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MAG/GIUGNO 2019 - € 4,90

INTERIOR SHOW

PASSIONI, SUGGESTIONI E SOLUZIONI

PAVIMENTI ESTERNI IL GRES SI ISPIRA ALLA NATURA

TESSUTI E PARATI

ARREDI OUTDOOR lA VITA IN VERDE DI GIARDINI E TERRAZZE

AUT 8,40 - D 10,90 - PTE CONT. 7,90

TUTTO UN MONDO DI COLORI

IN TV

223 CANALE DTT


Serie T

Design Matteo thun & antonio RoDRiguez Non solo un radiatore ma un elemento d’arredo che si integra nello spazio con grande personalità ed ecletticità. Realizzato in alluminio estruso dalla particolare forma a T, è disponibile in diverse configurazioni sia nella versione verticale sia in quella orizzontale. Serie T consente il massimo della flessibilità in quanto è il primo radiatore dimensionabile al cm; l’elemento può essere richiesto nella lunghezza più utile e ‘cucito’ in modo sartoriale sulle specifiche esigenze del cliente integrandosi in modo perfetto con l’ambiente che lo circonda.

Radiatore in alluminio riciclabile Basso contenuto d’acqua Alta efficienza termica 200 varianti cromatiche

AntrAx It srl Via Boscalto 40 31023 Resana tV tel. +39 0423 7174 fax +39 0423 717474 www.antRax.it antRax@antRax.it


EDITORIALE

comfort e conforto La casa, scriveva Gio Ponti in un suo articolo su Domus del 1928, non è soltanto una machine à habiter. Facciamo nostra l’affermazione con cui il grande architetto e designer si riferiva al modello abitativo italiano: non riparo dalle durezze del clima ma luogo per godere delle bellezze naturali, senza grande distinzione tra esterno e interno; non luogo di comfort per rispondere alle necessità e ai comodi della vita ma luogo di conforto, la bella parola italiana per denotare un comfort di tipo superiore, “il senso della vita confidente e numerosa”, per citare il maestro. Un concetto che dagli anni Trenta del secolo scorso ha educato generazioni di architetti di tutto il mondo ad una nuova sensibilità progettuale, sviluppando una filosofia del progetto come essenza e sostanza anche di uno stile di vita. Da casa italiana a casa all’italiana; il volume architettonico come esperienza fisica e l’interior design come esperienza spirituale. La casa con l’anima, insomma, cui ci siamo ispirati nella scelta dei servizi di questo numero di Case Design Stili. Anime diverse, di diversi paesi del mondo, come punti di vista distinti ma convergenti verso l’unico obiettivo di realizzare una “felice abitazione”. In Italia o sulle rive dell’Atlantico; in Israele, in Grecia o in Francia, le nostre proposte soddisfano chi è alla ricerca non di modelli ma di una nuova visione di felicità. E siccome, riportando ancora Gio Ponti, ”Dall’interno la casa all’italiana riesce all’aperto con i suoi portici e le sue terrazze, con le pergole e le verande, con le logge ed i balconi, le altane e i belvederi” e “l’architettura di fuori penetra nell’interno”, abbiamo approfondito, nello Speciale del numero, questo rapporto osmotico, questo invito ad “aprirsi fuori e comunicare con la natura”, attraverso le nuove collezioni di arredi per esterni: ricerca sui materiali, flessibilità, personalizzazione, colore, riferimenti etnici e rigore architettonico, fantasia e coordinabilità, praticamente una serie infinita di risposte per ogni esigenza. L’invito al viaggio in questo numero vede invece protagonista Basilea, la città svizzera sulle rive del Reno dove, dal 13 al 16 giugno prossimo, si tiene Art Basel, la fiera internazionale che richiama appassionati e curiosi da ogni parte del mondo. Arte ma anche design, architettura contemporanea e tanto altro. Buona lettura La redazione

Nota del Direttore

Care Amiche ed Amici, con questo numero lascio la direzione delle testate edite da Alma Media spa. Si tratta di una scelta personale legata al passare del tempo, all’avvicendarsi delle stagioni e al cambiamento del contesto aziendale. Grazie a tutti Voi e grazie a quanti in questi anni hanno dato vita a prodotti unici, e di grande qualità. In particolare voglio ringraziare la Direzione Editoriale, i Vicedirettori, i Capi Redattori, i Redattori, le Segreterie, i Fotografi, i Grafici e i tanti Collaboratori che si sono avvicendati in questi anni. Si chiude una stagione, una mia stagione. Mentre auguro a tutti Voi tante nuove, prolifiche stagioni di lavoro e di ottime letture. Valter La Tona

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SOMMARIO mag/giugno 2019

42

INterior 42

60

72

Eleganza unica

di Floriana Morrone foto di Gianni Franchellucci

A Roma, il villino ripensato da Angelo Luigi Tartaglia

56

Focus: il lavabo monolite di Emma Coleman

Quando l'elemento funzionale diventa un oggetto scultoreo

60 74

Un concept mediterraneo

A due passi dall'Atlantico

di Eloise Farnesi foto di Francis Amiand

In Massachusetts, una dimora nell'isola dei balenieri

Speciale outdoor

La penthouse sulla riviera di Atene secondo Stephanie Coutas

di Floriana Morrone foto di Donna Dotan

di Anita Laporta

Rigore e calore

Arredi per giardini e terrazze come autentiche stanze all'aperto

di Floriana Morrone foto di Luca Brunelli

A Cesena, gli spazi articolati dell'architetto Anna Iuliano

82

Interconnessioni di Anita Laporta foto di Assaf Pinchuk

A Tel Aviv, il progetto dinamico che unifica due volumi

94

Focus: i pavimenti esterni di Eloise Farnesi

La bellezza resistente delle nuove collezioni in gres

98

Interni con passione di Floriana Morrone foto di Yann Deret

A Parigi, arte e design in spazi vagamente Belle Epoque

110

La casa introversa di Anita Laporta foto di Marie-Caroline Lucat

Nell'Occitania, l'architettura prende forma da un algoritmo 2

120

98

120

141



SOMMARIO

132

OUTDOOR Verde ritrovato di Petra Romanov

A Bergamo, la nuova lettura del giardino che non c'era

8

rubriche Agenda News

16

Eco-news Set

30 34

di Sabrina Sciama

Il nuovo classico

4

di Anita Laporta

Archiproject

di Emma Coleman

Inspirations

di Emma Coleman

Soluzioni o suggestioni?

168

A proposito di... di Anita Laporta

Parati e tessuti: un mondo a colori

di Martina Servillo

Trend setter

Prezzi d’autore

Lo Zaryadye Park a Mosca

Progettualità per oggetti-simbolo

22

di Anita Laporta

Gio Ponti, Fantasia alle stelle

di Eloise Farnesi

La frontiera Zero Waste

18

28

di Emma Coleman

Il design dall'idea al prodotto

Top design La sfida alla precarietà

di Anita Laporta

La grande attualità dell'arte

12

26

179

Design Trip

di Anita Laporta e Floriana Morrone

Basilea, non solo musei


DuraSquare. Ora abbinato ai mobili XSquare. Nella serie per il bagno DuraSquare i bordi esatti della forma squadrata esterna si combinano ad un profilo interno fluido e organico. Il lavabo in DuraCeram® si combina perfettamente alla nuova serie di mobili XSquare, Design by Kurt Merki Jr. Frontali senza maniglie, eleganti profili cromati e 28 diverse finiture permettono di arredare il bagno in maniera individuale. Lo specchio offre la luce principale, l‘Ambilight e il sistema antiappannamento, tutti con comandi touchless, con dimmer e regolatore della temperatura della luce da calda a fredda. www.duravit.it


IL MONDO DI ALMA MEDIA S.p.A. Presidente Federico Prandi Amministratore Delegato Andrea Baracco

IN EDICOLA Tutto il mondo dell'abitare con CASE DESIGN STILI: i progetti di interior, le tendenze, gli speciali a tema, i reportage immobiliari, le novità di prodotto, l'arredo giardino per ispirarsi e creare ambienti a misura di gusto, come abiti da indossare.

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Direttore Editoriale Corrado Azzolini - corrado.azzolini@almamail.it Direttore Responsabile Ad interim - pro tempore Direzione Editoriale Vice direttore Bianca Pezzi - bianca.pezzi@almamail.it Redazione Anita Laporta - anita.laporta@almamail.it Segreteria di redazione alma.desk.home@almamail.tv Veronica Cerroni - veronica.cerroni@almamail.it Grafica Francesca Ottaviano - francesca.ottaviano@almamail.it Alessia Carrozzi, Valeria Moroni, Paola Piantanida Hanno collaborato Emma Coleman, Eloise Farnesi, Floriana Morrone, Sabrina Sciama, Martina Servillo, Petra Romanov Foto Francis Amiand, Luca Brunelli, Yann Deret, Donna Dotan, Gianni Francellucci, Marie-Caroline Lucat, Assaf Pinchuk Foto di copertina ASSAF PINCHUK PUBBLICITÀ Coordinamento Editoriale: Raffaele Taliercio raffaele.taliercio@almamail.it DIREZIONE COMMERCIALE Sede Milano: Via Tortona, 37 – Palazzo 4, Ingresso A, 20144 Milano tel. 02.55410829 Sede Roma: Via Tenuta del Cavaliere 1 - 00012 Guidonia Montecelio (RM) - tel. 06.89676003 alma.pubblicita@almamail.tv STAMPA Rotolito S.p.A. Via Brescia 53/65 20063 Cernusco Sul Naviglio (MI) - Italy

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Reg. Trib. Roma N° 180/2008 del 2 Maggio 2008. Tutti i diritti riservati, è vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore. ©Alma Media S.p.A.

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AGENDA

di Anita Laporta

viaggio nel tempo, dai fasti dell’antica grecia al fermento del xxi secolo, per apprezzare l’arte in tutte le sue forme, fruendola con leggerezza o lasciando scorrere i pensieri lungo le traiettorie impreviste che traccia

19 LUGLIO

MONDI CHE S’INCONTRANO

30 GIUGNO

IL MARE ASSOLUTO Gli azzurri del cielo e del mare come cornice escatologica nella quale tutto ha inizio e fine: una costante nell’opera di Piero Guccione, l’artista di Scicli scomparso lo scorso anno al quale il Museo d’arte Mendrisio dedica l’antologica Piero Guccione. La pittura come il mare, che riunisce circa 60 opere. Mendrisio, Museo d’arte Mendrisio, fino al 30 giugno, www.mendrisio.ch

Evento imperdibile per i collezionisti privati la mostra che, in zona Brenta, inaugura la nuova sede della galleria Area\B, Sandro Chia. L’esercito dell’imperatore, un’occasione per ammirare - e per i più fortunati di inserire nelle proprie collezioni - le fedeli riproduzioni dei guerrieri di XI’AN del III secolo a.C., tra i più importanti reperti archeologici cinesi, rinnovati dall’intervento pop e iper-contaminato dal colore operato da Chia. Milano, galleria Area\B, fino al 19 luglio, www.areab.it

MATERIA IN MOVIMENTO Volumi sinuosi e vuoti angusti si succedono nelle sculture di Pablo Atchugarry con un’agilità che rende dinamica e leggera la materia, a prescindere dal suo peso specifico. Lo conferma The Movement of Light, personale dell’artista uruguayano che riunisce opere in bronzo dipinto, come Untitled (2015), in blu elettrico, in foto, e sculture in marmo che rendono onore ai maestri del passato con composizioni astratte piene di poesia.

24

NOVEMBRE

8

Venezia, Galleria d’Arte Contini, fino al 24 novembre, www.continiarte.com


L’ARTE CHE UNISCE È l’arte come riscatto sociale il filo che unisce San Sperate, il piccolo comune sardo conosciuto come Paese Museo da quando, 50 anni fa, i suoi muri bianchi hanno fatto spazio a variopinti murales, e la Biennale Internazionale d’Arte di Cerveira, la più antica del Portogallo e della Penisola Iberica, che l’ha scelto per il suo debutto in Italia, Territorios Imaginados. In mostra le opere di 16 artisti lusitani, unite dalla riflessione sul tema delle migrazioni, con visioni personali, tra cui quella che considera il territorio come un fluido sociale e permanente contenuto da limiti e confini di Os Espacialistas, in foto.

30 GIUGNO

San Sperate (Ca), Museo del Crudo, fino al 30 giugno, www.sansperarte.com

ALLE ORIGINI DEL GENIO

13

Realizzata in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro, con Arnaldo Pomodoro 1955-1965 Tornabuoni Art Paris documenta un periodo fondamentale per la produzione del grande artista, classe 1926, che in quegli anni approda alla tridimensionalità, attraverso i bassorilievi in metallo - come la Luna il sole la torre del 1955, a destra, e L’incontro, del 1956, a sinistra - percorsi da tracciati di punti, fili, nodi che pongono le basi della rivoluzione formale degli anni Sessanta. Una svolta destinata a materializzarsi in coni, piramidi, ruote corrose dall’interno e nella prima Sfera, Sfera n. 1, tra le grandi opere in mostra.

GIUGNO

Parigi, Tornabuoni Art Paris, fino al 13 giugno, www.tornabuoniarte.fr

MOSTRA DI FAMIGLIA Nuovo appuntamento con la pittura veneta del paesaggio tra Ottocento e Novecento a Palazzo Sarcinelli, che ospita I Ciardi. Paesaggi e giardini, dedicata a Guglielmo (1842-1917) e ai figli Beppe (1875-1932) ed Emma Ciardi (1879-1933). In una fase di grandi cambiamenti, dominata dalla pittura en plein air, seppero farsi interpreti di un nuovo mood caratterizzato da una declinazione inedita della luce, dalla presenza importante della natura e del paesaggio e da nuovi soggetti alpini e pedemontani colti nelle ore migliori del giorno, all’alba e al tramonto. Instancabile viaggiatrice, Emma, alla quale è dedicata la seconda sezione della mostra, seppe interpretare in chiave moderna la tradizione vedutista, rielaborando in modo personale le esperienze macchiaiole e post-impressioniste.

23 GIUGNO

Conegliano (Tv), Palazzo Sarcinelli, fino al 23 giugno, www.mostraciardi.it 9


22

FORZE ASTRATTIVE Sfuggito agli stenti dell’Armenia più povera, che non risparmiò invece sua madre, ed emigrato negli Stati Uniti senza mezzi, Arshile Gorky è riuscito in breve tempo (morì suicida nel 1948 a 44 anni) ad affermarsi come uno dei più grandi artisti americani, protagonista dell’Espressionismo Astratto. Le opere riunite in questa grande retrospettiva - Arshile Gorky 1904-1948 - provengono da importanti istituzioni pubbliche e private del vecchio e nuovo mondo. Come “Liver Is the Cock’s Comb” (Il fegato è la cresta del gallo), del 1944, courtesy della Albright-Knox Art Gallery di Buffalo, New York.

SETTEMBRE

Venezia, Ca’ Pesaro - Galleria Internazionale d’Arte Moderna, fino al 22 settembre, www.capesaro.visitmuve.it

28 GIUGNO

LUCE E COLORE Stava lavorando come guardia presso l’American Museum of Natural History di New York quando Dan Flavin (1933-1996), che fino ad allora si era avvicinato soprattutto all’espressionismo astratto, iniziò a realizzare schizzi per sculture che avrebbero incorporato luci elettriche. Pochi mesi dopo, le prime opere di luce avevano già preso forma, liberate nel 1963 da qualsiasi supporto per lasciare spazio alla luce e al suo rapporto con lo spazio. Realizzati tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta, i lavori riuniti nella retrospettiva Dan Flavin danno conto delle ricerche sviluppate dall’artista sulle nozioni di colore, luce e spazio nel corso di quattro decenni. A Milano, da non perdere il suo intervento site-specific per la Chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa. Mlano, Cardi Gallery, fino al 28 giugno, www.cardigallery.com

28 GIUGNO

MUSICA A COLORI Non si finirà mai di celebrare David Bowie, la sua arte tradotta in versi e in musica. Lo fa anche Palazzo Medici Riccardi che, con Heros-Bowie by Sukita, mette in mostra 90 fotografie scattate, nel corso di un sodalizio artistico e un’amicizia durata oltre quarant’anni, dal maestro della fotografia giapponese Masayoshi Sukita. Tra gli eventi collaterali che accompagnano l’esposizione, i concerti acustici nel segno di Bowie organizzati, nel cortile del palazzo, dalla società di eventi Le nozze di Figaro. Firenze, Palazzo Medici Riccardi, fino al 28 giugno, www.oeoart.com, www.palazzomediciriccardi.it

10


30

OBIETTIVO CLASSICO Alla Galleria Corsini, casa della rivoluzionaria regina Cristina di Svezia nel XVII secolo, Flaminia Gennari Santori, direttore delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, firma una mostra inedita che, procedendo per assonanze e somiglianze - criterio che ispirò il cardinale Neri, che abitò il palazzo dal 1738 al 1770, nel dare vita alla sua immensa collezione - accosta alle opere di maestri italiani ed europei del Settecento 40 scatti in bianco e nero di Robert Mapplethorpe, tra provocazioni, riferimenti alla scultura classica e incessante ricerca di equilibrio tra luce e ombra. Il tema ancestrale della caccia risuona in Marcus Leatherdale, del 1978, mentre Poppy, del 1988, a destra, dà conto del sublime studio delle nature morte.

GIUGNO

Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica - Galleria Corsini, www.barberinicorsini.org, fino al 30 giugno

IL TEMPO CHE GIRA “Una mostra che legge il tema della giostra in chiave soprattutto sociale, affidandosi a grandi fotografi e a grandi artisti che l’hanno declinato nelle loro opere”. Così Gilberto Muraro, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo che la promuove, presenta la mostra Giostre! Storie, immagini, giochi, un viaggio nel tempo ludico e leggero dell’infanzia e al tempo stesso un invito a riflettere sulla percezione ciclica del tempo e della vita, attraverso scatti di Gabriele Basilico, Robert Doisneau, Eliot Erwitt, dipinti di Balla, Campigli e manifesti dell’Ottocento.

13 APRILE

Rovigo, Palazzo Roverella, fino al 30 giugno, www.palazzoroverella.com

MONDO ANTICO DOCET Nei vent’anni delle Gallerie d’Italia, prima sede museale di Intesa Sanpaolo, una mostra, Mito. Dei ed Eroi, per riscoprire l’identità delle sue collezioni, focalizzate sulla cultura figurativa italiana tra Seicento e Ottocento, e riscoprire la fortuna dei miti classici, dall’antica Grecia al Neoclassicismo, ai quali si rifanno le decorazioni pittoriche e gli stucchi del palazzo che le ospitano. Accanto ai vasi dipinti, a sculture e affreschi dell’arte greco-romana custoditi a Palazzo Leoni Montanari, il percorso si arricchisce dei prestiti del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e dell’Hermitage di San Pietroburgo.

14 LUGLIO

Gallerie d’Italia, Palazzo Leoni Montanari, Vicenza, fino al 14 luglio, www.gallerieditalia.com 11


NEWS

DI emma coleman

Il design CHE offre nuove chiavi di lettura per oggetti di uso comune. dalL’IDEA al PRODOTTO, il viaggio DELLA CREATIVITà IN PARALLELO CON LA TECNOLOGIA

LUCE NON LUCE Light + Light è la collezione di carte da parati luminose di Instabilelab che, a luci spente, regalano un effetto sorpresa, illuminandosi in corrispondenza dei soggetti-luce. L’effetto luminescente è ottenuto attraverso l’applicazione a mano di vernice a base di pigmenti fosforescenti. La parte trattata si carica con la luce naturale o artificiale, illuminandosi al buio per una durata di tempo variabile a seconda del tempo di esposizione. Finiture fosforescenza: Yellow, Sky Blue. In foto, echi gotici in luminosi candelabri rossi. www.instabilelab.it

OLFATTO&DESIGN Presentata lo scorso aprile a Milano, nel Flagship Store Ferragamo di via Montenapoleone, la mostra The World of Italo Rota ha anche tracciato un fil rouge olfattivo tra il mondo dell’architetto e Tuscan Creations, la collezione di fragranze artistiche di Salvatore Ferragamo: undici essenze, pensate da esperti Maître Parfumeur, ciascuna abbinata ad un disegno di Italo Rota, in un patchwork profumato che rimanda al caleidoscopio creativo dell’architetto e alla sensibilità cromatica del brand. www.ferragamo.com

IL SISTEMA MODIFICABILE Riedizione di quello disegnato negli anni Sessanta da Roberto Matta a fianco di Dino Gavina, Malitte è un sistema di sedute continuamente modificabile, composto da cinque blocchi in poliuretano rivestiti in tessuto leggermente elastico. Un’allegra collezione di forme organiche colorate, da assemblare in un’unica scultura, per separare spazi di uno stesso ambiente e che, all’occorrenza, si trasforma in salotto completo: divanetto a due posti, tre sedute e un pouf. www.paradisoterrestre.it

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CENTO ANNI DA PROTAGONISTA Con una Limited Edition del robot da cucina Artisan, in foto nell’esclusiva versione Misty Blue, e con una nuova versione della macchina per il sottovuoto, KitchenAid celebra i cento anni dalla nascita del brand. Un secolo di rivoluzioni in cucina, grazie ad elettrodomestici dal design inconfondibile e performance di livello professionale. www.kitchenaid.it

ACQUA DI CRISTALLO Incaricati dal Fonds Pour Paris, Ronan & Erwan Bouroullec fanno vivere le sei fontane del Rond-Point des Champs-Élysées in collaborazione con il team ingegneristico di Swarovski. Ogni fontana, con albero centrale in bronzo che supporta 255 elementi in cristallo Swarovski illuminati con LED appositamente brevettati, splende come un lampadario in movimento, accompagnato da cascate che attraversano i cristalli con effetti sempre mutevoli. www.swarovski.com

LA PALETTE DEL BENESSERE Nella linea Benessere Casa, Wilson&Morris propone una palette di pitture dalle tinte delicate, come Light Grey, White Cream, Sky e New Ice. Ideate dal color designer Nicola Baccaglini, sono disponibili in tre finiture: Emulsion Matt, per pareti e soffitti interni; Emulsion Eggshell, per legno e metalli per interni ed esterni, e Osmos, semicoprente con effetti di trasparenza. www.wilsonmorris.it

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NEWS

TRAME IN MOSAICO L’arte della tessitura ha ispirato la collezione Tessere, disegnata per Friul Mosaic da Luisa Bocchietto, Presidente di World Design Organization. Artigianalità, creatività e studio delle lavorazioni tradizionali per tessere che variano da 1,5x1,5 a 1x1 cm, con l’utilizzo di marmi come Thassos, Bardiglio, Bianco Carrara e Nero Marquina (in foto). www.friulmosaic.com

IL MISCELATORE CON IL PLUS Premiato con il Design Plus 2019 del German Design Council alla fiera ISH di Francoforte del marzo scorso, SO è il miscelatore di FIMA Carlo Frattini disegnato da Davide Vercelli a risparmio energetico, che consente di scegliere la quantità e la temperatura desiderata di acqua. Si caratterizza per i due comandi a rotazione ergonomici, di forma cilindrica irregolare e leggermente bombata alla sommità, personalizzabili con abbinamenti cromatici e materici, e per la canna con diametro inferiore di 10 mm rispetto agli standard. www.fimacf.com

