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RADIO VIDEO • MULTIMEDIA T I• TELEVISIONE T O L •O S E Z •I POST-PRODUZIONE O N E • AUDIO • ALTA FREQUENZA

Rivista mensile specializzata • 2013 • n.290 • ISSN 0394-0896 PUBBLICAZIONE DELLA MEDIA AGE SRL • MILANO • TEL. 0243910135 • FAX 0243999112 • E-MAIL: INFO@MONITOR-RADIOTV.COM • INTERNET: WWW.MONITOR-RADIOTV.COM

Il futuro della tv dietro l’angolo C’è spazio nell’etere ?

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Uno studio virtuale per Sky Sport HD

La Web TV televisione globale

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cast: broadza.tv l e d n ie notiz rge time nve Le ul w.co ww


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anno 37° - n.290 - marzo/aprile 2013 ISSN 0394-0896

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4 La Web TV televisione globale

MediaAge srl tel. (+39) 0243910135 - Fax (+39) 0243999112 E-mail: info@monitor-radiotv.com

24 12 camere SD per la boxe da Euroscena

Siti internet http://www.convergenza.tv (in italiano) http://www.monitorradio.tv (in inglese) La Media Age srl è iscritta al Registro Nazionale della Stampa al n. 2636 vol. 27, foglio 281 dal 28.6.89 - MONITORRADIO TELEVISIONE è registrata al Tribunale di Milano n. 880 del 20.12.1988. Dir. resp. Enrico Callerio. Manoscritti e foto originali, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Non è permessa la riproduzione di testi e foto senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. Progetto grafico: Ago, Bollate (MI). Stampa: Cooperativa Grafica Bergamasca, Almenno S. Bartolomeo (BG). Abbonamenti: la rivista è diffusa e venduta solo in abbonamento annuale. Il costo annuale è di 40,00 EURO da versare con 2 postale intestato a Media Age srl, viale San vaglia Michele del Carso 11 - Milano, oppure inviare un assegno bancario non trasferibile allo stesso indirizzo. Arretrati 6,00 EURO l’uno da allegare alla richiesta anche i francobolli. Foreign subscription: annual 80,00 EURO (80,00 US$) or equivalent via International Money Order or cheque to Media Age srl, Via Stefano Jacini, 4 - I - 20121 Milano Italy. CREDIT CARDS subscription call (+39) 0243910135 or fax (+39) 0243999112. Cards accepted: VISA - MASTER-CARD - EUROCARD AMERICAN EXPRESS. Airmail rates on applications. Lo staff Direttore responsabile: Enrico Callerio Condirettore tecnico: Mauro Baldacci Direttore editoriale: Enrico Oliva Pubblicità: Giulio Reina

25 Cavalese e Predazzo per la RAI 14 Il futuro della tv dietro l’angolo. E lo spazio nell’etere ?

30 Blackmagic Camera, l’attesa è (quasi) finita

Hanno collaborato: Rolando Bertini, Dario Monferini, Alberto Pellizzari, Maria Ronchetti, Mauro Scaioni Nei siti della “convergenza” di Monitor troverete tra gli altri contenuti: le emittenti radio tv in diretta nella rete da tutto il mondo (www.webcastitaly.com)

31 In soggettiva sugli sci con Riedel 18 Video Mapping per Sky Sport HD 20 Zeiss vs Canon

il ‘Daily MonitoR’ quotidiano in inglese, italiano, spagnolo (www.dailymonitor.net)

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Oltre alla diffusione di programmi televisivi via DVB-T e via satellite stanno prendendo piede in tutto il mondo migliaia emittenti che utilizzano internet come canale trasmissivo per il loro palinsesto che è fruibile su computer, su tablet o sui moderni Smart-TV. La Web television, è il servizio di televisione che si fruisce attraverso il Web. La tecnologia alla base della web TV è lo streaming. È tecnologicamente distinta dall’IPTV in quanto mentre quest’ultima è realizzata con meccanismi di trasmissione che ne garantiscano la qualità di servizio a favore dell’utente attraverso meccanismi tipici di priorità(TCP), la Web TV è realizzata attraverso una comunicazione senza controllo di ritorno sui pacchetti trasmessi (UDP) con l’utente. Grazie alla rete internet, le emittenti sono raggiungibili in tutto il mondo a prescindere .dal luogo di trasmissione. Per avere una buona visione della Web TV occorre avere una connessione a banda larga (ADSL o con cavo

a fibra ottica). Il legislatore italiano con legge 7 giugno 2000 aveva previsto che le pubbliche amministrazioni si dotassero di apposito ufficio stampa, con responsabili iscritti all’Ordine dei Giornalisti, con la possibilità di un dialogo diretto con i cittadini, anche senza la mediazione delle strutture tradizionali. I sistemi audiovisivi e quelli telematici

sono quindi posti sullo stesso piano della stampa tradizionale. In virtù di questo è in grande sviluppo il numero delle istituzioni pubbliche che utilizzano come strumento la Web Tv, sia perché permette una comunicazione diretta, sia perché rispetto agli altri media, ha costi di impianto e di gestione più contenuti. La Camera dei deputati ed il Senato

Maggiori informazioni: http://it.wikipedia.org/wiki/Web_TV Anche un editore classico come Treccani possiede una sua web-tv.

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T I T O L O della Repubblica hanno messo a disposizione un servizio di trasmissione in diretta di tutti i lavori parlamentari, accompagnate dal servizio di poter on-demand visionare tutte le sedute in archivio. Il sistema ha permesso di democratizzare gli accessi, prima esclusiva dei giornalisti accreditati come Stampa Parlamentare. Gradatamente il servizio si sta estendendo alle altre istituzioni pubbliche, a partire dalle Regioni. Il Formez, che è una associazione partecipata dal Ministero per la PA e l’Innovazione, che opera sull’intero territorio nazionale, ma che ha conservato l’originaria attenzione alle aree del Mezzogiorno, ha un ruolo propulsivo e di monitoraggio permanente delle web TV pubbliche. Dal 2003 infatti segue gli sviluppi del fenomeno specificamente al contesto della Pubblica Amministrazione e pubblica una guida annuale.

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La pagina web di apertura di Youtube già contiene la possibilità di vedere i video sponsorizzati dalla rete.

gia peer-to-peer. L’utilizzo della tecnologia peer-to-peer permette di trasmettere ad un numero elevato di persone senza l’utilizzo di server potenti e di banda elevata, riducendo i costi del sistema.

Le Web TV esclusivamente via Internet

La P2P TV Un’evoluzione della Web TV è la P2P TV, che si basa sulla condivisione di video in streaming tramite la tecnolo-

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Un’accezione tuttavia molto usata di Web TV corrisponde ad una costruzione di una vera e propria televisione

fruibile unicamente via Internet, e dunque non la mera ripetizione della programmazione via etere o satellite. In questi casi il mezzo preponderante è il personal computer o il tablet e l’interattività che si crea con lo spettatore, che diviene utente: possibilità di creare un palinsesto personalizzato, eliminazione dei tempi morti, riproducibilità senza confini del contributo audiovisivo desiderato, interazione con storie e programmi molto più elevata delle semplici e classiche telefo- 5


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La home page di Ustreama con già il pulsante “vai in diretta”.

nate alle redazioni. Il vantaggio principale è di poter usufruire su base veramente senza limiti geografici di una interconnessione 6 estesa a tutto il globo, senza i limiti del numero dei canali, delle concessioni governative ed altro.

Ustream Ustream è un sito in lingua inglese nato a marzo 2007 che consiste in una rete di diversi canali che forniscono una piattaforma per la trasmissione di video in diretta via web. Fu fondato da John Ham, Brad Hunstable e Gyula Feher. Il sito ha oltre 2 milioni di utenti registrati che generano oltre 1.500.000 di ore di video in diretta per mese con oltre 10 milioni di hit unici per mese. Durante il 2008 per le elezioni presidenziali statunitensi, il sito è stato usato pressoché da tutti i principali candidati per aiutare la loro campagna elettorale. Ustream ha un servizio base gratuito dal quale il sito ricava guadagno tramite pubblicità, e un servizio a pagamento che permette di creare una webtv propria senza neppure che appaia il logo di Ustream.

La Web TV come “piattaforma televisiva” Una particolare attenzione alla Web TV potrà essere data dalla riforma in atto dei diritti di trasmettere gli spettacoli sportivi in cui gli operatori dovranno partecipare a gare di appalto suddivise per piattaforma televisiva, escludendo la possibilità di aggiudicarsi i diritti per più di una piattaforma. Ma il concetto che la Web TV è, ormai, una piattaforma che ha pari come dignità con le altre è stata ammessa anche dai responsabili delle altre piattaforme, che ipotizzano di “creare comunità virtuali sul Web”. Tutti potranno proporre contenuti che poi

verranno intrecciati con quelli delle TV convenzionali.

Metodi diffusivi per la Web TV Un’emittente televisiva che voglia trasmettere i propri programmi sul web si trova di fronte a tre possibilità variabili a seconda dello scopo che si desidera raggiungere. L’emittente può dotarsi di un proprio server di streaming (trasmissione in diretta) o di video-on-demand; questa però è una via costosa, non per il costo dei server ma per via della connessione a internet la cui banda passante deve essere proporzionale al

Anche sulla pagina di Livestream c’è un pulsante per la diretta in streaming.

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Justin.tv Justin.tv è stata fondata a San Francisco da Justin Kan, Emmett Shear, Alsop Louie Partners, Tim Draper e la Y Combinator, e fornisce agli utenti tramite registrazione gratuita un servizio di live streaming.

La homepage di Justin.tv

numero di utenti/fruitori che l’emittente ha. Il costo della connessione diretta è comunque elevato. Se si desidera semplicemente mettere on-line i propri programmi utilizzando la modalità video-on-demand è però possibile ricorrere a vari provider che effettuano questo genere di servizio. Il più famoso dei quali è sicuramente Youtube, che ha una diffusione (dal punto di vista della dei fruitori, mondiale) e che è integrato nella suite di programmi di Google, che ne detiene anche la proprietà. Invece si vuole fare streaming in diretta bisogna ricorrere ad aziende che facciano questo lavoro come “mis-

Livestream Livestream, conosciuto prima come Mogulus, è un sito di video in diretta via web che permette agli utenti di vedere e trasmettere contenuti video in diretta. Fu fondato nel 2007 da Max Haot, Dayananda Nanjundappa, Phil Worthington, e Mark Kornfilt, Offre un servizio gratuito di base e uno premium a pagamento per professionisti. Livestream da anche l’opportunità di trasmettere in wireless HD tramite un dispositivo chiamato Livepack. Nel settembre 2009 ha iniziato a fornire pagine di canali preimpostate per eventi video speciali come concerti. Queste pagine integrano una chat dal vivo, Twitter e Facebook.

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sion”, tra queste citiamo: l’italiana Altratv.tv e le americane Ustream e Livestream.

