IL MAGAZINE PER CHI AMA I MOTORI DA CORSA
da sogno Anno V - Numero 42
Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 1, LO/MI
UN BOLIDE
Ardigò concede il bis iridato
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Salita verso la gloria
Finalmente campione
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? a t o l i p n u ? i e e r S o t a z z i n a g ? r a o d n n u e i i z a Se ’ n u o m a e t n ? u à i t i l a i H b i s i v a t s u i g a l i Vuo
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DRIVE THROUGH
TANTA FEDE E
TANTO PIEDE
Hamilton campione del mondo: contro tutti e contro tutto. E’ lui il vincitore del titolo iridato 2014 e nessuno può pensare che non se lo sia meritato. Veloce, concreto, testardo quando la sfortuna lo attanagliava e il compagno di squadra voleva “farlo fuori”. Una stagione che lo ha definitivamente consacrato come uno dei migliori piloti della storia della F.1: imbattibile sul bagnato e negli scontri diretti, l’inglese ha annichilito Rosberg nella parte finale della stagione fiaccando ogni speranza del biondo rivale. Quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare, verrebbe da dire, ed Hamilton questo motto lo ha interpretato al 100% nel momento in cui era più necessario. Nella stagione che ha definitivamente sancito la fine dell’amore rosso di Alonso, che ha consacrato Raikkonen come un pilota “useless”, che ha fatto esplodere il fenomeno Ricciardo, che ha ridimensionato il futuro ferrarista Vettel e che ha sospirato per lo sfortunatissimo Bianchi, Hamilton ha fatto la voce grossa in casa Mercedes a suon di vittorie imponendosi come il campione su cui contare per il futuro. Ora rimangono però tutti i dubbi su quanto andrà forte la nuova Mclaren Honda, su Vettel e la sua nuova avventura in Ferrari, sulla cronica mancanza di pubblico nei circuiti del Circus, sulle poche vetture in griglia e sulla possibile terza vettura per team. Una Formula 1 abbastanza in crisi che necessità di aria nuova e sopratutto facce nuove. Lo spettacolo in pista non è mancato ma è tutto il sistema F1 che rischia lo stallo e la “morte” di Caterham e Marussia ne sono uno degli esempi più tangibili. Situazione molto “hot” in casa Ferrari dove urgono rimedi ad una situazione davvero difficile e ancora più statica di quanto si possa pensare. Via Montezemolo le cose sicuramente cambieranno, ma non ne siamo sicuri al 100% che sarà subito un cambiamento in meglio.. Ai poster (come direbbe qualcuno, ndr) l’ardua sentenza.
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sommario in pista 06. Guardare oltre 08. Finalmente campione 12. Un bolide da sogno 16. Salita verso la gloria 18. Passione indotta 22. Ardigò concede il bis iridato 26. Missione Compiuta
03. DRIVE THROUGH 34. MOTORMEDIA TV
L’editoriale del Direttore Le novità della nostra web tv
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in pista
L
a dea bendata non è sicuramente stata complice di Stefano
dito al duo della scuderia romana di cogliere le soddisfazioni che
Comandini e Stefano Colombo nel corso della stagione 2014,
avrebbe meritato. Colpa soprattutto della sfortuna, la quale ha gio-
che ha visto i due portacolori della scuderia Best Lap impe-
cato un ruolo decisivo in alcune specifiche circostanze: nonostante
gnati nella Blancpain Endurance Series. L’annata disputata al volan-
tutto, la malasorte non è riuscita comunque a minare il bilancio di
te della potente BMW Z4 GT3 del team ROAL Motorsport, con due
una stagione da ritenersi complessivamente positiva, con un sesto
piloti del calibro di Michela Cerruti ed Eugenio Amos a completare
posto finale conquistato dal veloce driver romano nella classifica
il competitivo equipaggio, è stata infatti costellata soprattutto nella
PRO AM. La stagione, in realtà, era iniziata nel migliore dei modi
sua seconda parte da qualche imprevisto di troppo, che ha impe-
per il team diretto dall’ex pilota Roberto Ravaglia, grazie allo splen-
Marco Privitera ACO
•
La potente BMW Z4 GT3 del team ROAL Motorsport in azione.
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in pista
dido successo conquistato da Comandini, Colombo e Amos nella
Ricard dove, complice una foratura nel finale di gara, Comandini
prova inaugurale del campionato, svoltasi sul velocissimo circuito
riusciva ad incamerare un solo punto in classifica PRO AM. In oc-
di Monza. Un trionfo ottenuto grazie ad un mix di grinta e astuzia,
casione del round più atteso dell’anno, vale a dire la mitica 24 Ore
nonostante l’evidente gap in termini di velocità di punta pagato ri-
di Spa-Francorchamps, era quindi un incidente che vedeva Amos
spetto alla concorrenza, che rendeva ancora più gustoso il sapore
come involontario protagonista a frenare le ambizioni di successo
della vittoria ottenuta dall’equipaggio tricolore sulla pista di casa.
finale dell’equipaggio, prima che la stagione riservasse un epilogo
Comandini riusciva poi a mantenere la leadership di classe anche
ancora infelice con il ritiro nella 1000 Km del Nürburgring, prova
dopo l’ottimo terzo posto ottenuto in coppia con Michela Cerruti
conclusiva del campionato, quando stavolta era l’asfalto bagnato a
ed Eugenio Amos nella seconda prova di Silverstone, nonostante
tradire Michela Cerruti. In ogni caso, al termine di una stagione im-
un’escursione fuori pista causata da un avversario ed un problema
pegnativa, è bene pensare al bicchiere mezzo pieno: tanta prezio-
durante il pit stop gli avessero impedito di puntare ad un piazza-
sa esperienza accumulata in un campionato competitivo e difficile
mento ancora migliore. A questi due ottimi risultati faceva però da
come il BES, che sicuramente potrà tornare utile per porre le basi
contraltare poi il difficile week end sul circuito francese del Paul
dei prossimi successi.
