Le nostre immagini - I nostri click!

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Non tutto quel che vedi è quello che pensi di vedere Miranda Galati

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Le nostre immagini I nostri click !

Raccolta di foto-poesia

Raccolta realizzata in Gennaio 2015 da: Miranda Galati Per: Le nostre immagini-I nostri click! Šdiritti riservati

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Prefazione

Da una semplice pressione di un dito che racchiude tutta l' emozione di chi sa osservare e trasmettere, dalla forza delle parole che legano indissolubili lo spirito di uno scatto al candore della carta, si evocheranno in una fusione perfetta “Foto e Scrittura”. In fondo fotografare vuol dire scrivere con la luce, e dal suo canto lo scrittore compensa con la propria fantasia e il suo virtuosismo nell' assemblare lettere, l' incapacità di dipingere . Da tutto questo non poteva nascere connubio più riuscito... volare tra le immagini cullati dalle parole .... E’ da questa magia profonda che ci percorre, che nasce la volontà di trasmettere agli altri la forza di quello che ci circonda materializzata in istantanee e poesie . Dalla passione, dalla volontà , di Lorella Finato, che ha fondato questo gruppo virtuale : “Le nostre immagini-I nostri click!”, mettendo a disposizione il suo tempo a favore dell' estrosità e della voglia di fare di tanti creativi persi in altre occupazioni , ben lontane dallo spirito artistico, ma non meno importanti. Dalla disponibilità e competenza di Silvia Brutti, sempre presente con i suoi commenti e le sue attenzioni per ognuno di noi... dall' impegno di Miranda Galati profonda descrittrice di stati d' animo , e dal lavoro disinteressato di tutti i partecipanti , nasce questa prima raccolta , questa Fusione completa tra immagini e parole che mi auguro possa essere un timido inizio per dare corpo , anche in seguito, al magnifico risultato fin’ora raggiunto.

Buona visione e lettura a tutti Anahera Guy

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Ed il gorgo si fece canto, e ancora brezza, e ancora luce, lasciandosi sedurre da un increspatura di cielo. L'uno dentro l'altro, a ricoprire ancora il loro idillio.

Miranda Galati_

ph_Ambrogio Marcellino

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Ed io lo so Ed io lo conosco Quel valico dannato nato da una vertigine e morto in un sospiro Raccoglierò i miei passi nel funambolo smarrito Troverò il contatto ferendo le mie dita e tutto si sporcherà in quel cespuglio di more acerbe Ed io lo so o forse lo sapevo che senso ha una bocca insanguinata Precipitare è facile se la distanza rassicura Miranda Galati_

ph_Ernesto Tessaroli

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C'è sempre una luce dietro un mattino bigio credo che la nostra anima veda in bianco-nero è il cuore ad accendere i colori

Miranda Galati_

ph_Miranda Galati

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Raccolse gli occhi su un dispiegar di vele solo una nuvola rispose alla domanda E riposò quell'onda sul vertice del sogno Miranda Galati_

ph_Cristina Baldussi

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E l'uomo divenne piccolo nella sua stessa immagine, andò incontro a quella foglia che il caso aveva adagiata sul suo cammino, non si chiese il perché di quel riparo fortuito, le andò vicino per sentirne l'ultimo anelito. Fu così che salvò se stesso. Miranda Galati_

ph_Ambrogio Marcellino

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Percorsi di inchiostro su rughe di china sbavata Stanchezza su pagine che sfogliare non vuole Esitando le dita nell'ultima storia ingiallita Miranda Galati _

ph_Franco Brandazzi

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Il mio amore, ha lingua ruvida e zampe di velluto.. guarda le nuvole e cristallizza i miei sogni in un mondo dai colori verde_biglia Miranda Galati_

ph_Miranda Galati

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Sospira e ferma il passo su una sinfonia ideale Tutto si perdona Tutto ha un suo silenzio Tutto ha un suo riflesso Tutto si illumina nella sua stessa luce Miranda Galati_

ph_fotorikofango

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E cercai sul taglio il filo della lama indenne in quel bisogno riflesso sulla sfera l'acqua mi tace dove la mente vede Cassandra vide la soluzione al fondo premonizione diventò la lingua color di nebbia raggelò il suo cuore MorÏ di se per avere detto il vero fissando il liquido che le corrose labbra Miranda Galati_

ph_Gravantes

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Un Angelo mi ha portato in dono questo.. nulla è perduto... Anahera Guy_

ph_Anahera Guy

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Non serve tirare una fune se l'ingranaggio è cedevole

