Buona la Terza - Novembre

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^ la Pro Loco A t’la dis

L’ANNULLO FILATELICO PER IL BICENT ENARIO DEL C OMUNE DI MOLINELLA DI M ATTEO MONTANARI

RINGRAZIAMENTI I ringraziamenti sono sempre la parte più noiosa dei discorsi, ciò che generalmente il lettore tralascia nelle note degli autori e il fruitore ascolta distrattamente. Eppure tutti sentono il bisogno di ringraziare qualcuno e, ogni tanto, lo fanno. Coloro che ricevono i ringraziamenti rischiano, per altro, un posto nella tragica enumerazione, spesso accompagnata da citazioni di ruoli e di mansioni svolte. Ebbene, con questo testo si ringrazia soltanto, senza altro poi, leggerà chi deve ricevere ringraziamenti e chi vuole ringraziare, con buona pace degli altri. Il ringraziamento va comunque a coloro che hanno collaborato, alle autorità, ai presidenti e direttori, agli artisti e musicisti, critici, e soprattutto alle persone che c’erano.

I francobolli con i loro simboli e i loro contorni sempre regolari sono un misto di bellezza, arte e perfezione, ma sono anch’essi una piccola parte di storia in quanto raffigurano spesso eventi o persone che hanno reso importante la nostra penisola italica. Animati da questa filosofia, ci è sembrato opportuno creare un annullo postale filatelico per storicizzare l’evento simbolo dell’annata 2010: il Bicentenario del Comune di Molinella. Il 17 ottobre all’interno dell’Auditorium, in abbinamento alla lettura dell’editto a proclamazione del Comune di Molinella, è stato presentato l’annullo postale che Poste Italiane ha concesso alla Proloco e all’Amministrazione Comunale di Molinella. L’annullo postale figurato è un timbro ovale delle dimensioni di 37.5x31 mm in cui spicca il logo dei 200 anni del Bicentenario a fianco di uno dei simboli della nostra comunità: il campanile pendente. Particolare architettonico singolare, il campanile pendente dell’ex chiesa di San Matteo in via Ma zzini è riuscito nei secoli ad entrare nella memoria non solo dei residenti, ma anche di chiunque sia passato almeno una volta per le vie del nostro paese. Ed è per questo motivo che il campanile compare anche sulla cartolina e sulle due buste celebrative del Bicentenario create dalla Proloco. Derivate da bozzetti degli artisti Patrizia Berardo e Paolo Montanari, la cartolina raffigura uno scorcio di via Ma zzini di oggi, mentre le due buste raffigurano due scorci della Molinella dell’Ottocento in cui il campanile, ancora con la cella campanaria sulla sua sommità, viene ritratto sia dal corso principale (ora via Ma zzini), che dalla zona allora chiamata “Malborghetto” (ora via Andrea Costa). E’ infatti su queste due arterie tra loro ortogonali che si svilupperà Molinella dal 1810 ai giorni nostri.

Consegn a della cartella con l’ editto e il sunto grafico al Sindaco della Città di Molinella Brun o Selva da parte del Presidente della Pro Loco Alfonso Maini.

Elabora zion e del testo dell’ editto del 1810. Ricerca storica di Lino Gurioli

Sunto del materiale gr afico e filatelico prodotto per il bicentenario

Sponsor uff iciale dell’ev ento

Sono stati inoltre creati per l’occasione due kit filatelici diversi. Il primo è composto dalla cartolina e dalle due buste su cui è stato annullato il francobollo celebrativo del Bicentenario della nascita del Conte Camillo Benso di Cavour. Questa composizione, che mette in relazioni due Bicentenari distinti, presenta la caratteristica più unica che rara di avere sul francobollo, sull’annullo postale e sulla cartolina o busta la dicitura 1810-2010. Il secondo kit, invece, presenta il francobollo di Cavour solo sulla cartolina, mentre sulle due buste vi sono i 4 francobolli del 150° anniversario della Spedizione dei Mille e il francobollo del 140° anniversario della breccia di Porta Pia che ha consentito a Roma di diventare capitale. In questo modo abbiamo voluto legare l’anniversario del Bicentenario di Molinella ad altri eventi del risorgimento italiano celebrati in questa annata. La Spedizione dei Mille, infatti, avvenne nel maggio del 1860, cioè poche settimane dopo che Molinella e tutta l’Emilia Romagna passassero con un plebiscito sotto quel Regno di Sardegna che sarebbe diventato Regno d’Italia l’anno seguente, ma con la conquista della capitale Roma solo nel 1870. La cartolina e le buste affrancate e annullate con lo speciale annullo filatelico del bicentenario, la cartella contenente l’ editto e il sunto grafico sono acquistabili presso la Pro Loco di Molinella (BO). tel cell.366-5948497 , E- mail:info@proloco molin ella.it

