A t’la dis^ la Pro Loco
Gennaio 2011
LE CLASSI VINCITRICI DEL CONCORSO L’ABETE DI N ATALE PIU’ BELLO
L’INTERVISTA INCONTRO CON IL PRESIDENTE DELLA CONFARTIGIANATO DI MOLINELLA SIG. ALBERTO VILLA Alberto Villa, attualmente Presidente della Confartigianato di Molinella, ha una lunga esperienza e militanza nel settore. Inizia la sua attività di artigiano nel 1970 e, alcuni anni dopo, si inserisce nel mondo della Confartigianato entrando nel Consiglio di Amministrazione. Partecipa alla costituzione del CAM, Consorzio Artigiani di Molinella. Sig. Alberto Villa cos’è la Confartigianato? E’ un associazione di piccoli-medi Imprenditori, Artigiani, Commercianti ed ha la funzione di prestare servizi nell’ambito economico e sindacale alla Aziende associate. Noi facciamo parte della Confartigianato di Bologna a livello sindacale mentre, la nostra struttura di servizio autonomo è l’ARCOM Confartigianato Molinella. Sorto nel 1994 per essere più vicino alle necessità dei nostri Associati di Molinella, Baricella, Medicina e Minerbio.
I BAMBINI, LE INSEGNANTI E LE DADE DELLA SCUOLA MATERNA
S AN M ARTINO BOX A PAGINA 3 DI
IN
ARGINE , S EZIONI 1-2-3-D
MOLINELLA CITTA’ VIVA DI PATRIZIA BERARDO
Portici, chiese, campanile pendente, edifici razionalisti, viali dolcemente adombrati, vecchi caseggiati, industrie, valli e campi: questo è il volto di Molinella. Questi sono gli elementi entro i quali la città vive, lavora e respira, come una creatura adagiata tra il verde dei campi con il lontano profilo delle colline e l’invito della pianura con l’azzurro dell’acqua nelle “casse”, nei maceri, nei canali. Le strade convergono ad essa e da essa ripartono come grandi vene entro le quali scorre la linfa dei suoi commerci, la sua moderna attività che in tanti modi e aspetti continuamente si manifesta. Con l’inizio del nuovo anno abbiamo fatto un rapido consuntivo ricordando le manifestazioni alle quali tutti, più o meno, abbiamo preso parte o abbiamo assistito. Il bilancio si chiude, a parer nostro, in modo lusinghiero visto i problemi gestionali e finanziari che abbiamo dovuto di volta in volta affrontare. Tutti i settori dell’attività cittadina, dall’arte allo sport, alla cultura, alla musica, all’artigianato vivono e fermentano in continua evoluzione aspirando a mete sempre più elevate e, lo spirito tenace della gente di Molinella, dalle radici del passato, dalle glorie e dalle tradizioni, trae forza e aspirazione per il domani.
Da quanto tempo Lei è presidente della Confartigianato? Sono presidente da alcuni anni e questo è il mio secondo mandato. La Vostra collaborazione è sinergetica anche con altre Associazioni? Certamente, la nostra collaborazione è aperta ad ogni Associazione e realtà che opera nel mondo del lavoro, il nostro fine ultimo, è quello di aiutare il mondo dell’imprenditoria autonoma. I nostri iscritti non sono vincolari da ideologie politiche o di altra natura perché noi serviamo ogni aspetto del tessuto economico. Inoltre, noi constatiamo che da parte dei nostri Associati c’è un grande interesse alla vita associativa e questo per noi è uno stimolo a migliorare sempre ed ulteriormente i servizi offerti. Come giudica l’attuale situazione dell’artigianato e della piccola-media industria in Molinella? Molinella ha una forte e ben radicata tradizione nel campo della piccola-media impresa. Questa categoria è sempre stata la forza trainante, il fulcro nonché il “nocciolo duro” dell’imprenditoria molinellese. Se visioniamo gli indicatori dei grossi cambiamenti avvenuti nella nostra Provincia, notiamo che, per quanto concerne il tessuto artigiano e piccola-media impresa in Molinella, i recessi sono stati compensati con nuove aperture di attività’ con saldo positivo. Anche se la situazione la si può definire statica, è comunque, in questo momento di difficoltà economica, un dato importante, significando che il tessuto dell’imprenditoria artigianale in Molinella tiene molto meglio che in altri Comuni. Qual è il Suo pensiero verso questo momento di grande difficoltà economica? Penso che questo momento o meglio questa crisi, dopo un paio di anni veramente pesanti, stia dando dei segnali di ripresa e crescita, ma la prudenza è d’obbligo anche se sono moderatamente fiducioso in questo piccolo miglioramento. I timori e le preoccupazioni comunque restano in tutti i settori. Cosa ci può dire circa il rapporto con le Istituzioni Comunali? Il nostro rapporto con l’Amministrazione Comunale è buono e costruttivo, sempre e comunque finalizzato all’aiuto dei nostri Associati. Per concludere questo incontro ribadisco che Confartigianato Molinella per la professionalità dei suoi dirigenti e dei suoi dipendenti, è un punto di appoggio sicuro per i suoi soci e per chi vuole intraprendere nuove attività artigianali e commerciali.
