Michele Armellini ----- Porfolio 2016
PP.
Work----16
www.michelearmellini.com
2---3
About
En.
I’m Michele and I’m not an Industrial designer even if I create products. I like to share my knowledge and to work with people with different Ideas and backgrounds. I like the new when is necessary, I believe in the meaning of every object, and that a shape must be justified. I love supernormal objects. I observe and I answer, sometimes I solve problems, sometimes not. I like to think and to make people think. I could try to define my method but I think it would be stupid ‘cause there are so many variables which change from situation to situation and that have a strong influence on me. As you can see I’m not that stubborn and I’m open to change (most of the time). I think that innovation should benefit the people and not the companies. That industrialization is just a mean to reach everyone and customization is today a foundamental value. This is a selection of my work, I always try to add something new when I design, enjoy.
Ita.
Sono Michele e non sono un designer industriale, anche se creo prodotti. Mi piace condividere le mie conoscenze e lavorare con persone con idee e background differenti. Mi piace la novità quando è necessario, credo nel significato di ogni oggetto, e che la forma debba essere giustificata. Amo gli oggetti super-quotidiani. Osservo e rispondo, a volte mi trovo a risolvere problemi, a volte no. Mi piace pensare e per far riflettere le persone. Potrei provare a definire il mio metodo, ma penso che sarebbe stupido perche ci sono così tante variabili che cambiano da situazione a situazione e che hanno una forte influenza su di me. Come si può vedere io non sono così testardo e sono aperto al cambiamento (la maggior parte del tempo). Credo che l’innovazione non dovrebbe beneficiare alle società ma alle persone. Che l’industrializzazione sia solo un mezzo per arrivare a tutti e che la personalizzazione sia oggi un valore fondamentale. Questa è una selezione dei miei lavori, cerco sempre di aggiungere qualcosa di nuovo quando progetto, spero vi piaccia.
Work----16
PP.
4---5
Name, year.
1---REFURNISHED PSSD - Collaborative Platform, 2015-2016 / PSSD - Piattaforma collaborativa, 2015-2016
Tutors and subject.
Brief.
F. Zurlo, T. Lommèe - Master Thesis/ F. Zurlo, T. Lommèe - Tesi Magistrale
En.
The analysis of the socio-economic, giuridical and Design context, the various autocratic and cooperative movements, suggests an unique direction that can not be ignored by contemporary designers. Cooperative phenomena which are moving the universe of what we are now calling “Shared Economy” have now caught on large scale and are deeply imbued in the minds of new generations such as Millennials. During the research and development of Refurnished project we asked ourselves about the role of design within the collaborative phenomena, its influence on consumption patterns and on the ability to communicate the values of the peer-to-peer networks to a diverse audience. The philosophy of an “hands-on” approach, carried on by various contemporary movements -Makers, Fixers, Repairers, Physical Hackers- suggests a real collective tendency to express creativity through pragmatism, but at the same time it fences in well defined niches and subcultures.
Ita.
L’analisi del contesto socio-economico, di quello giuridico e progettuale, dei vari movimenti autocratici e collaborativi, suggerisce una direzione univoca che non può essere ignorata dai designer contemporanei. I fenomeni cooperativi operanti nell’universo della Shared Economy hanno ormai preso piede su larga scala e sono profondamente permeati nella mentalità delle generazioni dei Millennials e della X-generation. Durante la ricerca e lo sviluppo del progetto Refurnished ci siamo interrogati sul ruolo del Design all’interno dei fenomeni collaborativi, della sua influenza sui modelli di consumo e sulla possibilità di comunicare i valori della rete paritaria (P2P) ad un pubblico eterogeneo. La filosofia del “fare” portata avanti dai vari movimenti contemporanei -Makers, Fixers, Repairers, Physical Hackers- suggerisce un reale tendenza collettiva ad esprimere la propria creatività attraverso il pragmatismo, ma è allo stesso tempo recinta all’interno di nicchie e subculture ben definite.
Notes.
On the left: some examples of 3D printed repairations/ Sulla sinistra: alcuni esempi di riparazioni stampate 3D
Work----16
1. Questioning the system. Re.furnished aims to re.think the contemporary economic production & distribution model through a new, collaborative, democratic, engaging solution. / Mettere in discussione il sistema. Refurnished vuole ripensare il modello economico produttivo e distributivo attraverso una nuova soluzione collaborativa, democratica e coinvolgente. 2. Questioning Design. Is the Design discipline mature enough to take control of the contemporary economic model? How can Design modify the destiny of objects, through a powerful influence in the LCA?. Is Design strong enough to be the most influential actor in the product lifecycle? / Mettere un discussione il Design. La disciplina progettuale è abbastanza matura da prendere il controllo del modello economico contemporaneo? Come può il design modificare il destino degli oggetti, attraverso un’influenza sostanziale all’interno del ciclo di vita? Il design è forte abbastanza da essere l’attore più influente nella vita dei prodotti?
PP.
6---7
3. Collaborative autarchy is real thing. The creation of a collaborative network dedicated to repairing and adapting apparently useless or damaged objects can involve everyone in a creative enterprise. One offers to the network a damaged object, and the network answers by proposing unexpected solutions. The network may involve anyone in this creative effort, and professional and technical skills can be integrated in a collective effort to re-use objects. Nobody can claim a definitive authorship, though everyone can contribute to a (temporarily) satisfying result. / L’autarchia collettiva è possibile. La creazione di una rete collaborativa dedita alla riparazione e all’adattamento di oggetti danneggiati o apparentemente inutilizzabili può coinvolgere chiunque in un’impresa creativa. Ciascuno offre alla rete un oggetto danneggiato, la rete risponde proponendo una soluzione inaspettata. Il network può coinvolgere ciascuno in questo sforzo creativo, e le competenze professionali e tecniche vengono integrate in uno sforzo per poter rendere di nuovo utilizzabili gli oggetti. Nessuno può rivendicare una proprietà definitiva, poichè tutti contribuiscono ad un risultato soddisfacente.
