^ la Pro Loco A t’la dis
Luglio 2011
Il Volontariato DI SERGIO MALAGUTI PRESIDENTE DEL CIRCOLO AMICI DELL’ARTE - MOLINELLA
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econdo un sondaggio pubblicato di recente da una nota agenzia, sono circa sette milioni gli italiani che svolgono le varie attività di volontariato. Un esercito in difesa dei più deboli: malati, poveri, adolescenti difficili, immigrati, barboni, tossicodipendenti, carcerati, prostituzione, alcolisti, ma è anche una milizia pronta a intervenire in difesa del territorio o in caso di calamità. Si tratta di un grande serbatoio di umanità e di energie che fa onore alla nostra nazione. Scegliere di fare attività di volontariato con sincera motivazione significa fare propri i valori della solidarietà, dell'impegno, della responsabilità nei confronti di chi è meno fortunato, di chi arranca, di chi non ce la fa a tenere il passo in una società sempre più competitiva. Si tratta quindi di una visione della vita in antitesi con l'ideologia attualmente più in voga che sembra valorizzare soltanto il successo, l'egoismo, l'aggressività. Purtroppo, proprio in Italia, la forbice fra chi è ricco e chi, al contrario, vive in condizioni di indigenza, si fa sempre più ampia. Il potere sociale dominante, anche a livello delle istituzioni, si manifesta sempre più
insofferente verso i meno fortunati, ritenuti a volte gli esclusivi responsabili della loro condizione. Dove vi è sofferenza il volontario è sempre presente, nonostante i rischi e i pericoli cui spesso va incontro e soprattutto nonostante l'ingratitudine e l'indifferenza che circonda la sua opera. Bisogna quindi rilevare quanto quest'attività fondamentale non sia sufficientemente pubblicizzata in particolare dai mezzi d'informazione. Porgere una mano a coloro che hanno bisogno di aiuto è, invece, un dovere di tutti noi, a prescindere dagli errori o dai valori di coloro che aiutiamo.
grande laicità sopperendo con questa a forti carenze tra nuove e vecchie povertà rispetto a chi invece oggi è garantito da una migliore condizione sociale. In questo contesto sono i volontari che aderendo alle associazioni, non solo per la gratificazione derivante dal “porgere aiuto agli altri stando con gli altri”, ma esprimono un modo di lavorare, motivante , gratificante.
È possibile che in molti casi il bisogno sia il frutto di scelte sbagliate, ma ciò non esime la collettività dai propri obblighi di solidarietà.
Occorre che cresca una rete affinché si possa fare Sistema tra Istituzioni e Associazioni che sappiano nobilitare il valore del Vero Volontariato là dove il disagio è cresciuto recuperando il valore della “Famiglia”, risolvere le inefficienze ad esempio del Welfare globale come del disagio minorile avendo sempre come scopo la Solidarietà.
Penso comunque che la sussidiarietà dell’azione “volontaria” non debba sostituirsi a competenze e doveri di uno Stato Democratico, esempio : Sanità, Scuola, Trasporti, ecc...
Non è facile e sicuramente limitativo affrontare il “Pianeta del Volontariato” in un articolo quale è quello gentilmente concessomi dalla rivista “Buona la 3°”edita dalla Proloco di Molinella.
Ecco perciò che il volontariato si inserisce a supporto delle istituzioni e stimola esprimendo quella buona volontà, quella scelta del Bene, senza la quale ogni società è destinata a declinare.
Continua a crescere la sofferenza globale e gli impegni di questo volontariato (sempre più folto), si indirizzano in molteplici direzioni, quali Welfare, Inclusione sociale specie minorile, in settori della devianza e della violenza, nel campo dell’handicap e della violenza alle donne, nonché quella invisibile dove spesso qualcuno chiude gli occhi.
La disponibilità al volontariato molto spesso è lontano dalle particolarità ideologiche, accanto alla tradizionalità cattolica del passato, si è aggiunto un ulteriore impegno di
Molinella Luglio 2011
“Non possiamo fare grandi cose, possiamo solo fare piccole cose con grande amore". Madre Teresa di Calcutta Il volontariato è quell’immenso universo composto da persone di ogni ceto sociale ed estrazione economica che hanno scelto di investire una parte del proprio tempo libero in attività di ampia utilità sociale non remunerate economicamente. Il volontariato può essere rivolto a persone in difficoltà’, alla conservazione del patrimonio artistico e culturale, alla tutela della natura e degli animali e nasce dalla spontanea volontà di alcuni cittadini di fronte a problemi non affrontati e non risolti dalle amministrazioni locali, dallo stato e dal mercato. Non esistendo remunerazione economica, sono le espressioni di gratitudine rivolte ai volontari che compensano questa mancanza, così come il poter far parte di un gruppo attivo, responsabile e motivato nonché la possibilità di acquisire nuove competenze e capacità di alto valore umano e culturale. Il riconoscimento e la gratificazione di quanto viene fatto è il minimo atto dovuto a questa componente umana di così elevato spirito morale.
