ML Maggio-Giugno 2010

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Renault Trucks.

Maggio-Giugno ’10 • N° 3 • Anno XVII • Euro 3,00

Cultura d’impresa e dintorni

Il nostro mestiere è far funzionare il vostro. teramo la rivoluzione di dmp electronics

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mauro angeluCCi il nuovo presidente di Confindustria abruzzo

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maggio-giugno ’10 n. 3 Casa Editrice MONDO LAVORO SpA

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nardo Filippetti

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DIRETTORE EDITORIALE Flavio Guidi flavio.guidi@mondolavoro.eu

SOMMARIO

DIRETTORE RESPONSABILE Paolo Duranti p.duranti@mondolavoro.eu

LAVORO E FORMAZIONE

DIRETTORE EDITORIALE ABRUZZO Donato Parete donato.parete@mondolavoro.eu

24 Progetto Extender in Confindustria Chieti 27 D.Lgs. 231/2001

EDITRICE GGF GROUP www.mondolavoro.eu Registrazione tribunale di Ancona n°12 del registro periodici del 14 aprile 1994 REDAZIONE MARCHE

REDAZIONE ABRUZZO

Via Albertini 36 Gross Ancona 60131 Ancona AN Tel. 0712133300 marche@mondolavoro.eu

Via Mazzini n.75/1 65122 Pescara PE Tel. 08527543 abruzzo@mondolavoro.eu

HANNO COLLABORATO AL NUMERO: Valentina Anderlini, Agnese Ausili, Fabio Di Giulio, Silvio Pandurini, Giuseppe Mascetti, Michela Rossi, Michele Sasso, Alberto Tenan

Caporedattore: Andrea Beato HANNO COLLABORATO AL NUMERO: Sergio Di Tillio, Emanuela Gennaioli, Valerio Simeone, Diego Panico, Katja D’Armi, Marzia Aquilio, Esilde Collini

dalla norma al modello 29 Unicam Le giornate per la collaborazione universitaria “Italo-Argentina”

IMPRESE 30 Regione Marche “ Ci vediamo all’Expo di Shanghai” 35 Marchet Le Marche incontrano la Serbia 36 Exit Promuovere le eccellenze è una voca zione della Ex.it 38 Progetto Made in Italy 2015 48 Jit Italia Jit Italia veste il lavoro 50 Quadrilatero

Chiuso in redazione il 27/05/2010 Grafica e impaginazione: Pandurini Stampa: ...........

COVER STORY 14 NARDO FILIPPETTI UN NUOVO SAPORE DELL’ACCOGLIENZA

Quadrilatero corre tra Marche e Umbria 52 Dpm 54 Progetto A.P.R.I. Abilità relazionali avanzate con il progetto A.P.R.I.

Poste italiane Spa d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, comma 1, DCB Ancona autorizzazione direzione provinciale pt Ancona Una copia euro 3,00 Arretrati euro 6,00 Abbonamento annuale euro 27,50 modalità di pagamento a mezzo versamento su: C.C. Postale n°15492606 bonifico bancario presso Banca Popolare di Ancona Agenzia Ancona 1 – C.C. n°11154 – CAB 02684 – ABI 05308 – CIN l “Mondo Lavoro” offre esclusivamente un servizio, non riceve compensi nelle contrattazioni, non effettua commercio, non è responsabile per la qualità, provenienza o veridicità delle inserzioni. La direzione di “Mondo Lavoro” si riserva il diritto di modificare, rifiutare o sospendere una inserzione a proprio insindacabile giudizio. L’editore non risponde per eventuali ritardi o perdite causate dalla non pubblicazione dell’inserzione per qualsiasi motivo. Non è neppure responsabile per eventuali errori di stampa. Gli inserzionisti dovranno rifondere all’editore ogni spesa da esso eventualmente sopportata in seguito a malintesi, dichiarazioni, violazione di diritti ecc. a causa dell’annuncio. Si precisa che tutte le inserzioni relative a richieste od offerte di lavoro debbono intendersi riferite a personale sia maschile sia femminile, essendo vietata, ai sensi dell’art.1 della legge del 9/12/77 n.903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al mondo del lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e qualunque sia il settore o ramo di attività. È vietata la riproduzione totale o parziale di tutti i testi, i disegni, le foto riprodotte su questo numero del giornale. Manoscritti, disegni e foto, anche se non pubblicate, non vengono restituite. Tutti i diritti riservati. IMPORTANTE Ricordiamo ai lettori e ai richiedenti le pubblicazioni qui contenute che tutte le rubriche hanno la sola funzione di creare occasioni per il soddisfacimento dei leciti interessi – che questi vengono collocati secondo le loro caratteristiche e le indicazioni ricevute – che è assolutamente escluso ogni interesse di intermediazione dell’editore. Questi non si assume, né del resto si può assumere, responsabilità per gli eventuali tentativi di lettori e richiedenti di utilizzare annunci e loro collocazioni in rubriche per finalità illecite. Per siffatti abusi l’editore si riserva ogni azione legale, anche per i danni subiti.

PRIMO PIANO 12 LA CRISI DELL’INDUSTRIA ABRUZZESE 13 I TASSA BANCARI SONO TROPPOA LTI RISPETTO ALLA MEDIA EUROPEA

56 Pastificio Regal Il piacere della pasta fresca, e non solo… tra tradizione e innovazione

DOSSIER 58 Bauma 2010

EDILIZIA 60 Ordine architetti di Ancona

SPECIALE TURISMO

62 Collegio Costruttori Cosa può fare il sistema politico amministrativo per uscire dalla crisi?

ASSOCIAZIONI 64 Cna Marche, regione più artigiana d’Italia: le proposte Cna per il settore

CREDITO 67 Fidimpresa Primo Confidi regionale iscritto nell’elenco degli intermediari finanziari

PER IL PROSSIMO NUMERO DI LUGLIO/AGOSTO SPECIALE “GUIDA ALL’ESTATE 2010”. Una guida per i lettori di Mondo Lavoro per essere aggiornati sulle località più belle, gli eventi, le rievocazioni storiche, le mostre, i concerti, le feste e le sagre nelle regioni Marche e Abruzzo


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Alle istituzioni il ruolo di governance dello sviluppo del turismo

P “MONDO LAVORO” E “ABRUZZO ECONOMIA E FORMAZIONE”, NASCE UN NUOVO MAGAZINE DI INFORMAZIONE ECONOMICA Grazie a un importante accordo con la testata economica “Abruzzo Economia e Formazione” – con sede a Pescara - a partire da questo numero Mondo Lavoro si espande, raggiungendo tutto il territorio abruzzese. Nell’ottica di rendere un servizio sempre migliore ai rispettivi Lettori, le pagine dei due Mensili sono arricchite da ampi servizi dedicati ad entrambe le regioni. La proficua collaborazione che si è instaurata tra le due strutture permetterà quindi di migliorare il contenuto del giornale e di garantirne una diffusione molto più ampia.

er l’economia marchigiana (ma considerazioni simili possono essere fatte anche per l’Abruzzo) il settore turistico rappresenta circa il venti per cento del suo valore aggiunto: è tra quelli che in termini percentuali hanno risentito meno della recessione, benché l’incoming turistico abbia ha registrato una diminuzione del due per cento rispetto a dieci anni fa. La domanda mondiale continua a crescere a prescindere dagli andamenti ciclici. Investire nel turismo, quindi, quale risposta efficace al mutare del contesto. Occorre recuperare il tempo perso in termini di azioni di marketing. Le istituzioni, anche in questo caso, devono fare sinergismo per aumentare quel genio individuale che caratterizza la nostra imprenditorialità, che contribuirà a costituire fattore di spinta verso l’uscita dalla recessione o la definizione del nuovo assetto economico. E’ il momento in cui istituzioni, Camere di Commercio, sindacati, scuola, banche, associazioni, partiti, attivino con le loro migliori energie il ruolo di sostegno, di indirizzo, di orientamento, intervenendo in modo esplicito sui processi aziendali, favorendone e coadiuvandone lo sviluppo. Un esempio concreto: l’economia delle strutture ricettive del settore turistico è fortemente legata alla durata della stagione. Migliorare l’economicità delle aziende del settore turistico e da questo il commercio nella nostra regione, significa destagionalizzare la domanda. Allungandone la durata. Al riguardo bisogna fare marketing integrato, si deve raccogliere, tra i vari soggetti sopra menzionati, un po’ di risorse finanziarie e umane per creare alcuni gruppi che si occupino (in concorrenza tra loro) di delineare dei progetti strategici che prevedano iniziative, attività di varia natura, che attraggano in modo intelligente i vari segmenti della domanda internazionale, favorendo l’organizzazione e la messa a punto dell’offerta ricettiva, con il compito di curarne anche la realizzazione. L’atomismo che contraddistingue l’economica turistica della nostra regione dovrà trovare nelle istituzioni regionali un protagonismo vivace ed energico. Le Marche e l’Abruzzo sono tra le regioni più belle d’Italia e del mondo: per diversità e ricchezza. Sta al nostro impegno privato e sociale accelerarne lo sviluppo. Non dimentichiamo che lo sviluppo di questo comparto apporterebbe beneficio di rilievo sull’occupazione e sulla qualità della vita. Flavio Guidi MONDO LAVORO

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PRIMO PIANO

LA CRISI DELL’INDUSTRIA ABRUZZESE Presentata l’indagine di Confindustria sul secondo semestre 2009: un quadro critico ma le proposte per ripartire ci sono...

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n’economia abruzzese che risente ancora dell’effetto combinato della crisi globale e del sisma: l’indice del clima economico complessivo è passato dai circa 90 punti del secondo trimestre 2008 ai 76 del secondo trimestre 2009; l’export ha registrato un -31,7%, con un tasso di disoccupazione superiore all’8%. Val di Sangro (automotive) e teramano (abbigliamento, mobili) le aree più colpite. È questo, in sintesi, il quadro che emerge dall’indagine semestra-

Oltre la crisi: Oma Group pronto a sbarcare in Libia

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azienda pescarese Oma, tre stabilimenti in Italia, uno in Romania, un organico di 700 dipendenti ed un volume d’affari, nel 2008, di circa 82 milioni di euro, sbarca in Libia. Guidata dal presidente di Confindustria Abruzzo, Mauro Angelucci (nella foto sotto con il padre Antonio e il fratello Giovanni, ndr), ha infatti siglato la costituzione di una joint venture con una società libica per lavori internazionali nei settori della metalmeccanica e dell'impiantistica. Dimostrazione di come un imprenditore cavalca la crisi, trasformandola in opportunità di sviluppo.

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MONDO LAVORO

Un primo piano di Mauro Angelucci (neopresidente Confindustria Abruzzo)

le sull’Industria, condotta dal Centro Studi di Confindustria Abruzzo. I dati sono stati presentati nel corso di un incontro, tenuto a maggio, nella sede pescarese dell’associazione. Un evento di particolare rilevanza che ha rappresentato per il neopresidente di Confindustria Abruzzo, Mauro Angelucci, l’occasione per presentare le linee programmatiche che caratterizzeranno il suo mandato: «La nostra regione, stretta tra Nord e Sud, è in forte recessione e in futuro, se non si “corre”, difficilmente disegnerà nuovi e importanti traguardi. L’Abruzzo non cresce, bisogna definire se e come vogliamo essere protagonisti, sapendo bene che questo processo di sviluppo passa attraverso un sistema economico-produttivo che necessita di ricevere una spinta vigorosa affinché tutti i lacci e labirinti che stanno soffocando il sistema permettano di respirare e di “fare”. Bisogna affrontare con determinazione l’annoso problema del costo della pubblica amministrazione. Il pubblico deve responsabilizzarsi, modernizzarsi ed

avere profitti come le imprese: profitti nella qualità dei servizi che si vanno a fornire. Oltre la sanità, per la quale noi industriali siamo costretti, da anni, ad erogare un’addizionale Irap dell’1%, destinato a ripianare il deficit accumulato, la Regione deve tornare a governare molte leve dello sviluppo avendo competenza in numerose materie fondamentali quali innovazione, ricerca, internazionalizzazione, formazione, urbanistica, infrastrutture e trasporti, ambiente ed energia, turismo. Occorre quindi costruire e attuare un crono programma di Governo condiviso e monitorabile su cui lavorare. Il mio mandato coincide con un periodo molto delicato. Quello che bisogna costruire è un modello di sviluppo capace di generare coesione sociale, valorizzare le giovani generazioni, dare fiducia nel futuro. Nel suo centenario Confindustria vuole confermare il suo ruolo da protagonista e intenderà farlo con grande determinazione e senza sconti». di Andrea Beato (foto di Valerio Simeone)


PRIMO PIANO

“I TASSI BANCARI SONO TROPPO ALTI RISPETTO ALLA MEDIA EUROPEA” Lo sostiene Gianni Muratori, Presidente di Confapi Marche, che analizza l’attuale situazione della piccola e media industria marchigiana

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ual è la situazione della piccola e media industria nelle Marche? “La crisi mondiale ha colpito anche le nostre piccole e medie imprese sia nella loro dimensione (riduzione della produzione e conseguentemente degli occupati), sia nel numero (fallimenti, cessazioni, ecc). Vi sono alcuni piccoli segnali di un rallentamento dei fattori negativi che spingono la crisi, per cui molti nostri piccoli imprenditori si stanno impegnando fortemente con sacrifici personali, per mantenere quantomeno le potenzialità produttive delle loro aziende”. Come sono i rapporti con le istituzioni locali? “Abbiamo un ottimo rapporto con le istituzioni locali, dalla Regione alle Camere di Commercio, dalle associazioni di categoria alle organizzazioni sindacali”. Le carenze infrastrutturali dal punto di vista del piccolo industriale. “Esistono diverse criticità fortemente sentite dai nostri imprenditori, poiché si ripercuotono pesantemente sulla loro attività quotidiana. Innanzitutto occorre avere meno burocrazia, attraverso lo snellimento dell’iter delle pratiche, la determinazione di politiche unitarie dei vari enti economici istituzionali preposti e la conseguente diminuzione dei costi burocratici degli interventi. La posizione geografica della nostra regione, che sino ad oggi ha costituito motivo di difficoltà per le nostre produzioni, se dotata delle necessarie infrastrutture potrebbe invece essere un nodo di sviluppo per tutto il Centro Italia, quale porta privilegiata con il bacino medio-orientale. Un grosso problema è poi costituito dai tempi eccessivamente lunghi per la realizzazione di opere fondamentali che finirebbero, una volta comple-

tate, di essere già superate. Basta ricordare la Fano–Grosseto, il Progetto Quadrilatero, l’Aeroporto di Falconara, il porto di Ancona. Anche piccole opere quali ad esempio il ripristino del manto della pista dell’aeroporto di Fano, non riescono a realizzarsi per le solite opposizioni ambientaliste e politiche di parte”. Non possiamo non parlare del problema dell’accesso al credito. “Le banche sono istituti privati che devono fare profitto, ma nel contesto determinano politiche economiche ed hanno quindi anche una funzione sociale. Purtroppo in questa fase storica dell’economia mondiale le banche dovrebbero maggiormente sostenere la piccola e media impresa, senza la quale non vi è sviluppo economico e pertanto non può esservi sviluppo finanziario. A nostro parere occorrerebbe ad esempio ridurre i tassi praticati che normalmente sono due o tre punti percentuali superiori a

quelli di altre banche europee a parità di dimensione e tipologia d’azienda, contenere i costi di gestione del danaro, che sono altissimi in confronto agli altri Paesi europei, non consentire di cambiare in modo unilaterale ed alcune volte anche retroattivo le condizioni contrattuali nell’arco dell’anno, garantendo così all’azienda la possibilità di determinare costi certi”. Qual è il ruolo di Confapi sul territorio? “Confapi Marche è una associazione sindacale di rappresentanza riconosciuta e come tale svolge una funzione, appunto, di rappresentanza dell’identità, degli interessi e delle aspettative della piccola e media industria marchigiana nei confronti delle istituzioni pubbliche. Per poter espletare tale funzione Confapi è presente con propri rappresentanti in tutti gli organismi politico/tecnici presenti a livello zonale, provinciale e regionale”.

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COVER STORY

NARDO FILIPPETTI

fondatore e presidente di “Eden Viaggi”

“AMO FARE LE COSE IN GRANDE MA ALLO STESSO TEMPO VOLARE BASSO”

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“L’ACCOGLIENZA TURISTICA? É CONOSCENZA, PASSIONE E ... BUONE MANIERE” Nardo Filippetti, fondatore e presidente di “Eden Viaggi” - seconda realtà italiana del settore – si racconta e ci parla della sua ultima impresa, la ristrutturazione e il rilancio dell’Hotel Excelsior di Pesaro, divenuto oggi il primo 5 stelle delle Marche. In quest’opera è racchiusa la sua visione della vita, del turismo, la sua concezione del lusso e, soprattutto, l’enorme esperienza nel settore che questo personaggio ha maturato in mezzo secolo di attività

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residente Filippetti, ci racconta qualcosa di Lei? “Sono nato a Pesaro nel ‘50. Mio padre, Dante, dopo aver lavorato per molto tempo in una nota pasticceria della città, intraprese l’attività di albergatore nel ‘64, che purtroppo però durò poco. Morì infatti da lì a poco, nello stesso anno, lasciando due figli piccoli: me e mio fratello minore Paolo, con un enorme peso sulle spalle di madre Wilma”. La quale cedette la gestione dell’albergo... “No, tutt’altro: si mise subito ai fornelli dell’albergo. Dimenticavo: stiamo parlando dell’attuale Hotel Rex, naturalmente di Pesaro, che fummo poi costretti a cedere subito”. E’ così che iniziò la carriera nel mondo del turismo? “Mia madre mi spinse ad iscrivermi alla scuola alberghiera di Riccione per ottenere nel più breve tempo possibile il diploma professionale: dovevo dare, in fretta, aiuto in famiglia (il diploma “vero” lo presi soltanto nel ‘75....). Mentre studiavo, comunque – parlo dell’estate 1965– iniziai a lavorare all’Hotel Adlon della cittadina romagnola”. Con quali mansioni? “Ero l’addetto al ricevimento, ma a vol-

te facevo anche il portiere di notte”. Altre esperienze di lavoro giovanili? “Dopo Riccione fu la volta del Grand Hotel di San Marino – come aiuto del concierge – e del Regina Palace Hotel di Monaco di Baviera, un cinque stelle presso il quale fui assunto come commissionaire, con mansioni, quindi, piuttosto operative. Avevo 18 anni. Un’esperienza, quella tedesca, entusiasmante ma anche ricca di episodi tristi...”. Poi? “Alla soglia dei diciott’anni mia mamma ed io facemmo il salto, rilevando la gestione dell’Hotel Vienna di Pesaro. Lei in cucina e ai piani, io a curare la sala, il bar e la gestione commerciale. Andò molto bene, tant’è che due anni dopo a questo 36 camere si aggiunse un 75 camere, vale a dire il più grande albergo di Pesaro”. Cioè l’Excelsior? “Esatto. Altri due anni, e arrivò il terzo albergo: il Rex, proprio quello costruito da papà una decina d’anni prima”. Così – siamo agli inizi degli anni Settanta – la famiglia Filippetti si trova a gestire tre alberghi in città: il Vienna, l’Excelsior e il Rex. “Si, anche se dopo poco abbandonammo il Vienna e prendemmo il Palace”.

Accanto all’attività nel settore alberghiero, c’è l’universo Eden Viaggi, sul quale si potrebbero scrivere libri... “In effetti, la strada percorsa dal debutto in questo mondo, avvenuto nel 1983, è molto lunga. Iniziai con l’organizzazione di viaggi studenteschi, a condizioni economiche estremamente competitive: distribuivo opuscoli nelle scuole e nelle agenzie di viaggio. A questo si aggiunsero le vacanze balneari e montane, sia in Italia che all’estero”. Vacanza dietro vacanza, si arrivò a un fatturato cresciuto in modo vertiginoso... “272 milioni nel 2008, con un margine operativo lordo di circa due milioni. Se teniamo conto anche delle attività alberghiere (che fanno capo a Eden Hotels), arriviamo a 330 milioni”. Quanto pesa per un’azienda come la Sua avere la sede e il centro operativo in una città di provincia? “Da un punto di vista professionale, moltissimo, visto che il mondo economico e finanziario ruota tutto attorno a Milano e Roma. Ma, come ripeto spesso, la mia è stata una scelta di vita: il quartier generale è e rimane a Pesaro, a Roma e Milano abbiamo sedi distaccate”. MONDO LAVORO

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COVER STORY

Come si definirebbe caratterialmente? “Un orso dal cuore tenero”. Hobby? “Pratico footing regolarmente: mi serve per scaricare lo stress. Un paio d’anni fa ho anche partecipato alla Maratona di New York, stando sotto le cinque. Un’altra mia grande passione è la pallacanestro”. Secondo Lei quali sono le prospettive per il turismo italiano e in particolare marchigiano? “Vede, stiamo parlando di un settore che non può essere delocalizzato. Ciò che viene investito nel territorio rimane patrimonio per chi verrà dopo di noi. Il turismo deve andare a braccetto con lo sviluppo del territorio, e riscoprire quel senso di ospitalità e quella cultura del servizio che ci ha visti maestri per molti anni. Ecco, la mia concezione di accoglienza turistica ed alberghiera che ho cercato di manifestare con l’Excelsior poggia proprio su queste considerazioni. E proprio per l’importanza che riconosco nel territorio, nell’impatto locale che ha ogni impresa, ho scelto di creare un hotel di questo livello e di aprirlo a tutta la città: tutti i servizi, dal ristorante al cafè, dal Lido alla Spa, sono aperti al pubblico locale”. Excelsior, appunto. Partiamo dall’inizio, quando mise mano all’edificio. “Il progetto di ristrutturazione dell’Hotel Excelsior - costruito nel 1959 - è firmato dall’architetto pesarese Marco Gaudenzi, che sin dall’inizio mi affiancò nel portare a nuovo splendore il palazzo. Avevamo in mento un obiettivo chiaro: “reinventare” i volumi dell’edificio preesistente, seguendo i principi moderni della bio-architettura. Abbiamo curato al massimo l’impatto ambientale, minimizzando l’inquinamento acustico, luminoso, e termico. Abbiamo scelto i materiali che ci garantivano i risultari migliori sotto questo punto di vista. Sono convinto che chi costruisce, oggi, debba partire proprio dal rispetto dell’ambiente e dell’uomo che lo abita”. Un progetto sui generis, per stile, ele16

MONDO LAVORO

“Parte integrante del progetto sono le persone, le grandi professionalità che abbiamo selezionato per ogni settore”

Il Gruppo Eden • Quota di mercato intermediazione turistica in Italia (Dati GFK)

3,95% nel 2007/2008 4,48% nel 2008/2009 • Fatturato 2005: 137 milioni 2009: 260 milioni • Collaboratori 1998: 54 2009: 280 • Agenzie di viaggio clienti Eden Viaggi 1998: 6.000 2009: 9.000

ganza, servizi offerti... “E’ il primo cinque stelle della costa marchigiana, incastonato tra le palazzine anni Cinquanta della riviera di Pesaro, con una personalità decisa e originale. Direi che è un hotel pensato e progettato come fosse una casa. Non un luogo di passaggio, ma al contrario un luogo di soggiorno. Un insieme di spazi fatti per essere vissuti in ogni momento, proprio perché l’Excelsior nasce con l’obiettivo di rappresentare la quintessenza dell’ospitalità”. Un’accoglienza con la “A” maiuscola, insomma. “Questo è il vero leit-motif dell’intero progetto: dalla reception - che comunica vicinanza e immediatezza, con le sue dimensioni non eccessive - al grande caffè-bistrot, che segna il principale punto di incontro tra il territorio e l’ospite, fino alla spiaggia, caratterizzata da un servizio d’antan”. Con un progettista d’eccezione… “La regia di Andrea Fogli nella progettazione di ogni spazio e nella composizione degli arredi sta alla base dell’effetto armonioso ed equilibrato che l’Hotel Excelsior riesce a comunicare. Specializzato nella realizzazione di resort e Spa di livello (suoi l’Argentario Golf Resort di Porto Ercole e il Riviera Golf Resort di Cattolica) il designer d’interni ha lavorato a lungo insieme a me per dare vita a un “boutique hotel”. Vede, già nella scelta dei materiali dei rivestimenti, nelle finiture, nei dettagli del disegno, nella stessa teoria di cabine in legno bianco tra l’hotel e il mare, si respira una dimensione evocativa inattesa, sottile, che si ispira con forza agli anni ‘50”. E cioè’?


“Un lusso discreto, non opulento” Qual è la filosofia che ha dominato quest’impresa? “La mission del nostro nuovo hotel è racchiusa nello stesso nome Excelsior, peraltro ereditato dalla precedente struttura. Uscire dai paragoni, alzare il livello, riportare il sapore dell’accoglienza di un tempo: un servizio che è prima di tutto un fattore culturale. Eccellere significa saper fare le cose come vanno fatte. Avere conoscenza e passione profonda per questo mestiere. Abbinare ogni servizio a buone maniere e sorriso… Sembra di dire cose scontate eppure sono proprio queste le qualità più rare. Il lavoro più complesso, per un progetto simile, è scegliere le persone giuste. Abbiamo selezionato figure di grande professionalità per ogni settore: professionalità a questi livelli significa empatia con il cliente, comprensione immediata delle sue esigenze e dei suoi desideri. La tecnica si impara. La sensibilità di gratificare le persone, anticipandone bisogni e richieste, è invece l’essenza stessa dell’ospitalità ed è una dote innata.”. Ci vuol fare qualche nome? “Basti pensare alla brigata di cucina – ben dodici elementi - guidata da Roberto Leonardi con il Sous-Chef Massimo Cardinali e il capo pasticcere Alessandro Mosia, vera anima golosa del ’59, il ristorante Gourmet . Oppure a Eros Remedi, al timone del Cafè Excelsior per farne uno dei luoghi di ritrovo più cool della riviera marchigiana proponendo cocktail after-dinner, brunch domenicali e aperitivi. Senza dimenticare la figura di Alessandra Uccelli, il Direttore, chiamata a coordinare tutto lo staff dell’Excelsior”. Un lusso discreto e silenzioso che permea ogni ambiente, notandosi in tutti gli elementi: dall’illuminazione ai più piccoli dettagli. “Prendiamo ad esempio l’illuminazione, che sfrutta al massimo la luce naturale, evitando accuratamente luci dirette o fredde. Privilegia punti a parete o terra… tutti su disegno originale. Ma come diceva lei, l’Excelsior ora è un tutt’uno sotto il profilo dello stile e della filosofia che

lo domina. E ciò lo si vede dal disegno super classico degli imbottiti all’apparente casualità di angoli-biblioteca, cassettiere e bauli stile marine, che diventano punti d’appoggio per drink dal gusto retrò”. Con la massima attenzione ai colori… “Le tonalità del bianco e del grigio ricorrono in ogni ambiente, alternandosi in grandi fasce orizzontali lungo i corridoi in ciascuno dei sette piani dell’hotel”. Ciò che mi ha colpito moltissimo è la vista sul mare. “Le camere che si affacciano sul mare esaltano al massimo la vista attraverso un’unica grande vetrata e balconi in cristallo. Un dettaglio ancora “rubato” alle imbarcazioni: la pavimentazione dei balconi è realizzata in doghe di legno distanziate e montate su molle, perfette per “drenare” sabbia e acqua, ma anche per offrire un appoggio piacevole come solarium. Però vorrei ribadire un concetto che mi sta molto a cuore”. Prego. “Tutto contribuisce all’atmosfera particolare e quieta di un luogo fuori dalla contemporaneità. Entrando nella hall, l’Ospite noterà subito un’eleganza che sembra venire da lontano, il raro lusso della non-ostentazione, una particolare attenzione ai dettagli”. Da cosa si nota questa filosofia? “Dai parquet in legno scuro abbinato a marmi, pietra, o semplici mattoncini verniciati di bianco; dai divani e dalle poltrone in tessuto piedepoule, quadretti o righe su tonalità del grigio e dell’ecru. Come non ammirare, poi, le fotografie

in bianco e nero, originali degli anni Cinquanta, appese alle pareti. Niente tecnologie appariscenti ma fiori freschi, e piccoli angoli in cui accomodarsi a sfogliare una rivista o sorseggiare un drink mentre si aspetta di salire in camera…”. Niente tecnologia? “Gli schermi a muro (e l’onnipresente connessione Wi-Fi) sono le uniche concessioni visibili alla tecnologia, che resta una presenza discreta, anche nelle dimensioni, per richiamare in modo coerente alla centralità del riposo e del vero benessere come “mission” dell’hotel. Poi sono stati effettuati investimenti consistenti contro l’inquinamento acustico e per abbattere le radiazioni dei cellulari, sempre senza intaccare l’aspetto estetico. Potremmo dire che la maggior parte dell’innovazione e della tecnologia all’interno dell’hotel non si vede. Il concetto di qualità che non si vede ma si percepisce è molto importante per noi: se “L’essenziale è invisibile agli occhi”, le persona con la giusta sensibilità non hanno bisogno di sfarzo né di opulenza. “Vivere bene” è una dote estremamente umana, non è nelle cose. L’Excelsior è un hotel pensato per chi vuole vivere bene, in questo senso”. Nella struttura la Spa gioca evidentemente un ruolo importante.

Il design Il designer ha operato uno scostamento dal concetto stesso di minimal: lungi dall’operare per sottrazione, sono stati composti più elementi di grande comfort e praticità con un occhio particolarmente attento ai volumi e ai giochi di luce, contrasti optical che conferiscono a ogni ambiente un effetto arioso e fuori dal tempo.

