E-ZINE #4/2010
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C
olori fluo, stampe digitali, tessuti tecnici, tatuaggi e un immaginario che oscilla tra primordiale e magia. Sono questi gli ingredienti della tenden-
za che si affaccia all’ estate, la tendenza techno tribale. Gli stilisti hanno sperimentato recuperando un immaginario lontano, spesso avvolto da mistero (vedi Rodarte che riprende la sacralità del tatuaggio maori), mixato all’artificialità che contraddistingue la nostra vita quotidiana. Anche muni
l’arte a
e
la
questa
musica
non
tendenza,
rimangono
perché
im-
allargare
gli orizzonti è l’unica vera chiave del creare. E se un pezzo di musica, un’ opera o un abito riescono a farvi viaggiare con la mente anche solo per un minuto… L’obiettivo è stato raggiunto.
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SOMMARIO
4 6 8 11 12 14 16 20 24 38 50 60
n ibal fashio t e chno t r . moda lori, feste Tango, co nche tanta a nni a imi lt Ma negli u ardati r s: tamenti a zz s o c Lo u d c o lo c a e i gargiant fantasie s moda ano nell a r t en o o t I tat nquista i br a n d c o
e no l a pell
’inchiostr vestirsi d
o... 3D
i-tech vestirsi h
m ur a um a n a ibal art.co dell a nat ne io s t e chno t r en t s ia come e t e c n o lo g wild energia ethno trip Directory
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techno tribal fashion di Gianvera Bertè
F
antasie vivaci, stampe che ricordano il folklore dell’Africa ed i nativi dell’America del Nord accostate a colori fluo, danno vita allo stile techno tribale. Tagli che confondono l’occhio e lievi giochi di asimmetrie, delineano le creazioni di molti stilisti per le collezioni Primavera/Estate 2010.
La moda techno tribale nasce da un mix di stili e soprattutto, di culture; pezzi punk ornati da borchie, occhielli e cerniere si mescolano con la grinta dei colori fluo e le stampe tribali, così da creare modelli aggressivamente brillanti e multiculturali. Sulla passerella di Bernhard Willhelm, vediamo come questo trend prende piede sottoforma di abiti che ricordano le tele del pittore statunitense Jackson Pollock; camicie oversize e abiti dalle stampe cangianti indossate su gonne o leggings, a creare illusioni ottiche che catturano lo sguardo. Anna Molinari per Blumarine , ci racconta uno stile techno tribale più sensuale; shorts e t-shirt aderenti o mini kaftani con fantasie fluo. Cavalcando l’onda del folk ci ritroviamo catapultati sulla passerella di Custo Barcelona, popolata da abiti stratificati che lasciano scoperte le gambe, grazie a sensuali asimmetrie sartoriali. Definirei questo trend “pericoloso”, poiché si basa sull’accostamento di colori e fantasie sgargianti, quasi rompendo le regole del colore e del rigore sartoriale. Bisogna seguirlo con le giusta intesità, pur mettendoci del proprio come per ogni tendenza, ma stando attenti a non cadere nel pacchiano, per non dire ridicolo. Accompagnati dalle ipnotizzati musiche techno tribali, la parola d’ordine sarà: esplosione; ovviamente di pattern e colori di ogni tonalità, purché accesi e fluo.
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Tango, colori, feste. Ma negli ultimi anni anche tanta moda di Francesca Lancia
D
all’autunno all’esta-
abiti morbidi e leggeri che scivolano
te, la donna Sass &
fino ai piedi, resi duri ed elaborati da
Bide veste uno stile
raffinate lavorazioni sartoriali che
etnico tribale ma di
puntano su pietre e bronzo, intrec-
classe.
ciate come fossero trame di seta.
Avorio e nero i colori dominanti, impreziositi da placche bronzo che avvolgono il corpo femminile in un abbigliamento sensuale e deciso, tipico di un capo tribĂš.