POESIA INFINITA Infinite Bonbonne di Emporium è la lampada di light design in edizione limitata, inspirata al canto l’Infinito di Giacomo Leopardi. Disegnata dall’artista Floriano Ippoliti nel bicentenario della composizione poetica e presentata all’ultima edizione di Euroluce, ha un paralume personalizzato dall’artista stesso che reca scritto l’ultimo verso dell’Infinito. www.emporium.it

14


L’ECCELLENZA IN CUCINA “Il gioco marcato di linee e superfici diritte, unito a proporzioni in perfetto equilibrio, crea in cucina un’architettura scultorea di rara bellezza ed eleganza senza tempo”: con queste parole la SieMatic Pure Collection vince il German Design Award 2019 nella categoria “Cucina con eccellente design di prodotto”. www.siematic.com

DOCCE DI BENESSERE

LUCE E SUONI Intono è la nuova applique di L&L Luce&Light che si uniforma alla parete, in quattro dimensioni, con emissione singola o doppia. Mimetica grazie alla superficie neutra e aggrappante, rifinibile come la parete d’appoggio, è anche una lampada sonora poiché vi si può alloggiare una cassa audio per riprodurre suoni o musica, dialogando con smart speakers via Wi-Fi tramite protocollo ZigBee. www.lucelight.it

Speciale pannello radiante progettato per ambienti umidi, che si installa all’interno del box doccia e che dona il benessere dell’effetto del sole, Sunshower è costituito da lampade a raggi infrarossi a onda corta che stimolano la produzione di vitamina D mentre si fa la doccia e la produzione di melanina, per un’abbronzatura naturale, nella versione anche con raggi UV. In foto, il modello Combi Black, a parete, angolare, con infrarosso e ultravioletto, di dimensioni 30x145x23 cm. www.sunshower.it

15


ECONEWS di eloise farnesi

Economia circolare, design zero waste, edilizia sostenibile e un tocco d’arte, per un mondo migliore, rispettoso delle persone e dell’ambiente

DESIGN CON-GELATO Dai gelati al design: è la sfida di Sammontana, marchio dolciario che, impegnato nella riduzione dell’impatto ambientale delle proprie attività, ha presentato allo scorso FuoriSalone di Milano una serie di arredi in Bioplastica, riciclata e riciclabile, stampata in 3D da Wasp e firmata da Fabio Novembre. La forma del cono rivive negli anelli concentrici che plasmano sedute, sedie a dondolo e tavolini. www.sammontana.it; www.3dwasp.com

L’ALBERO DEGLI ALBERI C’è tempo fino al 5 gennaio per ammirare all’Arboreto dell’Orto Botanico dell’Università di Padova Radici al vento, testa nella terra, installazione totemica realizzata da Michele De Lucchi intrecciando i resti di alcuni dei 14 milioni di alberi abbattuti dalla tempesta Vaia nel bellunese e in Trentino, lo scorso ottobre. Ben accetti i contributi, anche minimi, dei visitatori, per un progetto di rigenerazione naturale. www.ortobotanicopd.it

ZERO SCARTI Un locale realizzato con materiali riciclati e riciclabili; arredato con pezzi sostenibili, dagli arredi di The Finnish Design Shop alle tazze di Kotkamills, e con un menu zero waste a cura del ristorante Nolla di Helsinki. Sono le ragioni del Sustainability Award dei Frame Awards assegnato a Linda Bergroth per Zero Waste Bistrot, il temporary restaurant firmato per il Finnish Cultural Institute di New York in collaborazione con Harri Koskinen. www.frameawards.com; lindabergroth.com

PURA, LEGGERA, NO PLASTIC Di Culligan, Ac Slim è un depuratore a osmosi inversa che, grazie al passaggio forzato dell’acqua attraverso una membrana semipermeabile, elimina qualsiasi sostanza sospesa o disciolta in essa presente, pesticidi, composti chimici e altre particelle inquinanti incluse. Il risultato è un’acqua pura, con un residuo fisso minimo. Di dimensioni compatte, può essere alloggiato nel sotto lavello o sotto lo zoccolo della cucina. www.culligan.it

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IL PIACERE DELLA SOSTENIBILITÀ Realizzata con tecnologia costruttiva a secco, con l’impiego degli specifici materiali innovativi e ad alte prestazioni del Gruppo Saint-Gobain, Nuvola Lavazza di Torino, la nuova sede del marchio di caffè firmata dall’architetto Cino Zucchi, ha ottenuto la certificazione LEED Platinum, la più alta dello standard LEED, per l’eccellenza energeticoambientale della costruzione. www.saintgobain.it; www.lavazza.it

NUOVA VITA AI MATERIALI Nuova vita per i profili di alluminio accumulati negli anni, come scarti di produzione, da BD Barcelona Design. Il designer Jorge Penadés li ha convertiti nei coloratissimi vasi della Piscis Collection, new entry del REmix Project (Vol. 3) di B.D. e ora parte dell’Art Edition Catalogue dell’azienda. www.bdarteditions.com

CARTONE IN ARTE Dal design minimal e l’animo ecofriendly, gli arredi in cartone riciclato dell’azienda Corvasce Design di Barletta sono stati protagonisti, nello scorso FuoriSalone di Milano, di Carboard Art Expression, la painting live performance dell’artista giapponese Ellie Omiya che, nella boutique Anteprima di Corso Como 9, li ha personalizzati e vivacizzati con il suo estro artistico, accompagnata da luci, profumi e suoni. www.corvasce.it; www.anteprima.com

PROGETTI GREEN CERCASI Candidature aperte per il Green Alley Award 2019, il premio europeo rivolto a startup e giovani imprenditori che abbiano sviluppato un business model capace di ridurre i rifiuti o trasformarli in risorse. In palio, 25.000 euro, supporto per crowdfunding e contatti business. C’è tempo fino al 25 giugno. www.green-alley-award.com

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SET di martina servillo

proposte d’arredo fortemente iconiche o evocative, irriverenti o non convenzionali, come simboli di nuova progettualità e di nuove prospettive domestiche e non solo

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Original! 1 IN TRE VARIANTI DI COLORE, MECATO, DESIGN DI PAULINE DELTOUR PER AMES, ISPIRATO ALL’ARTIGIANATO COLOMBIANO, È UNA SEDUTA MINIMALISTA E GIOCOSA, REALIZZATA CON STRUTTURA IN ACCIAIO VERNICIATO A POLVERE, AVVOLTA DA UN INTRECCIO DI FIBRE DI PALMA IRACA. 2 DISEGNATO DA DOMINIC SIGUANG MA & FENG WEI, CLOP È LA CONTEMPORANEA INTERPRETAZIONE DI GIORGETTI DI UN CAVALLO A DONDOLO: UNA SEDUTA ALTERNATIVA, CON STRUTTURA IN POLIURETANO ESPANSO STRUTTURALE RIGIDO E PARTE INFERIORE LACCATA METALLIZZATA IN SEI COLORI; LA PARTE SUPERIORE È RIVESTITA IN PELLE CON TRATTAMENTO RESISTENTE ALLO SFREGAMENTO E NON È SFODERABILE. 3 ZAZA È L’ORIGINALE SEDIA PER INTERNI DI KENNETH COBONPUE IN MICROFIBRA, ACCIAIO E FIBERGLASS, NEI COLORI NERO, LIME GREEN E MOSS GREEN. ALTEZZA TOTALE DI 173 CM. 4 PORTA LA FIRMA DI LUCIDIPEVERE LA POLTRONCINA CHIGNON DI GEBRÜDER THONET VIENNA , IN EQUILIBRIO TRA MORBIDEZZA E LEGGEREZZA, CON LO SCHIENALE DEFINITO DAI DUE RICCIOLI IN FAGGIO CURVATO CHE ACCOLGONO L’IMBOTTITURA. 5 NELLA COLLEZIONE NATIV DI RAPHAEL NAVOT PER ROCHE BOBOIS, I POUF HIPPO E PARROT, MONTATI SU ROTELLE, RIMANDANO AD UNA GIOIOSA ARCA DI NOÈ.

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A tutto tondo

1 ROUNDEL È LO SCULTOREO TAVOLO DA PRANZO DI BALERI ITALIA FIRMATO CLAESSON KOIVISTO RUNE. IL PIANO, CON DIAMETRO DI 160 CM, SI CARATTERIZZA PER I TRE CERCHI CONCENTRICI REALIZZABILI IN MATERIALI E / O COLORI DIVERSI, PER ALTRETTANTE ZONE DI UTILIZZO. 2 CON BASE FORMATA DA DUE LASTRE IN METALLO CURVATO CHE SI INTERSECANO E PIANO OVALE IN VETRO DELIMITATO DA UN NASTRO SPECCHIANTE, FASCIA SPECCHIATA È IL TAVOLINO DI AZUCENA, DESIGN DI LUIGI CACCIA DOMINIONI, 1970. 3 CON DIAMETRO DI 160 O 180 CM, SOHO KER-WOOD DI CATTELAN ITALIA HA LA BASE IN ACCIAIO VERNICIATO GOFFRATO TITANIO, GRAPHITE O NERO E PIANO IN NOCE CANALETTO O ROVERE BRUCIATO, CON INSERTO IN CERAMICA MARMI IN OTTO COLORI. 4 BASE IN ACCIAIO DORATO E PIANO IN MOSAICO DI PIASTRELLE MULTICOLORI PER IL TAVOLO ELSA DI KAVE HOME, DAL MOOD VINTAGE. 5 CONSTANCE GUISSET RIVISITA IL SUO ICONICO SPECCHIO ACQUERELLATO A MANO BLU-VIOLA DEL 2012 E CREA FRANCIS, LINEA DI TAVOLI BASSI DI PETITE FRITURE CON BASE IN METALLO.

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SET

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E fu la luce!

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1 FIRMATO DAL DANESE BJARKE INGELS CON LO STUDIO BIG, LA LINEA DI ARTEMIDE È IL SISTEMA DI ILLUMINAZIONE COSTITUITO DA TUBI DI SILICONE MODULARI ED ELASTICI, CON ALL’INTERNO UNA STRISCIA LED FLESSIBILE, PER CREARE SEQUENZE LINEARI O COMPLESSE, ANCHE IN OUTDOOR, E REGOLABILE DA REMOTO TRAMITE SPECIFICA APP. 2 DI SERVOMUTO BY GEBRÜDER THONET VIENNA, WAGASA È LA SOSPENSIONE IN CARTA DI RISO GIAPPONESE E PAGLIA DI VIENNA A LUCE DIRETTA. ANCHE IN VERSIONE PIANTANA. 3 DAL MONDO DEL MOSAICO A QUELLO DEGLI INTERNI CON UN RANGE DI PROPOSTE CHE VANNO DAGLI ARREDI AI COMPLEMENTI. È QUELLO DI SICIS INTERIORS, CHE PRESENTA LA LAMPADA DA TAVOLO TRIS, EQUILIBRIO DI SIMMETRIE, PROPORZIONI E MATERIALI. 4 LA PERCH LAMP DI R&COMPANY, CON UCCELLO TASSIDERMIZZATO SU TRESPOLO, DISPONIBILE SU COMMISSIONE, È IN UNA EDIZIONE LIMITATA DI ESEMPLARI UNICI CREATA DA SEBASTIAN ERRAZURIZ. 5 TEDDY GIRL È LA LAMPADA DA TAVOLO DI STEFANO GIOVANNONI A MARCHIO QEEBOO REINTERPRETAZIONE DEL CLASSICO ORSACCHIOTTO DEI BAMBINI, CHE ABBRACCIA LA SFERA LUMINOSA. ANCHE IN VERSIONE VELVET E BOY.

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Colore & Fantasia

BRIGITTE È LA NUOVA SEDUTA DI FENDI CASA CON STRUTTURA IN ACCIAIO FINITURA BRONZE SHADOW, GUN METAL O PALLADIO E CON RIVESTIMENTO SFODERABILE IN TESSUTO A PATTERN GEOMETRICI ANNI SESSANTA. 2 LA SEDIA DROP DI FRITZ HANSEN SI RIFÀ IL LOOK CON QUATTRO NUOVI COLORI PIENI DI ENERGIA: OLTRE A BIANCO E NERO, ANCHE GRIGIO, ROSA, GIALLO E BLU. 3 LIU JO LIVING COLLECTION CON ATL GROUP PRESENTA LA LINEA “CECI EST UN CAILLOU”, OLTRE VENTI PRODOTTI DI CUI FA PARTE L’ENSEMBLE COMPOSTO DA TAPPETO, MATELAS, CUSCINO E POUF/ SCHIENALE. TUTTI I MATERIALI SONO PRIVI DI COLLE, SEPARABILI E RICICLABILI. 4 A FORMA DI FAGIOLO DI SOIA, EDA-MAME DI PIERO LISSONI PER B&B ITALIA, È IL SOFA CHE FONDE TRE TIPOLOGIE DI SEDUTA: CON SCHIENALE ALTO, RELAX E POUF. SCHIUMATO IN STAMPO, È RIVESTITO CON TESSUTO ELASTICIZZATO; LA BASE DI SOSTEGNO È REALIZZATA DA TRAVERSE CON PIEDINI IN TONDINO D’ACCIAIO 5 ORIGIN DI NOVAMOBILI, DISEGNATA DA MAKOTO KAWAMOTO, È LA POLTRONCINA TUTTA AL FEMMINILE, CON CROMIE, TESSUTI E TRAME CHE NE ESALTANO I VOLUMI E LE LINEE. 1

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TREND SETTER DI Sabrina Sciama

Il nuovo classico L’occhio allenato di chi segue l’evoluzione del design dei mobili è sempre alla ricerca di un riferimento, di un particolare già visto altrove, già elaborato da qualche maestro del passato. C’è chi si ispira all’essenzialità dello stile giapponese, chi recupera la linearità degli anni ‘50 o ripropone atmosfere africane, chi guarda a uno stile urbano metropolitano o recupera la memoria dello stile industriale. Ma osservando con attenzione l’insieme dei pezzi qui illustrati si ritrova un ulteriore filo conduttore che consente di riunirli sotto un unico cappello. Molte di queste poltrone e poltroncine sono le nuove protagoniste dei panorami domestici e hanno ricevuto premi che confermano quanto i riferimenti storici siano uno stabile punto di arrivo per il bel design, delineando un nuovo classico. Fra loro, qualche lieve suggerimento in tema di contenitori passe-partout… E poi, tanto rosa, perché questo è l’anno del Living Coral, proclamato da Pantone per il 2019: “Una tonalità che celebra la vita comunicando umanità in risposta alla disumanizzazione di questa era digitale e simboleggia l’innato bisogno di ottimismo e gioia”.

STILE METROPOLITANO

Wam, ovvero Wait a Minute, è la nuova collezione di Bross disegnata da Marco Zito per Bross che si articola in sedute lounge, poltroncine, panche, pouf e tavolini. Gli elementi fanno riferimento allo stile metropolitano e sono caratterizzati da base metallica in finitura nera o bronzo spazzolato. Sottili gambe sostengono i volumi generosi di scocca e parti imbottite. Ulteriore particolarità è la possibilità di combinare differenti tessuti e colori. www.bross-italy.com

A TUTTO COMFORT

Brigitte è la elegante seduta dalla morbida imbottitura e dalle rigorose gambe in legno di frassino tinto a poro chiuso. Disponibile in varie finiture tra cui bianco, noce, coke e naturale, con seduta bassa o alta imbottita e base in legno. Nella foto, la versione in velluto. www.riflessi.it

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FORME MORBIDE

Linee morbide e arrotondate per la famiglia di pouf e chaise-longue Buddy, di Busetti Garuti Redaelli per Pedrali. Le differenti dimensioni consentono di creare molteplici combinazioni, anche dal punto di vista cromatico. La collezione Buddy si completa con una seduta singola, una panchetta e una chaise-longue; alla struttura può essere aggiunta una tavoletta orientabile. Materiali: schiumato poliuretanico ignifugo rivestito in tessuto o in finta pelle. Struttura in acciaio, gamba in tubo d’acciaio Ø 20 mm. Finiture: acciaio verniciato e ottone anticato. www.pedrali.it


FORME ACCOGLIENTI

Scocca in plastica, linee avvolgenti, forme accoglienti per Cila di Lievore Altherr per Arper, poltroncina disponibile in cinque tonalità, con seduta imbottita o interamente rivestita in vari tessuti e colori. Base in legno o metallo, struttura a quattro gambe, slitta o trespolo. www.arper.com

LA BARRIERA CORALLINA

Il tappeto Saint Barth della Marina Collection di Illulian è realizzato a mano con lana himalayana, pura seta e colori vegetali e interpreta con eleganza il disegno della barriera corallina su uno sfondo in contrasto cromatico. I brillanti colori vegetali possono essere realizzati in due qualità, Platinum 120 e Gold 100. La prima utilizza lana e seta di prima qualità filate a mano e una lavorazione complessa (ben 180.000 nodi/m2). Lana e seta anche per Gold 100 ma con una densità di 152.000 nodi/m2. www.illulian.com

BELLA SNELLA

Forme sinuose, struttura affusolata, dimensioni compatte per Bell Chair, dal portoghese “esbelta” che significa snella. Prodotta dal marchio brasiliano Sollos, ha una struttura di legno massello, con schienale e seduta imbottiti. La Bell Chair ha ricevuto il Good Design Award dal Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design in collaborazione con il Centro europeo di architettura, arte, design e studi urbani. www.sollos.ind.br

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TREND SETTER DESIGN GIAPPONESE

Il mobile contenitore Jabara di Shinsaku Miyamoto, designer e direttore creativo del marchio giapponese Ritzwell, si caratterizza per il particolare taglio del legno massello effettuato da abili mani artigiane. Le ante scorrevoli riprendono il modello estetico giapponese delle linee verticali sottili che si susseguono, tipico delle porte a canne yoshido, utilizzate nelle case storiche di città durante mesi caldi, e dei boschi di bambù di Sagano a Kyoto. Il mobile ha vinto il Red Dot Design Award 2018 e l’Archiproducts Design Award. www.ritzwell.com

ISPIRAZIONE AFRICANA

Il piano circolare del tavolo Chobe è realizzato in ottone brunito – personalizzabile in differenti finiture – diviso in tre settori. Le gambe sono rivestite di cuoio grigio stampa elefante con cuciture a vista. Disponibile in due diametri, 140 o 180 cm. Fa parte della Collezione RA di Revolution Archstudio disegnata Roberto Bellantoni, caratterizzata da materiali come ottone brunito e cuoio e da colori delicati, come quelli della terra e del fango del Sud dell’Africa e dei riflessi dorati del sole sul fiume Chobe (Botswana). www.revolutionarchstudio.com

MEMORIA DOMESTICA

Fascino retrò per la sedia Lisa di Marcello Ziliani per Scab Design che si ispira alle atmosfere degli interni anni ‘50 e ‘60. Sua caratteristica principale è la leggerezza visiva e formale, grazie allo schienale avvolgente e leggermente imbottito, come la seduta. Disponibile in versione poltrona e sgabello, ha struttura in acciaio tubolare Ø mm 16 nelle finiture verniciato antracite, cromato, effetto ottone satinato, nichel nero lucido, e rivestimenti in tessuti, similpelle e velluti (ecrù, castagna, verde e mattone), anche ignifughi. www.scabdesign.com

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IL NASTRO

Il sistema modulare di sedute e tavolini Tape di Benjamin Hubert per Moroso è costituito da differenti “blocchi” – sedute, schienali e braccioli - che accostati creano diverse combinazioni. Ogni blocco è suddiviso in una serie di pannelli tessili, tenuti insieme da strisce di nastro in poliuretano, di quelle che nell’abbigliamento sportivo si usano per unire scampoli di tessuto di piccole dimensioni. Il nastro ha un importante ruolo funzionale e al contempo caratterizza esteticamente il divano. www.moroso.it

LA MICROARCHITETTURA

“…Ogni elemento è supportato dal successivo, formando così una microarchitettura, una struttura a ponte che ospita gli elementi imbottiti della seduta.” Così Philippe Nigro introduce la poltroncina Louise, disegnata per Zanotta, e basata sull’assemblaggio di componenti in legno. Ne risulta una sedia minimale e robusta, dove intersezioni e sovrapposizioni delle parti strutturali disegnano il profilo della sedia. Struttura in legno massello di faggio laccato nei colori nero o bordeaux; sedile e schienale in multistrato di pioppo con imbottitura in poliuretano; rivestimento interno inamovibile in tessuto di nylon; rivestimento esterno sfilabile in stoffa o pelle. www.zanotta.it

TRATTI SARTORIALI

La collezione di imbottiti Overpass di Favaretto&Partners per B-Line si caratterizza per la sartorialità: la soluzione “button-down” permette infatti di aprire e chiudere il collare dello schienale accentuando il comfort della seduta. Disponibile in versione poltroncina a pozzetto e divano a due posti, con struttura in legno imbottita in poliuretano espanso e rivestimento in tessuto o pelle. www.b-line.it

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TOP DESIGN di anita laporta

EQUILIBRI

SOVRAPPOSIZIONI DI VOLUMI, DISTONIE DIMENSIONALI, MATERICITÀ E TRASPARENZE, PER OGGETTI IN EQUILIBRIO APPARENTEMENTE INSTABILE, QUASI UNA SFIDA ALLA PRECARIETÀ DEL PRESENTE, TRA SURREALISMO, FANTASIA, POESIA E INDISCUTIBILE SAPIENZA ARTIGIANALE

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Alla base della collezione Gravity di Vanessa Mitrani, la sovrapposizione di volumi caratterizza anche Martini Glass Cone Albatre, calici per Martini Dry con coppa in vetro trasparente e base conica in bronzo dorato. Prezzo: 135 euro la coppia.

Geometrie pure, materiali sofisticati e una sferzata di colore scandiscono The Acid Marble Coffee Table di Lee Broom, realizzato sovrapponendo tre stati di materiali - marmo nero marquina, marmo bianco di Carrara e vetro verniciato color giallo acido - che danno vita a una lastra unica ad angolo retto per top e base. Una seconda base del tavolo è rappresentata da un volume in marmo nero perfettamente sferico.

Un vortice che infrange lo spazio e lo conquista con la sua presenza scenica: Leblon Delienne presenta il coffee table in resina rinforzata Le-a, ispirato all’iconica acconciatura della Principessa Leila, tra i protagonisti della saga Star Wars™. Realizzato in collaborazione con Zaha Hadid Design, come dichiarano linee rette e curve avveniristiche, misura 308x80 cm di altezza. Prezzo: da 20.000 euro.

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Come un piede incauto su un appoggio instabile, il vaso Rock firmato da Vanessa Mitrani per Roche Bobois. In vetro soffiato a bocca su supporto in alabastro nero, misura 35x38 cm di altezza. Prezzo: 530 euro.

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Per Cypraea, brand dell’ambasciatore del luxury style mauriziano Mavenci, il tavolo basso Ile Maurice firmato da Francesco Maria Messina unisce alla base in pietra lavica il top in vetro temperato, che ricalca nella forma il perimetro dell’omonima isola. Fa parte della collezione Rising Ocean, che accende i riflettori sui danni del cambiamento climatico, del quale le piccole isole pagano il prezzo più alto.

