i 10 schemi di composizione per le tue zenitali

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dazzer ACADEMY 10 SCHEMI COMPOSITIVI per le tue zenitali in food photography


In questa guida vi verranno illustrati i diversi metodi per comporre una zenitale in food photography. Ci sono davvero tanti modi e qui vengono mostrati quelli piu usati, il come farli e il perché. Inutile dire che le regole servono per essere infrante quindi esistono tutta una serie di zenitali (o di fotografia in genere) senza una regola di base ma che nonostante questo possono essere molto piacevoli e armoniose. La difficoltà in una zenitale è la gestione dello spazio e la scelta dei props giusti visto che dall’alto tutto diventa figura piana. L’esercitazione continua e l’osservazione dei modelli classici danno un aiuto sicuro anche per chi è un professionista. Per chi inizia pero’, questa guida potrebbe davvero essere un’ottima spinta per capire da dove cominciare.

Ecco gli schemi basic che troverai all’interno di questa guida

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Knolling Centrato Decentrato classico Decentrato onda Statica Piena Crop Human touch Pattern Spazio negativo




KNOLLING

Mai sentito parlare del KNOLLING? E’ un trend fotografico commerciale che mostra i soggetti disposti in maniera organizzata creando immagini accattivanti, di grande impatto comunicativo nato tanti anni fa ma reso famoso ancor più recentemente dai social. Il termine è apparso la prima volta alla fine degli anni ’80 grazie ad un sistema di organizzazione di un inserviente di un’azienda di tessuti che collaborava con un grande marchio, la KNOLL. Più tardi fu l’artista Tom Sachs che utilizzò questa tecnica per le sue performance fino a che il termine divenne famoso anche nei social, adottando più varianti e diventando anche meno rigido con linee meno paralleli anche se la visuale rimane sempre un 90°. Come si fa? I props sono raggruppati con un design schematico (vedi linee) e scelti in base a COLORE -per tonalità, ad esempio tutti oggetti arancioni -per gradazione, ad esempio gli oggetti in tutte le sfumature di arancione. TEMA soggetti che abbiano qualcosa che li leghi come uno knolling di posate, oppure di frutta esotica, o di piatti o ancora tutti soggetti metallici o in vetro. Perché farlo? o È un modo per mostrare di essere alla page con i trend del momento o È un modo per sperimentare o È un modo per mostrare il vostro prodotto in maniera diversa





CENTRALE

La composizione più semplice per la zenitale è senza dubbio quella con il soggetto principale posto centralmente. Le regole di armonia vogliono che se un soggetto fosse messo centrale, dovrebbe venir squilibrato dai soggetti di ausilio per rendere meno statica l’immagine, quindi nel caso di un piatto, basta una posata o un bicchiere per mantenere una composizione minimal ma armoniosa. Come si fa? Basta porre l’elemento “hero” (ovvero il nostro soggetto principale) al centro, aggiungere 2 o 3 elementi vicini, a destra o sinistra, ma che sia meno importanti visivamente e raggruppati. Perché farla? o Perché amate l’essenziale o Perché il soggetto è talmente importante visivamente che si regge bene da solo o Perché state imparando e questo metodo vi servirà per esplorare le zenitali senza andare nel panico





DECENTRATO CLASSICO

Nel caso in cui abbiate più confidenza con la composizione di soggetti in uno spazio piano, sicuramente una delle strutture più mature e emozionali possono essere date dal soggetto decentrato e posizionato in uno dei punti forza. Questa base armonica permette di colpire l’occhio in maniera più fine e ci da’ la possibilità di giocare con spazi pieni e spazi negativi.

Come si fa?

Si pone il nostro hero decentrato a destra o sinistra, su uno dei punti forza, si continua la composizione aggiungendo soggetti di media-piccola importanza sia di peso visivo che di colore, mantenendo il peso accanto al soggetto principale. Attenzione ai pesi visivi: se sono soggetti piccoli o uguali, meglio accanto al soggetto hero, se sono più grandi, la cosa migliore è posizionarli out of frame, in modo da non far prendere loro troppo protagonismo.

Perché farlo? o Per distaccarsi dalla posizione centrale e spesso statica o Per esercitarsi con le composizioni su uno spazio o Quando il soggetto è un piattino o una ciotolina più piccola di 18cm





DECENTRATO ONDA

Una volta che vi siete cimentati e avete amato la decentrata, potrete senza paure lanciarvi sull’onda! Questa tipologia di flatlay dona un senso molto morbido e armonioso all’immagine. Spesso i soggetti di ausilio sono out of frame (quindi tagliati fuori dal frame) e a volte anche il soggetto principale divide il suo protagonismo con altri soggetti tanto che spesso non abbiamo un vero e proprio hero. Come si fa?

E’ importante partire da un punto forza e avere soggetti piccoli come piattini o ciotoline, aggiungere le altre uguali o comunque con stile molto simile, sistemandole su un’onda immaginaria. Continuare aggiungendo i soggetti di ausilio: posate, piccole ciotole, foglie… Perché farlo? o Per discostarsi dal classico o Per dar la possibilità a soggetti piatti visivamente di avere del movimento anche se in zenitale o Per solleticare l’occhio dell’osservatore





STATICA

La composizione statica è un tipo di struttura centrata ma elaborata. Tutto ciò che c’è da sapere sulla ricetta stessa e sullo story telling è racchiusa all’interno del frame. Dona un effetto pulito, essenziale ma ricco nello stesso tempo, i movimenti delle linee armoniche sono raggruppati in un rettangolo o un cerchio più o meno preciso. Come si fa?