Il brand australiano, formato da Sarah-Jane Clarke (Sass) e Heidi Middleton (Bide), migliori amiche fin dai tempi della scuola, che dopo varie esperienze a Londra sono riuscite a farsi notare fino ad approdare alla
Per la primavera estate 2010 i colori
New York fashion week, ha ottenuto
carcerari dominano la collezione con
importanti riconoscimenti soprattut-
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to per il suo lato eccentrico e sopra
Della cultura tribale non si è preso
le righe.
spunto solo per le forme, i tagli e i
Uno stile, il loro, improntato su un
tessuti.
ideale di donna deciso, un’elegante
Quando si trae ispirazione da un
guerriera che sembra indossare ar-
mondo cosi complesso e radicato
mature tribali dal collo alle caviglie,
nella storia, la difficoltà sta nel riusci-
ma che allo stesso tempo riesce a
re a rappresentare a pieno, attraver-
mostrare una classe quasi regale.
so una collezione, una vera e propria
Spalle ricoperte di pelliccia nera e cappe impreziosite da placche luminescenti,
contornano
il
cultura, rivisitata e trasportata nel secolo attuale.
corpo
È facile dunque la contaminazione
femminile lasciandolo scoperto solo
da parte di quegli elementi più re-
in punti strategici, a volte protetti da
centi che spesso modificano o rovi-
tessuti in pizzo, a volte da stringhe di
nano il significato e il valore di tradi-
pelle, per sottolineare ancora di più il
zioni secolari come quelle tribali. Ma
concetto di armatura.
bisogna riconoscere come tra tutti
Uno stile, quello tribale, che da anni funge da propulsore per la vena creativa di questi designer, che proiettano quelle che sono le tradizioni e i costumi delle più antiche tribù africane, in tendenze da passerella.
gli stili, questo sia quello che più rimane legato alle sue caratteristiche e ai suoi elementi di un tempo, ma soprattutto sia quello che non perde mai quel tocco di mistero, che rende la sua donna uno scudo di eleganza.
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Lo fantasie ud colors : sgarg ianti e acc ostame a zzar nti dati di Franc es
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ca Lanc ia
“Credo che le persone abbiamo bisogno di cose reali, che rispecchino la società in cui viviamo oggi e che abbiano valore nel tempo!”. Determinata la risposta di Ennio Capasa, stilista di Costume National, che sembra essere uno dei pochi a non andare a braccetto con una nuova tendenza: loud colors. Parliamo dei colori al neon, quelli sgargianti degli anni ’90, proposti praticamente in tutte le collezioni uomo Spring Summer 2011 di Parigi e Milano. Impossibile non citare perciò Raf Simmons, che per il marchio tedesco Jil Sander, si concentra sulla sperimentazione tra colore e natura. In anteprima al Pitti Immagine Uomo 78, nei meravigliosi giardini di Villa Gamberaia a Firenze, si aggirano come persi in un labirinto, modelli in mise multicolor. Arancio, fucsia, turchese e giallo fluo, illuminano la serata fiorentina e la geometricità rigata dei pull, di rilevante ispirazione mondriana, spezza la rotondità e la perfezione delle siepi, mettendo in scena uno spettacolo dall’armonia al limite dell’inverosimile. Accostamenti dissacranti lasciati a casa dalla maison Prada che sfila a Milano in tutte le tonalità del blu; dal turchese al ceruleo, dal navy al jeans. Le interruzioni cromatiche sono permesse solo agli accessori in tinta con l’abbottonatura delle camicie: occhiali dalle lenti specchiate fluorescenti, appoggiate sull’austero colletto delle camicie dalle rifiniture arancioni e gialle. Look dall’impatto molto meno entusiasmante, ma comunque costruiti su tutte le tonalità del colore, sono quelli presentati da Issey Miyake. La ricchezza dei contrasti è intramontabile per il marchio nipponico che punta sugli accostamenti di fantasie azzardate sia nel colore che nella forma; ragazzi vestiti dalla testa ai piedi in arancione, rosso o blu, e fantasie con pesci, quadri e cerchi. Insomma, per la prossima estate, voi cosa scegliete?