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Volumi quadrangolari di dimensioni differenti si sovrappongono in apparente precarietà nel tavolo Equilibrium Nature di Amarist Studio, edizione limitata a sette pezzi, in legno impiallacciato di radice di olivo e di ciliegio, con top in vetro temperato. Diametro e altezza di 60 cm. Su www.follyandmuse.com, prezzo: 4.200 euro.

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Tre esili gambe in ferro laccato nero con piedini in ottone o rame sorreggono il piano scultoreo del tavolo Roma di De Castelli, dalla forma panciuta che ricorda un braciere, memoria del rito sociale ancestrale del sedersi intorno al fuoco. Il top in due misure, 137 e 160 cm, è in acciaio DeOpale. Design Minelli Fossati. Prezzo: 10.400 euro.

8 È il tran tran quotidiano a ispirare Gio Tirotto, che firma la lampada da tavolo Verso di Seletti, sospesa tra realtà e fantasia. L’omino può essere posizionato liberamente lungo i gradini della scala. In alluminio e metallo, dimmerabile tramite touch control, è disponibile in versione antracite e bianca. Prezzo: 249 euro.

9 Ricavato da un unico pezzo di ottone, il vassoio a forma di foglia di cactus galleggia, come sostenuto dal suo riflesso, sul piano in marmo nero marquina. È la formula di Cratera, disegnato e realizzato a Porto da Ginger&Jagger. Misure: lunghezza di 36 cm, diametro di 32 cm e altezza di 7 cm.

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PREZZI D’AUTORE DI anita laporta

fantasia alle stelle cambi e phillips insieme nell’asta londinese da record che ha reso omaggio al genio di gio ponti Ha fatto in tempo a compiacersi dei risultati straordinari registrati dal padre Gio Ponti (1891-1979) nell’asta Casa di Fantasia - che il 21 marzo a Londra ha messo a segno il 100% di venduto, fissando un nuovo record per il maestro italiano del design - e poi si è spenta, il 9 aprile scorso, Lisa Licitra Ponti. Classe 1922 e una vita trascorsa a disegnare, a scrivere e a raccogliere ed ordinare i Gio Ponti Archives, la banca dati riferita a Gio Ponti e ai sessant’anni della sua attività. In omaggio a entrambi, il vate del design italiano e la sua custode, un resoconto della memorabile asta, organizzata da Cambi in sinergia con la casa d’aste Phillips. Asta che ha battuto gli arredi dell’appartamento milanese Casa Lucano, interamente disegnato nel 1950 da Gio Ponti, con il nome di “Casa di Fantasia”, secondo una formula progettuale inedita, da lui stesso descritta come “un gioco reversibile di infilate e di vedute per il quale guardando dalla sala verso la camera da letto, attraverso porte e vetrine, tutto appare prevalentemente in radica ferrarese composta “alla Ponti” e guardando alla rovescia, dalla camera da letto verso la sala, tutto appare stampato da Fornasetti”. Un’asta che ha totalizzato oltre due milioni di euro, offrendo al mercato trenta pezzi unici realizzati in collaborazione con artisti del calibro di Piero Fornasetti, Fausto Melotti ed Edina Altara, autrice dei dipinti sul cassettone in radica e ottone che ha stabilito il nuovo record mondiale di Ponti. Tra i numerosi pezzi che sono stati oggetto di continui rilanci, la lampada da parete in ottone con elementi in legno laccato prodotta da Greco, 1951, con la mano dai decori floreali fatta realizzare da Richard Ginori, era stimata 11.500 - 17.300 euro. aggiudicata a

127.600 euro

Produzione Giordano Chiesa anche per il tavolo in radica, con puntali in ottone e piano protettivo in vetro con dettaglio in ottone. Ha superato di gran lunga la stima iniziale di 17.300 - 23.000 euro. aggiudicato a

Con struttura in radica e ottone e superfici in vetro specchiato dipinto da Edina Altara, questo cassettone fatto realizzare da Giordano Chiesa ha fissato il nuovo record mondiale di Gio Ponti. Era stimato 51.900-74.900 euro. aggiudicato a

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391.500 euro

75.400 euro


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L’infinito repertorio immaginativo di Gio Ponti prende forma in questa scultura in ceramica smaltata con decoro floreale e cuori, una produzione Gabbianelli, con firma incisa, stimata 5.800-8.100 euro. Prezzo finale di molto superiore.

aste

IMPRESSIONIST AND MODERN ART EVENING SALE, New York, Christie’s, 20 Rockefeller Center, 13 maggio

Con capolavori assoluti come “Lunia Czechowska (à la robe noire)”, in foto, di Amedeo Modigliani, stimato 12.000.000-18.000.000 dollari Usa, e “Bouilloire et fruits” di Paul Cézanne, stimato circa 40 milioni di dollari, l’asta che dà il via alle 20th Century Week di Christie’s riunisce pezzi unici di importanti collezione private, tra le quali quella dell’attrice e filantropa Drue Heinz e dell’imprenditore ed editore Samuel Irving Newhouse.

aggiudicata a

60.320 euro

Disegno architettonico e manifattura ebanistica si fondono nel tavolo basso con struttura in legno, piano in vetro e puntali in ottone, stimato 17.300-23.000 euro. Produzione Giordano Chiesa. aggiudicato a

25.520 euro

Firma congiunta di Gio Ponti e Piero Fornasetti, sulla coppia di sedie in legno laccato con rivestimento in tessuto e decalcomanie Fornasetti fatte realizzare da Giordano Chiesa. Era stimata 9.200-13.800 euro. aggiudicata a

46.400 euro

DIPINTI E SCULTURE DEL XIX E XX SECOLO Milano, Il Ponte Casa D’aste, Palazzo Crivelli, Via Pontaccio 12, 22 maggio

Nuovo direttore del dipartimento, Matteo Gardonio è il regista di un’asta importante, che riunisce il capolavoro “Il manto giallo rosso” di Federico Zandomeneghi, passato per importanti collezioni private; una tela data per dispersa di Tranquillo Cremona e “Musica ai giardini pubblici” di Filippo Carcano, in foto.

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ARCHIPROJECT DI emma coleman

Mosca in verde wild urbanism nel cuore della città, con il concept inclusivo di Zaryadye Park 30

La posizione è centrale, oltre che simbolica. A pochi passi dalla Cattedrale di San Basilio, dalla Piazza Rossa e dal Cremlino, luoghi che hanno fatto la storia della città e del Paese fin dai tempi dell’Unione Sovietica. Lo Zaryadye Park, circa 13 ettari di terreno, è il primo parco urbano ad essere realizzato nella capitale russa dagli anni ‘60. Enclave ebraica nel 1800, il sito ha accolto, nel tempo, le fondamenta di un grattacielo stalinista poi cancellato e l’Hotel

Nel 2012 Sergey Kuznetsov, Chief Architect della City of Moscow, ha bandito un concorso internazionale per la progettazione di un parco pubblico al quale hanno partecipato 19 studi. Hanno vinto Diller Scofidio + Renfro in collaborazione con Hargreaves Associates e Citymakers.


Rossiya, il più grande hotel in Europa fino alla sua demolizione nel 2007. Nel 2012, la città di Mosca e l’architetto capo Sergey Kuznetsov hanno indetto un concorso di architettura per trasformare quest’area a vocazione commerciale in un parco pubblico, una scelta senza precedenti nella città russa. Uno studio di progettazione internazionale, guidato da Diller Scofidio + Renfro (DS + R) con Hargreaves Associates e Citymakers, è stato selezionato tra novanta partecipanti di 27 paesi diversi. Il concept del parco è inclusivo: al tempo stesso parco, piazza urbana, luogo di aggregazione sociale, culturale e ricreativo. L’obiettivo della progettazione è stato quello di creare un equilibrio tra la parte costruita e quella naturale, una simbiosi tra urbano e rurale, interno ed esterno. Questo intreccio ha generato una forma di “Wild Urbanism”, una interpretazione libera e naturale del paesaggio urbano. Una novità dal punto di vista architettonico, per una città concepita urbanisticamente come un insieme di spazi formali e simmetrici. Gli elementi caratteristici del distretto storico di Kitaj-Gorod e la pavimentazione in ciottoli della Piazza Rossa convivono con i lussureggianti giardini del Cremlino per creare un nuovo parco urbano e verde. Zaryadye Park è il collegamento mancante, il trait d’union tra i monumenti e i distretti urbani di fama mondiale che formano il centro di Mosca. Attraversando le aree del parco, i visitatori si imbattono in terrazze che ricreano e celebrano i quattro diversi paesaggi regionali russi: la tundra, la steppa, la foresta e le zone acquitrinose, in cui le piante sono lasciate crescere in assoluta libertà. Le aree sono organizzate in terrazze che scendono da nord-est a sud-ovest, in un gioco di superfici sfalsate per un totale di 14.000 metri quadrati di spazi chiusi

e perfettamente integrati nel paesaggio: natura e architettura si comportano come un tutt’uno. Ciascuno dei paesaggi del parco ha il suo tipo di terreno, grazie ad una selezione di piante perenni, quasi 900.000, uniche. Le specie piantate provengono da vivai russi e tedeschi; in particolare, sono presenti betulle, larici e pini silvestri. I visitatori possono godere di un ponte panoramico sospeso, a sbalzo di 70 metri, sul fiume Moscova dalla forma di una V, realizzato con una struttura in cemento armato in grado di reggere tra 3.000 e 4.000 persone. Il masterplan ideato da Diller Scofidio + Renfro ha previsto anche la realizzazione di cinque padiglioni per eventi e di due anfiteatri come la Philarmonic Hall. Come spiega lo stesso Charles Renfro: “Zaryadye Park è uno spazio pubblico che resiste a una facile categorizzazione. È un parco, una piazza urbana, uno spazio sociale, un’istituzione culturale con offerte per il tempo libero.”

Le architetture-sculture avveniristiche sono realizzate in pannelli di vetro ricurvo che dialogano con le differenti quote del terreno. L’elemento più distintivo e futuristico è la sinuosa passerella pedonale a forbice che si allunga in uno sbalzo di settanta metri sopra il fiume: non solo ponte ma vera promenade urbana, diventata già la terrazza più amata da moscoviti e turisti.

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ARCHIPROJECT

Il progetto include cinque padiglioni per eventi e due anfiteatri come la Philarmonic Hall. Quattro i tipi di paesaggio tipico russo fedelmente ricreati: tundra, steppa, foresta e zone acquitrinose, dove le piante crescono libere.

Oltre agli ambienti naturali, nel parco trovano posto un anfiteatro; una sala concerti; ristoranti; una grotta di ghiaccio dedicata alla natura dell’estremo nord e alle esplorazioni artiche e antartiche, in cui la temperatura è tenuta costantemente sottozero; un media center ed alcuni padiglioni per eventi. La progettazione delle aree verdi, unita alla strategia passiva del controllo del clima, genera un particolare microclima favorevole alle piante. Le escursioni termiche sono ridotte al minimo e la temperatura resta costante nei mesi per assicurare il benessere della vegetazione. Un risultato garantito anche da pannelli in vetro motorizzati che, in estate, assicurano un perfetto ricambio d’aria grazie all’apertura del tetto. A celebrazione di quello che è destinato a diventare un luogo simbolico ed iconico, l’azienda di servizi postali della Federazione russa ha emesso un francobollo della serie Europa raffigurante il ponte sospeso sulla Moscova.

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IN PIRATIONS

suggestioni di design e di stili per l’ abitare contemporaneo

di emma coleman

Convivium e Lignum et Lapis, la cucina come spazio complesso Taliesin 1, il ritorno di un’icona in edizione limitata a 450 pezzi Il bello dell’essenziale della collezione MR La leggerezza formale e l’essenzialità di Super_Position Sigmund, il lettino introspettivo per contemplare e riflettere

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IN PIRATIONS CONVIVIUM E LIGNUM ET LAPIS di ARCLINEA “Progettando e costruendo edifici alti, torri a uso misto incluso quello abitativo, specie in USA e in Asia - osservo che certi spazi abitativi si restringono sempre più, a fronte di un aumento dei servizi: questo significa un’abitazione magari ridotta, dove però rimane l’esigenza e anche il piacere di continuare a ospitare e cucinare per gli ospiti. Specialmente in città come Miami o New York, dove per esigenze anche di rappresentazione è richiesto uno spazio più ampio. Per rispondere a queste diverse situazioni abbiamo sviluppato sistemi di prodotto più flessibili, con il concetto del Closet, iniziato con Convivium (sotto) e poi sviluppato con Lignum et Lapis (a destra): uno spazio racchiuso con sistema di ante dotate di apertura a scomparsa, che contiene vani operativi dedicati”. (Antonio Citterio) www.arclinea.it

Non solo attrezzature e arredi ma anche una nuova concezione di spazi in cui cucinare e vivere

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Il disegno è un vero origami in legno, espressione della maturità progettuale di Wright. La piegatura di un’unica superficie in multistrato, infatti, ricorda l’arte giapponese

TALIESIN 1 di CASSINA Progettata da Frank Lloyd Wright nel 1949 per la sua casa in Arizona, Taliesin 1 è la poltrona in multistrato di faggio impiallacciato in ciliegio, come la versione storica, e in rovere naturale o tinto nero, con il bordo volutamente lasciato a vista, e parte interna della poltrona imbottita e rivestita in pelle o tessuto. Dopo averla prodotta dal 1986 al 1990, Cassina ne propone un’interpretazione speciale, in tre colori, in un’edizione limitata a 450 pezzi. La struttura è sempre in multistrato di faggio ma laccata opaca con il profilo in legno e il rivestimento interno in pelle con pelo corto della stessa tonalità della laccatura: 150 in amaranto, 150 in verde petrolio e 150 in blu. www.cassina.com

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IN PIRATIONS

LA COLLEZIONE MR (MIES VAN DER ROHE) di KNOLL Alla fine degli anni ‘20, il tema della seduta cantilever era tra quelli più indagati dagli architetti. Non se ne sottrasse Ludwig Mies van der Rohe, con il modello MR10 e poi con l’MR20, poltroncina-sedia in versione aggettante con o senza braccioli e sedile in midollino o cuoio, disegnata insieme a Lily Reich, da cui prenderanno vita altre varianti poi riunite nella Collezione MR. In occasione del centenario della Bauhaus, verso gli ideali progettuali della quale la Collezione ha un forte debito, viene riproposta con nuove varianti di tessuti e pelli per il rivestimento. L’offerta odierna recupera il senso di un mobile concepito da Mies Van Der Rohe non tanto come risposta a una funzione pratica di abitabilità dello spazio, quanto come completamento di una visione architettonica complessa. www.knoll.com

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La ricerca di Mies van der Rohe è improntata ad una concezione estetica in cui parlano i materiali, senza decorazioni. Perché è più efficace togliere che aggiungere


SUPER_POSITION di MDF ITALIA Disegnate da Jean Nouvel Design, le nuove composizioni della collezione Super_Position hanno finiture in verniciato opaco bronzo, verniciato opaco nichel nero, noce Canaletto e rovere sbiancato. Sono caratterizzate da leggerezza formale, graficità, semplicità progettuale, estetica armoniosa ed essenzialità. “Le sovrapposizioni sono un inno alla leggerezza dell’orizzontalità. I piani, attraversati dalla discontinuità delle verticali ininterrotte, sono dei piccoli trampolini che si proiettano nel vuoto circostante. Gli oggetti, i vasi, le sculture possono esprimere le loro differenze di scala negli spazi vuoti, nelle nicchie al centro o alle estremità delle linee sovrapposte”, ha dichiarato il designer. Super_ Position è disponibile nella versione monocromatica e bi-materiale. www.mdfitalia.com

Montanti e ripiani in estruso di alluminio assemblati tra loro con l’utilizzo di un invisibile sistema di giunzione, in grado di conferire alla struttura stabilità e resistenza in una apparente leggerezza

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IN PIRATIONS

Il design come luogo di introspezione e di riflessione prende forma in un daybed in tanti colori

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SIGMUND DAYBED di ARFLEX Dedicato a Freud e alla lettura come rivelatrice del nostro immaginario, Sigmund Daybed fa parte dell’omonima collezione disegnata da Studio Asaï che comprende anche la panca. Un daybed per sdraiarsi e applicarsi alla contemplazione e all’introspezione. La seduta è imbottita con rivestimento in poliuretano sagomato e poliestere ed è sospesa su una leggera struttura metallica, laccata nei colori della collezione Arflex. Le viti in ottone sono un elemento luminoso e prezioso, che mette in risalto la giunzione tra le diverse componenti. www.arflex.it


GLI INGREDIENTI DELLA CERAMICA ITALIANA CHE FANNO LA DIFFERENZA SONO ALESSANDRO, DAVIDE, ILARIA E ROBERTO.

CERAMICS OF ITALY. ITALIANS MAKE THE DIFFERENCE. Gli ingredienti della ceramica italiana che fanno la differenza sono gli italiani. Come Alessandro, Davide, Ilaria e Roberto, che ogni giorno con il loro lavoro contribuiscono a fare della ceramica italiana la migliore del mondo. Solo i più importanti produttori italiani di ceramica - piastrelle, sanitari e stoviglie - possono fregiarsi del riconoscimento Ceramics of Italy, garanzia di qualità, design e stile italiano. Per questo chiedi sempre il marchio Ceramics of Italy, sinonimo di eccellenza della ceramica in tutto il mondo.

ceramica.info

Ceramics of Italy, promosso da Confindustria Ceramica - l’Associazione dell’industria ceramica italiana - è il marchio settoriale di Edi.Cer. S.p.A. società organizzatrice di Cersaie (Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno Bologna, 23-27 settembre 2019 - www.cersaie.it).



INTERIORS

I

INTERNI A PROVA DI EQUILIBRIO un’armonia che nasce dall’attenta misura di ogni dettaglio


INTERIOR ROMA

eleganza unica a Roma, sul colle del gianicolo, l’architetto Angelo Luigi Tartaglia riprogetta, unificandoli, i tre livelli di un villino degli anni venti di floriana morrone | foto di gianni franchellucci

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l primo step dell’architetto Angelo Luigi Tartaglia, incaricato del progetto di ristrutturazione e restyling, è stato quello di ripensare le tre differenti unità di un villino romano in una chiave unica. Il committente infatti, che già abitava uno dei tre piani dell’edificio, aveva acquistato gli altri due con l’obiettivo di ricavarne un’unica residenza familiare, sui tre livelli originari (seminterrato, rialzato e primo), per un totale di 300 mq. Al Gianicolo, uno dei colli più panoramici di Roma, l’edificio, risalente al 1923, dichiara tutto il suo stile tardo Art Nouveau, inserito in un’area costituita da villini della stessa epoca con

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piccoli giardini. L’intervento dell’architetto Tartaglia, coadiuvato dai colleghi Armando Tomasi e Saverio Fimmanò, ha preso dunque avvio dal restauro e dal risanamento conservativo dell’esterno della palazzina, mentre l’unificazione dei tre volumi ha previsto l’abbattimento di un’intera ala della costruzione; per rendere più fruibile il piano seminterrato, poi, sono state rinforzate le fondazioni, in modo da abbassare il piano di imposta all’interno del perimetro murario e godere di un’altezza maggiore. La ristrutturazione ha previsto inoltre l’adeguamento sismico e statico dell’intero edificio. La fase successiva dei lavori ha


LO SPAZIO CONVERSAZIONE. In queste pagine, in salotto, il divano Super Beam di Cassina disegnato da Patricia Urquiola. Alle pareti, libreria con mensole in cristallo, schienali a specchio e contenitori chiusi e a giorno; coffee table Harpa di Alivar; tappeto Freedom di PashĂ ; sospensione Big di Vibia; sulla televisione, lampada a parete Synapse, di Luceplan; vasi Richard Ginori di Gio Ponti e Venini di Ettore Sottsass. Alle spalle del divano, sulla parete di spina della scala, decoro di Daniela Argenti in stucco dorato e argento e foglie di eucalipto.

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CAMINO SCULTOREO. Nella zona pranzo, il camino è stato mantenuto nella posizione originaria, rivisitandolo con due lastre in acciaio corten scorrevoli su binari telescopici. Di fronte, due poltroncine Vitra Grand Repos & Ottoman con pouff ed un tavolino realizzato su disegno; lampada da tavolo Cinthia di Frigerio; tappeto Happy Carpets disegnato da Aldo Cibic per PashĂ . In primo piano, l’armadiatura su disegno realizzata da Essequattro, Vicenza.

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EFFETTO MARMO. Nella zona pranzo, tavolo allungabile Quasar di Naos, con piano in grès porcellanato effetto marmo Calacatta; sedie Montera di Poltrona Frau; lampada a sospensione Mesh di Luceplan. Tutti gli ambienti continui della zona giorno possono essere separati da vetrate scorrevoli Siparium di Rimadesio, nascoste all’interno di telai a scomparsa.

riguardato la ridefinizione del layout degli ambienti, dedicando ogni piano ad una diversa area funzionale. Il seminterrato è stato destinato a spazio intrattenimentorelax, con una sala home theater, una zona fitness-benessere (con palestra e sauna), e con locali di servizio, come la lavanderiastireria, una piccola cucina, un bagno e un locale tecnico. Il piano rialzato è stato riservato alla zona giorno, suddividendolo in area conversazione, area lettura-relax con camino, zona pranzo, cucina e un bagno di cortesia. Al primo piano gli architetti hanno progettato la zona notte: quattro camere, di cui una matrimoniale con bagno en suite, una camera per il figlio con bagno personale e due camere per le figlie con bagno condiviso. Conservando la scala esterna condominiale preesistente, per garantire l’accesso al terrazzo o in caso di una eventuale, futura ridivisione del villino, i tre

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Tutte le tende sono domotizzate e scompaiono completamente nel controsoffitto che, nei piani giorno e notte, integra anche il sistema radiante di riscaldamento e raffrescamento LA CUCINA HI TECH. In cucina, arredi su disegno realizzati da Favetta, Pescara; elettrodomestici Gaggenau e Irinox; sgabelli Kay di La Palma; sospensione Crown Plana di Nemo Cassina; orologio Portofino di Riflessi, in vetro serigrafato effetto marmo; cucchiaio scultura “Bruno Spoon� di Simone Dauria.

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CONNESSIONE TRASPARENTE. La scala interna in acciaio inox lucido e vetro disegnata su progetto, che collega i tre livelli dell’appartamento.

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GLI ARREDI SU DISEGNO. Nella pagina precedente, nel disimpegno zona notte, quadro Leone di Manuela Brunello. Sotto, nella camera padronale, armadio con intarsi policromi in legno e cuoio su disegno.

ARTE A VISTA. Nella camera padronale, specchio Lumiere, di Riflessi; le sculture in bronzo “Luce ed ombra sull’acqua”, i quadri e la scultura in marmo “Rapporto col cosmo” sono di Paolo Guiotto.

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I COLORI ESSENZIALI. Nella camera padronale, con abat jour Sisifo di Artemide, sulla parete alle spalle del letto, la foto in bianco e nero Nudi di Livio Moiana. Nella pagina seguente, stanza e bagno del figlio.

