ML5 Luglio pt1

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CULTURA D’IMPRESA E DINTORNI LUGLIO ‘11 N°5 anno XVIII

180

euro 1,00

mlmagazine.it

economia.lavoro cultura.attualità stile.design

speciale

Poste Italiane S.p.A. - Spedizioni in abbonamento postale - D.L. 3 53/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.4 6) Art. 1, comma 1, DCB Ancona

Guida all’estate

Civitanova Danza Sferisterio Opera Festival Summer Jamboree Popsophia e altro ancora …

DOSSIER

FORMAZIONE E GIOVANI Conviene ancora laurearsi?

a confronto 4Rettori Giorgia Meloni

Il Ministro anticipa a ML le misure per i giovani

EVENTI Santoni,

il nuovo Head Quarter Premio “Marchigiani dell’anno” ISSN 20367589

9 772036 758002

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Franco Fanini

Creatore di Val Verde, gioiello architettonico nel cuore di Loreto A due passi dalla Basilica il noto imprenditore loretano sta ultimando la realizzazione di un nuovo quartiere, all’insegna dell’eleganza, della praticità e del “verde”



Dossier Formazione e Giovani

Conviene laurearsi?

Giorgia Meloni

“IN ARRIVO AIUTI ALLE AZIENDE CHE ASSUMERANNO GIOVANI GENITORI PRECARI”

Marco Pacetti

“BISOGNA ANTICIPARE LE ESIGENZE DEL MERCATO FORMANDO GIOVANI ALTAMENTE SPECIALIZZATI”

Stefano Pivato

“È SBAGLIATO SCEGLIERE UN CORSO DI STUDI SULLA BASE DELLE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI”

Fulvio Esposito

“LAUREARSI È E RESTA UN BUON INVESTIMENTO”

Marco Luchetti

“DALLA REGIONE IMPORTANTI INCENTIVI”

Università di San Marino Tutto pronto per il Parco

Scientifico & Tecnologico Un nuovo progetto di partenariato tra pubblico e privato, con l’imprimatur di Bruxelles, costituirà un’occasione irripetibile per il Montefeltro di risollevarsi. Siamo andati a trovare l’artefice dell’iniziativa, il Rettore dell’Ateneo della Repubblica del Titano, Giorgio Petroni


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SOMMARIO

MarioTimio

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CREDITO

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Una Banca Nuova sta nascendo sul Territorio: La costituenda Banca di Osimo

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Come migliorare il rapporto Banca-Impresa

INTERNAZIONALIZZAZIONE

38

BPA Pmi marchigiane, la partita si gioca all’estero

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Nuove opportunità nella Tunisia post-rivoluzionaria

ALTO ARTIGIANATO

42 Artelier

A Pesaro quattro donne per un nuovo concetto di moda artigianale

VITA DA MANAGER

44 Paolo Subissati

FrancoFanini

“Nel mio lavoro ogni momento, ogni progetto, ogni risultato è un punto di partenza. Il mio futuro è questo”

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GiorgioPetroni

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contributi E bandi

BORSA

48

Il firmamento delle marchigiane quotate

50

ACQUISIZIONI CESSIONI

IMPRESE

52 APRA

Seminario “Le Aziende vincenti del dopo crisi”

54 Fidimpresa/CNA

Una cattiva notizia per chi viaggia: per un pieno di benzina ci vorranno in media tre euro in più

Rubrica

15 L’editoriale di Flavio Guidi

PRIMOPIANO

16 Mario Timio il professore falconarese che ha inventato la cardionefrologia

COVERSTORY

PaoloSubissati

44

18 Franco Fanini

Ideatore dell’elegante complesso immobiliare Val Verde

CONTROCOPERTINA

24 Giorgio Petroni

Università di San Marino, tutto pronto per il Parco Scientifico e Tecnologico

ilpersonaggio 28 Raphael Gualazzi

Vincitore nel 2011 di San Remo Giovani, del Premio della Giuria dell’Eurosong Contest 2011, del Wind Music Award, l’artista urbinate appassiona l’Italia con la sua “Follia d’amore

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A CASA DI... Giampaolo Baiocco Le case più belle delle Marche

158


Speciale: Guida All’estate

dossier: FORMAZIONE E GIOVANI 112

Conviene laurearsi?

60 Sergio Marzetti

114 Giorgia Meloni

62 Civitanova Danza

118 Laurea: statistiche e sondaggi

L’Assessore al Turismo di Civitanova: “La carta vincente su cui punta la Giunta è ‘fare sistema”

XVIII festival internazionale nel nome di Enrico Cecchetti

64 Gilberto Santini

Il Direttore Artistico di Civitanova Danza racconta le emozioni della vigilia

66 Sferisterio Opera Festival

47° Stagione Lirica di Macerata

68 Pier Luigi Pizzi

“L’obiettivo più importante è l’equilibrio e l’armonia dell’insieme”

70 Progetto Leopardi Tolstoj

“In arrivo aiuti alle aziende che assumeranno Giovani genitori precari”

122

Nelle Marche un’inversione di tendenza?

124 Marco Pacetti

“Bisogna anticipare le esigenze del mercato formando giovani altamente specializzati”

126 Stefano Pivato

“È sbagliato scegliere un corso di studi sulla base delle prospettive occupazionali”

128

“Il capitale umano indispensabile per l’innovazione”

130 Fulvio Esposito

“Laurearsi è e resta un buon investimento”

Direttore EDITORIALE Flavio Guidi flavio.guidi@mlmagazine.it COORDINATORE EDITORIALE Guido Guidi guido.guidi@mlmagazine.it

I grandi parchi letterari europei, dal Colle dell’Infinito ad Jasnaja Poljana

134 Assessore Marco Luchetti:

Direttore responsabile Paolo Duranti p.duranti@mlmagazine.it

71 Summer Jamboree

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“La vendita è un processo scientifico che richiede un approccio formativo”

CAPOREDATTRICE Asmae Dachan a.dachan@mlmagazine.it

144 Qual È il ruolo della politica per aumentare la competitività?

UFFICIO COMMERCIALE commerciale@ggfgroup.it Tel. 071 2912331

150 Marta Mancini al Contemporaneo di Jesi

COORDINATORE DI REDAZIONE Marco Palumbo m.palumbo@ggfgroup.it m.palumbo@mlmagazine.it

XII Festival Internazionale di Musica e Cultura dell’America anni ’40 e ’50

73 Angelo Di Liberto

Anticipazioni sul Summer Jamboree, per i lettori di ML

74 Ridere…in marchigiano

“Dalla Regione importanti incentivi”

Lando e Dino, il duo comico per sorridere alle feste e… in corsia

76 Essentia Relais

“Per te che essentia…lmente sei…”

78 Barbie Quintanare

Grande successo per i ragazzi della Scuola Secondaria di I grado “M. D’Azeglio”

80 Pane Nostrum

XI Festa Internazionale del Pane dal 15 al 18 settembre a Senigallia

Auto

152 Lamborghini

La leggenda si rinnova

TENDENZE

154 Giampaolo Baiocco

“I’ll try to take U in my dreams”

82 Guida Blu 2011

VIAGGI

84 TAU

160 162

Per staccare la spina

Issate le vele su 15 località marchigiane

Commedie e tragedie antiche rivivono magistralmente interpretate nel moderno

87 Il cappello di paglia

Nel distretto di cappelli più importante d’Europa rivive l’antica tradizione della lavorazione della paglia

90 Pergolesi in progress

XI Festival Pergolesi Spontini

92 Rievocazioni storiche: Rewind di Marca

I viaggi di Michela

Appunti 163 Conero Golf Club

Alla scoperta dello sport che porta ad estraniarsi dal mondo

164

Itinerari del gusto

Eventi

96 Alessandro Bonci

166 Castelfidardo,

100 Popsophia

168 Panamera Night 169 47° Mostra internazionale del Nuovo Cinema 170 Santoni

Il Direttore Artistico racconta ArtèFoto, Festival Internazionale di Fotogiornalismo tra i Castelli di Jesi

Perché…“Se Aristotele scrivesse adesso, si occuperebbe di soap opera”

102 Hotel Excelsior Musica a 5 stelle per il lido degli eventi di pesaro 104

Biennale internazionale dell’umorismo nell’arte

106

A sant’Angelo in Vado è festa per tutta l’estate

108 Percorsi ritrovati

Alla riscoperta del territorio, tra natura e cultura

emozioni per “Marchigiani nel mondo”

Presentato alla stampa il nuovo Head Quarter eco-compatibile

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Premio “Marchigiani dell’anno”

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Appunti in agenda

Salute e benessere

Editrice GGF GROUP www.mlmagazine.it Registrazione tribunale di Ancona n°12 del registro periodici del 14 aprile 1994 REDAZIONE Via Albertini, 36 Gross Ancona 60131 Ancona AN Tel. 071 2133300 redazione@mlmagazine.it HANNO COLLABORATO AL NUMERO Roberto Antonella Immacolata Barone Aldo Bruno Margherita Camilletti Lorenzo Dattolo Fabio Di Giulio Sara Gatti Guido Guidi Christian Lucconi Laura Osmani Cristina Panara Enrico Picchio Michela Rossi Michele Sasso Alessandro Stecconi Massimiliano Zenobi Chiuso in redazione il 13/07/2011 progetto grafico: Ricciarelli Comunicazione (An) stampa: BIEFFE srl Recanati (Mc) Poste italiane Spa d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, comma 1, DCB Ancona autorizzazione direzione provinciale pt Ancona Una copia euro 1,00 Arretrati euro 2,00 Abbonamento annuale euro 10,00 modalità di pagamento a mezzo versamento su: C.C. Postale n°4072844 bonifico bancario presso Banca Popolare di Ancona Agenzia Ancona 1 – C.C. n°11164 CAB 02684 – ABI 05308 – CIN N IBAN IT81N0530802684000000011164 abbonamenti@mlmagazine.it Editore GGF Group

176 De Witte

Un intervento innovativo a Villa dei Pini

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OLQ 13


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EDITORIALE di Flavio Guidi

La giustizia sociale, esiste? “N

on se la prenda dottore: tutto cambia perché nulla cambi”. Le sue argomentazioni sono vere ma: “nulla muta”. Il barbiere, con la saggezza che caratterizza i personaggi delle professioni artigianali, mentre mi faceva i capelli rispondeva distaccato alle considerazioni che andavo argomentando con un cliente attiguo di poltrona. Parlavamo di classi sociali: oggi la differenza non è più tra i poveri e i ricchi, ma tra chi lavora, fa con molti sacrifici e vive situazioni precarie, soprattutto in termini di entità dei salari e chi, viceversa, raggiunge senza sforzo il 27 del mese con la massima sicurezza sul lavoro e con uno stipendio, che rapportato al basso impegno profuso nella maggior parte dei casi, sembra eccessivo. Si parlava di una casta di privilegiati che godono della massima sicurezza sul lavoro, sugli orari, sui periodi di vacanza. Ci si riferiva agli impiegati pubblici, al costo della burocrazia, quindi all’ingiustizia tra chi vive con privilegi e chi invece deve combattere. I primi assimilati a una casta privilegiata e spesso comoda, come impegno sociale e sforzo di sussistenza, con quelli viceversa che devono combattere, correre, lottare tutti i giorni, per garantirsi una fonte di reddito, di sopravvivenza e di spazio nelle società. Da ragazzo ho sempre creduto che la giustizia sociale si realizzi anche con l’uguaglianza. Nell’attuale situazione sociale l’uguaglianza è un principio quasi scomparso. A livello di rapporti di lavoro esistono decine, centinaia di parrocchie, ognuna con contratti

e rapporti di lavoro diversificati tra cui settori privilegiati e settori in cui il precariato è elemento portante. La più grossa discriminazione è tra il pubblico e il privato. Sia i sindacati, che i partiti, per non perdere consensi, non hanno mai spinto su questo valore: “l’uguaglianza nei rapporti di lavoro tra pubblico, parapubblico e privato”. Due mondi due tipologie di rapporti di lavoro; nei primi sicurezza e privilegi, nei secondi disagio, insicurezza, precarietà, sforzo. I sindacati e i partiti dovrebbero gestire il progetto di avvicinamento di condizioni tra queste due nuove classi. Oggi il problema è l’eccessiva entità di spesa pubblica rispetto al PIL e l’eccessivo indebitamento, che ci fa vivere in una situazione di estrema precarietà economica finanziaria e competitiva, con pericoli di esasperazione delle classi meno protette, rischiando lo scoppio di conflitti con rivendicazioni verso le categorie protette (vedi Grecia). L’insegnamento che mi viene da trarre, anche se il barbiere dice che nulla cambierà nella giustizia sociale, è che i governanti, gli uomini che detengono il potere, le stesse classi tra di loro, devono prendere coscienza dell’esistenza di questa discriminazione e perseguire l’obbiettivo della gestione della solidarietà.

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PRIMO PIANO

Mario Timio

Il Professore falconarese che ha inventato la cardionefrologia di P. Duranti

P

rofessore, nella quarantina di libri che ha scritto troviamo anche saggi in materia politica. È proprio una passione, visto che ha anche fondato un giornale … “Sta parlando di Caffè Report? È un’avventura da non prendere troppo sul serio. Sì, la medicina e la politica sono le mie due grandi passioni; soprattutto la prima, ovviamente!”. Come vede la situazione politica italiana? “Dovremmo essere più attenti alla nostra reputazione all’estero: certe immagini dei rifiuti depositati per le strade di Napoli di certo non giovano. In linea generale, ritengo che occorra da parte di tutti un maggiore spirito costruttivo; come cattolico, poi, avverto l’esigenza di rimettere al centro la persona, la famiglia, i bisogni dei più deboli. La questione cattolica è fondamentale, anche in politica”. E poi di cosa ha scritto? “Sanità (organizzazione della) e bioetica”. Parliamo appunto di organizzazione della medicina. Lei è un fautore del “Buono Sanità”. Che cos’è? “In due parole: lo Stato versa al singolo la somma (in termini appunto di buona sanità o voucher) che ogni anno spende per ogni cittadino. Questi utilizza il buono in una struttura pubblica o privata, con un triplice risultato: a) libertà di scelta; b) possibilità anche ai meno abbienti di accedere alle strutture private; c) competizione tra pubblico e privato per offrire ai cittadini la miglior prestazione possibile. Il medesimo meccanismo potrebbe essere adottato nella scuola”. Quanto incide la nostra salute sulle casse pubbliche?” “Lo Stato spende circa duemila euro a testa per la sanità; il che significa attorno a ottomila euro per una famiglia di quattro persone. Con

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questa cifra è possibile stipulare un’ottima polizza assicurativa”. Qual è l’obiettivo di una proposta di questo tipo? “Permettere anche ai meno abbienti di avvalersi dei servizi sanitari privati. Ed avviare una sana competizione tra privato e pubblico fondata esclusivamente sulla qualità”. Secondo Lei perché un’idea di questo tipo non passa? “Una risposta parrebbe spontanea: i politici in genere cercano di modulare scuola e sanità secondo i loro desideri. Pensiamo all’influenza del mondo politico sulla sanità, un brutto fenomeno che riguarda un po’ tutte le regioni italiane. Con il “Buono Sanità”, tale potere ne uscirebbe affievolito”. Ma sul “Buono Sanità” tutte le regioni sono rimaste al palo? “Per la verità la Lombardia si sta muovendo, ma non certo in modo allargato come vorremmo noi. Di certo nelle Marche per ora non vi è traccia di iniziative di questo tipo”. E all’estero? “In Francia, Paese-modello da questo punto di vista, è stato introdotto un sistema molto simile al “Buono Sanità”, una sorta di vaucher che il cittadino può utilizzare dove vuole. Questa sì che è espressione di una vera politica della sanità”. Ci parli della Sua carriera di medico. “La mia carriera - iniziata come cardiologo e proseguita come nefrologo – si è svolta essenzialmente all’interno di cliniche universitarie ed ospedali: prima Assistente in Patologia Medica all’Università di Perugia, poi Primario di Nefrologia a Foligno, la mia città natale”. È a Foligno che Lei tenne a battesimo una


Primario emerito di nefrologia all’Ospedale di Foligno, autore di decine di pubblicazioni scientifiche e coordinatore di un centro dialisi a Falconara Marittima

Sua “invenzione”, la Cardionefrologia. “Non nego che quando iniziai a parlarne con i colleghi e nel circuito scientifico, le perplessità non mancarono. Poi iniziai ad organizzare convegni su questa nuova disciplina: a partire dal 1987, ad anni alterni viene celebrato un convegno a livello internazionale”. Si deve alla Sua tenacia e alle Sue capacità professionali se ora in tutto il mondo si parla di Cardionefrologia. Ma di cosa si tratta? “Dobbiamo partire da due presupposti: innanzitutto, i nefropatici avvertono frequentissime complicanze cardiologiche. In secondo luogo, per questi pazienti la prima causa di morte è da collegarsi a problemi di cuore. Va da sé che c’è uno strettissimo collegamento tra i due aspetti”. Il Suo rapporto con le Marche è molto stretto, essendo il responsabile del Centro NephroCare di Falconara Marittima. Quali servizi offrite? “È un centro per la dialisi, sorto per servire i turisti, ma oggi a disposizione anche degli abitanti del territorio. La risposta del nostro centro emodialisi è imperniata sul miglioramento del dialogo e la collaborazione con il paziente con il supporto organizzativo della grande famiglia Nephrocare, diffusa in tutto il mondo”. Quali sono gli obiettivi? “Migliorare la qualità della vita dei pazienti; stabilire elevati standard di qualità in dialisi; ridurre il costo sociale della malattia renale; contribuire ad aumentare il numero dei trapianti. Siamo quattro medici, tra i quali vorrei menzionare il dottor Rolando Guidi, eccellente sotto il profilo sia professionale che umano. Ci avvaliamo inoltre di ottimo personale infermieristico ed amministrativo”.

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COVER STORY

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Franco Fanini Ideatore dell’elegante Complesso Immobiliare Val Verde di P. Duranti

L’

eleganza nel cuore di Loreto: un nuovo quartiere nella città con la Basilica mariana. L’area che per decenni è stata occupata dall’ex fabbrica di articoli religiosi della famiglia Fanini, ora ospita un bellissimo complesso con appartamenti, negozi, aree a verde, parcheggi. L’artefice di questa trasformazione è Franco Fanini, figlio del compianto Luigi Fanini – scomparso un paio d’anni fa - conosciuto in tutta Italia (ma soprattutto all’estero) per aver “inventato” i rosari di plastica e, qualche anno dopo, le bottiglie in Pet per la Coca-Cola e l’acqua minerale. Signor Fanini, come si è arrivati a questo capolavoro? “Negli anni Novanta la mia famiglia cedette l’intera attività industriale ad una multinazionale americana, ma l’area – circa 11.000 metri quadrati - rimase di nostra proprietà. Qualche anno fa, smembrato il vecchio stabilimento, iniziammo le pratiche per la realizzazione del complesso immobiliare, che stiamo ultimando proprio in questi giorni”. Mi scusi, ma nel pieno centro di Loreto, a due passi dalla Basilica, un’area così vasta

era occupata da una fabbrica? “Negli anni Cinquanta, quando lo stabilimento si sviluppò in termini industriali, l’area era fuori dal centro storico. Certo, ora non è così … Tutti i servizi sono a poche decine di metri: scuola elementare, scuola media, asilo, istituto alberghiero, uffici bancari e postali, supermercati ed altri negozi …”. A quando risale l’avvio dell’attività industriale? “Al 1870. In quell’anno, infatti, la famiglia Brancondi, zii di mia madre, avviarono proprio qui la fabbricazione di oggetti religiosi. La vera rivoluzione - che ci permise di fare il salto da una fase in un certo senso artigianale ad una realtà di tipo industriale – avvenne nel 1949, ad opera di mio padre Luigi”. In che senso? “Si realizzò una sua intuizione: la fabbricazione del rosario di plastica, un prodotto a basso costo alla portata di tutti. Ci fu davvero il boom, che indusse la famiglia a svilupparsi anche in altre realizzazioni in plastica, come contenitori industriali (casse per liquidi e solidi) , mobili e bottiglie”. Ma è vero che siete stati i primi ad aver utilizzato le bot-

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COVER STORY tiglie in Pet per le bibite? “Le portammo noi in Italia con il marchio CristalPack! Iniziammo con la Coca-Cola. Avevamo cinque stabilimenti: due a Modena, due ad Ascoli Piceno e uno qui a Loreto”.

di Loreto che prevede la cessione all’ente locale di quasi metà dell’area – circa 5.000 metri quadrati – da adibire ad un’elegante piazza, all’allargamento e alla sistemazione di due strade pubbliche e alla realizzazione di decine di posti auto interrati, ad uso pubLoreto è anche la Sua città. Che rapporto ha attualmente blico”. con le Marche? “La mia famiglia è marchigia- Ci descrive brevemente le na: io stesso a Loreto trascor- caratteristiche degli apparro gran parte del mio tempo, tamenti? anche se mi divido tra qui e “Le unità immobiliari sono di Firenze. Qui vivono i miei due altissima qualità, sia dal punto di vista tecnologico, che per fratelli Vito ed Eugenio”. quanto attiene alla scelta dei materiali utilizzati”. Torniamo al complesso immobiliare Val Verde, opera Partiamo dai consumi. della Directional Projects Spa, di cui lei è amministra- “I tetti dell’edificio sono coperti da pannelli fotovoltaici tore delegato. “Il progetto è stata curato che garantiscono la piena audall’architetto Guido Lorenzo tonomia per energia elettrica Spadolini di Firenze, uno dei e riscaldamento, con un nomassimi esperti nella ricon- tevole risparmio. Vi è un’universione di lotti industriali. ca caldaia condominiale, ma Le tecniche utilizzate – che ciascuna unità paga soltanrispondono alle più severe to quello che consuma, non norme edilizie -, le architet- un centesimo in più. Dotare ture esterne ed interne, la di- di una caldaia ogni appartaslocazione degli edifici su di- mento avrebbe comportato versi livelli, fanno sì che oggi un maggior consumo di enerLoreto abbia un quartiere con gia ed un maggior costo per caratteristiche del tutto nuove il riscaldamento oltre ad un in termini di eleganza e pra- più elevato inquinamento atmosferico. Il complesso, poi, ticità”. è certificato acusticamente e coibentato da un punto di viSe ho compreso bene, si tratta di più condomini colle- sta termico”. gati tra loro? “Sette condomini, ciascuno Ci parli dei materiali. con alcune unità – da sette a “I pavimenti sono in parquet di venti – tutti indipendenti. Tale rovere o iroko. Quasi tutti i bascelta, oltre a semplificare la gni sono in mosaico; gli infissi vita condominiale, permette sono dotati di vetrocamera, di passare in pochi secondi per abbattere le dispersioni di dal garage sotterraneo diret- calore sia in estate che in intamente all’appartamento o verno. In ogni appartamento, alle nuove piazze adiacenti, poi, è stata installata la prefornite di negozi (tutti sotto il disposizione per l’impianto di porticato), parco-giochi e ser- aria condizionata”. vizi vari”. Che metratura hanno gli appartamenti? Questo nuovo complesso è “Si va dal monolocale ad unità anche un bell’esempio di con due o tre camere da letcollaborazione tra pubblico to”. e privato. “Certamente. La costruzione segue la stipula di una Gli appartamenti sono stati convenzione con il Comune realizzati all’insegna del

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Una fabbrica che ha fatto la storia Per dire cosa ha rappresentato la Fanini per Loreto e per le Marche occorre risalire alla fine degli anni Sessanta, quando l’azienda era uno dei maggiori gruppi industriali della regione, leader mondiale negli articoli religiosi. La Fanini era un’azienda innovativa, la prima a introdurre la plastica nel settore. Quando, nei primi anni Cinquanta la Fanini inventò il rosario in nylon e introdusse le prime macchine per stampare la plastica, il business mondiale fu sconvolto. Finalmente un prodotto a basso costo alla portata di tutti. L’azienda acquistò così una forza tale da poter fronteggiare senza alcun problema le ricorrenti crisi del mercato. Come quella indotta dal Concilio Vaticano II, che suggerì al mondo cattolico nuovi orizzonti culturali e radicali cambiamenti del costume. O come lo shock petrolifero del ’74, che ovunque incise pesantemente sull’economia delle famiglie. Da quel 1954 al 1989 non corrono neppure 40 anni e il 1989, appunto, è l’anno in cui la Fanini passò alla multinazionale americana Johnson Controls. La nuova proprietà smembrò e vendette uno dopo l’altro i vari rami con una strategia che si dimostrò perdente. Nel 1993 lo stabilimento chiuse per non più riaprire. Oggi gli sopravvivono gli antichi Coronari (ancora una delle attività principali di Loreto).


