. POST. D.L. 353/2003 • (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) • ART. 1, COMMA 1, DCB (MODENA C.P.O) • EURO 2

IMPRESE TERRITORIO MECCANICA

IL PROGETTO

TERRITORIO

L’UNIONE FA LA FORZA

LAPAM PER LA SCUOLA

L’IMPRESA DELLA MISERICORDIA

No Pmi No ri-parti L’iniziativa promossa sul territorio da Lapam Confartigianato

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SOMMARIO DICEMBRE 2016

4__ L’impresa della misericordia 6__ L’unione fa la forza 7__ Subfornitura, dopo la crisi 8__ Costi dell’energia: piccole imprese penalizzate 10__ No pmi no ri-parti 12__ Cosa chiediamo ai sindaci 14__ ‘Dire, fare, provare’: ragazze e Buona Scuola, un anno dopo 16__ Il valore dell’alternanza 18__ Come cambia il turismo 19__ Selezione Modena: lo shop è online! 20__ VestiLapam: la moda è… giovane 21__ #Lapamcreafuturo 22__ La cassetta degli attrezzi 23__ Il food modenese a Siviglia!

UNA NUOVA SFIDA Quello che avete in mano non è, semplicemente, il nuovo house organ di Lapam Confartigianato Modena Reggio Emilia, una sorta di numero ponte tra il ‘vecchio e glorioso’ Noi Impresa e il ‘nuovo’ Imprese e Territorio, dove la parola chiave è proprio territorio, un luogo che vogliamo valorizzare e mettere in luce a partire dalle proprie, straordinarie, imprese. Questo dunque non è, semplicemente, un modo nuovo di dare voce alle 12mila imprese associate e a una realtà che, col tempo, si sta consolidando sempre più non solo sul territorio modenese (dove Lapam opera da diversi decenni) ma anche in quello d’oltre Secchia. Quello che avete in mano rappresenta, per l’associazione imprenditoriale, una nuova sfida. Una sfida che dice la speranza e il coraggio di rilanciare, un coraggio che come associazione stiamo tenacemente difendendo. Pensiamo all’iniziativa #Lapamcreafuturo: un modo davvero diverso di ricercare giovani talenti, perché li cerchiamo… senza esperienza. È necessario scommettere realmente sui giovani, dare loro prospettive e opportunità, come sono state date nel corso di questi decenni spesso e volentieri proprio dalle imprese micro, piccole e medie. E questo è un segno di coraggio: scommettere sul futuro, su un domani che potrà e dovrà essere nuovamente di speranza. Non è facile, oggi, scommettere sul futuro, questo è innegabile, ma è necessario. Gli indicatori economici, purtroppo, restano grigi e le non scelte della politica rischiano ancora di appesantire il quadro. Ma occorre provare ad accettare le nuove sfide. In questo numero si parla ad esempio, del Lapam Day. Sfide da cogliere, opportunità da non lasciar passare, rischi da evitare. Quello che deve fare ogni buon imprenditore. Carlo Alberto Rossi, segretario generale Lapam Confartigianato

Periodico di informazione di Lapam Confartigianato Reg. Trib. di Modena n. 457 del 7/2/1972. Direttore editoriale Erio Luigi Munari - Responsabile di redazione Carlo Alberto Rossi - Direttore responsabile Paolo Seghedoni - Redazione Paolo Seghedoni, Alberto Belluzzi, Antonio Bellettini, Marco Minarelli, Fabio Ferrarini, Milena Savani, Elena Baraldi - Hanno collaborato Marco Pignatti, Enzo Fanì, Carlo Alberto Medici, Christian Magnani, Marcella Caluzzi, Franco Rubbiani, Andrea Cavallini - Progetto grafico e impaginazione MediaMo - Fotografie MediaMo, Archivio Lapam - Stampa Golinelli SpA Per la pubblicità su Noi Impresa contatta MediaMo: info@mediamo.net - Tel 059.350.269 - Fax 059.347.326


DAL TERRITORIO

L’impresa della misericordia

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Centinaia di imprenditori presenti ai tre incontri promossi da Lapam Confartigianato con i vescovi di Modena, Reggio Emilia e Carpi, in dialogo con tre professori universitari

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Da una parte i tre vescovi delle diocesi dei territori in cui opera Lapam Confartigianato (Modena, Reggio Emilia e Carpi, in realtà ci sarebbe anche un pezzetto della diocesi di Bologna nell’area di Castelfranco Emilia…), dall’altra tre professori universitari. In mezzo una proposta Lapam, di far dialogare due mondi differenti su un tema particolare, su due parole come impresa e misericordia, nell’anno dedicato da papa Francesco al Giubileo della misericordia appunto. “Una scommessa

vinta - sottolinea il direttore generale Lapam Confartigianato, Carlo Alberto Rossi - sia per la qualità delle conversazioni che per la presenza, qualificata, di oltre trecento imprenditori e mondo delle istituzioni nelle tre serate. Sapevamo di azzardare un poco, ma questa scelta è stata ripagata da un dialogo molto proficuo, che non mancheremo di proseguire in futuro”. “Siamo davvero contenti di come sono andati questi confronti – rimarca il presidente generale Lapam Con-

fartigianato, Erio Luigi Munari –. Sono stati appuntamenti in cui il dibattito non è mancato e sono emersi temi importanti ma spesso meno trattati nelle nostre riunioni. Gli imprenditori, per crescere, hanno bisogno anche di appuntamenti come questi”.


A Modena, con l’arcivescovo e il professor Argiolas Oltre 120 persone, un successo superiore alle attese, per la serata promossa da Lapam Confartigianato ‘L’impresa della misericordia’. Ospiti l’arcivescovo di Modena, don Erio Castellucci, e il professor Giuseppe Argiolas dell’istituto universitario pontificio Sophia

A Reggio Emilia con il vescovo e il professor Pezzani

A Carpi con il vescovo e il professor Mosconi Più di 100 persone anche a Carpi per il confronto promosso da Lapam tra il vescovo, mons. Francesco Cavina, e il professor Franco Mosconi, docente di economia industriale all’università di Parma

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Un centinaio di imprenditori hanno accettato la scommessa di Lapam Confartigianato Reggio Emilia. Organizzare un incontro su impresa e misericordia. In dialogo il vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, Massimo Camisasca, e il professor, Fabrizio Pezzani della Bocconi

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MECCANICA

L’unione fa la forza

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Una delegazione di imprese padovane, ospiti di Lapam Confartigianato, in visita a Modena per conoscere le eccellenze del territorio

