Il volontario n 2 2016

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Periodico della società Volontaria di Soccorso Pubblica Assistenza Livorno Aut. Tribunale n° 413/1984 del 18/12/2012 - Tribunale di Livorno Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB BRESCIA

Una Mens Sana per tutti La nuova sfida di SVS All'interno una SORPRE SA per tutti voi! PUBBLICA

ASSISTENZA

SPECIALE CAMPAGNA TESSERAMENTO 2017


editoriale

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La Presidente

il olontario

La “galassia” SVS e il suo futuro C

on la fine del 2016 si sta chiudendo anche il primo anno di lavoro per il nuovo Consiglio insediato a fine gennaio. Un anno speso per conoscere a fondo la nostra realtà associativa, un anno impegnativo di progetti ed iniziative e che ha voluto mettere al centro i Volontari. Un anno che ha visto l’Italia colpita dai terremoti e Livorno aggravare la crisi sociale. Fatti che hanno chiamato la nostra associazione, ancora di più, ad essere protagonista dalla parte dei bisogni ed i nostri volontari a donare il loro tempo, la loro professionalità, la loro passione. Il testimone che abbiamo ricevuto a fine gennaio ha rappresentato una eredità importante, proprio per il grande sviluppo che Svs ha avuto sino ad oggi, pur in periodi difficili per il mondo del volontariato. Più in generale la situazione economica e sociale in questi anni ha visto aumentare la sofferenza ed i bisogni primari e nella nostra realtà la crisi si è fatta e si fa oggi fortemente sentire. Per questo, pur confermandosi il trasporto sanitario e l’emergenza\urgenza come il cuore della nostra attività, non possiamo non sottolineare come siano cresciute anche le attività in ambito sociale, come risposta a bisogni che si sono manifestati sempre più evidenti intorno a noi. Abbiamo come obbiettivo la qualità della vita delle persone e l’organizzazione delle risposte ai bisogni, ed anche il 2016 ha visto svilupparsi numerosi servizi in campo sociale, dove le richieste sono in crescita. Ricordiamo a gennaio l’inizio, insieme ad altre associazioni, della gestione del Sefa, la struttura comunale che ospita chi non ha una dimora, oppure il recente progetto della Mensa Popolare e del Lavoro che offre la possibilità di usufruire di un pasto buono ad un costo contenuto, per poter aiutare i tanti lavoratori costretti a mangiare fuori casa, ma anche chi si trova in una situazione di difficoltà economica. I progetti rivolti al sociale sono tanti: abbiamo aderito e siamo capofila a Livorno per il progetto “Pronto Badante” della Regione Toscana, così come partecipiamo ai progetti “Dare credito all’Inclusione Sociale”, “all’Info Point Sociale” e tante altre energie stiamo investendo per

organizzare futuri servizi. Senza dimenticare il sostegno scolastico dato ai ragazzi stranieri o con difficoltà dai nostri volontari di “Nati per Comunicare”, il trasporto sociale etc.. Va sottolineata anche quest’anno la crescita della destinazione del 5x1000 ad SVS, segno di una crescente considerazione dei cittadini e delle imprese, che non ci fanno mancare il loro sostegno e che noi ringraziamo per averci appoggiato, con la speranza che diventino anche nostri “testimoni” per allargare la raccolta fondi che ci permetterà di ampliare le risposte. Abbiamo scelto di far conoscere la nostra attività comunicando in modo semplice e trasparente, a partire dall’utilizzo dei fondi donati che è certificato dall’Istituto Italiano Donazione, al quale abbiamo aderito per offrire maggiori garanzie ai tutti i donatori. Siamo riusciti quest’anno con non pochi sacrifici a mettere in strada quattro nuove ambulanze. I nostri servizi sono molti, giorno e notte per 365 giorni, ed il logoramento dei mezzi è grande. Molte persone non sanno che il meccanismo del 118 fornisce il medico a bordo, ma le ambulanze e le attrezzature per l’emergenza, oltre agli autisti ed i soccorritori, sono messe a disposizione della comunità dalle associazioni. Mezzi e strumenti quindi, non solo volontari, al servizio dei cittadini. Una verità da far conoscere. Abbiamo riattivato quest’anno le convenzioni per l’antincendio boschivo e, grazie all’adesione a Prociv-Arci, abbiamo potuto garantire ovunque l’operatività del settore protezione civile, che ci ha permesso di intervenire a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto del centro Italia, nonché di poter fare quest’estate a Livorno il campo “Anch’io sono la protezione civile”, una esperienza dedicata ai ragazzi che hanno potuto imparare e vivere, accompagnati dai nostri volontari e formatori, una esperienza unica di crescita di cittadinanza ed avvicinamento al volontariato come attenzione al bene comune. Così come abbiamo garantito per tutta l’estate un servizio di emergenza in mare. Il 2017 sarà un anno di lavoro molto importante per consolidare i nostri impegni, coordinarli e sviluppare nuove attività. È probabile che le nuove leggi di settore ci debbano far interrogare e scegliere strumenti e modelli organizzativi più idonei agli impegni futuri. La riforma del Terzo settore attesa da anni è ormai legge e ridisegna strumenti ed opportunità mettendo in evidenza temi

ISCRIZIONE N°22293 DEL R.O.C. REGISTRO OPERATORI DI COMUNICAZIONE

il olontario notiziario della

Presidente: Marida Bolognesi Direttora Responsabile: Antonella De Vito Foto: Le foto di copertina sono di Alberto Vincenzoni. Le foto nelle pagine interne sono di Alberto Vincenzoni, ad esclusione di quelle che riportano altra firma in didascalia. Progettazione Grafica: Ilaria Manetti - f melazeta grafica Stampa: Centro Stampa Quotidiani - Via dell’Indutria 52 - (BS)

a noi molto cari che sono stati elementi guida dello sviluppo stesso di Svs: come la valorizzazione del volontariato e la trasparenza nella gestione. O c c o rre rà capire quindi a pieno l’impatto della nuova legislazione sulle nostre attività. Importante sarà il lavoro che stiamo facendo e faremo con la Scuola Superiore S. Anna di Pisa, in un accordo che prevede un percorso di ricerca e valorizzazione del nostro ruolo per rispondere in modo efficace alle nuove sfide. Considero l’interesse del S. Anna verso SVS un riconoscimento importante del nostro ruolo e per noi una opportunità di crescita davvero nuova. Dobbiamo pensare, inoltre, ad iniziative rivolte al coinvolgimento dei nostri Soci perché possano sentirsi ancor di più parte attiva di un progetto collettivo che guarda al bene comune. Così come alla necessità di rilanciare nel prossimo anno l’attività dell’ambulanza veterinaria, superando le problematiche create dalle nuove normative che ne limitano il pieno utilizzo e sviluppo. Fondamentale sarà nel 2017 mettere ancora il volontariato al centro del nostro impegno lavorando sugli strumenti per stimolare la partecipazione ed evitare la dispersione. Forse vanno strutturati momenti di ascolto ed è necessario anche un nostro nuovo investimento proprio sui volontari. Vorrei si guardasse con interesse al recente progetto avviato nella sede Toscana Nord tra Svs, la Cooperativa cavatori Canalgrande (quindi un pezzo di mondo del lavoro), le Istituzioni di Carrara e le scuole per dotare attraverso l’istallazione di 53 defribillatori quella realtà di un progetto importante legato alle scuole. Se il mondo dell’impresa e del lavoro, le Istituzioni pubbliche e il volontariato progettano insieme, si possono fare buone cose e le persone e le comunità saranno meno sole. È stato un anno per me faticoso ma se devo cercare una parola per definirlo... direi straordinario, come straordinarie sono le persone che mettono a disposizione se stessi ed il proprio tempo. Straordinari come sono i ragazzi e le ragazze o gli uomini e le donne che con la divisa di SVS sentono di poter fare qualcosa per gli altri, ma anche di appartenere ad una famiglia, una comunità che non vuol lasciare nessuno da solo. Questo vorrei gridarlo con tutta la mia voce ai livornesi, perché continuino a sentire la pubblica assistenza un loro prezioso patrimonio da difendere. Buon 2017 a tutti voi. Marida Bolognesi Presidente


Il Direttore / Il Consiglio

Notiziario della

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Marida Bolognesi ci presenta il nuovo consiglio direttivo

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n consiglio rinnovato per oltre la metà che ben miscela, ed ancor più dovrà farlo, nuovi eletti con con chi già ha vissuto l’esperienza del consiglio e rappresenta la storia di questi ultimi anni della nostra associazione. In estrema sintesi definirei così il nuovo consiglio. Quindi una forte impronta innovativa che però trova la sua forza nella conoscenza e nella esperienza di chi ha alle spalle più mandati e conosce profondamente SVS, avendone in parte determinato i risultati di oggi. Sei nuovi ingressi e cinque conferme rappresentano infatti quel giusto equilibrio che può governare il bisogno di stabilità dato dalla continuità e la necessità del cambiamento dettato dalla fase nuova che abbiamo davanti. Nel nuovo consiglio vi è una forte presenza di volontari attivi nel sanitario, due le riconferme di storici volontari e formatori come Ugo Renucci e Claudio Paolini e due i giovani ingressi con Chiara Allegri e Gabriele Capozzi, che oltre ad essere volontari molto attivi, rappresentano una importante competenza infermieristica nell’emergenza, che va a rafforzare ulteriormente l’attenzione su questo settore cruciale nella vita e la storia di SVS. Così come la stessa presenza nuova di Francesco Genovesi, medico molto conosciuto

Il nuovo direttivo

e storico direttore del dipartimento 118 di Livorno, caratterizzano una forte competenza di settore. Tra i nuovi ingressi vi sono persone che provengono dall’impegno nella politica e nelle istituzioni cittadine come Massimo Bianchi e Paola Volpi, che portano un valore aggiunto di conoscenza dei meccanismi amministrativi, oltreché di competenze professionali. La conferma in consiglio di Gaetano Zito, esperto operatore della Polizia di Stato e conoscitore delle problematiche del nostro territorio ed in particolare la rielezione di Alessandra Mini, già vicepresidente nel consiglio passato e da anni attiva, competente ed appassionata volontaria, sono sicuramente centrali per garantire quella continuità di memoria e lavoro di cui ogni nuova esperienza collettiva non può che nutrirsi. Insieme a Renucci e Paolini, hanno portato a tutti noi, il

contributo del grande percorso di crescita che la nostra associazione ha fatto durante i due mandati del presidente Vincenzo Pastore e della straordinaria gestione del direttore Fabio Cecconi. Maria Pia Cammilli, infine, è stata un’altra conferma ed aggiunge la saggezza di chi ha dedicato tanti anni al volontariato culturale ed insieme ai volontari di Svs - Nati per Comunicare opera per il diritto ed il sostegno allo studio di ragazzi provenienti da ogni luogo del mondo. Storie, percorsi professionali e di vita molto diversi tra loro al quale va aggiunto il mio, perché il consiglio ha voluto farmi l’onore di nominarmi presidente, contando sulla mia lunga esperienza di impegno dedicato al bene comune, in cui ho cercato sempre di lavorare in squadra cercando di far emergere le qualità da ogni persona, cosa che spero di riuscire a fare anche in questo mandato alla presidenza di SVS, che sento come una grande responsabilità. Ce n’è per fare un buon lavoro in tre anni di mandato. Ce n’è perché le diverse precedenti esperienze di ogni consigliere, sia professionali che nell’impegno con il volontariato, diventino davvero una grande forza e contributo al servizio di una grande associazione.

La riforma del Terzo settore T

utto il mondo del Terzo settore è in fremente attesa degli atti applicativi della legge di riforma che il Parlamento ha approvato nel giugno scorso, mediante una delega al Governo. Due anni fa nel corso del Festival del Volontariato di Lucca il neo Presidente del Consiglio promise all’assemblea di intervenire con una riforma, entro un anno, di tutto il settore che ormai da tempo l’attendeva. E lo fece con una promessa: il terzo settore sarebbe stato il primo. Promessa mantenuta? A parte il naturale slittamento di qualche mese per i lavori parlamentari (commissioni comprese), per l’approdo in aula e la relativa approvazione, la riforma ha finalmente vista la luce. Il terzo settore svolge attività con finalità pubblica, ma con una gestione privata e che deve conciliare una propria azione etica e di trasparenza nei confronti della collettività insieme ad una efficienza gestionale economica, garanzia di sviluppo per il raggiungimento della propria missione”. Ma vediamo in breve cosa prevede questa riforma attesa da anni e che modificherà sostanzialmente il mondo della solidarietà e della economia civile del nostro paese, che interessa circa 4 milioni di cittadini impegnati nel volontariato, 700.000 dipendenti, 300.000 organizzazioni, 60 miliardi di euro di bilancio che incide per il 3,5% del PIL. La prima parte della legge interviene sulla riforma del Codice Civile per consentire un adeguato riconoscimento civilistico non previsto all’epoca dell’approvazione del codice risalente al 1942. A questa si aggiunge la revisione tributaria frutto negli ultimi anni di numerose controversie ed interpretazione, che hanno impedito un efficace sviluppo del settore; questo avverrà con la redazione di un apposito codice del Terzo settore.

ed il futuro dell’associazionismo e del volontariato La riforma interverrà al riordino e revisione delle norme per le Associazioni di volontariato (come la SVS Pubblica Assistenza), la promozione sociale (come il nostro Circolo Associativo La Solidarietà) ed il mutuo soccorso (come la nostra mutua l’Assistenza). In particolare la revisione interviene per garantire i principi di trasparenza, gratuità, democraticità ed effettiva partecipazione, con una attenzione al riconoscimento dello status di volontario. Vi sarà anche un registro unico nazionale auspicando, nei decreti attuativi, il superamento/coordinamento con i tanti registri regionali, provinciali e comunali costosi ed inutili per il controllo effettivo degli enti di Terzo settore. Particolare attenzione è stata riservata alla vigilanza e al controllo del Terzo settore dove negli ultimi anni si è purtroppo assistito alla moltiplicazione di pseudo organizzazioni, che sfruttando una disciplina relativamente libera hanno posto in pratica comportamenti scorretti nella gestione, con elusioni ed evasione contributiva e fiscale. SVS Pubblica Assistenza ha partecipato alla fase consultiva che il Governo ha riservato alle Associazioni mediante l’invio di un documento elaborato dal Comitato Direttivo dell’Associazione, segno di attenzione che la nostra Istituzione riserva a questa fase di trasformazione, che interesserà decisamente l’organizzazione futura. La Società Volontaria di Soccorso è abituata ad affrontare radicali

trasformazioni della propria organizzazione nel corso della sua secolare storia. Da anni SVS Pubblica Assistenza è pronta alla sfida della trasparenza mediante l’adesione all’Istituto Italiano della Donazioni ed alla pubblicazione del bilancio di missione e del codice di responsabilità sociale della legge 231, presente per i nostri sostenitori sul sito associativo. Per questo accogliamo con favore i numerosi passaggi della legge sulla trasparenza delle associazioni, che finalmente possa vedere riconosciuto il ruolo a quelle che negli anni hanno organizzato la propria struttura come una “casa di vetro” per l’interesse verso i propri sostenitori e sempre con un’attenzione verso i bisogni della collettività. La riforma potrà rendere necessaria una nuova conformazione organizzativa della SVS Pubblica Assistenza e dell’intero gruppo SVS Italia pronti per accogliere questa nuova fase dell’economia e partecipazione sociale del nostro paese. Fabio Cecconi Direttore


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Odette Volpi

il olontario

Studiate, studiate, studiate sempre... “Ci sarebbe tanto da raccontare, perché i miei anni sono tanti e tutti vissuti molto intensamente”.

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osì Odette Volpi inizia a parlare di sé, dopo che le abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa di più della sua vita. Una donna molto riservata, dalla grande intelligenza che ha donato alla SVS il suo tempo e le sue competenze, sia come vicepresidente che come presidente. Dopo avere superato qualche resistenza siamo riusciti a farci raccontare qualcosa di più della sua vita, anche se lo ha fatto con il suo stile, improntato alla modestia e al desiderio di rimanere comunque un po’ nascosta dietro le quinte. Ovviamente rispettiamo il suo desiderio, perché di lei apprezziamo anche il suo stile pacato, ma incisivo, in questi tempi dove molto viene “urlato”. “Gli anni della mia infanzia sono stati segnati da un episodio difficile: da piccola caddi fratturandomi il femore e cominciai a camminare tardi. All’epoca la medicina non era quella di oggi e la riabilitazione fu lunga. Per permettere ai miei genitori di continuare a lavorare, i miei nonni si presero cura di me. Ricordo ancora la loro tenerezza e i loro sguardi attenti e curiosi quando mi portavano a Tirrenia per i bagni di sole e di sabbia!” Qual è stato il tuo percorso scolastico? “È stata una strada che si è incrociata con la II Guerra Mondiale e con le difficoltà economiche che questa lasciò dietro di sé. Così dopo il diploma superiore alla Scuola Magistrale dovetti cominciare subito a lavorare, facendo supplenze nella stessa scuola che avevo frequentato. La mia formazione ha avuto le sue radici in questo periodo difficile che forse ha inciso sulla mia indole già di per sé riservata”. Quando sei passata di ruolo nell’insegnamento? “Nel ‘44 mi diplomai e iniziai il calvario delle supplenze fin quando non fu bandito il concorso per l’abilitazione magistrale. Entrai nella scuola elementare come insegnante di ruolo, iniziando il mio lavoro all’Isola d’Elba, poi con il tempo, con varie tappe intermedie di avvicinamento e con tanto disagio sono rientrata a Livorno. È stato un inizio difficile, al tempo i mezzi di comunicazione erano scarsi, non potevo certo pensare di fare la pendolare, così restavo fuori di casa tutta la settimana”. In particolare a quale aspetto della scuola ti sei dedicata? “In tutto il mio iter professionale la formazione ha sempre occupato un posto di particolare rilievo, la formazione intesa nella sua globalità, sia in termini di conoscenze che di qualità umane. Inizialmente ho insegnato nelle classi Differenziali, poi nella scuola Speciale, nata ad opera dell’Ispettore Fontanelli e seguita da un gruppo di insegnanti selezionate allo scopo. Questa scuola ha offerto a molti ragazzi, destinati al vagabondaggio, l’occasione di inserirsi almeno nella scuola professionale e crearsi un futuro dignitoso. Sono stati anni di grande formazione per me. Un periodo indubbiamente impegnativo, ma interessante perché mi ha dato gli stimoli giusti per fare corsi di specializzazione sulla didattica differenziale. In questo periodo mi

è l’unico modo per vivere e mantenersi vivi da giovani e da vecchi sono anche occupata di libri di testo per questo tipo di scuole, collaborando con la casa editrice “La Scuola” di Brescia. Per molti anni ho anche diretto corsi formativi per insegnanti dal Nido alle Magistrali”. Passati gli anni più difficili del dopo guerra sei tornata agli studi universitari? “Sì, ho potuto continuare a studiare fino alla laurea. Questo mi ha permesso d’insegnare alle scuole Magistrali, un altro periodo della mia vita professionale molto interessante. Ricordo quando con le ragazze andavamo nelle scuole elementari per il tirocinio obbligatorio: qui sperimentavamo direttamente le nostre conoscenze teoriche, che diventavano sostanza “viva” della nostra formazione. Dopo gli studi universitari mi iscrissi a Vigilanza Scolastica, branca della Pedagogia e della Scienze Sociali. In virtù dell’insegnamento alla scuola speciale ottenni dal Ministero l’esonero e potei frequentare l’università e dedicarmi a tempo pieno allo studio”. Le tue parole e i tuoi occhi esprimono ancora grande amore per la scuola. “Sì perché ho sempre creduto che scuola, educazione e formazione fossero le componenti fondamentali di ogni società, e ad esse mi sono sempre dedicata, ad esse ho finalizzato sempre tutte le mie energie. Questo è stato il convincimento che mi ha accompagnato per tutta la vita”. C’è poi stato il periodo trascorso in Comune. “Ho avuto la possibilità di avere un’altra missione dal Ministero della Pubblica Istruzione per lavorare in Comune con Edda Fagni all’epoca assessore. Anche questo lo ricordo come un periodo intenso e interessante. Sono stati tanti i progetti ai quali abbiamo lavorato, come l’organizzazione dei centri estivi, intesi come un servizio offerto ai genitori che potevano così continuare a lavorare, mentre i figli trascorrevano un periodo di vacanza e di socializzazione in sicurezza. Grande impegno richiese anche l’indagine riguardo “all’abbandono scolastico”, ossia la ricerca dei molti bambini che non venivano mandati a scuola. Erano ragazzi intelligenti, ma con grosse difficoltà e problemi caratteriali perché cresciuti in ambienti deprivati sia economicamente che culturalmente. Raggruppati in classi speciali, riuscimmo a recuperarli e a inserirli nella scuola normale: un lavoro sicuramente molto utile al momento, che però non doveva essere istituzionalizzato, considerata la discriminazione che si sarebbe compiuta nei confronti di questi ragazzi. Tutti indistintamente, secondo il nostro modo d’intendere l’istruzione, avrebbero dovuto frequentare la scuola dell’obbligo ‘per tutti’ e non classi ‘speciali!’”. Il tuo impegno nelle istituzioni? “Negli anni ‘80 e ‘90 ho ricoperto per due mandati, il ruolo di assessore provinciale per i Servizi Sociali, Sport e Turismo. È stato molto importante l’incontro che in questo periodo

La festa a sorpresa organizzata per festeggiare il compleanno di Odette Volpi

ho avuto con lo sport. Erano anni di disagi in questo mondo: la tifoseria del Livorno Calcio era organizzata in senso negativo e creava problemi. Tra le tante iniziative mi fa piacere ricordare il lavoro svolto in collaborazione col Carcere della Gorgona. Come presidente della Circoscrizione 2 ebbi l’occasione di mettere in contatto numerose personalità dello sport con i detenuti di quel carcere dove furono organizzati incontri, conversazioni e attività sportive che portarono un soffio di distensione e di serenità in quel mondo dove tutto è sempre grigio e indistinto”. E poi l’incontro con il volontariato. “Sì, poi l’incontro con la SVS. Sono stata prima vicepresidente e poi presidente. Se devo dare un giudizio globale, posso dire che nonostante la fatica e le difficoltà, ho avuto la possibilità di approfondire e arricchire la mia formazione, ho scoperto altre sensibilità. Il mio impegno con SVS mi ha dato veramente tante soddisfazioni”. La cosa più bella che hai vissuto in SVS? “La cosa più bella della SVS sono i Volontari, che continuano sempre ad emozionarmi. Persone giovani e meno giovani dal cuore buono, altruisti, che vivono l’associazione come una famiglia, portando dentro la SVS la vita”. L’iniziativa più bella? “Ce ne sono state così tante che è difficile sceglierne una. Ricordo ancora l’emozione provata quando ho tagliato per la prima volta il nastro per l’inaugurazione di una nuova ambulanza. Ho sentito in quel momento dentro di me una grande emozione per il significato che quel gesto aveva, per tutto l’aiuto che quel mezzo, unito al lavoro dei Volontari, avrebbe dato a chi versava in pericolo. Un altro ricordo bello è di quest’anno, quando tutto il personale della SVS ha organizzato una festa a sorpresa per il mio compleanno. È stato un momento straordinario e mi sono commossa”. Un sogno nel cassetto legato alla SVS? “Vedere la nuova sede. Questo risolverebbe tanti problemi e potrebbe soddisfare molti più bisogni”. Cosa ti senti di consigliare ai giovani? “Studiate, studiate, studiate sempre, è l’unico modo per vivere e mantenersi vivi da giovani e da vecchi, non accontentavi di uno studio scialbo e superficiale, approfondite le conoscenze che vi vengono offerte dalla scuola: solo così vi sentirete contenti di voi stessi , solo così darete un contributo positivo al mondo dei vostri affetti, dei vostri interessi, del vostro lavoro. Non è un consiglio paternalistico il mio, credetemi, è quello che mi sento di trasmettervi alla luce dei miei tanti anni di belle esperienze!”


Notiziario della

Cittadinanzattiva

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Filippo La Marca Presidente di Cittadinanzattiva U

n’associazione tutela dei diritti. Così possiamo definire l’Associazione Cittadinanzattiva che si dirama in una rete che comprende il Tribunale dei Diritti del Malato dedicato alla tutela della salute e i settori che riguardano la scuola, i consumatori, la giustizia, ecc. Parlare di diritti è sicuramente cosa molto impegnativa e lo abbiamo voluto fare con il presidente provinciale dell’Associazione Filippo La Marca, focalizzandoci sui diritti del malato.