Refurnished
4. Diffuse manufacturing is the key factor. A collaborative, co-operative platform for repairing, adapting and producing objects implies that manufacturing opportunities (3D printers, Digitally controlled machines, etc.) can be easily accessed and can bring the productive process as near as possible to the final user. Design and project can be far away, but productive tools must be at reach in order to be effective. La produzione diffusa è il fattore chiave. Una piattaforma collaborativa per riparare, adattare e produrre oggetti implica che le opportunità date dalle nuove tecnologie di produzione possano essere facilmente accessibili e possono portare i processi produttivi il più vicino possibile all’utente finale. La fase progettuale può avvenire dovunque a gli strumenti produttivi devono essere a portata di mano per garantire l’efficenza del sitema.
5. Choosing the right partner. A diffuse Design network needs a diffuse manufacturing network. This result can be obtained by teaming up with the biggest peer-to-peer 3D printing community, 3D Hubs. This partnership not only allows a 0-miles production chain, it also enable personalization in terms of price, location, color and quality. / Scegliere il partner giusto. Un network di progettazione diffuso necessita un network produttivo altrettanto diffuso. Questo risultato è ottenibile attraverso una partnership con la più grande comunità di stampa 3D tra pari, 3D Hubs. Quest’alleanza consente non solo la possibilità di produrre a KM0, ma una personalizzazione in termini di prezzo, luogo di produzione, colore e qualità.
Work----16
PP.
8---9
Refurnished
Concept
En.
The refurnished project aims to spread the cult of repairing objects, specifically furniture, applying the philosophy of “contemporary upcycle” on one hand, Kintsugi on the other, through a blend of a formalized planning process and a collaborative initiative. The solution adopted in the Refurnished project is realized through the development of a system, an “open” platform which is able to manage the relationships between designers and users. This solution would need, however, some extra feature to solve the problems posed during the design brief: to systematize the process of repair of the objects and at the same time allow the participation of independent designers, endusers, those who physically produce the repairs. Designing a Product Service System needs to cosider the user experience during its use. The possibility of failure will be greater where discrepancies between reported values and user experience are more perceptible. The Refurnished project was conceived in order to maintain a consistency of values and communication in all its aspects.
Ita.
Il progetto Refurnished si pone l’obiettivo di diffondere il culto della riparazione degli oggetti, nello specifico dell’arredamento, applicando la filosofia dell’upcycle contemporaneo da un lato, quella del Kintsugi dall’altro, attraverso un processo progettuale formalizzato da un lato e collaborativo dall’altro. La soluzione adottata nel progetto Refurnished si concretizza attraverso lo sviluppo di un sistema, una piattaforma “aperta” in grado di gestire le relazioni tra progettisti ed utenti. Questa soluzione non sarebbe però sufficiente a risolvere le problematiche poste durante il brief di progetto: sistematizzare il processo di riparazione degli oggetti e allo stesso tempo consentire la partecipazione dei designer indipendenti, degli utenti finali, di coloro che fisicamente produrranno le riparazioni. Durante la progettazione di un Product Service System è necessario prendere in cosiderazione l’esperienza dell’utente durante il suo utilizzo. La possibilità di fallire sarà maggiore dove le incongruenze tra i valori comunicati e l’esperienza d’uso sono maggiormente percepibili. Il progetto Refurnished è stato concepito in modo nel mantenere una coerenza di valori e di comunicazione in ogni suo aspetto.
Notes.
Through an on-line database, repairs are loaded from peers, it would then be possible to repair anything. Thanks to digital manufacturing technologies everything is designable and remotely reproducible / Attraverso un database di riparazioni on-line, caricate da peers, sarebbe potenzialmente possibile riparare qualsiasi cosa. Grazie alle tecnologie di manifattura digitale tutto è progettabile e riproducibile a distanza.
Work----16
PP.
10---11
Refurnished
Technical matter.
En.
The service features were analyzed individually, and placed in order of priority. Inside the ecosystem of the features, since this service has a strong ethical nature, it has been put a major emphasis on the relationship between production and distribution. Precisely for this reason it was decided to opt for an online service: on one hand simplifies the communication between peers, even thousands of kilometers away, on the other ensures the designed elements to be able to reach the manufacturer through the transfer of a digital file. Digital manufacturing technologies can ensure a zero miles service. In the age of Internet information are a valuable asset, choosing to develop an online service would be intutile if you would not have the opportunity to access information on the actors in the system. For this reason we chose to rely on the largest online database for peer-to-peer 3D printers: 3D Hubs.
Ita.
Le caratteristiche del servizio sono state analizzate singolarmente, e posizionate in ordine di priorità. All’interno dell’ecosistema degli elementi caratterizzanti, vista la natura etica del servizio, è stata posta maggiore enfasi sul rapporto tra produzione e distribuzione. Proprio per questo motivo si è scelto di optare per un servizio online: da una parte semplifica le comunicazioni tra pari, anche a migliaia di chilometri di distanza, dall’altra garantisce che l’elemento progettato sia in grado di raggiungere il produttore attraverso il trasferimento di un file digitale. Grazie alle tecnologie di digital manufacturing è possibile garantire un servizio a Km zero. Nell’era di internet le informazioni sono un bene prezioso, scegliere di sviluppare un servizio online sarebbe intutile se non si avesse la possibilità di accedere alle informazioni sugli attori del sistema. Per questo motivo si è scelto di appoggiarsi al più grande database online di stampanti 3D: 3D Hubs.
Notes.
The whole project is online here:/ L’intero progetto è online a questo indirizzo:
http://easywebpage.it/refurnished/ about.html
Work----16
PP.
12---13
Name, year.
2----FREGE CHAIR Furniture design - chair, 2015 / Design dell’arredo - Seduta, 2015
Tutors and subject.
Brief.
A. Lund, N. De Gier - KADK/ A. Lund, N. De Gier - KADK
En.
Frege Is part of the 2015 KADK Milan exhibition NØW in Ventura Lambrate. The aim of the project was to explore and interpret a very traditional, but at the same time not so well known material: Rattan. Thanks to the collaboration with a Danish company specialized in rattan furniture, Sika Design, we had the possibility to test and explore new uses of this material. Rattan is scientifically speaking a grass, not a tree. It is often confused with the bamboo, because their bark is very similar. The difference is visible once it is dissected, rattan is in fact, unlike bamboo, solid, although with numerous cavities, which allow the passage of nutrients and water in its interior. These properties make rattan extremely flexible and easy to work, on the other hand its flexibility makes its bending process very inaccurate.
