Lissitzky In Venice

Doluptas magnit, saecti coreriatas repelendit, nectate ernam quas mossus, sapedicipiet ullam rent re velessum simin conseque nimporia aliquam nobissi ncienim aioriatur alique providunt, experum entetur, officaestias milit, sectotatur?

LISSITZKY IN VENICE

Od que non experem ea doluptae in peris comnimus, officil iquatium quo blaccus alit reperum sequaes denditatur?

Nonsectatio tora quiam, sit, eumquatur, isquoditende laut antorerum que nis molorum is et viditiorum.

Manuale di Immagine Coordinata Michele Meggiolan 2012/2013

INDICE

1.0 Introduzione 1.1 Il Costruttivismo 1.2 El Lissitzky

04 06 07

2.1 Ispirazione 2.2 Costruzione 2.3 Grafica 2.4 Colore 2.5 Positiva/Negativa

08 10 11 14 16 17

3.1 Carattere 3.2 Carta Intestata 3.3 Blocco Note 3.4 Busta 3.5 Cartellina 3.6 Biglietto Ingresso 3.7 Biglietto da Visita 3.8 Invito

18 20 22 23 24 25 26 27 28

4.1 Locandina 4.2 Banner 4.3 Storyboard

32 34 36 38

5.1 Introduzione 5.2 Pittogrammi 5.3 Pianta 5.4 Totem 5.5 Segnaletica

44 46 48 54 58 60

6.1 Flowchart 6.2 Pagitne

64 66 68

7.1 Gadgets

74 76

About

81

2.0 Marchio

3.0 Istituzionale

4.0 Promozione

5.0 Museo

6.0 Sito Web

7.0 Store

TITOLO SEZIONE

TITOLO CAPITOLO Doluptas magnit, saecti coreriatas repelendit, nectate ernam quas mossus, sapedicipiet ullam rent re velessum simin conseque nimporia aliquam nobissi ncienim aioriatur alique providunt, experum entetur, officaestias milit, sectotatur?

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Od que non experem ea doluptae in peris comnimus, officil iquatium quo blaccus alit reperum sequaes denditatur?

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TITOLO SEZIONE

TITOLO CAPITOLO Doluptas magnit, saecti coreriatas repelendit, nectate ernam quas mossus, sapedicipiet ullam rent re velessum simin conseque nimporia aliquam nobissi ncienim aioriatur alique providunt, experum entetur, officaestias milit, sectotatur?

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1

INTRODUZIONE LISSITZKY IN VENICE / 5

1.1 INTRODUZIONE

COSTRUTTIVISMO

una tela, e lavorano invece direttamente sul ferro, sul legno, sul vetro. I miopi vedono in tutto ciò solo la macchina, mentre il costruttivismo dimostra che non si può stabilire il confine tra matematica e arte, tra un’opera d’arte e un ritrovato della tecnica” (v. Lissitzky e Arp, 1925, p. XI). Questa definizione si riferisce alla fase aperta da V. E. Tatlin (1885-1953) rielaborando i collages e gli assemblages cubisti di Braque e Picasso. Verso il 1914 Tatlin ruppe definitivamente i suoi legami col cubismo, rifiutandone la relazione con l’oggetto, e proclamò che l’opera d’arte era essa stessa un oggetto autonomo.

L’influsso di Tatlin sui più giovani artisti russi fu molto forte e, in particolare, ne risentirono A. Rodcenko (1891-1956),

Costruttivismo è la denominazione di una tendenza della pittura e della plastica, che si serve di un insieme di specifici mezzi di strutturazione formale al fine di integrare il mondo della tecnica così da fornirgli un adeguato corrispettivo estetico.