I diritti del malato che mancano a Livorno

“Siamo presenti a Livorno dal 1980. Ogni anno organizziamo la Giornata del Malato, un’iniziativa esclusiva della nostra città, un’occasione per fare il punto delle problematiche della salute che ci sono nella nostra realtà. Nel seguire la tutela del diritto del malato ci muoviamo su due direttrici principali: una riguarda la tutela dei casi singoli, e quindi aiutiamo a risolvere i problemi delle persone che vengono al nostro centro di Ascolto in ospedale, aperto dalle 10 alle 11 dal lunedì al giovedì, per esporci il problema, l’altro settore sul quale operiamo è quello della proposta dei servizi, che è poi l’attività più importante”. Qual è la problematica maggiore del nostro territorio? “Il nostro problema principale è la carenza dei servizi territoriali. A Livorno non è mai stata fatta la Società della Salute, che avrebbe dovuto abbracciare il sociale e il sanitario. In molte problematiche, che i cittadini si trovano ad affrontare, c’è un intreccio fra sociale e sanitario, basta pensare agli anziani o a coloro che hanno patologie degenerative. Casi in cui le persone vanno assistite a casa e quindi sarebbe necessario ci fosse questo intreccio fra sanitario e sociale. La Regione aveva promosso di attuare la Medicina d’Iniziativa, cioè dovevano crearsi gruppi di medici dedicati alla cura delle malattie croniche, tenendo conto dell’accessibilità ai servizi e di un rapporto con il paziente migliore, per aiutarlo ad affrontare la situazione. In quasi tutte la aree della Toscana sono partiti alcuni esperimenti in questo senso, creando più gruppi di medici di famiglia impegnati in questa iniziativa, a Livorno si è creato un solo gruppo di 8 medici, gli altri non hanno voluto mettere in atto il progetto e la cosa naturalmente non è andata avanti”. Si parla adesso di Case della Salute. Di cosa si tratta? “Sono strutture che dovrebbero rimanere aperte almeno 12 ore al giorno e dare risposte ai cittadini che hanno problemi di salute non gravi, ma comunque problemi, che non sapendo come risolvere vanno ad intasare il Pronto Soccorso. Anche in questo caso ci sono realtà già attive in alcune zone della regione, ma non a Livorno, e i dati del nostro Pronto Soccorso ce lo dimostrano, perché abbiamo un’affluenza molto superiore a città di grandezza simile o addirittura superiore. Crediamo che le Case della Salute debbano essere fatte e anche con una certa urgenza”. Parliamo del progetto di costruzione del nuovo ospedale. Come associazione siete favorevoli? “Gli ospedali devono essere adeguati alle moderne tecnologie. Noi abbiamo un

ospedale che sta cadendo a pezzi, con zone completamente inagibili. Una struttura che ha già visto la spesa di molte decine milioni di euro per alcune ristrutturazioni, che in realtà sono toppe che non risolvono il problema e l’ospedale di Livorno continua ad essere una struttura non all’altezza dei bisogni, pur essendo stato all’avanguardia al momento della sua costruzione negli anni trenta. Si può discutere sul dove farlo, nelle zone limitrofe a dove è collocato oggi, ci sono delle aree che potrebbero essere utilizzate, ma deve essere chiaro che va fatto nuovo”. Come è arrivato a dedicarsi a questa forma di volontariato? “Sono sempre stato impegnato fin da quando ero giovane con i movimenti studenteschi e poi con il sindacato, perché ho sempre creduto che un cittadino non si deve girare dall’altra parte, ma deve essere attivo e contribuire alla soluzione dei problemi e alla costruzione di una società migliore. L’avvicinamento a Cittadinanza Attiva è avvenuto per me nel ‘90 quando Alfredo Simonini, all’epoca responsabile, di quello che al tempo si chiamava Movimento Federativo Democratico, mi coinvolse su queste problematiche. Nel 2000 fu deciso di cambiare nome all’associazione per non confonderla con i partiti, ed il congresso nazionale decise di chiamarla Cittadinanzattiva”. Un nome significativo. “L’associazione è nata su due principi fondanti espressi dall’articolo 2 e 3 della Costituzione. Nel primo si sancisce l’uguaglianza dei cittadini e nell’altro si stabilisce che tutti sono uguali senza distinzione di sesso, di religione, di razza di lingua di opinioni politiche, di condizioni sociali e la Repubblica ha il compito di rimuovere gli ostacoli che si frappongono al raggiungimento dei diritti che devono essere uguali per tutti”. Quanto oggi sono sentiti questi diritti? “Purtroppo in questo periodo stiamo notando una caduta del bisogno di impegnarsi, c’è un diffuso ripiegarsi su stessi un pensare solo a sé. In passato le persone venivano da noi per denunciare l’ingiustizia subita, affinché altri non dovessero vivere la stessa brutta esperienza e si lottasse per questo. Oggi chi viene da noi è interessato esclusivamente ai suoi problemi e aspira ad avere solo un risarcimento. Certo, anche questo è importante, quando ci sono danni permanenti, ingiustamente arrecati alla persona, avere una risorsa economica per andare avanti è comunque un aiuto, ma non sempre ciò è possibili. Purtroppo oggi le persone si occupano di un problema di malasanità quando lo subiscono”.

Filippo La Marca presidente di Cittadinanzattiva (foto di volontari)

La battaglia vinta che più le ha dato soddisfazione? “Le battaglie vinte sono quelle in cui ci si accorge che la legislazione è cambiata riconoscendo un rispetto maggiore per le persone. Qualche decennio fa i malati erano trattati come patologie, oggi grazie alle nostre battaglie, le persone sono rispettate e devono esprimere il loro consenso sulle cure a cui sono sottoposte. Queste sono le nostre soddisfazioni” Una sconfitta bruciante? “La solitudine che certe volte avvertiamo nel portare avanti le nostre idee. Non sempre si riesce a creare opinione, ci si impegna molto e magari nell’immediato non c’è la risposta che si aspetta. Questo non vuol dire che bisogna rinunciare, anzi quando le cose si fanno difficili è il momento di stringere i denti e di impegnarsi di più”. Cosa le piacerebbe vedere realizzato a Livorno? “Le Case della Salute e un ospedale nuovo e moderno”. . A cosa avete dedicato quest’anno la Giornata del Diritto del Malato? “Alle problematiche dei detenuti e della salute quando si è in carcere. Un tema di cui quasi nessuno si occupa, ma anche questo è un problema di diritti molto importante, possiamo considerarlo una cartina tornasole del livello di civiltà di una società”.


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PROCIV-ARCI

il olontario

Fabio Mangani Presidente nazionale Prociv Arci “I nostri sono tutti volontari operativi pronti a partire”

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rima di conoscere il presidente della Prociv- Arci Fabio Mangani facciamo un po’ di storia dell’associazione che nasce nel 1984 ed è componente del Comitato di Volontariato del Dipartimento Civile. Come riportato sul sito dell’associazione: “La ProcivArci fa parte dell’Arci e si riconosce nella sua storia, come parte integrante nei valori democratici e fonda le proprie radici nel solidarismo italiano. L’associazione ribadisce la propria continuità anche richiamando la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo dell’ONU ed è impegnata per un’Europa unita dei cittadini”. Alla base dell’associazione vi è un processo di educazione completo che interessa le diverse fasce di età a partire dai bambini, come l’esperienza dei Campi Scuola di Protezione Civile estivi ha dimostrato. Una educazione da fare senza distinzione di sesso e razza che possa contribuire alla realizzazione di quella che la Prociv Arci ha definito come la “cultura dell’autoprotezione”, cioè una capacità individuale e collettiva di prendere coscienza dei rischi e dei modi di fronteggiarli o, meglio ancora, di prevenirli, come approccio integrale ad un problema che non si può ridurre solo a questioni tecniche, perché non si può prescindere dalla dimensione emotiva e dal comportamento della persona. Raggiungiamo Fabio Mangani telefonicamente, indaffaratissimo dato anche l’emergenza terremoto in Centro Italia, ma disponibilissimo a fare una chiacchierata per spiegare la vita dell’associazione che introduce affermando: “Possiamo riconoscere alla Prociv- Arci il posto fra le prime cinque associazioni nazionali più importanti, dotata di propria colonna mobile, che ci ha permesso di partecipare, negli ultimi 30 anni, a tutte le emergenze nazionali”. Cominciamo dall’ultima con il terremoto di Amatrice e le successive scosse. “Durante l’ultima emergenza siamo stati molto impegnati, perché siamo partiti nell’immediato con tre squadre dotate di strumenti particolari che servono a trovare la vita sotto le macerie e una quarta squadra con uno scanner

Fabio Mangani il secondo da sinistra

Fabio Mangani presidente di Prociv Arci con la presidente SVS Marida Bolognesi il giorno della premiazione dei ragazzi che hanno frequentato i Campi Scuola di Protezione Civile

laser e dei robot che riescono a vedere cosa c’è sotto le case crollate”. Terminata l’emergenza dei primi giorni? “Ci sono stati naturalmente gli aiuti alla popolazione che si è salvata e dopo il terremoto di ottobre ci hanno chiesto di portare la nostra tensostruttura a Serra Pretona in provincia di Macerata, per assistere la popolazione con i volontari. Una struttura che offre riparo a molte persone essendo 18 x 40metri. Siamo poi andati, con una nostra cucina, a Force in provincia di Ascoli Piceno, anche in questo caso, naturalmente con i volontari, che al momento sono sparsi un po’ ovunque e sto cercando di mantenere la turnazione di un’associazione su una stessa area, in modo che si crei un rapporto più stretto fra popolazione e volontari. Ad esempio, la SVS si è dedicata alla zona di Camerino e poi a Cascia e qui continua a mandare i volontari”. L’attuale sistema di protezione civile come funziona? E di cosa avrebbe bisogno?

“Ogni emergenza ha tutta una sua storia, una diversa dall’altra. Purtroppo anche quest’ultima ha avuto le sue particolarità. Dire cosa è andato meglio o peggio rispetto alle precedenti situazioni non è possibile, proprio per la specificità di ogni situazione. Quello che si sta facendo non poteva essere svolto diversamente, si sta tenendo conto del fatto che stiamo andando verso l’inverno e quindi dovremo affrontare il freddo, nello stesso tempo siamo in una situazione in evoluzione, dove potrebbero esserci nuove scosse. Certo non possiamo prevederle, ma la Protezione Civile deve tener presente anche di questa eventualità”. Quanti sono i volontari di Prociv-Arci? “I nostri sono tutti volontari operativi, sono circa 5000, pronti a partire e andare sul posto”. Cosa avrebbe preferito fare diversamente in questa ultima emergenza? “Per esempio, avrei preferito che la cucina mobile e la tensostruttura andassero nello stesso luogo, avere volontari disseminati in aree diverse crea dei problemi logistici. Comunque lo abbiamo fatto, assolvendo il nostro compito con efficienza e professionalità”. Qual è il suo impegno, in termini di tempo, come responsabile nazionale? “Un responsabile nazionale non ha mai orari, non solo in questi giorni di emergenza, ma è una scelta di vita, piuttosto pesante, ma è una scelta. Non è facile comprendere quanto sia impegnativo, solo coloro che ti stanno accanto se ne rendono conto. Anch’io sono un volontario e nella vita faccio il commerciante, quindi l’impegno complessivo è veramente notevole”.


In memoria dei Soci scomparsi | 7

Notiziario della

In ricordo del Militi e Soci scomparsi nel 2016

Ezio Suich Socio Perpetuo L

e nostre radici non vanno mai dimenticate, perché sono quelle che ci danno la forza che ci permette di crescere e guardare positivamente al futuro. Ecco perché abbiamo voluto celebrare la memoria di Ezio Suich, il cui nome è stato iscritto fra i Soci Perpetui. Un uomo che con il suo impegno e l’esempio della sua vita ha arricchiti i valori dell’associazione. La moglie e i figli hanno partecipato alla cerimonia, durante l’Assemblea Sociale, con momenti di grande commozione.

la moglie di Ezio Suich mentre ritira la targa alla memoria dalla presidente Marida Bolognesi

AMLETO GUIDI era nato nel 1941 ed in SVS aveva ricoperto diversi ruoli, prima come volontario, poi come autista dipendente, ed infine, come responsabile delle Onoranze Funebri. Di lui ricordiamo la dedizione anima e corpo al lavoro, era il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via, sempre disponibile ad ogni emergenza. La SVS era una seconda famiglia e appena era libero ci riuniva nel suo orto di campagna per una ‘braciata’ fra nuovi e vecchi volontari, perché credeva nel valore dell’amicizia.

Il momento in cui viene scoperta la lapide che ricorda i Soci Perpetui con il nome di Ezio Suich

SOSTIENI

LA SVS PUBBLICA ASSISTENZA e scegli a quali attività donare il tuo aiuto: • Soccorso Ambulanza • Trasporto sociale per Anziani e Disabili • Protezione civile, Antincendio boschivo e Unità Ricerca e soccorso persone scomparse • Prestito Materiale Sanitario (stampelle, sedie a rotelle...) • Ambulanza Veterinaria (Soccorso sanitario per animali) • Progetto “Soccorriamo il Mondo” (invio di Ambulanze nei Paesi bisognosi di soccorso) • Nati per Comunicare (sostegno scolastico e linguistico per bambini e ragazzi stranieri) • Lineamica e Telesoccorso a sostegno degli Anziani • Maxiemergenze Sanitarie • Soccorso in mare • Formazione Volontari Soccorritori • Attività Sociale e ricreativa • Bar Solidale • Mensa Popolare e del Lavoro

EMILIO BANCHI consigliere emerito, ci ha lasciato all’età di 87 anni, dopo una vita dedicata alla difesa dei diritti. Infatti, è stato per molti anni consigliere nel direttivo di ANPAS Nazionale e si è molto impegnato con il Tribunale dei Diritti del Malato in difesa dei più deboli e combattendo per una sanità migliore. Emilio era conosciuto anche per il ruolo di Presidente della Circoscrizione 2 e per il suo impegno nell’organizzazione della prima edizioni di Effetto Venezia.

Anche una piccola donazione è importante!

Per le donazioni: Rivolgersi all'Ufficio Relazioni con il Pubblico in Via s. Giovanni, 30 - LIVORNO BOLLETTINO POSTALE: C.C. 000011623576 intestato a Società Volontaria di Soccorso Causale: "Erogazione liberale - (Attività scelta fra quelle scritte qui sopra)" BONIFICO BANCARIO: Banco Popolare IBAN IT93-K-05034-13900-000000182800 specificando per causale “Erogazione liberale - (Attività scelta fra quelle scritte qui sopra)” ON LINE: con Carta di credito o Pay Pal collegati al sito www.pubblicaassistenza.it e segui le indicazioni TRAMITE QR-CODE: Per leggere un QR-code è sufficente un cellulare dotato di videocamera o uno smartphone e un piccolo software gratuito, scaricabile dall’Apple Store o da Google Play. Una volta istallato il software (QR-Reader) è sufficiente inquadrare il QR-code per qualche istante per visualizzare il nostro sito e scegliere la voce “donazione”.

PU

ASSI BBLICA

FRANCO CALURI consigliere emerito e Capo Squadra era nato nel 1936. Oltre ad essere un volontario nelle emergenze era molto impegnato con la vita dell’associazionismo in generale, infatti, era consigliere anche di Anpas Nazionale. Credeva nei giovani e per tanti anni ha ricoperto il ruolo di formatore dei nuovi volontari. Amava documentare le attività della SVS con foto e riprese, perché diventassero la memoria e le radici della nostra associazione.

STENZA


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La Giornata del Dono Mensa Popolare e del Lavoro

il olontario

La Mensa Popolare e del Lavoro L

a giornata del Dono, ufficialmente istituita due anni fa con una legge dello Stato, è un’occasione per diffondere i principi del dono a livello filosofico, ma anche sul piano pratico. Così almeno è stata impostata dalla SVS Pubblica Assistenza la II Giornata del Dono che ha voluto mettere al centro delle proprie iniziative i cittadini in difficoltà, presentando due nuove progetti e relative strutture per realizzarli. Alla presenza delle autorità cittadine con il Questore Orazio D’Anna, l’assessora comunale Ina Dhimgjini, il direttore della Misericordia Salvatore Bonfissuto, Pier Paolo Sardi in rappresentanza della Capitaneria di Porto e come presidente della sezione locale del Corpo Italiano Ordine di Malta, la presidente della SVS Marida Bolognesi ed il direttore Fabio Cecconi hanno presentato il progetto Mensa Popolare e del Lavoro sviluppato insieme all’Associazione di Promozione Sociale La Solidarietà, il Circolo della SVS. Il progetto è sostenuto dal Ministero delle Politiche Sociali, da aziende e privati cittadini, e offre la possibilità ai lavoratori di consumare un pasto fuori casa a prezzi accessibili, ma nello stesso tempo la mensa provvede gratuitamente a fornire cibo a chi si trova in difficoltà economica. Infatti, fin dal giorno della sua inaugurazione vengo inviati 30 pasti gratuiti per gli anziani del Centro Diurno e 20 alla struttura del Sefa per

Un grazie di cuore agli amici che ci sostengono

La copertina del Libro del Dono

F

ra i donatori privati la SVS ringrazia: Cgil, Patronato Inca, Associazione Fondo Solidarietà Dipendenti TDT, Biolabor, Di Giorgi & Parasole, Croce Azzurra, Darsena Toscana, Accademia degli Avvalorati, Rossella Lupi. Ringraziamo anche coloro che ci fornisco gratuitamente alcuni generi alimentari come l’Orto di Gino Ortofrutta a Km zero, di via di Popogna 345, che ci dona la frutta e la verdura e il Panificio Nencioni di piazza Matteotti che dona il pane.

Inaugurazione della Mensa Popolare e del Lavoro. Servizio fotografico di Alberto Vincenzoni

i senza fissa dimora. La mensa, collocata nella sede nord della SVS in via delle Corallaie, al Picchianti, seguirà i valori dell’alimentazione sana, equilibrata e anti-spreco. La Mensa ha richiesto strutture adeguate con una nuova cucina attrezzata che è stata inaugurata con un taglio del nastro proprio durante la Giornata del Dono. Durante la cerimonia è stato distribuito ai presenti il Libro del Dono dove sono stati raccolti tutti i donatori che hanno sostenuto l’associazione in questa impresa, oltre alla consueta distribuzione del Bilancio Partecipato.


La Giornata del Dono Pasto Buono

Notiziario della

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Pasto Buono L

a II Giornata del Dono ha visto anche l’inaugurazione del progetto Pasto Buono e del taglio del nastro del furgone con impianto di refrigerazione, adibito alla raccolta del cibo buono e in ottime condizioni. Il progetto è affiliato all’iniziativa nazionale promossa dall’organizzazione Qui Fondation, con la finalità di ridurre gli sprechi attraverso la raccolta di risorse alimentari non utilizzate a sostegno di persone in difficoltà. Principio sostenuto da una recente legge dello Stato, che speriamo si possa presto estendere anche ad altre generi di prima necessità. Inaugurazione del furgone adibito alla raccolta del cibo per il progetto PASTO BUONO.

Bilancio partecipato nel segno della Trasparenza Io Dono Sicuro P

grafica.it www.melazeta

2015 Missione Bilancio di

rima dei tagli e dei festeggiamenti la presidente Marida Bolognesi ha consegnato il Bilancio Partecipato in linea con l’adesione della SVS all’Istituto della Donazione, che certifica, dopo appurate verifiche, la veridicità di quanto affermato dalla nostra associazione, oltre,

so taria di Soccor Società Volon a nz iste Pubblica Ass - Massa - Pisa - Firenze a - Grosseto Livorno - Rom ova - Bologna o - Torino - Gen Verona - Milan

naturalmente, ad un accurato controllo del bilancio. La trasparenza rappresenta oggi un valore molto importante, perché i cittadini hanno il diritto di sapere come vengono utilizzate le loro donazioni, ed SVS ha fatto di questo principio uno dei suoi capisaldi.

Servizio fotografico di Alberto Vincenzoni

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RADIO CON TE • PER TE • 24su24

Ascoltatela dal nostro sito www.pubblicaassistenza.it www.svsitalia.it. Musica e jengle 24 ore al giorno. Presto sarà possibile ascoltare interviste registrate e trasmissioni in diretta. Disponibile anche la App per gli smartphone.

SVS RADIO - CON TE 24 ore su 24

issione

Bilancio di M

2015


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La Sede di Ardenza

il olontario

Il volontariato ci ha dato forza, coraggio, in altre parole... ci ha fatto crescere S

empre più numerosi i volontari della sede di Ardenza riescono a coprire con i loro turni tutti i giorni della settimana. Una bella soddisfazione per il responsabile Roberto Paolini che con tanto impegno e cura ha reso la sede di Livorno Sud una bella fucina di giovani volontari. Quest’anno abbiamo fatto la nostra consueta chiacchierata con un gruppo di volontari formato da: Annalisa Petronici, Cristina Richini, Chiara e Aurora De Quattro. Cominciamo da Annalisa Petronici. “Faccio la volontaria da qualche mese. Era tanto che volevo fare questo percorso, ma non potevo, perché avevo i bambini piccoli. Ora finalmente ci sono riuscita. Ho potuto imparare cose nuove”. Perché hai scelto la SVS per fare la volontaria? “Mi è venuto naturale, la SVS l’ho sempre vista e considerata una buona associazione”. Cosa ti ha più colpito nel tuo ruolo di volontaria? “I servizi ordinari, se pur più faticosi delle emergenze, danno l’opportunità di conoscere le situazioni sociali più difficili, è qui che ti confronti con tanta sofferenza, soprattutto con gli anziani. In particolare mi ha colpito un signore che soffre di Alzheimer, è una persona molto simpatica nonostante la sofferenza”. In cosa ti ha aiutato fare volontariato? “Mi ha aiutato a non pensare solo ai miei problemi. Spesso tendiamo a concentrarci su noi stessi, a lamentarci, anche senza grossi motivi. Facendo volontariato ti accorgi che i problemi non sono solo nella tua vita e questo ti fa sentire meno sola, più vicina agli altri”. I tuoi figli cosa dicono del tuo volontariato? “Sono contenti per me, vedono che questa cosa mi fa stare bene. Sono anche curiosi e quando torno dal servizio mi chiedono cosa mi è capitato di fare”. Il pregio della SVS? “I volontari sono sempre professionali e svolgono bene il loro compito”. Cristina Richini “Sono volontaria dal 2003. Dopo la separazione ho sentito il bisogno di rendermi utile. La SVS mi è sempre piaciuta come associazione, con questa feci un corso per imparare a soccorrere i bambini, perché nel mio ruolo d’insegnante di scuola d’infanzia

è importante poter intervenire subito in caso di necessità con i più piccoli. Da questo ho poi fatto gli altri corsi e sono diventata volontaria occupandomi prevalentemente del sanitario”. Cosa ti piace di più di questo volontariato? “Con il tempo mi sono resa conto che il vero spirito del volontariato sta nei servizi ordinari. L’idea di base è rendersi disponibili per quello che SVS ha bisogno, che non sempre è il settore delle emergenze”. Un episodio che ti ha colpito? “Qualche anno fa insegnavo calcio e conoscevo bene l’ambiente della mia società, infatti, quando ci chiamarono al campo per un’emergenza riconobbi subito la mamma di uno dei bambini che allenavo, che era in arresto cardiaco. Riuscimmo a salvarla e quando si riprese volle passare un po’ di tempo con noi per ringraziarci. Questo è un servizio che non dimenticherò mai, anche perché fu su una persona che conoscevo”. E nei servizi ordinari? “In questo caso ti colpiscono molto le persone che porti in dialisi e con le quali instauri un rapporto e quando non ci sono più, ti lasciano sempre un vuoto”. Aurora e Chiara De Quattro Aurora e Chiara sono gemelle, hanno 17 anni e hanno iniziato da qualche mese a fare le volontarie, grazie anche all’esempio di due sorelle più grandi, volontarie SVS da anni. Qual è la cosa più importante che vi ha colpito in questi mesi di volontariato? Aurora: “In emergenza come spettatrice mi sono trovata a stringere la mano ad una signora che abbiamo portato in ospedale, perché cadendo si era fatta male ed era molto spaventata e preoccupata”.

Un gruppo di volontari di Ardenza

Chiara: “A me colpisce sempre la gentilezza e l’accoglienza delle persone che accompagniamo all’ospedale o in terapia”. I vostri amici sono interessati all’attività di volontariato? “Ci dicono che facciamo una cosa bellissima, che siamo coraggiose, si interessano, ci chiedono cosa facciamo, ma ancora non siamo riusciti a convincere qualcuno a provare”. Quanto dedicate al volontariato? “In estate quasi tutti i giorni, durante il periodo della scuola meno, perché dobbiamo studiare”. Le caratteristiche che deve avere un volontario? “Avere un po’ di cuore ed essere solare”. Cosa vi ha colpito delle vostre sorelle come volontarie? “I racconti di quello che facevano fin da quando eravamo piccole”. Cosa vi ha dato il volontariato? “Da quando siamo entrata in SVS ci siamo accorte di un mondo nuovo. Prima andavamo in giro per la città senza renderci conto dei problemi della gente. Succedono tante cose che tu ignori, ma quando invece le hai viste è diverso. Il volontariato ci ha dato forza, coraggio, in altre parole... ci ha fatto crescere”. Il punto di forza della SVS? “La forza di essere in squadra”.

