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Storia
Quante risorse, ore di addestramento, energie servono per formare quei reparti militari speciali che riescono nelle imprese (sabotaggi, colpi di mano, liberazione di ostaggi... ) più rischiose e difficili? Ai superuomini che, dall’antichità a oggi, hanno affrontato eroicamente le operazioni più pericolose dedichiamo questo numero di Focus Storia. Ispirati dalla figura dell’agente speciale Ethan Hunt-Tom Cruise (al cinema da questo mese con l’ultimo capitolo della saga Mission: Impossible), abbiamo scavato nella storia militare per capire come e quando sono nati gli incursori, i ranger, i commando. Poi però, strada facendo, siamo stati catturati dal fascino di tutte le imprese estreme Non solo militari quindi, ma anche civili e politiche: cosa c’è di più difficile e complesso di una missione di pace? Coraggio e determinazione spesso albergano silenti nell’animo umano, pronti a venire fuori quando tutto sembra perduto.
Il cavallo di Troia che permise agli Achei di espugnare la città.
Con Sprezzo Del Pericolo
34
Pronti a tutto
Duro il mestiere dell’incursore! Ma come sono nati i raider? Dai Romani ai guerriglieri boeri, dai ranger agli Arditi, ecco i più noti.
42
In cerca di guai
Come sono state condotte nei secoli le operazioni speciali – special ops – più rocambolesche.
48
L’isola del famoso
Alexander Selkirk fu abbandonato in mezzo al mare. Ma riuscì a sopravvivere per quattro anni e ispirò le avventure di Robinson Crosue.
52
Prove di pace
Dopo 12 giorni di negoziati segreti, Egitto e Israele nel 1978 misero fine alle ostilità. Un accordo che pochi credevano possibile.
56
Salvataggi estremi
Dallo spazio alle viscere della Terra, sono state molte le operazioni di recupero e soccorso eccezionali, riuscite quando tutto sembrava perduto.
In copertina: un soldato durante un’operazione speciale.
IN PIÙ...
18 GIALLO STORICO Omicidio politico?
L’assassinio del premier svedese Olof Palme, nel 1986.
24 SCUOLA Da Napoleone al made in Italy
La nascita (due secoli fa) e l’evoluzione del liceo italiano.
28 PERSONAGGI
Il re della gomma
L’ascesa di Giovanni Battista Pirelli, che dal nulla creò un impero.
68 ARCHEOLOGIA Pop Arch
Theòdoros Papakostas ci racconta a modo suo il viaggio di un vaso.
70 GEOPOLITICA L’ossessione ottomana
Un secolo fa, finiva l’Impero ottomano e nasceva la Turchia.
75 CULTURA Nazi-ladri
Il furto delle opere d’arte perpetrato dai nazisti e un nuovo libro che lo racconta.
80 FOTOGRAFIA L’uomo che vedeva
Gli scatti più belli di Mario Dondero.
86 STATI UNITI Il rombo di un mito
Il fondatore degli Hell’s Angels, Sonny Barger.
92 STORIE ITALIANE Partigiani del Sud
La guerra dei briganti, che cominciò subito dopo l’Unità d’Italia.
Ilpunto di partenza dell’ultima puntata del nostro podcast è il calco in gesso di un anello. Anzi, non di tutto l’anello, ma della sola pietra che vi era incastonata: un grosso zaffiro, per la precisione, con incisa la figura di un cavaliere. Il calco è quanto ci resta di uno dei simboli più importanti del potere dei Savoia, l’anello di san Maurizio, di cui non si conosce con sicurezza l’origine. Ogni conte (e poi ogni duca) lo riceveva al momento in cui saliva al trono, e solo questo gli dava piena sovranità. Dalla metà del Seicento, però, le cose cambiarono e non si racconta più il passaggio di consegne da un sovrano all’altro. Che ne è stato dunque dell’anello di san Maurizio? Dove è oggi? Su Storia in Podcast cerchiamo qualche risposta. Buon ascolto! Per ascoltare i nostri podcast (dalle biografie di personaggi agli approfondimenti sui grandi eventi storici) basta collegarsi al sito della nostra audioteca storiainpodcast.focus.it Gli episodi – disponibili gratuitamente anche sulle principali piattaforme online di podcast – sono a cura del giornalista Francesco De Leo. rapporti tra Italia e Libia, vorrei ricordare che nel 1971 l’Italia, ministro degli Esteri Aldo Moro (1916-1978), contribuì a impedire che un micidiale colpo di Stato monarchico rovesciasse il nuovo regime del colonnello Muammar Gheddafi (1942-2011).
Ricorda lo storico Arturo Varvelli (1976) dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale di Milano nel suo documentato saggio del 2009 L’Italia e l’ascesa di Gheddafi. La cacciata degli italiani, le armi e il petrolio (1969-1974), edito da Baldini e Castoldi, che a Trieste il 21 marzo 1971 la polizia sequestrò il battello Conquistador XIII che avrebbe dovuto trasportare armi e mercenari europei in Libia per un colpo di Stato voluto dal potente Omar Shalhi, ex emissario di re Idris (1890-1983), con lo scopo di prendere la prigione di Tripoli, denominata in codice “Hilton”, il castello sul porto costruito dagli italiani negli anni Trenta, e liberare i dissidenti e i maggiori rappresentanti del vecchio regime tra i quali Abdul Aziz, fratello di Omar, ex comandante dell’Esercito. Ci sarebbe stata poi una sollevazione appoggiata dalla polizia libica e da alcune tribù della Senussia. I mercenari sarebbero stati comandati dal colonnello inglese David Stirling (1915-1990), eroe della Seconda guerra mondiale e fondatore del Corpo speciale della SAS (Special Air Force).
Tuttavia anche Gran Bretagna e Stati Uniti si mostrarono contrari alla spedizione e l’operazione per far fallire il golpe fu comandata dal colonnello dei Servizi segreti dell’Esercito italiano Roberto Jucci (1926), poi comandante generale dell’Arma dei carabinieri.
Fabio Lambertucci, Santa Marinella (Roma)
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I Nostri Errori
Focus Storia n° 193, pag. 69, abbiamo scritto erroneamente che il cadavere di Matteotti fu ritrovato il 16 giugno 1924 invece che il 16 agosto.
Focus Storia n° 200, pag. 55, l’Italia non perse tre incrociatori e due cacciatorpediniere durante la battaglia di Capo Teulada, bensì nel corso della battaglia di Capo Matapan (oggi noto come Capo Tenaro), in Grecia.
Il liceo è nato oltre due secoli fa, ma ha sempre subito (e subisce) continue modifiche. E ogni riforma rivela qualcosa dell’epoca storica che l’ha prodotta.