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in pista
Finalmente
N
on mollare mai. E’ questo il mot-
brava soltanto un sogno. Un vero e proprio
to che ha accompagnato Omar
“dream team”, dove ognuno ha recitato
Galbiati durante la stagione
alla perfezione il proprio ruolo, come tanti
2014, al termine della quale il veloce pi-
membri di un perfetto ingranaggio: dallo
lota lombardo è riuscito a laurearsi, con
staff del team magistralmente diretto da
pieno merito, campione italiano GT Cup.
Marco Antonelli, con il prezioso supporto
Al volante della Porsche 911 GT3 Cup del
fornito ai box dal giovane e capace Kikko (il
team Antonelli Motorsport, Galbiati è
figlio di Omar) nel ruolo direttore sportivo,
stato protagonista di un’annata da incor-
alla grande affinità con il compagno Chri-
niciare, nella quale ha sempre recitato un
stian Passuti, il quale insieme a Luca Ran-
ruolo da protagonista insieme all’amico
goni è riuscito ad accompagnare Galbiati,
e compagno di squadra Christian Passuti.
gara dopo gara, verso l’apoteosi finale di
Un’accoppiata vincente che, al termine di
Monza. Senza dimenticare, naturalmen-
una lunga cavalcata, ha ottenuto un tra-
te, la fedeltà che da sempre lega il neo-
guardo straordinario, in grado di ripagare
campione GT Cup al mondo Porsche e al
gli sforzi profusi nell’arco di tutta la stagio-
team emiliano, grazie alla quale è riuscito
ne. Se è vero che il talento, la determina-
ad ottenere il titolo proprio in occasione
zione e la caparbietà di Galbiati sono state
della sua 80° presenza in gara al volante
componenti in grado di recitare un ruolo
di una vettura della casa di Stoccarda del
fondamentale nella conquista del titolo,
team Antonelli.
mai come in questo caso si può dire che la
Eppure, basterebbero da soli i numeri per
vittoria sia stata però il frutto di un vero e
raccontare la lunga cavalcata che ha porta-
proprio “gioco di squadra”, tale da rendere
to Galbiati verso il trionfo finale, messo a
possibile quello che a inizio stagione sem-
segno proprio sulla pista di casa: 170 punti
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in pista
Marco Privitera Claudia Cavalleri
•
Omar Galbiati in trionfo sul podio di Monza, dopo aver conquistato il titolo GT Cup 2014. Nella foto piccola il pilota lombardo in azione alla variante Ascari.
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in pista
•
Uno spettacolare passaggio di Omar Galbiati. Nella foto piccola,la caratteristica livrea mimetica della sua Porsche 911 GT3 Cup. ta e competitiva. A voler mettere subito le cose in chiaro sin dalle prime battute della stagione, però, ci avevano pensato gli stessi Galbiati e Passuti, conquistando nella tappa inaugurale di Misano un secondo posto in gara-1 (con un trionfo sfumato solo nelle battute conclusive a causa dell’usura degli pneumatici) ed un autorevole successo nella seconda manche, che li proiettavano immediatamente al vertice della classifica. La splendida livrea mimetica della Porsche 911 GT3 Cup si metteva in luce anche nella prova successiva di Monza, dove il veloce duo del team Antonelli riusciva a difendere con caparbietà la propria leadership in classifica: dopo il sesto posto ottenuto nella prima manche di gara (complice il pesante handicap da scontare in virtù degli
totali, frutto di 3 successi, 8 piazzamenti a podio e 14 piazzamenti
ottimi risultati conseguiti a Misano), Galbiati e Passuti riuscivano ad
utili su 14 realizzati durante la stagione. Velocità pura, abilità nelle
agguantare un nuovo piazzamento a podio in Gara 2, conquistando
strategie ma anche un’impressionante regolarità sono stati gli ele-
la piazza d’onore di classe. In occasione della terza prova stagiona-
menti decisivi per la conquista del titolo, giunto dopo aver avuto
le, svoltasi al Mugello, un importante cambiamento si verificava in
la meglio nei confronti di una concorrenza quanto mai agguerri-
seno al team, con Luca Rangoni chiamato momentaneamente a so-
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in pista
stituire Christian Passuti, costretto a riposo per motivi di salute. La
sta. Il rush finale del campionato si preannunciava dunque più che
coppia, che si era già distinta nella stagione 2013, riusciva ad otte-
mai equilibrato: grazie al secondo ed al quarto posto ottenuto a
nere subito un bilancio di assoluto rilievo al termine del week end
Imola, Galbiati riusciva a riconquistare la vetta in campionato, pre-
toscano: dopo una difficile Gara 1, condizionata da problemi di
sentandosi così nel migliore dei modi all’appuntamento conclusivo
assetto, l’equipaggio del team emiliano otteneva infatti il successo
di Monza. Nel “Tempio della Velocità”, infine, il giusto epilogo di
nella prova domenicale, consentendo a Galbiati di mantenere un
una stagione memorabile: splendido successo in Gara 1 e quarto
vantaggio di 12 punti sull’agguerrita coppia Iacone-Tempesta del
posto nella seconda manche, al termine della quale poteva final-
Bonaldi Motorsport. Dopo la pausa estiva, il circo del Campionato
mente esplodere la gioia al box del team Antonelli Motorsport. “E’
Italiano Gran Turismo si ritrovava a fine Agosto per la trasferta in
stata una stagione fantastica, sono davvero felicissimo per questo
terra francese sul tracciato del Paul Ricard: una volta accolto il ri-
risultato” ha poi dichiarato un emozionato Galbiati. “Devo ringra-
torno in squadra di Christian Passuti, Galbiati si trovava costretto
ziare tutto il team e il mio compagno Passuti perché sono stati dav-
però a dover fare i conti con un “Balance of Performance” che lo
vero eccezionali. E’ stata un’annata dura fisicamente e psicologica-
penalizzava oltre misura rispetto ai rivali alla guida delle potenti
mente, ma adesso voglio davvero godermi questa vittoria insieme
Lamborghini LP 570/4 Supertrofeo, riuscendo a conservare un ri-
a tutti coloro, Gagà Milano in primis, che mi hanno supportato in
dotto margine di vantaggio di soli tre punti al termine di un fine
questa avventura. Un ringraziamento speciale anche a mio figlio
settimana complicato.
