Mostrami 6 - l'arte contemporanea a sostegno della donna - CATALOGO

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6^ MOSTRAEVENTO MILANO, 10-12 MAGGIO 2013


Mostrami è un progetto artistico culturale che promuove la giovane arte contemporanea (pittura, scultura, fotografia, streetart, videoart) come strumento di responsabilizzazione sociale. Mostami oggi conta oltre 500 iscritti e piÚ di 23.000 membri nella propria community. Alla 6a MostraEvento di Milano parteciperanno 15 giovani artisti invitati dalla nostra Commissione Tecnica. Tutte le informazioni su: mostra-mi.it

MostraMiArt

MostraMi


La 6° MostraEvento di Mostrami a Milano è un progetto artistico culturale interamente dedicato alla alla figura femminile e alla necessità di riconoscere alla donna il giusto valore. L’Italia versa in una crisi economica grave che probabilmente ha radici profonde in problematiche sociali e culturali che travalicano i confini del nostro Paese investendo tutto il sistema. Il mondo intero ha bisogno di riflettere e di mettersi seriamente in discussione e per far ciò avrà sempre più bisogno delle donne. Solo le donne con la loro poliedricità, sensibilità, volontà, perseveranza saranno in grado ancora una volta di chiudere un ciclo e di aprirne un altro. In qualunque contesto sociale - nella politica, nella cultura, in azienda, nella famiglia – le donne sono state e saranno agenti di crescita e sviluppo. Ancora una volta, le donne - con nuove forze, passioni ed energie - saranno in grado di guidare lo sviluppo ed essere distruttrici prima per essere rigeneratrici in un secondo momento, per rompere vecchie ricorrenze originando nuovi equilibri e trovando nuove risorse. Il messaggio che vogliamo lanciare è che l’universo femminile va valorizzato e in quanto unico, va difeso e protetto. Sandro Aglialoro

Questa 6° edizione di Milano è composta da due fasi distinte e complementari: Venerdi 10 Maggio prende il via il laboratorio artistico “Mostrami Factory” in cui gli artisti si confronteranno sul ruolo e sullo stato delle donne oggi in Italia e ideeranno opere e performance collettive sul tema. La MostraEvento aperta al pubblico - presso il CAM Falcone e Borsellino di Corso Garibaldi, 27 a Milano si terrà l’esposizione dei progetti personali dei giovani talenti artisti invitati dalla nostra Commissione Tecnica nonché la realizzazione delle performance live e delle opere collettive.


Valentina Ceci

Marica Minotti

Irene Lucia Vanelli

Giorgia Moretti

Cristina Marasini

Alessandra Pivato

Rosita Uricchio

Marco Mondani

Ilaria Bochicchio

Davide Dadenes

Alessandro D’Aquila


Alessandra Pivato Milano, 10 luglio 1981

Campo artistico

Pittura

Formazione Diploma accademico in Arti Visive (NABA), Master in Illustrazione Editoriale Su di me e sui miei progetti “Quando si scrive delle donne, bisogna intingere la penna nell’arcobaleno”. Questa frase di D. Diderot ha ispirato il mio progetto in cui la contrapposizione tra bianco/nero e l’utilizzo del colore assumono un valore esplicativo. Il bianco/nero indica il contesto in cui si muove il mondo femminile, costretto e limitato da un modello di vita che da secoli gli è stato cucito addosso e che tenta di soffocare le infinite aspirazioni e i talenti che ogni donna possiede. E’ proprio col colore che ho pensato di rappresentare queste risorse nascoste, che solo in troppo pochi esempi abbiamo visto manifestarsi e realizzarsi concretamente, ma che purtroppo in una grandissima parte della popolazione mondiale abbiamo visto soffocare e inaridire sotto il peso di tradizioni distorte. Sulla valorizzazione della donna Mai come adesso si assiste ad un impegno femminile nel campo della politica, del sociale, dell’economia… I presupposti ci sono tutti, ma è fondamentale rendere fattibile questo impegno, supportando la donna nelle molteplici funzioni che è chiamata a svolgere, per poter vivere in un mondo “a colori”. Tecnica utilizzata per il mio progetto tela

Tecnica mista su


Alessandro D’Aquila Atri (TE), 30 ottobre 1989

Campo artistico Formazione

Grafica

Laurea in Economia e Commercio

Su di me e sui miei progetti L’obiettivo di “Donne Invisibili” è quello di focalizzare l’attenzione dell’osservatore, catturato inizialmente dai colori, sui valori principali delle donne, scritti però con il linguaggio tipico dei non vedenti: il braille. In questo modo essi, pur essendo visibli, risultano incomprensibili e indecifrabili. Fermarsi all’apparenza rende ciechi. Sulla valorizzazione della donna colui che va oltre l’apparenza.