A volte basta l'intenzione

Miranda Galati_

ph_Antonio Riva

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Dipinsi una foglia su un petalo e l'oro la impreziosĂŹ di linfa Miranda Galati_

ph_Lorella Finato

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Fuggir da questa realtà mi è impossibile Vivo spiando lo scorrere del tempo intrappolato dalle mie emozioni Ferree grate che bloccano i miei sentimenti Anahera Guy_

ph_Ernesto Tessaroli

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Nulla si specchia per libera scelta

è il riflesso che decide cosa vedere è l'acqua a sussurrare sul sogno

Eliminando polvere e detriti Miranda Galati_

ph_Massimo Benzoni

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In quella curva che sfidò il cielo la nuvola arrossÏ E tacque sul giacersi Miranda Galati_

ph_Miranda Galati

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Portami laggi첫 dove il grano non cresce dove le sementi dormono Attendi la stagione che accoglie l'ultimo sole proprio li sul fondo in fondo Miranda Galati_

ph_Paola Brambilla

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Lei aveva dipinto il grano per trovare la via Lei guardava in basso per non cadere Lei sapeva che colore avrebbe avuto il nuovo giorno Lei non sapeva ancora se ci sarebbe stata.. Miranda Galati_

ph_Ernesto Tessaroli

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Sostò sul limite per non sentirsi perso

Parlò sul dunque per ritrovare l'oltre

Guardò su in alto per non sentirsi solo

Percorse l'attimo sul filo di una nuvola

E tacque Miranda Galati_

ph_Cristina Baldussi

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Radicò nell'aria perchè solo il cielo possiede radici che non soffocano perchè solo una nuvola comprende il senso di un abbraccio Perchè un bacio può attendere se l'amore lo riempie Miranda Galati_

ph_fotorikofango

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A volte mi sento un orcio crepe che si confondono fessurazioni sulle quali adagiarsi per impedire perdite Miranda Galati_

ph_Miranda Galati

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Siate sempre coscienti della vostra storia Silvia Brutti_

ph__Silvia Brutti

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Erano gemme appena nate mai cresciute mai esplorate Aspettavano solo di essere scoperte Aspettavano solo che qualcuno le trovasse belle Nell'unico bagliore che le distingueva Miranda Galati_

ph_Lorella Finato

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L'onda spettinò la riva Tutto si fece brina nell'attesa di un ritorno

Miranda Galati_

ph_Ambrogio Marcellino

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Qualcosa sporcò la parete

Qualcuno vi disegnò sopra

Nessuno volle leggere

E tutto divenne fumo

Miranda Galati_

ph_fotorikofango

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Non sempre è importante il volo Quanto l'atterraggio Miranda Galati_

ph_Ernesto Tessaroli

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Le prime luci dell'alba sciolgono la brina trasformandola in tenue vapore Ernesto Tessaroli_

ph_Ambrogio Marcellino

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Nuda Solo organza di nuvole Trasparenza di cielo Tinge di azzurro l’iride Miranda Galati_

ph_Miranda Galati

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Il grigio incontrò il nero e non fu un ticchettio qualunque quello che l'acciottolato accolse

Lei si fermò al confine dell'abbraccio esitando i tacchi sul non_colore decidendo di proseguire oltre la sfumatura Miranda Galati_

ph_ Antonio Riva

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Ed il sole tramontò fecondando la terra nel suo dormire

E la terra respirò ancora per una volta i vapori di un fuoco mai estinto

Non ci furono parole a descrivere l'evento Solo un sospeso tra l'occhio e il cuore Miranda Galati_

ph_Ernesto Tessaroli

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L'uno dentro l'altro a lacerare l'attimo in quel groviglio che non fu mai veloce nello smussare angoli di un tempo colorato Miranda Galati_

ph_Ambrogio Marcellino

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Abbiamo teso reticolati anche sulle montagne Legato con le spine le albe e i tramonti Anahera Guy_

ph_Anahera Guy

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Si soffermò ancora sullo scatto di una mano sul pensiero di un'immagine nell'estasi di un sospeso