Nel significato originario del termine, il costruttivismo è un movimento artistico che si sviluppa in Russia e nell’Europa orientale principalmente tra il 1914 e il 1930. Successivamente furono raggruppate, per semplificare, sotto la denominazione di costruttivismo quelle tendenze artistiche meglio designate oggi col più estensivo concetto di arte costruttivista’. Lissitzky ha dato la seguente definizione del costruttivismo: “Questi artisti guardano il mondo attraverso il prisma della tecnica. Non vogliono creare illusioni usando colori su

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El Lissitzky (1890-1941) e i gruppi Unovis(Vitbesk) e Obomochu (Mosca).

Il concetto di costruttivismo non incontrò in Russia un generale consenso.

Vi furono altri orientamenti, come il suprematismo (termine usato da K. S. Malevik nel Manifesto del 12 gennaio 1916) e il Proun (1919), su cui Lissitzky si esprime così: “Il Proun è la stazione di transito della pittura verso l’architettura”.

Rodcenko definì le proprie opere come senza oggetto, concetto accolto da Malevik, che lo riprese in seguito nel titolo del suo libro Suprematismus.

Die gegenstandslose Welt. Infine N. Gabo (n. 1890) e A. Pevsner (1886-1962) pubblicarono a Mosca il Manifesto realista (1920) in cui proclamavano il carattere di realtà autonoma proprio dell’arte costruttivista.

Nel 1920 ci si orientò, in Unione Sovietica, verso un costruttivismo utilitaristico chiamato oggettivismo.

Secondo questa scuola l’oggetto, quale che fosse (una poesia, una casa o un paio di scarpe), era sempre il risultato di un procedimento organizzato in vista di un prodotto utilizzabile, tenendo conto delle qualità estetiche, fisiche e funzionali del materiale usato. La forma è il prodotto del procedimento seguito. I rappresentanti di questa tendenza furono soprattutto Tatlin, Rodcenko, Lissitzky e i loro compagni, che finirono col dedicarsi ad attività creative connesse con esigenze pratiche, in prevalenza all’architettura, all’allestimento di mostre, all’arte tipografica.

1.2 INTRODUZIONE

EL LISSITZKY

d’avanguardia: conobbe L. Moholy-Nagy, sul quale esercitò una notevole influenza.

Collaborò con I. G. Erenburg alla prima rivista internazionale costruttivista, pubblicata in russo, tedesco e francese (Vešc´, Gegenstand, Objet), fondò (1922) con Richter la rivista G (Gestaltung) a Berlino, in Svizzera il gruppo e la rivista ABC (1923-25), pubblicò con H. Arp Die Kunstismen (1925). Tornato nell’Unione Sovietica, continuò la sua attività grafica

Nome con cui è conosciuto in Occidente il pittore, grafico e architetto Eliezer M. Lisickij (Pocinok, Smolensk, 1890 Mosca 1941), una delle figure principali dell’avanguardia russa.

Seppe fondere nelle sue opere i principi del costruttivismo con elementi del suprematismo; utilizzò spesso le tecniche del fotomontaggio e del collage anche per la realizzazione di poster propagandistici.

Studiò ingegneria a Darmstadt (190814). Nel 1917 con Chagall si dedicò all’illustrazione di libri, soprattutto per ragazzi. Importante fu il suo soggiorno alla scuola d’arte di Vitebsk (191920) dove, accanto a Chagall e Malevik, insegnò architettura e arti grafiche: cominciò allora a realizzare i proun, che definì “stazione di transito dalla pittura all’architettura sulla via costruttiva della nuova configurazione”. In Germania, nel 1921, fu a contatto con artisti e architetti

e di progettista; dal 1932 collaborò alle riviste SSSR na strojke e Architektura SSSR. Lissitzky creò nelle sue opere una sintesi dei principi del costruttivismo e del suprematismo, utilizzando l’asse dinamico e asimmetrico tipico delle opere suprematiste e introducendo nello stesso tempo un ritmo meccanico regolare di matrice costruttivista.

Nel 1920 disegnò la Storia di due quadrati (pubblicata nel 1922 da Van Doesburg), una storia simbolica ambientata in un cerchio rosso (la terra), i cui protagonisti sono un quadrato rosso e uno nero in

lotta contro il caos, rappresentato da un insieme confuso di figure geometriche.

