MotorMedia Style 04

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AUDI Q3

Avanguardia tedesca per il SUV dei Quattro Anelli

KIA RIO

La coreana del segmento B sfida le grandi

4

McLaren

British Power



di Paolo Necchi

n questi giorni non si fa che parlare

domanda e offerta non si incontrano più. Il

sa IVA, IPT, bollo e nemmeno le tasse sugli

delle scosse di terremoto che hanno

mercato dell’auto è condizionato da un co-

eventuali utili che il Concessionario potreb-

colpito l’Emilia Romagna in quella che

sto dei modelli sempre troppo elevato (me-

be ricavare a fine anno e se il Concessio-

è da tutti ritenuta come la zona fulcro dell’e-

diamente), dai costi di gestione (benzina,

nario poi licenza del personale quest’ultimo

conomia nazionale. Dai più piccoli imprendi-

assicurazione, bolli, etc..) anch’essi spesso

non percependo più lo stipendio non paghe-

tori ai grandi nomi come Ferrari, Maserati,

elevati, da una svalutazione del valore delle

rà più tasse sul suo reddito per cui è, conti

Lamborghini e Ducati tutti hanno subito un

vetture sempre più alta e da linee di credito

alla mano, proprio così conveniente alle cas-

ennesimo duro colpo in un momento eco-

sempre più di difficile accesso. Con questi

se delle Stato l’introduzione del superbollo?

nomico già di per se difficile come quello

presupposti come si può ipotizzare un mer-

Si tratterà anche di “Professori” ma a mio

Una scossa al mercato ...prima del default!! che ha colpito il nostro paese e l’intera Eu-

cato florido? O si interviene su questi singoli

avviso quando hanno fatto i conti gli si deve

ropa negli ultimi mesi. La vera “scossa” è

aspetti o mai il mercato avrà una reale ripre-

essere scaricata la pila della calcolatrice. Per

ancora però dietro l’angolo e se per la popo-

sa e le vetture “chilometri zero” e gli incenti-

chiedere di pagare le tasse bisogna creare

lazione emiliana continua il terrore per l’im-

vi statali, introdotti principalmente per risol-

reddito altrimenti si crea povertà e i poveri,

potenza di fronte ad un fenomeno naturale

levare le sorti di chi oggi investe all’estero

almeno loro, le tasse difficilmente possono

per il mercato dell’auto continua la certezza

e non nel proprio paese, si sono dimostrati

pagarle. Detto questo chi ricopre incarichi di

di una crisi lunga, pesante e difficile da ri-

solo un temporaneo palliativo e non la reale

prestigio e ha speso soldi (spesso pubblici)

solvere. Il Governo e le “Parti” continuano

soluzione del problema. Ad oggi, il Governo

per farsi eleggere si rimbocchi le maniche

un braccio di ferro che non fa ben sperare

ha introdotto, con estrema lungimiranza, ul-

velocemente altrimenti questo “terremoto”

e i continui aumenti del carburante e di tutti

teriori aumenti al carburante e un superbol-

rischia di fare davvero tante, troppe vittime

quelli che sono gli oneri che l’automobilista

lo che hanno ulteriormente ridotto il potere

spesso…innocenti! Buona lettura.

deve sostenere quotidianamente non fanno

di spesa dei potenziali acquirenti. Le mie

altro che complicare questo quadro genera-

domande ora sono: ma se io non posso più

le della situazione. Si sta verificando quello

permettermi di comprare una macchina, lo

che era abbastanza presumibile ovvero che

Stato (e i suoi organi territoriali) non incas-

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S O M M A R I O

40

16

46

4


AGENDA MAILBOX LIFESTYLE AFTERMARKET

6 10 12 14

ON THE ROAD CHEVROLET CRUZE F O R D F O C U S S TA T I O N W A G O N KIA RIO LEXUS RX 450H AUDI Q3

16 22 28 34 40

h i stor y CITROEN DS

46

PHOTOSHOOT LAMBORGHINI GALLARDO

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DREAMCAR MCLAREN

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TALKING S PA R C O

62

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A G E N D A

Continua la crisi dell’usato

Anche a Maggio il calo di vendite è sensibile Continua il momento negativo per il mercato dell’usato. I dati parlano chiaro: il mercato ha fatto registrare un calo del 9,17%, con 380.007 passaggi, contro i 418.371 del maggio 2011, ossia 38.364 passaggi in meno. Analizzando il periodo da gennaio a maggio, il ribasso è ancora più

Anche l’ACI...sciopera

Il 6 Giugno l’Automobil Club ha consigliato lo stop Per la prima volta, anche l’Automobil Club d’Italia si è mosso contro il caro carburanti che sta affliggendo l’Italia oramai da troppo tempo. L’istituzione nazionale che rappresenta gli automobilisti

consistente: 11,58%, pari a 234.233 passaggi di differenza tra i 1.788.234 del 2012 e i 2.022.467 del 2011; tuttavia, il trend è positivo, se consideriamo il calo percentuale del mese di aprile (-18%). le riduzioni in percentuale più significative sono fatte registrare da BMW (-22,55%), Alfa Romeo (-19,77%) e Ford (-15,62%).

aveva proclamato, attraverso una lettera ai propri soci da parte del Presidente, uno sciopero dei rifornimenti lo scorso 6 Giugno, invitando tutti ad evitare il “pieno” per quella giornata, un’iniziativa che ha visto partecipi oltre il 30% dei guidatori. L’Automobile Club Italiano ricorda anche che solo sulla benzina gravano una lunga serie di accise prive ormai di qualunque finalità sociale e le tasse superano il 60% del prezzo alla pompa.

L’auto più costosa del mondo è una Ferrari 250 GTO 35 milioni di dollari il prezzo sborsato da un collezionista!

Venduta per 35 milioni di dollari pari a 28.150.000 €. La nuova cifra record conferma l’appellativo di “auto più costosa del mondo” affibbiato alle Ferrari. C’è da chiedersi, però cosa sia a rendere così speciale questa particolare 250 GTO del 1962, a parte il suo posto nella storia e le poche unità prodotte. è un modello, in realtà, che fu costruito per la leggenda delle corse Stirling Moss e l’originale colore verde faceva parte della livrea del Moss UDT-Laystall Racing Team. Sfortunatamente la carriera di Moss fu troncata da un grave incidente a Goodwood che mise fine alla sua carriera. La vendita dell’auto è avvenuta attraverso una transazione privata, quindi non è stato registrato alcun nuovo record per il prezzo più alto raggiunto durante un’asta, un onore che probabilmente appartiene ancora alla Ferrari

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250 Testa Rossa del 1957, venduta a Pebble Beach nel 2011 per la cifra sbalorditiva di 16,4 milioni dollari. Prima di questa, il record apparteneva ad un’altra Ferrari 250 GTO del 1962, che nel 2008 ha cambiato proprietario in Gran Bretagna per l’incredibile prezzo di 28,7 milioni dollari. Nel caso della GTO da 35 milioni dollari, va detto che è uno dei soli 39 esemplari costruiti dal 1962-1964 venduto, a quanto riferisce BusinessWeek, a Craig McCaw, un collezionista americano di auto d’epoca.


Un’asta Ferrari per aiutare i terremotati dell’Emilia Fino al 20 Giugno su Ferrari.com si può contribuire ad acquisti e aste online

La Ferrari si mobilita in sostegno delle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dal terremoto. La Casa di Maranello ha organizzato un’asta mondiale online di oggetti esclusivi del Cavallino Rampante per raccogliere fondi a favore delle famiglie delle vittime del sisma. La vendita terminerà alle ore 16 del 20 giugno: all’asta si accede dal sito Ferrari.com oppure da Ferraristore.com e, senza dubbio, il pezzo più importante è una 599XX Evo, berlinetta sportiva estrema dedicata alla pista, che parte da 1,35 milioni di euro. La vettura in vendita sarà realizzata appositamente con elementi unici, inclusa una targa con le firme del presidente Montezemolo e dei piloti della Scuderia Fernando Alonso e Felipe Massa, che consegneranno la vettura a Monza durante il weekend del Gran Premio d’Italia a Settembre. Tra gli altri oggetti all’asta legati alla Formula 1 compare anche un V8 del 2008 con il quale la Ferrari ha vinto il suo 16° Campionato Mondiale Costruttori (prezzo base 50.000 euro), caschi (da 15.000 euro), guanti (da 1.000 euro) e sotto-tute da gara (da 400 euro) di Fernando Alonso e Felipe Massa autografati, il musetto della F60 (da 15.000 euro) e la tuta da gara di Giancarlo Fisichella (da 2.500 euro). Infine, si possono anche acquistare gli orologi della Scuderia il cui ricavato andrà in favore della stessa causa.

Area C, che confusione!

Caos e multe errate stanno prendendo il sopravvento L’Area C di Milano sembra aver giovato ai polmoni dei cittadini, un po’ meno ai loro portafogli, soprattutto a quelli in regola. Si va dal proprietario di auto GPL, all’artigiano, sino al titolare di abbonamenti con Rid bancario e i lavoratori turnisti stangati nonostante la deroga. Sono già stati pagati 1,2 milioni di ingressi ma i ricorsi depositati sono oltre 3.000. Alla base delle multe ingiuste, ci sarebbero ritardi nella regolarizzazione degli addebiti su conto corrente da parte degli istituti bancari, il disallineamento dei database della Motorizzazione con gli elenchi di Palazzo Marino, e la difficoltà a individuare le macchine convertite dalla benzina al metano o al GPL.

Arriva la Porsche 918 Spyder

Fissato il prezzo in Italia per la sportiva di Stoccarda La Porsche ha fissato il prezzo della 918 Spyder, che sarà proposta in serie limitata sul mercato italiano, con consegne previste nel corso del 2013. Per averla bisognerà sborsare 784.939 €, a cui dovranno essere aggiunti i costi per la messa in strada. La vettura è accreditata di 770 CV e di oltre 750 Nm di coppia massima, erogati dal V8 di 4.6 benzina da 570 CV con cambio PDK a sette rapporti e dai due motori elettrici da 231 CV totali. I dati parlano di 0-100 km/h in meno di 3”, i 200 km/h in meno di nove e i 300 km/h in meno di 27, mentre la velocità massima dovrebbe superare i 325 km/h, a fronte di un consumo medio di soli 3 l/100 km con emissioni di 70 g/km di CO2.

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A G E N D A

Un po’ di pepe alla Swift Un GT pack da Suzuki per la sua utilitaria

Suzuki ha annunciato il lancio di una nuova linea di accessori sportivi per la Swift. Un look più aggressivo grazie alla gamma X-Ite che comprende un inedito spoiler posteriore e il paraurti anteriore di nuovo design, entrambi marchiati dal logo specifico. Non

Lada Granta a fine anno

La vettura russa arriva anche in Europa Un’auto low cost “Made in Russia” è in arrivo sul mercato europeo. Stiamo parlando della Lada Granta: lunga 4,26 metri con un bagagliaio di 480 litri, essa è dotata di un propulsore benzina 1.6 litri da 87 CV a cui si aggiungerà un più moderno 1.4

mancano nuovi cerchi da 17” in nero opaco, con logo in nero, bianco o rosso. A completare il quadro delle personalizzazioni disponibili per gli esterni, gli adesivi con il logo X-Ite per le portiere (disponibili in rosso, nero opaco o bianco perlato). L’abitacolo si caratterizza invece grazie ai tappetini e al battitacco con il marchio della nuova gamma accessori, oltre che per la cuffia del cambio dedicata.

16V. La vettura offre di serie lo stretto indispensabile con ABS, 2 airbag, servosterzo e vetri elettrici, ma contempla tra gli optional anche accessori come il navigatore satellitare, airbag laterali ed ESP. In Russia viene proposta a partire da circa 5.800 €: bisognerà vedere dove si posizionerà in Germania mentre sono ancora sconosciuti i piani per un’eventuale distribuzione in Italia, dove per il momento Lada non è ufficialmente presente.

Per chi compra FIAT benzina e gasolio a 1 Euro al litro Una partnership tra la casa del Lingotto e il gruppo IP

FIAT lancia una promozione senza precedenti ed offre a chi compra una delle sue vetture entro il 31 luglio 2012 il prezzo di benzina e diesel bloccato ad 1 € fino al 31 Dicembre 2015. Il partner dell’operazione è IP che mette a disposizione dei clienti FIAT circa 3.700 distributori sul territorio nazionale (tanti sono quelli che hanno aderito finora). In alternativa ad altre promozioni, l’operazione “fino al 2015, benzina e gasolio a 1 €” è valida su tutta la gamma e prevede che all’atto dell’acquisto il cliente riceva una card attivata dal Concessionario e collegata a un PIN consegnato in busta chiusa utilizzabile fino al 31 Dicembre 2015. La card è legata alla vettura acquistata ed è caricata con un ammontare di litri di combustibile diverso a seconda del modello scelto. Per esempio, se si sceglie una Bravo Multijet

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la carta permetterà un rifornimento totale di 2.000 litri, corrispondenti a circa 45.000 Km, ovvero la percorrenza media di circa due anni e mezzo di utilizzo. Una volta ricevuta la card, l’unica operazione che deve fare il cliente è recarsi in un distributore IP aderente all’iniziativa e fare rifornimento esibendo la carta al gestore. Digitato il PIN, paga l’equivalente dei litri erogati che comparirà in automatico (ad esempio 20 € = 20 litri) ed il totale dei litri erogati verrà detratto dal totale presente nella carta.



M A I L B O X

Il problema dell’abbandono

Cosa fare in caso di animali domestici vaganti in autostrada

Tuning, una passione...illegale? Cosa dice la normativa italiana in merito

iamo alle porte dell’estate e purtroppo, anco-

o una passione sfrenata per il tuning e tutto

ra una volta, sono sicura che si riproporrà il

ciò che riguarda le personalizzazioni infinite

problema dell’abbandono degli animali in au-

che si possono fare ad un veicolo, sia mecca-

tostrada da parte di gente senza scrupoli. Da quel che

niche che estetiche. Da poche settimane sono entrato

ho capito, a livello legislativo, non ci sono novità e a

in possesso della mia prima auto e volevo iniziare a

mio avviso le pene per queste persone indegne sono

metterci “le mani sopra” solo che, leggendo qua e là,

largamente insufficienti. Voi avete novità più precise

ho scoperto che non tutte le modifiche rientrano nella

a riguardo? è un argomento di cui si parla raramente

legalità. Ma non era stata modificala la legge in pro-

ed invece andrebbe sensibilizzato, spero che voi pos-

posito recentemente?

siate almeno concedermi questo spazio.

