Carovana - n.1 - Novembre 2006

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presenta:

CaRovana Anno 01 - N.1 - Novembre 2006

ale u t r i v

LE BAND SI SCIOLGONO L’Intervista: LUCA RISPONDE ALLE VOSTRE DOMANDE!

LORENZO: Io e Luca

e molto altro!

ED SP IZ EC IO IA N LE E

Intervista a Lorenzo Cherubini

In q GAE uesto n T SAV ANO C umero: U E MA RIO G RRER RCO I RAN PAV D ONE I


ANNO 1 - N.1 - Novembre 2006

CaRovana

In redazione: Mirco e tutte le PersoneSilenziose di buona volontà :) Crediti & Ringraziamenti in ultima pagina Per proporre i vostri articoli, pubblicare una vostra foto o semplicemente per inviarci suggerimenti scrivete a:

Edizione Straordinaria!

carovana@personesilenziose.com

E’ vero, e‘ vero! Nel numero 0 di CAROVANA avevo scritto che sarebbe stata una fanzine a pubblicazione trimestrale.. sono passati pero’ otto mesi! MEA CULPA, sicuramente... ma non del tutto. Diciamo che sono stati otto mesi abbastanza intensi.. sia per la mia sfera personale (tra crisi, problemi, e momenti magici e stupendi) e sia per il susseguirsi di impegni e novita‘ fronte Luca. E’ stato un periodo di lavoro pieno per me, con la creazione prima del blog dedicato al nuovo album (lebandsisciolgono.personesilenziose.com), con le notizie sempre aggiornate quasi in tempo reale (devo ringraziare Paolo di DiarioCarboni, co-autore del blog che mi ha supportato nonostante i suoi impegni).. e poi con il restyle totale del sito PersoneSilenziose.it, che, dopo 5 anni, era ormai diventato un groviglio disordinato di pagine! A questo si e’ aggiunta l’attesissima uscita del nuovo album di Luca.. e il conseguente lavoro di aggiornamento del sito... e la ripresa del viaggio del nostro book occidente&oriente*. ultimo, e non trascurabile, il fatto che i miei impegni si sono centuplicati per la preparazione del mio matrimonio! Capirete che i tempi sono quel che sono. Comunque ecco qui, un numero speciale di CAROVANA che spero possa piacervi. Per i frequentatori del sito di certo ci sono cose gia’ viste... ma CAROVANA ha lo scopo di raggiungere ed informare anche chi, per un motivo o per un’altro, su internet non puo’ andare spesso. Ho voluto inserire come “valore aggiunto” di questo numero l’intervista a Luca, che avete poi fatto VOI, visto che vostre sono le domande che ho riportato... e la bellissima intervista a Lorenzo, alias Jovanotti.. che non ha esitato a contattarmi personalmente per fare l’intervista. Le due interviste saranno poi riportate naturalmente anche sul sito. Spero tutto cio’ possa aiutarvi a trascorrere qualche ora senza pensieri. Un abbraccio, Mirco.

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L’EDITORIALE

SIAMO IL FUTURO E LA NOSTALGIA di Junto

Marta ha 15 anni,è una ragazza allegra e spensierata che ha già assaporato alcune emozioni della vita,comprese quelle più tristi ma lei è forte,molto forte grazie anche a quella che è diventata la colonna sonora che l’accompagna in ogni sua giornata, Autoritratto è il suo primo concerto visto. Nunzio di anni ne ha 29, Persone Silenziose fu l’album che lo folgorò alcuni anni fa, quando più o meno era un ragazzo come Marta:gli piace scrivere le sue impressioni,emozioni che vengono dal cuore, gli piace l’intimismo, ispirato probabilmente da un celebre poeta cantautore bolognese. Veronica è una mamma, di un bellissimo bambino, la sua vita è scandita dai versi di brani come “Colori” e “La casa”, versi che la emozionano sempre, come la prima volta che li ha ascoltati, Sara e Mimmo hanno avuto una colonna sonora speciale per la loro storia d’amore. Loro,insieme a tante altre persone sensibili sono accomunate da un’unica grande passione:la musica di Luca Carboni. Se si prova ad ascoltare il nuovo disco di Luca, Le band si sciolgono ci si imbatte subito in un brano particolare, che fa da apripista a questo nuovo bellissimo disco, e che s’intitola Segni del tempo. Come tutte le altre otto perle del nuovo album, essa colpisce subito per l’aggressività, per la grinta accorata di Luca, per l’innovazione dei suoni, l’uso abbondante dell’elettronica, quell’io e te del ritornello, nonché la solita atmosfera riflessiva e sognatrice che riconosceremmo sicuramente fra mille canzoni perché unica nel suo genere. Ma Segni del tempo, e insieme a lei l’intero album, è molto più di questo se la si ascolta con il cuore, è l’essenza del Luca scrittore e soprattutto è il vero manifesto del rapporto bellissimo instauratosi tra un cantautore e il proprio pubblico. In tempi recenti sostenni che forse in giro per il vasto panorama musicale non esiste artista che possa vantare un legame cosi stretto come Luca ce l’ha con noi,forse lui stesso non se ne accorge,non se ne rende conto, ma nonostante a lui piaccia parlare alla sua generazione,quella degli attuali quarantenni e trentenni,in maniera del tutto naturale ci sono tantissime persone di tutte le età e di differenti generazioni che si rivedono in pieno nelle emozioni e nelle sensazioni che descrive in musica. E così il quindicenne vive gli amori e le paure del Luca ragazzo, il quarantenne o il trentenne si rivede nel Luca riflessivo, le neo mamme e i neo papà sussurrano la sera al proprio bimbo le strofe di Ninna nanna, un ragazzo cresciuto come me, emozionandosi, magari approfondisce i temi sociali di un brano come “Occidente&oriente”. Ma il quarantenne di oggi è stato ragazzo e teenager ieri, e il teenager di oggi sarà ragazzo e adulto domani,e la cosa più romantica è che i nostri sentimenti sono stati,sono e saranno sempre gli stessi che da sempre ci distinguono dagli altri, noi siamo il futuro e la nostalgia, i nostri sentimenti sono quelli di persone silenziose. Tutti noi che apprezziamo Luca come artista e come uomo siamo persone silenziose, tu che stai leggendo con interesse questo numero di Carovana sei una persona silenziosa,e lo sarai nel tempo perché i silenziosi veri lo sono sempre, non smetteranno mai di sognare,di gioire,di piangere coccolandosi con certe note, avranno sempre voglia di illuminare il buio anche quando sembra che di luce possa entrarne ben poca. Molti di noi hanno già ascoltato diverse volte Le band si sciolgono, se tu che leggi non l’hai ancora fatto, sappi che questo disco ti farà sognare e amareggiare, sorridere e intristirti, emozionarti e caricarti; forse non crederai che un’opera unica sia in grado di suscitare sentimenti così contrastanti,ma una volta che avrai ascoltato quest’album te ne accorgerai di quanta vita c’è fra queste note e fra queste parole, e se riuscirai a guardare con gli occhi della mente quello che ascolti alle orecchie capirai da solo cosa significhi vivere il film della propria vita la cui colonna sonora si chiama Luca Carboni.

tina di Luigi Casala

Esce il tanto atteso (per utilizzare un eufemismo, meglio sarebbe dire sognato, inseguito, sofferto, immaginato, ardentemente agognato) nuovo disco di Luca e la comunità delle persone silenziose peraltro mai priva di energia e di voglia di scambiarsi opinioni, sensazioni, consigli – riprende vigore. Si intensificano le frequentazioni della piazza virtuale, arrivano tante nuove persone, anche solo per un saluto o un commento all’ultimo disco. Che piace, e anche tanto, praticamente a tutti. Luca d’altronde ha sfornato un disco solido, raffinato, emozionato ed emozionante. Un disco che Luca ha scritto, suonato, arrangiato, prodotto, insomma mai come stavolta un disco davvero suo. Il lavoro risulta maturo ma allo stesso tempo a tratti quasi sperimentale; intimo, ma nel contempo ironico e brillante. Le persone silenziose, prima impazienti per l’uscita del disco, spostano adesso il loro obiettivo. E non vedono l’ora che arrivi l’occasione per incontrare Luca e stringerlo forte in un applauso dalla potenza impetuosa. E che poi Luca torni a cantare dal vivo le sue meravigliose poesie. In condizione di continua attesa, insomma.

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LE BAND SI SCIOLGONO IL NUOVO ALBUM!

L’album commentato da Luca S EG N I D EL T E MPO "Io e t e Cert o il t e mpo c i ha s egnato Qu e s t o t e m po che è pa s sato vi eni p i ù vi ci no Fo rs e il mondo c i ha fer i to Fo rs e in t anti ha nno trad i to vi eni p i ù vi ci no Si str in gim i c os ì e non aver e p au r a Si str in gim i c os ì io non ho p i ù p au r a"

T rack l ist 0 1 . S e g n i d e l t e mpo 0 2 . L ampo d i v it a 0 3 . S t o pe n san d o 0 4 . L e b an d 0 5 . M al in con ia 0 6. E ' cad ut a un a st e l l a 0 7 . P e n sie ri al t ramon t o ( fe at . T iz ian o F e rro ) 0 8 . C i si d ime n t ica 0 9. L a mia isol a I l cd s a r à v en duto in dup l ice ediz io n e: C d A udio e un a s pe c i al e d oppi a co n fez io n e C d A u d i o+ D V D V i d e o I l D V D co n ter r à " L A T R I L O G I A D E L V I A G G I O " , co n i t r e v i d e o an i m at i : M A L I N C O N I A , S T O P E N S A N D O e LA M IA IS OL A .

Un o mag g io a l l a mia generazione, che è stata ingiustam e nte conside rata im palpabile , sile nziosa e incapace d ' i n ci d e r e in mo d o s ignific a tiv o su lla società nel periodo del cosidde tto "post im pe gno". Mi piace parlare di noi qu a r a n t e n n i , che o g g i s ia mo pa dri e madri: anche attraverso i nostri figli, ne l m odo di cre sce rli e di e ducarli, possiam o l a sci a r e u n segn o i mp orta nte e inde lebile nel tempo. LA MPO D I VIT A ( music a d i Gae tano Curre ri) "A sc uol a m e ne fre g a v o d ei vo ti n o n vo levo esser e giudicato ma quan t o e ntus ia s m o che avevo e qu an ta vo gl i a d'imparare a volare e ch e v og l ia di s ta re a d asco ltar e e co no scer e tu tte le cose M a i profe s s ori non ins egnano ni en te bi so gn a sempre fare da soli" Il dialo g o imma gina rio con u na ragazza del passato m i aiuta a raccontare com e e ro io e capire se i m ie i so g n i si so n o a vver at i . Q ua ndo c i si volta indietro a gu ardare la scia de l proprio viaggio ne lla vita, ci si dom anda se i l n o st r o perc o r s o , u ma no e a rtistico, ha preso u na direzione affascinante o se è rim asto ine spre sso e nascost o i n qu a l che a ngo lo b uio. Nel mio v iaggio spero che ci sia ancora m olto da e splorare , pe rò m i rite ngo un uom o fortu n a t o , pe r ché ho pr es o i l vento buo no per la navigazione: ho realizzato tanti i m ie i sogni e ho se m pre nuovi stim oli. Qui i l t e m a d e l temp o è s vil uppa to a ttraverso la formu la della canzone d'am ore , fotografando la m ia ge ne razione d a u n pu n t o d' os s er v azione più individu ale e meno collettivo. L'acce nno critico ai profe ssori (citazione di un trattato d e l fi l o so fo Rud o lp h S teiner) è un retaggio della mia esperienza traum atica con inse gnanti troppo rigidi: il fine d e l l a scu o l a è inse g n ar e, ma a nche a ssecondare la cu riosità dei ragazzi, inve ce la m ia pone va spe sso lim iti e barrie re . S TO PE N S ANDO "St o pe n s a ndo a que s ti an n i u n p o ' str ani i n cu i tutto diventa pubblicità anche la carità Sto pe n s a ndo a que s ti fr ed d i Natali d i an si a p er i regali senza felicità A ll'a n n o c he ve rrà A lle parol e che non dic o no mai tu tta l a ver i tà" Un v i ag g i o , un vol o l egg ero, come se dall' alto gu ardassi tutta la m ia vita e oltre , te ntando di scrutare il fu t u r o . P e n sier i, s e n s az ioni, ric ordi, piccoli flash per scoprire com unque com e è grande la gioia di e sse re qui a vive re qu e st i a n n i , il m i o t e mpo . È sta ta l a canzone gu ida dell' intero disco: quando l'ho com posta, infatti, ho provato la se n sa zi o n e che l 'a lbum s t e sse predendo u na dimensione definita. LE BAN D "E g l i a n n i pa s s a no g li amo r i f i ni sco no Le b a n d si s ciolg ono s e nza u n p er ché I cla c son suona no le s tro nzate p i acci o no Le st e ss e c os e ci a nnoiano senza u n p er ché Le f ac c e c am b ia no le te tte si go nf i an o A lt re c ose s pa ris c ono s enza u n p er ché" È la c an zo ne da c ui è tra tto il titolo dell' intero album . Un brano ironico e am aro in cui gioco continuam e nt e fr a g r a n d i temi e b an al ità , c hiedendomi in fondo, senza avere risposte , il pe rché de lla forza distruttrice de ll'uom o n e i co n fr o n t i dell e c o s e , del l 'a mbiente e soprattu tto di se stesso. MAL I N CO NIA "Sem bra qua s i la felicità sembr a qu asi l' ani ma che va Il so gn o c he s i m is c hia al l a r ealtà Pu oi s c am b ia rla per tri stezza ma è so l o l ' ani ma che sa Ch e a n c h e il dolore s ervi r à" Il p r i mo s ingol o del l 'a l bu m è u n tentativo di descrive re e raccontare cos'è pe r m e la m alinconia. Uno st a t o d ' a n i m o a p p ar e n t emente pa ssivo, riflessivo, per nu lla estrove rso, ne l quale inve ce la se nsibilità è al m assim o e t i sco pr i a sent i r e , p e rc epire, c a ta lizzare e assorbire certe su g ge stioni um ane . In alcuni m om e nti assom iglia davve r o a l l a fe l i cità , p e r c h é riesc i a entrare in contatto con gli altri, a capirli, se nza bisogno di parole . Dalla m alincon i a è v e n u t a spess o l'i s pira z ione per le mie cose più creative, soprattutto in cam po m usicale .