Kikko e a mia moglie Marta che dai box mi hanno sempre guida-
Le cose andavano un po’ meglio nel seguente appuntamento di
to nel modo migliore”. Per Galbiati è adesso giunta dunque l’ora
Vallelunga, ma nonostante l’ottimo secondo posto ottenuto in
di godersi la meritata gloria. In attesa di affrontare una nuova ed
Gara 1, il pilota di Rivolta d’Adda si trovava costretto a cedere la
emozionante sfida.
leadership in classifica per due punti a vantaggio di Iacone-Tempe-
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da sogno
in pista
UN BOLIDE Marco Privitera Claudia Cavalleri
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La Lamborghini Gallardo LP 570-4 Super Trofeo di Delli Guanti impegnata sul circuito del Paul Ricard. In piccolo, la foto ufficiale Lamborghini del pilota pugliese.
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in pista
I
mmaginate di trovarvi a bordo di una Lamborghini Gallardo LP 570- pilota della Road Auto Sport (schierato in collaborazione con Blu Star) 4 Super Trofeo. Alle vostre spalle un propulsore V10, 5.2 di cilin- le tappe di un’annata per certi versi poco fortunata dal punto di vista drata e dalla straordinaria potenza di 570 cv. Davanti a voi, le curve dei risultati, ma al contempo fondamentale per la preziosa esperienza
di alcuni dei circuiti europei che hanno fatto la storia del motorsport: accumulata. l’Eau Rouge di Spa, la Parabolica di Monza, la Becketts di Silverstone. MM: Che cosa ti ha spinto a scegliere il Blancpain Lamborghini Super Chiudete gli occhi un attimo: benvenuti nel mondo di Roberto Delli Trofeo? Guanti, protagonista durante la stagione 2014 del prestigioso mono- RDG: Si tratta certamente di un campionato estremamente competitimarca della casa di Sant’Agata Bolognese. Il pilota pugliese, ex vice- vo e prestigioso: Lamborghini è riuscita a creare un prodotto vincente campione europeo dell’International GT Sprint Series e reduce dall’e- con il quale mettere in bella evidenza le proprie splendide vetture e la sperienza internazionale fatta nel 2013 nella Maserati World Series, ha partecipazione degli sponsor, grazie ad un’eccellente organizzazione in affrontato il competitivo Lamborghini Blancpain Super Trofeo Europa un contesto di primissimo livello come quello del BES. Naturalmente, al volante del bolide preparato dal team Eurotech Engineering nella non va sottovalutato nemmeno l’aspetto legato al piacere di guidare categoria AM. In attesa di chiudere la propria stagione agonistica con un bolide di questo tipo: l’adrenalina che si prova al volante è qualcosa la partecipazione al Motor Show di Bologna, abbiamo ripercorso con il di realmente indescrivibile. MM: Il campionato ha fatto tappa su alcuni tracciati storici come Monza, Silverstone, Spa, Nurburgring e Le Castellet: qual è stato l’appuntamento che ti ha regalato maggiori soddisfazioni, sia dal punto di vista dei risultati ottenuti ma anche per le caratteristiche del circuito? RDG: Sicuramente il week end di Spa è stato per noi molto positivo. Grazie anche al supporto di un compagno di squadra veloce ed esperto come Paolo Necchi siamo infatti a riusciti a conquistare un podio meritato in Gara 2, dopo avervi dovuto rinunciare nella prima manche per uno sfortunato problema durante il pit stop. Il passo gara si è poi rivelato molto competitivo, avendo potuto girare con costanza su ottimi tempi e in un tracciato difficile ed impegnativo come quello belga. MM: Rispetto alla Ferrari 430 e alla Maserati Granturismo che hai guidato in passato, che cosa hai trovato di differente sulla Lamborghini utilizzata quest’anno?
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in pista pista in RDG: Si tratta indubbiamente di una macchina RDG: Dipenderà molto dagli sponsor. Il mio pionato dove tu sia chiamato a gareggiare da fenomenale, sotto ogni aspetto. La sua poten- obiettivo primario rimane quello di compete- solo, anziché in coppia? za estrema, oltre alla presenza della trazione re in questo prestigioso campionato, anche in
RDG: Non mi dispiacerebbe affatto, ma na-
integrale, mi ha dato qualche grattacapo ad virtù del fatto che dall’anno prossimo saranno turalmente si tratta di una scelta vincolata al inizio stagione, per cui ho dovuto lavorare alla impiegate le nuove Huracan. Se il budget me budget a disposizione, che in questo caso doricerca del giusto feeling. Ma una volta trovato lo consentirà, punteremo quindi a migliorare vrebbe prevedere dei costi praticamente doppi un adeguato affiatamento con la vettura, sono i nostri risultati in questa categoria, altrimenti rispetto a quelli attuali. riuscito a sfruttarla nel migliore dei modi, so- vireremo su un programma alternativo come, MM: Tuo figlio ha iniziato quest’anno l’attiviprattutto nella parte finale del campionato.
ad esempio, il GT Italiano, dove tra l’altro tà agonistica nel karting, come stai vivendo
MM: Dopo questa stagione disputata nel quest’anno ho già preso parte al week end questa nuova esperienza? Gli stai dando dei Blancpain Lamborghini Super Trofeo, quali svoltosi a Imola”. sono i tuoi programmi per il futuro?