Periodico locale di informazione e cultura edito da Pro Loco di Molinella (BO) Distribuzione gratuita. Reg. trib. di Bologna n.8164 - Marzo 2011 Direttore Responsabile Maurizio Rizzi Stampa: Grafiche Bime Srl, Molinella (BO)
Comitato di redazione: Patrizia Berardo, Alfonso Maini, Matteo Montanari, Maurizio Rizzi Redazione: Via A. Costa, Molinella (BO) Tel. cell. 366-594.84.97 e-mail info@prolocomolinella.it Sito web www.prolocomolinella.it
UN VOLONTARIO DI LINO GURIOLI PRESIDENTE PUBBLICA ASSISTENZA DI MOLINELLA IMPEGNATO NELLA PROTEZIONE CIVILE PROVINCIALE
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pero attivamente nel volontariato dal 1995 in diversi settori quali il culturale (Circolo Amici dell’Arte), protezione civile (A.V.P.C.M. – Consulta Provinciale delle Associazioni di Protezione Civile ), socio sanitario (Pubblica Assistenza Città di Molinella), Lions Club di Molinella. Modestamente, in tutti questi anni ho acquisito una discreta esperienza in materia, tanto da poter affermare che oggi il Volontariato a tutti i livelli si trova a dovere affrontare diverse difficoltà, che brevemente cercherò di illustrare: - La prima, consiste nell’innalzamento progressivo dell’età pensionabile, per cui mentre alcuni anni fa, alcuni “fortunati” potevano andare in pensione a 55/57 anni, oggi quando ti va bene, ci vai dopo i 60 anni, con un po’ di differenza, perché è statisticamente dimostrato che dopo i sessant’anni “i malanni” aumentano, quindi addio al Volontariato! - Il mondo giovanile segue modelli comportamentali che spesso “relegano” il Volontariato in fondo ai loro interessi (prima viene il lavoro, la palestra, lo sballo,internet, diventare veline ecc,..), chi fa poi volontariato privilegia le associazioni ambientalistiche, naturalistiche, o attività a forte emozione (vigili del fuoco volontari, volontari del soccorso su ambulanze), o a sfondo religioso( impegno nella parrocchia, boy scout, C.L. ecc.). E’ pur vero che appena avviene una grave emergenza (terremoto dell’Abruzzo nel 2009), molti giovani fanno di tutto per portare soccorso alle popolazioni colpite, o di iscriversi alla protezione civile, ma hai me, finita l’emergenza, addio alle armi! - Di fronte al progressivo innalzamento dell’età media dei nostri volontari e loro diminuzione, specie nel settore socio sanitario, assistiamo per tante cause ad una maggiore esigenza di Volontariato dovute a ( progressivo innalzamento dell’età media della popolazione con famiglie mono nucleo,esigenze lavorative dei famigliari inderogabili, crescenti difficoltà economiche ecc..), di converso lo Stato, gli Enti Locali hanno sempre più bisogno del Volontariato per difendere il walfare, causa note difficoltà di bilancio. - Il mondo dell’associazionismo, specie le ONLUS, sono sottoposte ad un aumento vertiginoso degli orpelli burocratici, tali da fare spesso impallidire il più affermato Commercialista! Tutto questo mortifica il Volontariato, anziché incentivarlo, tant’è che da più parti si chiede un sostanziale aggiornamento della legge che regola tutta la materia, la 266/91, ispirata dal prof. Zamagni dell’Università di Bologna. Ma nello specifico Molinella come sta? Abbiamo, a mio avviso, una situazione a macchia di leopardo, con tante eccellenze e zone di ampio miglioramento.
Iniziamo dalle eccellenze, sicuramente metterei al primo posto tutto il settore dell’associazionismo sportivo, oltre trenta società o gruppi sportivi, al riguardo questo fiore all’occhiello viene da lontano, impianti sportivi molto belli fin dagli anni’30. Tutto il volontariato che direttamente o indirettamente ruota attorno alla nostra casa di riposo Nevio Fabbri svolge un “servizio” encomiabile, tra l’altro questa struttura comunale ha standard di qualità notevoli, la Pubblica Assistenza Città di Molinella, svolge un’attività molto apprezzata dalla popolazione molinellese, il sistema comunale di protezione civile incentrato sull’ AVPCM e sugli ANC è uno dei più validi ed apprezzati a livello provinciale, come sono di alto livello l’ADVS, AVIS, Progetto Margherita. Il Lions Clubs svolge dal 1964 un prezioso contributo alla comunità locale, il Circolo Amici dell’Arte è dal 1966 una realtà culturale di tutto rispetto. Veniamo ora alle zone d’ombra, che vanno ricercate soprattutto in una diffusa mentalità erronea, di considerare chi fa del volontariato, specie nella protezione civile, o nel socio-sanitario, come uno che ruba il lavoro ad altri, o che in fin dei conti ha delle recondite finalità di compensazione economica o di favoritismi di altro genere. Praticamente si apprezza il volontariato solo quando si ha bisogno, per il resto vi è una diffusa indifferenza se non in alcuni cosi, vera e propria ostilità, fatta eccezione per le Autorità locali ed alcuni Cittadini sensibili alle tematiche sopracitate. Voglio tuttavia terminare questa mia “lunga dissertazione”con alcune considerazioni sulla situazione locale del volontariato, che mi fanno bene sperare per il futuro: - Il Comune, tramite l’Assessore alla sicurezza, sport, volontariato e protezione civile, ha in cantiere iniziative nell’anno europeo del Volontariato, per affrontare nel migliore dei modi le tematiche sopra citate. - La Pro Loco darà il suo contributo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle necessità o priorità che ha il mondo del Volontariato molinellese, specie nel trovare nuovi operatori. - Gli stessi giovani, se opportunamente coinvolti e motivati adeguatamente, possono essere delle autentiche sorprese. Staremo a vedere, se sono rose fioriranno!
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IL VOLONTARIATO CULTURALE “Grazie al volontariato si promuove, secondo i principi della Costituzione repubblicana, una cittadinanza responsabile e si realizza una forma di partecipazione al bene comune”. Sono le parole del capo dello Stato Giorgio Napolitano in occasione della V Conferenza del volontariato svoltasi a Napoli due anni fa.
