Bilancio Sociale
2008
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Bilancio Sociale
2008
Coordinamento redazionale Luigi Zironi Supervisione Istituzionale a cura della Commissione Bilancio sociale Morselli Angelo Olivieri Giorgio Bergonzini Massimo Realizzato da Cristina Bianchi con la consulenza di Giovanni Stiz Realizzazione grafica MediaMo - www.mediamo.net
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Sommario 1.
Nota metodologica
3
2. 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 2.6 2.7 2.8
L’identità La missione I valori Le scelte strategiche La storia Gli interlocutori La compagine sociale Il governo dell’associazione La struttura operativa
4 4 5 5 8 8 10 11 13
3.
Le risorse economiche
15
4. 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 4.7 4.8
I bisogni delle associazioni e le attività realizzate Le tipologie di servizi messi a disposizione delle associazioni Il decentramento Che cosa offre il Centro di Servizio – la carta dei servizi Alcuni numeri sui servizi erogati I servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato Il sostegno ai progetti sociali di rete delle associazioni di volontariato Il sostegno ai progetti di sviluppo delle singole associazioni Il sostegno ai progetti inter-provinciali
17 22 22 23 24 26 51 63 66
5.
Le altre attività dell’Associazione Servizi per il Volontariato
70
6.
Obiettivi di miglioramento
70
4
1.Nota metodologica
P
er l’Associazione Servizi Volontariato Modena il bilancio sociale rappresenta lo strumento sintetico con il quale rendere conto della missione, delle attività realizzate e dei risultati prodotti avendo attenzione sia alla dimensione economica che a quella sociale.
Il documento è articolato in cinque parti: L’identità – in questa prima parte vengono sinteticamente delineati i tratti salienti dell’Associazione. In particolare, sono presentati la missione, la storia, il governo e gli stakeholder dell’organizzazione. Al fianco di queste è illustrata un’analisi degli interlocutori dell’Associazione. Le risorse economiche – nella seconda parte sono forniti dati ed elementi di analisi in merito ad oneri e proventi dell’Associazione. I bisogni delle associazioni e le attività realizzate – nell’ultima parte si procede alla rendicontazione delle attività realizzate dall’Associazione. Particolare risalto è dato ai servizi erogati dal Centro di Servizio per il Volontariato - CSV. Le altre attività dell’Associazione Servizi per il Volontariato – sezione in cui vengono elencate le partnership, i protocolli e le convenzioni che l’ASVM ha con soggetti rilevanti del territorio allo scopo di portare avanti una progettualità condivisa. In questa sezione vi rientrano anche tutte quelle attività non finanziate dal Comitato di Gestione del Fondo Speciale per il Volontariato. Gli obiettivi di miglioramento – è l’ultima parte del bilancio in cui si tirano le somme a seguito di un’attenta lettura dei dati, della valutazione e si rilancia una pianificazione strategica per l’anno successivo. Il bilancio sociale dello scorso anno è stato integrato dal bilancio di mandato 20052008 che fornisce una rendicontazione sull’attuazione del programma che il Consiglio Direttivo stesso si era dato all’inizio del mandato. Nel maggio 2008 gli organi dell’ASVM (consiglio direttivo, presidente, organo di controllo) sono stati rinnovati. Il nuovo Consiglio ha scelto di dare continuità alla prassi di dotarsi di un documento programmatico che orientasse le proprie scelte nella gestione del CSV e nei rapporti con gli stakeholder, come peraltro reso obbligatorio dalla nuova versione dello Statuto dell’ASVM, del 19 aprile 2008. Pertanto, si ritiene utile integrare il bilancio sociale 2008 con il documento di programma 2008-2011, per meglio comprendere le prospettive future, le scelte strategiche e le attività che si intende mettere in atto per perseguirle. La maggiore novità del bilancio sociale 2008 consiste nel fatto che si è avviato il passaggio da una rendicontazione fondata sulla tipologia dei servizi svolti e sulla strutturazione organizzativa dell’ASVM, ad una fondata su macro-obiettivi connessi ai bisogni delle associazioni. Tale passaggio ha l’obiettivo il senso di promuovere in tutti gli interlocutori, anche interni, una visione più strategica e ancorata alla mission dell’operato dell’Associazione, utile a valutarne l’efficacia e a promuoverne il miglioramento. I macro-obiettivi individuati sono stati frutto di un’analisi della mission del Centro di Servizio, dei dati emersi dalla ricerca commissionata a FEO-FIVOL sul volontariato modenese, nonché delle previsioni del documento di programma 2008-2011 del Consiglio Direttivo dell’ASVM. In questo bilancio sociale si è proseguito e rafforzato il processo di coinvolgimento dello staff del CSV. Per la redazione del documento infatti sono stati incontrati singolarmente tutti i responsabili d’area e di distretto per individuare insieme a loro quali fattori di qualità fossero ancora attuali e quali informazioni era utile inserire allo scopo di una rendicontazione completa e allo stesso tempo interessante per il lettore. Un’attenzione particolare è stata rivolta anche ai fattori di qualità di alcuni servizi in particolare, che sono stati aggiornati ed integrati, allo scopo di proseguire la riflessione sul miglioramento dell’operato del Centro.
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2.L'identita' 2.1
L
La missione
Approfondimento
’Associazione Servizi per il Volontariato di Modena è un’organizzazione di volontariato che ha lo scopo di sostenere e qualificare le associazioni di volontariato e di promuovere lo sviluppo e la diffusione della cultura della solidarietà. A tal fine eroga gratuitamente servizi alle associazioni che hanno sede nella provincia di Modena, iscritte e non al registro provinciale del volontariato. In particolare:
• Sostiene le associazioni nel reperimento fondi, nella progettazione e nella gestione dell’organizzazione; • Qualifica le associazioni nella formazione dei volontari, nel lavorare in rete, nella partecipazione alla definizione delle politiche sociali, nello sviluppare attività innovative e nel perseguire il miglioramento della qualità; • Promuove la solidarietà attraverso un lavoro continuo di educazione alla solidarietà e alla cittadinanza attiva, di valo-
I
rizzazione del ruolo del volontariato e di ricerca volontari. Per perseguire questi scopi, l’ASVM gestisce il Centro di Servizio per il Volontariato della provincia di Modena che offre gratuitamente servizi di: sostegno e accompagnamento ai progetti delle associazioni, formazione, consulenza, informazione e comunicazione, promozione, orientamento, documentazione e supporto logistico, a favore delle organizzazioni di volontariato.
l quadro normativo di riferimento e le caratteristiche giuridico istituzionali dei centri di servizio per il volontariato. Al fine di perseguire i propri scopi istituzionali l’ASVM gestisce dal 1997 il Centro Servizi per il Volontariato di Modena. L’istituzione dei centri di servizio trova fondamento nell’art. 15 della legge-quadro sul volontariato, all’interno del quale si stabilisce che le Fondazioni di origine bancaria “devono prevedere [...] che una quota […] dei propri proventi, […] venga destinata alla costituzione di Fondi Speciali presso le Regioni al fine di istituire, per il tramite degli enti locali, centri di servizi a disposizione delle organizzazioni di volontariato, e da queste gestiti, con la funzione di sostenere e qualificarne l’attività” Come previsto dal decreto istitutivo, la gestione dei fondi accantonati è affidata ad un comitato regionale che provvede all’istituzione dei CSV e all’erogazione dei fondi agli stessi. Le norme stabiliscono che i centri di servizio sono tenuti ad erogare gratuitamente “le proprie prestazioni sotto forma di servizi a favore delle organizzazioni di volontariato. In particolare: A) Approntano strumenti e iniziative per la crescita della cultura della solidarietà, la promozione di nuove iniziative di volontariato e il rafforzamento di quelle esistenti; B) Offrono consulenza e assistenza qualificata nonché strumenti per la progettazione, l’avvio e la realizzazione di specifiche attività; C) Assumono iniziative di formazione e qualificazione nei confronti degli aderenti ad organizzazioni di volontariato; D) Offrono informazioni, notizie, documentazioni e dati sulle attività di volontariato locale e nazionale [...]; E) Contribuiscono all’attuazione dei progetti promossi dalle organizzazioni di volontariato fornendo alle organizzazioni interessate prestazioni o servizi previsti dagli stessi progetti”.
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2.2
I valori
L
’ASVM si riconosce nei principi fondanti la “Carta dei Valori del Volontariato” promossa dalla Fondazione Italiana per il Volontariato e dal Gruppo Abele di Torino e redatta con il contributo delle organizzazioni di volontariato nel 2001. In particolare nei valori di: Prossimità Essere vicini alle organizzazioni di volontariato, nello spazio e nel tempo, anche grazie a: • una cultura di origine comune; • la condivisione di linguaggi, modi e valori. Si basa sull’attenzione all’altro nelle relazioni e nell’ascolto, offrendo sostegno, ma non sostituendosi a chi usufruisce dei nostri servizi. Partecipazione Garantire una gestione democratica del CSV attraverso: • la collaborazione nel rispetto delle differenze; • la condivisione responsabile delle risorse e dell’esito di quanto realizzato. Si basa su:
2.3
I
modo di leggere e affrontare i bisogni e le richieste del territorio, introducendo sistemi o metodi nuovi. Si basa sull’azione diretta e su quella indiretta di sostegno alle organizzazioni che promuovono esperienze innovative. Sostenibilità Gestire al meglio il rapporto tra la dimensione sociale e la dimensione economica, favorendo risultati di qualità attraverso l’utilizzo efficiente ed efficace delle risorse disponibili. Si basa su: • l’orientamento al miglioramento continuo; • la capacità di rispondere al meglio ai bisogni espressi dal territorio. Trasparenza Fornire in modo chiaro e diretto tutte le informazioni rilevanti sulle strategie e i comportamenti seguiti, rimanendo sempre disponibili a spiegare e dare conto delle azioni intraprese. Si basa sull’adozione di procedure decisionali, strumenti e comportamenti chiari e coerenti dove tutti i passaggi seguiti sono sempre evidenti e lineari.
Le scelte strategiche
l documento di programma del Consiglio direttivo in carica per il triennio 2008 – 2011 ha lo scopo di definire delle priorità e scegliere le modalità operative per raggiungere gli obiettivi prefissati per il triennio. Il direttivo si è impegnato per la costruzione del programma con un lavoro significativo anche sotto l’aspetto del tempo impiegato, supportato dalla presenza di un consulente esterno e con un incontro specifico con tutto lo staff di operatori. Nei primi mesi del 2009 anche l’assemblea dei soci è stata chiamata a dare il proprio contributo, che è stato recepito integrando e specificando laddove necessario il documento di programma. Al termine di questo lavoro, il Consiglio Direttivo ha mostrato l’intenzione di effettuare una valutazione annuale dell’attuazione delle linee strategiche esplicitate, in occasione della redazione del bilancio sociale, allo scopo di ri-orientare le stra-
1 Per
• la capacità di lavorare in rete, in modo aperto, perseguendo insieme finalità comuni; • il riconoscimento, il mantenimento e la messa in campo delle proprie specificità per raggiungere nel miglior modo l’obiettivo. Equità Riconoscere a tutte le organizzazioni pari dignità, uguale rispetto, stessi diritti e identiche opportunità nell’accesso ai servizi e nel sostegno alla realizzazione delle proprie iniziative. Si basa su: • la capacità di rendere le opportunità offerte dal Centro di Servizio fruibili a tutti; • l’attenzione a mantenere il giusto equilibrio tra il soddisfacimento dei bisogni delle organizzazioni più fragili e il garantire lo sviluppo e la continuità delle idee e delle iniziative più strutturate. Innovazione • Sostenere le azioni che hanno l’obiettivo di fronteggiare i bisogni e le richieste del territorio e le iniziative volte ad affrontare le nuove esigenze emerse. • Avere la capacità di trasformare il
tegie e mettere in campo nuove attività, oltre che per approfondire quegli aspetti che per ristrettezze di tempi (come previsto da Statuto il direttivo deve produrre un documento di programma entro i 6 mesi dall’insediamento), non è stato possibile trattare approfonditamente entro la fine del 2008. Per il momento, il Consiglio ha pubblicato il documento individuando alcune priorità rispetto ai suoi interlocutori principali, come di seguito riportato1. Rispetto alle associazioni socie: 1. Rendere più incisiva la partecipazione delle associazioni socie alla vita dell’ASVM. 2. Aumentare la base associativa, con particolare attenzione ai territori decentrati. Rispetto alle associazioni di volontariato della provincia di Modena: 1. Aumentare il grado di rappresentanza e coinvolgimento delle associazioni nella
la consultazione del documento di programma integrale: www.volontariamo.it
vita dell’ASVM. 2. Favorire la progettualità di rete. 3. Favorire il ricambio delle cariche all’interno delle associazioni di volontariato. 4. Promuovere con le associazioni la cultura della trasparenza e della legalità come identità del volontariato. A questi obiettivi – che nel documento di programma sono declinati in strategie e risultati attesi – si affiancano alcune finalità generali o direzioni su cui il Consiglio direttivo continuerà a lavorare nei prossimi anni di mandato, per focalizzarne ulteriormente le strategie di intervento. Tra gli stakeholder compresi nel documento di programma, ricordiamo il sistema regionale e nazionale e il contesto-mondo in cui rientrano tutti gli altri interlocutori. Ad aprile 2008 sono state approvate una serie di modifiche allo statuto e ai regolamenti dell’associazione servizi Volontariato.
7
È stata costituita una commissione all’interno del Consiglio direttivo aperta alle associazioni socie con il compito di elaborare una bozza di modifiche in collaborazione con la direzione e la consulente legale del Centro servizi per il volontariato. La commissione era composta da 4 volontari, la consulente legale dell’associazione e la direttrice. I lavori si sono svolti tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008. Dopo le elezioni il consiglio direttivo ha ritenuto opportuno istituire una nuova commissione con ad oggetto l’assetto normativo dell’associazione. La commissione è composta da cinque volontari più la consulente legale del Csv e la direttrice. Nel corso del 2008 si sono svolti due incontri ( totale circa 6 ore) volti a re-
IL VOLONTARIATO MODENESE SOTTO LA LENTE: gli esiti di una ricerca
visionare alcuni aspetti dello statuto dell’ASVM e del regolamento del CSV. Le modifiche allo statuto dell’ASVM e al regolamento CSV apportate nel 2008 sono andate ad incidere in particolare sui seguenti aspetti: - è stata introdotta la possibilità da parte dell’ASVM di erogare consulenze a favore di soggetti diversi da odv (es. enti pubblici o aps); ciò solo a condizione che siano enti pubblici a richiederlo, e a loro costo; - sono state semplificate le modalità di esclusione delle odv socie dall’ASVM; - è stata ammessa la partecipazione alle assemblee tramite teleconferenza, compresa la possibilità di votare; - si è stabilita la norma di astensione dalla discussione di soggetti interessati dalla stessa;
G
- è stato modificato il quorum dei presenti per la validità dell’assemblea, per le modifiche allo statuto. Le modifiche al regolamento invece hanno inciso su: - la partecipazione di odv strutturate su più comuni (deve avvenire in maniera coordinata tra le varie associazioni comunali afferenti); - gli incontri territoriali nell’ambito della progettazione (almeno uno per distretto); - il compito di monitoraggio del Consiglio Direttivo sui progetti che potrà avvenire anche avvalendosi di commissioni di lavoro; - esplicitazione del fatto che l’ASVM adotta come strumenti di lavoro il bilancio sociale e la carta dei servizi.
ratuità e trasparenza. Dalla ricerca sul volontariato commissionata alla FEO-FIVOL di Roma, emerge che il 31,3% di OOV ha problemi con uno dei tre requisiti richiesti dalla legge 266 (erogazione di prestazione gratuita per gli utenti; prevalenza delle prestazioni volontarie rispetto a quelle di personale professionale; democraticità dell’organizzazione) e che l’attenzione alla trasparenza non è tra i valori indicati come prioritari. Proprio per questo il Consiglio Direttivo ha ritenuto prioritaria la scelta di inserire nel documento di programma 2008/2011 la promozione della cultura della trasparenza e della legalità come identità propria del volontariato ed ha deciso di impegnarsi sulle seguenti strategie: - formazione di base su questi temi; - ascolto attivo delle difficoltà dei volontari e lettura propositiva di certe anomalie del volontariato; - erogazione di una informazione di base su come tradurre la gratuità del volontariato nella vita delle associazioni utilizzando diversi strumenti; - condivisione di alcune semplici regole di comportamento trasparente e relativa messa a disposizione delle OOV come opportunità di qualificarsi, con la consapevolezza che la trasparenza aiuta la legalità, ma che non necessariamente essere poco trasparenti deriva da comportamenti non legali; - pubblicazione periodica di articoli a tema sulla rivista VolontariaMo o sul sito www. volontariamo.it; - promozione di un’iniziativa pubblica; - pubblicazione di linee guida giuridico-fiscali con attenzione a questo tema; - approfondimento del tema della legalità e del rispetto della normativa nel percorso di accompagnamento in atto per le OOV di nuova costituzione. Per quanto riguarda il valore della trasparenza, dichiarato dall’ASVM e dal CSV come proprio valore nella Carta dei servizi, il CSV di Modena prevede l’adozione del modello di bilancio d’esercizio sulle linee guida definite da CSVnet (il coordinamento nazionale dei Centri di Servizio) che tengono conto degli indirizzi dell’Agenzia delle Onlus. Fino ad ora il CSV di Modena ha utilizzato un modello di bilancio concordato a livello regionale tra i 9 CSV e il Co.Ge. dell’Emilia-Romagna. Dal 2004 l’ASVM è impegnata annualmente a redigere il bilancio sociale e ad utilizzarlo come strumento per comunicare con i propri interlocutori. Inoltre il CSV, per ciò che concerne i servizi alle associazioni, si impegna a trovare delle modalità per promuovere la trasparenza attraverso incontri formativi e consulenziali sul bilancio sociale e sul bilancio economico e a dare risalto alle eccellenze di organizzazioni che spiccano per legalità e trasparenza. Per fare questo, il CSV si avvarrà anche del portale www.volontariamo.it per pubblicare i documenti di bilancio delle associazioni suddette, ma soprattutto promuoverà la pubblicazione dei bilanci sui siti web delle associazioni, al fine di diffondere sempre più la cultura della legalità e trasparenza e di motivare le OOV a fare propri
8
questi valori. La collaborazione con i servizi del territorio. Dalla ricerca emerge un alto grado di collaborazione con i servizi istituzionali, attraverso convenzioni, attività in raccordo con i piani per la salute e il benessere sociale, ecc. . Tra associazioni, tuttavia, ci sono ancora diverse realtà che non si conoscono tra di loro, pur occupandosi di temi affini. Pertanto, uno degli obiettivi dell’ASVM nel triennio di mandato è quello di sostenere i tavoli di progettazione tematici e territoriali che potranno crearsi e di promuovere una progettazione partecipata, di rete, soprattutto per quanto riguarda alcuni tipi di interventi richiesti sempre più frequentemente dalle associazioni, quali la promozione del volontariato nelle scuole. Un volontariato maturo. Un altro aspetto che emerge dalla ricerca è la difficoltà ad andare verso un ricambio delle cariche, con presidenti che esercitano il loro ruolo per più anni, anche a seguito della scadenza del mandato istituzionale. Questo fattore non favorisce certamente il ricambio degli attuali volontari con volontari giovani o comunque di nuova entrata, che possano portare idee e prassi innovative in associazione. Alcuni dati che spiegano il perché di questa situazione sono rintracciabili nella difficoltà di reclutamento di nuovi volontari da parte delle OOV; nella struttura complessa di alcune OOV, con una conseguente scarsa identificazione da parte dei nuovi volontari; nella fatica ad assumersi delle responsabilità di ruolo per i volontari entranti; nel clima associativo che talvolta lascia ai nuovi volontari pochi spazi di sperimentazione. Per perseguire l’obiettivo, si intendono mettere in atto strategie volte ad aumentare la consapevolezza sulle ragioni del ricambio delle cariche ed a sostenere e favorire il continuo rinnovarsi dei gruppi dirigenti delle associazioni auspicando un numero limitato di mandati e favorendo le giovani generazioni. Per fare questo si programmeranno iniziative specifiche di formazione, consulenze organizzative realizzate a misura dei bisogni delle OOV in quest’ambito. Il CSV auspica quindi che venga allargato ulteriormente il ruolo di volontari non presidenti delle OOV coinvolti nei progetti e si impegna pertanto ad osservare le OOV che invece vedono un buon ricambio delle cariche per estrapolare dinamiche e azioni che possano essere utili anche ad altre associazioni.
9
La storia
21 DICEMBRE nascita dell’ASVM
1995
FEBBRAIO nascita del coordinamento regionale degli enti gestori del CSV GIUGNO inizio delle attività del CSV LUGLIO iscrizione al registro regionale
1997
FEBBRAIO avviati 9 progetti sociali sull’intero territorio provinciale
1999
5 MAGGIO approvato il nuvo assetto normativo da parte dell’Assemblea straordinaria
2003
Decremento dei fondi a disposizione (-16%) Introduzione della progettazione biennale DICEMBRE conclusione dei lavori di ristrutturazione della sede
2005
Avvio del progetto Città della solidarietà 2007 con partner diversi del territorio per promuovere la solidarietà tra i bambini, incremento dei fondi e della progettazione di rete e di sviluppo, adozione di criteri di valutazione della progettazione da parte del Consiglio direttivo.
1998
SETTEMBRE pubblicato il secondo bando del Co.Ge. che introduce la progettazione sociale e le specializzazioni regionali
2000
GENNAIO organizzato a Modena il Convegno Nazionale dei CSV sulla formazione
2000
GENNAIO organizzato a Modena il Convegno Nazionale dei CSV sulla formazione
2002
6 APRILE approvata l’adesione al Collegamento Nazionale dei CSV
2004
Incremento dei fondi a disposizione (+38%) ed introduzione di nuovi livelli di progettazione
2006
Inaugurazione della nuova sede di Modena, introduzione della Carta dei servizi, adesione al Coordinamento nazionale dei CSV (CSVnet)
2008
19 aprile, approvato il nuovo assetto normativo da parte dell’Assemblea ASVM, inaugurazione nuova sede degli sportelli di Sassuolo e di Vignola, realizzazione del primo bilancio di mandato del consiglio direttivo ASVM 2005-2008, stilato il documento di programma del nuovo Consiglio 2008-2011
zazioni Organiz tariato n lo o di V
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Altri CSV Partner
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Governo ASVM e CSV
Comitato di Gestione Co.Ge.
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Finanziatori
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’operare quotidiano dell’Associazione è caratterizzato dall’interlocuzione con una molteplicità di soggetti. Al fine di rappresentare la situazione attuale, sono state individuate alcune categorie all’interno delle quali sono stati inseriti i diversi interlocutori (stakeholder) dell’ASVM.
Fonda zio Banca ni rie
Gli interlocutori z za niz ga e Or cial So
L
24 GIUGNO l’assemblea decide di proporre l’Associazione quale gestore di un centro servizi per la provincia di Modena
2001
FEBBRAIO-APRILE gestione transitoria “Bologna” MAGGIO-DICEMBRE mancata erogazione fondi e conseguente crisi finanziaria
2.5
1996
De Att stin ivi ata tà r OD i V Azi end aU SL Assoc i a di Cat zioni egoria Organismi Ecclesiali
2.4
ed
Set
ia
tor
e
10
N
el 2008 sono stati coinvolti alcuni stakeholder significativi (il Comune di Modena e tre delle quattro Fondazioni Cassa di Risparmio presenti sulla nostra provincia), allo scopo di analizzare e discutere il bilancio sociale dell’anno precedente. Un altro strumento di fondamentale importanza che permette agli operatori e ai volontari aderenti all’ASVM di conoscere meglio
le associazioni del territorio, è la ricerca commissionata dal CSV alla FEO-FIVOL. A partire dai primi mesi del 2008 il CSV ha scelto di dare particolare seguito ai suggerimenti avanzati sulla valutazione, per mettere in luce l’efficacia dell’operato del Centro di Servizio. Su questo, lo staff di operatori e il Consiglio direttivo hanno lavorato rispettivamente su strumenti di valutazione della consulenza complessa
erogata alle associazioni da parte del CSV e sul bilancio di mandato del precedente consiglio direttivo e documento di programma che guiderà l’azione del direttivo nominato in giugno 2008 per i prossimi tre anni. Inoltre, nei primi mesi del 2009 è stato predisposto un questionario breve per la valutazione i singoli servizi di consulenza (a differenza delle consulenze complesse).
L
tempo al loro servizio. Al 31.12.2008, sul territorio provinciale sono 341 le associazioni iscritte al Registro Provinciale del Volontariato, 62 in più dell’anno precedente. Se si includono tutte quelle organizzazioni
che, pur non essendo iscritte al registro, si ispirano comunque ai principi fondamentali espressi nella legge sul volontariato il numero delle organizzazioni sale di 223 unità.
e organizzazioni di volontariato: Le organizzazioni di volontariato rappresentano il primo punto di riferimento dell’ASVM, in quanto gestita dalle associazioni e allo stesso
% distribuzione Organizzazioni di territoriale OdV Distretto volontariato iscritte e non
% distribuzione territoriale OdV iscritte
Iscritte al Registro del Volontariato
Aderenti all’ASVM
% aderenti all’ASVM
Carpi
64
11,35%
35
10,26%
2
2,99%
Castelfranco Emilia
43
7,62%
24
7,04%
4
5,97%
Frignano
52
9,22%
31
9,09%
7
10,45%
Mirandola
66
11,70%
42
12,32%
1
1,49%
Modena
198
35,11%
128
37,54%
47
70,15%
Sassuolo
72
12,77%
39
11,44%
4
5,97%
Vignola
69
12,23%
42
12,32%
2
2,99%
Totale anno 2008
564
100,00%
341
100,00%
67
100,00%
Area di intervento
N. oov presenti
% sul totale delle oov
Aderenti all’ASVM
% aderenti all’ASVM
Alcolismo e Tossicodipendenza
17
3,01%
2
2,99%
Cultura ed Educazione
29
5,14%
4
5,97%
Disabilità
43
7,62%
9
13,43%
Emarginazione e Povertà
18
3,19%
5
7,46%
Famiglia, Minori, Infanzia
59
10,46%
7
10,45%
Immigrazione
12
2,13%
0
0,00%
Natura, Ambiente e Animali
72
12,77%
3
4,48%
Pace, Tutela Diritti, Cooperazione Int.
