Vivere Sostenibile Modena e Reggio Emilia - sett/ott 2016

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Mensile | Anno II | N. 04-2016 |

BIO - ECO RIVISTA INDIPENDENTE

Non solo cibo, anche la cosmesi vuole il bio Editoriale • Negli ultimi anni, dopo decenni di sovrastrutture beauty, si comincia a tornare a formule sempre più naturali con trasparenza sull’origine degli ingredienti e numeri competitivi con la cosmetica ‘convenzionale’. Se il trend del biologico è partito dalla tavola, anche la cosmesi ha subito un’onda d’urto considerevole. In Italia la vendita della cosmesi ‘verde’ non subisce battute d’arresto ma continua a

crescere. Anche il prezzo, seppur più elevato rispetto ai prodotti ‘tradizionali’, non è più un limite: si è infatti disposti a spendere qualche euro in più per prodotti per corpo e capelli, purché siano “ecobio”, derivati cioè da erbe e piante, privi di sostanze sintetiche e rispettosi dell’ambiente. Difendere la salute e l’ambiente, questo sembra essere dunque il nuovo imperativo dei consumatori di prodotti di bellezza. E i dati parlano chiaro: dalle 50 pagine del Rapporto Bio Bank 2016

emerge un biologico tutto col segno più, con tassi di crescita a due o tre cifre sia per le consuete otto attività alimentari prese in esame (aziende con vendita diretta, mercatini, gruppi d’acquisto, negozi, e-commerce alimenti, ristoranti, agriturismi e mense scolastiche), sia per le tre della cosmesi (aziende cosmesi, profumerie, e-commerce cosmesi). Nella classifica 2015 l’asso pigliatutto è la regione Emilia-Romagna che primeggia per numero assoluto di attività sia nell’a-

limentazione, sia nella cosmesi. Nell’alimentazione l’Emilia-Romagna è leader per numero di e-commerce, ristoranti, vendita diretta e mercatini. Nella cosmesi la nostra regione primeggia per numero di e-commerce di cosmesi. Oltre a mangiare sano ora sono in tantissimi a decidere di nutrire il proprio corpo evitando sostanze tossiche e nocive contenute sia nei cosmetici che nei prodotti per la cura della persona e della casa. sostenibilita@mediamo.net

Edito da MediaMo S.r.l.

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Cosmesi

viveresostenibilemodena.net

Una lista degli ingredienti più dannosi e tossici per la nostra salute

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Etichette, leggerle per evitare prodotti nocivi

Tempo di lettura 4 min.

cati o imparando a leggere le etichette. Vediamo di seguito i principali ingredienti da evitare. CONSERVANTI: • formaldheyde: Oltre a essere un conservante è un potnte battericida, irrita pelle, capelli e mucose. Nonostante L’Associazione Internazionale per la Ricerca sul Cancro ( IARC) sin dal 2004 abbia inserito la formaldeide nell’elenco delle sostanze considerate CON CERTEZZA cancerogene per la specie umana, continua ad essere contenuta in una vasta gamma di prodotti, anche se a concentrazioni molto basse. Altri conservanti invece sono cessori di formaldheyde, i più utilizzati sono: Sodium hydroxymethyl glycinate, Benzylhemiformal, Imidazolidinyl urea e Diazolidinyl urea. • Parabeni: i più comuni sono methylparaben, ethyl-

Vivere Sostenibile MediaMo S.r.l. via Giardini, 456 - Direzionale 70 - 41124 Modena Vivere Sostenibile Modena e Reggio Emilia DIRETTORE RESPONSABILE Andrea Cavallini - sostenibilita@mediamo.net IN REDAZIONE Andrea Cavallini, Marcella Caluzzi, Milena Savani, Laura Solieri HANNO COLLABORATO Annamaria Bortolotti, Margherita Bruni, Atimati Alessandra Checchi, Tiaziana Giurati, Eleonora Mariotti, Cristina Mori, Manuela Persico, Giovanni Santandrea, Giuseppe Tallarico REDAZIONE Via Giardini, 456 - 41124 Modena Tel. 059/350269 GRAFICA E IMPAGINAZIONE mediamo.net STAMPA CSQ - Erbusco Vivere Sostenibile a Modena è una testata registrata al numero 22 del Registro stampa del Tribunale di Modena in data 16 novembre 2015 Informativa ai sensi dell’Art. 13 del D.lgs. 196/2003 sul trattamento dei dati personali MediaMo S.r.l. – Titolare del trattamento – ha estratto i Suoi dati personali dall’archivio abbonati elenchi telefonici e da altre banche dati proprie e acquistate da terzi. I dati, di cui non è prevista la diffusione, sono trattati con procedure automatizzate e manuali solo dai dipendenti incaricati del trattamento, per fini promozionali e commerciali. Tali dati possono essere comunicati, in Italia e all’estero, ad aziende o professionisti che li richiedono a MediaMo S.r.l. per le stesse finalità. Potrà rivolgersi a MediaMo S.r.l. Via Giardini 456, Direzionale 70, Modena per avere piena informazione di quanto dichiarato, per esercitare i diritti dell’Art. 7 del D.lgs. 196/2003, e perciò consultare, modificare e cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo nonché per conoscere l’elenco dei Responsabili del trattamento.

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paraben, propylparaben, isobutylparaben, butylparaben e benzylparaben. E’ stato riscontrato un legame tra i parabeni e l’insorgenza di tumori al seno. • Triclosan: antibatterico molto penetrante, registrato come pesticida. Una delle sostanze più tossiche che si possono riscontrare nei cosmetici, è anche sospetto agente cancerogeno. Viene accumulato nei tessuti corporei, quindi provoca un avvelenamento lento che si protrae nel tempo. Ad alto rischio per la salute umana e per l’ambiente. PETROLATI: Si tratta di scarti della lavorazione petrolifera utilizzate nella cosmesi tradizionale. I più comuni sono paraffinum liquidum, petrolatum, mineral oil, vaselina, paraffina. SILICONI: queste sostanze creano una pellicola sulla nostra pelle e sui nostri capelli per offrirci il famoso (ed effimero) effetto seta. Troveremo spesso dimethicone, amodimethicone, cyclomethicone, cyclopentasiloxane. ALTRE SOSTANZE: Alluminium: presente

all’interno di tantissimi deodoranti e antitraspiranti. L’uso prolungato di queste sostanze è collegato al rischio di insorgenza di cancro al seno poiché i sali di alluminio sono in grado di danneggiare in modo significativo il Dna delle cellule, stimolandone la degenerazione in cellule cancerose. Idrochinone: contenuto soprattutto nei prodotti schiarenti per la pelle, si tratta di un fenolo che risulta essere nocivo, irritante e pericoloso per l’ambiente. Anche se ne è stato vietato l’uso come schiarente per la pelle, questa sostanza continua ad essere impiegata nelle tinture per capelli, anche se a concentrazioni basse. Coal Tar: si tratta di un catrame minerale ed è presente spesso nelle creme per il trattamento della psoriasi e delle dermatiti, può dar luogo a fenomeni di fotosensibilizzazione. Portate con voi questa lista al prossimo acquisto di un cosmetico, vi aiuterà a scegliere il meglio e soprattutto vi giuderà verso un consumo consapevole.

Cura di sè

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Cammini

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Volontariato

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Armonia ed equilibrio

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Attività ed eventi

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Vacanze consapevoli

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Sport

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Gas (Gruppi di acquisto solidale) Fiere di settore (benessere/olistica)

Sommario Cosmesi

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Benessere

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Rimedi naturali

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Trattamenti

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Responsabilità sociale d’impresa

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A tavola

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Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

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MODENA

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PUNTI DI DISTRIBUZIONE MODENA Natura sì via Giardini, 638 Natura sì via Lamborghini, 144 Centro sportivo italiano via del Caravaggio, 71 Un angolo di te via Pisano, 5 La grotta di Sale viale Muratori, 109 Inlinea centro estetico via Giardini, 456 Bioteca viale Amendola, 235 Liberabio via Fontanesi, 35 Cucina Verde viale Buon Pastore, 105 Star bene senza glutine via Vignolese, 870 Finalmente la pasta via Pillio Da Medicina, 92 Io Veg via Giardini, 632 Titto strada Morane, 500 (presso centro commerciale ‘La Rotonda’) Zazie via Francesco Selmi, 49 Fusi Orari Piazzale Torti, 5 Loma via Canalino, 61 Pjmenta largo Sant’Eufemia, 34 Gelatiamo viale Amendola, 150 Mia via Paganelli, 22 Ci piace senza Glutine via degli Schiocchi, 26 Impronta verde via Scarpa, 18 Sano e Italiano via Berengario, 54 Erboristeria Buon Pastore viale della Pace, 176 Centro servizi volontariato viale della Cittadella, 30 Piscina Città dei Ragazzi via Sassi, 114 NaturHouse via Tagliazucchi, 65 Energia e Benessere strada Albareto, 353 Millybar Parco Ferrari strada San Faustino, 161 L’arca di Noè piazzale Romualdi, 18 (San Damaso) Anima Bestiale via Provinciale Ovest, 98 (Nonantola) L’impronta di Mimina via Ravarino Carpi, 45 (Bomporto) Tecnoagricola via Europa, 20 REGGIO EMILIA Natura sì via Edison, 6 Natura sì via Montefiorino, 13 Natura sì via Teggi, 38 Mamey viale dei Mille Associazione Aura Blu via Ferretti, 8 Piccoli amici via G.B. Vico, 32 Pet Discount via Agnoletti, 6/B La cuccia di Rio via XXV Aprile, 27 (Rio Saliceto) Happy pet via al Forte, 4 (Montecchio Emilia) Il giardino di Poldo via Sacco e Vanzetti, 3 (Guastalla) Greenpet via Curiel, 7 (Castelnovo di Sotto) Agrienza Tuttanatura via Val d’Enza, 167/B (Canossa) Pet Discount via Alighieri, 5/B (Castelnovo ne Monti) Elly Pet wash via Marco Polo, 38 (Novellara) CAMPOGALLIANO Palla di pelo via di Vittorio, 24 CARPI Natura sì via Losi, 16/A Aromatizzata piazzale Ramazzini, 16B Aquariumlab via Papa Giovanni XXIII, 136 Centro servizi volontariato viale Peruzzi, 22 FIORANO MODENESE Natura sì via San Giovanni Evangelista, 7 Mamey via Circondariale San Francesco, 131 FORMIGINE Alimenta il benessere piazza Roma, 42 Vagamondi bottega via Ferrari, 27 MIRANDOLA Natura sì viale Gramsci, 241/A Centro servizi volontariato via Castelfidardo, 40 SAVIGNANO SUL PANARO Natura sì via Tavoni, 699 PAVULLO Negozio biologico Centro Frutta via Serra di Porto, 1 Centro servizi Volontariato via Matteotti, 5 SASSUOLO Centro servizi volontariato piazzale Avanzini SPILAMBERTO Naturalmente Bio via Berlinguer, 15 VIGNOLA Il Gas vi cambia via Ponte Muratori, 6 Zanasi Lino via per Spilamberto, 1079 CASTELFRANCO EMILIA Erboristerie il Fauno piazza Giuseppe Garibaldi, 30 Erboristeria il Fauno via Loda MARANELLO Shanti Vegan via Veneto, 5

FEB/MARZO 2016

• Leggere le etichette è sempre più importante, non solo per quanto riguarda gli alimenti ma è che per i cosmetici che utilizziamo quotidianamente. È bene sapere quello che mangiamo e quello che spalmiamo sulla nostra pelle. È ormai risaputo che all’interno dei prodotti per la cura del corpo, per la bellezza e per il make up sono contenute sostanze chimiche (alcune delle quali potenzialmente nocive) in quantità consentite dalla legge, ma pensiamo a quanti di questi prodotti usiamo quotidianamente e sommiamo queste sostanze ad ogni utilizzo di dentifricio, sapone, shampoo, crema corpo, rossetto eccetera… i limiti li abbiamo ampiamente superati. Ovviare a questo problema è possibile con l’utilizzo di cosmetici auto prodotti, con l’acquisto di prodotti certifi-


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Cosmesi SETT/OTT 2016

viveresostenibilemodena.net

di Silvia*

BioeRiBio, l’e-commerce modenese naturale

• È nato tutto dopo aver letto un articolo relativo a un famoso olio (teoricamente) idratante… rimasi senza parole nello scoprire che non si trattava di altro che di paraffina liquida, ovvero uno scarto della lavorazione petrolifera, cancerogeno di categoria 2. Da quel momento iniziai a domandarmi cosa fosse contenuto nella mia crema viso, nel mio shampoo, nel mio dentifricio, nel mio rossetto. Come potete immaginare non furono piacevoli scoperte. Inizió così la mia “conversione” alla biocosmesi, attraverso autoproduzione, ricerca di shop ecobio e “divulgazione del verbo”. Alla luce di quanto avevo scoperto sentivo il dovere si informare chiunque e mi domandavo come mai tante persone continuassero ad

acquistare cosmetici tradizionali pur consapevoli del loro INCI. La risposta più frequente era che i prodotti ecobio sono più cari e spesso non garantiscono le stesse prestazioni degli altri. BioeRiBio è voluto essere la risposta a questo: una selezione di prodotti per tutte le tasche e soprattutto validi, sia dal punto di vista delle sostanze che li compongono che dei risultati che portano. Insieme a Laura abbiamo visitato diverse aziende produttrici per poi inserirle tra i nostri fornitori, Stefania è stata testimonial del “progetto capelli” documentando la sua disintossicazione dai siliconi e il passaggio a linee tricologiche ecobio... prima che un’attività BioeRiBio é grande passione per tutte noi. Cerchiamo di prediligere fornitori italia-

La risposta a chi cerca prodotti bio per cosmesi, pulizia, bambini e animali domestici

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Tempo di lettura 5 min.

ni, inserendo anche piccole realtà che lavorano con grande cura e dedizione. All’interno del nostro e-commerce troverete diverse categorie, dai cosmetici, al Make Up, alla cura del bebè, alla detergenza domestica e anche una sezione in via di sviluppo dedicata agli amici a quattro zampe. E’ possibile acquistare da

ogni parte d’Italia pagando con Carta di Credito, Bonifico Bancario o PostePay, la spedizione è di €6,50 e diventa gratuita superati €49,90 di spesa. Per chi è di Modena c’è anche la possibilità selezionare il ritiro in sede e pagare in contanti al momento del ritiro. Un occhio di riguardo per il nostro Pianeta ci spinge a riciclare e riutilizzare quanto

più possibile, questo lo vedrete a partire dai nostri imballi per le spedizioni, agli omaggi che prepariamo per voi nelle occasioni speciali, ai materiali utilizzati per confezionare i pacchi regalo. Siamo presenti anche sui social, la nostra pagina facebook in particolare è un luogo in cui amiamo confrontarci e scambiarci consigli per

uno stile di vita ecobio a 360°, quindi salutare e rispettoso per noi e per l’ambiente. Vivere ecobio comprende una miriade di cose, ogni aspetto della vita quotidiana: dalla riduzione degli sprechi, alla raccolta differenziata, al riciclo di materiali di uso quotidiano; dall’alimentazione, alla pulizia della casa, alla cura di noi stessi, dei nostri bambini e dei nostri animali domestici...e chi più ne ha più ne metta! Seguiteci sui social e iscrivetevi alla nostra newsletter per non farvi scappare tutte le nostre offerte e promozioni! * titolare di BioeRiBio

Per saperne di più BioeRriBio www.bioeribio.com - 370 3114946 BioeRiBio

Inci a portata di smartphone: con Biotiful cosmetici senza segreti!