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ipercorrendo le tappe fondamentali che hanno segnato l’evoluzione del volontariato culturale, scopriamo che è un fenomeno che raggiunge il suo culmine nella seconda metà del Novecento ma, ha origini più remote. Nella seconda metà dell’Ottocento, si sviluppa il movimento associativo delle classi lavoratrici a seguito delle profonde trasformazioni economiche e sociali derivanti dall’industrializzazione e dalla formazione dello Stato unitario. La nascita delle prime Società di Mutuo Soccorso (S.M.S.) e delle Società Operaie di Mutuo Soccorso può essere considerata il primo tentativo di azione sociale collettiva che ha avuto come obiettivo principale l’assistenza, la beneficenza e la mutualità. Queste associazioni sono diventate dei punti di riferimento oltre che luoghi di ritrovo, di cultura, di istruzione e di formazione. Tra le principali attività per i soci: “biblioteche circolanti o gabinetti di lettura”, scuole serali, elementari, di disegno, d’arti e mestieri ed in cui si distribuivano libri e quaderni. Nei primi vent’anni del 1900 nascono le Case del popolo, nuove forme di associazionismo che assumono i diversi ruoli svolti dalle S.M.S. Negli anni della Grande Guerra le priorità diventano altre e i circoli culturali, le Case del popolo e le S.M.S. sono impegnate in una campagna contro la guerra in cui, nel contempo, si promuovono aiuti ed assistenza per i cittadini, per i soldati e per le loro famiglie. Le organizzazioni di volontariato culturale sorte tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento pongono particolare attenzione alla ricognizione del patrimonio sul territorio nazionale, cercando di riunire e condividere la conoscenza, al fine di creare nella popolazione la consapevolezza del valore dei beni culturali e ambientali italiani. Il Touring Club Italiano (1894) fin dalla sua costituzione si è avvalso dell’apporto e dei contributi dei suoi stessi soci e viaggiatori per la redazione delle prime guide. Tali pubblicazioni hanno reso possibile l’avvicinamento di molte persone a luoghi e realtà prima sconosciuti, creando un sapere condiviso. Durante la prima metà del Novecento, segnata dalle due Guerre Mondiali, il volontariato culturale subisce una battuta d’arresto, in quanto le priorità della solidarietà organizzata sono ovviamente di tipo socio-sanitario. L’associazionismo, inoltre, è guardato con sospetto dal regime fascista e da esso viene gestito e regolamentato. È con il secondo dopoguerra, con la consapevolezza dei danni che la guerra ha portato al patrimonio storico-artistico e con l’urgenza della ricostruzione, che uomini di lettere, archeologi, artisti, storici, critici d’arte, urbanisti, si uniscono a difesa del nostro patrimonio. Con queste finalità l’associazione Italianostra nacque a Roma (1955) per iniziativa di un gruppo di persone che si oppose all’ennesimo sventramento del centro storico, tra quelli previsti nel ventennio tra le due guerre. Da più di cinquant’anni, Italianostra si occupa di beni culturali e ambientali, contribuendo a diffondere nel Paese la “cultura della conservazione” del paesaggio urbano e rurale, dei monumenti, del carattere ambientale delle città, arrivando ad avere più di duecento sedi su tutto il territorio nazionale.. Anche l’ARCI – Associazione Ricreativa Culturale Italiana (1957) già nel 1960, sul fronte culturale, comincia a sviluppare un interesse per le tematiche legate al cinema ed istituisce una sua cineteca, promuovendo iniziative tese soprattutto al superamento delle divisioni fra cultura “alta” e “popolare”.
Il coinvolgimento attivo della cittadinanza è sicuramente uno degli aspetti preponderanti del volontariato culturale, la nascita e lo sviluppo di iniziative di solidarietà organizzata rappresentano un importante indicatore della crescita culturale e dell’identità di un territorio. Si può simbolicamente far iniziare la storia del volontariato nel settore dei beni culturali con l’alluvione di Firenze nel 1966, evento tragico che scatenò una grandissima mobilitazione di civili che accorsero in aiuto delle opere d’arte messe in pericolo dall’alluvione. Fu in quell’occasione che intervenne anche il primo nucleo dei Gruppi Archeologici d’Italia (1965), nati dal GAR – Gruppo Archeologico Romano (1963) una organizzazione di volontariato nata con lo scopo di contribuire, attraverso la partecipazione diretta dei cittadini, alla tutela, salvaguardia, valorizzazione del patrimonio culturale italiano, divenuta negli anni una delle associazioni nazionali di volontariato più importanti. Negli anni Settanta, forse anche per reazione al fenomeno degli scavi archeologici illeciti ed al dilagare dell’abusivismo edilizio, nascono molte altre associazioni che prestano la loro opera per la tutela del patrimonio archeologico italiano, come l’associazione Archeoclub d’Italia (1971) che ha gradualmente esteso il suo interesse a tutti i beni culturali promuovendone la conoscenza, la tutela e la valorizzazione. In questo clima di rinnovato interesse per le questioni legate al patrimonio culturale, sono sempre di più le associazioni che nascono in Italia con l’intento di promuovere attivamente una cultura della tutela, della salvaguardia e della promozione del patrimonio storico-artistico: il FAI – Fondo Ambiente Italiano (1975), che gestisce e mantiene vivi castelli, ville, parchi storici, aree naturali e paesaggi di incontaminata bellezza. L’Associazione dimore storiche (1977) che si propone la conservazione, in particolare, degli edifici e giardini storici, pres erv an doli dal d egr ado e dall a distr u zio ne. In generale, gli Amici dei Musei, sia per il loro status di volontari, che per il tipo di attività che svolgono, riescono spesso ad essere un anello di raccordo tra le istituzioni museali ed il pubblico, contribuendo a creare una partecipazione alle attività del museo che stimola nella popolazione un sentimento di appartenenza ad una comunità. T RATTO IN PARTE DA: VOLONTARIATO E PATRIMONIO CULTURALE IN ITALIA: STRATEGIE ED ESPERIENZE
Il nostro Paese è ricco di beni culturali che ne raccontano la storia e ne determinano la bellezza; beni che “lottano” quotidianamente per la loro integrità. Terremoti, incendi, dissesti idrogeologici, eruzioni vulcaniche, piogge acide, inquinamento atmosferico, aggressioni di tutti i generi, vandalismi, sciacallaggio, mettono a repentaglio la sopravvivenza del nostro immenso patrimonio”. “Un popolo che ignora e non preserva il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente e non potrà creare al meglio il suo futuro”.
