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ANNO II NUMERO 06 - EDIZIONI WEBLUNA S.R.L.
Round Finale di Mugello
SPORTMENTE
La rubrica dedicata all’allenamento mentale
GUINTOLI THE WINNER !!
Sommario 9:45 AM
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MotoGp Valencia
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Moto 2 Valencia
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Numero Registrazione ANNO II NUMERO 06 Iscritto al N. 01\2013 del Tribunale di Busto Arsizio
Moto 3 Valencia
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Editrice Webluna S.r.l. Via Varese 13 -12050- Marnate Varese
SBK Qatar
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Direttore Responsabile Marco Basetti
Coppa Italia
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Master Cup
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SUPERPOLE! 70 Sportemente 87
Stampa Lito Immagine s.r.l. Via Maseris 5 33030 Rive D’Arcano (UD) Fotografia Oliver Fotoagenzia, Lisa Tramontina, Juri Sperolini, Foto Fini Hanno Collaborato Sara Guglielmi, Roberto Montagnin, Giorgio Murari, Andrea Pozzobon, Anita Tirelli Responsabile Marketing Renzo Mazzoli + 39 335 7907986 Marketing e Pubblicità Mazzoli Garage s.r.l. info@moto-magazine.it Tel. + 39 345 4539156 Grafica Alessandra Mazzoli grafica@moto-magazine.it
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MotoGp Valencia Le Pagelle
UN 2014 RICCO DI EMOZIONI : ROSSI SEMPRE PIù CONTRETO, UN LORENZO ALLA DERIVA, PEDROSA CHE NON RIESCE A BRILLARE MENTRE MARQUEZ SI RICONFERMA UNA SUPERSTAR Con l’ultima prova della stagione, Marquez chiude con una promozione a pieni voti; ancora una volta lucido nella strategia di attacco ai rivali, dopo i primi dieci giri di gara rompe gli indugi e si allontana in solitaria verso la tredicesima vittoria stagionale. Qualche caduta di troppo nella seconda parte del campionato, potrebbe abbassare la sua media dei voti, ma non si può certo non tener conto di tutti i record riscritti dal 21enne Campione del Mondo. Ad essere bocciato è invece il suo compagno di squadra Pedrosa, che si applica certo, ma non concretizza; il confronto con Stoner prima e con Marquez ora lo sta consumando. Ad incorniciare una stagione di rilievo con ben 13 podi, 2 successi, fino alla pole proprio sulla pista spagnola, è Rossi; una ritrovata competitività ai massimi livelli che, dopo aver battuto il compagno di team, potrebbe sfruttare ancora meglio nel 2015. Promosso eccome! Lorenzo, invece, non può che essere rimandato per le gravi insufficienze collezionate a inizio stagione; il maiorchino si è impegnato seriamente solo nel secondo quadrimestre, ed ha altresì concluso con un totale disastro nell’ultima prova stagionale. Ottimo sul passo in tutto il week end, è andato nel pallone alle prima gocce di pioggia; ha cambiato moto al 20° giro, salvo poi accorgersi dell’errore e abbandonare, visto che navigava sul fondo dello schieramento con la pista appena umida. L’ultimo giudizio è sulla Ducati, in ascesa durante l’arco della stagione con un 4° e 5° posto di Dovizioso e Crutchlow di grande speranza. La casa Bolognese è promossa per la crescita compiuta grazie alle cure dell’ ing. Dall’Igna, rimandando al 2015 la speranza di una ritrovata competitività. di Andrea Pozzobon
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Moto 2 Valencia
“ No, non ho sbagliato una marcia... La moto ha pattinato molto durante tutta la gara e questo mi ha portato ha fare molti più metri di quelli che avrei dovuto. Alla fine, quando ho visto la bandiera a scacchi, ho accelerato ma mi è mancato il motore. Il risultato non è quello che mi aspettavo ma sono molto contento per il risultato ottenuto e il Mondiale. Voglio fare le mie congratulazioni ad Alex per il suo titolo in Moto3!”
TITO RABAT “ Non ho capito quello che è successo alla moto di Tito quando, all’uscita dell’ultima curva, ha cominciato a rallentare... Ovviamente ho approfitato del regalo che mi stava facendo. In ogni caso era lui il più veloce, perchè ogni volta che lo passavo lui mi ripassava immediatamente. In ogni caso quello di oggi è un buon risultato che riflette i migliormaneti che abbiamo fatto in questo finale di campionato.”
TOMAS Lüthi
Luthi vincitore a Valencia Sembrava una vittoria certa, invece a pochi metri dal traguardo Tito Rabat ha perso la possibilità di festeggiare con un successo il titolo mondiale conquistato già nel GP di Malesia. Uscendo dall’ultima curva, con un discreto margine su Thomas Luthi, la moto di Rabat si è impennata in un cambio marcia, ha perso parecchia velocità e Luthi l’ha beffato per 0”133. Per lo svizzero è il secondo successo stagionale, per lo spagnolo il 14° podio, ottavo consecutivo di questo 2014 davvero straordinario per lui. Al terzo posto il francese Johann Zarco in una gara che ha perso subito due dei principali antagonisti: Maverick Vinales, che da lunedì successivo al Gp Valenciano è ufficialmente
pilota Suzuki MotoGP, ha effettuato un sorpasso a dir poco azzardato, centrando in pieno l’incolpevole Mika Kallio: i due, in lotta per la seconda posizione in campionato, sono finiti entrambi a terra e Kallio, se non altro, ha conservato il vantaggio in classifica generale. A terra, purtroppo, anche il nostro Franco Morbidelli; scattato per la prima volta dalla prima fila, Franco ha chiuso male una stagione comunque molto positiva, nella quale ha dimostrato il suo valore ed una crescita costante. L’augurio è di averlo nel 2015 tra i protagonisti della Moto2. Unico italiano a punti Lorenzo Baldassarri, decimo. di Andrea Pozzobon 5
Moto 3 Valencia
Miller vince la gara ma il titolo è di Marquez Non bastassero i record che Marc Marquez continua a frantumare, in aiuto gli arriva pure il fratellino. E’ grazie al titolo conquistato dal più giovane della famiglia, che per la prima volta nella storia due fratelli sono iridati nel mondiale di motociclismo. Alex si laurea campione del mondo delle piccole nella combattutissima gara di Valencia dove, in 24 giri, è successo di tutto, con un alternarsi incredibile di sorpassi, contatti, in un continuo mutamento della situazione: in un giro era Miller a essere potenzialmente campione, in quello successivo era Marquez. Si è andati avanti così fino al 20° passaggio, quando in un incrocio di traiettorie Miller e Marquez si sono toccati un paio di volte, retrocedendo rispettivamente in sesta e ottava posizione, mentre Isaac Vinales, al comando prendeva un buon margine. A quel punto, i due pretendenti il titolo hanno smesso di correre l’uno su riferimento dell’altro, si sono riportati entrambi nelle prime posizioni andando a chiudere entrambi sul podio; l’australiano ha conquistato il successo, perdendo però il titolo per soli due punti in favore dello spagnolo, terzo al traguardo. In seconda posizione ha chiuso Vinales. Buona prova anche per Nicolò Antonelli, migliore degli italiani e settimo al traguardo, dopo essere scattato dalla pole position. Undicesimo Enea Bastianini, 14° Romano Fenati, 16° Pecco Bagnaia, 18° Andrea Migno, 21° Alessandro Tonucci, 26° Matteo Ferrari, 27° Andrea Locatelli. di Andrea Pozzobon 7
SBK Qatar
Sylavin Guintoli è il Campione del Mondo SBK 2014
Nel numero I del 2014 avevamo dato a Giuntoli “un’ultima chance” e il francese ha colto il guanto della sfida ed ha vinto il Mondiale. Una vittoria che sembrava impossibile nella prima parte della stagione, dominata da Sykes ma nelle ultime gare l’Aprilia ha tirato fuori il classico “coniglio dal cilindro” conquistando ben 11 vittorie (5 di Guintoli e 6 di Melandri) e Guintoli ha sfruttato il potenziale della sua moto per piegare gli avversari. All’ultima gara Guintoli era sbarcato in Qatar con 12 punti da recuperare sul numero uno Tom Sykes, impresa tutt’altro che scontata contro il britannico vincitore di 8 corse e imprendibile nella prima metà di stagione. Il francese non aveva mai fatto doppietta (adesso sono 9 vittorie in 129 presenze SBK), ma ha disputato la gara della vita nell’appuntamento
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più importante. Guintoli ha sfruttato nel modo migliore lo stratosferico potenziale Aprilia, imprendibile in rettilineo fin dalle prove di venerdì. Al via della gara più tesa dell’anno, Sykes è partito alla grande, marcato da Rea e Giugliano. Guintoli si accoda, seguito da Elias e Melandri. Baz, che sulla griglia aveva dichiarato: “Parto per vincere”, è finito subito nella via di fuga, dopo un contatto con Haslam. Rea rompe gli indugi e, in staccata, infila Sykes, prendendosi così anche la testa della corsa. Tom resta dunque in bagarre con Giugliano.
Ma Davide deve farsi da parte, lasciando strada all’arrembante Guintoli, che non ha nessuna intenzione di perdere terreno dalla ZX-10R. Il francese poi si infila tra Rea e Sykes. Tira fortissimo Guintoli, che si scopre aggressivo e più veloce di tutti, proprio nel giorno in cui il trionfo più importante della sua carriera è a portata di mano. Alle sue spalle, Rea bracca Sykes che soffre palesemente, viene passato da Rea nel cambio di direzione. La gara finisce con Guintoli, che va a tagliare il traguardo mentre Rea arriva in 2° posizione
e ccprecede il futuro compagno di box, Sykes. Tom è quindi terzo, battuto con onore. E’ quindi un trionfo tutto targato Aprilia, che firma il titolo piloti e anche quello costruttori. Applaude Melandri, ai margini del podio, al 4° posto in questa gara e nel mondiale, preceduto per 1 punto da Rea. Marco saluta così le derivate di serie, lasciando il numero 1 a Guintoli, che alla fine è stato il migliore.
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SSP 600 Qatar VAN DE MARK SBANCA ANCHE A LOSAIL Il neo Campione del Mondo della supersport, l’olandese Michael Van der Mark ha chiuso in grande stile la sua magnifica stagione 2014 andando a conquistare la vittoria anche nell’ultima gara dell’anno, il round del Qatar, primo evento del Mondiale WSS svoltosi con luce artificiale. Van der Mark, che aveva già fatto suo il titolo e il terzultimo appuntamento di Jerez de la Frontera, ha comandato la gara dall’inizio alla fine, chiudendo con tre secondi e mezzo di vantaggio sul tailandese Ratthapark Wilairot (Core PTR Honda), al suo primo podio in questa classe. Il francese Jules Cluzel (MV Agusta Reparto Corse), pole man delle qualifiche di ieri, si è aggiudicato l’ultimo gradino del podio in volata sul connazionale e wildcard Lucas Mahias (DMC-Panavto Yamaha), sicuramente la sorpresa più grossa di questa ultima parte di stagione, e sul compagno di colori di quest’ultimo, il britannico Kev Coghlan, pilota full-time del team russo. Grazie al terzo posto di oggi, Cluzel si è anche aggiudicato il titolo di vice Campione del Mondo della categoria, di cui si era già fregiato nel 2012. Sesto posto per Roberto Rolfo (Team Go Eleven Kawasaki), migliore dei piloti italiani, che ha regolato allo sprint il connazionale Lorenzo Zanetti (Pata Honda World Supersport) con a seguire la coppia di Kawasaki San Carlo Puccetti Racing, con Kenan Sofuoglu davanti a Roberto Tamburini, e con Massimo Roccoli (MV Agusta Reparto Corse) che ha chiuso la Top 10 di giornata. Ultimi punti della stagione anche per Raffaele De Rosa (Honda Team Lorini) e Christian Gamarino (Kawasaki GO Eleven), mentre è andata male alla wild card di lusso Marco Faccani (Kawasaki San Carlo Puccetti Racing), neo-campione europeo STK600 Marco Faccani, appiedato da un problema tecnico all’ultimo giro.