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COVER STORY “Una vera e propria area strategica per ogni moderna struttura di lusso. L’area benessere è stata progettata da Cristiano Baldoncini - un grande specialista del settore - ribaltando i consueti canoni nell’organizzazione degli spazi: nella grande superficie dedicata al centro benessere (500mq), vi sono le cabine dedicate ai trattamenti, direttamente affacciate sul mare, con percorsi studiati in modo da garantire agli ospiti la massima esclusività. Tra le peculiarità l’area dedicata all’Haloterapia, un trattamento basato sui cristalli di sale. Un ambiente particolarmente suggestivo, oltre che benefico, rivestito di sale dal soffitto alle pareti ai pavimenti, in cui gli ospiti possono sdraiarsi su una chaise longue e semplicemente respirare tra vaporizzazioni di iodio… Tutti i benefici dell’aria di mare “accelerati” e concentrati in una seduta, magari prima di un bagno turco o di un doccia Kneipp verticale. Anche l’Hammam è strutturato secondo i principi tradizionali del corretto bagno di vapore, con Tepidarium (30°), Calidarium (45°) e due stanze per il Savonage, un massaggio con schiume di sapone nero e impacchi di argilla del Marocco …. Ma potrei continuare. Le cabine per i trattamenti sono dotate di docce Vichy, caratterizzate da getti nebulizzati e ideali per massaggi d’acqua terapeutici. L’ospite può infine immergersi in piscina guardando il mare e sorseggiando una tisana. Aperto anche ai non ospiti, ma sempre su prenotazione, il centro benessere dell’Excelsior è un ambiente da vivere ben oltre il trattamento estetico, con tutto ciò che la parola benessere evoca”. Mi tolga una curiosità: perché la Spa è ai piani alti dell’edificio? “E’ stata una scelta precisa, in linea con il nostro stile. Solitamente le Spa e le aree congressi sono ricavate negli interrati degli hotel. Io ho scelto di farle di fronte al mare: una decisione precisa che vuole valorizzare l’elemento mare 365 giorni all’anno, anche e soprattutto d’inverno. Nei paesi del Nord Europa, ma anche in Francia, esiste un vero e proprio culto per il mare d’inverno, superiore addirit18

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Le camere Il bianco (ricorre il tema del mattoncino dipinto, tipo loft newyorchese) si scalda con pareti color crema, pelli invecchiate, legni e tessuti ecru.

La suite Negli ultimi due piani, quattro suite dispongono di una particolare “zona umida”: una speciale vasca in muratura 100x140 cm con due soffioni doccia opposti, per un utilizzo anche di coppia. Ricavata nella parte anteriore della camera, si affaccia in trasparenza sulla camera da letto, con una grande vetrata, guardando così il mare. All’ultimo piano le suite – lato mare - sono collegate tra loro, per permetterne un utilizzo flessibile e trasformarle, volendo, in un unico spettacolare ambiente.

I bagni Il marmo gioca un ruolo da protagonista, spesso esaltato da contrasti con piastrellane semplici o l’utilizzo di cementi bianchi. Anche in questo caso la sensazione di lusso nasce da dettagli che non richiamano tout-court la Belle Epoque ma giocano di rimando. Mosaici in marmo nero, manualità e sapienze di un tempo utilizzati in modo originale e moderno. E se il lavabo utilizza la classica rubinetteria a due manopole (caldo/freddo), la doccia non rinuncia alla praticità del miscelatore termostatico, che pre-seleziona la temperatura ideale mantenendola per tutta la durata del getto.

tura alla sua declinazione estiva: ci piacerebbe essere i primi in Italia a puntare decisamente su questa proposta”. La massima attenzione, poi, all’arredamento. “Gli arredi sono disegnati dall’interior designer e prodotti per l’Excelsior da aziende locali, mixando richiami alla tradizione velica dell’East Coast americana (le maniglie di tipo marinaro su cassettiere laccate di bianco, i bauli in pelle anticata al posto dei comodini) a “divertissement” stilistici che sembrano usciti da pellicole in bianco e nero. Armadi che nascondono un interno a specchio (come i grandi mobili-bar di un tempo). Tavoli tondi in misure diverse, day-bed in pelle… Ogni dettaglio metallico è rigorosamente cromato: dalle maniglie alle strutture di scrittoi ed appoggi per le valigie”. Signor Filippetti, cos’è per Lei il lusso? “Il vero lusso oggi è riuscire a dimenticarsi tutto ciò che di sgradevole ci porta la vita quotidiana: dalle piccole mancanze di attenzione alla diffusa mancanza di buone maniere, dall’omologazione all’appiattimento culturale. Il vero lusso per una persona oggi è sentirsi in pace con sé stessi, e al centro delle attenzioni altrui”. E la mission di un cinque stelle in riva al mare? “E’ la totale assenza di un “sensazionalismo” ormai diffuso, che dovrebbe far crescere la percezione di distacco, di vera vacanza. Un ritorno all’autenticità, a quei ritmi rilassati che caratterizzavano il Bel Paese negli anni Sessanta, lontano da effetti speciali o toni urlati. Per chi fa questo mestiere da sempre c’è un’attenzione eccessiva negli elementi “hardware” dell’ospitalità. Questo perché la classificazione degli hotel è regolamentata in questo senso. Forse è arrivato il momento di mettere in discussione tale classificazione. Le stelle non contano, se i servizi non sono all’altezza. I servizi sono l’elemento umano dell’hotellerie, il software sui cui si dovrà vincere la sfida futura per un nuovo modello di ospitalità”. di Paolo Duranti





UN SUCCESSO IMPRENDITORIALE: “ABRUZZO ECONOMIA E FORMAZIONE” SI INTEGRA CON “MONDO LAVORO” Un esempio di come si possono superare brillantemente le crisi aziendali

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’ un momento in cui l’investimento pubblicitario – che, si sa, consente all’Editore di sopravvivere - si è fortemente contratto. Due periodici - “Mondo Lavoro” e “Abruzzo Economia e Formazione” - che intervengono quali strumenti informativi e formativi sui processi di comunicazione dell’economia delle regioni Marche e Abruzzo. Che dunque adempiono a una funzione strategica in materia di “comunicazione” nella filiera del sistema economico di due regioni. Periodici che erano destinati a dover rivedere i propri business alla luce della caduta dei ricavi. La lungimiranza di due editori non solo ha evitato la caduta ma attraverso l’integrazione delle due testate ha favorito il rilancio in termini di tiratura, ampliamento della diffusione territoriale, arricchimento di contenuti. In definitiva, le due

testate integrano i ricavi riducendo i costi fissi delle singole strutture. Un valido esempio di come aziende di piccole dimensioni attraverso lungimiranza, disponibilità e abilità nel saper comunicare ed innovarsi possono uscire con successo dalla crisi addirittura rendendo il prodotto più ricco e funzionale. Integrandosi, ciascuno dei due mensili ha dovuto compiere dei sacrifici in termini di immagine di posizionamento sul mercato e di struttura. Si sono raccolti i punti di forza dei due periodici e si è configurato un nuovo prodotto che raccoglie i valori che a tutt’oggi ogni singola testata ha voluto esprimere con la propria attività giornalistica e redazionale. Artefici del successo la famiglia Guidi, editori di Mondo Lavoro, e Donato Parete, per Abruzzo Economia e Formazione. Un premio alla loro intraprendenza.


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LAVORO&FORMAZIONE

PROGETTO EXTENDER IN CONFINDUSTRIA CHIETI Strumento concreto per lo sviluppo internazionale delle imprese, punto di riferimento per affrontare la sfida della competitività...

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onfindustria Chieti, sempre attenta ai processi economici di espansione, ha ospitato ad aprile un seminario di orientamento e indirizzo per le imprese sul Progetto Extender, strumento concreto di sostegno all’internazionalizzazione delle attività economiche. Ad introdurre l’argomento Gianfranco Esposito, responsabile Area Internazionalizzazione Confindustria Chieti, alla presenza di Luigi Lazzaro, consigliere delegato per l’Internazionalizzazione di Confindustria Abruzzo, di Ottorino La Rocca, vicepresidente di Confindustria Chieti e responsabile della Commissione Consultiva Area Internazionalizzazione e di Donato Di Gaetano, Area Politiche Industriali, Europa e Internazionalizzazione di Confindustria. Il momento di crisi economica, che riduce il valore delle esportazioni, richiede da parte del mondo imprendito-

Valagro: esempio e modello di sviluppo internazionale

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ttorino La Rocca vicepresidente di Confindustria Chieti, è presidente di Valagro spa azienda leader mondiale nella produzione e commercializzazione di fertilizzanti speciali, con sede ad Atessa. Esempio di sviluppo internazionale d’impresa, Valagro spa oltre al mercato italiano, presidia il mercato mondiale attraverso una valida rete commerciale e distributiva. In alcuni Paesi del mondo Valagro opera direttamente con delle controllate (Spagna, Grecia, Messico, Colombia, Brasile…) mentre nel resto del mondo si avvale di distributori locali.

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MONDO LAVORO

Da sinistra Gianfranco Esposito, responsabile Area Internazionalizzazione Confindustria Chieti e direttore generale Sia. A destra Donato Di Gaetano, Area Politiche Industriali, Europa e Internazionalizzazione Confindustria, ideatore di Extender

riale, l’utilizzo di mentalità nuove e nuovi mezzi per ampliare i confini del proprio orizzonte e saper comprendere appieno opportunità e modalità del grande mercato globale. L’associazione industriali invita le imprese a non restare nei confini ristretti di un ambito regionale o nazionale, ma a guardare al mercato estero, non solo limitatamente alle esportazioni. L’incitamento è a pensare allo sviluppo internazionale come crescita dell’azienda, a privilegiare strategie di apertura e favorire l’internazionalizzazione come cultura. A tal fine risulta fondamentale lo strumento Extender, presentato in tutta la sua valenza pratica e nelle modalità di utilizzo da Donato Di Gaetano, che lo ha ideato, mettendo a disposizione dello sviluppo delle imprese e dell’innovazione le sue conoscenze dei mercati internazionali. Nato nel 2003, dalla collaborazione tra Confindustria, Ministero Affari Esteri, Ice, Unioncamere e Assocamerestero, Extender consiste in una piattaforma che raccoglie e indirizza informazioni segnalate dalle reti delle Istituzioni italiane all’estero (Ambasciate, uffici Ice, Camere bilaterali). È un sistema informativo che, grazie ad una mirata e rapida diffusione

delle opportunità esistenti sui mercati esteri, favorisce la partecipazione delle aziende a progetti e gare, con l’obiettivo di generare una migliore relazione tra le reti italiane all’estero, il territorio e le imprese, specie quelle piccole e medie, che spesso non hanno una struttura organizzativa in grado di raccogliere sistematicamente le informazioni necessarie per affrontare con successo la competizione internazionale. Le informazioni veicolate dalla piattaforma riguardano tender per lavori, forniture e servizi all’estero, early warnings, richieste di collaborazione industriale e processi di privatizzazione, rapporti settoriali strategici e nuovi campi di applicazione. La tecnologia internet permette alle “antenne” presenti nei Paesi esteri di aggiornare in modo diretto e rapido la banca dati. Tutte le informazioni inserite sono disponibili per le imprese attraverso il sito di Extender (accessibile anche dal sito di Confindustria Chieti) in cui le stesse possono registrarsi, specificando i Paesi e i settori di interesse, così da consentire al sistema di segnalare le informazioni corrispondenti a quanto manifestato, attraverso una mail di notifica. di Emanuela Gennaioli




LAVORO&FORMAZIONE

D.LGS. 231/2001 DALLA NORMA AL MODELLO Il D.Lgs. 231/2001 segna una svolta nel sistema italiano introducendo il principio della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. Aziende ed enti sono chiamati a mutare procedure di gestione e a dotarsi di nuovi modelli organizzativi...

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esponsabilità amministrativa dell’Impresa: Decreto 231/01 e modello gestionale” è il titolo del seminario formativo che è stato ospitato ad aprile dal centro congressi della Camera di Commercio teatina, organizzato da Si&T e Confautonomi di Chieti. Numerosa e rappresentativa la presenza di imprese dell’intero territorio

Confautonomi divisione Si&T

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i&T Soluzioni per le Imprese e il Territorio, con sede a Chieti, è una divisione Confautonomi (presieduta da Goffredo Pavone, nella foto a destra), associazione di professionisti e imprese di rilevanza nazionale, volta allo sviluppo degli associati e del territorio. Si&T nasce dall’aggregazione di professionisti con pluriennale esperienza nella consulenza organizzativa, maturata presso numerose aziende e i più importanti enti pubblici.

Nella foto, da sinistra Antonietta Maciulli (consulente senior), Andrea Pavone (avvocato, responsabile team legale) e Alessandro Pavone (responsabile divisione Si&T di Confautonomi)

Sala conferenze della Camera di Commercio di Chieti, folta platea al seminario formativo sul Dlgs. 231/2001 organizzato e tenuto nel mese di aprile da Si&T Confautonomi

abruzzese, spinte dall’attualità e dall’urgenza di adeguarsi ad un decreto che per molti versi segna una rivoluzione. Il seminario, che si è configurato come un momento di formazione vera e propria con rilascio di attestato di partecipazione, è stato tenuto da Alessandro Pavone, responsabile e coordinatore delle attività Si&T, Andrea Pavone e Gianluigi Di Tizio, membri del team legale Confautonomi/Si&T. Con questo incontro, spiega Alessandro Pavone, si è voluto dare ampia visione e introduzione di una normativa complessa, dal vastissimo campo di applicazione, con lo spirito di diffondere l’idea di un sistema di gestione ai sensi del Dlgs. 231/01, integrabile con il sistema sicurezza e qualità di un’azienda. Andrea Pavone e Gianluigi Di Tizio illustrano la norma e i risvolti in termini applicativi per gli enti coinvolti, affrontando i principi normativi, l’analisi dei rischi, i risvolti processuali e le diverse modalità operative da implementare per la loro prevenzione. Con il Dlgs. 231/01 la normativa italiana si adegua ai sistemi europei e anglosassoni e risponde a fenomeni patologici sem-

pre più frequenti in un contesto di mercato globalizzato, stabilendo il principio della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche. Addottare il modello 231, spiegano i relatori, significa adoperare un modello organizzativo, integrabile con quelli eventualmente già esistenti all’interno degli enti, che si configura come un atto di trasparenza, una garanzia di efficienza e di rispetto della legalità e rappresenta un valido esimente da esibire in caso di processo penale, atto ad evitare sanzioni per l’ente e per gli amministratori. Il complesso di norme, regole, prescrizioni e divieti che l’azienda sceglie di darsi applicando un modello adeguato alla norma, può essere gestito attraverso “Vittoria Rms”, software gestionale web oriented ideato da Si&T e presentato nel seminario. Pensato come sistema per la gestione del rischio è utilizzabile nella gestione di tutti i vincoli e gli adempimenti normativi (sicurezza, ambiente, qualità…) al fine di ottenere una risposta efficace e concreta, in un approccio integrato, sia a livello gestionale che operativo. di Emanuela Gennaioli MONDO LAVORO

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Assessorato al Sistema Formativo e Lavoro

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LAVORO&FORMAZIONE

AD UNICAM LE “GIORNATE PER LA COLLABORAZIONE UNIVERSITARIA “ITALO-ARGENTINA” L’Università di Camerino ha ospitato, dal 17 al 19 maggio scorsi, le “Giornate per la collaborazione universitaria Italo-Argentina”, promosse in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e il Consorzio Universitario Italiano per l’Argentina, nell’ambito del Bicentenario dell’Indipendenza dei Paesi Latino-Americani

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’iniziativa, alla quale ha preso parte una delegazione argentina composta da dodici Università, ha preso il via il 17 maggio a Roma con una cerimonia inaugurale che si è svolta presso il Ministero degli Affari Esteri. Il 18 maggio i partecipanti si sono trasferiti a Camerino, presso la Sala degli Stemmi di Palazzo Ducale, per sviluppare i temi della formazione dottorale, del trasferimento tecnologico e della formazione specialistica. L’evento si è concluso il giorno seguente ad Ascoli Piceno, nella sede della Scuola di Architettura e Design di Unicam, con un incontro incentrato sulle attività che la Scuola svolge in collaborazione con Atenei argentini. “L’Università di Camerino e il Consorzio Universitario Italo Argentino (CUIA), presieduto dall’Ateneo camerte nella persona del Magnifico Rettore, Professor Fulvio Esposito – ha dichiarato il Professor Claudio Pettinari, Delegato del Rettore Unicam per le Relazioni internazionali – hanno accolto con entusiasmo l’invito a realizzare questa iniziativa proponendo al Ministero degli Affari Esteri un evento finalizzato al rafforzamento e all’implementazione della collaborazione tra Atenei italiani ed argentini. Siamo molto soddisfatti – ha prose-

guito il Professor Pettinari – di poter affermare che si è trattato dell’unico evento che il Ministero degli Affari Esteri ha organizzato insieme ad un Ateneo e dell’unica iniziativa italiana promossa dal CUIA in occasione del bicentenario”. Alla prima giornata, che si è tenuta a Roma presso la Sala “Aldo Moro” del Ministero degli Affari Esteri, hanno preso parte, fra gli altri, l’On. Vincenzo Scotti, Sottosegretario agli Affari Esteri, il Min. Plen. Norma Nascimbene de Dumont, Incaricata d’Affari a.i. dell’Ambasciata Argentina in Italia, l’Ambasciatore Raffaele Campanella della IILA, il Professor Fulvio Esposito, Presidente CUIA, il Min. Plen. Francesco Maria Greco, Direttore Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale del Ministero degli Affari Esteri. Ha moderato il dibattito Daniele Renzoni, Direttore di RAI Interna-

tional. Nella mattinata del 18 maggio a Camerino, dopo il saluto del Magnifico Rettore Unicam, Professor Fulvio Esposito e delle Autorità, il Professor Claudio Pettinari ha introdotto i lavori. Sono seguiti numerosi ed interessanti interventi. Nella giornata conclusiva i partecipanti si sono trasferiti ad Ascoli Piceno, presso il Convento dell’Annunziata e, dopo il saluto del Direttore della Scuola di Architettura e Design, Professor Umberto Cao, e delle Autorità, sono state illustrate le attività di collaborazione della Scuola di Architettura Unicam con numerosi Atenei argentini.

www.unicam.it

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“CI VEDIAMO ALL’EXPO DI SHANGHAI” La Regione Marche è da sempre molto attiva nel perseguire una forte strategia di internazionalizzazione. Ne parliamo con il Presidente Spacca, che ci illustra anche i prossimi obiettivi a sostegno delle piccole e medie imprese

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residente, quali sono le strategie adottate dalla Regione in materia di internazionalizzazione? “La Regione Marche, nel triennio 20072009, ha voluto rafforzare la sua presenza sullo scenario internazionale. Lo imponevano tre esigenze: accompagnare concretamente gli operatori economici e commerciali delle Marche nella loro vivace ed accresciuta presenza all’estero; difendere sui mercati internazionali il sistema economico locale dall’agguerrita competizione dei sistemi economici regionali italiani, una concorrenza divenuta sempre più aggressiva; contribuire all’affermazione di una vera e propria comunità di marchigiani a livello internazionale, capace di cooperare affinché il processo di internazionalizzazione economica in atto sia più agevole e si fondi anche su una comune identità culturale”. Quali risultati sono stati raggiunti? “Nel corso della legislatura appena conclusa, alla Regione Marche è stata affidata nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni la responsabilità del coordinamento delle regioni italiane nei settori delle attività produttive e dell’internazionalizzazione; delega, questa, che ci ha consentito di sviluppare un ruolo di forte spinta delle attività verso l’estero realizzate in stretto collegamento con Ministeri, Ice e sedi diplomatiche estere. Questa è stata una grande opportunità ben utilizzata dall’ente. Ricordo che le Marche sono state inoltre la prima Regione italiana a dotarsi di una normativa regionale in materia, che ha unificato in un’unica grande struttura amministrativa regionale le funzioni e le competenze che si riconducono alle relazioni internazionali e ai processi di internazionalizzazione con quelle in materia di Turismo, Commercio e Cultura. In questi ultimi anni la Regione

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Gian Mario Spacca Presidente Giunta Regione Marche


Marche ha sottoscritto all’estero oltre 20 accordi di cooperazione economica con Istituzioni pubbliche ed Enti; altri ne sono stati promossi a favore di qualificati soggetti che operano nel comparto dell’internazionalizzazione, accordi che hanno facilitato l’apertura e il posizionamento nei rispettivi mercati. Di particolare importanza sono stati gli accordi con la Provincia cinese dello Jiangsu (2009), realizzato nell’ambito dell’intesa intergovernativa Italia-Cina; con la Federazione delle Camere di Commercio ed Industria della Russia (2008); con il Sebrae ed alcuni Stati del Brasile nei settori del legno e della meccanica (2008); con la Provincia argentina di Santa Fé (2008) e, infine, con la Camera di Commercio di Dubai (2008)”. E i prossimi obiettivi? “Il Consiglio Regionale ha approvato un documento di indirizzo program-

matico per il triennio a venire, al fine di rendere la programmazione sempre meglio definita nei suoi obiettivi strategici. I programmi di attività promossi e realizzati dalla Regione, con il concorso di Camere di Commercio, Aziende Speciali, Ice, Confindustra, Confapi e associazioni degli artigiani, sono rivolti principalmente verso Russia, Cina, India, Brasile ed Emirati Arabi, aree di mercato che offrono opportunità crescenti. In questo momento, in particolare, siamo impegnati per la missione all’Expo di Shanghai, dove le Marche dal 1° al 15 giugno avranno uno stand ad alto contenuto tecnologico ispirato alle Winx. Sarà un’opportunità unica per le Marche di presentarsi al mondo nella loro veste migliore. In occasione del IV Centenario della morte di Padre Matteo Ricci inoltre la Regione Marche ha realizzato in Cina la Mostra “Incontro di civiltà nella Cina dei Ming”.

L’esposizione ricostruisce gli eventi e ripercorre le orme del gesuita maceratese, primo europeo a costruire un solido ponte culturale tra Occidente e Cina, aprendo al mondo il grande Paese sul finire della dinastia Ming. Dopo il grande successo di pubblico e di critica ottenuto a Pechino, la seconda tappa è stata inaugurata a Shanghai il 2 aprile. Poi sarà la volta di Nanchino (Nanjing Museum), dal 4 giugno al 25 luglio 2010. Condividendo in pieno la lezione che Padre Ricci ci ha dato e che addirittura ispirò la politica del ping–pong di Kissinger all’epoca della guerra fredda, sono infatti convinto che la cultura sia un passpartout per le relazioni internazionali”. Quali strumenti avete a disposizione? “Nonostante il periodo di notevole difficoltà economica e finanziaria, le risorse assegnate al comparto sono rimaste MONDO LAVORO

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pressoché invariate, proprio per proseguire nell’azione di sostegno alle imprese. La funzione della Regione Marche è stata e vuol essere quella di coordinamento, accompagnamento, sostegno nei mercati esteri. Resta basilare la funzione della formazione, per la quale molto si è fatto in questi anni, ma ancora molto resta da fare. Il sostegno alle

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fiere ha rappresentato l’attività preminente della Regione Marche, dal punto di vista sia economico che organizzativo. Nel periodo gennaio 2007-febbraio 2010 abbiamo promosso, direttamente o ricorrendo al Sistema Camerale, 49 manifestazioni espositive sostenendo finanziariamente 1.021 aziende, 717 delle quali di piccole o piccolissime di-

mensioni. Consistente è stato inoltre il sostegno finanziario all’attività dei Consorzi: nel triennio 2007-2009 ne sono stati coinvolti 65, per un totale di 1.442 aziende. La Regione Marche, infine, in collaborazione con il Sistema Camerale (in particolare Marchet, Azienda speciale della Camera di Commercio di Ancona) ha accompagnato l’attività


di internazionalizzazione delle imprese marchigiane con due concreti strumenti: i desk e lo Sprint Marche”. Qual è la funzione dei desk? “I desk svolgono una preziosa attività di raccordo tra la domanda e l’offerta dei rispettivi Paesi, assicurano un’informazione puntuale e svolgono assistenza tecnica e prima accoglienza

alle imprese. Le Marche sono presenti con desk ed uffici di rappresentanza in Cina, Russia, Emirati Arabi Uniti, India, Sud Est Europa, America Latina, Nord Africa e Croazia”. E Sprint Marche? “Lo sportello per l’internazionalizzazione (Sprint Marche) è stato affidato alla gestione di Svim–Sviluppo Marche

Spa, che opera in stretto raccordo con il Sistema Camerale e con Ice-SaceSimest, su direttive della Regione Marche. Il portale www.sprintmarche.it è stato completamente rinnovato nella struttura e nei contenuti ed è tornato operativo nel febbraio 2010. Si configura come un vero e proprio front-office dell’intero sistema”. Chi sono i protagonisti dell’internazionalizzazione sul territorio e come si coordinano? “In breve tempo Sprint, con i desk e le relative banche dati, costituirà un sistema di rete di grande valore. In questi anni la collaborazione con l’Agenzia Regionale di Sviluppo (Svim) è stata molto proficua. In ogni caso, centrale resta sempre la funzione dell’impresa”. Parliamo del Marchio Luxury Marche. “Economia, cultura, offerta turistica, tipicità e territorio sono stati accomunati come risorse sotto un unico marchio a livello mondiale, Luxury Marche, The Best of Made in Italy. Il brand della Regione Marche valorizza e promuove l’alta qualità delle produzioni marchigiane, vera eccellenza del Made in Italy”. Qual è la valenza dell’Iniziativa Adriatico Ionica? “Il 2014 è il termine per costituire la Macro-Regione Adriatica, fissato nel corso della Riunione del Consiglio dell’Iniziativa Adriatico Ionica ad Ancona il 5 maggio scorso. La costruzione di una macro-regione è tra i principali contenuti della Dichiarazione di Ancona e segue quella firmata esattamente 10 anni fa, nella stessa sede di Palazzo degli Anziani che decretò la nascita dell’Iniziativa Adriatico Ionica. La Macro-Regione Adriatica è un progetto di cooperazione finalizzato alla sicurezza, stabilità, coesione e prosperità dell’area del bacino Adriatico Ionico e di interconnessione tra istituzioni, fondi e normative, su aree tematiche come infrastrutture, turismo, cultura, ambiente, sviluppo rurale, gestione delle coste, rapporti tra Università”. di Alberto Tenan

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SPRINT MARCHE, UNO SPORTELLO SEMPRE APERTO. Funzionalità, opportunità, condivisione. Lo Sportello Regionale per l’Internazionalizzazione delle imprese è a disposizione degli operatori di qualsiasi settore, per mostrare opportunità, fornire informazioni. Mettiamo le idee e le nostre migliori energie per favorire le collaborazioni con l’estero, le esportazioni, gli accordi, e per attrarre investimenti verso le Marche.


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LE MARCHE INCONTRANO LA SERBIA Consolidare la cooperazione economica e istituzionale tra Marche e Serbia. E’ questo uno degli obiettivi del progetto di cooperazione TISAF, della Regione Marche cui hanno collaborato Marchet, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Ancona per l’internazionalizzazione delle Pmi e SVIM, Società Sviluppo Marche

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rimo appuntamento del progetto che punta a sostenere la crescita competitiva dei sistemi industriali per migliorare l’integrazione e la cooperazione tra le imprese manifatturiere dell’area adriatica, è stato l’incoming di imprenditori serbi dei settori tessile e abbigliamento, alimentare, mobile, medicale, turistico ed edile. La delegazione serba, guidata dal Ministro dell’Economia e dello Sviluppo Regionale Mladan Dinkic, era composta oltre che da imprenditori, anche da esponenti dei Ministeri dell’Economia e della Cultura, dell’Agenzia SIEPA per gli investimenti, dell’Agenzia dello Sviluppo economico, nonché degli istituti di credito e assicurativi statali. Durante l’iniziativa, svoltasi alla Rotonda di Senigallia e articolata in incontri business to business e in un Focus economico sulla Serbia, sono stati sottoscritti due Desk in Sud Est Europa Kneza Milosa 25, 11000 Belgrado Tel: +381 0113065614 Fax: + 381 0113065616 desk.sudesteuropa@marchet.it Referente: Bratislav Krkic Marchet P.zza XXIV Maggio, 1 60124 Ancona Tel: +39 071 2072913 marchet@an.camcom.it www.marchet.it

importanti accordi tra le Marche e il Paese balcanico. Il primo, firmato dal vice premier serbo Mlađan Dinkić e dal vice presidente della Giunta regionale delle Marche, Paolo Petrini rafforza e formalizza le tante relazioni già in essere tra il sistema Marche e la Serbia. Il secondo, di carattere tecnico, firmato dall’amministratore di Svim, Gianni Giaccaglia e da Ivica Ezdenci - direttore dell’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo territoriale serba. Le basi per una salda collaborazione tra Marche e Serbia erano già state gettate lo scorso autunno durante una missione esplorativa cui ha fatto seguito l’apertura a Belgrado del desk regionale gestito da Marchet. Prossimo appuntamento sarà a fine giugno 2010 (22-23) quando una delegazione imprenditoriale e istituzionale marchigiana andrà in visita nel Paese balcanico per incontrare un gruppo di imprenditori serbi appositamente selezionato. La missione darà seguito agli incontri b2b, svolti nei giorni scorsi a Senigallia tra aziende locali e serbe a cui hanno partecipato circa 60 operatori marchigiani. Le imprese partecipanti si sono dette soddisfatte per la qualità degli incontri e per le giornate di lavoro che hanno offerto un’analisi dell’evoluzione e delle prospettive del mercato serbo. Incrementare le relazioni con la Serbia è particolarmente importante dato che

lo Stato ha in essere un accordo di libero scambio con la Federazione Russa, in virtù del quale ha libero accesso, in esenzione da dazi doganali, a un mercato di 150 milioni di persone. Inoltre, l’entrata in vigore dell’accordo di stabilizzazione ed associazione (ASA) stipulato tra Serbia e Unione Europea comporta una serie di agevolazioni che garantiranno un notevole vantaggio competitivo agli investimenti e alle partnership con imprese serbe. La Serbia nel 2009 ha firmato l’Accordo di libero scambio con gli Stati dell’Associazione europea di libero scambio (EFTA) e l’Accordo di stabilizzazione e associazione ASA con l’UE. Inoltre ha sottoscritto l’accordo di libero scambio con la Russia e firmato gli accordi di libero scambio con Bielorussia e Turchia.