Periodico locale di informazione edito da Pro Loco di Molinella (BO) - Distribuzione gratuita Comitato di redazione: Patrizia Berardo, Alfonso Maini, Matteo Montanari, Maurizio Rizzi Tel. cell. 366-594.84.97 - e-mail info@prolocomolinella.it - Sito web www.prolocomolinella.it
PANORAMI DI ATTIVITA’ MOLINELLESE
CARNEVALE A MOLINELLA
Per gli aggiornamenti visionare il sito del comune di Molinella www.comune.molinella.bo.it
Febbraio 2011 Domenica 6 - MORMORTA - Il Carnevale! pomeriggio sfilata di Carri Allegorici In caso di maltempo recupero domenica 13
11 Febbraio 2011 Stagione teatrale dialettale della Pro Loco - Auditorium, Via Mazzini 90, ore 21 - Compagnia Lanzarini -
Carri Mascherati
6 Febbraio, Marmorta (recupero 13 Febbraio)
20 Febbraio, Molinella
Bologna “Mo che fata Idea” di Franco Fraboni con la presenza di Carla Astolfi
(recupero 27 Febbraio
Domenica 20 - Auditorium, Via Mazzini 90, ore 17,30 - Stagione musicale Quartetto Verdi. Ingresso libero. Domenica 20 - MOLINELLA - Il Carnevale! pomeriggio sfilata di Carri Allegorici In caso di maltempo recupero domenica 27
6 Marzo, S. Martino in A. (recupero 13 Marzo)
20 Marzo, Alberino (recupero 27 Marzo)
Giovedì 24 - HOTEL MINI PALACE via Circonvallazione Sud 2 ore 21,00
Assemblea dei Soci Pro-Loco. Presentazione bilancio 2010
25 Febbraio Venerdì 25 - HOTEL MINI PALACE via Circonvallazione Sud 2, Sala ristorante ore 20,30 “Cena con Delitto” - Per prenotazione telefonare ore
pasti al n. 051-881853 E’ consigliato l’abito a tema investigativo Sabato 26 - Auditorium, Via Mazzini 90, ore 21 - Stagione teatrale Leardo è Re. Compagnia Bella/Rosaspina.Un teatro. Uno Shakespeare in dialetto romagnolo. Domenica 27 - Auditorium, Via Mazzini 90, ore 16,30 - Domenica non si va a scuola La fiaba dell'inventore scienziato. Gli alcuni
Non esserci sarebbe un crimine! > una cena diversa dal solito con un delitto da risolvere >
PRENOTAZIONI TEL. 051-881853 ore pasti
Hotel Mini Palace - Molinella (Bo)
Marzo 2011 Domenica 6 - Auditorium, Via Mazzini 90, ore 17,30 - Stagione musicale Clair de lune - Duo d'Arpe David. Ingresso libero. Domenica 6 - SAN MARTINO IN ARGINE - Il Carnevale! pomeriggio sfilata di Carri Allegorici In caso di maltempo recupero domenica 13 Sabato 19, Domenica 20, Sabato 26, Domenica 27 - Torre Civica, Via Mazzini ore 10 - 12 e 15,30 - 18,30 - La luce dei miei occhi - Inaugurazione della personale di fotografia di Isabella Colucci. A cura del Gruppo Amici dei Monumenti. Ingresso libero. Domenica 20 - Auditorium, Via Mazzini 90, ore 17,30 - Stagione musicale Quartetto NovArs. Ingresso libero. Domenica 20 - ALBERINO - Il Carnevale! pomeriggio sfilata di Carri Allegorici In caso di maltempo recupero domenica 27 Venerdì 25 - Auditorium, Via Mazzini 90, ore 21 - Stagione teatrale - Raccontare Mozart con Corrado Augias e Giuseppe Fausto Modugno. Anteprima nazionale.