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piani abitativi risultano ora messi in relazione da una nuova scala interna in acciaio inox lucido e vetro, realizzata su disegno, e da un ascensore di piccole dimensioni, occultato da pannellature laccate in bianco lucido. A fare da quinta e da supporto alla scala in acciaio e vetro, il setto murario di spina diventa anche un elemento decorativo e artistico, rifinito con un elaborato bassorilievo a motivi floreali di ispirazione Art Nouveau, che richiama la storia dell’edificio. Nella zona giorno, progettata come uno spazio fluido e continuo, ogni ambiente, all’occorrenza, può essere separato tramite vetrate scorrevoli all’interno di telai a scomparsa. La cucina si apre con ampie vetrate sulla zona pranzo. Seppure di metratura contenuta, accoglie tutte le funzioni richieste dalla committenza: due le aree presenti e distinte, una di lavaggio cottura e preparazione, l’altra costituita da una parete a colonne attrezzate, per l’inserimento di elettrodomestici e per lo storage. “Anche in questo progetto”, spiega l’architetto Angelo Luigi Tartaglia, “la nostra idea è stata di eliminare quanto più possibile la vista degli elettrodomestici, lasciando

Nella zona notte tutte le stanze sono su disegno. Rende omaggio a Carlo Scarpa l’armadio policromo della camera padronale

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DECORAZIONI ARTISTICHE, A sinistra, la scala in acciaio e cristallo, con la parete decorata in stucco oro e argento, scende fino al piano seminterrato, destinato a home theater, area Fitness, servizi e locale tecnico.

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FITNESS E CINEMA. Sotto, la zona destinata a fitness e benessere; attrezzature da palestra di Technogym; sauna di Effegibi. In basso, la sala home theater.


ESTERNI DI DESIGN. Un’accurata progettazione caratterizza anche gli esterni. Gli arredi sono di Ego Paris; la pergotenda è di Corradi.

La progettazione punta ad una visione armonica di spazi interni ed esterni, sul fil rouge del design contemporaneo

lo spazio in aperto dialogo con la zona giorno”. A dare ritmo alla composizione, un’alternanza di grigio scuro e grigio chiaro nei ricorsi orizzontali e nelle pannellature di basi e colonne, cui fa da contrappunto il piano in corian bianco della penisola-snack. Per volontà dei proprietari, nella zona pranzo è stato mantenuto il camino esistente, inserendolo in una parete attrezzata su disegno e occultandone il focolare con due scultoree lastre in acciaio corten scorrevoli su binari telescopici. In salotto, la libreria con mensole in cristallo a forte spessore e schienali a specchio è l’espediente utilizzato per dilatare lo spazio, creando riflessioni continue. Tutte le tende della abitazione sono domotizzate e scompaiono completamente nel controsoffitto, che nei piani giorno e notte integra anche il sistema radiante di riscaldamento e raffrescamento: una soluzione adottata per mantenere il livello delle pavimentazioni interne dell’abitazione alla stessa quota dei pianerottoli della scala esterna.

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FOCUS

di emma coleman

il lavabo in primo piano Monolitico, freestanding, scultoreo. e uno degli elementi funzionali del bagno diventa protagonista Il lavabo è uno dei componenti della sala da bagno ma può diventarne protagonista se il designer che lo ha progettato interpreta questo oggetto come un monolite, quasi un’opera d’arte, prima ancora che elemento funzionale. La matericità gioca in questo campo un ruolo rilevante e le aziende puntano su di essa in nome della creatività. Oltre la classica porcellana o l’innovativo Corian, il marmo continua a sviluppare nuove proposte, legate a nuove frontiere di applicazione e lavorazione di questo materiale. Come Margraf, che sfrutta tecnologie avveniristiche fondate su una complessa progettazione parametrica per plasmare il marmo in forme nuove e uniche, con un minimo scarto di materiale. L’artigianalità riprende il suo ruolo di rilievo anche nel campo della produzione industriale. È il caso del lavabo Introverso di Antoniolupi, blocco di marmo di Carrara tornito e alleggerito, da scolpire a proprio piacimento. Così, seriale non è più sinonimo di standardizzazione e di replicabilità infinita ma può significare perfino originale ed esclusivo.

INTROVERSO di ANTONIOLUPI

Introverso di Antoniolupi è un progetto nato osservando la lavorazione a sbozzo delle sculture in marmo, in cui la forma tridimensionale è delineata da una serie regolare di tagli realizzati da una macchina a controllo numerico. In questo modo si formano sottili lamelle di marmo, i cui bordi esterni, una volta spezzati, svelano la scultura grezza al suo interno. Il blocco di marmo bianco di Carrara di Introverso, tornito e alleggerito, diventa così una forma dentro la forma, trasformandosi in qualcosa di etereo, con un’anima segreta da svelare.

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NUR di ALICE CERAMICA

Nur è pura ingegneria applicata al design della sala da bagno. Con una tecnica di lavorazione unica e brevettata, il direttore artistico e designer Massimiliano Braconi ha realizzato una curva inedita nei lavabi in porcellana, modellando un elemento freestanding dalla forma armoniosa e ambiziosa.

TONDO PLUS di GLASS DESIGN

Tondo Plus, del programma Uniko di Glass Design, ha una forma cilindrica leggera, con struttura in acciaio nelle finiture Black Mat, White Mat e Old Brass, e catino in VetroFreddo®, materiale innovativo composto da pigmenti vetrosi e resine, proposto nelle finiture White Mat, Black Mat, Gold Leaf (in foto) e Silver Leaf. Nelle stesse finiture sono disponibili mensole, porta bicchieri e specchiere coordinate. Alto 88,5 cm, lavabo con diametro 36,5 cm.

LARIANA di AGAPE

Elemento di una famiglia di vasche e lavabi disegnata da Patricia Urquiola per Agape, Lariana mantiene la morbida curvatura dell’invaso che si oppone alla sagoma lineare dell’esterno; in questa versione a colonna, il catino, decentrato rispetto al basamento, poggia su un monolite che può essere completato con mensola portaoggetti o con mobile contenitore in legno. Viene proposto in Cristalplant® biobased o in marmo, in dimensioni 48x46,5x90 H cm.

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FOCUS TASCA di MARGRAF

Design di Raffaello Galiotto per Tasca, coppia di lavabi dalle forme sinuose ed eleganti, in marmo Calacatta, freestanding o a muro, poggiato su parete rivestita in Grey Saint Laurent, generati dalla sovrapposizione di elementi ottenuti con una modalità di taglio concentrica. Una soluzione che ha permesso la realizzazione del supporto del lavabo in forma cava e particolarmente leggera, in grado di alloggiare le tubature e di poterle ispezionare facilmente. Dimensioni: 120X40,3X85 H cm.

EDEN STONE di MAISON VALENTINA

Un lavabo freestanding è ispirato alla forma di un tronco d’albero, un monolite dalla forma irregolare scolpito nel marmo, proprio come un’opera d’arte. Fa parte della collezione Ato, che comprende anche i rubinetti coordinati.

AQUAE di LITHOS DESIGN

Struttura in pietra autoportante che rivela tutto il suo fascino in un motivo decorativo che si sviluppa creando giochi di luci e ombre con cui la materia raggiunge la sua massima espressione stilistica. La collezione Aquae dimostra che il rivestimento, ottenuto da un unico blocco di marmo, può andare oltre la sua destinazione naturale, pareti e pavimenti, e definire al meglio anche il lavabo. Dimensioni 60x45x85 cm.

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MILLI di JULIA MARMI

Ispirato agli antichi abbeveratoi, questo lavabo è realizzato in Pietra Piasentina e legno di Castagno. Il massello di Pietra Piasentina è lavorato in modo artigianale. Per questo motivo ogni pezzo è unico e l’azienda dà vita a nuovi giochi di materia per ogni esemplare prodotto. Design di Davide Vercelli e Angelo Dall’Aglio in collaborazione con Slowwood.


PLURAL di VITRA

Una collezione di sentore vintage, ispirato al look iconico della metà del XX° secolo. Il lavabo è posizionato al centro della stanza, non più confinato alla parete. Sono, infatti, tre le soluzioni di montaggio del sifone, che consentono di nascondere alla vista le tubazioni, permettendone la collocazione freestanding in qualsiasi punto della stanza da bagno.

BARREL di KERASAN

Ideale per gli ambienti di gusto industrial, questo lavabo riproduce in ceramica la forma dei barili di stoccaggio. Oltre che nel tradizionale bianco lucido è disponibile in 5 colori matt: bianco, nero, borgogna, nocciola e cenere. Per Barrel sono anche possibili lavorazioni metalliche nelle finiture oro, oro rosa, argento, platino bronzo e rustyi.

PLANET di SCARABEO

BONOLA di FLAMINIA

Planet ha una struttura avvolgente, ispirata ai recipienti di una volta. Linee sobrie e compatte per un progetto d’arredo completo che riguarda tutto l’ambiente bagno. Viene realizzato in ceramica, lavorata in modo accurato, che garantisce igiene e forme semplici ed ergonomiche. Design di Massimiliano Braconi.

Nella collezione Bonola, il lavabo Rosso Rubens rientra in una sfera di coloriture mat prese a prestito dal mondo automobilistico e dalle suggestioni della moda e declinate sui sanitari.

INDIRIZZI A PAG. 190 59


INTERIOR NANTUCKET

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a due passi dall’atlantico a Nantucket, la pittoresca isola dei balenieri, Andrew Kotchen ha progettato una importante e articolata dimora che ben coniuga il design moderno e l’architettura tradizionale di floriana morrone | foto di Donna Dotan

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Et invellut quas a et qui que voluptatur, sequisit que dolut pedit, cusam iuntotaqui omnihitius et etur repudis doluptibus voluptatur?

SIMMETRIE IN GRIGIO. In apertura, gli esterni del residence con la piscina. I divani per esterno sono di Teak Warehouse e di Romo; i cuscini sono Link Outdoor. Al centro del living room, il pozzo del fuoco. In queste pagine, la living room dell’abitazione principale con i due divani grigi simmetrici e la tavola da pranzo centrale. Il lampadario è di Wayfai

antucket è un’isola leggendaria, il porto da cui salpava il Pequod, la baleniera del romanzo Moby Dick, di Herman Melville. Ma è anche una nota destinazione turistica degli Stati Uniti, 48 km a sud di Capo Cod, in Massachusetts, che ospita alcune delle proprietà di maggior valore dello Stato. È qui che si trova il Madaket Compound, il complesso immobiliare di cui fa parte

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il residence Eel Point Road, progettato per una famiglia da Andrew Kotchen, architetto e designer del team Workshop/ APD, e realizzato da Reid Builders, la società immobiliare che si occupa della costruzione e della gestione di immobili di prestigio sull’esclusiva isola. L’impronta che Kotchen ha dato alla progettazione rispecchia la sua passione costante per la ricerca di nuovi materiali e di metodi di costruzione innovativi, ma con un occhio rivolto al solido design


Il progettista Andrew Kotchen ha privilegiato uno stile architettonico che si integra con il paesaggio esterno, senza rinunciare a soluzioni innovative

SPAZIALITĂ€ SENZA CONFINI. Nella pagina precedente, la proprietĂ vista dal salotto della dĂŠpendance ospiti, con il pozzo del fuoco acceso: a sinistra della piscina, la casa principale e lo studio; alla sua destra, la spa, con vasca idromassaggio esterna; in fondo, il garage. In queste pagine, il living room del corpo principale, sui toni del celeste polvere e del cuoio.

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moderno. “Il mio amore per l’architettura risiede nell’atto di costruire”, dichiara il professionista, sottolineando l’importanza di una progettazione che lasci il segno. Un mix di design contemporaneo che non perde di vista il contesto panoramico e paesaggistico e che dà vita ad un’architettura originale e insolita rispetto alle costruzioni di Nantucket, integrando dettagli architettonici unici con un territorio, quello dell’isola, dal grande valore ambientale. Tutte le costruzioni del Compound sono esteticamente coerenti con il paesaggio di Madaket, il villaggio dell’isola in cui si trovano, ma appena entrati nel residence ci si rende subito

conto che 222 Eel Point offre molto di più dell’architettura circostante. La casa, lo studio e la parte riservata agli ospiti, in cui si sviluppa il progetto, sono messe in relazione tra loro attraverso le molteplici aree outdoor. Ma il rispetto del contesto ambientale ha guidato i progettisti alla realizzazione non solo di volumi architettonici in armonia con il paesaggio, ma anche di impianti a basso impatto e a risparmio energetico, puntando su fonti rinnovabili, in particolare sul fotovoltaico, abbinato ad un impianto di riscaldamento/ raffrescamento basato sulla tecnologia geotermica. Di conseguenza, in un’ottica di massimizzazione del contesto, la

IL SALOTTO PADRONALE. Sopra, controcampo del living, con il doppio salotto, davanti al camino e davanti alla televisione. Intorno al tavolo, le sedie Wishbone di Carl Hansen & Son, disegnate da Hans J. Wegner nel 1950. Anche il living, come tutta la zona giorno, si trova al primo piano dell’abitazione padronale.

IL SALOTTO DELLO STUDIO. A sinistra, living con camino anche nello studio; alle spalle del divano, un grande biliardo; di fronte, il coffee table composto da quattro singoli tavolini esagonali in legno nero.

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LA CUCINA APERTA. La cucina è in comunicazione visiva e spaziale con il living e con la terrazza esterna. Gli arredi in rovere, in continuità con il parquet e con il rivestimento delle pareti, si impreziosiscono con i top in marmo nero a forte spessore dei piani lavoro e snack. Gli elettrodomestici sono di MIele e SubZero; le luci a sospensione sono di One Forty Three.

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Spazi ampi e luminosi e arredi di colore chiaro caratterizzano l’interior design

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progettazione degli interni ha privilegiato una organizzazione degli spazi pensati per godere di una vista costante sul paesaggio esterno: dagli ampi giardini delle abitazioni confinanti fino al porto di Madaket e ancora oltre, l’Atlantico. L’oceano, fulcro del paesaggio isolano, è infatti uno degli elementi tenuto in maggior conto da tutte le singole

BIANCO DOMINANTE. Nella pagina precedente, la camera da letto padronale. Alle spalle del letto, la zona guardaroba; alla sua destra, l’ingresso al bagno.

UNA SCELTA DI STILE. Sopra, sempre nella camera da letto padronale, un’ampia dormeuse ad angolo. Caratterizzata da finiture chiare, per arredi, pavimenti e rivestimenti, anche questa stanza, come tutta la zona notte, si trova a piano giardino.

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IN MEZZO AL VERDE. Vista dal living esterno verso la dĂŠpendance degli ospiti, di fronte alla piscina. Sulla sinistra, la piccola costruzione della doccia.

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LA PIETRA E IL LEGNO. Sopra, da sinistra, vista della scala di collegamento ai piani e della doccia esterna. Sotto, spazio disimpegno a piano terra. Pavimento in Pietra Cardosa.

proprietà, occupate perlopiù da diportisti. Facendo tesoro della sua esperienza in Workshop /APD, la società specializzata nel design di abitazioni di lusso e ospitalità di fascia alta, a New York come alle Bahamas o in Florida, Andrew Kotchen ha saputo dare risposte più che soddisfacenti alle richieste dei committenti. Il risultato è un’abitazione molto articolata, elegante e funzionale, composta da un corpo principale che si sviluppa su due livelli più un piano seminterrato, da una guest house e dallo studio. Gli esterni hanno

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VOLUMI TRADIZIONALI. Sopra, la casa principale si connette allo studio (a destra) attraverso un passaggio coperto. L’estetica esterna omaggia l’architettura tradizionale.

richiesto un’organizzazione specifica, che prevedesse di accogliere una zona pranzo e una zona salotto, raccolta intorno al pozzo del fuoco, per scaldare le serate all’aperto, sui due lati corti della grande piscina, alternativa alle onde dell’Atlantico, ed una vera e propria area benessere che, oltre all’area doccia, include anche una spa. All’interno, Andrew Kotchen ha giocato sull’alternanza di quattro materiali (rovere, acciaio, pietra Cardosa e vetro) e su una palette di colori che invitano alla calma, per non distrarre la vista dal sereno godimento dell’eccezionale paesaggio.

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INTERIOR CESENA

rigore e calore Colori tenui e oggetti sapientemente disegnati su misura compongono gli ambienti di una casa firmata dall’architetta anna iuliano di floriana morrone | foto di luca brunelli

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“Non cerco di stravolgere gli ambienti, ma piuttosto di aiutare e guidare il committente”

biettivo principale di questa progettazione degli interni dell’architetta Anna Iuliano è stato di “realizzare il sogno di chi mi ha scelto”. Si tratta di una residenza privata a Cesena, nella quale, spiega, “ho curato un progetto di architettura di interni complessivo, valutandone tutti gli aspetti, partendo dalla progettazione dello spazio, della luce, dei materiali e delle cromie, fino a ogni singolo elemento di fornitura di arredo e corredo”. Il moodboard progettuale ha previsto come elementi principali il bianco assoluto, il nero lucido e opaco, il color cognac e il legno di rovere naturale. “Si tratta di uno spazio estremamente articolato, fatto di tagli e variazioni di quote, dove il leit motiv è stato il bianco, come colore anima della casa”, prosegue la Iuliano, che si definisce (oltre che architetta e interior designer) “regista di atmosfere e dispensatrice di emozioni”. Il risultato della progettazione esprime un senso di armonia, eleganza senza tempo e pulizia formale. Perché la casa, secondo la progettista “deve essere vissuta come nido domestico, ritrovo degli affetti e luogo di condivisione, a cui fare ritorno; deve esprimere sempre una magia”. Partendo dall’ingresso di

IL DESIGN MORBIDO. In apertura e in queste pagine, il living con il divano Extrasoft di Living Divani; la lampada da tavolo limited edition Snoopy e la piantana Captain Flint di Flos; il tappeto chiaro di Amini; i tendaggi di Jab.

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questa abitazione, una maestosa porta a bilico, disegnata dalla progettista, con maniglione a tutta altezza, si impone al visitatore. La zona living si articola su due livelli, uno occupato da un tavolo ovale con marmo Calacatta e l’altro, a quota maggiore, con un morbido divano in pelle color cognac dalla forma destrutturata e moderna. Un sottile gioco di equilibri connota questi interni, una continua ricerca che integra oggetti di manifesta eleganza con pezzi di design originali, quasi eccentrici. Una rigorosa boiserie in rovere naturale accoglie la parete tv e offre l’ispirazione per la libreria a ridosso del tavolo. Il lampadario, un moderno chandelier bianco, domina la scena aerea e sottolinea ancora una volta il bianco assoluto, protagonista dell’ambiente. Il

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pavimento in rovere naturale spazzolato riveste i gradini, posato in modo rigoroso, senza tagli e senza curve. In cucina in contrapposizione al bianco assoluto, protagonista è invece il nero opaco. Per le pareti, l’architetta ha scelto una ceramica con texture di design di Mutina, una soluzione che conferisce eleganza e tridimensionalità. Una forte matericità e disegni con trame sono presenti anche nel bagno, dove le pareti sono state rifinite in cemento; ancora un omaggio alla materia sulla parete della scala, con un affresco moderno realizzato a calce cruda. La zona notte è un “nido laccato bianco”. Anche qui un gioco di quote definisce la zona letto e la zona guardaroba. “Amo conferire agli spazi un’identità”, dichiara l’architetto, “ogni

EQUILIBRIO E COERENZA. Sopra, bianco e color cognac sono i due elementi cromatici dominati. Il parquet, di Itlas, è composto da listoni larghi in rovere spazzolato, montati in modo semplice e rigoroso. Tutto è caratterizzato da un’estrema pulizia delle forme.

IL BINOMIO DI COLORI E STILE. Nella pagina seguente, la boiserie disegnata dall’architetta Anna Iuliano; lampadario Crown Major di Nemo; tavolo Saarinen con top in marmo Calacatta di Knoll; sedie di Midj.


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KITCHEN DESIGN. In cucina domina il colore nero. La realizzazione degli arredi è stata studiata e composta dalla progettista. Il rivestimento è in ceramica Dechirer di Mutina. DETTAGLI DI SEMPLICITÀ. Nella pagina seguente, in alto, la scala di collegamento al piano superiore e il bagno, con lavabo e mobile di Casabath e rubinetti in acciaio spazzolato di Treemme. VOLUMI DIFFERENTI. Nella pagina seguente, in basso, nella camera padronale giocata su livelli sfalsati, letto Pitagora e pouf di Alberta Salotti; sedia Panton di Vitra; applique Birdie di Foscarini. Sotto, la progettista Anna Iuliano.

casa deve diventare un luogo unico, fatto di carattere e personalità. Ma soprattutto deve emozionare, colpire non per un singolo dettaglio ma per l’insieme”. Così, nella camera da letto, due armadi disegnati su misura arredano l’ambiente coperto da travi bianche dove, a fare da testata al letto rivestito di pelle nabuk, è la parete di legno, calda ed accogliente come quella di uno chalet. Ancora una

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volta il binomio tra rigore e calore è riuscito a vantaggio di uno spazio in cui regna l’equilibrio assoluto della forma. “Non cerco di stravolgere gli ambienti, ma piuttosto di educare il committente e prenderlo per mano, avvicinandolo all’armonia della pulizia, in ossequio a valori quali equilibrio e coerenza e in spregio a qualsiasi forma di dissonanza”. Una filosofia che l’architetta Iuliano

In cucina, con arredi realizzati su misura, la purezza delle forme si manifesta anche nella purezza del colore, il nero


traspone in ogni minimo dettaglio della progettazione, disegnando su misura anche le porte, i battiscopa, oltre che le librerie, le boiserie e gli armadi. Sempre all’insegna di un minimalismo stilistico: “Amo l’ordine: il mio compito non è quello di riempire ma ripulire; mi piace inserire negli spazi pochi elementi, ma ricercati”, conclude la progettista.

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INTERIOR TEL AVIV

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interconnessioni nel distretto di hof hasharon, strategie progettuali per mettere in dialogo due edifici separati e dar vita a una residenza vibrante di anita laporta| foto di Assaf Pinchuk

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alla loro sede, all’interno di un loft completamente rinnovato a Jaffa, lo storico sbocco di Israele sul Mar Mediterraneo e oggi vivace località marittima, Irit Henkin e Zohar Shavit, di Henkin-Shavit Studio, dominano il mare e il paesaggio circostante, traendone continuamente nuove ispirazioni. Il loro approccio all’architettura e all’interior design parte sempre da un’idea chiave che permea il progetto e consente a tutti gli elementi che lo determineranno di coesistere fino al raggiungimento del risultato finale desiderato. Nella progettazione e realizzazione di questa importante residenza a Hof Hasharon, i due architetti

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sono partiti da un concetto attinente alle pratiche agricole: l’aratura di un appezzamento quale intervento pianificatorio che ne determina la destinazione futura, ripartendolo in terreni per la semina e in altri a riposo. Un modus operandi replicato nell’organizzazione di questa scenografica casa, di 375 metri quadri interni, che a un’osservazione dall’alto appare organizzata in spazi che, come i fazzoletti di un orto, danno ritmo alla composizione, in un’alternanza di ambienti condivisi e ambienti privati. Il suo disegno planimetrico evidenzia bene come gli architetti abbiano pensato di congiungere i due corpi principali dell’edificio, su un unico livello, destinati, il primo, a un’articolata


AFFACCI NEL VERDE. Lungo e stretto, il giardino cinge completamente la casa, ospitando sul lato posteriore, piĂš intimo, una grande piscina rettangolare, un pergolato per sostare piacevolmente fuori anche nelle ore piĂš calde e salottini open air. Tra gli arredi, le sedute Maia firmate da Patricia Urquiola per Kettal e la versione outdoor del tavolo Ferro, disegnato da Piero Lissoni per Porro.

