1
In nome del rock italiano a cura di Giorgia Bertelli Prima Edizione 2017 una produzione https://www.facebook.com/premioletterarionotadau tore/ in collaborazione con https://www.amazon.it/libriitaliano/b?ie=UTF8&node=411663031 e stileLIBeRO Edizioni Racconto originale di Mimmo Parisi Correzione Bozze di Giorgia Bertelli Illustrazione di copertina e impaginazione di Diego Romero È consentita la riproduzione, parziale o totale, dell’opera e la sua diffusione a uso personale dei lettori, purché sia riconosciuta l’attribuzione dell’opera ai loro autori, l’opera non venga modificata e non venga riprodotta a scopo commerciale.
2
Mimmo Parisi & Diego Romero Presentano IN NOME DEL ROCK ITALIANO PerchĂŠ e in nome di chi continui a suonare?
3
“Perchè alla rivoluzione non importa se suoni un tre quarti da valzer o una doppia cassa metal: chiunque voglia la giustizia è rock. Non ti pare?” Parole dell’autista americano
4
Ciao, in questa prima parte troverete un racconto – quello che dà titolo al libro, In nome del rock italiano – nato sull’esperienza del concerto tenuto l’1 di luglio al Modena Park. Eravamo in 220mila. Io ero quello con la camicia a quadri, i jeans e gli stivaletti western. Quello che tra un brano e l’altro fischiettava, ma con molta educazione, il “Vincerò” di “Nessun dorma”. Insomma, la celebre romanza per tenore della Turandot di Giacomo Puccini. Nell’opera è intonata dal personaggio di Calaf all'inizio del terzo atto. Lo segnalo perchè, oh, metti che a uno interessi, che fai non lo informi? Comunque, mi chiamo Mimmo Parisi. Faccio il cantautore. Scrivo romanzi e affini. Dopo questa storia – il racconto In nome del rock italiano non la Turandot di Giacomo Puccini! –, il presente testo diventerà altro, ma sempre e ovviamente legato al mondo della musica. Infatti, si passerà alla citazione molto minimale di tutti – si fa per dire – gli artisti italiani che hanno girato e girano intorno al rock. Rock italiano, of course! Buona lettura, Mimmo Parisi
5
Mimmo Parisi presenta IN NOME DEL ROCK ITALIANO PerchĂŠ e in nome di chi continui a suonare?
6
In nome del rock italiano Bologna. Italia. L’autista cercò un tratto di strada libero per fermarsi. Va da se che, in un aeroporto, non è cosa facile. Non lo è nemmeno all’aeroporto Marconi. Faceva un freddo del cazzo. Si può dire? In tv lo dicono e poi chiedono se si possa esprimere il concetto. Non si capisce mai se stiano scherzando. Se stiano prendendo in giro il conduttore. O chi sta a casa a sentirli. Comunque e in questa occasione, quello del freddo del c… vabbe', bestia, era un parere dell'autista della rockstar italica. «Chissà se il buon Guglielmo aveva previsto tutto questo. Guarda te, uno ti inventa una radio e quelli che vengono dopo danno il tuo nome ad un intero aeroporto!» disse a voce alta mentre tamburellava sul volante. Dietro, una voce conosciuta da Malta fino all’avamposto estremo delle Alpi austriache, cercò di schiarirsi. Poi si decise. Aggiunse: «Pensa se ne avesse inventate due!» «A be’ certo… Ma come due?» «Artemisio, dove hai la testa: 1 radio inventata = si ha diritto a un nome di aeroporto. 2 radio inventate…» «A 2 aeroporti. Ho capito» cercò di tagliare corto l’autista un po’ scocciato dalla battuta. 7
Faceva veramente freddo. Tanto. L'estate e il concerto modenese sembravano appartenere a un'altra epoca. Veniva quasi da dubitare che fosse accaduto. Per quanto abituato ai successi clamorosi, il cantante emiliano, stranamente e diversamente dalle altre esperienze simili – perché, cavolo se ne aveva realizzato di eventi ciclopici – tornava spesso con la mente su quel palco che non finiva mai. Mai! Pure il suo autista ci pensava spesso. Anche se da subalterno, per la miseria, era stato anche lui un partecipante. Da quel punto di vista, era importante anche lui. Eh, hai voglia! Era importante come quelli che, nelle narrazioni delle grandi architetture, vengono descritti come eroi sconosciuti. Lo si trova sempre qualche storico che probabilmente non ha mai alzato nemmeno un sassolino di ghiaia in tutta la sua esistenza. Questi tizi, iniziano a fare delle affermazioni tipo “chiunque, dal muratore al tredicenne che portava da bere agli operai che trasportavano sulle spalle le rocce che sarebbero servite a edificare il Duomo di Milano, erano consci che si stavano impegnando per l'evoluzione dell'Architettura”. Ovviamente è falsissimo. Ma scrivere che, come Artemisio, si era lì per lavorare, non suona epico.
8
Artemisio non era proprio Artemisio. In realtà si chiamava John Lannon. Ed era nato in America. Quella dei Navajos di Tex Willer. Il suo attuale capo, per rispetto a John Lennon – uno dei miti musicali, ma non solo, che lo aveva accompagnato nella sua formazione di artista – quando lo assunse gli chiese di poterlo chiamare diversamente. Il punto era che il cantante italiano, per quanto rivoluzionario e con programmi di esistenze spericolate, non se la sentiva di avere alle proprie dipendenze uno che differiva dall’autore di “Imagine” solo per una lettera. Per una vocale. Una vocale che quei maledetti inglesi pronunciavano clamorosamente sbagliata! D’altra parte John Lannon quel nome e cognome se l’era trovato incollato addosso per giustizia. Un suo bisnonno, nell’Ottocento, era emigrato dalla Calabria ed aveva raggiunto la statua della Libertà. Non si erano presentati solo perché lei era alta. Molto. Comunque, all’America, il parente, regalò nell’immediato la sua valigia di cartone lisa dalla salsedine e dalla sfiga di essere nato nella parte bassa dello stivale. Uno stivale particolarmente usurato e pieno di miasmi poco edulcorabili all’epoca. Ma anche ora non scherza. Il Nuovo Mondo, quando si accorse del gradito regalo – praticamente alla prima occasione la valigia fu sbattuta in un vicolo dove alcuni gatti notturni miagolavano in cerca di una lisca – lo ringraziò alleggerendogli la vita. Iniziando a togliere peso dal nome e cognome.
9
Suo nonno si chiamava Giovanni Lannoni. Mutato poi in John Lannon. Prima e in Italia, allevatore di capre e puzze di capre, poi e in America, ristoratore con ‘nduia incorporata. Agli americani, il bisnonno, spiegava che quel particolare alimento che essi gradivano tanto, altro non era che un salume calabrese di consistenza morbida e dal gusto particolarmente piccante. Non capivano. Anche perché Giovanni era riuscito a imparare solo quattro parole in croce di americano. Non era un problema. I clienti lo capivano quando le lacrime sgorgavano copiose dopo ogni boccone. Già, il suo bisnonno si chiamava proprio come lui: John Lannon. «Lo capisci, vero? Abbi pazienza. Non posso dire “ehi tu, portami di qua o di là” a John Lennon. Mi sentirei in imbarazzo.» John, la prima volta che si incontrarono, aveva provato a protestare civilmente: «Ascolta. Io non sono John Lennon. Mi chiamo John Lannon. E mi farebbe molto piacere essere alle tue dipendenze.» «Ma come, non cambiamo le carte in tavola: l'hai detto tu stesso che ti chiami John Lennon!» aveva commentato il suo futuro capo mentre controllava la ruota anteriore della sua bici da corsa. «Be', sì. Ho detto che sono John Lennon, ma tu devi intenderlo con la “a”: lo spelling è L-A-N-N-ON. E la “a” in inglese si pronuncia “e”. Quindi sono John Lannon che si pronuncia…» 10
«Gion Lennon!» disse vittorioso il ciclista-capo. «Esatto!» gli fece eco John-in-cerca-di-lavorocome-autista-di-rockstar. «Ah, caro John Lennon, lo so bene che non sei John Len… ma lo vedi: mi sto già imbrogliando. Mi stavo rivolgendo a Lennon e non a Lannon! D'altra parte, con 'sto cazzo d'inglese non si capisce mai nulla: non per niente la mia canzone “Rewind” io la pronuncio “Reuind”. Così non faccio errori. Anzi, per semplificarla ancora potrei leggerla “Revind”.» «Come sarebbe “Revind”?» «Ma come i tedeschi, no?» Non c'era scampo. Prima che la faccenda peggiorasse, il ragazzo in cerca di occupazione disse sconsolato: «Va bene. Facciamo come vuoi tu. L’importante che mi trovi un nome d’arte garbato.» Il suo (forse) datore di lavoro lo guardò strano. Probabilmente stava pensando che il nuovo autista stesse pretendendo troppo. Ma si sbagliava. Il cantante rilanciò: «Quindi ti piacerebbe un nome d’arte… d’arte… arte. Ci sono: ti chiamerò Artemisio!» «Artemisio? Va bene. Vada per Artemisio» commentò rassegnato John. «Be’, è un nome con l’arte incorporata. No?» «Come no. Hai voglia!» disse John ridendo. “Ma sì. Che se ne frega” pensò tra se, “quando si ha bisogno di lavorare non è che si possa stare
11
tanto a fare i difficili. E poi Artemisio non è male: forse un pelo fuori moda” aveva concluso all’epoca. Ora, invece, la cosa urgente da fare, era quella di cercare un posto per far scendere il suo capo che, di lì a poco, si sarebbe imbarcato e diretto proprio verso la sua terra natia. L’America. L’America dei Navajos di Tex Willer. Che poi lui, lì nello Stato di New York dove era nato, non aveva mai sentito parlare di ‘sto Tex. Né si parlava tanto nemmeno dei Navajos. Infatti, quando nei suoi primi giorni italiani imparò la passione degli italiani per le storie di Aquila della Notte e del suo pard Kit Carson, aveva concluso quanto, per tutti e da lontano, le cose sembrino diverse. Artemisio, mentre parcheggiava si trovò a combattere con umori diversi. Come se fosse sotto la doccia in inverno e arrivassero alternati, getti vaporosi e piacevoli a getti gelati. A proposito dell’ultimo tema, l’effetto dei getti gelati li aveva esperiti un’ora prima. Infatti, appena fuori Modena, si era fatto tentare dal telefono, senza auricolare. Brutta mossa. Al primo incrocio aveva sbagliato strada. Aveva quindi troncato la chiamata per concentrarsi sulla direzione che pure era chiara sul navigatore. Ma che vuoi farci, quando le giornate pronunciano “no” è no. Non be’, forse, vedremo. Solo un draconiano “no”. poi, aveva ripreso la sua telefonata. Senza l’ausilio del cavo. Erano stati fermati. I poliziotti erano fan e si erano limitati a dire di usare l’auricolare che, in questi casi, aiuta a concentrarsi sulla guida. Dopo aver salutato la 12