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È C AD U T A UNA S T ELLA " È c a dut a una s tella tu tto si avver er à La cope rt a è g e la ta è l'estate che va… A vol t e pe ns o c he s e i Com e l 'a c qua c he s a i Si può b e re pe rò N on s i può s tring e re m ai " U na c an zone sul l a bel l e zza dell' inafferrabilità dell'am ore e de lla pe rsona che condivide con te que sto s e n t i m e n t o . I l desid er i o di c onosc erl a sempre più profondamente si rinnova in continuazione , pe rché que sta pe rsona è a l t e m po stess o f o n te di gio ia ma anche di mistero; come l' acqua che ti disse ta m a che non rie sci a stringe re ne lla m a n o . PEN SI E R I AL T R AMONTO (d ue tto c on Tiziano Ferro) " C i a ddorm e ntia m o e i so gni p o i p i ano p i ano en trano Com e dot tori a tte nti c he ci gu ar i sco no O come a m ici ve ri che ci cap i sco no … N on rie s c o a v ere m iti ne er o i i o so n o u n mi to p er me So c h e un b e l v es tito nuo vo no n p u ò d ar mi nessu na felicità" L'ho s c r i t to ispira ndomi a u na vecchia antologia di Ge orge He ym , un poe ta te de sco de i prim i de l Nove ce n t o . I n pa r t i cola r e d ue poesie (" Q uiete" e "Fantasticherie in azzurro") m i hanno dato lo spunto pe r cre are una strut t u r a d i fr a si sovrap p o ste come in un botta e risposta fra azione e pe nsie ro. Un brano così conce pito e ra pe rfe tto pe r u n d u e t t o e sono f eli c e di a verl o c a n tato con T iziano Ferro: stim o m olto la sua voce , che infatti ha rafforzato i conce t t i d e l t e st o . CI SI D I ME NT IC A " E poi suc ce de che c i s i d i men ti ca Del c ompl ea nno no s olo u n p o ' d i n o i E poi suc ce de che c he fu o r i n evi ca Si c opr e t u tto e io non so p i ù chi sei " È la t r ac c ia più ma l inc onica del cd e avrebbe potuto intitolarsi "Il com ple anno". Pur ricordando ce rte r i co r r e n ze , i n un r ap p o r to di coppia pu ò su ccedere di dimenticare cose be n più fondam e ntali: abbandonandosi alla rou t i n e si co r r e il ri s c h i o che l e cose esterne assu mano più importanza rispe tto ai valori re ali de lla vita. LA MI A I S OLA ( Pin o Danie le alla c hitarra) " For s e il des tino della gente è qu ell o d i vi aggi ar e sempre e di non fermarsi mai Ogni g iorno a nda re in p o sti sco n o sci u ti i n cu i n o n siamo stati mai È cos ì c h e m i s ento io Con l o za ino in s pa lla io Gu a rdo l onta no e va do vi a" I l vi ag g i o come meta fora della vita e l' approdo del navigatore sull'isola com e rappre se ntazione de lla re a l i zza zi o n e d i un p r o g et to o del l 'incontro con il grande amore. Il brano è de dicato all'isola d'Elba, un luogo che a m o e d o v e tr as c o r r o mol to tempo : l' ho scritto su u no scoglio dove la re altà di isola si fonde va con l'aspe tto sim boli co d e l l a fi n e del v i ag g i o. La c a nz o ne parla di u na navigazione ve rso il tram onto con la prua a ove st, m a contie ne mo l t i e l e m e n t i la tin i e d el sud: già nel l a su a fase embrionale ho pe nsato alla chitarra di Pino Danie le , che m i ha fatto il g r a n d e o n o r e di imp r e ziosire l a mia composizione con il su o tale nto e la sua se nsibilità

TOUR 2007 “M i piace l’idea di por tare lo stesso concer to in situazioni diverse e magari avere anche la sorpresa di incontrare pubblici diversi” – dice Carboni – “Credo che non ci sia un solo modo di vivere un concer to e sento che questo album contiene un’energia “fisica” da comunicare in m o d o p i ù a m p i o p o s s i b i l e”. Queste le prime date (a cui se ne aggiungeranno altre): 1 6 febbraio Or z inu ovi (B s) - Buddha Cafe’ 1 7 fe b b ra i o Po rd e n o n e - D e p o s i to G i o rd a n i 20 febbraio M ilano Alcatraz 2 2 fe b b ra i o Ta n e to D i G at t a t i co ( R e ) Fu o r i O ra r i o 23 febbraio R imini Io Street Club 05 mar zo Trento Auditorium S.Chiara 1 2 m ar zo Ve rona Te a tro Filarmonico 1 6 m a r zo B a r i Te a t ro Te a m 1 7 m a r zo R o m a Au d i to r i u m Co n c i l i a z i o n e 1 9 m ar zo Tor ino Te a tro Colosseo 20 mar zo Vercelli Teatro Civico 30 mar zo G enova Teatro Politeama G enovese 1 4 a p r i l e Pa d ova Pa l a S a n L a z z a ro 1 6 a p r i l e Fi re n ze S a s h a l l 1 7 a p r i l e B o l o g n a Pa l a d oz z a 1 8 aprile P ia ce nz a Pa la banca 2 0 a p r i l e N a p o l i Pa l a p a r te n o p e 2 3 a p r i l e B e rg a m o Pa l a C re b e rg

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LUCA RISPONDE ALLE VOSTRE DOMANDE!

di Mirco Di Marcello & Le PersoneSilenziose

Parlando di Malinconia, il primo singolo uscito dal tuo nuovo album, vorrei chiederti se sei un tipo malinconico e se sì, qual'è la cosa che ti rende più malinconico. Questa canzone nasce proprio dalla voglia di raccontare cos’è la malinconia,come ho raccontato spesso credo di essere un tipo malinconico,la malinconia per me è quella che racconto nel testo,cioè sono malinconico nei momenti in cui mi trovo a riflettere un po’ sulla vita,a sentire anche gli stimoli di analizzare le cose,e poi subito dopo di volerle anche raccontare,quindi per me la malinconia è questo stato d’animo che ti fa essere dentro la realtà ma vagare con la mente e soprattutto con l’anima anche un po’ distante dalla realtà per volerla quasi sorvolare e osservare dall’alto e anche osservare la propria vita e quella delle persone vicine a te,quindi è uno stato d’animo abbastanza complesso che secondo me però non è mai tristezza.Io credo che lo si vede già dai bambini,quali sono i caratteri più malinconici e i caratteri invece più estroversi,sicuramente il bambino che apparentemente sembra più riflessivo,il bambino che riesce a concentrarsi più sul gioco senza essere scalmanato fisicamente è il bambino malinconico,io credo che anch’io da bambino pur avendo avuto tanta voglia di giocare,di giocare a pallone,a giochi che impegnassero il fisico,sia anche stato un bambino molto riflessivo,che amava anche tanti giochi riflessivi… Ritrovo molte similarità tra il nuovo album e Forever. C'è stata una maturazione netta, chiaro, ma mi sembra che certi arrangiamenti si colleghino a quelli del disco del 1985. E' così? C'è stata questa volontà di collegarsi ad arrangiamenti di quel tipo o il risultato è stato più "casuale"? P.S. Complimenti per il tuo disco, intenso, raffinato, emozionante. Diciamo che io avevo delle idee su questo disco,delle aspettative mie,delle idee di suoni,la voglia appunto di giocare con l’elettronica ,pur con dei pezzi che sono molto semplici,che escono dall’anima,però mi piaceva che l’atmosfera sotto delle musiche fosse anche un po’ con lo sguardo rivolto verso il futuro non tanto nell’ottica di essere moderni ma mi piaceva che avesse una certa spazialità e anche una proiezione un po’ da colonna sonora particolare,forse legato a Forever può esserci,(anche se io non l’ho cercato) soprattutto nelle atmosfere che ci sono in Sarà un uomo,i giochi ironici di Sexy,e più che altro di Solarium che erano appunto canzoni che giocavano a prendere un po’ l’altra musica degli anni ’80 che c’era in quel momento,quindi in questo album avendo fatto un viaggio che fa delle citazioni anche degli anni ’80,forse certe atmosfere del mio album dell’85 che era quello si suonato acusticamente ma con molti elementi elettronici dentro anche se a livello primordiale,le prime batterie programmate che c’erano,ecco forse c’è qualche contatto tra i suoni,forse c’è come dicevo prima l’atmosfera di Sarà un uomo,a me Sarà un uomo mi fa venire in mente molto Segni del tempo,anche se sono due canzoni molto diverse,e stavo proprio pensando in questi giorni di metterle anche vicine nel concerto proprio per raccontare dal vivo questo ponte che c’è tra Forever e questo album però il tutto non è stato voluto,diciamo che sono cose che sto scoprendo anch’io adesso andando a pensare al concerto e andando a pensare come queste canzoni (quelle di Le band si sciolgono n.d.r.) possano stare vicino a quelle del passato. Ascoltando questo disco a dir poco bellissimo salta subito all'orecchio un particolare:il brano "Malinconia" è insieme a "La mia isola" l'unico brano statico dal punto di vista del testo con la descrizione di due tuoi stati d'animo ricorrenti mentre le altre 7 canzoni sono dinamiche perchè raccontano della visione di vita nel passato,presente e futuro. Malinconia anche dal punto di vista musicale si differenzia dagli altri brani poiché è decisamente il brano più strumentale dell'album nel quale incide meno l'elettronica che in tutto il disco la fa da padrona (compreso ne "La mia isola"). Possiamo dire che Malinconia è il vero gancio che unisce il Luca passato e quello di oggi sotto tutti i punti di vista? E' stata per caso la prima canzone che hai scritto e messo in musica del nuovo album? E’ stata una delle prime ma non la prima,diciamo che se non ricordo male le due canzoni citate nella domanda sono nate molto vicine tra di loro:La mia isola e Malinconia sono nate vicine,però stranamente anche Le band,cioè le ho scritte più o meno negli stessi giorni,le prime due più simili tra loro mentre Le Band molto differente nell’arrangiamento ma non nella sua natura iniziale…..secondo me,per il discorso di staticità,forse sono delle canzoni che raccontano di più uno stato d’animo,hanno la voglia di raccontare non una storia,ma descrivere uno stato d’animo,però poi questo discorso potrebbe essere vero anche per Ci si dimentica,quindi da questo punto di vista posso anche essere d’accordo sul fatto che Malinconia,La mia isola e una parte di Ci si dimentica siano più statiche,raccontano uno stato d’animo mentre invece le altre canzoni hanno dei flash più dinamici,Segni del tempo ha tanti concetti dentro,anche Sto pensando ha tanti mondi diversi che entrano dentro,quindi forse in questo senso sono più dinamiche. Nella canzone "Lampo di vita" c'è un ipotetico dialogo con una ragazza. Questa ragazza e ideale o reale? Da una mia impressione questa canzone sembra avvicinarsi un pò a "Silvia lo sai". Ti riferisci alla stessa ragazza? Ma guarda,è una storia un po’ strana anche per me,perché questa canzone nasce da un’idea che mi è arrivata da Saverio Grandi e dalla musica di Gaetano Curreri e quindi è una canzone che è nata in un modo del tutto diverso dalle altre perché mi è stata ispirata da questa musica ma non solo,anche dal fatto che Saverio aveva messo sopra alcune frasi,che praticamente erano una parte delle frasi che io ho ottenuto,cioè l’idea di raccontare “chissà dov’è finito il mio vecchio amore” era un po’ l’idea iniziale,che c’era già dentro questa musica che mi avevano portato. Siccome mi piace molto usare le musiche degli altri ma a patto che il testo venga fuori da me,altrimenti non lo riesco a cantare,partendo da questo concetto ho riscritto una canzone nuova mantenendo quell’idea di storia però rivedendola completamente da capo,riscrivendola da capo,e in questa canzone in realtà,la ragazza di cui parlo da un certo punto di vista è immaginaria,cioè è un po’ un personaggio tipo Silvia lo sai, come qualcuno ha notato:diciamo una parte è immaginaria,una parte si rifà ad una persona che effettivamente ho conosciuto,quindi si uniscono la realtà e la fantasia…..però è una canzone che è nata cosi perché c’era già un input che mi faceva capire che il bello di questa canzone sarebbe stato raccontare quel tipo di storia lì e questo input me l’ha dato Saverio.(segue)

