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Temi e personaggi
Ma quante facce diverse ha il coraggio di dire “io”
Sarà nuovamente la Fiera di Rimini, sfruttata in gran parte della sua ampiezza, ad ospitare il 42° Meeting. In un’edizione che farà tesoro di tutte le conquiste digitali della Special Edition 2020, con gli eventi trasmessi in diretta in italiano, inglese e spagnolo, e disponibili dopo una manciata di minuti in varie altre lingue, sarà comunque il pubblico in presenza a tornare protagonista, ripopolando i padiglioni, assistendo ai convegni e ammirando mostre e spettacoli.
A partire dal titolo “Il coraggio di dire «io»”, saranno cura e salute, lavoro e sviluppo, educazione e istruzione, sostenibilità e innovazione, scienza e ricerca alcune tra le principali tematiche trattate, tenendo costantemente presente il contesto del Recovery Fund & Next Generation EU proposto e approvato dal Consiglio Europeo per la ripresa dalla pandemia.
Il Meeting si interrogherà anzitutto sul tema del lavoro, su cosa esso rappresenta nella vita di ciascuno, su come è cambiato e cambierà dopo questo periodo e insieme su come renderlo giusto e utile. Il lavoro è al centro di un nuovo paradigma di sviluppo sostenibile: non c’è sostenibilità ambientale senza sostenibilità sociale e viceversa. Saranno almeno sei i momenti di dibattito introdotti da video o con presentazione di dati che introdurranno al tema. Si parlerà di macro trend, lavoro per i giovani in Italia e all’estero, dei lavori del futuro, di formazione, di politiche del lavoro, utilizzando il fortunato e apprezzato format dei tv talk coordinati da Massimo Bernardini in collaborazione con la Fondazione per la Sussidiarietà. Per quanto riguarda la salute, il Meeting proporrà alcuni grandi incontri a carattere internazionale per
fare il punto dell’attuale situazione mondiale delle cure alla persona, partendo dal Covid 19 per ragionare sulla sanità del futuro. Sono in cantiere anche workshop e webinar specifici che coinvolgeranno protagonisti della sanità italiana, aziende di settore e testimoni. Dalla Digital Health alla medicina del territorio, dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale per prevedere sviluppi e conseguenze di nuove epidemie, ai nuovi sistemi sanitari del mondo (Stati Uniti, Europa, Estremo Oriente), fino alla rinnovata centralità
della figura del medico oggi, moltissimi saranno i punti toccati, sottolineando sempre l’importanza della relazione fra chi cura e chi è curato.
Durante la manifestazione si parlerà anche di identità della città, dalla rigenerazione urbana alla mobilità sostenibile, ma anche di turismo, un comparto completamente stravolto dallo shock mondiale causato dalla pandemia, dando spazio all’esperienza di chi sta affrontando il cambiamento senza farsi prendere dalla paura e senza guardare al passato con nostalgia e rimpianto.
Un’ampia area della Fiera sarà poi dedicata alla Cooperazione internazionale e ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile promossi dalle Nazioni Unite. In collaborazione con la Direzione Generale per la cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale verrà allestita un’area in cui racconteremo ad esempio l’attività, conosciuta ancora troppo poco, della Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite (Unhrd) di Brindisi gestita dal World Food Program (premio Nobel per la pace 2020), dalla quale partono aiuti umanitari destinati a tutti i continenti.
Non mancheranno poi gli incontri scientifici (ne parleremo appro-
fonditamente nel prossimo Meeting News), come le testimonianze. Citiamo solo due tra queste: padre Agbonkhianmeghe Orobator, responsabile della Compagnia di Gesù per tutta l’Africa, convertito dall’animismo al cristianesimo, e Timothy Radcliffe, frate domenicano, tra gli autori di spiritualità più noti al mondo.
Si parlerà molto anche di comunicazione, dal fenomeno delle serie tv esploso in questi anni, alle nuove piattaforme social che posso-
no rappresentare nuove forme di espressione di un io che si protende sempre più direttamente al mondo, ma anche di omologazione quando non di oppressione. Ci faremo raccontare l’esperienza dello scrivere da letterati e poeti e certamente non mancheremo il fondamentale appuntamento con il settimo centenario dantesco, così come continueremo a incontrare esponenti di primo piano di altre confessioni e religioni, sulla base della “Fratres omnes”, la nuova magna charta del dialogo e della fraternità tra uomini di fedi e pensieri diversi. Insomma, un piatto ricchissimo, nella migliore delle tradizioni Meeting, e non certo esaurito da questo articolo. Arrivederci quindi ai prossimi numeri di Meeting News per andare a fondo di altri filoni e incontri.
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