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SStock 600 Magny-Cours
Anche se il Campionato si era deciso nella precedente gara di Jerez con l’incoronazione di Marco Faccani, l’ultima gara della stagione della FIM Cup Superstock 600 edizione 2014 ha riservato come al solito grande battaglia e manovre al limite, e alla fine è il risultato è stato assolutamente sorprendente: a vincere è stato infatti il 18enne turco Toprak Razgatioglu (Bike Service Racing Team Kawasaki), ‘protetto’ del tre volte iridato WSS e connazionale Kenan Sofuoglu, trionfatore a sorpresa alla sua prima gara assoluta in questo campionato. La corsa si è corsa sulla distanza di soli 8 giri (invece dei 13 previsti) a causa di un incidente al primo giro che ha coinvolto ben nove piloti, eve-
nienza che ha imposto alla Direzione Gara di esporre la bandiera rossa. Nella ‘seconda’ gara, la battaglia per il primo posto si è scatenata sin dalle primissime battute, con la wild-card Razgatioglu che ha risolto il ‘contenzioso’ con un clamoroso sorpasso all’esterno all’ultimo giro, un capolavoro che alla fine gli è valso la sua incredibile vittoria al debutto in STK600. Secondo gradino del podio per un’altra wild-card, il ‘locale’ Anthony Dumont (SLMoteur Yamaha), mentre al terzo posto ha chiuso il finlandese Niki Tuuli (Kallio Racing Team Yamaha), che ha così suggellato il suo quarto posto in Campionato. Sfortunata caduta a due giri dal termine per il neo-Campione Marco Faccani.
SStock 1000 Magny-Cours
Incredibile finale di gara e di campionato a Magny-Cours per l’edizione 2014 della FIM Cup Superstock 1000: con una clamorosa e sfortunatissima caduta all’ultimo giro di una corsa comandata in lungo e in largo dopo la pole position di ieri 8 con un vantaggio incolmabile per gli inseguitori, Lorenzo Savadori ha buttato alle ortiche la vittoria della corsa ed il titolo di categoria, onori raccolti rispettivamente dal francese Matthieu Lussiana (Kawasaki Team GARNIER by ASPI) e dall’argentino Leandro ‘Tati’ Mercado (Barni Racing Team), che dopo la partenza dalle retrovie era risalito fino al quinto posto ma era comunque ampiamente ‘tagliato
fuori’ per quanto riguarda lo corona della STK1000. Alla fine, con il 4° posto e Savadori che chiudeva 6° dopo essersi rialzato, il sudamericano era invece campione con 8 punti di vantaggio. Per Mercado, classe ‘92, si tratta del primo titolo in carriera, giunto in una stagione in cui ha collezionato 2 vittorie, altri 2 podi e 2 pole positions. Mercado è inoltre il secondo pilota ‘non-europeo’ ad aggiudicarsi il titolo continentale della STK1000, risultato raggiunto prima di lui solo dall’australiano Brendan Roberts nel 2008 con Ducati. 13
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Protagonisti Classifiche Circuiti
Mugello
Classifiche Campionato Classifiche Superbike 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22
ta m. Nu Pilo 12 15 74 53 45
24 6 43 3 77 54 10 18 57 22 72 20 5 111 71 19 26
GOI Ivan BAIOCCO Matteo CALIA Kevin POLITA Alessandro VIZZIELLO Gianluca CONFORTI Luca SCHIAVONI Denny PEROTTI Fabrizio CORRADI Alessio MUZIO Marco POGGIALI Manuel MAURI Lorenzo CLEMENTI Ivan DIONISI Ilario GABRIELLI Matteo BRIGNOLA Norino CIACCI Francesco VELINI Alessio BAGGI Giovanni BERGMAN Christoffer GIBALDI Rosario PASINI Enrico
z. Na
20 25 9 16 4 11 13 8 7 1 10 5
3
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25 16 25 13 20 16 8 10 10 6 11 3 20 7 7 2 11 13 2 3 8 9 9 5 4 5 6
6 1
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20 25 13 1 10 5 16 7 6 11 9 4 8 3
25 25 10 11 16 20 8 20 20 5 9 25 13 16 5 7 4 13 10 3 8 13 9 7 6 11 10 4 4 11 1 9
6 3 2 1
5
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8 6 3
Classifiche SuperSport 16 25 16 182 25 20 20 167 20 11 6 116 13 7 113 11 16 11 99 10 8 1 90 7 5 67 2 66 6 3 61 9 8 52 8 50 7 9 2 48 10 4 42 3 37 3 4 9 37 4 5 23 20 6 12 8 6 4 1
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1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19
44 ARBOLINO Tony 29 SPINELLI Nicholas 13 RAMUS VIETTI Celestino 111 ZANNONI Kevin 35 TRIGLIA Alex 85 SABATUCCI Kevin 10 PASQUALOTTO Luca 19 BERNARDI Luca 30 SINTONI Edoardo 49 CARUSI Marco 9 PORETTA Daniele 94 BENFANTE Giorgio 15 BASTIANELLI Manuel 113 OMAR SPENCER Filippo 115 VARGAS Salvatore 172 SERINALDI Simone 24 TACCINI Leonardo 41 CHAL BACCI Matteo 27 ROSSI Riccardo
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13
81 NEPA Stefano 14 IERACI Bruno 71 FOGGIA Dennis 73 CRETARO Jacopo 110 MARCON Tommaso 22 FERRANTE Stefano 11 TONASSI Emanuele 67 NEGRONI Edoardo 7 FABBRI Alex 23 GARGANO Manolo 18 FACCO Jacopo 181 VIU COTOLI Alex 8 SETTIMO Nicola
z. Na
125 2T
16 9 13 20 10 25 11 7 8 5 4 6 2
25 25 25 16 10 13 13 25 20 16 20 16 16 13 9 11 20 20 9 11 10 10 13 9 9 8 11 7 8 6 8 8 5 7 7 10 6 11 3
3
4
16 25 20 10 9 13 8 11
16 20 25 13 11 9 7 10 8 6
25 10 20 20 25 13 20 25 16 16 16 13 6 6 11 4 13 10 7 7 9 11 7 10 6 8 5 8 9 9 11 8 5 5 4
25 20 13 16 8 9
7 4 3
4 6 5
20 25 20 25 25 16 16 16 11 11 13 10 9 13 8 13 10 8 9 11 20
10 25 16 13 11
16 20 25 13 11 9
7
25 10 13 11 9 16
10 8 11 20 6 7 2 1
5
250 4T
20 25 20 25 25 16 8 13 8 9 16 10 9 10 8 16 11 13 10 7 11 9 11 7 13 20
64 55 1 96 125 53 74 63 19 28 154 15 198 37 93 18 73 9 127 25 43 31 10 61 14 13 36 7 7 34
CARICASULO Federico ROCCOLI MAssimo CRUCIANI Stefano GIUGOVAZ Diego BALDOLINI Alex MORRENTINO Nicola J. SABATINO Gennaro STIRPE Davide OPPEDISANO Luca LAMBORGHINI Ferruccio LORENZETTI Tommaso COTTINI Gabriele CASSANI Mattia BOSCOSCURO Andrea MERCANDELLI Roberto SANTORO Agostino TATASCIORE Manuel MANTOVANI Andrea BRIGNOLI Luigi MONTI Federico MANFREDI Kevin BOLOGNESI Andrea FORNASARI Simone PUSCEDDU Emanuele SPEDALE Massimiliano SANCHIONI Federico DE LUCA Marco PEREZ Mattia MARIOTTI Giacomo SASSARO Alex
z. Na
25 8 20 16 5 10 1 2 13 4 11 9
3 7 6
20 13 10 16 9 9 13 11 13 11 25 20 8 8 7 10 25 4 20 16 6 11 25 16 8 2 6 5 3 1 10 9
3 7
6
5
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1
3
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1 5
20 20 5 25 25 16 16 25 13 16 13 10 20 11 8 3 9 7 1 13 10 6 8 9 5 7 5 7 11 2 6 4 9 8 10 2 1 3
3 2 4
4 4 2
1
20 20 16 169 25 25 25 167 13 16 20 163 10 111 11 13 7 95 8 91 6 6 10 5 13 81 9 70 16 7 59 7 11 11 46 40 4 4 37 2 33 5 8 33 30 9 8 23 5 1 20 2 19 9 18 15 4 10 14 8 3 1 6 5 4 4 4 3 3 3 1 1
Classifiche Moto3
Classifiche Pre Moto3 ta m. Nu Pilo
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
ta m. Nu Pilo
212 158 140 127 105 94 78 65 62 59 54 48 42 19 11 10 8 7 5
162 120 118 90 78 79 78 9 10 55 70 20 33 20 20 7 7
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26
ta m. Nu Pilo 96 12 48 16 23 43 93 21 36 77 4 25 3 27 31 24 39 61 95 99 75 55 7 44 97 2
PAGLIANI Manuel BEZZECCHI Marco DALLA PORTA Lorenzo MAZZOLA Simone GROPPI Anthony VALTULINI Stefano COLETTI Michael DI GIANNANTONIO Fabio GABELLINI Lorenzo PETRARCA Lorenzo CARAVELLA Andrea SULIS Walter SPIRANELLI Fabio CASADEI Mattia MATTURRO Nicodemo CASTELLI Alessio FEDI Gianluca ROMEO Matteo ALIBERTI Antonio FULIGNI Filippo TORLASCHI Alessandro BIDDLE Avalon ROSSI Riccardo SAVIO Luca MASONI Cecilia MORETTI Riccardo
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13 25 25 25 3 16 25 16 9 16 25 16 20 11 13 20 20 25 20 16 20 7 13 13 4 10 5 20 5 10 5 9 10 6 9 7 11 11 3 8 6 6 6 10 10 8 10 7 11 9 7 16 11 9 13 8 4 11 5 13 7 8 5 9 4 1 3 6 4 8 4 2 2 2 7 8 3 3 6 4 3 1 1 2 5
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20 13 132 13 11 126 11 9 114 5 93 16 82 9 7 73 10 8 66 25 10 66 6 1 63 8 6 55 50 7 3 48 45 45 4 33 5 2 25 21 3 15 12 9 7 4 6 5 3 2 1 1
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20 21
Campione Moto 3
2014
0
“E’ stata una gara bellissima e sono contento perché sono riuscito a stare sempre in lotta con i primi. Questa è la mia prima vittoria stagionale, domani provo a ripetermi”.
Fabio Di Giannantonio “Ho corso pensando al campionato. Davanti la lotta era serratissima con tante sportellate, così ho preferito restare calmo e portare a casa il podio. Anche domani farò una gara di strategia ...”
Manuel Pagliani
Prima vittoria di Di Giannantonio
“Dopo una stagione difficile, è un’emozione incredibile salire sul podio. Alla vigilia pensavo di non dover correre. E’ un sogno per me essere qui e ringrazio il mio nuovo team”.
Alessandro del Bianco
GARA 1 Si apre con la categoria Moto 3 l’ultimo week end del Campionato Italiano velocità nel circuito del Mugello. Tante sono state le sorprese per la Moto 3 già dalle pole position e tante wild card che , come prevede il regolamento non erano “ invisibili” ma prendevano punti regolarmente. Bezzecchi partiva dalla pole position seguito da Matteo Ghidini (che partecipa al Troeo NSF Trophy), velocissimo e sorprendente durante le qualificate. Doppia partenza per un problema tecnico a Matturro, al secondo via partono forte Di Giannantonio e Dalla Porta, con lo spagnolo Castillo che conquista la testa della classifica, mentre nei primi giri Mazzola è costretto al ritiro. Groppi invece si infila nel gruppo dei primi. Gran rimonta poi di Pagliani, che partito 15° a metà gara riprende i primi mentre Valtulini fatica a rimontare dalla 35 posizione. La battaglia è apertissima, con un gruppo di testa composto da Castillo, Groppi, Di Giannantonio, Del Bianco, Pagliani, Bezzecchi e Dalla Porta. Negli ultimi giri la gara perde due protagonisti: Castillo per problemi tecnici e Groppi per una caduta. Arrivo a sorpresa e volata di Di Giannantonio, che conquista la sua prima vittoria annuale , seguito da Pagliani, con Del Bianco che ottiene una grande terza posizione. In classifica generale ora Pagliani è il nuovo leader di classifica con 119 punti su Bezzecchi (115) e Dalla Porta (105). 22
180
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14 0
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Rodrigo si aggiudica l’ultimo round!
GARA 2 Ultimo round del Civ 2014 in cui devono ancora essere decisi bene tre titoli, Moto 3 , Superbike e Supersport. A inizio gara erano Pagliani, Bezzecchi e Dalla Porta i tre in lizza per il titolo , mentre il vincitore di gara 1 ,Di Giannantonio,fermo durante il warm up è stato costretto a partire dai box, gara penalizzata dunque per lui. Allo spegnimento del semaforo, a scattare meglio è stato lo spagnolo Rodrigo davanti a Groppi e Bezzecchi, con Del Bianco, Pagliani e Dalla Porta subito dietro. Al 5° giro, ecco l’attacco di Pagliani e di Del Bianco al leader della classifica. A metà gara il gruppo dei primi cinque si è ricompattato, mentre Bezzecchi perdeva posizioni. Sotto la bandiera a scacchi ha festeggiato Manuel Pagliani, che con un bel quarto posto, ha ottenuto il titolo di Campione Italiano Moto3 2014. Vincitore della gara è stato lo spagnolo Rodrigo davanti a Del Bianco e Groppi. Quinto ma secondo in campionato, Marco Bezzecchi.