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L’unione fa la forza. È questo il motivo dominante della visita di una trentina di imprenditori padovani a Modena, ospiti di Lapam Confartigianato Imprese. Realtà del comparto meccanico, associate all’Unione provinciale artigiani di Padova (UPA), curiose di conoscere il nostro modo di fare impresa - e soprattutto rete - all›ombra della Ghirlandina. Un tour in cui il gruppo ha vistato il centro storico di modena, ammirato le meraviglie prodotte in pagani automobili e scoperto il consorzio produttori antiche acetaie. Qui il presidente del Consorzio, Mario Gambigliani, ha illustrato le origini del prodotto mentre Daniele Casolari, responsabile Lapam, ha raccontato la na-

scita di Selezione Modena: la rete creata per stimolare nuove opportunità tra 25 attività imprenditoriali del settore enogastronomico e alberghiero modenese. Il tutto, come da migliore tradizione nostrana, condito con una degustazione di parmigiano e aceto balsamico DOP. «Il tessuto imprenditoriale italiano è composto da micro e piccole aziende - spiega Franco Silvestrin, presidente del comparto Autoriparazione UPA - e aggregarsi per competere sui mercati, come dimostrato da Selezione Modena, è una scelta che guarda lontano». Anche Franco Boin, imprenditore e presidente della categoria Meccanica UPA, la pensa così: «Qui abbiamo imparato cosa significa fare massa critica e incominciare a dia-

logare tra aziende che prima si consideravano «concorrenti» e che ora diventano partner». Un risultato di cui Erio Luigi Munari, presidente Lapam è particolarmente fiero: «Il dialogo e la collaborazione tra imprenditori non solo è possibile, ma necessario per portare con forza le esigenze delle imprese sui tavoli istituzionali. Oggi, una volta in più, abbiamo mostrato con orgoglio le nostre eccellenze e la volontà di creare nuove collaborazioni e occasioni di business anche su territori diversi». Sinergie che Lapam e UPA si sono ripromesse di mantenere già nei prossimi mesi, creando nuove occasioni di confronto tra imprenditori determinati a crescere.


MECCANICA

Subfornitura, dopo la crisi Lapam ha studiato gli effetti sulle imprese del distretto di Modena e Reggio Emilia

E quali soluzioni sono indispensabili per competere oggi sul mercato? Per capirlo Lapam Confartigianato Modena e Reggio Emilia presenta uno studio dettagliato e aggiornato dedicato a una delle dorsali della nostra economia territoriale. La ricerca, curata dal Dipartimento di Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia e dalla società di analisi R&I s.r.l, verrà presentato martedì 13 dicembre (in orario da definire) presso la sede centrale Lapam, in via Emilia Ovest 775 a Modena. Durante la presentazione dello studio, a cui sono invitate tutte le aziende della subfornitura, saranno presenti tra gli altri l’ingegnere Paolo di Marco di PdFor, azienda specializzata in consulenza aziendale, e Daniela Bigarelli della società R&I s.r.l che si occupa di ricerca e analisi sulle piccole e medie imprese. «In questo aggiornamento della ricerca del 2012 - spiega Bigarelli - abbiamo analizzato 23 imprese di subfornitura e una decina di grandi committenti localizzati prevalentemente a Modena, Reggio Emilia e Bologna, appartenenti a diversi comparti della meccanica: Packaging, Macchine per l’industria alimentare, Macchine per l’industria

ceramica, Macchine agricole, Organi di trasmissione, Automotive. L’analisi si è concentrata sugli effetti della crisi che ha investito la subfornitura dal 2008 a oggi e su come le piccole imprese hanno reagito per rispondere alle difficoltà di questi anni, cercando di mettere in evidenza le diverse strategie seguite e i problemi». Daniela Bigarelli spiega anche qua-

Torna Mecspe Anche l’anno prossimo - dal 23 al 25 marzo 2017 - torna Mecspe, la manifestazione B2B di riferimento per il settore manifatturiero che presenta le nuove tecnologie e i nuovi materiali per il settore meccanico e dell’automazione. Con 40mila visitatori registrati nella precedente edizione e 1.700 aziende espositrici, la fiera sta assumendo ogni anno più importanza nel panorama degli eventi di settore. 11 i settori tematici. - Stampa 3D e tecnologia additiva - Stampi e stampaggio, lavorazioni materie plastiche e delle gomma - Metrologia e controllo qualità - Informatica industriale, IoT, cloud manufacturing - Sistemi per la logistica, macchine e attrezzature - Assemblaggio, montaggio e manipolazione, automazione e robotica - Organi di trasmissione meccanica, oleoidraulica, pneumatica, meccatronica, controllo del movimento, aria compressa, manutenzione - Progettazione, lavorazioni elettroniche e componenti e accessori - Lavorazioni industriali per conto terzi - Macchine utensili e attrezzature per lavorazioni meccaniche - Macchine e impianti per il trattamento e la finitura delle superfici

NOI IMPRESA 12|16____ MECCANICA

Quali effetti ha prodotto la grande crisi sulle imprese di subfornitura del distretto di Modena e Reggio Emilia?

li siano le finalità dell›indagine: «La ricerca va nella direzione di sollecitare la Regione Emilia-Romagna e le altre istituzioni a sostenere la trasformazione della subfornitura. Per accelerare questo processo è necessario migliorare le politiche di internazionalizzazione e di promozione del sistema produttivo regionale; promuovere azioni finalizzate non solo a sostenere gli investimenti, ma anche a favorire l’acquisizione di nuove competenze oggi indispensabili per gestire un’impresa di subfornitura. Le sfide competitive a cui le imprese di subfornitura devono far fronte richiedono competenze gestionali, organizzative, commerciali, ecc. molto più complesse rispetto al passato» conclude la ricercatrice.