Antonio - Belgioioso (PV)

Claudia - Serravalle Scrivia (AL)

C

laudia ha ragione sotto tutti i punti di vista. Il problema dell’abbandono degli animali domestici lungo le strade, in Italia, è purtroppo largamente diffuso e conosce due

picchi, il bimestre Luglio/Agosto ed il periodo natalizio. Nel giorno di Natale 2011 le segnalazioni sono state addirittura 137 contro le 26 dell’anno precedente, un dato a dir poco inquietante. Un’abitudine indegna e vergognosa tanto più che, negli ultimi anni, è possibile portare i propri amici a quattro zampe in quasi tutte le località di villeggiatura e relative strutture alberghiere. Chi abbandona un animale commette un reato e in base alla Legge 189/04 e può essere punito con l’arresto fino a un anno o con

persone e, di conseguenza, rimane impunito. Qualora troviate

Q

un animale domestico abbandonato lungo le strade contattate

un’autovettura. Negli ultimi anni la legislazione in Italia è cam-

immediatamente la Polizia Stradale al numero 113 fornendo in-

biata per “venire incontro” agli appassionati ed allinearsi al resto

dicazioni precise (nome autostrada, località e provincia) affinché

delle normative europee. Le modifiche effettuate al veicolo, so-

si possa recuperare l’animale il prima possibile. Altresì, se inve-

prattutto quelle sul fronte meccanico, devono rispettare dei vin-

ce siete testimoni di un episodio di abbandono, non esitate a

coli di sicurezza ed essere sottoposte a certificazioni specifiche

denunciare l’accaduto fornendo, se possibile, eventuale numero

ove si evinca da un esame documentale che le condizioni di si-

di targa o foto che testimonino l’accaduto così da individuare il

curezza del prodotto e di protezione degli utenti sono equivalen-

responsabile quanto prima e assicurarlo alla giustizia.

ti o superiori a quelle richieste in origine. Le auto già modificate

un’ammenda sino a 10.000 euro, effettivamente una pena blanda per una probabile condanna a morte di un’animale, tanto più che il reato viene spesso commesso lontano da sguardi di altre

uello del tuning è un fenomeno e una passione che sta coinvolgendo sempre più persone. Basta guardare eventi 100% dedicati come il My Special Car Show

di Rimini per rendersi conto di cosa si può fare e...vedere su

possono essere regolarizzate tenendo conto di questi tre fattori: 1) Gli accessori originali definiti unità tecniche indipendenti (si

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riconoscono perché hanno stampigliata una E in un cerchietto con un numero a fianco) possono essere sostituiti con altri accessori con la stessa marcatura 2) Tutte le altre modifiche devono rispondere a direttive europee di riferimento con l’emissione di un certificato di prodotto (rilasciato da un ente riconosciuto in Europa) 3) Anche il kit estetico deve ottenere tale approvazione le cui verifiche sono però meno onerose. Rispondendo nello specifico ad Antonio, comprando ora componenti certificati per uno specifico modello si è già regolarizzati senza ulteriori preoccupazioni.

Poneteci le vostre domande a: redazione@motormediastyle.it


Il boom del GPL...come alternativa Come installare un impianto a gas sulla propria vettura?

Conviene l’auto 100% elettrica? Vantaggi e svantaggi dell’anno 2012

continui aumenti del costo del carburante mi

ra pochi mesi dovrò cambiare automobile poi-

stanno prosciugando il portafoglio! Ho diversi

chè la mia vettura attuale oramai ha raggiun-

amici che si trovano bene e risparmiano grazie

to la veneranda età di 260.000 km ed inizia

alle loro auto dotate di impianti a GPL o metano, usci-

ad accusare sempre più spesso problemi. Girando

te però già così dal concessionario. Io ho una Alfa Ro-

prevalentemente in città diverse ore al giorno, ave-

meo MiTo 1.4 benzina, posso installare un impianto a

vo pensato all’ipotesi di acquistare un’auto 100%

GPL o metano? Cosa mi conviene a livello di affidabi-

ma ho paura che, ad oggi, gli svantaggi siano an-

lità e di costi?

cora superiori ai vantaggi. Voi cosa mi consigliate? Luigi - Anzio (RM)

Giovanni Maria - Paderno Dugnano (MI)

T

utte le auto alimentate a benzina possono essere convertite a gas (ad esclusione delle auto ad iniezione diretta). Per prima cosa è opportuno verificare presso un’of-

ficina specializzata la corretta tipologia di sistema da installare sullo specifico modello. I moderni sistemi di alimentazione a gas non comportano una perdita di potenza significativa rispetto al funzionamento a benzina, quindi è possibile installare imipanti gpl e metano su motori anche di piccola cilindrata. L’installazione di un impianto GPL o Metano non pregiudica il funzionamento a benzina della vettura. Si può scegliere quale carburante utilizzare con la semplice pressione del tasto di commutazione che viene collocato sul cruscotto. La facilità di utilizzo di un sistema

sono raggiunti gli ottimali parametri di funzionamento. Con l’in-

L

stallazione di un sistema a gas praticamente si raddoppia l’auto-

sono poche e hanno tutte dei costi “importanti” per avere

nomia della vettura che può contare sulla doppia alimentazione.

la vettura chiavi in mano. Abbiamo calcolato che il prezzo

Oggi come oggi, nonostante il metano sia più economico, noi

che si va a spendere attualmente per comprare un’auto di

consigliamo il GPL (che comunque costa il 50% in meno della

questa tipologia non riesca a essere “ripagato” in termini di

benzina verde), sia per quanto riguarda il maggior numero di

spesa sul carburante e per la manutenzione. Oltre a questo,

stazioni di servizio presenti sul territorio italiano, sia per la ma-

bisogna aggiungere anche le scarse performance in termini

nutenzione richiesta e relativa affidabilità. Ci sono diversi centri

di autonomia e di tempi di ricarica delle batterie: i migliori

dedicati all’installazione come BRC o Landi Renzo, le consiglia-

modelli attualmente in commercio difficilmente superano i

mo di contattare direttamente loro per un preventivo.

200 km e questo valore cala drasticamente qualora si faccia

a gas è garantita anche dal fatto che, con i moderni sistemi, la vettura parte sempre a benzina e commuta automaticamente a gas, in un periodo di tempo che varia tra i 15” e i 60”, quando

‘auto elettrica è sempre più una realtà in tutto il mondo per diversi fattori ma soprattutto per l’intenzione di abbattere le emissioni inquinanti derivate dai mo-

tori a combustione. Oggi come oggi, le auto 100% elettriche

uso di climatizzatore o si affrontino strade non pianeggianti, situazione che va ulteriormente a peggiorare in caso di maggiore peso a bordo. Ultimo fattore, ma non per questo meno importante, è il tempo richiesto per la ricarica: con una classica presa a 220 V sono richieste diverse ore per riportare le batterie allo stato di “pieno” e questo non sempre è fattibile ovunque. Una città come Milano, ad esempio, si sta attrezzando per l’installazione di nuovi punti di ricarica ma , a nostro avviso, quelli in cantiere sono ancora insufficienti. Nonostante l’arrivo di nuovi incentivi nel 2013, noi ci sentiamo di consigliare una vettura ibrida, la quale consente comunque un buon risparmio di carburante ma non è condizionata dalle problematiche esposte sopra.

Poneteci le vostre domande a: redazione@motormediastyle.it

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L I F E S T I L E

McLaren F1 GTR

Ginetta Limited Edition Watch

Tra gli svariati modelli disponibili per i collezionisti e appas-

Ginetta è un costruttore inglese sconosciuto ai più ma

sionati c’è anche una vettura particolarmente storica e affa-

produttore di diversi modelli Gran Turismo di rilievo dal

scinante. Stiamo parlando della McLaren F1 GTR, vincitrice

1958 a oggi come la G4 o la più moderna G50. Con i

alla 24 Ore di Le Mans nel 1995 con J.J. Lehto, Yannick Dal-

suoi colori tipici nero/arancio, sull’official online store di

mas e Masanori Sekiya. Il modello è disponibile sia in scala

Ginetta è disponibile un orologio unisex dalla chiara im-

1:43 che in scala 1:18 realizzato da diversi produttori quali

pronta sportiva prodotto in edizione limitata a soli 250

Minichamps, IXO Models e HPI-Racing.I prezzi indicativi par-

esemplari. Con cassa in metallo e cinturino in morbida

tono da circa 46 € per arrivare agli oltre 120 € del modello in

gomma, questo orologio è altresì resistente all’acqua

scala più grande. Un leggendaria vettura, seppur dell’epoca

fino ad una pressione di 5 atmosfere. Il suo prezzo è

moderna, che non può mancare nella propria collezione.

molto popolare, potete infatti acquistarlo per 92,50 €.

Borsa in pelle “Jim Clark”

Bed Linen Track Data

Di sicuro non passa inosservato, tanto più agli appassio-

Chi vive di pane e motori, quando si parla di Germania,

nati di motori e ai nostalgici della “Golden Age” del mo-

immediatamente accosta un unico nome: Nürburgring. Il

torsport. Stiamo parlando di questo fantastico borsone

mitico circuito da oltre 25 km che si snoda sulle colline

Lotus griffato Jim Clark, il pluricampione britannico legato

a ovest di Coblenza è da sempre considerato l’universi-

a doppio filo alla storia della casa di Hethel. Un accessorio

tà dell’automobilismo, un tracciato dove le diverse case

dal sapore vintage, realizzato in pelle, con lo storico nu-

automobilistiche mettono alla frusta i propri modelli. Tra

mero 8 in evidenza, quello che il pilota britannico portava

i vari gadget legati ad esso, segnaliamo questo completo

sulla sua Lotus 25-Climax quando vinse il Campionato del

da letto composto da un cuscino con federa da 80 x 80 cm

Mondo di Formula 1 nel 1965. Misure: 570 x 320 x 280

e una trapunta in cotone da 135 x 200 cm. Il suo costo è

mm. Prezzo: 372 €.

di 39,90 € su www.nuerburgring-shop.de

La vincitrice della 24 Ore di Le Mans 1995...in miniatura

Un accessorio...da leggenda!

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Dal marchio inglese un orologio esclusivo

Un set completo per avere il “Ring” anche a letto!


Cupra Pocket Mouse

Porsche Bike RS

Di mouse per computer ne è pieno il mondo e oramai

Affascinano grazie a materiali pregiati, un design esclu-

si possono trovare ovunque, di ogni tipo, forma, colore.

sivo e garantiscono ad ogni appassionato della Porsche

Questo però è alquanto particolare: denominato “Cu-

una guida fulminea e scattante. Stiamo parlando del-

pra Pocket Mouse”, questo mouse per computer ha una

le Porsche Bike, biciclette realizzate direttamente dal

singolare forma schiacciata che coniuga perfettamen-

centro design della casa tedesca. La versione RS si di-

te design e utilizzo. è infatti pratico per l’uso “on the

stingue per ruote da 29”, cambio Shimano XTR a 20

road” grazie alla tecnologia ottica, al cavo retrattile e

marce, un peso di 9 kg, telaio e forcella in carbonio ad

ad un pratico LED. Disponibile anche in versione “Seat”

alta tecnologia, freni a disco idraulici e altre particolari

al posto del logo Cupra, viene fornito con una pratica

di livello. La versione RS, quella “top di gamma” ha un

custodia di velluto al prezzo di circa 27 €.

costo di 5.999 € mentre la S si ferma a 3.335,46 €.

Bentley Birkin Bear

Ferrari Pace Cat II

Con la sua giacca da pilota, casco e occhiali, questo

La Pace Cat II è la seconda generazione del modello già

affascinante e morbido orsacchiotto di peluche è il com-

introdotto con grande successo con la Pace Cat nel 2008.

pagno ideale per le avventure per bambini ma anche

è un prodotto commerciale ma di moda, ovunque si gui-

per trovare un posto nel cuore dei più grandi. Natural-

di o cammini. Con il suo trattamento con raggio laser

mente, sfoggia una sciarpa nel famoso disegno “Birkin”,

in combinazione con materiali sofisticati su una silhou-

come da tradizione Bentley. Rispetta tutte le norme

ette pulita, permette di distinguersi. Una scarpa unica,

regolamentari di sicurezza ed è disponibile sull’online

con nuove prese d’aria ispirate alla Formula Uno. Suole

shop ufficiale della casa inglese ad un costo di circa 31

in gomma antiscivolo. Pelle pieno fiore, effetto lucido a

€ (spese di spedizione escluse).

livello delle righe, prese d’aria, logo SF. Disponibile presso

Un curioso “accessorio” informatico targato Seat

Un orsacchiotto british style per i più piccini

Una bicicletta all’avanguardia “Made in Weissach”

Da Ferrari, le nuove scarpe per piloti e tifosi

ogni Ferrari Store oppure online al costo di 95 €.

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A F T E R M A R K E T

Shell Helix Ultra Extra 5W-30 Olio motore top di gamma da Shell

Rain Off Wiper Blade

Da Arexons spazzole tergicristalli per ogni vettura

Da Shell, compagnia petrolifera da anni leader anche

Una gamma di spazzole singole composta da 10 misu-

nel motorsport, arriva un nuovo olio motore intera-

re utilizzabili sul lato conducente, passeggero e vetro

mente sintetico denominato 5W-30 sviluppato con

posteriore, che garantiscono la copertura del 90% del

la tecnologia più avanzata per gli ultimissimi motori

parco circolante. Con gommino tergicristallo grafitato,

a benzina e diesel. Cinque volte più efficace nella ri-

sono complete di adattatori sia per sostituire i tergicri-

mozione della morchia rispetto a un olio minerale, è

stallo tradizionali, sia per sostituire le spazzole di nuo-

ideale per motori a benzina moderni ad elevata pre-

va generazione. Le misure disponibili vanno da una

stazione e modelli a iniezione di carburante dotati di

lunghezza minima di 48 cm ad una massima di 65 cm.

convertitori catalitici. Disponibile nel flacone da 5 litri

Disponibili presso i maggiori punti vendita.

a 29,99 €.