Stradale avevano sentito un rumoraccio provenire dal tettuccio dell’auto. Gli era toccato scendere. Controllare la situazione. Non c'era niente. A lui venne in mente un'idea balorda: forse un mini disco volante aveva parcheggiato per qualche istante sulla loro macchina. Ovviamente, appena il pilota del disco si era accorto della frenata brusca di Artemisio si era volatilizzato. Questa idea non aveva niente di realistico. Quindi non la palesò. Quello che invece non nascose fu una bestemmia in americano, poi, con un'improvvisa accelerata, si diresse per l’aeroporto Guglielmo Marconi, fisico e inventore. E titolare, per l'appunto, dell’aeroporto Bologna-Borgo Panigale. Questa la parte negativa. Quella positiva invece lo faceva sentire leggero come quando l’esistenza ti invita ad una festa. Si ubriaca. E ti promette un sacco di cretinate. Alle quali tu ci credi. La leggerezza umorale di John, nonché e per questioni lavorative anche Artemisio, era dovuta al fatto che, anche lui, era pronto spiegare le ali per il continente di Colombo. Sì, un autista come si deve segue sempre la rockstar che lo ha assunto. E lui era un autista. Come si deve. Avrebbe rivisto i suoi. Suo padre, ormai si era fatto vecchio e al telefono, quando gli raccontava delle sue avventure con il re del rock made in Italy, gli rispondeva che in America ne avevano a bizzeffe di re del rock. Che avrebbe potuto, in quanto suddito, trovarsi un monarca più vicino a casa. E più vicino ai suoi compleanni con i 13
lumini ficcati in un pezzo di farina lavorata senza zucchero, senza glutine, senza liquori. Senza più molto tempo. Aveva ragione il suo papà. E, a proposito di rockstar, suo padre, era del mestiere. Si era ritirato in pensione non da ragioniere, chirurgo, falegname, ciabattino o docente. Si era guadagnato la pensione come roadie. Aveva visto Woodstock, mica cazzate. Aveva partecipato a mille concerti, tra figli dei fiori che pisciavano al vento e cariche della polizia sui ragazzi che urlavano ‘freedom for all’ – gli stessi che 50 anni dopo, in giacca e cravatta, costituivano e costituiscono la classe dirigente, con stipendi mozzafiato, delle generazioni subentranti –. Qualche volta al telefono suo padre aveva affrontato il tema: «Chissà come hanno fatto a cambiare bandiera. Io ho fatto tutta la vita lo smontatore di palchi. E l’ho fatto sempre con la stessa convinzione. Ovvero, che sapevo fare quella cosa e non altro, e la facevo perché era giusto così. Invece, tutti quegli ex ragazzi votati alla giustizia e tutt’un tratto, come se fosse arrivata una nave aliena a trasformarli, me li sono ritrovati pezzi di merda incapaci di capire chi hanno davanti. Ora. E incapaci di ricordare chi erano loro stessi. Ieri. Che tristezza infinita, da “Freedom for all” sono passati a “Feedom for me, only for me”: delinquenti!» Questa era la tipica telefonata tra John/Artemisio e suo padre. Lontano. Al di là dell’oceano. 14
Al di là del tempo. Un tempo bello e rigoglioso. Quando John era un bimbo. Un tempo divenuto aspro da quando John aveva voluto avventurarsi in Europa. In Europa? Più precisamente tra Modena e Bologna che, pur propaggini dell'impero romano, non possono avere più l'appeal e i dadi di Giulio Cesare: oggi e in Italia, a dire a qualcuno che “il dado è tratto”, si rischierebbe di beccarsi una denuncia per gioco d'azzardo. Se poi ci si vuol far male sul serio e duramente, basterebbe insistere citando l'originale “Aleia iacta est”. E pagarne le conseguenze. I popolani direbbero minacciosi: «“Aleia iacta est”a chi? Ti spezzo le ossature creandoti fratture!» Conseguenza fisica con prognosi da definirsi. I più acculturati sugli usi, costumi e poliglossie varie, rischierebbero di meno. Ma metterebbero nei guai “ il tipo che parla strano”: penserebbero che provenga dalla Namibia o da qualche altra zona non ben conosciuta del pianeta Terra. Nella loro preoccupazione, cercherebbero di denunciare l'incauto “straniero” agli organi preposti. Insomma, l'Italia non è proprio quella che si dice la nuova America. Ma per un ragazzo come John l'avventura inizia quando non c'è più casa. E lui in Italia non ne aveva di case. Il cantante e John si avviarono trotterellando – o trolleyllando? - va be', i due si avvicinarono con i loro 15
trolley verso il check-in con le loro carte d'imbarco a portata di mano. Erano stranamente soli. Ma andava bene così. D'altra parte era stata, quella di viaggiare solo loro due in aereo verso New York, un'idea del management. Prima di diventare qualcuno si prega “Santa cara santa Sofia, fammi un servizio e 'na fotografia”, come scherzava il batterista della sua band, poi, una volta che qualcuno e qualcosa in più lo sei diventato, i paparazzi cominciano a fare rima con 'sti cazzi. E quindi, è meglio andare registrare il nuovo album in America in incognito. Senza dover giustificare la sortita transcontinentale. Alla fine, se a un'artista il talento gli sgorga meglio in terra americana, non è che debba giustificarsi. L'importante che produca. Bisogna produrre. A tutti i costi. Costi quel che costi. “Magari coast to coast”, aveva aggiunto serafico il batterista presente all'ultimo vis a vis generale e ora, già da una abbondante settimana, a New York con il resto del gruppo. Aspettavano il loro eroe per l'incisione della Storia. Si partiva sempre così. Quando c'era da incidere, la nuova produzione era quella che avrebbe superato tutto. Ma, come nella vita comune, non si supera mai tutto. C'è sempre un'altra montagna da scalare. O un altro gradino da salire. O da scendere. Perché esistono anche i flop. 16
Comunque sia, il re del rock made in Modena e circondario, insomma, l'Italia, avrebbe viaggiato da comune mortale e si sarebbe sottratto alle spiegazioni alla stampa. Era stato questo il pensiero della pierre del cantante. «Ma tu ci hai capito un cazzo del posto dove andare?» chiese brusco il suo capo che, da dietro gli occhiali neri calati sul bavero alzato dell'impermeabile, scrutava il via vai frettoloso. «Ma certo. A New York tutti sanno dove sta la Sony Music» rispose l'autista che, come lo vedesse per la prima volta, considerò il look del capo molto letterario e cinematografico, tra la Pantera Rosa e i serial in stile spy story. «Meno male… E, giusto per chiarirci le idee, dove che sta poi la Sony?» s'informò lui fermandosi a drizzare il suo bagaglio che si era rovesciato all'urto di un energumeno al quale non sarebbe stato saggio chiedere di stare più attento. «Hai presente quell'ideale linea geografica che raccoglie Central Park, Times Square, l'Empire State Building e che termina con Webster Hall?» disse John serio allungando il collo per osservare la pista. «Ehh… certo. Tutti i giorni la ripasso quella linea geografica. Anzi, se ci fermiamo un attimo ti faccio vedere la piantina che ho in tasca. Sai, alle cose belle non bisogna mai rinunciare: io quando sono in panne emozionali, tiro fuori la mia piantina che va da Central Square e finisce a Building Hall e sto meglio…» 17
«Alt, capo stai facendo un casino terribile. Hai mischiato Central Park con Times Square e l'Empire State Building con Webser Hall!» «Sono veramente dispiaciuto. Devo essere fuori forma. Studierò meglio: oeh, Artemisio, io vengo da un paesino vicino Modena. Un paesino di montagna. Come vuoi che conosca la tua “ideale linea geografica che raccoglie Central Park, Times Square, l'Empire State Building e che termina con Webster Hall”?» «Ma dai, sei una rockstar!» «Appunto. L'hai detto. Sono una rockstar. Che scrive canzoni. Di gran successo. Ma, lo sai anche tu, io quando vado in giro, non faccio altro che prendere il microfono che mi hanno preparato. Posizionarmi sulla x che hanno segnato sul pavimento del palco, di fronte ai monitor, cantarci dentro e raccogliere gli applausi finali. Poi, vado via. Ma non mi vado a studiare New York e “quell'ideale linea geografica che raccoglie Central Park, Times Square, l'Empire State Building e che termina con Webster Hall”. No?» «Hai ragione. Scusa. Anch'io, a tratti cado nella trappola del credere che un cantautore particolarmente fortunato come te…» John si fermò dubbioso. Gli era venuto il sospetto che il suo argomentare senza particolari filtri sulla figura del suo datore di lavoro, fosse troppo confidenziale. Era vero, comunque che, erano diventati amici. Il cantante del modenese capì:
18
