rivista distrettuale rotaract - distretto 21 00 - calabria, campania , territorio di lauria
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Registrato presso il tribunale di Napoli con provvedimento n.68 Gli articoli pubblicati rispecchiano il pensiero degli autori e non comportano responsabilitĂ della Direzione.
le attivitĂ di primavera
clubs
il preludio del prossimo anno
SIDE
i progetti si concludono
commissioni
un anno di service
presidenti
le attivitĂ di fine anno
le zone
I cardini del distretto
azioni
di Carmela Laino
editoriale R.R.D.
sommario
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di Francesco Li Pira
storicamente
una svolta nell'indagine?
Inchiesta
le lettere del governatore e del delegaro
Rotary
per tenersi sempre aggiornati
brevi dal distretto
la parola ai soci
pensiero libero
editoriale
Carmela Laino
Grazie per il sostegno...
...l'impegno...
...il coraggio...
Carmela
assieme abbiamo volato alto!
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editoriale È
stato un crescendo.
Timidi abbiamo guardato il cielo, sospirato alle nuvole, stretto i pugni nella tensione e sentito un brivido lungo la schiena, la consapevolezza di un ruolo arduo e degli obiettivi ambiziosi. Stravolgere uno schema, ridettare nuovi standard, diventare un riferimento, puntare in alto dice l'amica Carmela, arrivarci spiegando le ali. E cosi siamo partiti, oltre le nuvole, poi sorvolando la metropoli con un mantello rosso sulle spalle. Ma si poteva andare ancora oltre ad al giro di boa dell'anno sociale ci siamo ritrovati col naso all'insù per puntare al massimo obiettivo: lo spazio. Lo spazio, dove la gravità è annullata, l'attrito un lontano ricordo, dove le esperienze passate non contano mentre si è intenti ad esplorare l'ignoto. Ci siamo arrivati ora, con l'ultimo numero dell'anno, Ed eccoci qui dunque. Qui, dove termina questa avventura fantastica, colma di imprevisti, gioie, occasioni per imparare e migliorarsi. Ora possiamo sospendere per qualche attimo la nostra corsa e riflettere criticamente su ciò che è stato fatto, sfogliare a ritroso le pagine del tempo. La speranza, guardandosi indietro, è quella di avere tenuto fede alle promesse strette all'nizio del cammino, di avere dato il massimo di ciò che si aveva, di aver nutrito in se la genuinuità delle idee e degli atti, infine aver trasmesso il meglio di se in ciò che è stato fatto. Tiriamo le somme? Sono stati dodici mesi di duro lavoro, ma ne è valsa la pena. Giorno dopo giorno, pagina dopo pagina. E non posso che ringraziare tutti i ragazzi della redazione per essere stati i miei compagni di questo splendido viaggio.
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ra una scommessa, ora tocca a voi darci il responso. Questa è stata “la Review”, si perché da quest’anno ha avuto un nome, una sua precisa identità: sognatrice ma nello stesso tempo legata ai fatti e sempre pronta ad aggiornarvi sui maggiori eventi rotaractiani. Volevamo regalarvi qualcosa di diverso. Volevamo trovare un motivo per scherzare, per riderci su. E da qui è nata la celebre storia delle “Campane”, un vero e proprio gioco tra realtà e finzione. Tutto partì una sera parlando con Marco Di Mare mentre Federica Vallefuoco cominciava ad interrogarsi sulla mia stabilità psichica. L’obiettivo era far sorridere qualche rotaractiano inventando una storia che avrebbe catturato i soci del Distretto. Ed ecco il primo episodio, il primo video-live, registrato durante il Passaggio delle Consegne del Rotaract di Nocera. Tutto fatto di fretta, dopo la torta e prima di rientrare a Napoli. Poi è arrivato Natale, ed abbiamo deciso di interrompere la classica liturgia dell’Assemblea Distrettuale con un’insolita “messinscena”. Attimi di panico (o di ilarità) creati ad arte, con il Prefetto del Rotaract Napoli Sud Ovest a farci da spalla. Ma il capolavoro si è verificato (infatti è stato del tutto casuale) al SIDE. Sempre “la solita delle Campane”, qualche aggiornamento, ma ecco il vice rappresentante distrettuale Giovanni Zarra che ci dice che sono spariti dei regolamenti del Delegato Distrettuale Rotary per il Rotaract. Questa volta è realtà, ma se la notizia passa attraverso il filtro delle “campane” la sottile linea si interrompe. Ed ora siamo arrivati ai saluti. Una conclusione per la storia era d’obbligo. Forse siamo riusciti a mettere un punto a quest’incresciosa vicenda dei furti che hanno colpito il distretto. Forse. Forse riusciremo a scoprire cosa ha fatto il prode supercommissario per la difesa dei Simboli di club Roberto Schiani. Forse. Anche perché mettere la parola fine a questa esperienza non sarà facile. Abbiamo vissuto un anno ricco di soddisfazioni, abbiamo conosciuto tantissime nuove persone all’interno del Distretto, ma soprattutto ci siamo divertiti, e ci siamo fatti quattro risate. Almeno spero. Anche perché un Rotaract senza sorriso non avrebbe alcun senso!
’ultimo numero ha l’onere e l’onore di fare un po’ da chiusura dell’anno rotaractiano che abbiamo vissuto insieme, raccontando le attività e le emozioni di questi mesi. Per l’occasione abbiamo chiesto ai Presidenti di esprimere in poche righe il loro anno, qualcuno più emotivo ha voluto descriverci le sensazioni provate in questa avventura, mentre altri si sono concentrati sulle progettualità. Anche alcuni tra i delegati di Zona hanno risposto positivamente, raccontandoci la loro esperienza. Ma il vero fiore all’occhiello di questo numero è una rubrica davvero particolare e unica, creata appositamente per un Socio che per limiti d’età termina la sua esperienza rotaractiana, Francesco Li Pira. La rubrica si chiama “Storicamente” (una rubrica scritta da lui come poteva mai chiamarsi?) e contiene uno splendido scritto di Francesco, che ho pubblicato con grande orgoglio. Come sempre, troverete nel giornale gli ultimi aggiornamenti sui progetti, Pensiero Libero, l’immancabile spazio rotariano e la conclusione del giallo sul furto delle campane. L’anno è stato positivo e ha visto rinsaldarsi l’unione nel Distretto. Solo muovendoci insieme possiamo raggiungere risultati. Condivido appieno il rugbista Mauro Bergamasco: “Ognuno deve rispondere “presente” all’appello, altrimenti la magia non riesce”. Che questa magia continui a tenere sempre unita la famiglia del 2100. Detto sottovoce tra noi, non amo fare nomi e cognomi, ma non posso non dire un grazie speciale ad alcuni ragazzi della redazione, che con la loro determinazione e il loro entusiasmo hanno reso più piacevoli anche i momenti meno facili, ed ai quali mi legano stima ed amicizia. Ringrazio di cuore chi ha voluto affidarmi il coordinamento della Rivista Distrettuale, una per tutti l’RRD, i Soci che ci hanno seguito con interesse ed affetto, e tutti coloro che hanno voluto collaborare con noi pur non essendo membri della commissione, perché come scrissi sul primo numero “questa è la rivista di tutti. Non importa se non tutti siete giornalisti, o se non avete esperienze di redazione. Il Rotaract è fatto dalle persone. Dietro i progetti c’è l’entusiasmo dei tanti giovani che compongono il nostro Distretto. Il giornale sarà quindi espressione dei Soci che vorranno partecipare e collaborare.” Grazie a tutti e un grande in bocca al lupo alla futura squadra di redazione!
Grazie a tutti e un grande in bocca al lupo alla futura squadra di redazione!
marco di mare
stefano scarpa
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federica vallefuoco
distretto azioni
Pubblico Interesse L’Azione di Pubblico Interesse, per l’anno sociale 2011-2012 si è concentrata su due progetti. Tra le ultime iniziative realizzate per il progetto “Per vedere oltre”, il Rotaract Club Crotone ha installato delle tabelle tattili nella Basilica Cattedrale di San Dionigi, in Piazza del Duomo, in modo da rendere possibile anche ai non vedenti la fruizione turistica della Basilica. Presso la Sala Polifunzionale dell’Aeroporto Militare Di Capodichino, il Rotaract Club Napoli Sud Ovest in collaborazione con la Zona Golfo Di Napoli ha messo in scena uno spettacolo teatrale ed il ricavato della serata è stato devoluto al progetto distrettuale. Il Rotaract Torre del Greco con il Club di Castellammare - Sorrento ha svolto una serata al Bowling di Torre del Greco, il cui ricavato è andato per l'installazio- dei ne di pannelli braille presso le Chiese S.Maria Assunta e S.Michele di Torre del Greco. Per quanto riguarda le iniziative per il progetto “Acque sicure”, è stato organizzato in Campania un momento di ' sensibilizzazione sulla potabilità delle acque e si è proceduto a distribuire tra i partecipanti i vademecum della potabilità delle acque della regione realizzati dalla Commissione Distrettuale. In Calabria, il Rotaract di Crotone è stato tra i protagonisti della “Giornata Nazionale del Volontariato e dell’ambiente” con l’istallazione di una fontanella collegata alla rete idrica potabile presso l’istituto omnicomprensivo Maria Grazia Cutuli. È stata inoltre donata un’altra fontanella al Comune di Amantea, installata sul Lungomare cittadino dove sorgeva una precedente fontanella oggetto di atti vandalici. A conclusione di tale progetto in Calabria, l’installazione di altre fontane nelle città di Vibo Valentia, Catanzaro e Lamezia Terme. lucio todisco
Professionale L’Azione Professionale ha avuto lo scopo di permettere ai ragazzi diplomandi di conoscere le conoscere le proprie proprie lacune e migliorare le competenze per affrontare meglio i test d’ingresso alle facoltà. Le attività condotte nell’ambito dell’Azione Professionale 2011/12, per la Regione Calabria, hanno ricevuto, Il Club di Catanzaro ha stretto un'importante sinergia con l’Istituto Tecnico Attività Sociali “Bruno lizzare congiuntamente i corsi di preparazione ai test d’ammissione per medicina. Il Club di Rende, in collaborazionen il razione col Liceo Classico Statale Gioacchino da Fiore di Rende, mediante la disponibilità di giovani laureati e non), ha predisposto i corsi per circa 80 giovani diplomandi. Il Club di Corigliano Rossano Sybaris ha realizzato un caminetto "Colloqui di lavoro, istruzioni per l'uso". Altri Club, ancora, hanno programmato attività poliedriche: il Club di Vibo lentia ha deciso di focalizzare l'attività sulla motivazione dei ragazzi delle scuole superiori. Attraverso una forte sinergia con il Rotary Padrino di Vibo si realizzeranno, nella fattispecie, degli incontri per focalizzare l’attenzione sul passaggio ad una nuova classe e/o realtà scolastica, ad un corso professionale specialistico, o a un percorso di tipo lavorativo. L’attivazione di “gruppi di riflessione” permetterà di creare nell’Istituzione Scolastica uno “spazio” di ascolto, sostegno e pensiero su le emozioni riferite al delicato momento di passaggio legato alla scelta. Il Rotaract Club di Riviera dei Cedri ha organizzato un incontro con l’A.D.A.P. (Accademia delle Arti e Professioni), con lo scopo di permettere ai diplomandi coinvolti di conoscere eventuali nuovi percorsi per acquisire e migliorare le proprie competenze ed affrontare meglio la scelta lavorativa: grafica pubblicitaria, servizi e turismo, comunicazione e giornalismo, restauro dipinti e manufatti, visagista e molti altri ancora. Posso dunque affermare che fra attività realizzate e quelle in itinere, potremo riuscire a fornire un valido contributo ai Nostri coetanei e al Nostro Distretto.
danilo de fazio
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Internazionale Il Progetto ha visto la realizzazione di aule informatiche nelle scuole situate nelle zone più disagiate dei Paesi con i quali è nato il progetto. Il Responsabile per la Campania, Fabrizio Cuciniello, ha confermato l’avvenuta conclusione del progetto; inoltre, il Distretto è impegnato nell’acquisto di testi universitari per l’Università di Tirana, verranno consegnati nel più breve tempo possibile.