MONDO LAVORO

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IMPRESE

PROMUOVERE LE ECCELLENZE È UNA VOCAZIONE DELLA EX.IT L’Azienda è “specializzata” nel portare i prodotti del territorio nelle fiere più importanti del mondo, far conoscere le nostre aziende e sostenerle nell’internazionalizzazione

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a EX.IT è l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Macerata, il cui maggiore impegno consiste nella promozione delle attività di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese del Maceratese Questo impegno si esplica attraverso più linee di intervento: la promozione, l’informazione, l’assistenza e la formazione. I servizi resi alle imprese si attuano con la partecipazione a fiere ed eventi, l’organizzazione di missioni commerciali, l’accoglienza alle delegazioni estere e l’organizzazione di convegni e seminari. La EX.IT opera anche nella rete europea Enterprise Europe Network attraverso l’ Eurosportello di Ascoli Piceno, capofila della rete nelle Marche. E’ la più grande rete comunitaria in termini di estensione geografica coprendo più di 40 paesi del mondo, nata al fine di favorire la crescita e l’integrazione delle piccole e medie imprese locali nel Mercato Unico, di rafforzare la competitività delle imprese europee nei mercati internazionali e di accrescere il loro potenziale innovativo. I servizi di informa-

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MONDO LAVORO

zione e assistenza a disposizione delle aziende offerti dalla EX.IT riguardano informazioni su Paesi e mercati esteri; ricerca partner commerciali e opportunità d’affari; informazioni sui partner esteri attraverso visure, rapporti di affidabilità commerciale, bilanci aziende estere; informazioni sulla normativa e sulla legislazione comunitaria e sulla sua applicazione in Italia e negli altri paesi europei, nonché sulle politiche, sui programmi e i finanziamenti diretti alle PMI; formazione sulle principali tematiche del commercio internazionale. Le linee guida per il 2010 Le linee guida delle attività di EX.IT per il 2010 si concentreranno, soprattutto in occasione delle fiere in Italia e all’estero, nella realizzazione di stand istituzionali che servano di promozione per tutto il territorio. Questo perché le aziende che espongono i loro prodotti “sentano” il sostegno di tutto il sistema provinciale. Dall’altro lato, il visitatore può così rendersi meglio conto che dietro quel prodotto di eccellenza che è andato ad ammirare c’è tutto un patrimonio di cultura, di arte, di paesaggi, di architettura che ha fatto da stimolo alla creatività dello stilista che ha dato vita a un modello perfetto. I nostri però sono per lo più prodotti di nicchia, per cui quando si partecipa alle fiere è necessario che le aziende siano più numerose per poter fare per così dire “massa critica” di fronte all’operatore economico. E’ per questo che abbiamo stimolato i rappresentanti delle associazioni di categoria e i consorzi all’esportazione a sensibilizzare i propri associati e quindi tutte le aziende a partecipare alle fiere inserite nel programma promozionale del 2010. Ma potrebbero essere anche gli stessi imprenditori a sensibilizzare la EX.IT sull’opportunità di essere presenti, magari nel prossimo anno, in altre manifestazioni fieristiche di loro interesse. Anche per l’anno in corso sono confermate le risorse destinate alle banche

Presidente Luca Bartoli

dati informative di settore, alle attività di consulenza svolte attraverso consulenti esperti per i quesiti più complessi e all’organizzazione di seminari destinati alle aziende. Per quanto riguarda la formazione, già da anni si è attivata la sensibilizzazione degli imprenditori sul come operare nei mercati esteri. Quest’anno si cercherà di intercettare gli argomenti di maggiore interesse per il sistema imprenditoriale locale e in particolare le novità normative, le possibilità di finanziamenti, i focus dei mercati, il marketing ecc. Sarà comunque di fondamentale importanza per l’attività di quest’anno il Protocollo di intesa che EX.IT ha firmato con la Provincia di Macerata e con la stessa Camera di Commercio maceratese per la promozione del sistema produttivo e delle eccellenze del territorio. Tutti e tre gli enti si sono impegnati “ad espletare azioni congiunte volte al sostegno, alla valorizzazione


e alla promozione fuori del territorio provinciale delle piccole e medie imprese locali, favorendone il processo di penetrazione nei mercati esteri”. Contestualmente, i rispettivi presidenti hanno espresso “la volontà di realizzare una sempre più efficace, efficiente e sinergica collaborazione sul fronte della promozione territoriale e dell’internazionalizzazione, a favore dell’intero comparto produttivo locale”.

Fiere ed eventi Calzature/Pelletteria Consumexpo Mosca Moc Monaco

2 edizione

M. Autonoma Almaty-Kiev-Pechino-Hong KongMosca-Abu Dhabi-Etiopia- Siria 2 edizione Shoes from Italy Tokyo

2 edizione

Micam Milano

2 edizione

Argenteria, Articoli da Regalo House and Gift San Paolo Brasile Abbigliamento Moda Italia Tokyo

2 edizione

Cpm Mosca

2 edizione

Magic Las Vegas

2 edizione

Agroalimentare Cibus Parma Sial Parigi Merano Wine Festival Artigianato Artigiano in Fiera Milano Oro di Roma Metalmeccanico Ifat Monaco EVENTI Sfilata di Moda Pechino in occasione dellʼinaugurazione Mostra P.Matteo Ricci ed EXPO 2010 Serata di gala al Westin Grand Frankfurt Hotel in occasione della MUSIKMESSE di Francoforte “Macerata in Europa” Parlamento Europeo Bruxelles - iniziativa di promozione del territorio e delle imprese in collaborazione con la Provincia

Le Fiere più significative Alcune importanti fiere si sono già svolte con ottimi risultati e grande soddisfazione delle aziende partecipanti. Per tutte ricordiamo che in occasione dell’apertura delle celebrazioni per il IV centenario della morte del missionario maceratese Padre Matteo Ricci, il 6 febbraio a Pechino si è svolta una grande serata di gala allestita dalla Regione Marche e dal Sistema Camerale presso il Park Hotel di Pechino. EX.IT è stata impegnata in particolare nel coordinamento della sfilata di capi e di calzature marchigiane. Sono state 22 le aziende della regione del settore moda che hanno presentato il meglio della loro produzione facendo sfilare 15 modelli che indossavano le nostre creazioni. Erano presenti 29 rappresentanti delle aziende calzaturiere delle Marche. Complessivamente sono stati 472 gli invitati (rappresentanti del mondo imprenditoriale, opinion makers, operatori istituzionali e di business di Pechino) presenti alla cena di gala. Un grande successo ha avuto anche l’organizzazione il 25 marzo 2010 di una Serata di Gala presso il Westin Grand Hotel di Francoforte durante il periodo di svolgimento della fiera Musikmesse di Francoforte dedicata al mondo degli strumenti musicali, settore in cui la nostra provincia vanta imprese di rilevanza internazionale. La serata ha raggiunto l’obiettivo di far conoscere le bellezze del nostro territorio con tutte le sue eccellenze. Alle dieci aziende del settore musicale sono state affiancate diciassette aziende agroalimentari con la creazione di un menù particolare per la serata tutto a base di vini e prodotti tipici maceratesi. Vi hanno preso parte 250 ospiti, tra i quali numerosi operatori di altissimo profilo

del settore musicale, ben 18 importatori del settore agroalimentare oltre ad alcuni giornalisti. Proprio quest’ultima manifestazione ha confermato come l’abbinamento di prodotti industriali ed artigianali maceratesi di qualunque settore con l’enogastronomia costituisca un ottimo connubio di eccellenze e un ottimo motivo di attrazione; uno spaccato della provincia di grande appeal con riflessi anche dal punto di vista turistico. Il Desk di Sebenico EX.IT ha anche attivato a Sebenico, in Croazia, un Desk che promuove l’import-export delle aziende maceratesi. Si tratta di una vera e propria Agenzia, con una impiegata madrelingua, Maria Rita Baranovic, che cura gli interessi delle nostre imprese in una zona nevralgica per i territori della costa dalmata in grande sviluppo turistico. Il Desk offre servizi informativi di base in materia doganale, fiscale, valutaria, logistica, ecc. Fornisce anche informative relative ai vari settori merceologici rappresentativi del mercato croato e sulle manifestazioni fieristiche di maggior rilievo organizzate nel territorio.

EX.IT Azienda Speciale della Camera di Commercio di Macerata T. 0733 23 44 67 Fax 0733 234480 e.mail exit@mc.camcom.it

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IMPRESE ABRUZZO

LE IMPRESE INNOVATIVE CON IL MARCHIO ABRUZZO Il bando “Made in Italy”, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico, ha visto 13 aziende abruzzesi ottenere finanziamenti per 78 milioni di euro…

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inanziamenti per 638 milioni di euro, 429 progetti presentati, 4 mila imprese e centri di ricerca impegnati, 7 mila nuovi posti di lavoro per tecnici e ricercatori. Questi i numeri di “Made in Italy”, il bando per l’innovazione tecnologica messo in cantiere dal Ministero dello Sviluppo Economico, al quale il sistema economico abruzzese ha risposto con molte proposte progettuali e con 13 aziende che hanno ottenuto finanziamenti per un totale di 78 milioni di euro. Nelle pagine che seguono, vi presentiamo un focus su quattro di queste realtà produttive (Rustichella d’Abruzzo, Picchio, Konvergence e Ter) capaci, con le loro “idee”, di fare vera innovazione tecnologica.

Da sinistra Claudio Scajola, ministro dimissionario dello Sviluppo Economico e Alfredo Castiglione, assessore regionale dello Sviluppo economico, innovazione tecnologica e informatica

LA PASTA CONOSCIUTA NEL MONDO Per Rustichella d’Abruzzo, immersa nelle verdi colline vestine, l’arte di fare la pasta…

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a storia che si fonde con la tradizione. L’arte di fare la pasta viene tramandata dal 1924, quando Gaetano Sergiacomo decise di iniziare la produzione di pasta a Penne. Con la stessa passione i nipoti Gianluigi

Giancarlo D'Annibale

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e Stefania Peduzzi hanno continuato a portare avanti l’azienda. Il brand si rivolge ad una nicchia di mercato che predilige il prodotto artigianale, commercializzato in negozi specializzati. Intervistando l’a.d. Giancarlo D’Annibale ci rendiamo conto che gli elementi che caratterizzano l’azienda sono storicamente gli stessi: l’utilizzo delle migliori semole di grani duri selezionati; impasto con acqua pura di montagna, la trafila in bronzo; il processo di essiccazione che si compie lentamente e a bassa temperatura. Il marchio di qualità Rustichella abbraccia anche olio, dolci e salse. Sul mercato anche una linea biologica. Negli ultimi anni è stata forte la penetrazione negli Stati Uniti e nel Sud Est asiatico. di Valentina Desiderioscioli

Pass-world, la pasta funzionale Pass-world, ovvero sfruttare nuove tecnologie per la produzione di pasta funzionale. Il progetto è riuscito ad ottenere finanziamenti per circa 2,6 milioni di euro e vede impegnata Rustichella d’Abruzzo nel ruolo di capofila. Il progetto vedrà lo sviluppo di tre prototipi: pasta funzionale, pasta funzionale con vitamina B2 e quella arricchita di bacilli sporigeni ad attività probiotica.



IMPRESE

LA FERRARI MADE IN ABRUZZO Tre aziende (Picchio, Eta e Hph Consulting) per un’unica realtà capace di sviluppare vetture da corsa e da strada, dal foglio bianco al prototipo pre-serie…

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l richiamo al marchio di Maranello torna spesso nel corso della nostra intervista all’ingegner Francesco Di Pietrantonio. A cominciare dalle origini quando, neolaureato in Ingegneria meccanica all’Università di Bologna e chiamato dalla casa automobilistica simbolo del “made in Italy”, decise di rifiutare l’ambita proposta lavorativa. «Sicuramente una grande opportunità, ma avevo in mente un progetto ambizioso». Un progetto da sviluppare nel “suo” territorio, al confine tra la provincia di Ascoli Piceno e quella di Teramo. «L’idea di un gruppo di amici, appassionati per le quattro ruote, era quella di fare repliche di auto d’epoca. Il passo verso le super-car sportive fu breve, complice anche la col-

laborazione con Giotto Bizzarrini (imprenditore da sempre attivo nel settore, con un passato in Alfa Romeo, Ferrari e Lamborghini). Fu lui a disegnare il primo nostro prototipo, nel 1989». Nove anni più tardi il debutto in corsa del modello “Sr2”, interamente progettato e costruito da Picchio, e nel 2002 lo sbarco negli Stati Uniti, con la vittoria del campionato Grand Am. «Proprio allora - ricorda l’ingegnere - la Grand Am stava studiando un regolamento per una classe di auto chiamata Daytona Prototype. Il fatto che questa categoria fosse nuova e aperta a tutti i costruttori, si rivelò, per l’azienda, una sfida veramente interessante. Il terzo posto alla 24 Ore di Daytona ci ripagò subito degli sforzi fatti». Di successo in successo fino ad arrivare ai giorni nostri: «Da giugno torniamo nel Campionato Italiano Velocità

“Hi-Zev”, il meglio del nostro made in Italy per la mobilità ibrida

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Vetture progettate da Picchio Racing Cars. Molte hanno riportato successi in gare internazionali. Lʼazienda produce con il proprio marchio, su commessa di terzi e fornisce consulenza per team di Formula 1

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MONDO LAVORO

a ottenuto un finanziamento di circa 9,2 milioni di euro. Stiamo parlando di “Hi-Zev”, un mezzo predisposto per l’installazione di un propulsore totalmente elettrico o ibrido. L’obiettivo è quello di realizzare un veicolo innovativo, “zero emission vehicle”, “ultra low emission vehicle”, ad elevate prestazioni ed eco compatibile. Del partenariato del progetto fanno parte più di venti tra realtà imprenditoriali e soggetti di ricerca: oltre alle abruzzesi Picchio Racing Cars, Eta, Hph Consulting, figurano la marchigiana Rainbow (leader nell’animazione per bambini), il Polo per la mobilità sostenibile (Pomos) di Cisterna di Latina e un marchio storico del mondo del “racing”, Targa Florio.

Nella foto lʼingegner Francesco Di Pietroantonio, fondatore e presidente di Picchio Racing Cars

Montagna. Con la “E2”, nata da un accordo di collaborazione tecnica con l’Atr Group, puntiamo al podio». Ma Picchio non vuol dire solo “bolidi”. «In realtà le gare rappresentano la palestra dei nostri ingegneri, lo spunto per fare attività di ricerca e sviluppo. Quello che è conosciuto in misura minore della nostra realtà è la progettazione, lo sviluppo e costruzione di auto da corsa e stradali per conto terzi. Si rivolgono a noi i più importanti player dell’automotive, perché possiamo offrire l’insieme delle competenze fondamentali per creare una vettura, dal foglio bianco al prototipo pre-serie». In questo quadro si rivela fondamentale l’apporto di Eta (Ente tecnologia avanzata) e Hph Consulting. «Sono società a noi complementari». La prima è un vero e proprio laboratorio di ricerca ed ingegneria dell’automobile; l’altra è specializzata nell’information technology e nelle lavorazioni meccaniche di precisione. «Da due anni il team di giovani ingegneri e ricercatori, molti dei quali donne, non conosce soste. Adesso stiamo lavorando alla “Belumbury”, una citycar innovativa che si distinguerà per il design ricercato e per la propulsione che potrà essere ibrida, elettrica o termica». di Andrea Beato



IMPRESE

SOLUZIONI INFORMATICHE PER LA GRANDE DISTRIBUZIONE Konvergence, leader nelle soluzioni e servizi digitali per la Gdo con sedi in tutta Italia Konvergence nasce nel 2006 a Villanova di Cepagatti (Pescara), ma la sua storia e l’esperienza nelle soluzioni e nei servizi basati su tecnologie digitali per il mercato retail risalgono al 1992. Ad oggi l’azienda conta circa 100 dipendenti, sedi a Bologna, Milano, Ravenna, Campobasso, Roma e quella legale e amministrativa in Abruzzo. Il fatturato annuo si aggira intorno ai 12 milioni di euro, di cui il 65% proveniente dall’attività di assistenza e il restante legato alla vendita di soluzioni software. La significativa differenza in termini percentuali deriva dal rapporto di lungo periodo che caratterizza le collaborazioni con le aziende clienti: grandi nomi della Gdo quali Autogrill, Pam, Coop, Lombardini, per un totale di 12 mila casse sparse su tutto il territorio nazionale. Tradizionalmente Konvergence ha sempre lavorato nel mondo della grande automazione dei servizi della grande distribuzione, ma l’intuizione vincente è stata comprendere che i semplici registratori di cassa potevano diventare dei veri e propri personal computer, in grado di analizzare i

processi di vendita e rendere più snella la fase di riordino e gestione delle scorte. Secondo passaggio significativo è stato entrare nel mondo dei pagamenti, proponendo metodi alternativi al contante e fronteggiando il problema delle clonazioni. Ulteriore step è stato quello di rendere in grado il retail di seguire il cliente e di assisterlo oltre il processo di vendita, come nel caso del selfscanning, un sistema d’acquisto che si avvale dell’uso di lettori portatili di codici a barre, attraverso cui l’utente finale può monitorare gli acquisti ed essere avvisato su eventuali promozioni. In questo modo la fase di controllo viene disgiunta da quella di pagamento, che si riduce così all’assegnazione di un codice con cui si procede al saldo. Konvergence offre al retail la struttura e la metodologia per gestire l’intero “system value”, che ruota intorno al consumatore e il risultato è una crescente facilitazione dei processi di vendita, una gestione sicura dei flussi economici e la semplificazione delle operazioni all’interno dello “store”.

In alto Riccardo Bassi, amministratore delegato di Konvergence.

Speaky acutattile: l’assistente vocale intelligente

Konvergence offre all'azienda cliente i mezzi per gestire l'intero system value che ruota intorno al consumatore finale, per facilitare i processi di vendita e la gestione dei flussi economici e semplificare le operazioni nel punto vendita

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MONDO LAVORO

Una nuova piattaforma inclusiva di assistente intelligente vocale multicanale: è il frutto di una complessa multidisciplinarità, che attraverso una soluzione tecnologica innovativa intende superare il divario digitale che funge da barriera per molte persone e facilitare l’accesso al mondo informatico, soprattutto alle categorie deboli come i ciechi, gli ipovedenti, i disabili degli arti motori. Tredici partner concorrono alla realizzazione del progetto, tra cui Konvergence, in qualità di referente, e Media Voice, come primo proponente, azienda attiva nel settore dello sviluppo di soluzioni nell’ambito delle interfacce vocali, con competenza nella ricerca e nell’applicazione innovativa delle tecnologie del trattamento vocale computerizzato.


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IMPRESE

TER, INFORMATION AND COMMUNICATION TECHNOLOGY Presente a Pescara (nella nuova sede in via Albegna) e a Roma, propone soluzioni innovative in campo informatico. Partnership con i big del settore, tra cui Oracle Ibm e Microsoft...

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marzo scorso il traguardo dei venti anni di attività. Ter lo ha festeggiato ripercorrendo le tappe salienti della sua storia. L’azienda, guidata da Carlo Castellano, ha sede a Pescara e Roma ed è specializzata in soluzioni innovative in campo informatico. Una solida realtà italiana con clienti di rilevante importanza nazionale. «Nasciamo - racconta Castellano - come società impegnata in progetti sperimentali ad alto contenuto tecnologico. Caratteristica che ha consentito prestigiose collaborazioni con player quali Esa, Alenia Spazio, Fiat Avio, Infn Cnr e Siemens, condividendo con loro iniziative di spessore.». Col tempo, pur non perdendo la connotazione originaria orientata alla ricerca, la società ha iniziato a fornire anche un più ampio spettro di soluzioni, in particolare nel campo dell’informatica sanitaria ed ospedaliera, partendo dalla consulenza e progettazione, fino ad arrivare all’installazione, configurazione, collaudo finale ed assistenza dei sistemi proposti. «Il nostro obiettivo è creare valore attraverso moderne soluzioni Ict», il tutto potendo contare su un team di esperti professionisti (un totale di cinquantacinque dipendenti) che lavorano, da anni, nel settore della gestione ed organizzazione aziendale, dello sviluppo software e della consulenza. «La

Enrico Rotolo, direttore commerciale e marketing, negli uffici pescaresi di Ter

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MONDO LAVORO

Carlo Castellano, titolare Ter, e la sede adriatica dellʼazienda (foto Valerio Simeone)

nostra attività - specifica Enrico Rotolo, direttore commerciale e marketing - si suddivide in due macro aree: l’application value management, mirato alla gestione e alla valorizzazione dei sistemi dei nostri clienti. Più specificatamente la gestione dei sistemi e del parco applicativo, il supporto all’utente, la manutenzione correttiva ed evolutiva, il controllo dei rilasci applicativi, lo sviluppo di nuove applicazioni, la configurazione e integrazione di nuovi sistemi; dall’altro lato il facility management mirato alla gestione e ottimizzazione delle “facilities” dei clienti, come la fornitura di risorse, la gestione operativa, il fleet management, lo studio e la proposta di evoluzione della configurazione». Il fatturato in crescita (lo scorso anno tre milioni di euro, ndr) dimostra la capacità di Ter di mantenere e rafforzare i rapporti commerciali con aziende di altissimo livello e di proporre loro sempre nuove soluzioni di business. Ormai consolidate le partnership con Oracle Ibm e Microsoft, si punta ad ampliare ancor di più un portafoglio clienti che già vanta alcune tra le maggiori aziende del settore. di Andrea Beato

Pacs, sistemi adattivi di assistenza personalizzata

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n finanziamento di 2,5 milioni di euro per il progetto che intende realizzare un sistema integrato (dispositivi adattivi, di comunicazione, sistema informativo generale di supporto) attraverso cui consentire l’autorilevazione dei parametri vitali e di benessere di un paziente, in terapia presso la propria abitazione. Il dispositivo di misurazione è in grado di interagire attraverso le reti wireless, con un’architettura informativa di storicizzazione, analisi e instradamento delle informazioni ai diversi attori sanitari deputati all’attività di assistenza e cura in funzione di una scala di interpretazione della gravità del caso, pianificata sulla specifica scheda personale del paziente.



BANDI

LE OPPORTUNITÀ MARCHE ==>

POR MARCHE 2007/2013

• “Incentivi alle imprese per stabilizzazione dei contratti a termine” Contributi alle imprese che trasformano contratti di lavoro a termine in contratti di lavoro a tempo indeterminato (2.500 euro se full-time; il contributo diminuisce proporzionalmente alle ore se il contratto è part-time) • “ Bando di accesso al contributo regionale per il sostegno ai contratti di solidarietà difensivi per imprese escluse dal campo di applicazione della CIGS” Contributo pari ad ¼ del monte retributivo non dovuto a seguito della riduzione dell’orario di lavoro in favore delle imprese che hanno sottoscritto accordi collettivi nazionali SCADENZA 31/12/2010 • “ Contributi per il sostegno alla creazione di nuove imprese finalizzati a favorire l’occupazione” Contributo a fondo perduto (100% spese ammissibili MAX 7.500 euro) per la creazione di nuove imprese artigiane o commerciali (settore turismo) da parte di soggetti disoccupati, inoccupati, in mobilità o CIGS residenti in particolari ambiti territoriali. SCADENZA 15/07/2010 ==>

FONDI DI GARANZIA E ACCESSO AL CREDITO

• “Contributi alle PMI per la riduzione dei tassi di interesse sui finanziamenti erogati dagli istituti di credito convenzionati” • LEGGE 949/52 contributo in c/interessi per le operazioni di credito artigiano (finanziamento MIN 10.329,14 MAX 350.000 euro, tasso agevolato pari al 60% t.rif.) + contributo a fondo perduto “una tantum” pari a 1,5% del finanziamento se garantito da una cooperativa artigiana di garanzia. • LEGGE 240/81 contributo in c/canoni per le operazioni di locazione finanziaria da parte delle imprese artigiane (finanziamento MIN 10.329,14 - MAX 350.000 euro, tasso agevolato pari al 60% t.rif) + contributo a fondo perduto “una tantum” pari a 1,5% del finanziamento se garantito da una cooperativa artigiana di garanzia BANDO APERTO ==>

LEGGE 598/94 CONTRIBUTI IN CONTO INTERESSI:

• ” Agevolazioni per investimenti per l’innovazione tecnologica, tutela ambientale, innovazione organizzativa e commerciale e sicurezza sul lavoro” Riaperti i termini per la presentazione di domande di agevolazione a valere sulla normativa di cui alla L.27/10/94 n.598 art. 11, relativa al contributo in conto interessi, per innovazione tecnologica, tutela ambientale, innovazione organizzativa e commerciale, sicurezza sui luoghi di lavoro. A PARTIRE DAL 14/12/09 FINO A ESAURIMENTO FONDI ==>

PROVINCIA DI ANCONA

• “Contributi alle imprese di autoriparazione per la certificazione dei sistemi di qualità aziendale” Contributi a fondo perduto (50% delle spese ammissibili MAX 3.000 euro) a favore delle imprese esercenti attività di autoriparazione relative a interventi per la certificazione dei sistemi di qualità aziendale BANDO APERTO FINO AD ESAURIMENTO FONDI ==>

PROVINCIA DI PESARO-URBINO

• “Start-up imprese innovative” Contributi fino a 30.000 euro per acquisto immobilizzazioni materiali (40%) e non (100%) relative alla costituzione e l’avvio di nuove imprese innovative nel territorio della provincia di PU. Le spese devono essere sostenute e pagate a partire dal 16/12/09. SCADENZA 16/12/2010 O FINE ESAURIMENTO FONDI A cura di Aldo Bruno, Enrico Picchio, Michele Sasso, Alessandro Stecconi, Marco D’Ascanio Divisione Strategica e Finanza di Impresa - Gruppo Sida affariefinanza@sidasrl.it - Tel 07128521

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MONDO LAVORO

ABRUZZO ==> REGIONE ABRUZZO LEGGI: 1068/64-240/81-949/52 •“Contributi per le imprese artigiane” Contributi in c/interessi (spesa ammissibile max. 500.000 euro, contributo dal 25% al 100% tasso di riferimento) e in c/canoni (max 500.000 euro, dal 35% al 100% t.rif.) per attività di ammodernamento, ampliamento e ristrutturazione di immobili ovvero acquisti di macchinari o materiale. DAL 15 FEBBRAIO FINO AD ESAURIMENTO RISORSE ==>

REGIONE ABRUZZO

• “Fondo di garanzia per il microcredito” Fondo di garanzia al 50% per finanziamenti (MAX 10.000 euro) relativi a spese di avvio o consolidamento di micro attività imprenditoriali individuali e di lavoro autonomo. BANDO APERTO FINO AD ESAURIMENTO RISORSE • “Contributi per investimenti PMI – Bandi PIT” Contributo in c/capitale (MAX 50% spese ammissibili MIN 20.000 euro) a sostegno di programmi d’investimento delle PMI per progetti d’innovazione tecnologica, di processo, di organizzazione di servizi e di innovazione del sistema turistico. SCADENZA 14/06/2010 • “Attrazione nuove imprese nell’area cratere” Contributo in c/capitale (fino al 50% spese ammissibili), a sostegno della creazione di nuove imprese e di nuovi insediamenti attraverso l’apertura di nuove sedi operative, nell’area colpita dal sisma. SCADENZA 15/06/2010 ==> PROGRAMMA INTELLIGENT ENERGY-EUROPE II “Contributi per l’eco-innovazione” Sovvenzioni comunitarie (MAX 75% spese ammissibili) a favore delle PMI di Stati UE e EFTA, a sostegno di investimenti in efficienza energetica, energie alternative e rinnovabili, energia nei trasporti e altre iniziative integrate. SCADENZA 24/06/2010


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JIT ITALIA VESTE IL LAVORO La mission di JIT ITALIA è di vestire l’azienda, il suo team, il suo staff, la sua equipe

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iò che contraddistingue questa azienda è il saper convogliare in un sistema omogeneo i prodotti e i servizi delle aziende più prestigiose ed affermate nel settore dell’abbigliamento da lavoro, delle uniformi e delle calzature professionali. JIT ITALIA ha creato una piattaforma di aziende con specifiche professionalità in grado di soddisfare qualsiasi richiesta dei clienti, assecondandone l’esigenza di dialogare però con un unico interlocutore. Va da sé, quindi, che sono garantite le migliori prestazioni in termini di sicurezza e di qualità, grazie ai forti investimenti effettuati in Ricerca&Sviluppo e al pieno rispetto delle severe normative dettate in materia nel nostro Paese. Un altro aspetto nei confronti del quale si manifesta una particolare attenzione è costituito da un’efficiente assistenza post-vendita, a dimostrazione della grande professionalità che i clienti possono testimoniare. JIT ITALIA si rivolge a un mercato vasto ed eterogeneo del tessuto economico e produttivo, fino ad arrivare alla Pubblica Amministrazione. Tra i suoi clienti annovera industrie, strutture sanitarie, catene alberghiere, istituti di vigilanza,

Patrizia Galluppi - Dir. Comm.le

aziende di trasporti, ai corrieri, alle società di comunicazione e di organizzazione di eventi, alle società di handling. Per loro JIT ITALIA è un sicuro punto di riferimento, perché non è solo un fornitore competitivo di prodotti, ma di innovazione, assistenza e servizio.