APRILE - SABATO 16 , AUDITORIUM, V IA M AZZINI 90 -
INAUGURAZIONE
MOSTRA RETROSPETTIVA DI UN GRANDE FIGLIO DI MOLINELLA
GINO MARZOCCHI
MOSTRA ORGANIZZATA DALLA PRO-LOCO, AMMINISTRAZIONE COMUNALE, ASSOCIAZIONE AMICI DELL’ARTE LA MOSTRA RESTERA’ APERTA FINO AL 16 MAGGIO - PROGRAMMA DETTAGLIATO SEGUIRA’ A PARTE
DI
NATALE
PIÙ BELLO Nel Dicembre scorso gli ingredienti per creare una calda atmosfera natalizia c’erano tutti. La via Mazzini era gioiosamente piena di bambini dell’Istituto Comprensivo di Molinella e Frazioni che, in allegria, hanno decorato degli abeti. Hanno dato sfogo alla loro creatività, annodando nastri, appendendo palline di ogni fattezza e colore, sotto gli occhi vigili delle Insegnanti. Per il concorso “L’albero di Natale più bello” la giuria ha decretato vincitore quello prodotto da tutti i bambini delle tre sezioni della scuola Materna di San Martino in Argine. I bambini con le loro maestre Tiziana ed Enza, Lia e Rosanna, Antonia e Raffaella e le dade Carmela e Letizia, hanno composto un abete che ha ottenuto il maggior punteggio in base ai criteri di valutazione quali: manualità, difficoltà di esecuzione, risparmio nei materiali, riciclaggio dei materiale, innovazione. L’abete è stato addobbato con una elaborata composizione di foglie secche raccolte sul prato. Fragilissime foglie dipinte o adornate a decoupage. La decisione è stata molto difficile in quanto la maggior parte degli abeti erano belli, addobbati con buon gusto e maestria. Un GRAZIE a tutti gli Alunni grandi e piccini, a tutte le Insegnanti e Dirigenti scolastici che hanno aderito partecipando concretamente e facendo partecipare a questo grazioso concorso.
L’abete vincitore
L’ABETE
Alcuni dei tanti abeti addobbati lungo via Mazzini
MASCHERE ITALIANE Fra i molti gloriosi primati d’arte italiani, ve n’è certo uno tutto gioia, spirito, buon umore, il quale fu incontestabile merito e vanto delle “maschere”. Italianissime creature di fantasia e di realtà, sgorgate dalle nostre contrade, dal nostro popolo bonario, arguto e faceto, dalla nostra antica borghesia pretenziosa ma onesta, dalle svariate condizioni storico-politiche cui la nostra bella penisola ha dovuto nei secoli sottostare. Scomparsa dalle scene le eleganze della commedia greca e latina, con i tempi bui dell’inquisizione parve non vi fosse più posto per il giocoso sentimento della vita e della natura, per la parodia della commedia umana. Comparvero però nelle ricche corti individui assurdi e bizzarri che si chiamarono giullari o buffoni. Camuffati in sete sgargianti, arguti, temibili, colpivano la società di allora a
colpi di lingua tagliente ed unica arma. Nelle piazze, a loro somiglianza, ecco apparire le maschere in vesti spesso lacere e fantastiche, con i volti impiastricciati di biacca o nero-fumo, con satire mordenti conquistavano il popolo oppresso dai regimi. All’epoca tutta la penisola era percorsa da errabonde comitive di comici o commedianti, che si fermavano nelle reggi o nei baracconi delle fiere, commuovendo le platee o trascinandole in risate irresistibili. Nacquero così la maschere che ancora noi conosciamo: l’astuto, simpatico e perennemente innamorato bergamasco Arlecchino, il sentimentale, allegro, ciarliero, ingordo,indolente e vanitoso napoletano Pulcinella, il borghese, avaro, sospettoso, ridicolmente geloso veneziano Sior Pantalone, il notaio, filosofo, grammatico, cabalista, buon mangiatore e bevitore, medico, pedante sempre Dottor Balanzone
E’ CARNEVALE “I BISTICCI” OVVERO GIOCHI DI PAROLE DI P.V.
I “Bisticci” sono giochi di parole fondate sull’allitterazione, medianti i quali si ottengono frasi con un senso logico e compiuto. I “Bisticci” hanno una lunga tradizione, e la loro antichità è documentata persino da un graffito pompeiano che tradotto recita: “O barbaro barbiere che barbasti
barbaramente la barba a quel povero barbagianni”. Esiste una vastissima produzione di “Bisticci” sia letterari che folcloristici e questi ultimi, che nelle campagne ancora resistono, è il materiale più gustoso e interessante e tutto rigorosamente in dialetto bolognese. Eccone alcuni esempi: “Dis Dan Dundén che tutt i dé Dio dà di don” - Dice Don Dondino che tutti i
giorni Iddio dà dei doni. “Tita, t’at-i totta tente, t’at-i totta unt un tac!” - Tita, ti sei tutta tinta, ti sei tutta unta un tacco! “ L’oli l’è lé, l’alla l’è l’à, l’ela li la lomm?“- L’olio è lì, l’olla è là, lo ha lei il lume?. “ Et g’gost, g’gnous? Dstrigtla! “- Ti dispiace pignolo? Sbrigati! Mentre in italiano la classica “ Sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa” oppure in poesia: "Ch'i fui per ritornar più volte volto - la luce si fa avara - amara l'anima" Anche Petrarca usò questa tecnica di cui il celebre verso:
“Di me medesimo meco mi vergogno.” E finiamo con un epigramma di Carvevale:
L’è fazil a spieghères parché una volta a l’ann un omen fa’l pajazz con scramazzù e malann; Custratt, par mìs e mìs, a fénzer serietè al mòstra, finalmaint, un po’ d’sinzeritè!