BUONA LA TERZA
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Incontriamo DAVIDE CACCIARI che, con la moglie OLGA, sono i Direttori tecnici della TEAM DIABLO e che ci racconta molto amabilmente i suoi inizi come ballerino e come è nata questa Società Sportiva che oggi è ai vertici mondiali. Davide Cacciari:
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a storia della danza sportiva molinellese parte circa una trentina d'anni fa. All'età di tredici anni venivo alla sala "La Torretta" di Molinella insieme al mio primo maestro il famoso Paolo Benassi. Questi, era un maestro della zona che insegnava i balli locali, dal liscio a quelli che erano un po' le primitive danze standard di trent'anni fa ed io ne ero la sua "spalla" ed anche il suo primo ballerino. Anche se ero molto giovane, lui preferiva inserirmi come suo aiutante nei corsi in quanto a Molinella, a quei tempi, c'era un fermento notevole di giovani bambini interessati a questi balli ed io, essendo appunto un ragazzino, era quello che dovevo fare da collante per i futuri ballerini. Mi piacque molto questo ambiente molinellese perché vedevo questa città compatta, piena di tanti servizi anche se lontana e decentrata dal capoluogo. Mi affascinavano molto i molinellesi stessi ed i giovani erano veramente molto amabili; con alcuni di essi ho stretto importanti rapporti di amicizia. All'età di 18-19 anni, sempre alla sala "La Torretta” aprii il mio primo corso di balli non più come spalla ma, come istruttore intraprendendo l'avventura dell'insegnamento quasi per scherzo. Allora io ero già campione italiano nella specialità danze standard e latino americane e iniziai questi corsi di ballo sociale per il pubblico affinché le persone si divertissero; non c'era la minima ambizione di preparare persone o coppie per l'alto agonismo. Insieme alla mia partner di allora, questo "gioco" prese il sopravvento anche se avevo sempre giurato che avrei fatto di tutto tranne che l'insegnante di ballo ma, l'attività ci coinvolse a tal punto che dopo 5/6 anni avevamo, nella scuola, un grosso potenziale di allievi. Avevamo allora circa un centinaio di persone che venivano ad imparare il ballo sociale e tra questi c'erano tanti ragazzini molinellesi che iniziavano ad essere interessati ad un tipo di ballo più impegnato così, iniziammo a prepararli per le prime esibizioni in pubblico, per i primi spettacolini. Eventi molto disorganizzati e strutturati alla meglio anche per i pochi mezzi e disponibilità ma, per i tempi di allora, per la location e per la struttura del paese, erano sufficientemente gradevoli al pubblico che veniva in grande numero alle varie feste paesane per vedere questi bambini che volteggiavano sulla pista. Mi capitò, a quei tempi, una disavventura che, al contrario di allora, oggi posso leggerla come una situazione che portò una ventata di aria nuova e di positività alla mia attività. Io e la mia partner di allora ci lasciammo (eravamo una coppia non solo nel ballo ma anche nella vita) così, rimasi solo a portare avanti l'Azienda. Con molta passione, tenacia e, grazie anche alla mia famiglia, ebbi la forza di rimettermi in gioco e continuare la carriera agonistica. Così, nel mese di Aprile di quell’anno, mi recai in Inghilterra alla ricerca di una nuova partner ed incontrai Olga che allora, in coppia con il suo partner, era già una ballerina al top
a livello mondiale. Erano campioni russi da tanti anni ed in cima alle vette mondiali ed io, conoscendola molto bene come fama, le proposi una sera di ballare con me. Organizzammo una prova che andò molto bene e lei decise di ballare con me lasciando il suo ballerino. Ritornai in Italia i primi di Giugno dello stesso anno con Olga. Lei era abituata in Russia a fare l'insegnante di ballo ma in modo differenziato e si era concentrata, fin dall'inizio, sull'alto agonismo mentre io ero partito dal ballo come ballo sociale per le persone che volevano divertirsi al sabato sera. La mia scuola molinellese, con certamente un centinaio di allievi che nella realtà internazionale erano di medio-basso livello ed i ballerini per l'attività ricreativa, non c'entrava certamente nulla di quanto fatto da lei, abituata a lavorare con dei piccoli numeri di grandissima qualità mentre io lavoravo con grandi numeri ma di bassamedia qualità. A questo punto decidemmo di prendere il buono da ambo le parti e ristrutturammo drasticamente tutta l'Azienda creando dei tecnici che all'interno della struttura Team Diablo si occupassero solo dell'attività ricreativa e dei bambini mentre, noi due, prendemmo a mano l’insegnamento per l'altissimo agonismo. Fu uno shock per molti allievi seguiti direttamente da me da anni e che ora si trovarono "gestiti" da altri maestri. Sedici anni fa, a causa di questa ristrutturazione, perdemmo