Gazzetta 20131030

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www.gazzetta.it mercoledì 30 ottobre 2013 1,30 €

REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 ­ TEL. 0262821 ­ REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 ­ TEL. 06688281 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. ­ D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO

ITALIA

anno 117 ­ Numero numero 256 Anno

L’ANTICIPO A BERGAMO FINISCE 1­1

MILAN

ATALANTA OK

Allegri è al bivio Contro la Lazio si affida a Kakà

INTER SPUNTATA

Il brasiliano subito titolare nel tridente con Balotelli e Birsa Asta da 50 milioni per le scarpette di Super Mario 3 Kakà, 31 anni FOTOPRESS BOCCI, CIERI, DELLA VALLE, LAUDISA, STOPPINI PAG. 8­9­10­11

BIG MATCH IN 11 HANNO GIOCATO IN SPAGNA

Fiorentina­Napoli Incrocio scudetto col sapore di Liga Montella: «Scopriremo chi siamo» Benitez: «E’ una gara molto difficile»

Gol argentini: prima Alvarez, poi Denis Carrizo salva il risultato con una grande parata Palacio troppo solo, Icardi (palo) entra tardi Mazzarri: «Quanto ci manca Milito» BIANCHI, CENITI, DALLA VITE, ELEFANTE, FROSIO, TAIDELLI ALLE PAGINE 2­3­5­7

3 Rodrigo

3 Carlitos Tevez, 29 anni CARUSO, OLIVERO A PAGINA 14

IL CASO POCA ITALIA NEL RUSH FINALE

Il Pallone d’oro: restano solo Pirlo Conte e Ancelotti

EXTRATIME IL FRANCESE DEL MONACO

Super Pjanic La Roma vuole blindarlo subito

PREMIO FACCHETTI HA VINTO ABIDAL «LA NUOVA VITA SENZA IL TUMORE»

3 Miralem Pjanic, 23 anni REUTERS

Gaffe di Blatter: prende in giro Ronaldo, si scusa ma non basta

PUGLIESE, TAVAN A PAGINA 17

All’interno del giornale 12 PAGINE

Serie A / 10ª GIORNATA PARTITE Ieri ATALANTA­INTER 1­1 Oggi (20.45) CAGLIARI­BOLOGNA FIORENTINA­NAPOLI GENOA­PARMA JUVENTUS­CATANIA LIVORNO­TORINO MILAN­LAZIO SASSUOLO­UDINESE VERONA­SAMPDORIA Domani (ore 20.45) ROMA­CHIEVO

ROMA 27 NAPOLI 22 JUVENTUS 22 INTER* 19 FIORENTINA 18 VERONA 16 LAZIO 14 ATALANTA* 13 PARMA 12 MILAN 11

DI GENE GNOCCHI

LA NOVITA’ IL NOSTRO SITO INTERNET

ilCommento

CLASSIFICA UDINESE 10 TORINO 10 CAGLIARI 10 SAMPDORIA 9 LIVORNO 8 GENOA 8 CATANIA 6 BOLOGNA 6 SASSUOLO 6 CHIEVO 4

Basket: serie A live streaming su Gazzetta.it

DAVANTI SERVE PIU’ CORAGGIO di LUIGI GARLANDO

Solo un punticino per l’Inter a Bergamo, che oggi rischia di vedere la zona Champions lontana 6 lunghezze e una squadra in più davanti. L'ARTICOLO A PAGINA 27

* Una partita in più

IL ROMPI PALLONE

w

Totti curato con i fattori di crescita. E’ guarito ma ora ha 74 anni.

9 771120 506000

Ha segnato 5 reti nei primi nove turni Stasera ci riprova contro il Catania Bonucci in Ferrari inseguito dalla polizia

CONDÒ, LICARI ALLE PAGINE 15­27

CAPOLISTA DOMANI ARRIVA IL CHIEVO

31 0 3 0>

Tevez partenza a razzo come Baggio e Del Piero

Buffon e Balo fuori dalla lista dei 23 Messi ci riprova ma Ribery è in pole

Palacio e Guglielmo Stendardo

MALFITANO, RICCI, SARDELLI ALLE PAGINE 12­13

JUVE

F.1 INTERVISTA AL DIRETTORE DELLA MERCEDES. BRAWN LASCIA, VA ALLA HONDA?

Lauda: «Vettel ricorda Schumi» 3 Niki Lauda, 64 anni COLOMBO

CREMONESI A PAGINA 29

In diretta le partite del campionato. E da stamane tutti gli highlights della notte Nba: all’esordio Datome Bargnani e Belinelli 3 David Moss, 30 anni LAPRESSE CHIABOTTI, LOPES PEGNA, TOSI ALLE PAGINE 27­30­31


LA GAZZETTA DELLO SPORT

2

MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013

SERIE A L’ANTICIPO DELLA 10a GIORNATA

numeri& STATISTICHE

D il Film Botta e risposta nel primo tempo Ripresa senza gol ma con emozioni 16’ PRIMO TEMPO L’ILLUSIONE INTERISTA L’Inter passa in vantaggio grazie a un sinistro di Alvarez, bravo a girarsi in area e a trovare l’angolo basso REUTERS

Cross su azione 23

25’ PRIMO TEMPO STACCO VINCENTE L’Atalanta trova il pareggio grazie a uno stacco imperiale di Denis: s’inchinano Samuel e Handanovic ANSA

28’ SECONDO TEMPO L’INTER AL PALO Le speranze di vittoria dell’Inter si fermano sul palo colpito da Icardi: Consigli sarebbe battuto, ma il tiro non entra ANSA

12

Atalanta

Inter

Totale contrasti 66 56

Atalanta

Inter

Contrasti vinti Atalanta

54,10%

Inter

45,90% Passaggi riusciti Atalanta

71,90%

Inter

84,80%

Inter così in pari Alvarez­gol, poi poco altro Denis non perdona: finisce 1­1 Resta il tabù Bergamo per la squadra di Mazzarri: nessuna vittoria dal 2008 L’Atalanta soffre nella ripresa (palo di Icardi), ma è Yepes a fallire il match ball DAL NOSTRO INVIATO

FABIO BIANCHI @fabiowhites BERGAMO

Il tabù e Il carrarmato. Ostacoli difficili da superare. Soprattutto se osi poco. Cam­ biano gli allenatori, cambiano i giocatori, ma la musica per l’Inter contro l’Atalanta è sem­ pre la stessa e il ritornello fa: non si vince, non si vince. E’

dal 2008 che i nerazzurri non battono la Dea bergamasca e nemmeno Mazzari è riuscito a sfatare la nefasta tradizione. Invece Mauro German Denis, detto il Tanque, la sua perso­ nale tradizione l’ha rispettata. Altro gol, altra corsa. E siamo a sei nelle ultime tre battaglie con l’Inter. E’ finita con un pa­ reggino. E il risultato sta persi­ no stretto all’Atalanta se guar­ diamo alle occasioni. Carrizo,

sostituto di un Handanovic che a metà sfida s’è arreso al dolore all’anca, ha dovuto fare un miracolo su tiro di Yepes da due passi al tramonto della sfi­ da. Inter spuntata E’ stata un’In­

ter spuntata: con solo Palacio davanti, che centravanti non è, ha combinato poco. La squa­ dra s’è affidata alle incursioni del solito Alvarez. Solo con

l’entrata di Icardi (palo alla prima occasione) s’è fatta un po’ più pericolosa, anche per­ ché l’Atalanta a quel punto ha smesso di spingere: il punto gli stava bene. Se vuoi giocare da grande squadra, se vuoi pun­ tare in alto col vantaggio di non avere tra i polmoni le cop­ pe, forse sarebbe il caso di ri­ schiare qualcosa in più. Ades­ so l’Inter potrebbe essere supe­ rata da Fiorentina e persino

Verona e uscire dalla zona Europa League. Dettagli po­ co importanti a questo pun­ to del campionato. Ma pur sempre segnali. Moralez e Carmona uber alles L’Atalanta il

suo dovere l’ha fatto. Perso anche Brienza, dopo Lucchini, Bellini e Bonaventura, Co­ lantuono ha scelto di

German Denis, 32 anni LIVERANI


MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013

il personaggio RICKY ALVAREZ

«Noi ingenui, non possiamo farci sempre rimontare» L’argentino: «Se vogliamo lottare per lo scudetto bisogna cambiare»

Ricky Alvarez, 25 anni, è arrivato a quota 3 gol in campionato AFP

giocare con la difesa a 3, ade­ guandosi dietro al sistema del­ l’Inter. Ma davanti ha optato per una punta in più, l’ex Li­ vaja. Mazzarri, che il suo bel problema con l’assenza di Campagnaro, come annuncia­ to ha speso il muro Samuel al­ l’esordio stagionale. L’Atalanta è partita subito bene, sfioran­ do il gol con Canini, una zucca­ ta che Guarin ha tolto dalla li­ nea di porta. Non è stato solo un episodio: l’Atalanta ha gio­ cato da squadra, con manovre veloci e pulite. L’Inter s’è affi­ data alle ripartenze di Alvarez e, talvolta, di Kovacic mentre Guarin dormiva. Però gol sba­ gliato, gol preso è una legge sempre valida nel calcio. Così l’Inter alla prima occasione è passata in vantaggio con una bella intuizione di Alvarez. I conti a questo punto tornava­ no poco. L’Atalanta ha reagito bene e spinta da un Moralez indiavolato che faceva ammat­ tire Cambiasso e un super Car­

mona a centrocampo, ha ag­ guantato il giusto pareggio. Firmato da Denis, e chi se no, con un volo sopra il muro Sa­ muel dopo il cross di Moralez che aveva rubato palla ad Al­ varez. Più convinzione Nel secondo round l’Inter è entrata più con­ vinta, ha finalmente spinto per cercare la vittoria scaccia tabù e i ruoli si sono invertiti. Ades­ so era l’Atalanta ha giocare di rimessa. Ma il predominio non era così pressante da creare pericoli. Kovacic portava trop­ po palla, ma è anche vero che non aveva tanti uomini da ser­ vire. Cambiasso aveva il suo daffare a correre dietro a trot­ tolino Moralez. E Guarin con­ tinuava a latitare, provando innocui tiri da lontano. E’ stato ancora Alvarez a provarci, bloccato da Consigli. A rischia­ re davvero è stata ancora la porta ora protetta da Carrizo. Un arbitro più pignolo di Riz­

DAL NOSTRO INVIATO

MATTEO DALLA VITE BERGAMO

Non ancora grandi. E non ancora furbi. Lo dice Ri­ cky, uno di quelli che nel giro di pochi mesi (lui sì) è cam­ biato da così a così. Quel cambiamento che l’Inter sembrava aver assorbito per­ fettamente ad inizio campio­ nato, per poi frenare ancora qui, a Bergamo, terra tre­ mante e qualitativa sulla quale i nerazzurri non vinco­ no dal 6 aprile del 2008. «Ab­ biamo giocato bene, ma dob­ biamo essere più furbi a mantenere il vantaggio – rac­ conta Alvarez –: dobbiamo mantenerlo sì, se vogliamo lottare per lo scudetto dob­ biamo farcela. Andiamo via da Bergamo con un sapore non del tutto buono». Un sa­ poraccio­accio­accio, un gu­ sto che dà l’idea che l’Inter di WM fatichi a cibarsi di cal­ cio&astuzia. Udine spartiacque Mazzarri aveva messo tutti sui banchi di scuola: fatemi vedere se quel che abbiamo imparato vale, e soprattutto quanto va­ le. Ecco: davanti alla prima di due trasferte che doveva­ no dare un volto a questa In­ ter, quello che i ragazzi han­ no imparato vale un punto. Un solo punto. Forse l’Inter non è ancora grande? Le pa­ role del tecnico erano state chiare: dopo Bergamo e Udi­ ne sapremo tanto di più del nostro cammino, aveva det­ to. E il cammino – se là da­ vanti vinceranno – adesso sa­ rà sempre più simile allo Zoncolan, una salitona fatta

zoli avrebbe potuto concedere il rigore per il braccio aperto di Rolando sulla zuccata di Sten­ dardo. Il brasiliano era comun­ que molto vicino al difensore. Al minuto 20 Mazzarri ha deci­ so di spendere Icardi per il co­ lombiano e gli effetti si sono vi­ sti subito, con quel palo. Ma è finita lì. L’Atalanta si è chiusa, Colantuono dopo aver messo Marilungo per Livaja ha scelto un fresco Baselli per Cigarini e soprattutto Migliaccio per Mo­ ralez. Un chiaro segnale di protezione del risultato. L’In­ ter ha guadagnato metri ma è stata ben lontana dall’andare in meta. Anzi. Ringrazi Carri­ zo per quella prodezza e il fat­ to che ci fosse Yepes, che non brilla per piedi buoni, e non Denis davanti al portiere. Alla fine, crediamo, sono stati tutti contenti così. Ma non è con questo andazzo che l’Inter può lottare per i primi posti. Si può dare di più. Si può osare di più. © RIPRODUZIONE RISERVATA

di un’altra trasferta non pro­ prio agevole. «Abbiamo tro­ vato il vantaggio – riprende Alvarez, al terzo centro con­ tro l’Atalanta in carriera –, ma non siamo riusciti a te­ nerlo fino alla fine come con il Torino e con il Cagliari. Le squadre che vogliono lottare per lo scudetto devono fare così, tenere duro, e noi fino ad ora non ci siamo riusciti. Come mi sento io? Bene, ma gioco per la squadra, non è che si gioca ognuno per quel­ lo che gli pare». Adesso la trasferta di domenica in Friu­ li diventa un vero spartiac­ que: vincere contro Guidolin significa mettere il naso al­ l’insù, soccombere signifi­ cherà l’apertura di un fasci­ colo sulla crescita di una squadra che pareva già sga­ mata, cinica, lucida.

ATALANTA

pareggio nerazzurro e in quattro volte c’è stata la ri­ monta altrui, della Juventus, del Torino, del Cagliari e del­ l’Atalanta. Morale: Alvarez non ha tutti i torti. Anzi. Ed è allora qui che deve arrivare l’impennata di questa squa­ dra: quando va in vantaggio non può mollare come una ingenuotta qualunque. Maz­ zarri lo sa, ma sa anche che Palacio avrà le sue stanchez­ ze, che Icardi (palo compre­ so) ha ancora scarso minu­ taggio, che Milito gli tornerà solamente dopo la sosta, che Kovacic deve trovare la sua dimensione: tutti legittimi alibi, mentre la mancanza di astuzia è un’aggravante che ti blocca il passaporto per l’Europa che conta. © RIPRODUZIONE RISERVATA

3

INTER

1

1

(3­4­1­2) 47 Consigli;, 13 Canini, 2 Stendardo, 33 Ye­ pes; 77 Raimondi, 21 Cigarini (dal 29’ s.t. 18 Baselli), 17 Carmona, 28 Brivio; 11 Moralez (dal 36’ Migliaccio); 19 Denis, 7 Livaja (dal 20’ s.t. 89 Marilungo). PANCHINA 37 Sportello, 16 Polito, 4 Scaloni, 27 Del Grosso, 44 Cazzola, 61 Gagliardini, 90 Kone, 91 De Luca. ALL. Co­ lantuono ESPULSI nessuno. AMMONITI Stendardo e Migliaccio per gioco scorretto CAMBI DI SISTEMA dal 36’ s.t. 3­5­2

I(3­5­1­1) 1 Handanovic (da 1’ s.t. 36 Carrizo); 35 Rolan­ do, 25 Samuel, 5 Juan Jesus; 2 Jonathan (dal 40’ s.t. 21 Taider), 13 Guarin (dal 21’ s.t. 9 Icar­ di), 19 Cambiasso, 11 R. Alvarez, 55 Nagato­ mo; 10 Kovacic; 8 Palacio. PANCHINA 12 Ca­ stellazzi, 6 Andreolli, 16 Mudingay, 17 Kuzma­ novic, 18 Wallace, 23 Ranocchia, 31 A. Perei­ ra, 54 Donkor, 90 Olsen. ALL. Mazzarri ESPULSI nessuno. AMMONITI Samuel per gioco scorretto CAMBI DI SISTEMA dal 21’ s.t. 3­5­2

MARCATORI Alvarez (I) al 16’, Denis (I) al 25’ p.t.; ARBITRO Rizzoli di Bologna NOTE paganti 7.938, incasso di 188.964 euro; abbonati 8.573, quota di 114.569,98 euro. Tiri in porta 7­6 (con 1 palo). Tiri fuori 2­5. In fuorigioco 0­2. Angoli 7­7. Recuperi: 0’ p.t., 3’ s.t.

POSSESSO PALLA

PASSAGGI

ATALANTA 45%

INTER 55%

TIRI IN PORTA

349

IIII II

ATALANTA 8

INTER 4

MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 1­1 10’ Zuccata a colpo sicuro di Canini con Handanovic fuori dai pali, Guarin salva sulla linea di testa. GOL! 16’ Sponda di Palacio ad Alvarez in area che sorprende Stendardo e Consigli con una girata fulminea. 24’ Cross di Cigarini, testa di Yepes, Handa­ novic respinge in angolo. GOL! 25’ Moralez riconquista palla su Alva­ rez e crossa, gran colpo di esta di Denis che salta più alto di Samuel

IIIIIII

ATALANTA 2

INTER 7

SECONDO TEMPO 18’ Yepes perde palla a centrocampo, con­ tropiede che Alvarez conclude ma Conigli c’è 23’ Angolo di Cigarini, il colpo di testa di Stendardo finisce sul braccio largo di Ro­ lando. Rizzoli lascia correre. 28’ Icardi si gira bene e colpisce il palo 36’ Mezzo miracolo di Carrizo sul tiro da due passi di Yepes. 46’ Sassata di Alvarez da lontano, di poco fuori.

28

13 47

241 TIRI FUORI

IIIIIIII Sempre rimontati È il quarto

LA GAZZETTA DELLO SPORT

17

33 2

2 7

21 11

19

77 BARICENTRO MOLTO ALTO 56,9 metri

8

13 10 11 55

35 19

25

1

5

BARICENTRO ALTO 56,7 metri

la Moviola DI FRANCESCO CENITI

Rolando con il braccio largo Poteva starci anche il rigore Nicola Rizzoli si conferma in buona forma nella stagione che potrebbe portarlo al Mondiale in Brasile (è in lizza con Rocchi, difficile che l’Italia abbia due posti). Nel primo tempo controlla la gara senza dover ricorrere ai cartellini. Dimostra personalità quando dopo 41 minuti non interrompe un’azione d’attacco dell’Inter nonostante ci sia un secondo pallone in campo: scelta giustificata dalla mancata interferenza con l’azione che si conclude con un palo esterno colpito da Nagatomo. Nella ripresa la prima ammonizione: è per Stendardo (alzata la gamba

Il tocco di mano di Rolando SKY

in modo pericoloso su Alvarez). Dopo pochi minuti giallo anche per Canini (fermato con le cattive Guarin che stava per far ripartire l’Inter). Alvarez segna a gioco fermo: giusta la segnalazione del precedente fuorigioco di Palacio. Al 24’ l’episodio più dubbio: rischia molto Rolando che nello stacco devia con la mano la spizzata di Stendardo. L’interista ha il braccio largo, ma la distanza è molto ravvicinata. Un bel rebus per Rizzoli che decide per la non volontarietà. Ci sta, come poteva starci anche la scelta contraria (dare il rigore). Timide poteste anche dell’Inter per un contatto in area tra Icardi e Stendardo, ma è giusto lasciar correre. Nel finale okay i gialli per Migliaccio (gomito largo su Cambiasso) e Samuel (steso Marilungo).


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013


MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

5

SERIE A L’ANTICIPO DELLA 10a GIORNATA le Pagelle

ATALANTA

6

CARMONA È OVUNQUE BRAVO CANINI

DI ANDREA ELEFANTE

7 h Carmona il migliore Fatichiamo a ricordare un pallone sbagliato: è sempre dove dev’essere e dove serve che sia, lo aiutano polmoni d’acciaio, senso tattico e piedi non malvagi.

6,5

5,5

Fa due vere parate ­ una deviazione su Cambiasso e un muro a tu per tu con Alvarez ­ ma arrivano in momenti delicati e dunque valgono di più.

Alla fine quasi gli scappa il colpaccio, ma restano negli occhi l’incertezza su Alvarez ­ è ancora lì che lo cerca ­ e la sua fallosità.

TIRI 1 PASSAGGI OK 35/42 RECUPERI 7

PARATE 3 RINVII 12 USCITE 0

CONTRASTI OK 7/11 LANCI 2 PASSAGGI OK 17/22

Primo pareggio in campionato, ma data l’emergenza si può scacciare anche qualche piccolo rimpianto.

6,5 h Carrizo il migliore

INTER Consigli

Stendardo

5,5

JUAN JESUS È ATTENTO GUARIN OPACO

L’istinto per un portiere è (quasi) tutto e quella parata di piede su Yepes vale un gol e dunque anche il riscatto per come aveva finito la gara di Torino.

6

6

Rientra, dice no a Yepes, prende un gol impossibile, poi lo frega un rinvio e quando ne evita un altro, scatta l’allarme: infatti esce.

Livaja è un ragazzo sfrontato, dunque un rompiscatole: bene o male lo riduce al silenzio, ma soffre. E quel braccio largo...

PARATE 4 RINVII 5 USCITE 0

PARATE 2 RINVII 3 USCITE 2

CONTRASTI OK 10/16 LANCI 3 PASSAGGI OK 26/32

In trasferta non perde, ma a Bergamo non vince dal 2008: come anestetizzata dal suo gol.

Handanovic

Rolando

6

6,5

6

6

5,5

7

5,5

6

5,5

5

6

6,5

Gara in altalena: domina di testa, si attorciglia un po’ su se stesso (e su Icardi), quindi sbatte contro San Carrizo: più rimorso che rimpianto.

Un altolà a Palacio nel finale è la chiusura di un cerchio fatto di attenzione e sicurezza. E aveva anche sfiorato il gol di testa.

L’Atalanta pende a destra perché sale più di Brivio, ma senza concedere nulla a Nagatomo: anzi, lo costringe a stare sulle sue più del solito.

Doppio compito non facile: non perdere le tracce di Alvarez e tirare le fila del gioco, prima che la palla arrivi ai tre davanti. Non si risparmia.

Partita incompiuta, senza errori gravi, ma con la partecipazione al gioco molto anonima: sempre allineato e coperto, ma anche troppo.

Nel primo tempo il motorino è sempre acceso, il rumore di una zanzara difficile da scacciare: il cross per il gol e tanto altro, poi paga i chilometri.

Ok, Denis segna un gran gol, ma addosso avrebbe lui, in quel caso non proprio il Muro che fu. Ma non giocava dal 17 aprile, conta pure quello.

Più «basico» e dunque attento del solito, aiuta Cambiasso quando Moralez galleggia a destra e stavolta non si concede distrazioni.

Brivio non è quel che si dice un ostacolo insormontabile, ma i suoi blitz sono sempre fini a se stessi, nella ripresa anche più rari. E mancano.

Salva un gol fatto (di Canini) e pensi: adesso si scatena. Invece, fra un tiro e l’altro, mette insieme errori che non sarebbero da lui. E svapora.

Moralez lo stanca, infatti si vede di più quando Maxi abbassa il ritmo. Al posto giusto, ma stavolta in difesa, per sventare il 2­1 di Stendardo.

Per l’1­0 è molto ispirato, meno quando perde la palla trasformata in assist da Moralez. Però è quasi l’unico che prova a inventare qualcosa.

CONTRASTI OK 8/11 LANCI 8 PASSAGGI OK 19/24

CONTRASTI OK 6/10 LANCI 0 PASSAGGI OK 15/25

TIRI 0 PASSAGGI OK 15/25 RECUPERI 4

TIRI 0 PASSAGGI OK 34/43 RECUPERI 1

TIRI 1 PASSAGGI OK 12/14 RECUPERI 2

TIRI 0 PASSAGGI OK 40/52 RECUPERI 7

CONTRASTI OK 9/16 LANCI 3 PASSAGGI OK 33/37

CONTRASTI OK 5/11 LANCI 5 PASSAGGI OK 26/31

TIRI 1 PASSAGGI OK 26/29 RECUPERI 1

TIRI 3 PASSAGGI OK 24/34 RECUPERI 3

TIRI 2 PASSAGGI OK 25/33 RECUPERI 5

TIRI 4 PASSAGGI OK 52/61 RECUPERI 6

Yepes

Canini

Raimondi

Cigarini

Brivio

Moralez

Samuel

Juan Jesus

Jonathan

Guarin

Cambiasso

Alvarez

6 7

6

5,5

6

s.v.

Vede l’Inter e diventa sentenza. Il gol è un capolavoro, un lampo che acceca in una gara generosa, senza grosse impennate: bastava quella.

Brienza non ce la fa, lui fa di tutto per non farlo rimpiangere: senza far mai male davvero, prova a trovare il lato debole della difesa.

Non giocava da mesi e si vede soprattutto quando gli si apre la porta, ma il tiro è molle come un tempo non sarebbe stato. La ruggine è un buon alibi.

Quando entra servono freschezza e la garanzia di non sbagliare palloni delicati: gioca con la sicurezza di chi sa di avere talento e non lo spreca.

Colantuono si gioca la sua esperienza per i 10’ finali, più recupero: bada al sodo e fa in tempo a prendere un giallo.

TIRI 2 DRIBBLING OK 1/2 SPONDE 2

TIRI 1 DRIBBLING OK 1/4 SPONDE 0

TIRI 1 DRIBBLING OK 1/1 SPONDE 0

TIRI 0 PASSAGGI OK 3/6 RECUPERI 0

TIRI 0 PASSAGGI OK 1/4 RECUPERI 0

Denis

Livaja

Marilungo

Baselli

Migliaccio

l’allenatore Colantuono Già gli mancano tre titolari e perde pure Brienza: non si arrende e gestisce le forze che gli restano, la squadra gli va dietro. E con le idee chiare.

5,5

l’allenatore Mazzarri

5,5

5,5

5,5

6

s.v.

Quella volata che sembra il prologo di una gran serata in realtà è un’illusione: si accuccia presto sulle sue zolle, come incartato.

Corre e si sbatte un po’ di più anche in fase difensiva, ma calamita palloni sempre difficili e pochi ne ricicla in giocate illuminate.

L’unico vero segno sulla partita è quella sponda di testa per Alvarez­gol: una partita in salita anche per lui, e all’Inter viene il fiatone.

Le ultime speranze di vittoria rimbalzano con il suo tiro ­ preparato molto bene ­ su quel palo. Con lui, è scontato, c’è più profondità.

Spiccioli di partita, cercando un po’ di freschezza o forse un argine in più contro una possibile beffa dell’Atalanta.

TIRI 0 PASSAGGI OK 19/23 RECUPERI 1

TIRI 0 PASSAGGI OK 56/59 RECUPERI 5

TIRI 0 DRIBBLING OK 1/2 SPONDE 5

TIRI 1 DRIBBLING OK 1/1 SPONDE 1

TIRI 0 PASSAGGI OK 12/13 RECUPERI 0

Nagatomo

Kovacic

Palacio

Icardi

Taider

Difficile credere sia diventato masochista, dunque Icardi non deve avere più di mezzora: ma gliene vengono a mancare troppi altri e il passo indietro, anche mentale, è inevitabile.

GLI ARBITRI RIZZOLI 6 Il braccio di Rolando è staccato dal corpo, ma la distanza è (molto) ravvicinata e la sensazione è di non volontarietà. E il rigore su Icardi non c’è. Ghiandai 6­Costanzo 6; Tagliavento 6­Ciampi 6,5

l’analisi tecnica ALEX FROSIO @alexfrosio

Tra Maxi Moralez e Ma­ teo Kovacic, chi aveva il 10 sul­ le spalle era il croato dell’Inter. Ma l’interpretazione migliore del ruolo è stata quella del pic­ colo argentino dell’Atalanta, più abituato a recitare da tre­ quartista, posizione «liberata» dallo schieramento scelto da Colantuono e Mazzarri. E dire che lo sviluppo tattico della partita avrebbe dovuto favori­ re Kovacic. Sistemato alle spal­ le di Palacio unica punta, il giovane Mateo poteva fluttua­ re tra le linee, in una zona in cui la situazione tattica gli avrebbe permesso di sfuggire

Moralez­Kovacic: stessi tocchi, ma Maxi è più «10» la Sfida MAXI MORALEZ MATEO KOVACIC 26 ANNI 19 ANNI ATALANTA INTER

TOCCHI

70

75

CROSS

5

1

SPONDE

2

7

al controllo degli avversari: i centrali di difesa dell’Atalanta infatti non potevano uscire, i due centrali di centrocampo, Cigarini e Carmona, oltre a im­ postare (alla grande) doveva­ no preoccuparsi delle folate di Alvarez e Guarin. Problema che forse l’Atalanta aveva mes­ so in conto tornando alla dife­ sa a tre per mettersi in parte a specchio dell’Inter. Kovacic pe­ rò fatica ancora a muoversi da «dieci»: tende a indietreggiare per entrare nella manovra, for­ se anche a «chiamare» poco il pallone su di sé nella zona cal­ da. Il nerazzurro ha dunque sì giocato 75 palloni, con 56 pas­ saggi positivi e solo 3 negativi, ma non ha mai tirato in porta e ha perso 6 contrasti.

Super Maxi Dall’altra parte, invece, Maxi Moralez ha pre­ miato la coraggiosa scelta di Colantuono di piazzarlo alle spalle di due punte. Moralez ha unito qualità, tanto movi­ mento e sacrificio. Il numero 11 dell’Atalanta, pur partendo da una posizione centrale, ten­ deva ad allargarsi sulla fascia, soprattutto a destra, per rad­ doppiare con Raimondi l’at­ tacco a Nagatomo. Proprio da quella posizione è arrivato il cross di Maxi per il colpo di te­ sta vincente di Denis. Quella è stata l’azione esemplare della partita di Moralez: perché ha combinato con Raimondi, ha perso un contrasto ma è riusci­ to subito a riconquistarlo an­ dando in pressione proprio su

LA MOSSA TATTICA MOVIMENTO

ROLANDO

PASSAGGIO

SAMUEL

JUAN JESUS

DENIS LIVAJA (MARILUNGO) GUARIN

CAMBIASSO

NAGATOMO

MORALEZ ALVAREZ RAIMONDI GDS

Ricky Alvarez (i due si cono­ scono bene: hanno vinto insie­ me due campionati argentini con il Velez), e da lì ha fatto partire la parabola verso il centro dell’area. Dove, certo, German Denis ­ che ha spesso

sfruttato il movimento a uscire di Livaja per restare uno con­ tro uno con Samuel ­ ha segna­ to un signor gol. Da centravan­ ti vero, che all’Inter è mancato almeno fino all’ingresso di Icardi. Tornando a Maxi Mora­ lez, oltre al lavoro di raccordo tra centrocampo e attacco, è rientrato spesso a coprire, sa­ crificio necessario per dare una mano al centrocampo. An­ che a Maxi è mancato il tiro in porta, ma nello score della partita ha aggiunto ai 70 pallo­ ni toccati (il massimo della sua squadra) anche un inaspettato 7 alla voce recuperi, il massi­ mo nell’Atalanta alla pari con Carmona, uno specialista nel cacciare palloni. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013


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SERIE A L’ANTICIPO DELLA 10a GIORNATA

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1 La grinta di Walter Mazzarri, 52 anni, prima stagione all’Inter. 2 Il momento dell’infortunio di Handanovic mentre rinvia. 3 La smorfia di dolore del portiere nerazzurro, che dovrà lasciare il campo e dal 1’ della ripresa sarà sostituito da Carrizo

Mazzarri: «Quanto ci manca Milito Noi dilettanti...» Il tecnico dell’Inter allude ai tacchetti: «Troppi scivoloni, assurdo in A. Su Icardi era rigore» DAL NOSTRO INVIATO

LUCA TAIDELLI @LucaTaidelli BERGAMO

Il primo dei due esami per aspirare allo status di big va così così. Malgrado il guizzo di Alva­ rez, l’Inter per la quarta volta in dieci giornate spreca un vantag­ gio e dà il senso dell’eterna in­ compiuta. Era già successo con­ tro Juve, Cagliari e Torino. Otto punti pesantissimi lasciati per strada. Con l’aggravante che stavolta è in buona parte man­ cato anche il gioco.

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Scivolate da dilettanti Maz­ zarri, quello che critica i suoi dopo le vittorie, va ancora con­ trocorrente: «Abbiamo fatto be­ ne su un campo difficile, contro una squadra molto fisica e con­ centrata, cattiva sportivamente. Forse abbiamo fatto un po’ più

noi. Dobbiamo essere più cinici e lucidi. Non si può fare la scelta sbagliata nell’ultimo passaggio. È anche il discorso dell’attitudi­ ne a fare gol. Ci manca uno co­ me Milito». Poi la prima stocca­ ta per i troppi scivoloni dei suoi, che nel primo tempo sembrava­ no pattinatori. «Assurdo vedere in Serie A giocatori che scivola­ no così tanto. Sono situazioni da dilettanti. Siamo l’Inter e dob­ biamo crescere anche in queste cose», ha detto il tecnico allu­ dendo alla scelta dei tacchetti. Denis e i gol presi Chi non sci­ vola mai, soprattutto quando vede l’Inter, è Denis. «È uno dei migliori centravanti in Italia ­ fa Mazzarri, che conosce bene l’ar­ gentino ­ anche a Napoli con noi quando entrava faceva benissi­ mo. Forse all’epoca era meno ci­ nico, ora ha preso sicurezza. È un grande attaccante». Che dà

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NEL PRE GARA

LA RABBIA DI WALTER, IL DOLORE DI HANDANOVIC

IL PREMIO

E per l’allenatore c’è il «Maestrelli» il 18 a Montecatini MILANO (m.d.v.) Il 18 novembre Walter Mazzarri riceverà al Lido «Le Panteraie» di Montecatini Terme (Pistoia) il «Premio Maestrelli», riconoscimento per i tecnici di A che si sono particolarmente contraddistinti. Presieduta da Tito Stagno, la giuria del Trofeo ha scelto per la stagione 2012­ 13 l’ex allenatore del Napoli che alla guida dei partenopei «con la solita profonda cultura del lavoro» ha raggiunto ancora una volta la qualificazione in Champions League. Mazzarri succede a Conte e Allegri.

Sassi sul pullman Tifosi interisti assaliti al casello

Sassaiola contro un pullman di tifosi dell’Inter. L’episodio è avvenuto nelle vicinanze del casello di Bergamo, dove uno dei pullman che trasportavano i gli interisti è stato raggiunto da una sassaiola. Diversi vetri sono andati in frantumi. Le forze dell’ordine hanno scortato i pullman allo stadio e, quando i supporter interisti sono scesi, hanno tentato di unirsi ai tifosi milanesi che erano già allo stadio. I tifosi dell’Inter sono stati respinti dalle forze dell’ordine. Nessun ferito.

l’anima e non cala di ritmo. Quello che è mancato all’Inter. «Noi dobbiamo giocare a inten­ sità altissime ­ ammette l’allena­ tore ­ non eravamo solidi nel pressing, forse è stato un pro­ blema di energie. Siamo andati a calare pian piano, avevamo speso molto contro il Verona». Dove erano arrivati altri due gol incassati. «Ma a fare numero ci sono i tre della Roma ­ obietta ­ e perché con il Verona l’attenzio­ ne si è arenata sul 4­1. Però è ve­ ro che sul gol ci siamo fatti male da soli. Era palla nostra...».

I NUMERI

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I risultati utili consecutivi casalinghi per l’Atalanta. Prima del pareggio contro l’Inter aveva battuto Lazio e Udinese

GLI AVVERSARI

Colantuono felice «Un’ottima gara Denis imprendibile quando salta» Il tecnico: «Mani di Rolando? Non mi attacco agli episodi»

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Le partite di fila senza k.o. in trasferta per l’Inter. La serie è iniziata con lo 0­0 dello scorso campionato contro il Genoa, poi quest’anno le vittorie di Catania e Reggio Emilia (contro il Sassuolo), e i pareggi con Cagliari, Torino e Atalanta

«Discriminarvi deve essere la normalità. Interista figlio bastardo di ogni città» è lo striscione apparso nella curva atalantina BOZZANI DAL NOSTRO INVIATO

MATTEO DALLA VITE BERGAMO

Quella botta di Yepes salvata da Carrizo. E c’è chi ricorda quel braccio largo di Rolando: resta il fatto che Denis mette il Settimo Sigillo nella pancia dell’Inter e che la stessa Inter piange a Bergamo da oltre cinque anni. «Direi che abbiamo fatto un’ottima gara ­ dice il tecni­ co Stefano Colantuono ­, nella seconda parte siamo un po’ calati ma eravamo contro una grande come l’Inter. Ci siamo difesi con ordi­ ne, creando qualcosa. Sono molto contento». Rolando? Scoordinato Il tecnico dell’Atalanta sognava la duecentesima vittoria fra i profes­ sionisti. Nada. Però continua a far dannare l’Inter che qui non vince dal 2008. «Il braccio di Rolando ­ riprende Colantuono ­? Mi sono rivolto al quarto uomo perché avevo visto il fal­ lo di mano, ma in mischia sono cose che capi­ tano. Lui fa un intervento scoordinato, ma non intendo attaccarmi all’episodio, il pari è giu­ sto».

Rigori e fasi La seconda stoc­ cata è sull’arbitraggio. Malgra­ do le proteste atalantine per un mani di Rolando, a Mazzarri scappa un «quando ci può stare il rigore, per noi non ci sta mai» riferito a un intervento nel fina­ le su Icardi. «Abbiamo perso punti anche per questo». Chiu­ sura sui tempi del progetto: «Il Napoli l’ho avuto 4 anni e anche quello che sta facendo ora è me­ rito del lavoro fatto con me, ci vuole tempo qui all’Inter per ca­ pire tante cose. Poteva essere una vittoria. Kovacic non fa an­ cora bene entrambe le fasi, ma ha grande talento». Ansia Handanovic Alla fine del primo tempo si è dovuto fer­ mare Samir Handanovic. Un problema al fianco destro dopo un rinvio che però non sembre­ rebbe grave. «Handanovic? ­ spiega Mazzarri ­ Il dottore mi ha parlato di una botta forte. Domattina (oggi, ndr) ne saprò di più». Difficile invece il recu­ pero di Campagnaro.

Diavolo d’un Denis L’Atalanta in questo cam­ pionato non aveva mai pareggiato, ma stavolta va bene anche così. Anche perché c’è German Denis che sembra imbevuto di zolfo. Un diavo­ lo, quando vede l’Inter: nelle ultime tre partite ha fatto 6 gol all’Inter, 7 in totale con la maglia dell’Atalanta ai milanesi. Un accanimento. C’è stato un momento in cui i nerazzurri avevano pensato a lui. L’avessero preso, pensa qualche tifoso interista, perché almeno avrebbe finito di far male ai nerazzurri di Milano. L’argentino ha analizzato la gara all’intervallo («Cosa ci chiederà Colantuono? Sicuramente cercare di continuare cosi giocando la palla. Se lasci gio­ care l’Inter ti fa male. Nel secondo tempo dob­ biamo essere intelligenti e giocare uguale»), e alla fine è Colantuono a inquadrare il Tanque: «Lui è uno che riesce a staccare altissimo: quando fa il terzo tempo, per il difensore di­ venta difficile. Non darei colpe a Samuel, è sta­ to bravo German».