Taglio del nastro alla sede SVS di Ardenza per la nuova ambulanza “Non dobbiamo dimenticare che il servizio delle emergenze è coperto dalla Asl per una minima parte, non superiore al 20%. Senza i volontari e la partecipazione dei cittadini non riusciremo a garantire il servizio nella sua piena efficienza e professionalità come avviene oggi”. Una precisazione necessaria, che la presidente della SVS Marida Bolognesi ha voluto pronunciare, ancora una volta, in occasione dell’inaugurazione della quarta autoambulanza dall’inizio dell’anno. Il nastro alla nuova ambulanza è stato tagliato dal Oscar Cafferata Presidente Emerito e da Marida Bolognesi attuale

presidente, alla presenza di tanti volontari, cittadini e autorità locali. Erano, infatti, presenti il sentore Marco Filippi, la Vicaria della Prefetta, l’assessore Comunale al volontariato Andrea Morini, rappresentanti della Provincia, dell’Arma dei Carabinieri, della Marina Militare, della Guardia Forestale, il parroco di San Simone don Annibale, che ha benedetto il nuovo mezzo, gli amici della Misericordia e della Croce Rossa, il direttore SVS Fabio Cecconi, rappresentanti del Consiglio Direttivo, ma sopra sopra a tutti hanno brillato gli occhi

L’inaugurazione della nuova ambulanza con Oscar Cafferata e Marida Bolognesi

lucidi per la commozione di Roberto Paoletti responsabile della sezione di Ardenza e il sorriso di tutti i volontari di Livorno Sud, che con impegno e dedizione riescono a coprire i turni delle emergenze ogni giorno.


Notiziario della

SVS sede di Roma

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Un anno intenso per i volontari della sezione di Roma N

on possono certo stare fermi i nostri volontari della sede di Roma, con una città capitale dove è sempre richiesto il loro aiuto, di giorno e di notte, con interventi di Protezione Civile anche fuori regione, come è stato per il terremoto del Centro Italia. Fra le tante attività ricordiamo l’impegno per l’emergenza freddo che vede il servizio di consegna di bevande calde, brodo e coperte a chi non ha una dimora fissa e come dice Marco Colini, il responsabile della sezione: “A chi vive la città in un altro modo, ma con grande dignità”, una dignità che i nostri volontari aiutano a mantenere, perché il rispetto verso le persone è un principio fondamentale per tutti noi. Quest’anno ha visto la SVS Roma molto impegnata per il Giubileo, iniziato con l’apertura della Porta Santa e durato fino alla fine di novembre, ma anche per i consueti grandi concerti al Circo Massimo, i servizi allo Stadio Olimpico, il grande concerto del 1° Maggio in piazza San Giovanni, con l’allestimento, da parte dei volontari SVS, di quattro Punti Medici con brandine letti, attrezzatura sanitaria, defibrillatore e tutto quello che serve per poter intervenire prima di una ospedalizzazione. E poi c’è il tempo che nel 2016 ha messo a dura prova la Capitale con la pioggia che per ben due volte ha causato allagamenti e grosse

difficoltà alla popolazione. L’estate ha portato gli incendi e la tradizionale Festa dell’Arci a Villa Ada dove i volontari si mettono a disposizioni ormai da anni. L’educazione nelle scuole ha continuato ad essere un impegno centrale con il progetto “La Protezione Civile nella didattica”. Per non dimenticare la storia, la sezione ha aderito alle celebrazioni in Memoria dei Caduti durante il bombardamento della fabbrica Fiorentini di Roma, dove il 3 marzo del 1944 persero la vita 120 operai. Sicuramente i momenti più toccanti sono stati quelli trascorsi nelle aree che hanno subito il terremoto. Un gruppo di 10 volontari della Protezione Civile Arci SVS Brigata Volontaria, con 2 ambulanze, sono subito partiti per Amatrice, dove, contrattati dal primario dell’ospedale, si sono subito adoperati per mettere in salvo i ricoverati nella struttura. L’opera dei volontari è poi proseguita nella frazione di Saletta dove è stato necessario estrarre dalle maceri chi non ha fatto in tempo a mettersi in salvo. L’impegno è poi continuato con la raccolta e distribuzione dei generi di prima necessità e con il sostegno al progetto che ha rimesso in funzione il “bibliobus”, che già a L’Aquila aveva portato i libri fra i bambini e gli adulti, per allietare qualche ora con la lettura.

Foto d'archivio della sede SVS Roma


12 | SVS Pisa / Firenze / Capraia

il olontario

I servizi delle sedi SVS a Pisa e Firenze L

e sedi SVS di Pisa e Firenze sono due realtà che anno dopo anno si stanno consolidando nel territorio locale. I servizi che offriamo ai cittadini sono già molti e ancora cresceranno nell’immediato futuro. Attualmente è possibile usufruire dei servizi delle Onoranze Funebri, della Mediazione, dei corsi Formavol, della mutua SMS L’Assistenza, oltre ad essere sede della Protezione Civile Provic-Arci di Pisa. Un sevizio che è meno conosciuto dai cittadini, perché con questo non hanno un contatto diretto, ma è di fondamentale importanza, è il trasporto di sangue e organi nelle due città e nelle provincie e la possibilità di trasportare le equipe mediche che devono svolgere trapianti, spesso chiamate urgentemente in ogni parte d’Italia. Così da Pisa parte l’equipe del Professor Filipponi per il trapianto di fegato e l’equipe del professor Baggi per il trapianto di rene e pancreas, mentre da Firenze vi è un’altra equipe pronta per le emergenze di trapianto reni. In tutto, fra le due provincie, la SVS mette a disposizione 5 autovetture attrezzate allo scopo. La sede SVS di Pisa si trova ad Ospedaletto in via Crocchi, ed il responsabile è Andrea Del Ry, mentre la sede SVS di Firenze si trova in via di Patrignone 22, a Calenzano ed il suo responsabile è Alessio Griselli. Chi desidera avere altre informazioni può telefonare al nostro numero verde 800 073330 oppure seguire l’attività dei vari servizi su www.pubblicaasssitenza.it o su www.svsitalia.it La sede SVS di Pisa

Un’estate all’Isola di Capraia U

n’estate serena all’Isola di Capraia, con 22 interventi andati a buon fine, grazie ai volontari delle molte associazioni italiane che ci aiutano a gestire il servizio sanitario in questo periodo di grande affluenza turistica. Quest’anno i volontari hanno potuto usufruire di una nuova ambulanza dotata delle più moderne attrezzature. Ricordiamo che questo territorio vede come unica risposta sanitaria 1 medico della ASL e la nostra ambulanza. La sede SVS Capraia Isola non ha alcun sostegno e convenzione da parte di Enti pubblici, Regione e ASL e si sostiene esclusivamente con le offerte dei cittadini e dal 5 x 1000. I volontari, che ringraziamo per il loro impegno, stanno già organizzandosi per la prossima stagione.

La nuova ambulanza di Capraia in servizio da questa estate Le foto sono degli archivi della Sede SVS Capraia

La sede SVS di Firenze


Sede Massa Toscana Nord | 13

Notiziario della

Cava cardioprotetta con 15 Dae e 60 abilitazioni all’uso

A

nche il 2016 è stato un anno intenso legato alla campagna di diffusione dei defibrillatori, iniziato con l'istallazione nelle cave di 15 DAE e il corso di formazione per 60 cavatori che operano nei bacini marmiferi. l progetto si chiama “Cava cardioprotetta” proprio a sottolineare il fatto che adesso i lavoratori in caso di problemi cardiaci avranno immediato soccorso, messo in atto dagli stessi colleghi. Infatti, in attesa dell'arrivo dell'ambulanza i cavatori, istruiti grazie ai corsi della SVS, potranno intervenire subito. E sappiamo quanto la rapidità del soccorso influenzi la possibilità di salvezza. I sessanta cavatori abilitati all'uso del Dea appartengono alle tre cooperative di Gioia, Lorano e Canalgrande, nei bacini marmiferi di Massa e Carrara. Il progetto è stato realizzato grazie all'impegno dei nostri volontari della sede di Massa Toscana Nord, che hanno provveduto all'istallazione dell'apparecchiatura, si occuperanno della manutenzione e naturalmente hanno effettuato i corsi per i cavatori. «Abbiamo iniziato il progetto con la Cooperativa Cavatori Lorano – spiega il responsabile della sede Marco Pedroni – portando avanti un intervento ambizioso e che fin da subito ha interessato il presidente della cooperativa e tutti i suoi soci”. Un progetto che possiamo definire, senza paura di essere smentiti, unico in Italia. I corsi per le manovre di rianimazione sono stati svolti nella nostra sede di Massa, in continuità con l'attività della sezione che già da tempo opera su questo fronte e che già l'ha vista protagonista di altri progetti che hanno portato i defibrillatori lungo la costa per assistere i bagnanti nel periodo estivo, nei campeggi, nelle scuole ecc. “Abbiamo trovato una grandissima responsabilità sulla sicurezza in cava da parte dei cavatori –ha spiegato Pedroni – e proprio a causa del territorio ostile, i lavoratori hanno capito che un intervento rapido su un arresto cardiaco può fare la differenza tra la vita e la morte. Assieme ai responsabili della sicurezza e con i loro presidenti, visti gli impervi scenari lavorativi, abbiamo posizionato gli strumenti in luoghi sicuri, protetti e facilmente raggiungibili in pochissimo tempo”.

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In ogni scuola del Comune di Carrara c’è un defibrillatore grazie al progetto Scuola Serena

A

nche il cuore degli studenti è al sicuro con il progetto SCUOLA SERENA che ha coinvolto la Cooperativa Cavatori Canalgrande donatrice di 55 defibrillatori e il Comune di Carrara, che adesso può vantare di avere un defibrillatore in ogni istituto dai nidi alle scuole superiori. Anche in questa occasione, come SVS Massa Toscana Nord ci siamo occupati di preparare personale all’uso del defibrillatore, che può intervenire in caso di emergenza, oltre alla istallazione e alla manutenzione degli apparecchi. La Cooperativa Cavatori Canalgrande è una realtà intrinseca del nostro ambiente, la sua vita si snoda fra la gente e questo progetto dimostra il forte legame e l’appartenenza al territorio, confermando ancora una volta la sua vocazione sociale, grazie alla quale si è potuto sviluppare una collaborazione con la SVS Toscana Nord.

Anche la Provincia di Massa adotta il progetto Scuola Serena

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opo il Comune di Carrara, anche la Provincia di Massa si appresta ad istallare un defibrillatore in tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado del territorio. «L’esperienza dello scorso anno a Carrara – ha ricordato durante la presentazione in Sala della Resistenza di Palazzo Ducale, Vincenzo Genovese dell’ex provveditorato agli studi – grazie al contributo della Cooperativa Cavatori Canalgrande ha permesso di donare 53 defibrillatori agli istituti scolastici carraresi, oltre alla formazione di 280 addetti tra personale docente, addetti

alla segreteria e collaboratori scolastici. Ora la stesso percorso verrà replicato a Massa, quindi a seguire negli altri Comuni apuani». Alla presentazione del progetto erano presenti anche il direttore della SVS Fabio Cecconi, il sindaco di Massa Alessandro Volpi, i rappresentanti degli istituti scolastici cittadini, Manrico Giuntini dell’Ufficio scolastico provinciale, il responsabile locale della Svs Marco Pedroni ed Elisa Calligari responsabile dei volontari della sezione massese e formatrice.

Il cuore dei Carabinieri

Aiuti per il popolo siriano

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l progetto è stato organizzato dalla SVS sede di Massa Toscana Nord in collaborazione con la Cardiologia Aziendale della Asl Nord Ovest di Massa e il Comando Provinciale dei Carabinieri è ha dato l’opportunità di effettuare uno Screening Cardiologico gratuito agli appartenenti all’Arma dei Carabinieri della Provincia di Massa Carrara e Lunigiana. Grazie al nostro Medical Truck dotato di ambulatori e moderne attrezzature per la diagnosi e il soccorso i cardiologi dell’equipe del dottor Giuseppe Arena, primario dell’unità cardiologica del Noa, hanno potuto svolgere tutti gli accertamenti necessari e in forma anonima. Tre sono state le giornate dedicate al progetto a Carrara, a Massa e a Pontremoli che hanno coinvolto 250 carabinieri che hanno aderito all’iniziativa. Grazie a tutti quelli che hanno reso possibile il progetto. Il cuore continua ad essere al centro delle nostre attenzioni.

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razie ad una donazione di 55 letti ospedalieri, al contatto creato con la Siria dall’associazione Onsur Italia e alla collaborazione del Comune di Massa, siamo riusciti ad inviare il materiale in Siria. Si tratta di un primo passo per aiutare un popolo che sta attraversando un momento molto difficile, sottoposto a continui bombardamenti che stanno portando morte e devastazione.

Operazione di carico del tir per inviare i letti ospedalieri in Siria Le foto sono dell’archivio della sede SVS Massa Toscana Nord


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Volontari Terremoto Centro Italia

il olontario

Da Amatrice a Cascia

In supporto al Monastero di Cascia per il trasloco in luogo sicuro

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’impegno dei volontari in occasione del terremoto del Centro Italia è stato molto, fin dalle prime squadre partite per Amatrice subito dopo il primo terremoto, fino a quelli che ancora si stanno recando in alcune aree per aiutare la popolazione, passando per tutti coloro che a Livorno hanno organizzato la raccolto di aiuti, caricato i camion e furgoni per portarli poi a a destinazione. In questo caso le immagini parlano più delle parole, quindi lasciamo lo spazio alle foto dei volontari e ringraziamo citando quelli che si sono recati sul posto per più giorni. Andrea Rocchi, Alessio Griselli, Fabio Nardi, Michela Pellegrini, Leandro Faccenda, Sara Leandrini, Francesco Ingardia, Francesco Malara, Daniele Cenci, Alessandro La Manna, Mattia Frangini, Cosetta Benni, Alessandro

Foto di gruppo con la sorella Vicaria

Interventi sulle macerie

Sammartino, Andrea Moretti, Andrea Cavallini, Carlo Albano ai quali vanno aggiunti i nuovi ragazzi del Servizio Civile: Valentina Tognarelli, Francesco Santarpia, Mattia Menichelli, Luca Riccomini e naturalmente le squadre di volontari della sedi di Roma.

Grazie anche all’Associazione Polizia di Stato, ai lavoratori della Compagnia Portuali, alla Comunità Musulmana Livornese ed a tutti i cittadini.

Stazione di Fabriano. Assistenza alla popolazione sul treno dormitorio

Ad Amatrice si scava fra le macerie subito dopo la scossa che ha causato i crolli

Con gli operatori dell’ospedale Pediatrico Meyer di Firenze

Sopralluogo nelle frazioni per verificare la presenza di persone

Le foto sono state scattate dai volontari


Protezione Civile / Campi Scuola | 15

PROCIV ARCI

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Notiziario della

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n c a m p o s c u o l a p e r c a p i re cos'è la Protezione C ivile e contemporaneamente imparare come comportarsi in caso di una calamità naturale o una situazione di pericolo. L'idea della Protezione Civile Nazionale Prociv – Arci, realizzato a Livorno da SVS con il patrocinio del Comune e della Provincia, ha visto ragazzi entusiasti di seguire la settimana di lezioni, esercitazioni ed esperienze di vario tipo. Le tappe del campo scuola sono state molte e impegnative le giornate affrontate, che sempre sono cominciate con l'alzabandiera e la colazione. Grazie all'ospitalità dei vari settori i ragazzi hanno potuto visitare: la sala operativa della P. C. del Comune, grazie all’ospitalità del responsabile Leonardo Gonnelli, e l'attenta guida del funzionario Riccardo Stefanini, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, che hanno mostrato ai ragazzi la Centrale Operativa e i mezzi in dotazione, alla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, alla Centrale Operativa della Provincia e alla Sala Operativa del 118. Grande interesse la giornata passata al mare per le esercitazioni di soccorso in mare grazie alla FISA (Federazione Italiana Salvamento Acquatico), alla nostra idroambulanza e all’ospitalità del bagno dei Vigili del Fuoco e la notte trascorsa insieme dopo aver montato la tenda che li ho ospitati. Ed infine, la festa alla quale hanno partecipato le autorità di Protezione Civile della città che in questa settimana hanno collaborato a rende il Campo Scuola istruttivo e appassionante. In particolare ricordiamo il salute di Fabio Mangani responsabile Prociv-

Il primo giorno del Campo Scuola

Arci, la presidente della SVS Marida Bolognesi, la vice presidente Alessandra Mini e il direttore Fabio Cecconi. Nell'occasione è stato tagliato il nastro per due nuovi mezzi di Protezione Civile: un fuori strada Mazda con modulo antincendio boschivo e serbatoio da 600 litri e un pulmino Ford multiruolo per la logistica con 9 posti. Dopo questa settimana anche i nostri ragazzi hanno potuto dire di far parte della Protezione Civile, ovvero di essere cittadini formati, a partire proprio dal territorio dove vivono. Visita alla sala operativa del Comune

Visita alla sala operativa della Provinciale

Visita alla Capitaneria di Porto

Esercitazioni sulla riva del mare

Visita al Comando dei Vigili del Fuoco

Visita al 118

Festa finale con inaugurazione dei mezzi di Protezione Civile


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Idroambulanza / Life Guard Antincendio Boschivo

il olontario

Tutti al mare sulla costa livornese dove l’Estate è Sicura L

a presenza dell’idroambulanza lungo costa in concomitanza con l’utilizzo del Life Guard da terra ha dato un deciso contributo al progetto Estate Sicura organizzato dal Comune al quale la SVS aderisce con un notevole impegno. Infatti, i dati mostrano il grande impegno dei volontari e la disponibilità della SVS nel mettere a disposizioni i mezzi e le risorse utili al loro funzionamento. Le ore coperte dal servizio a terra sono state 324 mentre in mare sono state 153. Le gare remiere che hanno visto il nostro apporto sono state 4, più due eventi religiosi e la traversata in canoa da Gorgona a Livorno per ricordare le Vittime del Moby Prince. Ma ancora più significati sono i dati sugli interventi: 5 sulla scogliera con ospedalizzazione, 1 su scogliera purtroppo

con decesso, 3 interventi su scogliera che non hanno avuto bisogno di ospedalizzazione, 13 medicazioni a terra. Tutto questo ha coinvolto 4 conduttori di idroambulanza, 16 volontari di soccorso in acqua, 8 volontari di livello avanzato e 5 assistenti bagnanti della Fisa.

Tutte persone che hanno messo a disposizione il loro tempo per rendere la nostra costa più sicura nel periodo della balneazione, che richiama molti turisti. Non dobbiamo dimenticare che la conformazione della nostra costa, composta da scogliere, nasconde numerose insidie, oltre ai comuni pericoli che il mare può nascondere L’idroambulanza muovendosi lungo costa gode di un’ottima visuale delle colline livornesi, che sono sempre a rischio incendio durante l’estate. Un controllo dal mare è un ulteriore contributo alla prevenzione. Vogliamo, inoltre, ringraziare la socia, che scegliendo di rimanere anonima, ha voluto donare un defibrillatore alla postazione fissa di Estate Sicura lungo il Romito, in memoria del marito.

Roghi boschivi controllati grazie ai piani ABI

E

stati accompagnate da condizioni climatiche sempre più variabili, con alte temperature e pericoli di incendi. I nostri volontari di Protezione Civile AIB SVS PROCIV-ARCI nazionale sono intervenuti per incendio boschivo in diverse occasioni, come l’episodio sulle colline livornesi, all’Isola di Capraia e in altre situazioni, tutte fortunatamente controllate in tempo. Roghi che non hanno avuto modi di svilupparsi grazie al pronto intervento di tutti gli operatori e i volontari del settore.

Le foto dell'incendio boschivo sono state realizzate dai volontari


Notiziario della

126º anno di Fondazione Incendio in Via Bengasi

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Festeggiati i 126 anni dell’Associazione con l’inaugurazione di due ambulanze

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l 4 settembre piazza Grande si è vestita con i colori della SVS per l’inaugurazione di due nuove ambulanze e per festeggiare 126 anni di Fondazione. I mezzi sono stati acquistati grazie al 5×1000 e ai proventi della Sagra del Polpo. Dopo la messa in Duomo officiata da Don Mollica la presidente Marida Bolognesi insieme al questore Orazio D’Anna, al rappresentante della provincia Mirabelli e al rappresentante della Regione Toscana Francesco Gazzetti, ha tagliato il nastro dei nuovi mezzi.

Un incendio che fa paura F

ra i tanti interventi richiesti ai volontari della SVS vogliamo ricordare l'incendio doloso appiccato in un appartamento di via Bengasi da un uomo che voleva minacciare l'excompagna e i suoi figli creando una situazioni di pericolo per una ventina di famiglie residenti nel condominio. Tutti gli inquilini sono stati evacuati dal palazzo e all’interno del cortile è stato allestito un vero e proprio campo medico, per far fronte ai bisogni dei cittadini, alcuni intossicati altri presi dal panico. Grazie alla preparazione, alla coordinazione dei nostri volontari con le altre associazioni intervenute e con i Vigili del Fuoco e ai tanti mezzi messi in campo dalla SVS tutto si è concluso per il meglio.


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Gruppo Sangue Svs - Moto e Bike Emergency Telesoccorso - Materiale Sanitario

Non dimenticare di donare il sangue

il olontario

Quando il soccorso arriva su due ruote L a Svs mette in strada le Emergency Bike e le Moto Sanitarie per rispondere ad una eventuale emergenza in zona di intenso traffico o comunque difficilmente raggiungibile dall’ambulanza. La versatilità delle due ruote permette di velocizzare i primi soccorsi in attesa dell’ambulanza, risparmiando tempo prezioso che può salvare una vita. I mezzi sono dotati di tutti gli strumenti utili all’emergenza sanitaria.

Rosario Santoro responsabile del Gruppo Donatori Sangue SVS con la volontaria Stefania Stefanini Co-responsabile

A

nche quest’anno il Gruppo Donatori Sangue SVS, affiliato all’Avis, ha dato il suo contributo con tanti volontari che si mettono a disposizione per la donazione. Continuando con la nostra opera di • Devitalizzazione • Devitalizzazione + capsule • Herpes • Otturazione dente • Tatuaggio • Antinfiammatori blandi • Cortisone compresse • Antistaminici • Antibiotico • Intervento chirurgico • Endoscopia

sensibilizzazione vogliamo dare delle utili informazioni per i donatori, come ad esempio i motivi e i tempi di sospensione della donazione, come indicato dalla tabella.

1 mese di sospensione 1 mese di sospensione 7 giorni di sospensione dalla completa guarigione 48 ore di sospensione 4 mesi di sospensione per plasma e sangue 4 giorni per piastrine e sangue, ok per plasma 15 giorni di sospensione dall’ultima dose 7 giorni di sospensione senza sintomi, altrimenti plasma 15 giorni di sospensione dall’ultima dose 4 mesi di sospensione per plasma e sangue 4 mesi di sospensione per plasma e sangue

Un gruppo di volontari su le Emergency Bike e le Moto Sanitarie

Il telesoccorso I

l telesoccorso è uno strumento che viene collegato al telefono dell’anziano che ne fa richiesta. In dotazione vi è anche un pulsante che la persona porta sempre al collo per poterlo schiacciare in caso di bisogno. L’apparecchio, infatti, è collegato alla centrale operativa SVS e quando suona, l’operatore telefona per verificare cosa sta succedendo e prestare soccorso, se non risponde nessuno una squadra parte subito con l’autoambulanza per verificare sul posto. Per richiedere informazioni sul servizio puoi telfonare allo 0586 896040. Oppure consulta la pagina dedicata sul nostro sito www.pubblicaasssitenza.it alla pagina sociale-telesoccorso.

Materiale sanitario in prestito

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Un gruppo di volontari della SVS dopo la donazione del sangue

Sospensione per 28 giorni dalla donazione per chiunque abbia soggiornato, anche solo per una notte in: Grecia, Ungheria, Romania, Albania, Macedonia, Israele, Russia, Tunisia, Turchia, Serbia e Ucraina, in tutta la Sardegna e nelle provincie di Treviso, Belluno, Venezia e Udine. La sospensione per 28 giorni è prevista durante tutto l’arco dell’anno per i donatori che abbiano soggiornato negli Usa e in Canada.

Su nostro sito www.pubblicaassistenza.it abbiamo pubblicato il link al Meteo Sangue, un servizio organizzato dalla Regione Toscana che in tempo reale mostra di quali gruppi sanguigni vi è più urgenza e di quali vi è invece eccedenza. Un servizio che riteniamo molto utile e abbiamo pensato di divulgare anche attraverso i nostri canali. Inoltre, puoi seguirci sulla nostra pagina Facebook “SVS Donatori di sangue”.

l prestito di materiale sanitario continua ad essere molto richiesto dai cittadini: sedie a rotelle, stampelle, letti, e quanto può essere utile ai cittadini per un periodo limitato nel tempo. Per aiutare chi ha difficoltà economiche la Società Volontari di Soccorso mette a disposizione anche gratuitamente tali oggetti, mentre a chi ha le possibilità economiche viene chiesta un’offerta libera, che sarà poi investita per comprare altro materiale sanitario, perché anche questi oggetti hanno spesso bisogno di essere rinnovati, oltre alla necessità di aumentarne la quantità. Il servizio è attivo in via San Giovanni dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30. Per richiedere altre informazioni sul noleggio di presidi sanitari telfonare allo 0586 896040 oppure vai alla pagina dedicata sul nostro sito www. pubblicaasssitenza.it alla pagina sociale – materiale sanitario


Sagra del Polpo Ballo sotto le Stelle

Notiziario della

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La festa estiva dei cittadini che credono nel volontariato L

’annuale festa della Sagra del Polpo Ballo Sotto le Stelle ci ha visto quest’anno impegnati dal 6 al 15 agosto, tutte le sera con cena e ballo. In realtà l’impegno dei volontari è stato molto più lungo, perché non dobbiamo dimenticare il lavoro preparatorio. Però la partecipazione dei cittadini, sempre in aumento, riesce a ricompensare le fatiche di tutti. Una partecipazione che quest’anno ci ha aiutato a finanziare l’acquisto di due nuove ambulanze inaugurate a settembre. Dunque il nostro GRAZIE va a tutti i volontari, anima della festa, e ai cittadini che continuano a seguirci con entusiasmo e ci danno la motivazione per andare avanti.