molti atleti a livello locale ma, fortunatamente, tanti altri ne arrivarono a livello internazionale e Molinella, per le coppie che oggi provengono da tutte le parti del mondo, per l'alto livello agonistico, è diventata la capitale della danza sportiva mondiale grazie alla Team Diablo. Oggi la Team Diablo è la più grossa Società a livello mondiale con 22 medaglie d'oro che ci mettono al primo posto mentre, la seconda, è una società russa e le loro dodici medaglie vinte sono tutte di età giovanile mentre le nostre sono tutte di professionisti o amatori. A livello mondiale noi italiani siamo al top, ai massimi vertici della danza sportiva mentre i russi, fino ai 18 anni, sono praticamente imbattibili e vincono tutto loro, noi ne abbiamo solo una. Questo lavoro ci ha conseguentemente estraniati dall'ambiente locale molinellese, essendo concentrati ad alto livello agonistico con persone che arrivano da tutte le parti del mondo. Così, in questi ultimi cinque anni, sono nate tante altre realtà sportive analoghe a quella che io facevo all'inizio della mia carriera quando avevo 18/19 anni. Tante sono le scuole di ballo che si sono formate nei paesi attorno a Molinella dove, alcuni ottimi ballerini della nostra scuola e non solo, lavorano nel tessuto locale insegnando ai bambini ed a coloro che cercano solo il divertimento e non l'agonismo. Sono stati proprio alcuni di questi nostri giovani insegnanti che hanno parlato con la Pro Loco e l’Amministrazione Comunale in
quanto i molinellesi e non solo, fino ad oggi non avevano mai avuto modo di vedere in prima persona l'attività della Team Diablo. Sono stato quindi coinvolto a 360° per creare un evento per la 45° Fiera di Molinella. Presentare cosa si fa nell'ambito dell'alto agonismo della danza sportiva mi ha dato molto da pensare in quanto, gli artisti, sono sempre molto impegnati ed in giro per il mondo 365 giorni all'anno per la loro attività agonistica. Mostrare il puro ballo agonistico non sarebbe stato compreso ed apprezzato dal pubblico in quanto estremamente tecnico inoltre, creare esibizioni di gruppo o un esibizione di musical o cabaret esula da quello che noi normalmente facciamo. Quando, per esempio, trasmissioni televisive come "Ballando con le Stelle" ci chiedono dei ragazzi, vediamo di mandare dei ballerini a cui piace entrare nel mondo artistico e non faticano nel dedicare tempo a questo ambiente che li dissocia e li devia dal loro normale mondo dell'agonismo. Per tutti questi atleti non è importante la notorietà data dal mondo dello spettacolo ma la vittoria agonistica e le medaglie d’oro vinte. Atleti come Raimondo Todaro, Samuel Peron, Umberto Gaudino, Dima Pakomow, Alessandra Mason, sono tutti ballerini del Team Diablo che però, per loro peculiarità di talento e caratteriali, preferiscono entrare nel mondo dello spettacolo “sacrificando” gli impegni agonistici per la notorietà. Nel 2020 si svolgeranno le Olimpiadi e molti nostri atleti sperano nell’inserimento della Danza Sportiva tra le varie discipline. Tornando allo spettacolo per la 45° fiera di Molinella, ne dovevamo quindi arrangiare uno che non fosse la rappresentazione del ballo agonistico, come normalmente fanno i nostri ragazzi perché, non sufficientemente attraente per il pubblico. C'era da cambiare completamene il "settaggio" di questi ragazzi facendoli entrare solo nel mondo artistico e non in quello sportivo-agonistico. Oltretutto avere a Molinella 15 coppie di altissimo valore mondiale e mettere in piedi uno spettacolo con un cast di così elevata qualità agonistica - finalisti mondiali e campioni del mondo - difficilmente poteva ripetersi. Sia io che Olga, abbiamo allora pensato di proporre uno spettacolo di Musical che sarebbe stato una unica rappresentazione. Abbiamo dato dimostrazione di quelle che sono le capacità agonistiche, atletiche, artistiche e tecnico-sportive di questi atleti mondiali ma, sotto una forma artistica che non è comunque il nostro format normale. I ragazzi si sono offerti di fare ciò e, grazie alla loro professionalità e levatura qualitativa, in otto giorni siamo riusciti a mettere in piede questo Musical che, con atleti di minor livello, avrebbe richiesto non meno di sei mesi. Per otto giorni questi atleti si sono dedicati a questo Musical tralasciando gli allenamenti per la preparazione ad importanti gare agonistiche che dovran-
COME A
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erché MOLINELLA MUSICAL COME A BROADWAY ? Non siamo nel più famoso teatro mondiale di New York, santuario di tanti bellissimi spettacoli e nomi altisonanti ma, in piazza Martoni a Molinella durante la 45° Fiera della città di Molinella. Ecco la risposta: la piazza è diventata un palcoscenico del teatro di Broadway grazie ad uno strabiliante spettacolo: ecco il MUSICAL !