68
12,06%
14
20,90%
Salute
198
35,11%
17
25,37%
Terza Età
38
6,74%
6
8,96%
Altro
7
1,24%
0
0,00%
Non specificato
3
0,53%
0
0,00%
TOTALE
564
99,47%
67
100,00%
11
2.6
L
La compagine sociale
’Associazione Servizi è un’organizzazione di volontariato iscritta al registro regionale, alla quale al 31.12.2008 aderiscono in qualità di socie 67 tra associazioni e organizza-
zioni di secondo livello (pari a circa il 12% delle associazioni presenti in provincia) e che esprimono complessivamente oltre 220 organizzazioni, perché vi sono coordinamenti di associazioni e organizzazioni
51 e più Acae Acli per la gente Africa libera Aido provinciale Ail Modena
provinciali che sono iscritte all’ASVM in rappresentanza delle OOV iscritte al coordinamento o affiliate a livello provinciale. Le associazioni socie al 31.12.2008 sono:
Confraternita di Misericordia Confraternita di Misericordia di Pievepelago Consulta del volontariato vignolese Consulta prov. delle Ass.ni di Protezione Civile Coordinamento Arcisolidarieta'
Aism
Croce Blu Castelfranco E., Nonantola, S.Cesario
Alfeo corassori- La vita per te
Croce Blu San Prospero
Amazzonia sviluppo
Croce Blu - Soliera e Bastiglia
Amici di Padre Pini - Missione Sierra Leone
Gli amici del cuore
Anffas
Gruppo volontari Crocetta
Anffas Onlus Pavullo Animatamente Ant
Hewo - Modena Ingegneria senza frontiere - Modena ISF
Anteas
Insieme a noi
Apre
La nostra voce
Arcisolidarieta' Castelfranco - San Cesario
Lega italiana lotta ai tumori - sez. prov.
Ass. parrocchia S. Benedetto abate Ass.ne G.P. Vecchi - Pro senectute et dementia Ass. gruppo donne e giustizia
Libera associazione genitori - LAG Modena studenti Modena terzo mondo Moxa - Modena per gli altri
Ass. Madonna degli Angeli
Nicodemo
Ass.s.de.
Noe' - Ass.ne delle famiglie per le famiglie
Associazione differenza maternita'
Overseas
Associazione Marta e Maria - A.m.a.
Pax Christi Modena
Associazione volontari ospedalieri - Avo Pavullo Associazione volontariato fioranese - Avf Auser
Porta Aperta Progetto Pace Serra per il mondo
Avap Croce Verde Pavullo
Sos Mama - Sostegno Mamme
Avis provinciale
Telefono amico
Avpa Croce Blu
Uildm
Cesav
Universita' per la libera eta' Natalia Ginzburg
Chico Mendes
Univoc
Cid curare il dolore
Vagabondi alla riscossa
Città e Scuola
Vittorino Carra solidarietà Onlus
12
2.7
Il governo dell'associazione
G
li organi di gestione e la partecipazione alla vita associativa sono: l’Assemblea dei rappresentanti delle organizzazioni aderenti, il Consiglio direttivo, il Presidente, il Collegio dei probiviri, l’Organo di controllo.
Il Consiglio direttivo e l’Organo di controllo sono integrati da un componente per ciascun organo nominato dal Comitato di Gestione del Fondo Speciale per il Volontariato - Co.Ge. , come previsto dal decreto del Ministero del Tesoro del novembre 1997.
Il 6 giugno 2008 si sono rinnovate le cariche e pertanto, i volontari riportati di seguito appartengono ai nuovi organi.
IL CONSIGLIO DIRETTIVO (giugno 2008 - giugno 2011) Presidente: Alessandro Cantoni – Anteas di Modena Vicepresidente: Antonio Ferraguti – Associazione Porta Aperta Modena Consiglieri: Francesco Artioli – Ass. Noè Greta Barbolini – Coordinamento Arcisolidarietà; Andrea Iori – AVPA Croce blu Roberto Ricchetti – Gli amici del cuore Massimo Tonelli – Acli per la gente Benito Toschi – ANFFAS Onlus Modena Davide Poggi - Comitato di Gestione del Fondo Speciale per il Volontariato
L'ORGANO DI CONTROLLO (giugno 2008 - maggio 2011) Maurizio Davolio – Centro AUSER Modena Camilla Grisan – AVIS Provinciale Modena Ivonne Pavignani –AISM Onlus Modena Liliana Albertini – Comitato di Gestione del Fondo Speciale per il Volontariato
Incontri Assemblea Organo di controllo
TOTALE
A
Media presenze
Ore incontri
Ore impegnate
3
68
43
9
387
18
8+1
7
61
427
3
3+1
3
6
18
8
3
3
14
42
32
--
--
90
874
l Consiglio direttivo partecipano, in quanto invitati, i componenti dell’Organo di controllo e la Direttrice.
I consiglieri, inoltre, sono stati impegnati anche in altre attività (Commissioni di lavoro, Coordinamento regionale dei CSV, incontri con il Co.Ge.,
incontri con le istituzioni locali). Complessivamente l’impegno dei volontari nella gestione dell’ASVM supera le 850 ore.
Approfondimento
C
13
ommissioni e gruppi di lavoro. Le commissioni e i gruppi di lavoro sono aperti anche a non componenti del Consiglio direttivo allo scopo di coinvolgere maggiormente la base sociale dell’Associazione. Alle commissioni, tutte presiedute da un consigliere, partecipa anche la direttrice. Da giugno 2008, con il rinnovo delle cariche di governo, anche le commissioni hanno rinnovato la loro composizione come segue. Complessivamente le commissioni si sono incontrate 20 volte per complessive 220 ore messe a disposizione da tutti i volontari. • Commissione personale: Ferraguti Antonio e Benito Toschi (CD), Claudio Gavagnin (AUSER), Rosa Bandieri (SOS MAMA), Paterlini Nives (PORTA APERTA • Commissione progettazione: Tonelli Massimo e Iori Andrea (CD), Dott.ssa Alessandra Ferrini (AISM), Zanotti Ermanno e Marzia Molteni (AUSER), Rosa Bandieri (SOS MAMA), Fabio Baracchi (ISF), Piccinni Vito (CITTA’ E SCUOLA), Fabio Zagni (AIDO PROVINCIALE) – Ada Poppi (NATALIA GINZBURG). • Commissione bilancio sociale: Morselli Angelo (AUSER), Olivieri Giorgio (ASSSDE), Bergonzini Massimo (ANFFAS). • Commissione statuto e regolamento: Francesco Artioli (CD), Davolio Maurizio e Morselli Angelo (AUSER), Olivieri Giorgio (ASSSDE), Ernesto Stanzani (AVIS) • Commissione per il progetto di allargamento della base sociale e per il potenziamento degli sportelli territoriali: Roberto Ricchetti (CD), Davolio Maurizio e Zanotti Ermanno (AUSER), Rosa Bandieri (SOS MAMA). Quando possibile il presidente partecipa ai lavori delle commissioni.
14
2.8
D
La struttura operativa
i seguito viene offerto uno schema che mostra la struttura organizzativa dell’ASVM e l’organizzazione del personale CSV per l’offerta dei servizi alle associazioni.
Assemblea
Organo di controllo
Collegio dei probiviri
Consiglio Direttivo
Ufficio di presidenza
Presidente
Segreteria di direzione e consiglio generale di amministrazione
Direzione
Responsabile e consulente ammnistrazione
Responsabile area formazione e coordinatrice del servizio consulenza
Operatrice area formazione
Responsabile area informazione
Segreteria generale
Responsabile documentazione e ricerca
Operatrice area documentazione e ricerca
Responsabie servizi tecnicologistici
Operatore area progettazione /RSI
Responsabile area progettazione
Operatrice area progettazione
6 responsabili sportelli decentrati
Consulente area giuridica
Operatrice area progettazione
Operatrice area promozione
Responsabile area promozione
Operatrice servizio orientamento
15
I
l CSV è dotato di aree funzionali e sedi decentrate atte a sviluppare le attività che la missione dell’Associazione si propone, coordinati da una direzione quale primo tramite tra l’ASVM e la struttura organizzativa del CSV, e supportati da un servizio di segreteria generale e amministrativa. Le sedi decentrate presenti in ogni distretto diffondono sul territorio i servizi offerti dal CSV, rappresentano il collegamento diretto tra le aree e il territorio provinciale e sono “antenne” sensibili vicino alle organizzazioni di volontaria-
È
Al 31 dicembre 2008 la struttura operativa del CSV appare composta come segue. Sono complessivamente 37 le persone che sono impiegate a vario titolo nel CSV. Di queste, 24 sono quelle che si occupano con continuità di servizi offerti dal CSV. Gli altri sono coordinatori di progetto, animatori e un’operatrice in sostituzione di maternità. Rispetto al 31.12.2007, l’organico è aumentato di 3 persone con contratto di tipo subordinato part-time.
Part-time
Full-time
6
4
Dipendenti
Collaboratori
Lavoratori autonomi
10 (di cui 6 part-time e 4 full-time)
21
6
Settore di impiego del personale
Personale
progettazione
4
amministrazione e segreteria di direzione
2
formazione
3
consulenza
4
promozione
2
Informazione e comunicazione
2
servizi tecnico-logistici
1
documentazione
2
decentramento
6
coordinatori di progetto
13
importante precisare che la somma dei numeri delle varie tabelle non è comparabile. Infatti, lo scopo delle tre tabelle soprastanti non è quello di essere esaustive, ma di far capire il numero di persone con contratto da dipendente in parttime e in full-time3 impiegate e quanto investimento a livello di personale è stato fatto sui vari servizi; la tipologia di contratto di lavoro e l’investimento di personale fatto nelle diverse aree. Inoltre, per questioni di trasversalità di professionalità presenti nello staff del CSV si segnala che alcune persone ricoprono più ruoli contemporaneamente. 3
to, convogliatori di idee e ricognitori di bisogni espressi o latenti, oltre a costituire luogo e occasione di partecipazione. Sono dotate di un unico responsabile che svolge funzioni legate allo sportello CSV, ma che è soprattutto un punto di riferimento per le associazioni e le altre realtà del territorio e svolge l’importantissima funzione di animatore territoriale capace – attraverso le relazioni messe in campo – di creare occasioni di contatto tra realtà diverse, allo scopo di favorire la creazione di reti e di progettualità condivise sul territorio.
Lo stile che caratterizza l’attività degli operatori è quello del lavoro di équipe, della collaborazione costante e della contaminazione tra diversi servizi, progetti e altri soggetti che operano nel territorio. Un segnale di questo sono le 19 equipe generali, le 23 equipe di direzione, la presenza ai tavoli per la costruzione dei piani di zona 2009-2011, in tutti i distretti della provincia, di concerto con il volontariato. Formazione presso agenzie esterne rivolte a singoli operatori: - Giornate di studio “Senso e valore politico dell’agire nelle organizzazioni” presso studio APS a Milano
- Seminario “Promuovere e mantenere l’impegno volontario: i volontari come risorsa per la società” dell’Alta Scuola A. Gemelli di Milano - Seminario a Verbania sulla peer education - Seminario a Torino “La domanda di sicurezza può non investire i servizi?”, a cura del Gruppo Abele - “La progettazione nella cooperazione internazionale” – erogato da UISP e SOS Blu di Roma. - Giornata formativa in febbraio 2008 presso CSVnet per apprendere l’utilizzo della piattaforma di formazione a distanza rivolta a operatori impegnati nel-
Per il C.C.N.L. delle cooperative sociali, il full-time corrisponde a 38 ore settimanali, mentre il part-time comprende tutti gli impegni di lavoro di meno di 38 ore.
16
la consulenza sul bilancio sociale. Formazione presso il Centro di Servizio: - Formazione in intervisione sulla consulenza complessa, 4 incontri per un totale di 16 ore, rivolta a tutti gli operatori; prosecuzione e di una formazione cominciata nel 2007.
- “La progettazione sociale” – percorso formativo (quattro giornate per complessive 22 ore) il corso ha affrontato il tema dell’analisi dei fabbisogni, della pianificazione del progetto e della valutazione rivolto a tutti gli operatori (Compresi i coordinatori di progetto) - Percorso di formazione sul software
Excel – Modena, di 8 ore e mezzo rivolto a tutti gli operatori A questo tipo di formazione, si affianca la formazione costante che viene offerta ai nuovi entrati sulla normativa del mondo del terzo settore ed in particolare del volontariato e l’accompagnamento alla direzione da parte di una consulente esterna.
3.Le risorse economiche Proventi ASVM anno 2006
anno 2007
Anno 2008
Proventi da contributi Comitato di gestione
908.993,63
1.159.126,88
1.396.548,52
Enti pubblici
48.021,13
47.456,97
34.464,69
Altri
1.004,41
71.519,22
43.584,98
Proventi finanziari
16.945,96
12.170,43
31.924,64
Altri proventi
46.312,09
4.314,69
4.233,99
TOTALE
1.024.277,22
1.294.588,19
1.510.756,82
17
Sintesi riepilogativa oneri ASVM Oneri per destinazione
anno 2006
Anno 2007
Anno 2008
Oneri di supporto generale
234.444,71
Servizi generali
35.397,46
279.882,354
291.423,99
Sportelli decentrati
108.169,70
---5
---
Servizi diretti
261.736,15
537.798,57
669.883,88
Progetti sociali
232.509,12
309.829,36
275.474,37
Progetti di sviluppo
59.645,86
81.289,50
174.555,40
Progetti sovra provinciali
47.728,68
40.535,51
47.165,98
Promozione del sistema regionale
10.313,67
13.270,32
10.530,01
Altre attivitĂ ASVM
24.676,21
18.179,10
8.379,48
TOTALE
1.014.621,56
1.280.784,71
1.477.413,11
Oneri per natura
anno 2006
anno 2007
Anno 2008
Materie prime
83.532,94
109.835,82
174.817,81
Servizi
290.764,58
17.387,226
21.769,86
441.616,93
541.655,87
Forniture per attivitĂ Godimento beni da terzi
9.075,41
23.231,85
43.773,08
Personale
512.301,82
501.825,41
612.848,72
Ammortamenti
61.307,53
146.030,84
25.914,34
Oneri diversi di gestione
57.500,01
39.816,08
56.019,33
909,13
614,10
Oneri finanziari Oneri straordinari
139,27
131,43
TOTALE
1.014.621,56
1.280.784,71
1.477.413,11
Oneri fissi
4
Supporto generale
Servizi diretti
Supporto alla progettazione
Totale
Personale
142.828,82
167.920,88
66.247,44
376.997,14
Sedi
81.537,60
-- --
-- --
81.537,60
TOTALE
224.366,42
167.920,88
66.247,44
458.534,74
Comprende sia i servizi generali che gli oneri di supporto generale 2007, gli sportelli decentrati sono stati fatti rientrare sotto i servizi diretti 6 Nel 2007 questa voce si riferisce in particolare a Forniture per gestione sede 5 Nel
18
4.I bisogni delle associazioni e le attivita' realizzate
D
i seguito si fornisce uno schema riassuntivo che connette i diversi servizi e le attività realizzate dal CSV (successivamente rendicontati sul tradizionale ap-
proccio che si basa sulla classificazione utilizzata dal Comitato di Gestione per il loro finanziamento) con i macro-obiettivi/le linee strategiche del Centro fondate su un’analisi dei bisogni delle OOV.
Nelle prossime edizioni del bilancio si cercherà di sviluppare ulteriormente tale approccio, anche nella prospettiva di effettuare un’analisi dei risultati ottenuti.
MACRO OBIETTIVI
LINEE STRATEGICHE / AZIONI
INTERVENTI EFFETTUATI
Favorire la progettualità di rete valorizzando il ruolo dei volontari nelle politiche sociali e con le istituzioni
Favorire progetti condivisi sul territorio da una pluralità di soggetti
Portafoglio progetti – dati sulla costituzione delle reti. par. 4.6: il sostegno ai progetti sociali di rete delle associazioni di volontariato
Favorire l’integrazione territoriale e settoriale a partire da bisogni comuni
Portafoglio progetti. par. 4.6: il sostegno ai progetti sociali di rete delle associazioni di volontariato Progetti di promozione del volontariato nelle scuole superiori. in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato – sezione sul servizio di promozione Servizi di progettazione. in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato
Accompagnare le oov per sviluppare una maggiore capacità di elaborare una mission della rete che vada oltre l’operatività della singola oov
Portafoglio progetti – ethicae, volontariato in rete, promozione del volontariato rivolto alla persona, mettiamo in rete il volontariato serramazzonese, famiglie e solidarietà, nonantola terra del dono, rete mamme. in par. 4.6: il sostegno ai progetti sociali di rete delle associazioni di volontariato
Promuovere il tema della sostenibilità delle reti al di là del sostegno offerto dal csv, al fine di favorirne l’autonomia
Portafoglio progetti – dati sulla costituzione delle reti. in par. 4.6: il sostegno ai progetti sociali di rete delle associazioni di volontariato La composizione e il consolidamento delle reti. in par. 4.6: il sostegno ai progetti sociali di rete delle associazioni di volontariato Valutazione progetti sociali. in par. 4.6: il sostegno ai progetti sociali di rete delle associazioni di volontariato
Favorire la presenza degli operatori ai piani per la salute e il benessere sociale
Servizio di progettazione. in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato
Formare gli operatori sul lavoro di rete e sulla sua gestione
L’elaborazione di strumenti utili alla gestione dei progetti. in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato
Rafforzare la prossimità tra cittadinanza e mondo del volontariato, incentivando maggiormente la relazione diretta tra i due mondi, con progetti di ampio coinvolgimento delle oov studiati ad hoc insieme alle associazioni e promuovendo la presenza del volontariato ad eventi già attivi sul territorio modenese, in collaborazione con i soggetti del territorio operativi su questi temi
Servizio di progettazione – analisi dei bisogni. in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato
Rsi: seminari, progetti, consulenze erogate sul tema.
Responsabilitá sociale d’impresa per la comunitá: sviluppo di partnership tra imprese e volontariato. in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato
Promuovere l’incontro e la progettualità comune tra volontariato e imprese
19 Promuovere il volontariato
Favorire nelle oov la cultura della trasparenza e della legalità come identità del volontariato
Servizio orientamento
Servizio di orientamento – in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato
Sostegno alla realizzazione di feste del volontariato distrettuali
Promozione del volontariato – il sostegno alle feste del volontariato locali. in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato Ethicae: la fiera della cittadinanza attiva nel comune di modena. in par. 4.6: il sostegno ai progetti sociali di rete delle associazioni di volontariato
Servizio volontario europeo
servizio volontario europeo, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato – sezione orientamento
Investimento sulla promozione del volontariato nelle scuole
la favola di poldina, la cittá della soldiarietá, le officine della solidarietá, progetti di rete per la promozione del volontariato nelle scuole superiori. in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato – sezione sul servizio di promozione.
Progetti sociali di promozione del volontariato
Progetti sociali di promozione del volontariato, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato – sezione sul servizio di promozione
Periodico volontariamo e utilizzo del portale www.volontariamo.it
Pportale del volontariato e bimestrale cartaceo, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato – sezione sul servizio di informazione e comunicazione.
Erogazione di consulenze di tipo giuridico-legale, fiscale-amministrativo, assicurativo, previdenziale e del lavoro, rendicontazione sociale.
Par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato – sezione sul servizio consulenza e sezione sul servizio giuridico-amministrativo.
Formazione alle associazioni sugli adempimenti legali e amministrativi e sulla rendicontazione sociale
Formazione sul tema della rendicontazione sociale, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato – sezione sul servizio di formazione. Sezione sul servizio giuridico-amministrativo, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato
Diffusione di informazioni legali e fiscali attraverso il bimestrale volontariamo
Sezione sul servizio giuridico-amministrativo, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato
Trasparenza nella selezione dei progetti presentati al csv per l-approvazione del co.ge e rilancio della fase di valutazione dei progetti conclusi
Sezione sul servizio di progettazione, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato
Promozione di progetti di promozione del senso della legalità fra i giovani
Progetto “giovani e legalità”, in par. 4.8: il sostegno ai progetti interprovinciali.
Informare le oov sulle opportunità di reperire fondi e sulle modalità di costruzione di relazioni di sostegno economico ai progetti delle associazioni
Servizio di progettazione – le opportunità di finanziamento, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato servizio di consulenza - consulenza sulla ricerca fondi, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato
Sostenere e qualificare le associazioni nel proprio operato: - per reperire risorse finanziarie
20 - per reperire risorse umane
Servizi volti alla qualificazione delle attività di ricerca volontari; sostegno ad iniziative delle oov per il people-raising; promuovere il volontariato e orientare i cittadini interessati a fare volontariato
Servizio di formazione: tema della ricerca e accoglienza nuovi volontari e pubblicazione a tema, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato servizio di consulenza al reclutamento di nuovi volontari, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato. Servizio di promozione del volontariato, paragrafo su “l’oasi della solidarietà”, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato. Servizio orientamento, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato. Servizio volontario europeo, nella sezione orientamento, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato
- per reperire risorse tecniche e logistiche
Servizi di logistica (prestito attrezzature di cui il csv si è dotato)
Servizio di logistica, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato
- per governare e gestire l’organizzazione
A realizzazione di iniziative specifiche di formazione, consulenze organizzative realizzate a misura dei bisogni delle oov in ambito organizzativo.
Servizio di formazione sui temi: la gestione delle risorse interne nelle oov; il conflitto; il gruppo di lavoro nelle organizzazioni di volontariato, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato Servizio consulenza: la consulenza organizzativa, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato
- per comunicare con i propri interlocutori
Grazie alla fornitura di informazioni e all’erogazione di consulenze relative alle strategie di comunicazione e di rapporto con gli stakeholder
Servizio di formazione sui temi: la collaborazione tra oov sul territorio; la comunicazione esterna; le relazioni con gli enti pubblici, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato Servizio di consulenza sui temi: bilancio sociale; comunicazione, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato Servizio di informazione e comunicazione, in particolare la parte relativa ai prodotti realizzati, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato
- per far conoscere la propria associazione
Servizi di comunicazione esterna per la promozione dell’associazione e delle sue attività
Servizio di comunicazione e informazione per la promozione di forme specifiche di volontariato, con strumenti quali la realizzazione grafica di volantini, siti e servizio di ufficio stampa, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato. Progetti di sviluppo che rispondono al bisogno di integrazione per favorire la conoscenza dell’associazione o il tema di cui si occupa, in par. 4.7: il sostegno ai progetti di sviluppo delle singole associazioni
- per rafforzare la propria mission
Erogazione di corsi di formazione su temi legati all’operato delle singole associazioni
Formazione sui temi: cooperazione internazionale; auto mutuo aiuto; la relazione con la persona psichiatrica, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato
- per trovare la documentazione utile allo svolgimento e alla qualificazione del proprio operato
Potenziamento dei prodotti della bibliotecaemeroteca che il csv mette a disposizione delle associazioni e potenziando il servizio di documentazione on-line.
Servizio di documentazione, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato
21 Analisi dei bisogni delle oov e supporto progettuale, consulenze e seminari formativi a questo scopo.
Servizio di progettazione, in particolare il supporto per la stesura di progetti per la partecipazione a bandi; il percorso di progettazione 2008, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato. Servizio consulenza, in particolare per le consulenze progettuali, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato. Servizio di formazione, in particolare sui temi: progettazione; la relazione con gli enit pubblici; la collaborazione fra oov del territorio, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato
Qualificare l’operato del csv
Adesione a csvnet -coordinamento nazionale dei centri di servizio.
Par. 5: le altre attività dell’Associazione Servizi per il volontariato
Adesione al coordinamento regionale dei centri di servizio del’emilia romagna.
Par. 5: le altre attività dell’Associazione Servizi per il Volontariato
Formazione interna ed esterna per gli operatori
La formazione presso il centro di servizio, in par. 208: la struttura operativa.
Realizzazione e presentazione del bilancio sociale del csv e del documento di programma e relativo bilancio di mandato
Par. 1: nota metodologica
Lavoro per commissioni
Commissioni e gruppi di lavoro, in par. 2.7: il governo dell’associazione.
Acquisizione di materiale di documentazione multimediale
Servizio di documentazione, in par. 4.5: i servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato
Modifiche all’assetto normativo dell’associazione servizi per il volontariato
Par. 2.3: le scelte strategiche
Approfondimento
- per il supporto progettuale
N
el corso del 2008 abbiamo introdotto significative novità nell’operatività del Centro di Servizio. - Progettazione: sono stati semplificati i formulari di presentazione della progettazione al Co.Ge., di concerto con il livello regionale. Inoltre è stato riorganizzato il monitoraggio dei bandi. - Progetto regionale povertà: nel 2008 il coordinamento regionale dei centri di servizio e il Co.Ge. hanno condiviso il progetto di contrasto alle povertà che si avvarrà di 1.500.000 euro del fondo 2008. - Consulenza: nel marzo del 2008 è stato creato e si è iniziato ad utilizzare un questionario per il monitoraggio delle consulenze complesse e il servizio consulenza è stato riorganizzato con una responsabile e un’equipe di quattro operatori. - Responsabilità sociale di impresa: in collaborazione con la Provincia di Modena, è stata completata una ricerca conoscitiva e un’iniziativa formativa rivolta alle associazioni sulle pratiche di responsabilità sociale di impresa di comunità, con tavoli multistakeholder che hanno visto la presenza di aziende e soggetti del terzo settore. - Bilancio sociale: nel 2008 è stato rilanciato il servizio consulenza alle oov sul bilancio sociale, per il momento con l’avvio di un primo seminario sul distretto di Mirandola e con l’intervento ad un seminario di Modena sul tema della rendicontazione sociale. - Giovani e volontariato: è proseguito il lavoro congiunto di operatori e di coordinatori di progetti di sensibilizzazione al volontariato nelle scuole superiori nell’ottica di scambio di buone prassi. È stato fatto un investimento sui progetti scuola per quanto riguarda la formazione dei volontari che prestano la loro attività in classe. Il CSV ha partecipato al gruppo nazionale di promozione del volontariato fra i giovani che ha
22
curato la pubblicazione C’è spazio per un volontariato dei giovani? - Gli esiti di un laboratorio. - Percorsi formativi per operatori: percorso formativo sulla progettazione sociale (analisi dei fabbisogni, progettazione e valutazione), percorso formativo sull’utilizzo di software applicativi per l’ufficio, formazione con modalità di intervisione sulla consulenza complessa. Formazione a singoli operatori: 6 giornate su temi diversi a seconda dei ruoli ricoperti dagli operatori. Modifica dell’assetto normativo: ad aprile 2008 sono state approvate una serie di modifiche allo statuto e ai regolamenti dell’ASVM. Orientamento al volontariato: è stata effettuata da personale interno al CSV una ricerca a scopo di monitoraggio del servizio, sugli anni 2006 e 2007. - Servizi di informazione e documentazione: redazione della rassegna stampa a partire dall’abbonamento ai tre quotidiani modenesi di informazione; riorganizzazione e rifornimento biblioteca/emeroteca con l’apertura al materiale audiovisivo su supporto dvd. Completamento e presentazione della ricerca sulle associazioni modenesi. - Servizi tecnico-logistici: incremento delle attrezzature in prestito alle associazioni e avvio del progetto regionale economato per avere tariffe agevolate e prezzi concorrenziali su diversi acquisti che le associazioni effettuano.
