Mais Monsanto dalla tecnica al mercato

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Mais: M i dalla tecnica t i al mercato


Caro prezzi‌

Ăˆ autunno, piovono rincari (Panorama, agosto 2007)


Prezzi nominali mensili lug-08

gen-08

lug-07

gen-07

lug-06

gen-06

lug-05

gen-05

lug-04

gen-04

Grano

lug-03

gen-03

lug-02

gen-02

Mais

lug-01

gen-01

lug-00

gen-00

lug-99

gen-99

lug-98

gen-98

lug-97

gen-97

lug-96

gen-96

$/ton

I prezzi negli ultimi 10 anni Riso

1000

900

800

700

600

500

400

300

200

100

0


Prezzi agricoli e del petrolio in termini reali Grano

Riso

Pe trolio

600

500

400

300

200

100

2008

2006

2004

2002

2000

1998

1996

1994

1992

1990

1988

1986

1984

1982

1980

1978

1976

1974

1972

1970

1968

1966

1964

1962

1960

0

Limitandosi a grano, grano riso e petrolio, petrolio il fenomeno è ancora più chiaro: al 2008 l’indice del prezzo del petrolio è pari a circa il doppio del suo massimo del 1980; quelli di grano e (soprattutto) riso sono sotto i livelli del 1974


La crescita dei prezzi agricoli Fattori “prevedibili” prevedibili : riduzione delle superfici e delle scorte concentrazione dell’offerta mondiale ed aumento del consumo mondiale. mondiale.

con aumento dei costi di produzione e costi logistica (p petrolio vs. vs. “deficit” alimentare alimentare))

Fattori “non prevedibili” svalutazione del $ e corsa al cereale a basso prezzo andamenti d ti climatici li ti i “eccezionali” “ i li” … ma quanto t imprevisti (El Ni Niño ño / La Niña) Niña)? speculazione p sui mercato a termine dei cereali … dal 1996 con l’ @-commerce è più facile e sicuro (24 24h h su 24)) 24

Secondo alcuni il 30 30% % della crescita è riconducibile a questi aspetti speculativi


Speculazione: ieri, oggi e domani Ieri:: Ieri Stock all’intervento “deterrenti” contro la volatilità + “preferenza” EU Domanda interna e Offerta EU/PT ancora abbastanza polverizzate Borse USA usate a sola protezione di agricoltori e commercianti : non c c’era era ll’ @commerce ma “orari di Borsa” Oggi: Dazi “in in & out out” e Quote Forte legame con mercato valutario ed il prezzo del petrolio Timore degli utilizzatori “No “NoNo-limit limit” all’attività all attività @-commerce sulle Borse Il “fisico” nelle mani di pochi .. il cartaceo ai Fondi. Fondi. Cosa nelle mani degli operatori agroagroalimentari ? Domani Domani: o a : Maggiore regolamentazione delle Borse USA (limiti/operatore nel @-trade trade)? )? Limiti alla “volatilità”: “volatilità”: scelta privata o pubblica? (scorte / contratti coltivazione coltivazione)) Euronext o CBOT ??? Spada di Damocle valutaria / petrolio


Impatto sui mercati agricoli: considerazioni


Il disaccoppiamento alla prova del mercato Il sostegno disaccoppiato è positivo in tutte le situazioni: 1. nei casi di eccedenza di produzione e di crisi dei prezzi, evita ll’abbandono abbandono delle terre e garantisce il mantenimento di tutta la terra in buone condizioni agronomiche ed ambientali; 2. nei casi di penuria produttiva ed aumento dei prezzi, permette all’impresa all impresa agricola di rispondere immediatamente ai segnali di mercato e permette di coniugare, tramite la condizionalitĂ , una agricoltura altamente produttiva e un equilibrato rapporto con l’ambiente.