Val Verde Il complesso residenziale Val Verde, realizzato nel quartiere Pozzo, rappresenta oggi una ricchezza per il territorio, nel segno della qualità urbana, della valorizzazione dell’ambiente e della cooperazione virtuosa tra pubblico e privato. Con 110 appartamenti. Sorto su quella che per Loreto è stata per anni una realtà industriale d’eccellenza, quella delle industrie Fanini, Val Verde è gioiello dell’architettura di qualità e continua a conferire lustro all’intera città di Loreto. Si tratta di un quadrilatero di oltre un ettaro, chiuso dalle vie Bramante, Boromei e Stegher e da viale Europa. Il progetto segue il naturale andamento del terreno, integrandosi e dialogando con il tessuto urbano circostante. I canoni tecnico-estetici rispondono all’esigenza di dare al quartiere una nuova e forte identità. Gli stessi appartamenti sono tutti diversi l’uno dall’altro, così da superare l’effetto spersonalizzante tipico del blocco condominiale. Al contrario, ogni condomino potrà identificarsi nella propria casa.

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COVER STORY

massimo comfort: prese Tv e telefono in tutte le stanze, antenne satellitari condominiali … “Abbiamo veramente cercato di costruire qualcosa che possa definirsi “bello” e “funzionale”. Una persona che torna a casa dopo una giornata di lavoro, la casalinga che passa molte ore tra le mura domestiche, lo studente, il pensionato, hanno tutti bisogno di un luogo dove sentirsi a proprio agio. Noi riteniamo

di averlo realizzato, anche eliminando i disagi della vita condominiale: pensiamo ad esempio al ticchettio che talvolta proviene dal piano superiore, oppure ai rumori del bagno dell’appartamento di fianco. Ma anche l’ascensore riservato alle persone disabili dimostra la nostra volontà di fare le cose come si deve. Possono sembrare piccole accortezze, ma a volte purtroppo rischiano di guastare il buon vivere di ciascuno di

noi”. La piazza centrale è contornata da locali da adibire ad uso commerciale. Come stanno andando le vendite? “Direi bene. D’altronde, per un’attività economica posizionarsi qui presenta innumerevoli vantaggi: tra abitanti del nuovo quartiere e loretani che vivono nelle aree attigue, il bacino di potenziali clienti è molto ampio. Non a caso un paio di giorni fa un impor-

tante catena nazionale di supermercati ha acquistato dei locali ”. Signor Fanini, penso che vedendo questo capolavoro un pensiero i loretani debbano riservarlo a Suo padre. “Di sicuro non è l’unico a pensarlo”.

Oltre tremila metri quadrati di verde (pubblico, privato e condominiale) realizzati ai piedi della Basilica Area

Superficie richiesta dal P.R.G. comunale o standard

Superficie realizzata

Area parcheggi pubblici

3.000 mq

3.422 mq

700 mq

887 mq

2.800 mq

3.773 mq

Uffici e negozi Area riservata a residenti 22


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CONTROCOPERTINA

Università di San Marino,

tutto pronto per il Parco Scientifico e Tecnologico Un nuovo progetto di partenariato tra pubblico e privato, con l’imprimatur di Bruxelles, costituirà un’occasione irripetibile per il Montefeltro di risollevarsi. Siamo andati a trovare l’artefice dell’iniziativa, il Rettore dell’Ateneo della Repubblica del Titano, Giorgio Petroni di P. Duranti

P

rofessor Petroni, a che punto siamo con il progetto di Parco Scientifico e Tecnologico? “Innanzitutto precisiamo che ha già avuto la benedizione dei due Paesi coinvolti, Italia e San Marino, che hanno sottoscritto uno specifico accordo con il quale entrambi si impegnano a realizzare l’iniziativa. È aperto un tavolo di confronto con il Ministero dello Sviluppo Economico finalizzato ad una puntuale individuazione dei ruoli dei vari soggetti coinvolti nell’iniziativa. Dal punto di vista operativo, stiamo inserendo i primi laboratori a San Marino”. Dove dovrebbe realizzarsi? “Il progetto prevede la realizzazione del Parco in un’area che abbraccia una parte del territorio sanmarinese e il Montefeltro, nella provincia di Urbino”. Quando è sorta l’idea e ad opera di chi? All’interno dell’Università, alcuni di noi – a cominciare dal sottoscritto – avevano già maturato importanti esperienze in realtà di questo tipo. Inoltre ci siamo accorti che a San Marino presenta una fisionomia ottimale per la creazione di un Parco Scientifico e Tecnologico, considerato anche il collegamento “naturale” con il territorio del Montefeltro”. Quali sono le caratteristiche di questa zona? “Il Montefeltro – che, come tutti sappiamo, racchiu-

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Il Professor Giorgio Petroni, Rettore dell’Università di San Marino, è un docente atipico, avendo percorso molti anni anche all’interno dell’industria e della ricerca applicata. Prima assistente universitario alla Cattolica di Milano, trascorre poi diversi anni come ricercatore negli Stati Uniti, per tornare in Italia (Iri, Mondadori, Rinascente) ed approdare definitivamente all’università (Cosenza e Udine)

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CONTROCOPERTINA

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de tre valli, attraversate da altrettanti fiumi (il Marecchia, il Conca e il Foglia) - rappresenta una realtà storico-geografica di sicuro interesse, ma purtroppo dal punto di vista economico ed industriale un cono d’ombra. Ha vissuto uno sviluppo industriale limitato; potremmo dire che è un Sud nel Nord, come anche altre aree del Settentrione”. Ci può spiegare come funziona un Parco Scientifico e Tecnologico? “È un’area – solitamente di qualche ettaro – all’interno della quale azienda ed università vivono a stretto contatto. È un fenomeno ben diverso sia dalla figura del distretto, sia dal polo”. Quando e dove si sviluppò l’idea dei Parchi? “Negli Stati Uniti, negli anni Sessanta. Numerose multinazionali, operanti in diversi settori, si accorsero che i laboratori creati vicino ai campus universitari avevano una maggiore capacità innovativa rispetto agli altri. Con evidenti benefici effetti in termini di innovazione di prodotto. Io stesso ho avuto la fortuna di lavorare alcuni anni in Usa, constatando quanto appena affermato. Poi il modello venne trasferito in Europa, soprattutto in Gran Bretagna, che oggi conta ben 65 Parchi Scientifici e Tecnologici”. Nel mondo quanti Parchi ci sono? “Circa duemila”. In Italia? “Siamo in forte ritardo: non più di venti. Alcune Regioni, come ad esempio la Toscana, vi hanno creduto molto, mentre tante altre sono rimaste indietro”. Perchè secondo Lei aumenta la capacità innovativa delle imprese aderenti? “Perchè si può contare su di un’ampia gamma di competenze: di quelle tipiche dei ricercatori e di quelle del mondo universitario. I vantaggi derivanti dai Parchi, se gestiti in modo efficace, sono molteplici: innanzitutto, con le imprese che vi aderiscono è possibile fare innovazione, il che si traduce nella capacità di realizzare prototipi innovativi. Da qui l’idea degli spin off”. Una sorta di incubatori di impresa? “Esatto. I Parchi “allattano” nuove imprese che poi si insedieranno in territori limitrofi. Ciò crea nuova occupazione, il bisogno di nuovi servizi, anche formativi … insomma, l’economia decolla. E guardi che il modello rappresentato dal Parco va incontro proprio alle esigenze delle Pmi”. In che senso? “Le Pmi presentano molte virtù, ma anche qualche limite: non generano redditi sufficienti per investire in modo adeguato nella ricerca; manifestano una generale difficoltà a rapportarsi con il mondo accademico; dispongono di un patrimonio tecnico piuttosto limitato”. La difficoltà a rapportarsi con le università forse non dipende dagli imprenditori … “La penso come lei. Ora fortunatamente i tempi sono cambia-

ti, ma fino a pochi anni fa all’interno delle università pochi si dedicavano alla ricerca applicata, in quanto erano attività poco premianti. Si tendeva a conferire maggior valore alle finalità accademiche. Ora, sotto il profilo dei rapporti tra impresa ed università abbiamo assistito ad una rivoluzione copernicana”. Ma perchè un’azienda dovrebbe aderire al Parco Scientifico e Tecnologico che verrà ad insediarsi tra la Repubblica di San Marino e il Montefeltro? “Vi sono ottime possibilità di accedere ai finanziamenti comunitari, in quanto l’area del Montefeltro è considerata a basso sviluppo. La novità più rilevante del nostro progetto sta nel fatto che il Parco sorgerà su di un’area appartenente, da un punto di vista strettamente giuridico, a due Stati diversi. Non si riscontra un’esperienza uguale al mondo! La società che lo gestirà sarà di diritto sanmarinese”. Professore, Lei vanta una lunga esperienza in questo settore (avendo, tra l’altro, ricoperto per dieci anni il ruolo di responsabile del Nucleo Interno di Valutazione presso l’Università di Trieste). È possibile fare un paragone tra il vostro progetto e un Parco che oggi sta funzionando bene? “È sempre pericoloso e sbagliato cimentarsi in paragoni e confronti. Se peraltro prendiamo proprio il Parco Tecnologico e Scientifico di Trieste, vediamo certi numeri che dimostrano la lungimiranza di determinate strategie: 2.500 ricercatori, 90 aziende insediate, 30-40 spin off prodotti. Se noi in una decina d’anni riusciremo a realizzare un terzo di tutto questo … ciò significa immaginarsi 700-800 ricercatori provenienti da fuori che si insedieranno, con le loro famiglie, nel Montefeltro. Non mi pare cosa da poco”. Sarebbe un eccezionale stimolo per il territorio. “Stimolo non soltanto economico. Cambierebbe anche il modello formativo attualmente predominante, non soltanto nelle zone del Montefeltro ma nello stesso San Marino, a cominciare dall’approccio all’apprendimento delle lingue straniere”. Lei prima ha accennato che alcuni laboratori sono già operativi. “Si. Sono di imprese, in prevalenza del settore chimico, che per prime hanno creduto al nostro progetto”. Le Marche oggi sono in grado di ospitare un Parco Scientifico e Tecnologico? “Il Montefeltro di oggi si presenta con una dotazione infrastrutturale che rappresenta un serio ostacolo a qualsiasi idea di investimento, ma l’Unione europea finanzierà la realizzazione in quest’area di una nuova bretella di raccordo. Poi occorre una Pubblica Amministrazione in grado di affrontare e risolvere velocemente i problemi”. Professore, in chiusura due parole sull’Università di San Marino. “Diciamo che è focalizzata su aspetti che altri atenei hanno trascurato: pensiamo al Corso in Disegno Industriale, al termine del quale è previsto anche un tirocinio. Oggi tutto passa attraverso il design, anche per la piccola impresa”.

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IL PERSONAGGIO

Raphael Gualazzi Vincitore nel 2011 di San Remo Giovani, del Premio della Giuria dell’Eurosong Contest 2011, del Wind Music Award, l’artista urbinate appassiona l’Italia con la sua “Follia d’amore” di A. Dachan

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aphael, ben venuto sulle pagine di ML! “Grazie, per me è un piacere”

Il grande pubblico italiano ed europeo l’ha conosciuta in occasione della vittoria a San Remo giovani, ma Lei canta già da molto tempo… “Sì, ho intrapreso la strada della musica quando ero molto giovane. All’età di 14 anni mi sono iscritto al Conservatorio Rossini di Pesaro, dove ho studiato, oltre al pianoforte e agli autori classici anche Jazz, Blues e Fusion. In particolare, mi interessavano le radici del Blues e questo mi ha spinto ad ascoltare artisti blues come Robert Johnson, Champion Jack Dupree , Roosvelt Sykes etc, a suonare con alcuni gruppi, sino a cimentarmi nella composizione di brani. Il risultato era un genere di opere simile allo “stride piano”, molto in voga in America tra gli anni '10 e gli anni '40 del secolo scorso . Nel 2005 ho iniziato a prendere parte a vari Festival, come il Fano Jazz, il Java Festival di Giacarta, l’Argo Jazz ecc., prendendo parte anche ad alcune trasmissioni dal vivo, come su Radio 3, “Stanza della musica”. Cosa Le hanno portato queste esperienze? “La possibilità di fare ciò che ho sempre amato, di condividere con un pubblico ciò che suonavo e componevo, sino all’incontro, nel 2007, con Steve Ferraris. L’artista americano, , dopo avermi ascoltato, mi ha detto che ero l’anello mancante di un progetto, “The History & Mistery of Jazz”, invitandomi ad esibirmi nello stesso. È stata un’esperienza indimenticabile. Nel 2010 ho partecipato ad altri importanti Festival e, in America,

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ho composto “Reality & Fantasy”, che ha avuto successo nel mondo, anche grazie al remix di Gilles Peterson. Nel frattempo ho avuto il piacere di confrontarmi con diversi autori, anche italiani. Caterina Caselli, dopo avermi fatto un’audizione mi ha offerto un contratto discografico della durata di sei anni. A quel punto ho preso in mano la produzione artistica del progetto di un mio disco, per il quale ho composto e arrangiato quasi tutti i brani. Tra questi brani c’è anche “Follia d’amore”, con il quale ho vinto a San Remo”. L’ultima parola di “Follia d’amore”, “Splenderai”, Le è stata in qualche modo profetica…” “Lo spero… San Remo è un’esperienza che ho vissuto con un grande coinvolgimento, sia sotto il profilo musicale, che sotto il profilo comunicativo. In pochi minuti, trasmetti al mondo le tue sensazioni, il tuo essere, il lavoro al quale ti sei dedicato per mesi. Quando si è presentata l’occasione di partecipare ne sono stato felice, anche se non credo nel carattere competitivo della musica, ma in quello espositivo, fatto di condivisione ed emozione”. Complimenti, davvero una splendida carriera! Tornando indietro nel tempo, cosa provava le prime volte che si esibiva? "Le prime esibizioni erano saggi di musica classica e c'era grande emozione. Quando ho cominciato a suonare blues e jazz questa emozione è diventata entusiasmo ed energia per potersi divertire e divertire le persone che ascoltavano. Il momento live è vita per i musicisti perchè è l'occasione durante la quale possono esprimere al meglio la loro musica che è frutto


“Non credo nel carattere competitivo della musica, ma in quello espositivo, fatto di condivisione ed emozione”

di grande dedizione e di tanti sacrifici. E quando ha lavorato con grandi artisti come Michael Ray , Bob Gullotti e altri? “Essere al fianco di simili artisti dà certamente una spinta importante, sotto diversi profili. L’esperienza in Vermont e New Hampshire nell’ambito del progetto in cui mi ha coinvolto Ferraris, mi ha dato la possibilità di confrontarmi con i rappresentanti dei diversi periodi del jazz ed è stato bellissimo. Mi sono studiato brani modali, ho cantato work songs, suonato brani hard bop e free jazz”. Da cosa trae ispirazione per la Sua arte? “Quando scrivo mi lascio trasportare dal momento, dalle emozioni che provo a pelle. Ogni palco mi offre sensazioni mai provate prima, mi apre ad un mondo di odori, suoni e sapori nuovi, che evocano emozioni diverse, indimenticabili. Spero di continuare a vivere la musica con questo spirito”. Glielo auguriamo di cuore. In bocca al lupo! “Crepi!”.

Prima ancora di farsi rapire dalla sua voce, Raphael Gualazzi colpisce per i suoi modi gentili e la sua modestia che fanno di lui un gentiluomo d’altri tempi e un artista d’avanguardia

Estate in tour

Artista poliedrico, compositore, eccellente cantante e pianista. Raphael Gualazzi - dopo il successo ottenuto nelle date dell’anteprima tour (tenutosi nel marzo scorso) è partito con il suo primo e vero tour italiano, per presentare dal vivo il suo album “Reality And Fantasy” (Sugar/febb.2011) sui più importanti palchi italiani. Gli appuntamenti marchigiani sono: 22 luglio Urbino, Piazza Rinascimento, Straducale 28 luglio Grado, Diga Nazario Sauro, Grado Festival D’Autore Info su: www.raphaelgualazzi.com

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ANTICIPAZIONI

Sul prossimo numero … XXV Congresso Eucaristico e Distretti produttivi regionali

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ari Lettori, come ogni mese arriva per voi un nuovo ricchissimo numero di ML, con uno Speciale dedicato agli Eventi Estivi in regione e un Dossier dedicato a Giovani e Formazione. Dopo il successo delle prime quattro uscite nella nuova versione, lanciata in occasione del nostro XVIII compleanno, questo numero vi porterà una ventata di freschezza estiva e offrirà preziosi suggerimenti per chi si accinge a scegliere la facoltà universitaria a cui iscriversi oppure un percorso di studi alternativo. Mentre Voi ci leggete, stiamo lavorando per un’uscita davvero imperdibile, in concomitanza con il XXV Congresso Eucaristico Nazionale, che quest’anno si celebrerà proprio nel nostro capoluogo di regione, Ancona. “Ora et labo-

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ra” - questo il titolo del numero di luglio-agosto - dedicherà un intero speciale alla religiosità nelle Marche, un tempo annesse allo Stato Vaticano e ancora oggi terra di devozione e impegno spirituale e sociale. Al fianco di questo approfondimento ci sarà un dossier sui Distretti produttivi regionali, che offrirà una fotografia aggiornata e approfondita sulle realtà produttive d’eccellenza che hanno fatto la storia delle località in cui sorgono, contribuendo alla crescita dell’intera regione. Devozione da un lato, laboriosità dall’altro, due facce di una stessa regione, due anime di un popolo fiero e operoso, che ha fatto dell’amore per la propria terra e per l’atto stesso del creare, del fare, dell’inventare, una scelta di vita.


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BRE VI DAL TERRITORIO

MENO BUROCRAZIA PER LE IMPRESE ARTIGIANE

Approvato il “Piano Cinema” In attuazione della legge regionale n. 7 del 2009, l’Assemblea legislativa delle Marche ha varato il “Piano Cinema”, che prevede lo stanziamento di 650mila euro. I contributi sono destinati ai circuiti cinematografici di rilievo regionale, ai progetti sovra provinciali di messa in rete di sale cinematografiche finalizzati alla valorizzazione della cultura cinematografica e della funzione delle sale come luoghi privilegiati di promozione culturale, alla “Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro” (che è l’unico festival regionale del cinema su pellicola), all’organizzazione stabile di festival, rassegne, concorsi e premi, alle attività delle sale cinematografiche (con particolare riferimento a quelle situate in centri urbani), a Marche Film Commission - Fondazione Marche Cinema, nonché alla promozione e valorizzazione del patrimonio e della cultura cinematografica, della conoscenza dell’audiovisivo e dei nuovi linguaggi della multimedialità.

AL VIA IL BANDO PER GLI AGRINIDO

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Meno burocrazia per le imprese artigiane Semplificare la vita agli artigiani marchigiani: è questo l’obiettivo della Legge della Regione Marche n. 29 del 2011, che ha recepito la cosiddetta “Direttiva servizi”, introducendo il sistema regionale degli Sportelli unici per le attività produttive. A questo fine è tra l’altro prevista l’istituzione di un Tavolo permanente di coordinamento del sistema dei Suap con le singole amministrazioni pubbliche responsabili dei procedimenti amministrativi.

Approvato il “PIANO CINEMA”

Al via il bando per gli agrinido La Regione Marche ha dato il via libera ai contributi per gli agrinido: si tratta, come ha illustrato l’Assessore Paolo Petrini, dei “servizi educativi rivolti a bambini da uno a tre anni, svolti dall’imprenditore agricolo attraverso l’utilizzo della propria azienda, in connessione con le attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento di animali”. Per maggiori informazioni si rinvia al sito www.agri. marche.it.


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CREDITO

Una Banca nuova sta nascendo sul Territorio: la costituenda Banca di Osimo Intervista a Marco Riderelli – Presidente del Comitato Promotore della costituenda Banca di Osimo

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erché una Banca nuova e non una nuova banca? In cosa la costituenda Banca di Osimo sarà “nuova” rispetto alle altre? “In molte cose, ma dovendo operare una sintesi direi nei Princìpi e nel rapporto con le persone ed il territorio . Se si pensa che il denaro sia lo scopo del nostro vivere o il fine delle nostre azioni, e la persona la si individua solo ed esclusivamente come “l’utente numero…”, avremmo una nuova banca, nel senso di una banca in più, un’ulteriore banca; se invece il denaro, al pari dell’acqua, dell’energia, dell’aria, lo si considera un mezzo per raggiungere l’armonia ed il benessere umano e quindi del territorio, allora possiamo dire che la costituenda Banca di Osimo sarà una Banca Nuova, una Banca Vera, ove sarà l’Etica il metro del nostro agire, e non la massimizzazione del profitto o la speculazione di pochi”.