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i tattoo entrano nella moda di Francesca Lancia
S
mavera estate ha realizzato tatuaggi e prima il corpo tatuato,
trasferibili da applicare sulla pelle, so-
specie se di una donna,
stituendoli a qualunque accessorio.
era vera e propria pacchianeria e rappresentava un ostacolo non
indifferente per l’avvio alla carriera di modella, oggi il tabù del tatuaggio sembra essere davvero svanito tanto da
Vi ricordate i tattoo di quando eravamo bambini? Quelli che si trovavano nelle patatine o dal giornalaio che avevano come soggetti mostri e fatine? Il concetto è identico.
entrare a far parte dell’imprevedibile
Accanto allo stile romantico di Karl
mondo della moda.
Lagerfeld si fa largo una nuova ten-
Una vera e propria body art quella proposta da molti stilisti per questo 2010; decorazioni sul corpo che sembrano accessori da abbinare agli abiti o addirittura
denza tra i tatuaggi, infatti l’ispirazione primaria di quest’anno fa eco ad un concetto primitivo della cultura Maori con disegni geometrici e tribali.
disegni così perfetti da sembrare collant
Anche gli accessori veri e propri ri-
e calzini.
chiamano uno stile tribale e sembra-
“Signorina ha qualche tatuaggio?” questa una delle più frequenti domande ad un colloquio di lavoro, anche per ottenere un semplice e rispettabilissimo posto da segretaria. Le dieci caratteristiche fondamentali per una segretaria di qualità: 1.
no quasi dei tatuaggi, come per quelli di Batacuda composti da un materiale setoso che si modella al corpo, quasi come una seconda pelle. Per uno stile gotico, che sembrerebbe non passare mai di moda, Delfina Delettrez Fendi propone dei bijoux davvero particolari: occhi, labbra,
Buona conoscenza di almeno due
anelli scheletro che avvolgono com-
lingue
pletamente la mano quasi a delinear-
2. Elevata predisposizione nei confronti di tutta la clientela 3. Buone abilità con il computer
ne l’ossatura. TATTOO SOCKS
4. Bella presenza
Un nuovo brand si fa conoscere per
5. Mani curate
le sue particolarissime
6. Sorriso permanente
coppia di Designer di Tel Aviv sono
7.
gli inventori di collant e gambaletti in
Capelli sempre in ordine
calze. Una
8. Tacchi
nylon sui quali sono stampati animali,
9. Abbigliamento curato
fiori, disegni astratti e forme geome-
10. NESSUN TATUAGGIO
triche, scritte e farfalline.
Riguardo al decimo e ultimo punto non c’è da meravigliarsi se per questo 2010 vedremo qualche segretaria indossare gioielli o addirittura collant tatuati! Si tratterebbe ovviamente dei “Tempora-
A voi la scelta: un tatuaggio “vero”, quello per cui si deve sopportare dolore, o un tatuaggio “finto”, indolore e soprattutto che quando si è stufi lo si può cancellare o addirittura sfilare?
ry Skin Art” di Chanel, che per questa pri-
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d n ra o i b n a t is u q n co e l l e p la es di Franc
I
ia ca Lanc
l tatuaggio dacché era, nell’an-
ha portato le donne a molti anni indietro, quando erano
tichità, la carta d’identità dell’in-
bambine e trovavano nelle bustine delle patatine i ta-
dividuo, è considerato tutt’ora,
tuaggi trasferibili; quelli che si applicavano con l’acqua
un rito di passaggio da molte
e che dopo qualche giorno iniziavano a decomporsi
culture non europee; oggi sta
diventando delle vere e proprie macchie sul corpo. Se
diventando una vera e propria
ne faceva uso principalmente d’estate, e proprio per la
moda.
