CULTURA D’IMPRESA E DINTORNI MARZO ‘14 N°1 anno XXI
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180 ECONOMIA.LAVORO CULTURA.ATTUALITÀ STILE.VIAGGI.DESIGN
FOCUS
AGROALIMENTARE
SPECIALE
ANCONA DOSSIER
E C ON OMIA & L AVORO
LE NOVITÀ 2014
PER LE IMPRESE, I PROFESSIONISTI E LE FAMIGLIE
TENDENZE
Pitti Uomo N. 85
... IN BARBA ALLA CRISI
A CASA DI
BENVENUTI AL BORGO STORICO
Seghetti Panichi ISSN 2036-7589
9 772036 758903
40001
Patrizio
Ciotti
IL DIRETTORE GENERALE DI MULTISERVIZI SPA: “IL NOSTRO OBIETTIVO? LA GARA PER IL GESTORE UNICO DEL 2014” 3
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SPECIALE
ANCONA QUI DOVE IL SOLE SORGE E TRAMONTA IN MARE ANCONA MIGLIORE IN ITALIA PER IL “PROGETTO QUALITÀ”
Elica
NEL MONDO LE CAPPE VOLANO
Igersancona LA COMMUNITY DI INSTAGRAM PER GLI AMANTI DELLA FOTOGRAFIA TONER, STAMPANTI E CARTA PER FOTOCOPIATRICI: ATTENTI AGLI SPRECHI
Sauro Longhi RETTORE UNIVPM “PUNTIAMO A UNA MAGGIORE COLLABORAZIONE CON LE PMI”
Like
Tourism
DAL 7 AL 9 APRILE AD ANCONA IL PRIMO GRANDE EVENTO BUSINESS DEDICATO AGLI OPERATORI TURISTICI 5
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SOMMARIO
LE GRANDI FAMIGLIE MARCHIGIANE
38 I Roccetti
UNO SPACCATO DI VITA DELL'ITALIA
ALTO ARTIGIANATO
42 La Bottega Artigiana
Patrizio Ciotti
VESTIRE CON STILE CASE E IMBARCAZIONI
VITA DA MANAGER
44 Nicola Paradiso
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SOSTENIBILITÀ VS COMPETITIVITÀ E BENESSERE
IMPRESE
48 Massimiliano Polacco
SALDI: PER NOVE CONSUMATORI SU DIECI I PRODOTTI SONO DI QUALITÀ
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ANCHE NELLE MARCHE SI INTRAVVEDE L'USCITA (LENTA) DALLA RECESSIONE
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POLTRONA FRAU FINISCE IN MANI USA
CREDITO
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AL VIA LA "SABATINI-BIS" SABATINI-BIS: "AVRÀ SUCCESSO?"
LAVORO
Like Tourism
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60 Valore Lavoro:
PREMIATE LE MIGLIORI BUONE PRATICHE AZIENDALI
INNOVAZIONE
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A FABRIANO UN NUOVO ECOSISTEMA PER FAVORIRE LO SVILUPPO DEL TERRITORIO
64
BUSINESS IDEA AWARD 2013: ECCO I VINCITORI
NOVITÀ DI FINE ANNO
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UNA SINTESI DELLA LEGGE DI STABILITÀ
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AMPLIATO IL "BONUS ARREDO": AUMENTANO LE DETRAZIONI PER L'ACQUISTO DEI MOBILI
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CARTELLE DI EQUITALIA RATEIZZABILI FINO A 120 RATE
MARE NOSTRUM
RUBRICA
13 L’editoriale di Flavio Guidi
PRIMOPIANO
14 Alessandro Cannella
PROGETTO 'STAND US' "PER VENDERE DI PIÙ CON MENO COSTI"
COVERSTORY
18 Patrizio Ciotti
"IL NOSTRO OBIETTIVO? LA GARA PER IL GESTORE UNICO DEL 2014"
CONTROCOPERTINA
24 Like Tourism
IDEE E STRUMENTI PER IL TURISMO
IL PERSONAGGIO
28 Fabio Sabbatini e Gianluca Candela
SPESOMETRO, NESSUNA SANZIONE PER LE COMUNICAZIONI INVIATE ENTRO IL 31 GENNAIO 2014
76 Pietro Corbucci
LA MIA VITA A VELE SPIEGATE
INTERNAZIONALIZZAZIONE
78
AGROALIMENTARE VOLANO DELL'EXPORT
CON I SOCIAL ALLA CONQUISTA DEI MERCATI ESTERI
80
BORSA 32 BREVI DAL TERRITORIO 34 NEWS DAL MONDO 36 YOUNG NEWS 31
LE MARCHE CHE SPICCANO
84
IL PREMIO "LOGISTICO DELL'ANNO" AL PROGETTO SHAKEDOWN DI INTERPORTO MARCHE
86
CARRIERE E POLTRONE
88
CONTRIBUTI E BANDI
Focus:
Agroalimentare 94
92
INCHIESTA 137 IMPRESE E WEB: QUALE RAPPORTO? 138 MARCHE, FINE ANNO CON LA RECESSIONE?
IL CONSOZIO MARCHE BIOLOGICHE VALORIZZA I PROTAGONISTI DELLA FILIERA REGIONALE
96 Giovanni Togni
UN ESEMPIO DI AZIENDA DI SUCCESSO UNDER 40
LUCI DELLA RIBALTA
98 Tommaso Di Sante
140 Jonathan Soverchia
100 SLOW FOOD MARCHE PREMIA ASSAM
142 Claudio Abbado
"CONTRIBUTI SOLO AGLI AGRICOLTORI CHE 'VIVONO' IL TERRENO"
102 Massimo Palmieri
"INVESTIRE IN CULUTRA PER TORNARE A FARE FILM DI QUALITÀ"
UNA VITA DEDICATA ALLA MUSICA
TENDENZE 145 Pitti Uomo n.85
TENUTA SAN MARCELLO: INSEGUIRE UN SOGNO CHIAMATO MARCHE
104 A JESI È NATO MOSTO
... IN BARBA ALLA CRISI
148 Cursiosità Encicopedica
SPECIALE
ANCONA
106
108 ANCONA, QUI DOVE IL SOLE SORGE E TRAMONTA IN MARE 110 ANCONA MIGLIORE IN ITALIA PER IL "PROGETTO QUALITÀ" 112 Igersancona
UN'ANCONA COSÌ NON L'AVEVATE MAI VISTA
CULTURA 150 Anne Frank
ALESSANDRA UCCELLI
A CASA DI...
ATTENTI AGLI SPRECHI
"PUNTIAMO AD UNA MAGGIORE COLLABORAZIONE CON LE PMI"
122 SIDA GROUP, UNA REALTÀ MARCHIGIANA ALL'AVANGUARDIA
DOSSIER
ECONOMIA
TURISMO
160 Gian Mario Spacca
118 Sauro Longhi
LA MIA ARTE
154 INAUGURATA A LORETO l'ex libris
116 TONER, STAMPANTI E CARTA PER FOTOCOPIATRICI:
UNA STORIA ATTUALE
156 BENVENUTI AL BORGO STORICO SEGHETTI PANICHI
UN'ESEMPIO DI "CREDITO SOLIDALE"
124
126 LAVORO E IMPRESA, ECCO ALCUNE IDEE
LE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE DELLA REGIONE PRESENTATE ALLA BIT
162 #destinazionemarche
L'ECCELLENZA AL CENTRO DELL'ITALIA
VIAGGI
164 PER STACCARE LA SPINA 165 PROPOSTE A DUE PASSI DA CASA 166 I VIAGGI DI MICHELA 168 CAMERA CON POLTRONA 169 ITINERARI DEL GUSTO
SPORT
170 CONSORZIO ANKON, UN'ECCELLENZA SPORTIVA ANCONETANA
127 Flavio Guidi "IL CONTRATTO UNICO DEL LAVORO? UN SOGNO”
174 APPUNTI
128 Tipografia Flamini "OGGI LA CREATIVITÀ È UN DOVERE"
I GRANDI CHEF 176 Emanuale Della Mora
130 Giuliano Cazzola
"APPORTARE MIGLIORAMENTI ALLA LEGGE FORNERO SENZA STRAVOLGERLA"
134 PRAGMA... LE PAROLE SONO PREZIOSE QUANTO PERICOLOSE
IN AGENDA
LA CHEF DEL RISTORANTE 'IL MARCHESE DEL GRILLO'
178 OLQ
COORDINATORE EDITORIALE Guido Guidi guido.guidi@mlmagazine.it DIRETTORE RESPONSABILE Paolo Duranti p.duranti@mlmagazine.it CAPOREDATTRICE Asmae Dachan a.dachan@mlmagazine.it COORDINATORE DI REDAZIONE Marco Palumbo m.palumbo@mlmagazine.it
152 Carlo Cecchi
114 Banca Etica
LA MOSTRA INTERNAZIONALE DELLA 55° BIENNALE DI VENEZIA
DIRETTORE EDITORIALE Flavio Guidi flavio.guidi@mlmagazine.it
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EDITORIALE di Flavio Guidi
Mandela, il simbolo Un uomo che ripropone il ruolo del Cristo
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a solitudine e la privazione della libertà sono state per lui motivo e occasione di crescita; la meditazione lo ha portato verso la consapevolezza. Questo il suo messaggio: non reagire all’offesa che subisci, ama il prossimo tuo come te stesso, agisci per l’uguaglianza, non giudicare. Il non peccato e la non colpa sono i fondamenti del suo pensiero. Siamo quello che siamo, siamo parte di un tutto. La forza è in noi e nella consapevolezza che facciamo parte di un tutto. L’azione dev’essere presente e trovare il suo fondamento nel progresso verso la consapevolezza del tutto. Non è nella penitenza, né nella fede, né nella preghiera, né nel perdono la condizione della sperata beatitudine. Ma nell’a-
gire con amore e per la crescita del benessere che ci circonda, nell’agire con intransigenza in funzione di questo concetto. Un pieno realismo, una percezione dell’esistenza fortemente evoluta che tiene conto di ciò che siamo e dove stiamo andando. Non c’è distacco tra ciò che siamo e ciò che ci circonda. Siamo già, se siamo consapevoli del tutto. Uno spirito, un’anima, una mente molto evoluta. Nella sua figura si ritrova il simbolo del vero Cristo, di Santa Teresa di Calcutta, di Papa Francesco, di Gandhi. Il suo insegnamento: vincete la rabbia, non giudicate, operate con amore, lavorate per l’uguaglianza e per la crescita del benessere di chi vi circonda. Un grande simbolo. Un grande insegnamento.
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PRIMO PIANO
Railway station in Novosibirsk city
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Alessandro Cannella Progetto “Stand Us” “per vendere di più con meno costi”
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ottor Cannella, ci vuole illustrare questo nuovo progetto? “Il progetto si chiama Stand Us, coinvolge soggetti imprenditoriali d’eccellenza nei settori moda, arredamento, food ed edilizia ed è gestito in collaborazione con Luca Angiolani, manager esperto in sviluppo commerciale nazionale e internazionale con il quale condivido la visione “vendere di più con meno costi”. L’obiettivo è quello di favorire – attraverso la nostra squadra - la penetrazione in modo strutturato delle aziende italiane in mercati ricchi internazionali caratterizzati da una bassa presenza di imprese occidentali, da una forte crescita della domanda interna di beni di pregio e da un elevato indice di gradimento per il made in Italy. Il progetto ha carattere permanente per cui abbiamo ideato servizi ad hoc per la seconda fase dell’espansione internazionale dell’azienda, quella che prevede la permanenza ed il consolidamento dei mercati acquisiti”. Ci parli della squadra. “La squadra è fondamentale per il successo: come ci ricorda Roy Kroc (fondatore di McDonald's, ndr), “nessuno di noi
è tanto in gamba quanto noi tutti messi insieme”, e una buona squadra si valuta per i componenti singoli e i plus che la condivisione aggiunge alle individualità”. Cioè? “Nel nostro progetto il plus è costituito da una molteplicità di fattori: la rete di corrispondenti commerciali in tutto il mondo; il successo riscontrato nella costruzione di importanti fatturati attraverso la competenza e la conoscenza nel gestire ed organizzare la rete commerciale; la visione organizzativa verso l’interno dell’azienda utile alla ottimizzazione dei costi senza deprimere la qualità di prodotto; la capacità di intervento sulle linee prodotto e sul catalogo in relazione ai mercati”. Perché un’azienda dovrebbe scegliere voi piuttosto che strutturarsi internamente? “La struttura interna ha caratteristiche ben definite e rivolte più all’interno dell’azienda che all’esterno, non disponendo di una visione globale delle opportunità specifiche del settore di appartenenza che il mondo offre. Aggiungerei una di-
mensione di costi che dovrebbero essere sostenuti per acquisire questo know how che noi offriamo on demand, cioè su singole specifiche esigenze e per un tempo limitato con successo garantito”. In cosa consiste il progetto? “La nostra proposta si declina su ben definiti assi: la selezione delle figure professionali più adatte a ricoprire i ruoli-chiave a tal fine necessari; l’organizzazione di una solida rete di vendita; la fornitura di un servizio di temporary export management. A tutto ciò si aggiunge poi l’eccellente offerta formativa gestita dal Gruppo Sida di Ancona”. E per quanto riguarda le azioni finalizzate all’ingresso nel mercato di riferimento? “Offriamo un pacchetto che va dall’allestimento dello stand ai servizi di interpretariato, alla realizzazione del materiale nella lingua prescelta, all’organizzazione di incontri B2B con operatori locali, alla cura della contrattualistica. Abbiamo infatti stretto una partnership strategica con un’azienda di Milano agente per l’Italia di varie multinazionali delle fiere,
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PRIMO PIANO
“Abbiamo individuato con precisione dei mercati emergenti; in particolare, alcune province della Russia, i Paesi asiatici dell’ex Unione Sovietica (Uzbekistan, Kazakistan, Turkmenistan, Kirghizistan e Tagikistan), nonché alcune zone della Cina. Ed è nelle fiere delle città situate in tali territori che dovremo essere presenti: mi riferisco ad esempio a Novosibirsk, Krasnorad, Baku. I mercati così selezionati, oltre ad essere caratterizzati da una crescita apprezzabile della fascia media della popolazione e con una buona capacità di spesa, hanno la peculiarità di sentire il prodotto italiano come un plus sociale, da ricollegare all’affermazione pubblica della propria identità. Il prossimo evento cui saremo presenti con uno stand Sida è “Sibshoes” a Novosibirsk, unico evento per la calzatura nella Russia siberiana dove sono pressochè assenti la calzature italiane”.
per avere da questo punto di vista una fotografia globale sulle opportunità di business oltre che un costo mq sostenibile, reso economico dal taglio della filiera”. Con quale approccio sarà possibile perseguire la permanenza dell’azienda in un mercato così diverso dal nostro? “Attraverso un’oculata gestione del primo posizionamento di prodotto ma anche del marchio, al fine di individuare un punto preciso del mercato dove il margine e la qualità della clientela possano garantire una presenza stabile nel tempo”. Parliamo dei Vostri partner. “Come accennato, la prima realtà con la quale abbiamo stretto un accordo è un’azienda leader nei servizi fieristici; l’altra - cui ho fatto cenno poc’anzi - è il Gruppo Sida, vero e proprio motore del progetto nel suo insieme, che ringrazio per la sensibilità e l’eccellenza dimostrata nell’operare quotidiano”. Cosa può rappresentare la Sida? “Il Gruppo Sida costituisce il punto di 18
riferimento ideale per tutti quegli imprenditori che sono alla ricerca di nuovi mercati, che vedono nelle manifestazioni fieristiche la giusta vetrina per la presentazione dei loro prodotti e servizi, ma sono altresì consapevoli che senza un adeguato supporto in termini di creazione e gestione di agende B2B, di materiale promozionale in lingua, di contrattualistica internazionale, di social networking, la presenza in fiera diviene sterile e spesso si traduce in una promozione controproducente”. In quali mercati intendete operare? “Abbiamo individuato con precisione dei mercati emergenti; in particolare, alcune province della Russia, i Paesi asiatici dell’ex Unione Sovietica (Uzbekistan, Kazakistan, Turkmenistan, Kirghizistan e Tagikistan), nonché alcune zone della Cina. Ed è nelle fiere delle città situate in tali territori che dovremo essere presenti: mi riferisco ad esempio a Novosibirsk, Krasnorad, Baku. I mercati così selezionati, oltre ad essere caratterizzati da una crescita apprezzabile della fascia media
della popolazione e con una buona capacità di spesa, hanno la peculiarità di sentire il prodotto italiano come un plus sociale, da ricollegare all’affermazione pubblica della propria identità. Il prossimo evento cui saremo presenti con uno stand Sida è “Sibshoes” a Novosibirsk, unico evento per la calzatura nella Russia siberiana dove sono pressochè assenti la calzature italiane”. In queste aree quali sono i settori più promettenti per il made in Italy? “Sulla base delle nostre indagini, i prodotti candidati ad avere successo in termini sia di interesse che di vendite appartengono ai settori arredo e complementi d’arredo, edilizia, finiture e macchine, abbigliamento e calzature, enogastronomia”.
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COVER STORY
“Il nostro obiettivo? La gara per il gestore unico del 2014” Patrizio Ciotti, direttore generale di Multiservizi Spa, oggi a capo anche di Prometeo e di Anconambiente, illustra la strategia in vista della gara, prevista quest’anno, per l’individuazione del gestore unico della rete di distribuzione del gas. Nella sola provincia di Ancona, dagli attuali otto gestori si passerà ad uno soltanto di P. Duranti
D
irettore, Lei è un manager sui generis, avendo iniziato la carriera come tecnico. Ci può spiegare questo passaggio? “La mia carriera si è evoluta in questo senso anche per una serie di circostanze imprevedibili, come spesso accade. Trascorsi i primi anni di lavoro come ingegnere elettrotecnico tra Lombardia ed Emilia Romagna, capii che la mia strada era quella del gestore di azienda, cioè del manager, e non del tecnico. O meglio: da allora cercai di coniugare l’aspetto manageriale a quello tecnico. Fu così che – frequentato un corso biennale in management alla Bocconi – fui chiamato prima come direttore commerciale e poi come amministratore delegato presso una bella azienda di piastrelle
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di Sassuolo, per poi diventare direttore commerciale alla Faac, leader nella produzione di automatismi per cancelli”. Terminata questa prima fase, passò al settore energetico, dove’è tuttora impegnato … “Non prima di fare un’esperienza – siamo attorno alla metà degli anni Novanta – in’azienda attiva nel settore degli automatismi per il settore bancario, dove divenni socio con il 40 per cento delle quote. Una sorta di manager partecipativo, insomma”. Ma come è arrivato nelle Marche? “Casualmente: il Consorzio Gorgovivo cercava un manager che fosse estraneo dalle logiche politiche, per fare un sal-
to di qualità, dovuto anche all’entrata in vigore di nuove normative in materia di gestore unico (la legge Galli, ndr). Sinceramente, oggi posso dire che ci credevo poco, ma le condizioni proposte dall’azienda – contratto triennale e part-time – andavano pienamente incontro alle mie esigenze, visto che volevo a tutti i costi mantenere una collaborazione con un’azienda di Orlando, negli Stati Uniti”. Nonostante le iniziali perplessità, comunque, sotto la Sua direzione il progetto di sviluppo del Consorzio Gorgovivo si concretizzò nel giro di pochi mesi, visto che si passò da 13 a 57 dipendenti e il fatturato salì dagli iniziali 3 ai 18 miliardi di lire. “In effetti le soddisfazioni non mancaro-
CHI È PATRIZIO CIOTTI Nato a Rimini, ha frequentato le medie e il liceo a Senigallia per poi approdare a Pavia, dove ha conseguito la Laurea in Ingegneria Elettrotecnica. Prime esperienze di lavoro a Milano (Texas Instruments, Ansaldo a Amplifon), in Emilia Romagna (Cerim, Faac) alle quali è seguito il “ritorno” nelle Marche
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COVER STORY
no … Il successo del Consorzio fu dovuto all’assunzione della gestione diretta del servizio idrico integrato. Si rivelò determinante poi un ulteriore passaggio, in occasione dello scioglimento della MS di Ancona e della sua incorporazione in Gorgovivo: il quale ricevette in “dote” la bellezza di 230 collaboratori. Diciamo che il Consorzio Gorgovivo – che nel frattempo si trasformò in società per azioni – diventò un efficiente e ben strutturato ente erogatore di servizi, del quale possiamo essere orgogliosi”. Penso che il territorio possa essere orgoglioso anche di un’altra bellissima realtà, Prometeo. “Condivido la sua opinione, anche perché ho partecipato alla sua costituzione …”.
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Tralasciando gli aspetti puramente tecnici, che contribuiscono a fare di Prometeo una società fortemente competitiva nel suo settore, ci potrebbe descrivere i punti di forza di questa struttura? “Le rispondo volentieri con due concetti: marchigianità e competitività”. Parliamo della marchigianità. “Prometeo vive la vicinanza al territorio investendovi ingenti risorse. E quest’attenzione si manifesta costantemente non soltanto attraverso le numerose sponsorizzazioni, ma – soprattutto – mediante la devoluzione degli utili a Multiservizi, in virtù dei rapporti societari esistenti”. Multiservizi come impiega gli utili? “Realizzando nuovi investimenti tra cui
ricordiamo, per importanza, gli impianti di depurazione delle acque reflue e garantendo servizi sempre avanzati sotto il profilo tecnologico. Tenga presente inoltre che i soci pubblici di Prometeo utilizzano i dividendi per effettuare investimenti sul territorio, con evidenti riflessi positivi anche per le imprese locali”. Nella compagine sociale di Prometeo vi è anche un socio privato, Edison. Qual è il ruolo dell’apporto privato in una società che altrimenti sarebbe interamente pubblica? “La collaborazione con Edison nacque all’epoca del cosiddetto “decreto Letta”, che costrinse gli enti di gestione e distribuzione di energia e gas ad impostare diversamente dal passato la propria
azione. Così il colosso energetico – che sinora si era dedicato principalmente alle forniture al segmento industriale - decise di entrare nel retail, attraverso alcune società operanti a livello territoriale, come appunto Prometeo. Ciò avvenne, ad esempio, a Reggio Emilia, Udine e Arezzo. Per noi il rapporto con Edison si rivelò fondamentale, perché ci permise di essere competitivi anche sul fronte dell’acquisto del gas, aspetto, questo determinante per poter rimanere sul mercato”. Ci spiega questo punto? “Nel settore del gas la competitività la si misura nell’acquisto della materia prima e non nelle condizioni di vendita, che com’è noto è soggetta ad altri fattori, in
primis le deliberazioni dell’Autorithy. Ecco perché è stato importante allearsi con un’azienda delle dimensioni e della forza commerciale di Edison”. Ingegnere, nel futuro di Prometeo pare vi sia la costituzione di una nuova società. Con quali obiettivi? “Per risponderle, e quindi far comprendere al Lettore le motivazioni che stanno alla base di questa scelta, devo premettere un paio di considerazioni. Nella sola provincia di Ancona al momento operano ben otto gestori di reti di distribuzione del gas (tra i quali ovviamente Multiservizi), e cioè delle tubazioni. Nel 2014 tale scenario è destinato a scomparire, visto che saranno indette le gare per l’affidamento della rete per la distribuzione del
gas di ciascuna provincia ad un unico gestore. Ne deriva che per Multiservizi tale gara sarà un passaggio fondamentale”. E quindi? “La gara richiede il possesso di requisiti ben precisi e piuttosto selettivi: non soltanto occorrono elevate competenze tecniche per poterla vincere, ma il soggetto che risulterà idoneo dovrà dimostrare una forte capacità finanziaria, idonea all’acquisto della rete complessiva”. Multiservizi è in grado di soddisfare entrambe le condizioni? “Mentre per quanto riguarda i profili di natura tecnica, inerenti alla gestione, non siamo secondi a nessuno, non abbiamo una rilevante esperienza nella
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COVER STORY
partecipazione a gare, e anche l’aspetto finanziario è senz’altro da irrobustire. Per questi motivi serve un partner con un’adeguata capacità tecnica e finanziaria, che ci permetta di vincere la gara nell’ambito territoriale di Ancona e di coprire eventuali lacune che si possono creare nella vendita del gas. La nuova società sarà costituita proprio in funzione della situazione che si verrà a creare nei prossimi mesi. Il nuovo progetto – che abbiamo battezzato Edma (Energia del Medio Adriatico) – prevede una collaborazione duratura con una realtà fortemente strutturata, la Estra di Prato, a partecipazione totalmente pubblica”.
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Quali saranno i rapporti tra Multiservizi e Edma? “Attraverso questa partnership noi vorremmo migliorare ulteriormente le nostre già eccellenti competenze tecniche e prepararci al meglio alla gara relativa alla provincia di Ancona. Estra, poi, apporta capitale e risulta attrattiva anche per il sistema bancario. Ciò permetterà di affacciarci assieme al mercato del gas e creare le giuste sinergie”. Il progetto a che punto è? “L’azienda Edma è stata costituita dopo l’approvazione da parte dell’assemblea dei soci”.
“
Nel settore del gas la competitività la si misura nell’acquisto della materia prima e non nelle condizioni di vendita, che com’è noto è soggetta ad altri fattori, in primis le deliberazioni dell’Autorithy
”
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CONTROCOPERTINA
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Primo evento nelle Marche, nella prestigiosa sede della Mole Vanvitelliana di Ancona, dal 7 al 9 aprile 2014
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er la prima volta nelle Marche, un grande evento di business dedicato agli operatori turistici che vogliono cogliere tutte le opportunità offerte dall’evoluzione del settore. LikeTourism è un'iniziativa che, a partire dal suo stesso nome, si propone come palcoscenico ideale per promuovere il turismo con passione, professionalità e lungimiranza. Motore dell'iniziativa il Consorzio Marche Maraviglia che, forte della pluriennale esperienza nel settore di tutti i consorziati e dell’eccellente preparazione del proprio staff, ha ideato un appuntamento di formazione, informazione e confronto sui grandi temi che interessano il mondo delle ricettività e della ristorazione. Dal 7 al 9 aprile 2014 la Mole Vanvitelliana di Ancona ospiterà una kermesse dedicata agli operatori del territorio marchigiano - e non solo – intenzionati ad acquisire nuove competenze su processi, metodi e strumenti tecnologici dell'attuale mercato del turismo. Le prime due giornate saranno concentrate – con ben 60 sessioni e workshop - sulla
formazione intensiva rivolta agli operatori di hospitality e ristorazione, mentre per la giornata conclusiva è stato pensato un Open day aperto a tutti i professionisti della filiera turistica, operatori marketing turistico, responsabili della governance del territorio, ricercatori e studenti, blogger e “web writer” promozione turistica; in tale occasione gli spazi che ospiteranno l’evento saranno aperti al pubblico. “Le Marche hanno un potenziale di sviluppo molto alto – ha affermato Guido Guidi, presidente del Consorzio Marche Maraviglia - e per valorizzare ulteriormente gli sforzi già in atto per promuovere il territorio, abbiamo ritenuto opportuno creare un'occasione di networking tra i diversi operatori, le aziende, i rappresentanti delle istituzioni e del mondo accademico, i blogger e la stampa. Il nostro intento è quello di rispondere ai gap che caratterizzano il settore e gettare le basi per un confronto che diventi un appuntamento annuale fisso per tutti gli operatori. La cornice da noi scelta è particolarmente suggestiva, a conferma che noi amiamo e
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CONTROCOPERTINA
crediamo molto nelle Marche e desideriamo farla conoscere al meglio. Lo stesso titolo dell'evento, LikeTorurism, sottolinea la forte passione che caratterizza il nostro impegno e il desiderio di rafforzare la rete di confronto e cooperazione tra i diversi soggetti protagonisti del settore”. Ma chi saranno i protagonisti di LikeTourism? Le imprese e gli esperti del settore, i rappresentanti delle istituzioni, le associazioni di categoria, i blogger, i media e i docenti, per un confronto che si focalizzerà su temi quali revenue management, accoglienza e servizi, comunicazione, web e social, gestione e controllo, sviluppo commerciale, marketing turistico e territorio. LikeTourism vuol essere l’evento di riferimento per migliaia di operatori che vogliono acquisire strumenti aggiornati per operare in un mercato ricco di opportunità ma anche di competizione, vasto e frammentato, in cui l’aggiornamento professionale diventa una necessità strategica.
Chef, titolari di attività di ristorazione, food designer e manager. Il turismo enogastronomico è un settore trainante dell‘economia del territorio. LikeTourism si rivolge al comparto ristorativo con i temi di maggiore interesse: analisi degli scenari della ristorazione, diversificazione delle tendenze alimentari, trend nel food, menù design, calcolo del food cost, promozione e comunicazione.
IL MERCATO DELL’HOSPITALITY NELLE MARCHE
I PARTECIPANTI DELL'HOSPITALITY
3.587
Titolari, direttori, manager, responsabili marketing, professionisti di alberghi e hotel, residenze, dimore storiche, ville d'epoca, alberghi diffusi, riserve private, boutique hotel, alloggi agroturistici, B&B, country house.
STRUTTURE RICETTIVE TOTALI
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I PARTECIPANTI DELLA RISTORAZIONE
634
2021
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CAMPING, VILLAGGI, ALLOGGI PRIVATI
AGRITURISMI, B&B, COUNTRY-HOUSE
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IL PERSONAGGIO
Fabio Sabbatini
Con i Social alla conquista dei mercati esteri 30
Gianluca Candela e Fabio Sabbatini, i due soci fondatori di Admarca, azienda anconetana che si occupa di comunicazione, ci raccontano l'importanza di una presenza strategica in rete per vincere anche la sfida dell'internazionalizzazione di A. Dachan
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otete presentarci Admarca? “Admarca nasce nel 2004 dalla volontà di noi due soci, Gianluca Candela e Fabio Sabbatini, di proseguire un percorso di crescita professionale già impostato nel precedente assetto societario attivo dal 1996. Ci occupiamo di comunicazione, curando la parte legata alla grafica, alla pubblicità e all'attività sui Social, con un approccio fortemente marketing oriented. Il nome stesso dell’agenzia si traduce in “Per la marca”. Nel nostro lavoro l'importante è il raggiungimento di sempre nuovi obiettivi, studiando, trovando e personalizzando le soluzioni per ogni cliente. La comunicazione deve essere esclusiva ed originale per ciascuna Azienda, come ogni azienda è differente dalle altre. Troppo spesso si commette l’errore di essere generici nel messaggio. Provate a cambiare il marchio dell’azienda in una pagina pubblicitaria, se il messaggio funziona anche per il nuovo brand non è sicuramente personale, né efficace”. Alla luce dell'attuale congiuntura, la comunicazione aziendale gode ancora di buona salute? “Oggi, a causa della difficile situazione economica, molte aziende tagliano sulla comunicazione, commettendo, a nostro avviso, un errore, perché farsi vedere, far conoscere la propria realtà e, soprattutto, comunicando in modo strategico la propria competitività è un modo di resistere e vincere la crisi. Capiamo comunque
che i tempi sono duri e i tagli sono spesso necessari”. Quali strategie proponete alle aziende? “La grande energia oggi arriva dai Social network, che generano un forte fermento e offrono infinite possibilità di creare contatti e occasioni di lavoro. Usiamo molto LinkedIn, Facebook, Pinterest, YouTube, Google+ e Instagram (siamo i fondatori di @igersmarche). Anche sui Social facciamo piani strategici per i clienti, occupandoci inoltre di formazione al personale interno a cui segue l’affiancamento, perché riteniamo che sia più efficace che l'azienda acquisisca le competenze per camminare da sola piuttosto che affidare ad esterni tali attività. Solo così, questi strumenti, possono essere davvero personali”. In base alla vostra conoscenza dei Social, quali sono quelli il cui utilizzo garantisce migliori risultati? “Ovviamente non c’è un Social più efficace dell’altro in senso assoluto. Dipende dall’obiettivo finale e dal target da raggiungere. Noi crediamo molto in LinkedIn, è un Social molto importante, sia per il personal branding che per il business to business. Tramite LinkedIn sviluppiamo rapporti tra cerchiamo fornitori, clienti, partner per le aziende nostre clienti, mentre tramite Facebook, ad esempio, capiamo se quel determinato prodotto o servizio risponde ai gusti del target a cui si intende rivolgersi
e raccogliamo informazioni reali su uno specifico mercato. La raccolta è infatti fondamentale per l'avvio di programmi finalizzati all'internazionalizzazione delle imprese. In questo senso è nata la collaborazione con la Verto Group, una società di Perugia che si occupa di traduzioni e interpretariato specialistico. Con loro abbiamo creato il format 'Come 3.0', che fornisce la consulenza ed il supporto professionale qualificato per l'avvio di attività di internazionalizzazione”. Ce ne volete parlare? "Abbiamo presentato 'Come 3.0' al di 'Matching 2.0' Milano - un’importante sviluppatore di relazioni e networking tra aziende - e all'Università di Perugia, con progetti specifici per le aziende umbre. Presenteremo il progetto anche nelle Marche con l’intervento del Prof. Silvio Cardinali di Network Lab, laboratorio sul Digital Marketing dell’Università Politecnica delle Marche. Grazie alla collaborazione con Verto Group ampliamo la nostra attività, mettendo a disposizione esperti di Social, di lingue, di cultura e società straniere: questi ultimi hanno una grande importanza perché evitano alle aziende di fare gaffe presentandosi su mercati esteri di cui non conoscono usanze e costumi. Poi coinvolgiamo i web-influencer stranieri per comunicare il servizio/prodotto. Con i nostri esperti di media e di Social, anche grazie alla fondazione del gruppo Instagramers Marche, (@igersmarche) ci siamo creati una rete molto importante di
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IL PERSONAGGIO influential influencer - giornalisti, blogger, instagramers - a livello nazionale ed internazionale e stiamo avviando progetti digital e PR innovativi. “Igersmarche” è fuori dal marketing professionale (qui lasciamo “in senso tradizionale”), ma per noi è uno strumento di promozione del territorio, con i suoi paesaggi, la sua cultura, i suoi eventi e le sue tradizioni, la sua enogastronomia, e sempre più seguito. Con Nadia Stacchiotti portiamo avanti la community Igersmarche per pura passione della fotografia e del territorio”. Raccontateci un po' di voi. Come è strutturata la vostra azienda? “Abbiamo ridimensionato l'organico per far fronte all'attuale situazione, ma contemporaneamente abbiamo aumentato il lavoro con aziende esterne, anche perché crediamo molto nei network di professionisti. Abbiamo creato infatti una fitta rete di collaborazioni per avere sempre il professionista giusto al momento giusto. In Admarca oggi siamo noi due soci: io, Gianluca Candela, che sono il direttore creativo e Fabio Sabbatini che è key l’anima dell’accounting; insieme a noi c'è Nadia Stacchiotti, che cura l'area marketing e Social media, e Stefania Masini responsabile amministrativa. Poi abbiamo collaborazioni strette con Alessandro Gagliardini per l’area web e Ilaria Barbotti, fondatrice e presidente di Instagramers Italia, per le digital PR. Personalmente mi appassiona la comunicazione per immagini, la grafica, il cartaceo, la fotografia. Credo che la carta come supporto rimarrà uno status symbol, un supporto di lusso che farà distinguere le aziende. Ho studiato al Centro Sperimentale Design Poliarte di Ancona e lo scorso anno sono stato insignito dal direttore Giordano Pierlorenzi, del titolo di ambasciatore del design italiano e di Poliarte nel mondo. È un premio che viene destinato agli ex alunni che si sono distinti. Fabio ha frequentato anche lui il Centro Sperimentale Design Poliarte e, pur avendo buone doti grafiche, ha sempre avuto una forte predisposizione per gli aspetti umani e relazionali e di accounting, quindi la divisione delle man-
sioni è avvenuta spontaneamente. Fabio ha la passione della fotografia, in particolare il fotoreportage. Colleziona, inoltre, libri di storia su Ancona e provincia. La collega Nadia Stacchiotti, laureata in Scienze della Comunicazione invece opera con particolare attenzione ai Social e il suo blog Raccontidimarche.it è il travelblog più seguito nella regione e tra primi 50 in Italia. Eccellente formatrice Social, con lei abbiamo infatti tenuto diversi corsi per imprenditori, CNA, Confcommercio, università, lavorando alla sensibilizzazione delle aziende. Siamo persone curiose, sempre attente al miglioramento personale e professionale. Infine tutti noi, ognuno per la propria competenza, svolgiamo attività di docenza a progetto in alcuni istituti superiori di Ancona, come l’Istituto Professionale “Podesti Calzecchi Onesti” e il Liceo Scientifico e Tecnico “Savoia Benincasa””.
scenari possibili, per comunicare la tua forza”. I ritmi di lavoro sono sempre stabili? “In genere, lavorando su progetti strategici e su più strumenti di comunicazione, abbiamo un ritmo abbastanza sostenuto tutto l’anno. Ma quando si passa alla fase esecutiva per i materiali al trade per la nuova stagione abbiamo i picchi più intensi: prima delle vacanze estive e di Natale”. Oggi molte aziende guardano all'estero per aprirsi nuovi canali: cosa può offrire il web in questo senso? “Nel nostro settore il web e i Social si stanno mostrando, sempre di più, come un canale indispensabile per l'apertura verso i mercati internazionali: attraverso campagne mirate, anche B2B, si riescono a comunicare prodotti e servizi molto specifici, con risultati sorprendenti, riducendo i costi e i tempi. Con le aziende costruiamo un vero e proprio percorso con finalità e programmi lungimiranti. Oggi si sta superando quella sorta di resistenza culturale per cui non si coglie appieno l'importanza della rete. Il mercato e la società si sono evoluti molto negli ultimi anni e le aziende, per stare al passo, devono saper cogliere e gestire i cambiamenti. Le imprese con cui lavoriamo, grandi e piccole, stanno riscontrano risultati importanti proprio perché hanno saputo rivoluzionare il loro modo di vedere e, soprattutto, di pensare”.
“Mostra un’immagine unica e inconfondibile, su tutti gli scenari possibili, per comunicare la tua forza”
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Potete tracciare un profilo della vostra clientela? “Gestiamo un portfolio clienti variegato: dalle PMI alle importanti imprese del territorio come ACRAF Angelini, ad altre di respiro nazionale, completando con realtà come Groupe Seb, il gruppo francese con brand quali Rowenta, Tefal, Mulinex, ecc. I settori commerciali che trattiamo sono molteplici: dal para-farmaco, al food and beverage, passando per l'arredamento, il design, la calzatura, la moda e i gioielli: il bello di lavorare con realtà così diverse è che, ogni volta, ci si aprono nuovi mondi e nuovi stimoli. Con i nostri clienti creiamo un percorso professionale personalizzato, una strategia di comunicazione dal web e social, a tutto ciò che è legato alla comunicazione visiva, alla presenza sul punto vendita, ecc. Il nostro motto potrebbe essere: “Mostra un’immagine unica e inconfondibile, su tutti gli
Per il 2014, che programmi avete? “Puntiamo molto al progetto “Come 3.0”, all'utilizzo dei Social per approcciare i mercati esteri e lavorarci concretamente. Ci sono sempre più aziende interessate a guardare alle nuove economie e affrontare la sfida dell'internazionalizzazione in modo vincente. Ma anche, in perfetta antitesi e grazie alla lunga esperienza, offriamo prodotti cartacei (tradizionali?) di alto profilo perché crediamo fermamente che la carta diventerà uno status-simbol, l’ostentazione della tridimensionalità contro l’immaterialità (ed economicità) del digitale. Un bene di lusso insomma.”
STRATEGIE DI COMUNICAZIONE
BORSA
Il firmamento delle marchigiane quotate In questa pagina presentiamo l’andamento di Borsa delle società marchigiane quotate
Biesse Segmento: Performance 6 mesi: Performance 1 anno: Trend:
Elica Star +75,13% +92,27%
Lieve flessione per il corso del titolo BIESSE, con un prezzo per azione sceso di un punto percentuale rispetto alla rilevazione di dicembre 2013. In termini di performance sull’indice Ftse All-Share, l’azione fa registrare una variazione del -0,6%, suggerendo con ciò l’ipotesi di nuovi cali. Tuttavia i volumi sono risultati pari a 134 mila azioni scambiate, valore, questo, superiore sia alla seduta precedente sia alla media della settimana. Mercato presente ed ipotesi di volatilità elevata. Trend di breve incerto.
Indesit Ord. Segmento: Performance 6 mesi: Performance 1 anno: Trend:
Star +40,25% +55,33%
Molto interessante lo sviluppo del corso ELICA, che si apprezza su base mensile del 6,5%; riuscendo inoltre a spuntare una Performance del + 0,44% rispetto alla media di mercato. I volumi sono elevati e pari a oltre 204 mila pezzi scambiati, valore superiore sia alla seduta precedente sia alla media settimanale. Intensa la partecipazione degli investitori e volatilità elevata. Trend di breve al rialzo.
Poltrona FRAU BlueChip +69,02% +52,17%
Altalenante il titolo INDESIT COMPANY, che se nel 2013 ha fatto registrare interessanti performance, sta affrontando un inizio 2014 con alcune incertezze. Il titolo infatti cala dell’1,35% sul mese precedente e contestualmente sotto performa l’indice Ftse All-Share, del -1,942% sulla giornata di borsa precedente. Le azioni scambiate sono state pari a 358 mila, inferiori alla seduta precedente, ma superiori alla media settimanale, evidenza di una discreta partecipazione da parte degli operatori. Trend di breve al ribasso.
TOD’S Segmento: Performance 6 mesi: Performance 1 anno: Trend:
Segmento: Performance 6 mesi: Performance 1 anno: Trend:
BlueChip -9,26% +5,63%
Le azioni TOD'S cedono il 9,33% su base mensile, proseguendo una discesa che purtroppo, prosegue, in maniera alternata, da settembre 2013. In termini di performance sul Ftse All-Share, si registra una variazione negativa di misura (-0,27%) sulla giornata di borsa precedente, segno che l’andamento del titolo è pressoché in linea con quello di mercato. I volumi tuttavia sono in discesa - 95 mila azioni scambiate - ed inferiori sia alla seduta precedente che alla media settimanale. Fase a volatilità ridotta. Trend di breve al ribasso.
Segmento: Performance 6 mesi: Performance 1 anno: Trend:
Star +55,14% +124,00%
Scende il prezzo per azione di POLTRONA FRAU, che perde 2,7 punti percentuali sul mese precedente. D’altra parte, la fine del 2013 aveva visto una progressione importante del titolo verso l’alto, che evidentemente sta affrontando una fase di stabilizzazione. Tuttavia in termini di performance sul Ftse All-Share, si registra un + 0,9% sulla giornata di borsa precedente, segno di una certa vivacità rispetto alla media di mercato. Anche i volumi risentono del prezzo interessante che nasconde ampio potenziale ed il mercato è presente con oltre 400 mila azioni scambiate, valore superiore sia alla seduta precedente sia alla media settimanale. Probabile fase di alta Volatilità. Trend di breve al rialzo. Rubrica a cura di Michele Sasso Divisione Strategia e Finanza di Impresa – Gruppo Sida m.sasso@sidagroup.com Tel. 071.28521
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BREVI
RIO DAL TERRITO È terminata con l’approvazione di una mozione come contributo alla Conferenza Nazionale delle Aree Protette ‘La Natura dell’Italia. Biodiversità e aree protette: la Green Economy per il rilancio del Paese’ (a Roma l’11 e il 12 dicembre) la giornata in regione dedicata alla ‘Green Economy quale contributo allo sviluppo delle Marche’. “Al centro dell’azione regionale – ha dichiarato l’assessore all’ambiente, Maura Malaspina – c’è la massima attenzione alla difesa ambientale, alla creazione di una Infrastruttura Verde per le Marche, al programma delle aree Protette e ai cambiamenti climatici, alla biodiversità, alle energie rinnovabili”.