23
4.1
C
Le tipologie di servizi messi a disposizione delle associazioni
ome dichiarato nella Carta dei Servizi7 , il CSV di Modena ha sostenuto le associazioni di volontariato attraverso l’erogazione delle seguenti tipologie di servizi: • Servizi diretti alle Organizzazioni di Volontariato - Si tratta dei servizi tradizionalmente erogati dai Centri di servizio a tutte le Organizzazioni e rientranti nelle seguenti tipologie: accompagnamento ai progetti delle associazioni, formazione, consulenza, informazione e comunicazione, promozione del volontariato, orientamento al volontariato, documentazione, servizi tecnico-logistici. • Servizi a supporto della progettazione so-
4.2
I
anche di una singola organizzazione di volontariato; • Servizi a supporto di progetti di rilevanza inter-provinciale - Si tratta di servizi con la peculiarità di coinvolgere come promotori e destinatari Organizzazioni di almeno tre differenti territori provinciali della Regione, secondo modalità analoghe a quelle previste dalle precedenti tipologie di progetti. Il CSV di Modena ha deciso di erogare servizi solo ad associazioni di volontariato e di avere come unico finanziatore le fondazioni bancarie che, attraverso il Co.Ge., erogano fondi tramite il piano di ripartizione annuale o biennale.
Il decentramento
l Centro di Servizio della provincia di Modena offre servizi alle associazioni di volontariato e, in maniera indiretta, ai cittadini e alla collettività sui sette distretti della provincia. Questi sette distretti ricalcano la divisione per distretti sanitari e sono: Modena, Carpi, Castelfranco, Frignano, Mirandola, Sassuolo, Vignola. Il CSV fin dal 1998 ha iniziato a dotarsi di operatori responsabili di alcuni territori decentrati della provincia di Modena, rispondendo così allo scopo istituzionale dell’offrire servizi a livello provinciale, coerentemente con il valore dichiarato nella carta dei servizi del CSV di Modena della prossimità al volontariato, intesa anche in senso propriamente fisico. Attraverso i responsabili territoriali è infatti più facile comprendere le varie specificità che si presentano nei diversi distretti: il distretto di Carpi per esempio è piuttosto accentrato sulla città principale; il territorio di Mirandola vede le associazioni dei Comuni
7
ciale - Si tratta di servizi a supporto di progetti che partono dalla lettura e dalla analisi delle caratteristiche sociali di un determinato territorio o di uno specifico ambito di intervento, giungono ad affrontare i principali bisogni individuati, coinvolgono altri attori sociali, tra cui possibilmente istituzioni e terzo settore, all’interno di una logica di rete e di apertura a tutte le Organizzazioni di Volontariato del territorio; • Servizi a supporto di progetti di sviluppo - Si tratta di servizi a supporto di progetti finalizzati allo sviluppo della capacità di integrazione con il territorio o alla promozione di una specifica innovazione nell’operatività
più lontani da Modena rivolgersi preferibilmente a servizi presenti nella provincia di Ferrara; la varietà geografica dei territori della pedemontana est ed ovest aprono ancora ad ulteriori forme aggregative. Per questo, nel bilancio sociale viene ripresa una rendicontazione per territorio laddove si identifichi una valenza del dato per il monitoraggio del valore della prossimità dell’operato del CSV. Nel 2008 sono state fatte scelte di miglioramento operativo sui territori decentrati ed in particolare: - si sono dotati i responsabili di sportello di telefono cellulare e di strumenti per l’allacciamento ad internet in qualsiasi luogo. Questo ha permesso un maggior decentramento sui vari comuni dei singoli distretti per favorire lo spostamento dell’operatore dalla sede fisica del csv e renderlo sempre più “animatore che si sposta sul territorio”. - alcuni territori decentrati hanno aperto
nel 2008 un secondo sportello (sul territorio di Vignola è stato aperto lo sportello di Zocca e sul territorio del Frignano lo sportello di Serramazzoni) che integra i servizi dello sportello nella cittadina principale del distretto. - l’impegno orario previsto per ogni territorio è stato oggetto di studio nel corso del 2008, fino a giungere ad una omogeneizzazione maggiore di impegno orario settimanale tra i vari responsabili di sportello, tenendo in considerazione le diverse specificità territoriali (numero di associazioni, numero di comuni del distretto e sua ampiezza e varietà geografica). - nel 2008 è aumentato il numero di ore di apertura degli sportelli, proporzionalmente ad un aumento dei servizi che è stato registrato nel corso degli anni. Al 31.12.2008 la distribuzione delle oov sulla provincia di Modena risulta essere la seguente:
N. OOV
Popolazione (n. abitanti)
Numero dei Comuni per distretto
Carpi
68
98.941
4
Castelfranco
43
67.142
6
Frignano
52
37.891
10
Mirandola
66
83.488
9
Sassuolo
72
116.731
8
Vignola
69
80.512
9
Modena
198
179.937
1
Totali
564
664.642
47
Per la versione integrale della Carta dei Servizi si veda: www.volontariamo.it
24
S
ervizio di accompagnamento ai progetti delle associazioni. Contribuisce alla realizzazione di progetti promossi ed attuati dalle organizzazioni di volontariato, in forma singola, o in rete tra loro, o con altri soggetti istituzionali per dare risposte puntuali ed efficaci ai bisogni del volontariato e del territorio. Sviluppa e sostiene il ruolo e l’impegno civico delle organizzazioni di volontariato nella partecipazione alla programmazione
4.3
S
ed alla valutazione delle politiche sociali. Servizio di formazione Il servizio formazione si propone di: • favorire la crescita delle competenze necessarie alle organizzazioni di volontariato per rispondere al meglio ai bisogni del contesto di riferimento; • favorire lo scambio, la messa in rete di esperienze e competenze attraverso la progettazione e la realizzazione di percorsi su tematiche di interesse trasversale a tutte le organizzazioni di volontariato;
• valorizzare e sostenere lo sviluppo delle competenze proprie delle singole organizzazioni. Servizio di consulenza Sostiene le organizzazioni di volontariato nell’affrontare le difficoltà presenti in tutte le fasi della vita associativa, in particolare rispetto a quelle tematiche che richiedono competenze specialistiche o aggiornamento continuo. Accompagna gruppi di cittadini interessati alla costituzione di nuove organizzazioni di volontariato.
Che cosa offre il Centro di Servizio la carta dei servizi
ervizio di informazione e comunicazione. Favorisce la circolazione delle informazioni relative al volontariato, in particolare volte a: • far conoscere alla cittadinanza le attività delle associazioni; • informare tempestivamente le associazioni relativamente a notizie di loro interesse; • diffondere informazioni su iniziative promosse dal Centro Servizi; • costruire assieme alle associazioni strategie di comunicazione efficaci;
• sensibilizzare i cittadini sui temi della solidarietà e coinvolgerli in attività di volontariato attraverso azioni di comunicazione. Servizio di promozione del volontariato Gli obiettivi specifici del servizio sono: • aiutare le associazioni nel comunicare e promuovere se stesse e le iniziative che organizzano; • sensibilizzare la cittadinanza e in particolare i giovani rispetto ai temi della solidarietà e della cittadinanza attiva. Servizio di orientamento al volontariato. Favorisce l’incontro tra le organizzazioni
di volontariato e i cittadini, fornendo loro informazioni, orientamento, supporto e accompagnamento. Servizio di documentazione. Valorizza i materiali prodotti dal CSV e dalle organizzazioni di volontariato. Agevola la ricerca di materiali e informazioni per lo studio e l’approfondimento di tematiche inerenti il volontariato e il terzo settore. Servizi tecnico-logistici. Sostiene le organizzazioni di volontariato nel sopperire alla mancanza o carenza di spazi e attrezzature.
25
4.4
D
Alcuni numeri sui servizi erogati
opo la breve spiegazione sui servizi diretti (quindi sono esclusi i servizi erogati all’interno dei progetti) offerti dal
Centro di Servizio e sullo stile che il CSV si è dato per essere prossimo alle associazioni della provincia, di seguito vengono riportate alcune tabelle numeriche che
rendono conto dei servizi offerti nell’anno 2008.
Oov fruitrici 2006
Oov fruitrici 2007
Oov fruitrici 2008
Prestazioni 2006
Prestazioni 2007
Prestazioni 2008
Carpi
40
34
38
171
133
151
Castelfranco
14
34
19
56
86
66
Frignano
24
32
28
84
120
183
Mirandola
29
34
23
103
129
60
Modena
103
91
112
363
387
539
Sassuolo
33
28
27
88
73
96
Vignola
20
33
26
79
118
89
Non specificato
0
0
5
0
0
26
TOTALE
263
286
278
944
985
1210
A
fronte di un consolidamento del numero complessivo di oov fruitrici, sono aumentate di quasi il 30% le prestazioni ero-
gate. Rispetto ai territori, sono da mettere in luce i dati relativi alle prestazioni erogate sul Frignano e su Modena aumentati
molto nell’ultimo anno. Sul distretto di Mirandola, invece, si riscontra un calo delle prestazioni, a cui però corrisponde un incremento del numero dei servizi erogati nell’ambito di progetti. Nel 2008 il CSV sul distretto di Vignola ha accompagnato le OOV nella realizzazione di un importante progetto
sociale che include nella rete anche enti locali e servizi sociali, nei confronti dei quali sono stati erogati servizi di consulenza e formazione, funzionali al radicamento del progetto sul territorio. Anche per questa ragione il numero dei servizi erogati alle sole oov risulta inferiore rispetto a quello del 2007.
OdV che hanno fruito
% sul totale delle OdV presenti per settore
Prestazioni
% sul totale delle prestazioni erogate
Alcolismo e tossicodipendenza
8
47%
36
3%
Cultura ed educazione
17
59%
92
8%
Disabilità
32
74%
144
12%
Emarginazione e povertà
8
44%
44
4%
Famiglia, minori e infanzia
32
54%
144
12%
Immigrazione
9
75%
30
2%
Natura, ambiente e animali
27
37%
73
6%
Pace, tutela dei diritti e cooperazione internazionale
41
60%
223
18%
Salute
83
42%
318
26%
Terza età
18
47%
97
8%
Non specificato o Altro
3
30%
9
1%
Totale
278
Media: 52%
1210
100%
26
SERVIZI DIRETTI: OdV fruitrici e prestazioni nel 2008 per servizio: OdV Fruitrici
Prestazioni
Anno 2006
Anno 2007
Anno 2008
Anno 2006
Anno 2007
Anno 2008
Formazione
113
122
166
179
179
323
Consulenza
171
166
173
495
461
477
Informazione e comunicazione
42
96
77
92
121
161
Documentazione
2
16
9
2
16
11
Logistica
74
94
97
176
208
238
TOTALE
263
286
278
944
985
1210
L
a voce “totale” non è il frutto della somma dei dati soprastanti, in quanto una odv può usufruire di più servizi diversi. Il “totale” riporta invece la somma delle associazioni, contate una sola volta anche se hanno fruito di più servizi. Sono esclusi dal conteggio i servizi di orientamento e promozione in
quanto conteggiati con interrogazioni diverse del software o con strumenti diversi (si veda più avanti la rendicontazione per servizi). Oltre ai servizi diretti richiesti dalle associazioni, il CSV ha erogato a favore di tutte le 564 organizzazioni presenti sul territo-
rio servizi informativi quali le newsletter quindicinali (complessivamente 23 in un anno), 4 circolari informative8 – realizzate al bisogno su tematiche fiscali, amministrative, giuridiche o su opportunità di finanziamento nazionale o di livello locale – e il continuo aggiornamento del portale www.volontariamo.it.
SERVIZI COMPLESSIVI: prestazioni erogate complessivamente nel 2008 (servizi diretti e servizi ai progetti). totale Anno 2007
non odv
SERVIZI AD ODV
totale Anno 2008
non odv
SERVIZI AD ODV
Formazione
278
73
205
479
122
357
Consulenza
724
196
528
839
245
594
Informazione e comunicazione
207
27
180
327
33
294
Documentazione
45
29
16
39
27
12
Logistica
361
8
353
437
21
416
TOTALE
1615
333
1282
2121
448
1673
Oov fruitrici dei servizi erogati come servizi diretti e come servizi all’interno dei progetti: Anno 2007
L
Anno 2008
Formazione
129
169
Consulenza
165
182
Informazione e comunicazione
101
82
Documentazione
16
9
Logistica
94
102
TOTALE
301
297
a voce “totale” non è il frutto della somma dei dati soprastanti, in quanto una odv può usufruire di più servizi diversi. Il
“totale” riporta invece la somma delle associazioni, contate una sola volta anche se hanno fruito di più servizi.
8 Opuscolo sicurezza per il volontariato; ricorso al 5*1000 (relativamente alle associazioni escluse dalla ripartizione dei fondi 2006 e 2007); come iscriversi al
5*1000; Bando nazionale sul volontariato (legge 266)
27
P
er quanto riguarda i servizi offerti a singoli cittadini e a soggetti del terzo settore che non siano organizzazioni di volontariato, il dato rimane piuttosto alto per i singoli cittadini che intendono creare una nuova associazione e per coloro che usufruisco-
4.5
no del servizio di orientamento al volontariato (329 prestazioni erogate a fronte dei 303 del 2007). Per quanto concerne gli altri soggetti, il Consiglio direttivo ha deliberato che dal 30 giugno 2009 non verranno più erogate nemmeno prime consulenze a soggetti
che non siano di volontariato, cosa che finora è accaduta soprattutto per quanto riguarda i casi dubbi di costituzione di nuove associazioni. I liberi cittadini sono invece contemplati dallo statuto e dalla legge come beneficiari del centro di servizio per il volontariato.
I servizi diretti erogati alle associazioni di volontariato
Progettazione
I
l servizio di progettazione comprende sia un livello di servizi ai progetti, con l’impiego di personale per il coordinamento, sia l’impiego di personale interno per la raccolta, il monitoraggio e la valutazione delle richieste progettuali delle associazioni. La raccolta dei bisogni avviene attraverso la realizzazione di assemblee territoriali che a cadenza annuale vengono indette sui diversi distretti della provincia e a cui sono chiamate ad essere presenti le associazioni e gli organi di rappresentanza del volontariato, quali le consulte del volontariato. Importante è anche il ruolo del paritetico che, attraverso le sue sedute e i documenti che emana, dà l’indirizzo al CSV sulla progettazione.
sletter una costante informazione alle associazioni sulla presenza di bandi per tema e per territorio. Il servizio di progettazione opera in maniera diretta anche per il sostegno delle reti di associazioni e altri soggetti del territorio, obiettivo prioritario del Centro di Servizio di Modena. A questo scopo, sostiene e accompagna le associazioni in tavoli di confronto tematici, nell’ottica di dare seguito in maniera qualificata alle proposte delle associazioni di volontariato e di favorire il loro radicamento nel territorio, attivando contatti in particolar modo con gli uffici di piano dei vari distretti socio-sanitari della provincia.
Le opportunità di finanziamento. Il servizio tuttavia non si limita ad offrire l’opportunità di costruire insieme alle associazioni progetti che potranno successivamente essere sostenuti dal Co.Ge., ma offre consulenze progettuali per la partecipazione ad eventuali bandi o per accedere ad altre fonti di finanziamento, in base a richieste specifiche delle varie associazioni. Proprio rispetto alle opportunità di finanziamento, viene pubblicata su sito www.volontariamo.it e sulla new-
Il sostegno alla progettazione è uno dei servizi erogati dal CSV volto a qualificare la capacità progettuale delle associazioni nell’elaborare un progetto affinché esso possa mettere radici in un’analisi dei bisogni fatta di concerto con il territorio, abbia uno svolgimento organico, comprenda momenti valutativi intesi come momenti di verifica per un miglioramento ulteriore del proprio operato. Il sostegno alla progettazione cura in maniera particolare la raccolta dei bisogni da tutta la provincia di Modena, realizzando periodicamente
incontri con il mondo del volontariato radicato sui territori decentrati e favorendo il raccordo delle idee progettuali con i piani per la salute e il benessere sociale. Tale servizio si articola attraverso diversi strumenti quali la mail, il telefono, lo scambio di materiali, ma predilige l’incontro con più volontari della stessa associazione per verificare insieme a loro la fattibilità del progetto e il servizio che il CSV può rendere a seconda delle attività richieste che possono variare dalla formazione, alla ricerca, alla promozione, alla consulenza. L’elaborazione di strumenti utili alla gestione dei progetti. Nel 2008 è stato ultimato il pacchetto di strumenti per i coordinatori e per gli operatori volto a rendere più autonoma la gestione dei progetti da parte del personale incaricato. Gli strumenti messi a disposizione comprendono una parte amministrativa, una su progettazione, monitoraggio e valutazione dei progetti e alcune indicazioni di procedura per attività specifiche di comunicazione, promozione e formazione. I coordinatori sono comunque coadiuvati e supervisionati dalle operatrici del servizio di progettazione.
Fattori di qualità
Indicatore
I nostri impegni
Partecipazione
Realizzazione delle quattro fasi previste dal percorso di progettazione partecipata
Ci impegniamo a portare a compimento ogni singola fase
Prossimità
Realizzazione incontri su tutti i distretti territoriali
Il nostro impegno è quello di realizzare almeno un incontro in ogni distretto
Prossimità
Ore di apertura della sede e degli sportelli durante il percorso di progettazione e di disponibilità degli operatori ad incontri ad-hoc
Almeno 450 ore (equivalenti a 10 settimane di apertura)
Trasparenza
Applicazione criteri progetti di sviluppo
Tutte le richieste di progetti di sviluppo saranno gestite in base ai criteri di selezione e priorità
Efficacia/Professionalità
% progetti approvati dal Co.Ge.
100%
2008
Approfondimento
28
P
ercorso progettazione 2008 (scadenza di aprile e di novembre 2008) – Alcuni numeri: • Fase 1. Invio postale relativo alla progettazione 2008 e 2009 alle 564 organizzazioni di volontariato iscritte e non iscritte al registro, comunicazione anche attraverso il sito internet e la newsletter. • Fase 2. Sono state indette 5 assemblee territoriali presso Consulte/Coordinamenti del volontariato, in vista della scadenza di progettazione – tranche di aprile e di novembre 2008. A tutti gli incontri è stata presente una rappresentanza del Consiglio dell’ASVM e naturalmente parte dello staff. (Non è stata fatta l’assemblea territoriale in quei territori che l’avevano già realizzata da poco tempo.) • Fase 3. Le associazioni che hanno fatto pervenire una prima ipotesi di progetto sono state incontrate e accompagnate nella costruzione e formulazione del progetto, quando questo era ammissibile secondo i criteri del Co.Ge. Le prime idee-proposte-bisogni pervenute al CSV che sono state poi elaborate ammontano a quota 57. • Fase 4. Presentazione al Co.Ge. dell’intera progettazione. Complessivamente, nelle due scadenze, sono stati presentati al Co.Ge.: 21 progetti sociali, 33 progetti di sviluppo, 1 progetto interprovinciale di cui il CSV era capofila e 2 di cui era partner. • Fase 5. Le associazioni che hanno presentato idee progettuali inammissibili sottoforma di progetti, hanno usufruito di servizi diretti o dell’accompagnamento per la scadenza di progettazione successiva; altre ancora sono state indirizzate in progetti di rete. • Si sono tenute due assemblee di approvazione della progettazione: una in data 19/04/2008 e l’altra in data 10/11/2008 (una per ogni tranche di progettazione). • Il consiglio direttivo si è incontrato 2 volte per deliberare la progettazione (una per ogni tranche di progettazione). • La commissione progettazione si è incontrata complessivamente 5 volte (3 volte in aprile e 2 in novembre) per effettuare una prima istruttoria di valutazione dei progetti proposti dalle associazioni.
Responsabilita’ sociale d’impresa per la comunita’: sviluppo di partnership tra imprese e volontariato
I
l Progetto, di durata biennale 20082009, gestito con il supporto della Provincia di Modena – Assessorato Politiche Sociali, Associazionismo e Volontariato e la collaborazione con il Centro Ricerche e Progetti Focus Lab, intende creare le condizioni per un rapporto più stabile e per progettualità proficue tra il volontariato e il mondo delle imprese a beneficio della comunità, sostenendo una serie di azioni di conoscenza reciproca ed avvicinamento degli attori coinvolti (Odv, imprese, associazioni di categoria, volontari e lavoratori). Il Progetto è articolato in 4 fasi: 1) Indagine; 2) Sensibilizzazione e Formazione; 3) Implementazione del modello; 4) Sperimentazione. Attività ed i risultati conseguiti nel 2008: INDAGINE Confronto con le buone prassi di RSI di altri CSV nazionali Incontro con CSV Regionali per lo scambio di buone prassi: n.5 CSV coinvolti (Genova, Marche, Parma, Foggia, Lecco). Report di sintesi delle prassi di RSI emerse.
Ricerca intervento e focus group su esperienze, interesse e fabbisogni delle OdV sulla RSI. Elaborazione Questionario per l’indagine somministrato a n. 114 Odv Interviste a un campione di n. 86 OdV provinciali ed elaborazione dati. Organizzazione di un focus group con n.8 OdV coinvolte (Modena, 23.10.08) Ricerca “Il volontariato modenese e la Responsabilità Sociale d’impresa: percezioni, esperienze in corso e prospettive”. SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE Seminari info-formativi per le OdV Seminario di Modena del 01.12.08: n. 17 Odv partecipanti; n.1 testimone aziendale Tech Eurolab di Campogalliano. Promozione del progetto e opportunità RSI presso OdV e altri stakeholder Sostegno a “2°indagine conoscitiva sul rapporto tra le imprese dei cinque distretti modenesi e il territorio locale per la creazione di valore e la realizzazione di progetti in un’ottica di Responsabilità Sociale d’Impresa” e partecipazione al focus group del 4.12.08. Partecipazione al Tavolo RSI della Provincia di Modena Partecipazione a seminari RSI di Nuova Didactica - Scuola di managment di
Confindustria e Associazione Giovani Industriali di Modena. Attività e risultati previsti per il 2009: SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE Seminari info-formativi per le OdV Organizzazione dei Seminari a Sassuolo, Vignola e Carpi. Promozione del progetto e opportunità RSI presso OdV e altri stakeholder Partecipazione al Premio RSI 2009 della Provincia di Modena. Organizzazione di un Seminario di presentazione della Ricerca “Il volontariato modenese e la Responsabilità Sociale d’impresa: percezioni, esperienze in corso e prospettive” con la partecipazione di soggetti istituzionali ed imprese. IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO Ricerca di accordi CSV - Associazioni imprenditoriali e scambi imprese – OdV per la promozione di progettualità condivise. SPERIMENTAZIONE Sperimentazione di progetti RSI nella progettazione Co.Ge. Attivazione di un tavolo di progettazione RSI con un gruppo di almeno 4 Odv interessate.
29
Formazione
I
sversale a tutte le organizzazioni di volontariato; • Valorizzare e sostenere lo sviluppo delle competenze proprie delle singole organizzazioni.
l servizio di formazione si propone di: • Favorire la crescita delle competenze necessarie alle organizzazioni di volontariato per rispondere al meglio ai bisogni del contesto di riferimento; • Favorire lo scambio, la messa in rete di esperienze e competenze attraverso la progettazione e la realizzazione di percorsi su tematiche di interesse tra-
Di seguito, viene offerta una tabella riassuntiva con i dati del 2008 ed una con i dati del 2007, in modo che possano essere messe a confronto. I dati riportati
riguardano il numero di corsi, seminari, azioni formative sperimentali e azioni a supporto del processo formativo suddivisi per territorio. È stato riportato il dato cumulativo rispetto all’offerta di servizi sui territori decentrati rispetto alla sede di Modena, per andare a verificare il parametro della prossimità spaziale per le associazioni della provincia.