You Tube YouTube è un sito web che consente la condivisione e visualizzazione di video. Di proprietà di Google Inc. da ottobre 2006, è il terzo sito più visitato al mondo dopo Google e Facebook. L’azienda ha sede a San Bruno (California) e utilizza Adobe Flash Video per visualizzare una vasta gamma di video. La maggior parte dei contenuti su YouTube viene caricata dai singoli utenti, anche se le società dei media tra cui la CBS, BBC, VEVO e altre organizzazioni offrono parte del loro materiale tramite il sito, come parte del programma di partnership di YouTube. YouTube fa uso della tecnologia di Adobe Flash per riprodurre i suoi contenuti. Il suo scopo è quello di ospitare solamente video realizzati direttamente da chi li carica, ma spesso contiene materiale di terze parti caricato senza autorizzazione, come spettacoli televisivi e video musicali. Il rispetto del regolamento del sito, che vieta l’upload di materiale protetto da diritto d’autore se non se ne è titolari, si basa su una verifica ex post di quanto proposto dagli utenti. YouTub consente l’incorporazione dei propri video all’interno di altri siti web, e si occupa anche di generare il codice HTML necessario. YouTube è accessibile connettendosi al web con PC, con Media Internet Tablet e con dispositivi aventi funzioni analoghe. È accessibile anche da tele-

fono cellulare, sempre collegandosi al sito www.youtube.com. Recentemente il sito dà la possibilità di visionare, in modalità beta, alcuni filmati in HTML5. Il limite di durata dei video è di 15 minuti, devono essere ciascuno massimo di 2 GB di “peso” e possono essere codificati con diversi codec; a partire dal 9 dicembre 2010, YouTube ha concesso a utenti che hanno caricato almeno un video e che non hanno infranto le loro “linee guida” l’upload illimitato, riservato solitamente ai partner commerciali attraverso appositi contratti che travalicano il limite dei 15 minuti caricabili. A partire da novembre 2011, gli 7 upload illimitati sono possibili anche fornendo un numero di cellulare valido, probabilmente per scoraggiare le infrazioni alle loro norme di community; tutte le informazioni si trovano alla pagina di caricamento del video. YouTube è stato fondato nel febbraio 2005 da Chad Hurley (amministratore delegato), Steve Chen (direttore tecnico) e Jawed Karim (consigliere), che erano stati tutti dipendenti di PayPal. Il primo video caricato, alle 20:27 del 23 aprile del 2005, è stato “Me at the zoo” da Jawed Karim. Il video ha una durata di 19 secondi ed è stato girato di fronte alla gabbia degli elefanti dello zoo di San Diego. È suo anche il primo account, la prima registrazione sul sito. YouTube è il sito web che presenta il maggior tasso di crescita. Nel giugno 2006 l’azienda ha comunicato che quotidianamente vengono visualizzati circa 100 milioni di video, con 65.000 nuovi filmati aggiunti ogni 24 ore. L’azienda di analisi Nielsen/ NetRatings valuta che il sito abbia circa 20 milioni di visitatori al mese ma oggi, nel 2013 sono molti di più anche se non è disponibile una casistica uffi-


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Altratv.tv

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Altratv.tv è il primo osservatorio sulle web tv italiane e sui media locali posizionati in Rete. Fondato a Bologna nel 2004 da Giampaolo Colletti su ispirazione di Carlo Freccero, oggi coinvolge ricercatori italiani ed esteri che analizzano le evoluzioni del citizen journalism e della “cittadinanza attiva digitale”. Attualmente mappa 642 web tv, oltre 30 media universitari e 815 media locali. È una meta-tv: diretta- Altratv.tv ha una home page più semplice ma che “nasconde” potenti funzioni di visualizzazione e di streaming. mente dall’home page si possono navigare le web tv italiane geolocalizzate. I ricercatori di tv geolocalizzate sul territorio. Richiedono i servizi di Altratv.tv curano due ricerche ogni anno: il rapporto Altratv.tv multinazionali, piccole e medie imprese, pubNetizen (dedicato agli Internet Citizen, ovvero ai citta- blica amministrazione, terzo settore. Tutti i servizi dini videomaker creatori di web tv, la ricerca esce ogni Altratv.tv sono gestiti dalla concessionaria esclusivifine anno) e il rapporto Watchdog (dedicato ai canali di sta Filandolarete srl. Altratv.tv ha ideato e coordina denuncia “dal basso”, la ricerca esce ogni metà anno). i Teletopi, gli oscar delle web tv italiane. Il contest, nato Altratv.tv è il primo network nazionale sulle web tv ita- nel 2007, mette in gara le “antenne” spostando i rifletliane e sui media locali posizionati in Rete: dal 2010 pro- tori sulla Rete, dove si moltiplicano da anni le esperienpone trasmissioni “a rete unificata”, ovvero dirette ze di videopartecipazione “dal basso”. Le web tv sono video in simultanea su un network composto da oltre giudicate da una giuria di critici ed esperti della comu2000 piattaforme web (territoriali, tematiche e di testa- nicazione presieduta dalla giornalista Carmen Lasorella. te giornalistiche) con un totale potenziale di 5.000.000 Il contest ha avuto negli anni come presidenti di giuria di utenti. Altratv.tv interpreta le esigenze del cliente Carlo Freccero (2007), Silvia Tortora (2008), Irene Pivetti creando, producendo e distribuendo prodotti a Rete (2009) e Carmen Lasorella (2010 e 2011). Altratv.tv ha unificata sulle piattaforme, rendendo l’evento unico e ideato e coordina Punto it, il meeting nazionale delle condiviso, grazie ad uno stesso codice di trasmissione. web tv italiane e dei media digitali italiani, già denomiAltratv.tv propone un kit chiavi in mano, una soluzione nato negli scorsi anni “Paese che vai”. Il meeting, che ha che prevede un’attività sul network pre, durante e post come sottotitolo “le italie digitali fanno il punto”, si svolevento. Altratv.tv è una syndacation che realizza pro- ge ogni primavera a Bologna e aggrega centinaia di dotti video, avvalendosi della professionalità delle web videomaker.

ciale. L’incremento di popolarità che il sito ha avuto dalla sua fondazione gli ha permesso di diventare il terzo sito più visitato nel mondo dopo Google e Facebook. Nell’agosto 2006 Sony acquista per 65 milioni di dollari il sito concorrente Grouper. Questo evento lascia presupporre all’epoca che il valore di YouTube sul mercato potesse essere di circa un miliardo di dollari, ma la stima si rivela sottodimensionata, perché il 10 ottobre 2006 Google Inc. compra YouTube per 1,65 miliardi di dollari pagati in azioni proprie. A partire dal mese di aprile 2006, YouTube ha iniziato un’imponente attività di cancellazione dei video che violano il copyright. Il numero di video

eliminati si aggira attorno ai centomila, e sono stati anche sospesi gli account degli utenti che più di frequente caricavano contenuti in violazione delle norme sul diritto d’autore. Dal 14 maggio 2007 il sito è disponibile non solo in inglese ma anche in altre lingue, tra cui l’italiano. Grazie soprattutto al passaparola online YouTube è cresciuto rapidamente, fin dalla sua creazione, e ha dato al sito il suo primo aumento di notorietà quando ospitò il popolare Saturday Night Live. Tuttavia, la linea di condotta di YouTube proibisce la pubblicazione di materiali protetti da diritto d’autore e NBC Universal, proprietaria di SNL, decise presto di intraprendere azioni contro YouTube. Nel febbraio

2006, NBC chiese la rimozione di alcuni dei suoi contenuti protetti dal diritto d’autore da YouTube, compresa Lazy Sunday e le immagini delle Olimpiadi invernali del 2006. Il mese seguente, in un tentativo di rinforzare la sua politica contro le infrazioni al copyright, YouTube mise un limite massimo di tempo ai video, pari a 10 minuti (tranne per i contenuti spediti attraverso il suo programma nel quale si può specificare che si tratta di video amatoriali o video provenienti da accordi commerciali particolari). Tuttavia, il limite massimo è 10 minuti e 58 secondi. Questa restrizione è spesso superata da chi inserisce video dividendo il video originale in segmenti più piccoli o al massimo uguali

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E’ possibile vedere i programmi delle web-tv sui moderni televisori smart.

al limite. Anche se YouTube aveva fatto la sua parte per venire incontro alle richieste di NBC, l’incidente diventò una notizia pubblica, rendendo YouTube più popolare che mai. Mentre il sito continuava a crescere, NBC iniziò a capire le possibilità e nel giugno del 2006 fece una mossa insolita: il network riconsiderò il proprio operato e annunciò una alleanza strategica con 10 YouTube. Come parte dell’alleanza, un canale ufficiale della NBC fu aperto su YouTube, ospitando filmati promozionali della serie TV “The Office”. YouTube, inoltre, avrebbe promosso i video della NBC nel suo sito. La CBS, che in precedenza aveva chiesto a YouTube di rimuovere alcuni dei suoi filmati, si fece risentire nel luglio 2006. In un documento indicativo di come stava cambiando la percezione di YouTube (e di siti simili) da parte dell’industria tradizionale dei media, Sean McManus, presidente della CBS News and Sports disse: “Attualmente credo che più questi video ci mettono in evidenza, meglio è per CBS news e tutto il network televisivo CBS, quindi, col senno di poi, avremmo dovuto accettare la pubblicità e tenerci strette le attenzioni che la CBS riceveva, invece di perseguire orizzonti limitati e dire: ‘Eliminiamoli!’” Nell’agosto 2006, YouTube ha annunciato che, entro 18 mesi, si augurava di offrire ogni video musicale mai creato, finché rimanessero non a pagamento. Warner Music Group ed EMI hanno confermato che sono tra le compagnie in trattative per rendere effettivo

questo progetto. In settembre, Warner Music e YouTube hanno siglato un patto, nel quale YouTube è stata abilitata ad ospitare ogni video musicale prodotti dalla Warner, mentre ne avrebbe condiviso una parte dei ricavi pubblicitari. Inoltre, i video creati dagli utenti di YouTube saranno autorizzati ad usare canzoni della Warner nelle loro colonne sonore. Il 9 ottobre, la CBS, insieme alla Universal Music Group e alla Sony BMG Music Entertainment hanno pattuito di fornire contenuti su YouTube. Il 29 gennaio 2007, il cofondatore di YouTube, Chad Hurley, ha annunciato che il sito pagherà gli utenti più importanti, essi potranno anche diventare proprietari dei diritti d’autore e guadagnare una parte dei ricavi pubblicitari. Ad ogni modo, al Forum Economico Mondiale, Mr. Hurley non

ha dichiarato la somma concreta che YouTube pagherà ai propri contribuenti. YouTube nel 2010 ha firmato un contratto con la SIAE, società che tutela i diritti d’autore degli artisti musicali ed editori. Con questo accordo, che dovrebbe durare dovrebbe scadere quest’anno, YouTube regolarizza la sua posizione con la Società Italiana Autori ed Editori per quanto riguarda i diritti di pubblica esecuzione. Per poter eseguire brani tutelati da diritto d’autore su un qualsiasi canale di distribuzione (e quindi anche online), è infatti necessario sottoscrivere un accordo con la società autori ed editori del Paese all’interno del quale avviene l’esecuzione della trasmissione, accordo che in precedenza non era ancora stato siglato con la SIAE da parte di YouTube. Si tratta di un accordo che ogni sito italiano che trasmette musica tutelata sul web dovrebbe sottoscrivere con la SIAE (Ufficio Multimedialità) e che prevede importi calcolati sulla base di numero di pagine viste mese e di utenti, nonché sulla tipologia di sito (portale, sito corporate, privato). Qualora il sito abbia sedi negli altri Paesi (sulla linea di quanto avviene con YouTube) in ognuno di questi dovranno essere siglati accordi similari con le relative società autori ed editori (ad esempio PRS in UK, GEMA in Germania, SGAE in Spagna, etc.) È bene sottolineare che questo accordo riguarda solo la possibilità di trasmettere contenuti tutelati, mentre

E’ possibile fruire delle web-tv anche su tablet dotati di connessione wifi.