•
consigli? “
MM: Hai mai pensato di disputare un cam- RDG: Pietro quest’anno ha svolto un program-
Nella foto grande, la splendida Lamborghini in azione nella tappa francese sul tracciato di Le Castellet. In quella piccola, Roberto Delli Guanti e Paolo Necchi sul podio di Spa.
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in in pista pista
ma basato su 2-3 gare nella Mini Rok, volte ad tergli dare qualche suggerimento utile, nell’in- che anche quest’anno assisteremo ad un granaccumulare esperienza in vista di affrontare tento di aiutarlo ad affrontare nel migliore dei de spettacolo. L’affluenza di pubblico è sempre un impegno completo nel corso della prossima modi anche la sua crescita agonistica”.
decisamente importante, ed inoltre fa sempre
stagione con un team ufficiale. Si è trattata di MM: Infine, a conclusione di una lunga stagio- piacere trascorrere qualche giorno in mezzo ai un assaggio che ha dato buoni riscontri, reso ne di gare, anche quest’anno prenderai parte tifosi che come sempre sono molto competenti anche possibile dalla presenza del nostro spon- al Motor Show di Bologna. Ci racconti che cosa e calorosi. Anche in questa occasione la nostra sor che pubblicizza prodotti per bambini. Natu- ti piace di questo evento?
vettura sarà in esposizione presso lo stand di
ralmente, da padre vivo con molto entusiasmo RDG: Si tratta di una vetrina molto importante Motor Media, per cui si tratterà di un’occasioquesta sua avventura: mi auguro di poter ave- e gradita dagli sponsor: ho preso parte all’ulti- ne imperdibile per tutti coloro che vorranno re a disposizione il giusto tempo al fine di po- ma edizione svoltasi nel 2012 e sono convinto ammirare da vicino un bolide da sogno.
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in pista
SALITAGLORIA verso la
ACI Sport
Marco Privitera
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Simone Faggioli al volante della sua Norma M20 FC. Nella foto piccola, il fuoriclasse toscano sorridente dopo l’ ennesimo trionfo.
N
el mondo delle corse e dello sport in generale, spesso
in tutta Europa. Settimo titolo europeo conquistato in carriera, al
e volentieri aggettivi come “campione” o “fuoriclasse”
quale si è aggiunto il decimo collezionato nel Campionato Italiano
vengono utilizzati in maniera impropria o quantome-
Velocità Montagna: numeri che parlano da soli, e che confermano
no azzardata. Eppure, c’è chi continua a dimostrare, grazie alla
ancora una volta, semmai ce ne fosse bisogno, come il pluricam-
propria perseveranza, alla costanza nei risultati ottenuti ed alla
pione fiorentino sia oggi indiscutibilmente il punto di riferimento
capacità di mantenersi perennemente al vertice, di meritare in
assoluto nella categoria. Al volante della sua competitiva Norma
pieno simili tutte queste definizioni. E’ il caso di Simone Faggioli,
M20 FC motorizzata Zytek e gommata Marangoni/LeCont, Faggioli
il “Re” delle cronoscalate, fresco reduce dall’ennesima stagione
ha compiuto una vera e propria marcia trionfale, lasciando sol-
trionfale grazie alla quale l’inno di Mameli è più volte risuonato
tanto le briciole alla pur competitiva e nutrita concorrenza. Dulcis
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in pista in fondo, a fine stagione è arrivata anche la ciliegina sulla torta, con il contributo al successo del Team Italia nel Trofeo delle Nazioni in palio nei FIA Hill Climb Masters svoltisi in Lussemburgo, in occasione dei quali il fuoriclasse toscano ha anche ottenuto il successo assoluto. “Sinceramente non pensavo di riuscire a conquistare due titoli alla mia prima stagione con la nuova Norma e con un parterre di avversari così importante. Devo davvero ringraziare tutti per questo incredibile anno di successi: la Norma, la scuderia Best Lap, Marangoni e tutto il mio staff tecnico per avermi sempre messo a disposizione un mezzo al 100% del suo potenziale. Adesso stiamo già pianificando il futuro, perchè non bisogna mai abbassare la guardia se si vuole continuare a vincere”. Dai trionfi accumulati in ambito nazionale, tra i quali il Trofeo Fagioli e la Coppa Bruno Carotti, ai prestigiosi successi conquistati nel campionato europeo, come in occasione della Buzetski Danimost e della Ilirska Bistrica, la stagione del fuoriclasse fiorentino è stata caratterizzata da un solo comune denominatore: la costante lotta per il primato. Record dopo record, vittoria dopo vittoria, la strada non è mai sembrata realmente in salita per il pilota della scuderia Best Lap: merito di un’abnegazione senza eguali, di un team di primissimo livello e di una passione e forza d’animo che non conoscono rivali. Anche questo significa essere Campioni.
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in pista •
Nella foto piccola, una serrata fase di gara. In quella grande, Stefano Stefanelli esulta sul podio.