Un’app gratuita per sapere se il prodotto che stiamo usando è dannoso per il corpo e per l’ambiente di Marcella Caluzzi • Shampoo, balsamo, crema per il corpo, struccante, dentifricio… quanti prodotti usiamo quotidianamente per l’igiene e la cura del nostro corpo? E di quanti sappiamo se contengono o meno componenti dannosi per la nostra salute e/o per l’ambiente? Tra un acquisto e l’altro, spesso guidati dall’abitudine o dalle pubblicità, non abbiamo il tempo né tantomeno le capacità di soffermarci a leggere l’Inci del prodotto che utilizziamo. Cos’è l’Inci? Nient’altro che la carta d’identità del cosmetico o, come la definisce Wikipedia la “denominazione internazionale utilizzata per indicare in etichetta i diversi ingredienti presenti all’interno di un prodotto cosmetico”. Spesso un elenco di parole incomprensibili che difficilmente chi non ha competenze chimiche riesce a decifrare... ma in nostro aiuto arriva Biotiful, un’applicazione semplice e gratuita scaricabile da Apple o Play store, l’ideale per chi è dotato di smartphone,

Tempo di lettura 6 min.

curiosità e voglia di mettere in discussione le proprie abitudini di consumo. “Biotiful – così raccontano i fondatori del progetto nasce dal crescente bisogno personale di mettere a disposizione del maggior numero di persone il sapere accumulato in anni di ricerche sull’analisi dei componenti impiegati nei prodotti di uso quotidiano. Molte persone non hanno la minima idea di cosa entri in contatto con la loro pelle. Si è ben lontani dal voler sostenere il biologico a tutti i costi e non si vuole condannare assolutamente la chimica, scienza fondamentale molto spesso utilizzata ingiustamente con accezione dispregiativa; si cerca, invece, di offrire una valutazione oggettiva degli effetti dei prodotti, basata su un’analisi approfondita dei singoli ingredienti che li compongono.

Durante la valutazione si devono tenere in conto più fattori, poiché non possono essere etichettati come nocivi soltanto i componenti notoriamente dannosi per l’uomo, ma anche quelli prodotti a discapito dell’ambiente e quelli che non sono ancora stati sufficientemente controllati. L’obiettivo è di colpire le aziende che lucrano sull’utilizzo di questi componenti pericolosi per la nostra salute, i quali potrebbero essere facilmente sostituiti con equivalenti meno dannosi. Essere consapevoli di cosa contiene un prodotto con cui la nostra pelle entra spesso in contatto, è uno strumento importantissimo, che ci permette di capire e valutare i suoi effetti benefici, la sua funzione ed il suo valore reale”. Ma come funziona? Attraverso la app Biotiful si

scansiona il codice a barre del prodotto e si accede immediatamente a nome, marca, prezzo medio e quantità del prodotto in confezione ma soprattutto all’elenco di ogni suo ingrediente con la valutazione e funzione che esso svolge e una valutazione generale e immediata della sicurezza del cosmetico espressa in foglioline verdi o rosse, se si tratta di un prodotto particolarmente dannoso. Se poi il prodotto che state cercando non è presente nella banca dati dell’applicazione non dovete far altro che inserire manualmente il prodotto in questione e la sua lista di ingredienti per avere una valutazione immediata del prodotto stesso. Inoltre, grazie alla lista dei prodotti preferiti potrete creare una lista della spesa così da ricordare cosa acquistare la prossima volta che andrete al supermercato. Insomma… con l’Inci a portata di smartphone i prodotti di bellezza non avranno più segreti!


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Benessere

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Estetica eubiotica, la cosmesi ‘Sice’ che aumenta la tua bellezza

Non solo trattamenti ma un vero e proprio stile di vita salutare e in armonia Tempo di lettura 4 min.

di Milena Savani • L’Eubiotica (da eu=buono e bios=vita) è la scienza che studia le norme per una buona disciplina di vita. Oltre ad insegnare le regole principali per una sana alimentazione si prende cura della tua pelle e lo fa in un modo speciale perché la considera non solo un rivestimento, ma un organo intelligente, in grado di riconoscere ciò che le viene applicato e, se necessario, di reagire al contatto con sostanze che le appaiano nocive o estranee. Conciliare l’estetica, intesa come la professione dell’estetista, e l’eubiotica può sembrare difficile. Comunemente l’estetista è percepita come una ‘venditrice di illusioni e di coccole’, utilizzatrice e venditrice di prodotti e cosmetici spesso considerati inutili e inquinanti. L’estetista che

sceglie l’eubiotica intende sottrarsi a questa visione banale e sceglie prodotti biocompatibili, ovvero privi di derivati del petrolio e paraffine, assimilabili, poiché apportano alla pelle gli elementi di cui ha bisogno per alimentarsi, e non enzimotossici, in quanto non disturbano il normale funzionamento degli enzimi cutanei, che dovranno permetterne l’assimilazione. Inoltre restituiscono alla pelle la capacità di provvedere, fisiologicamente, al rinnovamento dell’epidermide, diversamente dalle classiche azioni di peeling che invece impoveriscono

la pelle riducendone la capacità reattiva. La ‘diagnosi’ estetico-eubiotica si basa su tre elementi: biotipo (bilioso, nervoso, sanguigno, linfatico), età (pubertà, gravidanza, climaterio… ) e stagione. La SICE – società Italiana di Cosmesi Eubiotica, nata dall’intuizione e dalla visione del dott. Enzo Odoardi, fonda la sua filosofia aziendale sulla formulazione di veri e propri Bio-Cosmetici pienamente compatibili con l’organismo. La Cosmesi Eubiotica Sice favorisce l’attività e la vitalità enzimatica ed è priva di SLES, SLS, parabeni, oli

minerali e siliconi. Il risultato che ne consegue è un vero e proprio bio-alimento che si fa riconoscere dalla pelle, risvegliando le sue intrinseche capacità di autorigenerazione, sostenendola nell’espletamento delle sue funzioni e assicurandole il nutrimento necessario alla risoluzione degli inestetismi e al raggiungimento di un

naturale e armonico benessere. Una caratteristica fondamentale dei trattamenti eubiotici consiste nel ruotare durante l’anno, seguendo un principio taoista essenziale, cioè la ricerca del bilanciamento tra le energie organiche interne e quelle esterne, ad iniziare da una delle più importanti, le stagionali. In

pratica, l’intero stile di vita andrebbe modulato secondo la stagionalità. Per conoscere meglio e provare i benefici dei trattamenti eubiotici a Modena è presente il centro benessere Inlinea (via Girdini 456/c, Modena) che da anni ha fatto dell’eubiotica un esclusivo e consapevole approccio professionale alla cura della persona.

Per saperne di più Inlinea Centro Estetico via Giardini, 456/c Modena 059 340422 - Inlineacentroestetico

I biotipi

Per biotipo si intende l’insieme degli elementi psico-neuro-endocrini, riconoscibili in un soggetto che ne condizionano il metabolismo, l’aspetto fisico e il comportamento e che ne hanno influenzato la corporatura, la psicologia e la predisposizione a resistere o a cedere ad alcuni agenti patologici e psicofisici. Riconosciuto il biotipo di appartenenza è possibile intuire gli elementi di forza e di debolezza al fine di prevenire e curare disturbi e malattie. Il Nervoso Dominato dal sistema nervoso simpatico, di costituzione longilinea e magra, intuitivo, suscettibile ai cambiamenti repentini di umore, in primavera diventerà iperattivo agli stimoli (anche alle allergie) e poco concludente; in autunno potrà invece dare proficuo costrutto alla sua fantasia e inventiva. Il Linfatico Di costituzione brevilinea e grassottella, non si abbronza, è flemmatico e poco propenso a coinvolgersi. In autunno accentua la sua introversione mentre in primavera riceverà stimoli che gli permetteranno una maggiore attività fisica e una migliore socializzazione. La primavera giova al linfatico che soffre sia il caldo estivo che il freddo invernale. Il Sanguigno Dominato dal sistema cardiocircolatorio con sistema parasimpatico prevalente che rallenta il suo metabolismo costantemente ‘sotto pressione’. Questo assetto lo rende sensibile all’estate. Intellettualmente propenso alla programmazione e alla costanza appare brevilineo con torace importante e gambe sottili rispetto al tronco. Trae dalla primavera utili stimoli per un rinnovamento: proprio le giornate fredde e luminose gli sembrano piacevoli e ricche di energie. Il Bilioso Caratterizzato da un metabolismo equilibrato e potente in cui il sistema simpatico è prevalente. Il sostanziale equilibrio psicofisico lo predispone ad un adattamento veloce del cambio stagionale. La sua stagione nemica è l’autunno.

Cura e benessere: un diritto di tutti di Mario Ponziano e Eloisa Fabris • Affermare che la cura del corpo sia prerogativa medica è giusto; tuttavia, è risaputo che il nostro corpo risponde sempre a determinati stimoli emozionali, per cui questa va intesa in modo più ampio, olistico. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Salute) par-

la di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia: la cura del corpo passa anche attraverso la cura dell’anima e delle sane relazioni sociali. A chi non è capitato, in un momento di malessere, di trascurarsi fisicamente; o

Tempo di lettura 2 min.

di conoscere persone in stato depressivo che perdono interesse e cura anche del corpo? Viceversa, quando si è di buon umore (pensate agli stati di innamoramento) curiamo anche i particolari, siamo stimolati a fare attività fisica, ecc…

La cura del corpo è un requisito fondamentale per la prevenzione di patologie, soprattutto quelle causate da cattivi stili di vita; ma lo stato di benessere totale si ottiene quando si attua una integrazione con la presa di coscienza e cura pure del proprio stato emotivo.

Quando si è in difficoltà, a chi rivolgersi? Al medico? Sì. Al Counselor, Psicologo…? Sì. Ad entrambi? Concludendo, in base alle nostre esperienze, clinica e di Counselor (Mario), di Counselor e scolastica (Eloi-

sa), possiamo asserire che è ancora meglio, se ad accompagnarci in questo percorso, che è anche un processo di consapevolezza, troviamo un Medico-Counselor, o un equipe di professionisti che collaborano. Come dice l’OMS, la cura ed il benessere sono un diritto di tutti.


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Rimedi naturali

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Fiori di Bach: il rimedio gentile

38 aiuti naturali che agiscono sulle emozioni, aiutandoci a comprendere e risolvere ogni tipo di disagio di Manuela Persico* • Settembre risulta sempre essere un mese impegnativo, a qualsiasi età: i più giovani si preparano ad affrontare un nuovo anno scolastico, i più grandi ripartono con il lavoro... e lo stress della routine quotidiana torna a bussare alle nostre porte. Cosa fare? A chi chiedere supporto? I Fiori di Bach possono essere un valido aiuto, pur non sostituendosi alla terapia medica, dove questa sia necessaria, ma essendone un ottimo complemento. Sono 38 semplici rimedi naturali che agiscono sulle emozioni, aiutandoci a comprendere e risolvere ogni tipo di disagio che viviamo nel presente, e agendo in modo gentile ma efficace per ritrovare il nostro benessere psicofisico. Sono privi di controindicazioni e possono quindi essere usati senza rischi da

Tempo di lettura 6 min.

tutti: adulti, bambini, anziani, persone sottoposte a terapie e animali. Due sono i metodi che vengono usati per preparare i rimedi floreali di Bach. Per la maggior parte delle piante da fiore più delicate si ricorre al metodo del sole, che consiste nel posare delicatamente le infiorescenze in una ciotola colma di acqua pura, lasciandole galleggiare sulla superficie dell’acqua, al sole, per alcune ore. Le piante più legnose e i fiori dalla fioritura precoce, quando il sole è più debole, vengono preparati mediante una bollitura di mezz’ora. In entrambi i casi, come conservante viene usato del brandy a 40°, mescolato in parti uguali con la tintura così preparata. Alcune gocce della tintura madre vengono ulteriormente diluite con del brandy per prepa-

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le tue attività e iniziative per associazioni e cooperative sociali che svolgano attività, corsi, iniziative o che producano o commercializzino prodotti o che realizzino servizi nell’ambito della sostenibilità ambientale, sociale e del benessere della persona e degli animali

Perché aderire al club della coccinella (o di vivere sostenibile)

Aderendo al Club avrai questi benefici: • rivolgerti a una platea di oltre 100.000 lettori di Vivere Sostenibile a Bologna, sensibili e attenti ad una migliore qualità della vita! • sarai più facilmente individuato e trovato dal tuo potenziale cliente o socio rispetto alle realtà che non aderiscono al Club; • comparirai agli occhi del cliente o socio come un’impresa o associazione adatta alle sue esigenze e sensibilità; • rafforzare la tua attrattività e credibilità, aggregandoti con altri operatori che hanno caratteristiche simili e che operano nel campo della sostenibilità e del benessere; • aumentare la tua presenza e riconoscibilità presso il target dei tuoi potenziali clienti o soci.

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I vantaggi per chi aderisce 1. Promuovere i tuoi eventi, corsi, offerte, nuovi prodotti e/o servizi, iniziative ecc, con la pubblicazione di 4 articoli redazionali da consumarsin nell’arco di 12 mesi dalla sottoscrizione. Requisiti degli articoli: 2000 battute spazi inclusi, foto a colori, titolo, autore e contatti. 2. Pubblicare 4 annunci economici all’anno, nella pagina annunci di Vivere Sostenibile. Per vendere/ acquistare, collaborare, proporre, ecc. 3. Diventare punto di distribuzione di Vivere Sostenibile cartaceo per 1 anno (con un numero di copie mensili da definire), avere gratis il link diretto al proprio sito web, fidelizzando così i propri soci e clienti e incrementando le visite al proprio negozio e/o sede ed al proprio sito web. 4. Avere la possibilità di distribuire i tuoi depliants, brochure e materiale promo-commerciale in genere, nelle iniziative, feste, fiere organizzate o partecipate da Vivere Sostenibile e dal club della Coccinella. 5. Prezzi convenzionati e particolarmente vantaggiosi per l’eventuale acquisto di spazi pubblicitari e degli altri servizi di Vivere Sostenibile.

rare le boccette da mettere in vendita. Ciascuno dei 38 rimedi scoperti dal dr. Bach è indicato per un particolare tipo di carattere o stato emotivo. Per scegliere i rimedi occorre soltanto riflettere su che tipo di persona si è e sugli stati emotivi che si stanno provando. Poi si possono prendere i rimedi che servono. Vediamo insieme le indicazioni principali dei singoli fiori, considerando sempre che una consulenza più approfondita con operatori qualificati può aiutarci a sviscerare meglio il problema, e di conseguenza individuare i fiori più adatti alle nostre esigenze. Agrimony – cura la tortura mentale mascherata da un’espressione allegra, aiuta a ritrovare pace e serenità con se stessi e con gli altri. Aspen – cura la paura di qualcosa di ignoto, priva di oggetto, e aiuta ad avere maggiore sicurezza e capacità di farsi valere, a sentirsi protetti. Beech – cura la rigidità dei valori e l’intolleranza, aiuta a vivere in empatia con il prossimo e ad avere rapporti più profondi. Centaury – cura l’incapacità di dire di no e la paura di deludere, aiuta a rafforzare la personalità. Cerato – cura la mancanza di fiducia nelle proprie decisioni, aiuta ad avere chiarezza nelle scelte e nell’azione. Cherry Plum – cura la paura di impazzire, di perdere il controllo, aiuta a ritrovare serenità e tranquillità interiore. Chestnut Bud – cura la difficoltà ad imparare dai propri errori, aiuta ad avere maggiore concentrazione e integrazione delle esperienze vissute, in modo da imparare da esse.