Anno 2010 Nove mbre - Distribuzio ne gratuita - Redazion e Pro Loco di Molinella - Tel. cell. 366-594.84.97 - e-mail info@pr oloco molinell a.it Sito web www.prolocomo linella.it - Ringraziamo tutti gli sponsor e coloro che ci hanno inviato del materiale.


IN CALENDARIO Per gli aggiornamenti visi onare il sito del c omune di M olinella www.c omune.molinella.bo.i t

Novembre 2010 Sabato 6 - Stagione teatrale dialettale della Pro Loco - Auditorium, Via Mazzini 90, ore 21 - Amedeo come me, Compagnia Teatro Bolognese di Arrigo Lucchini. Domenica 7 - Ritrovo: Parco La Torretta, Via Mazzini 8, dalle ore 8 - 32° Camminata La Vallazza - 14° Memorial Luca Licari a cura della Nuova Atletica Molinella, con il patrocinio del Comune. Lunedì 8 - Biblioteca comunale, Piazza Martoni 19/1, ore 20,30 - Ottobre piovono libri. Incontro con l'Autore - Emanuele Marfisi presenta Diario di classe Ingresso libero. Mercoledì 17 - Sala teatro “La Torretta” Via Mazzini 2 Molinella, ore 20,00 - Festa della Banda Molinellese. Per prenotazioni Sig. Cantelli Aderamo 051/882057 Sabato 20, Domenica 21, Sabato 27, - Torre Civica, Via Mazzini, ore 16 - 18 - Inaugurazione della mostra di Roberta Denti “Il Sacro Ev ento”. A cura del Gruppo Amici dei Monumenti. Ingresso libero. Domenica 21 - Auditorium, Via Mazzini 90, ore 16,30 - Domenica non si va a scuola C'era una volta il panda - Gli Alcuni.

21 NOVEMBRE “ODORE D’AUTUNNO” Lungo Via Mazzini dalle ore 8 alle ore 18 La Pro Loco sotto lo slogan di “Buona la Terza”, ha organizzato per la terza domenica di Novembre l’evento “ Odore d’Autunno” La via principale della città si animerà con il Mercato straordinario, La corte dei sapori con i prodotti del Mercato fuori porta, Arte, Musica e Gastronom ia, Polenta e Crescentine. In via Mazzini mostra alla Torre di Santo Stefano e alle ore 16,30 Teatro ragazzi in Auditorium. Martedì 30 - Auditorium, Via Mazzini 90, ore 20,30 - Presentazione del libro Trenta giorni di nave a vapore. Storie d’emigrazione dalla Valle dell’Idice (18801912) di Lorenza Servetti. Ingresso libero.

- Auditorium Via Mazzini 90, ore 16 - Operazione Delta. Spettacolo di burattini del Teatrino dell'Es di Vittorio Zanella e Rita Pasqualini. Ingresso libero. Domenica 12 - Auditorium, Via Mazzini 90, ore 21 - Stagione teatrale - Una vita di parole con Vincenzo Cerami. Giov edì 23 - Auditorium, Via Mazzini 90, ore 21 - Il Natale che vorrei - Concerto di Natale con I Solisti del Bel Canto e Marcello Gottellini. Dirige Sandra Mongardi. Ingresso libero. Giov edì 23 - Per le strade di Molinella - Giro degli Auguri con il Gruppo Bandistico Molinellese.