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Matteo Ghidini
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Campione 6000 SS
2014
Roccoli conquista gara 1 GARA 1 La Supersport ha regalato grandi emozioni con un arrivo al fotofinish con Roccoli, Caricasulo e Cruciani vicinissimi ed un ordine confermato a tarda sera dopo attenta analisi dei dati cronometrici e audiovisivi. La vittoria è andata a Roccoli, davanti a Caricasulo e Cruciani. In partenza è scattato bene Stefano Cruciani, che alla San Donato ha mantenuto la prima posizione davanti a Caricasulo, con Baldolini terzo. Massimo Roccoli è rimasto alla guida del gruppo degli inseguitori per provare – dal terzo giro in poi – a raggiungere i tre di testa. Riuscito il compito, il pilota Mv ha superato tutti sul rettilineo del traguardo al sesto giro e da quel momento sono iniziate le grandi staccate. Al sesto giro, poi, la gara è stata interrotta dalla bandiera rossa sventolata a causa dell’olio in pista presente alla curva Casanova a seguito di una caduta di 30
Oppedisano. Nuova partenza dopo lo stop e si è riproposta la stessa situazione dell'ultimo giro, con Roccoli che cercava di passare Cruciani per la prima posizione. Questa volta però è ' stato Cruciani a prendere il comando di un gruppone di sette piloti, con costanti alternanze al vertice. Ultimo giro al cardio palma con Cruciani che nel frattempo si è riportato in prima posizione e Roccoli che non molla per tenere aperto il campionato. Arrivo in volata per i tre di testa ma vince Roccoli per 10 millesimi , secondo Caricasulo e terzo Cruciani. Chiudono al top ten della gara di sabato Roberdo Mercandelli in ottava posizione, seguito da Stirpe e Morrentino. Giochi ancora aperti quindi per l'ultima prova del Civ in cui Caricasulo, Cruciani e Roccoli si giocano il titolo di Campione Supersport 2014. 31
“E’ stato un campionato durissimo con avversari forti, a partire da Massimo (Roccoli) e Stefano (Cruciani). Non ho commesso errori e quando è stato possibile sono andato a podio. Oggi dovevo farcela e sono felicissimo”.
Federico Caricasulo FEDERICO CARICASULO
DAVIDE STIRPE
FEDERICO CARICASULO
Caricasulo è il Campione 2014 In gara vince Roccoli seguito da Cruciani GARA 2 Al via Cruciani è scattato bene, ma dopo pochi giri Caricasulo andava in testa, seguito da Cruciani e da Roccoli, e i tre facevano il vuoto dietro di loro. Nella prima parte di gara sembra che Caricasulo avesse qualche decimo in più degli avversari infatti ra riuscito a rendere un po' di margine; ma già a metà corsa Cruciani e Roccoli si riavvicinano e passavano Caricasulo. A quel punto i due sfidanti provano a rallentare Caricasulo, ma il pilota che non voleva accontentarsi di un terzo posto (che comunque gli avrebbe 32
garantito la vittoria del campionato) andava in testa a 3 giri dalla fine. Cruciani e Roccoli però non volevano lasciare neanche un metro a Caricasulo , che a quel punto capiva che per il titolo bastava il terzo posto e gestiva fino al traguardo e al trionfo finale. Roccoli tagliava per primo il traguardo seguito da Cruciani e dal neocampione Caricasulo . Quarto piazzamento per Gennaro Sabatino mentre chiudono la top ten rispettivamente Stirpe, Morrentino, Baldolini e Casalotti .
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Campione Superbike
2014
LEANDRO MERCADO
MARCO MUZZIO
LUCA CONFORTI
Goi si aggiudica Gara 1 al Mugello ma la battaglia è ancora aperta Ci ha provato Ivan Goi, ma Baiocco non ha mollato. Il pilota del Barni Racing Team, scattato dalla seconda posizione, ha condotto una gara in testa dall’inizio alla fine, imponendo il suo ritmo fin dall’inizio, con un occhio rivolto a quello che succedeva alle sue spalle. Mercado, autore della pole, è caduto nei primi giri, mentre Vizziello ha disputato una gran gara, chiudendo al terzo posto. Seconda volta per lui sul podio dopo la vittoria di gara1 a Misano. Grinta da vendere per Baiocco che partiva dalla dalla 15 posizione a causa delle cattive qualifiche condizionate dal meteo) che non fin dai primi giri ha iniziato una rimonta che lo ha portato fino al secondo gradino del podio. Il Campionato è ancora aperto. Da segnalare anche le rimonte di Polita, 4° al traguardo e Calia 5°. Chiudono la top ten rispettivamente Conforti, Schiavoni e Perotti che partiva dalla terza 38
posizione . Un vero peccato la caduta di Muzio che era in lotta con Polita mentre tredicesima posizione per Alessio Corradi, una gara un po' sottotono per lui che evidentemente in questo round non era in formissima. Si conclude così la penultima gara del CIV con Goi e Baiocco ancora in lizza per il titolo. Ivan Goi (Ducati): “Dopo le prove sul bagnato oggi il team ha fatto un ottimo lavoro per darmi una moto competitiva anche sull’asciutto. Sono partito bene, ho imposto il mio ritmo e poi ho amministrato al meglio la gara. Sono contento, ma restiamo concentrati per
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domani.”.
Ivan Goi 39
“Desidero ringraziare il team Barni Racing e Michelin per questo bellissimo risultato. Siamo riusciti ad essere competitivi in ogni situazione e su ogni circuito. Ci ho creduto sin dall’inizio e sono contento di aver regalato al team il secondo titolo nel nostro terzo anno insieme. Oggi sono partito per vincere, ma Mercado era più veloce. Non volevo accontentarmi e sono contento di festeggiare la terza tabella tricolore dal podio del Mugello”.
Ivan Goi
E’ Ivan Goi il Campione Italiano Superbike 2014
GARA 2 Al via i gara 2, subito un grande start del poleman Mercado davanti a Perotti ,insieme prendono qualche decimo di vantaggio mentre Baiocco cerca , di recuperare posizioni. Con un sorpasso incredibile su Mercado, Perotti si porta in prima posizione carcando di difenferla posizione con le unghie e con i denti, ma non riesce a resistere all'avanzata di Mercado che ,dopo averlo scavalcato , comincia la sua gara in solitaria. Sottotono la performance di Corradi che ci ha abituato a ben altre prestazioni e anche in questo round transita solamente in 17 posizione. Dietro al pilota Ducati, il quartetto deciso a lottare per la seconda posizione è formato da Perotti, Goi, Sandi e Baiocco. All’8° giro, ecco il sorpasso di Goi su Baiocco mentre poco più tardi Perotti si è ritirato a causa di un giasto tecnico, un vero peccato per il pilota del team Tutapista che in questo ultimo round aveva dato ulteriore prova della sua concretezza. . A tre giri dal termine, Mercado e Baiocco erano sicuri delle loro posizioni e i duelli più emozionanti della top 6 sono stati quello tra Goi e Sandi e fra Saltarelli e Vizziello. Sul traguardo, tutto confermato: Mercado 1°, Baiocco 2° e Goi 3° nonché Campione Italiano Superbike 2014. Chiudono la top ten un concreto Muzio Marco, Polita Alessandro e il giovane Kevin Calia che in questa stagione ha dimostrato di poter stare con i primi.
ALESSIO CORRADI
FABRIZIO PEROTTI
IVAN GOI
“ Sono molto contento di questo risultato, sono partito bene sono riuscito a mantenere la testa della corsa , faccio i complimenti anche a Ivan che oggi ha vinto il titolo e a Matteo che ha combattutto fino
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alla fine. Un grazie anche alla squadra che mi ha seguito al meglio “
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Leandro Mercado 40
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Campioni PreMoto 3
2014
TONY ARBOLINO
“E’ stata una bellissima stagione e sono contentissimo di aver vinto gara e titolo. Mi sono impegnato tanto e desidero ringraziare tutta la mia squadra”.
Tony Arbolino “Ho creduto e sperato in questo titolo sin dalla prima gara. Ho lavorato tanto durante tutta la stagione e sono davvero emozionato. Domani potrò pensare solo a divertirmi”.
Stefano Nepa STEFANO NEPA
Arbolino e Nepa Campioni 2014 GARA 1 Grande scatto al via per lo spagnolo Aleix Viu Cotoli, andato poi lungo dopo poche curve. Così in testa è passato Ieraci davanti a Spinelli e Arbolino. Con il leader in fuga, Arbolino, Foggia, Vietti Ramus, Spineli, Cretaro e Viu Cotoli si sono dati battaglia per la seconda piazza. Sintoni e Zannoni si sono poi aggiunti alla bagarre, lotta che ha visto un continuo alternarsi di giovani piloti sui gradini virtuali del podio. Con Ieraci sicuro della sua posizione, i grandi sorpassi si sono visti qualche metro più addietro. Dopo l’esultanza di Ieraci sotto la bandiera a scacchi, hanno potuto sorridere anche Arbolino e Spinelli, secondi e terzi assoluti di gara. PreMoto 3 125 2T: Arbolino, Spinelli, Zannoni PreMoto 3 250 4T: Ieraci, Viu Cotoli, Foggia
KEVIN SABATUCCI
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“Oggi pensavo solo a divertirmi e così è stato. Non “volevo” vincere ed il successo è arrivato inaspettato. Ho festeggiato nel giro d’onore con un missile, proprio come vengo soprannominato. Adesso mi aspetta una nuova sfida in Moto3”.
Tony Arbolino “E’ stato bello festeggiare ancora una volta il titolo, vinto ieri con una gara d’anticipo, davanti a tutto il fan club. Ci rivediamo il prossimo anno, sempre in PreMoto3”.
Stefano Nepa
TONY ARBOLINO
DENNIS FOGGIA
Arbolino vince anche l’ultima. Nella 250 è Foggia a trionfare in gara 2 GARA 2 Con Arbolino e Nepa già campioni, nei giri iniziali si è creato subito un folto gruppo di piloti a darsi battaglia. Tra i primi c’erano Vietti Ramus, Arbolino, Foggia, Ieraci, Spinelli, Sabatucci e Zannoni. E a metà gara il gruppo si aggiungevano anche Nepa e Sintoni. La bagarre si è fatta sempre più entusiasmante, con Arbolino, Ieraci, Zannoni e Foggia che si passavano e ripassavano in testa, e gli altri vicinissimi. Alla fine è stato un arrivo in volata “di gruppo”, con Arbolino primo tra le 125 2 T seguito da Sintoni e Sabatucci, mentre in 250 ha trionfato Foggia con Ieraci 2° e Nepa 3°. La classifica finale di Campionato recita Arbolino primo nella 125 con Spinelli secondo e Vietti Ramus terzo. Nella 250 primo posto per Nepa, seguito da Ieraci e Foggia. 48
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Fabrizio Perotti Campionato Italiano VelocotĂ Cat. Superbike Team Tutapista
Il Team Tutapista ringrazia gli sponsors che hanno reso possibile ottenere i risultati conquistati in questa stagione 2014 !
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© foto Fabrizio Nocini 2014
Andrea Caravella pilota del Campionato Italiano Moto 3, e protagonista del nuovo docu-reality Motorhome - Piloti di Famiglia, in onda dal mese di ottobre sul MTV e’ stato ospite di un evento che si è’ svolto a Roma all’Antico Caffè’ Doria. In quell’occasione e’ stata presentata da E&E Organization, storico promotore dei Trofei Honda la CBR 500 versione race, messa a disposizione per l’occasione dalla concessionaria Made in Japan di Roma. La CBR 500 scesa in pista con il pilota Luca Fabrizio, per il collaudo italiano all’ultimo appuntamento del CIV non è venuta meno, grazie anche alla
“sapiente guida” del pilota, alle aspettative di Ernico Fugardi di E&E Organization che conferma la volontà’ di organizzare un trofeo dedicato alla 500 per il 2015. Insieme ad Andrea Caravella, a salutare ospiti e curiosi in cerca di autografo, i piloti: Luca Fabrizio, Armando Pontone, Stefano Fugardi, Emilio Di Lalla, Federico Mandatori Biaggi e Manuel Bastianelli e a fare da cornice le potentissime moto di: Five Racing AX 52 moto 3 - Honda Hornet di Emilio Di Lalla vincitore del Campionato Hornet - Honda CBR 500 di Made in Japan - Moriwaki 250 Campione Italiano 2010 di Luca Fabrizio e la nuovissima e artigianale Fabrilia ideata da Mimmo Fabrizio. Una serata tra amici all’Antico Caffè Doria con illustri ospiti del panorama nazionale ed internazionale del motociclismo grazie alla partecipazione di Carlo Florenzano, Pietro Biaggi, Mimmo Fabrizio e Salvatore Giorlandino insieme ad Andrea Caravella seguito dalle telecamere di MTV. Presenti anche a titolo di gemellaggio sportivo le Campionesse di atletica leggera Noemi Felici, Marta Castelli e Silvia Cavaliere. Partner della serata Radio Mania FM 88.2 .