PUBBLICA ASSISTENZA

Alcuni momenti della sagra del polpo

Al prossimo anno...


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Linea Amica

il olontario

Una Linea Amica per una voce che combatte la solitudine I

l suono del telefono e una voce amica, possono cambiare il corso di una giornata trascorsa in solitudine. Così il servizio della SVS Linea Amica dà un contributo a rendere le giornate degli anziani meno silenziose e tristi. Ci presentano l’attività due volontarie: Maddalena Cazzorla, responsabile del servizio, ed Eleonora Giordano. “Ai nostri volontari viene assegnato un gruppo di anziani che una o due volta alla settimana, dipende dai casi, chiamano a casa, per fare con loro una chiacchierata, passare un po’ di tempo e verificare come stanno. Ogni volontario si occupa sempre degli stessi anziani perché è importante instaurare un rapporto di fiducia e di amicizia, devono poter riconoscere la stessa voce amica che sta all’altro lato del telefono. Attualmente gli anziani che seguiamo sono una cinquantina ed i volontari, oltre a noi due, sono: Carla Velluti, Annamaria Dal Maso, Maria Logozzo, Nina Vultaggio, Elena Mangoni e Raffaella Guerrieri. La SVS ci mette a disposizione i telefoni e tutti i pomeriggi, dal lunedì al venerdì, a turno, ci rechiamo alla sede di via San Giovanni per svolgere il nostro servizio”. Che tipo di anziani seguite? “Anziani soli, che magari hanno anche una famiglia, ma impegnata nel lavoro tutto il giorno, oppure hanno figli che sono fuori città e vedono una volta al mese. Hanno dai 79 anni in su e generalmente ci vengo segnalati dal servizio di telesoccorso, ma le due cose non sono necessariamente legate, si può richiedere il servizio anche se non si ha il telesoccorso, basta rivolgersi agli uffici Urp della SVS in via San Giovanni”. Qual è la cosa più bella di questo servizio? “Quando cominciano ad acquistare fiducia, ci chiamano per nome, dimostrano di essersi affezionati e quando la telefonata termina capiamo ci restano un po’ male. Alcuni di loro ci chiedono anche di andare a casa a trovarli e allora lo facciamo per presentarci, per dare loro modo di legare una voce ad un volto. Ma lo facciamo con tutte le attenzione, perché sono anziani spaventati da ciò che ascoltano dalla televisione, temono di essere truffati o peggio. Così quando abbiamo queste richieste ci organizziamo dando loro un orario preciso,

AUGURI AI NUOVI NATI IN SVS

Da sinistra: Maddalena Cazzorla ed Eleonora Giordano.

Un gruppo di anziani di Linea Amica alla sede della SVS per una merenda insieme

prima di partire telefoniamo per confermare la nostra visita, insomma, cerchiamo di tranquillizzarli”. Organizzate anche attività fuori casa? “Sì, li portiamo a cena alla Sagra del Polpo in agosto e poi organizziamo delle piccole festicciole nella sede della SVS, come quella per gli auguri di Natale oppure per fare una merenda tutti insieme. Naturalmente dobbiamo organizzarci per il trasporto, perché la maggior parte di loro non è autosufficiente, ma grazie ai volontari della SVS non ci sono problemi”. Di cosa parlate con gli anziani? “Naturalmente varia a seconda delle persone, ma generalmente amano raccontare la loro vita, i ricordi più belli, poi ci sono gli e le appassionate di cucina che ci spiegano alcune ricette. In tutto questo noi cerchiamo di capire se stanno bene, se hanno qualche disagio e in alcuni casi possiamo anche aiutarli ed indirizzarli verso percorsi che possono essere utili a risolvere alcune difficoltà che hanno”. La cosa che vi ha commosso di più e ricordate con piacere? Maddalena: “Io ricordo con piacere un anziano che ogni volta che lo chiamavamo decideva di venirci a trovare, e così passava il pomeriggio con noi, ci faceva compagnia, fra una telefonata e l’altra chiacchieravamo un po’. Quando è venuto a mancare abbiamo sentito la sua assenza”. Eleonora: “Io ricordo con tenerezza una signora particolarmente giovale, si chiamava

Giovanna, ed amava raccontarmi le trame dei libri che leggeva”. Da quanto è che fate volontariato e come avete conosciuto il servizio di Linea Amica? Maddalena: “Sono ormai 4 anni. Con una mia amica andammo alla SVS per chiedere se c’era un tipo di volontariato che potevamo fare senza salire sulle ambulanze e ci fu indicato questo. Così ho iniziato e poi nel tempo sono diventata la responsabile. Sono volontaria anche a San Egidio dove insegno italiano ai ragazzi migranti”. Eleonora: “È da un anno che faccio la volontaria di Linea Amica ed è stato un caso. Andai alla SVS per fare la pulizia dentale e l’igienista mi disse che ero molto spigliata nel parlare e potevo fare volontariato in questo settore. Così gli lasciai il mio numero di telefono e dopo pochi giorni mi contrattarono per iniziare. Inoltre, da qualche settimana, grazie a Maddalena, ho iniziato anch’io a fare volontariato con Sant’Egidio”. Perché, secondo voi, è importante fare volontariato? “È un’attività che ci arricchisce. Tu dai, ma quello che ricevi è molto di più. Inoltre, aiuta a capire che nel mondo ci sono tanti problemi e non si può sempre guardare esclusivamente a se stesse”. Chi desidera ricevere questo servizio può recarsi agli Uffici URP della SVS in via San Giovanni, 32 o telefonare allo 0586 89.60.40.

Il 3 ottobre sono nati Diego e Anna i gemellini dei nostri Militi Volontari Leonardo e Claudia

Il 15 ottobre è nata Rachele figlia della nostra volontaria Carmen e di papà Davide


SVS sociale La Banda Libera SVS "Garibaldo Benifei"

Notiziario della

Il progetto Verso Casa Una delle camere del Sefa, la strutta che ospita i senza fissa dimora

PROGETTO

VERSO CASA

S

ta crescendo l’impegno di SVS verso il sociale e lo dimostra la gestione, iniziata a dicembre 2015 in collaborazione con la Cooperativa Il Simbolo di Pisa, delle strutture Comunali di Accoglienza notturna SEFA (Social Emergency First Aid) e delle Strutture di accoglienza diurna e notturna “Centro Homeless e Casa delle Donne”. Le due strutture sono destinate ad accogliere temporaneamente le persone al momento prive di alloggio e comunque in condizioni di grave disagio abitativo e marginalità sociale sulla base di percorsi di accompagnamento all’autonomia, attraverso la proposta di progetti flessibili e individualizzati. Le modalità di accesso sono definite dall’Amministrazione comunale. Le strutture devono assicurare accoglienza e cura, costante azione educativa, formativa e lavorativa, assistenza e tutela, oltre che il coinvolgimento delle/gli ospiti in tutte PROGETTO le attività del quotidiano, come momento di forte valenza educativa; devono assicurare, tra l’altro, le attività volte alla ricostruzione dei legami sociali e al reinserimento sociale. La “partecipazione” e il “protagonismo” sono stati

VERSO CASA

Il Bar solidale Nino Effe S

olidarietà a colazione. Ovvero offrire PROGETTO gratuitamente la colazione a chi si trova in difficoltà economiche. Così nasce il progetto “BAR SOLIDALE per il sostegno e l’integrazione sociale a favore delle vecchie e nuove marginalità”. Inaugurato a gennaio il bar ha già servito molte colazioni. Abbiamo calcolato che nelle due ore di apertura giornaliera, dalle 7 alle 9, siano circa 30 le persone che si servono della struttura gratuitamente. Le storie che passano dal Bar Nino Effe sono molte e rappresentano diversi tipi di disagio PROGETTO sociale, dalle famiglie che non hanno possibilità

VERSO CASA

VERSO CASA

individuati come primi strumenti pedagogicosociali: le proposte educative vengono incentrate sulla convivenza comunitaria come occasione di crescita e strumento di sostegno per il singolo, anche attraverso lo scambio di competenze e la costruzione di sensi di appartenenza alla collettività. La partecipazione dell’ospite a ogni fase di vita della casa è l’obiettivo metodologico alla base di tutto l’impianto di accoglienza. Per accedere alla struttura di accoglienza notturna occorre essere in possesso di validi documenti. La richiesta del Buono di accesso notturno può essere fatta presso il Punto Accoglienza il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 8.30 alle ore 9.00. Il Punto Accoglienza resta aperto al pubblico negli stessi giorni fino alle ore 11.00. L’accesso alla struttura avviene a seguito ad un colloquio con l’Assistente Sociale. Il Buono per dormire ha una durata di 20 notti. La struttura apre alle 20.00 e al mattino l’uscita degli ospiti è alle ore 8.00. Indirizzo: via Terreni n. 9, Livorno - Tel. 0586 400130

Volontari Sociali

economiche per la perdita del lavoro, ai senza PROGETTO fissa dimora, ad altri tipi di disagio.

VERSO CASA

S

tiamo organizzando un corso di formazione per volontari del settore sociale. Chi è interessato può trovare tutte le informazioni utili alla pagina VOLONTARIATO sul nostro sito www.pubblicaassistenza.it

PROGETTO

VERSO CASA

A suon di musica.... arriva la Banda Libera SVS “Garibaldo Benifei” L

a travolgente musica della Banda Libera SVS “Garibaldo Benifei” anche quest’anno ha riempito di note e di pubblico le strade della nostra città e non solo. Dall’ormai tradizionale appuntamento ad Effetto Venezia, alla Festa del Volontariato, alle scuole e in tanti altri luoghi. I nostri musicisti sono sempre accolti con entusiasmo e la loro allegria diventa contagiosa, grazie anche alla loro “libera filosofia” che non pone limiti di età, di capacità, di strutture dove suonare, insomma, una musica libera che si diffonde per le strade, fra la gente come il vento. Ed il nostro indimenticabile Presidente Emerito Garibaldo Benifei è u n a u t o r evo l e rappresentante della libertà.

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La Banda ad Effetto Venezia

La Banda alla Festa del Volontariato


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SVS sociale

il olontario

Un Trasporto Amico I

l progetto, sostenuto dalla Fondazione Livorno, ha l’obiettivo di migliorare la qualità di vita delle persone disabili che vivono sul territorio locale offrendo una serie di servizi integrati, in parte già attivi alla SVS che attraverso il contributo li ha ulteriormente integrati andando incontro alle crescenti richieste della comunità locale, e in parte creandone di nuovi appositamente dedicati alle persone con disabilità intellettive e motorie. Il progetto, coordinato con una cabina di regia che opera in stretto collegamento con la Centrale operativa H24 della SVS, offre quindi: • servizio di trasporto sociale, erogato dall’Associazione tramite il numero della Centrale Operativa attivo H24 svolto con mezzo attrezzato per la mobilità di utenti diversamente abili al fine di trasportali dall’abitazione alle visite mediche o nei luoghi pubblici o di svago (Cinema, Impianti Sportivi, Feste, Giardini); • servizio di Ascensore solidale- per chi a causa delle barriere architettoniche della propria abitazione o per l’assenza dell’ascensore si muove con difficoltà da casa; • servizio di noleggio presidi e materiale

Per migliorare la qualità della vita dei soggetti disabili sanitario e di consulenza (sedie a rotelle, deambulatori, stampelle, letti ortopedici..) ulteriormente potenziato con l’acquisto di altre attrezzature da offrire in prestito alla cittadinanza. La SVS mette a disposizione i propri mezzi di trasporto appositamente attrezzati per utenti disabili con pedana per sedia a rotelle per sviluppare ulteriormente il servizio visto le numerose richieste da parte della comunità locale. Per richiedere un mezzo di trasporto per disabili chiama il centralino della SVS al numero 0586 888888 Per richiedere il servizio di noleggio di presidi sanitari telfonare allo 0586 896040 e consulta anche la pagina di presentazione sul sito www.pubblicaassistenza.it. Puoi anche recarti agli uffici Urp nella sede di Via San Giovanni 30 a Livorno e chiedere ai nostri operatori.

Insieme Solidali I

l progetto è dedicato a soggetti disoccupati beneficiari di ammortizzatori e di altre forme di integrazione e sostegno al reddito, che si trovano nella condizione, spesso anche improvvisa ed inaspettata, di avere molto tempo libero a disposizione. Noi proponiamo di utilizzare una parte di questo tempo per svolgere volontariato socialmente utile in alcuni settori della SVS (trasporto sociale, emergenza sanitaria, Telefono Amico, doposcuola per ragazzi migranti e altri che puoi scoprire sul nostro sito www.pubblicaassistenza.it) e accumulare crediti che potranno poi essere

spesi nella nostra agenzia FormaVol, per seguire gratuitamente corsi di formazione, allo scopo di aggiornarsi e riproporsi sul mercato del lavoro con nuove competenze. Tutte le informazioni utili potranno essere richieste alla nostra Urp, in via San Giovanni 30 a Livorno, telefono 0586 896040 oppure si può inviare un messaggio a svssociale@ pubblicaassistenza.it o consultare il sito www.pubblicaassistenza.it alla pagina I NOSTRI PROGETTI

Pronto Badante I

l progetto Pronto Badante è della Regione Toscana e la SVS è stata scelta come associazione di volontariato capofila per coordinare gli interventi sull’area livornese. L’obiettivo è quello di dare un sostegno a persone anziane nel momento in cui si presenta, per la prima volta, una situazione di fragilità. Un operatore autorizzato interverrà direttamente presso l’abitazione della famiglia della persona anziana, garantendole un unico punto di riferimento per avere informazioni sui percorsi socio-assistenziali e un sostegno economico per l’attivazione di un rapporto di assistenza familiare con una/un badante. Posso usufruire del servizio le persone anziane che vivono sole o in famiglia che hanno almeno 65 anni, sono residenti in Toscana, si trovano per la prima volta in un momento di difficoltà, fragilità o disagio, non hanno già in atto un progetto di assistenza personalizzato (PAP) con i servizi territoriali e non hanno già stipulato un contratto di assistenza familiare con una/un badante.

Una volta contattato il Numero Verde, qualora sussistano tutte queste condizioni, la richiesta viene inoltrata ad operatori autorizzati che si recheranno, entro massimo 48 ore, presso l’abitazione della persona anziana. A questa potrà essere erogato un buono lavoro (voucher) di 300 euro, una tantum, per coprire fino a un massimo di 30 ore di lavoro occasionale regolare di un assistente familiare, per le prime necessità. Puoi seguire il progetto della Regione Toscana sulla pagina facebook dedicata “Pronto Badante Regione Toscana”. Chiama il NUMERO VERDE 800.59.33.88 attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 18 e il sabato dalle ore 8 alle 13

Trasporto di una anziano con disabilità motoria

Dare credito all’inclusione Sociale È

ancora attivo il progetto di Prestito Sociale della Regione Toscana, che prevede l’erogazione di piccoli prestiti a sostegno di chi si trova in situazione di difficoltà momentanea e contingente. La SVS ha partecipato al bando regionale con i partner con i quali già operava per il microcredito locale, aggiudicandosi un punteggio alto, che l’ha collocata al secondo posto della graduatoria finale. Ciò permette ai cittadini livornesi di poter usufruire anche di questa opportunità, grazie alla presenza sul territorio dei Centri di ascolto, tra i quali quello di SVS, ai quali si possono rivolgere le persone interessate. Grazie ai progetti pervenuti si è realizzata una rete di 250 Centri di ascolto in tutta la Regione Toscana, tra cui il Centro di Ascolto SVS, che operano in stretto contatto con i servizi sociali del territorio. Naturalmente la priorità è data alle famiglie numerose, con presenza di disabilità grave, con figli minori e nuclei monoparentali. La restituzione potrà avvenire in 36 mesi con rate molto basse o attraverso i lavori socialmente utili. Il progetto territoriale di Livorno, con capofila la Diocesi locale, vede coinvolti SVS, Caritas, Ippogrifo e Cesdi e si chiama “Dare credito all’inclusione sociale”. Per richiedere il prestito è possibile rivolgersi agli sportelli di ascolto attivi presso una delle Associazioni partner del progetto della città di Livorno, Caritas, SVS, Associazione. Ippogrifo (Centro donna), Cesdi, Arci e Misericordia. Le domande presentate verranno poi successivamente valutate dal Comitato formato dai rappresentanti di tutte le associazioni. Per presentare la domanda di prestito sociale allo sportello SVS è necessario prendere un appuntamento, presentandosi in via San Giovanni 30 a Livorno.


Premiazione dei Volontari

Notiziario della

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Hamza Haida e l’incredibile esperienza di salvare una vita U

n esempio di come il volontariato possa fare bene a chi lo riceve e contemporaneamente a chi lo fa è rappresentato dall’episodio che ha visto protagonista Hamza Haida, 22 anni compiuti a settembre, nostro volontario del Servizio Civile, che con il suo intervento ha salvato un ragazzo che voleva gettarsi dal tetto di un palazzo. Abbiamo deciso di farci raccontare questa storia direttamente da Hamza, che in occasione dei festeggiamenti per il 126esimo anno di Fondazione della SVS è stato premiato con la medaglia d’argento per “meriti speciali”. “Sono originario del Marocco ed a 5 anni mi sono trasferito a Livorno con la mia famiglia. Qui mi sono diplomato all’Istituto Orlando ed ho cominciato a cercare un lavoro, quando ho incontrato la SVS”. Com’è avvenuto l’incontro? “Grazie al progetto Giovani Sì ho visto che c’era la possibilità di svolgere il Servizio Civile e una mia amica mi ha consigliato di fare richiesta alla SVS. Così ho fatto e dopo aver frequentato i corsi preparatori sto svolgendo i servizi ordinari e di emergenza”. Raccontaci l’episodio che ti ha visto protagonista. “Ero in servizio di emergenza di pomeriggio, quando è arrivata una chiamata per tentativo di suicidio. Siamo partiti subito per piazza San Pietro e Paolo, dove c’erano già i Vigili del Fuoco e le Forze dell’Ordine. Un ragazzo di 25 anni di origini marocchine, arrivato in Italia da un anno, era sul tetto del convento adiacente alla chiesa. I Vigli del Fuoco hanno cercato di raggiungerlo con la scala, ma lui si allontanava sempre più. Così le suore ci hanno fatto salire in una posizione dove si poteva vedere meglio il ragazzo e da lì ho cominciato a parlare in arabo con lui, inizialmente cercando io le parole per tranquillizzarlo, e poi con l’arrivo della psichiatra ho seguito i suoi suggerimenti.

Roberto Terreni: un volontario dalla lunga esperienza N

on c’è età per essere volontario e svolgere bene il proprio compito da meritare un riconoscimento. L’esempio di quest’anno è rappresentato da Roberto Terreni che da anni è impegnato nell’accrescimento dei valori della SVS. Non più giovanissimo, ha dalla sua parte l’esperienza accumulata giorno dopo giorno, che lo rendono un esempio da presentare ai giovani. Ecco perché è stato premiato dalla presidente Marida Bolognesi a nome di tutta l’associazione.

Hamza Haida durante la premiazione

Dopo una 40 minuti si è tranquillizzato e ha concentrato tutta la sua attenzione su di me perché parlavo la sua lingua, ero un suo connazionale. Dopo altro tempo mi ha finalmente detto che i Vigili del Fuoco potevano andare a prenderlo, senza che compiesse atti pericolosi per lui e per gli altri”. Lo hai più rivisto? “Il giorno seguente sono andato in ospedale per salutarlo, ma era già stato dimesso. Non l’ho più rivisto”. A livello personale questa esperienza cosa ti ha dato? “È stata un’esperienza molto particolare, non mi sarei mai aspettando di fare una cosa del genere nella mia vita. È stato soddisfacente a livello personale, sono cose che ti danno una spinta in più, pensare di aver salvato una persona, ti dà una buona carica e aumenta l’autostima. Sono stato un periodo senza lavoro che mi aveva un po’ demoralizzato, invece aver fatto il Servizio Civile, aver superato i corsi, ed essere stato utile mi ha dato un po’ di ottimismo”.

I tuoi genitori cosa hanno detto? “Anche per loro è stata una soddisfazione. Avere un figlio che fa il suo dovere ogni giorno e si impegna è importante per i genitori”. Cosa ti piace della SVS? “La possibilità che ti offre di fare del bene, che è una cosa positiva. Con l’esempio personale si può anche cercare di cambiare mentalità ad altre persone. Ci sono sevizi molto toccanti, soprattutto nelle ordinarie quando si incontrano gli anziani che sanno ringraziarti con tutto il cuore per quello che fai. Ti regalano belle emozioni”. Cosa hai imparato dall’anno di Servizio Civile? “Ho imparato che fare volontariato vale sempre la pena, ed infatti, continuerò anche dopo”. Oltre a questo cosa ti piacerebbe fare in futuro? “Sogni nel cassetto ne ho diversi, e fra questi il più importante è poter fare il meccanico. Mi piacerebbe occuparmi delle auto di Formula Uno o dei Rally. Ho la passione per i motori fin da quando ero bambino. Comunque oggi qualsiasi lavoro va bene”.


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Ambulanza Veterinaria

Marco Melosi presidente dell’Ordine dei Veterinari della Provincia di Livorno Il futuro del servizio di Ambulanza Veterinaria A

nimali feriti, malati o con un proprietario impossibilitato a trasportarli dal veterinario. Possono essere tanti i casi in cui l’utilizzo di un’ambulanza veterinaria può fare la differenza. Un servizio importante in una città come Livorno, dove l’empatia fra i cittadini e gli animali è molto forte. Il rapporto con i nostri amici a quattro zampe ha un grande valore sociale, basta pensare alla compagnia che questi possono fare agli anziani, alla funzione educativa che svolgono con i bambini, e più in generale per l’affetto e il sostegno psicologico che possono dare a chiunque. Per svolgere il servizio di ambulanza veterinaria ci sono però dei vincoli normativi, che rendono difficoltosa la piena applicazione del servizio. Abbiamo chiesto a Marco Melosi presidente dell’Ordine dei Veterinari della Provincia di Livorno di spiegarci la situazione attuale. Prima di tutto chiariamo quanto è importante l’uso dell’ambulanza veterinaria. “L’ambulanza veterinaria è importantissima, basta pensare agli animali feriti sulla strada, sia i domestici che i randagi, ma anche a malori improvvisi che possono colpire i nostri amici a quattro zampe o anche la necessità di un trasporto post operatorio per animali che non hanno ancora riacquistato la capacità di muoversi autonomamente o semplicemente l’impossibilità dei proprietari, magari perché sono anziani, di trasportare i propri animali

Il Presidente dell’Ordine dei veterinari della Provincia di Livorno Marco Melosi

dal veterinario per le visite ordinarie. Ma l’ambulanza veterinaria è importante anche dal punto di vista normativo, infatti, il Codice della Strada prevede che un animale coinvolto in un incidente o comunque ferito, debba essere soccorso da chi si trova sul luogo attivando i servizi di recupero, altrimenti si compie omissione di soccorso, così come per l’uomo, dal punto di vista penale è la stessa cosa”. Una bella norma, che però crea dei problemi attuativi. “Sì. Infatti, il problema è: chi si attiva? La legge dà il compito alle Asl di provvedere, che a loro volta devono attivare i Comuni, che possono rivolgersi alle associazioni o ad altri, ma poi nella realtà non ci sono mezzi. Nella Provincia di Livorno l’unica associazione ad essere fornita dell’Ambulanza Veterinaria è la SVS Pubblica Assistenza a Livorno, che però non può esprimere a pieno il servizio delle emergenze, perché in questo caso è previsto un veterinario a bordo. Questo è un aspetto delle norma che non condivido a pieno, perché rischia di bloccare il servizio. Nei casi gravi la presenza di un veterinario può essere determinante per salvare un animale, e in questo caso è giusto garantirlo, ma in altri casi sono sufficienti operatori preparati, che hanno seguito un corso di specializzazione, come i volontari della SVS. Sì potrebbe regolare il servizio come lo si fa per gli uomini, dove la presenza del medico a bordo è valutata in base

il olontario alla gravità del caso. L’ambulanza veterinaria svolge un servizio veramente importante, unico, perché in mancanza di questa non vi è altro. È quindi indispensabile trovare una soluzione a questo problema”. Cosa si può fare? “La Presidente della SVS Marida Bolognesi, oltre ad essere una persona sensibile ed interessata agli animali, è anche molto determinata e sta affrontando la questione con decisione, coinvolgendo la Regione Toscana, ed io sono lieto di collaborare con lei e tutta la SVS. Infatti, stiamo elaborando un progetto pilota da sperimentare su Livorno, in modo che vi sia sempre la disponibilità di un veterinario per le emergenze, magari con l’ambulanza posizionata vicina all’ambulatorio del veterinario disponibile ad effettuare tale servizio, in modo da rende più agevole e rapido l’intervento”. Qual è la situazione della provincia di Livorno? “L’unica ambulanza esistetene è quella della SVS. Nelle altre zone se ne occupano i privati cittadini o associazioni di volontariato, ma non hanno il mezzo”. Ci sono esempi virtuosi in Italia? “Sì, ci sono esempi virtuosi, là dove si è trovata particolare sensibilità e disponibilità degli amministratori ad investire in questo servizio. Ad esempio, a Firenze si sono organizzati bene, ci sono dei fondi disponibili e quindi tutto è più semplice. Dispiace un po’ questa situazione, perché a Livorno la SVS ha tanti volontari, tutti preparati, il mezzo è efficiente, ma purtroppo non può svolgere il servizio a pieno per queste difficoltà, e deve limitarsi a un servizio di mobilità per gli animali che non possono essere trasportati dai proprietari, perché magari non guidano o non hanno una macchina. Importante anche questo, ma non è sufficiente, per il bene dei nostri animali. Spero veramente, con la Presidente Marida Bolognesi, di riuscire a superare questo limite”. Possiamo sperare di far partire questo progetto pilota nei primi mesi del 2017? “Sì, certo”.