2008
Corsi
Seminari
Azioni formative sperimentali (ricerche e accompagnamenti)
Azioni a supporto del processo formativo
Totale
Modena
5
5
2
7
20
Carpi
2
4
3
9
Castelfranco
1
3
Frignano
2
2
Mirandola
1
3
Sassuolo
2
4
4
Vignola
1
5
1
1
6
1
1
8 1
1
Totali provincia
13
21
5
13
53
Sportelli
8
16
3
6
33
2007
Corsi
Seminari
Azioni formative sperimentali
Azioni a supporto del processo formativo
Totale
Modena
4
1
2
3
10
Carpi
3
2
5
Castelfranco
1
2
4
Frignano
3
1
4
Mirandola
2
2
6
1
2
1
2
Sassuolo
1
4
Vignola
2
1
1
Totali provincia
15
4
5
11
35
Sportelli
11
3
3
8
25
30
N
el 2008 sono state erogate più di 300 ore di servizio formativo a 209 oov. Le nuove tematiche dei corsi 2008 sono: auto mutuo aiuto; responsabilità sociale di impresa, e bilancio sociale. Nel 2008 non sono state intraprese azioni formative a Vignola in quanto si è dato spazio ad una ricerca sui bisogni formativi delle oov del territorio. La ricerca ha portato a costruire un piano dell’offerta formativa rivolto al distretto di Vignola in connessione con le sollecitazioni uscite negli incontri con le associazioni; sono stati quindi evidenziati i contenuti tematici che verranno affrontati nei corsi e seminari durante l’anno 2009, e alcuni aspetti organizzativi che possono sostenere un’utile partecipazione delle associazioni alla formazione sul territorio. Nel 2008 si sono comunque sviluppati due progetti che hanno visto due percorsi formativi: uno sulle dinamiche conflittuali fra i giovani e l’altro sull’attivazione dei gruppi di auto mutuo aiuto, calibrati sugli obiettivi di sviluppo delle singole associazioni promotrici. Tematiche dell’offerta formativa. - La relazione con la persona psichiatrica - Auto mutuo aiuto - Il conflitto - La scelta della gratuità
- Ricerca e accoglienza volontari - Cooperazione internazionale - Responsabilità sociale di impresa - Bilancio sociale - Comunicazione esterna - Gestione economica dell’associazione - La progettazione - Il gruppo di lavoro nelle organizzazioni di volontariato - Le relazioni con gli enti pubblici - La gestione delle risorse interne nelle oov - La collaborazione tra oov sul territorio La valutazione. La parte di valutazione prevede diversi strumenti che si integrano vicendevolmente: i questionari di ingresso e finali dei percorsi formativi, utili per avere un ritorno sul gradimento in termini numerici con una percentuale di ritorno di circa il 50% da parte dei partecipanti. Questo strumento viene affiancato al follow up e, quando lo si ritiene opportuno, a degli accompagnamenti, per indagare in maniera più approfondita –insieme alle associazioni- gli aspetti relativi alla formazione erogata. La soddisfazione del relatore e lo sforzo di comprensione degli aspetti positivi e dei punti deboli, in particolare per i percorsi formativi, vengono valutati insieme al relatore in un colloquio. Un indicatore che ci dice qualcosa sulla promozione del corso e la reale rispondenza del corso alle aspettative è quello sul numero di partecipanti
iscritti e su quelli effettivi (ovvero che hanno frequentato almeno il 70% delle ore complessive). Pubblicazioni. Nel 2008 ha visto la luce la pubblicazione dal titolo “Ricerca e accoglienza volontari. Come trovare e tenersi nuovi volontari”, nato a seguito delle numerose edizioni di corsi di formazione sul tema. Il quaderno, di taglio formativo, ripercorre i contenuti emersi nel corso degli anni e restituisce un senso complessivo sul tema della ricerca e accoglienza volontari. La pubblicazione è stata oggetto di seminari di approfondimento e condivisione del tema con le associazioni di volontariato e gli enti locali che hanno visto un’ampia partecipazione sui loro territori di volontari che in passato avevano partecipato al corso sulla ricerca e accoglienza nuovi volontari. Un tema da sempre molto caro e urgente per le associazioni di volontariato e che diventa problema e risorsa di tutta la comunità in cui le associazioni operano. I seminari di presentazione del quaderno si sono tenuti: - a Nonantola nel novembre 2008, riscontrando la presenza di 17 associazioni. - a Mirandola in dicembre 2008, con la presenza di 11 associazioni. Si prevede la presentazione su altri territori nel 2009.
Fattori di qualità
Obiettivi del servizio
Indicatore
I nostri impegni
Accessibilità
Rendere veloci i tempi di programmazione dell’offerta formativa
Disponibilità della brochure di presentazione di tutta la programmazione formativa annuale
2 mesi dall’avvenuta approvazione del Co.Ge.
Accessibilità
Mettere in grado i volontari di informarsi in maniera completa sull’offerta formativa
Disponibilità di informazioni dettagliate sulle singole iniziative formative
15 giorni lavorativi prima dell’avvio dell’iniziativa
Accessibilità
Permettere ai volontari diversamente abili la partecipazione
% aule di formazione senza barriere architettoniche
100%
Accessibilità
Rendere fruibili le opportunità formative in termini di orario
Scelta di fasce orarie adatte ai volontari
% di corsi effettuati in orario serale o di sabato mattina
Prossimità
Essere vicini alle associazioni dei territori decentrati
% di corsi effettuati al di fuori del territorio del comune di Modena
Non inferiore al 50%.
Valutazione condivisa
Aiutare le associazioni a dare concretezza a quanto sperimentato nei corsi
% di follow up ed accompagnamenti effettuati
100%
2008
31
Consulenza
I
l servizio si propone di: • Sostenere le organizzazioni di volontariato nell’affrontare le difficoltà presenti in tutte le fasi della vita associativa, in particolare rispetto a quelle tematiche che richiedono competenze specialistiche o aggiornamento continuo; • Accompagnare gruppi di cittadini interessati alla costituzione di nuove organizzazioni di volontariato. Nel corso del 2008 il Centro di Servizio per il Volontariato ha visto la riorganizza-
zione del servizio consulenza attraverso la costituzione di un’equipe formata da quattro operatori che per mansioni diverse sono stati scelti per costituire questa squadra. In particolare, il ruolo dell’equipe è quello di monitorare le consulenze erogate come servizio diretto e all’interno dei progetti e di proporre nuove modalità per gestire la consulenza, valutarla, formarsi come operatori. Attualmente viene offerto servizio di consulenza sui seguenti argomenti: - Fiscale-amministrativa
- Previdenziale e del lavoro - Assicurativa - Progettuale - Ricerca fondi - Processi formativi - Comunicazione - Informatica - Organizzazione eventi - Reclutamento nuovi volontari - Organizzazione - Bilancio sociale - Giuridico-legale - Stage studenti
Prestazioni erogate (una consulenza può avere più prestazioni):
Prestazioni
Carpi
Castelfranco Emilia
Frignano
Mirandola
Modena
Sassuolo
Vignola
Provincia
Anno 2008
102
72
108
39
348
77
103
849
Anno 2007
75
65
37
120
229
51
109
686
Anno 2006
81
63
47
56
246
46
80
619
Numero di consulenze erogate Carpi
55
Castelfranco Emilia
41
Frignano
49
Mirandola
18
Modena
205
Sassuolo
53
Vignola
47
Non specificato
9
TOTALE
477
Approfondimento
32
C
os’è una consulenza complessa? È una consulenza che si prolunga nel tempo, spesso di taglio organizzativo, e che può essere portata avanti da uno o più operatori del CSV. La consulenza complessa implica un percorso di accompagnamento, articolato in alcuni incontri, che aiuta l’associazione ad approfondire il problema portato, attraverso l’analisi delle difficoltà e delle possibili risorse. Poiché la consulenza complessa tratta problemi di impatto complessivo per l’associazione e non tecnico specialistici, capita che essa apra a interlocuzioni diverse, che si intrecciano sullo stesso problema; per esempio, la consulenza può iniziare con tematiche di tipo giuridico fiscale ma poi necessitare di consulenze progettuali o relative alla raccolta fondi. Nella consulenza complessa vengono aperti spazi di dialogo e di confronto con l’associazione sugli ambiti che possono interfacciarsi con il problema portato. La valutazione delle consulenze complesse erogate nel 2008: una prima sperimentazione Da marzo 2008 è stato costruito e sperimentato un nuovo strumento per valutare le prestazioni di consulenza complessa erogate dal CSV, allo scopo di: • recepire il gradimento sulle consulenze erogate; • utilizzarlo come strumento per un’analisi insieme all’associazione destinataria della consulenza dei servizi resi; • monitorare internamente l’andamento delle consulenze. Riportiamo di seguito alcuni dati rilevati dai questionari somministrati • numero 8 questionari erogati dall’ 1.1.08 al 31.12.08 • tipologia di OdV per territorio/distretto: 2 Modena; 3 Sassuolo; 2 Vignola; 1 Carpi • tipologia di OdV per ambito di attività: 3 Cooperazione Internazionale; 2 Disabilità; 1 Salute; 1 Terza età; 1 Immigrazione • oggetto specifico della Consulenza: Costituire/organizzare l’OdV; Progettazione/ricerca fondi; Promozione dell’OdV/attività • tipologia di bisogno/problema: orientamento e comprensione di aspetti organizzativi e attività della OdV; sostegno nella crescita e autonomia della OdV; sviluppo di nuove e/o diversificate attività. • supporto degli operatori/consulenti: tra buono ed eccellente (capacità di ascolto; capacità di analisi e comprensione; pertinenza delle risposte fornite rispetto al bisogno/problema) • modalità della consulenza: buona (molto buona la reperibilità e la disponibilità di orari; buono il numero e la frequenza degli incontri con qualche sufficienza) • aspetti organizzativi: buona (molto buona la comunicazione a distanza e il materiale consegnato; buono il tempo a disposizione con qualche sufficienza) • benefici per l’OdV e il volontario in termini di sviluppo e crescita: accrescimento informazioni e conoscenze teoriche; migliori competenze gestionali e organizzative; ampliamento della capacità di innovazione e vision. Alcune prime considerazioni • La valutazione complessiva delle consulenze erogate è molto buona, come emerge sia dalla domanda ad hoc prevista nel formulario (B.4.1), sia dai “punteggi” ricevuti nei singoli campi che si attestano sostanzialmente tra il buono e l’eccellente. • Dal punto di vista quantitativo vi è sostanziale continuità con le consulenze fornite negli anni passati, considerando anche che questa attività è stata implementata nell’arco di circa 8 mesi, con avvio nell’aprile 2008.
33
ModalitĂ di erogazione delle consulenze Anno 2008 Incontro presso la sede di Modena
169
Incontro presso sportello decentrato
108
Incontro presso la sede dell’associazione
15
Incontro presso altra sede
5
Telefono, fax, e-mail
180
TOTALE
477
Telefono, fax, e-mail 37,74% Incontro presso altra sede 1,05% Incontro presso la sede dell’Associazione 3,14% Incontro presso sportello decentrato 22,64% Incontro presso la sede di Modena 35,43%
Servizio giuridico – amministrativo
Servizio giuridico amministrativo
Consulenza (servizi diretti, nei progetti, lavoro negli organi interni)
Informazione Formazione
34
Consulenza Prestazioni Servizio diretto (ci possono essere a singolo più prestazioni all’interno cittadino di una stessa consulenza)
Tipologia consulenza
servizio diretto a odv
Giuridico legale
332
478
Fiscale amministrativa
128
142
C
i sono più prestazioni che servizi in quanto le consulenze possono essere articolate in più incontri. Le richieste principali: costituzione nuova odv, iscrizione ai registri, adempimenti di base. Formazione. “La gestione amministrativa e legale dell’associazione di volontariato” Percorso di formazione per tesorieri e addetti all’amministrazione di organizzazioni di volontariato Modena, Marzo - Maggio 2008 25 partecipanti durata: 14 ore Seminario di apertura: “Partnership e sponsorizzazioni per il finanziamento delle organizzazioni di volontariato” 25 partecipanti durata: 3 ore Seminario di chiusura: “Volontariato ed enti pubblici “ 23 partecipanti durata: 2 ore
Seminario sull’impresa sociale: non realizzato. L’attività era stata progettata per un attivo coinvolgimento del Forum del terzo settore sul tema, che però non ha ritenuto opportuno realizzare l’evento. Le risorse previste per questa attività sono state convogliate in due seminari formativi rivolti alle odv realizzati sul territorio di Modena : - L’ABC della privacy - Il trattamento di dati personali da parte di organizzazioni di volontariato alla luce del testo unico sulla privacy e dei recenti interventi del garante durata: 3,5 partecipanti: 23 Seminari singoli sui diversi territori: “Aspetti amministrativi, legali e fiscali delle organizzazioni di volontariato in base alla L. 266/91 e alla L.R 12/05”
Servizio diretto a aps
Servizio diretto a altri soggetti del terzo settore
Servizio all’interno dei progetti
144
11
17
13
109
7
1
1
Vignola, 26 Maggio 2008, ore 20,30-adempimenti amministrativi di base e 22.30 sulla raccolta fondi, individuati come i Partecipanti: 5 bisogni primi delle associazioni di nuova costituzione. Mirandola, 8 marzo 2008 9,30-12,00 Si è deciso di indirizzare la guida alle oov “Gestire l’associazione di volontariato” di nuova costituzione in quanto in partiAspetti amministrativi, legali e fiscali del-colare con il servizio di consulenza giule organizzazioni di volontariato in baseridico-legale si presentano molti gruppi alla legge 266/91 e alla L.R 12/05 che desiderano costituirsi in associazione Partecipanti: 15 di volontariato. Una volta costituiti presentano tutte le prime richieste di inforSeminario Formativo mazioni e talvolta di accompagnamento “Le associazioni di volontariato a cacciae orientamento di cui hanno bisogno per di risorse… Adempimenti legali e fiscalicontinuare a dare vita all’associazione. delle organizzazioni di volontariato per leSono 19 le oov iscritte al progetto e 15 attività di raccolta fondi” quelle monitorate che hanno proseguito Castelfranco, 3 marzo 2008 ore 20.45-l’accompagnamento. In particolare, nel 23.00 2008 è stato fatto un incontro con la rePartecipanti: 13 sponsabile del servizio giuridico-legale e un altro operatore sulle motivazioni che “Gestire l’associazione di volontariato:portano alla costruzione di una nuova aspetti amministrativi, legali e fiscaliodv, nell’ottica di creare un “pacchetto delle organizzazioni di volontariato sullastart-up” che orienti le nuove organizzabase della concreta esperienze dei volon-zioni ad assolvere ai propri compiti legali tari” – Casi pratici. e a muoversi sul territorio. Castelfranco 10 novembre 2008 oreTra ottobre e luglio 2008 sono stati mo20.30- 22.30 nitorati i gruppi di persone intenzionati Partecipanti: 11 a costituire un’associazione e le associazioni di nuova costituzione al fine di Seminario Formativo poter proporre, oltre alle informazioni “Associazioni di volontariato ed enti pub-e al sostegno negli adempimenti legati blici. Opportunità e vincoli della normati-alla costituzione dell’associazione, deva vigente” gli stimoli per riflettere sulla mission Carpi, 31 marzo 2008 ore 20.45-23.00 del nuovo soggetto e sull’opportunità Partecipanti: 14 di costituirlo o meno, e avere elementi per avviare concretamente le attività. Informazione. Nell’ambito di questo percorso sono • Pubblicazioni sul bimestrale rivolto allestati monitorati 19 gruppi (cfr. tabella associazioni e alla cittadinanza Volonta-sottostante). riaMo di: In sede di progettazione si era valutato 4 articoli su i seguenti temi di predisporre dei piccoli vademecum • gruppi di acquisto solidali tematici da distribuire in occasione del• tutela dei dati personali le consulenze ai gruppi di persone inte• caratteristiche odv ressati a costituire una nuova odv,ma • confronto tra organizzazioni di volonta-in sede di elaborazione più dettagliata riato e associazioni di promozione socialedel progetto si è pensato di iniziare con • Progetto nuove oov. un’analisi dei gruppi e delle loro richieRealizzata una guida operativa con alcu-ste per poi proporre un accompagnane indicazioni sulla progettazione, suglimento formativo a piccoli gruppi.
D
35
i queste, 6 sono associazioni composte principalmente da cittadini stranieri.
Distribuzione territoriale Modena
3
Vignola
2
Castelfranco
2
Carpi
1
Sassuolo
7
Abbandoni
4
Totale partecipanti
19
Informazione e Comunicazione
I
l servizio si propone di favorire la circolazione delle informazioni relative al volontariato, in particolare: • Far conoscere alla cittadinanza le attività delle associazioni;
S
• Informare tempestivamente le associazioni relativamente a notizie di loro interesse; • Diffondere informazioni su iniziative promosse dal Centro di Servizio;
PRODOTTI REALIZZATI
NUMERO
Progetti grafici
254
Impaginazione documenti
50
Circolari informative
45
Stesura comunicati stampa
34
Progettazione siti web
5
Riprese video e foto 9
28
Invio comunicati ai media
32
Realizzazione siti web
6
Montaggi video
25
Organizzazione conferenze stampa
6
i registrano variazioni nelle richieste di servizi da parte delle associazioni: se da un lato non sono praticamente più in uso i cd rom (sostituiti dai siti internet e altri prodotti multimediali, come i video), dall’altro si nota un grande incremento dei servizi
grafici per la realizzazione di loghi, flyer informativi, manifesti, brochure. Nel 2008 sono stati prodotti 5 numeri della rivista “Volontariamo”. Ogni numero è stato distribuito in 1300 copie alle associazioni di volontariato, agli enti locali, alle fondazioni bancarie e ad altre istituzioni ed enti
• Costruire assieme alle associazioni strategie di comunicazione efficace; • Sensibilizzare i cittadini sui temi della solidarietà e coinvolgerli in attività di volontariato attraverso azioni di comunicazione.
del territorio. Di queste, 1150 copie sono state recapitate in abbonamento. Alla redazione del giornale hanno collaborato in tutto 21 persone, di cui 4 volontari. Il giornale è stato pubblicato anche in formato pdf sul portale www.volontariamo. it.
www.volontariamo.it: alcuni dati significativi SITO WEB
2008
variazione dal 2007 in %
Frequenza di aggiornamento Aggiornamento quotidiano, media notizie: 3 e media notizie inserite
+ 17%
Media dei visitatori mensili
2651
-22,7 %
Media delle pagine visitate mensilmente
12850
-36,35%
Richieste pervenute attraverso il sito
257
+108,94 %
Totale iscrizioni alla newsletter
1971
+24,68
Percentuale di visite nuove al sito:
---
56,42 %
9 In questa voce sono compresi anche i video realizzati all’interno dei progetti.
36
I
l sito www.volontariamo.it è il portale del volontariato modenese e pertanto non riporta solo notizie ed informazioni relative al CSV, ma offre servizi informativi a cittadini e volontari. L’aggiornamento quotidiano include notizie relative a eventi, incontri, opportunità formative, approfondimenti tematici, materiali scaricabili, foto e video, etc. I dati del 2007 avevano positivamente beneficiato della campagna di comunicazione avviata nel 2006 a livello provinciale e su alcuni distretti e Comuni (Sassuolo, Soliera, etc), finalizzata alla ricerca di nuovi volontari ed attivata sul territorio provinciale. Nel materiale promozionale era presente l’indirizzo del sito e il collegamento a volontariamo era presente anche su numerosi
altri siti web. Non trascurabile nemmeno l’apporto di visitatori convogliati dal sito www.ethicae.it, che ha registrato un ampio numero di contatti. Nel 2008 non ci sono state campagne di promozione specifiche. Interessante notare il fatto che al calo dei contatti corrisponde un aumento consistente del coinvolgimento: aumentano infatti le richieste di cittadini che giungono al CSV attraverso il sito, così come aumentano le richieste di iscrizione alla newsletter. Chi visita il portale del volontariato modenese ora formula richieste direttamente alla redazione o ai consulenti, chiede di ricevere le informazioni in maniera stabile e visita il sito solo nel caso in cui le informazioni siano di interesse.
Attraverso la newsletter quindicinale, inoltre, gli iscritti ricevono informazioni su buona parte del materiale presente sul sito. Non è quindi più necessario connettersi regolarmente, ma è sufficiente consultare l’elenco delle notizie ed aprire direttamente la pagina che interessa (prassi confermata anche dall’aumento della frequenza di rimbalzo, cioè il numero di uscite dal sito dopo una sola pagina visitata, nei giorni corrispondenti all’invio della newsletter). Pagine più visualizzate: “Fare volontariato” – 5164 visite “Bandi e concorsi”- 4442 “Corsi e seminari” - 3976 A seguire: “Home page”, e “I servizi del CSV”.
Fattori di qualità
Indicatore
I nostri impegni
2008
Efficacia
Periodicità newsletter
Mensile
Quindicinale
Accessibilità
% materiali e documenti presenti sul sito che non necessitano di programmi a pagamento
80%
85%
O
biettivi di miglioramento: - incremento dei contatti per le sezioni multimediali (video e foto). Spostare i contenuti su siti e social network - riprogettazione del sito che tenga conto delle sezioni più cercate dagli utenti e dagli obiettivi strategici del sito (visibilità alle sezioni per la ricerca dei volontari, per il bilancio sociale, per i progetti con le scuole, per la rassegna stampa, etc) - rilancio del sistema rss per l’aggiornamento automatico dei feed readers (consente agli utenti di ricevere le notizie da volontariamo automaticamente, dopo avere sottoscritto il servizio. Es Google news) - introduzione di nuove sezioni tematiche (volontariato e scuola, etc) - trasformazione della newsletter da quindicinale in settimanale.
37
Promozione del volontariato
F
inalità dell’area promozione, dalla carta dei servizi: • aiutare le associazioni nel comunicare e promuovere se stesse e le iniziative che organizzano • sensibilizzare la cittadinanza e in particolare i giovani rispetto ai temi della solidarietà e della cittadinanza attiva
• favorire l’incontro tra le organizzazioni di volontariato e i cittadini, fornendo loro informazioni, orientamento, supporto e accompagnamento. Il servizio di promozione del volontariato del csv di Modena ha scelto di favorire la crescita della cultura della solidarietà in
particolare con l’investimento sui giovani e il loro coinvolgimento in percorsi mirati di incontro con le associazioni. Le consulenze promozionali e la supervisione alle feste del volontariato sui diversi distretti rispondono, invece, alla missione di far maturare le associazioni nelle loro proposte promozionali.
L’investimento sui giovani Titolo progetto
Fascia di età a cui è rivolto
Obiettivi del progetto
La favola di Poldina
I e II elementare
Far riflettere i bambini sul tema della disabilità e delle barriere architettoniche
La città della solidarietà
III, IV e V elementare
Sensibilizzare al tema della solidarietà. proporre una riflessione sui pregiudizi, sull’incontro con l’altro, sulla difesa dei diritti umani
Le officine della solidarietà
III media, I e II superiore
Offrire a studenti delle scuole medie e superiori un’occasione di contatto con le problematiche del volontariato modenese all’interno di laboratori preparati dalle associazioni; presentare ai docenti uno spazio utile a sostenere percorsi di solidarietà già avviati nelle classi o nelle scuole; sperimentare nuove forme di incontro tra volontariato e mondo giovanile
Giovani all’arrembaggio (Modena e Mirandola), Prove di comunicazione (distr. Sassuolo), Volo a Carpi, Freegnantes (distr. Frignano).
II, III, IV, V superiore
Promuovere il volontariato in quanto cultura della cittadinanza attiva e della solidarietà in cui i giovani possano trovare una prima possibilità di impegno attraverso stages
L
e attività e i progetti promozionali coinvolgono tutte le fasce di età, dalle scuole primarie alle superiori. Si intende così sostenere le associazioni nello sperimentare nuove metodologie di approccio verso i giovani, che facilitino la scuola nell’accogliere la presenza delle associazioni grazie all’organizzazione di interventi organici e autorevoli. Gli effetti, la valutazione e la riprogettazione: Non trattandosi di progetti finalizzati alla ricerca di nuovi volontari ma essendo destinati ad aiutare le odv a sperimentare nuove modalità di incontro tra scuole e mondo del volontariato, i cambiamenti devono essere valutati sulla qualità delle esperienze e delle relazioni che si creano. In generale, i volontari hanno partecipato a gruppi di progetto in cui sono stati definiti gli obiettivi di ogni singola azione, si sono valutati punti di forza e criticità dei singoli interventi, si sono organizzati turni di attività diversi a seconda delle disponibilità dei singoli e delle caratteristiche di ogni progetto, sono stati valutati insieme i risultati delle diverse azioni e, su questa base, sono state tracciate le linee di
fondo per la riprogettazione. Un primo cambiamento viene dalla conoscenza di altri volontari e di associazioni di volontariato di cui non si sapeva molto; le vite intra-associative tendono ad assorbire una quantità tale di energie che le attenzioni dedicate all’esterno sono spesso ridotte al minimo. Un secondo cambiamento viene dal confronto sulle varie fasi del progetto, in quanto portatore di approfondimento e di novità rispetto alle modalità di incontro con il mondo delle scuole. Cambiamenti importanti sono stati esplicitati dalle valutazioni dei corsi di formazione, là dove erano previsti, e l’apprezzamento di tali momenti è visibile nelle schede di valutazione compilate dai partecipanti. Un terzo tipo di cambiamento viene dalle esperienze che i volontari si sono trovati a vivere, per alcuni completamente nuove: - a contatto con i bambini (ad esempio: la presenza del volontario nella sesta stanza del percorso teatrale della Città della solidarietà; si tratta di pochi minuti di testimonianza, collocati nella fase conclusiva di una storia animata, che trovano un quadro
emotivo adatto a potenziare alcuni aspetti centrali dell’essere volontario. In altri contesti, la stessa testimonianza sarebbe molto meno efficace e il volontario stesso non si troverebbe nelle condizioni ottimali per esprimersi); - a contatto con i preadolescenti (ad esempio: all’interno delle Officine della solidarietà, lo stand di una singola associazione, collocato in un reparto tematico connotato non solo da alcune finalità comuni a diverse associazioni ma anche da colori e indicazioni di vario tipo, introdotto da un’unica scena teatrale i cui contenuti sono tipici di quel reparto perché le parole chiave sono state suggerite dalle odv stesse, permette al volontario di superare la pesantezza di una presentazione istituzionale e retorica per instaurare un rapporto coinvolgente e interattivo attraverso giochi, simulazioni, quiz e attività pratiche che possono lasciare negli studenti impressioni senz’altro più forti. Capita quasi sempre che, dopo questo tipo di contatto, i docenti di diverse discipline riprendano all’interno della programmazione curricolare i contenuti che meritano maggiore approfondimento; in questo modo i contenuti tipici delle odv vengono veicolati
38
dai docenti stessi, aumentando numero e modalità di occasioni di promozione del volontariato e favorendo al massimo coerenza e intreccio con le finalità educative e informative tipiche della scuola, senza aggravio alcuno sul tempo, già scarso, dei volontari. Altre volte sono gli stessi volontari ad essere invitati nel classi per approfondire aspetti che, volutamente, non trovavano il tempo necessario per essere analizzati); - a contatto con adolescenti (i volontari nei progetti scuola – esempio Giovani all’arrembaggio – sono gratificati dall’andare in classe a fare il loro intervento, in quanto si sentono ricoperti di un ruolo educativo concordato con gli insegnanti con cui c’è stretta collaborazione. Nel corso degli anni i volontari che hanno frequentato con assiduità la formazione offerta loro e gli incontri di monitoraggio del progetto sono cresciuti come gruppo e si sono affezionati al progetto. In conclusione, il contributo del csv alla definizione di setting pensati e organizzati ad hoc, ha destato un certo interesse e, a volte, alcune sorprese proprio nei volontari che
hanno sperimentato modalità che vanno ben oltre le precedenti attività vissute dalle singole associazioni. Trovarsi ad operare in un contesto organizzato finalizzato ad alcuni aspetti particolari, cambia completamente il modo di promuovere il volontariato; per questo le esperienze che le odv, come reti o come singole, hanno già fatto, vengono condivise e messe a servizio di gruppi di progetto i quali, su tale base, profilano i contorni di nuove progettualità che siano sempre più in grado di mettere in atto le potenzialità promozionali dei volontari. A conferma di questa conclusione, il mantenimento dei numeri di odv partecipanti alle reti. Le prospettive di miglioramento per il 2009: – collaborare alla definizione di un’offerta formativa che contribuisca a migliorare gli incontri con una classe, con un pubblico più o meno definito, anche creando modalità interattive innovative; – offrire spunti per creare e perfezionare
occasioni di incontro con realtà interessanti (con il mondo dei giovani e della scuola, come La favola di Poldina, La città della solidarietà, Piccoli mediatori crescono, le Officine della solidarietà, formazione per peer educator per i progetti nelle scuole superiori); – offrire dati e presentare esperienze locali o nazionali per progettare incontri con mondi particolari (ad es. i giovani); – disponibilità per consulenze promozionali sia per singole odv che per reti di odv su strategie promozionali complessive o eventi più definiti (vedi anche il sostegno alle attività nei diversi distretti); – offrire strumenti che migliorino la definizione del profilo di volontario che si sta cercando; – collaborare alla definizione di parti del sito, o di altri strumenti informativi, utilizzabili per lo scambio di informazioni tra odv e cittadinanza; – offrire sostegno nella ricerca di occasioni di incontro con pubblici interessanti, anche cercando personaggi noti che possano attrarre pubblico; – offrire alla cittadinanza informazioni chiare, aggiornate e interessanti per fare periodi di volontariato, creando nuove occasioni informali rispetto al colloquio in sede (mercato del Novi Sad, informacittà, università); – promuovere la conoscenza del Servizio volontario europeo, presso le odv e presso la cittadinanza; – offrire informazioni aggiornate sui riferimenti territoriali e normativi utili per realizzare eventi. Le Officine della solidarietà. Si tratta di una mostra interattiva volta a favorire l’incontro tra giovani delle scuole medie e superiori di Modena e associazioni di volontariato, attraverso laboratori interattivi che prevedono la partecipazione di volontari e di attori professionisti. Come nel 2007, anche nell’edizione 2008 i volontari hanno lavorato a stretto contatto con gli attori professionisti, in uno spazio – quello di una ex-concessionaria – che si avvicinava molto all’idea di un’officina… della solidarietà appunto. • Modena. La valutazione. Sabato 29 novembre c’è stata una giornata di valutazione delle Officine della solidarietà tra volontari e operatori CSV, su richiesta dei volontari che hanno voluto questo momento per fare il punto su quanto realizzato e lanciare prospettive di miglioramento per l’edizione successiva. L’esito della giornata (a livello di numero e grado di coinvolgimento dei volontari coinvolti) è stato molto positivo.