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(segue da pagina 5) La domanda che vorrei farti è un pò viscerale. Per comporre i testi di questo tuo ultimo lavoro, sei partito da stati d'animo che ti hanno fatto trovare prima una melodia o prima delle parole? Cioè, sei partito dalla musica o dai testi in questo ultimo lavoro? Come racconto sempre il mio modo di scrivere è più o meno sempre lo stesso,cioè ho bisogno prima di avere una musica,di scrivere questa musica e questa melodia poi mi tira fuori le parole,che poi non è detto che non ci fossero già,cioè in questi 5 anni in cui io non ho scritto quasi nessuna canzone,a parte Settembre,in realtà forse queste frasi sono maturate dentro,sono tanti pensieri, alla fine i testi sono i tuoi pensieri dei quali nel tempo si sedimenta qualcosa e rimane l’essenza di un pensiero, di un concetto e poi quando trovi la musica giusta, tutti questi pensieri , questi concetti,o meglio la punta dell’iceberg di quello che hai vissuto e pensato si traduce in un attimo e grazie alla musica viene fuori naturalmente, però è sempre prima la musica a crearmi la base su cui appoggiare queste parole, se non ci fosse un’idea musicale,una melodia,una metrica, le parole uscirebbero libere e quindi anche le frasi sarebbero diverse. Riassumo tre domande incentrate sui video: *Piccola curiosità: " i due video già pronti (Sto pensando - la mia isola) saranno anche i prossimi singoli ? O ci dobbiamo aspettare l'uscita di un altro video per esempio della bellissima Lampo di vita ? "grazie!! *Amatissimo Luca, innanzitutto grazie per essere la colonna sonora della mia vita, sei fantastico. Ho una curiosità: il tuo alter ego in cartone animato è bellissimo, sicuramente una trovata geniale che apprezzo molto, ma c'è forse sotto anche una voglia di nascondersi legata al tuo carattere, ai tuoi stati d'animo? E se è così, nascondersi da cosa? Per me sei sempre bellissimo! *La mia domanda è questa: i video che hai realizzato sono veramente belli, l'idea del cartone animato secondo me è carina, sono curiosa di sapere se li hai fatti vedere anche a tuo figlio Samuele, perchè il mio bambino Samuele di tre anni li adora, da quando li ha visti la prima volta mi chiede sempre di vederli, e io mi perdo a guardare i suoi occhi incantati che osservano attenti le immagini...e sono felice...un bacio L’idea di fare questo video a cartoni animati è ,che ho spigato tramite il mio ufficio stampa con un‘intervista che l’ufficio stampa ha fatto a me per poi utilizzarla da dare ai giornali, era nata per fare un video in cartoni animati come omaggio a Ugo Pratt perché mi sembrava che la storia de La mia isola fosse bella da raccontare proprio così,molto didascalica,come è venuta fuori nel video,cioè proprio con il senso del viaggio,la tempesta,la neve,cioè avevo in mente quest’idea e io ho cercato Marco Pavone proprio con quest’idea di sceneggiatura che poi è quella che è venuta fuori nel video che è l’unico pensato proprio da me come scrittura,mentre gli altri due sono più figli di un’idea di Marco Pavone naturalmente su cui ci siamo confrontati,abbiamo discusso,però nascono più da una sua idea..quindi l’idea iniziale era questa,di fare un video solo su La mia isola e oltretutto il personaggio dovevo essere io,ma la mia idea era proprio che fossi molto più simile a un Carboni-Maltese,cioè a un Corto Maltese che avesse un po’ la mia faccia:a me piaceva un po’ fare questa cosa che doveva rimanere unica,quindi non un elemento per nascondermi nella promozione perché sarebbe comunque stato non il primo singolo ma avevo questa idea e volevo realizzarla e basta senza chiedermi se sarebbe stato il primo,il secondo,il terzo o il quarto singolo e quando mi sono appunto messo a lavorare con Pavone sono venute fuori altre idee ed è stato abbandonato un po’ questo tratto alla Corto Maltese,è diventata una cosa un po’ più personale,poi lui ha avuto un idea su Sto pensando e Malinconia di fare questa storia che andava avanti, ne abbiamo parlato, insomma alla fine l’abbiamo realizzata e quindi abbiamo pensato di utilizzarla…….poi c’è una ragione tecnica:la mia casa discografica fino a poco tempo fa credeva in un formato che si chiamava dual disc e che era un cd che aveva da un lato dvd e dall’altro cd audio,che ha provato a mettere sul mercato in tutto il mondo,ma in Italia aveva successo mentre negli altri paesi no.Mentre io facevo il disco la Bmg mi ha chiesto:”Pensa magari anche a qualcosa che possa andare ad arricchire questo formato per fare uscire quest’album in dual disc,allora l’idea de La mia isola e poi di andare avanti con le altre due canzoni è nata per creare una cosa che a me piaceva che poteva venire fuori in questo formato particolare.Nel momento però che stavamo terminando il lavoro, dall’America, i capi della mia casa discografica decisero che questo prodotto non doveva più uscire,e quindi ci siamo trovati che avevamo ormai prodotto i video e io ci tenevo che uscissero assolutamente,quindi ci siamo inventati di fare uscire il cd più il dvd come l’avete trovato nella limited edition che però è stata una soluzione inventata sul momento perché era venuta a mancare la possibilità di far uscire il dual disc che poi è stato bloccato anche in Italia nonostante avesse avuto successo. Quindi io non mi volevo nascondere,infatti il prossimo singolo,non posso ancora dire quale sarà ma ci stiamo ancora ragionando, non sarà nessuno di questi due,né Sto pensando né La mia isola,che magari potranno essere utilizzati come singoli più avanti ma a me piacerebbe creare un alternanza dove magari nel prossimo singolo io sarò invece realisticamente nel video e quindi creare un onda nel giro dei video dove a volte ci sono a volte non ci sono a seconda di quali saranno i singoli.Chiaro che se uscirà come singolo La mia isola o Sto pensando verrà utilizzato uno di quei video li. Per quanto riguarda mio figlio,lui non è molto esperto di cartoni animati perché come io ho spesso raccontato abbiamo deciso, per una mia scelta e non solo mia, di lasciare fino a 7 o 8 anni che lui sviluppasse la sua fantasia e non fosse condizionato da immagini predefinite come quelle dei cartoni animati o dei fumetti quindi lui non ha visto tanti cartoni animati,naturalmente qualche volta mentre realizzavamo questi video lui li ha visti nel dvd al computer,ha visto le prove e ho visto che le guardava incuriosito però non è che gli facesse un effetto particolare…mi sembra di aver capito,gli piacevano…ma non è che fosse rapito,preferiva vederli probabilmente in carne e ossa. Dal videoclip, LA MIA ISOLA potrebbe essere identificata con l’incontro con il grande amore. L’approdo sull’isola, quindi, è la fine di un viaggio simbolico o l’inizio di un viaggio ancora più profondo ed importante? Questa canzone l’ho scritta pensando proprio al percorso di raccontare lo stato d’animo che ti viene pensando alla vita,cioè questo senso di viaggio,di movimento che spinge ognuno di noi verso la realizzazione dei propri sogni,dei propri ideali e anche se vogliamo pensavo anche al fatto che la donna della tua vita stessa è l’isola che stai cercando di raggiungere,e in cui pensi di stare bene e di vivere,mi piaceva raccontare semplicemente questo spostamento che noi ogni giorno facciamo inconsciamente verso un obiettivo che a volte ci è molto chiaro ma a volte può anche non essere molto chiaro, però invece dopo averla scritta mi sono accorto che da questa canzone viene fuori un testo che può essere praticamente interpretato in tanti modi e infatti non mi sono (segue)

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(segue da pagina 6) stupito quando facendo interviste mi sono trovato tanti giornalisti che mi hanno chiesto se fosse una canzone religiosa in cui la mia isola fosse il paradiso, quindi avendo raccontato questo nostro spostamento in avanti verso una meta, in realtà hai raccontato quasi l’essenza della vita e quindi può essere veramente interpretata in tanti modi,io pensavo semplicemente di raccontare questo spostamento verso la nostra realizzazione. Ho notato che nelle tue canzoni citi spesso tua madre,anche in questo ultimo lavoro parli dei tuoi ricordi legati anche alla sua figura. Se ho compreso bene le tue parole, tu ami molto la donna, la ritieni una figura fondamentale nel percorso della vita, talmente tanto da ritenerla "sacra", ma vorrei sapere nello specifico il rapporto che hai avuto con tua madre, cosa sia stata lei per te, in cosa ti ha aiutato a crescere, in cosa le somigli. Questa è una domanda molto difficile e molto intima:devo dire che come un po’ tutti mi sono reso conto di quanto sia stata importante quanto mi abbia dato,e quanto io assomigli a mia mamma e quanti valori mi abbia passato e quanta ricchezza mi abbia dato solo dopo che è scomparsa,e da lì sento ancora di più la sua presenza,le sue parole i suoi pensieri,il fatto che a lei interessava di più che vivessi bene piuttosto che avessi successo,chiaramente lei voleva che fossi felice, ma non dava importanza a tutta una serie di cose che magari poi la mia vita ha portato a far si che ce ne avessero e quindi questi valori mi stanno risuonando e mi stanno arrivando quasi più adesso che lei non c’è più, come hanno scritto tanti scrittori,nel momento in cui una persona viene a mancare ci rendiamo conto di quanto poco abbiamo dato valore a certe cose, di quante poche domande abbiamo fatto, di quanto poco abbiamo conosciuto quelle persone, quindi diciamo che questa cosa che è successa mi ha acceso ancora di più questa mia attenzione verso di lei e i suoi insegnamenti. Quello che mi piacerebbe chiederti è cosa ne pensi delle religioni. Molte tue canzoni richiamano il tema, già dai primi album, vedi "L'avvenire Carboni" - "Caro Gesù" - "Pregare per il mondo" - ed ultimo "E’ caduta una stella". Poi invece tu hai avuto un figlio senza passare per il sacramento del matrimonio. Credi solo in quella cristiana o sei attento anche ad altre religioni? Credi che siano importanti nella vita? Io credo che tutte le religioni siano importanti perché tutte le religioni ci portano ad aprire questa finestra verso il sacro, verso il divino, un’attenzione verso lo spirito,io personalmente sono apparentemente in contraddizione,nel senso che io mi sento cristiano sempre più convinto di esserlo,penso che passerò attraverso il sacramento del matrimonio comunque,anche se non l’ho fatto prima di avere mio figlio….sulle religioni è un discorso che si potrebbe stare a parlare tanto tempo,andando a generalizzare è molto facile che qualcuno viva la religione in un modo non molto religioso,di poca apertura verso gli altri, di conseguenza, come racconto in Le band si sciolgono ci sono i luoghi comuni,che sono comuni come frasi ma anche cose comuni che succedono cioè il concetto che le religioni dividono,e purtroppo è anche una verità,cioè è vero che io sono religioso ma è vero che molte volte viviamo la religione in un modo poco religioso con molta intolleranza,molta diffidenza, con molta poca apertura verso glia altri…..io sono molto legato a una frase di Sant’Agostino che dice:” ama e fai quello che vuoi”,cioè nel momento in cui tu ami,quasi sei già in una dimensione spirituale e religiosa e comunque l’insegnamento del cristianesimo è di amare anche le persone che non sentono la fede o che sono diverse quindi insomma è molto importante sottolineare questa apertura senza con questo essere in polemica (e non lo sono assolutamente) come potrei apparire invece su certi giornali che hanno travisato certe mie interviste, sulla Chiesa….per esempio su Vanity Fair è uscita una mia intervista dove sembrava che io non fossi d’accordo sulla posizione della Chiesa sull’aborto e invece io avevo detto tutt’altro nell’intervista, però probabilmente sbobinando la registrazione il “non” non si è sentito,insomma io sono assolutamente contro l’aborto e ho anche scritto al giornalista dicendogli che aveva sbagliato a riportare la mia risposta. Parlando di religione o di fede io sono molto restio a parlarne pubblicamente perché poi ci sono i giornalisti che strumentalizzano o capiscono male,le cose escono in modo contorto e quindi non amo tanto parlare di queste cose, preferisco che la mia visione del mondo, la mia sensibilità ,il mio rapporto con la fede siano solo un fatto personale ma si possano captare attraverso piccoli elementi delle canzoni in modo che “chi ha orecchie per intendere intenda”,non so se mi spiego. Al primo ascolto del tuo nuovo lavoro ho avvertito una certa nostalgia per i giorni del passato quando anche i colori e gli odori provocavano emozioni forti. Cosa ti manca di più di quei giorni? Pensi che "I GRANDI" non siano più in grado di giocare o che non ne abbiano più voglia? Questa considerazione ti spaventa così come spaventa me? Da un certo punto di vista ci tengo a sottolineare che io non è che viva di ricordi, di nostalgia,o stia tutti i giorni a pensare che il mondo in cui vivo sia peggiore rispetto al mio, della mia infanzia; c’è una citazione, mi sembra nell’Antico Testamento,che dice che è un peccato che noi non sappiamo apprezzare il nostro tempo e non lo viviamo nel modo più profondo e andiamo a guardare indietro in modo da vivere di nostalgia, c’è proprio una frase molto bella che adesso non ricordo,però mi ricordo che mi aveva colpito…….però non voglio vivere di ricordi, chiaramente i ricordi sono un elemento di ispirazione bello, non voglio nemmeno dimenticare quello che ho vissuto e quindi in quello che ho vissuto ci sono certi odori, certi sapori, certi momenti dei miei anni del passato che sono stati belli per me stesso da ricordare come sono anche stati importanti perché hanno determinato quello che sono adesso.Ho vissuto, me lo ricordo, le fasi importanti dei miei cambiamenti,mi piaceva questa parola che avevo messo in Occidente&oriente,i nostri cambiamenti, perché ci sono dei momenti precisi dove si va a a riguardare il proprio passato caratterizzato da piccoli cambiamenti, piccoli traumi,le nostre piccole conversioni in cui abbiamo scoperto delle cose nuove,che ci hanno portato ad essere diversi,a diventare nuovi,allora a me piaceva che in questo disco ci fossero tanti frammenti di questo genere,però non vorrei che venisse fuori solo il sapore della nostalgia che un po’ Lampo di vita e Sto pensando evocano: io voglio vivere il mio tempo e poter criticare le cose che non mi piacciono del mio tempo come il consumismo eccessivo che stiamo vivendo,l’indifferenza proprio della società che ci spinge ad essere indifferenti perché viviamo tutto di corsa, tutto senza approfondimento,tutto in modo freddo, non so, anche come racconto il Natale freddo che vivono i bambini di oggi rispetto forse al Natale che ho vissuto io da bambino o il Natale dei miei genitori dove magari il valore del Natale era diverso:io quando ero bambino nella mia tradizione non c’era né l’albero natalizio né i regali, il Natale era una festa molto più cristiana e molto meno consumistica,sicuramente è importante utilizzare il passato per analizzare il presente però non voglio che esca un ‘immagine di un disco ripiegato sul passato dove racconto le mie nostalgie,non era questa la mia intenzione. (segue)