Chicory – cura le espressioni di un amore egoista e possessivo, migliora la capacità di amare spontaneamente, e di prendersi cura degli altri. Clematis – quando ci si ritrova a sognare ad occhi aperti e fare progetti per il futuro senza agire nel presente, aiuta ad avere maggior creatività pratica e produttiva Crab Apple – è il rimedio che depura, specie quando si ha disgusto di sé e del proprio corpo, ed aiuta ad accettare il proprio corpo con maggiore serenità. Elm - quando si è sopraffatti dall’eccesso di responsabilità e da troppi impegni, aiuta a riportare concretezza ed equilibrio. Gentian – se viviamo un momento di scoraggiamento dopo un insuccesso, e ci sentiamo pessimisti, aiuta a recuperare sicurezza e capacità di affrontare gli ostacoli. Gorse – in caso di perdita della speranza e disperazione, aiuta a recuperare la forza d’animo e la capacità di affrontare le situazioni. Heather – per coloro che sono in un vortice di egocentrismo e che hanno la tendenza a parlare sempre di sé, il fiore agisce sull’accettazione della vita sociale, sull’empatia e nel migliorare le relazioni. Holly – quando si prova odio, invidia e gelosia, aiuta ad avere maggiore comprensione e amore, infondendo un senso di calma. Honeysuckle – quando si è afflitti da un senso continuo di nostalgia e si vive nel passato, il fiore facilita l’integrazione delle esperienze passate, promuovendo interesse per il presente. Hornbeam – se si ha tendenza a rimandare gli impegni e stanchezza al solo pensiero di fare qualcosa, alimenta l’energia e la gioia

di vivere. Impatiens – nella condizione di frenesia ed impazienza, stimola il rispetto degli altri, la pazienza e la profondità di pensiero. Larch – quando si vive una profonda mancanza di fiducia in se stessi, infonde coraggio e sicurezza nelle proprie capacità. Mimulus – quando ci troviamo di fronte a paure concrete, con un oggetto preciso, il fiore stimola il coraggio e la saggezza interiore e la sensibilità di affrontare la situazione. Mustard – in caso di profonda malinconia e tristezza senza causa apparente, al limite della depressione, aiuta a tirare fuori la propria forza interiore e la fiducia in se stessi. Oak – per chi si sente “lo sgobbone” che tiene duro oltre i limiti delle proprie forze, alimenta il rispetto di se stessi e la forza di reagire. Olive – per chi ha una situazione di stanchezza estrema dopo uno sforzo fisico o mentale, dona forza fisica e mentale, e rinnovata vitalità. Pine – per coloro che devono rapportarsi con senso di colpa e inadeguatezza, facilita l’autoaccettazione e il perdono di se stessi. Red Chestnut – in situazione di preoccupazione eccessiva per il benessere delle persone care, stimola la sicurezza degli affetti e l’autonomia emotiva. Rock Rose – per attacchi di panico, terrore, spavento e paure che bloccano, il fiore agisce sulla rigenerazione nervosa donando un profondo senso di calma. Rock Water – quando si nega se stessi con rigidità e auto-repressione, facilita l’accettazione della vita e una maggiore flessibilità nei confronti di se stessi. Scleranthus - nell’incapacità di scegliere fra due alternative, dona forza decisionale e capacità di scelta. Star of Bethlehem – a seguito di traumi e stati di shock, con questo fiore si integrano gli eventi traumatici nelle proprie esperienze di vita, ritrovando la forza per reagire. Sweet Chestnut – in stati di estrema angoscia, quando è stato tentato il tutto e per tutto e non si intravede più la luce, fornisce la capacità di trasformare la situazione e di ritrovare la luce. Vervain – per chi vive un

entusiasmo eccessivo e poco lucido, dona calma e maggiore attenzione verso i bisogni degli altri. Vine – per le persone inflessibili e con tendenza a dominare, il fiore aiuta a esprimere un carisma sano con rispetto e amore. Walnut – se si ha scarsa capacità di adeguarsi ai cambiamenti, si lavora sulla protezione del proprio spazio, sulla flessibilità mentale e sull’accettazione del nuovo. Water Violet - persone riservate e dignitose, che esprimono un forte senso di superiorità, troveranno aiuto con questo fiore nello sviluppare partecipazione e simpatia nei confronti degli altri. White Chestnut – contro i pensieri indesiderati e il continuo lavorio mentale, stimola la chiarezza di pensiero e tranquillità emotiva. Wild Oat – se si ha incertezza sulla propria vocazione e sulla strada da intraprendere nella vita, con questo fiore si scopre il proprio valore e la propria missione. Wild Rose – per contrastare indifferenza, rassegnazione e apatia, agisce incentivando la capacità di decisione, motivazione e gioia anche nella routine. Willow – in un vortice di autocommiserazione e risentimento, porta a essere piloti del proprio destino con ottimismo. Le indicazioni sopra fornite sono uno spunto che può essere ampiamente approfondito, valutando man mano che si assumono i fiori i cambiamenti che avvengono nella persona e l’eventuale necessità di modificare i rimedi utilizzati. Interessante anche notare come l’efficacia dei Fiori di Bach venga riconosciuta e pertanto inserita in linee cosmetiche, per supportare i principi attivi degli ingredienti utilizzati. Un’azienda italiana, AlmaBriosa, ha creato “Le FitoPomate”, e le ha rese ancora più efficaci perché lavorano a livello fisico con i principi attivi noti dalla nostra tradizione erboristica e farmacopea ufficiale e a livello vibrazionale eliminando la disarmonia emotiva legata al disagio fisico, per una più veloce risoluzione dei sintomi e dei fastidi legati al disturbo stesso. * Un Angolo di Te


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Trattamenti

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L’associazione Aura Blu di Reggio Emilia propone corsi di iniziazione alla disciplina di Atimati Alessandra Checchi • L’Universo è generato, costituito e sostenuto da una fonte di energia illimitata, chiamata con diversi nomi a seconda delle culture che ne hanno studiato le interazioni: Ki per i giapponesi, Chi per i cinesi, Prana per gli indiani ma anche Energia Vitale, in generale. Questa energia è in perenne movimento e scorre fuori e dentro tutti gli esseri viventi (uomini, animali, piante, rocce, cristalli, pianeti, ecc.); nel corpo umano si distribuisce tramite centri energetici (Chakra) e lungo canali (Meridiani). Perché questa Energia porti nutrimento, occorre tenere in un continuo equilibrio parti fisiche, emotive, mentali e spirituali, il cui blocco può causare difficoltà su diversi piani, fino ad arrivare a quella che viene definita

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L’energia del Reiki e l’equilibrio psico-fisico Tempo di lettura 3 min.

“malattia”. La tecnica del Reiki lavora sulle cause dei disagi, aiuta nella ricerca della chiarezza mentale, permette l’armonizzazione delle nostre energie fisiche e riporta armonia, ripristinando lo stato di salute a tutti i livelli e funzionando anche da vera e propria tecnica di prevenzione. Ha moltissimi vantaggi riscontrati da vari studi: principalmente è efficace come antistress, per il rilassamento psicofisico, rafforza

il sistema immunitario, ha effetti benefici su pressione arteriosa, antidolorifico, utile per agevolare il corretto ritmo del sonno Il suo scopo è quindi di far circolare l’Energia Vitale, spesso bloccata da esperienze dolorose, ansie, panico, traumi fisici ed emotivi, pensieri ripetuti, abitudini e atteggiamenti mentali. Consiste di un trattamento energetico, mediante un lieve tocco delle mani che ognuno può imparare, donando energia a se stesso, ad

altri, bambini, animali, piante, cristalli, cibo, ambienti. In ogni famiglia non dovrebbe mai mancare un praticante di Reiki! Negli ultimi anni sta sempre più entrando in cliniche e ospedali di tutto il mondo (Italia inclusa) perché riconosciuto come valido strumento per coadiuvare le terapie mediche. Si ritiene che le origini del Reiki siano molto antiche ma nei primi decenni del XX secolo viene riscoperto e riportato a noi da Mikao Usui, un monaco e professore giapponese di teologia, personaggio quasi leggendario per le varie versioni di storia relativa alla sua origine. L’insegnamento del Reiki è suddiviso in livelli a cui si accede per successive “iniziazioni”, trasmesse da un Maestro (Master).

Essere iniziati al Reiki significa aprire la porta del cuore ad un’energia di luce e amore, in un’esperienza intima in grado di agevolare il contatto con se stessi e il proprio sviluppo personale. Ho incontrato il Reiki per la prima volta nel 1994, sono Master di Usui Reiki dal 2000 e collaboro con diverse associazioni e centri olistici in Italia. Sono continuamente testi-

mone di profondi cambiamenti interiori in me e nelle persone a cui ho trasmesso questa meravigliosa e dolcissima tecnica. Con L’Associazione Aura Blu di Reggio Emilia, propongo percorsi di life coaching in cui inserisco il Reiki tramite trattamenti individuali e corsi di primo, secondo e terzo livello. Fino a dicembre, ci saranno 2 corsi di primo livello il 24/25 settembre e il 15/16 ottobre 2016 e il 26/27 novembre di secondo livello. Inoltre l’Associazione Aura Blu mette a disposizione dei propri associati uno spazio di condivisione Reiki tutti il primo e terzo lunedì del mese alle ore 20:30. Previa prenotazione, è invitato sia chi già pratica che chi vuole ricevere anche per la prima volta.

I nostri piedi dicono chi siamo Tempo di lettura 4 min.

La riflessologia plantare, una tecnica naturale per curare tutto il nostro corpo • La riflessologia plantare è una tecnica curativa che prende spunto dall’antica medicina tradizionale cinese, e si basa sui concetti di riflessologia ed energia. Il principio di base è quello secondo cui sulla pianta del piede si riflette ogni altra parte del nostro organismo, come se si trattasse di una specie di mappatura di ogni singolo organo interno o apparato. In termini più scientifici, si può dire che ogni zona della pianta del piede è connessa, tramite una terminazione nervosa, a una parte della colonna vertebrale, che a sua volta la mette in contatto con un organo. Di conseguenza, ogni tipo di stimolazione o manipolazione eseguita su una parte del piede si andrà a riflettere, con effetti positivi o negativi, sull’organo a essa collegato. I trattamenti di riflessologia plantare vengono effettuati da specialisti che conoscono a fondo tutte le

problematiche relative alla riflessologia, all’energia e sono esperti di medicina tradizionale cinese. Chi è l’Associazione Energia e Benessere? Potrei cominciare raccontandovi la solita tiritera: “L’associazione Energia e benessere asd nasce nel 2005 ad opera del suo Presedente Debora Selmi. Ispirandosi ai principi etici dell’associazionismo ha il principale obiettivo di realizzare progetti destinati alla comunità e volti al miglioramento della qualità della vita ed alla conservazione della salute attraverso le tecniche bionaturali ed olistiche”. Ma in maniera più semplice: l’Associazione Energia e Benessere asd è un posto meraviglioso formato da persone che hanno scelto e voluto fortemente un luogo in cui si possa entrare e sentirsi a casa. Un luogo in cui essere accolti e coccolati nel corpo e nello spirito, un luogo in cui possano essere soddisfatte le voglie del palato e gli occhi gustino la bellezza dell’armonia dei colori, degli arredi e delle persone, un luogo in cui la musica ci accompagna nel lasciare andare le pesantezze della giornata e ci guida al rilassamento,

al silenzio, all’ascolto di sé. L’associazione si occupa prevalentemente di volontariato: porta la riflessologia plantare a sostegno delle persone che vivono momenti di vita sfavorevoli. Nel 2011 ha avuto inizio il progetto di volontariato con i pazienti oncologici per alleviare gli effetti collaterali di radio e chemio terapia presso il Nuovo Ospedale Civile di Sassuolo (Mo), progetto cofinanziato in collaborazione con Per Vincere Domani Onlus. Che bello poter fare qualcosa per l’altro, vederne i cambiamenti e constatare che un semplice massaggio al piede fa stare bene. Da

questo progetto di volontariato ne sono nati altri e, a piccoli passi, gli operatori e volontari di Energia e Benessere accolgono i malati nella sede dell’associazione ed entrano in diverse strutture del territorio modenese: al Charitas

asp (diversamente abili), all’associazione Alice Onlus (ictus cerebrale), alla Cooperativa sociale Gulliver (centro L’aquilone per abilità differenti), e non da ultimo anche la collaborazione con Angela Serra Onlus (Com Policlinico

di Modena con il progetto “Dalla cura al prendersi cura”) e con la Cooperativa Coress di Reggio Emilia (in due strutture per disabili da loro gestite). Inoltre, è con grande gioia che possiamo dire che riusciremo a iniziare un progetto di riflessologia plantare all’interno dell’Ospedale Privato Accreditato Villa Igea di Modena. Pian piano grazie ai corsi di riflessologia plantare che le persone frequentano, la squadra dei volontari aumenta ed il cuore, il motore di questa associazione cresce e pulsa intensamente. Per sostenere tutto ciò è nato lo Spazio Oasi: un’area ristoro all’interno di Energia e Benessere in cui poter gustare una cucina vegetariana e vegana fatta di piatti semplici ma genuini nel rispetto del bilanciamento degli alimenti e con un’attenzione ed una cura particolare nella scelta degli ingredienti e dei prodotti (prevalentemente biologici e a km 0). Venite a trovarci nella nostra sede in Strada Albareto 353 a Modena, vi aspettiamo! (tel. 338 9323645; energiaebenessereasd@ gmail.com, www.facebook. com/Energia-e-Benessere-asd).


Responsabilità sociale d’impresa SETT/OTT 2016

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Assemblare per unire

Quando la responsabilità sociale d’impresa diventa un fatto concreto

di Andrea Cavallini

• In questo numero di VS vogliamo raccontarvi la storia di CoopAttiva, una cooperativa sociale nata nel 1984 e che oggi impiega 60 persone tra Modena e Pavullo. Ne parliamo con Giorgio Sgarbi che ne è il responsabile commerciale. Coopattiva nasce 30 anni fa per dare alle persone svantaggiate la possibilità di lavorare. Un obiettivo importante. Due anni fa in effetti abbiamo celebrato il trentennale pubblicando il nostro primo Bilancio sociale e, attraverso 2 importanti eventi che hanno ottenuto un grande riscontro di presenze, incontrando i nostri stakeholder a Modena e a Pavullo, dove abbiamo le 2 sedi operative. Quando CoopAttiva si è costituita anticipò i tempi e tracciò il percorso di quella che qualche anno dopo, nel 1991, sarebbe poi diventata per legge la cooperazione sociale. Quando venne approvata la legge 381/1991 sulle cooperative sociali CoopAttiva rispondeva pienamente a tutti i requisiti che la legge prevedeva. Non siamo certamente stati gli unici in Italia, ma è per noi molto importante ricordarlo. L’inclusione lavorativa si

è concretizzata così, e noi siamo protagonisti di questa storia. Quante sono le persone che lavorano nella vostra cooperativa e di cosa si occupano? Le persone che lavorano con noi oggi sono oltre 60. Ad esse dobbiamo aggiungere le persone ospitate in tirocinio, che periodicamente si alternano presso i nostri laboratori. Cui dobbiamo ulteriormente aggiungere le 2 convenzioni attive con il Comune di Modena (area Handicap), dove abbiamo circa 30 persone, e con l’Ausl di Pavullo (dove abbiamo circa 20 persone). Quindi complessivamente possiamo dire che sono oltre le 100 le persone che ogni mese sono occupate nelle attività di CoopAttiva. Il lavoro come identità: un lavoro vero che ha un valore di mercato ma non solo. Proprio così. La sintesi della nostra mission aziendale è “lavorare per unire”. Cioè utilizzare il lavoro come strumento di coesione sociale, di accoglienza, di inclusione, di confronto con la società e con il mercato. Accogliere le persone che vivono situazioni di disagio e di svantaggio sociale, promuovendo l’integrazione

Sabrina D’Amato e la sua Impronta Verde

Pensare globale e agire locale

di Laura Solieri • C’è una bottega in centro a Modena, in via Scarpa 18, a pochi passi dal Duomo, che è qualcosa di più di una semplice negozio: è il primo emporio in città con prodotti di qualità, a filiera corta, biologici, solidali e venduti il più possibile sfusi. Impronta Verde (www. improntaverde.mo.it), questo è il suo nome, è un progetto nato dalla volontà di creare una nuova concezione di negozio che suggerisca un modo di consumare più sobrio, rendendo accessibili prodotti con determinati requisti. “In questo modo si sostengono le economie locali e solidali e si producono meno rifiuti, riducendo gli imballaggi” spiega Sabrina D’Amato, 33 anni che insieme a Chiara Corazzari, 36 anni, gestisce Impronta Verde. Bottega ma anche luogo di incontro Nel tempo questo luogo è diventato un punto di incontro e laboratorio di idee per scambiare informazioni