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SERIE A

4 Altro bivio per Allegri

Massimiliano Allegri, 46 anni Milan AP

I NUMERI

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punti conquistati in casa dal Milan frutto di tre vittorie e una sconfitta. Le ultime due vittorie contro Sampdoria e Udinese sono arrivate con lo stesso risultato (1­0) e con lo stesso marcatore (Birsa)

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gol subiti dal Milan in 9 giornate. Peggio hanno fatto solamente Bologna e Sassuolo (22), Chievo e Parma (17)

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infortuni muscolari per i rossoneri da inizio stagione

«Milan, ne verrò fuori» «Berlusconi è vicino alla squadra, risaliremo. Parlare di approccio è riduttivo: bisogna migliorare tattica e tecnica» Perché vedere

MILAN­LAZIO I rossoneri sono in cerca del riscatto dopo il tonfo (con polemiche) di Parma, biancocelesti al cospetto del tabù Milan al Meazza San Siro, ore 20.45

ALESSANDRA BOCCI MILANO

Siccome è troppo giova­ ne per ritirarsi a pescare su un gommone, Massimiliano Alle­ gri conta di risalire la china con il Milan, anche se al mo­ mento la strada sembra insa­ ponata e oltremodo scivolosa, come si usava in certe prove di Giochi senza Frontiere. E pur­ troppo Allegri non ha ancora il jolly da giocare, perché i jolly arriveranno a gennaio, quan­ do forse sarà troppo tardi. «Ho sentito il presidente prima della partita di Parma, magari lo sentirò nelle prossime ore», ha detto ieri Allegri. Pensieri e parole Chissà se si è consolato con le dichiarazio­ ni di Licia Ronzulli, eurodepu­ tata vicino a Berlusconi, che alla trasmissione «Un giorno

da pecora» ha detto: «Berlu­ sconi non lo manda via, Berlu­ sconi non manda via nessu­ no», che detto così non è nem­ meno troppo rassicurante. Ancora meno rassicurante, ma se non altro fa ridere, il fat­ to che un tifoso abbia deciso di mettere in vendita l’allenatore su eBay, «con Tassotti in omaggio». Allegri è un tipo spiritoso e avrà gradito. Professione Malaussene Abi­ tuato da tre stagioni a recitare alla perfezione la parte del si­ gnor Capro Espiatorio, prota­ gonista dei romanzi di Daniel Pennac, insensibile alle spiffe­ rate dei politici romani e al ca­ baret delle critiche, Allegri re­ siste con apparente tranquilli­ tà. E’ vero che la squadra ha un punto in più rispetto all’anno scorso, ma è anche più debole, sperduta e insomma pare aver perso ogni tipo di riferimento. «Quando un allenatore non ottiene risultati è sempre a ri­ schio. In questo momento è normale che io venga messo in discussione. Ma sono convinto che a Natale la nostra classifi­ ca sarà diversa». Il tecnico dunque è convinto di mangia­ re il panettore e di posare per la quarta foto di auguri con il bicchiere di champagne in mano. Curiosamente, come

un anno fa, il crocevia rischia di essere la partita con la Fio­ rentina, anche se difficilmen­ te Berlusconi penserebbe a un esonero prima di Barcellona. Ma è chiaro che Milan­Fioren­ tina marcherà il cammino, e prima ancora la partita con la Lazio di questa sera. Progressi cercansi Allegri se la giocherà con Kakà dal pri­ mo minuto, cosa che non ha fatto a Parma perché Ricardo

clic L’IRONIA DEI TIFOSI: IL TECNICO IN VENDITA SU E­BAY A UN EURO La delusione dei tifosi del Milan si sfoga in ogni forma e colore. E l’ironia assume contorni amari. Un fan milanista, segnala tgcom24.it, ha messo in vendita su e­bay Massimiliano Allegri, con una poco accattivante descrizione: «Specializzato solo in partite col Barcellona. A pagamento immediato, riceverete un Tassotti in omaggio. Vero affare!!!!». Il prezzo? Un euro...

non è ancora in grado di gio­ care novanta minuti ogni tre giorni. Kakà però è il leader che Allegri cerca e oggi è chia­ mato a riportare in carreggia­ ta la squadra e il suo allenato­ re. «Aggiusteremo le cose, ma ci vuole equilibrio. Stanno rientrando gli infortunati, la squadra migliorerà», assicura Allegri. «Non è una questione di approccio o mentalità, spie­ gare la situazione così è ridut­ tivo. Vanno migliorati anche aspetti tattici e tecnici». Ma Berlusconi sbuffa, si indigna, tuona contro il suo allenatore e poi magari passa ad altri ar­ gomenti più gravi e urgenti, ma certo non è contento. «Ho un ottimo rapporto con lui. Io sono l’allenatore del Milan, devo fare dei risultati. Lavoro serenamente. Ci sono momen­ ti in cui non riusciamo ad otte­ nere risultati:abbiamo solo undici punti, il responsabile di tutto sono io ed è logico che sia in discussione. La squadra però uscirà da questa situazio­ ne e il presidente è vicino alla squadra. Quando si allena il Milan e mancano i risultati, le responsabilità sono dell’alle­ natore. Cercherò di far uscire la squadra da questo momen­ to», Elementare, Watson. An­ zi, signor Malaussene. © RIPRODUZIONE RISERVATA

A MILANELLO PREMIATO IL PORTIERONE: CON 331 PRESENZE HA SUPERATO SEBA ROSSI ED È IL PIÙ PRESENTE

Rossoneri ancora con il tridente Kakà titolare: «Valore aggiunto» Abbiati convocato dopo l’infortunio, ma oggi giocherà di nuovo Gabriel Torna De Sciglio

EX MILAN IN DIFFICOLTA’

Pato contestato dai tifosi rivela: «No al Tottenham» Rivela di aver detto no al Tottenham per restare al Corinthians, ma questo non migliora l’atteggiamento dei tifosi nei suoi confronti. Non è un momento semplice per Pato: contestato dai fan per un rigore sbagliato in coppa del Brasile, è stato punito dal tecnico che lo ha apostrofato davanti ai compagni e lo ha inizialmente schierato in panchina contro il Santos. Poi Pato è entrato, ed è stato ancora contestato duramente dalla tifoseria del Timao: il suo addio a gennaio pare certo.

DAL NOSTRO INVIATO

FABIANA DELLA VALLE MILANELLO (Varese)

Un record raggiunto e una rincorsa da incomincia­ re. La vigilia di Milan­Lazio è stata animata dalla presenza di Adriano Galliani. Fin qui nulla di nuovo, visto che l’amministratore delegato è solito passare a Milanello il giorno prima della partita. De Sciglio dal via Ieri però Galliani è sceso in campo du­ rante la rifinitura per pre­ miare Christian Abbiati, che in Milan­Sampdoria ha rag­ giunto quota 331 presenze, superando Seba Rossi e di­ ventando il portiere con più partite nel Milan. Abbiati ieri è tornato tra i convocati do­ po che un infortunio al pol­ paccio l’ha tenuto fuori tre partite (Udinese, Barcellona e Parma), ma probabilmente Allegri oggi non lo rischierà. «Gabriel a Parma è stata una scelta tecnica — ha detto l’al­ lenatore —, sarà lui il sosti­ tuto di Abbiati finché non rientrerà. Ma non so se per la Lazio ce la farà». Allegri ha parlato così prima della rifi­ nitura, poi l’ha inserito tra i

Adriano Galliani, 69 anni, premia Christian Abbiati, 36, a Milanello BUZZI

23. Probabile che voglia pro­ varlo ancora stamattina per capire come sta, ma è più fa­ cile che con la Lazio tocchi al brasiliano. La novità in dife­ sa sarà Zaccardo (Mexes è squalificato, Silvestre si è ap­ pena fermato, Bonera non è ancora rientrato dall’infor­ tunio), che finora però ha sempre fatto il terzino. Sulla fascia sinistra rientrerà De Sciglio, che ancora non ha mai giocato in campionato. Chissà se basterà per restitu­ ire un po’ di stabilità a un re­ parto ballerino (16 gol in 9 gare).

Settimana di fuoco Allegri

vuole più attenzione: «Dob­ biamo avere l’approccio giu­ sto e restare concentrati per tutta la partita. Se domani mi gioco qualcosa? Io credo che mi aspetta una bella vita perché faccio l’allenatore del Milan». Il sorriso e l’umori­ smo dell’allenatore sono ap­ prezzabili in un momento tanto delicato, però pensare che il Milan in una settimana affronterà Lazio, Fiorentina e Barcellona al Camp Nou, contro le quali l’anno scorso fece zero punti, non fa stare tranquilli i tifosi rossoneri. Allegri giocherà ancora con

4 I TITOLI DELL’EX S

Cresciuto nel Milan Due coppe alla Lazio Cristian Brocchi (nella foto sotto) è nato a Milano il 30 gennaio 1976. Cresciuto nel Milan, ha girato l’Italia in prestito prima di tornare. Poi ha vinto in rossonero uno scudetto, due Champions League, due Supercoppe europee, un Mondiale per club, una Coppa Italia e una supercoppa. Con la Lazio, due Coppe Italia e una Supercoppa italiana

domande a...

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CRISTIAN BROCCHI ALLENATORE ALLIEVI MILAN

«Non sarà un pareggio Balo regga la pressione Petkovic nella Lazio esagera con i cambi» Cristian Brocchi oggi si diverte a = insegnare ai ragazzi. A lungo è stato protagonista in campo con Milan e Lazio. In rossonero ha vinto, tra i tanti trofei, due Champions e uno scudetto. In biancoceleste ha alzato al cielo due Coppe Italia. Quella di stasera a San Siro è (anche) la sua partita.

1 Di Milan­Lazio lei ne ha giocati sei. Quello

di oggi come se lo immagina? «Tutte e due le squadre sono in difficoltà. E allo­ ra sarà una partita aperta, perché a nessuna in­ teressa il pari. In campo ci saranno molti gioca­ tori di qualità che possono decidere il match».

2 Magari Balotelli: perché è sempre di­ scusso? «Dico una cosa: Mario non ne uscirà più e di que­ sto deve essere consapevole. Lui, e chi gli sta in­ torno, ha creato il personaggio, ora non può pre­ tendere che non si parli di lui in un certo modo. Piuttosto, trovi la forza di reggere la pressione». 3 Nella Lazio invece in discussione c’è Her­ nanes: se lo aspettava? «La situazione andava presa di petto prima, in estate, per non creare equivoci successivi. Se davvero al brasiliano fossero venuti a mancare gli stimoli, sarebbe stato più giusto separarsi».

il 4­3­3 e Kakà, dopo essere partito in panchina col Par­ ma, tornerà titolare: «Ha fatto due buone gare, de­ ve trovare una condizio­ ne migliore. Sto cercan­ do di gestirlo nel miglio­ re dei modi. Può essere un valore aggiunto tec­ nicamente e moralmen­ te. Può disputare una grande stagione». Com­ pletano il tridente Balotelli e Birsa, mentre a centrocampo rientra Muntari e Montolivo festeggerà la cinquantesima presenza con la maglia del Milan.

«Mancano all’interno della squadra lunione e si­ curezze che l’anno scorso hanno prodotto la rin­ corsa Champions. Vanno ricreate. I giocatori e Allegri si appoggino alla società».

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4 Qual è il motivo della crisi Milan?

5 E nella Lazio che succede? «Petkovic non ha trovato uno zoccolo duro di 8­9 uomini. Tutte le più grandi d’Europa l’han­ no, nella Lazio ogni volta la formazione cambia radicalmente». Davide Stoppini


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Vladimir Petkovic, 50, Lazio LAPRESSE

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Nuove sfide per Petkovic 4 «Lazio, serve cattiveria» 1 I NUMERI

Scacciati i fantasmi dell’esonero, il tecnico rilancia: a San Siro i biancocelesti a secco dall’89, nel 2013 una sola vittoria fuori DAL NOSTRO INVIATO

STEFANO CIERI FORMELLO (Roma)

La panchina è salva (al­ meno per un po’). Ma – scac­ ciati i fantasmi dell’esonero – ecco materializzarsi per Vlado Petkovic nuovi tabù. Anzi vec­ chi, se non vecchissimi. Il tec­ nico di Sarajevo, rinfrancato e rinforzato dal successo sul Ca­ gliari, va a San Siro per uscire definitivamente dal tunnel e porre fine a due sortilegi di cui è vittima la sua Lazio. Il primo, e più antico, è quello delle vit­ torie biancocelesti a San Siro col Milan in campionato. L’ul­ tima è vecchia addirittura di 24 anni (Milan­Lazio 0­1 il 3 settembre 1989, autogol di Maldini). L’altro sortilegio ri­ guarda le partite esterne della Lazio in questo anno solare: una sola vittoria e un solo pun­ to (sui 12 disponibili) dall’ini­ zio di questo campionato. Derby personale Tabù trop­ po grandi per essere infranti? Forse. Però quell’unica vitto­ ria ottenuta in trasferta nel 2013 la Lazio l’ha ottenuta proprio a San Siro: l’8 maggio scorso contro l’Inter (3­1 per i biancocelesti). E anche quello era un turno infrasettimana­ le... «Ma per noi sarà durissi­

ma – non si fa illusioni Petko –. Non credo a un Milan in crisi, anche se in classifica è indie­ tro. È sempre pericoloso, non vorrei che si svegliasse pro­ prio contro di noi». Al di là dei tabù da spezzare l’allenatore laziale chiede ai suoi una con­ ferma dopo il 2­0 scacciacrisi sul Cagliari. «Gara delicata, ma mi aspetto una prova posi­ tiva dai miei. Dobbiamo con­ fermarci in trasferta, anche se giochiamo su un campo stori­

camente proibitivo per la La­ zio». Per lui, ticinese d’adozio­ ne (vive a Locarno da oltre vent’anni), le partite a San Si­ ro hanno un sapore speciale. Sono una sorta di piccoli der­ by personali (il suo vice, tra l’altro, è l’ex interista Antonio Manicone). Ma i precedenti stagionali esterni non sono in­ coraggianti: fuori casa la La­ zio ha raccolto tre sconfitte e un solo pareggio. «Avremmo meritato di più – osserva

ANCORA POLEMICHE TRA I DUE PRESIDENTI

Lotito ad Agnelli: «I voti in Lega si contano, non si pesano» Claudio Lotito torna a parlare del suo (complicato) rapporto col presidente della Juventus Andrea Agnelli: i due sono su fronti opposti all’interno della Lega calcio. «Da un punto di vista personale lo stimo ­ premette Lotito ­. Dal punto di vista politico credo invece che le posizioni siano palesi. Non condivido la sua strategia perché credo che i confronti si facciano all’interno della Lega. Le idee di tutti sono ben accette se servono alla crescita del sistema. Io ho una visione

istituzionale, in base alla quale le varie situazioni si affrontano e si risolvono nel nostro interno senza ricorrere a processi mediatici. Io sono tuttavia convinto che l’apporto di Agnelli possa essere molto utile se fatto in modo corretto. I voti però si contano, non si pesano: è una regola democratica. Non voglio fare polemica con Agnelli che stimo come persona. Non c’è una reale contrapposizione, questa è una cosa costruita mediaticamente». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Petko – però non è un caso che tra gare interne (13 punti su 15 all’Olimpico, ndr) e partite esterne c’è un rendimento profondamente diverso. Fuori casa dobbiamo essere più cat­ tivi e avere la consapevolezza di poter vincere contro tutti». Timori e certezze Al timore della forza del Milan si ag­ giunge anche quello di possi­ bili condizionamenti della ter­ na arbitrale dopo i torti subiti dai rossoneri a Parma. «Mi fi­ do del buon senso e della qua­ lità degli arbitri italiani – dice l’allenatore di Sarajevo –. Spe­ riamo di non dover parlare di decisioni arbitrali a fine parti­ ta. Anche perché l’anno scorso col Milan a San Siro subimmo un rigore e un’espulsione in­ giusti». Il tecnico pare volersi affidare ancora al 4­3­3 atipi­ co delle ultime gare. Gli inter­ preti saranno però diversi. A centrocampo tornano Gonza­ lez, Ledesma e Hernanes (tut­ ti e tre in panca contro il Ca­ gliari), mentre in attacco oltre a Candreva ecco per la prima volta assieme dall’inizio Klose e Perea. «I consigli di Miro possono far crescere Perea. Sì, quei due formano una bella coppia». Basterà per spezzare tutti i tabù? © RIPRODUZIONE RISERVATA

vittoria esterna ottenuta in campionato dalla Lazio nel corso del 2013. I biancocelesti l’hanno colta l’8 maggio a San Siro contro l’Inter (1­3)

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sconfitte esterne (su quattro gare giocate fuori casa) subite dai biancocelesti in questo campionato

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reti incassate dalla Lazio nelle quattro gare disputate in trasferta in questo campionato


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013

SERIE A COSÌ LE ALTRE STAR Questi i proventi annui dai propri sponsor tecnici di altri atleti celebri

14,5

MILIONI (EURO) TIGER WOODS SPONSOR: NIKE SPORT: GOLF NAZIONE: USA ETÀ: 37

7,3

MILIONI ROGER FEDERER SPONSOR: NIKE SPORT: TENNIS NAZIONE: SPAGNA ETÀ: 32

6,5

MILIONI C. RONALDO SPONSOR: NIKE SPORT: CALCIO NAZIONE: PORTOGALLO ETÀ: 28

5,8

MILIONI KOBE BRYANT SPONSOR: NIKE SPORT: BASKET NAZIONE: USA ETÀ: 35

4

MILIONI Z. IBRAHIMOVIC SPONSOR: NIKE SPORT: CALCIO NAZIONE: SVEZIA ETÀ: 32

Balo, c’è un’asta CARLO LAUDISA @carlolaudisa MILANO

C’è un’asta attorno a Su­ perMario. Questione di giorni e il mistero verrà svelato. Per ora basti sapere che è una que­ stione di mercato, ma è riferi­ ta alle sue prestazioni sportivi. Il suo futuro nel Milan non è in discussione, ma il centravanti rossonero a breve dovrà dare una risposta sulle offerte per lo sponsor tecnico. Rilancio E’ una partita da 50 milioni di euro in dieci anni, una pioggia di denari per un calciatore che ha ormai sem­ pre più i panni del personag­ gio. E nel mondo dei testimo­ nial evidentemente SuperMa­ rio ha un appeal a prescinde­ re. E il suo impatto con il calcio italiano è stato più che soddisfacente. E con sostan­ ziali margini di miglioramen­ to. Insomma Balotelli sta per fare un passo rilevante sul pia­ no economico, ma altrettanto significativo per la gestione della sua immagine. E ciò spiega questa doverosa pausa di riflessione. Sua e del suo entourage. La scelta Ovviamente l’ulti­ ma parola tocca a Mario Balo­ telli, ma nelle ultime settima­ ne è stato Mino Raiola, il suo agente, a tessere una tela che comporta non pochi aspetti diplomatici. La partita coinvolge, infatti, i colossi del settore che hanno

Colossi in corsa: accordo di 10 anni col nuovo sponsor Nike è in scadenza, Mario è conteso da Adidas e Puma. A breve la decisione

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i milioni a stagione Balotelli dovrà scegliere tra le offerte che gli garantiscono 5 milioni a stagione sino al 2023 strategie ovviamente differen­ ti per i top player. E la decisio­ ne verrà presa proprio in fun­ zione della bontà dei diversi progetti approntati per lui, vi­ sto che le offerte economiche più o meno si pareggiano. Contendenti Sullo sfondo c’è certamente Nike, attuale part­ ner di Balotelli in materia e che può già contare su un gran numero di stelle a tutte le lati­ tudini. Ma s’è fatta avanti con

decisione anche Adidas, guar­ da caso legata al Milan sino al 2023. Non è casuale che l gruppo tedesco abbia proposto a Su­ perMario un legame decenna­ le, anche alla luce degli ottimi riscontri di vendita registrati in questi suoi primi nove mesi rossoneri. Ma anche Puma s’è mossa con intraprendenza e segue la trattativa con particolare at­ tenzione. E in questo caso l’as­ set balotelliano ha un valore particolare per la multinazio­ nale di Herzogenaurach che intende investire sulla simbio­ si a lungo termine tra Super­ Mario e la Nazionale azzurra. Ed è un piano commerciale chiaramente legato alla più che ormai collaudata partner­ ship di Puma con il club Italia.

Il confronto A leggere le cifre all’orizzonte balza una considerazione che ha del cla­ moroso. Quei 5 milioni a sta­ gione garantiti dallo sponsor tecnico superano lo stipendio che ora il Milan assicura a Ma­ rio Balotelli; vale a dire 4 mi­ lioni di euro netti più i premi. La riprova che le potenzialità dell’attaccante vanno ben ol­ tre gli attuali target. Sotto tutti i punti di vista. Anche per que­ sto motivo il recente indottri­ namento del manager Mino Raiola verso il suo assistito ha una valenza che va aldilà delle attuali difficoltà in rossonero. Qui c’è in gioco una carriera. Bisogna vedere a quale livello. E molto dipende proprio dai suoi atteggiamenti. In campo e fuori. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CALCIO E TV L’EMITTENTE NATA NEL FEBBRAIO 2004

Scegliere un farmaco generico non significa scegliere un farmaco qualunque.

Sportitalia chiude: sciopero di 2 giorni Giornalisti a casa Da venerdì stop ai 3 canali digitali: nasce «Lt Sport», ma solo sul satellite In attesa del giudice MILANO

Due giorni di sciopero della redazione e poi calerà il sipario. Da venerdì 1° novem­ bre si spegneranno i canali 60, 61 e 62 del digitale terrestre di Sportitalia, che cesserà così la sua storia iniziata il 6 febbraio 2004. E ad accompagnare le ultime ore di vita della tv di Tarek Ben Ammar c’è la prote­ sta del corpo redazionale (la sede è a Milano, nelle vicinan­ ze del Cimitero Monumenta­ le), che incrocerà le braccia oggi e domani con annesso un presidio dalle 9 alle 12.30 di questa mattina. Perché del fu­ turo di 35 giornalisti non v’è certezza. Quale futuro? Lt Multimedia, che il 29 luglio scorso ha rile­ vato le frequenze del digitale terrestre (acquisendo le quote di Edb Media ed Edb Service, le società a cui fa riferimento Sportitalia), non può ancora trasmettere su questa piatta­ forma e pertanto al momento sta «girando» solo sul satellite. I tre nuovi canali della società romana (Italia Smart è l’edito­

re di Alice, Arturo, Leonardo, Marcopolo e Nuvolari) si chia­ meranno Sport Lt 1, Sport Lt 2 e Sport Lt 3 e saranno dedicati rispettivamente a calcio, sport olimpici e motori. L’obiettivo è quello di creare un palinsesto articolato entro la fine dell’an­ no perché al momento sono in corso vari discorsi per acquisi­ re i diritti di trasmissione di al­ cuni eventi. La piattaforma di­ gitale per ora non è usufruibi­ le perché è in corso una con­ troversia tra la concessionaria pubblicitaria di Sportitalia (la Prs di Alfredo Bernardini de Pace) e quella di Lt Multime­ dia di Valter La Tona (la Dad, Digital advertising srl). A me­ tà settembre il Tribunale di Milano ha deciso che il gruppo La Tona deve rispettare i con­ tratti in essere con la Prs. Sciopero Intanto i giornali­ sti di Sportitalia negli ultimi giorni hanno lavorato senza agenzie stampa, senza i telefo­ ni e senza poter trasmettere le immagini dell’ultimo turno di A visti i debiti pregressi con la Lega. A proposito, quella di B sta già trattando con Lt Multi­ media per riprendere la nor­ male trasmissione degli hi­ ghlights, quella di A invece lo potrebbe fare nei prossimi giorni perché oltre al campio­ nato bisogna ri­assegnare quelli della Primavera. Non è infine escluso che a Milano re­ sti una redazione sportiva. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013

a da 50 milioni Partenza lenta, 4 gol in meno Cercasi Mario

L’attaccante del Milan non ha avuto finora lo stesso impatto dirompente di un anno fa DAL NOSTRO INVIATO

FABIANA DELLA VALLE @FabDellaValle MILANELLO (Varese)

Salvate il soldato Balotelli, che insieme alla cresta in que­ st’ultimo periodo ha smarrito an­ che l’abitudine al gol. Il suo agen­ te nell’ultimo periodo ha più vol­ te ripetuto che Mario va lasciato in pace e va giudicato solo per quello che fa in campo, non per le creste, gli orecchini e le macchi­ ne che ama guidare. Il problema è che i numeri al momento non sorridono all’attaccante, so­ prattutto se paragonati a quel­ li della scorsa stagione. Mario è arrivato a fine gennaio ed è riuscito subito a re­ stituire il sorriso a una tifoseria depressa dai risultati e dagli ad­

dii di Ibrahimovic, Thiago Silva e senatori del calibro di Nesta, Gattuso e Inzaghi. Il suo innesto nella rosa impoverita di Allegri ha avuto l’effetto di una vitami­ na: 7 gol in 9 partite, quasi uno ogni 90 minuti, una sola gara sal­ tata per infortunio, 2 doppiette, 3 ammonizioni. I suoi centri han­ no portato 13 punti. Non è più lo stesso L’impatto

sull’universo rossonero è stato devastante: in quelle prime 9 partite di A il Milan non ha mai perso e ha messo insieme 3 pa­ reggi e 6 vittorie. Peccato che la stessa cosa non sia accaduta in questa stagione, quando il Milan sperava in una partenza diversa soprattutto grazie a lui. Lo stesso avvio da brividi di un anno fa non era stato messo in preventivo con il valore aggiunto Balotelli dal­

38

i giorni senza gol Balotelli non segna in campionato da Milan­Napoli 1­2 del 22 settembre l’inizio. Invece il Milan dopo 9 giornate ha 11 punti e Mario non ha mantenuto la stessa media­ gol: 3 centri, 1 rigore sbagliato, 4 ammonizioni, 2 delle quali nella stessa partita e che quindi hanno provocato un’espulsione, 1 gara saltata per infortunio. In più ci sono le tre giornate di squalifica arrivate dopo la sfuriata di San Siro alla fine della gara col Napo­ li, quando si rivolse all’arbitro in maniera poco amichevole. In­ somma, il confronto è impietoso,

LA GAZZETTA DELLO SPORT

il confronto STAGIONE 2012­13 DOPO 9 GARE

anche perché questo Milan ha più che mai bisogno del suo fuo­ riclasse per competere con squa­ dre che al momento paiono ben più attrezzate. In più ci sono le dichiarazioni del suo procurato­ re, che prima dice che lo porterà via dall’Italia e subito strizza l’oc­ chio al Chelsea. Forse anche que­ sto non aiuta a restituirgli tran­ quillità.

Minuti giocati

Lasciatelo in pace Mario non segna in campionato da un mese (Milan­Napoli) e da quando si è fermato i rossoneri hanno fatto 2 vittorie, 2 sconfitte e un pari. Al­ legri come al solito fa il pompie­ re: «Paura di perdere Balotelli a gennaio? Assolutamente no. Ma­ rio è un giocatore del Milan, la sua gestione spetta a Raiola, io non posso consigliargli quello che deve fare. Però sono d’accor­ do sul fatto che Balotelli vada la­ sciato in pace e valutato per quello che fa sul campo. Gestirlo non è difficile, domenica a Par­ ma non ha fatto una buona parti­ ta e l’ho tolto, domani credo che farà bene. Va lasciato in pace, si parla troppo della sua vita priva­ ta. Lui deve saper gestire le ener­ gie nervose perché è un perso­ naggio mediatico forte. L’anno scorso è arrivato a gennaio e ha fatto grandi cose, quest’anno è stato importante all’inizio. Può capitare a un giocatore di far ma­ le, poi se lo fa Balotelli tutto vie­ ne elevato alla massima poten­ za». Al di là delle dichiarazioni concilianti, anche Allegri da lui s’aspetta di più e dopo Parma gliel’ha ribadito.

Ammonizioni

© RIPRODUZIONE RISERVATA

695

STAGIONE 2013­14 DOPO 9 GARE

412

Gol segnati

7

3

Partite saltate

1 3

4 4

Media voto

6,5

5,8

Epulsioni

0

1

11


12

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013

SERIE A quote bwin Vittoria Fiorentina

Il Franchi conta

2,50 Il fattore campo incide anche sulle quote: il successo della Fiorentina padrona di casa è a 2,50, contro il 2,65 del Napoli secondo in classifica. La X è quotata 3,40

Pari dopo 45’

La X all’intervallo

2,25 Secondo i bookmaker, la sfida del Franchi si deciderà nella ripresa. La quota più bassa per il risultato al 45’ è per la X, a 2,25. L’1 all’intervallo a 3,00, il Napoli avanti a 3,10.

Gol totali

Numero dispari

1,91 Scommettere su un numero dispari per quanto riguarda la somma totale dei gol segnati dalle due squadre vale una quota di 1,91. Il numero pari nella somma delle reti segnate è quotato invece 1,80

Goran Pandev, 30 anni REUTERS

il tema SAPORE DI LIGA

Da Borja Valero a Reina la banda «spagnola» accende la super­sfida Higuain, Benitez, Albiol, Callejon: stasera al Franchi tanti protagonisti passati dal Real

Difficile vedere il risultato ribaltato. Il parziale/finale è dato a 29,00 in entrambe le situazioni: 1/2 e 2/1. Fiorentina avanti al 45’ e alla fine a 3,90, Napoli a 4,10

A segno

Rossi­Higuain

2,60 I marcatori più probabili della partita per i bookies sono i soliti noti, Giuseppe Rossi e Gonzalo Higuain: un loro gol durante la partita si gioca a 2,60. Segue Pandev a 3,00

Primo marcatore

Sorpresa Matos

8,00 I principali candidati a sbloccare la partita sono sempre Rossi e Higuain (6,50), ma c’è la sorpresa Matos: il giovane brasiliano della viola è dato a 8,00 come autore del primo gol, come Hamsik e Pandev

TUTTE LE QUOTE in tempo reale su

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&

Quattro madrileni, 7 spagnoli, 11 protagonisti in arrivo dalla Liga. Senza conta­ re Eduardo Macià, dt della Fiorentina, o Xavi Valero e Francisco De Miguel, collabo­

Prof Montella «Fiorentina, questo esame dirà chi sei» Il viola: «Maestro Rafa scaltro, esperto e vincente. Il mio futuro in azzurro? Già si fatica a tenere il proprio posto...» Perché vedere

FIORENTINA­NAPOLI

29,00

FILIPPO MARIA RICCI @filippomricci MADRID

ratori di Benitez e anche loro spagnoli. Fiorentina­Napoli è quanto di più vicino a una sfi­ da di Liga che possa offrire la Serie A. Madrid e Liverpool Nel 2006 Macià, già con Benitez al Va­ lencia a inizio secolo, lo rag­ giunge a Liverpool dove sbar­ ca anche Pepe Reina, madrile­

Borja Valero

26 anni, ha giocato 5 stagioni e mezzo nel Villarreal, dal 2007 a gennaio 2013 LAPRESSE

Spagnolo di Madrid, 28 anni, cresciuto nel Real, ha giocato con Maiorca e Villarreal AP

no che aveva cominciato a gio­ care a Boadilla del Monte, a pochi chilometri dalla capitale spagnola, e nel 1995 se ne era andato al Barcellona seguen­ do le orme del padre. Il ’95 è anche l’anno dell’addio di Ra­ fa, anche lui di Madrid, alla cantera Real: dopo 10 stagioni di titoli e apprendistato Beni­ tez inizia il volo solitario a Val­

ladolid. Retrocessione e patatine

Sempre nel 2006 Borja Valero, terzo madrileno di questa sto­ ria, si ritrova nel Real Madrid Castilla con Callejon. Fabio Capello porta al titolo la prima squadra mentre il Castilla gio­ ca in Segunda, la B spagnola. Lo allena Michel, ex gloria del­

Incrocio scudetto

Parziale/finale

Rimonta difficile

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

Giuseppe Rossi

Calcio frizzante, giocatori di qualità, una corsa­scudetto che non ammette pause: a Firenze in scena una partita che promette spettacolo. Franchi, ore 20.45

GIOVANNI SARDELLI FIRENZE

Pareggiare lo status, per vincere sul campo. Nessun complesso d’inferiorità in casa Fiorentina, semmai la curiosi­ tà di certificare quanto real­ mente valga la Viola: «Quello che mi interessa è capire se sa­ remo in grado di giocare alla pari contro una formazione di primissimo valore come il Na­ poli», dice Vincenzo Montella. L’allenatore della Fiorentina sa di avere per le mani una squadra forte. Quanto forte, però, deve ancora scoprirlo: la partita di stasera lo può aiuta­ re. Attesa Anche perché il Na­ poli è avversario indigesto, non cadendo al Franchi dal 28 gennaio 2009 (gol decisivo di Montolivo). Da allora due vit­ torie azzurre e altrettanti pa­ reggi, compreso quello dello scorso anno frutto dell’incre­ dibile rete da centrocampo di Roncaglia (su erroraccio di De Sanctis). «La squadra sta bene fisicamente e mentalmente, spero non ci siano cali – attac­ ca Montella –. Gli azzurri sono una formazione omogenea,

costruita benissimo, con tutti i giocatori dello stesso livello. Provano a fare sempre la par­ tita e gestiscono i risultati da prima della classe. Allenare il Napoli in futuro? Io sono feli­ ce di essere qui, già si fatica a mantenere il proprio posto: fi­ guriamoci se penso a guarda­ re altrove (ride, ndr)». Maestro Rafa Nel gioco delle pressioni, rimbalza la parola scudetto da entrambe le parti. Montella schiva il colpo: «Non è un pensiero che mi passa per la testa». E rilancia nella metà campo avversaria: «Il Napoli può lottare per il titolo, anche se dipenderà dal cammino che farà in Champions. Ri­ mangono comunque forte­ mente competitivi». Inte­ ressa il giusto la sfida a di­ stanza Pepito­Pipita (Rossi­Higuain): «Ro­ ba mediatica. Sono at­ taccanti eccezionali che giocano per la squadra mantenendo un fortissimo senso del gol. Semmai stupisce l’ini­ zio di Giuseppe, consi­ derata la lunga inatti­ vità». Pillole finali dedicate al collega spagnolo, Rafa Benitez. Quasi un... compaesa­ no. «Non conosco esatta­ mente le sue origini, ma è molto “napoletano”: inserito perfettamente nel contesto. Maestro Benitez (testuale) è un tecnico vincente, scal­ tro ed esperto». A Montella il compito di batterlo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

4 Assalto Napoli 4 Deve vincere 9 5 o per la vetta si fa più dura

I NUMERI

I NUMERI

i gol realizzati dai viola in casa in 4 incontri disputati, mentre sono 10 le reti prodotte dall’attacco della Fiorentina nei 5 match giocati in trasferta. Al Franchi Neto ha subito 6 gol, fuori casa invece ne ha presi solo 5

le reti subite dal Napoli in trasferta nei 4 match giocati lontano dal San Paolo in cui l’attacco partenopeo è andato in gol per 8 volte. Completamente diverso il bilancio in casa: 12 reti realizzate e una sola subita

Vincenzo

Montella 39 anni ANSA

Benitez non si nasconde: «Punti d’oro, siamo entrambe in alto in classifica» Azzurri imbattuti da 4 anni in Toscana DAL NOSTRO INVIATO

MIMMO MALFITANO CASTELVOLTURNO (Caserta)

Lontano dal San Paolo, nuovamente. L’ultima volta non è andata bene. Le ha prese, il Napoli, nello scontro diretto dell’Olimpico contro la Roma. Sarà la Fiorentina ­ contro cui non perde al Franchi dal 2009 ­ stavolta, l’avversario da batte­ re per una prima verifica in campionato. Per i valori in campo, la sfida può anche esse­ re considerata un vero e pro­ prio scontro diretto, tra due squadre che, pur avendo ob­ biettivi diversi, vantano orga­ nici di discreto livello. «La par­ tita è importante, perché en­ trambe le formazioni amano il possesso del pallone e, soprat­ tutto, perché sono vicine al ver­ tice della classifica. Le qualità della Fiorentina sono simili alle nostre e a quelle di Roma, Juve e Inter. Dunque, il grado di dif­ ficoltà di questa gara è molto alto», ha spiegato Rafa Benitez. Calcio difficile La classifica impone al Napoli un atteggiamento offensivo, di una squadra che deve vincere, al di là dell’avver­ sario da affrontare. Vincere, sì, perché il calendario riserva al­ la Roma un avversario (Chie­ vo) sicuramente più agevole ri­ spetto a quello dei napoletani che inseguono la capolista. «La Roma non è una sorpresa – ha detto Benitez –, gli dobbiamo fare soltanto i complimenti. Questo, in ogni modo, è un mo­ mento importante della stagio­ ne, ci sono tante squadre in po­ chi punti e nel mezzo le partite

di Champions da giocare. Il cal­ cio italiano è difficile, ogni par­ tita è dura». Continuità Higuain Adesso che lo ha ritrovato, Benitez non ha alcuna intenzione di rinun­ ciarci. Così, toccherà ancora a Gonzalo Higuain sostenere la fase offensiva con l’apporto dei due esterni, uno dei quali sarà sicuramente Mertens, il gioca­ tore più in forma del momento, che con le sue giocate è stato tra i protagonisti dei successi contro Marsiglia e Torino. «Mertens è un professionista di grandi qualità. Sono abituato a scegliere i giocatori più adatti anche guardando alla gara precedente, ma comunque abbiamo bisogno di tutti». Primo bilancio Nell’in­ sieme, il bilancio sta­ gionale, fin qui, è sen­ z’altro lusinghiero, co­ me afferma proprio il tecnico spagnolo: «Non solo i risultati sono esaltanti, ma an­ che quanto stiamo eviden­ ziando in campo, con la crescita di molti giocatori. Dobbiamo migliorare sot­ to il profilo della cattiveria sotto porta. Vedremo dove arriveremo, ma i segnali so­ no positivi». Mercato A differenza di Au­ relio De Laurentiis, Benitez ha preferito deviare il discorso su eventuali rinforzi annunciati dal presidente per gennaio. «Mercato? La Fiorentina è il mio primo pensiero, ci sarà tempo per parlarne». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Rafael

Benitez 53 anni EPA


MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Joaquin

Marcos Alonso

Gonzalo Higuain

Pepe Reina

Raul Albiol

José Callejon

Andaluso, 29 anni, prima della Viola ha giocato con Betis, Valencia e Malaga LAPRESSE

Altro spagnolo di Madrid, 22 anni, una presenza in Liga con il Real nel 2010 LAPRESSE

Argentino, 25 anni, da gennaio 2007 all’estate scorsa nel Real Madrid LAPRESSE

Madrileno, 31 anni, in Liga ha giocato dal 2000 al 2005 con Barcellona e Villarreal ANSA

Spagnolo, 29 anni, ha giocato con Valencia, Getafe, ancora Valencia e Real Madrid ANSA

Spagnolo, 26, ha debuttato in Liga con l’Espanyol. Poi Real Madrid REUTERS

due anni prima Arrigo Sacchi, al tempo dt dei Galacticos, si era appuntato il nome di que­ sto promettente ragazzo. Cal­ lejon resta un’altra stagione poi viene venduto per 1,2 mi­ lioni all’Espanyol. E dalle gio­ vanili viene promosso al Ca­ stilla Marcos Alonso. Il quarto madrileno, figlio di Marcos Alonso Peña, 13 stagioni in Li­

ga e un titolo col Barcellona, e soprattutto nipote di Marqui­ tos. Il nonno del giocatore del­ la Fiorentina col Madrid ha vinto 5 Coppe dei Campioni. Quando Pellegrini fa debutta­ re Marcos Alonso in Liga al Madrid è arrivato anche Al­ biol, cresciuto nella cantera del Valencia sotto gli occhi di Macià e Benitez. Storie, intrec­

la Quinta del Buitre, ed è pieno di ragazzi dal futuro brillante: Mata, Negredo, Javi Garcia, De la Red, Granero... Incredi­ bilmente, il Castilla retrocede in Segunda B. Capello fa de­ buttare Borja Valero con la prima squadra in una partita di Copa del Rey a Ecija divenu­ ta famosa per l’incetta di pata­ tine fatta da Antonio Cassano

sul treno di ritorno a Madrid davanti ai giornalisti stupefat­ ti. In dicembre al Real arriva Gonzalo Higuain, giovane promessa argentina. Addii, arrivi, debutti A fine stagione il Madrid decide di non rinnovare il contratto di Borja Valero, che se ne va gra­ tis al Maiorca nonostante già

Marcos Alonso è figlio e nipote d’arte: suo nonno vinse col Madrid 5 Coppe Campioni

ci, collegamenti. E questioni di stile: la Fiorentina degli ex Liga Gonzalo, Rossi, Joaquin (e Munua) è la squadra che gioca più «alla spagnola» del nostro campionato. Posses­ so, tocco, ricerca dello spet­ tacolo: le armi con le quali vuole irretire il Napoli spa­ gnolo di Benitez. © RIPRODUZIONE RISERVATA

QUI FIORENTINA

Joaquin in attacco Rodriguez è out: Compper titolare

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FIRENZE Montella parte da Rossi e Cuadrado. Il resto della formazione si snoda di conseguenza. Joaquin è il favorito nell’accaparrarsi l’ultima maglia da titolare là davanti. In difesa, senza lo squalificato Gonzalo Rodriguez, tocca a Compper affiancare Savic e Roncaglia. Montella deve rinunciare ancora a Mario Gomez, Ilicic (tornerà dopo la sosta) e Ambrosini, che dovrebbe rientrare sabato con il Milan. g.s.