Gennaio 2011 Gennaio 1 - CAPODANNO - Auditoriumo ore 16,30 - Concerto con la Grande Orchestra del Gruppo Bandistico Molinellese

IL NATALE CHE VORREI 2010 Stanno proseguendo i preparativi di " Il Natale che Vorrei 2010" che vedono protagonisti, Pro Loco di Molinella, Commercianti, Associazioni del volontariato, singoli Cittadini il tutto con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale. Attualmente sono in programma le seguente giornate: 8 Dicembre Lungo le strade del centro vi sarà la presentazione degli Alberi Natalizi addobbati dagli alunni delle scuole di Molinella. La giornata prosegue con mercatini natalizi, giocolieri, animatori, mostre culturali in Auditorium e nella Torre di S. Stefano e poi ancora dolciumi e vin brulé per tutti . 12 Dicembre Il Mercato del 900. Il trenino del Gusto lungo le vie del centro. In Piazza Martoni “Il Mercatino di Natale”, giocolieri, animatori, mostre culturali in Auditorium e nella Torre di S. Stefano, dolciumi e vin brulé per tutti. 19 Dicembre Il Presepe Vivente, Il Mercato del 900, in Piazza Martoni “Il Mercatino di Natale”, giocolieri, animatori, mostre culturali in Auditorium e nella Torre di S. Stefano, dolciumi e vin brulé per tutti.

Dicembre 2010 Mercoledì 1, Giovedì 2, Venerdì 3, Sabato 4, Domenica 5 - Auditorium, Via Mazzini 90 - Mostra I pittori della famiglia Ceracchini. A cura del Circolo Amici dell'Arte con il patrocinio del Comune. Ingresso libero. Sabato 4, Domenica 5, Mercoledì 8, Sabato 11, Domenica 12, Sabato 18, Domenica 19 - Torre Civica, Via Mazzini, ore 16 - 18 Mostra collettiv a di pittura e scultura del Laboratorio d'Arte. A cura del Gruppo Amici dei Monumenti. Ingresso libero. Mercoledì 8 - Selva Malvezzi, Piazza, da mattina a sera - Tradizionale Mercatino dello scambio, artigianato e antiquariato.

PS: iI presente programma potrà subire delle modifiche e/o degli annullamenti.

11 Febbraio 2011 Stagione teatrale dialettale della Pro Loco - Auditorium, Via Mazzini 90, ore 21 - Compagnia Lanzarini - Bologna Mo che fata Idea, di Franco Fraboni con la resenza di Carla Astolfi


DAL PRESIDENTE DELLA PRO LOCO DI M OLINELLA

AUTUNNO

Car issimi,

GLI ALUNNI DELLA CLASSE III B M OLINELLA CAPOLUOGO

non sono ancora trascorsi 12 mesi da quando ho cercato, assieme al mio direttivo, di riattivare il ruolo della Pro Loco all'interno della nostra comunità. Giunti quasi al ter mine del primo anno di lavoro posso dire che tante e diverse sono state le iniziative svolte e alcune verranno riproposte anche nel 2011. Purtroppo la stagione meteorologica non ci ha aiutato e questo c i ha reso il tutto più difficile ma, grazie alla tenacia di coloro che credono nella forza del volontariato, abbiamo cercato sempre di svolgere al meglio le nostre iniz iative. Il percorso è ancora lungo e intenso e, dovendo ripartire da zero, non avendo una sede operativa, dovendo coniugare idee diverse, essendoci una situazione economia nazionale difficile, tutto questo ci porta a dover ridimensionare i nostri pensier i ma, con ottimis mo, cerchiamo ugualmente di proseguir e per la crescita della Pro Loco. Le attività svolte nel 2010 sono state: Estempor anea di Pittura con i bambini delle scuole di Molinella (Aprile), I Cocktail d’Estate ( Maggio), Il Maglio fior ito e le Contesse di Maggio con il Borsino nazionale della De.Co ( Maggio), Molinella Terra di Sapori ( Ottobre), L’Annullo Filatelico con la Rievocazione Stor ica del Bicentenar io del Comune di Molinella ( Ottobre), Odore d'Autunno (Novembre), Il Natale che Vorrei ( Dicembre), Due serate in Auditorium con le commedie dialettali, la realizzazione del giornalino “Buona la Terza” e del sito w eb della Pr o Loco e ancora tante altre attività. Per realizzare tutto questo è doveroso rivolgere un grazie infinito agli Sponsor, all’A mministrazione Comunale, ai Volontar i dell'Associazione, ai singoli Cittadini, ai Commercianti, ai Dipendenti Comunali che sempre sono comprensivi delle nostre difficoltà e tanti altri. Con questo mio breve scritto oltre a r ingraziare tutti coloro che ci hanno aiutato e compreso, desidero a nome mio personale e del dir ettivo della Pro Loco porgere a tutti i più calorosi Auguri di un Sereno Natale e che il 2011 c i porti maggiore tr anquillità.