Restando immobile in quel paesaggio che scorreva implacabile senza percepire il desiderio di un volo che rendeva liberi Miranda Galati_

ph_Lorella Finato

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Senti come scivola la goccia

ascolta quello scalfire che non ferisce accompagna la scia che lambisce il vetro

Raccoglila su un dito ed assapora il gusto

Poggia la tua mano ancora sulla mia e rinchiudi il palmo su una gemma liquida in attesa di una pioggia senza resa Miranda Galati_

ph_Antonio Riva

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Non fu l'attesa che la fece sentire sola Ma quell'acqua placida che nel silenzio non turbò mai la riva Miranda Galati_

ph_Lorella Finato

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Glissarono sul lago disegnando ombre

Si accompagnarono fino a quel ramo che in una carezza turbò il riflesso

Furono insieme nella loro traccia e l'acqua si meravigliò in silenzio Miranda Galati_

ph_Ambrogio Marcellino

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Il fiume scorreva lento e solcava la pianura tracciando un solco che non aveva argini

Pianse quel salice che non voleva vivere all'ombra di una pozza disperatamente sola

E il cielo assecondò il dolore nel tramutarlo in lago manifestando un desiderio vivo nell'unico bagliore Miranda Galati_

ph_Ernesto Tessaroli

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Verde come il mare Bianco come il latte Goccia a rincorrersi Schiuma a ripetersi E si fermò nell'iride quel ricordo di panna in quel continuo frustare Vergate spumose raschiano la battigia Schiena malleabile che offre la sua pelle dorata allo scudiscio liquido Nessun urlo traspare se non un lieve tintinnare di mille granelli di sabbia Miranda Galati_§_Anahera Guy

ph_Rosmara Bufano

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Nelle asimmetrie si nasconde la bellezza

Miranda Galati_

ph_Lorella Finato

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Sfiorava l'acqua in un bisbiglio che emanava rame

Nessun silenzio può contemplare ciò che non ha parole Miranda Galati_

ph_ Ernesto Tessaroli

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Pianeti vaghi dai colori ignoti decisero il destino colorando un fluido

Colsero il richiamo nella sensibilità di un luogo senza aria Improvvisando danze che li sfiorarono in un librarsi che non mutò quel cielo Miranda Galati_

ph_Silvia Brutti

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Un giorno il cielo si vergognò del suo rossore e dipinse il viso per non tradirsi quando scomparì nel buio della sera, miliardi di stelle brillarono nel firmamento anni luce lontane da noi, erano il riflesso di un universo in espansione. Nonostante tutto continuò a guardarsi intorno, rimirando ciò che l'umano aveva tralasciato, si sentì unico, invincibile, altezzoso, ed infinitamente solo in quella visione che aveva regalato senza esitazioni, solo per il piacere di un dono , solo perché desiderava farlo. Questo lo indusse a guardare il proprio cuore, e la ragione che lo faceva battere…. e l'uomo riconobbe il bene e il male ed ebbe paura di ciò che vide. Le stelle gli diedero il coraggio per scegliere, per non mentire a se stesso e agli altri, poiché il brillare di una stella vale più di mille nuvole grigie. Prese forza da se e un raggio di luce entrò nella sua anima. Fu una catastrofe di riflessi, tutto si ribaltava su infinite facce, infiniti tagli, e questo non lo fece sanguinare. Si fermò su quell'istante senza perdonarsi il motivo di un'esitazione che gli aveva impedito di toccare il bagliore di un sole che non gli apparteneva. E il suo spirito si allontanò da lui verso un cielo che neppure riusciva ad abbracciare e trovò la pace nell'immensità di quel piccolo raggio di luce. Trovò quel dunque che lo fece sentire unico nella contemplazione di un miracolo, e nel suo cuore sbocciarono i fiori ,e tutto quel profumo fu solo aria da respirare, e lo inebriò di gioia, e nell'infinito poté riposare. E dimenticare da dove era giunto. Miranda Galati_§_Ernesto Tessaroli

ph_Ernesto Tessaroli

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Si capovolse senza un perchè desiderava solo un azzurro che diventasse cielo o mare Desiderava un'oasi che non la facesse sentire ancora sola Desiderava perchè le mancava un desiderio da esprimere perchè le mancava qualcuno che dicesse Ti desidero E fu quel vuoto che la fece salice Miranda Galati_

ph_Ambrogio Marcellino

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Squilli di pozzanghere tamburellate dai passi distratti di un destino (assorbito da pioggia battente) Amante ritmato direttore della partitura per gocce e orchestra visiva Antonio Riva_

ph_Antonio Riva

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Fu il cielo a scagliarsi nella notte