I prodotti

comuni, ecc. Ma è soprattutto nel mondo dei servizi e della distribuzione che si avverte maggiormente il bisogno di un’”immagine ad hoc” che soddisfi anche vincoli normativi e di sicurezza: si pensi alla Grande Distribuzione Organizzata e agli innumerevoli punti vendita presenti sul territorio, anche di piccole dimensioni. Oppure al comparto alberghiero e della ristorazione, alle

Uniformi civili e militari Giubbini antiproiettile Divise sartoriali Abiti da lavoro Accessori e maglieria Giacche antifreddo e tecniche – Alta visibilità Abbigliamento sportivo (tute – felpe) Calzature militari, sanitarie, antinfortunistiche

JIT ITALIA Tel. 39.069034950 Fax 39.0690139541 info@jititalia.it - www.jititalia.it

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QUADRILATERO CORRE TRA MARCHE E UMBRIA Dopo il primo tratto aperto al traffico nel comune di Camerino, continuano i lavori lungo le principali dorsali umbro-marchigiane. Avanti anche il Piano di Area Vasta per il cofinanziamento delle opere viarie

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lavori del sistema infrastrutturale Quadrilatero per il potenziamento degli assi viari tra Marche e Umbria proseguono. “Siamo impegnati al massimo nella realizzazione delle opere e nell’attuazione del Piano di Area Vasta per il cofinanziamento – ha affermato il Presidente della Quadrilatero, Gaetano Galia – nell’obiettivo di portare a completamento entro il previsto 2013 le infrastrutture da anni attese in questi territori”. I cantieri sono aperti lungo l’intero percorso della Strada Statale 77 della Val di Chienti che collegherà Foligno alla costa adriatica presso Civitanova Marche. Gli scavi stanno avanzando a ritmo serrato in numerose gallerie. “Il progetto ne prevede 15 naturali da Foligno fino a Pontelatrave – ha spiegato Galia – per oltre 22 chilometri lineari (44 se calcolata la doppia canna). La galleria Varano, nel Comune di Serravalle del Chienti, è la più lunga con i suoi 3.455 metri. Ci sono poi 10 gallerie artificiali. Basti pensare che circa il 60 per cento delle opere sui 35 chilometri totali sono realizzate in galleria con applicazione delle normative più recenti”. L’investimento per il completamento di questa direttrice è pari a oltre 1 miliardo e 100 milioni di euro. Sullo stesso asse il 3 dicembre 2009 è stato aperto al traffico il primo tratto Pontelatrave–Collesentino, congiuntamente al tratto Anas che arriva allo svincolo di Sfercia, nel Comune di Camerino. La nuova variante a quattro corsie per circa 6 chilometri complessivi assolve a un significativo ruolo di decongestionamento del traffico veicolare, soprattutto di quello pesante. Entro la fine del 2010 apriranno anche i cantieri relativi al tratto di collegamento alla SS 77, che riguardano la Strada Statale 3 “Flaminia” da

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Foligno a Pontecentesimo per circa 5 chilometri. Proseguono i lavori anche nell’ambito del potenziamento della direttrice Perugia–Ancona, avviati ad inizio 2009. In particolare, i cantieri riguardano la Strada Statale 318 nel tratto umbro Pianello–Valfabbrica (8,5 km) e la Strada Statale 76 nei tratti marchigiani Fossato di Vico– Cancelli (7,6 km) e Albacina–Serra San Quirico (13,9 km). Gli interventi prevedono l’adeguamento della se-

zione stradale a quattro corsie per un investimento complessivo di 485 milioni di euro. “Sulla SS 318 – ha continuato Galia – si sta lavorando agli imbocchi delle gallerie “Della Donna”, “San Gregorio” e “Colle Maggio”, mentre è in fase avanzata il viadotto per lo svincolo di Valfabbrica. Sulla SS 76, la galleria più lunga ed impegnativa è la “Gola della Rossa” con i suoi 4 chilometri, per la quale si potranno avviare gli scavi una volta conclusa la ne-


cessaria attività di monitoraggio in corso per le interferenze con la linea ferroviaria”. Per quanto riguarda la Pedemontana delle Marche, tratto Fabriano–Muccia/Sfercia, il collegamento trasversale di oltre 42 chilometri che unirà da Nord a Sud le due dorsali umbro-marchigiane per un investimento di 300 milioni di euro, entro il 2010 si prevede di ottenere l’approvazione del progetto definitivo da

parte del Cipe. Passi in avanti anche per il Piano di Area Vasta, il modello innovativo che tramite risorse provenienti dai privati e dal territorio permette di contribuire al finanziamento degli interventi sui principali assi viari umbro-marchigiani. Il PAV prevede infatti che una quota dei finanziamenti necessari sia generata tramite nuovi insediamenti produttivi nelle cosiddette Aree Leader, adiacenti

e connesse alle infrastrutture viarie da realizzare. Queste Aree Leader saranno affidate in concessione attraverso gara pubblica. L’intervento dei privati avviene con il pagamento di canoni di concessione su tali aree, mentre il territorio partecipa trasferendo il nuovo gettito ICI degli immobili destinati alle attività produttive e con il contributo delle Camere di Commercio presenti sul territorio. Le Aree Leader già approvate dal Cipe sono otto e sono state progettate di concerto con il territorio per ospitare nuovi insediamenti produttivi, commerciali e di servizi. Si tratta di progetti che saranno affidati in concessione trentennale, a partire dal completamento delle attività propedeutiche e di costruzione (dai 3 ai 5 anni). Per tre aree poste in gara sono già stati prequalificati i concorrenti ed entro l’estate sono attese le offerte tecnico-economiche. Riguardano le aree di Fabriano, nella provincia di Ancona, e di Valfabbrica e Gualdo Tadino nella provincia di Perugia. A Fabriano sarà realizzata un’importante piastra logistica, snodo strategico che completerà il sistema infrastrutturale a servizio del distretto produttivo, per un investimento previsto di 34 milioni di euro. A Valfabbrica per un importo di 14 milioni di euro è prevista la realizza-

zione di un centro servizi dedicato alle aziende del settore tessile, realtà produttiva dell’area che raccoglie l’esperienza di artigiani e fasonisti. Infine a Gualdo Tadino, per rispondere alle esigenze del territorio, della mobilità e del traffico lungo le infrastrutture potenziate, è progettata un’area di servizio per rifornimento, ristorazione e shopping che possa servire la nuova SS 318 nei due sensi di marcia. Investimento previsto di 10 milioni di euro. Di recente è scaduto invece il termine per presentare manifestazioni di interesse relativamente al polo di Falconara-Chiaravalle. Si tratta di un’area altamente strategica posta al centro di un crocevia viario, ferroviario, portuale ed aeroportuale nella quale operano oltre 19mila imprese, dove sorgerà un polo con attività commerciali, ricettive e fieristiche: un grande mall servirà il mercato adriatico regionale con uno sbocco importante verso l’Est, il centro fieristico e direzionale potrà avere un ruolo di riferimento internazionale grazie anche ai collegamenti dell’adiacente aeroporto. L’investimento posto a base d’asta di questa gara è di 135 milioni di euro. “L’offerta delle Aree Leader – ha commentato Galia – con particolare riferimento a quella del polo di Falconara è sostanzialmente rivolta alla figura del developer, un soggetto che aggreghi diverse competenze e capacità fra le quali spiccano quelle dell’investitore, del costruttore e del gestore di sistemi complessi quale quello posto in offerta”. Per attirare investitori, la società Quadrilatero ha anche presentato al mercato le opportunità per l’imprenditoria derivanti dalle Aree Leader in due diversi incontri, a Milano e Roma nel mese di maggio, con il supporto dell’advisor PriceWaterhouse Coopers, Unicredit e Cassa Depositi e Prestiti. “Siamo sicuri – ha aggiunto Galia – che il mercato saprà cogliere le opportunità di business che le Aree Leader sono in grado di generare. Le nuove iniziative imprenditoriali origineranno ulteriore crescita economica ed occupazionale per il territorio, permettendo al tempo stesso di cofinanziare le infrastrutture viarie in corso di realizzazione”. MONDO LAVORO

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LA RIVOLUZIONE DI DMP ELECTRONICS Nel 1978 Diego Ferrante inventa il rubinetto elettronico, un prodotto destinato a cambiare le abitudini di milioni di persone. La crescita di un’azienda oggi leader europeo del settore...

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vete mai pensato a quante volte al giorno ci laviamo le mani? Dietro questo semplice gesto c’è un’innovazione tutta abruzzese. È un’innovazione introdotta da Dmp Electronics. L’azienda, la cui sede è a Canzano (Teramo), è leader nella produzione e commercio di rubinetPasquale Ferrante, cofondatore dellʼazienda

Dmp: sviluppo in tempo di crisi

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mp Electronics, in collaborazione con ActionConsult, studio di consulenza di management guidato da Quirino Piccirilli, ha avviato nel 2008 un programma di sviluppo della competitività. È stata effettuata un’analisi per verificare la sintonia con il mercato e la percezione dei clienti nei confronti di prodotti, servizi, immagine ed elementi intangibili di Dmp. La clientela è stata posta al centro di tutto e si è puntato alla formazione del personale e allo sviluppo della rete vendita.

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teria elettronica. Il funzionamento è semplice: basta avvicinare le mani al rubinetto e le fotocellule, predisposte al suo interno, azionano il getto d’acqua. Il flusso viene così regolato per un periodo di tempo utile al lavaggio, senza l’uso di nessuna manopola. «Tutto - sottolinea Diego Ferrante, che nel 1978 ha dato vita a questa realtà insieme al padre, Pasquale - è nato quasi per gioco: avevo appena vinto un concorso scolastico nazionale e decisi di investire la somma vinta per seguire un corso di elettronica». Un’intuizione del genitore segnò la svolta decisiva: «Fu lui che mi propose di progettare un apparecchio che contenesse un asciugamani e un dosatore di sapone automatici. Mi misi al lavoro e assemblai un circuito elettronico azionato da una fotocellula, che rilevava la presenza delle mani e avviava il dispositivo. Nacque così il prototipo originario, ancor prima del rubinetto elettronico, che inventammo e brevettammo di lì a poco». Gli inizi non sono stati certo facili anche per dei veri e propri pionieri: «Quando portammo a certificare i nostri prodotti all’Istituto italiano del marchio di qualità (Imq) - ricorda ancora Ferrante junior - c’era il problema di classificare un apparecchio che non esisteva sul mercato. Nelle fiere i visitatori si rivolgevano a noi per chiederci dove fosse nascosta la persona che, a distanza, riusciva ad aprire il rubinetto». La crescita del business ha richiesto il coinvolgimento degli altri cinque fratelli: Italo (che si occupa dell’amministrazione e ricopre la carica di vicepresidente Api Teramo), Rosalia (area recupero crediti), Diana (area ricerca), Pino e Ketty (area marketing e comunicazione). Al vertice c’è sempre Pasquale Ferrante, presidente che a

Diego Ferrante tra i prodotti Dmp. È lui l'inventore del rubinetto elettrico e fondatore dell'azienda

Rubinetto tradizionale: consumo medio di 6 litri dʼacqua al minuto

Rubinetto Dmp: consumo medio di 1litro dʼacqua

al minuto

Con i rubinetti elettronici Dmp risparmio idrico garantito, con punte dellʼ80% (fonte “Geo&Geo”, programma di Rai Tre).

77 anni è ancora molto operativo: « È grazie a lui se oggi siamo presenti in 34 nazioni». Negli anni, la gamma di prodotti Dmp Electronics, al 100% made in Italy, è cresciuta offrendo un catalogo di oltre 600 articoli, che si allarga ai lavelli, ai sistemi elettronici per doccia, agli asciugacapelli a sicurezza totale, ai distributori elettronici di sapone, agli asciugamani elettronici ad aria calda, ai sistemi elettronici per orinatoi e wc. Soluzioni per locali pubblici, comunità e abitazioni private. «Il nostro è un posizionamento su una fascia medio/ alta, grazie anche ai 1.600 rivenditori e agli 80 centri di assistenza presenti sull’intero territorio nazionale». Dietro tutto questo c’è la competenza del centro ricerche Dmp che segue il prodotto dall’idea iniziale alla prototipazione in 3d, con l’aspetto elettronico curato in “casa” attraverso la collaborazione con Delfin Elettronica; c’è la garanzia dei test idrici ed elettrici sul totale della produzione (con percentuali di difettosità dello 0,03%). «Stiamo lavorando - conclude Ferrante - ad una nuova innovazione che potrebbe rivoluzionare, ancora una volta, il settore della rubinetteria». di Andrea Beato



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ABILITÀ RELAZIONALI AVANZATE CON IL PROGETTO A.P.R.I. Increase People Value e l’Accademia di Discipline Orientali per un percorso di apprendimento innovativo esperienzale...

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ella realtà attuale assistiamo ad una crescente complessità delle relazioni interpersonali nelle organizzazioni. Ciò è dovuto all’importanza assunta dalle emozioni, in particolar modo nelle situazioni in cui i “rapporti di forza” assumono un peso rilevante nella gestione della relazione. Increase People Value (Ipv) e l’Accademia di Discipline Orientali di Pescara, in collaborazione con Challenge Network, hanno lanciato un nuovo progetto di apprendimento innovativo esperienzale. È A.p.r.i. (Advanced people relations instruments), che guarda proprio allo sviluppo delle abilità relazionali avanzate nelle situazioni di criticità. Il tutto è articolato secondo logiche di modularità e flessibilità adattabili alle esigenze dei partecipanti: un modulo “base”, di due giorni consecutivi, e uno “avanzato” di tre giorni non consecutivi in cui si sperimentano tecniche più complesse. «L’approccio multidisciplinare ed esperenziale - commenta Claudio Bonasia, senior partner di Ipv - impiega strumenti come la percezione del limite, il menthal training, le metafore delle arti marziali per integrare ed equilibrare fisico, mente ed emozioni ed il

Da sinistra Marco De Acetis, titolare dellʼAccademia di Discipline Orientali di Pescara, e Claudio Bonasia, senior partner di Increase People Value

coaching mirato. Il punto di partenza è il lavoro di analisi su come abbiamo gestito finora le situazioni relazionali difficili. Si passa poi ad apprendere le tecniche di rilassamento e visualizzazione per portare i partecipanti a lavorare “mentalmente” su situazioni pratiche da affrontare con

L’esperienza di tre partner per un unico progetto

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A.p.r.i. nasce dall’accordo tra Increase People Value (Ipv), l’Accademia di discipline orientali di Pescara e Challenge Network. Ipv è la società di consulenza che vede come senior partner Claudio Bonasia, abruzzese, trenta anni di attività nell’area “risorse umane”, con esperienze sia manageriali (direzione hr in aziende multinazionali e/o imprenditoriali italiane), sia di consulenza che associative (past president Abruzzo e Molise e vicepresidente nazionale Aidp). Marco De Acetis, maestro sesto dan di Karate e insegnante di stili interni cinesi, guida l’Accademia di Discipline Orientali, da lui fondata nel 2005. Challenge Network, infine, realizza progetti di formazione altamente personalizzati, basati sulla metodologia dell’action learning.

un allenamento virtuale per essere pronti a viverle nella realtà». «Altro passaggio fondamentale - prosegue Marco De Acetis, titolare dell’Accademia di Discipline Orientali di Pescara - è l’utilizzo di metafore mutate dal mondo delle arti marziali. Questo lavoro viene effettuato con l’ausilio di un maestro di arti marziali, esperto anche in coaching e counseling, e integrato da momenti esperienzali, con il kimono, sul tatami». Infine prevista, in via opzionale, la possibilità di un allenamento reale, che simuli le situazioni specifiche, lavorando con un coach a livello “one to one”. Andrea Beato (Foto di Valerio Simeone)

Ambienti dellʼAccademia

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REGAL: IL PIACERE DELLA PASTA FRESCA, E NON SOLO… TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE Il pastificio di Pineto si impone tra i colossi del settore e al Cibus 2010 presenta tutte le ultime novità…

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a pasta fresca rappresenta uno dei baluardi della tradizione e della cultura gastronomica italiana. La sua preparazione da parte di nonne e mamme costituiva un vero e proprio rito, durante il quale era possibile osservare incantati come dalle mani sapienti delle massaie di casa prendevano forma, quasi per magia, tagliatelle, gnocchi, ravioli, tortellini. Oggi questo rito è sempre meno celebrato, ma una tavola imbandita con un bel piatto di pasta fresca mette sempre di buon umore. È proprio il potere rievocativo del passato, dei profumi e sapori di una volta, a costituire uno dei principali fattori del successo della pasta fresca abruzzese Regal, che in breve tempo ha riscosso un indiscutibile consenso da parte dei consumatori. Ventiquattro anni fa partì così a Pineto, in provincia di Teramo, quella che si poteva definire un’avventura, ma che invece nasceva dalla consapevolezza che un prodotto ben fatto in campo alimentare può imporsi anche in mezzo a mille colossi. Nel nome, naturalmente, della tradizione con l’evoluzione tecnologica. Regal, rispettando la cultura culinaria italiana, privilegia l’arte di “creare la pasta” selezionando alcuni tra i più tipici e gustosi formati. Conservando intatte le arti di preparazione dei suoi prodotti, per soddisfare anche i buongustai più esigenti, abbina sapientemente ingredienti di alta qualità, tipici e naturali. Dalla fresca alla secca (semola e all’uovo) sino alla linea biologica. Tante le novità firmate Regal nate per soddisfare le esigenze dei consumatori più attenti. «Quello appreso in questi anni è diventata intelligenza artigianale aziendale che ha permesso di

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E i Velocissimi conquistano il Cibus

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Nella foto Lucio Di Felice, responsabile Ricerca e Sviluppo, Qualità e Produzione Regal

sviluppare una tecnologia con la quale controllare ogni fase della produzione della pasta, dalla scelta delle semole, all’impacchettamento, diversa e decisiva per una chitarrina, uno spaghetto, un raviolo o una penna - sottolinea Lucio Di Felice, responsabile Ricerca e Sviluppo, Qualità e Produzione Regal». La selezione e il sapiente uso di materie prime e un completo controllo della filiera produttiva, per garantire l’eccellente performance sotto il profilo gastronomico, rappresentano componenti di primissimo piano e caratteristiche di riconoscibilità assoluta. Oggi il pastificio presenta un or-

ai cappelletti panna e prosciutto agli gnocchetti ai quattro formaggi, dai tortelloni ai funghi porcini (nella foto) a un buon risotto: sono questi i protagonisti delle nuove monoporzioni di pasta fresca Regal, pronte in pochi minuti per un primo piatto pratico e gustoso. La novità è stata presentata in anteprima assoluta al Cibus 2010, il Salone Internazionale dell’Alimentazione che si è svolto a Parma dal 10 al 13 maggio (nella foto in basso lo stand dell’azienda).

ganico di oltre cinquanta collaboratori distribuiti tra produzione, commerciale e logistica, composto soprattutto da specialisti del settore che, nello spirito dei soci fondatori, perpetua l’idea di qualità totale in ogni sua forma. «I successi commerciali in casa sono sempre più confortati dai buoni risultati sul mercato europeo che dimostra di premiare l’azienda con trend di vendita positivi e con volumi di esportazione in costante aumento - conclude, non nascondendo un pizzico di soddisfazione, Di Felice». Dinanzi a un piatto di pasta Regal, equilibrio e gusto perfetti sempre! di Marzia Aquilio



DOSSIER

LE SETTE ABRUZZESI DEL BAUMA 2010

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l vulcano islandese ha bloccato i cieli d’Europa, ma il Bauma, svolto a fine aprile, si è confermato l’appuntamento fieristico più importante per il mondo dei macchinari e dei materiali da costruzione. Oltre 550.000 metri quadri di superficie espositiva dove conoscere leader, prodotti e servizi del settore. Tra i partecipanti anche sette aziende abruzzesi, in grado di recitare un ruolo da protagonista. L’appuntamento si sposta ora alla trentesima edizione, prevista sempre a Monaco di Baviera, nel 2013. di Andrea Beato e Valentina Desiderioscioli

Oslv Italia: la prima volta al Bauma Impianti tergicristallo e motori elettrici, cento contatti internazionali Per Oslv Italia questa è stata la prima esperienza al Bauma. L’azienda, con sede a Roseto (Teramo), ha al proprio interno due divisioni distinte: quella tergenza, specializzata nella progettazione e realizzazione di sistemi completi di tergicristalli per veicoli, e il settore automazione, dedicato alla produzione di motori, motoriduttori e attuatori elettrici in corrente continua. La gamma completa è stata presentata, con successo, alla fiera di Monaco. «Nel nostro stand di circa trenta metri quadri - racconta Marco Milanesi, Sales manager - abbiamo ospitato una grande quantità di visitatori e raccolto più di cento contatti di livello internazionale. Certo occorrerà svilupparli, ma possiamo ritenerci, già da ora, ampiamente soddisfatti. Dall’Abruzzo sono poi arrivati anche il presidente, Pierluigi Milanesi, e l’amministratore delegato, Gianni Dell’Orletta, a riprova che l’impegno di Oslv è stato totale e che l’evento tedesco è sicuramente uno tra i più significativi per il settore. La nostra volontà è quella di ripetere l’iniziativa anche per l’edizione del 2013, andando a triplicare la grandezza dello spazio espositivo proposto». Oslv Italia è stata in particolar modo apprezzata per l’attenzione posta nello studio e nella progettazione di soluzioni customer-oriented, elaborate su misura per le più disparate esigenze, mettendo a disposizione del cliente tutte le risorse tecnologiche ed intellettuali di cui dispone per garantire un risultato versatile.

In Germania un successo “brillante” Klindex, l’azienda che ha rivoluzionato il settore levigatrici Uno stand di trentacinque metri quadri dove era esposta gran parte della gamma di macchine per la levigatura, lucidatura, pulizia e il ripristino di qualsiasi pavimento/superficie civile ed industriale. Si è presentata così, alla ventinovesima edizione del Bauma, Klindex. L’azienda, con sede a Manoppello (Pescara), è stata fondata nel 1988 da Ercole ed Enio Bibiano. I due fratelli hanno inventato e brevettato un nuovo sistema per lucidare pavimenti in marmo e granito, utilizzando dischi abrasivi diamantati. «Una rivoluzione che ha molto cambiato il settore levigatrici - sottolinea Roberto Bibiano, responsabile marketing». Col tempo l’attività si è estesa notevolmente, fino ad arrivare oggi a contare una rete di “dealer” diffusa in tutto il mondo. Grande attenzione vien data alla parte progettuale, svolta internamente e sostenuta da programmi di calcolo all’avanguardia.

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Il Gruppo Ima Faraone porta la sua esperienza a Monaco di Baviera Presentata una piattaforma aerea semovente, compatta e in alluminio Il Gruppo Ima Faraone è leader nella produzione di scale, piattaforme aeree, ponteggi, trabattelli e serramenti. Una realtà partita nel 1969, con l’iniziativa di Sabatino Faraone, e che oggi offre, in ogni settore e per ogni categoria merceologica, una vastità di soluzioni certificate adatte ad ogni esigenza. Al Bauma 2010 ha presentato, in anteprima, un nuovo modello di piattaforma aerea semovente, super compatta e realizzata tutta in alluminio. «Il prodotto - ha commentato Piero Faraone, titolare dell’azienda - ha avuto un buon successo, acquisendo anche alcuni ordini da parte dei nostri distributori esteri. Una soluzione pienamente in linea con la nostra mission: effettuare attrezzature per lavorare in quota nella massima sicurezza e maneggevolezza possibile, garantendo un concreto risparmio in termini di tempo, fatica e soldi. Abbiamo comunque fatto una buona attività di marketing orientata verso gli utenti finali, con la collaborazione dei nostri partner tedeschi». Ima Faraone dispone delle più moderne tecnologie, di ben quattro stabilimenti (oltre a quello di Tortoreto (Teramo), anche in Polonia, Danimarca e Spagna, ndr), per una superficie totale di sessantamila metri quadri.


Calcestruzzo precompresso e tecnologie per edilizia

Mdb, da Lanciano tra i leader nelle costruzioni meccaniche innovative

Nordimpianti, esperienza, impiego di materiali di alta qualità ed attrezzature efficienti nel tempo

Creatività ed eccellenti capacità dello staff tecnico per soluzioni diversificate nel metalmeccanico

L'esposizione al Bauma ha consolidato una presenza commerciale mondiale già forte. Nordimpianti System, presente a Chieti sin dagli anni '70, è specializzata in tecnologie per edilizia industrializzata. Anni di esperienza hanno portato l'azienda alla realizzazione del carosello per la produzione di travetti, unico nel settore con 5.000.000 m/l di travetti ogni anno (primato al mondo) e l'impianto per la produzione di pannelli alveolari di grosso spessore, in grado di risolvere problematiche legate alla produzione di pannelli alti oltre un metro. La stazione di taglio consente a tutti gli scarti dei tagli, trasversali e angolari, di essere convogliati su un nastro per il riciclaggio.

Dal calcestruzzo ai filtri depolveratori: la qualità Scutti L'azienda di Casoli da oltre 40 anni nella meccanica «Una piccola miglioria fatta giorno dopo giorno, rappresenta un vantaggio determinante nel lungo periodo». Con questa filosofia Nicola Scutti (oggi affiancato dai figli Silvana e Mario) oltre quarant'anni fa ha dato vita all'azienda che opera nel settore degli impianti di calcestruzzo, e che dal '92 ha ampliato la sua gamma di prodotti con la costruzione di coclee trasportatrici, filtri depolveratori, valvole d'intercettazione. Dal '95 partecipa al Bauma e quest'anno lo stand di 54 metri quadri ha portato preziosi contatti commerciali. La qualità dei prodotti ed i continui investimenti hanno allargato gli orizzonti commerciali dall'Estremo Oriente all'America del Sud.

La Mdb, con sede a Lanciano, da oltre trent'anni opera nel settore metalmeccanico progettando e realizzando attrezzature per edilizia e da dieci è specializzata nella costruzione di veicoli multiuso e multifunzionali semoventi. Oggi vanta una posizione leader sul mercato nazionale ed internazionale e quest'anno, per la sesta volta consecutiva, ha partecipato al Bauma presentando accessori per gru e carrelli elevatori (pinze idrauliche e meccaniche, forche, cestelli portauomini ed altri sistemi per movimentazione). La valutazione complessiva della fiera per Mdb è stata positiva, con più di 40.0000 visitatori e molti contatti e trattative importanti. In anteprima ha presentato due nuove macchine, il Pocket Lift, un carrello elevatore che nonostante la portata di 2 tonnellate, può essere trasportato sotto il pianale di un qualsiasi camion; è una novità assoluta ed è coperta da brevetto internazionale. Altra novità è il Power 4, che va ad affiancare il loro veicolo multiuso Jumbo, di cui ne è la naturale evoluzione. Un solo veicolo che può utilizzare più di quaranta attrezzature diverse per tutti i tipi di impiego. Tutta la gamma di prodotti Mdb ha sia la certificazione Ce che quella di qualità Uni-En-Iso 9001-2000.

I.c.a.m., da Guardiagrele a Monaco Al Bauma 2010 anche l'azienda della famiglia Bianco La I.c.a.m. completa il quadro delle realtà abruzzesi presenti alla ventinovesima edizione del Bauma. L’azienda, con sede a Guardiagrele (Chieti), opera da anni, con impegno e passione, nel settore della meccanica.

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EDILIZIA

CORSO DI SPECIALIZZAZIONE PER “CERTIFICATORE ENERGETICOAMBIENTALE REGIONALE” E CORSO DI AGGIORNAMENTO PER “PIANO CASA/PROTOCOLLO ITACA”

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a necessità di una sempre migliore efficienza energetica degli edifici, la consapevolezza che le fonti energetiche non sono una risorsa infinita, le conseguenti nuove normative emanate di recente hanno introdotto nel mondo della progettazione e realizzazione di manufatti architettonici tutta una serie di problematiche nuove che spesso sia i professionisti che gli operatori del settore fanno fatica a districarsi. L’emanazione del Piano-Casa ha poi introdotto ulteriori elementi, nel campo di un corretto costruire compatibile con l’ambiente circostante, di riflessione e di approfondimento. Ultimo, la volontà da parte della Regione Marche - con il suo “Servizio Ambiente e Paesaggio, Aree protette, Protocollo di Kyoto, Riqualificazione Urbana” - di disciplinare la formazione specializzata per gli operatori tecnici che dovranno attuare e/o verificare gli interventi per l’ottenimento dell’efficienza energetica negli edifici. Per questo, l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Ancona, insieme alla Federazione Regionale Marche degli Ordini degli Architetti P.P.e C. e alla Fondazione degli Ordini degli Architetti delle Marche ha deciso di avviare in stretta collaborazione con la Regione Marche e a partire dal mese di giugno, una serie di Corsi di Specializzazione e Aggiornamento Professionale al fine di formare tecnici specializzati in tale settore.