PASSIONE
INDOTTA ACI Sport
Paolo Necchi
S
tefano Stefanelli, protagonista dell’Euro GT4 alla guida
guida in pista?
della Ginetta G50 Cup. è sicuramente uno dei personaggi
La passione per le auto c’è sempre stata e per questo dal 2006
più simpatici ed eclettici del paddock. Toscano doc, 44
ho iniziato a frequentare come allievo alcuni corsi di guida spor-
anni, si è affacciato per la prima volta alle competizioni nel 2010
tiva iniziando dalla Guidare Pilotare dell’ex pilota di F1. Sieghfri-
dopo aver frequentato per mlti anni alcuni dei principali corsi
ed Sthor. Il primo confronto con il “cronometro” fu abbastanza
di guida sportiva. Alla fine di una stagione quanto mai sofferta
deprimente e il giudizio nel mio istruttore fu abbastanza scarso.
che lo ha visto condividere la sua Ginetta con il giovane e veloce
Da quel momento presi atto che c’era molto da lavorare e con-
Marcucci, abbiamo incontrato il pilota del Team Rangoni Mo-
tinuai a frequentare corsi per migliorare sempre di più le mie
torsport che ci ha raccontato la sua storia:
doti arrivando molto presto a ricevere commenti e giudizi molto
MM: Raccontaci quali sono state le tue prime esperienze di
validi da parte dei miei istruttori di turno. I vari corsi a cui poi
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in pista
NE
TA
tizioni vere e proprie. Va anche detto che proprio Pullè mi ha dato nel tempo ulteriore fiducia e credito coinvolgendomi, da istruttore, in alcune delle attività di test drive organizzate dalla sua scuola. MM: Pensi che avresti comunque debuttato in gara senza i suoi consigli e il suo stimolo? Sicuramente qualcosa di latente c’era comunque ma la parola e il confronto/conforto di un pilota mi ha aiutato a prendere questa decisione. Quando ho iniziato ero già quasi un quarantenne per cui in netto ritardo sulla “tabella d marcia” e senza la spinta di qualcuno di autorevole forse non avrei mai fatto questo passo. MM: Quando è avvenuto dunque il tuo debutto in pista con una vettura racing? E’ avvenuto nel 2010 quando Bottazzi e l’Elisa Maioli mi hanno convinto a prendere parte alla selezione organizzata a Varano dè Melegari da Autosprint con le Fun Cup. In una giornata climaticamente infernale dunque feci il mio debutto in pista alla guida di una vettura racing in occasione di questa selezione. Mi divertii molto ma non venni selezionato per cui il mio vero debutto in gara avvenne poco dopo quando Carlotto mi chiamo per chiedermi di correre proprio a Varano con la Fun Cup. Mi feci convincere e partecipai a questa gara di 4 ore (2+2) nella quale mi misi in luce mantenendo le posizioni di testa nei miei stint di guida. Purroppo non concludemmo la gara per un problema ad un semiasse ma da quel momento scocco la scintilla definitivamente. MM: Dopo quella esperienza quali altre esperienze hai fatto? Siccome sono uno a cui piace la sfida impossibile decisi di andare subito a disputare la 25 ore di Spa pur non avendo mai visto la pista belga. Per fortuna mi trovai subito a mio agio successivamente ho partecipato organizzati dalla Speed
malgrado i pochissimi giri fatti in prova andando a far segnare
Control di Andrea Pullè mi hanno fatto ulteriormente ma-
in gara tempi di assoluto rispetto anche in confronto a piloti
turare e mi hanno portato a conoscere grandi professio-
molto più esperti di me. Feci addirittura quattro turni di guida
nisti del volante come Niki Cadei, Paolo Cappelli, Matteo
che con quella vettura, senza servosterzo, erano davvero molto
Malucelli, Tobia Cavallini Mattia Angiolini, Alan Scorcioni
tosti anche dal punto di vista fisico. Dopo questo evento andai
e lo stesso Pullè che mi hanno aiutato a migliorare le mie
a fare un’altra gara con Carlotto come compagno ad Adria e in
tecniche di guida. Tra tutti questi, forse, che ha giocato un
quell’occasione ottenemmo la vittoria assoluta tra le Fun Cup,
ruolo per la mia attività agonistica è stato però Francesco
si trattava dunque della mia prima vittoria in carriera. Dopo
Iorio con il quale, tra i tanti, ho sempre avuto un’ ottimo
quella diciamo che il momento migliore della carriera nella Fun
rapporto e che è stato il primo a spingere verso le compe-
Cup è stato nelle finali internazionali del Mugello a Settembre
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in pista
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2011, pista dove incredibilmente non avevo mia girato, dove feci
un pilota veloce e molto simpatico, per poi fnire con un super
i record in gara nei miei turni di guida e dove con Chimentin sfio-
professionista con Simpson, con il quale vinsi la gara a Monza
rammo anche la vittoria assoluta. Bella soddisfazione davvero!!
a fine stagione. E’ stata una bellissima stagione con anche la
MM: Dopo la Fun CUp è arrivata la Ginetta G50 Cup. Cosa ti ha
soddisfazione di aver disputato la 24 ore di Barcellona, grazie
attirato di questa serie?
ad una chiamata “last minute” di Elisa alla quale non ho potuto
Bhe il primo legame è stato sempre con Elisa e Giuliano dato
e saputo dire di no.
che erano il mio contatto anche per le Fun Cup. La macchina la
MM: L’esperienza della 24 ore cosa ti ha lasciato?