- maschera creata dalla dotta e grassa Bologna apparve sulla scena fin dal 1560 - , la giovane, ciarliera, civettuola, vezzosa e furba Colombina, e poi il pettegolo bergamasco Brighella - sempre in combutta con Arlecchino -, il rozzo, furbo e scaltro modenese Sandrone, il romano Meo Patacca, i fifoni e vanesi Capitan Spaventa e Capitan Fracassa, il simpatico lombardo Meneghino,, il piemontese Gianduja, il fiorentino Stenterello e tante altre maschere ognuna con la sua particolare personalità. Maschere, macchiette, buffoni sono ormai un bel mito scomparso che forse risuscitano in un effimero veglione da settimana grassa. Personaggi che hanno saputo infondere gioia alle generazioni passate quando l’Italia non era ancora la realtà che noi conosciamo, ma un disperato desiderio d’unità nazionale.
SCRIVERE UNA FATICA NERA, PUBBLICARE UN’ARDUA IMPRESA La sponsorizzazione è una variabile tecnica della comunicazione alla quale si ricorre nel perseguire quel particolare profitto che è il ritorno di immagine legato alla promozione del commercio, dell’industria, dell’arte e della cultura. Come dice il titolo di questo piccolo trafiletto, già il lavoro di scrivere implica conoscenza, attitudine, cultura ma, anche ovviamente piacere nell’atto stesso di farlo e di poterlo condividere con una sempre maggior parte di persone. Pubblicare poi il risultato di così tanta “fatica” oggi è considerata una tra le imprese più ardue per chi, come noi, vive solo grazie alle sponsorizzazioni. Grazie quindi ai tanti “Mecenate” esistenti nel nostro territorio, ai tanti che continuano a credere in questo piccolo prodotto cartaceo che, permetteteci dirlo, è fatto con “amore” per il nostro territorio, per le nostre radici, per i cittadini tutti. Grazie a tutti quelli che collaborano e che non ci fanno mancare il loro indispensabile aiuto finanziario. BUONA LA TERZA
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COME IN UN QUADRO DI PATRIZIA BERARDO
Tenue sordina cromatica di un paesaggio invernale, carezzevoli e armoniche curve, fuggevoli prospettive, arcana intimità delle cose. Il manto di neve, che dalle balze alpestri si spiega giù nelle valli e si diffonde nella pianura, silenzioso, è una quiete senza un soffio, senza un brivido di vita che affascina nel biancore immacolato. Il silenzio diventa ermetico nella sterminata pianura e lo sfolgorio della neve, la luce radiosa, l’aria finissima entra in ogni cellula dell’organismo. Girando lo sguardo sul panorama attorno i particolari si precisano, risaltano sugli sfondi, si modellano nella prospettiva come quinte nel nivale scenario. Illuminata di sghembo, una cortina di balze campeggia nel quadro e morbide ombre, ora appena accennate con impercettibili pennellate di azzurrognolo, ora distese e diluite a colpi di spatola, hanno la lucida patina del raso, l’opalescenza della madreperla, la vellutata freschezza del pastello. Al declinare del sole, la plastica del paesag-
gio campestre si modifica gradatamente col diffondersi delle ombre, con il chiaroscuro che perde a poco a poco di vigore, finché non risalta più che il profilo della membratura. Al sole morente, le distese di neve scintillano come venturina; sembrano colate nel metallo fuso e, in certe pieghe del terreno, guizzano sfavillii di brillante come polvere diamantifera. Le falde di neve saldamente attaccate ai ramoscelli creano aerei incantesimi; cespugli e alberi paiono fusi nel vetro, le fronde e i fili d’erba sono inguainati in una diafana pasta di ghiaccio, la selva tutt’intorno sembra scavata e scolpita nel cristallo e nell’avorio. La neve compone scenari luminosi, di ampie prospettive, sbizzarrendosi in estrosi spunti ornamentali, che costituiscono gaie notazioni nella sinfonia del quadro. Il gelo, invece, predilige il bozzetto, le ricamazioni arabesche, le trine d’alabastro. Lo stillicidio da un canale offre motivo al gelo di sbrigliare la sua scapigliata fantasia creativa; piccole, delicate stalattiti di ghiac-
cio trasfigurano un banale anfratto in fauci dentate d’un fiabesco mostro. Dall’acqua ferma degli stagni, coperti da una guaina di ghiaccio, spuntano grovigli di canne pietrificate ed esili corolle di stelle attorno ai ciottoli emergenti. Poco oltre, il canale esala un alito di vapore, che di notte si deposita in minutissimi cristalli di ghiaccio sulla cima delle erbette che escono dalla superficie dell’acqua creando l’illusione di candide campanelle appese ai fili. Com’è possibile non lasciarsi sedurre dal paesaggio innevato, interpretare le delicate, effimere architetture che si sgretolano a poco a poco rovinando a terra, non lasciarsi sedurre dall’invisibile artista dalla vena sempre alacre e dai più impensati temi plastici e pittorici dei suoi quadri.