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Il Consigliere Responsabile della Commissione Aggiornamento e Promozione Professionale Arch. Daniele Frulla

I corsi saranno fondamentalmente tre, come previsto dalla recente normativa regionale, così suddivisi: due corsi per la formazione di Certificatori Energetici e Ambientali degli Edifici (che poi potranno, una volta superate tutte le prove, essere inseriti nell’Albo regionale dei Certificatori Energetici e Ambientali), composti da un Corso-base di 120 ore e da un Corso abilitante di Certificatore di 60 ore. Il terzo Corso è invece rivolto agli operatori tecnici professionisti ai fini dell’applicazione del Protocollo Itaca-Marche Sintetico, in attuazione dell’art. 2 della L.R. 22/2009 (Piano casa). I corsi si svolgeranno presso tutti gli Ordini provinciali degli Architetti P.P. e C. delle Marche (Ancona, Pesaro, Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno) e saranno tenuti da docenti specialisti della materia provenienti dall’Univer-

sità Politecnica delle Marche (che ha elaborato il Protocollo Itaca-Marche), dalla Facoltà di Architettura di Ascoli Piceno, dalla Facoltà di Architettura di Ferrara, dal Politecnico di Torino (che ha elaborato il Protocollo Itaca internazionale, adattandolo a livello nazionale), dal mondo delle professioni, ecc. La maggiore consapevolezza da parte dei cittadini, delle Amministrazioni pubbliche e dei costruttori, che nel realizzare nuovi edifici o nel ristrutturare quelli esistenti si devono sempre più perseguire nuovi standards abitativi più compatibili con l’ambiente che ci circonda, fanno si che il progettista sia divenuto (e lo sarà maggiormente in futuro), un elemento determinante della qualità della vita di noi tutti utilizzatori del patrimonio ambientale-costruito presente e prossimo. I Corsi, infine, hanno lo scopo di fornire ai professionisti gli strumenti di conoscenza e valutazione per poter realizzare della buona Architettura tenendo presente il fine di un sempre maggior comfort abitativo e di risparmio delle fonti energetiche. Al termine dei corsi verrà rilasciato un attestato di partecipazione valido ai fini di legge. Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti Conservatori della Provincia di Ancona

Per informazioni: ORDINE DEGLI ARCHITETTI P.P.e C. DI ANCONA

http://www.architettiancona.org e-mail: architettiancona@archiworld.it Tel. 071 2072106 Fax 071 2081693



EDILIZIA

COSA PUÒ FARE IL SISTEMA POLITICO AMMINISTRATIVO PER USCIRE DALLA CRISI? Siamo nel mezzo di una crisi che non dimenticheremo, perché i prossimi mesi saranno difficili almeno quanto i precedenti. Sia l’edilizia abitativa che i lavori pubblici segnano pesanti flessioni produttive; le banche lesinano il credito mentre i committenti pubblici e privati ritardano i pagamenti

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spetto cruciale è a questo punto la durata della crisi, perché durante questo tempo tante imprese chiuderanno, con ulteriori rischi per l’economia. L’accelerazione degli investimenti possibili è quindi un fattore determinate della ripresa e a tale scopo imprese, banche e sfera politico-amministrativa, dovranno fare ciascuno la propria parte. Mentre le imprese, per loro natura, sono pronte ad espandere produzione ed investimenti ai primi segnali positivi del mercato, per le banche ci sarà certamente un maggior rischio a finanziare le imprese nel prossimo periodo, a causa del rischio fallimenti. Ma la mancanza di credito è essa stessa causa di fallimenti. Occorre quindi che “qualcuno” si faccia carico di questo maggior rischio, salvo che si voglia lasciar morire la nostra piccola e media impresa; ma questo è già un problema politico. La politica e la burocrazia possono fare moltissimo, con la tempestività e

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l’incisività delle decisioni e dei procedimenti; accelerare di alcuni mesi gli iter delle approvazioni e dei piani di iniziativa pubblica e privata avrebbe l’impatto di una manovra finanziaria. Che milioni di euro siano spesi oggi o tra un anno fa una grande differenza per l’economia reale; occorre quindi cambiare, perché i tempi del settore pubblico sono ormai incompatibili con i tempi dell’economia. La prima occasione è l’applicazione della legge regionale sugli ampliamenti edilizi (Piano Casa), che non è una “normale” normativa edilizia, visto che il suo scopo è “il riavvio dell’attività edilizia al fine di fronteggiare la crisi economica”. Attendiamo a breve una modifica della legge che dovrebbe ampliare le possibilità di intervento. Agli uffici tecnici dei Comuni chiediamo la massima collaborazione nel favorire la più ampia applicazione delle norme, ammettendo più che vietando, accelerando più che rallentando gli investimenti. E’ interesse di tutti che il risparmio privato vada a sostenere l’economia produttiva. Per il futuro occorre considerare che il più grande “giacimento energetico” è il risparmio, e le abitazioni rappresentano oltre il 40 per cento dei consumi; si pensi quindi quali risultati darebbe un’estesa riqualificazione energetica ed antisismica sugli edifici costruiti tra gli anni ‘50 e ‘80, che costituiscono un parco abitativo ina-

deguato. In mancanza di risorse pubbliche, i modi per stimolare i privati e le imprese ad investire sono sempre gli stessi: premi volumetrici, magari associati a sgravi fiscali e riduzione degli oneri. La seconda occasione è l’housing sociale, tema che affronteremo il 18 giugno nella nostra assemblea pubblica. Il sistema dei fondi immobiliari pubblico-privati, il sistema di finanziamento e gestione immobiliare e dei servizi sociali, mobilita le competenze e l’impegno di tutti, allo scopo di realizzare un patrimonio abitativo a canone o prezzo sociale. La sfida è quella di fornire abitazioni in affitto, con possibilità di riscatto, a costo calmierato, ma anche favorire la mobilità sul territorio dei lavoratori e dei giovani. Si tratta di guardare alla casa come “infrastruttura” del territorio e non solo come a un bene di investimento familiare.

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ASSOCIAZIONI

MARCHE, REGIONE PIÙ ARTIGIANA D’ITALIA: LE PROPOSTE CNA PER IL SETTORE La nostra regione si conferma ai vertici della graduatoria per quanto riguarda l’incidenza dell’artigianato nell’economia regionale. Le Marche sono prime in Italia come percentuale di imprese artigiane attive sul totale (32,5 per cento) ed anche come percentuale di valore aggiunto prodotto (17,9 per cento)

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argamente in testa anche come capacità occupazionale (il 30 per cento degli addetti lavora nel settore). Siamo secondi, dopo l’Emilia Romagna come numero di imprese ogni 100 abitanti (3,4 contro 3,5). Ancora secondi dopo il Veneto come dimensione media delle imprese (2,98 addetti contro 3). Insomma, siamo la regione più artigiana d’Italia, davanti al Veneto, all’Umbria e all’Emilia Romagna. La realtà marchigiana dimostra ancora una volta la sua caratteristica connotazione imprenditoriale fatta di artigianato e piccole imprese. L’incidenza del valore aggiunto dell’artigianato sul totale, la capacità occupazionale del comparto stesso e il peso del manifatturiero nell’artigianato locale sono i veri cavalli di battaglia di una realtà imprenditoriale che certamente non si scopre ora e che la Regione deve continuare a sostenere con forza, soprattutto in un momento difficile come l’attuale, oppure a pagarne le conseguenze sarà l’intero sistema economico e sociale marchigiano. Ma quali sono le proposte della Cna per rilanciare un settore vitale per la nostra economia? “Servono” - affermano il presidente regionale Cna Renato Picciaiola e il segretario Silvano Gattari - “un fisco più leggero per le imprese, migliori condizioni di accesso al credito, semplificazione e snellimento della burocrazia, pagamenti veloci della pubblica amministrazione per imprese e fornitori. Sono questi i punti al centro del nostro impegno verso le istituzioni. Chiediamo un federalismo che diventi occasione di miglioramento di efficienza per gli enti locali,

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Renato Picciaiola

di riduzione della spesa pubblica e della pressione fiscale complessiva, grazie ad un miglior contrasto all’evasione e all’elusione fiscale. Ci batteremo per una riduzione, fino alla scomparsa, dell’Irap. Importanti la semplificazione del sistema amministrativo e la riduzione degli oneri burocratici che oggi rallentano e appesantiscono l’azione delle imprese e costano tempo e denaro agli artigiani. Servono risposte per superare i problemi di accesso al credito, con il rafforzamento dei fondi regionali, per sostenere l’artigianato e le piccole imprese, favorire l’accesso al credito attraverso le garanzie. Servono incentivi per chi investe in ricerca e sviluppo, essendo ormai chiaro che l’innovazione è la principale risorsa per rimanere competitivi sul mercato. Inoltre va realizzata una piena integrazione fra politica industriale e politica per i servizi, mettendo al centro gli investimenti infrastrutturali. Bisognerà guardare alla qualità

Silvano Gattari

della formazione continua, alla valorizzazione delle competenze, alla riduzione del costo dell’energia e alle nuove opportunità che può offrire la “green economy”. Rinnoviamo infine l’impegno per la difesa del Made in Italy e il sostegno all’internazionalizzazione, una legislazione di favore per l’accesso agli appalti pubblici delle piccole e medie imprese artigiane delle Marche, misure per sostenere la creazione d’impresa e il ricambio generazionale. Sono questi i punti centrali di un programma di contrasto alla crisi che spinga il sistema produttivo marchigiano verso una ripresa solida e duratura”.

MARCHE www.marche.cna.it


ASSOCIAZIONI

LA PNL CON L’AIDP ABRUZZO E MOLISE Successo per il corso sulla Programmazione neurolinguistica tenuto da Carlo Pettinelli (direttore Hr Fater). Ultimo modulo svolto nella sede di Micron e incentrato su rapport, pacing e leading...

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i è concluso, a fine aprile, il corso di introduzione alla Programmazione neurolinguistica organizzato dall’Aidp Abruzzo e Molise (Associazione italiana per la direzione del personale). Un ciclo di seminari, suddiviso in quattro appuntamenti e condotto dal trainer Carlo Pettinelli. A lui il merito di aver “accompagnato” i partecipanti alla scoperta di questa disciplina, introdotta in Italia negli anni ’80 e troppo spesso erroneamente accostata al solo mondo commerciale, del multi-level marketing. «La Pnl - ha tenuto a precisare Pettinelli - non è certo la panacea di tutti i mali, ma va inquadrata in un’ottica di sistema, che ci consente di imparare come funzioniamo e, dunque, utilizzare al meglio il nostro potenziale; viene anche definita la “scienza dell’eccellenza umana”, che studia i comportamenti delle persone di “successo”, identificandone dei modelli ed estrapolandone delle tecniche pratiche, da insegnare per superare quei limiti personali che ci impediscono di raggiungere i nostri obiettivi». Rapport, pacing e leading i concetti affrontati nell’ultimo incontro. Con questi termini la Pnl si propone di mettere a fuoco il farsi della relazione terapeutica. Il rapport indica proprio

Foto di gruppo per parte dei vertici dellʼAidp Abruzzo e Molise. Da sinistra Elisa Antonioni (vicepresidente, imprenditrice nella formazione con Sinergie Education), Raffaele Credidio (presidente, Hr Operation Manager in Micron), Tommaso Prete (vicepresidente, fondatore di Tommaso Prete & Associati) e Carlo Pettinelli (vicepresidente, direttore Hr Fater)

la sintonia, il feeling che si crea fra due interlocutori. Avviene tramite due step: la calibrazione, il prestare attenzione al modo in cui l’altra persona si interfaccia con noi, e il ricalco (pacing), ovvero la

La location: Micron Technology Italia

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ultimo modulo del corso di Programmazione neurolinguistica si è tenuto all’interno della sede di Micron Technology Italia ad Avezzano (L’Aquila). Location non casuale visto che il presidente Aidp Abruzzo e Molise, Raffaele Credidio, a livello professionale ricopre il ruolo di “Hr operations manager” proprio in Micron. L’azienda (nella foto a destra Sergio Galbiati, direttore generale dal 1999) è un fornitore leader nel mondo di soluzioni a semiconduttore di alta qualità. Una realtà presente da ventisette anni, con più di ventimila dipendenti e impianti di produzione, progettazione, assemblaggio e commercializzazione in diciotto Paesi tra cui figurano Italia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Cina, Giappone. Il 30% dei sensori utilizzati in tutto il mondo sono prodotti Micron.

condivisione nel modo di comunicare, ripetendo, con precisione, elementi verbali, paraverbali e non verbali. È attraverso questi “passaggi” che si arriva al leading. Termine che tradotto nella nostra lingua significa “guidare”, condurre l’altro verso una strada costruttiva, una maggiore soddisfazione, magari verso una nuova concezione della vita. di Andrea Beato (Foto di Valerio Simeone)

Un momento tratto dallʼultimo modulo del corso di Pnl. l trainer Carlo Pettinelli e il pubblico di partecipanti

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CREDITO

FIDIMPRESA MARCHE, PRIMO CONFIDI REGIONALE ISCRITTO NELL’ELENCO DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI In Italia sono soltanto 18 i Consorzi di Garanzia Fidi a far parte di questo elenco speciale, sotto la vigilanza diretta della Banca d’Italia. Altri 24 sono quelli in attesa di essere valutati

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redito più facile e tassi più competitivi per le imprese della nostra regione. Sono questi i vantaggi che Fidimpresa Marche, il Confidi unico regionale della Cna, garantirà nel 2010 alle aziende associate, grazie all’iscrizione nell’elenco speciale della Banca d’Italia, secondo quanto previsto dall’art.37 del Testo Unico Bancario. Fidimpresa è il primo Confidi delle Marche ad aver ottenuto dalla Banca d’Italia la qualifica di intermediario finanziario. In Italia sono soltanto 18 i Consorzi di Garanzia Fidi a far parte di questo elenco speciale, sotto la vigilanza diretta dell’istituto di via Nazionale. Altri 24 sono quelli in attesa di essere valutati dalla Banca d’Italia. I vantaggi per le imprese marchigiane nell’accesso al credito e le nuove funzioni di Fidimpresa quale intermediario finanziario nei rapporti tra banche e sistema produttivo, sono stati illustrati dai dirigenti del Confidi e della Cna regionale. Sono intervenuti il presidente di Fidimpresa Marche Giuliano Drudi, il segretario della Cna Marche Silvano Gattari, il direttore di Fidimpresa Marche Giancarlo Gagliardini e il responsabile regionale Cna per il credito Stefano Sallei. “Le maggiori garanzie offerte agli istituti di credito con l’iscrizione nell’elenco speciale dell’art 107 del Tub” - hanno spiegato i dirigenti Fidimpresa e Cna Marche - “consentiranno al nostro Confidi di intensificare ulteriormente l’impegno volto a favorire l’accesso al

credito delle imprese artigiane e delle piccole e medie imprese associate. Inoltre la trasformazione di Fidimpresa in intermediario bancario vigilato dalla Banca d’Italia, comporterà un minor accantonamento di capitale sui prestiti concessi da parte degli istituti di credito convenzionati con noi e, di conseguenza, si avranno condizioni di miglior favore per le aziende marchigiane”. Grazie al riconoscimento ottenuto dalla Banca d’Italia, Fidimpresa Marche, oltre all’attività di garanzia fidi per i finanziamenti delle imprese verso le banche, potrà prestare garanzie anche a favore dell’amministrazione finanziaria dello Stato, gestire fondi pubblici di agevolazione e stipulare contratti con le banche assegnatarie di fondi pubblici. Inoltre potrà esercitare tutte le attività riservate agli intermediari finanziari: concessione di finanziamenti, attività di consulenza alle imprese associate per il

reperimento e l’utilizzo di finanziamenti, prestazione di servizi per migliorare la gestione finanziaria delle imprese. “Quest’anno” hanno concluso i dirigenti Fidimpresa e Cna Marche “cercheremo di assistere ancora di più le piccole e medie imprese marchigiane, per evitare che il credito, per le aziende che lo meritano, si riduca proprio nei momenti più difficili. Ci aspettiamo però che da parte delle istituzioni, in primo luogo la Regione, venga ulteriormente valorizzato il ruolo dei Confidi con un fondo rischi dedicato alla loro patrimonializzazione”.

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SPECIALE

TURISMO RICCHEZZA DI RISORSE: ARTE, CULTURA, NATURA, OSPITALITÀ E ORGANIZZAZIONE


SPECIALE

LE MARCHE, UN TERRITORIO “INFINITO” DA SCOPRIRE

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arà finalmente possibile il tanto auspicato decollo turistico della Regione? Sta di fatto che negli ultimi 7 anni (dal 2001 al 2008), gli arrivi sono diminuiti del 3,1%, lasciando la regione Marche un passo indietro rispetto alla media delle regioni italiane, che nello stesso periodo hanno fatto segnare un +16,9% (Isnart 2010 Marche). La provincia di Ancona è quella che accoglie il maggior numero di arrivi e pernottamenti stranieri (775mila), seguita, seppur a distanza, da Pesaro-Urbino (161mila). In par-

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ticolare, confrontando i valori registrati nel periodo gennaionovembre 2009 in rapporto a quelli dell’anno precedente, si rileva una sostanziale disomogeneità nell’andamento provinciale: la provincia di Ascoli Piceno si differenzia delle altre province marchigiane per l’aumento dei viaggiatori stranieri di ben +15,1%, accompagnato da un aumento anche dei pernottamenti. Al contrario invece accade per le province di Macerata e PesaroUrbino, dove il numero dei pernottamenti è in calo sia il numero

di viaggiatori stranieri (rispettivamente -13,9% e -6,9%), che dei pernottamenti (- 16,8% e -6,9%). Nonostante le Marche offrano al turista una gamma di prodotti tra i più diversificati in Italia (mare, montagna, religioso, termale, agriturismo, ecc.), il territorio sembra risentire comunque di una forte stagionalità: giugno, luglio e agosto sono gli unici mesi nei quali la capacità ricettiva della regione viene sfruttata appieno, ma per tutti gli altri mesi l’occupazione risulta essere di gran lunga sotto la media nazionale. Le imprese ricettive marchigiane vendono il 40,9% delle camere disponibili nel mese di settembre, il 31,2% ad ottobre e il 27,8% a novembre e, rispetto alla media italiana, segnano 9,7 punti percentuali in meno a settembre, -10,5 punti percentuali ad ottobre e -2,5 punti percentuali a novembre. D’altro canto, dati confortevoli si riscontrano alla fine del 2009 e nei primi mesi di quest’anno, con le prenotazioni


turistiche in lento recupero rispetto alla media nazionale. Notizie migliori provengono dal settore alberghiero, con risultati sull’occupazione delle camere in linea con l’autunno 2008, premiando in particolare l’offerta di livello medio-alto. Le strutture complementari quali B&B e agriturismi rivelano una maggiore instabilità e dopo un settembre in crescita del +7,1%, hanno subìto una flessione nell’occupazione camere di circa il 6% sia in ottobre che in novembre, vendendo in media circa una camera in meno rispetto al comparto hotel. Grazie ai dati forniti dalla Camera di Commercio regionale, è possibile ottenere un profilo del turista. Da questa indagine si è constatato che il turista che soggiorna nelle strutture marchigiane si divide principalmente in due tipologie: Leisure e Business. Il cliente leisure si compone principalmente da coppie (34,6%) e da famiglie (32,3%), mentre i gruppi organizzati rappresentano una percentuale irrilevante rispetto

agli altri due target (5,2%). La componente Business riflette la stessa tendenza del filone Leisure, con una prevalenza di viaggi individuali rispetto ai viaggi di gruppo in occasione di meeting o convention. I flussi turistici provenienti dall’estero rappresentano circa il 15% dei clienti nelle strutture ricettive della regione, meno della metà rispetto alla media italiana (32%). Il loro soggiorno dura in media oltre tre notti. Quanto alla provenienza, i turisti stranieri che più visitano le Marche provengono da Germania (26,8%), Paesi Bassi (16,1%) e Regno Unito (12,1%). Il turista italiano rappresenta invece l’85% della quota complessiva, con un pernottamento medio pari a 2,7 notti, ma è più lungo sul mare (3,2 notti). Le mete preferite differiscono l’un l’altra per pochi punti percentuali, il che dimostra la grande eterogeneità delle attrattive turistiche marchigiane. Per le coppie, i singoli e i gruppi la meta prescelta è la montagna, seguita dalla campagna e dalle città d’arte, mentre le famiglie preferiscono trascorrere le vacanze al mare, nei centri termali e

in campagna. Le province più visitate per le famiglie sono Ascoli Piceno e Pesaro-Urbino (rispettivamente 39,8% e 35,5%), mentre le coppie preferiscono mete come Pesaro-Urbino e Macerata (rispettivamente 39,3% e 38,6%). Al contrario, Ancona risulta essere la città più visitata per motivi di business. Nel 2009 anche i viaggi organizzati hanno risentito della congiuntura economica mondiale. I grandi buyer del turismo organizzato internazionale si sono concentrati sulle principali e più note destinazioni turistiche italiane. Le Marche sono presenti nell’11,8% dei cataloghi europei, nel 12% di quelli Usa, nel 10% di quelli giapponesi e nell’1% di quelli indiani. Nel dettaglio, a livello europeo, la presenza delle destinazioni turistiche marchigiane ha una quota maggiore in Polonia (25% dei Tour Operator che vendono l’Italia), Norvegia (21,4%) e Olanda (21,1%), seguite da Repubblica Ceca (16,7%) e Svezia (15,8%). Fabio Di Giulio GGF Group srl - Divisione Marketing e ricerche di mercato f.digiulio@callworld.it

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SPECIALE

“IL TURISMO HA RETTO ALLA CRISI MEGLIO DI ALTRI SETTORI PRODUTTIVI” E’ uno degli aspetti sottolineati da Mara Manente, esperta del Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia

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rofessoressa Manente, qual è la situazione dell’industria turistica italiana? “Nel 2009 il settore turistico nel nostro Paese ha registrato un calo nelle performance, legato soprattutto alle criticità dell’andamento economico generale. Ma a mio avviso sono interessanti due dati, uno positivo e uno negativo”. Partiamo dal primo. “Un primo elemento sul quale è opportuno riflettere è rappresentato dall’export, che ha fatto meglio della media relativa all’economia in generale. Nel turismo, ovviamente, per “esportazione” si intendono i flussi in entrata, cioè gli arrivi di turisti stranieri in Italia”. E il dato negativo? “La maggiore criticità deriva dal fatto che il consumatore tende ad “aggiustare” l’acquisto: si cerca una vacanza meno cara, meno lunga, un viaggio meno distante”. Torniamo all’export: mentre i dati economici generali hanno registrato una flessione vertiginosa del made in Italy sui mercati internazionali, il Bel Paese continua ad attrarre turisti stranieri… “Da un lato l’export turistico ha tenuto rispetto ai dati generali, come dicevo. Dall’altro è anche vero che rispetto all’anno precedente, i flussi

“Per le istituzioni gli attori dell’offerta turistica dovrebbero essere degli interlocutori privilegiati”

“In Italia si è registrata una flessione degli arrivi di tedeschi, americani ed inglesi, ma sono in aumento i turisti asiatici” in entrata sono calati del 15 per cento. Un crollo dovuto in massima parte alla crisi economica mondiale: in alcuni mercati molto importanti come quello inglese, americano e tedesco le spese turistiche hanno subito una contrazione. A questo ha fatto da contraltare – ma soltanto in parte l’incremento avvertito in altri mercati, come quello asiatico. Il che ci fa ben sperare per il futuro …”. E il turismo domestico? “Sostanzialmente ha tenuto. Se i dati

economici nazionali, in generale, ci parlano di un calo del 7-8 per cento riferito al 2009, beh … il settore turistico non è andato poi così male, con una flessione del 2,5-3 per cento”. Quale chiave di lettura dà a questi dati? “Vede, quando si parla di turismo, ci si imbatte in un bene di largo consumo, al quale non si rinuncia facilmente. Semmai, vale quanto ho detto prima: gli italiani abbreviano il viaggio in termini di durata e di distanza, ma non vi rinunciano. Il fatto che la domanda di acquisto del bene “vacanza” non abbia reagito violentemente alla crisi dovrebbe essere letto in questi termini. E questo è un elemento positivo”. Dal punto di vista dell’offerta turistica, com’è la situazione italiana? “Sicuramente si avverte una situazione eterogenea. Generalmente, l’industria turistica presente nel Mezzogiorno soffre di una scarsa competitività a livello internazionale. In quest’area del Paese le risorse non vengono valorizzate adeguatamente”. Un’ultima domanda: il ruolo delle istituzioni. “Il problema è di ordine generale, che non caratterizza specificatamente il settore turistico bensì l’economia nel suo insieme. E quindi anche nel nostro mondo si riscontrano tutti i fattori e le inadeguatezze dell’apparato burocratico del nostro Paese. Certo, per le istituzioni gli attori dell’offerta turistica dovrebbero essere degli interlocutori privilegiati, ma purtroppo non sempre è così. L’aver istituito un Dipartimento che a livello nazionale di propone di svolgere un ruolo di coordinamento è senz’altro una buona cosa: spetta poi agli enti locali sviluppare sagge politiche incentivanti”. di Ilenia Funari MONDO LAVORO

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SPECIALE

“OCCORRONO COORDINAMENTO E FORMAZIONE” E’ l’opinione del Presidente di Federturismo John Winteler, secondo il quale “l’Italia soffre le conseguenze di un quadro istituzionale di governance del turismo inadeguato e di un sistema produttivo frammentato e debole”

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residente, qual’è la situazione in cui versa l’industria turistica italiana? Si può parlare di arretratezza rispetto ad altri mercati? “In un mercato turistico profondamente cambiato è sempre più necessario saper corrispondere ai cambiamenti della domanda. Dobbiamo aumentare la nostra capacità di innovare e rispondere alle nuove esigenze del cliente con prodotti specifici ed innovativi. L’innovazione dev’essere riferita alla cultura dell’ospitalità, al business model, ai distretti turistici e alla promozione. Nel corso degli ultimi anni le nuove tecnologie hanno trasformato l’industria del turismo, modificando i comportamenti dei consumatori, ma l’Italia resta indietro rispetto ai principali competitor europei”. Sulla base di quali parametri parla di arretratezza? “Ad esempio dal fatto che nel nostro Paese il turismo online rappresenta il 12 per cento delle vendite complessive di prodotti turistici, contro il 48 per cento del Regno Unito, il 25 per cento di Germania e Francia, e il 18 per cento della Spagna”. Quali sono le carenze maggiormente penalizzanti? “L’Italia soffre le conseguenze di un quadro istituzionale di governance del turismo inadeguato, della mancanza di un vero coordinamento delle politiche industriali, di una promozione non sufficientemente coordinata e lungimirante e di un sistema produttivo frammentato. Anche il turismo ha bisogno di politiche economiche e strutturali che ne difendano la competitività e che creino le condizioni favorevoli perché le imprese possano investire in innovazione, formazione, qualità, internazionalizzazione”. Quali sono le prospettive del settore? “La sfida è riuscire ad affermare l’im-

portanza del turismo come settore produttivo, un assetto di governance in grado di assicurare politiche industriali serie e coordinate a vantaggio del settore. Occorrono politiche economiche che risolvano gli svantaggi fiscali del settore rispetto ai Paesi concorrenti, che contrastino la stagionalità ed integrino i “diversi” turismi. Le imprese dal canto loro devono essere pronte ad affrontare i cambiamenti del mercato con l’innovazione, la crescita dimensionale, la qualità, la formazione”. Come giudica il comportamento delle istituzioni, sia nazionali che locali? “Stiamo parlando di un settore produttivo a tutti gli effetti, eppure permane la confusione delle politiche per il turismo con la promozione e la comunicazione. Esiste un problema grave di efficacia e di coordinamento

della promozione, che si svolge con messaggi dispersivi e con spreco di risorse. Manca una vera azione di coordinamento delle politiche industriali e strutturali che si rivolgano innanzitutto ai problemi di competitività delle imprese“. Sotto il profilo del sostegno pubblico al settore è possibile fare un confronto con altri Paesi? “Il problema è il coordinamento della promozione. La promozione del Paese deve fare un salto di qualità, secondo logiche di marketing di impresa, sviluppando collaborazioni con operatori di altri Paesi e scongiurando la dispersione delle risorse in interventi localistici. Questo problema discende dalla struttura della governance dell’industria turistica in Italia, decentrata e non coordinata, incapace di esprimere un’immagine unitaria”. di Guido Guidi MONDO LAVORO

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Jean-Luc Tingaud


SPECIALE

“INVITO GLI IMPRENDITORI A LAVORARE SULLA QUALITÀ DELL’ACCOGLIENZA” Ne è convinto il neo-assessore al Turismo della Regione Marche, Serenella Guarna Moroder