Il vero osservatore è

Tecnica utilizzata per il mio progetto

Grafica digitale


Cristina Marasini Brescia, 3 gennaio 1989

Campo artistico Formazione grafia

Fotografia Diploma Liceo artistico, Laurea in Foto-

Su di me e sui miei progetti Ho voluto descrivere la donna nel suo ambiente naturale, nella sua vita quotidiana, senza troppi addobbi o superficialità, ma solo la sua forma che la contraddistingue: tutto questo attraverso dei monitor anonimi, pronti solo per riprendere, in silenzio,quello che sta accadendo. Sulla valorizzazione della donna Non ci sono molte parole per valorizzare la donna, perché è un essere composto da elementi significativi che elogiano l’amore per la natura e per la bellezza: E’ un’insieme di stati d’animo sensibili e unici. Noi donne sentiamo rumori e odori diversi, percepiamo sensazioni e le tramandiamo in ogni luogo e in ogni tempo. Tecnica utilizzata per il mio progetto

Fotografia


Davide Dadenes Milano, 17 settembre 1981

Campo artistico Formazione

Pittura

Pittore autodidatta

Su di me e sui miei progetti Il progetto vorrebbe portare l’osservatore ad esaminare la violenza sulla donne da un punto di vista più subdolo ed angosciante rappresentando alcune delle violenze più comuni perpetrate ai danni delle donne dipinte in maniera assasi cruda con toni scuri che ricordano il buio delle vie delle metropoli e colatura rosse che simboleggiano il sangue delle ferite fisiche e morali. Sulla valorizzazione della donna

...

Tecnica utilizzata per il mio progetto Colori acrilici, siliconi, sabbie e bitumi, cercando di corrodere il colore al fine di rendere l’idea dell’effetto rovinato/ferito come l’animo di una donna che ha subito violenza


Giorgia Moretti Cesena, 18 giugno 1980

Campo artistico Formazione

Fotografia

Accademia di Belle Arti di Bologna

Su di me e sui miei progetti Il tuffo sincronizzato femminile è uno sport che mi ha sempre affascinato, perciò ho deciso di trarne ispirazione, rappresentando delle figure esili librarsi nell’aria. Ho giocato sulle trasparenze di un materiale quale la plastica per ottenere il senso di leggerezza del tuffo. Sulla valorizzazione della donna Il tuffo è donna perché ne valorizza i pregi: la bellezza e la grazia istintive che si trasformano in un gesto naturale. Tecnica utilizzata per il mio progetto

Olio su plastica


Ilaria Bochicchio Battipaglia (SA), 3 maggio 1988

Campo artistico Formazione

Pittura

IED

Su di me e sui miei progetti Ho rappresentato cinque donne straordinarie nell’atto di fumare, il fumo di una donna può raccontare tanto... Attraverso il fumo di queste donne, dalle sfaccettate personalità e dai temperamenti incandescenti, esce tutta la loro essenza. Le loro bocche socchiuse fanno simbolicamente uscire il fumo che rappresenta la loro anima e il loro elegante caos interiore elemento che caratterizza grandi artisti,poeti, geni..donne icone con percorsi di vita diversi che hanno saputo valorizzare quanto di più bello esiste in una donna. Sulla valorizzazione della donna grado di valorizzare sé stessa.

La donna è l’unica in

Tecnica utilizzata per il mio progetto

Tecnica mista


Irene Lucia Vanelli Novara, 6 gennaio 1982

Campo artistico

Scultura

Formazione Diploma di maturità classica, Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia, Scuola di Specialità in Psichiatria Su di me e sui miei progetti Autoditatta, medico psichiatra per vocazione, artista per necessità espressiva. Sulla valorizzazione della donna La figura della donna è manifestazione di sinuosa armonia e forza flessibile: in grado di piegarsi, senza rompersi, così da sostenere con delicata fermezza ogni peso che le grava addosso. Perno, fulcro, focolaio della famiglia. Forza generatrice e vitale, sempre più confinata e sminuita nel corso dei secoli, fino ad arrivare ai giorni attuali dove, gradino dopo gradino, la donna faticosamente sta riguadagnando il proprio onore e il dovuto rispetto dimostrando la propria forza e intelligenza. Tecnica utilizzata per il mio progetto mista