Espresse un desiderio

E tutto diventò un unico momento

Miranda Galati_

ph_ Ernesto Tessaroli

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Credenze Capovolte

Anahera Guy_

ph_Anahera Guy

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Lo seguì lo seguiva sempre Era così maestoso il suo andare sul ciglio del riflesso

Lo seguì ancora con il capo chino cogliendo l'increspatura di quell'andare avanti a lei

Lo seguì lo seguiva sempre ed il lago era sempre uguale nell'assecondare i passi Tutto era sempre uguale Miranda Galati_

ph_Giorgia E Basta

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Una sull'altra senza pesare

Nella stessa grafia l'incontro Miranda Galati_

ph_Anahera Guy

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Resto ancora nelle mie stanze da cui traccio le distanze dal mondo seduto ancora sul mio passo

Sposto oggetti senza voce per occultare polvere senza gesso

Calpesto nuvole lasciando che il tramonto mi insegua

Ernesto Tessaroli_ยง_Miranda Galati

ph_Ernesto Tessaroli

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Sciacquio continuo La battigia dei pensieri Ti consumerĂ l'anima

Anahera Guy_

ph_Anahera Guy

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Qualcuno lo aveva fatto Qualcuno senza mani

L'aveva sospesa tra l'erba e il destino fermando il vento che non voleva dimenticarla ancora Oltre quella zolla che riempiva il sentiero Miranda Galati_

ph_Ambrogio Marcellino

53


Nel silenzio della campagna come un albero lasciato solo aspetto l'arrivo del cielo stellato Per non perdermi nell'oscurità dei miei pensieri nell'irrequietudine dei sogni cullato dal vento della notte Non esistono domande per definire un colore Nessuna risorsa può escludere il buio di una convivenza Mi raggomitolo esausto sul bordo di una foglia per non perdermi ancora in quella visione che mi fece ingrato della vita Troppo rosso accende Troppo oro spegne Resterò a guardare ciò che resta ancora del cielo Ernesto Tessaroli_§_Miranda Galati

ph_ Ernesto Tessaroli

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Scelsi l'unico sasso che nascondeva la linea sconvolsi il solo monte che la sorgente ingannava doppia divenne la scelta che la mano stringeva scivolarono lievi su una vita indecisa che le dita lasciarono andare Su quel palmo si arrese solo il segno di quello che voleva essere stato Miranda Galati_

ph_Antonio Riva

55


Li raccolse delicata_mente perchè l'amore va conservato Erano tralci di vita integra innesti di gioia e accadimenti Li conservò Così come li aveva ereditati e qualcosa di quella gioia arrivò anche nel suo cuore Miranda Galati_

ph_Silvia Brutti

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Puntavano l'orizzonte infilzati sull'onda che li accoglieva nessun movimento solo quell'ombra che recideva l'attesa dell'ultima promessa Schiuma e parole su un sentiero impervio Risacca e declino questo è il destino Miranda Galati_

ph_Lorella Finato

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Volano senza una direzione definita verso qualcosa che non vive del giorno si avvicendano sulle albe trascorse indossando vestiti che le ali nascondono

Respirano un rosso tramonto indeciso divagando tra innumerevoli anime esuli divertendo il sorriso di chi spicca il suo volo Nell'unico raggio che non scioglie la cera Miranda Galati_

ph_Ernesto Tessaroli

58


Fece del ramo una nuova via Silenzioso ponte oltre ogni battito E le distanze colmarono se stesse Miranda Galati_

ph_Cristina Baldussi

59


Non fu mai solo ciò che recava luce a naufraghi senza onda Pilastro senza anni che non contava rughe compagno silenzioso di flutti senza pace che in quel guardarsi schiantarono il ricordo sul ritrovato approdo Miranda Galati_

ph_Lorella Finato

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Innestò il germoglio sul gambo nudo fiorendo l'estasi di un colore eterno Grigiori in forse sull'attimo sognato che superò il coraggio di un'aspra solitudine Miranda Galati

ph_Ernesto Tessaroli

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Mondi sottomessi in un solo sguardo

Vapori di un respiro trasparente che non chiese nulla nell'unico sospeso

Che conciliò fuoco ed abbandono

Cercò il pensiero che incrina vetri nell'unica risorsa che si chiamava anima Miranda Galati_

ph_Anahera Guy

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Si scelsero un colore ostile a tutti gli altri