SEQUENZE FLUIDE. La cabana, la struttura in legno e vetro che congiunge i due edifici originari, ospita in sequenza due zone living e la zona pranzo. In apertura, poltrone rosse Metropolitan di B&B, insieme a divano color sabbia Beam, divano blu Vico e poltrone Utrecht, tutto di Cassina.

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SPAZIO ALLA LUCE. Sopraelevato rispetto ai due manufatti adiacenti, il corpo centrale della casa, in legno, vetro e acciaio, assorbe luce naturale dai giardini anteriore e posteriore e dalla sequenza di finestre che corrono lungo il soffitto. In primo piano, coffee table Atlantis di Lorenzo Arosio per Glas Italia davanti al divano Beam di Cassina.

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zona notte che accoglie camera da letto padronale, dressing room, bagno ensuite e le due camere dei figli con rispettivi bagni, e il secondo a cucina, camera per gli ospiti con bagno, studio e parcheggio. Per connetterli è stata realizzata una cabana, una struttura leggera e scenografica in vetro, legno e acciaio che ospita un’ampia zona giorno, con area dining e salotto, e che fa da raccordo tra le due ali parallele della casa. In questo modo, a dispetto dello sviluppo longitudinale dell’edificio, vincolato alla topografia del terreno di quattromila metri quadri lungo e stretto sul quale è sorto, i flussi delle persone che lo abitano disegnano traiettorie trasversali che rendono vivo e dinamico lo spazio abitato. Il suo fulcro è il grande living, un lungo rettangolo

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che attraversa longitudinalmente la casa, mettendo in comunicazione il giardino anteriore, più piccolo, e il giardino posteriore, grande circa il doppio, assorbendo la luce da entrambi attraverso vetrate a tutta altezza e dalla carrellata di finestre laterali disposte in successione; finestre che enfatizzano l’altezza della cabana, strategicamente maggiorata rispetto ai due edifici paralleli laterali. Nell’arredamento, dominano i grandi marchi del design italiano, con il Beam Sofa di Cassina, a firma di Patricia Urquiola, che fronteggia la coppia di poltroncine rosse Metropolitan, di Jeffrey Bernett per B&B Italia, e il tavolino Atlantis di Lorenzo Arosio per Glas Italia. Più avanti, sul tappeto blu della collezione The Moor Rugs di &Tradition, il divano

AMBIENTI CON VISTA. In successione rispetto alle due aree living, la zona pranzo gode di uno scenografico affaccio sulla piscina rettangolare. Sovrasta il tavolo la sospensione Heracleum Endless di Moooi.

COMBINAZIONI DI MATERIA. A destra, l’essenza di ciliegio che plasma il corpo centrale della casa ispira anche la penisola della cucina, esaltata nelle tonalità calde del top dalla composizione grigio cemento che caratterizza armadiature e moduli contenitori della stanza. La sospensione è Cicatrices de luxe di Philippe Starck per Flos.


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L’organizzazione degli ambienti lungo un asse longitudinale è studiata per assecondare gli spostamenti incrociati dei suoi occupanti, rendendo lo spazio abitato pieno di vita 91


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Una piccola rientranza nel volume destinato alla zona notte offre affacci supplementari nel verde AFFACCI VERDI. Nelle pagine precedenti, due delle camere da letto, improntate ad uno stesso stile. Sopra, attraversato da un camminamento in pietra, il giardino antistante la casa si sviluppa lateralmente offrendo piacevoli affacci nel verde anche alle camere da letto, che godono tutte di una doppia o tripla esposizione.

in tinta modello Vico di Cassina, firmato da Jaime Hayon, si combina alla coppia di poltrone Utrecht firmate per lo stesso marchio da Gerrit Thomas Rietveld. Nel mezzo, il coffee table Octagon di Massimo Castagna per Henge esalta la costruzione geometrica dello spazio, che si apre sul giardino posteriore passando per l’ampia zona pranzo, illuminata dalla sospensione Cicatrices De Luxe di Flos, design di Philippe Starck. Un registro stilistico più minimale caratterizza invece la zona notte, con quadrotte simil cemento a pavimento che esaltano il total white delle pareti, degli armadi a scomparsa e della biancheria, e una successione fluida delle stanze che rende meno frammentaria l’organizzazione dello spazio.

La distribuzione delle camere, tutte con grandi affacci sul verde, è stata inoltre studiata perché tutte potessero godere di un accesso diretto al giardino. La naturale pendenza del terreno è stata facilmente aggirata sopraelevando la casa rispetto al giardino digradante posteriore, che ospita una grande piscina, una piacevole zona relax open air, camminamenti e aree di meditazione. La porzione di giardino antistante la casa, sul lato strada, è stata invece allestita per offrire piacevoli aree relax supplementari, ravvivate da essenze mediterranee e ulivi, accessibili anche dalle camere da letto, e ha incorporato una rampa laterale che conduce al parcheggio sotterraneo e un sentiero per l’accesso pedonale degli ospiti.

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FOCUS

di eloise farnesi

i pavimenti esterni legno, cemento, resina, pietra vulcanica ispirano nuove collezioni dalle prestazioni elevate, anche per gli esterni carrabili

BIO SELECT di LEA CERAMICA

La ceramica come legno nella sua dimensione più naturale ed elegante. È ciò a cui tende questa collezione in grès porcellanato, ispirata alle essenze del rovere e del noce anche nel formato 30x120 cm, con spessore di 20 mm, studiato per garantire perfetta continuità tra indoor e outdoor.

L’universo naturale, fonte di ispirazione inesauribile per i designer che in qualsiasi campo diano sfogo alla creatività, dalla moda all’arredamento, è il paradigma di riferimento al quale è possibile ancorare ciascuna delle nuove collezioni di pavimenti e rivestimenti per l’esterno. In grès porcellanato a spessore maggiorato di 20 mm, che garantisce più elevate prestazioni tecniche, portato a 30 mm nell’ultima novità di Del Conca, le nuove soluzioni riprendono le calde tonalità e le venature del legno, la texture materica urban e contemporanea del cemento, la sensazione di plasticità e morbidezza della resina, la porosità e le cromie della pietra lavica, gli effetti di stonalizzazione delle pietre naturali, in una gamma di prodotti, dai molteplici formati e colori, studiata per poter essere posata anche su erba, ghiaia o sabbia e per resistere a qualsiasi condizione climatica e ambientale. MAJOR di MONOCIBEC

Spessore 20 mm e superficie grip R11 A+B+C per questo programma di soluzioni in grès fine porcellanato per outdoor, ispirato alle pietre naturali, ai cementi e ai parquet, in linea con il catalogo indoor dell’azienda per consentire una perfetta continuità estetica tra interni ed esterni. La famiglia Major include quattro collezioni: Pietre Naturali, Geobrick, Dolomite (in foto), Crest e Woodtime. Vari formati.

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PRIME STONE di PANARIA CERAMICA

In foto nel formato 45x90 cm, colore greige prime con finitura strutturata, Prime Stone è un grès porcellanato effetto pietra dall’estetica naturale che lo rende perfetto in pavimentazioni, camminamenti e altre soluzioni esterne. La gamma cromatica include white prime, sand prime, silver prime e black prime.


PIETRANOVA di GRASSI PIETRE

Realizzato a partire dagli scarti litici di lavorazione provenienti dalle cave dell’azienda, mescolati a cemento Portland bianco e acqua, questo agglomerato cementizio risulta estremamente resistente anche esternamente. Due i formati, 253x142 cm e 253x125 cm, nei colori bianco, giallo e grigio e nelle finiture levigata, spazzolata, bocciardata e graffiata.

AMAZZONIA di CASALGRANDE PADANA

Nella linea Pietre Native, Amazzonia è un rivestimento/pavimento per esterni e interni resistente a gelo, agenti chimici, macchie e usura. Sette colorazioni, altrettanti formati, insieme a listelli, mosaico 3x3 cm, mosaico 6x6 cm e pezzi speciali, consentono molteplici applicazioni, anche a bordo piscina.

LIMESTONE di COTTO D’ESTE

In foto nella versione da 60x120 cm con spessore di 20 mm, Limestone è un grès porcellanato spessorato realizzato con sistema di stampa ink-jet ad altissima risoluzione, che consente di ottenere grafiche tridimensionali, ispirate alle pietre levigate dall’acqua e dal tempo. È disponibile nelle tre finiture superficiali Natural, Honed e Blazed; nei quattro colori slate, oyster, amber e clay e nella nuova versione in Kerlite5plus.

GLAM di FINCIBEC

Nella collezione Century dell’azienda modenese, una famiglia di prodotti in gres fine porcellanato ispirata alle pietre naturali dalla texture più compatta. Include una gamma destinata alla progettazione outdoor attraverso soluzioni con finitura Grip a spessore tradizionale o soluzioni Glam Two con spessore di 20 mm, ideali per camminamenti e zone carrabili. Ricca la gamma di formati e decori, nei colori beige, bianco, grigio, tortora e antracite.

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FOCUS

PAVIMENTO STAMPATO di IDEAL WORK

Ottenuto tramite pressatura di appositi stampi sul calcestruzzo fresco così da riprodurre la trama di un rivestimento in pietra, in mattoni, in ceramica o in legno, il pavimento stampato consente di dar vita a una gamma di soluzioni pressoché infinita, per colori, decori, ornamenti, con un naturale effetto anti-scivolo. La struttura a blocco unico garantisce estrema resistenza e carrabilità.

IKON di CERAMICHE KEOPE

Tesa a riprodurre l’effetto urban del cemento, una collezione in grès porcellanato dai molteplici formati. Tra questi, il nuovo K2 con spessore di 20 mm è perfetto per l’outdoor ed è disponibile nei formati 60x60 cm, 90x90 cm e nei colori white, beige e silver.

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RE_SOLUTION di RAGNO

Una collezione di pavimenti e rivestimenti in grès porcellanato che imita le variazioni cromatiche e la texture materica della resina. In vari formati, in sei colori (blanc, linen, greige, pencil, smoke e urban), nella versione strutturata Re_Solution è adatta per pavimenti e rivestimenti outdoor. La completano il decoro Trame e due mosaici con macro tessere assemblate su rete di 37,5x37,5 cm.


MYSTONE BASALTO di MARAZZI

Una collezione ispirata alla pietra lavica, con struttura molto compatta caratterizzata da piccoli grani e fori che percorrono nel senso della lunghezza le superfici. Disponibile nei formati 80x80 e 50x100 cm, nei tre colori sabbia, piombo e lava, la variante spessorata Mystone_basalto20 è ideale per le pavimentazioni outdoor, anche con posa su erba, ghiaia e sabbia, e può essere impiegata nelle pavimentazioni carrabili.

MOTION di FLORIM

La variante cromatica del cemento è il mood di un’intera collezione, declinata in tre diversi livelli di stonalizzazione, espressi dalle famiglie di prodotti Motion Mix, con effetto stone più deciso; Motion Pure 1.2.3., dal colore più omogeneo sia nelle singole lastre che in affiancamento tra di loro, e Motion Basic, con i grandi formati Magnum Size dall’impronta estetica più moderna.

TRE3 di DEL CONCA

Nella collezione Futura dell’azienda ravennate, tra le più dedite al segmento dei prodotti da esterno ad alto spessore, la linea tre3 innalza lo spessore maggiorato a 30 mm, garantendo prestazioni meccaniche ancora più elevate rispetto alla gamma di prodotto da 20 mm. L’intera collezione, destinata ad aree private carrabili, è disponibile nel formato 40x80 cm, nei colori beige, grigio e antracite.

INDIRIZZI A PAG. 190 97


INTERIOR PARIGI

interni con passione Alle porte di Parigi, a saint cloud, un progetto del designer francese Tristan Auer che coniuga arte e design ed esprime uno stile vagamente Belle Époque di floriana morrone | foto di Yann Deret

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n’abitazione di grandi dimensioni, risalente ai primi anni del XX° secolo, a Saint Cloud, nella fascia suburbana parigina a meno di dieci chilometri dal centro, in un comparto residenziale molto esclusivo, è stata rinnovata nell’interior design

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da Tristan Auer con Neil Rawson, dell’Atelier Auer di Wilson Associates, in collaborazione con Jerôme Bugara, marchio JWB, architetto e project manager degli interventi di ristrutturazione. Tante professionalità insieme per comporre un unico e coerente progetto di interni. La villa di 500 metri quadri su tre piani è


UN MIX DI STILI. In apertura, il living dell’abitazione, con il divano lungo 5 metri e il coffe table realizzati su misura dal designer Thierry Lemaire; l’impianto Hi-Fi di alta gamma richiesto dal proprietario e Gyrofocus, l’intramontabile camino progettato per Focus da Dominique Imbert. In queste pagine, il pavimento abbina rivestimenti in marmo bianco e nero a scacchiera e parquet, lo stesso dell’ampia ed elegante scala.

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L’arte è stata il filo conduttore della ridefinizione degli spazi fatta da Tristan Auer, assecondando le passioni del proprietario

GLI SPAZIO AD HOC. Sopra, lo studio del proprietario che, in questo ambiente, aveva chiesto di creare spazi ad hoc per le opere d’arte. Nella foto, la nicchia rivestita in legno che ospita il casco da astronauta. Nella pagina seguente, un angolo minimalista del living, con foto d’autore a parete.

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stata ripensata per una coppia giovane e con bambini, desiderosa, tra l’altro, di dare una collocazione ottimale, in un ambiente elegante e confortevole, alla eclettica collezione d’arte contemporanea di famiglia. Affacciata sui tetti di Parigi e solo a breve distanza dalla Torre Eiffel, la casa è stata così adattata allo stile di vita, ai gusti e agli interessi quotidiani della famiglia tra cui, oltre alla grande passione per l’arte, figura anche l’amore per la musica. Quest’ultimo si è tradotto in una richiesta specifica al designer: la realizzazione di un impianto audio di alta qualità, funzionante in ogni ambiente dell’abitazione. “Questa è la casa di una persona molto raffinata, che ama poter ascoltare buona musica con un sistema audio ad alta fedeltà; la soluzione adottata, inoltre, doveva risultare perfettamente integrata nell’arredamento, senza che ne fossero visibili le componenti esteticamente non


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accattivanti e in modo che non ci fossero interferenze nella coerenza del progetto di design”, spiega Tristan Auer. “I proprietari hanno bambini piccoli”, prosegue il designer, “e per questo motivo l’impostazione degli ambienti doveva rispondere anche ad esigenze di tipo pratico e funzionale”. Gran parte degli arredi sono quindi stati disegnati e realizzati su misura, come il divano lungo cinque metri, progettato da Thierry Lemaire, già designer per Fendi, e il tavolino; altri sono stati selezionati nei cataloghi di Silvera, Knoll e Minotti; altri ancora, infine, tra cui alcuni d’epoca, sono stati acquistati dal proprietario nei mercatini delle pulci e si abbinano con originalità al parquet

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DECORAZIONI D’ARTISTA. Sopra, a sinistra, ancora un’installazione eccentrica che connota la collezione d’arte contemporanea del proprietario, una motocicletta collocata sul pianerottolo al piano superiore dell’abitazione su una base di metallo nero; a destra, e nella pagina seguente, i rami di ciliegio di Art et Breton, riccamente dipinti sulle pareti e le porte dello spogliatoio-guardaroba.


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Lo stile contemporaneo incontra il minimalismo e un’atmosfera vagamente Belle Epoque

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IL GIOCO DEI COLORI. Nella pagina precedente e a destra, la stanza dei bambini con le illustrazioni personalizzate dipinte a mano di Leonard Butler. I tappeti sono stati acquistati da IDO, Jules & Jim e Silvera; le lampade sono di Ormond Editions. Nella camera padronale, sotto, le tonalità sobrie di tessuti ed arredi.

di recupero posato a spina di pesce, alternato al pavimento a scacchiera in marmo bianco e nero, e alle cornici in gesso, sempre di recupero. Nel soggiorno, non manca un grande classico, il camino Gyrofocus, intramontabile ed audace icona di design creata nel 1968 dal designer francese Dominique Imbert per il marchio Focus; un esemplare rivoluzionario non solo per lo stile ma anche per la concezione tecnica, trattandosi del primo modello al mondo di focolare sospeso e rotante a 360°. Nei bagni, i rivestimenti sono stati realizzati artigianalmente da Real Marbre, il marchio parigino specializzato nei rivestimenti in pietra che, con il suo studio di progettazione e costruttori di marmo qualificati, segue la realizzazione delle opere dalla fase di approvvigionamento dei materiali, marmi e pietre, all’installazione. Anche la vasca del bagno padronale è in pietra e fatta a mano, in uno stile imponente perfettamente bilanciato dal vetro e dalla cabina doccia cromata sull’altro lato. A caratterizzare l’identità di questo progetto di interni, sono anche i dettagli di design come, ad esempio, i pomoli delle porte nella zona notte, prodotti dal marchio Les Verreries De Brehat, che ha raccolto l’eredità degli antichi maestri vetrai. Le illustrazioni personalizzate e dipinte a mano di Leonard Butler nella stanza dei bambini confermano il mood creativo degli ambienti, così come i rami di ciliegio Art et Breton, riccamente dipinti sulle pareti e le porte dello spogliatoio-camerino. “Un tema importante, quello dell’arte, ha comportato delle soluzioni specifiche”, spiega il designer. “Alcune delle opere d’arte, ad esempio, sono una motocicletta vera, posizionata sul

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IL BAGNO IN MARMO. In queste pagine, il bagno ristrutturato da Real Marbre, il marchio parigino specializzato nei rivestimenti in pietra realizzati su misura. I colori scelti da Auer sono il bianco e il nero, i sanitari sono di Devon&Devon. Sulla parete della vasca, quadri collocati ad altezze sfalsate.

pianerottolo al piano superiore su una base di metallo nera, e un casco da astronauta che il proprietario voleva fosse esposto in ufficio e posto in una delle nicchie rivestite in legno e realizzate per questo scopo”. Nel bagno, le foto di artisti contemporanei sono appese in modo asimmetrico sulla parete dove è collocata la vasca. Altro elemento importante del design è la scala centrale, resa ancora più importante dai corpi luminosi sospesi, una soluzione ispirata alle opere dell’artista californiano James Turrell. Ennesima conferma di come il design d’interni possa nascere e prendere spunto dalle passioni del proprietario per comporre uno spazio domestico artistico ed originale.

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INTERIOR FRANCIA

la casa introversa un monolite proteso sulla valle dell’hÊrault, risultato di un algoritmo volumetrico che ha inondato gli interni di luce di anita laporta | foto di marie-caroline lucat

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n archetipo della casa, tutta bianca e col tetto spiovente, protesa sul paesaggio, disegnata, come potrebbe fare un bambino in tenera età o un artista primitivista, senza porte né finestre. È così che si presenta, a un primo sguardo, la costruzione realizzata a Gignac, piccolo comune francese del dipartimento dell’Hérault, nella regione meridionale dell’Occitania,

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da Artelabo, studio di architettura fondato nel 2012 da Nadine Chambon Fayard e Laurent Fayard. Alla base del loro approccio concettuale, “l’architettura come esperienza fisica ed emotiva, capace di rivelare una parte della bellezza del mondo”, concetto che interseca la capacità della stessa di facilitare l’attribuzione di senso alla realtà quanto di costruirla ex-novo, attraverso la determinazione di dimensioni e rapporti, il bilanciamento di ombre e di luci e la


PIENI E VUOTI. La scacchiera della casa alterna ambienti coperti a piccole corti open air, che assicurano ritmo e luce agli interni, tutti arredati con pezzi di Ligne Roset, ad eccezione del tavolo in cucina, a sinistra, di Ikea. Sopra, la poltrona Fifty a firma di Dögg & Arnved Design Studio. A destra, il divano Ruché firmato da Inga Sempé e il coffee table Soixante 3 di Thomas Rodriguez.

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La sequenza ritmata di volumi pieni e vuoti ha generato quattro corti interne che garantiscono abbondanza di luce naturale a ciascun ambiente della casa, a dispetto della sua architettura introversa

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tessitura di relazioni tra interni ed esterni. Un esercizio magistralmente portato a termine anche in questo intervento, che mirava a superare i limiti imposti dalla disponibilità di un terreno edificabile di piccole dimensioni, confinante con la strada principale a sud, con il parcheggio dei vicini a est e dalla loro strada d’accesso, condizioni che ne precludevano la privacy. L’orientamento a nord esponeva la proprietà a venti piuttosto forti ma in compenso l’affaccio su un grande vigneto a ovest e sulla vallata prometteva una vista panoramica sulla quale investire. Partendo dalla valutazione delle caratteristiche del sito, con i suoi

molti punti di debolezza e i pochi di forza, il duo di Artelabo ha sviluppato il concept di una casa introversa, nascosta alla vista e totalmente orientata verso il paesaggio. Una strategia perseguita attraverso una composizione sistematica, affidata a un linguaggio costruttivo apparentemente elementare che ha decostruito i codici usuali trasformando in qualcosa di unico quello che poteva risultare un intervento banale. Alla base, la ripetizione in sequenza di quattro volumi identici, di 4 metri per 3, composti per 2/3 da spazio costruito e per 1/3 da spazio esterno, inseriti, in sequenza alternata, in un frame

VOLUMI CON PANORAMA. La cucina si apre su una corte interna e su una corte ad angolo che dà accesso al living, arredato con i divani trapuntati Togo disegnati per Ligne Roset da Michel Ducaroy.

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perfettamente rettangolare, un muro bianco che cinge totalmente la casa precludendone la vista degli interni all’esterno, con l’unica eccezione della parete orientata verso il vigneto, che offre un incantevole affaccio sulla vallata, tingendosi di una luce spettacolare al tramonto. L’alternanza di pieni e vuoti ha fatto sì che ogni ambiente della casa si apra su una, su due o anche su tre corti interne, potendo contare, nel caso del living e della cucina, anche sul paesaggio e sull’accesso al piccolo giardino che circonda la casa. Allo stesso tempo, il contrasto tra le

LA MAGIA DEI MATERIALI. Una grande apertura tutto vetro incornicia il paesaggio nel living, dall’interior design essenziale che integra tappeto Pied De Coq in lana tuftata a mano, basket Charmotte a firma di Lee West e coffee table con base in legno e piano in vetro On The Rock di M.-A. Stiker-Metral.