Dai servizi ordinari all’emergenza terremoto C

ontinuano i servizi ordinari di Ambulanza Veterinaria per le urgenze. Chi non ha un mezzo per portare il proprio animale dal veterinario per le cure di routine e per spostarlo in altro luogo, può rivolgersi al nostro servizio. I volontari, anime gentile verso gli animali, fanno di tutto per rendersi utili quando i nostri amici a quattro zampe sono in difficoltà, come è stato in occasione del terremoto che ha colpito il centro Italia. Molti sono stati gli aiuti raccolti anche per gli animali e portati ai vari centri di raccolta dove

altri volontari si stanno occupando in modo specifico di questo problema. Commuoventi le storie che ci hanno raccontato, di animali non del tutto domestici, abituati a vivere liberi, ma con punti di riferimento preciso dove rifocillarsi. Adesso che il sisma ha distrutto interi paese morirebbero di fame se alcuni volontari non portassero loro cibo e acqua. Ci sono poi le tristi storie di animali che hanno perso i loro amici animali e viceversa di persone che non trovano più i loro animali domestici. Il terremoto è anche questo, un altro aspetto del dolore.

La raccolta degli alimenti per gli animali delle arre colpite dal terremoto


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In Memoria

Notiziario della

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Carlo Azeglio Ciampi, Presidente Emerito della Repubblica e un concittadino

Salutiamo Osmana Benetti Benifei

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nove mesi dalla scomparsa dell’amato Garibaldo Benifei anche lei, Osmana Benetti Benifei ci ha lasciato. Il nostro dolore si rinnova, perché Osmana condivideva con Garibaldo l’amore verso la nostra associazione. Amore che lei ci ha sempre fatto sentire con la sua vicinanza, fino a tagliare il nastro all’inaugurazione del Medical Track, il moderno mezzo di Protezione Civile, ad ottobre del 2015 in piazza della Repubblica. La vogliamo ricordare con il sorriso che aveva il giorno in cui ha ricevuto la Livornina d’Oro, accanto al suo Garibaldo, fiero del riconoscimento arrivato anche alla sua compagna di vita, con la quale ha condiviso i principi di libertà e democrazia, a partire dalla lotta partigiana fino alla sensibilizzazione dei giovani studenti, che mai Osmana si è stancata di fare, fino a quando ne ha avuto la forza. Un impegno che le è stato riconosciuto con l’intitolazione di una scuola d’infanzia nata al piano terra delle De Amicis. L’immagine che di lei vogliamo evocare e consegnare ai giovani è quella di una Osmana staffetta partigiana, sulla sua bicicletta, in quel pericoloso ma fondamentale ruolo, che permetteva ai partigiani di mantenere la comunicazioni fra i vari gruppi e ricevere importanti notizie sull’andamento della Resistenza. Libertà e democrazia, ma anche diritti delle donne. Non possiamo certo dimenticare i racconti che Osmana faceva della solidarietà nata nell’immediato dopoguerra, quando si organizzavano in gruppi per stare con i bambini e dare la possibilità di lavorare anche alle donne, precorrendo i tempi dei nidi e le materne. Una donna alla quale dobbiamo molto, con un pensiero limpido, attraverso il quale tutti noi abbiamo potuto imparare molto.

bbiamo voluto salutare Carlo Azeglio Ciampi, Presidente Emerito della Repubblica, raccogliendoci dietro uno striscione con su scritto le parole che lui stesso dedicò a tutti i volontari nel 2003. “Lo spirito di servizio del volontariato è fra gli ideali più alti che si possano offrire alla gioventù; voi ne siete i testimoni: senza il volontariato la società sarebbe più povera, più arida, meno umana”. Così abbiamo aspettato il passaggio del feretro di Carlo Azeglio Ciampi nato a Livorno il 9 dicembre 1920, che pur non avendo vissuto qui a lungo, è sempre stato considerato da tutti noi un concittadino. Certo un concittadino illustre, che ha conseguito la laurea in lettere e il diploma della Scuola Normale di Pisa nel 1941, per poi conseguire un’ulteriore laurea in giurisprudenza sempre all’Università di Pisa nel 1946. In questo stesso anno è stato assunto alla Banca d’Italia, dove ha inizialmente prestato servizio presso alcune filiali, svolgendo attività amministrativa e di ispezione ad aziende di credito. Nel 1960 è stato chiamato all’Amministrazione centrale al Servizio Studi, di cui ha assunto la direzione nel luglio 1970. Segretario generale della Banca nel 1973, vice direttore generale nel 1976, direttore generale nel 1978, nell’ottobre 1979 è stato nominato Governatore e Presidente dell’Ufficio Italiano dei Cambi, funzioni che ha assolto fino al 28 aprile 1993. Dall’aprile 1993 al maggio 1994 è stato Presidente del Consiglio dei ministri. Durante la XIII legislatura è stato Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, nel governo Prodi (dall’aprile 1996 all’ottobre 1998) e nel governo D’Alema (dall’ottobre 1998 al mag-

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inca vito 125 pare

gio 1999). Ha ricoperto numerosi incarichi internazionali, tra cui quelli di: Presidente del Comitato dei governatori della Comunità europea e del Fondo europeo di cooperazione monetaria (nel 1982 e nel 1987); Vice presidente della Banca dei regolamenti internazionali (dal 1994 al 1996); presidente del Gruppo Consultivo per la competitività in seno alla Commissione europea (dal 1995 al 1996); Presidente del comitato interinale del Fondo Monetario Internazionale (dall’ottobre 1998 al maggio 1999). Il 13 maggio del 1999 è stato eletto, in prima votazione decimo Presidente della Repubblica Italiana. A maggio del 2006, al termine del suo mandato, quale Presidente Emerito della Repubblica Italiana, ha assunto la carica di Senatore di diritto a vita.

Osmana Benetti Benifei il giorno in cui ricevette la Livornina d’Oro

La delegazione della SVS al passaggio del feretro del Presidente Emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi


Centro Diurno Anziani SVS il olontario

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CONTRIBUENTE

Gli importi devono essere indicati in unità di Euro Dichiarazione Rappresentante congiunta o tutore Situazioni 730 senza(in caso CODICE FISCALE DEL RAPPRESENTANTE O TUTORE di scelta FIRMARE in UNO degli spazi sottostanti) sostituto particolari

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SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF

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8000 4600 492 È consentita una sola scelta di destinazione del 5 x 1000. È possibile firmare anche per l’8 x 1000. CI OCCORRE SOLAMENTE LA VOSTRA FIRMA NON DEVI VERSARE NULLA! Se non si indica una destinazione, la quota del 5 x 1000 sarà ugualmente destinata allo Stato e non sarà utilizzata per i progetti di solidarietà.

COGNOME (per le donne indicare il cognome da nubile)

DATINON DELLUCRATIVE DI UTILITA’ SOCIALE, DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE E DELLE ASSOCIAZIONI E FONDAZIONI RICONOSCIUTE OPERANO DATA DI NASCITA COMUNECHE (o Stato estero) DI NASCITA CONTRIBUENTE GIORNO MESE ANNO ), DEL D.LGS. N. 460 DEL 1997 NEI SETTORI DI CUI ALL’ART. 10, C. 1, LETT A COMUNE RESIDENZA FIRMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ANAGRAFICA

se variata dal 1/1/2014 alla data di presentazione della dichiarazione

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DOMICILIO FISCALE AL 01/01/2014 FIRMA

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MESE

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CELLULARE

NUMERO

C.A.P.

....................................................................

DATA DELLA VARIAZIONE

GIORNO

PREFISSO

TUTELATO/A MINORE

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

FINANZIAMENTO DELLA RICERCA SANITARIA TELEFONO

PROVINCIA (sigla)

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80004600492

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SESSO (M o F)

FINANZIAMENTO DELLA RICERCA SCIENTIFICA E DELLA UNIVERSITA’

PROVINCIA (sigla)

INDIRIZZO

Codice fiscale del TIPOLOGIA (Via, piazza, ecc.) beneficiario Da compilare solo (eventuale)

COMUNE

PROVINCIA (sigla) Casi particolari add.le regionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .PROVINCIA . . . . . . . . . . . .(sigla) ...............

FIRMA

. . . . . . . COMUNE .............................................................

DOMICILIO FISCALE Codice fiscale del AL 01/01/2015

beneficiario (eventuale)

FAMILIARI A CARICO

BARRARE LA CASELLA

CODICE FISCALE

(Il codice del coniuge va indicato anche se non fiscalmente a carico)

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AVVERTENZE

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MINORE DI 3 ANNI

DETRAZIONE 100% AFFIDAMENTO FIGLI

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5 SOSTEGNO ALLE ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE RICONOSCIUTE PERCENTUALE AI FINI SPORTIVI DAL CONI A NORMA DI LEGGE CHE SVOLGONO ULTERIORE DETRAZIONE UNA RILEVANTE ATTIVITA’ DI INTERESSE SOCIALE PER FAMIGLIE 6

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RiservatoFIRMA alla Poste . . . . italiane . . . . . . . . . .Spa ...................................................... NUMERO FIGLI IN AFFIDO N. Protocollo PREADOTTIVO A CARICO Codice fiscale del

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DEL CONTRIBUENTE

beneficiario (eventuale)

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PERSONE FISICHE UNI congiunta: solo nel modello del dichiarante DEL SOSTITUTO DʼIMPOSTA CHEfinalità EFFETTUERA IL CONGUAGLIO PerDATI esprimere la scelta a favore di una delle destinatarie della quota del Dichiarazione cinque per millecompilare dell’IRPEF, il contribuente COGNOME e NOME o DENOMINAZIONE CODICE FISCALE deve apporre la propria firma nel riquadro corrispondente. Il contribuente ha inoltre COMUNE la facoltà di indicare anche il codice COGNOME NOME genzia MOD. 730 fiscale di un soggetto beneficiario. La scelta deve essere fatta esclusivamente per una sola delle finalità beneficiarie. PROV.

2015

2015

TIPOLOGIA (Via, piazza, ecc.)

INDIRIZZO

FRAZIONE

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Periodo d’imposta 2014 NUMERO DI TELEFONO / FAX

NUM. CIVICO

DIPENDENTI SENZA SOSTITUTO

C.A.P.

CODICE FISCALE

INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA

CODICE SEDE

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QUADRO A REDDITI DEI TERRENI 1

REDDITO DOMINICALE

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CANONE DI AFFITTO REDDITO COLTIVATORE IMU CONTINUAZIONE PARTITO POLITICO Informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. n. 196 del PARTICOLARI 30CASI giugno 2003 “Codice in materia di protezione dei dati persona TITOLO 4 5 DIRETTO NON DOVUTA AGRARIO

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IN REGIME VINCOLISTICO

(stesso terreno rigo precedente)

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Centro Diurno Anziani SVS | 39

Notiziario della

Il cammino che sconfigge la solitudine

Foto di gruppo. Al centro Nella Bertocchi con la maglia verde ed il suo immancabile sorriso. Alla sua memoria sono stati intitolati i locali del Centro Diurno

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l Centro Diurno per Anziani della SVS è attivo dal 2013. Un bel percorso fatto con gli anziani, che è stato possibile realizzare grazie ai finanziamenti che si sono susseguiti negli anni: il Ministero delle Politiche Sociali e del Lavoro, la Fondazione Livorno e l’8X1000 della Chiesa Valdese. Abbiamo cominciato con un progetto sperimentale che, dando buoni risultati e permettendo il pieno raggiungimento degli obiettivi che ci eravamo dati, si è ormai consolidato. Le pratiche messe in atto dagli operatori si sono orientate verso le fasce più deboli, alle quali viene data la possibilità di trascorrere un po’ di tempo in compagnia per combattere la solitudine, che genera malessere su diversi piani, a partire da quello psicologico fino ad arrivare a quello fisico, perché il corpo degli anziani è una spugna molto assorbente rispetto all’ambiente circostante. Il C entro Diurno deve un grande ringraziamento alla Parrocchia La Madonna, a tutti i suoi volontari ed a Don Placido Bevinetto, che con la loro opera gratuita hanno sempre supportato questo progetto di lotta contro la

solitudine, contribuendo a rendere piacevole alcune ore della giornata dei nostri anziani. Ricordare tutte le iniziative svolte in questi anni sarebbe troppo lungo, però ne citiamo alcune, quelle che ci sembrano fra le più “apprezzate” dagli ospiti del Centro. In testa c’è la ginnastica assistita chiamata Afa, ma anche i laboratori di cucito, poesia, le divertenti tombole e sicuramente le gite. Fra queste ricordiamo le ultime all’Acquario di Livorno, al Santuario di Montenero, sul nostro bellissimo mare e naturalmente alla Sagra del Polpo ad agosto, un’occasione per presentare l’attività svolta, mangiare insieme e partecipare, in modi diversi, al ballo serale. Dopo la pausa estiva, a novembre, il Centro Diurno, su grande richiesta degli anziani, ha riaperto i battenti e per ricordare e rende omaggio ad una delle ospiti più amate abbiamo voluto ricominciare dedicando i locali del Centro a lei, alla memoria di Nella Bertocchi. Alessandra Mini Vicepresidente SVS

Gli ospiti del centro in diverse occasioni di festa

Un progetto che guarda al futuro e alle fasce più disagiate In gita all’Aquario di Livorno

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Alla Sagra del Polpo

n questi anni di attività con gli anziani abbiamo potuto constatare quanto bisogno c’è di combattere la solitudine o almeno riuscire a metterla in un angolo per qualche ore al giorno. Le richieste sono tante, ed anche chi già frequenta il Centro esprime il desiderio di poter fare più attività, poter impegnare più tempo. Così stiamo cercando di lavorare per potenziare le aperture che al momento sono tre volte a settimana dalle 10.00 alle 15.00, ma che potrebbero diventare

sempre di più, per dare maggiori risposte ai bisogni della nostra comunità. COME ACCEDERE AL CENTRO Si può fare domanda d’iscrizione compilando il modulo che può essere scaricata dal nostro sito www.circolosolidarietasvs.it oppure facendone richiesta ai nostri uffici di via San Giovanni 32 - Livorno. Per ulteriori informazioni telefona allo 0586 896040


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Il Circolo La Solidarietà

il olontario

Eletto il nuovo consiglio del Circolo La Solidarietà I

l 2016 ha visto il rinnovo degli organi direttivi del Circolo La Solidarietà svoltosi a febbraio, in occasione dell’annuale assemblea durante la quale i soci hanno eletto Rosalba Adimari presidente, Sergio Recchia vicepresidente, Stefania Chiari e Andrea Fabbro consiglieri. I mesi trascorsi dal giorno delle elezioni fino ad oggi sono stati di lavoro, d’impegno e di... grande passione, come del resto è avvenuto negli anni passati, con i precedenti consigli. Ricordiamo che il Circolo LA Solidarietà è nato nel 2011, quindi comincia ad avere un po’ di “storia” da raccontare e condividere. La nostra filosofia continua alimentare il nostro impegno in ambito sociale con il fine di favorire la crescita e il rafforzamento culturale e sociale a sostegno di chi ha più bisogno. Il Circolo è uno strumento di promozione sociale, ma anche di tutela della identità, per sollevare dall’emarginazione tutte quelle persone, che con il passare degli anni scivolano nel mondo dei ricordi, sempre più labili, fino ad essere dimenticate e a subire il disinteresse sociale. Uno esempio di questo impegno è rappresentato dal Centro Diurno per Anziani, dove gli attori sono i protagonisti dei progetti, soggetti attivi con la voglia di essere e di fare. Crediamo che la porta di accesso ai servizi di integrazione debba essere sviluppata attraverso una più capillare comunicazione, con un continuo monitoraggio della nostra realtà. Continuano le nostre serate danzanti del sabato serale, precedute,per chi lo desidera, dalla cena. L’appuntamento è ormai diventato un riferimento per molti cittadini che desiderano dedicare alcune ore allo svago, al ballo, ma anche alla conoscenza di altre persone amiche. Il nostro cammino è e sarà una costante condivisione con chi resta vicino a noi, il procedere lineare di chi valuta il passato e lo innesta nel futuro restando nel solco della tradizione e della nostra storia. Il nuovo consiglio direttivo, avuti i migliori auguri di buon lavoro, consapevole delle difficoltà, intende proseguire, insieme con tutti voi, in questa affascinante avventura che resta sempre nell’alveo democratico per l’impegno di contribuire a migliorare la nostra società.

La cena del sabato prima di andare tutti in pista a ballare

L’ Associazione Promozione Sociale la Solidarietà R

icordiamo che il Circolo Ricreativo la Solidarietà aderisce al movimento Arci Nuova Associazione, quindi in base alle leggi sulle associazioni di promozione sociale, come la nostra, e allo statuto Arci i circoli in possesso di autorizzazione amministrativa per il bar, conseguita con licenza Arci, non possono stampare e distribuire le proprie tessere, ma devono adottare per i soci la tessera nazionale che rappresenta l’associazione nei confronti del Ministero degli Interni. La tessera Arci conferisce al socio il diritto elettorale attivo e passivo nell’ambito del circolo di appartenenza; la possibilità di

frequentare tutti i circoli Arci e di usufruire di sconti previsti da apposite convenzioni stipulate a livello nazionale o locale. Le cariche sociali sono ricoperte da: ROSALBA ADIMARI Presidente SERGIO RECCHIA Vicepresidente STEFANIA CHIARI Consigliera ANDREA FABBRO Consigliere Ha sede in via delle Corallaie, 10 - Livorno Per informazioni: circolo@pubblicaassistenza.it www.circolosolidarietasvs.it Telefono 348 8516861

W Visita il nostro sito www.circolosolidarietasvs.it e la pagina Facebook f Associazione “La Solidarietà” il Circolo della SVS Per ulteriori informazioni puoi scrivere a: circolo@pubblicaassistenza.it Ufficio Relazioni SVS ITALIA con i Soci e i Cittadini via San Giovanni 30 – 57123 Livorno tel. 0586 896040 Orario al pubblico: dal lunedì al venerdì 8.00-13.00 e 14.00-20.00 sabato 8.00-13.00 info@svsitalia.it www.pubblicaassistenza.it

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Notiziario della

Scuola Superiore Sant'Anna | 41

La collaborazione di SVS con la Scuola Superiore Sant’Anna nella ricerca di nuove soluzioni per l’innovazione e lo sviluppo dei servizi alla persona

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ome è ormai chiaro a tutti, la situazione di crisi economico-sociale che da qualche anno stiamo attraversando rischia di pregiudicare l’assetto tradizionale dei sistemi di welfare, sia a livello nazionale che locale. La contrazione della spesa pubblica per i servizi sanitari e sociali si contrappone ad un aumento della domanda di assistenza da parte dei soggetti più deboli (anziani non autosufficienti, persone con disabilità) e ad un incremento della fragilità economica e sociale di fasce sempre più ampie della popolazione, che faticano ad accedere a beni e servizi essenziali, come la casa, il lavoro, le cure sanitarie. Ciò ha comportato un rinnovato impegno dei soggetti del terzo settore, e tra essi in particolare delle organizzazioni di volontariato e delle imprese sociali, i quali sono venuti ad assumere un ruolo fondamentale: non più meri erogatori di servizi sanitari e sociali, ma veri e propri partner del sistema pubblico nella definizione e attuazione delle politiche sociosanitarie e nella garanzia del diritto all’assistenza. La Pubblica Assistenza Società Volontaria di Soccorso ha accompagnato a Livorno, sin dal 1890, l’evoluzione del sistema di protezione sociale. Dal settore del soccorso sanitario l’attenzione dell’associazione si è spostata

progressivamente verso altri ambiti di intervento, con azioni finalizzate a migliorare l’accessibilità dei servizi sanitari, contrastare la vulnerabilità e l’esclusione sociale. Per complessità organizzativa, molteplicità degli ambiti di intervento, estensione del proprio bacino territoriale di intervento, SVS costituisce un’esperienza significativa di quell’esercizio sussidiario di cura del bene comune, che la nostra Costituzione non solo auspica, ma promuove come principio cardine del nostro assetto istituzionale e civile all’art.118. Nel contesto attuale, le sfide che le organizzazioni no profit si trovano a sostenere vanno dalla ricerca di soluzioni organizzative e gestionali sostenibili, alla sperimentazione di nuove risposte assistenziali in grado di intercettare l’evoluzione della domanda assistenziale della popolazione, alla partecipazione a processi di qualificazione dei sistemi territoriali di welfare e di sviluppo di politiche sociosanitarie in grado di tutelare le fasce deboli della popolazione. Proprio per rispondere a queste sollecitazioni, SVS ha avviato un percorso di ricerca, qualificazione e valorizzazione del proprio ruolo e del proprio assetto interno, coinvolgendo la Scuola Superiore Sant’Anna, istituzione universitaria da anni impegnata –

soprattutto con i suoi Istituti Dirpolis (Diritto, politica e sviluppo) e Management - in attività di studio e ricerca in ambito sociosanitario. Ne è nata una collaborazione scientifica articolata su più ambiti, e che ha come scopo finale lo sviluppo di soluzioni innovative in tema di welfare locale, qualificando la capacità di SVS di proporsi come ente promotore di esperienze originali e collettore di risorse nei territori di riferimento. In particolare la collaborazione vuole valorizzare il contributo di SVS al sistema sociosanitario locale, soprattutto in quegli ambiti in cui il servizio pubblico non riesce a far fronte adeguatamente alla crescente domanda di salute della popolazione, ed evidenziare l’impatto che l’azione di un’organizzazione come SVS produce in termini di popolazione raggiunta, plusvalore sociale prodotto, miglioramento della condizione di vita delle fasce più fragili della popolazione. Ci auguriamo che questo rapporto possa costituire la base per una ricerca più avanzata, finalizzata a migliorare la qualità del sistema di welfare sul territorio livornese e proporsi come modello da estendere e radicare. Emanuele Rossi Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa

Il progetto operativo: azioni, obiettivi, risultati attesi

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a collaborazione tra la Scuola Superiore Sant’Anna e SVS vede impegnati due istituti della Scuola, l’istituto Dirpolis, nel cui ambito il Laboratorio Wiss, Welfare Innovazione Sviluppo Servizi svolge da anni attività di ricerca in ambito sociale e sociosanitario, e l’Istituto di Management, che ospita il Laboratorio Management e Sanità (MeS), al cui interno è stato sviluppato il sistema di valutazione della performance delle organizzazioni sanitarie. La pluralità degli ambiti di intervento di SVS e la molteplicità delle risposte erogate richiede infatti un approccio multidisciplinare e intersettoriale: come evidenziato anche dal recente bilancio di missione 2015, il gruppo SVS infatti agisce in diversi contesti territoriali e realizza interventi e progettualità articolate per target di riferimento, tipo di risposta, risorse professionali coinvolte. Questa ricchezza di esperienze e di competenze può essere meglio valorizzata e utilizzata, soprattutto in vista delle grandi sfide che si stanno aprendo nel mondo dell’assistenza: l’aumento della non autosufficienza e delle malattie invalidanti, l’emergere di nuove povertà e forme di disagio, la cronicizzazione delle condizioni di vulnerabilità fisica e sociale. Per affrontare queste sollecitazioni, la collaborazione con la Scuola Sant’Anna prevede azioni di approfondimento scientifico formativo e di ricerca azione finalizzata. Con riferimento al primo aspetto, verrà promossa una riflessione sui temi strategici

per lo sviluppo futuro del welfare locale e del terzo settore, con particolare riferimento alle riforme legislative nazionali e regionali in corso, all’impatto dei nuovi istituti sull’assetto istituzionale e organizzativo dell’associazione, all’approfondimento di strumenti di programmazione e valutazione sociosanitaria. Negli ultimi anni infatti la complessità in cui si trovano ad operare le organizzazioni del terzo settore è notevolmente cresciuta ed ha investito aspetti istituzionali, organizzativi, operativi: il contesto istituzionale e di governance, gli strumenti di programmazione e attuazione delle politiche sociali e sanitarie, le forme di regolazione dei rapporti tra istituzioni e organizzazioni no profit, la valutazione delle politiche e degli interventi, le fonti di finanziamento. Riguardano aspetti sperimentali e di ricerca, da realizzare nell’ambito degli obiettivi di programmazione regionale sociosanitaria, tutte le azioni di analisi e di approfondimento finalizzate a obiettivi di sviluppo e di innovazione perseguibili da SVS nel medio periodo: l’individuazione di settori privilegiati di intervento sanitario in cui poter attivare percorsi sperimentali di innovazione assistenziale; la qualificazione della capacità di risposta di SVS, la valorizzazione dei risultati raggiunti dall’organizzazione, in termini di tutela dei diritti dei soggetti più vulnerabili e di promozione di sviluppo sociale. I risultati attesi da questa collaborazione riguardano non solo l’aggiornamento e la

qualificazione dei quadri associativi in merito al contesto legislativo e alla programmazione e valutazione sanitaria, ma anche la definizione di opzioni organizzative e strategiche di medio periodo, che rafforzino il ruolo di SVS nel contesto locale e regionale e ne valorizzino le potenzialità e capacità innovative. Da questo ultimo punto di vista, una parte qualificante la collaborazione scientifica con la Scuola Superiore Sant’Anna riguarda lo sviluppo di progettualità specifiche nell’area dell’assistenza primaria, anche con riferimento a esperienze regionali e internazionali, al fine di delineare un possibile progetto sperimentale, in accordo e con il supporto della regione, in linea con i bisogni sanitari e sociosanitari emergenti. Attualmente si sta chiudendo la prima fase delle attività, finalizzata ad approfondire le attività e le modalità di funzionamento del gruppo SVS, ad evidenziare le potenzialità presenti e le possibilità di sviluppo. Come è evidente da questa prima presentazione del lavoro, si tratta di un percorso impegnativo, di un investimento che SVS realizza al fine di individuare soluzioni utili sì a migliorare la propria missione, ma che andranno soprattutto a beneficio delle persone che fruiscono degli interventi e dei servizi di SVS e, più in generale, di tutti gli attori istituzionali e non, che vorranno collaborare alla loro implementazione e allo sviluppo del sistema di welfare locale. Elena Innocenti


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Nati per Comunicare

I nostri progetti Scuola Borsi: AUTOBIOGRAFIA E LINGUAGGIO NON VERBALE

L

o scopo di questo progetto è quello di stimolare i ragazzi della terza media, attraverso la stesura di un diario o di brevi racconti personali, a prendere confidenza con il proprio vissuto, ad ascoltare la propria storia e quelle degli altri, a riflettere. Scuola BENCI: SCRIVERE SENZA PAURA Un percorso di Pedagogia della scrittura Scrivere è un processo complesso di cui presto ci dimentichiamo, allorché il gesto diviene automatizzato. C’è chi è disinvolto, chi impacciato. Così accade che alcuni bambini imparino a scrivere in scioltezza, altri provino un senso di ansia, di frustrazione di fronte a un foglio bianco, rigato o quadrettato. E questo può anticipare eventuali insuccessi scolastici. Il metodo consiste in una serie di esercizi atti a superare difficoltà, blocchi o disagio nello scrivere. Non viene cambiata la scrittura, ma essa diviene leggibile e personale. Tutto ciò poggia sul corretto sviluppo del gesto grafico, su una postura adeguata, sulla respirazione, la tonicità muscolare e la neuro motricità, senza dimenticare la sensibilità del bambino. È ARRIVATO UN BASTIMENTO CARICO DI SOGNI E DESIDERI Quali sono i sogni, i desideri, le aspirazioni, le ambizioni, le speranze e i progetti dei giovani? In un mondo dove la tecnologia ha preso il sopravvento, vogliamo stimolare i ragazzi a comprendere l’importanza della fantasia, dell’immaginazione, dei desideri e dei sogni. È l’ora di correre il rischio di vivere i propri sogni, ciascuno con il proprio talento per capire quanto sia importante raggiungerli e crederci fino in fondo: “È la possibilità di realizzarli che rende la vita interessante”. Questa proposta ha lo scopo di stimolare gli studenti a una riflessione su cosa si vuole veramente, come ottenerla e per ultimo fare un confronto con i sogni ed i desideri degli altri. Arthur Schopenhauer diceva: “La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare”. PROGETTO LETTURA CONDIVISA Un progetto di condivisione della lettura assolve agli obiettivi che fanno parte dello spirito che è alla base della nostra attività di volontariato con bambini, ragazzi, adulti che cercano nella nostra associazione un sostegno per diversi tipi di bisogni, ivi compresi quello della diversità culturale. Ci sono molti motivi per leggere un libro. Come tutti sanno la lettura aiuta, fin da bambini, ad arricchire il proprio linguaggio sia come capacità di comunicare, sia arricchendo il patrimonio lessicale; in età matura tiene allenato il cervello; aiuta la memoria mentre rilassa; ti trasporta in tempi e spazi altrimenti sconosciuti, stimolando il desiderio di approfondire e di conoscere. Il nostro Partner per questo progetto è l’A.N.P.I. (Associazione Nazionale Partigiani Italiani).

Il Museo Fattori A novembre si è svolta una visita guidata, presso il Museo Fattori, di alcune iscritte adulte ai nostri corsi. Sono state accompagnate dall’insegnante di riferimento Maria Casilli, da Anna Boccardi e da Laura Ballini la quale ha svolto attività di guida e di arricchimento culturale sulle tematiche artistiche nelle quali è specializzata. La visita rientra nella valorizzazione degli scambi reciproci di conoscenze culturali e di integrazione, legate al territorio di Livorno e da quello della terra di origine delle partecipanti, cioè la Russia e la Moldavia. Un ringraziamento particolare va alla Direttrice del Museo Fattori che ha permesso, gratuitamente, la visita.

il olontario

Immigrazione Volontariato Legalità: 3 parole per riflettere

Alternanza Scuola – Lavoro A giugno la Dirigente della scuola ISIS Niccolini – Palli ha richiesto la partecipazione presso la nostra sede per cinque suoi studenti. Le ragazze sono state non solo sempre presenti ma hanno collaborato, si sono rese disponibili ad assumere incarichi e decisioni, redatto in modo chiaro, logico e coerente i contenuti di studio, relazioni, anche con l’ausilio di strumenti tecnologici. I loro rapporti con gli altri sono stati attivi ed empatici. Ma cosa ancora più importante, per noi, è stata la richiesta di una delle partecipanti a voler continuare questo percorso, infatti in questo momento sta seguendo dei ragazzi da alfabetizzare. Questa è la dimostrazione di quanto possa essere utile il percorso di alternanza Scuola Lavoro, un’esperienza positiva per gli studenti e per la nostra Associazione che avvicina i giovani al volontariato.

Settembre Pedagogico All’interno del progetto Settembre pedagogico promosso dal Comune di Livorno siamo state invitate a partecipare alla giornata di studio dal tema: “La scuola come comunità educante e il problema dell’accoglienza. Idee, esperienze e proposte per l’inclusione” che si è tenuta presso la sala conferenze del CRED. Siamo state liete di partecipare perché abbiamo avuto la possibilità di spiegare il nostro lavoro, le nostre difficoltà ma anche le nostre soddisfazioni. In un'associazione grande come la nostra c’è sempre posto per i ragazzi che ci chiedono aiuto, per i giovani che hanno il desiderio di sentirsi utili, per dire, quando arriva il giorno del successo, io c’ero.

Tutti alla Festa del Volontariato Non potevamo mancare! E così a maggio abbiamo partecipato alla Festa del Volontariato promossa dal CESVOT Delegazione Livorno, in accordo con il CESVOT regionale. Un’occasione per incontrare altre associazioni e scambiarci le esperienze e i progetti per il futuro. I cittadini livornesi, come sempre, sono stati numerosi. Molti si sono trattenuti al nostro gazebo per chiederci informazioni, discutere dei nostri progetti e dare qualche consiglio e nuova idea.

Al centro la presidente della SVS Marida Bolognesi con gli insegnanti che hanno partecipato al progetto

Gli argomenti di questo concorso, oltre che essere attuali sono importanti, specialmente per la nostra Associazione. Sono 126 anni che la SVS è sempre vicina al cittadino grazie all’impegno giornaliero dei Volontari,e sono più di venti anni che la sezione Nati per Comunicare segue i ragazzi migranti nel loro percorso scolastico, di integrazione, di solidarietà, di ideali, di uguaglianza, dando valore al senso civico delle regole della convivenza e della Legalità. Questo progetto è nato con due obiettivi: venire in aiuto alla scuola nella complessa realizzazione di quanto richiesto dal MIUR e stimolare gli studenti a una riflessione su un argomento attuale e molto spesso drammatico. Le scuole Borsi, con la loro lunga esperienza di accoglienza, hanno visto nel progetto una condivisione dei nostri principi. I due elaborati vincitori del concorso hanno centrato in pieno le nostre aspettative. Nel dvd “Stringiamoci forte dell’aria di speranza” si possono ascoltare le voci dei migranti durante i momenti più drammatici: nelle loro parole sentiamo la disperazione, la rassegnazione e, purtroppo, poche volte la speranza. Il rumore del mare fa da sottofondo, sempre, inesorabilmente. Voci che rimangono dentro come un macigno nel cuore. Nel libro “Raccontami la tua storia” i ragazzi hanno immaginato le storie di vita dei migranti, così diverse, toccanti, a volte crude, ma tutte verosimili, raccontate con passione e attenzione che alla fine della lettura pensi se puoi fare qualcosa per Habdul, Fatima, Parvana e tanti altri. Le storie raccontano anche degli oggetti ritrovati sulle spiagge di Lampedusa, che ci avvicinano alla conoscenza della cultura dei migranti: un tappeto per pregare, una teiera, regalo della suocera in segno di accettazione, una radio, un vestito ed altro ancora, tutti oggetti che rappresentavano una vita normale, ma purtroppo, per molti di loro, sono rimasti sono gli oggetti, perché la vita l’hanno persa in mare, nel Mediterraneo, il più grande cimitero di uomini, donne e bambini che speravano in una vita migliore. Durante la giornata finale la sala si è riempita di emozione, fra il pubblico di insegnati, rappresentanti istituzionali e volontarie le lacrime hanno fatto da cornice alla lettura dei racconti. Grazie ragazzi per il vostro impegno e la vostra sensibilità.


Flash della SVS

Notiziario della

La Salute in Piazza S

ono state due le giornate dedicate alla SALUTE IN PIAZZA con uno screening cardiovascolare gratuito, che hanno coinvolto molti cittadini, accorsi in piazza Cavour al nostro Medical Truke che ha ospitato gli ambulatori necessari in questo caso. Se sommiamo gli esami effettuati il 2 aprile e il 7 maggio, possiamo dire sono stati effettuati circa 430 esami, che hanno portato ad individuare alcuni casi urgenti, inviati all’ospedale o al medico curante. Ringraziamo i medici che volontariamente hanno partecipato all’iniziativa affrontando due giornate molto impegnative, dato il numero di esami svolti, che sono: naturalmente Francesco Genovesi che ha diretto il Dipartimento di Emergenza e Urgenza dell’Ospedale di Livorno, oggi consigliere e direttore sanitario della SVS, Enrico Bianchi Medico di Famiglia, Roberto Bigazzi Nefrologo, Paola Orsini Diabetologa. Un grande ringraziamene va, inoltre, ai tanti volontari della SVS che si sono messi a disposizione dei cittadini, seguendoli nel percorso di screening, offrendo loro tutte le informazioni richieste e l’assistenza necessaria allo svolgimento della manifestazione.

71° anniversario della Liberazione A

nche in questo occasione la SVS è stata presente a tutte le iniziative che hanno ricordato il 71° anniversario della Liberazione, con le consuete deposizioni di corone e la cerimonia al Comune di Livorno.

Il Medical Truke in piazza Cavour per il progetto La Salute in Piazza

Festa della Repubblica Corpus Domini

Le cerimonia commemorativa del 2 giugno in Piazza della Vittoria

L

a SVS con il Labaro, i volontari, la presidente Marida Bologensi, il direttore Fabio Cecconi e alcuni dirigenti hanno partecipato alle celebrazioni del 2 giugno, Festa della Repubblica, cominciata con la deposizione di una corona di allori al bassorilievo in memoria dei partigiani in via Ernesto Rossi, una al monumento ai Caduti in piazza della Vittoria e alla cerimonia ufficiale in Prefettura.

La processione del Corpus Domini

U

na nostra rappresentanza, composta da alcuni volontari, dal direttore Fabio Cecconi e dalla vicepresidente Alessandra Mini, ha partecipato alla processione del Corpus Domini con il Vescovo Simone Giusti, partita dalla Chiesa di San Sebastiano e arrivata fino al Duomo, infatti, dopo aver ascoltato le parole del Vescovo nella piazza antistante San Sebastiano il corteo di cittadini ha seguito il Corpus Domini in processione fino alla Cattedrale.

Accademia degli Avvalorati R

Paola Santini con il violino e Massimo Signorini con la fisarmonica nella chiesa di San Tobia

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ingraziamo l’Associazione Accademia degli Avvalorati che anche quest’anno ci ha dedicato alcune belle iniziative che legano insieme la storia di Livorno, la musica, la cultura e il volontariato. Ricordiamo il Giro delle Sette Chiese con il concerto svoltosi nella Chiesa di San Tobia, il concerto organizzato nella Chiesa di Santa Caterina e il concerto “Cimarosa, Mascagni e Piazzolla for San Francesco”, svoltosi in Duomo in occasione della giornata dedicata a San Francesco. Gli amici dell’Accademia ogni anno organizzano anche le celebrazioni per ricordare San Giovanni Nepomuceno, alle quali partecipiamo sempre volentieri con il nostro Labaro e un gruppo di volontari.

Le celebrazioni per San Nepomuceno


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Flash della SVS

La Festa del Volontariato porta tutti in piazza

Foto di gruppo con i responsabili delle associazioni che hanno partecipato alla Festa del Volontariato con la presidente Cesvot provinciale Fiorella Cateni

L

a Festa del Volontariato organizzata dalla delegazione provinciale del Cesvot e dal Comune di Livorno è un’occasione per portare nelle piazze le associazioni che durante l’anno operano spesso dietro le quinte e far così conoscere ai cittadini le attività. Una vera e propria festa con musica e tanta allegria che aiuta anche a rafforzare i rapporti fra volontari di associazioni diverse.

Una panoramica di piazza Grande durane la Festa del Volontariato

Madonna del Buon Rimedio

il olontario

Una mano tesa ai migranti C

ontinua l’impegno dei nostri volontari a favore dei migranti. A Livorno alle sede Nord di via delle Corallaie, quando richiesto dalle autorità, viene attivato un servizio di prima accoglienza con l’assistenza sanitaria e un pasto ristoratore, prima che raggiungano i luoghi dedicati alla loro accoglienza. Anche la SVS Roma Capitale si è mobilitata in aiuto dei migranti ospiti al campo della Croce Rossa allestito nei pressi della stazione Tiburtina I volontari della sede SVS Roma impegnati con i migranti nelle vicinanze della sede. I Militi Volontari hanno distribuito al campo mondo difficile e crudele, che non è poi così lontano da noi. generi di prima necessità. Uno scambio umano fatto di sguardi, di gesti Un’esperienza importante per la nostra associazione e per i nostri volontari, perché e di sorrisi che ci donano e che noi cerchiamo ogni volta queste persone ci parlano di un di ricambiare.

U

Giornata della Memoria

na giornata particolare, alla quale non potevamo certo mancare, perché è un dovere di tutti i cittadini ricordare le vittime della Shoah. La Giornata della Memoria ci ha visto presenti con il nostro Labaro e una rappresentante di volontari guidati dalla presidente Marida Bolognesi alla commemorazione con la deposizione di una corona alla memoria al cimitero ebraico.

C

ome ogni anno i volontari della SVS e i mezzi di emergenza e protezione civile si sono messi a disposizione per la celebrazione della Madonna del Buon Rimedio, la cui statua, dalla chiesa di San Ferdinando ha

Un momento delle celebrazioni al Cimitero Ebraico

attraversato il quartiere di Venezia, per essere poi trasportata su una barca all’Andana degli Anelli dove sono state ricordate le, purtroppo tante, vittime del mare con un lancio di fiori in acqua.


Flash della SVS

Notiziario della

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Moby Prince: 25 anni e nessuna verità Inaugurazione dell’ambulanza

I

La commemorazione nella sede della SVS

n questi anni 25 anni dalla tragedia del Moby Prince, come gesto simbolico, abbiamo sempre fatto viaggiare per le strade di Livorno un’ambulanza dedicata alle vittime, con la scritta sul fianco alla loro memoria. Per questo abbiamo scelto proprio il 10 Aprile di quest'anno per inaugurare una nuova ambulanza a loro dedicata che ha sostituito la precedente ormai usurata. Il 10 Aprile per noi è iniziato nella sede di via San Giovanni alle 12 per un commiato della presidente Marida Bolognesi e del Consiglio che ha visto la presenza dei volontari

La nuova ambulanza 140 davanti alla lapide in memoria delle vittime all’Andana degli Anelli

che parteciparono ai soccorsi nei giorni della tragedia, di Loris Rispoli, dei rappresentanti dei familiari delle vittime e dei cittadini che hanno voluto condividere con noi questo momento. Alle 15, tutti insieme, siamo andati in Comune per partecipare alle commemorazione, alle 17 il sindaco Filippo Nogarin e Loris Rispoli hanno tagliato il nastro dell’ambulanza, che insieme al corteo ha raggiunto l’Andana degli Anelli. È stata una lunga giornata, perché lungo è il filo del dolore seguito, perché lunghi sono stati questi 25 anni senza una giustizia.

La collaborazione Un defibrillatore con i Vigili del Fuoco in memoria di Pino

A

nche il Centro Commerciale Parco del Levante ha il suo defibrillatore grazie al contributo spontaneo di amici e parenti di Giuseppe Ambrogio, detto “Pino”, tragicamente scomparso nell’agosto 2015 per arresto cardiaco. Alla SVS è stato affidata la gestione e il controllo del funzionamento dell’apparecchio. Alla cerimonia di consegna era presente la moglie di Pino, gli amici e la Presidente Marida Bolognesi e il direttore del Parco del Levante. La consegna del defibrillatore ai Vigili del Fuoco

Sant’Antonio

U

n legame forte che nasce dal trovarsi spesso fianco a fianco per aiutare i cittadini e che oggi è stato rafforzato ancora di più con il dono da parte della SVS di un defibrillatore ai Vigili del Fuoco. Uno strumento indispensabile per chi opere nelle emergenze quotidiane e ha l’opportunità di salvare delle vite umane. È stata la presidente della SVS Marida Bolgnesi a consegnare il defibrillatore al Comandante dei Vigili del Fuoco Claudio Chiavacci. Alla breve cerimonia hanno partecipato anche il direttore Fabio Cecconi, Walter Chiriatti e Fabio Allegri.

L

a processione del 13 giungo dedicata a Sant’Antonio ha visto impegnati molti volontari che si sono adoperati al meglio per la riuscita della processione.

Un momento della cerimonia di consegna del defibrillatore al Parco del Levante

Commemorazione dei Caduti A

nche questo 2 novembre abbiamo partecipato con il nostro Labaro, accompagnato dalla presidente Marida Bolognesi e dai volontari, alla Commemorazione dei Caduti al cimitero comunale “La Cigna” e alla successiva deposizione di un cuscino di fiori del Presidente della Repubblica sulla tomba del Presidente Carlo Azeglio Ciampi.

Il corteo per le vie cittadine


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Flash della SVS

Parte con la SVS la campagna di vaccinazioni per il meningococco C È

venuta personalmente a Livorno per salutare i primi 30 volontari della SVS che hanno risposto alla campagna vaccinazioni dedicata ai volontari. “Mi fa molto piacere essere qui” -ha affermato l’assessora regionale alla sanità Stefania Saccardi- “non solo per promuovere la campagna di vaccinazione insieme a voi, ma perché credo che il mondo del volontariato sia una parte strategica del nostro servizio sanitario e anche sociale. Ci rapportiamo con i servizi che il volontariato fa nell’emergenza e nell’urgenza, ma ci sono un’enormità di servizi. Oltre questi, che vengono svolti e che spesso non sono contabilizzati e valorizzati dalle stesse istituzioni. Però tutti sappiamo che il volontariato è indispensabile per creare un rapporto più diretto e più immediato con i cittadini, quel rapporto che talvolta manca alle istituzionali, quel contatto che crea la fiducia con il cittadino. Il volontariato esprime un valore civico, chi decide di dedicare il proprio tempo al volontariato è un cittadino a tutto tondo, esprime la tenuta sociale di una collettività ed il senso di una comunità. A questo le istituzioni tengo e devono tenere sempre di più. Possiamo essere anche i più bravi, ma se i cittadini non si sentono parte di una comunità, non si sento parte di una scommessa politica che coinvolge il destino di tutti noi e di chi ci vive accanto, non riusciremo a gestire una società con l’equilibro, l’attenzione e la solidarietà che merita”.

Dopo aver espresso la sua stima nei confronti del mondo del volontariato e di chi ne fa parte la Saccardi ha sottolineato il valore della vaccinazione dicendo: “Oggi ho letto numerosi allarmismi sui giornali, ma del tutto infondati. La circolare Ministeriale dice che non c’è nessun allarme, che si può venire tranquillamente nella nostra regione. Certo, abbiamo di fronte una situazione che presenta dei numeri più alti rispetto a quelli registrati lo scorso anno e di quelli che si possono registrare nelle altre regioni, ma siccome siamo persone responsabili, che preferiscono prevenire piuttosto che contare i morti e gli ammalati negli ospedali, abbiamo deciso di lanciare una campagna di vaccinazione. La barriera al meningococco C è il vaccino e quindi abbiamo deciso di investire in questa prevenzione. Sono già stati spesi 25 milioni di euro per comprare i vaccini, una cifra non da poco, ma che abbiamo voluto utilizzare per proteggere tutti i cittadini di questa regione. Vi ringrazio perché vi siete resi disponibili a pubblicizzare e diffondere questa campagna, in modo che il messaggio possa arrivare a tutti. Volevo però ribadire che non vi è nessun allarme, ma una situazione di attenzione e normale prevenzione. Grazie per quello che fate ogni giorno, voi dovete sapere che siete un pezzo importante del nostro servizio sanitario”.

Foto di gruppo con l’assessora regionale Stefania Saccardi, la presidente SVS Marida Bolognesi e i volontari che hanno aderito alla campagna vaccinazioni

Vivere il mare e fare esercitazioni

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n clima estivo e una luce autunnale hanno reso l’ultima domenica di settembre una giornata perfetta per parlare e vivere il mare con l’esibizione di sport, le prove di alcuni salvataggi in acque e per parlare di ambiente. I nostri volontari hanno trovato un pubblico numeroso che si è goduto lo spettacolo senza rinunciare alla tintarella.

il olontario

Il Palio dell’Antenna e il trasporto delle reliquie di S. Giulia

I

l Palio dell’Antenna, anche quest’anno ha messo insieme più anime della città di Livorno, con la sfida dei remi in mare, la sfilata dei figuranti e il trasporto delle reliquie di Santa Giulia sulla barca, che hanno saputo unire in un unico abbraccio lo spirito sportivo e competitivo dei cittadini, con le radici storiche del territorio la sua anima religiosa. I nostri volontari si sono messi a disposizione della manifestazione con i servizi di ambulanza per le emergenze, l’idroambulanza per il soccorso in mare, le emergency bike e l’ambulanza veterinaria. Un impegno che dimostra la simbiosi fra SVS e la città. Sullo sfondo, su tutto e tutti, il nostro mare.


Mutua SMS L'Assistenza

Notiziario della

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Nominato il nuovo presidente Roberto Ferrari Programmi e progetti futuri

I Z I V R E STRI S

I NO

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> Invio di un Medico in Italia > Invio di un’Ambulanza > Invio medicinali alI’estero > Ricerca Infermiere in Italia > Servizio spesa a casa in Italia > Trasferimento sanitario > Monitoraggio del ricovero ospedaliero > Assistenza ai familiari assicurati > Assistenza ai minori di 14 anni > Viaggio di un familiare > Recapito messaggi urgenti > Rientro anticipato > Informazioni sanitarie e farmaceutiche > Informazioni di Medicina Tropicale > Segnalazione Centri diagnostici privati > Segnalazione Centri specialistici > Ambulanza garantita

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> Rientro sanitario > Servizio infermieristico ambulatoriale > Prestazioni infermieristiche > Servizio di Riabilitazione Fisioterapica > Decesso

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a nostra Mutua nasce nell’Aprile del 2008 ed è quindi ancora giovane rispetto ad altre realtà del settore, ma la nostra storia è figlia della storia di SVS, la cui fondazione, risalente al 1890, ci esime da complessi di inferiorità rispetto alle altre Mutue storiche toscane e nazionali. In questi anni, grazie all’impegno dei consiglieri, alla vicinanza della SVS e alla fiducia che i soci hanno riposto in noi, siamo passati dai 53 aderenti del 2011 agli oltre 800 del 2016, con un incremento medio negli ultimi due anni di oltre il 25% annuo. Oltre 20 soci hanno sottoscritto il pacchetto Morfeo, per il quale è prevista anche la possibilità di un pagamento dilazionato fino a sei mesi. Quest’anno ha visto anche il rinnovo del Consiglio Direttivo, giunto a scadenza. In sostituzione di Paolo Fioretti, che rimane nel consiglio direttivo, è stato nominato presidente Roberto Ferrari. Cosa ci riserva il futuro? Cosa offriamo ai nostri soci consolidati e ai nuovi potenziali aderenti ? Il futuro è come sempre insidioso, ma anche pieno di prospettive. La crisi sociale ed economica che attraversiamo rende le famiglie sempre meno capaci di affrontare spese straordinarie, e spesso sono proprio le spese per la salute a soffrirne. D’altra parte anche lo stato sociale è in ritirata e le risorse disponibili da parte di Stato, Regioni e Comuni sono sempre minori.