Sono le ore 22,00 di Sabato 2 Luglio, la piazza è gremita di persone in attesa ed ecco iniziano i giochi di luce accompagnati dalla musica travolgente di “Wilcommen” tratta dal film Cabaret e dalle quinte scure appare uno simpatico ballerino; è uno showman e chaperon che da il benvenuto a tutti i presenti. E’ iniziata la grande serata molinellese di Cabaret con i fantastici ballerini di Danza Sportiva della T EAM DIABLO di Molinella. RRRRRRRRRRRRR Uno spettacolo irripetibile, appositamente studiato dai Direttori tecnici, Davide e Olga Cacciari e dai Direttori Artistici, Massimiliano Matta ed Elvia Martis per la fiera di Molinella. Un “unicum” per la strabiliante professionalità di 35 danzatori pluridecorati a livello mondiale, per le bellissime coreografie che hanno calato gli spettatori nei travolgenti anni 50, nelle torbide bische clandestine, nel sensuale avvolgente tan go italiano, nello scatenato Lindy Hope, nelle arene tra sangue
BROADWAY
spagnolo e ritmo gitano. Coreografia come “quadri d’autore”, ballerini internazionali, campioni del Mondo, in un mix di quickstep, tango, chacha-cha, rumba e paso doble, hanno fatto sognare gli spettatori. Un programma vastissimo basato su canzoni e musiche famosissime che merita d’ essere ricordato: Wilcommen da Cabaret, Get the Party Started con il mistero delle maschere unite da una voce “singer and dancer”, Dancing Fool nel dopoguerra dove schiavi contadini ballano il Lindy Hop e il quickstep, Natural Women, Good Morning Baltimore e Nicest Kids in Town da Hairspray dove una semplice ragazza sogna la grande città, Sing Sing Sing anni 50 al ritmo scatenato del Lindy Hop, Stomp da Stomp rumore, metallo, ritmo che diventano musica, Cell Block Tango da Chicago sei assassine raccontano le loro disavventure dietro le sbarre. . E poi ancora Tango italiano di gara e di balera con i ballerini sei volte campioni del mondo, Sangue spagnolo e Ritmo gitano con il Carousel Waltz da Carousel, Habanera da Carmen di Bizet, Gitan Project un mix di cha-cha-cha e rumba, Paso Doble matador e capppe, Slow Foxtrot il ballo del Rolls Royce, Bye Bye Blackbird da Bob Fossi, Tanguerra, Proud Mary e per finire One Night Only da Dreamgirls, una magia di una notte nella speranza di viverla ancora.
no affrontare da agosto in poi. Presumo che anche per loro sia stata una bellissima esperienza avendo "sperimentato" il lavoro in gruppo in quanto loro lavorano solo in coppia e, sempre l'uno contro l'altro; in questo spettacolo hanno dovuto lavorare invece con grandissima complicità. La preparazione dello spettacolo è stato un momento piacevole e tutti hanno lavorato insieme in modo ineccepibile, con grande entusiasmo che poi hanno trasmesso nello spettacolo stesso. Massimiliano ed Elvia, che sono nostri allievi storici, sono da sempre appassionati di Musical e di spettacolo. A loro abbiamo delegato tutta la coreografia dando solo le linee guida poi, parlando con l'Amministrazione Comunale abbiamo spiegato cosa avremmo fatto trovando la massima collaborazione. E' stato un momento straordinario ed una grande emozione quella vissuta durante l'esibizione di sabato sera. Grazie all'energia che lo spettacolo ha trasmesso, vedere così tante persone di tutti i ceti sociali positivamente coinvolte ad applaudire è stato per noi un momento di grande soddisfazione e gioia. Ringrazio tutti gli atleti in quanto hanno veramente dato non solo a me ma anche alla città di Molinella uno spettacolo di altro livello qualitativo ed un grande contributo gratuito.
IL CAST Cinzia Birarelli e Isaia Berardi, Silvia Pitton e Paolo Bosco, Joanne Clifton e Marco Cavallaro, Alina Valchuk e Simone Daniele, Debora Pacini e Francesco Galuppo, Anna Matus e Gabriele Goffredo, Adriana Sigona e Stefan Green, Zeudi Zanetti e Saverio Loria, Sara Casini e Vincenzo Mariniello, Francesca Berardi e Pavel Pasechnik, Veronika Haller e Luca Rossignoli, Giulia Dotta, Tara James e Gustavo Viglio, Norgaardt Frederikke e Simone Casula, Laura Marras e Nicola Casti, Denise Puddu e Flavio Coiana, Maurizio Serra.
Trascrivere tutti i commenti positivi, i plausi ed il grande consenso ricevuto è impossibile ma, riporto quanto una signora domenica mattina mi ha detto: "Eravamo venuti per vedere un esibizione di ballerini ma, abbiamo visto qualcosa di completamente diverso che ci ha rapiti ed affascinati".
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UNA MOSTRA FOTOGRAFICA MOLTO PARTICOLARE
Mostra svoltasi durante la 45° Fiera di Molinella nelle salette della Torre civica. Uno studio fotografico composto da giovanissimi aventi in comune la passione per la fotografia ad alta velocità ha esposto opere particolari, di forte impatto visivo. In un batter d’occhio, può ‘succedere di tutto. Basta una frazione di secondo affinché accadano tante eventi ma, sono troppo veloci per poter essere visti con l’occhio umano e quindi, ecco la magia della fotografia. Fotografare la velocità è un’arte che richiede molta pratica e pazienza e gli eventi rapidi sono quelli più difficili da cogliere perché avvengono in una frazione di secondo. Bloccare per sempre con l’obbiettivo quell’attimo che sfugge all’occhio richiede una grande capacità e concentrazione. Una collezione di fotografie dove viene mostrato come la materia si modifica in una frazione di secondi e dove viene fermata la velocità e il movimento, con una visione dei dettagli davvero sorprendente. InfraRED Studio Lab nasce da un’idea di Federico Baraldi e Andrea Cencini come studio fotografico, ma spazia dalla grafica al web design, dalla stampa al video making ed ai workshop tematici per professionisti e amanti della fotografia. InfraRED Studio Lab è un viaggio dentro la forza espressiva della fotografia, un singolare punto di vista sulla realtà che rende eterno l’istante e trasforma la fotografia in vera arte. www.infraredstudiolab.it
SUMMER ENGLISH A MOLINELLA L’iniziativa "Summer English" organizzata dal Centro Didattico " GUINIZELLI " di Molinella. Si tratta di settimane di gioco e divertimento, con insegnanti di madre lingua inglese, nelle quali si fanno conversazioni e giochi di gruppo in lingua inglese, english PC, english songs, english snack,piccoli laboratori teatrali e visite didattiche. Le settimane si svolgeranno dal 29 agosto al 5 settembre e dal 5 al 9 settembre , dalle 9,00 alle 13,00 presso il centro stesso in via Mazzini 329. Sono rivolte a bambini e ragazzi dai 6 anni di età.