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IL DATO

Costi dell’energia: piccole imprese penalizzate

IMPRESE&TERRITORI 12|16____ IL DATO

Non si abbassa lo spread tra le principali economie mondiali e l’Italia in questa classifica, che penalizza in particolare le micro e piccole imprese. Dal consorzio Cenpi una risposta

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In questi giorni Lapam Confartigianato è entrata in campo per dare battaglia su uno dei fronti più caldi per le piccole imprese, quello dei costi dell’energia. In particolare, parliamo degli oneri ge-

nerali di sistema, vale a dire quegli11 balzelli che gonfiano del 45% la bolletta elettrica dei piccoli imprenditori. Il meccanismo degli oneri di sistema è da sempre nel mirino dell’Associazione perché pesano di più su chi consuma meno energia e addirittura alcuni di essi servono a finanziare sconti e agevolazioni per le aziende energivore. Il risultato è che su un gettito complessivo di 15 miliardi nel 2015 derivante da questi oneri in bolletta, le piccole imprese hanno contribuito appunto per il 45%, mentre le grandi imprese energivore appena per il 9%. E ora questo meccanismo iniquo e perverso potrebbe addirittura peggiorare. Nel decreto Milleproroghe varato a febbraio di quest’anno è infatti prevista la riforma della struttura tariffaria degli oneri generali di sistema. Un cambiamento che l’Autorità per l’energia sta mettendo a punto nei dettagli tecnici, mentre il Ministero dello Sviluppo economico deve stabilirne le date di attuazione. Proprio su contenuti e tempi della riforma è intervenuta Lapam Confartigianato con una lettera in cui sono state messe nero su bianco le forti preoccupazioni per i rischi di nuo-

ve complicazioni e di maggiori costi derivanti dalla riforma a danno di 7 milioni di piccoli imprenditori. In sintesi, la sollecitazione di Confartigianato a Calenda è quella di riconsiderare la riforma approvata a febbraio sia nel merito che nei tempi di attuazione. Secondo Lapam il problema va risolto a monte: il meccanismo degli oneri generali di sistema va completamente ripensato. Innanzitutto va spostato sulla fiscalità generale parte del prelievo oggi concentrato sulle piccole imprese e deve essere ripartito in modo più equo il peso degli oneri tra le diverse dimensioni d’azienda. Quanto poi ai tempi di attuazione della riforma, l’Associazione sollecita al Ministro di spostarla al momento in cui sarà completata la liberalizzazione del mercato dell’energia prevista nel 2018. Proprio a causa di questa situazione, sempre difficile, legata ai costi energetici, Lapam Confartigianato ha aderito ha aderito al Cenpi, Consorzio Nazionale di Confartigianato, che propone tariffe competitive per energia elettrica e gas, per sostenere le imprese nella riduzione dei costi aziendali. Informazioni presso le sedi Lapam Confartigianato del territorio.


Servizi Energetici ILLUMINAZIONE A LED ECONOMIA E BENESSERE

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RISPARMIO ENERGETICO: meno 90% rispetto alle lampade ad incandescenza, 85% rispetto alle lampade alogene e il 60% rispetto alle lampade fluorescenti. • Assenza di manutenzione • Elevata efficienza luminosa • Dimensioni e peso ridotti • Accensione a freddo • Elevata resa cromatica SERVIZI CHE OFFRIAMO GRATUITAMENTE PER IL RELAMPING LED - Consulenza tecnico commerciale - Sopralluogo - Studio di fattibilità - Preventivo - Verifica con misurazioni di luminosità e consumi dei corpi illuminanti esistenti. - Fornitura di corpi illuminanti a LED in conto visione e misurazione di luminosità e consumi.


IN COPERTINA

No Pmi no ri-parti

IMPRESE&TERRITORI 12|16____ IN COPERTINA

Il Lapam Day per mettere al centro il valore della piccola e media impresa

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Circa duecento persone, tra imprenditori e rappresentanti delle istituzioni hanno partecipato al dibattito che ha chiuso il ‘Lapam Day’ aperto sabato con sei incontri in altrettanti comuni capo distretto in cui l’associazione ha incontrato i sindaci o loro rappresentanti di tutti i comuni. Il presidente Erio Luigi Munari ha spiegato: «Il mondo politico troppo spesso si accorge delle micro e piccole imprese soltanto quando ci sono scadenze elettorali. Non possiamo esser contenti di questa situazione, è necessario continuare il confronto, per far sì che le pmi possano contare per quanto è giusto. Con i sindaci il confronto è quotidiano e assiduo. Ma ai comuni chiediamo un segnale di attenzione, ridurre all’aliquota minima l’Imu su capannoni, negozi e uffici utilizzati come beni strumentali dall’impresa stessa». Il segretario, Carlo Alberto Rossi, ha commentato alcuni dati forniti da Lapam Confartigianato: «I numeri che abbiamo presentato parlano chiaro e dicono che oltre il 75% dell’occupazione nel privato è creata dalle micro, piccole e medie imprese, inoltre più del 92% delle imprese a Modena e provincia hanno meno di

49 addetti. Questi numeri ci dicono con grande evidenza che le pmi chiedono, a ragione, più spazio e più considerazione». Cesare Fumagalli, segretario nazionale di Confartigianato ospite di Lapam, ha posto l’accento sull’impegno dell’associazione a livello nazionale per fare pressioni sui decisori politici. «Ci sono settori che hanno possibilità di crescere, e penso

ad esempio alle tecnologie e l’industria 4.0 - ha spiegato - la manifattura è ancora e sempre più determinante per il nostro Paese, non possiamo abbassare la guardia: la piccola impresa non fa le magie... Puntare con decisione sulle pmi significa mantenere un modello di welfare strutturato, generare un ‘full Made in Italy’ e anche migliorare l’ambiente grazie alle


Questi dati evidenziano, in modo molto esplicito, come siano le micro, piccole e medie imprese a trainare l’economia e a cercare, faticosamente certo, di portarla fuori dalle secche di una crisi pesantissima. Ai comuni Lapam Confartigianato ha presentato anche temi specifici, legati ai diversi territori, sui quali cercare di fare alleanza. Tra questi una richiesta che darebbe il segno di una attenzione particolare per questo mondo troppo spesso disconosciuto: la riduzione dell’Imu.

SHOP

Lapam chiede ai sindaci di applicare l’aliquota minima sugli immobili utilizzati dall’impresa, considerando il capannone, il negozio e l’ufficio, condotti direttamente come bene primari, finalizzato all’attività e senza alcun fine speculativo. Il capannone e il negozio per l’artigiano equivale alla prima casa per la famiglia.

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imprese a vocazione green. La pressione fiscale cala, ma non abbastanza: la competitività si recupera soprattutto in questo modo». Fabrizio Pezzani, professore della Bocconi, ha usato parole forti: «In Italia il problema non è Senato o non Senato, ma trovare delle persone capaci che possano cambiare la politica e creare un nuovo modello: la crisi non è economica, ma squisitamente etica. Negli Stati Uniti la vittoria di Trump è emblematica: il sistema sta cambiando, ma questi cambiamenti necessitano di persone all’altezza in tutti i settori, dall’economia, all’industria alla politica». Al termine del ‘Lapam Day’, il terzo di questi ultimi anni, resta la sensazione che il mondo delle micro, piccole e medie imprese debba continuare a farsi sentire. La chiosa di Munari: «Continueremo a cercare una intercolucuzione diretta e assidua con la politica. I sindaci spesso e volentieri capiscono le nostre istanze, l’auspicio è che questa voce arrivi anche a livelli istituzionali più alti».

