La Natura del Vuoto

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La Natura del Vuoto Michela Falvo Progetto di tesi, Grafica d’Arte, Accademia di Belle Arti di Brera

2017


La Natura del Vuoto Progetto e Sviluppo

Questo progetto nasce dalla mia necessità di utilizzare un mezzo espressivo come l’illustrazione per arrivare ad un pubblico il più esteso possibile, cercando di sensibilizzarlo su alcuni problemi legati all’ambiente come il surriscaldamento globale, l’inquinamento marino e atmosterico, la deforestazione e la desertificazione. Ho realizzato queste illustrazioni per il sociale inizialmente mediante la tecnica serigrafica per poi passare successivamente alla street art. Durante questa mia ricerca ho riscontrato una certa indifferenza sociale nei confronti dell’ambiente ed è proprio per essa che ho deciso di non voler dare una vera e propria identità al personaggio, mascotte, che ho utilizzato per i miei lavori; è chiaramente visibile che ho scelto di autoritrarmi come porta voce dei vari messaggi, sostituendo però il volto con un "buco nero". Esso effettivamente attira le informazioni a sè inglobandole per poi lasciarle andare verso il suo vuoto interno; questo, secondo me, è il reale specchio della civiltà moderna. Abbiamo la conoscenza necessaria per conoscere ogni cosa eppure scegliamo volontariamente di essere incuranti.


Cartella composta di sei stampe originali realizzate in serigrafia, impresse su carta Satinata 300 g. A fianco alcune curiositĂ , inerenti alle illustrazione, sui vari problemi ambilentali a livello mondiale.


Illustrazioni

Palma da Olio

Inquinamento Atmosferico

Scioglimento dei Ghiacciai


Desertificazione

Inquinamento marino

Inquinamento da Petrolio


Street Art

La seconda fase del mio progetto consiste nella ricerca di determinati luoghi dove le opere possano assure un significato specifico. Inizialmente mi sono concentrata su zone facilmente raggiungili rimanendo nei pressi di Milano. Ho cercato inoltre di far interagire le varie illustrazioni con gli elementi circostanti. L’inquinamento ambientale riguarda ogni individuo, non si parla solo di fenomeni mondiale al di fuori della nostra portata, basterebbe cambiare pochi semplici gesti quotidiani, come ad esempio scegliere di utilizzare i mezzi pubblici per evitare l’emissione di CO2, oppure scegliere una diversa marca di biscotti evitando di comprare prodotti che contengono sostanze che provocano la distruzine di interi ecosistemi. Il mio intento è appunto quello di far riflettere il maggior numero possibile di persone, la street art, infatti, è il mezzo di comunicazione più indicato per questo scopo.


Inquinamento Marino

Inquinamento da Petrolio

Bottiglie, lattine e vetro; non è difficile trovare questi elementi bottati in acqua. Non serve andare lontano per osservare l’inquinamento marino, basta guardare come ci comportimo in alcune zona del naviglio milanese.

L’inquinamento da petrolio non è altro che una contaminazione dell’ambiente (del suolo, dell’aria e soprattutto dell’acqua) causata da ogni genere di idrocarburi liquidi, ovvero dal petrolio greggio o dai suoi derivati.

Naviglio Milano murales 200x150

Lanza Milano murales 100x70


Palma da Olio Famagosta, Milano murales 150x100

La campagna contro l’olio di Palma ha sollevato questo problema ambientale facendolo diventare uno dei più conosciuti. Nonostante ciò moltissimi prodotti contengono ancora questo tipo di sostanza, la sua coltivazione, infatti, provoca la distruzione delle foreste tropicali.

Scioglimento dei Ghiacciai Famagosta, Milano prototipo di murales

L'espressione riscaldamento globale indica il mutamento del clima terrestre. Tale mutamento è attribuito in larga misura alle emissioni nell'atmosfera terrestre di crescenti quantità di gas serra e ad altri fattori comunque dovuti all'attività umana.