La Giunta del Comitato Promotore della Costituenda Banca di Osimo, da sinistra: Egidio Baleani: Vice Presidente, Marco Mazzieri: Tesoriere, Carlo Catena: Membro, William Tantucci: Membro, Rossella Riderelli: Membro, Corrado Canallini: Segretario, Marco Riderelli: Presidente, Matteo Marchesini: 2° Vicepresidente, Massimiliano Morichi: Membro

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Come si concilia l’Etica con la Finanza e gli utili? “L’Etica si concilia con tutto tranne che con l’egoismo umano, semmai come iniziare a conciliare le nostre azioni con l’Etica? Non dimentichiamoci che dietro quell’entità astratta che chiamiamo finanza, v’è una scienza con le sue Leggi, che l’uomo ha solo scoperto e non scritto, con delle regole, che l’uomo invece ha scritto, e con delle persone che decidono ed operano . Si sta oggi raccogliendo esattamente ciò che è stato seminato. Oggi criminalizziamo l’entità astratta, pensando che l’attuale situazione di crisi sia solo un problema di regole, quando in realtà è l’assenza di Etica e di Princìpi nelle persone che vi operano a determinare la crisi. La colpa è sempre dell’uomo, mai delle cose. Se, come dicevamo prima, il denaro è come l’acqua, allora la finanza è come l’idraulica, che ha come scopo il portare l’acqua laddove serve, cioè a tutti, essendo il nostro sistema economico basato sulla moneta. Molti poi credono che una Banca eticamente orientata non debba fare utili o darli tutti in beneficenza e ciò non è corretto. La banca, per continuare a vivere e a dare risposte concrete alle persone deve necessariamente conseguire degli utili, nella misura in cui questi consentano un naturale sviluppo dell’Istituto e non siano un peso eccessivo e vincolante per il territorio. Quindi un “giusto utile” si concilia perfettamente con l’Etica. L’imperativo del futuro, ricordiamocelo, sarà proprio conciliare, coniugare, unire. Dovremmo conciliare la tradizione del modello marchigiano con


una moderna e consapevole gestione, dovremmo coniugare il fare impresa con quel senso imprescindibile di responsabilità, dovremmo unire il locale con il globale, la Banca con il Territorio. Questa è la sfida”. Quale è il ruolo del Comitato Promotore nel processo di formazione della Banca di Osimo? Come sono stati scelti i componenti? È possibile farne parte? “Il Comitato Promotore è quel gruppo di persone che materialmente ha il compito e la responsabilità della realizzazione del progetto. Attualmente è costituito da 35 persone, ma è possibile farne parte essendo un comitato trasparente ed aperto. È coordinato da una giunta di nove persone regolarmente elette, che diventeranno undici durante la fase di raccolta prevista per l’autunno di quest’anno. I componenti sono stati scelti, se così possiamo dire, per condivisione di quei principi fondamentali che dicevamo prima, anche se, più che di scelta, si può parlare di un “naturale richiamo” alla responsabilità e al bene comune. Possiamo considerare il comitato promotore come la prima cellula dell’organismo banca, cellula in cui, neces-

sariamente, devono essere contenute tutte quelle “informazioni genetiche” dell’ente che nascerà. Pertanto, se di banca del territorio dobbiamo parlare, per essere un comitato sufficientemente rappresentativo, non deve essere di parte e deve avere in sé tutte quelle caratteristiche e qualificazioni che sono presenti nel territorio. Abbiamo perciò, oltre a quelle professionalità di ordine bancario , legale, tecnico, anche il contributo di quelle di esponenti del mondo industriale, artigianale, agricolo, commerciale, come anche dell’associazionismo, della cultura e del terzo settore in genere. Un comitato variegato quindi i cui componenti vanno dai 26 ai 72 anni, tutti accomunati da quello spirito di servizio e da quella volontà necessari per raggiungere un obiettivo di tal genere”. Prima ha detto che occorre conciliare ed unire il locale con il globale, ma la Banca di Osimo sarà una banca locale, come farà a coniugare questa dicotomia? “La costituenda Banca di Osimo avrà un territorio di competenza dettato dalle Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia e dato dal Comune di Osimo e da tutti quei comuni limitrofi e confinanti

ed espressamente da: Ancona, Camerano, Castelfidardo, Recanati, Montefano, Filottrano, Polverigi, Santa Maria Nuova, Offagna. Un bacino di oltre duecentomila persone che non vivono isolate dal resto ma interagiscono, più o meno intensamente , con le Marche, l’Italia ed il mondo intero. Ieri il mercato e la concorrenza erano, per così dire, sotto casa, oggi sono ovunque, con tutte le opportunità, i limiti ed i rischi che questo comporta. Il territorio ove la banca potrà aprire i suoi sportelli ed essere presente è quello che prima ho indicato, quello che promuoveremo economicamente, socialmente e culturalmente, quello da dove proverranno i soci ed il capitale, ma il mercato oggi è senza confini e richiede competenze maggiori e maggiori responsabilità. Una piccola banca locale, può consentire lo sviluppo di idee e progetti di importanza anche globale, anzi, ogni idea che ha avuto la forza di fare il giro del mondo, dalla ruota all’I-Phone, è nata prima in sede locale. Poi qualcuno ne ha intravisto l’utilità, ci ha creduto e l’ha diffusa”. Può darci qualche dettaglio tecnico circa il capitale sociale, il valore delle azioni, il

programma di attività? “La costituenda Banca di Osimo svolgerà tutti quei servizi connessi, direttamente o indirettamente, con la raccolta del risparmio e la concessione del credito. A differenza di altri istituti avrà un codice etico interno, un comitato etico ed un processo di selezione etica degli impieghi. Il capitale sarà superiore a quello minimo previsto dalle Istruzioni di Vigilanza ed il valore delle azioni è stato opportunamente tenuto basso per poter consentire praticamente a chiunque la sottoscrizione. So che Lei vuole notizie più dettagliate, ma in questa fase non posso fornirgliele, queste saranno tutte contenute nel prospetto informativo che stiamo predisponendo e che dovrà prima essere approvato dalla Consob e poi reso pubblico, pertanto chiunque sia interessato, dovrà necessariamente rivolgersi al comitato promotore inviando una semplice mail a: info@comitatobancadiosimo.it, sarà nostro gradito ospite alla prossima Assemblea”. Sede: C.P. Banca di Osimo Piazza Dante 7 Osimo - An

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CREDITO

Come migliorare il rapporto banca-impresa Negli ultimi mesi, partecipando a diversi incontri tra rappresentanti di istituti di credito ed imprenditori (per lo più Pmi), ho potuto constatare come esista ancora una notevole distanza tra i “due schieramenti”

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ppure le banche sono “fornitori” delle imprese e queste ultime sono “clienti” delle banche! Una situazione, tra l’altro, non solo reale, quanto assolutamente necessaria per entrambe: le aziende hanno bisogno del credito e le banche hanno bisogno della clientela aziendale, in particolare oggi … Pertanto, in queste situazioni di grande difficoltà, come peraltro nelle più favorevoli congiunture di prosperità e sviluppo, il sodalizio fra banca e impresa può tuttavia svilupparsi tanto all’interno di una semplice relazione contrattuale, quanto nel più evoluto contesto di un solido e duraturo rapporto di partnership. Un concetto, quest’ultimo, da fondare su un reciproco rapporto fiduciario, su una approfondita conoscenza del modello di business dell’impresa e delle criticità tipiche del settore di appartenenza e con gli istituti di credito continuativamente impegnati a sostenere le imprese a condizioni di mercato secondo linee guida che dovrebbero essere ispirate da importanti

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riferimenti, quali ad esempio il principio del merito, l’efficienza operativa e la rapidità decisionale. Negli ultimi anni, il rapporto banca-impresa si è profondamente deteriorato, provocando seri problemi sia alle imprese - che incontrano sempre maggiori difficoltà nel reperire le risorse finanziarie di cui necessitano a condizioni sostenibili - sia alle banche, che, attraverso il meccanismo delle garanzie, si ritrovano di fatto a detenere “partecipazioni”, anziché impieghi, in imprese sempre più in difficoltà. Il 2011 difficilmente potrà segnare un’inversione di rotta generalizzata in tal senso, e ciò per diversi evidenti motivi: innanzitutto le banche dovranno fare i conti con i bilanci 2010 delle imprese, che con ogni probabilità presenteranno notevoli elementi di criticità; in secondo luogo, a luglio 2011 scadranno i termini per l’ultima tranche della moratoria sui debiti delle Pmi, ponendo quindi la parola “fine” sull’unica significativa Ma-

novra introdotta dal sistema bancario negli ultimi anni a sostegno delle piccole e medie imprese in difficoltà; infine, il 2011 sarà l’anno in cui entrerà in vigore il nuovo accordo di regolamentazione dell’accesso al credito, denominato Basilea 3, che spinge decisamente verso un ulteriore rafforzamento del ruolo del rating nella valutazione delle relazioni tra banca e impresa. In questo scenario, i soggetti sicuramente più penalizzati risultano essere le imprese di piccole e medie dimensioni, che presentano più frequentemente scarsa autonomia finanziaria, forte dipendenza dal sistema bancario e minori competenze interne nella gestione della finanza e della tesoreria. Cosa può fare, quindi, concretamente per migliorare il rapporto con le banche una Pmi che si ritrovi in tale situazione? Ovviamente non esiste una ricetta standard, applicabile a qualsiasi impresa, indipendentemente dal settore di attività, dalle dimensioni o dalla specifica contingenza. Proviamo tuttavia a tratteg-

giare alcuni interventi: Implementazione di strumenti e procedure fondamentali per il presidio delle risorse finanziarie dell’impresa (sistema di budgeting, gestione anticipata della tesoreria con monitoraggio costante del debito bancario, attraverso l’utilizzo periodico della Centrale dei Rischi) Programmazione finanziaria di breve e di medio termine, con analisi di diversi scenari di possibile evoluzione, delle performance economiche e della struttura patrimoniale dell’impresa con revisioni periodiche dei piani industriali Individuazione dei fabbisogni emergenti e delle tecniche di copertura più appropriate Strutturazione di un processo di comunicazione finanziaria improntata al superamento dell’asimmetria informativa tra creditore e debitore, al fine di migliorare le condizioni di offerta del debito bancario.

Aldo Bruno Area Corporate Finanze Gruppo Sida a.bruno@sidasrl.it Tel. 071.28521


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INTERNAZIONALIZZAZIONE

Pmi marchigiane, la partita si gioca all’estero Lo scorso 23 giugno si è svolto a Jesi un importante appuntamento organizzato dalla Banca Popolare di Ancona (Gruppo UBI) volto a sensibilizzare gli imprenditori ad approfondire le opportunità di internazionalizzazione e di penetrazione commerciale all’estero

I Luciano Goffi

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l convegno è stato introdotto dal Direttore Generale dell’istituto di credito, Luciano Goffi, che ha sottolineato l’assoluta esigenza per le Pmi marchigiane di esplorare nuovi sbocchi commerciali, in un’ottica di “rete” e di alleanze sul territorio: “La crescita del Paese – ha detto il Direttore - passa necessariamente attraverso l’internazionalizzazione. Il mercato domestico, infatti, ancora per alcuni anni non registrerà una convincente crescita della domanda”. Da qui “la netta consapevolezza che l’affermazione per cui “le aziende che esportano vanno meglio” non è soltanto uno slogan. Dobbiamo poi fare i conti – ha concluso Goffi - con i limiti, sia infrastrutturali che dimensionali, della struttura produttiva del Paese: da qui la necessità di dirottare i nostri sforzi – anche con l’aiuto di professionisti “illuminati” - verso processi aggregativi e filiere intelligenti”. Sulla medesima lunghezza d’onda l’intervento di Nunzio Tartaglia, Condirettore Generale dell’Istituto, secondo il quale “se è vero che le Marche hanno registrato una discreta ripresa produttiva, questo lo si è dovuto soprattutto alle aziende più strutturate, mentre le realtà più piccole, ancora ancorate al mercato locale, hanno manifestato grandi difficoltà a tornare a livelli pre-crisi”. Il che dimostra che la capacità di fare profitti “è legata molto alla possibilità di espandersi nei mercati esteri, soprattutto in aree, come Cina, India, Russia


e Brasile, nelle quali si registrano consumi ed investimenti piuttosto elevati”. Ma quali sono le maggiori esigenze delle aziende che esportano? Per Massimo Terranova, Responsabile del Servizio estero Commerciale della Banca Popolare di Ancona, un aspetto molto delicato è rappresentato dalla copertura del rischio commerciale: per questo, “sono a disposizione del cliente diversi strumenti, quali la conferma della lettera di credito, la silent confirmation, le cessioni pro-soluto e più in generale il passaggio di informazioni relative alle controparti estere”. Ma non meno importanti, secondo il relatore, “sono gli aspetti attinenti alle garanzie richieste

in materia di appalti internazionali, come ad esempio i Bind Bond, gli Advance Payment e i Payment Bond”. Ettore Pezzuto – Condirettore Generale di UBI Banca International – si è soffermato sulle opportunità che si profilano per le aziende italiane in tre mercati europei (Benelux, Germania e Spagna): oltre al colosso tedesco, infatti, “anche il mercato iberico è molto importante, in quanto è uno sbocco per l’America Latina e si è dotato di infrastrutture modernissime, tant’è vero che il Paese ha la seconda rete autostradale d’Europa, dopo la Germania”. La seconda parte della giornata è stata dedicata ai workshop concentrati sui vari

Paesi, curati dai responsabili dei rispettivi uffici di rappresentanza UBI Banca: Russia (Ferdinando Pelazzo), Cina e Sud Est asiatico (Andrea Croci), Brasile (Isidoro Guerrerio), India (Rajeshree Balsari) e Turchia (Lorenzo Tassini). Contemporaneamente, gli ospiti hanno potuto usufruire degli appositi desk informativi dedicati a Cina, Russia, India, Brasile, Lussemburgo, Spagna, germania, Maghreb, Medio Oriente ed Europa Centro Orientale, presso i quali era possibile rivolgersi per porre domande mirate o chiedere approfondimenti.

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INTERNAZIONALIZZAZIONE

Nuove opportunità nella Tunisia post-rivoluzionaria La Tunisia è il primo dei Paesi nordafricani e mediorientali che si è sollevato tra la fine del 2010 e l’inizio del corrente anno contro il regime in carica, dando luogo ad una rivoluzione (quasi totalmente pacifica) che ha rovesciato il Governo autoritario di Ben Alì e costretto il premier stesso e i suoi familiari alla fuga precipitosa all’estero

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n seguito, ed è cronaca attuale, analogo processo rivoluzionario con esiti ed intensità differenti ha contagiato l’Egitto, la Libia, la Siria, lo Yemen e pare circolare a mò di virus tra numerosi Paesi dell’area. La “rivoluzione dei gelsomini” - nome con il quale è stato battezzato il moto popolare tunisino - ha portato dapprima (14 gennaio) all’instaurazione di un governo di unità nazionale e poi (6 marzo) la creazione di un governo di transizione, con l’obiettivo di guidare il Paese fino alle prossime elezioni, quando sarà possibile nominare un nuovo governo con pieni poteri esecutivi. Le cause della sollevazione popolare La sollevazione popolare tunisina trae origine dalla scarsa attenzione del precedente governo per un’equa distribuzione delle risorse. Il differenziale di sviluppo, investimenti e potere d’acquisto tra le regioni costiere, ricche di infrastrutture, industrie e servizi turistici, e l’interno del Paese, spesso costretto alla sola attività agricola talora di vera sussistenza, ha acceso la miccia della rivoluzione. Il resto lo hanno fatto i giovani (il 48 per cento dei tunisini ha meno di 25 anni), con la loro esigenza di un futuro migliore, strozzata da una disoccupazione giovanile del 30 per cento (che arriva al 45 per cento per i neolaureati). Quali sono oggi le condizioni dello scenario economico tunisino?

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Quali agevolazioni e quali progetti esistono per gli operatori economici stranieri? Lo scenario attuale Lo scenario è positivo: agli scioperi e tumulti delle prime settimane del 2011 si è sostituita una graduale ripresa delle attività economiche, che nel primo trimestre dell’anno registrano un aumento delle esportazioni (che rappresentano oltre il 50 per cento del Pil) e una sostanziale stabilità degli investimenti stranieri, in crescita nel turismo e in calo nell’industria. Il governo di transizione ha messo in atto una serie di misure a sostegno dell’economia: tra le altre, sussidi alle famiglie bisognose, incentivi alle imprese presenti nelle aree svantaggiate, rafforzamento della sicurezza per il ritorno alla normalità. La situazione quindi, pur in un contesto giova sottolinearlo non ancora totalmente stabilizzato, progredisce mese dopo mese con una chiara priorità all’attività economica, l’unica in grado di dare le risposte concrete che la popolazione si attende. Le agevolazioni alle attività economiche Le agevolazioni per le imprese straniere che intendano operare in Tunisia, specie se in regime di off-shore, sono tutte confermate e di prim’ordine, come indicato nella tabella che segue.


• Esenzione dalle imposte sul reddito per le società off-shore e per quelle ad attività agricola durante i primi 10 anni di attività (in seguito l’aliquota è soltanto del 10 per cento) • Esenzione dalle imposte sul reddito durante i primi 10 anni di attività per le società impiantate nelle aree svantaggiate, indipendentemente dal regime e dalla natura dell’attività • Sovvenzioni ai progetti di investimento nelle aree svantaggiate pari, a seconda della zona, all’8, al 15 o al 25 per cento del valore totale dei progetti (massimali compresi tra 170.000 e 530.000 euro) • Esenzione del carico contributivo per i nuovi assunti nelle aree svantaggiate, che a seconda dell’area può raggiungere la totalità del carico per oneri sociali (pari al 18 per cento) ed estendersi fino a 5 anni Devono infine essere prese in considerazione le agevolazioni offerte dalla Simest ai progetti di internazionalizzazione extra Ue; un attento esame meritano inoltre gli studi di prefattibilità alla creazione di una stabile presenza commerciale all’insediamento produttivo tout court. Va poi ricordato come il sistema economico della Tunisia sia esteso e competitivo: non soltanto prodotti agricoli e tessili ma anche tecnologia, ricerca e servizi. Gli investimenti esteri nell’industria sono particolarmente rilevanti nei settori della meccanica, della chimica, dell’elettronica, del tessile/abbigliamento e del settore cuoio/calzature. Il Paese presenta abbondanza di manodopera specializzata e di personale tecnico-scientifico a basso costo, per intenderci inferiore ai valori rumeni migliori, i più competitivi dell’Unione europea. Esso rappresenta una piattaforma logistica ideale per accedere sia ai mercati nordafricani e mediorientali, coi quali ha in essere accordi bilaterali di libero scambio (Turchia compresa), che a

quelli europei ai quali è collegata facilmente via mare (frequenze giornaliere per Marsiglia, Genova, Barcellona e plurisettimanali per altri numerosi porti del Mediterraneo) e con i quali ha integrato l’area di libero scambio già dal 2008. Inoltre, aderisce al Sistema Generalizzato di Preferenza per l’accesso ai mercati di Usa, Canada, Svizzera, Giappone e Australia. Progetti in atto Il Gruppo Sida da tempo ha costruito relazioni con le autorità e le società locali specializzate nel supporto agli investitori stranieri in quanto convinta della bontà dell’opzione tunisina, sia per aggredire commercialmente i mercati nordafricani, sia per delocalizzare le attività produttive, recuperare competitività e ripartire alla conquista dei mercati più ricchi e sviluppati. Nell’ambito delle iniziative in atto, la Sida ha partecipato lo scorso 10 maggio a Tunisi alla presentazione del progetto “Zarzis-Djerba” per un sito produttivo ad impatto zero, basato sulla generazione di energia da fonti rinnovabili, l’utilizzo della stessa per la desalinizzazione dell’acqua marina e la destinazione prioritaria di tali risorse idriche ed energetiche ad attività di produzione agricola innovativa nelle modalità (bio, sottoirrigazione, serre riscaldate) e nelle varietà (prodotti innovativi, funzionali, da esportazione). Tale progetto da 150 ettari di superficie già acquisita e situata nelle immediate vicinanze di Zarzis (città costiera a sud dell’isola di Djerba e vicina al confine con la Libia), affidato alla società Solartech Sud (www.solartech-sud. com), ha chiuso la fase di studio e sta passando a quella tecnicoburocratica (progetti esecutivi, gare di appalto e avvio dei cantieri, previsti per la seconda metà del 2012). Gruppo Sida Piergiorgio Gigli p.gigli@sidagroup.com - Tel 071.28521

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ALTO ARTIGIANATO

A Pesaro quattro donne per un nuovo concetto di moda artigianale

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i inizia con un’idea, con un desiderio, poi si aggiungono volontà, dedizione e sensibilità, infine si lascia che passione e amore portino a compimento il sogno: così nasce “Artelier”, un mondo senza tempo dove l’Arte diventa Forma. Non un negozio qualunque, né una boutique di moda: Artelier è un laboratorio sartoriale unico, dove l’alta qualità artigianale si traduce in raffinati abiti, accessori e decori fatti a mano. La scelta del nome non è casuale. L’arte si fonde al concetto di atelier di altri tempi, luogo accogliente dove il cliente - una volta varcata la soglia – veniva curato e consigliato da personale competente. Artelier ripropone ed attualizza questa filosofia, ponendo l’accento sull’eccellenza sartoriale, l’originalità, l’eleganza ma soprattutto l’unicità di ogni prodotto assieme alla libertà di costruire il proprio stile e mantenerlo nel tempo. Ogni creazione nasce dai ricordi, dalle suggestioni e dalle sensazioni delle quattro giovani artigiane che danno personalità ad Artelier: Giorgia Colombo, ideatrice di una colorata linea di accessori in stoffa e decori preziosi che rimanda al mondo dei fiori; Manuela D’Ubaldo, designer di accessori e gioielli in pietre dure e metalli pregiati; Sonja Signoretti, cresciuta nelle sartorie teatrali del Rossini Opera Festival e di altri teatri italiani, affermatasi poi come costumista e ora creatrice di raffinate collezioni di abiti e borse; Vida Giorgini, icona di ricerca stilistica che vanta l’esperienza di diverse sfilate. “Il nostro obiettivo è quello di far sentire ogni donna unica, ricercando materiali pregiati e particolari, combinando gusti di-

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versi tra loro senza aver paura di osare troppo”, sottolineano le quattro giovani. “Ogni donna che entra in Artelier può toccare con mano l’artigianalità delle nostre creazioni e può sentirsi unica, perché ha l’opportunità di essere se stessa, nutrire la propria personalità e, perché no, la propria vanità”. Artelier accoglie le persone in un ambiente ricco di suggestioni, dove si respira quell’atmosfera un po’ retrò così lontana dai moderni templi della moda. Un ambiente unico e suggestivo che sa sicuramente distinguersi, sia per le scelte dell’arredamento, sia per le creazioni che si svelano agli occhi del visitatore. È così che Artelier invita le donne di oggi e di domani a scoprire un nuovo concetto di vestire la Bellezza.