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IN COPERTINA

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COSA CHIEDIAMO AI SINDACI

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ZONA DI REGGIO EMILIA STAZIONE MEDIOPADANA La politica di marketing del territorio anche in chiave turistica non può prescindere dalla promozione e valorizzazione di questa fondamentale infrastruttura nei circuiti turistici e di promo commercializzazione del territorio. MANCASALE La riqualificazione del quartiere industriale di Mancasale, che trasforma la zona in una Parco industriale è un secondo tema rilevante ed è uno dei punti chiave del Piano d’azione dell’Area nord di Reggio Emilia. Fa parte degli interventi che rientrano nell’ampio Programma di rigenerazione del comparto produttivo a nord di Reggio Emilia, attivato dal Comune con risorse proprie e regionali per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro. EX REGGIANE La riqualificazione di piazzale Europa è il primo passo nella realizzazione del Programma di rigenerazione urbana (Pru) dell’area “Reggiane”, finanziato con risorse nazionali del Piano nazionale Città, della Regione Emilia-Romagna e investimenti privati per un valore complessivo di circa 35 milioni di euro.

ZONA DI MODENA

ZONA DI CARPI

VIABILITÀ Collegamenti da e per Modena, compresi l’innesto del casello Modena Nord nella viabilità cittadina, nonché la coassiale che dal casello di Modena Sud dovrebbe congiungersi con la tangenziale, il cui completamento è ora bloccato. Aggiungiamo infine il nodo della Nonantolana che crea intasamenti quotidiani nelle ore di punta.

UNIONE TERRE D’ARGINE Il percorso positivo di aggregazione di servizi nelle Terre d’Argine è iniziato da tempo su più versanti. Riteniamo oggi sia indispensabile completarlo. A partire da un maggiore coordinamento sulle azioni economiche e di promozione del territorio che va visto sempre di più come un “unicum” integrato. Allo stesso modo, pensiamo necessiti una più ampia integrazione tra le diverse politiche urbanistiche che produca anche una auspicata uniformità nelle norme e nei regolamenti dei percorsi autorizzativi (ad esempio, riguardanti i diversi “Sportelli Unici” operanti sui 4 comuni).

CENTRO STORICO Vi è un problema urgente di gestione degli accessi al centro storico della città di Modena per le attività di carico e scarico. Occorre regolamentare le fasce orarie e renderle più consone alle esigenze degli esercenti e dei trasportatori. AREE PRODUTTIVE I villaggi artigiani hanno fatto la storia economica della città di Modena e di molti altri comuni. È necessaria una riqualificazione di queste aree produttive, sia in chiave di decoro urbano che di sicurezza. Il percorso avviato in collaborazione con il C.A.P. è un primo passo importante, che vede il coinvolgimento delle associazioni di categoria e delle imprese. Bisogna proseguire su questa strada, non solo nel capoluogo, ma anche nelle aree dei comuni adiacenti.

SICUREZZA Prima che si diffonda ulteriormente quel senso di impotenza e di insicurezza che potrebbe minare la tranquillità della vita sociale è necessario un’azione forte in più direzioni: tutela, vigilanza, prevenzione, contrasto alla criminalità (micro e non), repressione dei reati. TERREMOTO In particolare per le aree di Carpi e Soliera è tuttora aperta la questione delle “mappe di scuotimento, con quanto ne consegue in materia di messa in sicurezza e di tutela del patrimonio immobiliare.


ZONA DI SASSUOLO

ZONA DI VIGNOLA

ZONA DEL FRIGNANO

FUSIONI Uno degli argomenti che da anni sta animando la politica locale è il tema delle unioni e delle fusioni tra comuni limitrofi. L’associazione è da sempre convinta che sia una strada necessaria per garantire un futuro ai comuni in termini di servizi e una opportunità di sviluppo per il territorio, per le potenzialità insite nei sistemi premiali previsti dalla legislazione in materia. Non solo. Crediamo che dalla fusione possano derivare vantaggi di semplificazione e omogeneizzazione delle procedure e dei regolamenti comunali, nonché ulteriori economie di scala che in parte sono state sperimentate con le unioni.

UNIFICAZIONE O FUSIONE? Occorre valutare il futuro delle aggregazioni comunali per capire quale sia la forma istituzionale più efficace per rispondere ai bisogni di imprese e cittadini. Dalle unioni o ancora meglio dalle fusioni comunali, debbono derivare vantaggi tangibili in materia di uniformità dei regolamenti, di procedure amministrative, di armonizzazione di imposte e tributi e di razionalizzazione dei costi della P.A.

SICUREZZA Riteniamo che vada sempre più potenziato il presidio del territorio, adottando le migliori sinergie possibili tra le Forze dell’Ordine tutte (Polizie Municipali comprese) e contrastando il problema diella carenza di organici. Dato molto preoccupante è la riduzione drastica del corpo dei carabinieri di Vignola. Pensiamo che la videosorveglianza adottata da molti comuni sia uno degli strumenti efficaci di deterrenza, e per questo crediamo sia di fondamentale importanza ampliare le aree interessate.

APPALTI PUBBLICI Il settore edile versa in uno stato di crisi strutturale dal quale non riesce a riprendersi. Ciò a causa del crollo del mercato interno delle costruzioni. Una strada per la ripresa può essere quella degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni. Un’altra strada può essere quella dei lavori pubblici che le piccole imprese non praticano spesso. La nostra richiesta è di “spezzettare” gli appalti per favorire il lavoro delle PMI locali, questo anche in funzione della nuova normativa sugli appalti.

CISPADANA Si tratta di una infrastruttura fondamentale che cambia i tempi e i modi di collegamento con il resto d’Europa. Siamo in ritardo. Ogni anno si dice che l’iter è concluso e che partiranno i cantieri. SICUREZZA Il tema della sicurezza nei nostri centri e nelle aree produttive del territorio è sempre presente nell’immaginario collettivo. La percezione di insicurezza cresce al di là dei reati effettivamente commessi.

VIABILITÀ Chiediamo un aggiornamento sullo stato di attuazione della bretella Modena-Sassuolo, da decenni promessa e di nuovo garantita entro la fine del mandato amministrativo. LA MONTAGNA Altro tema importante è la viabilità abbinata al problema del dissesto idrogeologico della nostra montagna (esempio della Via Bibulca) che porta con sè lo spopolamento dei paesi dell’appennino ovest, che non gravitano nell’orbita del monte Cimone. Serve un progetto condiviso di rilancio dei nostri comuni montani. Ad esempio forme di incentivo che favoriscano il mantenimento della residenza ed il ripopolamento del territorio.