Scultura tecnica


Marco Mondani Novara, 3 dicembre 1978

Campo artistico ni, videoarte Formazione di moda

Scultura, installazio-

Liceo artistico, Scuola di grafica, Stilismo

Su di me e sui miei progetti Betrayed (tradita) è una metafora della condizione della donna, il cui disagio - anche quand’essa trova il coraggio di comunicarlo - viene spesso ignorato, nascosto o manipolato rendendo necessario uno sforzo da parte nostra per sentire, in una frase sottovoce, un grido di aiuto. Sulla valorizzazione della donna È difficile valorizzare qualcosa che non si comprende, credo che l’uomo dovrebbe fare innanzitutto uno sforzo per cercare di capire le donne. La discriminazione sessuale, insieme al razzismo, è probabilmente il maggiore indice di stupidità e ignoranza della società moderna. La donna non ha bisogno di essere valorizzata, si valorizza da sè. Basterebbe non ostacolarla. Tecnica utilizzata per il mio progetto

Video


Marica Minotti Frosinone, 31 dicembre 1983

Campo artistico

Fotografia e moda

Formazione Diploma Liceo Artistico, Laurea in Disegno Industriale (Arredamento Interni e Allestimento), Laurea Specialistica in moda, Corso di fotografia di Moda, Photoshop, Illustrator Su di me e sui miei progetti Tutto il lavoro si basa sulla geometria e sulla simmetria. Per vocazione e per necessitĂ , un omaggio alla bellezza femminile comune inevitabilmente unica. Ritratti di donne comuni con stili e grazie opposte fra loro. Una raccolta di scatti etereogeni di molteplici avvenenze. Un omaggio al fascino femminile creato attraverso ritratti di donne comuni, che davanti l’obiettivo dischiudono la loro anima al mondo. Sulla valorizzazione della donna Il ruolo della donna è da troppo tempo focalizzato solo sulla sua esterioritĂ , sul suo corpo come oggetto. Oggetto e possesso di un uomo, della tv, dei canoni estetici senza i quali una donna sembra non esistere. Con il mio lavoro cerco di dare un nuovo valore alla bellezza femminile per mostrare come bellezza e anima possono coesistere in perfetto equilibrio. Tecnica utilizzata per i progetti

Scultura tecnica mista


Rosita Uricchio Tricarico (MT), 20 agosto 1989

Campo artistico Formazione Urbino

Pittura Accademia di Belle Arti di Milano, ISIA

Su di me e sui miei progetti Un atteggiamento sbagliato, quello dell’omertà che costringe la donna all’annientamento della propria persona. Un atteggiamento che deriva dalla paura o forse dall’amore, ma che porta alle stesse estreme conseguenze, alla morte psicologica ma anche fisica. Leggendo le storie contenute nel libro “Ferite a morte” scritto per l’omonimo spettacolo da Serena Dandini, si arriva presto alla conclusione che il femminicidio non è un fenomeno che tocca solamente i paesi meno sviluppati, non è un argomento storico del passato. Ma riguarda il mondo nella sua totalità, il mondo attuale. Le vittime hanno solo una “colpa” comune , essere donne. Il progetto che ho presentato per la sesta edizione di Mostra-mi è ispirato soprattutto ai raccconti contenuti nel libro. Sulla valorizzazione della donna Un atteggiamento sbagliato, quello dell’omertà che costringe la donna all’annientamento della propria persona. Un atteggiamento che deriva dalla paura o forse dall’amore, ma che porta alle stesse estreme conseguenze, alla morte psicologica ma anche fisica. Tecnica utilizzata per il mio progetto

Pittura digitale


Valentina Ceci Milano, 26 settembre 1985

Campo artistico Formazione

Pittura

Accademia di Belle Arti di Brera

Su di me e sui miei progetti Il soggetto che da sempre prediligo, in ambito figurativo, è la poetica legata al ritratto femminile. Amo cercare vecchie foto dimenticate in un cassetto, e attraverso la mia tecnica, nel ritrarle dare loro un nuovo e più intenso valore per guadagnarsi un posto nel ricordo delle persone che le osservano. Sulla valorizzazione della donna Così l’immagine della donna, scevra da preconcetti e facili stereotipi, ma rappresentata in tutta la sua forza e semplicità, diventa “immagine grandiosa” pronta a farsi posto nella coscienza collettiva, nel bagaglio di ricordi ed emozioni che dominano l’animo umano. Tecnica utilizzata per il mio progetto Penna biro nera tipo Bic su carta o su Cartone Schoellers


Anna Agliardi Romano di Lombardia (BG), 6 marzo 1989 Mostrami Factory Campo artistico