39
Tipo di scuola
3-10 aprile ‘05 1^ ed.
21-26 nov. ‘05 2^ ed.
6-11 nov. ‘06 3^ ed.
dic-17 nov. ‘07 4^ ed.
17-21 + 29 nov. ’08 5^ ed.
Totali 5 edizioni 2005-‘08
N° associazioni presenti
26
24
26
17
30
123
N° volontari coinvolti
76
70
109
89
105
449
Medie
2
3
3
3
5
16
Superiori
7
6
4
7
8
32
Medie
6
8
7
9
7
37
Superiori
17
17
20
26
28
108
N° scuole coinvolte N° classi in visita N° studenti in visita
Medie
150
200
176
225
713
924
Superiori
450
425
504
588
632
2599
N° totale studenti
Medie + superiori
600
625
680
813
805
3523
N° docenti coinvolti
Medie
4
6
10
12
16
48
Superiori
10
11
24
39
41
125
N° totale docenti
14
17
34
51
57
173
N° operatori csv coinvolti
11
9
8
4
4
36
Più di 400
Non previsto
Non previsto
Non previsto
Non previsto
Spettatori presenti allo spettacolo domenicale
Bambini + adulti
S
ono state coinvolte 5 scuole medie e 7 classi tra seconde e terze medie ed 8 scuole superiori con 28 classi, per un totale quindi di 35 classi coinvolte. • Il progetto SMS. Alla sua prima edizione nell’anno scolastico 2007/2008, le Officine della solidarietà del distretto di Sassuolo sono nate con il nome “SMS: Scuola Maranello Solidarietà”. Il progetto SMS è nato dalla richiesta di 10 associazioni di volontariato che per quasi un anno hanno lavorato insieme al CSV per la costruzione di una proposta di qualità nelle scuole medie inferiori di Maranello (7 classi seconde) allo scopo di promuovere la cultura della cittadinanza attiva e del volontariato. Sono stati realizzati laboratori in cui i ragazzi delle classi seconde hanno incontrato i volontari in situazioni interattive (simulazioni, video, giochi, animazioni, ecc..). In questo modo gli studenti hanno potuto conoscere le associazioni di volontariato del territorio e approfondire le tematiche di cui esse si occupano. L’attività ha impegnato studenti e
volontari per due intere mattinate. Gli spunti e gli argomenti trattati durante le attività laboratoriali sono poi divenuti argomenti di approfondimento nelle successive ore scolastiche a cura degli insegnanti coinvolti. • Le officine della solidarietà nel distretto del Frignano (Fanano, Sestola e Montecreto). Alcuni dati: Le Officine della solidarietà nel distretto del Frignano si presentano in forma del tutto simile a quelle di Modena, pertanto non forniamo una duplice spiegazione, ma riportiamo semplicemente alcuni dati. Associazioni impiegate nel progetto: 9 1 scuola: istituto comprensivo. 9 classi per un totale di 190 ragazzi coinvolti. Docenti coinvolti: 2 Operatori csv coinvolti: 2 Risorse esterne pagate coinvolte: 1 sulla supervisione esterna + 3 attori. La città della solidarietà: alcuni dati. La Città della solidarietà è un laboratorio teatrale per bambini del primo ciclo delle elementari, volto a promuovere il sen-
so della solidarietà e della cittadinanza attiva nei più piccoli, coinvolgendo l’intera classe in un percorso interattivo, in una favola raccontata con l’ausilio di un attore, a cui i bambini partecipano attivamente. Il laboratorio prevede anche l’intervento di un volontario. Alcuni dati: • Modena La Città della solidarietà su Modena ha visto nel 2008 due edizioni: una tra gennaio e febbraio e l’altra tra novembre e dicembre. Totali per anno 2008: 72 classi, 1547 alunni provenienti da 27 scuole di 11 comuni (2 seconde, 36 terze, 20 quarte, 12 quinte di scuola primaria, 2 prime medie). • Savignano sul Panaro. La Città è stata aperta agli altri comuni del distretto di Vignola dal 3 marzo al 16 maggio. Alcuni dati: 43 classi (per un totale di 903 alunni: 2 seconde, 16 terze, 12 quarte, 11 quinte, 2 prime medie) di 15 scuole appartenenti a 10 comuni. Interessante la sperimentazione con due seconde e due prime medie.
Approfondimento
40
I
progetti di promozione del volontariato nelle scuole superiori.
I progetti di promozione del volontariato nelle scuole superiori si sviluppano nel seguente modo: 2 ore di intervento a cura rispettivamente del coordinatore e dei volontari. Il coordinatore, al primo incontro, stimola la classe rispetto a tematiche sociali e al valore della cittadinanza attiva; i volontari, nel secondo incontro, interagiscono con la classe dando la loro testimonianza in qualità di protagonisti attivi del mondo della solidarietà. Durante questa seconda ora il coordinatore svolge una funzione di collante tra i volontari, la classe e il docente, e raccoglie i quesiti che gli studenti pongono e che in genere riguardano: il tempo necessario per fare volontariato, le difficoltà che il volontario incontra nella sua esperienza, la motivazione che spinge a fare una scelta di volontariato, come si arriva a scegliere un’associazione piuttosto che un’altra, ecc...alla fine dell’ora viene consegnato l’opuscolo “Promemoria dello Studente” in cui sono descritte le associazioni/enti promotori e partner del progetto che offrono la possibilità di svolgere un minimo
L
a favola di Poldina Il progetto “La favola di Poldina”, attivato nel 2002 dal Centro Servizi per il Volontariato di Modena nelle scuole elementari della città di Modena e dal 2005 a Carpi, è stato dal 2008 il pretesto e lo stimolo per le associazioni dei distretti di Castelfranco Emilia e Vignola per lavorare a livello interdistrettuale sul tema della disabilità. Le associazioni sono state infatti promotrici reali dell’iniziativa all’interno delle scuole sostenendo l’obiettivo generale del progetto che è quello di far riflettere i bambini sul tema della disabilità, delle barriere architettoniche e della solidarietà. Le associazioni hanno ritenuto fondamentale il lavoro con le scuole e con i bambini per poter parlare della diversità nell’ottica di “educare” le giovani generazioni al rispetto dell’altro. I promotori A.M.A. (associazione Madonna degli Angeli), Edera onlus, Apre, Insieme a noi tutti, Per non sentirsi soli, Tutti insieme con gioia, Le luci di Comete, associazione Da noi a te, associazione La coperta corta hanno condiviso un percorso con il sostegno dei responsabili territoriali di Castelfranco e Vignola, che li ha portati a ragionare su possibili azioni da mettere in atto attraverso la collaborazione tra volontari e insegnanti, partendo dal progetto in corso. L’esperienza, oltre ai volontari delle Associazioni, ha visto la partecipazione di una ragazza disabile di Vignola, che, a titolo di volontariato, si è resa disponibile ad incontrare i bambini delle classi e misurarsi con i temi emersi dal racconto e dall’animazione della fiaba. Insieme ai bambini e ai volontari che l’hanno accompagnata nelle scuole ha riflettuto e discusso sul significato della parola disabilità, dialogando con loro in modo sereno e sincero e facendo emergere da una parte le difficoltà connesse alla propria condizione, mentre dall’altra ha sottolineato il valore dell’aiuto e dell’amicizia come principio di solidarietà umana. I numeri: Modena: 8 classi nella prima parte del 2008 e 11 classi nella seconda parte, per un totale di 19 classi. Sono stati incontrati circa 475 bambini. 9 scuole coinvolte (con 12 prime classi e 7 seconde classi). Carpi: 3 classi a Carpi in una scuola, per un totale di 75 bambini coinvolti.
di 20 ore di stage per fare un’esperienza diretta sul campo. In ogni classe intervengono tre/quattro volontari, e non sempre c’è corrispondenza tra le testimonianze e le scelte di stage da parte degli studenti; questo non risulta essere un punto a sfavore, anzi… va a rafforzare il senso del progetto: l’obiettivo che i volontari hanno è di promuovere il volontariato e non la propria associazione. La testimonianza che portano non è infatti costruita allo scopo di reclutare volontari, quanto di promuovere un senso di cittadinanza attiva e di responsabilità nei confronti della collettività e dell’impegno civico. Tra gli strumenti per valutare l’azione formativa ci si avvale di un questionario di gradimento da far compilare agli studenti, un questionario da somministrare al docente referente e un incontro di feedback con i volontari che hanno partecipato agli interventi. I questionari indagano il grado di soddisfazione rispetto alla logistica, alla conduzione e durata del corso e l’utilità e l’interesse rispetto ai contenuti. Dal 2007 il CSV organizza un corso di formazione della durata di 16 ore, in formula residenziale, rivolto ai giovani
volontari interessati ad acquisire competenze sulla peer education per diventare a loro volta animatori e/o testimoni attivi in una classe di pari. L’esperienza dei peer-educator Il peer è la persona che, avendo ricevuto beneficio dal progetto ed essendo stata formata sulle modalità di dare testimonianza ad altri destinatari del progetto, ne diventa parte attiva (passando da destinatario a emittente) e restituendo agli altri quanto ha ricevuto trovandosi al loro posto. Il fatto che circa 40 giovani abbiano deciso di diventare peer-educator e di seguire il percorso di formazione relativo (che ha richiesto loro 16 ore di impegno formativo più le ore in classe) è ritenuto un buon esito della volontà dei ragazzi di impegnarsi e di diventare parte del “contagio” della solidarietà, dimostrando così anche di apprezzare il progetto in cui hanno deciso di inserirsi. Nell’a.s. 2007/2008 il primo gruppo di peer-educator è stato formato per gestire un’attività di animazione in classe, mentre nell’a.s. 2008/2009 la formazione si è basata sull’efficacia della testimonianza.
41
“Mi sono sentita gratificata e valorizzata, essendo stata d’aiuto con consigli e indicazioni a qualche ragazzo interessato a svolgere attività di questo tipo” - Elena
“… quella soddisfazione che si prova nell’aiutare gli altri per il semplice piacere di farlo” - Chiara
R
“
iprendono a settembre i progetti di sensibilizzazione al volontariato nelle scuole superiori della provincia di Modena. Sono 5 i progetti realizzati che ad oggi hanno portato ad un sempre maggiore coinvolgimento sia come numero di classi che in termini di scuole coinvolte dal punto di vista numerico e nella varietà di livelli (professionali, tecnici e licei) coi quali si interagisce. Molti progetti sono frutto di anni di lavoro con le scuole per elaborare e affinare proposte sempre attuali e
coinvolgenti per i giovani sul tema della solidarietà. Dopo un incontro in aula di introduzione al tema della cittadinanza attiva, intervengono dei volontari a raccontare la loro esperienza e a dialogare con i ragazzi. A Carpi, Pavullo, Sassuolo, Mirandola e Modena gli studenti che hanno partecipato sono complessivamente 5236 e le associazioni coinvolte risultano più di 80” “Gli interventi dei volontari in aula e l’impegno degli studenti disponibili nelle associazioni intende colmare la distanza che
spesso viene percepita tra la quotidianità del giovane e l’essere volontario. Tramite i progetti scuola, inoltre, il CSV intende raggruppare le associazioni che intendono operare in ambito scolastico per evitare la frammentazione e favorire progetti lungimiranti di sensibilizzazione al volontariato e per favorire una cultura della cittadinanza attiva che alla lunga si ripercuoterà positivamente su tutte le associazioni e sulla società nel suo complesso.” Dal n. 5 di VolontariaMo 2008
D
i seguito verranno forniti alcuni dati relativi all’anno scolastico 2007/2008, per esigenze di completezza della rendicontazione:
Anno scolastico 2007/2008 Territorio
ODV
Scuole
Classi
Studenti
Studenti in stage
Carpi (VOLO)
18
5
70
2350
30
Mirandola (G.A.)
11
6
35
750
100
Modena (G.A.)
27
12
98
1269
129
Pavullo (Freegnantes)
16
3
26
450
92
Sassuolo (Prove comunicazione)
10
4
27
417
46
TOTALE
82
30
202
5236
397
42
N
el distretto di Vignola: Per l’anno scolastico 2009/2010 è stato proposto ed è ancora in attesa di approvazione il progetto scuola sul territorio di Vignola dal titolo X-Men. Da una ricerca realizzata dal Csv nell’arco del 2008 sul distretto è emerso come le associazioni di volontariato locali ritengano fondamentale rapportarsi con i giovani non solo perché si ricercano sempre nuovi volontari attivi, ma anche perché esse individuano come elemen-
to fondamentale la diffusione di una cultura di partecipazione e impegno civile, soprattutto ora in un momento storico in cui si assiste ad una forte crisi dei valori e del valore della persona. In questo neonato progetto è stato creato un gruppo nel quale sono rappresentati tutti i soggetti, pubblici e privati, che si stanno attivando per sensibilizzare e promuovere la cittadinanza attiva. Sul territorio di Vignola le associazioni di volontariato realizzavano già da di-
versi anni attività di sensibilizzazione nelle scuole secondarie che prevedevano incontri di presentazione delle attività e in alcuni casi la possibilità di fare attività in associazione. Tuttavia, nonostante gli esiti di tali attività siano stati positivi, le associazioni si sono poste il problema di come poter attivare un cambiamento culturale che portasse i giovani ad impegnarsi concretamente in attività utili alla comunità locale e che potessero anche far fronte ai bisogni emergenti del territorio.
Titolo
Giovani all’arrembaggio e studenti in prima linea
Territorio
Modena
Budget impiegato nel 2008
€ 12.615,29
Rete
Porta aperta, acat, amimo, aism, anffas, arci, auser, avis, avo, legatoria il quinterno, croce blu, gvc, insieme a noi, lav, sap, uildm, amnesty international, albero della vita, traumi cranici, ceass l’olmo, centri territoriali di socializzazione, agape di mamma nina, anolf, argo, croce rossa, casa della solidarietà, marta e maria, casa delle donne contro la violenza, croce blu nonantola, croce blu fiorano, pionieri di castellarano, copresc, going to europe, liceo tassoni, liceo wiligelmo, liceo sigonio, liceo muratori, istituto sacro cuore, istituto tecnico selmi, istituto tecnico corni, istituto tecnico fermi, istituto professionale corni, istituto professionale cattaneo, istituto tecnico guarini, isituto professionale venturi.
Numero di ragazzi che hanno aderito agli stage
129
Altri risultati
Durante l’anno scolastico 2007/2008, 1 classe quarta dell’istituto fermi e 2 classi di quinta del liceo psico-pedagogico sigonio hanno aderito ad un percorso di approfondimento sul tema della tratta e della prostituzione gestito dai volontari dell’associazione marta e maria, dal centro contro la violenza alle donne e dalla compagnia teatrale teatrindifesi che hanno sensibilizzato i giovani sia attraverso lo strumento del teatro dell’oppresso sia con il teatro forum. il percorso è durato da novembre ad aprile e si è concluso il 17 aprile con un evento di sensibilizzazione sul tema sopracitato rivolto ad altri studenti, alle associazioni ed alla cittadinanza. il risultato del percorso ha previsto la realizzazione di alcuni strumenti pensati e realizzati dagli studenti coinvolti per promuovere il tema ad altri giovani. sono stati presentati all’evento i seguenti prodotti: 2 filmati, 1 mostra fotografica supportata dalla narrazione di alcune storie di ragazze che hanno subito la tratta, 2 giochi interattivi, 1 pezzo musicale.
43
Titolo
Freegnantes
Territorio
Frignano
Budget impiegato nel 2008
€ 7.270,63
Rete
Avo, pubblica assistenza pavullo, avis, vagabondi alla riscossa, pubblica assistenza montecreto, ass. 51 e più, pubblica assistenza lama mocogno, ass. l’arca e l’arco, ass. amici di san bartolomeo, lilt, anffas, a casa di giulia, gruppo caritas di pavullo e di serramazzoni, casa della mariola, casa del sole, pubblica assistenza fiumalbo, pubblica assistenza sestola, ass. misericordia pievepelago, gruppo rocca di pace, emergency, mondobimbi, gruppo 1%, coordinamento servizio civile volontario frignano, istituto cavazzi e sorbelli, istituto marconi, istituto barbieri, pubblica assistenza , polinago, casa san rocco, scuola alberghiera ial.
Numero di ragazzi che hanno aderito agli stage
92
Altri risultati
Sono stati incontrati 400 alunni, di cui 92 hanno aderito agli stage. di questi, 42 studenti stagisti hanno manifestato l’intenzione di voler continuare a frequentare la realtà in cui hanno svolto lo stage. anche grazie a questi numeri e alla continuità che i ragazzi danno al loro servizio, il progetto si denota sempre di più come percorso di reclutamento volontari integrando le attività e la logica di promozione della solidarietà, che rimangono alla base del progetto.
Titolo
Volo a carpi
Territorio
Carpi
Budget impiegato nel 2008
€ 4.692,21
Rete
Acat mirandola, avo carpi, orma, maman, spes, ushac, comitato progetto chernobyl di carpi-novisoliera,amnesty international gruppo 259 di carpi, apac, africa libera, avis soliera, croce blu carpi, lav carpi, agape di mamma nina, bottega del sole, istituto tecnico cattaneo e meucci, liceo fanti, istituto tecnico da vinci, istituto professionale vallauri, copresc provincia di modena, punto europa comune di carpi, avis carpi, unitalsi –sez. carpi, croce blu soliera, solar ecology, v.i.p., croce rossa carpi, caritas diocesana, emergency modena, gruppo zoofilo carpigiano,
Numero di ragazzi che hanno aderito agli stage
30
Altri risultati
- Aumento delle capacità di comunicazione dei volontari con le classi di studenti, - Miglioramento dei percorsi di accoglienza degli studenti in stage, - Aumento degli studenti interessati a svolgere uno stage di volontariato, - Rispetto agli anni scorsi si è verificato un fenomeno nuovo: dopo l’incontro in classe alcuni ragazzi hanno deciso di contattare direttamente l’odv di loro interesse per fare volontariato, senza fruire della possibilità dello stage.
44
Titolo
Prove di comunicazione
Territorio
Sassuolo
Budget impiegato nel 2008
€ 5.796,38
Rete
Avo sassuolo,acat, avap maranello, anffas sassuolo, cose dell’altro mondo, uic, croce rossa italiana – sassuolo, aism – sassuolo, admo, gruppo babele-fiorano, librarsi, associazione volontari fiorano, comune di sassuolo, crea, bottega equo e solidale sassuolo
Numero di ragazzi che hanno aderito agli stage
46
Altri risultati
- Acquisizione di maggiori competenze comunicative con il target adolescenziale da parte dei volontari coinvolti, - Incremento della conoscenza e della familiarita’ tra giovani e mondo del volontariato - Incremento delle occasioni di contatto tra associazioni e giovani (sono stati incontrati 417 studenti)
Titolo
Giovani all’arrembaggio
Territorio
Mirandola
Budget impiegato nel 2008
€ 3.133,94
Rete
Aant, ass.vol.pro handicap, auser san felice, avis- tutte le 9 sedi del distretto, avo, comitato progetto chernobyl concordia-san possidonio, conferenza san vincenzo de paoli, il paese delle meraviglie, il porto, isola del vagabondo, sav, bottega del sole,la zerla, mani tese, consulta delle libere forme associative di mirandola, banca del tempo-finale emilia, banca del tempo-mirandola, croce blu concordia, croce blu san prospero, acat, movimento italiano per la vita, la pica, ceis il sole.
Numero di ragazzi che hanno aderito agli stage
100
Altri risultati
Utilizzo per la prima volta della peer-education che ha raccolto tantissime adesioni, superando quelle registrate nei primi mesi del 2009. coinvolgimento delle oov: 17 ragazzi circa per la peer education (questo dato supera quello su modena e su sassuolo).
O
asi della solidarietà Lo scopo dell’iniziativa realizzata su Modena nel periodo di realizzazione del Festival del PD è stato quello di dare visibilità alle associazioni in un contesto potenzialmente pieno di contatti e favorevole al reclutamento di nuovi volontari. Dopo il primo anno di sperimentazione di presenza del volontariato al Festival dell’Unità, si è pensato di: • Attirare l’attenzione con qualcosa di insolito e metaforico (tenda tuareg in un’oasi nel deserto) • Offrire qualcosa (tè, biscotti, acqua) • Esporre schede di ricerca volontari per ogni singola associazione L’adesione all’iniziativa ha avuto riscontro positivo da parte di 14 associazioni di volontariato, prevalentemente impegnate nell’ambito della salute. L’oasi della solidarietà è stata aperta complessivamente per 108 ore. L’esito della presenza al festival del PD tuttavia non ha portato dei risvolti in termini di nuovi volontari affluiti nelle associazioni presenti e purtroppo nemmeno in termini di contatti avuti. Gli aspetti di miglioramento, nel caso in cui l’iniziativa di ripeta in futuro, saranno senz’altro vari: sarà necessario modificare in maniera sostanziale la modalità che finora sono state sperimentate per proporre uno spazio del volontariato in quel contesto, a partire
45
dalla disposizione dello stand e dalla sua distanza dal percorso principale di passaggio.
terno del carcere di Sant’Anna e quattro incontri di formazione per docenti presso la scuola media Ferraris.
Piccoli mediatori crescono Scopo del progetto è quello di sperimentare coi ragazzi delle scuole elementari e medie alcune modalità per gestire in maniera più positiva e costruttiva i conflitti che vivono nella propria esperienza scolastica, familiare e di relazione. In particolare ci si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi specifici: • favorire un clima di distensione nella classe incentivando la socializzazione • far prendere consapevolezza delle emozioni e delle loro manifestazioni, in particolare della rabbia • imparare a distinguere tra emozioni e comportamenti • far riflettere su modalità alternative alla violenza fisica e verbale • migliorare la capacità di ascolto • imparare a riconoscere i diversi punti di vista • aumentare la fiducia in sé e l’autostima dei ragazzi Il servizio di formazione sulla mediazione dei conflitti ha riguardato 12 scuole primarie e tre scuole medie; sono state 27 le classi di scuola primaria (3 prime, 4 seconde, 4 terze, 4 quarte e 12 quinte) e tre quelle di scuola media. Sono stati fatti anche sei incontri all’in-
Sostegno alle feste del volontariato locali L’animazione territoriale effettuata dal volontariato si può dire che duri praticamente tutto l’anno. Nel periodo estivo, l’aggregarsi per promuovere feste e momenti di convivialità e di sensibilizzazione aumentano. In particolare, diverse feste del volontariato vengono inserite in contesti già organizzati, come le feste paesane in cui anche il mondo dell’associazionismo viene invitato a giocare un ruolo attivo. L’impegno dei volontari in termini di ore per le feste del volontariato è sempre molto alto, come anche in termini di numero di volontari coinvolti, e sono quantificabili in diverse migliaia le persone che vengono a visitare queste feste quasi sempre realizzate in collaborazione con gli enti locali. Tra le 10 e le 15 associazioni sono sempre presenti a queste feste, mentre su Modena si arriva a 60. In quei distretti in cui non sono riportate feste del volontariato nella seguente tabella, non significa che tale ambiente non veda iniziative promozionali che aggregano il mondo delle associazioni, come per esempio nel distretto di Vignola o sulla città di Carpi. Il Centro Servizi per il Volontariato sostiene la partecipazione anche in tali iniziative promosse da altri soggetti.
