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LA DOPPIA FACCIA DEL TEATRO: vivere la rappresentazione teatrale nella vita di tutti i giorni Filippo Cozzi
LA DOPPIA FACCIA DEL TEATRO: vivere la rappresentazione teatrale nella vita di tutti i giorni Vivere il teatro nella contemporaneità significa, in un certo senso, avere una doppia vita. Una, quella fuori dall’ambiente teatrale, è organizzata secondo ritmi razionali necessari a condurre un’esistenza adeguata. Questa è la vita in cui organizziamo le nostre attività quotidiane. Dall’altra parte, invece, vediamo la vita artistica che si nutre di tutto ciò che ci fa stare bene e lo trasforma in pura e semplice rappresentazione emotiva, che sia nella messa in scena o nell’osservazione di questa. Entrambe le dimensioni si sviluppano in parallelo e sono necessarie per avere una condizione appagante, stimolante e che riempia il nostro essere su tutti i fronti. Abbiamo bisogno di arte, emozioni, razionalità e spontaneità per formarci, in quanto umani, nelle nostre totalità. Pertanto, le due vite coesistono e si compensano in una certa maniera potendo, ciò nonostante, vivere in modo autonomo ed indipendente. Quello che più interessa adesso è sicuramente l’aspetto della vita istintiva ed emotiva, nonché quella che nasce in un ambiente artisticamente stimolante, qualsiasi esso sia. In questa realtà, sicuramente, il teatro gioca un ruolo fondamentale in quanto tempio della rappresentazione e delle emozioni visive ed immediate. Mai come in questo periodo storico questo ruolo di “Tempio” viene confermato, in quanto la necessità di esorcizzare le nostre emozioni attraverso la catarsi, non distante da quella aristotelica, risulta essere il bisogno primario dello spettatore. Difatti, sempre più spesso, si assiste a rappresentazioni in cui Academia Letters preprint. ©2022 by the author – Open Access – Distributed under CC BY 4.0
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