Interna
L’anno sociale che sta volgendo al termine mi lascia profondamente soddisfatto e colpito. entrambe le sensazioni nascono dallo stesso motivo: tutte le zone della Campania hanno realizzato i forum di Azione Interna, dimostrando un grande attaccamento alla causa rotaractiana. un segnale molto positivo, che lascia intendere quanto la classe dirigenziale della nostra associazione abbia assorbito i nostri princìpi e quanto ci tenga a consegnarli alle future generazioni rotaractiane. proprio i destinatari dei forum sono stati ottimi ascoltatori; abbiamo avuto platee attente, critiche, perspicaci e e curiose. Tutti i club hanno preso parte agli incontri e qualcuno si è distinto per aver voluto approfondire r organizzando dei caminetti. Con questo mio ultimo articolo voglio lasciare le impressioni che mi sono rimaste alla fine di una fortunata carriera, sperando che aiutino chi ci seguirà, ad avere una esperienza di Rotaract costruttiva. L’associazionismo è in crisi, si sa. Sempre meno persone si iscrivono a gruppi di service o beneficenza. Questo si deve in parte alla perdita di valori del nostro tempo, in parte ad una immagine sbagliata che la nostra associazione ha all’esterno. Quanto di questa cattiva immagine è dovuta a pregiudizi scontati e quanto dipende da nostre abitudini sbagliate? Ovviamente, dipende da entrambe le cose. Sta a noi rendere le nostre tradizioni, quali la tavola, un momento che facciano da mezzo per uno scopo più grande e che non siano lo scopo stesso. Consumare il pasto insieme deve essere un atto finalizzato alla cementificazione del gruppo e alla creazione di un’atmosfera colma di quell’entusiasmo che sfocia nel concepimento di progetti validi. Colui che decide di diventare socio ha già un vantaggio importante su chiunque altro: non ha pregiudizi o vuole rinunciare ad essi! A queste persone è bene dare la giusta formazione. mariano casaburi E e U a
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distretto
Molti sono gli eventi organizzati quest’anno dai Club della Zona Campania Felix, la partecipazione dei soci della Zona è stata massiccia e l’interesse è stato rilevante. Già durante la riunione di settembre i Presidenti dei Club hanno presentato le prime attività di Zona da voler organizzare, attività interessanti che hanno avuto ottimi risultati. L’anno Rotaractiano infatti, per la Zona è iniziato con un convegno, tenutosi a Nola, sulle malattie sessualmente trasmesse;un convegno cui è intervenuto un infettivologo che con professionalità e con semplicità è riuscito ad ottenere l’attenzione da parte della platea. A novembre ci sono state ben due attività, una organizzata ad Aversa, “La giornata di donazione”con la Commissione Donatori Rotaract, ed un’altra tenutasi a Caserta, “La giornata del neosocio e dell’aspirante”, che ha visto l’intervento di un rotariano, di un past RRD e di un Rotaractiano, un forum di Azione Interna che ha avuto un’ottima riuscita vista soprattutto la capacità dei tre relatori di spiegare facilmente l’organizzazione della famiglia Rotaractiana. Il progetto cui la Zona si è vista maggiormente impegnata, è stato “Adotta un’edicola”della Commissione Arte e Cultura, infatti si è tenuta a Caserta “La cena della Fortuna”, alla quale hanno partecipato tutti i Club della Zona, sono stati sorteggiati premi e sono stati raccolti 350 euro da utilizzare per la restaurazione di un’edicola votiva; un’altra attività il cui ricavato è stato devoluto a questo progetto di Zona è stata ospitata dal Club di Ottaviano,”A piedi nel parco II Edizione”, una giornata trascorsa immersi nelle bellezze del Parco Nazionale del Vesuvio. Non sono infine mancate le attività con le atre Zone, infatti con la Zona Irpino-Sannita e la Zona Bassa Campania è stato organizzato un evento di Azione Interna “Giochiamo a fare Rotaract”. In tutte le attività i Club della Zona hanno mostrato una grande unione e collaborazione, a fine anno posso essere soddisfatta del lavoro svolto dai Club che, anche con l’aiuto dell’Esecutivo Distrettuale che ci è stato molto vicino, hanno reso quest’anno indimenticabile.
La Zona all’inizio dell’anno ha organizzato un interclub presso il Pub & Grill Much More in Via Partenope. Il ricavato è stato devoluto alla Commissione Distrettuale Legalità. È stato organizzato uno spettacolo teatrale in favore dell’Azione di Pubblico Interesse Campana. A conclusione dell’anno, la Zona ha inoltre visto la riapertura del Rotaract Club Napoli Nord Est.
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le zone
MObiettivi raggiunti dalla Zona Irpino - Sannita. Grazie all’instancabile lavoro dei suoi Presidenti e alla costante partecipazione dei Soci, tutti i Progetti individuati dalla Zona e dai Club sono stati portati a termine. All’inizio dell’anno sociale, durante una mite serata di Settembre, si è svolta la prima riunione di Zona, e i Club, insieme ai Responsabili di alcune Commissioni distrettuali, hanno scelto e descritto quelle che sarebbero state le linee guida dell’anno: condivisione, operatività sul territorio e progettualità distrettuale. È la collaborazione di tutti che ha permesso la realizzazione delle attività di Zona. Dopo la Festa di Halloween ospitata dalla Zona Irpino-Sannita e organizzata dal Club di Benevento, il cui ricavato è stato donato all’Azione Pubblico Interesse, l’attenzione si è rivolta all’Azione Interna, attività sempre fondamentale. Il lavoro, durato per molti mesi, si è concluso con la realizzazione di un Forum di Zona, ospitato dal Club di Avellino, nella sede del Punto Rotary di Avellino, simbolo del forte legame che c’è tra questo Club e il suo Padrino. Ospiti della serata Viviana Cerullo e Gianluca Calise, neo-rotariani, nonché pilastri della storia del Rotaract Club Avellino e del Distretto 2100. I loro racconti e i loro consigli hanno appassionato gli aspiranti, i neo-soci e i soci, accorsi numerosi all’incontro, rendendo la serata estremamente piacevole ed interessante. Il 4 Marzo gli aspiranti e i neo-soci delle Zone Irpino-Sannita, Bassa Campania e Campania Felix si sono incontrati a Salerno per la nuova edizione di “Giochiamo a fare Rotaract”, incredibile momento formativo in cui i Rotaractiani presenti hanno imparato che leadership, amicizia e servizio sono indispensabili nella nostra associazione come nella vita. L’ultima attività di Zona, ospitata dal Rotaract Avellino Est, che nel Castello di Ariano Irpino ha realizzato un Convegno per la Commissione Medica, durante il quale medici professionisti del settore discutono dell’argomento delle malattie sessualmente trasmissibili con i ragazzi delle scuole superiori, ospiti della giornata informativa e formativa. Posso dire con grande soddisfazione e un pizzico di orgoglio che la Zona Irpino - Sannita e i suoi Club ce l’hanno fatta, lavorando instancabilmente per la realizzazione dei progetti nel Distretto e per l’affermazione sul territorio. E quindi, dopo quest’anno straordinario, non posso far altro che ringraziare i miei Club per avermi dato l’opportunità di essere alla loro altezza e per l’avventura che mi hanno permesso di vivere con loro, perché solo insieme si può osare e solo insieme si può volare alto.
È tempo di tirare le somme su quello che è stato un anno all'insegna dell'entusiasmo e della voglia di fare service. Cinque Club, ognuno con la propria identità: Reggio Calabria, con la sua storia e l'impegno di affrontare il ricambio generazionale trasmettendo ai nuovi soci la voglia di fare e di portare a termine i progetti, senza mai perdere di vista l'importanza dei valori sui quali si basa la nostra associazione; Reggio Calabria Sud Parallelo 38 , "l'appena nato" e per questo pieno di fervore nello svolgere ogni attività, guidato sulla giusta via per fare grandi cose; Vibo Valentia, che ha saputo dimostrare a tutti che si può far rinascere un club dalla cenere formando nuovi soci che lo riporteranno agli antichi splendori; Locri, il club riformato negli ultimi anni, che sa lasciare il segno su di un territorio spesso molto difficile da gestire; Palmi, sempre pronto ad affrontare ogni difficoltà proveniente dall'ambiente circostante al fine di lasciare il segno con attività incisive dalle quali traspare l'impegno di un gruppo ben saldo. Questa è la zona Aspromonte! Attività, progetti distrettuali, formazione dei nuovi soci, continuità nel lavoro, senza mai dimenticare l'identità di ogni singolo Club. Io sono stata una "spettatrice" del meraviglioso lavoro svolto dai Presidenti e da tutti i soci, come se osservassi la creazione di un meraviglioso quadro pieno di colori così diversi tra loro, ma che messi insieme sono sinonimo di armonia. Non posso che ritenermi soddisfatta di quanto si è ottenuto durante un anno che ha segnato un'alba nuova per il nostro Distretto.
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club
Volge a termine un anno emozionante che ha sancito la nascita di una nuova realtà del Distretto 2100 il RAC Pozzuoli. Il nostro obbiettivo era di accrescere il numero dei soci e cercare di comprendere al meglio le dinamiche Rotaractiane. Grazie al grande impegno, abbiamo quasi raddoppiato il numero dei soci, abbiamo portato avanti diversi progetti sul territorio, stretto patti d'amicizia con diversi Club del distretto e terminato il progetto LiberaMente, che ci ha reso orgogliosi di poter appartenere a questo sodalizio. In breve abbiamo seguito in pieno il motto del nostro distretto, abbiamo osato...!
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Il Club ha organizzato varie attività, ricordiamo: la Cena al Buio presso l’hotel Europa; ha partecipato al progetto Savy; si è dedicato al progetto di donazione del sangue insieme ai club Napoli Sud ovest e Nord presso il Pausilipon; ha organizzato una serata di raccolta fondi per allestire la ludoteca dell’ospedale S.Paolo di Napoli.
Il Club ha improntato l'anno all'insegna del "fare", del service e dell'unione tra soci ed aspiranti all'insegna dei valori rotariani. Se abbiamo raggiunto risultati importanti è grazie all'impegno quotidiano di tutti loro perché " insieme si può" e forse i risultati mi dicono che da un po' abbiamo finalmente spiccato il "volo" con l'augurio che riusciremo a rimanere in quota l'anno prossimo ma fiducioso in quanto in piena sinergia con il presidente incoming, che saprà profondere un grande impegno e saprà giorno dopo giorno produrre nel 21 anno di vita del club.