Dunlop Sport Maxx RT

Tendine parasole Disney

Lo Sport Maxx RT è l’ultimo pneumatico realizzato da Dun-

Nel pieno della stagione estiva, i viaggi lunghi con i bambini

lop, uno dei costruttori più importanti al mondo. Grazie alla

in auto potrebbero diventare problematici, soprattutto in si-

mescola derivata dalle corse e a tecnologie specifiche come i

tuazioni di grande caldo. Per coniugare la protezione dell’a-

suoi ampi blocchi di gomma rinforzati posizionati centralmen-

bitacolo con il divertimento dei più piccoli, è in vendita una

te e lateramente sulla spalla, in grado di aumentare l’area di

linea di tendine parasole targate Disney, sia per i vetri laterali

contatto in curva, questo prodotto è ottimo anche su fondo

sia per il parabrezza anteriore. Cars, Winnie Pooh, Topolino,

bagnato grazie ad un’ottima aderenza in ogni condizione. Il

Minnie, Paperino, la Sirenetta, Cenerentola e altri ancora i

prezzo parte da 121 € circa cad. presso i migliori gommisti.

personaggi protagonisti per rendere felici i vostri bambini.

Dalla casa inglese un pneumatico altamente sportivo

Gli amici dei più piccoli anche nei viaggi estivi

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Mini Coyote Plus

Opel Astra PowerApp

Magneti Marelli offre una soluzione per gli autovelox

Telemetria su iPhone per la sportiva auto di Rüsselsheim

Si chiama Mini Coyote Plus ed è un sistema legale contro gli

Un’app per iPhone e iPad di natura corsaiola. Chi acquista

autovelox. Questo accessorio, realizzato da Magneti Marelli,

o è già in possesso dell’ultima Opel Astra OPC, può infatti

è costituito da uno schermo a colori da 1”8 che fornisce co-

installare sul proprio smartphone o tablet Apple un’appli-

stantemente informazioni relative alla velocità di percorrenza

cazione per la registrazione dei tempi sul giro collegata

e, in caso di necessità, avvisa della presenza di autovelox

ai dati GPS con sette modalità diverse di visualizzazione,

fissi, mobili, tutor e telecamere al semaforo grazie alla car-

tra cui il misuratore dell’accelerazione laterale, display

tografia Navteq GPS. è fornito con un abbonamento iniziale

digitale e un indicatore di sovra/sottosterzo, un grafico

della durata di 2 mesi a partire dalla data della prima messa

a barre, un grafico a linee e una mappa. L’app accede

in funzione. Dopodiché il costo dell’abbonamento viene 99 €

ai dati sulla dinamica del veicolo interfacciandosi con il

all’anno (8.25 € al mese) per l’Italia, 144 € (12 € al mese) per

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15 Questo piccolo accessorio prodotto da HTC riproduce in

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modo wireless la musica da qualsiasi dispositivo Blutooth

bere anche in auto, ecco qui Ezetil MF25, un elegante refri-

attraverso gli altoparlanti dell’autoradio della vostra au-

geratore dal design classico stile anni ‘60. Apertura fronta-

tomobile. è sufficiente collegare la parte principale ad un

le con ripiano centrale posizionabile su 3 diversi livelli. Do-

jack da 3,5 mm e attivare l’aggancio Bluetooth sul dispo-

tato di vaschetta raccogli-condensa estraibile. Con pratica

sitivo riproducente. Funziona con smartphone, tablet e

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O N T H E R O A D

16

V

orreste guidare tutti i giorni la vet-

cd e sensori di parcheggio, il tutto a soli

crismi del competitor vincente. La Cruze,

tura che negli ultimi anni ha domi-

15.250 euro (versione hatchback). Questo

costruita sulla piattaforma intermedia di

nato il WTCC (World Touring Car

che vi stiamo proponendo non è un so-

GM chiamata “delta”, ha fatto un salto ge-

Championship)? Si tratta di un’auto lunga

gno ma i dati, in sintesi, della Chevrolet

nerazionale evidente rispetto alla Lacetti.

4 metri e 60, con un design accattivan-

Cruze che dal 2008 ha sostituito la pre-

Già dandole una prima occhiata, il design

te, cinque comodi posti e una dotazione

cedente Lacetti. Sicuramente un biglietto

è davvero riuscito con linee pulite, pro-

di serie che comprende tra l’altro clima-

da visita, piuttosto interessante, che le

porzioni armoniose, stile sportivo, quasi

tizzatore manuale, sei airbag, Esp, im-

ha consentito di presentarsi all’appunta-

da coupé a quattro porte, con coda corta

pianto stereo con sei altoparlanti, lettore

mento con il mercato italiano con tutti i

e tetto ad arco. Il muso è molto perso-


Dal WTCC alla strada Abbiamo provato per voi la Chevrolet Cruze Hatchback

17 nale con il motivo della doppia griglia at-

deciso di voltare pagina. Anche all’interno

traversata da una banda orizzontale, su

la Cruze è concepita in modo razionale e

cui è alloggiato il logo Chevrolet che già

qualitativo, con una plancia gradevole e

era stato inaugurato dalla Captiva. Se la

funzionale, e una posizione di guida facile

linea dimostra un carattere ben definito

da trovare grazie alle diverse regolazioni

e un design moderno è soprattutto nella

del sedile e del volante sia in altezza che

precisione nell’accoppiamento delle lamie-

in profondità. I tasti sono grandi e ben vi-

re e nel trattamento delle superfici che si

sibili con i comandi ben ergonomici e tutti

percepisce quanto, con la Cruze, GM abbia

a portata di mano e ne sono un esempio

Rispetto alla classica berlina quattro porte, la Cruze Hatchback si distingue per il posteriore tronco e più spiovente.


O N T H E R O A D

quelli della radio che sono riportati sul volante multifunzione di serie. Le sue dimensioni esterne con il passo di due metri e 68 cm, offre uno spazio piuttosto abbondante anche per le gambe di chi siede dietro. Per quanto riguarda gli interni l’unica nota stonata riguardano le plastiche di rivestimento delle portiere, dure e di qualità percepita non ottimale. Un altro piccolo limite lo abbiamo riscontrato nel vano bagagli dove le cerniere interne voluminose portano via spazio prezioso di carico. Quando si sale su una Cruze, si rimane comunque subito colpiti dallo stile che trasmette questa macchina. La retroilluminazione della strumentazione

blu-ghiaccio

evidenzia

questa caratteristica insieme ai materiali e ai tessuti di alta qualità e ad un abitacolo dal design che si ispira a vetture sportive. All’interno dell’abitacolo c’è spazio per accogliere comodamente cinque passeggeri adulti oltre a 400 litri di spazio bagagliaio per trasportare anche i loro bagagli facendola risultare, per quanto riguarda lo spazio per la testa, gambe e spalle, la migliore della sua categoria. La Cruze è anche una

18


dia di casa Chevrolet non è da meno: sei

LTZ con il primo disponibile solo sulla ver-

airbag di serie, predisposizioni ISOFIX per

sione 1.6 benzina. Se LS è comprensivo di

seggiolino bimbo, pre-tensionatori cinture

6 airbag, climatizzatore manuale, alzacri-

di sicurezza sui sedili anteriori oltre alle

stalli elettrici anteriori e posteriori, sedi-

zone di deformazione anteriori e posteriori

li anteriori regolabili in altezza, bracciolo

per l’assorbimento degli urti studiate per

posteriore, chiusura centralizzata con te-

deformarsi e per proteggere i passeggeri

lecomando, retrovisori elettrici e riscalda-

sono tutti elementi fondamentali per ga-

bili, cerchi in lega da 16 pollici e impianto

rantire il massimo della protezione in caso

audio con CD/MP3, ingresso AUX e 4 alto-

di incidente. Quattro le possibili tinte della

parlanti la LT aggiunge, alla già ricca lista

carrozzeria, che possono risultare un ven-

precedente, i fendinebbia anteriori, i sen-

taglio di scelta ridotto ma che comunque

sori di parcheggio, il volante regolabile in

garantiscono una gamma sufficiente al-

altezza e profondità, il volante ed il pomel-

meno per i gusti cromatici “medi” dei po-

lo del cambio in pelle, le maniglie in tinta

tenziali compratori. La Cruze è proposta

carrozzeria, il cruise control, l’antifurto ed

sul mercato italiano in tre versioni, 4 por-

i comandi radio al volante. Nella versione

te, Hatchback e Station Wagon e con tre

LTZ si vanno invece ad aggiungere i cerchi

motorizzazioni: 1.6 a benzina, 1.8 benzi-

in lega da 17 pollici, il retrovisore interno

na-GPL e un 2.0 turbodiesel con quest’ul-

elettrocromatico, il tergicristalli anterio-

tima che è stata proprio la motorizzazione

re con funzione pioggia, il climatizzatore

da noi testata. Alle tre tipologie di motori

automatico e la radio CD/MP3 con sei al-

corrispondono anche diverse prestazioni:

toparlanti, connettività AUX/USB e inter-

vettura molto sicura in quanto offre una

se il più piccolo 1.6 eroga 124 cavalli per

faccia Audio. Proprio partendo dal presup-

gamma completa di sistemi di sicurezza

una velocità massima di 190 km/h e un

posto che disponevamo della propulsione

che di solito si trovano spesso sulle auto

accelerazione da 0-100 Km/h di 10,9 sec

migliore abbiamo deciso di mettere subito

di classe superiore facendole meritare le 5

il più potente 1.8, da 141 cavalli, consen-

alla prova questa componente scopren-

stelle Euro NCAP. ABS, TCS (controllo del-

te una velocità di 200 Km/h e un’accele-

do che ai bassi regimi, in particolare tra

la trazione), ESC (controllo elettronico di

razione di 10,2. Al top c’è ovviamente il

1.000 e 1.500, si avverte come un vuoto

stabilità) ed EBD (ripartizione elettronica

propulsore turbodiesel iniezione diretta 16

d’alimentazione che sembra non far gua-

della frenata) sono solo alcuni dei dispo-

valvole da 163 cavalli che consente una

dagnare velocità alla vettura e che risulta

sitivi di cui gode Cruze per la sicurezza

velocità massima di 204 km/h e un accele-

essere non proprio gratificante. Questo

attiva dei propri passeggeri. Dal punto di

razione da 0-100 Km/h in soli 8,2 secondi.

“inconveniente” ovviamente

vista della sicurezza passiva però la me-

Tre invece i livelli di allestimento: LS, LT e

ricorrere più spesso al cambio e rende, so-

costringe a

19


O N T H E R O A D

20 prattutto le riprese in autostrada nei rap-

deciso di mantenere idraulico e che, grazie

condizione con un livello di assorbimento

porti superiori, un’azione che richiede un

anche a questa scelta, trasmette al gui-

delle asperità molto elevato che aiuta a

certo tempo incidendo anche sui consumi

datore una piacevole sensazione di preci-

rendere i viaggi molto confortevoli. Nota

d’esercizio. Questa piccola nota che abbia-

sione, senza quella “leggerezza” tipica di

positiva anche quella relativa ai prezzi: per

mo appena citato in realtà però è l’unica

molti servocomandi elettrici. A livello so-

acquistare una Cruze Hatchbak occorrono

pecca di una vettura che ci ha soddisfatto

spensivo lo schema adottato, MacPherson

come detto ad inizio servizio un minimo

da molti punti di vista. La Cruze si guida

davanti e a ponte torcente dietro, garan-

di 15.250 euro per la versione 1.6 ben-

bene, con uno sterzo che la Chevrolet ha

tisce comfort e precisione di guida in ogni

zina LS e arriva sino a 20.750 euro per


“Per la Chevrolet Cruze Hatchback tre sono i livelli di allestimento e altrettante le motorizzazioni che includono anche una versione benzina-GPL”

21 la versione 2.0 turbodiesel automatica in allestimento LT. Rientriamo dunque dalla nostra prova soddisfatti della nostra Cruze che evidentemente, per quanto diversa dal modello racing, se stravince nel WTCC (World Touring Car Championship) qualcosa di interessante da provare lo doveva pur avere.

Prezzi contenuti e un’ottima qualità rendono la Chevrolet Cruze appetibile per molti possibili acquirenti.


O N T H E R O A D

22

E

ra sicuramente un modello su

na) qualità/(basso) prezzo favorevole,

barre integrate occupano l’intera lun-

cui Ford puntava molto e non

obiettivo rispettato anche dalla nuova

ghezza del tetto e si accompagnano

ha tradito le aspettative. È da

Ford Focus Wagon, arma che si dichia-

allo spoiler compatto in coda. Il por-

tempo considerata la best seller in-

ra vincente contro la concorrenza nel

tellone posteriore è dotato di chiusura

contrastata tra le wagon medie in Ita-

segmento. Sulla Focus station wagon i

automatica. Anche gli interni seguono

lia, superando di una lunghezza buo-

designer hanno cercato di coniugare le

l’ultima evoluzione del design Ford, con

na l’altra amata dagli italiani, la Opel

linee inclinate e dinamiche del “Kinetic

linee moderne e spigolose e un’ottima

Astra, e non intende cedere facilmente

Design”, sulle stile di Fiesta e Mondeo,

dotazione tecnologica. Dal punto di

questa importante leadership. Dalla

con le necessità pratiche e la versatili-

vista dello stile, la Ford Focus Wagon

sua ha sempre avuto il rapporto (buo-

tà che una familiare deve esaudire. Le

è un prodotto gradevole, con la tipica


Focus in grande Ford rinnova la sua Station Wagon di punta con numerose novità

piega sul fianco che finisce per appun-

con la soglia bella bassa per non fati-

tire le luci di coda e le caratteristiche

care nel carico/scarico, perde 13 litri

luci sagomate dell’ultima generazione

nella configurazione a cinque posti, da

Ford. Veniamo alle misure, che per la

503 a 490 litri, e 30 litri in quella a due

nuova Focus Wagon si allungano di 9

posti, da 1.546 a 1.516 litri. All’interno,

centimetri nella lunghezza massima. Il

la Ford Focus Wagon 2011 trasmette

cambio di taglia, da 446 a 455 centi-

una sensazione di “opulenza”, sia nello

metri, non ripaga però con un aumen-

stile che nella qualità. La consolle cen-

to di volume all’interno dell’abitacolo.

trale è imponente e offre un senso di

Il bagagliaio, decisamente generoso e

importanza, di peso all’interno, anche

23

Imponente e dal design moderno, la nuova Focus Station Wagon ricalca gli stilemi visti già sulla versione berlina.