Era il loro stare senza l'uniforme

Giusto per il tempo che le lasciò cadere Miranda Galati_

ph_Ambrogio Marcellino

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Il sogno si colorò di risa e suoni veri stupendo cuori dal candido bagliore nello sfumato antico di una gioia eterna

Che rese il gioco Vita di un istante andato Miranda Galati_

ph_Rosmara Bufano

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Ella parlava a se stessa senza vedersi Era cosÏ minuscola all'ombra di quel pensiero eppure qualcosa vedeva in quel fermare il gesto oltre la nuvola del fiato Restò in attesa iride senza precipizio lasciando andare il senso Che importava? Lei era lÏ Poteva ancora attendere Miranda Galati_

ph_ Maria Grazia Lai

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Furono i colori rimasti che inseguendo se stessi su nastri di cielo svettanti anticiparono venti solitari nella burla di una corsa che non voleva vincitori Erano rimasti immobili per cosĂŹ tanto tempo Poteva bastare quella pausa infinita di grigio Miranda Galati_

ph_Cristina Baldussi

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Essere ultima rese prezioso quel distacco Si strinse fragile in quel mantello che la stremata linfa aveva donato al sole E quella sete intatta nascosta nel suo cuore le impedĂŹ di cadere lasciando al suolo la tristezza di una zolla sola Miranda Galati_

ph_Ambrogio Marcellino

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Tre orizzonti e un cielo parallelismi in emozione l'uno sull'altro l'uno sotto l'altro a definire confini eterni

Destini inestinguibili Mutevoli sussulti nell'apparente calma Di un solo tratto Miranda Galati_

ph_Lorella Finato

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La luna è come una bella donna

Mostra i colori Tenendo nascosta La curva della sua inquietudine

Miranda Galati_

ph_ Gaetano Auteri

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Fu l'azzurro a primeggiare e la seta si fece carezza in quel dialogo di petali stretti tra loro per ascoltarsi Fu ancora l'azzurro ad arrendersi lasciando al profumo l'idea di un sĂŠ Miranda Galati_

ph_Marisa Saragni

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Nessuna intenzione in quell'abbandono

solo una traccia sterile solo un esserci fragile

Qualcosa avrebbe danzato nell'immaginario Qualcuno avrebbe raccolto l'ultimo dono E la riconoscenza si sarebbe fatta albero Miranda Galati_

ph_Ambrogio Marcellino

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Si nascondevano in pagine desolate dalla grafia assente Voracità di vuoti infinitamente aridi dipinti a caso su pelle immacolata Qualcuno se ne accorse ma lo strappo non salvò l'inganno di una vita Miranda Galati_

ph_Lorella Finato

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Attimi Dovremmo imparare a raccoglierli nel silenzio come dei petali sperduti come dei fiori mai sbocciati E ci chiediamo ancora A che serve lasciarli andare se nessuna brezza può vederli? A che servono se non siamo in grado di trattenerli tra il palmo e il cuore? E ci assopiamo su questa vita dando la colpa ai petali Miranda Galati_

ph_Miranda Galati

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Infinito_Indefinito |Una non definizione è di per sÊ una definizione|

ph_Ernesto Tessaroli

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Qualcuno ha visto Qualcuno ha guardato Solo le parole ammutolirono Tutta quella luce in attesa di un ritorno sospesa nell'ascolto di se stessa Tremendamente egoista Terribilmente sola

Miranda Galati_

ph_Anahera Guy

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-Come in una cornicePietra su pietra Grigio calcare Tempo senza sosta Incorniciò visioni andate Sogni di tulle e fiabe storie su carta patinata rinchiuse da quel varco che non fu finestra chiusa ma occhi senza inganno nel separare il sogno Miranda Galati_

ph_Orso Ita

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Quanto può vivere una farfalla? Quanto frastuono dovrà distrarre?