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(segue da pagina 7) Sono passati 22 anni da “ Ci stiamo sbagliando” ad oggi. Ormai mi sembra di sentirti come un fratello maggiore. Mi è scivolata via un pezzo di vita in compagnia di te e della tua bellissima musica. E’ incredibile il tempo; avevo 14/15 anni e tu ne avevi 22. Mi risveglio di colpo e scopro che ho già 36 anni e tu 44. Passano gli anni, ma il legame con la tua musica è indissolubile. “Che cosa provi ad essere arrivato a produrre te stesso?” Io sono felice per te. Ti ringrazio, sono arrivato a produrre me stesso,cosa che avevo incominciato anche a fare prima,con Carovana, ma poi mi ero un po’ spaventato e non l’ho finito,e forse ho anche sbagliato perché quel disco aveva un potenziale molto più grande di quello che poi è venuto fuori; ci sono dei momenti però in cui forse non hai né una certa energia fino in fondo né una certa forza né una certa lucidità,e quindi questa cosa che avrei già potuto vivere nel 1998 mentre realizzavo quell’album poi alla fine si è trascinata e l’ho vissuta per la prima volta adesso,si vede che il tempo ha voluto così.La soddisfazione è tanta,al di là dei complimenti, di quello che succederà, se piacerà o non piacerà…però ho la certezza che quest’album abbia il mio suono cioè in realtà da un certo punto di vista avendolo fatto da solo sembra un album realizzato in una visione più individualista degli altri,però allo stesso tempo è un album che assomiglia di più a un album fatto da una band in quanto la caratteristica di una band è il fatto che ha il proprio suono. Citando ad esempio le band che piacciono a me,i R.E.M.,i Coldplay,gli U2,senti che la caratteristica di quel suono è il fatto che è un suono loro,e perché c’è il loro modo di suonare che si evolve per quanto possa esserci l’intervento di un produttore esterno,senti che c’è quel modo di suonare la chitarra quel suono molto personale che è solo di quei musicisti lì,mentre invece noi cantautori che non siamo una band molto spesso chiamiamo dei musicisti esterni che non suonano solo per noi,i cosiddetti turnisti:puoi chiamare anche il musicista americano ma è comunque un musicista americano che suona in tanti dischi che comunque porta un suono che non è solo tuo ma è un suono che è un po’ mercenario che viene venduto a vari artisti. Quindi la caratteristica di questo disco è che io non ho usato nessun turnista a parte Rudy Trevisi che però considero più un grande ospite come Pino Daniele lo è stato con il suono della sua chitarra ne La mia isola,per me Rudy Travisi è il sax di Vasco Rossi e delle sue canzoni d’amore,di Tofee, mi piaceva ospitare quel suono lì,del resto tutta la base su cui si muove questo disco è quello che avevo in mente io,quello che ho suonato io e anche quello che mi hanno dato i musicisti che suonano con me in concerto,ci sono gli archi di Fabio Anastasi,ci sono le chitarre di Vincenzo Pastano e Mauro Patelli, le batterie di Antonello Giorni, però anche quelle sono filtrati dalla mia sensibilità,tra l’altro ho anche lavorato insieme al fonico Maurizio Parafioriti nel mixaggio di tutte queste parti e nella scelta degli effetti,ho lavorato su questo disco dall’inizio, dalla scrittura fino al mastering fatto a Milano al Nautilus intervenendo in ogni elemento. Alla fine forse poteva venire più bello,potevano esserci forse canzoni più forti,non lo so,però sicuramente in questo disco c’è molto di quello che sono io e quindi penso che questo sia il disco che ha il mio suono. Quale momento PROFESSIONALE ti ha emozionato di più in tutta la tua carriera? Guarda non ce n’è uno in particolare, ma tanti in particolare perché sicuramente cantare, essere in studio la prima volta,quando tutto si avverava,il fatto di realizzare il mio primo album, sicuramente è stato il momento più emozionante della mia vita perché tra l’altro si realizzava il sogno di fare un disco con la novità di cantare le mie canzoni cosa che non avevo mai fatto,è stato un momento intensissimo perché da un lato vedevo realizzato il mio sogno di cantare, dall’altro lato il sogno andava molto oltre quello che era il mio sogno iniziale quindi ero anche un po’ spaventato,quindi è chiaro che se dovessi scegliere un momento significativo della mia musica del passato e porlo come momento centrale sceglierei quello di essere in studio in quei giorni del 1983 a 21 anni con tanta inconsapevolezza e tanta ignoranza da ragazzo che si trovava per la prima volta in uno studio a realizzare un disco importante,quello è il momento chiave, dopo all’interno di questa vita nuova ci sono tanti momenti importanti professionali come il successo di Farfallina che peraltro arrivava in un momento che mi aveva stravolto la vita perché stavo quasi meditando di tornare semplicemente a fare l’autore e non espormi più di tanto perché cantare mi spaventava un po’,e invece è arrivata questa esplosione di successo con brani quali Farfallina e Silvia lo sai quelli di quell’album lì,che fu un successo arrivato poi lentamente perché quando uscì Silvia lo sai,il disco andava bene ma non pensavo che poi con l’uscita di Farfallina ci sarebbe stato questo exploit che mi ha portato poi ad accettare fino in fondo questo mio ruolo di cantante oltre che di autore,ci sono stati molti momenti particolari della mia carriera però primo fra tutti va citato proprio il primo. Cosa ti è rimasto e piaciuto dell’AUTORITRATTO TOUR? C’è qualcosa che ti è rimasto particolarmente nel cuore? L’Autoritratto Tour è stata una cosa decisa all’improvviso perché io mi stavo concentrando sul libro e non pensavo certo di partire con un tour sul libro, anzi pensavo, finito il libro, di mettermi a lavorare sul nuovo album;poi dopo invece, da una proposta arrivatami da Ferdinando Salsano, il boss della Friends&Partners,la società organizzatrice dei miei concerti,che mi venne a trovare dicendomi che sarebbe stato bello fare un tour sul libro e mi ha spinto a fare questa esperienza che alla fine è stata cosi breve che mi ha emozionato molto perché mi permetteva di fare un concerto con in scaletta anche canzoni passate,quelle che erano le meno richieste dal pubblico,soprattutto dal pubblico che non conosce a fondo tutta la mia storia di cantautore,quindi questo è stato un tour che mi ha permesso di andare a risuonare canzoni come Ninna nanna, CaroGesù, Amando le donne, tutte canzoni che era dall’87 che non suonavo più nei concerti e quindi è stata un’esperienza musicale bellissima,in più,con la semplice aggiunta altrettanto bella del proiettore, siamo riusciti a creare queste immagini molto forti che arrivavano nel fondale,tra l’altro il prossimo tour a cui sto pensando in questi giorni, mi piacerebbe che fosse un’evoluzione di Autoritratto Live,partire da molte idee che erano in quel concerto, quindi con l’uso del proiettore a tutto schermo e magari con immagini anche diverse su cui sto lavorando che potrebbero essere sia disegni, sia immagini che vado filmare io o effetti di luce creati al computer che si leghino bene ai nuovi brani,però mi piace l’idea di una scaletta con canzoni che ero andato a recuperare in quel concerto. Anche nel nuovo tour recupererai canzoni che non suoni da tempo? L’idea chiaramente non potrà essere quella di tutto un concerto come Autoritratto Live, con tutte le canzoni meno conosciute,però avendo avuto il gusto in quel tour di andare a suonare queste canzoni abbandonate,mi piacerebbe andare a recuperarne altre,nuove sorprese di quel tipo, in più mantenere in questo concerto alcune canzoni come Caro Gesù o i Ragazzi che si amano, queste canzoni meno suonate negli anni che ho portato in giro nell’Autoritratto Live. (segue)

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(segue da pagina 8) San Remo. Ti piacerebbe partecipare come ospite fuori gara? Ma io non ho ancora capito com’è il nuovo regolamento, Baudo l’ha spiegato ieri ma non lo so,devo dire che la mia casa discografica è da tanti anni che mi fa pressioni affinché vada a Sanremo come ospite fuori gara,io lo valuterò,non so darti nessuna risposta perché non so ancora come sarà Sanremo e a dirti la verità non ci sto pensando,poi se ci saranno delle condizioni particolari per essere in quel cast lo valuterò. In LAMPO DI VITA, i professori che “non insegnano niente”, sembrano gli stessi di SILVIA LO SAI (“che non chiedevano mai se eravamo felici”), ma come si può, secondo te, creare dei valori veri, in questo tempo in cui regna la superficialità e l’individualismo, e dove tutto si distrugge, si scioglie, come le BAND appunto? Questa è una domanda difficile,io credo che i valori veri ognuno debba portarli dentro di se credo che forse questo non sia il momento storico dove si possa pensare di trovarli facilmente dappertutto nella società, perché è un momento un po’ freddo,un po’ difficile,però non bisogna arrendersi,e bisogna cercare delle situazioni, piccoli gruppi o noi stessi da soli come anche dico in Segni del tempo, per portarli avanti nel tempo anche nel piccolo senza essere sfiduciati. Ricordo che in un'intervista di qualche tempo fa, forse fatta proprio a Mirco, dicesti che stavi lavorando a una dozzina di "pezzi".. visto che ora l'album è uscito con nove canzoni, volevo sapere se ci sono altre tracce rimaste "inutilizzate" che magari non ti hanno convinto.. e che quindi ti hanno spinto a farne a meno Esatto, ci sono tre canzoni di cui due mi convincono molto ma diciamo che sono ballate che hanno un’onda abbastanza vicina ad altri brani che sono dentro l’album,che mi piacciono molto ma sentendole insieme ai brani del disco lo rendevano un po’ troppo lento,un po’ troppo monotono e in più c’erano dei dubbi che avevo su una parte del testo così che andando avanti, arrivando ai mix ho provato a terminarle e vedere se mi veniva l’ispirazione a concludere la parte che mancava,non ci sono riuscito anche perché avevo già sentito che il disco mi piaceva più corto,con un percorso più corto in cui venisse più istintivo tornare indietro,riascoltarlo da capo,e poi perché, cosa di cui sono convinto, credo ancora che il formato del vinile con 8-9 pezzi come certi album di Battiato o di Lucio Dalla,il tempo del vinile secondo me è ancora il tempo ideale dell’album, inteso nel suo senso classico.Ad ogni modo ci sono due ballate quasi finite e c’è anche un brano ritmico, anche quello con un problema di testo sul quale mi sono bloccato però diciamo che musicalmente ci sarebbero pronte altri 3 canzoni nuove. Questo lavoro è più degli altri pieno di "mare" e mi piace davvero tanto anche per questo e anche il tuo nuovo look un po' ricorda un uomo di mare...ma tu a volte senti l'esigenza di vivere al mare, di starci sempre e non solo in vacanza??? Cos’è per te il mare? Io ho spesso sognato negli ultimi anni di fare una scelta estrema, di vivere al mar, poi però il fatto di essere papà e sentire l’esigenza di far vivere a mio figlio la vita metropolitana che ho vissuto io, perché credo che ti dia tanti stimoli,mi ha un po’ bloccato. Però c’è una canzone non a caso dedicata all’L’isola d’Elba, perché è un posto che mi dà una grande serenità grandi stimoli creativi e una grande pace e il mare da quando ho anche una piccola barca mi dà davvero tanto,l’isola d’Elba è uno di quei posti dove appena posso scappo, anche fuori dal concetto della vacanza, anche se chiaramente adesso sono più condizionato dai tempi della scuola di mio figlio, però insomma sento molto il bisogno del contatto con il mare con l’acqua perché dove c’è acqua c’è la vita,citando il capitolo d’introduzione del famoso romanzo Moby Dick dove viene descritto il modo in cui è attratto l’uomo dall’acqua proprio perché fonte di vita. Caro Luca, dopo 14 anni...sei riuscito a darti una risposta su "l'amore che cos'è"? Personalmente penso che il grande fascino di un sentimento così importante sia proprio quello di non conoscerlo mai fino in fondo...tu cosa pensi? Io penso che è vero che può sempre sorprenderti che non si riesce a definire, a contenere, a raccontare, a conoscere fino in fondo, però senti nel profondo di avere bisogno e che una buona parte di questo sentimento non te lo riesci a spiegare ma in qualche modo lo comprendi, e comprendi la sua potenza, la sua grandezza,la sua eternità,non ci è cosi sconosciuto anche se la vita in fondo serve per comprenderlo fino in fondo fino all’ultimo giorno,è forse l’elemento principale per cui si vive. Questa domanda nasce da una discussione sul nostro forum. La questione cravatta viene trattata in maniera differente in due tue canzoni. In Sexy "bacchetti" il tipo che crede "che le cravatte tolgano il respiro e certe strane idee", dicendogli che non è quello che gli impedisce di essere sexy. Ne "La cravatta" invece ti chiedi lungo tutto la canzone a cosa serva la cravatta sancendone l'inutilità. E' giusta questa interpretazione? Se è così, cos'è cambiato???? No non è cambiato niente sono due interpretazioni apparentemente in contraddizione fra di loro: a 20 anni quando ho scritto Sexy la moda era non averla e invece adesso la moda è stata per un po’ di anni quella di averla in certe situazioni eleganti.Io tra l’altro ho scritto questa canzone quando mi ricordo che ero entrato in un ristorante a mangiare qualcosa e senza cravatta mi hanno mandato fuori, quindi sentivo l’assurdità di questa situazione,e quindi sono vere entrambe le cose, è vero il fatto di smontare il concetto superficiale dell’ apparire esteriore sia in una dimensione, quando la moda era considerare assurdo averla e allo stesso modo al contrario anni dopo in un contesto diverso,in realtà non è una contraddizione, il concetto era di smontare il meccanismo esteriore. Molti lo attendevano già per il Tour Autoritratto... ma purtroppo non c'è stato. Per il prossimo tour possiamo aspettare un bel DVD live? Esatto,ne stiamo proprio parlando in questi giorni, insomma mi piacerebbe assolutamente, sarà uno dei miei obiettivi filmare questo tour e creare veramente un tour che sia bello da mettere anche su dvd,mi piacerebbe molto, penso che sicuramente lo farò. (segue)

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(segue da pagina 9) Il nuovo tour. Possiamo rassicur are i fans che toccherai quante più regioni possibili? Molti hanno paura di perdere il tuo concerto... Ci tenevo a dire che a me piaceva molto fare questo racconto del tipo di tour che andavo a fare quindi ho scelto,insieme agli organizzatori di concerti cinque date simboliche per ogni spazio che andavo a toccare,cinque nei club, cinque nei teatri, cinque nei palasport ,però come state vedendo non è che il tour sarebbe stato solo di quindici concerti, perché era impossibile prenotarli tutti a 5-6 mesi di distanza e aver le date esatte, quindi piuttosto che mettere subito tutte le date con il rischio di doverle poi spostare e comunicarne i cambiamenti, abbiamo scelto di mettere cinque date sicure di ogni situazione come punti fissi. Poi però il tour crescerà in questi mesi, e pian piano gli organizzatori aggiungeranno concerti, non bisogna pensare che saranno solo questi verranno aggiunte date per i teatri coprendo quasi tutto il mese di marzo,in aprile continueranno e poi comunque questo è un tour dove io spero fino all’estate, fino all’autunno addirittura di non fermarmi praticamente mai, perché ho voglia di girare tutta l’Italia, stiamo pensando anche alle date per la Sicilia, stiamo vedendo di organizzare perfino in Sardegna, però adesso non posso dare date precise perché tutto è in divenire,stiamo vedendo in questi giorni,comunque le date che non sono sul disco saranno ampliate,e pian piano le aggiorneremo. .. e ci sarà anche un tour estero? Si stiamo pensando anche alla parte svizzera e tedesca, ci saranno date anche in questi paesi che però ancora stiamo programmando.