AZIENDA AGRICOLA BERARDI - COLTURE D’ALTRI TEMPI E’ conosciuto che il terreno più fertile del territorio molinellese, ma anche dell’Emilia, d’Italia e perfino d’Europa è quello di Marmorta. Questa ridente frazione di Molinella, composta da una manciata di case con la sua chiesa, le sue belle scuole e tutt’attorno un immensa distesa di campi che si stemperano nella piana valliva, vanta questo primato che però non è l’unico. In queste fertili terre viene coltivata una pianta erbacea a bulbo che non è aglio e non è cipolla. Pianta originaria della città giudaica di Ascalona, venne diffusa dai Romani e fu una coltivazione tipica dei territori rimasti sotto il dominio dell’Impero Romano d’Oriente quindi, Ravenna e la Romagna. Questa pianta erbacea a bulbo è lo Scalogno. L’averlo “ritrovato”, in quanto non esisteva e non esiste in altri territori del molinellese, è stato merito di un agricoltore amante della sua terra, tenace e con attitudini di archeologia arborea. Mario Berardi acquistò nel 1973 un podere attorno alla vecchia chiesetta (ora in completa rovina) di Marmorta e notò che nei terreni
Taglioline verdi allo Scalogno
adiacenti le mura del fabbricato crescevano spontaneamente delle piantine. Bisogna rammentare che la vecchia chiesa di Marmorta era in territorio ravennate e i frati di allora piantarono negli orti i primi semi dello scalogno. Oggi, l’Azienda Agricola di Mario Berardi è uno dei principali produttori di questo bulbo. Lo scalogno ha un sapore penetrante e aromatico, ha il bulbo di un bel colore violaceo e viene generalmente gustato al naturale. Ne parlò Plinio delle sue proprietà medicamentose mentre, Marziale ed Ovidio, gli attribuirono proprietà afrodisiache come anche Boccaccio. Un'altra proprietà dello scalogno è quella di contenere solfuro di allile, che agisce come antinvecchiamento contro i radicali liberi, di essere disintossicante e diuretico. Ma nell’Azienda Agricola di Mario Berardi questa non è l’unica particolarità di archeologia arborea. Tutt’attorno vi sono filari di alberelli dai cui verdi rami, in primavera, sbocciano straordinari e delicati fiori bianchi con i pistilli verdi. Sono Nespoli. Pianta diffusa dai romani, ma di origine cau-
RICETTA
Ingredienti 400 gr di taglioline secche verdi, 6 Scalogni, 50 gr di burro, 250 gr di panna fresca, 60 gr di Parmigiano Reggiano, sale, pepe bianco. Tagliate a fette sottili lo Scalogno. Sciogliete in una padella il burro e fatevi imbiondire lo scalogno.
casica, era presente in tutto il nostro territorio; ogni corte colonica aveva la sua pianta i cui frutti, le nespole, maturavano solo nel mese di dicembre. Il frutto del Nespolo, ben conosciuto nell’antichità, era talmente apprezzato da venire riprodotto negli straordinari mosaici del Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna. Ma com’è avvenuta questa riattivazione di coltura? Berardi racconta di aver trovato una vecchia anzi, vecchissima pianta nel suo podere e, tramite i saperi legati alla tradizione artigianale quale l’innesto, è riuscito a riprodurre la varietà autoctona tanto che oggi ne ha ben 600 piante! Come tutti i frutti a lunga maturazione - fiorisce in Aprile, lo si raccoglie a Novembre e lo si mangia a Natale - ha un grande contenuto di potassio, magnesio e vitamine del gruppo B. Nel podere di Berardi oggi esiste ancora la vecchia pianta, la madre di tutti i giovani frutti; rugosa, contorta, un vero “reperto” di archeologia arborea.
Aggiungere quindi la panna fresca, il sale e il pepe bianco. Tenete la padella fuori dal fuoco. Dopo aver portato a ebollizione molta acqua in una pentola, salatela e mettervi a cuocere le taglioline. Scolarle quando la cottura è al dente e passarle nella padella con lo Scalogno. Far insaporire per circa 1 o 2 minuti girando le taglioline delicatamente perché non si spezzino. Servire ben calde e cosparse di Parmigiano grattugiato.