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T I T O L O non include i diritti connessi dei produttori discografici, nonché i diritti di sincronizzazione o abbinamento delle musiche alle immagini. Infatti per abbinare una qualsiasi traccia musicale ad un qualsiasi video è necessario richiedere l’autorizzazione direttamente agli autori e ai produttori, che potrebbero non essere d’accordo con tale abbinamento o comunque valutarli sulla base di un compenso da definirsi di volta in volta con l’utente che intende farne uso. È sempre necessario ottenere un’autorizzazione e questo sia in presenza di un utilizzo commerciale diretto (ad esempio musiche utilizzate per sonorizzare un canale commerciale su YouTube, video virali postati con finalità evidentemente promozionali, corporate video, tutorial di programmi) ma anche a scopo non commerciale o magari apparentemente non tale (si citi ad esempio un video realizzato a fini umanitari ma sponsorizzato da una multinazionale, che ottiene quindi indiretto profitto in termini di immagine e pubblicità e che produce il contenuto con un budget di tutto rispetto). In sostanza, pur in presenza dell’accordo SIAE-Youtube, non è comunque consentito sonorizzare liberamente un video e “postarlo” con una traccia musicale per la quale non sia stata rilasciata una specifica liberatoria di utilizzo dagli aventi diritto per l’abbinamento al video stesso (diritti di “sincronizzazione”). Come si può leggere nei vari disclaimer sul sito “YouTube però consiglia di controllare attivamente i video, perché le condizioni del trattamento della canzone/sottofondo musicale, potrebbero cambiare”. Questo passaggio è riferibile proprio a quanto illustrato e testimonia come l’accordo SIAE-YouTube non consenta all’utente di utilizzare liberamente qualsiasi brano per sonorizzare i propri video postati. Lo stesso vale per la situazione inversa, ovvero per i produttori musicali (musicisti, editori, discografici) che intendono postare video di terzi sonorizzati con le proprie musiche allo scopo di promuoverle. Così come chi realizza il video dovrà sempre richiedere ed ottenere l’approvazione finale

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Naturalmente il sistema più semplice per fruire di una web-tv è un computer desktop o portatile.

degli aventi diritto della musica prima di abbinarla alle immagini, chi intende abbinare un video alla propria musica dovrà provvedere a fare lo stesso nei confronti degli aventi diritto dei contenuti video. In accordo con i termini di servizio del sito, gli utenti possono caricare video solo se hanno il permesso della proprietà dei diritti d’autore. Pornografia, diffamazione, molestie, pubblicità e materiale che incoraggia condotte criminali non può essere caricato sul sito. Gli utenti che inviano materiale (detti uploaders) concedono a YouTube la licenza di distribuire e modificare il materiale caricato per ogni scopo; detta licenza ha termine quando l’utente cancella il materiale dal sito. La tecnologia video del sito si basa su Flashplayer 7 di Macromedia e utilizza il codec video Sorenson Spark H.263, e dal 2009 tecnologia Html5 per video Mpeg-4 con codec H264. Questa tecnologia permette a YouTube di mostrare video con una qualità comparabile a quella di molti altri player affermati (come Windows Media

Player, RealPlayer o il QuickTime Player della Apple), e, come questi, richiede all’utente il download e l’istallazione di un plugin per il browser aggiuntivo per visionare il video: Adobe Flash Player, ma è anche possibile usare in alternativa una ver- 11 sione recente di Gnash. YouTube converte i video nel formato.FLV (Adobe Flash Video) dopo il caricamento (upload). L’estensione è in seguito tolta dal file. Esso è conservato in un sottodominio dal nome oscurato, in modo tale da rendere il ripping più difficile. YouTube ufficialmente accetta video nei formati .WMV, .AVI, .MOV, .OGG e della famiglia MPEG (.3GP, .MPG, .MP4 e .M4V). Da marzo 2008 YouTube permette di visualizzare alcuni video in “alta qualità” (HQ). Ciò è possibile cliccando sotto “Visualizzazioni” sotto al video (in seguito i comandi del player sono stati modificati). Anche i video che non dispongono di questa funzionalità possono essere visualizzati in alta qualità aggiungendo alla fine dell’indirizzo del video “&fmt=18”.

MonitoR Video online: http://youtube.com/monitormilano http://livestream.com/monitormagazine http://www.ustream.tv/channel/monitormilano


T I T O L O A novembre 2008 è stata aggiunta anche la possibilità di visualizzare i video in alta definizione (720p), ancora migliore rispetto all’alta qualità (HQ). Se la funzione è presente, basta cliccare sul pulsante HD presente nella barra del player, oppure aggiungere alla fine dell’indirizzo del video “&fmt=22”. In seguito, nel novembre del 2009, la funzionalità HD è stata migliorata passando dalla risoluzione 1280x720 (meglio conosciuta come 720p) a quella “full HD” 1920x1080 (conosciuta come 1080p), analoga a quella offerta da un Blu-ray Disc e compatibile con le videocamere e gli schermi HD. In ogni caso un video caricato in alta definizione risulta sempre riproducibile anche nelle definizioni inferiori. A luglio 2010 è stata implementato anche il supporto ai video con risoluzione 4K (4096x3072 pixel). Questa risoluzione è supportata da videocamere professionali come la Red One. Attualmente le definizioni disponibili risultano le seguenti: 12 * 144p (176x144) - bassa qualità per dispositivi mobili * 240p (320x240) - alta qualità per dispositivi mobili, risoluzione minima per i computer * 360p (480x360) * 480p (640x480) - equivalente a quella di un DVD video * 720p (1280x720) * 1080p (1920x1080) - equivalente a quella di un Blu-ray Disc * 4K (4096x3072) - usata nel cinema digitale Dal luglio 2009 è possibile la riproduzione di contenuti stereoscopici (3D) sia con l’anaglifo (vecchie lenti bicolori) sia con i nuovi metodi per la riproduzione (monitor 3D con trasmettitore IR e occhialini attivi)

I filmati sul broadcast prima passano da YouTube youtube.com/monitormilano

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Young Broadcast&Video, tv a 360° Nata nel 1987 dalla volontà dei due soci Andrea De Gioia e Roberto Burchielli, negli anni 90 ha cambiato nome da “Interferenze” a “Young” e assunto l'attuale configurazione di società di produzione principalmente tesa a realizzare contenuti audiovisivi per la tv. Oggi la grande specializzazione dalle due sedi di Pisa e di Genova è sicuramente concentrata nei servizi televisivi di tipo broadcast quasi sempre effettuati tramite regie mobili. “Siamo nati con la comunicazione per le imprese” – dice l'amministratore di Young Andrea De Gioia, “ abbiamo sempre realizzato spot e short televisivi, film aziendali, documentari scientifici, opere multimediali per l'immagine aziendale e la documentazione tecnica di prodotto. Non a caso disponiamo di impianti di proiezione frontali e retro, megascreen e monitor al plasma adatti a soddisfare tutte le esigenze di imaging per convegni, congressi, fiere, sfilate ed eventi.” Dalla comunicazione corporate la Young ha via via fatto crescere la propria flotta di veicoli mobili ed oggi la produzione si avvale delle più innovative tecnologie per realizzare le riprese televisive in alta definizione fino a otto camere contemporanee. Sulla scorta di una specifica esigenza di mercato poi nel 2009 è stato allesti-

to un obvan hd fino a quattro telecamere con uplink satellitare. L'aggiornamento tecnologico e le richieste sempre più qualitative dei broadcaster hanno portato Young ad allestire una regia mobile anche nel 2012 fino a otto camere ovviamente in full HD. Young oggi si trova lavorare in moltissime aree della televisione e la specializzazione spazia dallo sport, alla musica lirica, alle telepromozioni. De Gioia conferma: “In passato e anche oggi -secondo esigenze- realizziamo riprese sportive di tutti i tipi, dal calcio, al basket, il nuoto, la pallanuoto, l'hockey, lo sci. Siamo specializzati e possiamo realizzare registrazioni, trasmissioni live e dirette televisive via satellite per i principali canali televisivi e satellitari. Ma siamo molto forti anche in teatro con grande specializzazione nelle riprese di spettacoli teatrali di prosa, concerti di lirica e molta musica. Nel tempo abbiamo allestito set di ripresa ovunque, in spazi teatrali, stadi e palaconcerti.” La configurazione di Young si è poi nel tempo andata stabilizzando in qualità di service televisivo, infatti quelle attività di produzione menzionate sopra, praticamente sono state completamente assorbite da poche “entità” presenti sul mercato.

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De Gioia sottolinea quanto sia importante la capacità di poter fornire non soltanto mezzi tecnici ma anche risorse umane di qualità grazie a un team affiatato e ci dice: “Abbiamo realizzato programmi per Rai fornendo vari tipi di strumentazione e diverse figure professionali compresi direttore della fotografia, cameramen, fonici e operatori steadicam. In altre occasioni abbiamo impiegato dolly, jimmy jib e carrelli fino a 35 m. Per Sky abbiamo realizzato un game show ambientato nei centri commerciali di varie città italiane. Per Snam Rete Gas siamo ritornati alla documentaristica con una troupe specializzata su un arco di ben 24 mesi di riprese. Lo sport ci dà sempre grandi soddisfazioni non a caso Sky Sport 1 HD e Sky Sport SuperCalcio ci hanno scelto da tre anni a questa parte per un programma basato su collegamenti quotidiani dalle spiagge italiane e la regia principale di Milano. Qui abbiamo utilizzato la nostra Unità 9 dotata di uplink satellitare, tre telecamere e realizzato l'allestimento del set audio e l'illuminazione.” Un'altra delle specifiche di Young è la capacità di rispondere al mercato, sempre più contratto nei costi, ma sempre più esigente in fatto di qualità, anche dotandosi di figure tecniche e

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artistiche “in house”. Dal punto di vista tecnico le esigenze del mercato sono state soddisfatte anche realizzando una nuova regia audio Dolby 5.1 per seguire al meglio grandi eventi e concerti. Questo mezzo mobile si inserisce nella flotta che comprende unità di varie dimensioni per potersi adattare a qualsiasi esigenza e località. L'unità 10, è operativa fino a otto telecamere full HD; l'unità 9 riesce a gestire quattro telecamere in HD e doppia catena di trasmissione satellitare. Poi l'unità 2 si propone come regia mobile basata su tre telecamere in SD, l'unità 7 sempre in HD con sei telecamere. Completa il profilo la regia monocamera SD unità 4 che integra RVM e montaggio. Le unità 9 e 10 sono state impegnate in importanti incontri di calcio europeo tra i quali Leverkusen – Villareal, Shalke-Manchester United, BragaBenfica, Valencia-Roma, Bayern Monaco-Napoli, Bayern Monaco Real Madrid. Uno degli eventi più recenti è stata la partita Panathinaikos-Lazio ad Atene per l'Europa League, dove l’unità 10 è stata portata in campo in configurazione integrativa, ossia sono state utilizzate tre telecamere. Ad Atene era presente un host producer locale che ha ripreso la partita con il suo servizio basato su 14 telecamere,

mentre Young si è occupata dell'integrazione per Mediaset. Sono state realizzate diverse personalizzazioni delle immagini, riprendendo da bordo 13 campo, dagli spogliatoio, confezionando interviste prima e dopo l'incontro. Tutto è stato rimixato ed è stato creato il program. In casi come questo ci possono essere due diverse configurazioni: a volte si riceve direttamente il clean feed della regia e lo si mixa con le nostre integrazioni riprese in base a quelle che sono le richieste del regista e del giornalista Mediaset presenti. In altri casi invece il segnale dell'host broadcaster viene trasportato direttamente fino a Milano nella regia principale di Mediaset che si occupa del missaggio integrandolo con quanto gli forniamo noi. Oltre al calcio abbiamo avuto la possibilità di mostrare le buone prestazioni dell’unità 9 come regia e uplink satellitare nello sci con la Coppa del Mondo Femminile a LENZERHEIDE (Svizzera) dove, oltre a passare il segnale dell'host abbiamo curato la personalizzazione per la TV di Zagabria HRT. Un altro importante evento di Atletica lo abbiamo realizzato alla Diamond League allo stadio Olimpico di Roma nel 2011 e a Montecarlo nel 2012. http://www.youngtv.it/