All’Esposizione Internazionale di Dresda (1926) progettò la sala dell’arte moderna; nel 1928 progettò una sala del padiglione sovietico dell’esposizione “Pressa” di Colonia; nel 1929 la sezione sovietica “Film e Foto” dell’esposizione di Stoccarda; del 1939 è il progetto del ristorante della sezione sovietica della Fiera Internazionale di New York; del 1941 quello del padiglione sovietico dell’Esposizione Internazionale di Belgrado (non realizzato a causa della guerra).

Alcuni suoi saggi sono stati tradotti in italiano.

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TITOLO SEZIONE

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MARCHIO LISSITZKY IN VENICE / 9

2.1 MARCHIO

ISPIRAZIONE Il marchio Lissitzky In Venice riprende i due principali colori utilizzati nelle opere di Lissitzky: il nero e il bianco, intervallati da spazi bianchi per dare respiro. Le iniziali L I V sono state trasformate in triangoli (tipici di Lissitzky) e inscritti in un quadrato.

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2.2 MARCHIO

COSTRUZIONE

LISSITZKY IN VENICE / 11

2.2 MARCHIO

COSTRUZIONE Il marchio comprensivo di testo è stato ruotato per creare dinamicità e inscritto in un quadrato.

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2.2 MARCHIO

COSTRUZIONE Il margine di rispetto del marchio ha la funzione di delimitare gli spazi minimi da utilizzare per dare importanza e respiro al marchio.

LISSITZKY IN VENICE / 13

2.3 MARCHIO

GRAFICA Per la grafica che accompagna il marchio è stata scelta l’opera Proun (circa 1922-1923)

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2.3 MARCHIO

GRAFICA L’opera è stata vettorializzata e semplificata per dare freschezza ed è stata trattata coi colori istituzionali del marchio e con un effetto 3D per dare ulteriore dinamicità e modernità alla grafica.

LISSITZKY IN VENICE / 15

2.4 MARCHIO

COLORE Anzichè utilizzare il Rosso e il Nero, tipici di Lissitzky, è stato scelto di virarli in un rosso più caldo e un blu scuro in modo da renderli propri del marchio.

C M Y K

: : : :

10 90 80 0

C M Y K

: : : :

100 0 10 85

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PANTONE 186C

PANTONE 547C

2.4 MARCHIO

POSITIVO/NEGATIVO

5

4

2

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TITOLO SEZIONE

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TITOLO SEZIONE

TITOLO CAPITOLO Doluptas magnit, saecti coreriatas repelendit, nectate ernam quas mossus, sapedicipiet ullam rent re velessum simin conseque nimporia aliquam nobissi ncienim aioriatur alique providunt, experum entetur, officaestias milit, sectotatur?

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3

ISTITUZIONALE LISSITZKY IN VENICE / 19

3.1 ISTITUZIONALE

CARATTERE Come carattere istituzionale è stato scelto il Josefin Sans, un carattere moderno, geometrico elegante e dai toni retrò basato sui caratteri del 1930.

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3.1 ISTITUZIONALE

CARATTERE LOGO Per il carattere del marchio è stato scelto Roboto, un carattere dalla doppia natura: da un lato è fortemente geometrico, ma allo stesso tempo contiene curve aperte e molto ariose.

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3.2 ISTITUZIONALE

CARTA INTESTATA CARTA

30

20

gr/m2 : 130 tipo di carta: usomano modello: Fedrigoni Sirio White

140

20

5 20

40 Spett. Marco Rossi Via Emacora 19 35010 Padova

20 Oggetto: lettera tipo Dear Marco Rossi, Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Donec dapibus lectus at lacus pulvinar cursus et ac urna. Aliquam est nisi, placerat quis hendrerit a, blandit nec mauris. Praesent at mi sed augue vulputate porta id at lectus. Praesent a libero ut dolor varius posuere. Quisque convallis sollicitudin ligula ac dignissim. Nulla sollicitudin aliquam tincidunt. Pellentesque sodales quam condimentum sem auctor id sollicitudin lacus ornare. Morbi sapien urna, consequat eu tincidunt laoreet, luctus id sem.