«Vai vai, non preoccuparti: “un cantautore particolarmente fortunato” mi va più che bene come definizione. D'altra parte anch'io, e l'ho ripetuto spesso nelle interviste, non capisco cosa ci trovino di così eccezionale nella mia figura. Mi sarei accontentato anche di meno… Dicevi?» «Ti sarebbe bastato meno?» chiese dubbioso l'autista amico. «Oh, intendiamoci. Sono stracontento di come mi sia andata. Anche se non capisco quelli che, quando esco a fare un giro in bici, mi toccano e dicono alle telecamere – ce n'è sempre qualcuna in giro quando io sono in giro - “l'ho toccato… L'ho toccato!”. In quei frangenti mi viene da pensare che l'unico a non sapere chi sono… sono proprio io! Socmel: sicuramente non sono di queste parti. Chissà in quale pianeta sono nato. Mah.» «Ho capito. Comunque e per riallacciarmi al discorso di prima, intendevo dire che, semplicemente, anch'io cado nella trappola di assegnare a uno scrittore di canzoni uno status un pelo esagerato.» «Sul serio?» chiese la rockstar all'americano che, ancora una volta, non sapeva se aver parlato con una certa libertà al suo procacciatore di stipendio fosse una buona mossa. «Sai che ti dico: fai bene» lo incoraggiò il modenese. Poi, dopo che tutti e due erano in fila tra le vocine che si chiedevano “è lui! Oppure…”, aggiunse: 19
«Comunque, questo me lo devi. I cantautori, per quanto possano essere sopravvalutati, qualcosa insegnano. Pensa ai calciatori che tirano, letteralmente, solo dei calci a una palla piena d'aria: al di là del “dai, forza, goal e tutto l'armamentario verbo-urlante dei tifosi”, cosa si porta a casa la gente? Voglio dire, se in una canzone io mando a fanculo chi sfrutta gli operai, be' l'operaio che mi sente sa che io sono con lui. E magari prende coraggio e s'incazza. Una rete segnata, invece, dove porta? Te lo dico io. A ripagare il biglietto per la prossima partita, mentre il dirigente dei miei maroni continua a far opera di sfruttamento.» “Be' non ha tutti i torti” pensò l'autista. «Certo. Sono d'accordo con te. Anche se, devi ammetterlo, qualche marachella inutile la fai anche tu.» «Marachella inutile?» «Sì. Mi riferisco all'estate scorsa. Al concerto del Modena Park.» «E cosa avresti da dire? È stato il concerto con più paganti nella storia della musica mondiale: 220mila persone. Una cosa che non mi aspettavo. Non di quelle proporzioni, almeno. Un successo incredibile. Roba che se me l'avessero detto quando, nel secolo scorso, lavoravo a Punto Radio, avrei riso in faccia al disgraziato che l'avesse solo accennato. Invece…» «Invece è stato eccezionale. Ti faccio ancora i miei complimenti!» 20
«Grazie John.» I due si zittirono per qualche attimo. Poi il Komandante ripartì all'attacco: «Dicevi della marachella. Parla.» «Non te la prendere, purtroppo quel giorno c'era in programma sulla Rai, Rai1 precisamente, un importante monologo di Bonolis. Non si fa così.» «Non si fa così cosa?» «Insomma, una volta può succedere. Ma continuare a interrompere è da maleducati. Quando ci vuole ci vuole. Dovevi esimerti dal perseverare con la tua strabordanza canterina.» «Ho capito che mi stai prendendo per culo. Ma dove vuoi arrivare?» «Al fatto che Paolo Bonolis, aveva un sacco di cose da dire. L'1 luglio 2017. Intermezzi parlati, ospiti e aneddoti. Invece tu, eri sempre pronto con le tue canzoni a interromperlo.» «Ma è veramente andata così?» chiese il cittadino di Zocca raccogliendo l'ironia di John/Artemisio. Poi aggiunse: «E pensare che l'avevo scelto io il conduttore.» «Be', non è stata una grande idea quella di spezzare la magia di quel concerto. Forse è stato il particolare meno riuscito. Comunque e per l'appunto è solo un particolare. Anche i quadri di Caravaggio, per quanto spettacolari, non sono tutti sgombri da qualche caratteristica non precisamente a fuoco. In cambio i tuoi fan, a proposito, hanno inventato dei
21
tweet belli e centrati. Guarda questo» disse passando lo smartphone al suo capo: “Voglio trovare un senso a questa conduzione, perché questa conduzione un senso non ce l’ha… #ModenaPark #Bonolis — Giuseppe (@GiuDiChi) July 1, 2017” «Accidenti, a dir poco, è geniale. Non cancellarlo che, appena possibile, lo contatto e gli propongo di scrivere i testi con me!» esclamò divertito il cantante. Quando giunse il turno per infilare le loro cose nella macchina mangia tutto del personale di controllo dell'aeroporto, al passaggio del capo sotto il rilevatore di metalli e affini, quest'ultimo non si mostrò d'accordo. Suonò. «Socmel: vuoi un posto nella band anche te?» commentò con un sorriso lui. L'addetta ai controlli di sicurezza non sorrise. Pensò fosse un mitomane che se ne andasse in giro ad offrire posti da musicisti casinari. Anche ai metal detetor: «Ha qualcosa di metallo?» chiese. «Oddio, ultimamente mi sto affezionando al metallo… Più precisamente al metal: da “Gli spari sopra” in poi mi sono particolarmente “metallato”» rispose alla donna in divisa che, sempre più,
22
sospettava nel suo interlocutore un'affezione psichica prossima alla mitomania. Ironia della sorte, l'impiegata aveva di fronte un mito vero, pur se in incognito, e lo classificava come affetto dalla malattia del mito. Ma, il suo pensiero era a casa, agli ospiti importanti con i quali, insieme al marito e alla figlia sedicenne, avrebbe trascorso una serata diversa. Avrebbe avuto a cena il dirigente capo della Polaria e sua moglie. «Ma tu sai cosa significhi avere a casa i vertici della Polaria?» chiese con ansia al suo compagno di turno, mentre il capo di John si sfilava la cintura borchiata che aveva dimenticato di togliersi prima di farsi controllare. «E come no? È pericoloso. Te lo dico. Non si scherza con la patologia che beccano quelli che stanno al polo!» «Ma no che non è quella patologia…» «Aspetta, aspetta. Ci sono: è il virus dei polli che vanno in aria. Vero?» «Hai sempre voglia di prendere in giro. Fai presto a giocherellare tu mentre io non so come mi verrà fuori la cena con il capo della Polizia di frontiera aerea italiana…» «…Inquadrata presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno» precisò il collega. «Bravo. Ma la precisazione mi mette ancor più i subbuglio. Speriamo che la cena abbia un minimo di successo. Mica per niente. Il dirigente della Poliaria è 23
il papà dalla migliore amica di Simona, mia figlia. E lei ci tiene tantissimo.» Intanto il capo di Artemisio aveva rifatto il ceck attraverso l'apparecchio che, questa volta, non aveva suonato. «Non ti assumo più» fece lui. «Chi non assume più?» chiese la donna della sicurezza che già si vedeva in abito da sera discutere del più e del meno con i genitori dell'amica di sua figlia Simona. «Il vostro musicista qua: voglio che si suoni sempre. Mica ogni tanto… E solo con il metal: anche unplugged si è sempre sulla strada della protesta» disse mostrando i jeans senza cintura borchiata. Ma lei era già alle prese con un altro viaggiatore. John e il Komandante erano ora sgombri dal controllo. Il capo si infilò la cintura che a febbraio, nell'ultimo compleanno, gli avevano regalato. Era stato un regalo azzeccato. Musicale. Adatto a far suonare chiunque, perfino il ceck-in dell'aeroporto. C'era il tempo per un caffè. Che non fu particolarmente buono: «Eppure, sono sempre aperti. O quasi. Dicono che quando le macchine per caffè sono sempre in funzione dovrebbero dare fuori il nettare degli dei, invece…» disse il cantante che di caffè ne capiva. Artemisio invece gradì. Chiese: «Non era buono il tuo?» «Non era buono né il mio né il tuo.» «No. Il mio era buonissimo.» 24
«Amico mio, voi americani trovereste buono anche un caffè fatto con la cicoria secca: è una questione di cultura. In America bevete la quantità. In Italia, la qualità. Oh, intendiamoci, è un discorso limitato solo al caffè… che dovrebbe essere allargato a cose più importanti. Ma saremmo già in un altra dimensione argomentativa» concluse l'italiano. Mancavano 20 minuti all'imbarco. Si sedettero. Qualcuno mormorava di nascosto “ma è quello di Modena Park!”. Qualcun altro commentava “può essere, ma non ci giurerei”. I più saggi negavano con decisione “macché, non è gente che viaggia normale quella”. Non mancavano i precisini che volevano sapere tutto di tutti e chiedevano “non viaggiano normale? Perché esiste un viaggiare anormale?” Poi, una ragazza si alzò con decisione. Era armata. Di penna e foglio. E si dirigeva verso il Komandante e John/Artemisio. «Ci hanno scoperto» commentò il capo. «La pierre non sarà contenta» aggiunse John. «Io, l'hai visto anche tu, ce l'ho messa tutta a starmene tranquillo. Pazienza. Le farò l'autografo.» «Tra poco qui si scatenerà la ressa. Ci faranno partire in ritardo» si lamentò il ragazzo. La ragazza era proprio bella. Si avvicinò con un sorriso. E passò oltre. I due si guardarono straniti. 25
La cacciatrice di firme continuò il suo percorso. Finché trovò chi cercava. Scambiò qualche parola e se ne tornò col suo trofeo. «Posso andare anch'io? Lo seguo da sempre e, visto che ne ho l'occasione, vorrei salutarlo. Bada un attimo tu ai bimbi» chiese alla moglie un ragioniere pronto per le vacanze invernali con la famiglia. «Stavolta è sicuramente per te» sottolineò John. «Speriamo che non abbia molte cose da chiedere» precisò il modenese. L'uomo indossò il miglior sorriso che avesse a disposizione e, con garbo, si avvicinò ai due. Quando fu a un metro parlò: «Buonasera» disse educato. E passò oltre. Non aveva molto da chiedere. Ad occhio, consumò 2 minuti, massimo 3. Poi strinse la mano al tipo, seduto più in là del duo capo e autista, dicendo che aveva da badare ai bimbi. E che gli aveva fatto piacere salutarlo. Ci fu un certo via vai. Ragazzi e adulti, chi per un autografo, chi per una chiacchiera veloce, andarono ad omaggiare il viaggiatore che, ogni volta e con educazione, si alzava e salutava il suo interlocutore. Finché non fu annunciata l'imminente partenza. Presentarono la loro carta d'imbarco insieme agli altri e presero posto sul loro volo.