L'ombra del suo ricordo antico proteggerĂ i colori del silenzio stupendoci ad ogni suo respiro Miranda Galati_

ph_Ernesto Tessaroli

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NUBI: Frivole muse danzanti scivolate languide a percorrere i pendii aspri Illusioni fluenti salite in morbide volute danze bianche e grigie sospese tra cielo e terra dame seducenti di mille pensieri persi che salgono in cielo Dee precipitate per loro voglia su pendii profani e immacolati e colgono l'abbraccio di spine in rocce anima senza macchia dal candore integro Emozioni in eco che si fa risorsa nel cammino in quella corsa che non ebbe fine in quel dolore che si fece ascesa Anahera Guy_ยง_Miranda Galati

ph_Anahera Guy

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Si riavviò la ciocca su un muro screpolato Mano sfrontata sull'età nascosta che l'ironia rese principessa Sovrapposizione antalgica di un'ultima follia femminea nel volo estremo di un tempo mai trascorso Sorrise nel travestimento fatuo all'osservatore attento che la rese Dea nell'attimo superbo di un click gentile Miranda Galati_

ph_Orso Ita

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Si rese attimo tra pensiero e pupille bocca come petalo occhi come stelo Guardava nel sembiante di specchi inesistenti l'invisibilità di chi sa di esistere Nessun rimpianto la colse nel catturare l'anima in volo Strinse tra le labbra quel profumo ..e annusò se stessa Miranda Galati_

ph_Francesco Ilardi

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E' un filo tenace una sottile trama vischiosa che tiene stretta quella mia irrefrenabile voglia di fuggire Fuggire lontano da questo autunno perenne che colora di rosso la mia anima Anahera Guy_

ph_Mario Crippa

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Giurò a se stessa.. l'ultima sigaretta.. vetri appannati su fiato stanco occhi su strada che non ammette passo MentÏ al ricordo che non cancellò le rughe forgiando estasi di cori andanti in brio in quel suo pianto che nessuno vide in quel suo canto che nessuno volle E nel distacco vinse l'ultima promessa nella virtualità che la volle ancora viva Miranda Galati_

ph_Orso Ita

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-Foglia portata dall'acqua dove stai andando?-

Decise il rivolo escludendo stagni luce distorta origine insaputa tutto quel riflesso giacque e la portò sul ciglio Nessuno si chiese che nome avesse nessuno la chiamò e si adagiò su quella incognita scrivendo il senso dell'appartenenza Liquidità e assenza Miranda Galati_

ph_Ernesto Tessaroli

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Doveva andare nessun percorso Vette di lama acciaio dipinto sul passo audace che l'ombra insegue Cielo turbato che nessuno eguaglia questo è il selciato di chi non guarda alto Miranda Galati_

ph_Franco Brandazzi

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Addenta Mordi Ciocca sul viso Intoccabile eutanasia di uno sguardo fiero Traiettoria invisibile di un traguardo oltre Dita che frugano fruscio di seta battito adolescente di un cuore femmineo che ha sfidato il tempo

Nessun vento a turbarlo Miranda Galati_

ph_Orso Ita

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C'era qualcosa in quella donna in apparenza solo una sconosciuta ma non riuscivo a non sorriderle era come se mi frugasse dentro per fare spazio alla serenitĂ che esondava da tutto quel bianco Non parlava ma sentivo che ingoiava i miei sorrisi C'era qualcosa in quella donna qualcosa che mi ricordava l'innocenza

La sentivo madre sorella di anima attesa senza fine Non smisi mai di raccontare e lei mi restò accanto Per il tempo di un vagito Per il tempo di un singhiozzo Per il tempo che bastava Per il tempo che non c’era Fui riempita dai suoi silenzi

E solo allora mi ascoltai Miranda Galati_ ph-Ernesto Tessaroli

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Ho visto un angelo stava tra la gola e il no mi è restato accanto per il tempo che bastava per quello che non è mai poco per quello che non è mai tanto Ha venduto le sue ali per un sorriso intatto per un abbraccio solo per un disguido languido

E’ stato un attimo tra il cielo e il cuore lasciando scie senza dolore e l’ho ascoltato nel mio pudore

Miranda Galati_

ph_Gaetano Auteri

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Puntò il dito a caso cielo come oro per un viaggio azzurro Non importava il forse ma il luogo che chiamava Un arco di un baleno decise la traiettoria reiterando il dubbio che completò la storia Si perse nel viaggio in una foto istante e sorrise in piedi scalzi per non sciupare scarpe nel sogno che non sveglia Miranda Galati_

ph_Silvia Brutti

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I colori subiscono l'amore navigano su sponde aeree stordendo un orizzonte perso Prestami i tuoi occhi erranti e le aurore avranno nuove bocche in quel nessuno che giace solo in quella sfumatura che bacia il luogo Ruba per me il momento inesatto su quella brace che non estingue l'ultimo dei desideri abbandonati prima che la notte giunga imparziale prima che tutto sia la fine dell’alba Concedimi ancora il logorio della possibilità di un cielo