CARAVELLA ANDREA
Gara ad Emili, Trofeo a Zaccone
ALESSANDRO ZACCONE
Nella CBR600RR Cup Zaccone, già con il titolo in tasca, si conferma il dominatore assoluto. Ma in gara deve cedere, dopo un bellissimo duello a Mitja Emili autore anche del giro più veloce. Terzo ma secondo in campionato Mazzina. Quarto un esordiente, il giovanissimo Axel Bassani davanti ad un sempre più concreto Brignoli e Cavalieri. Solo settimo Chili che però conquista il terzo posto in campionato. Ottavo Fugardi, quinto in campionato dietro ad Emili, davanti a Malone e Arioni. di Sara Guglielmi
Pontone Doppietta e Titolo Gran finale al Mugello con il giovanissimo Ghidini che realizza uno strabiliante secondo tempo assoluto nelle prove ufficiali. Anche in gara gioca un ruolo da protagonista finché una caduta non lo mette fuori gioco. Per Pontone a questo punto vincere gara e Trofeo diventa una formalità. Ottimo secondo l’esordiente
Pasqualotto che finisce la gara davanti a Ciprietti, terzo in gara e secondo in campionato. In gara 2 Pontone concede il Bis davanti a Ciprietti e Pasqualotto. Ottimo quarto in entrambe le gare Andrea Zanotti. Quinto ma terzo in campionato Ferroni davanti a Raimondi e ad un altro esordiente: Elia Levacchini.
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EMILIO DI LALLA
Vittoria e Titolo per Di Lalla Sembrava solo una formalità la gara di Vallelunga per Mattia Gollini. Il suo più diretto inseguitore Emilio Di Lalla non è mai apparso in prova e nelle prime fasi di gara in grado di impensierirlo. Ma un insolito guasto tecnico a costretto Mattia al ritiro e così Emilio di Lalla si è trovato servito su un piatto d’argento la sua seconda vittoria e il Trofeo. La conso-
lazione per Gollini è rappresentata dal giro veloce e dalle tre vittorie nettissime conquistate nel 2014. Secondo in gara è Liberati che precede Carcano, terzo in campionato a pari punti con Galimberti, assente per problemi fisici nelle ultime 2 gare. Scivolato Gelsomino Papa che conserva comunque la quinta posizione in campionato. di Sara Guglielmi
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SCUDERIA MARAN.GA. RACING
I 2014 è sicuramente uno degli anni migliori della Scuderia Maran.ga. Racing, impegnata ormai da tempo nei principali campionati Nazionali e quest’anno con una bella comparsata anche nel Mondiale 600 Superstock di Misano con un ottimo 3° posto di Davide Stirpe, punta di diamante del team. Con questo redazionale oggi, vogliamo dare al più giovane team Manager, sia del CIV che dell’ Europeo, la possibilità di esprimere il suo personale giudizio sulla stagione e fare il punto della sua scuderia nata 9 anni fa. Ecco a te la penna Alberto:
UN 2014 ALL’INSEGNA DEL SUCCESSO!
“Intanto voglio ringraziare personalmente Renzo per tutto l’impegno che ci mette nel realizzare questo giornale. Sicuramente è una delle più belle novità di questo 2014, un prodotto editoriale che illustra e spiega molto bene l’ambiente e le gare che ci circondano, dando un ottimo spazio ai piloti e ai team. Bene, non posso dire altro che quest’anno sono molto contento. Contento perché ho trovato e creato uno staff veramente bravo ed affiatato,
che ci ha permesso di ottenere ottimi risultati sia in campo Nazionale che Internazionale. Sono contento perché non ho mai mollato, anche quando le cose erano veramente dure, e non parlo solo dell’aspetto economico che affligge il mondo, ma anche del fatto che oggi non si riescono a trovare persone serie, professionali e che si impegnano ed amano quello che fanno, creando in una struttura imprenditoriale come la mia, scompiglio e discontinuità. La stagione sicuramente poteva essere costellata di molti più successi, ma purtroppo, e mi prendo tutte le responsabilità del caso, ho fatto una scelta tecnica che all’inizio non ha portato i risultati che speravo, e quindi abbiamo perso tempo e gare del campionato. I risultati sono incominciato ad arrivare a Misano per l’Europeo 600 Superstock, dove abbiamo conquistato un ottimo 3° posto sbaragliando, nel vero senso della parola, tutti i nostri avversari, anche chi in quel contesto c’è da diverso tempo. Quella sicuramente è stata l’emozione più grande di
quest’anno, essere agli occhi del mondo e dimostrare il proprio potenziale è qualcosa di meraviglioso e sicuramente grazie anche a questo risultato si potranno aprire delle porte importanti il prossimo anno. Nel contesto CIV per fine stagione abbiamo fatto ottime cose, infatti sempre a Misano siamo stati la migliore Kawasaki in pista, davanti al team Ufficiale, conquistando un ottimo terzo posto ed un quarto in gara 1. Purtroppo per l’ultima al Mugello, siamo stati rallentati dalle condizioni difficili della pista, ma il passo gara era veramente competitivo, e se fossimo partiti più avanti sono certo che ci saremmo potuti giocare il podio. Sono contento anche perché quest’anno ho investito su un pilota che se lo meritava tutto e che per troppo tempo non è stato seguito tecnicamente e managerialmente nel modo giusto, Davide Stirpe. Un pilota completo, professionale e di grande spirito di squadra. Un pilota che non si tira mai indietro, un grande collaudatore e soprattutto una persona splendida. Sono certo che con lui faremo grandi cose il prossimo anno e negli anni a venire, essendo gestito dalla mia azienda S.M. Srl. Sono molto soddisfatto anche del mio staff tecnico la SBK corse, che ha saputo mettere ® a punto la Kawasaki in un modo eccelso, senza mai una rottura. La nostra moto era sempre B oston
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motociclette ma ci vuole anche tanto marketing e comunicazione, così ho affiancato al team anche una agenzia di comunicazione e management la S.M. Srl. Quest’anno è la conferma e la riconferma che i successi possono nascere solo con professionalità, impegno e passione, e pertanto credo sia il 2014 un punto di partenza per costruire un 2015 che spero possa essere Internazionale. Sono contento perché ho trovato aziende sposor che hanno visto in me un collaboratore serio, preciso e di sicuro investimento per la loro immagine. Un ringraziamento va anche a loro, perché senza di loro tutto questo non potrebbe esistere. Sono contento e soprattutto soddisfatto di me stesso, perché ho saputo fare impresa costruendomi tutto da solo, senza amici di amici e senza l’eredità di nessuno, ma solo con la voglia di riuscire ed arrivare. Certo oggi non sono arrivato al massimo di dove si può arrivare, ma i miei 30 anni e gli obbiettivi raggiunti sin qui, mi dicono che c’è un grande potenziale per poter ancora fare tanta strada verso l’alto. Per ultimo, ma non per importanza, un grazie sincero ancora a Renzo Mazzoli, titolare di Moto Magazine, che mi ha dato in questo 2014 tante possibilità di farmi conoscere e far capire cosa c’è dietro ad un volto e ad un nome.”
una delle più veloci. Anche qui ho trovato persone serie e professionali, persone con le quali si può pensare in grande e soprattutto pianificare e programmare, che è il segreto di questo sport. Un grande ringraziamento va a che a Fabrizio Lancini, il mio Gentleman Rider che in questo 2014 ha ottenuto i suoi migli risultati nel Campionato Italiano Coppa Italia Trofeo Amatori con la sua indivisibile Ducati Panigale 1199. La classifica parla chiaro, un ottimo 3° posto finale grazie a 3 podi con un 1° posto ad Imola, un 2° al Mugello ed un 3° a Vallelunga. Ha sempre lottato e cercato, per se e per il team, di ottenere sempre i migliori risultati in un campionato che non può essere assolutamente etichettato come amatoriale. Un pilota, che ha saputo migliorarsi secondo dopo secondo su tutte le piste rispetto all’anno scorso, un pilota ed una persona, che ha saputo apprezzare il mio lavoro e soprattutto crede in quello che faccio appoggiandosi per migliorare sempre ed aumentare così l’interesse dei suoi sponsor. Dopo 9 nove anni di corse da Team Manager e dopo 11 anni di questo ambiente posso essere assolutamente soddisfatto del mio operato. Ho saputo tenere il passo dei tempi, ho saputo sorreggere, e continuo a farlo, la crisi economica, ho capito che le corse non sono solo motori e B oston
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Coppa Italia
BENEDETTO NOBERASCO
Al via l’ultimo round della Coppa Italia di Velocità, all’Autodromo internazionale del Mugello, un week end intenso, l’ultima possibilità per molti per mirare alla testa del campionato nelle diverse categorie. Una domenica mattina dedicata al Trofeo Italiano Amatori, partendo dall’avanzato classe 600, con un agguerrito terzetto composto da Mirko Temporin (Yamaha), Antonio Pio Gravina (Honda) e Benedetto Noberasco (Ducati), che combatte in solitaria lasciandosi alle spalle un gruppetto condotto da Cristian Casarotti (Yamaha) che si gioca invece la quarta posizione in gara. Verso metà gara l’imprevedibile, Mirko Temporin cade al Correntaio e lascia spazio a Noberasco ed alla wild car Gravina di proseguire la comando della gara. I due vengono raggiunti da Cristian Casarotti e Giovanni Riu (Yamaha) ma al penultimo giro Casarotti scivola regalando la terza posizione a Riu. La classifica di gara vede Benedetto Noberasco in prima posizione, Antonio Pio Gravina al secondo posto mentre in terza posizione Giovanni Riu. Il campionato viene vinto da Benedetto Noberasco con 950 punti, secondo classificato Nicola Quinto con 870 punti, mentre il terzo classificato è Giovanni Riu con 720 punti. Successo per Fabrizio Orlando (BMW) nella classe 1000 avanzata, che vince l’ultima gara della stagione. Fabrizio Fiorucci (Ducati) e Fabrizio Orlando conducono sin da subito la testa della gara allungando visibilmente sul gruppetto retrostante comandato da Denis Pilisi (Kawasaki), che lotta per la terza posizione. Pilisi recupera sui due davanti e cerca di insidiarsi lottando a denti stretti con loro trasformando gli ultimi giri in uno show da cardiopalma, ma dovrà accontentarsi della terza posizione in gara, mentre davanti a lui Fabrizio Fiorucci in seconda posizione. Dopo la bandiera a scacchi la gara si conclude con il primo posto di Fabrizio Orlando, la seconda posizione per Fabrizio Fiorucci e la terza posizione, dunque, per Denis Pilisi. Il campionato si chiude con la vittoria di Fabrizio Fiorucci con 940 punti, Fabrizio Orlando in seconda posizione con 860 punti e al terzo posto Denis Pilisi con 820 punti. Alessio Terziani (Yamaha) conferma il suo dominio nella classe 600 base, partito dalla pole position conduce la gara in solitaria, amministrando e mettendo al sicuro il campionato. Dietro di se Alessio Gallucci (Yamaha) e Pietro Lausdei (Honda) in un adrenalinico testa a testa per buona parte della gara, ma l’ordine di arrivo vedrà Lausdei al secondo posto e Gallucci in terza posizione. Alessio Terziani, dunque, vince il campionato con 1080 punti, Alessio Gallucci in seconda posizione con 970 punti e Pietro Lausdei 810 punti.