La green economy quale contributo allo sviluppo regionale
Promuovere le iniziative a favore degli emigrati e le loro famiglie, conservare l'identità della terra d'origine, rinsaldare i rapporti culturali, diffondere la conoscenza delle Marche: questi i punti cardine del ‘Programma degli interventi regionali a favore degli emigrati marchigiani 2014/2015’ la cui proposta di delibera è stata approvata dalla Giunta su iniziativa dell’assessore all’Emigrazione, Luigi Viventi. “La volontà della Regione – specifica Viventi - è quella di sviluppare, attraverso il programma Emigrazione 2014-2015, un percorso che contribuisca a rendere le politiche regionali dell’emigrazione più moderne, aderenti alla realtà e maggiormente rispondenti alle sfide che giungono dall’attuale sistema sociale.
Civitanova Danza...nel ricordo di Lucio Dalla
È stata presentata la diciassettesima edizione della rassegna invernale “Civitanova Danza tutto l'anno 2013/2014”, che vanta un cartellone di sette appuntamenti, da dicembre ad aprile, con quanto di meglio è presente sulla scena italiana ed internazionale. La rassegna è il “seguito” della ventesima edizione del festival internazionale di “Civitanova Danza”, manifestazione artistica che la scorsa estate ha riscosso un grande successo, portando la città alla ribalta nazionale. Ad annunciare la stagione invernale, che riconferma Civitanova Marche la città della danza per eccellenza, Gilberto Santini, direttore artistico, Giulio Silenzi, assessore alla Cultura, Alfredo Di Lupidio e Rosetta Martellini, rispettivamente direttore e presidente dell'Azienda Teatri di Civitanova, e i rappresentanti dell'AMAT.
La Regione Marche, come da diversi anni a questa parte, aderisce anche per l’edizione 2014 alla campagna sul risparmio energetico e per la riduzione dell’inquinamento luminoso “M’illumino di meno”, lanciata dalla trasmissione di Radio 2 Rai “Caterpillar”. Alle 18 di venerdì 14 sono stati spenti tutti gli edifici della Giunta regionale come gesto di sensibilizzazione ai temi del risparmio energetico da sempre prioritari nell’agenda del governo regionale che, tra le altre misure, sostiene con bandi e finanziamenti specifici l’efficientamento energetico e il ricorso alle rinnovabili.
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Il programma degli interventi regionali in favore degli emigrati marchigiani 2014/2015
“Mi illumino di meno”: adesione della Regione Marche
Nella Sala Convegni del Palazzo Ducale di Urbino Lorenza Mochi Onori,Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche Sauro Longhi, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche Ivano Dionigi, Rettore dell’Università “Alma mater studiorum” di Bologna Stefano Pivato, Rettore dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” è stato firmato l’Accordo quadro per attività di collaborazione scientifica per lo sviluppo di tecnologie digitali destinate alla valorizzazione e alla fruizione della Galleria Nazionale delle Marche. Il progetto intende individuare in Palazzo Ducale (uno dei monumenti-simbolo del Rinascimento italiano) un nuovo laboratorio di sperimentazione tecnologica per la conoscenza e la comunicazione del patrimonio architettonico e artistico attraverso una riorganizzazione digitale.
Marche, al via la campagna per la donazione degli organi
Urbino: Palazzo Ducale diventa digitale con l'Università Politecnica delle Marche
Partirà a breve, sostenuta dalla Regione Marche, una nuova campagna di sensibilizzazione tra i giovani sulla donazione di organi e di sangue. “Un'azione congiunta importante con l'Ufficio Scolastico regionale e in maniera inedita con tutte le associazioni di volontariato - ha spiegato l'assessore all'Istruzione Marco Luchetti - perchè è fondamentale che la cultura del dono in una società individualista come quella attuale sia diffusa e praticata”. “Nelle Marche - ricorda Luchetti - esiste una tradizione solidaristica e di volontariato (siamo la regione italiana con più iscritti alle associazioni”. “Siamo una regione che ha raggiunto diversi traguardi in campo socio-sanitario - ha aggiunto - abbiamo celebrato i 500 trapianti d'organo e stiamo nei primi posti nelle classifiche del numero dei donatori”.
Marche Endurance Lifestyle 2014: rinnovata la collaborazione con gli Emirati Arabi Uniti per l’edizione di quest’anno dell’evento economico, sportivo, turistico e culturale che ha portato ottimi risultati in termini di relazioni e business tra aziende regionali e degli EAU. La conferma per la manifestazione, che si svolgerà a giugno sulla Riviera del Conero e che è giunta alla sua terza edizione, è arrivata nel corso della missione di sistema a Dubai che ha coinvolto 10 aziende marchigiane del settore agroalimentare, 16 importatori emiratini, 10 ristoranti italiani operanti negli EAU, 102 persone partecipanti alla serata di degustazione dei prodotti marchigiani e ha visto lo svolgimento di 84 incontri B2B. Il CEO del Khalifa Fund, specializzato nel finanziamento delle PMI Emiratine, ha elogiato il lavoro svolto dalla Regione Marche durante l'edizione 2013 del Marche Endurance Lifestyle.
Ascoli Piceno, una pizza contro la crisi lavorativa
Marche Endurance Lifestyle 2014, confermata collaborazione per la 3^ edizione dell’evento
Farine, lievitazioni, metodi di impasto, manipolazione, farcitura e cottura. Saranno questi i temi cardine che la celebre Accademia Pizzaioli della provincia di Ascoli Piceno svilupperà nel secondo corso annuale che prenderà il via il prossimo 3 marzo. Sede del corso sarà l'attrezzato laboratorio di un noto opificio industriale della zona industriale Campolungo di Ascoli Piceno. Il corso, che è una vera e propria scuola per imparare il mestiere di pizzaiolo e sarà diviso in teoria e pratica, sarà tenuto da uno dei più apprezzati istruttori pizzaioli di Marche ed Abruzzo, il maestro Amato Laurenzi, che ha al suo attivo ben trentacinque anni di esperienza nel settore.
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S W E NDAL MONDO GERMANIA Verso un internet europeo per tutelare mail e dati sensibili
Germania e Francia si preparano a fare una santa alleanza che escluda gli Stati Uniti. Per ora, soltanto per quanto riguarda le comunicazioni. La cancelliera Angela Merkel, infatti, ha proposto al presidente francese Francois Hollande un network europeo indipendente che si occupi di web e telecomunicazioni. Un modo per bypassare la possibilità che Washington riesca e intercettare mail e altri dati sensibili, dopo lo scandalo Datagate.
Si chiama Fiat Chrysler Automobiles il gruppo nato dall’integrazione di Torino e Detroit. La sede legale sarà in Olanda, secondo un modello già sperimentato con Cnh e la residenza fiscale a Londra (quest’ultima scelta annunciata ma non ancora definita). Il gruppo comunque continuerà a pagare le tasse nei paesi dove opera, ma Londra offre indiscussi vantaggi per il pagamento dei dividendi. Il settimo costruttore mondiale sarà poi quotato alla borsa di New York e avrà un secondo listino a Milano.
CANADA Avanzata la richiesta di ottenere la sovranità geografica sul Polo Nord
Il Canada ha intenzione di rivendicare presso le Nazioni Unite la sovranità sul Polo Nord geografico, istanza avanzata anche dalla Russia. L'ufficio del primo ministro canadese Stephen Harper ha chiesto ai funzionari incaricati del dossier di rilanciare le richieste del paese di includere il Polo Nord geografico e le "ricchezze del fondo marino" circostante. "Il primo ministro non è pronto ad abbandonare la rivendicazione del Polo Nord geografico alla Russia o alla Danimarca", secondo il giornale di Toronto, che cita alti responsabili del governo canadese.
La Cina sta progettando di dare vita al tunnel subacqueo più lungo al mondo, che dovrebbe unire le città portuali di Dalian e Yantai, entrambe sul Mare di Bohai, nella costa nord-orientale dello stato cinese, per un totale di circa 123 chilometri di lunghezza. Il punto è strategico: la vicinanza a Pechino e i giacimenti di petrolio e gas naturali rinvenuti sul fondale marino sono caratteristiche che lo rendono uno dei tratti commerciali marini più fiorenti; inoltre le regioni confinanti sono in forte sviluppo e crescita.L’ingegnere responsabile dei lavori Wang Mengshi ha comunicato che i lavori cominceranno il più presto possibile, verosimilmente nel 2015 – 2016, sebbene le difficoltà siano soprattutto nel fondale roccioso e poco agevole del mare. 36
USA Nasce Fiat-Chrysler
CINA Progettato il tunnel subacqueo più lungo al mondo
“Il volume di queste enormi riserve d'acqua dolce è cento volte superiore alla quantità che abbiamo estratto dalla sub-superficie terrestre nel secolo scorso, a partire dal 1900”. Sono le parole del professor Vincent Post, direttore del National Centre for Groundwater Research and Training (NCGRT) e docente presso la School of the Environment della Flinders University( Australia), che ha commentato così la sensazionale scoperta di vastissimi depositi di acqua dolce sotto il fondo degli oceani. La maggior parte di queste falde acquifere è composta d'acqua potabile ed in alcuni casi essa è solo leggermente salina, con la possibilità di essere convertita semplicemente, come ha spiegato il dottor Post
GROENLANDIA Via libera all'estrazione di uranio e terre rare
L'UE ha inaugurato una nuova sala della Commissione, dedicandola ai due giudici italiani, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi dalla Mafia nel 1992 “L'Europa ha preso consapevolezza del fenomeno mafioso e ha cominciato a lavorare per combattere la criminalità organizzata di stampo mafioso, un problema non solo italiano ma europeo” ha commentato Rita Borsellino.
FILIPPINE 100 giorni dopo il tifone
AUSTRALIA Canberra: scoperte riserve d'acqua dolce sotto gli oceani
La Groenlandia apre agli investitori stranieri lo sfruttamento dei suoi depositi di uranio e delle terre rare, metalli utilizzati nei cellulari, nei monitor e nelle tecnologie per l'energia pulita di cui finora la Cina detiene un controllo quasi totale (il 90%) sulla produzione mondiale. Si tratta del più grande progetto commerciale mai avviato in Groenlandia, tanto che il ministro dell'industria Jens-Erik Kirkegard ha parlato di “momento di importanza storica”.
BELGIO La Commissione Europea intitola una sala a Falcone e Borsellino
Secondo l'OCHA, l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari umanitari, più di 14milioni di persone sono state colpite dal Tifone che si è abbattuto sulle Filippine, 6.190 sono state le vittime, 2000 i dispersi e 4 milioni gli sfollati. Un Paese in ginocchio che ha visto colpite 9 regioni, 44 province e 600 comuni. Mezzo milione di case sono state distrutte dalla furia dell’acqua e più di un milione gravemente danneggiate.
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S W E N G N U YO Nei giusti tempi per consentire spazi ed esigenze di programmazione scolastica, la giunta regionale riunita in seduta ordinaria , ha approvato questa mattina, su proposta dell’assessore all’Istruzione, Marco Luchetti, il “Calendario scolastico 2014/2015”. L’inizio delle lezioni negli Istituti di Istruzione di ogni ordine e grado funzionanti nella Regione Marche sarà lunedì 15 settembre 2014 e termineranno- per la scuola primaria e secondaria di 1° e di 2° - mercoledì 10 giugno 2015. Mentre nella scuola dell’infanzia le lezioni si concludono martedì 30 giugno 2015. “ Il calendario scolastico con 207 giornate di lezioni – ha rilevato l’assessore, Marco Luchetti - è uno degli strumenti di programmazione regionale che coinvolge non solo la Scuola ma diversi interessi della comunità regionale, per le ripercussioni che le scansioni temporali stabilite hanno sull’organizzazione della vita familiare degli alunni, sui servizi connessi alle attività didattiche e degli enti istituzionali e per alcune precise categorie economiche.
Approvato il calendario scolastico 2014/2015
La Giunta regionale ha approvato il Piano triennale 20142016 di informazione, formazione ed educazione ambientale (InFEA). Il nuovo Piano conferma l’impostazione del precedente (2011-2013), che ha visto i Centri di educazione ambientale (Cea) operare in rete, offrendo opportunità e servizi ai singoli territori. Viene confermata l’introduzione di una premialità proporzionale al cofinanziamento da parte dei soggetti della rete che ha stimolato l’autofinanziamento e l’introduzione di una concezione non più assistenziale, ma imprenditoriale delle attività. Mediamente le reti hanno cofinanziato il 70 per cento dei progetti anche con attività a pagamento. “Il nuovo Piano – ha affermato l’assessore all’Ambiente, Maura Malaspina - conferma la titolarità di Centro di educazione ambientale a tutti i soggetti che hanno già ottenuto tale riconoscimento.
“Flash mob” della Cna Ascoli per promuovere i corsi di formazione 38
Educazione ambientale: nuovo piano triennale della rete Infea
Moda e danza con la Cna di Ascoli. Al Centro commerciale Città delle Stelle flash mob per far conoscere soprattutto al pubblico più giovane le opportunità di formazione che l’Associazione ha in campo per favorire l’occupazione. L’evento è stato animato da ragazzi e ragazze della scuola di ballo “Jardine de la Dance” diretta dalla maestra Diana Martelli. Per gli under 35 la Cna di Ascoli sta mettendo in campo due corsi che riguardano il settore della moda: uno di fashion design e uno di personal shopper. E’ stato inoltre bandito un concorso per due borse di studio che permetteranno ai più meritevoli di abbattere il costo del corso di fashion design. Gli interessati possono rivolgersi in Cna (Marianna Vespa: 0736.42176 ) oppure consultare il sito www.cnapicena.it dal quale è anche possibile scaricare il bando di concorso e i moduli di adesione per questi due corsi e anche per altri.
Si tratta di un progetto che l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Ascoli Piceno e l’ USR per le Marche, Ufficio V, Ambito Territoriale di AP – FM, in collaborazione con l'Area Vasta 5, ha inteso avviare al fine di contribuire alla promozione di una cultura dell'inclusione e dell'integrazione attraverso la conoscenza diretta delle problematiche legate alla disabilità. Nel corso dell'incontro, a cui ha preso parte anche il sindaco Castelli, sono state presentate alcune proposte, rivolte agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, finalizzate a sensibilizzare i giovani ai concetti di dignità, diritti e benessere delle persone disabili attraverso un coinvolgimento diretto e fattivo.
Michelangelo Alessandrini Socci è il nuovo mini sindaco della Città di Loreto
“Università e Territorio: strategie comuni di crescita” è stato il tema scelto per la cerimonia di inaugurazione del 678° anno accademico dell’Università di Camerino. Tra gli illustri ospiti intervenuti anche il dottor Fabrizio Barca, Dirigente Generale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha tenuto una relazione sulla “Strategia nazionale per le aree interne”.
Progetto Botteghe-Scuole: assegnati i contributi
Ascoli, presentato il progetto “Conoscere Per Sperimentare / Sperimentare Per Conoscere”
Si chiama Michelangelo Alessandrini Socci, frequenta la classe terza della Scuola Secondaria di Primo Grado “L.Lotto”, ha un atteggiamento deciso, idee ben chiare ed è il nuovo minisindaco della Città di Loreto, il quinto per la precisione. Ad eleggere Michelangelo sono stati i nuovi componenti del consiglio comunale dei ragazzi, eletti a loro volta dai loro compagni nei giorni scorsi nei vari plessi scolastici della città. “Spero che questa esperienza – ha detto l’Assessore Manzotti – possa generare in voi quel senso civico che oggi rappresenta l’unica salvezza per la nostra società. Sono certa che questo progetto, che vi porterà a lavorare e a confrontarvi con i vostri amici, sarà per voi, come lo è stato per chi vi ha preceduto, un’occasione importante di crescita”.
Inaugurazione del 678° anno accademico dell'Università di Camerino Sono stati assegnati i contributi ad allievi e maestri artigiani previsti dal progetto “Botteghe scuola”. Si tratta di 210mila euro che vanno a finanziare 28 iniziative nell’artigianato artistico, tipico e tradizionale. “La bottega torna ad essere, grazie al progetto regionale, luogo di formazione per i giovani che possono trovare nell'artigianato di qualità una concreta prospettiva professionale – ricorda l’assessore all’Artigianato Sara Giannini - oltre a ciò possono così raccogliere il testimone di una cultura materiale che altrimenti rischia di perdersi e che arricchisce il nostro territorio anche da un punto di vista turistico”. Il progetto si inserisce nell’ambito delle iniziative mirate all’attuazione dell’istruzione e addestramento artigiano, e ha l’obiettivo di recuperare i mestieri della tradizione. 39
LE GRANDI FAMIGLIE MARCHIGIANE
I Roccetti
Questo mese abbiamo aperto l'album dei ricordi di una famiglia della provincia di Ancona che ha origini antichissime. La voce narrante è quella della signora Maria Antonietta Baldoni in Roccetti, che, ricreando l'albero genealogico delle origini sue e del marito, ci racconta uno spaccato di vita dell'Italia, attraverso mutamenti sociali e culturali che hanno segnato un'epoca di A. Dachan
“I
l mio racconto vede l'intreccio di personaggi ed eventi storici diversi: la famiglia di mio marito e la mia, infatti, hanno profonde radici nella provincia anconetana e hanno dato i natali a protagonisti di rilievo del panorama religioso, culturale e politico. Abbiamo vissuto in prima persona cambiamenti epocali, come testimoni e come protagonisti. Mio marito discendeva, da parte di madre, della famiglia Bartolini di Montecarotto; già nel '600 i suoi avi risiedevano in un antico palazzo di proprietà e facevano una vita appartata. All'epoca del dominio Pontificio in famiglia c'erano tre sacerdoti e i contatti con la Chiesa erano particolarmente importanti tanto da influenzare la vita e le tradizioni familiari. Da parte di padre, invece, discendeva dai
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Roccetti, che viene ricordata per essere stata una delle prime famiglie di industriali a Jesi. Mio suocero Domenico, infatti, aveva una conceria – fondata da suo padre Luigi e dai suoi zii - , viaggiava molto e ha portato grandi innovazioni in quello che, sino ad ad allora, era un territorio prevalentemente vocato all'agricoltura. Ebbe quattro figli: Edoardo, Luigia, Luigi (mio marito), e Francesca Romana, l'unica ancora in vita. Mio marito fu l'unico a rimanere nella zona: gli altri fratelli si trasferirono a Roma; nonostante la laurea in legge si dedicò alla cura degli interessi e delle proprietà di famiglia, vivendo pienamente la trasformazione sociale in corso. Tra le tradizioni tutt'ora esistenti della famiglia Bartolini, si può ricordare quel-
la legata al pasto della Vigilia di Natale, che si tramanda di generazione in generazione: al giorno si mangia solo una tazza di cioccolata con le fette biscottate; alla sera tutta la famiglia si riunisce e si consuma, insieme, la cena a base di pesce. La riunione continua anche il giorno di Natale e si consumano i piatti tipici di questa festività. Anche in occasione della Pasqua si rispetta la tradizione: salame, pizza di Pasqua e uova si consumano, il Venerdì Santo, solo dopo la benedizione del parroco. Una famiglia di religiosi unita ad una di imprenditori: non siamo di fronte solo a tradizioni, stili di vita e mentalità differenti, ma anche ad un cambiamento sociale e culturale profondo, che ha visto una metamorfosi degli equilibri politici ed economici di un'intera regione.
I Bartolini rappresentano il prestigio di epoche antiche, il legame con lo Stato Pontificio, un radicamento al territorio e alle tradizioni molto profondo, mentre i Roccetti rappresentano la proiezione al futuro, l'evoluzione, l'apertura al nuovo, al mondo, pur mantenendo sempre inalterato il legame con le proprie radici e l'amore per la campagna. Io discendo, da parte di madre, Fernanda Baldoni, dalla famiglia Baldoni; erano proprietari terrieri a Montecarotto. Il nome Campagnoli venne aggiunto al nome Roccetti alla fine degli anni '70 per l'estinzione della famiglia materna di Anna Roccetti, la cui nonna si chiamava Zena Campagnoli. Mi raccontano che il mio trisavolo era un personaggio molto impegnato in politica e nella sua dimora ospitava gli illustri personaggi che
giungevano nella zona per varie ragioni. Degli antenati Baldoni viene ricordato il professor Claudio, docente al'Università di Bologna: un giorno era a Fregene, sulla spiaggia, quando si accorse che un bagnante stava per annegare: si gettò in acqua per soccorrerlo, ma purtroppo morirono entrambi. Ho dato a mio figlio il suo nome, con l'augurio che potesse sempre avere la sua generosità e il suo coraggio. Nella famiglia Baldoni si ricorda anche Corrado, che ricoprì il ruolo di ambasciatore d'Italia in Vaticano. Mio nonno paterno era Settimio Urbani, un uomo di grande carisma e lungimiranza: a lui, infatti, si deve la costruzione dei mulini nella zona e, successivamente, delle prime centrali elettriche. Il mulino della Barilla, che ancora oggi è attivo a Castelplanio, era stato avviato
da lui. Durante la guerra venne distrutto, ma tornò presto in funzione, passando ad un altro proprietario. Tutt'oggi esiste lo stesso cancello d'ingresso che c'era allora. Pur non avendolo mai conosciuto, perché è venuto a mancare prima della mia nascita, sono sempre stata molto orgogliosa di lui per tutto ciò che h saputo costruire. Nella famiglia Urbani c'è stato anche un beato, Angelo Urbani. Nel '400 era priore del monastero di Cupramontana; era l'epoca della lotta tra i frati bianchi e i frati neri; in quel periodo c'erano alcuni fuorilegge che lavoravano anche la domenica e rubavano la legna. Un giorno un uomo andò a raccontare questo fatto al priore, che si recò nel luogo che gli venne segnalato per parlare con loro e convincerli
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LE GRANDI FAMIGLIE MARCHIGIANE
a cambiare comportamento, ma questi, invece di dargli ascolto, lo uccisero. Si narra che un cagnolino - appartenente al priore - che assistette alla scena corse a dare l'allarme suonando la campana per avvisare gli abitanti del paese. Angelo divenne così un beato e il monastero che guidava esiste ancora. Un altro illustre personaggio della famiglia è stato sicuramente Don Sante, ministro dell'istruzione all'epoca di Papa Leone. Io e mio marito abbiamo vissuto pienamente, sin da giovani, la svolta epocale che ci ha colti in pieno, con tutte le difficoltà e le opportunità che ha offerto. Ai tempi di Mussolini – io e mio marito ancora non ci conoscevamo - abitavamo entrambi a Roma. Subito dopo la laurea venne chiamato alle armi e visse i giorni dell'8 settembre, riuscendo a salvarsi. Abbiamo vissuto il cambiamento sulla nostra pelle, con tutto quello che di buono e di cattivo ci fu all'epoca. Non si trattava solo di adattarsi a nuovi ritmi di vita e alle nuove tecnologie, ma
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di affrontare un mutamento dei costumi, delle consuetudini, degli equilibri sociali che stava avvenendo a ritmi accelerati. Ad esempio, il rapporto tra il mezzadro e il proprietario terriero, anticamente dettato da regole rigide, ora veniva capovolto completamente. Sino ad allora la nobiltà terriera aveva avuto una grande importanza, ricoprendo un ruolo determinante; con l'Unità d'Italia c'è stato uno sconvolgimento di tutto il quadro sociale. Sono cambiate le gerarchie e quelle che erano divisioni di classe per molti versi insormontabili, andavano pian piano appiattendosi. Per noi è stato un arricchimento scoprire la cultura contadina e le sue usanze. Anche questo ha fatto sì che in noi rimanesse inalterato nel tempo l'amore per la campagna, ma anche il forte legame con i simboli e i luoghi delle radici, come le antiche proprietà nobiliari e le cappelle nei cimiteri. Abbiamo accettato il moderno, mantenendo una morale dell'antico. Dal nostro matrimonio, durato sessant'anni, sono nati due figli e quattro nipoti. Io mi
sono sempre dedicata alla casa e alla famiglia; amo cucinare e per molti anni mi sono dedicata alla creazione artigianale di paralumi. Mio marito, invece, amava lo sport e l'equitazione, che ha continuato a praticare fino all'età di 84 anni. Fondò la Società Sportiva di Moie; negli anni '50, insieme al sacerdote e ad alcuni amici, riflettendo sulla necessità di creare per i giovani uno spazio dignitoso, individuarono una zona adeguata e ci costruirono il campo di calcio. Tutti i sabato sera i ragazzi, che provenivano da famiglie non abbienti, venivano invitati a casa nostra a cena: era un'occasione per stare insieme, ma anche per consentire loro di mangiare carne e altri cibi, che altrimenti non avrebbero potuto permettersi. In segno di riconoscenza per quello che mio marito ha sempre dato ai giovani e alla città il sindaco, lo scorso 9 giugno, mi ha assegnato una targa in sua memoria. Oggi la mia famiglia vive un po' in sordina, sostenendo attività culturali e sociali come quelle dell'Unitalsi".
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ALTO ARTIGIANATO
La Bottega Artigiana “Le differenze tra l'allestire una casa e una barca sono minime quando i target qualitativi sono alti”: parola dei coniugi Garofalo, che vestono con stile case e imbarcazioni di A. Dachan
C
ome è nata la Bottega Artigiana? Chi sono stati i fondatori? “La Bottega Artigiana nasce a Montelabbate (PU) nel 2002; è stata fondata dai coniugi Garofalo Gennaro (tappezziere con un'esperienza trentennale) e Colantuono Rita (commerciante con esperienza ventennale nel settore). Entrambi di origini campane hanno riprodotto in un primo momento il negozio al pubblico che conducevano e gestivano a Torre del Greco (Na), proponendo vendita e lavorazione di tendaggi e tappezzerie. In un secondo momento l'attività si è trasformata in sola lavorazione conto terzista per grandi aziende delle provincie di Pesaro, Ancona e Rimini, fino all'evoluzione finale odierna con le nostre linee prodotti per arredamento d'interni e nautica, con la creazione nel 2008 del marchio Nettuno Marine Equipment”. Quali sono le vostre produzioni principali?
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“Per quanto riguarda l'arredamento d'interni produciamo letti, pouf, sedie, poltroncine e confezioniamo tendaggi e scorri-tenda anche su misura. Per la divisione nautica ci occupiamo di produzione di tendalini, bimini top, tappezzerie interne ed esterne, tendaggi interni e coperture per imbarcazioni”. Arredamento d'interni e divisione nautica, due ambienti molto differenti: come si soddisfa un target di riferimento così ampio? “Il mondo della tappezzeria e dei tendaggi è molto vasto. Noi cerchiamo di capire cosa vuole il cliente e soddisfare sempre a pieno le sue aspettative. L'esperienza dei titolari e la continua ricerca di prodotti innovativi ci permettono di essere sempre pronti e preparati su entrambi i settori. E poi, le differenze tra l'allestire una casa e una barca sono minime quando i target qualitativi sono alti. La
nostra officina meccanica, la sartoria e la tappezzeria hanno la giusta attrezzatura e la giusta competenza per affrontare qualsiasi tipologia di settore”. Quali sono i profili professionali che operano nella Bottega? “La Bottega Artigiana è un'azienda a conduzione familiare. A parte i titolari, nel 2008 ha iniziato a collaborare Raffaele, il figlio maggiore della coppia. Laureato in Ingegneria e gestione della produzione, con esperienza come progettista cad, coordinatore ufficio tecnico e controllo qualità, è riuscito a risollevare le sorti dell'azienda nel pieno della crisi economica, trasformando la bottega una volta artigianale in una realtà presente online con un proprio sito web, un proprio negozio eBay e tanta pubblicità con gli strumenti che mettono a disposizione Google, nonché i Social più importanti come Facebook e Twitter”.
Artigianato e made in Italy: un binomio che continua ad essere vincente nonostante la crisi? “Purtroppo la crisi ha colpito ovunque e chiunque. In ogni caso i nostri prodotti sono apprezzati in tutta Europa per la loro qualità. Crediamo fortemente in ciò che facciamo e cerchiamo di operare sempre al meglio per raggiungere gli obbiettivi prefissati”. Insieme ad una consolidata tradizione artigianale siete fortemente proiettati all'innovazione, con un canale di vendita online: come si conciliano le due cose? “Purtroppo le vendite online hanno una doppia faccia. Mentre da un lato portano tanta clientela, dall'altro la stessa clientela non riesce a concepire il livello di qualità proposto, accostando i nostri prodotti con quelli d'importazione. È bene spiegare e far capire a chi guarda il tuo sito che dietro il sito c'è un'azienda
che lavora e persone esperte in grado di consigliare per la giusta scelta. In ogni caso, per i clienti più esigenti, abbiamo da poco inaugurato il nostro spazio espositivo dove si potrà visionare e toccare con mano una scelta dei nostri prodotti più significativi”. Quali sono le vostre prospettive per il futuro? “Di sicuro allargare i confini di vendita al mondo fuori dall'Europa. I paesi con economie emergenti come Brasile, Cina, India, sono ai primissimi posti nelle nostre priorità. È ovvio che per un'azienda piccola come la nostra varcare determinati confini significa
investire in fiere e azioni marketing mirate, che comportano un dispendio economico importante. Ma siamo fiduciosi. In un momento di crisi come quello odierno siamo riusciti ad ampliare i nostri spazi produttivi solo grazie ad una certosina gestione economica e alla forza di una famiglia coesa”.
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VITA DA MANAGER
Sostenibilità VS. competitività e benessere Nicola Paradiso è il Responsabile dello Sviluppo di Interporto Marche. La sua ventennale esperienza ci aiuta a comprendere i vantaggi legati allo sviluppo della logistica e dell'intermodalità nelle Marche; da circa due anni la società presieduta da Roberto Pesaresi gli ha affidato la responsabilità di migliorare il sistema dei trasporti regionale di L. Osmani
D
ottor Paradiso, cosa significa utilizzare in maniera efficiente il trasporto ferroviario? “L’utilizzo efficiente del vettore ferroviario è un vantaggio competitivo per le industrie del territorio e per il territorio stesso, che beneficia di un minor impatto in termini di inquinamento da polveri sottili, congestione stradale, incidentalità. Come dimostrato da un recente studio condotto in joint con la facoltà di Ingegneria Gestionale dell’Università di Parma, l’utilizzo del trasporto ferroviario incide per un sesto sul consumo di energia e per l’emissione di CO2 e polveri sottili rispetto al trasporto camionistico. Si tratta di un modello trasportistico sostenibile e non solo dal punto di vista strettamente ambientale, ma anche da quello economico e sociale”. Da questo punto di vista, cosa caratterizza l'azione di Interporto Marche? “Abbiamo inserito Interporto Marche in un reticolo logistico complesso, avvian-
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do tre collegamenti ferroviari stabili, con altrettanti hub logistici nazionali; un treno settimanale con carta e derivati arriva all'Interporto Marche proveniente dal Porto di Livorno, dove viene sbarcato il materiale dal Sud America. La connessione è frutto di un accordo commerciale con Trenitalia e con due case di spedizione specializzate nel settore merceologico della carta. Ricevitori finale della merce sono industrie locali operanti nel settore. Abbiamo realizzato un collegamento tra l’Interporto delle Marche e la Puglia, luogo di destinazione di treni completi di acque minerali. Si tratta di prodotti raccolti nel bacino di Marche ed Umbria che riforniscono la Gdo nel segno dell’efficienza e della sostenibilità. In tal modo trasferiamo circa 1.000 tonnellate di acque minerali per ciascun treno effettuato. Nei prossimi mesi consolideremo il progetto di connessione con i principali porti ed hub logistici europei, primo tra tutti il porto di Rotterdam, il più grande d'Europa, con oltre 11 milioni di
container movimentati l'anno. La nostra mission è, d'altra parte, proprio questa: “mettere in rete” il territorio regionale, le sue industrie con altri sistemi produttivi, altri mercati nel mondo globale. In tal senso logistica e sistema industriale diventano un unicum, elementi strutturalmente connessi tra loro. Se poi, oltre a produrre nel segno dell'efficienza, siamo sostenibili, il gioco é fatto”. Quindi la logistica è fondamentale … “La capacità competitiva delle imprese dipende oggi dall’efficienza con cui queste raggiungono i mercati. Interporto Marche aiuta il tessuto economico produttivo a crescere nel segno dell’efficienza - elevando gli standard di qualità del trasporto mantenendo inalterati i costi – dell’affidabilità, dell’innovazione, della sostenibilità. La logistica, vista in quest’ottica, è un driver, un fattore chiave di successo industriale e commerciale, che produce sino al 20 per cento della ricchezza di un Paese. Ne converrà che
in questo momento, in Italia, non esiste un settore economico capace di incidere allo stesso modo sulla ricchezza di un territorio”. Interporto Marche contribuisce pertanto ai processi di internazionalizzazione delle imprese … “Assolutamente sì e, per favorire tali processi, la nostra organizzazione partecipa ad alcuni programmi e progetti finanziati dalla Comunità europea. Il progetto MED.I.T.A. – MEDiterranean Information Traffic Application, ad esempio, ha per obiettivo garantire la sicurezza del trasporto in termini di tracking and tracing del prodotto lungo il corridoio ValenciaPatrasso. Nell’ambito del programma comunitario MED 2007-2013 stiamo così realizzando un network tra i porti e gli interporti partner, cosí da rendere più economico il transito dei prodotti nell'area mediterranea che va dalla Spagna alla Grecia, via Italia e Montenegro. Il progetto INTERMODADRIA – Supporting Inter-
modal transport solutions in the Adriatic area – del Programma di Cooperazione Transfrontaliera IPA, di cui la Regione Marche è capofila, mira a migliorare l’integrazione del trasporto marittimo a corto raggio nelle catene logistiche che includono i porti e retroporti del Mare Adriatico che si caratterizzano per differenti livelli di accessibilità alle infrastrutture di trasporto nell’entroterra”. Per concludere ... uno sguardo al futuro e alle nuove generazioni. “Parlando dei giovani, il modello di “business partecipativo” proposto agli operatori, si declina nella attenzione che Interporto Marche riserva alla formazione e alla diffusione della cultura dell'intermodalità e della sostenibilità. Collaboriamo a tal fine con le principali associazioni di categoria del settore del trasporto e manifatturiero, con due Università - Parma e Urbino – ed alcuni istituti tecnici superiori del territorio, ospitando stage e tirocini formativi, met-
tendo a disposizione know how specifico. Le Marche scontano un gap culturale in tal senso, che dobbiamo colmare; offrire ai giovani l’opportunità di apprendere sui banchi di scuola le dinamiche e i nuovi paradigmi del mondo globale significa garantire a questa regione un futuro più prospero in termini economici e di coesione sociale”.
“Offrire ai giovani l’opportunità di apprendere sui banchi di scuola le dinamiche e i nuovi paradigmi del mondo globale significa garantire a questa regione un futuro più prospero in termini economici e di coesione sociale” 47
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Saldi: per nove consumatori su dieci i prodotti sono di qualità Secondo i dati forniti da Confcommercio Marche, nel corso delle vendite straordinarie di fine stagione (partite il 4 gennaio) la stragrande maggioranza dei clienti ha dato un giudizio positivo sulla qualità dei prodotti venduti. Facciamo il punto con il Direttore Massimiliano Polacco di M. Camilletti
D
irettore, qualche prima considerazione sull’andamento dei saldi in regione? “I dati ci confermano che l’avvio dei saldi è stato buono”. Rispetto all’anno scorso? “Sulla base delle previsioni stimate dai nostri centri studi, riteniamo che l’andamento sia sostanzialmente in linea con i valori dello scorso anno”. A quanto ammonta mediamente la spesa pro-capite effettuata durante i saldi di fine stagione? “Quasi il 77 per cento dei consumatori non supera i 200 euro. Questo dato, di per sé interessante, va letto congiuntamente ad altre informazioni molto utili per comprendere bene il “fenomeno saldi”: ci risulta, in particolare, che il 57,7 per cento delle imprese applica uno sconto medio sui prodotti a saldo del 30 per cento. Altro dato significativo è che nell’ultimo
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anno è aumentata – dal 58 al 65 per cento - la percentuale dei consumatori che si sentono molto tutelati negli acquisti a saldo”. Qual è mediamente la percentuale dei consumatori che approfitta dei saldi? “Attorno al 58 per cento”. In conclusione: se i dati prospettici che ci ha indicato saranno confermati, significa che il comparto tiene? “Si, ma questo aspetto positivo - merito anche delle tante imprese pronte a puntare sulla qualità del prodotto e dell’offerta - non può lasciarci tranquilli”. Cosa servirebbe per il comparto del commercio? “L’adozione, a livello sia nazionale che regionale, di una politica di sostegno rivolta alle piccole e medie imprese, che passi attraverso la riduzione della pressione fiscale e del costo del lavoro e misure per l’accesso al credito”.
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IMPRESE
Controllare la casa con la voce? Si può, grazie a un'azienda marchigiana V3 Elettro Impianti sviluppa il controllo vocale. Il “maggiordomo virtuale” funziona tramite smartphone o tablet di L. Ciaccafava
L
'azienda si chiama V3 Elettro Impianti, è anconetana e ha appena sviluppato un'innovazione che potrebbe cambiare la vita di molti. Si tratta dell'attivazione dei sistemi elettrici tramite controllo vocale, una novità che renderà più facile la gestione degli impianti elettronici: basterà cliccare un pulsante sul proprio smartphone o tablet, pronunciare il comando e il sistema esegue l'operazione voluta. I prodotti attualmente esistenti in Italia consistono in soluzioni più semplici, limitate all'accensione luci o all'apertura cancelli. Il controllo vocale di V3 permette, invece, di interagire con tutto quello che è pilotabile elettricamente, come un maggiordomo virtuale: dall'impianto d'allarme all’illuminazione, dall’apertura di porte e finestre al controllo del riscaldamento, dai comandi del televisore o della webradio alle richieste di soccorso. “Oltre al cliente orientato alla tecnologia,
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l’utilizzo più indicato per questa funzionalità sono clienti con le disabilità o gli anziani – spiega infatti Cristiano Vaccarini, co-titolare dell'azienda. - Le Marche sono una regione che sta invecchiando e il nuovo strumento, adeguatamente personalizzato, potrebbe aiutare e non poco il sistema sanitario per l’assistenza domestica”. V3 Elettro Impianti è nata nel 1994 ed è specializzata in impiantistica elettrica, software e interfacce per gli impianti elettrici. Tra gli ambiti di operatività, troviamo quello industriale, quello residenziale fascia alta, la domotica avanzata, il settore ospedaliero, il settore biogas ed energie rinnovabili, la logistica e l'impiantistica elettrica per fotovoltaico. Ha clienti anche all'estero, in particolare in Spagna e Romania, e impiega 13 persone. Il sistema di controllo vocale è disponibile in tre versioni: una per dispositivi
Android, una per dispositivi Apple (iPad e iPhone) e una fissa, che non necessita tablet o smartphone. Sia per la versione mobile che per quella fissa, il sistema può essere impostato per essere attivato esclusivamente con la voce, senza la pressione di nessun tasto, una funzionalità utile in molte situazioni, ad esempio nel caso di utenti affetti da disabilità, e anche molto semplice da usare, adatta quindi a persone poco orientate alla tecnologia. L'innovazione è totalmente compatibile con lo standard tecnologico Knx, è quindi implementabile facilmente in qualsiasi sistema realizzato rispettando lo stesso standard, tra cui gli impianti già realizzati in passato da V3 Elettro Impianti. “Al momento è in test finale una versione in inglese, appena conclusa questa fase inizieremo a lavorare alla versione in italiano – conclude Vaccarini. - Il rilascio definitivo sarà pronto per il 2014”.
V3 Elettro Impianti nasce nel 1994 da tecnici con esperienza trentennale nel settore dell’impiantistica elettrica. Fin dall’inizio l’azienda opera nella realizzazione e manutenzione degli impianti elettrici civili ed industriali. Dal 1996 l'azienda inizia a lavorare anche all'estero, in Romania, dove si specializza nelle tecnologie più avanzate nell'ambito della telematica e del controllo della produzione. Da qui la clientela internazionale si fa via via più numerosa, fino a comprendere la multinazionale spagnola Elecnor. Lo spirito di innovazione, che ha sempre caratterizzato l’azienda, la porta ad estendere la sua esperienza a sempre nuovi settori. Tra le ultime esperienze, la realizzazione di impianti elettrici per campi fotovoltaici, il software di controllo locale e remoto degli impianti, la realizzazione di sale operatorie e le soluzioni per la videosorveglianza su IP.
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Anche nelle Marche si intravvede l’uscita (lenta) dalla recessione Presentata nelle scorse settimane presso la sede regionale della Banca d’Italia la consueta analisi annuale che fotografa la situazione economica delle Marche a cura della Redazione
U
na situazione, quella marchigiana, che nel corso del 2013 ha mantenuto i tratti negativi che l’avevano caratterizzata nei mesi precedenti: ulteriore indebolimento della domanda interna (compensata peraltro da un buon andamento della domanda estera); calo della produzione industriale, soprattutto nei comparti dei beni di consumo durevole per le famiglie, come elettrodomestici e mobili (mentre il settore calzaturiero ha registrato una sostanziale stabilità). Anche nella nostra
regione - si legge nel documento – “dove la crisi che si è avviata nel 2008 ha inciso più in profondità che nel resto d’Italia, anche l’uscita dalla fase recessiva, che pure si intravvede, si profila più lenta”. Relativamente ai settori, permane una situazione molto difficile per l’edilizia, sia sotto il profilo delle costruzioni, sia per quanto riguarda le transazioni immobiliari. I dati negativi sopra evidenziati si ripercuotono sul fronte occupazionale, che vede un netto incremento del numero di persone in cerca di lavoro e
TABELLA .1 Fonte: elaborazioni su dati Confindustria Marche.
Produzione industriale (1) (indici: media 2005=100)
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il raddoppio degli interventi della Cassa integrazione guadagni. Altra nota dolente: il credito. Dall’indagine effettuata da Bankitalia emerge che nel corso del primo semestre del 2013 i finanziamenti concessi da banche e società finanziarie alla clientela marchigiana si sono ulteriormente ridotti, con una particolare accentuazione sul versante delle imprese. Nel primo semestre del 2013, secondo un’indagine fornita da Unioncamere Marche condotta su un campione di imprese manifatturiere fino a 500 addetti,
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(1) Dati trimestrali destagionalizzati.
gli ordini sono calati mediamente del 4,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012. Da notare come la riduzione abbia interessato maggiormente le piccole imprese (-6,5 per cento per quelle con meno di 10 addetti e -4,9 per cento per le aziende tra 10 e 49 addetti), mentre sia risultata più contenuta per le grandi (-1,8 per cento). Una precisazione: il calo è riconducibile alla domanda interna, mentre “gli ordini provenienti dall’estero hanno seguito la tendenza positiva osservata nel 2012”. Inoltre, sempre nel
primo semestre del 2013 la produzione industriale è calata del 2,0 per cento rispetto al medesimo periodo del 2012 (secondo dati di Confindustria Marche): si veda la Tabella 1. Concentrando l’attenzione sui singoli settori, si nota un andamento negativo per materiali da costruzione, tessile ed abbigliamento, legno e mobile e meccanica, mentre risulta sostanzialmente stabile la produzione nei settori calzaturiero ed alimentare.
TABELLA .2 Fonte: elaborazioni su dati Istat.
Esportazioni a prezzi correnti (1) (medie trimestrali; indici: 2005=100)
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(1) Dati destagionalizzati. Al netto di operazioni infragruppo nel comparto dei prodotti farmaceutici.