L'Autunno va e viene, come le foglie al vento. In autunno non c'è un bel tempo. Le foglie degli alberi cadono lievi sul terreno e cambiano colore: giallo, rosso e perfino arancione; e, mentre vanno a terra, il bosco non sembra più una serra. L'inverno tra poco viene e si vede sui monti c'è già molta neve. L'inverno sta per arrivare, e l'autunno il posto deve lasciare se avanti si vuole andare .

Il Presidente M AINI ALFONSO

LUCIANO T OSSANI

E

“ LA M IA BELLA ROMAGNOLA”

CRISTINA E F AMIGLIA TOSSANI

Ci sono momenti in cui la memor ia sembra avere contorni più netti e quando c iò avviene l’alone dei ricordi lontani si dissolve dando respiro ai racconti in un nuovo azzardo di tempo. Un percorso emozionale, una r ievocazione poetica per un’ancestrale vocazione di una vita intensamente vissuta la cui somma dei giorni riporta al presente. Le pagine di questo libr o si aprono come un sipario su un mondo che par eva essere per duto r ivitalizzandone le azioni, i momenti. E’ un ritrovarsi nella terra condivisa, graffiare le cose che paiono non esserci più e che sono più vere di quelle che pretendono esister e. E’ un viaggio a ritroso in un passato che è anche presente e che non costringe il fruitore a uno spostamento fisico nello spaz io. E’ il tempo delle memorie, un artifizio della mente umana per vanificare la crudeltà del momento di una fine. Il fluire del tempo cambia molti aspetti della vita e basta lo scatto di una lancetta a rendere remoto il presente, facendo dell’attuale un ricordo che non si vorrebbe cancellare. Questo è un libro interessante e generoso, è un gesto d’amor e verso un’umana esistenza e un riconoscimento all’universo bov ino della generosa e bella razza Romagnola. Cristina Tossani nel libro “La mia bella Romagnola” ha ripercorso la vita dell’amato zio Luciano detto ”Franco”, uno dei principali allevatori della razza bovina Romagnola. Nella foto di copertina “Franco” con un bell’esemplare di razza Romagnola. MATERIALI N OLEGGIABILI PER EVENTI Sul sito della Pro Loco di Molinella potete scaricare il file con l’elenco del materiale noleggiabile per l’allestimento di fiere, ev enti, manifestazioni sportive, ecc...Contattare il personale Pro Loco ai numeri di cell. 3388469828 oppure 366-5948497 o inviare una e-mail a: inf o@prolocomolinella.it per av ere disponibilità e prezzi per il noleggio del materiale.

LA RI CE TTA

- C ARPACCIO DI RAZ Z A R OM AGNOL A

C’è un fascino arcaico, antico, nella carne cruda. Sapori che riconducono all’i nfanzia del mondo. Piaceri animali nell’addentare succulenti pezzi di ciccia. Certo, la carne deve essere ottima, eccelsa, pronta da mangiare, proveniente da allevamenti fidati e conosciuti. E anche da razze bovine di pregio che sanno garantire il benessere degli animali e l’esclusiva bontà delle carni. Tra queste le carni bovine di razza Romagnola, ghiotte e profumate. Acquistate alcune fettine sottilissime di controfiletto di razza Romagnola e servitele non troppo fredde, condite con un pizzico di sale, una macinata di pepe nero e un filo d’olio extravergine d’oliva toscano o romagnolo. Niente limone. Se volete strafare coprite la carne con scaglie di Parmigiano Reggiano stagionato. Se poi siete posse ssori fortunati di un bel tartufo bianco, scagliate sopra anche quello e siete arrivati in paradiso.