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180

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Sed convallis dignissim diam aliquet egestas. Vestibulum elementum odio sed velit sollicitudin quis feugiat sem tincidunt.

Marco Morlin

Lissitzky In Venice

40

22 / LISSITZKY IN VENICE

Dorsoduro 2 (VE) 041 523 16 80 info@lissiztkyinvenice.it

3.3 ISTITUZIONALE

BLOCCO NOTE CARTA

30

160

gr/m2 : 130 tipo di carta: usomano modello: Fedrigoni Sirio White

20

5 20 Lissitzky In Venice

40

Dorsoduro 2 (VE) 041 523 16 80 info@lissiztkyinvenice.it

20

200

20 LISSITZKY IN VENICE / 23

3.4 ISTITUZIONALE

BUSTA CARTA

gr/m2 : 90 tipo di carta: usomano modello: Fedrigoni Splendorgel info: finestra per indirizzo chiusura a sacco

230 10 35

110

10 Spett. Marco Rossi Via Emacora 19 35010 Padova

35

20

10

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35

90

20

3.5 ISTITUZIONALE

CARTELLINA CARTA

gr/m2 : 280 tipo di carta: patinata opaca info: verniciatura della grafica

430

305

DORSODURO, 2 30123 VENEZIA

TEL: +39 041 523 16 80 FAX: +39 041 528 62 18 INFOLINE: 199 139 139 MAIL: INFO@LIV.IT

LISSITZKY IN VENICE / 25

3.6 ISTITUZIONALE

BIGLIETTO D’INGRESSO CARTA

150

70

26 / LISSITZKY IN VENICE

gr/m2 : 180 tipo di carta: usomano info: seghettatura

3.7 ISTITUZIONALE

BIGLIETTO DA VISITA CARTA

gr/m2 : 300 tipo di carta: patinata opaca info: verniciatura della grafica

85

40

LISSITZKY IN VENICE / 27

3.8 ISTITUZIONALE

INVITO CARTA

gr/m2 : 200 tipo di carta: patinata opaca info: verniciatura della grafica

200

90

YOU ARE CORDIALLY INVITED TO “LISSITZKY IN VENICE” GRAND OPENING

JUNE 4, 2013 H. 18.00 DORSODURO, 2 30123 VENEZIA

28 / LISSITZKY IN VENICE

TEL: +39 041 523 16 80 INFOLINE: 199 129 139 MAIL: INFO@LIV.IT

3.8 ISTITUZIONALE

BUSTA INVITO CARTA

gr/m2 : 150 tipo di carta: patinata opaca

TED ICE” ARE NVI YOU IALLY I IN VEN D Y COR ISSITZK NG I L TO “ D OPEN N GRA

TED ICE” ARE NVI YOU IALLY I IN VEN D Y COR ISSITZK NG I L TO “ D OPEN N GRA

LISSITZKY IN VENICE / 29

30 / LISSITZKY IN VENICE

LISSITZKY IN VENICE / 31

TITOLO SEZIONE

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PROMOZIONE LISSITZKY IN VENICE / 33

4.1 PROMOZIONE

LOCANDINA Per la locandina 70x100cm viene utilizzata la grafica istituzionale al vivo, il logotipo per richiamare l’attenzione e gli orari in italiano e inglese.

04/07/2013 - 30/01/2014

PUNTA DELLA DOGANA

VENEZIA, DORSODURO 2

VENICE, DORSODURO 2

ORE 10 - 19 CHIUSO MARTEDÌ

FROM 10 AM TO 7 PM CLOSE ON TUESDAY

BIGLIETTERIA: 10 - 18

WWW.PALAZZOGRASSI.IT PALAZZO GRASSI GRASSI CAMPO SAN SAMUELE, 3231 VENEZIA

34 / LISSITZKY IN VENICE

LAST ENTRANCE AT 6 PM

INFOLINE - BOOKING 199 139 139 www.VIVATICKET.it

Per ultimi i loghi dei musei connessi all’evento, le informazioni di contatto (indirizzo, mail e numeri utili) e il marchio della mostra.