Anche quando si parla di turismo – ci spiega l’Assessore - il maggior problema da affrontare, come spesso ci ricorda il Presidente Spacca, è costituito dal lavoro. E la nostra offerta turistica può rispondere efficacemente a questa esigenza, attraendo nelle Marche importanti risorse”. Penso che quello del Presidente sia un auspicio di tutti… “A parole tutti attribuiscono al turismo un ruolo di motore dello sviluppo. Poi però è difficile mettere in pratica i buoni propositi”. Cosa manca al turismo marchigiano? Dobbiamo fare un certo percorso tutti assieme. Qual’è l’obiettivo? Fare in modo che i turisti che vengono a trovarci poi ritornino. Tornando a casa, nelle loro città, devono parlare bene delle Marche. Questa è la pubblicità più importante, il passaparola”. Quindi basta con gli spot super costosi… “Se lei si riferisce allo spot con Dustin Hoffman, ritengo che tutte queste polemiche siano fuori luogo. Anzi, ritengo doveroso rimetterlo in circolazione: ora dovrebbe passare in maniera massiccia. Le dirò di più: le critiche in fondo vanno a nostro vantaggio”. Ma il ruolo della Regione? “L’Assessorato al Turismo ha il compito di sviluppare tutte le potenzialità del territorio”. Come? “Il problema, come al solito, è rappresentato dalle risorse”. Lei prima parlava di un gioco di squadra: si riferisce agli imprenditori? “Non solo. Dovremmo tutti recuperare quello che io definisco il piacere dell’accoglienza. Non soltanto i protagonisti dell’offerta turistica – albergatori, ristoratori, tour operator, agenzie, ecc. – ma anche la cittadinanza, gli abitanti del territorio, i marchigiani. Vede, dobbiamo con-

vincerci che l’ospite è il nostro miglior veicolo di trasmissione del territorio. E’ importante dare un senso alla vacanza, catturando l’ospite con tutto quello che possiamo offrire e fuori non si trova”. E gli imprenditori, nello specifico? “Li invito a lavorare sulla qualità dell’accoglienza, riscoprendo il piacere di far conoscere il territorio: dalla località costiera molto rinomata alla chiesetta sperduta in montagna, dall’antico borgo medioevale all’artigiano che produce pipe o cappelli. Se ci pensiamo anche solo per un attimo, le Marche possono contare su moltissime eccellenze”. Il mondo dell’impresa si aspetta molto dalle istituzioni, soprattutto dalla Regione… “Abbiamo dato loro 18 milioni per ristrutturare le aziende: non mi pare una cifra da poco. Quello che vorrei è smettere di sentire lamentele del

tipo: “Se piove, i miei clienti non sanno cosa fare! Occorre riappropriarsi del piacere di scoprire il territorio”. Molti però lamentano uno scarso ruolo propositivo e di coordinamento da parte vostra. “In quella condivisione di intenti che prima auspicavo, ciascuno deve fare la sua parte. La Regione, dal canto suo, deve incitare tutti gli attori del comparto a fare la propria parte in una visione di insieme”. E questo anche sul fronte degli investimenti… Il caso dell’Excelsior è emblematico del fatto che anche nelle Marche vi siano figure imprenditoriali in grado di guardare oltre, di affacciarsi verso un orizzonte più ampio. “Lei ha citato l’Hotel Excelsior di Pesaro. Ben venga un cinque stelle sulle nostre coste: è sicuramente una cosa molto positiva”. di Guido Guidi

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SPECIALE

“IL TURISMO VA TRATTATO COME FENOMENO INDUSTRIALE” Intervista a Ludovico Scortichini, rappresentante regionale Assotravel e presidente Federturismo di Confindustria Ancona

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e Marche, l’unica regione Italia al plurale… e forse non è un caso. “Un territorio ricco nei suoi paesaggi, dai sapori e odori suggestivi, capace di lasciare sempre un incancellabile ricordo in chi lo visita per la prima volta e in chi, vivendolo tutti i giorni, può scoprire sempre qualcosa di nuovo”. Tutto, sorprendentemente, racchiuso in una modesta superficie... “E se fino a pochi anni fa il mondo del turismo non si era accorto di tutte le potenzialità di questa regione, ora sono i dati oggettivi a parlare di una vera e propria controtendenza: il turismo nelle Marche sembra infatti aver sopportato bene il periodo di crisi rispetto al resto delle località turistiche nazionali. Il trend positivo registrato a partire dal 2009 è dovuto a un mutamento dell’approccio al turismo da parte degli operatori della nostra regione e i viaggiatori hanno visto con occhi diversi le Marche. Il motivo di tali cambiamenti è stata la crisi, che ha ridotto l’outbound, cioè la tendenza da parte dei turisti italiani ad andare all’estero. La minore possibilità di spesa ha fatto riscoprire le località italiane, tra cui le Marche. Parallelamente, risultano importanti i tentativi di network compiuti dagli operatori turistici marchigiani”. In questo contesto quale ruolo hanno i giovani? “I giovani sono fondamentali! Per lo sviluppo del settore turistico riescono a fare più di ogni altro network o tipo di relazione. Possono stimolare e promuovere, attraverso il passaparola, il soggiorno presso una determinata località: basti pensare che il 62 per cento delle persone scelgono una meta turistica dietro il suggerimento di un

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parente o di un amico… Inoltre i giovani riescono a sviluppare efficacemente grandi reti di contatti attraverso internet”. E il mondo turistico della nostra regione cosa può offrire ai giovani? “Soprattutto in questo momento il turismo rappresenta per i giovani una grande chance, rispetto al settore manifatturiero in crisi. In ambito turistico c’è molto spazio, a patto di una buona formazione: molte

sono le figure richieste, ma se devo segnalare quelle di cui si avverte il maggior bisogno, cito la figura del web marketer, importante sia in piccole che in grandi realtà turistiche. Poi evidenzierei la necessità di figure commerciali che amino il loro territorio e quindi siano capaci di venderlo con entusiasmo a chi ancora non lo conosce”. Cosa potrebbero fare gli enti di formazione, pubblici e privati? “In primo luogo dovrebbero trattare il turismo come fenomeno industriale: le logiche sono infatti le stesse di chi produce cappe piuttosto che cucine, in termini commerciali, di marketing, operativi, ecc. Spesso infatti anche gli enti di formazione sono ancorati a un modello di impresa turistica di tipo familiare e quindi lavorano di conseguenza, creando dei profili formativi obsoleti. Solo investendo e facendo sforzi si può realizzare una valida cultura del turismo”. Che tipo di formazione dovrebbe avere un giovane che aspira a divenire manager nel settore turistico? “Il turismo è cultura a 360º: chi vuol diventare manager in questo settore deve avere numerose conoscenze e competenze, oppure dev’essere in grado di coinvolgere e coordinare uno staff competente in materia. Un giovane deve avere “cultura del territorio”, deve essere dotato dei giusti strumenti manageriali e/o imprenditoriali, deve saper fare marketing relazionale. Inoltre è importante possedere una grande sensibilità e “mentalità del mondo”. In sostanza, deve conoscere come si muovono e cosa vogliono i turisti stranieri. Di certo chi vuol operare nel settore turistico non deve pensare che essere manager significa stare seduto dietro una scrivania...”. di Lucia Belardinelli


SPECIALE

“IL SISTEMA TURISTICO ABRUZZESE È IN CERCA DI CONFERME” Intervista all’Assessore al Turismo della Regione Abruzzo, Mauro Di Dalmazio

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ell’ultimo decennio il sistema turistico abruzzese ha registrato una crescita superiore e, in alcune fasi, in controtendenza rispetto alla media italiana, nel comparto sia alberghiero che extralberghiero. Negli scorsi tre anni, i dati relativi a presenze e arrivi sono controversi, con un leggero decremento nel 2007 (-1,0%), un dato positivo nel 2008 (+ 4,2%) e un calo nel 2009 (anno del terremoto) dell’11% che però, data la situazione del comparto, conferma la tenuta di un sistema. La domanda italiana è la componente determinante per l’andamento del turismo in regione (87% delle presenze). Si tratta di un turismo fortemente concentrato nel comprensorio costiero. Nel 2007 gli stranieri hanno rappresentato il 13% delle presenze turistiche, contro una media a livello nazionale del 41%. In relazione alla

Pescara si prepara alla stagione estiva 2010

Quest’anno – ci spiega il Presidente della Camera di Commercio di Pescara, Daniele Becci - il Porto Turistico Marina di Pescara, che proprio pochi giorni fa ha ricevuto la Bandiera Blu, per la prima volta, oltre alle manifestazioni storiche quali l’Oro d’Abruzzo e Mediterranea, ha programmato un calendario ricchissimo di attività, con una quarantina di eventi tra spettacoli, concerti, cabaret e altro. L’intento è la valorizzazione del Porto Turistico. Pensiamo poi ai numerosi borghi dell’hinterland, molti dei quali riqualificati e dotati di strutture di accoglienza di elevato livello. A questo si aggiunge il turismo enogastronomico.

componente straniera, l’Abruzzo occupa la 18° posizione tra le regioni italiane, con una quota dello 0,7% sul dato complessivo nazionale. Assessore, emerge un quadro con molte luci ma anche qualche ombra, riflesso della crisi e del terremoto del 6 aprile 2009… “Le ripercussioni sono state pesanti. Nonostante questo, il comparto turistico regionale ha avuto una buona reazione, che è stata riconosciuta da tutti a livello nazionale e questo è un dato che incassiamo volentieri. Il sisma e l’evento del G8 hanno comunque rafforzato la visibilità e la consapevolezza geografica dell’Abruzzo a livello internazionale, ma costringe la Regione a intraprendere nuove e più incisive azioni strategiche di promozione e valorizzazione del territorio al fine di restituire l’immagine di una regione in grado di offrire una vasta e differenziata tipologia di prodotti turistici: Parchi&Natura, Arte, Culto e Cultura, Enogastronomia, Mare, Montagna estiva, Montagna invernale, Congressuale, Business”. Un rilancio che passa attraverso il nuovo Piano triennale di sviluppo turistico 2010-2012 che la Regione sta sviluppando... “Ci aspetta un lavoro difficile e complesso. Su questo punto sono stato chiaro con gli operatori del settore: dobbiamo avere la sensibilità e la forza di fare sistema, creando un disegno unitario in cui pubblico e privato possano interagire e sfruttare lo straordinario valore turistico che abbiamo, non dimenticando mai di considerare l’Abruzzo come un unicum composto da straordinarie peculiarità. Probabilmente il turismo è stato erroneamente visto come un settore che potesse vivere autonomamente e forse si è pensato troppo alla promozione, senza porsi delle

Mauro Di Dalmazio

domande fondamentali sui contenuti della proposta e sulle aspettative della potenziale utenza turistica. Ci si dovrebbe chiedere se in questa regione sia mai stata attuata una vera strategia di sviluppo e credo che la risposta non sarebbe positiva”. di Maurizio O. Delfino MONDO LAVORO

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T SPECIALE

“E’ IN CRESCITA IL TURISMO MOTIVAZIONALE” Un viaggio all’interno del mondo del turismo con Enrico Pazzali, amministratore delegato della Borsa Internazionale del Turismo

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he cosa è cambiato nell’approccio al turismo? “È cambiato moltissimo. Oggi il viaggio non è più considerato un bene voluttuario, ma un bisogno. Lo ha dimostrato anche la recente crisi: la gente magari riduce la durata della vacanza o la distanza, ma non rinuncia a viaggiare. Sempre dal lato della domanda, ci sono oggi mercati turistici che anni fa non esistevano. Cinesi, indiani e molti altri hanno cominciato a viaggiare e lo faranno sempre più in futuro. È cambiata molto anche l’offerta: le compagnie low cost hanno fatto esplodere il fenomeno delle vacanze brevi, specie nelle città, e si sono affermate destinazioni che un tempo non c’erano. Il cliente è sempre più consapevole ed esigente, ricerca tipologie di viaggio sempre più specializzate, dall’enogastronomico allo spirituale, e grazie al web conosce meglio destinazioni, prezzi e servizi e si confronta con altri viaggiatori”. Quali sono le specificità del sistema turistico italiano? Si può parlare di Italian Style anche nel turismo? “Il sistema turistico italiano presenta molti punti di forza e alcune criticità. Tra le aree di miglioramento indicherei sicuramente una maggiore capacità di valorizzare le nostre potenzialità e la necessità di un maggiore coordinamento, di fare maggiormente sistema. Tra i molti punti di forza vi è la ricchezza e la varietà del paesaggio, dalle Alpi alle coste mediterranee, un’offerta d’arte, storia e cultura uniche al mondo e, appunto, un “Italian Style” che coniuga cucina, moda, design e saper vivere. Un Italian Style che si ritrova a volte anche nel modo di gestire il turismo, anche se si potrebbe probabilmente fare di meglio, in modo più strutturato. 82

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Bit è impegnata da anni in questo senso e una delle ragioni del suo successo internazionale è che noi portiamo un tocco di Made in Italy nel business del turismo e gli operatori ci scelgono anche per quello”. In un momento di crisi, il segreto è probabilmente cercare di trovare nuove tendenze e cavalcarne l’onda. Il turismo collegato agli sport outdoor può essere una nuova nicchia nella quale investire? “Sicuramente una delle tendenze in crescita è, in generale, quella del turismo motivazionale, cioè la vacanza scelta sulla base di una ragione specifica, e lo sport è sempre più

spesso una di esse, in particolare gli sport all’aria aperta”. E per quanto riguarda invece altre tipologie di turismo come quello culturale o spirituale, quali sono le nuove tendenze? “Il turismo culturale rappresenta una fetta importante del mercato turistico e noi di Bit lo seguiamo da anni. Basti pensare alle CaseMuseo, una realtà in crescita in Italia e che sta diventando sempre più un elemento di attrazione per le città che le ospitano. Al turismo spirituale dedichiamo da sempre una grande attenzione, come a tutti gli aspetti sociali del turismo”. di Giuseppe Mascetti


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rievocazione storica dell’assedio del 1446


SPECIALE

“CAMBIARE L’APPROCCIO CULTURALE” Per Flavio Guidi - fondatore del Gruppo Sida di Ancona, per promuovere adeguatamente nel mondo la nostra immagine occorre un cambio di passo soprattutto di natura culturale

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i fa una fotografia del settore turistico italiano? “Se analizziamo i dati a nostra disposizione, non possiamo che concludere che si tratta, a livello globale, di un settore in continua espansione, con un tasso di crescita media annuale del 6,5 per cento dal 1950 al 2007. In crescita è risultato, seppur in misura più contenuta, anche il turismo europeo e italiano, cresciuto negli ultimi sette anni del 20 per cento. Per quanto riguarda più da vicino la nostra economia, in particolare, notiamo come le entrate turistiche siano passate in vent’anni (dal 1988 al 2007) da dieci ad oltre trenta miliardi di euro”. Quindi la crisi non si è fatta sentire? “Eviterei considerazioni superficiali. E’ vero che nel 2008 la domanda di servizi turistici complessiva si è ridotta dell’1 per cento, e di quattro punti e mezzo percentuali lo scorso anno. E, aggiungiamo, il 2010 si presenta come un anno di stagnazione o di ulteriore leggera flessione. Tuttavia e nonostante tutto, analizzando le peculiarità e i punti di forza dobbiamo sicuramente concludere che è un’area di business su cui indirizzare lo sviluppo economico”. Quali sono le maggiori criticità? “L’inadeguatezza infrastrutturale del Paese, la mancanza di specifiche politiche governative, la scarsa capacità di attrarre investimenti esteri a causa di impedimenti normativi e burocratici, la pressione fiscale e, non ultimo, il lento adeguamento degli operatori del settore alle mutate esigenze dei flussi turistici, che si muovono ormai in un mercato globale”. Un settore sul quale puntare, anche da parte delle istituzioni?

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“Per l’Italia l’industria turistica rappresenta un ambito troppo importante, sul quale andare a concentrare energie e risorse da un punto di vista strategico. E’ un settore in cui le barriere all’entrata che potremmo proporre alla concorrenza sono enormi. Innanzitutto, le attività

e i prodotti turistici non possono essere delocalizzati: quanto realizzato in un territorio ne determina condizioni stabili di sviluppo economico. Il problema è quello di riuscire ad individuare e perseguire adeguate strategie di sviluppo”. Cosa intende dire?


“Mi riferisco alla necessità di elaborare progetti strategici di ampio respiro. L’offerta ricettiva deve essere attentamente rivisitata alla luce delle mutate caratteristiche e dimensioni della domanda. Particolare attenzione dovrà essere posta agli aspetti infrastrutturali: penso alla presenza di aeroporti, a buoni collegamenti ferroviari, autostradali e stradali. Realizzare inoltre una buona ricettività portuale, per grandi tratte, con moderni porti turistici. Insomma: enucleare come del resto fanno altri Paesi - delle strategie di sviluppo settoriale armonizzate tra lo Stato e gli enti locali, coinvolgendo naturalmente anche altri soggetti, pubblici e privati. Del resto, analizzando le linee tracciate dagli organismi comuni-

tari, mi pare che occorra molto lavoro…”. L’Unione europea cosa dice? “Da tempo rileva come il turismo si collochi al centro del processo di Lisbona per la sua capacità di contribuire in misura essenziale alla crescita economica, all’occupazione e alla ricerca di nuove tecnologie di comunicazione ed informazione. Non dimentichiamo poi che Bruxelles è molto attiva nelle iniziative a favore dello sviluppo del turismo sostenibile”. Questa politica si traduce in atti concreti? “L’Unione chiede a gran voce agli Stati membri di destinare risorse allo sviluppo di adeguati sistemi turistici e al sostegno delle Pmi del settore, nonché di elaborare criteri ed indicatori di fattibilità economica e di sostenibilità dei progetti. Iniziative, aggiungo, che saranno cofinanziati con l’utilizzo dei Fondi strutturali, per un miglior utilizzo degli strumenti finanziari comunitari destinati al turismo”. Secondo Lei quali sono le priorità? “In un’ottica prospettica, ritengo opportuno lavorare sull’immagine del nostro Paese, che può e dev’essere valorizzata adeguatamente. Ciò significa, anche in tale contesto, potenziare le funzioni dell’Amministrazione, sia a livello centrale che localmente. In secondo luogo, suggerisco la realizzazione di un apparato statistico che permetta l’assunzione di decisioni consapevoli. Infine, occorre lavorare nella direzione di un rafforzamento della rappresentanza sindacale degli interessi degli operatori turistici, per consentire un efficace “dialogo” ai vari livelli di governo”. Dal punto di vista organizzativo altri Paesi sono all’avanguardia. Rischiamo di essere tagliati fuori dai circuiti turistici internazionali? “E’ chiaro che un’offerta che possa contare su strutture ad alto e specializzato richiamo logistico organizzato incrementa sensibilmente le capacità di rivolgersi ai vari segmenti della domanda internazionale. Occorrerebbero strutture a grosso richiamo ludico, sia per gli adulti che per i giovani, da localizzarsi prevalentemente nel Mezzogiorno”. Ad esempio?

“Parchi acquatici, botanici, faunistici e golfistici, da accompagnare a una profonda riorganizzazione dell’offerta ricettiva sia nelle località montane che sulle nostre bellissime coste”. I flussi in entrata non si limitano a finalità turistiche: pensa che l’offerta alberghiera italiana sia adeguata per chi ne usufruisce per motivi di lavoro? “Sicuramente occorre incrementare le occasioni di incontro sportivo, d’affari e culturale: penso a rassegne cinematografiche, congressi scientifici, fiere di carattere internazionale ed altre iniziative che possano generare occasioni per lo sviluppo di nuove idee”. Seguendo la strategia che ha delineato, l’iniziativa è in mano al privato? “Il primo passo lo deve fare l’amministrazione. Occorre infatti legiferare a livello nazionale, regionale e locale per incentivare processi di aggregazione, progetti di marketing regionale, progetti di promozione della conoscenza del patrimonio di ogni singola regione. In altre parole: promuovere nel mondo l’immagine della diversità paesaggistica del nostro territorio, delle sensazioni che i colori e le caratteristiche morfologiche possono offrire. Comunicare come i gesti e gli atteggiamenti, il folclore, la ricchezza culinaria nelle diversità e tipicità regionali possano produrre sensazioni irripetibili e ineguagliabili”. In sostanza, una rivoluzione culturale... “Bisogna sviluppare una cultura nel saper somministrare il nostro prodotto turistico. Da qui il grande ruolo che la funzione didattica può svolgere a livello di sviluppo di cultura”. di Fabio Di Giulio

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SPECIALE

TIENE IL TURISMO CULTURALE Osvaldo Fanella, consulente del Gruppo Sida in sviluppo organizzativo nel settore turistico, ci offre una breve panoramica dell’attuale situazione

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ottor Fanella, com’è la situazione del settore? “In Italia, negli ultimi anni la competitività del settore mostra segni di difficoltà”. Ci può fornire qualche numero sull’offerta? “33.000 alberghi, 16.000 agriturismi, il più ricco patrimonio culturale, artistico, storico-monumentale e museale che una nazione possa vantare nel mondo, con 80.000 tra chiese e castelli; paesaggi, panorami, luoghi ambientali tra i più belli di tutto il pianeta. Questo l’asset del turismo nel nostro Paese” E ciò nonostante… “Eppure il turismo in Italia, nono-

stante questa dotazione, non va di pari passo rispetto all’andamento che si riscontra nei Paesi immediati competitori”. Quali sono le tipologie che soffrono maggiormente e quelle che invece tengono? “In difficoltà risultano particolarmente i settori del turismo balneare, lacustre, montano e termale, che soffrono della difficoltà nell’adeguarsi alla sfida della competitività internazionale. In ripresa il turismo d’affari. E in una situazione di buona tenuta si mantiene il turismo culturale, legato prevalentemente alle città d’arte, la cui attrattività non patisce concorrenza”. di Agnese Ausili

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LA STRUTTURA DELLA “FILIERA”

La domanda turistica viene soddisfatta dagli sforzi congiunti di una vasta gamma di imprese che offrono prodotti o servizi diversi, tra loro strettamente correlati, che rendono fruibili o più ricchi di appeal le attrattive di una località turistica

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olo per citare alcune delle tipologie di soggetti coinvolti, pensiamo all’ospitalità (hotels, B&B, country houses, agriturismo, campeggi, ecc.), alla ristorazione e all’entertainment (locali per la sera, eventi, noleggio bici o kayak, ecc.), ai servizi informativi e di guida turistica, alle boutique di souvenir e tipicità, agli enti locali. Spiccano poi altre tipologie di operatori che pure giocano un ruolo fondamentale: compagnie aeree e ferroviarie, agenzie marittime o di autonoleggio, tour operator (che selezionano e assemblano più elementi - ospitalità, assicurazione e trasporto – in un prodotto più completo), nonché operatori dell’intermediazione (agenzie di viaggio off-line e on-line, network), agenzie assicurative. Gli attori del sistema turistico costituiscono la filiera che congiunge la località turistica a monte e il cliente finale a valle. Il valore competitivo di

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un’offerta turistica, dunque, dipende tanto dalle risorse e dalle attrattive tipiche della località “a monte”, quanto dalle capacità e dalle competenze dei singoli attori che interagiscono tra di loro. La struttura turistica italiana: dalla filiera alla rete Il settore dei viaggi in Italia e nel mondo ha registrato maggiori mutamenti negli ultimi 10 anni che nei precedenti 50. Se negli anni ’60 (quando il turismo di massa comparve in Italia) la filiera turistica aveva una struttura sostanzialmente di tipo lineare, con il tour operator che selezionava e combinava i singoli servizi turistici in un pacchetto di viaggio e lo vendeva poi al pubblico tramite l’intermediazione delle agenzie di viaggio e il supporto di un catalogo cartaceo, i recenti radicali mutamenti dello scenario internazionale hanno condotto anche

a profonde novità nella filiera turistica. La quale si presenta non più come una catena, bensì come una rete, nella quale i vari attori interagiscono tra di loro, da una lato scavalcandosi l’un l’altro per raggiungere più direttamente il consumatore finale, spesso utilizzando il canale internet (è il cosiddetto processo di disintermediazione e multicanalità), dall’altro cercando forme di aggregazione collettiva finalizzate all’ottenimento di una maggiore forza sul mercato (integrazione orizzontale e verticale). Attraverso il web numerosi alberghi, agriturismi e B&B riescono a vendere direttamente al pubblico i loro servizi, evitando così l’intermediazione di agenzie e tour operator (in tal caso comunque la vendita si conclude più spesso al telefono che on-line, rimanendo il web per le piccole strutture ricettive italiane più uno strumento di comunicazio-



SPECIALE

ne che uno strumento di e-booking). Altri alberghi prendono contatti diretti con agenzie di viaggi in Italia o all’estero e tramite queste si offrono per ospitare gruppi di turisti, senza transitare per i tour operator. Oltre agli operatori tradizionali del turismo, inoltre, nuovi competitor si stanno affacciando nel settore, seguendo differenti traiettorie strategiche che cercano di far leva su fattori tecnologici o su vantaggi di interrelazione con il business di provenienza. In tal senso giocano un ruolo sempre più fondamentale anche i GDS (Global Distribution System), sistemi di prenotazione automatica avanzati che, attraverso accordi con i principali operatori turistici, offrono ad oltre 600mila agenzie di tutto il mondo la possibilità di prenotare per i loro clienti i più importanti elementi della vacanza, dall’alloggio ai principali vettori di trasporto. Il boom di internet Diversi fattori hanno influito su questa radicale trasformazione del settore dei viaggi: la congiuntura eco-

nomica, l’erosione dei margini per gli operatori a tutti i livelli, la forte pressione competitiva. Ma l’evento che forse più ha inciso nel determinare questa trasformazione è stato il boom di internet, che ha moltiplicato i livelli di intermediazione turistica e scardinato i rapporti tra gli attori della filiera. E più in particolare sono le agenzie virtuali (in primis Expedia e Lastminute.com), i siti delle compagnie aeree (soprattutto quelle low cost) e i siti informativi quelli a registrare il maggiore incremento di visitatori. Ad oggi il turismo on-line in Italia risulta essere il comparto leader di tutto l’e-commerce b2c italiano (il 35% del totale, con una crescita complessiva del 15% annua), dopo il comparto del tempo libero/ giochi on line. Le tendenze in atto Aumenta sempre più il ricorso ad internet come canale informativo e di commercializzazione: vi ricorre il 44% dei viaggiatori italiani (57% per gli utenti under 34) Le recensioni online e gli user-generated

content si combinano con i social network, favorendo la crescita della brand awareness Piuttosto che rinunciare alla vacanza, il viaggiatore preferisce fare scelte molto oculate, tornando a valutare come fattore centrale del viaggio non tanto il basso costo, quanto piuttosto il giusto rapporto qualità-prezzo Decollano i viaggi personalizzati di micro-nicchia: aumenta la richiesta di esperienze anche all inclusive ma “personalizzate” Vengono sempre più utilizzati i canali differenziati in funzione delle esigenze: per la ricerca dell’affare dell’ultima ora e per gli acquisti di valore contenuto, il web è la prima scelta, mentre chi prenota in agenzia lo fa con almeno 2 mesi di anticipo. Nonostante il peso raggiunto dal booking on-line, la figura dell’agente di viaggi off-line non perde di importanza: hanno quindi successo le scelte di web agency e di tour operator di offrire anche un supporto off-line di assistenza al cliente. Cresce la tendenza a privilegiare un’ospitalità eco-sostenibile. di Michela Rossi (GGF Group)



SPECIALE

PROFESSIONI: IN AUMENTO PROMOTER E ASSISTENTI IN LOCO In questa fase storica il turismo ha subito profondi mutamenti.Dalla diffusione del low cost e del web-booking, la domanda è cresciuta esponenzialmente

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er questo, gli operatori turistici hanno maturato il bisogno di monitorare costantemente la propria presenza per garantire efficacia e tempestività di risposta alle evoluzioni delle esigenze dei propri clienti. Ne deriva che le figure professionali ad oggi più ricercate nel mondo del turismo sono le seguenti. Il promoter turistico è la figura di collegamento tra tour operator e agenzie di viaggi: è colui che si occupa della promozione dei prodotti turistici alle agenzie di viaggio dettaglianti. La sua attività principale consiste nel recarsi presso i potenziali acquirenti (agenzie dettaglianti, associazioni) e nel partecipare ad iniziative promozionali (fiere, workshop, ecc.) per illustrare e proporre pacchetti di

viaggio, tariffe, nuovi prodotti e campagne promozionali. Il promoter svolge anche un’importante funzione informativa nei confronti dell’azienda per cui lavora. Nel suo contatto continuo con le agenzie dettaglianti egli infatti verifica le modalità di presentazione più efficaci, comunicandole poi ai responsabili del settore marketing. Per questo sono richieste un’accurata conoscenza tecnica dei prodotti e dei servizi proposti, al fine di poterli presentare adeguatamente. Deve inoltre saper interpretare le esigenze dei clienti, e quindi possedere approfondite conoscenze di marketing turistico, di merchandising e di promozione delle vendite. L’assistente turistico ha il compito di facilitare la prima accoglienza dei turisti

nell’ambito di congressi, meeting, viaggi e soggiorni. L’attività lavorativa consiste nello svolgimento dei compiti di accoglienza e orientamento degli ospiti in loco, nel risolvere i loro problemi più immediati, nel fornire informazioni (briefing) e chiarimenti sull’organizzazione dei programmi di lavoro e di intrattenimento, sull’itinerario e sulle località da visitare. In particolare, organizza i transfer da e per l’aeroporto e la gestione logistica del traffico aereo, gestisce il settore solo-volo e la relativa biglietteria, perfeziona itinerari per le escursioni. Laura Palanga Gruppo Sida l.palanga@sidasrl.it Tel. 071.28521

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GOLF E TURISMO Erroneamente considerato, ancora da troppi, come una pratica esclusivamente elitaria, in Italia il golf viene spesso trattato con eccessiva superficialità di giudizio

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iverso il discorso, invece, laddove il golf è oramai perfettamente inserito tra gli standard dell’agonismo e dello svago. Stiamo parlando di uno sport diffuso nel mondo più di quanto non si pensi (sono stati censiti circa 64 milioni di golfisti e ben 94 federazioni) ed è una macchina complessa e articolata che fa girare attraverso di sé e attorno a sé una grande quantità di denaro e di opportunità imprenditoriali. Parlando in termini essenziali, il golf è sport, ambiente e infrastrutture: la presenza di un campo ben popolato è un volano per l’economia territoriale, che va anche a stimolare attività commerciali, di ristorazione e accoglienza, centri culturali, aziende produttive e di servizi, enti. E non solo: il club diventa normalmente un centro di aggregazione imprenditoriale, professionale e culturale. In Italia esiste ora un progetto di legge che cerca di agevolare e promuovere la creazione di campi da golf come strumento di promozione e sviluppo territo-

riale e perfino di salvaguardia ambientale: si tratta di “misure per incentivare il turismo sportivo tramite la diffusione del gioco del golf e la realizzazione di impianti golfistici”. Secondo questo elaborato, alle Regioni - supportate dagli enti locali e di intesa con gli enti parco e i gestori di aree marine protette – è assegnato il compito di incentivare e facilitare la nascita di club e di strutture di ricezione turistica. Si tratta di azioni mirate all’individuazione di siti idonei e alla semplificazione e velocizzazione burocratica. Il privato che investe nelle suddette strutture e infrastrutture, inoltre, è vincolato a una loro corretta gestione e non può alienarle, neppure parzialmente, per almeno cinque anni dalla messa in esercizio. Il dato significativo che emerge dal progetto è la volontà di privilegiare lo sviluppo di territori che facciano perno, specialmente per il turismo, proprio sui campi da golf. Si tratta soprattutto di un richiamo di stampo internazionale e di una buona occasione per promuovere

il “prodotto Italia”. Il turista golfista gira il mondo per giocare buone partite in begli ambienti, e per cogliere l’occasione per visitare luoghi distanti da casa sua che sappiano incantarlo. Si parla di circa 25 milioni di giocatori che ogni anno si muovono, con un ritmo di crescita che supera l’8 per cento annuo, rappresentanti una fascia di età media tra i 45 e i 65 anni. Solo in Europa, il giro d’affari annuo complessivo del golf si attesta sui 50 miliardi di euro. Le ricadute sui territori interessati non sono solamente quelle direttamente imputabili alla spesa dei turisti, ma riguardano anche l’accrescimento del business immobiliare, che gode mediamente di un moltiplicatore di notevole impatto (i ricavi legati all’indotto possono crescere anche di quattro o cinque volte). Nelle Marche occorre probabilmente un impulso di questo genere per riscoprire e valorizzare quell’immenso patrimonio di ricchezze ambientali, storiche, culturali ed imprenditoriali che ci caratterizzano.