Fotografia

Formazione Corso di formazione per fotografo di scena presso L’Accademia Teatro alla Scala di Milano Su di me e sui miei progetti Spesso si tende ad affidare alla fotografia il compito di riproduzione fedele del reale ma non è così: la fotografia è finzione, è un disegno di luce, quello che noi vediamo è la realtà che il fotografo vuole farci vedere. Sulla valorizzazione della donna “La bellezza di una donna non si trova nel suo aspetto fisico, ma la vera bellezza di una donna è riflessa nella propria anima.” (cit. Audrey Hepburn)

Marco Greppi Cremona, 7 agosto 1986 Mostrami Factory Campo artistico

Design

Formazione Maturità Artistica presso Liceo Artistico statale B. Munari di Cremona Su di me e sui miei progetti Mi definisco un decorative designer, la cui aspirazione è quella di realizzare illustrazioni e pattern che possano trovare spazio su articoli d’arredo e oggetti di uso quotidiano. Sulla valorizzazione della donna I miei lavori sono facilmente riferibili ad una dimensione femminile: linee morbide, forme sferiche, colori vivaci ed una poetica delicata e giocosa… tutto al fine di valorizzare le mille caratteristiche delle donne.


Simona Di Muro Sesto San Giovanni (MI), 10 ottobre 1986 Mostrami Factory Campo artistico Formazione tistica

Pittura

Laurea in Pittura, Laurea Terapeutica Ar-

Su di me e sui miei progetti Creatività, sperimentazione e cambiamento sono le chiavi per capire il mio lavoro, amo l’essenza dell’arte in tutte le sue forme, spaziando dalla pittura, alla fotografia, alla performance e alla danza. E continuo a cercare nuovi modi di esprimermi... Ultimamente sto sperimentando una pittura fenomenologica, dove mi lascio trasportare dalla materia e dal colore. Uso il mio corpo per lasciare la traccia del movimento sulla tela. La passione e la ricerca è ciò che caratterizza sempre il mio lavoro. Sulla valorizzazione della donna In una società sviluppata come la nostra, io credo che la donna oltre a sentirsi insicura sul suo ruolo, sia ancora molto legata a livello inconscio alla superiorità e alla dipendenza dall’uomo. Credo sia necessario attraverso un lavoro su noi stessi, riuscire a dare un grande valore al “femminile”, saperlo sviluppare sia dentro la donna stessa, che arriva anche a mascherarlo in una forte corteccia arrogante, sia dentro l’uomo, che spesso nega questo suo lato. La mia esistenza è un continuo movimento degli opposti dentro di me. La ricerca dell’equilibrio potrebbe essere un buon presupposto per cominciare a interrogarsi.

Matteo De Martin Pinter Milano, 27 agosto 1987 Mostrami Factory Campo artistico Formazione

Pittura

Accademia di Belle Arti di Brera

Su di me e sui miei progetti Da sempre affascinato dal mondo delle immagini in generale il primo approccio è nato quasi per caso, volento portare tanto colore ad una Milano a volte un pò troppo grigia. Da li parte il colpo di fulmine con gli spray, prima sugli Hall of Fame, poi sulle tele, poi con le mostre e le commissioni. Sulla valorizzazione della donna Il ruolo della donna nella società odierna è fondamentale, tuttavia a volte non è abbastanza evidente e ci si dimentica del valore che le donne hanno, sia nella società, sia nei rapporti personali o lavorativi.


Grazie a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questa nuova edizione di Mostrami. Un ringraziamento speciale: - a Eloisa Travaglini, a Federica Ortalli e a Claudio Cappelletti: vere “colonne� di questa edizione

- ai membri della Commissione Tecnica: Alessia Glaviano, Arianna Beretta, Marzia Lodi, Nir Lagziel, Roberto Gerosa e Sandro Iovine - ad Arcidonna, al CIRGIS e ad Hub Milano e a tutte le associazioni partner: Angolo Donne, Buone Notizie, Donne Magazine, Ferma il Femminicidio, Genere Femminile, La Convivia, Music Priority, MonKey Stories, Women in art - a tutti i ragazzi di Pubblicarrello.com - a Massimiliano Way ed al suo team - ai colleghi e amici di M.O.STRA - Elisa, Emanuele, Irene, Allegra, Eleonora, Leandro, Dario e a tutti coloro che hanno reso fattibile questa nuova avventura. Grazie!


Con il patrocinio di:

Social Partner:

Sponsor:

C.I.R.G.I.S.

Progetto Grafico: Claudio Cappelletti

Con il patrocinio e il contributo di:


www.mostra-mi.it


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