Ita.
Frege fa parte della mostra NØW della KADK di Milano del 2015 a Ventura Lambrate. Lo scopo del progetto era di esplorare e interpretare un materiale molto tradizionale, ma allo stesso tempo non così ben noto: il Rattan. Grazie alla collaborazione con un’azienda danese specializzata in mobili in rattan, Sika Design, abbiamo avuto la possibilità di testare ed esplorare nuovi utilizzi di questo materiale. Il Rattan è scientificamente parlando un erba, non un albero. E spesso confusa con il bambù, perché la loro corteccia è molto simile. La differenza è visibile una volta sezionato, il rattan è infatti, a differenza del bambù, solido, anche se con numerose cavità, che consentono il passaggio di sostanze nutritive e di acqua al suo interno. Queste caratteristiche rendono il rattan estremamente flessibile e facile da lavorare, questo sua flessibilità, d’altro canto, rende la sua curvatura molto imprecisa.
Notes.
Frege chair is made of 100% rattan. It’s part of the Ventura Lambrate KADK exhibition NØW. / Frege fa parte dell’esposizione della Kadk NOW, allo spazio Ventura Lambrate durante il fuorisalone 2015, è fatta interamente in Rattan.
PP.
Work ---16
14---15
Assembled chair drawing 1. 2. The structure of the chair is designed so that the contact points between the pieces, which are usually hidden by a bindings, are reduced to three, this choice visually lighten the chair. / La struttura della sedia è progettata in modo che i punti di contatto tra i pezzi, che sono solitamente nascosti da un intreccio, siano ridotti a tre, cosÏ da alleggerire visivamente la sedia.
3.
4.
1.1
Exploded view
2.2 3.
2.1
4. 1.2
Frege Chair
Concept
En.
Frege, a loungy armchair, is the result of my research and development of a strong concept and a different point of view on the possibilities to use this very warm and romantic material, by approaching the whole design process starting from a very technical system: a self-locking structure. Using a technical language doensn’t mean designing a boring or purely fuctional product, but it can lead to a highly recognizable and non-traditional object. The engineering of the structure is expressed through a self locking system, which movement is visible during the actual use of the chair. At first sight it’s impossible to understand which are the pieces and how they are put together, indeed every piece won’t work without the others, and this is the reason why the designer named this chair after Frege. Gottlob Frege was a German mathematician, logician and philosopher. He is considered to be one of the founders of modern logic. He was the first philosopher to analyze the relationship between the elements, the way they interact and change as the result of their interaction.
Ita.
Frege, una seduta “loungy”, è il risultato della mia ricerca e sviluppo di un concept forte e un punto di vista differente sulle possibilità di utilizzare questo materiale molto caldo e romantico, approcciando l’intero processo di progettazione a partire da un sistema molto tecnico: una struttura autobloccante. Utilizzare un linguaggio tecnico non significa progettare un prodotto noioso o puramente funzionale, ma può portare a un oggetto non tradizionale e altamente riconoscibile. La progettazione della struttura si esprime attraverso un sistema autobloccante, il cui movimento è visibile durante l’uso effettivo della sedia. A prima vista è impossibile capire quali sono i pezzi e come vengono messi insieme, in effetti ogni pezzo non funzionerà senza gli altri, e questo è il motivo per cui da designer ho chiamato questa sedia “Frege”. Gottlob Frege era un matematico tedesco, logico e filosofo. Egli è considerato uno dei fondatori della logica moderna. Fu il primo filosofo di analizzare il rapporto tra gli elementi, il loro modo di interagire e cambiare come risultato della loro interazione.
Notes.
Every piece was cut in a half at each end, glued and then screwed,in the traditional rattan chairs the screws are hidden by a binding. / Ogni parte che compone la sedia è stato tagliato a metà nella parte terminale e poi incollato ed avvitato, come nelle sedie tradizionali in Rattan, le viti sono nascoste da un intreccio.
Work----16
After the final assemble and examination It came the photo shoot moment. / Dopo l’assemblaggio finale e le ultime verifiche è il momento dello shooting.
The most important detail of the chair, the S bending, this kind of structure is self locking and it strenghten the cair when it is in use. / Il dettaglio più importante della sedia, la curva ad S, questo tipo di struttura è autobloccante e rinforza la sedia durante il suo uso effettivo.
PP.
16---17
One of the most important piece of the chair in his mould, build on the printed technical drawings. Every piece needed to dry for 12 hrs. / Uno dei pezzi più importanti della sedia nella sua forma, costruita direttamente sui disegni tecnici stampati 1:1. Ogni pezzo deve asciugare per 12 ore.
Frege Chair
Technical matter.
Working with rattan proved to be a satisfying and frustrating job at the same time , especially for those who are born in the era of CNC machines, and particularly for me, with a background as an industrial designer, I found myself designing a chair for the first time at the age of 25. Since we had a tour in the Sika showroom I knew that I wanted to challenge the material, I asked a lot of questions about bending radiuses, angles and their distance and I undestood from the answers I received that what I wanted to do was something that they never tried, at least in that company. That’s the reason why I worked with an S bending situated in the back side of the chair, which is the most important detail I wanted to show, this detail is free from screws, bindings or weavings, and it expresses alone the concept of the chair. Another peculiarity I observed in the traditional rattan chairs is that the points where the structure poles are screwed toghether are never visible, hidden by a binding. I didn’t like this detail but I had to mantain this traditional way of working. I then looked for a way to minimize these “touch points”. Once I found how to deal with all these important details I started to work on the proportions and the woven details. I wanted to enphatize that the chair was made out of 100% rattan and that’s the reason why I chose the same material but in a thinner size for the woven seat and the bindings.
The exhibition NOW won a grant from the Albersen foundation / Un premio dalla fondazione Albertsen è stato assegnato alla mostra NOW.