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Il futuro della tv è dietro l’angolo, ma la capacità ? Le attuali reti per la televisione digitale terrestre risentono sicuramente del fatto di essere state realizzate in soli tre anni. 14 L'arco di tempo è decisamente limitato in quanto le reti analogiche erano state costruite e ottimizzate in addirittura 50 anni di trasmissioni. È evidente che in un arco di tempo così breve le nuove reti risentano di qualche peccatuccio di gioventù. Anzi, è sicuramente corretto affermare che dato il poco tempo di sviluppo disponibile per le attuali reti, seppure ancora piene di problematiche, in generale hanno risposto piuttosto egregiamente alla bisogna. Qualcuno afferma tuttavia che l'attuale sistema DVBT digitale terrestre sia nato già morto in quanto già all'epoca del varo stavano affacciandosi nuove tecnologie che avrebbero permesso meraviglie ben superiori. Questo è vero soltanto in parte poiché le tecnologie che effettivamente promettono di compiere nuovi prodigi sono disponibili da poco tempo e non certo da quando si è iniziato a parlare di completa rielaborazione delle reti digitali partendo da quelle analogiche. Stiamo parlando del nuovo standard digitale T2 che vede molti fautori e anche una rete già funzionante sul territorio italiano, quella di Europa 7 dell'editore Di Stefano. Come già scritto

sulle pagine di MonitoR, “Europa7 ha scelto il DVB-T2 perché consente una qualità veramente eccezionale, una grande robustezza di segnale e in particolare attraverso il canale 8 anche la possibilità di trasmettere e quindi ricevere perfettamente eventi in mobilità su smartphone e tablet, tramite il dongle DVB-T2 o il tablet DVB-T2 integrato.”

I vantaggi del DVB-T2 È innegabile che la tecnologia in T2 abbia diversi vantaggi rispetto al precedente e attuale T (DVB-T) chiamato anche T1 se non altro perché assai più recente. Il primo e più evidente tra questi è che un simile sistema è in grado di veicolare di tutto, segnali televisivi digitali, programmi radio, segnali di produzione e anche di trasporto, sempre in ambito televisivo. Si può parlare in tal senso di economie di scala e anche di innumerevoli vantaggi che ora vedremo. Intanto, fino ad adesso, il T1 ha soltanto raddoppiato o decuplicato i canali tv disponibili (rimane l'interrogativo se ne avessimo bisogno) e l'ot-

timizzazione deve ancora arrivare dato che si è partiti non da zero ma da reti esistenti e miste in MFN e SFN. Anche le postazioni ad alta frequenza sono state ereditate dai sistemi digitali esistenti e molto spesso sono stati sostituiti soltanto i trasmettitori e la catena digitale ma le antenne non sono state assolutamente intoccate, a volte “tiltate” e molto spesso la programmazione di rete è stata fatta in modo un po' superficiale. Un altro punto a favore del T2 è che potrebbe sicuramente migliorare e ottimizzare le reti che finalmente possono avvantaggiarsi di un diverso intervallo di guardia. Lo stesso Di Stefano ha affermato :”L'adozione del DVB-T2 ha permesso ad Europa7 di sincronizzare i segnali T2 a duecento chilometri di distanza, una distanza nemmeno pensabile nel T1 e infatti con solo 5 postazioni e apparati Rohde & Schwarz si riescono a coprire circa 22milioni di abitanti residenti in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.” Da notare che il passaggio dalle tecnologie analogiche a quelle digitali nella televisione ha comportato in

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T I T O L O tutta Europa una sensibile riduzione delle frequenze disponibili, infatti malgrado si siano liberate diverse frequenze, sono da dedicare ad altri servizi come quelli mobili, secondo un piano generale che viene chiamato “digital divide”. La situazione, ossia “la fame” di frequenze ovviamente varia da nazione nazione e alcune nazioni che si sono affacciate per ultime alle tecnologie digitali -dove c'era spazio- hanno addirittura saltato la fase del digitale col T1 e sono passate immediatamente al T2. Da notare che molto spesso si parla del T2 considerandolo un universo a parte anche se in effetti i due sistemi T1 e T2 sono gemelli o forse è più corretto affermare che il T2 è una evoluzione del T1 dato che il T2 è nato qualche tempo dopo e come tale può avvantaggiarsi di una serie di miglioramenti tecnologici che lo rendono sicuramente più performante. Si tratta di due sistemi concettualmente simili ma che vantano criteri di protezione molto differenti; per entrambi il sistema interessato si chiama OFDM, ma il T2 garantisce miglioramenti sui codici di protezione, sulla

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modulazione, sulla densità delle portanti e tutto ciò è evidentemente legato alla disponibilità di nuove tecnologie e processori più performante. Poter gestire una mole di dati molto superiore consente, tra le varie cose, di ritrovare minori problematiche a livello di distorsione del rumore sul canale trasmittente e anche in fase di ripristino di eventuali dati digitali “persi per strada”. Parlando con un tecnico si scopre che oggi è addirittura possibile risolvere problematiche di errore che affliggono anche diverse centinaia di portanti e quindi recuperare un segnale utile altrimenti irrimediabilmente compromesso.

Aumenta la capacità del singolo canale Nel DVB-T il multiplex si caratterizza per un unico livello di protezione che è comune a tutti i programmi in esso contenuti. Il T2 consente, inoltre, di aumentare la 15 capacità di circa il 30% e arrivare all'apprezzabile soglia dei 40 Mb/s rispetto al T1 che si ferma 24. Questi due dati si traducono in una maggiore possibilità di inserire più “programmi” e di rimando anche una migliore qualità. Si parla poi di grande flessibilità nel T2 dato che esso non tratta tutte le


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Per ricevere il DVB-T2 avremo bisogno di un nuovo decoder che sarà invece integrato nei televisori nuovi a partire dal 2015

portanti nello stesso modo: possiamo infatti definire degli slot temporali e in frequenza che possono essere trattati in modo indipendente l'uno dagli altri. Questo consente di inserire servizi differenziati -fissi oppure mobili- con 16 grande agilità e flessibilità. Il T2 consente di definire un livello di protezione differente per ciascun programma, e questo permette al broadcaster di decidere se proteggere maggiormente un canale, magari perché è indirizzato ad un servizio mobile, come tablet e smartphone che non necessitano di un bitrate elevato. Qui gli schermi sono molto piccoli e un bitrate più elevato può risultare del tutto inutile, mentre proteggere il servizio in maniera maggiore è sicuramente una carta vincente per garantirne la ricezione in mobilità. Nel caso, invece, di un servizio televisivo per fruizione tipicamente fissa, con antenna esterna, come nelle case, possiamo decidere di utilizzare un bitrate più elevato per premere sul pedale della qualità, risparmiando sul livello di protezione che può essere mantenuto inferiore, data la non criticità. Un altro dato da tenere in considerazione è che in qualsiasi argomentazione favorevole al T2 si sottolinea come ad un aumento del numero delle portanti sia possibile aumentare anche l'intervallo di guardia così da poter

creare delle reti più ampie. Questo poiché le possiamo proteggere su aree ben più vaste con un segnale che risulta più immune da auto interferenze.

Spazio nell’etere Il parere comune di chi si occupa di alta frequenza e che oggi manca la “capacità” a livello di frequenze, infatti lo spazio disponibile è del tutto saturato; in pratica l'affollamento è già massimo e purtroppo non consente nemmeno di pensare a possibili e utili servizi futuribili. Molti argomentano che in questa fase di passaggio si sarebbe dovuto riservare una parte della capacità, una buona fetta almeno, per le possibili evoluzioni a medio e lungo termine: per esempio il discorso dell'interattività, dell'alta definizione, del 3D, il 4K, le integrazioni tvtelco-Internet e comunque prevedere una certa “riserva” per l'evoluzione. Nella situazione di oggi, ormai nei multiplex televisivi tipici, compresi quelli del broadcaster nazionale, malgrado gli 80 MB/s disponibili, non ci sono più spazi liberi per eventuali nuovi servizi, insomma manca la capacità. Allo stesso tempo per il tanto auspicato passaggio alle trasmissioni in alta definizione la situazione è analoga, servirebbero altri multiplex. Il T2 ci viene in aiuto anche qui e potrebbe

essere la vera ancora di salvezza. Quando parliamo di aumentata capacità, di circa il 30%, utile anche nel potenziale salto verso l'HD, il discorso piega quasi automaticamente anche verso l'interessante possibilità di aggiungere altri servizi “futuribili”. Si parla, infatti, molto del secondo schermo, alludendo alla possibilità di fruire di contenuti paralleli per esempio su smartphone, tablet, o anche su PC portatile, in parallelo alla fruizione televisiva. L'esempio di Europa 7 anche qui è emblematico in quanto il DVB-T2 accoppiato al canale 8, permette la ricezione del segnale anche in mobilità, portatilità indoor e outdor, la differenza di ricezione, tra il canale 8 e un canale in banda V è di infatti 14dB ed e'proprio questa differenza che consente ad Europa7 di trasmettere in mobilita' con una ottima ricezione su smartphone e tablet.”

La tv del futuro Questo deriva dal fatto che sempre più spesso -soprattutto i giovani- evitano la fruizione programmi televisivi o la completano con la navigazione Internet contemporanea, magari ricercando contenuti informativi a proposito del programma che stanno seguendo. Se queste informazioni vengono fornite ai telespettatori direttamente dal broadcaster, questi deve sostenere i cosiddetti costi contatto tipici del Web, mentre se venisse utilizzato il canale IP che i nuovi smart tv prevedono, non ci sarebbe alcun costo in più visto che il televisore si comporterebbe da access point in wifi. In pratica si invierebbero allo spettatore non solo la trasmissione in onda ma anche dei contenuti integrativi nuovi o pubblicati sui siti Internet dedicati alle varie trasmissioni. Questo tipo di distribuzione delle informazioni “collaterali” sul canale televisivo, inoltre, non sarebbe suscettibile ad alcun ritardo, cosa che invece avviene nella fruizione via Internet. Il ritardo o l'anticipo con cui le informative giungono all'utente è una problematica esistente che si nota già oggi nella distribuzione mista satellitare e terrestre e anche in quella solo terrestre digitale di tipo SFN e MFM e che il T2 non risolverà.

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T I T O L O Tornando al discorso del secondo schermo, nel T2 si parla di “livello di servizio” vista la possibilità di gestire servizi differenti e contenuti modo del tutto indipendente, Cosa che non avviene nel di T1 dato che tutti i servizi sono affacciati in un flusso ASI ch'egli omologa. Nel T2 invece, si parla di flessibilità, in quanto possiamo trasportare contenuti differenti in modo indipendente, non solo i dati ASI per la tivù ma anche flussi IP in grado di rendere concreta l'interattività anche su un secondo schermo.