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All’esterno la casa si presenta come un volume ermetico, che si apre al paesaggio solo sul lato ovest, garantendo massima privacy ai suoi abitanti senza sacrificare la luce

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MAGIC BOX. L’architettura candida e monolitica spicca nel paesaggio, ma senza alcuna frattura con esso, né con l’architettura del luogo, alla quale si rifanno gli intonaci bianchi e le tegole in cotto.

sembianza monolitiche che assume la costruzione a chi la guarda dall’esterno e la straordinaria luminosità che le quattro corti regalano ai suoi ambienti enfatizza ancora di più l’appeal dell’interior design, affidato a pochi, selezionati pezzi di carattere, tutti, ad eccezione del tavolo della cucina di Ikea, del brand francese Ligne Roset. Il ricorso a un’unica tipologia di pavimentazioni per gli spazi interni ed esterni della casa ha garantito inoltre una continuità visiva tra in e out, trasformando i cortili in salottini open air che rappresentano una reale estensione della casa,

complici anche le grandi vetrate scorrevoli. Sul piano paesaggistico, invece, a dispetto della sua originalità, la costruzione si è inserita senza fratture nel contesto di riferimento, grazie al ricorso a elementi tipici dell’architettura del sud della Francia, come la muratura e gli intonaci candidi, le tegole in cotto del tetto ed elementi più generalmente ascrivibili alla cultura mediterranea che ispira l’intervento, come gli originali grigliati bianchi che in alcune aperture sull’esterno replicano gli intricati motivi di una mashrabiya magrebina.

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INTERIOR ATENE

un concept mediterraneo atmosfera sofisticata e bohemian per una penthouse sulla riviera di atene, arredata con gusto e originalitĂ da stĂŠphanie coutas di eloise farnesi | foto di franics amiand

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ulla della civiltà occidentale, crogiolo di incontri, scontri, scambi che si sono consumati nel corso dei millenni lungo le sue coste, il Mediterraneo è il grande bacino ispiratore sotteso al sofisticato progetto di interior design firmato da Stéphanie Coutas per questa vibrante penthouse greca. Protesa sul Mar Egeo, lungo la riviera di Atene che si snoda dal Pireo verso sud, fino

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a Sounio, la casa gode della vicinanza al centro della capitale greca che la rende un comodo buen retiro per tutti i membri della famiglia. La destinazione prevalentemente estiva e il contesto di villeggiatura nel quale si inserisce hanno tuttavia orientato l’interior design verso un concept dinamico, vibrante nel repertorio utilizzato di materiali e colori, attingendo ai contrasti cromatici così radicati nel paesaggio greco, che alterna fertili vallate a lande aride, spiagge


Come levigati dal vento, pannelli in legno scolpito rivestono una parete del living, portando in casa il paesaggio

MIX CROMATICI. In apertura e sopra, il living, con poltrone di Very Wood e divano verde realizzato su disegno di StÊphanie Coutas come i coffee table, con piani in bronzo lucido e in onice matt. Tendaggi di Larsen. La cucina di SieMatic ha sgabelli di Accento intorno all’isola di SC Edition. Sospensione Messalina di Contardi.

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ESTERNI DA VIVERE. La terrazza che circonda la casa offre diverse zone dining e relax. A sinistra, tavolo e sedie di Cosset Design, come le poltroncine grigie, sopra, abbinate a coffee table e divano di Mexil. A destra, tavolo e poltroncine acquistate da Candle Light ad Atene.

sabbiose a costiere frastagliate. Ma forte è anche il richiamo alle tradizioni artigiane tipicamente elleniche e mediorientali, alle quali ammiccano gli arredi e le finiture d’interni, complice anche la passione di Stéphanie Coutas per le produzioni artigianali e artistiche di qualità. Il living sintetizza con efficacia gli intenti, puntando su un repertorio cromatico e materico che ingloba l’azzurro/verde del mare, nel divano sartoriale rivestito in puro lino; la vivacità dei mercati del sud, nel tessuto multicolore e bohemian di Pierre Frey che riveste le poltroncine di Very Wood; le scogliere corrose dai venti sferzanti delle isole, nell’originale pannello in legno scolpito realizzato da Etienne Moyat su disegno di Stéphanie Coutas. Con i loro motivi geometrici, il tappeto in lana di J.D. Staron e i tendaggi di Larsen richiamano l’architettura ellenica e i fregi che decoravano i templi classici, ai quali sembra far riferimento anche

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il runner di Roger Oates che riveste la scala, con le righe sinuose che ricordano le scanalature delle colonne doriche. Squarci sul paesaggio, nelle grandi finestrature che inondano di luce naturale la casa, garantiscono un dialogo perpetuo con l’esterno corroborato dalla terrazza che circonda la penthouse, arredata per offrire ai suoi ospiti piacevole stanze open air. L’area living in veranda replica la formula espressiva adottata nel salotto indoor, puntando su un tappeto di Eichholtz in juta e lana intrecciate a mano che ricorda nel decoro i motivi a meandro delle greche. Fresco e raffinato, l’arredo è affidato al divano écru di SC Edition con cordoli a contrasto, abbinato alla coppia di poltroncine di Very Wood, vivacizzate dal rivestimento di James Malone, e alla coppia di coffee table vintage con top in mosaico. Il tocco esotico è garantito dai side table in ceramica di Karen Swami, accanto alle poltrone, e dalla coppia di tamburi in metallo di Eichholtz, che fungono da tavolini ai lati del divano e sorreggono le lampade con paralume in paglia e base in creta nera di Rock The Kasbah, la design gallery che nel cuore di Tunisi propone artigianato tunisino rivisitato dal designer francese Philippe Xerri. A sinistra la terrazza segue il perimetro della casa aprendosi in una godibile zona pranzo, accessibile dal living, arredata con poltroncine e tavolo ovale con piano in marmo bianco di Cosset Design e, in successione, in un più intimo salottino open air con arredi di Bo Concept che serve una delle camere da letto. Poco più avanti, il divanetto due posti bianco di Mexil, come la coppia di coffee table, disegna, insieme alle poltrone grigie di Cosset Design, un salottino open air supplementare. Completa la terrazza una piccola zona pranzo, perfetta per la colazione o per uno spuntino, arredata con il tavolo Sunny e le poltroncine Kebayorn acquistate nel negozio ateniese Candlelight. Il mare, con i suoi azzurri intensi che virano al turchese e le tonalità sabbia rassicuranti, ispira

VISTA CIELO. In veranda l’area living ospita coffee table vintage con piano in mosaico tra divano di SC Edition e poltrone di Very Wood. Ai lati del divano, tavolini in metallo di Eichholtz come il tappeto in juta e lana; cuscini di Lindell & Co; side table in ceramica di Karen Swami; lampade con paralume di paglia acquistate a Tunisi da Rock The Kasbah.

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VARIAZIONI DI BLU. Sopra, la kitchenette che serve la suite padronale, con parato blu Klein di Élitis, specchio di Decorim, top in marmo bianco reale e sospensioni acquistate da Bocca Lupo ad Atene. A destra, la stanza del bambino, con letto di Kutika, tappeto custom made, lampada di FontanaArte su comodino di Nubie. A sinistra, la suite padronale, con testata di Atelier SaintGermain e lampade in alabastro e ottone di Galerie Glustin.

invece la zona notte, con due camere da letto matrimoniali, la stanza del bambino e i rispettivi bagni. Per la suite padronale, Stéphanie Coutas ha puntato su un brillante blu oltremare, del quale si tinge l’importante testata del letto di Atelier Saint-Germain, rivestita in tessuto di Nobilis, in tinta con la biancheria di Lisa Galimberti. La parete alle spalle del letto è stata invece impreziosita con un rivestimento in pelle scamosciata trapuntata che dà vita a tasselli di differenti profondità e inclinazioni e che riflettono la luce con esiti imprevisti. Un risultato analogo a quello ottenuto con la carta da parati di Nobilis dal decoro in rilievo che riveste la parete divisoria di fronte al letto. I tendaggi di Manuel Canovas si abbinano al tappeto in lana di Loro Piana e ai comodini custom made rivestiti in pelle, di SC Edition come il tappeto con onirico motivo a nuvole nella stanza del bambino. L’archetipo della casetta rivive nella struttura del letto di Kutika, in un ambiente completato dai tendaggi a righe di Alhambra, dal comodino di Nubie e dai parati di Lilipinso.

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IN EDICOLA FOOD

TRAVEL


IL GIARDINO

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DOPPIO STILE quando L’ispirazione formale si confronta con il concetto di giardino informale


verde ritrovato in provincia di Bergamo,Uno spazio esterno di passaggio è diventato un giardino articolato e contemporaneo di petra Romanov

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UN’OASI IN CITTÀ. L’architetto Katiuscia Ratto ha sfruttato la planimetria esistente, riorganizzandola per articolare in modo originale e creativo il nuovo spazio giardino.

lla base, una naturale inclinazione che la porta a concepire giardini di taglio moderno, che coniugano esigenze estetiche, spaziali, funzionali e di bassa manutenzione, come lei stessa dichiara commentando questa realizzazione. Lei è Katiuscia Ratto, architetta paesaggista contemporanea, che dà voce agli esterni in modo creativo e originale. La progettazione di un giardino, infatti, è la riuscita la sinergia di più elementi che concorrono

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PROGETTO OSMOTICO. A sinistra, una visione dall’alto dell’edificio che lascia intravedere la zona lounge con piscina del ventunesimo piano, incorniciata da grandi aperture sull’esterno.

alla composizione di un ambiente fatto di materia, colori, suggestioni. Come per questo spazio di 110 mq, ad Almè, in provincia di Bergamo, unicamente utilizzato come luogo di passaggio fino al restyling e divenuto - prima nel progetto e nella realizzazione dopo - un giardino formale e contemporaneo, spazialmente articolato, che ben dialoga con l’edificio settecentesco di cui è parte. Un piccolo gioiello che ha visto Katiuscia Ratto iniziare proprio dalla rilettura del suo passato, da una ricostruzione storica fatta a partire

dalla scelta di piante dal sapore antico, come le ortensie, gli anemoni e i bossi, potati in forme diverse come per i giardini formali all’italiana. Il percorso nel verde inizia dal cancello d’ingresso, sostituito con uno nuovo a battente centrato; da qui, per dividere il portico dal vero e proprio giardino, si snoda un sentiero di segnapassi simil-pietra in lastroni irregolari di grès per esterno, inseriti su un fondo di spezzato di ghiaia. Lungo il camminamento, i bossi a sfera di diversa dimensione segnano la linea alla porta d’ingresso alle abitazioni.

A FORMA DI TRAPEZIO. Nella pagina precedente, lastroni irregolari in grès porcellanato di Ceramiche Caesar, poggianti su ghiaia, segnano il percorso agli ingressi dell’edificio settecentesco. Sopra, il cancello d’ingresso; sotto, la zona salotto-pranzo nell’angolo acuto della planimetria trapezoidale.

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STANZE VERDI. Nella pagina precedente, la planimetria evidenzia la struttura trapezoidale del giardino, di soli 110 metri quadri, che risulta però ben organizzato in zone distinte, grazie anche alla scelta di essenze piantumate, come bossi, pitosfori, ortensie, che realizzano scorci verdi ora piÚ formali ora piÚ selvatici, come vere e proprie stanze.

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“Uno spazio cucito su misura rispetto all’ambiente in cui si inserisce e alle esigenze di chi lo vivrà”

IN SINERGIA CON L’ARCHITETTURA. A sinistra, il verde è strutturato in forma estetica sartoriale, che completa gli spazi senza sottrarre importanza all’edificio.

LA SCELTA DELLE PIANTE. Tra le piante scelte dalla progettista, ortensie, anemoni e bossi, potati in forma di sfere, richiamo al giardino formale. Unico elemento preesistente è l’albero di tiglio.

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Unico elemento preesistente che la progettista ha conservato, preservandone il valore affettivo, è l’albero di tiglio. Protagoniste sono poi le aiuole di grandi dimensioni, delimitate da un contenimento in ferro verniciato, che suddividono e, allo stesso tempo, riempiono lo spazio. All’area conviviale e al salottino, con la seduta in calcestruzzo, la progettista ha destinato la porzione ad angolo del giardino in cui il verde si fa più fitto, intenso e romantico, con una vasca in pietra addossata al vecchio muro di confine in sasso, in alcune parti lasciato a vista e in altre, invece, ricoperto da pannelli di legno o rivestito con edera rampicante: sasso, legno e piante si alternano così per dare movimento e creare una quinta vivace.

LA PROGETTISTA. A sinistra, Katiuscia Ratto, architetto con master in Progettazione e conservazione del giardino e del paesaggio, iscritta all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bergamo.

“Ogni giardino porta la mia impronta”, conclude la progettista, “e rispecchia il mio concetto di giardino: uno spazio cucito su misura rispetto all’ambiente in cui si inserisce e alle esigenze di chi lo dovrà vivere. In questo modo ogni realizzazione è unica”. Come questo piccolo eden bergamasco, ricco di luce ed energia.

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In tv mag/giugno

ANTICHE DIMORE tutti i giorni, ore 18.30

Antiche Dimore è il programma dedicato ai palazzi nobiliari, ai castelli e alle residenze storiche che conservano il loro intramontabile incanto. Domenica 23 giugno, alle 18,30, introdotta da due maestose ali di cipressi lunghe quasi un chilometro, apre le porte Villa Torrigiani, il miglior esempio di architettura barocca in Toscana.

CANALE TV 223 DTT www.leonardo.tv


SPECIALE | OUTDOOR di anita laporta

G

GIARDINI E TERRAZZE COME AUTENTICHE STANZE OPEN AIR, DA VIVERE TUTTO L’ANNO, GRAZIE AD ARREDI CONCEPITI PER RESISTERE A QUALSIASI CONDIZIONE METEOROLOGICA MA IMPECCABILI SUL PIANO DELLA RICERCA ESTETICA, AL PUNTO DA POTER ESSERE INSERITI CON EGUALE DISINVOLTURA E VALENZA STILISTICA ANCHE ALL’INTERNO DELLA PROPRIA ABITAZIONE

Presentata all’ultimo Salone del Mobile di Milano, Jackie, firmata da Emilio Nanni per Trabà, è una seduta con base in massello verniciato, in vari colori, e struttura dello schienale in metallo verniciato rivestito con intrecci di corda colorata.

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SPECIALE | OUTDOOR Primo al mondo ad aver creato arredi di design in lava, Raimonds Cirulis firma la serie [Black] per l’azienda danese Unknown Furniture, realizzata riscaldando la pietra lavica a 1450 gradi Celsius e pressando la massa liquida attraverso ugelli, fino a ottenere fibre lunghe da modellare a mano, per dar vita ai singoli pezzi d’arredo. In foto, la Stellar Chair.

Ben ventisei colori disponibili per la panca Somerset di Fermob, con gambe e braccioli continui in legno di teak naturale, combinati a seduta e schienale in doghe di alluminio verniciato. Viene sottoposta a un trattamento di altissima protezione per resistere a qualsiasi condizione climatica.

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Fibre sintetiche di plastica riciclata intrecciata a mano, secondo la tradizionale tecnica andina Momposino, e strutture in tubolare metallico verniciato a polveri realizzate a Bogotà, per le sedie dining Cielo di Ames, in vari colori. Il design è di Sebastian Herkner.

Materiali riciclati ed ecologici per ripensare l’outdoor come spazio di esercizio del pensiero sostenibile

Modulo base di Regeneration, installazione outdoor presentata allo scorso FuoriSalone di Milano, Komodo EcoWall, a firma di Raffaello Galiotto, è il primo prodotto Nardi realizzato con plastica riciclata ottenuta da prodotti giunti a fine vita. Con lato di 70x70 cm, consente di dar vita a pareti modulari da installare in giardino o in casa.

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SPECIALE | OUTDOOR

Specializzata nella produzione di cucine in acciaio, con la linea Genesi Outdoor Steel Cucine ha trasferito la propria expertise agli spazi esterni. Soluzioni modulari consentono di rispondere a qualsiasi esigenza, con la garanzia di un materiale e un prodotto durevole e di facile manutenzione.

Al suo debutto nell’outdoor, Lapalma ha presentato al Salone del Mobile di Milano il tavolo Fork, firmato da Tomoya Tabuchi, con il piano disponibile tondo, ovale, quadrato e rettangolare. In foto, è abbinato alle sedie impilabili Seela, disegnate da Antti Kotilainen, con scocca in polipropilene.

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Frutto della collaborazione tra Dedon e GamFratesi e primo pezzo di una collezione più ampia, Rilly è un doppio daybed con struttura in alluminio. A dare il nome alla collezione e al prodotto sono le fessure lungo il perimetro della base, studiate per agganciarvi i piedi e la cupola, in alluminio con intreccio verticale in corda.

Tra le novità 2019 di Tribù, l’ampliamento della collezione Nodi, a firma di Yabu Pushelberg, che include Nodi Lounger, daybed caratterizzato da un complesso intreccio di Canax®, resistente combinazione di canapa naturale e fibre di plastica, su una struttura in acciaio inossidabile dal design rigoroso.

Ricerca e innovazione per garantire agli arredi esterni lo stesso comfort e qualità di quelli interni, trasformando giardini e terrazze in nuove stanze

Nuovi colori laccati effetto metal e nuovi abbinamenti per lo sgabello Koncord di Slide che, nella versione Koncord Next in foto, affianca il tavolo alto Jet, dalla base curvilinea. Entrambi in polietilene, portano la firma di Karim Rashid, che così celebra i dieci anni di collaborazione con il marchio.

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SPECIALE | OUTDOOR È in tessuto acrilico antimacchia, resistente ai raggi UV e idrorepellente, la nuova seduta Original Floatzac di Fatboy. Misura 180x134 cm ed è disponibile nei colori Charcoal, Navy Blue, Orange, Red e Sandy Taupe.

Frutto della collaborazione tra i designer di Ikea e altrettanti designer africani del collettivo Design Indaba, Överallt è un inno all’incontro fra culture. Come il poggiapiedi/panca progettato dal designer senegalese Bibi Seck, che utilizza spesso nei suoi progetti strutture in metallo e materiali intrecciati.

Soluzioni flessibili o trasformiste, per esterni in totale libertà, assecondando abitudini e stili di vita differenziati Due altezze e piani quadrati o circolari di diverse dimensioni per il tavolo Fonda disegnato da Maddalena Casadei per B-Line, con base in cemento colorato in pasta, struttura cilindrica in metallo e piano in MDF o laminato.

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Basta capovolgerla per fare della poltrona Upgrade una pratica e stabile scaletta. Firmata da Basaglia+Rota Nodari per Urbantime by Diemmebi, è realizzata in materiale plastico completamente riciclabile stampato in rotazionale.


Con la scocca in tubolare di metallo verniciato a polveri in 24 colori, inclusa una nuova finitura bronze, e cuscini imbottiti in 14 rivestimenti outdoor, le poltrone della collezione Skin di TrabĂ , firmata da Giacomo Cattani, sono perfette per arredare con carattere anche gli interni.

Le origini nordiche e italiane dei designer, Enrico Fratesi e Stine Gam di Gamfratesi, ispirano la palette cromatica di Aiir, poltroncina e sedia da pranzo di Dedon con seduta in polipropilene stampato ad iniezione da combinare a gambe in teak o base in metallo a slitta. Cuscini opzionali.

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SPECIALE | OUTDOOR Due versioni, da tavolo e con picchetti per interramento, per la collezione di lampade da esterno Luciole di Emu, con struttura in policarbonato ABS per esterni e luce led regolabile con tre gradi di intensità. La sommità del corpo illuminante ospita l’interruttore on-off a sfioramento e il tappo USB rimovibile che consente di ricaricare facilmente le luci.

Il telaio in alluminio verniciato a polvere supporta il piano materico, in ceramica Alabama, o classico, in marmo di Carrara, nel tavolino tondo di Anatra, la nuova collezione firmata da Patricia Urquiola per Janus et Cie.

Geometrie sottili, che si impongono nello spazio grazie ad uno studio accurato delle proporzioni Marchio di Gandiablasco, Diabla presenta la collezione D12, un insieme di linee ben definite che si incontrano a formare la base di un tavolo, di una sedia o di un tavolino. Nel disegnarla Marià Castelló si è ispirata alla sua casa di Formentera, minimale ma attentamente costruita. La serie prende il nome dal tondino di acciaio di 12 mm di diametro con il quale è realizzata.

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In foto in combinazione con le sedie Mom, avvolgenti ed impilabili, firmate da Florent Coirier, la nuova linea di tavoli Table System di Emu, sviluppata dal Centro Design del marchio, offre soluzioni capaci di soddisfare qualsiasi esigenza, nelle dimensioni e sezioni dei tavoli come nelle altezze delle basi. Disponibile nei colori verde militare, ferro antico, bianco, nero e marrone d’India.

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SPECIALE | OUTDOOR

Un vocabolario del comfort in continua evoluzione, pronto ad aprirsi ai nuovi significati dei termini classici, forma e funzione, in partnership dinamica

A firma di Gianluca Pasotti per Scab, Vela è un lettino con struttura in materiale termoplastico, resistente e leggera, progettata per impilare l’uno sull’altro fino a venti lettini. Con ruote integrate, che ne facilitano lo spostamento, ha seduta e schienale, regolabile in cinque posizioni, in tessuto traspirante, indeformabile e sostituibile. Vari colori.

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Strutture in alluminio color antracite e schienali in corda grigio scuro, per il set Pontremoli di Greenwood, che include divano tre posti, due poltrone, tutti con cuscini coordinati sfoderabili, e tavolino con piano in vetro nero di 100x57x36 cm.

Presentata al Salone del Mobile di Milano, Torre, firmata da Alban Le Henry per Colos, è una seduta impilabile in polipropilene che trae ispirazione dalle classiche sedie in legno curvato, alle quali si rifà la forma di gambe e schienali, e dalle geometrie primitive, evidenti nel cerchio perfetto della seduta.

Concept camaleontico per la nuova seduta Lady B, sviluppata in collaborazione con Studio Zetass da Scab Design. In tecnopolimero, leggero e resistente, è disponibile con scocca nuda o imbottita; con telaio a 4 gambe, a slitta, con trespolo girevole o con ruote. Ampia la gamma di colori da combinare alla struttura in acciaio disponibile in sette finiture, tra le quali nickel nero e ottone satinato. In versione Natural, Lady B ha telaio in faggio sbiancato o tinto nero.

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SPECIALE | OUTDOOR Yabu Pushelberg firma per Tribù Nodi, una sedia dal telaio minimalista e scultoreo in acciaio inox, abbinato a seduta e schienale in Canax®, combinazione di PVC e canapa naturale intrecciata a tessitura aperta, con un risultato di grande leggerezza visiva ed estremo comfort.

Non ha bisogno di alberi o altri appigli Headdemock Sunbrella di Fatboy, l’amaca con stabile supporto in metallo studiata per poter essere lasciata open air in qualsiasi stagione dell’anno. Il rivestimento in tessuto Sunbrella è resistente all’acqua, ai raggi UV e allo sporco. Se lavato si asciuga in tempi molto rapidi. Misura 270x138x110 cm di altezza.

Nuovi prodotti ad alta tecnologia, in una incessante ricerca di ergonomia e di durabilità estetica e temporale

Frutto di quattro anni di ricerca, già premiato con il Red Dot Design Award, l’Ultrasofa firmato da Frédéric Sofia per Fermob rimane uno dei prodotti di punta dell’azienda. La collezione include poltrona e ottomano, in foto, divani in due dimensioni e tavolino, accomunati dalla leggera struttura in tubolare metallico.