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VITA DA MANAGER

“Ogni casa ha la sua storia, il suo contesto e rappresenta l’anima e il cuore di chi ci abita. L’empatia? Inevitabile e fondamentale per poter ricercare e individuare le giuste soluzioni, tecniche ed estetiche”

Rosa Maria, Francesco, Andrea e Paolo

Paolo Subissati Nel mio lavoro ogni momento, ogni progetto, ogni risultato è un punto di partenza. Il mio futuro è questo” di A. Dachan

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ott. Subissati, oggi il suo nome è legato al mondo delle case più belle: come ha avuto inizio la Sua avventura professio-

nale? “Attualmente è sempre più diffuso pensare alla casa in legno come la casa più bella. La mia esperienza nasce nella bottega di famiglia; un laboratorio artigianale ogni giorno alle prese con problemi e soluzioni tecniche, sviluppo di nuove idee, innovazione. Per me e i miei fratelli, crescere in un ambiente dinamico e operoso è stato fondamentale. Una scuola di vita, di pensiero e di lavoro che ti porta naturalmente a proseguire, ad evolvere e innovare senza sosta quel mondo”. Quando ha fondato l’azienda Subissati? Qual’era l’idea di partenza? L’azienda Subissati nasce nel 1963, come ditta artigianale fondata dal papà Mario, specializzata nella realizzazione di strutture e coperture in ambito militare e civile. Tramite l’esperienza sul campo, abbiamo coltivato la necessità e lo stimolo di diversificare, intensificando lo sviluppo di pergole e gazebo, con l’obiettivo di re-

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alizzare progetti sempre più complessi, come strutture portanti e tetti. Passando dal gazebo in ferro al gazebo in legno, dopo aver acquisito la capacità di realizzare qualsiasi tipologia di struttura è iniziata la progettazione di architetture in legno per esterno. È stato un passaggio graduale, vivo e molto interessante in quanto iniziavamo ad esplorare nuove situazioni, grazie anche a viaggi ed esperienze all’estero, soprattutto in America dove il legno è da sempre utilizzato per strutture e abitazioni. Da qui l’apertura a nuovi criteri costruttivi, nuova cultura dell’abitare e quindi nuovi mercati”. Ogni casa è lo specchio della sensibilità delle scelte di chi vi abita: cosa significa costruire la casa per gli altri? Si può parlare di rapporto di empatia con il cliente? “Tutto inizia da un tavolo di lavoro e di confronto dove il progettista, il cliente e il costruttore si incontrano per individuare un percorso comune e dare forma ad un’idea, l’idea giusta, l’idea precisa, un mondo su misura capace di esprimere la personalità del cliente e di rispondere alle sue esigenze. Ascolto, con-


fronto e ricerca di soluzioni innovative per valorizzare al meglio l’originalità, la qualità e l’affidabilità di un’abitazione esclusiva. Ogni casa ha la sua storia, il suo contesto e rappresenta l’anima e il cuore di chi ci abita. L’empatia? Inevitabile e fondamentale per poter ricercare e individuare le giuste soluzioni, tecniche ed estetiche”. La scelta di costruire privilegiando un materiale come il legno, a cosa è dovuta? “Citavo il legno come uno tra i migliori materiali da costruzione; la sua duttilità consente di progettare case senza limiti estetici e strutturali, rispettando l’ambiente e le persone che vi abitano. Le nostre creazioni sono realizzate interamente in legno lamellare, garanzia di

elevata resistenza a trazione, compressione, flessione, elasticità, basso peso specifico e di facile lavorazione con i nostri impianti a controllo numerico. Ritengo opportuno, in questa fase, ritornare sul rapporto tra natura ed ecologia. L’innovazione è una prerogativa aziendale; mantenere equilibrio tra natura e tecnologia è un obiettivo. Tutto quello che ci ha portato a scegliere il legno è necessariamente basato su un atteggiamento responsabile verso il presente e un’attenzione importante nei confronti delle nuove generazioni. Un dato importante, a testimonianza di quanto le sto dicendo, riguarda il fabbisogno energetico: il 90% per produrre le strutture, è coperto da un impianto fotovoltaico, indice della nostra volontà di essere sostenitori e protago-

nisti di una cultura etica ed ecologicamente sostenibile”. Da piccolo, cosa sognava di fare? Nel corso della sua carriera ha avuto un modello di riferimento o qualcuno che le ha fatto da guida? “Come ogni bambino, era bello giocare e, soprattutto, giocare a costruire con qualsiasi tipo di materiale che avevo in mano. Quale bambino non ama costruire e assemblare?! Avevo voglia di costruire, imparare a farlo, ma senza mai smettere di giocare. La laurea in Economia e Commercio mi ha consentito, ancora di più, di raffinare il metodo, incrementando anche lo stimolo di conoscere tutto quello che ho intorno”. Quando non è impegnato con il lavoro a cosa ama dedicarsi?

“Bèh, come le dicevo, fin da piccolo per me era importante giocare e divertirmi. La curiosità, crescendo, si è sviluppata sempre di più e mi ha spinto a fare numerose esperienze all’estero, sia di lavoro, che personali; ognuna mi ha dato un forte contributo e un arricchimento unico di cui ho fatto e faccio tesoro. Le situazioni quotidiane sono piene di momenti in cui ciò che si vede, che si ascolta, che si tocca, può far nascere un’idea. Per fortuna, quindi, non si smette mai di lavorare; per fortuna, quindi, non si smette mai di avere tempo libero”. Guardando al futuro dove e come si vede? “Nel mio lavoro ogni momento, ogni progetto, ogni risultato è un punto di partenza. Il mio futuro è questo”.

La casa in legno è la casa più bella: “Quest’idea continua ad ampliarsi perché più questa tipologia di costruzione viene conosciuta, più se ne confermano i vantaggi, le opportunità e la rivoluzione in termini di abbattimento dei costi, tempi di realizzazione e sicurezza. La casa in legno è sempre più sinonimo di concretezza, solidità, originalità, modernità e qualità estetica. Il legno è tra i migliori materiali naturali da costruzione e scegliere di costruire una casa in legno vuol dire volgere lo sguardo verso l’innovazione, verso un futuro consapevole, vuol dire attenzione al delicato equilibrio tra natura e tecnologia”.

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CONTRIBUTI E BANDI MARCHE > L.r 5/2003 “Provvedimenti per favorire lo sviluppo e il rafforzamento della cooperazione” Contributi a fondo perduto e in conto capitale per : 1) Progetti finalizzati alla realizzazione di attività di informazione e promozione della cooperazione, all’attività di ricerca, studi e centri di documentazione per la cooperazione. BENEFICIARI: Organizzazioni regionali delle associazioni cooperative riconosciute con decreto ministeriale 2) Agevolare l’accesso al credito per investimenti che comportino miglioramenti nelle tecnologie o nelle strutture organizzative aziendali o incremento dei livelli occupazionali da parte delle cooperative associate e loro consorzi, prestano le garanzie fideiussorie per: a) operazioni a breve termine; b) operazioni a medio termine c) operazioni a lungo termine d) fideiussioni su operazioni di credito a favore di enti pubblici. BENEFICIARI: Consorzi fidi 3) Spese sostenute da cooperative di nuova costituzione per: A) INVESTIMENTI B) SPESE DI GESTIONE C) TUTOR BENEFICIARI: Cooperative costituite dal 1° gennaio 2010 alla data di scadenza dei bandi. 4) Concessione di un finanziamento agevolato (max. 60.000 €) proporzionale al capitale sociale versato BENEFICIARI: Cooperative ed ai loro consorzi operanti nella Regione Marche 5) Investimenti innovativi avviati a partire dal 1° gennaio 2010 relativi a: • acquisto di macchinari e di attrezzature di tipo innovativo; • costi per la ricerca e sviluppo; • concessioni, acquisizione di

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brevetti o licenze e creazione o acquisizione di marchi; • certificazione dei sistemi di qualità aziendale e marcatura CE dei prodotti; • certificazione dei sistemi di gestione ambientale; • trasferimento di tecnologie relative ai materiali, ai processi produttivi e di servizio e ai prodotti. BENEFICIARI: Cooperative 6) Progetti sperimentali volti a sostenere: - iniziative di aggregazione tra cooperative, - programmi di internazionalizzazione , - sviluppo di nuove forme di cooperazione tra utenti nei settori delle comunicazioni, dell’energia e del gas. BENEFICIARI: Cooperative 7) Realizzazione di iniziative imprenditoriali cooperative nelle aree di crisi BENEFICIARI: Cooperative 8) Programmi di animazione economica, supporto, formazione e informazione a sostegno di programmi sperimentali per il settore cooperativo BENEFICIARI: Soggetti attuatori dei programmi di animazione economica SCADENZA AL 15/09/2011

> POR FSE 2007/2013 “Prestito d’onore regionale per la creazione di nuove imprese” Concessione di un finanziamento agevolato da parte della Banca delle Marche S.p.A.(max 50.000 euro – t.rif. 3,20%) da restituire in 6 anni e da utilizzare per fare fronte alle spese di costituzione, agli investimenti e alla gestione della nuova iniziativa economica; è ammissibile la costituzione di nuove attività d’impresa in tutti i settori di attività, ad esclusione dell’agricoltura e dell’industria del carbone. È ammissibile anche la rilevazione di un’attività già esistente purché non gestita da familiari. SCADENZA 31/12/2011

> FONDI DI GARANZIA E ACCESSO AL CREDITO “Contributi alle PMI per la riduzione dei tassi di interesse sui finanziamenti erogati dagli istituti di credito convenzionati” LEGGE 949/52 - contributo in c/interessi per le operazioni di credito artigiano (finanziamento MIN 10.329,14 MAX 500.000 euro, tasso agevolato fino al 70% t.rif.) + contributo a fondo perduto “una tantum” pari a 2% del finanziamento se garantito da una coop. artigiana di garanzia. LEGGE 240/81 - contributo in c/canoni per le operazioni di locazione finanziaria da parte delle imprese artigiane (finanziamento MIN 10.329,14 - MAX 350.000 euro, tasso agevolato pari al 60% t.rif) + contributo a fondo perduto “una tantum” pari a 1,5% del finanziamento se garantito da una coop. artigiana di garanzia SCADENZA AL 31/12/2011 > C.C.I.A.A PESARO URBINO “Contributi a sostegno della partecipazione a fiere all’estero” Concessione di un contributo a fondo perduto per le imprese iscritte al Registro delle Imprese di Pesaro e Urbino pari al 40% delle spese sotenute per la partecipazione a fiere all’estero, fino ad un massimo di 3.000 euro. SCADENZA AL 31/12/2011 > C.C.I.A.A PESARO URBINO “Contributi a sostegno di investimenti mediante abbattimento degli interessi” Concessione di un contributo sugli interessi maturati su finanziamenti garantiti da organismi di garanzia collettiva (es. Confidi), finalizzati a specifici investimenti previsti dal bando. Il contributo è pari al 90% degli interessi previsti per il primo anno dal piano di ammortamento, su un finanziamento di massimo 50.000 euro. SCADENZA AL 31/12/2011 ABRUZZO > PROGRAMMA DI SVILUPPO

RURALE 2007-2013 “Programma regionale di Consolidamento delle passivita’ a breve” I debiti bancari a breve delle Piccole e Medie imprese abruzzesi, con scadenza entro i 12 mesi (ad esempio anticipi su fatture, scoperti di conto corrente), potranno essere consolidati in un finanziamento a cinque anni, il cui importo non potrà superare i 250mila euro. Il contributo spettante alle imprese è pari al 100% del tasso di riferimento indicato e aggiornato con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico. BANDO APERTO EMILIA ROMAGNA > REGIONE EMILIA ROMAGNA “Fondo di cogaranzia regionale per l’accesso al credito delle imprese” Il Fondo presenta garanzie per le imprese (50-80% finanziamento erogato max 1.500.000 euro) a fronte delle seguenti operazioni: a) finanziamenti chirografari o assistiti da garanzia reale o aperture di credito, di durata non superiore a 120 mesi b) locazioni finanziarie immobiliari e mobiliari di durata non superiore a 120 mesi effettuate per i progetti di investimenti c) operazioni di factoring di durata non superiore a 120 mesi BANDO APERTO FINO AD ESAURIMENTO RISORSE > FIDINDUSTRIA EMILIA ROMAGNA “Rilascio di garanzie a favore di imprese socie su finanziamenti erogati da banche convenzionate” Garanzia del 30% o del 50% del finanziamento erogato; tasso fisso o variabile; finalità a breve o medio-lungo termine. PROCEDURA VALUTATIVA DELLA DOMANDA A cura della Divisione Strategia e Finanza d’Impresa Gruppo Sida T 071.28521 finanza@sidagroup.com


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BORSA

Il firmamento delle marchigiane quotate In questa pagina presentiamo l’andamento di Borsa delle società marchigiane quotate Biesse Segmento: Star Performance 1 anno: Performance 1 mese:

ELICA Segmento: Star Performance 1 anno: Performance 1 mese:

- 5,10% - 30,62%

Ancora in difficoltà il titolo BIESSE, che fa segnare una flessione del -30% sulla rilevazione del mese precedente. In termini di performance relativa rispetto all’indice Mibtel, si registra una variazione negativa del -1,43% sulla giornata del 08/07/2011, segno che il titolo ha fatto peggio del mercato. I volumi sono risultati pari a 48.661 pezzi scambiati, un valore superiore sia alla seduta precedente sia alla media settimanale. La partecipazione degli operatori si sta intensificando; probabile l’avvio di una fase a volatilità elevata. Trend di breve incerto.

Ancora in calo il titolo ELICA, che fa registrare un -16,9% sulla rilevazione precedente. In termini di performance relativa rispetto all’indice Mibtel, si registra una variazione negativa del -1,25% sulla giornata di borsa del 08/07/2011. Lo strumento ha fatto peggio del mercato. I volumi sono risultati pari a 149.631 pezzi scambiati, un valore superiore sia alla seduta precedente, sia alla media settimanale. La partecipazione degli operatori si sta intensificando; probabile l’avvio di una fase a volatilità elevata. Trend di breve incerto. Poltrona FRAU

Indesit Ord. Segmento: Blue Chip Performance 1 anno: Performance 1 mese:

Segmento: Star Performance 1 anno: Performance 1 mese:

- 31,68% - 13,60%

+ 55,60% - 14,07%

Il titolo INDESIT COMPANY perde circa il -13% rispetto alle rilevazioni precedenti. In termini di performance relativa rispetto all’indice Mibtel, si registra una variazione positiva del 2,68% sulla giornata di borsa del 08/07/2011. Lo strumento ha fatto meglio del mercato. I volumi sono risultati pari a 279.617 pezzi scambiati, valore superiore alla seduta precedente ma inferiore alla media settimanale, segno comunque di attività crescente intorno allo strumento. Trend incerto.

Inversione di trend per il titolo POLTRONA FRAU, evidenziando un -14% sulle rilevazioni di fine maggio. In termini di performance relativa rispetto all’indice Mibtel, si registra una variazione positiva del 1,20% sulla giornata di borsa del 08/07/2011. Lo strumento ha fatto meglio del mercato. I volumi sono risultati pari a 223.107 pezzi scambiati, un valore superiore sia alla seduta precedente sia alla media settimanale. La partecipazione degli operatori si sta intensificando; probabile l’avvio di una fase a volatilità elevata. Trend incerto.

TOD’S Segmento: Blue Chip Performance 1 anno: Performance 1 mese:

+ 71,86% - 1,78%

Mese di stabilità per il titolo TOD’S, che fa segnare un calo minimo (-1,78%) sulle rilevazioni di fine maggio. In termini di performance relativa rispetto all’indice Mibtel, si registra una variazione positiva del 1,58% sulla giornata di borsa del 08/07/2011. Lo strumento ha fatto meglio del mercato. I volumi sono risultati pari a 126.249 pezzi scambiati, un valore superiore sia alla seduta precedente, sia alla media settimanale. La partecipazione degli operatori si sta intensificando; probabile l’avvio di una fase a volatilità elevata. Trend di breve al rialzo.

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- 24,86% - 16,96%

Rubrica a cura di Michele Sasso Divisione Strategia e Finanza di Impresa – Gruppo Sida m.sasso@sidagroup.com Tel. 071.28521


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ACQUISIZIONI / CESSIONI

ACQUISIZIONICESSIONI

di aziende e attività commerciali by SIDA Corporate Finance

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RIVIERA DEL CONERO Cedesi, compreso l’immobile, attività alberghiera di pregio sul mare, con annesso stabilimento balneare. Clientela turistica e business (Cod. 010)

MARCHE Prov. AN – Cercasi partners finanziari e/o industriali per affermata azienda operante nel settore delle coperture architettoniche per esterni. Design e tecnologia ai massimi livelli di mercato. Area d’affari internazionale (Cod. 019)

ITALIA Importante gruppo industriale, operante nel settore della componentistica per elettrodomestici ed automotives, è interessato ad acquisizioni di aziende operanti sul territorio nazionale in settori equivalenti od analoghi (Cod. 018) MARCHE – ANCONA Cedesi stabilimento industriale di mq 14.000, in ottima posizione strategica e di visibilità (Cod. 020)

PUGLIA Prov. FG – Azienda di produzione di divani di fascia medio–alta, dotata di moderne attrezzature ed impiantistica industriale, fatturato consolidato, ricerca partners (Cod. 021)

MARCHE Affittasi palazzina uffici mq 500+500 in ottime condizioni strutturali, ottima visibilità e posizione fronte strada, sita in località Camerano (AN), vicinanze autostrda (Cod. 015)

MOLISE Cedesi o Affittasi stabilimento industriale in ottime condizioni di mq 9.000, predisposto all’installazione di impianti fotovoltaici, attualmente affittato. Prov. CB (Cod. 014)

MARCHE Cedesi quota maggioritaria di importante azienda vitivinicola marchigiana, con BRAND di rilievo internazionale. OTTIME PROSPETTIVE DI RENDIMENTO (Cod. 011)

MARCHE – ANCONA Realtà storica del settore tipolitografico, ricerca acquirente o partner. Clientela consolidata (Cod. 016)

CENTRO ITALIA Cercasi partners industriali e/o finanziari per azienda operante nel settore della produzione di distillati per liquori (cod. 024)

MOLISE Prov. CB – Termoli - Cedesi azienda operante nel settore della carpenteria metallica, dotata di robot industriali e di un ottimo livello di automazione. Fatturato consolidato (cod. 022)

UMBRIA Vendesi due avviati Wine Bar rispettivamente nel centro storico di Perugia e nelle immediate vicinanze presso un Centro Commerciale, in alternativa cedesi in gestione anche separatamente Cod (027)

PUGLIA Prov. FG – Cedesi o Affittasi stabilimento di mq 20.000 con autorizzazioni per impianti fotovoltaici da destinare ad attività logistica. Annessa palazzina uffici di mq 1.000 ca. Vicinanze autostrade e polo industriale di Melfi (Cod. 017)

SANTO DOMINGO Importante società immobiliare italiana valuta proposte di partnership per investimento immobiliare a finalità turistica a Santo Domingo, località Bavarò. OTTIMO INVESTIMENTO (Cod. 013)

ROMANIA Cedesi importante realtà dell’industrial packaging a capitale italiano, economicamente e finanziariamente interessante, con mercato europeo di elevati standard qualitativi (Cod. 012)

CERCASI MANAGER/INVESTITORI (Business Angels) per aziende operanti nei seguenti settori industriali: - Stampaggio materie plastiche - Legno - arredo (produzione mobili d’ufficio, cucine, componenti per l’arredamento, porte) - Litografia e stampa - Componenti elettronici (Cod 025)

Aziende di rilievo nazionale operanti nei settori meccanica, alimentare, arredamento, prodotti per l’edilizia, stampaggio materie plastiche, oggettistica d’arredo, abbigliamento, ricercano partner industriali per realizzare progetti sinergici finalizzati alla creazione di reti d’impresa (cod. 026)

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IMPRESE

Seminario “Le Aziende vincenti del dopo crisi” Organizzato dal Gruppo Apra Informatica di Jesi, l’incontro ha offerto spunti per passare dalla“pesca nell’Oceano Rosso a quella nell’Oceano Blu”

I

l 15 giugno 2011 ad Ancona, nella splendida cornice dell’Hotel Emilia sulla baia di Portovo (AN), si è svolto un seminario rivolto alle aziende pmi marchigiane con l’ambizioso obiettivo di condividere con i partecipanti alcune idee e metodologie per affrontare in maniera vincente il mercato in questo difficile momento del dopo crisi. L’incontro ha riscosso grande successo ed ha visto la partecipazione di circa 100 persone tra imprenditori e responsabili delle aziende locali operanti in diversi settori di mercato (manifatturiero, servizi e commercio). L’evento è stato organizzato dal Gruppo Apra Informatica di Jesi (AN) all’interno di un calendario d’incontri rivolti alle aziende e in collaborazione con la Direzione IBM per le piccole/ medie imprese italiane. Tali incontri continueranno anche nella seconda parte del 2011 e riguarderanno temi che toccano l’innovazione tecnologica, organizzativa e quella dei processi aziendali. Nei mesi precedenti sono già stati organizzati incontri di questo tipo e sono stati giudicati molto focalizzati sia nella condivisione di informazioni che, come momento formativo. Il gruppo Apra Informatica è impegnato nell’obiettivo di portare ai suoi clienti e piu’ in generale alle aziende marchigiane,

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non solo soluzioni informatiche ma anche la cultura indispensabile per inserire efficacemente tali innovazioni nei loro processi di business. Tornando al seminario del 15 giugno esso ha avuto il suo clou nell’intervento del dott. Giorgio Ziemacki che dopo aver ripercorso velocemente gli effetti e i tempi della crisi iniziata a fine 2008 ha cercato di trasferire ai presenti spunti e idee concrete per venirne fuori. I concetti esposti sono il risultato di esperienze sul campo quindi non di un economista ma di un consulente che opera su un numero significativo di aziende italiane. L’esposizione del dott. Ziemacki è stata preceduta da una testimonianza diretta dell’esperienza di un’azienda locale (Guerrini spa di Castelfidardo) che produce minuterie metalliche di precisione e che è cliente storico dell’Apra per tutto il suo Sistema Informativo. La Guerrini, come ci ha raccontato il suo direttore vendite Giampaolo Giacchè, nel 2007 ha avuto un fatturato di 18 milioni di euro, ma a fine 2008 ha cominciato a sentire gli effetti della crisi e il suo fatturato 2009 è crollato a 7 milioni di euro! Un crollo del 60% di fatturato metterebbe in discussione l’esistenza stessa di un’azienda. La Guerrini di