Sul sito www.personesilenziose.it potrete ascoltare la registrazione dell’intervista

Questa splendida intervista è stata possibile grazie alle persone silenziose che hanno inviato le proprie domande da sottoporre a Luca. In particolare Monica, Luigi, Junto, Nunzio, LucaIgor, Sugo, Alina, Norma, Veronica, Samuele, Sara80, Daniele, Angela, Mauro, Francesco, Fabrizio, Fortuna, Imma.... e tutti coloro che hanno inviato domande anche se non sono state selezionate. Grazie a Junto per il paziente lavoro di trascrizione

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IO & LUCA zo

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Intervista a Loren

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Ciao Lorenzo, PersoneSilenziose.it ti ringrazia per l’immensa disponibilità per averci concesso questa intervista, nonostante il tuo momento di “riposo”. Essendo il nostro un sito legato alla persona di Luca e alla sua musica, voglio incentrare questa intervista sul vostro rapporto d’amicizia e stima che dura ormai da anni. •

Ti va di raccontarci (in breve) il tuo primo incontro con Luca?

Credo che risalga al 92 Eravamo a Bari, dove si registrava AZZURRO, una specie di Festivalbar primaverile. Avevo letto un’intERvista di Luca in cui diceva che “Una tribù che balla” lo aveva entusiasmato e la cosa mi aveva fatto molto piacere perché non me l’aspettavo. Poi quando uscì il disco di “Mare mare” (L’album “Carboni” n.d.r.) lo ascoltai con attenzione e capii perché lo aveva colpito una tribù: c’era una sottile sintonia tra la mia musica e la sua, anche se non era immediato da capire, io e lui però lo sapevamo e lì, a Bari, ce lo dicemmo. Poi ci si sentì al telefono e ci incontrammo di nuovo a Milano in un baretto dove andavo sempre in corso Sempione, e si parlò del tour. Fu lui a parlarmene, e per me fu una grande idea. •

Cosa ti HA lasciato la collaborazione con Luca oltre AL rapporto di amicizia che vi lega?

Luca, l’ho scritto anche in “Quarantology” (il foto-book di Lorenzo da poco uscito, n.d.r.), mi ha insegnato una cosa grande: la bellezza di collaborare, di unirsi, di darsi, di mettere le proprie cose in un progetto con altre e vederle modificarsi, prendere altre forme. In quel periodo Luca riempiva i palasport e io invece facevo i piccoli club, lui mi ha regalato il suo pubblico, è stato un vero e proprio dono. • Conoscendo Luca, qual è secondo te la sua migliore qualità nel lavoro? Spesso (es. l’intervista a LE IENE.. o alla conferenza di QUARANTOLOGY) hai menzionato lui tra le persone che stimi.. cosa ti ha colpito di lui? È uno serio e molto attento ai dettagli. La sua musica ha un’aria minimale ma lui se ne occupa sempre come se avesse a che fare con un affresco, e questo è il modo in cui i grandi fanno le cose. E’ uno dedito al suo lavoro in maniera “religiosa”. La sua migliore qualità è di avere un punto di vista personale sulle cose e di avere il coraggio di esprimerlo, sembra facile ma non lo è. • Correva l’anno 1992 quando ci fu l’esperienza di un tour memorabile, il Carboni-Jovanotti, dopo il quale nacque l’album di Luca “Diario Carboni”. Dopo questa esperienza, ci sono degli spunti musicali che tu hai preso da Luca e che ti sono stati utili per i tuoi lavori successivi, e viceversa degli spunti che pensi di avere dato tu a lui? Questo non lo so. Ci ascoltiamo a vicenda, sogniamo e progettiamo di fare un giorno un disco insieme, proprio a quattro mani, in studio io e lui, due mesi a fare un disco carboni-jovanotti, sono sicuro che succederà, e sarà un grande disco. •

E’ vero che hai chiesto consigli a lui per la realizzazione di Buon Sangue?

Si, perché a un certo punto non ci capivo più nieNte e ho avuto bisogno di un confronto con qualcuno del settore che mi dicesse quello che pensava, con un orecchio fresco rispetto alle canzoni. Le due persone che ho interpellato sono state Claudio Cecchetto e Carboni, che hanno visioni opposte della musica ma entrambe oneste e validissime. (SEGUE)


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Hai ascoltato il suo nuovo lavoro? Come ti è sembrato?

Mi pare un grande disco, forse è un capolavoro, questo lo sapremo tra dieci anni. Mi sembra il suo disco migliore dal 1992 a oggi. Lo trovo strepitoso, con almeno tre canzoni che hanno il potenziale per diventare classici. • Credi possano crearsi le occasioni per delle nuove collaborazioni con Luca? Avete mai pensato di rifare quell’esperienza, magari in termini ancora più grandi poiché arricchiti dalle vostre rispettive carriere? Credi che nel mondo della musica l’amicizia tra cantanti, come lo è la vostra, sia una cosa rara o è abbastanza frequente? L’amicizia è sempre una cosa rara, l’amicizia vera, disinteressata e profonda, è rara come l’amore. • Con quali ARTISTI del panorama italiano o straniero ti piacerebbe scambiare e unire esperienze? Come trovi la musica in Italia oggi? La musica di oggi in Italia soffre di un momento molto negativo da un punto di vista degli stimoli che si ricevono dall’ambiente, però ci sono delle eccezioni, alcune cose sono forti e qualcosa si muove. Mi piace collaborare e non mi chiudo di fronte a nessuno se scocca la scintilla. • E’ vera la leggenda che parla di un tuo scetticismo verso la musica e le canzoni di Luca precedenti al vostro primo incontro? È verissima. Io odiavo i lenti in generale, ma era un partito preso, ero un giovane rapper pieno di preconcetti ma di buon cuore. Non mi piaceva niente della musica italiana, ma sarebbe più giusto dire non conoscevo niente, tantomeno Luca. Era chiaro però che Luca fosse un grande artista, su questo non avevo dubbi. • C’è una canzone che tu e Luca avete cantato insieme che s’intitola “O è Natale tutti i giorni” che poi è una cover del brano “More than words” degli Extreme: pensi che possa essere davvero Natale ogni giorno dell’anno o magari il vostro era un messaggio un po’ utopistico? Per me è Natale tutti i giorni, e anche Pasqua e Capodanno se è per questo. E anche Ognissanti e il giorno dei morti. •

Che momento è questo attuale di Lorenzo?

Buono grazie al cielo. Sono forte e ho mille idee. Arrivo a fine giornata che vorrei sempre avere un paio di ore in più. •

Progetti per il futuro di Lorenzo?

Non progettare il futuro ma vivere il presente senza smettere mai di cercare. E amare il più possibile.


GAETANO CURRERI PersoneSilenziose.it intervista il leader degli Stadio, Gaetano Curreri, co-autore (insieme a Luca e Saverio Grandi) di LAMPO DI VITA, contenuta nel nuovo album di Luca: LE BAND SI SCIOLGONO.

di Mirco Di Marcello

Ciao Gaetano, è un enorme piacere averti come ospite sul nostro sito. Personesilenziose.it, come potrai ben capire è una web community composta da grandissimi fans di Luca Carboni: conosci "per caso" questa persona? Ci puoi raccontare del tuo primo incontro con Luca? Bè, il mio primo incontro sai, risale talmente a tanti anni fa che... (ride..). Io Luca l'ho conosciuto proprio ragazzino che faceva parte di un gruppo, che si chiamavano i Teobaldi Rock, io ero alla ricerca di qualcuno che mettesse delle parole sulle musiche che io scrivevo allora, e mi incuriosì la capacità che aveva Luca già in quel momento, la sua fantasia, il suo essere fantasioso. Ricordo il suo primo testo.. fu "NAVIGANDO CONTROVENTO", che devo dire che è un testo che a suo modo, anche in questo momento sarebbe molto attuale. La sua capacità di sintesi, di trovare le parole, mi ricordava molto (io avevo lavorato qualche anno prima con un'amicizia fraterna con Vasco, avevo cominciato la sua attività iniziale, i primi tre album di Vasco li avevo arrangiati e coprodotti con lui).. e mi ricordava molto quel modo di scrivere che aveva Vasco allora, per cui Luca arrivò e devo dire che cominciò a lavorare con noi, scrisse i suoi primi testi con noi, per i nostri primi dischi, scrivendo anche alcuni capolavori della nostra storia musicale, perché se pensi a DENTRO LE SCARPE, che è ancora una delle canzoni più amate dai nostri fans, C'E', oppure.. non so.. una canzone come ALLO STADIO, una canzone che i nostri fans adorano. Questo è stato l'inizio con Luca. Poi, mentre scrivevo le canzoni con lui, mi rendevo conto che lui cantava anche queste canzoni e allora insieme abbiamo progettato il suo primo album, INTANTO DUSTIN HOFFMAN NON SBAGLIA UN FILM, nella quale c'era appunto la famosa FRAGOLE BUONE BUONE.. che era una canzone che inizialmente, musicalmente avevo pensato per gli Stadio, però poi sentendo il testo che aveva scritto Luca, sentendo poi la sua capacità di cantarlo e di interpretarlo, mi sembrava più giusto che la cantasse lui, e infatti finì in quell'album e fu uno dei suoi primi successi. Poi, nel secondo album, FOREVER, c'era invece CI SEI PERCHE', anche quella secondo me canzone molto attuale, molto moderna nella scrittura, nel suo modo di raccontare e di fotografare le situazioni. Forse in quel momento non lo capiva neanche lui, ma Luca è, come poi è effettivamente diventato del tempo, pittorico nel suo modo di scrivere le cose. Ti fa vedere dei quadri, ti racconta delle storie e te le fa anche vedere. Questa credo sia la sua più grande capacità (E credo sia poi questo che i fans amano di lui... questo modo "pittorico" di descrivere le cose). Ma poi devo dire che Luca è cresciuto molto da allora. Quando ci siamo rincontrati in quest'ultimo anno, mi son trovato un Luca davvero cresciuto. Credo Luca sia uno dei cantautori con la C maiuscola, infatti poi, il fatto di metterci lì e proporgli questa musica, io andai con Saverio (Saverio Grandi, n.d.r.), gli propomemmo questa musica, che aveva solo quest'idea di titolo, questo LAMPO DI VITA. A lui piacque molto la musica, piacque questa idea e si è messo lì a lavorarci e ha raccontato tutta la storia.. tipo quando hai un tema... TEMA: titolo... svolgimento.. e lui lo ha svolto... e devo dire che lo ha svolto in una maniera davvero troppo bella. La prima volta che mi fece sentire il testo finito, ricordo, eravamo all'Elba, io ero andato a suonare ed ero rimasto qualche giorno lì in vacanza, e ci siamo visti spesso in quei giorni l'anno scorso, rimasi colpito per la capacità assoluta che aveva avuto nel raccontarla questa storia di LAMPO DI VITA, perché aveva una sorta di storia tipo LA MEGLIO GIOVENTU' il film di MARCO TULLIO GIORDANA, non so se l'hai visto. Ecco, LAMPO DI VITA sembra la terza parte de LA MEGLIO GIOVENTU',capito? Questo suo raccontare, immaginare questo LAMPO DI VITA vissuto e fotografato attraverso questo spaccato di epoca che è degli ultimi anni 90 a cavallo con il 2000. Credo quindi sia un testo veramente molto bello, credo sia uno dei più bei testi che ho letto di Luca (chiaramente di quelli con cui ha collaborato con me), sì, credo sia uno dei più belli anche di quelli che ha scritto per noi Stadio. E' proprio un Luca Carboni maturo, un Luca Carboni veramente di grande livello, di grande capacità.. e soprattutto perché narra la storia, ma storia con la S maiuscola, ma la narra attraverso dei piccoli momenti, questo microcoscmo che ci appartiene e lui lo racchiude in questo macrocosco che è appunto il LAMPO DI VITA, e noi ci rendiamo conto, soprattutto quando siamo giovani, la nostra vita passa un pò come un lampo. Noi siamo lì a rifletterci, a pensarci, a ragionare su quello che volevamo e invece non abbiamo ottenuto, cercare di ricordarlo attraverso queste riflessioni. Devo dire proprio che è un testo di cui sono veramente orgoglioso e la canzone è bellissima, sono veramente felice di aver innescato in Luca questa storia perché è varamente un piccolo capolavoro, di cui penso possa essere davvero soddisfatto, ma comunque tutto il disco è davvero molto bello. Infatti la mia prossima domanda era proprio questa: hai avuto modo di ascoltare il nuovo lavoro? Come ti è sembrato? Si!!! L'ho ascoltato quasi tutto ed è un disco veramente molto importante. Io, che conosco abbastanza bene la produzione di Luca, credo questo sia un disco di quelli che i suoi fans aspettavano. Non vi deluderà ecco, perché è un disco con una grande visione e una lettura del mondo che ci circonda con riflessioni molto precise e profonde. Io, che l'ho ascoltato molto, e senza fretta (come purtroppo invece adesso siamo abituati ad ascoltare la musica). A partire da MALINCONIA credo, un pò tutto il disco è così, poi ci sono due o tre momenti ironici, come sa fare Luca, che sono molto simpatici, sapranno cogliere l'attenzione. Devo dire, come primo produttore di Luca, sono orgoglioso di questo disco (ride), lo dico in pratica da produttore in questo caso e anche da amico, visto che sono stato il produttore del suo primo disco. E' un disco veramente importante, che va ascoltato con molta attenzione, un disco un pò fuori dalla moda che c'è adesso.. chiassoso, ignorantello. SEGUE