Miranda Galati_

ph_Ernesto Tessaroli

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Non vide mai la sua bellezza infranse specchi per accudire l'anima cercando fra pori e stelle risorse estreme Rossetto scuro per affrontare il se' il quel graffito che racchiudeva il ma' Non vide mai la sua bellezza in quel disegno oltre quel vetro rimpiangendo imposte mai aperte e arcobaleni integri di un sole oscuro Perse il suo tempo in quel frugare riconquistò il suo tempo in quel vagare nella ricerca estrema di un ritratto indenne Miranda Galati_

ph_Anahera Guy

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Si vide sottosopra a rimirare il sĂŠ colori in ruggine di un sospeso in aria frontiera in luce di foglie liquide che in sfumati d'oro salvano quell'arco che trafigge l'occhio La vide capovolta gambe in verticale testa immersa giĂš in quel riverbero che non aveva margine nell'orizzonte che sprofondava con la soavitĂ di un attimo nato per meraviglia e altro Miranda Galati_

ph_Lorella Finato

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Non parlò mai alla sua ombra la seguiva sulla luce nel mormorio della pioggia che dava voce alla notte La vide incedere nel suo precedere giacendo le vertigini del cuore cantando una veglia sul cammino senza dormire ancora sul riflesso Non era piÚ tempo di fermarsi In quella saggezza conquistata nello scorcio di un pedinamento che solo una strada sconosciuta avrebbe reso incontro fra eco e suono Miranda Galati_

ph_Ernesto Tessaroli

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Rosso pontile piedi intrecciati su mani in tatto Ogni tramonto è suono Ogni colore un brivido Ogni respiro un passo Ascolta il cielo qualcuno guarda è fantasia del vedo è poesia del come in quella danza eterea che non ha mai corpo ma solo tinte piovute addosso nella melodia di un click che sogna Miranda Galati_

ph_Cristina Baldussi

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E se ascoltassi i tuoi pensieri oltre la timidezza del mio cuore quanto sorriderebbe la tua bocca? E se guardassimo insieme quello che un angelo scrisse incrociando il tuo sguardo che durata avrebbe il volo? Prenderò in prestito il cielo nell'insensibilità del tempo in quel perenne sfiorarci in quel setacciare sabbia in corsa in quel lampo che precede il sole in quella rarità che inondò i respiri E se restassi in bilico sul tuo silenzio ondeggiando piano nella mia anima? Salperemmo gli anni in una nuova sfida Miranda Galati_

ph_Lorella Finato

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TRAPASSO :

Il tuo viso cosĂŹ giovane e ingenuo

Quel tuo viso scavato dal dolore da quella profonda sofferenza. dalla forza della rassegnazione

Che nessun artista riuscirĂ mai a rappresentare

Anahera Guy_

ph_Anahera Guy

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Quella che ero non è quella che vedi aveva rughe mobili e bocca per sorridere Dipingeva il gusto della vita Incideva solitari zuccherini procedendo a testa alta su rampicanti morbidi Quella che ero tu non la conosci ne hai intravisto il profilo e non ti sei accorto e non ti sei fermato mentre ti passava accanto Quella che ero la vedo ancora E' solo una bambina che non vuole crescere e tu l'hai sfiorata mentre ti passava accanto

Miranda Galati_ ph_Silvia Brutti

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Violò la sfera_cielo calco labirintico di un portale onirico che ne risucchiò la forma Nessuno osò entrare Nessuno osò guardare Nell'ideale che immaginava Nell'incognita che spaventava Vortice di paesaggi in fumo strada che si avvinghia nel dimenticare spigoli verde foresta che non coglie vento urlo in tempesta che non concede spazio Resta la mano che non sa osare e quella paura di ricordare oltre Miranda Galati_

ph_Franco Brandazzi

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Disarma il languore che travestiva la musa punita