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Italia
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ESPORTAZIONI Nel primo semestre del 2013 le esportazioni marchigiane sono aumentate del 12,7 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a fronte di un calo dello 0,4 per cento registrato a livello nazionale. Si deve peraltro precisare che tale dato è influenzato fortemente dalle operazioni infragruppo avvenute nel comparto dei prodotti farmaceutici (al netto di tali operazioni, l’incremento sarebbe del 6,5 per cento). A questo proposito si veda la Tabella 2.
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Per quanto riguarda i dati sull’export nei singoli settori, buoni risultati si registrano per i mezzi di trasporto (29,7 per cento nel primo semestre 2013 rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente) – anche grazie alla ripresa della nautica da diporto -, le calzature (6,3 per cento), il tessile e l’abbigliamento (6,4 per cento), la meccanica (5,6 per cento). Una diminuzione dell’export la si è avuta invece per mobili (-5,3 per cento) ed elettrodomestici (-0,8 per cento). I Paesi che nel periodo considerato hanno visto
un incremento delle vendite del made in Marche sono gli Stati Uniti (+34,4 per cento), la Francia (+9,5 per cento), la Spagna (+14,5 per cento), la Germania (+4,2 per cento) e in genere il continente asiatico (+20,6 per cento). Esportazioni in calo, invece, in Russia (-0,8 per cento). Ma cosa acquistano gli stranieri? In Cina e in Russia, ma in genere nei Paesi extracomunitari, sono aumentate le vendite di calzature marchigiane (calate invece nei mercati Ue). Bene i macchinari in Asia e Usa, mentre i mobili nei
TABELLA .3 Fonte: elaborazioni su dati Istat.
Esportazioni nel primo semestre 2013
(variazioni percentuali sul primo semestre 2012) 40
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macchinari
elettrodom.
Altri paesi Europa centro-orientale
mobili America
Asia
Paesi asiatici compensano la flessione registrata un po’ ovunque. Il settore degli elettrodomestici, invece, seppur lievemente aumentato nei mercati extraUe, è diminuito nei Paesi dell’Unione (-4,5 per cento) e in Russia (-17,5 per cento). Si veda la Tabella 3.
IMPRESE
Poltrona Frau finisce in mani Usa Se ne va un altro marchio prestigioso del made in Italy: questa volta tocca alla marchigiana Poltrona Frau. E’ dei giorni scorsi infatti la notizia della cessione a seguito dell’accordo raggiunto tra il fondo della famiglia Montezemolo, Charme Investments, e Franco Moschini da una parte, e la statunitense Haworth dall’altra a cura della Redazione
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’accordo, in particolare, prevede la cessione – che sarà perfezionata entro il mese di aprile - di una partecipazione del 58,6 per cento del gruppo, per un prezzo di 2,96 per azione. Successivamente Haworth promuoverà un’OPA obbligatoria totalitaria sulla restante parte del capitale sociale di Pol-
trona Frau. Ceduto agli stessi acquirenti anche il 98 per cento del capitale della società proprietaria degli stabilimenti di Meda, che erano stati concessi in locazione al gruppo. Haworth, che ha sede a Holland (Michigan) e conta 6mila dipendenti, nel 2013 ha registrato 1,4 miliardi di dollari di ricavi.
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CREDITO
Al via la “Sabatini-bis” In attuazione del “decreto del fare” è stato emanato il decreto che – ricalcando la disciplina introdotta nel ’65 – prevede agevolazioni finanziarie a favore delle micro, piccole e medie imprese che investano in macchinari, impianti, beni strumentali, hardware, software e tecnologie digitali. Vediamo di cosa si tratta a cura della Redazione
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n particolare, la norma prevede che possano usufruirne le imprese appartenenti a tutti i settori produttivi - comprese agricoltura e pesca - che realizzano investimenti, anche mediante operazioni di leasing finanziario, in macchinari, impianti, beni strumentali d'impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché investimenti in hardware, software e tecnologie digitali. Come funziona l’agevolazione? Presso la Cassa Depositi e Prestiti viene istituito un plafond di risorse (fino a un massimo di 2,5 miliardi di euro) che banche ed intermediari finanziari, previa apposita convenzione potranno utilizzare per concedere alle Pmi fino al 31 dicembre 2016, finanziamenti di importo compreso tra 20mila e 2 milioni di euro a fronte degli investimenti indicati sopra. il Ministero dello Sviluppo Economico stanzia un contributo a favore delle Pmi a parziale copertura degli interessi sui finanziamenti bancari di cui sopra; il contribu-
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to è pari all’ammontare degli interessi, calcolati su un piano di ammortamento convenzionale con rate semestrali, al tasso del 2,75 per cento annuo per cinque anni;. A tal fine vengono stanziati 191,5 milioni di euro per gli anni 20142021. Sui predetti finanziamenti bancari le imprese possono usufruire della garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, nella misura massima dell'80 per cento dell'ammontare del finanziamento. Il decreto definisce inoltre la procedura stabilita per accedere all'agevolazione: A. all’atto della richiesta di finanziamento l’impresa presenta alla banca un'apposita dichiarazione-domanda, attraverso la quale attesta il possesso dei requisiti e il rispetto dei vincoli connessi agli investimenti; B. a seguito della delibera della banca, il Ministero dello Sviluppo Economico concede il contributo;
C. al completamento dell’investimento (che dev'essere autocertificato dall’impresa) il contributo viene erogato in quote annuali sulla base di uno specifico piano.
PER SAPERNE DI PIÙ: • Art. 2, D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modifiche dalla L. 9 agosto 2013, n. 98 (“Decreto del Fare”) • Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 27 novembre 2013
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CREDITO
Sabatini-bis: “avrà successo?” Luci e ombre caratterizzano la cosiddetta “nuova Sabatini”, fresca riedizione della legge che nel ’65 diede il via, con un consistente sostegno finanziario, a un importante processo che portò al rinnovamento dei macchinari e delle attrezzature delle nostre imprese di P. Duranti
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a nuova misura - prevista nel “decreto del fare” varato nello scorso mese di giugno ma tradotta in pratica soltanto in questi giorni – presenta indubbi aspetti positivi, primo tra tutti la manifestazione di interesse dimostrato dal nostro Ministero dello Sviluppo Economico nei confronti delle Pmi, vero asse portante del tessuto economico italiano. Atteggiamento, questo, che va salutato positivamente proprio perché per nulla scontato. Parimenti apprezzabile appare l’adeguamento della misura agevolativa al nuovo contesto economico, parecchio differente rispetto a quello di alcuni decenni fa (è ora finanziabile infatti anche l’acquisto di tecnologie digitali, hardware e software). Il provvedimento, peraltro, dovrebbe essere accompagnato da alcune considerazioni critiche: ci sarebbe da domandarsi, ad esempio, se può risultare veramente efficace un impegno di due miliardi e mezzo (a tanto ammonta lo stanziamento per la “nuova Sabatini”) da parte della Cassa Depositi e Prestiti – ai quali vanno ad aggiungersi i quasi 200 milioni a titolo di copertura degli interessi, erogati dal Ministero – per una mi-
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sura che forse non figura tra le priorità economiche del Paese. Mi chiedo se con quelle risorse non si sarebbe potuto alimentare il neonato fondo per il taglio del cuneo fiscale, che nell’ottica del Governo dovrebbe ricevere in dote i risparmi derivanti dalla spending review e il ricavato dalla lotta all’evasione fiscale. Si sarebbe fatto, a mio avviso, un ulteriore passo avanti sulla strada intrapresa (seppur timidamente, a detta di taluni osservatori) dall’ultima Legge di Stabilità. Abbiamo accennato alla lotta al sommerso: l’aver introdotto, nella “nuova Sabatini”, semplificazioni nella procedura diretta all’ottenimento dell’agevolazione, forse non era il miglior modo per contrastare fenomeni elusivi: al riguardo, temo che il previsto meccanismo di revoca del beneficio non rappresenti un valido deterrente, né un efficace rimedio sanzionatorio. Tanto più che il divieto di procedere alla dismissione del bene acquisito con il bonus in commento, appare eccessivamente breve (tre anni a decorrere dalla data di completamento dell’investimento). Se quelli descritti appaiono, a modesto parere di chi scrive, gli anelli debo-
li della catena, ci troviamo di fronte ad una buona occasione per rispolverare la figura del contratto di rete, così come disciplinata a livello normativo, quale momento di giusto equilibrio tra la volontà di sostenere l’ammodernamento del nostro apparato produttivo e le esigenze di contrasto all’evasione fiscale. Ancorare i benefici insiti nella “nuova Sabatini” al raggiungimento di valide forme aggregative tra le micro e piccole aziende, condurrebbe probabilmente ad un rafforzamento della nostra economia, anche in chiave internazionale, riducendo fortemente i rischi di manovre speculative nei confronti del Fisco.
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L AVORO
“Tra gli aspetti più interessanti, la coesione e la condivisione di intenti tra imprenditori e lavoratori e la spinta al ricambio generazionale”
Valore Lavoro: premiate le migliori buone pratiche aziendali La buona imprenditoria marchigiana dimostra di saper far fronte alla crisi, rivelando capacità di innovare, di fare ricerca e di cogliere nuove nicchie di mercato. La settima edizione dell'evento, promosso dalla Regione Marche con il contributo del Fondo Sociale Europeo è stata condotta dal giornalista di Rai 1 Paolo Notari
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’evento conclusivo della settima edizione, del Premio Valore Lavoro per il secondo anno, si è svolto ad Ancona, presso il Salone della Loggia dei Mercanti, alla presenza dell’Assessore regionale alla Formazione, Istruzione e Lavoro Marco Luchetti. Suo il saluto a tutti i presenti; l’assessore Luchetti ha voluto sottolineare il percorso compiuto dalla Regione in questo ultimo periodo: “Il lavoro oggi è un’emergenza e come istituzione abbiamo il dovere di fare tutto il possibile per sostenere domanda ed offerta e favorire il più possibile occupabilità e stabilità. Da vari mesi abbiamo iniziato un percorso volto ad analizzare il rapporto tra giovani e lavoro per proporre soluzioni ed interventi. Sostenere il lavoro vuole dire sostenere anche la buona imprenditoria, quella che non scappa e non delocalizza, ma accetta la sfida e sa rinnovarsi e reinventarsi,
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tutelando formazione ed occupazione”. La manifestazione, promossa dalla Regione Marche, con il contributo del Fondo Sociale Europeo, ha lo scopo di valorizzare le buone pratiche aziendali attuate dalle realtà imprenditoriali marchigiane a favore delle risorse umane e di condividerle tra aziende, istituzioni ed opinione pubblica. Esempi virtuosi, applicabili anche ad altre realtà, esempi di aziende che hanno fatto della crisi un’opportunità per riflettere su se stesse, analizzare il mercato alla ricerca di nuove nicchie, nuove esigenze ancora da soddisfare, hanno puntato su formazione, usufruendo anche di quegli interventi messi a punto dalle Istituzioni. Ma su tutto appare come fattore vincente la coesione, la comunanza di intenti con i lavoratori, con la certezza che insieme si possono vincere tutte le sfide. Dieci le aziende premiate, appartenenti a
diversi settori, dalle produzioni agricole biologiche alla meccanica, dalla cantieristica navale alla ricerca nelle nanotecnologie. Le Buone Pratiche Aziendali 2013 sono: • Antica Bottega Amanuense, Recanati (MC) • Azienda Agricola Biologica “Aureli Maccario”, Pievebovigliana (MC) • Azimut-Benetti S.p.A., Fano (PU) • Crognaletti s.r.l., Jesi (AN) • Dmm S.p.A., Montecalvo in Foglia (PU) • San Luigi Gonzaga s.r.l., Castorano (AP) • Santa Barbara Meccanica , Spinetoli (AP) • TeamSystem S.p.A., Pesaro (PU) • Techpol s.r.l., Morro d’Alba (AN) • Vega s.r.l., Ponzano di Fermo (FM) Premiato anche il valore della stabilità degli interventi e delle buone pratiche, attuate da aziende già vincitrici nelle edi-
zioni precedenti, che non hanno interrotto il loro impegno. Ad esse sono andate le menzioni “Fuori Concorso”: • Aethra Telecommunications A Tlc srl, Ancona (AN) • Bioaesis S.r.l., Jesi (AN) • Fattoria Petrini, Monte San Vito (AN) • Gerico Società Cooperativa Sociale, Fano (PU) • Giocamondo SC Spa, Ascoli Piceno (AP) • Idea 84 Srl, Montegranaro (FM) • Santarelli Costruzioni Spa, Ascoli Piceno (AP) • Sigma Spa, Altidona (FM) La menzione prevista per l’Associazione che ha segnalato il maggior numero di aziende, per il secondo anno è andata alla Provincia di Pesaro ed Urbino. Come oramai tradizione, anche per questa settima edizione, un momento
particolare è stato dedicato al tema della Sicurezza sul Lavoro, per premiare quell’impegno, quella speciale sensibilità che va anche oltre gli obblighi di Legge. 5 premi speciali, uno per provincia, assegnati da parte della Federazione dei Maestri del Lavoro d’Italia - Consolato Regionale Marche, sono andati a: • CNA Servizi Fermo s.r.l., Fermo (FM) • DB World s.r.l., Pesaro (PU) • I.T.I.C.I s.r.l., Tolentino (MC) • IPSA S.p.A., Castignano (AP) • Techpol s.r.l., Morro d’Alba (AN)
Aziende vincitrici sono state: Akos di Sandra Gouveia, Ascoli Piceno (AP) - Officine Tempi s.r.l., Fossombrone (PU)Papa Nicola s.r.l., Macerata (MC). La manifestazione, condotta dal giornalista di Rai Uno Paolo Notari, ha visto gli imprenditori avvicendarsi e prendere la parola per offrire una loro personale testimonianza. L’evento si è concluso con le foto di gruppo, in un clima di grande e autentico coinvolgimento.
Infine non possiamo dimenticare una novità di questa edizione che ha voluto attribuire 3 menzioni speciali a quelle “buone prassi aziendali che saranno ritenute particolarmente adatte per una loro replicabilità in altri contesti aziendali e per la possibilità di farne linee di intervento da co-finanziare con i Fondi Strutturali UE (FSE, FESR e FEASR)”. 63
INNOVAZIONE
“Le Università possono essere sia ape che polline in questo alveare. Polline nel senso della formazione e della creazione di capitale umano, e ape per quel che riguarda l’individuazione di quelle intelligenze, di quei talenti e di quella creatività che servono per trasformare le idee in business”
A Fabriano un nuovo ecosistema per favorire lo sviluppo del territorio E’ stato firmato nei giorni scorsi un accordo tra l’Università di Camerino e The Hive – Incubatore e Coworking, con l’obiettivo di favorire la nascita di ambienti fisici e virtuali nei quali promuovere la cultura dell’imprenditorialità a cura della Redazione
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a collaborazione si inserisce in un contesto strutturale, il coworking Creative Factory Villa Miliani, che vuole diventare punto di riferimento nel contesto marchigiano e nazionale per lo sviluppo di imprenditorialità basate sull’innovazione e luogo di confronto e di condivisione su idee e progetti comuni. L’accordo è stato sottoscritto da Flavio Corradini, Rettore dell’Università di Camerino, e da Manuela Guzzini, coordinatrice del progetto. Nel corso dell’evento è stato affrontato l’importante tema del funding delle start up, attraverso la presentazione del ruolo dei Business Angels, investitori informali che apportano del capitale proprio ad
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una o più start up, e della recente iniziativa proposta da Italia Lavoro denominata Manager to Work. Incentivare e reinserire nel mercato del lavoro ex dirigenti e quadri disoccupati è invece alla base dell’iniziativa Manager to Work, che mette a disposizione 9.715.000 euro del Fondo Sociale Europeo, suddivisi tra bonus alle aziende per le assunzioni ed incentivi ai manager per la creazione di impresa e l’autoimpiego. In particolare, l’avviso pubblico destinato ai manager prevede la concessione di un contributo per la creazione di impresa o l’autoimpiego fino ad un massimo di 25mila euro, elevabili a 50mila euro nel caso di impresa costituita da due ex dirigenti e/o
quadri disoccupati, oppure a 75mila euro se gli ex dirigenti e/o quadri disoccupati costituenti l’impresa sono più di due.
Flavio Corradini Rettore dell’Università di Camerino
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INNOVAZIONE
“Dobbiamo far sì che le idee dei giovani possano diventare realtà imprenditoriali”
Business Idea Award 2013: ecco i vincitori Tre giovani per tre nuove idee di business: a finanziarle i 100.000 euro di montepremi messi a disposizione dal primo contest di The Hive. Il verdetto della giuria e le premiazioni al Conero Golf Club di Sirolo. Un quarto premio anche dal pubblico a cura della Redazione
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ggi tre giovani si sono svegliati con una nuova vita. Sono i vincitori del Business Idea Award 2013, il primo contest di The Hive, l'incubatore e acceleratore marchigiano per imprese e start up. Incoronati nel corso di una cerimonia che si è tenuta al Conero Golf Club di Sirolo, questi ragazzi, scelti tra i dieci finalisti, da oggi potranno realizzare il loro sogno di creare una propria azienda, sviluppando l'idea di business con cui hanno partecipato al concorso. I loro progetti saranno infatti finanziati grazie alla divisione equanime del montepremi totale di 100.000 Euro. Vedrà, dunque, la luce il progetto "Quinoa
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Marche", sviluppato da Emanuele Zannini, e consistente nell'introduzione, nel contesto marchigiano, della coltivazione e trasformazione della quinoa, pianta erbacea classificata merceologicamente tra i cereali, con le caratteristiche di elevato contenuto proteico e completa assenza di glutine. Lo scopo è quello di produrre alimenti funzionali e innovativi dedicati a chi ha problemi di intolleranza al glutine e al lattosio. Spazio anche a "Synbiofood", di Andrea Cresci: si tratta di uno spin-off dell'Università di Camerino per la produzione e commercializzazione di alimenti a base di latte, cioccolato, frutta e yogurt contenenti pro-biotici, microrganismi utili a
mantenere l'equilibrio della flora intestinale, migliorare le funzioni digestive e intestinali, e rafforzare le difese immunitarie. Nel terzetto vincente anche "Visionar", di Andrea Andreucci, che ha presentato un progetto per la costruzione di un veicolo elettrico a due ruote ad alte prestazioni, smontabile, adatto per tutti i tipi di percorso e gestibile attraverso dispositivi smartphone e tablet. Dopo la presentazione di tutti i progetti nella forma di un elevator pitch di 5 minuti più 5 minuti di domande, i vincitori sono stati decretati da una giuria tecnica composta da Russell Luxford, referente del fondo privato internazionale Green-
vale Group che finanzia il progetto, Marie Tureckova, Claudio Schiavoni, Flavio Corradini, Manuela Guzzini, Michele Barchiesi, Cristina Panara, Alessandro Stecconi e Gerardo Urti. Premiate l'innovazione e la voglia di intraprendere, fondamentali nel difficile periodo che stiamo attraversando, come ha evidenziato Claudio Schiavoni, presidente di Confindustria Ancona: "La creazione di nuove imprese e lo sviluppo di nuovi prodotti -ha detto- è uno degli asset fondamentali di oggi per Confindustria". Sulla stessa lunghezza di pensiero anche Flavio Corradini, rettore dell'Università di Camerino, che ha così commentato:
"Oggi si è parlato di giovani imprese ed innovazione. Non potevamo mancare e siamo ben contenti di partecipare a questo progetto". Una voce che si leva unanime anche da parte delle istituzioni, rappresentate in serata da Sara Giannini, assessore regionale all'Industria, Artigianato e Sostegno all'innovazione per i settori produttivi. "Dobbiamo far sì che le idee dei giovani possano diventare realtà imprenditoriali -ha aggiunto la Giannini-. In questo senso stiamo lavorando molto per sostenere e incentivare questi progetti". Nel corso dell'evento anche il folto pubblico che ha preso parte alla serata ha potuto esprimere la propria preferenza.
Agli spettatori è stato infatti consegnato un biglietto nel quale indicare il progetto che ritenevano migliore. E ad aggiudicarsi il premio del pubblico è stata Caterina Pirani, con il suo "Sepasé", oggetto multifunzione che si trasforma da sedia a separé o tavolino, facile da trasportare e da spostare. A lei è stato assegnato dunque un quarto premio, consistente in voucher per servizi di consulenza.
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NOVITÀ DI FINE ANNO
Una sintesi della Legge di Stabilità Ristrutturazioni edilizie, fonti rinnovabili, cartelle Equitalia, contributi alle imprese: numerose le novità introdotte dalla Manovra 2014 a cura della Redazione
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umerose le novità contenute nella Legge di Stabilità: partendo dalle agevolazioni, sono stati stanziati nuovi fondi per i contratti di sviluppo nel settore industriale (compresi quelli relativi alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli e ittici) da realizzare in regioni diverse dalle aree dell'obiettivo Convergenza e per contratti di sviluppo in ambito turistico. Potranno usufruire di ulteriori risorse anche il Fondo per la crescita sostenibile, il Fondo rotativo di cui all'articolo 2, primo comma 1, del decreto-legge 28 maggio 1981, n. 251, convertito con la Legge 29 luglio 1981, n. 394 (anche per le imprese del settore agroalimentare che si aggregano ai fini di promozione, sviluppo e consolidamento sui mercati esteri, attraverso apposite strutture associative). Previsti contributi anche per favorire la promozione delle tradizioni e dei prodotti agroalimentari italiani, al fine di valorizzare la cultura gastronomica nazionale soprattutto all'estero e l'immagine dei ristoranti italiani. Previsti inoltre contributi per 290 milioni nel 68
triennio 2014-2016 per il settore marittimo e stanziate risorse per il Fondo per le Pmi. Per i contributi erogati a decorrere dal 1° gennaio 2014, le imprese italiane ed estere operanti in Italia che hanno usufruito di contributi pubblici in conto capitale, se entro tre anni dalla concessione degli stessi delocalazzano la propria produzione dal sito incentivato a un Paese extraUe, con una conseguente riduzione del personale di almeno il 50 per cento, decadono dall'agevolazione e devono restituire i contributi in conto capitale ricevuti. Le modalità e i tempi di restituzione sono determinate dai soggetti erogatori dei contributi. A decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2014, passa da 20mila a 15mila l’importo massimo deducibile ai fini Irap per ciascun nuovo dipendente assunto. Sempre in materia di Irap, la Manovra 2014 estende alla determinazione del valore della produzione netta ai fini Irap la disciplina relativa al transfer pricing; la regola si applica anche ai periodi d'imposta successivi a quello in corso alla data del 31 dicembre 2007.
Cambia poi la misura delle detrazioni di cui all’art. 13 del D.P.R. 917/1986 e si prevede che le detrazioni fiscali per gli interventi di efficienza energetica si applichino nelle seguenti misure: 65 per cento per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014 e 50 per cento per quelle sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2015. Tali detrazioni si applicano anche alle spese sostenute per interventi relativi a parti comuni degli edifici condominiali o che interessino tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio, nelle seguenti misure: 65 per cento per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 30 giugno 2015 e 50 per cento per quelle sostenute dal 1° luglio 2015 al 30 giugno 2016. Invece per le spese documentate, relative agli interventi di ristrutturazione edilizia (di cui all'art. 16-bis, comma 1, del Tuir) spetta una detrazione fino ad un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare. La detrazione è fissata nelle seguenti misure: 50 per cento per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31
dicembre 2014 e 40 per cento per quelle sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2015. Si ricorda che ai contribuenti che fruiscono della detrazione prevista per gli interventi edilizi spetta anche una detrazione, fino a concorrenza dell’imposta dovuta, per le ulteriori spese documentate sostenute per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica, finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione; la detrazione, da ripartire tra gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo, spetta nella misura del 50 per cento delle spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2014 ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro. La Legge di Stabilità estende inoltre gli articoli 5 e 7 della Finanziaria 2002 (L. 28 dicembre 2001, n. 448) anche alla rideterminazione dei valori di acquisto delle partecipazioni non quotate e dei terreni edificabili e con destinazione agricola posseduti alla data del 1° gennaio 2014.
Le relative imposte sostitutive possono essere rateizzate fino ad un massimo di tre rate annuali di pari importo, a decorrere dal 30 giugno 2014; sull'importo delle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi nella misura del 3 per cento annuo, da versarsi contestualmente. La redazione e il giuramento della perizia devono essere effettuati entro la predetta data del 30 giugno 2014. I soggetti Ires che non adottano gli Ias possono rivalutare i beni d'impresa e le partecipazioni di cui alla sezione II del capo I della L. 21 novembre 2000, n. 342, ad esclusione degli immobili-merce, risultanti dal bilancio dell'esercizio in corso al 31 dicembre 2012. La rivalutazione: a. dev'essere eseguita nel bilancio o rendiconto dell'esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2012, per il quale il termine di approvazione scada successivamente al 1° gennaio 2014; b. deve riguardare tutti i beni appartenenti alla stessa categoria omogenea; c. dev'essere annotata nel relativo in-
ventario e nella nota integrativa. Il saldo attivo della rivalutazione può essere affrancato, in tutto o in parte, applicando un'imposta sostitutiva di Ires, Irap ed eventuali addizionali nella misura del 10 per cento da versare in tre rate annuali di pari importo, senza pagamento di interessi, di cui la prima entro il termine di versamento del saldo delle imposte sui redditi dovute per il periodo d'imposta con riferimento al quale la rivalutazione è eseguita, e le altre con scadenza entro il termine rispettivamente previsto per il versamento a saldo delle imposte sui redditi relative ai periodi d'imposta successivi. Gli importi da versare possono essere compensati. Il maggior valore attribuito ai beni in sede di rivalutazione si considera riconosciuto ai fini Ires ed Irap a decorrere dal terzo esercizio successivo a quello con riferimento al quale la rivalutazione è stata eseguita, mediante il versamento di un'imposta sostitutiva di Ires, Irap ed addizionali nella misura del 16 per cento per i beni ammortizzabili e del 12 per cento per i beni non ammor69
NOVITÀ DI FINE ANNO tizzabili. In caso di cessione a titolo oneroso, assegnazione ai soci, destinazione a finalità estranee all'esercizio dell’impresa o al consumo personale o familiare dell'imprenditore dei beni rivalutati in data anteriore a quella di inizio del quarto esercizio successivo a quello nel cui bilancio la rivalutazione è stata eseguita, ai fini della determinazione delle plusvalenze o minusvalenze si ha riguardo al costo del bene prima della rivalutazione. Si prevede inoltre che le norme in materia di rivalutazione dei beni immateriali, contenute nell'art. 15, commi 10-bis e 10-ter, del D.L. 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modifiche dalla L. 28 gennaio 2009, n. 2, si applichino anche alle operazioni effettuate a decorrere dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2012. In tal caso l’imposta sostitutiva è dovuta in un'unica rata, da versare entro il termine di scadenza del saldo delle imposte sui redditi dovute per il periodo d'imposta in riferimento al quale l'operazione è effettuata. L'imposta sostitutiva dovuta per le operazioni effettuate nel periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2012 dev'essere versata entro il termine di scadenza del saldo delle imposte sui redditi dovute per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2013. Gli effetti del riallineamento – che decorrono dal secondo periodo d'imposta successivo a quello del pagamento dell'imposta sostitutiva - si intendono revocati in caso di atti di realizzo riguardanti le partecipazioni di controllo, i marchi d'impresa e le altre attività immateriali o l'azienda cui si riferisce l'avviamento affrancato, anteriormente al quarto periodo di imposta successivo a quello del pagamento dell'imposta sostitutiva. Si precisa peraltro che l'esercizio dell'opzione per il riallineamento non è consentito sui valori oggetto delle opzioni per i regimi di cui agli articoli 172, comma 10-bis, 173, comma 15-bis, e 176, comma 2-ter, del Tuir, e all'art. 15, commi 10, 11 e 12, del citato D.L. 185/2008. Sull’argomento seguirà un provvedimento attuativo. Per gli immobili utilizzati in leasing da professionisti, la deduzione è ammessa per un periodo non inferiore a 12 anni. La norma si applica ai contratti stipulati dal 1° gennaio 2014. I pagamenti dei canoni di locazione di unità abitative non devono essere corrisposti in contanti, ma
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obbligatoriamente in forme e modalità che ne assicurino la tracciabilità. La regola – che si applica indipendentemente dall'importo del canone - non si estende ai contratti relativi ad alloggi di edilizia residenziale pubblica. In relazione ai beni concessi in leasing, per l'impresa utilizzatrice la deduzione è ora ammessa per un periodo non inferiore alla metà (e non più i due terzi) del periodo di ammortamento corrispondente al coefficiente stabilito. In caso di beni immobili, la deduzione è ammessa per un periodo non inferiore a 12 anni. Tra gli atti soggetti all'imposta proporzionale di registro benchè assoggettati ad Iva (ex art. 10, comma 1, n. 8-ter, del D.P.R. 633/1972) rientrano ora anche le cessioni, da parte degli utilizzatori, di contratti di leasing aventi ad oggetto immobili strumentali, anche da costruire (art. 40, comma 1-bis, D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131). Dal 1° gennaio 2014 tali cessioni sono assoggettate ad imposta di registro, con l'aliquota del 4 per cen-
Relativamente ai ruoli emessi da uffici statali, agenzie fiscali, regioni, province e comuni, affidati in riscossione fino al 31 ottobre 2013, i debitori possono estinguere il debito con il pagamento, entro il 28 febbraio 2014: a. di una somma pari all'intero importo originariamente iscritto a ruolo, oppure a quello residuo, con esclusione degli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e degli interessi di mora (di cui all'art. 30 del D.P.R. 602/1973); b. delle somme dovute a titolo di remunerazione di cui all'art. 17 del D.Lgs. 13 aprile 1999, n. 112. Entro il 30 giugno 2014 l'agente della riscossione deve: a. trasmettere, anche in via telematica, a ciascun ente interessato, l'elenco dei debitori che hanno effettuato il versamento nel termine previsto e dei codici tributo per i quali è intervenuto il pagamento; b. informare, mediante posta ordinaria, i debitori che hanno effettuato il versamento nel termine previsto, dell'avvenuta estinzione del debito. La riscossione dei carichi resta sospesa fino al 15 marzo 2014, e restano sospesi i termini di prescrizione. La definizione agevolata si applica anche agli avvisi esecutivi emessi dalle agenzie fiscali e affidati in riscossione fino al 31 ottobre 2013. È istituita l'imposta unica comunale (Iuc), basata su due presupposti impositivi: il possesso di immobili e e la fruizione di servizi comunali. La Iuc si compone dell'Imu - di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali - e di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (Tasi), a carico sia del possessore che dell'utilizzatore dell'immobile, e nella tassa sui rifiuti (Tari), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell'utilizzatore. L'Imu relativa agli immobili strumentali è deducibile ai fini della determinazione del reddito di impresa e del reddito derivante dall'esercizio di arti e professioni nella misura del 20 per cento (30 per cento per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2013). La medesima imposta è indeducibile ai fini dell'Irap.
Professionisti: la deduzione è ammessa per un periodo non inferiore a 12 anni to. L'imposta si applica sul corrispettivo pattuito per la cessione aumentato della quota capitale compresa nei canoni ancora da pagare oltre al prezzo di riscatto. A decorrere dal periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2013, per poter utilizzare in compensazione i crediti relativi alle imposte sui redditi e alle relative addizionali, alle ritenute alla fonte di cui all'art. 3 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, alle imposte sostitutive delle imposte sul reddito e all'Irap, per importi superiori a 15.000 euro annui, occorre il visto di conformità di cui all'art. 35, comma 1, lettera a), del D.Lgs. 241/1997, relativamente alle singole dichiarazioni dalle quali emerge il credito. In alternativa, la dichiarazione dev'essere sottoscritta dai soggetti di cui all'art. 1, commi 4 e 5, del D.P.R. 22 luglio 1998, n. 322. In caso di infedele attestazione si applica la sanzione di cui all'art. 39, comma 1, lettera a), primo periodo, del D.Lgs. 9 luglio 1997, n. 241.
Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Approvazione subordinata alla valutazione del merito creditizio. Per le condizioni contrattuali ed economiche si rinvia ai fogli informativi a disposizione della clientela nel sito Internet della Banca e presso ogni Filiale. Ottobre 2013
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NOVITÀ DI FINE ANNO
Spesometro, nessuna sanzione per le comunicazioni inviate entro il 31 gennaio 2014
Un po’ di chiarezza nell’intricata disciplina che regolamenta lo spesometro, cioè la comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva, è stata fatta nelle scorse settimane dall’Agenzia delle Entrate. Vediamo di cosa si tratta a cura della Redazione
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uanto alle sanzioni, in particolare, esse non si applicano nel caso in cui la comunicazione sia stata inviata entro il 31 gennaio 2014 oppure il contribuente abbia rettificato o sostituito le precedenti comunicazioni, sempreché quelle integrative o sostitutive siano state trasmesse entro la predetta data del 31 gennaio 2014. Il modello polivalente – che potrà essere conservato su supporto informatico, ai sensi dell’art. 43 del D.P.R. 600 del 1973 – per gli anni 2012 e 2013 è obbligatorio, indipendentemente dalla registrazione nel registro dei corrispettivi, per le fatture emesse di importo pari o superiore a 3.600 euro lordi (pur essendo possibile comunicare anche le fatture di importo 72
inferiore). Quanto alle operazioni prive di corrispettivo, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che devono essere comunicate anche le cessioni gratuite di beni che formano oggetto dell'attività d'impresa (per la cui base imponibile si deve fare riferimento all’art. 13 del D.P.R. 633 del 1972) e la destinazione di beni a finalità estranee all’impresa. Non solo: in presenza di cessioni gratuite di beni oggetto di autofatturazione rientranti nell’attività propria dell'impresa da parte dell’impresa cedente, va indicata la partita Iva del cedente; per la cessione gratuita, la fattura emessa con sola rivalsa dell'Iva dev’essere riportata indicando come imponibile il valore minimo di un euro. Nel quadro FR, la casella “autofattura”
va barrata in assenza di elementi sufficienti ad individuare la controparte non residente (come ad esempio quando la documentazione emessa dalla controparte non residente è illeggibile o reca dati formalmente inutilizzabili). In caso di acquisto da un imprenditore agricolo esonerato dall’emissione della fattura, ai sensi dell’art. 34, comma 6, del decreto Iva oppure di acquisto per il quale il cessionario o committente obbligato alla comunicazione, regolarizza con l’autofattura e con il versamento della relativa imposta, è possibile utilizzare la casella in commento, indicando la partita Iva della controparte.
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NOVITÀ DI FINE ANNO
Ampliato il “bonus arredo”: aumentano le detrazioni per l’acquisto dei mobili Numerose le novità contenute nei due decreti “milleproroghe” di fine dicembre: dagli adempimenti antincendio per gli alberghi al “bonus arredo”, dai compensi per le collaborazioni con la Pubblica Amministrazione alle fonti rinnovabili a cura della Redazione
E
’ stato prorogato di un altro anno – fino al 31 dicembre 2014 - il termine entro il quale le strutture ricettive turistico-alberghiere con oltre 25 posti letto, esistenti alla data di entrata in vigore del Dm 9 aprile 1994, che siano in possesso dei requisiti per l'ammissione al piano straordinario biennale di adeguamento antincendio approvato con il Dm 16 marzo 2012, devono completare l'adeguamento alla normativa antincendio. Le spese relative all'acquisto di mobili, per i quali si intende usufruire della detrazione Irpef riconosciuta come “bonus arredo”, ora possono essere superiori a quelle sostenute per i lavori di ristrutturazione agevolate (art. 1, comma 139, lettera d), n. 3), della Legge di Stabilità 2014). Fino al 31 dicembre 2013, le indennità, i compensi, i gettoni, le retribuzioni e le altre utilità corrisposti dalle Pubbliche Amministrazioni di cui all'art. 1, comma 3, della L. 31 dicembre 2009 n. 196, ai componenti di organi di indirizzo, direzione e controllo, consigli di ammi-
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nistrazione e organi collegiali e ai titolari di incarichi di qualsiasi tipo, non possono superare gli importi risultanti alla data del 30 aprile 2010, come ridotti dal Dl n. 78 del 2010. Per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili realizzati (o in fase di realizzazione) sui fabbricati ubicati nelle zone colpite dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, distrutti od oggetto di ordinanze di sgombero, spettano gli incentivi di cui al Dl n. 74 del 2012 se entreranno in esercizio entro il 31 dicembre 2014. Gli impianti alimentati da fonti rinnovabili già autorizzati alla data del 30 settembre 2012 accedono agli incentivi vigenti al 6 giugno 2012, se entrano in esercizio entro il 31 dicembre 2014. Viene prorogata al 31 dicembre 2014 l'applicazione della disciplina delle “zone a burocrazia zero” nei territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, interessati dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012. Fino al 31 dicembre 2014, i soggetti che alla data del 31 ottobre 2007 prestavano consu-
lenza in materia di investimenti, possono continuare a svolgere il servizio di cui all'art. 1, comma 5, lettera f), del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, senza detenere somme di denaro o strumenti finanziari di pertinenza dei clienti. Tale possibilità non è pregiudicata dalla riserva di attività di cui all'art. 18 del citato D.Lgs. n. 58 del 1998. Negli appalti pubblici, per le iscrizioni richieste o rinnovate fino al 31 dicembre 2014 (il termine viene quindi posticipato di un anno) il possesso dei requisiti di adeguata idoneità tecnica e organizzativa di cui all'art. 189, comma 3, del D.Lgs. n. 163 del 2006 può essere sostituito dal possesso di attestazioni SOA, per importo illimitato nelle categorie indicate nella norma.
Per saperne di più • D.L. 30 dicembre 2013, n. 150 • D.L. 30 dicembre 2013, n. 151 (Gazzetta Ufficiale n. 304 del 30 dicembre 2013)
IO, SE NON HO LA MIA PREP, MI IRRITO. Sono Diego, rugbista professionista. Ma per i miei compagni sono “Faccia d’Angelo”. Perché? Perché ho la pelle delicata. Fortuna che c’è Prep che mi protegge prima, durante e dopo la rasatura; la uso ogni giorno: con quel suo profumo inconfondibile lascia il mio viso morbido, protetto e con una sensazione di freschezza che dura tutta la giornata. E poi la mia crema dermoprotettiva Prep è perfetta per qualsiasi tipo di irritazione cutanea: così, anche contro vento, sole, punture di insetti, con Prep vado sempre in meta.
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NOVITÀ DI FINE ANNO
Cartelle di Equitalia rateizzabili fino a 120 rate Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, avvenuta nelle scorse settimane, del decreto ministeriale che attua il cosiddetto “decreto del fare”, si completa e diventa operativa la nuova disciplina relativa alla rateizzazione delle somme iscritte a ruolo, contenute in cartelle emanate da Equitalia nei confronti sia di persone fisiche sia di aziende e società a cura della Redazione
In particolare, il provvedimento prevede la possibilità di rateazione fino a 120 rate mensili in caso di comprovata e grave situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica, come risulta dal seguente prospetto LA DISCIPLINA DELLA RATEIZZAZIONE DI SOMME ISCRITTE A RUOLO
A - Piano di rateazione ordinario (1)
Su richiesta del contribuente, in caso di temporanea situazione di obiettiva difficoltà, l'agente della riscossione può concedere la rateizzazione fino ad un massimo di 72 rate mensili. (2)
Art. 19, comma 1, D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602
B - Piano di rateazione in proroga ordinario (3) (4)
In caso di comprovato peggioramento della situazione di cui sopra, la dilazione concessa può essere prorogata una sola volta, per un ulteriore periodo e fino a 72 mesi. (2) Tale possibilità opera a condizione che non sia intervenuta decadenza.
Art. 19, comma 1-bis, D.P.R. n. 602/1973
C - Piano di rateazione straordinario (1)
Nei casi in cui il debitore si trovi, per ragioni estranee alla propria responsabilità, in una comprovata e grave situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica, la rateazione di cui alla lettera A può essere aumentata fino a 120 rate mensili.
D - Piano di rateazione in proroga straordinario (3) (4)
Nei casi in cui il debitore si trovi, per ragioni estranee alla propria responsabilità, in una comprovata e grave situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica, la rateazione di cui alla lettera B può essere aumentata fino a 120 rate mensili. Il mancato accoglimento della richiesta non preclude la possibilità di chiedere un piano di rateazione ordinario, anche in proroga.
Art. 19, comma 1-quinquies, D.P.R. n. 602/1973, introdotto dall'art. 52, comma 1, lettera a), n. 1), D.L. 69/2013, conv. con legge n. 98/2013
1. In sede di richiesta di un piano di rateazione, il debitore può chiedere alternativamente un piano di rateazione ordinario (fino a 72 rate) o un piano di rateazione straordinario (fino a 120 rate). 2. Il debitore può chiedere che il piano di rateazione preveda, in luogo di rate costanti, rate variabili di importo crescente per ciascun anno (art. 19, comma 1-ter, D.P.R. n. 602/73). 3. In sede di richiesta di proroga di un piano di rateazione ordinario, il debitore può chiedere alternativamente un piano di rateazione in proroga ordinario (fino a 72 rate) o un piano di rateazione in proroga straordinario (fino a 120 rate). 4. In sede di richiesta di proroga di un piano di rateazione straordinario, il debitore può chiedere alternativamente un piano di rateazione in proroga ordinario (fino a 72 rate) o un piano di rateazione in proroga straordinario (fino a 120 rate).
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“Comprovata e grave situazione di difficoltà”
È la situazione in cui ricorrono congiuntamente le seguenti condizioni: accertata impossibilità per il contribuente di eseguire il pagamento del credito tributario secondo un piano di rateazione ordinario; solvibilità del contribuente, valutata in relazione al piano di rateazione concedibile.
Decadenza
In caso di mancato pagamento, nel corso del periodo di rateazione, di 8 rate, anche non consecutive, il debitore decade automaticamente dalla rateazione e l'intero importo iscritto a ruolo ancora dovuto è immediatamente ed automaticamente riscuotibile in unica soluzione e il carico non può più essere rateizzato (art. 19, comma 3, D.P.R. n. 602/1973, modificato dall'art. 52, comma 1, lettera a), n. 2), del D.L. n. 69/2013).
PIANI STRAORDINARI Affinchè un piano straordinario di rateizzazione possa essere concesso, occorre che: 1. la situazione sia attestata dal debitore attraverso un'istanza motivata, da produrre all'agente della riscossione; 2. ricorrano congiuntamente due condizioni: • l'accertata impossibilità di eseguire il pagamento del debito tributario secondo un piano ordinario; • la solvibilità del debitore stesso, valutata in relazione al piano di rateazione concedibile.
SUSSISTENZA DELLE CONDIZIONI Entrambe le condizioni sussistono nelle seguenti ipotesi:ì Contribuente
IMPORTO DELLA RATA Superiore al 20 per cento del reddito mensile del nucleo familiare del richiedente, avuto riguardo all'Indicatore della Situazione Reddituale (Isr), rilevabile dall'Isee.
Persone fisiche
Ditte individuali in regime semplificato
Attenzione L'Isee dev'essere allegato all'istanza. Superiore al 10 per cento del valore della produzione, rapportato su base mensile e individuato sulla base dell'art. 2425, numeri 1), 3) e 5), del Codice civile.
Altri soggetti
Indice di liquidità [(Liquidità differita + Liquidità corrente) / Passivo corrente]: dev'essere compreso tra 0,50 ed 1. Notabene La documentazione contabile aggiornata dev'essere allegata all'istanza.
NUMERO DELLE RATE Dev'essere modulato sulla base del rapporto esistente tra la rata e il reddito o il valore della produzione, secondo le tabelle A e B allegate al D.M. 6 novembre 2013.