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La musica bisogna masticarla e sputarla, e buttarla via, questo invece è un disco che come i dischi dei grandi cantautori, come il disco di Vasco, BUONI O CATTIVI, che "ha molta ciccia", molto corpo, ha tante belle canzoni, e credo questo sia poi il segreto per fare dei bei dischi in questo momento. Purtroppo alle volte ci si accontenta di mettere due o tre belle e per il resto.... invece devo dire che Luca non si è risparmiato, ha messo tante belle cose in questo disco e vedrete che vi stupirà, che vi accontenterà. I fan di Luca lo aspettavano con ansia questo disco. Non andrà delusa la vostra attesa, ve lo garantisco. Piccola curiosità personale, perché, oltre che amare Luca e la sua musica, seguo da tantissimi anni te e gli Stadio. Canzoni alla radio. Molte volte in tue interviste e anche in concerto.. ti ho sentito parlare benissimo di questa canzone, addirittura in una tappa di un tour, a San Benedetto del Tronto, dicesti che secondo te è la più bella canzone che Luca abbia scritto. Cosa ti colpisce tanto di questa canzone? Per noi si, per gli STADIO sicuramente si, è il testo più bello perché è una riflessione, un'amara riflessione sul mondo della comunicazione. Quando lui l'ha fatta era ancora tutta da venire quest'analisi che invece stanno facendo ora sociologi, piuttosto che intellettuali che parlano appunto di come la televisione si è trasformata, la radio. Luca ha fatto una previsione che nel tempo si è avverata, capito? Una previsione proprio precisa e devo dire illuminata di come si è evoluto il mondo. Pensa che quella canzone è stata scritta nel lontano 1986... 20 anni fa... invece se tu la ascolti sembra che sia stata scritta ieri... Quando dice "con i dadi si stan giocando le stelle, con gli spot sono bravi a venderci sorrisi... davvero chissà con quale voce parlare....coi dadi e poi con le guerre".. capito?! La parola guerra allora era una parola GRANDE... "coi dadi e poi con le guerre" è proprio così che è andata a finire (ride). Insomma ha avuto una grande illuminazione, come i grandi poeti. Luca è un poeta. Io credo che sulla mia strada di autori io ho incontrato qualche poeta importante, lui è uno di quelli. L'altro è Vasco, l'altro è Roberto Roversi e poi Dalla, chiaramente. Devo dire quindi che abbiamo avuto questa grande fortuna. Adesso c'è Saverio che devo dire è sulla buona strada (ride) perché poi penso che persone che scrivono testi con quella capacità, abbiano bisogno di una certa maturazione, riflessione. Credo che Luca avesse già delle grosse intuizioni e CANZONI ALLA RADIO è stata una di quelle . Per questo lo definisco uno dei testi più belli. Progetti futuri? Intanto scriviamo delle canzoni con Saverio (ride) e poi vediamo cosa succede. Intanto stiamo scrivendo dei pezzi. Alla fine quello che conta è scrivere canzoni, lavorare e farsi venire delle idee. Più ne hai di belle, più hai voglia di fare un disco. Io non faccio un disco perché ho una scadenza come pagar le tasse. I dischi vengono fatti solo quando tu hai almeno 8-9-10 canzoni di livello importante. PErchè non si possono fare dischi con due canzoni belle e il resto dici.. "lo riempio". Quell'epoca è finita. Il disco di Luca ha questo grande pregio. Ha tante belle canzoni e guarda che i dischi pieni di belle canzoni poi vendono.. come è successo per BUONI E CATTIVI, per tre anni di seguito n classifica. Guarda la classifica: puoi capire come abbia venduto quel disco. Non è un caso! La gente compra i dischi se diventano indispensabili, altrimenti una canzone sola me la scarico o me la sento ogni tanto quando la passano in radio. Quando ci sono 10 belle canzoni, le motivazioni per comprarlo aumentano. Luca da questo punto di vista ha colpito. Gli auguro veramente il successo che merità e penso lo avrà, perché è un disco importalte. Guardando al giorno d’oggi a come si sono evoluti i vostri modi di fare musica credi che sia possibile un vostro nuovo connubio musicale? E' sempre aperto! Con Luca c'è un rapporto talmente fraterno.. hai dei periodi in cui non ti incontri, ma quando ti rivedi hai sempre tanta voglia di fare, io anche domani scriverei un'altra canzone con lui, un'altra collaborazione con lui e soprattutto salirei sul palco insieme a lui.. perché poi è successo... l'anno scorso ad una festa dell'Antoniano, dove cantammo insieme un paio di canzoni. Sai, con Luca c'è un tale rapporto, un pò come ti dicevo prima con Vasco, è un rapporto amichevole prima di tutto, e poi dopo un rapporto professionale. C'è un affetto grande per cui potrebbe succedere anche domani (ride) Noi ce lo auguriamo Potrebbe succedere in qualsiasi momento, abbiamo un grande affetto e rispetto l'uno nei confronti dell'altro. Quando ci sono queste cose è molto facile, poi ci sono cose molto differenti... che sono il business.. ma non dipendono da noi e non sono per noi! Benissimo, i fans di Luca ti ringraziano per queste preziose anticipazioni e queste bellissime parole nei confronti di Luca, in bocca al lupo, a presto. Ciao, un saluto a tutti voi. Foto: www.stadio.com

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SAVERIO GRANDI

Da anni scrittore e compositore per gli Stadio, nonchè per Raf, Patty Pravo e molti altri. PersoneSilenziose.it intervista il co-autore (insieme a Luca e Gaetano Curreri) di LAMPO DI VITA, contenuta nel nuovo album LE BAND SI SCIOLGONO.

di Mirco Di Marcello

Ciao Saverio, benvenuto su PersoneSilenziose.it. Molti ti considerano ormai il quinto STADIO, vista ormai la collaborazione continuativa con Gaetano di anni e anni. Tu come ti senti all’interno di questa definizione? Ciao a tutti. Ma, io non sono il quinto Stadio, nel senso che ghi Stadio son loro, sono uno che collabora soprattutto con Gaetano dal 1988. Son passati tanti anni, ma sono e rimango uno che collabora con loro, o meglio, con loro ho chiaramente un rapporto prioritario, visto che ho lavorato anche con tanti altri artisti comunque. Con Gaetano c'è questo rapporto prioritario, ma del fatto del quinto stadio non ne abbiamo mai nemmeno parlato del fatto di aggregarmi a loro. Penso sia meglio così per me e anche per loro. C'è molta più libertà così.. E anche tu puoi spaziare magari tra le varie collaborazioni...Esatto! Oltre che scrittore pluriennale per gli stadio, hai scritto per molti altri artisti... Si, ho scritto per Patty Pravo, per Raf, per cui ho scritto le ultime cose, sia DIMENTICA che PASSEGGERI DISTRATTI, ho scritto per la Pausini, Vasco Rossi, Morandi, insomma per diversi artisti.. del resto.. non essendo più bambino.. ho cominciato questo lavoro da un pò (ride)... ho 44 anni... come diceva Moretti.. "sono uno splendido 40enne" (ride). Oltre che scrittore, sei uscito sul mercato con un disco interamente tuo: LA PIANTA DEL PIEDE... Ero prima nei TAGLIA 42, ero una specie di padre putativo, ero proprio nel gruppo, suonavo la chitarra ed ero il produttore assieme a Claudio Dentes. Poi ho fatto questa cosa da solista e ora ne sto preparando un'altra. Il primo è stato un pò un'esperimento, un disco abbastanza particolare, un disco molto ricercato ma molto "poco" dal punto di vista dei concetti. Già dal titolo "LA PIANTA DEL PIEDE" la gente impauriva, capito?! Faceva molta paura. Non era però un disco fetish.. .era un disco che voleva parlare di un rapporto d'amore totale. Era quello in concetto. Adesso ne sto facendo uno, mi sta dando una mano anche Gaetano, un pò più pop e un pò più colto, nel senso che verrà diviso in due parti ben distinte: una parte elettrica, molto elettrica, e una parte molto acustica. Faccio anche il cantante per hobby, mi diverte! Quel è il ruolo che più ti piace? Quello di scrittore, musicista o cantante? Bè il ruolo che preferisco è quello di autore, non perché mi riesca meglio però.. è quello che mi piace di più perché sono di grandelibertà creativa. Fare il cantante è poi anche una grande responsabilità, nel senso che metti la faccia, la tua storia, io infatti non ho fatto tour per quel disco solita. Ho fatto due tour con i TAGLIA 42 e ho visto subito che la gente ha delle aspettative su di te.. devi dare molto di più. Io sono partito come autore di testi, ora scrivo quasi solo musiche. Nel pezzo di Luca diciamo che io avevo un'idea di testo, ma poi l'ha rifatto completamente lui, ha tenuto poche cose del testo, di quello che c'era di mio. La musica diciamo che è in grande parte mia di quel brano. Cosa che faccio poi abitualmente, ora mi interessa di più fare delle belle melodie piuttosto che scrivere dei bei testi, non so perché ma è così. Saverio, nella stesura della canzone LAMPO DI VITA per Luca, hai partecipato solo nella musica o anche come paroliere? Ho scritto una piccola parte di testo (che è poi la parte dell'inciso) e una buona parte di musica insieme a Gaetano. Hai collaborato strettamente con Luca o avete lavorato separatamente? Abbiamo lavorato prima un pò insieme poi Luca è andato avanti per conto suo. Luca è uno che fa così. A me Luca è sempre piaciuto, non lo dico adesso che sembra una frase di comodo, Luca è nato tra l'altro nel mio anno.. e mi è sempre piaciuto, sin dagli esordi. Io cominciavo a fare l'autore quando lui cominciava a fare il cantante, più o meno. Raccontava cose vicine alla mia vita. Forse anche io ho scritto qualcosa che è piaciuto anche a lui (magari.. suppongo.. visto che ripeto, siamo cresciuti insieme.. e sia io che lui apparteniamo alle persone silenziose mi sa... Ecco, allora rientrate nel modo di essere del nostro sito.. Credo proprio di si Hai ascoltato il nuovo lavoro? Come ti è sembrato? Ho ascoltato alcune cose mentre stavano facendo il mastering e alcune cose in anteprima, però ti dico la verità, non so neanche di quelle cose quale sia finita sull'album. Ho sentito alcune cose. Bello! Sia dal punto di vista dei testi che delle musiche. Tra l'altro Luca ha secondo me, senza fare torto a nessun altro, della giovane generazione dei cantautori, è sicuramente quello che, dal mio punto di vista, è più bravo, perché riesce a cogliere comunque delle sfumature, riesce ad esprimersi in poesia con una dolcezza e una sensibilità che altri secondo me fanno molta e molta fatica a trovare. Altri nostri coetanei ad esempio, per capirci, hanno proprio abbandonato l'idea di far poesia, fanno canzoni abbastanza "beccere".. non faccio nomi... non direi "commerciali" perché alla fine commerciale non è una brutta parola, "beccere" lo è! Luca è molto bravo perché si è, non so se è la parola giusta, specializzato, ha dei processi interiori che riesce a tirar fuori in maniera molto molto bella, e sono cose profonde dette in maniera molto molto semplice. Difficilissimo da fare! Io nel mio piccolo non sto molto nella media, o scrivo cose leggere, o scrivo delle cose un pò troppo interiori. Luca mi piace molto, sicuramente anche in questo disco, per le canzoni che ho sentito a casa sua quando erano ancora solo provini e altre le ho sentite in studio. Anche LAMPO DI VITA è così, è un racconto molto bello di un rapporto tra due persone che si sono incontrate e possono anche aver avuto una storia.. però un rapporto di persone che si sono frequentate tanto tanto tempo fa e poi si son perse e si chiedono oggi cosa potrebbe esser successo. In pratica mi fa un pò venire i brividi! Luca sa che io ho una stima profonda del suo lavoro, ben prima di questa collaborazione. Credo ci siano molti punti di affinità tra me e lui. Spero che lui sia contento di questo. Progetti futuri? ... come prima mi anticipavi, stai lavorando ad un tuo nuovo album... Sarà un disco molto interessante, il titolo ancora non lo so, ma un disco in cui riproporrò alcune cose che ho scritto per altri (non ci sarà LAMPO DI VITA perchè è stata scritta ora) in chiave diversissima da come sono state fatte, ci sarà ad esempio UN SENSO di Vasco Rossi, ci sarà DIMENTICA di Raf, BENEDETTA PASSIONE che ha cantato Laura Pausini e poi ci sono delle canzoni nuove abbastanta interessanti, dal mio punto di vista.. e che spero lo saranno anche da parte degli altri. Sai già quando vedrà la luce questo nuovo album? Non lo so perché sto registrando adess. Sai faccio prima di tutto l'autore, poi faccio anche il cantante. Ora sto scrivendo per altri.. quindi i progetti son questi. Appena finisco di scrivere, cercherò di ultimare il lavoro, stamparla. Ci sarà poi un singolo promozionale e vediamo cosa succede... In bocca al lupo allora... speriamo di ascoltarti presto... Crepi! In bocca al lupo anche a te per tutt e le tue cose Foto: www.saveriograndi.it

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MARCO PAVONE PersoneSilenziose.it intervista il regista dei tre video di animazione del nuovo album di Luca: MALINCONIA, STO PENSANDO e LA MIA ISOLA di Mirco Di Marcello Marco Pavone lo conosciamo per aver realizzato videoclip e lavori vari per (solo alcuni) Daniele Silvestri, Subsonica, Le Vibrazioni, Edoardo Bennato, Caparezza, La Crus. Ma da dove proviene, quali studi ha fatto e da cosa nasce la tua passione per l'animazione e i videoclip? Ho iniziato come disegnatore per la Disney, e da li ho approfondito la mia passione per l'animazione. Ma sono un autodidatta. I miei studi riguardavano la filosofia, quindi tutt'altro. Veniamo a MALINCONIA. Come hai conosciuto Luca Carboni? Luca ha visto il mio lavoro dei La Crus e mi ha contattato proponendomi di fare un video omaggiando Pratt, di cui adora Corto Maltese. Da lì poi abbiamo preso una strada più personale, dove ho cercato di cucirgli addosso uno stile visivo pensato apposta per la sua musica. Da cosa è nata l'idea di questo video, che a soli pochi giorni dall'uscita, ha avuto un successo straordinario tra i fan di Luca? Luca ha dato le direttive o è stato pensato da te? Il video si inserisce in una trilogia, che comprende anche "Sto pensando" e "La mia isola". L'idea di Luca riguardava "la mia isola", poi io gli ho proposto di prolungare la storia e di farne un progetto più ampio. I tre video hanno un filo conduttore, pur essendo autonomi. Ci descriveresti come nasce un video da te diretto, in particolare, ad esempio, quello di MALINCONIA? C'è prima un lavoro di ascolto.. immaginazione e poi di realizzazione? Normalmente ascolto il brano e in base alle suggestioni che mi trasmette scrivo un trattamento. In sintesi si tratta di un soggetto del video, al quale includo normalmente delle immagini o degli schizzi per dare il senso di quello che ho in mente. Da li poi, anche in base al budget messo a disposizione, si procede alla produzione, che cambia di volta in volta in base alla scelta tecnico-stilistica fatta. La persona che segue la produzione dei miei clip è Nancy Medaglia. Come è stato lavorare con e per Luca? Può sembrare retorica, ma è stato molto bello. Luca è una persona molto creativa, ma al tempo stesso anche molto riflessiva. Non è il tipo che ti sommerge di idee solo per il gusto di partecipare. Mi ha lasciato libertà totale, e quando è intervenuto è stato per cose determinanti. Per fare i videoclip sicuramente dovrai avere anche una passione musicale. Che genere di musica ascolta Marco Pavone? Amo molto la musica. Ma non amo un genere in particolare. Credo che più che il genere conti la qualità della musica. Amo la musica d'autore, il rock, l'elettronica, etc. Ti è mai capitato di realizzare dei lavori per artisti "poco vicini" ai tuoi gusti musicali? Diciamo che in un paio di casi è capitato. Ma per il resto mi ritengo abbastanza forunato. Sappiamo che ci sono altri due video realizzati in animazione: LA MIA ISOLA e STO PENSANDO. Sono sempre diretti da te? Puoi darci qualche anticipazione dei loro contenuti? I video sono tutti diretti da me. Come ti dicevo i tre video sono pensati come un'unica storia. Ciò nonostante ognuno dei tre ha senso preso anche singolarmente. Siamo partiti dal valore catartico della malinconia, usando la metafora della fenice, in seguito, negli altri due video, il pensiero liberatosi in volo dal fuoco si aprirà alla dimensione del viaggio, sia quello mentale sia quello reale e avventuroso.