4.1 PROMOZIONE

LOCANDINA

LISSITZKY IN VENICE / 35

4.2 PROMOZIONE

BANNER Il banner 6x3m riporta la grafica istituzionale al vivo, seguita dal logotipo, le date dell’evento, e il luogo.

Infine sono stati riportati i marchi dei musei sponsor e il marchio istituzionale.

04/07/2013 - 30/01/2014 PUNTA DELLA DOGANA

36 / LISSITZKY IN VENICE

4.2 PROMOZIONE

BANNER

LISSITZKY IN VENICE / 37

4.3 PROMOZIONE

STORYBOARD Nel 1920 Lissitzky disegnò “Storia di Due Quadrati”: una storia simbolica ambientata in un cerchio rosso (la Terra), i cui protagonisti sono un quadrato rosso e uno nero in lotta contro il caos, rappresentato da un insieme confuso di figure geometriche.

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4.3 PROMOZIONE

STORYBOARD

LISSITZKY IN VENICE / 39

4.3 PROMOZIONE

STORYBOARD Nel concept dello spot ci sono questi due quadrati che avvicinandosi alla Terra sono incuriositi dalla forma triangolare di Punta della Dogana, decidendo così di appropriarsene facendola tutta rossa, e successivamente di espandersi in tutta

40 / LISSITZKY IN VENICE

Venezia. Da qui ogni particolare riporterà il marchio della mostra per informare tutti che Lissitzky è a Venezia.

4.3 PROMOZIONE

STORYBOARD

LISSITZKY IN VENICE / 41

4.3 PROMOZIONE

42 / LISSITZKY IN VENICE

STORYBOARD

4.3 PROMOZIONE

STORYBOARD

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TITOLO SEZIONE

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Nonsectatio tora quiam, sit, eumquatur, isquoditende laut antorerum que nis molorum is et viditiorum.

TITOLO SEZIONE

TITOLO CAPITOLO Doluptas magnit, saecti coreriatas repelendit, nectate ernam quas mossus, sapedicipiet ullam rent re velessum simin conseque nimporia aliquam nobissi ncienim aioriatur alique providunt, experum entetur, officaestias milit, sectotatur?

Od que non experem ea doluptae in peris comnimus, officil iquatium quo blaccus alit reperum sequaes denditatur?

Nonsectatio tora quiam, sit, eumquatur, isquoditende laut antorerum que nis molorum is et viditiorum.

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MUSEO

LISSITZKY IN VENICE / 45

5.1 MUSEO

Con la sua forma perfettamente triangolare, Punta della Dogana divide il Canal Grande dal Canale della Giudecca.

L’ex porto monumentale della città è sede permanente delle opere dalla collezione di François Pinault dopo un importante progetto di riqualifica voluto dalla François Pinault Foundation. L’edificio, così particolare e caratterizzante, cambia così funzione per la prima volta nella sua storia, abbandonando i traffici commerciali e diventando bocca di porto per le vette più rappresentative della produzione artistica contemporanea e luogo d’elezione per condividerla con il pubblico più ampio.

Nel 2007 François Pinault firma la convenzione della partnership tra il Comune di Venezia e Palazzo Grassi per una durata di 33 anni. Presentazione pubblica del progetto architettonico di Tadao Ando per il nuovo centro d’arte contemporanea di Punta della Dogana.

I primi disegni di Tadao Ando tracciano fin dall’inizio le grandi linee del suo intervento, scegliendo di conservare il montaggio caratteristico dei magazzini affiancati e linearmente disposti tra le rive del Canal Grande e del Canale della Giudecca.