PIANI GIÀ ACCORDATI I piani di rateazione ordinari (anche di rateazione in proroga) che siano già stati rilasciati possono essere aumentati fino a 120 rate.
Per saperne di più: • D.M. 6 novembre 2013 • art. 52, D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito con modifiche dalla L. 9 agosto 2013, n. 98
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MARE NOSTRUM
La mia vita a vele spiegate “Navigare necesse est, vivere non est necesse!”: a tu per tu con il campione di vela pesarese Pietro Corbucci di A. Dachan
L
o scorso 17 novembre, in occasione della Zerodistanze Cup al Club Nautico Scarlino ha conquistato il podio, con un ottimo terzo posto; vuole raccontarci questa avventura? “Questo piazzamento, a dire il vero, ha sorpreso anche me ed il mio equipaggio formato, per l'occasione, da amici di vecchia data. Colgo l'occasione per ringraziarli citando: il tailer Gian Matteo Paulin (colui che regola le vele di prua, fiocco e spinnaker), il randista Marco Franchini (regolatore della vela principale) ed il prodiere Alessandro Tonelli (l'uomo delle manovre di prua). Questa manifestazione alla quale abbiamo preso parte, é un Match Race (formula avvincente che vede due barche sfidarsi come in American's Cup) specialità che avevo abbandonato da diversi anni a causa dei costi troppo elevati. Ora, con l'aiuto di un mio armatore milanese, stiamo cercando sponsor per ricominciare a partecipare a qualche evento, compatibilmente con le regate di flotta, mia principale occupazione”. Facciamo un passo indietro: quando ha iniziato a praticare vela? “Ho iniziato per gioco nell'estate del 1992, frequentando un corso di vela sui Flyng Junior
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(barca scuola utilizzata in passato) proprio qui a Pesaro, dove vivo quando non sono in giro per regate, nel Club dove nei mesi estivi insegno vela a ragazzi dai 6 ai 15 anni”. Può descriverci una giornata tipo di un velista? “Durante le giornate d'allenamento, sveglia alle 7, colazione poi in barca con il team per preparare la barca all'uscita. Una volta in mare o sul lago, si svolge il programma deciso in precedenza: prova vele, manovre per affiatare l'equipaggio, regolazione dell'albero in base alle condizioni e vele che si utilizzano. Tutto questo rivolto a trovare la migliore messa a punto e velocità della barca. Nei giorni di regata, si cerca di mettere a frutto il lavoro svolto rimanendo concentrati e uniti con l'equipaggio, dove fortunatamente, in questo sport é determinante”. Quali opportunità offre il territorio per chi ama praticare questo sport? “Offre numerosi circoli nautici con ottime scuole di vela e squadre agonistiche per giovani promettenti velisti. Nello specifico, Senigallia, Numana e Civitanova Marche, stanno lavorando molto bene da anni, riuscendo a portare atleti a competizioni quali Olimpiadi ed American's Cup. Ci sono anche importanti porti, primo fra
tutti Ancona, che nel medio Adriatico, é sicuramente un punto di riferimento per tanti utenti del mondo della nautica sia nella cantieristica che nel diporto”. Esiste una tradizione velica marchigiana? “Certo, fin da tempi antichi, dove la navigazione era soltanto a vela, la marineria marchigiana si é distinta sia nel commercio con le coste di tutto l'Adriatico sia nella pesca, stendendo così le basi per importanti realtà ancora oggi in piena attività”. Lo scorso giugno nelle Marche si è svolto il Mondiale di vela d'altura. Ha preso parte a questa competizione? “E' stato sicuramente l'evento velico clou dell'anno svolto nel Mediterraneo. Centodieci barche da dodici nazioni con un livello tecnico davvero alto, hanno sicuramente contribuito a dare un'ottima immagine e mostrato le potenzialità delle infrastrutture presenti nella nostra splendida regione. Per l'occasione timonavo un'imbarcazione da crociera di 43 piedi (circa 13
metri) appena varata, quindi ancora da terminare la messa a punto, finendo sesti all'interno della nostra classe. Ho gareggiato numerose volte nei pressi del Conero, ma una settimana così ventosa a fine giugno, non se l'aspettava nessuno, tanto meno gli organizzatori che sono riusciti ugualmente a ben figurare sia in mare che a terra”. Quali saranno i suoi prossimi impegni sportivi? “Purtroppo, con il momento storico che stiamo vivendo, molti armatori hanno rinunciato alle regate oltre oceano, quindi rimarrò in Italia per preparare al meglio la prossima stagione che inizierà i primi di marzo prossimo. Parteciperò ai campionati invernali di Ravenna (il più numeroso d'Italia), Lago di Garda e soltanto a qualche tappa di quello Ligure nel Tigullio”. Come descriverebbe, in una frase, il suo rapporto con il mare? “Navigare necesse est, vivere non est necesse!”.
UNA VITA •1997 Campionato Italiano Laser 2° Juniores (Lago di Como); •2000 Campionato Italiano Blue Sail 24 1° (Rimini); •2002 Campionato Italiano Macht Race, under 25 1° (Trieste); •2003 Criterium Nazionale Matche Race 1° (Sanremo); •2006 Campionato Europeo IMS 1° (Punta Ala su imbarcazione Wind Song); •2006 Campionato Mondiale 2° (Creta GRE su imbarcazione Wind Song); •2010 BMW Match Race Cup World Final 3° (Auckland Nzl); •2011 Campionato del Mondo ORC 1° (Cress CRO su imbarcazione Enfant Terrible); •2012 Campionato Italiano Protagonist 2° (Lago di Garda); •2012 Campionato Italiano SB20 1° (Alassio);
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INTERNAZIONALIZZAZIONE
Agroalimentare volano dell’export In questi ultimi anni l’attività di Ex.It. si è ampliata, attivando la sua programmazione anche nel settore dell’agroalimentare. Questa scelta nasce dalla consapevolezza di doversi occupare di tutti i settori produttivi della nostra provincia e delle imprese in essa operanti ma anche dalla convinzione che l’agroalimentare rappresenti un traino per tutti gli altri comparti. di Luca Bartoli (*)
L
e imprese agricole e agroalimentari della provincia di Macerata vantano produzioni di altissima specializzazione e - ad eccezione delle colture orticole e di cereali, che occupano notevoli superfici e sono di alta rilevanza – rappresentano attività di nicchia di altissimo valore, anche per la tradizione e la cultura che portano con sé. Basti ricordare la salumeria, la viticoltura (con i vini e il vino cotto), prodotti come il tartufo, il miele, la carne bovina della razza marchigiana e, ancora, tutte le lavorazioni casearie legate alle tradizioni della pastorizia: produzioni limitate ma economicamente molto rilevanti e risultati di eccellenza sul panorama italiano. A questa realtà non poteva non corrispondere un forte impegno di Ex.It. nel settore agricolo e nella sua integrazione con altri comparti produttivi, attraver-
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so forme specifiche di collaborazione, ad integrazione delle varie iniziative. In quest’ottica è diventato naturale, in occasione della fiera della calzatura, organizzare momenti di degustazione e di promozione dell’agroalimentare della provincia, così come è stato naturale che in manifestazioni internazionali si siano portati i nostri prodotti di eccellenza come ambasciatori del territorio. Oltre alla realizzazione di specifici interventi per il comparto agroalimentare si sono rivelate di grande validità alcune iniziative comuni, come ad esempio l’organizzazione, in occasione della Fiera di Francoforte dedicata agli strumenti musicali, di una serata a tema che combinasse prodotti agroalimentari e musica. E’ stata un’iniziativa di grande successo con centinaia di partecipanti, all’insegna della convivialità, del buon bere e del
buon mangiare come vessilli di un Paese e di un territorio, in integrazione perfetta con i momenti culturali; per questo motivo c’è l’intenzione di ripeterla anche in futuro. Oltre alle iniziative svolte all’estero, l’attività di Ex.It. si è consolidata nel settore dell’agroalimentare anche con interventi mirati in loco, come ad esempio l’avvio dell’attività della Civica Enoteca Maceratese. Si tratta di uno spazio realizzato dalla Camera di Commercio ma gestito e organizzato da Ex.It. Dopo anni di parole e vari tentativi più o meno riusciti, finalmente da un paio d’anni l’attività è iniziata a pieno ritmo, arricchendosi ogni giorno di iniziative e di eventi promozionali. Il format è innovativo: l’Enoteca è stata trasformata in uno spazio in cui si incontrano cultura e produzione, dove si susseguono eventi, conferenze, incontri
informativi e trovano una vetrina prestigiosa tutte le produzioni, dal vino all’olio, dal vino cotto alle confetture. Questa formula ha portato migliaia di persone nel corso dei mesi a visitare e conoscere produttori e produzioni che costituiscono il frutto del lavoro delle nostre imprese e del territorio. L’Enoteca controlla inoltre rigidamente i prodotti che ospita, mette al bando quelli contraffatti e sceglie solo ed esclusivamente le eccellenze garantite del nostro territorio, facendosi promotrice di una battaglia per l’originalità, la qualità, la tutela dei produttori virtuosi e dei consumatori. Affiancare la tradizione enogastronomica a momenti di approfondimento vuole inoltre rappresentare un chiaro, duplice segnale: da una parte si vuole sottolineare l’importanza per il nostro territorio di investire in cultura, promuoverla come una delle risorse più
preziose ma spesso lasciate inespresse o addirittura mortificate; dall’altra si intende incoraggiare la sinergia tra settori che, seppur apparentemente lontani, possono interagire, rappresentare l’originalità e l’essenza dei luoghi e fare da volano all’economia. La volontà di Ex.It. è dunque quella di potenziare ancora l’attività nel settore agroalimentare, giungendo ad una seria promozione del territorio. Un territorio, va detto, che già di per sé gode di buona salute sia per la solidità economica sia per una qualità della vita che raggiunge ogni anno i gradini più alti negli standard di valutazione nazionale; a titolo di esempio, Macerata ha ottenuto per il 2013 il titolo di ottava città più vivibile d’Italia, in una classifica che tiene conto di diversi parametri tra cui naturalmente servizi, ambiente, affari, lavoro. Perché
questo livello di eccellenza si mantenga e si innalzi, occorre però che tutti i comparti e i settori crescano all’unisono e in maniera continuativa, alimentandosi vicendevolmente. Nei programmi della Ex.It. pertanto, al fianco delle Fiere specializzate, non mancheranno mai gli incentivi ad altri settori, iniziando dai prodotti e dalle tradizioni agroalimentari per puntare anche alla preparazione degli operatori economici, al potenziamento del turismo culturale e dell’agriturismo, per mettere in risalto i grandi eventi e il patrimonio storico-artistico del territorio. È questo il modo nuovo e vincente di fare internazionalizzazione e promozione. (*) Presidente di EXIT
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Il giusto mix per il sito-shop: tre domande a cui rispondere
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nzi, nelle aziende la domanda è abituale, vuoi per stabilire come ripartire le risorse a disposizione, vuoi per decidere il quantum delle stesse da allocare, e il problema diventa elemento di riflessione interna e terreno di confronto verso l’esterno, con consulenti e fornitori. La domanda, non peregrina, a cui ci si riferisce, è questa: quale percentuale di importanza attribuire al layout? E quindi all’elemento grafico. Quanto alla chiarezza e struttura del sito? La navigabilità, e quanto all’oggetto del sito? Cioè i prodotti ed i servizi che vengono offerti. In quest’ultimo caso chiariamo che la valutazione, secondo noi, rientra nelle tecniche più abituali del marketing, in quanto si tratta di verificare le differenze come elemento distintivo, come value
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Nei gruppi di discussione specializzati nel digital marketing, si dibatte spesso sul mix di un investimento sul sito web, ancor più di e-commerce, per poterlo rendere attrattivo, funzionale e con un ritorno interessante. La discussione non ha alcunchè di teorico, se non nella sua componente riflessiva, necessaria per poter meglio approcciare qualsiasi problema
proposition, che fa preferire un luogo di acquisto rispetto ad un altro. Sul piano della funzionalità, l’opinione comune è che almeno il 40-50 per cento debba essere concentrato su stile (grafica). Per la struttura ci si riferisce, invece, alla possibilità di gestire tutto il sito/ shop attraverso un CMS (content management) che permetta un’immediata gestione dei contenuti. Per quest’area, quella della gestione, spesso si dà una valutazione inferiore (20-30 per cento), anche dopo il peso dei prodotti. Fermo restando che per il layout la valutazione va fatta non su attrattive inutili, ma su quelle soluzioni che interagiscono con l’utente (video di presentazione e di spiegazione, modi di utilizzo ed occasioni d’uso, vantaggi di uso del prodotto, punti di forza), questo tipo di approccio dà evi-
denza ad una classificazione che invece è meglio non fare, in quanto per avere una possibilità di successo tutte le leve del mix vanno utilizzate senza graduatorie, e la discussione denota criteri di scelta che, come spesso capita, pongono l’attenzione più che sul digital marketing (“come vendere”) sulla tecnica del web (“come fare”). Le graduatorie invece sono fondamentali per fare il benchmark con i nostri concorrenti. Per cui occorre ripartire equamente e soprattutto con riferimento agli standard del mercato, cosa che ci si scorda spesso di fare … Aleardo Campagnoli Consultant Senior Marketing e Strategia a.campagnoli@sidagroup.com Tel. 071.28521
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Promuovere la PMI attraverso i Social Network: i miti da sfatare Le cinque frasi comuni da evitare nella promozione on line della nostra azienda
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ono tante le “leggende” aziendali che gravitano attorno all'utilizzo degli strumenti web marketing, e in particolare attorno ai social network. Probabilmente le cause sono da ricercare innanzitutto nella scarsa conoscenza del settore, nella sua rapida evoluzione e nella recente diffusione del medesimo. Errori nella pianificazione e nell’implementazione degli strumenti on line possono portare a danni di immagine. QUALI SONO LE “FALSE CREDENZE” E COME CORREGGERLE? • “Basta la presenza nel Web” Non pochi responsabili d’azienda hanno spesso la falsa convinzione che ba-
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sti aprire una fan page su Facebook, un account su Twitter, collegarli tra loro ed inserire meccanicamente le offerte commerciali. Altri, invece, credono che sia sufficiente delegare ad una risorsa interna la moderazione e la diffusione dei contenuti, nei ritagli di tempo della sua funzione e, perché no, dopo gli orari di lavoro … La verità è che un’efficiente strategia di web marketing prevede analisi, organizzazione, costanza e controllo dei risultati, così come qualsiasi altra funzione aziendale. Si pensi al bilancio aziendale … sarebbe sufficiente inserire qualche numero in maniera confusa? • “Per gestire un social media è sufficiente delegare il compito al più giovane
dell’azienda” Sovente, soprattutto nelle Pmi, la gestione degli account social viene delegata a un dipendente giovane, ad uno stagista o anche a “parenti momentaneamente disoccupati”. Essere “nativi digitali”, però, non vuol dire necessariamente conoscere gli strumenti web marketing: la conoscenza dello strumento da “utente” è molto lontana dall’utilizzo dello stesso come “professionista”, cioè con la padronanza di metodologie comunicative, linguaggi e strumenti. • “La nostra strategia prevede pagine social network ma non un web site” E’ bene chiarire che i social non possono e non devono sostituire un web site. I so-
cial media sono degli ambienti che favoriscono il flusso comunicativo verso una conoscenza più approfondita e specifica dei prodotti e dei servizi che l’azienda promuove. I social network sono importantissimi in una strategia di comunicazione digitale, ma come canali di ingresso, e per mantenere un contatto costante con i target, ma non possono sostituire ciò che deve costituire un punto di arrivo e di conversione: il tuo sito web. • “Attiviamo tutti i canali social media” L’attuale panorama dei social network contempla numerosi strumenti: Facebook, Twitter, LinkedIn, Pinterest, Slide Share, Instagram, Google+ e molti altri. Una buona macro analisi comunicativa
inizia sempre dall’analisi del target di riferimento. Avere una buona presenza on line non significa necessariamente attivare tutti i canali contemporaneamente, ma scegliere i giusti strumenti in relazione al nostro target potenziale e, soprattutto, utilizzare per ciascuno di loro un linguaggio idoneo e specialistico. • “Utilizzo il web marketing perché ha costi ridotti rispetto alla pubblicità tradizionale” E’ vero che l’iscrizione ai vari canali social è gratuita e che il costo-contatto è inferiore rispetto a strumenti tradizionali come radio, tv e stampa, ma nell’investimento devono essere calcolati anche i costi dello sviluppo di un media plannig,
ipotetiche ADV a pagamento, analisi costanti e soprattutto il tempo/costo risorsa. Diffidiamo da chi intende gestire le pagine aziendali gratuitamente o da chi non ha una comprovata esperienza nella gestione di tali strumenti. Claudia Bartolini Product Manager Web Marketing Sida Group c.bartolini@sidagroup.com Tel. 071.28521
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LE MARCHE CHE SPICCANO
Il premio “Logistico dell'Anno” al progetto Shakedown di Interporto Marche Crescono la dimensione europea e la rilevanza internazionale di Fabio Lo Savio
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icola Paradiso, Responsabile dello Sviluppo, e Manuela Marconi, Responsabile dell'Ufficio Tecnico di Interporto Marche, hanno ricevuto dalle mani di Jean Francois Daher, Segretario Generale di Assologistica, la IX edizione del premio “Logistico dell'Anno”, assegnato da Assologistica per i contenuti innovativi in favore della efficienza e della sostenibilità al “progetto Shakedown”, con test drive ai nuovi modelli di trattori prodotti nello stabilimento CNH di Jesi. “E’ il riconoscimento – ha detto Nicola Paradiso – dell'efficacia del “modello di business partecipativo” che caratterizza l’azione di marketing di Interporto Marche, favorendo le relazioni tra il sistema industriale e le infrastrutture in un’ottica di efficienza complessiva dei processi”. “Ci ispiriamo ai porti del “northern range”, che già hanno adottato modelli corporate che guardano all’infrastruttura come un vero e proprio centro di attività industriali che, come 86
tali, devono essere gestite”. Il premio è stato ritirato a Milano, Palazzo Turati, al termine del convegno “Internazionalizzazione e PMI: il ruolo della logistica nell'esportazione del Made in Italy”. Il progetto Shakedown, così come i collegamenti ferroviari con il porto di Livorno per il trasporto di carta, quello con la Puglia per le acque minerali e con l'hub di Milano-Melzo per i rilanci internazionali di container e casse mobili con varie tipologie di merce, è coerente con la mission di Interporto Marche di nodo strategico per l’attuazione del progetto di Piattaforma Logistica delle Marche, attraverso l'inserimento di porto, aeroporto e interporto in una rete infrastrutturale che miri a mettere in collegamento i territori e a favorirne lo sviluppo. In questo contesto, va evidenziata la decisione del Parlamento Europeo che, per “collegare l'Europa (Connecting Europe Facility (CEF)”, ha attivato un meccanismo di finanziamento che supporta il
completamento delle infrastrutture nei settori dei trasporti, dell’energia e delle telecomunicazioni. Il 19 novembre scorso, infatti, l’Aula ha approvato il CEF e le linee guida per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T). Il CEF avrà un bilancio complessivo di circa 29,3 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, dei quali 23,2 miliardi di euro saranno utilizzati per il settore dei trasporti per migliorare i collegamenti transfrontalieri ed eliminare le strozzature. Il CEF migliorerà la mobilità dei cittadini, dei beni e dei servizi in tutta l’Unione europea, risolvendo la questione dei collegamenti mancanti e delle strozzature nelle reti. Esso contribuirà a sviluppare ferrovie sostenibili e le “autostrade del mare”, nonché a migliorare l’interoperabilità tra i nodi del trasporto. I deputati hanno approvato le linee guida che definiscono i principi e le priorità comuni per il completamento della rete TEN-T, che ha il fine di collegare le grandi città e
porti per formare un’efficiente rete di trasporto transeuropea strada-rotaia-aria-acqua. L'Interporto delle Marche è parte del core network ed individuato come “Rail-Road Terminal (RRT)”, ovvero nodo nel quale è previsto lo scambio modale tra “gomma” e “ferro”, con vocazione allo sviluppo dell’intermodalità. Questa scelta rappresenta la conferma del ruolo dell’Interporto delle Marche nel panorama intermodale italiano ed europeo e il rafforzamento della Piattaforma Logistica delle Marche. La vocazione europea dell'Interporto Marche si estrinseca anche nella partecipazione ai
progetti “INTERMODADRIA - Supporting intermodal transport solutions in the Adriatic area” nell’ambito del programma comunitario Adriatic IPA CBC, e “Medita – MEDiterranean Information Traffic Application” (codice progetto 2C-MED12-13) programma comunitario MED”, nell’ambito del programma comunitario MED 2007-2013, in cui vengono avviate e approfondite relazioni, sviluppate analisi e studi di fattibilità, sperimentate soluzioni nel settore delle infrastrutture, della logistica e dell’intermodalità.
The project is co-funded by the European Union, Instrument for Pre-Accession Assistance
Interporto Marche è partner del progetto “INTERMODADRIA” del Programma Adriatic IPA CBC di cui la Regione Marche è capofila. Intermodadria, che ha una durata complessiva di 30 mesi, si pone l’obiettivo generale di migliorare l’integrazione del trasporto marittimo a corto raggio nelle catene logistiche che includono i porti e retroporti del mare Adriatico che si caratterizzano per differenti livelli di accessibilità alle infrastrutture di trasporto nell’entroterra. La differenza principale riguarda in particolare i livelli di accessibilità alla rete ferroviaria e la disponibilità di efficienti servizi di trasporto ferroviario a supporto dei traffici portuali. Occorre pertanto studiare flessibili servizi di logistica a servizio anche di quei porti che non hanno intrapreso progetti di investimento significativi per aumentare le infrastrutture ferroviarie ed il collegamento alla rete ferroviaria nazionale. 87
CARRIERE E POLTRONE
Chi entra e... chi esce In questa rubrica presentiamo le novità principali relative a nomine ed incarichi in aziende del territorio ed enti pubblici, nonché avvicendamenti che interessano marchigiani Rodolfo Giampieri presidente Autorità Franco Luciani vincitore del premio Portuale di Ancona ANAP 'Franco Saldari' 2013 Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi e il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, hanno raggiunto l’intesa per la nomina di Rodolfo Giampieri a presidente dell’Autorità portuale di Ancona. Cinquantanovenne, professionista dell'arredo e design, Giampieri è presidente della Camera di Commercio anconetana, presidente provinciale di Confcommercio, membro del Consiglio generale di Confcommercio e presidente del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, membro del Comitato esecutivo che affianca al vertice di Unioncamere nazionale il presidente Ferruccio Dardanello. nonché componente del Cda dell’Università Politecnica delle Marche.
Cambio di vertice alla Cna Marche
Doppio cambio al vertice della Cna Marche. Lasciano il presidente Renato Picciaiola e il segretario Silvano Gattari. Entrano Gino Sabatini e Otello Gregorini, scelti dall’Assemblea elettiva regionale per guidare l’associazione artigiana nei prossimi quattro anni. L’ascolano Gino Sabatini sarà il nuovo presidente della Cna Marche. “La strada per restituire competitività al sistema produttivo delle Marche è ancora lunga” hanno affermato Sabatini e Gregorini “e dovrà passare necessariamente per la soluzione di queste problematiche. Inoltre servono nuovi investimenti in ricerca, innovazione, internazionalizzazione, reti d’impresa”.
Luana Angeloni presidente del Comitato Scientifico del Gio
Il Comitato Scientifico dell’Associazione Imprenditori Valli Misa e Nevola, con il consenso unanime del Consiglio Direttivo, ha nominato come suo nuovo presidente Luana Angeloni, già Senatrice e Sindaco di Senigallia, la quale vanta conoscenza del territorio, delle Istituzioni, del tessuto economico e delle attività sociali. Ad entrambi va il nostro augurio e ringraziamento.
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È Franco Luciani, imprenditore artigiano di San Benedetto del Tronto, il vincitore della VI edizione del premio ANAP intitolato alla memoria viva dell’artigiano e dirigente Kuferle “Franco Saldari”. Dopo l'apprendistato, nel 1965 Franco si mette in proprio, aprendo un laboratorio di falegnameria ed intarsio. Durante gli anni di attività ha anche coltivato la sua passione e la sua inclinazione realizzando numerose mostre e ricevendo premi per le opere della sua creatività e genialità spaziando dalla ritrattistica, agli spazi architettonici, alle composizioni fitomorfe.
Eletta nuova presidenza della Cna provinciale di Macerata
L’Assemblea Elettiva della CNA di Macerata, convocata a Civitanova Marche ha eletto la nuova Presidenza provinciale completando così il quadro degli organismi dirigenti dell’associazione per i prossimi quattro anni. L’organismo di presidenza è formato dal presidente provinciale Giorgio Ligliani e da: Alberto Brandi, Presidente CNA Potenza Picena; Claudio Cardinali, Presidente CNA Installazione; Simona Cortigiani, CNA Impresa Donna; Giuliana Medei, CNA Benessere e Sanità; Daniele Rango, Presidente CNA Appignano; Barbara Temperilli Presidente CNA Camerino.
Gianfranco Santi nominato direttore regionale della Cia
“Ridare reddito adeguato agli agricoltori”. E’ questo uno degli obiettivi che si è dato Gianfranco Santi dopo essere stato nominato nuovo direttore regionale della Cia, Confederazione italiana agricoltori. Santi, che è attualmente anche direttore della Cia per la provincia di Pesaro e Urbino, è stato nominato dalla giunta regionale per l’impegno dimostrati in questi anni a difesa e tutela della categoria degli agricoltori. Nomine e incarichi possono essere inviati all’indirizzo email: scrivici@mlmagazine.it
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CONTRIBUTI E BANDI MARCHE > MISE E CASSA DEPOSITI E PRESTITI "Sabatini Bis" Sono in fase di approvazione le modalità con le quali vengono concessi finanziamenti alle PMI destinati a coprie fino al 100% dell'importo dell'investimento. Alle imprese verrà riconosciuto dal Mise un contributo in conto interessi pari all'ammontare complessivo degli interessi calcolato su un tasso favorevole del 2,75%, ripartito in cinque anni in quote annuali costanti. SCADENZA: 31/12/2016 > CAMERA DI COMMERCIO FERMO "Fondo Genesi per credito a PMI" La Camera di Commercio di Fermo, ha stipulato una convenzione con i confidi che operano sul territorio provinciale, con l’obbiettivo di agevolare l’accesso al credito delle nuove Pmi, tramite la costituzione di un fondo (Fondo Genesi), per la concessione di garanzie sui finanziamenti. Destinatari finali sono le PMI iscritte al Registro delle Imprese dal 1° gennaio 2012. L'importo massimo della garanzia potrà essere pari ad € 30.000, nella misura massima del 30%. SCADENZA: a sportello > REGIONE MARCHE "Incentivi per il passaggio generazionale" Sono aperti i termini per il sostegno alle imprese in fase di ricambio genera-
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zionale, sia in successione che in cessione di impresa, evitando la dispersione del know-how e del patrimonio di conoscenze acquisito. Sono previste agevolazioni per la progettazione dell'intervento, per l'attività di formazione, per l'acquisto di consulenze specialistiche. L'agevolazione è compresa tra il 25% e l'80% dei costi sostenuti, a seconda delle tipologie di azioni scelte. Presentazione delle domande a sportello. SCADENZA: a partire dal 3 marzo 2014
> CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA "Adozione di sistemi di gestione aziendale, della responsabilità sociale, e della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro" Contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese effettivamente sostenute, fino ad un massimo di Euro 5.000 in caso di progetto di certificazione integrato, per l'ottenimento di un sistema di gestione ambientale (ISO 14001, EMAS), di Responsabilità sociale (SA 8000/ OHSAS18001) ed energetica (ISO50001).
> INVITALIA - AGENZIA PER LO SVILUPPO E L'ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI "Incentivi per lo Start-up d'Impresa"
SCADENZA: FINO AD ESAURIMENTO FONDI
Sono riaperti i termini dei presentazione delle domande di agevolazione per "Autoimprenditorialità" e "Autoimpiego". Sono previsti finanziamenti a tasso agevolato.
Nel 2014 saranno a disposizione di tutte le Regioni nella UE i vouche europei per l'innovazione IT. Si tratta di voucher di importi fino a € 10.000,00 a disposizione di microimprese e PMI: una piccola linea di credito da utilizzarsi per implementare l’innovazione sul fronte delle nuove tecnologie, da fruire attraverso fornitori ICT accreditati o erogati direttamente alla PMI. Sarà compito delle Regioni predisporre i bandi sulla base dello schema tipo redatto dalla Commissione Europea.
SCADENZA: a sportello > BANDO INAIL "Incentivi per la sicurezza sul lavoro" Emanato il bando che prevede finanziamenti alle PMI per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro. È previsto un contributo in conto capitale nella misura del 65% dei costi del progetto, con un minimo di € 5.000 e un massimo di € 130.000. Sarà possibile precaricare le domande tra il 21 gennaio ed l'8 aprile 2014. SCADENZA: 08/04/2014
> UNIONE EUROPEA "Voucher per ICT"
> "Fondo per la crescita sostenibile" È in corso di pubblicazione il decreto che disciplina le procedure per l'accesso al nuovo Fondo per l'in-
novazione diffusa tramite l'agevolazione di progetti di ricerca e sviluppo di piccola e media dimensione. Il bando "a sportello" prevede l'agevolazione di progetti di R&S di importo compreso tra € 800.000,00 ed € 3.000.000,00. L'agevolazione concedibile è rappresentatata da un finanziamento agevolato con un tasso pari al 20% del tasso di riferimento vigente, per un ammontare che può variare tra il 50% e il 70% dell'investimento. SCADENZA: A SPORTELLO > MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO "Accesso alla garanzia del Fondo in favore di start-up innovative" Il Dm del 26 aprile 2013 stabilisce i criteri e le modalità semplificate di accesso alla garanzia del Fondo in favore di start-up innovative e incubatori certificati nella misura massima dell'80% dell'ammontare dell'esposizione. L'importo massimo garantibile dal Fondo per singola start-up innovativa o incubatore certificato, è pari a 2,5 milioni di euro. > ITALIA LAVORO " Autoimpiego e Creazione d'impresa per Quadri Disoccupati" L’intervento è riservato agli ex dirigenti e quadri, disoccupati, attraverso la concessione di un contributo per la creazione d’impresa o l’autoimpiego fino ad un massimo di 25.000 euro lordi elevabile fino ad un massimo 50.000 euro lordi nel caso di associazione professionale e/o impresa costituita in
forma societaria da due ex dirigenti e/o quadri, disoccupati; elevabile fino ad un massimo di 75.000 euro lordi nel caso di associazione professionale e/o impresa costituita in forma societaria e/o di cooperativa di produzione e lavoro e dei servizi da più di due ex dirigenti e/o quadri, disoccupati ai sensi della normativa vigente. SCADENZA: 31/12/2014
> INVITALIA - AGENZIA PER LO SVILUPPO E L'ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI "Incentivi per lo Start-up d'Impresa" Sono riaperti i termini dei presentazione delle domande di agevolazione per "Autoimprenditorialità" e "Autoimpiego". Sono previsti finanziamenti a tasso agevolato. SCADENZA: a sportello
EMILIA ROMAGNA > MISE E CASSA DEPOSITI E PRESTITI "Sabatini Bis" Sono in fase di approvazione le modalità con le quali vengono concessi finanziamenti alle PMI destinati a coprie fino al 100% dell'importo dell'investimento. Alle imprese verrà riconosciuto dal Mise un contributo in conto interessi pari all'ammontare complessivo degli interessi calcolato su un tasso favorevole del 2,75%, ripartito in cinque anni in quote annuali costanti. SCADENZA: 31/12/2016 > REGIONE EMILIA ROMAGNA "Prestiti agevolati per le PMI emiliane" La Regione Emilia Romagna agevola l’accesso al credito delle imprese locali concedendo contributi per l’attivazione di prestiti di conduzione garantiti dai Confidi. Il contributo è destinato all'abbattimento del tasso di interesse per un periodo non superiore a 12 mesi. SCADENZA: 14/03/2014
> BANDO INAIL "Incentivi per la sicurezza sul lavoro" Emanato il bando che prevede finanziamenti alle PMI per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro. È previsto un contributo in conto capitale nella misura del 65% dei costi del progetto, con un minimo di € 5.000 e un massimo di € 130.000. Sarà possibile precaricare le domande tra il 21 gennaio ed l'8 aprile 2014. SCADENZA: 08/04/2014 > UNIONE EUROPEA "Voucher per ICT" Nel 2014 saranno a disposizione di tutte le Regioni nella UE i vouche europei per l'innovazione IT. Si tratta di voucher di importi fino a € 10.000,00 a disposizione di microimprese e PMI: una piccola linea di credito da utilizzarsi per implementare l’innovazione sul fronte delle nuove tecnologie, da fruire attraverso fornitori ICT accreditati o erogati direttamente alla PMI. Sarà compito delle Regioni predisporre i bandi sulla base dello sche-
ma tipo redatto dalla Commissione Europea. > MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO "Fondo per la crescita sostenibile" È in corso di pubblicazione il decreto che disciplina le procedure per l'accesso al nuovo Fondo per l'innovazione diffusa tramite l'agevolazione di progetti di ricerca e sviluppo di piccola e media dimensione. Il bando "a sportello" prevede l'agevolazione di progetti di R&S di importo compreso tra € 800.000,00 ed € 3.000.000,00. L'agevolazione concedibile è rappresentatata da un finanziamento agevolato con un tasso pari al 20% del tasso di riferimento vigente, per un ammontare che può variare tra il 50% e il 70% dell'investimento. SCADENZA: A SPORTELLO > MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO "Accesso alla garanzia del Fondo in favore di start-up innovative" Il Dm del 26 aprile 2013 stabilisce i criteri e le modalità semplificate di accesso alla garanzia del Fondo in favore di start-up innovative e incubatori certificati nella misura massima dell'80% dell'ammontare dell'esposizione. L'importo massimo garantibile dal Fondo per singola start-up innovativa o incubatore certificato, è pari a 2,5 milioni di euro.
> CCIAA MODENA "Sostegno del credito alle
PMI" Sostegno del credito alle PMI operanti nelle provincia di Modena, attraverso operazioni di finanziamento bancario o leasing effettuate tramite organismi di garanzia fidi, relative alla copertura delle spese da effettuare o effettuate fino ad un anno prima delle presentazione della domanda. I contrbuti vanno da 5.000 euro a 20.000 euro. SCADENZA: BANDO SEMPRE APERTO
> CARIPARMA "Credito alle imprese" Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole dà il via al progetto “Sosteniamo le eccellenze”, volto a favorire la liquidità delle imprese nazionali con uno stanziamento di 740 milioni di euro, dei quali 125 milioni sono destinati alle PMI della Provincia di Parma. Il fondo messo a disposizione da Cariparma si rivolge alle imprese del settore agricolo e dell’artigianato, ma non sono escluse le PMI del commercio, dell’industria e dei servizi. SCADENZA: BANDO APERTO
A cura della Divisione Strategia e Finanza d’Impresa Gruppo Sida T 071.28521 finanza@sidagroup.com
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CONTRIBUTI E BANDI
Contributi alle Pmi marchigiane per il passaggio generazionale Con l’approvazione da parte della Regione del progetto “Ricambio generazionale” sono operative le agevolazioni previste a favore delle Pmi a cura della Redazione
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a misura – finanziata sia con risorse regionali, sia con fondi derivanti dal P.O.R. FSE Marche 2007-2013 - prevede la concessione di contributi e agevolazioni per progetti integrati di sviluppo delle piccole e medie imprese in fase di ricambio generazionale. Possono accedervi le micro, piccole e medie imprese industriali, artigiane e di servizi alla produzione: che abbiano la sede legale ed operativa nelle Marche; il cui titolare, che cede l’impresa, all’atto della presentazione della domanda abbia compiuto 65 anni. Per essere finanziato, il progetto deve prevedere l’assunzione di un manager temporaneo, lo svolgimento (attraverso voucher formativi) di attività formative a beneficio degli eredi o successori, l’effettuazione di investimenti – materiali e/o immateriali – funzionali al piano di sviluppo nonché di consulenze specialistiche coerenti con il medesimo piano. Le domande, accompagnate dai relativi progetti, potranno essere presentate a partire dalle ore 9.30 del 3 marzo 2014; le istanze pervenute saranno ammesse all’attività istruttoria secondo l’ordine cronologico di arrivo tramite Pec, sino ad esaurimento dei fondi disponibili.
Per saperne di più Delibera Giunta Regione Marche n. 296 del 2013 Decreto 20 dicembre 2013, n. 81/IAF
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FOCUS
Agro ALIMEn
TARE
“Il buon cibo è il fondamento della vera felicità”
Auguste Escoffier Cuoco e autore francese
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FOCUS: AGROALIMENTARE
Anche al di fuori del contesto regionale continua a registrarsi l’espansione inarrestabile della domanda di prodotti biologici, sia a livello nazionale che mondiale
Il Consorzio Marche Biologiche sostiene il biologico marchigiano e valorizza i protagonisti della filiera regionale Dal 2010 un supporto concreto fatto di assistenza, formazione e promozione agli oltre trecento produttori e cinque cooperative agrobiologiche associate
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resce e si diffonde cospicuamente l’agricoltura biologica nelle Marche: da produzione di nicchia si conferma settore trainante dell’agricoltura regionale. Con 52.000 ettari circa di SAU (pari all’11% della superficie agricola utilizzata) e oltre 2.000 aziende agricole coinvolte, è evidente il ruolo fondamentale del settore primario nella tutela del territorio, dell’ambiente e nella preservazione del paesaggio rurale tipico marchigiano. Anche al di fuori del contesto regionale continua a registrarsi l’espansione inarrestabile della domanda di prodotti biologici, sia a livello nazionale che mondiale. Nel primo semestre del 2013, infatti, gli acquisti domestici di biologico confezionato sono aumentati dell’8,8% in valore, nonostante una flessione del 3,7% della spesa nel settore agroalimentare. Questo avviene anche all’estero, con percentuali
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maggiormente significative. Alla luce di questo scenario è sorto il Consorzio Marche Biologiche (www.conmarchebio. it) riunendo in un’unica filiera gli agricoltori biologici della Regione. Con Marche Bio - promosso da Gino Girolomoni Cooperativa, Italcer, La Terra e il Cielo Cooperativa, Montebello Cooperativa e Terra Bio - progetta e realizza nuove strategie comuni per rafforzare il biologico marchigiano, favorendo il miglioramento della qualità gestionale delle aziende agricole attraverso azioni specifiche come: l’informazione agli operatori della filiera, la promozione, lo sviluppo di nuovi prodotti, l’assistenza agli agricoltori per la partecipazione al sistema di controllo e certificazione, nuovi investimenti strutturali e tecnologici. “Si, l’intento è di far conoscere sempre di più e meglio le caratteristiche qualitative delle produzioni biologiche marchigiane al fine
di sostenere la crescita della domanda, interna ed estera, a prezzi di mercato remunerativi dei costi di produzione” spiega Francesco Torriani, presidente del Consorzio Marche Biologiche, e aggiunge: “Le principali colture praticate sono rappresentate da varietà cerealicole, foraggere, leguminose da foraggio o da granella, che ben si prestano alle caratteristiche del terreno e assecondano la corretta rotazione colturale. Trasformate, a loro volta, in una vasta gamma di tipi di pasta, perfetti per qualsiasi condimento; ma anche saporite zuppe con cereali (orzo, miglio, avena, farro) e legumi e, per la prima colazione, fiocchi di cereali, muesli e un delizioso caffè d’orzo. Tutti alimenti soggetti al controllo particolareggiato di ogni fase produttiva per una tutela globale del consumatore, e garantiti da certificazioni di qualità riconosciute in Italia e nel mondo”.
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FOCUS: AGROALIMENTARE
Giovanni Togni
L'azienda Agrituristica Antica Fattoria di Giovanni Togni: vincitrice del Premio del Ministero dell'Agricoltura per il suo esempio di azienda di successo under 40. Tra le nove aziende under 40 premiate dopo una selezione promossa dal ministero assieme a Ismea e Rete Rurale Nazionale sui "Nuovi fattori di successo"
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ignor Togni il Ministero dell'Agricoltura le ha assegnato, lo scorso 27 settembre, un premio come esempio di azienda giovane di successo. Cosa ha significato per lei questo riconoscimento? “È stata una grande gioia, sono stati ripagati i tanti sacrifici e gli investimenti fatti nel corso degli anni. Il concorso, organizzato da Ismea e Rete Rurale nazionale, in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole, ha selezionato progetti di giovani under 40. Ho raccontato la mia storia, di come io abbia recuperato un terreno di famiglia con l'obiettivo di allevare animali all'aperto, secondo l'antica tradizione marchigiana. Sono rientrato tra i nove selezionati finali, unico nelle Marche”. Può raccontarci come è nato questo
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progetto? “Ho preso l'azienda di famiglia in mano appena diplomato presso l’istituto tecnico agrario di Fabriano. Ho cambiato la sua destinazione in azienda zootecnica, creando una realtà in cui alleviamo gli animali di bassa corte, oltre a vitelli, maiali, agnelli e capretti e li macelliamo presso il nostro mattatoio aziendale;poi vengono trasformati e venduti presso il punto vendita aziendale. Ci tengo a dire che gli animali vengono lasciati razzolare su pascoli biologici e nutriti con prodotti di qualità che produciamo noi stessi o che acquistiamo da aziende del territorio. In questa nuova era dell'azienda sono affiancato da entrambi i miei genitori, che pur avendomi ceduto il timone, continuano a lavorare e a mettere tutta la loro esperienza e il loro sapere al servizio della qualità”.
Quali vantaggi offre la filiera? “Grandi vantaggi a livello qualitativo, perché controlliamo noi stessi tutti i passaggi e si opera nel pieno rispetto delle normative vigenti. Inoltre, vendiamo il prodotto che abbiamo lavorato, quindi stabiliamo noi il prezzo. La nostra è una filiera completa: tutti gli altri animali nascono in azienda, crescono sui nostri pascoli, vengono macellati da noi e persino cucinati nel nostro agriturismo”. Anche l'agriturismo è stata una sua innovazione? “Sì, lo abbiamo aperto due anni fa e ci sta dando grandi soddisfazioni. Abbiamo una ventina di posti e l'atmosfera è quella d'altri tempi. Vogliamo far riscoprire le tradizioni della semplice cultura eno-gastronomica della nostra regione. Recentemente al nostro agriturismo, in
base a prodotti e servizi offerti, sono stati riconosciuti 4 picchi .Chi viene qui da noi sa d i poter mangiare bene e di trovare un ambiente famigliare”. Crede nel potenziale dell'enogastronomia come volano per il territorio? “Direi proprio di sì; anche per questo abbiamo attrezzato un'area camper, in modo da offrire, a chi viene da fuori, ogni confort e servizio. Chi viene nelle Marche si innamora dei nostri paesaggi e della bellezza dei nostri borghi, monumenti ecc. Spesso dicono che siamo la simili all'Umbria o siamo la nuova Toscana, ma il nostro territorio ha una sua tradizione, una sua personalità e bisognerebbe impegnarsi ulteriormente per farli emergere, valorizzarli. Il turismo è uno stimolo per la ripresa economica e oggi grazie al web diventa anche più facile farsi cono-
scere. La nostra miglior pubblicità, comunque, resta il passaparola”. Oggi sono molti gli indicatori secondo i quali il settore dell'agroalimentare torna ad offrire un'occupazione sicura. Può confermare questo dato? “Quello che posso dire per certo è che il lavoro è molto duro, ma dà grandi soddisfazioni. In effetti si registra un sensibile ritorno alla campagna, alle tradizioni e questo si traduce anche nella creazione di nuove opportunità professionali. Ai giovani consiglio di provarci, ma di non considerare il lavoro in campagna un'alternativa alla fabbrica: se non c'è passione e motivazione, ci si stanca presto”.
clienti per la fiducia. A tutti auguro che la mia esperienza e i miei riconoscimenti siano visti come una ventata di ottimismo che in questo periodo serve moltissimo”.