collezione estiva il signor Lagerfeld ha deciso di rendere
Nella zona europea, il tatuaggio è stato introdotto in seguito alle
chic qualcosa che, tempo fa, non avremmo mai pensato di definire tale.
esplorazioni oceaniche del XVIII
I Temporary Tattos Tromp L’oeil sono tatuaggi trasferibi-
secolo. Nel XIX secolo iniziò a pren-
li che rappresentano i simboli storici di Chanel: catene,
dere piede anche tra le classi ari-
perle, doppie C incrociate, ma anche rondini e fiori
stocratiche come abitudine leziosa.
di pesco. Sono stati creati da Peter Philips, Di-
Nell’epoca positivista il criminologo
rettore internazionale del maquillage per
Cesare Lombroso ritenne il tatuag-
Chanel, che ha deciso di utilizzare,
gio, il simbolo di una personalità
spinto da Karl Lagerfeld, il ta-
delinquente. Entrò a far parte di un
tuaggio come parte integran-
linguaggio sociale solo negli ultimi
te del make up.
trent’anni, quando l’idea che fosse una cosa da carcerati iniziò a essere considerata una mera curiosità storica.
Anche da Jean Paul Gaultier le modelle sono uscite sul catwalk con il viso truccato a ef-
fet to
tattoo: scritte in lettere gotiche su guance, naso e collo.
Dunque, è solo in questi ultimi de-
Un po’ per la posizione e un po’ per il tipo di carattere
cenni che il tatuaggio inizia a essere
utilizzato, questi tatuaggi ricordano tanto quelli che si im-
accettato, e a diventare una vera e
maginano sui colli dei gangster newyorkesi.
propria tendenza.
Da qui, potrebbe nascere anche una riflessione: quanto
La moda, a questo punto, non può
ci siamo liberati dell’idea che vede il tatuaggio rilegato a
restare indietro. Per le collezioni pri-
una personalità criminale? È possibile che alcune idee,
mavera/estate 2010 abbiamo visto
soprattutto se così nette come questa, restino ra-
sulle passerelle un tripudio di ta-
dicate nell’immaginario collettivo senza che ne-
tuaggi studiati ad hoc per lo spetta-
anche ce ne accorgiamo?
colo. Parliamo dei défilés di Rodarte, Chanel, Jean Paul Gaultier e di Marchesa che, in versione couture, ha proposto la calza effetto tattoo. Kaiser Karl Lagerfeld con Chanel
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Ritornando alla sfilata di Gaultier, questi tatuaggi, ovviamente temporanei, sono stati decisamente estremi e poco eleganti. Il tatuaggio più forte e forse più autoreferenziale è stato quello
fatto sulla modella Iris Strubbegger,
mano da Chantel Miller, Senior Arti-
uscita in passerella con il suo nome
st per MAC, che ha impiegato 4 ore
tatuato sul volto.
e 40 minuti per realizzare tatuaggi
Ma la collezione dove il make up è stato celebrato davvero come forma d’arte non solo per il viso, ma per l’intero corpo, è quella di Rodarte. Il
sempre diversi: delle vere e proprie evocazioni futuristico tribali. Anche le stampe degli abiti riprendono i tratti di queste decorazioni.
catwalk delle sorelle Mulleavy pre-
Ma il tatuaggio è solo uno dei molti
senta nebbie apocalittiche e tatuag-
elementi che la moda prende in pre-
gi tribali di ispirazione Maori. Questa
stito dalle popolazioni tribali. In questi
serie di disegni è stata realizzata a
ultimi anni, i segni di culture lontane
da quella occidentale,
per tradi-
zioni e storia, sono stati inseriti nelle collezioni di moda. E’ il segnale che la moda è ricerca antropologica e sociologica, che non può essere autoreferenziale, parlando la stessa lingua di sempre; deve riuscire a comunicare quello che è il mondo, uscendo dalla sua torre d’avorio.