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Vento di novita’ per il nostro sito. Con l’uscita del unovo album ho pensato di rivedere totalmente la gestione e la disposizione del sito. Ho scelto forse la meno entusiasmante in fatto di grafica (ma puo’ essere una questione di gusti.. e di abitudine) ma sicuramente la piu’ accessibile e chiara per voi, e facile da aggiornare per me. Non so per quanto ancora riusciro’ a tenere testa al sito, ma sicuramente cerchero’ di farlo sempre nel modo migliore e tempestivo. In questi 5 anni non ho solo dato... ma tantissimo ricevuto da ognuno di voi. Non sono mancati momenti bui, ma questo, si sa, fa parte della vita. Spero che questa nuova versione di PersoneSilenziose.it possa vedere ancora tanti e tanti fans di Luca passare, sbirciare, fermarsi, ripartire.

IL NUOVO SITO IL BLOG

Quella del blog e’ stata un’idea per ingannare l’attesa del nuovo album di Luca, che sembrava non arrivare mai. Abbiamo cominciato con le prime e centellinate news che trapelavano, per passare poi alle vere news dell’album ormai imminente.. fino ad oggi, in cui io e Paolo cerchiamo di inserire tempestivamente ogni piccola notizia trapeli. E’ cosi’ che sul BLOG trovate ora RASSEGNE STAMPA, EVENTI, NEWS, ANNUNCI.. in un archivio sempre in movimento. Vi invito davvero a passare ogni giorno... e di sfogliarlo per bene, anche grazie al preziosissimo campo CERCA che vi aiutera’ a rintracciare anche gli articoli piu’ remoti. Interessante e innovativa, la sezione PODCAST, dove man mano, troverete stralci audio di interviste. SITO E BLOG utilizzano la tecnologia RSS

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La musica e le parole di Luca Carboni…un’ arte…una filosofia di vita.

di Nunzio d’A

bbruzzo

Forse non tutti riusciranno a capirmi o a condividere i miei pensieri, di questo ne sono consapevole, ma sono convinto di ciò che sto scrivendo da quando ascoltai per la prima volta quelle canzoni…quelle dolci poesie. Se ci si sofferma ad ascoltare i testi e le canzoni di Luca Carboni ci si rende conto che chi ama veramente la sua musica è rapito da qualcosa di diverso che una semplice canzone; è un emozione che nasce dal cuore, fa affiorare tanti ricordi e forse riesce a far sentire nel profondo di se stessi quell’ “io”, nascosto in ogni persona silenziosa, che viene fuori e che si accomuna con ciò che Luca racconta, sussurra, suona, canta nelle sue canzoni, che io preferisco chiamare poesie. Già secondo me i cantautori, alcuni, sono i nuovi poeti di questo nuovo secolo che non si esprimono solo in versi ma anche in musica. Non a caso fui colpito dall’album “Persone Silenziose” e la mia passione incominciò proprio da quell’album. “Persone silenziose” è l’album che descrive meglio Luca, il suo mondo e quello dei suoi fans o più semplicemente quello delle persone silenziose. Quando nasce una nuova passione è naturale andare alla ricerca di un approfondimento di quell’arte che ti ha affascinato. Così incominciò la mia ricerca verso tutti i suoi album e man mano che ascoltavo tutte la sue canzoni avevo delle conferme, le sue canzoni e i suoi testi rispecchiavano sempre più il mio mondo, il mio modo di pensare, il mio carattere e i miei sogni. Inoltre spesso mi ponevo una domanda, mi chiedevo se ciò che raccontava Luca nelle sue canzoni era verità, cioè se lui era così anche nella sua vita privata, nel suo modo di comportarsi. Se tutto ciò non lo fosse stato sarebbe caduto per me un mito, perché un cantautore è grande e vero se ciò che scrive e racconta nelle sue canzoni non sono solo invenzioni ma qualcosa che fa parte della sua vita, qualcosa a cui si ispira. Infatti fui contento quando incontrai per la prima volta Luca alla trasmissione “Serata con..” di VideoItalia, perché lì capì che ciò che lui scrive nelle sue canzoni fa parte della sua vita e non è una finzione ma è tutta realtà; è vero il suo essere semplice, introverso, timido, sincero…insomma essere una persona silenziosa. La sua musica ha accompagnato e accompagna la mia vita da quando avevo 13-14 anni. Molte volte mi rifugiavo nelle sue canzoni, che mi facevano compagnia durante le sere prima di addormentarmi, durante i giri in auto per la mia città, pensando al mio futuro, ai miei sogni, ai miei amori e in tutto ciò c’era la musica di Luca che è a volte ritmata e a volte tranquilla, a volte è dolcemente sussurrante ed entra nell’anima scuotendo forti emozioni. Con le canzoni di Luca in base agli stati d’animo o agli eventi si sente il bisogno di ascoltare alcune sue canzoni piuttosto che altre, forse per approfondire o cercare risposte ad alcune domande o forse solo per sognare, divagare la mente. Ascoltando le sue canzoni viene sempre voglia di andare avanti nella vita, anche nelle tante difficoltà che più o meno affrontano tutti i ragazzi durante il loro cammino… sto pensando alla vita e che è bellissimo essere qua…. La sua musica e le sue parole sono come la voce di un amico che ti consiglia, ti parla, ti incoraggia. Quell’amico che è come te, perché in quello che canta rivedi un po’ te stesso e i tuoi sogni e …quel bambino che ero e che è sempre qua... Nelle sue canzoni c’è tanta spiritualità e si affrontano anche temi sociali che sono sempre contemporanei. Si parla dell’amore, quel sentimento che fa bene e male al cuore, si parla della famiglia, del mondo, della società e del lavoro. Sono tutti temi che comunque fanno parte della vita di ognuno di noi, che tutti noi affrontiamo e con i quali spesso ci scontriamo. Luca affronta temi che coinvolgono tutti giorni i giovani e lo fa senza urlare, riesce a farlo silenziosamente con quel silenzio che spesso fa rumore. Ha la bravura di saper cantare, raccontare la vita quotidiana di ogni ragazzo in maniera semplice ma allo stesso tempo profonda non superficiale, ponendo l’attenzione anche ai piccoli particolari: ”li vedi scendere di corsa le scale fino alla strada e poi ancora più giù”…”però alle nove di sera mi son messo la brillantina e ho ballato ballato davanti allo specchio”... “questa sera è come tutte le sere l’ascensore bloccato chi sta facendo la doccia qualcuno torna a casa dopo aver rubato”…”mia mamma che cuce i blue jeans”. Le canzoni di Luca non hanno tempo e non hanno età, nei concerti cantano gli adolescenti e le persone mature, cantano i genitori e i figli, canta chi ha nel cuore forti emozioni che si ritrovano nelle sue canzoni. Nelle sue canzoni c’è anche profonda sensibilità e chi ha quella profonda sensibilità riesce a cogliere il vero significato delle sue parole e della sua arte. Insomma nelle sue canzoni è nascosta una filosofia di vita che solo chi pone la giusta attenzione riesce a cogliere. Ascoltando le sue canzoni ci si emoziona sentendo il profumo di primavera, il profumo delle sere di maggio, ci si emoziona guardando tutti i colori che ci circondano, le vele accese nel mare, le lampare luccicare al tramonto, ci si emoziona ricordandosi di quella luce giallognola nelle case d’inverno, le casse che sbattono sulla libreria. Ci si emoziona pensando che i professori non chiedevano mai se eravamo felici, che innamorarsi è una cosa seria ed è più grande del mare, che la vita è incontrarsi è illuminare il buio, che bisogna lasciarsi andare alla vita e non disperarsi mai. Quindi con le sue canzoni ci si emoziona perché riescono a carpire il nostro cuore che è una scatola perfetta in cui ci ritrovi sempre tutto. Inoltre Luca riesce a descrivere una vita quotidiana in maniera semplice, descrittiva in cui si rispecchiano tante persone e chi in un modo e chi in un altro rivede se stesso, la propria vita, i propri ricordi e i propri sogni. Il tutto non si ferma solo alle sue canzoni, ma leggendo il suo libro, ascoltando le sue interviste e guardando i suoi comportamenti questa filosofia di vita la si trova in tutta la sua arte ed è una filosofia di vita che accomuna tutti i suoi fans, tutte le persone silenziose. Pertanto penso che come ogni cosa nella vita, anche quella di aver scoperto l’arte e il mondo di Luca non sia avvenuta per caso ma dovevo scoprire la sua musica e i suoi testi per poter scoprire anche tutta la filosofia di vita che c’è dentro la sua arte. L’arte di Luca è una filosofia di vita che ci sarà in tutte le persone silenziose per sempre, perché come lui stesso dice in una sua canzone…tutte le cose belle che ho le cose più belle che ho, mi piace pensare che verranno con me… in un posto con me per l’eternità.

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STO PENSANDO...

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Sto pensando… e come Luca nel video metto le ali e comincio a volare sopra la mia vita, e vedo quello che ero, quello che sono e quello che sogno di essere… ecco il mio viaggio …salite con me care persone silenziose… voi siete i miei amici silenziosi… sempre pronti ad ascoltarmi… io da quando vi ho conosciuto mi sento cambiata, + sicura di me, io ho sempre avuto (ed ho…) una grande difficoltà ad accettarmi, sia fisicamente, che caratterialmente. In gruppo mi sono sentita molto spesso a disagio, per la mia timidezza, imbranataggine, difficoltà nel parlare... da bambina ero felice, timida ma felice, la mia famiglia è bella ma al mio animo sensibile è mancato il calore di un’ abbraccio. So che i miei genitori mi vogliono bene e me ne hanno sempre voluto ma io ho passato dei momenti terribili. A 20 anni ero una ragazza con pochi sogni e tante paure e insicurezze, ho sofferto di quella brutta malattia che si chiama bulimia, io mangiavo da sfondata e poi molte volte vomitavo tutto, e mi dicevo domani non lo faccio +… ma puntualmente lo rifacevo in segreto da tutti. Era il mio segreto… A mio marito, che a quel tempo era il mio ragazzo, l’ho detto e mi è stato vicino come ha potuto ma era spaventato credo… e non capiva fino in fondo la mia sofferenza. E come spiegarlo questo dolore?! … la notte piangevo nel mio letto desiderando con tutta me stessa un’ abbraccio di mia madre… la mia mamma mi vuole bene ma non mi ha mai abbracciato, troppe incomprensioni ci hanno allontanato in passato, mio padre, lui è una persona silenziosa, e a volte mi fa paura il suo silenzio, e quando lo vedo tanto triste lo abbraccio io. Il mio bambino Samuele mi ha salvata. Da quando c’è lui nella mia vita tutto è cambiato, io sono cambiata, io sono rinata con lui, forse sto iniziando a capire quanto è immenso e totale l’amore per il proprio figlio e allo stesso tempo quanto è difficile fare i genitori. Sto iniziando a perdonare i miei genitori, si, ho iniziato a perdonare mia madre per quegli abbracci mai avuti e ho smesso di mangiare di tutto ogni volta che mi sentivo vuota non di cibo ma di amore. Le ferite ci sono ancora ma fanno meno male… a volte sono troppo nervosa, cioè mi spavento di tutto, forse questo non mi passerà mai…. sono insicura ma cerco di essere forte per il mio bambino. Lui è bellissimo, non assomiglia a me ma al babbo, e io mi sento a volte brava a volte no… a volte bella a volte no… Ho 32 anni e se mi guardo indietro vedo un’anima fragile e silenziosa che è riuscita a rimanere in piedi, grazie all’amore sincero che ha intorno. A volte lo so, sono troppo materiale, mi fisso sul mio fisico, e quel vestito non mi piace.. e i capelli che schifo… poi dopo un po’ mi passa, va bè dai… mi guardo intorno, il mio bambino, mio marito… sono bellissimi. La mia famiglia, i miei amici, Luca e le sue canzoni, la sua voce, le sue parole che sono sempre con me e sempre ci saranno… la mia anima in cerca di un posto dove poter trovare un po’ di pace… forse un giorno imparerò di nuovo a pregare… il mio futuro a volte lo vedo bello perché sento che l’amore mi darà la forza per superare le difficoltà. Il tempo che passa è un’ arricchimento di esperienze come dice Luca, noi siamo il futuro e la nostalgia… ma a volte ho paura di invecchiare nel fisico, di non accettarmi e di soffrire troppo… Ecco questa sono io,Veronica, con i miei pregi e i miei difetti, questo è quello che vedo se metto le ali e inizio a volare sopra la mia vita… grazie amici silenziosi per avermi ascoltato. Il cuore mi batte forte ma sono felice… grazie Luca di essere “Luca”, di esistere, di essere la persona speciale che sei, di essere te stesso sempre e comunque. Grazie di volare accanto a me silenzioso. Senza di te la mia vita non sarebbe la stessa, SOLO TU RIESCI A DARE VOCE ALLA MIA ANIMA…. …alle lacrime che scendono dolci senza un perché… Samuele Un’ abbraccio a tutti, Veronica-