Lavorare con rattan si è rivelato un lavoro soddisfacente e frustrante allo stesso tempo, soprattutto per coloro che sono nati nell’era di macchine a controllo numerico, e in particolare per me, con un background come designer industriale, mi sono trovato a progettare una sedia per la prima volta all’età di 25. Lavorare con rattan si è rivelato un lavoro soddisfacente e frustrante allo stesso tempo, soprattutto per coloro che sono nati nell’era di macchine a controllo numerico, e in particolare per me, con un background come designer industriale, mi sono trovato a progettare una sedia per la prima volta all’età di 25. Dato che abbiamo visitato lo showroom Sika sapevo che avrei voluto sfidare il materiale, ho fatto un sacco di domande su raggi di curvatura, gli angoli e la loro distanza e dalle risposte che ho ricevuto ho capito che quello che volevo fare era qualcosa che non hanno mai provato, almeno in quell’azienda. Questo è il motivo per cui ho lavorato con una S di flessione nella parte posteriore della sedia, che è il dettaglio più importante che ho voluto mostrare, questo dettaglio è privo di viti, di giunture o le tessiture, ed esprime tutto il concept della sedia. Un’altra particolarità che ho osservato nelle tradizionali sedie in rattan è che i punti in cui i pali di struttura sono avvitati assieme non sono mai visibili, nascosti da un legame. Non mi piaceva questo dettaglio, ma ho dovuto mantenere questo modo tradizionale di lavorare. Ho poi cercato un modo per ridurre al minimo questi “punti di contatto”. Una volta ho trovato come affrontare tutti questi dettagli importanti ho iniziato a lavorare sulle proporzioni ei dettagli intrecciati. Volevo enfatizzare che la sedia fosse stata fatta al 100% in rattan e questo è il motivo per cui ho scelto lo stesso materiale, ma in una dimensione più sottile per il sedile intrecciato e le giunture.
Work----16
PP.
18---19
Name, year.
3----.ORG Product design - Desk organizer, 2014 / Design del prodotto - Organizer da scrivania, 2014
Professor and subject.
Alessandro Deserti - Product development lab / Alessandro Deserti - Lab. Sviluppo prodotto
Brief.
En.
The aim of the project was to highlight students’ ability to work on a project at the turn of a large number of restrictions and impositions, and the possibilities and freedom that a technology such as laser cutting permits. The first restriction applied in the concept phase was that the project should be designed for the home environment and it should be considered as an ornamental piece of furniture. From the technical point of view other machinery could not be used except of the laser cutting and the material had to be metallic. It was important for the purposes of assessing the ability to have the fewest possible swarf, applying to the sheet an effective nesting; also cutting times should be as short as possible, still considering that with a laser beam there is so much more freedom than with a punch.
Ita.
Lo scopo del progetto era quello di mettere in luce le proprie capacità di lavorare ad un progetto a cavallo tra un gran numero di limitazioni e imposizioni, e le possibilità e libertà che una tecnologia come il taglio laser permette. La prima restrizione applicata in fase di concept era che il progetto rimanesse nell’ambito dell’arredo ornamentale, all’interno dell’ambiente domestico. Dal punto di vista tecnico non si potevano utilizzare altri macchinari al di fuori della tagliatrice laser, le piegature dovevano essere fatte a mano ed il materiale doveva essere metallico. Era importante ai fini della valutazione la capacità di avere il minore sfrido possibile, applicando alla lastra un nesting efficace; inoltre i tempi di taglio dovevano essere i più brevi possibili, considerando però sempre le possibilità offerte dal raggio laser.
Notes.
One of the first picture of the 0.8mm steel sheet taken in the photographic studio. The polymeric coat allow to bend the sheet avoiding little cuts in the paint in the proximity of the bending bridges. / Una delle prime foto in studio alla lastra 0.8mm prima della piegatura a mano, lo strato di vernice polimerica fa sì che durante il processo di piegatura non si formino piccoli taglietti sul bordo dei ponti.
PP.
Work----16
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Mounting instructions: The sequence of bending process the user needs to follow to set up the desk organizer, starting from the steel sheet. / Istruzioni di montaggio: I vari passaggi di piegature che l’utente dovrà effettuare per montare il proprio desk organizer a partire dalla lastra piatta.
20---21
To avoid annoyng unallinments between the back of the organizer and the label we decided to add a couple of white plastic rivets which stabilizes the piece. After some tests it came out that the rivets were not necessary but we decided to keep them anyway. / Per evitare che il retro dell’organizer non sia perfettamente allineato con la linguetta sono state aggiunte due viti in plastica bianca che rendono più stabile il pezzo. Dopo diverse prove effettuate è stato appurato che le due viti non sono indispensabili, ma è stato comunque deciso di mantenerle.
.ORG
Concept
En.
The choice of this object is derived from the analysis and observation of the working or study zone in a home environment. There were considered the main objects that are commonly on a desk and contributing in some cases to generate mental and sometimes physical disorder in the environment of the user with the prospect of being able to always find pens and anything else in times of need. Initially, for the realization of the form of our object we were inspired from the techniques of origami, Meaning the steel sheet as a sheet of paper. In the final realization of the object we had in view of the technical requirements that the latter would have to meet. For this reason the form has been revised and simplified to a “box” with cuts, bends and bridges are designed specifically to perform the function of organizing the elements in order to maintain their own working environment tidy. Among the objects which we felt was the most important it should contain there are: phone, tablet, small stationery such as pens and pencils; medium stationery such as scissors and markers and large stationery as the stapler or stamps.
Ita.
La scelta di questo oggetto deriva dall’analisi e osservazione della “zona lavorativa” o di studio presente in un ambiente domestico. Sono stati presi in considerazione i principali oggetti che troviamo comunemente su una scrivania e che contribuiscono in alcuni casi a generare disordine fisico dell’ambiente e a volte mentale dell’utente con la prospettiva di poter sempre ritrovare penne e quant’altro nei momenti di bisogno. Inizialmente per la realizzazione della forma del nostro oggetto ci siamo ispirati alle tecniche dell’origami, intendendo la lamiera come un foglio di carta. Nella realizzazione dell’oggetto finale abbiamo tenuto conto di requisiti più tecnici che quest’ultimo avrebbe dovuto rispettare. Per questo motivo la forma è stata rivista e semplificata a “box” con tagli, ponti e piegature create appositamente per svolgere la funzione di organizzazione degli elementi in modo da mantenere ordinato il proprio ambiente lavorativo domestico, tra gli oggetti che ci sembrava più importante il desk organizer contenesse ci sono: cellulare, tablet, piccola cancelleria come penne e matite; media cancelleria come forbici ed evidenziatori e grande cancelleria come la spillatrice o i timbri.