Mese
Luogo
Maggio
Sestola-Fanano-Montecreto Castelfranco Modena
Giugno
Maranello Soliera
Luglio
---
Agosto
Serramazzoni
Settembre
Mirandola Formigine
Ottobre
Sassuolo
Novembre
Pavullo
46
L
e feste del volontariato in genere sono occasioni per le associazioni per far conoscere la propria associazione e promuovere il tema di cui si occupa, allargare la cerchia dei propri volontari e raccogliere fondi per il proprio operato. Il Centro Servizi per il Volontariato da anni sostiene la partecipazione delle oov a questi momenti, impegnando intensamente in particolare gli operatori
responsabili dei vari sportelli nei singoli distretti. Il servizio da loro offerto consiste nel supporto progettuale, organizzativo e valutativo insieme alle associazioni per la realizzazione al meglio di queste feste, impegnando risorse umane e risorse economiche. Il criterio che il centro di servizio si è dato per sostenere queste feste consiste nel cercare di finalizzare sempre di più questi momenti, aiutando le asso-
ciazioni nel darsi degli obiettivi chiari da perseguire e valutando i frutti della loro presenza a questi momenti. Proseguire in questo senso è una delle linee strategiche di supporto alle oov in occasione delle feste del volontariato che il CSV ha adottato e che l’ASVM ha riconfermato di aver fatto proprio nel documento di programma del Consiglio direttivo 2009-2011.
lontari; in modo specifico le accompagniamo rispetto alla definizione dei profili ricercati e dei progetti/attività sui quali coinvolgerli. I cittadini possono richiedere informazioni e orientamento al volontariato presso la sede di Modena e gli sportelli, fissando un appuntamento con i nostri operatori. Sul sito www.volontariamo.it è attiva una
sezione dedicata ai cittadini interessati a fare volontariato, all’interno della quale è possibile consultare la banca dati delle organizzazioni della provincia e richiedere un appuntamento per un colloquio.
Orientamento
O
biettivo del servizio è favorire l’incontro tra le organizzazioni di volontariato e i cittadini, fornendo loro informazioni, orientamento, supporto e accompagnamento. Consultiamo periodicamente le associazioni al fine di raccogliere informazioni aggiornate sul loro bisogno di nuovi vo-
Numero di invii per territorio (anche più di un invio alla stessa associazione): 302 (di cui una di Correggio).
Territorio
Numero di oov a cui sono stati fatti degli invii
CARPI
21
MODENA
193
SASSUOLO
50
VIGNOLA
17
FRIGNANO
14
CASTELFRANCO
1
MIRANDOLA
5
TOTALE
301
Colloqui presso gli sportelli decentrati e Modena 136
Risposte telefoniche e via e-mail Anno 2006
Anno 2007
Anno 2008
26
37
27
Monitoraggio del servizio di orientamento
D
47
urante i primi mesi del 2008, è stata svolta da un’operatrice interna al CSV un’azione di recall telefonico verso tutti i singoli cittadini che si erano rivolti al servizio di orientamento al volontariato presso la sede di Modena nel 2006 e nel 2007. Il campione valido e definitivo è composto da 98 questionari compilati da 64 femmine e 34 maschi. Il questionario usato per la rilevazione è formato da una parte introduttiva di registrazione di alcuni dati anagrafici relativi all’utente intervistato, a quando è avvenuto l’orientamento e con che tipo di informazioni offerte dall’operatore. Il questionario prosegue con una suddivisione in tre parti corrispondenti a tre ipotesi: hp1) il volontario ha iniziato a dedicarsi ad un’attività ancora in corso; hp2) il volontario si è dedicato ad un’attività ad oggi conclusa; hp3) il volontario non si è dedicato ad alcuna attività. Dai dati emerge che hp1) conta 24 utenti, hp2) conta 16 utenti, hp3) conta 58 utenti. Su 40 persone che svolgono/hanno svolto volontariato: 31 persone ritengono il contatto avuto con il CSV molto/moltissimo utile, 8 lo valutano abbastanza utile e solamente una persona lo ritiene poco/per nulla utile. Rispetto a chi invece non si è mai dedicato ad alcuna attività (58 persone in tutto): 34 ritengono il servizio comunque molto/moltissimo utile, 18 abbastanza utile e 6 persone per nulla utile. Abbiamo anche voluto indagare che correlazione esistesse tra le aspettative nei confronti del servizio di orientamento e il supporto che l’utente avrebbe preferito tra quelli indicati dal questionario in base ai livelli di poco/per nulla soddisfazione per il servizio offerto dal CSV: una persona che si dedica attualmente al volontariato avrebbe preferito una maggiore completezza e aggiornamento delle informazioni; tra le 7 persone che non hanno intrapreso alcuna attività una avrebbe preferito una maggiore completezza delle informazioni; un’altra un maggiore aggiornamento; un’altra ancora maggiore adeguatezza delle informazioni rispetto agli interessi e alle esigenze espresse; quattro persone avrebbero desiderato un accompagnamento nel primo contatto e nell’inserimento in associazione. Alcune considerazioni sui dati raccolti e prospettive di lavoro future. Prima considerazione: più della metà (60% ca.) delle persone che hanno fatto orientamento non hanno iniziato a fare volontariato. Se il servizio del CSV non deve essere valutato soltanto da questo punto di vista, è però vero che occorre cercare insieme modalità diverse, che vadano nella direzione di una maggiore efficacia (accompagnamento progressivo, sostegno alle singole persone, relazione diversa da instaurarsi con il cittadino che chiede, …), iniziando anche soltanto da forme di scambio, tra operatori, su esperienze ritenute particolarmente significative. Seconda considerazione: la “gavetta” fatta dagli attuali volontari diventa in molti casi un modello imposto anche a chi è appena entrato in associazione; più che stimare le competenze del nuovo arrivo in rapporto alle esigenze attuali dell’associazione, più che valutare le aspettative e le attitudini di una persona disponibile, viene presentato a tutti un elenco di cose standard da fare, quelle di profilo più generico, in attesa che la conoscenza reciproca porti, eventualmente, ad altro. Diffidenza? Disorganizzazione? Mancanza di strategie nella gestione del personale? Terza considerazione: il tipo di accoglienza può lasciare in nuovi potenziali volontari impressioni negative. Questo dato, se poteva essere prevedibile, continua a preoccupare perché lascia intendere che all’interno di certi ambienti non viene sempre data la possibilità di sciogliere dubbi, perplessità e obiezioni. Vuol dire che il rapporto con i nuovi volontari non si dota di spazi relazionali che consentano chiarimenti. E questa insoddisfazione esce pubblicamente a danno delle OOV. Quarta considerazione: la soddisfazione per il servizio è piuttosto evidente; sempre migliorabile ovvio, ma percepita come buona quasi indipendentemente dalle ricadute sull’eventuale azione di volontariato. Molto gioca anche la convinzione di chi usufruisce del servizio. Quali sono gli aspetti di miglioramento su cui si può lavorare? Come? Quinta considerazione: se il colloquio di orientamento richiede molte attenzioni alla persona che abbiamo davanti, una parte del lavoro dipende dall’odv e dal tipo di relazione che abbiamo instaurato. L’alleanza tra l’operatore CSV e l’associazione dovrebbe essere sempre più chiara e, in particolare, finalizzata a sempre migliori accoglienza e accompagnamento dei nuovi volontari. Quali strategie sono state adottate finora? Con quali risultati?
48
A
mbiti di interesse dei cittadini (possibile più di una preferenza per ogni cittadino):
Ambito
Cittadini
Alcolismo e Tossicodipendenza
3
Cultura ed Educazione
17
Disabilità
16
Emarginazione e Povertà
18
Famiglia, Minori, Infanzia
56
Immigrazione
9
Natura, Ambiente e Animali
21
Pace, Tutela Diritti, Cooperazione Int.
30
Salute
40
Terza Età
39
Altro
10
TOTALE
259
Fattori di qualità
Indicatore
I nostri impegni
Prossimità
Periodicità con la quale consultiamo le associazioni per verifcare il loro bisogno di nuovi volontari
2 volte l’anno
Accessibilità
Tempo necessario per avere un appuntamento
3 giorni lavorativi
Efficacia
% di cittadini che hanno usufruito del servizio che sono stati ricontattati a 6 mesi di distanza dal colloquio di orientamento per valutare l’ingresso in associazione
D
opo 15gg-1 mese dal colloquio il richiamo, generalmente telefonico, ha lo scopo di capire come sta procedendo il nuovo volontario oppure come si sta muoven-
O
biettivi di miglioramento del servizio orientamento: Per il 2009, il servizio di promozione intende investire in un’ulteriore diminuzione del tempo che intercorre tra il primo contatto tra aspirante volontario e CSV, e realizzazione dell’appuntamento. Il desiderio di fare volontariato, infatti, comprende anche tutta una sfera emotiva e di
100%
2008
I volontari orientati sono stati ricontattati anche dopo 15 giorni dall’inserimento in associazione.
do rispetto alle informazioni ricevute; da questo ri-contatto potrebbero quindi uscire considerazioni sull’inserimento in odv oppure un ri-orientamento per altre possibilità. A 5-6 mesi dall’effettiva collo-
cazione, il contatto è volto a indagare la disponibilità della persona nel continuare a fare servizio nell’associazione in cui si è inserita. Questo costituisce un indice di stabilità sulla scelta fatta dal volontario.
disponibilità che è bene salvaguardare dando seguito in tempi brevi alla motivazione della persona di impegnarsi in attività di volontariato. Tra le azioni di orientamento previste nel 2009, l’università è uno dei soggetti con cui concordare modalità di visibilità interessanti sia per le odv che per l’istituzione; si tratta di uno sviluppo interessante sia per i progetti di pro-
mozione che per i servizi di orientamento. Quest’ultimo trova modalità nuove per incrementare il numero dei luoghi che possono dare visibilità alle odv che stanno cercando volontari; gli altri possono utilizzare le esperienze e le conoscenze maturate negli anni precedenti attraverso l’organizzazione degli stage per studenti delle scuole superiori.
49
Servizio Volontario Europeo
1. Che cos’è il Servizio Volontario Europeo? Il Servizio Volontario Europeo (cioè lo SVE) è un’iniziativa della Comunità Europea. Grazie a questo programma, qualsiasi organizzazione di volontariato può avvalersi dell’aiuto di ragazzi/e dai 18 ai 25 anni provenienti da paesi dell’Unione Europea per un periodo che va dai 6 ai 12 mesi. La presenza del volontario/a, grazie alla motivazione e ad una nuova visione della realtà, fornisce un valore aggiunto rispetto al progetto, dando così nuovi impulsi allo sviluppo dell’associazione. Le attività di servizio volontario possono ad esempio riguardare il settore dell’ambiente, delle arti e della cultura, rivolgersi a bambini, giovani o anziani, o interessare il patrimonio culturale, gli sport e il tempo libero. 2. Quali sono i soggetti coinvolti nel Progetto di SVE? Lo SVE è un accordo a tre fra: - il volontario/a; - l’organizzazione di invio (l’organizzazione del paese di provenienza del volontario che prima della partenza aiuta il giovane nella ricerca del progetto ed è responsabile della sua preparazione); - l’organizzazione di accoglienza (una organizzazione di volontariato italiana). 3. Chi può diventare organizzazione di accoglienza? Per diventare organizzazione di accoglienza occorre: - fornire il contesto educativo che farà del periodo dello SVE un’esperienza di apprendimento per il giovane; - predisporre un progetto di accoglienza contenente la durata, il monte ore setti-
manale e le azioni in cui il volontario/a dovrà impegnarsi per tutto il periodo di SVE; 4. Quanto dura un progetto e quando i giovani possono iniziare lo SVE? Normalmente il periodo va da un minimo di 6 ad un massimo di 12 mesi. Di solito, la durata esatta di un progetto specifico dipende dalla tipologia di progetto e dall’accordo tra il volontario e l’organizzazione di accoglienza. In tutti i casi è l’associazione di accoglienza che decide la durata esatta del progetto. Sintesi mobilità SVE. Se da un certo punto di vista i numeri dei progetti accolti si discostano abbastanza dal numero dei progetti presentati, è pur vero che complessivamente i progetti accolti e portati a termine dai volontari (pari a 8) corrispondono complessivamente a 48 mesi di volontariato (pari a 4 anni) che i volontari europei hanno svolto sul nostro territorio. Inoltre, il Servizio Volontario Europeo è un ambito in cui il CSV investe dedicandoci un operatore apposito che si interfaccia con il servizio di promozione del volontariato, in quanto ritiene un valore aggiunto -quanto un aspetto difficilmente misurabile a livello di impatto- l’apporto che il volontario europeo può dare non solo all’associazione ma anche alla comunità tutta che si trova ad accoglierlo sul territorio, come testimonianza verso i giovani e come testimonianza in quanto persona straniera. A questo si aggiunge la ricchezza che il volontario si porterà a casa e che andrà ben oltre la singola esperienza in associazione ma che deriverà dall’incontro con una cultura diversa dalla propria e da un paese diverso dal proprio di origine.
Anno
Associazioni coinvolte
Manifestazioni di interesse
Progetti presentati
Progetti accolti
Progetti rifiutati
Progetti interrotti
2003
1
2
4
2
2
-
2004
1
-
5
4
1
2
2005
3
2
3
1
2
-
2006
3
3
5
3
2
1
2007
3
2
8
0
8
-
2008
3
1
8
3
5
2
TOTALE
-
10
33
13
20
5
50
CRITICITA’ - Difficoltà a costruire un progetto ben articolato insieme alle OdV - Presenza, in alcuni casi, di scarsa chiarezza sui criteri selettivi dei volontari e relative difficoltà da parte delle odv dal punto di vista organizzativo e gestionale. - Difficoltà soprattutto a partire dal 2007 a far passare nuovi progetti di accoglienza da parte di OdV causa nuova riorganizzazione dell’organico dell’Agenzia Giovani - Difficoltà nel trovare nuove OdV che siano interessate a questo tipo di esperienza a causa della loro struttura (spesso medio-piccole, che non permettono l’impiego di un volontario a tempo pieno per almeno 5 gg alla settimana, non hanno al loro interno personale che sia disposto a seguire il volontario europeo e carenza di volontari che parlano inglese) - Esiti incerti e tempi sempre molto dilatati dal momento in cui si presenta il progetto e il momento in cui viene comunicato l’esito della valutazione finale. - Ritardi nella stesura di un protocollo di intesa con Europe Direct di Modena. - Difficoltà di riorganizzazione del servizio per soddisfare il sempre crescente numero di richieste da parte delle scuole relativamente alla promozione dello Sve PUNTI DI FORZA Dal 2005 sono stati fatti interventi informativi rivolti a oov per promuovere su tutta la provincia di Modena lo Sve. Le associazioni di accoglienza sono cresciu-
te da una a cinque (p.a. carpi, san vincenzo mirandola, avap pavullo, vagabondi alla riscossa, ceis). Tutte queste associazioni hanno presentato e visto approvata dall’agenzia nazionale la manifestazione di interesse. Inoltre, nel tempo, si sono avviate e consolidate proficue relazioni con gli sportelli decentrati del CSV che ha portato ad una condivisione delle idee relativamente alla promozione dello SVE nel territorio di riferimento e una messa in rete delle conoscenze e delle associazioni interessate a questa opportunità. La collaborazione con le scuole superiori. Dal 2005, lo Sve è stato oggetto di approfondimento nell’ambito dei progetti di promozione del volontariato nelle scuole superiori, tramite la testimonianza di un volontario europeo nelle classi. Nel corso del 2006 sono state fatte circa 55 ore (20 nell’anno scolastico 2005/2006 e 35 nell’anno scolastico 2006/2007) all’interno di alcune scuole superiori di Modena e Carpi con l’obiettivo di promuovere lo Sve tra gli studenti e fornire loro informazioni semplici e chiare su questa opportunità. Nel corso dell’anno scolastico 2007/2008 si è consolidata la presenza dei volontari europei all’interno dei progetti-scuola, erogando circa 80 ore di servizio di testimonianza e informazione sul programma, con la collaborazione attiva dei volontari dell’Associazione di Going to Europe di Modena. Le collaborazioni con altri enti. Nel 2006 è stato raggiunto un accordo con Europe Direct del Comune di Mode-
na, ente accreditato SVE, per la redazione di un protocollo di intesa che definisce i rispettivi compiti ed ambiti di intervento degli enti di invio e di accoglienza, i rapporti di collaborazione relativi alla promozione dello SVE nelle scuole del territorio e la messa in sinergia delle competenze di Europe Direct e del CSV in fatto di formazione dei volontari e delle OOV coinvolte. Si è poi avviata anche una proficua collaborazione con il Punto Europa del Comune di Carpi. Coordinamento con GRUPPO SVE EUROPA CSVnet. Abbiamo partecipato per la prima volta (16 ottobre 2008) a Milano al gruppo ristretto Europa Sve del CSVnet con lo scopo di conoscere altri CSV che lavorano in questo ambito ed in particolare per: • Mettere in rete le competenze acquisite e creare delle modalità per lo scambio di esperienze e buone pratiche sul programma ‘Gioventù in azione’. • Implementare il lavoro fatto fino ad ora migliorando la qualità dei progetti e creare opportunità di progettazione condivisa. La realtà del nostro CSV si presenta abbastanza diversa dagli altri partecipanti: siamo risultati l’unico centro che in questi anni ha lavorato assieme alle OdV affinché queste potessero presentare progetti ed accogliere volontari. La maggior parte dei CSV è attivo soprattutto per l’invio di giovani italiani all’estero e/o per l’accoglienza di volontari però all’interno del CSV stesso.
51
Documentazione
I
• aggiornare il patrimonio di documentazione presente nella biblioteca e nella emeroteca. Nel corso del 2008 si segnala: - Ricerca sul volontariato provinciale: l’area documentazione ha curato la realizzazione della ricerca sul volontariato modenese, in collaborazione con la Fon-
l servizio si propone di: • valorizzare i materiali prodotti dal CSV e dalle organizzazioni di volontariato; • agevolare la ricerca di materiali e informazioni per lo studio e l’approfondimento di tematiche inerenti il volontariato e il terzo settore;
dazione Feo – Fivol di Roma. I risultati della ricerca sono stati presentati al pubblico con una conferenza stampa e con convegno provinciale. Il report di ricerca è stato pubblicato sul sito www.volontariamo.it e stampato in 1000 copie, distribuite ad associazioni e stakeholder.
Fattori di qualità
Indicatore
I nostri impegni
Accessibilità
Orario di apertura
15 ore settimanali
Affidabilità
Frequenza aggiornamento banca dati
Mensile
Efficacia
Frequenza elaborazione rassegna stampa
Mensile
A
rchiviazione documentale: il nuovo software. Nella logica del produrre meno materiale cartaceo possibile, per motivi logistici di gestione di archivi di oltre un decennio di attività, ma per altrettanti
motivi validi di sensibilità nei confronti dell’ambiente, il nuovo software “adjed” permette di archiviare documenti amministrativi e non (fatture, formulari di progettazione, incarichi,…) direttamente su software riducendo molto l’utilizzo di
-
2008
carta quando l’uso di questo strumento verrà portato a regime. A gennaio 2009 è stata offerta agli operatori la formazione per l’utilizzo dello strumento che nel 2009 verrà perfezionato dal punto di vista tecnico e ne verrà monitorato l’utilizzo.
Logistica Prestazioni
Carpi
Castelfranco Emilia
Frignano
Mirandola
Modena
Sassuolo
Vignola
Provincia
Anno 2008
29
5
92
2
202
5
5
340
Anno 2007
22
1
43
24
112
13
17
232
I
l servizio è finalizzato a sostenere le organizzazioni di volontariato nel sopperire alla mancanza o carenza di spazi e attrezzature. In particolare: • prestito strumenti e attrezzature; • servizio fotocopie; • utilizzo sale riunioni; • utilizzo ufficio attrezzato; Fattori di qualità
Indicatore
I nostri impegni
Utilità servizio
Attrezzature funzionanti e periodicamente “revisionate”
100%
Efficacia
Tempestività nella consegna delle fotocopie richieste
3 giorni lavorativi dalla consegna degli originali
Accessibilità
% sale e uffici con barriere architettoniche
0%
2008
1 giorno lavorativo
52
4.6
I
Il sostegno ai progetti sociali di rete delle associazioni di volontariato
n questo ambito il CSV ha accompagnato le organizzazioni di volontariato in rete nell’elaborazione e gestione di progetti che,
a partire da un’analisi del territorio, affrontino i bisogni prioritari dello stesso. La gestione dei progetti sociali è affidata a coordinatori in stretta con-
nessione con i partner e sotto la supervisione della direzione, dei responsabili d’area, in particolare dell’area progettazione.
Fattori di qualità
Indicatore
I nostri impegni
Efficacia
Tempo entro il quale convocare le associazioni promotrici dei progetti
30 giorni dall’avvenuta approvazione del Co.Ge.
Efficacia
% progetti approvati dal Co.Ge. e non avviati per cause imputabili al CSV (mancata individuazione dell’operatore e mancata convocazione delle associazioni promotrici
0%
Partecipazione
% di progetti che prevedono almeno un incontro di progettazione, uno di monitoraggio e uno di valutazione finale
100%
2008
Portafoglio progetti10 Progetti
Anno di avvio
Tema
Obiettivo
Territorio
Dimensione della rete
Budget impiegato nel 2008 in €
Ethicae
2005
Diritti e cittadinanza attiva
Sviluppo di comunità
Modena
59 oov e 3 partner
90.495,31
Reti di pace
2005
Pace e cooperazione internazionale
Integrazione delle oov con il territorio a partire dalla tematica in oggetto
Carpi
6 odv
11.629,06
Dopo di noi
2008
Non autosufficienza
Costruzione di rete e sviluppo di comunità
Sassuolo
13 odv
4.165,93
Verso la fondazione da noi a te
2005
Non autosufficienza
Sviluppo di comunità
Vignola
5 odv
12.555,97
Percorsi di cittadinanza attiva attraverso feste e ricorrenze
2008
Intercultura
Integrazione delle oov e del tema sul territorio
Mirandola
4 odv e9 partner
11.231,94
Avanti il prossimo
2007
Giovani e volontariato
Promozione cultura volontariato
Vignola
7 odv e 11 partner
10.788,77
Sensibilizzazione alla cittadinanza attiva
2008
Giovani e volontariato
Promozione cultura volontariato
Castelnuovo - Vignola
5 odv e 16 partner
7.551,65
Reti di pace tra locale e globale
2008
Pace e cooperazione internazionale
Integrazione delle oov con il territorio a partire dalla tematica in oggetto
Vignola
3 odv e 1 partner
7.371,74
Tutti insieme per la protezione civile
2008
Stili di vita sicuri e solidali
Promozione del tema e ricerca volontari
Frignano
10 odv e 2 partner
595,14
10 Progetti presentati nelle scadenze di ottobre 2007 e aprile 2008 (che quindi utilizzano i fondi 2008). Ci sono anche altri progetti che sviluppano azioni sul 20088, ma che utilizzano il fondo 2007 e sono quelli presentati nelle scadenze di novembre 2006 e aprile 2007. Complessivamente sono 137 i progetti (sociali, di sviluppo, interprovinciali) che nel 2008 hanno visto il realizzarsi di alcune attività.
53
Portafoglio progetti10 Modena per la ricerca cardiovascolare
2008
Salute e stili di vita sani
Costruzione di rete
Modena
3 odv e 5 partner
4.218,52
Rete di associazioni che si occupano di colonie feline
2008
Benessere animale
Costruzione di rete
Provincia
5 odv e 2 partner
1.198,96
Volontariato in rete
2008
Rappresentanza
Costruzione di rete
Modena
8 odv e 2 partner
2.090,52
2008
Disabilità
Integrazione con il territorio e sviluppo di comunità
Modena
6 odv e 1 partner
2.280,76
Comunicare la cooperazione internazionale
2008
Cooperazione internazionale
Sensibilizzazione della cittadinanza alla tematica in oggetto
Modena
9 odv e 8 partner
2.971,52
Promozione del volontariato rivolto alla persona
2008
Volontariato e cultura della solidarietà
Rilanciare l’immagine del volontariato
Sassuolo
10 odv e 1 partner
1.233,61
Mettiamo in rete il volontariato serramazzonese
200711
Volontariato e cultura della solidarietà
Sviluppo di comunità
Frignano
4 odv e 2 partner
478,01
Giovani all’arrembaggio e Studenti in prima linea
2002
Giovani e volontariato
Promozione cultura volontariato
Modena
18 odv e 27 partner
12.615,29
Freegnantes
2004
Giovani e volontariato
Promozione cultura volontariato
Frignano
25 odv e 10 partner
7.270,63
Prove di comunicazione
2005
Giovani e volontariato
Promozione cultura volontariato
Sassuolo
10 odv e 11 partner
5.796,38
Volo a Carpi
2005
Giovani e volontariato
Promozione cultura volontariato
Carpi
12 odv e 15 partner
4.692,21
Giovani all’arrembaggio
2004
Giovani e volontariato
Promozione cultura volontariato
Mirandola
20 odv e 14 partner
3.133,94
Costruzione di rete fra gruppi di sostegno all’allattamento materno
2007
Genitorialità
Costruzione di rete
Provincia
6 odv
2.348,85
Famiglie e solidarietà
2005
Accoglienza di vicinato
Sviluppo di comunità
Vignola
9 odv e 7 partner
3.499,54
Comunicare in rete – casa della solidarietà
11
Nella progettazione di Aprile 2007, il progetto si chiamava Serrattiva e rientrava nella progettualità di sviluppo. Tuttavia, si è ritenuto logico inserire il progetto sociale Mettiamo in rete il volontariato serramazzonese come proseguo di Serrattiva in quanto realisticamente gli dà continuità.