DENIS PILISI
FABRIZIO ORLANDO
La mattinata va terminando con la classe 1000 base, con una performance da maestro per Elia Sebenico (BMW) che trionfa vincendo gara e campionato. Gabriele Polidori (Honda) ha tentato e combattuto fino al fotofinish con Sebenico ma dovrà “accontentarsi” del secondo posto, mentre ottima la terza posizione per Marco Saibene (BMW) in considerazione del difficile weekend tra una caduta e problemi tecnici. La vittoria di campionato va ad Elia 61
Coppa Italia Sebenico con 990 punti, Gabriele Polidori in seconda posizione con 810 punti e Marco Saibene in terza posizione con 610 punti. Il pomeriggio incalza con il Bridgestone Champions Challenge, dapprima con la classe 600, che vede una lotta elettrizzante per il gruppetto di testa composto tra Nicolo’ Lagiongada (Honda), Luca Volpato (Yamaha), Cesare Mario Sansavini (Yamaha), Mauro Carzaniga (Honda) e Stevis Bressan (Yamaha) per buona parte di gara, fatta eccezione per Mauro Carzaniga che condurrà poi in quarta posizione, evitando inutili rischi e tenendosi ben stretto in tasca la vittoria per il campionato. Carzaniga vince con 520 punti, alle sue spalle Luca Volpato con 466 punti e Nicolo’ Lagiongada in terza posizione con 391 punti. La classe 1000 è caratterizzata dalla bagarre tra Flavio Gentile (Ducati) e la wild car Nicola Junior Morrentino. Ben presto vengono raggiunti ed insidiati da Andrea Poggi (BMW) che completerà il trio in lotta per il podio fino al fotofinish, lasciando dietro di se una vera battaglia per il quarto posto. La classifica di gara vede vincitore Flavio Gentile, secondo gradino del podio per Morrentino N.J. e terzo posto per Andrea Poggi. Flavio Gentile chiude anche la classifica di campionato trionfando con 625 punti, dietro di se in seconda posizione Andrea Poggi con 425 punti e Danilo Tommassoni in terza posizione con 366 punti. Il Trofeo RR Cup classe 600 vede il colpo di scena con l’uscita di Andy Rossi (Yamaha), il quale riesce a rientrare ed a limitare i danni cercando di recuperare posizioni. Nicola Andolfatto dal canto suo prosegue la sua corsa nel gruppetto di testa combattendo con Samuele Cini (Yamaha) e Massimo Noè Attardi (Yamaha). Rossi concluderà 12mo, Andolfatto andrà a vincere sul primo gradino del podio, in seconda posizione M.N. Attardi e terzo Samuele Cini. Il campionato si chiude con la vittoria di Nicolo’ Andolfatto, a pari merito di punteggio con Andy Rossi, ma verrà calcolato un maggior numero di vittorie per Andolfatto. Terza posizione per Andrea Zappa (Honda), a pari merito con il quarto Fabio Mottola (Yamaha), ma anche Zappa guadagna la terza piazza per un maggior numero di vittorie. La classe 1000 parte con l’entusiasmante disputa tra Marco Ferroni (Kawasaki), Cristian Serri (BMW) e Paolo Mauri (Ducati) che caratterizzerà la gara fino alla bandiera a scacchi. All’ultimo giro verranno raggiunti dalla wild car Alessandro Simoneschi (BMW) che ravviverà il gruppo ma non riuscirà a guadagnare piazzamenti a podio, concludendo in quarta posizione. Il podio vede al primo posto Marco Ferroni, al secondo posto Paolo Mauri e al terzo posto Cristian Serri. Emanuel Vallazza vince il campionato con 810 punti, una gara per lui ben amministrata in 7a posizione, una gara eroica viste le condizioni di salute dopo la caduta nella gara di Imola. La seconda posizione va a Marco Ferroni con 740 punti mentre la terza posizione va a Paolo Mauri con 700 punti. Cala il sipario sull’ultima giornata di campionato con la Michelin Power Cup classe 600 e 1000. La 600 viene vinta da Alessio Toffanin (Yamaha) che dopo aver battagliato con Alessandro Daina (Yamaha) per alcuni giri decide di amministrare la gara cercando il più possibile di evitare rischi inutili per la classifica di campionato, concluderà in ottava posizione ma sarà sufficiente per aggiudicarsi la vittoria del campionato. Il podio vede Alessandro Daina al primo posto, al secondo posto troviamo Simone Sbrana (Honda) e al terzo posto Emanuele Zambelli (Yamaha). Il campionato si chiude quindi con la vittoria di Toffanin con 345 punti, Antonio Nespoli in seconda posizione con 303 punti e Marco Martini in terza posizione con 255 punti. Podio tutto BMW per la classe 1000, che vede in prima posizione Ferdinando Di Maso, in seconda posizione Ermes Bettini e in terza posizione Giovanni Faccioli. Mentre la classifica di campionato vede la prima vittoria per Bettini con 355 punti, alle sue spalle Marco Para con 256 punti e la terza posizione per Edoardo Finotti con 240 punti. Un campionato di vere emozioni, gente vera che si è misurata a tutti i livelli, con grande sportività e rispetto nei confronti degli avversari in pista, ma una stretta di mano nei paddock. Una stagione che ci ha unito tutti, nel ricordo di un giovanissimo Emanuele Cassani che rimarrà un ricordo costante negli anni avvenire. di Anita Tirelli
ELIA SEBENICO
NICOLò LAGIONGADA
FLAVIO GENTILE
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Master Cup
NICOLò LAGIONGADA
Le confortevoli temperature dell’autunno capitolino di Vallelunga hanno fornito un’ottima cornice all’epilogo stagionale del Master Cup edizione 2014, in cui si decidevano i campioni di tutte le categorie. Classe 600 Aperta E’ stata la 600 Aperta ad aprire le scene del Master Cup, con Bonecchi Borgazzi in prima fila marcato stretto da Meschini in seconda, staccato di soli 3 decimi dal diretto rivale. La gara non deve comunque attendere molto per registrare il primo colpo di scena, con il pilota umbro del team SC Racing che ritorna mestamente ai box al termine della tornata iniziale, vittima di una noia meccanica. Il titolo sembra così ormai in mano a Bonecchi, che comunque prosegue nelle posizioni di testa alle prese con la wild card Lorenzetti e Daniele Ferri, sempre veloce ed insidioso sul tracciato di casa. Ma le sorprese non sono finite, infatti nel corso del penultimo giro il pilota milanese del Bargy Design scivola al fatidico tornantino, senza possibilità di riprendere la gara. Via libera quindi per Lorenzetti, mentre per la classifica di trofeo Ferri conquista la vittoria di tappa, con “Mescoy” Meschini che riacquisisce la posizione preminente ai fini del campionato, andando così a vincere quel titolo già suo nel 2010. A Bonecchi rimane la piazza d’onore, risultato che non lo può certo soddisfare, dopo una stagione che lo aveva visto dominatore delle prime tre prove, ma i due ritiri finali hanno segnato in maniera indelebile questo epilogo a lui avverso. Ferri, con la sua prima vittoria stagionale, si assicura la terza piazza nella classifica finale, mentre per
la gara è secondo l’altro romano Marco Di Simone. Sul terzo gradino del podio Master Cup sale così il poliziotto di Latina Giuseppe Cannizzaro, con la quarta e quinta posizione che arridono rispettivamente al giovane Alex Magliocchetti, in sella alla Honda Renzi Corse, e a Umberto Falaschi, con la Suzuki del team Falaschi Moto. Per la classifica finale, la quarta piazza va proprio a favore dell’esperto e regolarissimo Falaschi, mentre quinto è Cannizzaro, penalizzato dalle due assenze nella seconda e terza prova. Classe 600 Stock Nella 600 Stock Mattia Gollini fa sfoggio di sicurezza andando a conquistare nelle qualifiche la pole position davanti all’immediato rivale di classifica Emanuele Pusceddu e, udite udite, al rinomato Michel Fabrizio, per l’occasione in sella alla MV Agusta 675 di Ninetto Suriano, sceso in pista con l’obiettivo di sondare il terreno per la conclusione del CIV del fine settimana successivo al Mugello. Nonostante tali premesse, i 22 punti di vantaggio che il giovanissimo pilota del team Benty Racing conta su Pusceddu sembrano farsi sentire sulla sua economia di gara, tanto che i protagonisti delle prime tornate risultano Michel Fabrizio e il quattordicenne Massimo Noà Attardi, accreditato della terza posizione nella graduatoria di campionato. Mentre Fabrizio conquista sempre di più un margine di vantaggio sul gruppo, alle sue spalle la lotta è intensa, con protagonisti lo stesso Attardi, Marco Morreale, Marcello Brignoli,
Andrea Romagnoli, mentre Gollini preferisce mantenere un’andatura di sicurezza sulla scorta della posizione di preminenza nella classifica assoluta. Da parte sua Emanuele Pusceddu abbandona subito la compagnia dopo il primo giro, tradito dalla frizione. Alle spalle di Michel Fabrizio, la gara mostra gli spunti più interessanti nella lotta del gruppo susseguente, e dopo numerosi scambi di posizione, la bandiera a scacchi decreta vincitore sicuro Fabrizio, mentre la vittoria di trofeo arride proprio al giovanissimo Attardi, al suo primo successo stagionale. Dietro di lui, è secondo Andrea Romagnoli, con la Kawasaki del team Di Vora Racing, e terzo Marcello Brignoli, Honda Itaba Moto. Quarto di trofeo è così Mattia Gollini, Yamaha Benty Racing, mentre quinto si classifica Alessandro Calgaro, Honda Alex Team Italia. Titolo finale 600 Stock a Mattia Gollini, dopo una stagione che lo ha visto crescere in coerenza ed efficacia agonistica sotto le ali esperte del proprio team, mentre al secondo posto la spunta proprio Massimo Noà Attardi, curato e seguito dal team di Ivan Goi e dal Moto Club Viadana. Le prove finali penalizzano forse eccessivamente Emanuele Pusceddu, solo quinto nella graduatoria finale, dopo un inizio di stagione che lo aveva visto grande protagonista, mentre la terza piazza è appannaggio, grazie al colpo di reni finale, di Andrea Romagnoli, protagonista negli anni passati della 1000 Stock. Quarto è Marcello Brignoli, che inanella ben quattro terzi posti finendo a pari punti di Romagnoli, ma che socconbe per la discriminante dei migliori piazzamenti. 65
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Master Cup
Classe 1000 Stock e Open La gara conclusiva di Vallelunga è quella che vede la partenza congiunta delle classi 1000 Stock e Open, e sulla griglia svetta su tutti la Ducati del team LR Corse condotta da Simone Saltarelli, che dimostra in questo modo le sue intenzioni più che serie di puntare alla conquista del titolo Master Cup che gli era sfuggito l’anno precedente. L’altro pretendente, Alessandro Torcolacci con la Bmw del team Mugello Project, parte dalla terza fila, mentre per la 1000 Stock il miglior tempo è quello di Marco Marcheluzzo, accreditato del quinto tempo in griglia. La partenza è a favore del poleman Saltarelli, inseguito da vicino dalla wild card Remo Castellarin, con Cosimo Diviccaro che si mette anch’egli in mostra nelle posizioni di testa insieme all’altra wild card Alessio Velini. Torcolacci rimane intruppato nel plotone di centro classifica, im-
pegnandosi nel difficile recupero verso posizioni migliori, mentre Pini guida il gruppo delle 1000 Stock del trofeo, con Marcheluzzo a marcarlo a distanza di sicurezza ben conscio della situazione di classifica finale a lui favorevole. La gara si conclude senza grandi scossoni con Saltarelli che trionfa su tutti, grazie alla volata su Castellarin, mentre terzo al traguardo è Alessio Velini. Torcolacci lotta fino all’ultimo, andando a recuperare la quinta posizione assoluta e il secondo gradino del podio della graduatoria Master Cup, sopravanzando di soli 5 decimi Diviccaro, che conquista il terzo posto dopo una stagione che lo ha visto bersagliato dalla sfortuna a più riprese. Per la classifica finale della classe Open, Saltarelli sopravanza di 5 punti Torcolacci, con un bottino stagionale di 2 vittorie e 2 secondi posti, mentre il campione Open 2013 compie un percorso più regolare che non è però sufficiente per battere il forte rivale marchigiano.