EFREM NOBILI, UN PEZZO DI STORIA DI MOLINELLA DI MATTEO MONTANARI
L’anno 2010 è ormai passato e le celebrazioni del bicentenario della nascita del comune di Molinella hanno forse messo in secondo piano un’altra ricorrenza: il centenario della nascita dell’inventore Efrem Nobili, sindaco di Molinella dal 1945 al 1950. Nato nel 1910, la passione per la meccanica e un’inventiva fuori dal comune lo portarono appena adolescente ad applicare un motore ad aria compressa Nobili e la passione per gli aeromodelli ad un aeromodello che coprì durante una gara, una distanza di oltre un kilometro, stabilendo un record storico per quei tempi: era il 1925. Da allora fu solo un crescendo di successi e il genio di Nobili cominciò a decollare proprio come i suoi aeromodelli. Tra i suoi brevetti ricordiamo la gelatiera automatica con sorbetteria orizzontale, la prima macchina in grado di lavorare il gelato da sola, che aumentava la produttività delle aziende e nello stesso tempo, essendo completamente chiusa, risolveva problemi di pulizia ed igiene. Ma è soprattutto l’ascesa industriale di Efrem Nobili che è rimasta impressa nelle menti dei molinellesi che vissero quegli anni. Dopo un’esperienza di lavoro nelle rinomate Officine Calzoni di Bologna, Efrem Nobili si mise in proprio e cominciò a fabbricare tacchi da scarpa prima in legno, poi in sughero ed infine in metallo leggero, inventando e creando egli stesLa pubblicità della so le macchine che gli consentivagelatiera brevettata no di realizzare nuovi modelli di tacchi, ma soprattutto le quantità e la qualità di una produzione moderna. Fu così che in breve tempo la sua piccola ditta artigianale con pochissimi dipendenti ed egli stesso lavoratore divenne l’industria I.T.E. (Industria Tacchi Emiliana) con un’attrezzatura meccanica all’avanguardia e oltre 150 dipendenti. Ma Nobili non si limitò a questo. Figlio di agricoltori, egli fu estremamente sensibile alle esigenze di meccanizzazione che provenivano dalle campagne a lui vicine e fondò nel 1945 le Officine Nobili Efrem (O.N.E.) con lo scopo di fornire agli agricoltori mezzi efficaci per il trattamento antiparassitario alle piante. Furono così realizzate le prime pompe a membrana alimentate da un compressore ad aria a sua volta azionato da un motore a petrolio. Inizialmente queste pompe vennero installate su carri a botte a traino animale con cisterna in legno e poi, successivamente, su i primi atomizzatori dotati di una ventola che, creando un flusso d’aria opportuno, aiutava le goccioline di fluido a raggiungere le foglie più lontane delle piante. Durante gli anni cinquanta l’evoluzione di queste macchine portò alla costruzione di modelli con cisterne in acciaio, disponibili sia con motore indipendente per l’alimentazione della pompa e della ventola, sia con azionamento esterno tramite le prese di potenza che cominciavano ad essere presenti sempre di più sulle trattrici agricole.
Efrem Nobili Efrem Nobili fu protagonista della vita molinellese del dopoguerra non solo in ambito industriale. Nel 1945 si mise a capo di un gruppo di volontari che, incuranti delle bombe inesplose, riuscirono a ripristinare in tempi brevissimi le condutture..dell’acquedotto comunale. Ben voluto dalla gente del suo paese, il 5 ottobre del 1945 fu nominato sindaco dal prefetto con un mandato provvisorio, in attesa di essere liberamente eletto dai molinellesi il 24 marzo del 1946. Gli anni in cui Nobili fu in carica furono difficili e allo stesso tempo importanti, in quanto avvennero cambiamenti politici e sindacali sia a livello nazionale che a livello locale capaci di influenzare la storia di Molinella di tutta la seconda metà del novecento. Preso dai molti impegni di lavoro, Efrem Nobili si dimise dalla carica di sindaco il 21 marzo del 1950, ma continuò comunque a fare parte delle successive giunte comunali.
Nobili in qualità di Sindaco accoglie Giuseppe Massarenti al suo ritorno a Molinella
Grazie ai suoi meriti lavorativi, nel 1958 Efrem Nobili fu insignito del Cavalierato della Repubblica. Nel 1960 ampliò la superficie delle sue industrie trasferendone le sedi negli stabilimenti affiancati che ancora oggi si ergono in via Circonvallazione Sud a Molinella. Al momento della sua morte, giunta prematuramente nel 1963, queste industrie davano lavoro complessivamente ad oltre 350 cittadini molinellesi. Oggi un busto con la sua effige, posto sul confine tra i due stabilimenti, ricorda alle nuove generazioni la genialità e la tenacia di un uomo che ha saputo vincere molte sfide, facendo far parte Molinella e i molinellesi di quel “miracolo economico” che ha investito l’Italia del..dopoguerra.
La famosa pompa a membrana e un atomizzatore degli anni cinquanta Testi consultati: Gli anni Nobili , tratto dall’ archivio storico della Nobili S.p.A., 2000 Martelli A., Tanti saluti dal secolo scorso, diario molinellese del ‘900, 2000 (9), Pionierato Emiliano, tratto da Nel mondo del lavoro, 1962 Auro B., Il trionfo della genialità e della tenacia, tratto da Mondo Cattolico, 1960 "Foto tratte da archivio storico Nobili S.p.A."
BUONA LA TERZA
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150° anniversario Unità d’Italia 1861 > 2011 >>
Bicentenario del comune di Molinella 1810 > 2010 >>
LA SOLIDARIETÀ A MOLINELLA NON
TERMINA MAI
DI ALFONSO MAINI
E’ proprio così la solidarietà non termina mai a Molinella. Questa cittadina della bassa bolognese ricca di storia e di tradizione evidenzia sempre con grande clamore e attività la voglia di crescere non solo nella veste del business, ma anche nella parte benefica . Per questo due Associazioni, Pro Loco di Molinella e Circolo la Torretta hanno organizzato il 22 Gennaio scorso, il primo appuntamento del “Gran Ballo di Beneficenza” presso la sala Teatro la Torretta .