Occorre esercizio e forza per poter racchiudere in pochissimi props, il significato di una ricetta quando la maggior parte delle volte, sbagliando, si tende ad aggiungere per riempire. Per organizzarsi bene basterà far mente locale su quello che è essenziale per la ricetta: se si tratta di una pagnotta di pane, potremmo lasciarla al centro con un coltello accanto, se si tratta di una torta, possiamo anche osare con la sola fetta posata sul piatto. Nient’altro. Calcoliamo sempre solo un paio di soggetti e uno di questi è il nostro hero. Perché farlo? o Perché aiuta nel minimalismo ed esercitarsi per togliere l’eccesso di soggetti in scena o Perché aiutiamo il soggetto ad essere vero protagonista o Perché diamo la possibilità al frame di respirare nel caso di preparazioni molto lavorate





PIENA

La struttura a composizione piena è una delle più difficili e rischiose da realizzare. Occorre una buona capacità di gestire gli spazi e le regole armoniche che in realtà potrebbero benissimo non essere necessarie. Il trucco sta nel presentare una buona struttura di composizione, seguendo la regolare, la statica o l’onda, per poi aggiungere elementi di ausilio a riempire il frame. Come fare?

Sistemare dapprima il soggetto principale in uno dei punti forza o al centro. Aggiungere props con forme uguali (se i piatti o i biscotti sono tondi, continuare con la forma tonda.) Sistemarli vicini e raggruppati non dimenticando gli spazi negativi. Man mano, se necessario, spostare leggermente il soggetto hero dal punto forza o dal centro, in modo che possa avere armonia Solo in ultimo, unire le posate oi soggetti di ausilio. Nella foto con i biscotti, il focus è stato messo sul primo punto forza e poi leggermente traslato in basso. Nella foto con la torta di pere è stato sistemato al centro e poi traslato verso la destra. Perché farli? o Donano alla foto la sensazione di convivialità o Sono generose e allegre o Sono ottime nel caso di soggetti piccoli o fette di torta sui piatti (ma non solo.)





CROP

Si tratta di una fotografia in zenitale di performance. Gli elementi vengono mostrati in rappresentanza della loro bellezza e natura. Per un buon risultato, occorre una lente macro che dà la possibilità di cogliere il dettaglio della texture. Come fare? Decidete prima lo spazio: montate la lente e posizionatela, in questo modo vedete bene quanta porzione sarà all’interno del frame. Riempite il frame del soggetto o dei soggetti, che siano perfetti, scelti nel dettaglio, non lasciate nulla al caso, con il macro si vede tutto! Guardate sempre la foto dal computer in remoto così da correggere subito il tiro. Perché farlo? o E’ un ottimo esercizio per controllare la luce e i dettagli o Per mostrare al cliente che il suo prodotto potrebbe avere anche una rappresentazione diversa o Per mero piacere del particolare





CON HUMAN TOUCH

Il gergo “human touch”, nato ai corsi DAZZERO rappresenta la presenza umana all’interno della scena. In molte zenitali, l’uso delle mani è facile e senza impegno perché basterà aggiungerle a sorreggere o toccare un piatto per aver creato un bell’effetto. Come si fa?

Scegliete pure lo schema compositivo che piu vi piace o che piu puo sposarsi con quel dato soggetto. Sistemate il soggetto e fate uno scatto con le mani (o una sola). Nello spazio occupato dalle braccia non dovrete sistemare niente perché altrimenti nella foto finale andrebbe coperto, quindi lasciate quella zona libera. Perché farlo? o Regala “umanità” alla foto, la rende più vera o Simula movimento quindi dona dinamismo o A livello visivo piacciono sempre molto, attenzione alla manicure!





PATTERN

E’ la rappresentazione grafica di elementi che si ripetono secondo uno schema ben preciso. Può essere una texture o un soggetto. Crop di still life e pattern possono incrociarsi e essere separati da una linea molto sottile infatti un crop still life può essere disposto a pattern, un pattern può anche essere interrotto per creare semplicemente un crop. Come si fa? Sembra facile ma non lo è: un pattern perfetto deve avere soggetti uguali tra loro e posizionati secondo un modulo preciso come fossero le mattonelle decorate di un pavimento decorato. Si parte sempre dallo schema desiderato (il più semplice è quello che vedete in foto di incrocio, dove la linearità può funzionare sia vista da sinistra a destra e viceversa) Si sistemano i soggetti con precisione assoluta e si fanno uscire di scena.

Perché farlo? o Potrebbero essere richiesti dai clienti o Aiutano nella rappresentazione di soggetti uguali anche per gli ADV o E’ un modo POP per mostrare il cibo!





SPAZIO NEGATIVO

Lo spazio negativo è una zona, una parte della foto all’interno della quale non c’è niente o ci sono soggetti molto sfocati o senza importanza visiva. Nel primo caso, lo spazio negativo servirà a riequilibrare una foto nella sua composizione che può essere comunque una composizione piena o minimal. Negli altri due casi, può benissimo servire per comporre e riempire la foto ma lasciando la possibilità ad un eventuale grafico di inserire un testo. Come si fa?

Si sceglie lo schema che più ci piace o che meglio mostra il soggetto e si inizia a comporre occupando solo la parte verso la quale tende il soggetto. Inizialmente farà paura perché ci darà la sensazione che manchi qualcosa ma se il vostro lavoro è fatto bene, lo spazio negativo diventerà importante quanto il soggetto! Perché farlo? o Per mettersi alla prova o Per trovare nuove formule più mature o Per i grafici J



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