New entry nella collezione Villa firmata da Jun Yasumoto per Colos, Villa3 è lo sgabello a quattro gambe, disponibile in due altezze, con schienale ribassato. La struttura è in tubolare d’acciaio con scocca in lamiera stirata, in vari colori.

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Presentato in anteprima al Salone del Mobile, Begin, a firma di Angeletti & Ruzza per Myyour, è un sistema di sedute modulari dai volumi generosi e i tessuti di rivestimento dalla texture calda. Lo completa un coffee table con piano in teak, come il bracciolo opzionale ideato per le sedute, e struttura in acciaio inox verniciato.

A firma di David Lopez Quincoces, Sale di Living Divani è un lettino indoor/outdoor con struttura portante, telaio di seduta e schienale in acciaio inox Aisi 316, rivestimento fisso in tessuto tecnico di colore bianco e schienale regolabile in altezza con cinque diverse posizioni. Fisso o con ruote posteriori in acciaio rivestite con gomma termoplastica, ha materassino in appoggio in schiuma poliuretanica opzionale.

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SPECIALE | OUTDOOR Il gioco di luci e ombre delle persiane mediterranee e le architetture orientali in legno, alla base della collezione DNA di Gandiablasco, trovano conferma anche nella linea DNA Teak, caratterizzata dall’inserimento di listelli di teak in abbinamento ai profili in alluminio, anodizzato o verniciato a polvere, delle strutture. Sedute di gommapiuma in poliuretano rivestita con tessuto idrorepellente.

Nella collezione Överallt di Ikea, frutto della collaborazione tra designer africani e creativi dell’azienda svedese, le omonime panche e gli sgabelli in eucalipto massiccio nascono da un rituale del Kenya che prevede che la sera le persone si incontrino portando con sé la propria sedia. La forma ricurva delle panche consente di accostarle tra loro per formare un cerchio intorno a un tavolo o una lunga panca ondulata. Design Studio Propolis.

Forme e materiali in simbiosi per incoraggiare la socialità e il piacere del relax open air Di Egoè, Ritual Coral è una piscina su misura completamente realizzata in acciaio inox 316L, come tutta la produzione dell’azienda. In foto, vasca di 6x3,26 metri con bordo a sfioro su tre lati, dotata di chaise-longue con massaggio ad aria e panca relax a sette posti, quattro dei quali con Air-Massage e i rimanenti tre con Hydro-Massage. La completa la copertura Ambient in acciaio inox con scorrimento lungo il lato corto.

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Tra le numerose combinazioni compositive e cromatiche incluse nella collezione DNA Teak di Gandiablasco, quella che abbina al teak l’alluminio nero ha un appeal nordico e contemporaneo. Le cuscinature sono in poliuretano espanso rivestito con tessuto idrorepellente.

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SPECIALE | OUTDOOR Ispirazione nautica per la vela ombreggiante Velenda di Gibus, con struttura in acciaio inox e laminato velico con cuciture radiali che garantiscono un perfetto tensionamento del telo, evitando la formazione di sacche d’acqua in caso di pioggia. Apertura a motore attraverso boma centrale che avvolge e svolge il telo. In caso di vento con velocità superiore ai 40 km/h, rapida chiusura automatica.

Firmata dallo Studio Segers, la collezione Senja di TribĂš comprende il divano modulare a una, due o tre sedute, con braccioli e schienali alti o bassi; la meridienne; le piattaforme integrate in teak o in pietra lavica smaltata; le console fissate dietro al divano e i tavolini lineari, cui si aggiungono anche le poltrone, in foto, con braccioli alti o bassi e rivestimenti nella gamma dei 112 tessuti idrorepellenti della collezione.

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“Le ampie forme intrecciate creano ombre ispirate a quelle delle palme mosse dalla brezza marina, mentre il profilo organico della chaise longue ricorda le pietre levigate dall’acqua”. Così Ludovica+Roberto Palomba descrivono la nuova collezione Panama disegnata per Talenti, con struttura in alluminio finitura outdoor, intreccio di corde sintetiche e in cinque colori: beige, mattone, verde, grigio e giallo.

Profili organici, segni grafici inconfondibili e materiali tecnici per integrarsi in uno spazio esterno elegante ed informale

Di Dolcefarniente, la linea Sunrise, in foto con seduta schienale alto e coffee table, combina la struttura snella in ferro a sezione piatta con morbide cuscinature e top in legno pietrificato nei tavolini. L’assenza di spigoli esalta il mood invitante della collezione, definita da tessuti jacquard per outdoor disegnati ad hoc e, nella versione gemstone, dall’impiego di pietre naturali e semi-preziose.

Presentato al Salone del Mobile di Milano, il tavolo Syster Star, firmato da Daniele Lo Scalzo Moscheri per Varaschin, trae ispirazioni dalla natura, fonte inesauribile di idee per il designer. Le gambe romboidali in estruso di alluminio sostengono i piani in HPL e ceramica di diverse misure, rettangolari o ovali.

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SPECIALE | OUTDOOR Il particolare procedimento di surriscaldamento della lava, messo a punto dal designer e artista lettone Raimonds Cirulis, forgia anche la Swing Seat della serie [Black] di Unkown Furniture. Leggera ed estremamente resistente, la lava ha la capacità di assorbire il calore e il suono, al punto da dimezzare i rumori percepiti da chi siede all’interno del nido.

Design Baldessari e Baldessari per la collezione di sedute Sol di DA A, un progetto modulare che consente di dar vita a composizioni multiple caratterizzate dalla struttura in tubolare metallico verniciato. Gli elementi base sono quattro: poltrona singola, poltrona con piano d’appoggio integrato a destra o a sinistra e chaise longue.

Tutto il comfort degli interni trasferito all’aperto, grazie ad arredi sofisticati e a soluzioni progettuali per nuove stanze open air Novità firmata da Marcantonio per Qeeboo, Filicudi riprende l’iconica forma delle pale di fico d’India, assemblate per dar vita a una seduta invitante, su base in tubolare metallico dorato.

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Ammirare il cielo nella sua pienezza o, al contrario, beneficiare della massima protezione da sole, vento e pioggia: è quanto garantisce la nuova serie Brera di Pratic, collezione di coperture retraibili con lame frangisole che, azionate, scorrono fino a sovrapporsi con un minimo ingombro. Tre le versioni: Brera Basic, in foto, (solo copertura); Brera Superior, con vetrate Slide Glass, e Brera Premium, con vetrate e Raso. Nelle ultime due versioni, le vetrate possono essere autoportanti o addossate a muro.

Design di Rodolfo Dordoni per la versione outdoor del tavolo Van Dyck di Minotti, con base costituita da tre tubi di metallo saldati tra loro, rinnovata dalle nuove finiture a buccia d’arancia di colore bianco e in colore peltro lucido, abbinata a piano tondo in Pietra del Cardoso o Beola Argentata. In foto, con le sedie Prince Cord Outdoor, ispirate al modernismo americano stile Fifties, con scocca a vista in filato intrecciato nei colori sand, verde bosco o carbone.

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SPECIALE | OUTDOOR

Il Sol Levante come fonte di ispirazione per arredi e lampade intrise di poesia

Ispirata alle lanterne cinesi, la collezione Cell Outdoor di Karman firmata da Matteo Ugolini ne ricalca le forme puntando su una struttura in sottili fili d’acciaio bronzato che racchiude un cuore luminoso in metacrilato. Include sospensioni, lampade da tavola e da terra.

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Alla sua prima collaborazione con Janus et Cie, l’architetto André Fu firma Rock Garden, una collezione “che esprime tutta la poesia di un autentico giardino giapponese”, caratterizzata da strutture in teak con intrecci in Janus fiber grigio fumo e ampi cuscini. In teak con finitura Driftwood, i tavolini integrano materici top in ceramica.


Garantisce massima resistenza ai cloruri e agli agenti atmosferici, la colonna doccia freestanding Eva di Damast. In acciaio inossidabile AISI316L spazzolato, termina nel soffione tondo dal getto ampio e avvolgente. Miscelatore, deviatore e doccia a mano monogetto incorporati.

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SPECIALE | OUTDOOR In foto in combinazione con i pouf rivestiti nel tessuto outdoor Kimono della collezione Around the World di Jab Anstoetz, la nuova collezione di tappeti da esterno Patio, della stessa azienda, è realizzata con fibra di poliestere colorata ottenuta dalla plastica riciclata delle bottiglie in Pet. Sostenibile e morbida al tatto, risulta resistente e di facile pulizia.

Un ventaglio di materie prime che mette in conto la resistenza agli agenti esterni, la sostenibilitĂ e lo stile

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Perfette in abbinamento ai lunghi tavoli in legno, nella terrazza sul mare del nuovo Skylark Negril Beach Resort, in Giamaica, le sedie Bora Bistrot disegnate da Raffaello Galiotto per Nardi, senza braccioli e impilabili, sono realizzate in polipropilene fiberglass trattato anti-UV e colorato in massa, finitura matt, in vari colori.

Relax assicurato con la collezione Reva a firma di Patrick Jouin per Pedrali, caratterizzata da cornici in estruso di alluminio verniciato bianco o sabbia, gambe in pressofusione di alluminio, schienali e braccioli in tubo d’acciaio. Include divano tre posti, poltrona lounge, che può accogliere comodamente due persone, e lettino da sole che, con l’aggiunta di due braccioli e uno schienale, si trasforma in divano.

Quattro IF Design Award in tre anni per Linea Light Group, che si è aggiudicato l’ultimo con Envelope, segnapasso per il giardino elegante e discreto, con ottica recessa, viti nascoste alla vista, controcassa a scomparsa e sistema ad aggancio rapido. Quattro le finiture disponibili: bianco, grigio classic, grigio antracite e corten.

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SPECIALE | OUTDOOR

Punta sull’integrazione di materiali e funzioni, la cucina ad isola da esterni Taglia&Cuoci firmata da Aldo Peressa per Artena Design by Grassi Pietre. Con quattro vani dispensa chiudibili ad anta, unisce alla struttura in tubolari di acciaio rivestita in lamiera di acciaio corten ossidata la pietra di Vicenza impiegata per il piano di lavoro, il lavello e la piastra o il braciere-barbecue.

Legno grezzo, corten e tessuti dall’aspetto vissuto per uno stile disinvolto e accogliente

Less is more. Ennesima conferma, la panca Pure firmata da Matteo Thun per Riva 1920, lavorata a partire da un blocco unico di massello di cedro, rifinito a mano senza ricorrere ad alcun trattamento del legno. La sostengono piedini nella stessa essenza. Disponibile con lunghezza di 140, 190 o 240 cm.

Una base “futon” con doghe flessibili in fibra di vetro appoggiate su una struttura in alluminio, alla quale poter fissare liberamente braccioli e schienali, nelle due tipologie a telaio con intreccio in fibra di polipropilene oppure a rullo. È la formula base della nuova collezione Ribes firmata da Antonio Citterio per B&B Italia, sistema di sedute componibili, con cuscini a guisa di materassi, che include divani, elementi centrali e terminali, chaise longue e pouf, in numerose tipologie e dimensioni. Attuale la gamma cromatica, con strutture antracite, salvia e argilla e tessuti vivaci.

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Nuova versione IP55 adatta a spazi outdoor coperti per la collezione di sospensioni Saya di Fabbian, a firma di Gio Minelli e Marco Fossati. Una serie di fili metallici in sequenza forgia i volumi panciuti che racchiudono i diffusori in vetro soffiato, bianco o trasparente.

Dà un’impronta ecologica alle abitudini domestiche, la pattumiera in metallo laccato della collezione Green Life di Maiuguali, dotata di coperchio ermetico per la trasformazione dei rifiuti organici in compost. Ha una capienza di 5 litri.

Studiate per soddisfare qualsiasi esigenza funzionale e di spazio, le cucine modulari da esterni di Palazzetti consentono di combinare liberamente barbecue, forno a legna, piastra per cottura a gas, lavello, ripiani di lavoro, contenitori aperti e chiusi, anche angolari. Tra le novità , il forno a legna per pizza e pane in acciaio inox, dalla forma studiata per raggiungere in breve tempo la temperatura di cottura e l’isolamento in lana di roccia che evita le dispersioni di calore; il modulo piastra con quattro fuochi a gas e il modulo ripostiglio, ideale per alloggiarvi con discrezione la bombola del gas.

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SPECIALE | OUTDOOR

Il giardino come parte integrante del progetto casa, con pareti divisorie vegetali e conservatories a tutta luce e per tutte le stagioni

Perfetta per abbellire o creare microaree all’interno di spazi outdoor ma anche indoor, Greenery di Paola Lenti è una famiglia di pareti vegetali verticali, costituite da strutture bifacciali in acciaio verniciato nei colori avorio, grafite, mora, ruggine, sottobosco, oliva o foresta, sottoposte a speciale trattamento di verniciatura che le rende resistenti agli agenti esterni. Le completano vaschette portapiante e sistema di irrigazione integrato.

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Brand di DFN, La Casa dei Limoni, con la sua collezione di conservatories, presenta il modello Classico, dal cornicione e il pilastro tondo, di ispirazione classicheggiante come le vetrate, interrotte da profili leggeri che danno vita a pattern geometrici e ordinati.

Nella nuova collezione di tessuti di Élitis, Farniente è una proposta da esterni in fibra tecnica dalle prestazioni elevate, aspetto naturale e anima vintage. Quattro motivi geometrici - Iseo, Corsaro, Sebino e Samico - si combinano a una tinta unita effetto lino dal mood materico, Acquarama, per sedute e accessori.

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A PROPOSITO DI... di anita laporta

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tessuti d’arredo

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un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, lungo itinerari tracciati da filati preziosi e decori evocativi La tradizione pittorica orientale e i riti benaugurali del Giappone, la natura nella sue forme più lussureggianti e in quelle più composte dei giardini italiani, insieme a fantasie pop o a nuovi registri decorativi dagli effetti cromatici cangianti: anche quest’anno le nuove collezioni di tessuti per arredo e rivestimenti murali stupiscono con un ventaglio di proposte studiate per imprimere un carattere definito e inedito ad ambienti residenziali e contract, puntando sul decoro ma anche sulla qualità realizzativa dei materiali, che sfidano le convenzioni attraverso il recupero di lavorazioni antiche e di filati pregiati. Ricami e pittura a mano impreziosiscono le proposte di Fromental e Lizzo, mentre inserti di filati metallici regalano profondità e luce alle novità di Dedar. Sul piano delle caratteristiche tecniche, alla grande resistenza meccanica dei tessuti per l’outdoor fanno eco le prestazioni elevate garantite dalle nuove tipologie di parati, studiate per essere collocate in ambienti umidi quali giardini e bagni o per garantire anche isolamento acustico e contenimento termico.

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BENVENUTO PASSATO

1. Winsford, Avenham, Wollerton, e poi ancora Lambrook, Bodenham e di nuovo Avenham: le fantasie e i rigati della collezione Greenwich di Kravet celebrano, in chiave rinnovata, la ricca eredità degli archivi dell’azienda americana su lini e velluti strutturati. 2. Viaggio in Oriente con Electric Dreams di Dedar, jacquard di cotone con inserti di filati metallici colorati che conferiscono al tessuto una particolare luminosità. In tre colori. 3-4. Nella collezione Nature Précieuse di Lelièvre, ispirata alla natura più esuberante, Hortus (4) è un jacquard in juta, cotone e viscosa, perfetto per rivestimenti, tendaggi e parati. Ancora più strutturato, Cammino (3), proposta della collezione Patrimoine, è un broccatello in lino e seta dall’effetto anticato. 5. Nella collezione Artisan II di GP & J Baker, Ellonby sfoggia grandi fiori e foglie su un rigato rustico tessuto a mano.

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A PROPOSITO DI...

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IBRIDAZIONI CONTEMPORANEE

1. Appeal naturale e tattile per la seta grezza del rivestimento murale Cazenove, in dodici colori, tra le nuove proposte di Zinc, brand del Gruppo Romo. 2. Alla prima collaborazione con Inkiostro Bianco, Alessandro La Spada firma Beyond, collezione ibrida che mescola suggestioni e decori, come Vento, in foto, carta da parati vinilica con larghezza di 68 cm, oppure fibra di vetro EQ-dekor con larghezza di 94 cm o Tela® taffetà larga 297 cm. 3. Nella nuova collezione Paradis Barbares di Christian Lacroix per Designers Guild, a firma di Sacha Walckhoff, Les Centaurés, colore Chardon, è un tessuto in puro cotone, vibrante e contemporaneo. È coordinabile all’omonimo parato, nelle declinazioni bicromatiche bourgeon, bleu paon, cuivre, or, mordoré e doré.

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NATURA ISPIRATRICE

4-6. Valenza estetica, alte prestazioni in indoor ed outdoor e una gamma cromatica capace di soddisfare qualsiasi esigenza: sono i punti di forza della nuova collezione di tessuti Rubelli di Rubelli, resistenti all’usura, lavabili in acqua, piacevoli al tatto e dall’aspetto naturale. La gamma include, tra le tante proposte, canvas, velluti, macro jacquard e righe bicolori. 5. Di Houlès, Keops è un tessuto tecnico oscurante, perfetto per i tendaggi della zona notte, zero emissivo ed ecologicamente sostenibile. È disponibile in tinta unita crema con larghezza di 150 cm, anche in versione customizzabile, e con motivo chevron, in otto colori, con larghezza di 147 cm. 7. Ibis, leopardi, pappagalli, scimmiette popolano la nuova collezione di parati di Maison Images D’Épinal, come La Perruche, in foto, in tre declinazioni cromatiche: con sfondo verde, sfondo giallo e sfondo blu.

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A PROPOSITO DI...

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FASCINO ORIENTALE

1. Forma, funzione e dÊcor negli arredi di design di Cappellini, rivisitati, grazie alla collaborazione con Designers Guild, da una nuova gamma di tessuti e decori. Presentati nella nuova veste a Parigi e poi nel Cappellini Point di Milano, i grandi classici rinnovati dal textile design includono il Panda Sofa, con rivestimento in ciniglia tinta unita Madrid esaltato dal contrasto con il tessuto floreale Proserpine di cuscini e pouf. 2. Piastrelle cinesi floreali del Settecento all’interno del Palazzo Reale di Bangkok hanno ispirato il nuovo disegno Royal Palace di Lisa Corti, con dalie, colibrÏ, farfalle e inserti vegetali che sembrano volare sul tessuto e colori pastello che richiamano la pittura cinese, in mezzeri, arazzi e tovaglie in organza. 3. Filati realizzati in Belgio, utilizzando lini e lane pregiate, e stampe made in England per la nuova collezione di tessuti di Christopher Farr Cloth che, proseguendo la collaborazione avviata con And Objects di Martin Brudnizki, presenta Fresco, dai motivi quadrangolari, e il rigato Boundary, entrambi in puro lino.

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COLORI IN CHIAVE POP

4. Nella Outdoor Collection di Dedar, Campus è un jacquard in polipropilene dalle performance elevate, con motivo geometrico su base in panama in una gamma di colori che richiama le attività all’aria aperta. Altezza: 140 cm. 5. Nella Capsule Collection in edizione limitata di Ciarmoli Queda Studio per WallPepper®, Repost è un parato dall’estetica futurista a tinte grintose, da combinare con gli altri due decori Milano e Carioca. 6. Nell’anno del suo bicentenario, Christian Fischbacher presenta una collezione che suggella la poliedricità del suo estro. Lo conferma il nuovo disegno di Garden Party, che debutta in outdoor in versione acrilica rivestita in teflon con una fantasia di frutta e ortaggi, perfetta per rivestimenti e tendaggi. La completano i rigati Sunrise e Sunset.

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A PROPOSITO DI...

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VIAGGI NEL TEMPO

1. Sfumature fluide e bagliori iridescenti per i parati della nuova creative wallcoverings Collection IX di Glamora, con il decoro Ribbon, dallo speciale disegno simildrappeggio che regala al prodotto profondità visiva ed espressività tattile. Può essere stampato su supporto vinilico GlamDecor, carta da parati prodotta con inchiostri ecologici e traspiranti, o su supporto GlamMetal, che dona alle superfici i riflessi cangianti del metallo e l’aspetto della seta. 2-3. Nella collezione Treasures of Time di Carlucci by Jab Anstoetz, Marbles of Rome è un linea di tessuti in misto lino con stampa di rovine classiche su sfondi tenui, in una successione di archi, tempietti e colonne corinzie seminascoste da fronde lussureggianti.

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TANTI MODI DI DIRE FIORE

4. Nella collezione di parati firmata da Neisha Crosland per Christopher Farr Cloth, Punch Paisley esprime tutto il background British della designer in un decoro floreale su tessuto-non-tessuto disponibile in cinque gradazioni cromatiche, tra le quali Iris, in foto. Larghezza: 127,9 cm. 5. Nel nuovo Progetto Tessuti di Dimoremilano, che consolida in nuovi campi espressivi l’esperienza creativa di Dimorestudio, Sancarlo blue conferma la volontà di recuperare lavorazioni antiche, filati sofisticati e tecniche di finissaggio capaci di regalare alla materia speciali sensazioni tattili e visive. Si adatta a imbottiture leggere e a usi decorativi. 6. Tra le novità della collezione Élitis 2019, le carte da parati Soleil Levant riproducono su stampa serigrafica l’inventario decorativo della tradizione giapponese. Come i ciliegi in fiore, il disegno panoramico in quattro colori di Les cerisiers sauvages.

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A PROPOSITO DI... 1

VISIONI SUBACQUEE

1. Da sempre simbolo di fortuna nella cultura giapponese, le carpe colorate che si muovono languidamente in acque placide tra foglie di loto sono il soggetto del parato tessile Carp & Moon, dipinto a mano su strati di seta color ametista per Fromental. 2. Ispirazione orientale anche per Carptoon, a firma del Creative Team® di WallPepper®, tra i nuovi parati della linea Naive, che rielabora in chiave contemporanea soggetti naturali e non solo. Il supporto è un tessuto-non-tessuto eco-friendly, PVC free, a base di fibre vegetali, disponibile anche nella versione WallPepper® H2O, con caratteristiche di idrorepellenza che lo rendono adatto ad applicazioni in ambienti umidi e outdoor; WallPepper® Acoustic, che combina isolamento acustico e contenimento termico, e WallPepper® Strong, ad elevata resistenza meccanica.

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INDIRIZZI A PAG. 190

SGUARDO AD ORIENTE

3-4. Pensata come un grande quadro, la carta da parati Pesci (3), dipinta a mano con pigmenti su seta da Elena Carozzi, è frutto della collaborazione tra l’artista e l’editore tessile spagnolo Lizzo, confluita in una collezione che si avvale di materiali ricercati e tecniche di stampa specifiche. Lo conferma Castagno (4), che unisce le tecniche del dipinto su seta e del ricamo. 5. Ombrellini cinesi e ventagli sospesi su uno sfondo neutro sono il leitmotiv sognante del tessuto da rivestimento per outdoor Wasaga, in raso di poliestere stampato con altezza di 155 cm. È una proposta della collezione Around the World SS 2019 di Jab Anstoetz.