Terza nella assoluta Open è Letizia Marchetti con la Bmw Crazy Old Men, che a Vallelunga conquista la quarta piazza davanti a Matteo Milanese, Bmw Race Mania, che si aggiudica anche la quinta posizione finale davanti ad uno sfortunatissimo Roberto Festa, Kawasaki T.M.F. Racing, assente a Roma per i postumi della caduta di fine agosto al Mugello. Per la 1000 Stock, la vittoria di Vallelunga arride a Luca Pini, in sella alla Kawasaki del T.M.F. Racing, seguito da Marco Marcheluzzo, portacolori del Moto Club Firenze, che conquista l’alloro finale della 1000 Stock dopo tante partecipazioni da wild card e grazie ad una stagione che lo ha visto protagonista di prestazioni a livello assoluto. Dietro di lui in classifica finale Luca Pini, mentre terzo è l’ischitano Francesco Del Deo, su Yamaha, che sopravanza a sua volta Gabriele Dolfi su Honda GD Racing Team. 67
Trofeo Interforze
Come di consueto, in concomitanza con la Master si è disputato anche l’ultimo appuntamento con LA BMW Motorrad Cup e il Trofeo Interforze.
anni, già vincitore nel 2012 della Coppa Italia 125 sp e del Trofeo del Centauro
1° classificato assoluto Luigi Scalzone Team Crazy Old Man – Bmw HP4
”Sono molto soddisfatto è stata una stagione ricca di soddisfazioni ma anche di ostacoli che abbiamo dovuto superare con forza e tenacia. Devo ringraziare tutta la mia famiglia da mio padre Piero e mia madre Barbara da mio fratello Simone a mia sorella Maria, sono la mia forza!! Devo dire grazie anche a Fabio Levantini, Luigi Ritucci e Claudio Consalvi. Il mio grazie più importante va ad Andrea Imperiali tecnico di grande esperienza e professionalità”
Il pilota campano di Casal di Principe ha chiuso la quinta prova di Vallelunga in seconda posizione conquistando oltre la Mottorrad Cup anche la classifica assoluta del Trofeo Italia. Nella cat 1000 Open il 1° Classificato Marco Passarelli Team Motocronoracing - Suzuky Il pilota romano ha chiuso una di quelle stagioni che nella carriera di un pilota capitano raramente ossia a punteggio pieno. Cinque gare, cinque vittorie, relative pole e giri veloci. Una stagione impeccabile il cui merito deve essere condiviso con il Team Motocronoracing di Roma....”si, devo proprio ringraziare Umberto Bastianelli, Giancarlo Giuliani e il caro Fabrizio che mi hanno supportato tecnicamente, sportivamente e a volte anche moralmente. Il quinto round è andato bene anche se la matematica mi aveva già garantito il primo posto in classifica 1000 open ho voluto affrontare questa gara con lo stesso approccio delle altre......dando il massimo! Spero di ripetermi la prossima stagione”. Nelia 1000 Stock 1° classificato Marcello Gentile Team XGear Bmw s1000rr; Il pilota campano dopo due anni di permanenza nel Trofeo Italia fà sua la 1000 stock e regala al suo team e a Giancarlo Mancini una grande soddisfazione...” è stata una stagione ricca di soddisfazioni ma anche di situazioni impreviste e difficili da risolvere ma siamo un team navigato e non ci spaventa nulla. Ho condotto una gara, posso dire, intelligente e la vittoria finale la regalo di cuore alla mia Alessandra Mancini ingegnere che mi cura personalmente tutta l’elettronica della moto. Devo anche ringraziare Bonamici Racing e Mupo sospensioni. Ci vediamo la prossima stagione”. Nella 600 open Elia Veronesi , giovane pilota romano si è imposto in gara tagliando per primo il traguardo, una gara perfetta che lo ha visto sempre in testa e con un cronologico “stupefacente”. Suo anche il giro veloce. Andrea Imperiali può essere soddisfatto di questo giovane ragazzo di 19
Trofeo Italia 600 Stock 1° classificato Pietricello Osnato Team PM Racing – Yamaha R6 Il giovane alfiere del Team PM Racing di Bari chiude una stagione da incorniciare che ha regalato a lui e a Mario Parini (il titolare del team) grandi soddisfazioni. Il pilota cosentino, 19 anni, proveniente da Villa Piana ha impostato la gara con la consapevolezza di dover pensare alla classifica finale, una tattica azzeccata che gli ha consentito di conquistare il primo posto….”ringrazio dal profondo del cuore mio padre Costantino, e i miei compagni di Team Luciano Ritondale e Luigi Roberti che si sono sempre prodigati per me. Ringrazio Mario Parini per la sua professionalità e serietà”…. Per quanto rigurada il Trofeo Interforze è stato Paolo Blora- Mazzoli Corse- ha trionfare; nonostante l’agguerrita concorrenza l’esperienza del campione ha fatto la differenza. Oltre al primo posto nell’interforze conquista anche il terzo posto nella Motorrad Cup....”mi sono veramente divertito soprattutto nell’interagire con i piloti piu’ giovani, complimenti a tutti coloro che hanno conquistato la vittoria finale nelle diverse categorie ed in particolare ai giovani Elia Veronesi primo nella 6oo open e a Pietricello Osnato primo nella 600 stock. Rendo gli onori anche ai miei diretti avversari, Mario Parini Appuntato dei Carabinieri giunto secondo e Mino Spagnolo dell’Esercito terzo. Il Trofeo Italia è un progetto sano che il moto Club Racing Terni ha costruito intorno ai giovani”. 69
SUPERPOLE! Sabato 18 Ottobre sul Circuito San Martino Del Lago (CR) si è svolto l’attesissimo evento della stagione 2014
by Photohouse di Lorenzo Concari
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Non poteva mancare uno degli appuntamenti più amati dai piloti che frequentano il Circuito San Martino Del Lago, così sabato 18 Ottobre si è svolta l’ormai famosa RWC Trophy - Superpole giunta alla sua settima edizione e seconda della stagione 2014. Il Circuito, che si trova a metà strada tra Parma e Cremona, è un impianto nato nel 2012 quindi moderno e completo nelle sue numerose e ampie infrastrutture. Al tracciato lungo 3.450 metri non manca davvero nulla dal momento che presenta curve lente e medio-veloci, due grandi tornanti e un rettilineo di ben un chilometro: non è un caso quindi che, praticamente ogni settimana, sia possibile vedere in attività diversi team con piloti professionisti che scelgono questo divertente circuito per allenarsi o effettuare test oltre, naturalmente, a migliaia di piloti amatoriali che vengono per puro divertimento e che hanno 70
reso questo impianto un autentico successo dovuto senz’altro anche all’organizzazione praticamente perfetta diretta da Marzio Canevarolo e Riccardo Iachemet, due giovani ed efficienti manager che uniscono la passione per i motori ad una costante e spesso innovativa attenzione nei confronti delle esigenze dei piloti: a questo proposito va senza dubbio segnalata la loro brillante idea di fornire, tra gli altri, un comodissimo servizio di rimessaggio delle moto permettendo ai piloti di giungere in circuito tranquillamente con l’auto risparmiandosi l’onere di caricare e scaricare con i furgoni moto, tuta e casco, affidando al bravissimo Demetrio ”Demy” Fortugno (oltretutto ottimo pilota e istruttore) il compito di gestire il tutto in un’ampia struttura coperta che prevede, oltre alla zona rimessaggio, un soppalco con moquette, aria condizionata e moderne docce multi-funzione dove i piloti possono
trovare ristoro dopo le prove in pista e riporre le proprie tute e gli effetti personali in spazi riservati. All’interno della stessa struttura trova posto anche un’officina completamente attrezzata diretta da Fabrizio, grande meccanico e sospensionista esperto come pochi. L’evento Superpole è stata una idea di grande successo che ad ogni edizione attira un numero sempre più elevato di piloti che possono confrontarsi sul “giro secco” girando in turni separati ed omogenei per capacità, rendendo quindi ogni sessione priva di “traffico” e ideale per migliorare i propri “crono”. Il 18 Ottobre si sono presentati alla registrazione ben 137 piloti che vengono quindi suddivisi, a seconda delle capacità, nelle categorie OPEN, SSP, SBK . I turni della mattina filano via lisci e vedono già tempi sul giro interessanti: nella categoria SBK
(1000cc) si mettono in luce subito Fabrizio Adorni con un ottimo 1.30,446 seguito da Diego Pellizzoni con 1.30,805 e Demetrio Fortugno con 1.30,828 ma è tutta la prima dozzina di piloti che girano già sotto l’1.33 che testimonia l’ottimo livello di questa edizione. Anche nella categoria SSP (600cc) i tempi sono subito interessanti con Andrea Bolondi che fa segnare un bellissimo 1.31,694 tallonato da Alessio Toffanin con 1.31,793 ma quasi tutta la categoria gira sotto l’1.40 che, considerata la cavalleria a disposizione, dimostra la grande bravura di questi piloti. Nella categoria OPEN il migliore è Salvatore Ammarata con 1.39,977. Le prove del pomeriggio sono allietate dalla presenza delle splendide ragazze “ombrelline” che girano nel piazzale e si prestano alle foto di rito con i piloti in pitlane, spargendo nell’ambiente del paddock un’inevitabile aria di sereno diver-
timento: per quanto riguarda le performance il livello si alza ulteriormente con Riccardo Piano che, quarto tempo alla mattina, ora ferma il crono a uno splendido 1.29,577 , mezzo secondo su Fabrizio Adorni e quasi un secondo su Diego Pellizzoni: bellissimo vedere Massimo Boccelli stampare un 1.30,926 in sella alla Ducati 998 Testastretta che nel 2003 vinse il mondiale Superbike con Neil Hodgson, con ancora i colori originali e tenuta (evidentemente!) in perfetto stato. Nella SSP sempre Bolondi e Toffanin i migliori che abbassano i tempi sul giro di oltre mezzo secondo e sono staccati tra loro da 1 millesimo di secondo! Nella OPEN si conferma il più veloce Ammarata che migliora anche lui di quasi un secondo il crono della mattina. Arriviamo quindi agli ultimi e decisivi turni del pomeriggio e qui si conferma il migliore Riccardo Piano seguito da
by Photohouse di Lorenzo Concari
Fabrizio Adorni che abbatte il “muro” dell’1.30 seguito a sua volta da Diego Pellizzoni. In SSP Andrea Bolondi, un po’ a sorpresa, non riesce a confermarsi il più veloce, cosa che invece fa Alessio Toffanin con uno strepitoso 1.31,424 seguito da Federico “motostore” con 1.32,827. Nella OPEN ancora Ammarata il più veloce che migliora ulteriormente fermando il cronometro a 1.38,311. La giornata quindi si conclude, inevitabilmente, tra grandi pacche sulle spalle tra i piloti, soddisfazione generale, brindisi e foto con le “ombrelline”. Anche il meteo è stato benevolo per tutta la giornata e, nonostante il sole si sia visto poco, le fitte nuvole ci hanno fortunatamente risparmiato la pioggia: così, benvoluti anche dal cielo, non possiamo che aspettare il 2015 per una nuova e divertente Superpole! di Roberto Montagnin 71
Trofeo Motoestate
Paddock gremiti, bambini per la prima volta in sella, motoraduni, tanti appassionati sulle tribune, gare per tutti i gusti e per tutte le cilindrate. Tutto ciò sono i Trofei Motoestate; il torneo più longevo, nato nel 1986, che ogni anno si rinnova e da due anni ha lanciato un nuovo modo di fare le corse e vivere un weekend di motori a 360 gradi. La filosofia che contraddistingue la serie è racchiusa in concetti chiari e semplici: spazio a passione, e divertimento, attraverso la possibilità di trascorrere maggior tempo in pista, nonostante il weekend sia concentrato nelle sole giornate di sabato e domenica. I costi d’iscrizione alle gare sono i più bassi d’ Italia, i regolamenti restrittivi, studiati al fine di contenere le spese di preparazione e massa a punto del mezzo. Le categorie sono studiate per ammettere ogni tipologia di moto e ogni livello di guida. A tutto ciò si aggiungono premi, che per i più meritevoli, si trasformano nell’opportunità di vivere un’ esperienza in competizioni dove corrono piloti di livello internazionale. L’aria che si respira nei paddock ha il sapore antico, quello della sfida in pista e della condivisione della passione. Tra i piloti nascono amicizie che sfociano in lunghe tavolate il sabato sera. E poi non mancano le serate organizzate, come a Varano, dove sono stati i promoter Bruno e Filippo, a fare da mangiare per tutti i presenti. Quella del Motoestate è stata una ricetta che ha funzionato, come dimostrato dai numeri 2014 dove le presenze hanno raggiunto punte di oltre 170 piloti al via. La formula prevede il sabato mattina prove libere, sabato pomeriggio un turno di prove libere, già compreso nell’iscrizione, e uno ufficiale. Domenica mattina secondo turno di qualifica, al pomeriggio le gare.. Il nuovo corso dei Trofei Motoestate è intervenuto sulle categorie al via e per il momento si può dire che non ha sbagliato un colpo e soprattutto ha studiato un ventaglio di proposte che i piloti hanno dimostrato di gradire. La 600 e la 1000 Motoestate, rappresentano la storia e si corrono con regolamenti Open e gomma libera. Sono state gare di alto livello agonistico, dove si sono battagliati i titoli di categoria piloti esperti e giovani di belle speranze. Le Motodiserie 600 e 1000 sono giunte al terzo anno, ed hanno visto le griglie quasi sempre piene. Si sono disputate in regime di monogomma Dunlop, con moto sulle quali sono vietati upgrade a livello di motore ed elettronica. A completare il programma delle categorie che
si corrono con pneumatici Dunlop, sono state la Naked, cilindrata compresa tra 600 e 1290 con classifica suddivisa per Mini e Maxi, la MiniOpen, aperta a moto di 125 cc 2 tempi e fino a 500 cc a quattro tempi, e la Race Attack, l’ultima nata che si corre nella sola giornata di domenica. Non esistono tempi di sbarramento al Motoestate, ma solo un filtro sul palmares dei piloti per partecipare alle categorie promozionali. Questo per non andare contro lo spirito che contraddistingue le corse, ovvero ottenere il massimo in termini di competizione agonistica, per permettendo nel contempo al rider di scegliere la classe più adatta alle proprie esigenze. Per i neofiti che vogliono avvicinarsi alle gare, Sprinthouse ha studiato la Race Attack. Si contraddistingue per essere una gara che si corre spendendo meno di una giornata di prove libere e si corre con licenza MiniVelocità da 100 euro( stesso costo della tessera sport). Tutto si svolge nella sola giornata di domenica. Il costo dell’iscrizione al campionato è fissato in 200 euro e la tassa per gara è di 150 euro. Si ha diritto a due turni di qualifiche, la mattina della domenica, e 2 gare sprint al pomeriggio con classifica per somma di punti ottenuti nelle due manche, come avviene nel Motocross. La formula, nata pochi giorni prima del round iniziale, è piaciuta subito e infatti dopo la partenza con 11 piloti si è arrivati al tutto esaurito di Franciacorta in settembre con 34 piloti al via. E già sono tante le iscrizioni che stanno arrivando per il nuovo anno a confermare il successo della categoria. Avvicinare nuovi volti alle gare, soprattutto giovani., è una delle mission di Sprinthouse. Per loro è nata la MiniOpen; classe di accesso che ammette tutte le piccole cilindrate e offre già prima dell’inizio delle ostilità ai ragazzi più meritevoli di poter usufruire di una borsa di studio per abbattere ulteriormente i costi della stagione. Il programma giovani è nato nel 2013, ed ha portato alla ribalta il giovanissimo Filippo Scalbi. E’ stato il vincitore del trofeo e nel 2014 è passato alla 600 con buoni risultati, debuttando anche all’ europeo STK con il team GO ELEVEN. Kevin Rossi, altro giovane da tenere d’occhio, si è aggiudicato la borsa di studio 2014, che gli ha consentito di disputare la stagione MiniOpen e vincerla al primo anno di corse. Spazio ai giovani e alla passione. Tutto questo è Motoestate. Franciacorta, Modena, Varano e il nuovo tracciato Tazio Nuvolari di Cervesina sono le piste su cui si correrà nel 2015.