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attraverso lo strumento del lavoro. E di un lavoro capace di dare dignità al lavoratore, di assegnargli un ruolo nella società, di professionalizzarlo. Tutto ciò offrendo ai clienti, che per CoopAttiva sono esclusivamente clienti privati (ci teniamo ad evidenziarlo perché è una nostra peculiarità), al contempo un servizio con un ottimo rapporto qualità/ prezzo e ad elevato “valore sociale aggiunto”. Consentendo alle imprese nostri clienti di scegliere con noi un fornitore con il quale rendere la responsabilità sociale dell’impresa un fatto concreto. In questi anni siete cresciuti. E adesso quali sono i nuovi traguardi? Il nostro fatturato è cresciuto negli ultimi anni in maniera significativa. Ci siamo resi d’altra parte conto che le tradizionali attività per conto terzi non sono più sufficienti per rispondere a tutti i bisogni. Abbiamo iniziato a riflettere su quali fossero le possibilità di sviluppo e abbiamo trovato per esempio nella digitalizzazione una possibilità di sviluppo anche per disabilità diverse da quelle accolte storicamente nei nostri laboratori. E quindi, utiliz-

zando un bando just in time della Provincia di Modena, ha avuto inizio la startup “Puntilinea – contenuti digitali”, operativa oramai da due anni e che lavora con aziende, studi di commercialisti, studi di avvocati nonchè con l’archivio storico diocesano di Modena Nonantola. Per concludere, per voi cosa è la sostenibilità? La sostenibilità per noi è lavorare affinché siano sempre più attuabili gli inserimenti lavorativi di persone con difficoltà. Significa cioè aumentare progressivamente la quantità di persone coinvolte nell’inclusione sociale attraverso il lavoro. Avere una capacità nel tempo sempre maggiore e diversificata per andare incontro alle diverse tipologie di svantaggio. Anche per questo sviluppiamo nuovi rami d’attività della cooperativa: come nel caso delle attività di digitalizzazione di archivi cartacei storici e amministrativi oppure dell’agricoltura sociale in corso di attivazione. Oltre che con le attività più consolidate attività di laboratorio per conto terzi. Avendo ben presente che realizziamo questa inclusione con una grande attenzio-

ne etica a quello che facciamo: non è semplicemente importante che coinvolgiamo sempre più persone, ma come le coinvolgiamo. Come le persone sono accolte, seguite e aiutate. I nostri lavoratori operano in un contesto di dignità, di formazione, di accrescimento personale e professionale. Sempre in tema di sostenibilità è importante anche ricordare che lo scorso anno abbiamo scelto di aderire alla Associazione delle aziende modenesi per la RSI. Riteniamo sia doveroso, per porsi in un utile dialogo con le imprese profit che hanno scelto la strada della RSI. Così da maturare da parte nostra nuovi e sempre più profondi percorsi di RSI e

contemporaneamente contaminare le aziende con il nostro approccio e la nostra esperienza nell’inclusione e nell’accoglienza del disagio. Ma sostenibilità è anche trovare imprese, donatori, volontari disposti a investire nel nostro progetto. Come diciamo noi “basta poco”. Incontrandoci e conoscendo la nostra realtà di persona siamo certi che verrà facile affidarci una commessa di lavoro per metterci alla prova, o scegliere per esempio di assegnare il 5x1000 della propria dichiarazione a CoopAttiva. Per questo invito i lettori a visitare il nostro sito (www.coopattiva.com) o a diventare nostro “amico” su Facebook (@CoopAttivaonlus).

Tempo di lettura 5 min.

ed esperienze su stili di vita più sostenibili. “Ma non ci vogliamo fermare qui – afferma Sabrina - Ho aperto Impronta Verde a novembre 2013 e a gennaio 2016 è diventata una cooperativa che sta attuando numerose iniziative tra cui seguitissimi laboratori di cosmesi consapevole, di alimentazione naturale e un laboratorio di riuso e riutilizzo di materiale di recupero. Aprire Impronta Verde – afferma Sabrina - è stata una vera e propria scommessa, ho dedicato quasi un anno alla mia formazione visitando numerosissime realtà in tutta Italia. Sono una persona molto vulcanica, Impronta Verde è sempre in evoluzione proprio come me - sorride -. Ad otto anni il mio sogno era fare l’attivista di Greenpeace contro le baleniere giapponesi, diciamo che sono cresciuta con l’animo ecologista e animalista e da grande ho deciso di aprire un emporio del consumo consapevole.

La mia famiglia mi è stata molto vicina in questa scelta e da gennaio si è unita a me Chiara, un altro vulcano, e siamo sempre pronte per progettare nuovi laboratori e allestimenti con materiali di recupero”. Prodotti solidali, sfusi, ecologici, locali, biologici Il consumo consapevole è un nuovo modo di fare spesa che, nella scelta di un prodotto, considera anche la storia sociale, ambienta-

le e il comportamento dei produttori. “Nel consumo consapevole è la sobrietà a fare da sfondo ad ogni scelta, e credo che l’unico modo per avere equità sia quello di convertirsi ad uno stile di vita più sobrio, pulito e lento e più inserito nei cicli naturali. Per me il consumo consapevole è una scelta che coinvolge l’intero stile di vita, e ritengo che con le piccole azioni si possa cambiare il mondo. Il

mio motto è “Pensare globale e agire locale” afferma Sabrina. I prodotti che troviamo in questa bottega rispondono a cinque requisiti specifici: sono solidali, sfusi, ecologici, locali, biologici. “Il commercio solidale è un approccio alternativo al commercio convenzionale; esso promuove giustizia sociale ed economica, sviluppo sostenibile, rispetto per le persone e per l’ambiente; è una relazione paritaria fra tutti i soggetti coinvolti nella catena di commercializzazione: produttori, lavoratori, rivenditori, importatori e consumatori – spiega Sabrina -. Gran parte dei nostri prodotti sono venduti “alla spina”. Gli imballaggi per i prodotti liquidi possono essere acquistati la prima volta e successivamente riutilizzati dal cliente. La pasta, i legumi, i cereali e altro sono venduti sfusi in sacchetti di carta, riciclabili al termine del loro uti-

lizzo. L’ecologia è la naturalità di ciò che ci circonda – prosegue Sabrina -. Qui vendiamo prodotti locali, a km zero, a filiera corta. Questi prodotti hanno per lo più un prezzo contenuto dovuto ai ridotti costi di trasporto e di distribuzione, all’assenza di intermediari commerciali, ma anche a scarso ricarico del venditore. I nostri prodotti provengono da terreni protetti da ogni fonte di inquinamento, dove i concimi utilizzati non derivano da sintesi chimica, dove i metodi di coltivazione e di allevamento sono rispettosi della natura e del benessere degli animali e dove l’ambiente è rispettato. Abbiamo visitato di persona tutte le realtà che sono rappresentate nella nostra bottega e uno dei nostri punti di forza è proprio quello di aver costruito rapporti diretti e amichevoli con tutti i nostri fornitori, non ci riforniamo da nessun distributore”.


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A tavola

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La cucina naturale, passione di famiglia A Reggio Emilia l’associazione Disanapianta delle sorelle Braglia insegna a nutrirsi bene • Tre sorelle, tre percorsi di vita differenti, la stessa passione per la cucina naturale, per una cucina ricca di alimenti vegetali: verdure, frutta, cereali, legumi, semi oleaginosi, frutta secca, erbe e spezie. Un cibo semplice, cucinato con cura e amore, che possa essere di sostegno alla salute e al contempo soddisfare il gusto e il piacere del cibo. “L’interesse per questo tipo di cucina è nato tanti anni fa quando, uscite di casa, ci siamo trovate a dover prendere in mano il nutrimento nostro e delle nostre famiglie. Lì è nato un amore per il cibo autentico che ha caratterizzato le nostre vite fino ad oggi” raccontano Francesca, Lorella e Silvia Braglia che nel 2011 a Reggio Emilia hanno fondato Disanapianta, associazione che si occupa di attività divulgative riguardanti la consapevolezza alimentare e di cucina naturale. Disanapianta svolge la propria attività attraverso corsi di cucina di vario livello, seminari di approfondimento, conferenze, collaborazioni e docenze ma anche laboratori esperienziali. “I laboratori esperienziali sono corsi di due giorni in cui ci si immerge completamente nel mondo della cucina naturale, trattando vari temi, sia a livello teorico che pratico

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– spiegano le organizzatrici -. Gli allievi sperimentano in prima persona la possibilità di cucinare insieme con noi e tornano a casa con un bagaglio di conoscenze e ricette che permettono loro di mettere immediatamente in pratica un importante cambiamento di alimentazione”. Obiettivo dell’associazione è diffondere una maggior consapevolezza alimentare e ambientale e nell’ambito del proprio lavoro di divulgazione, ha in atto collaborazioni con medici specialisti dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. La cittadinanza di Reggio si mostra sempre più sensibile e attenta agli argomenti legati al cibo e a uno stile di vita sano. “Le conferenze gratuite che teniamo una volta al mese, e che trattano vari argomenti legati appunto al discorso nutrizionale e allo stile di vita, riscuotono sempre grande affluenza. Siamo felici di poter contribuire a un ampliamento della consapevolezza alimentare e alla presa di coscienza che abbiamo nelle nostre mani, un grande potere di scelta e di influenza per la nostra salute”. La cura attraverso l’alimentazione consapevole, l’alimentazione per l’infanzia, la nutraceutica e il valore terapeutico dei fitocomposti degli alimenti sono i tre filoni che rispettivamente vi contraddistinguono. In cosa consistono e come vengono declinati da Disanapianta? “Questi filoni costituiscono la nostra specifica forma-

Festival del naturale

zione, la nostra esperienza individuale. In Disanapianta li abbiamo integrati in un unico sapere, continuando ad approfondire e a mettere in comune. Ogni fase della vita ha esigenze specifiche, ma le basi sono le stesse. Non esiste un cibo per l’infanzia e uno per l’adulto, per le persone sane e per quelle malate. Esiste un cibo che nutre oppure esiste un cibo che intossica. Questa è la prima fondamentale distinzione che ognuno di noi dovrebbe fare quando sceglie

di consumare un alimento. Esistono dei modi per combinare gli alimenti che ne aumentano la digeribilità, che potenziano le caratteristiche dei singoli ingredienti. Esistono cibi che possono aiutare a risolvere difficoltà specifiche della persona. Muovendo da questi presupposti, approfondiamo di volta in volta temi differenti. Il nostro archivio di ricette è ricchissimo e continua ad ampliarsi. Attraverso la scelta delle ricette che proponiamo riusciamo

a trattare argomenti come la stagionalità, l’equilibrio del pasto, la presenza dei macro e dei micronutrienti, il rischio di un eccessivo apporto proteico e tanti altri”. Disanapianta è anche su

facebook e sul sito www. disanapianta.net è possibile trovare tante sfiziose e sane ricette, consultare il calendario con le attività dell’associazione, scaricare un utile vademecum con le regole per fare la spesa.

Per saperne di più Disanapianta via De Sica, 5 (laterale Via Tassoni) - 42123 Reggio Emilia info@disanapianta.net 346 5787259 Francesca - 348 7386478 Silvia Disanapianta

IDEE IN TAVOLA

L’autunno è in arrivo: una ricetta di Disanapianta Preparare il brodo vegetale portando a bollore 800 ml. di acqua con tutti gli ingredienti. Salare e cuocere per 15 minuti. Filtrare e rimettere sul fuoco. Cuocervi il grano saraceno per 12-15 minuti. Scolare il cereale, conservando il brodo. Condirlo con un filo d’olio e farlo raffreddare, sgra-

nandolo con una forchetta. Tenere da parte. Pulire il cavolfiore e dividerlo in cimette. Sfogliare i tre rametti di rosmarino e tritarlo insieme allo spicchio di aglio rimasto. Mettere sul fuoco una pentola capiente con due cucchiai d’olio, aggiungere il trito e far insaporire per un paio di minuti. Unire in pentola le cimet-

Vellutata di cavolfiore alle erbe con grano saraceno (per 3 persone): • 100 g. di grano saraceno • 350 g. di cavolfiore • 2 rametti di rosmarino • 1 spicchio di aglio • 3 rametti di timo • 2 C. di olio EVO • 200 ml. di latte d’avena (o di soia) • sale e pepe • brodo vegetale • 1 rametto di rosmarino • 1 rametto di timo • 1 foglia di alloro • 2 spicchi d’aglio • 1 gamba di sedano a pezzi grandi • 800 ml. di acqua

te di cavolfiore, mescolare bene, salare e cuocere per dieci minuti a pentola coperta. Aggiungere il brodo di cottura del grano saraceno, cuocere ancora per cinque minuti, spegnere la fiamma e ridurre in crema con il frullatore a immersione. Rimettere la preparazione sul fuoco, aggiungere il latte d’avena (o il latte di soia), cuocere ancora pochi minuti e aggiustare di sale e pepe. Servire nelle

ciotole individuali aggiungendo il grano saraceno al centro. Guarnire con un filo d’olio e le foglioline di timo.


Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

SETTEMBRE 2016 N. 15

1 network di editori indipendenti 9 edizioni carta e on line 19 province 1 milione di lettori

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Vivere Sostenibile: un’idea col “botto”! di Silvano Ventura Quando 3 anni fa, iniziammo a lavorare concretamente nostra ambizione creare sviluppo, inserendo al lavoro sull’idea, nata in ambito dell’organizzazione delle nelle nostre redazioni, giovani qualificati in cerca di “transition town”, per realizzare un progetto multi- occupazione stabile e dignitosa. mediatico dedicato alla sostenibilità ambientale, La nostra “vision” per un paese migliore. economica e social, sapevamo che la sensibilità di molti Attiviamo, facendoli comunicare tra loro, le comunità cittadini era pronta per ragionare su questi temi. locali, le aziende e i cittadini per costruire una Quello che non potevamo immaginare era che in “vision” nuova e forte che porti a un cambiamento pochissimo tempo, il progetto avrebbe raggiunto tante reale e vogliamo farlo bene e presto, perché comunità e che si sarebbe rapidamente clonato in tante sappiamo che i tempi sono maturi per costruire un edizioni locali, con l’obiettivo di far ragionare sui valori paese migliore, più sostenibile, più rispettoso delle condivisi, tutti i “soggetti sensibili” dei nostri territori: persone, del territorio e delle nostre tante culture. enti locali, associazioni, aziende e cittadini. Nelle pagine delle varie edizioni di Vivere Sostenibile, Comunità e consapevolezza. raccontiamo le storie di chi ogni giorno, costruisce una “Vivere Sostenibile” è un progetto divulgativo, che realtà diversa, più sostenibile e rispettosa dell’ambiente ha l’obiettivo di far aumentare la consapevolezza e della dignità delle persone, di questa Italia che sta delle comunità, su problematiche generali come il cambiando sotto i nostri occhi. cambiamento climatico e il picco del petrolio e locali, Raccogliamo consensi e creiamo valore. come le scelte di acquisto e di vita quotidiane. Nato 3 anni fa con l’edizione Bologna, è ora presente in 9 edizioni in più aree del nostro Paese: dall’alto Piemonte a Roma, Milano, Liguria Ponente, Parma e Piacenza, basso Piemonte, Modena/ Reggio e Romagna. L’unico network di piccoli editori indipendenti per il cambiamento. E’ un progetto virtuoso che, primo in Italia, riunisce in un solo network, un gruppo di piccoli editori indipendenti, tutti con pari dignità e con valori condivisi. Lavoriamo insieme condividendo esperienze, progetti, idee e iniziative; parliamo ai cittadini per farne aumentare la consapevolezza su temi Attuali edizioni di vivere sostenibile fondamentali come il cambiamento Edizioni di prossima pubblicazione climatico, la salute, le scelte di Zone di nostro maggiore interesse vita quotidiana, i per future edizioni temi sociali come l’immigrazione e quelli economici come le nuove economie. Inoltre è

Tempo di lettura 5 min.

