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Le parti del discorso • 1

Leggi: fi ore fi orista cavallo caval iere libro libreria qualifi ca squalifi ca fi ore infi orescenza

I nomi primitivi non derivano da altri nomi e sono costituiti soltanto dalla radice e dalla desinenza (fi ore fi or-e). Da un nome primitivo si possono formare altri nomi, chiamati nomi derivati, o altre parole derivate, aggiungendo alla radice del nome primitivo un prefi sso o un suffi sso.

Leggi:

libro letto libretto librone libraccio lettino lettuccio lettone

I nomi alterati sono nomi che vengono modifi cati con l’aggiunta di suffi ssi. Possono essere diminutivi, vezzeggiativi, accrescitivi, dispregiativi.

GLI ARTICOLI

Leggi: il papà lo gnomo l’amico la zebra l’amica i papà gli gnomi gli amici le zebre le amiche

Gli articoli determinativi precedono e indicano nomi di persona, animale o cosa precisi e defi niti.

un papà uno gnomo un amico una zebra un’amica dei papà degli gnomi degli amici delle zebre delle amiche

Gli articoli indeterminativi precedono nomi non precisi e indefi niti. Gli articoli partitivi indicano una parte indeterminata di un tutto e signifi cano: “un po’ di”, “una certa quantità di”, “qualche”, “alcuni”. Al plurale sostituiscono gli articoli indeterminativi.

Leggi: di a da in con su per tra fra del dello della degli dai sul nella

Le preposizioni hanno la funzione di legare due elementi di una frase, stabilendo tra loro un rapporto logico. Si distinguono in preposizioni semplici e preposizioni articolate. Queste ultime sono formate dall’unione di una preposizione semplice e di un articolo. Introducono i complementi indiretti.

Leggi: sopra (i rami) sotto (il tavolo) dentro (il cassetto) dopo (una settimana) lungo (la strada)

Possono svolgere la funzione di preposizione anche alcuni avverbi e aggettivi che introducono un complemento indiretto. In questo caso si parla di preposizioni improprie.

GLI AGGETTIVI

Leggi:

alto più alto... alto come... meno alto... altissimo il più alto

L’aggettivo qualifi cativo indica le qualità del nome al grado positivo, comparativo (di maggioranza, uguaglianza, minoranza) e superlativo (assoluto e relativo).

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