QUI NAPOLI

Gli ultimi dubbi: Armero­Mesto e Hamsik­Pandev NAPOLI Soliti dubbi per Benitez, che non ha svelato la formazione nella rifinitura. Da valutare almeno tre ballottaggi: Armero e Mesto si giocano un posto sulla fascia sinistra, Dzemaili leggermente favorito su Inler per affiancare Behrami a centrocampo mentre tra Hamsik e Pandev c’è una serrata «sfida» per il ruolo di trequartista. Circa duemila tifosi azzurri, molti provenienti dal Nord, sono al seguito della squadra a Firenze.

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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013

SERIE A

4

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LE SUE PERLE IL BOTTINO DELL’APACHE IN CAMPIONATO

ROBY BAGGIO

DEL PIERO

S

S

Cosa fece il Codino Quinta rete all’ottava presenza Roberto Baggio disputò la prima stagione con la maglia bianconera nel 1990­1991. Aveva 23 anni, in panchina c’era Gigi Maifredi e Roby realizzò la quinta rete all’ottava presenza in campionato.

Per Ale Quinto gol alla decima presenza

Alla prima giornata Tevez è subito decisivo: suo il gol in Sampdoria­Juventus 0­1 LIVERANI

Seconda giornata, 31 agosto: Tevez è fondamentale anche in Juve­Lazio 4­1 l’argentino il 22 settembre: in casa contro segna il gol che chiude il match AP il Verona finisce 2­1 LIVERANI

Al Franchi porta in vantaggio i bianconeri su rigore, ma Fiorentina­Juve finisce 4­2 ANSA

Tevez, una vera forza 10 Che partenza nella Juve Alla prima stagione a Torino 5 gol in 9 giornate per l’argentino Subito decisivo come altri grandi, da Baggio a Del Piero DAL NOSTRO INVIATO

G.B. OLIVERO VINOVO (Torino)

Più che un nuovo acqui­ sto, Carlos Tevez sembra un vecchio amico. Quello a cui dare la palla nel mo­ mento di difficoltà, quello che ti aiuta quando gira male e servono i fatti mol­ to più che le parole. Non è una novità che Tevez sia forte, ma l’impatto che ha avuto sul gioco della Juve e sul calcio italiano è oggetti­ vamente sorprendente. In poche settimane l’Apache ha creato una sorta di di­ pendenza tecnica nella squadra, cosa accaduta nell’era Conte solo con Pirlo, che però gioca in un ruolo

ben più centrale e che soprat­ tutto nel momento in cui si co­ minciava a costruire il nuovo progetto era assolutamente imprescindibile. Tevez condi­ ziona la manovra della Juve ben più di tutti gli attaccanti scesi in campo in questi anni. Dal punto di vista tattico è per­ fettamente in linea con le idee di calcio totale insegnate da Conte: è prima e seconda pun­ ta, gioca al centro e si allarga, apre spazi e viene incontro ai compagni. Dal punto di vista tecnico ha aggiunto la speciali­ tà della casa (stop, dribbling e tiro secco) alle armi biancone­ re. Dal punto di vista caratte­ riale, infine, ha dimostrato in fretta di essere un leader: corre come un mediano, dribbla co­ me un trequartista e segna co­ me una punta. Come i grandi 10 Nelle prime

nove giornate l’Apache ha rea­ lizzato 5 gol. Nell’era Conte so­ lo Quagliarella l’anno scorso arrivò a quota 5 più rapida­ mente (otto presenze), ma era il suo terzo anno in biancone­ ro. Tevez, invece, è al debutto con la Juve e con la Serie A, ma non ci sono stati problemi di ambientamento. Anche i con­ fronti con il passato esaltano il rendimento dell’argentino. C’è naturalmente chi ha fatto me­ glio alla prima stagione (tanto per fare qualche nome: Boni­ perti segnò il quinto gol alla se­ sta presenza, Schillaci e Treze­ guet alla settima, Sivori all’ot­ tava), ma se restringiamo il campo ai grandi numeri 10 de­ gli ultimi 25 anni Tevez regge benissimo gli ingombranti pa­ ragoni con Baggio e Del Piero. Robi, al culmine della carriera, realizzò la 5ª rete all’ottava presenza, ma erano tutti gol su

Carlos Tevez, 29 anni LAPRESSE

Domenica scorsa, l’Apache mette il sigillo sulla partita: Juventus­Genoa finisce 2­0 ANSA

rigore. Ale, ancora giovanissi­ mo e quindi riserva a differen­ za di Baggio e Tevez, raggiunse quota 5 alla 10ª partita grazie a una tripletta al Parma. Carli­ tos, che ha iniziato a Torino l’ultima fase della carriera, sta andando molto veloce e non ha intenzione di fermarsi qui.

Alessandro Del Piero disputò la prima stagione in maglia bianconera nel 1993­1994. Aveva 19 anni, in panchina c’era Giovanni Trapattoni e da riserva riuscì ad arrivare a quota cinque gol alla decima partita in campionato.

Gioca con tutti Quello che ha davvero impressionato dell’ar­ gentino è la capacità di adatta­ mento. E’ come se avesse sem­ pre giocato in Italia e vissuto a Torino, è come se si fosse sem­ pre allenato con gli attuali compagni. Per lui è lo stesso se deve fare coppia con Vucinic (in Supercoppa con la Lazio e poi in campionato con Samp, Lazio e Inter e in Champions con il Galatasaray), Quaglia­ rella (Copenaghen, Mi­ lan), Llorente (Verona, Fiorentina, Real, Genoa), Giovin­ co (Torino). Solo una volta è andato in panchina (a Verona con il Chievo entrò nel finale), insieme a Pogba e Vidal è l’unico del­ la Juve ad essere sceso in cam­ po in tutte le partite, è il terzo bianconero per minutaggio (1.077’ in campo: più di lui so­ lo Buffon con 1.080’ e Pogba con 1.096’). E stasera con il Catania Conte si affida nuovamente a Carlitos. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IN CAMPIONATO STASERA IL CATANIA, POI PARMA E NAPOLI

FERMATO DALLA POLIZIA

I RIVALI IL CAPITANO DEL CATANIA RICORDA LA VITTORIA DEL 2009

Tre partite da non fallire O la Roma si allontana

Per Bonucci inseguimento con la Ferrari

Izco e il gol ai bianconeri «Il primo in A, che brividi»

DAL NOSTRO INVIATO

VINOVO (To)

Solo a maggio, ripensan­ do allo sviluppo complessivo di campionato e Champions, si possono individuare i momenti davvero decisivi della stagione. Ma è abbastanza chiaro che gran parte delle ambizioni del­ la Juve andranno verificate alla luce dei risultati che i bianco­ neri otterranno da oggi fino al 10 novembre. Tre partite in campionato contro Catania, Parma (unica trasferta) e Na­ poli con l’obiettivo di conqui­ stare 9 punti visto che nel frat­ tempo la Roma potrebbe conti­ nuare la serie record di vittorie contro Chievo, Torino e Sassuo­ lo; un incontro in Champions contro il Real Madrid che po­ trebbe, in caso di vittoria bian­ conera, spingere la Juve verso la qualificazione agli ottavi. Quattro gare per saperne di più sul futuro juventino, quattro gare da disputare al massimo dell’intensità. E ieri Antonio Conte ha provato la stessa for­ mazione che ha giocato contro il Genoa domenica, con l’unica differenza di Marchisio schie­ rato al posto di Pogba.

A

RIECCO OGBONNA

S

Angelo Ogbonna 25 anni, stasera molto probabilmente partirà titolare al centro della difesa contro il Catania. Finora Ogbonna, prelevato questa estate dal Torino, in campionato ha giocato solo tre partite

Altre novità? In realtà solo dopo la rifinitura di stamattina il tecnico sceglierà i titolari: Conte vuole valutare soprattut­ to la condizione fisica di chi sta giocando di più. Così non si pos­ sono escludere altre novità nel­ la formazione che affronterà il Catania. In difesa potrebbe ave­ re un chance Ogbonna (ripose­ rebbe probabilmente Barzagli). A centrocampo, oltre al rientro di Marchisio, potrebbe esserci un’alternanza a destra tra Isla e Caceres (che dovrebbe giocare martedì contro il Real nel 4­3­3 probabilmente riproposto da Conte) anche se ieri è stato nuo­ vamente provato il cileno. Stessa coppia In attacco c’è meno abbondanza perché Qua­ gliarella e Vucinic sono ancora infortunati e Giovinco è convo­ cato ma dolorante a un piede. Quindi Conte confermerà la coppia formata da Tevez e Llo­ rente, nella speranza di poter schierare Quagliarella o Gio­ vinco a Parma sabato pomerig­ gio. Stasera le biglietterie dello Stadium saranno aperte: ci so­ no circa mille tagliandi ancora in vendita. gb.o. © RIPRODUZIONE RISERVATA

DAL NOSTRO INVIATO

FRANCESCO CARUSO CATANIA

Leonardo Bonucci, 26 ANSA Leonardo Bonucci va di corsa, forse ieri un po’ troppo. Almeno così hanno pensato gli agenti della Polizia stradale che verso le 12.30 l’hanno inseguito con la sirena spiegata e la paletta fuori dal finestrino e poi l’hanno fermato alle porte di Torino, mentre il difensore a bordo della sua Ferrari usciva dalla città per raggiungere Vinovo. In Corso Unità d’Italia (dove il limite è di 70 km/h), il difenso­ re è stato costretto allo stop. Solo un richiamo verbale (dimostrazione che Bonucci non stesse andando così forte), comunque, nonostante per ammissione degli agenti Bonucci avesse «esagerato un po’ con la velocità».

Sul filo della memoria. Il Catania, afflitto da una lunga catena di infortuni si aggrap­ pa all’unico precedente che può incoraggiarlo: 20 dicem­ bre 2009, Juventus­Catania 1­2. Poco meno di 4 anni fa la squadra siciliana tornò a vin­ cere a Torino 46 anni dopo il precedente del 1963. L’ultimo successo fu siglato da Marti­ nez e Izco (che sarà in campo anche stasera). In panchina c’era Mihajlovic che aveva da poco sostituito Atzori, su quel­ la bianconera sedeva Ferrara. Il precedente I rossazzurri anche allora stavano messi piuttosto male, ancora peggio di oggi: ultimi in classifica e tali rimasero pure dopo quel successo con l’unico vantag­ gio di avere agganciato il Sie­ na (sconfitto a Palermo). Al gol di Martinez siglato a metà del primo tempo aveva rispo­ sto Salihamidzic nella ripresa e a 3 minuti dal termine un fulmineo contropiede Plasma­ ti­Izco mise l’argentino in con­ dizione di battere Manninger,

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DAL 2006 IN SICILIA

S

Mariano Izco 30 anni, centrocampista argentino. È arrivato in Italia nell’estate 2006 e ha sempre giocato nel Catania: questa è la sua ottava stagione. Finora ha realizzato tre gol

quello fu il primo gol in A di Mariano Izco, oggi capitano del Catania. A fine stagione i siciliani si salvarono. «E’ stato il gol più importante della mia carriera», ripete. Fuori anche Plasil Mariano ricorda volentieri la sua pro­ dezza allo stadio Delle Alpi: «Anche perché non è che ne ho segnati poi così tanti di gol. Ma questo non potrò mai di­ menticarlo, sia per l’importan­ za di quella vittoria, sia per il momento e per il modo in cui è meritatamente arrivata e non ultimo perché fu pure una bel­ la rete». De Canio, alla secon­ da da tecnico dopo il pareggio ottenuto domenica scorsa contro il Sassuolo (0­0) oltre a Spolli, Monzon, Bellusci e Barrientos dovrà fare a meno anche di Plasil (fermato da uno stiramento di secondo grado all’adduttore, ne avrà per un mese) ma recupera i due giocatori squalificati, Al­ varez e Legrottaglie, che gli consentono di valutare uno schieramento con i 3 centrali e Alvarez e Biraghi esterni di un centrocampo a 5 e 2 punte (Castro­Bergessio). © RIPRODUZIONE RISERVATA


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IL PREMIO

Pallone d’oro: poca Italia 4

LE CIFRE DEL 2013

BELGIO Hazard (Chelsea)

GIOCATORI

S

CALCIATORI PER NAZIONI 5 Germania 2 Brasile Olanda Spagna Uruguay 1 Argentina Belgio Colombia Costa d’Avorio Francia Galles ITALIA Portogallo Svezia Polonia

S

CALCIATORI PER TORNEI 7 Germania 6 Spagna 5 Inghilterra 3 Francia 1,5 ITALIA 0,5 Brasile

S

CALCIATORI PER CLUB 6 Bayern 4 Barcellona 2,5 Psg 1,5 Real Madrid 1 Manch.Utd Manch.City Liverpool Chelsea Borussia Do. JUVENTUS 0,5 Tottenham Napoli Atletico Madrid Arsenal Monaco Santos

S

TECNICI PER NAZIONE 2,5 Inghilterra 2 Spagna 1,5 ITALIA Germania 1 Brasile 0,5 Francia * (il totale è 9 e non 10 perché ci sono due ex ­ Ferguson e Heynckes ­ ora ritirati o senza squadra)

1

4

TUTTI I CANDIDATI 23 GIOCATORI E 10 TECNICI GALLES Bale (Tottenham/ Real M.)

OLANDA Robben (Bayern) Van Persie (Manchester Utd)

FRANCIA Ribéry (Bayern) SPAGNA Iniesta (Barcellona) Xavi (Barcellona)

PORTOGALLO C. Ronaldo (Real Madrid)

ITALIA Pirlo (Juventus)

COLOMBIA Falcao (A.Madrid/Monaco) URUGUAY Cavani (Napoli/Psg) Suarez (Liverpool) ARGENTINA Messi (Barcellona)

GERMANIA Lahm (Bayern) Muller (Bayern) Neuer (Bayern) Ozil (Real Madrid/ Arsenal) Schweinsteiger (Bayern)

SVEZIA Ibrahimovic (Psg)

ALLENATORI

POLONIA Lewandowski (Borussia Do.)

ITALIA

GERMANIA

Ancelotti (Psg/Real M.) Conte (Juventus)

Heynckes (Bayern) Klopp (Borussia Do.)

SCOZIA

BRASILE

Ferguson (Manchester Utd)

Scolari (Brasile)

PORTOGALLO

SPAGNA

Mourinho (Real M./Chelsea)

Benitez (Chelsea/Napoli)

FRANCIA

Del Bosque (Spagna)

Wenger (Arsenal)

GIOCATORI: IL CAMPIONATO ITALIANO TRA I 23 FINALISTI DAL 2010 A OGGI

4 BRASILE Neymar (Santos/Barcellona) Thiago Silva (Psg)

COSTA D’AVORIO Y. Touré (Manchester City)

2

2010

2011

2,5 1,5

2012

2013 D’ARCO

FABIO LICARI

Messi, Cristiano Ronaldo e poi il resto del mondo in ordi­ ne sparso? Chissà. Può darsi che quest’anno la storia cambi, può darsi che il record dell’ar­ gentino (quattro successi di fi­ la) non si arricchisca di un al­ tro scalpo, può darsi che sul­ l’albo d’oro appaia un nome nuovo (Ribery il candidato forte). Sicura soltanto una co­ sa: sul podio non ci sarà l’Ita­ lia. Anche se, tra giocatori e tecnici, qualcuno è rimasto: Andrea Pirlo, Antonio Conte e Calo Ancelotti. Poteva andar peggio, ma insomma.

Conte e Ancelotti con il solito Pirlo ma Balotelli fuori Anche Buffon escluso dalla lista di 23 finalisti Messi punta al 5° successo di fila, ma Ribery...

Premiazione il 13 gennaio Da ieri è ufficiale la lista dei 23 giocatori e dei 10 tecnici finali­ sti del Pallone d’oro Fifa­Fran­ ce Football. Appuntamento ai primi di dicembre per i «top 3» di ogni categoria, e al 13 gen­ naio a Zurigo per le premiazio­ ni. Le più incerte degli ultimi anni. Da oggi, virtualmente, si vota: 209 capitani della nazio­ nali, 209 c.t., 209 giornalisti (uno per Paese, per l’Italia Pa­ olo Condò della Gazzetta). Super Bayern Tra i giocatori comanda il Bayern e non c’era­ no dubbi: 6 in lista (Ribery, Robben, Muller, Schweinstei­ ger, Neuer, Lahm). Distanziato anche il Barcellona che si fer­ ma a 4 (Messi, Xavi, Iniesta, Neymar), quasi annullato il Real Madrid (solo Cristiano Ronaldo, più Ozil oggi però al­ l’Arsenal). Meglio il Psg che tra Ibra, Thiago Silva e Cavani schiera almeno «nomi» da pre­ mio. Ci sono tutti gli altri big: Falcao, Hazard, Lewandowski, Suarez, Yaya Touré, Van Per­ sie. Impressioni? Forse Lahm è un intruso. Forse manca Gun­

commissione Fifa e della reda­ zione di France Football. L’an­ no scorso erano in 3 tra i 23 fi­ nalisti: gli altri due erano pro­ prio Balo e Buffon. Grandi tecnici Molto interes­ sante la lista dei 10 allenatori. Ancora la Juve l’unico club ita­ liano, con Conte indennizzato dall’assenza dell’anno scorso: fu soltanto una scelta politica, legata alla squalifica. Un po’ d’Italia anche con Ancelotti, campione di Francia con il Psg. I nomi corrispondono alle vit­ torie: Heynckes (treble del Bayern), Ferguson (Premier), Benitez (Euroleague), Scolari (Confederations), Klopp (fi­ nalista Champions), Del Bo­ sque (finalista Confedera­ tions). Più Mourinho, semifi­ nalista Champions con il Real. Più Wenger, al quale un posto non si nega mai. Meriterebbe Heynckes, ma il Ferguson che si ritira è a rischio riconosci­ mento (a meno che Blatter non s’inventi un giusto premio alla carriera). Dubbi E però: dov’è Vilanova campione di Spagna col Barça? E Guardiola, se magari vincesse il Mondiale per club con il Bayern? E Lippi, metti caso si prendesse la Cham­ pions d’Asia dopo il campiona­ to (e dopo Mondiale, Cham­ pions e Intercontinentale non sarebbe certo un caso)? E Cu­ ca che ha conquistato la Liber­ tadores con l’Atletico Mineiro? Insomma: il fatto di scegliere a ottobre fa perdere un po’ di credibilità, anche riguardo ai giocatori. Possibile che nel­ l’era di Internet globale non si possano richiedere i voti a me­ tà dicembre, visto che oltretut­ to la cerimonia è un mese do­ po? Boh.

L’ALBO D’ORO S

Da Stanley Matthews all’era di Messi 1956 Matthews 1957 Di Stefano 1958 Kopa 1959 Di Stefano 1960 Suarez 1961 Sivori 1962 Masopust 1963 Yashin 1964 Law 1965 Eusebio 1966 B. Charlton 1967 Albert 1968 Best 1969 RIVERA 1970 Muller 1971 Cruijff 1972 Beckenbauer 1973 Cruijff 1974 Cruijff 1975 Blokhin 1976 Beckenbauer 1977 Simonsen 1978 Keegan 1979 Keegan 1980 Rummenigge 1981 Rummenigge 1982 ROSSI 1983 Platini 1984 Platini 1985 Platini 1986 Belanov 1987 Gullit 1988 Van Basten 1989 Van Basten 1990 Matthaus 1991 Papin 1992 Van Basten 1993 BAGGIO 1994 Stoichkov 1995 Wehah 1996 Sammer 1997 Ronaldo 1998 Zidane 1999 Rivaldo 2000 Figo 2001 Owen 2002 Ronaldo 2003 Nedved 2004 Shevchenko 2005 Ronaldinho 2006 CANNAVARO 2007 Kakà 2008 C. Ronaldo 2009 Messi 2010 Messi 2011 Messi 2012 Messi

Lionel Messi, 26 anni LAPRESSE

Franck Ribery, 30 anni AFP

Cristiano Ronaldo, 28 anni ANSA

dogan, il miglior play della sta­ gione. E forse Ribery non ha fatto tanto di più rispetto a Muller (giocatore totale) e Robben (quando vuole, deva­ stante): ma già il Best Player Fifa l’aveva premiato migliore della stagione. Al fixing di oggi sembra il francese il grande ri­

vale di Coppi e Bartali, pardon Messi e Cristiano: anche Blat­ ter ha detto la sua (vedere Ex­ tra Time) scegliendo l’argenti­ no e scatenando una prevedi­ bile polemica. Italia: solo Pirlo E l’Italia? Soltanto la Juve, soltanto Pirlo

che c’era già l’anno scorso (ar­ rivò 7°) ed è comprensibilmen­ te amatissimo dalla critica mondiale perché pochi «gioca­ no a calcio» come lui. La Gaz­ zetta aveva anticipato pochi giorni fa la lista dei 50: c’erano anche Balotelli e Buffon, «ta­ gliati» però dalle scelte della

Antonio CONTE (all. Juve)

Max ALLEGRI (all. Milan)

Rudi GARCIA (all. Roma)

Roberto DONADONI (all. Parma)

Andrea MANDORLINI (all. Verona)

Vladimir PETKOVIC (all. Lazio)

Diego LOPEZ (all. Cagliari)

Davide NICOLA (all. Livorno)

Eusebio DI FRANCESCO (all. Sassuolo)

Giuseppe SANNINO (all. Chievo)

«Fosse per me, Pallone d’oro ad Andrea Pirlo»

«Il Bayern ha vinto tutto, quindi Franck Ribery: quando, se non al termine di una stagione così?»

«Ci sono giocatori incredibili come Messi e Ronaldo, ma da francese spero che tocchi a Ribery»

«Sarà ancora sfida tra Messi e Ronaldo. Ma un terzo incomodo metterebbe del pepe, che non guasta»

«Il mio voto va a Lionel Messi, che è sempre il migliore al mondo. Dietro di lui, metto Ronaldo»

«Messi, Ronaldo, Ribery, Ibrahimovic e Cavani sono i favoriti. Un peccato che della A ci sia solo Pirlo»

«Difficile che accada, ma sarebbe fantastico se premiassero Pirlo. Mi farebbe piacere: se lo merita tutto»

«Il mio podio: primo Ronaldo, per il rendimento nell’anno solare; poi Messi, per il talento; terzo Pirlo»

«Parlo da italiano e da ex centro­ campista, per questo dico Pirlo. Ma nella lista ci sono tutti i migliori»

«Faccio tre nomi: oltre ai soliti noti Messi e Ibra, metto l’unico italiano, Pirlo, che meriterebbe di vincerlo»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

domanda a...

Chi votereste? Ecco la scelta di 10 tecnici della Serie A


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MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013


MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013

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SERIE A

Accordo quasi fatto: al bosniaco 2,8 milioni a salire Da Manchester pronta un’offerta da 30 milioni ANDREA PUGLIESE ROMA

L’obiettivo è blindarlo, prima che sia troppo tardi. Così le grandi manovre in casa Ro­ ma sono già partite e la prossi­ ma settimana potrebbe arriva­ re la fumata bianca. Perché Mi­ ralem Pjanic sta dimostrando di essere un giocatore meravi­ glioso e perché a Trigoria san­ no che David Moyes ha messo il suo nome in cima alla lista dei desideri per sistemare il Man­ chester United e riportarlo ai fasti vissuti fino ad un anno fa con Ferguson.

Chievo ultimo per caso, ma la storia è troppo bella per calare ora. Noi fortunati? Non direi

RUDI GARCIA ALLENATORE ROMA

Contratto e United Pjanic ha

un contratto con i giallorossi fi­ no al 2015 a 4,3 milioni lordi (più premi individuali e ad obiettivo), che il prossimo an­ no saliranno a 4,5. Del suo rin­ novo si era già cominciato a parlare alla fine della scorsa stagione, ma la Roma si aspet­ tava che Miralem dimostrasse fino in fondo il suo talento. Co­ sa successa in questo avvio di stagione, che ha messo il bosni­

aco sotto la lente d’ingrandi­ mento dei top club europei (Il Tottenham in estate preferiva lui a Lamela, fu Garcia a porre il veto sulla sua cessione). Così quando Pallotta è stato in Italia per Roma­Napoli ha dato l’okay a Baldissoni e Sabatini per procedere con il rinnovo, tanto che la Roma ha già parla­ to la scorsa settimana con Mi­

Miralem Pjanic, 23 anni, a Roma dal 2011 LAPRESSE

Garcia e la storia Intanto, do­

mani sera Pjanic e la Roma an­ dranno a caccia della decima vittoria consecutiva, il che sa­ rebbe record solitario in A co­ me striscia iniziale. «È una par­ tita difficile, ma i giocatori san­ no che la storia è troppo bella per calare d’intensità — dice Rudi Garcia —. Tutti pensano che sia una partita già vinta, ma l’ultimo posto del Chievo è casuale, la possiamo vincere ri­ manendo umili e giocando al 100%». Garcia mancherà di Totti e Maicon, quasi sicura­ mente anche di Gervinho («Ha corso, è importante, ha quasi recuperato al 100%, ma se non ce la farà sarà ok per Torino»). «Il turnover? È possibile, ma non mi parlate di fortuna. Se è fortuna vincere senza Totti e Gervinho o perdere Maicon di­ telo voi... Anche il gol che salva Castan a Udine o De Rossi con il Napoli non è fortuna, ma vo­ glia, rabbia e cattiveria». Allora forse ha ragione Sabatini, l’obiettivo è mantenere il di­ stacco. «Quello sul quarto po­ sto però, il mio obiettivo resta quello — chiude Garcia — E fa­ re lo sprint con Napoli e Juve, che restano le favorite». (ha collaborato Chiara Zucchelli) © RIPRODUZIONE RISERVATA

v identiKit & CARRIERA

La Roma blinda Pjanic: rinnovo sino al 2018 contro i rilanci United

chael Becker, l’agente, e papà Fahrudin: Pjanic vuole un quinquennale da 2,8 netti a sa­ lire (considerando anche il Mondiale in arrivo), la Roma lo accontenterà e la firma potreb­ be arrivare ad inizio novembre, con scadenza giugno 2018. An­ che perché un intermediario bosniaco, Mehmed Baždare­ vic, ha già fatto sapere che lo United ha preso informazioni ed è pronto a sborsare fino a 30 milioni per averlo. E prima che i Red Devils «ingolosiscano» il giocatore, la Roma ha deciso di blindarlo.

CALELLO OUT 3 MESI

Oggi il Chievo va dal Papa Maglia in dono

MIRALEM PJANIC

Nato il 2/4/1990 a Tuzla

BOSNIA

Ruolo Centrocampista Altezza 180 cm Peso 68 kg Le sue squadre Metz

2007-08 38 presenze 5 gol

Lione

2008-11 121 presenze 16 gol Roma

dal 2011 69 presenze 10 gol

Adrian Calello, 26 anni VERONA Il Chievo dal Papa. Oggi una delegazione di venticinque persone guidata dal presidente Luca Campedelli e il direttore tecnico Giovanni Sartori si recherà in Vaticano per partecipare all’udienza generale del mercoledì di Papa Francesco. Campedelli sarà ricevuto personalmente dal Santo Padre. Durante questo breve incontro il presidente del Chievo consegnerà al Pontefice una maglia della squadra personalizzata e un piatto d’argento con un’incisione dedicata: «A sua Santità Papa Francesco ringraziando vivamente per l’accogliente testimonianza di fede e fraternità». Calello operato Intanto ieri Adrian Calello è stato operato alla spalla sinistra all’ospedale Sacro Cuore di Negrar dal dottor Claudio Zorzi insieme alla sua equipe, presente il responsabile sanitario gialloblù Francesco De Vita. L’intervento è perfettamente riuscito. Il centrocampista tornerà a disposizione fra tre mesi. Giancarlo Tavan © RIPRODUZIONE RISERVATA


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SERIE A

Luci e Agroppi, parenti divisi da Livorno­Torino Il giocatore: «Guarda che ai granata ho già segnato un gol» L’ex tecnico: «Quando sbagli mi tocca difenderti dai tifosi» LIVORNO­TORINO Dopo 4 ko di fila il Livorno ha l’obbligo di ripartire. Il Torino ha incassato 7 gol nelle ultime 3 gare: per far punti deve invertire la tendenza Picchi, ore 20.45

ALESSANDRA GOZZINI

Luci, che si combina da bambini tra le industrie dei metalli?

«Io giocavo per strada a pallo­ ne, a cinque anni ero nel Salivoli, la squadra di Piombino. Le accia­ ierie sono il bello e il brutto della città, lì lavorano quasi tutte le fa­ miglie. La mia no, mamma ragio­ niera, babbo proprietario di una pescheria. Non avrei potuto mai fare quello che fa lui. A undici anni entro nel settore giovanile

Non si demoralizzi: è il lea­ der dalla squadra e Protti ha permesso che la maglia nu­ mero 10 , ritirata dopo il suo addio, finisse sulle sue spal­ le.

«Provo a essere leader, ci met­ to tutta la grinta che ho. Vedo che i compagni mi apprezzano. Mi fa piacere che mi apprezzino anche fuori. Ora che mi ricono­ scono a Piombino, mi ci vuole un’ora e mezzo per fare dieci metri». (Agroppi: «Ogni tanto, in pa­ ese, mi tocca anche difenderlo. Ma lo faccio non perché siamo parenti, ma perché lo merita: è un professionista esemplare. Cerco di dargli consigli utili: cu­ ra l’alimentazione, non esagera­ re con il sesso, e ogni tanto dai un colpo di telefono a Pillon, per ringraziarlo di averti portato al Livorno»).

Perché vedere

Tra le acciaierie si produ­ cono anche bravi calciatori, dal carattere di ferro. Dal porto di Piombino sono partiti Aldo Agroppi, classe ‘44, una vita nel Toro, e Andrea Luci, ‘85, capita­ no amaranto. C’è di più: il primo ha sposato la cugina del babbo del secondo. Parenti serpenti: oggi si gioca Livorno­Torino.

gliori. Gli ho anzi suggerito: non ci pensare troppo, vai a casa e concentrati su tua moglie! Da quando è al Livorno avrà sba­ gliato 2­3 partite»).

Presa con tanta fatica, quanto vorrebbe tenersela stretta la A?

Qui sopra Andrea Luci, 28 anni; a destra Aldo Agroppi, 69

della Fiorentina, sono rimasto ti­ fosissimo viola. Dopo il fallimen­ to della società mi prendono nel settore giovanile della Juve, mi allenavo anche con la prima squadra, quella di Capello e Del Piero: resto tre anni, un errore capita a tutti (ride)». Poi Torres, Pescara, Asco­ li, Livorno, la Serie A a 28 an­ ni.

«Tecnicamente... non sono

CAGLIARI­BOLOGNA

SASSUOLO­UDINESE

Lopez con Sau Out Diamanti dentro Kone

Masucci c’è Di Natale è in forse

Con Cellino che lascia trapelare un certo malumore per il rendimento ondivago, in casa Cagliari c’è poco da gioire. Il 2­0 subito dalla Lazio ha lasciato amarezza: «Giocare dopo due giorni è una bella opportunità. Con la Lazio si poteva vincere. Siamo pronti per fare una grande partita e cancellare la gara dell’Olimpico» dice Diego Lopez. Il tecnico recupera Sau, a riposo Perico. Pinilla e Ibarbo dovrebbero partire dal 1’. Lopez riparte da domenica: «A Roma ci hanno condannato due episodi, un rimpallo e il rigore. C’era il tempo per recuperare, ma non siamo riusciti a rientrare in partita». Infine, l’accoppiata Pinilla e Sau: «Possono giocare insieme, è già capitato. Sono giocatori di qualità, che possono far male». Il primo successo in campionato ha allentato la tensione in casa Bologna: «La vittoria col Livorno è stata importante, ma non abbiamo fatto niente di speciale ­ dice Pioli ­. La nostra situazione rimane critica, per risalire dobbiamo essere concentrati, determinati e semplici nell’atteggiamento e nel gioco». La trasferta di Cagliari dirà se la crisi è superata: «Non farò tanti cambi, solo quelli obbligati dovuti agli infortuni di Crespo e Cech e la squalifica di Diamanti». L’assenza del fantasista costringe a qualche variante tattica con Kone richiamato a fare il trequartista.

C’è l’Udinese tra il Sassuolo e la miglior serie possibile del Sassuolo. Lo sa Di Francesco che chiede continuità. Sei punti nelle ultime 5 gare dicono che il Sassuolo ha trovato equilibri, ma il tecnico non vuole una squadra che si accontenta. «Siamo ancora imprecisi, dobbiamo migliorare». L’Udinese, zero punti in trasferta, sembra arrivare a proposito, ma Di Francesco, che ha perso Marzorati ma ritrova Masucci, non si fida. L’Udinese è a un bivio. La partita dirà se i bianconeri dovranno vivere una stagione di stenti lottando per la salvezza (sarà così in caso di sconfitta) o se riusciranno a tenersi lontano dalla zona rossa. Guidolin non fa calcoli, ma confessa che già nel dopo­partita con la Roma ha affrontato l’argomento con i giocatori: «Non ci può essere differenza di motivazioni tra la gara con la prima in classifica e quella con il Sassuolo. Non lo faccio mai, ho parlato puntando sull’aspetto motivazionale». Guidolin ha perso per un problema fisico (risentimento all’adduttore) Maicosuel e ha lasciato a casa per scelta tecnica Zielinski . In attacco restano quindi 4 giocatori a disposizione. Il punto di domanda riguarda proprio Di Natale. Guidolin deciderà solo in extremis se impiegarlo o meno. Quasi certo del posto Muriel.

Mario Frongia Andrea Tosi

Stefano Fogliani Massimo Meroi

proprio fortissimo. E contro la Sampdoria abbiamo perso per colpa mia: se non avessi fatto quell’errore non ci avrebbero fi­ schiato rigore contro all’ultimo secondo. Me lo ha detto anche Aldo, anzi lo ha detto davanti a tutti, a un evento in teatro a Piombino: “uno che fa una gio­ cata così non può stare in A!”». (Agroppi: «Il mio caro paren­ te si sbaglia. Ho detto l’opposto: una cavolata tocca anche ai mi­

«

Sei in Serie A con merito, ma ringrazia Pillon che ti ha portato in Toscana ALDO AGROPPI EX CALCIATORE E TECNICO

«La salvezza è il nostro scu­ detto. Livorno è la mia dimen­ sione e qui sto benissimo. Due fi­ gli, Marco e Edoardo, sei e due anni, gli amici che sono i genito­ ri degli amici dei figli. Un risto­ rante di pesce che ho aperto nel­ la vecchia Livorno, la “Vecchia Ciurma” e a cui mi vorrei dedica­ re di più in futuro, specialità cac­ ciucco. Tre anni fa segnai al Tori­ no, gol decisivo. Aldo mi chia­ mò: “Non segni mai, proprio og­ gi!”». (Agroppi: «Gli dissi: “Che fa­ va lessa... un gol al mio Toro”. Ma mi andò bene uguale: andai dal babbo in pescheria e gli por­ tai via una bella aragosta»). © RIPRODUZIONE RISERVATA

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LIVORNO

Siligardi, il ricorso è stato respinto Greco in panchina (f.f.) La corte di giustizia federale ha respinto il ricorso presentato ieri mattina dal Livorno contro la squalifica di un turno a Luca Siligardi per aver bestemmiato. Una tegola in più per Davide Nicola che puntava su di lui per la gara di stasera con il Torino soprattutto per dare maggior sostegno a Paulinho viste le prove poco convincenti di Emeghara. Nicola però può sorridere perché Greco ha recuperato anche se partirà dalla panchina in un match delicatissimo, visto che gli amaranto arrivano da 4 sconfitte consecutive.

TORINO

Rientra Immobile El Kaddouri va in panchina (f.b.) Una vittoria per allontanare i fantasmi alle spalle della classifica. Non sarà facile per il Torino visto l’organico all’osso e la sconfitta del San Paolo. «A Livorno spero che il Toro torni a fare il Toro in campo e con più attenzione intorno, episodi difficili da spiegare, errori arbitrali che ci penalizzano» le parole dell’allenatore Ventura. Rispetto a Napoli rientra Immobile ed esce Basha (fermato dal giudice sportivo) e nulla più, se non la disponibilità di El Kaddouri in panchina.


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SERIE A LA GUIDA ALLA 10a GIORNATA

4

I NUMERI

5

le sconfitte consecutive del Chievo, dovesse perdere anche con la Roma eguaglierebbe il suo record negativo in Serie A, 6 ko di fila ottenuti nel 2008 tra il 26 ottobre ed il 23 novembre contro Cagliari, Lazio, Palermo, Juventus, Milan e Siena

34

le partite consecutive giocate dalla Juventus senza 0­0, l’ultimo ottenuto dai bianconeri è quello in casa con la Lazio del 17 novembre 2012.

2

le sconfitte consecutive da cui è reduce l’Udinese, entrambe con il punteggio di 1­0; per trovare di peggio in casa friulana si torna all’inizio del campionato 2010/11 quando la squadra perse le prime 4 partite, aveva perso anche l’ultima giornata della stagione precedente per un totale di 5 sconfitte di seguito

8

29

13

4

23

NAINGGOLAN

IBARBO

ASTORI

1

15

AGAZZI

7

CONTI

COSSU

21

51

DESSENA

PINILLA

ROSSETTINI

14

5

30

6

99

PAZIENZA

SØRENSEN

CRISTALDO

4

33

KRHIN

KONE

13

PISANO

CURCI

1

14 NATALI

LAXALT

22

3

MANTOVANI

MORLEO

ARBITRO ORSATO Assistenti Musolino­Faverani IV La Rocca Add Mazzoleni (1) Merchiori (2) PREZZI da 13 a 50 euro TV Sky Calcio 4 CAGLIARI p. 10

BOLOGNA p.6

PANCHINA 25 Avramov, 8 Avelar, 3 Ariaudo, 16 Eriksson, 22 Cabrera, 10 Ibraimi, 18 Nenè, 9 Sau. ALLENATORE Lopez. BALLOTTAGGI Cossu–Cabrera 70­30%; Ibarbo­Sau 70­30%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Rossettini. INDISPONIBILI Perico (10 giorni), Ekdal (30 giorni). ALTRI Carboni, Del Fabro, Demontis, Oikonomou, Sampaio, Muroni, Suella.

PANCHINA 25 Agliardi, 16 Malagoli, 5 Antonsson, 26 Ferrari, 2 Masina, 15 Perez, 7 Della Rocca, 92 Yaisien, 19 Christodoulopoulos, 10 Moscardelli,12 Acquafresca, 9 Bianchi. ALL. Pioli. BALLOTTAGGI Pazienza­Perez 55­45%, Cristaldo­Bianchi 60­40%. SQUALIFICATI Diamanti (1). DIFF. Della Rocca, Pazienza, Perez. INDISP. Cherubin (15 giorni), Gimenez (15), Stojanovic (10)., Cech (3), Crespo (3), Radakovic (da valutare). ALTRI Alibec, Maini.