Il gruppo musicale “Gli Amici delle Note” hanno suonato musiche attinte della tradizione folkloristica. Sponsorizzata dalla Team Diablo di Molinella, si sono esibiti alcuni campioni italiani e mondiali in balli Standard e Latino-Americani. La serata è stata animata da personaggi famosi del mondo dello Spettacolo e della Televisione. Momento della serata di alto gradimento è stato l’esibizioni di due star internazionali. Dalla trasmissione televisiva “Ballando con le Stelle”
La serata è iniziata con una conviviale cena il cui ricavato è stato devoluto al Progetto A. P. R. E. Che parola difficile !! Assolutamente no, è un nome che sarà di alto gradimento ai cittadini molinellesi in quanto sarà un servizio extraospedaliero e ne potranno beneficiare tutti. Il progetto è sostenuto da Amministrazione Comunale, Medici di base, USL Bologna Nord e sarà sviluppato all’interno dell’area Ospedaliera di Molinella. La sigla A.P.R.E. stà per: A=Assistenza / P=Primaria / R=Ricovero / E= Extraospedaliero
LA “T ONINO LAMBORGHINI”
Alessandra Mason e Dmitry Pakhomov
Un ringraziamento ai volontari del “Circolo La Torretta” di Molinella, della “Pro Loco” di Molinella ed ai ragazzi: - Luna Burnelli e Anna Spisni, del gruppo sportivo della Palla a Volo - Marco Rossetti, del gruppo sportivo del Basket - Veronica Giacomello e Davide Zoni, del gruppo sportivo della Boxe che si sono prodigati per la buona riuscita della serata.
È GIÀ IN FUGA
DI CINZIA B AIESI Con tanti propositi e novità riparte la stagione ciclistica 2011 che vede già protagonista la società “Tonino Lamborgini – Mac Team” di Molinella. La squadra, capitanata da Marco Mazzoni con la collaborazione di numerosi direttori sportivi tutti qualificati di I, II e III livello, annovera più di 60 iscritti suddivisi nelle categorie Giovanissimi, Esordienti, Allievi e Cicloamatori. Dopo un periodo in cui si è registrato un calo di corridori nella categoria Maschile Esordienti, da quest’anno la ripresa è caratterizzata dalla presenza di Nicolò Gozzi, Klaudio Keci, Paolo Mannina e Matteo Mantovani, tutti plurivincitori nella categoria Giovanissimi dalla quale provengono. Inoltre, la “Tonino Lamborgini” quest’anno accoglie Irene Lerose e Lisa Cattani, entrambe provenienti da un’altra società ciclistica che, con Rachele Rocchi, costituiscono la categoria Donne Esordienti.
della riconfermatissima presidente Maria Cristina Montanari che, con il suo staff, coordina l’apertura a ventaglio degli interessi tra ciclismo amatoriale, corsa e mountanbike.
gio si disputeranno le gare riservate alle categorie Donne Esordienti e Donne Allieve, valevoli come Campionato Regionale su strada.
Un’altra novità del 2011 è la partecipazione di un numeroso gruppo di cicloamatori alle più prestigiose Gran Fondo che si svolgeranno prossimamente in tutta Italia.
E’ fissato invece per il 17 settembre il 3° Gran Premio Selva Malvezzi, Meeting Provinciale di fuori strada riservato alle categorie Giovanissimi. I programmi dettagliati, le informazioni, le foto e le curiosità sulla squadra sono visibili sul sito www.scmacteam.it.
Un fermento di iniziative sono previste per la prossima stagione grazie alla collaborazione di numerosi sponsor che credono nel valore dello sport e del ciclismo in particolare. A loro va un vivo ringraziamento in quanto hanno creduto nei programmi e nella serietà della società. Gli appuntamenti più importanti del 2011 sono due. La società “Tonino Lamborghini” organizza per il 19 giugno a S. Pietro Capofiume un’importante gara su strada. Al mattino, all’apertura della manifestazione, correranno le categorie Maschili Esordienti. Al pomerig-
La rappresentativa "Tonino Lamborghini-Mac Team" al Campionato Italiano di società - Roma 2010
Tante e tutte brave le ragazze della categoria Donne Allieve che vede schierate Luisa Zenna, Gabriella Goddi, Eleonora Morelli, Laura Gherardi, Omaima Aboukoutiba, Letizia Galvani e Sara Geminiani. La “Tonino Lamborghini” vede inoltre in pole-position sul traguardo di partenza tutti i ragazzi e le ragazze della categoria Giovanissimi (7/12 anni) che, a breve, inizieranno gli allenamenti e le varie gare su strada e fuori-strada. Il nuovo direttivo si avvale dell’entusiasmo
Meeting Provinciale cross country 2010 cat. Giovanissimi. I vincitori della "Tonino Lamborghini Mac Team