L’azienda: “Apra opera nel mondo dell’Information Technology dal 1979. La società ha la sede centrale e i laboratori di sviluppo a Jesi (AN) e altre sedi a Pesaro, Senigallia, Modena, Padova, Rimini, Bari ed Empoli. I dipendenti totali sono oltre 250, di cui 170 nella sede di Jesi e sono in prevalenza giovani diplomati e laureati con competenze di sviluppo software applicativo e di attività sistemistiche con certificazioni sui prodotti dei maggiori vendors quali IBM, Microsoft, Oracle, Cisco, Lexmark. Le soluzioni ERP di APRA sono rivolte sia alle piccole/ medie aziende, che alla pubblica amministrazione locale e coprono a 360 gradi le necessità di un Sistema informativo completo e integrato. Esse spaziano dalle infrastrutture hardware e di rete, alla sicurezza, a soluzioni web, a soluzioni gestionali specializzate nei settori industriali delle aziende manifatturiere meccaniche e metallurgiche, aziende del settore legno e mobili, aziende del settore alimentare e vitivinicolo, commerciali e di servizi”.

fronte a questa crisi ha operato contemporaneamente su più fronti: - da una parte riduzione dei costi (non rinnovo di contratti a termine, meno conto lavoro esterno, cassa integrazione) - dall’altra innovazione attraverso alcune mosse che si sono rivelate vincenti (sono alla base di quei “ragionamenti d’attacco” come li ha poi chiamati il consulente Ziemacki nella sua relazione) quali formazione per il personale, investimenti in tecnologia informatica per integrare meglio i processi, qualità e controllo dei costi in produzione, miglioramenti organizzativi con creazione di un controllo di gestione sempre con il supporto informatico e consulenziale del Gruppo Apra. Contemporaneamente l’azienda ha cercato nuovi sbocchi commerciali in altri paesi del Nord Europa e del Sudamerica investendo molto in “campionature” di qualità e con un servizio accurato soprattutto nei tempi di consegna. Queste azioni sono

pienamente in sintonia con i suggerimenti metodologici della relazione di Ziemacki che parla di passaggio dalla “pesca nell’Oceano Rosso a quella nell’Oceano Blu” dove conquistare una nuova domanda attraverso una differenziazione della propria offerta. La Guerrini chiuderà il 2011 con un fatturato di circa 18 milioni di euro pari cioè a quel massimo storico del 2007; ha ripreso a lavorare su tre turni, ha riassunto le persone che avevano un precedente contratto a termine e sta aumentando il conto lavoro che dà all’esterno. Il dottor Ziemacki prendendo lo spunto dalla positiva esperienza della Guerrini ha cercato di sistematizzare alcune idee e considerazioni per aiutare le aziende in questo periodo transitorio fra la crisi e una ripresa che stenta a consolidarsi in un’economia mondiale che fa fatica a ripartire. Ha invitato le aziende ad affrontare questo difficile momento “non con paura” ma “per fare sviluppo” lavorando e ragionando d’attacco: guar-

dare avanti dedicando tempo per cercare di capire cosa vorrà e come sarà il mercato, in una parola “riorganizzarsi”. Tre sono le attenzione speciali: 1- CHIAREZZA STRATEGICA (mercati giusti, prodotti giusti, prezzi, canali e clienti giusti) 2- ORGANIZZAZIONE INTERNA (una forte funzione commerciale, un processo produttivo di qualità e controllato nella sua efficienza, personale motivato e con mansioni e responsabilità chiare, un buon Sistema Informatico.) 3- SISTEMA DI CONTROLLO DI GESTIONE (buona contabilità industriale, bilanci mensili affidabili, budget legati a obiettivi misurabili.) Per quanto riguarda i prodotti si assisterà ad un progressivo spostamento verso le fasce estreme del mercato (segmenti alto e basso) a scapito del segmento medio. in questo contesto diventeranno sempre più importanti i servizi aggiuntivi che saranno parte essenziale del sistema prodotto. per pescare nell’”Oceano

Blu” le parole d’ordine sono: nuova strategia e nuova organizzazione ed ha concluso invitando quindi a ritrovare un nuovo spirito imprenditoriale. Il gruppo Apra nei prossimi mesi organizzerà altri seminari inerenti nuove tecnologie e modalità più innovative di fare business, sempre con la partecipazione di oratori di grande spessore e competenza.

Via Brodolini, 6 Zipa 60035 Jesi (AN) Tel. +39 0731 22911 www.apra.it - info@apra.it Altre sedi:Pesaro, Senigallia, Cesena, Modena, Padova, Rimini, Bari, Empoli. Per maggiori informazioni sul calendario ed agende di questi incontri: marketing@apra.it Tel. +39 0731 229187

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IMPRESE

Una cattiva notizia per chi viaggia: per un pieno di benzina ci vorranno in media tre euro in più Cna-Fita Marche: “Un provvedimento sbagliato che peserà per 1.180 euro all’anno per ogni mezzo. Un’ulteriore stangata per un settore che in tre anni nelle Marche ha perso 377 imprese”. Le accise su benzina e gasolio aumentate di 8 centesimi al litro

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www.fidimpresamarche.it

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n tre anni l’autotrasporto marchigiano ha perso 377 imprese, soffocate dalla concorrenza illegale dei camion dell’Est Europa e dai crescenti costi di gestione. Proprio quando cominciavano a vedersi i primi segnali della ripresa per le 4.215 imprese del settore, è arrivata l’ennesima stangata: le accise su benzina e gasolio sono aumentate di 8 centesimi al litro. Quattro centesimi per finanziare il Fondo unico per lo spettacolo e quattro centesimi per affondare l’emergenza umanitaria degli immigrati dal Nord-Africa. Accise che vanno ad aggiungersi a quelle già esistenti che partono dal finanziamento per la crisi di Suez del 1956 passando per il disastro del Vajont del 1963, l’alluvione di Firenze, i terremoti del Belice, del Friuli e dell’Irpinia, le missioni militari in Libano e Bosnia, il contratto degli autoferrotran-

viari del 2004, ecc. Tutte accise che continuiamo a pagare malgrado le emergenze che dovevano finanziar siano ampiamente risolte. Cna Fita delle Marche non ci sta. “Si tratta di una decisione” accusa Riccardo Battisti segretario regionale Cna Fita “che deprime ulteriormente il settore del trasporto merci, già fortemente penalizzato dalla negativa congiuntura economica e dal continuo aumento annuale del prezzo del carburante, dei pedaggi e delle assicurazioni. Difficilmente gli autotrasportatori marchigiani potranno recuperare questi aumenti sul mercato anche perché già oggi non è possibile competere con certi autotrasportatori stranieri che per un viaggio da Milano a Roma accettano 300 euro quando a noi ne costano 500 ”. Per un pieno ognuno di noi pagherà mediamente 3 euro

in più. Ma se per i “vacanzieri” questo renderà più amaro il viaggio verso le località balneari, per gli autotrasportatori la questione è molto più grave. Stando ai valori medi di percorrenza e consumi forniti dal Ministero dei Trasporti, l’aumento di 8 centesimi, in un anno, comporta una spesa aggiuntiva di 1.180 euro per ognuno degli imprenditori in conto terzi mono-veicolari al di sotto delle 7,5 tonnellate. Un duro colpo per la distribuzione urbana delle merci e non solo Per non parlare di tutto il settore del trasporto pubblico locale come taxi e bus turistici.

www.marche.cna.it


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CARRIERE E POLTRONE

Nuovi comandanti regionale e provinciale alla Guardia di Finanza In questa Rubrica presentiamo le novità principali relative a nomine ed incarichi in enti ed aziende della regione

Guardia di Finanza, cambio al vertice del Comando provinciale … Passaggio di consegne al Comando Provinciale Ancona della Guardia di Finanza tra il Generale di Brigata Giovambattista Urso e il Colonnello t. ST Gianfranco Carozza. La cerimonia si è svolta venerdì 4 giugno presso la caserma “Tommaso Mariani” di Ancona. Ha presenziato alla cerimonia anche il Generale di Brigata Francesco Petraroli, Comandante Regionale Marche. Il Generale Urso lascia il Comando Provinciale Ancona dopo un triennio di intenso lavoro, durante i quali le Fiamme Gialle doriche si sono distinte per l’assiduo impegno e l’indiscussa professionalità prestati giornalmente a tutela degli interessi finanziari ed economici dello Stato, delle comunità locali e soprattutto dei cittadini.

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… e regionale Avvicendamento anche al Comando Regionale Marche. Ha avuto luogo lo scorso 29 giugno, infatti, alla presenza del Comandante Interregionale dell’Italia Centro-Settentrionale della Guardia di Finanza – Gen. C.A. Marcello Gentili, la cerimonia di passaggio di consegne tra il Generale di Brigata Francesco Petraroli e il Generale di Brigata Giovanni Mainolfi. Il Gen. Petraroli, dopo circa quattro anni di permanenza nel capoluogo dorico, lascia l’incarico per il Comando Regionale Puglia. Il Gen. Mainolfi, 53 anni, è laureato in Scienze politiche, in Scienze della sicurezza economica e finanziaria e in Giurisprudenza, ha conseguito il Master Universitario di II Livello in Strategia e sicurezza globale presso l’Università La Sapienza di Roma e quello in Diritto Tributario dell’Impresa

presso l’Università Bocconi di Milano. Ha frequentato la 62° Sessione del corso IASD presso il CASD (Centro Alti Studi della Difesa). Prima di questo importante incarico, è stato tra l’altro Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Napoli e Vice Capo di Gabinetto del Ministro dell’Economia e delle Finanze.

Nomine e incarichi possono essere inviati all’indirizzo email redazione@mlmagazine.it

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SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

L’INSOSTENIBILELEGGEREZZA

DELL’ESSERE IN

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“Non c'è che una stagione: l'estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L'autunno la ricorda, l'inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla”. Ennio Flaiano, Diario degli errori 1968

ESTATE Fuori dagli uffici, dalle scuole ormai chiuse, dalle case, è arrivata, in tutta la sua bellezza, l’estate. Lungo il dolce ondeggiare di colline che si vestono dei colori più sgargianti, con quelle meravigliose distese di girasoli che sembrano sorridere ai passanti, lungo le spiagge che pian piano si popolano di bagnanti, lungo le strade di montagna dove vanno a rifugiarsi coloro che cercano refrigerio, la bella stagione è entrata nel suo vivo. C’è voglia si sole, di compagnia, di divertimento e le Marche, come ogni anno, non si fanno trovare impreparate. Il “guardaroba estivo” della regione è particolarmente ricco: eventi culturali, sportivi, artistici e di intrattenimento allietano i pomeriggi e le serate con proposte imperdibili, di grande valore. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Mercatini, fiere e sagre, inoltre, animano le vie e le piazze dai borghi più piccoli, ai centri più importanti. Difficile scegliere dove andare, così ML ha scelto di offrirvi una rosa delle più gettonate manifestazioni che si svolgono in regione, regalandovi uno speciale tutto da leggere e conservare, per un’estate indimenticabile. 59


SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

Sergio Marzetti L’Assessore al Turismo di Civitanova: “La carta vincente su cui punta la Giunta è ‘fare sistema’, cioè collaborare con i Comuni limitrofi per valorizzare l’intero territorio” di A. Dachan

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ssessore Marzetti, Civitanova si prepara a vivere una stagione estiva molto intensa, ce ne vuole parlare? “Il Turismo rappresenta il volano per la crescita dell’economia locale e del circondario, per questo l’Amministrazione ha destinato risorse rilevanti per qualificare l’accoglienza, promuovere il territorio e assicurare una capillare informazione, con l’utilizzo di tutti i mezzi attualmente a disposizione. Le iniziative messe in programma toccano tutti i settori, dalla cultura all’arte, dall’intrattenimento leggero all’enogastronomia. Iniziative, sottolineo, che non sono limitate solo al periodo estivo, ma vengono spalmate in tutto l’arco dell’anno per richiamare i turisti attraverso svariate offerte di qualità e garantire loro un utile soggiorno. È evidente, però, che la stagione estiva è quella in cui si concentrano maggiormente gli eventi, in coincidenza con il maggior movimento turistico. Oltre al richiamo del mare, pertanto, che per l’ottavo anno consecutivo viene certificato con Bandiera Blu, molti sono gli appuntamenti di richiamo. Su tutti, cito il diciottesimo Festival internazionale di Danza, il Festival del contemporaneo “Popsophia”, la finale regionale di Miss Italia, la rassegna di arte vivente “Vita Vita”, il teatro per ragazzi, il cabaret, concerti, serate di degustazione ecc.”. Come si muove l’Amministrazione rispetto alle iniziative in calendario? “La carta vincente su cui punta la Giunta è ‘fare sistema’, cioè collaborare con i Comuni limitrofi per valorizzare l’intero territorio. Ritengo fondamentale anche il coinvolgimento delle varie associazioni per cui agli eventi organizzati direttamente dall’Amministrazione si aggiungono quelli realizzati dalle associazioni

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del commercio e del volontariato, dagli stabilimenti balneari e dalle società sportive, garantendo in tal modo maggiore qualità e offerte buone per tutti i gusti”. Quanto conta per la promozione turistica la sinergia tra i diversi enti e con il territorio? “Gli investimenti per l’accoglienza non avrebbero alcun effetto se non ci fosse un’adeguata promozione sia in Italia, che all’estero. Su questo versante, l’Amministrazione investe risorse per partecipare, insieme ad altri Comuni, ad iniziative promozionali nelle piazze più importanti, nelle fiere, nelle Borse del Turismo e nei workshop, senza tralasciare il ricorso ad agenzie specializzate e convenzionate. Una forma promozionale molto efficace sono poi gli educational tour, ovvero dare ospitalità agli operatori turistici italiani e stranieri nelle nostre zone, nella certezza assoluta che saranno di loro gradimento, non solo per quello che offrono in termini di ambiente, arte e cultura, ma anche per le offerte messe in campo, i pacchetti, l’ospitalità, ecc.”. La città è il classico esempio di “botte piccola che contiene vino buono”: mare, cultura, sport per soddisfare tutti i gusti… “Civitanova, come d’altra parte l’intera nostra Regione, non potrà mai offrire un prodotto turistico di massa, perché limitata sul versante della ricettività. Però sono presenti eccellenze e prodotti di nicchia (basti pensare alle tradizioni e al piccolo artigianato) che hanno maggior valore qualitativo, anche se difficilmente potranno entrare in una catena commerciale turistica ad ampio raggio”. Da un recente sondaggio tra gli imprenditori


marchigiani realizzato da GGF Group, è emerso che il 77,4% degli intervistati suggerirebbe ai propri amici le Marche come località turistica. Come commenta questo dato? “Dopo molti anni in cui l’artigianato e l’industria hanno dominato il mercato economico, e dopo gli investimenti sul turismo effettuati da enti pubblici e privati, si cominciano a registrare i primi risultati positivi in termini di incremento, sia in arrivi, che in presenze. In base a studi di settore, le proiezioni per il futuro vedono il nostro territorio e le Marche in generale, sempre più meta di turisti italiani ed europei. Questi dati premiano, come già detto, l’impegno e la passione che in tanti hanno profuso”.

“Oltre al richiamo del mare, che

per l’ottavo anno consecutivo viene certificato con Bandiera Blu, molti sono gli appuntamenti di richiamo. Su tutti, cito la XVIII edizione di Civitanova Danza, il Festival del contemporaneo “Popsophia”, la finale regionale di Miss Italia, la rassegna di arte vivente “Vita Vita”, il teatro per ragazzi, il cabaret, concerti, serate di degustazione ecc”.

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SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

Civitanova Marche una città per danzare XVIII festival internazionale nel nome di Enrico Cecchetti

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ivitanova Danza diventa maggiorenne. Dal 1 luglio all’11 agosto Civitanova Marche, la città della danza, ospita la diciottesima edizione del festival internazionale promosso dal Comune di Civitanova Marche, dai Teatri di Civitanova, dall’AMAT, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Marche, dalla Provincia di Macerata e dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata. Il progetto artistico del festival dedicato al Maestro Enrico Cecchetti, originario della città marchigiana, è di Gilberto Santini (direttore AMAT). Main sponsor del festival è Ica al quale si affiancano Paciotti spa, Hotel Miramare e Maxicar. Il programma - che si articola in otto appuntamenti vuole confermare e approfondire le proprie caratteristiche d’intervento, come sono venute strutturandosi e consolidandosi nel corso della sua storia. “Civitanova danza tutto”, slogan che accompagna da qualche anno la manifestazione, testimonia da un lato l’aspirazione a riunire in sé i rappresentanti del mondo e delle diverse culture, dall’altro la tensione ad una onnicomprensività dello sguardo per le differenti tipologie di danza, diversi stili e linguaggi con cui la danza dialoga. La danza dunque come strumento di conoscenza è da alcuni anni la principale linea progettuale che anima il festival.

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Programma inizio spettacoli

17 luglio Piazza della Libertà,

Civitanova Alta Les Tambours Du Bronx [Francia]

16 luglio

Workshop Les Tambours du Bronx

[esclusiva regionale] in collaborazione con Popsophia

19 luglio Teatro Rossini

Balletboyz [Gran Bretagna] The Talent [prima ed esclusiva regionale]

dal 23 luglio Pinacoteca Marco Moretti, Civitanova Alta

Stockholm - Tokyo, And In Between Mostra Fotografica Di Bengt Wanselius [Svezia] In Collaborazione Con Popsophia

24 luglio Teatro Annibal Caro, Civitanova Alta

Saburo Teshigawara [Giappone] Proiezione Del Film A Boy Inside The Boy Una Co-Produzione Karas, Civitanova Danza, Svim & Amat Tokyo University Of The Arts In Collaborazione Con Popsophia [Prima Italiana]

3 agosto Teatro Rossini Balletto Di Roma [Italia] La Morte E La Fanciulla

coreografia di paolo santilli musiche di franz schubert, gustav mahler eseguite dal vivo dall’orchestra filarmonica marchigiana [prima assoluta]

11 agosto Arena Sferisterio, Macerata

Danza All’opera Evento Speciale Di Civitanova Danza in collaborazione con

sferisterio opera festival svetlana zakharova etoile del teatro bol’šoj di mosca & solisti del teatro bol’šoj di mosca e del teatro dell’opera di kiev [russia] gala[prima ed esclusiva regionale]

> Informazioni COMUNE DI CIVITANOVA MARCHE Chiara Levantesi 0733 822268 ufficiocomunicazione@comune.mc.it AMAT Barbara Mancia 071 2075880 - 335 7756368 b.mancia@amat.marche.it

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SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

Gilberto Santini Il Direttore Artistico di Civitanova Danza racconta le emozioni della vigilia di A. Dachan

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ott. Santini, il 1 luglio si è aperto il sipario su Civitanova Danza. Quali sono le particolarità di questa XVIII edizio-

ne? “Alla vigilia del Festival, ciò che mi è sembrato più interessante è la continuità del progetto, che quest’anno è diventato “maggiorenne”. È un particolare molto importante, soprattutto se si considera il momento storico. Il sostegno di diversi Enti e la partecipazione di un pubblico di anno in anno sempre più numeroso dimostrano che la rassegna è sentita, attesa e soprattutto che piace”. Qual è, a Suo avviso, l’elemento più caratterizzante del Festival? “Il Festival si è costruito nel tempo un’identità ben definita, forte, offrendo contenuti interessanti, con una grande varietà di linguaggi e stili. Il nostro, infatti, è un progetto eclettico, molto diversificato, per stili e provenienze geografiche. Il film del giapponese Saburo Teshigawara “Inside the Boy” girato lo scorso anno al festival e la mostra fotografica dello svedese Bengt Wanselius sono una dimostrazione della versatilità della Danza, che si fa foto, mostra, film e che incarna un’infinità di forme espressive”. La Danza, quindi, comunica e fa comunicare, ma che spazio le si riserva oggi? “La Danza ha sempre avuto un ruolo margi-

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nale in Italia, tanto che viene definita la “Cenerentola delle arti sceniche”, ma la Danza riesce a trasmettere grandi emozioni in modo diretto, senza bisogno di spiegazioni. La Danza è il corpo che si fa altro; per sua natura, riesce a diventare un punto di sintesi tra le arti che coinvolgono più forme di arte. È l’espressione di spettacolo dal vivo che riesce a coinvolgere maggiormente e che si rivolge ad un pubblico davvero trasversale”. Che emozioni ha provato alla vigilia? “Senza dubbio emozioni forti. Sono contento ed emozionato di essere riuscito a portare novità all’interno del progetto, di aver coinvolto realtà di assoluto pregio come La Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, che torna con diversi spettacoli e la Compagnia Yasmeen Godder Company, che proviene da Israele. Pensi che, per aver coinvolto questi artisti, sono stato ricevuto dal Ministro della Cultura israeliana. Sono tutti segnali che indicano una grande apertura e un grande interessamento, che non coinvolge solo gli appassionati, ma anche le comunità locali e internazionali. Vorrei che le emozioni della Danza venissero condivise da quante più persone possibile, che siano sempre di più le persone interessata ad affrontare questo tuffo nell’ignoto”. Ve lo auguriamo di cuore!


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SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

Sferisterio Opera Festival 47° Stagione Lirica di Macerata, 22 luglio-11 agosto “Libertà e destino”

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ell’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia due opere di Giuseppe Verdi Un ballo in maschera e Rigoletto poi Così fan tutte di Mozart, Monteverdi, uno spettacolo su Mahler e la grande danza. Lo Sferisterio Opera Festival, manifestazione artistica conosciuta e amata dai melomani di tutto il mondo, si svolge a Macerata nelle Marche dal 22 luglio all’11 agosto, nella suggestiva cornice dello Sferisterio e del Teatro Lauro Rossi, con opere, recital e appuntamenti inseriti nel cartellone della 47esima Stagione Lirica di tradizione della città d’arte marchigiana, promosso ed organizzato dall’Associazione Arena Sferisterio, costituita dal Comune di Macerata e dalla Provincia di Macerata, sotto la direzione artistica del Maestro Pier Luigi Pizzi che ha trasformato la storica rassegna estiva in un festival, giunto quest’anno alla sua sesta edizione. Libertà e destino è il tema dell’edizione 2011. La Regione Marche sostiene fortemente la manifestazione considerandola un fiore all’occhiello del sistema culturale e turistico delle Marche, così come è sostenuta da: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, Camera di Commercio di Macerata, Società Civile dello Sferisterio Eredi dei Cento Consorti. Sponsor ufficiale del Festival 2011 è Banca Marche. Come ogni anno durante il Festival sono previsti molti eventi collaterali, che vedono avvicendarsi nei vari spazi teatrali maceratesi personaggi della cultura internazionale, la cui organizzazione è affidata a Sferisterio Cultura con gli Aperitivi Culturali e con le rassegne: Pomeridiana, organizzata dall’Associazione ADAM e OperAperta curata dall’Associazione Divini Versi.