Ogni anno ha una sua storia, ogni anno ha i suoi progetti, le sue vittorie, ma l’anno del Ventennale ha indubbiamente un gusto diverso. Anche quest’anno, il Napoli Ovest si è aperto al mondo grazie ad un Matching Grant con il Rotary di Casablanca. I 26.000€ raccolti sono serviti per allestire un laboratorio di informatica in un collegio. La Commissione Arte e Cultura ha lavorato per rifornire la biblioteca del Conservatorio San Pietro a Majella con spartiti in linguaggi braille. Fiore all’occhiello è stato il restauro della tela raffigurante Santa Margherita da Cortona, pezzo forte della Chiesa di San Pasquale a Chiaia.
il Club si è dedicato a diversi progetti, tra cui: lezioni di informatica agli anziani di Villa Nestore; varie raccolte fondi destinate all’az. di pubblico interesse per non vedenti e visite per prevenire il glaucoma; ha partecipato a Liberamente donando dvd al carcere di Nisida e alle giornate di donazione del sangue. Senza dimenticare il Charge! project per la raccolta e lo smaltimento delle pile portatili esauste.
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ub ha organizzato serata di raccolta di per Liberamente me ai Club Pozzuoli al Napoli Castel t’Elmo; ha celebrato compleanno alla a; si è dedicato alla dita di beneficenza isi e Cioccolato per orfanotrofio; ha tecipato a un club per la comm. uzzo con i Club oli e Napoli Ovest.
È stato un anno di successi. Siamo scesi in piazza con l’AISM per aiutare la ricerca. Devoluti oltre mille euro a Liberamente con un’interclub con Pozzuoli e Posillipo, nonchè diverse decine di libri. Con il progetto Arcobaleno, regalati chili di dolciumi ai bambini più bisognosi. Il Progetto Fidelio ha visto la sua seconda edizione. Siamo andati in Africa per il progetto sulla talassemia e ci siamo gemellati con il Club Agadir, in Marocco. Abbiamo sostenuto PolioPlus. Successo del Forum di Az interna e proficua l’Az professionale. Progetto SalvAmbiente, rivolto ai giovanissimi.
il Club si è dedicato al progetto Sorriso, in collaborazione con il Rotary padrino, a favore dei bambini dell’ospedale Santobono. Ha organizzato diversi aperitivi con i Club napoletani, e una serata casinò presso il circolo canottieri di napoli.
Il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli e il sole che fa capolino a mare hanno caratterizzato l'inizio dell'anno del Club, con l’appuntamento della Festa del Mare. Impossibile dimenticare l'affetto delle 148 persone al Panuozzo Day o degli amici con cui abbiamo collaborato per i vari Interclub. Mettersi in gioco imparando ad essere una squadra e cercando di valorizzare il nostro territorio sono stati i punti cruciali di quest'anno che si conclude con l'ospitare l'Assemblea Regionale e il rinnovo del Gemellaggio a Monte Faito.
L’impegno costante e la forza positiva che ci ha animati durante tutto il corso dell’anno ci hanno permesso di raggiungere gli obiettivi prefissati. Per “Disarmala” abbiamo distribuito test agli studenti del liceo G. De Bottis e donato una borsa di studio. Grazie al torneo di bowling 2 pannelli braille sono stati collocati presso le chiese di S. Maria Assunta e S. Michele di Torre del Greco. Il 24 aprile si è tenuta l’inaugurazione della nuova sede di Radio Siani, il progetto per noi più importante, per cui abbiamo speso la maggior parte delle nostre energie.
L'anno ha visto il Club impegnato, tra le altre cose, nel “Mediterraneo, un mare di pace”. Il PDG Francesco Socievole ha regalato il suo apporto tecnico per il progetto; alla fine dei lavori è stato nominato socio onorario del Club. Abbiamo organizzato la festa di Carnevale e l'Assemblea Elettiva, e nel progetto “Alma Mater: assistenza alle mamme” con Innerwill e Interact abbiamo permesso alla ludoteca dell'ospedale di Boscoreale di restare attiva. Alla mensa dei poveri di Torre Annunziata abbiamo preparato pasti caldi, organizzandone la distribuzione.
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il Club si è dedicato molto al progetto distrettuale di donazione del sangue, organizzando la prima giornata di donazione presso l’Ospedale G. Moscati di Aversa.
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In questo intenso anno abbiamo cercato di lasciare un segno sul nostro territorio, di far conoscere alla città di Caserta il nostro logo, i nostri valori. Dalla donazione di due biciclette targate Rotaract, al prestigioso convegno sulla crisi economica presso la SUN, al sostegno continuo ad una locale casa famiglia, al rifacimento della segnaletica stradale presso il sito borbonico del Belvedere. Particolare attenzione ai progetti distrettuali a partire dalla prima attività dell’anno, il cui ricavato è stato destinato all’azione internazionale, fino al progetto “Per vedere oltre”.
I’anno ha visto la seconda edizione di " A piedi nel Parco" in collaborazione con la zona Campania Felix, ricavato devoluto al progetto Adotta un'edicola votiva. Organizzati la giornata di donazione del sangue, e l’evento rum e chocolACT con cui sono stati raccolti fondi per la mensa della Caritas di S. Giuseppe Vesuviano.
Tra i progetti ricordiamo: la raccolta alimentare in collaborazione con il Banco delle opere di solidarietà presso Charcuterie De Vita e Alimentari Cimmino a Somma Vesuviana; una cena con i ragazzi della Casa Famiglia Willy il Coyote; un caminetto sul tema case famiglia.
Sembra volato questo anno sociale, vissuto intensamente e con grande partecipazione da tutto il Club. Un sodalizio che si è mosso insieme, è maturato insieme, si è ampliato insieme, ha conosciuto un crescendo inarrestabile che lo ha visto ospitare una memorabile Assemblea Distrettuale, portare le insegne di Avellino in tutti gli eventi Distrettuali campani e calabresi, muovere ed al contempo smuovere. Perché se possiamo ritenerci soddisfatti è per avere inciso realmente, o almeno tentato di farlo, sposando e facendoci capofila di numerosi Progetti, che restano.
letizia giovine
Tra rico co aff di Le Aur org a svo de Sc pe dis sci
a le attività del Club ordiamo: un onvegno su come frontare un colloquio lavoro; insieme al eo Club Sessa runca hanno ganizzato una serata favore dell'AIRC; si è olta la II edizione egli Incontri nella cienza con importanti ersonalità che si sono stinte nel mondo ientifico.
Il Club ha dato il via alle proprie attività con un’iniziativa volta alla riscoperta del territorio sannita: l’interclub “Avventura”, svoltosi a Cusano Mutri in compagnia degli amici di Caserta, Napoli e Campus – Salerno. Un tema che sta particolarmente a cuore al club beneventano è quello della “formazione”: in novembre è stato organizzato il primo Forum di Azione interna dell’anno. Gli ultimi mesi dell’anno sociale sono stati caratterizzati dall’impegno culturale con un ciclo di sei incontri sul tema: “La cultura liberale”.
Tra le attività del club ricordiamo la cena al buio per l’az. pubblico interesse, l’assemblea regionale ospitata e la consueta festa di primavera, e un forum sule tossicodipendenze.
Siamo giunti ad attuare fattivamente il motto “vola alto solo chi osa”: istallazione di un pannello braille presso il Castello Arechi, donazione (con i club di zona) di una biblioteca al carcere minorile di Eboli, convegno sulle malattie sessualmente trasmissibili e sensibilizzazione degli studenti, donazione all'ospedale di Salerno di un apparato per diagnosi prenatali. Muovendo dagli interclub e dalle collaborazioni con club esteri abbiamo organizzato la prima assemblea regionale. Sono davvero orgogliosa di avere avuto l’occasione di rappresentare il Club.
Emozioni, impegno, nuove amicizie: queste sono le parole che hanno contraddistinto quest’anno meraviglioso nel quale abbiamo realizzato tantissime iniziative emozionanti, che non sto qui ad elencarvi, e, al di là delle attività, per me la gioia più grande è stata la nascita di nuove amicizie insieme al consolidamento di quelle esistenti, che hanno costellato l’intero anno. Un grazie al Rotaract per tutte le emozioni datemi e un augurio sincero a Guglielmo di vivere un’esperienza ancora più bella ed entusiasmante di quella che ho vissuto io.
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Tra i progetti del club ricordiamo: la giornata di orientamento organizzato per l'Azione Professionale, corsi di formazione con qualifica riconosciuta dalla provincia di Cosenza e validi in tutto il territorio Europeo, e un forum su HIV e dintorni organizzato per la Commissione Medica.
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Il club ha collaborato ai diversi progetti distrettuali. Ha tra le altre cose, organizzato un caminetto "Colloqui di lavoro: istruzioni per l'uso” per l’az. professionale, e un aperitivo il cui ricavato è stato destinato ad un’associazione a favore dei cani.
Il club è stato molto attivo, tra i progetti ricordiamo: partecipazione a Liberamente; un forum sulla leadership femminile; la tombolata; un laboratorio oculistico mobile per l’az. pubblico interesse.
il club ha organizzato convegni sulla crisi finanziaria in italia, sulla sicurezza informatica; l’Athletic day in collaborazione con l’AIPD; un convegno ambientale; il I memorial "Giuseppina Rossitto" e un concerto di Natale presso la Chiesa di S.Carlo Borromeo.
Da un momento buio il Club è riuscito a risollevarsi soltanto grazie alla volontà di tutti, con 6 nuovi ingressi e progetti: la serata “le Ali della Speranza” per ANPPI; il Caminetto “Salute in Viaggio”; con i club Cosenza e Catanzaro “Liberamente”; un forum di Azione Interna; il torneo di Poker per l’Az. Internaz.; con il Club Riviera dei Cedri forum e calendari distribuiti alle scuole sulle MST; un forum sulla leadership femminile con il club Cosenza; uova pasquali donate ai bambini dell’Ospedale “Iannelli” di Cetraro e brochure sulla sana alimentazione.
L'anno è iniziato in mezzo a non poche difficoltà, e la sfida che ci attendeva sembrava impossibile: ricostruire un gruppo e ricominciare a lavorare. Ma ce l'abbiamo fatta. Forum di Zona a dicembre e le numerose attività portate a termine con successo ne sono la prova. E ora abbiamo la forza necessaria per continuare brillantemente il nostro cammino rotaractiano. Da parte mia un grazie ai Soci per non aver smesso di crederci e a tutti coloro che ci sono stati accanto.
Il club ha svolto tante attività, tra cui ricordiamo: una lezione di Aikido; il convegno regionale “Lavoro, istruzione e formazione per i disabili visivi della Calabria”; per la Commisione Medica, è stato presente al Samart per promuovere e sensibilizzare le donne all'uso del Femidom; ha collabora con LILA alla sensibilizzazione sull’aids; ha collaborato al progetto Liberamente.
