(Documento n.1)
Procura della Repubblica Presso il Tribunale di Genova Atto di Querela Ill.mo Sig. Procuratore della Repubblica I1 SottoscrittoAltana Pietro, Giornalista-Pubblicista, nato a Torino il 14 gennaio 1960, residente in Genova-Sant'Olcese in Via Antonio Gramsci, 4913 - Tel. 0101713388 espone In data 15 maggio c.a. l'Agenzia ANSA ha diramato alcune notizie stampa riguardanti il Gruppo Armatoriale genovese Coeclerici in occasione della presentazione di due unità navali di questa Società, notizie riprese in parte da un articolo del quotidiano IL SECOLO XIX del 16 maggio c.a. (Doc. n. 1). Mi soffermo in particolare sulla notizia di Agenzia data il 15 maggio c.a. delle ore 20.07 (Doc. n. 2) che titola: "FALSO ALLARME BOMBA DURANTE LA CERIMONIA COECLERICI ... LA POLIZIA HA INDIVIDUATO LA GABINA DA DOVE E' PARTITA LA TELEFONATA A SANT'OLCESE.. .". E' agevole rilevare come l'esponente risieda da numerosi anni proprio a Sant'Olcese (località da dove è partita la chiamata anonima). Per completezza di informazione ritengo importante evidenziare come nel recente passato l'esponente è stato oggetto di false e diffamanti notizie di reato presentate dalla Società Coeclerici. In data 13 dicembre 1995 ho presentato querela alla Procura della Repubblica contro la Società Coeclerici ed il Sig. Paolo Clerici (Presidente della Società) per tentativo di corruzione, diffamazione e spaccio di notizie di reato a mio detrimento, risultate - dopo approfondite indagini della Procura - del tutto infondate (Doc. n. 3). Inoltre con Querela del 4 ottobre 1996 contro 1'Aw. Nicola Franco Bonelli, i giornalisti Massimo Razzi1 Franco Manzitti il quotidiano Il Lavoro-Repubblica, la Società Coeclerici ed il Sig. Paolo Clerici ho presentato prove di atti di corruzione posti in essere dal Sig. Paolo Clerici in mio danno (Doc.
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Con questa doverosa premessa è lungi da me stabilire alcun rapporto di collegamento tra questi fatti. Solamente ritengo corretto analizzare l'episodio della "gabina telefonica" alla luce di un suo importante contesto. Appare infatti lampante come l'ignota mente malata che ha lanciato il falso allarme bomba, per il suo scopo non abbia scelto una località a caso, ma abbia pensato di scegliere appositamente la zona di Sant'Olcese, allo scopo di mettere in riferimento questo vergognoso episodio diretto contro il Gruppo Coeclerici, con l'esponente. Anche se molto correttamente il SECOLO XIX ha omesso nel suo articolo di precisare la località di provenienza della telefonata anonima, è chiaro che la notizia diramata dall'ANSA 'Talso allarme bomba partito da una gabina telefonica di Sant 'Olcese" mi pone - per la mia zona di residenza, e per i miei precedenti con il Gruppo Clerici - in una situazione molto imbarazzante. Nell'ambiente giornalistico dove sono conosciuto, in cui è noto l'iter giudiziario che mi ha visto contrapposto alla Società Coeclerici (divenuto oggetto anche di diversi articoli) "l 'allarme bomba partito dalla gabina di Sant 'Olcese può facilmente, per analogia, ricollegare allo scrivente.
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Non posso far a meno di notare come anche questo deplora -$*odio cadi in "straordinaria f' coincidenza" con indagini giornalistiche che stò completane)@ inipest$Nqmento e che riguardano la società armatoriale genovese. Al momento non sono.;,-@,bbndSiioae di posso però dire che le notizie che sono in mio possesso nguadanò reati,n& . ir
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