Il disaccoppiamento alla prova del mercato z

z

z

La critica all’attuale Pac e la richiesta di un ritorno a politiche accoppiate sono proposte pretestuose e pericolose che agevolano g i sostenitori della necessità di sopprimere la Pac. Pretestuose (quindi finalizzate ad altri scopi), perché il compito di stimolare la produzione è molto più efficacemente assolto dal mercato, piuttosto che dal sostegno comunitario accoppiato. ¾ nel 2008, avremo un raccolto record di cereali (a dimostrazione che il disaccoppiamento non penalizza la produzione) in virtù della risposta degli imprenditori agricoli produzione), al segnale positivo dei prezzi. Pericolose perché, in una situazione di prezzi alti, gli aiuti accoppiati sarebbero immediatamente dichiarati non necessari e tacciati di sovracompensare i redditi degli agricoltori e, quindi, facilmente preda dei sostenitori dello smantellamento della Pac.


I costi… PREZZI DEGLI INPUTS IN AGRICOLTURA (numeri indice; 2000 = 100)

150 EU 27

EU 15

Germania

Spagna

140

Francia

Italia

135

Polonia

Regno Unito

145

130 125 120 115 110 105 100 2005 I 2005 II

2005 III

2005 IV

2006 I 2006 II

2006 III

2006 IV

2007 I 2007 II

2007 III

2007 IV

2008 I

…e i nitrati?


Il sistema distributivo in Italia Alimentari

Variazione % ’06/’05

Distribuzione moderna d

77%

+1,6% ,

-Ipermercati

26,2%

+1,7%

-Supermercati

41,7%

0

-Liberi servizi

4 2% 4,2%

-0 0,1% 1%

-Hard discount

4,8%

0

Ambulanti/ Mercati rionali

3,7%

-0,7%

Dettaglio tradizionale

14,8%

-0,3%

Altri canali

4,6%

-0,5%


La soglia di saturazione

La densità L d ità distributiva di t ib ti delle d ll grandi superfici (Super + Iper) è, in molte parti del paese, ormai oltre la soglia convenzionale di saturazione del mercato distributivo, individuata in una forbice di 150-200mq per 1.000 abitanti Questo genera una forte pressione competitiva tra le catene, con pesanti ricadute sui fornitori in termini contrattuali Ulteriore elemento di competizione è generato dalla crescita dei Discount (+400 aperture nel 2006)

No ord d

45 5 ,9

46 6 ,9

45 5

4 3,9


Il difficile rapporto con la GDO

Nell 2005 il Comitato N C it t economico i e sociale i l europeo ha h sentito la necessità di pubblicare un parere sul tema “La g grande distribuzione: tendenze e conseguenze g per agricoltori e consumatori” Il rapporto, pur evidenziando i meriti della di t ib i distribuzione moderna, d ne ha h sottolineato tt li t i difetti dif tti e le criticità per agricoltori e consumatori Anche il legislatore italiano, italiano nel caso del decreto sui termini di pagamento per i beni deperibili (D.Legs.n°231/2002), ha inteso la necessità di riequilibrare i ilib le l forze f in i gioco i No ord d

45 5 ,9

46 6 ,9

45 5

4 3,9


Le strategie della GDO

Dall 2004 la D l strategia t t i sii è basata b t sulla ll riduzione id i dei d i prezzii di vendita, con blocco dei prezzi, promozioni, offerte sottocosto e riduzione dei prezzi corrisposti ai fornitori, fornitori per dimostrare ai consumatori di avere i prezzi bassi: ad esempio, nel caso dell’ortofrutta, spesso si è agito sulla qualità dei prodotti, diminuendone i calibri Crescita delle carte fedeltà: i 2/3 delle famiglie italiane ne possiedono almeno 3 Riorientamento delle private label, come strumento di fid li fidelizzazione i e di competizione ti i verticale ti l neii confronti f ti delle marche leader


Per ogni euro speso dal consumatore‌

60%

17%

1â‚Ź

Agricoltura

23%

IIndustria d t i alimentare Commercio e servizi ii


Rivedere le filiere…. IMPRESE AGRICOLE

COOPERATIVE/OP/ INDUSTRIA

INTERMEDIARI - GROSSISTI CENTRI AGROALIMENTARI, MERCATI ALL’INGROSSO

DETTAGLIO

AMBULANTI LIBERO SERVIZI

DETTAGLIO TRADIZIONALE

ALTRI CANALI DISCOUNT

CONSUMATORE

GDO - SUPER E IPERMERCATI


Legare i nostri prodotti al territorio‌

..per creare valore aggiunto a monte e a valle!