Il nostro è un progetto che raccoglie consensi da tutti! Parla delle comunità locali e contribuisce al cambiamento delle singole persone. Siamo indipendenti e non riceviamo alcun finanziamento. Il grandissimo lavoro svolto dai giornalisti e dai professionisti dello staff di Vivere Sostenibile, è retribuito solo con le pubblicità delle aziende e delle associazioni che credono e investono nel progetto. La raccolta pubblicitaria, è regolamentata da un codice etico interno che permette la pubblicazione di pubblicità di aziende e associazioni che condividano i nostri stessi lavori e che svolgano la loro attività in modo coerente con questi valori. Diventa anche tu protagonista del cambiamento in atto! Se credi in un cambiamento reale, puoi essere anche tu protagonista, contribuendo in molti modi: puoi inviarci un articolo che racconti il tuo cambiamento, le tue scelte di vita e le tue passioni, se hai un’azienda o un’associazione o sei un professionista, puoi contattare migliaia di persone interessate alla tua attività, promuovendola sulle pagine di VS e on-line nei nostri siti, puoi diventare punto di distribuzione e, infine, puoi diventare editore di un’edizione locale di VS. Scrivici subito per avere ogni altra informazione a: info@viveresostenibile.net

Un nuovo inizio: il TEDxYouth@Bologna di Andrea Pauri

Tempo di lettura 2 min.

Un evento-concorso realizzato in collaborazione con il MIUR con gli studenti e per gli studenti di tutte le scuole superiori italiane. TEDxYouth@Bologna dà visibilità alle migliori idee degli studenti italiani, sviluppando le competenze argomentative in italiano e in inglese e mettendo i giovani in rapporto con autentici maestri del fare e del pensare. TEDxYouth@Bologna favorisce un uso costruttivo della rete tramite il portale dedicato e i social network collegati, diffondendo, condividendo e valutando le idee, le scoperte, le invenzioni dei giovani italiani. La candidatura è gratuita e non comporta nessun onere per chi la sosterrà. Potranno partecipare alla selezione soltanto gli studenti regolarmente iscritti al quinquennio di una scuola superiore italiana statale o paritaria, che abbiano compiuto almeno 14 anni. Gli 11 studenti vincitori verranno premiati con stage di lavoro in aziende italiane e internazionali e i loro talk saranno visibili sul portale di TEDxYouth@Bologna. Cosa aspetti?! Scegli la tua categoria e partecipa, candidandoti con un video di massimo 2 minuti entro il 30 settembre 2016, a TEDxYouth@Bologna proponendo la tua idea di valore attinente il tema “Un nuovo inizio” su: www.tedxyouthbologna.com.


SETT/OTT 2016

Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

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Fermati, Vivi: 4 chiacchiere sulla panchina per festeggiare i 30 anni di Macro con l’editore Giorgio Rosso Tempo di lettura 4 min.

Nel 2017 il Gruppo Editoriale Macro compie 30 anni e coglie l’occasione per lanciare un’iniziativa originale e contro corrente: Fermati, Vivi! Un messaggio semplice, per un mondo che corre. Una panchina gialla, che invita a sedersi, e a pensare. Una pausa di vita in un mondo che dei ritmi naturali e vitali dell’essere umano se ne infischia alla grande.Da sempre il Gruppo Macro si impegna con i suoi libri, ebook e dvd a diffondere una cultura di benessere olistico e naturale, invitando a scegliere con consapevolezza chi davvero vogliamo essere.Ci siamo seduti sulla panchina con Giorgio Rosso, fondatore del Gruppo Macro e gli abbiamo chiesto di fare con noi il punto di questi 30 anni di editoria, successi, sfide e, soprattutto, benessere. Giorgio, quando è stata quella volta in cui hai pensato: “Basta, adesso mi

fermo”? Io faccio i conti con una mia personale difficoltà a fermarmi. Più che fermarmi, io spesso mi creo situazioni che mi fermano: allungo dei viaggi di lavoro, partecipo a seminari formativi che mi danno molti benefici e mi permettono di stare un po’ con me stesso. Altro momento importante per me, che mi mette in contatto con la mia anima, è quello in cui riesco a fermarmi per mettermi in ascolto del mio respiro. Quando tramite il respiro riesco a entrare in contatto con me stesso e con la mia anima mi accorgo che tutto si scioglie e diventa tranquillo, anche problemi che fino a un istante prima mi sembravano insormontabili. Nel 2017 Macro compie 30 anni. Quale augurio fai alla tua azienda? Macro è partita 30 anni fa a Firenze, in Lungarno Soderini. A me piace moltissimo questa metafora

di una casa editrice che è nata a 200 metri dal Ponte Vecchio, proprio sull’Arno. È quasi impensabile, da quella piccola stanza a piano terra, essere arrivati a formare questo grande team, composto di tante persone e tante attività differenti. Il miglior augurio che posso fare alla mia azienda è quello di utilizzare l’anniversario di questi 30 anni per ricostruire una nuova Macro, una Macro che, partendo da ciò che finora abbiamo costruito, riesca a essere sempre più incisiva nel panorama culturale italiano e a diffondere l’enorme patrimonio di conoscenze acquisito grazie alle competenze dei nostri autori e delle associazioni che collaborano con noi da tanti anni. Da qualche anno pubblichiamo anche in Francia e Spagna, auspico quindi che la nostra cultura di un benessere naturale e olistico possa essere sempre più diffusa anche nel

panorama mediterraneo. Cosa rappresenta per te Macro? Mio figlio Francesco dice che Macro è ormai un’entità di famiglia… e credo abbia ragione. È cresciuta insieme ai miei figli! Per me Macro è la possibilità di dimostrare che tutto è possibile. Macro è lo specchio evidente di

questo. È la dimostrazione che un’intenzione, quella di condividere col maggior numero di persone possibile le cose che via via imparavo insieme a Ivana (cofondatrice del gruppo) e alle persone che hanno affrontato con me questo viaggio, si può realizzare, quando ci si crede fermamente. Questa

intenzione originale ha dato origine a una casa editrice che quest’anno compie 30 anni. Questo è Macro: la dimostrazione, nella materia, che il pensiero si realizza. Ci racconti la tua Macro in 3 parole? Difficile definire Macro in 3 parole. Potrei scegliere: consapevolezza, olismo, che è la capacità di vedere il tutto non separato dalle piccole parti, e coerenza, la coerenza di mettere l’essere umano prima di tutto. Preferirei, invece che usare 3 parole, definire la macro con la massima “ama il prossimo tuo come te stesso”, alleggerita da ogni riferimento religioso. Anzi, per Macro “ama il prossimo tuo” viene dopo “te stesso”. Prima di tutto ama te stesso. Questo è davvero il messaggio più importante. Per maggiori informazioni sulla campagna, visita il sito www.fermativivi.it.


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ecco perché da 25 anni le favoriamo nel dare il meglio e perché cerchiamo di mettere in contatto il loro generoso talento con tutte le persone che sentano il bisogno di nutrirsene. Lo facciamo attraverso preparati biologici e bioenergetici che siano il più vicino possibile al messaggio integro della natura, ma lo facciamo anche con una densa attività di occasioni con cui vivere e condividere i saperi e le emozioni di questa esperienza.

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SETT/OTT 2016

Buone pratiche, belle idee e buona amministrazione

XII Libri&C. VALUTAZIONE DI VIVERE SOSTENIBILE:

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La Cura di Salvatore Iaconesi e Oriana Persico Editore: Codice Edizioni pagine 346 – prezzo di copertina: 15 €

Nel 2012 a Salvatore Iaconesi è stato diagnosticato un tumore al cervello. Invece di arrendersi alla condizione di paziente, ha deciso per un gesto radicale, mutuato dalla sua pratica quotidiana di hacker: pubblicare online la sua cartella medica e chiedere letteralmente al mondo intero di partecipare alla sua cura, per restituire alla malattia la dimensione umana e sociale persa nei protocolli ospedalieri. E il mondo intero ha in effetti risposto. Da ogni angolo della Terra medici, ricercatori, guaritori, designer, artisti e persone di ogni età, genere e condizione hanno collaborato a un esperimento collettivo di condivisione e apertura. È nata così “La Cura”, un progetto open source applicato alla medicina e al suo rapporto col corpo umano, una storia personale raccontata a due voci, un libro che potrebbe cambiare il nostro punto di vista sulle malattie, su come affrontarle e riportarle nella società abbandonando il ruolo di pazienti, sul significato della parola cura e la possibilità di estenderlo ad altri ambiti della vita.

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Guida per diventare un genitore consapevole di Shefali Tsabary Editore: Macro Edizioni pagine 293 - prezzo di copertina: 16,50 €

Un manuale per tutti coloro che stanno crescendo un bambino e che vogliono dare ai propri figli l’opportunità di essere felici ed essere se stessi. Molti bambini sono infelici e difficili da gestire sia a causa delle abitudini quotidiane legate allo stile di vita sia all’imposizione da parte dei genitori delle loro idee, la loro visione della vita: riversano sui figli le aspettative irrisolte della loro infanzia. Spesso infatti, il ruolo che un genitore pensa di avere nei confronti del proprio bambino è quello di dover plasmare il suo futuro, assicurandogli il meglio possibile. Con questo libro la psicologa Shefali Tsabary si pone l’obiettivo di far capire a genitori ed educatori che bisogna conoscere se stessi e i propri limiti per poter interagire con successo con i propri figli e i bambini in generale. Per essere buoni genitori è necessario iniziare un percorso per migliorare se stessi, imparare ad ascoltare i propri figli, rispettare la loro individualità e fare tesoro del tempo trascorso insieme a loro. Diventando genitori consapevoli si può insegnare ai figli a riconoscere le loro emozioni e a gestirle con semplicità per diventare bambini, e in seguito adulti, equilibrati e felici.

Cura i tuoi denti di Nadine Artemis Editore: Macro Edizioni pagine 167 – prezzo di copertina: 11,50 €

Nonostante ci si spazzoli i denti più volte al giorno, si usi il filo interdentale e si vada spesso dal dentista, può accadere che si abbiano lo stesso i denti cariati. Ciò succede perchè l’odontoiatria occidentale tratta i sintomi invece delle cause degli squilibri dell’organismo. Questo metodo per curare crea una spirale continua di visite dal dentista, medicine da prendere, ecc. ma non risolvono i fattori che generano lo squilibrio e che causano le problematiche. Un passo che questo libro aiuta a fare è avere idee più chiare sulla propria igiene orale. L’esperta Nadine Artemis presenta le tecniche per avere cura della bocca eliminando consuetudini e vecchie usanze, con l’obiettivo di rendere sempre più forti e sani denti, gengive, saliva e smalto. Le otto semplici mosse descritte e spiegate fanno parte di un nuovo metodo di pulizia quotidiana basato su poche e facili tecniche naturali e sulle teorie sistemiche che come punto di partenza hanno una visione olistica della salute, che comprende il fisico, la mente e lo spirito come parte di un tutto.

Chi è il “culinary gardener”? Il Premio Terre di Lorena Turrini e Davide Rizzi - darz2000@libero.it

Da una decina d’anno ci dedichiamo alla progettazione e gestione di orti e frutteti biodinamici, prettamente in Toscana. Proveniamo da studi prima scientifici (Liceo Scientifico) poi artistici (Conservatorio di musica e Accademia di Belle Arti). Questo mix di creatività su una base classico-scientifica ci ha portati a scegliere una professione tanto importante e necessaria quanto impegnativa senza mai perdere di vista il nostro back ground. Da sempre ci impegniamo nel progetto di “Arte in Orto”, che promuove l’aspetto della bellezza e delle forme nel fare ortaggi e frutti di stagione in completa assonanza col metodo biodinamico che seguiamo con rigore e serietà. Nel nostro orto si parla di ortaggi, di genetica, di pianeti, di arte, di musica, di fisica quantistica, di chimica.... si semina, si raccoglie, si zappa... si assaggiano verdure appena colte... si ride, ci si diverte, si suona, si dipinge... L’orto è per noi un luogo di vita, un luogo da dove la vita trae nutrimento sia materiale che spirituale, coltiviamo ortaggi e bellezza! Come un’onda travolgente ci dedichiamo alla nostra passione portando in Italia la figura del “culinary gardener”: l’ortolano “personale” dello chef! Insieme allo chef decidiamo cosa seminare per creare un menù stagionale di verdure fresche ricche di sostanze nutritive, con deliziosi sapori e profumi evocativi. Le verdure vengono utilizzate, al momento della raccolta, in perfetto stato di maturazione per mantenerne vivi gli aromi e valorizzarne le intrinseche proprietà. Ogni verdura cresciuta e seguita in orto è più luminosa con un suo gusto ben distinto e fresca al tatto. Lavorando con la “terra” gli chef sviluppano una nuova libertà artistica per creare

una vasta gamma di piatti di stagione presentati in uno stile innovativo servito con genuina ospitalità. L’impegno del “culinary gardener” è di garantire prodotti di ottima qualità in sapore, valore nutrizionale e bellezza, l’impegno dello chef è quello di utilizzarli in ogni loro parte, quasi come un rituale silenzioso che onora il vero valore del cibo e riconosce il lavoro che lo ha portato a crescere. Utilizziamo il metodo biodinamico di coltivazione che, nella nostra incessante e continua ricerca, ha saputo trovare le migliori risposte per una sana agricoltura, garantendo prodotti di altissima qualità Davide s’impegna da anni nella ricerca di nuove specie di ortaggi partendo dalle rigenerazione delle sementi antiche e moderne. Per noi fare “Arte in Orto” significa percorrere una strada alla ricerca dell’armonia, dell’equilibrio, della sostenibilità che sono l’unico modo che conosciamo per onorare la terra che ci ospita.

de Femmes

Il Premio sostiene, da 15 anni in tutto il mondo, donne straordinarie che operano per la tutela dell’ambiente, evidenziando il loro impegno affinché serva da esempio e apra nuove strade. I progetti nati sotto il loro impulso sono molto diversi, così come le loro personalità. Ognuna ha la sua battaglia personale e la conduce a proprio modo. Grazie al Premio Terre de Femmes, la Fondazione Yves Rocher ha premiato già 350 donne con progetti sviluppati in 50 paesi del mondo e da quest’anno anche l’Italia partecipa con la prima edizione italiana del premio. Il Premio Terre de Femmes prevede un riconoscimento di 10.000€ attribuito da una giuria nazionale composta da esperti in tutela ambientale e leadership delle donne e da partner dei media. Il Premio Internazionale del pubblico, attribuito tramite votazione on line, offre altri 5.000€ tra tutti i progetti nazionali vincitori. Il Grand Prix International premia il progetto più emblematico tra le prime vincitrici di ogni paese partecipante: la vincitrice del Grand Prix International riceve un ulteriore finanziamento di 10.000 €. Può partecipare al premio Terre de Femmes qualsiasi donna maggiorenne, che lavori quotidianamente a progetti a favore dell’ambiente. La sua azione deve essere già iniziata e deve essere dimostrata da realizzazioni concrete. LA VINCITRICE RICEVERÀ UN PREMIO MONETARIO DI 10.000 €. CANDIDATI ENTRO IL 30 SETTEMBRE 2016 ALLA PRIMA EDIZIONE ITALIANA DEL PREMIO TERRE DE FEMMES SU www.yves-rocher.it.


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Cura di sè

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La sfida della verticalità: ristabilire armonia ed equilibrio con il Rolfing® S.I.

di M. Cristina Crivellari

• Dopo vent’anni di professione sono ancora qui a riflettere sul concetto di verticalità umana, come manifestazione evolutiva nel benessere e nella pienezza della vita su questa terra meravigliosa. Sono massofisioterapista, opero nel mio studio di Modena, ma anche a Bologna, e mi sono formata al Rolf® Institute a Boulder in Colorado (USA), quando ancora non era presente, la formazione in Italia.

Tempo di lettura 4 min.