1 1.75

Bwin

X 3.60

2 4.60

2

FIORENTINA (3­5­2)­NAPOLI (4­2­3­1) OGGI ORE 20.45 23

I NUMERI

GARICS

MURRU

26

le reti realizzate nelle ultime 6 partite giocate dal Verona, nelle quali sia i veneti che i loro avversari sono sempre andati a rete per una media di oltre quattro reti ad incontro

4

CAGLIARI (4­3­1­2)­BOLOGNA (3­5­1­1) OGGI ORE 20.45

0

le reti realizzate dal Napoli nell’ultima trasferta, quella persa in casa della Roma per 2­0 che ha chiuso una serie di 8 partite consecutive esterne nelle quali i campani avevano realizzato almeno una rete per un totale di 21 reti.

11

PASQUAL

15

20

SAVIC NETO

1

COMPPER

7

49

CALLEJON

BORJA VALERO G. ROSSI

20

21

DZEMAILI FERNANDEZ

7

5

MAGGIO

PIZARRO

10

17

4

AQUILANI

JOAQUIN

RONCAGLIA

11

9

17

HIGUAIN

HAMSIK

25 85

33

BEHRAMI

ALBIOL

14

REINA

27

MERTENS

ARMERO

CUADRADO

ARBITRO CALVARESE Assistenti Giallatini­Dobosz IV Grilli Add Celi (1) Doveri (2) PREZZI da 30 a 30 a 275 euro TV Sky Calcio 3; Mediaset Premium Calcio 1 FIORENTINA p. 18

NAPOLI p. 22

PANCHINA 78 Munùa, 12 Lupatelli, 40 Tomovic, 3 Alonso, 8 Bakic, 18 Vecino, 66 Vargas, 27 Wolski, 83 Olivera, 77 Iakovenko, 9 Rebic, 30 Matos. ALLENATORE Montella. BALLOTTAGGI Joaquin–Matos 55­45%, Roncaglia–Tomovic 60­40%. SQUALIFICATI G. Rodriguez (1). DIFFIDATI Pizarro. INDISPONIBILI Hegazi (120 giorni), Gomez (10 giorni), Ilicic (10 giorni), Ambrosini (5 giorni), M. Fernandez (da valutare). ALTRI nessuno.

PANCHINA 1 Rafael, 15 Colombo, 13 Bariti, 3 Uvini, 28 Cannavaro, 16 Mesto, 88 Inler, 22 Radosevic, 19 Pandev, 24 Insigne, 91 Zapata. ALLENATORE Benitez. BALLOTTAGGI Hamsik­Pandev 55­45%, Dzemaili­Inler 55­45%, Armero­Mesto 60­40% SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Britos (21 giorni), Zuniga (45). ALTRI nessuno.

i cartellini rossi per Pisano, l’ultimo proprio contro il Bologna lo scorso 3 marzo, 0­3 il punteggio finale

1 2.50

Bwin

X 3.40

2 2.65

5

le reti subite in trasferta da Reina che è rimasto imbattuto solo una volta su 4 partite giocate, in casa del Genoa (2­0 il finale)

LIVORNO (3­5­2)­TORINO (3­5­2) OGGI ORE 20.45 28

36

SCHIATTARELLA

DARMIAN

17 CECCHERINI BARDI

1

23 EMERSON

85 CODA

41

20

11

20

25

DUNCAN

EMEGHARA

CERCI

VIVES

GLIK

27

14

BIAGIANTI

GAZZI

PADELLI

19

30

MAKSIMOVIC

10

9

9

63

LUCI

PAULINHO

IMMOBILE

BELLOMO

24

2

3

MORETTI

PICCINI

D’AMBROSIO

ARBITRO VALERI Assistenti Crispo–Stefani IV Iori Add Gervasoni (1) Candussio (2) PREZZI da 12 a 100 euro TV Sky Calcio 6; Mediaset Premium Calcio 4 LIVORNO p. 8

TORINO p.10

PANCHINA 22 Anania, 37 Aldegani 33 Valentini, 15 Mbaye, 3 Gemiti, 4 Lambrughi, 24 Benassi, 29 Borja, 77 Rinaudo, 19 Greco, 32 Biasci. ALLENATORE Nicola. BALLOTTAGGI Piccini­Mbaye 70­30%; Coda­Rinaudo 60­40%. SQUALIFICATI De Lucia (fino al 18/1/2014), Siligardi (1). DIFFIDATI Schiattarella, Paulinho. INDISPONIBILI Botta (20 giorni), Belingheri (3 giorni), Decarli (5 giorni), Mosquera (3 giorni). ALTRI nessuno.

PANCHINA 23 L. Gomis, 32 Berni, 29 Scaglia, 26 Pasquale, 17 S. Masiello, 7 El Kaddouri, 10 Barreto, 69 Meggiorini. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI Maksimovic­Pasquale 60­40%, Immobile­Barreto 60­40%. SQUALIFICATI Basha (1), Gillet (01/02/2017). DIFFIDATI Farnerud, Vives. INDISPONIBILI Bovo (10 giorni), Brighi (15), Farnerud (3), Larrondo (15), Rodriguez (3) ALTRI nessuno.

1 2.70

Bwin

X 3.20

2 2.60

7

le presenze senza gol per Emeghara, ultima ed unica rete stagionale su rigore alla seconda giornata al Sassuolo su rigore

SASSUOLO (3­5­2)­UDINESE (3­5­1­1) OGGI ORE 20.45 8 BASTA

15

27

25

ACERBI

KURTIC

BERARDI

PEGOLO

79

3 LONGHI

MURIEL

4

20 BIANCO

5 ANTEI

9

66

75

PINZI

HEURTAUX

3

MANGANELLI

ALLAN

BRKIC

5 DANILO

8

83

37

7

MARRONE

FLORO FLORES

PEREYRA

BADU

4

34

NALDO

37 SCHELOTTO

1

GABRIEL SILVA

ARBITRO PINZANI Assistenti Meli­Preti IV Paganesi Add Mariani (1) Aureliano (2) PREZZI da 15 a 55 euro TV Sky Calcio 8 SASSUOLO p. 6

UDINESE p. 10

PANCHINA 1 Pomini, 2 Pucino, 23 Gazzola, 35 Rossini, 21 Laribi, 45 Chibsah, 7 Missiroli, 86 Ziegler, 11 Alexe, 14 Masucci, 70 Farias, 10 Zaza. ALLENATORE Di Francesco BALLOTTAGGI Longhi­Ziegler 70­30%, Floro Flores­Zaza 70­30%, Marrone­ Laribi 60­40%. SQUALIFICATI nessuno INDISPONIBILI Valeri (15 giorni), Terranova (6 mesi) Gomes (10 giorni), Marzorati (da valutare). ALTRI Alhassan, Lodesani.

PANCHINA 30 Kelava, 11 Domizzi, 6 Bubnjic, 27 Widmer, 19 Douglas, 18 Jadson, 52 Merkel, 32 Bruno Fernandes, 21 Lazzari, 17 Nico Lopez, 10 Di Natale, 13 Ranègie. ALLENATORE Guidolin. BALLOTTAGGI Badu­Lazzari 55­45%, Pereyra­Di Natale 60­40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Pinzi. INDISPONIBILI Maicosuel (da valutare). ALTRI Benussi, Neuton, Mlinar, Zielinski.

Bwin

1 2.85

X 3.30

2 2.40

78

le presenze in Serie A per Danilo tutte da titolare, 74 partite giocate per intero, 2 volte espulso e 2 sostituito

a

10

AL BENTEGODI QUALCHE CAMBIO PER MANDORLINI

Verona da riscatto GIORNATA ma col dubbio Toni Samp per volare CLASSIFICA SQUADRE ROMA NAPOLI JUVENTUS INTER FIORENTINA VERONA LAZIO ATALANTA PARMA MILAN UDINESE TORINO CAGLIARI SAMPDORIA LIVORNO GENOA CATANIA BOLOGNA SASSUOLO CHIEVO

PUNTI

G 27 9 22 9 22 9 19 10 18 9 16 9 14 9 13 10 12 9 11 9 10 9 10 9 10 9 9 9 8 9 8 9 6 9 6 9 6 9 4 9

PARTITE V N 9 0 7 1 7 1 5 4 5 3 5 1 4 2 4 1 3 3 3 2 3 1 2 4 2 4 2 3 2 2 2 2 1 3 1 3 1 3 1 1

P 0 1 1 1 1 3 3 5 3 4 5 3 3 4 5 5 5 5 5 7

RETI F S 23 1 20 6 18 10 24 12 19 11 18 16 14 12 12 13 16 17 16 16 9 10 13 15 10 14 9 14 9 13 8 14 6 13 10 22 7 22 7 17

UCHAMPIONS UPRELIMINARI CHAMPIONS UEUROPA LEAGUE URETROCESSIONE

PROSSIMO TURNO Sabato 2 novembre PARMA—JUVENTUS ore 18 MILAN­FIORENTINA ore 20.45 NAPOLI­CATANIA ore 20.45 Domenica 3 novembre, ore 15 LIVORNO­ATALANTA ore 12.30 LAZIO­GENOA SAMPDORIA­SASSUOLO UDINESE­INTER VERONA­CAGLIARI TORINO­ROMA ore 20.45 Lunedì 4 novembre BOLOGNA­CHIEVO ore 20.45 MARCATORI 8 RETI Rossi (2, Fiorentina). 6 RETI Palacio (Inter); Cerci (3, Torino). 5 RETI Denis (Atalanta); Tevez (1, Juventus); Hamsik e Higuain (2, Napoli); Parolo (Parma); Jorginho (4, Verona).

I gialloblù arrivano dal k.o con l’Inter, Rossi da 7 punti in 3 gare. Idea dei club: gemellaggio sui social network MATTEO FONTANA FILIPPO GRIMALDI

Fuori (dal campo) solo sorrisi (e applausi per l’idea): la solida amicizia fra veronesi e sampdoriani oggi si rinsalderà grazie all’inizia­ tiva denominata #socialge­ mellaggio, voluta dai due club e finalizzata a sfruttare Facebook e Twitter per avvi­ cinare gialloblù e blucerchia­ ti. Non solo: al termine della gara ci sarà uno scambio di maglie fra i due club, da do­ nare ai rispettivi tifosi nel­ l’occasione più meritevoli. Milano addio Sul prato del Bentegodi, invece, sarà un’altra storia, pur se con stati d’animo opposti. Il Ve­ rona si mette alle spalle la sconfitta di sabato con l’Inter e cerca il rilancio immediato: «Il Bentegodi ci ha sempre portato fortuna, auguriamo­ ci che continui così», dice Mandorlini. E i numeri, in­ fatti, raccontano di quattro vittorie su quattro gare gio­ care in casa: «A San Siro — osserva il tecnico — non ci

siamo espressi male, ma gli errori iniziali ci hanno condi­ zionato». Sarà turnover, sep­ pure calibrato Cambiamenti annunciati, con Moras squa­ lificato (domani il ricorso per riaverlo a disposizione con il Cagliari) e al suo posto Gonzalez. Incerta la presen­ za di Toni: «Per noi è basila­ re, ma le energie vanno ge­ stite. Potrebbe essere titola­ re, ma pure cominciare dalla panchina. La Sampdoria? Ha ritrovato entusiasmo. Chie­ do grande attenzione». Avanti così Rossi, invece — pur continuando a navigare a vista — non intende perde­ re l’occasione per sfruttare al meglio (dopo i sette punti raccolti nelle ultime tre par­ tite) la possibilità di lasciarsi alle spalle (definitivamente) la zona calda della classifica, anche se resta qualche dub­ bio in mezzo al campo. Di si­ curo il successo sull’Atalanta è servito a riportare il sorriso nell’ambiente, turbato però dalla notizia dei 93 tifosi pu­ niti con il Daspo per i fatti del 20 ottobre scorso a Livorno. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013

7

15 MARCHESE

21

27

13

MATUZALEM

ANTONELLI

MANFREDINI

1 PERIN

90

91

11

BERTOLACCI

GILARDINO

8

20 VRSALJKO

MENDES

ACQUAH

CASSANO

11 BIONDINI

3

23

30

PORTANOVA

3

I NUMERI

BIABIANY

99

10

2

VALDES

CASSANI

16

AMAURI

ANTONINI

MIRANTE

83

28

PAROLO

3

BENALOUANE

MESBAH

ARBITRO RUSSO Assistenti Barbirati­Tonolini IV Iannello Add Irrati (1) Di Paolo (2) PREZZI da 15 a 100 euro TV Sky Calcio 7; Mediaset Premium Calcio 5 GENOA p. 8

PARMA p. 12

PANCHINA 32 Donnarumma, 53 Bizzarri, 4 De Maio, 69 Sturaro, 14 Cofie, 2 Sampirisi, 18 Fetzatzidis, 5 Gamberini, 77 Konate, 33 Kucka, 9 Stoian, 26 Centurion. ALLENATORE Gasperini. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Gilardino, Lodi. INDISPONIBILI Calaiò (3 giorni), Santana (7 giorni), Zé Eduardo (10). ALTRI Toszer, Zima, Rafati, Lodi, Blaze.

PANCHINA 91 Bajza, 43 Coric, 18 Gobbi, 19 Felipe, 25 Koné, 20 Obi, 5 Gargano, 24 Munari, 32 Marchionni, 87 Rosi, 21 Sansone, 17 Palladino. ALLENATORE Donadoni. BALLOTTAGGI Biabiany­Rosi 55­45%, Amauri­Palladino 55­45%, Cassano­ Sansone 55­45%. SQUALIFICATI Lucarelli (1). DIFFIDATI Gargano. INDISPONIBILI Galloppa (120 giorni), Paletta ( 15 giorni), Pavarini e Okaka (da verificare), Cerri (Mondiale U17). ALTRI Jankovic.

1 2.40

Bwin

X 3.20

2 2.95

0

JUVENTUS (3­5­2)­CATANIA (3­5­2) OGGI ORE 20.45

14

le reti realizzate dal Parma nelle ultime cinque partite, con una media di 2,8 ad incontro; gli emiliani non segnavano così tanto in Serie A in cinque partite consecutive a rete dal 2001, quando tra il 18 febbraio e il 18 marzo avevano realizzato 17 gol (Brescia 3­0, Perugia 5­0, Milan 2­2, Bari 4­0 e Udinese 3­1).

le vittorie di Matuzalem nei 12 precedenti giocati contro il Parma in Serie A, 6 pareggi ed altrettante sconfitte

CHIELLINI

22 ALVAREZ

8 14

19

LLORENTE

CASTRO

MARCHISIO

5

1

22 ASAMOAH

OGBONNA BUFFON

19

21

5

IZCO

ROLIN

7

6

ANDUJAR

TACHTSIDIS LEGROTTAGLIE

PIRLO

23

BONUCCI

13

VIDAL

10

9

TEVEZ

BERGESSIO

4

24

ALMIRON

GYOMBER

33

34

ISLA

BIRAGHI

21

ARBITRO GUIDA Assistenti De Luca­Petrella IV Schenone Add Baracani (1) Di Bello (2) PREZZI da 25 a 75 euro TV Sky Calcio 1; Mediaset Premium Calcio 3 JUVENTUS p. 22

CATANIA p. 6

PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 15 Barzagli, 4 Caceres, 11 De Ceglie, 13 Peluso, 16 Motta, 20 Padoin, 24 Bouy, 6 Pogba, 12 Giovinco. ALLENATORE Conte. BALLOTTAGGI Isla­Caceres 65­35%, Ogbonna­Barzagli 55­45%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Asamoah, Bonucci. INDISPONIBILI Pepe (da valutare), Lichtsteiner (7 giorni), Vucinic (7 giorni), Quagliarella (2 giorni). ALTRI Bouy.

PANCHINA 1 Frison, 35 Ficara, 33 Capuano, 17 Guarente, 20 Freire, 10 Lopez, 11 Leto, 32 Petkovic, 26 Keko. ALLENATORE De Canio. BALLOTTAGGI Almiron­Guarente 60­ 40%, Castro­Lopez 60­40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Barrientos, Spolli. INDISPONIBILI Spolli (15 giorni), Monzon (10), Bellusci (30), Barrientos (45), Plasil (30), Peruzzi, Cabalceta e Boateng (da valutare). ALTRI nessuno.

1 1.17

Bwin

X 6.75

2 15.00

3

le reti segnate da Giovinco al Catania, 1 con l’Empoli e 2 con il Parma; ai siciliani con la Juventus ha segnato in Coppa Italia

MILAN (4­3­3)­LAZIO (4­3­3) OGGI ORE 20.45 2

39

DE SCIGLIO

CAVANDA

81

4

22

87

15

MUNTARI

KAKÀ

CANDREVA

GONZALEZ

ZACCARDO

59 GABRIEL

17

34

45

11

24

DE JONG

BALOTELLI

KLOSE

LEDESMA

ZAPATA

20

18

14

34

8

MONTOLIVO

BIRSA

PEREA

HERNANES

in campo gli elementi più in condizione. Il Parma ha pagato dazio dopo la vittoria nei minuti di recupero contro il Milan: Lucarelli è stato squalificato, mentre Felipe e Cassano sono acciaccati. Il primo è in dubbio, il secondo dovrebbe esserci. Turnover robusto, comunque, in ogni reparto. Anche perché sabato c’è un’altra sfida difficile, contro la Juventus.

Genoa, la scossa di Gasperini Parma, turnover per Donadoni Genoa avvertito: il messaggio di Gasperini giunge forte e chiaro. «Non ci sono troppi crediti per nessuno». Tradotto: d’ora in poi parleranno i fatti, non più il curriculum, anche alla luce della (brutta) sconfitta in casa della Juventus, «dove non abbiamo proprio

giocato». Per la gara di stasera Lodi non è stato convocato, mentre potrebbe tornare titolare Matuzalem, in una squadra provata (anche) con la difesa a quattro e il tridente. «Sono le prestazioni che contano».

fi.gri.­s.p.

Fantantonio c’è Donadoni manderà

29

ALBERTAZZI

22

10

21

HALLFREDSSON

GOMEZ

4

MAIETTA

1 RAFAEL

23

19

9

JORGINHO

TONI

23

GONZALEZ

2

15

ROMULO

29

14

GABBIADINI

ITURBE

CACCIATORE

EDER

1 10

3

DA COSTA

COSTA

15

19

WSZOLEK

REGINI

ARBITRO GIACOMELLI Assistenti Tasso­Di Fiore IV Posado Add Tommasi (1) Borriello (2) PREZZI da 18 a 60 euro TV Sky Calcio 5; Mediaset Premium Calcio 6 VERONA p. 16

SAMPDORIA p. 9

PANCHINA 31 Mihaylov, 33 Agostini, 13 Bianchetti, 16 Rubin, 4 Laner, 5 Donati, 26 Sala, 30 Donadel, 11 Jankovic, 6 Martinho, 7 Longo, 8 Cacia. ALLENATORE Mandorlini. BALLOTTAGGI Albertazzi­Agostini 80­ 20%, Gomez­Martinho 60­40%, Toni­Cacia 80­20%. SQUALIFICATI Moras (2). DIFFIDATI Jankovic. INDISPONIBILI Cirigliano (da valutare). ALTRI Nicolas, Marques, Ragatzu.

PANCHINA 30 Fiorillo, 7 Castellini, 44 Fornasier, 17 Palombo, 22 Bjarnason, 79 Gavazzi, 33 Gentsoglou, 5 Renan, 6 Rodriguez, 21 Soriano, 37 Petagna, 9 Pozzi. ALLENATORE Rossi. BALLOTTAGGI Wszolek­Gavazzi 60­ 40%, Gabbiadini­Pozzi 60­40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Pozzi, Gastaldello. INDISPONIBILI Salamon (20 giorni), Sansone (20 giorni), Maresca (3 giorni), Barillà (3 giorni). ALTRI Tozzo, Berardi, Eramo, Poulsen.

Bwin

1 2.05

X 3.30

2 3.60

2

PANCHINA 1 Berisha, 95 Strakosha, 16 Elez, 17 Pereirinha, 23 Onazi, 10 Ederson, 7 Anderson, 14 Keita, 45 Tounkara, 99 Floccari. ALLENATORE Petkovic. BALLOTTAGGI Cavanda­Pereirinha 70­30 %, Perea­Anderson 70­30 %, Hernanes­Ederson 80­20 %. SQUALIFICATI Mauri (02/05/2014). DIFFIDATI Cana, Ciani, Hernanes. INDISPONIBILI Alfaro (45 giorni), Biava (45), Biglia (20), Dias (5), Konko (3), Lulic (20), Novaretti (10), Vinicius (3). ALTRI Sculli.

le reti realizzate in Serie A da Bjarnason, entrambe di testa a Palermo e Napoli con la maglia del Pescara

le partite consecutive che vedevano il Milan in campo e che si sono chiuse con la vittoria della squadra di casa e cioè con due vittorie rossonere e due sconfitte; questo non succedeva dal 2010 quando tra il 18 aprile e l’11 settembre ci furono ben sette “uno” consecutivi con tre vittorie e quattro sconfitte dei rossoneri

X 3.60

2 4.75

0

le sconfitte di Kakà nei 10 precedenti contro la Lazio, due 0­0, il resto vittorie e anche 5 reti realizzate (4 reti negli ultimi 3)

ROMA (4­3­3)­CHIEVO (3­5­2) DOMANI ORE 20.45

BALZARETTI

5

6

8

STROOTMAN

LJAJIC

CASTAN DE SANCTIS

26

17

16

88

DE ROSSI

BORRIELLO

9 BENTIVOGLIO

THÉRÉAU

27

33

L. RIGONI

PAPP

15

24

PJANIC

FLORENZI

TOROSIDIS

PELLISSIER

15

21 FREY

77

31

BENATIA

35

SARDO

PUGGIONI

1

56 HETEMAJ

93

4 DOS SANTOS

DRAMÈ

ARBITRO PERUZZO Assistenti Longo–Liberti IV Stallone Add Massa (1) Nasca (2) PREZZI da 20 a 120 euro TV Sky Sport 1, Calcio 1 e Supercalcio; Mediaset Premium Calcio ROMA p. 27

CHIEVO p.4

PANCHINA 28 Skorupski, 1 Lobont, 3 Dodò, 29 Burdisso, 33 Jedvaj, 46 Romagnoli, 11 Taddei, 7 Marquinho, 4 Bradley, 94 F. Ricci, 18 Caprari. ALLENATORE Garcia. BALLOTTAGGI Florenzi­Marquinho 65­35%, De Rossi­Bradley 80­20%. SQUALIFICATI Maicon (1). DIFFIDATI Benatia, Castan, Florenzi e De Rossi. INDISPONIBILI Totti (35 giorni), Destro (20 giorni) e Gervinho (da valutare). ALTRI nessuno.

PANCHINA 28 Silvestri, 18 Squizzi, 2 Bernardini, 15 Pamic, 16 Improta, 10 Sestu, 20 Estigarribia, 8 Radovanovic, 7 Lazarevic, 90 Ardemagni, 43 Paloschi, 11 Samassa. ALLENATORE Sannino. BALLOTTAGGI Papp­Bernardini 55­45%, Pellissier­Paloschi 60­40%, Hetemaj­ Estigarribia 55­45%, Bentivoglio­Sestu 60­40% SQUALIFICATI Cesar (1). DIFF. Hetemaj, Radovanovic, Sestu. INDISP. Calello (90 giorni). ALTRI Aldrovandi, Dainelli, Kupisz, Acosty.

Bwin

1 1.25

X 5.75

2 10.50

20

«Contro la Lazio sarà difficile. Arrivano da una vittoria contro il Cagliari e con la Fiorentina hanno giocato bene». Questo il pensiero del tecnico del Milan, Massimiliano Allegri. Il successo a San Siro contro i biancocelesti vale 1,70

COLPO CATANIA A TORINO

17

42

4

28

OBIANG GASTALDELLO

KRSTICIC

LAZIO p. 14

PANCHINA 32 Abbiati, 1 Amelia, 35 Coppola, 21 Constant, 33 Vergara, 24 Cristante, 28 Emanuelson, 16 Poli, 8 Saponara, 9 Matri, 78 Niang, 7 Robinho. ALLENATORE Allegri. BALLOTTAGGI Muntari­Poli 70­30%, Birsa­Robinho 70­30%. SQUALIFICATI Mexes (2). DIFFIDATI Zapata. INDISPONIBILI Bonera (15 giorni), Silvestre (20 giorni), El Shaarawy (15 giorni), Nocerino (2 giorni), Pazzini (da valutare). ALTRI nessuno. 1 1.72

«Non so se il Napoli sia più forte dell’anno scorso però si è visto da subito che anche se hanno cambiato interpreti e modo di giocare è una squadra solida», così Vincenzo Montella in vista di Fiorentina­ Napoli: l’«1» viola si gioca a 2,50

1,72

MILAN p. 11

Bwin

2,50

RISCATTO MILAN IN CASA

26

ARBITRO DAMATO Assistenti Manganelli­Vuoto IV De Pinto Add Banti (1) Bergonzi (2) PREZZI da 18 a 325 euro TV Sky Sport 1 e Calcio 2; Mediaset Premium Calcio 2

I NUMERI

8

DE SILVESTRI MUSTAFI

11

27

VITTORIA VIOLA

CANA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

VERONA (4­3­3)­SAMPDORIA (4­4­2) OGGI ORE 20.45 3

22 MARCHETTI

RADU

ABATE

AL FERRARIS ROSSOBLÙ SENZA LODI

2 CIANI

21

LE QUOTE

4

GENOA (4­3­3)­PARMA (3­5­2) OGGI ORE 20.45

LA GAZZETTA DELLO SPORT

le reti incassate da De Sanctis nei 19 confronti di Serie A giocati contro il Chievo: 11 con l’Udinese e 9 con il Napoli

«Si parte da 0­0 e vediamo cosa viene fuori, contro la Juve servono coraggio e follia». Gigi De Canio, Catania. L’impresa in casa dei bianconeri vale 20 volte la posta.


22

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013

SCOMMESSE SPECIALE PER GAZZETTA

Il Psv è blindato Roda impresa da 11 Sassuolo olé a 3,10 Dopo la Lazio e il Bologna, Di Francesco prova a fermare l’Udinese. Tottenham­Hull No Goal a 1,75 Turno infrasettimanale e spazio al calcio estero nelle proposte per scommettere. In Italia scende in campo la Serie A, ma c’è spazio anche per la Coppe di Francia e Olanda, per la Capital One Cup e la Liga, tutte al centro della prima proposta da 78 euro potenziali. Si sale a 181 per la multipla «media», mentre il colpo difficile vale 376. Che filotto Si apre con

l’Olanda: in campo Psv Ein­ dhoven e Roda Jc per la Cop­ pa. Gli ospiti vengono da sei risultati utili di fila ma questa volta l’impresa è a 11 volte la posta. Meglio allora puntare sull’Over che pure il Roda ha

centrato in quattro delle ulti­ me cinque e vale 1,33. Sem­ pre in tema di reti si resta più cauti in Coppa di Francia nel match tra Sochaux e Mon­ tpellier. Attacco in sciopero? La

squadra di Fernandez non se la passa benissimo, è reduce da due sconfitte senza segna­ re: un altro No Goal si gioca a 2,15. Cinque sconfitte di fila con un solo gol segnato per l’Almeria che nel turno di Li­ ga fa visita al Valencia. Inver­ tire il trend è possibile e l’esi­ to «Sì» del «Segna Goal squa­ dra ospite» stuzzica a 1,57. In Capital One Cup si replica Tottenham­Hull, finita 1­0 la scorsa domenica in Premier:

FACILE 78 EURO CON 10 GIOCATI OGGI Coppa Olanda ore 18.45 Psv Eindhoven­Roda Jc OVER 1,33 OGGI Coppa Francia ore 20 Sochaux­Montpellier NO GOAL 2,15 OGGI Spagna ore 20 Valencia­Almeria «SEGNA GOAL SQUADRA OSPITE» 1,57 OGGI Capital One Cup ore 20.45 Tottenham­Hull NO GOAL 1,75

COMPLICATA 181 EURO CON 10 GIOCATI OGGI Serie A ore 20.45 Cagliari­Bologna «1» 1,75 OGGI Coppa Francia ore 20.55 Reims­Monaco «X» 3,50 OGGI Spagna ore 22 Osasuna­Real Vallecano NO GOAL 1,80 OGGI Spagna ore 22 Real Madrid­Siviglia GOAL 1,65

il bis del No Goal è a 1,75. Avanti così Quattro risulta­ ti utili su quattro in casa per il Cagliari, che apre la multipla complicata: nella sfida con­ tro il Bologna il successo viaggia a 1,75. Tornando alla Francia, impegno in Coppa anche per Reims e Monaco: i padroni di casa possono pro­ vare a bloccare la squadra di Ranieri come accaduto un mese fa in campionato e il pa­ reggio stuzzica a 3,50. Digiuni spagnoli In Spagna

due match spagnoli chiudo­ no questa seconda giocata: il No Goal piace parecchio tra Osasuna (tre nelle ultime quattro) e Rayo Vallecano

OGGI Serie A ore 20.45 Sassuolo­Udinese «1» 3,10 OGGI Spagna ore 20 Granada­Atletico Madrid «2H» 2,40 DOMANI Belgio ore 20.30 Cercle Bruges­Club Bruges UNDER 2,25 DOMANI Spagna ore 22 Athletic Bilbao­Elche «X2» 2,25 *quote Snai

2,25

«X2» dell’Elche In Spagna l’Elche che viene da tre risultati utili nelle ultime quattro trasferte, fa visita all’Athletic Bilbao con un’ottima doppia chance

la giocata

Il colpaccio Ancora Serie A e Spagna per la multipla dif­ ficile. C’è il Sassuolo che, do­ po aver fermato Lazio e Bolo­ gna, ci riprova con l’Udinese. La squadra di Guidolin viene da quattro sconfitte di fila in trasferta, così l’«1» vale 3,10. Fuori va forte Trend oppo­ sto per l’Atletico Madrid che fuori casa ha collezionato quattro vittorie su cinque partite giocate: il «2» contro il Granada è alla portata, in lavagna a 1,50, tanto che va­ le la pena rinforzarlo con l’handicap, a 2,40. Il derby non è mai scontato

Spazio anche per il derby, in Belgio, tra Cercle Bruges e Club Bruges: la squadra di Preud’homme ha segnato ap­ pena una rete nelle ultime due partite e spinge l’Under a 2,25. Stessa quota per la par­ tita che stavolta chiude que­ sta giocata: l’Elche che fa vi­ sita all’Athletic Bilbao. Ha dalla sua tre risultati utili nelle ultime quattro trasferte che lanciano la doppia chan­ ce «X2» a 2,25.

1,75

In casa non perde da 4 turni, è per questo che un altro risultato utile davanti ai propri tifosi è quotato appena 1,75. A guardare la lavagna, avrà vita dura il Bologna questa sera, nel turno infrasettimanale, a Cagliari. I sardi in questo inizio di stagione hanno vinto con Atalanta e Catania e pareggiato con Inter e Samp. Il «2» del Bologna è a 4,75, la «X» a 3,40 LAPRESSE

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La scommessa impossibile DI CARLO PELLEGATTI

La Tris di Aversa: Ovitamia, Oliver e Negus Bi di un tal D’Artagnan Lo sento ancora il profumo dei biglietti

COLPACCIO 376 EURO CON 10 GIOCATI

(quattro su cinque) e nella partita di questa sera si gioca a 1,80. Trend inverso per il Real Madrid che proverà su­ bito a rialzare la testa, dopo la sconfitta contro il Barça, in casa con il Siviglia: qui il Goal piace a 1,65.

gialli, quando l’impiegato della sala corse compilava, con pazienza da monaco amanuense, la Tris del venerdì. Uscivo con un bel malloppo di ricevute, attento a non macchiarmi perché vergate con la carta carbone. Parole d’altri tempi, ma la scommessa del venerdì, che ora si può giocare tutti i giorni, conserva sempre il suo fascino, esaltato, sublimato dal film «Febbre a Cavallo». Nessuno ha mai dimenticato la combinazione con, ai primi tre posti, Soldatino, King e D’Artagnan. Le quote non sono più ricche come allora, ma la soddisfazione di indovinare i primi tre cavalli al traguardo rimane sempre immutata. Ad Aversa, oggi, si corre una tris incerta, con sedici cavalli al via, in programma alle 18.15. Quasi tutti i migliori

L’ippodromo Cirigliano di Aversa (Caserta): oggi è in programma la tris­quarté­quinté CUOMO

guidatori della Campania sono impegnati in questa 1600 metri. Non è una corsa di facile decifrazione, ma in prima fila mi piace il numero 3, Nora Giulia, guidata da «Manine Dolci» Vincenzo D’Alessandro Jr. Attenzione poi a Ovitamia Au, interpretato da Giorgio D’Alessandro Jr., numero 10. Già mi

Vincenzo Piscuoglio Dell’Annunziata in sulky GRASSO

immagino la tribuna dell’ippodromo campano tutta in piedi a urlare «Oi Vita, Oi Vita Mia» in caso di successo dell’allievo di Mattia Orlando. Ultimo numero, ma forse classe superiore, il 15 Oliver Bio, con in sulky Enrico Antonio Maisto, figlio d’arte. Suo padre è infatti Giuseppe Pietro Maisto, chiamato dal fantasioso e colorato collega napoletano Salvio Cervone «Blue Jeans», perché guidatore e allenatore sempre di moda. Un altro canarino che si può inserire, alzando la quota, può essere Negus Bi, guidato da Vincenzo Piscuoglio dell’Annunziata detto «D’Artagnan» per il pizzetto degno di un personaggio di Alessandro Dumas. Insomma combinazione vincente 3-10-15 ,come sorpresa il numero 7, per un pomeriggio di fine novembre, da film di Steno!


MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

A Scalata scudetto: Roma a 2,50

NUMERI UNO

I giallorossi hanno cominciato la stagione a 33: l’«1» al Chievo va a 1,22 LUCIA LAUDANDO AGIPRONEWS

S

Victor Ibarbo Contro la Lazio ci è andato vicino, contro il Bologna potrebbe lasciare la firma: una rete agli emiliani si gioca a 3,40

S

Cristiano Ronaldo Quota in saldo per un gol di CR7 contro il Siviglia: per il portoghese l’offerta viaggia rasoterra, a 1,25

Dieci come il traguardo da raggiungere, come il nume­ ro di maglia del capitano e co­ me il voto da dare a tutti quelli che ci avevano scommesso più di due mesi fa. Chi ha riposto la sua fiducia nella Roma può sfregarsi le mani: a fine agosto, pochi giorni prima del debutto, i giallorossi erano un azzardo da 33 volte la posta, una delle quote più alte sulla lavagna Snai dello scudetto. Due anni da dimenticare, culminati con il disastro della finale in Coppa Italia, polverizzati da un avvio record e da una progressione senza precedenti nelle prefe­ renze dei quotisti. Che quota Dopo nove succes­ si di fila, il tricolore alla Roma vale 2,50 e la Juventus sente vacillare il trono: i campioni in carica, che già inseguono in classifica, resistono di poco sul tabellone per il titolo, dove so­ no passati da 1,70 a 2,25. Al pa­ ri delle quote, anche gli scom­ mettitori si sono adeguati, tan­ to è vero che dalle percentuali

4

I NUMERI

31%

degli scommet­ titori punta sulla Juve scudettata a 2,25. Il 18% dice invece Roma a 2,50. In mezzo un folto gruppo di napoletani (il 25%) dice Napoli a 5,50

5,75

è bancato il pareggio tra Roma e Chievo, il «2» è altissimo a 13

irrisorie dell’estate i giallorossi si sono arrampicati al 18% del­ le giocate totali (i bianconeri sono in testa con il 31 per cen­ to), quasi tutte conquistate nel­ le ultime settimane. La fiducia crescerebbe ancora con la deci­ ma vittoria consecutiva, sulla carta semplice visto che al­ l’Olimpico arriva il Chievo ulti­ mo in classifica. Scaramanzia Il classico testa­ coda che qualche volta riserva alla squadra favorita sorprese inaspettate e non a caso Rudi Garcia ne parla come la partita più difficile fino a questo mo­ mento. Scaramanzie che però non appartengono alle quote e così l’«1» di domani vola a 1,22. Per la Roma un’occasione d’oro non solo per centrare il record di successi, ma anche per rom­ pere una serie poco positiva che va avanti dal maggio 2012: contro il Chievo i giallorossi non riescono a vincere da tre partite e hanno rimediato due sconfitte in entrambi gli incon­ tri della scorsa stagione. Sta­ volta il flop sembra roba da fantascienza, con il pareggio bancato a 5,75 e il «2» altissimo a 13. È il No Goal un’altra co­

Il mucchio giallorosso attorno a Bradley dopo il gol vittoria segnato a Udine ANSA

stante tra giallorossi e giallo­ blù. Un esito – almeno una del­ le due squadre a zero reti – cen­ trato 5 volte negli ultimi 5 pre­ cedenti. La statistica fa gioco anche ora, vista la tenuta di­ fensiva della Roma, e stavolta la scommessa paga 1,65. Con il No Goal, anche l’Under è arri­

vato nelle 5 occasioni più re­ centi, ma in questo caso la lava­ gna fa leva sulla vena in attacco dei padroni di casa e privilegia l’Over a 1,60. È proprio su gol che viene fuori l’altra magia della capolista: nessuno, tra i giallorossi, è tra i favoriti per il titolo di capocannoniere (Totti è il primo a 66), ma in nove giornate la squadra è stata ca­ pace di segnare più di tutti. Sfizi da banco Detto che la quota per l’«1» è troppo bassa per essere appetitosa, lo sfizio al banco si può togliere con qualche variante più rischiosa, supponendo sempre che i gial­ lorossi vincano. L’«1X2» in ver­ sione handicap è perfetto: vale 1,70 la vittoria con almeno due reti di scarto, quella di misura rimpolpa l’offerta a 3,50. E poi il minuto del primo gol, con l’opzione «0­15» che stuzzica a 2,60. Per le scommesse a lungo termine, dopo il crollo della quota scudetto, conviene cam­ biare aria e spostarsi dal cam­ pionato alla Coppa Italia. E qui la tentazione Roma è decisa­ mente gustosa: le quote sono ancora «intatte», visto che il debutto è in programma a gen­ naio, e un’altra finale, stavolta vincente, vale 7 volte la posta. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Appunti SERIE A

CAPITAL ONE CUP

LIGA

JUPILER PRO LEAGUE

EREDIVISIE

è Goal a 1,60

City: il 10° Over vale 1,60

Villarreal, vittoria e goleada a 2,15

Standard Liegi: è «1 handicap» a 1,60

Segna «1» a 2,35 per l’RKC Waalwijk

Giuseppe Rossi, 26 LAPRESSE

Ci spostiamo in Inghilterra, per gli ottavi di finale della Capital One Cup. Proviamo a cavalcare la serie Over del Manchester City, che tra campionato e coppe ne ha infilati nove in fila. Il decimo, nella trasferta con il Newcastle, vale 1,60. Per Pellegrini riscattare la sconfitta in campionato contro il Chelsea è un «2» che paga 1,67.

Giovani dos Santos, 24 ACTION

Corsa interrotta per lo Standard Liegi, capolista della Jupiler Pro League belga. La marcia, dopo tre partite senza successi, può riprendere nella partita interna contro il Waasland Beveren, penultimo. Per la squadra di Michy Batshuayi, più che l’«1» secco (a 1,20) convince l’«1 handicap»: vittoria con almeno due reti di scarto a 1,60.

Erwin Koeman, 52 REUTERS

Manuel Pellegrini, 60 EPA

Tre vittorie di fila in casa per il Villarreal, tutte arrivate con il segno Over. Nel match di domani sera contro il Getafe la giocata da prendere è l’«1+Over». La vittoria con goleada per la squadra di Giovani dos Santos è piazzata a 2,15. Per l’«1» semplice del Sottomarino si scende a 1,50, il colpo degli ospiti sale a 6,50.

Michy Batshuayi, 20 EPA

Il pari contro l’Ajax ha dato la carica all’RKC Waalwijk, allenato da Erwin Koeman e ultimo nell’Eredivisie olandese. In casa contro il Nac Breda i gialloblù sono favoriti e la quota non è niente male a 2,35, contro il 3,40 sul pari e il 2,75 sul «2». Alta la media Over 3,5 dei padroni di casa, cinque in undici partite: un altro incontro con almeno quattro gol complessivi.