Produrre Market-oriented? 1 I prodotti Kellogg’s 1. Kellogg s contengono OGM? Perchè non viene indicato in etichetta? Kellogg’s garantisce il suo impegno nel non utilizzare ingredienti o derivati geneticamente modificati. I nostri cereali sono prodotti e commercializzati nell’assoluto rispetto del Regolamento CE n. 1829/2003 e CE n. 1830/2003. lI nostro mais proviene dall’Argentina, da coltivazioni non ogm, mentre gli altri cereali provengono da coltivazioni europee. Sofisticati S fi ti ti e costanti t ti controlli t lli garantiscono ti che h i cereali li fornitici f iti i non siano i geneticamente ti t modificati. difi ti La L dicitura OGM non viene riportata sulle nostre confezioni, perché, per legge, è obbligatorio indicarla solo nel caso in cui vi sia la presenza di prodotti geneticamente modificati.

Senza OGM (organismi geneticamente modificati)


Sì alla ricerca, ma non in pieno campo

Le biotecnologie rappresentano un metodo radicato e consolidato in campo medico che ha saputo dare alcune risposte importanti nel campo della salute, scontrandosi, a p di ordine etico volte,, con problemi Un altro aspetto spesso sotto osservazione è quello relativo alla sicurezza ed all’impatto sull’ambiente La p posizione di Coldiretti nei confronti delle biotecnologie g in agricoltura è una posizione di ordine economico: si ritiene che attualmente, per il tipo di agro-alimentare per cui è vocata l’Italia, per i timori dei consumatori, per le chiusure di industria e distribuzione distribuzione, non sia un percorso ideale e soprattutto che sia una strada, una volta intrapresa, che non lasci spazio a ripensamenti Rimane poi il problema dell dell’eventuale eventuale coesistenza tra tipologie di metodi produttivi differenti Coldiretti è favorevole alla ricerca, preferibilmente pubblica, per approfondire p pp il tema OGM Non però in pieno campo, per i problemi di gestione che questo comporterebbe


Il tema mangimi…

Il tema più scottante è quello dei mangimi, ovvero sia il problema della soia e del d l mais i ogm che h vengono importati i t ti per produrre d i mangimi i i E’ un problema che deve essere risolto, caso per caso, dove possibile internamente, con la produzione locale o nazionale, ed in parte, non potendo essere autosufficienti,, con accordi con aree ogm-free g E’ però chiaro che aprire alla coltivazione di soia o mais ogm destinati a mangimi in Italia, vorrebbe dire scegliere di produrre anche altri alimenti ogm Recentemente una sentenza della corte tedesca ha riconosciuto che era corretta la definizione di Greenpeace di “latte ogm” per il latte Muller, perché prodotto da vacche alimentate con mangimi ogm Una campagna p g dello stesso tenore è stata condotta,, sempre p da Greenpeace, p , contro il Parmigiano Reggiano E’ chiaro che si tratta di temi molto delicati che potrebbero allontanare i consumatori dai prodotti interessati (Coop, ad esempio, è favorevole ad una etichettatura che informi se si sono usati mangimi contenenti ogm)


Il mercato per il nostro mais…

Con una politica agricola comunitaria adeguata Att Attraverso una necessaria i riorganizzazione della parte agricola (aggregazione, stoccaggi, t i etc.) t ) Una forte ristrutturazione delle filiere, con una maggiore programmazione delle esigenze in termini di forniture per gli utilizzatori Una efficace rete di controlli Una buona comunicazione al consumatore t finale fi l


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