Problemi di banda Quando si parla di alta definizione in televisione ci si riferisce a un segnale in grado di riprodurre su uno schermo almeno 1920 × 1080 punti. Il segnale originale ripreso da una telecamera, tuttavia è sicuramente molto più performante rispetto a quello che si riesce effettivamente a veicolare fino alle

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nostre case, dato che viene applicata compressione, soprattutto dovuta al trasporto che questo segnale deve subire. Sarebbe auspicabile che questo degrado fosse contenuto entro 10/15% rispetto all'originale ma oggi si arriva a un degrado che sfiora l'8090%, sempre per questioni di capacità dei sistemi di trasmissione. Nella catena tipica di produzione dovremmo avere all'inizio almeno un 50-60 Mb/s di banda e se questo non avviene il segnale finale sarà troppo degradato, come oggi assistiamo spesso sui nostri schermi anche nelle trasmissioni satellitari Che malgrado la capacità, devono comprimere molti canali sullo stesso transponder. Nel caso delle trasmissioni in 3D, poi, la situazione peggiora ancora e, data l'esigenza di veicolare il doppio delle informazioni, cosa che non avviene mai si finisce col perdere in risoluzione orizzontale o verticale

In pratica per poter trasmettere effettivamente in HD bisogna effettivamente raddoppiare la banda del segnale SD, il che equivale a dire che dovremmo praticamente raddoppiare le attuali frequenze in utilizzo. Il passaggio al sistema di trasmissione digitale di seconda generazione, T2, previsto dalle normative entro il 2015, aggiunge complessità alle problematiche già presenti oggi nelle reti digitali esistenti. Infatti, oltre alla attuale indisponibilità presso gli utenti degli indispensabili decoder, sarà necessario passare da una fase di “coesistenza pacifica” tra il vecchio T1 e il nuovo T2, creando nuove reti T2 parallele, ulteriormente saturando la capacità delle reti, già oggi più che saturata. I tecnici parlano di picco di capacità su un arco di almeno 5/10 anni e della impossibilità di realizzare un passaggio graduale e completo su il tutto nostro territorio, se la situazione rimane quella attuale.

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Video Mapping per Sky Sport HD 18 La produzione tv in studio può variare moltissimo per complessità e i budget chiamati in gioco sono ovviamente cruciali nel determinare il livello complessivo e il “look” del programma stesso che viene registrato o mandato in onda. Si va da alcune telecamere statiche a un certo numero movimentate, controllate da remoto nei movimenti più semplici o addirittura completamente robotizzate. In generale sono sempre molti i movimenti di macchina che rendono più vive le presentazioni, con animazioni dei fondali sincronizzate al video “reale” in primo piano. Oggi è determinante lavorare su un palcoscenico del tutto interattivo, in cui tutti gli elementi del set siano “mobili” e “modificabili” in coordinamento con quello che il presentatore o giornalista sta raccontando. La soluzione più flessibile in assoluto è lo studio virtuale, che permette di modernizzare il flusso di lavoro. Qui il fondale viene sostituito del tutto con ambienti 2D o 3D ricreati in modo sintetico con evidenti risparmi di scala. Spesso è determinante nelle news e lo sport dato che consente di seguire l'ordine dei servizi che può spesso

cambiare all'ultimo minuto. SKY Italia, il broadcaster satellitare super specializzato nello sport continua nella sua estesa ricerca di forme espressive emozionalmente coinvolgenti al fine di rendere lo sport ancora più spettacolare e attraente per i propri abbonati. Sky Sport Channels, con il supporto di Studio Operation e Broadcast Engineering, ha realizzato una soluzione di scenografie attive e dinamiche che sostituiscono quelle classiche di tipo statico. Studio Operations e Broadcast Engineering sono due divisioni della Direzione Broadcast. Studio Operations gestisce l’operatività degli studi, mentre Broadcast Engineering progetta e mette in produzione i sistemi. Sky Sport HD sono i canali interessati da questa interessante novità che coinvolge la UEFA Champions League con i match della fase a gironi e, in occasione della prima giornata, è stato inaugurato il nuovo studio virtuale del pre e post partita, condotto da Fabio Caressa insieme a Gianluca Vialli e Paolo Rossi. Grazie all'impiego di una tecnologia

innovativa chiamata "Video Mapping", è possibile proiettare su superfici di grandi dimensioni e anche di forma irregolare, grafiche computerizzate, videoregistrazioni e segnali televisivi di riprese realizzate in diretta. Nello specifico, per il nuovo set Champions League realizzato negli studi di Sky, si utilizzano fino a 8 video proiettori HD di grande potenza, asserviti a una serie di motori grafici che riproducono in maniera sincronizzata e perfettamente allineata le grafiche e le finestre dei segnali live su una superficie di circa 175 metri quadri. Il software di gestione dei Motori Grafici è in grado di adattare le geometrie delle immagini proiettate in tempo reale anche su superfici non lineari. In questo caso la superficie di proiezione presenta due ampie curve a formare uno schermo di 180 gradi così da riempire tutto il background. Le grafiche animate sono state realizzate tramite un complesso processo di produzione di elementi creativi in altissima risoluzione sia in 2D che in 3D. Una volta importate nei Motori Grafici, il software di controllo permette, tramite una gestione a "sequenza temporale", di richiamare

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T I T O L O le sequenze su comando della regia e innescate secondo gli argomenti della conversazione. Per quanto riguarda lo studio Virtuale nella sede SKY di Milano Santa Giulia, la scelta in fatto di telecamere è caduta su modelli molto noti e già assai utilizzati nello sport, ossia le Grass Valley LDK8000, 6 in totale. Grazie all'impiego di questa tecnologia di proiezione che realizza uno spazio dinamico virtuale in continuo cambiamento secondo gli argomenti trattati, si è quindi in grado di creare dei set dove la superficie calpestabile rimane libera e ampia, la grafica permette dei giochi prospettici di grande effetto e la scena che circonda gli ospiti in studio è sempre in movimento e cambia con il tema della conduzione. Tale flessibilità permette la

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riconfigurazione dei set televisivi con il semplice cambio delle scene grafiche, consentendo una flessibilità di utilizzo e creatività mai raggiunte sino ad ora. Lo studio virtuale, dopo l’esordio con

In autunno i primi prodotti Panasonic con schede microP2

Un camcorder da spalla e un registratore per schede microP2 tra le novità che la casa giapponese si appresta a presentare al prossimo NAB di Las Vegas. Basate sul nuovo standard

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UHSA-II, le schede microP2 hanno le stesse dimensioni delle schede di memoria SD, permettono di registrare il video con un bitrate di almeno 2 Gbps e sono totalmente compatibili

la fase a gironi di Champions League passata, si consolida visto il successo ed è tornato a metà febbraio con gli ottavi di finale. I conduttori e tutto il resto sono rimasti invariati. con i prodotti della serie P2 attualmente in vendita, per i quali sarà disponibile un apposito adattatore che accetterà anche schede SDHC/SDXC di Class10 limitando però l’impiego alla registrazione nei formati a 50 Mbps. Un contatore integrato nelle 19 schede microP2 segnala il prossimo raggiungimento della loro vita utile, stimata da Panasonic in almeno cinque anni di uso quotidiano. Ogni scheda permette di definire una password per proteggerne il contenuto ed è univocamente individuata da un QR code. Le schede microP2 card saranno disponibili da aprile al prezzo consigliato di 200 euro per la versione da 32GB e 300 per quella da 64GB. L’adattatore dovrebbe costare intorno ai 200 euro e per il suo utilizzo sarà richiesto un upgrade del firmware dei camcorder e dei registratori P2. Prevista, invece, per il prossimo autunno la commercializzazione dei primi prodotti Panasonic con slot per schede microP2, il camcorder da spalla AJ-


T I T O L O PX5000G e il registratore da banco AJ-PD500. Il nuovo camcorder, basato su 3 sensori MOS da 2/3 di pollice e 2,2 Megapixel, permetterà di registrare il video nei formati AVC-Intra 100 e 200 anche 10 bit e 1080/50p o AVCLong 25/50 4:2:2 a 10 bit. Come l’attuale Aj-HPX600, anche il PX5000G integra la connettività in reti cablate o wireless con la possibilità di controllo remoto in Wi-Fi e il supporto per dispositivi uplink di LiveU. AVIWEST, Streambox e TVU Networks. Il prezzo consigliato per il camcorder AJPX5000G sarà di 25.000 euro.

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Stessi formati video per il registratore AJ-PD500, alimentabile a batteria e dotato di due slot per le schede microP2 e altrettanti per le schede P2 standard. L’integrazione di un doppio codec permetterà di registrare contemporaneamente il video nel formato AVC-Proxy con bitrate variabile da 800 kbps a 3,5 Mbps. Per il collegamento a sistemi di montaggio non lineare è presente una porta USB 3.0 e il registratore dispone di ingressi e uscite 3G-SDI e un’uscita HDMI. Per l’AJ-PD500 il prezzo è stato fissato in 13.000 euro.

Canon Cinema Lenses contro Zeiss CP.2

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Ha suscitato molto interesse fra i videomaker milanesi il confronto fra le ottiche prime Canon e Zeiss per le videocamere Cinema EOS della Canon organizzato presso la società di noleggio Moovie di Milano con la collaborazione di Panatronics, importatore delle ottiche Zeiss. Difficile dire chi sia stato il vincitore: la scelta di utilizzare una Canon C300 non permette di apprezzare sensibili differenze di definizione con ottiche potenzialmente capaci di lavorare con videocamere 4k. Inoltre, mentre le tre ottiche Zeiss della serie CP.2 utilizzate per la comparazione (25, 50 e 85 mm) hanno un’apertura massima di T2.1, le Canon arrivano a T1.3 (per il 50 e 85, T1.5 per il 24), un diaframma di differenza che si fa sentire nella gestione dello sfocato. Più che il confronto vero e proprio tra le ottiche, i partecipanti alla giornata hanno apprezzato il fatto del poter mettere direttamente le mani sulle attrezzature, occasione che non capita

molto spesso e che Moovie (www.moovie.it) si ripromette di ripetere in futuro, come ci ha dichiarato Alessandro Del Bianco, uno dei fondatori. Moovie è operativa da circa tre anni e ha da sempre adottato una politica dei prezzi particolarmente aggressiva (prezzi da cinesi, come li definisce lo stesso Del Bianco) puntando inizialmente sulle reflex Canon 5D ed allargando in seguito l’offerta

ad altre apparecchiature, privilegiando comunque il marchio Canon. I clienti potenziali di Moovie sono gli operatori free-lance e fra i progetti di Del Bianco c’è la creazione di una rete per lo scambio di attrezzature fra videomaker, un’idea forse un po’ utopistica per il panorama italiano, ma che può incontrare i favori dei più giovani. Alla riuscita della giornata ha contribuito anche il cameraman e direttore della fotografia Andrea Turri (www.andreaturri.com) che ha dimostrato le potenzialità della Weisscam HS-2, una videocamera ad alta velocità capace di riprendere fino alla cadenza di ben 2.000 fps in formato 1080p e 4.000 fps in 720p. Quel che più ha colpito i presenti è stata la semplicità d’uso della Weisscam: i filmati possono essere riprodotti immediatamente e riversati in pochi secondi su supporti removibili (Turri si è servito di un Ninja della Atomos che impiega come supporti di registrazione normali hard disk o schede SSD). La discreta sensibilità della videocamera, 600 ASA, ha permesso di illuminare il set per le riprese anche con un unico spot a LED della Lupolux.. Sempre nel corso della giornata, Panatronics (www.panatronics.it), ha presentato un’interessante novità, un economico crane che integra una slitta da 150 cm utilizzabile sia in orizzontale che in verticale. Nella configurazione crane, l’altezza da terra può arrivare a un massimo di poco più di tre metri con un carico utile di circa 3 kg, sufficiente per supportare videocamere come le EOS Cinema o le reflex digitali.