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vestirsi tro... 3D ios h c n i d’ cc i Martellu di Chiara
M
acchiare
la
che si evolvono continuamente e si
propria pelle è
dilettano in nuove tecniche con una
un’usanza seco-
precisione quasi chirurgica.
lare, un’arte, un modo per espri-
mere attraverso se stessi la propria visione del mondo, ma soprattutto un riflesso dei nostri pensieri più segreti e privati che vengono proiettati all’esterno. Un linguaggio che potremmo definire quasi poetico.
File e liste di attesa lunghe mesi per imprimere un ultimo messaggio sulla pelle prima dell’estate, e se prima tatuarsi era un usanza prettamente giovanile, oggi non ci sono limiti di età. Insomma, c’è chi crea il proprio look ricoprendosi di vestiti e accessori e chi invece preferisce esprimersi
Ma il tatuaggio è anche tendenza,
dipingendo il proprio corpo, ma non
moda e voglia di appartenenza, e
è questa sicuramente l’ultima tappa
le sue evoluzioni sono infinite così
del tatoo.
come le tecniche che lo caratterizzano, e se prima il tatuaggio old school o in bianco e nero andava per la maggiore, oggi non basta più, e il corpo stesso diviene mezzo di sperimentazione. Dopo la body modification, con innesti in acciaio e silicone per rendere ancora più realistici questi tatuaggi, l’ultima novità è rappresentata da quelli tridimensionali che sembrano uscire dalla pelle, o meglio ancora posarsi su di essa, regalando ( e non a poco prezzo) un’altra forma e
La nuova tecnica in fase di sperimentazione infatti si chiama l’Augmented Reality, che tramite una telecamera speciale puntata su un codice a barre tatuato sulla pelle, riesce a trasformare la body art in figure animate tridimensionali. Dunque la nuova, o forse è meglio dire la consolidata tendenza, è quella di vestirsi d’ inchiostro, e il rapporto qualità prezzo di certo non delude, un tatuaggio è costoso si, ma almeno dura per sempre.
aspetto al proprio corpo, quasi fino
Ecco un link dove poter guardare
a confondere l’occhio umano.
queste opere d’arte:
Da occhi e pupille che sembrano
http://www.repubblica.it/2006/08/
guardarti, a enormi ragni che si ar-
gallerie/gente/tatuaggi-3d/16.html
rampicano sulla schiena, l’effetto è
ht tp://tat tooblog.bloo.it/foto-ta-
davvero realistico così com’è im-
tuaggi-tridimensionali/
pressionante l’abilità di questi artisti
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vestirsi
di Federi ca
Zanni
hi-tec h
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T
ecnologia e moda si fon-
L’abito, creato per la cantante, è
dono completamente at-
stato realizzato con metri e metri
traverso delle vere e pro-
di seta e chiffon oltre ai 3000 Led
prie opere d’arte realizzate
creando un arcobaleno di colori at-
dal nuovo brand inglese
torno a lei.
CuteCircuit.
Abiti come questi hanno il poten-
La tecnologia in un abito è difficile da
ziale di rappresentare il lavoro di un
immaginare e subito si pensa a qual-
artista; l’intermittenza di luci, i giochi
cosa di inindossabile, invece l’abito tec-
di colore e le varie tonalità fanno
nologico di CuteCircuit è leggerissimo
spettacolo sul palco e amplificano
proprio per la sua sofisticata lavorazio-
il messaggio che si vuole trasmet-
ne dove la parte più pesante non è data
tere.
dai suoi 24.000 Led luminosissimi, ma dai 40 strati di organza di seta che ricoprono la crinolina, inoltre i Led sono ultra sottili e flessibili.
Ma CuteCircute non realizza solo abiti da sera. Nel 2006 la sua invenzione più chiacchierata è stata la “Hug T-shirt”, una maglietta che
Le aree senza Led sono decorate
invia abbracci a distanza; il calore
con 4.000 cristalli Swaroski applicati a
della pelle e la frequenza dei battiti
mano, così l’abito è splendido anche
cardiaci del mittente, ricreano nel
quando è spento. Si stà parlando di una
destinatario la sensazione del tatto,
delle sue ultime e più famose crezioni, il
del calore e l’emozione di un ab-
Galaxy Dress, un abito da sera esposto
braccio.
al Museo di Chicago.