Eccoci a tirare le somme. Voglio ricordare: il corso di preparazione all'accesso universitario, il progetto Liberamente al carcere minorile di Catanzaro, l'installazione di una fontanella per Acque Sicure, il pranzo solidale con l’Az. per il Sociale, la giornata della donazione del sangue, la distribuzione dei volantini informativi per la Comm.ne Medica, l'interclub di Camigliatello ed il torneo RotarCup, l'adesione al FiabaDay 2011 e la III Giornata Regionale dell'Ippoterapia. Posso definire questa mia esperienza positiva anche grazie al supporto del mio Club che ringrazio immensamente.
Il Club ha organizzato un’apericena a favore di un canile locale e una raccolta alimentare assieme ad E Solidarietà,Crocerossa e alcuni istituti superiori per le famiglie meno fortunate del Crotonese. Per l’Az. pubblico interesse il Club ha istallato la prima tabella VisivoTattile nei pressi della Basilica Cattedrale di Crotone e una fontanella collegata alla rete idrica potabile presso l’istituto omnicomprensivo Maria Grazia Cutuli.
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Emozioni, impegno, nuove amicizie: queste sono le parole che hanno contraddistinto quest’anno meraviglioso nel quale abbiamo realizzato tantissime iniziative emozionanti, che non sto qui ad elencarvi, e, al di là delle attività, per me la gioia più grande è stata la nascita di nuove amicizie insieme al consolidamento di quelle esistenti, che hanno costellato l’intero anno. Un grazie al Rotaract per tutte le emozioni datemi e un augurio sincero a Guglielmo di vivere un’esperienza ancora più bella ed entusiasmante di quella che ho
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Un anno ricco di progetti, di grandi soddisfazioni. Vari i caminetti, dalla storia al diritto, dall’arte culinaria al Rotary. Per Salute in viaggio abbiamo realizzato screening e sensibilizzazione. Sulle malattie sessualmente trasmissibili, grazie al Rotary padrino e a un’equipe di medici, abbiamo sensibilizzato ragazzi e coinvolto tv locali e radio. Per i diversamente abili, il progetto “Adotta un Atleta”. Per Liberamente abbiamo collaborato con la Casa Circondariale di Reggio Calabria. Per Italia-Brasile project è stato organizzato uno spettacolo al Teatro F. Cilea.Guglielmo di vivere un’esperienza ancora più bella ed entusiasmante di quella che ho vissuto io.
Tra le attività del Club Palmi, ricordiamo il Mojito Horror Party in collaborazione con i Leo.
Oltre la partecipazione ai progetti distrettuali, ricordiamo un caminetto congiunto dei Club Rotary e Rotaract “Comportamento strategico e scelte economiche: La teoria dei giochi”.
È difficile riassumere il lavoro di un anno rotaractiano condensandolo in pochissime righe, ma cercherò di fare del mio meglio. L’attuale anno sociale ha visto una crescita dell’effettivo del club e soprattutto una crescita nella qualità dei soci rispetto al passato. Il Rotaract di Vibo è stato presente a tutte le assemblee ed alle più importanti iniziative distrettuali, svolgendo al contempo una massiccia campagna di azione interna ed una serie di manifestazioni benefiche e culturali in città.
Lungomare Pulito
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Il Distretto Rotaract 2100 ha voluto dedicarsi all’ambiente con un progetto d’eccezione. I Soci sono stati tutti impegnati a ripulire le quattro scogliere del lungomare di via Caracciolo, a Napoli, in occasione delle Word Series della Coppa America, la più importante competizione di vela del mondo. L’iniziativa ha visto partecipi anche le associazioni "Essere Napoletani" e "Na…pulita" insieme all'Acn (America's Cup Napoli) e all'Acea (America's Cup Event Authority). Presenti anche gli speaker di Radio Club 91. L'invito è stato rivolto a tutta la cittadinanza per rilanciare e riqualificare la costa. Le associazioni che hanno promosso l'iniziativa hanno ripulito gli scogli e i muretti da scritte e graffiti, e raccolto i rifiuti. È stata fornita a tutti i volontari anche l'attrezzatura necessaria, pettorine identificative, guanti, sacchetti e detergenti biodegradabili ed ecocompatibili ad impatto zero. Un bell’esempio di attività ecologica, svolta con tanto entusiasmo. I napoletani hanno voluto dimostrare il loro legame alla città di Napoli, approfittando di un’occasione che ha visto la città particolarmente protagonista a livello internazionale e turistico.
Moda e Spettacolo
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na commissione nuova per sostenere attività di service. Il Rotaract Club Paola Medio Tirreno Cosentino ha organizzato un’edizione di Le Ali della Speranza, spettacolo il cui ricavato è stato devoluto interamente all' A.N.P.P.I. (Associazione Nazionale Pemfigo Pemfigoide Italy). L’anno è proseguito con un concerto dell’orchestra sinfonica del Conservatorio “F. Torrefranca” di Vibo Valentia, organizzato dal Rotaract Club Rende. Il Rotaract Reggio Calabria Sud Parallelo 38 ha coordinato “Taglia e Cuci con Arte: Premio Letizia Carzo 2012, omaggio a Francesco Cilea” che ha consentito di raccogliere 5.000€ destinati all’Italia-Brasile Project.
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azioni & commissioni
Legalità
È
uest'anno il progetto della Commissione Legalità si è incentrato sulla percezione del fenomeno camorristico tra i giovani verificando quale atteggiamento assumono nei confronti della criminalità organizzata. La Calabria e la Campania sono tra le regioni protagoniste per il radicamento delle organizzazioni di stampo mafioso che contribuiscono all’arretratezza culturale ed economica della nostra terra. Il Rotaract, proprio per i suoi valori, ha deciso di combattere il problema servendosi di una capillare operazione di sensibilizzazione dei giovani. Il progetto è stato diviso in tre fasi: la prima ha previsto la selezione della struttura scolastica in cui svolgere il progetto ed elaborare di un questionario riguardante le principali tematiche del fenomeno camorristico mafioso; nella seconda fase, sulla scorta del dibattito svolto con un pool di rotaractiani scelti da ogni club gli studenti hanno elaborato un tema sulle fattispecie trattate e discusse; la terza fase ha visto Premiazione e Borsa di studio di euro 500 per l'elaborato più meritevole secondo i parametri scelti da una giuria rotariana con competenze specifiche nel settore giuridico. Nella sede dell’Università Parthenope di Napoli si è svolto il convegno conclusivo “Disarmala”. Acronimo che sta per Data Inquiry on Students Attitude Regarding Mafia and Legality Acts. L’indagine della Commissione Legalità ha avuto come obiettivo principale quello di verificare la percezione che
hanno i giovani del fenomeno camorristico. Hanno partecipato le seguenti scuole campane: Istituto Sturzo di Castellammare di Stabia; Liceo Classico Vico di Nocera; Liceo Classico De Bottis di Torre del Greco; Liceo Classico Genovesi di Napoli. L’inchiesta è stata finalizzata, a comprendere quanto i giovani siano concretamente informati e consapevoli dei rischi e delle ingiustizie che quotidianamente si svolgono sul nostro territorio. Obiettivo ultimo, infatti, è stato quello di suscitare in loro la voglia di denuncia e di riscatto, risvegliando le coscienze contro le mafie ed evitare, quindi, il “fenomeno Gomorra” di esaltazione del criminale camorrista. Relatori dell’evento sono stati il Dott. Claudio D’Isa, Magistrato esercente presso la Suprema Corte di Cassazione IV Sezione Penale; il Dott. Raffaele Sabato, Magistrato esercente presso la Suprema Corte di Cassazione V Sezione Civile; l’Avv.to Mariano De Cesare. Hanno brillantemente affrontato le tematiche emerse dall’analisi dei questionari, esaminando il fenomeno della mafia sotto l’aspetto sociale, economico, culturale e politico, cercando di soffermarsi soprattutto sulla profonda sfiducia che i ragazzi nutrono verso le Istituzioni. L’incontro si è concluso con la consegna da parte dei magistrati di quattro buoni-libri di euro 200 banditi dal Distretto 2100 ed attribuiti, uno per ogni scuola, agli elaborati più meritevoli. Si Ringrazia Marco Di Mare per aver dato il nome, creato l'acronimo e realizzato il logo del progetto
Radio Siani
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stata inaugurata la nuova sede di Radio Siani in Corso Resina 62 ad Ercolano. La ristrutturazione dei locali e l'acquisto della strumentazione tecnica sono stati completati con successo: tutto ciò è stato possibile non solo grazie all' impegno e al lavoro portatati avanti durante il corso dell'intero anno sociale dal Rotaract Club Torre del Greco-Comuni vesuviani, ma soprattutto grazie all'aiuto e all'interesse dimostrato da tutti i soci del Distretto 2100.
RYLA 2012
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l RYLA (Rotary Youth Leadership Awards) è un programma di leadership coordinato dai Club e Distretti del Rotary International, che si prefigge di sviluppare nei giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni le qualità di leadership, il senso di responsabilità civica e la crescita personale, contribuendo alla formazione delle future leve dirigenziali. Il RYLA è concepito per agevolare il raggiungimento degli obiettivi di servizio e promuovere contemporaneamente lo spirito di amicizia e buona volontà. I partecipanti sono scelti per il loro potenziale di leadership e per la loro propensione al lavoro di squadra. Il programma dell’edizione 2012 “Costruire il TEAM per una leadership efficace” è stato destinato a 30 partecipanti. Tra gli obiettivi, attività d’aula e di outdoor training, per sviluppare i concetti di leadership e lavoro di squadra attraverso attività di teambuilding e project work per lo sviluppo di progetti di servizio efficaci. Oltre ai Relatori di grande prestigio, è stato previsto il riconoscimento di crediti formativi spendibili nel percorso di laurea, certificati dal rilascio di un attestato di partecipazione.
Sport
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e attività principali della commissione sono state due: il I torneo RotarCup “uniti per l’Abruzzo” e il Forum di Zona alta Calabria sulla corretta alimentazione, relatrice la Dott. Monica Loizzo docente presso la facoltà di Farmacia dell’Università della Calabria. Il Club Lamezia terme ha organizzato un incontro di aikido per la difesa personale. Il Club Paola MTC ha distribuito degli opuscoli informativi presso scuole e strutture sportive sulla corretta alimentazione in età adolescenziale. Il Club Rende ha organizzato il primo memorial Giuseppina Rossitto con il Liceo Scientifico “Scorza”, il Liceo Classico “G. da Fiore” l’ ITC “Cosentino” e il consiglio degli studenti dell’Università della Calabria. Il ricavato è stato devoluto all’acquisto di materiale sanitario e sempre Rende con AIPD ha organizzato una giornata di sport per ragazzi down.