150° anniversario Unità d’Italia 1861 > 2011 >>

Bicentenario del comune di Molinella 1810 > 2010 >>

1810 - 2010

UN BICENTENARIO

DI PATRIZIA BERARDO

Un’affollata presenza di studi e di pubblicazioni contrassegna la conclusione di un periodo, figurarsi la chiusura di due secoli! Sono mesi di immersione in interpretazioni di ciò che è stato e della volontà di essere presenti in una fase epocale dai particolari significati. Duecento anni in cui si sono succedute immani tragedie legate alla guerra, grandi speranze, rivoluzioni, scoperte, ribaltamenti di valori e il sogno di realizzare un futuro possibile a tutti. Ora con l’avvicinarsi della data finale di questi mesi di evocazione, ci sentiamo ancora immersi in questo flusso storico al quale non chiediamo un bilancio di tante memorie secondo alchimie mentali, perché nulla è veramente concluso, il pensiero non ha regole di calendario e le idee continuano. Avviene però che, nel tentativo di catalogare dati e fatti, la mente rischi di perdersi nella voragine di un flusso storico ricco come non mai di avvenimenti, come lungo una strada senza segnaletica; così, l’archiviazione degli anni in diverse “cartelle” e in files ben distinti, ci consente di ripercorrere gli eventi del passato senza perderci. Quanto accaduto in questi duecento anni oltre ad essere storia e, in momenti anche grande storia, è fonte di pensieri che ancora oggi si sviluppano e che potrebbero traghettare il tempo senza trovarne mai una fine, senza mai giungere a toccare quell’orizzonte degli eventi, cercato, immaginato degli scienziati, dal quale poi non sarà più possibile un ritorno. Una data sul calendario non basta a fermare i contenuti di un’epoca, le immagini diventano promemoria che ci permettono di ripercorrere tappe rilevanti sull’evoluzione sociale e creativa della nostra comunità. Mai l’esistenza umana ha subito moti convulsi e accelerazioni come nei due secoli appena trascorsi. Fatti, tendenze e movimenti si sono accavallati fino a formare una grande e poliversa matassa incuneata, concatenata alle nostre radici inestirpabili. Ma lo scorrere delle acque richiama l’onirico scorrere del tempo che non permette il troppo fermarsi a guardare indietro, perché perderemo cosa accade nell’oggi e cosa potrà accadere nel domani.

GRANDI PERSONAGGI DI MOLINELLA “IL DISCEPOLO DEL POETA” “O Severino dè tuoi canti il nido, il covo dè tuoi sogni io ben lo so”

Giosuè Carducci

In un vecchio libro ingiallito dal tempo con la copertina in r igido cartone e la rilegatura fatta a mano, ho trovato un delicato ricordo che appunto inizia: “Mi piace ricordare” Era il giorno di Natale: giorno di r icordi, d’intimità, di tristezza. Leggevo distratto la “ Tribuna”, quando la mia distrazione fu improvvisamente attratta da poche parole: la morte di Severino Ferrari. Io lo sapevo malato, lo sapevo in una casa di salute. Ma i suoi quarantanove anni mi erano quas i garanzia: Io non volevo credere, non potevo credere la lugubre notizia. – E’ morto Severino Ferrari - Fra i superstiti del cenacolo sommarughiano, Severino Ferrari fu il più sfortunato. Gli amici sapevano che, oltre il D’Annunzio e il Carducci, c’era un altro poeta...ma il nome di Severino Ferrari fu sempre nascosto dalla notorietà di altri: colpa del pubblico?.. Modestia del Ferrari?..Destino?..Sorvoliamo. Giosuè Carducci apprezzò, primo, questo suo discepolo e lo ebbe il prediletto, fra tutti. Come erudito, Severino Ferrari, fu prodigioso per acume di ricerche e fortuna di trovare. Io lo ricordo, polveroso ed affaticato, salite e scendere le scale, nelle aule della biblioteca universitaria di Bologna, con libri pesantissimi. Mentre il Ferrari moriva, i suoi versi, ordinati e raccolti da mano pietosa, si presentavano fiduciosi all’ammirazione degli studiosi e all’analisi della critica. Severino Ferrari fu poeta delicatissimo: un po’ gaudente, un po’ sensuale, un po’ pagano, ottimista e scettico al tempo stesso. Un r icordo personale. Severino Ferrari volle conoscer mi ed io gli venni presentato. Incoraggiandomi a proseguire nella “disastrosa via delle lettere” (la definizione è del Ferrari) volle esser mi prodigo di consigli: “Lei scrive con spontaneità e naturalezza, ma non abbastanza italianamente. Nei suoi scritti si rivela tutta la fretta del giornalista. Cerchi quindi di correggersi e di essere più federe alla lingua italiana...e di non tradir la troppo, altrimenti...poverina!... E con ragione, sarà costretta a chiedere il divorzio”. Tratto da “ Ricordi Bolognesi” di Ottorino Modugno ed.1921 - Severino Ferrari mor ì nel 1905. Aveva 49 anni Il vecchio borgo dove nacque Severino Ferrari. Alberino, frazione di Molinella