Nell’estasi immortale di un sogno di grandezza che la lasciò da sola

Nella clandestinitĂ di un segreto dissolto troppo in fretta Miranda Galati_

ph_Anahera Guy

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Guardami segui le linee incise in pelle sul palmo delle mani leggi chi sono e cosa sembro alterando il senso del pregiudizio inutile Spezzami nell'inutile menzogna che rese nero il bianco strappa l'integrità che mi nascose all'anima nell'attimo che mostrai il vero Guardami ancora occhi attraverso difesa sottilmente vana quel sottrarmi inerme al gesto che protegge la soglia del mio orgoglio Nell’umiltà di essere uomo di me stesso Nel candore esplicito di un buio che non tace Per preservare il senso dell'ultima mia ira Miranda Galati_

ph_Frankino Immagini

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E poi la neve ricopre tutto di un candore accecante preannunciando un disgelo di albe cristalline concesse all’eco Anelante bianco che dilegua nero oltre il sussurro dell’arcobaleno

Miranda Galati_

ph_Lorella Finato

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VERSO CASA: Era quella strada bianca di neve zuccherina, era quel cappuccio azzurro con il bordo di pelo bianco che mi solleticava il viso, era il profumo acre di legna bruciata nei camini, era l' alito diafano che fumava davanti ai nostri visi, era la mia mano nella tua, sicura e tiepida presenza il tuo sguardo e la tua voce, era freddo quella sera, i nostri passi sulla neve verso casa ... Anahera Guy_ ph_Anahera Guy

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Si adagiò sul suono nota di soffio e piuma che lacera pareti grigie riposando ancora prima del risveglio nel musicare vita oltre lo spartito

Si adagiò cortese sul pentagramma umile per ascoltare il canto nell'arco delicato del vibrare antico che animò le mani rivelando il cuore Miranda Galati_

ph_Frankino Immagini

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Il freddo accoglie Il freddo consola Il freddo immobilizza Un battere di denti fino a spezzarli Il freddo è candore Il freddo è insapore Il freddo è silenzio Il freddo è quella scritta che il vapore cancella Miranda Galati_

ph_ Ernesto Tessaroli

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Cercare la mano Disorienta l’attesa

E mi fermo in vapore tra un sĂŹ negato Ed un punto infinitamente sospeso LĂŹ al centro

Miranda Galati_

ph_Mauro Pullano

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Non fu il mistero crudo a varcare il mio silenzio ne’ il pugno chiuso stretto ne’ quella lettera mai scritta per non doverla ancora leggere perché nascondeva un’ascia una bellezza senza scampo il sangue vergine di un bosco stimmate di more mai mature che una pupilla non vide mai Chiesi al destino infame di baciare un angelo perduto in quel giardino dimenticato in quel fantasma che mi fù passato in quell’ardore che mi fù tomba in quell’amore che mi tradì nell’ombra in quel mio estinguermi nel cuore nella tachicardia di un balzo impuro che il fato strinse nelle fauci avverse affinchè il palpito espirasse il gemito sulla corteccia del mio primo canto Fu lei a salvarmi Estraendo sangue Che traboccava luna Miranda Galati_

ph_Lorella Finato

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Libera le foglie che ricoprono i tuoi rami Diventa volo del tuo stesso volo

Miranda Galati_

ph_Mario Crippa

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Sei un'anima delicata Cristallo senza brina Vapore senza acqua Lacrima senza ciglia Volto senza spire Tu appartieni al cielo

Miranda Galati_

ph_Claudio Gennari

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Milan Kundera disse: La memoria non fa un film, la memoria fotografa.

La fotografia è una verità che ci permette di comprendere la complessità dei vari aspetti della vita, una forma d’arte che ci sorprende in quel suo raccontare storie in un dettaglio, e come disse Wim Wenders : Attraverso il mirino, colui che fotografa può uscire da sé ed essere dall’altra parte, nel mondo, può meglio comprendere, vedere meglio, sentire meglio, amare di più. L’idea di questa raccolta ha avuto inizio con la creazione di un album senza pretesa alcuna, solo uno scrigno virtuale dove conservare attimi, emozioni, azioni, poesie, che cristallizzate in un semplice click continuavano a raccontare qualcosa che voleva essere ricordata. Realizzarla è stato il giusto riconoscimento di tutti quegli istanti, che la chiaroveggenza di infiniti occhi hanno intrappolato, permettendo ad altri di coglierne pura emozione tradotta in versi. Spero che questa fusione tra foto e poesia possa in seguito avere una continuazione, e per concludere citerei un frase di Ansel Adams :

Fotografia. Un’austera e sfolgorante poesia dal vero.

Grazie a tutti..

Miranda Galati_

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