provai per la prima volta al Mugello a fine 2011 dopo che la G50
Bhe una 24 ore è sempre qualcosa di molto interessante anche
aveva corso nel trcolore GT in classe GT4. Mi piacque subito e
se correre mantenendo un certo ritmo non è esattamente nel
devo dire che il salto dalla Fun Cup alla Ginetta fu all’inizio dav-
mio stile. Il fatto di aver vinto la classe è stato sicuramente mol-
vero notevole. La vettura era molto veloce e si adattava bene
to bello ma devo ammettere che per ora, budget permettendo,
al mio stile di guida. Mi feci convincere a disputare la prima
preferisco molto di più le gare sprint o con il format come l’Euro
stagione intera della Ginetta G50 Cup Italy cambiando tre com-
GT4.
pagni di squadra durante l’anno. Il primo fu proprio Francesco
MM: Questa stagione dell’Euro GT4 hai diviso gioie e molti do-
Iorio, a lui dovevo il fatto di aver iniziato a correre e dunque mi
lori con Marcucci facci una breve cronostoria.
faceva piacere correre con lui. Dopo Iorio ho corso con Lorenzini,
Sicuramente Lorenzo è stata une bella sorpresa. E’ un ragazzo
Nella foto piccola, i piloti Ginetta in festa dopo la vittoria nella 24h di Barcellona. Nella foto grande, la splendida Ginetta di Stefanelli in azione.
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in pista molto simpatico e veloce e abbiamo fatto una bella stagione insieme. Purtroppo troppi episodi negativi ci hanno titolo presto dalla lotta per il titolo che era ovviamente il mio obiettivo dopo il doppio titolo di vice campione ottenuto nel 2012 e nel 2103. Devo ammettere che non mi sono divertito e non sono assolutamente soddisfatto di quest a stagione e le prospettive racing per il 2015 sono tutt’altro che rosee. Vorrei tanto rifare l’Euro GT4 ma ho la sensazione che dovrò ripiegare su programmi parziali. Qualsiasi siano comunque i miei programmi futuri devo comunque ringraziare moltissimo la Effemetal che mi ha supportato sin dall’inizio della mia attività con la Ginetta e senza la quale nulla serebbe stato da raccontare e il mio amico Dario Cattaneo che mi segue sempre attraverso il suo sito e?suka.it. Staremo a vedere…l’importante è fare sempre qualcosa con l’ambizione di primeggiare, altrimenti si sta a casa!!!
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in in pista pista
ARDIGO’ CONCEDE IL BIS IRIDATO I
l neo tracciato kart di Adria
che hanno animato e reso ancora
(RO), situato a fianco del
più vivo questa importante manife-
famoso Adria Raceway, ha
stazione che ha, di fatto chiuso, la
aperto per la prima volta i suoi bat-
stagione 2014 del karting.
tenti in occasione della WSK Final
Il fresco titolo mondiale non ha
Cup che ha riunito il meglio del pa-
saziato la sete di vittoria del bre-
norama kart a livello mondiale per
sciano Marco Ardigò (Tony Kart-
una serie di sfide ad altissimo tasso
Vortex-Bridgestone) che in KZ2 ha
di spettacolarità. Tra i vari protago-
dominato l’intero weekend, nulla
nisti anche molti piloti tricolore con
lasciando agli avversari. Sua infatti
un nome fra tutti capace di salire
la vittoria in Prefinale e Finale con-
sul gradino più alto del podio della
dotte “flag to flag” dalla partenza
classe regina KZ: Marcò Ardigo. A
al traguardo senza lasciare la mi-
valorizzare maggiormente l’even-
nima speranza ai diversi avversari
to, che ha accolto i maggiori racing
che provavano ad avvicinarsi. In
team internazionali con 140 piloti
Prefinale era stato il connazionale
presenti al via, non è stato il solo
e compagno di squadra Flavio Cam-
inedito tracciato ma anche la gran-
poneschi ad avvicinarsi di più insie-
de affluenza degli appassionati
Paolo Necchi WSK •
In grande, il vincitore della classe KF, il polacco Basz. Nella foto piccola, l’ iridato Ardigò alle prese con le interviste post-gara.
me al britannico Jordon Lennox-
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in in pista pista Lamb (CRG-Maxter-Parilla). Il
ti avversari Hajek e Thonon.
romano avviatosi dalla prima
Dopo
fila della Finale, al via è stato
(Kosmic-Vortex-Dunlop) si era
meno lesto del poleman Ardi-
imposto nelle manche di qua-
gò e ha dovuto poi vedersela
lifica, Max Fewtrell (FA Alonso-
con il duo formato dal ceco Pa-
Vortex-Dunlop) dettava legge in
trik Hajek e dal belga Jonathan
Prefinale. L’inglese, presentato-
Thonon (entrambi su Praga-Pa-
si al via della Finale con la con-
rilla-Bridgestone), che avevano
vinzione del poleman, coman-
superato anche Lennox-Lamb. Il
dava anche in Finale un gruppo
podio ha visto così protagonisti
di inseguitori molto agguerriti:
Ardigò, che aggiunge un ulte-
tra questi, l’olandese Martijn
riore trofeo al suo già ricco pal-
van Leeuwen (Zanardi-Parilla-
mares, accompagnato dai diret-
Dunlop) era nei primi
che
Nicklas
Nielsen
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in pista giri il suo rincipale avversario, prima di
Kart-Vortex-Vega) e dal danese Christian
Antonio Serravalle (Tony Kart-LKE-Vega),
essere scavalcato dal polacco Karol Basz
Lundgaard
che
si arrendeva solo al traguardo acconten-
(Tony Kart-Vortex-Dunlop), in risalita dalla
conquistava la pole della Finale. Entrambi i
tandosi del secondo posto finale. Il terzo
seconda fila dello schieramento. Nielsen,
piloti, nella Finale, era tenuti sotto pressio-
gradino del podio lo conquistava a suon di
intanto sfoderava tutto il suo talento per
ne dalla muta degli inseguitori capitanata
sorpassi il brindisino Leonardo Marseglia
rimontare, dopo aver perso molte posizio-
dall’indonesiamo Presley Martono (Tony
(Hero-LKE-Vega) che, partito dalla quarta
ni al via. La risalita del danese aveva ef-
Kart-Vortex-Vega), che dopo pochi giri si
fila dopo essere indietro nella bagarre ini-
fetto portandolo alla conquista del quarto
era saldamente installato al comando, sen-
ziale, rimontava ben 9 posizioni andando
posto, dietro van Leeuwen. La lotta per la
za lasciare spazio agli avversari. Alle sue
a concludere terzo. Il tracciato veneto è
vittoria si risolveva poi a favore di Basz,
spalle la battaglia si risolveva negli ultimi
così tanto piaciuto ad organizzatori e piloti
che tanto insisteva a tal punto nell’insidia-
giri con lo statunitense Logan Sargeant (FA
che a metà Dicembre si scenderà nuova-
re Fewtrell da riuscire, a 4 giri dalla fine,
Alonso-Vortex-Vega) che precedeva il bre-
mente in pista con la 2014 Vega Winter
a sopravanzare il pilota l’inglese e ad an-
sciano Leonardo Lorandi (Tony Kart-Vortex-
Trophy che andrà definitivamente a porre
dare a conquistare in modo perentorio la
Vega). Dimitrii Bogdanov (Tony Kart-LKE-
la parola fine a questa bellissima stagione
WSK Final Cup.