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brevi dal distretto
SIDE 2012
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n14-15 aprile 2012 – Catanzaro, weekend ricco di avvenimenti importanti per il Distretto Rotaract 2100. Sabato 14 si è tenuto, presso il Consiglio comunale di Catanzaro il Seminario Informativo dei Dirigenti Eletti per l'anno sociale 2012-13, guidato dal RRD incoming Mario Carratelli. L'importante incontro è stato organizzato dall'esecutivo incoming e il Rotaract Club di Catanzaro ed ha avuto come relatori: Antonio Brando, presidente della commissione Distrettuale Rotary per il Rotaract, Francesco Socievole, Past Governor Distretto Rotary 2100. Diverse e importanti le tematiche che il Distretto 2100 affronterà nell’anno sociale venturo, come dimostra il progetto nazionale “Vinciamo Insieme”, nato per sensibilizzare la cittadinanza nazionale sui disagi vissuti dai disabili e per informare gli stessi disabili sugli effetti terapeutici della pratica sportiva e sulle agevolazioni fiscali previste. Altro progetto promosso dai dieci Distretti italiani è il progetto di Azione Internazionale che vedrà il Rotaract lavorare insieme all’Unicef per i bambini afghani. L’Azione di pubblico interesse sarà focalizzata sulla tutela degli animali e la protezione della fauna urbana. L’Azione interna si soffermerà molto non solo sulla formazione dei soci e degli aspiranti, ma ampio spazio sarà dato alla Rotary Foundation, al RYLA, allo Scambio Giovani e all’ERIC: istituti non sempre conosciuti fra i rotaractiani stessi. L’aspetto creativo dei giovani, rotaractiani e non, troverà pieno sviluppo nella Commissione Arte e Cultura che prevede un percorso di creatività e senso civico volto alla promozione dei giovani artisti nel territorio del Distretto 2100. Originalità e
innovazione anche nel mondo delle professioni: l’Azione Professionale infatti avrà, principalmente, l’obiettivo di far conoscere ai giovani alcune nuove professioni, nel settore della salute: i c.d. tecnici della medicina popolare (ippoterapista, musicoterapista, etc.). La Commissione Ambiente e Territorio promuoverà azioni di sensibilizzazione a livello scolastico sulla “cultura” del rifiuto e della raccolta differenziata. Domenica 16, il Club di Catanzaro ha, inoltre, avuto l'onore di ospitare la V Assemblea Distrettuale. Un incontro, questo, di coordinamento tra tutti i club del Distretto 2100, in cui si fa il punto sulle attività svolte e su quelle in programma. Fra le autorità Rotaractiane anche Giovanni Zarra, vice RRD Distretto 2100 e Pasquale Russo, RRD eletto.
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azioni & commissioni
Il Battito del club Avellino
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o sport, il movimento, la gioia della passione. Le morti, troppe, inspiegabili, di giovani atleti, anche professionisti, i malori di persone normali che in pochi secondi perdono la vita tra le braccia inermi dei soccorritori. La prevenzione può, ma il primo soccorso può di più. Il RAC Avellino non è rimasto indifferente a questa drammatica quanto attuale realtà, ed attraverso le sue attività ha donato un defibrillatore semiautomatico al Palazzetto dello Sport cittadino “Giacomo Del Mauro”. L’apparecchio, installato nel corso degli “Sport Days” promossi dal CONI, costituirà un presidio nella struttura polifunzionale irpina, da anni teatro di incontri di basket ai massimi livelli nazionali ed internazionali, pallavolo, pallamano, concerti. Un gesto significativo, nel segno della appartenenza e vicinanza al territorio, con la speranza di trasmettere la passione che pulsa in noi, e che è la vera forza del Club. antonio eder pirrello
Progetto Thalassemie Maroc
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l Rotaract Club Napoli Castel Sant'Elmo è andato in Nord Africa, ma non certo per una vacanza. È dall’anno della sua fondazione che il Club collabora ad un bellissimo progetto interdistrettuale di Azione Internazionale denominato “Thalassemie Maroc” insieme ai Soci del Distretto 2030, ideatori del progetto, e del 9010 (Nord Africa). Il progetto riguarda infatti la piaga della talassemia per la popolazione marocchina e nordafricana. La talassemia è una malattia ereditaria del sangue causata da un'alterazione genetica del midollo osseo. La malattia comporta varie conseguenze, gravi disturbi epatici e cardiaci, un non normale sviluppo delle ossa (uno degli elementi ricorrenti nei soggetti talassemici è infatti la deformazione del viso o l’arresto della crescita). Oggi i talassemici vivono una vita molto più normale rispetto a qualche decennio fa, grazie ai miglioramenti delle terapie. Il progetto, in particolare, ha preso a cuore la situazione marocchina poiché, purtroppo, di talassemia oggi in Marocco si muore entro i dodici anni di età. Ma le conseguenze più grandi le hanno le madri, che oltre a perdere il proprio bambino, a vivere anni di angoscia e maggior fatica, spesso vengono ripudiate dai mariti, accusate di essere loro le colpevoli, le malate, e vengono emarginate dalla loro comunità. Gli scopi principali del progetto sono: formare il personale medico ed infermieristico, amministrare i costi per l’acquisto di farmaci non disponibili in Marocco, informatizzare gli ospedali, promuovere azioni di educazione e prevenzione tramite informazione e screening sulla popolazione. I primi obiettivi essendo maggiormente impegnativi sono seguiti dai Rotary, i Rotaract invece si occupano principalmente degli ultimi elencati. Già l’anno scorso il nostro Rotaract Club ha sposato il progetto contribuendo ad una raccolta
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fondi. Quest’anno, invece, ci occupiamo di sensibilizzazione sui territori marocchino ed italiano. Il ridisegnarsi dell’attuale situazione politica del Nord Africa e la povertà favoriscono processi di immigrazione ormai massicci. Ciò sta ampliando la zona di diffusione della talassemia. Per questo, abbiamo distribuito materiale informativo nelle scuole e organizzato delle brevi conferenze sul tema per parlarne direttamente. Oltre la sensibilizzazione, in Marocco c’è stato un ulteriore gemellaggio che ha visto unirsi il Rotaract di Agadir ai già gemellati Napoli Castel Sant'Elmo e Torino Nord Est, così da rendere maggiormente efficace la collaborazione per gli anni a venire. In collaborazione con il Ministero della Salute, sono iniziati i seminari ad Agadir per i medici di famiglia sul Progetto Talassemia. L’obiettivo dei seminari è evidenziare le caratteristiche di un bambino malato, spiegare come coinvolgere la famiglia, spiegarne l’origine, la prevenzione e la cura. I seminari sono una delle azioni concordate dopo la firma del Protocollo dello scorso maggio, dove il Ministero marocchino, riconoscendo il nostro Progetto, ha dichiarato la talassemia come malattia cronica. Nei medesimi giorni della nostra permanenza in Marocco si è svolta la Conferenza Distrettuale organizzata insieme dai Rotaract e dai Rotary del 9010 proprio ad Agadir. Le giornate quindi hanno visto partecipi i Rotaractiani non solo del Marocco, ma anche dell’Algeria e della Tunisia. È stata una occasione unica per noi che vi abbiamo preso parte, non solo dal punto di vista progettuale e del service internazionale, ma anche dal punto di vista umano, consentendoci di instaurare rapporti di amicizia con tanti ragazzi che come noi credono nella forza del Rotary e regalandoci giornate indimenticabili.
federica vallefuoco
Tenzone dantesca a Nocera
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l Rotaract club Nocera Inferiore-Sarno ha sponsorizzato con un apporto finanziario di 500 euro la V edizione della tenzone dantesca, gara di memoria poetica dedicata al prof F.Ruggiero, bandita dal Liceo classico “G.B.Vico” di Nocera Inferiore. Circa una quarantina di studenti di ben 12 Licei del territorio nazionale si sono sfidati a “singolar tenzone” a colpi di terzine dantesche. I componenti della giuria: prof Alberto Granese dell’Università di Salerno; il dott Roberto Lombardi, regista
salernitano; la prof Tina De Vivo, moglie del compianto prof Ruggiero; il dott Carlo Fattiroso, presidente dei Cavalieri dell’Ordine di Malta; Sara De Tollis, vincitrice del Paradiso della scorsa edizione; la prof Gigliola Famiglietti , presidente dell’ANDA di Nocera Inferiore e il nostro socio Francesco Li Pira. Credo, sarebbe giusto considerare il Liceo G.B.Vico “un’oasi felice”per aver organizzato la tenzone, confermando la vitalità ever green del testo dantesco “immenso galateo di comportamento sociale, etico, civile e politico”oggi più che mai. maria costantina fugaro
Dante ed i giovani: un rapporto di lunga durata?
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on parlerò di Dante, ma volevo porre l’attenzione sul fascino e sull’importanza di Dante per i giovani oggi. Ha ancora senso parlare di Dante nel 2012? Direi proprio di sì, in quanto è continua miniera di ispirazione letteraria, in particolar modo per i più giovani: del 2003 è il thriller storico e meta-letterario di Matthew Pearl, Il Circolo Dante, edito da Rizzoli, mentre del 2011 è il thriller storico-letterario, nonché saga familiare, di Francesco Fioretti, Il libro segreto di Dante, edito da Newton Compton: entrambi i titoli, oltre ad essere incentrati su Dante e sui suoi familiari, hanno come background implicito - ma poi nemmeno tanto - la Divina Commedia; è del 6 maggio un articolo, a cura di Gabriele Bojano, uscito sul Corriere del Mezzogiorno, nel quale si presentava un commento scolastico di Franco Salerno, Il labirinto e l’ordine, edito da Simone, caratterizzato da un approccio molto moderno e direi quasi “telematico”. Ma quanto è ancora attuale la lettura della Divina Commedia? Gli storici della lingua notano che proprio a partire dalla grande impresa di Dante e dai successivi capolavori in volgare di Petrarca e Boccaccio la lingua italiana rivela una stabilità fonetica, morfologica e sintattica che non trova riscontro nelle altre lingue europee. Nella sua stessa veste linguistica, la Commedia mantiene ancora oggi un notevole grado di comprensibilità, caratteri e forme che ancora persistono nella lingua di oggi. Qui è il segno del genio di Dante: l’inesauribile vitalità della sua parola - frutto dell’eterogeneità del linguaggio dantesco, della sua straordinaria ricchezza di risorse verbali, che quasi rasenta la sfrenatezza e l’arbitrio -, vitalità tuttora operante alle radici della struttura linguistica della nazione, con la sua densa sostanza affettiva e metaforica. Non di rado, però, soprattutto dal punto di vista storico-ideologico e letterario, si può avere l’impressione che la poesia di Dante sia molto lontana dal nostro orizzonte, anche per colpa di un cattivo uso scolastico e di una forzosa e strumentale ricerca di attualità: insomma si potrebbe quasi ritenere che Dante sia escluso da un rapporto vitale con la nostra cultura. Certamente, l’attualizzazione esasperata è menzognera: Dante è un cittadino del suo tempo, che viveva e ragionava come un uomo del tardo Duecento,
intimamente legato alla cultura e al modus vivendi dell’epoca e permeato dei valori della civiltà comunale; quello che è estremamente moderno, però, è la acuta analisi e lo sguardo sereno, lucido e impietoso che Dante getta sugli inganni e gli abusi che reggono la vita civile; egli rifiuta con ostinazione le ambiguità, i compromessi e le mistificazioni presenti nelle ideologie del tardo Duecento/inizio Trecento. Nel suo percorso verso una verità che sia eterna e indubitabile, nel suo tentativo di uscire dalla frammentarietà e dalla finitudine dell’esistenza umana, il poeta denuncia il male che si annida in situazioni storiche contingenti ed i limiti di ogni sviluppo storico. I segni del conflitto interiore sono sempre mostrati al lettore mediante le tensioni e le opposizioni provocate dalla scrittura, che, mediante la rete infinita di significati polivalenti e di rimandi alla letteratura e alla realtà storica, porta il lettore ad essere sempre attento e mostra in piano piano la figura umana e intellettuale dell’autore e la sua ricerca solitaria di verità e giustizia. Questa, per un giovane, è la lezione più importante di Dante, questa è l’attualità di Dante. Per evitare di poter un domani ripetere “Tu proverai sì come sa di sale | lo pane altrui, e come è duro calle | lo scendere e 'l salir per l'altrui scale” (Paradiso, Canto 17
)
noi dobbiamo leggere, studiare e comprendere l’opera di Dante per il suo inno alla libertà, alla conoscenza, alla strenua difesa dei valori che ci rendono liberi e che rendono sana la democrazia che - mai come in questo momento, a causa della grave crisi economica, morale e sociale che rende vacillanti i valori democratici - è messa a dura prova da una critica pur giusta alla politica che, però, quando diventa sterile, acritica e antipolitica, rischia di aprire scenari, come purtroppo si sta vedendo in Grecia, forieri di caos, disordine civile e derive nazionaliste.