“Si registra un sensibile ritorno alla campagna, alle tradizioni e questo si traduce anche nella creazione di nuove opportunità professionali”
Siamo a ridosso delle feste: che augurio vorrebbe fare? “Anzitutto vorrei ringraziare i nostri
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FOCUS: AGROALIMENTARE
“Contributi solo agli agricoltori che “vivono” il terreno” Per Tommaso Di Sante, presidente di Coldiretti della provincia di Pesaro Urbino, “per troppo tempo la Regione Marche ha finanziato i grossi impianti realizzati con intenti speculativi” di M. Palumbo
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residente, si parla con sempre maggiore insistenza di un ritorno all’agricoltura. Ma secondo Lei la scuola italiana è attrezzata per far riscoprire, già ai più piccoli, le tradizioni tramandate dai nostri nonni? “E’ un bel problema … I genitori chiedono alle scuole di mettere i computer a disposizione dei propri figli, ma dimenticano che questi bambini spesso sono carenti dal punto di vista delle capacità manuali … e di alcuni mondi – come quelli dell’allevamento e dell’agricoltura in generale – non sanno proprio nulla. Ragione per cui si potrebbe inserire nei programmi scolastici delle esperienze all’aria aperta, come le fattorie didattiche e gli agrinido. Questa potrebbe essere un’efficace iniziativa per far scoprire ai bambini e ai ragazzi delle nostre città un mondo pieno di curiosità. E sarebbe un ottimo modo per coinvolgere molte persone anziane, altrimenti relegate alla marginalità”. Sull’agroalimentare la Regione Marche invece sta credendo, considerata l’enti-
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tà dei contributi stanziati. “Ben vengano i finanziamenti pubblici a un settore così delicato ed esposto a mille rischi, però ritengo che vada rivista la politica di sostegno alle imprese che utilizzano il terreno al fine di produrre energia”. Perché? “Perché è un’attività che impoverisce il terreno, sottraendo produzioni alimentari”. Eppure quella energetica è una priorità. “Si, ma finchè parliamo della piccola impresa che produce energia con il biogas, i contributi pubblici sono giustificati. Se invece si dà spazio alla grande azienda per realizzare grandi impianti, il rischio è che non si riesca a produrre sufficiente materia prima, cioè prodotti agricoli. E le assicuro che il tema qui nella provincia di Pesaro Urbino è molto sentito, visto che su questo territorio gli impianti coprono circa 5mila ettari di terreno”. Sul tema la Coldiretti Pesaro Urbino
cosa propone? “Di dimensionare la produzione di energia ottenuta dai campi, alle esigenze dell’impresa agricola: una strategia che mal si concilia con la politica adottata per troppo tempo dalla Regione Marche che, ripeto, ha finito col finanziare i grossi impianti realizzati con intenti speculativi”. E allora cosa chiedete? “Che i contributi stanziati a favore dell’agricoltura, vadano a sostegno delle imprese del settore “attive”, che “vivono” il terreno producendo materia prima”. Coldiretti è molto attiva a livello nazionale per promuovere il prodotto agricolo italiano e sensibilizzare l’opinione pubblica attorno alle esigenze delle aziende del settore. Secondo Lei presso l’opinione pubblica vi è al riguardo una diffusa consapevolezza? “Noi ci stiamo sforzando a far comprendere ai cittadini dell’Unione europea il motivo per cui ogni anno un euro delle loro tasse viene destinato all’agricoltu-
ra. Parallelamente, occorre proseguire sulla strada, tracciata efficacemente dal Presidente Marini, volta a sensibilizzare i consumatori sull’importanza per la salute di consumare prodotti agroalimentari italiani”. Lei prima ha accennato al rischio di una produzione di prodotti agricoli non sufficiente dal punto di vista quantitativo. Si riferisce anche alle Marche? “Guardi, le ultime statistiche ci consegnano un dato allarmante: oltre 94mila marchigiani hanno chiesto aiuti per acquistare generi alimentari, e il numero di assistiti in regione è aumentato del 61 per cento rispetto al 2010. E’ pertanto evidente la necessità di affrontare seriamente il discorso della destinazione agricola dei nostri terreni”, accanto ad una efficace incentivazione del “km 0”, che consideriamo un’ottima risposta a tanti problemi”. Sul tema del “chilometro =” c’è chi vi accusa di protezionismo … “Ma noi non lo siamo affatto! Piuttosto,
riteniamo si debba iniziare a percorrere un passaggio “educativo” nei confronti del consumatore, il quale è troppo spesso disorientato. L’iniziativa “Campagna amica”, lanciata da Coldiretti su tutto il territorio nazionale, va proprio in questa direzione”. Secondo alcuni la GDO non sarebbe esente da colpe. “Noi chiediamo che il consumatore sia posto nelle condizioni di scegliere. Nessuno pretende che sugli scaffali dei negozi e centri commerciali non vi siano prodotti stranieri; solo che devono essere sempre garantiti quei requisiti di trasparenza prescritti in modo estremamente rigido per l’agroalimentare made in Italy”. Ci guadagnerebbero tutti … “Proprio tutti: la redditività delle aziende del settore e dell’indotto, con immediati effetti sul fronte occupazionale, ma anche la salute, il turismo e il paesaggio del territorio”.
“Noi chiediamo che il consumatore sia posto nelle condizioni di scegliere. Nessuno pretende che sugli scaffali dei negozi e centri commerciali non vi siano prodotti stranieri; solo che devono essere sempre garantiti quei requisiti di trasparenza prescritti in modo estremamente rigido per l’agroalimentare made in Italy” 101
FOCUS: AGROALIMENTARE
Slow Food Marche premia ASSAM Carrabs ritira il Premio per la Biodiversità nell’agroalimentare delle Marche
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’Assam è stata insignita del Premio per la biodiversità nell’agroalimentare delle Marche. Il riconoscimento è stato ritirato dall’amministratore unico, Gianluca Carrabs, in occasione dell’inaugurazione della 17a edizione della Festa della Cicerchia a Serra de’ Conti. Il premio viene assegnato a persone o istituzioni impegnate nella promozione della biodiversità agraria nelle Marche. Quest’anno la Giuria ha decretato vincitori gli “agricoltori custodi”, figura istituzionalizzata e definita dalla legge regionale n. 12/2003 (“Soggetto pubblico o privato che a qualunque
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titolo provvede alla conservazione delle risorse genetiche a rischio di estinzione iscritte nel Repertorio regionale”). La consegna è avvenuta nell’ambito della serata dedicata all’incontro internazionale fra comunità del cibo di Serra de’ Conti e Koper, nell’Istria slovena. “Questo premio - spiega Carrabs – va alla sinergia istituzionale posta in essere da tre soggetti: la Regione Marche che nel 2003 ha legiferato in merito, l'ASSAM che seleziona e supporta gli agricoltori custodi e a loro che quotidianamente conservano, tutelano e valorizzano la biodiversità”. Il premio è stato consegna-
to simbolicamente all’Assam - Agenzia per i servizi settore agroalimentare delle Marche - perché gestisce e coordina la rete di conservazione delle risorse genetiche, dopo una scrupolosa valutazione e attestazione dei requisiti. Il riconoscimento valorizza il ruolo dei contadini e allevatori che, selezionati in base a un bando pubblico, custodiscono - quindi conservano e tramandano - specie vegetali e animali appartenenti al Repertorio regionale del patrimonio genetico autoctono.
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SSOGGETTO PROPONENTE: GGF Group Srl Via 1 Maggio 156 – 60131 Ancona (AN) OBIETTIVI DEL CORSO Il progetto si pone l’obiettivo di formare una figura professionale in grado di valorizzare il potenziale della struttura ricettiva, di migliorare il suo posizionamento sul mercato, di adottare la strategia di pricing più adatta, implementare la creazione di offerte, e partnership con operatori del territorio, per incrementare l’offerta turistica, sviluppare il marketing, il web marketing, i rapporti con le agenzie di viaggi e i tour operator, gestire gli aspetti pubblicitari e la comunicazione in generale, implementare la fidelizzazione della clientela mediante strumenti specifici di marketing con particolare attenzione al web marketing e alle nuove tecnologie applicate all’ambito turistico; predisporre la pianificazione di una strategia e progettare e realizzare nuovi modelli di business. REQUISITI D’ACCESSO DESTINATARI: N. 20 partecipanti (n. 11 posti riservati alle donne) con i seguenti requisiti: - Età compresa tra i 18 e i 36 anni (alla data di presentazione della domanda di ammissione al corso non devono avere compiuto 36 anni); - Disoccupati/inoccupati; - Titolo di studio: Diploma di Istruzione Secondaria Superiore e/o Laurea - Residenza o domicilio nella Regione Marche. E’ prevista una priorità per un 25% di partecipanti, pari a 5 allievi di età tra i 30 anni compiuti e 35 anni compiuti. MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE La partecipazione al corso è completamente GRATUITA in quanto finanziato dalla Regione Marche. E’ prevista un’indennità di frequenza a coloro che avranno frequentato almeno il 75% delle ore corso. SEDE DEL CORSO: Via Einaudi 112/A Bellocchi di Fano 60132 DURATA CORSO: N. 650 ore di cui: 260 ore di stage; 378 ore d’aula; 12 ore esame finale. Sono previste indicativamente 4-5 lezioni settimanali. Inizio corso: Aprile 2014
Fine corso: Novembre 2014 PROGRAMMA DIDATTICO UC 1 ORIENTAMENTO AL MONDO DEL LAVORO UC 2 SVILUPPO MANAGERIALE UC 3 BUSINESS ENGLISH UC 4 LEGISLAZIONE E POLITICHE PUBBLICHE NEL TURISMO UC 5 MARKETING TERRITORIALE E DESTINATION MANAGEMENT UC 6 LA GESTIONE ECONOMICA-FINANZIARIA DI UNA STRUTTURA RICETTIVA UC 7 INFORMATION TECHNOLOGY E SISTEMI GESTIONALI UC 8 ROOM-DIVISION MANAGEMENT E FRONT OFFICE UC 9 FOOD & BEVERAGE MANAGEMENT UC 10 HOSPITALITY SALES & MARKETING MANAGEMENT UC 11 IL WEB 2.0 NEL SETTORE TURISTICO UC 12 LABORATORIO : START UP IMPRESA TURISTICA : DALL’IDEA AL PROGETTO D’IMPRESA UC 13 VISITE AZIENDALI UC 14 STAGE UC 15 ESAME FINALE SELEZIONI Nel caso in cui le domande di iscrizione idonee fossero superiori ai posti disponibili, si effettuerà una selezione. I candidati saranno avvisati telefonicamente o a mezzo posta elettronica, con almeno 3 giorni di anticipo, del giorno e dell’ora di convocazione per la selezione. In caso di assenza per il giorno e l’ora si perderà il diritto alla partecipazione alla selezione e al corso. La selezione avverrà mediante una prova scritta, sotto forma di test a risposta multipla, sugli argomenti di economia e marketing turistico, i principali sistemi informatici (pacchetto Office) e la lingua inglese (Peso: 0-35 punti), un test attitudinale, un colloquio sulle materie trasversali, sulla motivazione di partecipazione al corso e curriculum vitae (Peso: 0-50 punti), valutazione dei titoli di studio e requisiti professionali (Peso: 0-15 punti). ATTESTATO FINALE A coloro che avranno frequentato almeno il 75 % delle ore del corso e che supereranno gli esami finali verrà rilasciato un attestato di Specializzazione di II livello TD1.14.1 COMUNICAZIONE E IMMAGINE TURISTICA
SCADENZA E MODALITA’ DI ISCRIZIONE Per poter formalizzare l’iscrizione è necessario compilare la seguente documentazione: - La Domanda di iscrizione (modello placement All.9) - Copia del documento d’Identità; - Curriculum Vitae Europeo , - Certificato del Centro per l’impiego che attesti la condizione di disoccupazione o lavorativa - Atto notorio residenza/domicilio Tutta la documentazione dovrà essere spedita a mezzo raccomandata a/r (farà fede il timbro postale) o consegnate a mano entro e non oltre il giorno 05/04/2014 al seguente indirizzo: GGF Group S.R.L. Via I Maggio, n 156 60131 Ancona Rif. Scheda 179572 La modulistica è disponibile sui seguenti siti: www.turismo.marche.it www.ggfgroup.it sezione news www.sidagroup.com sezione news www.confcommercio.an.it sezione news www.formaconf.it www.ialmarche.it e presso i Centri per l’Impiego e gli Informagiovani. Qualora dalla domanda presentata si dovesse evincere la mancanza di uno soltanto dei requisiti di ammissione, si perderà il diritto di partecipazione al corso. Per informazioni: Dr.ssa Lorena Santi Mail: l.santi@formaconf.it Tel.: 0721-372179 Dr.ssa Dorsi Lisa Mail: l.dorsi@sidasrl.it Tel.: 071. 28 521
FINANZIATO CON FONDI DELL’ASSESSORATO AL TURISMO
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FOCUS: AGROALIMENTARE
Inseguire un sogno chiamato Marche Lasciare un posto da dirigente a Milano con ottime prospettive di carriera per cambiare vita, trasferirsi con i figli in tenera età sulle colline di San Marcello, sopra Jesi, e diventare agricoltori. È quello che hanno fatto Massimo Palmieri e la moglie Pascale Marquet. Così è nata la Tenuta San Marcello: un accogliente agriturismo circondato da quattro ettari di vigneto che produce lacrima e verdicchio
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I Riconoscimenti
Il Bastaro, vino prodotto dalla tenuta San Marcello, è stato premiato con “il picchio” (il massimo riconoscimento previsto) dalla pubblicazione “Le Marche nel bicchiere” 2013, realizzata dall’Associazione Sommelier AIS Marche. Questo vino è stato inoltre giudicato la miglior Lacrima di Morro d’Alba 2011 dalla guida “Berebene 2013” del Gambero Rosso. Alla storia di Massimo e Pascale e della Tenuta San Marcello è stato dedicato un servizio di Anna Scafuri andato in onda nel programma di approfondimento economico TVSETTE, su Rai Uno
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assimo, questa scelta radicale risale al 2007, quando non era neppure immaginabile la crisi che si sarebbe manifestata negli anni a seguire. Per cui non fu certo dettata da necessità … “Assolutamente no! Il guadagno non mancava, anzi … La nostra è stata una scelta dettata dalla volontà di riappropriarci del nostro tempo, di vivere le giornate secondo i ritmi dettati dalla natura e non dal traffico urbano”. Da manager ad agricoltori: com’è stato l’impatto emotivo? “Pascale ed io dedichiamo al lavoro – che si divide tra la gestione dell’agriturismo e la cura del vigneto – la stessa passione che ci coinvolgeva nelle nostre precedenti professioni. I principi che per noi erano fondamentali prima lo sono tuttora: l’etica, il rispetto per le persone e l’ambiente, la lealtà …”. Qual è il concetto di “etica” per un agricoltore? “Avere un grande rispetto per il suolo, seguire procedimenti naturali, utilizzare soltanto le sostanze chimiche strettamente necessarie, ridurre l’impatto ambientale. Ma anche lanciare messaggi di verità nei confronti del consu-
matore. Tutto questo significa tenere un comportamento etico”. Non ritiene che da parte di numerose aziende agroalimentari vi sia una corsa verso i richiami all’etica? “E’ innegabile che vi sia un fenomeno di questo tipo. Va benissimo, purchè non vi sia un abuso creato ad arte per mascherare taluni comportamenti poco corretti”. Cosa significa seguire i ritmi dettati dalla natura? “Che organizzi il tuo lavoro in funzione della stagione, delle condizioni meteo, del ciclo di maturazione della pianta … Ciò non significa che la tecnologia non possa essere di grande aiuto: oggi, ad esempio, puoi conoscere con un certo anticipo le previsioni meteo, e quindi pianificare il lavoro per tempo”. Quali sono le prospettive di sviluppo della produzione vitivinicola della Tenuta San Marcello? “L’obiettivo è quello di mantenere standard elevati sotto il profilo qualitativo – raggiunto anche grazie alla consulenza dell’enologo Matteo Chiucchioni -, non certo aumentare la produzione”. Cosa ci dice dell’agriturismo?
“Che ci sta dando belle soddisfazioni, registrando mediamente 3.500 presenze all’anno: pur essendo sempre aperti la stragrande maggioranza dei clienti arriva nelle stagioni più calde, dall’inizio della primavera alle ultime settimane estive. D’inverno ci dedichiamo principalmente alle fiere, un po’ ovunque”. I Suoi vini hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti, a testimonianza della qualità del prodotto. Che idea si è fatto dell’importanza dei vini marchigiani nel mercato mondiale? “Che noi produttori dovremmo per primi essere consapevoli di tale ruolo. Pensiamo ad esempio alla Lacrima di Morro d’Alba: è un vino unico da 5-600 anni, prodotto da appena ventuno aziende situate nel territorio di sei Comuni. Cosa significa? Che non è replicabile in nessun’altra parte del mondo”.
Tenuta San Marcello Via Melano 30, San Marcello (AN) T. 0731 831008 info@tenutasanmarcello.net
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FOCUS: AGROALIMENTARE
A Jesi è nato Mosto Un laboratorio creativo in cui ogni esigenza è raccolta, curata e fatta fermentare dall’operatività di tre marchigiane. L’idea del mosto vuole evocare l’attaccamento alla tradizione vitivinicola del territorio marchigiano che sempre di più si affaccia sullo scenario internazionale
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osto è anche l’acronimo dei nomi delle tre fondatrici Monia-Ospici-Togni. Il gruppo si occupa di grafica e web design, al fine di potenziare e valorizzare l’immagine delle aziende e di qualsiasi attività professionale e artistica. Una grafica moderna, un sito funzionale e facilmente reperibile nei motori di ricerca sono gli obiettivi di Mosto. Monia Bonfili si occupa di grafica e comunicazione da oltre vent’anni con un ventaglio di esperienze al servizio di aziende ed enti di rilevanza internazionale (tra i quali Best, PM Group, Elica, Tipicità,
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Confartigianato, ecc.). Elisabetta Ospici è la professionista del web: ricerca e aggiornamento costante caratterizzano le sue giornate, mettendo a servizio del cliente la competenza nel settore. Lucia Togni, grafico musicante del team, compensa la sua breve esperienza con freschezza e voglia di mettersi in gioco traendo ispirazione da contesti fuori dagli schemi. Autenticità e originalità portano Mosto a sviluppare idee concrete, strategicamente funzionali e contestualizzate al trend attuale. Mosto è un gruppo fresco, genuino, nato dalla necessità di unire le
forze, in questo momento storico molto particolare. Per forze si intendono la creatività, l’entusiasmo e la caparbietà. Nel sito (www.mostolab.com) è evidenziato l’amore per le cose semplici, proprio perché nella semplicità c’è la forza della comunicazione. Mosto - un concentrato di entusiasmo, voglia di fare e intraprendenza - vuole contagiare la propria sfera professionale con ottimismo, nella consapevolezza che la crisi è un’occasione per incontrarsi, conoscersi e ideare un nuovo concetto di lavoro.
Con il patrocinio di
Assemblee 2013 di Fare Impresa: Tutti gli incontri si terranno presso gli uffici Confartigianato, dalle ore 18,00 alle ore 20,00.
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Ottobre - OSIMO, Via Marco Polo 94 Daniela Angeletti - Tel. 071 7230854
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Novembre - ANCONA, Via Fioretti 2/A
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Giordano Giampaoletti - Tel. 071 2293203
Novembre - CASTELFIDARDO, Via Soprani 2 Ciro Pirri - Tel. 071 7822210
Novembre - FABRIANO, Via Di Vittorio 3 Simone Clementi - Tel. 0732 628196
Novembre - SENIGALLIA, Via Chiostergi 10 Paola Gasperini - Tel. 071 64690
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SPECIALE
ANC ONA “Ad Ancona bisogna arrivarci alle tre del pomeriggio, e con il sole. La cittĂ sembra allora una zebra; strisce fonde e scure di vicoli si alternano con fasce abbaglianti e trasversali. Un paio di finestre dal riflesso stralucente fanno gli occhi. Poi se passa una nube, la zebra si muta in un cammello inginocchiato, e si aspetta di vederlo alzare da un momento all'altro, col baldacchino di San Ciriaco sulla gobba, il santo che si sporge vestito di rajahâ€?
Dino Garrone
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SPECIALE: ANCONA
Ancona, qui dove il sole sorge e tramonta in mare di A. Dachan
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ncona è una città da vivere in ogni senso: non racconta nulla di sé, non si rivela, ma si lascia scoprire e comprendere lentamente, stradina dopo stradina, tra le sue infinite salite e discese. Può apparire schiva, persino fredda, ma in quella sua ritrosia si nasconde tutto il suo fascino, come una donna che non ama rivelare la sua anima, né mostrare le sue bellezze. È una città di mare, aperta al mondo, ma la sua costa, ha le sinuosità di un gomito, caratteristica da cui deriva la sua stessa denominazione, di origine greca, Ankon. Per scoprire nel profondo la città di Ancona bisogna partire dal Viale della Vittoria, nel punto in cui incontra Largo XXIV Maggio: l'incrocio di queste due strade segna una sorta di baricentro in cui, alla propria destra, come alla propria sinistra, si trova il mare. Il capoluogo dorico, infatti, è una delle poche città continentali d'Europa dove il sole sorge e tramonta in mare. Se dal piazzale del Duomo di San Ciriaco si osservano le navi salpare da Ponente, pochi minuti dopo, spostandosi sulla scalinata del Pas-
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setto, si ritrovano le stesse imbarcazioni virare a Levante. Ho sin qui accennato al volto marinaro di Ancona, col suo fiorente porto commerciale e il suo vivace porto turistico, ma una caratteristica curiosa di questa città è che le manca una spiaggia: bisogna spostarsi a nord o a sud, nelle zone di provincia, per trovare distese di sabbia e ghiaia, di cui alcune, come Portonovo, Sirolo e Numana sono talmente belle e pulite da riceve ogni anno il riconoscimento della Bandiera Blu. Ma Ancona è anche verde, come le sue dolci colline, che risalendo l'Esino, che con il suo corso ha scritto la storia e l'identità della vallata, in un incessante alternarsi di borghi medievali, rocche, castelli, piazze, chiese e monasteri, portano fino alle pendici dei suoi azzurri monti. E anche qui, Ancona non si racconta, ma nasconde nelle sue profondità gioielli magnifici, come Le Grotte di Frasassi, il complesso carsico più importante e più suggestivo d'Europa, uno spettacolo della natura che non smette di emozionare.
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SPECIALE: ANCONA
Il passo successivo consiste nel perseguire obiettivi di miglioramento partendo dalle indicazioni di gradimento, dai suggerimenti e dai reclami registrati
Ancona migliore in Italia per il “Progetto qualità” Il comune dorico invitato come best practice alla XIII sessione del Consiglio nazionale dei Consumatori e degli Utenti
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l presidente del Consiglio comunale Marcello Milani, su delega del sindaco Valeria Mancinelli impegnata ad Ancona nell'inaugurazione della galleria del Risorgimento, ha partecipato a Napoli alla XIII sessione del Consiglio nazionale dei Consumatori e degli Utenti organizzato dal Ministero dello Sviluppo economico in collaborazione con le associazioni dei consumatori e degli utenti sul tema “Carta della Qualità e Contratti dei Servizi Pubblici locali”. L'Amministrazione comunale dorica è stata invitata quale best practice nel nostro Paese riguardo all'applicazione del “Progetto Qualità” che scaturisce da un accordo del Comune di Ancona con le aziende partecipate e le associazioni dei consumatori con lo scopo di tutelare i diritti dei consumatori e degli utenti dei servizi pubblici locali (trasporti, parcheggi, igiene urbana, illuminazione servizi cimiteriali e riscossione delle imposte). Recependo infatti l'invito del legislatore ( Finanziaria 2008) ad adottare Carte di
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qualità, ad integrazione delle Carte dei Servizi già esistenti, l'allora giunta Gramillano aveva sottoscritto il 15 settembre 2009 un protocollo di intesa con le associazioni di consumatori da un lato e le partecipate dall'altro, vale a dire M&P parcheggi, Ancona Entrate, Coneroambiente/Anconambiente S.p.A. E Atma/ Conerobus. L'intesa ha consentito la creazione di un tavolo tecnico mirato alla revisione delle carte di servizio delle società indicate con l'inserimento di indicatori per il controllo dell'efficienza e della qualità dei servizi. Proprio per monitorare efficienza e qualità è stato approntato il Progetto Qualità che si è tradotto nella prima fase nell'avvio di tre indagini conoscitive mediante uso di questionari distribuiti per strada e online, centrati sulla qualità dei servizi offerti da M&P, Anconambiente e Atma/ Conerobus e che ora è alla sua seconda fase (Progetto Qualità 2) ed include anche AnconaEntrate. Il giudizio complessivo dei servizi monitorati si articola tra
il “sufficiente” e il “buono”: il passo successivo consiste nel perseguire obiettivi di miglioramento partendo dalle indicazioni di gradimento, dai suggerimenti e dai reclami registrati. La relazione in merito illustrata dal presidente Milani ha riscosso interesse e plauso da parte dei componenti del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU), delle Autorità locali e di tutti i relatori, tra i quali e in primis i Sottosegretari Claudio De Vincenti e Simona Vicari. “Avere applicato la Carta dei Servizi: questo costituisce la best practice dell'Amministrazione di Ancona, che ha superato Milano e Bolzano, così come è stato riconosciuto all'assemblea partenopea” - ha dichiarato il presidente Milani rientrato da Napoli. “Così facendo gli utenti sono stati resi partecipi e sono oggi a tutti gli effetti coinvolti in un confronto costruttivo al fine di migliorare i servizi”.
SPECIALE: ANCONA
Elica, nel mondo le cappe volano Si chiude con il segno “più” in quasi tutte le parti del mondo l'andamento delle vendite del gruppo fabrianese nel terzo trimestre del 2013 (rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente): tra i vari dati positivi, spicca un +16,7 di ricavi provenienti dal mercato nord-americano a cura della Redazione
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mmonta a 2,3 per cento l'incremento dei ricavi registrati da Elica Spa nel terzo trimestre 2013, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il dato è contenuto in una nota diffusa dal gruppo fabrianese leader mondiale nella produzione di cappe aspiranti da cucina a margine dell'approvazione da parte del CdA del resoconto intermedio di gestione. In particolare, l’Area Cooking registra una crescita dei ricavi del 2,1 per cento, trainata da un incremento delle vendite di prodotti a marchi propri pari al 5,4 per cento, a fronte di vendite a marchi di terzi sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo del 2012. Il mercato mondiale delle cappe registra nel trimestre considerato una crescita del 3,7 per cento, confermando un trend positivo notato
anche nel trimestre precedente; il dato è fortemente influenzato dal buon andamento avuto in Cina e nel Nord America. Ammonta invece al 3,8 per cento l'incremento dei ricavi raggiunto nel terzo trimestre di quest'anno dall'Area Motori Elettrici, grazie soprattutto ai segmenti heating e ventilation. Analizzando su base geografica i dati forniti da Elica, si nota che nel medesimo periodo considerato nelle Americhe i ricavi sono aumentati del 16,7 per cento; non così in Asia, dove si è registrata una diminuzione, dovuta peraltro all'andamento delle valute (soprattutto lo Yen giapponese e la Rupia indiana). Piuttosto confortanti anche i dati provenienti dal Vecchio Continente, con un +0,6 per cento, in evidente controtendenza rispetto al trend negativo dei quattro trimestri
precedenti. Il Gruppo Elica, attivo nel mercato delle cappe da cucina sin dagli anni Settanta, presieduto da Francesco Casoli e guidato da Giuseppe Perucchetti, è oggi leader mondiale in termini di unità vendute. Vanta inoltre una posizione di leadership a livello europeo nella progettazione, produzione e commercializzazione di motori elettrici per cappe e per caldaie da riscaldamento. Con circa tremila dipendenti e una produzione annua di oltre 17 milioni di pezzi, il Gruppo Elica ha una struttura produttiva articolata in nove stabilimenti, tra Italia, Polonia, Messico, Germania, India e Cina.
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SPECIALE: ANCONA
Un’Ancona così, non l’avevate mai vista Igersancona, la community di Instagram che riunisce gli amanti anconetani della fotografia in rete di A. Dachan
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ome è nato questo gruppo? “La community Igersancona nasce dalla passione che noi local manager (Alessandro Bordoni @ilcavallopazzo - Francesco Merenda @fra_mere - Nicoletta Biondi @trinityquepasa) abbiamo per Instagram e per i luoghi che quotidianamente osserviamo, viviamo. Grazie a queste due passioni abbiamo messo in risalto scorci, luoghi e ricchezze della nostra città. Inoltre siamo stati sempre attivi nei vari challenge, instameet indetti dal gruppo @igersmarche, nato prima del nostro, e che si è sempre contraddistinto per la valorizzazione del nostro territorio. Dopo esserci incontrati e conosciuti ci è stata concessa l’opportunità di gestire la community di Ancona … come avremmo potuto rifiutare?”. Quanti followers avete? Che afflusso avete di immagini e tag? “Il numero di ‘seguaci’ per il canale Instagram è in continuo aumento! Da Agosto (mese in cui abbiamo attivato l’account) ad oggi abbiamo raggiunto più di 900 followers, ma il conteggio è destinato a salire! Le foto taggate #igersancona
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sono più di 11.000 e se pensate che ad agosto erano poco meno di 3.000, beh fate i vostri calcoli! Tentiamo di aggiornare il nostro canale il più costantemente, postiamo tre foto al giorno tra quelle che confluiscono nel nostro tag! Ogni mese almeno 100 foto saranno condivise per la gioia di chi ci segue! Poi non c’è solo Instagram; la nostra community è attiva anche su tutti gli altri principali canali social. Su twitter vantiamo quasi 300 followers e quotidianamente il profilo si anima di conversazioni con gli utenti anconetani che vogliono lasciare un commento o postare una foto. Twitter permette delle conversazioni veloci, rapide e chiare che sono fondamentali per creare una bella community. Poi ovviamente abbiamo anche la nostra pagina Facebook Instagramers Ancona, che utilizziamo per diffondere gli eventi locali e non, con un occhio attento anche alle altre community locali e alle realtà regionali. Basti pensare che nelle marche oltre a noi sono molto attivi anche i “colleghi” del Piceno, i ragazzi della neonata igersmacerata e la community di Pesaro. Poi come dicevamo prima c’è ‘mamma’
igersmarche, che ci sostiene e ci aiuta praticamente in tutto!”. Come si crea l'interazione con gli utenti? “L’interazione si crea tentando il più possibile di rendere partecipe l’utente, postando i migliori scatti, promuovendo luoghi, raccontando aneddoti e storie in relazione ai vari posti che la maggior parte delle volte sono ignorati. L’invito è sempre quello di condividere i propri scatti inserendo il tag #igersancona, ma capita spesso che l’utente comunichi con noi (e viceversa) tramite tweet, like e commenti. In alcuni casi ci si scambiano opinioni, critiche, complimenti e si ha quasi la sensazione di conoscersi da tempo. Poi l’occasione per conoscersi di persona c’è tramite i vari instameet ed instawalk, raduni e passeggiate a colpi di foto in determinati luoghi o particolari itinerari. Spesso sono l’occasione per conoscere angoli di città che passano totalmente inosservati, o sconosciuti ai più. Frequentemente ai meet e ai walk, in parallelo, si sviluppano challenge a tema, e poi ci sono gli eventi particolari
che capitano nella nostra città (vedi per esempio il Summer Jamboree) che sono sempre un’ottima occasione per raccontare in maniera diversa e meno canonica il nostro territorio”. Ancona su Instagram: che ritratto viene fuori della nostra città? “Sicuramente ogni utente coglie il meglio di ciò che la nostra città ci regala! Dal mare alla campagna, dal piccolo paesino, al centro cittadino, dal borgo medioevale ai resti romani. Tutti insieme ci rendiamo conto della ricchezza di Ancona e giorno dopo giorno cerchiamo di condividerlo con l’universo di Instagram. Il mare la fa da padrone e la fortuna di essere parte integrante del parco della Riviera del Conero ci regala un’immagine di Ancona prettamente marittima! Dal porto, al passetto, da Portonovo a Mezzavalle, senza tralasciare la spiaggia di Velluto di Senigallia e la stessa Palombina. Lo scatto del mare attira di più ma sono tantissime le foto ‘bucoliche’ delle nostre affascinanti campagne e delle nostre vaste colline ad essere condivise tramite la tag #igersancona”.
Su Instagram oltre alle foto si possono caricare e condividere video: cosa raccontano gli anconetani? “Per ora gli anconetani restano affezionati alle foto, giocando sul filtro migliore e sulla luce più adeguata, ma i video stanno pian piano facendo capolino. Ogni tanto ne viene postato qualcuno sulle onde che si infrangono sul mare o qualcun’altro condivide con noi il suo viaggio in macchina tra le colline dell’entroterra anconetano”. Avete contatti anche con altri gruppi della nostra regione? “Certamente. Il nostro obiettivo è creare una community importante su tutto il territorio marchigiano. Come già accennato prima, siamo stati fortunati, perché nella nostra zona già da diverso tempo è attivo il team @igersmarche, il quale è riuscito a creare delle belle situazioni coinvolgendo tanti igers da tutta la regione. Noi stiamo continuando il lavoro da loro avviato concentrandoci su tutta la provincia di Ancona. Poi siamo sempre in contatto con le community di @igerspiceni, @igersPU e dell’ultima arrivata
@igersmacerata. Tutti insieme siamo proprio una bella squadra e possiamo dare risalto alle nostre belle Marche”. Avete progetti in cantiere? “Fino al 23 novembre siamo stati impegnati nell’organizzazione dell’instawalk My_Marina_Ancona grazie al quale, aggregando più di 40 igers provenienti da tutta la regione abbiamo percorso e fatto conoscere tutta la Ancona Marittima (Porto, Arco di Traiano, Porta Pia, Lazzaretto). L’evento è stato un grande successo, in poco più di due ore abbiamo scattato quasi 500 foto, e l’entusiasmo di tutti partecipanti era altissimo. Sicuramente per il 2014 abbiamo in programma un grande instameet dove speriamo di poter superare le 100 persone, ma per ora non vogliamo accennare niente. Seguiteci sul nostro profilo Instagram!”.
Foto di Ancona: Melania Schiavo Foto del Conero: Alessia Schiaroli
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SPECIALE: ANCONA
Banca Etica, un esempio di “credito solidale” Paolo Ranzuglia, responsabile della filiale di Ancona di Banca Etica, ci spiega la filosofia che fonda le attività di un’azienda di credito per molti aspetti anomala rispetto agli altri istituti di M. Palumbo
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irettore, ci traccia per sommi capi la storia di Banca Etica? “Il progetto di una banca “etica” nasce - su iniziativa di una ventina di organizzazioni non profit - agli inizi degli anni Novanta, in concomitanza con lo sviluppo del Terzo Settore ma anche con le difficoltà mostrate da quest’ultimo nell’approcciarsi ai canali bancari tradizionali. L’autorizzazione da parte della Banca d’Italia risale al 1998, e all’anno successivo l’apertura del primo sportello, a Padova”. Qual è l’attuale struttura? “Banca Etica opera attraverso 17 filiali sparse sul territorio nazionale (quasi una per regione), e 25 promotori finanziari. Ma il cuore di questa realtà è senz’altro rappresentato dai 38mila soci che la finanziano: prevalentemente persone fisiche ma anche enti non profit ed enti pubblici”. Che rapporto avete con il mondo del volontariato? “Rappresenta la spina dorsale della nostra banca, in termini di apporto di capitale, di diffusione dei valori e dei principi della finanza etica e per l’insostituibile ruolo di raccordo con il territorio. Ritengo che questo sia un
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primo rilevante elemento distintivo rispetto agli altri istituti di credito”. Soffermiamoci proprio su questo tema: i punti che vi contraddistinguono dalle banche tradizionali. “Premesso che gli strumenti utilizzati – quali il conto corrente o il mutuo, tanto per intenderci - sono i medesimi, la differenza risiede nelle modalità di utilizzo, o meglio nelle finalità del credito”. Cioè? “Il credito viene erogate a beneficio di quattro macroaree: cooperative sociali, con particolare attenzione per l’inserimento di lavoratori svantaggiati; cooperazione internazionale; tutela ambientale, compresi i temi legati al biologico e all’energia verde; cultura e società civile”. Agli enti profit che chiedono un finanziamento cosa rispondete? “Vi è un importante segmento dell’economia costituito da quello che chiamo profit “responsabile” al quale prestiamo molta attenzione, a maggior ragione se il finanziamento è funzionale all’incremento occupazionale. Nella stessa ottica e nel rispetto dei nostri
Cosa intende per “trasparenza”? “E’ un atteggiamento rivolto ai terzi, che si può manifestare in diversi modi. Per quanto ci riguarda direttamente, la esercitiamo ad esempio pubblicando sul nostro sito – consultabile da chiunque - i nominativi di tutte le realtà che andiamo a finanziare”.
nalisi che potremmo definire di natura “socio-ambientale”, legata ai profili di responsabilità sociale dell’impresa che si è rivolta a noi. A questo proposito mi preme sottolineare che tale attività, finalizzata anche a contrastare possibili abusi, è gestita prevalentemente dai soci. Le doverose verifiche di tipo patrimoniale sono naturalmente effettuate con rigore, anche perché non possiamo dimenticare che gestiamo denaro dei soci; ragione per cui occorre pur sempre un progetto che economicamente stia in piedi, e che vi sia una forte probabilità che il prestito venga restituito regolarmente”.
Quali sono i criteri di valutazione adottati da Banca Etica in sede di istruttoria relativa ad una richiesta di finanziamento? “Accanto ad una valutazione di tipo economico-patrimoniale, effettuiamo un’a-
Il Terzo Settore sta vivendo la crisi nella stessa intensità delle imprese? “Il mondo del volontariato sta sostanzialmente tenendo, anche sotto il profilo occupazionale. Ciò non toglie che vi sia una certa preoccupazione per il futuro”.
principi ispiratori, ci rivolgiamo anche ai soci e ai privati che intendono effettuare determinati investimenti, come ad esempio l’acquisto della prima casa. Il tutto all’insegna della massima trasparenza, altro elemento che mi pare ci contraddistingua”.
“Pubblichiamo sul nostro sito – consultabile da chiunque - i nominativi di tutte le realtà che andiamo a finanziare”
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SPECIALE: ANCONA
Toner, stampanti e carta per fotocopiatrici: attenti agli sprechi Il numero di stampanti esistenti in un ufficio è adeguato? E la loro collocazione negli spazi aziendali? Sembrano questioni di poco conto ma non è così: una cattiva distribuzione delle apparecchiature tra i vari locali può comportare rilevanti perdite di tempo, e quindi incidere sul bilancio in modo non indifferente di P.Duranti
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er rendercene conto abbiamo affrontato l'argomento con Piergiorgio Grilli e Gianni Dubbini, fondatori della Tre Gi, azienda anconetana che da quasi 35 anni opera nel campo della fornitura e della manutenzione di macchine per ufficio e che negli ultimi tempi ha visto l'ingresso del figlio di quest'ultimo, Michele. “Ma noi puntiamo moltissimo sull'assistenza e sulla consulenza – esordisce proprio il giovane imprenditore, che con una laurea in mano sta dando un rilevante contributo allo sviluppo innovativo dell'azienda – perchè è in questi concetti che sta la differenza rispetto alla gran parte dei nostri competitor”. Ci può spiegare questo aspetto? “Affinchè l'apporto che forniamo sia eccellente sotto il profilo della qualità del
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prodotto così come della prestazione, da valutarsi anche in termini di tempestività e di disponibilità, occorre innanzitutto comprendere il metodo di lavoro del cliente. E quindi procediamo ad un check up utile a verificare i metodi del processo produttivo, i modi di lavorare degli impiegati e dei collaboratori in generale, nonché le singole esigenze anche in funzione del settore di appartenenza dell'azienda. Solo così si è in grado di consigliare il prodotto più adeguato”. Ma alla fine è sempre il prezzo a giocare il ruolo decisivo … “Non sempre. Anzi, non di rado il cliente si rende conto – dati alla mano – che le condizioni economiche, seppur importanti, meritano di essere valutate congiuntamente ad altri aspetti non trascurabili,
che alla lunga possono provocare anche un incremento dei costi”. Michele, ci può fare un esempio? “Prendiamo la carta per fotocopiatrici: vi sono alcuni tipi di prodotto a bassissimo costo ma che possono provocare frequenti inceppamenti della macchina, oppure problemi nell'assorbimento dell'inchiostro … Allora mi chiedo: vale la pena risparmiare qualche spicciolo al momento dell'acquisto per poi perdere del tempo ogniqualvolta si verifica un imprevisto? E magari anche sopportare il costo relativo all'intervento del manutentore? Senza contare lo spreco di carta”. “Però sia chiaro - – afferma Piergiorgio – che siamo anche noi estremamente sensibili al tema legato al costo di acquisto del prodotto. Con la differenza
Michele Dubbini
che lo vediamo come un elemento da valutarsi assieme ad altri, e non come unico fattore da prendere in considerazione. Aggiungerei che un altro aspetto al quale aziende, professionisti ed enti pubblici dovrebbero prestare attenzione, oltre a quanto detto da Michele a proposito del fermo macchina, è rappresentato dall'acquisto e dalla gestione delle cartucce toner”. In che senso? “Perchè notiamo che quasi la metà delle cartucce che ritiriamo sono ancora mezze piene di inchiostro …”. Secondo Lei perchè? “Probabilmente perchè l'attenzione ai costi manifestata da chi acquista non la si ritrova poi in chi consuma”.
Piergiorgio Grilli
Michele, Voi vi occupate ad ampio raggio di una serie di servizi per le aziende, dall'impianto elettrico all'arredamento. Perchè questa diversificazione? “Perchè vi è una strettissima attinenza tra gli ambiti da lei citati e la predisposizione delle macchine per ufficio. L'ideale, infatti, sarebbe fornire il nostro servizio consulenziale contemporaneamente alla realizzazione dell'impianto elettrico e della scelta e predisposizione dei mobili dell'ufficio”. Le aziende più strutturate tendono ad avere un approccio di questo tipo … “E' vero – conferma Piergiorgio -, ma questo modello dovrebbe essere seguito da tutte, e persino dai professionisti per i loro studi”.
Gianni Dubbini
“Vi sono alcuni tipi di carta per fotocopiatrici a bassissimo costo ma che possono provocare frequenti inceppamenti della macchina, oppure problemi nell'assorbimento dell'inchiostro, con enorme spreco di fogli ...”