O N T H E R O A D

se lo schermo da 5 pollici del navigatore GPS rovina, con le sue dimensioni troppo ridotte, l’effetto. Di gran lusso la parte alta della plancia, morbida al tatto e di bel aspetto, quasi da categoria superiore. Piacevoli anche le finiture in plastica color titanio della Titanium, levigate e non scricchiolanti. Meno raffinate le plastiche nere dure, come per la fascia al centro della console centrale. Particolare attenzione è stata dedicata anche alla dotazione di ausili alla guida, dispositivi di sicurezza e moderne tecnologie dell’infotainment, solitamente riservati a vetture di categoria superiore. A seconda degli allestimenti sono disponibili sulla nuova Ford Focus, di serie o opzionali, l’Active Park Assist per il parcheggio semiautomatico, il sistema di controllo della coppia motrice in curva, il regolatore di velocità attivo e il dispositivo radar di attenuazione degli impatti a bassa velocità, ai quali si aggiungoni il riconoscimento dei segnali stradali, il Lane Departure Warning per la segnalazione del cambio corsia invo-

24


dell’Ovale Blu è promossa anche per quanto riguarda la sicurezza: sei airbag e l’ESP sono di serie così come i fendinebbia, i fari che si accendono da soli, le luci posteriori a LED, il sistema di assistenza alle partenze in salita e gli attacchi Isofix. Tra gli optional segnaliamo i fari bixeno (1.000 euro) e il pacchetto Driver Assistant (1.250 euro), che comprende il sistema di frenata d’emergenza, il riconoscimento dell’angolo cieco, il mantenimento della carreggiata, il controllo della veglia alla guida e il riconoscimento dei segnali stradali. Per la Focus Wagon la gamma completa comprende otto motori, quattro a benzina e quattro a gasolio. A benzina: 1.6 da 105 o 125 CV e camlontario e il sistema informativo angolo

sulla plancia sono ben piazzati ma, a

bio a 5 marce o 1.6 EcoBoost da 150 o

cieco che contribuiscono ad elevare il

volte, anche un po’ troppi. La dotazione

180 CV (6 marce) con Start&Stop e 2.0

livello di sicurezza attiva. L’innovati-

di base della Focus Wagon è essenziale

EcoBoost 250 CV per la versione ST in

va interfaccia di controllo MyFord e il

ma completa: ABS-ESP-TCS e controllo

arrivo nell’estate 2012. A gasolio: 1.6

pacchetto di connettività SYNC si inte-

di trazione TVC, il bocchettone di rifor-

TDCi 95 o 115 cv con DPF (cambio ma-

grano poi con il navigatore, l’impianto

nimento automatico Ford Easy Fuel, 6

nuale a 6 marce) con Start&Stop, 2.0

audio, il Bluetooth, la telefonia e l’im-

Airbag, climatizzatore manuale, cerchi

TDCi 115 CV con DPF e cambio doppia

magine proveniente dalla telecamera di

in acciaio da 16”, computer di bordo,

frizione Powershift 6 marce e 2.0 TDCi

retromarcia installata sul portellone. La

specchi regolabili elettricamente, alza-

da 163 CV con DPF e cambio manuale

riduzione dei consumi e delle emissioni

cristalli elettrici anteriori e posteriori e

a 6 marce o Powershift. Il motore 1.6

di CO2 della nuova Focus Wagon pas-

volante rivestito in pelle. La familiare

Duratorq TDCI 1.6 soddisfa anche i più

sa attraverso l’adozione di una nuova gamma di propulsori EcoBoost a iniezione diretta di benzina e di rinnovati Diesel TDCi. Il listino della Ford Focus Wagon si suddivide in due allestimenti, base e Titanium con prezzi che partono da 18.500 euro per la Focus Wagon 1.6 105 CV, da 19.250 euro per la 1.6 125 CV e salgono fino a 20.750 euro per le due motorizzazioni destinate ai volumi maggiori: la 1.6 EcoBoost 150 CV e la Diesel 1.6 TDCi 115 CV. La differenza di prezzo con le più ricche Titanium è di soli 750 euro e comprende luci posteriori a led, illuminazione interna a led, climatizzatore automatico bizona, tergicristalli e fari automatici, controllo di velocità di crociera, limitatore di velocità, cerchi in lega da 16”, assistenza alla partenza in salita, fendinebbia anteriori e tappetini in velluto. Le numerose regolazioni del sedile e del volante consentono a chiunque di trovare la posizione di guida corretta: i comandi

25


O N T H E R O A D

26

esigenti una volta superati i 1.800 giri

motore 1.6 TDCi da 115 cavalli, forse

chiesto un buon lavoro di frizione. Dal

e anche sulle strade tortuose non ci si

adatto a viaggi confortevoli e parsimo-

canto suo, però, il millesei a gasolio si

trova mai in imbarazzo. Lo sterzo è un

niosi, meno per il tiramolla cittadino.

dimostra silenzioso almeno alle veloci-

po’ duro mentre il cambio rapido e dal-

Assopito sotto i 1.500 giri e svogliato

tà cittadine e conferma l’impressione

la leva corta è piacevolmente efficace.

già sopra i 2.700 giri non rende certo

anche quando si prova a sondare cosa

In autostrada la rumorosità del propul-

la guida agile, anche con due sole per-

succede sopra i 3.000 giri sfiorando,

sore è attenuata da un abitacolo ben

sone (e leggere) a bordo. La famiglia

inutilmente dal punto di vista presta-

insonorizzato mentre in caso di frena-

con bagagli impegnerà qualche genito-

zionale e anche dal punto di vista acu-

ta di emergenza bisogna fare i conti

re a rendere la guida fluida. Malgrado

stico, la soglia dei 5.000. La sensazione

con un impianto che potrebbe essere

la prima marcia corta, se si desidera

è quella di avere tra le mani un’auto

più modulabile. Nemmeno ideale per il

partire al semaforo rapidamente è ri-

ben isolata, sicuramente in linea con la


media delle concorrenti.

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L’assetto non è abbastanza rigido per una wagon destinata soprattutto alle giovani famiglie, intuibile da un comportamento piuttosto secco sulle buche, ma che ripaga con una precisione di guida soddisfacente accompagnata anche dal servosterzo elettrico EPAS ben tarato nel peso e nella demoltiplicazione. Leader sì ma…nessuno è perfetto!!

Moltissime le configurazioni disponibili per la Focus Station Wagon, sia per gli optionals che per le motorizzazioni.


O N T H E R O A D

28

L

a nuova Kia Rio è un modello molto

tenere conto delle continue ed evolutive ri-

Due dati che identificano e sottolineano

importante per il mercato italiano

chieste dei potenziali acquirenti andando

una personalità e un look particolarmente

collocandosi in un segmento, quello

spesso a modificare alcuni aspetti dei pro-

dinamici per la categoria. Si apre così un

B, con picchi di volume di mercato che si

prio modelli. Kia ha ben interpretato questa

nuovo capitolo (il quarto) nella storia delle

aggirano sul 30% e dove la presenza di

tendenza e con la nuova Rio è intervenuta,

compatte di casa Kia. Una storia appassio-

competitor è davvero molto elevata. Que-

in primis, sulle dimensioni andando ad au-

nante, iniziata nel 2000 e via via sviluppa-

sta sfida aperta e senza quartiere con ben

mentare di 70 mm il passo rispetto alla ge-

tasi con modelli sempre più globali. Prodot-

45 modelli a “lottare” per un posto al sole

nerazione precedente, mantenendo l’altez-

ta solo in Corea nello stabilimento Kia di

costringe quotidianamente i Costruttori a

za massima contenuta in soli 1.445 mm.

Sohari, la nuova gamma Rio prevede la


Sfida alle grandi Con la Rio, la casa coreana “attacca” i pilastri del segmento B

29 commercializzazione sia della versione 5

chio viene collocato al di sopra della ma-

porte che della new entry 3 porte. Il design

scherina. Le fiancate sono caratterizzate

prende origine dal nuovo corso di marca e

dall’andamento a cuneo della linea di cintu-

ne conserva intatto il DNA, ma sviluppa una

ra e dal particolare rapporto fra lamiere e

personalità propria, particolarmente evi-

vetratura, per conferire all’auto un aspetto

denziata nel frontale che propone un’ulte-

dinamico e solido. Le “spalle” larghe e l’in-

riore interpretazione del family feeling delle

clinazione del lunotto rendono la coda slan-

ultime Kia: la griglia è ancora più integrata

ciata come quella di un coupé. La Rio è

con i gruppi ottici, mentre l’ovale del mar-

adesso lunga 4,045 metri e larga 172 centi-

La Kia Rio è un’ottima antagonista del segmento B che va a sfidare vetture blasonate come VW Golf, Seat Leon, Fiat Bravo e Alfa Romeo Giulietta.


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metri: cioè, più lunga (+55 mm), e più larga (+ 25 mm) della versione precedente, ma l’altezza è diminuita di 15 mm, fino a 145,5 centimetri. In conseguenza delle accresciute dimensioni della nuova piattaforma (+70 mm di passo, +25 mm di larghezza) l’abitacolo ha guadagnato in spaziosità: i montanti anteriori risultano avanzati di ben 156 mm, mentre lo spazio per le gambe cresce di 45 mm e l’altezza interna di 8 mm sulla testa dei passeggeri. Il vano bagagli è cresciuto in larghezza di una decina di centimetri, mentre la capacità di carico, tanto sulle cinque porte che sulle tre, raggiunge i 288 litri nella configurazione a cinque posti. Ma basta poco per arrivare a quota 900 litri abbattendo completamente gli schienali dei sedili posteriori. La suddivisione 40-60% di questi ultimi garantisce la massima flessibilità e la possibilità di aumentare lo spazio di carico pur mantenendo l’abitabilità per 4 persone. Nell’abitacolo sono distribuiti vani portaoggetti in grado di accogliere bottiglie da 1,5 litri – nelle tasche delle portiere anteriori – e da mezzo litro in quelle posteriori. Inoltre il vano portaogget-

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sia nella versione 3 porte che 5 porte la Rio

porti idraulici e l’intero sistema di trasmis-

dispone di un propulsore 1.2 benzina da 85

sione è montato elasticamente con smor-

cv (oggetto della nostra prova) e due mo-

zatori ad alta efficienza. Le sospensioni

torizzazioni diesel 1.1 e 1.4 rispettivamente

sono collegate a telaietti supplementari che

da 75 e 90 cavalli. Il 1.100 ha una potenza

le isolano ulteriormente dalla scocca. Inol-

di 75 CV ed eroga una coppia massima di

tre, tutti i supporti del gruppo di sterzo

170 Nm a partire da 1.500 giri. Da 1.750

sono stati irrigiditi. Gli specifici interventi

giri, invece, il 1.400 diesel da 90 CV dispo-

strutturali e l’utilizzo di materiali fonoassor-

ne di ben 220 Nm di coppia massima. In

benti contribuiscono efficacemente alla si-

termini prestazionali – compatibilmente ai

lenziosità di marcia. Per adeguare le carat-

limiti di velocità consentiti sui diversi tratti

teristiche di guida ai migliori standard

stradali – il 1.200 a benzina può toccare i

europei, la taratura delle sospensioni è sta-

172 km/h, accelerando da 0 a 100 km/h in

ta sviluppata in un’ottica specifica: l’avan-

13,1”, mentre i due turbodiesel possono

treno, con montanti MacPherson, è ottimiz-

raggiungere 159 e 172 km/h, con accelera-

zato per sfruttare le nuova dimensioni di

ti anteriore è climatizzato ed ha una capa-

zioni da 0 a 100 km/h nell’ordine di 16,1 e

passo, carreggiata e l’accurata distribuzio-

cità totale di 15 litri. Oltre alla praticità la

14,1”. A tutti i propulsori è accoppiato un

ne dei pesi. Al retrotreno il sistema a bracci

nuova Rio mostra una particolare cura per

cambio manuale a sei rapporti. Lo sviluppo

interconnessi è più rigido e ha un’escursio-

l’estetica e la finitura degli interni. Lo sche-

della nuova Rio ha tenuto conto dell’espe-

ne maggiorata di 10 mm rispetto al model-

ma della plancia sviluppa ulteriormente la

rienza delle generazioni precedenti di que-

lo precedente. Il risultato è un comporta-

soluzione “a tre cilindri” del cruscotto, inse-

sto modello-simbolo e delle apprezzate doti

mento meno sottosterzante ed un migliore

rito fra linee orizzontali, che esaltano il sen-

di qualità ed affidabilità che sono il pilastro

assorbimento delle asperità in qualsiasi

so di spaziosità dell’abitacolo. Una scelta

dell’immagine Kia. L’ultima evoluzione ha

condizione di carico. L’impianto frenante è

stilistica innovativa, in grado di introdurre

pertanto riguardato l’affinamento di quelle

sempre dotato di quattro dischi, con quelli

soluzioni raffinate come gli interruttori “a

caratteristiche che possono migliorare la

anteriori autoventilanti ed i posteriori pieni.

levetta” annegati nella console centrale.

competitività di questo modello nei mercati

Su questa quarta generazione di Rio, l’ele-

L’equipaggiamento è ai vertici della catego-

particolarmente più avanzati, a cominciare

vato livello di protezione dei passeggeri in

ria ed include, a seconda delle versioni, raf-

da quello europeo. La scocca, rinforzata e

caso d’urto è stato raggiunto con l’irrobusti-

finatezze come le luci diurne a LED, i cerchi

dotata di una elevata rigidezza torsionale

mento della scocca mediante utilizzo di

in lega, i vetri posteriori oscurati e molto

ha eccellenti caratteristiche anche dal pun-

un’alta percentuale di acciai ad alta resi-

altro ancora. La gamma europea della nuo-

to di vista dell’assorbimento delle vibrazioni

stenza. Per ottimizzare la sicurezza attiva e

va Rio offre una scelta articolata di motori:

e delle rumorosità. Il motore utilizza sup-

passiva la nuova Rio è equipaggiata in serie

31


O N T H E R O A D

32

di sei airbag (frontali, laterali ed a tendi-

eventuale investimento.

Partendo dalle

ve ripiegabile, sedile di guida regolabile in

na) di cinture a tre punti per tutti i cinque

tre motorizzazioni prima citate, la gamma

altezza, volante regolabile in altezza e

passeggeri, di controllo elettronico di sta-

Italia si articola su tre livelli di equipag-

profondità, servosterzo, autoradio rds con

bilità ( ESC) e – naturalmente – dei dispo-

giamento – LX, EX ed EX Plus – dando

CD ed MP3 player e comandi al volante,

sitivi antibloccaggio, dell’assistenza alla

vita ad un’offerta di otto proposte. La ver-

prese AUX ed USB, climatizzatore manua-

frenata di emergenza oltre che del prezio-

sione d’accesso LX non è infatti prevista

le con filtro dell’aria immessa nell’abitaco-

so e comodissimo hill start assist (HAC),

per la motorizzazione Diesel 1,4 litri. Tut-

lo, retrovisori esterni a comando elettrico,

per le manovre in salita o discesa. Anche

te le Rio dispongono di luci diurne a led,

autosbrinanti sulla versione EX Plus.