T EAM DIABLO,

A M OLINELLA LA DANZA SPORTIVA DIVENTA

DI FABIO BOSCO La Danza Sportiva è una della ultime discipline candidata ad entrare nel panorama Olimpico, e a Molinella, or mai da anni il Team Diablo coltiva talenti, soprattutto nelle categorie giovanili, con l’intento di eccellere nel mondo con atleti di alta qualità nelle due discipline denominate Danze Standard e Danze LatinoAm ericane. Il progetto di preparazione delle coppie di atleti nasce molti anni or sono ad oper a di Davide e Olga Cacciar i e la gr ande volontà di sperimentare, unita ad una minuziosa codifica delle esperienze acquisite, per mette loro dopo pochi anni di lavoro di ottenere i primi successi, prima in campo nazionale e quasi immediatamente anche in campo inter nazionale. La formula sperimentazione-codifica porta il Team Diablo nel giro di vent’anni ai vertici delle c lassifiche mondiali gr azie ai risultati dei suoi atleti provenienti da tutto il globo. Dodic i medaglie d’oro, quindici medaglie d’argento, dieci medaglie di bronzo, sono il “palmares” maturato ai campionati mondiali, senza contare gli innumerevoli titoli continentali ( Europei, Asiatici, eccetera), e ovviamente anche in quelli naz ionali. Il metodo Team Diablo era diventato una garanzia di successo e quindi molte altre persone volevano conoscerne i segreti, era arrivato il tempo di crear e uno strumento che potesse infor mar e costantemente i soci volenterosi su tutte le nuove metodologie di preparazione della Danza da competiz ione. Cos ì, nel 2005, nasce uno dei progetti stor ici del gruppo, la Dan ce Sport Academ y. Un corso speciale, aperto ai soci che operano nel settore, sia come competitori e sia come trainer che si basa su un pr ogramma giornaliero riguardando tutte le materie direttamente e anche indirettamente legate alla Danza Sportiva. Il programma prevede lezioni pratiche e teoriche operando sulle due sale del Paladanze Studio, ma anche all’esterno della struttura. “ Simulazione di gar a”, “Rambo Training”, “ Pilates”, sono le lezioni pratiche fondamentali per la preparazione fisica e coordinativa del danzatore. Ma quella che ha veramente rivoluzionato la qualità di ballo del Team è il “Coaching” tenuta direttamente dal direttore tecnico Davide Cacciari, che insegna alle coppie di atleti e ai trainer le regole di inter azione tra atleti, insegnanti e ambiente della Danza. Tra le lezioni teoriche quelle di Fisica, fondamentale materia per la conoscenza delle regole empir iche relative alle leggi della Statica, Cinematica e Dinamica. Continuando con quelle di inglese e italiano basilari per i contatti verso i soci stranieri e poi con quella di Anatomia, strettamente legata con lo strumento principale del danzatore, il corpo umano. La teor ia continua con il Planning, dove si insegnano le basi per gestir e al meglio il proprio stato d’animo r iferendosi a molti esempi di atleti di alto livello sia della Danza che di altri Sport e con la Medicina dello Sport, per una corretta preparazione in argomenti quali nutrizione, infortuni, salute fisica in genere e nor mative r elative al Doping. Teoria o Pratica in una giusta proporzione in modo da educare il danzatore ad avere una certa apertur a mentale ev itando di diventare solo abile nel gesto fisico, ma anche preparato ad affrontare