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SPECIALE: ANCONA
“Puntiamo a una maggiore collaborazione con le Pmi” Per il professor Sauro Longhi, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, esistono ampi spazi di miglioramento dei rapporti tra Università ed aziende del territorio. Ma attenzione a non perdere di vista la funzione principale: preparare la classe dirigente del futuro
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rofessore, qual è il ruolo dell’Università nel panorama sociale, culturale ed economico italiano? “Sul ruolo dell’Università e in particolare del nostro Ateneo ho molto riflettuto, soprattutto negli ultimi mesi, dal momento in cui decisi di presentare la mia candidatura. Ritengo che alle università sia attribuita una funzione primaria nello stimolare quel processo virtuoso che lega la produzione di conoscenza (ricerca), la sua diffusione (istruzione) e la capacità di tradurre conoscenza in innovazione. L’Università con queste caratteristiche può svolgere quella funzione di “motore sociale” per il Paese ed il nostro territorio che nel passato ha contribuito ad elevare lo stato economico e culturale dei figli rispetto a quello dei padri, permettendo così quello sviluppo socioeconomico e democratico e di giustizia 120
Cosa intende per “territorio”? Il bacino di provenienza degli studenti? “Non solo. Sicuramente il territorio più vicino all’Ateneo, ma occorre intraprendere relazioni anche con aree lontane, creando accordi per la ricerca come per lo sviluppo degli scambi culturali. Penso che l’Università debba rappresentare la porta verso la conoscenza mondiale per il nostro territorio e per tale motivo il confronto e la dimensione dell’Università deve avere un ampio respiro”.
Marche ha già intrapreso un percorso significativo. Durante il Suo mandato proseguirà in questa direzione? “Con il mio predecessore, il Professor Pacetti, la nostra Università ha innegabilmente vissuto una fase di forte sviluppo; sta a noi, nei prossimi mesi e anni, dare un ulteriore impulso a tale azione, perché a differenza del passato si avverte un bisogno maggiore. Penso che dall’Università delle 3T, Tecnologie, Talenti e Territorio dovremmo arrivare ad una Università della Conoscenza capace di far competere ed evolvere il sistema socio-economico in cui insiste in un sistema di società basato sulla Conoscenza dove dinamicità, globalizzazione e complessità saranno i fattori discriminanti per il successo”.
Sotto il profilo della collaborazione con le aziende l’Università Politecnica delle
Soffermiamoci su questo tema. “Già la programmazione comunitaria
degli ultimi decenni, ma che ora sembra essersi molto attenuato. Un sistema universitario aperto e competitivo rappresenta una forza positiva, innovatrice e fondamentale per un paese che vuole tornare a crescere”.
individua l’Università come ente al centro del territorio, come ben dimostra il progetto legato alla “smart specialization”. Va visto in tale ottica, ad esempio, l’inserimento dell’Università Politecnica delle Marche nei cosiddetti “cluster scientifici”, fortemente voluto e realizzato dal precedente Rettore. Iniziative, queste, grazie alle quali il nostro Ateneo sta raggiungendo risultati di eccellenza anche sul fronte della ricerca”.
In che senso? “Nel senso che in non pochi rapporti entrambe le parti – aziende ed Università - potrebbero svolgere un ruolo più propositivo. Ciò che chiedo è che non si veda l’Università come un self service, che va a gettone: tu azienda poni il problema e io ti fornisco la soluzione. La collaborazione dev’essere piuttosto sviluppata in uno spirito di reciprocità e di dialogo”.
Come giudica il rapporto con le imprese del territorio? “Se è vero che è in atto una bella collaborazione con le Pmi, è altrettanto evidente che esistono margini di miglioramento. L’obiettivo è far si che l’Università possa essere in costante dialogo con il sistema socio economico per cogliere meglio le sfide che si delineano in termini di tecnologie e conoscenze”.
Lei prima ha accennato all’altra importante funzione dell’Università: formare la futura classe dirigente. “Non possiamo mai distogliere l’attenzione dal problema dell’occupabilità dei nostri giovani. Da questo punto di vista, la fisionomia fortemente scientifica assunta dall’Univpm ci ha permesso di raggiungere risultati molto elevati, registrando indici di alta occupabilità
in tempi relativamente brevi. La formazione della futura classe dirigente dovrà essere capace di cogliere le sfide di una società basata sulla conoscenza: da una parte promuovere la formazione degli strumenti concettuali necessari per rapportarsi con i nuovi saperi e dall’altra rendere i processi di apprendimento al loro interno sinergici per area scientifica e con quelli che hanno luogo spontaneamente, soprattutto sulla rete, al di fuori dei contesti istituzionali”. Il tessuto economico regionale riesce ad assorbire i vostri laureati? “Guardi, negli ultimi anni le cose sono cambiate enormemente. Rispetto al ’79 – quando mi laureai io proprio all’Univpm – un giovane ingegnere marchigiano non è più costretto ad andare a lavorare a Cernusco sul Naviglio o in altre località distanti … Con tutta probabilità
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SPECIALE: ANCONA
può iniziare e proseguire la propria carriera qui nelle Marche”. Professore, quattro Università concentrate nelle Marche non sono un po’ troppe? “No. Anzi … ho proposto l’istituzione di un quinto Ateneo come una sorta di istituto di studi superiori dedicato alla formazione di altissimo livello, che attualmente da noi manca. Questa struttura permetterebbe di completare il modello formativo proposto, già di elevata qualità”. Riformulo la domanda: le quattro Università non potrebbero riflettere sugli effetti di un’eventuale fusione? “Il sottoscritto si sta impegnando per raggiungere un equilibrio ideale ed efficace tra l’autonomia delle singole
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Università regionali – che va sempre salvaguardata - e un buon livello di armonizzazione tra le stesse. Ma eviterei di ragionare in termini di fusione: ogni Ateneo ha la sua storia e una propria vocazione”. Questo processo di armonizzazione a cosa sarebbe finalizzato? “In primis ad intercettare un maggior numero di studenti stranieri, grazie ai quali è possibile creare rapporti e connessioni con altre società ed altri mercati”.
“Ho proposto la realizzazione di un istituto di studi superiori dedicato alla formazione di altissimo livello, che attualmente da noi manca. Questa struttura permetterebbe di completare il modello formativo proposto, già di elevata qualità”
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SPECIALE: ANCONA
Sida Group, una realtà marchigiana all’avanguardia Nato nel 1986 su iniziativa di Flavio Guidi - già sviluppatore dell’Istao (con Giorgio Fuà) nel 1972 e di Consulmarche nel 1976 – oggi il Gruppo Sida annovera oltre cento tra collaboratori a tempo pieno e personale dipendente. Un altro centinaio di collaboratori free-lance completano il corpo docente e consulenziale
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l suo campo d’attività è la consulenza, la formazione e la progettazione comunitaria. Nel campo della consulenza opera come agente di cambiamento, di orientamento, di revisione, di sostegno ai processi di consolidamento e di sviluppo, implementando sia l’imprenditore che il management ed intervenendo come “consigliere”. Al riguardo, una grande attenzione è stata rivolta allo sviluppo della struttura e delle competenze relativamente ai problemi di: ristrutturazione economico-finanziaria aziendale, internazionalizzazione, nuova imprenditorialità, web, digitalizzazione dell’ITC, orientamento, europrogettazione, finanza ordinaria e straordinaria, M&A, integrazione e alleanze, revisione dei processi, saving aziendale, pianificazione economico-finanziaria e fiscale, controllo di gestione e passaggio generazionale.
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Nell’espletamento di tali attività la Sida ha creato una rete internazionale, sia nel campo della finanza che dell’assistenza economico-finanziaria e fiscale. Ha implementato inoltre una rete di operatori economici, in prevalenza sviluppatori, con ogni Paese del mondo, nonché piattaforme sui Paesi del Bric, del Maghreb, dei Paesi dell’area MacroAdriatico e dell’Unione europea, con i quali attua operazioni di globalizzazione ed internazionalizzazione. In tale contesto si enumerano piattaforme di servizi a Madrid, Dublino, Londra, Galati (Romania), Tunisi, Dubai, Pechino, San Paolo, New York e Tirana. Per quanto attiene all’attività formativa, la Sida la svolge sia sui livelli top e middle management, sia sul piano dell’orientamento e della formazione manageriale, nonché nell’ambito della formazione imprenditoriale a benefi-
cio dei giovani che devono inserirsi nel mondo del lavoro o dare avvio a nuove realtà imprenditoriali. Un altro ambito è rappresentato dalla formazione per i soggetti interessati ad usufruire degli ammortizzatori sociali. Per l’espletamento dei propri servizi, Sida si avvale di piattaforme informatiche particolarmente avanzate e di sistemi CRM evoluti e consolidati. I master con specializzazioni ed executive master annoverano un tasso di successo del 95 per cento nell’inserimento dei giovani laureati o diplomati. Nel 2013 sono stati svolti in tutta Italia 92 percorsi formativi (master ed executive master), nelle sedi di Parma, Bologna, Ancona, Foggia, Perugia, Roma, Napoli, Palermo, Padova, Chieti e Verona, consentendo a Sida di formare ed orientare oltre 2mila persone. Numeri, questi, che hanno contribuito a
far diventare il gruppo anconetano una tra le maggiori scuole a livello nazionale per orientamento e cultura aziendale. Nella formazione, oltre a dare risalto alla preparazione sul sistema azienda (general management), la Sida ha implementato specializzazioni in settori attualmente strategici, quali finanza e controllo, marketing e comunicazione (web), buyer, internazionalizzazione, ITC e processi, saving. Sono inoltre stati lanciati prodotti formativi nei settori di maggiore sviluppo economico, quali turismo, energia, agricoltura, meccanica, servizi, credito e lusso. Sida collabora inoltre nella somministrazione di formazione post-laurea o post-diploma con l’Università La Sapienza di Roma e l’Università Federico II di Napoli. La progettazione comunitaria rappresenta un altro asse portante dell’attività.
Al riguardo il gruppo ha dato vita in Romania ad un centro ormai consolidato, dove ha esportato il know-how raggiunto dalla casa madre in Italia. Collabora con l’Università Danubius di Galati e ha realizzato con questa una joint-venture e una fondazione. Innovazione, sviluppo culturale e manageriale, cultura d’impresa, assistenza alle aziende sono i temi che distinguono Sida Group come strumento dell’economia locale regionale ed oggi anche nazionale ed internazionale.
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dossier
ECO NO MIA “Quando ero giovane credevo che la cosa più importante della vita fosse il denaro, ora che sono vecchio so che è vero”
Oscar Wilde
aforista e scrittore irlandese 127
DOSSIER: ECONOMIA
LAVORO E IMPRESA, ECCO ALCUNE IDEE Nelle pagine che seguono ospitiamo le opinioni di tre personaggi autorevoli che propongono riflessioni interessanti ciascuno da un diverso angolo visuale: un giuslavorista, un manager, nonché consulente e formatore di quadri ed imprenditori, e un imprenditore molto noto sul territorio si confrontano nello specifico sul rapporto tra impresa e lavoro, lanciando idee interessanti a cura della Redazione
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er il giuslavorista Giuliano Cazzola, ad esempio, la riforma del lavoro del 2012 (cosiddetta Riforma Fornero) andrebbe rivista e completata in alcuni punti (vedi partite Iva, servizi per l’impiego e politiche attive), ma senza trasformarla in un “cantiere aperto”. Il che significa, usando le sue parole, introdurre nella disciplina “opportuni cambiamenti ma al contempo evitando stravolgimenti o interventi radicali. Se la normativa dettata per i rapporti di lavoro diventasse nuovamente una sorta di cantiere aperto – secondo l’ex vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera - sarebbe un grave problema”. E i cambiamenti auspicati in cosa dovrebbero consistere? Per Cazzola, “si dovrebbe ad esempio rivedere la normativa sulle partite Iva, che così com’è è estremamente difficile da gestire. 128
Poi la legge Fornero andrebbe completata in alcuni punti, come in materia di servizi per l’impiego e di politiche attive”. Per Flavio Guidi – fondatore e presidente del Gruppo Sida di Ancona – un rimedio contro l’attuale disparità di trattamento tra le varie categorie di lavoratori potrebbe essere rappresentato dall’adozione del contratto unico del lavoro. Secondo … Flamini - titolare dell’omonima, storica, tipografia di Ancona – molto andrebbe fatto in termini di facilitazioni all’ingresso delle nuove leve nelle aziende: “il Legislatore dovrebbe cercare di stimolare maggiormente l'imprenditore a coinvolgere i giovani meritevoli in un cammino di media-lunga durata: l'investimento iniziale sarebbe così ripagato con il tempo, parallelamente al processo professionalizzante dei giovani”.
DOSSIER: ECONOMIA
“IL CONTRATTO UNICO DEL LAVORO? UN SOGNO” Per Flavio Guidi (Gruppo Sida) è uno strumento che conduce all’uguaglianza, alla semplicità, all’unità
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ottor Guidi, cosa non Le piace dell’attuale assetto normativo dei rapporti di lavoro? “Guardiamo l’attuale composizione del mercato del lavoro, con le tante categorie che ne fanno parte: agricoltori, artigiani, pescatori, commercianti, operai, bancari, dipendenti pubblici, professionisti, assicuratori, trasportatori, giornalisti e così via. Ogni categoria “si è costruita” un contratto, dando origine nel tempo a una giungla di disparità in termini di diritti ed obblighi, accentuando le differenze, le divisioni e le diseguaglianze, nonché i privilegi. Si sono consolidate le corporazioni, le caste e la burocrazia: una peste per l’unità di un popolo e per il progresso verso una civiltà più solidale”. Il contratto unico può rappresentare un rimedio alla situazione che ha descritto? “Ipotizziamo che a regolare il rapporto di lavoro vi sia un solo contratto: tutto il sistema che regola il mondo del lavoro sarebbe unito e solidale e la gestione
dei rapporti più semplice e più condivisa. A mio avviso si avrebbe un grande contributo su di un piano culturale, con indubbi benefici sul piano delle aspettative dei giovani. Benefici che a mio avviso dovrebbero valutarsi anche in termini di semplificazione dei meccanismi di entrata ed uscita dal mercato”.
del lavoro - il contesto in cui si realizza l’espressione dell’uomo - che compone questa nostra società e vedo soltanto diseguaglianze, discriminazioni e privilegi. Caratteri che sono fonti di divisioni, gelosie, invidie, conservatorismo, sentimenti che fanno regredire il processo verso forme più civili di rapporto”.
Il sistema che Lei ha delineato non priverebbe di tutela i soggetti più in difficoltà? “Il contrario. Guardi che da ragazzo prima, da studente poi e quanto mai oggi, ho sempre desiderato che il sistema sociale che ci organizza fosse ispirato e impermeato dal principio di uguaglianza. Dove la gente non possa soffrire discriminazioni, né differenze; un ambiente nel quale i privilegi siano assenti o quanto più contenuti, ove il merito, l’impegno, il rispetto verso gli altri sia dominante, un contesto governato dallo spirito di solidarietà e di comunità. In altre parole: un contesto che non accentui le differenze e le disparità. Oggi osservo il mondo
I principi ai quali si dovrebbe tendere sono già presenti nella Costituzione … “E’ vero, la nostra Carta fondamentale ha ripreso questi valori ponendoli quali obiettivi per il Legislatore”. Lei prima ha accennato alle aspettative dei giovani. Nel contesto ipotizzato ci sarebbe ancora spazio per la formazione professionale? “Non solo vi sarebbe spazio, ma tale componente formativa andrebbe valorizzata e sostenuta come momento di orientamento, inserimento e reinserimento nel mondo del lavoro”.
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DOSSIER: ECONOMIA
“OGGI LA CREATIVITÀ È UN DOVERE” Quella che vi stiamo per raccontare è una storia che parte nel 1923, allorquando Flaminio Flamini fonda a Jesi la “Tipografia Flamini”. Oggi quest'azienda, ormai leader nel suo settore anche oltre i confini regionali, è traghettata verso l'anniversario dei cento anni dal nipote, Francesco, uomo di fabbrica e profondo conoscitore del mondo della carta, dello stampaggio e di tutto ciò che vi ruota attorno. I segreti? Più d'uno … di A. Fabri
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residente, in azienda l'età media dei Suoi collaboratori è piuttosto bassa, anche grazie alla presenza di molti giovani. Come vede attualmente la fase di passaggio dalla formazione al lavoro? “Premettiamo che è innegabile l'abisso tuttora esistente tra la fase formativa del giovane e il mondo del lavoro, nonostante gli sforzi compiuti a livello normativo ed istituzionale. E il motivo a mio avviso è presto detto: appena usciti da un'aula scolastica o universitaria ci si imbatte in un ambiente del tutto nuovo, che segue dinamiche e ritmi molto veloci. E l'imprenditore è chiamato a un difficile compito, quello di “coltivare” le nuove risorse interne, promuovendone la crescita professionale. Il problema è che tale fase va gestita con equilibrio e … senso di responsabilità da entrambe le parti”. Anche nelle discipline economiche si avverte questa distanza? “Si, anche se forse in misura leggermente più lieve rispetto ad altri ambiti”. Le esperienze all'estero possono esse-
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re utili? “Utili probabilmente si, ma se Lei mi chiede se sono sufficienti per superare i limiti di cui parlavo poc'anzi, ritengo di no”. Lei quali rimedi propone? “Innanzitutto il Legislatore dovrebbe cercare di stimolare maggiormente l'imprenditore a coinvolgere il giovane meritevole in un cammino di media-lunga durata: l'investimento iniziale sarebbe così ripagato con il tempo, parallelamente al processo professionalizzante del giovane”. Cioè quello che è avvenuto con i Suoi figli? “Esattamente. Un approccio graduale ai problemi della nostra azienda ha permesso ad entrambi i figli di acquisire con il tempo una discreta dimestichezza in due ambiti ben definiti.
DOSSIER: ECONOMIA
Competenze senza dubbio migliorabili con la tenacia, l'umiltà e la passione che penso abbia dimostrato il loro padre in tutti questi anni”. Lei ha parlato di ambiti definiti: si occupano di cose diverse? “Si, e penso che il principio della divisione delle responsabilità rappresenti un'altra regola fondamentale. Nello specifico, Alessandro si dedica agli acquisti e alla produzione mentre Sara segue la parte commerciale e nuove linee di sviluppo o progetti. Tenga presente peraltro che il processo di riorganizzazione che ha visto l'ingresso in azienda dei miei figli è stato impostato e seguito assieme ad un consulente specializzato in materia. Nessuna improvvisazione, quindi. Infine, sono dell'avviso che per la riuscita di un passaggio generazionale in azienda occorra un altro ingrediente, che direi essere quello determinante”. Cioè? “L'apertura mentale dell'imprenditore, che dev'essere disponibile a cambiare, a recepire i suggerimenti che provengono da una generazione diversa, chia-
mata ad osservare i fenomeni sociali ed economici con una chiave di lettura diversa”. Cambiamo discorso: quali sono le prospettive del settore? “Ottime purchè con il termine “tipografia” non si intenda soltanto la lavorazione sulla carta. Oggi il mondo è enormemente più vasto, e quindi ricco di opportunità”. I numeri della Flamini stanno a dimostrare che ha ragione: un continuo sviluppo che non conosce crisi, mentre numerose aziende del settore hanno – o stanno chiudendo – i battenti … “Vede, indubbiamente oggi ci troviamo di fronte ad uno scenario del tutto diverso a quello al quale eravamo abituati: generalmente si lavora di più per prendere di meno, nel senso che le marginalità si abbassano. Peraltro la situazione va affrontata diversificando, proponendo prodotti e servizi innovativi, oppure – strategia che stiamo perseguendo con buone soddisfazioni – cercando un mix tra innovazione e tradizione”.
Dove per “tradizione” si intende la classica stamperia? “Più precisamente, la stampa a modulo continuo. Lo sa che era stata data per defunta tempo fa ma che invece è tuttora molto richiesta dalle aziende abituate a fare i grandi numeri? Siamo rimasti in pochi a portare avanti questo tipo di stampa, che tra l'altro è estremamente competitivo sotto il profilo economico”.
“L'attuale situazione dev'essere affrontata diversificando e proponendo prodotti e servizi innovativi” 131
DOSSIER: ECONOMIA
“APPORTARE MIGLIORAMENTI ALLA LEGGE FORNERO SENZA STRAVOLGERLA” Per il noto giuslavorista Giuliano Cazzola, la riforma del 2012 targata Monti va rivista e completata in alcuni punti (vedi partite Iva, servizi per l’impiego e politiche attive), ma senza trasformarla in un “cantiere aperto” di P. Duranti
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rofessore, nel Suo libro Lei si sofferma sugli effetti della Legge Fornero e del “Pacchetto Giovannini”. E’ possibile dare in due battute un giudizio sui due testi? “Il discorso naturalmente meriterebbe maggiore spazio, ma se devo rispondere in pochi secondi dico che se la legge Fornero è troppo coraggiosa – direi al limite della temerarietà – le novità introdotte dall’attuale Ministro Giovannini appaiono, per converso, eccessivamente prudenti”. Perché definisce temeraria la riforma del 2012? “Perché ha avuto l’ardire di buttare tutto all’aria in un contesto delicatissimo, caratterizzato da una forte crisi economica. Finendo così per creare non pochi
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problemi alle aziende, che si sono sommati alle difficoltà registrate nel sistema degli ammortizzatori sociali. A tutto ciò si aggiunga un aspetto tutt’altro che secondario: i professionisti della materia – consulenti del lavoro e giuslavoristi – non hanno avuto il tempo necessario per digerire l’ingente mole di novità introdotte”. E della disciplina dei licenziamenti scaturita dalla riforma Fornero cosa pensa? “Che è un sistema normativo piuttosto pasticciato”. Per quali motivi, invece, le modifiche introdotte dall’attuale Governo sarebbero deboli? “Sostanzialmente perché ripropongono
la solita medicina degli incentivi, che producono posti di lavoro che definirei “drogati”: una volta venuta meno l’agevolazione, l’effetto si sgonfia nel giro di brevissimo tempo”. Cosa si sarebbe potuto fare? “Ad esempio introdurre, con il pretesto dell’Expo, quelle liberalizzazioni ai contratti a termine che del resto erano state ventilate dallo stesso Governo come un’efficace misura di spinta occupazionale. E invece non se ne è fatto più nulla”. Secondo Lei perché? “Per il veto imposto da una componente sindacale”. Quali modifiche alla disciplina giuslavoristica suggerisce?
CAZZOLA
GIULIANO CAZZOLA. Laureato in giurisprudenza, è stato per molti anni dirigente generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, della Cgil e parlamentare (in tale veste ha ricoperto il ruolo di vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera). È stato membro della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione e del Nucleo di valutazione della spesa pensionistica. E’ consulente del Censis e membro del comitato scientifico della Fondazione Italia Usa. E’ stato professore a contratto di Diritto della Previdenza Sociale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna. Importante anche la produzione editoriale: alle collaborazioni con diverse testate (Il Sole 24 Ore, il Giornale, Quotidiano Nazionale, Avvenire, Il Piccolo, Messaggero Veneto, Libero Reporter, Economy, Il Mulino, Liberal) si aggiungono numerosi libri, tra i quali: Welfare o no? Prediche di un sindacalista pentito, Ediesse, 1991; Fondi pensioni che fare? (con A. Di Renzo), Ediesse,
1993; Lo stato sociale tra crisi e riforme: il caso Italia, Il Mulino, 1994; La sanità liberata, Il Mulino, 1997; Il BeneAmato, Sperling & Kupfer, 2000; Welfare "fai da te": come e quanto gli italiani pagano di tasca propria per le prestazioni sociali, Rubbettino 2000; Lavoro e welfare: giovani versus anziani: conflitto tra generazioni o lotta di classe del XXI secolo?, Rubbettino, 2004; Guida ai fondi pensione, Bancaria Editrice, 2005; Le pensioni spiegate a mia nonna, Rubbettino, 2008; Il riformista tradito, Boroli Editore, 2008 (la storia e le idee di Marco Biagi); C'era una volta il sindacato, Boroli Editore, 2010; C'eravamo tanto amati, Sperling & Kupfer, 2001; Riformare il welfare è possibile, edizioni Ideazione, 2003 (raccolta di articoli scritti con Renato Brunetta); Fondi pensione. Istruzioni per l’uso, Bancaria Editrice, 2008; Long Term Care e soluzioni integrate, Rubbettino, 2008; Figli miei precari immaginari, Guerini e Associati, 2012.
133
DOSSIER: ECONOMIA
“A coloro che spesso si scandalizzano per le cosiddette “fughe dei cervelli”, vorrei ricordare che in una realtà globalizzata è naturale che molti giovani vadano in giro per il mondo in cerca di lavoro. E ciò indipendentemente dal livello culturale o dai titoli di studio posseduti”
“Ritengo che oggi occorra far “riposare” la legislazione vigente, introducendo opportuni cambiamenti ma al contempo evitando stravolgimenti o interventi radicali. Se la normativa dettata per i rapporti di lavoro diventasse nuovamente una sorta di cantiere aperto, sarebbe un grave problema”. Quali correzioni considera più urgenti? “Si dovrebbe ad esempio rivedere la normativa sulle partite Iva, che così com’è è estremamente difficile da gestire. Poi la legge Fornero andrebbe completata in alcuni punti, come in materia di servizi per l’impiego e di politiche attive”. Il disegno di legge di Stabilità 2014 (presentato dal Governo nei giorni scorsi, ndr) contiene una limatura al cuneo fiscale, considerata poco incisiva da taluni osservatori. Cosa ne pensa?
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“In effetti rischia di essere una misura inadeguata, a causa della scarsità di risorse a disposizione. Ciò non toglie che l’intendimento sia buono: solo che questo timido taglio va visto in un’ottica di tutela assistenziale o sociale, non certo come incentivo per il lavoro. Sotto questo punto di vista, sarebbe forse più efficace utilizzare la leva fiscale legando il livello di tassazione alla produttività: allora sì che favoriremmo la competitività delle nostre aziende con una misura sostanziosa”. Nel Suo ultimo libro Lei accenna alla validità della parabola dei talenti. Anche in Italia, nonostante crisi economica, clientelismi e nepotismi vari? “Non è possibile fare discorsi di carattere generale; affermare, come taluni osservano, che i giovani non hanno voglia di lavorare, è sbagliato. E a coloro
che spesso si scandalizzano per le cosiddette “fughe dei cervelli”, vorrei ricordare che in una realtà globalizzata è naturale che molti giovani vadano in giro per il mondo in cerca di lavoro. E ciò indipendentemente dal livello culturale o dai titoli di studio posseduti. Il problema, semmai, è che troppo spesso il giovane rifiuta il lavoro, talvolta anche con l’accondiscendenza dei genitori; dovremmo invece dire in modo chiaro e netto che il lavoro “su misura” non lo si trova, e che tutte le professioni e i mestieri hanno una loro dignità”. Per cui il giovane dovrebbe adattarsi? “Sì, perché per un giovane l’ingresso nel mondo del lavoro rappresenta una sorta di prova del fuoco, che ti permette – se superata – di avere una diversa e più responsabile visione delle cose. Prima si fa questa prova, e meglio è”.
Dal 05/03/2014 sono aperte le iscrizioni al :
“CO MUN I CA Z I O N E E D I MMAGI NE T U R IS T ICA“ ( D e stin at ion Man ag er ) SCHEDA N. 179573
Autorizzato e finanziato con D.D.P.F. Turismo commercio e tutela dei consumatori N. 820/CTC del 12/12/2013
SOGGETTO PROPONENTE: GGF Group Srl Via 1 Maggio 156 – 60131 Ancona (AN) OBIETTIVI DEL CORSO Il progetto si pone l’obiettivo di formare una figura professionale in grado di: sviluppare il business sfruttando il potenziale della struttura ricettiva; re-ingegnerizzare i prodotti-destinazione maturi con livelli di ampliamento; sviluppare prodotti turistici esperienziali e di fascia premium, identificando il valore aggiunto ed incorporandolo all’offerta turistica; creare un portafoglio di prodotti-destinazione per la regione Marche e l’organizzazione sistemica dei prodotti attraverso la creazione dei cluster; incrementare l’offerta turistica attraverso la creazione di offerte in partnership con operatori del territorio; adottare le politiche di marketing più efficaci per incrementare le vendite; utilizzare le tecniche di web marketing per migliorare l’immagine del brand aziendale, per potenziare lo strumento della “rete” ed acquisire più clienti; sviluppare i rapporti con le agenzie di viaggi ed il tour operator per incrementare l’incoming nella struttura ricettiva; gestire l’aspetto pubblicitario e la comunicazione in generale delle strutture ricettive; individuare e valutare tutte le opportunità di sviluppo offerte dal mercato globale. REQUISITI D’ACCESSO DESTINATARI: N. 20 partecipanti (n. 11 posti riservati alle donne) con i seguenti requisiti: - Età compresa tra i 18 e i 36 anni (alla data di presentazione della domanda di ammissione al corso non devono avere compiuto 36 anni); - Disoccupati/inoccupati; - Titolo di studio: Diploma di Istruzione Secondaria Superiore e/o Laurea - Residenza o domicilio nella Regione Marche. E’ prevista una priorità per un 25% di partecipanti, pari a 5 allievi di età tra i 30 anni compiuti e 35 anni compiuti. MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE La partecipazione al corso è completamente GRATUITA in quanto finanziato dalla Regione Marche. E’ prevista un’indennità di frequenza a coloro che avranno frequentato almeno il 75% delle ore corso. SEDE DEL CORSO: Sida Group srl - Via I Maggio 156 60131- ANCONA (AN)
DURATA CORSO: N. 650 ore di cui: 260 ore di stage; 378 ore d’aula; 12 ore esame finale. Sono previste indicativamente 4-5 lezioni settimanali. Inizio corso: Aprile 2014 Fine corso: Novembre 2014
NICAZIONE E IMMAGINE TURISTICA
PROGRAMMA DIDATTICO 1-ORIENTAMENTO INIZIALE E FINALE AL MONDO DEL LAVORO E BILANCIO COMPETENZE. SENSIBILIZZAZIONE ALLE PARI OPPORTUNITÀ 2-SVILUPPO MANAGERIALE 3-TOURISM SALES & MARKETING MANAGEMENT 4-LEGISLAZIONE E POLITICHE PUBBLICHE NEL TURISMO 5-LA GESTIONE ECONOMICA-FINANZIARIA DELL’IMPRESA TURISTICA BUDGETING 6-DESTINATION MARCHE 7-SCHEDE PAESE 8-BUSINESS ENGLISH 9-INFORMATION TECHNOLOGY 10-IL WEB 3.0 NEL SETTORE TURISTICO 11-LABORATORIO (Business Game) INCOMING: MARCHE: Dall'idea al progetto d'impresa 12-VIVERE LA REALTA' TURISTICA: Visite e testimonianze 13-STAGE 14-ESAME FINALE
- La Domanda di iscrizione (modello placement All.9) - Copia del documento d’Identità; - Curriculum Vitae Europeo, - Certificato del Centro per l’impiego che attesti la condizione di disoccupazione o lavorativa. - Atto notorio residenza/domicilio
SELEZIONI Nel caso in cui le domande di iscrizione idonee fossero superiori ai posti disponibili, si effettuerà una selezione. I candidati saranno avvisati telefonicamente o a mezzo posta elettronica, con almeno 3 giorni di anticipo, del giorno e dell’ora di convocazione per la selezione. In caso di assenza per il giorno e l’ora si perderà il diritto alla partecipazione alla selezione e al corso. La selezione avverrà mediante una prova scritta, sotto forma di test a risposta multipla, sugli argomenti di economia e marketing turistico, i principali sistemi informatici (pacchetto Office) e la lingua inglese (Peso: 0-35 punti), un test attitudinale, un colloquio sulle materie trasversali, sulla motivazione di partecipazione al corso e curriculum vitae (Peso: 0-50 punti), valutazione dei titoli di studio e requisiti professionali (Peso: 0-15 punti).
SCADENZA E MODALITA’ DI ISCRIZIONE Per poter formalizzare l’iscrizione è necessario compilare la seguente documentazione:
Tutta la documentazione dovrà essere spedita a mezzo raccomandata a/r (farà fede il timbro postale) o consegnate a mano entro e non oltre il giorno 05/04/2014 al seguente indirizzo: GGF Group S.R.L. Via I Maggio, n 156 60131 Ancona Rif. Scheda 179573 La modulistica è disponibile sui seguenti siti: www.turismo.marche.it www.ggfgroup.it sezione news www.sidagroup.com sezione news www.confcommercio.an.it sezione news www.formaconf.it www.ialmarche.it e presso i Centri per l’Impiego e gli Informagiovani. Qualora dalla domanda presentata si dovesse evincere la mancanza di uno soltanto dei requisiti di ammissione, si perderà il diritto di partecipazione al corso. Per informazioni: Dr.ssa Dorsi Lisa Mail: l.dorsi@sidasrl.it Tel.: 071/ 28 521
ATTESTATO FINALE A coloro che avranno frequentato almeno il 75 % delle ore del corso e che supereranno gli esami finali verrà rilasciato un attestato di Specializzazione di II livello TD1.14.1 - COMU-
FINANZIATO CON FONDI DELL’ASSESSORATO AL TURISMO 135
DOSSIER: ECONOMIA
PRAGMA … le parole sono preziose quanto pericolose: siamo noi a dar loro una forma, chi ci ascolta gli attribuisce un significato, la coerenza delle nostre azioni rispetto ad esse gli dona sostanza di Michele Barchiesi
C
hiacchiere. Non me voglia nessuno, l'intento non è quello di distruggere, non è quello di perdere ancora tempo. Mi chiedo solo, siete immortali? Qua sono l'unico scemo ad avere una quantità di anni limitata a propria disposizione? O ad essere consapevole di ciò ... Sono all'ennesimo convegno. Ho sentito pronunciare (non solo oggi, ma oramai da anni) così tante parole come “crisi”, “innovazione”, “sviluppo”, “noi”, e poi bla, bla e anche bla, che alla fine il mio cervello non riesce più a connetterle ad un significato effettivo. Vi è mai capitato? Io ci facevo caso da bambino: quando mi piaceva il suono di una parola (innamoramenti fugaci, invero), iniziavo a ripeterla e alla fine c’era una voce allarmata nella mia testa che diceva “fermi tutti! Cos’è che significava “sta roba”?”
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Tra l’altro, in questo momento non ho neanche la concentrazione adatta ad entrare nel merito dei contenuti, ma ad essere sincero qualche mezza boiata mi pare pure di averla sentita. Poi, la ciliegina: il minuto di silenzio. Il motivo per cui lo si fa, benché assolutamente drammatico nella sua essenza (per carità, intendiamoci!), alla fine diventa un dettaglio trascurabile: fosse solo un gesto inutile, riuscirei a farmene una ragione, oramai sono diventato piuttosto reattivo riguardo a certe esternazioni corali, ma no, qui non si tratta di questo, è che lo trovo ingiustificatamente offensivo, deliberatamente degradante e qualunquista. Tanto più che non solo non mi risulta che nel frattempo qualche morto sia risorto grazie ad esso, ma sono anche fermamente convinto che all'universo tutto non gliene possa fre-
gare di meno se noi si parla o si fa finta di stare zitti, guardando nervosamente l'orologio e scoprendo che un minuto è lungo non solo quando ci troviamo dalla parte sbagliata della porta del bagno. Già, l'infinita e sfuggente durata di un minuto. Il tempo ha un costo-opportunità enorme e sottovalutato. Forse dovremmo finircela di riempire l'aria di chiacchiere e pensare a riempire il mondo di novità. Il minuto di silenzio? Non so, magari lo utilizzerei per fare più opera di sensibilizzazione e più controlli, giacché (ci avete fatto caso?) in Italia ogni pioggia è oramai un evento straordinario. L’etimologia è importante, perché al concetto di “extra-ordinarietà” mi aspetto connesso un qualcosa che nella stessa frase non possa sposarsi bene con l’aggettivo “ogni”.
Tra l’altro, costruiamo (a volte, ma è sempre troppo spesso) case di marzapane sui letti dei torrenti, o ai piedi di colline colte da improvvisi ed irreversibili attacchi di alopecia arborea (il legno, d’altronde, pare serva parecchio…), non puliamo i letti dei fiumi, non investiamo in mezzi di contenimento e canalizzazione delle acque che funzionino davvero… insomma, il tempo atmosferico ci si sta sicuramente mettendo di impegno (chiamasi Global Warming, ma ancora stiamo a discutere se sia vero o no), ma anche noi non è che facciamo molto per provare a giocarcela alla pari. Occorre iniziare ad essere più pratici, a pensare meno ad ottenere facili e veloci consensi e a vedere la realtà in modo dinamico, con senso della prospettiva. E il discorso vale per le catastrofi ambientali così come per le crisi econo-
miche: per esempio, i contributi, di cui andiamo tanto fieri quando li mostriamo con una certa tracotanza al resto del mondo, dovrebbero essere piuttosto trasformati in defiscalizzazioni, perché un contributo una tantum è una forma di protezionismo che, negli anni, si è spesso mostrato improduttivo o perfino dannoso sulle lunghe distanze (mi baso semplicemente su fatti dimostrati, non su congetture), mentre un fisco meno opprimente potrebbe stimolare una crescita insospettabile, tanto nella domanda quanto nell'offerta. I discorsi e i convegni dovrebbero essere trasformati in nuove tecniche di formazione in cui si coglie l'occasione anche per fare squadra, per essere sciame. Ma più che altro perché la sensazione che si porta a casa dopo questi momenti di incontro è sempre più spesso assimilabile
ad un “mah” che ad un “però!”. Io non voglio mettere in discussione la buona fede di alcuno, il mio non è un discorso politico o apolitico, non sono salito in cattedra, non sono un complottista, e tutte le raccomandazioni e specificazioni fondamentali in questi casi. Sto solo applicando il metodo empirico: questi atteggiamenti, radicati e reiterati, ci hanno portato allo stato attuale delle cose, quindi sono tentato di pensare che siano almeno in parte sbagliati. Se le parole, lasciate a se stesse, avessero qualche potere reale, saremo già tra le stelle. Ma a giudicare da come si sente mediamente il nostro fondoschiena, direi che siamo altrove.
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INCHIESTA
Imprese e Web: quale rapporto? La CNA di Ascoli ha presentato i dati di un monitoraggio sull'utilizzo da parte delle imprese del Piceno delle piattaforme informatiche e del web marketing
“N
el 2008 soltanto 200 aziende su 1.500 usavano la posta elettronica per lavoro, oggi abbiamo raggiunto quota 700 e questo ci fa capire sia quanti passi avanti si siano fatti, sia quanti ancora se ne debbano fare. E noi come Cna siamo impegnati in prima linea in questo percorso di crescita delle imprese del Piceno”. Così Gino Sabatini, presidente della Cna di Ascoli, commenta i dati del monitoraggio che la Cna Picena ha compiuto, su un campione di 1.500 imprese associate di tutta la provincia, relativamente all’utilizzo delle nuove tecnologie e del web per la crescita dell’azienda stessa. L’uso corrente della posta elettronica in azienda è dunque passato dal 13,3 per cento del 2008 al 46,6 per cento del 2013. Ancora più marcato il “balzo” per quanto riguarda l’utilizzo dei sistemi informatici per le pratiche aziendali e i contatti con fornitori e acquirenti: appena una quindicina di aziende su 1.500 (meno dell’uno per cento) nel 2008, più di 300 (20 per cento) nel 2013. E ancora: sempre nel 2008 non più di 10 aziende avevano in disponibilità pagine web promozionali e per l’e-commerce, mentre nel 2013
il loro numero (sempre su un campione monitorato di 1.500 imprese) è salito a 150 (10 per cento). “Sabato abbiamo avuto un incontro con le aziende e con gli studenti – spiega Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli – in un percorso che abbiamo già avviato da tempo e che vogliamo rafforzare. L’obiettivo è offrire nuovi strumenti di crescita alle imprese e nuove opportunità di occupazione per i giovani”. “Il convegno – spiega ancora il presidente Sabatini – è stato ospitato dall’Istituto Tecnico Industriale Fermi di Ascoli è ha dimostrato il grandissimo interesse di imprenditori e giovani riguardo le tematiche dell’informatizzazione a 360 gradi della nostre imprese”. “Operando nel settore – aggiunge Sandro Gregori, presidente dell’unione provinciale Cna Comunicazione e Terziario avanzato – ci si può rendere conto quanto le imprese abbiano bisogno di questi nuovi strumenti. Anche per i nuovi mercati, quelli legati all’internazionalizzazione, riguardo ai quali il web è imprescindibile, perché possono far conoscere la mia azienda e vendere i miei prodotti anche quando qui da noi è notte fonda, ma in un’altra parte
del mondo si lavora a ritmo pieno”. Il convegno della Cna di Ascoli all’Istituto Fermi si è avvalso dell’intervento, in qualità di relatori, di Salvatore Di Domenico, del Team di Italia Google e di Fulvio Silvestri, docente di comunicazione e marketing. “L’interesse per questi temi – conclude Sabatini – si spiega con la crisi, ma anche con la voglia di crescere e soprattutto in base ad altri due parametri fondamentali: in 3 anni gli imprenditori associati alla Cna con meno di 35 anni sono passati dal 18 al 37 per cento. E le nuove generazioni sono ovviamente più sensibili a questi temi. Ma c’è anche il fatto che, sempre fra le aziende che abbiamo monitorato nel nostro sondaggio, il 10 per cento di queste ha raggiunto una quota di fatturato con l’estero compresa fra il 15 e il 25 per cento. E incrementi di questa portata, sui mercati internazionali, non si possono raggiungere se non si è supportati da valide piattaforme informatiche e del web”.
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INCHIESTA
Marche, fine anno con la recessione? Ancora in calo produzione, fatturato e ordinativi delle imprese a cura di Unioncamere Marche
S
econdo la “Giuria della Congiuntura”, l’indagine del Centro Studi Unioncamere Marche, tra luglio e settembre sono calati produzione (-4,4 per cento) e fatturato (-4,4). Dati ancora più negativi per l’artigianato e le piccole imprese, che vedono tutti gli indicatori ridursi dal 6 all’8 per cento. Il 30 per cento degli imprenditori marchigiani si aspetta una ulteriore riduzione di produzione e fatturato e uno su due pensa di mantenere i livelli attuali. Fine anno con la recessione. E’ quanto emerge da un’indagine di Unioncamere Marche sulle imprese manifatturiere marchigiane con dipendenti Trenta imprenditori su cento prevedono di iniziare il 2014 con una riduzione del fatturato e il 49 per cento pensa di mantenerlo ai livelli attuali. Solo ventuno imprenditori su cento sperano di incrementare i guadagni. Stessa cosa per la produzione, attesa in diminuzione per il 26 per cento delle imprese e stabile per il 56 per cento. Ancora peggiori sono le aspettative per gli ordinativi previsti in calo per 27 imprese su 100 e stabili per il 54 per cento delle aziende intervistate dal Centro Studi Unioncamere. Appena meglio va per gli ordinativi esteri delle imprese esportatrici dove le aziende che pensano di aumentare le vendite sono il 25 per cento mentre quelle che temono una diminuzione dell’export toccano il 22 per cento, con il 52 per cento che non si aspetta variazioni di rilievo. Il pessimismo prevale tra gli artigiani e le imprese di minori dimensioni mentre le imprese con più di 50 dipendenti si aspettano un lieve miglioramento dei livelli di produzio-
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ne e fatturato. “Per rilanciare la nostra economia” ha dichiarato il presidente Unioncamere marche Adriano Federici “occorre puntare non solo sulla innovazione tecnologica, l’internazionalizzazione e l’infrastrutturazione informatica e telematica, ma anche sul capitale umano, in particolare sui giovani, che sono in grado di intercettare i continui cambiamenti a cui il mercato ci sottopone. Sono loro le vere antenne del territorio. Inoltre bisogna creare la possibilità di un credito che cammini al fianco delle imprese nel sostenere gli investimenti, perché solo con gli investimenti si può fare la crescita”. Intanto tra luglio e settembre, secondo la “Giuria della Congiuntura”, indagine trimestrale del Centro Studi di Unioncamere Marche, si registrato un calo di produzione, fatturato e ordinativi per il nono trimestre consecutivo. Particolarmente pesanti, secondo il Centro Studi Unioncamere, i cali di produzione (-4,4 per cento) e fatturato (-4,4) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con gli ordinativi che perdono addirittura il 5 per cento. Dati ancora più negativi per l’artigianato e le piccole imprese, che vedono tutti gli indicatori ridursi dal 6 all’8 per cento. Tra i settori la crisi colpisce più pesantemente le calzature con la produzione in calo dell’8,2 per cento, il fatturato del 7,7 e gli ordinativi del 9,7 per cento. Tutti gli altri settori manifatturiere registrano cali produttivi tra il 3,8 per cento degli alimentari e il 6,2 per cento del tessile abbigliamento. Solo la meccanica è in lieve controtendenza e registra un modesto aumento della produzione (+0,3%) e del fatturato (+0.6) tra
luglio e ottobre. La congiuntura negativa, nel terzo trimestre di quest’anno, ha colpito più pesantemente le imprese con meno di 9 dipendenti (produzione –7,2 per cento) mentre le imprese tra 10 e 50 addetti hanno perso il 4,7 per cento e le grandi aziende solo l’1,5 per cento. Tra le province è Fermo a pagare un prezzo salato alla congiuntura negativa (produzione in calo del 7,1 per cento) a causa del difficile momento del calzaturiero, seguita da Macerata (-5,5), con le imprese ascolane che vedono la produzione ridursi del 4,3 per cento. Appena meglio vanno le aziende di Pesaro e Urbino (-3,3) e di Ancona (-3,2). Tra i primi di luglio e la fine di settembre si è fermata anche la corsa del fatturato estero, che aveva rappresentato l’unica voce in crescita negli ultimi due anni. Infatti nel terzo trimestre il fatturato estero è calato dello 0,7 per cento ma per le imprese artigiane il calo è stato ancora più consistente (-3,5 per cento) mentre ha continuato a crescere per le grandi aziende (+1 per cento). Tra i settori l’export continua a trainare solo la meccanica (+5,2 per cento) e l’abbigliamento (+2 per cento). Guardando al futuro, le imprese marchigiane hanno 5,2 settimane di produzione assicurata, che scende a 3,4 per gli artigiani mentre gli impianti continuano ad essere utilizzati al 76,3 per cento della capacità produttiva. I margini per produrre e vendere di più ci sono. Occorre che la politica e il mercato creino le condizioni per favorire la ripresa economica.