Per info www.trofeimoto.it - segreteria@sprinthouse.com
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Motopower Cup
Grazie all’ultimo colpo di coda dell’estate, il 3 Novembre sul circuito Croato di Rijeka,si è svolta la sesta e ultima data del Mototopower Cup 2014. Nata dalla collaborazione tra l’organizzatore Roberto “Bobo” Pullini e l’officina Motopower Udine di Ermacora Sandro, questo campionato alla sua prima edizione ha vissuto una stagione ricca di emozioni, colpi di scena, cadute, rimonte, vittorie e soprattutto tanto divertimento per tutti. Il livello puramente amatoriale, l’assistenza in pista sempre presente, un calendario ben spaziato , l’emozione di poter gareggiare tra amici : è questa la semplice formula che ha portato molti ragazzi tra i cordoli di Rijeka che ha ospitato gli appuntamenti del trofeo. La prima tappa in programma è stata annullata per pioggia, ma nel secondo round con una soluzione in stile superbike i ragazzi affrontano la prima vera giornata disputando gara 1 e gara
2 a distanza di un ora , recuperando così la data precedente. Una novità graditissima! La classifica è ancora “stretta” ma già s’intravedono i primi possibili leader, infatti dopo il terzo appuntamento un coriaceo Daniel Miani riesce ad imporsi nella classe 1000 sui suoi inseguitori e la stessa cosa per Davide Firenze nella 600, ma siamo solo al giro di boa. Settembre ci regala il quarto round e gli inseguitori Nando Pisacane e Danilo Cibella cercano di recuperare punti sui due leader, ma sebbene anch’essi abbiano il polso pesante, alla fine del quinto round la classifica li vede ancora ad inseguire, manca solo la finale ormai. Alla vigilia però il colpo di scena, Miani con 18 punti di vantaggio , purtroppo cade e fratturandosi il piede perde il campionato in favore di Nando Pisacane che vince gara e Titolo 2014. Li vedremo ancora a lottare assieme, questo è sicuro!
Nella 600 invece un fulmineo Danilo Cibella ottiene la pole, giro veloce e vince la gara ,ma complice un ritiro a giugno, perde il titolo per soli 12 punti, la costanza e i risultati pagano e Davide Firenze è campione! Il 2015 vedrà la seconda edizione di questo campionato,la voglia di mettersi in gioco sarà ancora maggiore per tutti , l’impegno organizzativo e l’assistenza tecnica curata dalla Motopower Udine sarà una certezza in crescendo e ancora una volta la competizione scende in pista coi colori dell’amicizia. Nessun dorma, l’inverno passa in fretta...vi aspettiamo!!
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MotoMagazine History
LA STORIA DELLA MORBIDELLI IN UN FILM Un’impresa costruita dal nulla. Una squadra che ha conquistato quattro titoli mondiali. Il sudore, l’amore per le moto, gli anni Settanta. Una storia di velocità e passione, ora in DVD www.morbidellifilm.com
Con quattro titoli mondiali e oltre dieci anni di corse trascorsi sfidando colossi del calibro di Yamaha e Kawasaki, la Morbidelli si è ritagliata un posto fra le leggende del motociclismo dimostrando a quali traguardi può ambire un gruppo di persone che aveva dalla sua talento e passione. Sono proprio i piloti e i tecnici che hanno reso quello della Morbidelli un team unico e vincente a raccontare in un film, oggi, l’avventura che li ha portati da un piccolo retrobottega al tetto del mondo, durante un’era in cui il motociclismo era uno sport che non coinvolgeva solo talento e tecnica, ma anche rischio e sregolatezza. Partiti sul finire degli anni Sessanta dalla passione di Giancarlo Morbidelli, industriale pesarese affetto dal virus dei motori da quando era ragazzino, i prototipi costruiti dal team hanno scalato una per una tutte le classi dalla 50 alla 500, raccogliendo quattro allori con Paolo Pileri, Pier Paolo Bianchi e Mario Lega. Prima e dopo ci sono state inoltre le imprese di Alberto Ieva, campione italiano nel 1971, di Gilberto Parlotti, scomparso in un tragico incidente al Tourist Trophy mentre guidava la classifica iridata della 125, e di Graziano Rossi, che ha regalato alla squadra tre vittorie in 250 e l’esordio nella classe regina mostrando lo stesso estro del figlio Valentino, capace di 9 titoli mondiali. Oltre ai racconti dei piloti, fra i quali compare anche Eugenio Lazzarini, spazio a quelli dei tecnici e degli addetti ai lavori, con gli aneddoti dell’ingegner Jorg Muller, di Giancarlo Cecchini, Franco Dionigi, Fermino Fraternali e Luciano Battisti, oltre all’immancabile Giancarlo Morbidelli. Oltre venti le ore di girato delle le interviste, alle quali si aggiungono i filmati d’epoca delle gare motociclistiche pesaresi degli anni Cinquanta, del Tourist Trophy del 1972 e delle tappe clou del motomondiale. Firmato da Jeffrey Zani e Matthew Gonzales, il documentario è disponibile al prezzo di 13 euro (+ spese di spedizione) sul sito www. morbidellifilm.com 76
Biografia Degli Autori
Jeffrey Zani ha collaborato con le riviste Motociclismo d’Epoca; Cafè Racer Italia; Riders; Cafè Racer (USA); Canadian Biker Magazine (Canada); Italian Motor Magazine (Inghilterra); Esses (Inghilterra); Benzina (Inghilterra); Retro & Classic Bike Enthusiast (Australia). Ha all’attivo due documentari: Scuderia Filibusta - la nascita del motociclismo a San Marino (2012), e Morbidelli - storie di uomini e di moto veloci (2014). Nato nella Repubblica di San Marino, si divide fra la Romagna e New York. Matthew Gonzales è nato in Texas negli anni Ottanta. Vive e lavora negli Stati Uniti, dove si è laureato in Cinema nel 2012 presso il City College of New York. Morbidelli - storie di uomini e di moto veloci è il suo primo documentario.
Scheda del film Durata: 83 minuti Formato: DVD Prodotto, scritto e ideato da Jeffrey Zani Riprese di Matthew Gonzales Progetto grafico di Alice Fedele Musiche: Groovin’ Hammond Trio Miki Yamanaka Nils Bergholz Reverend Dave Girato fra l’Emilia-Romagna e le Marche nella primavera del 2013 Montato a New York fra l’autunno del 2013 e l’inverno del 2014 Patrocinato dalla Provincia di Pesaro e Urbino Un grazie speciale a: Fermino Fraternali - Federazione Motociclistica Italiana Yorkshire Film Archive
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Interviste
UN EVOLUZIONE CONTINUA Intervista a Fabrizio Bertollini di OmniaRacing
Il mondo “racing” è costantemente alla ricerca di miglioramenti che riescano a ottimizzare le performance dei piloti e, senza dubbio, negli ultimi dieci anni sono stati fatti passi giganteschi in questa direzione tanto da essere molto vicini alla capacità media dei piloti, anche amatoriali, che possono disporre di moto da duecento cavalli semplicemente recandosi in una concessionaria e staccare un assegno spesso inferiore ai ventimila euro. L’elettronica, in passato spesso considerata un gadget, sta quindi necessariamente invadendo la tecnologia delle moto moderne diventando indispensabile per gestire potenze e inclinazioni in curva che fino a pochi anni fa erano caratteristiche esclusive delle moto da professionisti di livello mondiale; però non tutte le moto attuali dispongono di impianti di serie completi e sofisticati, così l’aftermarket offre oggi prodotti in grado di svolgere funzioni molto efficaci su ogni moto anche se non di ultimissima generazione. Uno di questi prodotti, senz’altro tra i più interessanti, è la centralina BAZZAZ, americana di nascita ed importata in Italia da OMNIARACING, la oramai famosa azienda di Portici (NA) che commercializza da più di vent’anni in tutta Italia la stragrande maggioranza dei marchi top dell’accessoristica moto. Chiediamo dunque a Fabrizio Bertollini, fondatore di OMNIARACING insieme a Salvatore Orefice, di illuminarci su questo rivoluzionario prodotto. Fabrizio, la centralina BAZZAZ sta diventando uno strumento piuttosto diffuso sulle moto di oggi ma come può funzionare su moto nate senza questo tipo di impianto? Innanzitutto bisogna dire che la centralina BAZZAZ Z-Fi TC è un sistema completo in grado di gestire tutte le fondamentali funzioni della moto ovvero benzina , cambio elettronico e controllo di trazione). La Z-Fi TC ha portato la tecnologia del controllo di trazione dalle gare professionali di alto livello ai livelli più accessibili, conservandone le eccelse caratteristiche tecniche. La Z-Fi TC non richiede ulteriori sensori per essere montata sulla moto, ed è completamente legale per la maggior parte delle competizioni . Il Controllo di trazione si basa sulla posizione valvola a farfalla TPS , giri motore RPM e marcia inserita GEAR, ed è studiato per rendere la guida più efficace in ogni condizione di guida o di tracciato. Il controllo trazione può avere una differente taratura di sensibilità per ogni singola marcia. Un’ampia gamma di mappature della sensibilità e del taglio corrente possono essere create dall’utente in maniera semplice e redditizia per rendere sempre più efficace la funzionalità del Traction Control in base alle situazioni ed alle esigenze.