Desertificazione, 150x100 Romolo Milano.


Street View Google Maps

Art Point

Inquinamento da Petrolio La terza ed ultima fase del mio progetto riguarda i lavori futuri che vorrei realizzare. Le nuove tecnologie negli ultimi anni hanno fatto passi da giganti; esse non presentano per forza un ostacolo nei confronti delle così dette arti tradizionali, anzi, esse possono essere utilizzate per facilitare l’espressione artistica di molti. Utilizzando un metodo conosciuto come la street view di Google Maps, che permette di poter vedere e visitare , stando comodamente seduti a casa, ogni parte del mondo, ho deciso di esaminare i diversi luoghi italiani colpiti dai vari disastri ambientali. Ho quindi deciso di utilizzare questo mezzo per osservare “ sul campo” i vari spazi dove potevano essere realizzate le mie illustrazioni. A fianco si può osservare una mappa contrassegnata dai vari punti dove si potranno trovare le diverse opere.

Inquinamento Atmosferico

Desertificazione

Inquinamento Marino

Scioglimento dei Ghiacciai

Palma da Olio



Inquinamento da Petrolio

Prototipo di Murales, 100x100 cm Porto Napoli Lo stato di salute dei fiumi italiani è in molti casi critico: un campione su cinque ha una qualità scarsa o pessima. Un quarto delle acque sotterranee ha qualità scadente, per cause antropiche: tra i principali contaminanti troviamo i nitrati, sostanze presenti nei fertilizzanti. È ancora l’eccessivo uso di fertilizzanti la causa della frequente eutrofizzazionedei laghi: la crescita smodata della flora acquatica che stravolge l’equilibrio naturale degli specchi d’acqua. Quanto ai mari, oltre alle sostanze portate dai fiumi, l’inquinamento è dovuto prevalentemente al petrolio e ai suoi derivati, che in grandi quantità viaggiano per nave. Incidenti, scarichi, pulizia di cisterne in mare aperto portano nel Mediterraneo, ad esempio, 100-150 mila tonnellate di idrocarburi ogni anno: nel Mare nostrum è presente la quantità di catrame pelagico media più alta del mondo, dieci volte quella dei mari del Giappone, 50 volte quella Golfo del Messico. Legambiente.it Inquinamento Idrico


Scioglimento dei Ghiacciai

Prototipo di Murales, 300x 214 cm Valle d’Aosta Cervinia Il ghiacciaio è un termometro naturale per capire cosa sta succedendo al clima. E quelli italiani, ma non solo, non stanno tanto bene. “In poco meno di 60 anni abbiamo perso oltre il 30 per cento della superficie dei ghiacciai italiani”, spiega Claudio Smiraglia, ordinario di Geografia fisica e geomorfologia dell’Università Statale di Milano. Oggi hanno un’estensione di 369 chilometri quadrati, pari a quella del Lago di Garda, mentre la perdita, è di circa 150 chilometri quadrati, come la superficie del lago di Como”. I numeri non devono ingannare: nell’ultimo cinquantennio i corpi glaciali sono passati da 835 a 903, ma il dato dimostra solo che è in atto una frammentazione sempre maggiore. Wired. it Attualità, stato dei ghiacciai in Italia


Olio di Palma Prototipo di Murales, 200x150 cm Bagnacavallo Emilia-Romagna Con la nuova direttiva europea sull'etichette dei prodotti entrata in vigore nel 2014, molte aziende hanno dovuto scoprire le proprie carte: hanno dovuto specificare che dietro la generica dicitura "olio vegetale" si nasconde l'olio di Palma. Molte associazioni di consumatori hanno fatto sentire la propria voce contro le aziende che utilizzano questo grasso vegetale: l'olio di palma è presente in una grande quantità di prodotti da forno, dalle fette biscottate fino ai cornetti, passando per biscotti e crostate. Trovare biscotti senza olio di palma non è semplice, ma Internet può essere un ottima fonte d'informazione.