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Sesta edizione Libertà e destino 22 luglio / 11 agosto 2011 47° Stagione Lirica di Macerata programma: 22 luglio - ore 18.00 auditorium San Paolo conferenza di massimo cacciari

22, 26, 29 luglio e 5 agosto ore 21.00 Sferisterio Un Ballo In Maschera Giuseppe Verdi direttore Paolo Carignani regia, scene e costumi Pier Luigi Pizzi nuova produzione

23, 27, 30 luglio e 4, 6 agosto - ore 21.00 Sferisterio Rigoletto Giuseppe Verdi Direttore Andrea Battistoni Regia, Scene E Costumi Massimo Gasparon Nuova Produzione, Coproduzione con la Fondazione Pergolesi Spontini, Circuito Lirico Lombardo

24, 28, 31 luglio ore 21.00 Teatro Lauro Rossi Cosi Fan Tutte Wolfgang Amadeus Mozart Direttore Riccardo Frizza Regia, Scene E Costumi Pier Luigi Pizzi Nuova Produzione Coproduzione Con La Fondazione Teatro Delle

Muse Ancona, Fondazione Orchestra Regionale delle Marche, Coro Lirico Marchigiano "V. Bellini" Maestro del coro David Crescenzi Complesso di palcoscenico Banda "Salvadei"

11 agosto - ore 21.30 Sferisterio Svetlana Zakharova & Étoiles del Bolshoi Ballet Danza all’Opera un progetto di Sferisterio Opera Festival e Civitanova Danza

2 agosto - ore 21.00 Cineteatro Italia Il Tempo di Malher Massimiliano Finazzer Flory con la partecipazione di Quirino Principe, Gilda Gelati e Gianni Dallaturca

3 agosto - ore 21.00 Teatro Lauro Rossi Festa Monteverdiana Anna Caterina Antonacci direttore Marco Mencoboni Complesso vocale e strumentale Cantar Lontano

Informazioni e biglietteria piazza Mazzini 10 Macerata dalle 9.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 20.00 Telefono +39 0733 230735 Fax +39 0733 261570 boxoffice@sferisterio.it www.vivaticket.it www.sferisterio.it

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SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

Pier Luigi Pizzi Il Direttore Artistico dello Sferisterio Opera Festival: “L’obiettivo più importante è l’equilibrio e l’armonia dell’insieme” di A. Dachan

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irettor Pizzi, il prossimo 22 luglio prenderà il via la 47° edizione della Stagione Lirica: quale sarà il tema centrale di quest’anno? “Per la sesta edizione dello Sferisterio Opera Festival si propone il tema Libertà e destino, che verrà commentato dal filosofo Massimo Cacciari”.

Può darci un’idea delle professionalità coinvolte in un simile evento artistico? “All’attività di un festival concorrono tante distinte professionalità con responsabilità diverse artistiche o tecniche. In media sono 500 le entità lavorative che manovrano i complessi ingranaggi della grande macchina organizzativa”.

Quali saranno i momenti principali del Festival? “Tre appuntamenti all’Arena Sferisterio: due opere verdiane Un ballo in maschera e Rigoletto quest’ultimo in coproduzione con la Fondazione Pergolesi Spontini e il Circuito Lirico Lombardo e una serata di balletto in collaborazione con Civitanova Danza, per il progetto Danza all’Opera, con Svetlana Zakharova e con le etoìles del Bol’soj e del Teatro dell’opera di Kiev. Al Teatro Lauro Rossi Così fan tutte di Mozart che è una coproduzione con la Fondazione Teatro delle Muse di Ancona e Festa Monteverdiana imperniata sulla presenza di Anna Caterina Antonacci. Infine Il tempo di Mahler al Cineteatro Italia celebrerà il centenario della morte del grande musicista”.

Quali saranno gli artisti di maggior rilievo che si esibiranno? “Preferisco non fare distinzioni: tutti gli artisti devono essere di alto livello per assicurare un’imprescindibile qualità. Non è, e non vuole essere una vetrina per sole star, l’obiettivo più importante è l’equilibrio e l’armonia dell’insieme”.

A che tipo di pubblico si rivolge la Stagione? “Un festival con le migliori intenzioni si rivolge ad un pubblico di appassionati d’opera, ma è chiaro che l’obbiettivo è di intrattenere tutte le fasce di pubblico, dai melomani di tutte le età, a chi ha la curiosità di scoprire un genere musicale non ancora affrontato”.

Quale delle 15 serate ritiene assolutamente imperdibile? “Tutte”.

Lei è anche Regista, Scenografo e Costumista: cosa significa oggi lavorare in ambito artistico? “Avere autocritica, mettersi in discussione, considerare le difficoltà del tempo presente senza farsene un problema insolubile, guardare al futuro con fiducia, senza mai rinunciare all’impegno.


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SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

Il progetto è sostenuto e promosso dalla Regione Marche, che, oltre ai consueti appuntamenti culturali in programma ogni anno, per l’estate 2011 ha presentato un imperdibile calendario di eventi, tutti illustrati nel cartellone pubblicato e aggiornato su www.cultura.marche.it

Progetto Leopardi Tolstoj I Grandi Parchi Letterari Europei, Dal Colle Dell’infinito Ad Jasnaja Poljana 2 Luglio – 22 Agosto 2011, Recanati

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l 2011 è anche l’“Anno della cultura e della lingua russe in Italia e della cultura e della lingua italiane in Russia”. Le Marche vi partecipano con una serie di iniziative. Tra le altre è in programma a Recanati dal 2 luglio al 22 agosto 2011 “Progetto Leopardi e Tolstoj: i grandi parchi letterari europei, dal Colle dell’Infinito ad Jasnaja Poljana” una mostra che intende mettere a confronto due grandi figure della letteratura mondiale dell’800: Leopardi e Tolstoj. La Mostra, che accosta Leopardi a Tolstoj, nasce nell’ambito di un progetto di cooperazione per la creazione di una rete di parchi letterari europei e per lo sviluppo delle case-musei degli scrittori come i centri culturali. Nell’anno dedicato alla promozione della cultura russa in Italia non si è voluto rinunciare ad approfondire questo confronto, che sembra quasi un ossimoro: lo stesso Pietro Citati, noto studioso che a questi due grandi della letteratura ha dedicato due distinte monografie nota: “Comè è possibile che il solitario e inquieto poeta di Recanati sia paragonato al ‘sovrano della narrativa ottocentesca, che combatté nel Caucaso e a Sebastopoli, viaggiò in Europa propugnò campagne politiche?”. È un confronto che lo stesso Citati ci propone, in quanto, nell’assoluta diversità di temperamento, di contesto e di poetica in entrambi gli autori rintracciamo una ardente vitalità che diventa, oltre che fecondità letteraria, desiderio intenso di felicità temporale, qui ed ora. La forza letteraria dei due fa riaffiorare una identità precisa dell’uomo europeo, capace di interpellarci con forza sfidando il nostro quotidiano. Il progetto “Leopardi-Tolstoj: i grandi parchi letterari europei, dal Colle dell’Infinito ad Jasnaja Poljana” sarà anche di sostegno ad una vasta azione di penetrazione economica e commerciale del mercato della Federazione Russa che nel corso del 2011 la Regione Marche, le Camere di Commercio e le Aziende speciali intendono effettuare nei settori strategici dell’economia manifatturiera regionale.

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Il SUMMER JAMBOREE, Festival Internazionale di musica e cultura dell’America anni ’40 e ’50, è organizzato dall’Associazione Culturale Summer Jamboree (diretta da Angelo Di Liberto, Andrea Celidoni e Alessandro Piccinini) e promosso dal Comune di Senigallia in collaborazione con Provincia di Ancona, Sistema Turistico Locale Marca Anconetana e altri sponsor privati. Ufficio Stampa e Relazioni Esterne Alessandro Piccinini Comunicazione info@alessandropiccinini.it Contatti: 339.6829791 – 338.4169263 – 071.7922244

Summer Jamboree XII Festival Internazionale di Musica e Cultura dell’America anni ’40 e ’50 30 luglio / 7 agosto 2011 Senigallia (Marche – AN)

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elcome back Summer... Jamboree! Dal 30 luglio al 7 agosto, la città di Senigallia (Marche – AN) torna a sintonizzarsi sui ritmi del rock and roll grazie alla XII edizione del Festival Internazionale di Musica e Cultura dell’America anni ‘40 e ‘50. Nove giorni di baldoria più uno, la pre-Summer Jamboree night del 29 luglio al Diner stage. Anche quest’anno ci sono tante emozionanti storie da raccontare e da scoprire nel ventennio d’oro in cui la mano bianca e quella nera si incontrarono, dando vita allo spensierato movimento dei teenagers, ma anche al primo movimento interraziale della storia. Tra il 29 luglio e il 7 agosto, Senigallia, la città del rock and roll sarà degna di questo nome, catalizzando decine e decine di incredibili musicisti live tra il main stage del Foro Annonario, il Diner Stage, la Rotonda, la spiaggia. Artisti internazionali di Rhythm & Blues, doo wop, rockabilly, swing, country e rock and roll, che continuano a scrivere grande rock and roll, o che l’hanno scritto sostenuti da etichette come la Sun Records o la Atlantics. L’edizione 2011 della “hottest rockin’ holiday on earth” ha deciso di regolare gli impianti audio in particolare sulla mano nera e sul Rhythm & Blues, rendendo giustizia in maniera significativa e chiara al grande contributo che la cultura afroamericana ha dato al rock and roll. Il main event di questa XII edizione è non a caso l’esclusiva di “Mr Personality” Lloyd Price (USA), il 5 agosto al Foro Annonario, uno dei pionieri del Rhythm & Blues e eccezionale rappresentante del rock anni ‘50, apprezzatissimo anche da Elvis Presley, John Lennon, Elvis Costello e moltissimi altri che proposero cover della sua famosa “Lawdy Miss Clawdy”, oggi un classico del genere e di diversi altri brani famosi tra cui “Stagger Lee”. Altro big event da sottolineare tra i momenti più alti di questi 12 anni di storia jamboree, è l’esclusiva del 3 agosto, un incontro al vertice del doo wop e R&B con due quartet storici e autenticamente anni Cinquanta: The Bobbettes (USA), ovvero Rhythm & Blues tutto al femminile e The Cleftones (USA), the “Heart and Soul” del doo wop e R&B, parafrasando lo standard che li rese celebri. A grande richiesta, è proprio il caso di dirlo, tornano anche quest’anno Greg, Max Paiella and The Blues Willis (ITA) a cui

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SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE sarà affidato uno degli appuntamenti emblematici del Festival, il Big Hawaiian Party on the Beach, il 4 agosto all’Acquapazza. Quando si parla di scaldare l’atmosfera del Summer Jamboree, non si può non pensare all’evento più hot del cartellone, il Burlesque Show De Luxe internazionale, nella notte del 5 agosto al Mamamia. Anche quest’anno saranno ben tre le artiste esperte di questo delizioso strip in stile, tra corsetti e ironia, rossetto rosso, piume e ammiccamenti malizie di origine vittoriana: Banbury Cross (UK), Betsy Rose (UK), Lada Redstar (D). L’onore dell’apertura del Festival 2011, sabato 30 luglio al Foro Annonario, va a Lil’ Gizzelle (USA), giovanissima cantante statunitense con una carica esplosiva sul palco, un con-

centrato di voce e bravura dal timbro caldo. Esplosivi anche i Rock’n’Roll Kamikazes (UK/ ITA), nuovo progetto di Andy Macfarlane tra rock’n’roll, rock’a’billy, rockin’ blues, soul e swing che seguirà sul palco della prima serata del Festival. Blues, swing e root music invece nella notte di domenica 31 luglio con la doppietta di band Smokestack Lightnin’ (D) e gli amati romani Red Wagons (ITA). Sezione fiati davvero mirabile per i francesi Nico Duportal and The Rhythm Dudes (FRA), altra band specializzata in Rhythm & Blues e root music di matrice rock and roll che sarà ospite del cartellone del Summer Jamboree 2011 nella notte del 2 agosto al Foro. Arriva invece dal Portogallo ma vive in Francia, la “rockabilly Ruby” ovvero

AL SUMMER JAMBOREE XII 100 ore di concerti gratuiti in piazza

e Dj Set – BURLESQUE Night Show con tre artiste internazionali Deluxe! BIG HAWAIIAN PARTY on the beach Dopo Festival per ballare tutta la notte ROCK ON THE HILLS: il Summer Jamboree in trasferta nello splendidi borgo medievale di Corinaldo Il Rockin Village con il più grande MERCATINO VINTAGE di modernariato e memorabilia il Cajun & Tex Mex Diner con i sapori dell’America multietnica Sfilata di auto e moto d'epoca – Dance Camp – Corsi di ballo gratuiti – parrucchieria old style Il “Travel Ink Tatooes”, lo studio mobile di Greg Gregory per tatuaggi dentro un magnifico Airstream d’epoca in perfetto stile Fifties per tutta la durata del FestivalE poi l’attesissimo ROCK’N’ROLL SHOW con a big band di 22 elementi per il gran finale del festival insieme alle special guest stars al Foro Annonario infoline: 392.239.28.38 www.summerjamboree.com

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Ruby Ann, dal 1998 una delle donne del rock and roll che gira l’Europa con grinta e successo, a Senigallia ospite nella hottest night del Burlesque Show al Mamamia, il 5 agosto. Altra voce femminile strepitosa da non perdere è quella di Laura B & The Moonlighters (UK) che si esibirà nell’ultima notte del Festival, domenica 7 agosto, salutando gli appassionati del genere sempre a ritmo di Rhythm & Blues anni Cinquanta. Attesissimo è il Rock on the Hills, l’appuntamento ormai noto come “gita al castello” che anche quest’anno, nella notte del 1° agosto, porta i fan alla scoperta di uno dei gioielli dell’entroterra marchigiano, lo splendido borgo medievale di Corinaldo, tra suggestioni quattrocentesche e moderno entusiasmo rock.

Tra le cento ore di concerti gratuiti in piazza e dj set con professionisti internazionali, dopofestival alla Rotonda a Mare e occasioni di ballo tra lezioni gratuite, esibizioni al Diner Stage e il Dance Camp internazionale, c’è l’attesissima Rock and Roll Revue con l’ormai fidatissima Abbey Town Jump Orchestra, big band di 22 elementi che sabato 6 agosto sul main stage accompagnerà la staffetta di ospiti e cantanti del Summer Jamboree 2011. Nove giorni di sana baldoria più uno, visto che nella notte del 29 luglio, lo stage del Tex Mex e Cajun Diner si accenderà per preparare l’atmosfera ospitando Laralù and the Vintage Kings (ITA) nella Pre-Summer Jamboree night.

Da Non Perdere Tanto tantissimo Rhythm & Blues, doo wop, country accanto a rockabilly, swing, classico rock and roll, ovvero quando la mano bianca incontra quella nera! In esclusiva dalla Rock and Roll Hall of Fame, “Mr Personality” Lloyd Price (USA), il 5 agosto al Foro Annonario; Incontro al vertice del doo wop e R&B il 3 agosto! In esclusiva, due Quartet storici: quello tutto al femminile delle Bobbettes (USA) e i leggendari Cleftones (USA); Il giovane big 2011 è l'irresistibile “Mr Dynamo” Si Cranstoun (UK), preparate a scatenare le giunture per la danza!Dopofestival alla Rotonda a Mare con Big Sandy (USA)! A grande richiesta tornano i “fratelli Maranzano” Greg, Max Paiella e The Blues Willis (ITA); “Johnny Cash e June Carter Duette” con Johnny Trouble featuring l'incantevole voce di Iris Romen (GER);tante strepitose voci femminili tra cui Lil' Gizzelle (USA), Ruby Ann (P) e Laura B (UK) e decine di altri artisti pronti a dar vita alla “hottest rockin' holiday on earth”!


Angelo di Liberto Anticipazioni dal direttore artistico sul Summer Jamboree, per i lettori di ML

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irettore, il 30 luglio prenderà il via a Senigallia l’appuntamento più glamour della riviera marchigiana, il Summer Jamboree: può darci qualche anticipazione? “L’edizione di quest’anno sarà dedicata in particolare alla componente musicale black, con la presenza di artisti di rilievo, come “Mr Personality” Lloyd Price e diversi quartetti vocali femminili e maschili, alcuni dei quali vengono in Italia per la prima volta. Inoltre, daremo molto spazio ai giovani, come la californiana Lil Gizzelle, che propone un genere “Rythm & Blues”, che negli anni ’40 e ’50 ha fatto da precursore al Rock’n Roll”. Quali saranno i momenti principali dell’evento? “A far da padrona sarà certamente la musica, ma non sarà l’unico ingrediente del festival. Il festival avrà note di colore, stile, design davvero uniche, con la sfilata di auto americane d’epoca. Altra chicca imperdibile è il Dance Camp internazionale, la scuola di balli d’epoca americani, svedesi, italiani, che aprirà il 30 luglio e terminerà il 2 agosto e punterà sul rilancio di un ballo, il Collegiate Shag, Lindy Hop, Balboa, Boogie, Jive, Solo Jazz & Charleston”. Che tipo di pubblico richiama il Summer Jamboree? “È sicuramente la più importante manifestazione estiva della città, richiama un pubblico eterogeneo che proviene da tutta la regione, ma anche da fuori, per non parlare dei turisti stranieri che sono ormai degli habitué del festival. L’amministrazione locale è felicissima di ospitare questo evento; la città ci crede, lo attende di anno in anno e in questo periodo la curiosità e la voglia di partecipazione si percepiscono a pelle”. Oltre che Direttore artistico, Lei è anche l’ideatore del Summer Jamborre; a distanza di dodici anni dalla prima edizione, cosa si sente di dire? “Posso dire che sono molto contento del movimento che si è creato intorno al festival e dell’evoluzione che lo stesso ha vissuto nel tempo. Quando è nato era stato pensato come fenomeno di nicchia, pensato per una stretta nicchia di amanti della cultura americana degli anni ’40 –’50. Siamo stati tra i primi a portare in Italia artisti del calibro di Dita Von Tees e Jerry Lewis. Oggi il Festival si è aperto al mondo, sia come presenza artistica, che come partecipazione di pubblico”. Le premesse per una grande festa ci sono tutte: in bocca al lupo! “Crepi, anche a voi e… vi stiamo aspettando”.

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SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

Ridere… in marchigiano Lando e Dino, il duo comico marchigiano per sorridere alle feste e… in corsia di M. Camilletti

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ando, Dino, da un recente sondaggio risulta che gli italiani sono secondi in Europa come popolo divertente. Come commentate questo risultato? “Non siamo molto d’accordo, basta guardare la situazione politica nel nostro Paese e uno si accorge subito che dovremmo essere al primo posto e anche con parecchio distacco sul secondo!!!”. Se dovessimo stilare una classifica per regione, secondo voi, come si piazzerebbero i marchigiani? “Noi marchigiani, come in tutti gli altri aspetti della vita, ci piazzeremo a metà classifica, al massimo zona Champions League… Noi mandiamo avanti sempre gli altri, poi ci regoliamo”.

Da un recente sondaggio effettuato da Badoo.com è emerso che il popolo più divertente del mondo, “i migliori a far ridere” sono gli americani. Tra gli europei, in pole position ci sono gli spagnoli, seguiti dagli italiani. Siamo un popolo che sa ridere e far ridere! E se guardassimo al dettaglio delle singole regioni? Come si ride, ad esempio, in marchigiano? Lo chiediamo a due professionisti del sorriso, Lando e Dino…

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Voi avete fatto del ridere “in marchigiano” un’arte e un mestiere. Come è iniziata la vostra avventura? “È iniziata per caso; io (Lando), ho sempre raccontato barzellette fin da bambino e non pensavo affatto che un giorno qualcuno ci avrebbe pagato per raccontarle. Ecco perché noi, con una parte dei compensi sosteniamo il “Baule dei sogni” Associazione di Clown Terapia. Andavamo la sera dopo cena in una radio privata per divertirci e da lì a qualche mese, hanno cominciato a chiamarci per le feste di paese nelle zone vicine. Ora facciamo serate anche in Umbria, Lazio, Abruzzo, e ovviamente nelle Marche. Addirittura, in qualche posto, ci hanno richiamato per la quarta volta consecutiva … mah, forse lì non le capiscono le nostre battute”.

Ridere fa bene al cuore: cosa significa portare il sorriso in corsia? “Immaginate un bambino malato gravemente, con il viso emaciato, senza capelli e con tanti tubi attaccati al corpo. Adesso immaginate che stia ridendo: capirete cosa significa il sorriso in corsia”. Qual è il programma della vostra estate? “Giriamo con un furgone per tutto il Centro Italia e ogni tanto ci fermiamo in qualche posto a raccontare barzellette. Ma se volete sapere esattamente dove potete incontrarci guardata sul nostro sito, www.landoedino.it, anche perché tutte le date… non ce le ricordiamo”. In chiusura, ci raccontate una barzelletta sui giornalisti? “Un giornalista si reca a visitare un paesino delle Marche noto per essere molto ricco di uomini ultracentenari. Incontra un vecchietto pieno di rughe che si trascina faticosamente per la stradina del paesino con in mano un fiasco di vino e accompagnato da due donne più giovani di lui. Gli chiede se può intervistarlo: “Ma voi riuscite a tenere un tale ritmo di vita facilmente?”. E il tizio: “Oh certo! È questa la ricetta della buona salute: mezzo litro di vino al mattino, poi fare all’amore, poi mangiare a mezzogiorno, quindi di nuovo fare all’amore nel pomeriggio e infine mangiare come un porco alla sera e andare all’osteria tutta la notte”. “Caspita, signore e che età avete raggiunto con questo tenore di vita?”. “30 anni, perchè?”.


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SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

“Ciò che ci rende più orgogliosi è la fidelizzazione di chi lavora con noi con il sorriso e trasmette questo sorriso ai clienti”

Essentia Relais “Per te che essentia…lmente sei…”

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etti una struttura che ha 25 anni ed un glorioso passato alle spalle, metti l’amore per il territorio e l’esperienza nella ricettività di qualità: è da questo connubio che nasce, a Marina di Montemarciano Essentia Relais. Affacciata sul litorale e circondata dal verde, l’Essentia è un’autentica perla dell’ospitalità, che permette di vivere, in una cornice accogliente e calda, una vera triade di benessere: buona tavola, vacanza al mare e relax. Gli spazi riservati alla ristorazione sono molteplici: la sala sulla piscina, l’ampio salone a vetrate, il Giardino degli Ulivi e il gazebo a bordo piscina. Sono i luoghi ideali per gustare l’ottimo cibo della tradizione marchigiana, i vini delle cantine più prestigiose del territorio e per rendere speciale ogni momento vissuto all’Essentia Relais. la poesia di questo Relais inizia dal giardino e si declina in tutti gli ambienti, dalla hall alle camere, dove la luce e la sobrietà del bianco creano un’atmosfera raffinata, riposante, come una carezza per lo sguardo e per lo spirito.