Notes.
* Alcune ricerche hanno dichiarato che uno dei ventinove modi per essere creativi e maggiormente produttivi è quello di mantenere ordinato il proprio ambiente di lavoro.
Work----16
PP.
22---23
.ORG
Work----16
3. Dettaglio dell’attacco lampada-organizer 4. La lastra piatta dopo il taglio e la verniciatura 5. Il Desk organizer montato senza la lampada
3. Dettaglio dell’attacco lampada-organizer 4. La lastra piatta dopo il taglio e la verniciatura 5. Il Desk organizer montato senza la lampada
PP.
24---25
.ORG
Technical matter.
En.
From the technical point of view it was decided to develop the project starting from nesting, so as to limit the waste. Suitably calculated distances from the edges of the base plate (1000x2000mm) we tried to limit the number of cutting edges, causing them to share as much as possible. The simple lines and connected allowed to reach an unexpected cutting time: about 4 minutes to about an area of 5 00x500 mm, on a sheet of 0.8mm thickness. The bridges bending allow to perform the operation without the slightest effort, and with a number of steps in relation to the optimum performance. Anticipating coffee spills, food debris, scratches, and other mishaps, the surface is coated with a special polymer paint which provides a pleasantly soft touch and protects devices from scratches. the lighting element can be configured into two different positions, depending on the needs of the user, and is powered by 16 LED light bulbs. other compartments have been designed to accommodate a smartphone, a tablet, a space for small stationery items, and a larger space for a scissors and a stapler.
Ita.
Dal punto di vista tecnico si è deciso di sviluppare il progetto partendo dal nesting, in modo da limitare lo sfrido. Opportunamente calcolate le distanze dai bordi della lastra base (1000x2000mm) abbiamo cercato di limitare il numero dei bordi di taglio, facendoli condividere il più possibile. Le linee semplici e raccordate hanno permesso di raggiungere un imprevisto tempo di taglio: circa 4 minuti per una superficie di 500x500 mm circa, su una lamiera di spessore 0.8mm. I ponti di piegatura consentono di eseguire l’operazione senza il minimo sforzo, e con un numero di passaggi ottimali in rapporto alla prestazione. Per evitare che i dispositivi si graffiassero a contatto col materiale e allo stesso tempo l’oggetto fosse facilmente lavabile è stato deciso di ricoprirlo con una speciale vernice polimerica bicolore, che ci ha permesso di ottenere l’ulteriore vantaggio di non creparsi durante il processo di piegatura.
Notes.
Some pictures of the object made for the Milan furniture fair 2014 for an exibition of the Fuorisalone in via Tortona. This project has been featured on DesignBoom: http://goo.gl/CTKucN Alcune foto dell’oggetto realizzate in studio per un’esposizione al Furisalone di Milano 2014. Questo progetto è stato pubblicato su DesignBoom: http://goo.gl/CTKucN
Work----16
PP.
26---27
Name, year.
4----O/C Installation - Research Output, 2015 / Istallazione - Risultato di ricerca, 2015
Tutors and subject.
Brief.
H. Bouchez, T. Lommèe - Design Recidency/ H. Bouchez, T. Lommèe - Residenza d’Artista
En.
Obstruction/Construction was born in a very particular historical period, the Syrian civil war has forced an estimated 4 million people to leave the country and to reverse in neighboring and European states. The wave of immigration has seen the host states to adopt acceptance measures with different tolerance levels. Many political parties have focused on the Syrian issue, clinging mainly to the Is subsequent attacks in France and Belgium, as an excuse to close the barriers to foreigners. As part of an artistic residence in Kortrijk in West Flanders, four international designers have been selected to carry out a search on the theme of “Open Design”. We decided to develop a joint project on the theme of different meaning of barrier. Is it possible to use design as a tool to exploit the barriers to bring people together rather than divide them? The project addresses the problem of cultural differencies through a playful approach rather trying to bring as much as possible people to reflect on this theme.
Ita.
Obstruction/Construction nasce in un periodo storico molto particolare, la guerra civile Siriana ha costretto circa 4 milioni di persone a lasciare il paese e a riversarsi negli stati limitrofi ed europei. L’ondata migratoria ha visto gli stati ospitanti adottare misure di accoglienza più o meno tolleranti. Molti partiti politici hanno fatto leva sulla questione siriana, aggrappandosi soprattutto ai successivi attacchi dell’Is in Francia e Belgio, come pretesto per chiudere le barriere agli stranieri. Nell’ambito di una Residenza artistica a Kortrijk, nelle fiandre occidentali, quattro designer internazionali sono stati selezionati per svolgere una ricerca sul tema dell’”Open design”. Abbiamo deciso di sviluppare un progetto collettivo sulle barriere. E’ possibile utilizzare il design come strumento in grado di sfruttare le barriere per avvicinare le persone anzichè dividerle? Il progetto affronta il problema attraverso un approccio giocoso, non per questo si vuole sminuire la questione della collaborazione tra stati e popolazioni, ma anzi si cerca di avvicinare il più possibile le persone a riflettere sulla problematica.
Work----16
PP.
28---29
Obstruction/Construction
Concept
En.
The concept of the project is to drastically change the original function of architectural barriers that are commonly found in the city. An example on a small scale, accessible and understandable to anyone, as the starting point of a reflection that should extend to the idea of wider and more entrenched kind of barriers. We decided to develop a series of parasites, or “hacks” as a starting point for a search that will face even intangible barriers, such as language. The parasites designed during the first month of residency change the perception and function of their “host organism” to which they are attached. The parasites are deliberately movable and ephemeral elements, so that anyone can easily assemble and disassemble them. The protection of the Leie River, which divides the island of Buda from the center of the city of Kortrijk becomes an invitation to join the water through a diving board. A police barrier becomes a bench on which two people can share a coffee table. A traffic cone becomes a megaphone through which people can publicly share their ideas.