26
Il capo e John se lo ritrovarono a fianco. Ma chi era? Eppure dovevano conoscerlo. Più di una persona lo aveva associato all'evento di Modena Park. E, per la miseria, il concerto di Modena Park era strettamente legato alla figura del Komandante. E di Bonolis. Vabbe'… «Senti, io devo capire chi è questo qua» disse a bassa voce il cantautore emiliano. Artemisio, per quanto mostrasse apparentemente scarso interesse, in realtà anche per lui era scattata la curiosità. Ma non la curiosità e basta. Insieme vi era mischiata quella sensazione di ribellione onesta conseguente a un pensiero che diceva “ma come, noi abbiamo messo su una baracca della madonna, ne hanno parlato tutti. È stato, probabilmente anche a livello mondiale un unicum, e in aeroporto la gente si avvicina a uno che non ci pare di conoscere e lo aggrega – facendogli le feste – al Modena Park dell'1 luglio del 2017, al 'nostro' Modena Park!” Era incredibile. E inaccettabile. Senza alcun preavviso, il Komandante si rivolse al suo vicino di posto: «Abbi pazienza, ma tu sei nel campo dello spettacolo? Scusa, se non mi sono presentato. Io sono…»
27
«L'artista di Zocca. Ti ho riconosciuto subito. E, per quanto riguarda la tua domanda, la risposta è sì. Sono un cantautore.» «Ah be', siamo colleghi allora.» «Certo.» Ci fu un attimo di pausa. «Scusate se mi intrometto, io invece sono il suo autista e mi chiamo John Lannon: hai voglia di dirci chi sei? Insomma il nome con il quale pubblichi.» Il viaggiatore sconosciuto pronunciò quanto richiesto. Prima che John provasse a dire che quel nome poteva essere un bel modo di presentarsi al mondo, ma che alle sue orecchie suonava familiare come un euro e 20 in bronzo antico, lui aggiunse: «Ma ho pubblicato anche con il nome per esteso» facendo seguire un bellissimo nome e cognome. Niente. Se tutti e due, Komandante e autista associato, stessero di fronte a una commissione scolastica per l'esame di maturità, avrebbero fatto scena muta. Ci sarebbe stato da ripetere l'anno. Non era, quel nome e cognome, che lo conoscessero e che, per qualche effetto macumbifero lanciato loro addosso dall'invidia di qualcuno, sfuggisse dai loro ricordi: Non l'avevano mai, mai e poi mai… e ancora mai – un mai in più non guasta… mai – m-a-i-s-s-im-o sentito! 28
Il capo guardò John/Artemisio: «Ma tu…» «Mai captato. Nemmeno per errore» rispose desolato. Il loro vicino di posto sorrise. «Capisco. Nella nuvola dei big, vi conoscete tutti. Più o meno. Di me, invece, non avete mai sentito parlare.» «Proprio così. Però, insomma, non significa niente. Se io non ti conosco – e io non ti conosco – significa solo…» stava cercando di spiegare il cantante emiliano prima di essere interrotto dal tipo che lo guardava tranquillo: «…Significa solo che non sono un big.» «Ma lo diventerai» sottolineò John/Artemisio. Il Komandante guardò il suo autista e gli fece capire che era dello stesso avviso. «Vabbe'. Può essere. Per adesso sono quel che si dice, un artista di nicchia.» Nicchia o no, in aeroporto c'era stato un via vai che sembrava un passaggio di viandanti incamminati verso la parola di un filosofo nascente. John cercò di riallacciare il confronto verbale con le sue ultime parole: «Di nicchia…» «Già. Nicchia.» Ad Artemisio quella parola non diceva moltissimo. Al suo capo sì: «Ma sapete che a me la parola “nicchia” ha sempre fatto un effetto strano? Anch'io, ai miei inizi, 29
venivo catalogato nei cantautori di nicchia. Mi vedevo in chiesa. In un angolino. Nella parte meno illuminata. Qui, ai fianchi di un altare voluto da qualche famiglia nobile non proprio economicamente ben messa – altrimenti avrebbero avuto un altarone con i fuochi artificiali alla Kiss –, nelle due nicchie laterali e in compagnia di un paio di santi non particolarmente popolari, bravi eh, ma poco conosciuti: intendiamoci! Be', come dicevo, in una delle due cavità/nicchie mi vedevo con la Martin a sciorinare canzoni zittite da qualche solerte zitella non abituata alle proteste cantate e pronta a dirmi in faccia “Non fare il verso a quel Bob Dylan/Tanto non tifo a quel tuo Milan”. Questa cosa mi ha sempre turbato!» «Why?» chiese John. «Esatto. Erano proprio guai.» «Perchè?» ripeté l'autista. «L'avrei voluta trovare io quella rima!» «Rima?» «Ti sembra facile far rimare “Dylan”?» «Hai ragione. È ovviamente molto più facile far remare una barca che rimare Dylan» disse ridendo il loro vicino di posto aereo, scusandosi per la battuta da quattro soldi. «Be', comunque e a proposito di nicchie, la tua , a giudicare dai followers del pre imbarco si sta allargando» disse il capo. «Sì. Ma per errore.» «Errore?» 30
«Scambio di persona. Scambio di artista.» Il modenese pensava di annoiarsi nel suo viaggio verso New York. Invece la cosa si faceva sempre più intrigante: «Al di là dello scambio, ma tu cosa c'entri con il concerto di Modena Park?» chiese. «Semplicemente, ho partecipato all'evento rock» rispose impassibile lo sconosciutissimo cantautore. La risposta depistò John/Artemisio che stava cercando di capire dove l'avesse visto. Perché, il personaggio che avevano davanti, anche se sconosciuto, aveva proprio l'aria da artista. Sì, non è che stesse a menar ingenuamente il can per l'aia. Si trattava solo di inquadrarlo. Una cornice, da qualche parte, per ospitarlo c'era di sicuro. Gli venne in mente che poteva usare lo smartphone. Ma erano in fase di decollo. Vide il suo Komandante piuttosto spiazzato. Sicuramente si stava chiedendo se avessero incrociato, nonostante i fan che lo avevano contattato prima dell'imbarco, un pericoloso folle: «Non per insistere, ma e in riguardo al concerto di Modena Park, forse ti sfugge che io sono…» «Ah, come ti ho detto prima, ti conosco benissimo.» «Va be', ma se mi conosci e sai tutta la storia, come mai racconti di aver partecipato al mio concerto? Non pensi che dovrei saperne qualcosa?» «Ah, guarda che il biglietto l'ho pagato. Non penserai che abbia presenziato da portoghese, spero!» rispose serafico il cantautore di nicchia. 31
Poi aggiunse, mentre la sorpresa si disegnava sul volto dell'autore di “Albachiara”: «Sul fatto che tu dovresti saperne qualcosa, onestamente non mi pronuncio: c'erano 220 mila spettatori, anche se ti avessero riferito tutti i nomi e cognomi, compreso il codice fiscale, non credo che ti sarebbe riuscito di mandarli tutti a memoria!» John/Artemisio iniziò a ridere in sordina. Il capo lo imitò. Il tipo aveva partecipato veramente al concerto di Modena Park… da spettatore! Comunque restava da capire perché i suoi fan lo avessero associato al suo strabiliante concerto estivo. Glielo chiese John: «Scusa, come mai, se tu e a questo punto eri solo uno spettatore… pagante, come giustamente hai segnalato, insomma: perché la gente ti associava al Modena Park in qualità di, diciamo così, artista partecipante?» «Come ho detto, è un problema di scambio di persone. Quando sono arrivato – ma è un fatto che mi succede da sempre – qualcuno degli astanti ha iniziato a guardarmi e a chiedermi se fossi lì per fare la guest star. Mi hanno pure segnalato un brano che volevano a tutti i costi ascoltare: “Russians”.» «”Russians”?» commentò John. «Bella canzone. Ma…» I due lo guardarono come se fosse la prima volta. Eppure, ormai, a momenti si potevano considerare amici. Se non amici, almeno conoscenti. 32
«Mainkia!» esclamò l'americano. «Si dice “minchia”. Comunque vada anche “mainkia”: ma per cosa?» lo corresse il Komandante. «Ma capo, come per cosa: guarda bene il nostro compagno di volo!» «Doppia mainkia, eravamo presi così tanto dal non capire perché tu avessi dei fan da perfetto sconosciuto che ci è sfuggita la parte più palese: sei la fotocopia di Sting!» esclamò l'emiliano. «Già» chiarì il cantautore, «al tuo concerto mi presero per il bassista dei Police. Mi ricordo che intervenne anche la polizia. Si era fatto un gruppo convinto che fossi tuo ospite e… paradossalmente, i primi 10 minuti lo credettero anche gli agenti che si avvicinarono per capire cosa stesse succedendo. Uno di loro, fan storico del cantante e musicista inglese, mi disse “No one has informed us of your participation, Mr. Gordon Matthew Thomas Sumner. Come here we find the changing rooms and thanks to be in Italy!”. Quando spiegai di essere uno spettatore, lo stesso che mi aveva usato tanto riguardo, commentò che “La gente non sa cosa altro inventarsi per attirare l'attenzione”. Che ci volete fare, va così.» «Quindi, quelli che ti hanno avvicinato in aeroporto lo hanno fatto perchè pensavano fossi Sting!» «Non solo, destino ha voluto che tre di quelli che hanno voluto l'autografo, nonostante io abbia chiarito di non essere un ex Police, erano presenti a 33
Modena: ecco perché affermavano di avermi visto al tuo concerto.» Era tutto chiaro. “Sting”, anche lui, era ovviamente diretto a New York. Ma lui non era il Komandante. Artisticamente non si poteva sospettare che avesse grandi collegamenti americani. Ma, ormai, il capo e John, si erano informati su tutta la sua carriera. Non ci sarebbe rimasto male a chiedergli cosa lo spingeva verso la grande mela. «Ma niente. Ho un parente che ha fatto strada come sound engineer di Springsteen. Il grande americano si fida solo delle sue registrazioni. Adesso non sono in tour. Mi ha invitato a passare qualche mese nel New Jersey, mi porterà a visitare gli studios. Ha promesso di farmi registrare con gli strumenti di Bruce: non vedo l'ora!» «A te basta questo?» chiese il musicista di Zocca. «Volevo scrivere canzoni e lo faccio. Sono a posto.» «Come me.» «…» «A me, per fortuna o qualcos'altro, è andata bene. Non so se, senza risposta del pubblico, sarei riuscito ad andare avanti a comporre. Mi conosco. Probabilmente avrei cambiato mestiere… Anche se non so proprio che cazzo di lavoro mi starebbe bene. Insomma, io nelle tue condizioni mi aspetterei proprio una domanda del genere: tu, di là dalla tua incredibile somiglianza con il Police canterino e i 34
conseguenti riconoscimenti dei suoi fan, perché e in nome di chi continui a suonare?» chiese incuriosito il Komandante. “Sting” rimase perplesso. Non si era mai posto un quesito del genere. Pensò che forse era una domanda inutile. Come il chiedersi perchè continuare a preferire le fragole piuttosto che le mele. Tuttavia si accorse che il “continuare” riferito alle fragole/mele dava la possibilità di scelta: continuare a suonare o smettere non dava scelta. Smettere di suonare significava uscire fuori, tutti i giorni, e camminare sotto un cielo plumbeo. Occhei. Una cosa l’aveva capita. Ma vedi un pò se quel Komandante di “C’è chi dice no” doveva metterlo in una situazione del genere. “Sting” aveva sempre composto e suonato. E cantato. Per Dna. Invece quello lo aveva messo con le spalle al muro: voleva una risposta articolata. Così gli rispose: «Io suono per non camminare sotto un cielo plumbeo e poi, per quell che riguarda “In nome di chi?”, be’, questo è presto detto: in nome del rock italiano.» «Rock italiano?» commentò sorpreso il cantautore di Zocca. «Rock italiano allargato: anche chi pratica il folk, il liscio o suona nelle balere, quando si accorge che non gira come dovrebbe e lo vogliono fregare si incazza. E vuole la rivoluzione. Perchè alla rivoluzione non importa se suoni un tre quarti da 35
valzer o una doppia cassa metal: chiunque voglia la giustizia è rock. Non ti pare?» «…» «Be'. Io continuo a suonare perchè non voglio un cielo grigio e per quella cosa li» concluse “Sting”. L'autista americano, John Lannon detto Artemisio, pensò che avrebbe avuto una storia da raccontare al suo papà roadie in pensione.