ACCADEMIA

questo sport con attitudini manager iali, divenendo sempr e più consapevole che per tale scopo sono necessarie cultura ed educazione. La parte teorica soprattutto è stata la vera innovaz ione della Dan ce Sport Academ y proprio per i motiv i sopracitati, e in particolar modo per gli studenti più giovani questa è diventata l’opportunità per usare questo sport in modo intelligente anche per la propria formazione di vita. E così grazie a questi presupposti la DSA arrivata al suo quinto anno decide di fare un passo avanti istituendo un secondo livello, per soddisfare le innumerevoli richieste da parte dei nuov i soci di avere un programma dove poter r ivedere ciò che era stato studiato nelle precedenti annate. Nasce così nel 2009 il Dance Sport Institute (DSI) un nuovo corso apposito per i nuov i studenti, al quale già dalla prima stagione si iscrivono circa un centinaio di nuovi partecipanti. Il Tam Tam r elativo al successo di DSA e DSI ha recentemente attratto l’attenzione di molti personaggi di spicco della Danza Sportiva mondiale ed è cosi che recentemente sono stati ospiti e relatori dell’Accademia il Presidente della Federazione Internazionale (IDSF) Carlos Freitag, e in un'altra occasione anche il Pr esidente della Federazione Nazionale ( FIDS) nonché consigliere internazionale IDSF Ferruccio Galvagno. Entrambi hanno elogiato il lavoro svolto, e hanno voluto dare anch’essi un’importante contributo con delle relazioni r elative ai pr ogetti futuri della FIDS e dell’IDSF. Accademia ed Istituto sono or mai diventate un vanto per Team Diablo, ma sicuramente anche per la c ittà di Molinella, che da molti esperti del settore viene già definita da un po’ di tempo la Città della Danza Sportiva.

I CAMPIONI DEL TEAM DIABLO DI MOLINELLA

Auditorium Domenica 17 Ottob re ora pomeridiana

Grandi e piccoli ballerini si sono esibiti in balli Standard e Latino Americani.


60 ANNI

FA MORIVA GIUSEPPE M ASSARENTI

Stilare qualche cosa di nuovo su Giuseppe Massarenti non è questione semplice in quanto testi e trattati sono già stati scritti da qualificate ed autorevoli persone. Sessant'anni fa, esattamente il 31 marzo 1950, moriva Giuseppe Massarenti e sull'onda di questa ricorrenza l'Amministrazione Comunale e le forze di Molinella che a lui si richiamano gli hanno recentemente attribuito un giusto riconoscimento. Anche noi della Pro Loco vogliamo dare il nostro pic colo contributo alla sua memoria sul nostro giornalino. A tal proposito abbiamo intervistato un appassionato di storia locale: la persona che meglio conosce la vita e l'opera di Massarenti.

INTERVISTA ALLO STORICO GIORGIO GOLINELLI Domanda. Su G.Massarenti è stato detto e scritto un po’ tutto ma ci piacerebbe tentare di ridisegnare alcuni tratti di questo grande "Maestro" e costruttore sotto l'aspetto dell'educatore e dell'uomo. Cosa ci può dire di Massarenti educatore? Risposta. Massarenti fu un grande educatore. Egli insegnò la cultura dei diritti e dei doveri e il rispetto dei contratti di lavoro al punto di multarne i trasgressori e gli inadempienti sia che essi fossero braccianti che proprietari terrieri. Domanda. A tal proposito quali erano le azioni che metteva in atto? Risposta. Il richiamo verbale per prima cosa, e, appunto, la sanzione in caso di ripetuta inadempienza sul lavoro per le questioni singole o di natura personale. Ma se i problemi vertevano su questioni di principio, giusta causa e violazione unilaterale degli accordi, Massarenti apriva inevitabilmente una vertenza sindacale spesso accompagnata da una agitazione sociale. A tutti raccomandava consapevolezza, senso di responsabilità, unità e disciplina e con chi barava al gioco si mostrava inflessibile. Domanda. E quali altre azioni ci può ricordare ? Risposta. Un esempio significativo di "educazione sociale" che egli praticò è racchiuso nel seguente aneddoto. Un giorno due operai decisero di vendicarsi del padrone a fucilate per un torto subito. Messo al corrente di tale grave proposito, Massarenti intervenne prontamente strappando i fucili dalle mani dei due malintenzionati insegnando loro, in questo modo, che i problemi andavano risolti con forme non violente e non con la forza. E infatti il loro problema venne risolto attraverso una pacifica trattativa sindacale condotta personalmente da Massarenti. Domanda. Ci può raccontare altri aneddoti di Massarenti educatore? Risposta. Alla sera, dopo una dura giornata lavorativa, molti braccianti solevano trascorrere nelle osterie qualche ora di meritato riposo. Qualcuno finiva inevitabilmente per lasciarsi andare a qualche bicchiere di vino in più ubriacandosi. Al fine di contrastare questo fenomeno, Massarenti istituì una ronda notturna con il compito di vigilare nelle osterie e nelle bettole, prevenire gli eccessi del vino, e ammonire i recidivi che, dopo essere stati redarguiti a dovere, venivano forzatamente accompagnati a casa in calesse. Domanda. Massarenti educatore non si prodigò solo verso gli adulti ma anche verso i bambini ? Risposta. A tutti i bambini delle scuole, quindi anche ai figli dei ricchi, concesse, in qualità di Sindaco di Molinella, la refezione scolastica gratuita, consistente in una panino, dimostrando in questo modo di non volere praticare tra i bambini alcuna discriminazione sociale ed economica. Esiste un aneddoto che la dice lunga in merito. Un giorno, al Malborghetto, dalla sua finestra del palazzo della Cooperativa, Massarenti incominciò a lanciare ad un gruppo di bambini sottostanti alcune mele e grappoli di uva. Constatato che quasi tutta la frutta veniva intercettata dal bambino più grande e i più piccoli rimanevano a mani vuote, Massarenti lo richiamò invitandolo a tenersi solo il necessario e a dividere con altri la frutta raccolta. Il bimbo più grande comprese di avere peccato di egoismo e divise il tutto con gli altri. Massarenti fu dunque un educatore che cercò in ogni modo di fare le cose giuste senza paternalismi.