Ita.
Il concept del progetto è quello di modificare drasticamente la funzione originale delle barriere architettoniche che si trovano comunemente nella città. Un esempio su piccola scala, accessibile e comprensibile a chiunque, come punto di partenza di una riflessione che deve estendersi anche ad un’idea di barriera più ampia e radicata. Abbiamo deciso di sviluppare una seri di parassiti, o “hacks” come punto di partenza per una ricerca che andrà ad affrontare anche barriere intangibili, come quelle linguistiche. I parassiti progettati durante il primo mese di residency modificano la percezione e la funzione dell’”organismo ospite” su cui si vanno ad agganciare. I parassiti sono volutamente costituiti da elementi mobili ed effimeri, così da poterli facilmente montare e smontare. La protezione del fiume Leie, che divide l’isola di Buda dal centro della città di Kortrijk diventa un invito ad unirsi all’acqua attraverso un trampolino. Una barriera mobile si trasforma in una panchina sulla quale due persone possono condividere un tavolino da caffè. Un cono segnaletico diventa un megafono attraverso il quale si possono condividere le proprie idee.
Notes.
This project was installed in different parts of the city of Kortrijk and it was shown during Week van het Ontwerp in Budafabriek in October 2015. / Questo progetto è stato istallato in vari punti della città di Kortrijk, ed è stata presentata durante la Week van het Ontwerp all’interno di Budafabriek in ottobre 2015.
PP.
Work----16
Diving Board. Exploded view /
Trampolino. Esploso
30---31
Tie Slots / Asola per tiranti
Stair structure / Struttura scalini
Steps / Scalini
River fence / Protezione lungofiume
Diving Board / Trampolino
Obstruction/Construction
Movable barrier. Barriera mobile. Exploded view / Esploso
Coffee Table / Tavolino da caffè
Specular seats / Sedute speculari
Coffee Table supports / Supporti tavolino
Seats supports / Supporti sedute
Work----16
PP.
32---33
Obstruction/Construction
Technical matter.
En.
Parasites designed during the first phase of Obstruction / Construction are six in total. Each hack was studied in order to minimize the use of material, so to exploit the same structure of the barriers to which the parasites are attached. Consistent with the design choices and the issues addressed, we chose to use a digital manufacturing technology, so that the designs of 2D components can be easily reproduced anywhere and by anyone. The component parts of the parasites were designed following an operation of reverse engineering accomplished on the barriers, which were then milled through a three-axis CNC machine. The elements fit together through a system of holes and tabs, and snap to the structure of the barrier through belts and clutches and ratchet belts where needed. These choices make the assembly and disassembly very simple, intuitive, and above all, universal.
Ita.
I parassiti progettati durante la prima fase di Obstruction/ Construction sono in totale sei. Ogni hack è stato studiato in modo da minimizzare l’utilizzo di materiale, così da sfruttare al meglio la struttura delle barriere stesse alle quali i parassiti si attaccano. Coerentemente con le scelte progettuali ed il tema affrontato inizialmente è stata scelta una tecnologia di digital manufacturing, cosicchè i disegni dei componenti in 2D possano essere facilmente riprodotti ovunque e da chiunque. Le parti che compongono i parassiti sono state disegnate in seguito ad un’operazione di reverse engeneering compiuta sulle barriere stesse, che sono poi state fresate tramite una macchina CNC a tre assi. Gli elementi si incastrano tra loro attraverso un sistema di fori e linguette, e si agganciano alla struttura della barriera attraverso cinghie e frizione e cinchie a rocchetto dove necessario. Queste scelte rendono l’assemblaggio ed il disassemblaggio molto semplice ed intuitivo.
Notes.
Official Website & more info here/ Sito web ufficiale ed ulteriori informazioni:
http://www.obstruction-construction.net/
Work----16
PP.
34---35
1.
Name, year.
5----BOLD SERIES Furniture Design - Flatpack seatings, 2015 / Design dell’arredo - Sedute platpack, 2015
Tutors and subject.
Brief.
Palomba Serafini Associati - Competition/ Palomba Serafini Associati - Concorso
En.
The Bold Series born as a material exploration of wood in its forms / various processes. During my experience of study in Denmark I got to work the wood through various processes, including wood bending through press and steam. Sustainability of the products is one of my main focuses when I design something. The wood is considered a sustainable material as it is organic, biodegradable, durable and whose processing requires a minimum energy input when compared with other materials. The industrial processes that give rise to the socalled engineered wood, for example the various plywood, MDF and OSB allow to obtain semifinished products that exploit the properties of the wood in an even more efficient way. With the Bold Series I wanted to blend the charm of bent wood and sustainable flat-pack furnishing through the use of a material which is mainly used in Interior Design, “Bendy Plywood”.
Ita.
The Bold Series è nata come un’esplorazione materica del legno nelle sue forme/lavorazioni più svariate. Durante la mia esperienza di studio in Danimarca ho avuto modo di lavorare il legno attraverso numerosi processi, tra cui la curvatura a pressa e a vapore. Uno dei problemi che più mi sta a cuore è quello della sostenibilità del prodotto. Il legno è considerato un materiale sostenibile in quanto è organico, biodegradabile, durevole e la cui lavorazione richiede un minimo impegno energetico se messa a confronto con altri materiali. Le lavorazioni industriali che danno origine al cosiddetto legno ingegnerizzato, ad esempio i vari compensati, mdf ed osb consentono di ottenere semilavorati che sfruttano le proprietà del legno in maniera ancora più efficiente. Con la Bold Series ho voluto fondere il fascino del legno piegato e la sostenibilità dell’arredo flat-pack attraverso l’uso di un materiale utilizzato soprattutto nell’Interior Design, il “Bendy Plywood”.
Work----16
PP.
36---37
Bold Series
Concept
En.