36
Ciao a tutti, dopo la lettura di In nome del rock italiano che spero sia stata entusiasmante – a me è piaciuto particolarmente e proprio dal racconto di Mimmo Parisi è nata l’idea di fare qualcosa insieme –, questo libro ha l’intenzione di spostare la lancetta verso un’ora diversa: da quella della narrativa a quella della antologia. Lo so. Il nome “antologia” reca con se le tediose linee temporali ebbre di scarsa voglia di scorgere e mandare a memoria poesie e stralci di opera scritte fitte. Di mattoni di carta voluminosi da introiettare e pesanti da sopportare nella sfortunata ipotesi che qualcuno capiti – in perfetta traiettoria verticale – su qualche svagato piede passante di sotto ad esso per caso. O per destino damoclenico… insomma, libro = spada di Damocle! Ma, niente paura. Il territorio nel quale vi condurrò è costituito come una sorta di antologia minimale. E che comprende i nomi del rock italiano. Non tutti, per il momento. Mi riservo di ampliare in un’altra edizione l’elenco degli artisti. Quindi pazienza se non riuscirete a trovare proprio la band o il cantautore che vi appassiona. Questo libro non dà giudizi di valore. E non distingue al millesimo il rock dal pop garbato. L’intenzione è quella di ospitare, nel tempo, tutti. A questo punto, vi auguro una buona scorta… Nel senso di lettura informata, non militare! Diego Romero, music critic and freelance journalist http://it.blastingnews.com/redazione/diegoromero/
37
Diego Romero Presenta IN NOME DEL ROCK ITALIANO Quasi una antologia degli artisti che hanno voluto e vogliono il rock in Italia I CANTAUTORI
38
Matteo Amantia Scuderi Genere Periodo di attività
Rock 1999 – in attività
Strumento
voce, chitarra, flauto, pianoforte, armonica a bocca, pianoforte elettrico, tastiera elettronica
Etichetta
Warner Music Italy
Gruppo attuale
Sugarfree
Gruppi precedenti
Kataitna
Album pubblicati
4
Studio
4
Raccolte
1 39
Sito web
40
Sito Ufficiale
Francesco Baccini
Baccini al Giro d'Italia 2009 Nazionalità Genere
Italia Musica d'autore
Periodo di attività 1988 – in attività Etichetta
Edel Music
41
Album pubblicati 15
42
Studio
14
Live
1
Raccolte
3
Sito web
francescobaccini.it
Claudio Baglioni
Baglioni in concerto nel 2006 Nazionalità
Italia
Genere
Musica leggera[1] Musica d'autore
Periodo di attività
1969 – in attività
Album pubblicati
33
Studio
18 43
44
Live
11
Raccolte
4
Sito web
baglioni.it
Luca Barbarossa
Luca Barbarossa in concerto al Teatro Colosseo di Torino, 1º dicembre 2009. Nazionalità Genere Periodo di attività
Italia Pop rock 1980 – in attività
45
Etichetta
46
Fonit Cetra, CBS
Album pubblicati
14
Studio
10
Live
1
Raccolte
3
Sito web
www.lucabarbarossa.it/
Edoardo Bennato
Edoardo Bennato NazionalitĂ
Genere
Italia Rock and roll Pop rock Blues Rhythm and blues Rock progressivo 47
Periodo di attività
1966 – in attività
Strumento
Chitarra (chitarra a 12 corde, chitarra folk, chitarra elettrica), armonica a bocca, kazoo, tamburello basco
Etichetta
Parade, Numero Uno, Dischi Ricordi, Virgin, Cheyenne Records, Universal Music Italia.
Gruppi
Trio Bennato
Album pubblicati
40
Studio
19
Live
9
Raccolte
12
Eugenio Bennato, Mauro Spina Giorgio Zito, Tony Esposito, Lucio Bardi, Tony Cercola, Roberto Gruppi e artisti correlati Ciotti, Gianna Nannini, Alex Britti, Blue Stuff, Herbert Pagani, Mogol, Bo Diddley, Bruno Lauzi, Roberto De Simone, Shel Shapiro, Enzo Avitabile, 48
Giuseppe Scarpato, Gennaro Porcelli, Roberto Perrone, Lorenzo Patrix Duenas, Raffaele Lopez, Arduino Lopez, Gennaro Scarpato, Annibale Guarino, Manlio Mazzaro, Sito web
www.bennato.net
49
Samuele Bersani
Un primo piano di Samuele Bersani Nazionalità Genere
Italia Musica d'autore Pop
Periodo di 1991 – in attività attività Album 10 pubblicati Studio
8
Live
1
Sito web www.samuelebersani.net/ 50
Pierangelo Bertoli
Pierangelo Bertoli nel 1991 NazionalitĂ Genere
Italia Musica d'autore Folk Pop rock Musica etnica
Periodo di 1973-2002 51
attivitĂ Etichetta
Servire il popolo, Made in Sassuolo, CGD, Ascolto, Dischi Ricordi, Crisler
Album 29 pubblicati Studio
20
Raccolte 9 Sito web bertolifansclub.org
52
Angelo Branduardi
Angelo Branduardi al violino in un concerto a Trento nel 2012 Nazionalità
Genere
Italia Folk Folk rock Canzone popolare Tango Musica d'autore
Periodo di attività 1974 – in attività Strumento
Voce, violino, chitarra
Album pubblicati 50 Studio
28 53
Live
4
Raccolte
18
Gruppi e artisti correlati
Sito web
54
Paul Buckmaster, Franco Fortini, Maurizio Fabrizio, Ellade Bandini, Luisa Zappa, Roberto Vecchioni, Giorgio Faletti, Caparezza, Nuova Compagnia di Canto Popolare angelobranduardi.it
Briga
Briga nel 2015, durante il Never Again Live Tour all'Atlantico di Roma. Nazionalità Genere Periodo di attività
Italia Pop rap 2010 – in attività
55
Etichetta Album pubblicati
4
Studio
4
Sito web
56
Sony Music, Honiro Label
brigaofficial.it
Alex Britti
Alex Britti in concerto nel 2008 Nazionalità
Italia
Genere
Pop Blues Pop rock Musica d'autore
Periodo di attività
1985 – in attività
Album pubblicati
12
Studio
1
Live
1 57
58
Raccolte
2
Sito web
alexbritti.com
Massimo Bubola
Massimo Bubola al Folkclub di Torino, sabato 11 ottobre 2008 Nazionalità Genere
Italia Folk Pop
Periodo di attività 1976 – in attività 59
Etichetta
Produttori Associati, Philips, Fado, Dischi Ricordi, Mercury Records, CGD, Eccher Music
Album pubblicati 18
60
Studio
11
Live
5
Raccolte
1
Sito web
massimobubola.it
Alberto Camerini
Nazionalità
Italia
Genere
Synth pop[1][2]
Periodo di attività 1971 – in attività Album pubblicati 18 Studio
12 61
62
Live
0
Raccolte
6
Sito web
Albertocamerini.com
Mimmo Cavallo
Nazionalità Genere
Italia Musica d'autore
Periodo di attività 1980 – in attività
Etichetta
CGD, Fonit Cetra, DDD, Edel Music, Suoni dall'Italia 63
Album pubblicati 8
64
Studio
7
Raccolte
1
Sito web
www.mimmocavallo.it
Riccardo Cocciante
Riccardo Cocciante nel 1975. Nazionalità
Italia Francia
Genere
Pop Opera popolare
Periodo di attività 1968 – in attività 65
Etichetta
RCA Talent, Delta, RCA Italiana, Virgin Dischi
Album pubblicati 25 Sito web
66
Sito ufficiale
Fabio Concato
Fabio Concato nel 2010 Nazionalità Genere
Italia Musica d'autore Musica latina Jazz
Periodo di attività 1977 – in attività 67
Album pubblicati 15
68
Studio
12
Live
1
Raccolte
6
Sito web
fabioconcato.it
Carmen Consoli
Carmen Consoli in concerto nel 2008 Nazionalità Genere
Italia Alternative rock Pop rock Folk rock
Periodo di attività 1995 – in attività 69
Strumento
voce, chitarra, basso
Album pubblicati 11
70
Studio
8
Live
2
Raccolte
1
Sito web
carmenconsoli.it
Simone Cristicchi
Simone Cristicchi in concerto nel 2007 NazionalitĂ Genere
Italia World music[1] Pop[1] Pop rap Musica d'autore
71
Periodo di attività 2005 – in attività Etichetta
Ariola / Sony BMG
Album pubblicati 5 Studio
4
Colonne sonore
1
Sito web
72
simonecristicchi.it
Domenico Modugno
NazionalitĂ
Genere
Italia Musica leggera Musica d'autore Canzone napoletana Canzone siciliana Folk
73
Periodo di attivitĂ 1953-1994 Etichetta
RCA Italiana, Fonit, Curci, Carosello, Panarecord
Album pubblicati 30 Studio
26
Live
4
Raccolte
74
(numerose)
Cristiano De André
Cristiano De André al violino durante un concerto Nazionalità Genere Periodo di attività
Italia Musica etnica Musica tradizionale Pop 1980 – in attività 75
Gruppi
Tempi Duri
Album pubblicati
8
Studio
6
Live
2
Sito web
76
www.cristianodeandre.it
Massimo Di Cataldo
Massimo Di Cataldo in concerto Nazionalità
Italia
Genere
Pop Pop rock Musica leggera
Periodo di attività 1993 – in attività 77
Album pubblicati 10
78
Studio
7
Raccolte
3
Sito web
massimodicataldo.net
Luca Dirisio
Nazionalità Genere
Italia Pop rock Pop Musica d'autore
Periodo di attività 2004 – in attività Album pubblicati 4 79
Studio Sito web
80
4 lucadirisio.it
Dolcenera