Domanda. Sappiamo molto sulle sue opere e azioni sociali, ma poco sulla vita privata. Risposta. Era, come si dice oggi, un single. Rimase orfano della madre in tenerissima età mentre il padre morì prematuramente di malattia. Aveva tre fratellini che assieme a lui furono allevati dai nonni e dagli zii. In seguito un fratello emigrò in America, un'altro si trasferì a Bologna mentre l'unica sorella, dopo l'avvento del fascismo, si trasferì anch'essa a Bologna. Non essendosi mai sposato il suo ramo si estinse. I Massarenti ancor oggi residenti a Molinella sono gli ultimi discendenti del famoso ceppo. Domanda. Cosa ci può dire delle donne che gli furono vicine e che tanto lo hanno giustamente amato e idolatrato? Risposta. Il suo punto di forza furono le risaiole. Gli furono sempre fedeli e assieme a lui combatterono,senza mai deflettere, battaglie memorabili per l'emancipazione sul lavoro. Le ragioni di questa totale devozione sono varie e riconducibili all'opera sociale svolta da Massarenti a favore dell'infanzia (realizzazione dello “scaldatoio pubblico”, degli asili, delle scuole, della refezione scolastica gratuita,ecc.) e delle masse più povere ed indigenti (costruzione di case popolari, estensione dell' assistenza sanitaria-farmaceutica e dei sussidi economici pubblici, ecc.). Per le donne tutto ciò significava più libertà dal bisogno, più giustizia sociale e più solidarietà. Massarenti instillò nelle risaiole questi sentimenti che le resero forti, compatte, fiere, uniche e famose in tutta Italia. Domanda. Chi furono i più stretti collaboratori di Massarenti? Risposta. Di certo, a Molinella, furono l'Avvocato Luigi Ploner, il cugino assessore comunale Luigi Massarenti, i capilega Giuseppe Bentivogli e Paolo Fabbri, e il Maestro Renato Tega. Tra le donne Adalgisa Lipparini, per vari anni incontrastata leader delle risaiole di Molinella, Nazzarena Gualandi, ragioniera della Cooperativa Agricola e la cugina Zelimma Massarenti. Domanda. Per concludere questo breve "viaggio" nel mondo di Massarenti cosa ci può dire ancora di lui? Risposta. Pur laureandosi in farmacologia non esercitò mai in proprio l'attività di farmacista pur avendone la possibilità concreta. Avrebbe potuto condurre una vita da benestante, invece scelse di stare dalla parte dei lavoratori e dei più deboli e per tutta la vita questa fu la sua missione. Domanda. C'è un motto che possa essere simbolico di tutta l'opera di Massarenti? Risposta. Si, esiste un motto di Massarenti addirittura riportato sul suo orologio a taschino : "Vogliamo 8 ore per lavorare, 8 ore per studiare e 8 ore per riposare". Per saperne di più rimandiamo i nostri lettori all'ultima "fatica" letteraria su Massarenti. Un bellissimo e dettagliato libro intitolato "Giuseppe Massarenti, una vita peri più deboli". L'autore è Marco Poli con la collaborazione di Giorgio Golinelli.


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