In

la protezione dei pedoni è stata tenuta in

poggiatesta anteriori e posteriori regola-

aggiunta a queste dotazioni, le versioni

grande considerazione ed ha portato alla

bili in altezza, computer di bordo, alzacri-

EX sono caratterizzate dall’adozione dei

realizzazione di spazi di deformazione in

stalli anteriori elettrici con protezione di

copricerchi integrali da 15” con pneumati-

corrispondenza del cofano e dello scudo

sicurezza e “auto up/down”, chiusura cen-

ci 185/65, di un bracciolo centrale ante-

anteriore per minimizzare gli effetti di un

tralizzata con comando a distanza e chia-

riore, con vano portaoggetti e dei retrovi-


“Come tutte le Kia, anche la Rio ha una garanzia valida per 7 anni o 150mila km, una possibilità che nessuna altra Casa offre.”

sori esterni in tinta con la carrozzeria, come le maniglie delle portiere, mentre la griglia del radiatore è cromata. Infine,

33

sulle EX Plus troviamo anche finiture interne cromate e plancia “soft touch”, cerchi in lega da 16 pollici con pneumatici 195/55, volante e pomello del cambio rivestiti in pelle, fendinebbia, alzacristalli elettrici posteriori e vetri posteriori oscurati. Ovviamente, anche la quarta generazione di Rio – come tutte le Kia – dispone dell’esclusiva garanzia valida per sette anni o 150 mila km.

Equipaggiamenti all’avanguardia, ottime finiture, buoni propulsori e costi contenuti: un ottimo mix per rendere appetibile la Rio sul mercato italiano.


O N T H E R O A D

34

C

i siamo.

La seconda generazione

di una nuova scocca più rigida che ha per-

guida e un handling da berlina. Altre miglio-

del crossover ibrido della Lexus,

messo l’allungamento del passo di 20 mm e

rie ed interventi sono state poi operate sulle

marchio di lusso della giapponese

l’allargamento della carreggiata di 50 mm.

sospensioni attraverso anche l’aumento del

Toyota, ha preso forma nella RX 450h sfrut-

Tutti questi interventi strutturali sono nati

diametro della barra antirollio. La Lexus RX

tando tutta l’esperienza di Toyota nell’ibrido

con il preciso scopo di dare maggiore sta-

450h non è solo una vettura innovativa ma

e con il preciso scopo di dare molto filo da

bilità e minore rollio alla vettura. Parallela-

anche dotata di una serie di sistemi elettro-

torcere alle varie Mercedes S400, Honda In-

mente è stato anche abbassato il baricentro

nici tesi a migliorare la qualità di guida e la

sight e alle future BMW X5 e X6. Rispetto

e migliorata la distribuzione dei pesi della

sicurezza. Ne è un esempio il sistema elet-

alla vecchia RX 400h, il nuovo SUV è dotato

vettura ai fini di una migliore precisione di

trico di stabilizzazione attiva che contribui-


SUV di 1 classe a

Lexus RX 450h ridefinisce il concetto di eleganza...allroad

35 sce al risparmio di carburante e garantisce

del suo predecessore, impiegando un mo-

una diminuzione del rollio del 40%. Per chi

tore benzina V6 e due potenti motori elet-

vuole viaggiare con il massimo del comfort il

trici, che insieme determinano una trazione

consiglio è di dotarsi delle sospensioni pneu-

integrale elettrica “intelligente”. Basato sul

matiche a controllo elettronico che manten-

motore dell’RX 350, il propulsore benzina V6

gono stabili il veicolo indipendentemente dal

3.500 è stato adattato in maniera specifica

numero degli occupanti e dal peso del baga-

alla tecnologia ibrida. Esso trae beneficio dai

glio. L’RX 450h utilizza la stessa configura-

diversi miglioramenti tecnici, aumentando la

zione del sistema Full Hybrid serie/parallelo

potenza sino a 249 CV a 6.000 giri al min

Muscolosa fuori, elegante dentro. La nuova Lexus RX 450h mixa sapientemente aggressività e buon gusto per un utilizzo a 360°.


O N T H E R O A D

con una coppia massima di 317 Nm a 4.800 giri. Il sistema adotta inoltre tre innovazioni: il Ciclo Atkinson, il Ricircolo dei Gas di Scarico Refrigeranti (EGR) ed il Recupero dei Gas di Scarico (EHR). Le tre nuove modalità ECO, EV e SNOW contribuiscono ad un ulteriore miglioramento dei consumi, delle emissioni e delle dinamiche di guida. EV consente al veicolo di funzionare solo in modalità elettrica, con una rumorosità ridotta al minimo e zero emissioni di CO2 e di NOx. 
Con una potenza totale di 220 kW/299 CV, la tecnologia Lexus Hybrid Drive garantisce all’RX 450h una velocità massima di 200 km/h (limitata elettronicamente). Attraverso una trasmissione a variazione continua riesce ad accelerare in maniera uniforme da 0 a 100 km/h in soli 7.8 secondi e a coprire una distanza da 0 a 400 m in 15.6 secondi. Considerando questi dati, paradossalmente l’RX 450h vanta i consumi più bassi al mondo per quanto riguarda un veicolo benzina di questa categoria, con un valore nel ciclo combinato di 6.3 l/100 km, ed emissioni di CO2 straordinariamente basse, pari a soli 148 g/km. 
Il sistema di trasmissione ibrido combina due

36


terizzato da forme trapezoidali che danno un’impressione di potenza all’intero frontale. Di difficile gradimento invece, a nostro avviso, la parte posteriore che risulta piuttosto pesante e non così “coerente” con il resto dello stile della vettura.
I retrovisori, ad alta visibilità e multi-funzionali, uniscono la superficie arrotondata della parte superiore a quella invece tagliata della parte inferiore, donando allo specchietto un aspetto solido ma riuscendo a diminuire il rumore dovuto al vento del 20%.
Il retrovisore sul lato del passeggero è inoltre equipaggiato con una telecamera laterale utile per facilitare la fase di parcheggio. 
L’interno è particolarmente unità distinte, un’anteriore e l’altra poste-

alloggiati in una unica scatola di trasmissio-

lussuoso e accogliente con il cruscotto sud-

riore, la cui interazione uniforme e rapida

ne molto leggera e compatta. L’installazione

diviso in due zone differenti: quella supe-

viene gestita dall’Unità di Controllo della

di tutti questi componenti all’interno della

riore, la Display Zone, che unisce l’Head-up

Potenza. L’unità di trasmissione anteriore è

singola scatola, è un elemento fondamenta-

Display ad uno schermo multi-display da 8”,

un sistema ibrido serie/parallelo con motore

le per il funzionamento del sofisticato siste-

posizionato ad una distanza ideale per es-

benzina 3.5 V6, un motore elettrico molto

ma di trasmissione ibrida. L’unità posteriore

sere guardato senza distogliere lo sguardo

potente, un generatore, una batteria ad

distribuisce una trazione integrale attraver-

dalla strada ed una inferiore, la Operation

alte prestazioni e un dispositivo di controllo

so un secondo motore elettrico. Attivata e

Zone, la quale consente di accedere ai di-

della potenza, il quale impiega un cambio

adattata in maniera continua dal Sistema

versi controlli del sistema quali l’interruttore

planetario per combinare e distribuire la po-

di Gestione Integrata delle Dinamiche del

multi-funzione posizionato sul volante ed il

tenza dal motore benzina a quello elettrico

Veicolo (VDIM), che lavora insieme all’uni-

“Remote Touch”, vera centralina di comando

e al generatore, a seconda delle necessità

tà di controllo della potenza, questa unità

posta sulla consolle centrale, con la quale

di guida. 
Il motore elettrico, il generatore,

posteriore è indipendente dal punto di vi-

è possibile gestire il navigatore, il computer

il meccanismo di cambio planetario per la

sta meccanico dall’unità anteriore. La griglia

di bordo ed altre innumerevoli funzioni.
Per

distribuzione della potenza e l’adattatore di

anteriore si fonde con il paraurti e, dal punto

quanto riguarda poi la sicurezza, la RX 450h

riduzione della velocità del motore sono tutti

di vista estetico, il design anteriore è carat-

non è seconda a nessuno: 10 airbag, si-

37


O N T H E R O A D

38 stemi di sicurezza pre-crash, cruise control

il propulsore sia già effettivamente in fun-

che funziona a velocità tra i 50 e 170 km/h

adattativo, poggia testa attivi e chi più ne

zione. Solo premendo l’acceleratore infatti

molto utile sia per la sicurezza del proprio

ha più ne metta.
Quando ci si è sistemati

si avvia anche il V6. Il primo effetto è stato

viaggio sia per il rispetto dei limiti di velo-

dietro il volante e si è premuto il pulsante

quello di “godere” dell’incredibile la coppia

cità. Oltre a mantenere la velocità imposta-

d’avvio (il veicolo è dotato di smart key), si

che sviluppano i tre motori (quello a benzina

ta senza bisogno di agire sull’acceleratore,

rimane subito sorpresi perchè non c’è nes-

e i due elettrici) quando si ha bisogno di uno

questo sistema mantiene infatti automati-

suno rumore d’avvio del motore. Infatti in

spunto per un sorpasso o per una partenza

camente una distanza predefinita con il vei-

questa prima fase si aziona solo il motore

bruciante. Durante la guida abbiamo potuto

colo che ci precede. Appena la carreggiata

elettrico non avendo alcuna percezione che

apprezzare anche il cruise control adattivo

si libera, la vettura torna alla velocità che


“I tre motori, uno a benzina e due elettrici, offrono un grande spunto in fase di accelerazione, un mix che mantiene bassi i consumi e le emissioni di CO2”

39 abbiamo impostato.
Dal punto di vista del comfort di bordo la Lexus RX 450h è davvero al top con sedute ampie e molto confortevoli anche se con un non eccelso livello di contenimento laterale. Cinque i livelli di allestimento: quello d’entrata, RX 450h (già molto completo), Ambassador, Luxury, Hi-Tech e Platinum per prezzi di listino che partono da 60.400 e arrivano a 73.700 euro.

Cinque gli allestimenti previsti di listino per la Lexus RX 450h, un’ampia gamma che però non strizza particolarmente l’occhio al portafoglio.


O N T H E R O A D

40

L

’Audi Q3 rappresenta sicuramente

Se la gigantesca Q7 non entrerebbe mai

BMW X1 e Range Rover Evoque e la par-

uno dei modelli di SUV che più ci

nel vostro box e persino la Q5 non rientra

tita è di quelle serie fatta di tecnologia

incuriosiva e l’opportunità di pro-

nei parametri dimensionali di vostro gra-

all’avanguardia, una miriade di optional

varla sulle splendide colline austriache ha

dimento, l’Audi Q3 potrebbe essere l’au-

che però, aihmè, si riprecuotono su un

reso ancora più stimolante questa prova

to giusta per voi, con i suoi 4,39 metri,

prezzo di acquisto non proprio popolare.

su strada. Con questo modello Audi ha

abitacolo e tecnologia made di Ingolstadt

Oltre a dimensioni e potenza, Q3 ed X1

certamente arricchito una gamma già va-

e prestazioni tali da non far rimpiangere

si marcano stretto infatti anche dal pun-

sta ma che vedeva la mancanza, ora col-

le sorelle maggiori. Nel suo segmento la

to di economico, con i listini tradizional-

mata, di un SUV compatto al suo interno.

Q3 sfida due rivali dall’alto blasone come

mente ricchi, ma attingendo ai quali non


Avanguardia tedesca Con Q3, Audi innalza il livello di qualità nel mondo dei SUV

41 è difficile aggiungere addirittura 20.000

prova, e del volante, sulla Suv compatta

euro di optional e arrivare a sfiorare pre-

dei Quattro anelli è facilissimo per chiun-

ventivi prossimi ai 60.000 euro. Messe

que trovare la postura ergonomicamen-

a confronto dal punto di vista struttura-

te corretta, che permetta di sentirsi un

le scopriamo che sulla Q3 si sta seduti a

tutt’uno con volante, pedaliera e comandi

64 centimetri da terra, altezza identica a

in generale e di mantenere una buona vi-

quella della Range Rover Evoque, mentre

suale attorno all’auto. La plancia ripren-

sulla X1 l’asfalto è a soli 56 cm. Tra le re-

de qualità e finiture perfette tipiche della

golazioni del sedile, elettriche sull’auto in

Casa di Ingolstadt e rispetto alle sorelle

Sorella minore della Q7, l’Audi Q3 è andata ad occupare un segmento di mercato “povero” sino a qualche tempo fa, segnando con questo modello un ottimo punto di riferimento.


O N T H E R O A D

presenta alcune interessanti novità, come i comandi dell’impianto multimediale integrati nella console e il display che diventa estraibile e guadagna in dimensioni e visibilità. Davanti, si percepisce una piacevole sensazione di spazio, mentre dietro è molto meglio stare in due, anche a causa del tunnel centrale, che termina con le bocchette regolabili del climatizzatore, assenti ingiustificate sulla BMW. La capienza del bagagliaio è di 460 litri teorici ma bisogna fare i conti col subwoofer: se il fondo non fosse occupato da questo optional e dalla vaschetta che contiene anche il kit foratura, la capacità aumenterebbe di molto.
Il modello da noi provato è l’Audi Q3 2.0 TDI 177 CV con trasmissione S tronic che risulta essere la versione migliore dal punto di vista dinamico. Oltre al motore da noi provato ne esiste una versione di pari cilindrata ma minor potenza (140 CV) mentre per quanto riguarda i propulsori a benzina sono disponibili due soluzioni, sempre 2 litri di cilindrata, rispettivamente da 170 e 211 cavalli. Due i possibili cambi disponibili, a

42


che lo sterzo risultasse un po’ meno preciso del solito. Il cambio S tronic a sette rapporti è decisamente ben studiato e rappresenta l’ottimo complemento per una guida dinamica ed efficiente. Attraverso l’Audi Drive Select è possibile selezionare quattro diverse modalità di guida (Auto, Comfort, Dynamic e ed Efficiency) che si sposano perfettamente con le diverse esigenze di guida del conducente e che, come nell’esempio della modalità “efficiency”, aprendo la frizione fa scendere al minimo il motore, permettendo all’auto di procedere quasi per inerzia e di consumare molto meno. Per uscire da sei rapporti o S tronic a doppia frizione a

ne a LED e fibre ottiche, il riscaldamen-

questa fase di “stallo” è sufficiente che

7 rapporti, così come duplice la trasmis-

to dei sedili, il climatizzatore automatico

venga premuto nuovamente l’accelerato-

sione disponibile (a trazione anteriore e

comfort a due zone, i vetro oscurati ed

re per consentire al motore di riprende

quattro). I tecnici della casa dei quattro

il volante in pelle a tre razze con cam-

pienamente vita e riparte senza problemi.

anelli sono infatti riusciti con questo SUV

bio incorporato a dimostrazione che mai

La frenata è sicuramente uno dei punti

compatto a limitare il peso e a farlo ar-

come oggi le possibili personalizzazioni

forti del Q3 che, a dispetto di una massa

rivare a 1.500 nella versione con trazio-

rendono il proprio acquisto perfettamen-

comunque importante, garantisce spazi

ne anteriore (qualcosa in più per le altre

te aderente alle proprie esigenze pratiche

di rallentamento e di arresto molto buo-

versioni), soprattutto grazie all’utilizzo di

e di spesa. Una volta a bordo dell’Audi

ni. La coppia motrice è generosa ad ampi

acciai speciali ed alluminio che pur garan-

Q3, la presenza di tutta questa tecnologia

regimi e sopratutto molto ben dosata non

tendo robustezza ne limitano il suo peso.

si rivela molto utile per gestire in maniera

risultando mai eccessiva e consentendo

Ovviamente nel momento in cui si deci-

ottimale il comportamento del suv tede-

di gestire la vettura in tutta tranquillità.

de di acquistare alcuni optional, come ad

sco, al cui interno il comfort è totale e la

Gli pneumatici in dotazione all’Audi Q3

esempio se si va a scegliere il computer

silenziosità pressochè assoluta.