This flexible and resistant material allows to be transported in a flat packaging, and then to be easely bent where and when is needed, to get a three-dimensional surface. I applied this material to a couple of traditional seats, a chair and a stool. Exploiting the characteristics of the material I used the same seat as “template”, enabling a perfect control to the amplitude of the radii of curvature. The Bold Series are two furnishings with soft lines, designed so that their parts could best exploit the standard dimensions of plywood panels, minimizing the waste during the cut. The Bendy plywood is a plywood that exploits the properties of directional fibers of the wood, and in contrast to the cross-ply, the veneer sheets are stacked in the direction of the fibers in a parallel manner (instead of alternating horizontal and vertical fibers). This process makes the panel extremely flexible in a specific direction and extremely resistant in the other one. The Bold series prototipe “Zero” was painted lightely to show the essence of the wood.
Ita.
Questo materiale flessibile e resistente consente di essere trasportato in un imballo piatto, e di essere poi piegato al momento in cui si desidera ottenere un oggetto tridimensionale. Ho applicato questo materiale a due tipi di seduta tradizionale, una poltroncina ed uno sgabello. Sfruttando le caratteristiche del materiale ho utilizzato la seduta stessa come “dima” in grado di controllare l’ampiezza dei raggi di curvatura. Due complementi d’arredo dalle linee morbide, progettati in modo che le loro parti sfruttino al meglio le dimensioni standard dei pannelli in compensato, minimizzando lo sfrido. Il Bendy plywood è un compensato che sfrutta le proprietà delle fibre direzionate del legno, e al contrario del cross-ply, i fogli di veneer sono sovrapposti seguendo la direzione delle fibre in maniera parallela (anziché alternando fibre orizzontali e verticali). Questo processo rende il pannello estremamente flessibile in una direzione specifica ed estremamente resistente nell’altra. Nel progetto candidato, The Bold series, è prevista una verniciatura ad una o due mani in grado di mostrare l’essenza del legno.
Work----16
PP.
38---39
The Bold Chair. Exploded view /
The Bold Chair. Nesting /
Bold Series
The Bold Stool. Exploded view /
The Bold Stool. Nesting /
Work----16
PP.
40---41
Bold Series
Technical matter.
En.
The elements of the Bold series can be transported and stored in a very thin packaging so to reduce the cost and space required for transportation and storage. The advantages of this product are also given by the type of processing, all the pieces can be cut by CNC milling machine, except for the metallic structure of the armchair that involves the use of standard size metallic pipe (3/8 “). In addition, the sizing of the components has been designed to make the most of the standard panels (1220X1440mm). Each panel can contain 5 tops or bottoms parts of the chair or 15 seats. The seats are designed to be produced by CNC milling from standard 15 or 18 mm plywood, the parts in bendy plywood have been designed by 16 mm, instead, even if through a structural calculation has been shown that due to direction of the fibers, a thickness of 8mm would be sufficient. This project is one of the winners of a Design contest Promoted by Lombardy Region and is going to be professionally prototyped ad presented during Homi Fair in September.
Ita.
Gli elementi della Bold series possono essere trasportati ed immagazzinati in un imballo molto sottile così da ridurre i costi e gli ingombri. Il vantaggi di questo prodotto sono dati anche dal tipo di lavorazione, tutti i pezzi posso essere tagliati tramite fresa CNC ad eccetto della struttura metallica della poltrona che prevede l’utilizzo di dimensioni standard (3/8”). Inoltre il dimensionamento dei componenti è stato progettato per sfruttare al meglio i pannelli standard da 1220X1440. Ogni pannello può contenere 5 parti superiori o inferiori della sedia oppure 15 sedute. Le sedute sono pensate per essere prodotte attraverso fresatura CNC di compensato da 15 o 18 mm, le parti in bendy plywood invece sono state pensate da 16 mm anche se attraverso un calcolo strutturale è stato dimostrato che per via del direzionamento delle fibre, 8mm di spessore sono sufficienti. Questo progetto è uno tra i vincitori di un concorso di Design promosso da Regione Lombardia e verrà prototipato professionalmente da un’azienda ed esposto alla fiera Homi a settembre.
Notes.
Some pictures of the “zero” protype, developed inside BudaLab in Kortrijk. The stool is designed to be sold with a cushion, wich is going to be stabilized by the legs.The uptaded version is still in development and will be shown during Homi fair in Milan. Alcune foto del prototipo “zero”, realizzato allinterno del Budalab a Kortrijk. Lo sgabello è progettato in modo da ospitare un cuscino, stabilizzato nella sua posizione dalle gambe stesse.
Work----16
PP.
42---43
Name, year.
6----THREESIXTY Product design - Lighting element, 2014 / Design del prodotto - Elemento illuminante, 2014
Tutors and subject.
Carlo Magistretti - Castaldi Lighting Workshop/ Carlo Magistretti - Workshop con Castaldi Lighting
Brief.
En.
Modularity and customizability are the starting points of this project. First references can be identified in Lego bricks, partly because the LED modules are often anonymous and boxy. Deciding to develop a unique element that would allow a total and constant customization, we were inspired by a quote from the director of MoMA, Paola Antonelli, who spoke about Walkman/iPod as something insignificant, but at the same time capable of creating your own atmosphere even in a chaotic environment. ThreeSixty is a public spaces lighting system which anticipates the need to shift the focus of the lighting world from an “electro-technical” vision to pure electronics. Indeed, with the advent of LEDs and other wireless units, this is the direction that many leading companies in the lighting field are following. ThreeSixty allows the best use of the opportunities provided by LED modules, a solution developed by many companies nowadays that optimizes the possibility of directing the light.
Ita.
La modularità e possibilità di personalizzazione sono i punti di partenza di questo progetto. I primi riferimenti possono essere identificati nei mattoncini Lego, in parte perché i moduli LED sono spesso anonimi e squadrati. Nel decidere di sviluppare un unico elemento che permetterebbe una personalizzazione totale e costante, siamo stati ispirati da una citazione dalla direttrice del MoMA, Paola Antonelli, che ha visto nel Walkman/ iPod un qualcosa di apparenemente insignificante, ma allo stesso tempo in grado di creare la propria atmosfera anche in un ambiente caotico. ThreeSixty è un sistema d’illuminazione per spazi pubblici che anticipa la necessità di spostare l’attenzione del mondo della luce da una visione “elettrotecnica” ad una visione puramente elettronica. Infatti, con l’avvento dei LED e altre unità wireless, questa è la direzione che molte aziende leader nel campo dell’illuminazione hanno iniziato a seguire. ThreeSixty permette il miglior utilizzo delle opportunità offerte dai moduli LED, una soluzione sviluppata da molte aziende al giorno d’oggi che ottimizza la possibilità di controllare la direzione e l’intensità della luce.