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Chi cerca un luogo esclusivo dove trascorrere un weekend o una vacanza più lunga, troverà all’Essentia di Mare un Lido attrezzato per godere del piacere della spiaggia (collegata all’hotel da un sottopassaggio pedonale), in atmosfera sobria e allegra allo stesso tempo. E tra un tuffo in mare o un tuffo nella stupenda piscina, dotata anche di una vasca idromassaggio, ci si prepara a vivere serate piacevoli, all’insegna della buona compagnia e dei profumi e colori in chiave marinara. Essentia…è il luogo ideale per chi ama circondarsi di un gusto sobrio e raffinato. Mentre Essentia di Mare alterna romantiche cene con tramonti mozzafiato a serata affollate e divertenti, L’Essentia Relais è, invece, il luogo ideale per chi vuole divertirsi passando da una cena a lume di candela a bordo piscina con del coinvolgente piano bar ad aperitivi domenicali segnati dalla presenza di champagne e di ottima musica lounge. Sì, perché per noi dell’Essentia il personaggio d’onore è ogni singolo ospite, che viene celebrato, accolto e servito con le stesse attenzioni che altrove

vengono riservate alle guest star. L’orgoglio dei titolari, infatti, sta proprio qui: vedere il sorriso sul viso dei propri ospiti, che apprezzano la cortesia, la gentilezza e la solarità del personale interno e che, nel tempo, continuano a tornare e a dimostrare fedeltà e sincero apprezzamento. Essentia Relais è aperto tutto l’anno e si presta ad ospitare indimenticabili cerimonie e meeting di vario genere: ogni esigenza trova qui una risposta specifica e personalizzata.


per te che Eî?˛entia...lmente sei il nostro piĂš gradito Ospite

Essentia relais Via Piave, 2 Tel. +39 071 9194211 - Fax +39 071 9194170 600016 Marina di Montemarciano (AN)

www.essentiarelais.it

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SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

Barbie Quintanare Grande successo per i ragazzi della Scuola Secondaria di I grado “M. D’Azeglio” nell’ambito del progetto della Federazione Giochi Statistici. Primo premio con “Il passato ammirato dal presente per educare al futuro” e le elegantissime bambole in abiti d’epoca

Laboratorio di Drammatizzazione Si fa presente che, per quanto riguarda le tradizioni locali, nella sede di Lungo Castellano, opera da 15 anni, nell’ambito delle attività integrative, un Laboratorio di Drammatizzazione che ha messo in scena commedie musicali (su testi originali delle insegnanti) in cui unendo il vernacolo locale alla lingua italiana, ha esaltato, le nostre specialità. Gli ultimi spettacoli sono stati: anno scolast. 2009/2010 Olivella (Storia fantastica dell’oliva fritta ascolana)anno scolast. 2010/2011 Anice d’Amore (Storia tra fantasia e realtà dell’Anisetta Meletti)

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e insegnanti di Lettere delle classi 2A,2B,3B,2D, della sede di Lungo Castellano della Scuola Secondaria di 1° Grado “M. D’Azeglio” di Ascoli Piceno, sono state sempre molto sensibili e recettive alle proposte esterne che possono offrire agli alunni la possibilità di “parlare” e di conoscere, in maniera più approfondita, la loro città con le sue tradizioni. Ecco perché le docenti hanno subito preso in considerazione il progetto della Federazione Giochi Storici, sollecitati soprattutto dalle finalità educative e didattiche

in esso contenute. È stato un lavoro che si è snodato e ampliato via via che si procedeva nella ideazione e nella ricerca. La risposta entusiastica e produttiva degli alunni poi, è stata un ulteriore stimolo ad operare. L’entusiasmo è scaturito non solo dai ragazzi che già avevano avuto e hanno esperienze della Quintana, ma soprattutto, da coloro che erano stati fino ad allora poco interessati alla rievocazione storica cittadina. Infatti, la partecipazione al progetto li ha messi nella condizione di approfondirne la conoscenza e di apprezzarla con maggio-

re consapevolezza. Da qui è derivato il titolo che abbiamo voluto dare al nostro progetto: “Il passato ammirato dal presente per educare al futuro”. Il lavoro ha riscosso il plauso della giuria per la varietà delle proposte di studio che andavano dalla ricerca storica vera e propria, alla realizzazione di un dvd in cui gli alunni si sono improvvisati sceneggiatori, attori, registi e intervistatori, come per la parodia (curata dall’insegnante di musica prof.ssa Vincenza Naticchioni) su base musicale “The final countdown” degli Europe, per la realizzazione


originale di un gioco da tavolo e per la confezione in scala ridotta di abiti d’epoca, indossati dalle famose “Barbie” (per il Magnifico Messere stato usato Ken, lo storico fidanzato di Barbie), oggi richieste da alcuni negozi di souvenir. Gli abiti delle Barbie sono copie fedeli di alcuni abiti indossati dalle dame della Quintana nelle ultime edizioni.

Le insegnanti: un’equipe tutta al femminile Angela M. Crescenzi , Franca De Vecchis, Sabina Galanti, Caterina Speca.

Le classi 2B e 3B hanno partecipato ad un concorso indetto dalla Protezione Civile regionale sul tema del terremoto, in cui i ragazzi hanno sceneggiato e realizzato un dvd molto significativo.

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SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

Pane Nostrum XI Festa Internazionale del Pane dal 15 al 18 settembre a Senigallia (AN)

Edizione da chef per

Pane Nostrum 2011:

anche i due stellati chef Mauro Uliassi e Moreno Cedroni. Quattro giorni di fragranze, arte bianca e prodotti della buona terra sulla spiaggia di velluto con forni a cielo aperto, corsi gratuiti di panificazione, laboratori e degustazioni per tutti, anche i celiaci. Focus sui pani delle terre che abbracciano l'Adriatico

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al 15 al 18 settembre, i venti di maestrale e tramontana portatori di buon tempo, faranno convergere a Senigallia (Marche – AN) il profumo di tutte le deliziose fragranze panificatorie adriatiche. Torna infatti, puntuale a fine estate, la manifestazione che da 11 anni si dedica all’arte bianca, “Pane Nostrum”, Festa Internazionale del Pane (ingresso libero) nel cuore della città, tra Piazza del Duca e i Giardini della Rocca. Una gustosa e affascinante esperienza attraverso i sapori, le fragranze, la storia, le usanze, la geografia del pane del mondo, oggi riconosciuta anche come una delle occasioni più importanti e significative che celebrano i luoghi e i prodotti di eccellenza della enogastronomia italiana. L’XI edizione invita a intraprendere un nuovo viaggio alla scoperta dell’alimento che accomuna le culture e che ha nobilitato l’umanità secondo Pedrag Matvejevic, concentrandosi però lungo i sentieri della panificazione che uniscono le terre dell’Adriatico. Ogni anno infatti, Pane Nostrum plasma le sue edizioni su temi o aree geografiche mirate, fornendo finestre di approfondimento specifiche che a partire dalla panificazione raccontano però anche la cultura dei luoghi. Nel corso degli anni, Pane Nostrum ha raccontato “Le Strade del Pane”, “I Pani del grande freddo”, “I Pani dei Parchi”, “I Pani del Mediterraneo”, “Terra, Acqua, Aira, Fuoco: il buon pane”, “I Pani delle aree delle lingue minoritarie d’Italia”, così via… Il tema dell’edizione 2011 focalizza dunque l’attenzione sui pani che si incontrano passo dopo passo lungo le terre che abbracciano l’Adriatico. In quest’ottica non potevano mancare due amanti e conoscitori del gusto dell’Adriatico: gli chef Moreno Cedroni e Mauro Uliassi, ospiti d’eccezione di Pane Nostrum 2011. I due rinomati chef internazionali parteciperanno ognuno nel proprio stile e con i propri prodotti, declinando però la loro arte premiata con Stelle Michelin e Forchette, in armonia con lo speciale contesto dedicato al pane. Le loro prelibatezze saranno infatti proposte in modo decisamente originale, scegliendo “cibo da strada” da vestire sempre con straordinaria raffinatezza. L’inventore del Sushi all’italiana Cedroni sarà presente con i suoi prodotti di salumeria ittica e abbinamenti. Mentre Uliassi si divertirà a stupire tutti con una novità in anteprima proprio a Pane Nostrum. Come sempre, Pane Nostrum è un’occasione per riscoprire il valore di un alimento fondamentale, frutto di saperi antichi e di un’alchimia di elementi: terra, acqua, aria,


fuoco, mani, pazienza. Ne racconta in molteplici modi le molteplici manifestazioni, la fantasia e le tradizioni, proponendo di fondo una riflessione pratica e concreta su alimentazione corretta e consapevole. Aspetto molto apprezzato da un pubblico sempre più attento e esigente. Ecco perché tra le iniziative che caratterizzano ogni anno Pane Nostrum ci sono i richiestissimi corsi gratuiti per imparare a fare il pane riservati agli adulti, così come i pomeriggi aperti ai più piccoli che possono a loro volta mettere le “Mani in pasta!” sempre con la guida di un esperto panificatore. Quest’anno i corsi per la prima volta avranno un filo conduttore: la farina di farro. Confermati anche i frequentatissimi corsi a cura dell’Aic (associazione italiana celiachia). In un contesto insieme semplice, coinvolgente e raffinato, si può ammirare lo spettacolo dei maestri panificatori al lavoro nei cinque forni a cielo aperto allestiti in piazza, a disposizione anche per rispondere a domande su ingredienti e ricette. Accanto ai forni dedicati al tema dell’edizione, immancabile è ogni anno il forno esclusivamente concentrato sulle eccellenze delle Marche. Molto attesi e apprezzati sono poi i Laboratori del gusto (in collaborazione con Slow Food e l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini), le degustazioni comprese quelle di birra, i percorsi di presentazione di prodotti della buona terra.

“PANE NOSTRUM” è una manifestazione del Comune di Senigallia, Confcommercio e C.I.A. della Provincia di Ancona, realizzata in collaborazione con Camera di Commercio di Ancona, Provincia di Ancona Assessorato all’Agricoltura, Regione Marche Assessorato Agricoltura. Info per il pubblico: www.panenostrum.com 81


20 SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

Guida Blu 2011 Issate le vele su 15 località marchigiane che si contraddistinguono per la migliore offerta turistica

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empo d’estate anche Marche. Le località premiate per Legambiente e non sono solo luoghi di granTouring Club Italiano: dissimo pregio naturalistico presentata il 9 giugno scor- ma sono anche quelli dove so l’undicesima edizione del- i cittadini hanno fatto della Guida Blu, che assegna le la sostenibilità e della tutela vele alle migliori località tu- ambientale un loro punto di ristiche del Belpaese. Ricon- forza. Sono comuni che hanfermate tra la migliore offerta no dimostrato come la salturistica italiana 15 le locali- vaguardia dell’ambiente non tà marchigiane, riconosciute sia un freno allo sviluppo ma come le mete più attraenti un valore aggiunto che i turidella Regione dopo aver su- sti, di anno in anno, cercano perato il test dell’associazio- e apprezzano sempre di più. ne ambientalista. È proprio questo, del resto, Vento favorevole a Sirolo e lo scopo di Guida Blu: fornire Portonovo che si confermano esempi positivi che spingano le migliori località balneari sempre più amministratodella Regione con 4 vele rico- ri sulla strada del turismo di nosciute. La spiaggia Urbani qualità”. Torna nella Guida e la zona archeologica della Blu anche la sezione dedicata necropoli dei Pini a Sirolo, la alle località che si affacciano Piazzetta dalla quale si rag- sui laghi. Il turismo lacustre giunge la spiaggia del Molo e rappresenta in Italia un segil Mosciolo di Portonovo han- mento economico molto imno permesso alle due località portante e molto apprezzato di sfiorare il massimo ricono- dai turisti stranieri. Anche in scimento (5 vele). Sventolano questa edizione della Guida 3 vele nei comuni di Fano, Se- Blu si conferma Fiastra sul nigallia, Porto Potenza Picena lago di Fiastra (Mc), nel Parco e Grottammare mentre ne ot- Nazionale dei Monti Sibillini, tengono 2 i comuni di Gabicce la località di lago marchigiaMare, Numana, Porto Reca- na consigliata e premiata coni: A cura d nati, Porto Sant’Elpidio, Porto 3 vele. San Giorgio, Pedaso, Cupra Marittina e San Benedetto del Tronto. “Le località che segnaliamo ogni estate nella Guida Blu – ha commentato Luigino Quarchioni presidente LegambienGUIDA BLU 2011 GUIDA BLU 2011 te Marche – sono quelle che hanno scommesso sulla qualità. Qualità nella gestione del territorio, nell’erogazione dei servizi, nella manutenzione dei centri storici, nell’offer- Classifica dei 73 Comuni lacustri esaminati ta enogastronomica. Comuni Classifica dei 73 Comuni lacustri esaminati che garantiscono una vacanza indimenticabile e che proprio grazie a queste caratteristiche sopravvivono alla crisi. La mappa della Guida Blu di Il riconoscimento della Guida Blu quest’anno restituisce la fo- va da un minimo di 1 vela tografia di quella che Legam- al massimo di 5 vele riconosciute. e Portonovo in pole biente considera l’eccellen- Sirolo position regionale con 4 bandiere za dell’offerta turistica nelle riconosciute Guida Blu 2011 Guida Blu 2011

Villa Ada – Via Salaria 403 Roma, 9 Giungo 2011

Villa Ada – Via Salaria 403 Roma, 9 Giungo 2011

con la collaborazione di:

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Classifica dei 29

5 Comuni esam

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ia S illa Ada – V la guida presenta VComplessivamente 367 località costiere di mare 1e1di 20 manca iugnoNon lagoReo50 , 9 Gmarine. magrotte la sezione dedicata alle strutture ricettive e turistiche, con l’elenco aggiornato degli alberghi e strutture ricettive per l’ambiente che si fregiano dell’etichetta ecologica di Legambiente Turismo: più di 400 strutture per oltre 65mila posti letti e una stima di presenze che supera i 6 milioni l’anno. Per conoscere dove sono: www.legambienteturismo.it Le vacanze secondo Legambiente e Touring Club Italiano Sirolo e Portonovo si confermano le perle della Regione con 4 vele Premiate anche Fano, Senigallia, Porto Potenza Picena e Grottammare, Gabicce Mare, Numana, Porto Recanati, Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio, Pedaso, Cupra Marittina, San Benedetto del Tronto e per i laghi il comune di Fiastra

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SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

Tau Teatri Antichi Uniti Commedie e tragedie antiche rivivono magistralmente interpretate nel moderno

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i rinnova per il tredicesimo anno consecutivo l’appuntamento estivo con il TAU/Teatri Antichi Uniti, rassegna di teatro classico antico promossa da Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Marche, AMAT, Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, Provincia di Ancona, Provincia di Ascoli Piceno, Provincia di Fermo, Provincia di Macerata, Comune di Ancona, Comune di Ascoli Piceno, Comune di Falerone, Comune di Monte Rinaldo, Comune di Urbisaglia e Consorzio Città Romana di Suasa. L’edizione 2011 si presenta ancora più ricca per quantità e qualità delle proposte e siti coinvolti. Dagli otto dell’edizione del 2010 si passa a diciannove appuntamenti in cartellone in scena oltre che nei tradizionali spazi che da una o più edizioni ospitano gli spettacoli – Urbisaglia Anfiteatro Romano, Falerone Teatro Romano, Monte Rinaldo Area Archeologica La Cuma, Ascoli Piceno Teatro Romano – anche all’Anfiteatro Romano di Ancona e all’Anfiteatro Romano di Castellone di Suasa. Dal punto di vista artistico il programma presenta testi dell’antichità greco-latina che si prestano anche a letture drammaturgiche più attuali fino ad opere che, pur appartenendo a tradizioni letterarie più recenti e moderne, sono accomunabili per argomenti e stile, ai canoni della classicità. Dal Truculentus, omaggio alla commedia plautina, alla tragedia dei contrasti dell’Antigone di Sofocle, dall’Edipo di Sofocle alla favola di Amore e Psiche, per concludere con i Canti d’amore di Catullo: un viaggio in diversi generi culturali attraverso il tempo e lo spazio con magistrali interpretazioni di grandi artisti. Centrali nella progettazione della rassegna sono i luoghi di interesse archeologico: anfiteatri, siti e spazi di straordinaria suggestione utilizzati per la spettacolarizzazione sono in questo modo restituiti ad un ampio uso dall’impegno congiunto di Province, Comuni, Regione, AMAT e Soprintendenza ai Beni Archeologici, in una coniugazione funzionale e gradevole di beni e attività culturali.

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PROGRAMMA 22 luglio Ancona | Anfiteatro Romano PAOLA GASSMAN, EDOARDO SIRAVO, MAURIZIO PANICI EDIPO da SOFOCLE a SENECA 22 luglio Falerone | Teatro Romano 23 luglio Urbisaglia | Anfiteatro Romano CTR - COMPAGNIE TEATRALI RIUNITE ERATOSTHÉNES. IL VOLTO DELLA TERRA progetto dell’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAMERINO 24 luglio Falerone | Teatro Romano MONICA GUERRITORE LA FAVOLA DI AMORE E PSICHE LUCIO APULEIO 24 luglio Ascoli Piceno | Teatro Romano ENZO DECARO ENEIDE VIRGILIO 28 luglio Ascoli Piceno | Teatro Romano 29 luglio Ancona | Anfiteatro Romano 30 luglio Urbisaglia | Anfiteatro Romano VANESSA INCONTRADA, CRISTIANO ROCCAMO MILES GLORIOSUS TITO MACCIO PLAUTO 31 luglio Falerone | Teatro Romano 3 agosto Ancona | Anfiteatro Romano VALENTINA ROSATI/TEATRO STABILE DELLE MARCHE, INFINITO srl FEDRA rivista a tranci ANDREA COSENTINO Valentina Rosati/Belteatro fa parte della piattaforma “Matilde”. Progetto di Regione Marche e Amat 12 agosto Ascoli Piceno | Teatro Romano VANESSA GRAVINA CANTI D’AMORE DI CATULLO


BIGLIETTERIE DEI SITI Le biglietterie presso i Siti di riferimento saranno aperte un’ora prima dell’inizio degli spettacoli ANCONA, ANFITEATRO ROMANO info e prenotazioni Amat 071 2072439 - 346 3778838 ASCOLI PICENO, TEATRO ROMANO info e prenotazioni Biglietteria del Teatro Ventidio Basso 0736 244970 CASTELLEONE DI SUASA, VILLA ROMANA info e prenotazioni 071 966524 - 338 5881441 FALERONE, TEATRO ROMANO info e prenotazioni Museo Civico Archeologico 0734 759670 - 0734 710750 - 333 5816389 MONTE RINALDO, AREA ARCHEOLOGICA LA CUMA info e prenotazioni Comune di Monte Rinaldo 0734 777121 URBISAGLIA, ANFITEATRO ROMANO E CRIPTOPORTICO info e prenotazioni Pro Loco 0733 506566

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SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

Il cappello di paglia Nel distretto di cappelli più importante d’Europa rivive l’antica tradizione della lavorazione della paglia X edizione - 22, 23, 24 luglio 2011 MONTAPPONE (FM)

É

la festa del cappello e di tutti gli appassionati che amano indossarlo. La festa di un paese e della sua vocazione alla creazione di cappelli di ogni foggia. La festa della paglia e di intere generazioni che l’hanno raccolta, lavorata, intrecciata con fatica e sacrificio. Per il decimo anno consecutivo dal 22 al 24 luglio, il borgo di Montappone (Marche - FM) torna a lanciare nell’estate italiana “Il cappello di paglia”, occasione interamente dedicata a questo must della moda di ogni epoca, sia maschile che femminile, tra antica tradizione e odierna creatività. Nei tre giorni de “Il Cappello di Paglia” si potranno infatti non solo ammirare magnifici esemplari dell’artigianato di tradizione, frutto dell’antica sbalorditiva sapienza di maestri esperti nell’intreccio della paglia, ma anche divertirsi a scoprire e provare le ultime novità e anticipazioni moda destinate alle prossime collezioni 2011-2012, o infine ammirare i bizzarri cappelli realizzati da artisti, artigiani e creativi vari per la mostra “Il cappellaio pazzo”. Si potranno inoltre visitare le aziende aperte al pubblico e vedere in prima persona come nasce un cappello oggi, magari individuando qualche esemplare da portarsi a casa. Montappone è infatti il cuore del distretto più importante d’Europa per quanto riguarda la produzione dei cappelli. Le oltre 40 aziende impegnate e sparse tra comuni limitrofi, realizzano infatti cappelli che vengono commercializzati direttamente o sono destinati a grandi firme e mercati esteri. A loro si deve il 70% della produzione italiana e metà di quella europea. Da 10 anni dunque, “Il cappello di paglia” celebra questa

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SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE realtà che rappresenta un patrimonio di tradizione e economia. L’impegno con cui è stata portata avanti, l’ha fatta crescere negli ultimi 3 anni tanto da diventare una vera e propria occasione di richiamo per un turismo internazionale tra natura e shopping, una vetrina e mostra-mercato per quanto riguarda cappelli belli e accessori di qualità. Senza però dimenticare le origini festose della manifestazione. La festa è infatti apprezzata soprattutto per la possibilità di ammirare i maestri artigiani al lavoro nella attenta ricostruzione della antica lavorazione della paglia che rivive lungo il viale. Nella ricostruzione è coinvolto tutto il borgo che risplende di vivacità e suoni e profumi e colori. Tra le novità di quest’anno, anche i più grandi potranno partecipare a Laboratori della paglia, imparando a intrecciare e cucire un cappello, sotto l’attenta e esperta guida di maestri artigiani. Ci saranno poi occasioni di giochi di campagna e musiche, stornelli per le vie del borgo. Ogni sera un concerto e musica dal vivo, fino al momento conclusivo con lo spettacolo piromusicale. Immancabili le occasioni espositive in particolare la originale mostra di bizzarri cappelli d’artista “Il cappellaio pazzo”, capace di arricchirsi ogni anno con nuovi pezzi da tutto il mondo e richiestissima anche all’estero. La qualità e l’originalità della raccolta hanno infatti conquistato numerose collaborazioni e partecipazioni a eventi internazionali in Francia, Canada, Russia, Cina, dove è stata emblema delle Marche. “Il Cappello di Paglia” è anche una festa di piccole cose, dove si possono rivivere lavori ed attività che oggi non fa più nessuno, sentire antichi profumi, trovare la propria “madeleine proustiana” per ripercorre un tempo ormai lontano. E chissà che quella madeleine non si trovi nel “Baule della nonna”. La mostra tematica che affianca quella de “Il cappellaio Pazzo” quest’anno propone un emozionante salto nel tempo, nella dimensione che precedeva il fatidico sì. Quella dei preparativi per il corredo della sposa e di tutto quello che magicamente conteneva il baule della nonna, lenzuola, tovaglie, tende di paziente e pregevole fattura. Come sempre, la festa del cappello è anche la festa dei sapori e i piatti della cucina marchigiana vengono proposti in incantevoli angoli dalla vista mozzafiato, preparati secondo la tradizione e il ricettario di Cesare Tirabasso, cuoco del re, nativo di Montappone. La festa “Il capello di paglia” attira ogni anno migliaia di persone da tutta Italia e non solo. Turisti e curiosi provenienti da diversi paesi europei e molti anche di origine statunitense, che hanno conosciuto questa realtà anche grazie all’attenzione crescente della stampa e degli addetti ai lavori, specie dopo il servizio che il “New York Times” ha dedicato a Montappone nell’inserto di primavera del 2007, consigliando caldamente la visita al delizioso paese dei cappelli. Segno distintivo, simbolo di status sociale, di credo, di occupazione, il cappello rappresenta da tempo immemore identità e economia del laborioso borgo e del suo territorio. L’evento è promosso dal Comune di Montappone, dalla Pro Loco Montappone e numerose aziende del distretto di cappelli, con il patrocinio di Regione Marche, Provincia di Fermo, Camera di Commercio di Fermo, su idea del creativo Giuliano De Minicis. Benvenuti e tanto di cappello a tutti.