L’unico

sono a bassa resistenza al rotolamento

di bordo, il tetto scorrevole panoramico

piccolo neo che abbiamo potuto rileva-

e rispondono benissimo anche in fase di

in vetro, il pacchetto portaoggetti, i sedili

re si è presentato sui terreni lievemente

frenata. L’altezza dal suolo è di 17 centi-

sportivi il peso della Q3 sale. Tra gli altri

sconnessi, dove le sospensioni non hanno

metri, il che significa che la Q3 può anche

optional acquistabili vi sono l’illuminazio-

sempre dato il meglio di sé, facendo sì

cimentarsi in fuoristrada e nello sterrato,

43


O N T H E R O A D

44

seppur non quello estremo, garantendo

in coda, ci pensa invece lo Start&Stop.

una risposta adeguata alle sollecitazioni.

Volendo trovare alcuni difetti i guidatori

un paio di occasioni si è verificato il bloc-

In definitiva una vettura estremamen-

più esigenti troveranno il volante un po’

caggio della ruota in appoggio “morsa”

te piacevole e soddisfacente da guidare,

leggero e un’abitabilità interna limitata

dall’Esp, ma ciò non ha causato proble-

che non tradisce mai qualsiasi sia l’utiliz-

per uno dei passeggeri posto sulla seduta

mi e il riallineamento è stato efficace. La

zo che ne vogliate fare. Con i suoi 1.780

centrale posteriore in ragione di una rien-

Suv compatta dell’Audi è un esempio di

kg di massa in prova, la Q3 mantiene i

tranza del cielo del tetto della vettura che

silenziosità e comfort, soprattutto all’an-

consumi medi nell’ordine dei 12/13 km/

limita l’abitabilità ai più alti di statura.

teriore, con le sospensioni che assorbo-

litro, senza enormi differenza tra città,

L’assetto ottimale dell’auto consente alla

no bene le asperità, mentre a chi viaggia

statali e autostrada. A limitare gli sprechi

Q3 di superare senza problemi i test di

sul divano non sono risparmiati tombini,

stabilità: nei cambi di corsia su asciutto in


“Audi Q3 è una vettura estremamente piacevole e soddisfacente da guidare, che non tradisce mai qualsiasi sia l’utilizzo che ne vogliate fare”

45

buche e binari del tram. Due i livelli di allestimenti disponibili sul mercato nazionale: Advanced e Advanced Plus per un prezzo di listino che parte da 30.860 euro ma che, come detto prima, è molto influenzato dal quantitativo di optional che si va ad inserire. Meno spazio, meno costi e comfort invariato…pochi ingredienti ma molto efficaci per i cultori di un genere di auto sempre in auge.

Assetto ottimale, meccanica e tecnologia d’avanguardia, comfort al top. Audi Q3 è senza dubbio uno dei migliori SUV in circolazione.


H I S T O R Y

46

P

ochissime auto hanno saputo

Salone dell’Automobile di Parigi del

possibile sostituta della Traction Avant

imporsi nella storia del design

1955, la DS ha proposto fin dalla sua

già nel 1938, quando quest’ultima era

automobilistico in maniera così

nascita innovazioni tecnologiche che ri-

ancora nel pieno del suo successo e del-

decisa come la Citroën DS che ancora

masero attuali sino al termine della

la sua produzione. In quel periodo era

oggi, a distanza di oltre 50 anni dalla

produzione nel 1975. Quella della DS fu

già in fase avanzata anche il progetto

sua presentazione, non passa inosser-

una gestazione lunga e travagliata a

TPV Toute Petite Voiture che avrebbe

vata grazie alla sua linea estremamente

causa dei notevoli ostacoli creati dalla

dato origine, nel breve periodo, alla mi-

anticonformista e alle soluzioni tecniche

seconda guerra mondiale.

In casa Ci-

tica 2CV e alla futura sostituta della

e stilistiche rivoluzionarie. Presentata al

troën si incominciò a pensare ad una

Traction Avant venne scelta una sigla di


La “Pantofolona” Citroën DS, un mito impossibile da non riconoscere

47 progetto composta da tre lettere: VGD,

progetto. A tali personaggi si aggiunse

ossia Vehicule à Grande Diffusion. Per la

nel 1941 anche un altro italiano, ossia

realizzazione della nuova vettura, Ci-

Walter Becchia, un brillante progettista

troën si servì di personaggi del calibro

di motori con all’attivo una significativa

di André Lefèbvre (progettista) e Flami-

esperienza in Francia presso la Talbot

nio Bertoni (designer), oltre che di Pier-

come capo progettista. Inizialmente le

re Franchiset per la realizzazione fisica

specifiche dettate da Boulanger, big

della carrozzeria proprio a testimoniare

boss di Citroën all’epoca, imponevano

quanto tenesse al successo di questo

un telaio tubolare “vestito” da sottili la-

La Citroën DS, sin dalla sua nascità, fu una serie che creò una netta divisione tra chi apprezzava e chi la riteneva davvero “un pugno in un occhio”


H I S T O R Y

miere in modo da far sì che la nuova vettura fosse una sorta di rivisitazione in chiave aerodinamica della Traction Avant.
All’inizio, secondo Lefebvre, per il motore si poteva optare tra il 2.9 litri della 15 Six e l’inedito motore stellare tricilindrico. Durante la guerra, però, il management Citroën cambiò idea e tali soluzioni vennero abbandonate per ragioni di costi. Nel 1945 anche il corpo vettura venne fatto evolvere in maniera radicale non apparendo più come una semplice

rivistazione

della

Traction

Avant in chiave aerodinamica ma bensì come un corpo vettura completamente nuovo, con muso molto più spiovente. Nel Novembre del 1950 morì Pierre Boulanger in seguito ad un incidente automobilistico e gli subentrò Robert Puiseux, che continuò, al suo posto, il progetto VGD. In quello stesso periodo venne realizzato un prototipo che prefigurava alcune soluzioni stilistiche definitive e che venne soprannominato “ippopotamo” per via del cofano anteriore apribile integralmente, che richiamava alla mente lo sbadiglio del grosso mammifero. Il prototipo “ippopotamo” era anche dotato di quelle carenature sui passaruota posteriori che avrebbero caratterizzato la produzione della Casa francese nei successivi quattro decenni. Negli anni in cui si sviluppavano le forme della nuova vettura si lavorava anche alle sospensioni, che dovevano proporre anch’esse qualcosa di nuovo e a tal proposito erano allo studio le famose sospensioni idropneumatiche che avrebbero poi contribuito a decretare il successo della futura DS. Sempre in tale ambito un’altra particolarità scelta in fase progettuale fu quella di avere la

48

carreggiata

posteriore

sensibilmente

più ridotta di quella anteriore, che invece doveva essere più grossa e robusta per sopportare il peso degli organi meccanici. Nel 1952, la parte anteriore era quasi giunta al disegno definitivo, mentre la parte posteriore suscitava ancora alcune perplessità per via del fatto che il padiglione troppo inclinato non garantiva sufficiente spazio ai passeggeri posteriori. Allora nel 1954 venne rialzato,


dell’anno. Ad inizio 1956 la produzione partì a pieno ritmo e a fronte delle lamentele del suo prezzo troppo elevato Citroën realizzò, a partire dal 1957, anche la ID ovvero una versione semplificata ed economica della DS. Nel 1958, la DS fu proposta anche in versione cabriolet, dando vita ad una delle più belle ed affascinanti convertibili della storia. Al Salone di Parigi dello stesso anno venne presentata la DS19 Prestige, versione di rappresentanza della berlina francese, dotata in questo caso di una dotazione a dir poco signorile, pur rimanendo ugualmente molto incli-

anche una sigla che sta per Désirée

comprensiva di divisorio tra comparto

nato, e venne disegnato un montante

Spéciale ed entrambe furono i motivi

autista e comparto passeggeri posterio-

posteriore assai più massiccio sulla cui

ispiratori di questa autentica “dea” del-

ri. Questo modello, la cui produzione

sommità vennero posti gli indicatori di

la strada. Il primo modello della gamma

cominciò nel maggio del 1959, venne

direzione. Nel frattempo si cercavano

DS, quello presentato a Parigi, fu la

prodotto fino alla fine dello stesso anno

ancora delle soluzioni riguardanti il tipo

DS19, mossa da un’unità da 1.9 litri di-

in soli 29 esemplari. Nel Marzo del 1961

di propulsore da utilizzare e alla fine, si

rettamente derivata da quella equiva-

il motore da 1.9 litri venne portato a 83

scelse per motivi di costi, di impiegare

lente montata sulla Traction Avant, ma

CV con velocità di punta pari a 150

una versione potenziata del vecchio 1.9

perfezionata in modo da erogare fino a

km/h e, due mesi più tardi, le prese

montato sulla 11BL. Sempre nello stes-

75 CV di potenza massima a 4500 giri/

d’aria sulla sommità dei parafanghi an-

so periodo vennero portate ad ultima-

min ed una velocità massima di soli 140

teriori aumentarono di dimensioni men-

zione le sospensioni idropneumatiche,

km/h. Immediatamente dopo la pre-

tre nel mese di agosto venne ridisegna-

di cui venne dato un saggio al pubblico

sentazione vi furono però alcuni proble-

ta la plancia. Nel marzo del 1962 vi

impiegandole nel retrotreno della ulti-

mi nell’avvio della produzione a gran

furono alcuni aggiornamenti al motore,

me 15 Six. Il 6 Ottobre del 1955 fu pre-

regime: l’attività era troppo lenta e per

con testata ed alloggiamento candele

sentata ufficialmente la nuova DS. Il

capire meglio questa problematica basti

perfezionati. Nel mese di Ottobre, al

nome di questa nuova nata, se letto

pensare che nel mese di ottobre venne-

Salone di Parigi, la DS venne presenta-

d’un fiato in francese suonava come

ro infatti realizzati solo 7 esemplari ed

ta con alcune modifiche al frontale, ridi-

déesse, che significa “dea”, ma che è

appena

segnato per essere più aerodinamico.

62

esemplari

entro

la

fine

49


H I S T O R Y

50


Nella stessa occasione scomparvero le prese d’aria sopra i parafanghi anteriori, poiché il restyling comprendeva anche una nuova presa d’aria diretta sul radiatore, che così portava a temperature inferiori il liquido di raffreddamento. Il Cx perfezionato della vettura si ripercosse positivamente sulle prestazioni: la velocità massima salì infatti a 160 km/h. Il 25 agosto del 1964 fu introdotta la ricchissima versione Pallas, disponibile unicamente nel colore grigio palladio metalizzato con tetto grigio scuro. Il modello era dotato di fari alogeni supplementari, copricerchi dal disegno striato, montanti posteriori lisci con sigla DS in rilievo, sedili maggiormente imbottiti, nuovi rivestimenti per i

terno (abbagliante) è anche autodire-

2.3 litri a carburatore, in grado di ero-

pannelli porta e particolari cromati sia

zionale, vale a dire che ruota assieme

gare 124 CV e di spingere la vettura a

all’esterno che negli interni. Il 1° set-

allo sterzo, in modo da seguire le curve

179 km/h di velocità massima. Contem-

tembre 1965 arrivò poi un sensibile rin-

ed avere un’ottimale illuminazione du-

poraneamente, venne introdotta anche

novamento nella gamma DS: innanzi-

rante la notte, anche negli angoli bui

la DS23 I.E., che montava lo stesso

tutto venne introdotta la DS21, dotata

che ci si accinge a percorrere. Il 1968 fu

motore della DS23, ma ad iniezione

di un nuovo motore da 2.175 cc e 109

invece l’anno della DS20, che andò a

elettronica. Tale propulsore era in grado

CV di potenza massima. Questo model-

sostituire la DS19, con la quale condivi-

di erogare 141 CV, permettendo il rag-

lo era anch’esso molto dotato ed anno-

se lo stesso motore 2 litri, ma portato a

giungimento di 191 km/h. La DS23 e la

verava, tra l’altro, un dispositivo in gra-

103 CV. Nello stesso anno vide la luce la

DS23 I.E. andarono a sostituire rispet-

do

automaticamente

Break 20, una vettura che univa il corpo

tivamente la DS21 e la DS21 I.E., che

l’incidenza dei fari anteriori in funzione

vettura da giardinetta delle ID Break al

così uscirono di produzione. Nell’agosto

del carico della vettura, oltre che l’indi-

motore da 2 litri della DS20 e ad alcune

del 1973, la DS23 Break uscì di produ-

catore di usura delle pastiglie freno an-

soluzioni tipiche delle DS, come il ser-

zione e l’anno seguente, la DS, oramai

teriori e nuovi pneumatici maggiorati.

vofreno. Alcuni rari esemplari montava-

sul viale del tramonto, venne affiancata

La velocità massima raggiunse i 175

no anche il cambio semiautomatico e

dalla Citroën CX, la nuova berlina dal

km/h, ponendosi ai vertici della catego-

perfino

iniezione.