Dolcenera canta Il sole di domenica nel 2011 a Belluno Nazionalità Genere
Italia Pop rock[1][2][3] Electronic dance music[3]
Periodo di attività 2002 – in attività
81
Strumento
Etichetta
voce, pianoforte, chitarra, tastiera, theremin, batteria, clarinetto Amarena Music (2002–2008) Sony Music Italy (2009–2010) EMI Music Italy (dal 2010)
Universal Music Italia (dal 2014)
Album pubblicati 6
82
Studio
5
Raccolte
1
Sito web
dolcenera.com
Aldo Donati
NazionalitĂ Genere
Italia Pop Musica d'autore
Periodo di attivitĂ 1975-2014 Gruppi
Schola Cantorum
83
Album pubblicati 5 Studio
84
5
Niccolò Fabi
Niccolò Fabi alla chitarra Nazionalità Genere
Italia Pop Funk
Periodo di attività 1995 – in attività
85
Etichetta
Virgin Records, Universal Music Group
Album pubblicati 8
86
Studio
8
Live
0
Raccolte
1
Sito web
niccolofabi.it
Marco Ferradini Nazionalità Genere
Italia Pop rock
Periodo di attività 1978 – in attività Strumento
Voce
Album pubblicati 10 Studio
8
Raccolte
2
87
Eugenio Finardi
Eugenio Finardi durante un concerto nel 2013 Nazionalità
Genere
Italia Rock Musica d'autore Blues Pop rock Rock progressivo
Periodo di attività 1961 – in attività Strumento 88
chitarra, basso, pianoforte,
tastiera, organo Hammond Etichetta
Cramps, Fonit-Cetra, WEA
Album pubblicati 32 Studio
19
Live
4
Raccolte
9
Sito web
eugeniofinardi.it
89
Walter Foini Nazionalità Genere
Italia Pop
Periodo di attività 1966 – in attività Etichetta
Polydor
Album pubblicati 5 Live
90
0
Alberto Fortis
Alberto Fortis a San Bartolomeo al Mare nel 2007 Nazionalità Genere
Italia Pop rock
Periodo di attività
1979 – in attività
Album pubblicati
19 91
92
Studio
12
Live
2
Raccolte
4
Sito web
albertofortis.it
Lorenzo Fragola
Lorenzo Fragola al Mediolanum Forum nel marzo 2015 Nazionalità Genere Periodo di attività
Italia Pop[1] 2014 – in attività
Strumento
voce, chitarra, pianoforte
Etichetta
Sony Music
Album pubblicati
2
Studio
2
93
Rino Gaetano
Rino Gaetano nel 1981 NazionalitĂ Genere
Italia Pop[1] Pop rock[1] Musica d'autore[1]
Periodo di attivitĂ 1973-1981 Etichetta 94
It, RCA Italiana
Album pubblicati 7 (10 postumi) Studio
6
Live
1
Raccolte
nessuna (10 postume)
Sito web
Rinogaetano.it
95
Max Gazzè
Nazionalità Genere Periodo di attività Strumento 96
Italia Folk rock[1] Pop rock[1] Musica elettronica[1] 1991 – in attività Voce
Basso Album pubblicati
11
Studio
8
Raccolte
3
Sito web
maxgazze.it
97
Daniele Groff Nazionalità Genere
Italia Pop rock Britpop[1]
Periodo di attività 1998 – in attività Etichetta
RoadHouse, RCA, BMG, Universal
Album pubblicati 3 Studio Sito web
98
3 www.danielegroff.com
Francesco Guccini
Francesco Guccini nel 2006 NazionalitĂ Genere
Italia Musica d'autore Folk Beat
Periodo di attivitĂ 1960-2012 Strumento
voce, chitarra
Etichetta
EMI Italiana
Album pubblicati 26 Studio
16
Live
7 99
100
Raccolte
3
Sito web
francescoguccini.it
Ligabue
Ligabue al PalaOlimpico di Torino nel settembre 2010 Nazionalità Genere
Italia Pop rock[1] Rock[2] Pop[1] Country rock[2]
Periodo di attività 1987 – in attività 101
Strumento
voce, chitarra, bouzouki, tastiera, armonica, Kazoo
Album pubblicati 20 Studio
11
Live
5
Colonne sonore
1
Raccolte
3
Gruppi e artisti correlati
Sito web
102
Orazero, Clan Destino, La Banda, Mauro Pagani, Corrado Rustici, Federico Poggipollini, Niccolò Bossini, Kaveh Rastegar, Michael Urbano, Luciano Luisi, Davide Pezzin, Roberto Pellati, Antonio Righetti ligachannel.com
Marco Ligabue Nazionalità Genere
Italia Pop rock
Periodo di attività
1992 – in attività
Album pubblicati
3
Studio
3
Gruppi e artisti correlati Rio Sito web
marcoligabue.it/
103
Mimmo Locasciulli
Mimmo Locasciulli in concerto Nazionalità Genere
Italia Musica d'autore[1] Pop[2] Rock[3]
Periodo di attività 1974 – in attività
104
Strumento
pianoforte, chitarra, armonica
Etichetta
Folkstudio, RCA Italiana, Philips, Mercury, Hobo
Album pubblicati 24 Studio
17
Live
1
Colonne sonore
1
Raccolte
5
Opere audiovisive 1 Gruppi e artisti correlati Sito web
Francesco De Gregori, Enrico Ruggeri www.mimmolocasciulli.com
105
Luca Madonia
Luca Madonia durante uno show-case a Roma Nazionalità Genere
Italia Pop
Periodo di attività 1984 – in attività Etichetta Gruppi
Universal Music Denovo
Album pubblicati 12 Live 106
1
Raccolte
1
Sito web
www.lucamadonia.it
107
Mango
Mango in concerto a Padova nel 2010 NazionalitĂ
Genere
Italia Pop Pop rock Folk World music Musica d'autore
Periodo di attivitĂ 1976-2014 Etichetta
108
RCA, Numero Uno, Fonit Cetra, Warner Music Italia, Columbia Records, Sony Music
Album pubblicati 21 Studio
18
Live
2
Raccolte
1
Sito web
mango.it
109
Fiorella Mannoia
Fiorella Mannoia nel 2009 Nazionalità Genere
Italia Musica leggera Pop Adult contemporary music
Periodo di attività 1968 – in attività 110
Etichetta
Carisch, It, RCA Italiana, Dischi Ricordi, CGD, Ariston, DDD, Sony Music, OyĂ
Album pubblicati 39 Studio
19
Live
5
Raccolte
15
Sito web
fiorellamannoia.it
111
Mimmo Parisi
Mimmo Parisi, il suo ultimo album NazionalitĂ Genere
112
Italia Pop Blues Pop rock Musica d'autore
Periodo di 2013 – in attività attività Album 3 pubblicati Singoli Sito web
3 https://www.reverbnation.com/mimmoparisi
113
Piero Marras
Nazionalità Genere
114
Italia Pop Folk
Periodo di attività
1966 – in attività
Album pubblicati
16
Studio
12
Live
3
Raccolte
1
Marco Masini
Marco Masini durante il tour 2015 Nazionalità Genere
Italia Pop Musica leggera Musica d'autore
Periodo di attività 1988 – in attività Strumento
Voce, pianoforte
Etichetta
Sony Music
Album pubblicati 18 Studio
11
115
116
Live
2
Raccolte
5
Sito web
marcomasini.it
Francesca Michielin
Francesca Michielin alla conferenza dell'Eurovision Song Contest 2016 Nazionalità Genere Periodo di attività
Italia Pop[1] 2011 – in attività
117
Strumento
voce, pianoforte, basso, chitarra, timpano
Etichetta
Sony Music
Album pubblicati
2
Studio
2
Sito web
118
francescamichielin.it
Andrea Mingardi
Andrea Mingardi nel 1968 Nazionalità Genere Periodo di attività Strumento Sito web
Italia Pop 1959 – in attività voce Sito ufficiale
119
Miro
Miro al Festival degli Sconosciuti di Ariccia nel 1964 Nazionalità Genere
Italia Pop Beat
Periodo di attività 1964 – in attività Etichetta
120
Jolly, City, Metropol, Parade, Edibi, Zeus, Joker, Vedette, Gala Record
Album pubblicati 3
121
Mariella Nava Nazionalità Genere
Italia Musica d'autore
Periodo di attività 1986 – in attività Strumento
Pianoforte
Etichetta
BMG Ariola Baraonda Edizioni Musicali EMI Music B&G Sony Music Nar International Edel Music Suoni dall'Italia
Album pubblicati 17
122
Studio
13
Live
0
Raccolte
4
Sito web
Sito ufficiale
Flavio Oreglio
NazionalitĂ Genere
Italia Teatro canzone Musica d'autore
Periodo di attivitĂ
1985-?
Album pubblicati
8
Studio
7
Live
0
Raccolte
1
123
Mauro Pagani
Nazionalità Genere
Italia Rock progressivo World music Canzone popolare Musica d'autore
Periodo di attività 1970 – in attività 124
Strumento
Voce,violino, flauto, mandolino, chitarra, viola, ottavino, bouzouki, oud, saz, mandola, mandoloncello, lira, organo, pianoforte, tastiera
Album pubblicati 5 Studio
4
Live
1
Sito web
officinemeccaniche.biz/i
125
Gino Paoli
Gino Paoli nel 2003 Nazionalità Genere
Italia Musica leggera Musica d'autore
Periodo di attività 1959 – in attività
126
Etichetta
Dischi Ricordi, RCA Italiana, CGD, Durium, Five Record, Fonit-Cetra
Album pubblicati 34 Studio
30
Live
4
Sito web
www.ginopaoli.it
127
Piero Pelù
Piero Pelù in concerto nel 2008 Nazionalità Genere
Italia New wave[1][2] Alternative rock[1][2] Pop rock[1][2]
Periodo di attività 1980 – in attività 128
Gruppo attuale
Litfiba
Album pubblicati 28 Studio Live
15 7 + 4 EP
Raccolte
2
Sito web
litfiba.net
129
Federico Poggipollini
Federico Poggipollini durante un concerto con Luciano Ligabue Nazionalità Genere Periodo di attività
130