S Fiorentina­Napoli Diego Costa Si presenta all’appunta­ mento contro il Granada con un bottino di undici reti: un motivo in più per giocare l’Over a 1,95

S

Roberto Soldado Il top scorer del Tottenham spinge in basso la quota per un altro successo sull’Hull: l’«1» degli Spurs vale 1,30

Da una parte Rossi dall’altra Higuain: sono loro che scaldano Fiorentina­Napoli e suggeriscono la giocata sul Goal. A spingere sull’esito con entrambe le squadre a segno (dato a 1,60), sono i quattro consecutivi centrati dai viola in casa. L’«1X2» è in bilico, con la Fiorentina favorita di poco (a 2,50) sul Napoli (a 2,60).

23

4 I NUMERI

8

Gli Over del Verona in nove partite di Serie A. La squadra di Mandorlini ne conta più di tutti e un altro contro la Sampdoria è bancato a 1,90

5

Le partite del Parma in vantaggio a fine primo tempo. I gialloblù sarebbero primi se le partite finissero al 45’. Il «2» a metà gara nella trasferta col Genoa vale 3,70

4

I pareggi del Torino, quasi uno ogni due partite. Per i granata un altro segno «X», nella trasferta di Livorno, è dato a 3,20

4

Gli Over consecutivi del Valladolid nella Liga: contro la Real Sociedad un altro match da almeno tre marcature complessive è offerto a 1,90

2

Le reti subite dal Psg in casa. Nella sfida con il Lorient si può puntare sulla difesa di Blanc: la scommessa sugli ospiti a zero gol vale 1,50


24

LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013

CALCIOPOLI

4 Alla sbarra L’accusa chiede 3 anni di condanna anche per Bergamo, Pairetto e Mazzini 1

LE TAPPE

2

3

4

S

Sette anni fa Scoppia lo scandalo

Prescrizione Il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione è stato chiesto per il patron della Fiorentina Diego Della Valle e per suo fra­ tello Andrea, per il presidente della Lazio Claudio Lotito, per l’ex d.s. del Messina Mariano Fabiani, per il presidente della Reggina Lillo Foti, per l’ex ar­ bitro Salvatore Racalbuto, per l’ex dirigente della Fiorentina Sandro Mencucci, per l’ex di­ rigente del Milan Leonardo Meani, per gli ex guardalinee Puglisi e Titomanlio. Il p.g., inoltre, ha chiesto la conferma dell’assoluzione per lo stesso Diego Della Valle per la partita Lazio­Fiorentina, per Maria­ grazia Fazi, per Gennaro Maz­ zei e per il giornalista della Rai Ignazio Scardina, quest’ulti­ mo per non aver commesso il fatto.

S

Maggio 2006 Scoppia lo scandalo di Calciopoli. La Procura di Napoli emette 41 avvisi di garanzia. La Procura federale intanto avvia l’indagine sportiva: i primi provvedimenti colpiscono i vertici arbitrali e federali

S

Ottobre 2008 A Napoli vengono rinviati a giudizio 23 imputati: altri 11 scelgono il rito abbreviato.

S

Gennaio 2009 Inizia il procedimento penale ordinario a Napoli

S

Maggio 2013 Ccomincia l’appello

Tre anni e un mese Dai pm richiesta ridotta per Moggi Prescritta la frode sportiva, nel processo d’appello scatterebbe lo sconto per l’ex d.s. MAURIZIO GALDI

«Non era solo la Juve ad avere rapporti privilegiati con gli arbitri, più che favorire la Juventus si voleva favorire un sistema dove gli interessi del­ l’associazione andavano di pa­ ri passo con quelli personali dei singoli soggetti coinvolti che andavano dalla ascesa della propria carriera arbitra­ le alle lotte per il potere in Le­ ga». Così il Procuratore gene­ rale Antonio Ricci, al processo

d’appello per Calciopoli, fa sue dichiarazioni spontanee del patron della Fiorentina Diego Della Valle, che la scor­ sa udienza aveva ribadito che «la sua società non si era pie­ gata al sistema». Quattro promotori Ieri nella requisitoria ha per questo chiesto per Luciano Moggi tre anni e un mese (in primo gra­ do aveva avuto 5 anni e quat­ tro mesi), non considerandolo (la stessa posizione dei pm Narducci e Capuano in primo

grado) l’unico promotore del­ l’«associazione». Della cosid­ detta «cupola» di Calciopoli facevano parte con pari re­ sponsabilità, per Ricci, anche gli ex designatori arbitrali Pa­ olo Bergamo e Pierluigi Pairet­ to, e l’ex vicepresidente della Figc, Innocenzo Mazzini, e per loro ha chiesto una condanna a tre anni. Lo «sconto» per Moggi è dovuto all’intervenu­ ta prescrizione dei reati per frode sportiva: per lui rimane in piedi solo l’associazione a delinquere. Pairetto (un anno

lo Bertini (un anno e 5 mesi), il p.g. ha chiesto 2 anni e 5 me­ si di reclusione. Un anno e 3 mesi la richiesta per un altro ex arbitro, Antonio Dattilo.

e 11 mesi in primo grado), Bergamo (3 anni e 8 mesi) e Mazzini (2 anni e 2 mesi), ri­ conosciuti in primo grado co­ me semplici partecipi dell’as­ sociazione, vengono nelle ri­ chieste della procura generale equiparati a Moggi, ricono­ scendo per loro il ruolo di or­ ganizzatori. Per tutti gli impu­ tati di frode sportiva è interve­ nuta invece la prescrizione, con eccezione dei tre ex arbitri che vi hanno rinunciato. Per Massimo De Santis (un anno e 11 mesi in primo grado) e Pao­

1 Paolo Bergamo, 70 anni INFOPHOTO 2 Pierluigi Pairetto, 61 anni ANSA 3 Innocenzo Mazzini, 68 anni BARTOLETTI 4 Luciano Moggi, 76 anni ANSA

Parti civili e difese Dopo la requisitoria spazio alle parti civili (Atalanta, Brescia, Bolo­ gna, Lecce, Salernitana, Mini­ stero delle Finanze) che han­ no (in particolare l’avvocato Catalanotti) ripercorso alcuni dei momenti oscuri dell’in­ chiesta e ribadito la richiesta di provvisionale. Poi è comin­ ciata la serie delle difese: pri­ ma le società citate per re­ sponsabilità civile (Juventus e Lazio). Martedì prossimo si ri­ torna in aula: tra gli altri, prenderanno la parola i difen­ sori di Diego Della Valle e Pao­ lo Bergamo. La sentenza il 27 novembre. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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SERIE B IL POSTICIPO DELL’11a GIORNATA

Galabinov! Avellino su con il colpo a Cittadella CITTADELLA AVELLINO

1 2

PRIMO TEMPO 0­1 MARCATORI Galabinov (A) al 29’ p.t.; Galabi­ nov (A) al 16’, Coralli (C) al 45’ s.t.

CITTADELLA (3­5­2) Di Gennaro 6; Pellizzer 5, Gasparetto 5, Mari­ no 5,5 (dal 30’ s.t. Perez 5); Pecorini 6, Co­ lombo 6 (dal 17’ s.t. Di Roberto 6), Di Donato 5,5, Busellato 5 (dal 40’ s.t. Paolucci s.v.), Al­ borno 5; Coralli 6, Dumitru 5,5. PANCHINA Pie­ robon, Minesso, Antonello, Sosa, De Leidi, Amato. ALLENATORE Foscarini 6.

AVELLINO (3­5­2) Seculin 6,5; Izzo 6,5, Peccarisi 6, Pisacane 6,5; Zappacosta 7, D’Angelo 6,5, Arini 6,5, Schiavon 7 (dal 45’ s.t. Angiulli s.v.), De Vito 6 (dal 18’ s.t. Bittante 6); Galabinov 7,5 (dal 30’ s.t. Millesi 6), Soncin 6,5. PANCHINA Di Masi, Biancolino, Pape Dia, Herrera, Massimo. AL­ LENATORE Rastelli 7. ARBITRO Saia di Palermo 5. GUARDALINEE Tegoni 6­Mondin 5,5. ESPULSI il tecnico Rastelli (A) per proteste al 3’ s.t. AMMONITI Colombo (C), Pecorini (C), Coralli (C), Peccarisi (A), Pellizzer (C), Arini (A), Izzo (A), Gasparetto (C) e D’Angelo (A) per gioco scorretto; Schiavon (A) per proteste. NOTE paganti 718, incasso di 5.205,40 euro; abbonati 1.504, quota di 5.492,80 euro. Tiri in porta 6­4. Tiri fuori 8­3. In fuorigioco 1­3. An­ goli 9­4. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 5’.

DAL NOSTRO INVIATO

GIULIO DI FEO CITTADELLA (Padova)

L’immagine più bella pa­ re una cartolina dall’inferno: pioggia a secchiate, fulmini a squarciare il cielo e 200 avelli­ nesi, interrotti solo dai tuoni, a cantare «tempo da lupi, vo­ gliamo tempo da lupi». Accon­ tentati, classifica alla mano è il momento dell’Avellino, ter­ zo dopo il colpo a Cittadella. E non a caso l’hombre del parti­

la differenza spesso la fa un duello: Zappacosta era in una di quelle serate da ruspa che pure l’U21 sta conoscendo, di fronte si è trovato Alborno, un altro più abituato a spingere, e nel primo tempo l’ha sbrana­ to. L’altra chiave in mediana, dove il Cittadella ha chinato il capo di fronte all’interdizione feroce degli ospiti. Che in as­ senza di regista sono abba­ stanza zappacostacentrici ma a furia di recuperare palloni qualcosa combinano sempre. E il bollo sulla brutta serata di Alborno è arrivato proprio con il vantaggio dell’Avellino: il paraguaiano ha svirgolato una palla in area, D’Angelo a due passi è stato lesto a inne­ scare Galabinov. E poi c’è il fantasma di Baselli: l’anno scorso accendeva la luce, sem­ pre a testa alta lì in mezzo co­ me un principe. Al Cittadella di ieri uno così sarebbe servito tanto, ma restano le diavolerie tattiche di Foscarini sui calci piazzati. Valore aggiunto non da poco: ogni angolo sembra la mossa del Palio di Siena, e sullo 0­0 da uno schema raso­ terra su punizione esce fuori un’occasionissima su cui si im­ molano Seculin e Peccarisi. Battaglia Dopo il gol però

non c’è stata reazione, e a ini­ zio ripresa il diluvio e una ba­ ruffa davanti alle panchine (fallo di Pellizzer su Pisacane, zuffa, espulsi Rastelli e il vice di Foscarini) hanno inasprito

h 7,5 Galabinov il migliore

AVELLINO Pare un wrestler, ma non fa finta. E se gli capita la palla buona non la spreca

Andrey Galabinov, 24 LAPRESSE

do è un centravanti grosso co­ me un frigorifero e con un no­ me da fucile. La doppietta di Galabinov, proprietà Livorno, è opportunismo e contropie­ de, emblema di una squadra che anche quando ha i piedi migliori fuori (Togni e Castal­ do) sopperisce di grinta e or­ ganizzazione. Armi anche del Cittadella, che però le ha di­ menticate nel fodero per 90’. La chiave Con due moduli che si guardano allo specchio,

ancor più il clima. E nel fight club (10 ammoniti) sguazzava l’Avellino, specie con Schia­ von: anche lui rimpianto dal Cittadella, si mangia il rad­ doppio e subito dopo spedisce a farlo Galabinov in contropie­ de. Poi finale da cinema: Co­ ralli accorcia di testa, Saia dà 5’ di recupero, il Cittadella va a testa bassa e si mangia un paio di volte il 2­2. Una carica da toro che sarebbe servita prima: ma era tempo da lupi.

CLASSIFICA SQUADRE

PARTITE RETI PUNTI G V N P F S

LANCIANO EMPOLI CESENA AVELLINO CROTONE PALERMO SPEZIA VARESE MODENA BRESCIA LATINA CITTADELLA SIENA (­5) TRAPANI CARPI PESCARA NOVARA TERNANA BARI (­3) REGGINA PADOVA JUVE STABIA

25 11 7 4 0 14 5 23 11 7 2 2 18 8 21 11 6 3 2 16 9 21 11 6 3 2 14 10 19 11 6 1 4 19 17 18 11 5 3 3 16 10 17 11 4 5 2 11 10 16 11 4 4 3 13 11 15 11 4 3 4 16 12 13 11 2 7 2 15 14 13 11 2 7 2 7 9 13 11 3 4 4 9 14 12 11 4 5 2 22 16 12 11 2 6 3 14 12 11 10 3 2 5 7 13 11 11 2 5 4 15 15 11 11 2 5 4 9 17 10 11 2 4 5 16 15 9 11 3 3 5 9 11 9 11 2 3 6 9 18 7 10 2 1 7 7 17 5 11 1 2 8 8 21

UPROMOSSE UPLAYOFF UPLAYOUT URETROCESSE

PROSSIMO TURNO Venerdì 1 novembre, ore 12.30 VARESE­JUVE STABIA Ore 15 CESENA­TERNANA CROTONE­NOVARA LATINA­REGGINA PADOVA­SPEZIA PESCARA­BRESCIA TRAPANI­CARPI Ore 18 MODENA­LANCIANO Ore 20.30 EMPOLI­BARI Sabato 2 novembre, ore 15 SIENA­CITTADELLA Domenica 3 novembre, ore 12.30 AVELLINO­PALERMO

CESENA

Bisoli è nei guai: si sono infortunati altri 5 giocatori CESENA La battaglia di Novara ha lasciato pesanti scorie in casa Cesena. Oltre a Volta, squalificato, venerdì contro la Ternana saranno assenti per infortunio Campagnolo (sospetta lesione muscolare al retto femorale della coscia destra), Consolini (doppio trauma distorsivo a caviglia e ginocchio sinistri), Krajnc (distorsione al ginocchio destro) e Cascione (risentimento muscolare alla coscia destra), mentre a Succi sono stati applicati due punti di sutura alla fronte in seguito al colpo che lo ha costretto ad essere sostituito. Come se non bastasse, D’Alessandro, afflitto da lombalgia, non recupererà e anche Nadarevic e Rodriguez restano in forte dubbio.

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IL PROTAGONISTA IN ZONA PLAYOFF

Rivelazione Drago Mai per il Crotone una partenza così L’allenatore fatto in casa si racconta: «Il merito è tutto di Zeman, Moriero e... Gasperini» LUIGI SAPORITO CROTONE

«Massimo, preparati che tra qualche anno ti do la squa­ dra» disse un giorno Gianni Vrenna a Massimo Drago. La risposta in dialetto fu inequi­ vocabile: «Voglio vedere se hai gli attributi per farlo». E i Vrenna l’hanno fatto davvero quando a gennaio del 2012, dopo un k.o. casalingo col Va­ rese, decisero di promuoverlo al posto di Menichini. «La pri­ ma cosa che ho fatto dopo aver accettato l’incarico è stata in­ formare mia moglie, che... mi ha distrutto. “Ma sei impazzi­ to? E se fallisci che facciamo?” è stata la risposta». Ma lui è uno testardo e ha deciso di provarci. Oggi è tra gli allena­ tori rivelazione della B, con il suo Crotone in zona playoff. Gli inizi Drago debuttò a Ca­ stellammare e dopo tre giorni trovò il Pescara di Zeman: «Con lui ho un sentimento di amore­odio: ha contribuito a stroncare la mia carriera di calciatore quando in un Fog­ gia­Avellino ci rifilò cinque gol. Per me, difensore alle pri­ me esperienze in B, fu trauma­ tico. Però da lui rubo sempre qualcosa di buono e cerco di applicarlo al meglio». Drago ha smesso di giocare a 31 anni e il Crotone gli ha affidato i Giovanissimi. Poi la scalata fi­ no alla prima squadra. «Ho ru­ bacchiato idee e segreti un po’ a tutti: Gasperini, Gustinetti e

Massimo Drago, 42 LAPRESSE

Menichini. Ma quello al quale devo dire grazie per sempre è Moriero, che mi ha promosso suo secondo nell’anno della promozione in Serie B». A casa Drago è un marito e padre affettuoso. «Io credo di avere una grande fortuna: mia moglie non capisce niente di calcio per cui, chiusa la porta alle spalle, si parla di tutto tranne che di pallone». L’evo­ luzione di Drago è maturata in queste ultime gare, quando il Crotone è diventato concreto: «A un certo punto della tua carriera ti devi guardare den­ tro e riflettere. Lo scorso anno facevamo partite bellissime in trasferta senza portare a casa punti. Quindi ho rivisto alcune cose e siamo cambiati». Il Cro­ tone ha il secondo attacco (19 gol) e una delle peggiori difese (17), ma con 19 punti ha fatto la miglior partenza in B dopo 11 giornate. «È un bel record se penso che prima di me qui c’è stato Gasperini, uno che ha scritto la storia del Crotone». © RIPRODUZIONE RISERVATA

LEGA PRO IL PERSONAGGIO

Giordano, cuore Ascoli «Come ai tempi della A» PEPPE ERCOLI ASCOLI PICENO

«Non potevo dire di no alla richiesta di aiuto della squadra che era di Costantino Rozzi, che è stato mio testimo­ ne di nozze, dove ho vissuto anni belli segnando il centesi­ mo gol in A, dove sono cre­ sciuti i miei figli». Bruno Gior­ dano, nuovo allenatore del­ l’Ascoli, non dimentica i suoi trascorsi da giocatore in ma­ glia bianconera e quella sal­ vezza conquistata coi denti nel 1989 con gente del cali­ bro di Pazzagli, Casagran­ de e Cvetkovic. Il centesi­ mo gol lo segnò al Del Duca il 28 maggio 1989 contro l’Atalanta. Basta tv «Ammetto che se mi avesse chia­ mato una qualsiasi al­ tra squadra nelle stes­ se difficoltà dell’Ascoli non avrei accettato». Guadagnerà fino a giugno molto meno ri­ spetto al compenso di com­

S

Bruno Giordano 57 anni, nuovo allenatore dell’Ascoli: l’ultima volta in panchina alla Ternana nel 2011 GASPORT

mentatore tv: «Mi manca an­ che il campo, il lavoro con i giocatori, la tensione della partita». Ai dirigenti ha dato appuntamento a Porta Roma­ na, dove si incontrarono quan­ do giunse la prima volta ad Ascoli nel 1988. «Il momento è difficile. Ma proprio per que­ sto bisogna stare vicini alla squadra che ha gente esperta come Pestrin, ma anche giova­ ni interessanti». Messaggio ai tifosi: «Il Del Duca deve torna­ re ad essere un fortino». Il club Sulla crisi societaria si è espresso il presidente Guido Manocchio: «Se su­ biamo pignoramenti e contenziosi vari è anche a causa della fuga di Papa Waigo a Dubai lo scorso anno. Non abbiamo preso un soldo e nes­ suno ci ha tutelati». Una stoccata agli im­ prenditori ascolani. «Nessuno ci aiuta, per la ricapitalizza­ zione pensiamo a un fondo d’investimento estero». © RIPRODUZIONE RISERVATA

LA PRIMA DIVISIONE

il giudice sportivo

Vicenza, preso Jadid Del Duca: curva chiusa con condizionale Lume, si allena Italiano Aggredito commissario Can: Melfi punito Il Vicenza ha tesserato Abderrazzak Jadid, ex Grosseto. Con il Lumezzane si sta allenando invece Vincenzo Italiano, la stagione scorsa a Perugia. Questa la situazione in Prima divisione: GIRONE A Questa la classifica dopo 8 giornate: Entella p. 20; Pro Vercelli 18; Cremonese 15; Venezia, Savona e AlbinoLeffe 13; Lumezzane 11; Reggiana, Como e Feralpi Salò 10; Alto Adige 9; Vicenza (­4) 8; San Marino 7; Pro Patria (­1) 6; Carrarese e Pavia 5. Così domenica (ore 14.30): Carrarese­Savona; Como­Pro Patria; Cremonese­Pro Vercelli; Entella­Feralpi Salò; Pavia­Lumezzane; San Marino­AlbinoLeffe; Venezia­Reggiana; Vicenza­Alto Adige. GIRONE B Questa la classifica dopo 9 giornate: Pontedera p. 20; Frosinone p. 18; Prato, L’Aquila* e Pisa 17; Catanzaro* 13; Benevento*, Salernitana* e Perugia* 12; Grosseto* 9; Gubbio* e Lecce 8; Ascoli* (­3), Viareggio e Paganese 6; Barletta* 3; Nocerina (­2) 1. (* ha già riposato). Così venerdì (ore 20.45): Salernitana­Grosseto. Così domenica (ore 14.30): Barletta­Perugia; Catanzaro­Pontedera; Frosinone­Benevento; L’Aquila­Paganese; Lecce­Viareggio; Nocerina­ Gubbio; Pisa­Ascoli; riposa Prato. BELLARIA. SALTA PEPE Il Bellaria (Seconda, A) ha esonerato Alfonso Pepe dopo 4 sconfitte di fila. Al momento la squadra è affidata al vice Pasquale Catalano, in attesa di uno tra Roberto Rossi, Luca D’Angelo, Agatino Cuttone, Filippo Masolini, Roberto Cevoli e Karel Zeman.

FIRENZE Condanna con la condiziona­ le a carico dell’Ascoli da parte del giu­ dice della Lega Pro, per quanto acca­ duto domenica durante la gara inter­ na di Prima divisione con il Lecce (2­5). Un centinaio di tifosi dell’Ascoli ha intonato cori di discriminazione razziale verso alcuni giocatori di colo­ re del Lecce. L’arbitro, il commissario di campo e il collaboratore della Pro­ cura Federale chiedevano la diffusio­ ne del messaggio di diffida, senza riu­ scirvi, per decisione del dirigente del­ l’ordine pubblico che riteneva non ne­ cessario il provvedimento. Il giudice ha inflitto alla società marchigiana la sanzione della chiusura della curva Sud, frequentata dai propri sosteni­ tori per una giornata, ma ne ha so­ speso l’esecuzione ai sensi dell’art. 16 n.2 del CGS, essendo la prima volta. Se gli episodi si ripeteranno, la chiu­ sura del settore dello stadio com­ prenderà anche la sanzione sospesa. Pesanti provvedimenti sono stati presi anche a carico del Melfi. Inibito fino al 30 giugno con ammenda di 3.000 euro al d.s. Gioacchino Novelli, perché al termine della gara, in tribu­ na, offendeva ripetutamente il com­ missario della Can tentando l’aggres­ sione fisica, sventata da alcuni spet­ tatori; tale comportamento aizzava gli animi di altri spettatori che colpivano il commissario arbitrale con calci alle gambe e schiaffi alla testa. Inibito fino al 31 dicembre l’altro dirigente Pierpa­ olo Castaldi (Melfi) per ripetute offese

all’arbitro. Alla società 10.000 euro e diffida per insulti all’arbitro e per l’ag­ gressione al commissario arbitrale. Il giudice sportivo ha inoltre squalifi­ cato 33 giocatori (11 di Prima divisio­ ne, 22 di Seconda). Ecco il dettaglio. PRIMA DIVISIONE Giocatori espulsi: una giornata a Ondei (AlbinoLeffe), Piccinelli (Reggiana), Cristiani (Co­ mo), Nodari (Carrarese), Ferraro (Ca­ tanzaro), Malaccari (Gubbio) e Ma­ gnanelli (San Marino). Non espulsi: una giornata a Marchi (Catanzaro), Peverelli (Viareggio), Nicco (Perugia) e Cruz (San Marino). Allenatori: due giornate a Fontana (Nocerina). Am­ mende: 3.000 euro Benevento; 2.500 Gubbio; 1.500 Catanzaro, Paganese e Perugia; 1.000 Ascoli e Nocerina. SECONDA DIVISIONE Giocatori espul­ si: due giornate a De Bode (Messina), Agostinelli (Castel Rigone) e Urso (Santarcangelo); una a Viviani (Ales­ sandria), Bonvissuto, Cabeccia e Mi­ gani (Torres), Ferrara (Aprilia), Pam­ bianchi (Foggia) e Tito (Ischia). Non espulsi: una giornata a Valentini (Alessandria), Porcaro (Normanna), Pisanu (Bellaria), Galfrè (Bra), Vignali (Castiglione), Cinque (Chieti), Fanuc­ chi (Cuneo), Caciagli (Porto Tolle), Fantini (Forlì), Buscaroli (Spal), Balde (Tuttocuoio) e Allegrini (Virtus Vero­ na). Allenatori: due giornate a Feraz­ zoli (Aprilia); una a Calamita (Bra). Ammende: 3.500 Casertana; 2.500 Alessandria; 2.000 Chieti.


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MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013


MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013

l’Analisi

er gli italiani, sarà comunque la stagio­ P ne del record. Quella dei 4 azzurri nella Nba, per la prima volta. Stanotte Andrea Bargnani e Marco Belinelli (foto Usa To­ day) esordiranno con le nuove maglie, quella dei New York Knicks e dei San An­ tonio Spurs, mentre Gigi Datome siede­ rà almeno in panchina con i Pistons, coi quali però non ha potuto ancora giocare per un infortunio. Ed è fermo Danilo Gallinari, l’azzurro più considerato fi­ nora dal mondo Nba, l’unico rimasto con la squadra dell’anno scorso, Den­ ver.

dallaPrima

più davanti. Un punto onesto, potevano vin­ cere entrambe. Il palo di Icardi rinnova il dubbio: perché l’Atalanta può permettersi subito Maxi Moralez e Livaja con Denis, men­ tre Icardi entra in classe sempre dopo la ricre­ azione? Un delitto vedere un Palacio del ge­ nere spento così a lungo per mancanza di as­ sistenza. Ok, l’Inter ha il miglior attacco, ma resta la sensazione che per competere con chi sta davanti, debba irrobustire la proposta of­ fensiva. Vero che la Roma non abbonda di punte di ruolo, ma attacca l’area con più uo­ mini. Nel primo tempo l’Inter lo ha fatto trop­ po spesso solo con Palacio e Alvarez. Mazzar­ ri, che ama leggere la prestazione oltre il ri­ sultato, dovrà riconoscere l’ottima prova del­ l’Atalanta, ritmo e qualità (Cigarini). Impossibile distinguere la provinciale. E’ un mercoledì con l’abito della festa. Partite ricche. A cominciare da quella del Franchi, che sembra uno spot del­ la serie A: calcio coraggioso e di qua­ lità. Si abusa dell’etichetta: esame di maturità. Ma qua ci sta tutto, per entrambe. Riuscisse a doppiare la vittoria sulla Juve e quindi a riunire gli scalpi delle due squa­ dre più pronosticate in estate, la Fiorentina dello straripante Cua­ drado guadagnerebbe poderosa autostima e lancerebbe un segnale inquietante al vertice, anche per­ ché deve ancora spendere il suo totem offensivo: Mario Go­ mez. La risposta che cerca Beni­

tez è questa: dimostrare di poter sostenere il proprio gioco ambizioso, anche contro avver­ sari di grande qualità. Contro Arsenal e Ro­ ma non gli è riuscito. Questa trasferta e quel­ la allo Juventus Stadium del 10 novembre di­ ranno molto sulle potenzialità da scudetto del Napoli. Il duello a distanza tra Pepito (Rossi) e il Pipita (Higuain) è un piatto gusto­ so. Bello anche l’incrocio tra Montella e Beni­ tez, due cervelli fini e due anime rilassate che sanno sorridere senza incendiare. Conte, ieri in silenzio, è un filo meno attrezzato in mate­ ria. Vive di nervi e trasmette rabbia buona. Ha ritrovato la Juve da battaglia e chiede continuità col Catania. Una striscia di succes­ si restituirebbe alla Signora le antiche certez­ ze e lancerebbe la rincorsa alla super­Roma. A proposito di nervi e tensione: benvenuti a San Sirio... Il fachiro Allegri cammina di nuovo sui carboni ardenti. Tra oggi e sabato affronta due squadre di grande qualità (La­ zio, Fiorentina). Un campionato fa, Allegri, sconfitto dai viola, entrò a casa Berlusconi li­ cenziato ed uscì ancora in carica. Roba da Houdini. In caso di doppia caduta, difficil­ mente gli riuscirebbe il numero. Curioso che debba salvarsi la pelle con la Lazio dopo aver snobbato al Roma in estate. Intrigante vede­ re come la squadra, da Balotelli in giù, ri­ sponderà all’emergenza che riguarda tutti. Cuore e volontà stasera a San Siro conteranno non meno del ta­ lento. Domani chiude la Roma dei record che parte per ultima, come la maglia rosa nelle cronometro. L’ottimo Garcia non si fida del piccolo Chievo. Fa bene. Spesso, tra incenso e al­ lori, diventa un’impresa fare bene le cose semplici.

LA SERIE A NON RIESCE A COMPETERE SENZA CLUB FORTI IN CHAMPIONS ome ormai succede ogni fine ottobre, la C pubblicazione delle liste dei 23 giocatori e dei 10 allenatori candidati al Pallone d’oro Fifa fotografa la subalternità del campionato italia­ no agli altri tornei del Primo mondo calcistico. A spaventare non è tanto il fatto che Andrea Pir­ lo sia l’unico azzurro incluso nell’elenco: il 2013 è un anno dispari, la Confederations si è risolta per noi senza infamia e senza lode, e co­ munque le tracce delle nazionali all’interno delle liste sono minime. Le stagioni dispari ap­ partengono ai club, e infatti le quattro semifi­ naliste della Champions si prendono 13 dei 23 giocatori selezionati: per un Bale che entra in virtù della grottesca quotazione di mercato c’è un Ozil uscito per tamponare almeno una parte di quella falla. Sceicchi e oligarchi vari control­ lano altre sei delle figurine più preziose, il resto sono spiccioli di grandi storiche al momento escluse dalla short list dei superpotentati: si di­ ceva dell’Arsenal con Ozil, aggiungete lo United con Van Persie, il Liverpool con Suarez, la Ju­ ventus appunto con Pirlo. Possiamo lamentar­ cene finché vogliamo, segnalando magari qual­ che sciovinismo di troppo (tre uomini del Paris St.Germain, tutti pescati dalla serie A, sono troppi), ma la sostanza non cambia: senza una grande Champions il mondo non ti considera. Un bel Mondiale potrebbe cambiare molte cose fra dodici mesi: da Balotelli allo stesso Pirlo, ai

grandi romanisti di queste settimane come De Rossi e magari Totti, un’Italia che in Brasile fos­ se capace di andare sul podio promuoverebbe numerose candidature. Negli anni dispari, in­ vece, stranieri che pure consideriamo da lista dei 23 ­ un nome per tutti: Vidal ­ non riescono a staccarsi. E’ come se il mondo restasse in le­ targo fino ad aprile, aprendo gli occhi per le se­ mifinali Champions. Dove chi c’è, c’è. Quest’an­ no logica vorrebbe che a vincere fosse un uomo Bayern, diciamo Ribery, Robben o Muller. In sofferenza tra i giocatori, il calcio italiano resta a galla grazie agli allenatori, perché oltre alla nomination di Conte tra i dieci c’è anche Ancelotti. Non vinceranno il trofeo (qualsiasi risultato diverso da un successo di Heynckes sarebbe inspiegabile), ma possono competere per il podio con Ferguson, Klopp, Scolari e Be­ nitez, vincitore dell’Europa League col Chel­ sea. Detto che fra i tecnici spicca la misteriosa assenza di Tito Vilanova, paragonabile come buco nero alla dimenticanza di Milito nel 2010 del triplete interista, il tandem italiano rappre­ senta la bontà della nostra scuola, che al mo­ mento propone tre c.t. del prossimo Mondiale, cinque tecnici della Champions europea più uno, Lippi, in corsa per vincere la Champions asiatica. Si vede che la necessità aguzza l’inge­ gno: l’impoverimento del parco giocatori ha costretto i nostri allenatori ad arricchire il loro bagaglio tattico, e i risultati si vedono. Quasi sempre all’estero, purtroppo. © RIPRODUZIONE RISERVATA

merce per futuri scambi. Mentre Gallinari era infortunato, i Nuggets hanno fatto un mercato al ribasso, cambiando coach Karl, il cui basket era perfetto per Gallo, con Brian Shaw. Molti negli Usa, e noi siamo d’accordo, vedono Den­ ver come il potenziale flop stagionale e la cosa potrebbe arrecare danno anche all’azzurro in un delicato rientro post infortunio. Speriamo di sbagliare. Datome è un rookie, dobbiamo e do­ vrà avere molta pazienza. Se darà tiro (e difesa) potrà giocare anche 20’ a partita, ma nella Nba si vive o si sparisce dalle rotazioni in un attimo. Bisogna essere forti di testa, Gigi può farcela. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PortoFranco

DI LORENZO CASTELLANI Lettere alla Gazzetta A CURA DI FRANCO ARTURI email: gol@rcs.it ­ twitter: @arturifra

L’ultima menzogna sentita sulle curve

TwitTwit

IL CINGUETTIO DEL GIORNO Il polemico striscione esposto sabato a S. Siro dalla curva dell’Inter JORGE LORENZO Pilota di MotoGP con la Yamaha

Come posso celebrare il milione di fans su #Facebook? @lorenzo99

MARIA MARCONI Azzurra di tuffi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

palloned’Oro

di PAOLO CONDÒ

Che stagione sarà? Punteremmo su un anno positivo per Belinelli, perché gioca nella miglior franchigia della Nba e ha un allenatore duro ma che sa cogliere l’essen­ za diversa dei giocatori europei, sfruttan­ doli al meglio. Bargnani è capitato in una gabbia di matti, i Knicks, sempre sotto i riflet­ tori e con la critica più perfida del pianeta. Se mostrerà la freddezza degli anni di Toronto, al Garden farà una brutta fine. E’ in una situazio­ ne tecnica delicata, con un big come Stoudemi­ re nel ruolo ma part time per motivi fisici. A New York, se lotterà, può consacrarsi come stel­ la, ne ha le qualità, se no rischia di diventare

laVignetta

INTER, DAVANTI SERVE PIU’ CORAGGIO FIRENZE: ESAME DI LAUREA PER DUE olo un punticino per l’Inter a Bergamo, S che oggi rischia di vedere la zona Cham­ pions lontana 6 lunghezze e una squadra in

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NBA, PUÒ ESSERE L’ANNO DI BELINELLI DATOME DEVE DARE TIRO E DIFESA

di LUCA CHIABOTTI

di LUIGI GARLANDO

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Questi nanetti cercano casa. Hanno2mesi.Sono meticcetti la mamma e’una spinoncina di media taglia. CERCANO CASA..!!! @MariaMarconi4

FEDERICA BRIGNONE Azzurra di sci alpino

Qui sembro quasi forte, la posizione c’è... la velocità un po’ meno... #soelden #giantslalom @FedeBrignone

Domenica pomeriggio ero allo Juventus Stadium, tribuna sud livello 2, quella incrimina­ ta e condannata con la sospen­ siva. Situazione abbastanza insolita: ero circondato da bambini (il più grande avrà avuto 6 anni), tanto da impor­ mi di far attenzione a non dire troppe parolacce (qualcuno me la sono concessa, ma poca roba). Detto questo, loro come me, sono stati diffidati e ri­ schiano di stare a casa qualche domenica, sicuramente saran­ no i più giovani di sempre. Lo­ ro come me, erano lì per la Ju­ ventus. Non gli interessava il Napoli o i napoletani. Non gli interessava nemmeno il Ge­ noa, figuriamoci il Napoli. Lo­ ro come me, erano lì per la Ju­ ventus. Loro come me, proba­ bilmente erano in quel settore solo perché costa di meno, non per altro. A chi interessa la nostra discriminazione? A chi interessa il fatto che il mio abbonamento (regalatomi da mamma e papà, nonostante io sia già papà a mia volta, per­ ché non me lo sarei potuto permettere in qualità di preca­ rio) diventerà carta straccia per colpe che non ho? Ma so­ prattutto: nome/foto sull’ab­ bonamento, telecamere verso gli spalti, i soliti noti che tutti conoscono, a cosa servono? Io posso pure smettere di andare allo stadio, ma spiegare a quei bimbetti cosa hanno fatto di male per meritare il castigo, sarà più difficile, soprattutto in un «stadio per famiglie». Alessandro Bianchetta (Chivasso)

TANIA CAGNOTTO Azzurra di tuffi

@fradallape ok mi arrendo..cucinare non fa x me...io non capisco cosa posso aver sbagliato uffaaaa @TCagnotto ?? ??

Sarà stato più difficile, credo, spiegare a quei bambini il signi­ ficato di alcuni di quei cori schi­ fosi. Perché i bambini queste cose le chiedono. Sarà stato tossico per loro esporli a quel clima. Sarebbe facile rispon­ derle: per fortuna negli stadi non esistono soltanto quei po­ sti a buon mercato, meglio gira­ re al largo. Non è la vera solu­ zione. La punizione di chiusura della curva, se e quando scat­ terà, contiene certamente un certo grado di ingiustizia, nei confronti delle persone oneste che non sono state complici di comportamenti ignobili. Ed è

vero che l’individuazione dei singoli mascalzoni risulta esse­ re il vero punto debole dell’ordi­ ne pubblico all’interno degli stadi, sia da parte di polizia e carabinieri sia da parte dei club. Ed è per questo che, tutti insie­ me, nelle scuole, in famiglia, dentro gli stadi, dobbiamo co­ minciare un percorso di rifiuto di quel clima. Dovremmo innan­ zitutto smascherare le menzo­ gne. Quella più grossa circolava sugli striscioni della curva ne­ razzurra sabato: «Il progetto è chiaro, ci volete come non sa­ remo mai. Così, seduti e in silen­ zio». Sono balle, pura mistifica­ zione. Al contrario i tifosi pas­ sionali li vorremmo costante­ mente partecipare facendo un baccano d’inferno, facendo sentire la loro voce come un tuono. Magari li vorremmo ve­ dere anche saltare e guardare la partita tutti in piedi, secondo un interessante compromesso di diversi stadi tedeschi, in set­ tori dove si sappia che quello si fa e quello è permesso. Non necessariamente seduto e per nulla al mondo in silenzio, dunque. Ma è il tipico modo di ragionare in malafede: inven­ tando favole per proseguire in un atteggiamento illegale e inci­ vile che mira a imporre la legge della giungla sul «territorio». Quello che si esige è tutt’altra cosa: fuori le porcherie dalle curve. Quelle verbali e quelle fi­ siche. Non fanno parte del tifo, ne costituiscono una deviazio­ ne aberrante, in larga misura presente soltanto nei nostri stadi. E questa è una condizio­ ne imperativa che uno stato di diritto non chiede, ma impone. Attraverso leggi, norme e rego­ lamenti. Vogliamo che lo stadio rimanga stadio e che non si trasformi nè in un teatro nè in una chiesa nè in una discoteca. Vogliamo che bambini e famiglie trovino uno spazio decente al riparo da rab­ bia, fumo, intimidazioni, barrie­ re e tornelli. E vogliamo le curve non facciano mai più da incuba­ zione a personaggi come quelli che sono stati condannati a Ro­ ma a pene pesanti per i loro raid razzisti in città. O facciamo finta di non capire?


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MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

29

FORMULA 1 L’INTERVISTA

v

Manager

identiKit & CARRIERA

Niki Lauda, 64 anni, presidente non esecutivo della Mercedes COLOMBO

Su Schumi «Viene ricordato solo per i suoi sette titoli mondiali, niente di più e niente di meno. E lo dico senza volontà di fare polemica»

Nato il 22/2/1949 a Vienna Austria

3 (1975-19771984) GP disputati

171

GP vinti

25

Pole position

24

Giri veloci

24

Le sue scuderie

March 1971-1972 BRM 1973 Ferrari 1974-1977 Brabham 1978-1979 McLaren 1982-1985 DA CONSULENTE

Ferrari 1992-1993 DA DIRIGENTE

Jaguar 2001-2003 Mercedes F.1 dal 2012

HA DETTO

S

NIKI LAUDA

DA PILOTA Titoli mondiali

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Lauda

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«Vettel, 4 titoli meritati Però il suo carisma...» Il direttore Mercedes: «Lui abbina il talento al lavoro duro Ma se fossi rimasto ancora alla Ferrari, avrei vinto di più io» DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA CREMONESI ABU DHABI

Sebastian Vettel ha sorpreso pure lui. Perché dopo il successo in Belgio, la prima gara dopo la pausa estiva, Niki Lauda, 64 anni, direttore non esecutivo del­ la Mercedes, si era sbilan­ ciato, sostenendo che Seb sarebbe diventato campione del mondo ad Abu Dhabi. Non poteva immaginare che invece da allora il tedesco e la Red Bull non avrebbero più smesso di vincere. E il ti­ tolo è arrivato con una gara d’anticipo sulle sue previsio­ ni, domenica scorsa in In­ dia. Lauda: quattro titoli conse­ cutivi a soli 26 anni è qualcosa di impressionante, non è ve­ ro?