design più moderno che nel giro di un

ria. La DS21, proposta anche nella più

Sempre nel 1968, la DS21 vide la pro-

anno la sostituì. Grazie alle sue incredi-

ricca versione Pallas, affiancò così la

pria potenza lievitare a 115 CV. Nel

bili doti stradali la DS seppe conquistar-

DS19, la quale abbandonò lo storico

1969 nacque la DS21 I.E. (injection

si un palmarès sportivo non indifferen-

1.9, oramai vecchio di trent’anni (che

électronique, ndr), dotata di alimenta-

te, entrando a pieno titolo tra le auto

continuò comunque ad essere montato

zione ad iniezione elettronica Bosch. Il

più vincenti della storia: la DS e la ID

sulla ID19 ancora per un anno), in favo-

motore raggiunse in questo modo una

furono infatti protagoniste assolute an-

re di un nuovo 2 litri da 90 CV. La nuova

potenza di 139 CV, permettendo alla

che dei rally e delle grandi maratone

DS19 ricevette anche nuove prese d’a-

vettura di raggiungere fino a 188 km/h

internazionali per oltre 17 anni, dalla

ria per il raffreddamento dei dischi fre-

di velocità massima. Anche la DS21 I.E.

loro prima vittoria, ottenuta al Rally di

no.
L’intera gamma usufruì di aggiorna-

è stata proposta in versione Pallas, ver-

Monte Carlo del 1959, all’ultima, arriva-

menti

di

adattare

alle

sospensioni

ed

l’alimentazione

ad

alla

sione che andò a porsi al top di gamma.

ta al Rally du Maroc del 1975. Oggi Ci-

trasmissione. Inoltre la DS Pallas rice-

Nel 1970, anche la DS20 venne propo-

troën ha deciso di rendere omaggio a

vette nuovi copricerchi lisci. Nel set-

sta in versione top di gamma. Le tre

questa sua creatura utilizzando il suo

tembre del 1967 vi fu il passaggio dalla

versioni Pallas in listino e le versioni ca-

nome per alcuni modelli di particolare

prima alla seconda serie della gamma

briolet

anabbaglianti

fascino stilistico (DS3, DS4 e DS5) ma

DS, riconoscibile immediatamente dal

allo iodio. Venne introdotta la Break21,

nulla potrà mai replicare un tale suc-

frontale, su cui spiccano i nuovi gruppi

simile alla Break20, ma con motore da

cesso e soprattutto una tale svolta tec-

ottici carenati costituiti ognuno da due

2.175 cm³. Nel 1972 furono introdotte

nologica come quella della mitica “pan-

proiettori accoppiati, dei quali quello in-

la DS23 e la Break23, con motore da

tofolona”.

ricevettero

fari

51




P H O T O S H O O T

54


55

• Lamborghini Academy - Imola • Auto: Lamborghini Gallardo • Foto: Eros Maggi (www.erosmaggi.it)


D R E A M C A R

56

D

ici McLaren e tutti subito pen-

dalla Nuova Zelanda all’Inghilterra ben

no portato il suo nome. Il team di F.1

sano ad una team di Formula

deciso a proseguire nella sua carriera di

Vodafone McLaren Mercedes con sede

1. In realtà i vari appassionati

pilota. E’ Sir Jack Brabham che ne va-

a Woking in Inghilterra è oggi, insieme

d’auto sanno che dietro questo nome

lorizza il talento, dandogli l’opportunità

alla Williams, una delle più prestigio-

c’è la storia di un uomo che ha dato

di correre in F.2 già l’anno successivo

se scuderie britanniche della massima

tutta la sua vita al mondo delle compe-

nel 1958. Per il suo debutto in F.1 non

formula ancora in attività. La struttura

tizioni: Bruce Leslie McLaren. Nato nel

si deve attendere molto in quanto av-

fa però parte del McLaren Group, hol-

1937 in Nuova Zelanda, ad Auckland,

viene già nel GP di Germania dello stes-

ding che comprende anche le società

il giovane Bruce trascorre i suoi primi

so anno. Bruce McLaren muore però il

McLaren Automotive che produce le

anni nel mondo delle corse e dei motori

2 giugno 1970 provando una M8D sulla

vetture stradali, McLaren Electronic Sy-

ispirato dal padre Les. Nel ‘52, a soli

pista di Goodwood. Successivamen-

stems che realizza le componenti elet-

quindici anni, prende la licenza per cor-

te alla sua morte moltissimi furono i

troniche, fornite anche ad altre case

rere e nel ‘57, dopo aver vinto il trofeo

successi ottenuti in varie competizioni,

nel Campionato Mondiale Rally e tra le

“Un pilota per l’Europa”, si trasferisce

non solo di F.1, delle vetture che han-

sue produzioni c’è anche la centralina


British Power McLaren, gare e tecnologia nel DNA del marchio inglese

La McLaren MP4-12C in azione. La vettura inglese racchiude innovazioni tecnologiche d’avanguardia che la rendono una delle GT più sofisticate al mondo.

MES con cui Mclaren ha vinto l’appal-

to di Formula 1, con 8 titoli costrutto-

ma è anche un costruttore di supercar

to per la fornitura obbligatoria per tutti

ri e 12 titoli complessivi vinti dai suoi

ammirate in tutto il pianeta.

i team di F1, c’è poi McLaren Applied

piloti Emerson Fittipaldi, James Hunt,

Technologies che fornisce consulenze

Niki Lauda, Alain Prost, Ayrton Sen-

MCLAREN F1

tecniche, McLaren Marketing, l’Abso-

na, Mika Häkkinen e Lewis Hamilton.

Alla fine degli anni ottanta, la McLa-

lute Taste. La proprietà del gruppo è

La McLaren è pertanto ad oggi l’unica

ren decise di impegnarsi nella produ-

attualmente così divisa: il 25% ciascu-

scuderia al mondo, oltre alla Mercedes,

zione di una vettura sportiva stradale

no appartiene a Ron Dennis e al suo

ad aver ottenuto almeno una vittoria in

dalle caratteristiche e dalle prestazioni

socio storico Mansour Ojjeh, mentre il

ciascuna delle tre più prestigiose com-

estreme e nel marzo 1990 fu creato il

rimanente 50% è della società di inve-

petizioni automobilistiche (campionato

gruppo di lavoro che avrebbe realizzato

stimenti Bahrain Mumtalakat Holding,

di Formula 1, 500 Miglia di Indianapo-

questo progetto. Lo sviluppo fu affidato

presente dal 2007 nel capitale Mclaren.

lis e 24 Ore di Le Mans). Come detto

a un team di progettisti diretti dall’ex

La McLaren Racing è una delle più tito-

però, McLaren non è solo sinonimo di

ingegnere di Formula 1 Gordon Mur-

late scuderie della storia del campiona-

motorsport e di grandi successi in F.1

ray. Nelle intenzioni del progettista la

57


D R E A M C A R

“Non accontentarti mai, scegli gli strumenti giusti, usali bene, non accettare compromessi, pretendi il successo… poi, ricomincia da capo.” - Ron Dennis

58

Qui a fianco, Ayrton Senna in azione a Monaco con la McLarenHonda MP4/6 con la quale vincerà il Campionato del Mondo di Formula 1 nel 1991. Sotto, la McLaren F1 GTR che trionfò alla 24 Ore di Le Mans nel 1995.

F1 avrebbe dovuto essere una vettura

potenza massima infatti non superava

automobile stradale dotata di scocca

GT ad altissime prestazioni, ma dota-

i 600 CV a 7.500 giri/min. La versio-

autoportante in fibra di carbonio e po-

ta di tutto il necessario per rendere

ne “Short Tail” (coda corta) vinse nel

teva ospitare tre persone, con il gui-

la vita a bordo relativamente confor-

1995 la 24 Ore di Le Mans con Yannick

datore posizionato al centro e un pas-

tevole per tre persone (il posto guida

Dalmas, JJ Letho e Masanori Sekiya.

seggero su ciascun lato, leggermente

è in posizione centrale).Nonostante la

Nell’ultimo anno di produzione della

arretrati. La F1 è anche stata la prima

vocazione da Gran Turismo e grazie

F1 GTR, la cilindrata dovette esse-

automobile stradale dotata di aerodi-

all’utilizzo di tecnologie futuristiche la

re ridotta a 5.990 cm³

vettura aveva una massa di poco su-

esclusivamente per fini

periore ai 1.100 kg in ordine di marcia

agonistici,

con uno straordinario rapporto peso/

i regolamenti ACO, e il

potenza di appena 1,75 kg/CV, che si

1997 fu l’ultimo anno

traduceva in prestazioni da record. Il

di

propulsore BMW, denominato s70/2,

vettura, che disputò il

si trovava in posizione centrale-po-

campionato BPR con la

steriore. Si trattava di un 12 cilindri a

versione “Long Tail” ca-

V di 60°, con una cilindrata di 6.064

ratterizzata da una lun-

cm³ (86 mm di alesaggio x 87 mm di

ghezza maggiore dovu-

corsa), 4 valvole per cilindro (per un

ta a fini regolamentari

totale di 48 valvole). La testata mon-

ed aerodinamici. La F1

tava 4 alberi a camme e un sistema

montava

di fasatura variabile. A seconda delle

manuale a sei marce

varianti erogava dai 627 CV, a 7.500

montato

giri/min, ai 680 CV, a 7.800 giri/min.

mente ed una frizione

Le F1 GTR da competizione monta-

a tre dischi in carbonio

vano l’unità S70/3, identica alla pre-

che deve essere sosti-

cedente tranne qualche piccolo adat-

tuita ogni 5.000 km.

tamento ai regolamenti sportivi: la

Essa è stata la prima

corse

riguardanti

per

un

questa

cambio

longitudinal-


namica attiva: un sistema di ventole

tolineato, la SLR McLaren non si distac-

ad un valore di 0.29. L’abitacolo bipo-

controlla lo spessore dello strato limite

cava di molto dalla concept Vision SLR.

sto della SLR-McLaren sposa con rara

nel sottoscocca per ottimizzare l’effet-

Venivano riconfermate le griglie sui pa-

efficacia sportività ed eleganza, ma

to suolo, mentre un freno aerodinami-

rafanghi anteriori, gli scarichi ad uscita

anche di elementi classici e moderni:

co viene azionato automaticamente per

laterale, il lunghissimo cofano anterio-

qui vengono sapientemente accostati

rendere il retrotreno della vettura sta-

re, il frontale appuntito ed a forma di

i materiali più pregiati, come la fibra

bile durante le frenate ad alta velocità.

freccia, i doppi fari ellissoidali a dise-

di carbonio (utilizzata ad esempio per i

gno incrociato, le portiere ad apertura

sedili), l’alluminio e la pelle “Silver Ar-

MCLAREN SLR

verticale con incernieratura sui mon-

row”. Le prime avvisaglie della raffina-

Il progetto C199, volto alla creazione

tanti anteriori, la coda corta e raccolta,

tezza tecnica della vettura si ritrovano

di una supersportiva da contrapporre

l’abitacolo quasi a ridosso di essa, i fari

già a livello della carrozzeria, poiché

alle Ferrari ed alle Porsche più esclu-

posteriori a forma di triangolo molto

questa è realizzata in CFK, un materia-

sive venne avviato poco dopo il Salo-

stilizzato, avvolgente ed arrotondato

le a base di fibra di carbonio, esatta-

ne di Detroit del 1999, quando la Casa

ed infine, sempre nella zona posterio-

mente come le monoposto McLaren che

tedesca presentò una concept denomi-

re, anche l’estrattore d’aria. Il tutto

corrono in Formula 1. La SLR McLaren

nata Vision SLR che prefigurava quasi

conferisce alla vettura elevate doti di

può essere a pieno titolo considerata

completamente la futura SLR-McLaren.

aerodinamicità,

Si trattava in pratica di realizzare una

mediante accurati test in

vettura che rinnovasse dopo diversi de-

galleria del vento. A tale

cenni gli antichi fasti delle Mercedes-

proposito va anche ricor-

Benz 300 SLR e 300SL “Ali di gabbia-

dato

no”. Ed in effetti la Vision SLR appariva

che fuoriesce automatica-

realmente come una possibile erede

mente, sia in fase di acce-

della “Gullwing” del 1954. La vettura

lerazione per aumentare la

definitiva venne svelata ufficialmente

stabilità del retrotreno, sia

nel settembre 2003 al Salone di Fran-

in frenata per agire come

coforte, ma più o meno nello stesso

una sorta di flap ed oppor-

periodo fu presentata anche a Bre-

re resistenza aerodinamica

scia, più precisamente in Piazza della

così da diminuire gli spazi

Loggia, storico punto di partenza del-

di arresto (sistema Airbra-

la famosa Mille Miglia, la mitica gara

ke). In ogni caso, il note-

che negli anni ruggenti vide trionfare la

vole coefficiente di penetra-

300 SL “Ali di gabbiano”. Come già sot-

zione aerodinamica scende

l’alettone

raggiunta

posteriore

59


D R E A M C A R

la prima vettura di serie al mondo ad utilizzare una struttura frontale deformabile in fibra di carbonio. Le sospensioni sono in lega di alluminio, con quadrilateri deformabili sovrapposti, mentre l’impianto frenante è a dischi autoventilanti carboceramici. I dischi anteriori hanno pinze freno ad 8 pistoncini e sono caratterizzati da un diametro di ben 370 mm, mentre quelli posteriori, da 360 mm di diametro, hanno pinze azionate da 4 pistoncini. La vettura poggia su quattro cerchi da 18 pollici con gommatura differenziata tra avantreno e retrotreno: anteriormente infatti la

60

SLR McLaren calza pneumatici 245/40

ben 460 kW (626 CV) a 6.500 giri/

mediante ulteriori tre programmi, de-

ZR18, mentre posteriormente monta

min, con un picco di coppia pari a ben

nominati Sport, Supersport e Race. Il

invece degli pneumatici 295/35 ZR18.