Italia Rock 1990 – in attività
Album pubblicati
4
Studio
4
Sito web
www.federicopoggipollini
131
Raf
Raf live NazionalitĂ Genere
132
Italia Contemporary R&B Dance pop Pop rap Elettropop
Periodo di attività 1977 – in attività Etichetta
Warner Music, Universal Music
Album pubblicati 20 Studio
13
Live
1
Raccolte
6
Sito web
www.raf.it/
133
Eros Ramazzotti
Eros Ramazzotti in concerto nel 2015 Nazionalità
Genere
Italia Pop rock[1] Musica latina[1] Pop[1] Adult alternative rock[1] Pop latino[1] Adult contemporary music[1]
Periodo di attività 1981 – in attività Etichetta
Universal Music Italia, DDD, Ariola, Sony Music Italia, Radiorama
Album pubblicati 20 134
Studio
13
Live
3
Raccolte
4
Sito web
ramazzotti.com
135
Francesco Renga
Francesco Renga con l'allora compagna Ambra Angiolini, nel 2009 NazionalitĂ Genere
136
Italia Pop[1] Pop rock[1] Alternative rock[1]
Periodo di attività Etichetta Album pubblicati Studio
1986 – in attività Sony Music 12 8 (di cui 1 di cover)
Live
1
Raccolte
3
Gruppi e artisti correlati Sito web
Timoria francescorenga.it
137
Marina Rei
Marina Rei nel 2008 Nazionalità Genere
Italia Pop
Periodo di attività 1987 – in attività Strumento
voce, percussioni
Album pubblicati 9
138
Studio
9
Live
1
Raccolte
2
Sito web
www.marinarei.net/
Rettore
Rettore in concerto nel 2008 Nazionalità
Italia
Genere
Pop rock Musica d'autore
Periodo di attività
1973 – in attività
Album pubblicati
19
Studio
14
Live
1
Raccolte
5 (ufficiali)
Sito web
rettore.com 139
Massimo Riva
Massimo Riva al microfono della Steve Rogers Band NazionalitĂ
Italia
Genere
Rock
Periodo di attivitĂ
19771999
Strumento 140
chitarra
Gruppi
Steve Rogers Band
Album pubblicati
4
Studio
4
Live
0
Colonne sonore
0
Raccolte
0
Gruppi e artisti correlati
Va
141
Claudio Rocchi
NazionalitĂ Genere Periodo di attivitĂ Etichetta
Rock psichedelico Rock progressivo 1969-2013
Ariston, Cramps, Mercury Records Vinyl Magic, Psych Out
Album pubblicati
23
Studio
22
Live
1
Sito web
142
Italia
claudiorocchi.com
Samuel
Samuel a Perugia per il Festival delle Radio Universitarie 20 NazionalitĂ
Alte rock Syn Roc elett Mus
Genere
143
elettro
144
Periodo di attivitĂ
1996 – attivit
Album pubblicati
1
Studio
1
Gruppi e artisti correlati
Su
Ron
Ron in concerto negli anni '90 Nazionalità Genere
Italia Musica d'autore
Periodo di attività 1970 – in attività Etichetta
It, RCA Italiana, Spaghetti Records
Album pubblicati 29 e numerose raccolte Studio
26
Live
3
145
146
Raccolte
11
Sito web
Sito ufficiale
Vasco Rossi
Vasco Rossi nel 2016 Nazionalità
Italia
Genere
Rock[1] Pop rock[1][2] Hard rock[1]
Periodo di attività
1977 – in attività 147
Strumento
Voce, chitarra
Etichetta
Lotus, Targa, Carosello, EMI Italiana, Universal
Album pubblicati
30
Studio
17
Live
9
Raccolte
4
Opere audiovisive
1
Gruppi e artisti correlati Steve Rogers Band Sito web
148
vascorossi.net
Antonella Ruggiero
Ruggiero dal vivo a Mosca, maggio 2015 Nazionalità Genere
Italia Pop World music Crossover classico
Periodo di attività 1974 – in attività Etichetta
Liberamusic
Gruppi
Matia Bazar 149
Album pubblicati
150
13 (con i Matia Bazar) 21 (solista)
Studio
12
Live
8
Raccolte
1
Sito web
www.antonellaruggiero.com/
Giuni Russo
Un primo piano di Giuni Russo NazionalitĂ
Genere
Italia Synth pop Musica sperimentale Musica leggera Crossover classico World music 151
Periodo di attivitĂ 1967-2004 Etichetta
Columbia, BASF, Durium, Ghibli, WEA, CGD, Bubble Record, L'Ottava, Nar International, Sony Music
Album pubblicati 23 Studio
152
12 (2 postumi)
Live
4
Raccolte
7
Sito web
giunirusso.it
iuliano Sangiorgi
Giuliano Sangiorgi nel 2015 Nazionalità Genere
Italia Alternative rock[1][2][3] Pop rock[4][5] Pop[6][7]
Periodo di attività 1999 – in attività Strumento
voce, chitarra, pianoforte
Etichetta
Sugar Music
Gruppo attuale
Negramaro
Gruppi precedenti Helvetica
153
Album pubblicati 8
154
Studio
6
Live
1
Raccolte
1
Sito web
negramaro.com
Francesco Sarcina
Nazionalità Genere Periodo di attività
Italia Pop rock 1999 – in attività
Strumento
voce, chitarra
Etichetta
Universal Music Group
Album pubblicati
2
Studio
2
Gruppi e artisti correlati Le Vibrazioni Sito web
francescosarcina.it/
155
Pino Scotto
Nazionalità Genere
Italia Heavy metal[1][2][3] Hard rock[4]
Periodo di attività 1979 – in attività Gruppi
Album pubblicati
156
Pulsar Vanadium Fire Trails 8 (solista) 9 (con i Vanadium) 2 (con i Fire Trails)
Kekko Silvestre
Kekko Silvestre in concerto con i Modà nel 2011 Nazionalità Genere
Italia Pop rock Pop
Periodo di attività
2002 – in attività
Strumento
voce, pianoforte
Gruppo attuale
Modà
Album pubblicati
8
Studio
5
157
Raccolte
158
3
Franco Simone
Nazionalità Genere
Italia Rock Pop
Periodo di attività 1972 – in attività Etichetta
Ri-Fi, Simone/WEA, Skizzo, SGM 159
Album pubblicati 23 Studio Sito web
160
19 www.francosimone.it
Riccardo Sinigallia
Nazionalità Genere
Italia Musica d'autore
Periodo di attività 1988 – in attività Etichetta
Virgin - Sony BMG - Sugar Music
Album pubblicati 3 Studio Gruppi e artisti correlati
3 24 Grana, Andrea Rivera, Coez, Daniele Sinigallia, Emidio Clementi, Filippo Gatti, Francesco Zampaglione, 161
Frankie hi-nrg mc, Gianni Maroccolo, Gigi Proietti, Howie B, Ice One, Luca Carboni, Marina Rei, Max Casacci, Niccolò Fabi, Max Gazzè, Tiromancino, Vittorio Cosma Sito web
162
www.riccardosinigallia.it
Gianni Togni
Nazionalità Genere
Italia Pop
Periodo di attività 1975 – in attività Album pubblicati 12 Studio
12 163
164
Raccolte
1
Sito web
giannitogni.it
Simone Tomassini
Simone presso gli studi auditoria nel 2014 Nazionalità Genere
Italia Pop Pop rock
Periodo di attività 2004 – in attività
165
Album pubblicati 6 Studio Live Sito web
166
5 (1 non ufficiale) 1 simonetomassini.com
Umberto Tozzi
Umberto Tozzi in un concerto nel 2012 Nazionalità Genere
Italia Europop Pop rock
Periodo di attività 1968 – in attività
167
Strumento
Voce, Chitarra
Etichetta
Numero Uno (1969-1975) CGD (1976-2005) HBO (2006-2007) Momy Records (2008-oggi)
Album pubblicati 34
168
Studio
18
Live
3
Raccolte
13
Sito web
umbertotozzi.com
Gerardina Trovato
Nazionalità Genere
Italia Pop rock[1]
Periodo di attività 1993 – in attività Etichetta
Sugar Records/indipendente
Album pubblicati 6 + 1 EP Studio
3
Raccolte
3
Sito web
www.gerardinatrovato.it/
169
Paola Turci
Paola Turci in concerto nel 2010 Nazionalità Genere
Italia Pop rock Indie pop
Periodo di attività 1986 – in attività
170
Strumento
voce, chitarra acustica, tastiera
Etichetta
It, BMG, WEA, NUN, On the Road Music Factory, Universal, Warner Music Italy
Album pubblicati 17 Studio
14
Live
1
Raccolte
2
Sito web
paolaturci.it
171
Ugolino
Ugolino (1972) NazionalitĂ Genere
Italia Pop Rock demenziale
Periodo di attivitĂ 1968-1980 Etichetta
FP4, RCA Milano, RCA Talent, RCA Italiana, Dischi Ricordi, Music, Pierrot, Philips
Album pubblicati 4 172
Studio
4
Live
0
173
Paolo Vallesi
Nazionalità Genere
Italia Pop
Periodo di attività 1990 – In Attività Etichetta
Warner Music - Sugar Music Isola degli Artisti
Album pubblicati 7
174
Studio
5
Live
1
Raccolte
2
Sito web
www.vallesi.com/
175
Antonello Venditti
Antonello Venditti nel 2008 Nazionalità Genere
Italia Piano rock Pop Musica d'autore
Periodo di attività 1969 – in attività 176
Etichetta
It, RCA Italiana, Philips, Heinz Music
Album pubblicati 48 Studio
20
Live
8
Raccolte
16
Sito web
Sito ufficiale
177
Fortunato Zampaglione
Nazionalità Genere
Italia Pop Rock Soul
Periodo di attività 2000 – in attività Etichetta
178
Mercury - Universal Music Group (2002) Sony Music (2014-presente) Sugar (2014-presente)
Francesco Zampaglione Nazionalità
Italia
Genere
Pop rock Colonna sonora
Periodo di attività
1992 – in attività
Album pubblicati
10
Studio
7
Colonne sonore
4
Tiromancino, La Gruppi e artisti correlati Comitiva, Frankie hi-nrg MC, Riccardo Sinigallia.