Vega), arrivato ad Adria dalla Russia con le
karting. Il nuovo evento impegnerà il circu-
Tra le categorie dal pronostico più impre-
migliori intenzioni di ben figurare, dopo un
ito di Adria da mercoledì 10 a domenica 14
vedibile alla vigilia c’era la KF Junior e l’e-
ottima performance nelle fasi iniziali, face-
dicembre. Il programma riserverà perciò
veolversi delle gare confermavano questa
va sue la Prefinale e la Finale nella 60 Mini
largo spazio alle prove libere, seguite dalla
tesi. Che la Finale sarebbe stata combattu-
dimostrando ottima velocità. Le sue però
serie di manche di qualifica che, la dome-
ta lo si era capito già dalla Prefinali, vinte
non erano vittorie facili in quanto, il suo
nica, daranno accesso alle gare di Prefinale
dal moscovita Alexander Vartanyan (Tony
avversario più agguerrito, l’italocanadese
e Finale.
(TonyKart-Vortex-Vega)
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in pista
•
Nella foto in alto, i quattro campioni WSK 2014. In grande, la bagarre allo start della KFJ.
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in pista
MISSIONE COMPIUTA Paolo Necchi
WEC
•
In grande, le due Ferrari 458 sul traguardo del circuito di Sakhir. Nella foto piccola, il duo Gimmi Bruni e Toni Vilander sul podio.
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E A
in pista
I
l tricolore sventola solenne al termi-
po (l’ultima gara della stagione è in Brasile,
insieme a Bruni, è andato a formare un
ne della gara del Bahrain del WEC per
ndr) anche il titolo per il team AF Corse di
equipaggio molto veloce, affidabile e per-
festeggiare la vittoria di AF Corse e il
Amato Ferrari, dominatore incontrastato
fettamente amalgamato. Per la vettura 51
titolo iridato dei suoi piloti nella categoria
della categoria che lo ha visto sempre vin-
quella di quest’anno è stata veramente la
LMGTE-PRO Gimmi Bruni e Ton i Vilander.
citore da quando il WEC è stato istituito.
stagione perfetta: a giugno era infatti arri-
I piloti della Ferrari 458 Italia numero 51
Per il team piacentino si tratta dunque del
vata anche la vittoria di categoria nella mi-
del team diretto da Amato Ferrari hanno
terzo titolo in tre stagioni che si aggiunge
tica 24 Ore di Le Mans. Per completare la
trionfato sul circuito di Sakhir conquistan-
agli altri moltissimi successi ottenuti in Ita-
stagione da incorniciare ora bisogna però
do anche la vittoria della gara andando a
lia e nel mondo dalla compagine piacenti-
attendere l’ultimo atto del WEC a Interla-
precedere sul traguardo l’Aston Martin di
na. Altrettanto però si può dire per “Gim-
gos per sancire il titolo Costruttori dove
Darren Turner e Stefan Mucke e la Ferrari
mi” Bruni che ha bissato il titolo 2013 pur
Ferrari è ancora in lotta con i suoi avver-
numero 71 dei giovani compagni di squa-
risultato effettivamente campione solo per
sari Aston Martin e Porsche. A fine gara
dra James Calado e Davide Rigon.
la prima volta dato che il titolo piloti nel
in Bahrain ovviamente si respirava aria di
Un dominio nettissimo che ha, ancora una
2012 non era previsto nel WEC.
grandissima festa e soddisfazione all’inter-
volta, sancito il grande talento dei piloti e
Questa vittoria ha invece portato il pri-
no nel team come testimoniano le parole
l’ottima organizzazione del team. Scattato
mo alloro al finlandese Toni Vilander che,
dei protagonisti.
dalla seconda posizione, l’equipaggio della vettura 51 ha rapidamente preso il comando della corsa grazie ad un ottimo primo stint di guida di Bruni che spingeva sempre al massimo senza curarsi troppo del vantaggio accumulato sugli avversari. Dopo dunque una prima parte di gara nella quale l’assoluto protagonista era stato proprio il romano era la volta del compagno Toni Vilander il quale, metteva in campo tutta la propria esperienza gestendo alla perfezione la vettura e mantenendo dunque il vantaggio sui diretti avversari del team Aston Martin e Porsche. Oltre al titolo per Bruni e Vilander, complice il quinto posto della Porsche di Patrick Pilet e Frederic Makowiecki, è arrivato con una gara d’antici-
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in pista •
Il trio formato da Fisichella, Bruni e Vilander esulta alla 24h di Le Mans. Nella foto piccola a fianco, la splendida Ferrari 458 in azione.