RIORDINO ISTITUZIONALE Riteniamo sia opportuno valutare concretamente ipotesi di fusioni tra comuni, andando oltre alle esperienze delle attuali unioni, onde poter perseguire obiettivi di razionalizzazione, di maggiore efficienza, per recuperare risorse da destinare agli investimenti nell’interesse generale dei cittadini e delle Imprese. TURISMO C’è stato un timido tentativo, in occasione dell’Expo, di valorizzare il territorio e le eccellenze locali. Occorre però investire risorse per individuare un piano strategico condiviso di promozione turistica del territorio e delle sue peculiarità.

SICUREZZA Negli incontri con gli imprenditori, è emersa una forte preoccupazione. Il tema della sicurezza può essere collegato al rilancio del turismo perchè i turisti cercano nelle nostre montagne soprattutto la tranquillità. La recrudescenza dei furti in abitazioni genera insicurezza. Chiediamo il rifinanziamento del fondo per la sicurezza (videosorveglianza) Chiediamo inoltre di studiare forme di contribuzione mista, pubblico/privato, per consentire l’investimento in sicurezza, nelle aree urbane a vocazione turistica e nelle aree produttive.

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ZONA AREA NORD

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SCUOLA E LAVORO

[...] l’inglese viene considerato fondamentale per il 98%, l’informatica per il 90% e i social media per l’80%.

Dire, fare, provare: ragazze e Buona Scuola, un anno dopo NOI IMPRESA 12|16____ SCUOLA E LAVORO

L’associazione ha presentato una ricerca sul tema dell’occupazione femminile dopo le superiori

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Anche Lapam Confartigianato Imprese Modena - Reggio Emilia è impegnata a dare il proprio fattivo contributo alla realizzazione dela “Buona Scuola” così come prevista dalla legge 107/2015. Non soltanto in tema di alternanza scuola/lavoro che, probabilmente, ne rappresenta l’aspetto più innovativo se collegata alle classi terze e all’obbligatorietà anche per i licei, ma anche in termini di

collaborazione su progetti con le singole scuole e attento ascolto delle aspirazioni e delle esigenze degli studenti. In questa prospettiva, in particolare, si colloca una interessante ricerca Lapam che ha coinvolto, nell’anno scolastico 2015-2016, oltre 100 studentesse degli istituti superiori della provincia di Modena, con al centro temi quali il lavoro femminile, sia autonomo che dipendente, le skills necessarie quali le lingue, l’in-

formatica e i social media e, naturalmente, le aspettative sul tema dell’alternanza scuola/lavoro. Forse saranno i tempi difficili per la ricerca di un lavoro dipendente, ma ben il 49% delle studentesse ha pensato e considerato il fatto di mettersi in proprio e di provare ad avviare una propria attività. Tra le competenze indicate, l’inglese viene considerato fondamentale per il 98%, l’informatica per il 90% e i social media per l’80%.


rato difficile e complicato dal 40% delle giovani studentesse, distante e inadeguato dal 20%, disastroso dal 17% e caratterizzato, però, anche da poca consapevolezza e poco impegno delle giovani stesse dal 14%. Ne consegue una riflessione tanto coerente quanto pragmatica. Cosa mi aspetto quindi dall’alternanza scuola/lavoro ? La risposta è “fare”: cioè essere seguiti da qualcuno in un’esperienza utile 32%, un’opportunità comunque 19%, avvicinarsi per capire il mondo del lavoro 16%, imparare, fare pratica 13% e, interessantissimo, una sorta di ri-orientamento lavorativo 6%. “È il secondo appuntamento del Movimento Donne Impresa di Lapam con l’indagine nei confronti delle studentesse di alcuni istituti secondari superiori di Modena e provincia - spiega Cinzia Ligabue, presidente Gruppo Donne Im-

presa Lapam -. Avevamo da tempo sentito l’esigenza di sondare la percezione delle studentesse vicine al termine del ciclo scolastico secondario, circa la loro propensione ad avviare una attività imprenditoriale nel prossimo futuro e, in tale contesto, capire quali erano le le loro conoscenze sul fare impresa, quali le possibili motivazioni e anche i possibili ostacoli, i vantaggi e gli svantaggi percepiti, nonchè le aspirazioni e, perché no, anche i timori legati a questa eventuale scelta”. “È proprio questa abitudine della nostra Associazione ad un rapporto di sinergia e collaborazione con tanti istituti scolastici della provincia - conclude Cinzia Ligabue - avviato ben prima del nuovo quadro normativo determinato dalla “Buona Scuola”, che ci ha dato il “la” per questa indagine che, come vedremo, ci ha permesso di fare un focus estremamente interessante sulle aspettative delle giovani imprenditrici del futuro”.

IMPRESE&TERRITORI 12|16____ SCUOLA E LAVORO

Interessante risulta il confronto con il percorso scolastico personale: viene infatti considerato adeguatamente approfondito l’inglese per il 63%, l’informatica per solo il 27% e i social media per il 46%. Tra i fattori personali che caratterizzano la gestione in prima persona di un’impresa femminile vengono considerati positivi l’autonomia, l’autorealizzazione, il guadagno e la responsabilità, mentre vengono percepiti come negativi ancora la responsabilità, il rischio, il poco tempo per sè, lo stress e i costi. E se per quanto riguarda i limiti femminili specifici al lavoro (famiglia e figli) le studentesse si dimostrano piuttosto consapevoli, valutandoli limiti concreti ed effettivi, rispettivamente, per il 41% e 44%, complessivamente nessuna ritiene a priori inconciliabili lavoro, famiglia e figli. Infine la prospettiva del lavoro e le aspettative sull’alternanza scuola/lavoro. Il rapporto giovani/lavoro viene conside-

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SCUOLA E LAVORO

Il valore dell’alternanza

NOI IMPRESA 12|16____ SCUOLA E LAVORO

Lapam per la scuola: 5 nuove azioni per giovani, scuola, lavoro, a Modena e Reggio Emilia

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Sono 5, come i cerchi della bandiera olimpica, le sfide che Lapam mette in campo a sostegno dei giovani, delle scuole e dell’università, per migliorare le competenze per entrare nel mondo del lavoro. Nel convegno su scuola e lavoro (che ha visto una partecipazione molto ampia, tra imprenditori, insegnanti e altri operatori del mondo scolastico), aperto dal segretario generale Carlo Alberto Rossi, presso la sede centrale Lapam di