Luca... visto da me, una 15nne! Ciao! Sono Marta Micozzi, (luma) ho 15 anni e volevo raccontarvi un po’ il mio amore per LUCA…. Tutto è iniziato nel 1994 quando una persona molto importante per me, Catia, mi portava cassette, foto,maglie di LUCA …io allora avevo 3 anni e ricordo che ogni volta che ascoltavo la sua voce o lo vedevo in tv cominciavo ad urlare e a saltare come una pazza!!!! Catia mi ha detto che un giorno le avevo dato un foglio dove avevo disegnato lei, io e LUCA con il ciuffo sulla fronte.. a questo proposito ricordo anche quando mi sono fatta fare il ciuffo come lo aveva lui da mia sorella Marianna… Io sono cresciuta con la sua musica, con i suoi insegnamenti… e ricordo benissimo il primo concerto che sono andata a vedere… era il 2004, l’11 maggio 2004 all’auditorium Pio di Roma. Ero emozionantissima, mi sembrava tutto un sogno… tutto magico… Il concerto è stato bellissimo, ricco di emozioni infinite e profonde avvolte in un velo di magia… Quella sera Luca mi ha stetto tutte e due le mani… stavo morendo, ma solo dopo ho realizzato quello che era successo… A tutte queste emozioni che provavo mancava solamente l’incontro con colui che riusciva a darmi tanto… quel tanto che solo lui fino ad ora è riuscito a darmi…

di Marta Mico

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Marta (luma) e Luca alle Messaggerie Musicali

Poi, in un momento molto triste della mia vita, leggo sul sito di Mirco che Luca il 30 settembre 2006 alle 18 presenterà l’album a Roma.. felicissima avverto Catia…dopo mezz’ora viene mio padre che mi da una terribile notizia…Pino non c’è più!!!!... mi è crollato il mondo addosso… non sapevo se sabato sarei stata in grado di andare da Luca….Poi parlando con i miei familiari mi sono decisa e ho avvertito Catia per metterci d’accordo. Arrivo a Roma finalmente conosco di persona Mirco e andiamo alle messaggerie musicali in via del corso… L’attesa fuori dalla porta di quella saletta è stata lunga ma ne è valsa davvero la” pena”… Alle 18 arriva Luca, bello timido e con un sorriso unico che riesce a farti dimenticare tutti i tuoi problemi… e che riesce a renderti felice anche solo per qualche ora… È il mio turno… solo qualche passo e sono li, vicino a lui, vicino alla persona che mi emoziona, che mi fa sognare… ecco sono arrivata, qualche parola, l’autografo e un grazie… poi una foto … è durato tutto così poco ma sono stati attimi intensi..con Catia andiamo ad aspettarlo fuori… Un’altra lunga attesa finchè si apre la porta ed esce Lui tutto sorridente.. un'altra foto insieme e poi rimango ad osservarlo per qualche momento.. poi sale sulla macchina e se ne va… È stato tutto fantastico,pieno di emozioni….indimenticabile.. Questo bellissimo sogno continuerà sempre … grazie a tutte le emozioni che riesce a trasmettermi… Luca ti ringrazio davvero di cuore sperando che un giorno potremmo farci una bella chiacchierata…. GRAZIE PER AVERMI RESO FELICE IN UN MOMENTO MOLTO TRISTE… è PER QUESTO CHE TI CONSIDERO ANCHE UN GRANDE AMICO… POSSO SOLO DORTI GRAZIE DI CUORE PER TUTTO… SPERO CHE UN GIORNO POTREMMO FARCI UNA BELLA CHIACCHIERATA Grazie Luca. Ti voglio bene GRAZIE a Catia per tutto!!! GRAZIE anche a Mirco che è sempre disonibile… e un pensiero ad una stellina che è nei cieli!!

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Notte di San Lorenzo E’ caduta una stella… tutto si avvererà… Da sempre il giorno di San Lorenzo, il 10 agosto, è stato per me un giorno particolare: oltre che la notte “delle stelle cadenti”… è anche il giorno del mio compleanno. Vuoi o non vuoi.. sin da piccolo, quindi, sono stato molto legato al pensiero delle stelle, dei sogni da esprimere, dei desideri che si avverano. In questo mi sento molto legato al nostro Luca, perché spesso lui ha manifestato il suo interesse per le stelle nelle sue canzoni (“Siamo le stelle del cielo”… “Stellina dei cantautori”.. etc.) e nei suoi disegni. Esser nato il 10 agosto ha sempre liberato i miei sogni, accompagnati dalla mia vena di “romanticone” che da sempre ho, e che contribuiva a “farmi andare” con la fantasia. Sin da piccolo ho sempre desiderato vivere il giorno del mio compleanno in maniera particolare.. ma ogni anno, quel giorno si rivelava sempre uguale. Gli auguri, i regali, la sera festa o pizza con amici.. e poi via.. cominciava un altro giorno.. il 10 agosto era passato. In fondo non sapevo cosa desideravo da quel giorno… ma sentivo che ogni volta scivolava via.. Forse quel che desideravo era semplicemente andare, quella sera, con la persona che amavo, sulla spiaggia, a guardare, come milioni di persone fanno in quel giorno, le stelle cadenti. Già, un desiderio come tanti… eppure così complicato per me! E’ successo di andare a vedere le stelle cadenti.. ma non in quella sera, e non con la persona amata. Ho sempre amato il mare, e di notte è sempre stato incredibilmente romantico. Essere lì, sdraiati e sognare, ed esprimere un desiderio guardando una stella cadente e abbracciando la persona che ami... per me era un sogno. La dolcissima e delicatissima E' CADUTA UNA STELLA... del nuovo album di Luca… crea davvero un'atmosfera che ti fa abbandonare ai sogni, ai pensieri.... e non so perché, ma da subito mi ha fatto pensare alla notte delle stelle cadenti, il 10 agosto. L’ho sentita subito mia. Quest’anno ho voluto dare un senso a quella data, ho deciso che quel giorno, così caro per me, poteva assumere un significato grande, profondo, e che nel tempo l’avrei potuto ricordare, ogni anno. Il 10 agosto di questo anno… non era sicuramente una bella giornata.. il cielo era molto coperto... quindi niente stelle cadenti. Quella sera però ho chiesto alla mia ragazza di sposarmi.. per concretizzare il nostro grande sogno d’amore. Tutto questo ha assunto un significato più grande e stupendo. “E’ caduta un stella” sarebbe stata la colonna sonora perfetta. Quest’anno quella notte è caduta una stella, e il mio sogno di averla come moglie, si sta per avverare. Non abbiamo potuto vedere le stelle purtroppo… ma il bagliore della stella cadente ha illuminato quella notte. Il mare è stato comunque presente. Eravamo rimasti soli, in mezzo alla sala di un ristorante, al nostro lato una grandissima porta-finestra che dava sul terrazzo vista mare. La candela sul tavolo illuminava i suoi occhi pieni di gioia, ma al tempo stesso di commozione. Sebbene con qualche mese di ritardo, “E’ caduta una stella” è una canzone che rievoca quella sera, e mi riporta alla mente le emozioni vissute in quella sala. Singolare anche la frase “canto canzoni di chiesa…”.. adatta a noi, che dobbiamo il fatto di esserci conosciuti proprio in chiesa, dove lei dirigeva il coro, ed io ero stato chiamato a suonare l’organo. Non mi piace molto raccontare di me, ma ho sentito il bisogno di esternare questi pensieri, legati ad una canzone di Luca che, ancora una volta, ha segnato la mia vita. E’ una canzone che da speranza, che mi fa pensare che dopo le nuvole nere, c’è sempre la luce. Ho attraversato un periodo veramente negativo della mia vita. Ma ora sono qui, con tutta la mia felicità. CORAGGIO. E’ caduta una stella… tutto si avvererà…

Questa scritta l’ho trovata al molo! Incredibile! Giuro, non sono stato io!!!

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(La favola d’amore di Sara e Mimmo) C’erano una volta, una ragazza di nome Sara ed un ragazzo di nome Domenico, per gli amici Mimmo. Lei viveva in provincia di Avellino, lui di Napoli, vivevano due vite completamente diverse, ma con una passione in comune: Luca! Un giorno Sara vide nel suo paesetto la locandina del concerto di Luca allo stadio di Avelino:non ci poteva credere! In un’altra città, negli stessi giorni, Mimmo lesse sul TV Sorrisi e Canzoni una nuova data del tour di Luca (“Il Tempo dell’Amore”): 16 Luglio Avellino. “Bene ci andrò!” disse e chiamò subito il box office per informarsi sui biglietti. Il concerto fu poi spostato all’8 Agosto, che arrivò in fretta! Le due amiche alle 18.30 erano davanti i cancelli dello Stadio, ad un tratto l’occhio da predatrice di Sara cadde su di un ragazzo che indossava una maglia nera con Luca che sorrideva... WOW! E anche lui non era niente male, occhi azzurri, capelli chiari.. mmh, bel ragazzo!! Finalmente aprirono i cancelli e tutti si precipitarono a prendere i posti migliori. Sara e Tiziana si sedettero abbastanza avanti e aspettarono... Sara si girò a destra e vide scendere verso di loro il ragazzo con la maglia di Luca e il suo amico, che si andarono a sedere proprio vicino a loro. Iniziarono le presentazioni, poi iniziò il concerto e tutto passò in secondo piano: per Sara era il primo vero concerto, l’emozione che provava era inspiegabile! Mimmo ascoltava e cantava rapito da Luca, Sara non aveva mai visto un ragazzo così sensibile e così preso dal suo cantante preferito. Era bello sapere che c’era qualcun’altro che provava le stesse emozioni su quelle canzoni. Purtroppo arrivò “Mare mare” e il concerto finì, ma i 4 erano stati così bene che vollero immortalare quel momento e quell’incontro con una fotografia. Si scambiarono anche i numeri di telefono, prima di salutarsi e il giorno dopo Sara ricevette il primo sms “ Siamo in viaggio, facciamo il pieno in autostrada e vi mandiamo i nostri saluti”, da qui ne cominciarono tanti da Sara a Mimmo e viceversa. A Sara piaceva parlare con lui, sentiva che era uno di cui ci si poteva fidare, con cui confidarsi e condividere delle emozioni. Mimmo sentiva di aver trovato una persona con cui aprirsi, una vera amica con cui confidarsi.. Arrivò il compleanno di Sara, che festeggiò a casa sua invitando ovviamente Mimmo e Franco. Quella sera successe qualcosa tra i due; andarono fuori a guardar le stelle e piano piano i loro visi si avvicinarono e la voglia di un bacio divenne realtà. Da quel giorno, ogni volta che si vedevano trascorrevano ore felici tra baci, carezze, dolcezza, poesie, musica, ma erano solo Amici, “Amici Speciali” li definiva Mimmo. Lui così tenero e sensibile aveva paura di far soffrire Sara, non si sentiva capace di dare quell’Amore che forse lei si aspettava, il passato aveva creato una corazza ai suoi sentimenti. Sara l’aveva capito e aveva deciso di abbattere ogni frontiera per poter vivere con lui le emozioni che ogni coppia vive, così gli cantava: “Ho bisogno di vederti, di vederti e di toccarti, ho già fretta di infilarmi nel tuo cuore”. Poi gli scrisse una lettera di 6 pagine con una dichiarazione d’amore ed un ultimatum, la risposta sarebbe stata Sì o No. Il 3 marzo 2001, Sara andò a Napoli e con Mimmo andarono su una spiaggia a Vico Equense, fu lì che Sara gli consegnò la lettera e dopo averla letta , Mimmo disse “Va bene, proviamoci!” Da quel giorno hanno provato a stare lontani più del dovuto, ma non ci riescono!!! Mimmo consuma l’autostrada ogni week- end e canta: “Amando le donne, si fanno mille chilometri, per dire Ciao , come stai, passavo di qua per caso”, Sara dal canto suo gli canta “Vieni a vivere con me sai quante cose potremmo fare”, ma la canzone che più li racconta e che hanno scelto come colonna sonora della loro favola è “La nostra storia”, però ne hanno scelta anche una dell’ultimo album di Luca: “E’ caduta una stella” e sperano che davvero i loro sogni si avverino. Vi abbiamo raccontato questa favola e speriamo che vi sia piaciuta e che non vi abbia annoiato. Ogni giorno ringraziamo il nostro Luca per averci fatto incontrare a quel magnifico concerto e continuiamo a cantare quelle canzoni che sentiamo nostre perché parlano anche un po’ di noi . GRAZIE Luca!!!

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CaRovana Si conclude qui questo ricco numero di CAROVANA.. e pensare che volevo uscire con solo due pagine! CAROVANA è un progetto a cui tengo fortemente.. e che sto cercando di tenere vivo. Il numero 0 ha riscosso un notevole successo.. purtroppo non ne hanno riscosso molto i miei appelli a partecipare attivamente al progetto. Quelli pubblicati in questo numero sono gli unici articoli arrivati nella mia mailbox... al resto ho dovuto provvedere io... spero per il prossimo numero di avere l’imbarazzo della scelta! Le vostre critiche, i vostri suggerimenti, i vostri pareri tutti saranno per me oro. Vi prego, scrivetemi le vostre impressioni! CAROVANA N.01 Direttore: Mirco Di Marcello Editorialisti: Mirco Di Marcello, Junto, Luigi Casalatina Redattori: Nunzio D'abbruzzo ,Marta Micozzi, Veronica Vero, Mirco Di Marcello, Sara Marinelli, Domenico Vivo Impaginazione & Grafica: Mirco Di Marcello GRAZIE a: Luca Carboni per la sua attenzione a tutte le mie proposte e a tutto cil che ruota attorno al sito Antonello Giorgi per l’estrema disponibilità Lorenzo Cherubini per avermi regalato un pò del suo tempo, nonostante sia “a riposo”.. e per avermi contattato personalmente: UN MITO! Gaetano Curreri, Saverio Grandi e Marco Pavone per la disponibilità e per avermi concesso del tempo per le interviste Daniele Mignardi, Ufficio Stampa Stadio Paolo Gavezzoli, del sito www.diariocarboni.it, per l’infinita disponibilità; Maurizio Cutrino del sito www.collettivosoleluna.it, per la stima reciproca, e la pronta disponibilità; Junto e Luigi per le domande e il supporto per le interviste a Gaetano e Lorenzo, nonchè per la collaborazione per l’editoriale e l’introduzione. Ringrazio infine TUTTI coloro a cui ho chiesto pareri e suggerimenti e coloro che ho dimenticato.

Per proporre i vostri articoli, pubblicare una vostra foto o semplicemente per inviarci suggerimenti scrivete a:

carovana@personesilenziose.com PAGINA 22


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