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S E Z I O N E disponibile anche l’ opzione per un doppio canale DME 3D che permette di realizzare anche effetti di corner pinning. Rispetto alla precedente serie MVS-6000 sono state notevolmente semplificate le connessioni: un unico cavo Ethernet collega il pannello di controllo all’ elettronica che contiene anche il necessario per il controllo di dispositivi con interfaccia RS422. Al momento non è prevista la possibilità di utilizzare più di un pannello di controllo come con i mixer delle serie 7000 e 8000.

L’editing nella nuvola

Tutto quel che avreste voluto sapere sui mixer Sony MVS-3000 e MVS-6500

Presentati all’ ultimo IBC, i nuovi mixer video della Sony sono stati i protagonisti della due giornate di approfondimento organizzate da Sony nella propria sede di Cinisello Balsamo. I nuovi mixer si collocano nella fascia media dell’ offerta Sony e si dimostrano particolarmente indicati per l’ impiego su mezzi mobili per produzioni in HD nei formati 1080i, 720p e 1080/23,98PsF (i formati 3G e 3D restano

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una prerogativa delle due serie superiori, 7000 e 8000). Come opzione per tutti è disponibile una scheda format converter con frame synchronizer integrato, configurabile per otto ingressi in definizione standard e nessuna uscita oppure quattro ingressi e due uscite. Il mixer MVS-3000 è dotato di due banchi ME, 32 ingressi con correzione colore primaria e 16 uscite, due delle quali con funzionalità di multiviewer configurabile a quattro o dieci canali; oltre a mettere a disposizione otto keyer, il mixer integra quattro resizer 2,5D che permettono di gestire effetti di prospettiva. L’ MVS-3000 è controllabile tramite un touch screen di terze parti che è invece integrato nei due mixer della serie superiore, l’ MVS-6520 e MVS-6530, rispettivamente con due e tre banchi ME. I due modelli della serie 6500 si differenziano anche per il numero di ingressi/uscite (32/16 per il 6520 e 48/24 per il 6530) oltre che per il numero di keyer, 8 e 16. Per questi è

La settimana dedicata ai sistemi Quantel organizzata da Mediacom Digital Evolution nella propria sede di Assago è stata l’occasione per vedere all’opera le soluzioni della casa inglese dedicate ai broadcaster e in particolare la tecnologia QTube che porta l’editing nel cloud.

Con la pervasiva disponibilità di collegamenti Internet a larga banda diventa sempre più una realtà la condivisione di contenuti video oltre le mura dei classici centri di produzione. Da diversi anni sono state proposte soluzioni 21 che permettono l’ accesso a contributi video e audio attraverso la Rete, soluzioni però spesso un po’ troppo farraginose per poter essere prese in seria considerazione da parte dei broadcaster di medie o grandi dimensioni. La soluzione proposta da Quantel si differenzia proprio per la sua linearità : grazie alla tecnologia QTube, per un corrispondente estero non fa poi una grande differenza montare un servizio dalla propria camera d’ albergo piuttosto che da una postazione situata nel centro di produzione.


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Analogamente, una regia mobile può attingere a tutto il materiale disponibile presso il proprio quartier generale e, viceversa, l’ op22 eratore del centro di produzione può accedere ai contenuti remoti senza dover attendere il termine dell’ evento. Queste funzionalità sono rese possibili dal sistema proprietario Virtual File System, comune a tutti i prodotti Quantel più recenti, che può rendere disponibili nel giro di poche decine di secondi le registrazioni live in qualsiasi formato sia richiesto, formato che viene generato dagli sQ Server all’ atto della richiesta. In pratica, collegandosi via Internet a un sQ Server è possibile visionare tutti i contenuti presenti con una qualità che si adatta automaticamente alla banda disponibile, sfruttando in modo intelligente la tecnologia Microsoft Smooth Streaming per creare al volo la miglior qualità supportata dal collegamento. L’ accuratezza al frame è garantita nel montaggio a taglio delle clip e in questo caso i dati da scambiare sono ridotti ad una sorta di Edit Decision List basata sulla tecnologia Frame Magic che permette di identificare univocamente ogni singolo frame di una clip. Nel caso in cui siano stati aggiunti effetti o contributi grafici, solo i frame interessati alla modifica devono essere trasferiti, minimizzando quindi il traffico di rete. Per approfondimenti: http://www.quantel.com/repository/files/ whitepapers_qtube_webres_b10.pdf

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I sistemi EVS per lo sport si controllano anche con il tablet

Connesso direttamente a un pannello di controllo LSM e a un server da produzione live XT, l’ app per tablet LSM Connect dà all’ operatore accesso istantaneo a tutte le clip e playlist create durante la produzione di un evento live con un controller MulticamLSM. Studiata sulla base delle esigenze degli operatori LSM, l’ app migliora l’ efficienza ren-

dendo più veloci e facili operazioni come l’ indicizzazione delle clip, la loro ricerca e la creazione di playlist. “ LSM Connect segna l’ inizio di un nuovo capitolo per gli utilizzatori dei sistemi LSM” , ha dichiarato Luc Doneux, vice president Sports Division della EVS. “ Nel quadro del nostro continuo impegno nello sviluppare innovazioni pratiche che migliorano la produzione di eventi live, LSM Connect offre una flessibilità e un’ efficienza senza pari, lasciando all’ operatore più tempo per concentrarsi sui compiti più creativi.” Le raffinate funzionalità di gestione delle clip di LSM Connect ne facilitano la ricerca e la selezione. I nomi delle clip, i punti di ripresa e il time code possono essere modificati facilmente e intuitivamente. Alle clip possono essere assegnati colori o icone e più clip possono essere selezionate e importate in una playlist con un’ unica operazione. I metadata si possono aggiungere al volo, anche prima che le clip siano create. L’ interfaccia grafica di LSM Connect e l’ uso di un touchscreen rendono intuitiva la gestione delle playlist e la loro modifica, possibile anche durante la messa in onda. Infine, gli elementi grafici possono essere copiati da una playlist all’ altra.

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12 camere in SD per la boxe con Euroscena

Piuttosto conosciuta a livello italiano ma anche internazionale, la struttura nota col nome “Euroscena SpA” vanta ufficialmente numeri decisamente importanti: 60 dipendenti, 50 collaboratori esterni, 2 Centri di Produzione a Roma e Milano, 2 OBVan Regie Mobili HD 22 camere, 4 OB-Van Regie Mobili SD 6 -9 – 12 24 camere, 2 regie in flight case da 6 a 10 telecamere HD/SD, 10 troupe ENG/EFP HD-SD tra Roma e Milano e molto di più. I suoi 15 mezzi con permessi di circolazione nei centri storici sono impegnati nei maggiori eventi sportivi dal

1985, anno della fondazione. Riccardo Petrucci è il responsabile tecnico di alcuni eventi e recentemente si è occupato degli incontri di pugilato, ossia il Campionato Italiano di Boxe. “Si va in onda su Sport Italia” -ci dice”e per quegli eventi che consideriamo di media complessità di solito muoviamo un mezzo mobile da 12 telecamere in SD, anche se basterebbe un mezzo di dimensioni inferiori, ma ci piace proporre uno spazio di manovra un po' più ampio. Le riprese sono effettuate in SD anche se noi disponiamo di telecamere Grass Valley LDK 6000 e 8000 in HD con ottiche da 72x,

da 82X e anche da 101X. I vari eventi per la boxe del campionato italiano si sono svolti in diverse località come Celano, Avezzano, Caserta, Frosinone, Roma e altre. Il setup dell'incontro prevede il l'arrivo delle attrezzature sul campo la giornata stessa verso le 14; L'allestimento inizia subito e l'evento inizia verso le 20.30 con la ripresa di diversi incontri, poi l'evento principale di solito va in onda, sempre in diretta, alle 22.45 e verso le 23.30 si chiude. Sul ring della boxe spesso viene utilizzato un mezzo mobile con 12 telecamere in SD, chiamato, appunto Unità12. Petrucci ci descrive: “Di tutte le telecamere a disposizione due sono piazzate direttamente sulla tribuna in alto, centrale. La prima registra immagine grazie ad un'ottica lungo focale, da 72x, oppure 82x, mentre quando serve utilizziamo anche ottiche 101X. La seconda telecamera registra inquadrature molto più aperte grazie a un'ottica wide, grandangolare. Sulla destra del ring a 90°, a volte invece a sinistra, un'altra telecamera, anch'essa con ottica lungo focale, si affianca a due altre telecamere a spalla che operano di solito in posizione “pericolosa” ossia agli angoli del ring dove rischiano anche di prendere un pugno(!) e si occupano di inquadrature piuttosto strette a descrivere la fatica dei pugili. Un'altra telecamera chiamata “beauty shot” viene installata in alto direttamente sull'americana appena sopra al ring e permette di realizzare inquadrature d'insieme di tutto il set, che vengono chiamate “di ambientazione”. Anche l'audio è molto importante negli incontri di boxe con microfoni posti sulle telecamere principali e un setup aggiuntivo in stereo X-Y posizionato appena al di sotto del ring. Alcuni radio microfoni su appositi stativi mobili a mano riprendono il pugile nei momenti più impegnativi negli angoli, mentre un giornalista a bordo campo utilizza un microfono palmare per le interviste. Sul mezzo mobile sono installate due macchine EVS per replay seguite da due operatori, con quattro ingressi ciascuna. A bordo operano sette persone, il regista, il coordinatore della

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T I T O L O testata, il mixer video, i due operatori allo slow motion, il controllo camere e un responsabile tecnico. Euroscena col suo mezzo mobile realizza il segnale internazionale e anche il feed personalizzato, grazie al giornalista di Sport Italia e una postazione di

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grafica dedicata posizionata appena sotto il ring. Della personalizzazione sono parte anche le interviste. Tutti i cavi delle telecamere sono di tipo triassiale mentre la postazione di grafica è collegata alla regia in fibra ottica; sullo stesso collegamento sono

trasportati anche i segnali di intercom. Tutti i segnali delle telecamere sono registrati in continuità assieme al clean feed e il program e ciò permette di realizzare anche gli highlight oltre a piccoli inserti di pochi secondi utili per i rientri dalle pubblicità.

Cavalese e Predazzo per la RAI

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Un evento di enorme richiamo a livello di pubblico e davvero tantissima tecnologia in gioco. La RAI dal 20 Febbraio al 3 Marzo ha mandato in onda i Campionati Mondiali di SCI NORDICO – FIEMME 2013. Tre le location coinvolte, lo stadio del salto di Predazzo, il circuito di fondo Cross Country di Lago di Tesero e la Piazza dei Campioni di Cavalese, dove si tengono le premiazioni. L'evento, organizzato dalla Nordic Ski di Cavalese, ha previsto una foltissima schiera di apparati in scena, e moltissimo personale tecnico. Mezzi mobili e tecnica in arrivo da RAI Milano, Roma Napoli e personale tecnico chiamato a raccolta da Trento, Bolzano, Milano, Roma, Napoli, Firenze, Bologna Ancona, per un totale di circa 130 persone! Giuseppe Mura, incaricato dell'evento ci racconta: “i mezzi tecnici messi in campo da RAI in questa occasione erano davvero imponenti; bastano i numeri a parlare. Si parte da ben 35 telecamere che ruotano su 45 posizioni a seconda della tipologia di gara,

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tutte su tra battello (per la copertura del Cross country), sono state coinvolte ben 17 telecamere per la copertura delle gare di salto a Predazzo; inoltre, altre 5 telecamere erano coinvolte nelle riprese delle premiazioni, 5 per la cerimonia di apertura a Trento e 7 per le immagini personalizzate, dedicate solo per Rai Sport.