Fastweb.it Olio di Palma, i siti web per informarsi


Inquinamento Marino

Prototipo di Murales, 200x150 cm Civitanova Marche

La cattiva depurazione delle acque continua ad uccidere il mare italiano. L'allarme arriva da Legambiente che ha presentato oggi il bilancio conclusivo della campagna Goletta Verde. "Su 264 campioni di acqua analizzati dal laboratorio mobile, il 55% è risultato fuori legge per i parametri microbiologici previsti dalla normativa. Si tratta di un punto inquinato ogni 51 km di costa. Sono 124 i campioni inquinati prelevati presso foci di fiumi, canali e scarichi sospetti, mentre sono 22 quelli relativi a spiagge affollate di turisti", recita il documento elaborato dall'associazione ambientalista. Le regioni piÚ critiche sono: Abruzzo (89% di punti inquinati rispetto al totale dei campioni prelevati), Marche (83%), Calabria (79%) e Lazio (75%). Situazione migliore invece in Sardegna (10%) e Toscana (33%)".

Repubblica.it Ambiente,


Inquinamento Atmosferico Prototipo di Murales, 200x150 cm L’Ilva di Taranto Come si legge nel decreto di sequestro preventivo del Tribunale di Taranto, nell’aria della città pugliese è stata rilevata la presenza di «composti inorganici aerodispersi prevalentemente a base di ferro e ossidi di ferro (materia prima essenziale nei processi siderurgici)», oltre che di metalli pesanti tossici tra cui l’arsenico. La presenza dei metalli si rileva soprattutto nelle aree adiacenti il parco minerale, dove sono state individuate anche tracce di piombo, vanadio, nichel e cromo. La composizione di questi metalli, scrivono i magistrati, si può riscontrare «nelle varie frazioni granulometriche, dalla più grossolana (imbrattante) a quella più fine (nociva)». Si tratta sia di metalli dispersi nell’aria, sia depositati sulle pareti dei palazzi dei quartieri Tamburo o Borgo e sull’asfalto. Linkiesta.it Ilva, tutte le sostanze che avvelenano Taranto


Desertificazione

Prototipo di Murales, 200x100 cm Sicilia Forse è bene spiegare qual'è il vero significato del termine "desertificazione". Molti, magari non preoccupandosi di andare ad approfondire l'argomento, lo associano alla trasformazione di un determinato territorio in una landa desertica.Ma se andiamo ad analizzare nel profondo il concetto di "desertificazione", ci rendiamo conto che l'idea originale può rivelarsi fuorviante. Con desertificazione si intende, infatti, il processo di degradazione del suolo provocato da numerosi fattori, tra cui le condizioni climatiche e le attività antropiche. Uno degli elementi che incide in misura rilevante è l'erosione idrica del suolo, vale a dire la perdita della parte superficiale ricca di sostanza organica ad opera delle acque di ruscellamento. Secondo l'Annuario dei Dati Ambientali (Edizione 2010) redatto dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale in sinergia con il Sistema agenziale, il processo di desertificazione sta assumendo sempre più rilevanza in cinque regioni Italiane: Sardegna, Sicilia, Basilicata, Puglia e Calabria. Meteogiornale.it Desertificazione, quale parte d’Italia è più a rischio


Conclusione Vorrei brevemente concludere dicendo che nonstante l’avanzamento delle nuove tecnologie e delle nuove reti mediatiche l'illustrazione può essere ancora utilizzata come mezzo di comunicazione sociale; grazie ad esso potremmo far circolare notizie in maniera creativa ed efficiente, diffondendo cosĂŹ idee e principi morali che la societĂ moderna sta lentamente perdendo.



Michela Falvo contacts: http://michelafalvo.blogspot.it/ miky9409@live.it +39 3463852000


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