EDEN VIAGGI: UNA STRATEGIA DI SUCCESSO VOCATA ALLE EMOZIONI

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den Viaggi, il tour operator pesarese nato dall’intuito imprenditoriale di Nardo Filippetti, nei suoi 27 anni di storia ha realizzato una crescita costante e calibrata che l’ha portato oggi a divenire, per fatturato (272 milioni) e per passeggeri (440.000), il secondo tour operator d’Italia. Da sempre punto di riferimento di successo nel settore della villaggistica, Eden è riuscito ad affermarsi tra i viaggiatori e le agenzie di viaggio con un prodotto sempre più completo e competitivo e con soluzioni in grado di soddisfare qualsiasi esigenza, dai viaggi individuali ai viaggi di gruppo e ai viaggi incentive, dalle proposte outgoing verso le destinazioni più ambite del mondo alle proposte incoming nella sempre amata Italia. Di anno in anno crescono le destinazioni e i cataloghi proposti, vengono arricchiti i prodotti 94

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già esistenti, viene migliorata sempre più la qualità degli Eden Village (le strutture di riferimento per l’operatore pesarese) e viene dedicata molta attenzione alla tecnologia e ai nuovi sistemi di relazione con il cliente, come il sito informativo edenlife.it e la televisione online edenlife.tv. All’interno del Gruppo convivono tante filosofie di cultura dell’ospitalità: la linea Eden Village (con i suoi villaggi-club presenti in tutto il mondo, nonché hotel, resort e appartamenti dall’ottimo rapporto qualità-prezzo), la linea Eden Made (per i viaggiatori più esigenti che non si accontentano di un prodotto uguale per tutti, ma vogliono proposte sartoriali su misura, verso mete esotiche da sogno come l’Oceano Indiano), Margò (dedicata ai viaggiatori che vogliono sentirsi liberi e viaggiare senza fronzoli), Eden White (la novità 2010 riser-

vata ai resort più esclusivi, sinonimo di raffinatezza e atmosfere uniche) e infine la catena Eden Hotels (che racchiude tutti gli hotel villaggi gestiti direttamente dal Gruppo Eden in Italia, tra cui il nuovo nato Hotel Excelsior). Lo spirito che anima Eden Viaggi in tutto questo è perfettamente espresso dal suo pay-off “Esperti in Emozioni”, ovvero esperti nell’offrire una vacanza divertente, confortevole, fuori dallo stress e dalle consuetudini. Un’opportunità per soddisfare curiosità e interessi sotto le più diverse prospettive, alla scoperta di luoghi, abitudini e usanze; una vacanza che, indipendentemente dal valore di acquisto, offre emozioni a chi la sceglie. di Michela Rossi



SPECIALE

IL PRIVATE EQUITY GUARDA ALL’INTRATTENIMENTO E AL TURISMO Dopo un 2008 caratterizzato da cifre record, gli effetti della crisi internazionale si sono manifestati anche sul mercato italiano del private equity e venture capital, che nel 2009 è stato caratterizzato da un rallentamento dell’attività

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el corso dell’anno sono state registrate 283 nuove operazioni, distribuite su 229 società, per un controvalore pari a 2.615 milioni di euro, corrispondente a una diminuzione del 52% rispetto all’anno precedente. La contrazione in termini di numero di investimenti, invece, è stata più limitata (24%). L’analisi della distribuzione settoriale delle società oggetto di investimento evidenzia come anche nel 2009 le imprese attive nel settore manifatturiero abbiano rappresentato il principale target di investimento in termini di numero di operazioni, con un quota del 10%. Negli ultimi anni, comunque, l’interesse dei principali fondi si sta spostan-

do su settori alternativi: si passa da settori tradizionali come quello chimico (+133%), dei trasporti e della logistica (+69%) e dell’edilizia, a settori apparentemente meno attrattivi. Tra questi una rilevanza sempre maggiore la sta conquistando il turismo: numerosi sono infatti i fondi specializzati nell’investimento in parchi divertimenti, strutture turistiche e ricettive. Emblematico, in Italia, è il caso del Parco divertimenti di Gardaland, il cui pacchetto di maggioranza è stato acquistato nel 2004 da un fondo americano. Nato nel 1975 come cittadella dei giochi con un centinaio di piccoli azionisti, nel corso degli anni il parco è cresciuto a dismisura.

Anche le Marche a tale proposito sembrano attrarre notevolmente fondi di investimento: la Brainspark PLC, società inglese quotata all’AIM di Londra, sta investendo nella nostra regione. I fondi di private equity dunque si pongono come investitori che mettono a disposizione capitale di rischio e know how manageriale per sostenere piani di sviluppo “creando valore” in un settore, che anche nelle Marche mostra ampie prospettive di sviluppo. Enrico Picchio Divisione Corporate Finance Sida Group e.picchio@sidasrl.it tel. 071.28521

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AEROPORTO FEDERICO FELLINI, UN 2010 SOTTO I MIGLIORI AUSPICI Le previsioni confermano: lo scalo di Rimini, San Marino e della Costa Adriatica punta ad un ruolo di primo piano

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l buon rapporto con Air DolomitiLufthansa (da Rimini si vola quotidianamente per gli hub di Monaco di Baviera e Vienna); la riattivazione dei collegamenti giornalieri per Roma Fiumicino sulle ali della compagnia svizzera Darwin Airline - in codeshare con Alitalia -; il successo dei voli low cost firmati dalle più importanti realtà europee quali Air Berlin (da e per Germania, Olanda, Svizzera e Francia) e Ryanair (da e per Inghilterra, Svezia, Germania). Per l’Aeroporto Internazionale “Federico Fellini” di Rimini-San Marino, la primavera-estate 2010 si è aperta sotto i migliori auspici. Il 2009, anno della crisi globale, sembra solo un “perfido” ricordo. Tutta l’Europa ed il mondo intero tornano a respirare; anche il mercato aereo, e dei trasporti in generale, dopo mesi piuttosto difficili rialza la testa. La particolarità del “Federico Fellini” sta tutta nel programma voli davvero ricco di opportunità. Sfogliando i dati resi noti nel corso dell’ultimo incontro pubblico, agli inizi di maggio, il Presidente di Aeradria Spa, Massimo Masini (nel frattempo riconfermato alla guida della società per il triennio 2010-2013 insieme ai Vicepresidenti Massimo Vannucci e Mario Formica) non ha nascosto la soddisfazione per quello che nelle previsioni si annuncia come l’anno dei record: sia sul fronte delle città coperte, sia in termini di passeggeri complessivi. “I Paesi che andiamo a raggiungere con voli di linea-low cost e-o charter sono 24; le destinazioni 57, tra cui 12 annuali: Monaco di Baviera, Vienna, Roma, Francoforte Hahn, Londra, Tirana, Mosca, Rostov, Sharm, Kiev, Ivano-Frankovsk, Krasnodar. Sedici i vettori che operano ed opereranno nel segmento dei voli linea-low cost, tra i 15 e i 18 quelli del segmento charter”. Tra le novità del 2010, l’apertura della base della compagnia valdostana Air Vallee. Rimini sarà punto nevralgico della programmazione che il vettore

sta mettendo a punto per l’Italia (con le destinazioni di Cagliari, Lamezia Terme, Napoli e Olbia), la Croazia (Spalato), la Grecia (Corfù e Cefalonia), la Serbia (Belgrado), la Francia (Parigi), la Russia (Ekaterinburg e Nizhny Novgorod). Già, la Russia. Un “patrimonio” importante, non solo per le ricadute economiche dirette, ma anche per l’indotto che il traffico russo alimenta lungo tutti i mesi dell’anno. Russia raggiungibile attraverso le tratte di linea attivate dalla già ricordata Air Vallee e dalle storiche Vim Airlines (su Mosca Domodevo), Donavia (Rostov), Rossya (San Pietroburgo) nonché dai vettori charter Ural e Globus (Ekaterinburg, Kazan, Mosca Domodedovo), Yakutia (Krasnodar), Nordstar (San Pietro-

Il Presidente Massimo Masini

burgo), Sibir/Aerostar (Novosibirsk). Attraverso altri collegamenti (in parte charter e in parte di linea) i territori della provincia di Rimini e della vicina Repubblica di San Marino mantengono il loro appeal verso Paesi come Norvegia, Belgio, Lussemburgo, Finlandia e Ucraina. Capitolo a sé meritano i voli delle vacanze al mare o in luoghi deputati al turismo religioso. Rimini riconferma i voli annuali per Sharm (Egitto, Mar Rosso) sulla base dell’intesa siglata qualche anno fa con I Viaggi del Turchese; attiva i voli per Marsa Alam (Egitto, Mar Rosso); riprende i voli per Lampedusa (Sicilia) effettuati dalla Tourgest di Palermo; riprende i voli per Olbia (Sardegna) garantiti da Air Dolomiti, aggiungendo altre destinazioni quali Creta, Tunisia, Portogallo, Israele e Giordania. Il 2010 segnerà infine la svolta dell’aviazione generale: in termini numerici e in virtù dell’attivazione dei nuovi hangar dedicati agli aerei privati. www.riminiairport.com infoline 0541.715755

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SPECIALE

IL TURISMO SALE DI LIVELLO: IL PARCO PRODOTTI MARCAMONTANA.IT Intervista al presidente della Comunità Montana Alte Valli del Potenza e dell’Esino Zona H, Gianluca Chiappa

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ottor Chiappa, una piccola Comunità Montana come quella Alte Valli del Potenza e dell’Esino ha promosso e sostiene un progetto di networking turistico-imprenditoriale davvero d’avanguardia... “Parco Prodotti Marcamontana è un network che la nostra Comunità Montana, che ha sede a San Severino Marche, ha fortemente voluto in collaborazione con i Comuni che ne fanno parte: Castelraimondo, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Pioraco, San Severino Marche, Sefro e Treia. Capitalizza e struttura quello che per tutti i piccoli territori è un gap: piccole “grandi” risorse fortemente parcellizzate e potenzialmente solo di nicchia. Circa quattro anni fa abbiamo lanciato un bando per aprirci come tanti all’uso del web per la promozione del territorio. La Empatia Comunicazione se lo è aggiudicato grazie all’approccio marketing innovativo del suo progetto: il territorio impresa come network al servizio dei visitatori, cioè di quanti vi entrano in contatto ogni giorno per i motivi più vari, non solo per il turismo canonico”. I numeri sono ragguardevoli: oltre 1.700 pagine di navigazione ipertestuale e tematica ed oltre

100 imprenditori che hanno aderito al network… “Dimostrano che marcamontana.it non è un mero sito turistico. Sono, sì, le attività culturali, ricreative e ricettive, ma anche quelle industriali ed artigianali ad essere “prodotti” che concorrono a favorire conoscenza, incoming, sviluppo, scambi commerciali. Il concept del networking si esprime anche nella coinvolgente ipertestualizzazione che serve da teaser e per implementare l’offerta nella dimensione della continua scoperta. All’originalità dell’offerta è stata fornita una precisa identità attraverso pay off per ogni Comune. L’approccio è quello di una esclusiva user experience, modulata su preferenze ed inclinazioni”. Dati di traffico e di incoming hanno premiano le scelte di start up. La Comunità Montana implementerà prodotti e servizi? “Piccolo è bello, ma con il networking è… più bello. marcamontana.it ha cominciato a fare squadra e a dare di questo territorio una visione integrata, oltre a fare da front office per tutte quelle realtà che per dimensioni non avrebbero potuto muoversi a questo livello per la commercializzazione diretta dell’offerta. Il network sarà ancora in prima linea per far conoscere e, soprattutto fruire, i prodotti del nostro “parco” che sono tanti e tutti di qualità”. Quindi servizi anche per il turismo organizzato? “Sono di prossima commercializzazione servizi di prenotazione on line, che permetteranno la vendita diretta di pacchetti e convenzioni per gli operatori. Questi ultimi hanno già firmato una convenzio-

Gianluca Chiappa

ne per il rispetto delle best practices d’accoglienza, un gentlemen agreement che permette l’adesione gratuita al network. Sono sicuro che l’offerta booking, le cui modalità sono in fase di definizione, risponderà ad una esigenza degli operatori che ricontatteremo per stabilire i termini della partnership. Nello spirito del progetto siamo a disposizione di utenti e partners all’indirizzo ”info@marcamontana. it”.

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SPECIALE

FERMO, UNA CITTÀ DA PRIMATO “Ci siamo impegnati molto nella valorizzazione del patrimonio storico”, ci spiega il sindaco, Saturnino di Ruscio

a riqualificazione edilizia di un centro storico, oltre che andare incontro alle esigenze della popolazione locale, è comunque un fatto estremamente determinante per sviluppare l’offerta turistica. In questo contesto ci indica quali sono state le principali iniziative realizzate in questi anni? “L’Amministrazione comunale ha puntato sin dal suo insediamento, nel 2001, al rilancio del centro storico. Sia in quanto rappresenta l’identità della città, sia perchè è risorsa e un punto di forza per il rilancio turistico, culturale e commerciale. Da questi presupposti abbiamo individua-

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to le principali funzioni del centro storico: polo culturale (università, scuola, polo museale, teatro e convegnistica), sociale (punto di aggregazione) e commerciale (centro commerciale naturale all’aperto). Scelte strategiche tradotte in interventi trasversali per la città. Abbiamo lavorato per migliorare l’accesso al centro storico con i nuovi parcheggi e gli ascensori dell’Area Vallesi (per agevolare l’accesso a Corso Cavour e al Tribunale), l’ascensore dell’Hotel Astoria che collega la centralissima Via Veneto con i parcheggi di Viale XX Settembre, l’ascensore del Conservatorio per favorire l’accesso al Girfalco e la progettazione di un percorso

turistico. In questo contesto si inserisce anche la riqualificazione del mercato coperto con percorsi di risalita meccanizzati da avviare entro il 2011. Siamo intervenuti al fine di garantire l’accesso al cuore della città a 360 gradi. Di pari passo, a questo ci siamo adoperati per la valorizzazione dell’inestimabile patrimonio artistico di Fermo: dal restauro di Palazzo dei Priori e delle sue sale di rappresentanza, alla nuova illuminazione dell’attuale Palazzo Comunale, il restauro dei loggiati di Piazza del Popolo e la nuova illuminazione, una nuova pavimentazione, il restauro della biblioteca civica che vanta un patrimonio storico bibliografico che la colloca


tra le prime 10 biblioteche italiane. Turismo significa anche cultura, con un teatro dell’Aquila che vanta stagioni di prosa e di lirica d’eccellenza nazionale, e che è diventato sempre più centro di produzione di spettacoli e concerti che fanno poi il giro del nostro paese”. In questi ultimi anni Lei si è impegnato notevolmente nel promuovere l’istruzione e la formazione nel Comune di Fermo, intervenendo dalle scuole primarie fino all’università. Quale ruolo rivestono oggi questi fattori nel promuovere il territorio del fermano? “Saper unire la riqualificazione della città con un ritorno turistico è una delle princi-

pali caratteristiche del successo del “modello Fermo”. In questo senso un ruolo strategico è rappresentato dall’Università. Dal 2001 ad oggi Fermo ha assunto un nuovo volto in ambito accademico diventando, con la Facoltà dei Beni Culturali, con la Scuola di Specializzazione in Management museale e con il Corso di Laurea in Ingegneria gestionale, un’eccellenza a livello regionale e nazionale. In tal senso è stato portato avanti un lavoro di restauro di alcuni palazzi storici che sono andati ad ospitare uffici ed aule: Via Brunforte, Ex Casa del Clero, Palazzo Strabone. Un esempio d’interazione tra formazione, università e turismo è rappresentato dalla nuova Casa dello Studente, inaugurata lo scorso febbraio. Nel periodo estivo la residenza per gli studenti sarà utilizzata come struttura ricettiva per attività come la Summer School ed altre iniziative di carattere culturale, come i corsi di formazione già in svolgimento in collaborazione con il conservatorio. Fermo città di cultura anche grazie alla riqualificazione di Palazzo Monti e dell’ex Collegio Fontevecchia, che ospiteranno centri culturali. A dare un contributo significativo alla vita culturale della città ci sono poi le tante mostre, la convegnistica con eventi internazionali come la Tornata di Storia della Medicina o il Congresso Oculistico e tanto altro ancora”. Oggi la città di Fermo è uno tra i Comuni che hanno registrato una maggiore crescita nella regione, come riportano quotidiani autorevoli come Il Sole 24 Ore, nonostante un anno difficile dal quale con fatica stanno cercando di uscire altre realtà. Ci svela il segreto di questo successo? Il principale segreto del successo di Fermo sta nel lavoro di squadra tra pubblico e privato. Un esempio concreto è rappresentato dalla collaborazione pubblico-privato e il Sistema Turistico Locale Marca Fermana. Una programmazione e una promozione sinergica che coinvolge anche i singoli privati che di fatto, con i loro prodotti tipici, le eccellenze artigianali, la qualità della calzatura e del settore tessile, sono espressione del concetto di marketing territoriale, ovvero il prodotto strettamente legato al suo territorio che ne rappresenta il valore aggiunto. Da segnalare inoltre le tante fiere nazionali ed internazionali in cui Marca Fermana è presente. La città da anni ospita numero-

Il Sindaco Saturnino Di Ruscio

sissimi eventi tra fiere, mostre, convegni, attività culturali e spettacoli che propone settimanalmente per i cittadini e soprattutto per i turisti, aumentati notevolmente negli ultimi anni. Ci anticipa qualche nuovissima iniziativa o progetto che realizzerete? Possiamo partire da Tipicità, il Festival dei Prodotti Tipici Marchigiani che da 18 anni rappresenta un modello per la promozione del territorio e dei suoi prodotti. Dopo il successo dell’edizione 2010 dello scorso marzo si sta preparando l’edizione estiva “Tipicità in blu”. Verrà inoltre riproposto un nuovo calendario di iniziative chiamato “Gusta Fermo”, che quest’anno avrà come pezzo forte il Festival della Taranta e del Folkore locale con concerti e spettacoli sia nel centro storico che lungo la costa. Riconfermata anche la presenza di Radio Uno Rai con Umberto Broccoli che trasmetterà da Fermo. E ancora concerti, mostre, festival jazz, la Mostra Mercato dell’Artigianato e Antiquariato e l’immancabile appuntamento con la tradizione della Cavalcata dell’Assunta. Una città quanto mai dinamica. Se prima la presenza turistica era tangibile soprattutto durante il fine settimana, ora si vedono pullman tutti i giorni. Fermo si sta facendo conoscere. Siamo ancora di fronte a un turismo itinerante, ma ci stiamo impegnando anche per crescere nell’ospitalità per lunghi periodi. Ci sono già dei progetti come il “Fermo Resort” che prevede la trasformazione di palazzi storici in strutture ricettive uniche nel loro genere”.

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SPECIALE

UN TERRITORIO RICCO DI INIZIATIVE

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li ultimi anni si sono caratterizzati per un intervento congiunto del Comune di Fermo e del Sistema Turistico Locale finalizzato alla valorizzazione e alla promozione del territorio del fermano, con l’obiettivo primario di creare un prodotto integrato capace di attrarre targets diversificati verso la destagionalizzazione dei flussi.

Numerose sono state le iniziative realizzate: dalla “Guida Turistica del Fermano”, per permettere ai visitatori di scoprire gli affascinanti percorsi naturalistici legati fra loro da un filo conduttore e accomunati da storia ed arte, alla “Guida dell’ospitalità”, volta a promuovere tutte le strutture ricettive presenti nel territorio, per trasmettere al turista la visione non solo delle bellezze naturali ed artistiche, ma anche del grande senso di ospitalità. Accanto a questi due strumenti si è aggiunta la Carta Naturalistica del Fermano, per riportare al turista le ampie piste ciclabili che collegano la fascia costiera e i molti itinerari naturalistici, dal mare Adriatico ai Monti Sibillini. Oltre a “Gli eventi della Marca Fermana in tempo reale”, che verrà riproposta anche per l’estate 2010, tra i veicoli di promozione di tutte le 104

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manifestazioni del territorio fermano è stato implementato il portale internet HYPERLINK “http://www.marcafermana.com” www.marcafermana. com, per attrarre un pubblico a livello nazionale e internazionale sempre più vasto, oggi molto esigente e alla ricerca di informazioni dettagliate. Tutto ciò grazie a un’offerta di contenuti ricca e dettagliata e soluzioni web 2.0 per permettere al navigatore di interagire personalmente. Tra le attività non bisogna dimenticare la costante presenza alle fiere più importanti dedicate al turismo sul territorio nazionale, quali Bit di Milano e il Micam. Infine, una delle più importanti iniziative che vede da anni particolarmente attivo il Comune di Fermo e il Sistema Turistico Locale è “Tipicità”. Un evento finalizzato a favorire la valorizzazione di quelle produzioni definite “tipiche” proprio grazie all’appartenenza al nostro territorio, alle materie prime che vengono utilizzate, alle tecniche di lavorazione. Da anni l’evento affronta tematiche di estrema rilevanza per le aziende marchigiane: la differenziazione nel mercato globale, l’importanza d’interventi come la tracciabilità, per collegare il prodotto direttamente al suo territorio di origine, la certificazione di qualità e l’etichettatura, strumenti finalizzati ad agevolare ed orientare il consumatore nelle sue scelte con la garanzia di qualità, infine la protezione che i nostri prodotti meritano. Un evento, “Tipicità”, di rilevanza nazionale e internazionale, la cui “mission” può essere riassunta in tre punti: evidenziare la qualità di un prodotto legata al suo territorio di produzione, saperlo proporre all’interno di un mercato globale in tutta la sua esclusività, tutelarlo da possibili frodi. E non solo. Oggi “Tipicità” si fa anche promotore di un nuovo modello di sviluppo che parte dalle aziende del territorio e che esalta la loro esclusività rispetto alle grandi produzioni di massa, grazie al valore aggiunto rappresentato dal territorio, che si fa garante della qualità, in un concetto base: l’eccellenza quotidiana.

Fermo

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a Città di Fermo e il suo territorio provinciale hanno fatto registrare la miglior performance a livello regionale durante l’intero anno e nello specifico durante il periodo estivo, per quanto riguarda il movimento turistico. Questo ha fatto registrare un +11,4 per cento sul fronte degli arrivi e un +9,9 per cento per le presenze. “Aver registrato la miglior performance regionale – commenta il Sindaco Saturnino Di Ruscio – è frutto del grande lavoro di promozione che si sta facendo per questo territorio. Ci stiamo muovendo sempre di più verso la promozione integrata delle eccellenze del fermano: arte, borghi medievali, cultura, musei, prodotti tipici, calzature, distretto del cappello. A questo si aggiungono eventi come la trasmissione di Radio Uno Rai “Con Parole Mie”, per non parlare dei tanti appuntamenti del cartellone estivo di Gusta Fermo e delle stagioni di prosa e lirica del Teatro dell’Aquila”.

Città di Fermo Via Mazzini, 4 – 63023 Fermo Tel. 0734.2841 – Fax 0734.224170 Sito web: www.comune.fermo.it


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E-mail: f.controguerra@alice.it - c.controguerra@alice.it 3 ,9$


SPECIALE

TURBANITALIA, MISSIONE TURCHIA Era il lontano 1982 quando Turbanitalia iniziò a credere e a investire sulla destinazione Turchia, sebbene la scintilla fosse scoccata molto prima. In tutti questi anni molte cose sono cambiate, ma la passione e l’amore per questa terra sono rimasti immutati

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a ben 28 anni, infatti, Turbanitalia propone un catalogo dedicato alla Turchia che racchiude soggiorni a Istanbul, un’ampia scelta di itinerari con accompagnatore, fly & drive, soggiorni mare e crociere in caicco. Il prodotto Turchia proposto dall’operatore è molto vario e grazie a questa particolarità Turbanitalia riesce a vendere la destinazione tutto l’anno. Il semplice soggiorno a Istanbul, ad esempio, si vende soprattutto nel periodo invernale e in primavera, sulla base di 4 giorni/3 notti. Durante l’anno vengono proposti i tour organizzati dedicati alla scoperta della Turchia culturale: sono itinerari molto curati, a volte tematici, che comportano giornate ricche di visite. Non a caso il target di riferimento per questo tipo di viaggio è composto in prevalenza da persone over 35 anni, di livello socioculturale elevato. Per il periodo estivo, Turbanitalia offre il mare della Turchia, con soggiorni in resort e crociere a bordo dei caicchi, con possibilità di partenza con volo speciale in altissima stagione. Dal 1° dicembre 2005 la titolare del tour operator è la signora Muge Sakman, che vanta un’esperienza di ben 33 anni nel settore turistico. La sua “avventura” professionale iniziò in Turchia, suo Paese d’origine, dove svolse per un breve periodo il ruolo di guida turistica; successivamente, sempre in quel Paese, si dedicò con la sua azienda al lavoro di corrispondente, collaborando con alcuni tra i più importanti tour operator italiani (Francorosso e Viaggi del Ventaglio,

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Alla Bit 2010 le novità firmate Turbanitalia

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tanto per citarne un paio). Tutte queste esperienze hanno permesso alla signora Sakman di trasferire in Turbanitalia un profondo know-how relativo sia alla destinazione, sia alle esigenze del mercato italiano. Nel febbraio del 2006 fece il proprio ingresso in azienda, come Direttore Operativo, Graziano Binaghi, che opera in ambito turistico dal lontano 1986: in Gastaldi si occupava del booking operativo, in Ventaglio ha gestito inizialmente l’operativo Europa e successivamente il prodotto viaggi in bus, mentre in Grandi Viaggi seguiva i prodotti Europa e lungo raggio. In Turbanitalia lavora a stretto contatto con Muge Sakman, si occupa delle varie attività tipiche di un tour operator e coordina il lavoro di tutto il team. Turbanitalia ha ampliato la propria offerta di tour, che raggiunge così quota 24 itinerari. Per le soluzioni più apprezzate dai viaggiatori - Turchia Express, Alitalia Express, Bella Turchia, Lady Turchia e Orient Express - è stato inserito un calendario di partenze garantite con un minimo di due partecipanti; questo permetterà ai clienti di scegliere più facilmente l’itinerario con la rispettiva data di partenza e avere la conferma immediata. Novità assoluta di quest’anno è un tour con volo speciale ITC da Milano Malpensa o Roma Fiumicino per Bodrum, con scalo a Istanbul, che garantisce un rapporto qualità/prezzo molto competitivo grazie all’eliminazione dei voli interni e quindi dei transiti e degli scali. Da Milano Malpensa gli operativi saranno attivi dal 7 giugno al 20 settembre, mentre da Roma Fiumicino a partire da 19 luglio fino al 6 settembre. Sempre dal 19 luglio al 6 settembre saranno disponibili anche

urbanitalia ha partecipato alla Borsa Internazionale del Turismo 2010. Si è trattato di un’ottima occasione per presentare agli addetti ai lavori e al grande pubblico la nuova edizione del catalogo “Turchia”, Paese sul quale l’operatore è specialista, e la nuova pubblicazione relativa a Giordania e Siria. Tra le prime pagine del volume dedicato alla Turchia vengono evidenziate tutte le promozioni pensate da Turbanitalia per i propri clienti. Le offerte riguardano principalmente l’Early Booking, gli sconti per bambini e i vantaggi per le coppie in viaggio di nozze. Anche la parte dedicata al “Mare” è stata ampliata con nuove proposte: oggi l’offerta comprende 8 itinerari di navigazione in caicco (6 sono in esclusiva) e 40 strutture per il soggiorno mare (9 sono in esclusiva). Per i due complessi di punta, il Kemer Holiday Club a Kemer e il Latanya Beach Resort a Bodrum, sono previsti un assistente residente e uno staff di animazione italiana che andrà a integrarsi con quello internazionale, per garantire un programma dedicato ai clienti Turbanitalia.