CONGIUNTURA III TRIM 2013 SU III TRIM 2012
PRODUZIONE
FATTURATO
ORDINATIVI
ORD. ESTERO
FATT.ESTERO
SETTIMANE PRODUZIONE ASSICURATA
UTILIZZO IMPIANTI NEL TRIMESTRE
Variaz. %
Variaz.%
Variaz. %
Variaz. %
Variaz.%
Numero
%
TOTALE
-4,4
-4,4
-5,0
0,5
-0,7
5,2
76,3
- di cui: Artigianato
-6,2
-6,0
-7,3
-4,7
-3,5
3,4
74,9
Industrie alimentari
-3,8
-3,4
-3,4
-3,0
-3,5
1,5
78,1
Industrie tessili e dell'abbigliamento
-6,2
-6,6
-6,3
5,6
2,0
6,5
78,5
Industrie delle pelli, cuoio e calzature
-8,2
-7,7
-9,7
-4,2
-5,0
5,7
73,2
Industrie del legno e del mobile
-5,1
-5,8
-4,8
2,7
-0,8
3,5
67,4
Industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto
0,3
0,6
-0,4
4,5
5,2
6,6
85,1
Industrie delle macchine elettriche ed elettroniche
-4,2
-5,6
-6,1
-3,8
-3,8
7,6
75,9
energia e altre imprese manifatturiere
-5,9
-5,7
-6,4
-2,4
-3,4
3,2
72,7
1-9 dipendenti
-7,2
-7,0
-8,2
-5,3
-3,8
3,1
74,4
10-49 dipendenti
-4,7
-4,8
-5,7
-0,9
-1,8
4,8
76,2
50-499 dipendenti
-1,5
-1,5
-1,2
3,0
1,0
7,5
78,2
Ancona
-3,2
-3,3
-3,7
1,8
0,8
5,3
78,3
Ascoli Piceno
-4,3
-4,3
-4,8
0,4
-0,6
5,2
76,9
Fermo
-7,1
-6,6
-8,3
-4,8
-4,8
5,0
74,2
Macerata
-5,5
-5,3
-6,0
0,2
-1,4
5,1
76,0
Pesaro e Urbino
-3,3
-3,5
-3,7
1,8
0,3
5,2
75,6
SETTORI DI ATTIVITA'
CLASSE DI ADDETTI
PROVINCE
PREVISIONI IMPRESE MARCHIGIANE PER LA FINE DI DICEMBRE Aumento
StabilitĂ
Diminuzione
Produzione
21
53
26
Fatturato
21
49
30
Ordinativi
19
54
27
Ordinativi esteri
25
52
22
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LUCI DELL A RIBALTA
“Investire in cultura per tornare a fare film di qualità” Lo sostiene Jonathan Soverchia, giovane regista di Castelplanio, in provincia di Ancona, che con il corto “Poco prima del caffè” ha conquistato il premio come Autore marchigiano al Fano Film Festival, edizione 2013 di A. Dachan
F
otografo, illustratore e regista: chi è Jonathan Soverchia? “Sono un giovane marchigiano che da sempre ama il mondo della comunicazione visiva”. Come è avvenuto il tuo incontro con il mondo del cinema? “Da ragazzo ho frequentato l'Istituto d'arte, poi a Urbino ho studiato presso l'Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, l'Isia, con indirizzo Comunicazione visiva, ma non ero molto contento del tipo di studi, impostato molto sulla grafica editoriale e poco sulla fotografie e video. Terminati i primi studi universitari sono andato a Roma, dove ho seguito un corso di regia a Cinecittà presso il Nuct Nuova Università di Cinema e Tv -”. Che realtà hai trovato a Roma? “È un mondo molto difficile, chiuso per certi versi, soprattutto se non hai conoscenze. Sono entrato in diversi set come volontario, cercando di apprendere quanto possibile, su set come quello di Giulio Manfredonia, Federico Moccia, ma anche su quello de “Il rito”, con Anthony Hopkins. Dopo queste esperienze sono
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tornato nelle Marche e ho avviato alcune piccole autoproduzioni, o lavorando per aziende che volevano cortometraggi a scopo pubblicitario. Con la Guasco di Ancona e con Lorenzo Cicconi Massi 'uno dei miei maestri', continuo ad oggi a collaborare in varie produzioni. Da allora ho iniziato anche a partecipare ad alcune mostre, chiamato dal professor Armando Ginesi. Recentemente ho ricominciato anche a disegnare. La mia ultima presenza sul set è stata come videoassist, durata ahimè solo dieci giorni perché le condizioni lavorative che si sono sviluppate in relazione alla produzione mi hanno praticamente costretto a rinunciare”. Come è nata l'idea del film che hai presentato al Fano Film Festival? “Il corto, che si intitola 'Poco prima del caffè' è nato, in realtà, per un altro concorso, il Rimini Meeting; il tema era “l'uomo nella vita di tutti i giorni”. L'idea principale viene quando non te lo aspetti. Il film parla del concetto di tempo e del destino e di come una persona possa cambiare il corso delle cose, se ha la necessaria determinazione. C'è una crescita del personaggio in relazione al de-
stino, con la pellicola girata all'indietro”. Come è stato accolto? “ È un film di non facile lettura, il giusto mix tra arte e comunicazione commerciale. Con questo corto ho vinto il premio come Autore marchigiano per il 2013”. La vittoria al Festival ti ha aperto qualche strada? “Non direttamente. Dopo il concorso vorrei continuare ad andare avanti, a cimentarmi in nuove avventure, nonostante le difficoltà siano davvero molte e non bastano di certo i riconoscimenti per farsi strada. Vorrei disporre di un budget adeguato, che mi permetta di poter lavorare con tranquillità e prendermi la responsabilità di gestire risorse umane, per poter realizzare un corto di qualità. Attualmente sono impegnato su due fronti: sto proseguendo con il montaggio di un mediometraggio e, come accennavo prima, sto lavorando al mondo delle illustrazioni”. Nel lavorare alle tue pellicole, ti ispiri a qualche regista in particolare? “Non ho un punto di riferimento preciso,
ma amo particolarmente alcuni grandi registi, come Sergio Leone e per il suo straordinario modo di arrivare allo spettatore, per il suo modo di far parlare i protagonisti senza dialoghi, basandosi solo sulle inquadrature. Mi piacciono molto anche Quentin Tarantino, per il suo modo geniale di impostare i dialoghi e Christopher Nolan, regista degli ultimi tre film su Batman, che considero particolarmente originale”. Quale corrente del cinema italiano preferisci? “Sicuramente quella neo-realista, con i grandi maestri come Fellini e Pasolini, che hanno scritto pagine indimenticabili nella storia del cinema. Oggi, purtroppo, sono come satelliti, sembra quasi che il cinema italiano sia andato allo sbando, eccezion fatta per alcuni registi come Sorrentino e Salvatores”. A cosa si deve, secondo te, questa situazione? “Paradossalmente, manca la cultura: l'Italia custodisce il 75% del patrimonio artistico mondiale, ma sembra che nessuno se ne renda realmente conto: non
viene valorizzato ciò che abbiamo e che il mondo ci invidia, non c'è una spinta alla conoscenza, alla crescita, c'è una tendenza alla banalizzazione, all'appiattimento e tutto ciò si ripercuote inesorabilmente sul cinema”. Cosa potrebbe fare il cinema oggi per reagire? “È come un cane che si morde la coda. Per arricchire la gente con contenuti di valore e idee stimolanti, bisogna investire in cultura, riscoprire la storia dell'arte e non, come accade oggi, toglierla persino dai percorsi didattici”. Nelle Marche esistono diversi enti che si dedicano al cinema. Credi che possano costituire un sostegno per giovani registi come te? “Apprezzo ciò che sta facendo la Marche Film Commission, incoraggiando registi italiani e stranieri a girare le loro pellicole nel nostro territorio, ma vorrei che ci fosse una maggiore attenzione verso i giovani registi marchigiani, con un sostegno anche economico per permettere loro di realizzare corti e lungo metraggi di qualità”.
“Poco prima del Caffè' è forse il corto più personale che io abbia mai realizzato, in cui emerge chiaramente la mia vena poetica”
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LUCI DELL A RIBALTA
CLAUDIO ABBADO, una vita dedicata alla musica Le Marche ricordano il grande maestro, direttore d'orchestra e senatore a vita di A. Dachan
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rofonda commozione anche nelle Marche per la scomparsa del Maestro Claudio Abbado, il direttore d’orchestra e senatore a vita scomparso il 21 gennaio dopo lunga malattia. “Una grave perdita per la cultura; lo ricorderemo per la sua indimenticabile opera. Sarà sempre viva la memoria del suo contributo alla Fondazione e alla città di Jesi”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato della Fondazione Pergolesi Spontini, William Graziosi, ricordandone l’attività per la riscoperta e la valorizzazione dell’opera di Giovanni Battista Pergolesi, e l’importante collaborazione
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con la Fondazione jesina. Alla musica di Pergolesi, Claudio Abbado dedicò una discografia imponente e ben due concerti a Jesi in occasione delle Celebrazioni per i 300 anni della nascita, il 5 giugno 2009 in apertura delle Celebrazioni, ed il 25 settembre 2010, entrambi al Teatro Pergolesi sul podio dell’Orchestra Mozart. “Avremmo voluto continuare a collaborare ad altri progetti”, ha proseguito l'ad Graziosi - “tra cui l’esecuzione di una Messa Pergolesiana cui il Maestro Abbado si era detto molto interessato. Un progetto su cui ci impegneremo in futuro, e che vorremmo dedicargli”.
Anche il sovrintendente del Rossini Opera Festival di Pesaro Gianfranco Mariotti, ha voluto rendere omaggio al Maestro, citando lo spettacolo ''memorabile'' del Viaggio a Reims diretto da Abbado. ''Claudio Abbado mise la propria autorità, il proprio prestigio a servizio di un'operazione culturale all'epoca rischiosa: la restituzione al mondo del patrimonio rossiniano perduto, in edizione critica''. “La sua apertura e la sua grande generosità sono stati da esempio per tutti”, ha dichiarato Cinzia Pennesi, direttrice dell'Accademia della Libellula di Tolentino. “Non ho mai avuto il piacere di lavo-
L'OMAGGIO AL MAESTRO ABBADO IN UN BASSORILIEVO DI SAVI Un'opera di Fabrizio Savi, scultore di San Severino Marche, rende omaggio al Maestro Claudio Abbado. Si tratta di un bassorilievo creato dallo scultore marchigiano, realizzato per un duplice progetto artistico. Per quanto riguarda il primo, il ritratto di profilo di Abbado fa parte di un gruppo di quindici ritratti creati ad hoc dall'artista marchigiano, pensando ad un immaginario ritorno di Federico Da Montefeltro. Il duca amava avere a suo fianco intellettuali, musicisti, pittori e le opere di Savi propongono profili
di personaggi contemporanei, tra cui appunto Abbado, ma anche Bocelli, Dario Fo, Carla Fracci, Monica Belucci, Riccardo Bolle, di cui, nel suo immaginario, oggi avrebbe voluto circondarsi Federico da Montefeltro. Il secondo progetto per cui è stata realizzata l'opera, invece, è finalizzato alla realizzazione di un libro, un corso visuale di scultura, che mostra le varie fasi di trasformazione di un basso rilievo. Il volto sognatore e fiero di Abbado ha ispirato Savi che, con la sua arte e sensibilità lo ha consegnato alla memoria collettiva.
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LUCI DELL A RIBALTA
William Graziosi, ad Teatro Pergolesi: “Sempre viva sarà la memoria del suo contributo dato alla nostra Fondazione ed alla città di Jesi, dove diresse due memorabili concerti delle Celebrazioni per i 300 anni di Pergolesi, nel giugno 2009 e nel settembre 2010” rare con lui, ma ho sempre ammirato il suo stile, la sua arte e soprattutto il suo impegno nel farsi promotore del sistema musica Italia per formare orchestre giovanili, come la Mozart, ispirandosi al progetto “El Sistema” di Josè Antonio Abreu, per salvare i bambini venezuelani dalla strada attraverso la musica. Oltre alla straordinaria dimensione artistica, il lavoro di Abbado aveva anche una profonda valenza sociale. Ha lasciato un insegnamento stupendo, mostrando come la cultura e la musica siano uno strumento straordinario per emergere
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dalle situazioni di difficoltà. Ricorderemo sempre il suo carisma e la sua mimica che esprimevano tutta la sua passione”. “Sono profondamente addolorato per la perdita di un grande musicista che per molti decenni ha segnato la storia della direzione d’orchestra e dell’interpretazione musicale nelle istituzioni internazionali” - ha scritto sul suo profilo Facebook un altro grande maestro della musica italiana, Riccardo Muti. “Grande testimone della vera, profonda cultura italiana ed europea nel mondo. Di lui voglio ricordare anche il coraggio di come
ha affrontato la lunga e terribile malattia e la serietà e severità che hanno caratterizzato la sua vita di musicista e di Maestro. La sua scomparsa impoverisce fortemente il mondo della musica e dell’arte”.
TENDENZE
PITTI UOMO N. 85 in… barba alla crisi Si sono chiusi recentemente i battenti dell’85esima edizione del Pitti Immagine Uomo, una delle principali manifestazioni dedicate alla moda maschile, ospitata nell’elegante cornice della Fortezza da Basso a Firenze. Superando con destrezza le difficoltà dell'avvio a ridosso delle festività natalizie, della “concorrenza” della Settimana della moda a Londra e del freddo polare newyorkese, questa edizione è riuscita a concludersi all’insegna della positività, portando a casa dei risultati insperati di F. Sestilli
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l temuto calo delle presenze infatti non vi è stato e nei quattro giorni della manifestazione l’affluenza totale, tra visitatori e addetti ai lavori, ha sfiorato quasi quota 30mila, in aumento rispetto all’edizione del gennaio scorso. La sorpresa ulteriore è che la crescita dei buyers, vicina al 4 per cento, non è arrivata dall’estero ma dall’Italia: dei quasi 21mila compratori che hanno visitato la rassegna, infatti, quelli italiani sono stati circa 13mila, segnando un inatteso e confortante recupero. I compratori stranieri si sono mantenuti in linea con la precedente edizione invernale - 7.800 presenze da circa 120 Nazioni -, in rappresentanza dei migliori marchi della distribuzione della moda internazionale: tra le performance migliori si segnalano l’aumento degli acquirenti dagli Usa (+10
per cento), mercato fondamentale per il prestigio e come benchmark globale, l’incremento dei punti vendita coreani (+5 per cento) - nuova grande frontiera asiatica - e le ottime performance di Svezia, Olanda, Paesi dell’Europa dell’Est, Canada, Australia ed Emirati Arabi. Da evidenziare la provenienza di compratori stranieri provenienti da Paesi che solo fino a qualche anno fa sarebbe stato impensabile vedere in un salone internazionale della moda di qualità, come il Centro e Far East asiatico, il Medio Oriente, l’Oceania, il Sud e Centro America e l’Africa. Su una superficie espositiva di 59mila metri quadri sono stati in totale 1.047 i marchi di abbigliamento maschile e 73 le collezioni femminili che hanno presentato le loro proposte per il prossimo A/I 2014/15, confermando una grande
attitudine alla ricerca e all’innovazione di prodotto. Alla qualità stilistica e manifatturiera dei migliori brand italiani ed esteri, si sono affiancate proposte moda degli stilisti più moderni e visionari e si è dato spazio a nuovi talenti e giovani designer. Ma quali saranno i termini principali che compariranno nel dizionario della moda maschile del prossimo autunno/inverno? Ecco una lista dei must have di cui il vero gentleman 2014 non potrà fare a meno: Camouflage, lo stile militare in abiti e accessori espresso non solo nella classica palette cromatica fatta di verdi bruciati, beige e marroni ma anche in colori inediti come il rosso e il blu. Pantaloni saranno eleganti, slim, a sigaretta, ma di lunghezza giusta e non più alti al polpaccio con calza in bella vista come si è visto in queste ultime stagioni.
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“Una bella sorpresa del Pitti è che la crescita dei buyers, vicina al 4 per cento, non è arrivata dall’estero ma dall’Italia: dei quasi 21mila compratori che hanno visitato la rassegna, infatti, quelli italiani sono stati circa 13mila, segnando un inatteso e confortante recupero”
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Denim, sempre presente, non più consumato e strappato ma in tela blu giapponese, dal taglio sartoriale un po’anni 50 e mixato al cashmere e al velluto. Colore, dal giallo ocra al prugna, al rosso acceso e al blu elettrico, unica regola da rispettare l'equilibrio cromatico privilegiando un solo colore forte in un unico look. Tecnologia, lane, flanelle, jersey e pelli sottoposte a trattamenti innovativi e arricchite da tecno-dettagli che le allontanano dal loro aspetto originario rendendoli materiali hi-tech, idrorepellenti e termo-regolati. Abito formale, reinventato guardando ai codici dell’eleganza British puntando il focus su taglio, costruzione e struttura. Un nuovo orientamento alla sartorialità e al tailoring, quindi, sia per le aziende tradizionalmente legate a questo stile (Lardini, Kiton), sia per marchi fino ad ora più dediti ad altri stili e creazioni (Cucinelli). Le forme e i tessuti sono però declinate nell’ottica dei tempi e dei luoghi dove si muove oggi l’uomo metropolitano: così Lardini, con il progetto RVR, reinterpreta l'abito in ver-
sione reversibile con capi che cambiano tessuto (e da questa stagione anche modello), realizzati da un lato in tessuto tecnico water repellent e, dall'altro, con un tessuto in lana extrafine che permette di ripiegare il capo come fosse una maglia, ottimizzando la gestione dello spazio anche nello stoccaggio e nel trasporto. Globetrotter, per un uomo che vuole sentirsi a suo agio a casa di amici, in viaggio o tra gli uffici della City, capi pratici, trasformabili con pochi gesti e adatti a tutte le latitudini; oltre che reversibili, quindi, anche pieghevoli, antipioggia e antivento, ma portatori di un lusso nascosto come i capispalla con pelliccia staccabile interna. Zaino, ha la sua rivincita su borse e borsellini e si piazza in vetta alla classifica degli accessori utili e perfetti per i nuovi bikers, indivisibili dai loro computer. Barba, la vera rivelazione del Pitti, dalle passerelle emerge come la barba riprenda potere. Non una barbetta appena accennata, effetto “incolto curato” ma lunga, folta e abbondante, simbolo di un nuovo stile “tradizionale e vero” che va
oltre la moda di quest'anno e potrebbe annunciare una rivoluzione del genere maschile: il bisogno di mostrarsi da un lato più combattivo, sicuro e determinato e dall’altro saggio, virile e maturo. Darkrock, con capi d'ispirazione motor-cycle, giacche in pelle nera e borchie e pantaloni “illuminati” da cinture anch’esse metalliche. Altro tocco dark, ma pur sempre chic, il dolcevita scuro sotto la camicia. “Rock me”, d’altra parte, era proprio il tema di questa edizione, che ha visto la musica protagonista con una serie di eventi, performance e concerti live andati in scena nel percorso espositivo. L’obiettivo dell’evento – ha spiegato Agostino Poletto, vice-direttore generale di Pitti Immagine – era offrire “una dimensione di piacere e intrattenimento ai suoi visitatori”, espressione anche, se vogliamo, di una volontà di svecchiarsi e guardare avanti con più grinta e fiducia per le sorti della moda, rispondendo con la creatività e l’innovazione alle persistenti incertezze dell'economia globale.
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TENDENZE
Curiosità enciclopedica La Mostra Internazionale della 55° Biennale di Venezia apre le porte alla conoscenza e alle sue velleità di B. Piccolo
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Il Palazzo Enciclopedico
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osa c’è di più allettante della possibilità di un sapere onnicomprensivo e totalizzante? Da sempre ci arrabattiamo affinché strumenti e mezzi tecnologici sempre più all’avanguardia rispondano all’esigenza di sapienza universale. Sapere il più possibile con il minor sforzo possibile portando all’estremo la funzionalità non tanto di libri e riviste quanto di motori di ricerca. Quest’anno la Biennale di Venezia dedicata all’arte ha voluto far luce su questa esigenza, riprendendo, tra il serio e il faceto, l’idea di Marino Auriti che nel 1955 depositò all’ufficio brevetti statunitense il progetto di un Palazzo enciclopedico, una sorta di museo immaginario in grado di raccogliere ed esporre il sapere dell’Umanità. Ironica o meno che sia la pretesa, che in ogni caso Auriti rielaborò con il progetto di 136 piani per un totale di 700 metri di altezza e 16 isolati, il sogno di una conoscenza universale ci appartiene nell’arco della storia da sempre e ancor di più nell’ambito della storia dell’Arte laddove l’opera d’arte esprime di per sé il bisogno di infinito. Circa centocinquanta artisti provenienti da trentotto nazioni hanno riempito di arte e colore il percorso espositivo tra i Giardini e l’Arsenale in un
connubio audace tra presente e passato, tra innovativo e tradizionale e soprattutto tra artista e spettatore che viene coinvolto dall’opera in un’esigenza impellente di comprensione totalizzante. La mostra, come da volontà del presidente Paolo Baratta, ha assunto la forma di un laboratorio di ricerca dove il mondo dell’artista si è trasformato nella domanda universale su “qual è il suo vero mondo e quanto coinvolge i mondi a lui contestuali”? Audace dunque l’intento ben riuscito di inserire non solo artisti quotati ma anche artisti più giovani, emergenti e fonte inequivocabile di nuovi stimoli per immaginare realtà parallele, realtà altre. Non è più lo straordinario ad aprirci nuovi orizzonti ma è la quotidianità stessa che ce li apre con insistente efficacia; il flusso di conoscenze, informazioni, immagini e impulsi che ci sommerge ogni giorno dovrà essere attraversato dall’artista con emblematica atarassia restandone indenne e analizzandone le ripercussioni. L’immagine è protagonista indiscussa di un mondo parallelo che si perde nell’illusione di una possibile altra realtà, la sfumatura tra professionisti e dilettanti diventa sempre meno percettibile, lo
spazio si apre all’immaginazione e alla visione proprio in un’epoca insediata da esteriorità e stimoli invadenti. Il desiderio di conoscenza universale viaggia sul filo dell’equilibrio tra delirio di onnipotenza e diritto di conoscenza, un filo che si è aperto dal Padiglione centrale fino ai giardini introdotto da una presentazione del “Libro Rosso” di Carl Gustav Jung. L’Arsenale si è dispiegata in molteplici spazi, progettati dall’architetto Annabelle Selldorf, che hanno accolto altrettante forme da quelle naturali a quelle artificiali con film, fotografie, video, bestiari, labirinti, perfomance, installazioni e tavole enciclopediche. Come ha specificato Gioni in più di un’intervista, è inevitabile la comprensione dell’uomo come produttore e conduttore di immagini e media. Siamo protagonisti, che lo vogliamo o no, di una realtà fatta di flussi e realtà parallele che dobbiamo considerare nella quotidianità. Si tratta probabilmente di una nota apparentemente scontata ma quando l’arte si trasforma in funzione di questo passaggio determinante, la
novità diventa più impellente; l’arte dalla ricerca prettamente classica del perfetto e del notoriamente altro, si volge a considerare il flusso inevitabile delle spinte e delle espressioni del quotidiano. Accanto alla mostra internazionale anche quest’anno si è riproposta la fortunata iniziativa della Biennale Session, il progetto di ricerca e formazione dedicato alle Università e agli studenti con la possibilità di effettuare una visita di tre giorni e partecipare a seminari con assistenza nell’organizzazione del viaggio. Oltre a creare un ottimo afflusso di giovani e studiosi, hanno partecipato 18 università internazionali, l’iniziativa ha permesso di toccare con mano le espressioni artistiche all’interno di uno degli eventi più in vista sul territorio nazionale e non solo. Meetings of Art, una molteplice serie di eventi, spettacoli, dibattiti e conferenze, è stata accompagnata dalle installazioni di Marco Paolini che, all’interno dello spazio Alvaro Siza, ha raccontato, mediante audaci performance, alcune macrotematiche dall’artista autodidatta, all’an-
tropologia delle immagini e della storia dell’arte, alle enciclopedie e i viaggi di immaginazione fino all’ultimo incontro “Parliamo di noi”. Mi piace pensare ogni anno alla Biennale di Venezia come a un vero e proprio allenamento fisico e mentale, l’uno per percorrere metri e metri di padiglioni e spazi e l’altro per percorrere contestualmente i percorsi della mente associati agli stimoli dell’arte. Bello pensare di poter coinvolgere fisico e mente in una sola operazione armonica… quest’anno credo che l’innovativa idea della 55esima Mostra Internazionale abbia colpito nel segno andando a toccare il delicatissimo tasto della creatività e della curiosa evasione conoscitiva che tutti ricerchiamo nello scorrere veloce dei giorni.
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CULTURA
ANNE FRANK, una storia attuale Oltre 3mila visitatori, 45 scuole e 60 classi coinvolte: sono questi i numeri con i quali ha chiuso i battenti la riuscitissima mostra “Anne Frank. Una storia attuale”, realizzata a Servigliano, nel Fermano a cura della Redazione
L
a mostra - ospitata presso l’Aula Didattica Multimediale “Casa della Memoria” - è stata curata dalla Anne Frank House di Amsterdam, con il sostegno della Provincia di Fermo, del Comune di Servigliano, dell’associazione Casa della Memoria e dell’Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione delle Marche - Istituto di Storia Contemporanea Alto Piceno Fermo, e in collaborazione con l’Ambasciata dei Paesi Bassi in Italia. I risultati raggiunti in termini di visite sono andati molto al di là delle
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previsioni, che si attestavano attorno al migliaio di visitatori, come ha ricordato l’assessore alla Cultura della Provincia di Fermo, Giuseppe Buondonno. Il quale non ha mancato di ringraziare, tra gli altri, la dottoressa Eleonora Palmoni che, grazie al progetto attivato dalla Provincia con il contributo della Regione Marche sulle borse lavoro, “ha garantito l’apertura della mostra anche in giornate festive e, soprattutto, ha curato costantemente i rapporti con i referenti dell’Ambasciata”.
vince Hotel Award
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come miglior struttura ricettiva delle Marche
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CULTURA
CARLO CECCHI, la mia Arte Il percorso di un artista marchigiano di primo piano, il rapporto con le Marche e la cultura, il ruolo della critica
“L’arte, come l'amore, vive di distanze: per incontrarsi bisogna evitarsi”
di Gabriele Bevilacqua
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n pomeriggio autunnale, tiepido. Siamo all'ultimo piano di un palazzo storico di Jesi, quasi una location per film alla Luigi Magni. Mentre l'artista (classe 1949) disegna, lavora, discute, la vista spazia fino ai Sibillini. In mezzo a tele, colori, schizzi, ho di fronte un conversatore intelligente, intellettuale e artigiano (“I colori me li faccio da me”). Lei vive tra Jesi e Roma. È stato amico di Gino De Dominicis, ha avuto maestri come Boatto, Calzolari e Pozzati. Ha all’attivo mostre importanti in Italia, Francia, Germania e Stati Uniti. Possiamo individuare alcune tappe essenziali della sua carriera artistica? “Innanzitutto, non volevo fare l'artista -c'è molta casualità nell'arte! All'Istituto d'arte ho conosciuto, oltre al grande Mannucci, i professori Rubiu e Farnelli, entrambi persone di grande moralità e umanità. Il primo mi ha avvicinato a Guttuso e Burri. Il secondo mi ha appassionato alla magia del disegno. C'è stata poi la complicità attiva di mio padre: non mi ha mai condizionato, anzi sostenne allora il mio ingresso in accademia –che, come oggi, significava intraprendere una carriera al buio. A Urbino scelsi Pozzati. Con lui e con Calzolari
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mi trovai subito dentro una dimensione d'avanguardia. Posso affermare che, in definitiva, ho lavorato bruciando le tappe, andando in giro a presentare i miei lavori soprattutto a persone di primissimo livello. Caroli già parlava di me come di un neosurrealista. C'è stato poi l'incontro con Achille Bonito Oliva. Passati alcuni mesi il critico mi chiamò e poco dopo ero a Basilea, dove tra l'altro conobbi il giovane Jean-Michel Basquiat”. La sua è una poetica legata al figurativo. Quale sentimento vi predomina: estraneità, complicità, compassione, paradosso? “Essendo presbite, di fatto e ideologicamente, vedo le cose da lontano. Questo mi fa perdere l'oggettività della cosa vista. Superando la distanza di sicurezza, l'indistinto diventa allora immaginario, racconto, storia da inventare, figurazione. Del resto, sono cresciuto con Calvino e il suo concetto di leggerezza, con la vaghezza leopardiana - che, ci ricorda R. Bodei, interviene non appena l’esperienza sensibile, bloccata da impedimenti di spazio o tempo, mette in atto una finzione che libera dalle costrizioni e suscita in noi un sentimento di piacere illimitato.
Va da sé che per me la forma è un tutto. A interessarmi, infatti, è il significante che riporta allo squilibrio dell’indistinto stesso. La forma comprende tutto: l’indistinto e la risposta estetica dell’artista. Quanto alla perfezione, essa è nella fase intermedia, allorché l’oggetto figurato non è più abbozzo primitivo, né prodotto definitivo. E la felicità per l’artista è sempre in quel terreno intermedio di finzione, che è pure memoria di ciò che è stato e desiderio di un oltre. Detto altrimenti, l’arte proprio perché non concepisce il definitivo, il controllo completo, può ‘superare’ l’indistinto. Senza cessare di rimanere mistero”. L'attuale curatore della biennale, Massimiliano Gioni, parla di una categoria, l'intensità, che va oltre l’idea di bello e brutto, per incapsulare biografie, storie, linguaggi e immaginazioni. Cos'è per lei questa intensità? “Non è vero che non esiste la bellezza, anche se oggi è più problematico dire cos’è il bello. Quanto all’intensità essa è l'anima delle cose. È l’essere in rapporto secondo passione con le cose e con il mondo. Di più, l'intensità è attivismo mentale e instabilità. Senti instabili le cose e così le puoi dipingere: per questo intensità e
instabilità sono a mio avviso inscindibili”. Lei ha affermato che l'arte, l'amore, il divino, sono inutili in quanto necessari, in quanto non riducibili a una funzione. Possiamo intendere questa necessità nel quadro dell'attuale congiuntura? Possiamo credere, come suggerisce il Manifesto cultura di A. Massarenti, nell'innovazione sociale a base culturale, nella cultura "modello di rinascita totale"? “Prendiamo per esempio la nostra regione. Le Marche hanno molte testimonianze immobili di cultura. Mancano però i mobili. Abbiamo un territorio di grossa e antica cultura, Urbino e non solo, eppure oggi assistiamo alla chiusura dei cinema, delle gallerie – che da noi non chiudono solo perché non ci sono, salvo talune eroiche presenze! I musei poi sono diventati in genere luoghi di contemplazione sepolcrale: non li si è voluti trasformare anche in spazi vivi per la ricerca estetica. Così i giovani emergenti soffrono (i grandi del resto sono sempre usciti dalle Marche). Lo stesso artista oggi pare una sorta o di privilegiato o di schizofrenico. Tutto questo fa capire che c'è oggi una sorta di polmonite della cultura. E la politica a riguardo è alla deriva. Non sono però per
carattere pessimista. L'arte, la cultura, il teatro, possono davvero divenire rompighiaccio (e le Marche sono di fatto una regione ghiacciata), grazie anche a persone di buon senso, di senso buono dell'arte. Così, l'offerta di cultura può diventare motore di sviluppo e innovazione. L'esperienza della Fondazione Ermanno Casoli è lì a dimostrarcelo: l'impresa che promuove arte (affidandosi a professionisti intelligenti come il direttore artistico Marcello Smarelli) è un dato senz'altro positivo. Ripeto, non voglio essere pessimista. Le mie affermazioni vanno lette come uno stimolo soprattutto per la politica, affinché proponga una visione di cambiamento ad ampio raggio (pensiamo per esempio alla tutela del paesaggio e alle citate infrastrutture, appunto i cinema)”. So del suo rapporto con la musica e soprattutto con la scrittura. Le piace scrivere? “La scrittura è sempre molto presente nel mio animo. Dipingo per scrivere e scrivo per dipingere. Il mio lavoro, infatti, non nasce da un contatto diretto con la realtà. Preferisco, per capirci, la definizione di un albero che diventa evocativa, piuttosto che la sua visione diretta. In questo senso
per me la scrittura è davvero essenziale”. Scrivere o dipingere, l’arte è piacere? “Certo, è piacere ma non divertimento. L’arte non è un luna park, una casa da gioco, un luogo comune. L’arte è la bella fatica della poesia”. Harold Szeemann attribuisce un ruolo di primo piano al pensiero critico nel sistema dell'arte. Achille Bonito Oliva parla di "critico totale", portatore di una scrittura estetica e un progetto antropologico. Se l'arte per M. Duchamp è definitively unfinished, cosa è per lei il critico? “La figura del critico nel sistema dell'arte è una figura molto presente. Si è sempre parlato del rapporto fra lui e l'artista come di un rapporto fra compagni di strada. Oggi, invece, a mio avviso, è più che mai necessaria la giusta distanza, nel senso che testo critico e opera devono supporsi. Solo così si può dare origine a storie visivamente ambigue e necessari malintesi. Precisamente, l’arte, come l'amore, vive di distanze: per incontrarsi bisogna evitarsi”.
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CULTURA
Inaugurata a Loreto l'Ex libris Alessandra Uccelli
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Foto (in alto a sinistra): Il Sindaco di Loreto Paolo Niccoletti, l'assessore alla cultura di Stresa Albino Scarinzi, l'assessore alla cultura di Loreto M. Teresa Schiavoni e l'istruttuore bibliotecario Alessandro Finucci. (In alto a destra): il logo ideato da Marina Baldoni. (In basso): una parte della collezione donata
Cerimonia di presentazione partecipata e commossa alla Biblioteca comunale “Attilio Brugiamolini”. Oltre 2300 i volumi donati
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ltre 2.300 volumi di narrativa contemporanea italiana e straniera sono andati ad arricchire il patrimonio documentario della Biblioteca Comunale “A. Brugiamolini” di Loreto. Appartenenti alla collezione di Alessandra Uccelli, nata a Stresa nel 1960 e scomparsa nel 2012, i volumi, donati dalla sorella Luciana e dalla cugina Paola, hanno trovato così spazio nei locali della biblioteca della città mariana con grande soddisfazione e gratitudine dell’Amministrazione Comunale che ha inteso ringraziare pubblicamente la famiglia Uccelli organizzando una cerimonia sabato 18 gennaio 2014, alle ore 16:30, presso i locali della Biblioteca in Via Traversa della Croce, 2. La donazione è giunta a Loreto grazie alla segnalazione di Milva Tolentinati, direttrice della libreria Feltrinelli
di Ancona. Alessandra Uccelli, infatti, per motivi professionali, lavorando come direttrice di strutture alberghiere di alto livello, ha avuto modo di vivere nella città dorica e di conoscerne la realtà e la vivacità culturale. Proprio questo suo impegno l'ha portata a conoscere l'imprenditore Guido Guidi, con il quale ha lavorato fianco a fianco nel promuovere un nuovo concetto di ospitalità e valorizzazione del territorio. Tra di loro è nata una profonda amicizia, che ha portato Alessandra a conoscere tutta la famiglia Guidi. Sono stati proprio loro, quando si è manifestata la malattia, a stringersi intorno a lei e starle vicino, insieme alla cugina Paola Uccelli, fino all'ultimo. Alla sua morte i familiari hanno voluto così proporre il suo consistente patrimonio librario alla Biblioteca di Loreto. L’Istruttore Biblio-
tecario Alessandro Finucci e l’Assessore alla Cultura Maria Teresa Schiavoni hanno potuto constatarne l’interessante varietà dei titoli e la loro rispondenza al criterio di coerenza con quanto già in possesso della Biblioteca e con la mission propria di una biblioteca di pubblica lettura. “Siamo estremamente grati – ha detto l’Assessore Schiavoni – per questa generosa donazione che comporta un notevole arricchimento del catalogo dei libri della nostra biblioteca. Un bellissimo regalo per tutti i nostri concittadini che numerosissimi frequentano questo luogo di cultura”. Alla presentazione, oltre alle autorità cittadine, sono intervenuti anche familiari, colleghi e amici della compianta e l’Assessore di Stresa Albino Scarinzi.
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A CASA DI
BENVENUTI AL BORGO STORICO SEGHETTI PANICHI Un Antico Borgo in cima ad una collina aperto all’ospitalità nella villa e nel casale di campagna, con una cappella, una piscina, un giardino circondato da un uliveto, lontano dal mondo reale, che ancora segue il ritmo della famiglia che lo abita 158
Questo lussuoso Borgo, un tempo torre medioevale trasformato nel 18° secolo in residenza estiva, si trova su collina adagiata sulla Valle Tronto, con la vista che spazia dal mar Adriatico ai Monti Sibillini e ai Monti della Laga. La villa del 17° secolo e la cappella affrescata con gli eleganti edifici annessi sono circondati da un giardino del 19° secolo e da un uliveto, un luogo di rifugio dallo stress della vita quotidiana. Il Borgo è ancora abitato dai proprietari, Giulia Panichi Pignatelli e sua figlia Stefania, che hanno unito le influenze contemporanee con il fascino originale degli edifici, cercando costantemente di aggiornare e migliorare per quanto possibile gli spazi, con un’impeccabile attenzione ai dettagli. Un boutique hotel con solo sei suites nella Villa e cinque apartament-suites nella Residenza vicino alla piscina. E’ considerato tra i migliori piccoli hotel di lusso in Italia. Il livello di servizio supera le aspettative con un rapporto di staff - ospite di almeno uno a due con un trattamento da parte del personale da ospiti di famiglia. Gli chef del Borgo utilizzano prodotti biologici locali per produrre costantemente ricette con ispirazione locale e contemporanea. Le strutture del Borgo comprendono una piscina appartata, una sala benessere con sauna ed uno spazio polivalente che può essere utilizzato per mostre, incontri e ricevimenti. Il giardino è inserito nell’elenco dei settantacinque giardini storici d’Italia. E ‘stato creato nel 1870 dal botanico tedesco Ludwig Winter, responsabile per l’introduzione di specie esotiche nella Riviera italiana e per la creazione di alcuni dei più bei giardini del paese, come quelli di Villa Hanbury. Il giardino del Borgo ha una notevole collezione di palme rare, molte centenarie e rare in Europa. Giulia e Stefania possono inoltre aprire le porte delle dimore storiche dei loro amici più stretti attraverso l’Associazione Le Marche Segrete. È formata da un gruppo di venticinque proprietari privati di giardini e dimore storiche ed offre itinerari culturali su misura in tutta la Regione. Una possibilità in più per visitare castelli, ville e palazzi ancora abitati, molti dei quali offrono anche pernottamento e servizi di alta qualità. RELAIS VILLA Originariamente un castello medievale, adibito a residenza di campagna nella seconda metà del XVI secolo, è completamente circondato da un parco storico progettato dal botanico tedesco Ludwig Winter nel 1875. Questo giardino romantico ha enormi querce, palme maestose e piante esotiche rare che crescono grazie allo speciale microclima della zona. Inoltre, grazie alla passione di Giulia e Stefania per i giardini terapeutici, è il primo giardino storico in Italia con aree bioenergetiche. L’oratorio gentilizio di San Pancrazio affascina i nostri ospiti con i suoi affreschi e le sue impostazioni architettoniche, anche con una splendida vista dalle finestre della Villa. Le sei eleganti suite sono decorate da Giulia e Stefania con il loro gusto personale e sono perfette per un soggiorno intimo in un ambiente rilassante. Antichi mobili di famiglia caratterizzano tutte le camere: ogni suite ha pavimenti in cotto del 17° secolo con carte da parati decorate, scrivanie e armadi in noce o mogano. Marmi dal Portogallo, Brasile e Sud America sono stati utilizzati per i bagni ristrutturati. Tutte le camere hanno un bagno spazioso con vasca-doccia, linea cortesia con gemme di ovatta, pulisci scarpe, cuffia per la doccia, kit da cucito, shampoo, balsamo, gel da bagno e crema per il corpo.
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A CASA DI
RESIDENZA SAN PANCRAZIO L’antico casale è stato accuratamente restaurato per creare cinque eleganti apartament-suites con accesso indipendente, angolo cottura, pavimenti in cotto e bagni in marmo. Circondata da un giardino mediterraneo, con ulivi e fiori colorati, la Residenza San Pancrazio si trova vicino alla piscina, alla sala benessere e sauna, ed è il luogo più adatto per le famiglie. Tutti gli appartamenti hanno pavimenti in cotto originale locale. Ogni apartament-suite ha un ampio soggiorno (al piano terra), compresa la camera da letto (al primo piano), un bagno in travertino locale e sono arredati in uno stile chic e contemporaneo. Il piccolo angolo cottura al piano terra è
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utile per preparare pasti semplici per adulti e bambini. Jacuzzi e accesso disabili nell’apartament-suite Sibilla ed una seconda camera da letto con bagno privato nell’appartment-suite Crivelli e Adriatico, l’ultimo anche con vasca idromassaggio. Tutti hanno un grande bagno con doccia a soffione, linea cortesia con gemme di ovatta, pulisci scarpe, cuffia per la doccia, kit da cucito, shampoo, balsamo, gel da bagno e crema per il corpo.