780 Nm tra 3250 e 5.000 giri/min. Il

potente propulsore montato da questa

Il “cuore” della SLR McLaren è il co-

potente motore M155 della SLR McLa-

supercar, abbinato ad un cambio auto-

siddetto motore M155, un V8 frutto

ren è accoppiato ad un classico cambio

matico permette alla SLR McLaren di

dell’evoluzione del 5.5 litri noto con la

automatico/sequenziale Speedshift a 5

raggiungere prestazioni da cardiopal-

sigla M113E55ML. Di quest’ultimo, il

rapporti dotato di convertitore di cop-

ma: oltre alla velocità massima di ben

motore mantiene la cilindrata di 5.439

pia, con leva sul tunnel centrale, ma

334 km/h la vettura è in grado di co-

cm³, la sovralimentazione mediante

anche con comandi sequenziali al vo-

prire lo scatto da 0 a 100 km/h in soli

compressore volumetrico ed altre ca-

lante in caso si preferisca intervenire

3.8” e di raggiungere i 200 ed i 300

ratteristiche, come le tre valvole per

personalmente nel cambio marcia. è

km/h rispettivamente in appena 10.6

cilindro, le due candele per cilindro ed

possibile scegliere fra tre diversi pro-

e 28.8 secondi.

il singolo asse a camme in testa per

grammi di funzionamento: Manuale,

bancata. Ma questo motore è stato

Confort e Sport. La modalità manuale

MCLAREN MP4-12C

soprattutto rivisto dalla AMG di Affal-

è quella che permette di selezionare

La vettura che in fase progettuale era

terbach, che grazie all’esperienza dei

i rapporti mediante le leve poste sul

siglata originariamente P11, è stata

suoi tecnici ha portato il V8 M155 a

volante. Inoltre, è possibile modificare

poi ribattezzata da Ron Dennis con il

raggiungere una potenza massima di

i tempi di risposta del cambio stesso,

nome MP4-12C, in omaggio alla pro-


sa azienda che produce trasmissioni per Audi, Lamborghini, Ferrari, Maserati, Aston Martin. Il telaio è una monoscocca realizzata in fibra di carbonio (il peso è di soli 80 kg) e anche i pannelli della carrozzeria sono in compositi permettendo di contenere il peso della vettura in circa 1.300 kg. Le sospensioni hanno uno schema a doppi triangoli sovrapposti e gli ammortizzatori sono collegati tra loro idraulicamente e sono gestiti da un computer che può intervenire anche sulle barre antirollio selezionando tre diverse tarature in base alle esigenze del guidatore o del fondo stradale: Normal, Sport e High Perforpria monoposto MP4-12 di Formula 1

zione a 4 valvole per cilindro, è sovra-

mance. L’impianto frenante è in allumi-

stagione 1997, con la quale il team in-

limentato da due turbocompressori e

nio forgiato, che permette un risparmio

glese tornò al successo nei Gran Pre-

sviluppa 600 CV e può raggiungere gli

di 8 kg rispetto ad analoghi impianti

mi dopo alcuni anni sottotono, grazie

8.500 giri al minuto, la coppia massima

carboceramici, anche se sono disponi-

anche al connubio con la Mercedes-

è di 600 Nm, di cui l’80% è già dispo-

bili freni in carboceramica, per condi-

Benz. La lettera “C” sta per Carbon e fa

nibile a 2.000 giri/min. A detta della

zioni di guida estrema. Inoltre dispone

riferimento al telaio costituito da una

McLaren la MP4-12C è la vettura con

anche del sistema Brake Steer system

monoscocca in fibra di carbonio, ma-

il miglior rapporto potenza/CO 2 emessi

che frenando la ruota posteriore inter-

teriale con cui è realizzata anche parte

e la sua velocità massima dichiarata è

na nelle curve elimina il sottosterzo.

della carrozzeria. La vettura è spinta

330 km/h. La trasmissione è affidata

Della MP4-12C è stata realizzata una

da un motore V8 siglato M838T proget-

ad un cambio automatico a 7 marce

versione GT3 che compete tuttora con

tato dalla McLaren stessa, è montato

doppia frizione denominato Seamless

successo nei campionati Gran Turismo

in posizione centrale longitudinale po-

Shift Gearbox che consente la possibili-

nazionali ed internazionali.

steriore. Il blocco motore e le testate

tà di preselezionare il rapporto tramite

Bruce McLaren dunque rivive nella me-

sono realizzate in alluminio, le bancate

le palette del cambio poste sul volante,

moria degli appassionati d’auto sia at-

formano un angolo di 90°, la cilindrata

ottenendo così cambiate multiple molto

traverso le incredibili vittorie del suo

è di 3,8 litri, con albero motore piatto,

veloci. Questo cambio è prodotto dalla

Team di F.1 ma anche grazie a questi

lubrificazione a carter secco, distribu-

Oerlikon Graziano Trasmissioni, la stes-

autentici gioielli per veri intenditori.

61

La McLaren MP412C GT3. Nella pagina precedente, la MercedesMcLaren SLR (sotto) e la F1 GTR “Long Tail”.


T A L K I N G

62

L

a La Sparco nasce nel 1977 ed

Sempre a fine anni novanta l’acquisizio-

Ford (USA), Lamborghini, Maserati e

ha una lunga tradizione in cam-

ne di un’azienda leader nella produzione

TVR. A fine anni 2000, per la precisione

po motoristico nell’abbigliamen-

di parti in carbonio e l’implementazione

nel 2009, Aldino Bellazzini acquisisce il

to tecnico sportivo e negli accessori da

della produzione di sedili di serie rendo-

70% dell’azienda, diventandone il nuo-

competizione. Oggi il brand è sinonimo

no necessario la costruzione di un nuo-

vo proprietario e intraprendendo subito

di alte performance, affidabilità e sicu-

vo stabilimento specifico per queste at-

un’opera di importante ristrutturazione

rezza nelle gare automobilistiche ed ha

tività. Grazie a questi forti investimenti

aziendale che rilancia il marchio a li-

clienti in tutto il mondo. Dopo essersi

in strutture e know-how in pochi anni

vello internazionale e che culmina con

affermata come leader di mercato, la

Sparco diventa leader nella produzio-

lo spostamento della sede principale a

Sparco, a partire dagli anni novanta, ha

ne di sedili e parti in carbonio per su-

Volpiano in provincia di Torino. Malgra-

esteso l’attività attraverso la commer-

percar e auto di lusso e stringe accordi

do il periodo di congiuntura economica

cializzazione di prodotti del settore tu-

con marchi partner tra i più prestigio-

negativa che stanno attraversando i

ning e accessoristico per auto di serie.

si al mondo: Bugatti, Bentley, Ferrari,

mercati internazionali il marchio Sparco


Italians do it better Siamo andati a Torino a conoscere Sparco, realtà italiana da competizione

sta consolidando la sua quota di mer-

piloti come il compianto Dan Wheldon,

cato in molti paesi tra i quali spicca-

Dario Franchitti e Juan Pablo Montoya

no gli ottimi risultati negli USA dove il

e nella Nascar veste tutt’ora oltre il 50

fatturato previsto per il 2012 è di oltre

per cento dei piloti partecipanti alle

10 milioni di dollari, in crescita del 30

competizioni. A conferma dell’ottima

per cento rispetto al 2011 e raddoppia-

scelta dei suoi testimonial oltre oceano

to rispetto al 2009. Sparco è presente

Sparco ha quest’anno già conquistato

negli USA da oltre 20 anni e nel corso

due importanti vittorie a Daytona sia

di questi anni ha ottenuto importantis-

nella gara riservata alle F.Indy sia alle

sime vittorie tra le quali le 5 vittorie

Nascar. A spiegare meglio gli obiettivi

ottenute alla 500 Miglia di Indianapo-

di Sparco e le ultime novità dell’azien-

lis. Nelle principali categorie a stelle e

da torinese è lo stesso Amministratore

strisce Sparco ha, sino ad oggi, vestito

Delegato Claudio Pastoris.

63

Lo showroom di Sparco. L’azienda torinese produce abbiagliamento ed accessori sportivi legati al mondo delle competizioni da oltre 30 anni.


T A L K I N G

peso, di miglioramento dei livelli di si-

binando pelle scamosciata e tessuto

curezza,

attenzione al design ed allo

altamente traspirante, ottenendo un

stile che da sempre contraddistinguo-

prodotto che pesa il 40% in meno di

no i nostri prodotti. Negli ultimi due

una scarpa tradizionale. Sparco non

anni il dipartimento di “Ricerca & Svi-

è solo abbigliamento, infatti, produce

luppo” è stato impegnato in 3 princi-

anche molti altri prodotti per la sicu-

pali aree di ricerca: comfort (ricerca

rezza delle corse come sedili, cinture,

di materiali performanti), leggerezza

estintori, volanti, etc. Un esempio fra

(utilizzo di filati che permettono una

tutti il sedile ADV-SCX omologato FIA

significativa riduzione del peso del

8862-2009, il sedile più leggero, sicu-

sandwich) e resistenza all’usura (nuo-

ro e resistente al mondo. Nato dalla

va costruzione dei tessuti). è stato così

collaborazione tra Sparco e il FIA In-

possibile realizzare la tuta Superlegge-

stitute, l’ADV-SCX in supercarbonio è

ra, il cui peso totale è meno di 800 gr

una cellula di sopravvivenza per pilota

(peso medio taglia 48). Nel 2012 con il

e navigatore.”

progetto Ergo, Sparco ha realizzato un

Sotto, i piloti ufficiali del Team Vodafone McLaren Mercedes della stagione 2012: Gary Paffet, Lewis Hamilton, Jenson Button e Oliver Turvey.

64

prodotto totalmente innovativo rivo-

L’essere partner di molti team e pi-

luzionando l’impostazione tradizionale

loti di F.1 rappresenta una scelta di

di realizzazione della tuta. L’innovati-

immagine ma anche di importante

vo disegno ergonomico garantisce: più

ricerca e sviluppo al fianco di refe-

comfort, evita l’accumulo di tessuto su

renti di alto profilo. Quanto investe

Quali sono le principali novità pre-

addome e torace. Più visibilità, l’elimi-

Sparco in questo specifico ambito?

sentate da Sparco nell’ultimo pe-

nazione della zip sul torace permette

“La collaborazione con team e piloti

riodo nei vari settori in cui opera-

di ottimizzare lo spazio per lo sponsor.

è sempre stata importante per lo svi-

te?

Più sicurezza, le maniglie di estrazione

luppo di nuovi prodotti. Il feedback di

“Sparco ha investito molto nel poten-

sono più visibili grazie al nuovo ricamo

professionisti ci permette di evolvere

ziamento del settore R&D sia in termini

in contrasto. Questi miglioramenti con-

e introdurre sul mercato soluzioni in-

di investimento che nell’inserimento di

sentono al pilota in posizione di gui-

novative ed efficienti, che garantiscono

nuove risorse con specifiche compe-

da di raggiungere un perfetto fitting.

elevati standard di sicurezza con im-

tenze, che hanno in tempi brevi realiz-

L’altra importante novità del 2012 è la

portanti ricadute nella realizzazione di

zato importanti ed innovativi progetti,

scarpa Superleggera SL-9Z. Sparco è

prodotti di serie per la più ampia gam-

che coniugano obiettivi di riduzione di

riuscita a realizzare una scarpa com-

ma dei clienti. Per fare alcuni esempi


la tuta Superleggera è il frut-

sono i dettagli che rendono

to di una collaborazione con

unici i prodotti Sparco. Fre-

McLaren,

discorso

schezza del prodotto: la ri-

per la nuova gamma caschi

analogo

cerca delle materie prime e

che ha recepito i preziosi

nuove tecnologie permetto-

suggerimenti di piloti pluri-

no di immettere sul merca-

campioni, per corpetto para

to prodotti innovativi con la

costole, anche per

piena consapevolezza di es-

articoli

per il tempo libero (scarpe) e

sere leader mondiali.”

per tanti altri prodotti. Sotto, Claudio Pastoris insieme a Jean Alesi e due “piloti Sparco”: Miki Biasion (Dakar) e Vicky Piria (GP3 Series).

Come

qualsiasi

azienda

Sul fatturato globale di

nazionale che opera in un

Sparco, come sono divi-

mercato

si in termini percentuali

anche voi risentito della

i vari settori commercia-

crisi. Quali sono i vostri

li (racing, abbigliamento

piani industriali per il me-

sportivo etc..)?

dio periodo per fronteg-

“Oltre il 75% del fattura-

giare questo difficile mo-

to è rappresentato dal Core

mento?

Business (Racing, Karting e

“La grave congiuntura che ha

Tuning) mentre la restante

coinvolto da alcuni anni l’in-

parte dall’OEM, ovvero pro-

tera economia mondiale ed

duzione di sedili per super-

in modo particolare il nostro

cars e parti e componenti in

paese e altri paesi Europei,

carbonio. Sparco vende con

determina che la competi-

successo e soddisfazione a

zione non è più soltanto con

oltre cinquecento clienti, de-

la concorrenza bensì deve

alers, cataloghisti, team in

tener conto della situazione

tutto il mondo.”

economica generale e de-

globale

avrete

gli effetti recessivi in atto. Quali ritiene siano i valo-

Sparco ha avviato da tempo

ri aggiunti dei vostri pro-

una strategia di insourcing di

dotti rispetto alla concor-

alcune attività (magazzino e

renza?

logistica) e la realizzazione

“I prodotti Sparco hanno una

interna nei suoi stabilimenti

riconoscibilità worldwide. Ef-

in Italia ed in Tunisia, (che

ficacia produttiva in termini

adotta

di leadtime. Siamo in grado

di qualità di sicurezza della

di consegnare una tuta, con

Controllante), dei principa-

il servizio fast track, entro le

li prodotti racing e karting

24 ore. Si è lavorato molto

a catalogo. Unitamente alle

sulla

dei

rigorose e stringenti azioni

prodotti a partire dall’abbi-

di cost saving e al continuo

gliamento, dando al cliente

processo di innovazione sui

la possibilità di “costruire”

prodotti e sui processi, tali

il prodotto seguendo alcune

iniziative

semplici regole: scegliere il

fronteggiare questo difficile

modello, identificare la pro-

e delicato momento in una

pria taglia, scegliere colori e

posizione di maggior forza,

materiali, ricami o stampe.

con la piena consapevolezza

Sparco è in grado di perso-

di attraversare un momento

nalizzare tute, guanti, scarpe

storico di forti cambiamenti

e sedili. Qualità dei dettagli:

e discontinuità.”

personalizzazione

gli

stessi

standard

consentiranno

di

65


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DIRETTORE EDITORIALE Paolo Necchi paolo.necchi@motormedia.it REDAZIONE Via Antonio Stoppani 11, 23875 - Osnago (LC) tel/fax: +39 039 9289509 redazione@motormedia.it DIRETTORE VENDITE E FINANZA Raffaella Menegoni raffaella.menegoni@motormedia.it IN REDAZIONE Fabio Magnani fabio.magnani@motormedia.it Nicolò Rebughini nicolo.rebughini@motormedia.it Stefano Venosta stefano.venosta@motormedia.it HANNO COLLABORATO Eros Maggi EDITORE PRS media s.a.s. di Paolo Necchi & C. Via Maroncelli 11, 20881 - Bernareggio (MB)

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