Che cos’è il Rolfing®? L’integrazione strutturale Rolfing® è un metodo di lavoro che mira a stabilire armonia, equilibrio e verticalità nella struttura corporea, attraverso il tocco sensibile e deciso, e l’educazione al movimento, intesa come ricerca di un movimento più funzionale. Questo metodo parte dal presupposto che esiste correlazione tra forza di gravità e funzionamento armonico del corpo

umano: quanto più il corpo è allineato tanto più la gravità può fluire. Grazie alla plasticità delle fasce o tessuto connettivo, che dà la forma al nostro corpo, possiamo “rimodellarci”, diventando più leggeri, elastici, resilienti, consapevoli, e non solo fisicamente, liberandoci anche da dolori articolari. La pratica si intraprende attraverso due modalità: – un percorso individuale di 10 sessioni dove, in ognuna, si inizia con una lettura del corpo, seguita dal lavoro sui tessuti fasciali, per terminare con la persona in piedi a percepire i cambiamenti avvenuti per integrarli nella vita quotidiana. – dei percorsi di gruppo (Rolf Movement®), grazie ai quali si può osservare il proprio movimento, le coordinazioni e le percezioni alla base di esso; attraverso esercizi e sperimentazioni si scopre un modo di muo-

versi più funzionale, armonico e meno faticoso, applicabile nei gesti quotidiani come camminare, alzarsi, sedersi, guidare l’auto, eseguire lavori domestici, ma anche respirare, mantenersi “diritti” senza sforzo, parlare, cantare, gridare, ascoltare, guardare etc. Il Rolfing® S.I. è per tutti e per tutte le età, ed è condotto dal Rolfer®, che ha seguito un rigoroso percorso di formazione. Oltre a costanti corsi di Continuing Education. Oltre a incontri individuali su appuntamento ecco i miei incontri di gruppo: A Modena da mercoledì 5 ottobre per 10 incontri, dalle 18.30 alle 20 A Bologna da giovedì 29 settembre per 10 incontri, dalle 18.30 alle 20 Inoltre a Modena moduli indipendenti di 2 incontri a tema: il respiro (5 e 12 ottobre): i piedi (2 e 9 novembre): il cammino (23 e 30 novembre) 20.30-22.

M. Cristina Crivellari +39 368 470485 - www.rolfing.it crist.al@libero.it - Rolfing Modena

Un’alimentazione più naturale per sentirsi a proprio agio Elisa Semeghini, biologa nutrizionista unisce meditazione e riflessologia plantare alla corretta pratica alimentare Tempo di lettura 4 min.

• Il campo della nutrizione mai come oggi è vasto e davvero comprende ogni aspetto della Vita. L’Umanità è in evoluzione e possiamo notarlo anche osservando come si si sono modificate le abitudini alimentari nel nostro paese: dalle carenze nutrizionali del dopoguerra siamo passati ai cibi sintetici degli anni ‘80 che, credo, oggi abbiamo raggiunto la massima diffusione. Nel contempo ha preso vita un movimento laborioso che parla di piccole produzioni, ritorno alla terra, cibi prodotti in modo naturale e che ci invita a cucinare il nostro nutrimento invece di trovarlo pronto conservato in una busta di plastica. Così è l’uomo di oggi nella sua spiritualità e nella sua socialità: sta compiendo i passi che lo condurranno a riappropriarsi della propria umanità. Il mio lavoro è quello di accompagnarvi in un percorso attento e condiviso per adottare un alimentazione più naturale che permetta a ognuno di essere maggior-

mente a proprio agio con il suo corpo. La mia convinzione è che non esista cura attraverso il cibo se non tornando ad una alimentazione più vicina alla natura. Sono inoltre convinta che il modo più efficace di lavorare sugli aspetti legati alla nutrizione sia di affrontarlo a somiglianza di uomo: nel corpo, nelle emozioni, nella mente, nell’anima e che, in pratica, questo significhi unire la corretta pratica alimentare alla meditazione e al movimento fisico. In particolare mi occupo di: • Preparazione di piani alimentari personalizzati adeguati alle esigenze orga-

nizzative individuali e famigliari; • Training di gruppo e individuale nella preparazione di piatti naturali; • Terapia alimentare integrata; • Alimentazione naturale per la riduzione del livello complessivo di infiammazione del corpo, per l’aiuto nella cura di intolleranze alimentari, allergie, disturbi di digestione e intestinali e per favorire calo di peso e drenaggio dei liquidi; • Transizione verso una dieta meno ricca di carne e verso una alimentazione vegetale; • Impiego di preparati fitoterapici e oli essenziali; • Utilizzo la riflessologia plantare quale tecnica diagnostica e curativa in ambito alimentare; • Impego inoltre tecniche di meditazione in quanto l’attenzione e la concentrazione nell’ascolto di sé, una respirazione efficace e la consapevolezza dei segnali del proprio corpo favoriscono la risoluzione di molti disturbi fisici ed emotivi legati alla nutrizione.

Ricevo a Campogalliano presso Centro Armonico Terapeutico (CAT), via Barbolini 15, a Reggio Emilia presso Arciquaranta, viale Ramazzini 72 A Modena presso Studio Rolfing Modena, via Tiziano 74 Modena. I prossimi incontri in programma sono: • Bagno armonico di meditazione con Mara Ricci, presso scuola di musica Musikè, via lago di Carezza a Carpi. • Otto incontri quindicinali di meditazione con campane armoniche e pianoforte. Un percorso attraverso i 7 chakra. Da lunedì 12 settembre ogni quindi giorni. • Pancia gonfia, pancia piatta: un incontro per comprendere le cause più comuni di gonfiore addominale e imparare a curare il proprio intestino con alimentazione ed automassaggio. Mercoledì 28 settembre. • Meditazione con campane armoniche con Cristina Crivellari, presso studio Rolfing Modena, via Tiziano 74 Modena. Lunedi’ 3 ottobre.

+39 370 3069279 info@elisasemeghini.it www.elisasemeghini.it - elisa semeghini

Per saperne di p


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Cammini

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Sonia e i suoi viaggi “strampalati” Esercizi di essenzialità contro la frenesia della vita quotidiana. Il cammino come metafora di abbandono di Laura Solieri • Ascoltare il respiro, l’energia della vita, la bellezza della natura, la sua forza, i propri limiti e le proprie risorse, attivare l’intuizione, toccare la fede per la vita, l’incontro con l’altro e con ciò che è sconosciuto, l’imprevedibilità, le risate, la fatica, la paura, la noia, decisione e caparbietà. Incontriamo Sonia di ritorno dal Cammino di San Francesco, dalla Verna ad Assisi, 164,70 km nei boschi e nelle colline umbre, “un viaggio che ho fatto in compagnia dei miei amici e del mio compagno, che hanno deciso di accompagnarmi nei miei viaggi strampalati!”. Negli ultimi nove anni Sonia ha sempre fatto vacanze che in diverso modo l’hanno portata a contatto con la natura e con i limiti del corpo: vacanze di cicloturismo sull’Argenta-

Tempo di lettura 4 min.

rio, in Sardegna, in Corsica, vacanze di trekking in alta montagna sulle Cime di Lavaredo, sul Monte Triglav in Slovenia e nel Parco Nazionale Gran Paradiso in Valle d’Aosta, il Cammino di Santiago e quest’anno il Cammino di San Francesco dalla Verna

ad Assisi. “Non sono vacanze comode ma quello che mi ripaga più di tutto è il senso di libertà che vivo facendo questo tipo di vacanza, non sostituibile con una camera superlusso con aria condizionata! - sorride Sonia Venturini, che ha 36 anni e

lavora come psicologa nell’ambito della salute mentale –. Nel mio zaino, quando parto, non deve mancare la voglia di scoprire, di vivere la fatica, di abb a n d o n a re la zona di comfort”. Per Sonia il cammino è un’interessante metafora legata al cambiamento e al confronto con noi stessi, con i nostri limiti, con i nostri bisogni, le nostre paure, i nostri pregiudizi e le nostre scoperte. “Durante il mio lavoro, con le persone che seguo, faccio spesso riferimento alle mie

esperienze di cammino, proprio come metafora di crescita e di “abbandono” – racconta Sonia - Tutti noi, io per prima, siamo condizionati dai bisogni che ci sono imposti dalla “necessità del consumo” per far “funzionare” il sistema. Ho trovato queste esperienze di cammino delle ottime possibilità per “decondizionarmi” almeno in parte da queste abitudini, a me piace chiamarle “esercizi di essenzialità”. Camminare con il necessario, ascoltare il tuo ritmo e il tuo respiro, decidere se continuare o se fermarti, se camminare da solo o in compagnia, se mangiare oppure no, osservare la natura intorno a te... Io cammino per questo e cerco di fare “scorta” di questa energia al rientro dai cammini, per gestire meglio la frenesia e i condizionamenti della vita

quotidiana”. La pratica del cammino insegna a sentire quali sono i propri bisogni, da quelli primari - mangiare, bere e ripararsi - a quelli relazionali e spirituali: l’incontro e l’apertura al nuovo e al diverso. “Ci sono momenti in cui il corpo è stanco, e trovi la forza per camminare in una particolare motivazione, oppure perché stai parlando con una persona e senti meno la fatica o perché hai chiaro dove vuoi andare - conclude Sonia che ha già in mente il prossimo viaggio, la Via della Costa, da Ventimiglia a Sarzana -. In questi casi mi rendo conto di quanto sia decisiva la nostra motivazione nel perseguire un obiettivo e nel rimanere concentrati su quello, e questo torna molto utile quando rientro nella mia routine”.

Viaggiare lenti alla scoperta della vita I Cammini di Simone Frignani e il significato formativo della strada che ridà spazio e tempo alla cura dell’anima di L. S. • Ai nostri giorni, il “viaggiare con lentezza” può sembrare un anacronismo. Eppure la nostra società, oggi più che mai, ha bisogno di lentezza. Il Cammino, in questo senso, è un’autentica scuola di vita a partire dalla preparazione dello zaino, esperienza di essenzialità. Ne abbiamo parlato con Simone Frignani, 45 anni, di Maranello, insegnante di Religione alle scuole elementari, amante della bicicletta e delle escursioni a piedi. Autore di diversi libri, per la casa editrice Terre di mezzo ha pubblicato le guide “Il Cammino di San Benedetto” (2012); “Italia Coast to Coast” (2014), “La Via Romea Germanica” (2016). Nel 2014 è stata anche pubblicata l’edizione in tedesco della sua prima guida (“Der Benediktweg”, Tyrolia Verlag). La preparazione dello zaino come esperienza di essenzialità “Quando decidi che cosa mettere dentro lo zaino, sai che tutto pesa: per questo devi eliminare spietatamente il superfluo e capire di che cosa avrai davvero bisogno –. esordisce Simone - In una società dominata dalla superficia-

Tempo di lettura 5 min.

lità e dall’inutile, questo esercizio serve per capire che nella vita si può fare a meno di tantissime cose. Poi, una volta partiti, impariamo ad ascoltare i ritmi del nostro corpo, e comprendiamo che per gustare appieno luoghi e incontri è imprescindibile viaggiare con lentezza. In un mondo dominato dalla velocità, regolato dall’orologio e dalla frenesia del “tutto e subito”, il Cammino ci riconduce ai giusti ritmi, e ci permette di assaporare fino in fondo la bellezza che è dentro e intorno a noi. Camminare con lentezza, lasciando da parte ansie e frenesie, ci permette di vivere una vita piena e riconquistare spazio e tempi da dedicare alla cura dell’anima”. In viaggio nel mondo e la svolta verso il pellegrinaggio Simone è cresciuto nel gruppo scout di Formigine, dove ha conosciuto il valore delle cose conquistate da sé, passo dopo passo. “Ho appreso il significato formativo della “strada” e l’importanza dell’essenzialità – ci racconta -. Cresciuto, ho continuato a coltivare la passione per il “viaggio lento”, a piedi e in bicicletta. Dopo una laurea in Bio-

logia, mi sono trasferito in Spagna, dove sono entrato in contatto con la cultura del pellegrinaggio. Ho avuto anche la fortuna di poter viaggiare nel mondo: Medio Oriente, Asia, Africa, America Latina. Quello che soprattutto ricercavo nei viaggi era il contatto con le persone, fonte inesauribile di arricchimento umano. La svolta verso il pellegrinaggio arrivò nel 2008, durante un viaggio a Monte Athos, in Grecia. Il camminare lungo antichi sentieri bizantini, soggiornando in monasteri che da più di mille anni custodiscono il cuore del monachesimo orientale, mi stimolò

una vivace curiosità per il monachesimo. Fu così che l’anno seguente, cominciai a realizzare un percorso che toccasse i principali luoghi della vita di San Benedetto da Norcia, patrono d’Europa e Padre del monachesimo occidentale. Prendeva in tal modo forma il Cammino di San Benedetto, a partire dal 2012 proposto ad un ampio pubblico attraverso la pubblicazione di una guida Terre di mezzo”. I Cammini italiani e la loro accessibilità Il successo di questo Cammino, insieme alla più generale crescita dei Cammini italiani, ha convinto Simone a dedicarsi, con ancora

maggiore assiduità, alla diffusione della cultura del Cammino nel nostro Paese. Così nascevano, uno dopo l’altro, anche Italia Coast to Coast, una traversata dell’Italia dall’Adriatico al Tirreno, e La Via Romea Germanica dal Brennero a Roma, indicata in documenti del Duecento come “melior via” per la Città Eterna. “L’ultimo Cammino di cui mi sono occupato, la Via Romea Germanica, è un percorso dal nord della Germania a Roma, descritto in documenti del Duecento come “migliore via” per Roma – spiega Frignani -. La percorsero infatti la maggior parte dei pellegrini che raggiunsero Roma per il primo Giubileo della storia, quello del 1300. Un accurato studio storico promosso dall’antropologo Giovanni Caselli ha reso possibile identificare un percorso che rispecchia il più fedelmente possibile l’itinerario storico. Tale itinerario, adattato alle esigenze dei pellegrini

del XXI secolo in quanto a sicurezza, è quello che ho descritto nella guida “La Via Romea Germanica” recentemente pubblicata da Terre di mezzo. Anche se mi sono limitato a descrivere il solo tratto italiano (1000 km in 46 tappe), si è trattato di un lavoro imponente, che ha richiesto circa due anni tra sopralluoghi e redazione della guida”. Simone al momento non ha in preparazione altri Cammini. “Credo che in Italia i Cammini già esistenti abbiano tutte le caratteristiche per poter attirare pellegrini/camminatori da tutto il mondo. A questo punto credo sia più utile che diriga i miei sforzi a far crescere nel migliore modo i percorsi che ho ideato, e la rete dei Cammini italiani nel suo complesso, collaborando con le varie associazioni che si occupano di mobilità dolce. C’è ancora tanto da migliorare, ad esempio, sull’accoglienza, ancora più costosa rispetto al Cammino di Santiago. E in quanto all’accessibilità: attualmente i Cammini italiani sono accessibili ai soli normodotati, ma quanti disabili vivrebbero l’esperienza di un Cammino se il percorso e le strutture di accoglienza fossero adeguate!”.