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DESIGN TRIP | BASILEA

© Courtesy VisitOslo

di anita Laporta e floriana morrone

ARTE AD ALTA DENSITÀ Un polo museale tra i più importanti al mondo, che esprime il meglio dell’arte e dell’architettura, due fiere di rilevanza internazionale e un universo accademico pronto alle sfide del futuro città di frontiera, sdraiata su un’ansa del Reno, vicina alla Francia e alla Germania, con un centro storico conservato magnificamente e fra i più belli d’Europa. Basilea è un caleidoscopio che, tra i palazzi del XV° secolo e i più recenti esempi di architettura contemporanea, annovera ben 40 musei, tra i più originali del mondo: dai più tradizionali a quello della Storia della Farmacia; dal Museo della Caricatura e dei Cartoni Animati al Museo della Musica; dalle Antichità (con la Collezione Ludwig) al Museo delle Bambole. Ma è anche il centro congressuale e fieristico più importante della Svizzera, che ospita due Fiere internazionali: Baselworld, fiera di orologeria e gioielleria, e quella d’arte, Art Basel. E poi c’è il futuro, una città-cantiere in continua evoluzione che punta ad ampliare e a rendere sempre più innovativi i quartieri industriali, grazie ad una visione dell’architettura che punta anche sulla formazione dei giovani progettisti ai quali è affidato il compito di osare.

Sopra, il Mittlere Brucke, il ponte sul Reno costruito nel 1226 e la riva del fiume che, nella bella stagione, si popola come una spiaggia. Sotto, lo skyline grafico di Basilea mixa architetture moderne e edifici antichi.

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Sopra, vista dall’alto sulla città e sul paesaggio verde che la circonda. A destra, il Rathaus, il municipio eretto tra il 1507 ed il 1513; al suo interno, nel Cortile d’Onore, è custodita la cinquecentesca statua di Munazio Planco, il fondatore della città; la corte è stata affrescata da Hans Bock il Vecchio.

Basilea e il Reno Una opinione ormai accreditata vuole che per comprendere il vero spirito di Basilea bisogna aver nuotato almeno una volta nel Reno. Per questo motivo nei mesi caldi (e non solo in quelli!) migliaia di persone si tuffano nel fiume. In una delle colorate sacche impermeabili a forma di pesce, secondo la precisa ritualità che ormai accompagna il tuffo, si mettono gli abiti all’asciutto durante la nuotata che inizia dai «Badhysli», come i basilesi chiamano i piccoli stabilimenti balneari sulle sponde del Reno. Il primo si trova presso il ponte Johanniterbrücke, l’altro nel quartiere Breite. I più pigri possono scegliere la formula totale relax sui pontili e un drink da sorseggiare in una delle numerose buvette che si trovano sul Lungoreno del quartiere di Kleinbasel, aperte da inizio primavera a fine estate. Poi, oltre al

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In alto e sopra, l’edificio della Fiera di Basilea, culminante nello spazio pubblico coperto illuminato dalla grande apertura circolare, progetto di Herzog&de Meuron. Degli stessi architetti, la Torre Roche (a destra), l’edificio svizzero più alto; sotto, la porta di Spalen, 1400.

giro più consueto della città, che prevede la visita della grande Piazza del Mercato, del Municipio in pietra arenaria rossa riccamente decorato e della Cattedrale in stile tardo romano e gotico, simboli storici della città, da non perdere è il Dreiländereck, punto geografico preciso in cui Germania, Francia

e Svizzera si incontrano e da cui partono le navi in direzione del Mare del Nord, fulcro dell’approvvigionamento di materie prime della Confederazione e che praticamente fa di Basilea il porto della Svizzera. Il maestoso monumento che si trova alla confluenza della triplice frontiera è il risultato di un concorso di architettura cui parteciparono, nel 1990, studi di architettura svizzeri, francesi e tedeschi: una futuristica realizzazione al primo piano della quale si trova un bar, una sala eventi e una terrazza con un panorama sul Reno e sulle sponde dei tre i Paesi. Città di shopping, per scoprire piccoli negozi di artigianato e curiosità, antiche librerie, atelier di design; ma anche città ad alto grado di attenzione all’ambiente, con il suo Giardino botanico, i numerosi parchi o la sezione Etoscha del giardino zoologico, spettacolare panoramica della savana della Namibia, e città di fiere: da quando, nel 1471, l’imperatore Federico III le conferì il privilegio di svolgere attività fieristica “per l’eternità”, Basilea interpreta il suo ruolo di protagonista internazionale con performance sempre crescenti. E giugno è il mese d’elezione degli appassionati per visitare l’annuale Art Basel, definita “l’Olimpiade dell’arte”, con oltre 300 gallerie partecipanti da tutto il mondo.

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Architettura e design La mostra Dichtelust - Forms of Urban Coexistence in Switzerland, dal 24 novembre 2018 fino allo scorso 5 maggio al S AM, il Museo Svizzero di Architettura di Basilea, ha centrato uno dei temi più attuali che l’architettura contemporanea è chiamata ad affrontare: svincolare il concetto di densità abitativa da ogni connotazione negativa ed ancorarlo ad un significato di densità come utilizzo ponderato e compatto del territorio edificabile. Lo ha fatto esaminando diverse forme di densità storica e di ridensificazione contemporanea e chiarendo in che modo la densità contribuisce alla qualità di vita, creando un valore aggiunto tangibile per l’individuo, per la società e per l’ambiente. Che cosa è lo «stress da prossimità», espressione del

In queste pagine, il campus di nuova costruzione di Muttenz, dipartimento della University of Applied Sciences and Arts Northwestern Switzerland, della FHNW.

L’INTERVISTA Il futuro di architetti e designer è quello di definire una “visione” della società non (solo) di essere delle star

Il designer del futuro Cosa significa “design” per gli studenti della sua scuola? Il design nella nostra concezione è legato a un processo complesso e non è solo finalizzato alla realizzazione di prodotti diretti al mercato. Intendiamo il design come un contributo culturale. Proponiamo corsi di laurea e master in Industrial Design, Fashion Design, Postindustrial Design, Visual 182

Michael Renner Responsabile della FHNW Academy of Art and Design e responsabile ad interim dell’Institute of Visual Communication (Basel School of Design).

Communication, Design Integrativo, Interior Design e Scenografia. Stiamo facendo ricerche negli stessi campi e anche in Experimental Design and Media Cultures.

creatività: sono queste le sfide del XXI ° secolo. Il designer del futuro dovrà sapere come promuovere la sua creatività e come applicarla a un contesto sociale più ampio.

Qual è la fonte di conoscenza più importante per un designer? Capire la società; essere consapevole delle sfide sociali passate e presenti consentirà ai nostri progettisti di plasmare e costruire il futuro, offrendo scenari alternativi. La digitalizzazione di molti campi professionali dovrà essere unita alla

Esiste un designer o architetto che può essere considerato un modello? Il potenziale è ciò che viene preso in considerazione nell’istruzione e nella ricerca. Ma non educhiamo gli studenti a diventare delle star ma piuttosto li prepariamo ad essere in grado di contribuire a definire un processo culturale più ampio.


vocabolario svizzero di tutti i giorni, alimentata da campagne populiste e scandalistiche? È possibile distinguere una qualità della densità abitativa? E in base a questa riflessione, qual è la direzione che sta percorrendo la città di Basilea? Il responsabile dell’Institut Architektur di Basilea, professor Dominique Salathé, parla di un grande potenziale di sviluppo. «Importanti progetti di architettura su scala industriale sono imminenti nei prossimi anni. Si tratta di progettazioni di un elevato livello di qualità, che coinvolgono i più affermati studi di architettura internazionali ma anche realtà più piccole e più giovani». La vera sfida sarà, quindi, trovare il giusto equilibrio tra costruzioni e densità abitativa, ma anche trattare in modo responsabile i problemi di sostenibilità ambientale. E per questo Salathé sottolinea l’importanza delle scuole di architettura come “luoghi importanti per un credibile ancoraggio sul territorio dell’architettura”. E richiama l’attenzione sulla cultura della costruzione (Baukultur) e su un approccio interdisciplinare del progetto. Parla di linguaggi architettonici complessi anche l’architetto Marco Volpato, con studio a Birsfelden, sempre nel Canton Basilea. “Rispetto alla città di

Sopra, il S AM, Museo svizzero di architettura di Basilea, fondato nel 1984, si occupa di temi attuali del dibattito internazionale sull’architettura e sull’urbanistica nonché dei suoi aspetti sociopolitici nell’ambito di esposizioni e di manifestazioni sempre diverse. All’interno, anche un’area lounge e un ristorante. Sotto e a destra, due immagini del Museo Tinguely, progettato dall’architetto Mario Botta.

Mario Botta È uno dei più noti architetti contemporanei, svizzero di nascita. Considerato un rappresentante di quella che viene chiamata la scuola ticinese di architettura, è tra i fondatori dell’Accademia di architettura di Mendrisio. A Basilea ha progettato, tra l’altro, il Museo Jean Tinguely.

La vitale presenza del reno è un elemento del paesaggio da cui la città deve ripartire

L’INTERVISTA

Alla ricerca degli elementi fondativi Cosa pensa dell’evoluzione urbanistica della Città di Basilea? Purtroppo segue l’andamento dello sviluppo globale, con molti interventi determinati dai diktat delle grandi società finanziarie. Credo che, in questo momento, la storia e la cultura urbana della città vengano in parte tradite. Il fatto che venga considerata un importante polo museale ne ha influenzato l’architettura? Più che l’architettura, credo che abbia influenzato in modo positivo il carattere politico e sociale della città. Quale, secondo lei, la direzione in cui deve svilupparsi architettonicamente la città nel futuro? Nel futuro dovrà interrogarsi sul proprio passato, cercando di non negare i suoi elementi fondativi, come la configurazione orografica, la vitale presenza del Reno e i tracciati di uno sviluppo storico già consolidato all’inizio del secolo scorso. Dovrà conservare preziosamente tanto la sua distintiva identità urbana quanto le tradizioni sociali dei suoi cittadini (ad esempio il Carnevale).

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Zurigo, l’architettura di Basilea è piuttosto eclettica, sia nel linguaggio dell’architettura che nelle tipologie. Questo grazie alle opere di Herzog&de Meuron e di altri studi d’architettura come l’ex Moger&Degelo, Dienet&Diener, Michael Alder, che insieme hanno prodotto e producono architettura di alta gamma, facendo da catalizzatore per architetti di tutto il mondo nella progettazione di nuovi edifici e attirando giovani architetti e studenti a caccia di nuove esperienze presso vari studi a Basilea”. È in corso in città una grande trasformazione. Oltre alle aree già diventate in qualche modo un simbolo architettonico, come l’area industriale di Driespitz, dove Herzog&de Meuron e altri grandi hanno ridefinito lo sky line del quartiere, o Erlenmatt, l’ex-stazione DB vicino all’autostrada, la nuova sfida di espansione architettonica è sempre aperta nelle aree industriali, sedi di produzione farmaceutiche come quelle di Roche, Norvatis e Klybeck.

Sopra, uno scatto di Annette Hausschild per la mostra Swim City, fino al 29 settembre al S AM. A sinistra, due scatti della mostra Dichtelust, da poco conclusa, entrambe al S AM Swiss Architecture Museum di Basilea (sotto).

un museo che si occupa di architettura non può essere confinato nello spazio circoscritto dalle sue pareti

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Andreas Ruby Dal 2016 direttore del S AM Swiss Architecture Museum, l’istituzione svizzera di riferimento nel dibattito sull’architettura contemporanea, moderna e sulla cultura del costruire, sta lavorando a un’app studiata per segnalare edifici interessanti nei paraggi, tra le iniziative del S AM per ridurre il gap tra professionisti e profani dell’architettura.


In questa pagina, Messe Basel, che dal 13 al 16 giugno ospita Art Basel; della galleria AndréhnSchiptjenko, a destra, l’opera Candlewick di Siobhán Hapaska.

La città dei 40 musei

Quaranta musei in 37 chilometri quadrati: sono i numeri che generano la più alta densità museale in Svizzera e fanno di Basilea una meta imperdibile per gli amanti della cultura. Specialmente a giugno, dal 13 al 16, quando Art Basel (www.artbasel.com), una delle fiere d’arte più importanti al mondo, esportata anche a Hong-Kong e Miami, apre le porte di Messe Basel, il futuristico edificio fieristico firmato dal celebre studio di architettura Herzog & de Meuron, e mette in scena l’arte. Quella di oltre 4000 artisti, rappresentati da affermate gallerie internazionali - 290 da 34 paesi del mondo, in questa edizione - tra le quali le italiane Raffaella Cortesi e SpazioA, che espone in fiera per la prima volta. A due passi dalla stazione, nell’ala ovest della città attraversata e tagliata in due dal Reno, la fiera è a cinque minuti a piedi dal Museo Tinguely (www.tinguely.ch), tra le principali attrazioni della città. Inaugurato nel 1996, grazie alla sponsorship dell’azienda Roche nel centenario della sua fondazione, il museo ospita la più ampia collezione al mondo delle opere realizzate dallo scultore Jean Tinguely, che a Basilea trascorse l’infanzia e gli anni della formazione, insieme a lavori delle artiste Eva Aeppli e Niki de Saint Phalle, rispettivamente la sua prima e la sua seconda moglie. In linea con le volontà dell’artista,

primo in assoluto ad aver dato vita a macchine artistiche che si autodistruggono, i suoi spazi accolgono anche mostre temporanee dedicate agli artisti che lo hanno ispirato, Marcel Duchamp e Kurt Schwitters in primis; ai suoi contemporanei e amici, come Yves Klein e Arman, e alle nuove correnti artistiche. Dal 5 giugno fino al 22 settembre, riflettori puntati sulla mostra dedicata a Rebecca Horn (classe 1944) - Rebecca Horn. Body Fantasies - tra le artiste più interessanti della sua generazione con le sue performance, le sue sculture cinetiche e le sue estensioni corporali. Prosegue fino al 1° settembre l’esposizione temporanea dedicata all’artista austriaco Lois Weinberger, Lois Weinberger - Debris Field, frutto di un lavoro di ricerca artistico-archeologica che mette insieme i reperti di epoche diverse rinvenuti nell’azienda di famiglia, legata all’Abbazia di Stams, in Tirolo. Il risultato è una wunderkammer, generata da strati sedimentati di memorie, che invita a riflettere sulla fede, sulle superstizioni, sulle privazioni che regolavano la vita nell’abbazia, ma anche sugli usi e costumi diffusi nel medioevo, raccontati da animali imbalsamati, appunti su penitenze, certificati di indulgenze e persino un gatto mummificato. Una volta al mese il museo ospita anche Roche’n’Jazz, i concerti jazz offerti dalla casa farmaceutica Roche.

Tra le 290 gallerie presenti ad Arte Basel, Marlborough presenta tra le sue opere Mouth Organ di Paula Rego, sopra.

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ELER

ZIONE BEY

Ph.C. Mark Niedermann

✓ FONDA

ERFEST

CT

ON PROJE

✓ SOMM

Ph.C. Mathias Mangold

✓ EX TENSI

L’arte contemporanea con un focus sulle avanguardie è di scena anche al Kunsthalle Basel (www.kunsthallebasel.ch), attivo dal 1872, nell’edificio, ristruttrato nel 2004 dagli architetti Miller & Maranta, che ospita anche il S AM Swiss Architecture Museum. Il museo propone circa otto esposizioni all’anno e un ricco programma di talks con gli artisti, letture, proiezioni di film, insieme a tour multisensoriali e Family Sunday per le famiglie che coninvolgono con un ricco programma adulti e bambini. Fino all’11 agosto, il Kunsthalle ospita la prima solo exhibition dell’artista coreana Geumhyung Jeon, classe 1980, Homemade RC Toy, con le sue macchine inanimate, messe in moto dall’artista in maniera bizzara, anticonformista e spesso provocatoria. Prosegue fino alla stessa data anche I am Gong dell’artista croata Dora Budor (1984), che investiga la storia del Kunsthalle Basel in maniera del

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In questa pagina, in alto, la Fondation Beyeler, con l’edificio progettato da Renzo Piano; sopra, da sinistra, il Sommerfest, e un rendering dell’extension project a firma dell’Atelier Peter Zumthor. A sinistra, una tela di Rudolf Stingel, in mostra fino al 6 ottobre.


Ph.C. Natasha Harth

L

ALLE BASE

✓ KUNSTH

SEL

USEUM BA

✓ KUNSTM

SEL USEUM BA ✓ KUNSTM EDIFICIO NUOVO

tutto personale, dando vita a installazioni per certi versi inquietanti alle quali, attingendo a fantascienza, trucchi cinematografici e alla continua ibridazione di natura e artificio, partecipano opere messe in moto da forze invisibili. La collezione comunale d’arte di Basilea, con opere datate dal 1661 in poi, è invece ospitata nel Kunstmuseum Basel (www.kunsmuseumbasel.ch), inaugurato nel 1936 con l’apertura al pubblico dell’edificio modernista Hauptbau a firma di Rudolf Christ e Paul Bonatz, progressivamente ampliato e rinnovato per far spazio a nuove opere. Un nuovo corpo dell’edifcio, conosciuto come Neubau - il terzo dopo il Gegenwart aperto nel 1980 per far spazio all’arte contemporanea - ha aperto i battenti nel 2016. Collegato all’Hauptbau da un passaggio sotterraneo, è destinato a ospitare mostre ed eventi speciali. Come The Cubist Cosmos. From Picasso to Léger, panoramica sulla rivoluzione cubista

In alto, da sinistra, il Kunsthalle Basel; Rearranged Objects, la mostra di Geumhyung Jeong, al Kunsthalle Basel fino all’11 agosto. Sopra, da sinistra, l’edificio principale del Kunstmuseum Basel, progettato da Rudolf Christ, e, accanto il Neubau. A sinistra, l’olio su tela Udnie (Young American Girl; The Dance) di Francis Picabia, parte della mostra The Cubist Cosmos, al Kunstmuseum fino al 4 agosto.

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Ph.C. 2019: Rebecca Horn/ProLitteris Zürich

Ph.C. Pino Musi

✓ MUSEO

TINGUELY

Ph.C. Thomas Dix

Ph.C. Nacho Alegre

✓ VITR A

In alto, il Museo Tinguely e la foto Weisser Körperfächer di Rebecca Horn, in mostra nei suoi spazi dal 5 giugno al 22 settembre. Sopra, il futuristico edificio del Vitra Design Museum progettato da Frank Gehry e la Miniatures Collection, che incapsula l’intera storia dell’industrial design in una imperdibile sequenza di perfette riproduzioni in scala dei pezzi iconici del marchio.

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avviata da Picasso e Georges Braque, in corso fino al 4 agosto. Appena fuori Basilea e al confine con la Germania, a Riehen, la Fondation Beyeler (www.fondationbeyeler. ch) è una delle principali istituzioni svizzere dedicate all’arte moderna e contemporanea. Con sede nell’edificio progettato da Renzo Piano, accoglie una delle più prestigiose collezioni private d’arte al mondo, quella di Ernest Beyeler e della moglie Hildy Kunz, e numerose esposizioni temporanee di altissimo livello, come Rudolf Stingel, inaugurata il 26 maggio, che fino al 6 ottobre presenta la più ampia rassegna europea del lavoro dell’artista italiano, tra arte concettuale, pittura astratta e realista. Nella visione del museo come spazio sociale, la Fondazione sta ampliando i suoi spazi con un progetto dell’Atelier Peter Zumthor, che prevede la costruzione di tre nuovi edifici e l’annessione del parco Iselin-Weber, in aggiunta alla

grande area verde della quale la fondazione già godeva, che ogni estate accoglie la bellissima Sommerfest, un’intera giornata di eventi e musica, quest’anno fissata al 10 agosto. E, allontanandosi di poco da Basilea, il viaggio non può dirsi concluso senza aver fatto tappa, a Weil am Rhein, al Vitra Design Museum (www.design-museum. de), tra i più grandi musei di design al mondo, nell’edificio principale, progettato da Frank Gehry, e nel Vitra Schaudepot disegnato da Herzog & de Meuron. La collezione permanente, che include circa 8000 pezzi, e le esposizioni temporanee indagano il design, passato e presente, ma anche le relazioni che intercorrono con l’architettura, l’arte e la vita di tutti i giorni. Da non perdere, dal 28 settembre, Objects of Desire: Surrealism and Design 1924-Today, con progetti di Salvator Dalì, Rene Magritte, Man Ray, Gae Aulenti, Achille Castiglioni e Carlo Mollino.


GLI INDIRIZZI

1 HOTEL Der Teufelhof Basel (1) Leonhardsgraben 47-49 4051 Basel www.teufelhof.com

Marktplatz (5) Dominata dall’imponente Palazzo del Municipio, sede del governo del Cantone Basilea Città, la piazza del mercato è un luogo vivace e variopinto, dove acquistare verdura fresca, frutta, fiori, prelibatezze e specialità gastronomiche regionali, svizzere e internazionali.

Nomad (3) Brunngässlein 8, CH 4052 Basel www.nomad.ch

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Marché aux puces Petersplatz, Basilea Aperto il sabato dalle 7.30 alle 16.00

4

Sprungli Güterstrasse 115 4053 Basilea www.spruengli.ch Volkshaus Basel (6) Rebgasse 12-14 4058 Basel www.volkshaus-basel.ch DA VEDERE 24 Stops Rehberger-Weg www.24stops.info/de/intro/ La via d’arte Rehberg si snoda per circa cinque chilometri unendo due regioni, due comuni, due istituzioni culturali e innumerevoli storie. L’itinerario collega la Fondation Beyeler di Riehen con il Campus Vitra di Weil am Rhein. Baselworld 4005 Basel www.baselworld.com Una fiera dedicata all’orologeria e alla gioielleria. Si tiene con cadenza annuale ogni primavera nella città di Basilea.

Bookbinders Design Schweiz Eisengasse 7 CH-4051 Basel https://bookbindersdesign.ch Okay Art (2) Landskronstrasse 69 CH 4056 Basel www.okayart.com

6

Boutique Danoise Aeschenvorstadt 36 4051 Basel www.boutiquedanoise.ch Zeitzentrale (4) Rebgasse 41 4058 Basel www.zeitzentrale.ch

SHOPPING

EATING Schiesser Basel Marktpl. 19 4051 Basel www.confiserie-schiesser.ch

3

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Traghetti Quattro i traghetti, senza motore e spinti solo dalla corrente, che collegano Kleinbasel (Piccola Basilea) e Grossbasel (Grande Basilea), da una sponda all’altra del fiume (www.basel.com/it/ Media/Attrazione/Traghetti)


INDIRIZZI

B&B ITALIA www.bebitalia.com B-LINE www.b-line.it KARMAN www.karmanitalia.it COLOS www.colos.it set

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DE CASTELLI www.decastelli.it

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AZUCENA www.azucena.it

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BALERI ITALIA www.baleri-italia.it

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ROCHE BOBOIS www.roche-bobois.com

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GRASSI PIETRE www.grassipietre.it pag. 56

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UNKNOWN FURNITURE www.unknown-furniture.com

LIVING DIVANI www.livingdivani.it

VARASCHIN www.varaschin.it

MAIUGUALI www.maiuguali.it MINOTTI www.minotti.com MY YOUR www.myyour.eu

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CHRISTOPHER FARR www.christopherfarr.eu

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