Realizzando imponenti lavori di rifondazione della fabbrica per porla al riparo sia dall’umidità sia dagli affetti delle alte maree e prevedendo di riconfigurare i soppalchi esistenti, il fine del progetto era quello di attrezzare tutto lo spazio dell’edificio.

In posizione più o meno baricentrica rispetto all’impianto triangolare del complesso, Ando ha immediatamente previsto di inserire un nuovo spazio a tutta altezza, una sorta di perno posizionato all’interno di uno dei magazzini mediani, da realizzarsi in cemento armato lisciato e lucido, ormai riconosciuto come una cifra delle sue costruzioni. Successivamente questo asse intorno al quale ora ruotano gli spazi espositivi e al quale riconducono

46 / LISSITZKY IN VENICE

INTRODUZIONE

5.1 MUSEO

INTRODUZIONE

i percorsi, ha assunto la configurazione di un cubo che attraversa verticalmente l’ambiente in cui è attualmente collocato.

Nel continuo, diffuso tessuto degli interventi di restauro, volti ad eliminare le invadenti superfetazioni che negli anni erano venuti affliggendo il complesso di Punta della Dogana, gli inserimenti di nuovi setti, scale, percorsi, spazi di servizio appaiono come accadimenti puntuali. Tra l’antico corpo di fabbrica e questi interventi non si osservano mediazioni né passaggi mimetici, bensì continui accostamenti, quasi Ando abbia deciso di incastonare tra le innumerevoli stratificazioni che formano l’antico edificio dei volumi e dei piani che le separano e le offrono così ordinate come uno spettacolo da godere prodotto dallo scorrere del tempo.

Infine, ha scelto di affiggere griglie sulle alte porte affacciate sui fronti acquei modellate come esplicite citazioni di quelle realizzate da Carlo Scarpa. Fatte di acciaio e di vetro, benché pensate in modo molto moderno, vengono dall’artigianato veneziano.

Tadao Ando è riuscito a stabilire a Punta della Dogana un dialogo tra vecchi e nuovi elementi, che crea un legame tra la storia antica dell’edificio, il suo presente e il suo futuro.

LISSITZKY IN VENICE / 47

5.2 MUSEO

PITTOGRAMMI Le frecce direzionali sono state sviluppate sulla base di un quadrato (per riprendere il marchio), hanno ancoli a 90째 e utilizzano il colore pieno blu istituzionale.

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5.2 MUSEO

PITTOGRAMMI Tutti i pittogrammi sono stati sviluppati sulla base di rettangoli e cerchi, i primi per dare l’impronta squadrata tipica di Lissitzky, i secondi per smussare le forme rendendole piÚ attraenti.

Tutti i pittogrammi vengono presentati in outline del colore blu istituzionale o bianco nel caso siano in negativo.

LISSITZKY IN VENICE / 49

5.2 MUSEO

50 / LISSITZKY IN VENICE

PITTOGRAMMI

5.2 MUSEO

PITTOGRAMMI

LISSITZKY IN VENICE / 51

5.2 MUSEO

52 / LISSITZKY IN VENICE

PITTOGRAMMI

5.2 MUSEO

PITTOGRAMMI Per evidenziare i divieti, allo stile outile e blu istituzionale del pittogramma viene sovrapposta una barra piena rosso istituzionale.

LISSITZKY IN VENICE / 53

5.3 MUSEO

PIANTA La pianta del museo evidenzia in bianco unicamente le sale, in modo da creare attraverso i vuoti le pareti e la struttura del museo.

PIANO TERRA

3

4 1

5 2 Biglietteria Ascensori WC Ristorante

54 / LISSITZKY IN VENICE

1: Il Costruttivismo >> 2: Le Prime Opere >> 3: L’ Architettura >>

4: La Pittura >> 5: La Fotografia >>

ENTRATA

5.3 MUSEO

PIANTA I pittogrammi presenti sulla pianta sono di due tipologie: i contenuti delle sale, segnalati con una numerazione progressiva secondo l’ordine del percorso ed evidenziati con un cerchio dai colori istituzionali che dà l’effetto 3D (per ripredere la grafica) e

i locali di servizio, evidenziati con colori differenti a seconda della funzione e provvisti dei pittogrammi ritrovabili nella segnaletica all’interno del museo.