francesco li pira
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rubrica
Il singhiozzante rapporto dell’uomo con gli animali
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uriosando qui e lì tra i vari social network e programmi televisivi emblema della nostra epoca storica, sorrido compiaciuta nel verificare che, nonostante il mondo frenetico in cui viviamo non abbia più nulla a che vedere con quel contatto primordiale uomo-ecosistema che ancora sopravvive in limitate (e forse più fortunate di noi!) zone del mondo, una caratteristica continua a delineare l’essere umano: il suo rispetto per la natura, che si traduce nella maggior parte dei casi nell’amore per gli animali. Infatti, prevalentemente a causa della loro maggiore capacità, rispetto agli altri esseri da questi distinti, di interagire con le altre creature, gli animali rappresentano non solo il baluardo degli ambientalisti, ma soprattutto fedeli ed empatici compagni di vita (confermando nel caso di specie la frase tanto cara ai cinofili, il cane è il migliore amico dell’uomo!). Probabilmente proprio il passaggio ad una società sempre più tecnologica ha tratto ad inquadrare gli animali in una diversa ottica, in quanto sempre meno questi vengono utilizzati quali strumenti da lavoro, e la loro indispensabilità è considerata oggi un’incapacità di vivere senza di essi per i benefici morali e materiali che apportano all’uomo in svariate situazioni: la Pet Therapy, ad esempio, ha avanzato prepotentemente negli ultimi anni come cura sperimentale per i convalescenti. Un recente studio dell’Università Statale dello Utah (USA) ha dimostrato tramite un sondaggio che la quasi totalità degli adolescenti possiede o ha
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posseduto un animale domestico e sostiene di esservi affezionato e di considerarlo a tutti gli effetti un membro della famiglia. C’è ovviamente a questo proposito da aggiungere che molti genitori considerano un ottimo esperimento di crescita per i propri figli l’accoglienza di un animale tra le mura domestiche, in quanto l’affidamento di un essere vivente, dal piccolo criceto al più impegnativo cucciolo di cane, può facilitare la comprensione delle responsabilità (in modo particolare per evitare che queste ultime ci saltino addosso come un leone non appena mettiamo il naso fuori di casa), e in più, inutile dirlo, porta anche allo sviluppo di una maggiore sensibilità alle problematiche dell’ambiente, continuamente in crescita e direttamente proporzionali all’evoluzione della civiltà. Scelta educativa alquanto efficace se consideriamo che la maggior parte dei componenti le associazioni animaliste, tra l’altro cresciute a dismisura da cinquant’anni a questa parte, sono ragazzi. Non può certo dirsi che il rispetto dell’ambiente che ci circonda abbia trionfato recentemente: i recenti avvenimenti ne sono una prova inconfutabile. Tuttavia, in relazione alle considerazioni precedentemente illustrate, possediamo tutti i dati sufficienti a pronosticare una crescita morale dell’uomo che si traduce necessariamente in un riguardo particolare nei confronti dei suoi conviventi sul pianeta, parafrasato irreversibilmente nel rispetto di noi stessi. potuto così scoprire quanto sia difficile affrontare una situazione normalmente banale, e che i minorati della vista compiono con la massima semplicità. Per questo il ricavato del Progetto Cena al Buio è stato devoluto all’UICI per finanziare il servizio di consulenza oculistica e al Progetto Distrettuale “Per vedere oltre” per la realizzazione di tavole braille da porre su monumenti cittadini, il tutto a favore dei soggetti ipovedenti. margherita sacco
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Era passato quasi un anno e le notti torride ed insonni stavano tornando ad essere un’abitudine. Schiani era riuscito a bloccare i furti ma non aveva compreso per nulla ci si celasse dietro quegli inspiegabili furti. Posillipo era salvo, Li Pira innocente e la bocca asciutta: l’alcool era divenuto oramai un ricordo lontano che si perdeva nei tempi. Seppur lucido, il Supercommissario non riusciva a riunire i cocci di questa inspiegabile vicenda: chi mai avrebbe potuto rubare campane, ruote, regolamenti? Ma soprattutto, per quale motivo? I giorni passavano e le notti insonni aumentavano. Schiani doveva mettere un punto s questa vicenda, non voleva lasciare tutto in sospeso e non festeggiare una piena vittoria.
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Donna la Conclusione?
Un lunedì come gli altri, mentre sorseggiava un tè freddo alla pesca come gli altri, una donna bussò alla porta dello studio. Non era molto bella, anzi era proprio brutta (la crisi economica ha colpito anche la fantasia di chi scrive, il quale non dispone di un alto budget per reperire nuovi personaggi). Bassa, sovrappeso e con un colore di capello stinto. Di certo il vestito attillato e la procace scollatura aumentavano il senso di disgusto nel povero detective. - Salve! Mi farebbe il favore di uscire dal mio ufficio. Sa da quando ho chiuso con la bottiglia il mio stomaco è divenuto molto più raffinato! - Commissario – ribatté stizzita la donna – penso di avere qualcosa che fa per lei! La donna aprì la borsetta che aveva con sé ed estrasse una polaroid sbiadita e sgualcita: era una foto delle due campane, la ruota, e pareva di scorgere anche alcuni libretti scomparsi misteriosamente durante il SIDE. Schiani era incredulo, chi era quella “racchia”, ma soprattutto dove aveva preso quella foto! Avrebbe dovuto sedurla per estorcerle informazioni? Troppe domande, troppi misteri , oramai era stufo di questa storia, cercava solo una soluzione ed un po’ di pace. - Senta, non tiriamola per le lunghe, mi dica immediatamente dove ha avuto quella foto! Non ho tempo da perdere! - Commissario, i suoi modi mi stupiscono. Un uomo così povero di charme è una disgrazia per i miei occhi! Così riaprì la borsetta ed estrasse una boccetta di profumo. Era di un colore strano. Dal vetro trasparente si scorgeva un liquido verdognolo. La donna lo stappò e premette il diffusore. - Mi scusi, ma che fa con quel profumo nel mio studio… Queste furono le ultime parole che Schiani riuscì a pronunciare, a quel punto fu tutto nero, o meglio non si sa che sia successo dopo perché da quel giorno non si è saputo più nulla nemmeno di Schiani.
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Rotary
Il sogno di un uomo può
rimanere tale.
I
di
"
molti uomini possono diventare realtà
Carissimi amici, è questa la lettera di Giugno con la quale concludo le lettere dell’anno Rotariano,ormai al termine. A me interessa l’Uomo i suoi valori essenziali, la sua crescita interiore, la sua dignità, il suo bene e la sua vita. Diceva un grande Rotariano del nostro Distretto che per essere consequenziali alla filosofia ed allo spirito vero dell’essere Rotariano, dobbiamo mettere all’ordine del giorno delle nostre coscienze l’Uomo mettendoci al servizio del nostro Territorio e del Distretto per far sì che ognuno di noi possa mettere nelle migliori condizioni l’Uomo per il suo bene, per la sua dignità e per la sua vita. È forse questo un sogno o una realtà realizzabile? Qual è il nostro obiettivo comune? Quello di avere un mondo più giusto,aiutare chi ha bisogno,dar fondo a tutte le nostre energie per esprimere ed abbracciare tutta l’umanità. È questo il motto del Presidente Internazionale a cui aggiungerei il mio motto “Costruire il Rotariano per migliorare la società”. Sono solo un sognatore o è possibile che la nostra opera possa contribuire in questa società a superare le difficoltà ed i bisogni nella speranza di un mondo migliore? Il sogno di un uomo può rimanere tale. I sogni di molti uomini possono invece diventare realtà. Noi rotariani dobbiamo credere non solo nei sogni ma anche nelle utopie. Le utopie sono realizzabili? Certamente no per la maggioranza delle persone, ma non per noi rotariani. Noi dobbiamo credere nell’impossibile, nelle cose difficili, nelle utopie. Per questo motivo, fino a quando gli uomini penseranno utopie ci
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sarà speranza per l’umanità. Un po’ di malinconia affiora nel mio cuore nello scrivere questa lettera di giugno anche se devo essere sincero, un po’ di stanchezza per l’impegno profuso mi rende tranquillo nel passare le consegne a chi verrà dopo di me. Una miriade di sensazioni, le più diverse passano nella mia mente, attraversando il mio cuore con la consapevolezza però di avere dato tutto me stesso al servizio del Rotary, di essere stato vicino a voi tutti nelle vostre richieste, partecipando alle manifestazioni (non a tutte purtroppo) perché gli impegni istituzionali, e la contemporaneità delle stesse non mi hanno dato la possibilità di essere sempre presente come avrei voluto. Vi ringrazio tutti per quello che mi avete dato, per la vicinanza e il rispetto all’uomo più che al Governatore, per lo spirito e l’amicizia rotariana che mi avete sempre dimostrato. Concludo nella speranza di potervi abbracciare tutti e dimostrarvi la mia riconoscenza per un anno rotariano vissuto in armonia e in serenità ma anche ricco di progetti per il Territorio e per il Rotary. Vi saluto tutti con amicizia e con profonda emozione.