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Volontariato

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Empori Solidali: strumenti innovativi di contrasto alla povertà

A Guastalla ne è appena sorto uno, l’Emilia-Romagna è la regione con il più alto numero di empori di Laura Solieri

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• Il 3 settembre 2016 a Guastalla ha inaugurato il primo Emporio Solidale della provincia di Reggio Emilia, un luogo dove si produce solidarietà, dove chi non ha reddito o lavoro può trovare generi alimentari di prima necessità. E alla cassa non pagherà con i soldi, ma con i punti. Il cibo è solo un pretesto. L’Emporio Solidale non è solo un luogo di distribuzione di cibo. Al contrario, esso vuole essere un nodo importante per il contrasto della povertà e per la lotta allo spreco alimentare. Sarà un luogo d’incontro tra i cittadini, i servizi sociali comunali, le associazioni, il terzo settore e il mondo del volontariato. Ricordiamo che nel Modenese sono attivi gli empori sociali Portobello a Modena, Il Pane e le Rose a Soliera, Il Melograno a Sassuolo. Il 10 settembre 2016 a Cervia si terrà il primo

“Festival Regionale degli Empori Solidali”, un’occasione di confronto tra “addetti ai lavori”, ma anche un’opportunità per presentare l’esperienza degli empori solidali agli interlocutori del settore pubblico e del privato sociale interessati ad approfondire l’argomento. L’Emporio Solidale come strumento innovativo di contrasto alla povertà è diventato in Emilia-Romagna una pratica diffusa ritenuta valida, efficace e dignitosa: questa, tra l’altro, è la regione con il più alto numero di empori: 12 già attivi, 5 in fase di avvio e 3 in fase di progettazione. La gestione di un Emporio Solidale richiede l’individuazione e la messa in sinergia di molteplici attori e risorse della comunità, ambiti non sempre abituati a dialogare e a collaborare tra loro: istituzioni, realtà imprenditoriali, organizzazioni di volontariato e cittadini disponibili ad impegnare tempo e com-

Con UICI Modena uno sportello d’ascolto dedicato al benessere individuale e sociale

Rilassarsi, ascoltarsi, aprirsi al Ben-Essere

di L. S. • A fine maggio 2016 nella sede UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di via Don Milani 54 a Modena è stato inaugurato uno Sportello d’Ascolto e i servizi ad esso collegati: consulenze individuali, counseling di orientamento per disabili visivi e non, gruppi di auto-mutuo-aiuto, iniziative di promozione del Ben-Essere individuale e sociale. Presso la sede di UICI di Modena ora è attivo uno spazio accogliente in cui due counselor dinamico-relazionali - Nadia Luppi e Alberto Pompili offrono il proprio ascolto e sostegno a chiunque voglia prendersi un momento per sè, per focalizzare i propri pensieri, trovare strategie d’uscita

da un momento difficile, o semplicemente desideri rilassarsi e allentare la tensione di ogni giorno. Lo Sportello d’Ascolto propone: counseling dinamico relazionale ad approccio educativo per l’orientamento allo sviluppo personale e al Ben-Essere in relazione al deficit visivo; colloqui di counseling dinamico-relazionale basati sull’ascolto empatico e attivo; gruppi di confronto e sostegno per genitori, giovani, insegnanti (o altri target e temi su richiesta) volti a promuovere relazioni solidali e di condivisione; iniziative pubbliche in cui sperimentare nuove opportunità di sport, di svago, di sviluppo personale e di ricerca del benessere, e conoscere le opportunità offerte dall’associazione e

petenze al servizio di persone in condizione di fragilità sociale ed economica. Questo significa: ricercare, formare e coordinare risorse umane volontarie da impiegare nelle varie aree; attivare collaborazioni con aziende e imprese, creare e curare le sinergie con i Servizi pubblici competenti e con le altre associazioni impegnate nel contrasto alla povertà; sperimentare progettazioni capaci di attivare la società civile nell’ambito delle azioni a sostegno dell’Emporio. L’evento è organizzato con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, il sostegno del Coordinamento regionale dei Centri di Servizio per il Volontariato e in collaborazione con Caritas Regionale. Il programma della mattina prevede la presentazione di diverse esperienze di emporio solidale e una tavola rotonda a cui parteciperanno i rappresentanti di ACRI Nazionale,

dal territorio. Lo Sportello d’Ascolto si rivolge a chi vive direttamente le sfide della disabilità visiva, e a chi si relaziona a vario titolo, giorno per giorno, con i disabili visivi. Tuttavia, per sua stessa natura, è un servizio aperto, flessibile e dinamico, pronto a rimodularsi passo passo in base ai bisogni, alle richieste e alle proposte che emergeranno. “Crediamo fermamente che la disabilità può complicare le cose, ma che sta a ognuno di noi prendersi la responsabilità di stare bene, ascoltandosi, avendo il coraggio di vivere giorno per giorno, dando il meglio di sé nonostante tutto” fanno sapere dalla UICI. Per maggiori informazioni: www.uicimodena.it - nadia.luppi@gmail.com

Caritas regionale, Banco Alimentare, Regione Emilia-Romagna e Coordinamento regionale dei

Centri di Servizio per il Volontariato. Il pomeriggio proseguirà con tavoli di lavoro tematici riservati

agli addetti ai lavori. Per partecipare è necessario iscriversi sul sito: www. perglialtri.it.

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Ne parliamo con la psicologa psicoterapeuta Loredana Buonaccorso di Laura Solieri • Nella malattia le persone riscoprono il valore delle cose semplici: anche mangiare una mela scaldata dal sole o fare una passeggiata diventano preziosi momenti di contatto con la bellezza della vita. Emerge un maggiore senso di amabilità verso se stessi e anche verso gli altri, si sperimenta forte il desiderio di volere esserci con più consapevolezza nella vita e di volere anche aiutare gli altri. “Il contatto quotidiano che per lavoro ho con la malattia, mi ha portato a interrogarmi in modo molto più ampio dal punto di vista psicologico sul benessere delle persone”. Così Loredana Buonaccorso, 36 anni, psicologa psicoterapeuta di Modena. “Da che ho memoria ho sempre espresso una grande curiosità per i temi legati al senso e al significato della vita, alla malattia e alla morte, in generale al percorso evolutivo dell’uomo nelle sue varie fasi di vita. Mi sono laureata con una tesi dedicata alle donne operate al seno e ai comportamenti preventivi del linfedema, entrando in contatto, avevo 23 anni, con un ambito, quello della malattia, che ha sostenuto il desiderio di aprirmi sem-

Armonia ed equilibrio

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Comprendere noi stessi per costruire il proprio benessere Tempo di lettura 6 min.

pre di più alla vita in modo profondo. Ricordo che ciò che in quegli anni percepivo, oltre alla sofferenza legata alla malattia oncologica, era anche e sempre una grande volontà di vivere che le persone trasmettevano e la consapevolezza, attraverso la malattia stessa, di entrare maggiormente in contatto con la propria interiorità e con la dimensione esistenziale della vita”. Il percorso di studi di Loredana è proseguito su due binari: la scuola

quadriennale in psicoterapia cognitivo-costruttivista a Bologna e parallelamente corsi di perfezionamento e master in psicologia ospedaliera, sul lutto, sulla malattia oncologica e in particolare sulla fase terminale, facendo anche esperienze all’estero. “Ho scelto di lavorare nell’ambito delle cure palliative che sono dedicate al sostegno e all’accompagnamento delle persone che vivono il delicato momento della progressione di ma-

lattia – spiega Buonaccorso - Da alcuni anni sto approfondendo il tema della dignità personale proprio nell’ambito della malattia nella fase avanzata, attraverso un progetto in collaborazione con altri paesi d’Europa. Un’altra parte del mio tempo è dedicata alla libera professione che svolgo in due sedi: a Mirandola e a Modena. L’approccio che caratterizza il mio intervento è sempre multi professionale, infatti nei centri dove ricevo le persone ci sono anche altre figure professionali quali il farmacista, il naturopata, il medico di medicina omeopatica”. Loredana ha iniziato a collaborare, attraverso diverse associazioni di volontariato, a progetti sulla prevenzione e gli stili di vita salutari, iniziando ad ampliare lo sguardo non solo alla malattia o alle prescrizioni di ciò che si deve fare per essere in salute, ma ad approfondire il tema della conoscenza e dell’ascolto di sé. “In questo periodo siamo ‘sommersi’ da continue informazioni su che cosa dobbiamo fare per stare bene: che cosa mangiare, quale e quanta attività fisica fare, come compor-

tarci con gli altri per vivere al meglio le relazioni, a volte penso anche che ci suggeriscano chi dobbiamo essere, cioè belli e sempre pronti a essere efficienti. Io penso invece che il benessere, sia fisico sia psicologico, passi attraverso la comprensione di che cosa sia meglio per noi e non da indicazioni che provengono dall’esterno e che spesso sono un condizionamento. Senza sminuire il valore di tutti gli studi che ci orientano sugli stili di vita per essere in buona salute, ritengo che il primo passo sia comprendere noi stessi: che cosa pensiamo e perché, quali emozioni sentiamo, perché agiamo in un certo modo”. Partire da se stessi è la base per costruire il proprio benessere: dal comprendere quali cibi possono darci nutrimento, alle relazioni di cui possiamo nutrirci per sentirci parte della vita. A tavola, come nelle relazioni e così nel lavoro e nella vita, noi portiamo noi stessi e ciò che pensiamo e sentiamo nelle diverse fasi che stiamo attraversando. “Spesso quando parlo con persone che stanno vivendo un malessere, mi rendo

conto che lo sguardo tende a essere al di fuori di loro stesse, come se i mass media o i farmaci o la dieta del momento possano essere delle soluzioni. Infatti, una volta sperimentati gli effetti a breve termine di questi mezzi, le persone entrano in contatto con la possibilità di vedere che interiormente hanno tutte le capacità di autoguarigione di cui hanno bisogno. Chiaramente - conclude Loredana - non è immediato vederle, né tale possibilità esime dal fare fatica o dal non provare sofferenze, ma penso che partire dalla comprensione di sé possa essere davvero un grande mattone per passare dal piano del fare, con il quale ci identifichiamo, al piano dell’essere che caratterizza tutti gli esseri umani. L’Organizzazione Mondiale della Sanità parla di una dimensione spirituale della salute, rilevando come la spiritualità, intesa come nostra possibilità di stare nelle domande legate al senso della vita, sia di grande sostegno nel sostenere le cure, nel gestire le difficoltà della vita e nel migliorare la condizione di benessere che a sua volta aumenta il piacere di vivere”.

Stare bene a tavola

Quali cibi hanno effetti benefici sull’organismo e quali invece è meglio evitare? Maria Ponzoni di NaturHouse fà il menù al rientro delle vacanze di Luca Beltrami • Ricominciare con gusto, nel segno del benessere. Settembre è il mese delle ripartenze: torniamo al lavoro dopo le vacanze, il ritmo della giornata è di nuovo cadenzato dai tanti impegni quotidiani e ritroviamo le nostre vecchie abitudini, quelle buone e quelle cattive. A tavola, come nella vita. Con meno tempo a disposizione, cresce il rischio di stare meno attenti a quello che mangiamo, ma proprio settembre potrebbe essere il mese giusto per cambiare stile alimentare e abbracciare una cucina più sana, fatta di cibi naturali, che hanno effetti benefici sul nostro corpo. Qualche consiglio per stare bene a tavola ce lo dà Maria Ponzoni, consulente nutrizionista di NaturHouse, punto vendita in via Taglia-

Tempo di lettura 4 min.

zucchi 65 a Modena. Maria, quali cibi scegliere e quali evitare per stare bene in questi mesi ancora così caldi? Partiamo da un presupposto: la dieta è personale ed è essenzialmente fatta di equilibrio alimentare. La parola d’ordine è appunto equilibrio, è sbagliato non mangiare o affidarsi ai pasti sostitutivi. Ed è altrettanto sbagliato rinunciare ad un cibo di cui non si può fare a meno. Basta moderarsi e gli effetti positivi saranno di più lunga durata. Quindi la colazione al bar si può fare… Si può fare, basta rinunciare a qualcos’altro. Di certo meglio sarebbe iniziare la giornata con acqua e limone, che alla mattina aiuta il transito intestinale e rafforza le dife-

se immunitarie. Attenzione alla frutta: a colazione e in generale dopo i pasti è meglio evitarla, perché aumenta la fermentazione, mentre è l’ideale per la pausa di metà mattinata o metà pomeriggio. C’è un’eccezione, l’ananas, che brucia i grassi ed è consigliato anche dopo i pasti. Tra i frutti di stagione, pesche, meloni e angurie non hanno controindicazioni, mentre uva, banane, fichi e avocado contengono molti zuccheri ed è meglio limitarsi ad un massimo di due volte a settimana. Fa molto bene anche il mirtillo, in particolare per chi soffre di insufficienze venose. E nel menù di pranzo? In questo periodo si mangiano ancora volentieri le insalatone, stando sempre attenti all’equilibrio. Noi di

NaturHouse curiamo molto l’associazione dei cibi: a pranzo servono le proteine, ma mettere nell’insalatone uovo, tonno e mozzarella insieme è troppo. Attenzione anche alle porzioni. Noi consigliamo porzioni simili a pranzo e a cena: per un buon apporto proteico giornaliero bastano 3/4 di piatto (pari a 100 grammi) a pranzo e mezzo piatto a cena, scegliendo tra carne, pesce e formaggi, accompagnati da un piatto pieno di verdure. Per i vegetariani e non solo, i legumi possono essere una valida alternativa: fagioli, lenticchie e ceci sono ricchi di proteine, sali minerali, ferro e calcio. Sulle verdure ci sono delle avvertenze in termini di tipologia e cottura? Per la cottura non ci sono

particolari limitazioni, in padella, al vapore o lessate, tutto è concesso, mentre sulla scelta della verdura bisogna considerare la presenza di zuccheri. Qualche esempio? Mais, carote e rape rosse. Queste tre verdure contengono molti zuccheri, è meglio metterli in tavola non più di un paio di volte a settimana. Capitolo bevande: quali ci fanno stare bene e ci dissetano di più? L’acqua, sia liscia che gassata, è sempre la più indicata, ma anche centrifugati ed estratti di frutta dissetano e fanno bene all’organismo. Oppure una bevanda a base di acqua, limone e zenzero. Il limone, oltre ai benefici già indicati, fa molto bene anche alla pelle, mentre lo zenzero aiuta ad accelerare il meta-

bolismo. Vino, birra e bevande gassate sono da evitare: eliminarne o limitarne l’uso provoca importanti effetti benefici al nostro corpo. Al termine del pasto niente frutta, ma almeno il dolce ce lo possiamo concedere? Si può chiudere con un dolce, ad esempio un gelato, ma come ho detto in precedenza non bisogna eccedere. Per il gelato, meglio scegliere l’artigianale piuttosto che il confezionato, e, ribadisco, attenzione all’equilibrio: due volte a settimana è più che sufficiente. Bisogna evitare l’associazione mentale “c’è caldo, mangio un gelato”. Mangiare sano è anche una questione di abitudine, migliorando il proprio stile alimentare i benefici possono essere tanti e di lunga durata.


Attività ed eventi

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SANA, il riferimento del biologico e naturale italiano

La manifestazione si terrà dal 9 al 12 settembre presso i padiglioni della Fiera di Bologna Tempo di lettura 4 min.

• Il Salone Internazionale del Biologico e del Naturale SANA è la manifestazione fieristica leader in Italia nel comparto dei prodotti biologici e naturali. Evento storicamente più radicato e amato dal pubblico finale di visitatori e amanti del prodotto naturale del nostro Paese, Sana è la vetrina nazionale ed internazionale di riferimento della produzione italiana; per gli operatori professionali è marketplace e punto di incontro, occasione di networking, momento unico di presentazione delle novità del settore e di approfondimento sui temi e trend principali del mercato. I tre settori cardine della manifestazione sono: Alimentazione biologica, che rappresenta tutto l’universo food. Cura del corpo naturale e bio, che include la sezione della salute e del benessere della persona. Green lifestyle, sezione dedicata a tutti i prodotti na-

turali per il tempo libero, la casa e il vivere “verde”. Il trend della manifestazione rispecchia quello del mercato, con una grande crescita in tutti i comparti. Sana si conferma come fiera di riferimento del biologico e dei prodotti naturali; la sua centralità e l’interesse in continua crescita da parte degli operatori esteri ne fanno una piattaforma ideale sia per il mercato italiano che per l’internazionalizzazione. Le iniziative Sana propone un ricco palinsesto di iniziative nel quartiere fieristico, a cui si aggiungono eventi e progetti “fuori salone” in città, in una “green week” bolognese. Sana Novità è la vetrina che raccoglie prodotti con caratteristiche innovative segnalati dagli espositori, che rappresenta un’istantanea estremamente ricca della produzione naturale italiana. Sana Shop è il luogo dove si possono acquistare i

prodotti delle aziende espositrici di tutti i settori della rassegna che decidono di attivare un “temporary store” nella manifestazione, e testare preparati alimentari, prodotti cosmetici, trattamenti di bellezza e articoli naturali per casa e tempo libero. Sana Academy si rivolgerà agli operatori con un programma educational on line e off line per l’informazione e la qualificazione professionale. Una vera e propria agenda di corsi su temi di attualità, condotti da esperti italiani e internazionali. Il VeganFest anche nel 2016 sarà ospite a Sana con eventi, workshop e due novità assolute: “VeganFest Live” e l’Area Gelato VeganOK, con show di Maestri Gelatieri e Pasticcieri, degustazioni gratuite, dimostrazioni e conferenze formative. L’ Osservatorio Sana durante la manifestazione, presenterà i risultati di

studi e ricerche sull’universo del naturale, che costituiscono una preziosa fonte di informazione per operatori professionali, policy makers e visitatori della rassegna. Convegni, incontri e workshop completeranno il

panorama delle iniziative all’interno di SANA, spazi ideali di confronto e discussione per istituzioni ed imprenditori sul mercato del biologico. Sana City vestirà la città di Bologna di “verde” grazie alla realizzazione

di un “fuori salone” cittadino con un palinsesto denso di eventi culturali, gastronomici, di intrattenimento e commerciali in sinergia con i contenuti dell’evento, altro motivo di interesse e di attrattiva per il pubblico di Sana .