Modena, si sono alternati Giorgio Siena, dirigente scolastico e presidente Asamo, Damiano Pietri, Presidente Nazionale Giovani Imprenditori Confartigianato, Silvia Spattini, Ricercatore Adapt, Centro Studi internazionali e comparati Deal, dipartimento di Economia ‘Marco Biagi’, Mariangela Vitone, responsabile Risorse Umane Lapam e Franco Rubbiani, responsabile Ufficio Studi Lapam. Il tema del convegno ‘Costruire le competenze a Modena e Reggio Emilia’ ha affrontato il nodo critico della disoc-

cupazione giovanile, attraverso il monitoraggio del percorso di formazione e costruzione delle competenze stesse non solo all’interno di scuola e università, ma anche oltre, nelle imprese e nell’intera comunità locale. Nell’ultimo anno solo Lapam, da parte sua, ha realizzato 90 incontri coinvolgendo oltre 2.400 studenti e professori; ora è l’intero sistema locale che è chiamato a farsi carico di questo tema e a dare valore alle diverse opportunità. La nuova legge 107 la cosiddetta ‘Buona Scuola”’, contiene


rienze utili e importanti, da tenere unite, che la vicinanza generazionale può facilitare e veicolare”. Silvia Spattini, da parte sua, ha inquadrato i fenomeni occupazione, e disoccupazione giovanili, nonché i cosiddetti Neet (i giovani che non studiano né lavorano), comparandoli con lo scenario nazionale e internazionale, presentando sia le possibili risposte tradizionali a questi fenomeni sia quelle alternative: tutto questo sullo sfondo del ‘Jobs Act’ e delle politiche attive per il lavoro. Qua-

NOI IMPRESA 12|16____ SCUOLA E LAVORO

sia aspetti nuovi legati alle opportunità che si vengono a creare, come ha approfondito Giorgio Siena, sia aspetti problematici legati alla gestione (la novità dei licei, la sostenibilità dei territori) e all’innovazione dei processi legati alla didattica e alla valutazione. L’esperienza diretta dell’imprenditore e del dirigente associativo è stato invece il cuore della testimonianza di Damiano Pietri: “Portare in aula la testimonianza del fare impresa tutti i giorni, ma anche vivere l’aula con gli studenti sono espe-

li sono le competenze reali e quali sono le competenze attese in una situazione lavorativa e, soprattutto, quali sono i fattori di valutazione della prestazione lavorativa sono stati i passaggi cruciali dell’intervento di Mariangela Vitone, sullo sfondo dei percorsi professionali per diplomati e laureati all’interno di Lapam Confartigianato. Infine le competenze professionali dei giovani come oggetto di condivisione del sistema economico e sociale locale, secondo Franco Rubbiani, sono la pista giusta verso una buona alternanza scuola - lavoro. I dati della disoccupazione giovanile a Modena (24,5%) e a Reggio Emilia (28,8%), dopo aver toccato punte superiori al 30%, impongono a tutti i soggetti pubblici e privati di farsi carico di questo problema in maniera innovativa e solidale, anche per contrastare insieme e concretamente i fenomeni della disuguaglianza.

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COMMERCIO E SERVIZI

Come cambia il turismo IMPRESE&TERRITORI 12|16____ COMMERCIO E SERVIZI

Successo per il seminario Lapam-Licom a Zocca, presenti l’assessore regionale Corsini e altri ospiti

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È stata approvata nei mesi scorsi la nuova legge regionale che modifica la disciplina dell’organizzazione turistica dell’Emilia-Romagna. Sono molteplici le novità introdotte e per questo Lapam e Licom hanno organizzato un incontro a Zocca per aggiornare le imprese del settore su cosa cambia e i bandi per accedere ai finanziamenti per la riqualificazione e valorizzazione delle strutture ricettive. Tante le aziende che hanno partecipato a questo momento di aggiornamento per cercare di comprendere quali sono le novità in materia di sviluppo delle attività di promo-commercializzazione turistica e di valorizzazione del territorio in chiave turistica. “La nuova Legge Regionale sul Turismo

– spiega Andrea Corsini, assessore al Turismo Regione Emilia Romagna - è stata concepita, pensata e scritta con la finalità di provare a imprimere una accelerazione alle politiche turistiche regionali, valorizzare i territori e le destinazioni di area vasta ma anche i prodotti di eccellenza che ne fanno parte. Abbiamo individuato alcuni prodotti che a nostro parere diventeranno nei prossimi anni fondamentali nelle strategie di promozione turistica: penso ad esempio all’Appennino, al circuito delle città d’arte, al circuito delle città termali e ai nuovi brand della via Emilia che abbiamo lanciato nel corso di Expo 2015 ma che oggi sono un asse fondamentale della nostra promozione turistica che guarda sempre

di più ai mercati internazionali (Motor Valley, Food Valley). Una promozione turistica che si rinnova e prova a giocare su nuovi fattori per far sì che l’Emilia Romagna rimanga una delle regioni più competitive dal punto di vista turistico sia nel panorama nazionale che internazionale”. “Questa giornata è stata organizzata da Lapam e Licom per fare chiarezza su una legge che rivoluziona il modo di vivere il territorio e di promuovere i propri prodotti - sottolinea Rita Cavalieri, presidente Licom - e come associazione pensiamo siano necessari questi momenti per informare gli imprenditori e far capire quanto sia necessario intraprendere una strada coesa per promuovere in maniera efficace il nostro territorio”.


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FOOD

Selezione Modena: lo shop è online! L’incontro fra “eccellenza” e “gusto” per acquistare i prodotti tipici alimentari è ora a portata di click shop.selezionemodena.it

È attivo lo shop online di Selezione Modena, l’aggregazione di imprese agroalimentari creata da Lapam Confartigianato. Selezione Modena raccoglie le aziende che esprimono il valore della passione artigianale nel preparare ottiASSOCIATI LAPAM 20% DI SCONTO

mi prodotti seguendo gli antichi valori tradizionali che hanno reso famoso nel mondo il territorio modenese. E-shop Selezione Modena all’indirizzo http://shop. selezionemodena.it/ è il mercato online dove poter trovare il meglio delle eccellenze emiliane. All’interno dello shop è possibile conoscere, scegliere e acquistare il prodotto delle migliori tradizioni agroalimentari emiliane. Sarà possibile acquistare in modo semplice e veloce da qualunque device e in 24/48 ore ricevere

tutti i prodotti all’indirizzo desiderato. Tigelle, salumi, vini, aceto balsamico tradizionale, liquori, condimenti, prodotti da forno. Sono questi e tanti altri i prodotti che lo shop creato da Lapam Confartigianato vuole promuovere in tutta Italia e all’estero. Prodotti della tradizione emiliana che gli imprenditori hanno voluto valorizzare creando questa rete di aziende per offrire tutte le eccellenze del territorio in un unico shop.