PP.
Work----16
44---45
Top Shell / Guscio superiore Wall support / Supporto a muro
Sensor & CPU / Sensore & CPU
LED panels / Pannelli LED
Horizontal Rotation system / Sistema di rotazione orizzontale
Vertical Rotation system / Sistema di rotazione verticale
End Covers / Coperture delle estremitĂ
Top Shell / Guscio superiore
LED panels / Pannelli LED
Threesixty
Concept
En.
Since the project is born as a lighting system for museum spaces, the first part of the research consisted in a on-site analysis of museums lighting techniques and devices. After collecting information from direct observation, we analyzed how the different museum areas are lit and why. With this diagram it was possible to infer that every space need a specific lighting fixture. This was the starting point for the subsequent analysis regarding the technologies that we applied; from the LED modules to the electronics of movement. The most challenging design problem was to create a shell for something existing (boring boxy shape) that had to be extremely functional, aesthetically appealing and innovative. The other problem was to design a single element which had to allow lighting customization for the environment every time it’s needed.
Ita.
Poiché il progetto nasce come un sistema di illuminazione per spazi museali, la prima parte della ricerca consisteva in un’analisi sul campo delle tecniche e dei dispositivi d’illuminazione dei musei. Dopo aver raccolto le informazioni dall’osservazione diretta, abbiamo analizzato come le diverse aree museali sono illuminate e perché. Formalizzando questo schema è stato possibile dedurre che ogni spazio ha bisogno di un apparecchio di illuminazione specifico. Questo è stato il punto di partenza per la successiva analisi riguardante le tecnologie che abbiamo poi applicato; dai moduli LED all’elettronica di movimento. Il problema progettuale più impegnativo è stato quello di creare un guscio per qualcosa già esistente (di una forma squadrata e noiosa) che doveva essere estremamente funzionale, esteticamente accattivante e innovativo. L’altro problema era quello di progettare un singolo elemento che potesse consentire la personalizzazione dell’illuminazione degli ambienti ogni volta che fosse necessario.
On the left page: Exploded view of Threesixty system. The Inclination of the LED panels is fully customizable on two axis, moreover, it is possible to change panels’ lenses in order to obtain different lighting effects according to needs. Next: Authenticity certificate Prime Design Mark. Threesixty won a silver A’ Design award in 2016. / Sulla pagina sinistra: Esploso del sistema Threesixty. L’apertura e l’inclinazione dei due pannelli LED è configurabile a piacimento, inoltre, è possibile sostituire le lenti dei pannelli per ottenere effetti luminosi differenti. Di fianco: Certificato di autenticità Prime Design Mark. Threesixty ha vinto un Silver A’ Design award nel 2016.
Work----16
PP.
46---47
1. Closed position: Both the LED modules are reversed, this is how the lamp looks when it’s in its package. /
2. 45° Degree position/reverse: Both the LED modules are in a semi-open position to show the vertical opening system. /
Posizione chiusa: entrambi i moduli LED sono rivolti verso l’interno, è la posizione della lampada nell’imballaggio.
Posizione a 45°rivolta all’interno: entrambi i moduli sono in una posizione semi-aperta per mostrare il funzionamento del meccanismo di apertura verticale.
3. Open position: Both the LED modules are reversed, this is how the lamp looks when it’s fully open. /
4. Tilted position: This position shows the possibility of light directioning, the modules can be rotated 360 degrees. /
Posizione aperta: entrambi i moduli LED sono rivolti verso l’esterno, è la posizione della lampada totalmente aperta.
Posizione ribaltata: Questa posizione mostra la possibilità del direzionamento dei moduli, che possono ruotare di 360 gradi.
Threesixty
Technical matter.
En.
ThreeSixty can be set in nine different position in order to obtain nine different lighting effects. It is designed to be remotely controlled and to work combined with proximity sensors. These features allow the creation of interactive environments in public spaces. Light settings can be quickly be changed depending on the atmosphere that is needed for the specific environment. The project was developed during a workshop in December 2014, supervised by Francesco Zurlo (Politecnico di Milano) and Carlo Magistretti (Poltrona Frau, Cassina, Castaldi Lighting, Sohba LLC). ThreeSixty is a complex lighting system mainly produced by die-cast aluminum. It consist in four main elements: the support and attachment for vertical surfaces, the main driver compartment, the rotating system and cable compartment, and the LED module cases (X2). The main driver and the led modules are external elements. In April 2015 Threesixty won a Silver A’ Design Award in the category: Lighting Products and Lighting Projects Design.
Ita.
ThreeSixty può essere impostato in nove diverse posizioni per ottenere nove effetti di luce differenti. È stato progettato per essere controllato in remoto e per lavorare in combinazione con sensori di prossimità. Queste caratteristiche consentono la creazione di ambienti interattivi in spazi pubblici. impostazioni di luce possono essere rapidamente essere modificati a seconda dell’atmosfera che è necessaria per l’ambiente specifico. Il progetto è stato sviluppato nel corso di un seminario nel mese di dicembre 2014, sotto la supervisione di Francesco Zurlo (Politecnico di Milano) e Carlo Magistretti (Poltrona Frau, Cassina, Castaldi Illuminazione, Sohba LLC). ThreeSixty è un sistema di illuminazione complessa prodotta principalmente da alluminio pressofuso. Consiste in quattro elementi principali: il supporto e attacco per superfici verticali, il vano principale conducente, il vano di sistema e il cavo rotante, ei casi modulo LED (X2). Il driver principale ei moduli LED sono elementi esterni. In aprile 2015 Threesixty ha vinto un argento A ‘Design Award nella categoria: prodotti di illuminazione e progetti di illuminazione di design.
Notes.
On the Left page: four of the many possible configuration offered by Threesixty. / Sulla pagina di sinistra: quattro delle possibili configurazioni offerte dal sistema Threesixty.