«Sì, perché puoi diventare una o due volte campione del mondo semplicemente sfruttando le circostanze fa­ vorevoli, ma per ottenere un simile risultato ci vuole al­ tro».

Che cosa in particolare?

«Lavorare sodo. Certo, non arrivi fin lassù se non hai talento. Ma poi devi as­ secondarlo con la dedizio­ ne, la determinazione. Ecco, la sua migliore qualità è che un grande lavoratore». Ma è molto importante an­ che lavorare nell’ambiente

«

Se trionfasse pure con i turbo, Seb farebbe gola alle altre squadre di vertice

giusto, non crede?

«Di certo alla Red Bull si trova bene. Ma non è vero che vince perché ha la mac­ china migliore. Basta vede­ re Mark Webber: guida la stessa vettura eppure non è mai stato in lizza per il tito­ lo». I detrattori dicono che Vet­ tel è entrato nella storia, ma non è un personaggio come lo

sono stati ad esempio Ayrton Senna e Alain Prost.

«Eh, ma il carisma è qual­ cosa che non si impara. An­ che nella vita normale è co­ sì. Vettel da questo punto di vista mi ricorda Schuma­ cher: Michael viene ricorda­ to solo per i suoi sette titoli mondiali, niente di più e niente di meno. E lo dico senza alcuna volontà di fare polemica». Lei quattro titoli non è riu­ scito a vincerli ed Enzo Fer­ rari disse una volta che se fosse rimasto a Maranello forse avrebbe potuto rag­ giungere Fangio: qualche rimpianto?

«No, ma aveva ragione il Commendatore. Se fossi ri­ masto con il Cavallino avrei vinto di più. Ma avevo biso­ gno di nuove sfide e per que­ sto ho scelto di andare alla Brabham di Bernie Ecclesto­ ne. Purtroppo la macchina non si è rivelata competitiva e mi sono ritirato, per poi tornare (con la McLaren; n.d.r.). Però non ho rim­ pianti, perché sono state

FRECCE D’ARGENTO

Brawn lascia Wolff e Lowe team principal? Ross Brawn ormai ha le valigie pronte. A fine stagione il manager inglese lascerà la Mercedes. A confermarlo, ieri, la Bbc, secondo cui la trattativa per la sua permanenza alla Casa di Stoccarda sarebbe saltata. Da tempo Brawn sentiva la pressione dell’arrivo di Paddy Lowe dalla McLaren, indicato da molti come suo successore nel ruolo di team principal, e quindi aveva chiesto alla Mercedes la garanzia di mantenere il suo ruolo. A quanto pare però questa garanzia non sarebbe arrivata. Nel 2014, quindi, dovrebbero essere Paddy Lowe e Toto Wolff i team principal alla pari. E Brawn? Rimane accre­ ditata l’idea Honda, che dal 2015 fornirà i motori alla McLaren.

NEL MIRINO PROCESSO AL VIA A LONDRA, INTANTO IN SVIZZERA C’È LA DENUNCIA DEL GRUPPO CONSTANTIN MEDIEN

Ecclestone, ora indaga anche Ginevra mesi schizzarono a 2,8 miliardi di dollari (2 mi­ liardi di euro).

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

STEFANO BOLDRINI LONDRA

Regalo di compleanno con un giorno di ri­ tardo non proprio gradito per Bernie Ecclestone, il boss della F.1, che lunedì ha compiuto 83 anni. Con una singolare coincidenza di tempi, l’Alta Corte di Londra ha dato il via ieri al procedimen­ to sulla presunta corruzione per 44 milioni di dollari (33,6 milioni di euro) del banchiere te­ desco Gerhard Gribkowsky, vicenda già all’esa­ me del tribunale di Monaco di Baviera — la sen­ tenza è attesa nel 2014 —, mentre la Procura di Ginevra ha annunciato di aver aperto un fascico­ lo parallelo che riguarda, in particolare, la ven­ dita per 820 milioni di dollari (600 milioni di euro) delle azioni possedute dal gruppo tedesco Constantin Medien. Quest’ultimo sostiene infat­ ti che l’operazione di cessione alla Cvc Capital, condotta nel 2006 da Ecclestone attraverso Gri­ bkowsky, fu «sottostimata». Le azioni in pochi

Lotta Un fuoco incrociato che potrebbe mette­

re a rischio la posizione di controllo di Ecclesto­ ne sulla F.1. Il patron — patrimonio valutato 3,8 miliardi di dollari da Forbes — non era presente all’Alta Corte, ma è atteso la prossima settimana. Ecclestone non nega di aver versato 44 milioni a Gribkowsky, sostenendo però di essere stato vit­ tima di un’estorsione: il banchiere avrebbe mi­ nacciato di diffondere notizie false sulle questio­ ni fiscali dell’imprenditore. L’accusa è ben diver­ sa: Ecclestone e Gribkowsky avrebbero facilitato la vendita di una parte delle azioni della F.1 — il 47% — continuando a controllarla e guada­ gnando nell’operazione. Qui s’inserisce il fasci­ colo di Ginevra: secondo Philipp Marshall, avvo­ cato di Constantin Medien, «l’affare è stato ma­ nipolato». Gribkowsky è stato condannato a 8 anni e mezzo. Bernie sta lottando coi tribunali. Bernie Ecclestone, 83 anni EPA

Su Webber «Non è vero che Vettel vince perché ha la macchina migliore. Webber guida la stessa auto eppure non è mai stato in lizza per il titolo»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ross Brawn, 58 anni, britannico COLOMBO

Lauda con Vettel. Sotto ai comandi di un aereo COLOMBO­AP

tutte scelte consapevoli». Il film Rush, che è nelle sale cinematografiche in queste settimane, ci ha fatto rivivere il drammatico 1976: quanto ha influito nella sua scelta di an­ darsene dalla Ferrari la fred­ dezza con la quale a Maranel­ lo avevano accolto il suo desi­ derio di ripresentarsi in pista a 40 giorni dall’incidente del Nürburgring, mentre l’aveva­ no già sostituita con Carlos Reutemann?

«Sapevo che era così. En­ zo Ferrari è la personalità più forte che abbia mai co­ nosciuto in vita mia, era egocentrico, egoista, duro. Mi aveva dato per morto. Già al Nürburgring Daniele Audetto (allora d.s. del Ca­ vallino; n.d.r.) aveva preso contatti con Emerson Fitti­ paldi. Alla fine ho vinto un altro Mondiale con la Ferra­ ri, missione per la quale ero stato pagato, e me ne sono andato». Lei parlava di neces­ sità di nuovi stimoli. Crede che anche Vet­ tel dopo aver vinto tanto con la Red Bull ne abbia bisogno?

«Ma oggi i contratti con i piloti sono molto più lunghi, io non ho mai avuto accordi del genere. Vettel, se non sbaglio, è legato per altri due anni alla Red Bull. Certo, se dovesse continua­ re ad andare forte e a vince­ re anche con i motori turbo, allora entrerebbe nel mirino di Ferrari, Mercedes e di al­ tri team. E allora…». © RIPRODUZIONE RISERVATA

4 IL NUMERO

600

Milioni di euro Il costo sottostimato delle azioni della F.1 vendute alla Cvc nel 2006 dal gruppo Constantin Medien. Queste azioni, nel giro di pochi mesi, schizzarono a 2 miliardi di euro

RUMORS IL CAPO DEL CAVALLINO

Domenicali: «Macché attriti con Alonso» Anche se ormai il Mondiale piloti è andato, Fernando Alonso non vuole mollare la presa. C’è infatti da conquistare il secondo posto nei Costruttori. Per questo, lo spagnolo della Ferrari anche ieri si è dedicato a una doppia sessione di lavoro. «Novantadue chilometri di bici al mattino, allenamento al pomeriggio. Sarà un weekend molto caldo e vogliamo essere al 100%», ha twittato prontamente. Intanto il responsabile del Cavallino, Stefano Domenicali, continua a smentire qualsiasi attrito col suo campione: «Non so se si voglia vedere qualche ombra o qualcosa del genere — ha detto ad Autosport —, ma è ora di smetterla di dire che c’è qualcosa con Fernando. Onestamente la vedo così e sono sicuro che questo valga anche per lui. Continuiamo ad avere la stessa motivazione per vincere insieme: è questo il nostro obiettivo, senza alcun dubbio». E il collaudatore Marc Genè, sul weekend di Abu Dhabi: «Se partiremo dalla seconda fila, sono certo che potremo puntare al podio».


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013

SERIE A ACCORDO CON LA LEGA

Rivoluzione Tv Seconda diretta su Gazzetta.it ANDREA TOSI BOLOGNA

L’Assemblea di Lega­ basket riunita ieri a Bologna ha ratificato l’accordo per la cessione del pacchetto televi­ sivo denominato «bronze» a Gazzetta.it. Formalmente vengono ceduti i diritti della terza partita di ogni giornata del campionato di serie A, ma nella sostanza, poiché il pac­ chetto «silver» è rimasto in­ venduto, Gazzetta.it acquisi­ sce la titolarità della seconda partita oltre ai diritti non esclusivi, su piattaforma in­ ternet, degli eventi 2014 di Lega, ovvero la Final­8 di cop­ pa Italia che si disputerà a Mi­ lano e l’All Star Game. Storia Si tratta di un accor­ do storico poiché per la prima volta nell’era del basket mo­ derno un grande sito italiano di informazione diventa network televisivo offrendo ai tifosi la diretta di una partita che sarà la seconda scelta do­ po quella indicata dalla Rai, acquirente del pacchetto «gold» per il campionato e i playoff. Il presidente Renzi, in nome dei suoi club che hanno spinto all’unanimità per que­ sta soluzione innovativa cal­ deggiata dalla relazione di Stefano Sardara, presidente della Dinamo Sassari e coor­ dinatore della commissione marketing e tv della Lega stes­ sa, ha sottoscritto un contrat­ to annuale. Questo accordo rafforza e moltiplica l’impe­ gno che il mondo Gazzetta,

nel suo doppio binario gior­ nale e web, sta profondendo per raccontare al meglio ai propri lettori e naviganti in­ ternet la pallacanestro italia­ na ed internazionale. Dopo le partnership con la Nba e l’Eu­ rolega, Gazzetta.it completa il circuito virtuoso già attivo da anni con i report sulle partite domenicali in tempo reale sul sito e gli highlights delle par­ tite. La programmazione pre­ vede, per la diretta di Gazzet­ ta.it, o un anticipo al sabato alle 20.30 o la copertura di un posticipo del lunedì delle squadre impegnate in Eurole­ ga. Problema arbitri A margine della riunione, i club hanno sollevato il problema sul me­ tro arbitrale adottato dai fi­ schietti in queste prime gior­ nate nelle quali sono stati sanzionati un numero eleva­ to di falli tecnici ed antispor­ tivi che hanno lasciato per­ plessi molti dirigenti. La nuo­ va direttiva di sanzionare la palla trattenuta dopo un ca­ nestro non piace ai club (ma sono stati i loro coach a ri­ chiederla) perché il gioco viene spesso interrotto: «Se questo è il clima dopo appena tre turni — recita Renzi —, chissà cosa succederà più avanti. Perciò abbiamo ri­ chiesto un incontro col Com­ missario Cia Laguardia e col responsabile degli arbitri Facchini per trovare una so­ luzione che difenda il prodot­ to e non confonda le idee ai tifosi». © RIPRODUZIONE RISERVATA

TOCCA AGLI ITALIANI

BASKET LA NUOVA STAGIONE

Sassari si diverte Roma, +14 all’Alba Sassari show contro i francesi del Chalon sur Saone. Dopo essere stata sotto di 11 al­ l’8’ (14­25), la Dinamo ha ri­ baltato la partita segnando 38 punti nel secondo quarto alla fine del quale Drake Diener era già a 16 e con 11 assist del cugi­ no Travis già a inizio del terzo (13 alla fine, 29 il totale di squadra). È finita 102­87 con 23 punti di Drake (4 su 4 da 2 e 5 su 9 da 3), 21 di Caleb e Mar­ ques Green (con uno straordi­ nario 7 su 9 da 3) e 14 di Omar Thomas. Tra i francesi, che in panchina avevano l’ex assi­ stente Chenaud promosso al posto dell’esonerato Hay, 22 punti di AJ Slaughter, ex Biella. Roma ha preso subito un buon margine contro l’Alba Berlino allenato dall’ex Sasa Obrado­ vic che, dal ­23 al 27’ ha recu­ perato fino al ­7 nell’ultimo quarto. Per la Virtus, 20 punti di Hosley, 16 di Baron e 12 di Goss e Taylor. Oggi Varese ospita il Villeur­ banne e Cantù, senza Aradori infortunato a una caviglia, l’Ostenda. A punteggio pieno il Kazan di Trinchieri che ha vin­ to a Tallinn, Estonia, con il Ka­ lev 81­72 con 20 punti di Gou­ delock (4 su 5 da 3). SITUAZIONE GIRONE A: oggi Cibona­ Artland Dragons; Le Mans­Nymburk; FOXTOWN CANTÙ­Ostenda (ore

20.30). Classifica: Ostenda, Cantù 2­0; Nymburk, Le Mans 1­1; Cibona, Artland 0­2. GIRONE B: ieri BANCO DI SARDEGNA SASSARI­Chalon sur Saone 102­87; Bilbao­Charleroi 98­71; oggi Olden­ burg­Cedevita. Classifica: Bilbao 3­0; SASSARI 2­1; Cedevita, Oldenburg 1­1; Chalon 1­2; Charleroi 0­3. GIRONE C: ieri Paris Levallois­Ulm 68­ 78; oggi CIMBERIO VARESE­Villeur­ banne (20.30); Lubiana­Valencia. Clas­ sifica: Valencia 2­0; Ulm 2­1; Villeur­ banne, Lubiana, Varese 1­1; Paris 0­3. GIRONE D: ieri ROMA­Alba Berlino 85­ 71; Gravelines­Mons Hainaut 75­52; oggi Bonn­Saragozza. Classifica: Gra­ velines 3­0; ROMA, Alba 2­1; Saragozza 1­1; Bonn 0­2; Mons Hainaut 0­3.

SERIE A

Vanoli: Tripkovic? Jones per Pesaro (cam.­ca.) Alla ricerca di una guardia per sostituire Chase infortunato, Cremona è vicina a Uros Tripkovic, 27enne serbo ex Partizan, Malaga e lo scorso anno a Valladolid e Fenerbahce. Pesaro ha raggiunto l’accordo con Bobby Jones, che lascerà Roma dov’era in attesa di un passaporto Cotonou, non appena si perfezionerà il passaggio di Ashley Hamilton a Reggio Calabria (Dna Silver).

«Pressione altissima ma il Garden trasmette emozioni impensabili» «E’ il mio primo trasferimento, l’ambientamento va al meglio, qui non c’è tempo da perdere. Cosa vogliono da me? Difesa, come da tutti»

«

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

MASSIMO LOPES PEGNA NEW YORK

Bargnani, anche per lei la prima di stasera con i Knicks sa­ rà una specie di debutto.

Gli Heat sono i miei favoriti per il titolo. Miglior giocatore? LeBron

«Nella Nba è il mio primo tra­ sferimento a una nuova società, ma in verità in questi anni ho cambiato gruppo tante volte. Sa­ rà una grande esperienza: gioca­ re al Garden trasmette emozioni impensabili. E’ una formazione che ha un bel mix di giovani e ve­ terani, con un sacco di intelligen­ za». LEBRON JAMES MIAMI HEAT

A New York avrà ottime op­ portunità per fare bene.

«Dico solo che l’ambientamen­ to sta andando al meglio. Vetera­ ni come Chandler, Anthony e Fel­ ton mi stanno aiutando a inserir­ mi. In maniera rapida, perché non c’è tempo da perdere. Qui la pressione è altissima. Purtroppo fra infortuni ed esperimenti, non siamo riusciti a giocare molto con il quintetto base. Però, ogni parti­ ta è stata una miniera d’oro per imparare gli schemi offensivi e difensivi».

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EUROCUP LA 3a GIORNATA: OGGI CANTÙ E VARESE

Andrea Bargnani NEW YORK

Stanotte tre giocatori italiani scenderanno in campo nella Nba: Bargnani e Belinelli debuttano con le maglie di Knicks e Spurs, contro Milwaukee e Memphis mentre Datome sarà in panchina con i Pistons (contro Washington) ma il suo impiego è dubbio. In Italia, la prima occasione per vederli all’opera, sarà nella notte tra domani e venerdì alla 1 con la diretta su Sky Sport 2 di Chicago Bulls­ New York Knicks.

Da lei l’allenatore cosa si aspetta?

«Quello che chiede anche agli altri: difesa. In attacco, invece, la­ scia molta libertà, abbiamo così tanto talento. Giochiamo su due­ tre principi offensivi con varie opzioni. Ti lascia esprimere a condizione che ti dai da fare in di­ fesa».

riesce a stare su questi livelli». Chi vincerà?

«Voto Miami. Ma, attenzione, fare tris sarà complicato». Miglior giocatore?

«LeBron James». La più rinforzata è...

«Per il clamore che ha fatto, Brooklyn. Anche se poi il respon­ so del campo potrebbe essere di­ verso».

S

Andrea Bargnani, 28 anni, ha debuttato coi Knicks dopo 7 stagioni ai Toronto Raptors USA TODAY

Le sue favorite?

«Ovviamente Miami: sono i campioni. Si parla molto di Broo­

klyn, per via dei nomi altisonanti che sono arrivati. Assolutamente, Indiana. L’acquisto di Scola è una delle mosse più azzeccate. Metto pure Chicago, con il rientro di Derrick Rose. A Ovest, dico Hou­ ston che ha preso Howard. Ok­ lahoma, se riavrà in fretta West­ brook. Sarà, poi, interessante ve­ dere se San Antonio saprà torna­ re alle finali. E’ incredibile vedere uno come Duncan che alla sua età

La sorpresa sarà?

«Se stanno bene, i Cleveland Cavaliers. Hanno un asse play­ centro come Kyle Irving e An­ drew Bynum ma bisognerà vede­ re lo stato mentale di Bynum do­ po oltre un anno di assenza». La franchigia più deludente?

«Non saprei e comunque non è mai molto carino dirlo». © RIPRODUZIONE RISERVATA

Gigi Datome DETROIT

«Sono una matricola, terrò le orecchie spalancate» L’ultimo mpv della serie A «Dopo l’infortunio appena arrivato, finalmente stasera sarò a disposizione. L’attesa è salita a mille»

Datome, è pronto per il suo debutto?

«Pronto e stasera sarò in panchina finalmente a disposi­ zione. C’è, però, il rammarico di non essere riuscito a giocare un solo minuto di preaseason. Non la migliore partenza. Ora ho solo voglia di stare bene per poter dare un contributo. L’at­ tesa è salita a mille». Differenze con le sue espe­ rienze precedenti?

«Negli ultimi anni stavo tan­ to in campo, qui ci starò meno. Così dovrò essere performante

subito. Penso che non partirò in quintetto e dovrò capire in meno tempo possibile come essere utile. Non mi capitava da tempo di stare fuori e do­ vrò ritagliarmi spazio qui do­ ve il livello è altissimo». Che cosa si aspetta da questo campionato?

«Sono una matricola e so che dovrò imparare qualcosa ogni giorno. Terrò le orecchie spalancate per ascoltare i consigli di tutti. Poi, magari, la prossima stagione, con un anno di esperienza, potrò


MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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CICLISMO

4 I NUMERI

4

Italiani Con 4 giocatori, l’Italia è la terza nazione europea più rappresentata a pari della Turchia (Kanter a Utah, Asik a Houston Ilyasova a Milwaukee, Turkoglu a Orlando) e della Russia (Kirilenko a Brooklyn, Shved a Minnesota, Mozgov a Denver e Karasev a Cleveland).

10

Francesi La Francia è la nazione europea con più giocatori: De Colo, Diaw e Parker a San Antonio, Noah a Chicago, Batum a Portland, Seraphin a Washington, Fournier a Denver, Mahinmi a Indiana, Gobert a Utah e Turiaf a Minnesota.

59

Europei Dopo la Francia, la seconda nazione europea con più giocatori è la Spagna con 6.

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Luigi Datome 25 anni, ala di 2.01, ha saltato la prestagione per un infortunio muscolare

e Marcato: 4 Gatto doppio colpo

Marco Belinelli SAN ANTONIO

NOTIZIE IN BREVE

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«Gli Spurs sono un treno che passa una volta nella vita...» «Sono arrivato nel supertop della Nba, non voglio farmi sfuggire questa opportunità. Obbiettivo? Senza giri di parole, vincere il titolo» Belinelli, pronto per il suo esordio con San Antonio?

«

«Sono carico. Già ai Bulls avevo fatto parte di una società di primissimo livello e ora mi trovo proprio nel supertop del­ la Nba. L’esperienza dell’anno passato mi ha aiutato a fare un salto di qualità come giocatore. Così, quando Popovich mi ha chiamato al telefono non ho preso neppure in considerazio­ ne altre offerte magari più van­ taggiose economicamente. So­ no treni che passano poche vol­ te nella vita».

S

Differenze con le altre fran­ chigie?

DERRICK ROSE CHICAGO BULLS

«Il grande passo è stato an­ dare a Chicago dopo aver gio­ cato a Golden State, New Orle­ ans e Toronto. Perché già con i Bulls si respirava aria da titolo, qui a San Antonio questa voglia di vincere è ancora più marca­ ta. Qui si fa più gruppo. Spesso, dopo le partite, si va a mangia­ re tutti insieme. Quando arri­ vai da Thibodeau ero conside­ rato soltanto un tiratore e ho dovuto conquistarmi minuti importanti, dimostrando di sa­ per fare altre cose. Qui già par­ to con incarichi diversi. Però, a Chicago sono cresciuto molto in difesa». Che cosa si aspetta da que­ sto campionato?

«Senza tanti giri di parole, vorrei vincere il titolo. Ma an­ che crescere come giocatore. Se ho bisogno d’aiuto c’è Gino­ bili, con cui posso parlare italia­ no, e Parker, sempre disponibi­ le. Non voglio farmi sfuggire questa opportunità. Mi ha fatto

«

L’mvp sarà il mio ex compagno Rose con cui ho avuto la sfortuna di non giocare

Fanini in Procura (f.cal.) Oggi la Procura federale a Roma ascolterà Brunello Fanini, patron del Giro di Toscana femminile, in relazione alla sua denuncia contro quelle cicliste ­ tra cui le azzurre Bronzini, Longo Borghini, Cantele ­ che il 15 settembre si rifiutarono di correre l’ultima tappa, ritenendo che sul percorso non ci fossero misure di sicurezza adeguate. Fanini chiede un risarcimento danni. Le cicliste saranno ascoltate il 20 novembre

na e Chicago. L’Ovest è una conference tosta. I Clippers so­ no forti, altrettanto si può dire di Houston che ha preso Howard. Memphis può sempre dar fastidio. Attenti pure a Gol­ den State e a Oklahoma. Per l’anello, invece, penso a noi». Chi sarà l’mvp 2013/14?

«Il mio ex compagno Derrick Rose, con cui ho avuto la sfortu­ na di non riuscire mai a gioca­ re».

S

Marco Belinelli, 27 anni, alla settima stagione, e quinta squadra diversa nella Nba: i San Antonio Spurs AP

Per il titolo punto sui Thunder, un gruppo con potenzialità pazzesche

piacere che Popovich abbia det­ to di volermi trovare più minu­ ti. Parole di fiducia che mi en­ tusiasmano. E poi c’è uno stile di gioco che mi piace».

«A Est vedo bene Brooklyn di Jason Kidd, un debuttante ma preparatissimo. Metto, natural­ mente, anche Miami, poi India­

mente dal rientro di West­ brook. Invece, penso che San Antonio non riuscirà a ripete­ re l’ultima stagione. Per l’anello, con le premesse di prima, punto sui Thunder». Chi sarà l’mvp 2013/14?

La squadra più rinforzata?

aspirare a qualcosa di più». Le sue favorite?

«Tutti dicono che sarà un campionato livellato e dunque divertente. La concorrenza al­ l’Est è spietata. Miami è la squadra da battere. A Ovest, Oklahoma City ha un gruppo di giocatori con potenzialità pazzesca. Dipenderà natural­

«Brooklyn. Con quei tre arri­ vati da Boston farà bene». La sorpresa sarà?

«Golden State». Le sue favorite a Est e a Ovest?

«Per come è andata a finire l’anno scorso, dico LeBron. E’ il più completo, il più deter­ minante, quello che sposta di più gli equilibri».

KEVIN DURANT OKLAHOMA CITY THUNDER

La squadra più rinforzata?

«Chicago. Perché ha dimo­ strato di essere già competiti­ va nell’ultimo campionato e adesso che ritrova Rose, po­ trebbe essere quella con più margini di miglioramento». La sorpresa sarà?

«Mi auguro noi, i Pistons». La più deludente?

«Brooklyn, per tutte le aspettative che si ritrova. Ad­ dirittura molti li danno favo­ riti per il titolo. Invece, secon­ do me, potrebbero fallire». m.l.p. © RIPRODUZIONE RISERVATA

La delusione?

«Forse New York. Ma spero che il Mago faccia bene». m.l.p.

ALTRI AZZURRI

Gallinari ancora out, sarà Gentile il prossimo Nba? Il quarto italiano è Danilo Gallinari, dei Denver Nuggets, che, però non è atteso in campo prima della fine di novembre dopo il doppio intervento al ginocchio. Domenica, sulla Gazzetta, Gallo aveva scritto i suoi pronostici, con LeBron James miglior giocatore ma con molti dubbi sul fatto che Miami possa rivincere il titolo per la terza volta consecutiva. Chi sarà il quinto azzurro nella Nba? Alessandro Gentile ha cominciato a comparire nei Mock Draft (cioè le previsioni) per le scelte del 2014 in bilico tra primo e secondo giro. L’azzurro ha un contratto con l’EA7 fino al 2015 con un’uscita alla fine di questa stagione ma ha sempre dichiarato di voler, prima della Nba, sfondare in Europa.

Cookson si taglia lo stipendio Tra le decisioni prese ieri dal Direttivo dell’Uci, spicca la riduzione dello stipendio del presidente Brian Cookson di 90mila euro (ora sarà di 275mila). L’avvocato inglese Martin Gibbs nominato direttore generale. Decisa anche la revisione delle procedure di controllo dell’attività antidoping e la costituzione di una commissione femminile

S

Assolto Schumacher La corte di Stoccarda ha assolto Stefan Schumacher dall’accusa di aver truffato nel 2008 il suo team, la Gerolsteiner, nascondendo di essersi dopato. Il tribunale ha accolto la difesa di Schumacher, secondo cui il team manager Hans­Michel Holczer era al corrente dell’utilizzo di sostanze dopanti all’interno della Gerolsteiner

della Cannondale Copeland torna alla Lampre: sarà il team manager. Damiani d.s. della United Healthcare

Marco Marcato, 29, 1° alla Parigi­Tours 2012 AP CLAUDIO GHISALBERTI

Dopo essersi assicurata quattro dei più for­ ti giovani in circolazione — l’iridato under 23 Matej Mohoric e i dilettanti azzurri Davide Vil­ lella, Davide Formolo e Alberto Bettiol — la Cannondale ha messo a segno un colpo doppio niente male. Ieri il team manager Roberto Ama­ dio ha ingaggiato Oscar Gatto, mentre oggi sarà il turno di Marco Marcato. Due ottime pedine da mettere a disposizione di Peter Sagan nelle clas­ siche, snodo cardine della prossima stagione del team. Dai successi dello slovacco, dipenderà in­ fatti in gran parte il prossimo bilancio della squadra, basti pensare che degli 875 punti di merito Uci con i quali la Cannondale ha finito l’ultima stagione, ben 454, quindi più della me­ tà, li ha portati proprio Sagan. Non solo gregari Marcato e Gatto sono ottimi colpi perché in grado sia di supportare il capita­ no sia di vestire i panni di leader in caso di neces­ sità. Marcato, 29enne padovano, proveniente dalla Vacansoleil, nel 2013 non ha ottenuto suc­ cessi (però s’è piazzato 13 volte nei primi 10), mentre nel 2012 ha conquistato Etoile de Besse­ ges e Parigi­Tours. Gatto, 28 anni, reduce da tre stagioni nella Vini Fantini, è stato grande prota­ gonista a marzo con la vittoria nell’Attraverso le Fiandre e un’ottima Tre Giorni di La Panne. In più, nel 2012 ha maturato una grande esperien­ za al Nord a fianco di Filippo Pozzato. Ma nella seconda parte di questa stagione, il vicentino re­ sidente a Montecarlo ha avuto alcune frizioni con la squadra e ha reso meno del previsto. Futuro Fantini A proposito del team giallofluo: Angelo Citracca ha chiesto richiesta all’Uci di avere ancora la licenza Professional. A causa del doppio scandalo Di Luca­Santambrogio ha per­ so lo sponsor principale (che però non è uscito dal ciclismo, ma finanzierà un team Continen­ tal) e ha indirizzato il timone verso Fastweb, ma la trattativa è solo agli inizi, quindi lontana da un eventuale accordo. Per il futuro della squadra la prima data chiave è lunedì, quando l’Uci, esa­ minati i requisiti (sportivo, economico, finan­ ziario ed etico) comunicherà le squadre regi­ strate tra le Professional. Tecnici Novità intanto anche tra i quadri team tecnici. Alla Lampre­Merida, chiusa in pochi me­ si la sua avventura alla Mtn­Qhubeka, torna il sudafricano Brent Copeland, già d.s. della squa­ dra di Saronni: stavolta assume il ruolo di team manager. Roberto Damiani invece sale ufficial­ mente sull’ammiraglia della UnitedHealthcare, mentre il pavese Simone Casonato è il nuovo al­ lenatore della Bardiani­Csf. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL LEADER MONDIALE L’ANNUNCIO

Rodriguez e un solo obiettivo «Nel 2014 voglio il Giro» Beffato nell’edizione 2012, quando fu superato nella crono finale dal canadese Ryder Hesjedal, Joaquin Rodriguez, vicecampione iridato a Firenze, re del Giro di Lombardia e numero 1 del ranking mondiale, in un’intervista alla tv catalana Sport3 ha annunciato che il grande obiettivo per la prossima stagione sarà il Giro d’Italia. «È una corsa che mi piace molto — ha detto il 34enne spagnolo della Katusha — perché è dura e le tappe non sono mai completamente pianeggianti. E poi i tifosi italiani mi amano. Sì, verrò per vincere». Dopo una breve vacanza, Rodriguez tornerà ad allenarsi a inizio dicembre. Il debutto agonistico, come quest’anno, avverrà in gennaio al Tour de San Luis, in Argentina.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013

PALLAVOLO CHAMPIONS DONNE

Conegliano brindisi al trionfo Busto cade Nel derby d’Europa le venete volano con Lloyd versione ex Ora sono in testa al girone DAL NOSTRO INVIATO

GIAN LUCA PASINI BUSTO ARSIZIO

Se la si guarda dal punto di vista zoologico le pantere si mangiano le farfalle. Dal pun­ to di vista algebrico Coneglia­ no (a cui fanno capo i felini di cui sopra), esordiente in Champions League, dopo due giornate è a 5 punti in classifi­ ca, mentre Busto, già terza lo scorso anno nelle finali di Istanbul, si trova appena un punto, lontana dalla vetta e so­ prattutto dalla possibilità di conquistare un pass per gli ot­ tavi. Semifinali playoff E’ questo il responso dell’ennesimo derby d’Europa che ha messo di fron­ te una delle capitali «storiche» del volley femminile, la squa­ dra lombarda di Parisi, rispet­

to al nuovo che avanza rappre­ sentato dalla dinamica società veneta, che fra brindisi e bolli­ cine sta dimostrando che la «sbornia» di vittorie dello scorso anno (le due squadre si affrontarono anche nelle se­ mifinali scudetto promuoven­ do, un po’ a sorpresa, le vene­ te), non è stata un caso, anzi una consistente certezza. Ex Carli La vigilia si è consu­ mata nel fremente ritorno di Carli Lloyd a Busto, in veste di ex. La regista americana non è una qualsiasi nella storia della Yamamay visto che a lei (an­ che a lei) sono legate le vitto­ rie della fantastica stagione 2011­12. Non poteva per la «nuova mente» di Conegliano essere una partita normale, ma neppure per tifosi e diri­ genza. Un mazzo di fiori è sta­ to il simbolico passaggio di te­

la guida

I festeggiamenti delle ragazze di Conegliano dopo il successo che le proietta in testa al girone TARANTINI

BUSTO ARSIZIO CONEGLIANO

1 3

(13­25, 22­25, 25­22, 17­25) UNENDO YAMAMAY BUSTO AR­ SIZIO: Marcon 9, Garzaro 4, Bian­ chini 17, Buijs 18, Arrighetti 7, Wolo­ sz 5; Leonardi (L), Michel, Spirito. N.e. Ortolani, Degradi, Petrucci. All. Parisi. PROSECCO DOC CONEGLIANO: Barcellini 6, Barazza 8, Nikolova 23, Fiorin 11, Calloni 14, Lloyd 5; De Gen­ naro (L), Tirozzi 12, Donà. N.e. Dalmina­ to (L), Kauffeldt, Bechis. All. Gaspari ARBITRI: Seifried (Slk) e Nederhoed (Ola). NOTE Spettatori 3061. Durata set: 24’, 30’, 28’, 27’; totale 109’. Unendo Yamamay: battute sbagliate 3, vincenti 6, muri 5, seconda linea 7, errori 18; Prosecco Doc: b.s. 9, vincenti 6, muri 18, 2a linea 10, errori 17.

stimone, poi a fare cantare le schiacciate e i tamburi dei tifo­ si (a quelli biancorossi di casa proprio non si può rimprove­ rare nulla, dalla coreografia alla voce non si sono rispar­ miati), ma contro questa Co­ negliano ancora non basta. Lloyd ha dosato e alternato le sue attaccanti mandandole a bersaglio in maniera ripetuta, evitando il muro lombardo. Cosa che non è successa dal­ l’altra parte: i sei muri di Co­ negliano nel primo set raccon­ tano molto. Ci hanno provato le schiacciatrici dell’Unendo Yamamay (ancora prive di en­ trambi i bomber ufficiali), ag­ grappata alla ventenne Bian­ chini (17 punti per uno dei prodotti del Club Italia, man­ cina, già medaglia d’oro con la Nazionale Juniores), della Bu­ ijs (18), ma ha pagato molto caro qualche errore nella fase

decisiva della partita, nel quarto set quando pensava di poter completare la rimonta iniziata in maniera caparbia nel terzo. Muri Invece si è fermata la­ sciando spazio alla più attrez­ zata Conegliano che ancora una volta ha usato le sue armi migliori per infilare il secondo successo di Champions Lea­ gue, intanto il muro (18 contro 5 delle bustocche, 5 a testa per Nikolova e Calloni, che guarda caso è nata proprio qui a Bu­ sto) e poi ancora l’attacco del bomber bulgaro che ha chiuso con un bottino personale di 23 punti. Da segnalare anche l’in­ gresso di Tirozzi che prima per Barcellini per Fiorin ha sup­ portato ricezione e attacco fi­ no al 25­17 finale. Le pantere volano, le farfalle rimuginano.

(a.a.) Maschile ­ Girone A: Lubiana (Slo)­Dupnitsa (Bul) 3­0 (27­25, 25­18, 25­17), oggi (20.30) Tours (Fra)­Copra Elior Piacenza. Classifica: Tours, Pia­ cenza, Lubiana 3; Dupnitsa 0. Girone B: Maaseik (Bel)­Ostrava (R.Ceca) 3­0 (25­10, 25­20, 25­15), oggi Olympiacos Pireo (Gre)­Belgorod (Rus). Classifica: Belgorod, Olympiakos, Maaseik 3; Ostrava 0. Girone C: Ceske Budejovice (R.Ceca)­Parigi (Fra) 1­3 (18­25, 23­25, 25­21, 29­31), oggi Rzeszow (Pol)­Bu­ dva (M.Negro). Classifica: Budva, Rze­ szow, Parigi 3; Ceske 0. Girone D: Smir­ ne (Tur)­Berlino (Ger) 1­3 (25­23, 15­25, 20­25, 21­25), oggi (20.30) Diatec Tren­ tino­Lugano (Svi). Classifica: Trento, Berlino 3; Lugano 2; Smirne 1. Girone E: oggi (20.30) Aich Dob (Aut)­Lube Mace­ rata, Kazan (Rus)­Novosibirsk (Rus). Classifica: Novosibirsk e Macerata 3; Kazan e Aich Dob 0. Girone F: Jastr­ zebski (Pol)­Innsbruck (Aut) 3­0 (25­23, 25­22, 25­20), oggi Constanta (Rom)­Halkbank Ankara (Tur). Classifi­ ca. Constanta, Ankara, Jastrzebski 3; Innsbruck 0. Girone G: oggi Galatasaray Istanbul (Tur)­Roeselare (Bel), Friedri­ chshafen (Ger)­Kedzierzyn Kozle (Pol). Classifica: Kedzierzyn e Roeselare 3; Friedrichshafen e Istanbul 0. Femminile Girone A: Beziers (Fra)­Rabi­ ta Baku (Aze) 0­3 (23­25, 20­25, 16­25). Classifica: Baku 5; Dresda 3; Omsk 1; Beziers 0. Girone B: Igtisadchi Baku (Aze)­Dinamo Mosca (Rus) 3­2 (23­25, 25­21, 19­25, 25­23, 15­13). Classifica: Baku 5, Mo­ sca 4; Piacenza e Belgrado 0. Girone C: Sopot (Pol)­Gent (Bel) 3­0 (25­9, 25­20, 25­17). Classifica: Sopot 6; Istanbul 3; Bucarest e Gent 0. Girone D: oggi Schweriner (Ger)­Eczacibasi Istanbul (Tur), Prostejov (R.Ceca)­Cannes (Fra). Classifica: Cannes e Istanbul 3; Pro­ stejov e Schweriner 0. Girone E: (20.30) Unendo Yamamay Busto Arsizio­Imoco Conegliano 1­3, oggi Galatasaray Istan­ bul­Azeryol Baku (Aze). Classifica: Co­ negliano 5; Baku 2; Istanbul e Busto 1. Girone F: Bacau (Rom)­Zurigo (Svi) 3­2 (17­25, 27­25, 25­20, 8­25, 15­13), do­ mani Kazan (Rus)­Dabrowa Gornicza (Pol). Classifica: Kazan e Dabrowa 3; Bacau 2; Zurigo 1. Coppa Cev Maschile: Bre Lannutti Cu­ neo­Nantes (Fra) 3­0 (25­21, 25­21, 25­ 21; and. 3­1)

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A Piacenza

Zorzi porta in scena la Nazionale del secolo

Andrea Zorzi, al centro, con alcuni ex compagni e Velasco TARANTINI

(g.l.p.) «Come parlano bene i ex miei compagni, sarà perché hanno smesso di gioca­ re...», Samuele Papi, uno dei­ gli ultimi Fenomeni risolve co­ sì, con una battuta, la serata in cui Andrea Zorzi (in scena con Beatrice Visibelli in uno spet­ tacolo di Nicola Zavagli) ha portato al teatro Municipale di Piacenza lo spettacolo «La Leggenda del Pallavolista Vo­ lante», nell’occasione in cui veniva ricordato Vigor Bovo­ lenta, uno dei «giovani» di quella squadra, scomparso sul campo nel marzo del 2011. La doppia ricorrenza ha portato in Emilia una fetta di quella squadra dorata (nel 2001 elet­ ta Nazionale del secolo). «Ci hanno definito Fenomeni, ma il messaggio corretto è un al­ tro», ha sintetizzato l’argenti­ no Julio Velasco, l’allenatore storico di quella squadra «que­ sti ragazzi avevano sì talento, ma lavoravano un casino, co­

me se fossero scarsi. Ed è per questo che hanno vinto tanto. E’ chiaro che non tutti posso­ no arrivare così in alto, ma in tanti, partendo dagli stessi presupposti ci possono prova­ re». Per i giovani Lo spettacolo (consigliabile non solo a chi frequenta il volley, per Vela­ sco: «sarebbe da suggerire ad allenatori e alle squadre gio­ vanili») è la storia di Andrea Zorzi e la storia di quella Na­ zionale diventata un modello per le vittorie, per la cultura del lavoro e della memoria. Quella ­ per esempio ­ che por­ ta a cullare il ricordo di uno di loro, come è stato Vigor Bovo­ lenta (a metà novembre esce il libro su di lui scritto dalla mo­ glie, Federica Lisi). Poi tanti applausi, tanti autografi, tan­ te foto, proprio come quando giocavano. © RIPRODUZIONE RISERVATA


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RUGBY VERSO IL TRITTICO AUTUNNALE lia abbiamo “rischiato” di cen­ trare un risultato importante, dobbiamo crederci, se l’Italia fa una grande partita se la può giocare anche con l’Australia che è una delle prime cinque squadre al mondo. Noi sappia­ mo quali sono i nostri punti forti e quelli da migliorare. Dopo il tour estivo dobbiamo ritrovarci, ma giocare in Italia ci darà quel qualcosa in più».