due voli diretti a Bodrum provenienti da Napoli e Bari. Dopo il lancio delle due destinazioni Giordania e Siria, avvenuto l’anno scorso, in questo 2010 l’operatore presenta una brochure ad hoc riservata ai due Paesi. Tutti gli itinerari pubblicati sono a partenza garantita con un minimo di 2/4 passeggeri. Volando con Turkish Airlines, Turbanitalia offre l’opportunità di abbinare al tour o al minitour in Siria e Giordania una sosta a Istanbul, creando così un prodotto unico rispetto all’offerta di altri operatori sulla destinazione. Un’altra importante novità riguarda la collaborazione con Lufthansa; basandosi sugli ottimi collegamenti via Francoforte e Monaco per Istanbul, Ankara e Izmir, sono stati creati ben 4 itinerari dedicati. Questa iniziativa permetterà a Turbanitalia di raggiungere sia un bacino di utenza che apprezza la qualità del servizio e l’affidabilità di questa compagnia, sia coloro che preferiscono evitare di spostarsi su Milano o Roma per prendere un volo internazionale. Per quanto riguarda l’aspetto tecnologico della propria attività, l’operatore continua a investire sul sito internet www.turbanitalia.it, che sarà sempre più completo e funzionale. Il sistema messo a punto permetterà di prenotare online i pacchetti con volo speciale ITC e le soluzioni che prevedono i voli di linea. “Per l’estate 2010 contiamo di confermare i buoni risultati del 2008 e del 2009 e di rafforzare sempre di più la nostra presenza sul mercato in qualità di operatore di riferimento sulla Turchia. Per fare ciò continueremo sulla strada intrapresa qualche anno fa attraverso l’ampliamento della rete commerciale, andando a coprire anche Toscana, Umbria, Lazio e Sicilia, con incontri formativi per gli agenti di viaggio, attraverso nuovi viaggi di istruzione e con nuovi accordi commerciali incentivanti per fidelizzare le agenzie o per allargare la rete di quelle che collaborano con noi” ha concluso Graziano Binaghi, direttore operativo di Turbanitalia.

www.turbanitalia.it

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UN MARKETING TURISTICO CHE GUARDA AL FUTURO Per Roberto Caporale, titolare di BIZCOM.IT, “oggi i software e gli strumenti per la vendita e il marketing devono essere considerati come mattoncini perfettamente integrabili in una strategia complessiva per la propria presenza sul web”

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uali sono le corrette strategie per approcciare la rete dal punto di vista di una struttura ricettiva o di un operatore turistico? “Innanzitutto è già un ottimo punto di partenza parlare di strategie, visto che non è purtroppo la normalità per molti operatori, soprattutto i più piccoli, partire con lo sviluppo di un progetto web dopo aver approntato una strategia. Molti operatori si sono visti quasi “obbligati” all’approccio ad internet, perché ovviamente non si può non essere online, senza però aver compreso totalmente le reali potenzialità di tale mercato e soprattutto senza una adeguata competenza, non solo tecnica ma anche strategica. L’approccio sembra spesso essere quello della “difesa” da questo web che mangia commissioni, toglie il contatto diretto, e costringe a un’evoluzione rapida alla quale gli operatori non sono pronti. Dunque le esperienze dirette, comunque tentate, sono spesso approcciate male, malvolentieri, e ovviamente in questo modo il rischio che queste esperienze si rilevino poco soddisfacenti è molto alto. La corretta strategia da applicare va analizzata caso per caso, certamente non può che essere differente l’approccio di un agriturismo che deve farsi trovare dai potenziali clienti, rispetto a quello di una struttura situata ad esempio sul mare, che deve necessariamente differenziarsi in base alla qualità dei servizi offerti in rapporto al prezzo. E sarà ancora differente quella di un operatore di incoming che promuove il territorio applicando logiche di marketing territoriale ed applicando valore aggiunto al prodotto “soggiorno”. E’ invece essenziale che gli strumenti utilizzati siano quanto più possibile standardizzati e testati, per ottimizzare il time-tomarket e il fattore costo della messa in opera di tali strategie. Oggi, la chiave è avere obiettivi chiari e una strate-

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gia per il web e le piattaforme sociali che siano integrate con gli strumenti di vendita e di marketing, che devono essere visti appunto come “mattoncini” da utilizzare per realizzare una visione di business complessiva”. Ci può fare alcuni esempi concreti di questi strumenti/mattoncini? “Per mattoncini intendo ad esempio un sistema di prenotazione online efficace e completo, oppure un potente sistema di email marketing, o ancora uno strumento per la promozione territoriale e la diffusione dell’offerta commerciale, oppure un sito aggiornabile e ottimizzato basato su un CMS (content management system, o

sistema per la gestione dei contenuti). Avere un CRS (Central Reservation System, ovvero un sistema integrato di prenotazioni online) non basta per poter dire di avere una “strategia” per la distribuzione online dell’offerta ricettiva dell’albergo: ad esempio, avere un “prenota ora” sul proprio sito, senza preoccuparsi di dare informazioni utili agli utenti tramite un sito web moderno ed ottimizzato per i motori di ricerca riduce la possibilità di conversione da visitatore ad acquirente. Così come utilizzare uno strumento per l’invio massiccio di email non significa che stiamo attivando delle corrette strategie di Direct Response


BIZCOM.IT realizza e gestisce soluzioni di marketing attivo web based per la promozione online degli operatori del mercato turistico Marketing: magari l’invio di newsletters autoreferenziali, poco significative e non mirate è recepito dal nostro target come un fastidio. In Bizcom abbiamo un approccio differente, basato sull’integrazione e sulla capacità di comprendere le esigenze usando la tecnologia, appunto come una serie di mattoncini, che siano funzionali alla strategia stessa. Capita spesso di vedere progetti mal strutturati e senza obiettivi ben definiti, sostenuti da ragionamenti del tipo: “voglio fare una newsletter, ecco questo tool automatico: facciamola!”, senza però conoscere in che modo creare una newsletter veramente efficace. Questo modus operandi porta molto raramente a risultati apprezzabili. Un corretto approccio è supportare l’operatore con una visione di business condivisa e poi utilizzare gli strumenti tecnologici e di marketing per rendere tale visione una realtà proficua. Se la strategia di un albergo è quella della disintermediazione, ovvero il mettersi in prima linea nella relazione con il cliente finale, allora la “ricetta tecnologica” che occorre è data da questi “ingredienti“: un buon sito aggiornato e aggiornabile, ricco di informazioni, professionale e perfettamente integrato nella rete del web sociale, che ospiti un sistema di booking online che sia allo stesso modo potente e flessibile, in grado di applicare anche correttamente strategie di gestione del prezzo e dei canali della distribuzione. La modalità

di “cottura” di questa ricetta prevede attività di SEM (Search Engine Marketing, cioè promozione nei motori di ricerca) che permettono di ricevere un traffico di persone (non click o visite, ma individui da trattare come tali) realmente interessate alla nostra offerta. Questa ricetta prevede anche ulteriori “condimenti” come la costruzione di un sistema di fidelizzazione che sfrutti l’email marketing in modo mirato e una serie di metodologie per avere delle metriche affidabili sui risultati. Se c’è una cosa veramente importante del marketing online è la sua estrema misurabilità. E’ possibile sapere in ogni istante se e quanto le nostre campagne stiano funzionando”. Nell’approccio che seguite non si riscontra dunque un “attaccamento” a un prodotto in particolare ma fornite delle soluzioni molto personalizzate. Come riuscite a seguire target molto diversi tra loro? “L’attaccamento al prodotto esiste, anche se è molto più forte la volontà adottare le migliori soluzioni e avere partner che condividano la nostra visione. E’ il caso del nostro prodotto di punta HotelNet CRS. Un altro esempio è la scelta strategica di aprire una partnership con la Sitovivo di Giarre, grazie alla quale possiamo contare su tools essenziali nel marketing One-ToOne come l’Email Marketing, opportunamente integrati con la rilevazione del comportamento di visita dell’utente e l’interazione personalizzata con esso. Molte altre tecnologie le sviluppiamo invece in house: è il caso dello Stick-Advertisement, rivolto per lo più a ristoranti, centri benessere, enti di promozione locale, teatri, musei: un sistema innovativo per applicare strategie di marketing territoriale. In questo modo una struttura agile come Bizcom può approcciare a progetti di qualunque dimensione”. Le soluzioni che offrite sono rivolte all’intero panorama italiano o ci

sono specifici progetti rivolti al territorio marchigiano? “Molte delle nostre soluzioni sono distribuite sia in Italia che all’estero: il nostro network di HotelNet conta ben oltre 2.500 strutture ricettive e i nostri sistemi interfacciano complessivamente mediante intermediari circa 40.000 hotels e centinaia di migliaia di agenzie di viaggio. La tipologia dei progetti che gestiamo non si pone dunque vincoli territoriali, essendo basata sul web. Ciononostante abbiamo una forte predisposizione e interessanti progetti rivolti al bellissimo territorio che ci ospita. Il tessuto imprenditoriale turistico marchigiano è costituito da molte micro-imprese che sono ancora non in linea con la realtà del web. Per questo abbiamo ideato un progetto ad-hoc, www.marchehotels.net, tagliato esattamente per gli operatori turistici marchigiani. Consiste nella creazione di un “sistema turistico digitale”, cioè un network locale, basato sul web, in grado di creare e incentivare la promozione del territorio e di stimolare la commercializzazione dell’offerta. Comprende formule innovative per dotare gli operatori di strumenti tecnologici per la distribuzione e il booking online e di strumenti cognitivi attraverso percorsi formativi mirati. Un altro interessante progetto è quello che stiamo realizzando per Bookingpoint, il nuovo online travel agent gestito da una dinamica startup, la www. Treeple.biz di Ancona. Si tratta di un modello di business davvero innovativo nel panorama del B2B e che le agenzie di viaggio e gli operatori che si registreranno nel sito di pre-opening www.bookingpoint.it potranno ottenere vantaggi esclusivi.”.

www.bizcom.it

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SPECIALE

PALAZZO PASCALI, UN GIOIELLO NELLE MARCHE Ubicato nel centro storico di Comunanza, Palazzo Pascali prende il nome dall’omonima famiglia gentilizia I Pascali, che nel 1300 da crociati tornarono da Gerusalemme in Europa sbarcando in quell’importante porto papale che era la città di Ancona, e rimasero nella Marca poiché furono loro conferite dal Papato terre e palazzi quali compenso e riconoscimento dei servizi resi in Terra Santa

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Pascali scelsero come stemma nobiliare l’Agnus Dei “Victimae paschali laudes” e prosperarono nel Piceno per oltre 500 anni. Ceduto in proprietà nel dopoguerra, Palazzo Pascali è stato recentemente riacquistato da uno dei discendenti del casato nobiliare che ne ha ispirato personalmente l’impegnativa ristrutturazione. All’antica ed elegante dimora signorile è stato oggi restituito, con gusto e grande rispetto delle linee e dei particolari, il fascino originale: la facciata del Borgo, arroccata sul greto del fiume Aso, ritrova così una presenza architettonica autorevole, perfettamente integrata con l’originalissimo varco di ingresso al Paese Vecchio, di cui costituisce un ideale ponte levatoio. Il centro storico di Comunanza, a differenza degli altri borghi dei Sibillini ubicati sulle sommità delle colline, è collocato nella vallata; con le sue rue che collegano le quattro piazzette, l’intero abitato appare immerso in una dimensione quasi irreale che non conosce tempo: varcando il portone di Palazzo Pascali quest’atmosfera sembra addirittura espandersi divenendo una vera e propria esperienza. Palazzo Pascali “Art Hotel” E’ l’arte contemporanea il cuore pulsante di Palazzo Pascali: all’interno ogni prospettiva celebra il connubio e al contempo la contraddizione che si generano tra il linguaggio artistico della contemporaneità e la rassicurante riaffermazione dell’antico canone costruttivo. L’antica struttura sembra così dissolversi, sovrastata dai colori, dalla modernità degli arredi e dei rivestimenti, dalla moltitudine dei dipinti alle pareti e dalle scalinate metalliche, dai cangianti giochi cromatici del vano ascensore, dai suoni digitali

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e dalla tecnologia che si offre generosa al comfort. Eppure la presenza elegante di Palazzo Pascali si manifesta altresì negli affreschi ottocenteschi, nelle pietre, nei soffitti, nelle mura medievali, a consolidare nell’ospite la percezione di un’accoglienza sempre calda ed affabile.

Le opere esposte sono elementi di arredo e allo stesso tempo proposta culturale. Gli ospiti le possono trovare ovunque: in camera, nelle sale ricreative, nei corridoi e lungo le scalinate. Il cliente le potrà osservare con attenzione o solo superficialmente, amarle o rimanerne indifferente: in ogni caso l’interazione è


Shopping Shopping Tour guidato all’interno del distretto industriale del fermano–maceratese, per trascorrere una giornata interamente dedicata agli acquisti presso gli spacci aziendali delle firme più prestigiose. Tra i principali brand segnaliamo: Tod’s, Hogan, Fay, Cesare Paciotti, Artisans shoes (azienda controllata dal Gruppo Prada e outlet ufficiale), Geox, Zeis Excelsa (azienda produttrice di marchi storici come Docksteps e Cult, distributore su licenza di marchi importanti quali Harley Davidson, Merrel e Bikkemberg), Loriblu.

irrinunciabile. La tipologia della proposta culturale varierà tempo per tempo in base alle indicazioni del proprietario, cultore appassionato della materia, che proprio su Palazzo Pascali intende veicolare proposte innovative, sperimentazioni artistiche tutte da scoprire. La struttura ricettiva L’albergo, che si sviluppa da cielo a terra su quattro livelli, consta di cinque Superior Room dotate di camera da letto, soggiorno e bagno, nonchè di due Comfort Room bilocali con due camere da letto, anch’esse dotate di soggiorno e bagno. Le sistemazioni di charme, silenziose ed esclusive - ciascuna diversa nella struttura con arredi moderni e dipinti d’autore - sono curate nel minimo dettaglio e dotate di TV Sat e connessione Internet.

Il listino Il nostro Listino prevede l’offerta standard in B&B (pernottamento e prima colazione). Su richiesta e in caso di soggiorni di lunga durata è possibile valutare il solo pernottamento, di norma limitatamente alle due Comfort Rooms. Palazzo Pascali sta sviluppando eccellenti convenzioni con alcuni tra i migliori ristoranti del luogo, al fine di consentire alla propria clientela di gustare la variegata proposta enogastronomica territoriale, a condizioni estremamente vantaggiose. Al momento si segnalano:

I servizi · A disposizione degli ospiti, inoltre, anche un grande salone con camino e un comodo divano, filodiffusione, una sala video con la possibilità di connettersi ad Internet e di vedere film comodamente seduti come al cinema · Ampia sala colazioni · Ascensore · La struttura è adibita a ricevere persone portatrici di handicap · Organizzazione visite guidate, escursioni, visite presso laboratori tipicità ed artigianato. · Area Wellness presso il piano seminterrato con Grottino degustazioni enologiche, grande vasca idromassaggio corredata da sistema di riscaldamento (fino a 39°) e nuoto controcorrente (di prossima apertura). Travanti Service In partnership con la Travanti Service Srl di Comunanza (Ap) - struttura specializzata nel noleggio con conducente - offriamo servizi di trasferimento ed escursione da e verso ogni località. Auto di prestigio, dotate di tutti i comfort, condotte da autisti professionisti al vostro servizio per qualsiasi destinazione ed esigenza. Travanti Service Srl offre anche l’opportunità di godere di giornate in barca con escursioni sulla costa adriatica, la costiera del Conero, le Isole Tremiti e soggiorni in Croazia.

Locanda del Gusto – Viale Dante, 63044 Comunanza (Ap): accogliente ristorantino tipico ubicato a 50 mt dall’Hotel. Propone piatti tipici della tradizione picena ed interessanti rivisitazioni. Colorado Cafè – Piazza Garibaldi, 63044 Comunanza (Ap): moderno locale ubicato a pochi passi da Palazzo Pascali, offre la possibilità di gustare un invitante menù a base di pesce preparato secondo gli apprezzati standard della tradizione culinaria adriatica picena.

Palazzo Pascali Piazza Santa Caterina dʼAlessandria, 1 63044 Comunanza (AP) - ITALY info@palazzopascali.com - www. palazzopascali.com Mobile Phone: +39 348 3530165 / +39 335 7024051 Fax: 0736 846191

Sono previste, infine, riduzioni per bambini e ragazzi. I pacchetti-soggiorno Palazzo Pascali-Art Hotel offre la possibilità di accedere a speciali pacchettisoggiorno tematici per piccoli gruppi. Visite guidate, esperienze presso i più suggestivi siti naturalistici del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, proposte laboratoriali, shopping tour, wine tour, sport, gusto, arte e cultura: una caleidoscopica proposta da cui trarre mix appropriati per soggiorni indimenticabili.

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COVER STORY

PASQUALE VERRUSIO, UNA VITA CHE SI FA ARTE Pittore e scultore di fama mondiale che ha scelto di vivere sulle tranquille colline del Sangro, per dedicarsi allo studio, al lavoro, alla riflessione…

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ncontro Pasquale Verrusio nella sua casa in campagna, a Torino di Sangro, assolata dimora a contatto privilegiato con la natura in cui è immersa. Nell’ ampio salone studio, tra tele, dipinti e sculture, con un amabile sottofondo di musica classica, l’artista concede un racconto della sua vita e della sua arte. Arrivato in Abruzzo nel ‘92, prima a Bomba e poi a Torino di Sangro, qui vive e lavora con l’amata Èteras, moglie e compagna di vita e di arte. Sceglie questa terra, con la sua natura a tratti aspra e selvaggia, come luogo sconosciuto, lontano dal clamore,

per dedicarsi alla pittura in piena tranquillità. Vi arriva da Roma, sua città natale, dopo una lunga serie di successi in Italia e all’estero, che lo inseriscono nel panorama artistico internazionale quale pittore figurativo protagonista del rinnovamento della sua generazione. Si accosta alla pittura mosso da un istinto che egli definisce una sorta di vocazione, considerato un dono che sente il dovere di coltivare. Lascia gli studi che non lo interessano, inizia a dipingere da autodidatta e, non avendo mezzi per frequentare accademie, sceglie di recarsi, poco più che ventenne, allo stu-

Èteras, connubio di arte e amore

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teras (nella foto) è nata a Montemarano (Avellino), vive e lavora a Torino di Sangro (Chieti) e a Roma. Esordisce nel mondo della moda e del cinema, ma da subito rivolge il suo interesse alla pittura. Le frequentazioni col mondo dell’arte la portano a conoscere alla fine degli anni ‘80 Pasquale Verrusio, con il quale nasce immediato un feeling artistico e culturale, che si sublima in connubio totale di arte e vita. Compagno e maestro, la guida e la istruisce affascinato dal suo autentico talento. Èteras rivela presto di possedere una propria personalità artistica che la porta a coltivare la sua originalità, in un percorso di apprendistato in cui si cimenta nei più vari temi, dalla natura morta, ai fiori, al paesaggio, ai quadri su Roma. Negli Stati Uniti, in occasione di una mostra a cui partecipa insieme con Verrusio in Colorado (The Art Center), viene a contatto con le opere degli iperrealisti, come Hopper, da cui acquisisce una nuova dimensione dello spazio. Nascono i primi quadri impegnativi, tele di grandi dimensioni raffiguranti interni pubblici, individui disegnati geometricamente, manichini dal volto inespressivo alla ricerca di un’anima. Il tutto sfaldato da una luce che taglia le forme, in uno spazio che non è più fisico ma mentale e fantastico, colorato di una tavolozza sempre più intensa e coraggiosa. In Germania e Austria l’incontro con l’espressionismo e Klimt, porta a ulteriore maturazione il suo linguaggio pittorico e i temi già sperimentati.

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Pasquale Verrusio, nel salone studio della sua casa a Torino di Sangro (Chieti)

dio di Guttuso, sotto la guida del quale costruisce la propria personalità, procede negli studi e conosce gli esponenti del mondo artistico e letterario del tempo. Una borsa di studio gli consente, nel ’63, di andare a Parigi, dove frequenta gallerie, musei e pinacoteche, incontra da vicino l’arte moderna, l’avanguardia, gli impressionisti e scopre “un orizzonte di umanità da esplorare”. Torna a Roma radicalmente trasformato, maturo e libero da ogni provincialismo, si inserisce nel vivace dibattito sulla divisione tra arte astratta e arte figurativa, nel quale prende posizione dichiarando il valore della ricerca e l’inutilità di contrapposizioni e trionfalismi. La mostra alla Galleria “La Nuova Pesa” (Roma, ‘65), in cui espone opere caratterizzate dalla ricerca della luce come elemento pittorico


Eros, dal cuore antico di un frammento

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ros, statua in bronzo realizzata nel 1993 (nella foto). Rappresenta la congiunzione totale di due esseri, nel corpo e nell’anima. Realizzata inizialmente in pietra antica, frammento di una mensola appartenente a un caminetto e rinvenuta dall’artista in una casa nell’Alto Sangro, rappresenta un sublime e appassionato momento di celebrazione autobiografica, punto fermo nella storia dell’artista con la sua amata Èteras. Affascinato dal colore della pietra e dal senso della storia che custodiva, Verrusio decise di conservarla. Solo più tardi diventerà “Amanti”, dopo un lavoro di scultura in cui sembrava la pietra stessa a delineare le sue forme, quasi a guidare la mano sensibile dell’artista nel tirare fuori quell’abbraccio appassionato. Nella successiva realizzazione in bronzo, materiale che ne amplifica l’effetto della luce e la plasticità dei corpi, diventerà Eros.

Dallʼalto lʼopera di Verrusio, “Cavità” (olio su tela) e quella di Èteras, “Ciò che si riflette nella vetrata”. Il riflesso di due figure, avvolte nel verde lussureggiante di un giardino, espressione di un afflato universale

“Evocazione del trionfo” (cm 140x120), opera del ciclo Foro Romano. Nato con lʼidea di celebrare il trionfo raffigurato nel bassorilievo sotto lʼarco di Tito, richiama alla vita esistenziale e storica

fondamentale, lo porta alla ribalta quale esponente della nuova figurazione italiana. Seguono una serie di successi, in Italia e all’estero, dove ottiene importanti riconoscimenti, meritato esito di anni di ricerche, studi e sacrifici. Alla fine degli anni ‘80 incontra Èteras, la donna

con cui condivide vita e arte in un connubio fondato su un legame autentico e profondo, alimentato da uno scambio incessante. Con lei fonda in Abruzzo il Centro Europeo d’Arte Le Morge, in un progetto di diffusione dell’arte che però non ha risultati adeguati alle aspettative

del maestro. Pittore figurativo prima legato all’informale, sperimenta il cubismo e l’astratto, in una serie di studi che lo portano all’arte figurativa e alla scoperta del mondo della luce trasformata in una costruzione metafisica, legata alla memoria delle cose. Lontano dalla velleità di successo e denaro, intende l’arte come ricerca di un’interiorità nascosta, autentico valore universale e cosmico, sempre valido in tutto il percorso dell’esistenza, che viene fuori nel momento creativo, senza contagio di fattori esteriori. Convinto che lo studio dell’arte antica, soprattutto rinascimentale, sia un momento fondamentale di recupero e mantenimento del valore della tradizione, Verrusio non distoglie l’occhio dalla realtà circostante e dalla natura, in una simbiosi da cui nasce una “visione del mondo” che diventa, attraverso le opere, espressione di pensiero. di Emanuela Gennaioli

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OFFERTE DI LAVORO

Importante azienda cliente operante nel settore dell’arredo, in un’ottica di strutturazione e sviluppo dei mercati esteri ci ha incaricato di ricercare: RIF: PG/05 ESTERO

RESPONSABILE VENDITE

Il quale, rispondendo direttamente alla direzione commerciale, sarà incaricato di gestire il portafoglio Clienti esistente e di sviluppare nuovi canali e rapporti commerciali, curando in prima persona le trattative con i clienti più importanti. Il candidato ideale ha maturato un’esperienza significativa nel ruolo in aziende operanti nel settore dell’arredo o ha gestito progetti inerenti lo sviluppo del canale retail all’estero. Requisito fondamentale è l’ottima conoscenza della lingua inglese e di una seconda a scelta. Completano il profilo spiccate capacità relazionali, determinazione e orientamento al risultato. La sede di lavoro è nelle Marche. Nota azienda di Servizi ricerca: RIF: RMS/01

RISK MANAGER

Il nuovo collaboratore, che risponderà alla Direzione Generale, avrà il compito di: monitorare i rischi assunti dall’azienda nello sviluppo ed erogazione dei propri servizi. classificare e sviluppare procedure di monitoraggio, controllo e/o contenimento dei costi ad esse legati. Particolare focus sarà dedicato all’intervento sui fattori di rischio assicurativo legati alla gestione della flotta aziendale. Il candidato ideale è in possesso di una Laurea in materie economico giuridiche, ha maturato esperienza in ruoli similari in azienda e/o come libero professionista (mondo assicurativo, bancario, broker, ecc); costituisce requisito preferenziale l’aver gestito direttamente problematiche di risk management all’interno di organizzazione complesse. Saranno tuttavia valutati giovani e brillanti laureati, preferibilmente con una preparazione specifica in ambito “Risk Management” e fortemente motivati ad intraprender un percorso di formazione specialistico in azienda in questo settore. Ottime capacità organizzative, analitiche, predisposizione alla gestione di rapporti interpersonali e di negoziazione completano il profilo. La sede di lavoro è nella provincia di Ancona.

Il nostro cliente, è una società giovane e dinamica che nasce da un progetto strategico di diversificazione realizzato da un Gruppo Industriale di rilevanza nazionale. Per la realizzazione di progetti innovativi nel campo delle energie rinnovabili ricerca RIF: BME/01 BUYER – Componenti Meccanici/Elettronici Il nuovo collaboratore sarà inserito all’interno dell’ufficio acquisti e si occuperà di: - curare i rapporti con i fornitori attuali e potenziali (componenti meccanici ed elettronici); - gestire le trattative tecniche complesse e le negoziazioni; - collaborare con l’ufficio tecnico e con la produzione per garantire la qualità e la tempestività delle forniture dei materiali; - valutare e monitorare costantemente i fornitori in un’ottica di ottimizzazione continua dei processi di acquisto. Il candidato ideale è un professionista, laureato in discipline Economiche e/o Tecniche e ha maturato esperienza per almeno 1-2 anni nell’ambito della funzione acquisti. Dovrà essere una persona riservata e discreta, dotata di precisione, flessibilità e predisposizione a lavorare in team, con buona predisposizione ai rapporti interpersonali e buone competenze negoziali. La sede dell’azienda è nella Provincia di Ascoli Piceno. Il nostro cliente, è una società giovane e dinamica che nasce da un progetto strategico di diversificazione realizzato da un Gruppo Industriale di rilevanza nazionale. Per la realizzazione di progetti innovativi nel campo delle energie rinnovabili ricerca RIF: PF/01 VOLTAICO

PROJECT MANAGER FOTO-

La risorsa, risponde alla Direzione Tecnica e dovrà supervisionare tutte le attività necessarie alla realizzazione di impianti fotovoltaici. Si occuperà quindi di: - Supervisione completa del progetto: valutazione tecnica-economica, preparazione delle offerte, gestione tecnica dei finanziamenti; - Definizione e coordinamento delle società e professionisti esterni per la redazione della progettazione e delle altre fasi di realizzazione; - Supervisione delle varie fasi del progetto esecutivo; - Coordinamento delle risorse interne ed

esterne presso i cantieri; - Controllo costi e tempistiche. Il candidato ideale è in possesso di una laurea in Ingegneria, preferibilmente con specializzazione Elettrica, Civile o Meccanica, ha maturato esperienza in ruoli tecnici e/o di coordinamento in aziende o studi di consulenza occupandosi di Energia – Fotovoltaico. Sarà gradito Master o Corso di Specializzazione sul fotovoltaico. Condizioni economiche e contrattuali in linea con le effettive esperienze maturate e comunque in grado di soddisfare anche candidature di spessore professionale. La sede di lavoro è nella provincia di Ascoli Piceno. Sarà quindi data precedenza alle candidature provenienti da Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio. Il GRUPPO MONALDI è il terzo produttore europeo di ovoprodotti destinati all’industria alimentare: il gruppo si compone di diverse società dislocate in Italia e all’estero. A fronte di un forte incremento del mercato europeo ricerca: RIF: ICE/01 LE ESTERO

IMPIEGATO COMMERCIA-

Il nuovo collaboratore, rispondendo alla Direzione Commerciale e in affiancamento al suo attuale assistente, gestirà le seguenti pratiche: monitoraggio rapporti di vendita, gestione data – base e anagrafiche clienti, ricerche in internet, organizzazione viaggi e agenda per la direzione. Curerà inoltre gli aspetti legati alle rassegne stampe e ai bollettini nazionali - internazionali per l’aggiornamento dei listini e delle relative quotazioni. Il candidato ideale è un giovane, anche senza esperienza professionale, motivato ad intraprendere un percorso professionale e di crescita all’interno della segreteria commerciale di una delle aziende internazionali più importanti del territorio. E’ necessaria la conoscenza della lingua rumena e preferibilmente dell’inglese. Doti organizzative, spirito di collaborazione, e tendenza alle public relations completano il profilo. Inquadramento e livello retributivo saranno commisurate alle effettive esperienze del candidato prescelto e comunque finalizzate ad un inserimento di lungo periodo nell’organico. E’ previsto in ogni caso un periodo di prova di 6 mesi. La sede di lavoro è Petritoli (AP).

Gli interessati sono pregati di inviare dettagliato curriculum, con consenso al trattamento dei dati, citando in busta il riferimento a: SIDA S.r.l. Via I° Maggio • 60131 Ancona - Fax 071/2852245 • info@sidasrl.it • www.sidasrl.it Consenso: richieste di autorizzazione provvisioria alla Ricerca e Selezione del personale in corso, ai sensi del D.Lgs. 276/03. I candidati ambosessi (L. 903/77) sono invitati a leggere sul nostro sito l’informativa sulla Privacy (D. Lgs. 196/03).

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Renault Trucks.

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Cultura d’impresa e dintorni

Il nostro mestiere è far funzionare il vostro. teramo la rivoluzione di dmp electronics

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