Francesca Rosella, stilista romana,
Nessuna donna fin’ora ha indossato
e Ryan Genz, antropologo america-
quest’abito, ma molte star lo desidera-
no, sono i fondatori di CuteCircuit.
no già.
Un duo “fuori dal comune”, come i
A rendere famoso questo brand è stata infatti la pop star statunitense, Katy Perry, che ha indossato uno di questi innovativi abiti in occasione del “MET Costume Institute Gala” a New York City. Quale occasione migliore per indossare un abito così strabigliante? Ormai il Gala è un evento dell’anno descritto come gli Oscar della Moda.
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loro abiti.
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om c . t ar l a b ri t o ome n c h ia c g te o l o a n l l e tec d e n sio esten ura umana nat Martellu di Chiara
“L’age du vin”: termine coniato inizialmente per i vini vendemmiati e prodotti nelle annate migliori, è poi diventato sinonimo dell’espressione d’annata.
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cc i
T
alvolta, osservando un quadro, una scultura, un oggetto o un abito, capita che la nostra immaginazione
tenga
conto di sensazioni ed emozioni contrastanti tra loro. Ci ritroviamo disorientati ma incuriositi, meravigliati e un pò smarriti, sorpresi e intrigati e il più delle volte, per comprendere quello che l’artista vuole realmente dirci, ci serve del tempo e soprattutto molta attenzione. E’ così che ci si sente davanti alle opere di Terri Stiles Alkayali, visibili nel sito www.technotribalart.com. Un immaginario surrealista, “che racconta gli aspetti sacri e profani della vita con humor” e che per farlo si serve di strumenti apparentemente in collisione tra loro: sfondi multicolore lasciano la scena a omini vestiti di lucenti lampadari; tele raffiguranti statuette di divinità arcaiche che passeggiano in circolo sulla luna; bronzi di natura etnica che sembrano giochi per bambini. Non c’è una formula unica e ogni opera si regge da se con forte presenza e potenza scenica.
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Gli unici punti che accomunano tutto il percorso dell’artista, sono la sorpresa e l’immaginazione. Un balzo nell’infanzia, come se si tornasse a giocare alla ricerca di un tesoro perduto e quando poi si inciampa in un qualsiasi oggetto metallico le domande sono sempre le stesse: appartiene al passato, al presente o al futuro? Che cos’è? che significato ha?. E’ questa la linfa che passa attraverso i bronzi Alistoi, Cerberus ed Ergo, dal nome mitologico e dalla superficie porosa e consumata, come relitti recuperati in mare. La fusione di elementi organici e metallici è perfetta, donando ad ogni singola opera un fascino che
unisce l’ancestrale al moderno; in questo caso l’immaginario mistico della cultura tribale, fa un passo in avanti e si unisce alla tecnologia. Quando i due elementi si incontrano, ne esce una miscela perfetta; per usare le parole dell’artista “ l’uomo è l’essenza della tecnologia, della tribù e del futuro. La tecnologia fa evolvere la storia di una tribù e al tempo stesso la tribù permette alla tecnologia di esistere”. La estemporaneità è la forza della Alkayali ed è ciò che le permette di non dover dare una spiegazione razionale al suo lavoro, ma permettersi di lasciarlo parlare da solo. In fondo l’arte non ha mai vestito abiti stretti o definiti, non è mai stata chiusa in categorie, ma piuttosto ci insegna a sviluppare l’immaginazione e la fantasia, fornendoci gli strumenti per riflettere il nostro genuino spirito in ogni cosa che osserviamo.