PIANO PRIMO

6 7

8 Bookstore Ascensori WC Ristorante

6: La Pittura >> 7: Il Proun >> 8: Il Proun >>

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ENTRATA

TITOLO SEZIONE

TITOLO CAPITOLO

Od que non experem ea doluptae in peris comnimus, officil iquatium quo blaccus alit reperum sequaes denditatur?

Nonsectatio tora quiam, sit, eumquatur, isquoditende laut antorerum que nis molorum is et viditiorum.

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Ristorante

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Biglietteria

PIANO TERRA

1: Il Costruttivismo >> 2: Le Prime Opere >> 3: L’ Architettura >>

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4: La Pittura >> 5: La Fotografia >>

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Doluptas magnit, saecti coreriatas repelendit, nectate ernam quas mossus, sapedicipiet ullam rent re velessum simin conseque nimporia aliquam nobissi ncienim aioriatur alique providunt, experum entetur, officaestias milit, sectotatur?

TITOLO SEZIONE

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Ristorante

WC

Ascensori

Bookstore

PIANO PRIMO

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5.4 MUSEO

TOTEM Il totem 200x50cm retroilluminato nelle sale più buie, contiene le piante del museo.

La grafica può anche essere affissa a pareti o a colonne nel caso non ci sia spazio per il totem.

PIANO TERRA

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ENTRATA

2

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4: La Pittura >> 5: La Fotografia >>

PIANO PRIMO

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6: La Pittura >> 7: Il Proun >> 8: Il Proun >>

Biglietteria Bookstore Ascensori WC Ristorante

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5.4 MUSEO

TOTEM

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5.5 MUSEO

SEGNALETICA La segnaletica è interamente in negativo, composta da pittogramma, descrizione e indicazione, su sfondo blu istituzionale o rosso istituzionale nel caso di informazioni per la sicurezza.

BAGNI

ASCENSORE

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5.5 MUSEO

SEGNALETICA

SHOP

BIGLIETTERIA

USCITA

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5.6 MUSEO

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INTERNI

5.6 MUSEO

INTERNI

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TITOLO SEZIONE

TITOLO CAPITOLO Doluptas magnit, saecti coreriatas repelendit, nectate ernam quas mossus, sapedicipiet ullam rent re velessum simin conseque nimporia aliquam nobissi ncienim aioriatur alique providunt, experum entetur, officaestias milit, sectotatur?

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SITO WEB LISSITZKY IN VENICE / 65

6.1 SITO WEB

FLOWCHART Il sito web è composto da quattro pagine: HOME, GALLERY, LISSITZKY e CONTATTI, e i relativi collegamenti ai social network.

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6.1 SITO WEB

WIREFRAME La struttura della pagina è minimale e pulita, composta da una parte fissa, a sinistra, bianca, contente il logo, il menu e il collegamento ai social network e da una parte contestuale con lo sfondo grigio chiaro.

LISSITZKY IN VENICE / 67

6.2 SITO WEB

HOME Nella Home viene visualizzata l’anteprima della locandina principale.

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6.2 SITO WEB

GALLERY La sezione gallery mostra una selezione delle pi첫 importanti opere di Lissitzky presenti alla mostra.

LISSITZKY IN VENICE / 69

6.2 SITO WEB

ABOUT La pagina Lissizky riassume le informazioni principali sulla vita dell’artista e sulla storia del museo.

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6.2 SITO WEB

CONTATTI La pagina dei Contatti racchiude le info di contatto, gli orari e un form per richiedere informazioni

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Michele Meggiolan Progetto di Immagine Coordinata LISSITZKY IN VENICE Scuola Internazionale di Grafica 2012/2013

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