Pietro Niccoli
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Il
del delegato
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Rotary per il Rotaract
Colgo questa opportunità per formulare un augurio, per chi verrà dopo di me, a far sì che il Distretto Rotaract cresca e che, al contempo, si trovino forme e modi di concreta collaborazione sia all’interno dei club che in ambito distrettuale. Il cammino percorso in questi mesi è stato caratterizzato dalla necessità di porre al centro della nostra attenzione l’applicazione attenta dei regolamenti, non per un formale ossequio ai riferimenti normativi, ma coscienti che i regolamenti nascono dal riconoscimento di valori condivisi e la loro osservanza è elemento indispensabile per il rispetto reciproco e il buon funzionamento dei nostri sodalizi. Il merito della ripresa del Distretto va certamente all’esecutivo distrettuale, guidato con determinazione da Carmela Laino - insieme alla piccola Angela Buonajuto che ha rischiato di nascere durante l’Assemblea distrettuale di Pompei -. Apprezzamento che rivolgo anche a tutti i delegati di zona e i responsabili dei tanti progetti realizzati che hanno saputo coordinare l’impegno di gran parte dei club calabresi e campani. A Mario Carratelli il compito di proseguire il lavoro svolto da Carmela, di riuscire ad alleggerire ulteriormente la “macchina distrettuale” dotandola di un’organizzazione dinamica ed efficiente. Ricordo che anche quando fui chiamata a guidare il Distretto ci ponemmo questo stesso obiettivo, convinti che non servono organigramma “elenchi telefonici” e miriadi di “Commissioni e sottocommisioni”, ma progetti su cui lavorare. Sono certa che il Distretto saprà affrontare queste nuove sfide: già nel SIDE organizzato in modo perfetto a Catanzaro, Mario ha dato dimostrazione di grandi capacità di programmazione e intuizione. Sicuramente nel prossimo anno sociale il Governatore Marcello Fasano, il Presidente della Commissione Rotary per il Rotaract Antonio Brando e il Rappresentate distrettuale Mario Carratelli riusciranno anche dove noi non siamo riusciti: in primo luogo bisognerà garantire continuità al nostro agire e trovare momenti prima di programmazione e poi di attuazione di
service comuni Rotary-Rotaract. In tale direzione posso già annunciarvi, con grande soddisfazione, che il Governatore incoming Marcello Fasano ha accolto la proposta di dedicare una sessione dell’assemblea distrettuale del Rotary al Rotaract, invitando tutti presidenti Rotary sponsor di club Rotaract ad attivarsi in tal senso. A questo proposito voglio ricordare che le linee di condotta del Rotary International sull'argomento dispongono che " tale formazione deve essere rivolta a tutti i componenti dei CD e Presidenti di Commissione entranti dei Rotaract Club, e deve consistere in un seminario di uno o due giorni condotto dal Presidente della CRR e dal RD. Il seminario deve essere pagato dai Rotary club padrini o, quando le circostanze lo impongano, da un accordo finanziario tra i RC, il Distretto Rotary e i Rotaractiani partecipanti”. La franchezza, a volte eccessiva, che mi è riconosciuta, non mi consente di nascondere anche qualche amarezza accumulata nell’anno trascorso. Infatti sebbene mi sia sforzata di interpretare il mio ruolo al meglio, nel rispetto delle competenze affidatemi dal RI, c’è stata anche qualche triste parentesi caratterizzata da prese di posizioni di qualche club sponsor e Rotaract molto lontane dagli ideali rotariani. Il pensiero va proprio a loro: l’augurio è che si riesca a comprendere che l’autonomia non è sinonimo di anarchia e che solo la passione per i nostri comuni ideali e il profondo senso di responsabilità devono essere le fondamenta del nostro agire. Concludo con un personalissimo ringraziamento a tutti perché avete dimostrato ancora una volta che è possibile tradurre in certezza una semplice frase, il motto distrettuale dell’anno sociale 1995-1996: il Rotaract è Ritrovrasi amici nelle idee! Perché la forza delle idee è ancora oggi la forza che guida il mondo e la ricchezza di un uomo sta nel divenire partecipe delle idee di tutti gli altri uomini.”
Masina Boccia Ascione
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brevi dal distretto RoTeatrAct! “Buona la Prima” (ha sempre sognato urlare il Regista)..Ma poi il Sipario del Teatro della sala polifunzionale dell’Aeroporto militare di Secondigliano si è alzato. I soci del RAC Napoli Sud Ovest, in collaborazione con gli altri club della Zona Golfo di Napoli vanno in scena, cimentandosi prima in una commedia del grande Eduardo, poi esibendosi in canti, balli e divertenti cabaret. Nello specifico, infatti, l’intero ricavato dello spettacolo è sarà devoluto all’acquisto di panelli braille da apporre presso il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli. Insomma i Rotaractiani se la “cantano, se la ballano e se la recitano” non per compiacere se stessi, ma per dare un concreto aiuto a chi ne ha davvero bisogno. RoTeatrAct per Vedere Oltre.
napoli sud ovest Ospiti a quattro zampe “Il Club, in collaborazione con l’Ente Nazionale Protezione Animali, ha portato a termine una splendida iniziativa che ha reso protagonisti gli ospiti a quattro zampe del canile di Crotone. Ha avuto luogo un aperitivo di beneficenza il cui intero ricavato è stato devoluto all’acquisto di generi di prima necessità da consegnare ai volontari dell’associazione animalista. Durante la conviviale sono stati venduti i biglietti della riffa abbinata all’occasione, i cui premi sono stati offerti da una nota azienda veterinaria locale. Nel corso della serata è intervenuto il coordinatore a livello provinciale dell’ENPA, il quale ha illustrato le problematiche legate che purtroppo affliggono i canili di gran parte delle città italiane, contribuendo all’intento di sensibilizzare i cittadini sul tema del randagismo.
crotone Salviamo il battito Il Club ha raggiunto la cifra dei 5000 euro a sostegno del progetto “Salviamo il battito”, orgogliosi di aver consentito, nel nostro piccolo, all’acquisto di un apparato per la telecardiotocografia, che sarà donato al reparto di Ginecologia dell’Azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno. Esso consentirà immediate diagnosi prenatali attraverso l 'analisi computerizzata dei tracciati eseguiti dalla Centrale Operativa dell'Università "Federico II" di Napoli ovvero dal Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia dell'Università "Semmelweiss" di Budapest. Abbiamo finanziato un progetto del RAC Rosario, acquistando il ticket di ingresso per la terza edizione del loro Vernissage sostenendo un centro di accoglienza per persone diversamente abili di varia età.
salerno campus
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Scopri il Nord Est Il 1' giugno 2012 è stata consegnata la carta costituva del Rotaract Napoli Nord Est nelle mani del suo nuovo presidente: Marco Di Mare, il club fortemente voluto dal rotary padrino ha vissuto un percorso di formazione molto intenso a partire da gennaio 2012, e conclusosi con successo allo scoccare dei passaggi di consegne. Il simbolo del club è la fenice, animale mitologico che porta con se la metafora della morte e rinascita con l'ambizione di superare la gloria passata. Non poteva mancare l'evento inaugurale pianificato il 29 giugno alla terrazza dell'Hotel Excelsior a Napoli dove tutti i soci osserveranno, finalmente, la fenice del Nord Est spiccare il volo verso il cielo stellato.
napoli nord est
rubrica La famiglia rotariana: da una storia della filosofia a un’etica della filosofia. Prolegomeni e spigolature alla genesi del mondo rotariano attuale. Che dice la filosofia rotariana? Tralasciando il divertimento e la fattività del Rotaract, dove i progetti e la fattività sono cementati dal divertimento proprio di noi ragazzi (se qualcuno mi dovesse chiedere cosa sia il Rotaract direi che è universalità, service, militanza, passione, col collante del divertimento), devo mettermi vestiti più paludati, visto l’argomento. Per capire cosa sia, a questo punto, ritengo necessario leggervi ciò che il nostro fondatore Paul Harris ha scritto nel Prologo al suo poderoso e magistrale volume La mia strada verso il Rotary, (1945) una vera e propria autobiografia spirituale del percorso interiore e della genesi del Rotary: Due cose reputo importanti nella mia vita di ultrasettantenne: la mia valle nel New England e il Rotary. Spesso mi sono sentito dire: “Non avresti mai pensato che il Rotary sarebbe diventato quella potenza internazionale del bene che è oggi. Hai costruito qualcosa di più solido di quanto tu stesso pensassi”. É senz’altro vero, cari amici, e sebbene all’inizio non fosse affatto chiaro quale strada avrei dovuto percorrere, avevo un obiettivo che mi spronava ad andare avanti. L’origine del mio contributo per la costituzione del movimento risale ai giorni trascorsi nella mia valle, alla cordialità dei suoi abitanti, alla loro tolleranza politica e religiosa. [..] Il Rotary è frutto di quella comunità. [...] Di recente qualcuno ha detto “Se il Rotary ci ha incoraggiato a considerare la vita e gli altri con maggiore benevolenza, se il Rotary ci ha insegnato a essere più tolleranti e a vedere sempre il meglio in ognuno, se il Rotary ci ha permesso di creare contatti interessanti e utili con altri che a loro volta stanno cercando di catturare e trasmettere la gioia e la bellezza della vita, allora il Rotary ci ha dato tutto quello che possiamo attenderci”1.
Non credo che esistano parole migliori per iniziare la chiacchierata. E ancora, per narrare la prima costituzione del club Rotary, a Chicago, nel 1905, in mezzo al senso di estraniamento che Paul Harris provava, lui ragazzo di campagna, in mezzo alla grande metropoli americana: Ovunque c’era gente, ma nessun viso familiare. Mi mancava una cosa essenziale: gli amici. [...] Mi venne in mente che forse io stavo provando quello che centinaia, forse migliaia, di altre persone avevano provato in una grande città. [...] Perché non riunirli? [...] Perché non creare nella grande Chicago un’associazione che raggruppasse persone di diverse professioni, senza restrizioni di fede religiosa o idee politiche, con un assoluto rispetto di quelle altrui? [...] Il gruppo crebbe in numero, ma anche nell’amicizia, nello spirito di solidarietà gli uni verso gli altri e anche nei confronti della nostra città. [...] Durante il terzo incontro, presentai diversi suggerimenti per il nome del nostro club, fra i quali Rotary, che fu poi scelto, dal momento che i nostri incontri venivano tenuti in rotazione in diverso hotel e ristoranti. Quindi iniziammo come “rotariani” e tali continuammo a essere. [I Rotariani] si aiutavano [e aiutavano] in tutti i modi suggeriti dal cuore e dall’amicizia2.
Il periodo più buio del Rotary fu, senza dubbio, quello nel periodo tra la fine degli anni ’20 e la fine della seconda guerra mondiale. Se in Italia e Germania il Fascismo e il Nazismo (successivamente anche le altre dittature di stampo opposto) perseguitarono con varie accuse il Rotary adducendo, proprio per il suo carattere pacifico e internazionale, motivi filo massonici e di sovvertimento statale. Certo ci furono gli atti eroici, come quello del rotariano polacco (già Direttore del Rotary International) che camminò per due miglia, sotto i bombardamenti incessanti di Varsavia, per 1. P. P. Harris, La mia strada verso il Rotary, s.l. 2009, pp. IX-X. 2. Harris, La mia strada, cit., pp. 208 ss.
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raggiungere l’Ambasciata Americana e consegnare un importante dispaccio, assieme all’ultimo saluto, per il Segretario Generale a Chicago; i Danesi, che emularono il coraggio del re, si riunivano in segreto subendo le rappresaglie feroci dei Nazisti; la stessa cosa avvenne in Belgio, Francia, Italia (dove i club, formalmente, si erano autosospesi già dal 1938, costretti dal giogo fascista), nelle Filippine, in Cina e in India - in una Calcutta sotto i bombardamenti e l’avvicinarsi degli eserciti nemici - si tenne una formidabile Assemblea Distrettuale dalla quale si levò un verbo di luce e speranza per le sorti del mondo intero in quella terribile ora. Dopo le nubi della guerra, ecco l’aurora della pace, resa ancora più lucente dall’impegno fattivo che i rotariani diedero alla ricostruzione dell’orbe lacerato dall’odio e dalla guerra, cercando di far sì che simili sciagure non accadessero più. Di conseguenza, non è certo sorprendente che il Rotary International sia stato invitato dal Dipartimento di Stato americano a inviare i propri consiglieri e consulenti associati alla Conferenza delle Nazioni Uniti sull’Organizzazione Internazionale, tenutasi a San Francisco nel 1945. Gli atti dimostrano il loro notevole contributo alla formazione del pensiero dei delegati ufficiali incaricati di elaborare la Carta delle Nazioni Unite. Edward Stettinius jr, allora Segretario di Stato americano, scrisse: L’invito rivolto al Rotary International di partecipare come consulente alla Conferenza delle Nazioni Unite non è stato semplicemente un atto di cortesia e di rispetto verso una grande organizzazione, ma piuttosto il semplice riconoscimento del ruolo attivo che tutti i soci del Rotary hanno svolto e continueranno a svolgere nello sviluppo della comprensione internazionale tra le nazioni. C’era assolutamente bisogno della presenza dei rappresentanti del Rotary a San Francisco e, come voi tutti sapete, il loro contributo è stato sostanziale per l’elaborazione delle disposizioni relative al Consiglio Economico e Sociale1.