12 MESI DI ATTIVITÀ DELLA PRO LOCO impossibile ma quando la critica non è costruttiva tutto diventa più difficile .
DI ALFONSO MAINI PRESIDENTE DELLA PRO LOCO
Sembra ieri quando ci siamo seduti in 15 persone attorno ad un tavolo per programmare nuovamente il calendario degli Eventi che, come Pro Loco, avremmo sviluppato nel 2010, ma il calendario è già terminato e tra pochi giorni si stacca la prima pagina del calendario “Gennaio 2011”. Tutto vola, ma quello che mi sorprende è che nonostante vi fosse poca credibilità in questo nuovo mandato, l'anno 2010 si chiude positivamente. Certamente la stagione meteorologica non ha aiutato per nulla alla buona riuscita degli eventi; la nuvola di Fantozzi era sempre in agguato e questo ha influito molto economicamente. Come per tradizione anche da noi Babbo Natale è arrivato e in occasione de“ Il Natale che Vorrei “ ha portato alcuni doni a beneficio delle nostre attività. La colpa però non è solo della nuvola di Fantozzi! Il problema è che, quando è nata la Proloco, le risorse umane ed economiche erano diverse,oggi invece, noi tutti, viviamo in un sistema frenetico; rimane sempre meno tempo da dedicare ad altre attività e al prossimo e il tutto ci porta ad essere molto oculati su come spendere il denaro quindi, tutto è più faticoso. Nonostante ciò, è giusto sottolineare che la tenacia , la volontà, l'estrosità delle persone di Molinella, fanno sì che molte attività riescano ad avere sufficiente ossigeno per raggiungere l'obiettivo. Un aspetto che devo però lamentare è la troppo critica che viene “riversata” nelle varie iniziative; sappiamo che fare bene per tutti è
Dicembre a Molinella
IL RICORDO
I collaboratori della Pro Loco sono persone che dedicano tempo per creare un qualcosa a beneficio della comunità senza scopo di lucro, se parliamo di persone fisiche mentre, se parliamo di azienda, lo spirito deve essere uguale e tutto deve condurre allo stesso obiettivo, ma non sempre è così. L'obiettivo di una Pro Loco è cercare di promuovere il territorio a 365° e quando i toni di critica sono anche offensivi verso le persone che lavorano senza scopo di lucro non è piacevole . Voglio sottolineare che la Pro Loco non ha mai fatto iniziative ad persona o all’interno di un partito, ma le iniziative hanno sempre avuto un filo conduttore che ha portato ad un piacevole momento a beneficio della Comunità. Abbiamo ottenendo il patrocinio dall'Amministrazione Comunale oneroso e non oneroso, ma ogni volta abbiamo sempre consegnato la rendicontazione della nostra attività.
info@prolocomolinella.it . Inoltre abbiamo redatto anche un giornale della Pro Loco intitolato “Buona La Terza” dove scriviamo le nostre attività, parliamo di tanti argomenti, ed ho incaricato Patrizia Berardo ad occuparsene, e con grandissimo piacere raccogliamo e gradiamo ogni vostro pensiero, notizia, da pubblicare per chi lo desidera. E’ giunto il momento dei ringraziamenti, un grazie a tutti coloro che hanno contribuito economicamente, un grazie alle persone che hanno lavorato, un grazie ai consiglieri, un grazie all’Istituto Comprensivo di Molinella che sempre contribuisce con il suo impegno allo svolgimento delle nostre iniziative.
Il Lavoro da fare è ancora tanto. Questo è stato il primo anno di attività per molti dei componenti il nuovo consiglio, i quali non erano a conoscenza di come si gestisce una Pro Loco. Oggi, giunti al termine del primo round stiamo definendo il calendario 2011, preparando il bilancio del 2010 che sarà presentato nell’Assemblea dei Soci il 24 Febbraio alle ore 21 presso l’Hotel Mini Palace . Voglio anche informarVi che abbiamo un sito da consultare www.prolocomolinella.it e per coloro che necessitassero di informazioni o volessero dare suggerimenti possono scrivere all’indirizzo di posta elettronica:
DI TANTI MOMENTI PER LA FESTA PIÙ BELLA DELL’ ANNO.
I volontari della Pro Loco, Letizia, Lia, Matteo
Il trenino, Babbo Natale i Mercatini di Natale e quello del 900 gli Zampognari
Il Trenino foto da “Il Domani di Molinella”
Lo stand gastronomico della Pro Loco
Crescentine, frittelle dolci, salumi. Tutto da leccarsi le dita! Giornate di intenso lavoro per Alfonso,Claudio, Floriana, Giancarla, Lella, Pina e Tommaso. Giornate di grande freddo e lavoro anche per tutti gli altri volontari della Pro Loco, Franco, Gino, Giò, Patrizia, che si sono adoperati alacremente per la buona riuscita di tutti gli eventi. Un GRAZIE di cuore a tutti!
BUONA LA TERZA
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