179
Michele Zarrillo
Michele Zarrillo in concerto - Teatro Colosseo Torino. Nazionalità Genere
Italia Pop
Periodo di attività 1972 – in attività Etichetta
Aris, CBS, Fonit Cetra, RTI Music, Sony Music, Universal
Album pubblicati 16
180
Studio
10
Live
2
Raccolte
4
Sito web
www.michelezarrillo.info
181
Renzo Zenobi
Renzo Zenobi nel 1980 Nazionalità Genere
Italia Musica d'autore
Periodo di attività 1973 – in attività Etichetta 182
RCA Italiana, THM, BMG
Album pubblicati 10 Studio
9
Live
0
Raccolte
1
Sito web
www.renzozenobi.it
183
Diego Romero Presenta IN NOME DEL ROCK ITALIANO Quasi una antologia degli artisti che hanno voluto e vogliono il rock in Italia LE BAND
184
Afterhours
Gli Afterhours in concerto nel 2005 Paese d'origine Genere
Italia Indie rock[1] Alternative rock[1][2]
Periodo di attività
1985 – in attività
Etichetta
Toast Records Vox Pop Mescal Universal Records
Album pubblicati
12
185
186
Studio
11
Live
1
Raccolte
1
Sito web
afterhours.it
883
Una foto dei primi anni degli 883 (Pezzali a sinistra e Repetto a destra) proiettata durante un concerto di Max Pezzali nel 2013 Paese d'origine
Italia
Genere
Pop[1][2][3]
Periodo di attivitĂ
1991-2003
Etichetta
Fri Records Warner Music Italy
Album pubblicati
11
Studio
6 187
188
Raccolte
5
Sito web
www.maxpezzali.it/
Acqua Fragile Paese d'origine Genere
Italia Rock progressivo
Periodo di attivitĂ 1971-1975 Etichetta
Numero Uno, Dischi Ricordi
Album pubblicati 3 Studio
2
Live
1
Sito web
acquafragile.altervista.org/
189
Area - International POPular Group
Gli Area negli anni Settanta. Da sinistra: Paolo Tofani, Demetrio Stratos, Giulio Capiozzo, Ares Tavolazzi, Patrizio Fariselli Paese d'origine
Genere
190
Italia Rock progressivo Avant-progressive rock Rock sperimentale Fusion[1] Musica sperimentale
Musica etnica Musica elettronica 1972-1983 Periodo di attivitĂ 1993-2000 2009-in attivitĂ Etichetta
Cramps Ascolto Sony Music
Album pubblicati 15 Studio
7
Live
5
Raccolte
3
Sito web
www.areainternationalpopulargroup.com
191
Arti e Mestieri Paese d'origine Genere
Italia Rock progressivo Rock sinfonico Fusion
Periodo di attività 1974 – in attività Etichetta
Sony Music Cramps Records King Records Electromantic Music
Album pubblicati 11
192
Studio
8
Live
2
Raccolte
1
Sito web
artiemestieri.org
Balletto di Bronzo Paese d'origine Genere Periodo di attivitĂ Etichetta
Italia Beat Rock progressivo Rock psichedelico 1967-1973 1995-in attivitĂ ARC, RCA Italiana, Polydor, Progressivamente, Black Widow
Album pubblicati 6 Studio
3
Live
1
Raccolte
2
Sito web
www.ballettodibronzo.too.it/
193
Banco del Mutuo Soccorso
Il Banco del Mutuo Soccorso in un'esibizione del 1979: al centro Francesco Di Giacomo e sulla destra, alle tastiere, Vittorio Nocenzi Paese d'origine Genere
Italia Rock progressivo Art rock
Periodo di attività 1968 – in attività Album pubblicati 25
194
Studio
18
Live
2
Raccolte
5
Sito web
bancodelmutuosoccorso.it
195
Baustelle
I Baustelle in concerto a Milano nel 2010. Paese d'origine
Genere
Italia Indie rock[1] Synth pop[1] Pop rock[1] Alternative rock[1] Rock elettronico
Periodo di attività 1996 – in attività Etichetta Album pubblicati 196
Baracca & Burattini Mi-Mo/Venus Warner Music Italia 9
Studio
7
Live
1
Colonne sonore
1
Sito web
baustelle.it
197
Beans Paese d'origine
Italia
Genere
Musica leggera Pop Beat
Periodo di attività 1969 – in attività Etichetta
ARC, CGD, La Ciminiera, DV More Record, DiscoBoom
Album pubblicati 10
198
Studio
8
Live
1
Raccolte
2
Sito web
www.ibeansofficial.com
Benji & Fede
Benji & Fede ai Wind Music Awards 2016 Paese d'origine Genere Periodo di attività Etichetta
Italia Pop 2010 – in attività Warner Music 199
Album pubblicati
2
Studio
2
200
Biglietto per l'Inferno
Il Biglietto per l'Inferno durante un live nel gennaio del 2013 Paese d'origine Genere
Italia Rock progressivo Folk rock
Periodo di attivitĂ
1972-1975 2008-in attivitĂ
Album pubblicati
6
Studio
3
Live
1 201
202
Raccolte
2
Sito web
bigliettoperlinferno.com
Bisca99Posse Paese d'origine Genere
Italia Raggamuffin rap Dub
Periodo di attivitĂ 1994-1995 Album pubblicati 2 Studio
1
Live
1
203
I Bisonti Paese d'origine Genere Periodo di attività Etichetta
Italia Pop Beat 1965 – in attività City
Album pubblicati
3
Studio
3
I Royals I Delfini I Corvi Gruppi e artisti correlati I Funamboli I Gatti Rossi Le Teste Dure
204
Dear Jack Paese d'origine Genere
Italia Pop rock Pop
Periodo di attività 2012 – in attività Etichetta
Baraonda Edizioni Musicali
Album pubblicati 3 Studio Sito web
3 dearjack.it
205
The Kolors
I The Kolors durante i Wind Music Awards 2016 Paese d'origine Genere
Italia Pop Funk rock
Periodo di attività 2010 – in attività Etichetta
Baraonda Edizioni Musicali
Album pubblicati 3 Studio Sito web
206
3 thekolors.com
Le Vibrazioni
Le Vibrazioni in concerto Paese d'origine Genere Periodo di attività Etichetta
Italia Alternative rock[1] Pop 1999–2013 2017–in attività Sony Music
Album pubblicati 5 Studio
4
Live
1 207
208
Raccolte
1
Sito web
www.vibraland.it
Litfiba
I Litfiba nel 1988. Da sinistra: De Palma, Pelù, Aiazzi, Renzulli e Maroccolo. Paese d'origine
Genere
Periodo di attività Etichetta
Italia Alternative rock[1][2] Hard rock[1][2] Post-punk[1][2] New wave[1][2] Pop rock Rock latino[3] 1980 – in attività Urgent Label/Materiali Sonori Fonit Cetra 209
Suono Records Contempo Records I.R.A. Records CGD EMI italiana Edel Music Sony Music
210
Album pubblicati
26
Studio
14
Live
10
Raccolte
2
Sito web
litfiba.net
New Trolls Paese d'origine
Italia
Genere
Rock progressivo Beat Pop
Periodo di attività
1967 – in attività
Etichetta Album pubblicati
Fonit-Cetra, RCA Italiana, Magma, Warner Bros. Records, Dischi Ricordi 33
New Trolls Atomic System, Ibis, La Leggenda Gruppi e artisti correlati New Trolls, Il Mito New Trolls, UT New Trolls Sito web
newtrolls.it
211
Premiata Forneria Marconi
La PFM in concerto a Ulignano (SI) nel 2007. Paese d'origine Genere
Italia Rock progressivo[1][2][3] Art rock[2] Rock sinfonico Pop rock
Periodo di attività 1971 – in attività Etichetta
Numero Uno, Manticore Records, Dischi Ricordi, Sony Music, Aerostella, Edel Music
Album pubblicati 43 212
Studio
17
Live
9
Raccolte
17
Sito web
pfmworld.com
213
Pooh
I Pooh durante l'ultimo concerto a Bologna, 30 dicembre 2016[1] Paese d'origine
Genere
Periodo di attivitĂ Etichetta 214
Italia Pop rock[2] Beat Pop[2] Rock progressivo italiano Rock sinfonico 1966-2016 Vedette CBS
CGD Atlantic Records Artist First Sony Music Album pubblicati
50
Studio
31
Live
7
Raccolte
14
Sito web
www.pooh.it
215
Stadio Paese d'origine Genere
Italia Pop rock
Periodo di attività 1977 – in attività Etichetta
RCA Italiana, EMI Italiana, BMG Ricordi, Universal
Album pubblicati 26
216
Studio
15
Live
3
Raccolte
8
Sito web
stadio.com
Amor Fou Paese d'origine
Italia
Genere
Musica d'autore Indie pop Pop rock Elettropop
Periodo di attivitĂ
2006-2012 2017-in attivitĂ
Album pubblicati 4 Studio
3+1 EP
Live
0
Raccolte
0
217
The Bastard Sons of Dioniso
The Bastard Sons of Dioniso negli studi di SanbaRadio (31 maggio 2009) Paese d'origine Genere Periodo di attività
Italia Punk rock[1][2][3] Alternative rock[1][2][3][4] 2003 – in attività Musica indipendente (2006–2008)
Etichetta
Sony Music (2009–2011)[5]
Musica indipendente (2011)[6]
Universo Media Group 218
(2011–in corso)[5]
Album pubblicati
6
Studio
6
Sito web
tbsod.com
219
A conclusione di questo, lo si ripete, parziale elenco di nomi che hanno fatto grande il rock di marca italica, si aggiunge qualche riflessione che lo stesso popolo della rete ha affidato alle sue fluttuazioni. Il tema è quello delle nuove leve cantautorali che per destino o scelta abitano l’attuale mondo del rock cantautorale con passion incrollabile. Anche qui, la selezione non si pone l’obiettivo di comparare i cantautori contemporanei a quelli del passato, ma nasce con l’intento di accendere i riflettori sugli artisti che hanno il potenziale per poter raggiungere, in futuro, il livello e la fama dei grandi. La prima citazione va ad Andrea Appino, leader degli Zen Circus che anche da solista sa farsi rispettare eccome. All’attivo due album, l’ultimo uscito nel 2015 e un premio Tenco nel 2013, conquistato grazie al primo disco, che di certo parla da sè. Poi è la volta di Brunori S.r.l. che conquista un posto d’onore grazie al Premio Ciampi del 2009 e al premio Musica da Bere come artista emergente nel 2012. Tre CD all’attivo e uno spirito cantautoriale innato. Tra i big inseriamo anche Alessandro Mannarino, premio PIMI del MEI come miglior artista indipendente dell’anno nel 2014 grazie al disco Al Monte. Tre album all’attivo e uno modo di fare e comporre irriverente e sarcastico. Dal sud arriva Claudio Domestico, in arte Gnut, cantautore napoletano di tutto rispetto. Tre 220
album all’attivo e nessun premio vinto, ma la sua musica lascia il segno e si avvale di collaborazioni importanti tra cui Mattia Boschi e Rodrigo D’Erasmo; inoltre Gnut può contare su ottime recensioni a livello nazionale che hanno saputo apprezzare la poesia della sua voce e dei suoi testi. A Bologna la bandiera cantautorale è presente anche grazie a Mimmo Parisi. Autore di 3 album e diversi singoli. Di questi ultimi vale la pena ricordare la colonna sonora scritta per il trentennio di Dylan Dog, Non sono mica Dylan Dog. Del 2015 è invece l’album I tipi duri non scendono dal treno pubblicato per Videoradio (R. Portera, A. Braido, etc.). Parisi è anche romanziere. È giunto secondo al premio letterario NotaD’autore2016, dopo Luciano Ligabue. Nel 2017 ha divulgato il libro Sono tornati I braccialetti rossi. Elia Billoni, in arte Dino Fumaretto, è un novello Gaber che nel 2010 ha vinto il premio Isabella D’este per il miglior progetto di teatro canzone. All’attivo ha tre album e numerosi EP tra cui l’ultimo uscito proprio quest’anno. Da Aosta arriva Diodato. Due album all’attivo e un singolo uscito nel 2015; diventato famoso per aver vinto nel 2014 il premio giuria di qualità del Festival di Sanremo e nello stesso anno il premio Deezer come miglior artista dell’anno.
221
Speriamo che il tempo che avete dedicato alla scorta di questo – purtroppo agile per tante ragioni – testo sulla musica italiana, rock ma anche altro come gia segnalato in diversa occasione, vi abbia tenuto compagnia. Noi stiamo lavorando al nuovo appuntamento che porterà alla seconda edizione di “In nome del rock italiano”. Lo facciamo pungolati da alcune mail che per noi autori funzionano come gli appassionati di ciclismo, in montagna o in situazioni comunque critiche, i quali spingono letteralmente i loro campioni verso la meta. Vi assicuriamo che i nomi presenti in futuro saranno numericamente ancor di più di quelli presentati. Così come, nuove storie legate al mondo del rock daranno il loro contributo appassionato, alle pagine del secondo capitolo scritto dalla musica italiana. Grazie, gli autori Mimmo Parisi & Diego Romero
222