«Per l’Australia ci vuole l’Italia del Sei Nazioni»

I tre test in Sudafrica hanno lasciato qualche strascico?

«Sono state partite in chiaro scuro, in cui non siamo riusciti ad esprimerci ad alti livelli per 80 minuti. La sfida di questo novembre è questa: fare 80 minuti al livello del Sei Nazio­ ni dell’anno scorso».

L’ex capitano a tre match dai 100 caps: «Magari festeggiarli con l’Argentina...»

Bortolami rientrato dopo un lungo stop a inizio anno e pronto a giocarsi il posto.

«Quando hai 33 anni e ne hai passate tante, giocare con la Nazionale rappresenta sem­ pre il punto più alto e più im­ portante. Preparare queste partite è ancora lo stimolo più grande che ho da quando gio­

«

Campagnaro è un giocatore di buon livello. Ma questi match sono un’altra cosa MARCO BORTOLAMI SECONDA LINEA

co. Mi fa piacere avere la fidu­ cia dell’allenatore, spero di ri­ cambiarla». Anche perché c’è un tra­ guardo importante, se Brunel la manderà in campo in tutti e tre i test: i 100 caps...

Marco sorride e arrossisce. «Spero di essere in campo con­ tro l’Argentina all’Olimpico e di potermi giocare qualcosa di importante. Ma sono scara­ mantico e ne riparliamo poi». Entrano giovani talentuosi come Campagnaro e Allan.

La lista dei trenta per i test match di novembre arrive­ rà oggi e la temperatura all’in­ terno dell’Italrugby si alza. Marco Bortolami, ex capitano azzurro, è rientrato in Nazio­ nale in estate dopo aver saltato il Sei Nazioni per infortunio. Ed è rientrato con tanta voglia di giocarsi le sue chance. Tre test match, nuovo grup­ po e novità anche tecniche. Cosa è cambiato nell’Italia?

«C’è un nuovo preparatore atletico, anche a livello tecnico abbiamo cambiato situazioni. Per ogni giocatore continuare a progredire e a migliorare, anche nelle cose che si sanno fare, è importante. Quindi sia per i giovani che hanno tanto da imparare, sia per i vecchi come me, è sempre bello e sti­ molante». Australia, Figi e Argentina. Che impegno sarà per l’Italia?

«Tre avversari molto ostici, tre partite apertissime. Biso­ gna averne consapevolezza. Già l’anno scorso con l’Austra­

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GOLF WORLD CHALLENGE

Bortolami

VALERIA BENEDETTI ROMA

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Marco Bortolami Il 33enne 2a linea, capitano delle Zebre ed ex dell’Italia, ieri a Roma FAMA

«Campagnaro ha dimostra­ to di essere un giocatore di buon livello. E’ chiaro che nel­ le partite internazionali è tutta un’altra storia. Anche a livello di pressione e di esperienza c’è ancora tanta strada da fare. Allan non lo conoscevo: se avrà l’opportunità di scendere in campo potremo valutarne meglio le qualità». Intanto c’è da pensare an­ che alle Zebre. L’ultimo match ha lasciato l’amaro in bocca?

«Io vedo positivo. Venivamo da due sfide di Heineken sotto tono e stavolta invece siamo stati competitivi contro una delle squadre più in forma» © RIPRODUZIONE RISERVATA

4 Molinari in Cina

MAURO FERMO

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LE ULTIME Venditti e Gori pronti (ro.pa.) Ultimo giorno di ritiro romano per l’Italia. Ancora fermo Mauro Bergamasco per la distorsione cervicale, così come Trevisan. Allenamento regolare col gruppo per Gori e Venditti. Presente all’Acquacetosa anche il presidente federale Gavazzi, che non ha voluto parlare con la stampa

I TEST 9 novembre a Torino Tre i test match dell’Italia in novembre (sempre alle 15): si comincia il 9 all’Olimpico di Torino con Italia­Australia. Si prosegue il 16 allo stadio Zini di Cremona con le Figi e si conclude il 23 all’Olimpico di Roma con l’Argentina. Ancora non ci sono novità sulla trasmissione televisiva delle partite

con Manassero Ma Tiger non c’è A Shanghai da domani la seconda tappa delle Final Series con i migliori al mondo FEDERICA COCCHI

Lo Sheshan International di Shanghai aspetta Francesco Molinari, che va a caccia da do­ mani del secondo Hsbc Cham­ pions in carriera e della prima vittoria stagionale. Francesco ha vinto l’Hsbc nel 2010, sem­ pre a Shanghai, e nella metro­ poli cinese, domenica scorsa, ha agganciato il secondo posto nel Bmw Ma­ sters, prima tap­ pa della Final Se­ ries dello Euro­ pean Tour. «Spe­ ro di migliorare di almeno una posizione rispet­ to all’ultimo tor­ neo ­ ha scherza­ to Molinari ­. In Cina mi trovo bene, ho buon feeling col po­ sto, e per fortuna organizzano sempre più tornei». Torna Manny La seconda tap­ pa delle Final Series dello Eu­ ropean Tour, nonché quarto torneo del World Golf Cham­ pionship, vede anche il ritorno di Matteo Manassero, reduce da un bel periodo di riposo e allenamenti nella sua Abu Dhabi. Lo aveva annunciato su

Twitter: «Da Shanghai in poi giocherò tutti i tornei fino alla World Cup in Australia. Mi so­ no preso quattro settimane di allenamento». Il vincitore di Wentworth difenderà infatti i colori azzurri nella Coppa del Mondo, in coppia con France­ sco Molinari, con cui di recente ha giocato anche nel Seve Trophy. Senza Tiger In campo tutti i migliori al mondo, il grande assente è Tiger Woods. Il nu­ mero 1 che lunedì proprio a Sheshan ha giocato e perso 18 buche di esibizione con Rory McIlroy, ha deciso di non inse­ rire il Wgc cinese nel suo calen­ dario. Un atteggiamento che non è stato preso bene dagli spon­ sor e dagli orga­ nizzatori: «Spia­ ce che non ci sia ­ ha fatto sapere un portavoce Hsbc ­ anche per­ ché la gente lo ama molto e la sua presenza avrebbe aiutato la crescita del golf in questo Pa­ ese. Non possiamo certo obbli­ garlo. L’unica soluzione sareb­ be pagarlo, ma abbiamo prefe­ rito investire nel montepremi ,che è di 8 milioni e mezzo di dollari». E sempre in tema di sponsor, Woods non sarà più testimonial del videogioco Pga Tour dopo 15 anni. La Ea Spor­ ts ha annunciato la separazio­ ne consensuale. Non si sa però se ci sarà un altro testimonial. © RIPRODUZIONE RISERVATA

CHALLENGE TOUR

Pavan e Crespi al Grand Final di Dubai Gran finale del Challenge Tour a Dubai con il Dubai Festival City Challenge Tour Grand Final sul percorso del Al Badia GC. Sono stati ammessi i primi 45 classificati nell’ordine di merito compresi Andrea Pavan e Marco Crespi. Al termine verranno assegnate quindici carte per l’European Tour 2014 ai primi della money list guidata al momento da Andrea Pavan, due volte a segno in stagione e che ha gia’ vinto questo torneo nel 2011, al San Domenico Golf. Il romano (132.081 euro) ha un buon margine di vantaggio sullo

statunitense Brooks Koepka (119.423), che però già gioca nell’European Tour avendo conseguito tre titoli in stagione, e sullo svedese Johan Carlsson (E 103.111). Si gioca tutto Marco Crespi, che dopo l’Oman Classic, è scivolato al 16° posto della money list, ma ha almeno tre giocatori a tiro: lo statunitense Daniel Im (13°), l’inglese Sam Walker (14°) e lo spagnolo Nacho Elvira (15°). Per entrare tra i primi dieci, ossia per garantirsi la stagione quasi piena nel circuito superiore, dovrà classificarsi tra i primi tre.


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LA GAZZETTA DELLO SPORT

VIA AI GIOCHI IL 7 FEBBRAIO

­100 ANDREA BUONGIOVANNI

Sarà, inevitabilmente, uno dei personaggi dell’Olim­ piade azzurra di Sochi. Per Carolina Kostner, alla terza esperienza a cinque cerchi, il countdown è doppio: al via dei Giochi mancano cento giorni, al suo esordio stagio­ nale, solo due. La gardenese, venerdì e sabato, scenderà in pista al Capital Gymnasium di Pechino, sede della terza tap­ pa del Grand Prix di figura 2013. Quella cinese sarà l’oc­ casione per mostrare al pub­ blico per la prima volta i nuovi programmi, più classici e con­ venzionale che nel recente passato: l’Humoresque di Dvorak per il corto e la Scheherazade di Rimski­Kor­ sakov per il libero, entrambi coreografati dalla canadese Lori Nichol, come ormai da tradizione. Il passato Il rapporto tra Ca­ rolina e le Olimpiadi è da sem­ pre conflittuale. Anzi, negati­ vo. A Torino 2006, 19enne di enorme speranze, fu investita del ruolo di portabandiera e caricata di eccessive responsa­ bilità. Finì nona. Quattro anni più tardi, a Vancouver 2010, andò ancor peggio: quel 16° posto, piazzamento più nega­ tivo della carriera, grida ven­ detta. L’allieva di Michael Hu­ th (otto podi europei consecu­ tivi con cinque ori e cinque mondiali con lo storico succes­ so di Nizza 2012) ha poi ben

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IN TRENTINO

L’INIZIATIVA

IL CASO: POLEMICHE AMBIENTALI

Prima l’Universiade

Carolina con la mamma

«Zero rifiuti»? No, una discarica

Cerimonia d’apertura di Sochi il 7 febbraio 2004 (le gare inizieranno il giorno prima con la prove a squadre del pattinaggio di figura). Il portabandiera Zoeggeler riceverà la bandiera al Quirinale il 18 dicembre. Papa Francesco accenderà la fiaccola dell’Universiade in Trentino (11­21/12), il 6 novembre.

Carolina Kostner (la seconda da sinistra nella foto), insieme a mamma Patrizia, è tra le testimonial Procter & Gamble per «Grazie di cuore, mamma» in occasione di Sochi 2014, iniziativa internazionale che vuole sottolineare l’importanza delle madri nella crescita di uno sportivo di vertice.

Mentre gli impianti che ospitarono nel 1984 i Giochi invernali di Sarajevo versano in uno stato di totale abbandono (anche a causa del disfacimento del blocco jugoslavo) e preda dei balordi, tonnellate di detriti edili vengono gettate in una discarica illegale vicina a Sochi in violazione del piano «Zero rifiuti» promesso da Mosca per i Giochi 2014. L’Agenzia di protezione ambientale ha rilevato «scarico non autorizzato di resti di costruzioni».

sta, era tutta tecnica e salti. Ora è artista coinvolgente ed elegante, la migliore del lotto. Sono le qualità con le quali proverà a far la differenza. Perché le ragazzine terribili di oggi, pronte a incalzarla, utiliz­ zano le sue armi di allora. Compresa la 15enne russa Julia Lipnitskaia, che sarà a Mosca e che a Skate Canada, con un totale di 198.23 punti, ha appena ritoccato il record europeo che dal apparteneva alla connazionale Irina Slu­ tskaya. Resta che l’avver­ saria più temibile è la su­ dcoreana Yu­Na Kim, olim­ pionica in carica che diser­ terà il Grand Prix per infortunio. E che un’altra delle rivali più pericolose, la giapponese Mao Asada, due settimane ha vinto Skate Ame­ rica con 204.55.

Sochi ­100

Kostner olimpica Tabù da sfatare «Mi divertirò» Per la gardenese, simbolo azzurro, esordio stagionale venerdì a Pechino Deve dimenticare il nono posto di Torino 2006 e il sedicesimo di Vancouver 2010 «Comunque vada, sarà una festa». Superato il mal di schiena di settembre

dimostrato di che pasta sia fat­ ta. Ma il «buco» olimpico non è stato colmato. Attese Sochi, in questo sen­ so, può diventare una possibi­ lità di riscatto. «Voglio che i giorni sul Mar Nero siano co­ munque una festa – ha più vol­ te detto Carolina che in set­ tembre è stata rallentata dal mal di schiena – adesso ho la maturità giusta perché possa essere così. In casa, per l’Olim­ piade, con papà Erwin che l’ha vissuta da giocatore di hockey ghiaccio, c’è sempre stato il massimo rispetto. Non posso­

Gerarchie La Fiamma Az­ zurra, reduce dal trionfo di Opera on Ice, a Pechino (par­ tenza ieri sera da Monaco) troverà tra le altre la russa Adelina Sotnikova e la giappo­ nese Kanako Murakami. In pa­ lio anche punti pesanti per il ranking mondiale: Carolina, per la prima volta dopo mesi, non è più in testa, temporane­ amente scalzata (per 98 pun­ ti) dall’altra nipponica Akiko Suzuki (Stefania Berton­On­ drej Hotarek sono terzi nelle coppie e Anna Cappellini­Luca Lanotte sesti nella danza). Ca­ ro tornerà regina, garantito.

no essere i risultati a condi­ zionarla». Vero. Ma è chia­ ro che da lei, a que­ sto punto, ci si aspetta molto. E in tal senso la prova di Pechino, alla quale a fine novembre farà seguito quella di Mosca, sarà già piuttosto in­ dicativa. Nel mirino la finale di dicembre a Fukuoka. Rivali Torino 2006­Sochi 2014: in mezzo c’è il processo evolutivo di Carolina, miss longevità. Da ragazzina, in pi­

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L’AVVICINAMENTO IN TUTTE LE DISCIPLINE

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Sci alpino Coppa in Italia prima di Natale La Coppa del Mondo farà tappa in Italia, tra gli uomini il 22 dicembre in Alta Badia (gigante) e il 29 a Bormio (discesa); e tra le donne il 18­19: Cortina (discesa e superG)

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Freestyle Test a San Candido La Coppa del Mondo di freestyle (skicross U/D) sarà di scena a San Candido (Bz) il 21 e 22 dicembre. L’ultima tappa prima dei Giochi: 24­25/1 Kreischberg (Aut)

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Snowboard Parallelo a Carezza La Coppa del Mondo di snowboard il 14 gennaio passerà dalle nevi di Carezza per un parallelo uomini e donne. Ultima prova pre olimpica in programma il primo febbraio a Sudelfeld (Ger)

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Sci fondo Tra Asiago e Tour de ski Doppio appuntamento pre Sochi in Italia per la Coppa del Mondo: 21 e 22 dicembre ad Asiago (sprint Tc ind. e coppie); Tour de ski dal 28­12 al 5­1 (3 Cortina, 4­5 Fiemme)

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Biathlon Anterselva a gennaio Lo stadio di Anterselva resta sempre la sede principale italiana per la Coppa del Mondo: dal 13 al 19 gennaio, ultime prove pre olimpiche con probabili selezioni finali degli azzurri

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Salto e combinata Gare per le Universiadi Dal 13 al 18 dicembre la combinata nordica e dal 14 al 20 dicembre il salto uomini e donne, Predazzo, in Trentino, ospiterà le Universiadi

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Bob, slittino e skeleton Tra Austria e Germania La vicina Igls (Aut) ospiterà la tappa di Coppa del Mondo di bob e skeleton più attesa pre Sochi, per lo slittino tre prove in Germania il 4­5/1 a Koenigsse, l’11—12 a Oberhof, il 18­19 e 19 Altenberg

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Carolina Kostner, 26 anni, campionessa del mondo 2012, a Sochi parteciperà alla propria terza Olimpiade AFP

Pattinaggio di figura Europei a Budapest L’appuntamento più importante prima di Sochi sono gli Europei di Budapest (14­ 19 gennaio). Da seguire tappe e finale del Grand Prix e il Quattro Continenti (20­ 26 gennaio), più i trials nazionali

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Pattinaggio velocità Short track a Torino Nello short track due tappe di Coppa del Mondo valgono come qualificazione olimpica: la prima a Torino (7­10 novembre). Poi, anche in pista lunga, gli Europei

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Altri Curling Vai azzurre Nel curling, l’Italdonne si giocherà uno dei due posti ancora a disposizione (su 10), a Fuessen (Ger) il 10­15 dicembre. Disco rosso per gli uomini, come per le Nazionali di hockey ghiaccio

ATLETICA ANCHE IL NY TIMES ALLA SCOPERTA DELLA COMUNITA’

Da Sanpa a New York: maratona speciale Il progetto di Rosa: in gara 11 ragazzi del San Patrignano Running Team

suoi ragazzi che da tempo hanno vinto o combattono la battaglia contro le dipenden­ ze. Il progetto di Gabriele Ro­ sa (manager e tecnico brescia­ no plurivittorioso) aveva con­ quistato Letizia Moratti (che di Sampa è ambasciatrice nel mondo) ma ora tutta la comu­ nità è piena di entusiasmo.

MANLIO GASPAROTTO Manliogas

Domenica si corre la ma­ ratona di New York, ma nella scia di Valeria Straneo e tanti campioni ci sono anche un gruppo di 11 ragazzi con una storia molto speciale. E’ il San Patrignano Running Team, che per la prima volta porta nella grande Mela alcuni dei

Foto di gruppo del San Patrignano Running Team: in undici a New York

Già a Venezia «Anche grazie agli otto che domenica scorsa hanno partecipato alla mara­ tona di Venezia — racconta proprio Rosa— perché sono andati forte e tutti hanno con­ cluso la loro prova sotto le 4 ore. I migliori con 3h05’ e 3h12’ che sono tempi di valore

per gli amatori. Loro non pote­ vano ottenere il visto di in­ gresso negli Usa ma hanno da­ to tutto e ora tocca a noi, si parte con un gruppo numero­ so perché insieme ai ragazzi c’è una squadra composta an­ che dal gruppo Ferragamo e dalla Carimì saremo in 40 alla partenza dal ponte di Verraz­ zano» Ma anche il Montecito­ rio Running Team, quest’anno al via a ranghi ridottissimi, ha deciso di sostenere con inizia­ tive e raccolta fondi l’avventu­ ra di Sampa. New York Times Venerdì con­ ferenza stampa a New York, l’ultimo atto pubblico prima

della corsa di Raffaella, Sara, Antonio, Giacomo, Davide, Gianmarco Denny, Leo, Jaco­ po, Andrea e Loris (gruppo in­ ternazionale, con un maltese e un australiano). Per alcuni sa­ rà la prima 42,195, ma già il New York Times ha voluto sco­ prire tutto di Sanpa e di loro, così ha mandato un’inviata e un fotografo alla scoperta del­ la comunità di recupero roma­ gnola che in questi mesi ha av­ viato anche un progetto di scambi culturali con un’uni­ versità di Manhattan. Tutto nel nome della maratona e di un progetto di cura e recupero che Rosa ha preparato usando la sola corsa come strumento di lotta alle dipendenze, come già aveva fatto ­ ancora con ot­ timi risultati ­ nella lotta al diabete. © RIPRODUZIONE RISERVATA


MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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TUTTENOTIZIE & RISULTATI Ippica DA OGGI AL 1° MARZO 2014

Tennis SABATO FED CUP A CAGLIARI

Parigi lancia il meeting Per le russe è estate da 43 milioni di euro per l’Italia è già finale MARIO FRONGIA CAGLIARI

Amérique 2013: Royal Dream batte nettamente Ready Cash FORNI

Oggi a Parigi scatta il meeting d’hiver, il più impor­ tante festival di trotto del mondo. Creato nel 1905 (al­ lora erano solo una decina di convegni), l’appuntamento parigino ha via via preso im­ portanza fino ad arrivare a quello che è oggi, ovvero uno spettacolare incrocio di cam­ pioni provenienti da ogni Pa­ ese, sulla pista più bella del mondo. Il tutto è possibile anche gra­ zie a un montepremi mo­ struoso: da oggi al 1° marzo, ultimo giorno del meeting, verranno messi in palio ben 43.265.000 euro in 725 cor­ se, mentre i convegni saran­ no 88. La media per corsa è addirittura di 59.676 euro, una cifra incredibile. Il culmi­ ne è ovviamente il Prix d’Amérique, in programma

Baseball WORLD SERIES SUL 3­2

come da tradizione l’ultima domenica di gennaio, in que­ sto caso del 2014 ovviamente. Ready Cash cercherà il terzo sigillo, dopo la bruciante sconfitta dello scorso genna­ io ad opera di Royal Dream, dopo le vittorie del 2011 e del 2012. Solo quattro cavalli hanno vinto almeno tre volte: Uranie, Roquepine, Bellino II e l’ immenso Ourasi, unico autore del poker. E nel meeting cercheranno spazio anche i nostri cavalli. Nessuno è impegnato oggi, con l’attenzione catalizzata sul Prix de Cevennes (m 2700) nel quale scende in pi­ sta lo svedese Sanity, uno dei cavalli più in forma d’Europa, che ha saputo battere di re­ cente proprio Ready Cash, in settembre a La Croise Laro­ che (Francia) nel GP locale.

Azzurre «Pensiamo a noi, a dare il massimo con umiltà. Alla fine faremo i conti. Guai a sottovalutarle», segnala Corrado Barazzutti, in tribu­ na attento ai palleggi del te­ am russo. In casa Italia, gior­ nata double face. Solo Karin Knapp ha lavorato con il ma­ estro Francesco Piccari. Lo sparring? Stefano Mocci, sin­ golarista del Tc Cagliari, già campione italiano under 14 e 16, ex compagno di doppio di Piccari. A riposo Roberta Vinci per un leggero torcicol­ lo, Sara Errani (che ha svolto esami ecografici al polpaccio infastiditosi al Masters di

Alisa Kleybanova, 24 anni AFP

Istanbul: tutto ok) e Flavia Pennetta hanno fatto un’oretta di palleggio. Ma il debutto delle russe — allog­ giate al Forte Village di Pula, 45’ dal capoluogo, l’Italia sta in centro, al T­Hotel — non è passato inosservato. Il c.t. Tarpichev ha con sé Alisa Kleybanova (n. 180 wta), Alexandra Panova (138), Iri­ na Khromacheva (231) e Margarita Gasparyan (317). FEDERER­ANDERSON A Parigi­Ber­ cy (Fra, 2.6456.495 euro, sint. indoor), oggi Federer chiede la vittoria decisi­ va per qualificarsi al Masters del 4­11 novembre a Londra ad Anderson (S.Af), che ha superato Youzhny (Rus) per ritiro per 4­6 7­6 (0) 2­1. mentre Tsonga (Fra) cede a Nishikori (Gia) 1­6 7­6 (4 7­6 (7) e crolla verso Londra. Mentre l’altro francese, Richard Ga­ squet, dopo aver battuto Verdasco (Spa) 7­5 6­7(6) 6­3 è ancora in corsa per la gara coi primi 8 del mondo.

Nuoto INCONTRI A ROMA

Colpo Boston Lupo e Nicolai Vicino all’anello terzi al mondo

Putin premia il c.t. Gamba

Pellegrini­Fin per i tecnici

Boston stanotte (ore 2, di­ retta Sky Sport 2, partenti Lac­ key­Wacha) potrebbe conqui­ stare le World Series se batterà in casa, al Fenway Park, St.Louis, dove lunedì sera ha vinto gara­5 per 3­1 e portando­ si avanti 3­2 nella serie al me­ glio di 7. Il mancino Jon Lester (7.2rl, 7so, 0bb, 4 bv) ha vinto per la seconda volta la sfida sul monte contro Wainwright (7rl, 10so, 1 bb, 8bv), mentre Ueha­ ra ha firmato la seconda salvez­ za nella serie. Ancora gran pro­ tagonista David Ortiz, che c’era nell’ultimo trionfo dei Red Sox nel 2007 sempre contro i Cardi­ nals: lo slugger, schierato in pri­ ma base, essendo in trasferta sul diamante dei campioni della National, in 5 partite della fina­ le vanta 11/15 (3 su 4 lunedì), cioè 733 di media (2 fuoricam­ po, 2 doppi e 6 pbc). Doppio an­ che per Pedroia e Ross e un pun­ to battuto anche per Ellsbury al 7°, mentre per i Cardinals un fuoricampo dell’1­1 al 4° di Hol­ liday e un doppio di Freese.

«Un nostro amico di lunga data»: così il presidente russo Vla­ dimir Putin ieri nella Sala di Cate­ rina al Cremlino mentre conse­ gnava al ct della nazionale russa di judo Ezio Gamba la prestigiosa onorificenza Ordine dell’Amici­ zia. Premiandolo come unico ita­ liano tra quasi 50 personalità rus­ se di spicco. «Il tecnico italiano ha fatto molto per lo sviluppo di que­ sto sport — ha detto Putin — so­ prattutto all’Olimpiade di Londra, dove la squadra russa ha ottenuto un risultato che nessuna squadra al mondo aveva raggiunto». Una giornata molto importante, «il co­ ronamento di un periodo impe­ gnativo qui in Russia» ha spiegato Gamba, che segue ora anche le donne: «Punto al miglior risultato della storia sia con gli uomini che con le donne a Rio. Sono orgoglio­ so di lavorare in Russia, in un Pae­ se con questo potenziale, con il vi­ vaio, la mentalità e il supporto che c’è in Russia, fare un grande risultato è una cosa possibile. Pu­ tin una o due volte l’anno s’allena con noi. Ma nel duello a due, il ri­ sultato è scontato: come si fa a batterlo? Vince sempre lui».

David Ortiz, 11/15 nelle finalI AP

Daniele Lupo e Paolo Nicolai

(c.f.) Quando manca un solo torneo maschile alla fine del World Tour 2013 (Durban, Sudafrica, 11­15 dicembre), per la prima volta abbiamo una coppia tra le prime tre al mon­ do, grazie alla costanza di ren­ dimento (tre 3 posti, un quar­ to) Daniele Lupo e Paolo Nico­ lai sono terzi nel ranking Mon­ diale, con 5940 punti, appena 10 in più dei campioni del mondo olandesi Brouwer­Me­ euwsen. In testa ci sono i letto­ ni Smedins­Samoilovs (6990) che in Sudafrica dovranno re­ spingere l’attacco dei brasiliani Bruno­Pedro (6740). Intanto prime sfide del tabellone finale oggi per le due coppie azzurre impegnate nell’Open femmini­ le di Phuket (Tha). Menegatti­ Orsi Toth con Arvaniti­Kara­ gkouni (Gre), domani con Mo­ trich­Rudykh e Ukolova­Pro­ kopeva (Rus). Gioria­Giombini iniziano con Elwin­Iatika (Van) e Makroguzova­Makro­ guzova (Rus), in una pool di cui fanno parte anche A. Ross­ Fopma (Usa). Assenti le leader World Tour, Talita­Lima (Bra).

Vladimir Putin ed Ezio Gamba

Si aggrava la posizione di Pistorius. I procu­ ratori che si occupano del processo hanno concesso al direttore nazionale della procu­ ra pubblica del Sudafrica di aggiungere due capi d’accusa legati alle armi da fuoco (po­ trebbero anche essere relativi a spari in pubblico) contro il campione paralimpico su­ dafricano. Pistorius era già accusato del­ l’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp e di possesso illegale di armi. Il portavoce dell’autorità nazionale, Nathi Mncube, spie­ ga che le accusa erano già state sollevate contro Pistorius ma non erano incluse nella causa originale di agosto perché i presunti reati sono avvenuti in una giurisdizione dif­ ferente rispetto a quella in cui si è consuma­ to l’omicidio. GIAMAICA Tre alti dirigenti della Wada sono arrivati ieri a Kiggston dal Canada per un’au­ dizione sul sistema antidoping della Giamai­ ca messo in dubbio dall’agenzia internazio­ nale. Il gruppo, guidato dal direttore dei pro­ grammi educativi Rob Koehler è stato rice­ vuto nel quartiere generale della Jadco.

Judo PRESTIGIOSA ONORIFICENZA

Serie (su 7): Boston­St.Louis 3­2 (8­1, 2­4, 4­5, 4­2, 3­1). Stanotte ore 2 gara­6.

Beach volley PRIMA VOLTA

Italia­Russia muove i primi passi. Ieri alle 11 si so­ no tenuti i primi allenamenti delle russe, seguite dai mae­ stri Julian Vespan (laurea in matematica, scuole tennis a Perugia e Roma, in tasca il bi­ glietto per trasferirsi a Boca Raton, in Florida, con la Kleybanova al seguito) e La­ risa Savchenko. Due ore al mattino e un richiamo di ser­ vizi, pallate da fondo e sotto rete, al pomeriggio. Il tutto in un clima festoso. Sia per la visita dei ragazzini delle scuole elementari confinanti col circolo, sia per la splendi­ da giornata che fa dire ad Alexandra Panova: «Bellissi­ mo, qui è piena estate!».

Atletica Altre accuse per Pistorius

STRADA ITALIA (m.m.) Mezza Arezzo. Uomi­ ni: 1. Rono (Ken) 1h03’19”. Donne: 1. Chebet (Ken) 1h15’52”. Maratona Lucca. Uomini: 1. Soufyane (Mar) 2h29’12”. Donne: 1. Dardini 2h43’07”. Maratona Parco Nazionale del Gar­ gano. Uomini: 1. Guastamacchia 2h30’01”. MARATONA CASABLANCA (d.m.) Il kenia­ no Milton Rotich Kiplagat ha vinto in 2h08’35” la Maratona di Casablanca (Mar).

Baseball PICCOLI SCUDETTI (m.c.) Il Bolzano con­ quista uno storico scudetto Allievi (1­0 sul Bologna) con una no­hit di Eritale e Gaiga in finale. Gli altri titoli assegnati: Cadetti al Net­ tuno Elite (su Oltretorrente, Crocetta e Sala Baganza), Ragazzi al Nettuno 2 (su Ronchi dei Legionari e Ares Milano). Domenica prossima gara2 degli Under 21: in gara1 Lati­ na­Alpina Trieste 5­1. COLPO ABREU (r.r.) I Chicago White Sox an­ nunciano l’accordo da 68 milioni di dollari per sei anni col fuggiasco Jose Abreu, 26 an­ ni, 17° cubano (il più pagato, 3 fuoricampo e 9 pbc al World Classic) e terzo nel team dopo l’interbase Alexei Ramirez e l’esterno Dayan Viciedo.

Bocce PETANQUE E RAFFA (c.f.) Prima a petan­ que: Lanternino­Bovesana 9­11, Abg Geno­ va­Valle Maira 13­7, San Giacomo Imperia­ Biarese Demonte 6­14, Taggese­Auxilium Saluzzo 14­6. Donne: Anpi Molassana­Auxi­ lium 10­8, Martina Sassello­Caragliese 6­12, Abg­Valle Maira 6­12, San Giacomo­Ponte­ dassio 6­12. Prima a raffa Ancona 2000­ Fashion Cattel 2­0, Boville Marino­L?Aquila 2­1, Montegranaro­La Pinetina 0­2, Monte­ gridolfo­Colbordolo 2­1, Mp Filtri­Montecati­ ni Avis 1­1.

Boxe KOLAJ SFIDANTE (i.m.) Grande occasione per Orial Kolaj (13­5), albanese naturalizzato italiano: l’Ebu l’ha nominato cosfidante di Na­ djib Mohammedi (Fra, 33­3) per l’europeo dei mediomassimi lasciato vacante da Jur­ gen Braehmer. Trattativa privata entro il 2 dicembre. MASSIMI LEGGERI (i.m.) Il 22 novembre a Frontino (Pu) l’imbattuto Mirko Larghetti (19) difenderà il titolo Ue dei massimi leggeri con­ tro Stephan Vugdelija (Cro, 7­1), organizza Opi 2000.

Philippe Lucas­Federica Pellegrini

Approfittando della sua permanenza a Roma, dove si allena all’Acquaniene, Federi­ ca Pellegrini sta trattando at­ traverso il d.g. del suo club, Gianni Nagni, l’operazione tecnica triennale per i tecnici Philippe Lucas e Matteo Giun­ ta (anche preparatore atleti­ co), per il quale l’accordo è più vicino. Il progetto verso Rio 2016 è in fase di valutazione da parte del vertice Butini­Del Bianco e prevede il progressi­ vo impegno diretto del tecnico francese che comunque conti­ nuerebbe a lavorare a Narbon­ ne e in alcuni collegiali a Vero­ na. Federica si appresta al de­ butto italiano tra Lamezia (9­ 10 novembre) e Viareggio (22­ 23 novembre), quindi sarà impegnata agli Europei indoor danesi di Hernin a dicembre. PER LAMEZIA (al.f.) Massiccia parteci­ pazione degli azzurri a Lamezia (25 m) il 9­10/11. Oltre a Federica Pellegrini e Fi­ lippo Magnini, sono attesi Di Tora, Rivol­ ta, Detti, Dotto, Leonardi, Marin, Pesce, Turrini, Bianchi, Barbieri, De Memme, Mizzau e Nesti oltre agli azzurrini Men­ carini e Biondani e ai russi del team Adn Korotyshkin, Fesikov e Zueva.

SCOLARI E JUNIORES (i.m.) A Roccaforte di Mondovì (Cn) si sono laureati i nuovi campio­ ni d’Italia schoolboy (u14) e junior (u16) al ter­ mine di una kermesse con 240 atleti e 107 incontri. Regione leader la Sicilia con 11 titoli. Schoolboy: 38.5 Girardelli (Tn), 41.5 Cianci (Sc), 43 Dell’Aquia (Sc), 44.5 Girgenti (Ve), 46 Pezzinga (Sc), 48 Pirrea (Sc), 50 Carella (Pl), 52 Orlanda (Pl), 54 Ferlick (Sc), 56 Vaccaro (Sc), 59 Laisa (Sc), 62 Caruso (Sc), 65 Ger­ man (Vg), 68 Bardazzi (Ts), 72 Scala (Sc), 76 Pugliara (Pm), +76 Rosso (Vg). Juniores: 46 Melfi (Sc), 48 Sauli (Ab), 50 Zara (Sa), 52 Di Serio (Cp), 54 Cherchi (Sa), 57 Iozia (Sc), 60 Caredda (Lz), 63 De Masi (Cl), 66 Gressani (Ts), 70 Sarchioto (Lz), 75 Mineo (Pl), 80 Fi­ nelli (Lb), +80 Brito (Ts).

Canoa NUOVA STAGIONE (a.fr.) A Valstagna (Vi) si ritrova la nazionale di slalom, gare sabato e domenica a Londra, per Omar Raiba e i cam­ pioni del mondo a squadre, Andrea Romeo e Giovanni de Gennaro. Assente Daniele Mol­ menti, in viaggio di nozze in Giappone con la moglie Eleonora.

Hockey ghiaccio COPPA ITALIA (m.l.) Ieri (quarti, gara­3) — A Brunico (Bz): Val Pusteria­Cortina 7­3 (serie 2­1). Final Four (a Collalbo 30/11 e 1/12): Val Pusteria­Asiago; Valpellice­Renon. CHE BOLZANO (m.l.) Il Bolzano, al Palaonda, nel 18° turno di Ebel, batte i campioni in cari­ ca del Klagenfurt 7­4 (1­1, 4­2, 2­1) e si con­ ferma al comando solitario. Reti di Beaudoin (1­1 e 2­1), Sharp (3­2), Nicoletti 2 (4­2 e 6­3), Pance (5­2) e Schofield (7­4). Classifica: Bol­ zano 27; Salisburgo 26; Linz 25; Villach, Vienna 22; Znojmo*, Graz 21; Fehervar 20; Klagenfurt** 18; Dornbirner 16; Innsbruck 12; Lubiana 5 ( una in meno, **una in più).

Hockey pista POSTICIPO (m.nan) Nel posticipo della 3a di A­1, Valdagno­Breganze 4­5 (p.t. 3­1; Nicolia, Platero, Festa, Tataranni; 2 Silva, Cocco, 2 De Oro). Classifica: Forte dei Marmi 9, Cgc Viareggio e Breganze 6, Prato e Lodi 5, Val­

dagno, Sarzana e Bassano 4, Asd Viareggio e Giovinazzo* 3, Trissino e Follonica* 2, Ma­ tera 1, Correggio 0. (*una partita in meno).

Ippica Roma: 2­6­1­10­5 7ª corsa ­ m 1400: 1 Notte dei Desideri (D.Pe­ rovic); 2 Capinera; 3 Sword in the Rock; 4 Falcon in the Air; 5 Golden Park; Tot.: 3,82; 1,50, 1,86, 1,42 (28,88). Quinté: 1.800,90. Quarté: 242,26. Tris: 33,62. OGGI QUINTÉ AD AVERSA Al Cirigliano (ini­ zio convegno alle 14.40) ennesima tris sosti­ tutiva di livello bassissimo: scegliamo Nora Giulia (3), Magellano Ll (11), Negus Bi (7), Lon­ garone (14), Magic Fighter Lf (1) e Imprevisto Ral (12). SI CORRE ANCHE Trotto: Torino (14.50). Ga­ loppo: Milano (14.30).

Nuoto PER GENOVA (al.f.) Presentata il 40° Nico Sapio di Genova sabato alla Sciorba (25 m) con oltre 1000 nuotatori, tra cui Turrini, Leo­ nardi e Codia, Scarcella. Giovedì a Palazzo Ducale, clinic con David Marsh a cui inter­ verranno Butini e Bolognani e i big americani Jones, Thoman e Coughlin. Venerdì tocca ad esordienti e ragazzi. CINESI (al.f.) Chiusura dei campionati cinesi di Huangshan. Uomini: 50 sl Ban Bao 22”84; 400 sl He Tianqui 3’50”77; 200 ra Xie Zhi 2’15”07. Donne: 50 sl Suo Ran 25”69; 800 sl Bi Yirong 8’36”01.

Pallamano MONDIALI 2019 Germania e Danimarca or­ ganizzeranno i Mondiali uomini 2019. La can­ didatura congiunta è stata preferita a quella della Polonia e unica di Ungheria e Slovac­ chia. Le edizioni precedenti della rassegna iridata si disputeranno in Qatar (2015) e Francia (2017).