54
I
l budget dei progetti Freegnantes, Giovani all’arrembaggio Modena e Mirandola, Volo a carpi, Prove di comunicazione si riferiscono all’impiegato nell’anno 2008 (gennaio-giugno). Trattandosi di progetti progettati ad anno scolastico, non è stato ricompreso il budget del progetto nuovo relativo ai mesi ottobre/ dicembre 2008 che fa parte del medesimo progetto ma per l’a.s. 2008/2009 e che verrà invece rendicontato nel prossimo bilancio. La composizione e il consolidamento delle reti. Nel 2008 sono state coinvolte nei 23 progetti sociali 248 organizzazioni di volontariato. Dati complessivi: 248 oov coinvolte e una media di odv per progetto pari a quasi 11 associazioni per progetto. Complessivamente sono stati coinvolti nei progetti sociali (compresi partner e quindi altri soggetti che non sono odv): 393 soggetti. Ricchezza media delle reti: 17 soggetti coinvolti per ogni progetto. In genere sono coinvolti anche altri soggetti del terzo settore (aps, associazioni non formalizzate, ong, ma anche comuni, scuole, ausl, consorzi o coordinamenti sociali, enti religiosi). In 7 dei 23 progetti sociali sopra elencati sono state dedicate azioni al consolidamento e ampliamento del tavolo di associazioni coinvolte. In altri casi c’é stata la possibilità invece di fare un nutrito percor-
so di incontri di rete per la costruzione del progetto. Altri 15 progetti sociali (oltre a quelli riportati sopra) che hanno realizzato attività nel 2008: giovani all’arrembaggio (gennaiogiugno 2008), freegnantes (gennaio-giugno 2008), prove di comunicazione (gennaio-giugno 2008), giovani all’arrembaggio Mirandola (gennaio-giugno 2008), volo a Carpi (gennaio-giugno 2008), fondazione da noi a te, reti di pace Mirandola, piccoli mediatori crescono 2007, famiglie e solidarietà 2007, il territorio l’uomo e l’ambiente, sentieri di pace 2007, Nonantola terra del dono 2007, dieci anni di cammino insieme sulla strada della solidarietà, costruzione di rete per gruppi di sostegno all’allattamento materno, il trasporto socio-sanitario. I progetti di promozione al volontariato nelle scuole superiori. Nel bilancio 2007 erano stati rendicontati in maniera più approfondita i progetti-scuola, ovvero quei progetti di sensibilizzazione al volontariato e alla cultura della solidarietà che si svolgevano nelle scuole superiori. Erano stati riportati dei dati rispetto al numero di classi toccate, agli studenti coinvolti negli stage, alle associazioni promotrici sulla base dei dati relativi alla prima parte dell’anno scolastico 2007/2008 (ottobredicembre2007) e si erano fatte proiezioni per la seconda parte dell’anno scolastico (gennaio-giugno 2008). Quest’anno è stata fatta la scelta di non riportare questi dati, in quanto persisteva
la problematicità del rendicontare ad anno solare progetti che si realizzavano ad anno scolastico. Le strade che si aprivano erano quindi due: - Rendicontare le attività svolte nell’a.s. 2008/2009 facendo delle proiezioni sui primi mesi del nuovo anno - Rendicontare le attività svolte ad anno solare (quindi sulla seconda parte dell’anno scolastico 2007/2008, relativamente ai mesi gennaio-giugno, e sulla prima parte dell’anno scolastico successivo). Nessuna delle due opzioni pareva però attendibile rispetto al rendere conto di dati omogenei e comparabili sull’anno trascorso. Pertanto, nel prossimo bilancio verrà reso conto di quanto realizzato nell’anno scolastico 2008/2009. Nell’attuale bilancio sono comunque rintracciabili dati ulteriori rispetto ai progetti di promozione del volontariato nelle scuole superiori che gli anni scorsi non venivano riportati. Pur trattandosi di progetti sociali, tali dati sono riportati nel servizio di promozione in quanto parte integrante dell’investimento del centro di servizio sulla promozione del volontariato fra i giovani e in quanto si collocano come proseguo di un percorso di sensibilizzazione al volontariato che viene proposto fin dal primo ciclo di scuola primaria. Approfondimento progetti sociali (progettazione di ottobre 2007 e aprile 2008: fondo 2008):
Titolo
Ethicae
Territorio
Modena
Budget impiegato nel 2008
€ 90.495,31
Rete
A.c.a.t., africa libera, a.ma, a.c.a.e., a.i.d.o., a.i.s.l.a., a.i.s.m., a.m.a., amnesty international, a.n.f.f.a.s., a.n.i.e.p., anteas, argo, a.s.a. ’97, a.s.h.a.m., associazione città & scuola, associazione amici di beppe grillo modena, associazione casa della solidarietà associazione di solidarietà con il popolo saharawi kabara lagdaf, associazione di solidarietà internazionale modena terzo mondo, associazione mondequo, associazione pax christi, associazione protezione del gatto, au.ser., aut aut, a.v.i.s., a.v.o., a.v.p.a. croce blu modena, casa per la pace, cefa modena, centro aiuto alla vita, centro culturale multi-etnico milinda, centro fauna selvatica “il pettirosso”, comitato per il telefono azzurro di modena , comunità mamma della pace, coordinamento provinciale pubblica assistenza, g.e.v., g. p. vecchi pro senectute et dementie, g.v.c., gruppo volontari crocetta, going to europe, greenpeace, gruppo carcere città, gruppo donne e giustizia, ilcestodiciliege, ingegneria senza frontiere modena , insieme a noi, insieme in quartiere per la città, l.i.l.t., la nostra voce, alfeo corassori la vita per te, modena per action aid, moxa, noè, overseas, progetto pace, sì alla vita, u.i.c., u.i.l.d.m. Altri soggetti: arcadia, cooperativa sociale arci - comitato provinciale modena centro stranieri del comune modena co.pr.e.s.c. - coordinamento provinciale enti servizio civile coordinamento cooperazione internazionale comune di modena csi, centro sportivo italiano ghanacoop , società cooperativa social point ufficio agenda21 comune di modena u.i.s.p., unione italiana sport per tutti
Tema
Diritti e cittadinanza attiva
Obiettivo
Sviluppo di comunità
Svolgimento
Lavoro delle associazioni promotrici di progettazione e organizzazione del festival della cittadinanza attiva, affiancati da operatori e da un comitato tecnico-scientifico.Realizzazione del festival, durante una settimana (2 weekend)
Risultati
Sono stati realizzati spettacoli ed iniziative innovative per arrivare a quei destinatari più scarsamente coinvolti nel mondo del volontariato. 5900 partecipanti, 60 realtà tra enti e associazioni hanno lavorato insieme ed hanno realizzato un festival con proposte promozionali innovative
55
Titolo
Reti di pace
Territorio
Carpi
Budget impiegato nel 2008
€ 11.629,06
Rete
Africa libera, venite alla festa, caritas di carpi, coop. il mantello, porta aperta carpi, ass. progetto chernobyl di carpi e soliera.
Tema
Pace e cooperazione internazionale
Obiettivo
Integrazione delle oov con il territorio a partire dalla tematica in oggetto
Svolgimento
La rete ha lavorato allo scopo di produrre comportamenti più rispettosi della vita, dell’ambiente, degli individui. proprio per questo le oov si sono attivate per promuovere sul territorio di riferimento un mercato contadino che potesse accorciare la filiera a favore dei consumatori. il lavoro svolto ha portato i propri frutti e all’interno dell’iniziativa “una vita con stile, 2° edizione. idee e proposte per nuovi stili di vita” è stato presentato alla cittadinanza il mercato contadino. legandolo anche ad altre iniziative per favorire le buone pratiche per migliorare la qualità della vita degli individui. sul fronte dell’immigrazione le oov hanno lavorato sulla costruzione di momenti di confronto pubblico Principalmente la rete si è assestata sulle buone pratiche e gli stili di vita che permettono un miglioramento in generale del nostro modo di vivere cercando di sensibilizzare la cittadinanza a non chiudere gli occhi ma a produrre piccoli cambiamenti a catena che possano migliorare la qualità della vita
Risultati
Ad un anno di distanza il mercato contadino è stato consolidato con due momenti di apertura al consumatore, l’associazione che lo gestisce sta elaborando una sorta di regolamento/statuto che prevede anche la presenza di un rappresentante della rete quale anello di congiunzione fra i promotori e gestori. rispetto alla parte relativa agli immigrati la rete si promette di sostenere le iniziative della consulta locale che sta andando in questa direzione Le associazioni hanno sviluppato una più profonda sensibilità nei confronti delle attività di sensibilizzazione della cittadinanza sulle infiltrazioni della mafia nelle attività produttive anche del nord e si stanno adoperando per cercare di trovare delle forme di tutela di fronte a questa problematica
Titolo
Dopo di noi
Territorio
Sassuolo
Budget impiegato nel 2008
€ 4.165,93
Rete
Ass. amici per la vita, acat, admo, ass. italiana giovani vittime della strada, aism, anffas sassuolo, ant, aseop, sos mama, ass.s.de., traumi cranici, avo, aut aut. da giugno 2008 la rete si e’ modificata, e sono rimaste: admo, ass. italiana giovani vittime della strada, aism, ant, aseop, sos mama, ass.s.de., traumi cranici, avo
Tema
Non autosufficienza
Obiettivo
Costruzione di rete e sviluppo di comunità
Svolgimento
Accompagnamento consulenziale del gruppo delle odv promotrici. incontri di confronto con esperienze di altre realta’ sul tema del dopo di noi
Risultati
Acquisizione da parte dei partecipanti di nuove conoscenze e punti di vista in merito al tema
56
Titolo
Verso la fondazione da noi a te
Territorio
Vignola
Budget impiegato nel 2008
€ 12.555,97
Rete
Ass. da noi a te, insieme a noi tutti, ass. paraplegici tra e per medullolesi regione emilia romagna, consulta del volontariato vignolese, per non sentirsi soli, tutti insieme con gioia
Tema
Non autosufficienza – “dopo di noi”
Obiettivo
Sviluppo di comunità
Svolgimento
Le odv del gruppo promotore sono state accompagnate nella definizione di un percorso per arrivare ad individuare quali fosse, sul territorio del distretto di vignola, il modo migliore per dare risposte concrete a tale problematica. dopo questo percorso le associazioni del gruppo promotore hanno valutato indispensabile andare a costituire un soggetto riconosciuto legalmente, che potesse essere il tramite per riuscire a garantire il passaggio dal gruppo promotore del progetto alla costituzione della fondazione. la rete ha deciso quindi di costituire “l’associazione da noi a te”, una onlus (9 aprile 2008) che si è posta davanti alla comunità, ma soprattutto davanti ai famigliari delle persone non autosufficienti, come segno tangibile del percorso per arrivare alla costituzione della fondazione e come soggetto che inizierà ad operare rispetto al tema del dopo di noi- durante noi. all’interno dell’associazione si è cercato di costruire, ovviamente più in piccolo, gli stessi gruppi di soggetti che dovrebbero esserci anche all’interno della fondazione: odv, famigliari ed enti locali. l’associazione, proponendosi di attuare, promuovere e sostenere iniziative di tutela, assistenza e cura a favore delle persone non autosufficienti,ha cercato fin da subito di individuare e realizzare progetti concreti
Risultati
L’associazione ha realizzato: - un convegno nazionale sul tema del durante – dopo di noi (25 ottobre 2008) - un progetto di un punto di ascolto: l’associazione si è impegnata per arrivare a creare un servizio che permetta di informare, sostenere e tutelare le persone non autosufficienti e i loro famigliari, favorendo da un lato la tutela dei loro diritti e il rispetto delle pari opportunità, e dall’altro garantendo loro la migliore qualità di vita, anche autonoma laddove sia possibile. per realizzare tale servizio, che sarà attivato a partire da settembre 2009, l’associazione ha ottenuto un finanziamento dalla fondazione di vignola ed è riuscita ad inserire il progetto all’interno dei piani per il benessere socio – sanitario del distretto 6. l’ottica in cui si pone l’associazione, infatti, è quello di integrarsi con il pubblico, in modo che si possano dare servizi altri da quelli a cui il pubblico è tenuto ad erogare - primo progetto personalizzato per il dopo di noi con una persona diversamente abile
Titolo
Percorsi di cittadinanza attiva attraverso feste e ricorrenze
Territorio
Mirandola
Budget impiegato nel 2008
€ 11.231,94
Rete
Aass. d’amicizia italo-cinese, ass. il mosaico, auser –sede mirandola, centro culturale islamico di mirandola, circolo anziani autogestito, circolo culturale acquaragia, comitato per la pace, comune di mirandola, consulta mirandolese del volontariato, la mano sul berretto, parrocchia di mirandola, porta aperta mirandola.
Tema
Intercultura
Obiettivo
Integrazione delle oov e del tema sul territorio
Svolgimento
Attraverso la modalità delle feste interculturali e con un ampio coinvolgimento di associazioni e altri soggetti che a mirandola operano con gli stranieri, è stato possibile proporre spazi aperti alla cittadinanza per raccontarsi e conoscersi allo scopo di superare la diffidenza nei confronti del diverso. La potenzialità del progetto sta nell’ampia partecipazione della varietà dei soggetti coinvolti ed in particolare dal fatto che siano state le stesse associazioni di stranieri, di diverse provenienze, a promuovere il progetto.
Risultati
Attivazione di una rete di associazioni ed altri enti del terzo settore in grado di proporre occasioni interculturali insieme.
57
Titolo
Avanti il prossimo
Territorio
Vignola
Budget impiegato nel 2008
€ 10.788,77
Rete
Assistenza pubblica zocca, ass. amici dell´ant, ass. la spartora di zocca, avis zocca, ass. zocca c´è, comune di zocca, comunità montana appennino modena est, guardie ecologiche volontarie provinciali-distr. vignola, overseas, scuola di musica massimo riva
Tema
Giovani e volontariato
Obiettivo
Promozione della cittadinanza attiva
Svolgimento
Il progetto ha interessato gli studenti delle superiori e delle medie per far sperimentare loro, attraverso simulazioni e giochi, le attività in cui quotidianamente sono coinvolte le associazioni. il coinvolgimento degli studenti delle superiori si è sviluppato ulteriormente perché le associazioni li hanno interessati nelle attività con le scuole medie (peer-education), e insieme a loro è stata organizzata la festa conclusiva del progetto “una domenica animatta” , svoltasi il 4 maggio 2008. La festa ha dato visibilità a quanto svolto dalle associazioni con gli studenti, nei confronti della cittadinanza che ha partecipato numerosa all’iniziativa
Risultati
Avvicinamento dei giovani alle associazioni di volontariato locali; visibilità delle attività delle oov verso la cittadinanza; accrescimento della motivazione al volontariato da parte delle associazioni
Titolo
Sensibilizzazione alla cittadinanza attiva
Territorio
Castelnuovo (distr. Vignola)
Budget impiegato nel 2008
€ 7.551,65
Rete
Gruppo resurrection garden, aido, ass. ludica oltre il tempo, aido avis castelnuovo, circolo il caos, comitato 0-14, gruppo animatori oratorio, gruppo ecovolontari, l´abito di salomone, pubblica assistenza castelnuovo, gruppo scout castelnuovo, seguimi nuovi orizzonti, tefa colombia, comune di castelnuovo, istituto comprensivo giacomo leopardi
Tema
Giovani e volontariato
Obiettivo
Promozione della cultura della cittadinanza attiva
Svolgimento
Da novembre del 2006 sul comune di castelnuovo rangone alcuni responsabili di associazioni di volontariato e promozione sociale e alcuni assessori hanno chiesto il supporto del centro di servizio per il volontariato per intraprendere un percorso di accompagnamento alla realizzazione di un progetto di sensibilizzazione alla solidarietà, cittadinanza attiva e partecipazione rivolto alle giovani generazioni. questo gruppo di lavoro ha reputato importante rapportarsi con il mondo giovanile collaborando con docenti ed educatori, ed ha perciò visto nella scuola e nei punti di aggregazione informali, come lo spazio giovani, gli interlocutori più indicati per sviluppare insieme un percorso di promozione alla cittadinanza attiva. per il 2007- 2008 il gruppo ha deciso di lavorare con i ragazzi della scuola attraverso due azioni specifiche: - un gioco di ruolo, “giallo a castelnuovo”, realizzato all’interno della festa della scuola, attraverso il quale il gruppo di lavoro ha cercato di far conoscere ai ragazzi che hanno partecipato le associazioni coinvolte nel progetto e le attività nelle quali esse sono impegnate - la giornata del volontariato (29 novembre 2008) rivolta alle classi terze della scuola media di castelnuovo. le associazioni suddivise per ambiti di intervento hanno intrattenuto 120 ragazzi attraverso interventi teatrali e delle attività, inerenti al proprio ambito. il messaggio che si voleva trasmettere è che essere volontari significa prima di tutto essere cittadini attivi che hanno a cuore le persone vicine e la propria comunità. lo slogan che ha pubblicizzato l’iniziativa infatti è : “giovani ,scuola e volontariato: insieme perché ci sta a cuore” e affrontava i temi del rispetto della natura, dialogo e cooperazione tra le diverse culture, riscoperta di momenti ricreativi per divertirsi insieme, educazione alla cittadinanza attiva e salvaguardia delle fasce più deboli
Risultati
E’ stata costruita una rete di relazioni con le scuole medie, che proseguirà anche sull’anno scolastico 2009-2010; c’è stato un ampio numero di associazioni coinvolte; è stato realizzato di un format adatto all´approccio con i ragazzi
58
Titolo
Tutti insieme per la protezione civile
Territorio
Frignano
Budget impiegato nel 2008
€ 595,14
Rete
Ass. nazionale alpini sez. di modena, ass. volontari pubblica assistenza di montecreto, di pavullo, di serramazzoni, di sestola, di lama mocogno; comunità montana del frignano, confraternita di misericordia pievepelago, consulta provinciale per la protezione civile, gruppo comunale volontari della protezione civile, vagabondi alla riscossa, guardie ecologiche volontarie di lama mocogno e di sestola
Tema
Stili di vita sicuri e solidali
Obiettivo
Promozione del tema e ricerca volontari
Svolgimento
Sono stati realizzati eventi pubblici di promozione della protezione civile rivolti alla cittadinanza; un percorso con le scuole ed è stata ottenuta un’ampia partecipazione dei giovani a un campo formativo. Inoltre c’è stato un significativo coinvolgimento delle oov operanti sul territorio
Risultati
Alto l’interesse dimostrato dai cittadini, dalle associazioni e dalle scuole
59
Titolo
Rete di associazioni che si occupano di colonie feline
Territorio
Provincia di modena
Budget impiegato nel 2008
€ 1.198,96
Rete
Ass. protezione animali carpigiana, ass. protezione del gatto, dimensione animali, l’isola del vagabondo, lav, enpa spilamberto, vagabondi alla riscossa
Tema
Benessere animale
Obiettivo
Costruzione di rete
Svolgimento
L’obiettivo del corso di formazione è stata la messa in comune da parte delle associazioni promotrici e partener frequentanti il corso di buone prassi e il superamento di vecchie questioni tra associazioni. Le associazioni sono state in grado di trovare un registro comune, di chiarire vecchie incomprensioni e di mettere le basi per un coordinamento. Attualmente le associazioni stanno seguendo una consulenza legale per valutare l’opportunità di costituire un protocollo d’intesa. Scopo del protocollo d’intesa sarà quello di sostenersi reciprocamente, di interloquire con maggior autorevolezza nei confronti delle istituzioni e di informare in maniera congiunta e razionalizzando le spese i cittadini sulla presenza delle colonie feline nei diversi territori e sulle associazioni a cui poter fare riferimento
Risultati
E’ stato prodotto un logo unico per le associazioni promotrici e si sta concretizzando il protocollo di intesa tra le associazioni
Titolo
Comunicare in rete: casa della solidarietà
Territorio
Modena
Budget impiegato nel 2008
€ 2.280,76
Rete
Aisla, acae, anffas, ass. per la promozione e la difesa dei diritti civili e sociali degli handicappati, asham, aut aut, comune di modena, uildm
Tema
Disabilità
Obiettivo
Integrazione con il territorio e sviluppo di comunità
Svolgimento
Uildm ha messo a disposizione del materiale che era stato raccolto riguardo alla visione del diverso ed in particolar modo del diversamente abile nelle vignette e nei cartoni animati. L’utilizzo di tali strumenti è stato scelto dalle associazioni in quanto ritenuto maggiormente fruibile e più prossimo al mondo giovanile. Sono stati realizzati due laboratori con due classi di due scuole superiori di modena per dare un nome ai pregiudizi che spesso si incontrano, attraverso un linguaggio “leggero” attraverso il quale è comunque possibile veicolare dei messaggi.
Risultati
creazione gruppo di lavoro e sperimentazione questo approccio “leggero” al confronto con la diversità. E’ prevista la possibilità di dare seguito al progetto inserendo tale sperimentazione in percorsi di promozione del volontariato nelle scuole, già presenti sul territorio
60
Titolo
Promozione del volontariato rivolto alla persona
Territorio
Sassuolo
Budget impiegato nel 2008
€ 1.233,61
Rete
Effettiva all’avvio del progetto: ass. traumi cranici, aism gr. operativo sassuolo, amici per la vita, ass. italiana giovani vittime della strada, avo sassuolo, admo, ass.s.de., aseop sassuolo, sos mama, in-contromano, la nuova alba
Tema
Volontariato e cultura della solidarietà
Obiettivo
Promuovere la cultura e la partecipazione al volontariato
Svolgimento
Accompagnamento consulenziale per individuare le forme più adatte a rilanciare l’immagine del volontariato sul territorio di sassuolo
Risultati
Nel 2008 non è stato possibile partire con il progetto, ma è stato individuato un consulente che nel primo semestre del 2009 attiverà un percorso con le associazioni, che le porterà ad individuare le metodologie più adatte per il rilancio dell’immagine del volontariato a sassuolo
Titolo
Volontariato in rete
Territorio
Modena
Budget impiegato nel 2008
€ 2.090,52
Rete
Differenza maternità, anffas, auser provinciale, avis modena, avap croce blu modena, ceis, coordinamento arcisolidarietà, forum provinciale del terzo settore, ass. noè
Tema
Rappresentanza
Obiettivo
Costruzione di rete
Svolgimento
Impostazione del lavoro di rete e della consulenza. incontri su quattro territori sul ruolo del volontariato per e nella società, inteso come voce autorevole della società
risultati
Incontro positivo con i territori che sentono il problema della rappresentanza e loro disponibilità ad avviare piste di riflessione
61
Titolo
Mettiamo in rete il volontariato serramazzonese
Territorio
Frignano
Budget impiegato nel 2008
€ 478,01
Rete
Ass. 51 e più, a casa di giulia, ass. serra per il mondo,l’arco
Tema
Volontariato e cultura della solidarietà
Obiettivo
Sviluppo di comunità
Svolgimento
Percorso formativo per qualificare gli interventi di primo approccio dei giovani al volontariato; costruzione e presentazione del sito della rete di associazioni che sta cercando di radicarsi nel territorio in occasione di una festa conviviale
Risultati
E’ stata stretta una relazione con le scuole medie di serramazzoni ed è aumentata conoscenza della cittadinanza sul tessuto di volontariato lì presente
Titolo
Reti di pace tra locale e globale
Territorio
Vignola
Budget impiegato nel 2008
€ 7.371,74
Rete
Animatamente, libera associazione genitori, overseas
Tema
Pace e cooperazione internazionale
Obiettivo
Integrazione delle oov con il territorio a partire dalla tematica in oggetto
Svolgimento
Sono stati realizzati percorsi formativi in alcuni istituti scolastici (medie e superiori) dell’unione terre dei castelli da membri delle associazioni, da volontari e da ragazzi in servizio civile sulle tematiche del sud del mondo e laboratori sulla gestione dei conflitti. Inoltre, è stato realizzato un percorso formativo per i volontari della rete sulle metodologie di approccio ai giovani
Risultati
Si è creata sul territorio una rete di oov che si occupano di pace e cooperazione internazionale. La rete ha individuato un proprio logo e si è dotata di un’identità propria
62
Titolo
Costruzione di rete fra gruppi di sostegno all’allattamento materno
Territorio
Provincia di modena
Budget impiegato nel 2008
€ 2.348,85
Rete
Arca delle mamme, sos mama, cresciamo insieme, gruppo aiuto allattamento materno, la via lattea, mamme per le mamme
Tema
Genitorialità
Obiettivo
Costruzione di rete
Svolgimento
E’ stato realizzato un percorso formativo a cui sono seguiti dei seminari di approfondimento rivolti alle volontarie sulla motivazione della propria scelta al volontariato e sul rilancio della forza del mettersi in rete, aumentando così la coesione e il senso di appartenenza e valorizzando le peculiarità delle singole associazioni. Nella seconda parte dell’anno si è tenuta un’iniziativa di sensibilizzazione in occasione della settimana di allattamento materno ed è stata realizzata una consulenza organizzativa alla rete
Risultati
Rafforzamento della rete recentemente costituita e reclutamento di nuove mamme volontarie
Titolo
Modena per la ricerca cardiovascolare
Territorio
Modena
Budget impiegato nel 2008
€ 4.218,52
Rete
Alice modena onlus, avis modena, ausl, confindustria, gli amici del cuore, università di modena e reggio emilia
Tema
Salute e stili di vita sani
Obiettivo
Costruzione di rete
Svolgimento
Sostegno alla costruzione di rete per la promozione dei temi della salute del cuore. è stata realizzata una campagna di sensibilizzazione ai problemi di salute del cuore e alla promozione di stili di vita sani in cui il progetto si è inserito. Sono stati avviati ragionamenti con la rete sulla possibilità di coinvolgimento di stakeholder significativi del territorio modenese
Risultati
La rete che si è creata sta ancora lavorando al progetto
63
Titolo
Comunicare la cooperazione internazionale
Territorio
Modena
Budget impiegato nel 2008
€ 2.971,52
Rete
Moxa, arci, tefa colombia, modena terzo mondo, amazzonia sviluppo, coop. amazzonia 90, ass. di solidarietà con il popolo saharawi “kabara lagdaf”, modena cefa, ingegneria senza frontiere, world friends, africa libera,comitato modena jenin, overseas, alfeo corassori la vita per te, comune di modena uff. cooperazione internazionale, comune di modena uff. marketing e comunicazione, casa delle culture
Tema
Cooperazione internazionale
Obiettivo
Sensibilizzazione della cittadinanza alla tematica in oggetto
Svolgimento
Consulenza per la redazione della rivista “modena cooperazione internazionale” e avvio della stessa. i contenuti della consulenza hanno sviscerato le modalità più consone per affrontare certi temi, sono state avviate modalità di discussione sui temi specifici di ogni singolo numero. c’è stata l’attivazione di contatti con enti in grado di fornire informazioni su temi specifici. Creazione o inserimento in occasioni pubbliche per la presentazione e/o distribuzione della rivista la rivista è stata resa autonoma dal sostegno economico entrante dal csv
Risultati
Nel 2008 è stato realizzato un numero della rivista “modena cooperazione internazionale”, c’è stato un ampliamento della rete dei soggetti coinvolti con l’entrata di tre nuove realtà
Titolo
Famiglie e solidarietà
Territorio
Vignola ( Vignola, Savignano, Castelvetro, Castelnuovo, Spilamberto)
Budget impiegato nel 2008
€ 3.499,54
Rete
Insieme a noi tutti, banca del tempo di vignola e di spilamberto, centro di ascolto momo, gruppo idee nuove, gruppo il cammino ceis, il faro, l´abito di salomone, lag, noè, scout castelnuovo. enti cofinaziatori: unione terre di castelli – centro per le famiglie
Tema
Comunità accolgiente
Obiettivo
Sviluppo di comunità
Svolgimento
Il progetto attivo dal 2004 sull’unione terre di castelli, si è posto come finalità quella di riuscire a dare vita sul territorio dell’unione terre di castelli ad una “comunità accogliente”. per concretizzare tale finalità si è pensato di dare vita ad un progetto pilota a savignano che si pone come obiettivo quello di rinforzare e allargare la comunità attraverso forme di accoglienza rivolte a famiglie neo- residenti. la volontà è quella di innescare un processo di cambiamento nell’ atteggiamento e nelle percezioni verso i nuovi residenti (conoscenza reciproca, partecipazione, coinvolgimento). Si realizzata quindi attraverso focus group, interviste semi strutturate e questionari una ricerca sui reali bisogni dei neo-residenti per riuscire a capire da un lato quali fossero le necessità di chi si trasferisce in un posto nuovo, e dall’altro riuscire ad individuare buone prassi per l´accoglienza delle nuove famiglie, che fossero esportabili anche sugli altri comuni dell’unione terre di castelli
Risultati
- Realizzazione di azioni concrete di benvenuto su savignano attuate dalle associazioni locali - Realizzazione della documentazione del progetto, all’interno della quale sono state indicate buone prassi per l´accoglienza dei nuovi residenti
64
L
a valutazione. La valutazione dei progetti delle associazioni, in particolare per quelli sociali che vedono una consistenza rilevante a livello di impegno delle associazioni coinvolte, di investimento di denaro, di tempo dedicato, di relazioni con il territorio, è una fase necessaria e importante su cui il CSV si impegna da anni. La valutazione viene in questo senso intesa come momento di confronto durante e alla fine del progetto, condiviso con le associazioni e gli altri partner coinvolti. Non si tratta di
4.7
S
un momento di giudizio unidirezionale, ma di una verifica delle singole attività e degli obiettivi complessivi del progetto assieme alle associazioni. Uno degli obiettivi su cui, in particolare, il servizio di progettazione lavora è quello di permettere alle associazioni di cominciare a considerare la fase della valutazione come utile per loro stesse, aiutandole a focalizzare quegli aspetti che possono portare elementi di luce e di criticità in base ai quali considerare e riconsiderare il progetto svolto. In particolare sui progetti sociali vengono considerati come significativi, fin
dalla fase di progettazione, alcuni aspetti che vengono poi esaminati in fase di valutazione: la composizione reale della rete, il radicamento sul territorio (stakeholder coinvolti nel progetto e partnership con gli anti locali), quanto le associazioni promotrici riescono a coinvolgere i propri volontari all’interno del progetto e a sentire proprio il progetto. Tutti questi aspetti sono funzionali alla continuità del progetto anche quando il sostegno del CSV verrà meno, a favore di una resa autonoma e non dipendente dal CSV dei progetti delle associazioni.