è in grado di rilevare con l’elettronica di serie, noi forniamo lo schema di montaggio per individuare i punti che rilevano tali parametri: inoltre affianchiamo il cablaggio di serie con connettori plug&play dedicati per ogni tipo di moto quindi nessuna modifica definitiva all’impianto di serie che può essere ripristinato in pochi minuti semplicemente staccando i connettori ed eliminando il cablaggio aggiuntivo. Avete feedback sulla effettiva efficacia di questo sistema da parte degli acquirenti? BAZZAZ è un marchio leader in USA, le recensioni positive e i filmati su internet sul funzionamento della centralina sono centinaia. I nostri clienti sono entusiasti dopo aver provato l’emozione di poter aprire il gas in curva molto prima e di vedere abbassati i tempi sul giro in maniera spesso considerevole. Anche i motociclisti che usano la moto sulle strade di tutti giorni trovano nella centralina BAZZAZ uno strumento utilissimo per ovviare a tutte quelle situazioni di cambio di aderenza spesso precaria che le strade normali purtroppo presentano. Grazie quindi a OMNIARACING se questo prodotto è disponibile in Italia. La vostra è un’azienda sempre molto attenta ai prodotti di avanguardia. Si, cerchiamo costantemente di andare incontro elle esigenze dei motociclisti che si evolvono senza sosta; a questo proposito, tra i tantissimi brand che trattiamo voglio ricordare un altro prodotto molto interessante che migliora drasticamente le performance dei prodotti simili ovvero le protezioni carter della GBRacing di cui siamo esclusivisti in Italia. Le protezioni carter, i piloti lo sanno, sono obbligatorie da regolamento FMI, ma spesso vengono realizzate con materiali di scarsa resistenza, utili a passare le “verifiche” ma totalmente inefficaci in caso di scivolata, con conseguenze disastrose in termini di danni al motore. Le nuovissime ed innovative protezioni della GBRacing usano il nylon 6.6. Grazie ad un sistema di iniezione e lavorazione hanno una maggiore resistenza all’urto migliore del 100% a qualsiasi temperatura, e la più alta rigidità. Prestazioni eccezionali ad affaticamento; bassa distorsione e buona stabilità dimensionale. Le fibre lunghe di nylon assorbono più energia e le linee di crepa delle fratture sono rinforzate intorno all’estremità della fibra, con conseguente zona limitata di frattura. L’iniezione migliora la resistenza e la flessibilità e confrontato con altri paracarter non ci sono paragoni. Anche il prezzo è assolutamente vantaggioso pertanto invitiamo i lettori di MOTOMAGAZINE a visitare il nostro sito per rendersene conto.
Ma può essere montata su qualsiasi moto? E il cablaggio originale viene modificato definitivamente?
Bene, salutiamo Fabrizio che ringraziamo per la sua disponibilità e ci uniamo all’invito di visitare il sito omniaracing.net dove possiamo trovare veramente tutto quello serve alla nostra amata moto.
Il sistema BAZZAZ si basa sull’elaborazione di parametri che ogni moto
di Roberto Montagnin
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Il team nasce ufficialmente nel 2008 per promuovere il settore velocità in circuito ,dalla passione del suo fondatore Massimo Orsi che coinvolge anche sua moglie Wanda e il fratello Giovanni con il quale già dirige la Bad Boys Performance. In questi anni il Team ha lavorato molto per portate i suoi piloti ad ottenere importanti risultati , quali il 1° posto assoluto nel Trofeo Dunlop Cup Gp Coppa Italia con il pilota Mattia Dell’Aglio nel 2010 e il 3° posto nel Trofeo Motodiserie by Motoestate con il pilota Bricchi Stefano nel 2013. MISSION La nostra missione è quella di sviluppare i progetti realizzati sino ad ora e affacciarsi , in un futuro non troppo lontano, a competizioni di livello internazionale perfezionando il livello tecnico dei piloti, dei mezzi e dello staff tecnico. L’affacciarsi a delle competizioni di alto livello ci permetterà di sfruttare al meglio i vari canali mediatici come canali tv dedicati, servizi fotografici e rassegne stampe oltre veicolare gli sponsor sulle moto, sulle tute dei piloti e sui cartelloni pubblicitari. L’utilizzo di tutti questi mezzi di comunicazione ci permetterà dunque di amplificare la visibilità dei nostri Sponsor, ad ogni evento a cui il nostro Team parteciperà. Il 2015 sarà quindi un anno di grande lavoro pr il nostro Team ma siamo sicuri che non mancheranno le soddisfazioni; un sentito ringraziamento va ai nostri Sponsor che in questi anni ci hanno supportato e ci hanno aiutato a crescere.
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Partner 2014 della Scuderia Maran.ga. Racing Vieni a trovarci al Motor Show di Bologna dal 6 al 14 Dicembre 2014
Via Olmo, 80/A - 35011 - Campodarsego (PD)
info@galvanicaindustriale.it
Sportemente
Cari amici centauri, nel corso delle puntate precedenti, abbiamo parlato di obiettivi, concentrazione, visualizzazione, ancore, rituali, dialogo interno e come superare le paure. Tutto molto interessante, forse utile, condivisibile che purtroppo per voi ha dato pochi risultati. Come faccio a saperlo? Sono stato (e sono) un atleta anche io, insegno tecniche di mental coaching a molti ragazzi, talvolta ad amici e so quanto sia difficile applicare dei concetti che non possono essere toccati con mano. In commercio vi sono decine di validi libri che trattano la materia ma purtroppo i concetti riportati su carta sono difficilmente trasmissibili. Immaginate di dover imparare a guidare una moto leggendo un libro; francamente mi sembra assurdo. La miglior forma di apprendimento è a mio avviso questa: buon insegnante+tanta pratica+intensità. Tralascio volutamente la passione, costanza, talento, impegno, dedizione ecc. Nell’insegnamento fatico a trasmettere l’importanza di un allenamento mentale e di dedicarvi un tempo necessario che affianchi un allenamento fisico, pratico. Parlando ai giovani, nei loro spogliatoi, vedo nei loro occhi l’entusiasmo, la curiosità, talvolta lo scetticismo. Pochissimi domandano, nessuno
contesta. Mi sembra di aver trasmesso un messaggio, un insegnamento ma la realtà pratica è spesso diversa. Tornando alle moto, mi sono chiesto quale fosse la differenza tra un grande campione ed un buon pilota. La tecnica? Il coraggio? La moto? L’incoscienza? L’esperienza? Gli attributi? Diamo per scontato che tutti i piloti che partecipano ad un MotoGP siano degli ottimi atleti. Nessuno investirebbe una montagna di soldi su dei polli! Coloro che arrivano a quei vertici hanno fatto tutti (nessuno escluso) i compiti a casa. Si sono allenati duramente ed intensamente migliaia di ore, supervisionati da validi maestri. Hanno sbaragliato fior di concorrenti, meritandosi la moto che guidano. Una delle caratteristiche che caratterizzano il campione rispetto al buon sportivo è che questi spesso “segue il flusso” Il termine di Flow (flusso), è stato coniato da Mihaly Csikszentmihalyi (una birra a chi riesce a pronunciare il nome correttamente) nel 1975. Col termine di flusso, si vuole rappresentar quello “stato di grazia” che ci permette facilmente di ottenere prestazioni incredibili. Sinonimi di flow sono la “trance agonistica” ed “essere in zona”. Cosa succede quando siamo nel flusso?
Nel flusso accade la magia. Riusciamo, senza sforzo apparente, a fare ciò che vogliamo senza quasi rendercene conto. Siamo completamente immersi in ciò che facciamo. Perdiamo la cognizione del tempo. Non sentiamo il nostro corpo. Gli stimoli provenienti dall’esterno sono minimi, praticamente assenti. Talvolta percepiamo uno sdoppiamento del corpo come se non fossimo noi ad agire. Finito il flusso proviamo una sorta di smarrimento, talvolta euforia e non abbiamo ricordo preciso di ciò che è accaduto. Quando due avversari, ad alto livello, sono contemporaneamente nel flusso e si danno battaglia, allora si scrivono le più belle pagine dello sport. Di esempi ce ne sono tantissimi. Provate a rivedervi il celebre duello Rossi-Lorenzo al GP della Catalunya nel 2009 www.youtube.com/watch?v=iSCF0-msy4o E’ difficile pensare che i due piloti non fossero in un particolare stato di grazia. La serie al cardiopalma di sorpassi e contro sorpassi negli ultimi giri fanno presupporre una guida non razionale, una guida senza schemi o tatticismi. Una guida effettuata con l’emisfero cerebrale
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Sportemente
destro (parte istintiva ed emotiva). Ovviamente questa è una mia deduzione, non ho la presunzione di conoscere la verità. Solo i diretti interessati possono confermare o smentire questa ipotesi (per cui Valentino, tu che sei un lettore di Motomagazine, raccontaci cosa ti passava in testa quel giorno). Bene sappiamo che essere nel flusso è una figata cosmica ma come possiamo entrarci? Farò un elenco delle condizioni ideali e proporrò una scorciatoia alla fine dell’articolo. Dovreste: possedere curiosità, rilassarvi preventivamente, essere tenaci e persistenti, alimentare la vostra naturale inclinazione alla speranza, non concentrarvi su voi stessi, ma su quello che si fa annullando l’Ego, impegnarsi al massimo, conoscere i propri limiti, per non imporsi sfide impossibili, mantenere un atteggiamento vincente, senza voler vincere per forza, lasciare che il compito assorba la nostra attenzione, eliminando le preoccupazioni,
eliminare la tensione emotiva, le ansie e lo stress, motivare se stessi e gli altri, ascoltare le emozioni, osservandole, accettandole e gestendole, assaporare il piacere di quello che si fa. Aggiungerei un perfetto allineamento dei pianeti, in modo da entrare nel flusso una volta ogni 2000 anni! Tale elenco è stato preso pari pari da un sito di psicologia per lo sport. Alcune voci come impegnarsi al massimo, sono scontate, altre non le capisco; come si fa ad annullare l’Ego? Boh! A mio avviso la condizione fondamentale è imparare a rilassarsi. E’ abbastanza facile sul divano di casa, meno in gara sulla propria moto. Il rilassamento però è una abilità che si impara ( e direi anche velocemente). Molti manuali tra i quali l’ottimo tecniche di mental trainig nello sport di Maria Paola Brugnoli propongono tante tecniche. Il rilassamento prevede una consapevolezza nella sua esecuzione. Ascoltare musica o guardare la tv non valgono. Devo riuscire a rilassarmi quando voglio e soprattutto quando serve. La scorciatoia che vi avevo promesso è quella
di ascoltare un file audio che ho preparato per voi e che potrete scaricare gratuitamente dal sito di Motomagazine a cui segue un file per la visualizzazione. In sottofondo vi è una traccia sonora ad una certa frequenza, che faciliterà la sincronizzazione delle onde cerebrali su un ritmo alpha. Ascoltate la registrazione evitando di essere disturbati almeno una volta al giorno per una decina di giorni (l’ottimale sarebbe 21 ma è un storia lunga da spiegare). Molti di voi si addormenteranno ma questo non vanificherà il lavoro. Una volta impratichiti con la tecnica proposta, provate ad eseguirla in autonomia, anche in ambienti affollati. Buon lavoro! P.S. Per Natale vi stiamo preparando un regalo.
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Il sogno è diventato realtà. Nel 2015 si disputerà il Trofeo Biker’s Island, dedicato alle BMW S1000RR. Per iscriverti visita il nostro sito www.bikersisland.it, scarica il modulo d’iscrizione e continua a seguirci per rimanere sempre aggiornato.
Il nuovo trofeo BIKER’S ISLAND CUP sarà formato da 5 gare all’interno della coppa FMI in collaborazione con il Gentlemem’s Motorclub . Il costo di iscrizione al trofeo (escluso le tasse federali) sarà di 500€ e comprederà il tesseramento al Motoclub Biker’s Island e un pasto gratuito per il pilota iscritto. Regolamento : -Nessuna limitazione di tempi sul giro -Nessuna limitazione di gomme -Griglia unica solo BMW S 1000 RR dal 2009 al 2015 compreso -cat. PRO e cat. ROOKIE -cat. SBK e STK -sconto 50% sul costo di iscrizione per le donne -sconto 15% sul costo di iscrizione per i residenti in Sicilia, Sardegna, Calabria, Puglia. -Premiati i primi tre delle cat. :assoluta, ladies, rookie, w.c., stk, sbk -challenge all’interno del trofeo a seconda delle gomme utilizzate e premi in gomme -accoglienza dell’organizzazione ai piloti del giovedì alla domenica
da team . Il Trofeo BIKKER?S ISLAND CUp sarà inoltre visibile in diretta sul canale Sporttelevision , canale 182 del Digitale Terrestre Nazionale
Stiamo inoltre lavorando per ottenere ottenere turni di qualifiche da 30 min. , fare gara 1 e gara 2 in stile SBK , creare un montepremi di fine anno che soddisfi tutti li iscritti, ottenere l’appoggio diretto di BMW Italia per scontistiche e varie ed eventuali. Servizi offerti aggiuntivi (prezzi da definire): -cambio gomme -ingegnere telemetrista -pasto pre pranzo e cena -ricambi originali e commerciali BMW S 1000 RR -assistenza tecnica per il pilota che non è seguito
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Biker’s Island Racing Team - Tel: 3358374648 bikersisland73@gmail.com - www.bikersisland.it
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MIF FACTORY TRACK EXPERIENCE
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TRASPORTO MOTO
13-14-15-16 FEBBRAIO 2015
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