Pallanuoto I 60 giudici gara si fermano in Puglia BARI A causa della mancata corresponsione dei compensi, oltre 60 giudici ufficiali di gara (Gug) della Federnuoto pugliese hanno invia­ to una lettera al presidente degli arbitri re­ gionali, Patrizia Zappatore, e per conoscen­ za ai vertici nazionali Fin, per «annunciare l’indisponibilità alla continuazione del servi­ zio per la stagione agonistica 2013/2014». La protesta, è scritto nella nota, nasce «da un profondo disagio a cui non si è posto rime­ dio»: i gug pugliesi evidenziano che gli appelli a una maggiore collaborazione con la Fede­ razione regionale sono rimasti inascoltati «generando un profonda frustrazione pro­ fessionale ed economica». Roberto Petro­ nilli, presidente nazionale del Gug, dice: «So­ no a conoscenza di problemi legati alla cor­ responsione dei rimborsi e di altri problemi organizzativi che stiamo cercando di risol­ vere. Le gare non si fermano ­ ha puntualiz­ zato Petronilli senza specificare che ulteriori costi avrebbero ­ perché potremmo attinge­ re agli ufficiali di gara delle regioni limitrofe».

Sci nautico EUROPEI PIEDINUDI (m.l.) A Kimberly (Saf) si sono conclusi gli Europei piedinudi con l’Italia terza dietro Sudafrica e Germania. A livello individuale quarti posti per Paola Ai­ mone in slalom, figure e combinata e Filippo Mussano in slalom dove Giulio Stagi ha chiu­ so 5°.

Sport invernali Scommessa persa Blardone 3 km salita Max Blardone avrebbe dovuto arrivare tra i primi cinque domenica a Solden nel primo gigante della stagione per evitarsi i 3 km di corsa in salita verso il passo Rombo lato au­ striaco. Persa la scommessa, Max ne ha ap­ profittato per affrontare un originale sessio­ ne di defaticamento post gara. «La prossima volta dice Max ­ spero di essere io a filma­ re».

Tennis RUSSE KO Prima giornata al Masters B con le seconde 8 della classifica mondiale donne a Sofia (Bul, 750.000$, sint. Indoor): Halep (Rom) b. Pavlyuchenkova (Rus) 6­3 6­3; Iva­ novic (Ser) b. Pironkova (Bul) 6­0 6­2; Cor­ net (Fra) b. Kirilenko (Rus) 5­0, rit.

Vela Mini Transat riparte Pedote al comando (r.ra.)Dopo un rinvio di due settimane a cau­ sa del maltempo è partita ieri mattina da Douarnenez (Francia) la Mini Transat. Gli 84 skipper stanno facendo rotta su Lanzarote porto di arrivo della prima tappa. Ottimo av­ vio per Giancarlo Pedote che al rilevamento di ieri sera alle 20 era al comando tra i proto­ tipi, primo tra gli scafi di serie Ian Lipinski . Per raggiungere le Canarie i concorrenti do­ vranno attraversare il golfo di Guascogna e poi passare per Capo Finisterre. Sono attesi venti forti, soprattutto tra venerdì e sabato. Il direttore di regata ha annunciato che, se la situazione dovesse diventare pericolosa, potrebbe decidere di far terminare la prima tappa a Sada, nella Coruna (Spagna).

Il Presidente della Federazione Italiana Pentathlon Moderno, Professor Valter Magini, e la Federazione tutta, si stringono intorno alla famiglia dello scomparso

Alberto De Felice

Presidente della FIPM dal 1981 al 1995. - Roma, 29 ottobre 2013.


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Alla vigilia della decadenza

Come mai non ci sono più gli industriali illuminati? Boom di ascolti per la fiction su Olivetti che racconta la storia dell’imprenditore visionario che cambiò il sistema delle fabbriche Ci stiamo tutti innamo­ rando di Adriano Olivetti, e in­ fatti lo share della prima serata di lunedì, dedicata alla vita del grande imprenditore interpreta­ to da Luca Zingaretti, ha vinto l’Auditel con 6.117.000 spettatori e uno share del 22,.92%.

1 Non è mica questo successo clamoroso. Le partite fanno di più.

E posso aggiungere che se non ci fosse stato Zingaretti, probabilmente gli indici di ascolto si sarebbero dimezzati. Ma che importa questo, alla fi­ ne? È importante che gli spetta­ tori abbiano preso contatto con un imprenditore­utopista­filo­ sofo­artista, una figura estra­ nea alla nostra tradizione, e in­ fatti isolata, detestata e adesso rimpianta, anche se non si sa quanto sinceramente e quanto consapevolmente. Per dire: Olivetti, tra le mille cose che ha fatto, ha scritto un libro intito­ lato Democrazia senza partiti. E dentro possiamo leggere que­ ste parole: «Milioni di italiani attendono un rinnovamento morale e materiale… Un regi­ me democratico in sostanza debole fa dell’Italia di oggi un Paese in cui le condizioni si pre­ stano a preziose possibilità co­ me a tragici eventi, anche per­ ché i deputati sono designati da liste manipolate dalle dire­ zioni dei partiti [...] Molte co­ scienze inquiete sono oggi in una crisi dolorosa, perché per esse i partiti non hanno rispet­ tato la verità, non hanno avuto tolleranza e hanno tradito gli stessi ideali dai quali erano na­

La Lettera 22 Nel 1950 Olivetti inventò la macchina per scrivere portatile che ricevette premi sia in Italia che all’estero. Oggi è esposta al Museo d’Arte Moderna di New York. Nella foto, Luca Zingaretti in «Adriano Olivetti, la forza di un sogno»

4 I NUMERI

22%

Lo share della fiction Il programma più visto della prima serata di lunedì è stato la prima parte della fiction «Adriano Olivetti la forza di un sogno», interpretata da Luca Zingaretti e trasmessa da Rai 1, con 6.117.000 di spettatori e uno share del 22.92%

ti». Era il 1949. La Costituzione era entrata in vigore da poco più di un anno.

2

Come mai di gente simile non ne nasce più?

Ma intanto era diverso il cli­ ma generale. Tutto il Paese, e sia pure già con quel tipo di partiti e di democrazia che ci hanno ridotto alla condizione attuale, si dava un gran da fare per la ricostruzione, la miseria era carica di speranze, si pote­ va rischiare molto anche per­ ché c’era da perdere poco. L’Ita­ lia, poi, era fatta di giovani. Detto questo, ed espressa per quel grand’uomo tutta l’ammi­ razione e il rimpianto necessa­ ri, si dovrà ammettere che si trattò di uno sconfitto.

3

Sconfitto non per sua colpa, si direbbe, ma perché il mondo che lo circondava...

Sì, certo, l’umanità è cattiva e schiaccia in genere sotto i pie­ di del proprio bieco interesse le buonissime intenzioni da cui sono animati gli eroi. Ma biso­ gnerà anche dire che i veri

grandi uomini sanno in che mondo di vipere si muovono e sono capaci di agire d’astuzia e talvolta persino malignamente per rendere concreti i propri sogni. Ho già ricordato un’altra volta che Lincoln, come si vede nel film, non esitò a corrompe­ re chi andava corrotto per far passare la legge che aboliva la schiavitù. E anche Lenin, prima della Rivoluzione, finanziò il movimento dei bolscevichi con rapine da strada che fruttarono molti rubli e molti morti. Due mascalzoni, a modo loro, che hanno però vinto la storia. Oli­ vetti, invece, è un santo che ha perso.

4

Non è un modo strano di considerare quel grande? Co­ me mai risulta un peccato mortale illudersi?

Ma illudersi è un peccato mortale. L’uomo inventò la Let­ tera 22, che ancora oggi è con­ siderata un capolavoro di desi­ gn ed è esposta al Museo d’Arte Moderna di New York, e, dan­ do retta a Enrico Fermi, costruì il primo calcolatore elettroni­ co, e riempì la fabbrica di intel­ lettuali come, cito a caso, Ottie­

ro Ottieri, Ferrarotti, Luciano Gallino, Paolo Volponi, Pampa­ loni, Giorgio Soavi, che gli spo­ sò la figlia ed è il padre del Mi­ chele Soavi regista del film con Zingaretti. Ma l’elettronica da­ va fastidio agli americani, che gli avevano rifilato il pozzo senza fondo della Underwood, proteggevano Ibm e General Electric e non volevano distur­ batori da un paese insignifican­ te come il nostro (qui la storia è simile a quella di Mattei). Oli­ vetti adorava gli Stati Uniti e non valutò bene quello che sta­ va facendo. La sequenza delle sue conquiste è entusiasmante: dopo Ivrea, Pozzuoli, Agliè, San Bernardo, Caluso, San Pa­ olo in Brasile, New Canaan, Pi­ sa, la Telettra, la Sgs. Però alla sua morte si vide chiaramente che l’azienda era sottocapita­ lizzata e follemente indebitata: 61,8 miliardi di lire di patrimo­ nio e 118,5 miliardi di debiti, le banche svizzere che volevano pignorarla, il pool di salvatori messo insieme da Fiat e Medio­ banca, con le cessione dell’elet­ tronica, appunto, agli america­ ni della General Electric.

5

Ma allora...

Bisognava essere ben più spietati per coniugare profitto e bellezza, diritti del capitale e diritti del sociale. Ci si deve rassegnare all’idea che gli uo­ mini sono mediamente malva­ gi, e comportarsi di conse­ guenza. La tragedia di Adria­ no è descritta tutta nello stu­ pendo romanzo di Ottieri, Donnarumma all’assalto. Il protagonista, che parla in pri­ ma persona, deve selezionare il personale per la nuova fab­ brica di Pozzuoli. E insegue, naturalmente, il suo ideale olivettiano. Ma l’operaio Don­ narumma e gli altri che assal­ tano il selezionatore per esse­ re assunti non fanno troppo caso alle finezze intellettuali di costui e pretendono, anche con la prepotenza, due sole cose: sistemarsi e faticare il meno possibile. Sta qui tutta la storia degli anni successivi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

PROCESSO CONCORDIA IN AULA A GROSSETO LA MOLDAVA AMMETTE LA RELAZIONE CON IL COMANDANTE: «NON PAGAI IL BIGLIETTO»

Domnica: «Sì, ero l’amante di Schettino» FRANCESCO RIZZO

Dopo dieci minuti di esi­ tazioni, Domnica Cemortan ammette: «Sì, ho avuto una re­ lazione con Francesco Schetti­ no». A Grosseto, al processo per il naufragio della Costa Concordia, la ballerina molda­ va spiazza la difesa. Un avvoca­ to le domanda se abbia avuto una storia con il comandante e lei, a fatica, ammette: «Sì, ma dopo il naufragio non ci siamo più visti». Schettino, al banco degli imputati, scuote il capo. Forse anche per un altro moti­ vo: rispondendo a una parte ci­ vile, la Cemortan ha ammesso di essere salita senza biglietto.

«Quando sei l’amante di qual­ cuno non te lo chiedono», le sfugge in moldavo. L’interprete traduce anche se Domnica non vorrebbe e poi le spiega che era obbligata a farlo. Cena E sul disastro del 13 gennaio 2012 la donna, che era in plancia, ricorda: «Ho sentito un ufficiale dire che era stato sbagliato l’ordine del co­ mandante e il comandante “l’ha brontolato” ripetendo l’ordine. Dopo qualche minu­ to, è successo quello che è suc­ cesso». Finita l’udienza, lo sfo­ go: «Oggi sono morta per la se­ conda volta». Sul naufragio te­ stimonia anche Antonello Tievoli, maître di bordo, origi­

nario del Giglio: «Durante una cena chiesi a Schettino di pas­ sare meno lontani dalle usuali 5 miglia dal Giglio. E, il 6 gen­ naio, mi sembrava che fossimo più vicini del solito», ma «Schettino non fu entusiasta della distanza e disse al vice di prendere nota per il 13 genna­ io 2012». La sera in cui avven­ ne il disastro, rievocato anche dal collega di Tievoli, Ciro Onorato: «Alcuni passeggeri hanno alzato le mani contro l’equipaggio per riuscire a sali­ re sulle scialuppe. Abbiamo provato a gestire la situazione, ma non ci siamo riusciti». E Schettino gli disse: «Stammi vicino, non mi abbandonare». © RIPRODUZIONE RISERVATA

S

Gli spagnoli «Resterà italiana» Telefonica rassicura l’Italia e, mentre si prepara a diventare il principale azionista di Telecom, si impegna a sviluppare «il mercato domestico e gli investimen­ ti per la rete». Il presidente del gruppo spagno­ lo Cesar Alierta (nella foto) ieri ha visto Letta, in un incontro definito «interlocutorio» da fonti di palazzo Chigi. «Riunione cordiale», ha detto Alierta rassicurando sul fatto che Telecom rimarrà italiana. Rassicurazioni che non convincono Marco Fossati, socio al 5%: per lui gli spagnoli «pensano solo ai propri interessi»

Il Senato approva il decreto sulla Pa «Bel passo avanti» Un giorno prima della decadenza, il Senato ha approvato con 174 sì, 53 no e un astenuto e dunque convertito in legge il decreto sulla Pubblica Amministrazione che ha norme per la riduzione delle spese, la mobilità e l’efficienza amministrativa. «È stato fatto un passo avanti importante verso una Pa più giusta, meritocratica e trasparente», ha commentato il ministro per la Pa e la Semplificazione Gianpiero D’Alia.

Nel weekend forti piogge

Bufera San Giuda 16 morti in Europa Allerta in Italia Mentre nel Centro­Sud il clima è quasi estivo Italia, il Nord è colpito dal maltempo. Nel weekend, sulle Alpi, nord­ovest e Triveneto, fino all’alta Toscana, arriveranno due forti perturbazioni, in attesa di una più potente prevista per martedì 5 novembre. È la coda della perturbazione atlantica San Giuda, che ha colpito il Nord Europa causando 16 vittime, mentre migliaia di persone sono senza corrente elettrica.

Alberi caduti in Olanda LAPRESSE

La ragazzina del «Papi»

Noemi mamma: a Napoli è nata una bambina Noemi Letizia è diventata mamma. La ragazzina che chiamava Silvio Berlusconi «Papi», oggi 22enne, ha infatti dato alla luce una bimba in una clinica di Napoli. Secondo il settimanale «Oggi», in sala parto era presente anche il compagno di lei, l’imprenditore 32enne di un’ottima famiglia partenopea Vittorio Romano che fa coppia con Noemi da tre anni: il neo papà ha anche voluto tagliare il cordone ombelicale della piccola.

Grave un albanese

Firenze, si spara alla testa giocando alla roulette russa

Domnica Cemortan, 27 anni, fuori dall’aula AP

Rischia la vita un 20enne albanese che vive a Firenze dopo essersi sparato giocando alla roulette russa. Il ragazzo era tornato a casa ieri mattina dopo una notte passata a bere e, secondo le ricostruzioni, avrebbe estratto una pistola calibro 38 iniziando a giocare alla roulette russa con un amico: prima un colpo a vuoto alla coscia dell’altro, poi il proiettile alla propria testa. Il giovane è ora ricoverato in coma all’ospedale fiorentino di Careggi.


MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013

DATAGATE, ATTACCO UE

ALTRI MONDI

«Da Putin i gadget con le microspie» Nella guerra di spie esplosa con il Datagate, adesso tutti sono contro tutti. E l’ultimo attacco lo sferra l’Unione Europea contro la

Russia di Vladimir Putin (nella foto). Durante l’ultimo G20 che si è svolto nel settembre scorso a San Pietroburgo, ai capi di Stato e di governo sarebbero stati consegnati gadget che contenevano microspie per pc e telefonini. Il Cremlino ha risposto: «Un tentativo di sviare

Decadenza del Cav È caos in Giunta Il voto slitta a oggi Ieri riunione fiume ma tra Pd e Pdl è muro contro muro I democratici: «Ostruzionisti». E Silvio si rivolge a Letta DANIELE VAIRA

Una riunione fiume, più volte sospesa. Interventi, scon­ tri, richieste e carte giocate a sorpresa. Alla fine l’unica deci­ sione è che la Giunta del Sena­ to non si è espressa sul voto pa­ lese o segreto sulla decadenza di Berlusconi. Oggi potrebbe essere la volta buona, ma ieri è stata una giornata caotica. «Il Pdl — la denuncia del centrosi­ nistra — ha cercato in ogni mo­ do di allungare i tempi ricor­ rendo anche a tecniche ostru­ zionistiche e dilatorie». «I De­

L’ago della bilancia è la senatrice Lanzillotta di Scelta Civica mocratici — hanno ribattuto i pidiellini — stanno cercando con un colpo di mano di cam­ biare a maggioranza il regola­ mento del Senato che stabili­ sce come il voto debba essere segreto». Il M5S, nel mezzo, ha attaccato il centrodestra ricor­ dando come la legge Severino preveda «immediatamente» il voto sulla decadenza del «pre­ giudicato Berlusconi» e invece «gli sono stati regalati altri due mesi di tempo». Il Cavaliere si è appellato direttamente, inve­ ce, a Letta affinché il governo intervenga per sancire come la legge Severino non possa esse­ re retroattiva. Lanciando un vero ultimatum al premier: «La delega della legge è ancora aperta basta aggiungere una riga per dire che non è retroat­ tiva. Letta dica sì o no». Tensione A surriscaldare il

4 I NUMERI

13

I senatori Oltre al presidente Pietro Grasso. che non voterà, sono 13 i senatori che compongono la Giunta del Regolamento: 3 del Pdl, 3 del Pd, due del M5S, uno per Sel, Gal, Lega, Scelta Civica e Autonomie

clima sarebbe stata tra l’altro l’intenzione espressa in Giunta dalla senatrice di Scelta Civica Linda Lanzillotta di dichiararsi a favore del voto palese. Cosa che avrebbe spostato l’ago del­ la bilancia verso la trasparenza dello scrutinio. Francesco Nit­ to Palma, presidente della commissione Giustizia del Se­ nato e componente della Giun­ ta, ha cercato in tutti i modi di far sospendere la seduta. L’oc­ casione l’hanno offerta le mo­ tivazioni della sentenza della Corte d’appello di Milano, uscite nel frattempo, nelle qua­ li si ribadiva come quella della decadenza sia di fatto un effet­ to amministrativo della sen­ tenza penale, «a vantaggio del­ la nostra tesi sull’irretroattività della Severino», la sua aggiun­ ta. E il via a un nuovo dibattito, che riprenderà oggi alle 9. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL PRESIDENTE SICILIANO

Crocetta si salva Sfiducia dei grillini bocciata in aula Rosario Crocetta può andare avanti. Ma il «modello Sicilia» non c’è più. Ieri l’Assem­ blea regionale siciliana ha res­ pinto (46 contrari, 31 favorevoli, 13 assenti) la mozione di sfidu­ cia, che ha tenuto i deputati incollati agli scranni per 9 ore di fila. Il voto ha scavato un solco tra i grillini, promotori della mo­ zione, e il governatore: si sono fronteggiati in aula a viso aperto, scambiandosi accuse, scomodando condottieri, poeti, salmi sacri. «Una pagina comunque dolorosa», ha detto alla fine Crocetta. Esausto.

A D’ALEMA VS RENZI

l’attenzione». Anche l’America, da settimane nella bufera per le indiscrezioni che riguardano le milioni di telefonate globali intercettate dalla sua Agenzia di sicurezza (Nsa), ha provato a difendersi, spiegando che anche i leader europi spiavano i servizi segreti americani: «Non abbiamo

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raccolto noi le informazioni sui cittadini europei, questi dati — ha aggiunto ieri il capo della Nsa, Keith Alexander ­ erano forniti dai nostri partner europei». L’intelligence italiana ­ la reazione però arrivata da Roma ­ non ha mai scambiato dati relativi ai cittadini con gli 007 americani».

I DATI SECONDO L’ISTAT LA METÀ SI TROVA AL SUD

Un Paese di poveri: raddoppiati in 5 anni In stato di indigenza vivrebbero in 4,8 milioni. E la Corte dei Conti: «Ora una tregua fiscale»

S

«Matteo come la Lisi» «Scusalo, Virna» A quasi un mese e mezzo dalle primarie dell’8 dicembre, si surriscalda il clima nel Pd e piovono battute e colpi bassi. Sarcastico Massimo D’Alema, che sostiene che il sindaco gli ricorda «un po’ quella pubblicità con Virna Lisi, “con quella bocca può dire ciò che vuole”...». Renzi si scusa con l’attrice e ricambia: «L’unico personaggio del passato che mi viene in mente per D’Alema è... D’Alema». E nel gioco anche il prodiano Sandro Gozi sostenendo che «D’Alema somiglia ai “Nilla Pizzi” della politica...»

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Una clochard nel centro di Napoli ANSA

La nuova legge di stabili­ tà non piace neppure alla Cor­ te dei Conti ma un merito ce l’ha: «Si pongono le condizio­ ni per una tregua fiscale» ba­ sata su «un’elevata dose di de­ terrenza». Parola del presi­ dente designato della Corte dei conti, Raffaele Squitieri, nel corso di un’audizione da­ vanti alle commissioni Bilan­ cio di Camera e Senato. La leg­

ge, secondo Squitieri però, non aiuta i più poveri: sareb­ bero circa 25 milioni i soggetti che non beneficeranno del ta­ glio del cuneo fiscale. Lavora­ tori autonomi ma anche inca­ pienti e pensionati, mentre è forte il rischio di «ulteriori au­ menti impositivi» in particola­ re sulla casa. Un milione di minori Un allar­ me, se così si può considerare, che fa il paio con i nuovi dati comunicati proprio ieri dal­ l’Istat sui poveri in Italia. Negli ultimi cinque anni, dal 2007 al 2012, il numero di italiani in povertà assoluta è raddoppia­ to, passando da 2,4 a 4,8 mi­ lioni. Quasi la metà di questi quasi cinque milioni di indivi­ dui (2 milioni 347mila) vive nel Mezzogiorno, erano “solo” un milione 828 mila nel 2011. E ancora oltre un milione sono minori, con un’incidenza sali­ ta in un anno dal 7 al 10,3%. Una situazione che non sem­ bra migliorare neppure nel­ l’anno in corso, se è vero che il 17% delle famiglie nel primo semestre del 2013 dichiara di aver diminuito la quantità di alimentari acquistati e di aver scelto prodotti di qualità infe­ riore. Due anni prima, nel 2011, erano il 12%.

OPERAZIONE CLAN COLPITI GRAZIE ALLA PENTITA UCCISA

‘Ndrangheta, 17 arresti in un blitz Decisivo l’aiuto della Garofalo Sette omicidi tra il 1989 e il 2008, estorsioni, traffici di droga e detenzioni di armi. A fare luce su quasi 20 anni di omicidi di ‘ndrangheta nel Crotonese gli esiti di un’operazio­ ne condotta dai carabinieri del Co­ mando provinciale di Crotone che ha portato all’esecuzione di 17 ordinanze di custodia cautelare per associazio­ ne mafiosa e altro, emesse dal gip su richiesta della Dda di Catanzaro. Decisivo l’apporto alle indagini da Lea Garofalo, la testimone di giustizia di Petilia Policastro fatta sequestrare e uccidere a Milano dall’ex compagno, Carlo Cosco, per essersi ribellata alla legge dei clan. Un contributo essen­ ziale quello della donna i cui funerali solenni si sono svolti il 19 ottobre a

Milano: le sue dichiarazioni, ritenute dagli inquirenti «intrinsecamente attendibili» e. assieme a quelle di altri testimoni e collaboratori di giustizia e ai contenuti di intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno consentito alla Procura di Catanzaro, di chiedere e ottenere l’arresto, tra gli altri, di Vincenzo Comberiati, ritenuto il boss dell’omonimo cosca di Petilia Policastro, già in carcere, e di svelare il «patto» di collaborazione stretto dai «petilini» con Nicola Grande Aracri, capo dell’omonima cosca di Cutro, anche lui al 41 bis, indicato come l’autore di uno degli omicidi. Arresti e perquisizioni in varie regioni tra cui l’Emilia, dove da anni la mafia croto­ nese concentra gli interessi.


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MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013

LA BAND CON TRE FRATELLI

ALTRI MONDI

I Jonas Brothers k.o. «Ci siamo sciolti» I Jonas Brothers (nella foto) hanno ufficializzato il loro sciogli­ mento. La band Usa, idolo delle teenager, nelle scorse settimane,

aveva annullato il tour autunnale per «profonde spaccature». «Per il momento è finita — ha spiegato Kevin Jonas a “People” —. Dire per sempre è difficile. Abbiamo chiuso un capitolo». «È stata una decisione unanime», ha aggiunto Joe. La band è formata dai fratelli Kevin, Joe e Nick Jonas.

Zalone invade

Il nuovo film è già record Sarà in una sala su tre Esce domani in oltre 1200 copie l’atteso Sole a Catinelle L’attore: «Questa volta faccio il papà, ma resterò scorretto» ELISABETTA ESPOSITO ROMA

Checco Zalone e il cine­ ma, record dopo record. Ci aveva lasciato con i 45 milioni di euro che avevano fatto di­ ventare Che bella giornata il film più ricco della storia del cinema italiano. Ci ritroviamo oggi, alla vigilia dell’uscita del suo ultimo attesissimo lavoro, con un altro primato già battu­ to. Sole a catinelle, diretto co­ me i due precedenti della trilo­ gia “meteorologica” (il primo è Cado dalle nubi) da Gennaro Nunziante e prodotto dalla Taodue di Pietro Valsecchi, verrà infatti distribuito da Me­ dusa in oltre 1200 copie. Un numero così impressionante da spingerci a contattare l’Agis (Associazione Generale Italia­ na Spettacolo) per una do­ manda facile facile: quante sa­ le ci sono in Italia? «Gli ultimi dati parlano di 3950 schermi». In pratica ci ritroveremo Chec­ co in poco meno di una sala su tre. Un’autentica invasione. Del resto viene difficile dare torto agli esercenti dopo i nu­ meri dell’ultimo film. E la ten­ denza non sembra essere cam­ biata: in un paio di giorni i cir­ cuiti dei cinema che vendono online avevano già visto andar via oltre 30 mila biglietti. Ridere della crisi Le aspetta­ tive sono enormi, Zalone e Val­ secchi hanno scommesso sulla cifra che guadagnerà il film più caro di quelli che hanno re­ alizzato finora (8 milioni). «Dopo il successo di Che bella giornata, siamo stati due anni a fermi a pensare. La spinta è arrivata dal fatto che io stessi per diventare papà (otto mesi fa è nata Gaia, ndr), così sono

«Il segreto» fa boom

Checco Zalone, 36 anni, in una scena di «Sole a catinelle» con Robert Dancs che interpreta suo figlio. Per trovare il bambino giusto sono serviti 70 provini, ma con questo piccolo romeno è stato un colpo di fulmine

«

Difficile bissare i 45 milioni di “Che bella giornata”, ma anche questo è azzeccato

PIETRO VALSECCHI PRODUTTORE

spiegabile ottimismo ci faceva ridere. Quest’uomo è il prodot­ to di vent’anni di berlusconi­ smo. Ma nessuno gli punta il dito contro, anzi gli si vuole pure bene, è un po’ stupidino, è uno che ci ha creduto. Anche stavolta comunque non c’è al­ cun intento ideologico, la no­ stra unica vera missione è fare soldi e me l’ha inculcata quello lì». Indica Valsecchi, che giu­ stamente se la ride: «È una sta­ gione difficile per il cinema italiano, non credo possiamo alzare l’asticella rispetto al passato, ma sono sicuro che sa­ rà un altro film azzeccato». Co­ me dire, forse non arriveremo a 45 milioni ma poco ci manca. E l’invasione aiuta...

I Muse al cinema con il live di Roma Uscirà il 3 dicembre il dvd del concerto dei Muse allo Stadio Olimpico di Roma dello scorso luglio. Si chiama «Muse ­ Live at

A E GEPPI SI DÀ ALL’ARTE

S

La Cucciari in Rai col critico Bonami Si intitola «Dopotutto non è brutto» e sarà un viaggio in giro per l’Italia all’insegna delle bellezze o «bruttezze» artistiche. Protagonista della trasmissione, in onda su Rai 1 (da fine novembre) sarà la strana coppia composta dal critico Francesco Bonami e della comica Geppi Cucciari. Una gita «colta», tutta giocata sulla scelta di luoghi e di itinerari non convenzionali

Vago sapore di tv anni Ottanta, ma il risultato smentisce gli snob: oltre 3 milioni di spetta­ tori, 26% di share a puntata. Ogni pomeriggio alle 16.10 un telespettatore su 4 vede Canale 5 e si compiace del drammone popolare in costume. Di senti­ menti accesi, vendette, tradi­ menti, steccati sociali. Niente di diverso dai tempi in cui sugli schermi imperversava Grecia Colmenares, regina incontra­ stata del pianeta telenovela, protagonista di Topazio, Ma­ nuela, Maria e altro ancora. Una scena de «Il Segreto», telenovela spagnola in onda su Canale 5 ANSA

Nostalgia Oggi l’attrice ve­ nezuelana è una «50enne feli­ ce» residente a Miami e appas­

Rome Olympic Stadium» e nel cofanetto, anche blu­ray, ci sarà pure il cd dello stesso concerto. Prima però il film di questo live mozzafiato verrà proiettato in formato 4K (ultra Hd) nei cinema di tutto il mondo, in Italia il 12 novembre con un’anteprima il 5 novembre.

SOS IL NUOVO FORMAT DAL 5 NOVEMBRE

Coppie in crisi, vi aiuta Siffredi: «Svelo i trucchi» Su Cielo parte «Ci pensa Rocco» Il pornodivo diventa guru in tv: «Combatto il calo del desiderio» STEFANIA ANGELINI

Un programma che parla di sesso, di crisi di coppia e di calo del desiderio. Un format nuo­ vo, che va incontro a un’esigenza che sarebbe molto diffusa di questi tempi: riaccendere la passione nei rapporti logori (secondo un son­ daggio Ispo un italiano su due ha attraversato una crisi di coppia e il 16% non è riuscito a supe­ rarla). Niente paura, arriva Ci pensa Rocco. An­ drà in onda da martedì 5 novembre su Cielo, un canale che ha avuto il merito di lanciare altri format di successo (Da Masterchef ad The Ap­ prentice). Chi sarà il guru che salverà queste re­ lazioni allo sbando? Niente meno che Rocco Siffredi. Proprio così, il pornodivo dispenserà consigli per rinverdire rapporti che rischiano di essere rottamati. Il tutto, con una buona dose di ironia: «Con me — racconta Siffredi — le coppie si sono aperte come con il prete. E alla fine mi hanno ringraziato per averli aiutati concreta­ mente...». Ma se il programma promette di non essere mai volgare, l’eros, ovviamente, domina, con giochini come il «karaocco» in cui i protago­ nisti cantano mimando le posizioni del kamasu­ tra o lo «strip running» in cui bisogna togliersi un vestito ogni cento metri. «Ovviamente — continua il guru delle coppie — non ho la prete­ sa di salvare delle vite o dei rapporti, ma di certo porto a casa la soddisfazione di aver fatto passa­ re dei bei momenti a queste persone. Oltre ad aver avuto una bella occasione per fare in tv qualcosa di diverso da quello che faccio solita­ mente». Infine, un attacco ai social network: «Attenti, Inter­ Rocco net ci sta portando verso Siffredi, la solitudine e i rapporti 49 anni finiscono se uno dei due diventa dipendente da Facebook o Twit­ ter...». © RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La strana rinascita della telenovela «Piacerà per sempre, è come la vita»

FILIPPO CONTICELLO

Serve ripescare quel sor­ riso angelico e la lunga chioma da fatina. Forse serve quel viso familiare per dare senso all’ulti­ mo strano fenomeno accaduto in questi luoghi: come è possi­ bile che nel turbolento 2013, al tempo della tv interattiva e dei kolossal in formato fiction, ci si appassioni all’amore grossola­ no tra Tristan e Pepa? Sì, per­ ché al centro del boom de Il Se­ creto, tradizionalissima tele­ novela ambientata nella Spa­ gna rurale del XX secolo, c’è il legame tormentato tra una le­ vatrice e un ricco comandante.

diventato un padre in viaggio con suo figlio anche sullo schermo. Questo l’ho detto ap­ posta perché so che certe sce­ menze vi piacciono...», dice Checco ridendo e facendo ghi­ gnare i giornalisti. Il risultato di tanta fatica è un’ora e mezzo di comicità “alla Zalone” in cui si ride parecchio, sempre in nome del politicamente scor­ retto. «Anche se non parliamo di temi importanti come l’omosessualità o il razzismo, non mi sembra ci sia traccia di buonismo». Checco in versio­ ne papà è un uomo come tanti e come tanti è vittima della cri­ si, «ma — spiega il protagoni­ sta che è anche sceneggiatore con Nunziante — sembra non avvertirla proprio. Il suo in­

IL CONCERTO DELL’OLIMPICO

sionata d’Italia. Conserva chio­ ma e sorriso che furono e non è certo stupita del Segreto: «È una produzione spagnola ben fatta e con bei costumi. Nessuno si li­ bererà mai della telenovela: è un genere che piacerà sem­ pre. Non racconta la vi­ ta, è la vita stessa». L’iperbole sem­ bra risuonare nelle stanze di Mediaset, che d’estate per pochi spiccioli ha comprato il prodotto e a fi­ ne novembre potrebbe az­ zardare: la so­

ap in prime time per 6 serate. Del resto, il tempo c’è visto che la prima stagione va avanti per 381 interminabili puntate: «Non annoieranno mai — rassi­ cura la Colmenares —. Vent’an­ ni fa qualcuno ci prendeva in gi­ ro per la recitazione, ma per lavorare in una serie bisogna essere professionisti. Il fatto che Vero Tv trasmetta anco­ ra le vecchie opere non è un caso». E non è un caso che lei in salotto a Miami conti­ nui ad ac­ carezzare 2 Telegatto. © RIPRODUZIONE RISERVATA

IL BOOM DI VENDITE

Samsung regina degli smartphone Superata Apple Samsung ha consolidato la sua posizione come leader mondiale negli smartphone nel terzo trimestre raggiungendo la soglia di mercato del 35%, mentre Apple ha registrato una caduta. Emerge dall’analisi della società di ricerca Strategy Analytics. Il marchio coreano, che non ha reso pubblici i record di vendite, avrebbe superato la cifra di 88,4 milioni di smartphone venduti nel periodo luglio­settembre, in crescita del 55%. Nello stesso periodo, la casa di Cupertino avrebbe piazzato 33,8 milioni di unità. La cinese Huawei ha invece registrato il maggior incremento nel terzo trimestre.


MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE 2013

LA GAZZETTA DELLO SPORT

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ALTRI MONDI Oroscopo

21/3 ­ 20/4

21/4 ­ 20/5

21/5 ­ 21/6

22/6 ­ 22/7

23/7 ­ 23/8

24/8 ­ 22/9

LE PAGELLE

Ariete 7

Toro 8

Gemelli 6

Cancro 7+

Leone 7

Vergine 7,5

DI ANTONIO CAPITANI

Il lavoro approda a risultati migliori di quanto speraste. Basta che non rompiate. Slanci sudombelicali più studiati che spontanei.

IL MIGLIORE. Guidati da amici, sponsor e un intuito finissimo, fate faville nel lavoro. Originalità suine, poi, vi divertono mucho.

L’umore di molti voi pare sfigoabbattuto, per rogne di lavoro e pure private. Risolvibili, però. La fornicazione è nervosa. O latitante.

Potete conseguire ogni soddisfazione, recuperando terreno, punti, serenità. Il sudombelico si mostra curioso. Ma poco solerte.

La Luna vi fa guadagnare, rispar­ miare, investire, spendere bene. E attenua lo stress. Ormoni come boe, ma si fornica poco.

La stima altrui si traduce in concessioni e complimenti. Fortune multiple, poi, volano stormo verso di voi. Fornicazione croccantina.

23/9 ­ 22/10

23/10 ­ 22/11

23/11 ­ 21/12

22/12 ­ 20/1

21/1 ­ 19/2

20/2 ­ 20/3

Bilancia 6

Scorpione 7,5

Sagittario 6+

Capricorno 7+

Acquario 5,5

Pesci 5,5

Aleggia forse il marasma. Organizza­ tevi e difendetevi, senza che vi cibiate coi polpacci di chi vi rompe. Il sudombelico cala di tono.

Siete pieni di energie, intuitivi, facce di glutei e forti di un’esperienza che vi fa arrivare dove volete. L’amor è più suino che sentimentale.

Giornata con lo zebedeo un cicinìn strusciante per terra, tipo panno cattura­polvere, per via di incagli e tensioni. Sudombelico apatico.

Il vostro morale è buono, forse perché il lavoro, un viaggio, un progetto privato prendono la piega desiderata. E rimorchiate pure.

Qualche impiccio, pure di soldi, si staglia. Servono pazienza, attenzione e impegno. La strafi­ ghezza ci sarebbe, è che non si fornica.

L’emotività potrebbe farvi saltare a conclusioni affrettate, perdere testa, cose e chance. E inclinarvi alle figuracce. Pure suine. Prevenite.

ANDRE AGASSI

L’ex tennista statunitense è nato a Las Vegas il 29 aprile 1970. In carriera ha vinto otto titoli dello Slam, tra il 1992 e il 2003

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BILIARDO

Coppa sudamericana Sky Sport 1

Serie A. Highlights

10.30 ATP PARIGI

18.15 HAPOEL GERUSALEMME KHIMKI MOSCA

8.45

11.30 CALCIO: PARMA - MILAN

TENNIS

BASKET

7.30

Serie A. Highlights

Da Chengdu, Cina Eurosport, Eurosport 2

Eurocup Eurosport 2

20.45 VERONA SAMPDORIA

Serie A Sky Calcio 3, MP Calcio 1

11.00 CALCIO: INTER - VERONA

12.30 SNOOKER: CAMPIONATO INTERNAZIONALE

BOSTON RED SOX ST. LOUIS CARDINALS

17.00 CALCIO: UDINESE - ROMA

Serie A. Highlights

Serie A. Highlights

23.00 BASKET: MIAMI HEAT CHICAGO BULLS 1.00

NBA

TENNIS: ATP PARIGI

Oggi Ancora molte nubi e piogge frequenti al Nord, specie sulle aree centro-orientali a Nord del Po, meglio su Nord Piemonte e Centro-ovest Alpi. Tempo più stabile e soleggiato sul resto d’Italia salvo un po’ di nubi sparse.

Trento Aosta

11 16

Torino

12 18

15 17

Milano

Trieste

Venezia

15 17

VIDEO

GALLERY

Lo dice Lucchinelli «Quell’ultima curva assegnerà il titolo»

Donne bellissime si rilassano prima di Miss Universo

Il pronostico sul campione del mondo della MotoGP 2013 lo formula Marco Lucchinelli, opinionista fisso di «Su di Giri», la rubrica di Gazzetta.it sul mondo delle due ruote. Statistiche e video sulla sfida di Valencia. Proprio in Spagna Marquez e Lorenzo si giocheranno il titolo all’ultima curva

A Mosca succede anche questo: entri in un centro benessere di un bellissimo hotel della periferia per rilassarti e ti trovi davanti decine di donne meravigliose. Sono tutte in costume da bagno e sono impegnate in uno shooting fotografico in vista del concorso di Miss Universo. Guarda le foto

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Domani

Dopodomani

Cieli più nuvolosi su Piemonte e sulle isole maggiori con piogge sparse; nubi frequenti con locali addensamenti e deboli piovaschi anche tra Marche e Abruzzo e su Nord Sardegna, tempo più asciutto e soleggiato sul resto del Paese.

Nubi irregolari sulla Sicilia con piogge sparse alternate a schiarite; locali addensamenti con qualche pioggia anche sul medio Tirreno, specie coste laziali, bel tempo prevalente altrove salvo nubi sparse, soprattutto al Nord e al Sud.

16 21

15 19

Bologna

Genova

15 19

Ancona

17 20

Firenze 14 23

Perugia

15 20

12 19

L’Aquila 11 22

ROMA

13 23

Campobasso

Bari

11 23

Napoli

14 24

15 26

Potenza 10 21

Cagliari

Catanzaro

18 26

14 22

Palermo

Reggio Calabria 17 24

17 26

Catania 17 24

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Il sole domani MILANO

La luna ROMA

Sorge

Tramonta

Sorge

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Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120­5067 CERTIFICATO ADS N. 7334 DEL 14­12­2011

La tiratura di martedì 29 ottobre è stata di 298.469 copie

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