Il sostegno ai progetti di sviluppo delle singole associazioni
i tratta di servizi “individualizzati” a supporto di progetti presentati da organizzazioni di volontariato che intendono realizzare un percorso di sviluppo della propria associazione e richiedono l’accompagnamento
da parte del Centro di servizio. L’obiettivo finale del percorso deve essere lo sviluppo della capacità di integrazione con il territorio o la promozione di una specifica innovazione nell’operatività delle organizzazioni di volontariato.
La realizzazione dei progetti ha comportato l’organizzazione delle attività previste attraverso la modalità dell’accompagnamento. Nel corso del 2008 il CSV ha sostenuto la realizzazione di 37 progetti di sviluppo12.
Obiettivi dei progetti di sviluppo
n°
Innovazione - sostenere l’organizzazione dall’uscita da fasi di crisi
4
Innovazione - sperimentare nuove modalità organizzative, gestionali e di valutazione
5
Innovazione - sperimentare nuovi servizi
8
Integrazione - allargamento su nuovi territori
3
Integrazione - favorire la conoscenza dell'associazione
16
Integrazione – incremento della capacità di lavorare in rete
1
TOTALE
37
12 Come per i progetti sociali, anche per quelli di sviluppo si fa riferimento ai progetti presentati nelle scadenze di ottobre 2007 e aprile 2008, che utilizzano il fondo Co.Ge. per il 2008
65
Obiettivi dei progetti di sviluppo
Titolo – associazione promotrice
Innovazione - sostenere l’organizzazione dall’uscita da fasi di crisi, trovare nuovi volontari e sostegno nella ricerca fondi
Occupiamoci di noi – aic emilia romagna Divertiamici insieme – ass. vagabondi alla riscossa Il cielo tra le nostre mani – misericordia pievepelago Il rio della speranza – ass. amazzonia sviluppo
Innovazione - sperimentare nuove modalit organizzative, gestionali e di valutazione
Comunicare per aiutare – gafa carpi Comunicare la solidarietà – università per la libera età natalia Ginzburg Noè per te – ass. noè Percorsi per la riorganizzazione – ass. traumi cranici Salute in movimento – anffas sassuolo
Innovazione - sperimentare nuovi servizi
Responsabilità genitoriali comunità montana modena ovest – ass. differenza maternità Adotta un amico eritreo – aisca Avo in rete – avo pavullo
Integrazione - favorire la conoscenza dell’associazione o il tema di cui si occupa
Responsabilità genitoriali comunità montana modena ovest – ass. differenza maternità Adotta un amico eritreo – aisca Avo in rete – avo pavullo
Integrazione - favorire la conoscenza dell’associazione o il tema di cui si occupa
Voglio stare a casa mia – ass.s.de. Fragilità, incertezza e indeterminatezza dell’individuo nel mondo attuale – ass. progetto eos Andiamo a scuola – admo Promozione associazione babel – ass. babel Sostegno alla prevenzione del disagio – cesav Conoscere per donarsi – avis carpi Sviluppare solidarietà e giustizia – mondobimbi Alcol questo sconosciuto – acat carpi e mirandola Conosciamo per aggregarci – AVAP Sestola e Montecreto Un’associazione da scoprire – AVAP Pavullo Un defibrillatore in piazza - AVPA Lama Mocogno Bello senza sballo – avis mirandola H2Ottima – Ingegneria senza frontiere Conferenza teatralizzata – per non sentirsi soli Cinquant’anni e non sentirli – avis soliera Cinquantesimo in festa – avis campogalliano
Integrazione – incremento della capacità di lavorare in rete
Modena per i giovani – ass. senza voce
TOTALE
37 progetti
66
Distretto
Anno 2004
Anno 2005
Anno 2006
Anno 2007
Anno 2008
Carpi
2
2
2
4
7
Castelfranco Emilia
0
0
0
1
0
Frignano
1
4
3
7
10
Mirandola
3
2
3
3
5
Modena
10
1
3
21
8
Sassuolo
2
4
1
4
4
Vignola
1
3
1
2
3
TOTALE
19
16
13
42
37
O
ltre ai progetti sopra riportati, altri 41 progetti di sviluppo hanno realizzato attività nel 2008, utilizzando fondi 2007 (progetti presentati nelle scadenze di novembre 2006 e aprile 2007): Panda Carpi - Valorizzare la flora e la fauna, Porta Aperta Modena – Porta Aperta Modena, Famiglie in movimento - Venite alla Festa, Anffas Pavullo - Aggiungi un posto a tavola, Amici di S. Bartolomeo - Accogliendo i diversi, A casa di Giulia, 51 e più, Serra per il mondo, Gruppo centro di ascolto, L’arco – Serrattiva, Amici dell’ANT Mirandola – Prevenzione tumori della pelle, AVIS S. Possidonio - Per il coinvolgimento dei cittadini extracomunitari, SOS Mama - Corso di formazione primo
livello per mamme, Faro e Momo– Faro e Momo, AISM - Una casa per vivere, Ass. Gli Amici del cuore - Comunicare il cuore, - ANFFAS, UILDM e AUT AUT - Prima della prima, Walale – Pisinfest, Ass. Protezione del gatto - Cani difficili, Arcisolidarietà – Arcisolidarietà, Centro soccorso animali – Centro soccorso animali, Croce Blu Modena – Partecipazione, cittadinanza attiva e ruolo del volontariato nel terzo settore, Insieme a noi – Io so fare, Modena Studenti – Modena studenti, Noè – Ho in mente te, Associazione AUSER Modena - Servizio So.S., Telefono Amico Modenese– Telefono Amico Modenese, ASEOP e ADMO - Prendersi cura dei volontari, Associazione Milinda– Milinda, Il segnalibro– Libri
e lettura per i bambini in ospedale: la biblioteca della strega Teodora, AVIS e AIDO Pavullo e Serramazzoni - Promuoviamo le donazioni, Associazione 51 e più - Imparare non ha tempo, AVAP Polinago - Progetto cittadinanza attiva, AUT AUT Sassuolo – Aut aut, Saxol Animal Friends – Saxol Animal Friends, Overseas - Valorizzare la documentazione, L’Isola del vagabondo - Cani di canile, ADA Modena– Associazione per i diritti degli anziani, Porta Aperta Carpi– Porta Aperta Carpi, Africa Libera – Africa libera, CID– Diamo la parola al dolore, Centro di aiuto alla vita Modena– Casa di ospitalità San Bartolomeo, ANTEAS – Anteas, Prometeo - Da qui all’Europa, GEL Legambiente - Corso per guardie zoofile.
67
4.8
Il sostegno ai progetti inter-provinciali
I
l sostegno a progetti interprovinciali delle associazioni di volontariato prevedere due modalità: - il sostegno come CSV capofila del progetto (questo comporta un maggior coinvolgimento degli operatori in fase di progettazione, monitoraggio e valutazione finale del progetto); - il sostegno come CSV co-finanziatore.
Nella prima tabella vengono presentati i progetti in cui il CSV di Modena è capofila e nella seconda, quelli in cui è cofinanziatore. Fra parentesi le provincie di provenienza delle altre associazioni coinvolte nel progetto e relativi CSV. Molti dei progetti presentati su fondo
2007, hanno realizzato attività anche nel 2008; pertanto si è scelto (come per i progetti sociali e di sviluppo) di riportare tutti i progetti che abbiano avuto attività realizzate nel 2008. Non essendo molti, li abbiamo inseriri nella stessa tabella, mantenendo visibile la distinzione sul fondo utilizzato (seconda colonna).
Progetti di cui è stata capofila la Provincia di Modena Odv modenese coinvolta e altre province copromotrici
Fondo Co.Ge.
Titolo
Tematica
AISM (Piacenza, Bologna, Parma, Rimini, Forlì-Cesena)
2008
Per vivere in autonomia
Auto aiuto
UNIVOC (Reggio Emilia, Bologna)
2007
Conoscere per operare
Non vedenza
ASEOP (Parma, Bologna)
2007
FIAGOP: Insieme per comunicare
Oncoematologia pediatrica
Nicodemo (Reggio Emilia, Parma)
2007
Cum panis giovani
Povertà
Progetti di cui sono state capofila altre province
Odv
Fondo Co.Ge.
Titolo progetto
Tematica
Insieme a noi (Capofila Rimini)
2008
Mentalweek
Disagio psichico
Ingegneria senza frontiere (Capofila Parma)
2008
Da associazione provinciale a rete regionale: ISF Emilia Romagna
Creazione di rete
Amazzonia Sviluppo (Capofila Forlì-Cesena)
2008
SOLINT
Cooperazione internazionale
68
I
noltre, nella progettazione di novembre 2008 (utilizzo fondo 2009), il CSV di Modena ha presentato al Co.Ge. un progetto inte-provinciale per il quale si è proposto come capofila, sul tema della legalità, dal titolo: “Giovani e legalità”. Titolo
Cum panis
Territori coinvolti
Reggio Emilia, Salsomaggiore (Pr), Modena
Budget impiegato nel 2008
€ 10.000,56
Tema
Povertà
Obiettivo
Promozione del volontariato tra i giovani per il contrasto dei fenomeni emergenti di nuove povertà nelle province di modena, parma e Reggio Emilia
Svolgimento
Risultati
Consulenza organizzativa realizzata allo scopo di migliorare l’attività svolta e aumentare l’impatto sul territorio. Formatori e animatori hanno diffuso le ragioni dell’attività caritativa svolta dall’associazione presso gruppi giovanili, attraverso l’organizzazione di seminari presso le oov proponenti Rafforzamento della rete, condivisione delle buone prassi, qualificazione logistico-organizzativa dell’attività delle associazioni. Coinvolgimento nel progetto di gruppi formali e informali di giovani
69
Titolo
Aism per vivere in autonomia
Territori coinvolti
Modena, Piacenza, Bologna, Parma, Reggio Emilia, Forlì-Cesena, Rimini
Budget impiegato nel 2008
€ 12.971,94
Tema
Auto aiuto per e con persone affette da sclerosi multipla
Obiettivo
Fornire ai volontari (persone con s.M. E non) percorsi (formativi e laboratoriali) per l’acquisizione di nuove competenze e nuovi interessi in una prospettiva di crescita personale, che li aiuti a svolgere meglio la loro azione volontaria e a partecipare maggiormente alla vita associativa, anche come esempio di comportamenti positivi e di buone prassi acquisite
Svolgimento
Realizzato un percorso di auto aiuto, di laboratori espressivi-creativi, scambi e confronti tra associazioni e documentazione del percorso
Risultati
Al termine del percorso formativo e laboratoriale è stata fatta una pubblicazione che documenta il progetto e che è diventata patrimonio di tutte le sezioni aism dell’e.R. Inoltre, si è istituita una maggiore omogeneità tra le iniziative formative e di auto-aiuto proposte nelle varie provincie
Titolo
Fiagop: insieme per comunicare
Territori coinvolti
Modena, Bologna, Parma
Budget impiegato nel 2008
€ 699,60
Tema
Oncologia pediatrica
Obiettivo
Contribuire al potenziamento delle capacità di comunicazione, informazione ed intervento a livello nazionale della federazione italiana associazioni genitori oncoematologia pediatrica (fiagop), in termini di qualità e quantità dei messaggi diffusi. Rafforzare il legame tra le associazioni di genitori aderenti alla federazione impegnate sul territorio
Svolgimento Risultati
Consulena sulla comunicazione: come utilizzare il sito e come lanciarlo. Consulenza sulla realizzazione e restyling della rivista, poi sorpassata dalla produzione di materiale informativo (brochure e libretti) fiagop aggiornati Restyling del sito fiagop, nuova brochure e nuovo libretto fiagop
70
Titolo
Univoc: conoscere per operare. Qualità di vita e diritti di cittadinanza dei non vedenti: un’indagine conoscitiva
Territori coinvolti
Modena, Reggio Emilia, Bologna
Budget impiegato nel 2008
₏ 19.467,95
Tema
Ricerca sull’ipovedenza
Obiettivo
Individuare le problematiche avvertite dai non vedenti; promuovere le associazioni e acquisire nuovi soci e volontari; presentare alle istituzioni competenti un rapporto di analisi, scientificamente e metodologicamente valido, che comprovi i bisogni dei cittadini non vedenti minori, giovani e adulti e solleciti la realizzazione di interventi in loro favore
Svolgimento
Effettuata la ricerca e presentata agli stakeholder in dicembre 2008
Risultati
Essendo terminato a fine anno 2008 i primi risultati devono essere ancora registrati
71
5. Le altre attivita' dellaAssociazione Servizi per il Volontariato
L
’Associazione, al fianco della gestione del Centro, realizza altre attività a favore del volontariato, anche grazie a delle convenzioni e a rapporti di collaborazione che perdurano nel tempo. Gli stakeholder interessati sono: - il Comune di Modena, assieme al quale coordina il percorso di gestione dei conflitti Piccoli mediatori crescono. Tale percorso coinvolge varie scuole elementari di Modena ed è attivo e sostenuto economicamente e a livello di progettualità dal CSV da diversi anni, rientrando a pieno titolo nel servizio di promozione della cultura della solidarietà sviluppato in particolare dal settore promozione del CSV.
- il Co.Pr.E.S.C. – coordinamento regionale degli enti di servizio civile. ASVM e Co.Pr.E.S.C. realizzano interventi di promozione del volontariato nelle quinte superiori di Modena e provincia, all’interno di progetti più ampi promossi presso il Co.Ge. dalle associazioni di volontariato. - la Casa delle culture, all’interno del cui consiglio di indirizzo sono presenti l’ASVM, la provincia di Modena e il presidente dell’associazione Casa delle culture. - l’associazione Casa della solidarietà, con la quale l’ASVM ha un accordo per la gestione della struttura omonima, in accordo anche con il Comune di Modena. L’ASVM sostiene i costi per l’affitto della
struttura. - il Consorzio girasole, l’ausl, la Cooperativa Aliante per il progetto Social point. Il CSV fornisce gli spazi in cui operatori e utenti del Social point si riuniscono settimanalmente, oltre a fare parte di questa rete di collaborazione per la nuova progettualità attinente alle tematiche della salute mentale. - Csvnet – coordinamento nazionale dei centri di servizio e al Coordinamento regionale dei centri di servizio per il volontariato dell’Emilia Romagna per favorire lo scambio di buone prassi tra CSV e rafforzare la voce autorevole del volontariato a livello nazionale, oltre che per una progettualità e organizzazione coordinata a livello regionale.
72
6. Obiettivi di miglioramento:
Promozione della solidarietà
F
avorire la progettualità di rete - Favorire il ricambio delle cariche di governo all’interno delle oov - Attraverso i progetti già in essere o nuovi, si intende promuovere la cultura ed il ruolo del volontariato tra le nuove generazioni prevedendo anche un momento rappresentativo del cosiddetto “volontariato giovanile”. Inoltre si cercherà un più ampio coinvolgimento dei giovani nell’ASVM favorendo la creazio-
-
ne di un gruppo dirigente giovane da affiancare al Consiglio Direttivo. - Istituire un momento di confronto periodico con la società civile, le Istituzioni, le associazioni economiche, le fondazioni, i partiti politici, le istituzioni religiose, ecc. al fine di sensibilizzare questi soggetti sul ruolo e le problematiche del volontariato. - Rafforzare la prossimità tra cittadinanza e mondo del Volontariato, incentivando maggiormente la relazione
diretta tra i due mondi, con progetti di ampio coinvolgimento delle OOV studiati ad hoc insieme alle associazioni (es. Ethicae) e promuovendo la presenza del volontariato ad eventi già attivi sul territorio modenese, in collaborazione con i soggetti del territorio operativi su questi temi. - Mettere a disposizione le competenze del CSV a favore di altri soggetti del nonprofit o impegnati nel campo della cittadinanza attiva.
Prossimità al volontariato e al territorio
A
umentare il grado di rappresentanza e coinvolgimento del volontariato nella vita dell’ASVM - Esercitare un ruolo attivo del CSV nel sostenere le associazioni nel contesto delle politiche sociali del nuovo Welfare, nella riforma della Legge 266 e nelle norme che possono aiutare il volontariato a gestire meglio le attività. - Impegnare l’ASVM a sostenere e favorire attraverso iniziative specifiche, direttamente o in raccordo con altri organismi di coordinamento o di rappresentanza del volontariato, una attiva partecipazione delle OOV alla discussione e al confronto per la revisione e l’aggiornamento delle normative legislative, fiscali e burocratiche che regolano l’attività delle associazioni di
-
volontariato. Lo scopo è che, ferma restando la salvaguardia del carattere e dell’identità del volontariato, vengano evidenziate sempre più l’articolazione, le novità e le peculiarità che contraddistinguono questo mondo, nel rapporto con le comunità in cui opera. - Sostenere le associazioni nella graduale acquisizione di conoscenze informatiche che consentano una maggiore autonomia nell’utilizzo delle nuove tecnologie, per sfruttare al meglio le opportunità. - Individuare di concerto con il Co.Ge. nuove modalità sperimentali di progettazione, nell’ottica di valorizzare maggiormente le potenzialità di crescita, sviluppo e le competenze specifiche delle associazioni. Dopo più di dieci anni di progresso e consolidamento del
CSV si avverte l’esigenza di sostenere progetti innovativi per contenuto, per modalità realizzative e per modelli di gestione. - Sperimentazione di percorsi di progettazione partecipata con gli Uffici di Piano preposti a redigere i piani per la salute e il benessere sociale. - L’impatto sulla comunità: andare a misurare quale cambiamento culturale l’operato del CSV a servizio delle associazioni ha contribuito ad apportare. Verranno presi come osservatorio alcuni progetti sui quali è stato fatto un significativo investimento nel tempo e verranno individuati degli indicatori che, affiancati ad un’analisi qualitativa, potranno dare qualche elemento in più per andare a misurarne l’impatto sulla comunità e sui destinatari finali.
Progettazione partecipata e trasparente
V
alutazione ex ante su priorità di intervento progettuale coordinandosi con il Comitato Paritetico Provinciale preposto a dare indicazioni sui progetti dei CCSV. - Favorire nelle oov la cultura della trasparenza e della legalità come identità del volontariato - Valutare le azioni progettuali per verificare l’effettiva lettura del bisogno, l’adeguatezza della proposta progettuale, la ricaduta del progetto sul territorio onde
evitare la duplicazione di errori e per diffondere sempre di più le buone prassi da consolidare. - Facilitare ulteriormente la trasparenza nei confronti delle associazioni, semplificando dove possibile, compatibilmente con le indicazioni impartite dal Co.Ge., i diversi strumenti in uso, come il formulario di progettazione e gli schemi di rendicontazione. - Presentare il bilancio sociale, quello di mandato e altri documenti di indirizzo
agli interlocutori. - Il consiglio direttivo intende giocare un ruolo più presente rispetto a quanto abbia potuto fare finora, in particolare nella fase di valutazione ex-post dei principali progetti sostenuti dal CSV. Il metodo di valutazione partecipata tra CD e associazioni promotrici, permetterà di individuare con maggiore obiettività margini di miglioramento e di capitalizzare le esperienze fatte finora dalle associazioni.
73
Garantire la qualità dei servizi
R
afforzare la partecipazione qualificata ai momenti di confronto e raccordo previsti nel tavolo regionale del Coordinamento dei Centri di Servizio e nel Coordinamento nazionale Csv.net. - Mantenere una relazione propositiva e dialogante nei confronti del Co.Ge. e delle quattro Fondazioni Cassa di Risparmio della provincia di Modena, in quanto interlocutori rilevanti per l’ASVM. - Provvedere ad una revisione del Protocollo di intesa con il Forum del Ter-
-
zo Settore, per mantenere attuali gli obiettivi comuni nella specificità dei ruoli di ciascuno. - Richiedere alla Regione Emilia Romagna la personalità giuridica dell’Associazione Servizi per il Volontariato. - Prevedere momenti di confronto con le Istituzioni, le Fondazioni di origine bancaria e il Comitato paritetico, al fine di un migliore coordinamento e della razionalizzazione degli interventi. - Prepararsi e attrezzarsi per tempo ad affrontare anni futuri come il 2010 e il 2011 nei quali i fondi a disposizione per
i CCSV, e di conseguenza per i servizi alle OOV e i progetti delle associazioni, saranno inferiori. Si pensa di fronteggiare la situazione prevedendo fondi di stabilizzazione per l’accantonamento delle risorse dell’anno 2009 ritarando i servizi sulle nuove risorse a disposizione pur cercando di mantenere un’elevata qualità dei servizi. A questo scopo, la ricerca di nuove fonti di finanziamento e la promozione della co-progettazione con altri soggetti del territorio verranno incentivati.
Perseguire gli obiettivi strategici
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endere più incisiva la partecipazione delle oov socie alla vita dell’ASVM. - Aumentare la base associativa con particolare attenzione ai territori decentrati. - Offrire la disponibilità dei consiglieri della ASVM, se invitati, a partecipare alle assemblee di bilancio delle associazioni, al fine di informare sulle finalità del CSV e per conoscere le attività delle associazioni.
- Incremento del confronto con altri soggetti del territorio come Fondazioni di origine bancaria, enti locali e mondo imprenditoriale per unire le disponibilità e le competenze al fine di sostenere progetti particolarmente significativi e meritevoli. - In considerazione della sempre crescente rilevanza assunta dall’Associazione Servizi per il Volontariato Modena si prevede di mettere in atto le procedure per il riconoscimento da
parte della Regione della personalità giuridica. - Sul tema dell’aumentare il grado di coinvolgimento e di rappresentanza delle odv nella vita dell’ASVM nel 2009 e nel biennio futuro si prevede l’individuazione di un consigliere per ciascun distretto a supporto del responsabile di sportello, che possa affiancarlo nei momenti di confronto con le reti di OOV presenti nei territori e con gli enti locali e gli altri soggetti del territorio.