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Moda makers, edizione record L’evento che ha radunato 44 aziende del settore Tessile sotto lo stesso tetto, ha visto la partecipazione di circa 800 visitatori. Un risultato eccellente considerato che il 70% del totale erano buyers, distributori e commerciali curiosi di conoscere in anteprima le collezioni autunno/inverno 2017-18. «I numeri dimostrano un successo che avevamo intuito già nella fasi di pre-registrazione, quando avevano raggiunto i 600 iscritti», racconta Federico Poletti, presidente della categoria Moda di Lapam Confartigianato. «I nostri imprenditori sono molto soddisfatti di quanto fatto e di aver avuto la possibilità di giocare in casa, mostrando il proprio know-how direttamente qui e in azienda».

VestiLapam: la moda è… giovane

IMPRESE&TERRITORI 12|16____ MODA

Un progetto per far incontrare le pmi artigiane della tessile e l’Università

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Si chiama VestiLapam ed è un progetto che fa incontrare, nel concreto, il mondo delle pmi artigiane e quello dell’Università. L’idea è semplice ma molto accattivante: cinque aziende del settore moda, tutte aderenti a Lapam Confartigianato, quindici studenti del terzo anno della triennale in Economia e Marketing internazionale, una ricerca di mercato da svolgere, sotto la supervisione del Dipartimento di Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia e della stessa associazione imprenditoriale. Gli studenti saranno divisi in cinque gruppi da tre, ciascuno dei quali sarà abbinato a una azienda. L’obiettivo è svolgere una ricerca rivolta al mercato della Corea del Sud, ricerca

rivolta a capirne l’attrattività, l’accessibilità, le strategie di entrata e quelle di vendita e distribuzione. Un modo concreto per far incontrare o incrementare alle aziende un mercato di sbocco dei propri prodotti. Gli studenti saranno scelti, entro il 10 novembre, dai professori coinvolti nel progetto (il professor Gianluca Marchi e la professoressa Marina Vignola), successivamente fino alla fine di gennaio 2017 i gruppi di studenti lavoreranno a contatto con l’azienda e a fine febbraio ci sarà una serata di presentazione degli elaborati dei cinque gruppi. Il migliore elaborato sarà premiato con 500 euro per ciascuno dei tre giovani coinvolti.

“Questo progetto si inserisce in una strategia dell’associazione, quella di puntare sui giovani e di far dialogare il mondo della scuola e dell’università con quello, concreto, del lavoro - spiega il presidente generale Lapam Confartigianato, Erio Luigi Munari -. Crediamo infatti sia determinante dar modo ai giovani studenti di entrare in modo diretto a contatto con le imprese artigiane, quelle che, tra mille difficoltà, continuano a restare sul territorio, a produrre beni e ricchezza. VestiLapam - conclude Munari - vuole essere un esempio virtuoso che potrà essere ‘esportato’ in altri settori. La collaborazione con l’Ateneo di Modena e Reggio Emilia in questo senso è un grande valore aggiunto”.


GIOVANI

#Lapamcreafuturo “Probabilmente siamo in controtendenza, ma crediamo davvero che i giovani siano portatori di idee innovative e di un valore aggiunto importante. Ecco da dove e perchè nasce #Lapamcreafuturo: per offrire opportunità concrete a un mondo, quello dei giovani neolaureati e neodiplomati, che di opportunità ne ha oggettivamente troppo poche”. Carlo Alberto Rossi, Segretario generale Lapam Confartigianato e presidente di FormArt, spiega così l’iniziativa proposta dall’associazione imprenditoriale, proprio in collaborazione con l’ente di formazione di Confartigianato. L’idea di #Lapamcreafuturo è semplice: concedere l’opportunità di formazione per i giovani, senza esperienza, che desiderino entrare nel mondo del lavoro e

intraprendere la carriera di consulenti aziendali diventando il punto di riferimento nella consulenza alle imprese. Due i settori previsti: l’area contabile-fiscale e quella amministrazione del personale e consulenza sul lavoro, ovvero i settori core dell’associazione. “Il progetto prevede una prima fase di formazione con la partecipazione ad uno dei due corsi di formazione gratuita – riprende Rossi – suddivisi dei due ambiti contabile/fiscale e amministrazione del personale/consulenza sul lavoro. I due corsi avranno la durata di 250 ore ciascuno e tratteranno gli argomenti sia sotto il profilo teorico che pratico. Le lezioni si svolgeranno tutti i giorni nel periodo tra novembre e febbraio e quello che è più importante è che i migliori corsisti

potranno essere inseriti stabilmente in una delle sedi Lapam per un percorso finalizzato all’acquisizione di competenze e alla crescita professionale”. Il progetto è stato rivolto, come detto, a giovani senza esperienza, diplomati in ragioneria o neo laureati in scienze economiche o giurisprudenza, che non abbiano superato i 28 anni di età e darà i suoi frutti nel prossimo futuro. “Si parla tanto di disoccupazione giovanile e della povertà di proposte in favore dei giovani, questo vuole essere un contributo per cambiare la tendenza in atto. Siamo certi – conclude Carlo Alberto Rossi – che avremo risposte positive e che incontreremo giovani capaci e disponibili a entrare in modo efficace nel mondo del lavoro”.

IMPRESE&TERRITORI 12|16____ GIOVANI

Si è chiusa il 20 ottobre la presentazione di candidature per giovani senza esperienza

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La cassetta degli attrezzi Per informazioni puoi rivolgerti ai nostri uffici o scriverci una mail. Trova la sede più vicina e leggi tutte le notizie, vai su: www.lapam.eu

Super ammortamento anche per gli autonomi

IMPRESE&TERRITORI 12|16____LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