Ancora oggi, il Rotary è l’unica associazione ad avere un proprio osservatore permanente presso l’ONU. Il Rotary alle proprie sfide reagisce con l’incessante divulgazione e diffusione dei propri principi e con l’affrontare in maniera puntuale vari temi, anche supperendo ai deficit dello Stato2, oppure ai rapporti tra il Rotary e i giovani, la scuola e la formazione3, sino ai temi più scottanti, come è accaduto nel 1993 con la tavola rotonda su La donazione di organi a fine di trapianto: aspetti etici, clinici e medico legali4, o come è accaduto nel caso della campagna di sensibilizzazione alla donazione del cordone ombelicale, o come nel caso dei rapporti con la Chiesa Cattolica, non sempre facili per l’ostilità - almeno sino al Concilio Vaticano II - di talune frange curiali che vedevano in maniera deviata il Rotary, sino alla confermata e forte armonia tra gli ideali rotariani e quelli della Chiesa (nelle sue varie confessioni) nel mondo, che ha visto numerosi discorsi dei Pontefici ai rotariani (1 di Paolo VI e 3 di Giovanni Paolo II) come ricostruito in maniera egregia da Omero Ranelletti nel suo volume Il Rotary e la Chiesa Cattolica (ristampato per la terza volta nel 1991)1. Oppure con la lucida analisi del gesuita padre Federico Weber2 (socio e presidente del club di Messina e DG del Distretto 2110); Weber capì che il Rotary, come luogo dell’amicizia, era luogo e strumento propizio a contrastare l’egoismo che nasce dall’ “ego” smisurato di taluni, per far intendere che al grado umano ci si innalza solo in quanto l’ “io” e l’ “altro” sappiano identificarsi in un punto che li trascende; quindi, tutti noi siamo fondamentali al Rotary, anzi lo componiamo e ci annulliamo in esso; però, nessuno di noi è fondamentale al Rotary, in virtù della sua ciclicità e palingenesi continua. A dover parlare, in una sintesi mentale tra l’ “io” e gli “altri” è il NOI. rotariani (1 di Paolo VI e 3 di Giovanni Paolo II) come ricostruito in maniera egregia da Omero Ranelletti nel suo volume Il Rotary e la Chiesa Cattolica (ristampato per la terza volta nel 1991) 3. Harris, La mia strada, cit., p. 234. 4. F. Li Pira (a cura di), Il degrado del patrimonio artistico-archeologico in Calabria e in Campania, (Pubblicazioni del Distretto Rotaract 2100), s.l. 2010. 5. Aa. Vv., Rotary e giovani, scuola, formazione, (Atti dei Convegni di Cosenza, Castellammare di Stabia, Nocera Inferiore 1998-1999), s.l., s.d. 6. Aa. Vv., La donazione di organi a fine di trapianto: aspetti etici, clinici e medico legali, (Atti della Tavola Rotonda promossa dai R. C. di Isola di Capri, Isola di Ischia, Castellammare di Stabia, Nocera-Sarno, Ottaviano, PompeiOplontiVesuvio Est, Sorrento, Torre del Graco-Comun Vesuviani, Sorrento, 28 novembre 1993), s.l., s.d.
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rubrica r(socio e presidente del club di Messina e DG del Distretto 2110); Weber capì che il Rotary, come luogo dell’amicizia, era luogo e strumento propizio a contrastare l’egoismo che nasce dall’ “ego” smisurato di taluni, per far intendere che al grado umano ci si innalza solo in quanto l’ “io” e l’ “altro” sappiano identificarsi in un punto che li trascende; quindi, tutti noi siamo fondamentali al Rotary, anzi lo componiamo e ci annulliamo in esso; però, nessuno di noi è fondamentale al Rotary, in virtù della sua ciclicità e palingenesi continua. A dover parlare, in una sintesi mentale tra l’ “io” e gli “altri” è il NOI. Infatti, sarebbe buona norma ricordare che, ciò che viene fatto in un club, non è mai fatto da un singolo individuo, ma dalla collettività intera: dal club, per l’appunto! La vita non può essere un monologo, ma deve essere un dialogo continuo e incessante, per cui noi dobbiamo porre in essere il gioco hegeliano di tesi e antitesi per poter poi pervenire alla sintesi e alla conquista di una verità e di un obiettivo condiviso da tutti. Il Rotary, infatti, non è accademia e non s’impara sui libri (questa può dare solo una conoscenza superficiale), ma è un’attività concreta rivolta al bene dell’uomo Il Rotary, così come il Rotaract, quindi, si impara vivendolo appassionatamente, amandolo anche, ovviamente con la dovuta moderazione, in quanto è uno dei punti della nostra vita, ma non deve diventare il punto ultimo e finale a cui tendere: vuol dire non aver capito che per essere rotariano è necessario fare altro e portare il proprio bagaglio lavorativo nel Rotary e portare l’ideale rotariano nel proprio lavoro. I perditempo non li vogliamo. I nostri motti principali sono due: He profits most who serves best e Service above self dove il guadagno che se ne trae è un arricchimento interiore. Il Rotary, quindi, nato dalla solitudine di un uomo, è costruito sull’amicizia. Come in ogni famiglia ci sono - e ci devono essere - momenti di sano confronto, anche acceso, ma questo non deve diventare scontro. I litigi, la dietrologia i mezzucci volgari e vanagloriosi, la smania di personalismo e il chiacchiericcio sotterraneo li lasciamo volentieri fuori. L’amicizia, quindi, non si esaurisce in se stessa, ma è un fine e un mezzo, in quanto, se vogliamo qualcosa, dobbiamo anche essere pronti a donarla e a condividerla, in quanto l’amicizia è organizzata ai fini del servizio dell’uomo e per un altro uomo. Dobbiamo cercare di non appiattirci e livellarci alla massa grigia ed apatica (al “deserto d’insensatezza” di Umberto Galimberti), sforzandoci di essere un punto di riferimento per il territorio e per i più deboli; noi vogliamo raccogliere i migliori elementi della società per costruire insieme un progetto, credendo in dei solidi valori e condividendo obiettivi comuni. Ebbene sì, in questo senso, nella ricerca dei migliori e più validi elementi, siamo elitari: coloro che vogliono entrare nella nostra famiglia solo per avere prestigio ed appuntarsi un distintivo all’occhiello non son accettati e graditi, mentre lo sono le persone capaci, volenterose e che vogliono dedicare il proprio tempo per costruire qualcosa di buono per la società. L’unica giusta autocelebrazione è quella per le ricorrenze dei nostri club, che, lungi dall’essere una mera autocelebrazione, rappresenta il filo rosso di anni di azioni e vita militante sul territorio, di battaglie e di impegno civile appassionato. Parafrasando ciò che amava dire mio nonno Nicola Ieraci Bio, socio fondatore del Rotary Club Nocera Inferiore-Sarno e Presidente nel biennio 19741976 nel suo volume il Rotary secondo Nicola Ieraci Bio (che raccoglie i suoi interventi presidenziali, curati da Alfonso de Francesco con prefazione di Vincenzo Giuffrè), a tutti coloro che, o perché non ci conoscono bene, o per una loro acredine polemica, ci discreditano, dicendo che sprechiamo risorse in cene e feste, dobbiamo dire che rivelano una profonda ignoranza. Un’errata communis opinio, senza peraltro comprendere il valore spirituale delle conviviali; questa è un’eredità complessa e che viene da lontano. A noi giunge dalla tradizione del “simposio” greco, (un’unione di spiriti nobili protesi verso la soluzione di problemi etici, filosofici e religiosi, una occasione per raggiungere la terpsis: la gioia suprema e la serenità olimpica) e dal convivium latino, con il quale si evidenzia il valore spirituale e sociale del banchetto, che è anche occasione di incontro per sentirsi vicini ad altri uomini in una corrispondenza spirituale e nella ricerca della, o forse meglio dire di una, verità; a ciò è d’obbligo inserire il riferimento cristiano alla euanghelìa ed 7. O. Ranelletti, Il Rotary e la Chiesa Cattolica, (Quaderni di Realtà Nuova), s.l., 19913 8. F. Weber, Il pensiero di Federico Weber, (Quaderni di Realtà Nuova), s.l., s.d.
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all’agàpe, che serve, secondo quanto dice San Paolo, a nutrire di fede e di verità i cristiani, affinandone la sensibilità etica e religiosa: che male c’è se tra di noi amici ceniamo e studiamo progetti che contribuiscono a migliorare il mondo, come nel caso del progetto Polioplus che sta eradicando la poliomelite? Sic stantibus rebus, a costoro che sparlano, parafrasando il Divino Maestro, possiamo dire: Padre, perdona loro, perché non sanno quello che dicono. Nei nostri incontri, noi tutti non facciamo che lavorare a progetti e le nostre feste sono sempre per finalità benefiche e per raccolte fondi in favore di importanti azioni di rilevanza mondiale. L’impegno dei membri del Rotaract è serio e continuo ed obbliga ad una valutazione etica e quotidiana del proprio operato. Il dovere morale, il profondo senso del servire, e gli affanni che ci sono, vengono rivitalizzati dalla “milizia rotariana” che rende dolce ciò che viene fatto per gli altri. Sono in noi profondamente radicati i valori dell’amicizia, della libertà, della democrazia e del servire. Concludo con le parole di mio nonno: Occorre chiedersi: “sarà vantaggioso per tutti gli interessati?”. In una società che cerca l’utile, l’utile individuale - questa divinità mostruosa a cui tutti cediamo -, in una società che agisce sotto lo stimolo delle leggi economiche - e che sembra non conoscerne altre -, dobbiamo cercare di far conciliare il senso dell’utile, il vantaggio nostro, con quello degli altri. Come? Lo diceva Cicerone nel De Officiis: l’utile e l’onesto. Bisogna agire in modo tale che l’utile si concilii sempre con l’onesto. Solo in questo senso noi possiamo dire di essere in pace con la nostra coscienza. E questo vuole il Rotary1.
Un saluto e un abbraccio a tutti da parte di un socio uscente, che ringrazia il Rotaract e gli amici tutti conosciuti in questi anni per l’affetto e l’arricchimento interiore avuto.
9. N. Ieraci Bio, Il Rotary secondo Nicola Ieraci Bio, a cura di A. De Francesco, con presentazione di V. Giuffrè, (Quaderni del Rotary Club Nocera Inferiore-Sarno, 1) Nocera Inferiore 1980, pp. 14-15.
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