150° anniversario Unità d’Italia 1861 > 2011 >>
UN "VOLO" TRA LE REGIONI D'ITALIA DI PATRIZIA BERARDO
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panorami si svolgono intorno a noi senza pause, alberi, case, siepi strade, monti, monumenti mentre assistiamo ad una variopinta e fantasmagorica rappresentazione del nostro paese. Vedute rapide, multiple, fatte di accostamenti improvvisi e di acrobatici sorvoli, unificate da una luce d'acquario che, scolorando un poco, rende le visioni indelebili. Innanzi agli occhi passano oggetti recenti e oggetti antichissimi, le opere degli uomini e le opere d'Iddio, montagne, cattedrali, fiumi e acquedotti, necropoli e città nuove. Il panorama della natura è integrato e animato dal paesaggio della storia, dal paesaggio della civiltà, rassodato attraverso il processo dei millenni. Un viaggio a "volo" dentro l'Italia, senza un itinerario ben preciso, una visione come in un unico quadro dove l'occhio spazia senza una regola. Dopo le guglie delle Dolomiti ecco i pinnacoli del Duomo di Milano, il campanile pendente di Pisa, le torri svettanti di Bologna, la mole Antonelliana e le cento torri di San Gimignano. Alle abetaie natalizie delle vallate alpine balzano incontro le odorose pinete di Toscana o di Ravenna, gli oliveti di Calabria grandi e solenni a specchio sul mare, i malinconici prati del Tavoliere, gli aranceti di Sicilia in fiore e in frutto. Le cascatelle delle sorgenti montane e le acque scroscianti e zampillanti della fontana di Trevi, le cave di marmo di Carrara, le solfatare, le rovine di Selinunte, di Metaponto e delle altre antiche pietre dissepolte. Una visita al Museo Nazionale di Napoli, alla Galleria degli Uffizi, passando da piazza del Popolo o piazza della Signoria e da questa, puntando verso est, sorvolando Perugia e Verona per arrivare a piazza San Marco. Poi una virata per Ravenna per la tomba di Dante e via verso Mergellina e Fuorigrotta per rivedere le tombe di Virgilio e di Leopardi. I Colli Euganei, la Versilia ed i cipressini di Bolgheri, la quercia del Tasso sul Gianicolo, Recanati, Pescara e San Mauro di Romagna: un fantastico itinerario attraverso la poesia italiana.
TRENO -
ito, 1918.
Tranquillamente transito, taciturno. Tramortito, trafitto, traumatizzato, torno Teresa, torno da te. Tutun tutun tutun. Tremola il treno, tartaglia e travolge terre e tortuosi torrenti. Trepidante trascrivo T’amo e T’amo sul taccuino turchese. Torno Teresa, torno da te. Trincee torbide, turpi tragedie trascorse, trapassate. Tenue tepore. Trabocca timidamente un terso tramonto.
R
ebecca, 1901.
Ringhiosa rivoluzione ramata. Ricordo quel roco ruggito. Roboante rumore, rocambolesco e raccapricciante. Rivedo le ritmiche ruote ruotare su rapide rotaie. Raggelata ragazza. Respiravo rapita la rarità realizzata. Rosseggiante e regolare il rabbioso ritmo rallentava.
E
Dall'alba al tramonto tra le glorie marinare; Amalfi, Genova, Pisa e Venezia. Poi i castelli svevi della Puglia, Castel Sant'Angelo a Roma, i castelli della Valle d'Aosta, le rocche umbre, toscane e lombarde, le ville venete e tutte quelle sparse a grappoli nella Valle Padana. Piccoli borghi arroccati, stemperati sulla pianura, a picco sul mare con la loro storia antica o recente, con le loro grevi pietre, consunte dal tempo e dai viandanti, odorose di santità o di pesanti accadimenti. Isole grandi e minuscole, dalla Sicilia alla Sardegna, dall'Elba, all'Isola delle Femmine, all'Isola Bella, a quella di Procida, alle Tremiti, a Capri ed Ischia, vulcani sonnolenti, insidiosi, e poi il tratto verde dell'Appennino che porta a Montecassino, a Subasio, a Santa Maria degli Angeli per salire alla Verna. Ogni tratto è un racconto millenario, è la storia di tante genti e poi di un solo popolo, impossibile da rinchiudere in un "volo". Nei volti, nei tratti, nei gesti delle genti, così variopinte nei costumi e nella parlata, è un rincorrersi di immagini, di storia, di emozioni, di memoria dove sasso su sasso l'Unità d'Italia si cementa, si disegna intera e intatta e il tempo non avrà più polvere per cancellarla.