Arriva il nuovo Spesometro

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Con il decreto legge n. 193 del 22 ottobre 2016, collegato alla nuova legge di bilancio per il 2017, è stato introdotto a partire dal 1° gennaio 2017, un nuovo strumento in dote all’Agenzia delle Entrate per il contrasto all’evasione: il nuovo spesometro analitico trimestrale 2017. Con questo strumento i soggetti passivi di IVA saranno obbligati alla comunicazione trimestrale Iva 2017 e provvedere all’invio, ogni 3 mesi, di tutte le fatture emesse e ricevute. Nella stessa norma è stato inoltre inserito il nuovo obbligo di comunicazione, sempre trimestrale, dei dati riepilogativi delle liquidazioni periodiche Iva, con evidenza del saldo Iva a credito o a debito. Grazie alle suddette comunicazioni telematiche, l’Agenzia avrà a disposizione un nuovo meccanismo di verifica e controllo fiscale in tempo reale, su tutti i soggetti che hanno provveduto a comunicare i dati IVA ogni 3 mesi, che le consentirà di conoscere al massimo in 2 settimane dall’invio della comunicazione IVA trimestrale e della comunicazione della liquidazione periodica IVA, quanti hanno versato l’IVA dovuta e quanti no. La stessa agenzia comunicherà al contribuente le eventuali anomalie o incongruenze riscontrate nei dati comunicati e, nell’ambito di un approccio collaborativo (la c.d. compliance), darà modo allo stesso di regolarizzare gli eventuali errori e omissioni ricorrendo al ravvedimento operoso. L’Associazione nel prendere atto della novità normativa rileva come, nonostante la mole di adempimenti burocratici caricati sulle spalle delle imprese, che su quelle medio piccole pesa enormemente di più in termini relativi, continua a far gravare sulle stesse imprese e lavoratori autonomi, ulteriori e nuovi adempimenti, con ulteriori costi da sopportare, con buona pace della competitività del sistema.

La possibilità di usufruire della misura è stata estesa a imprese/lavoratori autonomi che effettuano investimenti in nuovi beni strumentali entro il 31.12.2017 (30.6.2018 a condizione che entro il 31.12.2017 sia accettato il relativo ordine e siano pagati acconti in misura pari al 20% del costo di acquisizione), al solo fine di determinare le quote di ammortamento e i canoni di leasing, di incrementare il relativo costo di acquisizione del 40%. Sono esclusi dall’agevolazione i veicoli a deducibilità limitata e i veicoli concessi in uso promiscuo ai dipendenti. Come in precedenza, per il calcolo dell’acconto IRPEF/IRES 2017 è necessario rideterminare il reddito 2016 senza considerare la maggiorazione del 40% dell’ammortamento/canoni di leasing. Regime di cassa per i contribuenti in

contabilità semplificata. È stato introdotto per le imprese individuali e le società di persone in regime di contabilità semplificata, la determinazione del reddito e del valore della produzione netta secondo il criterio di cassa, in sostituzione del criterio della competenza. Tale regime soppianta così quello precedente. L’intento del Legislatore è quello di avvicinare il più possibile il momento della tassazione a quello della percezione dei ricavi fatturati. Trattasi di un regime “naturale”, nel senso che vi rientrano automaticamente tutti i soggetti con ricavi non superiori a 400.000 euro per chi effettua prestazioni di servizi o a 700.000 se sono esercitate altre attività; per non applicare questo regime, quindi, è necessario optare per il regime di contabilità ordinaria.

Nasce l’IRI Dal primo gennaio 2017 nasce l’Imposta sul reddito d’impresa (IRI) nella misura fissa del 24% così come previsto per l’IRES in capo alle società di capitali. L’imposta è applicabile previa esplicita opzione alle imprese individuali/società di persone in contabilità ordinaria. In particolare: il reddito prodotto dall’impresa non concorre alla formazione del reddito complessivo IRPEF dell’imprenditore/collaboratore familiare/socio ma viene assoggettato a tassazione “separata” con l’aliquota del 24%. Le somme che l’imprenditore/collaboratore familiare/socio preleva dall’impresa sono tassate in capo agli stessi con le regole ordinarie IRPEF, con la possibilità di dedurre le stesse dal reddito d’impresa “nei limiti del reddito del periodo d’imposta e dei periodi d’imposta precedenti assoggettati a tassazione separata al netto delle perdite residue computabili in diminuzione dei redditi dei periodi d’imposta successivi”. L’opzione ha durata quinquennale ed è rinnovabile e va esercitata nella dichiarazione dei redditi con effetto dal periodo d’imposta cui è riferita la dichiarazione. Il regime IRI non ha rilevanza ai fini previdenziali per i soggetti iscritti all’IVS artigiani e commercianti.

Certificazione Unica 2017, c’è tempo fino a marzo Anche quest’anno il Modello Certificazione Unica 2017 dovrà essere trasmesso all’Agenzia delle Entrate entro e non oltre il 7 marzo 2017 (salvo modifiche), al fine di consentire a quest’ultima la precompilazione dei Modelli 730 da inviare ai contribuenti. La tardiva, omessa o errata comunicazione, comporta il pagamento di una sanzione pari a 100,00 euro per ogni Certificazione Unica. È pertanto necessario che i sostituti d’imposta forniscano le informazioni aggiuntive per la corretta compilazione dei Modelli 730. La Certificazione Unica relativa ai lavoratori dipendenti impone inoltre ai sostituti d’imposta di comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati relativi al coniuge e ai familiari a carico del dipendente con l’indicazione dei mesi a carico e di eventuali minori sotto i tre anni, nonché la percentuale di detrazione spettante.


FOOD

Il food modenese a Siviglia!

Una missione davvero riuscita, quella promossa da Lapam Confartigianato e da Confcooperative a Siviglia e a Jerez de la Frontera. Nel capoluogo dell’Andalusia e nella città portuale un gruppo di imprese

emiliane del food hanno avuto modo di presentare i propri prodotti tipici a diversi buyers del sud della Spagna. I prodotti presentati andavano dal Lambrusco al Parmigiano Reggiano, dai distillati

a prodotti da forno come gnocco e tigelle, fino all’immancabile Aceto Balsamico e ai salumi. Le imprese, guidate dalla regia di MediaMo e grazie al supporto del consolato italiano a Siviglia, hanno incontrato i buyers prima nella sede del consolato stesso, un palazzo con tipico patio andaluso in centro a Siviglia, e poi hanno tenuto una degustazione nella stessa location. Ma gli incontri sono proseguiti anche a Jerez de la Frontera. Soddisfazione è stata espressa dalle imprese, che hanno avuto modo di fare incontri molto soddisfacenti e che nel prossimo futuro continueranno, anche grazie a Lapam Confartigianato, a mantenere rapporti commerciali con l’Andalusia.


GUARDIAMO AL FUTURO CON OCCHI NUOVI.

Da più di 70 anni, Confartigianato è sempre al fianco delle imprese che innovano e crescono. Anche oggi, con i suoi servizi innovativi e i suoi 10.000 professionisti in 1.080 sedi diffuse in tutta Italia, Confartigianato Imprese rimane il partner di riferimento per le piccole e medie imprese che sanno trasformarsi. E vivere il futuro con l’ottimismo di chi ha scelto di esserne protagonista.

Modena - Reggio Emilia

lapam.eu


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