Informazioni per i visitatori: Comune di Montappone (AP) tel 0734.760426 . web: www.ilcappellodipaglia.it IL CAPPELLO DI PAGLIA – Ufficio Stampa Alessandro Piccinini Comunicazione Tel e fax 071.7922244 mobile 339.6829791

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Bellissimi e unici cappelli artigianali in paglia,

sorprendenti cappelli pazzi d’artista e... un assaggio delle prossime collezioni moda 2011-12 con novità e anticipazioni! Mostra tematica “Il Baule della Nonna e il Corredo della Sposa”Mostra artistica “Il Cappellaio Pazzo - 2011”, la originale raccolta internazionale di bizzarri cappelli d'artista che sta facendo girare la testa a pubblico, operatori e stampa di tutto il mondo. Laboratori per adulti di intreccio della paglia: Come nasce un cappelloFesta di antichi mestieri e sapori. Mostra-mercato ospitata tra le vie estive del delizioso borgo marchigiano a ridosso dei Sibillini. Aziende eccezionalmente aperte al pubblico. Piatti tradizionali della cucina di campagna e dal ricettario dello chef del Re, Cesare Tirabasso.


IL CAPPELLAIO PAZZO Il cappellaio pazzo è un personaggio del libro “Alice nel paese delle meraviglie” che ha uno strano rapporto con il tempo. Finalmente il cappellaio ruppe il silenzio: “Se tu conoscessi il tempo come lo conosco io, non parleresti così”. Alice chiese:”Tu te l’intendi col tempo?” Il cappellaio scrollò il capo mestamente: “No, non più. Abbiamo litigato due mesi fa. Da allora il tempo non mi ascolta più”. Era il tempo che non ascoltava più il cappellaio perché era

pazzo, oppure il cappellaio era impazzito perché il tempo non lo ascoltava più? Forse si può pensare che, per il cappellaio pazzo, l’orologio si fosse fermato perché lui avesse il tempo di vivere la sua fantasia e la possibilità di esprimersi liberamente senza i vincoli del tempo. Il “Cappellaio pazzo” è il personaggio simbolico che rappresenta il desiderio, nascosto in ognuno di noi, di liberarsi dai vincoli e dalle ristrettezze del tempo per esprimersi come vuole la fantasia più

straordinaria. La pazzia sconfina così nella genialità, nella capacità di sorprendere, esagerando o trasformando la funzione di un oggetto come il cappello, che fra gli accessori d’abbigliamento meglio esprime il segno della personalità di ciascuno, trasformato in pezzo unico, magico ed emozionante, vero e proprio oggetto d’arte. Escono da ogni tempo cappelli ideati ed elaborati con assoluta e libera creatività, appositamente realizzati nei materiali più diversi per mostrare la fantasia, l’estro

e le capacità dei “maestri cappellai” di Montappone. È come entrare nel “paese delle meraviglie”, fuori dal tempo come ogni opera d’arte; uno spazio originale e unico delle abilità e dell’estro di chi da sempre dedica le migliori energie ai cappelli di ogni tempo per il tempo di ognuno di noi.

CESARE TIRABASSO LO CHEF E LE RICETTE NA’ ‘OTA

Nato a Montappone nel 1888 da una cappellaia e da un contadino, Cesare Tirabasso fu abile e colto capocuoco, nella prima metà del secolo e chef prediletto del Re Umberto di Savoia e dei membri del governo durante i loro soggiorni nelle Marche. Prepara banchetti memorabili per i sovrani e ospiti illustri. Grande e riconosciuto professionista, fu autore di diversi volumi di cucina, nei quali sono raccolte le sue migliori ricette, una ricca e dotta quantità di informazioni nutrizionali e dietetiche, nonché consigli per ottenere la migliore prelibatezza delle pietanze. In ogni occasione dava dimostrazione di come ogni mestiere può diventare arte ed insegnamento se viene svolto con competenza e senso di responsabilità, non solo a parole, ma con l’esempio.

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SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

Pergolesi in Progress XI Festival Pergolesi Spontini 2 - 17 settembre 2011 Jesi, Ancona, Maiolati Spontini, Montecarotto, Monte San Vito

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a Salustia (1732) a Olimpiade (1735) - dal primo lavoro operistico all’ultima opera seria, dal primo successo all’unico insuccesso - il percorso è breve: quattro anni. In mezzo l’affermazione clamorosa di Serva padrona. Pergolesi consuma vertiginosamente il suo genio in pochi anni di febbrile attività, destinato ad una morte precoce, ventiseienne, nel 1736. Poi il mito: gli Enciclopedisti a Parigi, i musicisti e gli intellettuali tedeschi, i teatri delle corti europee, i conventi e le cattedrali del vecchio e del nuovo mondo scoprirono la musica pergolesiana. E, con la scoperta, il fiorire di varianti, parodie, false attribuzioni, opere spurie stampate col nome dell’artista alla moda per alimentare il mercato editoriale. Nel secolo XIX il mito s’arricchì di risvolti romantici. L’eredità spirituale, raccolta dai napoletani del Settecento, fu cara ai marchigiani dell’Ottocento – tra essi Spontini e Rossini – che riconoscevano nello Stabat Mater e nella Serva padrona i punti di riferimento per l’espressione spirituale e per il teatro comico. Poi il silenzio, fino ai primi del Novecento, con il Pulcinella di Stravinskij, che accolse musiche autentiche e falsamente attribuite a Pergolesi, l’acritico ma poderoso tentativo di Caffarelli dell’Opera Omnia – destinata a cadere nella rete settecentesca delle attribuzioni – con le prime rappresentazioni delle opere serie. Poi la riscoperta: Roberto De Simone con Flaminio, Adriano in Siria, Lo frate ‘nnamorato. E quindi il nuovo millennio: la Fondazione Pergolesi Spontini nasce nel 2000 per valorizzare l’opera dei due compositori di Vallesina, nati a Jesi e Maiolati, comincia a editare le revisioni critiche delle musiche pergolesiane che non erano ancora disponibili, mette in scena le opere ed esegue le musiche sacre e strumentali nel corso del Pergolesi Spontini Festival, a partire dal 2001. Quindi, in occasione delle Celebrazioni per i trecento anni della nascita del compositore, ottiene di intraprendere l’Edizione Nazionale delle opere di Pergolesi ed avvia il progetto di esecuzione dell’Opera omnia, che continua nel corso dell’undicesima edizione del Festival.


Il Festival Pergolesi Spontini 2011 si avvale del sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Marche, della Provincia di Ancona, del Comune di Jesi, del patrocinio dell’Assemblea Legislativa della Regione Marche, della collaborazione dei Comuni di Maiolati Spontini, Monsano, Montecarotto, Monte San Vito, San Marcello e del XXV Congresso Eucaristico Nazionale. Si ringraziano per il contributo i privati uniti in Art Venture, la Camera di Commercio di Ancona, la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, la Arcus S.p.a. Società per lo sviluppo dell’Arte, della Cultura e dello Spettacolo e Banca Marche, Sponsor principale del Festival.

PROGRAMMA La Fondazione Pergolesi Spontini continua l’esecuzione dell’integrale delle musiche di Giovanni Battista Pergolesi (Jesi 1710 - Pozzuoli 1736), del quale nel 2010 si sono festeggiati i trecento anni della nascita, con l’XI edizione del Festival Pergolesi Spontini, in programma dal 2 al 17 settembre 2011 a Jesi e in altre località in provincia di Ancona. venerdì 2 settembre 2011, ore 20 domenica 4 settembre 2011, ore 20 Jesi, Teatro G.B. Pergolesi LA SALUSTIA Dramma per musica in tre atti da un adattamento anonimo di Alessandro Severo di Apostolo Zeno musica di GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI revisione critica a cura di Dale Monson Edizioni Fondazione Pergolesi Spontini Prima rappresentazione: Napoli, Teatro San Bartolomeo, 1732 Jesi, Teatro G.B. Pergolesi LA SERVA PADRONA Intermezzi di Gennarantonio Federico musica di GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI revisione critica a cura di Francesco Degrada Edizioni Universal Music Publishing Ricordi Srl, Milano Prima rappresentazione: Napoli, Teatro San Bartolomeo, 1733 giovedì 8 settembre 2011 ore 20 sabato 10 settembre 2011 ore 20 Jesi, Teatro V. Moriconi L’OLIMPIADE Melodramma in tre atti di Pietro Metastasio musica di GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI revisione critica a cura di Francesco Degrada e Claudio Toscani Edizioni Fondazione Pergolesi Spontini Prima rappresentazione: Roma, Teatro Tordinona, 1735 venerdì 9 settembre 2011 ore 21 Ancona, Cattedrale di San Ciriaco CONCERTO SPIRITUALE

in occasione del XXV Congresso Eucaristico Nazionale musiche di A. VIVALDI, J.S. BACH, G.B. PERGOLESI Rubén Dubrovsky, direttore Bach Consort Wien Antonio Vivaldi L’Estro armonico op. 3 Concerto n° 10 in si minore RV 580 Anonimo (da Giovanni Battista Pergolesi) La Maddalena al Sepolcro Travestimento spirituale della Cantata “Nel chiuso centro” per soprano, archi e basso continuo Revisione critica di Claudio Bacciagaluppi Edizioni Fondazione Pergolesi Spontini Prima esecuzione moderna domenica 11 settembre 2011 ore 21 Monte San Vito, Teatro La Fortuna ACCADEMIA METASTASIANA Musiche di J.C. BACH, D. CIMAROSA, G. PAISIELLO soprano Veronika Kralova mezzosoprano Aurora Faggioli fortepiano Andrea Coen venerdì 16 settembre 2011 ore 21 Montecarotto, Teatro Comunale MUSICHE NUOVE Musiche di CLAUDIO CIMPANELLI, MARCO TARALLI, LUCIO GREGORETTI sabato 17 settembre 2011 ore 21 Maiolati Spontini, Teatro G. Spontini MARIA PIA DE VITO: IN COMPAGNIA D’AMORE Musiche di G.B. PERGOLESI rielaborate da François Couturier

INFORMAZIONI Fondazione Pergolesi Spontini Via Mazzini, 14 – 60035 Jesi (AN) Italia Tel. +39 0731 202944 Fax +39 0731 226460 info@fpsjesi.com www.fondazionepergolesispontini.com

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SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

Rievocazioni Storiche: rewind di Marca Palii, disfide, contese: Alvise Manni, Presidente del Centro Studi Civitanovesi, ci porta in un viaggio attraverso le numerose rievocazioni che animano l’estate marchigiana Testo e foto di Alvise Manni

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alle colonne di questa Rivista si è già parlato in particolare della “Giostra della Quintana” di Ascoli Piceno e più in generale della benemerita Associazione Marchigiana Rievocazioni Storiche (A. M. R. S., vd. www.rievocazionimarche. it) che da circa una dozzina d’anni riunisce, coordina, valorizza e tutela egregiamente il patrimonio comune di storia e tradizioni di ben 26 Comuni distribuiti in ciascuna delle 5 Province delle Marche (da Acquaviva Picena ad Urbino). Anche recentemente la Regione Marche ha dato un segnale in questo senso con la L. R. n. 6 dell’11 Febbraio 2010 “Interventi regionali in favore dell’associazione marchigiana rievocazioni storiche”; e questo è una cosa non facile in una terra dove spesso i campanili dividono invece di unire e dove le stratificazioni storiche hanno lasciato un ricchissimo mosaico di “biodiversità antropiche ed antropologiche” fatte di culture, segni, costumi, usi, tradizioni e memorie variegate e a volte purtroppo in competizione fra di loro (sic) ma che vanno tutte promosse avendo pure indubbie valenze turistiche. Il 2011 presenta ben 27 appuntamenti in programma: si

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è partiti il 29 Aprile col “Palio della Rana” di Fermignano (PU) e si terminerà l’11 Settembre a Serra Sant’Abbondio (PU) col “Palio della Rocca”. Rammentiamo che le Rievocazioni Storiche che si rispettano si differenziano dalle semplici Manifestazioni Storiche per avere le prime una solida e comprovata veridicità storica dell’avvenimento riproposto, corroborata e certificata da copiosa documentazione storica d’archivio e supportata da accuratezza ed acribia filologica nel conseguente allestimento moderno. Daremo conto brevemente (ai turisti ed ai residenti) di alcune di queste Rievocazioni per dare l’idea della vasta offerta di iniziative che si possono cogliere e soggiornando e girando per le nostre Marche in questo periodo. Dal 30 Luglio al 7 Agosto a Treia (MC), l’antica Trea romana e la medioevale Montecchio, andrà in scena la XXXIII “Disfida del Bracciale” (vd. www.disfidadelbracciale. it) ovvero l’ottocentesco Gioco del Pallone al Bracciale celebrato pure dal sommo Giacomo Leopardi nella sua Canzone del 1821 “A un vincitore nel pallone” dedicata al fuoriclasse treiese Carlo Didimi (1798 – 1877), indiscusso campione di questo sport.


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SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE Dal 4 al 7 Agosto terrà banco ad Acquaviva Picena (AP) “Sponsalia” (festa per le nozze): si rievocherà il matrimonio celebrato nel 1234 fra Forastéria, figlia del Duca Rinaldo, il “Grosso”, degli Acquaviva con Rainaldo di Bonconte dei Brunforte, nipote di Fidesmino Vicario dell’Imperatore Federico II. I coniugi ebbero ben 7 figli e dal 1988 si ricordano il loro connubio ducale (www.paliodelduca.it). Nello stesso periodo a Filottrano (AN) si svolge la XXXII “Contesa dello Stivale” (fortemente voluta dal compianto amico Glauco Luchetti Gentiloni): evento che ricorda le continue scaramucce medioevali filottranesi con la vicina Osimo (AN) ed in particolare l’episodio accaduto nel 1466 quando un cavaliere osimano perse in battaglia uno stivale appunto che fu tenuto a Filottrano come trofeo di guerra! Il 13 e 14 Agosto si celebra a Sant’Elpidio a Mare (FM) - vd. Fig. n. 1 - la più antica Rievocazione Storica delle Marche e cioè la “Contesa del Secchio” che dal 1953 vede le 4 Contrade cittadine ricordare un fatto accaduto molte volte nell’età di Mezzo e cioè il dover disputarsi il diritto di attingere l’acqua dal pozzo sfidandosi in una sorta di basket ante litteram (vd. www.contesadelsecchio.it)!

CSC

Il Centro Studi Civitanovesi (CSC) nasce spontaneamente su base volontaria nel 1986 riunendo gli appassionati e gli studiosi di Storia Locale di Civitanova Marche (MC); nel corso di questi 25 anni abbiamo dato alle stampe 14 numeri della Collana “Civitanova. Immagini e Storie” e realizzato una serie innumerevole di conferenze, convegni, gite, ecc… tese a tutelare, valorizzare e divulgare appunto la Storia Locale e la Cultura civitanovese (vd. www.centrostudicivitanovesi.it). (alvise.manni@libero.it)

Per finire a Cagli (PU) si terrà il XXV “Giuoco dell’Oca” dove si ripropone una antica usanza rinascimentale carnevalesca (almeno del 1543) quando tutta la Città si sfidava ad arrivare al numero finale 54 dedicato al Santo Patrono, San Geronzio (vd. www.giochistoricicagli.it). Concludiamo con segnalando altre due manifestazioni che non sono rievocative a tutti gli effetti: la prima si è svolta dall’1 al 3 Luglio a Montefano (MC) e si chiama “Montefano ‘900”: e si segnala per l’originalità di essere una delle rare iniziative ambientata quasi ai nostri giorni (l’inizio del XX secolo) uscendo intelligentemente dal gettonatissimo ed affollatissimo periodo medioevaleggiante (vd. www.prolocomontefano.it). La seconda si sarebbe dovuta svolgere a Civitanova Marche Alta (MC) – il grazioso ed antico centro murato dove vive chi scrive (vd. Fig. n. 2) - nel mese di Luglio ma è stata malauguratamente bruscamente interrotta nel 2008 dopo solo VIII edizioni per motivi che non sto qui a rammentare ma che si potevano tranquillamente evitare. Si chiamava “Lo Vattajò” (Il Battaglione) ed era una classica gara fra i quartieri cittadini che nonostante le nebulose e controverse radici storiche poteva probabilmente trovare una sua dimensione dignitosa e crescere apportando gli opportuni aggiustamenti del caso ma non è andata così: in questo modo il panorama culturale regionale si è - anche di poco - impoverito, perdendo una delle sue mille anime colorate…

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Fig n.2

“Palio della rana” Fermignano (PU)


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SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

Alessandro Bonci

“Quest'anno abbiamo potuto organizzare soltanto la mostra vincitrice del World.Report Award, “Mi Re l La”, di Fausto Podavini, sulla sindrome di Alzheimer” Il Direttore Artistico racconta ArtèFoto, Festival Internazionale di Fotogiornalismo tra i Castelli di Jesi di M. Palumbo

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i è recentemente conclusa la quarta edizione del Festival Internazionale di Fotogiornalismo ArtèFoto. Vuole farci un bilancio di questo evento? “Nonostante la totale mancanza di partner e sponsor finanziari, possiamo ritenerci abbastanza soddisfatti di questa quarta edizione “ponte”, che vorremmo ci portasse a un festival biennale, a partire dal 2012 … se riusciremo a trovare uno sponsor”. Quali soggetti fotografici sono stati presentati quest’anno? “Quest’anno abbiamo potuto organizzare soltanto la mostra vincitrice del World Report Award, “Mi Re l La”, di Fausto Podavini, sulla sindrome di Alzheimer. Sotto forma di videoproiezioni abbiamo poi presentato al teatro di Castelbellino i reportage dei 24 finalisti del Premio ideato, creato e finanziato dal Festival in collaborazione con il Festival della fotografia etica di Lodi”. Come risponde il pubblico? “Oltre ai visitatori che ci seguono durante tutto l’anno tramite il nostro sito internet e i social network, abbiamo avuto un’affluenza stimata tra le 800 e le 1000 persone, per lo più marchigiane, contro le oltre 3500 della passata edizione provenienti da tutta Italia e dall’Estero. Negli anni precedenti allestivamo fino a 7, 8 mostre in una sola edizione”. Come è nata ArtèFoto e come mai la scelta dell’ambientazione in diversi Castelli di Jesi? “In Italia un festival completamente dedicato al fotogiornali-

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smo non esiste. Ci è sembrato importante organizzarne uno sull’esempio del festival “Visa pour l’image” di Perpignan, in Francia, che esiste da più di 20 anni e che frequentiamo ogni anno. Alcuni di noi sono anche fotografi: tutto il gruppo che ha ideato il festival ha frequentato, quattordici anni fa, un master post laurea per l’organizzazione professionale di eventi culturali. Abbiamo scelto i Castelli di Jesi perché questa è la nostra terra. Fu il CIS (Consorzio Intercomunale Servizi) tre anni fa a decidere di promuovere il territorio nel suo complesso tramite eventi culturali di rilievo, selezionando anche il nostro progetto”. Quanto conta la sinergia con gli enti locali? “La sinergia con gli Enti locali è fondamentale se l’Ente decide di investire in cultura, non solo per soddisfare una domanda sociale degli abitanti, ma anche come volano per uno sviluppo turistico e, quindi, economico. Purtroppo si fa un gran parlare di ricerca e sviluppo ma non si pensa mai ad investire in questo campo. Basterebbe guardare a regioni come il Trentino, il Piemonte o l’Emilia Romagna, dove sono nate vere e proprie imprese che producono e vendono cultura. Quest’anno l’unico partner che avevamo (il CIS) si è tirato indietro per motivi politici e se a questo si aggiunge che i Comuni hanno subito un taglio dell’80% da parte del Governo sui fondi da destinare alla cultura e al turismo, si arriva alla conclusione che il metodo di finanziamento dei festival culturali sia giocoforza da rivedere. Soprattutto consi-

derando che, nella nostra regione, festival importanti e storici come InTeatro a Polverigi, devono annullare edizioni per mancanza di fondi. In che modo ci si dovrebbe muovere? “Visto che siamo su Mondo Lavoro, ne approfitto per lanciare una proposta: che ogni azienda impresa o Ente, adotti un festival al quale legare la propria comunicazione! Si può pensare ad un accordo di partenariato per sviluppare entrambe le esigenze (quella economica e quella artistica). Ogni azienda potrebbe supportare un progetto per un periodo determinato, tipo tre anni, per far crescere l’evento quanto basta per camminare con le proprie forze, a prescindere dai contributi a fondo perduto delle amministrazioni, che poco hanno risolto in questi anni. Vorremmo creare una struttura permanente e nuove opportunità di lavoro legate alla cultura. Se il finanziatore del restauro del Colosseo è un marchigiano, forse questo appello non cadrà invano”. Speriamo che questa proposta trovi riscontro. Ora, concluso il Festival, partirà per qualche viaggio con la Sua macchina fotografica? “Non ancora. Concluso il festival ritorno a tempo pieno al mio lavoro principale, che è quello di vignaiolo a Cupramontana. D’altronde la parola cultura sembra che derivi dalla parola coltivare, no?”.


“Visto che siamo su Mondo Lavoro, ne approfitto per lanciare una proposta: che ogni azienda imprese o Ente, adotti un festival al quale legare la propria comunicazione… Vorremmo creare una struttura permanente e opportunità di lavoro intorno alla cultura. Se il finanziatore del restauro del Colosseo è un marchigiano, forse questo appello non cadrà invano”

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