Controllo camere remoto Le camere di Predazzo erano controllate in remoto da Tesero dove era collocata la regia principale. Nel MCR (master control room) confluivano tutti i segnali generati e da qui sono stati smistati e distribuiti agli enti televisivi esteri che erano presenti e ne hanno fatto richiesta. Una super regia, allestita all’interno dell’IBC, era in grado di monitorare circa 50 segnali video contemporaneamente. Date le dimensioni dell'evento, si è scelto di allestire questa super regia

esternamente agli OB van, utilizzando un container triplo, questo per garantire la necessaria spazialità alla regia, è stata realizzata una struttura di supporto curvato dei monitor -otto da 46”- che forma un emiciclo, e non una parete piatta come di solito, per poter monitorare l'incredibile numero di 50 telecamere e relativi segnali in arrivo. Si tratta, in pratica, dell'evoluzione del multi viewer. Per potere garantire il controllo di tutti i segnali video in arrivo la RAI ha impiegato una matrice Nexus di ultima generazione 256 in x 256 out. Nell'IBC (international broadcast center), sono state allestite le aree per la registrazione continua, una postazione di Play out, e 2 montaggi con AVID. Tutte le gare sono state registrate in XDCam con 10 registratori. Sono stati impiegati 25km di cavo per telecamere, 5 km di cavi in fibra per le interconnessioni, ben 7 mezzi mobili regia di cui 3 per il cross country di Cavalese; questi tre OB Van erano dis-


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locati in tre punti differenti della pista e interconnessi tra di loro tramite circa 1000 (per il primo e 2000 per il secondo) metri in fibra ottica. Un quarto mezzo mobile è stato utilizzato sempre al Cross Country di Cavalese, dedicato a RAI Sport -tutti interconnessi. Un quinto era a Predazzo per il salto dal trampolino e un sesto era collocato alla Piazza dei Campioni, dedicato alle riprese delle premiazioni degli atleti vincitori.

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porti particolari” per le riprese, infatti una telecamera era collocata su un binario lungo circa 100 metri e un'altra su un braccio mobile Jimmy Jib. Poi Per la copertura del cross country a Tesero sono stati impiegati 2 sistemi radio camera in full HD, montati su telecamere a spalla e 2 sistemi radio camera full HD direttamente su due motoslitte. Anche a Predazzo sul campo è stata

utilizzata in modo intensivo un altro sistema di radio camera per riprese in full HD. Giuseppe Mura sottolinea: “Abbiamo utilizzato molto le radiocamere all'arrivo delle varie prove sportive perché i cavi sono sempre un problema e ovviamente, dato il movimento continuo anche le telecamere piazzate sulle motoslitte erano delle radio camere.” Tutte le riprese a Tesero e Predazzo

Tesero, Predazzo, Trento Il settimo mezzo mobile è stato utilizzato a Trento per la cerimonia di apertura di tutti gli eventi sportivi, anche se ha lavorato pochi giorni.” La Regia per il Salto con gli sci a Predazzo e la regia per la Piazza delle Medaglie (Piazza dei Campioni) sono sempre state interconnesse tramite fibre ottiche. Tutta l'interconnessione mediante fibra ottica ha permesso, tramite apparati RAI, di scambiare segnali video, audio, segnalazioni, intercom e dati. Tra le molte dotazioni tecniche di rilievo, da sottolineare la presenza di una Telecamera Fly punto-punto, una camera aerea che, scorreva al di sopra del pubblico su cavi tesi per 380 mt di lunghezza, descriveva dall'alto tutto l'ambiente. Era motorizzata, controllata da remoto in tutti i movimenti. Alcune telecamere di Hitachi sono state utilizzate dal mezzo di RAI Sport a Predazzo mentre tutte le altre telecamere in tutti i vari eventi sportivi citati erano Grass Valley. Sono stati utilizzati anche diversi “sup-

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sono state effettuata esclusivamente con telecamere full HD. Per l'audio la ripresa è stata effettuata in piena stereofonia, catturata da ogni singola telecamera (impiegando l'incredibile cifra di circa settanta microfoni a Tesero e circa 30 a Predazzo) e in 5.1 con segnale audio codificato in DolbyE.

Slow motion Tutto il sistema di ripresa a Tesero era collegato a 7 macchine EVS a 6 canali di ultima generazione per i replay e gli Highlights ed altre 3 a Predazzo .

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Giuseppe Mura riprende: “Un altro dato che la RAI tiene a rilevare dal punto di vista tecnico è l'uso assai intenso delle fibre ottiche per l'interconnessione e tutti i collegamenti tra le regie parziali e quella principale, in tutte le varie località citate coinvolte da questo evento sportivo.” Il sistema interfonico era unificato e basato su un sistema Trunk ovvero una centrale unica virtuale comprendente anche i centri di produzione di Roma e Milano. É stato anche predisposto un apposito server FTP per l'indispensabile condi-

visione del materiale Rai a tutti gli organismi esteri presenti, ossia tutto il materiale filmato di repertorio, oltre le sigle e le animazioni era usufruibile da chiunque, utile per l'invio delle storie realizzate in loco alle testate giornalistiche interessate. Sempre in questo grandissimo circo della televisione, erano impiegate 3 telecamere dedicate al super slowmotion tra le quali una LDK8300 Grass Valley tricanale di ultima generazione. Per i servizi di messa in onda è stato utilizzato un flusso da ben 100 Mbit. L' audio è stato distribuito per la maggior parte in embedded. Giuseppe Mura sottolinea: “La RAI ha sviluppato il progetto sfruttando notevolmente la tecnologia di trasporto con le Fibre Ottiche, permettendo di abbattere notevolmente i tempi di lavoro, i tempi di spostamento di personale e contenendo il numero degli apparati, a vantaggio di un notevole abbattimento anche dell’inquinamento. A titolo di esempio, Rai Sport ha utilizzato un solo OB Van collocato a Tesero e in remoto ha potuto controllare le 3 telecamere, la postazione 27 commento e la MZ (mix zone) a 12 km di distanza. I sistemi di trasporto video in HD utilizzati in totale da RAI sono stati: 52 TX e 52 RX, 3 trasporti Madi, 4 sistemi di trasporto audio analogico per un totale di 120 audio, trasporti LAN, trasporti dati e segnalazioni. 35 operatori si sono riuniti ogni giorno prima delle riprese in un apposito spazio per il piano di riprese visto il numero elevato di gare disputate. Una difficoltà quotidiana era rappresentata dal fatto di dover far raggiungere agli operatori le loro postazioni che spesso risultavano molto lontane dal cuore dell’impianto.

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AGR

Un anno di grandi soddisfazioni

La S.M. è una giovane e dinamica azienda di Lissone la cui specializzazione si concentra sulla ristrutturazione o la creazione “ da zero” di ambienti particolari in cui l'acustica è essenziale e anche i requisiti tecnico-estetici non sono certo comuni. 28 Non a caso il suo titolare Giuseppe -PinoStillitano sottolinea: “ Operiamo per aziende che hanno problemi di isolamento, di timbrica, o di estetica, per legge o per destinazione lavorativa. In ogni situazione le nostre competenze ci permettono di creare ambienti a forte insonorizzazione, isolamento acustico e correzione acustica dedicata, nei settori civile e industriale, e poi ci prendiamo cura di tutto, dalla progettazione alla realizzazione.” Il team della S.M. si basa su tecnici specializzati, architetti e ingegneri acustici interni ed esterni, in grado di eseguire tutta la progettazione e la successiva realizzazione. Stillitano sottolinea: “ Ogni nostro progetto inizia con l'ascolto del cliente e mi impegno sempre personalmente per proporre delle scelte progettuali in cui risolviamo tutte le problematiche, “ piegando” l'acustica e i

connotando gli ambienti con requisiti estetici di prim'ordine, ma sempre rispettando il budget proposto e nei tempi prefissi.” L'intervento della S.M. ad oggi ha coinvolto uffici, edifici privati, pubblici, nelle radio, le strutture televisive, gli studi di ripresa, di registrazione, le sale home theatre, le sale prova, di post produzione audio e video, scenografie, le sale HiFi esoteriche, sale regia, sale speaker, i cinema multisala, ambienti professionali, artigianali, laboratori, negozi, locali pubblici, sale d'aspetto, abitazioni e altro ancora. Anche l'appena concluso 2012, malgrado le evidenti difficoltà diffuse, è per la S.M. un anno positivo in cui sono stati realizzati diversi lavori e che ha posto le basi per altre importanti realizzazioni che verranno nel 2013.

Stillitano commenta: “ Non stiamo certo vivendo un periodo facile, ma questo ci ha portato a consolidare ancora di più le nostre forze e stringerci attorno alle reali capacità , le cose che sappiamo fare meglio; così possiamo proporre ai clienti quello che ci vuole oggi con estrema attenzione al budget. Non a caso stiamo chiudendo diversi contratti importanti per lavori che verranno realizzati nel 2013.” All'inizio di ogni anno -quasi un esame di coscienza- raccogliamo alcuni pareri di chi si è affidato alla S.M., anche in segno di ringraziamento per chi ci ha affidato la propria fiducia. Ecco quattro brevi testimonianze elette a esempio di alcune doti che divengono per la S.M. dei veri motivi di orgoglio.

L'AGR, nota agenzia giornalistica e content factory realizza contenuti multimediali, produzioni video, spot, format tv e notiziari per la radio e la televisione; si è trasferita al decimo piano della torre in viale Richard a Milano, già sede in passato, della struttura. 450 mq. ospitano il centro di produzione video, montaggio, motion graphic, post-produzione, area commerciale e desk radio, e una sala riunioni di forte impatto estetico con pareti di cristallo. Qui la S.M. ha creato tutta l'insonorizzazione e le correzioni acustiche e rinnovato tutti gli studi. Flavio Ferrario, responsabile di produzione di AGR, ha dichiarato: “ Da anni la S.M. di Pino Stillitano segue la nostra evoluzione e ci permette di crescere, creando per noi ambienti adeguati al lavoro (...). Due sue doti che possiamo citare sono la precisione e la grande capacità estetica, cioè l'abilità di far collimare le nostre necessità tecniche-funzionali con tocchi estetici di pregio.

Dream & Dream Questa azienda da oltre 15 anni si occupa di doppiaggio e pubblicità . In Aprile è partita la nuova sede vicinissima alla Stazione Centrale con nuovi spazi (due piani su 500 mq) per diverse sale audio di regia, sale di ripresa audio, più una sala di missaggio digitale audio dedicato alla tv in Dolby digital, spazi dedicati alla post produzione video, una grande sala riunioni e un open space per gli uffici. Per ogni locale tecnico la S.M. ha realizzato una classica configurazione da “ box in the box” , disaccoppiando dal punto di vista meccanico l'” interno” dall'” esterno” . Pavimenti e soffitti siano stati del tutto isolati e creati accostando diversi strati di materiali. Dopo l'isolamento è stato creato il trattamento acustico che conferisce personalità sonora ad ogni stanza.

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S E Z I O N E molto contenti dell'esito del primo lavoro con Pino Stillitano che ha realizzato tutta la progettazione operativa: i nuovi studi di Milano sono stati ultimati nei tempi richiesti e così abbiamo chiesto alla S.M. di realizzare altri studi.” (…) La caratteristica del suo lavoro che mi è piaciuta di più è che cura sempre tutto personalmente per i suoi clienti e risponde sempre molto attentamente alle richieste; e questo è molto importante per noi che abbiamo bisogno della qualità ma a un prezzo abbastanza contenuto. Reattivo e dinamico, vuole fare un bel lavoro, sempre.”