POESIA “IL T RENO IN VARI MOMENTI DELLA NOSTRA STORIA.”
DI CHIARA BERARDO
T
Cala il velario sull'ampio golfo di Napoli che si schiude in larghi aloni di malinconia per riaprirsi sulla Laguna tra vezzi e malizie, poi, gli incantesimi dell'Alto Adige in cui la malinconia evapora in fiabe e sortilegi. Alla musica dei mandolini succede la nenia dei campanacci e delle cornamuse. Le sirenette che abitano i mari diventano silfidi e reginette d'acque nei laghi di Carezza e Misurina. Ora siamo nella piazza di Legnano, nel vetusto e travolgente teatro di Siracusa, a Pompei, al Colosseo, agli imponenti e maestosi Fori Imperiali. Ecco Calatafimi e dagli spalti di Mantova ai Piombi di Venezia, a San Giovanni in Fiore, a Sapri, al ponte del Piave e dell'Isonzo dove passò anche la dolorosa e sanguinosa storia d'Italia a colpi di baionetta.
N
ives, 1943.
O
reste, 2010.
Nuvolosa notte, nascondici! Noi, nervosi nomadi nudi, negativi, nostalgici. Nessuno noti la nostra nicchia, nessuno! Nascosti nel nero nottambulo treno, narriamo notizie nostrane. Nemici negletti negano negoziati. Neutrali, neutrali ! Nessuno nasconde i nemici. Nausea, noia, negromanzia, nuotiamo nel nostro Nume nefando.
Otranto! Oscillo, ottenebrato dall’oblio del treno. Ombreggia ormai l’orizzonte. Oziosamente osservo l’ondeggiante oltremare oscurarsi. Obbligato a orientarmi: oriente, occidente, ovunque, ogni ora. Orribili ombre oltrepassano ostelli oscuri. Ostinato Odisseo oramai ottantenne Ostento ordinato orgoglio. ANTOLOGIA DEL CONCORSO NAZIONALE LETTERARIO “CARO TRENO” nell’ambito del progetto “Fratelli d’Italia”
Menzione di Merito e Premio settimo posto,categoria Green 14-30 anni
dison, 1989.
Emozionato, entusiasta, emigro! Esasperato esule, evado dall’Est. Evviva, l’età esulti! Esalo emozioni effimere, egoistiche, erudite. Eccolo, l’estremo epilogo! E l’energico Espresso, eroico, evidenzia il mio esodo. Eccezionale Essere elettrico, enormità errante, esaudiscimi!
Questo treno è anche il “nostro trenino” che tutti i giorni da tantissimi anni arriva e parte dalla nostra città. C’è sempre un viaggio che ognuno di noi ha compiuto o sogna di compiere nella vita. Il raccontare in poesia momenti oscuri e dolorosi della vita collettiva ma anche momenti felici, irripetibili ci consente, per un tratto di strada, di “viaggiare in treno” con il cuore e con i ricordi di tanti compagni.
BUONA LA TERZA
7
PANORAMI DI ATTIVITA’ MOLINELLESE Agosto 2011 Mercoledì 3 Piazza Massarenti, ore 21,30 Cinema all'aperto - Hereafter Drammatico. Ingresso libero. Giovedì 4 Selva Malvezzi, Piazza, ore 21 Concerto con il Gruppo Bandistico Molinellese. Venerdì 5 Marmorta, Via Fiume Vecchio, dalle ore 20,30 Sagra di San Vittore. Apertura dei giochi. A seguire spettacolo musicale con i Palco n. 5. Sabato 6 Marmorta, Via Fiume Vecchio, ore 21,15 Sagra di San Vittore. Ballo e spettacolo musicale con Luca Orsoni. Domenica 7 Marmorta, Via Fiume Vecchio, ore 21,15 Sagra di San Vittore. Spettacolo musicale con Cristina Cremonini. Lunedì 8 Marmorta, Via Fiume Vecchio, ore 21,15 Sagra di San Vittore. Ballo e spettacolo musicale con Castellina Pasi.
Piazza Massarenti, ore 21,30 Mercoledì 10 Cinema all'aperto - Maschi contro femmine. Commedia. Ingresso libero. Mercoledì 17 Piazza Massarenti, ore 21,30 Cinema all'aperto - Fratelli in erba. Commedia. Ingresso libero. Mercoledì 24 Piazza Massarenti, ore 21,30 Cinema all'aperto - L'orso Yoghi. Animazione. Ingresso libero. Giovedì 25 San Martino in Argine, via Sant'Elena, ore 21 Concerto con il Gruppo Bandistico Molinellese. Settembre 2011 Sabato 3, Domenica 4, Sabato 10, Domenica 11, Sabato 17, Domenica 18, Auditorium, Via Mazzini 90 Inaugurazione della mostra di Giordano Frabboni e Ottorino Tonelli. A cura del Gruppo Amici dei Monumenti. Ingresso libero. Sabato 10, Domenica 11, Sabato 17, Domenica 18, Sabato 24, Domenica 25 Torre Civica, Via Mazzini, orari: sabato dalle ore 18 alle 19 domenica ore 10-12, 16-19 Inaugurazione della mostra personale di pittura di Loreta Venturoli. A cura del Gruppo Amici dei Monumenti. Ingresso libero. Domenica 18 Selva Malvezzi, Piazza, da mattina a sera Tradizionale Mercatino dello scambio, artigianato e antiquariato.
L’ evento verrà organizzato in Autunno dalla Pro Loco di Molinella con altre Associazioni ed il Comune. Una Festa per il volontariato in quanto non c’è futuro senza solidarietà