Si apre quindi una grande opportunità per la Mutualità in genere, quella di integrare lo stato sociale senza che le famiglie debbano dissanguarsi per accedere alla sanità privata. Alcune regioni, tra cui la Toscana è in prima fila, hanno recepito questa opportunità e predisposto un regolamento attuativo per il riconoscimento del ruolo sociale e culturale delle Società di Mutuo Soccorso. In Toscana esistono quasi cento SMS, ovviamente non tutte hanno le caratteristiche di una vera mutua e molte hanno un numero di soci molto esiguo, a fronte di due o tre società strutturate e organizzate. Occorre quindi farsi promotori di un collegamento più stretto tra queste realtà, in modo da non presentarsi in regione come un coro polifonico di voci dissonanti, e questo stiamo cercando di fare. Se ci riusciremo potremo mantenere e aumentare i servizi del pacchetto Base e offrire ai nostri soci servizi più completi, su un territorio più ampio, proponendo pacchetti associativi che avranno un costo maggiore, ma con servizi che saranno competitivi con le offerte che si possono trovare sul mercato privato, notoriamente più legato al profitto che alla solidarietà. Per questo ci auguriamo che i nostri soci continuino ad avere fiducia in noi e molti altri si aggiungano e ci seguano in questa avventura. Non mancheremo di tenervi informati sugli sviluppi futuri.

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Polo per la Salute

Notiziario della

Francesco Genovesi: nuovo direttore del Polo per la Salute I

l 2016 è stato per me un anno impegnativo e nello stesso tempo ricco di stimoli sul piano del volontariato. Già conoscevo il mondo della SVS, dato il mio ruolo di direttore del 118, ma certo farne par te e viverlo dall’interno è tutta un’altra cosa. Dopo la mia elezione a gennaio come membro del Consiglio Direttivo mi sono dedicato soprattutto al settore sanitario e alla prevenzione diventando Direttore Sanitario del Polo per la Salute, uno dei servizi storici di SVS. Prima di tutto voglio ringraziare chi mi ha preceduto in questo

ruolo, il dottor Bocalon che ha gestito con professionalità il Polo consegnandomi un servizio di grande interesse per i cittadini, che cercherò di curare al meglio, perché credo nel fondamentale diritto alla salute per tutti. Fra i tanti progetti ai quali stiamo lavorando mi piace mettere in evidenza proprio il settore della prevenzione, che grazie all’utilizzo del Medical Track ci permette di portare nelle piazze specialisti che possono operare in veri e propri ambulatori. Dopo il grande afflusso di cittadini alle due giornate di primavera dedicate agli screening gratuiti in piazza Cavour, stiamo pensando di ripetere l’esperienza, andando anche nelle piazze dei quartieri più svantaggiati, perché sappiamo bene che in questo periodo di difficoltà economiche la prevenzione e quindi la salute di molti è

La Medicina Sportiva per svolgere un’attività fisica in sicurezza

A

bbiamo accresciuto la nostra offerta ampliando lo staff medico, infatti, al dottor Gianni Merico, al dottor Leonardo Tocchini, al dottor Francesca Graci e al dottor Francesco Cappuccio già presenti in struttura, si sono aggiunti due nuovi medici: la dottoressa Francesca Belatti e il dottor Davide Milanese. Questo ci ha consentito di ridurre ulteriormente l’attesa delle prenotazioni, assicurando accessi rapidi e di qualità. I nostri medici Specialisti in Medicina dello Sport sottopongono l’atleta al previsto protocollo di visita per idoneità, differenziata a seconda della disciplina scelta. Attraverso esami attitudinali e valutazioni clinico-strumentali sarà garantito nelle varie età e per i diversi tipi di esercizio fisico l’accertamento dello stato di salute con il conseguente rilascio dell’idoneità alla pratica sportiva, anche nel caso di minori e diversamente abili. Il Polo per la Salute è una struttura accreditata dalla Regione Toscana ed offre i

suoi servizi alle Federazioni ed Associazioni sportive nazionali, agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI e a tutti coloro che praticano attività sportive amatoriali. Lo sportivo è per noi al centro dell’attenzione, non solo nella fase di visita per il rilascio del certificato di idoneità, ma anche durante l’attività fisica offrendo professionisti operanti nelle altre branche specialistiche come l’ortopedico con servizio di radiologia e ecografia, il nutrizionista e lo staff fisioterapico.

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trascurata e conseguentemente a rischio. Ci troviamo in un’epoca di grandi trasformazioni sia nel campo del Terzo Settore che è appena stato riformato sia nel campo della sanità pubblica e privata. Mossi dai nostri principi fondanti e come appartenenti al Terzo Settore ci sentiamo parte integrante del sistema sanitario pubblico, perché i nostri sforzi sono rivolti là dove il servizio pubblico non può arrivare, come, ad esempio, il campo delle cure e prestazioni a domicilio, tenendo però sempre presente l’accessibilità a tutti, garantendo prezzi sostenibili. Inoltre, voglio sottolineare come il nostro sforzo si orienta sempre più verso una maggiore personalizzazione dei servizi perché l’individuo ha una sua dignità, anche e soprattutto quando è malata o si trova in difficoltà, ed il rispetto è uno principi basilari per il nostro Polo per la Salute e tutta la SVS Pubblica Assistenza. Francesco Genovesi Direttore Sanitario del Polo per la Salute Consigliere del Direttivo della SVS

La cura dei denti per il benessere della persona

F

ra le tante specialistiche offerte dal Polo della Salute vi è quella odontoiatrica seguita dal un gruppo di specialisti formati dal dottor Roberto Leonardi laureato a Siena responsabile del settore, dal dottor Stefano Spadoni laureato a Pisa e perfezionato con Master di Chirurgia Orale e d’urgenza e in implantoprotesi e il dottor Daniele Cenci igienista. La prima visita dei nostri specialisti è gratuita e le successive tariffe sono calmierate e accessibili, per permettere a tutti una corretta prevenzione e una rapidità d’intervento in caso di necessità. Grazie all’apertura del reparto di Radiologia sullo stesso piano del Polo della Salute i cittadini hanno la possibilità di effettuare nell’immediatezza panoramiche dentarie per facilitare la rapidità di diagnosi e intervento.

La fisioterapia: il nostro fiore all’occhiello L

a fisioterapia è per il Polo per la Salute il cosiddetto “fiore all’occhiello”, un punto di forza con il quale i nostri servizi di cura e prevenzione sono nati anni fa. Nel tempo la qualità del servizio si è sempre mantenuta alta con gli ottimi professionisti, l’accessibilità della struttura anche per i diversamente abili, la valutazione fisioterapica della cura, il servizio fisiatrico con consulenza di una fisiatra e la rapidità nell’avere gli appuntamenti. Vogliamo prima di tutto presentarvi i nostri operatori, infatti, al secondo piano di via San Giovanni 30 potete trovare ad accogliervi Rosa Aloiso, Cecilia Beccani, Gabriele Rummolo e Pasquale Cerundolo. Mentre se siete impossibilitati a muovervi sarete raggiunti da: Barbara Scerra, Anna Balma, Riccardo Pastorino che si occupano delle

terapie domiciliari. Responsabile del reparto di fioterapia è la dottoressa Katia Mussio. Nell’ottica di migliorare l’offerta di servizio , sono stati recentemente inseriti nel ventaglio delle prestazioni di fisioterapia, due strumenti di avanguardia: le onde d’urto e un laser di ultima generazione. I nostri professionisti in team con gli specialisti e con la dottoressa in fisiatria, sono in grado di valutare al meglio quali siano le necessità del paziente, indirizzandolo alla terapia specifica migliore per la patologia acuta. Il nostro Polo per la Salute offre il vantaggio di essere una comunità di specialisti che cooperano fra loro, integrandosi nelle loro competenze per rendere migliore l’assistenza ai cittadini, come ad esempio è per il reparto di fisioterapia che interagisce con la Medicina

dello Sport in casi di infortuni. Il nostro studio fisioterapico è aperto tutti i giorni dalle 8 alle 20 per dare la possibilità, anche chi lavora, di usufruire delle fasce orarie più comode.


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Servizio di Radiologia

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Struttura Sanitaria Autorizzata - Direttore Sanitario: Francesco Genovesi

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Onoranze Funebri

Notiziario della

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Un servizio qualificato con personale specializzato che trovi a Livorno, Pisa, Grosseto e Marina di Massa

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e un tempo le onoranze funebri erano eseguite da volontari dotati di carri a mano o a cavallo oggi il personale è specializzato, ha seguito dei corsi di preparazione e gli automezzi, il materiale e gli arredi funebri sono conformi alle norme vigenti e scelti fra i migliori produttori, per garantire al cittadino il massimo dell’efficienza. Il servizio svolge qualsiasi tipo di attività come: - organizzazione completa della cerimonia funebre, - servizio di cremazione - scelta, nei nostri uffici, di cofani, urne, ossari e accessori di vario tipo - vestizioni e composizione salma, - allestimento camere mortuarie, - servizio di pratiche mortuarie, - passaporti mortuari per paesi esteri, - trasporti locali, nazionali ed internazionali con autofunebre, mezzi navali ed aerei, - pubblicazione di necrologi sui giornali anche il sabato e la domenica, - fornitura dei fiori, - stampa e affissione di manifesti funebri, ricordi o biglietti di ringraziamento post cerimonia, - disbrigo pratiche legali e previdenziali per cessazione o reversibilità della pensione, riduzione Tia ecc... - dispersione ceneri in mare. SERVIZIO A SUPPORTO ANCHE PER ALTRI OPERATORI FUNEBRI (personale, autofunebre, cofani). Operatività: 24 ore su 24 Come contrattarci: Livorno - via San Giovanni, 30 Tel. 0586 896040 int. 2 oppure 0586 888888 Marina di Massa - via Montegrappa, 72 Tel. 800 073 330 Grosseto: via Aurelia Nord 60 Tel 800 073 330 Pisa: via Cocchi 4 Ospedaletto Tel. 800 073 330 Tutte le informazioni utili sul nostro sito www.svsonoranzefunebri.it

Tel. 0586 89.60.40 INT.2 Tel. 0586 88.88.88

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Regolamento del servizio Q

ualsiasi operazione funebre è regolata dalla Legge di Polizia Mortuaria n° 285 del 10 settembre 1990 e dalla circolare emanata dal Ministero della Sanità n° 24 del 24 giugno 1993. In ogni Regione vige una propria normativa insieme ai regolamenti di polizia mortuaria emanate dai Comuni. Regolamento polizia mortuaria dei Comuni interessati. Dal 1/1/2010 tutte le attività dei servizi ed onoranze funebri sono affidate in gestione alla SVS Gestione Servizi srl impresa partecipata dalla SVS Pubblica Assistenza Livorno con sede in via San Giovanni, 30 Livorno. Società a responsabilità limitata a socio unico Sede Legale via San Giovanni,30 57123 LIVORNO CF/P.IVA 01646250496 Iscritta all’Ufficio registro delle imprese di Livorno LI 145561 capitale i.v. € 20.000,00

I costi L

a funzione calmieratrice della Società Volontaria di Soccorso Pubblica Assistenza e di conseguenza della SVS Gestione Servizi srl consente al cittadino di avere un trattamento economico assai inferiore rispetto alla media nazionale.

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Addetto all’Assistenza di base Assistenza al malato di Alzheimer Adulto in struttura Accompagnare verso - Il fine vita Assistente familiare Progettare attività di animazione per l’infanzia Tecnico/Progettista dell’animazione socio educativa Tecnico/Progettista dell’inserimento lavorativo per disabili e soggetti svantaggiati

◊ AREA IGIENE DEGLI ALIMENTI • Formazione obbligatoria per operatori addetti alla produzione/ somministrazione di alimenti senza glutine • HACCP • Addetto attività alimentari semplici e complesse

> AREA MESTIERI - CORSI PER: • Pizzaiolo - Panificatore artigianale • Pasticcere • Preparare menù semplici • Operatore di Impianti Elettrici • Operatore di Impianti Termodraulici • Operatore di Falegnameria • Saldatore base

& AREA SANITARIA e SICUREZZA AZIENDALE • Bagnino di salvataggio • Corsi antincendio D.M. 10/3/1998 per aziende a basso, medio e alto rischio • Corsi per addetti alle squadre di primo soccorso (ai sensi del decreto n° 388 del 15/7/2003 del Ministero della Salute)

• R.L.S. - Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza • R.S.P.P. - in aziende a rischio basso/medio/alto (ai sensi dell’art.34 del Dlgs 81/08)

• Corsi di Formazione sulla sicurezza per i Iavoratori (ai sensi dell’art.37 del Dlgs 81/08)

• Corso B.L.S.-D - utilizzo del defibrillatore • Formazione obbligatoria per addetto ai servizi di controllo attività di intrattenimento e spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi (ex buttafuori) • Formazione per conducenti carrelli elevatori

= AREA MEDIAZIONE

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LE NOSTRE SEDI MARINA DI MASSA - Via Montegrappa, 72 GROSSETO - Via Aurelia Nord, 60 PISA - Via A.Cocchi, 4 - Ospedaletto (PI) FIRENZE - Via del Pratignone, 20/22 - Calenzano (FI) ROMA - Via Baldassarre Orero, 67 VERONA - Via Garibaldi, 5 - S. Giovanni Lupatoto (VR)

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Notiziario della

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sempre più ampia l’offerta dei nostri corsi di formazione, pensati e strutturati sulle richieste dell’attuale mercato del lavoro. L’area sociale, fiore all’occhiello dell’Agenzia, comprende il corso per Addetto all’Assistenza di base (nuovo profilo regionale 900 ore) e corsi incentrati sull’Assistenza al malato di Alzheimer, l’Assistenza in ambito di Cure Palliative, l’Assistenza di adulti in Struttura, Accompagnamento verso il fine vita, Assistente familiare, progettare attività di animazione per l’infanzia, il Disagio minorile, e quelli, con riconoscimento Regionale, per le nuove figure di Tecnico o Progettista dell’animazione socio-educativa e Tecnico o Progettista dell’inserimento lavorativo di persone disabili ed in situazione di svantaggio. Ampio spazio è dedicato all’area sanitaria e sicurezza sui luoghi di lavoro: Attualissimo il corso di formazione per l’utilizzo del Defibrillatore, ma anche i corsi di formazione per la sicurezza sul lavoro obbligatori per tutti i lavoratori, dirigenti e preposti, e la preparazione di figure come RSPP - datori di lavoro in aziende a basso, medio o alto rischio, Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza (RLS), Incaricato al primo soccorso, Incaricato all’antincendio, Bagnino di salvataggio, Addetto al controllo nei locali di intrattenimento e spettacolo (ex buttafuori). Presso l’Agenzia è inoltre possibile ottenere l’abilitazione alla guida dei carrelli elevatori. Nell’area dell’igiene degli alimenti vengono realizzati corsi per Addetto ad attività alimentari semplici o complesse HACCP, per Addetto ai piani di autocontrollo, Formazione obbligatoria per la Somministrazione di alimenti e bevande e quella per Responsabile tecnico dell’attività di panificazione (intero o ridotto, per coloro che hanno esperienza nel settore), formazione obbligatoria per operatori addetti alla produzione e somministrazione di alimenti senza glutine. Il Formavol in risposta alle nuove esigenze del mercato del lavoro ha creato un’“Area dei mestieri”, strutturata con laboratori, supporti tecnici e convenzioni stipulate con una rete di Aziende e Istituti Scolastici del territorio presso cui potrà essere svolta la parte pratica dei mestieri. Ai corsi già in catalogo per Pizzaiolo-Panificatore artigianale e per Pasticcere Artigianale sono in programma per l'anno nuovo i Corsi per Elettricista, Termoidraulico, Saldatore e Falegname e due nuovi corsi riconosciuti :" PREPARARE menù

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Carta SVS Livorno adottala per i tuoi pagamenti! È una carta “etica” La Banca MPS periodicamente effettuerà una donazione liberale per sostenere l’attività dell’Associazione. È una carta prepagata nominativa ricaricabile operante esclusivamente sul circuito internazionale Visa Electron, utilizzabile in Italia, all’estero e su Internet. Può essere rilasciata anche a chi non è titolare di conto corrente, non residente in Italia e non maggiorenne. Si ricarica anche a distanza tramite i servizi di PasKey Internet Banking e Paskey Mobile Banking e dagli sportelli automatici delle Banche del Gruppo Montepaschi. Sulla carta possono inoltre essere disposti accrediti ricorrenti (ad esempio pagamento stipendi).

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semplici" e "PROGETTARE attività educative - ANIMATORE PER L'INFANZIA". Sicuramente una formazione specifica molto richiesta ed apprezzata perché offre un’alta ricaduta occupazionale anche grazie alla Certificazione Regionale di Competenze rilasciata a fine corso. L’area della Mediazione (S.V.S. GESTIONE SERVIZI è Centro di Mediazione Civile) include corsi completi per Mediatore Civile Professionista, di aggiornamento obbligatori rivolti a Mediatori ed Avvocati e il corso di Qualifica “Esperto Mediatore Familiare”, un professionista capace di accompagnare la coppia in modo “neutrale” e di mediare il conflitto in fase di separazione e divorzio. Nell’area Informatica si organizzano corsi brevi di alfabetizzazione informatica o per approfondire singoli moduli specifici in base alle richieste. In partenza ad anno nuovo un nuovo corso: COMUNICARE CON I SOCIAL NETWORK per imparare a comunicazione, utilizzare le applicazioni avanzate, creare profili, con Linkedin, Facebook, Twitter, Instagram . Vengono, inoltre, organizzati i corsi di preparazione ai test di ammissione alle facoltà di Medicina, Professioni Sanitarie ed Architettura ed il risultato è stato molto positivo infatti una percentuale molto alta di Allievi è riuscita a superare il test di ammissione alle facoltà prescelte.

Il ricavato del progetto sarà utilizzato per sostenere l'invio di autoambulanze nei paesi del sud del mondo. Il ricavato della Tessera Prepagata finanzierà i progetti che rientrano nel programma Soccorriamo il Mondo e si occupano di portare le autoambulanze, non più adeguata a viaggiare in Italia, ma ancora in ottimo stato, nei paesi a Sud del Mondo, dove avere un mezzo di trasporto per accompagnare nel modo corretto i feriti e gli ammalati negli ospedali è una rarità.

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on recente Decreto 7681/2016 la Regione Toscanana ha accreditato SVS Gestione Servizi srl e Pubblica Assistenza come soggetti abilitati all’erogazione di corsi di formazione finalizzati al rilascio dell’autorizzazione all’impiego del defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) ai sensi del DM 18/03/2011. Il corso è rivolto a personale non sanitario e a tutte quelle realtà sociali con grande affluenza di pubblico come palestre, piscine, impianti sportivi e luoghi pubblici in generale, che si possono trovare in situazioni di emergenza e che richiedono l’intervento di personale preparato ad affrontare una rianimazione cardiopolmonare. SVS fin da settembre sta portando avanti una campagna formativa rivolta principalmente alle società sportive e alle scuole della provincia di Livorno. I corsi BLSD, della durata di 5 ore, sono tenuti da personale altamente qualificato, con esperienza pluriennale nel ruolo di istruttore. La formazione si svolge presso la nostra sede in via delle Corallaie 10/14 a Picchianti. I corsi hanno una cadenza mensile e sono previste anche edizioni da realizzare “a domicilio” presso le aziende che ne fanno richiesta.


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AVIS comunale

il olontario

L’attività dell’Avis comunale e l’appello alla donazione L

’Avis Comunale di Livorno, costituita nel febbrai del 1956, è un’associazione privata (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale) di interesse pubblico costituita tra coloro che donano il sangue in modo volontario, gratuito, anonimo, periodico e responsabile. L’Avis è un’associazione apartitica, aconfessionale di volontari, persone che si impegnano quotidianamente nell’attività di sensibilizzazione alla donazione e di educazione alla salute, come previsto e stabilito dallo statuto associativo e dall’incarico conferito dalla Regione Toscana attraverso l’Azienda ASL6. L’A v i s s vo l g e : p r o g e t t u a l i t à d i sensibilizzazione alla donazione nelle scuole, corsi di formazione per volontari, capillarità informativa su territorio attraverso la collaborazione di gruppi organizzati nei luoghi di lavoro, nei luoghi di aggregazione sportiva, sociale e religiosa, si impegna e continuerà ad impegnarsi per il raggiungimento dell’autosufficienza trasfusionale sul territorio locale, regionale e nazionale con attività di informazione e sensibilizzazione volte all’aumento della donazione di sangue e plasma, per il raggiungimento degli obbiettivi prefissati dalla Regione Toscana. Per quanto riguarda la nostra realtà cittadina, l’Avis di Livorno collabora attivamente con il Centro Trasfusionale evadendo per la quasi totalità le richieste di sangue ed emocomponenti. Il sangue è un’esigenza quotidiana che diventa tragica ogni volta che manca, non solo in caso di eventi eccezionali quali terremoti, disastri o incidenti, ma anche e soprattutto nella gestione ordinaria dell’attività sanitaria: nell’esecuzione di trapianti e di vari interventi chirurgici, nei servizi di primo soccorso, nelle terapie oncologiche contro tumori e leucemie. In campo medico, il plasma (90% acqua e 10% proteine) è un componente del sangue sempre più richiesto e necessario. Oltre all’impiego che se ne fa in medicina generale, viene infatti largamente utilizzato per la composizione farmaceutica dei plasma derivati (albumina, globuline, fattori della coagulazione, ecc.), veri e propri “farmaci salvavita” necessari alla cura delle malattie del sangue. Il sangue e i suoi componenti sono quindi presidi terapeutici indispensabili per la vita e non riproducibili in laboratorio. Ciò significa che non esistono ad oggi alternative possibili alla donazione e se vogliamo una Sanità capace di prendersi cura di noi, non possiamo far appello solo sulla scienza e sulla medicina, ma dobbiamo dare il nostro contributo. Molti probabile conoscono già queste informazioni, quello che invece spesso si ignora è che le donazioni sono in NETTO CALO! Contribuiamo ad invertire questa tendenza divulgando il messaggio tra i nostri conoscenti. Per avere un appuntamento per la donazione puoi chiamare ai seguenti numeri: 0586 444111; 335 7371167 oppure scrivici una e-mail a livorno.infodonatori@avis.it

"Il sangue è un’esigenza quotidiana che diventa tragica ogni volta che manca" Giovanni Belfiore presidente dell'AVIS comunale


Associazione Comunità Senegalese| 55

Notiziario della

La vita di una comunità integrata nel territorio L

’Associazione Senegalese è una realtà cittadina molto radicata sul territorio, con la quale più volte abbiamo collaborato. Due anni fa ci fu l’invio di una nostra ambulanza in Senegal e pochi mesi fa la collaborazioni si è rinnovata con la raccolta dei generi di prima necessità per le popolazioni colpite dal terremoto, alla quale i nostri amici senegalesi hanno partecipato attivamente. Il presidente dell’associazione Diop Mbaye è molto conosciuto in città e abbiamo voluto lasciargli la parola affinché potesse raccontarci l’attività della Comunità. “Sono presidente dell’associazione provinciale e del Casto regionale, cioè del Coordinamento delle Associazioni Senegalesi in Toscana. Come associazione siamo presenti in tutti i capoluoghi di provincia, ma anche in alcuni comuni, come è il caso di Livorno, dove l’associazione è attiva anche a Cecina e Piombino” Quanti sono i senegalesi sul nostro territorio? “Fra Livorno e provincia siamo circa 10.000. Naturalmente non tutti i senegalesi si riconoscono in questa associazione e non tutti quelli che ci si riconoscono sono iscritti, infatti, non è questa la nostra finalità. Ogni senegalese di diritto fa parte dell’associazione, c’è poi chi ha piacere di iscriversi e ufficializzare questa appartenenza, ma non è obbligatorio”. Quando è nata a Livorno l’associazione? “Negli anni ‘90”. Gli scopi dell’associazione? “Unirsi per avere una sola voce e quindi essere più incisivi a livello politico, rapportarsi meglio alle istituzioni, esprimere più chiaramente le esigenze della comunità senegalese”. Quale, fra le vostre iniziative, ti piace ricordare? “Le nostre ultime elezioni per il rinnovo della carica di presidente svoltesi nel 2012. Mi fa piacere parlare di questo perché è la prima volta a Livorno, a quanto sappiamo, che la comunità si è organizzata per fare delle vere e proprie elezioni con schede elettorali, urne, campagna elettorale e perfino un comitato elettorale. In passato l’elezione avveniva per alzata di mano durante l’assemblea”. Come è nata l’idea della raccolta di generi di prima necessità per le popolazioni colpite dal sisma?