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in pista Toni Vilander: “Vincere un titolo iridato in
dividere questo importante successo con
prossima gara in Brasile dove vogliamo
un campionato iper competitivo come il
il mio compagno e amico Toni Vilander.
portare a casa il titolo più importante:
WEC è davvero un emozione grandissima
Voglio ringraziare la Ferrari, il team di Mi-
quello Costruttori”.
e devo ancora realizzare di aver conqui-
chelotto e tutti i ragazzi di AF Corse per lo
Antonello Coletta: “Oggi è stata un’altra
stato questo importate successo. Dopo la
straordinario lavoro fatto per ripristinare
giornata fantastica per il palmares di Fer-
delusione di Shanghai sono state per me
completamente la vettura dopo il mio in-
rari, abbiamo vinto la gara portando sul
due settimane molto lunghe nelle quali
cidente a Shanghai”.
podio tutte e due le nostre vetture: primi
mille pensieri si sono sovrapposti nella
Amato Ferrari: “E’ stato un weekend in-
Bruni e Vilander, terzi Calado e Rigon. Vo-
mia mente. Oggi la gara non è stata affat-
credibile, iniziato in salita dopo l’incidente
glio fare i complimenti a Gimmi e Toni che
to facile, ho cercato di rimanere sempre
in Cina, che grazie all’impegno e all’otti-
qui in Bahrain, con una prova di anticipo,
molto concentrato e di spingere ad ogni
mo lavoro di tutta la squadra siamo riu-
si sono laureati campioni del mondo del
stint sempre di più, alla fine il successo
sciti a recuperare e a mettere sulla giusta
FIA World Endurance Championship nella
è arrivato. Voglio ringraziare la Ferrari,
strada. La strategia della gara di oggi è
categoria LMGTE-Pro e ad Amato Ferrari
Antonello Coletta, Amato Ferrari e tutti i
stata perfetta, ci siamo trovati con due
che, insieme a tutti i ragazzi del suo team
ragazzi della team AF Corse insieme allo
vetture sul podio conquistando con una
per il terzo anno consecutivo hanno con-
staff di Michelotto per il grandissimo la-
gara di anticipo due titoli mondiali per
quistato il titolo mondiale riservato alle
voro fatto sulla vettura dopo l’ultima sfor-
la terza volta consecutiva. Voglio fare i
squadre. Adesso andiamo in Brasile per
tunata gara di Gimmi”.
complimenti a Gimmi e Toni per il loro im-
cercare di portare a casa l’ultimo titolo,
Gimmi Bruni: “Oggi è stata una giorna-
portante risultato e ringraziare la Ferrari
quello Costruttori che per il marchio Fer-
ta fantastica perché per il secondo anno
ed Antonello Coletta, Direttore Attività
rari è ovviamente il più importante”.
consecutivo sono Campione del Mondo
Sportive della Ferrari, per il fondamenta-
nel WEC. Sono molto felice di poter con-
le contributo. Ora siamo concentrati sulla
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motormedia tv IL MOTOR SHOW 2014
Torna prepotente la kermesse motoristica emiliana. Protagonista atteso Ken Block. MotorMedia TV, come nelle passate edizioni, sarà ancora una volta grande protagonista nella kermesse motoristica organizzata e promossa da GL Events. La nostra web tv seguirà infatti giornalmente gli accadimenti dando un resoconto costante e completo di tutto ciò che la manifestazione offrirà al grande pubblico della manifestazione simbolo del motorismo nazionale. Ad arricchire lo spettacolo dell’edizione 2014 il ritorno in grande stile delle competizioni a due ruote (MX1, MX2, Supermotard e Free Style) e la presenza, attesissima da tutti gli appassionati) del funambolo Ken Block nell’ambito del Memorial Bettega. Giornalmente, su motormedia.tv, potrete dunque rivivere le emozioni delle competizioni in programma nell’Area 48 e conoscere ed essere accompagnati in un video tour delle varie aree espositive (interne ed esterne) presenti all’interno della Fiera di Bologna. Un grande ed imperdibile appuntamento per tutti gli appassionati di motori.
MONSTER MONZA RALLY SHOW 2014 L’equipaggio Andreucci-Andreussi gradi protagonisti sulla nostra web tv.
Paolo Andreucci e Anna Andreussi sono stati i grandi protagonisti del CIR 2014 regalando l’ottavo titolo tricolore a Peugeot Italia grazie alla loro bellissima e veloce Peugeot 208 T16. Nella combattuta classe R5 hanno battuto piloti di altissimo livello come Scandola (Skoda Fabia S2000) e Giandomenico Basso (Ford Fiesta R5). Come negli anni passati, al Monster Monza Rally Show 2014 l’equipaggio “Ucci-Ussi” è stato ancora una volta grande protagonista andando a vincere sia la gara che il Master Show. Sulla nostra web tv, motormedia. tv, avete l’opportunità di rivivere, direttamente dall’interno del loro abitacolo e del loro box, tutte le fasi salienti di questo ennesimo doppio successo della loro già incredibile carriera. Un grande successo targato Peugeot Italia e MotorMedia TV, davvero imperdibile e totalmente dedicato a tutti i moltissimi appassionati di rally.
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