DICONO DI NOI ‘‘... La più sorprendente scoperta è che, a differenza delle vicine Toscana ed Umbria, che pullulano di visitatori, Le Marche sono quasi un deserto turistico.’’ The Sunday Times “Chiamatemi elitario se volete, ma posso pensare a poche cose più belle di quella di essere deliziato, portata dopo portata, di specialità regionali fatte in casa, in un ‘salone barocco’, sapendo che pochi condivideranno questa esperienza.” House & Garden “... La loro casa è diventata un Relais di charme, ed è un luogo in cui vi piacerà soggiornare. Soprattutto nei romantici giardini disegnati da Ludwig Winter per il nonno di Giulia.” Marie Claire Per info: Borgo Storico Seghetti Panichi Via San Pancrazio, 1 - 63031 Castel di Lama - Ascoli Piceno - Italia Tel: 0736/812552 - Email: info@seghettipanichi.it www.seghettipanichi.it - www.borgostorico.com Blog: borgostorico.wordpress.com
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TURISMO
Le strategie di comunicazione della Regione presentate alla Bit Quasi 800 trattative in due giorni, oltre 10 contatti al giorno con tour operator internazionali per ciascuno dei 30 operatori marchigiani ospitati nello stand della Regione. di Gian Mario Spacca
E
’ un bilancio a segno più quello della Bit 2014 per le Marche. Un evento che si è caratterizzata, quest’anno come non mai, per il grande spazio offerto dalla Regione ai BtoB tra operatori del settore. Estrema concretezza, quindi, e soddisfazione da parte degli operatori marchigiani che hanno animato la Borsa. Per ognuna delle due giornate dedicate al trade, ciascuno di loro ha infatti avuto un’agenda con in media 13 appuntamenti con tour operator italiani ed esteri, per circa 800 contatti complessivi. Premiata l’offerta dei cluster di prodotto su cui la Regione ha declinato la propria strategia turistica. Il trend di interesse da parte degli operatori stranieri ha evidenziato in particolare l’esigenza di un cambio di destinazione, alternativa, per il mare, alle spiagge romagnole e, per le colline, alla Toscana. Conferme sono arri-
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vate dal mercato russo e da tutti i Paesi Est europei; grande interesse dalla Germania, in crescita il Nord America (Stati Uniti e Canada). Tra le novità, il Brasile, con diversi operatori in visita allo stand della Regione Marche, e l’Australia che ha espresso interesse per il refuge, una vacanza che unisca natura, relax in luoghi non lontani dal mare, arte e cultura per ritrovarsi immersi nell’italian lifestyle. In sintesi, una vacanza nelle Marche. Nel corso della Bit la Regione ha comunicato gli eventi 2014 a stampa, operatori e pubblico. Sono state illustrate le strategie, il portfolio prodotti e i voli aerei che consentiranno alle Marche di consolidare e sviluppare nuove fette di mercato. Focus sono inoltre stati aperti sui social media e sui nuovi servizi informativi per il turista: siti in lingua, tre nuove apps
Il presidente co
n Neri Marcorè
, nuovo testimon
ial delle March
e
"Il 2013, in controtendenza con l'andamento nazionale, ha chiuso per le Marche con il segno più"
multilingua, il nuovo sito Eventi Marche dedicato alle decine di manifestazioni che si svolgono tutto l’anno nella nostra regione, le nuove brochure to consumer in forma cartacea e online. Sono poi stati presentati i brillanti risultati della regione più social d’Italia (prima su Twitter per numero di followers, più di 30.000) e le azioni di social media marketing previste per il 2014 tra cui l’apertura del primo destination blog. Le Marche, al top nelle classifiche per qualità della vita e sempre più attrattive a livello internazionale, vogliono consolidare e rilanciare nell’immaginario del turista il buon vivere e le bellezze che rappresentano i motivi principali per cui vengono visitate. Lo faranno con un pro-
gramma di promozione e comunicazione multicanale e coordinata, attraverso la nuova campagna per il mercato italiano che avrà come protagonista Neri Marcorè in veste televisiva, radiofonica e social. Obiettivo, replicare e ulteriormente migliorare i movimenti turistici del 2013 anno che, in controtendenza con l’andamento nazionale e nonostante il perdurare della contrazione dei consumi, ha chiuso per le Marche a segno più. Nel periodo gennaio-novembre la regione ha segnato un +0,22% negli arrivi e un +1,29% nelle presenze. Particolarmente positivo il dato relativo ai turisti stranieri (+6,20% e +7,78% rispettivamente negli arrivi e nelle presenze), a conferma che
le azioni di promozione avviate dalla Regione anche a livello internazionale, hanno raggiunto l’obiettivo. Per il 2014 siamo fiduciosi su un sempre più forte posizionamento nazionale e internazionale delle Marche, sviluppando una definita identità di destinazione attraverso un messaggio unico e la promozione integrata con il coordinamento degli “eventi di sistema”, eventi di livello nazionale del settore enogastronomico, della cultura e dello sport. Il nostro turismo ha resistito, e bene, ad anni di calo generalizzato dei consumi; siamo quindi certi di poter accrescere le nostre performance anche nei prossimi anni.
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TURISMO
#destinazionemarche L’eccellenza al centro dell’Italia Le Marche, presenti alla 34a edizione della BIT 2014- Fiera di Milano dal 13 febbraio fino al 15, hanno proposto un articolato programma di eventi nello stand regionale. di L. Ciaccafava
U
no spazio di 200 mq dedicato quest’anno anche agli operatori turistici per la commercializzazione dell’offerta turistica, oltre alla presentazione degli eventi, alla comunicazione e all’informazione ai visitatori. Molti i contatti avviati nello stand, grande affluenza e interesse fin dall’apertura: operatori turistici, agenzie di comunicazione e giornalisti delle maggiori testate anche straniere. Nel 2014 la Regione Marche punterà sul potenziamento del sistema informativo del turismo con una attenzione particolare e rinnovata verso il content marketing e sul lancio del portfolio prodotti per aggredire in modo ancora più diretto il mercato: un impegno importante specialmente nella fase attuale, in cui il web, la differenziazione dei contenuti, la comunicazione tramite internet e la multicanalità sono diventati elementi cardine per lo sviluppo delle destinazioni. Si utilizzeranno strumenti vari, ma
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fortemente connessi tra loro nella regia complessiva di marketing, di contenuti interattivi. Le strategie di politica turistica sono state illustrate nella conferenza stampa di presentazione nello stand regionale che ha svolto anche quest’anno il ruolo di uno spazio di attrazione di grande impatto anche in termini di presenze di operatori e giornalisti. In apertura della seconda giornata della BIT 2014, il presidente del Consiglio regionale delle Marche Vittoriano Solazzi, in rappresentanza della Regione ha affermato: "La crisi strutturale che stiamo vivendo ci pone grandi riflessioni sul rilancio della nostra economia. È stato messo in discussione il nostro sistema produttivo, in particolare con la grave crisi del manifatturiero, che non va eliminato, piuttosto ristrutturato. In tale scenario dobbiamo puntare su settori che possono essere e sono il vero volano di rilancio. Il turismo in tal senso offre molte potenzialità e può
diventare davvero il secondo motore di sviluppo della nostra economia, come ne è convinto il presidente della giunta regionale, Gian Mario Spacca. Quindi Solazzi si è complimentato con lo staff dell’assessorato regionale al Turismo per la rapidità dell’elaborazione del Piano promozionale turistico 2014. "Puntiamo sull'eccellenza dei nostri borghi - ha proseguito - del nostro ambiente intatto, dell'essere punto di riferimento anche per il turismo religioso in grande espansione, sull'eccellenza enogastronomica. Il tutto utilizzando le potenzialità dei nuovi media, social in particolare, su un sito rinnovato, in otto lingue, fra le quali il russo e il cinese. C'è una regola fissa per vincere nel mercato globale: bisogna sapere, saper fare, bisogna far sapere. La nostra regione sa fare, e anche molto bene. Ora è arrivato il momento di enfatizzare la nostra qualità, qualità che deve anche caratterizzare l'offerta delle nostre strut-
ture ricettive, investendo e trovando i fondi necessari". Nel corso dell’affollata conferenza stampa è intervenuta anche l’assessore regionale al Porto-Aeroporto, Politiche giovanili, Paola Giorgi che ha sottolineato il rilancio dell’aeroporto delle Marche, che dopo i voli per la Germania, sta mettendo a punto nuovi rapporti con la Russia per incrementare il turismo incoming. Quindi l’assessore Giorgi ha parlato dei fondi comunitari FESR e dell’asse tematico di valorizzazione del territorio anche in chiave turistica, così come le politiche giovanili i cui nuovi bandi privilegiano la creazione di imprese turistiche da parte di giovani attraverso il idee innovative. Insomma – ha concluso - la vocazione social delle Marche, soprattutto da parte dei giovani. Tutte azioni e misure in un’ottica di armonizzazione e trasversalità con le strategie turistiche perché diventi concretamente il volano di una crescita economica . Scopo centrale del sistema turistico re-
gionale nel suo complesso sarà quindi quello di: potenziare la riconoscibilità delle Marche come destinazione attraverso l’affinamento dei profili dei prodotti turistici frutto di analisi e valutazioni che hanno portato alla definizione del portfolio prodotti, ognuno dei quali presenta un tema forte che risponde all’idea di vacanza del turista e che rappresenta al meglio la Destinazione Marche e le sue eccellenze: Mare, Le Marche in blu; Dolci colline e antichi borghi; Parchi e natura attiva; Cultura,The Genius of Marche; Spiritualità e meditazione; Made in March,. Gusto a km.0 e shopping di qualità. Raimondo Orsetti dirigente regionale Internazionalizzazione ha spiegato le linee che hanno guidato il Piano promozionale 2014, partito dall’esigenza di mettere in relazione il territorio e la competizione globale. “Per questo abbiamo spinto sulla comunicazione integrata e globale, dove il social media
team ha avuto un ruolo essenziale e straordinario per raggiungere ogni tipologia di visitatore e aumentare la riconoscibilità delle Marche”. Orsetti ha poi evidenziato che la promozione verso i mercati esteri deve essere sistematica e continua, presidiando il mercato europeo, visti i risultati ottimali raggiunti lo scorso anno in termini di arrivi, con un +6,20 e di presenze del 7,78. In particolare, sarà un’opportunità straordinaria EXPO2015 che le Marche intendono cogliere sviluppando un progetto di “nutrigenomica” che mette insieme qualità della vita, longevità attiva e agroalimentare. “Saremo presenti a EXPO con una vetrina sul territorio e cominceremo a lavorare, tra breve, per assicurare una presenza costante delle Marche a questa manifestazione per intercettare i turisti e fidelizzarli alla nostra terra. Per questo occorrerà ripensare, in termini qualitativi, anche la rete della ricettività marchigiana.
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VIAGGI
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Avvolta da un alone di mistero e leggenda, la Tierra del Fuego appare come un gioiello incastonato dalla natura all’estremità del continente americano. Un luogo magico che invita ad emozionanti avventure tra i ghiacci fino al mitico Cabo de Hornos, e a città come Ushuaia, vere porte d’accesso alla Fine del Mondo! Il paesaggio e la natura sono di poco cambiati dall’epoca in cui Darwin visitò questa regione remota a bordo del Beagle, ed ancora oggi in queste terre è possibile sperimentare il piacere autentico della scoperta. PARTENZE IL 13 MARZO 2014, CON MINIMO 10 PARTECIPANTI Tappe del Tour: Buenos Aires, Ushuaia, El Calafate, Perito Moreno,Buenos Aires Il pacchetto comprende: Volo intercontinentale per Buenos Aires da Milano, Tour in trattamento di camera e colazione, Escursioni con guida locale in Italiano e servizi privati, Visita della città di Buenos Aires, Ingressi ai Parchi, Assicurazione annullamento medico bagaglio Quote a partire da euro 1990 a persona, tasse e assicurazioni escluse
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LE PROPOSTE WEEKEND DI MARAVIGLIA A DUE PASSI DA CASA Camera con poltrona: BEPPE FIORELLO CANTA MODUGNO Dopo il successo televisivo della fiction "Volare" in cui ha prestato volto e voce a Domenico Modugno, Beppe Fiorello continua il suo omaggio al grande cantautore in questo attesissimo spettacolo che lo vedrà sul palcoscenico dello storico Ventidio Basso accompagnato da cinque musicisti di eccezione. Per l’occasione Maraviglia propone un pacchetto esclusivo con soggiorno presso Albergo Piceno e ricco apericena prima dello spettacolo. Il pacchetto comprende: • 1 notte in camera matrimoniale deluxe (con vasca idromassaggio, fornitura frigobar e parcheggio incluso) con ricca colazione • Ricco Apericena per 2 in Hotel, con 1 calice di Rosso Piceno Superiore DOC, prima dello spettacolo • 2 biglietti (palchi) per lo spettacolo Penso che un giorno così… del 22 marzo 2014 con Beppe Fiorello, regia di Giampiero Solari presso il Teatro • Ventidio Basso di Ascoli Piceno. Da euro 72 A PERSONA - Ascoli Piceno (AP)
Camera con poltrona: IL BALLETTO DI ROMA IN FUTURA CON MUSICHE DI LUCIO DALLA Mettere in scena le canzoni di Dalla, dare loro un’immagine, un movimento, una luce, un costume è raccontare le emozioni che emergono dalla sua esperienza e dalla nostra, è ballare su quel flusso misterioso che ognuno di noi ha dentro la testa. Per l’occasione Maraviglia propone un pacchetto esclusivo con soggiorno presso l’Hotel Miramare, a soli 200 metri dal Teatro Rossini di Civitanova (MC) e apericena prima dello spettacolo. Il pacchetto comprende: • 1 notte in camera matrimoniale standard con ricca colazione • Ricco apericena per 2 presso Lido Cluana (con prodotti tipici ed eccellenze gastronomiche) • 2 biglietti (settore A) per lo spettacolo Futura del 4 aprile 2014 del Balletto di Roma sulle musiche di Lucio Dalla, regia di Giampiero Solari al Teatro Rossini di Civitanova Marche. Da euro 82 A PERSONA - Civitanova Marche (MC)
Un oasi di charme e benessere RELAIS BORGO LANCIANO Immerso in un parco di otto ettari tra le dolci colline delle Marche, il Relais Borgo Lanciano è un antico borgo rurale oggi trasformato in un hotel di pregio con Spa e piscina esterna, nella cornice dei Monti Sibillini. Il calore e la grazia dell’accoglienza trasportano l’ospite in un mondo incantato nella cornice di un paesaggio punteggiato di meraviglie architettoniche passate indenni attraverso i secoli. Il pacchetto comprende: • 1 notte in Superior in BB per 2 persone • 1 percorso Spa per 2 persone con sauna, bagno turco, doccia emozionale, angolo tisane ed acqua a disposizione, piscina riscaldata con nuoto controcorrente e idromassaggio,utilizzo piscina esterna d’estate, kit ciabattine e accappatoio fornito • Apericena per 2 con antipasti assortiti, primo piatto, 2 calici di vino inclusi Da euro 99 A PERSONA - Castelraimondo (MC)
Il ritrovo degli attori HOTEL ASTORIA A due passi dal centro storico, l’hotel regala ai suoi ospiti la possibilità di vivere profondamente la città con le viuzze del Medioevo, i palazzi rinascimentali e barocchi, piazzette e cortili di grande atmosfera. Un pacchetto perfetto per l’evento teatrale della Primavera 2014, vale a dire le Operette Morali di Leopardi con regia di Mario Martone e scene di Mimmo Paladino in scena il 18 e il 19 marzo al Teatro dell’Aquila. Il pacchetto comprende: • 1 notte per 2 persone in BB in panoramica deluxe • 1 cena di 3 portate con menù di carne, bevande incluse Da euro70 A PERSONA - FERMO (FM)
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VIAGGI
I VIAGGI DI MICHELA Ascoli Piceno
M
iei cari lettori, in attesa trepidante della buona stagione vi propongo ancora una gita “cittadina”. Ho scelto per voi una destinazione nel Sud delle Marche: la millenaria città di Ascoli Piceno. In molti l’hanno paragonata a Firenze, a “un volume di storia dell’arte” da sfogliare a cielo aperto. Per me è anzitutto la Città delle Cento Torri, le torri dello splendore medievale che si coglie in ogni angolo tra le vie di questo abitato, nel fitto reticolo di “rue” (come gli ascolani amano chiamarle), che si dipanano dal nucleo centrale di Piazza del Popolo. Ascoli, città riservata e raccolta nella confluenza di due fiumi (il Tronto e il Castellano), apparirà a chi vi accede per la prima volta da uno dei suoi ponti romani, come un’autentica rivelazione artistica, con la sua straordinaria ricchezza di monumenti romanici e medievali, gotici e rinascimentali, armonizzati nell’elegante compostezza del bianco travertino. Iniziate il vostro percorso di scoperta
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a partire da Piazza Arringo. Su tutta la piazza dominano le alte bianche cariatidi di Palazzo dell'Arrengo. Il palazzo ospita all’interno la Pinacoteca Civica, con opere di rilievo di Carlo Crivelli, Tiziano, Pietro Alemanno e Cola d’Amatrice. Nella Cattedrale di Sant’Emidio, invece, scoprirete un bellissimo battistero e interessanti mosaici. Da qui, giunti in pochi passi a Piazza del Popolo, riconoscerete inevitabilmente di trovarvi in una delle più belle piazze d’Italia. Dal portale rinascimentale di Palazzo dei Capitani si aprirà tutt'intorno il lungo prospetto merlato dei palazzi cinquecenteschi, la Chiesa di S. Francesco, la Loggia dei Mercanti e l’edificio liberty di Caffè Meletti (da non perdere un caffè corretto all’anisetta). Pieno di sorprese poi sarà il percorso attraverso le "rue" del quartiere medioevale e longobardo, con le sue chiese romaniche, lo stupendo Teatro Ventidio Basso e le singolari incisioni sugli architravi delle antiche dimore con motti e proverbi in latino e in volgare. Lasciatevi guidare dalla curiosità nel passeggiare tra questi
affascinanti vicoli, che hanno incantato anche Giovanni Allevi, grande musicista e figlio celebre di questa città: “Quattro passi di notte, tra le "rue" del centro storico di Ascoli Piceno che formano il fitto e antichissimo reticolato cittadino e le torri medievali, simbolo del potere delle famiglie nobiliari del capoluogo piceno. Hanno un fascino incredibile. Io ci andavo da ragazzino; ora che sono diventato una celebrità non esco molto di casa” Giovanni Allevi
Scrivi a: m.rossi@maravigliatravel.it I racconti e le foto più belle saranno pubblicati.
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DOVE DORMIRE:
DOVE MANGIARE:
Hotel &Residenza 100 Torri Via Costanzo Mazzoni, 6 Ascoli Piceno www.centotorri.com
Al piccolo teatro Via Carlo Goldoni, 2, Ascoli Piceno tel. 0736261574
Albergo Piceno Via Minucia, 10 Ascoli Piceno www.albergopiceno.it
Rua de Notari Via Cesare Battisti, 3 Ascoli Piceno tel.0736258393
Palazzo dei Mercanti Corso Trento e Trieste, 35 Ascoli Piceno www.palazzodeimercanti.it
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VIAGGI
il tuo viaggio nel cuore dell’
Camera con poltrona L’Amat e il consorzio marche maraviglia promuovono pacchetti turistico-teatrali che abbinano spettacoli di qualità a soggiorni d’incanto nella nostra regione
C
on l’arrivo della bella stagione, avrete voglia di un weekend di relax? Allo stesso tempo, però, amate il teatro? Camera con poltrona può essere un’ottima occasione per vivere un’esperienza di turismo culturale nelle splendide città della nostra regione. Si tratta di un pacchetto turistico-teatrale promosso dal Consorzio Marche Maraviglia e dall’AMAT che abbina spettacoli di qualità a soggiorni d’incanto nella nostra regione. Due sono le possibilità acquistabili al momento: una legata allo spettacolo Penso che un sogno così con Beppe Fiorello al Teatro Ventidio Basso di Ascoli sabato 22 marzo e l’altra a Futura spettacolo di danza del Balletto di Roma su musiche di Lucio Dalla a Civitanova Marche il 4 aprile. Penso che un giorno così è uno spettacolo che sta raccogliendo grandi successi di pubblico e critica scritto con 170
Vittorio Moroni per la regia di Giampiero Solari, un omaggio personale e affettuoso a Domenico Modugno. Giampiero Solari – che firma anche la regia di Futura – afferma che “mettere in scena le canzoni di Lucio è raccontare le emozioni che emergono dalla sua esperienza e dalla nostra, è ballare su quel flusso misterioso che ognuno di noi ha dentro la testa”.” Su questa traccia danzerà il Balletto di Roma, compagnia di danza contemporanea fra le più importanti e attive del panorama nazionale, coreografata in questa occasione da Milena Zullo. I pacchetti di Camera con poltrona variano da euro 72 a euro 80 a persona – a seconda della struttura scelta, sempre comunque di ottima qualità - e comprendono pernottamento in hotel, cena/aperitivo e biglietto per assistere allo spettacolo a teatro.
italia
ITINERARI DEL GUSTO
ITINERARI DEL GUSTO WANTED P.zza Capuzi 29, Visso (MC) Tel. 0737.9286 Piccolissimo locale nel cuore della splendida Visso dove mangiare ottimi primi a base di funghi, tartufo e cinghiale. L’impressione è quella della cucina di casa: pochi piatti e servizio informale conditi da grande calore e cordialità. A tutte le ore si può gustare pizza al taglio nel locale all’ingresso del ristorante: il suo caldo profumo è un piacevole benvenuto e un ottimo rimedio al freddo intenso dei Sibillini.
PARTICOLARI NOSTRANI Località Mulino, Frontino (PU) Tel 0722.71127 Un vecchio mulino ad acqua con esposizione di oggetti e foto relative alla lavorazione del grano è stato oggi trasformato in piccolo ristorante caratterizzato da ambienti caratteristici e curati. Vengono proposti tre menu’ fissi con prezzi onestissimi oppure si sceglie alla carta con ampia descrizione delle pietanze. Tra i piatti, tutti volutamente light in controtendenza rispetto al territorio, spiccano le deliziose zuppe e le ottime e tenerissime carni.
RISTORANTE PINETA Frazione Campodonico, 102, Fabriano (AN) Tel. 0732.259489 Conosciuto in tutta la zona e attivo dal 1962 il locale propone specialità tradizionali tra cui antipasti sfiziosi , pasta, carne, dolci tutto fatto in casa, sapientemente accompagnati da vini locali DOC e DOCG. Tante le proposte e tutte gustosissime: per i palati più raffinati consigliamo le superlative costolette di agnello "scottadito" di Campodonico, aromatizzate con una miscela unica di erbe, raccolte nella vicina montagna.
RISTORANTE HOSTERIA TENETRA Piazzale Bartolucci, Cantiano (PU) Tel. 0721.788658 L’ambiente è caldo e curato e il caminetto accesso dona quel tocco di atmosfera necessario ad apprezzare fino in fondo i piatti proposti, rigorosamente a base di prodotti locali. Tartufo e ottima carne di cavallo i must di questo ristorante che vanta un servizio eccellente e prezzi assolutamente allineati con la qualità di quanto viene servito, vini della casa compresi.
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SPORT
Consorzio Ankon, un’eccellenza sportiva anconetana Uno per tutti, tutti per Ankon. Questo era lo slogan coniato qualche anno fa al quale si rifacevano gli sportivi delle società appartenenti al Consorzio Ankon, realtà sportiva della città di Ancona attiva da dieci anni, che aggrega cinque associazioni di sport da palestra: la Luciana Mosconi Dorica Pallamano, che disputa il massimo campionato di handball maschile, l’Ancona Basket femminile in serie A2, il Cus Ancona calcio a 5 in serie B nazionale, la Stamura Basket in serie C regionale e la Conero Planet Volley in serie D femminile. Da sette anni il presidente è Giorgio Cataldi, che guida un consiglio di amministrazione formato da un rappresentante di ciascuna delle società fondatrici di P. Duranti
“I
l Consorzio Ankon – spiega lo stesso presidente che non percepisce alcun tipo di rimborso o gettone di presenza prestando la sua opera pro bono - nasce dalla felice intuizione dei dirigenti di sei società cittadine (oggi diventate cinque perché una ha cessato l'attività) per fornire servizi nella logica dell’ottimizzazione delle risorse e della limitazione dei costi. E’ un’esperienza pressoché unica in Italia perché è molto difficile trovare un equilibrio tra società che praticano discipline sportive diverse, oltretutto in campionati non uniformi. Le società, pur rimanendo completamente indipendenti con proprio bilancio e sponsorizzazioni, sono riuscite a presentare progetti comuni su alcune attività (comunicazione, rappresentanza, marketing) che hanno favorito l’acquisizione di nuove sponsorizzazioni per il Consorzio anche rinunciando a qualche opportunità che ognuna di loro avrebbe potuto coltivare. Inoltre mai, almeno da quando io sono Presidente, il Consorzio ha usufruito di contributi pubblici o di
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aiuti di enti pubblici, in primis il Comune di Ancona, per acquisire sponsorizzazioni”. L'esempio del Consorzio Ankon è stato replicato in altre città? “Per fortuna in molti si sono accorti che il progetto era virtuoso, anche se non nelle Marche. A Reggio Emilia hanno costituito una fondazione che è simile al Consorzio Ankon; rappresentanti di Lecco, Cosenza e della provincia di Foggia ci hanno chiesto informazioni e il nostro direttore Fabio Lo Savio, in varie occasioni, ha illustrato le modalità nelle quali questa realtà è nata e cresciuta”. Lo sport ha bisogno di risorse: come le reperite? “Il Consorzio è una struttura privata ed indipendente che almeno fino ad oggi ha deciso di non allargare la propria base associativa, ritenendo che non esistessero le condizioni. E’ però consapevole che, soprattutto in momenti di estrema difficoltà come quelli che stiamo vivendo,
è necessario adoperarsi per cercare delle soluzioni innovative cercando di mettere insieme tutte le forze, e in questo senso molto è stato fatto. Noi forniamo servizi grazie soprattutto alla sponsorizzazione di UBI – Banca Popolare di Ancona, che ci appoggia da tanti anni riconoscendo nella nostra realtà un corretto volàno di comunicazione dei propri valori a sostegno del tessuto sociale cittadino; per questo devo ringraziare il Presidente Corrado Mariotti che ci è sempre molto vicino. Abbiamo inoltre altri sponsor storici come Arcos, la Cooperativa Rabini, il ristorante-macelleria “Qualità è Amore – Carni&Food”, nel quale ci siamo ritrovati come al solito per la tradizionale festa di Natale, Frittelli Maritime Group - guidata da uno sportivo di alto profilo come Alberto Rossi -, e-xtrategy, che è un’azienda di Monsano (unica non anconetana), che ci aiuta anche nella comunicazione on-line e guidata anch’essa da un atleta di livello mondiale come Michele Luconi; infine abbiamo lo sponsor tecnico Maracanà,
Il Presidente Giorgio Cataldi con Corrado Mariotti, presidente Ubi- Banca Popolare di Ancona
entrato quest’anno con grande entusiasmo nella grande famiglia del Consorzio Ankon”. Realtà privata, che vive di sponsorizzazioni: il pensiero va subito alla crisi... “I margini per le aziende si sono ridotti all’osso e la realtà è oltremodo critica, ma pur in una situazione così difficile come quella che vive ormai da anni anche il nostro territorio, non dobbiamo dimenticare il valore sociale dello sport e l'insegnamento che fornisce a tutti i ragazzi che lo praticano in termini di rispetto, cultura, tolleranza, sacrificio, accettazione della sconfitta, valori preziosi che in un campo da gioco e in uno spogliatoio si apprendono meglio”. Il dialogo con le istituzioni e con la politica produce risultati? “Abbiamo sempre mantenuto una equidistanza nei confronti della politica perché il Consorzio Ankon non ha alcun colore se non quello bianco e rosso del proprio marchio. Negli anni tutte le isti-
tuzioni, dai parlamentari marchigiani al Governatore regionale, alle istituzioni provinciali e cittadine oltre ovviamente al Coni, hanno partecipato alle nostre iniziative. Tuttavia i primi mesi di attività della nuova giunta comunale di Ancona hanno evidenziato una nuova apertura allo sport e alle sue finalità. L’Assessore allo sport Andrea Guidotti è uomo di palestra a 360 gradi ed allenatore della squadra di pallamano. In collaborazione con il Comune di Ancona e Sosteniamo l’Ancona abbiamo contribuito all’organizzazione della Festa Dorica lo scorso 14 settembre, nella quale abbiamo presentato la nostra stagione sportiva. Inoltre abbiamo avuto un incontro istituzionale anche con l'Assessore Urbinati, altro uomo di sport in giunta, e il Vice Sindaco Pierpaolo Sediari ha partecipato alla nostra festa di Natale: il nostro direttore Fabio Lo Savio si occupa della gestione diretta dei rapporti. L’Assessore allo Sport Guidotti è stato anche ospite della nostra trasmissione Sogno
Ankon-etano, il nostro magazine di approfondimento televisivo in onda ogni giovedì alle 21.30 su èTV Marche”. Bolle qualcosa in pentola? “Pensiamo che sia ora di valorizzare tutti quegli imprenditori che investono nello sport attribuendo loro, in qualche modo, un riconoscimento istituzionale. Senza UBI – Banca Popolare di Ancona e gli altri nostri sponsor, ad esempio, noi non potremmo portare avanti il Consorzio Ankon. Stiamo ragionando approfonditamente su questo concetto e contiamo di proporre al Comune di Ancona un progetto da sviluppare insieme”.
“Abbiamo sempre mantenuto una equidistanza nei confronti della politica perché il Consorzio Ankon non ha alcun colore se non quello bianco e rosso del proprio marchio” 173
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APPUNTI IN AGENDA
Cosa facciamo di bello stasera? Quante volte vi sarete posti questa domanda… ML ha pensato a voi selezionando una rosa di iniziative culturali, d’intrattenimento, sportive e musicali davvero imperdibili! ARTURO BRACHETTI 2014
Ancona, Teatro delle Muse, 25 marzo 2014 Dopo l'incredibile successo con “L’Uomo dai Mille Volti” e con “Brachetti Ciak si gira”, il tutto-esaurito di “Allegro, un po' troppo” con l Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino dello scorso maggio, il trionfo della recente tournée in Canada e la trasmissione televisiva in Francia, il ciuffo più famoso d’ Italia torna a esibirsi dal vivo, facendo tappa al Teatro delle Muse di Ancona il 25 marzo, in uno straordinario imperdibile show: Arturo Brachetti 2014. Il più grande trasformista al mondo propone al pubblico di Ancona una scelta delle performance che predilige, le stesse che lo hanno reso celebre e acclamato in tutto il mondo: sul palcoscenico prende vita il meglio dell arte del quick change reinventata da Arturo Brachetti stesso. Da Mephisto a Rossella O’Hara, da James Bond al messicano dal grande copricapo, Arturo in un battito di ciglia si trasforma davanti agli occhi del pubblico dal cappello alle scarpe, cambiando abito ma soprattutto anima. Un caleidoscopio di personaggi che Brachetti realizza con grandi costumi o solo con pochi oggetti, per dimostrare che “con poco si può fare tutto, basta lasciarsi andare alla fantasia”. Info: www.teatrodellemuse.org Sul palcoscenico Arturo compie un viaggio nel suo essere artista a 360°, durante il quale la trasformazione passa la mano ad altre arti che non mancheranno di lasciare il pubblico a bocca aperta. Il fascino delle ombre cinesi, l emozione del sand-painting e altro ancora. Con Arturo Brachetti 2014 si parte per un viaggio nella fantasia in cui Brachetti, come un cicerone, condurrà il pubblico di Ancona per mano.
TOUR TEATRALE DI ALEX BRITTI
Civitanova Marche, Teatro Rossini, 1 marzo 2014 Senigallia, Teatro La Fenice, 8 marzo 2014Imperdibili appuntamenti per gli amanti della musica a Civitanova Marche e Senigallia per due tappe del Tour Teatrale 2014 di Alex Britti. L'artista è una cosa sola con la chitarra e il suo talento artistico lo ha portato a suonare con grandi musicisti internazionali. Dopo il successo dell’ultimo lavoro “Bene così” e i concerti in Europa, l’artista romano si esibisce nei teatri, luoghi ideali per raccontare un disco così immediato nella scrittura, intessuto di piccole cose quotidiane. Info: www.alexbritti.com
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KURT ELLING QUINTET IN CONCERTO - MACERATA JAZZ
Macerata, Teatro Lauro Rossi, 3 marzo 2014 Per il secondo appuntamento di Macerata Jazz 2014, lunedì 3 marzo arriva sul palco del Teatro Lauro Rossi, per un concerto di grande classe, il quintetto americano di una delle voci più acclamate e apprezzate al mondo: Kurt Elling. Premiato “Miglior Cantante Jazz al Mondo” dalla Jazz Journalist Association per sei volte negli ultimi dieci anni, e perennemente in testa nella storica classifica Down Beat Critics Poll, è vincitore di diversi Grammy Award, famoso nel mondo per la sua voce baritonale, le quattro ottave di estensione vocale, una sillabazione fluida e l’assoluto controllo della tecnica Scat. In questo tour europeo che vanta solo due date in Italia, Kurt Elling, il grande cantante di Chicago, classe 1967, è accompagnato da un quintetto stellare: Gary Versace al pianoforte, John McLean alla chitarra, Clark Sommers al contrabbasso, Kendrick Scott alla, batteria. Info: www.musicamdo.it
JAMES SENESE E NAPOLI CENTRALE IL CONCERTO
Monte Urano, Teatro Arlecchino, 6 marzo 2014 James Senese & Napoli Centrale, sul palco del Teatro Arlecchino di Monte Urano il 6 marzo, sono un gruppo che ha saputo operare una vera fusione, creando un suono rispettoso della tradizione popolare ma aperto ad ogni forma di arricchimento strutturale, in grado di rendere il linguaggio proposto universalmente fruibile. Nel nuovo CD di James Senese, E’ Fernut’ ‘O Tiempo, il filo conduttore sono le note calde e vitali del sassofono di James, figlio afro-partenopeo di una Napoli dalle espressività contaminate, cariche di anima e sofferenze, volti e parole. Il dialetto di sempre e una svolta romantico-nostalgica che sviscera i sentimenti in profondità, sinceramente, senza ipocrisie o maschere. Info: www.tamfactory.net SAMUELE BERSANI IN CONCERTO - NUVOLA NUMERO NOVE TOUR
Macerata, Teatro Lauro Rossi, 8 marzo 2014 Fa tappa al teatro Lauro Rossi di Macerata Samuele Bersani, che porta sul palco il suo Tour 2014 Nuvola Numero Nove. L'omonimo album è uscito il 10 settembre scorso, anticipato dalla splendida poesia del primo singolo “En E Xanax” (una canzone che solo gli innamorati possono capire, come aveva spiegato proprio il suo autore) e successivamente da “Chiamami Napoleone”: giusto nella giornata di uscita del terzo estratto, “Ultima Chance”,Samuele Bersani ha annunciato tramite il suo profilo Facebook le prime date ufficiali del tour. A questa attesa eravamo preparati: il cantautore aveva infatti anticipato che il tour del nuovo disco sarebbe arrivato con un po’ di calma: “a differenza di quanto ho fatto in passato, aspetto un po’ per il tour. Secondo me un disco va sempre un po’ masticato prima di volerlo davvero sentire dal vivo”. Info: www.samuelebersani.net MAGAZZINO 18 DI SIMONE CRISTICCHI
Potenza Picena, Teatro Mugellini, 9 marzo 2014 Al Porto Vecchio di Trieste c’è un “luogo della memoria” particolarmente toccante. Racconta di una pagina dolorosissima della storia d’Italia, di una vicenda complessa e mai abbastanza conosciuta del nostro Novecento. Ed è ancor più straziante perché affida questa “memoria” non a un imponente monumento o a una documentazione impressionante, ma a tante piccole, umili testimonianze che appartengono alla quotidianità. Una sedia, accatastata assieme a molte altre, porta un nome, una sigla, un numero e la scritta “Servizio Esodo”. Con il trattato di pace del 1947 l’Italia perdette vasti territori dell’Istria e della fascia costiera, e quasi 350 mila persone scelsero di lasciare le loro terre natali, destinate ad essere jugoslave, e proseguire la loro esistenza in Italia. Info: www.simonecristicchi.it
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CHEF
Emanuela Della Mora Chef del ristorante Il Marchese del Grillo di A. Dachan
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ucinare in un ristorante che ha alle spalle una una storia suggestiva come quella del Marchese del Grillo, che effetto le fa? “Diciamo che mi dà la possibilità di fare le cose seriamente, scherzandoci su! La struttura è bella, di charme e fascino, ma quando siamo arrivati non era proprio cosi. Il Marchese, se fosse ancora tra di noi, credo che sarebbe contento del lavoro fatto e del cuore che ha ripreso a battere in questa struttura dopo decenni di abbandono”. La sua cucina è più legata alla tradizione o tende all'innovazione? “La mia cucina è legata alla tradizione con materie prime ricercate nelle nostre campagne. In qualche caso mi piace rivisitare delle ricette rendendole un po' più salutari, attuali e contemporanee”. Da chi ha imparato l'arte dei fornelli? “Sono partita da spavalda autodidatta, solo con amore per la cucina e tanta 178
voglia di fare; con tanta pratica ho affinato la tecnica, poi ho seguito corsi di aggiornamento,ho letto libri, effettuato stage, visite ai fornitori. E' stata ed è ancora un' evoluzione, nel corso della quale ho cercato di apprendere tecniche e concetti espressi dai vari Cuochi, che in diversi momenti ho conosciuto ed apprezzato. Il passo successivo è stato interiorizzare le nuove nozioni, svilupparle, rielaborarle ed adattarle alle mie esigenze e capacità”. Ha un ingrediente preferito? “Amo particolarmente le erbe e le spezie, di ogni provenienza e gusto, perché mi sollecitano fantasia ed inventiva in tutti piatti, coinvolgendo tutti i sensi”. I vostri menù cambiano in base alle stagioni: perché? “La stagionalità delle materie prime per me è l'essenza della cucina, nel nostro menù scrivo: 'Il mercato e la cucina questa settimana offrono:..' perché il nostro
compito è offrire i prodotti migliori nel periodo in cui la natura ce li dà, anche se la tecnologia aiuta. Non condivido la costante reperibilità di certi prodotti, tutto deve avere il proprio ciclo biologico e naturale. Perché inquinare il mondo ulteriormente per portare prodotti fuori stagione?”. Può raccontarci un aneddoto legato al suo lavoro in cucina? “Dopo quasi quarant'anni di cucina di aneddoti ce ne sono tanti”. In base alla sua esperienza, anche la buona tavola può fungere da volano per il turismo nel nostro territorio? “Perché mi dice 'anche'? Secondo me la buona tavola è il primo elemento che caratterizza e motiva spostamenti turistici! Il nostro territorio è ricco di materie prime e di risorse, forse siamo timidi noi, me compresa, oppure non siamo adeguatamente convinti e consci del potenziale che abbiamo”.
Cosa ha proposto per il menù di Natale e il cenone di Capodanno? “Innanzitutto mi piace dirle che sono sempre grata ai clienti che decidono di passare dei momenti (sempre più rari) di convivialità in famiglia presso di noi; è comunque una situazione intima. A Natale, come sempre, abbiamo proposto un menù d'ispirazione tradizionale, colorato da un concertino di musiche natalizie in chiave Swing. Ormai la formula è consolidata, mi piace davvero lavorare con quell'atmosfera calda e di famiglia. Ecco il menù: Calice di benvenuto e degli auguri con il brut rosè di casa SciarrOsè; parmigiana di Cardogobbo e fegato grasso; Cappelletti di Emanuela in brodo di cappone; Biologicamente, il bollito natalizio: Cappone, Cotechino e Reale con le loro salse ed erbe cotte; Orzotto al radicchio Trevigiano mantecato al Castelmagno; Tacchino farcito al ribes rosso con tortino di verze e castagne. Dalla pasticceria: Semifreddo alle mandorle di Avola & il Vino passito Do-
rato di Garofoli; Il Panettone artigianale di Gianfranco Fagnola di Bra (CN) & il torrone mandorlato dell'antico laboratorio veneziano Scaldaferro. Dalle 15:00 Concerto “Christmas in Swing”. Un'ultima curiosità: perché si dice sempre che i grandi chef sono uomini? “Forse perché hanno più visibilità e apparentemente più fisico! E poi tra loro fanno più squadra”.
L' hotel – ristorante sorge nella dimora storica settecentesca fatta erigere a Fabriano dal Marchese Onofrio del Grillo e resa nota dall'omonimo film interpretato da Alberto Sordi 179
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ha maturato esperienza significativa in ruoli analoghi, (store manager e/o responsabile punti vendita) preferibilmente nei settori GDS e/o GDO. Desideriamo conoscere candidati ambiziosi con una forte predisposizione ai rapporti interpersonali, autorevolezza, capacità di motivazione ed attitudini organizzative. Le sedi di lavoro sono nelle Marche ed Emilia Romagna; si richiede preferibilmente il domicilio in zona. >AZIENDA MARCHIGIANA DI MEDIE DIMENSIONI OPERANTE NEL SETTORE DEL FASHION, PRESENTE A LIVELLO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE ATTRAVERSO UNA RETE DI AGENTI E DISTRIBUTORI, RICERCA, PER POTENZIAMENTO DEL PROPRIO ORGANICO COMMERCIALE UN: RIF: AME/02 AREA MANAGER ESTERO Azienda marchigiana di medie dimensioni operante nel settore del fashion, presente a livello nazionale ed internazionale attraverso una rete di agenti e distributori, ricerca, per potenziamento del proprio organico commerciale un: AREA MANAGER ESTERO RIF: AME/02 Il quale, collaborando con il Direttore Vendite, avrà il compito di assicurare il raggiungimento degli obiettivi commerciali prefissati nella area di propria competenza (Germania, Olanda Francia, Russia, Spagna, Medio Oriente) attraverso il potenziamento e la gestione della rete vendita che si compone di agenti e distributori. Principali mansioni e responsabilità: • Gestisce attività ricerca agenti e potenziamento distributori • Coordina e partecipa a fiere di settore • Gestisce e coordina filiale in Germania ed uno showroom in Italia, in particolar modo nel periodo campagna vendite • Monitora ed analizza le informazioni relative all’attività della concorrenza. Effettua attività di mappatura di clienti attuali e potenziali Ricerchiamo: • Età indicativamente compresa tra 30 e 35 anni • Laurea ad indirizzo economico o equipollente
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RIF: GA/ADD SEGRETARIA DI DIREZIONE Requisiti richiesti: • Ottima conoscenza della lingua inglese • Laurea in Economia e Commercio • Ottima padronanza degli strumenti informatici • Disponibilità a trasferte • Principali compiti e Responsabilità • Gestione dell’agenda • Gestione la corrispondenza • Preparare testi e presentazioni/ produrre documenti/stendere verbali di incontri e riunioni/stendere report e statistiche • Gestione delle pubbliche relazioni e organizzazione eventi • Organizzazione viaggi e meeting di lavoro/organizzazione trasferte • Preparare riunioni/preparare note informative • Gestione/ricerca /archiviazione documenti Vogliamo entrare in contatto con giovani laureati che vogliono esprimere le proprie competenze all’interno di un ambiente giovane e stimolante. Competenze a livello organizzativo, comunicativo, di filtro e mediazione nella gestione dei processi di management, resistenza allo stress ed autonomia, completano il profilo ricercato. La sede di lavoro è Ancona.
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