Diop Mbaye Presidente della Comunità Senegalese Livornese e del Casto

“Quando si verifica una calamità naturale in Senegal, come ad esempio un’alluvione, cerchiamo di mobilitarci per dare un aiuto. La stessa cosa è accaduta per il terremoto del Centro Italia, dove oltre ai morti molte persone hanno perso tutto ed hanno bisogno di aiuto. Un’altra iniziativa alla quale teniamo molto è il nostro rapporto con l’Avis. In Toscana siamo stati la prima comunità straniera a fare la donazione di sangue, poi altre hanno seguito il nostro esempio”. Di cosa avrebbe bisogno la comunità senegalese livornese? “Di una sede. L’abbiamo sempre chiesta, ma non ci è mai stata data. Per ora facciamo tutto a casa mia, essendo io il presidente, ma sarebbe importante avere una nostra sede, perché vogliamo la nostra autonomia, vogliamo esprimerci in tutta libertà e interagire con la comunità labronica. Poi abbiamo bisogno di maggiore ascolto da parte del Comune, mentre con la Questura abbiamo un buon rapporto e questo ci fa molto piacere, anche per i nuovi senegalesi che arrivano”. Un sogno nel cassetto? “Avere un giorno la possibilità d’investire e lavorare in Senegal. Mi piacerebbe creare sviluppo in campo agricolo e portare delle nuove tecnologie che potrebbero essere applicate anche nel mio paese”. Qual è il problema più grosso del Senegal? “In Senegal vi è un sistema politico democratico ben saldo, però l’economia è carente”. La cosa che ti piace di più dell’Italia? “Che sono riuscito a farmi una famiglia, ad avere degli amici, persone care che mi vogliono bene e alle quali io voglio bene”. E del Senegal? “Il Senegal è l’origine, la fonte, la casa madre. Anche l’Italia è una casa, ma la principale è il Senegal. È un paese dove si trova molto calore

umano, le persone sanno voler bene, sanno amare. E questo non è cosa da poco”. Cosa, invece, non ti piace dell’Italia? “Il fatto che stiano sparendo dei valori importanti...”. E del Senegal? “Il fatto che la politica non faccia abbastanza per i giovani in modo da offrire loro la possibilità di restare nel proprio paese ed evitare di andare a cercare lavoro all’estero”. I rapporti con la SVS? “Mi sento in dovere di ringraziare la SVS, come ho già fatto pubblicamente, perché ci ha dato la possibilità di far vedere la nostra opera, realizzata insieme alla comunità islamica locale, consentendoci di far sentire la nostra voce, ci ha offerto la possibilità di spiegare il nostro desiderio di aiutare le popolazione colpite dal sisma ed esprimere loro vicinanza”. Vuoi fare altri ringraziamenti? “Sì, in modo particolare voglio ringraziare il nostro amico Andrea Iardella che ci ha aiutato a costruire il nostro rapporto con la SVS e naturalmente tutta l’amministrazione, la direzione e i volontari della SVS che hanno insieme a noi fatto questa bellissima operazione”.

La raccolta degli aiuti per la popolazione terremotata con la Comunità islamica livornese


56 | Associazione Livornese Saharawi

il olontario

I piccoli ambasciatori di pace del deserto I

l popolo Saharawi a Livorno ha una lunga tradizione di amicizia e accoglienza dei “Piccoli Ambasciatori di Pace”. Artefice di questo rapporto che perdura da quasi trent’anni è Patrizia Menegazzi presidente della Onlus Associazione Livornese Saharawi. Nel corso del tempo a lei si sono affiancati nuovi volontari che hanno fondato altre associazione in provincia e fuori provincia (Limone nel Verde-Onlus), moltiplicando la possibilità di aiutare questa popolazione profuga stanziata in accampamenti nel deserto dal lontano 1976, cioè da quando il Marocco ha occupato le loro terre d’origine (Sahara Occidentale). Patrizia però è colei che non ha mai ceduto il passo alle difficoltà incontrare per strada (diminuzione degli “aiuti istituzionali”), la sua è diventata una scelta di vita, insomma, i Saharawi su di lei hanno sempre potuto contare. Come è iniziata questa ‘avventura’? “L’associazione è nata nel 1987 per volere dell’allora amministrazione Comunale e Provinciale e per molti anni il ruolo di presidente è stato ricoperto dal grande Garibaldo Benifei. Io abitavo all’epoca di fronte alle scuole Labruschini alla Rosa, ed un giorno aprendo la finestra di casa vidi un gruppo di bambini che dormivano in alcuni lettini dentro le aule. Così con mia figlia, che all’epoca aveva 9 anni e il bambino di 2 anni che avevo in affidamento, decidemmo di andare a conoscerli. Da quel momento è iniziata la mia storia con il popolo Saharawi. Mi chiesero se potevo dare la disponibilità ad ospitare due bambini nel fine settimane, cosa che naturalmente feci e l’esperienza fu molto positiva. Quando i bambini ripartirono, la neo-nata associazione decise di organizzare un viaggio nei campi profughi durante i mesi invernali, e così io, che ero curiosa di conoscere la realtà di appartenenza dei miei piccoli ospiti, mi inserii in autonomia in questo gruppo. Vedere con i miei occhi quella dura realtà fu coinvolgente a tal punto che subito dopo mi vidi impegnata nell’associazione, per occuparmi in modo particolare dell’aspetto sanitario dei bambini, dato dal mio lavoro di infermiera professionale nel reparto di pediatria, presso l’ospedale di Livorno”. Come hai continuato a portare avanti questo impegno? “Cominciammo a trattenere e ospitare i bambini dei gruppi estivi affetti da gravi patologie e che necessitavano di cure specifiche, con l’obiettivo di farli rientrare ai campi profughi, una volta terminate le cure. Con il passare degli anni ci accorgemmo che da parte delle famiglie che avevano dato la disponibilità a prendersi cura dei piccoli saharawi, si veniva a instaurare una giustificata, umana e morbosa affezione, che ritardava il loro rientro nelle famiglie naturali, che ansiose aspettavano il ritorno dei propri figli. Nel tempo fu data un’impronta diversa alle necessità sanitarie dei piccoli saharawi bisognosi di cure, che venivano evidenziate nel soggiorno estivo, in particolare per i diversi casi di celiachia che venivano diagnosticati, concentrandoci in veri e propri progetti sanitari con un inizio e un termine, come ad esempio il recente caso di un bambino affetto da una grave patologia, che abbiamo chiamato in Italia attraverso una raccolta fondi organizzata dalla nostra

I ragazzi saharawi durante le vacanze estive a Livorno. Foto dell’archivio dell’Associazione Livornese Saharawi

associazione e dall’Associazione Limone nel Verde di Roma. Il bambino è stato ricoverato due mesi al Bambino Gesù di Roma con la diagnosi di grave malattia genetica neurologica (morbo di Jobert) e trattenuto poi per un’intensa riabilitazione di sei mesi fra Livorno-C.D.R. S. Caterina di Collesalvetti– Fondazione “Maffi” e il Bambino Gesù di Roma. Terminato il periodo è rientrato ai campi per ritornare nuovamente quest’estate con il gruppo delle vacanze ed effettuare controlli specifici e altri due mesi intensi di riabilitazione, offerti nuovamente dalla “Fondazione Cardinale Maffi-ONLUS. Notevoli i progressi evidenziati, compresa la deambulazione autonoma. È stato questo un bel progetto che ha offerto anche la possibilità di controlli periodici -a distanza-”. La celiachia è un grosso problema per i bambini? “Sì, attraverso il progetto si è potuto constatare un’alta incidenza, causata dal cambiamento forzato dell’alimentazione, che da una prevalenza di miglio è passata ad un uso forzato di pasta e farina a causa degli aiuti internazionali, provocando una ipersensibilizzazione al glutine. Inoltre, essendo una malattia genetica, il problema si è accentuato con l’isolamento nel deserto di questa piccola popolazione”. Il vostro progetto celiachia come si è sviluppato nel tempo? “Dopo il 1995 non potendo più trattenere i bambini malati in Italia per lungo termine, ed essendo numerosi i casi di celiachia evidenziati, oltre ai decessi avvenuti ai campi, abbiamo dato il via ad un progetto sanitario in loco, denominato “Progetto Celiacha”. Coinvolsi il professor Luciano Vizzoni con il quale all’epoca lavoravo, che ci seguì ai campi profughi, e ci aiutò ad organizzare il progetto, attraverso il coinvolgimento di alcune commissioni mediche, che recandosi sul posto, potevano

fare inizialmente diagnosi e ricerca genetica e successivamente educazione sanitaria e alimentare, agli operatori sanitari e agli educatori degli accampamenti, oltre che ai familiari dei celiaci diagnosticati. Un bel progetto dai continui risultati positivi, dato dai controlli specifici eseguiti a tutti i bambini celiaci che vengono ormai da 15 anni, ogni estate”. Aiutate anche chi non è celiaco? “Naturalmente. Ogni volta che si presentato casi che necessitano di assistenza sanitaria, impossibili da svolgere ai campi per le precarie o inesistenti strutture sanitarie Ad esempio, a gennaio di quest’anno un giovane saharawi, a seguito di un brutto incidente stradale ai campi profughi, è stato in coma per un mese e successivamente ha subito diversi interventi chirurgici che hanno però lasciato gravi postumi. Il ragazzo era da noi già conosciuto perché da piccolo fu ospite dei nostri gruppi e fu curato per una patologia cardiaca. Da adulto divenuto educatore in una scuola dei campi, era tornato da noi come accompagnatore. Così quando abbiamo saputo dell’accaduto e delle sue difficoltà lo abbiamo invitato, ed è stato mio ospite da maggio a ottobre, per un periodo di intensa riabilitazione fisioterapica offerta dalla SVS con il suo Polo per la Salute, grazie alla quale ha potuto parzialmente riacquistare la mobilità dell’arto e fare ritorno in autonomia”. Fra le tante iniziative avete anche il sostegno a distanza. “Sì, è un progetto che portiamo avanti dal 2001 grazie alla generosità dei numerosi livornesi e non solo, che continuano a sostenere, attraverso un contributo di 200 euro all’anno, le famiglie dei bambini celiaci, per un aiuto al mantenimento della dieta senza glutine. Contributo che viene consegnato direttamente dai volontari dell’associazione durante la missione annuale ai campi profughi. Devo dire che nonostante la crisi, il cuore dei livornesi continua a battere in aiuto dei piccoli “Ambasciatori di Pace” che resistono in quel deserto invivibile in cui sono costretti a stare ormai da oltre 40 anni”. Quindi possiamo dire che la sensibilità dei livornesi non è diminuita in questi anni? “Anzi, possiamo dire che è ancora molto viva, basta vedere come sono accolti i bambini durante il loro soggiorno estivo, quando riescono a consolidare i vecchi rapporti e a crearne di nuovi. Abbiamo sempre un programma intenso e ricco d’inviti ed iniziative. Purtroppo invece, già da qualche anno, c’è una diminuzione d’interesse da parte dell’Amministrazione locale. Una difficoltà che abbiamo, ma sembra che anche questa sia generalizzata, è il non riuscire a coinvolgere giovani volontari che possano portare avanti i nostri nobili progetti dediti ai piccoli saharawi” Il ricordo più bello? “Non posso indicarne uno in particolare. Sono tanti. Per me però il poter aiutare bambini bisognosi, resta la scelta della mia vita ”. Un sogno nel cassetto? “Che il popolo Saharawi, cui appartengono i nostri piccoli amici, possa ritornare nella propria legittima terra, ingiustamente occupata. Da troppo tempo ormai questo popolo, sempre attraverso vie pacifiche, senza essersi mai dati al terrorismo, rivendica la propria AUTODETERMINAZIONE”.


Il Patronato e CAF

Notiziario della

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Il Patronato Inca, sempre con te C

ontinua l’attività di tutela del Patronato Inca all’interno dei locali della SVS Pubblica Assistenza, un’attività che si è evoluta e consolidata nel tempo. Gli ambiti di consulenza dell’ufficio riguardano, nello specifico, le seguenti materie: pensioni: vecchiaia, anzianità, reversibilità e assegni sociali invalidità: invalidità civile e inabilità lavorativa danni da lavoro: infortuni e malattie professionali sostegno al reddito: bonus bebè, maternità, disoccupazione, ecc.. Da anni ormai, stiamo facendo una consulenza specializzata sulla verifica del diritto a pensione per i lavoratori dipendenti e pubblici. Ci occupiamo di verifiche sull’importo delle pensioni già liquidate e sulla possibilità di riliquidare, se più favorevole, le pensioni degli autonomi nella gestione dipendenti. Facendo un’attenta verifica delle posizioni assicurative e un’attenta analisi della contribuzione valorizzata sulla pensione, è possibile chiedere ricalcoli per accreditare periodi di contribuzione figurativa non presenti nella prima liquidazione al fine di poter aumentare l’importo della pensione in essere. Inoltre, l’esame della posizione assicurativa spesso ha fatto emergere la presenza di contribuzione non utilizzata o addirittura versata in altre gestioni (es. gestione separata INPS), che ha portato, a domanda, alla liquidazione di supplementi o pensioni supplementari che altrimenti non sarebbero emersi.

Nell’ambito dei danni da lavoro i cittadini che si rivolgono presso la fisioterapia del Polo per la Salute SVS possono chiedere una consulenza a l l ’ u ff i c i o p e r valutare eventuali riconoscimenti di infortunio, malattie professionali o aggravamenti, oltre alla correttezza delle valutazioni già riconosciute dall’Inail, grazie ad una consulenza Antonella Di Giambattista direttrice del patronato con Sara Taglioli medico-legale gratuita fornita dai medici dell’Inca. il Patronato viene individuata e sottoposta Sempre più persone si presentano per alle valutazioni medico legali dei medici chiedere riconoscimenti di invalidità civile e di convenzionati con il Patronato Inca. Anche inabilità lavorativa. Per questi tipi di domande in questo caso il 90% delle denunce di malattia ricordiamo che è necessario presentare all’atto professionale proviene dai medici di Patronato, della domanda un certificato medico telematico, che si pone quindi come unico organismo di inviato dal medico di base direttamente all’Inps, tutela nei confronti delle malattie da lavoro per poter procedere all’inoltro della domanda Il nostro ufficio è aperto il lunedì (mattina e attraverso il nostro Patronato, che seguirà tutto pomeriggio) e il martedì, mercoledì e venerdì l’iter burocratico, dalla visita alla definizione (mattina) su appuntamento. Per fissarlo, dell’invalidità. basterà rivolgersi all’Ufficio Relazioni al Spesso dietro una domanda di invalidità Pubblico (URP) della SVS occorre chiamare civile o di inabilità lavorativa, si cela un’origine la mattina il nr. 0586 896040 chiedendo professionale della malattia che attraverso dell’ufficio Inca.

Per un'Assistenza Fiscale A corredo del servizio offerto dal Patronato Inca, in SVS abbiamo anche il servizio di consulenza fiscale, svolto dal CAAF CASI per: - Pratiche di successione, - Colf/badanti, - ISEE, RED, ICRIC, ICLAV, - Dichiarazione dei redditi mod. 730 - Modello Unico.

L’ufficio è aperto il giovedì mattina e il martedì pomeriggio sempre su appuntamento, che può essere preso telefonando al numero Urp della SVS 0586 896040


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La Mediazione

Servizio di mediazione della SVS:

la parola agli avvocati

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ei seguenti interventi vi proponiamo il giudizio di alcuni avvocati che hanno collaborato con noi in alcuni casi di mediazione. “Ho avuto occasione di conoscere SVS Mediazione, sede di Livorno, alla fine del 2015, quale difensore di una parte invitata in mediazione presso questo Organismo, nel quadro di un contenzioso assai complesso per natura, materia e difficoltà di comunicazione tra i diretti interessati. Fin dal primo incontro sono rimasto favorevolmente colpito dalla attenzione prestata nei confronti delle esigenze rappresentate dalle parti, nonché dalla capacità di ascolto delle stesse. Le fasi successive hanno confermato la prima impressione ed anche grazie al paziente lavoro di raccordo tra gli opposti interessi, curato dal dottor Croce e dal dottor Valdambrini, mediatori nominati nell’occasione, si è potuti giungere ad una soluzione che ha posto fine ad una difficile controversia con reciproca soddisfazione (o reciproca insoddisfazione, il che è lo stesso), superando la barriera di diffidenza che aveva frustrato precedenti tentativi di accordo. In occasione dei vari incontri - non pochi, perché la questione lo meritava - si è progressivamente creato un circolo virtuoso, fatto di rispetto, collaborazione e fiducia, dapprima limitato al rapporto tra le singole parti ed i mediatori, poi in parte allargato anche al confronto diretto tra gli interessati; il risultato, come detto, è stato per certi versi sorprendente. In seguito, trovandomi nella necessità di promuovere altro procedimento a Livorno, mi sono nuovamente rivolto a SVS Mediazione, a testimonianza della mia soddisfazione”. Avvocato Alberto Pancrazzi “Ho usufruito diverse volte del servizio di mediazione di SVS e posso dire che lo stesso è risultato impeccabile sotto molti punti di vista. Sicuramente una figura fondamentale nella zona della Versilia è quella di Giuliano Tomei mediatore che con esperienza e saggezza riesce a condurre gli incontri, spesso aiutando le parti a trovare una soluzione al problema. Inoltre, il servizio è molto comodo, sia per il luogo dove si svolgono le mediazioni, servito da parcheggi sia dalla distribuzione del servizio sulle varie aree del territorio, che permette di avere un unico referente per ogni mediazione, anche quelle da effettuarsi, per competenza, in altre sedi diverse dal foro di appartenenza. Posso affermare che molti clienti che ho portato in mediazione alla Svs sono rimasti soddisfatti del servizio”. Avvocato Fabrizio Bartolini “Il servizio svolto da SVS nell’ambito della mediazione è, a parere dello studio, molto professionale e rivolto concretamente alla bonaria composizione delle controversie che, di volta in volta, vengono sottoposte all’organismo di conciliazione. Oltre alla professionalità e alla preparazione dei mediatori abbiamo, infatti, potuto apprezzare il loro attivo impegno nel proporre soluzioni che, nel rispetto delle legittime

istanze ed esigenze delle parti, potessero risultare soddisfacenti per i soggetti coinvolti nel procedimento. La cortesia, la disponibilità e la collaborazione della Segreteria, anche nello svolgimento degli adempimenti burocratici ha, ovviamente, contribuito al positivo approccio con SVS, al quale più volte ci siamo rivolti per le procedure di mediazione, consigliando l’organismo anche a Colleghi”. Avvocato Licio Corfini Avvocata Anna Manganiello “Con piacere scrivo questa recensione riguardante questo organismo di mediazione. Nella mia professione ho partecipato a varie mediazioni svolte presso diversi organismi sparsi per la provincia e sinceramente ho notato una diversità tra gli stessi, sia per la professionalità che per la preparazione sulla materia trattata, fino alla vera volontà e pazienza di voler realmente riuscire a definire la questione presentatasi. La SVS Mediazione è stata una piacevole sorpresa ed i mediatori di zona, una volta da me attivati, hanno sempre permesso che gli incontri si svolgessero con i tempi giusti, consentendo ai partecipanti di poter ponderare al meglio le decisioni da dover prendere. Gli interventi del mediatore sono sempre stati corretti e precisi permettendo dove possibile di giungere ad una soluzione della questione. Senza dubbio un buon servizio”. Avvocato Gian Luca Santini “La mia esperienza con l’Organismo SVS Mediazione è più che positiva. Ormai da circa tre anni mi rivolgo a loro per le procedure di mediazione. Il rapporto con il responsabile di zona è stato fin da subito molto collaborativo. In ogni occasione SVS si è impegnata concretamente per garantire l’effettiva partecipazione delle parti interessate alla mediazione, rendendosi disponibile a fissare le date degli incontri in base alle esigenze dei partecipanti. I mediatori, dotati anche di buon senso pratico, hanno svolto egregiamente il loro compito, partecipando attivamente alle discussioni e favorendo l’avvicinamento delle parti. Il mio giudizio sull’Organismo di SVS non può che essere positivo”. Avvocato Matteo Troni “Ho usufruito del servizio di mediazione di SVS nella sede della Versilia, di cui è referente il dottor Giuliano Tomei, e in più occasioni ho sempre trovato disponibilità, competenza e professionalità. In ogni occasione, sia che si sia conclusa con un verbale di accordo sia che l’accordo non sia riuscito, il mediatore ha affrontato le problematiche a lui sottoposte in modo positivo e, sopratutto, terzo e al solo scopo, ove sia stato possibile, di raggiungere una soluzione che tenesse conto degli interessi delle parti”. Avvocato Enrico Pizzi

il olontario PROSSIMA APERTURA

della CAMERA ARBITRALE di SVS

C

on il prossimo avvio della Camera Arbitrale, SVS aggiunge un ulteriore tassello all’impegno della nostra associazione nel campo delle soluzioni alternative delle controversie, sviluppato con il progetto del Polo Mediazione e Gestione dei conflitti. La camera arbitrale si affianca all’attività già avviata nel 2012 con la nascita dell’Organismo di mediazione civile e commerciale e dell’Ente di formazione alla mediazione. L’arbitrato è uno strumento alternativo di risoluzione delle controversie, che si concreta nell’affidamento a uno o più soggetti terzi (gli arbitri) dell’incarico di risolvere una controversia, mediante una decisione (il lodo), che risulterà vincolante per le parti e suscettibile di essere eseguita, anche forzatamente. Il team di arbitri prescelti è di assoluto prestigio, con docenti universitari, magistrati in pensione e avvocati esperti in materia: professoressa Maria Angela Zumpano, dottor Marcello Marinari, dottor Luigi De Franco, avvocato Nicola Minervini, dottor Bruno Variale. A completamento dell’organigramma della Camera Arbitrale son presenti una Giunta Esecutiva, che porta l’esperienza maturata nel settore dai responsabili del Polo, dottor Flavio Croce e dottor Andrea Valdambrini, e una Segreteria Generale coordinata dal Case Manager, avvocata Eleonora Palazzolo.

CORSO DI FORMAZIONE PER MEDIATORI Partirà a febbraio 2017 il prossimo Corso Aggiornamento per Mediatori Civili e Commerciali, valido per l’aggiornamento obbligatorio dei mediatori (ex art. 18, comma 2, lett. g – D.M. 180/10). Il corso si svolgerà in due incontri, per un totale di 18 ore: • venerdì 10 febbraio 2017, dalle 9:00 alle 13:30 e dalle 14:00 alle 18:30 • sabato 11 febbraio 2017 dalle 9:00 alle 13:30 e dalle 14:00 alle 18:30 Sarà un’importante opportunità per i mediatori che potranno approfondire le tecniche di mediazione e apprendere nuovi strumenti comunicativi. Per maggiori informazioni e per scaricare il modulo della domanda di ammissione vai sul sito www.formavol.it.


La Mediazione

Notiziario della

Collabora con noi

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ara mediatrice, caro mediatore, vogliamo informarti di un’opportunità che riteniamo unica nel suo genere e che potrebbe rappresentare ciò che stavi da tempo cercando. La mediazione civile, a pochi anni dalla sua introduzione, costituisce ormai a pieno titolo uno strumento ordinario di gestione delle liti. Purtroppo, però, tanti mediatori, tra cui forse anche tu, non hanno avuto la possibilità di utilizzare il titolo acquisito, facendo della mediazione uno strumento professionale primario o anche secondario. Se credi nello strumento della mediazione, se hai una disponibilità di tempo, almeno part time, se ti entusiasma l’idea di svolgere delle comediazioni e di collaborare con il nostro gruppo di lavoro nello sviluppo e nella promozione della pratica e della cultura della mediazione, allora hai la possibilità di partecipare ad una grande selezione, in cui avrai l’opportunità non soltanto di valorizzare il tuo titolo di mediatore, ma anche di candidarti ad un’occasione professionale attuale e con soddisfazioni crescenti, già diventata realtà per altri tuoi colleghi. Siamo, infatti, alla ricerca di alcuni collaboratori motivati, qualificati, anche senza esperienza, sul territorio toscano, per la funzione di Referente, con compiti di sviluppo e promozione dell’Organismo.

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Se ti riconosci nel profilo sopra descritto, inviaci a breve un tuo curriculum vitae e una lettera di motivazione, con l’indicazione della o delle province per cui manifesteresti il tuo interesse. Dopo questo primo passaggio, procederemo ad un colloquio di selezione con i candidati con curriculum e lettera di motivazione più interessanti, al fine di completare l’organigramma a livello regionale del nostro gruppo di lavoro.

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