L’autostima vien danzando A Modena, la scuola più grande d’Europa di Pole Dance per tutte le età Di Laura Solieri • Quando l’autostima si conquista divertendosi, con grazia acrobatica, femminilità e una buona muscolatura a regalare un risultato perfetto. Questa è l’essenza della pole dance (letteralmente danza con il palo da non confondersi con la lap dance), disciplina che a Modena è sempre più apprezzata e praticata tanto che in questa città ha sede la scuola più grande d’Europa, “Female Arts Studio”. Le sue proprietarie sono Erika Esposito e Luna Alvarez, una passione sfrenata per la pole dance e tanta voglia di trasmetterla ai numerosi allievi della loro scuola. “La passione per la pole dance è nata per caso, dopo una prova presso una scuola di Bologna – ci racconta Erika, 33 anni, di Modena, mamma di due bambini

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di 7 e 9 anni, presidente di Female Arts Studio, dirige la scuola e ne organizza le attività - Sempre per caso, ho incontrato Luna che era appena tornata dopo cinque anni trascorsi in Australia dove aveva studiato pole dance, e ho pensato che sarebbe stato bellissimo aprire un piccolo spazio dove le donne (cinque anni fa non avremmo mai pensato di convincere anche gli uomini!) potessero sentirsi a proprio agio. E così è nata l’idea di Female Arts Studio. Dopo pochi mesi – prosegue Erika abbiamo allargato la scuola e nel 2012 avevamo la scuola più grande e strutturata d’Italia. Successivamente, abbiamo deciso di entrare all’interno di un capannone di proprietà della mia famiglia e ristrutturarlo: 700 mq dedicati a pole dance e arti aeree. Oggi la

nostra è la scuola più grande d’Europa e ne andiamo molto fiere”. La pole dance appassiona perché si parte da zero e in poco tempo si possono ottenere risultati che sembravano impossibili. Tutte le nuove femalers entrano a scuola con molte riserve e quando vedono i pali scoppiano a ridere “poi, il vero problema è convincerle a scendere!” sorride Erika. Ognuno si avvicina a questa disciplina per motivi diversi, molte donne lo fanno per rimettersi in forma, “la maggior parte per mettersi in gioco e sono le migliori perché lo fanno e diventano femalers a tutti gli effetti. Poi, certamente non guasta vedere il proprio corpo che cambia e si modella ogni giorno di più” afferma Erika. La particolarità della pole

dance è quella di lavorare sull’autostima di chi la pratica, accrescendola, e facendo sentire le persone più sicure di sé e del proprio corpo. “Per aumentare l’autostima è necessario avere degli obiettivi, raggiungerli e superarli. La pole dance te lo permette – sostiene Erika - Ogni settimana, in aula proponiamo alle allieve nuove figure e le aiutiamo a eseguirle, ogni nuova figura riuscita è un sorriso accompagnato da una vittoria e dall’immancabile selfie. Anche non riuscire dà un obiettivo, la settimana successiva le allieve ci riprovano e cercano di fare figure più difficili. Inoltre, dopo un allenamento ci si sente meglio con se stessi e anche con gli altri: le classi, infatti, sono composte da poche persone che in breve tempo creano lega-

mi di amicizia incredibili” . La scuola favorisce la socializzazione proponendo numerosi momenti di aggregazione per permettere a tutti di conoscersi e migliorare insieme. “Molte donne arrivano credendo di non possedere femminilità – prosegue Erika - e attraverso i nostri corsi di Exotic pole dance, Sexy chair e Burlesque dimostriamo loro il contrario. Il risultato? Ritrovano in un batter d’occhio ciò che credevano di non possedere, perché tutte le donne sono femminili al punto giusto, basta crederci e capire come tirare fuori le proprie doti”. Grazie alla pole dance, il corpo cambia da subito: ci si sente più forti e ci si vede più toniche. Lavorando a corpo libero, i muscoli si definiscono senza ingrossarsi e la figura cambia notevolmente

già dopo pochi mesi. Ogni mese presso la scuola ci sono le prove gratuite; il 19 settembre iniziano i corsi di aerea e acrobatica sia per adulti che per bambini (tessuti, cerchio, corda, trapezio, salti ecc.). “Tra le varie novità dell’autunno - conclude Erika - organizzerò la prima edizione di Exotic Pole Dance contest il 19 novembre. Ogni anno organizzo Italian Pole Dance Contest e porto a Modena centinaia di pole dancer da tutta Europa: lo scorso anno abbiamo ricevuto 200 atleti e 600 spettatori per due giorni di gare. Il 19 novembre sarà un evento più legato allo spettacolo che allo sport, la pole dance con tacco e costumi appariscenti, la pole dance come tutti credono che sia ma in realtà non è!”. Per informazioni: www.femaleartstudio.com


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Vacanze consapevoli

Un’altra estate da cani

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La bella stagione non è così bella per gli amici a quattro zampe, spesso vittime di abbandoni. Le cause? Crisi economica e non solo di Luca Beltrami • Valigie fatte, albergo prenotato, auto pronta con bagagliaio caricato al massimo. È questo, più o meno, il quadro prevacanziero di una famiglia tipo. E in questo quadro ancora troppo spesso non trova spazio un pezzo della famiglia: il nostro cane. Sul più bello, la vacanza appunto, ecco che da migliore amico diventa un peso di cui liberarsi. A dirlo sono i numeri, quelli dell’Ufficio diritti degli animali del Comune di Modena, ed in particolare quelli relativi ai cani senza dispositivo di riconoscimento: in luglio sono stati 58 i cani entrati

Tempo di lettura 3 min.

in canile, di cui 11 quelli non identificabili (ovvero privi di microchip), 6 rinunciati e 37 i cani riconsegnati al padrone, in giugno 48 entrati, 10 non identificabili, nessuna rinuncia e 36 in uscita. Numeri simili lo scorso anno: 56 entrati in luglio, 16 senza microchip, una rinuncia e 36 riconsegnati, in giugno 70 ingressi, 17 non identificabili, nessuna rinuncia e 52 riconsegne. «Il microchip è un dispositivo sottocutaneo – spiega Adele Bonantini, responsabile del canile intercomunale modenese – fondamentale per riconoscere l’animale e

per riportarlo a casa in caso si smarrimento. Il problema è che molti ancora non lo utilizzano. L’immagine del cane abbandonato lungo la strada che porta ai luoghi delle vacanze è ormai superata: la causa delle rinunce è spesso di natura economica, cioè le famiglie non si possono più permettere il mantenimento di un cane per la perdita del lavoro. È uno degli effetti della crisi economica». Solo una questione di portafoglio quindi? Eppure i numeri confermano una certa stagionalità negli abbandoni. Sono due infatti i periodi dell’anno in

cui cresce il numero di cani non identificabili arrivati al canile: estate e Natale. A darci delle risposte è Silvia Degli Esposti dell’Ufficio diritti degli animali del Comune di Modena: «Il cane è motivo di grande soddisfazione, ma implica impegno e dedizione. Serve un’iniziale presa di coscienza: chi decide di avere un cane deve prendere in considerazione cosa comporterà. Non bisogna lasciarsi trasportare dall’emozione iniziale, avere un cane è un impegno a lungo termine, un rapporto che durerà dai 10 ai 15 anni. Crescere un cane comporta

un investimento in termini di risorse, non solo economiche, ma anche fisiche e mentali». In estate si verifica anche il fenomeno contrario, ovvero che venga preso un cucciolo, che poi i tanti impegni e il poco tempo a disposizione costringerà i padroni a “scaricare”: «Questo capita perché a volte il cane non è come ce lo eravamo immaginati. Perciò è preferibile affidarsi agli operatori del canile, che conoscono gli animali e riescono a fare il giusto incontro tra cane e padrone. Per noi è importante tutelare il benessere

dell’animale e rispettare la sua indole, ad esempio un cane abituato al randagismo potrebbe non preferire il divano, e la convivenza si farebbe complicata costringendolo ad una vita tra le mura di casa. La nostra, se mi si passa il termine, è un’opera di educazione sulle persone, proprio perché abbiamo a cuore la salute dei nostri animali. Prendersi cura di un cane non è un gioco, bisogna essere coscienti dell’impegno e delle responsabilità che comporta». Impegno e responsabilità che non vanno in vacanza.

A Bellaria il Villa Claudia: Eco Vegan Hotel di Maddalena Nardi • La famiglia Gradara, proprietaria del Villa Claudia, struttura annoverata tra gli alberghi ecologici di Legambiente e di Green Tourism, è da sempre attenta e sensibile all’ambiente e si è posta l’obiettivo di ridurre l’impatto delle proprie attività sull’ambiente e favorire vacanze più consapevoli e di qualità a tutti i propri ospiti. L’Hotel Villa Claudia, 3 stelle con certificazione Etica VeganOK, si trova direttamente sul mare, in posizione tranquilla e di grande prestigio, non lontano dal centro di Bellaria (RN). Dispone di tutti i comfort, tra cui parcheggio privato e Wi-Fi gratuiti. Animazione

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dei Guardiamondo (www. riscoprilanatura.it) per i bambini. Le camere sono spaziose, tutte climatizzate, alcune godono di un’incantevole vista sul mare. Che siate vegetariani o vegani vi sarete sicuramente trovati in difficoltà nella scelta di ristoranti o strutture vacanziere che possano offrire qualcosa di più dei soli contorni. L’Hotel Villa Claudia, oltre alla propria offerta di prodotti biologici fin dalla ricca colazione, propone un ricchissimo buffet di verdure fresche km0, oltre a menu specifici vegetariani e vegani che vanno dalla piadina senza strutto, realizzata con

Per saperne di più Hotel Villa Claudia di Pietro Giordano Gradara & C. S.a.s. Via Bolzano, 16 – 47814 Bellaria-Igea Marina (RN) Tel. e Fax. 0541/345066 www.hotelvillaclaudia.it

olio alle tante varianti nella preparazione di cereali e legumi quali farro, lenticchie, fagioli, ceci, seitan, tofu e tempeh. E chi ha detto che non si possono preparare dolci senza latte e uova? Con ingredienti come frutta fresca, semi di cioccolato, tofu, sciroppo di riso,

zucchero di canna, patate e latte di soia è possibile creare buonissimi dolci vegan! Finalmente, anche in vacanza, potrete mangiare bene e sano, senza crudeltà per il mondo animale e in modo biologico. Una scelta responsabile per una vacanza sostenibile. Per i vostri bambini il personale di cucina è a disposizione per pappine e menu adatti a loro: ogni giorno potrete avere il brodo vegetale con verdure fresche destinato ai piccoli ospiti. L’hotel effettua una minuziosa raccolta differenziata, ha adottato sistemi di risparmio energetico (come lampadine al led) e idrico ed è inoltre dotato di pannelli solari per la produzione di elettricità. Inoltre l’albergo utilizza in gran parte detersivi ecologici, mette a disposizione degli ospiti biciclette e diffonde informazioni su eventi, monumenti e zone di interesse artistico, naturale e storico. Eventi su temi riguardanti l’alimentazione sana sono organizzati anche all’interno dell’hotel stesso. Dal 2001, per merito del Villa Claudia e degli altri albergatori sensibili alla difesa dell’ambiente, Bellaria si contraddistingue per aver brillantemente attuato e sviluppato tutti gli obiettivi che stanno alla base del Decalogo di Legambiente Turismo. Ideale per non perdere le sane abitudini anche in vacanza! Al Villa Claudia anche i nostri amici a 4 zampe sono accettati e ben coccolati.


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Sport

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Calcio revolution: le novità Csi per la prossima stagione calcistica Tempo di lettura 5 min.

• Una nuova stagione sportiva all’insegna del calcio, che quest’anno

si presenta ricchissima di novità e sconti interessanti. Quattro diverse

proposte rivolte agli appassionati dello sport di squadra per eccellenza:

calcio a 11, calcio a 5 maschile e femminile, calcio a 7 e calcio giovanile, per

Piscine Pergolesi, arriva il percorso nascita per bimbi e genitori Con il mese di settembre e la riapertura, il 12, dell’impianto natatorio di via Divisione Acqui a Modena, arriva una novità: si chiama “In Acqua, con te” ed è un percorso di movimento consapevole che coinvolge genitori e bambini, dall’attesa ai primi mesi di vita, in collaborazione con l’Associazione Differenza Maternità. Un percorso per crescere insieme e in armonia, con tantissime

nuove attività: ginnastica pre parto in vasca e in palestra, ginnastica post parto, ginnastica perineale, corsi di acquaticità 0/36 mesi, consulenze e incontri con naturopata e osteopata, incontri con ostetrica, corsi di massaggio infantile, incontri con mamme e papà, trattamenti di riflessologia plantare. Per info e contatti: tel. 059.373337, info@piscinepergolesi.net, www.piscinepergolesi.net.

vivere un anno sportivo diverso dagli altri, per un calcio sano, di tutti e per tutti. In linea con gli obiettivi Csi: integratore sociale, a base di sport. Tra le principali novità del campionato: sconto 50% sulle tariffe del calcio a 11, lancio di un progetto educativo per il calcio giovanile, pieno “stile suda-

mericano” per il calcio a5 con l’assegnazione di due scudetti, formula “paghi quanto giochi”. Per info e iscrizioni contattare le varie commissioni calcio del Csi Modena: calcioa5@csimodena.it,calcio@csimodena.it, calcioa7@csimodena.it, calciogiovanile@ csimodena.it oppure chiamare il numero 059 395357.

Benessere over 55: riprendono i corsi del Csi Modena Acquarelax: riprendono per la stagione sportiva 2016/2017 alle Piscine Pergolesi tutti i corsi dedicati agli anziani, over 55, organizzati dal Csi Modena con la presenza di un istruttore laureato in Scienze Motorie. L’acquarelax è un’attività che consente di ossigenare e tonificare tutta la muscolatura corporea, attraverso un’attività che si svolge esclusivamente in acqua. Per informazioni e per iscriversi ai corsi: direttamente presso la reception delle Piscine, in via Divisione Acqui n. 152, chiamando il call center al numero 059 9782820, oppure contattando la mail scuole@csimodena.it (cell. 339 1103898). Sempre dedicata agli over 55 è la proposta di attività motoria in palestra del Csi Modena, rivolta agli over 55 che desiderano mantenere lo stato di salute dell’apparato polmonare, osteoarticolare, muscolare, cardiovascolare, neurosensoriale. I corsi del Csi si svolgeranno durante la prossima stagione sportiva, presso la Palestra De Angelis (strada S.Caterina) e presso la Palestra S.Anna ai Torrazzi (via Argentina) a Modena. Per info e iscrizioni: comitato anziani Crocetta (tel. 059 315724) oppure scuole@csimodena.it(cell. 339 1103898).


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viveresostenibilemodena.net

SETT/OTT 2016


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