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abito: sonia fortuna
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WILD photographer // francesco_fornaciari stylist // francesca_zuco make up // alice frezzotti hair // filippo_costantino_&_massimo_formiconi@vertigine model // cristina_celotto
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abito: leila hafzi
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sx // abito: h&m dx // body: american apparel // gonna: massimo crivelli
magliet ta: vintage // re ggi se no: pa ra h // colla na oro: da nae roma colla na turche se: da nae roma // scia r pa: vintage
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sx // abito: maison martin margiela // leggins: Issey Miyake dx // abito: sonia fortuna
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abito: sonia fortuna
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abito: massimo crivelli
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abito: Issey Miyake
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collane: Danae Roma
photographer // paolo_la_fratta stylist // maurizia_mezza make up & hair // marta_ligori model // alfio_montenegro@dedemanagement
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collana ambra: vintage collana quarzo: Danae Roma collana oro: vintage
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bracciale verde: Danae Roma bracciali argento: vintage
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collane: Danae Roma bracciale: Marco Mannuccio
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collana acquamarina e ciondolo pietra di luna: Danae Roma collane: vintage
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collana rame ossidato: Marco Mannuccio collana: vintage bracciali: Danae Roma anello: Marco Mannuccio
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photographer // louise_danaux stylist // diane_orlando make up // sophie_lelouche model // samantha_marciszewer dresses // isabel_de_pedro jewels // julie_createurs bandana // the_kooples
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tory c Dire Store H&M Hennes & Mauritz S.R.L. Via Santa Maria in Via, 12 - 00187 Roma [w] www.hm.com Maison Martin Margiela Milano Via della Spiga, 46 - Milano [t] +39 0276017087 [e] 46viaspiga_milano@margiela.com [w] www.maisonmartinmargiela.com American Apparel Via dei Serpenti, 155 - 00184 Roma [t] +39 0648986737 [w] www.americanapparel.net Molly Bloom Via dei Giubbonari, 27 - Roma - [t] +39 066869362 Danae Roma Via della Maddalena, 40 - Roma - [t] +39 066791881 [w] www.danaeroma.com Isabel De Pedro Lo Gaiter del Llobregat, 100 /110 - 08820 El Prat de Llobregat - Barcelona - Spain [e] info@isabeldepedro.com [w] www.isabeldepedro.com [t] +34 933788014 Issey Miyake, @ Galassia Via Frattina, 21 - 00100 Roma [w] www.isseymiyake.com [e] invitrodesign@ymail.com Mo.Fi.Tex Srl Via Einstein, 35/47 - 50013 Campi Bisenzio (FI) - Italy [t] +39 05589586267 [w] www.soniafortuna.it [e] info@mofitex.it Emmeciemme S.r.l. Via Soperga, 18 - 20127 Milano [w] www.massimocrivelli.com [e] info@massimocrivelli.com The Kooples 191, rue Saint-honoré - 75001 Paris 1er [t] +39 0149260535 [w] www.thekooples.com Beauty Vertigine Hairdresser Via San Francesco a Ripa, 97/98 00100 - Roma [t] +39 0658335084 [e] vertigine.sas@libero.it
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#4/2010 Questo impaginato è la versione over paper di Fashion E-zine, la sezione moda di
Periodico telematico di cultura ed informazione Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 630/99 del 24 Dicembre 1999 P.le Medaglie D’Oro, 49 - 00136 Roma Redazione Via Gregorio VII, 466 - 00165 Roma [t] +39 0666044995 - [f] +39 0666044993 [e] fashion@e-zine.it Direttore Responsabile Fabrizio Manzione Direttore Editoriale Massimiliano Padovan Collaboratori Gianverà Bertè Susanna Boccolucci Francesca Lancia Veronica Magliocchetti Federica Mandrici Chiara Martellucci Camilla Martorano Francesca Massera Maurizia Mezza Diane Orlando Emanuela Paolacci Matteo Testa Federica Zanni Francesca Zuco Webmaster Alberto Cini Editore P.le Medaglie D’Oro, 49 - 00136 Roma [t] +39 0666019323 - [w] www.menexa.it