L'altra Sant'Agata

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L’altra Sant’Agata



L’altra Sant’Agata Un racconto di parole e foto di Mario Luca Testa



BIOGRAFIA



Mario Luca Testa, vive e lavora a Mineo (CT). Di formazione “scenografo”, dopo aver conseguito i diplomi accademici di primo e di secondo livello in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo presso l’Accademia di Belle Arti di Catania, ha collaborato con la stessa come Cultore della Materia di “Storia e Teoria del Videoclip”. Ha tenuto seminari, conferenze e workshop in materia artistica e crossmediale per l’Università degli Studi di Catania e in occasione di Festival di Fotografia. Di recente ha dato vita a “MLT CREATIVE STUDIO”, una struttura artistica complessa che si rivolge a tutte le esigenze che richiedono una soluzione creativa e visuale. La sua attività artistica spazia dal teatro al cinema, dalla regia alla scenografia, passando per l’attività fotografica che, col tempo, è diventata la forma espressiva che meglio sintetizza il suo sentire artistico, senza mai tralasciare la passione per la scrittura. Sono questi i mezzi espressivi che, combinati tra loro, lo accompagnano verso nuovi scenari creativi. Facendo una panoramica sulla sua produzione artistica, si evince una predilezione per la “forma breve”, elaborazione narrativa raggiunta attraverso vari mezzi di cui la fotografia ne è l’emblema, grazie alla brevità di forma e all’infinità contenutistica che la caratterizzano. È altrettanto facile intuire l’approccio critico con i temi trattati e con la vita, sino a elaborare il concetto: «la fotografia è dialettica», un concetto derivante dai metodi argomentativi della filosofia. Osserva, quindi, la realtà senza subirla, esalta il fenomeno dell’interazione tra due principi opposti nella ricerca della verità, riducendo l’atto del fotografare in un atto di solitudine.

L’altra Sant’Agata Con “L’altra Sant’Agata” avviene il tentativo di esaurimento di descrizione di una passione. Il fotografo attua il principio neoclassico, cioè rappresenta l’attimo prima o l’attimo dopo di un’azione o di un avvenimento di forte impatto emozionale, quel preciso istante in cui la componente passionale deve avere compimento o si è già consumata placandosi. Ogni singolo scatto, quindi è un invito a comprendere la piccola porzione di “fatto” rappresentata per immaginare l’azione possibile.

Agrippina Maria Alessandra Novella



L’altra Sant’Agata “L’altra Sant’Agata” è un’opera suddivisa in cinque suite, il focus di ognuna di esse è una componente emozionale. La sommatoria costituisce il corpus del “fatto” antropologico che diventa “atto” anche di fede e di folklore. Un fragile equilibrio che perdura nei secoli e ogni anno trova la forza di rinnovarsi. Il titolo “L’altra Sant’Agata” è dato dalla mancata visibilità diretta della vera e originale icona della Santuzza. Come una voce urlata contro una vallata in attesa del ritorno di eco.



SUITE UNO – IL CAMMINO E LA SOSTA


Mi sono mosso dalla provincia in direzione di Sant’Agata per dare risposta a un mio personale quesito:


«Perché?»


al termine della mia esperienza la domanda è rimasta la stessa,


non per mancanza di risposte possibili, ma per la scoperta di nuove cose.





SUITE DUE – GENERAZIONI





Nel disordine del presente è ancora possibile il tempo in cui due generazioni si prendono per mano. Il segreto di tanta costanza di devozione è la ricerca continua di qualcosa d’immenso e incomprensibile riposto nell’istinto primordiale della natura umana, il contatto fisico.



SUITE TRE – PREGHIERA, ATTESA, DONO


L’anima di ognuno si fa riconoscere nei momenti di forte passione che può, in contesti specifici, tradursi in una preghiera in un angolo di strada.


Può anche manifestarsi in “attesa” di un servizio, oppure nel gesto di un “dono” floreale alla Santuzza.





SUITE QUATTRO – CONTRADDIZIONI



Quando Sant’Agata è tra la gente accade che la luce di rimbalzo pone in risalto oggetti, dettagli e gesti che esprimo il desiderio di un confronto dialettico, di contrasti forti, a volte incomprensibili.



SUITE CINQUE – L’OMBRA LUNGA DELL’INDIFFERENZA


A volte bisogna osservare senza filtri ciò che accade, senza perdere l’occasione di portare a casa un appunto su cui poter riflettere. Il mio approccio polemico con la vita mi impedisce di vivere con distacco e mi agevola la scelta del punto di vista scomodo, quello che spesso viene giudicato. Ma ciò che conta è il vuoto intorno alla donna che chiede l’elemosina, le braccia tese in segno di saluto e di benedizione, il mazzo di fiori che emerge dalla folla.





Edizioni MLT Creative Studio Via Carlo Alberto, 15 95044 Mineo (CT) tel. 0933982366 cell. 3338411602 e-mail: mariolucatesta@gmail.com www.mltcreativestudio.it

Un racconto di parole e foto di Mario Luca Testa

Marzo 2017

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