Comelit

Marcello Cortese conferma il suo grado di soddisfazione: “ Grazie a Pino Stillitano e la S.M. abbiamo ristrutturato questi ambienti a tempi di record, con un particolare tocco di eleganza e non solo di funzionalità , come mi era già successo in passato nella precedente sede. Ora possiamo continuare il nostro lavoro in una cornice molto più gradevole e funzionale.” “ SDI Media Famosa, con 22 studi e 105 sale di registrazione nel mondo, per localizzazione, traduzione, doppiaggio e sottotitoli per tv, home video, video game e multimedia, la SDI Media ha creato due nuove sedi, una a Milano e una seconda, che sarà costruita in Germania a breve. A Milano, 450 mq ospitano due studi di registrazione e si è previsione di crearne altri due e una grande sala di ripresa, con soffitto di quasi 3 metri. Anche qui le caratteristiche principali sono il grande isolamento dal resto della struttura e verso l'esterno, la risposta acustica, le finiture estetiche e la cura in ogni dettaglio. “ Direi che abbiamo fatto un bel lavoro non solo sulla tecnica ma anche sull'apparenza:” - ha dichiarato Michel Barreau Vice Presidente al settore Dubbing Technologies & Creative Standards, “ L'isolamento acustico si sente ad orecchio ma si vede anche quando si lavora in sala, grazie a preziosismi vari come listelli di legno pregiato ed eleganti zoccolature molto ricercate. (…) “ Siamo MonitoR Magazine 290

Molto noti anche a livello internazionale dal 1956, operano nella citofonia e video citofonia ma anche nella TVCC, la video sorveglianza, la

domotica, il controllo accessi, l'anti intrusione e l'antifurto. In Comelit sono molto attenti alla qualità di propri altoparlanti e microfoni contenuti in ogni terminale. Per questo nella sede a Rovetta (BG), la Comelit ha adeguato le proprie strutture e creato da zero una camera insonorizzata, una cabina prove dedicata alle misure acustiche in ambiente. Progetto e realizzazione sono della S.M. Anche qui è stato creato un “ box in the box” scollegandola fisicamente dal resto della struttura e rendendola molto simile a un vero e proprio studio di registrazione. L'acustica è stata inoltre corretta per renderla perfettamente adeguata alle misure. Alberto Lazzari, Direttore acquisti di Comelit ha dichiarato: “ Un concetto a cui tengo personalmente è che La S.M. ha rispettato esattamente quello che avevamo concordato, onorando gli accordi presi: le tempistiche e la qualità sono stati rispettati. Solitamente sono molto esigente e severo sui giudizi verso i fornitori ma devo dire che a oggi considero la S.M. un fornitore di “ Classe A” poiché ha rispettato i termini e la qualità , il lavoro è stato fatto bene, le performance della sala sono ottime, in due parole... siamo contenti.” 29

Nevion integra la tecnologia JPEG2000 di intoPIX nella sua piattaforma IP

Per la piattaforma di accesso universale VS902 della Nevion, che permette il trasporto di segnali video ASI/SD/HD/3G su reti Ethernet anche a 10 Gigabit è disponibile ora il chipset della francese intoPIX per la compressione dei segnali con il metodo JPEG 2000. Il chipset della intoPIX è in grado di gestire la codifica e la decodifica dei segnali con una latenza inferiore a un frame anche in modalità lossless (con un fattore di compressione di 2:1 e senza perdita di dati) ed è pienamente conforme con tutti gli standard più recenti, compreso il JPEG 2000 Broadcast Profile. Grazie alla tecnologia proprietaria Streaming Intelligent Packet Switching (SIPS) e a raffinati algoritmi per la correzione degli errori, la piattaforma VS902 è utilizzabile sia per collegamenti interni ai centri di produzione, sia su lunga distanza, sfruttando le economiche reti Ethernet. La possibilità di trasportare praticamente qualsiasi tipo di segnale video anche non compresso permette di ottimizzare i costi di investimento e operativi.

www.nevion.com


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L’attesa è (quasi) finita per la Blackmagic Cinema Camera 30

Consegnate da Adcom (Bologna) le prime videocamere Blackmagic ma ci vorrà ancora qualche mese prima che possano essere soddisfatte tutte le

richieste. Questo è quanto ci ha dichiarato Nicholas Ruffilli responsabile Demo Room di Adcom che abbiamo incontrato alla presentazione della

Blackmagic Cinema Camera (http://www.blackmagicdesign.com/p roducts/blackmagiccinemacamera) organizzata a fine febbraio da Moovie, la dinamica casa di noleggio milanese (www.moovie.it). Superate le traversie causate dai fornitori dei sensori (http://www.monitorradiotv.com/phoenix/html/modules.p hp?op=modload&name=News&file= article&sid=1811), Blackmagic ha iniziato, seppur lentamente, a soddisfare le numerose richieste finora pervenute e Adcom ha finalmente potuto consegnare le prime dieci che le sono state assegnate, ma sono ancora numerosi gli ordini da evadere. Presentata al NAB di Las Vegas nel 2012, la Cinema Camera ha da subito suscitato un notevole interesse per il suo ottimo rapporto prezzo prestazioni. Nel corso dell’evento organizzato da Moovie, che presto la inserirà nella sua offerta a prezzi comparabili con quelli delle reflex Canon, sono stati evidenziati i pregi e difetti di questa videocamera che, rispetto a prodotti di prezzo analogo, offre l’indubbio vantaggio del

Conversioni di qualità con i video processori Teranex

A un anno dall’ acquisizione da parte di Blackmagic Design, la rinomata qualità di conversione dei processori video Teranex è ora alla portata di tutti. Se fino allo scorso anno era necessario spendere qualche decina di migliaia di euro per un processore video Teranex, con il passaggio di proprietà il prezzo si è ridotto a meno di un decimo. Con circa 2.000 euro è oggi possibile acquistare un video processore Teranex 2D, modello derivato dal VC100 dal quale eredita le raffinate tecniche per la conversione dei segnali video di standard e formati differenti, aggiungendo il supporto per segnali SDI 3G con risoluzione fino a 2k, HDMI e audio AES/EBU. Altra importante novità è la presenza di una porta Thunderbolt per il collegamento a un personal computer che rende possibile la cattura del video e il monitoraggio dei segnali con il software Blacmagic UltraScope fornito a corredo. Oltre a convertire segnali video da SD a HD fino al formato 2k e viceversa, il Teranex 2D è anche in grado di gestire trattamenti come la riduzione del rumore o la rimozione del pulldown, caratteristica questa molto utile con i segnali HDMI in formato 1080i in uscita da videocamere o fotocamere che registrano in formato progressivo. Nel corso dei quest’ anno sarà disponibile anche la versione 3D che ha caratteristiche simili ma è capace di trattare simultaneamente due segnali video fino al formato 2k oppure un unico segnale 3G SDI con campionamento 4:4:4. Il Teranex 3D è anche in grado di simulare il video in 3D a partire da un segnale 2D con una qualità tale da aver convinto MTV ad utilizzarlo per la proiezione in diretta dei 2012 Music Video Awards in una sala cinematografica collegata in fibra ottica allo Staples Center di Los Angeles dove si svolgeva l’ evento. http://www.blackmagicdesign.com/products/teranex MonitoR Magazine 290


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poter registrare in formato raw con una risoluzione di 2,5k, formato che garantisce ampie possibilità di intervento in post produzione. Per registrare in questo formato, che comporta

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circa 5 MB di dati per ogni frame, è però indispensabile utilizzare unità SSD, ancora piuttosto costose. Altri punti deboli sono la batteria interna che non può essere sostituita, obbligando praticamente ad utilizzare una batteria esterna, e la relativamente ridotta dimensione del sensore, che si traduce in un fattore di moltiplicazione di 2,3 per le lunghezze focali delle ottiche in formato 35mm,. Per contro, registrando in formato raw si può contare su un range dinamico particolarmente esteso, paragonabile a quello della pellicola, e su immagini virtualmente prive di aliasing, difetto abbastanza comune nelle reflex digitali. Inoltre, il modello con attacco Canon EF può giovarsi dello stabilizzatore ottico integrato in alcune delle ottiche più recenti, permettendo di ottenere ottimi risultati nelle riprese a mano libera.

In soggettiva sugli sci con Riedel RIEDEL RICAM è il nome scelto per gli occhiali-telecamera che forniscono il punto di vista diretto dell'atleta impegnato nello Campionato Mondiale di sci alpino.

Al Campionato del Mondo di Sci Alpino a Schladming, l'host broadcaster ORF di nuovo alla linea di partenza e con un ruolo fondamentale. Questa e per la prima volta, la trasmissione in diretta si arricchisce delle immagini riprese da una nuova telecamera che illustra il punto di vista dello sciatore. La soluzione è basata su una telecamera e un collegamento wireless sviluppato da Riedel Communications, fornitore di riferimento in area video, audio e soluzioni di comunicazione, in collaborazione con la Federazione Internazionale Sci FIS e l'emit-

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tente pubblica austriaca ORF. Al Campionato del Mondo di Sci Alpino a Schladming, l'host broadcaster ORF ancora una volta gioca un ruolo fondamentale nello sci alpino: per la prima volta la trasmissione in diretta veicola le immagini della fotocamera che riprende il punto di vista diretto dello sciatore impegnato nella gara. La soluzione è basata su una telecamera leggera per riprese sportive e il relativo collegamento wireless sviluppato da Riedel Communications, ben noto fornitore AV e di soluzioni di comunicazione. Il tutto è stato organizzato in collaborazione con la

Federazione Internazionale Sci FIS e l'emittente pubblica austriaca ORF. A causa delle dimensioni, il peso, e non da ultimo per rispettare i requisiti di sicurezza dello sci, fino a oggi non era stato possibile effettuare riprese dal punto di vista degli atleti. Riedel Communications - anche responsabile per la trasmissione wireless di segnali video dal vivo al salto dal trampolino Felix Baumgartner - ha messo a punto un nuovo tipo di macchina per riprese in questa applicazione. Il sistema brevettato è la telecamera wireless RiCam, soluzione completamente integrata nel cinturino degli occhiali, che permette spettacolari immagini in diretta dal punto di vista dei gareggianti. Lo sviluppo della fotocamera ha richiesto circa un anno e mezzo. Questa soluzione RiCam è composta da una telecamera, un trasmettitore, una batteria e una cinghia e tutto assieme pesa solo 64 grammi ed è incorporata aerodinamicamente nel cinturino delle maschere da sci. Delle speciali “ ali” in fibra di carbonio proteggono i componenti dalle porte dello slalom. La Riedel ha realizzato lo sviluppo cooperando strettamente con la Federazione Internazionale di Sci FIS, la Federazione sci 31 austriaca ÖSV, i direttori di gara Günter Hujara e Atle Skå rdal e con diversi produttori di occhiali e caschi da sci. "Il nostro obiettivo è sempre quello di fornire ai clienti un vantaggio competitivo", afferma Thomas Riedel, fondatore e CEO di Riedel Communications. "La spettacolarità delle immagini è la chiave per raggiungere posizioni da prime time. Siamo lieti di avere contribuito a rendere lo sci alpino -grazie alla RiCam un'esperienza visiva ancora più spettacolare." Alla Coppa del Mondo a Schladming la ORF utilizza la nuova fotocamera nelle discipline di slalom gigante, slalom e combinata.


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